Numero 9 - 2010, Anno XIII Numero 9 - 2010 In questo numero Una pubblicazione Piemonte Iscrizione al tribunale di Torino n° 5271 del 24.5.99 Direttore responsabile Luciano Platter Caporedattore Elisabetta Farina Comitato di redazione Marco Canavoso Andrea Colombo Editoriale a f 5 Federfarma Il nuovo futuro delle farmacia Elezioni Consiglio Direttivo Federfarma Torino Al via le Commissioni di lavoro Concluso un anno di formazione 7 9 10 14 Attualità Le novità in Osteoncologia Forum Ricerca 15 18 Formazione Integratori alimentari a base vegetale 7 novembre: tutti in classe Formazione a distanza 22 26 28 Dai giornali 31 Volontariato Un progetto per il Togo 37 Tempo libero Casa Granparadiso in vetta al tricolore 39 Convenzioni Card Farmacia Amica 41 Hanno collaborato Simona Arpellino Paola Brusa Maria Laura Colombo Agifar Vercelli-Biella Redazione c/o SGI srl Società Generale dell’Immagine Via Pomaro 3 - 10136 Torino Tel. 011.35.99.08 - 329.07.02 Fax 011.329.06.79 e-mail: [email protected] Progetto, realizzazione grafica e pubblicità SGI srl Stampa La Terra Promessa Onlus NOVARA La copertina www.farmaciaamica.org numero 9 2010 3 e Editoriale Almeno in Piemonte, la situazione che emerge dai risultati delle recenti consultazioni elettorali sottolinea il desiderio di una sostanziale continuità nella gestione delle nostre associazioni provinciali. Pur con qualche interessante ingresso di giovani colleghi, il quadro pare suggerire, nemmeno sommessamente, l’importanza dell’esperienza nella gestione dei delicati problemi che affliggono la nostra categoria. Anche nel prossimo triennio i problemi non mancheranno. Si inizia da subito con il rinnovo dell’accordo per la Dpc, che per il nostro assessorato dovrebbe essere economicamente ridiscusso, naturalmente al ribasso… Quando alla farmacia si chiedono sacrifici, forse ci si dimentica di quante e quali incombenze essa si faccia carico, per senso del dovere e rispetto dei cittadini, senza richiedere od ottenere alcuna contropartita o beneficio economico. In particolare: partecipazione a campagne, screenings, ecc. a favore della popolazione; raccolta di dati, informazioni, ecc. per Regione, Asl o Enti pubblici; distribuzione gratuita di materiale sanitario vario, sempre per Enti pubblici; distribuzione di notizie, volantini, opuscoli, per conto dei Comuni, Province, Regioni, Asl, ecc.. Un tempo, forse, le nostre farmacie potevano rappresentare un’appetibile isola felice immersa in un panorama economico poco incoraggiante. Oggi, non vorremmo che fosse proprio la nostra categoria a pagare scelte improvvide e miopi effettuate dalla politica su quel bene primario rappresentato dal farmaco, scaricandone i costi sulle nostre ormai fragili spalle. Se le difficoltà rendono forti, ebbene mai lo siamo stati altrettanto! Luciano Platter numero 9 2010 5 i Interviste 6 numero 9 2010 Pagine a cura di Elisabetta Farina Federfarma f Il nuovo futuro della farmacia Scenari e prospettive dalla convention nazionale Per discutere il nuovo volto delle farmacie, tra riforme attese, rapporti col mondo della politica e con la società, si sono riuniti a Milano il 27 novembre scorso, presso il Centro Congressi della Nuova Fiera, i titolari di farmacie Federfarma nella convention dal titolo Insieme per una farmacia nuova. Nei due giorni di lavori si è discusso dei numerosi appuntamenti importanti che, sottolinea la presidente dei Federfarma, Annarosa Racca, “attendono a breve la farmacia italiana: la definizione di una nuova remunerazione, il riordino del servizio farmaceutico, il rinnovo della convenzione farmaceutica nazionale e il varo della normativa sui nuovi servizi in farmacia“. E la manifestazione nazionale è nata proprio, spiega Racca, per “avviare un ampio confronto su questi temi sia all’interno del mondo della farmacia sia all’esterno”. Presente anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Farmacie pronte alla sfida dei nuovi servizi "Le farmacie sono pronte ad attivarsi per contribuire allo sviluppo dell'assistenza sul territorio nell'ottica di un servizio farmaceutico più efficiente ed economico" ha assicurato il presidente Annarosa Racca nell'intervento conclusivo della Convention nazionale. "Per farlo - ha proseguito Racca - hanno però bisogno di regole certe e risorse adeguate. Alle difficoltà crescenti derivanti dalle molteplici misure di contenimento della spesa che hanno coinvolto la farmacia, si aggiungono tentativi di minare alla base l'organizzazione del servizio farmaceutico, provenienti da alcuni soggetti economici. Malgrado queste difficoltà, le farmacie continuano a garantire ai cittadini un servizio di grande qualità, come dimostrato anche dai risultati dell'indagine 2010 sulla soddisfazione dei cittadini nei confronti dei servizi pubblici e privati - promossa dal Centro Formazione Management del Terziario - che pongono la farmacia al primo posto in assoluto nella classifica di gradimento". Commenti dal mondo delle parafarmacie - La Repubblica Affari & Finanza del 13 dicembre 2010 numero 9 2010 7 f Federfarma Il Ministro conferma la fiducia alle farmacie "È proprio dall'apprezzamento che i cittadini esprimono per il servizio farmaceutico e dal contributo che farmacie e medici possono insieme dare, che vogliamo costruire la sanità del futuro, sempre meno concentrata sull'ospedalizzazione e più incentrata sull'assistenza territoriale, per andare incontro alla domanda di salute che oggi è in larga e crescente misura determinata dal diffondersi di patologie cronico-degenerative collegate all'aumento della vita media" ha affermato il ministro della Salute Ferruccio Fazio. Per quanto riguarda l'introduzione dei nuovi servizi, che sicuramente migliorerà l'assistenza ai cittadini e consentirà un uso più appropriato delle risorse rafforzando l'integrazione della farmacia sul territorio - ha osservato Fazio - la farmacia potrebbe assicurare con tempestività ed economicità anche la consegna a domicilio di quei farmaci che oggi vengono distribuiti dalle Asl o consegnati dall'ospedale. Questo favorirebbe la deospedalizzazione di pazienti cronici e garantirebbe quella continuità assistenziale tra ospedale e territorio che oggi è fortemente carente. A tal proposito Fazio ha ricordato che l'Aifa, pochi giorni prima, aveva reso pubblico l'elenco dei farmaci che saranno trasferiti dall'ospedale al territorio. Nel condividere l'esigenza di salvaguardare la sostenibilità economica delle farmacie necessaria per mantenere un'elevata qualità del servizio e per garantire le nuove prestazioni previste dalla legge, compresa la distribuzione in farmacia dei farmaci oggi erogati dalla Asl, Fazio ha assicurato che provvederà al più presto ad aprire il tavolo di confronto sulla remunerazione delle farmacie previsto dalla legge. Fazio ha infine condiviso l'ipotesi, prevista dalla legge Gasparri-Tomassini, di consentire la vendita senza farmacista di una lista di farmaci di automedicazione selezionata dall'Aifa. RILASTIL MICRÒ Rilastil Micrò è la soluzione pensata per agire sulle prime rughe, già dai 30 anni. 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Ecco le parole d’ordine che hanno segnato le elezioni del Consiglio Direttivo dell’Associazione Titolari di Farmacia della provincia di Torino svoltesi il 28 e il 29 novembre scorso. Ancora per i prossimi tre anni (fino al 2013) presidente del sindacato unitario dei Titolari di farmacia di Torino e provincia sarà il dottor Luciano Platter, che esprime piena soddisfazione per il risultato raggiunto: un risultato che premia il lavoro svolto fino ad oggi a favore di tutta la categoria dei farmacisti, che ricoprono nella nostra società, in ambito sanitario, un ruolo di importanza basilare per i cittadini. Una elezione dunque nel segno della continuità strategica, ma anche del rinnovamento: “Il nostro impegno per i prossimi tre anni - conclude il dottor Platter - è proseguire sulla strada intrapresa, con l’obiettivo di offrire una farmacia sempre più al passo con i tempi ed un servizio sempre più utile al cittadino”. IL CONSIGLIO di Federfarma Torino 2010 - 2013: Marco AGGERI Guido ARGANO Roberto BRUNO Marco CANAVOSO Marco COSSOLO Emilio FIORE Andrea GARRONE Mario GIACCONE Luciano PLATTER Paolo PRINO Amelio TOSELLO Barbara TRUFFELLI Armando VELLANO Tesoriere Vice-Presidente Segretario Vice-Presidente rurale Presidente fonte: comunicato stampa numero 9 2010 9 f Federfarma Al via le Commissioni di lavoro Confermata la fiducia e l'apertura ai giovani Il Consiglio dell’Associazione Titolari della provincia di Torino, nella riunione del 23 dicembre, ha provveduto alla nomina delle Commissioni di lavoro associative. Esse rappresentano un efficiente ed economico supporto per il disbrigo delle mille problematiche relative alla vita della nostra Associazione. Anche in quest’occasione il Consiglio ha riconfermato l’apertura ai giovani che, con il loro entusiasmo e le loro grandi capacità, non potranno che far lievitare l’incisività e la mole del lavoro svolto, ed anche ai Colleghi che hanno dimostrato la volontà di voler incidere nella vita associativa. Alle Commissioni tutti gli Associati possono rivolgersi per la segnalazione e lo studio delle istanze di carattere generale che si ritengano degne di essere approfondite. ELENCO COMMISSIONI DI LAVORO ASSOCIATIVE TRIENNIO 2011-2013 * PIANTA ORGANICA E TURNI TORINO RELATORE: COMMISSARI: BORGARELLI FRANCO GIACCONE PERINO PLATTER TRUFFELLI * PIANTA ORGANICA E TURNI PROVINCIA RELATORE: COMMISSARI: ARGANO BERTOLONE BIANCO COPPO SAVIGLIANO SPIRITO TARGHETTA TOSELLO * SICUREZZA RELATORE: COMMISSARI: FIORE PLATTER PRINO VISCONTI 10 numero 9 2010 PRINO Paolo Paolo Carla Mario Margherita Luciano Barbara FIORE Emilio Guido Claudia Luciana Anna Maria Davide Stefano Paolo Amelio ARGANO Guido Emilio Luciano Paolo Piercarlo ... numero 9 2010 11 f Federfarma * INFORMATICA (Rappresentante Federfarma) RELATORE: COMMISSARI: BORGARELLI FIORE PRINO TARGHETTA VELLANO * COMMERCIALE SERVIZI RELATORE: COMMISSARI: AGGERI CAVALLERO TARGHETTA TOSELLO * RAPPORTI SOCIETÀ PARTECIPATE RELATORE: COMMISSARI: AGGERI FERRATO OGGERO PLATTER PORTIS SAVIGLIANO * POLITICA RELATORE: COMMISSARI: CANAVOSO COSSOLO GARRONE GIACCONE ROSSI SPANÒ * COMMERCIALE RICREATIVA E RAPPORTI CON AGIFAR RELATORE: COMMISSARI: AVRAMO CAVALLERO PLATTER 12 numero 9 2010 TOSELLO Amelio Paolo Emilio Paolo Paolo Armando VISCONTI Piercarlo Marco Matteo Paolo Amelio COSSOLO Marco Marco Adolfo Livio Luciano Giancarlo Mario PLATTER Luciano Marco Marco Andrea Mario Stefano Pietro TRUFFELLI Barbara Alessandro Matteo Francesca Federfarma numero 9 2010 f 13 f Federfarma Concluso un anno di formazione Importante collaborazione tra Ordine e Agifar A cura di A.GI.FAR. Vercelli-Biella Domenica 7 novembre presso il Seminario Arcivescovile si è tenuto il 3° corso di aggiornamento Ecm organizzato dall'Agifar Vercelli-Biella in collaborazione con l'Ordine Professionale. La dottoressa Anna Perotti Nigra, presidente dell'Ordine, porta ai Colleghi il saluto del Consiglio Direttivo e si rallegra che i corsi di aggiornamento professionale siano sempre così richiesti e così seguiti dai suoi iscritti. Ringrazia la professoressa Tiziana Modena dell'Università di Pavia per il suo indiscusso ruolo di responsabile scientifico dei corsi. Prende la parola il dottor Carlo Bagliani, segretario dell'Ordine e presidente dell'Agifar, il quale, dopo il saluto ai convenuti, illustra le attività svolte durante il 2010 e afferma che “con oggi si chiude la programmazione dei corsi di aggiornamento realizzati in collaborazione con l'Ordine professionale che hanno visto un'ottima partecipazione da parte dei farmacisti sempre di più fedeli all'appuntamento domenicale programmato”. "Grazie all'affiatamento che si è instaurato tra i due Consigli Direttivi - continua Bagliani - si è riusciti a creare quella piacevole atmosfera congressuale che tutti gli iscritti sentono quando partecipano ai nostri corsi”. "Anche tra le nuove leve si incomincia a scorgere - procede Bagliani - chi riuscirà a continuare in questo lavoro di coesione tra Colleghi che insieme vogliono aggiornarsi". La dottoressa Roberta Cregliach, del Direttivo Agifar, consegna con Bagliani l'omaggio floreale alla dottoressa Perotti e alla professoressa Modena a ringraziamento del costante impegno verso la Categoria. La parola passa alla prof.ssa Tiziana Modena, ordinario di Legislazione e Tecnologia Farmaceutica a Pavia, che presenta i tre relatori della giornata: i professori Ricevuti e Spadaro con la relazione dal tema ”I problemi osteoarticolari: artrite, artrosi e osteoporosi” e la dottoressa Dalmazzo con la relazione “Il farmacista e i dubbi delle mamme”. Il dottor Carlo Bagliani e la dottoressa Roberta Cregliach, all'ora di pranzo, invitano i Colleghi a continuare l'aggiornamento professionale nei cortili del Seminario per degustare l'ottima panissa sfornata dagli ”Amici della panissa” di Albano, accompagnata da buon vino e da una fresca torta di mele. Più di 60 i farmacisti entusiasti della piacevole giornata di aggiornamento professionale organizzata dai giovani colleghi che ringraziano don Gianfranco Brusa (economo del SeDa sx la Professoressa Modena, il Dottor Bagliani, la Dottoressa Perotti minario) che ha accordato con piacere la disponibilità dei cortili per la pausa conviviale. 14 numero 9 2010 Attualità Le novità in Osteoncologia a Assistenza multidisciplinare, centri di eccellenza, nuovi farmaci e trattamenti Le metastasi ossee rappresentano oggi la causa maggiore di morbilità nei pazienti con cancro per due motivi: uno epidemiologico e l’altro clinico. A fronte del prolungamento dei tempi di sopravvivenza del paziente oncologico, si assiste a una crescita dell'incidenza delle localizzazioni secondarie: l'osso rappresenta la terza sede più comune di metastasi, preceduto da polmone e fegato. L'adeguato trattamento delle metastasi ossee permette di migliorare la qualità di vita e la prognosi di questi pazienti. L'interdisciplinarietà (integrazione delle competenze specifiche) è il principio guida per realizzare questo obiettivo. Infatti, soltanto dalla visione complessiva della persona e della sua patologia, resa possibile dal concorso delle varie specialità cliniche, può derivare una maggiore garanzia di ottimizzazione dei processi di cura in termini di continuità e di efficacia dei percorsi diagnostico-terapeutici. Questo il nuovo approccio della Società Italiana di Osteoncologia per migliorare la qualità della vita del paziente affetto da patologia tumorale ossea, di cui si è parlato dal 18 al 20 novembre a Reggio Calabria nel corso del II Congresso Nazionale Iso. “L’obiettivo principale della Società Scientifica” spiega il dottor Toni Ibrahim, responsabile del Centro di Osteoncologia alI’Istituto Tumori della Romagna Meldola (Forlì), presidente Iso e presidente del Congresso - “è quello di creare delle strutture (Centri di Osteoncologia) nelle quali la multidisciplinarietà degli interventi di ricerca, diagnostico-terapeutici e riabilitativi trovi una concretezza operativa e l’attivazione di percorsi formativi, anche universitari, che favoriscano la crescita culturale e scientifica di nuove figure professionali particolarmente qualificate in osteoncologia (Osteoncologi)”. I centri di eccellenza in Italia I centri multidisciplinari di Osteoncologia in Italia, attualmente attivi, in ordine di fondazione si trovano nelle seguenti strutture: l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Le Molinette di Torino, l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola-Forlì, l’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, l’Istituto Neurotraumatologico Italiano di Grottaferrata, Roma, l’Università di Modena e l’Università del Campus Biomedico di Roma. È in corso un nuovo censimento che a breve verrà pubblicato il risultato sul sito web della Società Italiana di Osteoncologia (www.iso.osteoncology.it). Prospettive per i farmaci bersaglio in Osteoncologia Questi farmaci, tra cui l’Acido Zoledronico, usati da anni per ritardare gli eventi scheletrici, in studi di laboratorio sulle linee cellulari, negli animali e nell’uomo hanno mostrato di poter avere anche attività antitumorali. Siamo in attesa di ulteriori conferme da studi a larga scala randomizzati. Se questi convalidano il dato di attività anti-tumorale, si apre un nuovo scenario terapeutico per i farmaci bersaglio all’osso nei pazienti in fase non metastatica. L'efficacia di un nuovo bio-farmaco Evitare oppure ritardare le fratture ossee, molto dolorose ed invalidanti, soprattutto alla colonna vertebrale, che rappresentano la conseguenza più frequente nelle metastasi ossee è uno dei temi più attuali oggi in osteoncologia. Dal punto di vista della ricerca denosumab, la molecola prodotta dalla biotech americana Amgen rappresenta un passo avanti importante della medicina, anche per la possibilità di curare decine di migliaia di pazienti. Non a caso, infatti, la prestigiosa rivista Time ha inserito questo bio-farmaco tra le dieci più importanti scoperte scientifiche del 2009. Denosumab è un anticorpo umano che agisce direttamente sul meccanismo di rimodellamento dell’osso attraverso l’inibizione del Rank-ligand con un nuovo meccanismo d’azione. L’efficacia di questo farmaco è stata recentemente numero 9 2010 15 a Attualità confermata da uno studio pubblicato l’8 novembre scorso sul Journal of Clinical Oncology. Condotta su oltre 2.000 pazienti con cancro al seno con metastasi ossee l’analisi ha sottolineato la superiorità di denosumab rispetto ai farmaci tradizionali nel trattamento delle metastasi ossee. La molecola Amgen si è rivelata più efficace nel ritardare la comparsa delle complicanze alle ossa, oltre a dimezzare gli effetti collaterali (tossicità renale: 4.9% dei pazienti in cura con denosumab verso 8.5% di quelli in cura con trattamento tradizionale). Due ulteriori recenti metanalisi condotte su oltre 5.700 pazienti confermano la superiorità del nuo- 16 numero 9 2010 vo farmaco rispetto al trattamento standard per le complicanze ossee da tumore solido e da mieloma multiplo. Si tratta di risultati di grande importanza, dato che di regola i lavori scientifici si propongono di evidenziare la non inferiorità di un nuovo farmaco rispetto a quelli disponibili. Denosumab si è rivelato superiore rispetto al trattamento standard nel ritardare la comparsa degli eventi scheletrici seri causa le metastasi ossee. Attualmente si attende l’approvazione da parte degli enti regolatori del farmaco (Fda, Emea e successivamente in Italia da parte dell’Aifa) il permesso per l’uso del denosumab nei pazienti con metastasi ossee. Interviste D. Dottor ? i R. ... . numero 9 2010 17 a Attualità Forum Ricerca L'Aifa alla prima Conferenza Nazionale sulla Ricerca Sanitaria a cura di Elisabetta Farina Si è svolto a Cernobbio lo scorso 8 e 9 novembre il primo Forum sulla Ricerca in Sanità promosso dal Ministero della Salute, che ha visto la partecipazione del direttore generale dell’Aifa Guido Rasi e del presidente Sergio Pecorelli, in qualità di relatori e moderatori di alcune delle principali sessioni della manifestazione, a fianco del ministro della Salute Ferruccio Fazio e del ministro della Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini. La Conferenza ha rappresentato un’opportunità di confronto per tutti gli attori del settore (Ministero della Salute, Aifa, Iss, ricercatori, Irccs, Cnr, Miur, Università, Imprese farmaceutiche e di Medical devices, Venture capital) nell'obiettivo comune di creare le condizioni per favorire la crescita della Ricerca Sanitaria italiana. Nel corso dei lavori sono stati approfonditi in particolare i temi legati alla ricerca biomedica e a quella clinica di tipo profit e non-profit: nello specifico, in linea con quanto espresso dai Ministri presenti alla sessione inaugurale della conferenza, il professor Pecorelli ha ribadito l’importanza del portare la scienza nel sistema regolatorio, attività che l’Aifa già da tempo promuove come sua mission principale. Il Presidente ha inoltre sottolineato quanto sia fondamentale, per garantire il più rapido passaggio delle innovazioni dal laboratorio direttamente al paziente, la stretta convergenza della ricerca 18 numero 9 2010 pubblica e privata in una fattiva partnership. Dello stato dell’arte della sperimentazione clinica in Italia e dei possibili scenari futuri si è poi discusso in una sessione dedicata, nella quale l’Aifa ha portato la propria esperienza con una relazione a cura di Carlo Tomino, coordinatore dell’Aerea Pre-Autorizzazione dell’Agenzia. In tale sessione, moderata dal presidente Pecorelli, quest’ultimo ha quindi sottolineato l’importanza di regole condivise e principi univoci nella corretta definizione del concetto di innovatività terapeutica. Il valore terapeutico dei farmaci innovativi è stato il leit motiv che ha guidato gli interventi dell’incontro della giornata successiva, coordinato dal professorRasi, che ha visto la contemporanea presenza del mondo produttivo, scientifico ed accademico in un costruttivo confronto sulle linee di sviluppo di scienza, impresa e regolatorio. Attualità Il Direttore Generale dell’Aifa ha posto l’accento sulla necessità di individuare l’innovatività di un farmaco non nel suo valore commerciale o tecnologico ma in quello terapeutico, nel continuo e delicato rapporto tra costo/beneficio ed effettiva salute prodotta. Con l’avvento della medicina personalizzata e molecolare, i tradizionali modelli basati sul farmaco blockbuster e sull’Evidence Based Medicine risultano superati. Ne consegue pertanto l’urgente ridefinizione dei trial clinici e degli endpoint, con il contributo di tutti gli attori, medici e imprese inclusi. Il professor Rasi ha poi confermato il ruolo centrale dell’Aifa nelle valutazioni di Health Technology Assessment per garantire l’accesso ai farmaci con i medesimi tempi e condizioni a tutti i cittadini delle 20 Regioni italiane. Queste le basi della discussione, aperta ad un vivace dibattito dalla platea, dalla quale sono pervenuti commenti e apprezzamenti sull’elevato livello culturale e di approfondimento del dialogo così instaurato. Nel corso della manifestazione l’Aifa è stata presente a anche con uno stand espositivo per la presentazione delle proprie attività, con un focus su dati e aspetti della ricerca e sperimentazione clinica dei farmaci in Italia. Il network dei ricercatori italiani nel mondo L'evento, realizzato con la direzione scientifica del Ministero della Salute, è stata l'occasione per presentare al mondo della ricerca italiana il network della Ricerca sanitaria, denominato Italian Network Health Research, realizzato dal Ministero e dedicato ai ricercatori italiani operanti all'estero con lo scopo di rafforzarne le collaborazioni ed i legami con il Sistema Italia e facilitarne eventuali percorsi di ritorno. Al fine di rendere la Conferenza una concreta occasione di lavoro e facilitare la nascita di partnership e collaborazione tra i partecipanti, nel corso delle due giornate dei lavori si è svolto il primo Forum Partnering della Ricerca Sanitaria. Il Forum partnering è uno strumento di relazione già impiegato con successo negli Stati Uniti e in Europa, numero 9 2010 19 a Attualità 20 numero 9 2010 Attualità che vedrà coinvolta per la prima volta la comunità dei ricercatori italiani operanti all'estero, invitata a partecipare alla manifestazione. Il Forum Partnering vuole inoltre rappresentare a una nuova e trasparente modalità di incontro tra la migliore espressione della Ricerca italiana ed il mondo profit (farmaceutico, finanziario, medical devices). FARMACI A MISURA DI BAMBINO "Sono in rapida crescita le sperimentazioni sui farmaci a misura di bambino. Nei prossimi dieci anni gli investimenti privati in questo settore saranno superiori ai due miliardi e mezzo di euro. Un flusso di denaro che, oltre a permettere la messa a punto di medicinali pediatrici mirati, inneschera anche un 'circolo virtuoso', con una spinta propulsiva anche per la sperimentazione no profit." La previsione è di Paolo Rossi, direttore del dipartimento di pediatria universitario dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, che ha presentato i dati alla Conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria. “In 2 anni e mezzo - ha spiegato Rossi all’Adnkronos Salute - sono stati consegnati all’Ema circa mille piani di investigazione pediatrica, nel Vecchio Continente, che coinvolgono 1.500 studi in pediatria in tutte le aree terapeutiche della medicina. E l’Italia partecipa attivamente a questo nuovo corso”. L’idea della sperimentazione dei farmaci sui bambini potrebbe ancora suonare allarmante per chi non sappia qual è il significato della sperimentazione e della creazione di farmaci che siano rispondenti alle esigenze dei diversi pazienti, tenendo conto della specificità dei corpi, che siano di adulti o bambini, donne o uomini. Un problema analogo a quello della carente sperimentazione sui bambini è quello che riguarda la scarsa attenzione al corpo femminile, visto che cure, terapie, farmaci sono ancora oggi declinati prevalentemente al maschile e sperimentati sul sesso maschile a partire dalle cavie di laboratorio. Il cambiamento culturale e di prospettiva è importante: “se prima si considerava non etico sperimentare sui bambini i medicinali oggi si ritiene sbagliato dal punto di vista etico non farla” spiega Rossi. numero 9 2010 21 f Formazione Integratori alimentari a base vegetale Un approfondimento sulla normativa a cura di Maria Laura Colombo docente Corso di laurea in Tecniche Erboristiche, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Facoltà di Farmacia, Università di Torino Il 22 ottobre scorso si è svolto a Savigliano in provincia di Cuneo, presso la sede decentrata della Facoltà di Farmacia dell’Università di Torino, il seminario tenuto dalla dottoressa Stefania Dalfrà dirigente farmacista appartenente al Dipartimento di Sanità pubblica e veterinaria, Nutrizione e sicurezza degli alimenti, Direzione Generale Sicurezza degli alimenti e della nutrizione, Ministero della Salute. Il seminario dal titolo “Integratori alimentari a base vegetale. Presentazione della Nota Ministeriale su Preparazioni estemporanee a base di piante ad uso alimentare, DGSAN 15807-P-19/05/2010”, era rivolto ai farmacisti ed ai tecnici erboristi laureati. Lo scopo dell’incontro è stato quello di richiamare la normativa sugli integratori alimentari, focalizzandosi su quelli a base vegetale e di presentare le possibilità di predisporre preparazioni estemporanee a base di piante (cioè miscelazione di erbe tal quali, estratti secchi o liquidi) anche in esercizi diversi dalle farmacie, quali le erboristerie o altri esercizi commerciali dove viene effettuata la vendita di medicinali ai sensi del DL 4 luglio 2006 così come convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, detto anche "Decreto Bersani". Definizione di integratore alimentare Innanzitutto è bene sottolineare come il concetto di integratore alimentare, un tempo regolamentato da leggi diverse nei diversi Stati Membri, viene ripreso ed armonizzato per tutta l'area europea con la Direttiva 2002/46/CE. Viene definito il termine “Food Supplement” tradotto in italiano come “Integratore Alimentare”, in francese “Complément Alimentaire”, e così via per ogni Stato Membro. Gli integratori alimentari non sostituiscono una dieta 22 numero 9 2010 sana e bilanciata, ma possono essere utili in alcune condizioni specifiche per coadiuvare un processo fisiologico. Gli integratori alimentari si presentano sotto forma di capsula, pastiglia, tavolette, bustine, fiala monodose per uso orale, ed essi non devono sostituire parte della nostra dieta, ma dovrebbero se ritenuti utili - essere assunti in aggiunta ad una dieta corretta, bilanciata e variata. Gli ingredienti-base che possono essere contenuti all’interno di un integratore alimentare sono decisamente vari e comprendono: vitamine e sali mi- Formazione f nerali, acidi grassi essenziali, fibre, estratti vegetali, probiotici e prebiotici, e varie altre sostanze che svolgono funzioni fisiologiche diverse. Quasi certamente si può affermare che la maggiore varietà e fantasia si trova negli estratti vegetali che possono essere inseriti nella formulazione degli integratori alimentari e ciò rispecchia anche la realtà del mercato. Infatti in Italia circa il 50% degli integratori presenti in commercio è a base vegetale. Attualmente nel sito del Ministero della Salute sono riportate più di 1300 piante, che essiccate oppure sottoforma di estratti, possono essere utilizzate nella composizione di integratori alimentari. Alcune piante prevedono dei limiti nell’apporto giornaliero (ad es. l’estratto di arancio amaro) oppure per altre piante sono previste specifiche avvertenze: tutto deve essere fedelmente scritto in etichetta. Nel box sono evidenziati i punti irrinunciabili che devono essere riportati in etichetta. commerciali trovano tutte le indicazioni utili al caso ed i moduli per le richieste ed i permessi, considerando che è responsabilità del produttore, in base all’uso cui destina il suo prodotto, assicurarne la conformità alle specifiche disposizioni legislative. La dottoressa Stefania Dalfrà si è inoltre soffermata sulla presentazione delle modalità di immissione in commercio e procedura di notifica degli integratori alimentari, operazioni che devono essere svolte dalle Aziende interessate. Nel sito del Ministero della Salute, al link specifico http://www.salute. gov.it/alimentiParticolariIntegratori/alimentiParticolariIntegratori.jsp, sia le Aziende che gli operatori parazione estemporanea a base di "piante, loro miscele e derivati". In ogni caso si deve trattare di piante e derivati con un profilo di attività compatibile con un ruolo di tipo fisiologico e non terapeutico e i prodotti risultanti non devono poter essere identificati in alcun modo come medicinali per la presentazione e/o le funzioni. In linea con tale orientamento, la Circolare "Aniasi" n. 1 dell'8 La seconda parte del seminario ha riguardato la possibilità di predisporre preparazioni estemporanee a base di piante anche in esercizi diversi dalle farmacie, quali le erboristerie o altri esercizi commerciali dove viene effettuata la vendita di medicinali ai sensi del DL 4 luglio 2006 così come convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, detto anche "Decreto Bersani". Nel caso delle erboristerie dotate di un laboratorio autorizzato dalla Asl alla manipolazione e confezionamento di alimenti, si è consolidata l'ammissibilità della vendita da parte dell'erborista diplomato" di prodotti sfusi o aventi comunque carattere di pre- numero 9 2010 23 f Formazione gennaio 1981 ha individuato un primo elenco di piante vendibili al di fuori delle farmacie per le suddette finalità, oltre a quello delle piante vendibili solo nelle farmacie. Il Ministero della salute ha chiarito anche (cfr. nota prot. 600.12/ AG 45.1/4 dell'8 gennaio 2003: allegato 2) che le disposizioni della Circolare 18 luglio 2002, n. 3 non si applicavano a prodotti venduti sfusi, non preconfezionati o aventi comunque carattere di "preparazione estemporanea", messi a punto nelle erboristerie da erboristi "diplomati" ovvero laureati in Scienze e Tecniche erboristiche, in un laboratorio autorizzato dalla Asl alla manipolazione e confezionamento di alimenti, secondo quanto consentito dalle normative vigenti. Per "preparazione estemporanea" si intende una preparazione destinata al singolo cliente che può consistere nella miscelazione di erbe tal quali, estratti secchi o liquidi di piante di uso consolidato nel settore alimentare e/o comprese nell'elenco delle piante impiegabili negli integratori alimentari, pubblicato sul portale del Ministero della salute all'indirizzo www.salute.gov.it. La “preparazione estemporanea” non deve essere corredata da una prescrizione, né tanto meno possedere finalità terapeutiche da presentare al cliente. COSA DEVE ESSERCI IN ETICHETTA (*) Etichettatura alimentare • • • • • • • • • • • la denominazione di vendita del prodotto il nome e l’indirizzo del produttore o del confezionatore il quantitativo netto, espresso in peso o in volume l’elenco degli ingredienti l’elenco degli additivi le sostanze aromatizzanti le modalità di conservazione e di utilizzazione la sede e lo stabilimento il peso netto sgocciolato il luogo di origine il termine di scadenza (D.L.vo 169/04) • • • • • • • • • • • • Integratore / complemento / supplemento alimentare Categorie delle sostanze caratterizzanti il prodotto Dose giornaliera raccomandata Avvertenza a non eccedere la dose giornaliera raccomandata Indicazioni che gli integratori non possono sostituire una dieta variata e un sano stile di vita Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni Effetto nutritivo fisiologico attribuito Nome comune e nome botanico Parte della pianta utilizzata Tenore degli ingredienti vegetali per dose giornaliera Eventuali avvertenze specifiche (Citrus aurantium, Ginkgo biloba, Cimicifuga racemosa, Monascus purpureus, bioflavonoidi…) L’etichettatura nutrizionale per molte sostanze quali quelle vegetali non è un dato significativo e, quindi, non deve essere riportata in etichetta. È facoltativo il Numero di inclusione nel Registro degli integratori del Ministero della Salute. (*) fonte: slide dottoressa Stefania Dalfrà 24 numero 9 2010 Formazione numero 9 2010 f 25 f Formazione 7 novembre: tutti in classe Immagini dal Master in Farmacia Territoriale a cura di Paola Brusa Si parte dalla cucina Domenica 7 novembre (2), Marco Antonetto spa (3) Ordine dei Farmacisti di Torino (3). Per l'assegnazione delle borse è stata realizzata una graduatoria alla quale 17 iscritti hanno presentato domanda di ammissione. Iniziano le lezioni Dall'8 novembre le lezioni l'inizio è stato molto particolare e piacevole con un Cooking organizzato dagli psicologi e svolto presso l'Officina del Gusto di Moncalieri. Le borse di studio Dopo il pranzo, gli sponsor e sostenitori del Master hanno consegnato le otto Borse di Studio: Farmacie Comunali di Torino spa 26 numero 9 2010 Formazione f Foto di gruppo Sono 31 i partecipanti al Master, si svolgono tutti i lunedì dalla ore 8.30 alle 14,30, fino a novembre 2011, in via Galliari 10 presso "Il Centro in centro" offerto da Federfarma Torino. 21 femmine e 10 maschi, e si sono laureati tra il 1992 e il 2009. Il gruppo è composto da persone provenienti da: Torino e provincia 20; Cuneo 4; Novara 2; Milano 1; Pavia 1; Venezia 1 e Asti 2. info Prima edizione del Master in Farmacia Territoriale "Chiara Colombo", organizzato dalla Facoltà di Farmacia dell'ateneo torinese e dall'Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino. numero 9 2010 27 f Formazione Formazione a distanza a cura di Farmaservizi Formazione Nell'ambito dei percorsi Fad (Formazione a distanza) sono pervenute le password per un nuovo corso dedicato al tema delle cefalee e sono ancora disponibili alcune password per i corsi riguardanti "analgesici oppioidi”, “il trattamento antiinfiammatorio - analgesici non oppioidi”. Di seguito i programmi dettagliati e le informazioni per le iscrizioni. “Le cefalee” MODULO 1: Cefalee primarie e secondarie Epidemiologia e classificazione delle principali forme di cefalee primarie MODULO 2: Emicrania: clinica e terapia MODULO 3: Cefalea di tipo tensivo: clinica e terapia MODULO 4: Clefalea a grappolo e cefalee trigeminali autonomi che (TACs): clinica e terapia MODULO 5: Forme minori di cefalee primarie Cefalea in età pediatrica Cefalea e ciclo riproduttivo femminile: il ciclo mestruale, la gravidanza, la contraccezione, la menopausa Cefalea e terza età MODULO 6: Sinossi degli approcci terapeutici alle cefalee primarie Criteri di scelta per le terapie sintomatiche e di profilassi Le molecole del futuro Le terapie non farmacologiche Il costo dell’iscrizione è di € 40,00 esente Iva Il corso consentirà l’acquisizione di 10 CREDITI. “Analgesici oppioidi” MODULO 1: Il controllo farmacologico del dolore Farmacologia degli analgesici oppioidi Farmacodinamica degli analgesici oppioidi Farmacocinetica degli analgesici oppioidi MODULO 2: Classificazione secondo linee guida OMS Caratteristiche delle diverse molecole: Codeina e tramadolo (dolore da leggero a moderato) Ossicodone, morfina, fentanyl, idromorfone, buprenorfina, metadone (dolore da moderato a severo) MODULO 3: 28 numero 9 2010 Formazione f Vie di somministrazione Effetti collaterali degli oppioidi e loro gestione MODULO 4: Il dolore nelle neoplasie Utilizzo degli oppioidi nel dolore oncologico Scelta degli oppioidi secondo OMS/EAPC (European Association of Palliative Care) Dosaggi e tolleranza MODULO 5: L’uso degli oppioidi nel dolore cronico Modello bio-psico-sociale del dolore cronico Indicazioni e limiti di utilizzo degli oppioidi secondo le raccomandazioni della British Pain Society (BPS) e della Società Italiana Analgesia Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) Problematiche nel trattamento con oppioidi del paziente anziano e del paziente pediatrico MODULO 6: Legislazione in tema di oppioidi Ricettazione (con accenno ai preparati galenici nella terapia del dolore) Il costo dell’iscrizione è di € 40,00 esente Iva Il corso consentirà l’acquisizione di 9 CREDITI. “Il trattamento antiinfiammatorio - analgesici non oppioidi” MODULO 1: Il controllo farmacologico del dolore Farmacologia degli analgesici non oppioidi Farmacodinamica degli analgesici non oppioidi Farmacocinetica degli analgesici non oppioidi Paracetamolo ed antiinfiammatori non steroidei Cannabinoidi MODULO 2: Paracetamolo Vie di somministrazione Effetti collaterali e loro gestione MODULO 3: Antiinfiammatori non steroidei Antiinfiammatori COX2 selettivi Vie di somministrazione Effetti collaterali e loro gestione MODULO 4: Indicazioni e limiti di utilizzo nei pazienti per fascia di età e per patologia MODULO 5: Utilizzo nel dolore cronico e nel dolore correlato al cancro MODULO 6: Cannabinoidi Meccanismi di azione ed effetti clinici Caratteristiche delle diverse molecole Vie di somministrazione Indicazioni e limiti di utilizzo nella terapia del dolore Il costo dell’iscrizione è di € 40,00 esente Iva Il corso consentirà l’acquisizione di 6 CREDITI. numero 9 2010 29 f Formazione SCHEDA DI ADESIONE al singolo Corso (una per ogni corso) ISCRIZIONE EVENTO:_________________________________________________ FARMACIA: ________________________________________________________ LOCALITA’: __________________________N° TEL.:______________________ PARTECIPANTE COGNOME E NOME: _________________________________________________ INDIRIZZO E-MAIL(dove verrà inviata la conferma dell’iscrizione): _____________________________________________________________________ FATTURAZIONE: ALLA FARMACIA_______________________________________ AL PARTECIPANTE (Indirizzo residenza) VIA __________________________________________________ CAP _______ LOCALITA’_________________________ PROV _____ PARTECIPANTE COGNOME E NOME: _________________________________________________ INDIRIZZO E-MAIL(dove verrà inviata la conferma dell’iscrizione): _____________________________________________________________________ FATTURAZIONE: ALLA FARMACIA_______________________________________ AL PARTECIPANTE (Indirizzo residenza) VIA __________________________________________________ CAP _______ LOCALITA’_________________________ PROV _____ Per gli eventi è possibile effettuare l’iscrizione: 1. inviando la scheda di iscrizione all’indirizzo: [email protected] 2. inviando la scheda di iscrizione al fax n. 011.56.98.958 Procedere al pagamento della relativa quota di partecipazione, entro e non oltre 10 giorni dalla data di iscrizione pena la decadenza dell’iscrizione stessa: - direttamente presso l’Associazione Titolari di Farmacia della Provincia di Torino (ore 9.00/13.00 - 14.00/17.00) - oppure tramite bonifico bancario intestato a: FARMASERVIZI FORMAZIONE S.R.L. - BANCA ALPI MARITTIME - CREDITO COOPERATIVO CARRÙ IBAN: IT26U0845001000000050108226 specificando: nome e cognome del partecipante, titolo del corso ed inviando via fax (011 56.98.958) copia dell’avvenuto pagamento e dati per la fatturazione. Seguirà regolare fattura quietanzata, che sarà intestata come indicato all’atto del pagamento. L’invio della password avverrà solo dopo la ricezione dell’avvenuto pagamento. 30 numero 9 2010 Dai Giornali (*) Adnkronos Salute 21 dicembre g DROGA Fazio, lotta a 'smart drugs' più complicata La lotta alle 'smart drugs', le cosiddette 'droghe furbe' tra le quali spiccano deodoranti per ambienti ed erbe che possono addirittura essere spacciate per infusi da bere, "è più complicata perché va a interessare prodotti meno noti", camuffati "sotto forma di sostanze innocue". Lo spiega il ministro della Salute Ferruccio Fazio, a margine di una conferenza stampa oggi a Roma dove sono stati presentati i risultati dell'operazione dei Nas 'Profumo di droga', che ha portato ad arresti e sequestri di sostanze in tutta Italia. "Da sempre c'è una grande collaborazione con i Nas - assicura il ministro - e un'attività continua che ha portato nel 2010 all'iscrizione, nelle tabelle sulle droghe illegali, di due nuove sostanze. Non dobbiamo mollare la presa - aggiunge - anche se non possiamo ancora dire che si tratti di un fenomeno di tali dimensioni da costituire un allarme sociale". Corriere.it 20 dicembre RICERCA Un nuovo record per Telethon Raccolti 32 milioni 100mila euro nella maratona tv Per Telethon ennesimo record: raccolti 32 milioni 100mila euro, rispetto ai 31 milioni 210mila euro della maratona 2009. La 21esima edizione è iniziata con l'avvio del numeratore giovedì sera e ha attraversato il palinsesto tv per concludersi alle 20 di domenica con la cifra mai raggiunta in passato. Il primo a felicitarsi del risultato è stato il presidente Luca di Montezemolo: «Quando l'Italia riesce a fare squadra nessun traguardo le è precluso: Telethon ne è la conferma, con lo straordinario risultato di raccolta della maratona che consentirà ai nostri ricercatori di ottenere nuovi successi nell'individuazione di terapie su malattie genetiche fino a oggi inguaribili. Un risultato reso possibile dall'impegno degli italiani che in questi giorni hanno deciso di dare il proprio sostegno a Telethon, nonostante le difficoltà economiche che il Paese sta affrontando». I PROGETTI - Nel 2010 è stato siglato l'accordo con la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline per sconfiggere sette malattie genetiche, ma soprattutto per rendere fruibili in tutto il mondo le terapie che la ricerca riuscirà a individuare; inoltre è stato inaugurato a Houston negli Stati Uniti un laboratorio affidato al direttore dell'Istituto di Genetica e Medicina di Napoli Andrea Ballabio, finanziato da un'associazione americana di pazienti; ma soprattutto sono stati avviati o stanno per esserlo un numero sempre più ampio di protocolli clinici su patologie ereditarie, l'ultimo passo per portare la cura al letto del malato, offrendo risultati concreti a chi fino a oggi poteva solo riporre speranze nella ricerca. (Fonte: Ansa) numero 9 2010 31 g Dai Giornali (*) newsletter Le Scienze 21 dicembre RICERCA Un composto che modula l'orologio biologico Testato su larve di Danio rerio e su tessuti murini, ha mostrato di poter rallentare il ritmo circadiano di 10 ore Una molecola in grado di rallentare drasticamente il ritmo dell'orologio biologico è stata individuata da un gruppo di ricercatori dell'Università della California a San Diego, con il supporto della società farmaceutica Novartis. Il nuovo composto, battezzato dagli scopritori "longdaysina", apre le porte alla progettazione di nuovi farmaci per trattare svariati disturbi del sonno. "Teoricamente, la longdaysina o un composto analogo potrebbe venire impiegato per correggere alcuni disturbi del sonno, come la la sindrome ereditaria delle fasi del sonno (Familial Advanced Sleep Syndrome), che ha un'origine genetica ed è caratterizzata da un orologio che corre troppo", spiega Steve Kay, che ha diretto lo studio. "Un composto che faccia rallentare o accelerare l'orologio, può essere utile anche per resettare l'orologio biologico, e potrebbe essere d'aiuto per tornare in forma nonostante il jet lag, o recuperare un ciclo sonno-veglia messo fuori fase da un lavoro su turni." La sostanza è stata individuata attraverso uno screening su oltre 120.000 composti grazie a un robot che testava la reazione di ciascun composto su una linea di cellule tumorali umane geneticamente modificate attraverso l'aggiunta di un gene per la luciferasi, così da rendere visibili i cambiamenti nei loro ritmi circadiani. La luciferasi consente alle lucciole di produrre la loro caratteristica luminescenza notturna ed è attivata dall'orologio biologico. Come riferiscono in un articolo pubblicato sulla rivista PLoS Biology, i ricercatori sono poi riusciti a dimostrare che la longdaysina riusciva ad allungare di ben 10 ore gli orologi biologici delle larve di pesce zebra (Danio rerio) a cui era stata somministrata. L'effetto è stato riscontrato anche su campioni di tessuto di topo. 32 numero 9 2010 Dai Giornali (*) g Successive analisi hanno messo in evidenza che responsabili dello spiccato effetto della longdaysina sono tre chinasi, una delle quali, la CK1alfa, è la prima volta che entra nel mirino degli studi di cronobiologia. Corriere.it 16 dicembre Il wireless per dell'influenza INFLUENZA studiare la propagazione I ricercatori di Stanford hanno seguito un gruppo scolastico per un giorno ricostruendo la rete di contatti fisici e i momenti in cui il virus poteva trasmettersi AUTORE: Eva Perasso Freddo, e arrivano immancabili le prime influenze. A Stanford i ricercatori hanno provato a capire in che modo i virus della stagione invernale si trasmettono da persona a persona e a mettere in numeri tutti i rischi che un uomo corre nella sua giornata di incappare nell’influenza di turno. Tantissimi: praticamente ogni volta che ci si avvicina a qualcuno, non solo per interagirvi ma semplicemente gravitando in prossimità del suo spazio vitale, siamo a rischio di "agganciare" il virus del momento. Nell’istituto scolastico in cui i ricercatori americani hanno svolto la loro prova, in 24 ore sono state registrati 760mila contatti possibili portatori di malattie. LA RICERCA - Per studiare le interazioni e la propagazione dei virus influenzali, studenti e professori di un istituto superiore statunitense sono stati equipaggiati per 24 ore di una chiavetta in tutto simile a una Usb, che conteneva un sensore wireless (basato sullo standard di frequenze radio IEEE 802.15.4) il quale, ogni 20 secondi, registrava la posizione di chi la portava con sé. L’esperimento si è svolto a gennaio, in pieno periodo di influenze. Il risultato ha ricostruito per la prima volta una rete (vera) di contatti sociali e interazioni, che mai nessuno studioso e epidemiologo era riuscito a comprendere, quantificando così un assunto difficile da combattere, ovvero che - a meno che non si decida di non uscire di casa - i rischi di contrarre virus anche involontariamente sono molto alti. I contatti in un’area di vicinanza già definita a rischio, e che a Stanford hanno quantificato nei 10 piedi, poco più di 3 metri, sono stati 760mila in 24 ore di monitoraggio. CHI VACCINARE - Lo studio non si è fermato qui: una volta colte le connessioni tra persone, i ricercatori hanno provato a immaginare cosa sarebbe accaduto in caso di epidemia influenzale all’interno della scuola, e hanno poi simulato cosa sarebbe successo se fosse stato somministrato un vaccino agli studenti. Cercando di rispondere a uno dei quesiti dei medici: è meglio vaccinare gli insegnanti o gli studenti? Meglio agire sugli studenti più popolari, con maggiori contatti, e dunque potenzialmente "untori" di un maggior numero di compagni? A Stanford sono giunti alla conclusione che la strategia migliore sia quella di vaccinare con una procedura casuale un campione indistinto di popolazione, perché anche i ragazzi con minori contatti finiscono per gravitare nello spazio di contagio di compagni e insegnanti. C'è anche una buona notizia: mediamente ogni studente si ritira da scuola dopo poche ore dall’insorgere dell’influenza e per questo motivo nel 67,7 per cento delle simulazioni effettuate a Stanford accade che non si verifichi lo scoppio di un’epidemia. Il fattore sociale e umano in questo caso batte il virus, con intelligenza. numero 9 2010 33 g Dai Giornali (*) Adnkronos Salute 21 ottobre PEDIATRIA Sip, 3 mln bimbi italiani malati cronici, Ssn si adatti Il progresso della medicina ha una doppia faccia: il primo è che oggi si riesce a far sopravvivere, crescere e diventare adulti bambini che pesano meno di 1 chilogrammo alla nascita o a correggere cardiopatie congenite che fino a pochi anni fa erano incompatibili con la vita. Il secondo è che, proprio a seguito di questi avanzamenti scientifici, in Italia ci sono oggi tre milioni di bambini con malattie croniche. Di questo e di come adattare i servizi socio-sanitari dello Stivale alle necessità dei baby-pazienti si parla al 66esimo congresso della Società italiana di pediatria, in corso a Roma fino al 23 ottobre. I progressi compiuti sul piano diagnostico e terapeutico sono dunque innumerevoli. Basta pensare ai dati sulla mortalità infantile: se a inizio secolo era pari a 174 casi su mille, negli anni '50 è passata a 52,7 per recedere a 4,4 nel 2000 fino a 3,6 bambini su mille nel 2008. "Nonostante ciò - ha detto presentando il congresso il presidente della Sip, Alberto Ugazio - oggi, forse ancora più di ieri, il bambino deve tornare al centro delle scelte sociali e politiche del Paese. Se infatti, nelle società occidentali, le malattie infettive non sono più una priorità, sono quelle croniche complesse a rappresentare la nuova frontiera della pediatria". "Molte malattie un tempo fatali, come le cardiopatie congenite, il diabete, le leucemie oggi possono essere curate. Sono diventate, infatti, croniche. Ma l’organizzazione sanitaria deve strutturarsi per garantire adeguate cure e continuità assistenziale", aggiunge Ugazio. Riportare il bambino al centro dell’azione politica e sociale del Paese è dunque la richiesta della Sip, che avanza tre proposte. "La prima - ha spiegato Ugazio - è di adattare il sistema sanitario alle nuove emergenze: farsi carico dei bambini con malattie croniche complesse e gestire adeguatamente i politraumatismi. Un solo specialista come accadeva in passato non può assicurare a questi bambini il futuro, l’aspettativa e la qualità di vita che meritano". Ecco perché, secondo la Sip, "occorrono centri di riferimento multispecialistici di terzo livello, necessariamente in numero limitato, soprattutto quando le malattie croniche complesse sono anche rare. Occorre inoltre garantire una fitta rete funzionale che colleghi questi centri ai reparti pediatrici regionali con competenze multispecialistiche e ai pediatri di famiglia. È necessario infine garantire continuità assistenziale: i bambini con malattie croniche hanno il diritto di trascorrere la propria vita a casa, di ricevere le cure più appropriate soprattutto a domicilio. Per far fronte ai politraumatismi, che rappresentano la prima causa di mortalità pediatriche, occorre rafforzare le terapie intensive pediatriche". In più, la Sip vuole "riportare il pediatra nelle scuole - evidenzia Ugazio - per investire sulla formazione dei bambini e dei ragazzi verso stili di vita sani e rispetto dell’ambiente, affiancando gli insegnanti in questa missione. Il pediatra infatti può essere vissuto dai ragazzi come una figura di riferimento 'super partes' con cui si può creare un rapporto di fiducia". Infine, "occorre creare una rete tra tutti coloro che operano a favore della salute e del benessere dei bambini. Pediatri, genitori, associazioni dei bambini, mondo della scuola, giustizia minorile, mondo dello sport devono fare sistema, collegarsi e creare una rete capace di occuparsi a 360 gradi dei bambini. Ancor di più in un contesto che vede il concetto di famiglia sempre più in crisi". 34 numero 9 2010 Dai Giornali (*) Italiasalute.it 21 ottobre g ANTICONCEZIONALI Gli ormoni della pillola scatenano la gelosia L'assunzione regolare del contraccettivo predispone a scenate di gelosia Curioso effetto collaterale per la pillola anticoncezionale usata da molte donne. Secondo un gruppo di ricercatori scozzesi dell'Università di Stirling, il contraccettivo aumenta la gelosia e il senso del possesso nelle donne, minando la fiducia all'interno di ogni coppia. I ricercatori hanno pubblicato le proprie conclusioni sulla rivista Personality and Individual Differences, indicando negli ormoni presenti all'interno della compressa i responsabili della mancanza di fiducia della donna nei confronti del proprio partner. In particolare, sono le pillole a più alto contenuto di estrogeni le più a rischio da questo punto di vista. I ricercatori britannici hanno esaminato 275 donne, indagandone i sentimenti più reconditi in situazioni che mettevano alla prova il loro tasso di fiducia nell'uomo con cui avevano una relazione. I risultati sono stati interpretati sulla base dell'assunzione o meno della pillola anticoncezionale, il che ha rivelato una maggiore possessività per le donne che utilizzano proprio questo sistema di contraccezione. Le pillole con livelli più elevati di progesterone sembrano avere un'influenza minore rispetto a quelle basate su un più alto tasso di estrogeni. Il dott. Craig Roberts, coordinatore dello studio, ha commentato: “sembra che le donne, e forse i fornitori farmaceutici, non siano pienamente consapevoli della gamma di potenziali effetti psichici associati all'uso della pillola e più specificatamente alla scelta del marchio". Ma la gelosia è al centro anche di altre ricerche. Una in particolare della Pennsylvania State University sostiene che i principali fattori scatenanti della gelosia vanno ricercati in complessi meccanismi psicologici, culturali e ambientali. In altre parole, sarebbe la cultura a determinare la condizione di ansia e insicurezza prodotta dai dubbi sulla fedeltà del proprio partner. Chi è convinto che all'interno della coppia debbano stabilirsi fin dall'inizio condizioni di autonomia darà inevitabilmente poco peso al tradimento fisico del partner, mentre chi vive la propria relazione in maniera totalizzante soffrirà di conseguenza molto di più, sia per l'infedeltà emotiva che per quella carnale. Detto questo, secondo i ricercatori permangono comunque differenze “naturali” fra i due sessi nella gestione dei propri sentimenti di gelosia. La donna appare più disponibile al perdono se si convince che il tradimento non abbia investito la sfera sentimentale, il che metterebbe a rischio la relazione della coppia. Secondo i ricercatori, al contrario, di fronte al tradimento l'uomo rimane sconvolto. Il dato interessante è che il motivo non starebbe in un retaggio culturale che vede il maschio dominante e il corpo della donna come segno del proprio possesso e della propria predominanza, ma in una paura specifica, anche se inconscia, ovvero quella di crescere figli che non condividano il suo stesso patrimonio genetico. Questo il commento dei ricercatori: “l'uomo ha imparato negli anni a essere iper-vigile sul sesso perché non potrà mai essere assolutamente certo di essere il padre di un bambino, mentre le donne sono più preoccupate di aver un partner impegnato a crescere un'altra famiglia”. numero 9 2010 35 g Dai Giornali (*) Yahoo Salute Professional 21 ottobre MEDICINA ESTETICA Tossina botulinica, quale verità? La Tossina Botulinica è sempre più presente nei media, sulla stampa e nei programmi televisivi, di salute e di attualità: una molecola quindi di cui si è detto tutto e il suo contrario, veicolando messaggi contradditori e spessoscientificamente poco validi. Durante il 12mo Congresso Internazionale di Medicina Estetica AGORÀ si è voluto fare chiarezza anche su questo farmaco. La Tossina Botulinica di tipo A da 50 Unità, approvata sul mercato italiano per uso estetico dal 2004 per il trattamento delle rughe glabellari, vanta 6 anni di esperienza, una garanzia di assoluta sicurezza d’utilizzo per l’esperto e di piena soddisfazione per il paziente. Sono oltre 3.000 gli studi clinici effettuati finora e pubblicati sulle riviste scientifiche e circa 221.000 i trattamenti effettuati nell’ultimo triennio, come illustrato al congresso dal Dottor Giuseppe Sito, Specialista in Chirurgia Generale di Napoli e docente della scuola S.M.I.E.M (Scuola Superiore Post-Universitaria di Medicina ad Indirizzo Estetico), di Agorà. Per quanto riguarda lo studio del Dottor Matteo Caleo, pubblicato nel 2008 sul Journal of Neuroscience, condotto presso il Dipartimentodi Neurobiologia del CNR di Pisa bisogna fare chiarezza. Lo studio dimostra che la tossina botulinica di tipo A risale per trasporto retrogrado assonale e che si diffonde da una sinapsi all’altra fino ad essere presente anche nell’emisferocontro-laterale rispetto al sito di iniezione (iniezione unilaterale). Come ha precisato il Dott. Sito durante il suo intervento lo studio, focalizzato sull’epilessia, è stato condotto con iniezioni in siti molto diversi, con concentrazioni molto più elevate e per lo più intracerebrali, da quelli utilizzati nell’uso estetico e non ha nessun tipo di applicazione e di riscontro con la realtà clinica dell’uso terapeutico e dell’uso estetico della Tossina Botulinica, per dosaggio, tipo di tossina e impossibilità di paragonare il modello sperimentale animale al modello umano. In termini di sicurezza i dati relativi ad eventuali effetti collaterali della Tossina Botulinica di tipo A, 50 Unità, riportati al Ministero della Salute, sono stati 13 dal 2008 ad oggi. E di questi, 11 classificati come “non seri” e 2 più seri, edema facciale, ptosi e cheratite, quindi una percentuale dello 0,006%.La Tossina Botulinica è approvata in più di 80 Paesi per l’uso terapeutico, per un totale di 21 differenti indicazioni terapeutiche. Per l’uso cosmetico invece è approvato in oltre 40 Paesi nel mondo. * La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa al singolo articolo. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato. 36 numero 9 2010 Volontariato Un progetto per il Togo v L'impegno di Farmagruppo per la solidarietà A Tohouédéoué, località situata ad oltre 130 km da Lomè (capitale del piccolo stato centroafricano), nel cuore della “brousse”, la foresta subsahariana, sorge un Orfanatrofio con annessa scuola, dall’Asilo alle Superiori, ospitante complessivamente 950 giovani di cui 300 orfani, costruito per iniziativa di un coraggioso sacerdote togolese, Père Philippe. Ad inizio novembre un gruppo di Volontari, appartenenti a diverse Associazioni, ha provveduto al trasporto in loco di un significativo numero di farmaci, con la preziosa collaborazione finanziaria e morale di “Farmagruppo - Farmacie per te”, cooperativa cui aderiscono oltre 400 farmacie Piemontesi). Nelle adiacenze della scuola è in funzione, sia per i ragazzi che per gli abitanti dei villaggi vicini, un ambulatorio medico con annessi 8 letti di degenza diurna per praticare terapie infusorie, una sala parto, un microscopico laboratorio per gli esami di base ed un piccolo armadio farmaceutico, gestiti da personale paramedico, con la saltuaria presenza di un medico. Era presente anche una testimonianza della Provincia di Torino, il cui gagliardetto è stato assegnato in premio alla squadra vincitrice di un combattuto incontro di calcio fra due rappresentative scolastiche femminili, incontro organizzato in onore degli ospiti europei. I responsabili della struttura (in cui la corrente elettrica è disponibile per poche ore al giorno, a numero 9 2010 37 v Volontariato causa degli elevati - per loro - costi del carburante per il generatore elettrico… 25 euro al giorno…), unitamente ai dieci Capi villaggio del circondario, hanno segnalato la necessità che la fornitura di farmaci salvavita possa essere garantita con una periodicità almeno annuale: la speranza è che l’appello non cada inascoltato. Quanti desiderassero ulteriori informazioni su questa iniziativa possono contattare la dottoressa Anna Maria Vighetto (cell. 346 9413405) e-mail: ci.franlibero.it 38 numero 9 2010 Tempo CASA GRANPARADISO IN VETTA AL TRICOLORE l ibero tl Le proposte della stagione invernale 2010-2011, in vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia Un'ideale bandiera tricolore sventolerà per tutto il 2011 su Casa GranParadiso a Ceresole Reale: un omaggio doveroso ai 150 anni dell'Unità d'Italia da questo angolo della montagna torinese compresa nel territorio di quello che è stato il primo Parco Nazionale ad essere istituito nel nostro Paese, quasi 90 anni orsono. Quella raccontata a Casa GranParadiso è una montagna che conserva memoria del passato, della sua cultura e delle sue tradizioni ma che vuole (e deve) guardare avanti, immaginando un futuro non di territorio marginale ma tassello determinante per la ripresa socio-economica del Piemonte. Sono tre, dunque, i colori scelti per raccontare il centocinquantenario dell’Unità, con un prologo negli ultimi giorni del 2010, anno internazionale della biodiversità: - il bianco, colore della neve e dell'inverno, con i ritmi della giornata lenti, dove c'è tempo per riflettere, ascoltare, raccontare - il rosso, che accompagnerà la primavera, quando i progetti cominceranno a concretizzarsi e a crescere - il verde, colore del trionfo della natura e dell'estate che per Casa GranParadiso coinciderà con il periodo più intenso di attività, con un polo d'attrazione nuovo, il PalaMila, contenitore di eventi dove musica, cinema, spettacoli e incontri faranno sempre più di Ceresole Reale e delle valli torinesi del Parco Nazionale del Gran Paradiso un richiamo per chi intende avvicinarsi naturalmente alla montagna Film, ciaspolate e altro ancora Cinema, mostre, incontri con i protagonisti della montagna invernale: questi alcuni degli ingredienti della terza stagione invernale di Casa GranParadiso. E sarà proprio un film storico, “La Grande Guerra” di Mario Monicelli, a fare da prologo al ciclo di appuntamenti, la sera di Natale. Una pellicola sullo sfondo di quella “montagna in fiamme” dove migliaia di italiani, giunti da ogni angolo della Penisola, si ritrovarono fianco fianco nelle trincee a combattere una guerra incomprensibile, ma che contribuì, di fatto, a suggellare l'unificazione, sino ad allora incompiuta. A Casa GranParadiso si parlerà di storia del'arrampicata sportiva in valle Orco, con Maurizio Oviglia, che riceverà il Premio Amici del Gran Paradiso 2010, insieme a Stefano Roletti, vulcanico ideatore della “Maratona reale”, la corsa in quota diventata un appuntamento di grande richiamo. A Casa GranParadiso si potranno avere anche informazioni sulle proposte per avvicinarsi alla montagna invernale con gli sci da fondo ai piedi, oppure con le "ciaspole". Le mostre a Casa Gran Paradiso e alla “Cà dal Meist” - “Il Fortissimo”, Giusto Gervasutti raccontato da una mostra del Museo Nazionale della Montagna, nel centenario della nascita del grande alpinista friulano trapiantato a Torino e morto sul Monte Bianco - “Top on Ice”, l’obiettivo di Marigrazia Parrotta alla scoperta dei grandi campioni del pattinaggio su ghiaccio numero 9 2010 39 tl Tempo l ibero - “La grande nevicata”, dedicata alle eccezionali precipitazioni dell’inverno 2008-2009. - “Qui si fa l'Italia e si muore” (alla “Cà dal Meist”). Al racconto della battaglia di Ceresole e della tragedia del colle Galisia (1944) si aggiunge quello delle fortificazioni del Vallo Alpino nell'alta valle Orco, curato dallo storico Marco Bolgione, nell'ambito dello spazio espositivo permanente del Centro Rete del progetto “La Memoria delle Alpi”. informazioni e programma completo: telefono 0124953199 sito Internet: www.casa-granparadiso.it Alcuni appuntamenti a gennaio 2011 • sabato 1 gennaio 2011: alle 11,30 concerto di Capodanno, alle 16 “Videonatura”, alle 21 film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti • domenica 2 gennaio: dalle ore 10 mercatino di Capodanno (oggettistica,hobbystica e cose buone), alle 21 incontro “Andiamo a... fondo. - Scoprire lo sci fondo a Ceresole Reale” con Marco Rolando • lunedì 3 gennaio: alle 16 “Videonatura”, alle 21 film “L'ultima battaglia delle Alpi” di Fabio Canepa e Roberto Cena • martedì 4 gennaio: alle 16 “Videonatura”, alle 21 incontro “A spasso nelle quattro stagioni nel Parco del Gran Paradiso” con la guida naturalistica Alessandra Masino • mercoledì 5 gennaio: alle 16 “Videonatura”, alle 21 film “Inferno bianco” di Paul Shapiro • giovedì 6 gennaio: alle 16 “Videonatura” • sabato 8 gennaio: dalle 10 “GranParadisoLibri”, rassegna di editoria alpina di oggi e di ieri; alle 21 incontro “Dal lago di Ceresole... al lago Titicaca” con Valerio Bertoglio e le guide andine • domenica 9 gennaio: dalle 10 “GranParadiosolibri” 40 numero 9 2010 Tempo l ibero tClf Convenzioni Card Farmacia Amica Convenzioni Card Farmacia Amica Per informazioni su Convenzioni e Card Farmacia Amica: SEGRETERIA FARMASERVIZI Telefono 011.5698963 [email protected] con orario 8,30 - 12,30 numero 9 2010 41 Cf Convenzioni Card Farmacia Amica fornasieri Abbigliamento uomo donna CORSO PESCHIERA 291/H – 10141 TORINO – TEL. 011/72.74.49 www.fornasieriabbigliamento.com SCONTO 15% RISERVATO AI DOTTORI FARMACISTI CHE PRESENTERANNO LA TESSERA DI RICONOSCIMENTO* *INIZIATIVA PROMOZIONALE NON VALIDA IN PERIODO DI SALDI 42 numero 9 2010 Cf Convenzioni Card Farmacia Amica Breuil - Cervinia Lo splendore del cuore della Valle d’Aosta Comprensorio di Breuil-Cervinia Valtournenche Zermatt La convenzione copre l’intera stagione invernale è valida fino al 8 maggio 2011 per tutto il Comprensorio di BreuilCervinia Valtournenche Zermatt. Con la stessa D-Card si avrà diritto a tariffe agevolate anche anche per la stagione estiva 2011. Skipass 1 Mattutino Breuil-Cervinia Valtournenche 1 Pomeridiano Breuil-Cervinia Valtournenche Euro 27,00 anzichè Euro 30,00 Euro 27,00 anzichè Euro 30,00 1 Giorno feriale Breuil-Cervinia Valtournenche 1 Giorno feriale Breuil-Cervinia Valtournenche + tutta Zermat Euro 30,00 anzichè Euro 37,00 Euro 46,00 anzichè Euro 51,00 1 Giorno festivo Breuil-Cervinia Valtournenche 1 Giorno festivo Breuil-Cervinia Valtournenche + tutta Zermat Euro 34,00 anzichè Euro 37,00 Euro 46,00 anzichè Euro 51,00 6 Giorni Breuil-Cervinia Valtournenche 6 Giorni Breuil-Cervinia Valtournenche + tutta Zermat Euro 156,00 an zichè E uro 194,00 Euro 202,00 anzichè Euro 252,00 Il sabato è considerato giorno feriale. L'acquisto e l'utilizzo degli skipass è soggetto al Regolamento di Biglietteria esposto presso i punti vendita. Punti di ristoro sulle piste Presentando la D-Card presso il Bar di Plan Maison si avrà diritto ad uno sconto del 20% sul Menu dello Sciatore. Per ottenere la D-Card è necessario presentarsi presso l’Ufficio Informazioni della Cervino S.p.A., adiacente alle biglietterie centrali alla partenza dell funivia e della telecabina per Plan Maison, con un tesserino di Farmacia Amica ed un documento di identità. Verrà rilasciata, su pagamento di una cauzione di 5,00 Euro, una speciale tessera elettronica, la Key-Card, sulla quale verrà anche caricato lo skipass scontato. Tale supporto può essere tenuto nella tasca della giacca, permettendo quindi di passare più velocemente ai tornelli. La cauzione verrà rimborsata a restituzione della Key-Card integra entro e non oltre il 04 settembre 2011. La D-Card è strettamente personale ed il suo impiego è veramente semplice: si accede direttamente alla biglietteria e si presenta la tessera contestualmente ad un documento d'identità. Si otterrà automaticamente lo sconto per il possessore della tessera e per un suo accompagnatore. Dal nostro sito Internet www.cervinia.it potrete inoltre apprendere tutte le novità della prossima stagione invernale, le più importanti manifestazioni sportive e gli eventi d’intrattenimento, oltre alle condizioni meteo ed ai dati di funzionamento degli impianti e d’agibilità delle piste sci. Per informazioni: Telefono 0166.94441 | www.cervinia.it numero 9 2010 43 Cf Convenzioni Card Farmacia Amica 5 TO 1 Filosofia Tour Operator. Per informazioni: Telefono 011.5618271 | [email protected] | www.5to1filosofia.it Tucano Viaggi - Viaggi Ricerca di Willy Fassio Tour Operator. Per prenotazioni: Telefono 011.5617061 | [email protected] | www.tucanoviaggi.com Sport Club Chamois Bardonecchia Lo Sport Club Chamois Bardonecchia è disponibile su richiesta ad organizzare soggiorni settimanali personalizzati per ragazzi presso alberghi convenzionati, comprendenti il servizio di pensione completa, l’assistenza di personale qualificato e tre ore giornaliere di tennis. Per informazioni: Telefono 0122.99553 Modesto Bertotto Abbigliamento uomo e donna. Per informazioni: Telefono 015.2557094 | www.modestobertotto.com F.lli Cerruti Camiceria, maglieria ed ovviamente gli intramontabili capi spalla della famosa griffe che si distingue per la sobria eleganza dei suoi capi: tailleur, giacche, completi, parka, cappotti, gonne, etc. Per informazioni: Telefono 015.351144 - 015.3591202 | [email protected] | www.lanificiocerruti.com Factory Store Angelico Il factory store di 1000 mq per l’abbigliamento uomo e donna. 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