Economia Domestica
Tra conoscenza e cultura alimentare,
effetti sulla salute e sull’ambiente
Sommario
Il Corso di Economia Domestica
Il Corso di Economia Domestica
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Capitolo 1 - L’alimentazione Proteine
Carboidrati
Grassi
Minerali
Vitamine 4
Capitolo 2 - Una corretta alimentazione: La Piramide Alimentare
Cereali Latticini
Carne Frutta e verdura
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Capitolo 3 - La conservazione degli alimenti Dal frigorifero alle conserve: i metodi per la conservazione casalinga dei cibi
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Capitolo 4 - L’Acqua Perché l’acqua è importante
L’acqua imbottigliata è davvero più buona e salutare dell’acqua del rubinetto?
Come mai continuiamo a comprare acqua imbottigliata?
Concludendo il discorso sull’acqua ecco 10 semplici gesti per non sprecarla
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Capitolo 5 - I Detersivi e la loro produzione Alcune informazioni sui prodotti che già usiamo
Quali sono allora gli accorgimenti se si usano i prodotti per pulire?
Vediamo ora quali prodotti possono essere usati per macchie, ambienti e insetti
Alcune utili ricette per produrre in casa i prodotti per pulire
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Capitolo 6 - I Rifiuti e la raccolta differenziata
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Conclusioni
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Per introdurre questo corso è necessario partire dal termine “Economia Domestica”.
Economia è una parola che deriva dal greco e significa “oikos” = casa e “nomos” = legge.
Domestico invece deriva dal latino “domus” e significa casa.
Perciò anche la sola parola “Economia”, che ha assunto significati molto generali per
indicare l’organizzazione delle risorse a esempio di un Paese o di una città, nasce da dove
è partita la nostra società: la casa!
E nella casa, sono sempre state le donne ad occuparsi di tutto e svolgere un lavoro molto
importante ma scarsamente riconosciuto e mai pagato.
Dal lavoro domestico non solo dipende il benessere della famiglia, ma, ampliando lo
sguardo, anche il benessere del Pianeta.
I pubblicitari chiamano le donne “responsabili acquisti” e confezionano messaggi per
raggiungerle direttamente. Bisogna però fare attenzione, perché non sempre quello che
propone la pubblicità è salutare e serve davvero.
Questo testo raccoglie quindi il contenuto delle lezioni del corso di Economia Domestica,
che ha visto come protagoniste alcune donne che partecipano alla Scuola d’Italiano per
Stranieri promossa dall’Associazione Dimensioni Diverse.
Milano, Agosto 2015
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Capitolo 1 - L’alimentazione
E’ molto importante capire cosa mangiamo, quali alimenti fanno bene e quali no perché è
proprio vero che “ siamo quel che mangiamo”.
Il nostro corpo ha bisogno degli alimenti per consumare energia ma se gli diamo sostanze
“difettose”, il corpo si ammala .
Le sostanze che servono al nostro organismo per funzionare bene sono:
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PROTEINE - es. Carne
CARBOIDRATI - es. Pasta
GRASSI - es. Burro
MINERALI - es. Banana (contiene potassio)
VITAMINE - es. Carota (contiene vitamina D)
Vediamole una alla volta.
Proteine
Le proteine sono le sostanze chimiche più importanti in natura. Sono composte da una catena di molecole chiamate “aminoacidi”. Otto aminoacidi sono considerati essenziali per il
nostro corpo e devono essere introdotti con il cibo. Visto che ogni essere vivente ha le sue
proteine, quando mangiamo la carne o il pesce (proteine animali) e le verdure (proteine
vegetali), il nostro fegato rompe la catena di amminoacidi per ricostruire delle proteine che
il nostro corpo può usare (proteine umane).
Esempi di alimenti ricchi di proteine sono: soia secca, grana, bresaola, pinoli, etc.
Carboidrati
I carboidrati sono formati da carbonio e acqua e comunemente sono anche detti zuccheri.
Si trovano principalmente negli alimenti di origine vegetale. Tra i cibi ricchi di carboidrati
ricordiamo il pane, la pasta, i legumi, le patate, la crusca, il riso e i cereali.
Quando mettiamo in bocca un pezzo di pane, questo
viene demolito dalla saliva che trasforma gli amidi
del pane in zuccheri semplici.
Quest’ultimi si distinguono in zuccheri lenti e zuccheri rapidi in base alla velocità con cui arrivano nel
sangue.
Quando nel sangue arrivano tanti zuccheri tutti insieme (ad esempio mangiando un pezzo di torta), la ghiandola del Pancreas non riesce
a produrre abbastanza Insulina (un ormone che serve per mettere gli zuccheri al proprio
posto) da bruciare tutti gli zuccheri.
Con gli zuccheri lenti invece, viene prodotta abbastanza insulina da bruciare gli zuccheri,
che arrivando nel sangue poco per volta, tolgono il senso di fame.
Per questo motivo, se abbiamo un po´ di fame, è preferibile mangiare dei cereali piuttosto
che un dolce per togliere l’appetito.
Attenzione!
E’ importante non usare lo zucchero dolcificante al posto di quello normale. I dolcificanti
contengono una sostanza chiamata “Aspartame” che può causare danni al cervello.
E’ importante non usare il Dado per insaporire i piatti. Al suo interno si trova una sostanza
chiamata “Glutammato” o “Estratto di lievito” che è pericolosa per la salute. E’ preferibile,
al posto del Dado, fare un soffritto e metterlo nel congelatore nelle formine del ghiaccio.
Grassi
I grassi sono presenti in molti alimenti e possono essere di tipo animale (es. burro) o di
tipo vegetale (es. olio). Più grassi sono presenti in un alimento, più tempo il mio corpo impiegherà per digerirli. Inoltre i grassi animali richiedono una digestione più lunga di quelli
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vegetali (basta pensare alla panna, allo strutto, etc.).
in acqua.
Per questo motivo è consigliabile condire gli alimenti con olio di oliva, mais o girasole
piuttosto che con il burro.
Le vitamine liposolubili sono immagazzinate nel fegato e rappresentano una riserva per
l’organismo.
Per friggere invece, bisogna utilizzare l’olio di girasole o l’olio di arachidi, perché questi
oli hanno un punto di fumo molto alto. Questa caratteristica, permette loro di raggiungere
alte temperature e di non diventare tossici. L’olio di palma invece è altamente sconsigliato,
perché può essere usato per molte fritture prima di essere buttato. Per questo motivo è
molto utilizzato dai fast food come Mc Donald’s.
Le vitamine idrosolubili non vengono invece accumulate, quindi è indispensabile introdurle
quotidianamente attraverso una dieta varia.
Mangiare molti grassi inoltre, può provocare l’aumento del colesterolo che, se si deposita in grandi
quantità nelle arterie, impedisce il passaggio di sangue causando, in alcuni casi, danni al cervello (ictus)
o al cuore (infarto).
Per diminuire il colesterolo è importante mangiare
fiocchi d’avena integrale, perché nella fibra dell’avena si trova il “Betaglucano”, una sostanza che abbassa i livelli di colesterolo nel sangue.
Minerali
I minerali sono, insieme alle vitamine, sostanze molto importanti per il funzionamento
dell’organismo, perché permettono che questo compia una serie di reazioni chimiche.
Tra i minerali più necessari ricordiamo: il calcio e il fosforo, importanti per la crescita
delle ossa; il potassio, utile per cuore e la pressione; il ferro, indispensabile per portare
ossigeno nelle cellule.
I minerali sono presenti soprattutto nella frutta sia fresca che secca, nella carne e nella
verdura.
Nello specifico, le lenticchie contengono più ferro che gli spinaci e la carne. Rispetto al
calcio invece, non esistono prove certe che il latte, il formaggio e lo yogurt forniscano
calcio all’organismo. In particolare il latte, dev’essere assunto dai bambini piccoli ma gli
adulti possono farne a meno.
Infine, per le persone povere di ferro, può essere utile mangiare la “mela chiodata”. Si tratta di una usanza antica e consiste nel mettere dei chiodi di ferro dentro una mela, lasciarli
per una notte e toglierli la mattina dopo prima di mangiarla.
Vitamine
Le vitamine possono essere liposolubili, cioè solubili nei grassi, o idrosolubili, cioè solubili
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Le vitamine vengono suddivise in gruppi a cui viene data una lettera in base alla loro
funzione.
Le vitamine A,D,E,K fanno parte di quelle liposolubili e servono a:
• vitamina A: per la vista e pelle sana (es. carota)
• vitamina D: per ossa forti e in salute (es. formaggi, verdure etc.)
• vitamina E: per la fertilità (es. spinaci, arachidi etc.)
• vitamina K: per la coagulazione (es broccoli, spinaci, cavolfiori, kiwi etc.)
Per ricevere il miglior effetto da tutte queste è importante condirle con dei grassi (es. olio),
prima di mangiarle.
Le vitamine idrosolubili invece sono:
• vitamina C: per la produzione di anticorpi, che servono a difendere il corpo dalle
malattie (es. frutta e verdura)
• vitamina Gruppo B: per il funzionamento del fegato e del sistema nervoso (es.
carne, pesce, uova etc.)
• vitamina H: per la salute della pelle (es. pesce, latte, lievito etc.)
Capitolo 2 - Una corretta alimentazione: La Piramide Alimentare
Dopo aver osservato quali sono gli alimenti utili al nostro corpo, è importante capire come
e quanto mangiarli per vivere in salute.
La piramide alimentare rappresenta un modello da seguire perché contiene al suo interno
delle indicazioni su cosa e quanto mangiare.
Gli alimenti che si trovano alla base della piramide infatti, devono essere mangiati tutti i
giorni (es. cereali). Gli alimenti che invece si trovano in cima alla piramide, devono essere
mangiati in piccole quantità e raramente (es. dolci).
Mangiare bene e sano non è uno scherzo. Nonostante la lunghezza della vita sia cresciuta,
sempre meno persone vivono in salute. La maggior parte delle morti è dovuta a malattie
cardiovascolari che colpiscono persone che fanno poco sport e che hanno un’alimentazione squilibrata.
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I cereali integrali sono preferibili a quelli raffinati perché contengono la crusca. Questa è
una sostanza che avvolge il cereale ed è molto utile perché oltre a contenere alcuni minerali, si gonfia con l’acqua.
Quando mangiamo un piatto di cereali integrali, l’acqua che si trova nell’intestino gonfia la massa di cereali e ci fa sentire sazi, togliendoci il desiderio di mangiare altro e ingrassare.
Latticini
I latticini sono tutti quegli alimenti derivati dal latte.
Con questo nome si intendono quindi il latte, lo yogurt,
la panna e i formaggi.
Quest’ultimi possono essere freschi o stagionati a seconda di quanto tempo vengono fatti riposare prima di essere mangiati.
L’Italia è famosa nel mondo per alcuni formaggi che registrano sull’etichetta la scritta
D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta). Questa sigla garantisce la qualità e originalità
dei prodotti acquistati e viene usata anche per altri prodotti oltre ai formaggi.
Carne
In generale è bene mangiare a ogni pasto cereali e grassi vegetali (es. olio). Allo stesso
modo è importante mangiare molta verdura, mentre non bisogna esagerare con la frutta
che è molto calorica. Carne bianca (es. pollo), pesce e uova, andrebbero mangiati non più
di 3/4 volte alla settimana, mentre i formaggi e il latte è bene assumerli molto poco.
Allo stesso modo, la carne rossa e i cereali raffinati (es. riso bianco) dovrebbero essere
mangiati un paio di volte alla settimana.
Ecco nello specifico alcuni alimenti presenti nella Piramide alimentare:
Cereali
I cereali, soprattutto quelli integrali, sono necessari
per la nostra alimentazione e devono essere assunti
ad ogni pasto. Rappresentano una delle più importanti fonti di energia e contengono pochi grassi e
molte proteine.
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Anche la carne è presente nella piramide alimentare e deve essere assunta perché è ricca
di proteine.
E’ divisa in:
• carni bianche: vitello, agnello, capretto, coniglio, pollame...
• carni rosse: bue, cavallo, montone, bufalo...
• carni scure: cacciagione (cinghiale, cervo, capriolo, etc.)
Nonostante la carne sia importante nella nostra alimentazione, non bisogna esagerare ma
introdurla in 2/3 pasti alla settimana. Inoltre è preferibile la carne bianca a quella rossa
perché è meno calorica.
Frutta e verdura
Frutta e verdura servono per introdurre vitamine e minerali nel nostro corpo.
In particolare le verdure sono importanti per l’apporto di proteine e sono così suddivise:
• verdure a foglia (spinaci, insalata)
• verdure a radice (carote, rape, ravanelli)
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• tuberi (patate, aglio, cipolla)
• verdure a frutto (melanzane, zucchine, pomodori)
E’ importante fare attenzione alla stagione in cui ci troviamo sia quando acquistiamo la
frutta che la verdura. La nostra terra ogni mese produce alimenti diversi e per mangiare
frutta e verdura sane e coltivate nel nostro territorio bisogna accontentarsi della scelta che
il terreno ci offre.
L’immagine che segue mostra frutta e verdura nelle diverse stagioni.
Capitolo 3 - La conservazione degli alimenti
Oltre a fare attenzione a cosa si mangia è allo stesso modo fondamentale imparare a
conservare gli alimenti.
Se questi vengono conservati male, crudi o cotti che siano, devono essere buttati o addirittura possono fare male al nostro corpo se vengono mangiati.
Dal frigorifero alle conserve: i metodi per la conservazione casalinga dei cibi
Le possibilità di conservazione in casa sono:
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Conservazione in frigorifero
Conservazione in congelatore
Conservazione a secco
Conservazione sott’olio
Conservazione sott’aceto
Conservazione sotto sale
Sterilizzazione
Conservazione in frigorifero
Quando si conservano degli alimenti in frigorifero bisogna in primo luogo coprirli con della
pellicola trasparente/alluminio o inserirli in un contenitore chiuso.
Inoltre non bisogna riporre le cose una sopra l’altra altrimenti il frigorifero non raffredda
tutti gli alimenti.
Conservazione in congelatore
Per gli alimenti che vengono comprati al supermercato già surgelati, è importante rispettare la data di
scadenza scritta sulla confezione.
Per i prodotti che si vogliono congelare da freschi
invece, bisogna inserirli in un contenitore o in un
apposito sacchetto per alimenti, che si trovano facilmente in vendita nei supermercati.
Nello specifico per le verdure, bisogna scottarle in
padella prima di metterle a congelare.
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Inoltre è importante osservare quante stelle sono presenti sul proprio
congelatore per capire quanto tempo durano gli alimenti nel freezer.
Una stella corrisponde a 60 giorni.
Se il congelatore presenta 3 stelle,
allora potrà contenere alimenti surgelati fino a 3 mesi.
In ogni caso attenzione a non ri-congelare un prodotto che è stato già scongelato ma che non è stato cucinato.
E’ invece possibile scongelare un prodotto, cuocerlo e ri-congelare la parte che avanza.
Infine bisogna ricordarsi che congelare un alimento ha un costo.
Basta pensare che congelare un prodotto costa 1 euro al mese! Per questo motivo conviene acquistare poche cose e fresche piuttosto che comprarne tante e congelarle.
Conservazione a secco
Far seccare gli alimenti al sole è una tecnica molto antica. In generale si fanno seccare le
erbe aromatiche e le verdure. Le prime vengono fatte seccare all’ombra unite in piccoli
mazzetti.
Le seconde invece vengono tagliate a fette e fatte essiccare al sole per mantenerne il sapore. Se si usa questa tecnica di conservazione è importante scegliere un periodo dell’anno soleggiato, asciutto e in cui faccia molto caldo (30° circa). Durante la notte gli alimenti
devono essere coperti o portati in un luogo riparato.
rio acidificarli (spruzzarci sopra l’aceto).
Ecco un esempio per conservare al meglio le melanzane sott’olio
Dopo aver tagliato le melanzane a fette, spruzzare sopra dell’aceto, insaporirle con aglio,
menta e sale. Porre le fette di melanzana una sopra l’altra e mettere sulla pila di melanzane un peso tutta la notte per togliere l’acqua. Il giorno dopo mettere le melanzane in un
barattolo e riempirlo d’olio fino all’orlo.
Conservazione sotto aceto
Si tratta di una tecnica di conservazione che grazie all’acidità dell’aceto permette ai cibi
di non andare a male.
Quasi tutte le verdure (peperoni, melanzane, cetriolini, capperi, etc.) possono essere conservate sotto aceto. I prodotti di partenza possono essere sia freschi che semiconservati.
In ogni caso, solo se i contenitori sono sigillati, i sottaceti possono essere conservati per
parecchio tempo.
Conservazione sotto sale
Questa è una tecnica di conservazione che si fa risalire ai Cinesi e agli Egiziani. Esistono
due modi per conservare un alimento usando il sale:
1. L’alimento può essere conservato sfregando il sale sulla sua superficie oppure alternando uno strato di sale a una fetta di alimento.
Conservazione sott’olio
2. L’alimento può essere conservato in salamoia, una soluzione di acqua e sale. Per capire quanto sale utilizzare, dopo aver fatto bollire l’acqua, bisogna aggiungere il sale
finché questo rimane sul fondo nonostante si continui a mescolare.
La conservazione sott’olio è uno dei metodi di conservazione degli alimenti più diffusi, sia
a livello industriale che casalingo.
Solitamente vengono conservati sotto sale il pesce e la carne mentre le verdure in salamoia.
Le conserve sott’olio più comuni sono quelle di verdura e di pesce (per esempio il tonno
sott’olio). L’alimento, una volta cotto o scottato, viene posto in adeguati recipienti e immerso nell’olio, che deve ricoprirlo perfettamente per creare un ambiente senza ossigeno,
impedendo in questo modo la crescita dei batteri.
Gli alimenti che vengono di solito conservati sott’olio sono: i carciofi, i funghi, il tonno, le
melanzane, le zucchine, etc.
In ogni caso è bene ricordare, che i grassi di un alimento sott’olio superano di 10 volte
quelli della stessa verdura fresca. Inoltre, prima di mettere gli alimenti sott’olio è necessa-
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Sterilizzazione
La sterilizzazione è un metodo di conservazione che sfrutta le alte temperature per conservare gli alimenti ed impedire la formazione di batteri, che possono mandare a male i
prodotti.
Per sterilizzare un alimento, solitamente carne o verdura, bisogna usare la tecnica della
sterilizzazione a bagnomaria.
In una pentola grossa, posizionare i barattoli da conserva facendo attenzione a non riem-
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pirli del tutto e avvolgendoli con degli stracci se si mettono più barattoli insieme.
Bisogna poi versare nella pentola abbondante acqua fredda, portare ad ebollizione e far
bollire per 20-30 minuti circa.
Questo grande spreco di risorse e questa ingiustizia tra i popoli hanno portato l’ONU (Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite) ad affermare nel 2010 che l’acqua è “un diritto
umano universale e fondamentale”.
Quindi lasciare raffreddare il tutto. Il prodotto ottenuto può essere conservato fuori dal
frigorifero e dura (chiuso) 2 o 3 anni.
Comprare l’acqua delle grandi marche, come Nestlè, Uliveto, Rocchetta,..? E’ davvero
fondamentale?
Capitolo 4 - L’Acqua
Se si chiede alle persone perché comprano l’acqua imbottigliata, queste rispondono che è
buona, con un gusto controllato, bella e sicura .
Se si parla di salute e sana alimentazione non si può tralasciare il tema dell’acqua. Il
nostro corpo infatti è composto dall’80% di acqua.
Nonostante questa risorsa sia fondamentale per vivere, spesso è distribuita in maniera
diseguale nel mondo.
Perché l’acqua è importante
Proprio per non dimenticare l’importanza dell’acqua bisogna ricordare che:
3. L’acqua è un dono della Natura e per questo deve essere GRATUITA.
4. L’acqua è essenziale per la vita, senza di questa non si può vivere.
5. L’acqua è un bene NON RINNOVABILE, non ci sarà per sempre.
6. L’acqua è un bene comune, è di TUTTI.
7. Nessuno ha il diritto di SPRECARE l’acqua.
8. Senza acqua non c’è vita.
9. L’acqua è un DIRITTO UNIVERSALE, tutti devono avere il diritto all’acqua potabile.
Nonostante queste regole, l’uomo ha sempre usato l’acqua come se fosse una risorsa
senza fine.
In particolare l’Occidente, usa e ha usato l’acqua solo per i propri interessi, togliendo a
molti popoli di altre parti del mondo la possibilità di utilizzarla.
Un terzo della popolazione mondiale infatti, non ha accesso all’acqua potabile.
Inoltre moltissime industrie, che utilizzano grandi quantità d’acqua nei loro impianti, inquinano il territorio perché scaricano l’acqua sporca e inquinata nei corsi d’acqua (fiumi,
laghi, etc.).
Anche grandi società private, come la Saur o la Rwe, hanno fatto dell’acqua un commercio
milionario.
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L’acqua imbottigliata è davvero più buona e salutare dell’acqua del rubinetto?
Per rispondere a questa domanda è stato fatto un confronto tra alcune acque minerali presenti nella grande distribuzione e l’acqua dell’acquedotto di Milano. Da questo confronto
è emerso che:
1. L’acqua dell’acquedotto di Milano viene controllata tutti i giorni, quella delle
cosiddette acque minerali una volta all’anno.
2. A volte viene rilevata la presenza di sostanze come il Potassio e il Solfato, con
valori molto elevati.
3. Non è raro che le etichette non segnalino i dati di alcune sostanze inquinanti
che potrebbero essere presenti nell’acqua.
4. Il costo dell’acqua potabile a Milano è di 0,0064 al litro, mentre per es. l’acqua
minerale Uliveto costa 0,56 al litro, 87 volte di più.
In ogni caso, per avere tutte le informazioni sull’acqua di casa è possibile consultare il sito:
www.milanoblu.com, inserire il proprio indirizzo e ricevere i dati aggiornati sulla composizione chimica dell’acqua che scorre nel proprio rubinetto.
L’acqua di Milano quindi, oltre a far bene alla salute ed essere meno costosa rispetta
l’ambiente, perché non ha bisogno della bottiglia di plastica.
Basta pensare che in Italia consumiamo all’anno 192 litri d’acqua in bottiglie a testa. Questo significa 100 mila tonnellate di plastica da smaltire!
Inoltre il trasporto dell’acqua minerale avviene attraverso i camion, che per distribuirla in
tutto il territorio italiano producono 10 kg di anidride carbonica ogni 100 km!
Infine oltre a tutta l’acqua che utilizziamo per le nostre attività quotidiane (doccia, bagno
etc.) la tabella che segue, ci ricorda che anche per produrre gli alimenti si usa l’acqua.
Nello specifico la tabella mostra la quantità di acqua utilizzata per produrre 1Kg di alimenti.
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Concludendo il discorso sull’acqua ecco 10 semplici gesti per non sprecarla
Per produrre una mela ad esempio, vengono impiegati 700 litri d’acqua. Per produrre 1Kg
di carne di manzo invece si utilizzano 15.500 litri! Questi servono ad alimentare l’animale,
a irrigare i campi in cui pascola e a produrre il foraggio. Questo è uno dei motivi etici, oltre
che per la salute, per cui si consiglia di non mangiare troppa carne rossa.
Come mai continuiamo a comprare acqua imbottigliata?
Certo, gli slogan di alcune marche come Uliveto, Rocchetta, San Pellegrino aiutano. Se
però andiamo ad analizzarli notiamo che dicono molte banalità.
1. Utilizza la lavastoviglie e lavatrice solo a carico completo e a basse temperature.
2. Scegli la doccia invece che il bagno: in media riempire la vasca comporta un
consumo d’acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia.
3. Tieni aperto il rubinetto solo per il tempo necessario: mentre ti lavi i denti o fai
la barba puoi chiuderlo.
4. Lava frutta e verdura in una bacinella e usa l’acqua corrente solo per il risciacquo. L’acqua di cottura di pasta e patate è molto sgrassante.
5. Annaffia le piante di sera: dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente.
Uliveto, l’acqua che elimina l’acqua. Tutte le acque (rubinetto o bottiglia) hanno effetti
diuretici.
6. Fai un controllo periodico chiudendo tutti i rubinetti: se il contatore dell’acqua
gira lo stesso c’è una perdita; provvedi subito a ripararla.
Rocchetta, pulita dentro e bella fuori. Tutte le acque fanno bene e non ce n’è una che
renda più belli.
7. Se lavi l’auto, usa il secchio e la spugna: risparmierai molta acqua rispetto al
getto della canna.
Uliveto e Rocchetta, acque della salute. L’Antitrust ha punito i marchi nel 2013 con una
multa da 10 mila euro per pubblicità ingannevole e altri 30 mila euro alla Federazione
Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMC) per aver supportato con il suo logo la campagna pubblicitaria.
8. Raccogli l’acqua piovana. Potrai sfruttarla per gli usi non potabili, ad esempio
per lavare l’auto e innaffiare il giardino.
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9. Tieni una bottiglia di acqua del rubinetto in frigorifero. Così avrai una scorta
di acqua fresca.
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10. Monta il frangi getto, un dispositivo che diminuisce la quantità di acqua in uscita
dal rubinetto senza diminuire la resa lavante. Costa pochi euro, può essere acquistato in ferramenta e si monta in pochi muniti sui rubinetti del bagno e della
cucina.
diverse: si può farla bollire oppure si può sciacquarla e metterla ad asciugare oppure aggiungervi due gocce di detersivo per piatti.
In ogni caso nei supermercati esistono dei prodotti di una linea chiamata “Ecolabel” che
inquina poco e non ha al suo interno ingredienti pericolosi.
Capitolo 5 - I Detersivi e la loro produzione
Un cucchiaio di detersivo per piatti “Ecolabel”, diluito con dell’acqua può essere utilizzato
per pulire i vetri e i pavimenti.
Il mondo del mercato, con le sue pubblicità accattivanti e colorate, ci offre ogni giorno una
grande quantità di prodotti per pulire.
Per tutte le superfici e gli oggetti della cucina (vasetti, taglieri, mestoli, etc.), dopo la pulizia, è necessario passare un panno asciutto per evitare la proliferazione di batteri a causa
dell’umidità.
Se radunassimo tutti detersivi e prodotti che abbiamo in casa, ci accorgeremmo che il
99% di questi in realtà non ci serve. Per capire cosa è essenziale per la pulizia degli ambienti domestici è fondamentale sapere alcune informazioni sui prodotti che già usiamo.
Alcune informazioni sui prodotti che già usiamo
In primo luogo molti di questi, basti pensare alla candeggina, hanno al loro interno degli
sbiancatori ottici, cioè delle sostanze che non eliminano la macchia e lo sporco dai tessuti ma danno l’illusione ottica che il panno sia pulito. Inoltre, in molti prodotti vengono
utilizzate delle sostanze sintetiche per profumarli e camuffare il fatto che siano tossici.
Rispetto ai prodotti che usiamo tutti giorni è bene tenere a mente che:
• l’Ammoniaca è una sostanza inquinante e non biodegradabile. Anche questa viene
profumata artificialmente. Se la si usa in casa è meglio acquistare quella non profumata, usarne poca e aprire le finestre durante le pulizie.
• l’Alcool è da usare in poche quantità perché tossico e con le finestre aperte.
• l’Aceto, anche se sembra un rimedio naturale, è molto inquinante e corrode i metalli. Non disinfetta e non elimina il calcare. Non va usato nelle lavatrici e lavastoviglie
perché libera nichel. Un suo sostituto naturale è l’acido citrico. Questo si trova nei
negozi che imbottigliano vino ed è venduto in polvere. Anche il limone può essere
utilizzato per pulire le superfici del lavandino. Non va però passato su marmo e legno.
Quali sono allora gli accorgimenti se si usano i prodotti per pulire?
Vediamo ora quali prodotti possono essere usati per macchie, ambienti e insetti
VESTITI: quando un vestito si sporca si può applicare sulla macchia un po’ di detersivo
per piatti e poi mettere il capo in lavatrice. In generale è bene tenere i vestiti in un luogo
diverso dalla cucina, per evitare che prendano l’odore del cibo e che si sporchino più velocemente. E’ importante anche lavarli spesso.
TENDE: vanno lavate con acqua fredda per togliere la polvere e poi sciacquate con poco
detersivo.
ARMADI: per togliere l’umidità dagli armadi, un rimedio naturale è inserire del carbone
vegetale.
FRIGORIFERO: per togliere l’umidità può essere utilizzato il carbone vegetale e per pulirlo
acqua ossigenata o candeggina gentile.
TARME: contro questi insetti che danneggiano i vestiti si possono utilizzare l’alloro, il pepe
o i chiodi di garofano, inserendoli in fazzoletti di stoffa negli armadi tra i vestiti.
MUFFA: per la muffa sulla pareti è possibile utilizzare la candeggina gentile o l’acqua
ossigenata. E’ bene poi arieggiare la stanza anche prima del trattamento.
DETERSIVI AUTOPRODOTTI
ACIDO CITRICO
In primo luogo per qualsiasi pulizia è fondamentale indossare i guanti. Inoltre, se si può
scegliere tra lo stesso prodotto in spray o crema, utilizzare la versione in crema, perché è
più efficace, se ne usa di meno e non si respira il prodotto.
Sembrerà assurdo ma l’elemento più sporco della casa è la spugna per pulire che si usa
in cucina. Per questo motivo è importante pulirla dopo averla utilizzata. Le possibilità sono
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Alcune utili ricette per produrre in casa i prodotti per pulire
Lasciare agire per qualche minuto e poi risciacquare.
Anticalcare e brillantante a base di acido citrico
Simil Cif
L’acido citrico è un elemento naturale (presente soprattutto negli agrumi) che si trova in
commercio sotto forma di polvere o granuli; con delle semplici ricette fatte in casa, può
aiutare nelle pulizie domestiche. Gli usi dell’acido citrico sono come ammorbidente, brillantante, anticalcare e disincrostante.
Per pulire i sanitari e il lavandino si può ricorrere a un prodotto fatto in casa a base di
bicarbonato.
Ricetta per l’ammorbidente
Sciogliere 100 grammi di acido citrico in 1 litro di acqua distillata. Versarne qualche cucchiaio direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente.
Ingredienti:
• 1 contenitore di plastica con coperchio
• 1 cucchiaio di bicarbonato
• detersivo per piatti
Preparazione:
Ricetta per il brillantante
Mischiare nel contenitore il bicarbonato e il detersivo finchè non si forma una crema. Prenderne una piccola quantità con una spugna e passarla sulla superficie. Infine risciacquare.
Preparare una soluzione al 15% (150 grammi di acido citrico in un litro di acqua distillata).
Versare direttamente la soluzione nella vaschetta del brillantante della lavastoviglie.
Attenzione!
I suoi vantaggi sono notevoli: essendo un prodotto naturale e commestibile (a piccole
dosi!) anche se rimane qualche traccia sulle stoviglie non ci farà alcun danno.
Ricordarsi di etichettare tutti i detersivi fatti in casa e utilizzare come contenitore dei vecchi detersivi vuoti. Mai usare una bottiglia di acqua minerale perché c’è il rischio di berla!
Ricetta per l’anticalcare
Porre i detersivi in un luogo asciutto lontano dalla cucina e dal calore.
Utilizzare una soluzione al 15% (150 grammi di acido citrico in un litro di acqua distillata)
e spruzzarla sulle superfici. Lasciare agire per qualche minuto quindi risciacquare.
Sgrassatore
Per pulire le tovaglie, gli stracci, il grasso, le tapparelle e i fornelli molto sporchi è possibile
utilizzare uno sgrassatore fatto in casa a base di Soda Solvay .
Ingredienti:
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1 contenitore di plastica con coperchio
100 gr. di Soda Solvay
300 gr. di acqua demineralizzata
qualche goccia di detersivo per piatti
Preparazione:
Dopo aver versato l’acqua nel contenitore, aggiungere la soda e successivamente qualche goccia di detersivo per piatti. Agitare il contenitore e passare il prodotto sulle superfici.
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Capitolo 6 - I Rifiuti e la raccolta differenziata
Viviamo ormai in un mondo dove tutto quello che compriamo è inserito in sacchetti, scatole, contenitori che non utilizziamo e buttiamo senza pensarci.
I rifiuti perciò sono tutte quelle cose (sia alimentari che non) di cui ci vogliamo sbarazzare,
che non ci servono più. Prima di introdurre l’argomento della raccolta differenziata, è
necessario riflettere su come fare per produrre meno rifiuti possibili.
Il primo passo da fare è chiedersi se è tutto necessario quello che comperiamo.
Spesso acquistiamo troppo e cose che ci sembrano importanti ma che dopo un po’ non
usiamo o non consumiamo. E rifiutiamo.
Ognuno di noi produce quasi 600 kg di rifiuti solidi ogni anno! I sette miliardi di abitanti
della terra producono oltre due miliardi di tonnellate di rifiuti domestici all’anno.
I rifiuti perciò sono diventati un grande problema per la terra e dobbiamo prima di tutto
chiederci come produrne di meno.
La responsabilità è certamente dei nostri governanti, ai quali dobbiamo chiedere di occuparsi del problema, ma ognuno deve fare la sua parte.
Dunque, pensando al nostro modo di consumare, prima di tutto bisogna:
1. Non sprecare il cibo - se avanza qualcosa troviamo il modo di riutilizzarlo, cerchiamo di cucinare con le materie prime (farina, cous cous…) e non compriamo
cibi già pronti e con tanta confezione.
2. Bere acqua del rubinetto
3. Comprare i prodotti sfusi o alla spina
4. Scegliere alimenti con meno imballaggio
5. Non usare prodotti usa e getta (carta assorbente, etc.)
6. Riutilizzare i contenitori sia dei cibi che degli oggetti
7. Evitare le confezioni mono dose
8. Comprare pannolini lavabili e “moon cup”.
9. Evitare i prodotti monouso, che costano poco e non si possono riparare
10. Fare un uso corretto delle cose, in maniera che durino il più a lungo possibile
11. Verificare che un oggetto si possa riparare prima di buttarlo
12. Regalare gli oggetti che non servono più
13. Prendere in prestito gli attrezzi
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14. Usare pile ricaricabili
15. Produrre da soli tutto quello che si riesce (detersivi, abiti, cibo...)
16. Riutilizzare gli oggetti anche per usi diversi da quelli per cui sono nati (es. i
vestiti vecchi diventano stracci)
Tutte queste accortezze, oltre a ridurre l’inquinamento, permettono di risparmiare denaro!
Dopo aver cercato di ridurre i rifiuti al massimo, la raccolta differenziata aiuta a inquinare meno il nostro pianeta, perché dividendo i rifiuti in categorie permette che alcuni
materiali (plastica, carta etc.) possano essere riutilizzati.
A Milano vengono separati il 50% dei rifiuti domestici prodotti. I rifiuti che tutti noi
separiamo perciò, vengono riciclati e diventano altri prodotti, limitando così l’utilizzo di
materie prime (petrolio, minerali, acqua, etc.).
Ci sono 5 categorie principali di rifiuti:
1. Carta
2. Plastica
3. Vetro
4. Umido
5. Indifferenziata (tutto il resto)
Vediamole nello specifico.
1. La Carta pulita si mette nel cassonetto bianco, senza sacchetti di plastica.
Grazie alla raccolta di carta e cartone, 9 scatole su 10 vengono recuperate e riciclate.
La carta sporca (di cibo, di terra, etc.), i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno
nel contenitore della carta.
2. La Plastica va nel sacco giallo. Lì si mettono tutti gli imballi e pellicole.
Con 30bottiglie di plastica si può fare la seduta di una sedia.
3. Il Vetro va nel cassonetto verde. Lì si buttano bottiglie e vasetti, non gli oggetti in
ceramica ( piatti, vasi etc.). Ogni bottiglia di vetro recuperata significa una bottiglia
nuova.
4. l’Umido va nel cassonetto marrone. Lì vanno riposti gli scarti della cucina e gli
avanzi di cibo senza liquidi ma non l’olio. Questi rifiuti sono il 30% della nostra
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produzione e selezionati possono diventare compost (terra fertile) o biogas.
5. l’Indifferenziata va nel sacco neutro trasparente e ci va tutto quello che non
può essere separato, come carta sporca, piatti e ceramica, pannolini, cerotti, mozziconi di sigaretta, etc. E’ importante non mettere i sacchetti dell’indifferenziata
nei cestini stradali!
Infine è importante ricordare che:
• Dopo aver separato correttamente gli imballaggi in base al materiale di cui sono
fatti, metterli nell’apposito contenitore.
• Ridurre sempre, se possibile, il volume degli imballaggi, ad esempio: schiacciando
le lattine e le bottiglie di plastica e richiudendole poi con il tappo, comprimere carta e
cartone.
• Dividere gli imballaggi composti da materiali diversi, ad esempio: barattolo di vetro
e tappo di metallo
• Togliere i residui e gli scarti di cibo dagli imballaggi
• Non introdurre nel contenitore della plastica altri oggetti anche di plastica come
giochi, vasi, piccoli elettrodomestici, etc.
• Se si hanno in casa farmaci scaduti, questi vanno portati in Farmacia.
• L’Olio non può essere buttato nel lavandino o nel water ma dev’essere portato nelle
Riciclerie Amsa. A Milano ce ne sono 5.
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Conclusioni
Nella società di oggi è sempre più difficile essere degli attenti consumatori e dei bravi
risparmiatori. Ogni giorno infatti siamo bombardati da centinaia di pubblicità che ci spingono ad acquistare continuamente e a buttare tutto quello che non ci serve più o che è
passato di moda.
Allo stesso modo è sempre il mondo di oggi a chiederci di imparare ad essere dei cittadini
più consapevoli e critici.
Insieme si può lavorare, per ridurre gli sprechi e garantire agli altri popoli più risorse.
Insieme si può inquinare di meno, per vivere in un mondo più pulito.
Insieme si può mangiare meglio, per avere uno stile di vita più sano e vivere più a lungo
e felici.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa.
Può modificare a poco a poco le cattive abitudini per fare propri gli spunti presenti in
questo opuscolo.
Basta crederci per realizzarlo.
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Il corso è stato coordinato dal Gruppo di Acquisto Solidale
dell’Associazione Dimensioni Diverse
Dimensioni Diverse Onlus
Alfabeti Onlus
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via Due Giugno 4, Milano
v. Due Giugno 4 - 20153 Milano Tel.024598701
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