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La mia diffidenza per la campagna per le elezioni
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Tuttavia, cosa fatta capo ha; e sono d'accordo con te
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che questa azione ha tenuto vivo il MFE in Italia e gli ha dato
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un contatto con le forze
La questione è se quest'azione ora basti. Non so se hai
presente gli impegni della Comunità dopo il Vertice. Nel corso del
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•.73, la Commissione, come organo promotore della vi t a comunitaria
deve preparare varie politiche nuove e simultaneamente deve preparare progetti di riforme ist{tuzionali. Nel mese di maggio deve
~proporre
una nuova redistribuzione di competenze fra Stati ed isti-
t~z~oni ,\ comuni tar i
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COMMISSIONE ITALIANA
20135 MILAHO - Via San Rocco, 20 - Telefono (02) 57.32.46 ·
27100 PAVIA - Vicolo Tre Re, 1 - Telefono (0382) 20.092
IL PRESIDENTE
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Pavia, 11 dicembre 1972
Caro Altiero,
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sono malto contento che il Governo italiano abbia propo,sto la
tua riconferma. Sono Qvviament~anche molto contento della tua soddisf~
zione per la presa di posizione della Commissione Italiana che sarà ce~
to felice di sapere che tu hai apprezzato il suo intervento. Per quello
che conta mi ero dato da fare personalmente, dopo essere stato informato da Orsello che mi aveva consigliato .un intervento sul P.S.I. (vedi co
pia allegata).
E qui veniamo al punto dolente. Ho potuto fare questa cosa, c~
me tutte le altre, iv.i compreso sostenere le tue posizioni anche se Arri
go Levi pensa il contrario, perchè la proposta di legge per l'unilaterale
mi consente di parlare ai partiti e a molti leaders politici nazionali.
Senza questa leva po.tremmo evidentemente tentare di fare delle manifestazioni, ma non riusciremmo a fare del M.F.E. in Italia un~strumento
efficace. Ho letto il tuo libro e sono d'accordo su molti punti essenziali. Ma nel tuo progetto non c'è posto per il M.F.E., mentre in questo
periodo anche il M.F.E. è utile. Però, per muoversi, deve avere un suo
ruolo visibile, deve dare ai militanti l'idea che possono ottenere dei
risultati, ecc. Per il solo fatto che esiste la proposta di legge, in
tutte le sezioni c'è la possibilità di prendere contatto con i partiti,
di fare manifestazioni che hanno un cert o rilievo, e,inoltre, di tenere
a bada la nostra sinistra che dopo la contestazione ragiona in termini
di classe. Nel clima attuale il M.F.E. è utile ma è molto difficile,
perchè, salvo il gruppo italiano e un po' di amici qui e là, è costituito o da pappagalli dei partiti o da pappagalli della contestazio~e nel
settore giovanile.
Tu mi dici che speri in una forte ripresa del M.F.E. Dovresti
allora tener presente che la ritmificazione dipende dal fatto che noi italiani ci siamo guadagnati la fiducia di Europa Union proprio con il l~
varo concreto per le unilaterali. D'altra parte, se la legg e passasse in
Italia (nell'alterno su e giù q~esto è un buon momento) il M.F.E. s are bbe
più forte, più influente e recluterebbe più gente perchè avrebbe provato
di essere utile. Inoltre il gruppo italiano potrebbe condizionare di più
l'organizzazione europea.
Tu critichi la nostra politica, ma io non v edo nessuna incomp~
tibilità tra il tuo disegno e l'azione per le unilaterali. Anzi a me sem
bra che ci sia complementarietà.
Non spero di convincerti, ma faccio quel che posso.
Cordialmente
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C O M M i 5 S l O N ;:: · l l A L l A N A
SEGRcT!;:RIA
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VICOLO
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M A J N O.
RE,
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• 2 O l 2 9- M l L A N O
.:Z7100
Pavia, 2
7 9, O 8, .2 6 .
• T E L,
PAVIA
ìEL.
200.92
ot~obre ~972
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Ci-.O~:~c\ro:e
~r&ncesco
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De Martino
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Ùì~orevolc
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Giaco;-:io ;-,:ancini
Onorevole segretario,
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G..::. ~::ì;.:~~ cce
~crrei
c~ie6erLe
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l
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à il Suo intervento personale per un .
G. el P.S. J:. della riconf er~:~a di Al ti ero Spinelli • .SR.i.::-._i ~
lDLernaz~ona~e con ~a
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Ciò che
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Di permetto di inviarLe, . anche privat~1ente, una presa di posizione dc: Movimento Federalista Europeo a favore della riconferma di
inviata uffi-,.
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della Co~unit~.E' , chiaro, d'altra parte, che una sc ~:t a del P.S.I •
c~~ escluG.csse S?inelli non sarebbe co~presa sta,te il fatto che nessuno
;.:(:.;::i.o c.i.i. lui, )C:i.~ il s·Jo :;Jassato a:r.tifascista e federalista, può · ra??i'"~ ­
sc; 1 ~~r e nel processo ancora tccnocratico ciell'intergr~zione europea la
necessit~ 6i un'~uro7a de~ocratica, federal~ e socia!~ent~ avanzata~S;cro1 che Ella terrà co~to delle buone ragioni del M.F.E., S?~
c ie lD çucsto m~@ento in ~ui Po~pidou si à azzardato a prendere posizio...
...
,( .
'"'.
~2 ?~r :' ingresso de::a S?agna nella Co~u~ita, e Le saro mo~to gra~o se
~~ .:;·.:r& c:;...~-;.i::i. ;;:oc~o eli ia:i. coaoscere cll ;-.: .:? .2. J..a Sua O:;Jinione e çuella del
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LETTERA APERTA AD ALBERTINI E CAVALLI
Tqrnnto, 18 luglio 1972
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Cn.ri Ami ci,
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l n conversione europeistica del P.C.I. o.l recente
congresso di Romn è troppo t~rdiva ed "nmendolio..nn" per essere credi bile; d' o.l tro cento è in strnnn coincidenze
con
quello. brezneviana e sovietica. L'improvviso europeismo del
P.C.I. non vn oltremodo elogiato ché è il minimo do. atten-dersi d8 un pnrtito sedicente democr2tico e che usn dei benefici del nostro sistema. Perto.nto lo. sun mossa - oltre
che non sublimntn - va considera ta come momento tattico del
suo giuoco politico che gli eviti l'esclusione dall'Europacon conseguente squo.lificn politica-, o.ll2 luce della nuova dimensione multipol nr~ dell' as setto politico internnzionale.
Nello. vostro. ipotes~ storico-politica, poi, secon
do cui ci troveremmo in unn situQzione di prefascismo o di
pre-emer genza, evidenziamo due errori :
EU
i) - nell'esrrminnre 1 2 situazione politica attuale, stori
HA
cnmente, siete condizionr>. ti dn concezioni "Vichiane" :
non nec es sariamente gli avvenimenti attuali devono svol
gersi s e condo l n stereotipia degli anni venti. Non v~
diamo come si possa prevedere, renlisticnmente, il futuro con tanta sicurezza, anche nel cuso in cui vi fos
sero determin2te analogie con il pnss ~ to•
2) -non offrite prove inoppugna bili dell' esistenza
del
pericolo f~s cista. Esistono, nllo st Rto nttunle, delle psicosi collettive in riguardo del MSI-Destra Nazi2
n8le, mn non ci risultano queste re sz1oni corrispondere nll::1 realtà, essendo il MSI-Destra Nnzionale p1ò che
un2. Partito una "arma t a Brancaleone", divisa e impoten.
te. Politicnmente i l MSI-Destra Nazionale, infa tti, è
isolato e , anche in bRse c.i recenti risultat1 elettor~
li dec nntati dn Almi r ante, esprime solo una non-politi
ca. Risulterebbe pericoloso solo se fosse in stretta
rel c zione con le Forze Armnte. Se, a vostro parere, è
così, dimostratecelo cor aggiosamente, senza mettere
in c2us n i "ceti borghesi" o il !viSI-Destra Nazionale.
2.
_ Quindi, l'ipotesi di un governo di emergenza a sei,
dal P~L.I. al P.C~I., per noi~ assurda nel quadro politico
italian o.
AH
UE
Quanto poi al condizionamento della politica eur2
pea da parte del quadro italiano, siamo d'accordo. Ma, nel
suo superamento, non si può prescindere da una logica simm~
tri a di po~itica pl~ralistica. In altri termini: o chiusur a al P.C.I. e M.S.I. insieme o a pertura al P.C.I. e al MSI
insieme.
EU
Se non ris pe ttiamo questa rigorosa logica, autom~
ticamente il nostro atteggiamento ~ da considerarsi partiti
co e a ntiplur alistico.
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F/to Cosimo Pitarra
MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO
Sezione di TARANTO
===== = == == ============ = ~= = ===
Taranto, 14 luglio 1972
Alla
CO Ml~ISSIONE ITALIANA DEL M. F. E.
Via San Rocco, 20
e, p.c. :
20135 -M I L A N O Ai Segretari Regionali M.F.E,
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LORO SEDI -
e, Sezioni M.F.E.
OGGETTO
proposta ALBERTINI-CAVALLI.
AH
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- LORO SEDI -
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Il succo della contraddittoria ed unilaterale relazione
di ALBERTINI-CAVALLI è questo: Il M.. F.• E.• deve combattere il
fascismo e deve avvicinarsi al P . C.• I. . Nostro còmpi to è ana
lizzare alcune contraddizioni intrinseche della suddetta relazione e prospettare una soluzione critica di alternativa
alla proposta filocomunista di ALBERTINI.
HA
EU
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ALBERTINI, dopo a vere rilevato la tr a dizionale deficiea
za di azione politica del M.F.E~ sul piano · interno, sotto la
pressione politica e, forse, psicologica dei partiti, preteg
de di affiancarli sul piano politico -in verità li ha "af-fiancati" fin troppo, come risulta persino dalle influenze
terminologiche: "partiti dell'arco democr a tico", "antifascismo", "situazione di emergenza", ecc.: -, immettendo il M.F.
E. in un processo di allineamento politico-nazionale, priva~
dolo dell'intimo pluralismo antideologico e, colpa ancora più
grave, spingendolo nella sfer n di influenza politica di un s~
lo partito - cfr .• pp. 3-4 del resoconto s tenografico della r~
lazione -. Questo gr ave errore politico di .ALBERTINI-CAVALLI,
a nostro parere, è determinato da inconsapevole strumentalizzazione politica , sua e del M.F.E., da parte dei partiti poli
tici, che contr as t a profondamente con i nostri principt e col
punto n° 3 di p. 19 della stessa rela zione. Ci si potrebbe
obiettare che il pericolo fasci a ta è un pericolo istitu z ion~
le, che "i feder a listi possono non interessarsi di politica
interna fino a che non c'è rischio di f G. scismo". Ma questa è
discriminazione politica di origine pa rtitica e, da un punto
di vista plurali s ta, non è logica . Come p er ALBERTINI può e~
serci pericolo f a scista di t a l e n,a tura, cos ì per altri un pericolo ~omunist a , cosi p er altri quello liberale o socia lista 1
ecc8 . In altri t ermini, l'i pe> tesi dogma tica del fascismo-tabù è una proposta ideologica che· immette nell'ambito parti ti. co e che inari di s ce l a vena feder alista e sovr a nna zionale del
M.F. E. t rasforma ndolo in surruga to-duplica to dello schierame!!
to politico ital i ano.
Il vero pericolo non è quello fascist a , ma quello della
strument alizza zione politica del M.F. E. dell'antifascismo.
2 ·.
Per noi è chi aro che l'errore di cred ere il contrario sia sta
to determina to dal giuoco degli interessi elettorali dei par:
titi che t emev2no fughe di voti a destra e che questo fatto
costituisca l a premessa fond amentale di involuzione nazionali
stica e ideologica del M. FoE. fino all'autoannientamento.
-
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UE
Nella consider a zione del fen omeno fascismo, inoltre, lo
ALBERTINI è troppo inesatto e superfidiale per essere obietti
voo Il rimettere la consistenza del dinamismo so~iop.olitico­
del fascismo nella debolezza degli avversari o nei potere malefic o di bande di criminali e alienati psichici sulle masse,
troppe ingenue e angeliche, è u~a concezione critico-storica
sclerotica, sorpas sata da i tempi ed evasiva che non fa molto
onore a chi la sostiene~ Nella storia, a nostro parere, oc~­
corre sottoline are la responsabilità delle masse che non sono
sempre mute ed ina ttive.
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Se l'ALBERTINI condanna l'isterismo anticomunista di al
cuni- il che è giusto-, noi condanni amo in lui l'isterismo
antifascista, dato che da gli avvenimenti fascisti fu personal
mente coinvolto e ne resta tuttora condizionato. Deve essere
còmpito dei giovani giudicare obiettivamente il fascismo e s~
stenere una chiara convinzione pluralistica nelle varie pro-blematiche storiche e sociali.
HA
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E
Si amo d'accordo, invece, su una sana politicizzazione a~
tipa rtitica del MeF.E., nel senso che deve a ttuarsi solo dopo
una ristruttur czione antideologica del Movimento. Occorre epur are il movime nto sollevando dn responsabilità decisionali
tutti gli elementi criptopa rtitici e, nello stesso tempo, re~
lizzar e l' a ttua zione politica del feder alismo 9ome fase rivolu~j-onst r :h_a de)-_l~uniòJ1Lfed~_!-~a dell 'Eur~~ · Fin tanto
che
il M"F. E. s 2r à un club ideale e dopolavoristico l'Europa non
si f arà o s ar à f a tta male. A ciò si aggiunga il pericolo numero uno per l' Guropa e per il M.F.E.: il par titismo come str~
ment alizz azione ideologica e pseudoplurRlismo. I presunti ci
eli e i rifGriwenti storici 7 poi~ servono poco ad unire l'Europ a. se il nostro Movimento ma nca di dinamismo politico.E non
interess a f a re l' :2uropa di Tizio o di Caio 7 ma fare l'Europa
feder a tiva.
Per o.gire in t al e senso occorre una scelta pragmatica che
rifugga da coloriture ideologiche e particolaristiche.
La nostra controproposta alla "relazione ALBERTINI",qui_g
di, si articol a in tre punti:
1) . - ristruttur azione antideplogica del M.F .E. a livello
Europeo;
2) - scelta pragma tica e pluralista di una linea politica;
3) - se cl t a di una stra·c egia rivoluzionaria del federali
smo.
Su questi tre punti è necessario, per noi, che converga
il diba ttito itali ano ed euro peo di tutti i sinceri federali
sti. Escludi amo 9 quindi, le sterili di a tribe sui falsi tatti
3.
cismi politici di chi a ra derivazione partitica, invita ndo tu!
ti a consid er a re l a critica situazione del M.F.E. nel momento
politi co attuale e il gr2ve pericolo costituito dai partiti PQ
litici.
Respingi amo, infine, la proposta antifascista di ALBERTINI-CAVALLI di mettere fuori legge il M.S.I .-Destra Nazionale
con legge di iniziativa pOpolare perché discriminatoria, parti
tica e filocomunista.
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Per evitare che il M.F.E. diventi il cavallo di Troia di
qualche ideologia controproponiamo alla considerazione della
Commissione Italiana M.F.E. i nostri 3 punti per avviare un
dibattito costruttivo tra tutte le Sezioni M.F.E, da estendere successivamente ai partners europei.
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Per la Sezione di Taranto
IL SEGRETARIO
f/to Cosimo PITARRA
Sabato 11 marzo 1972
l risultati del convegno organizzato dal Consiglio Italiano del Movimento Europeo
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n'articolazione
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r una /Etiropa emocrattca
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Sinistra
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pubblici e privati verso le re-, una politica, attiva, nei riguargioni arretrate. Formule co- di delle sacche del sottosvime quella dell'IRI possono luppo e degli squilibri econo·
forse fornirci un'utile base di mica-territoriali della Comuniazione ». Spinelli ha poi con- tà. Sottosviluppo e squilibri,
eluso: «Bisogna agire subito, come si è già detto, sono conpoiché è al prossimo vertice seguenza dell'ispirazione libeche si decideranno le struttu- ro-scambista, che ha presiedu·
re fondamentali dell'unione to finora alla costruzione coeconomica e monetaria. A que- munitaria: i socialisti vogliosto fine è però necessario ri- no che sia mutata l'ispiraziosol vere l'ambiguità del Tra t- ne e, di conseguenza, che sia
tato in questo campo e pre- modificato il meccanismo di
tendere che venga formalmen- sviluppo della. Comunità. L'Ite riconosciuta la competen- talia è più di ogni altro Paeza delle istituzioni comunita- se interessata a ciò e deve
rie in materia di sviluppo re- approfittare del prossimo vergionale e, dunque, venga ac- tice per fissare come condi·
cettato il principio della ;;oli- zione, per l'avvio dell'unione
darietà finanziaria: è infatti economica e monetaria, l'at·
inaccettabile che una comuni- tuazione di efficaci strumenti
tà a dieci continui a spende- di intervento sul piano regiore il 90 per cento del proprio nale. Il compagno Gianni Fi·
bilancio per il sostegno del· nocchiaro,
viceresponsabile
l'agricoltura ». In fondo Spi- della Sezione internazionale,
nelli ha risposto, nella sua ha posto l'accento sulla re·
qualità di membro della Com- sponsabilità della classe poli·
missione esecutiva delle Comu- tica italiana per la mancata
nità, ad alcune delle principa- pianificazione europea: in so·
li ista~ze a~anzate, _nella in- stanza ha ~~ortato ~ una one:
troduzwne ~l Ma;rtmi, ~ nom~ sta autocrrtlca, c?Iedendo dr
delle r~gr_om e ~~ poten locall non . a~ba;ndon~rs1. al cor~sueeurope~stl nun~t1 nel CCE, e t? v1ttrmis~o 1tali~no. L Ita·
condtvrse orm~1 ~a tempo ~al- ha, ha soggrunto Fmocch1aro,
~e Conf~derazwm smdacall (e non a_ve~d? s_aputo a~tuare
I~ .part1colar~: per quel eh~ ~-ma: piamficazwne regw~ale
cr nguarda pru da vrcmo, dal 1tah!'-tna e non aven~o. nsolcompagni socialisti della CGIL to 11 problema mer~dwnale,
e della UIL).
non ha grande pr_estrgw p_er
Il fuoco da parte dei socia- reclamare una _politica regwlisti è stato aperto dal com- nale comumtana.
pagno Gaston Defferre, sinda· . I_l compagn~ Umberto Sera.
co di Marsiglia e presidente fmr, segretarro generale del·
della Sezione francese del l'~ICCE, ha pa~lato. a nome
CCE. Defferre, subito prima dr qu~sta orgamzzazi?ne, au~
dell'inizio del convegno, ave- tonomrsta e. _federal~s~a. dl
va presieduto, in assenza di massa. S~~afmi, che SI e ~etto
Hallstein, l'Esecutivo « inter-, avvantag_~pato per . quant~
nazionale» del Movimento eu- hanno gla esposto 1 colleghi
ropeo: nel convegno, con la de~l'AICS:E ?he han~o p~rlato
sua abituale spregiudicatezza pnma dr ~m. e_ partrcolarmen·
e .il suo abituale coraggio, non te Martrm, SI e voluto. c_o ncen.
ha risparmiato attacchi sfer- trare ?~ un punto, cwe sulle
zanti al governo francese, an· modallt~ della_ battaglia per
ce se non ha rinunciato a la pohtrca regwnale.
sottolineare gli alibi che gli
altri governi forniscono al De Pascalis'
gollismo. La compagna Margherita Barnabei, vicepresi- e Serafini
dente del CIME in rappret nza del PSI ha pronunOggi, egli ha detto, si deli·
s~n a
.
•
.
cr:;tto un mtervento assai ta: nea una alleanza fra coloro
gllente affermando che gli che, dall'alto, si battono per
· · '·
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·. una politica regionale demo·
squ_Ihbn terrrtona l comum cratica e sovranazionale (si
t~n non pos~ono essere cu:_a:
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ti_ C?l vecchw metodo de~l,1 ~~~x~~l~~f ; i o~re~sr?~~ali ~
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scrandoc
fardello e la ver- che si co~_!;!!-b?a:;,ct:,.::~~L> r~~
AH
UE
della Comunità (ivi compresi
i Paesi candidati).
Lo ha aperto Gianfranco
Martini, segretario generale aggiunto della Sezione italiana
del CCE CAICCE), con una efficace introduzione panoramica. Martini ha anzitutto sotto.
lineato che la perdurante assenza di una politica regionale
comunitaria ha profonde cau.
se politiche: d'altra parte, eco.
nomicamente, la somma mec.
canica, a livello comunitario,
delle politiche regionali nazionali porta inevitabilmente alla
spirale degli incentivi (che rischiano così di divenire con.
trarrittori e inutili). Una politica semplicemente intergover.
nativa crea l'e.s igenza di un
riequilibrio immediato dei profitti e delle perdite, obiettivo
da un lato impossibile e, dal.
l'altro, tale da impedire ogni
programmazione a lungo termine, che si preoccupi effettivamente dello sviluppo attimale della Comunità. Dunque
è necessaria una politica regionale sovranazionale.
HA
EU
Il Movimento Europeo è il
consorzio, se possiamo esprimerci così, delle diverse forze democratiche impegnate
nella battaglia europea
partiti, sindacati, poteri locali, movimenti federalisti, giornalisti, ecc. -: ma non si può
dire che prevalgano in esso
le forze più avanzate né che la
presidenza, burocratica e distaccata, di Hallstein abbia
contribuito a farne la struttura portante del « fronte democratico europeo», come alcune organizzazioni di massa
ad esso aderenti (ad esempio
il Consiglio dei Comuni d'Eu:-opa) hanno ripetutamente (e
fulora invano) suggerito a partire dagli anni sessanta. Certamente più vivo è il comportamento del Consiglio italiano, ove per altro rappresenta ormai un anacronismo l'assenza della CGIL.
Negli scorsi giorni il Consiglio italiano, approfittando
dello svolgersi a Roma dell'Esecutivo « internazionale »
del Movimento, ha organizzato un convegno sul tem,a « per
una politica regionale democratica della Comunità europea». Il tema era della più
scottante attualità dopo il
fallimento della sessione del
20 ottobre del Consiglio dei
ministri della CEE, dedicata
ai problemi regionali e presieduta dal compagnb Giolitti, fallimento dovuto soprattutto all' atteggiamento del
ministro francese.
Dopo il 20 ottobre c'è stata
una prima risposta, politica e
popolare, italiana durante il
congresso di Torino della Sezione italiana del Consiglio
dei Comuni d'Europa, con la
relazione del compagno Serafini e una presa di posizione
di oltre cinquecento amministratori comunali, provinciali
e regionali (inizi di dicembre).
Frattanto la Sezione internazionale del Partito, guidata
dal compagno De Pascalis, h~
deciso di fare nel '72 della
politica regionale uno dei temi centrali della lotta per
una Comunità europea realmente democratica. Per chiarire la genesi di questa scelta
(che non è frutto di improvvisazione) pensiamo sia utile
fare un passo indietro.
AH
Sarà questo uno dei temi centrali che la sezione internazionale del Partito porterà avanti
con fermezza - Una politica comunitaria di piano per superare gli squilibri territoriali
Un dibattito estremamente interessante che ha visto una nutrita partecipazione di compagni
la relazione
di Martini
D'altra parte se la politica
regionale è - come deve essere - una politica globale, che
affronta in una concezione unitaria sia i problemi delle re.
gioni deboli sia quelli delle
regioni congestionate, essa de.
ve collocarsi nell'àmbito di
una politica comunitaria di
piano, ove sviluppo economico e assetto territoriale siano
affrontati contestualmente. Ma
politica regiomile e piano devono essere democratici: il
che ci porta allo studio dei
soggetti di tale operare democratico e alla richiesta di istituzioni politiche e democratiche sovranazionali, nonché di
solide autonomie regionali e
locali, modernarl?-ente intese
(autonomia come partecipazio.
ne articolata al piano e non
come sfera particolaristica di
competenza).
Dopo Martin! ha svolto una
prima relazione («Problemi
della politica regionale europea») il professar Herbert
Giersch, dell'Università di
Kiel, mentre la successiva è
stata tenuta dal compagno
Ralmond Rifflet,
direttore
geA
c_o.n1o....l i dg,],.
1--- __...:~ ____ , ;
ç.ç_ft~;
'stasi della Santa Alleanza»,
ha detto Serafini, « se tarderanno le elezioni europee, i Poteri locali, i rappresentanti delle Regioni periferiche e di
quelle congestionate si incontreranno al di sopra delle
frontiere e contesteranno l'Eurapa antipopolare dello squilibrio ».
Al convegno . hanno anc?e
preso _la parola 1 compagm smdacal~st1 Enz_o Dalla Chresa e
Ago_stmone, 11 cort~pagn_o Man, Il compagno Fwrelll (che
con tanta competenza sr occupa abit~al~ente dei probleffi:i
del~a pramfrcazw_ne del terntono europ~o), 11 comp~gno
Lucrano Bolls (che ha ncorda~o la 9onfer_enza europea
dei Poten locall, promossa a
suo temp_o dal <?CE nel quadro
d~l C_onsrgllo d Europa) e~ altn. Cl sem_bra ?P_POrtuno ~Icor­
dare anche gll 1_n~ervent~ del
professar Albe~t1~n, presr_dente della. Commrsswne ~tallana
del Movrmento Federal!s_ta Eu-
f1°~~is~1 ~~a~oR~c~at;~~l~~~i~
comunitaria ed elezioni dirette
del Parlamento Europeo, e del
compagno comunista De Sab·
bata, consigliere regionale delle Marche e m embro della Direzione nazionale dell'AICCE.
Di quest'ultimo intervento ci
sembra canvergere con le posizioni socialiste fa richiesta di
una politica regionale europea
sostanzialmente democratica,
mentre ci sembra non sia).10
stati afferrati bene in esso tut.
to il valore, a~zi la necessità
del livello sovranazionale della
politica regionale. Cioè: dal
momento. che i~ prod?tto lordo
comi?l~ssryo de1 ~aesr della Comumta e cresciUto notevol11?-ente a ?ausa d_ella « libe~a­
zwn~ degli scambi» e d~lle mt~rdlpen~e~ze padronah favonte dall umane doganale, non
SI caprs_ce. COf!Ie non debbano
esser v1st1 drrettame!lte allo
stesso h_vello sovranazwr;ale la
eq_ua di_stnbuzw~e ~ellaccrescruta rrc~hezza, rl p1a~o, che
dev~ presiedere a tutto _11 mec.
camsmo d1 svr~uppo! Il cont~ollo democratiCo d1 codesto
plano.
Al termine dei· lavori il pro.
fessor Petrilli, presidente del
Consiglio italiano del Movimento Europeo, ha tirato delle conclusioni yJrovvisorie, che
saranno poi oggetto di verifica nella Direzione e nel Consiglio n!'.zion::l.lé del CIME.
Petrilli ha ricordato anzi tut-
l
z~nnc..1i.
Nei successivi Trattati di
Ro ma prevalse, malgrado qualcile buona intenzione in cont rario, il punto di vista liber.: s ~ a (è inu1 ile ricordare la
as tensione del PSI nella ratifica parlamentare del Trattato d8lla CEE): e già nel '58,
in una « postilh » alla « Via
comunitaria », Serafini si domanda'Ja se non si stesse
creando un problema meridionale euroueo p1ù grosso
dell'irri.;;olto -Pr!:>blema meridionale italiano. Poi il problema re;;wnale ccmunitario si è
imposto con tutta la sua drammaticità e sono stati versati
su di esso fiumi di inchiostro.
Il con vegn) di Roma dei
giorni scorsi ha avuto ç:ome
protagonista (oltre che come
promotore) il Consiglio italiano del Movimento Europeo
(non nuovo al discorso sull'Europa delle Regioni), ma
si è valso di relatori e anche
di partecipanti di altri Paesi
HA
EU
AH
UE
nea una alleanza fra coloro
che, dall'alto, si battono per
una politica regionale democratica e sovranazionale (si
può citare la Commissione di
Bruxelles) e i Poteri locali:
ma per questi ultimi non bisogna accettare tutto quello
che si contrabbanda come regionale, perché ad esempio le
Regioni corporative francesi,
espressione in loco di interessi
privilegiati e settoriali, non
aiuteranno la nostra lotta. Si
tratta di cucire le forze che,
a diversi livelli, hanno effettivo interesse alla politica regionale da noi prospettata: i sindacati (o, meglio, le loro avanguardie), i partiti democratici
meno irretiti nella copertura
di interessi corporativi, 1e Regioni e gli altri Poteri locali
democratici organizzati nel
Consiglio dei Comuni d'Europa. Volendo andare a fondo
occorrerebbe a questo punto
analizzare l'organizzazione dell'elettorato e i mezzi di informazione e di espres.sione non
settoriale, che purtroppo non
si mettono a sua disposizione:
pertanto la contestazione riesce talora a non essere ·Corporativa, ma le rappresentanze
democratiche, regionali e parlamentari, con difficoltà esprimono interessi generali, strategici, comunitari. Serafini ha
concluso che il fronte democratico europeo non dovrebbe
attendere passivamente il
prossimo né alcun vertice suceessivo e dovrebbe continuamente chiedere in anticipo ciò
che vuole dal vertice, pronto a
contestare i governi, a chiedere un Parlamento europeo,
eletto a suffragio universale e
diretto, quale arbitro democratico delle risse nazionali - fomentate dagli interessi privilegiati -, deciso infine ad agire anche direttamente: «Se i
Governi continueranno nella
ANCORA UN FURTO D·l OPERE D'ARTE
Polittico di grande valore
rubato nel Bellunese
BELLUNO, 10. - Un polittico di notevole valore (secondo alcuni critici vi avrebbe lavorato fra gli altri Vittore Carpaccio) è stato rubato la scorsa notte nella chiesa dei Santi Severo e Brigida a Tisoi, una frazione a
sette chilometri da Belluno.
I ladri si sono impossessati di cinque delle sei tavole
che compongono il polittico,
quelle che raffigurano i santi Gervasio e Protasio (entrambe misurano 50 centimetri per 110), Benedetto e
Bernardo (45 centimetri per
50) ed il Padre Eterno (62
centimetri per 62), lasciando
sul posto, forse perché troppo
ingombrante, la tavola più
grande che rappresenta la
Madonna che allatta il Bambino (62 centimetri per 150).
Il polittico - affermano . gli
studiosi di storia dell'arte è un «complesso eterogeneo».
Il prof. Fiocco, fin dal 1931,
tece l'ipotesi che i santi Benedetto e Bernardo e il Padre Eterno fossero stati eseguiti nel '600, mentre gli altri due santi e la Madonna
HA
Negli anni cinquanta assai
prima della firma dei Trattati
di Roma si era cominciata a
prospettare l'istituzione di un
n1ercato comune europeo: ma
la Sinistra europea aveva subito messo in guardia contro
una unione doganale o, anche, una ben più profonda
unione economica, che non te·
nessero conto di una giusta
ripartizione territoriale del
crescente sviluppo prevedibile a causa dell'unione stessa.
Nel marzo '56, ormai in pie·
no « rilancio europeo », Claudius-Petit pubblicò sulla rivista « Gauche européenne » (Sinistra europea) un classico
articolo, cc Aménagement du
territoire dans une perspective européenne » (Pianificazione del territorio in una
prospettiva europea). In esso scriveva lapidariamente:
cc Nella sua t.raduzione industriale la pianificazione del
territorio consiste nel collocare le fabbriche dove sono
utih agli uomini, invece di collocarle dove esse portano ai
proprietari i maggiori profitti ». Del maggio successivo
è l'opuscolo di Serafini cc La
via comunitaria del socialismo»: in esso si riprende
l'istanza di una pianificazione
sovranazionale del territorio,
come sovranazionali ( << al di
sopra delle frontiere ») sono
le grandt manovre privatistiche delle società multinazionali; ma si aggiunge che una
« giustizia territoriale » non
può aversi per via mtergoverna~iva e diplomatica (che è
quella che vogliono ancor oggi i gollisti e su cui hanno
fatto •allire il Consiglio del
20 ottobre scmso). Era necessario prevedere, sscondo
l'opuscolo di Serafini, uno
sviluppo economico e una pianificazione del territorio della Comunità europea, che fossero complessivamente guidati da un Governo e da un
Parlam. mto sovranazionali: essi dovevano appoggiarsi a
Regioni e a minori comunità
lo~ali democratiche, nonché
a una forza sindacale, che
contestasse una sua posizione
subalt~rna rispetto ai « piani >> internazionali del capitale,
puntando sulla riforma europea delle strutture, non su
. sparse azioni riformistiche na-
, a pronunciato un intervento assai tagliente, affermando che gli
squilibri territoriali comunitari non possono essere curati col vecchio metodo degli
aiuti, che del resto ha già
mostrato interamente la corda sul terreno italiano, lasciandoci il fardello e la vergogna della questione meridionale: è il sistema di accumu!azione capitalistico che va riveduto; è il sistema liberoscambista (che ha informato lo sviluppo europeo e seguita a informarlo) che va
sottoposto a un piano cornunitario, se non vogliamo che
il prodotto lordo della Comunità cresca sensibilmente ma
di pari passo alle distanze fra
ricchi e poveri. L'allargamento della Comunità, ha proseguito la Compagna Barnabei,
aumenterà gli squilibri e il
nostro Mezzogiorno potrà essere, di fatto, completamente
tagliato fuori dal processo di
sviluppo; anzi potrebbe farsi
avanti un processo di meridionalizzazione dell'intera Italia,
con lo spostarsi del baricentro comunitario tanto a nord.
Dobbiamo pertanto insistere
perché le richieste ltaliane
avanzate dal compagno Giolitti siano accettate: altrimenti
dovremmo rivedere le nostre
posizioni in agricoltura (che
tanto hanno giovato ai irancesi) e nei riguardi dell'unione monetaria (in cui non si
può prescindere da noi).
Il compagno Luciano De Fascalis, responsabile della Sezione internazionale del Partito, dopo aver sottolineato la
utilità del convegno che, per
il momento in cui si è svolto,
ha assunto un preciso significato ~olitico,. ha ritenu~o necessano p_reClsare ~he 11 te~­
mm~ P?lltlCa regwnale Sl:
l gmflCa m concreto scelta dl
AH
UE
Sinistra
europea »
cc
Dopo Martin! ha svolto una
prima relazione («Problemi
della politica regionale europea ») il professar Herbert
Giersch, dell'Università di
Kiel, mentre la successiva è
stata tenuta dal compagno
Ralmond Rifflet, direttore generale degli Affari sociali della Commissione di Bruxelles.
(« Gli aspetti socio-regionali
dell'unione economica e monetaria e le sue implicazioni
istituzionali»).
Il dibattito è stato tutt'altro che convenzionale e ha visto, per due giorni, una nutrita partecipazione di socialisti.
Ma prima di venire ad essa
voglÙtmo soffermarci un momento sull'essenziale intervento del commissario Altiero Spinelli, di cui il Partito ìicoraa
sia 1 discorso al convegno « Il
PSI e l'Europa» sia la relazione, nello scorso settembre
a Perugia, alla riunione del
Gruppo socialista del Parlamento europeo. Di quest'ultima è bene tener presente il
piano, che egli allora disegnò,
di una strategia per uno sviluppo delle istituzioni po!itiche comunitarie e per la democratizzazione del MEC. Spinelli ha sottolineato questa
volta il legame politico che
esiste fra l'avvio dell'unione
monetaria e la messa in opera, a livello comunitario, di
strumenti finanziari per correggere gli squilibri strutturali e regionali. «Non si tratta
solo » ha detto Spinelli <( di
approvare il Fondo regionale
proposto dalla Commissione,
ma anche di pretendere una
articolazione regionale di tutte le politiche comunitarie e
di creare strumenti di int.ervento finanziario, pubblici e
semi-pubblici a livello europeo, per convogliare, secondo
programmi concreti, capitali
EU
mente democratica. Per chiarire la genesi di questa scelta
(che non è frutto di improvvisazione) pensiamo sia utile
fare un passo indietro.
con il Bambino sarebbero stati appunto opera «giovanile» di Vittore Carpaccio (nato nel 1455 o 1456 e morto
nel 1525 o 1526). Contro questa tesi si schierarono, però,
negli anni seguenti, la Brizio
ed il Longhi che ritennero di
individuare l'autore in un
« provinciale bassanese »; il
Berendson, che ne attribuì
l'esecuzione al Caroto, e Muraro che, nel 1966, parlò, come probabile autore, di «più
mani nell'ambito padovanoveronese ». La maggior parte
degli studiosi, comunque, relega il polittico «tra i prodotti di bottega o di scuola».
Il furto è stato scoperto
stamani, al momento dell'apertura della chiesa, dal
sagrestano. Secondo una prima ricostruzione, i ladri sono giunti sul posto a bordo
di un'automobile. Uno di loro, strappata una reticella
metallica che proteggeva una
finestra a tre metri dal suolo, ha rotto un vetro e, attraverso un'apertura di circa
30 centimetri per 30, si è poi
introdotto nella chiesa ca-
landosi con una corda che è
stata trovata sul posto. Lo
sconosciuto, che doveva avere una corportura estremamente esile, una volta dentro
ha aperto una porta laterale
ed i complici sono entrati a
loro volta portando l".cm loro
una scala, presa in un vicino
fienile, della quale si sono serviti per raggiungere il polittico, sopra all'altare maggiore.
Circa il valore delle opere
rubate, non si hanno notizie
precise. Si parla di centinaia
di milioni di lire, ma la cifra è del tutto indicativa.
** •
VERCELLI, 10. - La cc Via
Crucis », un'opf!ra scolpita in
legno di noce dall'artista biellese Serpentiero nel 1793, è
stata rubata la scorsa notte
da ignoti. L'opera, di notevole
valore, costit).lita da 14 tavole, delle quali 13 sono state rubate, era custodita nella chiesa parrocchiale di Magnonevolo di Cerrione, una frazione
alla periferia di Biella, in provincia di Vercelli. Nella chiesa
sono cutsoditi altri oggetti di
notevole valore, ma non sono
stati toccati.
piano.
Al termine dei lavori il professar Petrilli, presidente del
Consiglio italiano del Movimento Europeo, ha tirato delle conclusioni provvisorie, che
saranno poi oggetto di verifica nella Direzione e nel Consislio n!;.zion:::J
del CIME.
Petrilli ha ricordato anzitutto come il metodo delle Comunità che, nonostante i suoi
limiti, avrebbe potuto costituire l'embrione di una struttura
federale, si sia venuto progressivamente sclerotizzando in
una forma di negoziato paradiplomatico. Il costo politico
di questa involuzione istituzionale, che è venuta riducendo
sempre più il Mercato Comune
ad una semplice unione doganale, accompagnata da una pesante bardatura protezionistica nel settore agricolo, è stato
inevitabilmente addossato alle
zone geografiche marginali,
che hanno visto accrescersi la
loro posizione di ritardo relativo, mentre la stessa integrazione di mercato diveniva sempre più un fattore di esaltazione degli squilibri.
Le conclusioni
di Petrilli
L'oratore ha rilevato peraltro come, di fronte ad un quadro così negativo, si vada diffondendo una crescente consapevolezza della complementarità esistente, a livello comunitario, tra le situazioni di sovrasviluppo e quelle di sottosviluppo. Dal punto di vista sociale, è chiaro che non abbia
senso parlare di libera circolazione dei lavoratori nella Comunità finché tale circolazione avviene a senso unico, come una scelta obbligata, in assenza di altre alternative occupazionali. Ma anche in termini economici si avverte sempre più che l'esistenza di squilibri strutturali favorisce, oltre ad un crescente deterioramento della qualità della vita
nelle stesse regioni maggiormente sviluppate, un andirivieni di tensioni inflazionistiche, suscettibile di compromettere la stessa attuazione di
efficaci interventi congiunturali a livello comunitario. Dal
punto di vista ecologico come
da quello sociale - ha proseguito Petrilli - il problema
regionale non appare pertanto
come un problema di settore,
ma come una dimensione dell'intera politica economica,
che può essere risolto soltanto
da una volontà capace di consentire realmente la razionalizzazione, ad un tempo settoriale e territoriale, dello sviluppo ulteriore delle nostre
economie.
Il relatore ha concluso la
propria esposizione affermando che il vero problema politico della Comunità non sta tanto nell'estensione del processo
integrativo a settori extra-economici, come gli affari esteri e
la difesa, ma nella capacità di
affrontare e risolvere i problemi dell'economia integrata attraverso il ricorso a strumenti
di intervento comuni, che per
loro natura non potranno fare
a meno di toccare la sfera più
gelosa della sovranità nazionale, ad esempio in tema di
bilancio. Ogni altra alternativa è fittizia ed appare destinata a risolversi in un indefinito perpetuarsi dell'inferiorità
strutturale degli Stati europei
e della loro progressiva decadenza, per solenni che siano le
dichiarazioni di principio intorno alla volontà di restaurare un autonomo ruolo dell'Eu-l
ropa nel mondo.
Ai membri della Commissione Italiana
Ai Segretari Regionali
Ai Segretari di Sezione
LORO SEDI
AH
UE
MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO
COMMISSIONE ITALiill~A
Via s. Rocco 20, 20135 MILANO - Segreteria: Vicolo Tre Re 1
27100 PAVIA
HA
EU
La Commissione Italiana è convocata per sabato 24 aprile alle ore
14,30 presso la sede M.F.E. di Bologna in Via Indipendenza 62, con il
seguente o.d.g.
1) lancio della campagna
2) varie ed eventuali.
AH
U
E
Per lo stesso giorno, alle ore 21, è annunziato un fatto di grande rilievo politico: un discorso del Presidente del Consiglio, on. Colombo,
organizzato dal Consiglio Italiano del Movimento Europeo, sull'in t e gra
zione europea. Partecipando a questa manifestazione i federalisti potranno sottolinearne il significato. Per questa ragione la convoc a zione è stata anticipata a sabato.
Amici federalisti,
EU
Appello del Presidente della Commissione Italiana
HA
le Commissioni I e III del Senato hanno affidato a una sottocommissione l'esame tecnico della proposta di legge di iniziativa popol~
re. Le prospettive sono favorevoli. Dobbiamo fare l'ultimo s f orzo per
assicurare l'approvazione della legge, e preparare il terreno pe r la
lotta di domani.
E' in gioco tutto ciò per cui si è battuto il Movimento dalla pUQ
blicazìone del Manifesto di Ventotene: · il superamento dello Stato nazionale, la partecipazione democratica del popolo alla vita dell'Europa. La Germania, l'Olanda, il Belgio sono pronti a seguire l'esempio
dell'Italia. Con queste elezioni, grazie alla nostra lotta, il popolo
europeo potrà finalmente assumere il ruolo che gli spetta: quello di
protagonista della costruzione dell'Europa.
E con il popolo europeo, sul terreno dell'unione economica e monetaria, si potrà finalmente combattere -la battaglia finale, quella
della fase costituente dell 0 Europa. E' perciò giunta davvero l'ora di
presentare a tutti, ai cittadini, ai partiti, ai sindacati, l'Europ ?
~
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come la sola c vera alternativa politica e suciale del nostro tempo. Koi
lo faremo aggiungendo, come abbiamo deciso, un mezzo per p arl are a tutti, i grandi quotidiani nazionali, ai nostri metodi collaudati di int e rvento sull'opinione pubblica.
Noi dovremo, con la tenacia di sempre, portare una bandiera europea in ogni casa italiana. Noi dovremo portare la nostra lotta s empre
più avanti, senza esitare, fin dove il popolo europeo ci cons ent irà di
giungere. Questo compito è nostro, perché nessun'altra forza or gill1 izzata è al servizio del popolo europeo. Noi dobbiamo fare tutto quanto sta
in noi per assolverlo.
Il Movimento ha saputo servire il popolo europeo nei lunghi anni Òscuri della tecnocrazia europea e del declino degli Stati nazionali. Il
Movimento deve riuscire a servire il popolo europeo sino al giorno della vittoria.
AH
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Istruzioni per la campagna
Mario Albertini
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Lo schema della campagna è stato de lineato nella precedente circolare dell a Commissione Italiana.
La decisione di pubblicare il 5 maggio il manifesto sul "Corriere
della Sera" ci ha già permesso di ottenere la pubblicazione gratuit a sul:_
la "Stampa" e su alcuni giornali locali (a Taranto, Novi Ligure, Vig ev~
no). La Commissione Italiana invierà pertanto una lettera alla maggio r
parte dei quotidiani italiani (compresi quelli politici antifascisti)
con l'invito a pubblicare gratuitamente il manifesto o, almeno , a riprQ
durlo in sede di cronaca. Verrà fatto notare il precedente de l "Times"
(qui allegato). E' opportuno dunque che vengano fatti passi in sede locale per ottenere il maggior numero possibile di pubblicazionio A questo scopo Vi invieremo al più presto una fotocopia della pagina del
"C.. .- -..,riere" e della "Stampa".
Per l'ordinazione del ma teriale della campagna rivolgetevi a :
1) Sezione M.F.E. di Bologna (Via Indipendenza 62)
a) per i manifesti (prezzo unitario L. 60)
b) pe r i volanti~ i (prezzo unitario L. 3)
c) per le cartoline (prezzo un :t tar io L. ·5)
2) Segreteria Commissione It a li ana (vi colo Tre Re , 1 - 27l00 Pavia)
q) per le bandiere (pre zzo uni tar i o cor~preso Pra l e 1. ooo e le 1. 500
lire )
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Pittrice Elsa Baccarini
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4~022 LUGO (Ravenna)
Lugo 6 Aprila I37I
Gentil Dott. Altiero Spinelli
Clivo Rutario 25
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~ntile
Dottore
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' mi dispiace di disturbarLa ma sono passati già tanti
anni ed appunto al gO april e, sono venticinque anni della morte di
Pari de.
Io sono rimasta distaccata dalla vita del M. F. E. perchè la Sazio
ne di Lugo qualche anno dopo la fine di mio padre si sciolse con miogrande d1spiacere, ma io non pot'ei più dedicarmi per ragioni di salute
e per al tre. cause .
.
.
.
Ho sent1to molta volte d1 Lel parlare alla rad1o e qualche anno
fa vidi dei manifesti che informavano di una Sua conferenza a Havenn
ma non potei andar e perchè la marrma non stava bene .
vendo perduto i contatti ho scritto al ~ . E •• di Firenze dove pen
so potrebbe esserci ~ualcuno che potrebbe dedicare un ricordo a Far1de,
ho scritto anche all Avv . Cifarelli dato che Paride era del P.R.I. e
al Dott . Craveri, anzi Le alle go la copia .della mia lettera al ~ i .F. E.
di Firenze dove c'è tutto .
Se si potrà fare qualche cosa io e la mamma ne saremo veramente
liete a la ringraziamo sentitamente. ·o l te volte ricord.iamo Lei e la
Sua ~ntile Signora e vogliamo augurare che stiano tutti bene unitamenta
alla fami~lia .
Con l occasione Le inviamo a lei e famiglia mo lti auguri di Buona
Pasqua ,ed i nostri migliori saluti •
.È L S cl
..B 01 cc d r., - r1---/
HA
P.S. Il Sindaco e il Consiglio Comunale di Lugo hanno deciso di dadi_
care una strada a Paride.
l8a Baccarini
VÀa azzini 14~
4b022 Lugo (Ravenna)
Lugo 6 Aprile
1371
.... - ... - Dir zion d l
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BOLOGNA
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----------------------------------------------,
Movimento Federalista Europeo
Comitato Direttivo Regionale
Via Indipendenza, 62 - 40121 Bologna
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2 22
Commissario delle Comunità Eurov.ee
200 Rue de la Loi
B - 1040 BRUXELLES
Caro
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Bologna, 26 novembre 1971
Altiero~
come ti avrà già riferito Riccardo il 12 sarò a Bruxelles per l'incontro fra M.F.E. ed AEF in vista dell'unificazione di tutti
ne tra M,F.E,,
7~8
e 9 aprile 1972 dovrebbe essere un congresso di fusio-
Europa~Unìon,
in questa occasione sì dovrà
Britain in Europe ed altre minori organizzazioni;
HA
cato a Nancy per il
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i federalisti europei. Come tu sai ìn effetti il congresso del M.F.E. convo-
nominare una nuova dirigenza europea fortemente
E
rinnovata e potenziata , La capacità del M.F.E. (il nuovo nome dovrebbe essere
AH
U
U.E.F.) di seguire più problemi ed azioni politiche sarà così acquisita.
Qui in Italia l'idea dell'elezione del Parlamento Eu-
ropeo, grazie anche all'insistenza nostra e di Petrilli, si sta facendo strada e penso che appena le elezioni generali usciranno dalla fase di studio per
EU
passare a quella di campagna pubblica tutto il M.F.E. italiano e il C.I.M.E.
saranno pronti a spostarsi dalle agitazioni sulle unilaterali alle generali
HA
purchè si dia tutti il senso di un passaggio logico e necessario tra le due
campagne ,
Capirai quindi che io sia perfettamente consenziente
con la posizione di Gianni Merlinì, E' nostra intenzione elaborare una linea
di condotta per il congresso.
Spero di poterti incontrare per un franco scambio di
idee o 1 1 11 o il 12 o il 13 dicembre; puoi fissarmi un incontro?
grato di una ri sposta per poter prenotare l'areo.
Cordiali saluti
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Ti sarei
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Movimento Federalista Europeo
Comitato Direttivo Regionale
Via Indipendenza, 62 - 40121 Bologna
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M. ALTIERO SPINELLI
Commissario delle Comunità Europee
200 Rue de la Loi
B - 1040 ~ BRUXELLES
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Bo logna , 18 novembre 1971
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Caro Altiero,
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domentca 12 dicemBre sarò a Bruxelles per l 'tncontro M.F.E. ~ AEF.
Avrei piacere dt ìncontrartì lo stesso 12 o il gtorno precedente o quello
seguente.
·,
Fammi sapere qualcosa per poter prenotare i viaggi in tempo utile. Come saprai sì va verso l •unificazione di tutte le organizzazioni
federaliste e la creazione di una nuova dirigenza europea.
La prossima settimana sarò a Roma, da martedì a giovedì, per il
convegno I comunisti italiani e l ' Europa ... Vi parteciperò quale rappresentante del M.F.E. e, come puot vedere dalla allegata fotocopia, quale rappresentante del l 'Istituto di Politica economìca dì Bologna dtretto dal sen.
comunista Fortunati.
Staremo a ~eàere se l a revtstone. comunts.ta sqrà_ sufft-cientemente
profodda per essere anche operativa.
Cordiali saluti ~ A~ -t {b._.-?-..(""-
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11
1 5. 1 1 • 71
Chiar.mo dott. on. Giorgio Amendola
ire zione P.C.I.
Via delle Botteghe Oscure, 4
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Curiosimo Amendola ,
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il 20 p.v. partirò per gli u.s. A. con una
delegazione di ~enatori, per aver una visione concreta dell'organizza zione
tributaria nord- americana . La delegazione rientrerà ai primi di dic bre.
. Non pos s o, pert anto, presenzi are a.i l avori del Convegtto "I
Comuniati ' italiani e l'Europa".
.
Mi dispiace veramente di non poter esser present
d non po
dare il mio mode s to contributo ad une iniziativa che io ·itengo di t
aentale importanza, proprio per lo ·sviluppo di un orientamento p liiic e ·
p r la rea1izzazion concreta di una scelta strat gioa eh da t
ci
sforziamo di èlaborare, di prospettare, di far maturare.
Un mio collaboratore = nel corso da me tenuto di politic
o
ca • il dott. Jaçopo Di Cocco, h ~ già ricevuto l'invito a part ip
Convegno, in quanto .appartenente aJ. Movimento Federalista.
Io ti prego di tener pr sente che in un qualche modo il dott.
J copo Di Cocco sarà a Roma anche per l'Istituto di Politica Economica
d
diretto, e che , pertanto, potr~riferire a lui quanto p
i ·Ch
a Bologna potrebbe essere impostata a livello anche di elabor zione t . orio:
Il dott. Di Cocco è un giovane con cui il discorso e il d1b ttitc
possono essere da noi impost ati con assoluta spregiudicatezza.
Auguri di ogni successo alla tua felice iniziativa.
Credimi con affetto
tuo
(Paolo Fortunati)
0JJ
:Bruxelles, li 6 genn io 1971
631
Caro .J aeo o,
scusami per il ritardo con cui ris ondo all
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attività dovuto
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è stata. vittima d l ra.ll n t
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lettera del 13 licembre, eh
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con l' .F. E. in Italia . Voglio
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rima allo lungo sciop ro co unitario
Sono lieto che finalment
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larga.
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erlini che dis one d 11 'indiriz,z ario d 11 'IAI.
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Tuttavi , sono convinto che non si co binerà nulla. a eno che un
piccolo grup o si etta a l vorare seri ente l di fuori d lle
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interminabili
gregio Dottor Jaeopo DI CO~CO
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Vi Indi ndenz , 62
40121 OOLOO A
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Gli inglesi, in contatto con Diel"ickx, Perissieh e
MerliniJ stanno lavorando ad un progetto di. legge· elettorale.
L'IAI potrebbe invece diventare "chef de file" per un lavoro
sui poteri del Parlamento. So che l-terlini C·i sta pensando è
spero chè si mett _ in moto al più p.r esto.
AH
UE
Ti manderò senz'altro l'intervista per Europa
Foederata; lasciami solo qualche. settimana per precisare gli
obbietti vi d'azione dei p.J "ossimi mesi o
Ti ringrazio, ancha da parte di Ursula, per gli
EU
ricambio con viva cordialità.
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P. s .; Il mio indirizzo privato i :
12, avenue Boileau
BRUXELLES
Movimento Federalista Europeo
Comitato Direttivo Regionale
Via Indipendenza, 62 - 40121 Bologna
•
•
M. Altiero Spinelli
Commissione delle Comunità Europee
200 Rue de la Loi
P E R S ONAL E
B - 1040
BRUXELLES
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Bologna, 13 dicembre 1970
Caro Altiero,
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desidero innanzitutto farti pervenire l'accorato appello della Commissione I taliana del Movimento Federalista Europeo,riunita oggi a Bologna;affinchè tu: ti faccia interprete presso la Commissione del .suo profondo sdegno
per il processo di .Burgos e della sua viva preoccupazione per la .sorte dei giovani imputati. I federalisti chiedono .il più deciso intervento della Commissione
per evitare un nuovo e irreparabile delitto .contro la libertà dei popoli e i prin
cipii di umanità .e di giustizia che devono essere a fondamento di ogni progressodell'unità europea. In particolare la Commissione Italiana richiede che la Commissione tragga dalla conclusione della vicenda precise conseguenze sul piano
dei rapporti commerciali CEE-Spagna.
EU
AH
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Come tu saprai la .riunione di Bologna ha fra l'altro sanzionato la
fusione (o meglio l'assorbimento) della A.E.F. col M.F.E. Orsell 9Ehe ha ottenuto la carica di vicepresidente della Commissione Italiana del M.F.E.,ha proposto l'invio di un telegramma a te e a Petrilli. Lo abbiamo approvato naturalmente
all'unanimità anhhe se sulla base delle tue severe tradizioni .continuiamo ari~
tenere che il miglior omaggio a un leader politico consista nel sostenerlo e nel
dare attuazione intelligente alle sue direttive.Vorrai quindi scusarrni se invece di spedirtelo come telegramma te ne trascrivo di seguito il testo (le risorse della Commissione Italiana sono come sempre limitate):
HA
"COMMISSIONE ITALIANA MFE ET MOVIMENTO ITALIANO AEF RIU NITI CONGIUNTAME TE BOLOGNA
NEL SANZIONARE AVVENUTA FUSIONE ET OPERANTE SOLIDARIETA' P OLITICA ET ORGANIZZATIVA
RIVOLGONO SALUTO CORDIALE ET PENSI ERO RICO NOSCENTE RIBADENDO COMU NI PROPOSITI
IMPEGNO FEDERALISTI EUROPEI IN ITALIA PER DARE CONCRETO CONTRIBUTO AZIONE DA TE
PORTATA AVANTI SECONDO DISEGNO LUNGAMENTE PERSEGUITO CHE PRESUPPONE IDE TITA' TRA
PROSPETTIVE FEDERALISTE ET REALIZZAZIONE DEMOCRAZIA EUROPEA STOP CON QUESTO
SPIRITO ESPRIMIAMOTI NOSTRO VIVO RINGRAZIAMENTO ET NOSTRO FERVIDO AUGURIO PER
COMUNI FUTURE BATTAGLIE PER ULTERIORI DEFI NITIVI PASSI AVANTI STRADA FEDERAZIONE
EUROPEA CHE TROVA MOMENTO DECISIVO IN ELEZIONE SUFFRAGIO UNIV ERSALE PARLAMENTO
EUROPEO STOP MOLTO CORDIALMENTE ALBERTI NI ORSELL0
11
•
Oltre a seguire con la più viva attenzione le prospettive dell'iniziat i va unilaterale italiana la C.I. del M.F .• E • . ha .deciso di lanciare col massimo im
pegno il tuo "piano" e dato che debbo curare personalmente . la cosa t i prego d i
f armi per veni r e la tua opinione sul numero delle lettere- questionario da dif f ondere in Italia e , di conseguenza, sul liyello dei destinatari. Pensi inoltre che
ci debba mantenere su lettere personali e quindi necessariamente limitate, oppure,
'si possano usare anche lettere circolar i ?
2.-
AH
UE
Ti pregherei di inviarmi quell'intervista che ti richiesi a luglio
per p-oterla pubblicare su Europa Foederata; i federalisti si aspettano qualche indicazione precisa dal loro Commissario.
Desidererei che tu mi informàssi sulle tue battaglie comunitarie
che necessitano di un apporto dell'opinione pubblica affinchè non solo non ti
manchi l'appoggio dei federalisti 1 ma questi prendano l'abitudine agli impegni
politici concreti.
,
(Jacopo Di Cocco)
HA
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Cordiali saluti ed auguri per le prossime festività a te ed Ursula.
P.S. Mi puoi inviare il tuo indirizzo privato? Grazie.
Bruxelles, 23 l ugl io 1970
Caro Jacopo ,
AH
UE
grazie per la tua lettera del 3 luglio e
per le congratulazioni che mi hanno fatto un grande
piacere.
Il mio co pito qui a Bruxelles sarà al-
HA
raliste.
EU
to facilitato dalla sicurezza di pojer contare sull'aiuto e sul sostegno di chi, co e te, ha militato
sempre con convinzione ed entusiasmo nelle file fed~
Non posso purtroppo darti ora l'intervi-
AH
U
E
sta che tu i chiedi. Lasciami un po' di tempo per i!!
serirmi nel lavoro comuni ta.rio. Spero comunque di vedarti presto.
HA
EU
Cordiali saluti.
Dot • Jacopo DI COCCO
Movimento Federalista Europeo
Comitato Direttivo Regionale
Via. Indipendenza. 62
40121 B O L O G N A
Movimento Federalista Europeo
Comitato Direttivo Regionale
Via Indipendenza, 62 - 40121 Bologna
Pers_onale
•
M. ALTIERO SPINELLI
Commissione delle Comunità Europee
200 Rue de la Loi
B - BRUXELLES
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UE
•
Bologna, 3 luglio 1970
HA
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Caro Altiero,
spero che il tuo inse çl~amento sia andato nel migliore dei modi e tu
abbia trovato degli ottimi collaboratori.
Io passerò martedì al l 'IAI per vedere Bonvicini ed Aliboni seprando
così di definire i dubbi che Roberto ha sulla nostra ricerca industrial e.
HA
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E
Troverai in allegato un numero di "Europa Federata" che, come potrai
notare ~ in buona parte dedicato a te; potresti inviarmi per l 'ultimo
numero prima delle ferie , andrà in macchina il 15, una tua intervista
di ci aa una cartella e mezzo o due?
Cordiali saluti a te e ad Ursula.
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.l N.7 30
Quind. Anno ! 0 n.s.
giugno 1970
LETTERA APERTA AD
ALTIERO SPINELLI
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Organo federalista d'informazione per giornalisti, politici,
sindacalisti, operatori economici e militanti dell'unità europea
Direzione: Se retariato eneral M F
_ Direttm~ r~sponsabile JACOPO DI COCCO
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.
1-40121 BOUSGNA via glndipe~de~z~EG2~6180~0 BCR/CUXP ELLES 14/, rue Duq!-'esnoy: Red!lztone e ammtnistrazione
·
ostale n. 8 3244- Rtproduztone ltb~ra- Un numero Lit. 50
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AGENZIA STAMPA
EU
ALTIERO SPINELLI, FONDATORE DEL M.F.E., COMPONENTE DEL COMITATO CENTRALE EUROPEO, DESIGNATO IL 29 GIUGNO 1970
DAI MINISTRI DEGLI ESTERI DEI SEI A MEMBRO DELLA COMMISSIONE ESECUTIVA EUROPEA ENTRA A FAR PARTE PER QUATTRO
ANNI DEL NUCLEO DI GOVERNO EUROPEO.
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c:t.e " 'tc.hè la n.ouz-<-a della tua c_an.d-<-datwr.a a c_orm:-Lo.u uuo è c.orrU.n.uata a cJAc.o.f..a.Ju!. -<-n.uti.e.e. dJ.Ae. c.ome. tutti ;_ 6e.de.~.Ati dc:t.e J.:Je.gJtdaJUo ge.n.e.JtcU.e. al p!te.-6-i_de.n.te. de..f.. B. E., al J.:Jempuc_e. rru:.utan.te. della p!tov-i_n,ua aaliana abbian.o
.t':..e.p-<-dato. Ogn.un.o, n.e.-i. Li.m{..;t,i_ delle. .oue. poJ.:JJ.:Jib~, ha c.a.f..de.gg-<-ato la tua n.orrU.n.a p!te.J.:JJ.:Jo gu uorrU.n.i di goveJLn.o
~an.-<-. E' quin.d-<- c_on. g!Lan.de. .oodfu6az-i_on.e. c_he. gu arrU.u de..f.. M.F.E. han.n.o app!te.J.:Jo la notiz-i_a ,~.:,Ua tua e.nttr,ata a 6aJt paltte. in. quaLLtà d-<- membJto d-<- quell' oJtgan.o c_fte. !tapp!te.J.:Je.n..ta il p!thno te.n.tativo .o-t J.:JovJtan.n.q.zion.aLU.à e.
di volon.tà e.u!tope.e. in.dipe.n.de.n..ti. La tua n.om-i.n.a n.on J.:Jo.f..o p!te.rrU.a un.a vaa in.te.geJL!thna e.d -i_n. .f..aJtgh-i.-6-6-i.ma paltte. de.dic_ata alla c_au.oa dell' un.-<-tà e.Ultope.a, ma c.oJ.:JWui.oc_e. a.tbte..oZ il ltic_on.oJ.:Jc.ime.n.to de.Ua tua ope.Jta di 6on.da;toJte. de.!
M. F. E.: c_o.o-i.c_c_hè 6-<-n.a.f..me.n.te. un. 6e.de.Jt~ta in..tJLan..oige.n.te. è am-ne..o.oo a J.:Jvo.f..ge.Jte. un. Jtuo.f..o di p!thno ).'~ano n.e.! pJz.oce.-6J.:Jo di -<.n.te.gJtazion.e. e.uJtope.a. E' quin.cU. n.atuJta.f..e. c_he. n.o-<-, tuoi fuc_e.pou, u J.:Je.n.tiamo in. qua.f..c.he. modo accomunati
· ne..f.. !tic_on.oJ.:Jc_ime.n.to eU. no.o.tJLo mae..otlto.
Ne.gu ullim-i_ tempi, ;_ 6e.de.JtaU-6U, e. non J.:Jo.f..o que.lli aalian.i, .o-i. .oono ltic_onuuati c.on te. e. c.on, il .tuo pe.M-i.eJw.
M-i_ p-i_ac_e. Jtic.o!tda!te., in.6atti, c_ome. p!topltio pe.!t quell'amo/te. di ube.Jttà ne..f.. dibattito e. pe.!t quella intltaMige.nza intelle..ttucU.e. c_he. il ;tuo -i.Me.gname.n.to ha -i.nJ.:Ju.e..f..ato -<-n tutti noi, po-6-i_z-i.on.-<- dive.Jtge.n.U e.Jtano ve.nute. a66ioJtando ne..f..l' ambao de..f.. M. F. E., c.o-62.. c_fte. tu, -i.Vl.-6-<-eme. ad a.f..c_un.-<- ~~ ti e.Jti ve.nuto a .tfLovaJte. -<-n rrU.noJtanza. I n .o e.gudo .to
.o volge.Mi du 6atti e. .e.' appuc.az-<-on.e. ad e.J.SJ.:Ji di .otltume.n.U .f..ogiu c.omun.-<- hanno 6avo!tdo la ltic_on.uuazione..
· La n.orrU.n.a quin.d-<- è in.te.Jtve.n.u.ta in. un. mome.n.to in. c_ui AWe.Jto Spine..f..U non è un. ~alato, ma in qucU.c.he. modo, il
Jtapp!te.-6 e.n..tan.te. !tic_ oVl.0-6 uuto d;. UV!. g!tu ppo d;. uorrU.n.-<- c.he. c_!te.do VI. O n. ella Fe.de.Jtazio n.e. Eww pè.a; ·nO VI. un .te.c.Yl.o c_!ta;te., ma
un. politic.o c_on la J.:Jua "baJ.:Jc.". Que..oto ti 6aUUte.Jtà, lo J.:Jpe.Jtiamo, il c.ompUo di c_on.vinc.e.Jte. ;_ tuoi c.oUe.giU. .ouUa
11e.c.e..o.odà pe.!t la Co~.oion.L. di ave.Jte. un "Jz.e.tltote.Jz.Jta" politic_o e.d un ade.gua.to .ooJ.:Jte.gno popola/te.. Pe.Jt cui pMa6Jz.a.oa·
il molo di un ;tuo ub!to po.oJ.:J.-i.amo di!te. "Sp.-i.ne..f..U e. M. F. E. al b.-i.v.-i.o". La .o.tJLada -6 bagua.ta J.SaJte..bbe. c_fte. tu,
O/UriLA..{. Comn~J.:JM.-i.o de..t.e.a CEE e. no.<., 6e.de.Jt~ti mi.LL:tan.U, Jte.J.S.:ta-6-6-i.mo -6 u po.o-<.z-<-on.<. di .-i.nd-<-6 6e.Jte.nza Jte.upJz.oc.a; que..f..la Q-<-~ta f>0e.~be. dJ... c.e.Jtc.aJte. di pltoc.e.de.Jt~ ad in.te.gltMe. l'un l' a.f...tfLa .te. no.o.tfLe. az-ton.-<-, onde. .tfLaMe. il maggioJz. be.n.e.6.{.&.0 poJ.SJ.:J.{.bile. pe.!t la muJ.:Ja a pun.to di quill' Eu.Jtopa pe.!t c_ui .tanto ti .ou ba.t.tu.to.
E' c.e.Jtto c_he. c.e.Jtdte.Jta-i. di ~pJUn;e.!te., una J.:Jp-i.n.ta _p~o 6on.dame.nt~ c.aJta.tt~zzant~ al c_oUe.g~o di c_u-i_ .o e.-t ve.nuto a 6M
paltte. e. c.he., -6 ~ppu!t ;~n un. .{.ne.vdabile. gJtaduaLU.à, , c.Vtc.he.Jt~ ar:c.h~ di 0 avo~e. .t~ .o-tçabilim~nto di ;tu;tte. le. pJz.e.me.-6 -6 e. n. e. c_ e.-6 -6 alt.{. e. all .{.trl p!te.-6 a 6e.d e.Jta.f..e.; pe.Jt qu e.-6 to .{. 6e.d e./t~ ti ti aug uJtano il trl.{.g uo Jz.e. du .o uc_c_ e..o J.:J L po-6-6 a u J.:Je.Jte. _il -t:uo pM.o~gg-i_o dalla _po.oi~ione.. ~c.a de..f.. pe.~atoJte. alle. lte.J.SpoMabild.à de..f.. pote.Jte. il p-i_ù 6e.Uc.e.; pe.Jz.c.hè
Pe.!t,il 6~oJ.:Jo4o il mo»;e.nto .{.VI. C.U.{. e.gu _.o~ -0M6o~a .{.VI. "~pe.Jt~oJte." è c_e.fttame.nte. Mduo e. c_omple..o.oo. ·
A~ augult.{.o di ~o il M. F. E. _c.on.-6 ~~ di. aQg.{.~nge.Jz.e. il trl.{.O e. que..f!-o dilla Jte.daz.<.one. di que..oto 6oguo c.he.
ha.{. 6on.dato e. dilte.fto f?e.lt ;ta~ ~Vl.M. L a~p.{.c;--<-O e. que.J.:Jto: c_he. dop~ il "lungo monologo" de.l p!tig.<.on.-<-e.~z.o e. dopo
la .tfLe.nte.nna.f..e. bat.tagua de.l 111ili..tante., f:>.{.a g.{.unta .e.' alta dilla ·!tap.{.da. e. é.omple.;ta Jz.e.alizzaz.<.one. de.U' uomo eU gov e.Jz.Vl.O.
CoJtdia.f..me.nte.
J ar.o 100 V.i. Co('(' o
- l bis DELLA STAMPA
Riproduciamo qui di seguito il fondo sulla nuova Commissione· del l 'Agence Europe, il cui direttore,
~manuele Gazzo, è un sincero federalista.
RASSEG~A
EUROPE
DIRE.CTION ET REDACTION
BRUXELLES (3) - 10, Bd. SAINT LAZAAE
AGENCE INTERNÀTIONALE
D'INFORMATION POUR LA PRESSE
(BOTANIC BUILDING 11•me ETAGE)
TELEPHONE 19.02.56 (llgnes groupéea) TELEX 21'.108
(Fondée le ~mbre 1952)
Pr,eldent Admlnlatreteu~u•: Lodovlco RICCARDI
18ème année - No· 596 (n.s.)
Mardi 23 juin 1970
Olrecteur reaponaable - Rédec~eur en chef : Emanuele GAZZO
LUXEMBOURG
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BULLETIN QUOTIDIEN
LUXEMBOURG - 34b, RUE PHILIPPE- TEL. 20().32- TELEX 431
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In seguito alla nomina di Altiero Spinelli quale nono Membro della Commissione Europea, questa si trova
ora al Gran Completo. Come noto, la designazione dell'Ambasciatore Smoquina era stata effettuata prima
delle elezioni regionali italiane, ed era accompagnata da una riserva relativa alla possibilità, da parte
del Governo Italiano, di ottenere una designazione comune da parte dei due fratelli nemici, i Partiti socialisti ( ed anche da parte del Partito laico della coalizione, il Partito Repubblicano ). Smoquina
s·arebbe infatti stato un Commissario molto valido, ma il Governo Italiano aveva preferito sottolineare
il carattere politico delle proprie d~signazioni e rispettare l'equilibrio delle forze politiche sulle
quali si appoggia.Va da sé, e lo abbiamo già sottolineato a varie riprese, che dato il modo di designazione dei Commissari (molto discutibile), bisogna almeno che alla b~se di questa designazione esista
un impegno politico importante, perché é da questo impegno che i Commissari presi individualmente e la
Commissione nel suo complesso, traggono, se non la loro legittimità, la loro forza, il loro peso ed il
loro prestigio.
Non vogliamo qui parlare delle qualità di Spinelli, nè di quelle del nuovo Presidente o di altri Membri
che entrano per la prima volta nella Commissione. Quello che ci sembra indispensabile sottolineare é che
il Governo italiano, malgrado tutti i timori che si potevano nutrire ( e li abbiamo sottolineati), a
causa della complessa situazione politica~ ha compresa la portata e l'importanza dell'operazione alla
quale si era piegato, non senza reticenze, ( é noto che la tesi ufficiale era di conservare la Commissione a 14 nella sua composizione attuale con i minori cambiamenti possibili ). Ebbene, il Governo italiano ha proceduto a designazioni contemporaneamente giudiziose e coraggiose, e che dimostrano il concetto elevato che esso ha della Commissione Europea. Esso ha messo a disposizione dell'Europa il Sig.
Malfatti, vale a dire uno dei propri migliori uomini politici, dotato di una preparazione politica ed
economica solida ,. e di ampia esperienza, un uomo · d 'avvenire e per il quale la " riconciliazione Europea " non é piu' da fare, ma costituisce il punto di partenza di una costruzione europea organizzata e
politicamente valida. Esso ha poi . fornito ad Altiero Spinelli la possibilità di esercitare una funzione
importante in questa costruzione, il che illustra l'idea che si fa della costruzione europea, il Governo Italiano. Spinelli non ha esercitato alcuna funzione di Governo, ma é ampiamente noto in Europa
ed altrove per il suo combattimento federalista che egli guida con passione e con metodo.
La presenza , di questi due uomini con gli altri sette membri della Commissione, . ci sembra particolarmente
felice. Si sta creando un equilibrio " vivente ". Vorremmo definire questa nuova Commissione un miscuglio
esplosivo, ma la· cui esplosione avrà luogo a tempo opportuno. Abbi.amo il sentimento che per alcuni l'Europa dovrebbe -~ipiegarsi su positioni confortevoli e miserabili, quelle, perché non ci siano malintesi,
del 1949. Sarà allora necessario ritornare ai miscugli esplosivi che hanno li~erato il terreno nel 195o •••
L'Agence Europe, edita in più lingue, è la più autorevole agenzia stampa da Bruxelles e si trova
su tutti i tavoli degli alti funzionari europei. E' uno strumento indispensabile per tenersi co:·; to.nt2 l; i2; te ::.g; iornati sulla realtà Comunitari a. I centri studi e le università godono di condiz-i Jni di ·f'avore nell'abbonamento.
(segue a pag. 2bi s)
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europa federata
11
RESOCONTO DELLA COMMISSIONE ITALIANA
AH
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Gli al tri Lnt~rve n t i si s ono articolati secondo il
seguente ord1ne:
a) ne cessità di diff usione di azioni, idee e probl ematica dell'azi one politica per lo sviluppo dell'uni f icazione europea a ~ at ti re da l l e a tt ual i re al
tà Comunitarie (Chizzol a , Di Co c c o , TLmossi ) ;
b) necessità di un'ini zia t 1.va articolata a livello
•
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dL b ase e Lmpostata s u p1.u prograrnm1. concom1.tant1.
capaci di soddisfare le differenti asp irazioni dei
mil i t anti- In particol a r e , di ffusion e dell ' i n i z i ativa p ~oposta dalla Se g r e t e ri a per una i n chiesta
condotta tra 1. cittad1.n i. Ciò potrebbe c os t ituire
la b ase di partenza per le a Ltre iniziative;
c) urgenza di una azi one qu a d~ o (Praussello, Lev i,
Mel en, Castellazzi e Alb e r ti n i ne l la replica ). Sono s t a te proposte alla dis cus sione da l gruppo genovese al cune ipotesi di lav oro: l) sondaggi organiz zat i da vari gruppi soc iali per recepirne le esigenze in ordine al problema c ostituente; 2J mobilita-z ione sul tema costit uen t e d i tutte le f or ze in campo, mag a ri at raverso el ez ioni di rappr e s entant i d i
ques te forze;
d) n ece s sità effettiva del va demecum (Alb er t ini,
Rosa , Melen, che ha i n t r odotto il co nc etto di gr up pi d i s tudio giovanili s ui problemi federalisti);
e) s ~l problema del se r vizio militare il dibattiW·
è an cora aperto.
Alla fine, dopo le i nfo r ma zioni date da Cat- e rin a
Chiz zo l a sulla SLtua zione generale d e~ M-F -E - e d
in particolare sul tes se ra mento,si è decis o di riconvocare la Comm1.ssi one I~aliana pe r 1. l i 9 l ug l i o
pross i mo-
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Davanti alla Commissione Italiana riunita a Torino ~b~
menica 21 giugno, Albertini ha esposto quelli che, se
condo lui, sono i tre pun t i principali che, nell'attua
le stadio dell'azione del M. F . E. , debbono e ssere atte~
tamente presi in considerazione:
1°) l'azione per l'elezione unilat e ral e de i membri ital i ani al Parlamento Europ e o si sta a r ricchendo in
due direzioni: da un lato v engono al pet t ine molti nodi essenziali (unione mone taria, ààlargamento e approfondimento della Comunità); dall ' altro azioni similari
sono in corso davant i ai parlamenti b e lga, olandese e
tedesco (vedere p rossimo nume r o ).
2°) Le due azioni, quella italiana e que lla abbozzata
dal comitato di studio Sp i nell i , c onve rgono , prendendo tutte e due atto di una obiettiva situaz ione a piano inclinato verso una co s titue nte strisciante.
3°) Per concordi giudizi di tutti quell i che spassio~amente considerano i f e nome ni in atto r itorno a
b~lla il discorso costituent e che deve es se r e approfondito e amplif icato. Bi s ogna studiar e ~ attentamente
le forme che que sto discorso deve assumer e verso l'e s terno, prender e in esame i vari problemi talora molto spinosi che esso impl i ca , le sue a r ticolazioni,
italiane e non, il tipo di persone e di gruppi cui
rivolgersi : Ma ha concluso l'oratore non bisogna dimenticare il pubbl ico dei giovani pre sso il quale il
discorso costituente non suscita suffici e nte entusiasmo: per esso vanno portati avanti temi piu incisivi,
ad esempio il probl ema del servizio mi l i tare obbligatorio, del quale occorre me ttere in lu c e tu t e le contraddizioni (anche in considerazione de lla nuov a, insidiosissima legge proposta in F n ci a da De bré ) .
E' inoltre necessario pensare ad un vademe cum federalista, a dispense suc cessive per potere continuare il
discorso ed articolarlo meglio .
Subito dopo è intervenuto Chiti Battelli il quale pur
,adendo le sue p erplessità sulla v ol ontà reale degli
uumini politici e sulla possibilità di ridar fiato al
Parlamento Europeo, ha approvato l'azione contro il
servizio militare e sulla Costituente . Con lui si è
allineato Comessatt i che ha proposto e lezioni primarie
per sensibilizzare la classe politica e l'abbinamento
della questione del servizio militare, in un referendum, a quella dell 'abbassamento dell' e tà per gli elettori da 21 a 18 anni.
PIU' DEMOCRAZIA NEGL I ORGANISMI EUROPEI
Il "C en tre d'études régional e s corses" dirett o da
J. Al b ertin1., membro della Commissione francese del
M.F . E ., ha rivolto un appello agli organi responsabili e a tutti i milit anti, perchè, alla campagna
per l ' elezl.one d1.ret ta del Parlamento Europeo, si
accomp agni un'azione ri volta ad ottenere la sostituzione con delegati democraticamente eletti degli
attua li membri dell a Conferenza e urop ea dei poteri
local i, fino ad ora sc elti dai governi.
25 juin ·1970
l sei hano quasi definito una base comune di negoziato per l'ampliamento della Comunità
sui problemi più scottanti, cioè ragricoltura e i meccanismi di adattamento . Un primo incontro potrebbe quindi avvenire in giugno. Per quanto riguarda la procedura, si sta affermando
la tesi dei quattro negoziati paralleli , con la Gran Bretagna e gli altri candidati.
La Comunità disporrà inoltre di un negoziatore unico , il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il ruolo della ·commissione . dei negoziati resta ancora da definire.
Ma ancora più importante della procedura è il problema delia portata del negoziato. La domanda è: in che tipo di Comunità son destinati ad entrare gli inglesi? l sei devono a questo proposito affrontare un numero considerevole di questioni che influiscono in maniera notevole sulla posizione inglese.
Un primo punto, il pi.ù importante, è costituito dai progetti in discussione, di unione economica e monetaria e. in generale, dall' " approfondimento " della Com~nità. La Commissione
vorrébbe che i candidati accettassero, c.ome condizione preliminare, i princìpi fondament~li
che sono alla base di questi piani, di cui l'elemento più significativo è l'impegno a non
aumentare i margini di fluttuazione fra le monete dei paesi europei. Gli inglesi non sono molto entusiasti di questa prospettiva ed appaiono invece più interessati ad una maggiore flessibilità dei cambi ; ciò anche a causa della situazione economica, che resta incerta e rende
ielnon del tutto improbabile , nonostante le affermazioni di Wilson, una nuova svalutazior
la sterlina prima d eli 'adesione . Tutto sarebbe più semplice se i sei avessero già ragl:>···mto
un accordo in proposito . Questo non è tuttavia ancora avvenuto e alcuni paesi della Cee condividono, almeno in parte, le incertezze britanniche. Poiché non è possibile rinviare tutto il
discorso sull 'unione economica a dopo l 'adesione , se i sei non raggiungono molto rapida-·
mente un accordo è inevitabile che l'intero problema si scarichi sul tavolo dei negoziati
rischiando di complicarli enormemente , di far sfumare la prospettiva di discussioni semplici
e brevi sui punti essenziali e, soprattutto, di dissolvere il fronte dei sei' con conseguenze che
potrebbero essere molto pericolose .
Un secondo problema è costituito dalle discussioni in cui i · sei sono impegnati al fine di definire le linee di una cooperazione nel campo della politica estera.
Inoltre le prospettive del ritiro di parte èlelle truppe americane dall'Europa rende sempre più
urgente un serio esame da parte degli europei dei problemi militari.
Infine , in questo contesto, difficilmente si potrà eludere il problema del rafforzamE:)nto e della democrat icità delle istituzioni. Gli inglesi sono anche qui molto reticenti, mentre fra i sei
si ha a volte la sensazione che alcuni, soprattutto olandesi e tedeschi, abbiano accettato di
pagare l'assenso francese all 'ampliamento con una rinuncia ·· a porre i'n modo decisivo il problema della sovranazional ità.
In sostanza . accanto al negoziato, che si vuole semplice e breve , sull'allargamento della Cee,
se ne profila un altro, di portata molto maggiore ,che investe l'intero 'problema dell'unità economica e politica dell'Europa. Al contrario del primo, di questo secondo negoziato resta ancora da chiarire tutto: posizioni reciproche, obiettivi. · procedura.
Gli inglesi , dopo le sortite degli anni sco~si, sembrano ripiegare su posrz10ni esclusivamente
tattiche ed elettorali , e comunque prive di ogni prospettiva politica di lungo periodo.
>ei, .
dal canto loro , appaiono altrettanto incerti e divisi, con i francesi ancora su posizioni
re·
sistenza e gli altri privi di un disegno politico preciso.
E' vero che i due negoziati si svolgeranno su due piani differenti e .che quindi sarà in parte
possibile, ed auspicabile , tene~li separati. Tuttavia non si potrà impedire che il · • grande negoziato,. sull 'unione ·monetaria , economica e politica influisca sul • piccolo negoziato,. per
l'allagamento e ne condizioni l'andamento. Ciò che preoccupa è che mentre per l'allargamento
i trattati, le strutture e le realizzazioni della Comunità forniscono comunque una base solida
su cui lavorare, appena si esce dai campi str:ettamente comunitari tutto è affidato alla buona
·
volont à dei minist ri e all 'impegno dei diplomatici.
Rimangono quindi ancora aperti i dubbi sollevati dalle conclusioni del vertice dell'Aja: se
cioè sia possibi le operare un rilancio dell'integrazione europea su basi intergovernative e senza disporre di un meccanismo politico che , as.sicurando il necessario consenso democratico,
stabilisca le priorità dei problemi da affrontare, mantenga i · collegamenti fra i vari livelli di
negoziato ed elabori le grB;ndi linee delle soluzioni comuni.
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COMMUNAUTÉ EUROPÉENNE
ALLAR(]AMENTO ·DELLA CEE: OMBRE SUl NEGOZIATI
M. AL TIER.O SPINELLI
sera le deuxième membre
de la délégation italienne
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C o m m u n a u l é s eur opéen - entretin t des r elat i ons très SltiVies
nes t B ruxelles ). -- C'est finale- avec l es prin cipaux champions de
ment M . Altiero Spinelli qui, aux l' idée européenne. de Gasperi,
Sc human, Monnet, Spaak, etc.
c6tés du nouveau prési den t, M.
Franco M aria M alfatti. repr ésenDe 1962 à 1966, i l est protestera l'Ital ie au sein de la com - seur à Iiologne, à l'Ecole d'études
misi)ion européenne à partir du internati onales
de
l 'université
l or juilLet prochain.
John-Hopkins, puis, en 1966, il
M . Alt iero Spinelli est par ca- clevint le directeur de l'Institut
rac tèr e et par tempéramen t plus des a t t a i r e s i nternationales
un homme poliLique qu'un t ech- ( l .A.l.) . Lorsque M . Pietro · Nenni
nocrate ou un économiste. La est nommé m i nistre 'cles affaires
personn alité qui vient d'etr e dé- étrangèr es du gouvernement du
signée par le gouvernemen t . de centre-gauche, c'est tout naturelRome. à la deman.de du parti so- lement M. Spinelli qu'il s' attache
cialiste italien, compte parmi !es · camme consei ller pour les quesprincipaux « chefs histori ques » tions étrangères:
de l'avent ure européenne (voir le
M . Spinelli, qu'on définit camme
portr ait ci- dessous).
« dérnocrat e de gauche, indépendant de tout parti », est également directeur de la revue Le
Né à R ome en 1907, M . Spinelli Spettat ore Internazionale et au-
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LE MONDE -
ve, quasi un testamento politico . Ripo rtiamo qui di seguito
una nota de 11 • IA I che corri sponde a i t i mori ·ed a11 e as pett~·
tive del Presidente Rey e dei Fed er alisti.
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Page 30 -
- 2 bis
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Segue Rassegna della Stampa
Ri r.roduci.amo 1• artico l Q de 11• autorevole .. Le Mon
ae ~ul l a nomkna dk S~knellk. I lettori noteran
no n s i gnìfi cd,ti vo maggior spazio concesso daT
giornaìe f rancese, sempre così stringato ed austero, tes t-; . ..,.:i anza de 11 a notori età estera di
Spinelli e c ~ Jn certo persistente provincialismo della nostra stampa.
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teur de plusieurs ouvr ages sur
a d' abord m ilité au parti commun i st-e. R esponsabl e de l'organisa- l' histoire de la cause européenne.
t ion cland estine des j eun·esses Il est marié et père de s'ix tilles.
Rappelons qu' il y a quelques
communistes dans le n ord du
pays, il était aTreté et envoyé en semaines le gouvernement itçr,prison par les t ascistes, alors qu'il lien avait nommé à titre proM . . Giorgi Smoquina,
avait à peine vingt ans. Bien que visoire
s'étant séparé des communistes actuellement ambassaàeur auprès
dès l'époque des procès de Moscou, des organisations internationales
il r esta capti! jusqu'à l'ettondre - à Genève, pour siéger au sein
m ent .du régime mussolini en en de la commission européenne. Il
1943. Malgr é la guerre, il t onda n 'avait en effet pas été possible,
alors immédiatement à · M ilan le avant les élections régionales, de
Mouvem ent f édéralist e européen, connaitre. le nom du candidat que
dont il d evint le secrétai re général les partis socialistes souhaitepour l'Italie de 1948 à 1962. Il raient voir accompagner à Bruxelétait alors également membre du . les M . Maltati, qui lui, on le sait,
buteau exécutif de l' Un·ion euro- appartient à la démocratie chré1,Jéenne des f édéralistes, dOnt le tienne . .
Ph. L.
si ège est à Pari s et, bien entendu,
APERTE LE TRATTATIVE CON I QUATTRO CANDIDATI
Nel fondo dello scorso numero segnalavamo che
Rey al Comitato centrale del M.F.E. aveva insistito sull a necessità che al l •ampliamento fosse
connesso un rafforzamento istituzionale, il Presidente Rey ha r ipetuto e ampliato questa sua po
sizione nel discorso di apertura delle trattati~
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.. europa federata ..
- 3 -
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INIZIATIVA DEL COMUNE DI FAENZA
In conformità con le decisioni prese nel corso dell •incontro avutosi a Faenza tra i rappresentanti dei
Comuni premiati dal Consiglio d EUropa, gli organi
competenti dell'amministrazione faentina hanno provveduto ad inviare agli altri Sindaci dei Comuni partecipanti al Convegno, la dichiarazione programmati
ca approvata nel corso di questo, unita ad un que-stionario, atto a verificare l •effettiva possibilità
di realizzazione delle proposte fatte.
Le iniziative, nelle quali si vogliono impegnarre i
Comuni premiati dal Consiglio d•Europa per dare il
loro contributo alla divulgazione del l •ideale dell•unione europea soprattutto fra i giovani, si articolano in sei punti:
l) gemellaggi tra le scuole;
2) scambi di gruppi di giovani per ricerche archeologiche;
3) organizzazione di Mostre di attività tipiche delle diverse città;
4) convegno annuale di giovani per discutere sui
problemi de11•unità europea;
5) sviluppo dello studio delle lingue in tutte le
scuole;
6) applicazione del l •esperanto.
Visto il successo del l •incontro di Faenza e per approfondire la loro cooperazione, i Comuni premiati
dal Consiglio d•Europa hanno pure deciso di organizzare un convegno annuale da tenersi alternativamente
presso ciascuno di essi.
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Si è riunito a Roma, sotto la presidenza del Prof.
Petrilli, il Consiglio Italiano del M.E.,per un esame della situazione politica europea, alla luce
dei più recenti avvenimenti. Al termine di un ampio dibattito, il Consiglio ha approvato all'unanimità la seguente mozione:
"Il Consiglio Nazionale del Movimento Europeo,
- esprime la propria v~va soddisfazione per la designazione dell'On. Malfatti a Presidente dell'Esecutivo Europeo, ravvisandovi una espressione inequivoca ~ della considerazione attribuita al ruolo
politico della Commissione, e chiede che ad analoghi criteri si ispiri la nomina immediata dell'altro Commissario italiano;
- prende atto della tendenza al miglioramento del
clima politico europeo e dell'emergere di una maggiore volontà politica dei Governi nazionali nel, ·1ffrontare i problemi dell'unione economica;
· rileva peraltro la manifesta inadeguatezza del
metodo tradizionale della collaborazione intergo
vernativa ai fini della soluzione di tali problemi
e il rischio di involuzione tecnocratica implicito
nell'ulteriore rafforzamento della posizione del
Consiglio nell'equilibrio istituzionale comunitario;
-considera l'imminente apertura dei negoziati con
la Gran Bretagna e gli altri Paesi candidati,di cui
auspica una rapida conclusione, come l'occasione fon
damentale per consentire all'Europa di ritrovare un~
chiara consapevolezza del proprio peso politico e
della propria dimensione mondiale come fattore di
pace e di progresso;
-valuta positivamente l'iniziativa comunitaria 1n
tema di accordi preferenziali e di associazioni con
Paesi terzi, ma ritiene che tale politica debba fer
mamente essere ancorata alla pregiudiziale democra=
tica che è a fondamento della Comunità e che debbano
1
·iutarsi recisamente accordi o trattative con PaeSL a regime totalitario: in tal modo esprime il proprio dissenso per l'accordo testè conclusosi con la
Spagna, che certamente non favorisce l'evoluzione
politica di quel Paese, ma rischia di consolidare
l'attuale regime;
- ritiene tuttavia che le implicazioni politiche del
l'integrazione comunitaria e del suo allargamento non siano riducibili all'avvio di consultazioni r e -
golari in materia di politica estera, ma esigano una
progressiva trasformazione in senso federal e delle
attuali istituzioni comuni;
- impegna di conseguenza le forze aderenti ad una
campagna di lungo periodo, fondata su di una attenta
critica delle persistenti contraddizioni del siste- .
ma comunitario e sul motivato rilancio delle richieste politiche del Movimento, con particolare riguardo all'estensione dei poteri del Parlamento Europeo
ed alla sua elezione a suffragio universale.
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CONSIGLIO NAZIONALE DEL MOVIMENTO EUROPEO
***
Notiziahio giovanite - Il Comitato Ce~ale
del M.F.E. ha c.on6e.Jrmcdo c.he veJL6o la 6ine del pJto-6-6hno novernbJte -6i -6volgeAà a Stfr.a-6bu.Jtgo un 1 a-6-6ernblea
eU. giovani, c.he vuole e-6-6eJte un appJto6ondhnento dei
terni -6volti nel c.oUoqt.Uo eU. apJtile a BJtuxeUe-6 -6ul
le -6:tJw;t;t.uJte e l 1 e vofu zio ne della So uetà eu.Jto pea.-:-
Europa federata è edita sotto gli auspici della Commissione italiana del M.F.E. - Abbonamento annuo lit. 1000, sostenitore lit. 5000, benemerito li t. 100.000 una tantum. Salvo disdetta si
intende ·rinnovato e la quota viene riscossa contro-é:lssegno a meno che il versamento -non venga effettuato entro la scadenza. Per gli iscritti al M.F.E. il prezzo dell'abbonamento è di lit. 500
e viene riscosso con il pagamento della tessera. -
/ice dir~ttore A. Maino, redattore capo C.M . Frediani, redattori: G. Majocchi, D. Nacamuli, M. Rosa, A. Varni, amministratore G. Gelli,
gruppo tecnico: M. Bon.afé, M. Di Cocco, D. G~astar->ba . - Autorizz.: Tribunale di Bologna, 29-1-1966, n. 3183. Stampato in proprio.- 70
%. Conto corrente postale 8/3244 in t. a M.F .E.- ·
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una moneta per l'Europa
Co nl;,~ii.'i l ·'11~ ~Jon t b lli:
1 Euro {11,5 m.l. iJf t; t}l'!tO 800.t100:l)
5 Euro r4 gr;·, oro soo,1ooo1
10 Euro (10 ~~g . v l"o ~00 '1000
Condìzicm dt
~)agam~nto :
Per r lta11a : pagamento cont~r... f~ ~·::.;;-:: gt\C> .J anticipato, si accettano anche assegm ba tc. mr~ L. ?.250 f)ti E rt + L 500
per orr li rtat iVi in! '··rior; .~ i 1•J tt..1tO.
Inviati'! gli
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Euro· Comitato Fed erale ..:uropeo, Vìn ln ~iipe~ndt-;.n :ze, 62
4.0121 Bclogna
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MANIFESTO DI VENTOTENE- Informiamo i lettori che presso il nostro centro si può acquistare il re-print del
volume Problemi della Federazione Europea
più noto
come ~~r~anifesto di Ventotene
scritto nel lontano l94i42 da Ernesto Rossi e da Altiero Spinelli. Il volume,
divenuto oggi pressoché irrtrovabile, costituisce un arco
di volta dei più importanti per la moderna dottrina federalista. La prima tiratura è di 500 copie, i primi 100
esemplari delle quali recheranno la firma di Altiero Spi
nelli; tutte le copie 'saranno numerate fino a 500 e sa-ranno attribuite in ordine di prenotazione. Il prezzo di
copertina del volume è di Lit. 1.500. E stato deciso
di consentire a tutti gli iscritti al r~.F.E., di usufrui
re del prezzo speciale di Lit. 1.300.
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EURO - Moneta simbolica europea. Esiste nelle pezzature da l, 5, lO Euro. La pezzatura da l è in argento
800 (11,5 gr.); quella da 5 e da 10 in oro 21 k (4,10
gr. rispettivamente). Prezzi rispettivamente Lit.l250
6250-12.500. Per ordini inferiori ai 10 Euro, aggiungere spese postali nella misura forfettaria di Lit.
s~~ + 50 a pezzo.
QUOTA TESSERA - La quota annuale 1970, comprensiva
dell'abbonamento ad Europa Federata è di Lit. 1.500
(giovani inferiori ai 18 anni,lOOO). Le sezioni aggiu~
gono solitamente un contributo obbligatorio a loro
favore (spesso Lit.SPO}. Qualora il versamento fosse in-
feriore alla quota minima stabilita dalla mia sezione
provvederò a inviarn~ il completamento. (firma)
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AGENOR-EU - Rivista europea in francese ed inglese
(con inserto in italiano) edita a Bruxelles e redatta da giovani giornalisti professionisti e da funzionari delle 'comunità. Esce mensilmente. Abbonamenti:
ordinario Lit. 6000, studenti Lit. 3.500, biblioteche
Lit. 8.750; smestrale ordinario Lit. 3.250, studenti
Lit. 1.900.
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LE FEDERALISTE - E' la rivista teorica del federalisr
edita in francese a Pavia e diretta da Mario Albe~cini, presidente del Bureau exécutif del M.F.E.
L'abbonamento annuo è di Lit. 2000; sostenitore Lit.
5000.
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CENNI STORICI
primo manifesto del Fedèralismo Europeo fu redatto da
Ernesto Rossi e Altiero Spinelli a Ventotene, nel 1941, e resta
tuttora un documento storicamente fondamentale.
Come unità politica il M.F.E. si costituì a Milano il 27 agosto
1943, dopo la caduta del fascismo .
Alla fine del 1946 fu fondata a Parigi l'« Union Européenne
des Fédéralistes », che raggruppò le organizzazioni federaliste
dell'Italia, della Francia, dell'Olanda: del Belgio, del Lussenburgo, della Gran Bretagna, della Svizzera e dei « resistenti »
tedeschi all'hitlerismo; nonchè una rappresentanza degli esuli
politici dei paesi dell'Europa orientale, della penisola Iberica
(ed ora anche della Grecia), soggetti a regimi dittatoriali.
L'U.E.F. tenne il suo primo Congresso internazionale nel
1947, a Montreux.
Al Congresso straordinario di Parigi del 1959, le sezioni
nazionali dei Federalist i si trasformarono in una organizzazione .
soprannazionale, assumendo ufficialmente la denominazione comune di « Mouvement Fédéraliste Européen » e prendendo, come
unità politiche di base, le Regioni che si .amministrano in
maniera autonoma.
Il no Congresso di Montreux (1964) enunciò in una «Carta
federalista » gli orientamenti politici del Movimento.
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SCOPI
L'art. 2" dello statuto del Movimento Federalista Europeo
stabilisce: « Il Movimento Federalista Europeo ha come scopo
la lotta per la creazione di una Federazione Europea - come
avviamento alla Federazione mondiale - alla quale saranno trasferiti i poteri sovrani ·necessari alla salvaguardia degli interessi
comuni. dei cittadini degli Stati Europei. La Federazione Europea dovrà prantire le libertà fondamentali - ivi compreso n
diritto di opposizione - e disporre di poteri federali effet·
tivi concernenti la politica generale economica, finanziaria e
sociale, gli scambi internazionali~ la moneta, la politica estera
e la difesa ».
·D Movimento Federalista Europeo non è un partito e non
è legato ad alcun partito: agisce sul terreno democratico a livello supemazionale e nell'ambito delle Regioni.
Il Segretariato ae:nerate del Movimento ha sede a Parlai.
6, IUC de 1Wvise.
COME SI ADERISCE AL M.F .E.
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·Pos.Hlno. far parte dd M:. F. E. tutte le pe-rsoae che ne acat·
tano k r-;n:a?ìtà istir..::t.r.ianaii. U rnetc.;9o., d~Jn.ocr.Uico e le decisioni
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·FIRENZE
Bruxelles, 15 luglio 1970
Caro Bonzagni,
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grazie per gli auguri tuoi e dei federalisti
toscani che mi hanno fatto molto piacere.
Sono a Bruxelles per continuare la bat.t aglia
per le idee che ci sono comuni.
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Un cordiale saluto,
---------------------·--Dott. Gastone BONZAGNI
Presidente del
ovimento Federalista Europeo
Palagio di Parte Guelfa
50123 F I R E N Z E
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L ' Amrninistraz iOI'IC non assume alcuna r esponsabi..
· ·• · ----~"""' nza del sP.;·u;zio telegrafico.
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dopo il nome dc/[U~f!O di o:-i;;inz. T9J?TCS~-1U! qUf!!~ C1"l_ tel.e~ra.mrn,f•
il secondo qz,ello delle parcla, glt c.un la data e l Osa • 1 mznut! de •. l
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Le vre si contano sd meridiano
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(360 14 3 -1) Rich , 34 del 1969 - 'Roma, Jst, Poligr, Stato-
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AVVERTENZA
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e recapitati per posta.
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L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità civile i~ conseguenza del .servizio telegrafico.
proseguire.
Da tenere a disposizione
del dcstin;>tario presso
=
Da consegnarsi neli
ni del destinatario.
TC = Tetegr. collazionato.
PC = Telegr. con avviso tele-
grafico di ricevimento.
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Da tenere a disposizione
ITR = del
dest\natario pres50
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l'Ufficio telegrafico.
P. x= Teiegramma con ri::;posta pagata. x rappresenta 1
rammentare della tassa
pagata in lire italiane, o
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1ranchi oro.
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telefonati subito all'abboP..ato
=
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l'Ufficio postale.
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Nei telegrammi diretti a
destinatari abbon::tti al telefono, invece dell'indirizzo
stradale, si può adoperare
l'indicazione (tassata per una
parol.:1): TF •.•..• (n. abbonato)
seguita dal cognome o da altra designazione sociale dell'abbonato. Es. ·yp 912468 =
Cas~ldi Re=:::; TF 86-!.319 =
Fahrital Milano.
Qualora il :mittente no:1 cc-~
nosca o non ricordi il numero
telefonico de! destin:::t~rio può
ugualmente usufruire del servi::io f::.ccndo precedere all'indirizzo completo dell'abbo nato la sola indica.::ione T F.
Es. T F = Castaldi Mario, Vi
l del Corso, l li l - Roma,
Detti t elegrammi vengo. no, nei limiti del possibile,
FS =
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IMPORTANTISSIMA
Significato d cl le prind~ali
indicazioni che eveotuahncnte
figurano prima de!J.'indirizzo
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l PAROLE l DATA DELLA PRESENTAZIONE
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dopo il norr.e fclit'o"O di origine rappresenta r;ue/lo del tele~ramma,
il secondfJ. quello dr il• parole, ~zi al:ri la data e l'era c i min11ti delb
prcsenta::tone.
AMICI FEDERALISTI GENOVESI SI FELJCITANO TUA NOMI NA
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ET AUSP l CANO CHE TRAMl TE . FONDATORE
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COMUN l TA
COMM ISSARIO
EUROPEE
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DIVENGANO CENTRO PROPULSORE APPOVAZIONE ELEZIONE DIRETTA .............................
• ARLAME NTO EUROPEO ET l N l Z l O PROCESSO COST l TU ENTE ~........................................................
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... . . . . . ... . . ... . .... ... . ... . . . . . . ... . . .. .................! ......~!. . . ...... ........................................... .................... . .......~ ...........................................
..........
·--~~i)···································································
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FS = Far proseguire.
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Da tenere a disposizione
del destinatario presso
l'Ufficio postale.
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=
Da consegnarsi nelle
ni del destinatario.
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=
Telegr. collazionato.
PC
=
Te!egr. con avviso telegrafico di ricevimento.
TF
= Da
telefon:1rsi al domicilio del destinatario.
RP. x= Telegramma con
1~
sta pagata. x rapprtwdlta
l'ammontare della tassa
pagata in lire italiane, o
frandti oro.
XP
telefonati subito all'abbonat•
L'Amministrazione non assume alcuna responsa•
oiJità civile ill ~onseguenza del servizio telegrafù:o.
e recapitati per posta.
ma~
TR = Da tenere a disposizione
del destinatario presso
l'Ufficio telegrafico.
HA
Nei · telegrammi diretti a
destinatari abbonati al telefono, invece dell'indirizzo
stradale, si può adoperare
l'indicazione (tassata per una
parola): TF •.••.• (n. abbonato)
seguita dal cognome o da altra designazione ::;ociale dell'abbonato. Es. TF 912468 =
Gastaldi Roma; T F 864319 =
Fabritill Milano.
Qualora il mittente non conosca o non ricordi il numero
telefonico del destinatario può
ugualmente usufruire del servizio facendo precedere all'indirizzo completo dell'abbonato la sola indicazione T F.
Es. T F = Gas tal di Mario, Via
del Corso, 151 - Roma.
Detti telegrammi vengono, nei limiti del possibile,
HA
IMPORTANTISSIMA
Significato delle prin<..ipali
indicazioni che eventualmente
ft~urano prima dell'indirizzo
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Telegramma con tassa di
espresso pagata dal mittente.
Alti ro SPINELLI
Cari
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Bruxelles, 30 giugno 1970.
miei federalisti,
gr zie del vostre telegramma che mi ha f
engo a Bruxelles per continuare l
tto il
iù gran pi cere .
batt glie euro ee che
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condotto insieme per t nti anni.
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Un cordiale saluto
ltiero
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1\ MAI\9~~
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4 8
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1 / 0 5 13 . 17
38 5 euratom
bruxeLLes Le, 10. 5 .71
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teLex no . - 3421
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dottor bert zzoni
secretario sezione ispra mfe
centro co mune di ricerca ispra
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====~=o=========~-=~==========
HA
riferi mento tuo teL x ti r ngrazio per cortese invito stop
pu rtroppo per u LLa data saro ' impsgnato a bruxe LL es p r iL
negoziato per L' desion e dvLL gran bretagna stop con 1 piu cordiaLi
auguri di pieno successo de LL'i nteressante iniziativa •
Ltiero spineLLi
t:fP
38 . 58 euratom
comeur e bru b
o· a
l
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Rég i e des T é l égrophes
et des T é l éphones .
INDICATIONS DE
SE RVICE
T E L E G R A MM E
T E L E GR AM
GENTE X
Reg i e von T elegrafie
e n T ele fon ie
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Réponse poyée
Antwoord
betoold
lndicotions
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ò roppeler en cos de demonde de renseignements.- Aonduidingen op te geven in ge v o/ von ;:;rbog om inlichtingen .
1
Numéro
Nummer
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Nombre de mots
Woordenta}
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=ZCZC 124 , =ISPRA ~38 6 1300 :;::SEZIONE ISPRA MFE ORGAN IZ ZA MARTEDI SERA 11 C MPRESSO
CCR
DIBATII O
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SU UN GOVERNO PER EUROPA R LA RE GINO MAlOCCHI
GRADI ISSIMA UA
"'--PRES NZA =
T BERTAZ ONI SEGR TARlO SEZIONE ISPRA~
Bruxelles, li 6 gennaio 1971
632
Caro Bertazzoni,
AH
UE
Ti prego di scusarmi per il ritardo con cui
rispondo all tu lettera del 30 novembr , ma sono stato
completamente assorbito d lla preparazione del Consiglio
dei 11inictri della Comunità che si è occupato d.e i
EU
dell' Eurato ..
roblemi
ver
HA
uando sono arrivato a Bruxelle ho trovato
l•Eurato , e Ispra in particolare, in uno stato di erisi
ente grave.
cosi' incancreni to, si suscitassero delle
AH
U
un proble
E
ra inevitabile c-h& Yolendo affrontare e ri olvere
resi tenze e si creassero d.e i
alintesi.
EU
1i se b~a che la situazione si oggi un pò più
distesa e c he il uceesso, odes to a significati1'o,
HA
dell ' ulti o Consiglio dei ~ inistri i abbia dato ragione.
E' del reato inutile che io con:fCrmi gli
ici federalisti
il io i pegno per risolver& in maniera concreta e positi•a
il problema della poli tica della ricerca della Comunità.
Sarà una battaglia lunga ·e difficile, p
nec-essa,rio
l'app~ggio_.
t:
anche critico , dei
la q ale mi sarà
ilitanti, sopr •-
tutto di quelli eh• oper no in una posizione delicat
Ispr •
.;.
Egregio Dottor U b rto B~RT ZZONI,
, ovim nto Feder lista Europeo
Sezione di ·Ispra
C .P·. 21 - C.C.R. ISPRA
21020 ISPRA
eo e
2.-
Credo oh
miei ra
tu sia stato male informato circa i
orti con il
arlamento. Non solo questo
~
stato
da me costantemente informato e oonaul tato ma, come potrai
verificare dal resoconto dei dibattiti delle sessioni del
17 novembre, del 3-4 dicembre e della Commissione Energia
del 18 di,oembre • tutti i gruppi parlamentari hanno tenuto
ad es rimare alla Commissione e a me personalmente ap oggio
AH
UE
e solidarietà.
Con i migliori auguri di un
HA
EU
AH
U
E
HA
EU
gradisci 1 miei più cordiali saluti.
rofiouo lavoro
[E)
MOVIMENTO
FEDERALISTA
EUROPEO
SEZIONE DI ISPRA - C. P. 21 - C. C. R. ISPRA - 21020 ISPRA - ITALIA
. 30/II/1970
Ispra, 11. .. ................ .............. .
Oggetto:
Caro Spinelli,
HA
EU
AH
U
E
HA
EU
AH
UE
sono il Segretario della Sezione di Ispra
del MFE. Ti confesso che gli ulti~i avvenimenti relativi al CCR
e, in particolare, il tuo atteggiamento così come risulta dalle
informazioni che se ne hanno qui, mi hanno creato serie difficoltà
presso gli amici federalisti.
Noi sappiamo che tu hai fatto recentemente approvare dal
Comitato Centrale delMFE un piano che prevede l ' allargamento dei
poteri del Parla~ento Europeo e che ti sei personalmente impegnato
a portare in quella sede tutte quelle contraddizioni che avrebbero
otuto nascere dall ' attività a livello com nitario. Questo Piano ci
ha trovati completa~ente consenzienti e quindi il fatto che tu sia
stato chiamato a far parte della Commissione ci h a indotto a sperare
che i suoi )rientamenti futuri potessero esse e p i ù çonsoni alle
idee espresse nel tuo Piano.
Purtroppo in questa occasione abbiamo avuto l ' impressione
che non sia stato fatto da parte tua uno sforzo reale per investire
in tempo e concretamente il Parlamento europeo dei problemi relati=
vi al futuro della ricerca nella Comunità, ma che invece si sia se=
gu·ta la olita linea di decisioni di t"po tecnocratiro, che banno
come ultimo scopo quello di trovare, fra l singoli governi, la via
di minor attr . to.
Forse qust ' occasione di dare una prova tangibile dell ' im=
portanza che il Parlamento euro eo ha nella nostra visione, non è
ancora perduta. Sono convinto che tu potra· valerti di questo mezzo
per ricondur e la tu ' Azione nell ' ambito di quelle idee che sono
alla base del Piano approvato dal CC.
Vorrei anche aggiungere qualcosa per quanto riguarda più
specificatamente le proposte da te fatte per il rilancio della
cooperazione sc·entifica e tPcnologica in Eu opa. Mentre tutti ab=
biamo apprezzato e 'dee d' base contenute nel docu~ento, le azioni
successive, che hanno ortato al deterioramen o della situazione
nel CCRl rischiano
a ostro avviso di crParP facili apnig i a ch·
.
vuo era 1en are, at ra Pro ' el·~·nazione d. ouesta rima esperien=
za di vi a comunitaria che sono i Cen ri comuni, il cammino verso
l'integrazione europea.
.
Saremmo felici di porer avere quanto prima un colloquio diretto
su questi argomenti e ti invitiamo sin d ' o ~lf[;
enire nella
ostra
sede per questo scom.o.
1
t""?.........,A->. r
Cordj al i saluti,
~....--...l/() V\.....>
' Umberto Bertazzoni
Scarica

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