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Il 20 giugno scorso si è svolto ad Eutin il congresso del Landesverband Schleswig-Holstein di Europa-Union. Buona parte dei lavori congressuali è stata dedicata al dibattito sul significato e sulle modalità di avvio della Campagna per la democrazia europea, che costituisce anche l'oggetto della risoluzione politica adottata. Nella prima parte di questo documento vengono prese in esame le conseguenze negative che la perdurante divisione politica
comporta per tutti gli Stati europei. La risoluzione
prosegue rilevando che i federalisti possono contribuire al superamento della grave crisi in cui si dibatte l'Europa con un'azione veramente europea,
avente lo scopo di rivendicare l'attribuzione di un
mandato costituente al Parlamento europeo: è questo il senso della Campagna per la democrazia europea. Dopo aver sottolineato gli elementi irrinunciabili per la nascita di un embrione di Unione europea
(attribuzione all'Unione delle competenze in materia di politica estera e della sicurezza, nonché quelle derivanti dal completamento dell'Unione economica e monetaria; attribuzione delle funzioni esecutive ad un governo europeo, responsabile di fronte
al Parlamento; garanzia a quegli Stati membri della
Comunità che non vorranno far parte subito dell'Unione, che i loro diritti ed interessi verranno rispettati, ecc.), la risoluzione conclude "Il Landesverband
Schleswig-Holstein
deii'Europa-Union
Deutschland chiede a Partiti, Parlamenti e Governi, che
la Comunità europea v,enga trasformata in una effettiva Unione democratica ... Non vogliamo che in Europa ci sia meno democrazia che all'interno dei nostri Stati. Con questi intenti, diamo awio nello
Schleswig-Holstein alla Campagna per la democraD
zia europea".
(Sezione Italiana dell'U.E.F.)
sped. abb. post. - gr. III - 70%
L'UNITA' EUROPEA
UE
AH
EU
Un corteo lungo più di due chilometri si snoda per le vie della città. Grande successo della
raccolta dJ firme alla Festa dell'Europa. Lunedì, 29 giugno, la polizia scioglie brutalmente un
pacifico presidio di federalisti che chiedevano il mandato e il referendum.
I federalisti sono usciti dalle catacombe! Bruxelles è la nç:>stra prima manifestazione 'di massa dopo il grande raduno di Milano (29 giugno 1985) e
l'adozione dell'Atto unico di Lussemburgo (3 dicembre 1985). che ci aveva un po' traumatizzati.
(segue a pag. 2)
Approvata la risoluzione Herman
IL PARLAMENTO EUROPEO
DELINEA LA NUOVA
STRATEGIA PER L'UNIONE
TI 17 giugno il Parlamento europeo ha finalmente approvato la risoluzione che definisce la "strategia in vista della realizzazione dell'Unione europea". E' un fatto importante, che
noi federalisti dobbiamo sottolineare positivamente. In effetti, la ripresa dell'iniziativa a favore dell'Unione europea all'interno del Parlamento.dopo la scomparsa di Spinelli è stata lenta e faticosa, nonostante il lodevole impegno di numerosi parlamentari che sono stati in passato a fianco di Spinelli e siritrovano naturalmente oggi a fianco dei federalisti; ed è comunque importante che, dopo gli sbandamenti seguiti al sostanziale rigetto del progetto di Trattato approvato dal Parlamento europeo e all'approvazione dell'Atto Unico, il Parlamento abbia riaffermato con chiarezza il suo impegno a favore dell'Unione. Ma occorre non sopravvalutare il risultato conseguito e valutare con freddezza anche i limiti della strategia
che il Parlamento ha definito, in particolare per quanto riguarda il mandato costituente e il referendum.
Questi limiti emergono con chiarezza in un'intervista rilasciata a "La Libre Belgique" da Fernand Herman il16 giugno
scorso. Herman sostiene che "l'idea di un mandato costitpente
a livello europeo non avrebbe senso: gli Stati non accetteranno mai che la futura costituzione europea sfugga loro di mano. L'esperienza fatta da Spinelli lo conferma''; e ribadisce
successivamente che "la Comunità da un punto di vista giuri-
Collegato con Europaische Zeitung (Bonn), Facts (Londra),
Fédéralisme Européen (Parigi), Europa in Beweging (L'Aja),
Europa Stimme (Graz), Europa (Berna), Federaal Europa
éen (Wilrijk)
Massimo Malcovati
Marita Rampazi
Giuseppe Rossi
Abbonamento Annuo: f. 15.000
Abbon. sostenitore:
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Versamento sul c.c.p. 10725273, intestato a: EDIF,
via Porta Pertusi, 6 - 27100 PAVIA (tel. 0382)
20090 - 308539
m -
161
IN 20.000 A BRUXELLES
(Sezione italiana dell' UEF)
Direttore responsabile: Alberto Majocchi
Autorizzazione del Tribunale di Milano n . 15 del 27
gennaio 1973.
Spedizione in abbonamento postale, gruppo
Autorizzazione Direzione JYIT di Pavia.
Stampa: PIME - Pavia
anno XIV n.s.
Domenica, 28 giugno, imponente manifestazione organizzata daii'UEF
Mensile del MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO
Direttore:
Vice-Direttore:
Amministratore:
lire 2.000
luglio 1987
HA
AVVIATA IN GERMANIA
LA CAMPAGNA PER LA
DEMOCRAZIA EUROPEA
UE
Congresso del Landesverband
Schleswig-Holstein di Europa-Union
Mensile del Movimento Federalista Europeo
AH
D 13 giugno scorso, a Milano, si è riunita la Direzione
nazionale. La riunione, che si è svolta nel pomeriggio,
è stata preceduta, nella mattinata, da un incontro di
dibattito politico-culturale su "Politica dei quadri e linea politica generale", introdotto da una relazione di
Mario Albertini, il cui resoconto stenografico sarà pubblicato sul n. 3 de "Il Dibattito Federalista".
La Direzione ha deciso:
1) che la prossima riunione del 12 settembre sia dedi-
L'UNITA: EUROPEA
EU
LE DECISIONI DELLA DIREZIONE
cata all'apertura di un . dibattito sulla strategia del
MFE nei confronti dei partiti e dei parlamentari europei, in vista delle elezioni del1989;
2) di creare, in base ai suggerimenti contenuti nel documento Usai, un gruppo di lavoro (composto da Usai,
Malcovati, Moro, Gargano ed A. Majocchi) che coordini le iniziative italiane per la diffusione della "Campagna" in Europa;
3) di riconoscere la nuova sezione di Pinerolo, recente-·
mente costituitasi per iniziativa dell'on. Mauro Chiabrando.
La Direzione ha inoltre recepito la richiesta della
Segretaria della sezione di Trento, Marianna Brera,
di costituire il centro regionale Trentino-Alto Adige-:
Siid Tirol ed ha incaricato la Segreteria nazionale di
esaminare il problema e di predisporre un progetto per
la prossima riunione.
La Direzione ha infine preso atto:
a) della iniziativa di Franco Praussello, responsabile del gruppo di lavoro sui problemi della difesa dell'ambiente, della qualità della vita e della conservazione delle risorse naturali, di convocare un incontro
del gruppo stesso a Genova il17 ottobre prossimo;
b) della proposta di Sergio Pistone, responsabile del
gruppo di lavoro sui problemi della difesa europea e
della distensione, di dedicare a questo tema il prossimo incontro di dibattito politico-culturale, convocato
in occasione della riunione del Comitato Centrale.
o
HA
Milano, 13 giugno
L'UNITA' EUROPEA
70%.
Una prospettiva del corteo in roe de la Loi
(segue a pag. 8)
2
L'UNITA' EUROPEA
La conclusione del corteo nel piazzale del Cinquantenario
AH
Su iniziativa dell'UEF e della JEF, i cittadini europei si sono raccolti in grandissimo numero a
Bruxelles per ricordare ai loro capi di governo
(c~e si sarebbero riuniti il giorno dopo in Consiglio europeo) che l'Unione europea è più che mai
necessaria e per chiedere l'attribuzione di un mandato . costituente al Parlamento europeo. Delegazioni particolarmente numerose sono giunte dall'Italia (19 pullman), dalla Germania (circa 10 pullman), dalla Francia (6 pullman), dalla Spagna (2
pullman), dal Granducato del Lussemburgo (1 pul-
EU
Segue dalla prima: IN 20.000 A BRUXELLES
HA
La Grand'Piace brulicante di gonfaloni, bandiere, cartelli
e striscioni
UE
AH
EU
HA
lman), dai Paesi Bassi, dalla Gran Bretagna, dalla
Danimarca, dalla Grecia, dalla Norvegia, dalla
Svezia, dall'Austria ... ma anche da tutte le provincie del Belgio. Tutti si sono ritrovati nel cuore di
Bruxelles, sulla Grand'Piace, con bandiere, cartelli e striscioni, domenica 28 giugno verso le 11. n
Presidente dell'UEF, John Pinder, aveva persino
preso la precauzione di prenotare una camera in
un albergo della Grand' Piace per essere sicuro di
presentarsi per primo all'appuntamento!
Prima di prendere posto alla testa del corteo, le
numerose personalità che avevano risposto all'appello dei federalisti, sono state ricevute in Municipio dal Borgomastro di Bruxelles.
Alle 11 e 45 inizia il cammino verso il Parco del
Cinquantenario. Il nostro lungo corteo 9 molto colorato (un grande ringraziamento al MFE ed agli
amici di Milano che ci hanno portato le bandiere!) percorre il Mont des Arts, place Royale, rue de
Namur, i viali della circonvallazione interna, rue
Joseph II, boulevard Charlemagne (sede del Consiglio), la rotonda Schuman (sede dalla Commissione) e rue de la Loi, per giungere, infine, al porticato del Cinquantenario: un tragitto di poco più di
un'ora. Formavamo un'impressionante "serpente" lungo più di due chilometri. Eravamo circa
20.000 persone; questa stima è stata confermata
dai più seri esperti. E' anche la cifra diffusa da
stampa e televisione, di gran lunga superiore a
quella dei partecipanti alla manifestazione degli
agricoltori organizzata dal COPA, all'inizio del
mese di giugno. Numerose telecamere (ATBF &
BAT, RAI, RrL, ARD, ... ) erano appostate lungo il
percorso. Il Primo Ministro belga e Presidente di
turno del Consiglio europeo, Wilfried Martens, ha ,
raggiunto (molto discretamente) il nostro corteo,
percorrendo gli ultimi chilometri in mezzo ad un
gruppo di manifestanti di Namur.
All'arrivo, purtroppo, il corteo - complici la fame e la sete - si è disperso un po' troppo rapidamente; i discorsi e la chiusura della manifestazione,
sul piazzale del Cinquantenario, hanno avuto luogo nella confusione · e nel disordine. Abbiamo
ascoltato i Presidenti Plumb (Parlamento europeo), Martens (Consiglio) e Delors (Commissione)
- invitati dai "giovani": giovani democratico-cristiani, liberali, socialisti e JEF -, diverse testimonianze, fra le quali quella del Professar Robert
Triffin, e infine il discorso del nostro Presidente
3
UE
L'UNITA' EUROPEA
John Pinder che, concludendo, ha ricordato: "Noi
non rappresentiamo soltanto i 70.000 membri dell'UEF e della JEF; noi rappresentiamo anche, e lo
comprovano tutti i sondaggi, più di 150 milioni di
elettori che reclamano l'Unione europea. A nome
loro, chiediamo che il Parlamento europeo riceva
il mandato di redigere la costituzione dell'Unione
europea, sulla base del progetto Spinelli, allo scopo di sottoporla direttamente alla ratifica degli
Stati".
Il giorno successivo, lunedì, verso le 14 e 30, malgrado il divieto delle autorità, diverse centinaia
di militanti federalisti (molti dei quali erano italiani) si sono trovati, fedeli all'appuntamento,
per accogliere i capi di governo alloro arrivo al palazzo Charlemagne. Il meno che si possa dire è che
questa manifestazione non è passata inosservata.
La signora Thatcher è stata accolta al suo arrivo
da un baccano molto spettacolare e da qualche
"proiettile" made in Ventotene. Abbiamo potuto
anche constatare che la polizia di Bruxelles sembra avere un'inclinazione maggiore a reprimere
energicamente gli sconfinamenti dei militanti federalisti, che ad affrontare le violenze degli hooligans britannici ...
Non mi sento in grado di stabilire un bilancio oggettivo di queste manifestazioni. Vi sono indubbiamente numerosi motivi di soddisfazione, ma
anche dei rimpianti, delle lezioni da trarre per il
futuro ... E' questo l'oggetto di alcune iiflessioni,
senz'altro non molto ordinate, che vi sottopongo
a conclusione del mio resoconto:
- il corteo attraverso le strade di Bruxelles è stato innegabilmente un successo. C'è una sola osservazione;! da fare: eravamo un po' troppo silenziosi;
- sino all'ultimo siamo stati molto preoccupati
per il livello di partecipazione della popolazione
belga. Fortunatamente, nonostante un contesto
politico poco favorevole (se lo si confronta con Milano) e una certa indifferenza dei mass-media, si
sono mobilitati molti cittadini e non soltanto
l'ambito ristretto dei federalisti e degli europeisti.
Si è trattato di una piacevole sorpresa e di un incoraggiamento;
- la manifestazione era veramente europea: il peso delle differenti delegazioni era relativamente
equilibrato; i federalisti italiani, tedeschi e francesi avevano fatto un grosso sforzo. Io credo che
l'UEF incominci ad esistere veramente. In futuro,
occorrerà insistere ancora perché ogni delegazione, per quanto piccola, si preoccupi di munirsi di
bandiere e cartelli, con i nomi delle loro città, provincie e regioni ... Alcuni avevano fatto lo .sforzo
di venire da molto lontano (dalla Grecia, dalla
Spagna o dalla Norvegia in particolare), ma sono
passati inosservati. E' un rilievo che non si può
certo fare agli italiani!
- da molti mesi, il MFE-Italia ci aveva preannunciato una massiccia partecipazione (l. 000 persone). L'impegno è stato rispettato e persino superato. Questo appoggio, ricevuto molto presto, è stato
uno stimolo particolarmente prezioso per gli organizzatori. Ci obbligava a farcela, non potevamo
abbandonare l'impresa. Alcuni di voi hanno fatto
un viaggio di 4/5.000 chilometri (penso in particolare alle sezioni di Trapani e di Potenza); essi meritano una menzione particolare;
·
- altra sorpresa piacevole: il numero e il livello
delle personalità presenti nel corteo. C'erano dei
Ministri (e non di secondo piano), dei Commissari europei, dei Presidenti di partito, numerosi parlamentari europei (Cassanmagnago, Graziani e
Pannella, in particolare) e nazionali, rappresen. tanti di regioni e provincie, borgomastri e sindaci
... Le diverse famiglie politiche erano rappresentate in modo molto equilibrato; anche questo è importante;
- questa manifestazione è stata preparata da un
piccolo gruppo di militanti dell'UEF-Belgio, della
JEF-Belgio e della JEF-Comunità, in contatto con
4
L'UNITA' EUROPEA
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DEL
MFE SUI FA'ITI DI BRUXELLES
UE
AH
HA
se; per molti, era anche un modo per manifestare
la propria simpatia nei confronti dell'idea europea. Non è affatto una cosa negativa;
- lo stand dei federalisti, sul piazzale del Cinquantenario, ha attirato molta gente. In tre giorni sono state raccolte diverse migliaia di firme all'Appello. In futuro occorrerà approfittare dell'occasione per far meglio conoscere il nostro Movimento, i suoi obiettivi, le sue attività, le sue pubblicazioni .. .
- l'incontro con Delors, Martens e Plumb all'arrivo del corteo, era stato org~ato in collaborazione con i giovani dei partiti politici. Riteneva-·
mo che fosse importante poter fare questo lavoro
insieme. Li abbiamo presi un po' troppo sul serio.
Essi avevano annunciato di poter mobilitare
10.000 giovani: ne hanno portati solo 40! Un altro
insegnamento importante dobbiamo trarre da
questa esperienza: occorre prevedere i discorsi alla partenza del corteo e non all'arrivo;
- gli incidenti del 29 giugno hanno avuto molte
ripercussioni in televisione e sulla stampa. Tanto
meglio. Ma in futuro dovremmo forse essere più
prudenti, senza per questo rinunciare a simili
azioni; occorre evitare che i federalisti siano conosciuti come degli "agitatori". Le forze politiche devono poterei considerare come interlocutori seri.
Sono in gioco la reputazione e la credibilità del nostro movimento. Bisogna anche riflettere sui problemi che ci pone il partito radicale; la sua presenza alle nostre manifestazioni è a volte un po' troppo ingombrante;
- come previsto, ma!grado l'ostinazione del Presidente Martens, i risultati di questo vertice sono
molto deludenti. Tanto meglio; ciò porta acqua al
nostro mulino.
Grazie a tutti coloro che, con il loro lavoro, i loro consigli, la loro presenza a Bruxelles, hanno
contribuito al successo di questa manifestazione.
La campagna per la democrazia europea è avviata. Per ora è solo agli inizi; resta ancora molto da
fare.
AH
EU
HA
BRUXELLES- Nei giorni precedenti la manifestazione,
i federalisti belgi hanno tapezzato la città di manifesti e
locandine
La domanda di Europa è sempre più forte, la risposta europea è sempre più debole. Se tutto andrà bene, il Consiglio europeo di Bruxelles riuscirà ad evitare la paralisi finanziaria della Comunità e la rinazionalizzazione della politica
agricola. Ma non sarà capace di rispondere positivamente alla richiesta che proviene dai cittadini europei, che vogliono l'Unione europea.
Il fatto è che i governi non sanno più ascoltare
la voce del popolo e della ragione. In occasione
del Vertice 20.000 federalisti di tutta Europa si
sono riuniti a Bruxelles per una pacifica manifestazione popolare. Essi hanno chiesto ai governi di promuovere un referendum sull'Unione
europea, perché la riforma costituzionale della
Comunità deve fondarsi sul consenso del popolo e l'attribuzione di un mandato costituente al
Parlamento europeo, perché spetta ai rappresentanti eletti dal popolo il diritto di elaborare il
Trattato-costituzione che deve istituire l'Unione
europea.
Il governo belga ha risposto facendo intervenire la polizia per disperdere alcune centinaia di
giovani che attendevano pacificamente l'arrivo
EU
Allo stand allestito dall'UEF al Parco del Cinquantenario
sono state raccolte circa l 0.000 firme all'Appello
UE
qualche nucleo attivo in diverse provincie del paese. Eravamo crudelmente privi di esperienza e di
mezzi finanziari; non avevamo alcuna coesione;
abbiamo commesso molti errori. Ciononostante,
il risultato non è troppo deludente. Questo dovrebbe incoraggiare i federalisti europei ad essere meno timidi. Quanto è stato fatto in Belgio, può essere fatto anche in Germania o in Francia. Non deve
necessariamente essere una manifestazione o un
corteo; possiamo eventualmente riflettere su altre
forme di azione;
- la televisione, soprattutto in Belgio, ha dedicat o molte immagini e commenti alla manifestazione del28 giugno; siamo persino stati oggetto di un
collegamento in diretta verso le 12. I giomali del
lunedì mattina sono stati molto più discreti. Fortunatamente, ciò è stato abbondantemente compensato dall'eco della manifestazione del lunedì.
Abbiamo ancora molta strada da fare nei nostri
rapporti con i giomalisti; è un compito decisamente ingrato!
- diversi spettacoli, feste e mostre si sono tenuti
a Bruxelles, parallelamente alla nostra manifestazione, al parco del Cinquantenario (su iniziativa di Femand Herman e di "Bruxelles Promotion") e sulla Grand'Piace (su iniziativa del gruppo socialista del Parlamento europeo). Diverse decine di milioni di franchi belgi sono stati destinati a queste iniziative. Noi pensavamo di trovare
degli alleati; sono stati spesso dei concorrenti. Diverse centinaia di migliaia di persone si sono mos-
5
L'UNITA' EUROPEA
François Bourguignon
dei capi di Stato e di governo, con una violenza
ingiustificata che è stata documentata da tutte le
televisioni europee. Un giovane federalista, picchiato brutalmente dalla polizia, è stato arrestato. Il MFE ha chiesto ufficialmente al governo
italiano di intervenire con vigore per esigere
l'immediato rilascio di Francesco Parlagreco e
ha denunciato la responsabilità politica del governo belga per questo inqualificabile episodio
di violenza.
Da più di quarant'anni i federalisti chiedono
con metodi non violenti che i governi portino a
compimento la costruzione dell'unità europea.
Ma se ai cittadini non verrà garantita la possibilità di esprimersi con un referendum sull'Unione
europea e al Parlamento europeo non verrà attribuito il mandato costituente, i federalisti smaschereranno di fronte all'opinione pubblica il carattere anti-democratico dei Vertici e organizzeranno una campagna popolare in occasione delle elezioni europee del1989, per denunciare il
comportamento irresponsabile dei governi che
impediscono la realizzazione della democrazia
europea.
[]
TELEGRAMMI A MARTENS
E AD ANDREOTTI
PER LA LIBERAZIONE
DI FRANCESCO PARLAGRECO
AL PRESIDENTE MARTENS
A nome Unione Europea Federalisti esprimo sentimenti profonda indignazione per comportamento
brutale polizia belga nei confronti di cittadini colpevoli soltanto aver pacificamente dimostrato favore
Unione europea. Chiedo liberazione immediata arrestati. Violenza poliziesca costituisce ulteriore grave
prova disprezzo governi per diritti democratici cittadini europei. Federalisti riaffermano loro volontà
continuare con rinnovato vigore nella lotta per la mobilitazione dell'opinione pubblica contro l'Europa
dei governi e per l'Europa dei cittadini.
Mario Albertini
ALL'ON. ANDREOTTI
A nome federalisti italiani chiedoLe intervenire urgentemente rilascio Francesco Parlagreco trattenuto da polizia belga durante pacifica manifestazione a favore Unione europea et per chiedere
Consiglio europeo referendum sull'Unione europea
Alberto Majocchi
BRUXELLES - In alto: la polizia belga interviene sul sit-in
dei federalisti davanti a palazzo Charlemagne; in basso: il
fermo di François Bourguignon
6
L'UNITA' EUROPEA
L'UNITA' EUROPEA
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA
A BRUXELLES
Roma, 3 luglio 1987
FONDATO L'ISTITUTO DI STUDI
FEDERALISTI ALTIERO SPINE LLI
EU
AH
UE
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Dopo la morte di Altiero Spinelli, fra i promotori e
gli organizzatori del seminario annuale di Ventotene
prese corpo l'idea di creare una istituzione federalista
che si intitolasse al nome del fondatore del MFE e si
proponesse l'obiettivo di diffondere efficacemente la
cultura federalista.
Venerdì 3 luglio è stato finalmente fondato a Roma,
nella sede della Regione Lazio, l'Istituto Altiero Spinelli di Studi Federalisti. Alla sua costituzione hanno contribuito, oltre al MFE, la Regione Lazio, la Provincia di -Latina, il Comune di Ventotene, l'AICCRE e
l'AEDE. L'atto costitutivo è stato sottoscritto da Bruno
Landi, Presidente della Regione Lazio; da Antonio Signore, Presidente della Amministrazione provinciale
di Latina, da Beniamino Verde, Sindaco di Ventotene,
da Guido Montani, in rappresentanza del MFE; da Umberto Serafini per l'AICCRE; da Silvano Marseglia
per l'AEDE e, infine, da Ursula Spinelli, Mauro Ferri,
Luciano Bolis, Pier Virgilio Dastoli e Gabriele Panizzi, nella qualità di soci individuali. Presidente dell'Istituto Spinelli è Mario Albertini. Vice-Presidente è
stato nominato Gabriele Panizzi e Direttore Guido
Montani.
La cerimonia di fondazione è stata organizzata, grazie all'iniziativa di G. Panizzi, con una folta presenza
di giornalisti e di tre reti televisive, fra cui il TG 3. In
un locale a fianco della sala stampa è inoltre stata allestita una mostra sulla figura di Altiero Spinelli e
sull'isola di Ventotene. Il Presidente Landi nel suo discorso ha dichiarato: "L'Istituto Altiero Spinelli di
Studi Federalisti costituirà un punto di riferimento europeo per quegli approfondimenti del pensiero e dell'azione federalista che si rendono necessari per il salto
di qualità istituzionale e politico che alcuni Governi
europei non si determinano a compiere come un altro
EU
HA
le Provincie di Milano, Brescia e Bergamo, dei Comuni di Milano e Bergamo e dalla presenza dell'Assessore regionale all'Energia, Luciano Porcellini,
del Consigliere regionale Elga Montagna, del viceSindaco di Bergamd Carlo Salvioni, di due assessori comunali di Linarolo Po (PV). Era presente anche
il Presidente delle ACL! milanesi, Angelo Levati.
Verona ha organizzato un pullman per il Veneto e
Trento uno per il Trentino-Siid Tirol, sul quale hanno preso posto anche i militanti di Bolzano.
Due pullman sono giunti dall'Emilia, uno da Forlì
e uno da Ferrara, ai quali va aggiunta una delegazione di Bologna.
Da Firenze è partito il pullman della Toscana, sul
quale hanno preso posto anche i militanti pisani e un
gruppo di membri della GFE di Latina. La delegazione toscana si è caratterizzata per la folta rappresentanza delle amministrazioni locali: oltre che con gli
splendidi gonfaloni delle città di Firenze, Pisa, Porcari, Castel Focognano, Gambassi Terme, essi sono stati presenti con i Sindaci di Castel Focognano,
Gambassi Terme e Porcari, i consiglieri provinciali
di Firenze Aleandro Murras e Natale Consorti, i consiglieri comunali Luigino Bruni (Gambassi Terme),
Anna Del Carlo, Piero Evangelisti, Floriana Toschi
(Porcari), Anna Luisa Mazzi, Azeglio Ferrini, Lorenzo Ricci, Roberto Sisti (Castel Focognano).
Il pullman organizzato dalla sezione di Roma ha ·
portato a Bruxelles, oltre a numerosi militanti romani, anche un gruppo di federalisti di Gioia Tauro e
~Napoli ed una rappresentanza dell'AEDE di Term.
Come è già stato ricordato, un pullman di federalisti è giunto da Potenza, dopo un viaggio di alcune
migliaia di chilometri.
Erano presenti anche delegazioni federaliste
provenienti dalle sezioni di Cagliari, Trapani e
Catania.
Il Partito Radicale ha organizzato 3 pullman e
va segnalata la presenza dell'on. Marco Pannella alle manifestazioni di domenica e lunedì.
L'AEDE ha compiuto un grande sforzo di mobilitazione. Oltre che dal folto gruppo di insegnanti- guidato dal segretario provinciale milanese Percesepe - giunto a Bruxelles insieme ai
membri della Casa d'Europa di Gallarate e da
quello di Temi ospitato dal pullman romano,
l'organizzazione è stata rappresentata da una importante delegazione ospitata dal pullman organizzato dal gruppo di Pescara.
La Forza federalista era presente ai massimi livelli: per l'AEDE è intervenuto il Segretario Lino Venturelli, per l'AICCRE il Presidente Umberto Serafini e per il CIME il Segretario Carlo
Meriano.
D
HA
n grande impegno con cui il MFE italiano ha affrontato la preparazione della sua partecipazione all'appuntamento di Bruxelles è stato largamente premiato dal risultato. Come sottolinea anche François
Bourguignon nel suo commento alla manifestazione
(ci riferiamo a quello pubblicato in prima pagina) la
delegazione italiana era la più numerosa, vivace e
meglio organiz.zata.
Diciannove pullman, alcuni dei quali hanno dovuto affrontare più giorni di viaggio - basti pensare a
quello di Potenza- hanno portato, insieme a militanti del MFE provenienti da tutte le regioni ed a rappresentanti delle organizzazioni della Forza federalista,
anche amministratori locali, esponenti di partiti e di
movimenti. Senza contare diversi parlamentari europei eletti in Italia che hanno preso la testa del corteo,
domenica mattina.
Dal Piemonte sono partiti 2 pullman, uno da Torino e uno da Biella, sui quali hanno preso posto anche militanti di Ivrea, Moncalieri, Avigliana, Casale
ed esponenti del PCI di Torino e di Moncalieri.
La Lombardia ha contribuito con 6 pullman: 2 da
Pavia, 3 da Milano e l da Gallarate. Uno dei pullman provenienti da Milano ha recato a Bruxelles un
gruppo di studenti dell'Università Cattolica, guidati
da don Conte, docente presso la stessa università;
da Gallarate è partito un gruppo di aderenti alla locale Casa d'Europa, cui si sono uniti numerosi esponenti deU'AEDE milanese; ·con gli altri, sono giunti
a Bruxelles militanti federalisti, oltre che di Pavia e
Milano, anche di Brescia, Bergamo, Genova, Stradella, Vigevano, esponenti dello Zonta Club di Milano e rappresentanti del Movimento delle Casalinghe di Bergamo. Gli enti locali lombardi erano largamente rappresentati dai gonfaloni della Regione, del-
13
Consiglio. europeo, quello di Bruxelles dei giorni scorsi,
ha ancora dimostrato. .... A Ventotene, dallo scorso 5
settembre 1986, pochi mesi dopo la scomparsa avvenuta il 23 maggio dello stesso anno, una targa di bronzo
voluta dalla Regione ricorda Altiero Spinelli. A partire da oggi, l'Istituto intitolato ad Altiero Spinelli, con
sede in Ventotene, avrà l'onore e l'onere di proseguire
sulla strada che Spinelli stesso tracciò e percorse". Sono inoltre intervenuti, Luciano Bolis che a nome del
MFE ha voluto ricordare l'assioma "Spinelli uguale federalismo uguale Ventotene", Mauro Ferri, come Presidente del CIME, Umberto Serafini, Beniamino Verde e
Antonio Signore.
In una prima riunione informale dei membri del Consiglio di amministrazione (che si è deciso di convocare
a Ventotene per il 1° di settembre), tenuta subito dopo
la cerimonia, si è cominciato a delineare un piano di attività per l'Istituto. Esso si preoccuperà di organizzare - continuando l'attività già avviata da sei anni a
questa parte- lo stage annuale di Ventotene, per i giovani del MFE, e quello europeo, per i giovani dell'
UEF. Se possibile, affiancherà a questi seminari di
settembre un altro seminario per gli insegnanti dell'AEDE. Inoltre, uno dei compiti prioritari dell'Istituto sarà quello di curare una serie di pubblicazioni di testi federalisti di base in lingua francese ed inglese: è
infatti indispensabile che l'attività di formazione
dei quadri a livello europeo possa contare su una sufficient~ letteratura. Questa nuova serie di pubblicazioni
si chiamerà "I quaderni di Ventotene" ("Les Cahiers
de Ventotene"; 'The Ventotene Papers") e sarà diffusa
in Francia da Presse Fédéraliste di Lione e in Gran Bretagna da Federai Trust di Londra. Il primo dei Quaderni di Ventotene, ormai quasi pronto per la stampa, è naD
turalmente il Manifesto di Ventotene.
ROMA - Conferenza-stampa per la
presentazione dell'
Istituto
Spinelli.
Fra gli intervenuti
(da sinistra): Ursula Spinelli, Bruno
Landi, Antonio Signore e Gabriele
Panizzi
di Storia dell'unificazione europea, Organizzazioni economiche europee, Politica industriale e della concorrenza, Politica
sociale della Comunità, Politica delle relazioni esterne, Diritto delle Comunità europee e Storia delle dottrine politiche.
La seconda parte, caratterizzata da un lieve decremento delle
presenze a causa dell'approssimarsi degli esami universitari,
ha visto gli interventi di G. Usai, sulla Politica regionale e
di sviluppo, insieme al Prof. Basile, dell'Università di Catania, che ha trattato la Politica agricola comune, e di L. Levi,
D. Velo, R. Cagiano e A. Majocchi, che sono intervenuti,
rispettivamente, su Teoria e storia del federalismo, Politica
monetaria della Comunità, Politica di cooperazione allo sviluppo e Politica fiscale e di bilancio. Il corso è stato chiuso
da un intervento di D. Velo.
Alcuni dei partecipanti, ai quali sono state chieste delle impressioni sul corso, hanno rivolto apprezzamenti positivi su
quanto realizzato che, indipendentemente dalla curiosità per
una iniziativa nuova, " ... ha permesso di approfondire delle
conoscenze al di là della realtà locale ... " e di "...avere un riscontro col semplice materiale stampato e una preparazione
alternativa e complementare anche per un prossimo futuro"D
HA
1RAPANI- ll 29 maggio Alberto Majocchi tiene una lezione
su "Politica fiscale e di bilancio" al corso di specializzazi.one
in studi europei
A~tiero
UE
Les Fédéralistes européens veulent
donner plus de poids au Parlement
AH
Spinelli souhaitait la
réalisation d'u ne véritable Union
européerme via l'action de la seule représentation démocra tique
au naveau communautaire, le
Parlement européen.
HA
Il 20 giugno 1987 si è riunita a Bologna il
gruppo di lavoro sulle opportunità offerte dai
mezzi di comunicazione di massa, la cui responsabilità è stata affidata dal Congresso di
Verona ad Orazio Parisotto. Ai lavori, coordinati da Parisotto, hanno partecipato esponenti delle sezioni di Torino, Milano, Genova, Bologna, Ferrara, Pisa e Bassano.
Nella prima parte della riunione si è preso
in esame lo stato della stampa federalista,
dando incarico a Vittorio Castellazzi di fare
un censimento di tutte le testate, allo scopo di
esaminare la possibilità di stabilire una più
proficua collaborazione fra di esse.
La seconda parte della riunione è stata dedicata all'esame dei servizi radio-televisivi e alla possibilità di ampliare la parte dedicata alla costruzione dell'Europa ed al federalismo.
Sulla base dei rapporti da tempo allacciati
con la RAI da Orazio Par,isotto, è emersa la
possibilità di intensificare la nostra presenza, e a questo scopo verranno presi gli opportuni contatti. Analoghi contatti dovrebbero essere allacciati con le emittenti radio e televisive locali, da parte delle sezioni e dei centri regionali.
Nella prossima riunione del gruppo di lavoro, prevista per l'autunno, verrà affrontato il
problema della stampa federalista.
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Depuis, l'Ade unique a été voté mais avec ce nouvel inst rument juridique, le Pa r lemcnt
garde Jes memt'S pouvoirs consultatifs. Les Fédéralistes européen!i reprennent ridée dE" Spi-
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PRIMA RIUNIONE DEL
GRUPPO DI LAVORO
SUI MASS-MEDIA
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Dalla seconda settimana di marzo alla prima settimana di
giugno, per ben undici week-end, si è tenuto a Trapani il I
corso di specializzazione in studi europei, organizzato dalla locale sezione del MFE in collaborazione con la Casa d'Europa,
l'Amministrazione Provinciale e l'Azienda Provinciale per il
Turismo, che ha messo a disposizione un locale presso la propria sede.
Il corso, rivolto a studenti universitari o a laureati da non
più di tre anni delle facoltà di Giurisprudenza, Economia e
Commercio, Lettere e Filosofia e Magistero, si è articolato
su trentacinque lezioni e due seminari, il primo di approfondimento giuridico, a cura di R. Gargano, presidente della sezione MFE di Trapani, ed il secondo sul Movimento Federalista
Europeo, a cura di R. Del Vecchio, Segretario regionale del
MFE.
La risposta dei giovani trapanesi è andata oltre ogni aspettativa: le iscrizioni sono state più di un centinaio, con una frequenza media compresa fra i settanta e gli ottanta studenti per
lezione. Incentivo alla partecipazione, in un primo tempo, è
stato il rilascio di un attestato di frequenza a tutti coloro che
avessero preso parte ai due terzi delle lezioni e di un attestato
di merito dopo il superamento di una prova finale facoltativa;
ma, in un secondo momento, incentivi principali sono state
le lezioni stesse, tenute da militanti federalisti e da professori
universitari vicini ai nostri ideali, i quali hanno saputo suscitare un vivo interesse negli studenti.
Nella prima parte, svoltasi prima delle festività pasquali,
sono intervenuti: S. Pistone, F. Maletto, il Prof. Purpura,
dell'Università di Palermo, il Prof. Montemagno, dell'Università di Catania, G. Montani, ed i Proff. Anselmo e Guccione
dell'Università di Palermo, che hanno trattato rispettivamente
9
L'UNITA' EUROPEA
LA MANIFESTAZIONE
DI BRUXELLES NELLA STAMPA
Bologna, 20 giugno 1987
UE
Grande successo a Trapani
dello corso di specializzazione
in studi europei
L'UNITA' EUROPEA
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De grootse "European Festiv1ttes" die einde deze maand
te Brussel plaats hebben om
30 jaar EEG te v1eren en die
gedeeltelijk samenvallen met
de Europese top van einde
deze maand, vonnen voor de
E~ropese federalisten de aanleiding om aandacht te vragen voor hun ideeén over de
toekomst van Europa.
De federalisten vinden dat
de bestaande Europese verdragen grotendeels zijn uitgewerkt. De strategie van h et
geleidelijk naar e lkaar toegroeien verloopt veel te traag
en riskeert door de problemen van ekonomische en sodale politiek, milieuverontreiniging, intemationale veiligheid achterhaald te worden. De Europese Gemeenschap is niet uitgerust om
politieke initiatieven te ne-
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Les Fédéralistes
chez fv1arte ns
Cf)
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culturales. debates. espectaculos ch.arlar con lo s jòvene s de- los
y juegos para niilos. casi todo ~ problemas del Viej o Continente.
rclacionados con la construcciòn pero fueron recibidos por un intenso abucheo , que el francés
eury,~~~- owza eJ ~t{} 1\!ene oe Jacques Delors, visibleme nt e
las ma nifestac ioue s culturales irritado, achacò a los radicales
l. C. l J. M .. Brusebt sea la opera Nabuco. de GIUsep- italianos emboscados entre el puUna gran f1esta popular. bautiza ·P. e Verèi, interpre tad a por la blico. La policia belga hizo uso
da European Festivities (Festivi Opera Real de Valonia, y el .Ba- de la fuerz a para hprimir una
dades Europeas ), se desarroll : Ile t del Sigio XX. de! coreografo manifestaciòn de un centenar de
en Bruselas al margen de la cum Maurice Béjart, que ~ ~ despide federalistas europeos, en su mabre , con la que la ciudad celebn asi de Ilruseìas. a la que rraiciona yoria del Partido Radica!. que se
dignamente el 30" aniversario d: para instaiarse er. Lausana. !>u desarrollò ante el edific1o Charlela creaciòn de la Comunidad Eu ultimo espectaculu se desarrolla- magne. Un pohcia resultò herido.
ropea (CE} e intenta tam biét ra en un teatro prefabricado y cu- Francesco Pariap:reco. e): secremerecerse su fama de capitai d< bien o. de 4.424 piazas. erii!ido
Europa.
para la f1esta y que sera de spués
En el parque del Cincuentena· desmantelado.
rio, a tan sòlo 300 metros del edi·
Los presidentes de la s tre s
fic io. Carlom agno -do nde se instituciones comunituia s
ELPAIS
reunen los maximos dirige nte ~ - Consejo de Ministros . Comieuropeos-. tienen lugar. duran- siòn Europea y Parlamento Eu30.6.1987
te cuatro dias. manifestaciones rooeo- acudieron el dolJlineo a _
FestiVidmles
culrurales
Des par;·3rn e n w ires e uropécns de l"I nterg:·c·u_r,c Fedé rali ste d u Far l :m ent e<J r opézn ont
été r eçu,, j e:.Jdi. par le Prerni cr
rninistr c w ; lfr it'd Marten s. Ils
ont obte m.: de ceh;i-ci qu e •
J'un ion eu r opéenn e !'Oit inscn te
à l'orò r t: d u jour du Conseil europé cn de5 29 e t 3 0 juin. M .Dast0li. S("C' <étaire dc l'Intergroupe, veut reste r vi,;;ilant,
afin qu e !P rapport Hcrman
(voir n o~ éd itions d u rnardi 16
j uinl a doptc par le Parlement
européen ne r este pas lcttre
morte.
Les Fédéralistes europèens
orga nisent un e gra_n de rr:archc
à Bru..x.:lles, le d1rn a ncnc 28
jui n . à 11 h . I ì.s veulen t ainsi à émontre;- qu e les citoyens curopéens sc nt en :e vance Si.l..i' leurs
gou \: ~rn ;::~ ~.m.s n a u.on aux en
:rn a u er0 c m tcgratwn europ éenr:e .
Al vertice tre Europe a confronto
Troppe disparità nella Cee
Nec~o .<<Un accresciuto !Il!~egt:lo per le zone più arretrate» - Tafferugli
IL GIORNO
za del summit: strattonati anche Pannella e il comunista Graziani
30 giugno 1987
fra la polizta belga e federalisti -ttahant che protestavano.per l'inconcluden-
Un momento dei tafferugli davanti al pa.lazzo uCharlemagne·~ a Hruxelles, fra federalisti e agenti.
Rilasciati
i due federalisti
arrestati lunedì
CDBBIEBE DELLA SERA
coloso terrorista: manelle ai
polsi e mura sp1ana11.
El'arro-
ganza con cui le au1orità nazionali reagiscono a chi difende pacificamente i dirilli cal pestali dei c111adini europei•.
L 'UNITA' - 1 luglio 1987
AH
Bruxelles. Selvaggia carica dei poliziotti belgi contro i federalisti
EU
Prima botte da orb~ poi
. !!.,~~~~~!~,u(J~tJ~!~~.ier
e manganellate. E' commnato
cosr li <<ventce>> der prem1er
europei. Con una selvaggta aggressione dei polizrollt belgi
ad un gruppo di federalisti europei . L_' ~pisodio ha dell'incre~
d1blie. Sono almeno drect an m
che. in occasione degli incontri fra i capi di Stato e di governo della Cee. gli attivistt del
Movimento federalista europeo manifestano davanti alla
band1ere verdt E' quast un nto. Pacifico. allegro. forse liTI·
spe!loso ma mat vtolento. Un
modo per far sentire ai responsabili dell'Europa comunitaria
che c'è gente che segue da vi~no e SI appassiOna allento e raticoso travaglio per costruire
l'unità del Co ntinente. Non
era mai accaduto che _le tradiztonah mamfestaztom der federalisti degenerassero nella
che 1 gendarmi belgr hanno vrs.to net grovam europetstl, fra
l altro tn maggroranza ltaham.
dei pericolosi sovversivi che
avrebbero potuto turbare l'in iZIO de1 lavon del «verttce»..
. Erano le 14.30 e, davanti al
Palazzo Charlemagne. Circa
du ecento federai! su e rudrcah
11aham . gu1~at1 da Marco Pannella e dali eurodeputato comumsta Carlo Alb~rtoGrazra~
premrer Con l'mtenziOne stavolta di contestarli. dt gndare
loro che l'Europa non avanza
che la crisi c seria e che l'opi~
n ione pubblica dei dodici Paesi della Cee vuole progressi
tangibili e ne ha abbastanza
delle dispute sulle eccedenze
lattiero-casearie 0 sul bilancio
co munitario . Quando hanno
visto giungere la «Mercedes»
ner; con a bordo 11 primo mi-
mstro belga Wilfried Martens.
si sono seduti in mezzo all a
strada per bloccarla. Sarebbero bastati un po' di tana. aualcne spmtone per costringerli
Iarge
numbers
14
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helmeted
ad abbandonare la carreggiata.
Financial Times
and truneheon wie{dlng police Invece. alcuni poliziotti in
ma_!l~d to paçt_fl'._ them...
June 30 H?S7
_ Few people inslde the Charle· borghese hanno preferito le
.
making-their presence felt with surrounded by a swarm of magne this week would be pre- maniere forti. Si sono lanciati
placards calling for a "United Belgtan security men no doubt pared to die or even take off sui manifestanti seduti. prenStates of Europe" and throwing fearing the real thing.
Two their clothes in the cause. of dendoli a calci mentre gli agwater "bombs" constructed demonstrators are understood Europe. ìru.t orie -siicTis pos;;- grediti gridavano inutilmente
from balloons . commemorating to have been arrested.
sibly Lord Plumb, the def!antly «Pas de violence. pas de viothe 30th anmversary of the
Their chanting was not quite "monoglot" Britlsh president of lence». L'incidente pareva
Treaty of
Rome.
Severa!
ap.p eared to be almed in the up to the standard of European the European Parliament who chiuso. Pannella ha parlamenmore vocal group cleverly got in on the act yes- tato con un ufficiale. ottenendirection of the British Prime farmers-a
occasionally seen In these parts. terday vi~ the "first ever" sum- . do che i federalisti occupasseMlnister,
Mrs
Margaret But
the strong reaction of the mit meet1_ng betwee·n heads of ro il marciapiede in modo da
Thatcher, who was quickly
Euro-fanatics drown out bickering
at the summit
A PASSIONATE demonstration
of Euro-enthusiasm upstaged
the predictable and Iargely
nationalistic bickering of EC
heads of state as the European
·
.
summ1t got under way m
Brussels yesterday.
Hordes
of
Euro-fanatlcs
desce~ded on the Charlemagne
bulldmg just after lunchtime
AH
l
di Anna Maria Merlo
BRUXELLES. Spintoni e botte per i circa 200 federalisti e
radicali che ieri, all'arrivo dei
capi di stato e governo a palazzo Charle Magne dopo il
pranzo con re Baldovino, hanno manifestato per l'Europa
unita. Un inizio un po' bruttino, per un vertice europeo che
si è preannunciato al ribasso,
in sintonia con un semestre di
presidenza belga del Consiglio
comunitario che è non troppo
tranquillamente tra:.corso, tra
fallimenti e 1imandi a un non
meglio definito futuro . Marco
Pannelfa e il deputato Cicciomessere sono stati malmenati, mentre una polizia che di
fronte alla propria disorganizzazione non trova di meglio
che reagire con la violenza, se
l'è presa anche con il successore di Altiero Spinelli al seggio del Parlamento europeo,
Carlo Alberto Graziani. Francesco Parlagreco, segretario
del federalisti di Roma, è stato fermato dopo essere stato
picchiato, soltanto per aver
tentato un sit-in davanti al
Charle Magne, e nel tardo pomeriggio di ieri non era ancora stato rilasciato.
EU
slali rilasciati. Il primo. il belga
François Bourguignon. ràura
sera. il secondo. l'ilailano
Francesco Parlagreco. ieri
mal! ma e sollanto - pare - do·
po le discrele insislenze delle
aulorua ualiane presso 11 governo di Bruxelles.
Parlagreco. comunque, do·
vra comparire ogg1 davanti al
procuratore del Re. accusalo
di resistenza all 'arresto e •ferimento di un agente di poli·
zia•. ·AIIro che resistenza- ha
dichiralo ai giornalisti - fa
realla è che sono slalo brulalmenle picchiato. Mi hanno
lrallalo alla stregua di un peri-
Martedì 30 giugno 1987
.Vertice europeo:
botte fuori,
divisioni dentro
HA
BRUXELLES. Avranno un
seguito, non solo politico, gli
inciden ti che hanno turbato.
lunedi. l'apertura del ver11ce
europeo a Bruxelles. Il movimento federal ista. infa111. ha
deciso di sporgere denunc1a
contro i responsabili della
gendarmeria che hanno caricalo e malmenato i giovani
che manifestavano paCifi camente davanti a palazzo
Charlemagne. L'annuncio è
s1a1o dalo dal segrelano gene·
rale aggiunto .del movimento
Virgilio Dasloli. il quale in un
comunicato. ieri. ha anche in~
vilalo il minislrq belga della
Difesa (dal quale la gendarmeria dipende) a •trarre le
conseguenze• di quanto è ac,
caduto.
f due manifeslanli che era-
·ft
UE
L'Europa
•
SI divide
E sull'utopia dei federalisti calano i manganelli
Un arresto e tanta inutile violenza - Al centro del dibattito il documento della Commissione
La Thatcher chiede una riduzione delle spese I problemi più urgenti: prezzi agricoli e bilancio
HA
dal nostro Inviato
LUIGI VISMARA ·
BRUXELLES,
30 giugno
Stancamente,
quasi
rassegnati all'impotenza
dei loro veti incrociati, i
dodici capi di Stato e di
governo della Comunità
europea hanno comin~
ciato a tessere un ennesimo compromesso. Tanto
più scoraggiante e deplorevole quanto più i problemi irrisolti, e ancora
una volta rinviati, sono
molti- e gravi. A scuotere
le pigre acque di questo
ormai rituale appuntamento semestrale, un
breve ma violento tafferuglio fra un gruppo di
federalisti italiani e la
polizia belga. Una manifestazione che, secondo
Marco Pannella, doveva
essere •serena, allegra e
non violenta• e che è invece terminata con alcuni feriti e un fermo,:
quello di Francesco ·Par-·
lagreco, segretario dei fe- ·
deralisti di Roma ..Anche
Pannella e l'eurodeputato comunista, Carlo Alberto Graziani, sono stati
strattonati dai poliziotti,
ma non hanno subito
danni.
Sembra che i federali-]
sti avessero concordato
con la polizia un sit-in d(
protesta proprio davant~
a palazzo Charlemagne,
dove si svolge il vertice,;
e che una quarantina di
loro abbiano preso posto'
dove stabilito per non!
ostruire il passaggio alle:
automobili dei capi d~
governo. Uri altro gru p"
po di poliziotti, invece, l~
ha fatti sloggiare un po l
rudemente, anche a cald
e a colpi di frustino. Da
qui la protesta . di · Pannella. Da qui, anche, it
fermo dell'eurodeputato
comunista perché sembra che i feriti e i contus~
siano esclusivamente po-1
liziotti.
11
L'UNITA' EUROPEA
L'UNITA' EUROPEA
UE
10
Si è aperto ieri pomeriggio a Bruxelles, in una
atmosfera di incertez:z:a,
il vertice dei dodici che si
concluderà oggi, l governi membri non pare
abbiano preso coscienza
della gravità dei problemi sul tappeto e non
si delineano accordi sostanziali sui nodi strutturali e finanziari che attanagliano la vita della
Comunità. Prima dell'inizio dei lavori vi è stata
una forte contestazione
da parte di federalisti e
radicali. Il vertice si conclude oggi in giornata.
Àvanti!
30 giugno 1987
Questo episodio paradossale
- manganellate in testa a chi
chiede che la Comunità faccia
quello per cui è stata creata
- potrebbe essere preso a
simbolo di uno tra i peggiori
momenti che la Cee abbia ma.l
passato.
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• l manifestanti
di Bruxelles
Della manifestazione che SI e
svolta a Bruxelles il29 giugno in
occasione del Consiglio europeo
e che ha visto la gendarmeria
belga scatenarsi contro i manifestanti, rei di aver bloccato il corteo delle auto dei capi di Stato e
di governo che si avviavano a
consumare l'ennesimo inutile
rito mostrando ancora una voi ta
la loro incapacità di costruire l'
Unione politica europea, la «Repubblica»- a differenza di quasi tutti i giornali e le televisioni
europee- ha dato un 'interpretazione in chiave fondamenta}·
mente radicale.
Posso testimoniare che si tra t·
ta di un 'interpretazione un ila te·
rale: la grande maggioranza dei
manifestanti era federalista e dei
federalisti erano sia gli slogans
(Unione politica subito, referendum europeo), sia l'iniziativa
clamorosa; federalisti infine gli
arrestati che, oltre tutto, sono
stati ingiustamente e selvaggia·
mente picchiati.
Prendo comunque atto - un
po',con disincanto, un po' con amarezza-che sono state necessarie le uova marce contro la
Thatcher e gli altri premiers europei perché i mass media si rendessero conto del fatto che in Europa esistono cittadini e forze
politiche che si adoperano per
costruire una vera unione poli ti·
ca europea nella convinzione,
suffragata dai fatti, che senza
questa unione non sarà possibile
fare neanche l'Europa delle
-uova fresche .
Ed è significativo che dell'imponente corteo dei federalisti
europei di tutta Europa (oltre
20.000 persone) che si era svolto
il giorno prima a Bruxelles per
dire queste cose al Consiglio europeo né la stampa né la televisione avevano dato alcun conto.
Carlo Alberto Graziani
deputato al Parlamento europeo
la Repubblica
3 luglio 1987
«Prima» a Bruxelles
.....
<O
di FRANCESCO MA TTIOL/
(X)
.....,
U
N VERTICE europeo si
chiuderà tra qualche ora
senza l risultati necessari a
dare alla Comunità li minimo
di prospettiva stabile ed equa
per arrivare con tutte le proprie componenti, anche le
meno economicamente forti ,
all 'appuntamento con Il
grande mercato unificato .
Non è questa una prima per
Bruxelles , sede di molti vertici europei conclusi, al meglio , con rinvii.
Dalla riunione di Bruxelles
ciascuno voleva una cosa di·
versa . il primo ministro fran cese Chlrac essenzialmente
che fosse sbloccata la tratta·
tlva sul prezzi agricoli per
mettersi In pace con l'eletto·
rato contadino . La signora
Thatcher, chiarire ancora
una volta, cambiando solo
slogans, che per lel•lmmette, re risorse In questa Cee è come versare acqua In una vasca senza tappo •. Il cancellle·
re .Kohl, far cadere dall'alto
. un assenso tedesco a un aumento di fondi, che l partners, grati, dovrebbero ripagare con totale esenzione degli agricoltori bavaresi dalle
conseguenze de li 'austerità
predicata per gli altri. E si potrebbe continuare, tino alle
posizioni degli ultimi arrivat:!, del Paesi Iberici, probabll·
mente Intenti ad lnterrogarsl
su quale mal branco di lupi
sono Incappati, uscendo dalle dittature. Neanche questa
è una prima, né per Bruxelles
né per 1 consessi comunitari:
la divergenza di Interessi, Il
mancato riconoscimento di
un Interesse europeo Il quale
potrebbe, se veramente tale,
coincidere anche con Il vero
tornaconto nazionale .
La vera prima, per la citta.
e per la Cee, è stata la contestazione del responsabili europei , domenica l presidenti
delle tre Istituzioni ad una
grande manifestazione giovanile, oggi i capi di governo
ali 'arrivo a Palazzo Charle·
magne di un manipolo di te·
derallstl ; e oggi ancora la reazione della polizia belga ,
manganelli levati su gente
che Impugnava vessltll bianchi e verdi, gli stessi della prima Europa. Non era mal accaduto questo, nella citta. da
alcuni detta •Capitale d'Europa •.
Su queste . prime. occorre
meditare . La contestazione
degli europeisti al responsabili politici è destinata a riproporsi , credo, e anzi acrescere In ampiezza e In amble~tl coinvolti, finché non
cambia Il passo con cui si
prendono le decisioni nella
Comunità. Potrebbe non passare gran tempo prima di vedere gli Imprenditori europei
manifestare. con la richiesta
di mettere l'Europa In grado
di avere Il suo grande mercato 1n condizioni accettabili
veramente per tutti, poiché
una condizione per buoni affari è Il potere di acquisto del
cliente.
La contestazione denuncia, attraverso sia pure slo·
gan sempllticatorl, che a opporsi oggi alla costruzione
concreta dell'Europa, e responsabili del danno che ne
deriva per la sicurezza e la
prosperità del cittadini, sono
soltanto l governi nazionali.
La polizia belga ha forse
solo constatato, a modo suo e
sbagliato. che da una parte
sono dimostranti per l'Europa, e dall'altra governi che,
parole a parte, sono contro .
Ha preso posizione , la polizia, d 'Istinto per l'autorità.
Ma simbolicamente t vessilli
bianchi e verdi sono apparsi,
da oggi , come nuovi, non un
ricordo degli anni SO. vecchie
foto alle prime barriere doganali abbattute. Forse l'Europa, umiliata da vertici Inconcludenti. può persino rtdt ver>tare un'Idea rivoluzionaria.
Il Popolo - 30 giugno 1987
,
v
L'UNITA' EUROPEA
L'UNITA' EUROPEA
12
Londra e Bonn si oppongono ad ogni idea di riforma
r-
Comincia fra i dissensi
3:
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nvertice dei Dodici della Cee
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Il vertice della Cee ha
iniziato ieri i suoi lavori, mentre fuori del palazzo Charlemagne la polizia belga caricava violentemente gruppi di federalisti che manifestavano
per l'unità dell'Europa. Dentro, nella sala del pala.Zzo dove i Dodici hanno iniziato a
discutere, il clima non favorisce certo le speranze di rapidi
e sostanziali passi avanti nella
causa dell'unità. Incombono
l'assillo del deficit di bilancio
e della politica agricola. Londra e Bonn sono coalizzate
nel chiedere «rigore», e nel
bloccare ogni idea di riforma.
Unico segno positivo della
giornata, il fatto che il dibattito si è orie<''.ato sulle prospettive a medio termine in base
alle proposte del presidente
della Commissione Delors.
Bruxelles, 27 giugno 1987
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FRANCO DIBATTITO DEL COMITATO
FEDERALE SULLA STRATEGIA DELL'UEF
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Scontri con i federalisti, due arresti - Irrisolti i nodi del mercato unico e del deficit - La Thatcher rifiuta di a~entare i contributi, Kohl e l'Italia favorevoli
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Il Gruppo C.E. deii'UEF ha presentato al Parlamento europeo una
petizioneper il referendum sul mandato costituente
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BRUXELLES -I lavori del Comitato Federale. Da sin.: T.
Caizzi, C. Clùzzola, F. Rossolillo, J. Pinder
Campagna per la democrazia europea
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BRUXELLES - E' in di- raggiungevano
palazzo
scussione il ruolo della Cee Charlemagne per dare il via
da qui all992; ma fra le ma- al lavori. Ospiti di re Baldoglie di un dibattito difficile, vino, essi avevano pastega tratti lacerante, intessuto giato ad aragosta, suprème
della mlrlade di particolari- di anatra allo Chambertin
smi nazionali, i capi di go- con fiori di zucchino, sorbetverno dei Dodici rischiano di to di pera. Nelle loro auto ad
non trovare risposte neppu- aria condizionata, in una
re al pugno di problemi con- Bruxelles che ha improvvitingenti- dall'impasse agri- samente seppure in ritardo
cola al deficit del bilancio scoperto l'estate e la canico1987 - che oggi fanno se- la. stavano per varcare il
gnare il passo all'Europa. I cancello dello Charlema8ne
protagonisti del vertice Cee quando l dimostranti si sono
apertosi ieri a Bruxelles ri- fatti avanti. I gendarmi sono
schiano, insomma. di riparti- intervenuti bruscamente; e
re stasera con poco più della poco dopo - a ministri orraffinata stecca da biliardo mal entrati, fra due ali di
che il primo ministro Wil- polizia - hanno caricato.
fried Marte.ns ha offerto agli Due gli arresti: il federalista
ospiti come souvenir di que- romano Francesco Parlagresto appuntamento; souvenir co e il belga François Bourche si affianca alla sgrade- gulgnon.
vole immagine dei pugni e
Peggio di cosi non poteva
delle manganellate con cui cominciare. E nella sala del
la gendarmerie ha reagito Consiglio europeo, fin dalle
alla pacifica dimostrazione prime battute, si è avuta
- ai sassi, replicano i belgi conferma di quanto fosse
- di un gruppo di federali- lontana - nell'Europa dei
sti, per lo più italiani.
Dodici - la spinta all'unità
L'incidente è accaduto che in strada si scontrava
mentre i capi di governo (pi(l con gli a genti. Sotto la spin11 presiden te Mitterrand,
tredicesimo convitato in
L A STAMPA
nome della cohabitation)
Martedl 30 Giugno 1987
UE
Bruxelles, brullo IWVio
AH
Il vertice Cee si apre nel segno delle polemiche
(segue)
EU
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~
Incidenti a Bruxelles durante il vertice dei «dodici»
invito alle sezioni nazionali deii'UEF ad operare affinché, nei paesi in cui ancora non esistono, vengano
creati degli intergruppi federalisti all'interno dei Parla-
AH
OJ
Il giorno 27 giugno 1987, alla vigilia della manifestazione in vista del Vertice, si è riunito a Bruxelles il Comitato
Federale deii'UEF.
Si è trattato di un Comitato con una tematica ricca, e
che ha registrato importanti convergenze anche su temi
sui quali in passato si erano prodotte divisioni.
,l E' Importante ricordare a questo proposito l'incoraggiante avvio della discus~ ione sul problema della sicurezza e della difesa dell'Europa- destinato ad avere un
seguito in un seminario internazionale e in un'ulteriore
riunione del Comitato Federale. Si può notare con soddisfazione a questo proposito che ormai anche su uno
dei temi tradizionalmente più spinosi del dibattito federalista a livello europeo, Il Comitato Federale è in grado di
sviluppare un confronto interessante e costruttivo, fondato su di un linguaggio e su presupposti di base che
ormai sono evidentemente comuni a tutti i federalisti.
Una sostanziale unanimità è stata raggiunta anche nella valutazione del voto del Parlamento europeo in seduta plenaria sul rapporto della Commissioné Istituzionale
sull'Unione Europea, redatto dal belga Fernand Herman. Su questo argomento è stata adottata una mozione nella quale, fra l'altro, si auspica che il Parlamento europeo pe rsegua co_n tenacia la strategia costituente.
Un'altra mozione, approvata all'u nanimità, contiene un
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A PAGINA 8
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Una delegazione di federalisti del gruppo delle Comunità
deii'UEF, composta da Cidone e Soubies, ha presentato
alla commissione delle petizioni del Parlamento europeo la
petizione della Campagna per
la Democrazia europea, firmata
da centinaia di funzionari europei, oltre che da importanti
esponenti politici lussemburghesi e da rappresentanti del- •
le associazioni di immigrati nel
Granducato. '
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la Repubblica
30 giugno 1987
Posizioni bkxcate al
vertice europeo. nprimo
ministro inglese si
oppone all'aumento dei
fondi e delle spese. Su
posizioni merw rigide
il cancelliere Kohl. La
lizkl
po
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svolgeva la riunione. Un centinaio di federalisti e di radicali
rruuu1estazlone f1lUJ.(;UI.e manifestavano per protestare
BRUXELLES - Mentre il pri- contro lo svolgimento del vertimo ministro inglese metteva con ée. Chiedev.fno che il Parlamendurezza sul tappeto i problemi to the uscirà dalle elezioni del
scottanti della politica finanzia- 1989 sia l'assemblea costituente
riae agricola del Consiglioeu.·o- degli Stati Uniti d'Europa. Per la
peo, bocciandone ogni iniziati- prima volta nella storia di Bruva! gravi tafferugli si sono verifi- xelles la polizia ii ha caricati brucati davanti alla sede dove si talmente. I manifestanti, quasi
disperde'
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Nella foto, Cidone consegna le
petizio ni al Presidente della Commissione per le petizioni, Chanterie
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Segue da pag. 7
menti nazionali sul modello di quello esistente nell'ambito del Parlamento europeo e vengano favorite tutte le
iniziative intese a coinvolgere i Parlamenti nazionali nel
processo di creazione dell'Unione europea.
La parte organizzativa ha riguardato, oltre che la manifestazione del giorno successivo, le prospettive di sviluppo della Campagna. Sono stati valutati positivamente i risultati già ottenuti in Germania, Belgio e Italia e sono state discusse le possibilità di sviluppo futuro, che riguardano in particolare tre grandi azioni di raccolta di firme da organizzare nel prossimo autunno in molte città
italiane e nella prossima primavera a Parigi e nella città
della Repubblica Federale nella quale sarà organizzato il
Vertice che concluderà il semestre tedesco. Per l'azione di Parigi in particolare, I'UEF indirizza un pressante invito alle proprie sezioni nazionali perché si preparino ad
inviare nella capitale francese militanti francofoni che siano in grado di aiutare la debole sezione locale sia nella
preparazione dell'azione che nel suo svolgimento,
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PISA - Prima festa "Pisa per l'Europa" - Giovedì
28 maggio i federalisti pisani hanno organizzato una
giornata di manifestazioni per sensibilizzare i cittadini e
le forze politiche sul problema dell'Unità europea. Oltre
alla raccolta pubblica di firme di cui è stata data notizia
nel numero precedente del giornale, si è svolta nella Sala consigliare della Provincia una conferenza sul tema "Il
popolo europeo per l'Europa unita: prospettive per la
costituzione federale", nel corso della quale Guido Montani, della Segreteria nazionale del MFE e Stefano Castagnoli,
Segretario nazionale della GFE, hanno illustrato la strategia dei federalisti, soffermandosi in particolare sulle articolazioni della Campagna per la democrazia europea. Sono intervenuti, oltre ai federalisti locali, ed a numerosi cittadini, rappresentanti degli enti locali ed esponenti di tutti i partiti politici (Carlo Ciucci per la DC, Renzo Meschini per il PCI, Fausta
Cecchini per il PSI, Fabrizio Grossi per il PRI, Ruggiero Puletti per il PSDI, Luca Anse Imi per il PLI, Paola Battistini per il
Partito Radicale e Falco Accame per DP). La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune, della Provincia e
dell'Ente Provinciale per il Turismo.
TRAPANI - Il Direttivo di sezione rinnova la Giunta e fa il punto sul primo semestre di attività - Giovedì 11 giugno si è riunito il Comitato direttivo della sezione di Trapani del MFE. Sei erano i punti all'o.d.g.: 1) il ruolo
dell'Europa nell'attuale situazione internazionale e le elezioni politiche in Italia e in Gran Bretagna (relazione di R. Gargano); 2) la formazione europea e federalista dei quadri a livello locale e regionale (relazione di A. Tobia, che ha presentato un progetto di scuola-quadri regionale da tenersi ad Erice); 3) l'impegno politico-culturale dei federalisti e la Campagna per la democrazia europea (rei. di R. Arcella); 4) l'attività della GFE all'indomani del Congresso di Latina (relazione
di C. Sammartano); 5) azione sui candidati trapanesi alle elezioni politiche e partecipazione alla manifestazione per Bruxelles (relazione di E. Campo che ha informato il Direttivo sull'esito dell'invito, rivolto a tutti i candidati, ad aderire alla
Campagna; su 25 candidati interpellati, hanno risposto all'appello: Anna Bonanno, PR; Gigliola Lo Cascio, PCI; Leonardo Pipitone, PCI; Pietro Pizzo, PSI; Alberto Sinatra; ind. PCI e Silvia Zamboni, Lista Verde); 6) elezione della Giunta
esecutiva (le nuove cariche di sezione risultano così attribuite: Gargano, Presidente; Passalacqua, vice-Presidente;
Aiuto, vice-Presidente incaricato dei rapporti con gli enti locali; Campo, Segretario; Tobia, vice-Segretario; Costantino,
Tesoriere; Saccaro, addetto-stampa e Arcella, responsabile formazione quadri) .
MODENA - Appello al candidati - La sezione MFE di Modena, in occasione delle .elezioni italiane, ha rivoHo un appello ai candidati, chiedendo loro: 1) il sostegno alla richiesta che venga attribuito un mandato costituente al Parlamento europeo; 2) l'impegno a favore dell'intergruppo federalista al Parlamento italiano; 3) il sostegno alla Campagna per
la democrazia europea. Hanno risposto: Paolo Balestrazzi (PRI), Paolo Cristoni (PSI), Luciano Guerzoni (ind. PCI), Lino
Lauri (PSI), Maria Merelli (ind. PC l), Giorgio Barbolini (PLI).
CAGLIARI - Convegno regionale della GFE - Il Direttivo regionale della GFE della Sardegna ha organizzato un
convegno sul tema "Il federalismo per la soluzione dei problemi del mondo". Il dibattito è stato introdotto da G. Usai,
della Direzione del MFE, che ha messo in luce come il federalismo sia la risposta ai problemi della pace, degli squilibrii
internazionali, dell'ecologia e dei rapporti tra società e individuo. Il re latore ha proseguito sottolineando la difficoltà della militanza federalista e quindi l'esigenza di un forte e coerente impegno personale . Nel successivo dibattito sono intervenuti giovani federalisti di tutta la Sardegna.
- Assemblea GFE - L'assemblea della GFE cagliaritana si è svolta il 1o giugno scorso. l lavori sono stati aperti dal Segretario Roberto Tramaloni, il quale, dopo una breve relazione sul Congresso di Latina, ha parlato della campagna per il
referendum europeo sull'Unione, ribadendo l'esigenza di riorganizzare il Comitato giovanile per l'Unione europea, alfine di stimolare l'impegno europeo dei partiti e delle forze politiche giovanili attive in città. Ha fatto seguito un vivace dibattito sul programma di attività della sezione alla ripresa di settembre.
- Riunione pre-congressuale della sezione MFE - Il 24 giugno scorso, presso i locali della CISL di Cagliari, si
è svolta l'Assemblea pre-congressuale degli iscritti alla sezione MFE. l lavori sono stati introdotti da una relazione del
Segretario Paolo Carrus, il quale, dopo aver sottolineato il diffuso bisogno di federalismo emergente dai fenomeni caratteristici delle società contemporanee, ha sottolineato l'esigenza di un massiccio impegno per la realizzazione delle
iniziative programmate dalla sezione, in collaborazione con le organizzazioni locali, tra cui la Casa d'Europa. Alla relazione ha fatto seguito il dibattno, nel quale sono intervenuti numerosi presenti.
PAVIA - Secondo Intervento a Telepavla - Nel quadro del ciclo di interventi federalisti organizzati dall'emntente locale "Telepavia", il17 giugno scorso Antonio Majocchi ha partecipato ad una trasmissione nel corso della quale ha
illustrato il significato e lo scopo della "Campagna per la demo~razia europea", soffermandosi sulle iniziative che i federalisti hanno intrapreso e intendono avviare, e rivolgendo, in particolare, un invito alla cittadinanza a partecipare alla manifestazione di Bruxelles.
TRAVACO' SICCOMARIO (PV) - Dibattito sull'agricoltura in Europa - Presso la Biblioteca comunale di
Travacò Siccomario, i federalisti locali, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, hanno organizzato un incontro-dibattito sul tema "L'agricoltura in Europa: problemi attuali e prospettive future". La relazione è stata svolta da Dario
Velo, dell'Ufficio economico del MFE.
TORINO - Raccolta pubblica di firme - Il 20 giugno i federalisti torinesi hanno organizzato una giornata di raccolta pubblica di firme all'appello per il referendum europeo a favore del mandato costituente al Parlamento europeo. Lo
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dico ha una caratteristica specifica: di essere una combinazione di legittimità nazionale e sovranazionale". Il discorso qui
diventa ambiguo e richiede che venga fatta un po' di chiarezza. L'approvazione del Trattato di Unione da parte del Parlamento non esaurisce evidentemente il processo costituzionale
a livello europeo, in quanto devono seguire le procedure di ratifica secondo le norme proprie di ciascun paese. E questo
punto era del tutto pacifico sia nel caso del progetto di Trattato approvato il 14 febbraio 1984 dal Parlamento europeo, sia
nella formulazione del piano Spinelli per il rilancio dell'iniziativa costituzionale. Ma l'idea del mandato costituente ha
un significato politico preciso, in quanto presuppone che vi
sia un accordo preventivo dei governi che affidano il mandato
al Parlamento in ordine alle linee fondamentali del progetto
costituzionale- riportate nel mandato-, di modo che il progetto finale elaborato dal Parlamento possa essere rimesso direttamente alla ratifica secondo le diverse procedure costituzionali
senza alcuna possibilità ulteriore di intervenire sui contenuti
del progetto da parte di una conferenza intergovernativa. Ciò
naturalmente non esclude che durante l'iter parlamentare del
progetto vi siano le più ampie consultazioni al fine di garantire che vi sia accordo nei diversi paesi intorno alla struttura costituzionale che si viene delineando attraverso il dibattito parlamentare.
Il secondo punto di ambiguità riguarda il referendum. Dice ancora Herman: "Io non sono d'accordo con la tesi degli italiani e dei federalisti che chiedono che il mandato costituente
sia attribuito per referendum. A nostro avviso la consultazione popolare dovrà rappresentare la consacrazione della nostra
strategia, l'avallo dato dai cittadini europei all'accordo a cui saremo pervenuti e che consentirà di metter fine alle tergiversazioni eventuali che si manifesteranno a livello politico in certi paesi". E Herman giustifica la sua posizione contraria all'abbinamento referendum-mandato osservando che i paesi in
cui il referendum avrebbe esito positivo sono quelli favorevoli al mandato, mentre l'esito è incerto in quei paesi che tendenzialmente rifiutano l'idea del mandato. La posizione dei federalisti su quento punto è invece del tutto opposta: il referendum, e la mobilitazione necessaria per attenerlo, vanno visti
nella prospettiva di ottenere il mandato. Se già oggi vi fosse
nelle forze politiche e sociali e, quindi, nei governi una generale disponibilità a concedere il mandato al Parlamento europeo, il problema del referendum non si porrebbe o, comunque, si porrebbe soltanto nel senso di attribuire una più incisiva legittimità democratica al mandato stesso. Ma dato che questo non avviene, i federalisti reclamano che venga restituito
al popolo un suo diritto democratico fondamentale, che è quello di decidere sul futuro assetto costituzionale della Comunità, esprimendo attraverso il referendum la richiesta che la Comunità diventi una vera e propria Unione federale. Nello stesso tempo, la mobilitazione necessaria per ottenere il referendum rappresenterebbe il primo passo per avviare il processo
che deve portare all'attribuzione del mandato. E ciò a maggior
ragione in quanto non sembra che il Parlamento oggi sia in
grado di garantire un impegno adeguato in questa direzione.
Evidentemente se la situazione delle forze dovesse modificarsi
in senso favorevole all'attribuzione immediata di un mandato
al Parlamento non saremmo certo noi ad opporci; ma al momento attuale la posizione di Herman, fatta propria dal Parlamento europeo, sembra tradire piuttosto un atteggiamento ri-
nunciatario.
Herman si esprime invece con una certa chiarezza sulla
possibilità che il nuovo tentativo di fondare l'Unione possa
procedere anche senza l'accordo di tutti i dodici paesi, purché
vi sia una maggioranza adeguata. Per dare maggior forza a questa posizione occorre tuttavia trovare una soluzione defmita ai
problemi che possono nascere dalla convivenza dell'Unione
con la Comunità, per evitare che argomentazioni di natura
giuridica rappresentino un alibi per nascondere la volontà di
non avanzare lungo questa strada.
Questo punto di vista di Herman può essere impiegato anche per definire l'azione da sviluppare in Italia. Per quanto riguarda il referendum possiamo infatti chiedere al governo italiano, ricordando le prese di posizione della Camera e del Senato in occasione della ratifica dell'Atto Unico, di promuovere in ogni caso un referendum di indirizzo, utilizzando questa
decisione al fine di forzare una decisione analoga negli altri
paesi. E' evidente che un referendum a livello europeo, soprattutto se abbinato alle elezioni del1989, avrebbe un grande significato politico, in quanto metterebbe automaticamente
il tema dell'Unione al centro del dibattito elettorale e costringerebbe tutti i partiti a prendere posizione su questo terreno.
Né vale invocare contro questa ipotesi obiezioni di carattere
giuridico, che nascondono al solito la voglia di non fare, in
quanto anche nel documento di lavoro preparato dall'an. Bru
Puron per la Commissione istituzionale si _afferma con chiarezza che "eventuali difficoltà legislative e costituzionali
- mai insuperabili, dato che il referel}dum può non essere contemplato, ma non viene mai proibito - verrebbero superate se
si considera che il referendum previsto avrebbe un carattere di
consultazione comunitaria, non nazionale," e quindi non sarebbe in contraddizione con la politica, contraria a questo modo ·
di espressione democratica, adottata in alcuni paesi, in base alla consuetudine o al diritto, per quanto riguarda i loro affari
interni". In definitiva, la mobilitazione per ottenere il referendum in Italia deve essere sfruttata al fine di promuovere il referendum a livello europeo, che non dovrebbe incontrare ostacoli giuridici in quanto è ormai riconosciuta la supremazia del
diritto comunitario sul diritto nazionale. D'altro lato, questo è
quanto noi possiamo fare in Italia, nella consapevolezza che
se si riesce a passare in Italia, prima o poi si riuscirà ad ottenere il referendum anche in Europa.
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Segue dalla prima: IL PARLAMENTO EUROPEO DELINEA LA NUOVA STRATEGIA PER L'UNIONE
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insieme a U. Mazza, Segretario provinciale del PCI, G. Arfé, Deputato indipendente del PCI, e G. Codrignani, della Lega dei Popoli, ad una manifestazione sul tema: "Per l'Italia e per l'Europa: le idee e il ruolo della sinistra".Gii oratori hanno evidenziato la necessità che le forze politiche elaborino proposte che superino l'angusta dimensione nazionale e
abbiano come punto di riferimento l'Europa,· necessità resa ancor più urgente dalla attuale fase dei rapporti Est-Ovest.
- Conferenza federalista al S. Domenico - S. Ceramicola, nell'ambito del Corso "Conoscere l'europa, nostro
domani", promosso dal Centro S. Domenico di Bologna con la collaborazione del MFE locale, e già presentato nella attività del numero di maggio, ha tenuto una lezione sul tema "Dopo la CEE?".
- Intervento federalista al simposio internazionale su ERASMUS - La GFE di Bologna, insieme alle altre organizzazioni giovanili aderenti al Comitato bolognese per l'Unione europea, in occasione di un simposio internazionale sul progetto Erasmus, a cui presenziavano 70 rettori delle più prestigiose Università d'Eu ropa, ha distribuito un volantino in cui si chiedeva la solecita approvazione del progetto e, nello stesso tempo, se ne evide nziavano i limiti, risultato evidente della scarsa efficacia del metodo di decisione intergovernativo, e se ne auspicava il superamento.
VENEZIA - Rinnovate le cariche della sezione MFE - L'Assemblea della sezione MFE di Venezia ha scelto il
n'uovo Comitato Direttivo della sezione, che risulta così composto: E. Farina (Presidente), G. Giorgio Signore (Segretario) , P. Mazzolini, S. Chiari, A. Mosca, R. Longhin, F. Marafatto, G. Benito De Grandi, G. Lucchetta e G. Bertocco.
ROMA - Incontro con federalisti tedeschi - Il 16 giugno L. Bolis per il MFE e G. Martini per I'AICCRE hanno incontrato un gruppo di federalisti tedeschi della Europa Union di Neuburg-Schrobenhausen, in Baviera, con i quali hanno discusso dei limiti della visione europea delle classi politiche nazionali e dell'utilizzazione dei gemellaggi nella Campagna per la democrazia europea.
- Giornata di studio sull'unità europea - Presso la sede italiana del Parlamento europeo è stata organizzata
una giornata di studio per insegnanti sui problemi dell'unità europea. Ai lavori, svoltisi sotto la presidenza del Segretario AEDE del Lazio A. Pompeo, è intervenuto per il MFE L. Bolis, che ha tenuto una relazione su "La dimensione europea della cultura e la costruzione dell'Europa".
GAETA - Seminario sull'Europa per Insegnanti - Per iniziativa di A. Beatrice, Segretario della sezione MFE di
Terracina, e dell'Amministrazione provinciale di Latina, rappresentata dal Presidente A. Signore, si è tenuto il quarto
seminario sull'Europa per docenti delle scuole medie superiori. l lavori sono stati aperti da G. Panizzi, vice presidente
del Consiglio della regione Lazio e membro della giunta deii'AICCRE; le relazioni sono state svolte da L. Bolis e V. Dasteli del MFE e da G. Santoro deii'AEDE.
FORLI' - Trasmissione televisiva presso "Video Regione" - Il Segretario della sezione federalista di Forlì,
Lamberto Zanetti e La Segretaria del locale gruppo AEDE, Laura Ravaioli, sono stati ospiti per circa un'ora dell'emittente televisiva Video Regione, insieme agli studenti vincitori del concorso "l giovani incontrano l'Europa" e di quello indetto in occasione della Giornata europea della scuola. Zanetti ha illustrato gli scopi e l'attività del MFE, soffermandosi
sulle iniziative avviate in città, mentre la prof.ssa Ravaioli e gli studenti hanno risposto a numerose domande della co nduttrice della trasmissione, dando la propria disponibilità ad impegnarsi nella Campagna per la democrazia europea.
- Tavola rotonda su "Il progetto europeo di Altiero Spinelll - In occasione della pubblicazione dei due volumi postumi di Altiero Spinelli, la sezione di Forlì ha organizzato, in collaborazione con il Movimento europeo, I'AEDE e
la GFE, una tavola rotonda sul tema "Il progetto europeo di Altiero Spinelli". La manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Comune, è stata presieduta dall'Assessore Vanda Burnacci. Sono intervenuti Guido Montani, della Segreteria
nazionale MFE ed il Segretario generale deii'AEDE, Lino Venturelli. Numerosi gli intervenuti.
Nel pomeriggio, presso la Sala Centro Studi dell'Hotel della Città, si è svolto il Xlii Congresso regionale del MFE-Emilia
Romagna (di cui daremo più ampio resoconto sul prossimo numero del giornale) presieduto da Guido Montani. Dopo
l'introduzione del segretario uscente Giancarlo Calzo lari, si è aperto il dibattito nel quale sono intervenuti i segretari delle sezioni della regione, che hanno illustrato l'attività svolta nelle rispettive città.
AVELLINO - Awlata la Campagna per la democrazia europea - In attesa di iniziare in autunno un programma di raccolte pubbliche di firme alla petizione per l'Unione europea, la sezione MFE di Avellino, ha awiato la raccolta
in forma privata, impegnando gli iscritti ed i simpatizzanti a sollecitare nella propria cerchia di amici e conoscenti adesioni ad una petizione da indirizzare al Presidente del Parlame~to europeo.
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stand è stato allestito in via Garibaldi, angolo via Milano dalle ore 9 alle 20. Oltre alle adesioni all'appello, sono anche state raccolte le prenotazioni per il viaggio a Bruxelles in occasione della manifestazione del28 giugno.
- Conferenza sul problema ecologico - Presso la sede torinese del MFE, il 18 giugno, Guido Montani è stato invitato a tenere una conferenza sul tema "La dimensione sovrannazionale del problema ecologico". Al termine, si è sviluppato un vivace dibattito fra i numerosi presenti.
- Iniziative In occasione della "Corsa senza frontiere: Mediterraneo - Foresta Nera" - 11 4 giugno la
"Corsa senza frontiere: Mediterraneo - Foresta Nera ", giunta quest'anno alla sua seconda edizione, ha attraversato il
Piemonte, con provenienza da Mentone e arrivo a Baden Baden. Scopo di questa staffetta di 28 corridori attraverso
quattro paesi europei è stato quello di dimostrare che l'Europa esiste al di sopra delle frontiere che ancora la dividono. l
federalisti torinesi ed il centro regionale piemontese, in appoggio all'iniziativa, hanno predisposto a Villastellone, Settimo e Ivrea delle manifestazioni di benvenuto ai corridori ed agli organizzatori, consegnando loro un Appello per la democrazia europea da recapitare al Borgomastro di Baden Baden e a quella locale sezione federalista.
TRIESTE - Ricordato Eugenio Colornl - La sezione di Trieste del MFE ha ricordato la figura di Eugenio Colorni
nel 43° anniversario della morte, awenuta a Roma a pochi giorni dalla liberazione. All'iniziativa, curata dai federalisti in
collaborazione con il Club "Rosselli", è intervenuto il prof. Arduino Agnelli, che ha tratteggiato la vita di Colorni, sottolineandone l'azione in campo filosofico, i rapporti con il mondo culturale triestino e l'attività politica, prima nelle file socialiste e successivamente, insieme a Spinelli e Rossi, per la diffusione del pensiero federalista. Il segretario della sezione
triestina del MFE, Roberto Spazzali, ha colto l'occasione per sottolineare l'attualità del pensiero federalista e per rivolgere ai candidati alle elezioni italiane un appello affinché sostengano l'azione a favore dell'Unione europea, aderendo
all'lntergruppo federalista presso il Parlamento italiano.
BRESCIA - Rinnovate le cariche della sezione MFE - Il nuovo Direttivo della sezione di Brescia risulta composto da A. Botta, G. Solfrizzi, P.F. Franzoni, R. Tebaldini, F. Frassoni, M. Magri e G. Sina. Botta, Solfrizzi e Sina sonorispettivamente Presidente, Segretario e tesoriere della sezione, mentre F. Frassoni è il responsabile del tesseramento.
- Incontro con gli studenti - G. Solfrizzi, P.F. Franzoni e R. Tebaldini hanno incontrato gli studenti del Liceo scientifico "Galilei" di Palazzolo suii'Oglio, che si preparavano ad una visita al Parlamento europeo a Strasburgo. All' introduzione, incentrata sulle tappe dell'integrazione europea e sulla parallela storia dell'M FE, ha fatto. seguito un vivace dibattito, al termine del quale alcuni studenti hanno chiesto informazioni sulla futura attività del MFE. La scuola ha inoltre acquistato per la propria biblioteca numerosi volumi della stampa federalista.
- Assemblea della GFE - Lunedì 1 giugno si è tenuta l'assemblea ordinaria della sezione di Brescia della GFE. Dopo la relazione del Segretario uscente P.F. Franzoni ed un ampio dibattito sul Congresso di Latina e sulla manifestazione di Bruxelles, sono stati eletti i delegati della sezione al Congresso regionale della GFE e sono state rinnovate le cariche interne: Franzoni è stato riconfermato Segretario, mentre R. Tebaldini è il nuovo tesoriere.
BERGAMO - Congresso regionale GFE - Sabato 20 giugno si è tenuto a Bergamo il Congresso regionale della
GFE, con la partecipazione di delegati di Milano, Pavia, Brescia e degli ospitanti bergamaschi. La relazione introduttiva
del Segretario uscente G. Solfrizzi ed il vivace dibattito che ne è seguito hanno avuto come tema dominante l'organizzazione di una scuola quadri regionale. Di questo compito è stato investito il Comitato regionale eletto dal Congresso,
che risulta composto da Solfrizzi, riconfermato anche Segretario regionale, D. Cattaneo, G. Gasparini, L. Rossi, F. Serretti, A. Simula e R. T ebaldini.
- Incontro GFE-FGCI - Un gruppo di federalisti di Bergamo e di Brescia ha avuto un incontro con gli esponenti della
FGCI bergamasca; la discussione si è concentrata più sui punti di disaccordo che non su quelli comuni, impedendo così di affrontare tematiche organizzative da affrontare insieme. L'esperienza è comunque apparsa utile e ci si è ripromessi di ripetèrla.
BOLOGNA - Awlata la Campagna per la democrazia europea - In occasione di tutte le iniziative pubbliche
promosse dai federalisti bolognesi, sono state anche raccolte centinaia di firme all'Appello da inviare ai Capi di Stato e
di Governo a favore dell'Unione europea.
- Rifonne Istituzionali Italiane In una prospettiva europea - Lunedì 4 giugno si è tenuto a Bologna un convegno sul tema "Riforme istituzionali in Italia e prospettiva europea", organizzato dagli indipendenti di sinistra dell'Emilia-Romagna, e che ha visto gli interventi, fra gli altri, deii'On. Bassanini, della sinistra indipendente, deii'On. R. Zangheri, responsabile del dipartimento Problemi dello Stato e delle autonomie del PCI e deii'On. A. Barbera, Capogruppo
PC l della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Il MFE di Bologna era rappresentato da F. Mazzaferro, il
quale ha ribadito le posizioni del Movimento sulla urgenza della riforma democratica della Comunità, come unica via
per risolvere i problemi della società europea, e sulla necessità di pensare alle riforme istituzionali in Italia all'interno del
quadro di riferimento europeo.
- Bologna e l'Europa: il ruolo del MFE - Il 15 maggio scorso S. Ceramicola e F. Langone sono intervenuti come
rappresentanti del MFE di Bologna alla presentazione di un opuscolo, realizzato dalla Amministrazione provinciale di
Bologna, in cui sono presentate le organizzazioni a carattere europeo attive nella provincia. Erano presenti il Presidente della Provincia M. Zani , il Sindaco di Bologna R. lmbeni, gli eurodeputati bolognesi G. Fanti e G. Bersani e la Prof.
Guidotti Ricciarelli per I'AEDE. Nel corso del dibattito, gli oratori hanno convenuto sulle necessità di giungere· in Europa alla fase costituente.
- Il MFE ad un dibattito del PCI sulla sinistra europea - Mercoledì 27 maggio S. Ceramicola ha partecipato,
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E' USCITO IL NUMERO DI GIUGNO-LUGLIO DE
IL DIBATTITO FEDERALISTA
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L'UNITA' EUROPEA
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A proposito di una recente inchiesta del CENSIS
E' USCITO IL NUOVO
VOLUME DELLA
BIBLIOTECA
FEDERALISTA
QUALI SONO LE ISTITUZIONI
IN CUI HANNO FIDUCIA I GIOVANI
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si trova infatti di fronte agli stessi problemi che caratterizzarono gli anni di fondazione degli Stati Uniti.
Questo volume, che è stato pubblicato con il patrocinio della Fondazione Europea Luciano Bolis, viene messo a disposizione di tutti coloro che lo richiederanno a 10.500 lire, comprese le spese di spedizione, contro le 15.000 del prezzo di
copertina. Inoltre, sono ancora disponibili "La goccia e la roccia", seconda parte dell'autobiografia di Altiero Spinelli, a
7.000 lire contro 10.000 di copertina, "Il pacifismo non basta", di Lord Lothian, a 8.500 lire contro 12.000 e "La guerra
e l'Unità europea", di Luigi Einaudi, a 10.500 lire contro
15.000. Grazie alla minor incidenza delle spese postali, i quattro libri insieme sono disponibili a sole 35.500 lire. Per usufruire di questa offerta, bisogna rivolgersi al MFE, via Porta
Pertusi 6, 27100 Pavia. Il pagamento può essere effettuato
mediante vaglia postale o assegno bancario intestato alla sezione di Pavia.
E' necessario impegnarsi per la diffusione di questi volumi,
in quanto la cultura federalista non si manifesta istituzionalmente nella società e perciò esiste, e può influenzare il dibattito politico e costituire un'opzione per i giovani, solo grazie
ad un'opera di diffusione intrapresa personalmente da tutti
noi. Questi libri devono pertanto entrare a far parte della biblioteca di ogni federalista ed essere fatti conoscere in tutti gli
ambiti che ciascuno può raggiungere, da quello familiare e degli amici a quelli in cui si opera professionalmente, politicamente o culturalmente.
Invitiamo quindi tutti i lettori ad utilizzare e a diffondere
questa offerta.
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lO STATO FEDERALE
Il giornale "La Stampa" del 16 maggio 1987 ha
pubblicato un'interessante inchiesta del CENSIS su
quali sono le istituzioni di cui i giovani "si fidano" di
più. Il sondaggio ha preso in considerazione tre fascie di età: fino a 15 anni. dai 16 ai 18 anni compresi. ed oltre i 18 anni. Le istituzioni o organizzazioni.
cbn riferimento alle quali l'inchiesta è stata condotta, come risulta dal testo dell'articolo del giornale, sono le seguenti: la famiglia, la Chiesa, la polizia, i carabinieri. la scuola, l'O.N.U. e la C.E.E .. Limitando la nostra analisi. da un lato, alle istituzioni
che si possono assumere, tra quelle indicate, come le più immediatamente riferibili al quadro istituzionale nazionale (polizia, carabinieri. scuola) e,
dall'altro, a quelle che ne costituiscono l'alternativa politica (O.N.U., C.E.E.), l'articolo si presta a tre tipi di considerazioni.
La prima constatazione, che è poi quella che ha
ispirato il contenuto dell'articolo, è che le istituzioni nazionali godono di una fiducia che va rapidamente decrescendo a mano a mano che ci si
sposta dalla prima fascia di età verso gli anni della maturità (da una media aritmetica del 42% di risposte favorevoli alle istituzioni nazionali, per la prima fascia di età, al 27% dell'ultima fascia). Per
contro, va notato che se la C.E.E. gode di una iniziale minor "fiducia" relativa (con il 35,5% dei consensi dei giovani della prima fascia) essa non è
soggetta al medesimo declino di credibilità delle
istituzioni nazionali e tra i maggiorenni risulta essere l'istituzione che riscuote i maggiori consensi relativi (35,4%).
La seconda considerazione, che costituisce
una conferma della giustezza della nostra politica
di reclutamento di nuovi giovani fondata sulla prospettiva della pacificazione del genere umano e
della salvaguardia ecologica, riguarda l'enorme
interesse che suscita tra i più giovani l'O.N.U.: questa istituzione Fiscuote il 48,6% dei consensi tra i
giovani fino a 15 anni. ed il42,1% dei consensi dei
giovani tra i 16 ed i 18 anni. Questa indicazione è ulteriormente rafforzata dai risultati di una inchiesta
sulla tematica dell'ambiente, organizzata dalla
Sezione M.F.E. di Verbania, presso il liceo scientifica "Galois" (l'iniziativa è stata promosso per sollecitare la convocazione di un referendum europeo sul conferimento di un mandato costituente
al Parlamento europeo, su cui 1'85% degli studenti
si è dichiarato favorevole) . In una domanda si invitavano gli studehti ad indicare se la tutela dell'ambiente richiede una soluzione nazionale, europea
o mondiale: ebbene, il 64% ha risposto che il livello mondiale è il quadro istituzionale più adeguato.
La terza considerazione riguarda la natura del-
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E' stato pubblicato un nuovo volume della Biblioteca Federalista: "Lo Stato federale", antologia di scritti di Alexander
Hamilton, uno dei "padri fondatori" del federalismo e protagonista della rivoluzione americana.
Quando, duecento anni fa, la Convenzione di Filadelfia dovette dare una risposta alle esigenze di autonomia e di unità
avvertite dalle ex colonie, la soluzione escogitata da Hamilton, insieme a Jay e a Madison, fu una nuova forma di statola federazione- che assicurava nel contempo l'unità, necessaria per prevenire l'insorgere di conflitti economici e militari
tra le vecchie colonie, e l'autonomia, capace di salvaguardare
la libertà. I suoi articoli sui vantaggi della federazione, sull'articolazione dei poteri al suo interno, sulle garanzie di libertà
offerte dal loro bilanciamento, confluirono, accanto a quelli di
Jay e Madison, nel Federalist.
In questo volume sono riprodotti i più importanti articoli
del ·Federalist, insieme al "Rapporto sulle manifatture" e al
"Rapporto sulla banca nazionale", per la loro straordinaria a ttualità. Pur in un contesto storico profondamente mutato, la
Comunità europea, sempre in bilico fra l'unità e la divisione,
Alexander Hamilton
19
L'UNITA' EUROPEA
l'impegno dei federalisti. Se, in effetti. dall'inchiesta riportata dall'articolo sopra citato emergono
con evidenza le aspirazioni di fondo europee e
mondiali dei giovani di oggi. le sole alternative politiche in grado di orientarne quindi le energie morali e spirituali - esse non sono peraltro tenute minimamente in conto dagli estensori dell'articolo
stesso. E' chiaro, infatti. che il nuovo, che nei giovani si afferma come aspirazione ideale, per chi
occupa posizioni di potere nella società nazionale, viene invece oscurato dal condizionamento
ideologico che di fatto esercita il quadro politico
nazionale, che spinge a ritenerlo eterno e quindi il
solo degno di essere preso in considerazione. Il
progetto di Unione europea, ed a maggior ragione di Unione mondiale, stenta perciò ad affermarsi come concreta alternativa politica. Questo però, owiamente, non deve stupirei. ma, caso mai,
darci nuovo slancio nella campagna per l'attribuzione di un mandato costituente al Parlamento europeo: l'opinione pubblica
le nuove generazioni sono con noi.
o
e
CONGRESSI REGIONALI
LAZIO
Domenica 1O maggio i federalisti laziali hanno celebrato
in Frosinone il loro Congresso regionale, reso possibile
dall'intenso lavoro svolto dalla locale sezione, in collaborazione con l'Amministrazione Provinciale di Frosinone.
Dopo gli interventi dei rappresentanti della Provincia, il
segretario regionale uscente, G. Capponi, ha svolto
un'ampia relazione sull'attività federalista nel biennio
1985-87, evidenziando soprattutto la comune volontà
dei militanti laziali di battersi per rivendicare l'attribuzione
del mandato costituente al Parlamento europeo, previa
consultazione popolare. E' poi seguito un approfondito
ed articolato dibattito, conclusosi con l'approvazione, all'unanimità, di una mozione politica e con il rinnovo degli
organi statutari. Fanno parte del nuovo Comitato regionale: Radiconcini, Laporta, Guarinoni, M. Giorgi, Cresta,
Bucalo, Bisi, Reda, Sali, Ferruta, Federici, Millesimi,
Speziali-Reali, Pascarella, Moscatelli, Mingoia, De Bernardis, Puppo, Cozzo, Solazzi, Dari-Mattiacci, De Vecchis, Bassanelli, Quaranta, Finocchioli, L. Giorgi, Taormina, Calì, Santoro, Recco, Mauro, Lunghi e Culicelli. So. no stati inoltre eletti: G. Radiconcini, Presidente; T. Laporta, Segretario; C. Guarinoni, Tesoriere; Bernstein,
Rutili, De Angelis, Guarinoni e Del Vicario, membri del
collegio dei probiviri; S. Capponi, Poloni e Mensinger,
revisori dei conti.
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ALTIERO SPINELLI AD OLIVIER DUPUIS: ceCHE FARE,. PER L'UNIONE EUROPEA
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Alt1ero Sp1nelli al 3
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congresso rad1 cale
Foto d1 Antonio Cerrone
Il 27 maggio scorso, la Corte Militare di Bruxelles ha emesso la
nuova sentenza d'appello contro Olivier Dupuis, dopo l'annullamento del precedente verdetto da parte della Cassazione. Due anni
di carcere: il massimo della pena.
I deputati europei del Partito radicale Marco Pannèlla, Emma
Bonino, Roberto Cicciomessere, dopo la lettura della sentenza,
hanno dichiarato: «Il significato politico della sentenza contro Olivier Dupuis è chiaro: ed è una risposta politica estremista contro un
cittadino colpevole di fondare e di voler fondare sulla democrazia,
sul diritlo, sulla nonviolenza, sulla lolla contro lo sterminio per fa'me e com ro un impero totalitario, la sicurezza e la difesa del territorio, della società, della pace.
È una risposta politica estremista, con cui si è voluto liquidare, in
modo reciso e provocatorio, le posizioni e le richieste della Pubblira
accusa: è lecito il sospetto che una Corte, di cultura e convinzioni
militariste e autoritarie, abbia voluto colpire non solo la nonviolenza radicale di Olivier Dupuis, ma anche un pensiero n1Hitart- che
tenta di sostenere - anziché indebolire - valori di tolleranza, di
democrazia, di dialogo su cui si fonda uno Stato civile.
l.a Pubblica accusa aveva chiesto una riduzione della pena a venti mesi, scomponibile in dodici di prig; ne e 0110 di servizio civile.
La Corte ha invece stabilito ventiquatlro 1:1"'si di prigione, o in alternativa, dodici di prigione più ventiquattro di se-r ·i-z.:" <··;;,. .
È una sfida evidente alle risoluzioni del Parlamento europeo \.. .-t,.r_
Consiglio d'Europa, contro tutte le forze democratiche europee che
lottano per l'equiparazione dei tempi del servizio militare e di quello civile.
Chi diserta, in Belgio, per motivi egoistici, è condannato a due o
tre mesi di prigione, a poco più in caso di recidiva. Chi lo fa con
motivazioni ideali, democratiche, con personale sacrificio, e fornendo alla 'sicurezza e alla difesa del Paese più, e non meno di ogni
altro, è condannato a pene incomparabilmente più gravi.
Questo tipo di giustizia è prezioso, ma soltanto per il campo dell'intolleranza e dell'oppressione: per il «nemico».
nazionale, concepita in realtà
come forza ausiliaria di una
mento europeo sta conducendo per ottenere una riforma seria della difesa assicurata da un potere imperiale esterno, e quindi
Comunità Europea, Marco Pannella si è impegnato in prima linea una difesa in apparenza sene con chiarezza. Voglio pensare (. .. ) che il Partito ·radicale si pro- za significato, ma in realtà
umiliante per un popolo libeponga di seguire il suo esempio. (. .. ) Questa azione non si deve _fare ro; se si rivendicasse una disolo in Italia: vi dovete fare missionari, nel senso di andare a fare fesa comune europea, gestita
da un potere democratico eu-gue~t' azione negli altri paesi ... ». Sono le parole di Altiero Spinelli ropeo, inscriua in ~una politiestera europea davvero coal 30° congresso radicalé. Qualche settimana dopo, Altiero scriveva ca
mune, che voglia a breve e
ad Olivier Dupuis, in carcere a Bruxelles. Una lettera che ·è insieme medio termine porsi come
dell'alleato americatestimonianza e l'eredità politica di Altiero SpinelH a tutti noi. partner
no, e non come forza ausiliaria - come era la cavalleria
vile suscita sempre, in un uola cattiva coscienza può al
varmi nelle condizioni di pon umida per i romani o i gourmo normale, una sana reacontrario crescere e divenire
ter essere ucciso, o meglio: le
zione di rigetto, colui che dika per gli inglesi -; una poliuna forza politica, se J•obiemie convinzioni mi impedisobbedisce deve saper ben
tica che a lungo termine si
zione di coscienza non è discono di uccidere. Nel primo
calcolare che, in un lasso di
batta con autorità e peso Poretta contro il dovere in sé di
caso, non credo che molte
tempo ragionevole, la cattiva
partecipare alla· difesa della
litico reale per la creazione
persone ne sarebbero comprogressiva di . un governo
coscienza generata nell'uomo
propria comunità, ma contro
mosse. Nel secondo caso, il
normale dalla punizione del
diritto a non'uGcidété'·i n·as'ro.. · il ·fatfo·.ctt~ .que!;t·3>di'fesa-·è.as,..· : m()rtd'ialè",<sòlo dcrèntòre (JeJ·:'
le · armi convenzionali e non
surda, ingiusta, chè dovreb:
disobbediente diventerà preluto potrebbe essère riconoconvenzionali, e maestro
sciuto da una società molto
be essere rimpiazzata da
dominante sulla reazione di
esclusivo dell'impiego o non
rispetrosa delle convinzioni
rigetto.
un'altra forma di difesa, più
impiego delle scoperte scienprofonde di ciascuno, in un
razionale, più giusta ...
lo credo che l'obiezione di
tifiche per la creazione di
Se, per esempio, un numenumero di casi molto limitacoscienza contro il servizio
nuove armi - in questo caro crescente di giovani réclumilitare per ragioni personali
to ove la profondità e sinceso, una campagna di disobte cominciasse a farsi mettere
possa creare una catriva corità di questa convinzione
bedienza civile potrebbe avein prigione, perché rifiuta
scienza molto limitata. Posso
siano chiaramente riconoscire un peso politico crescente.
una difesa apparentemente
infatti dire: non voglio tro- . bili.
EU
<<Cari amici del Partito radicale, nella difficile azione che il Parla-
HA
Caro Olivier Dupuis,
hai ragione: la fame nel Sud
del mondo, 1•assenza'di diritti nei paesi dell'Est del mondo, l' egoismo dei privilegiati
della libertà e del benessere
nell'Ovest, sono i tre grandi
problemi di civilizzazione
della nostra epoca. Aggiungerei la distruzione progressiva che Nord, Sud, Ovest ed
Est stanno compiendo nell'ambiente (la desertificazione, la polluzione dei mari e
dell'atmosfera).
I e strutture di decisione in
tutti questi campi sono disperatamente anacronistiche, il
che implica la necessità di
una azione politica di tipo ·radicale, perché non si tratta di
realizzare una certa forma di
società (liberale, socialista,
canolica, islamica) ma di cercare soluzioni appropriate a
una serie di mali della nostra
epoca.
I.a più pericolosa di queste
strutture pericolanti e pur
tuttavia ancora forti ~quella
della sovranità illimitata dello Stato. I..a possibilità di
guerra, e quindi l'armamento
progressivo per aggredire o
difendersi, discende da ciò .
Fin che il mondo sarà divi so in Stati sovrani, la difesa,
e quindi i soldati, gli eserciti,
saranno un dato inevitabile?
-Sèi n un paese esiste un esercito mercenario, tutti hanno
il diritto di .non voler fare il
soldato; se c'è un esen:llo di
coscritti, il diritto di rifiutare
il servizio militare non può
essere definito e limitato che
dalla legge.
Sono convinto che c'è, per
ogni legge, e quindi anche
per questa, il dovere più ancora che il diritto di contestare la legge esistente e di chiederne la modificazione o J•abolizione; i meccanismi politici democratici esistono, tra
le altre cose, anche per questo. E tra gli strumenti possibili al fjne di suscitare cattiva
coscienza nei difensori della
legge esistente e di organizzare consenso intorno agli innovatori, c'è lo strumento
della disobbedienza civile.
L'impiegare o no questo metodo è sempre frutto di una
valutazione politica.
Poiché la disobbedienza ci-
UE
Se altri giovani, come te . • •
la
e
Ma dovrebbe essere preparata e lanciata in momenti ben
scelti.
Ti sottopongo queste riflessioni perché sei in carcere.
per rifiuto del servizio militare, e spero che ti aiuteranno
nelle tue meditazjoni. In fin
dei conti, bisogna ad un certo
punto scegliere se seguire l'esemPio -d~ ~.:;~ :~ te:~ ..:!":-: ~ ..:~,r4 ,
va: obbedr co fino a morire
alle leggi delfa città, anche se
sono ingiuste, o invece se seguire 1•è empio di Antigone,
eh~ diceva: disobbedisco, n~
no a morire, alle leggi della
città, perché devo obbedire a
una legge superiore. Talvolta
l'una, talvolta l'altra, sono la
parte della ragione.
·.
SETTIMANALE POLITICO .
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Giornale murale- Redazione e amm1n1straz1one:
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l
ANNO VI N. 21
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15 GIUGNO 1986 - L. 500
ARIA DI CRISI
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di Randolfo Pacciardi
e inspiegabile di Saragat, la
maggioranza parlamentare
ha eletto un liberale Einaudi, .poi malgrado l'orientamento degasperiano per il
laico Merzagora, la rivolta ·
dei peones della D.C., ha
fatto trionfare Giovanni
Gronchi che era favorito da
tutte le sinistre. Poi si è ritornati ad ùn laico, il socialdemocratico Saragat, poi è
stato eletto il socialista Pertini ed infine, essendo capo
del Governo un socialista,
De Mita è riuscito a varare
la candidatura presidenziale del democristiano Cossiga. I Capi del Governo invece sono stati sempre democristiani, tranne sotto la
presidenza del socialista
Pertini che dopo alcuni tentativi non riusciti di dare la
presidenza del Consiglio ad
un laico, ha infine potuto
«nominare» il repubblicano
Spadolini e il socialista Craxi. Le manifeste preferenze
della D.C. per i candidati
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DLN nel tempo della guerra di liberazione quando era
indispensabile l'unità nazionale contro il fascismo). Da
quando il partito socialista
ha rotto il patto di unità
d'azione coi comunisti che
lo aveva ridotto allumicino
come caudatario del partito
comunista, ed ha riconquistato la sua fisionomia democratica e riformista, i
quattro partiti laici di Governo (socialista, repubblicano, social-democratico e
liberale) messi insieme hanno sempre avuto una fòrza
largamente inferiore a quella della democrazia cristiana. Tuttavia, disponendo di
personalità di grande prestigio, non sempre i Presidenti della Repubblica, nominati dal Parlamento nel nostro si&tema, sono stati democristiani. Si è cominciato con De Nicola, poi la
stessa democrazia cristiana
aveva invitato Sforza, ma
per un colpo di testa usuale
laici alla Presidenza della
Repubblica, rispondeva forse ad un criterio oggettivo di
equilibrio dei poteri in una
Nazione che ha sempre visto la lotta fra guelfi e ghibellini ripetersi con altre denominazioni. E' noto che
De Gasperi vi faceva spesso riferimento per resistere
alte pressioni cattoliche. Ora
molti temono che il famoso
rinnovamento del partito da
parte di De Mita non consista tanto nell' abolizine interna delle correnti che nel
Congresso e dopo non sono
affatto sparite, quanto nell'occupazione delle posizioni di potere più determinanti
anche sotto l'incalzare dei
movimenti cattolici più intransigenti. Intanto la democrazia cristiana di De Mita ha rimesso piede sul colle del Quirinale e non è cosa da poco. La nostra Costituzione ha concepito il
Presidente della Repubblica
simile ad un Re costituzio-
naie con poteri più rappresentativi che effettivi. Basterebbe l'esplicita norma costituzionale che invalida
ogni atto del Presidente della Repubblica non contrassegnato dalla firma di un
membro del Governo, e l'' altra che dichiara esplicitamente la irresponsabilità del
Presidente, per definire la
natura della carica eminentemente decorativa. Nello
stesso ·tempo la Costituzio- ne riconosce al Presidenle
della Repubblica il diritto di
sciogliere le Camere, sentito il parere seblpre dichiarato non vincolante dei lor6
presidenti e gli concede ~l
potere dellà nomina del Presidente del Consiglio e, su
sua proposta, degli altri Ministri. E' vero che il Parlamento, ossia i partiti, possono annullare le nomine
del Presidente con un voto
·di sfiducia contro il Governo, ma nella pratica non
soltanto Pertini, ma anche
altri Presidenti della Repubblica hanno considerato la
formazione dei Governi cosegue a pag. 2
RO INCIAMPA, MA LA STRADA È BUONA
di Giorgio Vitangeli
azionario rifletta una inver_! _ _ _ -l! ·--...:1---- --11,.,..... ...... ,..._
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stessa democrazia cristiana
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per un colpo di testa usuale
RO INCIAMPA, MA LA STRADA È BUONA
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buono. Ma, per il momento, su ambedue i fronti le
schiarite sembrano prevalere sulle nubi temporalesche.
·su · questo sfondo, ii ·ribasso anche brusco del mercato azionario italiano non
può avere dunque che il significato d'un episodio
marginale, e per certi aspetti
salutare. E' lo scotto che si
paga per gli eccessi di quest'ultimo semestre, ed è la
premessa per torn~re ad
operare su un mercato più
pulito, più selettivo, più
ampio.
Ma vediamo, un pò più
da vicino, quali sono gli elementi internazionali ed interni che giustificano un ottimismo di fondo sulla cpugiuntura dei prossimi anni.
Non si può inquadrare infatti l'andamento attuale.e
di medio periodo del merca·
to azionario italiano se non
si risponde prima a due que-
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azionario rifletta una inversione di tendenza nell'economia reale. Nel linguaggio
borsistico, come ormai tutti sanno, quando la Borsa
carica a testa bassa e va
avanti, si dice che è all'insegna del toro, mentre
quando arretra e va in letargo, sono i giorni dell'orso.
Ebbene: dopo aver corso
per due anni il toro inciampa. Ma è perché ha cbrso
troppo, non perché la strada (cioé il quadro economico generale) sia divenuta all'improvviso accidentata.
Intendiamoci: incognite e
rischi ne rimangono, sia nel
quadro internazionale che in
quello interno. Sotto quest'ultimo aspetto, ad esempio, il nervosismo che comincia a caratterizzare i rapporti tra democrazia cristiana e socialisti, ed i tentativi
comunisti d'inserirsi nel gioco, non permettono nulla di
AH
di Giorgio Vitangeli
siti preliminari, che possono sembrare lapalissiani, ma
che non pochi, obnubilati
dall'emotività dei fatti quotidiani, tendono a trascurare. Il primo quesito riguarda la tendenza generale dei
mercati azionari nel mondo,
il secondo la tendenza dell'economia reale nei Paesi
sviluppati.
Fatte queste premesse, vediamo quali sono le risposte. Primo quesito: la tendenza·dei maggiori mercati
azionari fuori dell'Italia.
C'è poco da discutere: da
W ali Street a Tokyo, da
Francoforte a Londra, gli
indici èontinuano a segnare
un record dopo l'altro.
Dunque: la situazione italiana non è un'anomalia; chi
più chi meno, tutti i mercatì azionari nel mondo occidentale vivono un momento d'euforia.
Da dove nasce quest' on-
data di ottimismo? E~ giustificata' dalle prospettive
dell'economia reale? Veniamo così alla seconda domanda. Al di là di alcuni
aspetti contraddittori (in
Europa, mentre l'ottimismo
delle Borse è alle stelle, stando alle statistiche ci sono
tredici milioni di disoccupati.. .) comincia a gonfiarsi
un'onda lunga sottostante
di cui pochi, sinora, sembrano aver percepito la vastità e la forza. Nei Paesi
sviluppati stiamo vivendo
cioé una nuova fase dello
sviluppo economico, paragonabile a quella che - con
la nascita della grande industria - mutò nel secolo
scorso il volto dell' economia mondiale e le stratificazioni sociali. Alcune grandi
innovazioni (elettronica, telematica, robotica) stanno
segue a pag. 6
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