SOMMARIO
Introduzione
1 - Premessa: aree di intervento ed analisi del contesto
p. 4
2 - Progetto P.I.A. Immigrazione
p. 7
2.1 - Obiettivi, azioni e risultati
p. 8
2.2 - L’attività dei punti assistenza: sintesi grafica
p. 12
Appendice
Conclusioni p. 21
INTRODUZIONE
Il Progetto P.I.A. Immigrazione – Prevenzione, Integrazione, Ausilio è un progetto realizzato dall’A.I.I.L. – Associazione Integrazione Immigrati Latina in collaborazione con la
UIL di Latina e con il cofinanziamento della Regione Lazio, attraverso la Legge Regionale 29/1993 per il finanziamento delle attività delle associazioni di volontariato.
Il Progetto P.I.A. si è svolto nel territorio della provincia di Latina per un arco temporale di 6
mesi, con termine nel mese di giugno 2015, e ha previsto attività di assistenza burocratica
e materiale rivolta alla popolazione immigrata residente nella pianura pontina, con particolare riguardo ai cittadini immigrati indigenti impiegati nel settore agricolo e che usano la
bicicletta come principale mezzo di locomozione. L’attività progettuale ha raggiunto centinaia di utenti, agevolando concretamente il loro processo di integrazione e la loro sicurezza
negli spostamenti su strada, nonché favorendo la prevenzione della loro salute.
Il Progetto P.I.A. è in linea con le attività progettuali di cui l’A.I.I.L. è motore da diversi anni.
L’A.I.I.L. infatti, fondata nel dicembre 2006, è impegnata nel favorire l’inserimento dei cittadini immigrati e delle loro famiglie nella vita sociale e nel lavoro attraverso lo svolgimento
di diverse attività e opera attivamente per tutelare gli interessi dei cittadini svantaggiati e
discriminati. Fino ad oggi l’A.I.I.L., come nel caso di questo Progetto P.I.A., ha operato in collaborazione con enti e associazioni locali mettendo a disposizione la propria competenza
nel campo della legislazione e dei servizi all’immigrato, al fine di attuare un sistema di rete
per l’offerta dei servizi. I risultati di questa cooperazione si sono manifestati attraverso diverse iniziative concrete e di successo: a titolo esemplificativo si può menzionare il progetto
Professione Immigrante, in collaborazione con la UIL di Roma e del Lazio, la UIL di Latina
e con il patrocinio della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Latina, che da
ormai 6 anni offre assistenza burocratico-amministrativa e materiale ai cittadini immigrati
della provincia di Latina, il progetto S.S.I. – Salute, Sicurezza, Integrazione, realizzato come
il Progetto P.I.A. con il cofinanziamento della Regione Lazio, dedicato alla prevenzione sanitaria dei cittadini indiani residenti nella provincia di Latina e il progetto L.I.S.A. – Lavoro,
Immigrazione, Sicurezza, Accoglienza, in collaborazione con la UIL di Latina e con il finanziamento della Fondazione Roma – Terzo Settore, per l’assistenza dei cittadini immigrati
indigenti residenti nella provincia di Latina. Infine, il Progetto P.I.A. vuole aggiungersi alle
esperienze precedenti, in un’ottica di continuità e perfezionamento delle attività erogate.
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
1 - Premessa: aree d’intervento e analisi del contesto
Una delle attività previste dal progetto P.I.A. Immigrazione – Prevenzione, Informazione,
Ausilio è stata la predisposizione dei punti di assistenza attraverso i quali, oltre a dare le
più varie informazioni utili ai cittadini immigrati, sono stati raccolti i dati relativi alla situazione migratoria nazionale, regionale ma, soprattutto, territoriale. Per coadiuvare il rilevamento dei dati direttamente dalla fonte, questi sportelli di informazione sono stati collocati nelle città di Latina e Sabaudia, punti di forte insediamento di varie comunità immigrate.
Il fenomeno migratorio ha coinvolto l’Italia in tempi recenti rispetto al resto dei paesi europei industrializzati; infatti, livelli significativi di flussi migratori sono stati raggiunti solo
nei primi anni Settanta. I cittadini stranieri regolarmente residenti sul territorio italiano
al 1° gennaio 2014 sono 4.922.085 unità, di cui 2.330.488 uomini (il 47,4% del totale) e
2.591.597 donne (il 52,6% del totale).1 Della somma dei cittadini stranieri residenti in Italia, 1.134.936 unità sono minori, vale a dire il 23,1%; per ciò che riguarda le altre fasce
d’età, invece, notiamo che la parte più cospicua dei cittadini stranieri ha tra i 19 e i 39 anni,
con 2.096.705 unità, mentre i cittadini maggiori dei 40 anni sono 1.690.444 unità.2 È chiaro che si tratta di un’immigrazione prevalentemente costituita dai giovani in età attiva, i quali
rappresentano il 42,6% del totale: ciò avviene per il tipo di lavoro che vengono a svolgere in Italia,
ossia prevalentemente impieghi che necessitano di prestanza fisica (es. agricoltura, edilizia).
La maggioranza dei cittadini immigrati che arrivano in Italia provengono da paesi non comunitari, ovvero 3.874.726 unità corrispondenti al 78,7% del totale dei cittadini stranieri, comunitari e
non. I paesi extraeuropei più rappresentati sono: il Marocco (524.775 unità, il 10,7% del totale),
l’Albania (502.546 unità, il 10,2% del totale) la Cina (320.794 unità il 6,5% del totale) l’Ucraina
(233.726, il 4,7% del totale) e le Filippine (165.783, il 3,4% del totale). 3 L’etnia più numerosa di
cittadini provenienti, invece, da paesi comunitari è quella rumena con 1.010.000 unità.4 Come già accennato, il principale impiego dei cittadini stranieri nel nostro paese è il lavoro subordinato, anche se non manca un aumento delle imprese guidate da cittadini extracomunitari che
risultano essere oltre 630.000 nel 2015 e rappresentano più dell’8,3% della produzione italiana. Questo dato risulta del tutto in opposizione alla situazione attuale dell’imprenditoria italiana,
dal momento che le imprese straniere sono cresciute negli ultimi cinque anni del 21,3% mentre
le imprese guidate da italiani risultano aver avuto un calo del 6,9%. I settori occupati da queste
imprese sono il commercio (34,5%), l’edilizia (22,2%) e i servizi alle imprese (15,6%)5. 1) Elaborazione dei dati ISTAT consultabili al sito www.demo.istat.it.
2) Elaborazione dei dati ISTAT consultabili al sito www.dati.istat.it.
3) Dati tratti da ISTAT, Cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, 5 agosto 2014, report consultabile al sito
www.istat.it.
4) Elaborazione dei dati consultabili al sito www.corriere.it.
4
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Per ciò che concerne la distribuzione di queste imprese nel territorio nazionale vediamo che la maggioranza di esse si concentra nel Centro-Nord: al primo posto, infatti, troviamo la Lombardia, seguita dal Lazio e dall’Emilia Romagna.
Restringiamo ora il campo alla sola regione Lazio dove al 1° gennaio 2014 risultano essere regolarmente soggiornanti nella regione 616.406 cittadini immigrati, di cui 292.750 uomini (il 47,5% del totale) e 323.656 donne (il 52,5%).
Come vediamo, il rapporto di genere rispecchia la media nazionale. I minori stranieri residenti nel Lazio nel 2014 sono 119.311 unità, pari al 19,3%,6 percentuale, questa volta, minore rispetto alla media nazionale.7 La maggioranza dei cittadini immigrati presenti nel
territorio laziale ha tra i 19 ed i 39 anni (275.148 unità, pari al 44,6% del totale), superando anche la media nazionale (corrispondente al 42,6%), mentre dai 40 anni in poi troviamo 221.947 unità, ossia il 36% del totale (media nazionale 34,3%).8 Nel complesso, i
cittadini immigrati residenti nel Lazio rappresentano il 12,5% del totale nazionale. La regione Lazio si posiziona seconda nella classifica della regioni italiane con la presenza maggiore di immigrati; la regione con il più alto numero di stranieri è infatti la Lombardia, con
1.129.185 unità regolari che rappresentano l’11,3% della popolazione totale lombarda.
Segue quindi il Lazio, come già evidenziato, con 616.406 cittadini immigrati presenti regolarmente nella regione, ossia il 10,5% della popolazione totale presente nella regione. Infine, alla regione Lazio segue l’Emilia Romagna, che conta sul suo territorio 534.308 cittadini stranieri, ovvero il 12% del totale. Come si nota, l’incidenza
percentuale maggiore sulla popolazione totale risulta essere quella dell’Emilia Romagna.
Analizzando in maniera più approfondita, la provincia laziale con la maggiore presenza di cittadini
immigrati risulta essere, ovviamente per le sue dimensioni e la capacità attrattiva, quella di Roma
(508.241 unità regolari) ,9 seguita da Latina (42.821 unità regolari),10 quindi Viterbo (29.590 unità regolari)11, Frosinone (22.932 unità regolari),12 e infine Rieti (12.822 unità regolari).13
Ad ogni modo, bisogna tenere presente che l’immigrazione nel Lazio è spinta da molte motivazioni diverse tra loro: si va dall’immigrazione temporanea e stagionale, molto diffusa nelle zone della provincia di Latina, soprattutto legata al settore agricolo, all’immigrazione dovuta a motivi religiosi e catalizzata dalla presenza dello
Stato Vaticano, ma anche all’immigrazione legata a motivi di asilo politico o di studio.
5) Elaborazione dei dati tratti dal sito www.adnkronos.com.
6) Elaborazione dei dati tratti dal sito www.dati.istat.it.
7) Dati diffusi dall’ISTAT, consultabili al sito www.demo.istat.it
8) Elaborazione dei dati tratti dal sito www.dati.istat.it.
9) Elaborazione dei dati tratti da GeoDemo Istat, 2014, consultabili al sito www.demo.istat.it.
10) Ibid.
12) Ibid.
13) Ibid.
5
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Vediamo, invece, la situazione migratoria della provincia di Latina. La popolazione straniera regolarmente soggiornante nella provincia al 1° gennaio 2014 è pari a 42.821 unità, di
cui 22.215 uomini e 20.606 donne, rispettivamente il 51,9% e il 48,1% del totale.14
Bisogna notare che anche quest’anno le percentuali di genere si discostano da quelle regionali e nazionali, vedendo invece la presenza maggiore dei cittadini immigrati uomini, e non
delle donne. Tuttavia, questo divario si sta gradualmente riducendo di anno in anno, sicché
risulta prevedibile un futuro allineamento. Per la ripartizione dei cittadini stranieri in ogni comune della provincia, aggiornato al 1° gennaio 2014, si veda la tabella in appendice.
Per ciò che riguarda le fasce d’età, troviamo 8.901 minori (il 20,8%), mentre gli immigrati che
hanno tra i 19 ed i 39 anni residenti nella provincia sono 20.197 (il 47,2%) e gli stranieri dai
40 anni in su sono 13.723 (il 32%).15 È necessario sottolineare che sia sul dato di genere
che quello sulle fasce d’età è la comunità indiana presente nella provincia ad incidere molto, su cui è opportuno aprire una parentesi, data la numerosa presenza nell’agro pontino.
I cittadini indiani regolarmente soggiornanti in Italia al 1° gennaio 2014 sono 160.296 unità.16
I membri della collettività indiana in Italia provengono, generalmente, da due regioni opposte dell’India: il Punjab, a nord e, in misura minore, il Kerala, al sud. La comunità indiana,
a differenza della media nazionale dei cittadini non comunitari presenti sul suolo italiano, è
formata dal 62,3% di uomini e soltanto il 37,7% da donne indiane;17 questo fenomeno è dovuto prevalentemente alla presenza di giovani uomini indiani che arrivano in Italia per svolgere
lavori nel settore agricolo. Ciò vale anche per la comunità indiana presente nella nostra provincia, la quale ricalca le caratteristiche del profilo-tipo nazionale. Infatti al 1° gennaio 2014
a Latina erano regolarmente presenti 7.617 cittadini indiani,18 con prevalenza di uomini tra
i 19 e i 26 anni, stanziati per la maggior parte nei comuni del sud-pontino (Sabaudia, San
Felice Circeo, Terracina, Fondi, Formia), e per la maggior parte impiegati nel settore agricolo.
La comunità indiana di Latina è tra le più numerose d’Italia: è infatti all’ottavo posto dopo
Brescia, Roma, Bergamo, Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Vicenza. Se, invece, si ristringe
il campo ai cittadini indiani di religione Sick, la comunità di Latina è una delle più grandi comunità di religione d’Italia, insieme solo a quella di Novellara, in Emilia Romagna [Tabella 1].
14) Ibid.
15) Ibid.
16) Elaborazione dei dati consultabili sul sito www.integrazionemigranti.gov.it.
17) Ibid.
18) Elaborazione dei dati tratti dal sito www.dati.istat.it.
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Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
2 - Il Progetto P.I.A. – Immigrazione
Il Progetto P.I.A. Immigrazione – Prevenzione, Informazione, Ausilio si colloca, come si è visto, in
un contesto di costante crescita del numero di cittadini immigrati che scelgono la provincia di Latina come meta d’emigrazione, con molte conseguenze positive sull’economia e sul reperimento di
manodopera a basso costo ma, purtroppo, sollevando anche problematiche relative all’integrazione e al supporto di questi cittadini, spesso indigenti e bisognosi di assistenza di vario genere.
Lo sviluppo di questo progetto da parte dell’A.I.I.L. – Associazione Integrazione Immigrati Latina è stato possibile grazie al cofinanziamento della Regione Lazio – Assessorato alle politiche sociali e allo sport, nonché alla collaborazione della UIL di Latina, impegnata anch’essa, tra l’altro, nell’assistenza ai cittadini immigrati.
Uno dei primi elementi di contatto con la popolazione immigrata è costituito proprio dagli operatori dei punti di informazione dell’immigrazione, ovvero gli addetti che, attraverso uffici dislocati capillarmente nel territorio, ricevono ogni giorno numerosi immigrati aiutandoli, ascoltandoli ed indirizzandoli. Al fine di facilitare l’azione di
assistenza degli apparati istituzionali, una delle azioni del Progetto P.I.A. è stata l’attivazione
di due punti di informazione e assistenza, dislocati nelle città di Latina e Sabaudia.
Come si vedrà, questi sportelli sono stati animati da operatori con elevata esperienza nel
campo dell’assistenza ai cittadini immigrati, i quali, tra l’altro, hanno distribuito il materiale
informativo e il Kit prevenzione ma anche, e soprattutto, sono stati di grande supporto ai cittadini immigrati per risolvere problematiche relative alla regolarizzazione della permanenza
sul territorio italiano, intercettando e facendosi carico anche di situazioni di forte disagio.
È quindi fondamentale raccogliere queste esigenze e queste testimonianze, tramutarle in dati ragionati, il più possibile fruibili e comprensibili, e diffonderli ad uso delle autorità competenti che si trovano anno dopo anno a decidere come destinare le risorse stanziate in favore dell’immigrazione, ma anche ad uso delle associazioni ed
enti privati che vogliono impegnarsi nel sociale dal punto di vista dell’immigrazione.
Questa relazione è finalizzata anche a sopperire a queste esigenze: perciò nei paragrafi successivi verranno sintetizzati i risultati avuti dall’attività di monitoraggio del progetto. Per facilitare la
fruibilità dei dati raccolti, questi sono stati sintetizzati attraverso grafici esplicativi della situazione
migratoria territoriale e dell’attività svolta dai singoli sportelli del Progetto “P.I.A. Immigrazione –
Prevenzione, Informazione, Ausilio ”, con lo scopo di rendere un’immediata raffigurazione visiva.
7
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
2.1 - Obiettivi, azioni e risultati
Il P.I.A. Immigrazione – Prevenzione, Informazione, Ausilio si è proposto di agire sulla popolazione immigrata nella provincia di Latina e, soprattutto, sui lavoratori indiani e gli imprenditori
impegnati nel settore agricolo, tramite azioni di assistenza amministrativo-burocratica e materiale. Nello specifico, gli obiettivi dai quali il progetto è partito possono essere così sintetizzati:
•
•
•
•
Favorire l’integrazione dei cittadini immigrati nella provincia di Latina e,
nello specifico, dei lavoratori indiani impiegati nel settore agricolo;
Assistere il cittadino immigrato dal punto di vista burocratico-amministrativo,
guidarlo nel complesso percorso di regolarizzazione della propria posizione
in Italia e aiutarlo a relazionarsi con la rete amministrativa locale;
Diffondere il concetto di mantenimento e prevenzione della salute fisica nonché
di sicurezza stradale attraverso campagne di sensibilizzazione;
Per conseguire questi scopi, il Progetto P.I.A. ha previsto diverse azioni di
assistenza. Tra queste, le azioni principali sono state, nello specifico:
Azione 1: attivazione dei punti di orientamento e informazione.
Come evidenziato, attraverso il Progetto P.I.A. sono stati attivati due sportelli orientativi e
informativi in due delle città con maggior affluenza di cittadini immigrati, ossia Latina e Sabaudia. Gli sportelli sono stati lo strumento principale attraverso il quale i cittadini immigrati
hanno potuto rivolgersi ai volontari e usufruire dell’iniziativa. Presso gli sportelli gli stranieri
hanno potuto anzitutto ricevere assistenza amministrativa qualificata relativa alle procedure
per la regolarizzazione della propria posizione in Italia; nel contempo, gli operatori, con lunga
esperienza nel campo dell’assistenza frontale ai cittadini immigrati, hanno svolto anche un
ruolo di assistenza dal punto di vista umano e orientativo, tramutando gli sportelli in veri e
propri punti di riferimento nella vita sociale del cittadino immigrato. Inoltre, i punti di assistenza hanno distribuito il Kit prevenzione, per la prevenzione del rischio stradale e della salute
(vedi azione 3). Lo sportello di Latina è stato attivo tutti i giorni in orario mattutino e tre giorni
in orario pomeridiano (martedì, giovedì e venerdì), con circa 384 ore di assistenza erogata; lo
sportello di Sabaudia ha svolto la sua attività su orario pomeridiano due giorni alla settimana (martedì e venerdì), per circa 96 ore di assistenza erogata. Nel caso del punto di Latina,
nonostante le linee guida del progetto inizialmente presentate prevedessero l’apertura mattutina dello sportello solo per due giorni, è stato necessario estendere l’attività dello sportello
rendendolo fruibile al pubblico tutte le mattine, a causa della grande affluenza di utenza.
Azione 2: sensibilizzazione e opuscolo multilingue.
Come ricordato, il Progetto P.I.A. si proponeva, tra l’altro, di divulgare e promuovere i cor-
8
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
retti comportamenti per la prevenzione dei rischi nel settore agricolo e per la salvaguardia
della salute. Per fare questo, è stato elaborato un opuscolo multilingue informativo che, oltre a presentare il progetto e i suoi promotori, dedica delle sezioni alla sicurezza e l’igiene
nel settore agricolo, alla sicurezza stradale e all’indicazione dei segnali stradali più importanti. L’opuscolo poi è stato tradotto in inglese, per garantire una diffusione di più ampio respiro dei suoi contenuti, e, soprattutto, in punjabi, ossia la lingua della maggior parte della
comunità indiana residente nella provincia di Latina, la quale, come abbiamo visto, è quella prevalentemente impiegata nel settore agricolo nonché la popolazione target di questo
progetto. L’opuscolo, infine, contiene indicazioni utili su come regolarizzare la propria posizione in Italia e consigli generali che lo rendono un vademecum utile al cittadino immigrato.
Azione 3: Kit prevenzione e incontri itineranti.
Per attuare i suoi scopi in maniera concreta e migliorare le condizioni sociali dei lavoratori immigrati in situazione di disagio, il Progetto P.I.A. ha ideato e distribuito capillarmente
in maniera gratuita il Kit prevenzione, progettato in seguito al rilevamento sul campo delle
reali esigenze dei lavoratori immigrati impiegati nel settore agricolo della provincia di Latina, effettuato dall’A.I.I.L. nelle precedenti attività. Il Kit prevenzione contiene [figura 1]:
Giacca antipioggia rifrangente: dispositivo indispensabile per i numerosi lavoratori immigrati che utilizzano come unico mezzo di locomozione la bicicletta, soprattutto nelle zone agricole. Questi, infatti, corrono un duplice rischio: quello immediato di
incidenti stradali e quello a lungo termine di contrarre malattie respiratorie dovute
all’esposizione ad agenti atmosferici come la pioggia e il vento. Con la distribuzione di
queste giacche rifrangenti si è contribuito dunque a rendere l’immigrato, con un unico
ausilio, visibile anche nelle ore notturne e nello stesso tempo riparato dalle intemperie;
Gilet rifrangente: nonostante non fosse previsto dalle linee guida del progetto, è stato necessario integrare i materiali del Kit prevenzione con un gilet rifrangente, per far
sì che la cultura della sicurezza entri a far parte delle abitudini quotidiane del cittadino
immigrato. Infatti, grazie alle attività precedenti, l’A.I.I.L. ha potuto rilevare che tra la
popolazione target del progetto vi è un elevato ricambio, dato sia dai nuovi ingressi di
cittadini immigrati, sia dalle numerose partenze di questi. Perciò, vi è una continua richiesta di giubbini rifrangenti, che sono l’ausilio più semplice ma in grado di abbattere il
rischio stradale in tutti i periodi dell’anno, anche una volta terminata la stagione fredda;
Cappello di lana: dispositivo semplice ma efficace per la protezione della testa e dell’apparato uditivo, uno dei primi a risentire della variazione delle condizioni climatiche.
Il Kit prevenzione è stato distribuito, oltre che presso gli sportelli, anche attraverso incontri itineranti appositamente organizzati in maniera capillare nei luoghi della provincia con maggior concentrazione di popolazione immigrata impiegata nel settore agricolo, per venire incontro a quanti non possono raggiungere
9
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
i punti di assistenza. Gli incontri itineranti, inoltre, sono stati un’utile occasione
di dialogo con i cittadini immigrati, coadiuvato dalla presenza di un mediatore culturale, con lo scopo di facilitare la diffusione dei concetti di salute e prevenzione e
rendere i lavoratori maggiormente consapevoli dell’importanza della prevenzione.
Infine, il lavoro finora presentato è stato affiancato da una costante attività di monitoraggio e di valutazione, sviluppata anche grazie alla partecipazione attiva dei cittadini immigrati, ai quali è stato richiesto presso i punti di assistenza e negli incontri itineranti di compilare schede contatto con richieste mirate al
raccoglimento di dati utili alla ricostruzione del quadro migratorio quanto più vicino alla realtà.
Rispetto agli obiettivi inizialmente proposti, attraverso le azioni appena esposte il Progetto P.I.A. è riuscito a ottenere risultati decisamente soddisfacenti in termini di utenza coinvolta e di qualità del servizio erogato. Nel suo complesso, il progetto ha raggiunto e assistito attraverso gli sportelli, gli incontri itineranti e i contatti
telefonici oltre 650 cittadini immigrati, evadendo la quasi totalità delle pratiche inoltrate.
La maggior parte di questi utenti si sono detti molto soddisfatti del servizio ricevuto, e hanno usufruito nuovamente dell’assistenza oppure hanno consigliato il servizio ad altri connazionali. Il servizio offerto dagli sportelli si è dimostrato talmente essenziale che, come accennato, a causa della numerosa utenza è stato necessario
aumentare l’attività del punto di assistenza di Latina, portando a 5 le aperture mattutine.
Inoltre, sono stati distribuiti 400 Kit prevenzione presso gli sportelli e durante gli incontri itineranti capillarmente lungo tutto il territorio pontino, dai comuni del nord (Aprilia) fino all’estremo
sud (Itri, Fondi, Formia). La risposta dei cittadini immigrati coinvolti negli incontri è stata entusiastica e attiva, con la conseguente diffusione effettiva dei corretti comportamenti per la prevenzione dei rischi nel settore agricolo e per la salvaguardia della salute. Anche qui, data l’elevata
utilità del Kit prevenzione, è stato necessario integrare il suo contenuto con il gilet rifrangente.
Si può dunque affermare che l’attività sviluppata attraverso il Progetto P.I.A. Immigrazione abbia raggiunto gli obbiettivi prefissati, oltrepassandoli ampiamente.
10
Figura 1: contenuto del Kit prevenzione
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
2.2 - L’attività dei punti di assistenza: sintesi grafica
L’attività dei punti di assistenza istituiti dal P.I.A. Immigrazione – Prevenzione, Informazione,
Ausilio si è articolata a partire dal terzo fino all’ultimo mese di attività progettuale. Gli operatori
di questi sportelli hanno fornito accoglienza, assistenza e informazioni, anche telefoniche ove
necessario, agli utenti immigrati e ai datori di lavoro relativamente a procedure burocratiche-amministrative, come per il rinnovo di permessi di soggiorno di lungo periodo e no, ricongiungimenti
familiari o informazioni circa gli esami di italiano. Ma, al di là di ciò, gli operatori degli sportelli hanno accolto il cittadino immigrato assistendolo e divenendo un vero e proprio punto di riferimento.
Come ricordato, gli sportelli hanno avuto anche il compito di raccogliere i dati direttamente
dall’utenza, ai fini di orientare le azioni future. Di seguito si illustreranno i dati elaborati dell’attività dei punti di assistenza con grafici esplicativi, sintetici e fruibili in maniera immediata.
Grafico I. Attività dei punti di informazione:
generalità degli utenti stranieri
100
90
80
80%
70
60
50
40
30
20%
20
10
0
Uomini
Donne
L’utenza che ha usufruito dei punti di assistenza del Progetto P.I.A. è stata in netta prevalenza maschile. Questo dato supera di gran lunga le percentuali di genere della popolazione immigrata nella
provincia di Latina (51,9% uomini e 48,1% donne). Sul divario incide anzitutto l’elevato numero di
utenza proveniente dalla comunità indiana, la quale, come evidenziato, è costituita maggiormente da uomini adulti; tuttavia, la disparità è anche frutto di un modello culturale, diffuso tra molti
cittadini immigrati, che spinge l’uomo a farsi carico delle incombenze burocratiche della donna.
12
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Grafico II. Attività dei punti di informazione:
fasce d’età degli utenti stranieri
50
45%
45
40
35
31%
30
25
16%
20
10
5
0
7%
1%
0-15
16-25
26-35
36-45
46-65
Oltre 65
Il dato relativo all’età dell’utenza che si è rivolta agli sportelli del Progetto P.I.A. è sostanzialmente in linea con quello della media provinciale, salvo la fascia d’età minorile, sostanzialmente assente (la percentuale provinciale, invece, è del 20,8%). Ciò è dovuto al
fatto che l’ingresso regolare di minori sul suolo italiano avviene principalmente tramite ricongiungimento familiare, richiesta che deve inoltrare necessariamente il familiare adulto.
13
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Grafico III. Attività dei punti di informazione:
livello occupazione degli utenti
100
90
80
70
72%
60
50
40
28%
30
20
10
0
Occupato
Disoccupato
La maggior parte dell’utenza intercettata dagli sportelli del Progetto P.I.A. è occupata. Anche questo dato è da legare alla tipologia dell’utenza intercettata. Ad incidere maggiormente su questa percentuale è l’attività dello sportello di Sabaudia,
che ha accolto maggiormente cittadini indiani impiegati nel settore dell’agricoltura.
14
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Grafico IV. Settore occupazione degli utenti lavoratori
100
90
84,7%
80
70
60
50
40
30
20
7%
10
0
lavoro
agricolo
lavoro
domestico
4,1%
4,2%
ristorazione
altro
Coerentemente con la popolazione target individuata nelle linee guida del Progetto P.I.A., la
netta maggioranza dell’utenza occupata che si è rivolta agli sportelli, è impiegata nel settore
agricolo. Pur tuttavia, tra gli altri settori, rimane rappresentato quello del lavoro domestico,
grazie alla pluriennale specializzazione dell’A.I.I.L. nell’assistenza relativa a questo ambito.
15
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Grafico V. Attività dei punti di informazione:
servizi complessivamente forniti
50
45
43%
40
35
30
23%
25
20
13%
15
10
10%
8%
3%
5
0
rinnovo
permesso
di soggiorno
aggiornamento
permesso
di soggiorno
Rilascio
carta di
soggiorno
test di
italiano
ricerca di
lavoro
richiesta
informazioni
generali
Il motivo per cui gli utenti si sono rivolti agli sportelli del Progetto P.I.A. è sufficientemente
variegato. Al primo posto spicca il rinnovo del permesso di soggiorno, pratica a cui i cittadini immigrati extracomunitari sono sottoposti più di frequente. A seguire abbiamo informazioni relative al test di italiano, obbligatorio, a partire dal 2010, per i cittadini immigrati che
fanno richiesta della carta di soggiorno. Questo dato è dovuto anche alla pluriennale attività
dell’A.I.I.L. nel campo della formazione linguistica, che, tra l’altro, dal 2013 è sede convenzionata CILS – Certificazione Italiano Lingua Straniera presso l’Università per Stranieri di Siena.
16
Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Appendice:
Grafico I. Grafici dei dati tratti dal contesto territoriale
Confronto percentuale del genere degli immigrati
uomini
donne
Italia
52,70%
47,30%
Lazio
52,60%
47,40%
Latina
48,20%
51,80%
Fonte: elaborazione dei dati tratti da GeoDemo Istat, 2014, consultabili al sito www.demo.istat.it
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Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Grafico II. Incidenza dei minori di età sul totale degli immigrati
minori
di 18 anni
maggiori
di 18 anni
Italia
76,90%
23,10%
Lazio
80,70%
19,30%
Latina
79,20%
20,80%
Fonte: elaborazione dei dati tratti da GeoDemo Istat, 2014, consultabili al sito www.demo.istat.it
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Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Grafico III. Incidenza della comunità indiana sul totale degli immigrati
immigrati
indiani
popolazione
straniera
totale
Italia
96,80%
3,20%
Latina
82,20%
17,80%
Fonti: elaborazione dei dati consultabili sul sito www.integrazionemigranti.gov.it
elaborazione dei dati tratti dal sito www.dati.istat.it
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Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Tabella 1 Cittadini stranieri nei comuni della provincia di Latina
Comune
Aprilia
Bassiano
Campodimele
Castelforte
Cisterna di Latina
Cori
Fondi
Formia
Gaeta
Itri
Latina
Lenola
Maenza
Minturno
Monte San Biagio
Norma
Pontinia
Ponza
Priverno
Prossedi
Rocca Massima
Roccagorga
Roccasecca dei Volsci
Sabaudia
San Felice Circeo
Santi Cosma e Damiano
Sermoneta
Sezze
Sonnino
Sperlonga
Spigno Saturnia
Terracina
Totale immigrati nel comune
8.027
88
11
112
2.970
1.182
3.263
877
881
694
8.676
76
174
521
238
288
1.548
221
962
43
464
64
49
2.065
1191
165
475
3.356
323
100
35
3.592
Percentuale immigrati
sul totale della
popolazione del comune
11,21%
5,35%
1,67%
2,51%
8,18%
10,62%
8%
2%
4,18%
6,51%
6,92%
1,81%
5,60%
2,63%
3,80%
7,06%
10,43%
7%
6,75%
3,45%
10,15%
6%
4%
10,20%
12,10%
2,37%
4,92%
13,52%
4,35%
2,92%
1,20%
7,91%
Fonte: elaborazione dei dati tratti da GeoDemo Istat, 2014, consultabili al sito www.demo.istat.it
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Prevenzione Immigrazione Ausilio
Report finale di progetto
Conclusioni
Il Progetto P.I.A. Immigrazione – Prevenzione, Informazione, Ausilio, attraverso le sue
azioni, ha rappresentato un concreto ausilio volto all’assistenza e all’agevolazione
dell’integrazione dei cittadini immigrati nel territorio della provincia di Latina, con particolare riguardo ai cittadini indiani impiegati nell’agricoltura e residenti nel sud pontino. I punti di forza del progetto sono stati il contatto diretto con l’utenza, la capillarità nella presenza territoriale e la distribuzione degli opuscoli e del kit prevenzione.
Come ricordato, infatti, il progetto ha raggiunto e assistito attraverso gli sportelli, gli incontri itineranti e i contatti telefonici oltre 650 cittadini immigrati, evadendo la quasi totalità delle pratiche inoltrate. La maggior parte di questi utenti si sono detti molto soddisfatti del servizio ricevuto, e hanno usufruito nuovamente dell’assistenza oppure hanno
consigliato il servizio ad altri connazionali. Inoltre, sono stati distribuiti 400 Kit prevenzione presso gli sportelli e durante gli incontri itineranti capillarmente lungo tutto il territorio pontino, dai comuni del nord (Aprilia) fino all’estremo sud (Itri, Fondi, Formia).
Fondamentale è stata anche l’attività di monitoraggio, che ha permesso di rilevare direttamente dall’utenza dati utili a parametrare le azioni future dell’A.I.I.L.
di Latina, al fine di rendere gli interventi sempre più concreti e di pubblica utilità.
Concludendo, possiamo ritenere ampliamente positiva la riuscita del Progetto P.I.A. Immigrazione, che ha ottenuto risultati importanti sia in termini di utenza coinvolta che per la
qualità del servizio erogato. Infine, l’azione svolta risulta pienamente soddisfacente poiché ha messo a disposizione dei cittadini immigrati dei punti di assistenza che si sono trasformati in punti di riferimento e di accompagnamento dell’immigrato, e che si ritiene possano avere continuità attraverso attività e iniziative già in corso, oltre a progettualità che
l’A.I.I.L. sviluppa sistematicamente, anche grazie alla collaborazione della UIL di Latina.
Riferimenti bibliografici e sitografici
• ISTAT, Cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, 5 agosto 2014, consultabile al
sito www.istat.it;
• www.adnkronos.com – fonte giornalistica
• www.corriere.it – fonte giornalistica
• www.dati.istat.it – banca dati
• www.demo.istat.it – banca dati
• www.integrazionemigranti.gov.it – sito istituzionale
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Report finale progetto P.I.A. – Immigrazione, Prevenzione, informazione, ausilio
Redazione a cura di Maria Antonietta Garullo e Jessica Schivo
Un progetto di: A.I.I.L. – Associazione Integrazione Immigrati Latina
Con il contributo di: Regione Lazio – Assessorato politiche sociali e sport
In collaborazione con: Camera Sindacale Territoriale UIL di Latina
Progetto grafico: Roberto Bertani
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