2013
Europe Direct Frosinone
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n. 10 - Ottobre 2013
Sommario
Questo mese…in primo piano: Open Days 2013: la politica di coesione tra sfide
passate, presenti e future…………………………………………………………………pag. 2
NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 4
Affari istituzionali – Consiglio europeo del 24-25 ottobre: le conclusioni
Affari economici & Finanziari - Banche europee: al via l’esame della vigilanza
Salute & Consumatori – Indagine UE su acquisti on-line
Industria & Imprenditoria – Giornata europea del credito: Tajani presenta strumenti per le PMI
ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE............................................................pag. 7
Affari interni – REFIT: verso una legislazione UE più snella ed efficace
Fiscalità & Unione doganale – Proposta della Commissione per una dichiarazione IVA standard
Giustizia, Sicurezza & Libertà – Sistema europeo di sorveglianza delle frontiere: OK dal
Parlamento UE
Giustizia, Sicurezza & Libertà – Diritto ad un avvocato per tutti nell’UE
Sanità pubblica – Dal PE norme antifumo più severe
L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 10
Consultazione sugli orientamenti riguardanti le licenze standard raccomandate, le serie di dati e la
tariffazione per il riutilizzo di documenti del settore pubblico
Scadenza: 22 novembre 2013
Consultazione sulla valutazione della direttiva sull’etichettatura energetica e di taluni aspetti della direttiva
sulla progettazione ecocompatibile
Scadenza: 30 novembre 2013
Consultazione sull’uso sostenibile del fosforo
Scadenza: 1° dicembre 2013
Consultazione sul piano di azione verde per le PMI
Scadenza: 12 dicembre 2013
Consultazione sul crowdfunding nell’UE – Analisi del valore aggiunto di un eventuale intervento dell’UE
Scadenza: 31 dicembre 2013
EVENTI & INIZIATIVE…………………………………………………………………..
Supplemento Europa Bandi
pag. 14
pag. 17
2
Questo mese…in primo piano:
Open Days 2013: la politica di coesione tra sfide
passate, presenti e future
S
i è tenuta a Bruxelles, dal 7
al 10 ottobre 2013,
l'11^
edizione degli Open Days,
“La Settimana Europea
delle
Città
e
delle
Regioni”, il più grande
evento annuale dedicato
interamente alle politiche
regionali, organizzato dal
Comitato delle Regioni e
dalla Direzione Generale
per le politiche regionali
e
urbane
della
Commissione Europea, in
collaborazione con 200
regioni
e
città
appartenenti a 30 stati diversi.
L’edizione 2013 della manifestazione, svoltasi all’insegna dello
slogan “Le regioni e le città europee in cammino verso il 2020"
("Taking off for 2020"), si è articolata in più di 100 eventi, tra
workshop, seminari, dibatti e conferenze che hanno offerto a oltre
5000 decision maker locali, regionali, nazionali ed europei,
accademici ed esponenti del mondo del business,
l'opportunità di confrontarsi e scambiare idee sulle
seguenti tre priorità tematiche, legate in particolare alla
strategia europea per la crescita Europa 2020:
Gestione dei cambiamenti previsti per il periodo 20142020
Sinergie e cooperazione
Nuove sfide e soluzioni
Il dibattito, incentrato sulla nuova politica di coesione che prenderà
avvio il prossimo anno (per un valore complessivo di 345
miliardi di euro in fondi UE nell’arco del nuovo settennio
di programmazione), ha avuto luogo in un momento topico in cui
3
sono
pronte
le
riforme
fondamentali della politica
regionale e la pianificazione
per il periodo 2014-2020 è in
una fase decisiva.
L'evento, ospitato da Johannes
Hahn, commissario per la
politica regionale, e da
Ramón
Luis
Valcárcel,
presidente del Comitato delle
regioni, è stato inaugurato da
José
Manuel
Barroso,
presidente della Commissione
europea. “Le regioni e le città
sono guardate come fucine che
possono
dare
quell’impulso
innovativo per uscire dalla crisi
che ha investito l’Europa” ha
ricordato Commissario Hahn
nel corso della sessione di
apertura che ha incluso una
tavola rotonda sul ruolo
centrale
della
politica
regionale
dell'UE
per
stimolare la ripresa e la
crescita dell'Europa.
La riflessione si è focalizzata
sugli impegni presi per gli
anni futuri dalle regioni e
dalle città, ma è stata
un’importante
occasione
anche per capitalizzare le
esperienze
precedenti
e
mostrare
i
risultati
dei
programmi 2007 – 2013.
La mostra all'aperto, in cui sono state esposte decine di progetti
cofinanziati dall’UE e riguardanti, appunto, lo sviluppo sostenibile
delle città dell’Unione europea, è stata inaugurata Martedì 8 alle
17.00, nella piazza Jean Rey di Bruxelles, dal commissario Hahn e da
Rudi Vervoort, Ministro-presidente della regione Bruxelles-Capitale.
Le varie soluzioni sono state esposte in diversi punti del “quartiere
europeo” di Bruxelles tra cui anche la sede del Comitato delle Regioni
e quella della Commissione Europea. Nella stessa sera sono stati
organizzati vari eventi per favorire la creazione di reti in 12 sedi
lungo il percorso della mostra.
Un’assoluta novità degli OPEN DAYS di quest'anno è stata una
Master Class per 77 selezionati studenti di dottorato e ricercatori a
inizio carriera nel campo della politica regionale e urbana,
organizzata in collaborazione con l' "Associazione per gli studi
regionali", nel quadro del programma "Open Days University",
destinato alle Università europee.
http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2013/doc/master_class_brochure.pdf
In continuità con le passate edizioni, nell’ambito dell’evento sono
stati presentati i 19 finalisti del “RegioStars Awards 2014”,
la
competizione organizzata annualmente dalla Commissione europea a
partire dal 2008 con lo scopo di identificare le buone pratiche nello
sviluppo regionale e di evidenziare i progetti originali ed innovativi
che hanno avuto un impatto positivo sul territorio e che possono
essere attraenti e d'ispirazione per altre regioni. Tra i finalisti anche
due regioni italiane, l’Umbria e il Veneto, che concorrono per la
categoria “Inclusive growth: creating jobs for the young generation”. Il
premio verrà consegnato il 31 marzo 2014.
http://ec.europa.eu/regional_policy/videos/video-details.cfm?vid=942&LAN=EN
Mercoledì 9, nell'edificio Charlemagne, il commissario Hahn ha
inoltre premiato i vincitori (provenienti dalla Grecia, dall'Ungheria e
da Malta) del concorso fotografico "L'Europa nella mia regione",
lanciato dalla Commissione europea il 19 giugno scorso attraverso la
sua pagina facebook
https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573?ref=ts
allo scopo di coinvolgere i cittadini europei nella ricerca di progetti
finanziati con i fondi regionali UE, che stanno cambiando la vita di
tutti noi apportando benefici concreti alle comunità locali.
Gli eventi locali
Quest’anno l’Expo sulle “100
EUrban
solutions”ha
presentato le migliori pratiche
applicate
allo
sviluppo
urbano.
Anche quest’anno, nel quadro degli OPEN DAYS , oltre all’evento
centrale di Bruxelles è stata programmata, tra settembre e novembre
2013, una serie di eventi locali dal titolo "L'Europa nella mia
regione/città" allo scopo di dibattere su tematiche parallele a quelle
affrontate a Bruxelles nei giorni 7-10 ottobre. Gli eventi locali
ammessi sono stati 196, dislocati in 30 paesi in tutta Europa e in paesi
extraeuropei. Di questi 23 sono quelli ospitati da 13 regioni italiane.
4
Per saperne di più sugli eventi previsti nella propria regione o città, consultare il programma delle attività
in Italia:
http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2013/country_leaflets/Italy_IT.pdf
o la mappa interattiva, all’interno del sito web degli OPEN DAYS:
http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2013/localevents_map.cfm
Il sito Internet degli OPEN DAYS:
www.opendays.europa.eu
Notizie flash
dall’UE
Affari istituzionali
Consiglio europeo del 24-25 ottobre: le
conclusioni
A
nche se sono visibili
temi nel prossimo dicembre,
quando
verranno
varate
decisioni in materia.
Il Consiglio europeo ha inoltre
sottolineato
il
proprio
interesse verso il vertice del
partenariato orientale che si
svolgerà a Vilnius il 28 e 29
novembre 2013 ed ha espresso
profonda tristezza per i tragici
eventi avvenuti di recente nel
Mediterraneo, costati la vita a
centinaia
di
persone,
decidendo di intensificare
l'azione dell'Unione in modo
da
impedire
che
simili
tragedie si ripetano.
Va sottolineata anche la
decisione di attuare in maniera
ottimale i finanziamenti per le
piccole e medie imprese
attraverso i fondi strutturali e
gli investimenti sfruttando i
prestiti della Banca Europea.
Altro tema sensibile è stato
quello della lotta contro la
criminalità organizzata e il
traffico di esseri umani.
segnali
di
ripresa
economica,
l'Unione
europea deve proseguire
gli sforzi per aumentare
il potenziale di crescita,
favorire la creazione di
posti
di
lavoro
e
accrescere la competitività europea: questo è l’invito rivolto all’UE
dai Capi di Stato di governo, a conclusione del vertice del Consiglio
Europeo svoltosi a Bruxelles nei giorni 24 e 25 ottobre.
I temi posti al centro dell’attenzione sono stati quelli relativi all'
economia digitale, all'innovazione e ai servizi, settori che hanno un
particolare potenziale di crescita e occupazione che deve essere
mobilitato rapidamente. Il Consiglio europeo ha fornito orientamenti
concreti per sfruttare al massimo il potenziale esistente e ha preso in
esame anche vari settori di intervento di carattere economico e
sociale. Nel prendere atto dello stato di attuazione delle iniziative
adottate a giugno nella lotta contro la disoccupazione giovanile e del
finanziamento dell'economia, soprattutto delle piccole e medie
imprese, ha concordato una serie di misure supplementari
imprimendo nuovo slancio al miglioramento della regolamentazione.
Nel corso del vertice si è svolto un dibattito approfondito sul
completamento dell'Unione economica e monetaria, concentrandosi
in particolare sul coordinamento rafforzato delle politiche
economiche, sul rafforzamento della dimensione sociale dell'Unione
economica e monetaria e sul completamento dell'Unione bancaria.
Come deciso a giugno, il Consiglio europeo tornerà su tutti questi
Il documento ufficiale:
http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/it/ec/139222.pdf
12
5
Affari economici & finanziari
Banche europee: al via l’esame della vigilanza
I
nizierà nel novembre 2013,
per concludersi dopo 12 mesi,
la valutazione della Banca
Centrale Europea (Bce) sullo
stato di salute delle 130
banche europee di sistema
(cioè quelle con attivi superiori
a 30 miliardi di euro oppure
che costituiscano più del 20%
del Pil della propria nazione)
che costituisce la mossa
preliminare all'entrata formale
in funzione (prevista per
novembre
2014)
del
Meccanismo
unico
di
vigilanza (Single Supervisory
Mechanism, Ssm) delle banche
della zona euro, posto sotto
l’egida della BCE, dopo il via
libera del Parlamento del mese
scorso
e
l’approvazione
definitiva
da parte del
Consiglio Ecofin del 15 ottobre.
Lo ha annunciato la stessa BCE presentando, in una nota diffusa lo 23
ottobre, le modalità dell'esercizio che si articolerà su tre livelli:
valutazione del rischio, verifica della qualità degli asset e stress test.
L'operazione costituisce''un passo avanti importante per il futuro
dell'economia dell'area euro'', ha detto il presidente della Banca centrale
Mario Draghi secondo cui l'esame applicato uniformemente alle
principali banche (che rappresentano quasi l’85% delle attività
bancarie totali nell’area dell’euro) avrà fra gli obiettivi primari quello
della trasparenza e mira al risultato di migliorare la fiducia del settore
privato nella solidità delle banche europee e nella qualità dei loro
bilanci.
Le 15 le banche italiane coinvolte sono Banca Carige, Mps, Credito
Valtellinese, Banca Popolare Dell'Emilia Romagna, Banca Popolare Di
Milano, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Banco
Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding (Bcc) Intesa Sanpaolo,
Mediobanca, UniCredit, Ubi, Veneto Banca.
L’esercizio sarà svolto in collaborazione con le autorità nazionali
competenti (ANC) degli Stati membri partecipanti al meccanismo di
vigilanza unico, con il supporto di soggetti terzi indipendenti che
opereranno a tutti i livelli presso la BCE e presso le ANC.
Per saperne di più:
http://www.ecb.europa.eu/ssm/html/index.it.html
L’istituzione del meccanismo di vigilanza unico nell’autunno 2014
rappresenterà una pietra miliare nella realizzazione dell’unione
bancaria in Europa che rappresenta uno dei quattro elementi
costitutivi di un’autentica Unione economica e monetaria.
Per maggiori informazioni sulle fasi della realizzazione dell’unione bancaria:
http://www.ecb.europa.eu/ssm/establish/html/index.it.html
Salute & Consumatori
Indagine UE su acquisti on-line
Co
n l'accesso ad Internet sempre più diffuso
nella UE -28, oggi i cittadini europei utilizzano la
rete per una vasta gamma di attività tra cui, ad
esempio, l’acquisto online di beni e servizi. Nel
2012 il 75% delle persone con età compresa tra 16
e 74 anni ha usato il web nel corso dell’anno e
quasi il 60% di loro lo ha fatto per fare shopping.
E’ quanto emerge dal Report di Eurostat
pubblicato il 15 ottobre,
in occasione della
settimana dedicata allo "Shopping online" (dal 14
al 20 ottobre 2013) nel contesto dell'Anno europeo
dei cittadini 2013.
Tra gli Stati membri con le quote più elevate di
acquirenti online spicca il Regno Unito (82 % degli
utenti di internet compie acquisti online), seguito
6
da Danimarca e Svezia (entrambe 79 %), dalla
Germania (77 %), dal Lussemburgo (73 %) e dalla
Finlandia (72 %). Fanalino di coda di questa
speciale classifica sono Bulgaria (17%) e Romania
(11%), seguite da Estonia e Italia (entrambe 29%).
Anche se gli italiani ricorrono ancora poco agli
acquisti online, la tendenza è in lenta crescita: dal
2008 al 2012, infatti, la percentuale di acquisti
online è aumentata per l'abbigliamento (dal 6
all'8%), i viaggi e gli alloggi (dal 9 al 14 %), i libri e
il materiale formativo (dal 7 all'8 %) e per i
prodotti alimentari (dall'1 al 2 %).
In generale, gli acquisti online più diffusi tra gli
utenti europei di internet sono stati capi di
abbigliamento e articoli sportivi nonché
prenotazioni di viaggi e vacanze online.
Il report di Eurostat:
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/4-15102013-AP/EN/4-15102013-AP-EN.PDF
Industria & Imprenditoria
Giornata europea del credito: Tajani presenta strumenti per le PMI
''U
n
terzo
delle
imprese
europee e il 38% di quelle italiane
non ottiene il credito richiesto, è il
livello più alto dall'inizio della
stretta creditizia''. È quanto ha
affermato il vicepresidente
della Commissione europea,
responsabile per Industria e
Imprenditoria, Antonio Tajani,
presentando gli strumenti a
sostegno delle piccole e medie
imprese
in
occasione
dell’iniziativa svoltasi a Roma
il 18 ottobre presso lo Spazio
Europa,
nell’ambito
della
Giornata
europea
per
l'accesso ai finanziamenti.
Tajani ha spiegato come nelle
nuove prospettive finanziarie
siano stati aumentati i fondi
per l'accesso al credito e il
venture capital nel nuovo
programma
per
la
Competitività
2014/2020,
denominato COSME, con la
conseguente
possibilità,
secondo le stime, di erogare
oltre 20 miliardi di nuovi
prestiti e 4 miliardi di capitali
di rischio a beneficio di circa
350.000 imprese da qui al
2020.
Anche nei fondi regionali Ue
2014/2020 e nel programma
per innovazione e ricerca
Orizzonte 2020 vi saranno più
risorse per il credito alle PMI.
Il
vice
presidente
ha
sottolineato, inoltre, il ruolo
sempre maggiore spettante
alla BEI (Banca Europea degli
Investimenti) che dal 2007 ha
già aperto 84 miliardi di linee
di
finanziamento
alle
PMI:questo anche grazie alla
ricapitalizzazione
di
10
miliardi effettuata a marzo
che
consente
nuovi
investimenti fino a
180
miliardi.
“'Dopo l'austerità, di cui
sicuramente paghiamo gli eccessi,
dobbiamo puntare su misure di
stimolo per la domanda interna e
al rafforzamento della nostra
competitività”:
queste
le
conclusioni di Tajani che ha
poi aggiunto: “Per questo serve
un Industrial Compact che
integri e bilanci quello fiscale. In
cima alle priorità di questo Patto,
che vogliamo proporre al vertice
sull'industria del febbraio 2014,
vi deve essere l'accesso al credito,
senza il quale le imprese non
possono innovare e assumere''.
L'evento del 18 ottobre è stato
il primo di una serie che avrà
luogo in tutte le capitali
europee, dall'autunno 2013
alla fine 2014, per presentare
l'azione della Commissione a
favore del credito alle imprese.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/industria/eufinanceday_tajani_it.htm
7
Orientamenti
politici & legislazione
Affari interni
REFIT – Verso una legislazione UE
più snella ed efficace
S
e una regolamentazione a livello dell’UE è
necessaria in molti settori, essa viene spesso
accusata di soffocare le imprese, soprattutto le
più piccole, o di interferire troppo con la vita
quotidiana dei cittadini. Il 74% dei cittadini
europei crede che l’Unione generi troppa
burocrazia.
Per
rispondere
a
queste
preoccupazioni, negli anni scorsi la Commissione
europea ha messo in atto uno sforzo coordinato
per snellire la legislazione e ridurre gli oneri
normativi, semplificando - e addirittura
abrogando - norme e regolamenti dell'UE , col
fine ultimo di agevolare la vita alle imprese e ai
cittadini e favorire la crescita economica.
Nel discorso sullo stato dell’Unione 2013, tenuto
l’11 settembre, il Presidente Barroso ha
sottolineato l’importanza della regolamentazione
intelligente e ha dichiarato che l’Unione europea
ha bisogno di essere “grande per le grandi cose e
piccola per le piccole cose”.
Lo scorso 2 ottobre la Commissione ha compiuto
un altro importante passo avanti in questa
direzione, con una comunicazione in cui – dopo
aver passato al vaglio tutto il corpus legislativo
dell’UE – ha esposto in modo concreto, settore
per settore, quali sono gli ambiti in cui interverrà
ulteriormente per semplificare o per ritirare leggi
europee, per alleggerire gli oneri gravanti sulle
imprese e per facilitare l’attuazione delle
normative.
La
Commissione
ha
inoltre
annunciato l’intenzione di pubblicare un quadro
di valutazione per seguire i progressi a livello
europeo e nazionale a tale riguardo.
Questo lavoro è al centro del programma di
controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della
regolamentazione (Regulatory Fitness and
Performance
Programme.
REFIT).
Per approfondimenti:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-891_it.htm
Fiscalità & Unione doganale
Proposta della Commissione per una dichiarazione
IVA standard
S
empre nel quadro delle iniziative previste dal
programma "REFIT" per semplificare le norme e
ridurre gli oneri amministrativi, lo scorso 23
ottobre è stata lanciata dalla Commissione una
proposta relativa ad una nuova dichiarazione Iva
standardizzata in tutta l'Unione Europea.
La proposta prevede un insieme uniforme di
requisiti per le imprese relativi alla compilazione
delle dichiarazioni IVA, indipendentemente dallo
Stato membro in cui vengono effettuate. Oltre a
semplificare la vita alle imprese europee (con 5
caselle al massimo invece delle 100 che si contano
oggi in alcuni casi), la dichiarazione IVA standard
- che dovrebbe sostituire le dichiarazioni IVA
nazionali - rappresenterebbe per i governi uno
strumento in grado di facilitare il rispetto della
normativa IVA ed aumentare, di conseguenza, il
8
gettito fiscale. La Commissione europea conta di
quindici miliardi di euro all'anno.
ridurre i costi per le imprese europee fino a
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/fiscalita/dichiarazione_iva_standard_it.htm
http://ec.europa.eu/taxation_customs/taxation/vat/key_documents/legislation_proposed/index_en.htm
Giustizia, Sicurezza & Libertà
Sistema europeo di sorveglianza delle
frontiere: OK dal Parlamento UE
I
l 10 ottobre il
Eurosur il 2 dicembre 2013. Gli
altri Stati membri seguiranno
l'esempio il 1° dicembre 2014.
Tutte le azioni e le operazioni
che gli Stati membri e Frontex
svolgono,
in
ambito
EUROSUR e non, sono
improntate al pieno rispetto
dei diritti fondamentali e del
principio
di
non
respingimento (per evitare che
persone minacciate di vita o
private della libertà possano
essere rimpatriate), oltre che
alla stretta osservanza delle
disposizioni
nazionali
e
dell’UE
in
materia
di
protezione dei dati. Le stesse
rigorose garanzie si applicano
anche alla cooperazione con
paesi terzi nel quadro di
EUROSUR.
Parlamento
europeo
ha
adottato
la
proposta di regolamento che istituisce il sistema europeo di
sorveglianza delle frontiere (EUROSUR) presentata dalla
Commissione.
“Mi congratulo per il voto espresso oggi dal Parlamento europeo, grazie al
quale EUROSUR sarà operativo entro la fine dell’anno” – ha commentato
Cecilia Malmström, Commissaria UE agli Affari interni,
sottolineando l’impegno della Commissione teso ad intensificare gli
sforzi per prevenire tragedie simili a quella recentemente avvenuta a
Lampedusa e prendere importanti decisioni insieme agli Stati
membri, mostrandosi solidale con i migranti e con i paesi più esposti
ai flussi migratori.
Il nuovo strumento rafforzerà lo scambio di informazioni e la
cooperazione a diversi livelli: nazionale, tra gli Stati membri, e tra
questi e l’Agenzia per le frontiere dell’Unione Frontex. I nuovi centri
nazionali di coordinamento e Frontex si scambieranno
immediatamente informazioni su incidenti e pattugliamento. Così
facendo, non solo si avranno più possibilità di prevenire reati
transfrontalieri quali il traffico di droga e la tratta di esseri umani, ma
sarà anche più facile individuare le piccole imbarcazioni di migranti
in pericolo e fornire loro assistenza.
Le norme di funzionamento di Eurosur sono state concordate con i
governi nazionali. Bulgaria, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia,
Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo,
Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia inizieranno a utilizzare
Per saperne di più:
Homepage di Cecilia Malmström: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/malmstrom/index_en.htm
Giustizia, sicurezza & Libertà
Diritto ad un avvocato per tutti nell’UE
T
utti
i
cittadini
europei
hanno il diritto all'assistenza
legale di un difensore in un
procedimento
penale
in
qualunque Paese UE essi si
trovino: lo stabilisce una
nuova
direttiva
europea
adottata il 7 ottobre scorso dal
Consiglio UE dei Ministri
della Giustizia dopo il voto del
9
Parlamento europeo, che ha
esempio un familiare, possa
proposta della Commissione
approvato la relativa proposta
esserne informato e che
europea volta a garantire il
della Commissione il 10
l'indagato abbia l'opportunità
diritto a un processo equo alle
settembre
scorso
di comunicare con i propri
persone in tutta l’UE, sia nel
(MEMO/13/772).
familiari;
consentendo
a
proprio paese sia all’estero. Le
La nuova direttiva stabilisce
persone indagate all'estero di
altre sono la proposta sul
degli standard minimi in
essere in contatto con il
diritto alla traduzione e
materia di assistenza legale,
consolato del loro paese e di
all’interpretazione,
adottata
istituendo il diritto all'accesso
ricevere visite; offrendo alle
nel 2010 ( IP/10/1305) e quella
a un difensore sin dalla prima
persone
oggetto
di
un
sul diritto all’informazione nei
fase
dell'interrogatorio
di
mandato d'arresto europeo la
procedimenti penali, adottata
polizia e durante tutto il corso
possibilità
di
ricevere
nel 2012 ( IP/12/575).
del procedimento penale;
consulenza legale sia nel paese
Dopo la pubblicazione nella
riconoscendo all'indagato il
in cui è effettuato l'arresto che
Gazzetta ufficiale dell'UE, gli
diritto di conferire in modo
in quello in cui è stato
Stati membri avranno tre anni
confidenziale e adeguato con il
spiccato.
di tempo per recepire la
suo difensore per esercitare
“Questa legge rappresenta una
direttiva nel diritto nazionale.
vittoria per la giustizia e per i
effettivamente i diritti della
Secondo le stime, una volta in
diritti
dei
cittadini
nell’Unione
difesa;
consentendo
vigore, la nuova legge si
europea,” ha dichiarato Viviane
all'avvocato di svolgere un
applicherà a 8 milioni di
Reding,
icepresidente
e
ruolo
attivo
durante
procedimenti penali ogni anno
Commissaria UE per la
l'interrogatorio; assicurando
nei
28
Stati
membri
Giustizia, evidenziando come
che, in caso di arresto
dell'Unione.
questa sua sia la terza
dell'indagato, qualcuno, ad
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/giustizia_liberta/diritto_avvocato_legge_it.htm
Sanità pubblica
Dal
L
PE
norme
'Unione europea inasprisce la
antifumo più severe
"Sappiamo che si tratta di bambini, non di
adulti, che iniziano a fumare. E nonostante
la tendenza al ribasso nella maggior parte
degli Stati membri dei fumatori adulti, i
dati dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità mostrano preoccupanti tendenze al
rialzo in un certo numero dei nostri Stati
membri per i giovani fumatori", ha detto la
relatrice Linda McAvan (S&D, UK).
"Dobbiamo fermare le aziende produttrici di
tabacco che rivolgono ai giovani una serie di
prodotti ingannevoli e fare in modo che i
pacchetti di sigarette abbiano avvertimenti
efficaci”.
Il progetto di legge è stato adottato con
560 voti favorevoli, 92 contrari e 32 astensioni.
L'Aula ha conferito alla relatrice un mandato per
cominciare i negoziati con il Consiglio con 620
voti favorevoli, 43 contri e 14 astensioni.
battaglia contro il fumo. Un
disegno di legge per rendere i
prodotti del tabacco
meno
attraenti per i giovani ha ricevuto,
martedì 8 ottobre, il sostegno del
Parlamento europeo. Secondo i
deputati, le avvertenze sanitarie
dovrebbero coprire il 65% di ogni
pacchetto, le sigarette fruttate o al
mentolo e le confezioni con meno
di 20 sigarette dovrebbero essere
vietate (sulle mini confezioni non
ci sarebbe spazio per le foto e gli avvertimenti
voluti dalla Ue e per questo sono stati bocciate),
mentre le sigarette elettroniche dovrebbero essere
trattate come medicinali solo nel caso siano
presentate come aventi proprietà curative.
http://www.europarl.it/it/succede_pe/press_release/Ottobre_2013/Tobacco_oct2013.html
10
L’angolo
delle consultazioni
L
e consultazioni pubbliche
della Commissione europea
sono tra i principali strumenti
attraverso i quali si attua la
politica
di
trasparenza
dell'Unione europea. Spesso
accompagnate da un Libro
verde", vale a dire un
documento atto a stimolare il
dibattito su un determinato
argomento, le consultazioni
pubbliche sono rivolte a tutti i
cittadini e alle organizzazioni
che abbiano interesse nei
confronti di specifici temi,
oggetto delle future proposte
legislative della Commissione,
e che vogliano far sentire la
propria voce all'interno dei
processi decisionali. Tutte le
consultazioni aperte sono
disponibili all’interno del
sito "La vostra voce in
Europa":
:
http://ec.europa.eu/yourvoice/
index_it.htm
Il sito dà accesso anche ad
un’altra un’ampia gamma di
strumenti
di
democrazia
partecipativa
messi
a
disposizione dalle Istituzioni
UE:partecipazione a sondaggi
d’opinione o a dibattiti
sull’Unione europea e sul suo
futuro (compresa la possibilità
di discutere i problemi
direttamente con i leader
politici e scambiare opinioni
con altri cittadini interessati
agli stessi argomenti).
Non
appena
concluse
le
consultazioni, i risultati saranno
disponibili sul portale, cosicché
gli utenti del sito, oltre a poter
esprimere le proprie opinioni,
avranno la possibilità di sapere
quanto è stato detto dagli altri e
di verificare in seguito come la
Commissione avrà tenuto conto
delle loro riflessioni quando
saranno
pubblicate
nuove
proposte.
In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte:
Consultazione sugli orientamenti riguardanti le licenze standard raccomandate, le serie di
dati e la tariffazione per il riutilizzo di documenti del settore pubblico
Settore di riferimento:
Reti di comunicazione,
Contenuti & Tecnologie
Il contesto
- Da tempo
l'Unione
europea
lavora
affinché le informazioni del
settore pubblico siano messe
a disposizione dei privati, in
modo
da
poter
essere
riutilizzate o integrate per la
creazione di applicazioni quali
mappe
per
sistemi
di
navigazione o applicazioni per
l'informazione turistica.
In tale ambito, nel 2003 la
Commissione europea ha
varato una direttiva (direttiva
2003/98/CE) che introduce un
quadro di riferimento europeo
per
il
riutilizzo
delle
informazioni
del
settore
pubblico. La normativa (nota
con
l'acronimo
di
PSI
Directive) è stata revisionata
di recente. La nuova direttiva
(direttiva
2013/37/UE),
formalmente adottata
dal
Consiglio alla fine di giugno
2013,
stabilisce
che
le
informazioni
pubbliche
saranno accessibili on-line e le
aziende
private
potranno
utilizzarle per offrire nuovi
servizi e applicazioni. La
nuova
direttiva
cambierà
l'approccio
delle
amministrazioni pubbliche e
la riluttanza delle persone a
condividere le informazioni.
Le imprese potranno attingere
ai dati pubblici gratuitamente
o a costi molto bassi. Uno
studio recente ha dimostrato
che i benefici economici a
vantaggio
dell'Unione
europea, grazie agli effetti
della
direttiva
PSI,
ammonterebbero a 40 miliardi
di euro all'anno. Il tasso di
crescita delle aziende che
hanno accesso ai dati pubblici
gratis è del 15% maggiore
rispetto alle aziende che sono
costrette a pagarli.
Obiettivi della consultazione:
il
lancio
della
presente
consultazione segue all’invito,
rivolto
alla
Commissione
europea nella stessa direttiva,
ad assistere gli Stati membri
11
nella sua attuazione in modo
traffico;
ricerca
e
coerente
mediante
finanziamento
pubblico;
l’elaborazione di linee guida
statistiche; libri digitalizzati;
riguardanti
le
licenze
altri tipi di informazioni del
standard raccomandate, le
settore pubblico (PSI).
serie di dati e la tariffazione
I
risultati
di
questa
per il riutilizzo di documenti
consultazione
saranno
del settore pubblico.
utilizzati per la redazione
Attraverso i contributi attesi,
delle linee guida che verranno
la Commissione vuole essere
pubblicate nel 2014.
aiutata nella redazione di
L'apertura e il riutilizzo dei
orientamenti per incrementare
dati pubblici è una della azioni
il riutilizzo di dati pubblici
chiave dell'Agenda Digitale
relativi
a:
meteorologia;
per l'Europa.
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/digital-agenda/
Destinatari: tutti i cittadini e le
organizzazioni sono invitati a
contribuire
a
questa
consultazione.
Sono particolarmente ricercati
i contributi da parte di
riutilizzatori di informazioni
del
settore
pubblico
(imprenditori,
persone
fisiche), enti pubblici, esperti
del riutilizzo di dati.
Scadenza: 22 novembre 2013
http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/consultation-guidelines-recommended-standard-licences-datasets-and-charging-re-use-public
Consultazione sulla valutazione della direttiva sull’etichettatura energetica e di taluni
aspetti della direttiva sulla progettazione ecocompatibile
Settore di riferimento:
Energia
Il contesto –L’etichettatura
energetica UE obbligatoria è
stata introdotta nel 1992 ed
aggiornata
dall’attuale
direttiva
del
2010
(2010/30/UE). Le etichette
energetiche hanno lo scopo di
consentire ai consumatori di
fare scelte informate, fornendo
loro informazioni accurate,
pertinenti
e
comparabili
sull’efficienza energetica di un
prodotto e sul suo consumo di
energia. La direttiva UE sulla
progettazione ecocompatibile
è stata introdotta nel 2005 ed
aggiornata
nel
2009
(2009/125/CE): nel suo quadro
vengono
stabilite
norme
minime
di
efficienza
energetica e ambientale dei
prodotti a livello dell’UE per
eliminare dal mercato quelli
meno efficienti e con le
prestazioni peggiori.
La Commissione è tenuta a
verificare
l'efficacia
dell'applicazione
delle
direttive e delle relative
misure di esecuzione.
Obiettivi della consultazione:
la presente consultazione,
lanciata dalla DG ENER della
Commissione europea, è parte
integrante del riesame della
direttiva
sull'etichettatura
energetica,
previsto
dall'articolo 14 della direttiva
entro il 31 dicembre 2014.
Fornisce, inoltre, ulteriori
informazioni per la verifica
prevista dall'articolo 21 della
direttiva sulla progettazione
ecocompatibile. Consentendo
ai portatori di interessi di
esprimere la loro opinione sui
vari aspetti delle direttive, la
consultazione
mira
ad
avvalersi di una vasta gamma
di esperienze, opinioni e idee.
L'analisi associata al riesame
valuterà i punti di forza e i
punti
deboli
dell'attuale
applicazione ed esaminerà le
opzioni per modificarla e la
loro accettabilità.
I risultati della consultazione
pubblica confluiranno in uno
studio
di
valutazione
realizzato
da
consulenti
esterni. Sito web dello studio:
http://www.energylabelevaluation.eu
/eu/home/welcome
Destinatari: la consultazione è
rivolta ai cittadini, alle aziende
del settore, agli stakeholders
interessati, alle organizzazioni
e
alle
amministrazioni
pubbliche nell'UE.
Per
parteciparvi
occorre
compilare il questionario
online, disponibile in due
versioni:
•
versione
semplificata,
adatta ai consumatori ed alle
piccole e medie imprese
(singoli
dettaglianti
e
fabbricanti) e disponibile in
tutte le lingue dell’UE;
• versione integrale, destinata
a
tutti
gli
stakeholders
interessati
(funzionari
pubblici,
rappresentanti
dell'industria, ONG, ecc.),
disponibile solo in inglese e
con possibilità di inserire
risposte a testo libero.
Qualora lo desiderino, le
piccole e medie imprese
(singoli
dettaglianti
e
fabbricanti) possono compilare
il sondaggio integrale.
Scadenza: 30 novembre 2013.
12
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/energy/efficiency/consultations/201310_evaluation_of_energy_labelling_directive__en.htm
Consultazione sull’uso sostenibile del fosforo
Settore di riferimento:
Ambiente
Il contesto - La produttività
dei moderni sistemi agricoli
dipende in larga misura
dall’aggiunta di fosforo nel
suolo (concimi) e nelle diete
degli animali (mangimi).
Le
riserve
limitate,
la
volatilità dei prezzi e gli alti
livelli di spreco destano serie
preoccupazioni per il costo e la
disponibilità
degli
approvvigionamenti futuri di
fosforo nell’Unione europea e
nel mondo.
Grandi quantità di fosforo
sono attualmente sprecate
durante tutto il ciclo di
produzione
alimentare,
causando spesso problemi
ambientali,
come
l’inquinamento
idrico.
Il
deflusso del fosforo dai terreni
agricoli ai corsi d'acqua, per
esempio, può provocare un
aumento della crescita delle
piante acquatiche e delle
alghe, un fenomeno noto come
"eutrofizzazione".
Obiettivi
della
consultazione: scopo della
consultazione, avviata con la
“Comunicazione consultiva
sull’uso
sostenibile
del
fosforo” dell’8 luglio 2013, è
di aprire un dibattito sull'uso
del fosforo e sulle modalità
per renderne più efficiente
l'impiego, tenuto conto che si
tratta di una risorsa che non
può essere sostituita.
La
comunicazione
suggerisce
una serie di opzioni tese a
migliorare
l’attuale
situazione,
ad
esempio
utilizzare i fertilizzanti e i
mangimi in modo più mirato,
ridurre l’erosione del suolo e
favorire il riciclaggio del
fosforo ricavato dal letame,
dalle acque reflue e dal
concime
organico.
Gli
interessati sono invitati a
riflettere
sulle
possibili
iniziative da intraprendere
per promuovere il recupero
del fosforo da altre fonti,
quali i generi alimentari e i
rifiuti biodegradabili.
La consultazione sollecita
pareri su come affrontare il
problema della domanda e
dell'offerta, come gestire il
rischio di contaminazione del
suolo e quali tecnologie o
innovazioni promuovere per
migliorare l’uso sostenibile
del fosforo.
Destinatari: il Parlamento
europeo, il Consiglio e le altre
istituzioni europee, i cittadini,
le autorità pubbliche, le ONG
e
le
imprese
possono
contribuire con le loro
osservazioni.
La Commissione analizzerà i
contributi nel corso del 2014 e
integrerà i risultati della
consultazione
nei
settori
pertinenti,
dalla
politica
agricola alle attività relative
alle materie prime, passando
per le risorse idriche e i rifiuti.
Scadenza: 1° dicembre 2013.
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/environment/consultations/phosphorus_en.htm
Consultazione sul piano d’azione verde per le PMI
Settore di riferimento:
Ambiente/Imprese
Il contesto: La DG Imprese e
Industria ha annunciato il
prossimo varo del Piano
d’Azione Verde per le PMI
che si propone, nell’ambito
della strategia Europa 2020, di
mettere
al
centro
dell’attenzione una crescita
intelligente e sostenibile che
sottolinei il ruolo della green
economy
nella
ripresa
economica.
L’utilizzo
di
energie alternative, di un uso
efficiente
delle
risorse,
l’obiettivo di ridurre al
minimo le emissioni di
carbonio,
sono
punti
fondamentali nella politica
attuale dell’Unione Europea
che, in questo contesto,
riconosce l’importanza del
ruolo delle PMI. Queste, dal
canto loro, devono essere in
grado di trasformare le sfide
13
in opportunità di crescita per
diventare protagoniste del
passaggio a un uso efficiente
delle risorse.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
la
Commissione
europea
intende raccogliere le opinioni
delle parti interessate sulle
misure di sostegno per le PMI
che le rendano più efficienti
sotto il profilo dell’utilizzo
delle risorse e capaci di
vendere prodotti e servizi
verdi a livello internazionale e
su quali attori siano nella
posizione migliore per aiutare
le imprese in questo processo.
Per la consultazione saranno
presi in considerazione l’uso
efficiente
dell’energia
(comprese
le
energie
rinnovabili), dell’acqua e di
altre
risorse
naturali,
i
materiali, la minimizzazione
dei rifiuti, la vendita di
materiale di scarto ad un’altra
società e il riciclaggio.
I contributi raccolti grazie alla
consultazione serviranno a
completare l’Eurobarometro
Flash 342 su “PMI, efficienza
delle risorse e mercati verdi” e
a redigere il Piano d’azione
verde per le PMI.
Destinatari: la consultazione è
aperta alle PMI attive in
qualsiasi
settore,
ONG,
organizzazioni e associazioni
che intendono migliorare le
prestazioni energetiche delle
aziende europee in termini
di consumo,
risparmio e impatto
ambientale e, più in generale,
a tutti i cittadini interessati.
Scadenza: 12 dicembre 2013.
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/public-consultation-green-action-plan/index_en.htm
Consultazione sul crowdfunding nell’UE – Analisi del valore aggiunto di un eventuale
intervento dell’UE
Settore di riferimento:
Mercato interno & Servizi
Il contesto: Il crowdfunding è
una
nuova
forma
di
finanziamento, basata sulla
realizzazione
di
una
campagna di raccolta fondi via
Internet. Questa pratica sta
avendo grande diffusione
soprattutto a causa della crisi
finanziaria, in un contesto in
cui l’attività di prestito della
banche si è ridotta ed è sempre
più difficile avere la possibilità
di accedere ai finanziamenti.
In Europa nel 2012 il
crowdfunding ha visto una
crescita stimata del 65%
rispetto al 2011.
Secondo
Michel
Barnier,
Commissario europeo per il
mercato interno ed i servizi, il
crowdfunding ha il potenziale
per colmare il deficit di
finanziamento di molte startup
e
per
stimolare
l´imprenditorialità.
Considerando lo sviluppo di
tale strumento e la diversa
situazione normativa, fiscale e
sociale nell’Unione europea, si
avverte l’esigenza di un
quadro unico comunitario per
sostenere
coloro
che
realizzano
piattaforme
di
crowdfunding e ridurre i
rischi per coloro che le
utilizzano per il finanziamento
dei loro progetti. ”Molte
campagne
di
crowdfunding
hanno carattere locale, ma altre
potrebbero beneficiare di un
mercato unico europeo per avere
più
facile
accesso
ai
finanziamenti”, ha affermato il
Commissario
Marnier,
evidenziando al contempo la
necessità di capire bene il
meccanismo e, soprattutto,
assicurarsi
che
il
crowdfunding non sia una
tendenza momentanea, ma
piuttosto una fonte sostenibile
di finanziamento per nuovi
progetti europei.
Obiettivi della consultazione:
la finalità della presente
consultazione è quella di
raccogliere dati sulle esigenze
di chi partecipa a questa
attività, delineare benefici e
rischi ed identificare le aree in
cui un’azione legislativa o
agevolativa della UE potrebbe
fare la differenza, favorendo la
crescita di questo nuovo
settore.
La
consultazione
riguarda tutte le forme di
crowdfunding,
dalle
donazioni agli investimenti
finanziari.
Destinatari: la consultazione
si rivolge a tutti gli interessati cittadini, imprese, autorità
nazionali, università - ed in
particolare, agli imprenditori
che promuovono le campagne,
autorità e responsabili delle
piattaforme di crowdfunding.
Scadenza: 31 dicembre 2013
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/crowdfunding/index_en.htm
14
Eventi
& iniziative
Abbiamo a cuore le nostre radici:
campagna UE a sostegno della PAC
Il 14 ottobre la Commissione europea ha lanciato
campagna
di
comunicazione
una
per
sensibilizzare
il
pubblico
sull'importanza
dell'agricoltura nella vita quotidiana e sul ruolo
svolto in suo sostegno dalla Politica agricola
comune (PAC) il cui obiettivo è quello di
garantire agli agricoltori una vita dignitosa e ai
consumatori europei prodotti alimentari di
qualità a prezzi ragionevoli.
Da quello che mangiamo a ciò che indossiamo, il
frutto del lavoro degli agricoltori europei è
presente ovunque: è questo il messaggio clou
della campagna che non si limita a mettere in
mostra i prodotti degli agricoltori, ma evidenzia
l’importanza dell'agricoltura in altri settori, ad
esempio per la crescita delle comunità rurali e la
protezione dell'ambiente e dei paesaggi naturali
in Europa.
Il sito web della campagna illustra le politiche
agricole dell'UE e mette a disposizione di
agricoltori e insegnanti materiale specifico per
spiegare chi fa cosa e in che modo l'UE sostiene il
settore. Sono previsti vari eventi interattivi per far
scoprire l'agricoltura europea.
La campagna ha visto la luce dopo che a luglio è
stato raggiunto un accordo per riformare la
politica agricola dell'UE a partire dal 2014. La
riforma favorirà una più equa distribuzione dei
fondi nell'UE. Saranno inoltre disponibili altri
finanziamenti per la nuova generazione di
giovani agricoltori e per una produzione più
ecologica.
Il sito web della campagna:
http://ec.europa.eu/agriculture/cap-for-our-roots/index_it.htm
Infarto: parte la campagna UE “salvavite”
Si possono salvare 100.000 vite umane all'anno
con la rianimazione tramite massaggio cardiaco e
respirazione bocca a bocca. E' il
messaggio
lanciato
presso
l'Europarlamento dal portavoce della
campagna ''Fai ripartire un cuore. Le
tue mani possono salvare vite umane''
promossa dal Consiglio europeo per la
Il sito web della campagna:
rianimazione (www.erc.edu) che ha sede ad
Anversa.L'iniziativa, diretta in particolare ai
giovani,
mira
a
diffondere
consapevolezza su come praticare
la rianimazione cardiopolmonare e,
a questo scopo, hanno avuto luogo
dimostrazioni
pratiche
presso
l'Eurocamera su come effettuarla.
http://restartaheart.eu/
15
Al via il Premio Carlo Magno della gioventù 2014
E’ partita la settima edizione del Premio europeo
Carlo Magno della gioventù,
assegnato
annualmente e congiuntamente dal Parlamento
europeo e dalla Fondazione del Premio
internazionale Carlo Magno di Aquisgrana. Il
Premio, che mira a favorire lo sviluppo di una
coscienza europea tra i giovani, è attribuito a
progetti, intrapresi appunto da giovani, che
favoriscano la comprensione, promuovano
l'emergere di un sentimento comune dell'identità
europea e diano esempi pratici di cittadini
europei che vivono insieme come un'unica
comunità. I premi per i tre migliori progetti (5.000
euro per il primo classificato, 3.000 euro per il
secondo e 2.000 euro per il terzo) saranno
consegnati dal Presidente del Parlamento europeo
e da un rappresentante della Fondazione del
Premio
internazionale
Carlo
Magno
di
Aquisgrana. .Quale parte del premio, i tre
vincitori finali riceveranno l'invito a visitare il
Parlamento europeo (a Bruxelles o a Strasburgo).
Inoltre, rappresentanti dei 28 progetti nazionali
selezionati saranno invitati per un viaggio di
quattro giorni ad Aquisgrana (Germania).
Il 24 ottobre si sono aperte le candidature,
riservate ai giovani di età compresa tra i 16 e i 30
anni. La scadenza per l'invio dei dossiers è il 20
gennaio 2014 .
Altre scadenze:
Selezione dei 28 progetti da parte delle giurie
nazionali: 3 marzo 2014
Selezione dei 3 progetti vincitori da parte della
giuria europea: 10 aprile 2014
Cerimonia di premiazione a Aix-la-Chapelle: 27
maggio 2014
Per il regolamento di concorso e le iscrizioni on-line:
http://www.charlemagneyouthprize.eu/view/it/
EYE 2014: Idee per
un’Europa migliore
Dal
9 all'11 maggio 2014, presso la sede di
Strasburgo del Parlamento europeo, si svolgerà
l'Evento europeo per i giovani 2014 (The
European Youth Event - EYE) . All'insegna del
motto "Idee per un'Europa migliore", diverse
migliaia di giovani europei tra i 16 e i 30 anni,
provenienti dai 28 Stati membri, dai paesi
candidati e da quelli vicini, incontreranno i
decision-makers
europei
e
numerosi
professionisti, per scambiarsi le idee e confrontare
le prospettive. Sarà anche l'occasione per
sviluppare nuovi metodi e soluzioni per le
questioni cruciali del futuro e per sperimentare la
diversità culturale dell'Unione europea. Sarà
organizzata una serie di eventi incentrati su
cinque temi principali: la disoccupazione
giovanile; la rivoluzione digitale; il futuro
dell'Unione europea; la sostenibilità; i valori
europei. La tre giorni offrirà: dibattiti politici,
seminari, giochi di ruolo, laboratori di idee, il
Villaggio dei Giovani e un festival organizzato dal
Forum Europeo dei Giovani, un concerto e un
festival di strada. Le registrazioni sono aperte da
martedì 8 ottobre 2013.
Per saperne di più sul progetto EYE 2014 e su come partecipare attivamente:
http://www.europarl.it/it/giovani/EYE_052014.html
16
Dalla Rappresentanza della Commissione in Italia:
L
a Rappresentanza in Italia della Commissione europea e l'Ufficio di Informazione in Italia del
Parlamento europeo organizzano per la prima volta una serie di incontri formativi e di networking
per giovani moltiplicatori fino a 36 anni: comunicatori, progettisti, imprenditori e amministratori
pubblici locali.
Il percorso “L'UE per i giovani” mira a orientare sulle fonti di informazione dell'Unione Europea e
fornire un quadro generale dei nuovi programmi per il periodo 2014-2020, a favore
dell'apprendimento e della mobilità, della formazione e dell'occupazione e dell'imprenditoria
giovanile, nonché dei diritti e della cittadinanza.
I quattro incontri, organizzati con il supporto tecnico dell'associazione AIM – Agenzia Intercultura
e
Mobilità,
si
svolgeranno
a
Roma
presso
lo
Spazio_Europa
(http://ec.europa.eu/italia/spazioeuropa/index_it.htm ) nelle seguenti date:
21 Novembre 2013 – Comunicare l’Europa per i giovani
Si rivolge a: giovani comunicatori, social media managers ed esperti nell'uso dei nuovi strumenti
di comunicazione online; giovani che vorrebbero iniziare a comunicare sui temi europei in maniera
più professionale con la possibilità di farne un lavoro per il futuro.
27 Novembre 2013 – Progettare in Europa
Si rivolge a: giovani progettisti europei che operano all'interno di organizzazioni, enti e istituzioni
attive nell'ambito della mobilità, dell'apprendimento e della formazione; operatori/animatori che
fanno parte di organizzazioni giovanili e non, e che, attraverso i programmi europei, aspirano a
coordinare l'area progettazione per accedere ai finanziamenti a nome e per conto delle
organizzazioni di provenienza.
6 Dicembre – Fare impresa in Europa
Si rivolge a: giovani imprenditori o aspiranti imprenditori che hanno già un'idea di start up
concreta da realizzare, rappresentanti delle associazioni di imprenditori di piccole, medie imprese e
di organizzazioni giovanili e universitarie del settore
22 Gennaio 2014 – L’Europa per i giovani amministratori pubblici locali
Si rivolge a:giovani amministratori pubblici locali che operano presso istituzioni comunali e
segretari e presidenti di forum giovanili locali.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/istruzione/uepergiovani_it.htm
www.ueperigiovani.eu
17
Supplemento
Europa Bandi
Ottobre
2013
L
a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una
selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi
comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare
proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di
presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per
scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle
modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di
interesse.
Premessa
I Programmi comunitari - Cosa
sono
I
programmi comunitari
rappresentano lo strumento
attraverso il quale vengono
erogati i cd. fondi a gestione
diretta,
ossia
quei
finanziamenti
inseriti
nel
bilancio della Comunità e
gestiti
direttamente
e
centralmente
dalla
Commissione Europea che
effettua,
senza
ulteriori
passaggi, il trasferimento dei
fondi ai beneficiari. Tali
programmi, concepiti per
attuare
le
politiche
comunitarie in varie aree
tematiche
attraverso
la
cooperazione tra soggetti di
diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata
quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o
in co-decisione con il Parlamento
europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le
misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali
proponenti e le percentuali di cofinanziamento.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso
gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”,
pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in
tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web
delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle
Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for
Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della
possibilità di presentare una proposta progettuale.
Principali caratteristiche:
• A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari
(soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità
pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria,
università, ecc. (solo raramente a persone fisiche);
• Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie
innovative e riproducibili anche in altri paesi europei;
18
• Quasi sempre i progetti
devono essere presentati da
consorzi composti da più
partner di diversi paesi
Europei
(requisito
della
transnazionalità);
•
Si
parla
di
“cofinanziamento” in quanto
la sovvenzione comunitaria,
salvo rare eccezioni, nel
campo
degli
aiuti
allo
sviluppo, copre solo una parte
dei costi del progetto, in
AGRICOLTURA, SVILUPPO
RURALE, PESCA
Invito a presentare proposte
pubblicato sulla GUUE C 264
del 13 settembre 2013
Programma di riferimento:
Sostegno a favore di azioni
riguardanti la Politica
Agricola Comune (PAC) 2014
Obiettivi:
lo
scopo
del
presente bando è quello di
sostenere
azioni
di
informazione
volte
ad
informare un gran numero di
persone sui temi fondamentali
della PAC (Politica Agricola
Comune).
Le azioni rivolte al grande
pubblico avranno come temi
prioritari argomenti generali
relativi
alla
PAC,
con
particolare attenzione per i
suoi tre elementi centrali: la
sicurezza
alimentare,
la
gestione
sostenibile
delle
risorse naturali e lo sviluppo
delle zone rurali. Le azioni
destinate agli operatori rurali
dovrebbero,
invece,
percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa,
inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di
retroattività).
L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla
Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili
di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento
alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite
negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare
i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori
nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles.
concentrarsi su aspetti più
specifici,
in
particolare
sull'esecuzione
di
nuove
misure
introdotte
dalla
riforma della PAC.
Azioni:
Il
bando finanzia
azioni di informazione, ovvero
un insieme autonomo e
coerente
di
attività
di
informazione organizzate
sulla base di un unico
bilancio. Le azioni integrate di
comunicazione
pubblica
possono svolgersi a livello
nazionale
(non
sono
ammissibili le azioni aventi un
impatto esclusivamente a
livello regionale) o a livello
europeo (in alcuni Stati
membri)
e
devono
comprendere varie attività o
strumenti di comunicazione
come, ad esempio: produzione
e distribuzione di materiale
multimediale e/o audiovisivo,
produzione e distribuzione di
materiale
stampato
(pubblicazioni, poster ecc),
creazione di strumenti per le
reti sociali e su Internet, eventi
mediatici,
conferenze,
seminari e gruppi di lavoro,
eventi del tipo «fattoria in
città» che aiutino a illustrare
l'importanza dell'agricoltura
agli abitanti delle città, eventi
del tipo «porte aperte»
destinati a spiegare ai cittadini
il
ruolo
dell'agricoltura,
mostre fisse o itineranti,
sportelli di informazione.
Le attività non possono avere
inizio anteriormente al 1°
maggio 2014 e dovranno
essere completate entro il 30
aprile 2015.
Candidati
ammissibili:
possono presentare proposte
persone giuridiche legalmente
costituite in uno Stato membro
da almeno due anni al
momento
dell'invio
della
proposta.
I
richiedenti
possono appartenere ad una
delle
seguenti
categorie:
organizzazioni senza scopo di
lucro (private o pubbliche),
autorità pubbliche (nazionali,
regionali, locali), associazioni
europee, università, istituti di
insegnamento,
centri
di
ricerca, società. La domanda
può essere altresì presentata
da un richiedente — istituito
appositamente per l'azione o
no — costituito da vari
soggetti giuridici rispondenti
ai criteri di ammissibilità.
Finanziamento: Il bilancio
totale
riservato
al
cofinanziamento delle azioni
ammissibili
ammonta
a
3.000.000 EURO e l’importo
del
cofinanziamento
può
essere compreso tra il 50% e il
75%
dei
costi
diretti
ammissibili
(quest’ultima
percentuale riguarda le azioni
19
di informazione “di interesse
eccezionale”.
Gli importi minimi e massimi
richiesti per ciascun progetto
(comprensivi
del
finanziamento a tasso fisso per
i costi indiretti) saranno
rispettivamente di 100.000,00
Euro e 500.000,00 Euro.
Scadenza: 30 novembre 2013
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/agriculture/grants-for-information-measures/
AMBIENTE & ENERGIA
Invito presentare proposte
(codice identificativo CIP –
IEE – 2013) pubblicato sulla
GUUE C 390 del 18 dicembre
2012
nell’ambito
del
programma di lavoro 2013
“Energia
Intelligente
–
Europa”.
Programma di riferimento:
EIE II
(Energia Intelligente Europa)
Sotto-Programma di CIP
(Programma Quadro per
l’Innovazione e la
Competitività)
Obiettivi:
L'obiettivo
del
programma
è
quello
di
assicurare un'energia sicura e
sostenibile per l'Europa a
prezzi competitivi, attraverso
azioni volte ad incoraggiare
l'efficienza energetica e l'uso
razionale
delle
risorse
energetiche; promuovere le
fonti
d'energia
nuove
e
rinnovabili e incoraggiare la
diversificazione
energetica;
promuovere
l'efficienza
energetica e l'uso di fonti
d'energia nuove e rinnovabili
nei trasporti. Il programma, in
particolare, contribuisce alla
Strategia UE 2020 e facilita
l'attuazione
della
direttiva
sull'efficienza energetica e della
direttiva sulla promozione
dell'uso dell'energia da fonti
rinnovabili.
A partire dal 2007, Energia
intelligente - Europa è stata
inclusa
nel
programma
quadro per la competitività
globale e l'innovazione (CIP).
Azioni: Il programma copre
azioni nei seguenti settori:
efficienza energetica e uso
razionale
delle
risorse
energetiche (SAVE); fonti di
energia nuove e rinnovabili
(ALTENER); energia e trasporti
(STEER); iniziative integrate.
L’area
d’intervento
SAVE
riguarda progetti mirati ad
orientare
le
scelte
dei
consumatori relativamente al
riscaldamento
e
al
raffreddamento degli ambienti
domestici e a finanziare
soluzioni per il risparmio
energetico industriale e delle
piccole imprese.
L’area d’intervento ALTENER
punta sull’incentivazione delle
reti di distribuzione e sui
progetti che intendono favorire
l’accesso dei consumatori alle
fonti rinnovabili.
L’area d’intervento STEER
riguarda la mobilità urbana e
cercherà
di
favorire
cambiamenti nelle abitudini sia
dei singoli sia della collettività
così da abbassare notevolmente
le
emissioni
delle
città.
Comprende anche i progetti sui
carburanti alternativi e le idee
che aiutano a dimezzare il
numero dei veicoli a benzina
entro il 2030 (obiettivi del
White Paper dell'UE).
Per il programma di lavoro
2013 sono state proposte le
seguenti quattro iniziative
integrate:
:
- Efficienza energetica e uso
di energie rinnovabili negli
edifici
- BUILD UP Skills, iniziative
di formazione di forza lavoro
per le tecniche di costruzione
sostenibili - Formazione e
qualificazione
nel
campo
dell'efficienza energetica e delle
energie rinnovabili (pilastro II)
La
leadership
locale
dell'energia
- Mobilitare gli investimenti
locali in campo energetico
Candidati
ammissibili:
persone giuridiche, pubbliche
o private, con sede nel
territorio degli Stati membri
dell'UE e, Norvegia, Islanda,
Liechtenstein,
Croazia
e
Macedonia. I progetti devono
essere presentati da un gruppo
di almeno tre soggetti giuridici
indipendenti, ciascuno con
sede in un altro paese
ammissibile.
Finanziamento: per il presente
invito a presentare proposte è
stato indicativamente allocato
un bilancio di 65 milioni di
euro, così distribuito:
Per il settore SAVE – Budget
indicativo: 15.6 milioni di euro
Per il settore ALTENERBudget indicativo: 12.6 milioni
di euro
Per il settore STEER – Budget
indicativo: 9.6 milioni di euro
Iniziative integrate – Budget
indicativo: 27.2 milioni di euro
20
Il contributo comunitario ai
progetti potrà coprire al
massimo il 75% dei costi totali
ammissibili.
Prossima scadenza:
28 novembre 2013 (per le
domande
relative
all'azione Build Up Skills).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/energy/intelligent/getting-funds/call-for-proposals/how-to-apply/index_en.htm
OCCUPAZIONE, AFFARI
SOCIALI
INCLUSIONE
Invito a presentare proposte
VP/2013/014
Azione preparatoria
“Your first Eures job”
Il contesto: Your first Eures
job (Il tuo primo lavoro
Eures”) è un progetto per la
mobilità professionale che
intende aiutare i giovani
europei a trovare lavoro in
altri paesi dell'UE. Rientra fra
gli interventi dell'iniziativa
prioritaria Youth on the Move
(Gioventù in movimento)
della strategia Europa 2020 e
dell'iniziativa Opportunità per
i giovani.
Obiettivi:
L'obiettivo
del
progetto Il tuo primo lavoro
EURES per il 2012-14 è aiutare
circa 5 000 giovani a trovare
un impiego all'interno dell'UE.
Le attività sono state avviate
nel 2012 e per il momento
interessano solo un numero
limitato
di
servizi
per
l'impiego e di offerte di lavoro.
Il presente invito a presentare
proposto, lanciato nell’ambito
dell’azione preparatoria Il tuo
primo lavoro Eures, intende
finanziare da 5 a 10 progetti
che
dovrebbero
favorire l’inserimento
lavorativo di almeno 1500
giovani negli Stati membri,
diversi da quello di residenza,
per tutta la durata dei progetti
selezionati.
Azioni: le attività da realizzare
devono riguardare le seguenti
misure (una o entrambe):
- inserimenti
lavorativi
(consistono nella fornitura di
informazioni, nell’assunzione
di lavoratori, nei servizi di
collocamento e di incontro
domanda-offerta);
- collocamenti in tirocinio e/o
in apprendistato
(consistono nella fornitura di
informazioni, nell’assunzione,
nell’inserimento basato sulla
formazione
e
sui
possibili servizi di mentoring).
I
progetti
selezionati
dovrebbero
sostenere
e
finanziare:
- i giovani europei (età 18-30
anni) che desiderano trovare
lavoro, o svolgere un tirocinio
o apprendistato in un altro
Stato membro;
- i datori di lavoro e le PMI,
che forniscano programmi
integrativi di formazione per
giovani lavoratori, tirocinanti
o apprendisti appena inseriti
attraverso
programmi
di
mobilità.
Candidati
ammissibili:
i
candidati (legalmente stabiliti
in uno dei 28 Stati membri UE)
possono essere: organizzazioni
profit e no profit del settore
pubblico, privato o del Terzo
settore che forniscono servizi
per l’impiego a chi cerca o
cambia
lavoro,
candidati
tirocinanti o apprendisti e a
datori
di
lavoro.
I progetti possono essere
presentati da un singolo
proponente oppure da un
consorzio.
Finanziamento: la dotazione
di bilancio è pari a 5.000.000
euro. Il contributo UE potrà
coprire fino al 95% dei costi
totali ammissibili del progetto.
Il cofinanziamento minimo
richiesto ai beneficiari è pari al
5% dei costi eleggibili.
Scadenza: 10 dicembre 2013
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=993&langId=it
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=391&furtherCalls=yes
RICERCA E
SVILUPPO TECNOLOGICO
Programma di riferimento:
VII programma quadro di
RST - ricerca, sviluppo
tecnologico e dimostrazione
(7PQ)
Il 7° Programma Quadro
(http://cordis.europa.eu/fp7/h
ome_en.html), gestito dalla
Direzione Generale Ricerca
della CE, è il pilastro
fondamentale dello Spazio
Europeo della Ricerca (ERA)
e gioca un ruolo fondamentale
nell'attrarre e nel coordinare le
iniziative di ricerca europee
per favorire lo sviluppo, la
competitività e lo sviluppo
dell’occupazione.
Il 10 luglio 2012 è stato
lanciato
il
più
grande
pacchetto
di
inviti
a
presentare proposte (2012 –
2013)
mai
pubblicato
nell'ambito del 7° PQ dell'UE.
Con un valore complessivo di
8,1 miliardi di euro,
i
finanziamenti di questi inviti
sono aperti a organizzazioni e
imprese in tutti gli Stati
membri, nei paesi partner del
7° PQ e in altri paesi
ammissibili e riguardano i
seguenti programmi specifici:
Programma
specifico
“Cooperazione”
tale
programma sostiene la ricerca
nell’ambito di progetti di
cooperazione internazionale
all’interno
dell’Unione
europea e oltre i confini
dell’Unione. Il programma è
suddiviso in 10 temi prioritari:
salute; prodotti alimentari,
agricoltura,
pesca
e
biotecnologie;
tecnologie
dell’informazione
e
della
comunicazione; nanoscienze,
nanotecnologie, materiali e
nuove
tecnologie
di
produzione;
energia;
ambiente; trasporti; Scienze
socio-economiche
e
umanistiche; spazio; sicurezza.
Programma specifico “Idee”tale programma,
realizzato
attraverso il Consiglio europeo
della
ricerca
(CER),
è
finalizzato ad aumentare la
competitività
dell’Europa
aiutando
ad
attirare
e
mantenere gli scienziati più
dotati di talento, contribuendo
all’assunzione di rischi e alla
ricerca ad alto impatto e
promuovendo
la
ricerca
scientifica
di
carattere
mondiale in nuovi settori
emergenti. I progetti saranno
finanziati
sulla
base
di
proposte
presentate
dai
ricercatori, sia del settore
privato che di quello pubblico.
Programma
specifico
“Persone - tale programma
offre un sostegno significativo
alla mobilità e allo sviluppo di
carriera dei ricercatori sia in
Europa sia su scala mondiale.
Più
in
generale,
tale
programma
rafforza,
quantitativamente
e
qualitativamente, il potenziale
umano della ricerca e della
tecnologia
in
Europa,
promuovendo l’ingresso nella
professione di ricercatore,
incoraggiando i ricercatori
europei a rimanere in Europa
e attirandovi ricercatori e
attirandovi
ricercatori
provenienti da tutto il mondo.
Programma
specifico
“Capacità” – tale programma
si
pone
l'obiettivo
di
ottimizzare l'uso e lo sviluppo
delle migliori infrastrutture di
ricerca esistenti in Europa e
anche di contribuire alla
creazione
di
nuove
infrastrutture di ricerca di
interesse
paneuropeo,
necessarie
alla
comunità
scientifica
europea
per
rimanere all'avanguardia nella
ricerca e tali da aiutare le
imprese a rafforzare la loro
base di conoscenze e il loro
know-how tecnologico. E' così
suddiviso: Infrastrutture di
ricerca; Ricerca a favore delle
PMI;
Regioni
della
conoscenza; Potenziale di
ricerca; Scienza nella società;
Sostenere lo sviluppo coerente
delle politiche in materia di
Ricerca;
Attività
di
cooperazione internazionale.
Oltre a ciò CAPACITIES, che
si pone come complementare
rispetto
al
programma
COOPERATION, ha lo scopo
di contribuire e supportare lo
sviluppo
delle
politiche
comunitarie
e
aumentare
l’impatto e la coerenza delle
politiche
nazionali.
Il
Programma
CAPACITIES
lavora in sinergia anche con le
politiche
regionali
e
di
coesione,
con
i
Fondi
Strutturali e con i programmi
di education and training del
Competitiveness and Innovation
Programme (CIP).
Le calls for proposal sono pubblicate sul "Participant Portal" al seguente link:
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/fp7_calls
Del 7° Programma Quadro fa parte anche, con un proprio budget, il Joint Research Centre (JRC), organizzazione
della Commissione Europea composta da sette diversi istituti, che fornisce consulenza scientifico tecnologica per
l’elaborazione delle politiche Europee. http://cordis.europa.eu/fp7/jrc/home_en.html
Accanto al 7° Programma Quadro esiste anche uno specifico Programma Quadro della Comunità Europea per
l’Energia Atomica (EURATOM) per il finanziamento della ricerca sull’energia nucleare, la cui gestione è comunque
affidata alle istituzioni della CE.
http://cordis.europa.eu/fp7/euratom/home_en.html
Il prossimo programma di finanziamento della ricerca dell'Ue per il periodo 2014-2020 sarà Orizzonte 2020 http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=home&video=none
C
ome noto, essendo in fase di conclusione
dell’attuale periodo di programmazione, siamo in
attesa che venga completato l’iter volto a definire
gli stanziamenti di bilancio UE per il periodo
2014-2020. La Commissione europea ha
presentato – tra l'inizio di novembre e la fine di
dicembre del 2011 - le proposte relative ai
finanziamenti diretti per il periodo 2014-2020.
L’approvazione definitiva della programmazione
settennale avverrà entro la fine del 2013.
Innanzitutto, nel settennio 2014-2020 sarà
prioritario concentrarsi sulla realizzazione degli
obiettivi della strategia Europa 2020 (crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva) che diviene,
secondo la Commissione, il filo conduttore della
programmazione UE post 2013.
I nuovi programmi saranno quindi orientati al
raggiungimento di questo obiettivo e saranno
assegnate maggiori risorse a tutti quei settori
considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si
tradurrà in: maggiore sostegno per ricerca e
innovazione (in particolare, misure di sostegno
per le PMI all'insegna dell'innovazione e della
competitività - COSME, Horizon), aumento delle
risorse per l'industria culturale (Europa creativa),
nuovo impulso alla rete di infrastrutture
(meccanismo per collegare l’Europa) e forte
enfasi
sul
settore
della
formazione
e
dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello
che sarà il successore del Programma Lifelong
Learning, (Erasmus+)e che comprenderà, tra
l’altro, un’azione dedicata allo sport). Verrà dato
rilievo anche alle priorità strategiche trasversali,
quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro
il cambiamento climatico, come parte integrante
di tutti i principali strumenti e interventi.
La futura programmazione si pone anche
l’obiettivo di ridurre il numero di programmi e di
ampliare il ricorso alle agenzie esecutive esistenti.
Al LINK sottostante, nella sezione “I programmi comunitari” del sito di Europe Direct Frosinone, è
possibile reperire alcune informazioni sui principali programmi europei del prossimo periodo di
programmazione, suddivisi per settori di riferimento
http://www.europedirectfrosinone.it/index.php?option=com_content&view=section&id=5&Itemid=37
23
Tra le fonti on-line:
Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea
http://europa.eu/
Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/
Sito web Commissione europea - Rappresentanza in
Italia http://ec.europa.eu/italia/
Sito web Parlamento europeo
http://www.europarl.europa.eu/
Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento
europeo per l’Italia http://www.europarl.it/
Sito web Dipartimento per le Politiche europee
(Presidenza del Consiglio dei Ministri)
http://www.politicheeuropee.it/
Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per
il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
www.aiccre.it
Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa
Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth
24
La rete Europe Direct
http://europa.eu/europedirect/
Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11
http://www.europedirectfrosinone.it
Chi siamo
EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione
europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a
livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel
territorio provinciale.
Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla
Commissione europea che conta 48 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e
circa 500 nei 27 paesi dell’Unione europea.
Cosa offre
Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai
propri centri Europe Direct:
- consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere
informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni,
la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento,
studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE;
- promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche;
- consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e,
al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri
e suggerimenti .
I
Come agisce
ritenti una vasta
gamma di servizi prestati attraverso:
I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso:
- i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al
call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse
comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e
guide gratuiti;
- i propri siti Internet;
- l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse
comunitario;
- la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di
informazione.
La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di
informazione specializzate sull’UE.
I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza
della Commissione europea in Italia.
Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma
http://ec.europa.eu/italia/
Scarica

Europamente Europabandi ottobre 2013