2013 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it – tel. 0775 219468 – e-mail: n. 10 - Ottobre 2013 Sommario Questo mese…in primo piano: Open Days 2013: la politica di coesione tra sfide passate, presenti e future…………………………………………………………………pag. 2 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 4 Affari istituzionali – Consiglio europeo del 24-25 ottobre: le conclusioni Affari economici & Finanziari - Banche europee: al via l’esame della vigilanza Salute & Consumatori – Indagine UE su acquisti on-line Industria & Imprenditoria – Giornata europea del credito: Tajani presenta strumenti per le PMI ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE............................................................pag. 7 Affari interni – REFIT: verso una legislazione UE più snella ed efficace Fiscalità & Unione doganale – Proposta della Commissione per una dichiarazione IVA standard Giustizia, Sicurezza & Libertà – Sistema europeo di sorveglianza delle frontiere: OK dal Parlamento UE Giustizia, Sicurezza & Libertà – Diritto ad un avvocato per tutti nell’UE Sanità pubblica – Dal PE norme antifumo più severe L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 10 Consultazione sugli orientamenti riguardanti le licenze standard raccomandate, le serie di dati e la tariffazione per il riutilizzo di documenti del settore pubblico Scadenza: 22 novembre 2013 Consultazione sulla valutazione della direttiva sull’etichettatura energetica e di taluni aspetti della direttiva sulla progettazione ecocompatibile Scadenza: 30 novembre 2013 Consultazione sull’uso sostenibile del fosforo Scadenza: 1° dicembre 2013 Consultazione sul piano di azione verde per le PMI Scadenza: 12 dicembre 2013 Consultazione sul crowdfunding nell’UE – Analisi del valore aggiunto di un eventuale intervento dell’UE Scadenza: 31 dicembre 2013 EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. Supplemento Europa Bandi pag. 14 pag. 17 2 Questo mese…in primo piano: Open Days 2013: la politica di coesione tra sfide passate, presenti e future S i è tenuta a Bruxelles, dal 7 al 10 ottobre 2013, l'11^ edizione degli Open Days, “La Settimana Europea delle Città e delle Regioni”, il più grande evento annuale dedicato interamente alle politiche regionali, organizzato dal Comitato delle Regioni e dalla Direzione Generale per le politiche regionali e urbane della Commissione Europea, in collaborazione con 200 regioni e città appartenenti a 30 stati diversi. L’edizione 2013 della manifestazione, svoltasi all’insegna dello slogan “Le regioni e le città europee in cammino verso il 2020" ("Taking off for 2020"), si è articolata in più di 100 eventi, tra workshop, seminari, dibatti e conferenze che hanno offerto a oltre 5000 decision maker locali, regionali, nazionali ed europei, accademici ed esponenti del mondo del business, l'opportunità di confrontarsi e scambiare idee sulle seguenti tre priorità tematiche, legate in particolare alla strategia europea per la crescita Europa 2020: Gestione dei cambiamenti previsti per il periodo 20142020 Sinergie e cooperazione Nuove sfide e soluzioni Il dibattito, incentrato sulla nuova politica di coesione che prenderà avvio il prossimo anno (per un valore complessivo di 345 miliardi di euro in fondi UE nell’arco del nuovo settennio di programmazione), ha avuto luogo in un momento topico in cui 3 sono pronte le riforme fondamentali della politica regionale e la pianificazione per il periodo 2014-2020 è in una fase decisiva. L'evento, ospitato da Johannes Hahn, commissario per la politica regionale, e da Ramón Luis Valcárcel, presidente del Comitato delle regioni, è stato inaugurato da José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. “Le regioni e le città sono guardate come fucine che possono dare quell’impulso innovativo per uscire dalla crisi che ha investito l’Europa” ha ricordato Commissario Hahn nel corso della sessione di apertura che ha incluso una tavola rotonda sul ruolo centrale della politica regionale dell'UE per stimolare la ripresa e la crescita dell'Europa. La riflessione si è focalizzata sugli impegni presi per gli anni futuri dalle regioni e dalle città, ma è stata un’importante occasione anche per capitalizzare le esperienze precedenti e mostrare i risultati dei programmi 2007 – 2013. La mostra all'aperto, in cui sono state esposte decine di progetti cofinanziati dall’UE e riguardanti, appunto, lo sviluppo sostenibile delle città dell’Unione europea, è stata inaugurata Martedì 8 alle 17.00, nella piazza Jean Rey di Bruxelles, dal commissario Hahn e da Rudi Vervoort, Ministro-presidente della regione Bruxelles-Capitale. Le varie soluzioni sono state esposte in diversi punti del “quartiere europeo” di Bruxelles tra cui anche la sede del Comitato delle Regioni e quella della Commissione Europea. Nella stessa sera sono stati organizzati vari eventi per favorire la creazione di reti in 12 sedi lungo il percorso della mostra. Un’assoluta novità degli OPEN DAYS di quest'anno è stata una Master Class per 77 selezionati studenti di dottorato e ricercatori a inizio carriera nel campo della politica regionale e urbana, organizzata in collaborazione con l' "Associazione per gli studi regionali", nel quadro del programma "Open Days University", destinato alle Università europee. http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2013/doc/master_class_brochure.pdf In continuità con le passate edizioni, nell’ambito dell’evento sono stati presentati i 19 finalisti del “RegioStars Awards 2014”, la competizione organizzata annualmente dalla Commissione europea a partire dal 2008 con lo scopo di identificare le buone pratiche nello sviluppo regionale e di evidenziare i progetti originali ed innovativi che hanno avuto un impatto positivo sul territorio e che possono essere attraenti e d'ispirazione per altre regioni. Tra i finalisti anche due regioni italiane, l’Umbria e il Veneto, che concorrono per la categoria “Inclusive growth: creating jobs for the young generation”. Il premio verrà consegnato il 31 marzo 2014. http://ec.europa.eu/regional_policy/videos/video-details.cfm?vid=942&LAN=EN Mercoledì 9, nell'edificio Charlemagne, il commissario Hahn ha inoltre premiato i vincitori (provenienti dalla Grecia, dall'Ungheria e da Malta) del concorso fotografico "L'Europa nella mia regione", lanciato dalla Commissione europea il 19 giugno scorso attraverso la sua pagina facebook https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573?ref=ts allo scopo di coinvolgere i cittadini europei nella ricerca di progetti finanziati con i fondi regionali UE, che stanno cambiando la vita di tutti noi apportando benefici concreti alle comunità locali. Gli eventi locali Quest’anno l’Expo sulle “100 EUrban solutions”ha presentato le migliori pratiche applicate allo sviluppo urbano. Anche quest’anno, nel quadro degli OPEN DAYS , oltre all’evento centrale di Bruxelles è stata programmata, tra settembre e novembre 2013, una serie di eventi locali dal titolo "L'Europa nella mia regione/città" allo scopo di dibattere su tematiche parallele a quelle affrontate a Bruxelles nei giorni 7-10 ottobre. Gli eventi locali ammessi sono stati 196, dislocati in 30 paesi in tutta Europa e in paesi extraeuropei. Di questi 23 sono quelli ospitati da 13 regioni italiane. 4 Per saperne di più sugli eventi previsti nella propria regione o città, consultare il programma delle attività in Italia: http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2013/country_leaflets/Italy_IT.pdf o la mappa interattiva, all’interno del sito web degli OPEN DAYS: http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2013/localevents_map.cfm Il sito Internet degli OPEN DAYS: www.opendays.europa.eu Notizie flash dall’UE Affari istituzionali Consiglio europeo del 24-25 ottobre: le conclusioni A nche se sono visibili temi nel prossimo dicembre, quando verranno varate decisioni in materia. Il Consiglio europeo ha inoltre sottolineato il proprio interesse verso il vertice del partenariato orientale che si svolgerà a Vilnius il 28 e 29 novembre 2013 ed ha espresso profonda tristezza per i tragici eventi avvenuti di recente nel Mediterraneo, costati la vita a centinaia di persone, decidendo di intensificare l'azione dell'Unione in modo da impedire che simili tragedie si ripetano. Va sottolineata anche la decisione di attuare in maniera ottimale i finanziamenti per le piccole e medie imprese attraverso i fondi strutturali e gli investimenti sfruttando i prestiti della Banca Europea. Altro tema sensibile è stato quello della lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani. segnali di ripresa economica, l'Unione europea deve proseguire gli sforzi per aumentare il potenziale di crescita, favorire la creazione di posti di lavoro e accrescere la competitività europea: questo è l’invito rivolto all’UE dai Capi di Stato di governo, a conclusione del vertice del Consiglio Europeo svoltosi a Bruxelles nei giorni 24 e 25 ottobre. I temi posti al centro dell’attenzione sono stati quelli relativi all' economia digitale, all'innovazione e ai servizi, settori che hanno un particolare potenziale di crescita e occupazione che deve essere mobilitato rapidamente. Il Consiglio europeo ha fornito orientamenti concreti per sfruttare al massimo il potenziale esistente e ha preso in esame anche vari settori di intervento di carattere economico e sociale. Nel prendere atto dello stato di attuazione delle iniziative adottate a giugno nella lotta contro la disoccupazione giovanile e del finanziamento dell'economia, soprattutto delle piccole e medie imprese, ha concordato una serie di misure supplementari imprimendo nuovo slancio al miglioramento della regolamentazione. Nel corso del vertice si è svolto un dibattito approfondito sul completamento dell'Unione economica e monetaria, concentrandosi in particolare sul coordinamento rafforzato delle politiche economiche, sul rafforzamento della dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria e sul completamento dell'Unione bancaria. Come deciso a giugno, il Consiglio europeo tornerà su tutti questi Il documento ufficiale: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/it/ec/139222.pdf 12 5 Affari economici & finanziari Banche europee: al via l’esame della vigilanza I nizierà nel novembre 2013, per concludersi dopo 12 mesi, la valutazione della Banca Centrale Europea (Bce) sullo stato di salute delle 130 banche europee di sistema (cioè quelle con attivi superiori a 30 miliardi di euro oppure che costituiscano più del 20% del Pil della propria nazione) che costituisce la mossa preliminare all'entrata formale in funzione (prevista per novembre 2014) del Meccanismo unico di vigilanza (Single Supervisory Mechanism, Ssm) delle banche della zona euro, posto sotto l’egida della BCE, dopo il via libera del Parlamento del mese scorso e l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Ecofin del 15 ottobre. Lo ha annunciato la stessa BCE presentando, in una nota diffusa lo 23 ottobre, le modalità dell'esercizio che si articolerà su tre livelli: valutazione del rischio, verifica della qualità degli asset e stress test. L'operazione costituisce''un passo avanti importante per il futuro dell'economia dell'area euro'', ha detto il presidente della Banca centrale Mario Draghi secondo cui l'esame applicato uniformemente alle principali banche (che rappresentano quasi l’85% delle attività bancarie totali nell’area dell’euro) avrà fra gli obiettivi primari quello della trasparenza e mira al risultato di migliorare la fiducia del settore privato nella solidità delle banche europee e nella qualità dei loro bilanci. Le 15 le banche italiane coinvolte sono Banca Carige, Mps, Credito Valtellinese, Banca Popolare Dell'Emilia Romagna, Banca Popolare Di Milano, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding (Bcc) Intesa Sanpaolo, Mediobanca, UniCredit, Ubi, Veneto Banca. L’esercizio sarà svolto in collaborazione con le autorità nazionali competenti (ANC) degli Stati membri partecipanti al meccanismo di vigilanza unico, con il supporto di soggetti terzi indipendenti che opereranno a tutti i livelli presso la BCE e presso le ANC. Per saperne di più: http://www.ecb.europa.eu/ssm/html/index.it.html L’istituzione del meccanismo di vigilanza unico nell’autunno 2014 rappresenterà una pietra miliare nella realizzazione dell’unione bancaria in Europa che rappresenta uno dei quattro elementi costitutivi di un’autentica Unione economica e monetaria. Per maggiori informazioni sulle fasi della realizzazione dell’unione bancaria: http://www.ecb.europa.eu/ssm/establish/html/index.it.html Salute & Consumatori Indagine UE su acquisti on-line Co n l'accesso ad Internet sempre più diffuso nella UE -28, oggi i cittadini europei utilizzano la rete per una vasta gamma di attività tra cui, ad esempio, l’acquisto online di beni e servizi. Nel 2012 il 75% delle persone con età compresa tra 16 e 74 anni ha usato il web nel corso dell’anno e quasi il 60% di loro lo ha fatto per fare shopping. E’ quanto emerge dal Report di Eurostat pubblicato il 15 ottobre, in occasione della settimana dedicata allo "Shopping online" (dal 14 al 20 ottobre 2013) nel contesto dell'Anno europeo dei cittadini 2013. Tra gli Stati membri con le quote più elevate di acquirenti online spicca il Regno Unito (82 % degli utenti di internet compie acquisti online), seguito 6 da Danimarca e Svezia (entrambe 79 %), dalla Germania (77 %), dal Lussemburgo (73 %) e dalla Finlandia (72 %). Fanalino di coda di questa speciale classifica sono Bulgaria (17%) e Romania (11%), seguite da Estonia e Italia (entrambe 29%). Anche se gli italiani ricorrono ancora poco agli acquisti online, la tendenza è in lenta crescita: dal 2008 al 2012, infatti, la percentuale di acquisti online è aumentata per l'abbigliamento (dal 6 all'8%), i viaggi e gli alloggi (dal 9 al 14 %), i libri e il materiale formativo (dal 7 all'8 %) e per i prodotti alimentari (dall'1 al 2 %). In generale, gli acquisti online più diffusi tra gli utenti europei di internet sono stati capi di abbigliamento e articoli sportivi nonché prenotazioni di viaggi e vacanze online. Il report di Eurostat: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/4-15102013-AP/EN/4-15102013-AP-EN.PDF Industria & Imprenditoria Giornata europea del credito: Tajani presenta strumenti per le PMI ''U n terzo delle imprese europee e il 38% di quelle italiane non ottiene il credito richiesto, è il livello più alto dall'inizio della stretta creditizia''. È quanto ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, responsabile per Industria e Imprenditoria, Antonio Tajani, presentando gli strumenti a sostegno delle piccole e medie imprese in occasione dell’iniziativa svoltasi a Roma il 18 ottobre presso lo Spazio Europa, nell’ambito della Giornata europea per l'accesso ai finanziamenti. Tajani ha spiegato come nelle nuove prospettive finanziarie siano stati aumentati i fondi per l'accesso al credito e il venture capital nel nuovo programma per la Competitività 2014/2020, denominato COSME, con la conseguente possibilità, secondo le stime, di erogare oltre 20 miliardi di nuovi prestiti e 4 miliardi di capitali di rischio a beneficio di circa 350.000 imprese da qui al 2020. Anche nei fondi regionali Ue 2014/2020 e nel programma per innovazione e ricerca Orizzonte 2020 vi saranno più risorse per il credito alle PMI. Il vice presidente ha sottolineato, inoltre, il ruolo sempre maggiore spettante alla BEI (Banca Europea degli Investimenti) che dal 2007 ha già aperto 84 miliardi di linee di finanziamento alle PMI:questo anche grazie alla ricapitalizzazione di 10 miliardi effettuata a marzo che consente nuovi investimenti fino a 180 miliardi. “'Dopo l'austerità, di cui sicuramente paghiamo gli eccessi, dobbiamo puntare su misure di stimolo per la domanda interna e al rafforzamento della nostra competitività”: queste le conclusioni di Tajani che ha poi aggiunto: “Per questo serve un Industrial Compact che integri e bilanci quello fiscale. In cima alle priorità di questo Patto, che vogliamo proporre al vertice sull'industria del febbraio 2014, vi deve essere l'accesso al credito, senza il quale le imprese non possono innovare e assumere''. L'evento del 18 ottobre è stato il primo di una serie che avrà luogo in tutte le capitali europee, dall'autunno 2013 alla fine 2014, per presentare l'azione della Commissione a favore del credito alle imprese. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/industria/eufinanceday_tajani_it.htm 7 Orientamenti politici & legislazione Affari interni REFIT – Verso una legislazione UE più snella ed efficace S e una regolamentazione a livello dell’UE è necessaria in molti settori, essa viene spesso accusata di soffocare le imprese, soprattutto le più piccole, o di interferire troppo con la vita quotidiana dei cittadini. Il 74% dei cittadini europei crede che l’Unione generi troppa burocrazia. Per rispondere a queste preoccupazioni, negli anni scorsi la Commissione europea ha messo in atto uno sforzo coordinato per snellire la legislazione e ridurre gli oneri normativi, semplificando - e addirittura abrogando - norme e regolamenti dell'UE , col fine ultimo di agevolare la vita alle imprese e ai cittadini e favorire la crescita economica. Nel discorso sullo stato dell’Unione 2013, tenuto l’11 settembre, il Presidente Barroso ha sottolineato l’importanza della regolamentazione intelligente e ha dichiarato che l’Unione europea ha bisogno di essere “grande per le grandi cose e piccola per le piccole cose”. Lo scorso 2 ottobre la Commissione ha compiuto un altro importante passo avanti in questa direzione, con una comunicazione in cui – dopo aver passato al vaglio tutto il corpus legislativo dell’UE – ha esposto in modo concreto, settore per settore, quali sono gli ambiti in cui interverrà ulteriormente per semplificare o per ritirare leggi europee, per alleggerire gli oneri gravanti sulle imprese e per facilitare l’attuazione delle normative. La Commissione ha inoltre annunciato l’intenzione di pubblicare un quadro di valutazione per seguire i progressi a livello europeo e nazionale a tale riguardo. Questo lavoro è al centro del programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (Regulatory Fitness and Performance Programme. REFIT). Per approfondimenti: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-891_it.htm Fiscalità & Unione doganale Proposta della Commissione per una dichiarazione IVA standard S empre nel quadro delle iniziative previste dal programma "REFIT" per semplificare le norme e ridurre gli oneri amministrativi, lo scorso 23 ottobre è stata lanciata dalla Commissione una proposta relativa ad una nuova dichiarazione Iva standardizzata in tutta l'Unione Europea. La proposta prevede un insieme uniforme di requisiti per le imprese relativi alla compilazione delle dichiarazioni IVA, indipendentemente dallo Stato membro in cui vengono effettuate. Oltre a semplificare la vita alle imprese europee (con 5 caselle al massimo invece delle 100 che si contano oggi in alcuni casi), la dichiarazione IVA standard - che dovrebbe sostituire le dichiarazioni IVA nazionali - rappresenterebbe per i governi uno strumento in grado di facilitare il rispetto della normativa IVA ed aumentare, di conseguenza, il 8 gettito fiscale. La Commissione europea conta di quindici miliardi di euro all'anno. ridurre i costi per le imprese europee fino a Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/fiscalita/dichiarazione_iva_standard_it.htm http://ec.europa.eu/taxation_customs/taxation/vat/key_documents/legislation_proposed/index_en.htm Giustizia, Sicurezza & Libertà Sistema europeo di sorveglianza delle frontiere: OK dal Parlamento UE I l 10 ottobre il Eurosur il 2 dicembre 2013. Gli altri Stati membri seguiranno l'esempio il 1° dicembre 2014. Tutte le azioni e le operazioni che gli Stati membri e Frontex svolgono, in ambito EUROSUR e non, sono improntate al pieno rispetto dei diritti fondamentali e del principio di non respingimento (per evitare che persone minacciate di vita o private della libertà possano essere rimpatriate), oltre che alla stretta osservanza delle disposizioni nazionali e dell’UE in materia di protezione dei dati. Le stesse rigorose garanzie si applicano anche alla cooperazione con paesi terzi nel quadro di EUROSUR. Parlamento europeo ha adottato la proposta di regolamento che istituisce il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (EUROSUR) presentata dalla Commissione. “Mi congratulo per il voto espresso oggi dal Parlamento europeo, grazie al quale EUROSUR sarà operativo entro la fine dell’anno” – ha commentato Cecilia Malmström, Commissaria UE agli Affari interni, sottolineando l’impegno della Commissione teso ad intensificare gli sforzi per prevenire tragedie simili a quella recentemente avvenuta a Lampedusa e prendere importanti decisioni insieme agli Stati membri, mostrandosi solidale con i migranti e con i paesi più esposti ai flussi migratori. Il nuovo strumento rafforzerà lo scambio di informazioni e la cooperazione a diversi livelli: nazionale, tra gli Stati membri, e tra questi e l’Agenzia per le frontiere dell’Unione Frontex. I nuovi centri nazionali di coordinamento e Frontex si scambieranno immediatamente informazioni su incidenti e pattugliamento. Così facendo, non solo si avranno più possibilità di prevenire reati transfrontalieri quali il traffico di droga e la tratta di esseri umani, ma sarà anche più facile individuare le piccole imbarcazioni di migranti in pericolo e fornire loro assistenza. Le norme di funzionamento di Eurosur sono state concordate con i governi nazionali. Bulgaria, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia inizieranno a utilizzare Per saperne di più: Homepage di Cecilia Malmström: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/malmstrom/index_en.htm Giustizia, sicurezza & Libertà Diritto ad un avvocato per tutti nell’UE T utti i cittadini europei hanno il diritto all'assistenza legale di un difensore in un procedimento penale in qualunque Paese UE essi si trovino: lo stabilisce una nuova direttiva europea adottata il 7 ottobre scorso dal Consiglio UE dei Ministri della Giustizia dopo il voto del 9 Parlamento europeo, che ha esempio un familiare, possa proposta della Commissione approvato la relativa proposta esserne informato e che europea volta a garantire il della Commissione il 10 l'indagato abbia l'opportunità diritto a un processo equo alle settembre scorso di comunicare con i propri persone in tutta l’UE, sia nel (MEMO/13/772). familiari; consentendo a proprio paese sia all’estero. Le La nuova direttiva stabilisce persone indagate all'estero di altre sono la proposta sul degli standard minimi in essere in contatto con il diritto alla traduzione e materia di assistenza legale, consolato del loro paese e di all’interpretazione, adottata istituendo il diritto all'accesso ricevere visite; offrendo alle nel 2010 ( IP/10/1305) e quella a un difensore sin dalla prima persone oggetto di un sul diritto all’informazione nei fase dell'interrogatorio di mandato d'arresto europeo la procedimenti penali, adottata polizia e durante tutto il corso possibilità di ricevere nel 2012 ( IP/12/575). del procedimento penale; consulenza legale sia nel paese Dopo la pubblicazione nella riconoscendo all'indagato il in cui è effettuato l'arresto che Gazzetta ufficiale dell'UE, gli diritto di conferire in modo in quello in cui è stato Stati membri avranno tre anni confidenziale e adeguato con il spiccato. di tempo per recepire la suo difensore per esercitare “Questa legge rappresenta una direttiva nel diritto nazionale. vittoria per la giustizia e per i effettivamente i diritti della Secondo le stime, una volta in diritti dei cittadini nell’Unione difesa; consentendo vigore, la nuova legge si europea,” ha dichiarato Viviane all'avvocato di svolgere un applicherà a 8 milioni di Reding, icepresidente e ruolo attivo durante procedimenti penali ogni anno Commissaria UE per la l'interrogatorio; assicurando nei 28 Stati membri Giustizia, evidenziando come che, in caso di arresto dell'Unione. questa sua sia la terza dell'indagato, qualcuno, ad Per saperne di più: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/giustizia_liberta/diritto_avvocato_legge_it.htm Sanità pubblica Dal L PE norme 'Unione europea inasprisce la antifumo più severe "Sappiamo che si tratta di bambini, non di adulti, che iniziano a fumare. E nonostante la tendenza al ribasso nella maggior parte degli Stati membri dei fumatori adulti, i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano preoccupanti tendenze al rialzo in un certo numero dei nostri Stati membri per i giovani fumatori", ha detto la relatrice Linda McAvan (S&D, UK). "Dobbiamo fermare le aziende produttrici di tabacco che rivolgono ai giovani una serie di prodotti ingannevoli e fare in modo che i pacchetti di sigarette abbiano avvertimenti efficaci”. Il progetto di legge è stato adottato con 560 voti favorevoli, 92 contrari e 32 astensioni. L'Aula ha conferito alla relatrice un mandato per cominciare i negoziati con il Consiglio con 620 voti favorevoli, 43 contri e 14 astensioni. battaglia contro il fumo. Un disegno di legge per rendere i prodotti del tabacco meno attraenti per i giovani ha ricevuto, martedì 8 ottobre, il sostegno del Parlamento europeo. Secondo i deputati, le avvertenze sanitarie dovrebbero coprire il 65% di ogni pacchetto, le sigarette fruttate o al mentolo e le confezioni con meno di 20 sigarette dovrebbero essere vietate (sulle mini confezioni non ci sarebbe spazio per le foto e gli avvertimenti voluti dalla Ue e per questo sono stati bocciate), mentre le sigarette elettroniche dovrebbero essere trattate come medicinali solo nel caso siano presentate come aventi proprietà curative. http://www.europarl.it/it/succede_pe/press_release/Ottobre_2013/Tobacco_oct2013.html 10 L’angolo delle consultazioni L e consultazioni pubbliche della Commissione europea sono tra i principali strumenti attraverso i quali si attua la politica di trasparenza dell'Unione europea. Spesso accompagnate da un Libro verde", vale a dire un documento atto a stimolare il dibattito su un determinato argomento, le consultazioni pubbliche sono rivolte a tutti i cittadini e alle organizzazioni che abbiano interesse nei confronti di specifici temi, oggetto delle future proposte legislative della Commissione, e che vogliano far sentire la propria voce all'interno dei processi decisionali. Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": : http://ec.europa.eu/yourvoice/ index_it.htm Il sito dà accesso anche ad un’altra un’ampia gamma di strumenti di democrazia partecipativa messi a disposizione dalle Istituzioni UE:partecipazione a sondaggi d’opinione o a dibattiti sull’Unione europea e sul suo futuro (compresa la possibilità di discutere i problemi direttamente con i leader politici e scambiare opinioni con altri cittadini interessati agli stessi argomenti). Non appena concluse le consultazioni, i risultati saranno disponibili sul portale, cosicché gli utenti del sito, oltre a poter esprimere le proprie opinioni, avranno la possibilità di sapere quanto è stato detto dagli altri e di verificare in seguito come la Commissione avrà tenuto conto delle loro riflessioni quando saranno pubblicate nuove proposte. In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione sugli orientamenti riguardanti le licenze standard raccomandate, le serie di dati e la tariffazione per il riutilizzo di documenti del settore pubblico Settore di riferimento: Reti di comunicazione, Contenuti & Tecnologie Il contesto - Da tempo l'Unione europea lavora affinché le informazioni del settore pubblico siano messe a disposizione dei privati, in modo da poter essere riutilizzate o integrate per la creazione di applicazioni quali mappe per sistemi di navigazione o applicazioni per l'informazione turistica. In tale ambito, nel 2003 la Commissione europea ha varato una direttiva (direttiva 2003/98/CE) che introduce un quadro di riferimento europeo per il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico. La normativa (nota con l'acronimo di PSI Directive) è stata revisionata di recente. La nuova direttiva (direttiva 2013/37/UE), formalmente adottata dal Consiglio alla fine di giugno 2013, stabilisce che le informazioni pubbliche saranno accessibili on-line e le aziende private potranno utilizzarle per offrire nuovi servizi e applicazioni. La nuova direttiva cambierà l'approccio delle amministrazioni pubbliche e la riluttanza delle persone a condividere le informazioni. Le imprese potranno attingere ai dati pubblici gratuitamente o a costi molto bassi. Uno studio recente ha dimostrato che i benefici economici a vantaggio dell'Unione europea, grazie agli effetti della direttiva PSI, ammonterebbero a 40 miliardi di euro all'anno. Il tasso di crescita delle aziende che hanno accesso ai dati pubblici gratis è del 15% maggiore rispetto alle aziende che sono costrette a pagarli. Obiettivi della consultazione: il lancio della presente consultazione segue all’invito, rivolto alla Commissione europea nella stessa direttiva, ad assistere gli Stati membri 11 nella sua attuazione in modo traffico; ricerca e coerente mediante finanziamento pubblico; l’elaborazione di linee guida statistiche; libri digitalizzati; riguardanti le licenze altri tipi di informazioni del standard raccomandate, le settore pubblico (PSI). serie di dati e la tariffazione I risultati di questa per il riutilizzo di documenti consultazione saranno del settore pubblico. utilizzati per la redazione Attraverso i contributi attesi, delle linee guida che verranno la Commissione vuole essere pubblicate nel 2014. aiutata nella redazione di L'apertura e il riutilizzo dei orientamenti per incrementare dati pubblici è una della azioni il riutilizzo di dati pubblici chiave dell'Agenda Digitale relativi a: meteorologia; per l'Europa. Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/digital-agenda/ Destinatari: tutti i cittadini e le organizzazioni sono invitati a contribuire a questa consultazione. Sono particolarmente ricercati i contributi da parte di riutilizzatori di informazioni del settore pubblico (imprenditori, persone fisiche), enti pubblici, esperti del riutilizzo di dati. Scadenza: 22 novembre 2013 http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/consultation-guidelines-recommended-standard-licences-datasets-and-charging-re-use-public Consultazione sulla valutazione della direttiva sull’etichettatura energetica e di taluni aspetti della direttiva sulla progettazione ecocompatibile Settore di riferimento: Energia Il contesto –L’etichettatura energetica UE obbligatoria è stata introdotta nel 1992 ed aggiornata dall’attuale direttiva del 2010 (2010/30/UE). Le etichette energetiche hanno lo scopo di consentire ai consumatori di fare scelte informate, fornendo loro informazioni accurate, pertinenti e comparabili sull’efficienza energetica di un prodotto e sul suo consumo di energia. La direttiva UE sulla progettazione ecocompatibile è stata introdotta nel 2005 ed aggiornata nel 2009 (2009/125/CE): nel suo quadro vengono stabilite norme minime di efficienza energetica e ambientale dei prodotti a livello dell’UE per eliminare dal mercato quelli meno efficienti e con le prestazioni peggiori. La Commissione è tenuta a verificare l'efficacia dell'applicazione delle direttive e delle relative misure di esecuzione. Obiettivi della consultazione: la presente consultazione, lanciata dalla DG ENER della Commissione europea, è parte integrante del riesame della direttiva sull'etichettatura energetica, previsto dall'articolo 14 della direttiva entro il 31 dicembre 2014. Fornisce, inoltre, ulteriori informazioni per la verifica prevista dall'articolo 21 della direttiva sulla progettazione ecocompatibile. Consentendo ai portatori di interessi di esprimere la loro opinione sui vari aspetti delle direttive, la consultazione mira ad avvalersi di una vasta gamma di esperienze, opinioni e idee. L'analisi associata al riesame valuterà i punti di forza e i punti deboli dell'attuale applicazione ed esaminerà le opzioni per modificarla e la loro accettabilità. I risultati della consultazione pubblica confluiranno in uno studio di valutazione realizzato da consulenti esterni. Sito web dello studio: http://www.energylabelevaluation.eu /eu/home/welcome Destinatari: la consultazione è rivolta ai cittadini, alle aziende del settore, agli stakeholders interessati, alle organizzazioni e alle amministrazioni pubbliche nell'UE. Per parteciparvi occorre compilare il questionario online, disponibile in due versioni: • versione semplificata, adatta ai consumatori ed alle piccole e medie imprese (singoli dettaglianti e fabbricanti) e disponibile in tutte le lingue dell’UE; • versione integrale, destinata a tutti gli stakeholders interessati (funzionari pubblici, rappresentanti dell'industria, ONG, ecc.), disponibile solo in inglese e con possibilità di inserire risposte a testo libero. Qualora lo desiderino, le piccole e medie imprese (singoli dettaglianti e fabbricanti) possono compilare il sondaggio integrale. Scadenza: 30 novembre 2013. 12 Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/energy/efficiency/consultations/201310_evaluation_of_energy_labelling_directive__en.htm Consultazione sull’uso sostenibile del fosforo Settore di riferimento: Ambiente Il contesto - La produttività dei moderni sistemi agricoli dipende in larga misura dall’aggiunta di fosforo nel suolo (concimi) e nelle diete degli animali (mangimi). Le riserve limitate, la volatilità dei prezzi e gli alti livelli di spreco destano serie preoccupazioni per il costo e la disponibilità degli approvvigionamenti futuri di fosforo nell’Unione europea e nel mondo. Grandi quantità di fosforo sono attualmente sprecate durante tutto il ciclo di produzione alimentare, causando spesso problemi ambientali, come l’inquinamento idrico. Il deflusso del fosforo dai terreni agricoli ai corsi d'acqua, per esempio, può provocare un aumento della crescita delle piante acquatiche e delle alghe, un fenomeno noto come "eutrofizzazione". Obiettivi della consultazione: scopo della consultazione, avviata con la “Comunicazione consultiva sull’uso sostenibile del fosforo” dell’8 luglio 2013, è di aprire un dibattito sull'uso del fosforo e sulle modalità per renderne più efficiente l'impiego, tenuto conto che si tratta di una risorsa che non può essere sostituita. La comunicazione suggerisce una serie di opzioni tese a migliorare l’attuale situazione, ad esempio utilizzare i fertilizzanti e i mangimi in modo più mirato, ridurre l’erosione del suolo e favorire il riciclaggio del fosforo ricavato dal letame, dalle acque reflue e dal concime organico. Gli interessati sono invitati a riflettere sulle possibili iniziative da intraprendere per promuovere il recupero del fosforo da altre fonti, quali i generi alimentari e i rifiuti biodegradabili. La consultazione sollecita pareri su come affrontare il problema della domanda e dell'offerta, come gestire il rischio di contaminazione del suolo e quali tecnologie o innovazioni promuovere per migliorare l’uso sostenibile del fosforo. Destinatari: il Parlamento europeo, il Consiglio e le altre istituzioni europee, i cittadini, le autorità pubbliche, le ONG e le imprese possono contribuire con le loro osservazioni. La Commissione analizzerà i contributi nel corso del 2014 e integrerà i risultati della consultazione nei settori pertinenti, dalla politica agricola alle attività relative alle materie prime, passando per le risorse idriche e i rifiuti. Scadenza: 1° dicembre 2013. Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/environment/consultations/phosphorus_en.htm Consultazione sul piano d’azione verde per le PMI Settore di riferimento: Ambiente/Imprese Il contesto: La DG Imprese e Industria ha annunciato il prossimo varo del Piano d’Azione Verde per le PMI che si propone, nell’ambito della strategia Europa 2020, di mettere al centro dell’attenzione una crescita intelligente e sostenibile che sottolinei il ruolo della green economy nella ripresa economica. L’utilizzo di energie alternative, di un uso efficiente delle risorse, l’obiettivo di ridurre al minimo le emissioni di carbonio, sono punti fondamentali nella politica attuale dell’Unione Europea che, in questo contesto, riconosce l’importanza del ruolo delle PMI. Queste, dal canto loro, devono essere in grado di trasformare le sfide 13 in opportunità di crescita per diventare protagoniste del passaggio a un uso efficiente delle risorse. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione la Commissione europea intende raccogliere le opinioni delle parti interessate sulle misure di sostegno per le PMI che le rendano più efficienti sotto il profilo dell’utilizzo delle risorse e capaci di vendere prodotti e servizi verdi a livello internazionale e su quali attori siano nella posizione migliore per aiutare le imprese in questo processo. Per la consultazione saranno presi in considerazione l’uso efficiente dell’energia (comprese le energie rinnovabili), dell’acqua e di altre risorse naturali, i materiali, la minimizzazione dei rifiuti, la vendita di materiale di scarto ad un’altra società e il riciclaggio. I contributi raccolti grazie alla consultazione serviranno a completare l’Eurobarometro Flash 342 su “PMI, efficienza delle risorse e mercati verdi” e a redigere il Piano d’azione verde per le PMI. Destinatari: la consultazione è aperta alle PMI attive in qualsiasi settore, ONG, organizzazioni e associazioni che intendono migliorare le prestazioni energetiche delle aziende europee in termini di consumo, risparmio e impatto ambientale e, più in generale, a tutti i cittadini interessati. Scadenza: 12 dicembre 2013. Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/public-consultation-green-action-plan/index_en.htm Consultazione sul crowdfunding nell’UE – Analisi del valore aggiunto di un eventuale intervento dell’UE Settore di riferimento: Mercato interno & Servizi Il contesto: Il crowdfunding è una nuova forma di finanziamento, basata sulla realizzazione di una campagna di raccolta fondi via Internet. Questa pratica sta avendo grande diffusione soprattutto a causa della crisi finanziaria, in un contesto in cui l’attività di prestito della banche si è ridotta ed è sempre più difficile avere la possibilità di accedere ai finanziamenti. In Europa nel 2012 il crowdfunding ha visto una crescita stimata del 65% rispetto al 2011. Secondo Michel Barnier, Commissario europeo per il mercato interno ed i servizi, il crowdfunding ha il potenziale per colmare il deficit di finanziamento di molte startup e per stimolare l´imprenditorialità. Considerando lo sviluppo di tale strumento e la diversa situazione normativa, fiscale e sociale nell’Unione europea, si avverte l’esigenza di un quadro unico comunitario per sostenere coloro che realizzano piattaforme di crowdfunding e ridurre i rischi per coloro che le utilizzano per il finanziamento dei loro progetti. ”Molte campagne di crowdfunding hanno carattere locale, ma altre potrebbero beneficiare di un mercato unico europeo per avere più facile accesso ai finanziamenti”, ha affermato il Commissario Marnier, evidenziando al contempo la necessità di capire bene il meccanismo e, soprattutto, assicurarsi che il crowdfunding non sia una tendenza momentanea, ma piuttosto una fonte sostenibile di finanziamento per nuovi progetti europei. Obiettivi della consultazione: la finalità della presente consultazione è quella di raccogliere dati sulle esigenze di chi partecipa a questa attività, delineare benefici e rischi ed identificare le aree in cui un’azione legislativa o agevolativa della UE potrebbe fare la differenza, favorendo la crescita di questo nuovo settore. La consultazione riguarda tutte le forme di crowdfunding, dalle donazioni agli investimenti finanziari. Destinatari: la consultazione si rivolge a tutti gli interessati cittadini, imprese, autorità nazionali, università - ed in particolare, agli imprenditori che promuovono le campagne, autorità e responsabili delle piattaforme di crowdfunding. Scadenza: 31 dicembre 2013 Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/crowdfunding/index_en.htm 14 Eventi & iniziative Abbiamo a cuore le nostre radici: campagna UE a sostegno della PAC Il 14 ottobre la Commissione europea ha lanciato campagna di comunicazione una per sensibilizzare il pubblico sull'importanza dell'agricoltura nella vita quotidiana e sul ruolo svolto in suo sostegno dalla Politica agricola comune (PAC) il cui obiettivo è quello di garantire agli agricoltori una vita dignitosa e ai consumatori europei prodotti alimentari di qualità a prezzi ragionevoli. Da quello che mangiamo a ciò che indossiamo, il frutto del lavoro degli agricoltori europei è presente ovunque: è questo il messaggio clou della campagna che non si limita a mettere in mostra i prodotti degli agricoltori, ma evidenzia l’importanza dell'agricoltura in altri settori, ad esempio per la crescita delle comunità rurali e la protezione dell'ambiente e dei paesaggi naturali in Europa. Il sito web della campagna illustra le politiche agricole dell'UE e mette a disposizione di agricoltori e insegnanti materiale specifico per spiegare chi fa cosa e in che modo l'UE sostiene il settore. Sono previsti vari eventi interattivi per far scoprire l'agricoltura europea. La campagna ha visto la luce dopo che a luglio è stato raggiunto un accordo per riformare la politica agricola dell'UE a partire dal 2014. La riforma favorirà una più equa distribuzione dei fondi nell'UE. Saranno inoltre disponibili altri finanziamenti per la nuova generazione di giovani agricoltori e per una produzione più ecologica. Il sito web della campagna: http://ec.europa.eu/agriculture/cap-for-our-roots/index_it.htm Infarto: parte la campagna UE “salvavite” Si possono salvare 100.000 vite umane all'anno con la rianimazione tramite massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca. E' il messaggio lanciato presso l'Europarlamento dal portavoce della campagna ''Fai ripartire un cuore. Le tue mani possono salvare vite umane'' promossa dal Consiglio europeo per la Il sito web della campagna: rianimazione (www.erc.edu) che ha sede ad Anversa.L'iniziativa, diretta in particolare ai giovani, mira a diffondere consapevolezza su come praticare la rianimazione cardiopolmonare e, a questo scopo, hanno avuto luogo dimostrazioni pratiche presso l'Eurocamera su come effettuarla. http://restartaheart.eu/ 15 Al via il Premio Carlo Magno della gioventù 2014 E’ partita la settima edizione del Premio europeo Carlo Magno della gioventù, assegnato annualmente e congiuntamente dal Parlamento europeo e dalla Fondazione del Premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana. Il Premio, che mira a favorire lo sviluppo di una coscienza europea tra i giovani, è attribuito a progetti, intrapresi appunto da giovani, che favoriscano la comprensione, promuovano l'emergere di un sentimento comune dell'identità europea e diano esempi pratici di cittadini europei che vivono insieme come un'unica comunità. I premi per i tre migliori progetti (5.000 euro per il primo classificato, 3.000 euro per il secondo e 2.000 euro per il terzo) saranno consegnati dal Presidente del Parlamento europeo e da un rappresentante della Fondazione del Premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana. .Quale parte del premio, i tre vincitori finali riceveranno l'invito a visitare il Parlamento europeo (a Bruxelles o a Strasburgo). Inoltre, rappresentanti dei 28 progetti nazionali selezionati saranno invitati per un viaggio di quattro giorni ad Aquisgrana (Germania). Il 24 ottobre si sono aperte le candidature, riservate ai giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni. La scadenza per l'invio dei dossiers è il 20 gennaio 2014 . Altre scadenze: Selezione dei 28 progetti da parte delle giurie nazionali: 3 marzo 2014 Selezione dei 3 progetti vincitori da parte della giuria europea: 10 aprile 2014 Cerimonia di premiazione a Aix-la-Chapelle: 27 maggio 2014 Per il regolamento di concorso e le iscrizioni on-line: http://www.charlemagneyouthprize.eu/view/it/ EYE 2014: Idee per un’Europa migliore Dal 9 all'11 maggio 2014, presso la sede di Strasburgo del Parlamento europeo, si svolgerà l'Evento europeo per i giovani 2014 (The European Youth Event - EYE) . All'insegna del motto "Idee per un'Europa migliore", diverse migliaia di giovani europei tra i 16 e i 30 anni, provenienti dai 28 Stati membri, dai paesi candidati e da quelli vicini, incontreranno i decision-makers europei e numerosi professionisti, per scambiarsi le idee e confrontare le prospettive. Sarà anche l'occasione per sviluppare nuovi metodi e soluzioni per le questioni cruciali del futuro e per sperimentare la diversità culturale dell'Unione europea. Sarà organizzata una serie di eventi incentrati su cinque temi principali: la disoccupazione giovanile; la rivoluzione digitale; il futuro dell'Unione europea; la sostenibilità; i valori europei. La tre giorni offrirà: dibattiti politici, seminari, giochi di ruolo, laboratori di idee, il Villaggio dei Giovani e un festival organizzato dal Forum Europeo dei Giovani, un concerto e un festival di strada. Le registrazioni sono aperte da martedì 8 ottobre 2013. Per saperne di più sul progetto EYE 2014 e su come partecipare attivamente: http://www.europarl.it/it/giovani/EYE_052014.html 16 Dalla Rappresentanza della Commissione in Italia: L a Rappresentanza in Italia della Commissione europea e l'Ufficio di Informazione in Italia del Parlamento europeo organizzano per la prima volta una serie di incontri formativi e di networking per giovani moltiplicatori fino a 36 anni: comunicatori, progettisti, imprenditori e amministratori pubblici locali. Il percorso “L'UE per i giovani” mira a orientare sulle fonti di informazione dell'Unione Europea e fornire un quadro generale dei nuovi programmi per il periodo 2014-2020, a favore dell'apprendimento e della mobilità, della formazione e dell'occupazione e dell'imprenditoria giovanile, nonché dei diritti e della cittadinanza. I quattro incontri, organizzati con il supporto tecnico dell'associazione AIM – Agenzia Intercultura e Mobilità, si svolgeranno a Roma presso lo Spazio_Europa (http://ec.europa.eu/italia/spazioeuropa/index_it.htm ) nelle seguenti date: 21 Novembre 2013 – Comunicare l’Europa per i giovani Si rivolge a: giovani comunicatori, social media managers ed esperti nell'uso dei nuovi strumenti di comunicazione online; giovani che vorrebbero iniziare a comunicare sui temi europei in maniera più professionale con la possibilità di farne un lavoro per il futuro. 27 Novembre 2013 – Progettare in Europa Si rivolge a: giovani progettisti europei che operano all'interno di organizzazioni, enti e istituzioni attive nell'ambito della mobilità, dell'apprendimento e della formazione; operatori/animatori che fanno parte di organizzazioni giovanili e non, e che, attraverso i programmi europei, aspirano a coordinare l'area progettazione per accedere ai finanziamenti a nome e per conto delle organizzazioni di provenienza. 6 Dicembre – Fare impresa in Europa Si rivolge a: giovani imprenditori o aspiranti imprenditori che hanno già un'idea di start up concreta da realizzare, rappresentanti delle associazioni di imprenditori di piccole, medie imprese e di organizzazioni giovanili e universitarie del settore 22 Gennaio 2014 – L’Europa per i giovani amministratori pubblici locali Si rivolge a:giovani amministratori pubblici locali che operano presso istituzioni comunali e segretari e presidenti di forum giovanili locali. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/istruzione/uepergiovani_it.htm www.ueperigiovani.eu 17 Supplemento Europa Bandi Ottobre 2013 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri paesi europei; 18 • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo, copre solo una parte dei costi del progetto, in AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE, PESCA Invito a presentare proposte pubblicato sulla GUUE C 264 del 13 settembre 2013 Programma di riferimento: Sostegno a favore di azioni riguardanti la Politica Agricola Comune (PAC) 2014 Obiettivi: lo scopo del presente bando è quello di sostenere azioni di informazione volte ad informare un gran numero di persone sui temi fondamentali della PAC (Politica Agricola Comune). Le azioni rivolte al grande pubblico avranno come temi prioritari argomenti generali relativi alla PAC, con particolare attenzione per i suoi tre elementi centrali: la sicurezza alimentare, la gestione sostenibile delle risorse naturali e lo sviluppo delle zone rurali. Le azioni destinate agli operatori rurali dovrebbero, invece, percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. concentrarsi su aspetti più specifici, in particolare sull'esecuzione di nuove misure introdotte dalla riforma della PAC. Azioni: Il bando finanzia azioni di informazione, ovvero un insieme autonomo e coerente di attività di informazione organizzate sulla base di un unico bilancio. Le azioni integrate di comunicazione pubblica possono svolgersi a livello nazionale (non sono ammissibili le azioni aventi un impatto esclusivamente a livello regionale) o a livello europeo (in alcuni Stati membri) e devono comprendere varie attività o strumenti di comunicazione come, ad esempio: produzione e distribuzione di materiale multimediale e/o audiovisivo, produzione e distribuzione di materiale stampato (pubblicazioni, poster ecc), creazione di strumenti per le reti sociali e su Internet, eventi mediatici, conferenze, seminari e gruppi di lavoro, eventi del tipo «fattoria in città» che aiutino a illustrare l'importanza dell'agricoltura agli abitanti delle città, eventi del tipo «porte aperte» destinati a spiegare ai cittadini il ruolo dell'agricoltura, mostre fisse o itineranti, sportelli di informazione. Le attività non possono avere inizio anteriormente al 1° maggio 2014 e dovranno essere completate entro il 30 aprile 2015. Candidati ammissibili: possono presentare proposte persone giuridiche legalmente costituite in uno Stato membro da almeno due anni al momento dell'invio della proposta. I richiedenti possono appartenere ad una delle seguenti categorie: organizzazioni senza scopo di lucro (private o pubbliche), autorità pubbliche (nazionali, regionali, locali), associazioni europee, università, istituti di insegnamento, centri di ricerca, società. La domanda può essere altresì presentata da un richiedente — istituito appositamente per l'azione o no — costituito da vari soggetti giuridici rispondenti ai criteri di ammissibilità. Finanziamento: Il bilancio totale riservato al cofinanziamento delle azioni ammissibili ammonta a 3.000.000 EURO e l’importo del cofinanziamento può essere compreso tra il 50% e il 75% dei costi diretti ammissibili (quest’ultima percentuale riguarda le azioni 19 di informazione “di interesse eccezionale”. Gli importi minimi e massimi richiesti per ciascun progetto (comprensivi del finanziamento a tasso fisso per i costi indiretti) saranno rispettivamente di 100.000,00 Euro e 500.000,00 Euro. Scadenza: 30 novembre 2013 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/agriculture/grants-for-information-measures/ AMBIENTE & ENERGIA Invito presentare proposte (codice identificativo CIP – IEE – 2013) pubblicato sulla GUUE C 390 del 18 dicembre 2012 nell’ambito del programma di lavoro 2013 “Energia Intelligente – Europa”. Programma di riferimento: EIE II (Energia Intelligente Europa) Sotto-Programma di CIP (Programma Quadro per l’Innovazione e la Competitività) Obiettivi: L'obiettivo del programma è quello di assicurare un'energia sicura e sostenibile per l'Europa a prezzi competitivi, attraverso azioni volte ad incoraggiare l'efficienza energetica e l'uso razionale delle risorse energetiche; promuovere le fonti d'energia nuove e rinnovabili e incoraggiare la diversificazione energetica; promuovere l'efficienza energetica e l'uso di fonti d'energia nuove e rinnovabili nei trasporti. Il programma, in particolare, contribuisce alla Strategia UE 2020 e facilita l'attuazione della direttiva sull'efficienza energetica e della direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. A partire dal 2007, Energia intelligente - Europa è stata inclusa nel programma quadro per la competitività globale e l'innovazione (CIP). Azioni: Il programma copre azioni nei seguenti settori: efficienza energetica e uso razionale delle risorse energetiche (SAVE); fonti di energia nuove e rinnovabili (ALTENER); energia e trasporti (STEER); iniziative integrate. L’area d’intervento SAVE riguarda progetti mirati ad orientare le scelte dei consumatori relativamente al riscaldamento e al raffreddamento degli ambienti domestici e a finanziare soluzioni per il risparmio energetico industriale e delle piccole imprese. L’area d’intervento ALTENER punta sull’incentivazione delle reti di distribuzione e sui progetti che intendono favorire l’accesso dei consumatori alle fonti rinnovabili. L’area d’intervento STEER riguarda la mobilità urbana e cercherà di favorire cambiamenti nelle abitudini sia dei singoli sia della collettività così da abbassare notevolmente le emissioni delle città. Comprende anche i progetti sui carburanti alternativi e le idee che aiutano a dimezzare il numero dei veicoli a benzina entro il 2030 (obiettivi del White Paper dell'UE). Per il programma di lavoro 2013 sono state proposte le seguenti quattro iniziative integrate: : - Efficienza energetica e uso di energie rinnovabili negli edifici - BUILD UP Skills, iniziative di formazione di forza lavoro per le tecniche di costruzione sostenibili - Formazione e qualificazione nel campo dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili (pilastro II) La leadership locale dell'energia - Mobilitare gli investimenti locali in campo energetico Candidati ammissibili: persone giuridiche, pubbliche o private, con sede nel territorio degli Stati membri dell'UE e, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Croazia e Macedonia. I progetti devono essere presentati da un gruppo di almeno tre soggetti giuridici indipendenti, ciascuno con sede in un altro paese ammissibile. Finanziamento: per il presente invito a presentare proposte è stato indicativamente allocato un bilancio di 65 milioni di euro, così distribuito: Per il settore SAVE – Budget indicativo: 15.6 milioni di euro Per il settore ALTENERBudget indicativo: 12.6 milioni di euro Per il settore STEER – Budget indicativo: 9.6 milioni di euro Iniziative integrate – Budget indicativo: 27.2 milioni di euro 20 Il contributo comunitario ai progetti potrà coprire al massimo il 75% dei costi totali ammissibili. Prossima scadenza: 28 novembre 2013 (per le domande relative all'azione Build Up Skills). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/energy/intelligent/getting-funds/call-for-proposals/how-to-apply/index_en.htm OCCUPAZIONE, AFFARI SOCIALI INCLUSIONE Invito a presentare proposte VP/2013/014 Azione preparatoria “Your first Eures job” Il contesto: Your first Eures job (Il tuo primo lavoro Eures”) è un progetto per la mobilità professionale che intende aiutare i giovani europei a trovare lavoro in altri paesi dell'UE. Rientra fra gli interventi dell'iniziativa prioritaria Youth on the Move (Gioventù in movimento) della strategia Europa 2020 e dell'iniziativa Opportunità per i giovani. Obiettivi: L'obiettivo del progetto Il tuo primo lavoro EURES per il 2012-14 è aiutare circa 5 000 giovani a trovare un impiego all'interno dell'UE. Le attività sono state avviate nel 2012 e per il momento interessano solo un numero limitato di servizi per l'impiego e di offerte di lavoro. Il presente invito a presentare proposto, lanciato nell’ambito dell’azione preparatoria Il tuo primo lavoro Eures, intende finanziare da 5 a 10 progetti che dovrebbero favorire l’inserimento lavorativo di almeno 1500 giovani negli Stati membri, diversi da quello di residenza, per tutta la durata dei progetti selezionati. Azioni: le attività da realizzare devono riguardare le seguenti misure (una o entrambe): - inserimenti lavorativi (consistono nella fornitura di informazioni, nell’assunzione di lavoratori, nei servizi di collocamento e di incontro domanda-offerta); - collocamenti in tirocinio e/o in apprendistato (consistono nella fornitura di informazioni, nell’assunzione, nell’inserimento basato sulla formazione e sui possibili servizi di mentoring). I progetti selezionati dovrebbero sostenere e finanziare: - i giovani europei (età 18-30 anni) che desiderano trovare lavoro, o svolgere un tirocinio o apprendistato in un altro Stato membro; - i datori di lavoro e le PMI, che forniscano programmi integrativi di formazione per giovani lavoratori, tirocinanti o apprendisti appena inseriti attraverso programmi di mobilità. Candidati ammissibili: i candidati (legalmente stabiliti in uno dei 28 Stati membri UE) possono essere: organizzazioni profit e no profit del settore pubblico, privato o del Terzo settore che forniscono servizi per l’impiego a chi cerca o cambia lavoro, candidati tirocinanti o apprendisti e a datori di lavoro. I progetti possono essere presentati da un singolo proponente oppure da un consorzio. Finanziamento: la dotazione di bilancio è pari a 5.000.000 euro. Il contributo UE potrà coprire fino al 95% dei costi totali ammissibili del progetto. Il cofinanziamento minimo richiesto ai beneficiari è pari al 5% dei costi eleggibili. Scadenza: 10 dicembre 2013 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=993&langId=it http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=391&furtherCalls=yes RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO Programma di riferimento: VII programma quadro di RST - ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (7PQ) Il 7° Programma Quadro (http://cordis.europa.eu/fp7/h ome_en.html), gestito dalla Direzione Generale Ricerca della CE, è il pilastro fondamentale dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA) e gioca un ruolo fondamentale nell'attrarre e nel coordinare le iniziative di ricerca europee per favorire lo sviluppo, la competitività e lo sviluppo dell’occupazione. Il 10 luglio 2012 è stato lanciato il più grande pacchetto di inviti a presentare proposte (2012 – 2013) mai pubblicato nell'ambito del 7° PQ dell'UE. Con un valore complessivo di 8,1 miliardi di euro, i finanziamenti di questi inviti sono aperti a organizzazioni e imprese in tutti gli Stati membri, nei paesi partner del 7° PQ e in altri paesi ammissibili e riguardano i seguenti programmi specifici: Programma specifico “Cooperazione” tale programma sostiene la ricerca nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale all’interno dell’Unione europea e oltre i confini dell’Unione. Il programma è suddiviso in 10 temi prioritari: salute; prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnologie; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; energia; ambiente; trasporti; Scienze socio-economiche e umanistiche; spazio; sicurezza. Programma specifico “Idee”tale programma, realizzato attraverso il Consiglio europeo della ricerca (CER), è finalizzato ad aumentare la competitività dell’Europa aiutando ad attirare e mantenere gli scienziati più dotati di talento, contribuendo all’assunzione di rischi e alla ricerca ad alto impatto e promuovendo la ricerca scientifica di carattere mondiale in nuovi settori emergenti. I progetti saranno finanziati sulla base di proposte presentate dai ricercatori, sia del settore privato che di quello pubblico. Programma specifico “Persone - tale programma offre un sostegno significativo alla mobilità e allo sviluppo di carriera dei ricercatori sia in Europa sia su scala mondiale. Più in generale, tale programma rafforza, quantitativamente e qualitativamente, il potenziale umano della ricerca e della tecnologia in Europa, promuovendo l’ingresso nella professione di ricercatore, incoraggiando i ricercatori europei a rimanere in Europa e attirandovi ricercatori e attirandovi ricercatori provenienti da tutto il mondo. Programma specifico “Capacità” – tale programma si pone l'obiettivo di ottimizzare l'uso e lo sviluppo delle migliori infrastrutture di ricerca esistenti in Europa e anche di contribuire alla creazione di nuove infrastrutture di ricerca di interesse paneuropeo, necessarie alla comunità scientifica europea per rimanere all'avanguardia nella ricerca e tali da aiutare le imprese a rafforzare la loro base di conoscenze e il loro know-how tecnologico. E' così suddiviso: Infrastrutture di ricerca; Ricerca a favore delle PMI; Regioni della conoscenza; Potenziale di ricerca; Scienza nella società; Sostenere lo sviluppo coerente delle politiche in materia di Ricerca; Attività di cooperazione internazionale. Oltre a ciò CAPACITIES, che si pone come complementare rispetto al programma COOPERATION, ha lo scopo di contribuire e supportare lo sviluppo delle politiche comunitarie e aumentare l’impatto e la coerenza delle politiche nazionali. Il Programma CAPACITIES lavora in sinergia anche con le politiche regionali e di coesione, con i Fondi Strutturali e con i programmi di education and training del Competitiveness and Innovation Programme (CIP). Le calls for proposal sono pubblicate sul "Participant Portal" al seguente link: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/fp7_calls Del 7° Programma Quadro fa parte anche, con un proprio budget, il Joint Research Centre (JRC), organizzazione della Commissione Europea composta da sette diversi istituti, che fornisce consulenza scientifico tecnologica per l’elaborazione delle politiche Europee. http://cordis.europa.eu/fp7/jrc/home_en.html Accanto al 7° Programma Quadro esiste anche uno specifico Programma Quadro della Comunità Europea per l’Energia Atomica (EURATOM) per il finanziamento della ricerca sull’energia nucleare, la cui gestione è comunque affidata alle istituzioni della CE. http://cordis.europa.eu/fp7/euratom/home_en.html Il prossimo programma di finanziamento della ricerca dell'Ue per il periodo 2014-2020 sarà Orizzonte 2020 http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=home&video=none C ome noto, essendo in fase di conclusione dell’attuale periodo di programmazione, siamo in attesa che venga completato l’iter volto a definire gli stanziamenti di bilancio UE per il periodo 2014-2020. La Commissione europea ha presentato – tra l'inizio di novembre e la fine di dicembre del 2011 - le proposte relative ai finanziamenti diretti per il periodo 2014-2020. L’approvazione definitiva della programmazione settennale avverrà entro la fine del 2013. Innanzitutto, nel settennio 2014-2020 sarà prioritario concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva) che diviene, secondo la Commissione, il filo conduttore della programmazione UE post 2013. I nuovi programmi saranno quindi orientati al raggiungimento di questo obiettivo e saranno assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si tradurrà in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa) e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che sarà il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+)e che comprenderà, tra l’altro, un’azione dedicata allo sport). Verrà dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti e interventi. La futura programmazione si pone anche l’obiettivo di ridurre il numero di programmi e di ampliare il ricorso alle agenzie esecutive esistenti. Al LINK sottostante, nella sezione “I programmi comunitari” del sito di Europe Direct Frosinone, è possibile reperire alcune informazioni sui principali programmi europei del prossimo periodo di programmazione, suddivisi per settori di riferimento http://www.europedirectfrosinone.it/index.php?option=com_content&view=section&id=5&Itemid=37 23 Tra le fonti on-line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri) http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth 24 La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 http://www.europedirectfrosinone.it Chi siamo EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 48 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 nei 27 paesi dell’Unione europea. Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/