L’uso del videoterminale Informazioni utili per il vostro benessere Lamentate disturbi lavorando al videoterminale (VDT)? Sentite bruciore agli occhi, mal di testa o dolori alla nuca, alle spalle, alle braccia e alle mani? Oppure i riflessi visibili sul videoschermo vi arrecano disagio sul lavoro? Il più delle volte è possibile rimediare a questi inconvenienti. Il presente bollettino dà indicazioni utili a tal riguardo. È uno strumento di lavoro per chi utilizza il videoterminale e spiega il modo corretto di allestire i posti di lavoro e di usare il videoschermo. La Suva ha pubblicato contemporaneamente un altro bollettino più completo e dettagliato sul tema «Il lavoro al videoterminale» (codice 44022.i) che è indirizzato anzitutto agli specialisti. Suva Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni Sicurezza sul lavoro Casella postale, 6002 Lucerna Telefono 041 419 51 11 Telefax 041 419 59 17 (per ordinazioni) Internet www.suva.ch L’uso del videoterminale Informazioni utili per il vostro benessere Autore: Walter Lips, Carlo Matzinger Suva, Divisione sicurezza sul lavoro, Settore acustica, Lucerna Disegni: Lucas Zbinden, Lobsigen Foto: Ruedi Hopfner, Lucerna Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. 1a edizione – gennaio 1992 edizione completamente riveduta – dicembre 1998 6a edizione – dicembre 2001 – 30’000 fino 35’000 Codice: 44034.i Sommario 1 Come evitare i disturbi associati all’uso del videoterminale? . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 2 Videoschermo, tastiera e mouse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 3 Ubicazione corretta del videoterminale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 4 Piano di lavoro, sedile di lavoro, poggiapiedi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 5 Importante è una regolazione corretta dell’attrezzatura! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 6 Illuminazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 7 Esami della vista e occhiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 8 Attività fisica – esercizi di rilassamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 9 Lista di controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Altre fonti di informazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 3 1 Come evitare i disturbi associati all’uso del videoterminale? La sintomatologia generalmente lamentata dai videoterminalisti presenta una certa percentuale di: mal di testa, dolori alla nuca, bruciori agli occhi, lacrimazione, nervosità, nonché dolori alle spalle, alle braccia e alle mani. Quali sono le cause di questi disturbi? 207’573 Le cause dei disturbi agli occhi sono dovute a una elevata sollecitazione degli organi della vista e a un loro rapido affaticamento. I motivi di una sollecitazione elevata degli occhi sono: maggiore sforzo di adattamento e di accomodazione (il dover adattarsi a stimoli di diversi livelli di luminanza e a diverse distanze visive); ubicazione sbagliata del videoschermo rispetto alle finestre e ad altre fonti di luce, il che causa abbagliamenti nonché eccessivi contrasti di chiaro-scuro; sfarfallamento dei caratteri e dello sfondo; rappresentazione insoddisfacente della forma di singoli caratteri, singole frasi o dell’intero testo; insufficiente contrasto dei caratteri. I dolori alla nuca e agli arti superiori possono essere attribuiti ai fattori seguenti: rimanere seduti troppo a lungo e in modo errato senza cambiare la posizione del corpo; posto insufficiente per piazzare la tastiera e il mouse; mancanza di accessori ergonomici (per es. poggiapiedi, poggiamani per tastiera e mouse); altezza del sedile adattata malamente o non del tutto alle dimensioni corporee dell’operatore; videoschermo posizionato troppo in alto; occhiali non appropriati che costringono ad assumere posture forzate (per es. occhiali progressivi adattati malamente). Questi disturbi possono essere il più delle volte evitati. Da qui l’importanza: di avere a disposizione un videoterminale moderno e appropriato nonché mobili idonei (regolabili); di installare il posto di lavoro in modo ottimale (fig. 1) in funzione delle dimensioni corporee dell’operatore (altezza del sedile, del piano di lavoro e del videoschermo); di poter lavorare anche in piedi; di usare eventualmente occhiali appropriati; di poter fare pause e rilassarsi. Su questi argomenti verranno date informazioni dettagliate nei prossimi capitoli. Figure 1 Posti di lavoro al VDT in un ufficio moderno. 4 I citati disturbi sono fastidiosi e bisogna quindi sapere cosa fare per prevenirli. Non sono però da equiparare alle malattie professionali. L’introduzione delle nuove tecnologie informatiche è stata a più riprese motivo di dubbi circa l’esistenza di patologie specifiche professionali (diminuzione dell’acuità visiva, danni da radiazioni), dubbi che si sono rivelati finora infondati e per i quali manca persino qualsiasi indizio. Supponiamo che per allestire il vostro posto di lavoro al videoterminale disponiate di un apparecchio moderno e ottimale, nel qual caso esso soddisferà le condizioni seguenti. 207’624 2 Videoschermo, tastiera e mouse Il videoschermo (monitor) può essere adattato alle condizioni ambientali 207’583 È del tipo orientabile e inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze dell’utilizzatore. La brillantezza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo possono essere facilmente regolati per volontà dell’operatore (fig. 2). Figura 3 Diversi tipi di poggiamani. Tastiera e mouse Per la tastiera e il mouse si dispone di spazio sufficiente. Un poggiamani per la tastiera ed eventualmente uno anche per il mouse evitano affaticamenti delle articolazioni dei polsi (fig. 3). Se avete problemi con le articolazioni dei polsi provate a usare una tastiera ergonomica (fig. 4). Provate anche i tipi di mouse alternativi, quali il trackball o i mouse aventi una speciale forma ergonomica (fig. 5). Quando è necessario usare un filtro? Figura 2 La regolazione corretta del contrasto e dei livelli di luminanza è importante per il comfort degli organi della vista. Ci si chiede sovente se un filtro speciale montato davanti allo schermo permette di migliorare la qualità dei caratteri e di ridurre i disturbi dovuti alle riflessioni sullo schermo. Va detto che se il videoschermo è stato piazzato in modo corretto non è necessario usare questi filtri. Quando le condizioni sono sfavorevoli – per esempio in un ufficio ad angolo con due fronti di finestre – i filtri possono servire a evitare i disturbi causati da riflessioni sullo schermo. Badate però a procurarvi un prodotto di qualità e a provarlo 5 prima di acquistarlo. A seconda della marca, il filtro assorbe dal 30 al 50 percento della luce dello schermo! Per evitare i riflessi provocati dalle finestre, la soluzione migliore è quella di montare tende appropriate o di oscurare i vetri con rouleau o rivestimenti speciali. Radiazioni L’opinione pubblica viene ripetutamente allarmata da articoli di stampa su presumibili pericoli di radiazione al videoterminale che potrebbero pregiudicare la salute degli operatori. Secondo l’attuale stato delle cognizioni in materia non esiste nessun pericolo del genere, nemmeno per le donne incinte. L’acquisto di filtri per ridurre le radiazioni si rivela quindi completamente ingiustificato. Campi elettrostatici Rari sono i casi di irritazione cutanea dovuti a campi elettrostatici. Si può comunque prevenirli con misure semplici da adottare: badare già all’acquisto del videoterminale che esso sia del tipo generante un campo elettrostatico possibilmente ridotto (come nel caso della maggior parte degli apparecchi nuovi), oppure applicare davanti allo schermo un filtro elettrostatico: ciò richiede, però, l’installazione di una messa a terra efficace, cosa non sempre facile nei moderni uffici. 207’589 Calore Il videoterminale produce calore che va eliminato con misure appropriate, ciò che è molto importante specialmente nei casi in cui nello stesso locale siano installati più videoterminali. 207’590 Arieggiare quindi regolarmente i locali di lavoro: d’inverno ventilarli brevemente ma a fondo (aprire completamente le finestre). 207’591 Figura 4 Tastiera di forma ergonomica. Figura 5 Diversi modelli di mouse. 6 Il modo corretto di installare il videoschermo, la tastiera, il mouse e il portadocumenti è di fondamentale importanza per la qualità dell’ambiente in cui si è tenuti a lavorare. In particolare, badare ai punti seguenti: 207’611 3 Ubicazione corretta del videoterminale Evitare i disturbi dovuti alla luce diurna Evitare i riflessi che la luce diurna provoca sullo schermo e i contrasti eccessivi di chiaro-scuro. Ecco alcuni consigli utili: davanti e dietro il videoschermo non devono esserci delle finestre (fig. 6); le spalle dell’operatore devono essere rivolte verso la finestra (direzione principale dello sguardo parallela rispetto al fronte delle finestre, figura 7); Figura 6 Posto di lavoro al VDT con condizioni di luce sfavorevoli: eccessivo contrasto di chiaro-scuro fra il videoschermo e lo sfondo. Veneziane Finestre Tende Barra luminosa 1 Posti di lavoro ai videoterminali Barra luminosa 2 Figura 7 Ubicazione dei posti di lavoro al VDT e disposizione dell'illuminazione nei locali dotati di finestre. 7 207’576 i posti di lavoro al VDT sono da sistemare, per quanto possibile, nelle zone del locale lontane dalle finestre o nella parte del posto di lavoro lontana dalle finestre; in caso di irradiazione del sole o della neve occorre oscurare le finestre (per es. con veneziane, pellicole antisolari o tende di tessuto pesante); negli uffici con più fronti di finestre (per es. uffici ad angolo) uno dei due fronti deve essere oscurato. Distanza visiva Figura 8 Altezza giusta del videoschermo. La maggior parte degli operatori preferisce una distanza visiva da 60 a 80 cm lavorando su videoschermi delle dimensioni in uso oggigiorno (di 15 o 17 pollici). Per gli schermi molto grandi, per esempio quelli utilizzati nelle stazioni di lavoro CAD, possono essere adeguate distanze maggiori. Altezza del videoschermo 1 2 3 4 La direzione normale dello sguardo verso il bordo superiore dello schermo deve seguire una linea leggermente inclinata verso il basso (fig. 8). Ciò premette che il videoschermo sia regolabile in altezza. Uno schermo piazzato troppo in alto favorisce i fenomeni di riflessione causati dall’illuminazione. Non ricorrere, come purtroppo molti fanno, all’unità di sistema (computer) per piazzarvi sopra lo schermo, perché si troverebbe troppo in alto. Il computer può essere sistemato senza problemi sotto il tavolo: sarete anche meno disturbati dal rumore prodotto dal ventilatore. Disposizione della tastiera e del mouse Figura 9 Disposizione dei diversi elementi in funzione delle differenti attività da svolgere. 1 lavoro prevalentemente al videoschermo (dialogo) 2 + 3 lavoro prevalentemente con lo sguardo rivolto sul testo da digitare (digitazione) 4 attività mista 8 La tastiera va sistemata davanti al videoschermo o al portadocumenti: ciò che fa stato è quale dei due viene usato maggiormente. Lo spazio davanti alla tastiera deve essere sufficiente (da 15 a 20 cm almeno) onde consentire un appoggio per le mani e le braccia dell’operatore. Ha dato buona prova l’uso di poggiamani. Anche per il mouse occorre avere lo spazio necessario 207’592 per poterlo azionare convenientemente. La figura 9 illustra i diversi modi di piazzare la tastiera, il mouse, il portadocumenti e il videoschermo. Documenti e portadocumenti Spesso ci si dimentica che il foglio su cui si legge il testo da digitare rappresenta il fattore più importante di sollecitazione durante il lavoro al videoterminale. Piazzate il portadocumenti in modo da trovarsi a una distanza dagli occhi uguale a quella del videoschermo. Togliete i documenti dalle mappette trasparenti prima di iniziare il lavoro di digitazione (eviterete inutili riflessi fastidiosi). Figura 10 Portadocumenti. Avvertenza Se i mezzi in dotazione o le installazioni dell’ambiente lavorativo non consentono una sistemazione corretta del vostro posto di lavoro al videoterminale dovete assolutamente rivolgervi ai vostri superiori. 9 4 Piano di lavoro, sedile di lavoro, poggiapiedi Il piano di lavoro Altezza del piano di lavoro 207’571 È raccomandabile scegliere tavoli il cui piano di lavoro possa essere regolato per un’altezza compresa tra 68 e 84 cm. Nel caso di attività continuative al VDT, un’altezza minima, fissa, del piano di lavoro si rivela fisiologicamente inadeguata. Purtroppo si incontrano ancora sovente questi tipi di tavoli (basti pensare ai numerosi posti di lavoro al VDT per usi domestici). ln questi casi le persone basse di statura hanno bisogno quasi sempre di un poggiapiedi per poter lavorare comodamente: per quelle alte di statura è invece indicato alzare di alcuni centimetri il piano di lavoro per mezzo di piccoli cunei di legno. Figura 11 Piano di lavoro ottimale. Il piano di lavoro è un elemento molto importante dell’arredamento corretto di un posto di lavoro al videoterminale. Grandezza del piano di lavoro Sono da preferire i tavoli che permettono di inclinare leggermente il piano di lavoro. Già un leggero angolo d’inclinazione dà la sensazione soggettiva di avere sempre sottocchio l’intera zona di lavoro anche prendendo la posizione seduta all’indietro raccomandata perché favorisce lo sgravio della colonna vertebrale (fig. 12). Il piano di lavoro deve offrire posto sufficiente per le attività che si è chiamati a svolgere e permettere una disposizione flessibile e confacente dell’attrezzatura (fig. 11). Per la maggior parte dei posti di lavoro dotati di videoterminali si consiglia oggi di usare tavoli della lunghezza minima di 120 cm e della profondità minima di 80 cm (dimensioni valevoli per videoschermi fino a 17 pollici). A seconda dell’attività da svolgere e della dimensione degli apparecchi in dotazione saranno necessari piani di lavoro più grandi o più piccoli. Ergonomicamente migliori sarebbero, in casi particolari, tavoli profondi 90 cm. Figura 12 Posizione di lavoro preferita al VDT: sgravia la colonna vertebrale. 10 207’597 207’596 Sotto il tavolo è necessario uno spazio adeguato per i movimenti delle gambe. Il piano di lavoro deve avere una superficie di colore neutrale (per es. grigio, verde o marrone). Hanno dato buona prova canali passacavi incorporati nel tavolo che permettono di evitare il pericolo di inciampare in grovigli di cavi. Ideali sono i tavoli trasformabili facilmente da scrivania normale a scrivania alta (figg. 13 e 14). Sul mercato esistono tavoli che possono essere regolati in diverse altezze manualmente o elettricamente. Una soluzione conveniente è data anche da piccoli scrittoi da piazzare accanto al posto di lavoro al VDT, pratici per eseguire altre attività. Figure 13 e 14 Tavolo al quale si può lavorare sia seduti che in piedi. Sedile di lavoro Fra il bordo del sedile e la fossa poplitea deve esserci uno spazio libero di circa 4 cm. Altrimenti esiste il pericolo di un ristagno di sangue nelle gambe particolarmente presso le persone basse di statura. In questi casi si rivelano idonee le sedie con un piano del sedile piuttosto corto. 207’603 207’601 207’605 Hanno dato buona prova le sedie del tipo a cinque razze dotate di ruote pivottanti e regolabile per un’escursione in altezza variante da 42 a 55 cm. Lo schienale deve avere un’altezza di 50 cm circa al di sopra del sedile e privilegiare una posizione seduta dinamica (lo schienale segue ampiamente i movimenti naturali del corpo quando ci si piega in avanti o all’indietro). Importante è potere regolare l’inclinazione del piano del sedile. I braccioli corti possono rivelarsi pratici, quelli lunghi invece no. 207’604 Una buona sedia consente non solo di mantenere una posizione seduta comoda, ma anche di sgravare la muscolatura dorsale e i dischi intervertebrali (fig. 15). 207’602 Figura 15 Ottime sedie di lavoro. L’uso occasionale dei palloni medicinali può contribuire a rafforzare la muscolatura della schiena. Non è però indicato rimanere seduti tutto il giorno su un pallone medicinale: si consiglia di alternarlo con la tradizionale sedia per ufficio. La stessa cosa vale anche per le sedie-inginocchiatoio altrimenti potrebbero far insorgere problemi alle ginocchia. 11 207’608 Il poggiapiedi Scegliere i poggiapiedi (fig. 16) secondo la lunghezza delle gambe e le preferenze individuali. Il poggiapiedi deve essere sufficientemente grande e antisdrucciolevole. Sconsigliabili sono sostegni di piccole dimensioni con spazio sufficiente solo per i piedi. Figura 16 Ottimi poggiapiedi. 12 5 Importante è una regolazione corretta dell’attrezzatura! regolate dapprima l’altezza del sedile in modo da avere le cosce in posizione orizzontale o leggermente inclinata verso il basso e i piedi completamente appoggiati sul pavimento; in seguito regolate il piano di lavoro portandolo all’altezza dei gomiti. Se il tavolo è per voi troppo alto o non regolabile in altezza, regolate allora la sedia in modo che i gomiti poggino sul piano di lavoro. In questo caso per appoggiare i piedi occorre far uso di un poggiapiedi; lasciate fra il bordo della sedia e la fossa poplitea uno spazio di due dita. Eviterete così ristagni di sangue nelle gambe; regolate lo schienale in modo che abbia a fornire un buon supporto della regione lombare. Se la sedia ve lo permette, pro- vate la posizione seduta dinamica (lo schienale segue i movimenti naturali del corpo quando ci si piega in avanti o all’indietro); osservate la distanza visiva da 60 a 80 cm, come citato alla pagina 8, e la corretta altezza del videoschermo (bordo superiore dello schermo all’altezza degli occhi o leggermente al di sotto). Per chi è affetto di presbiopia e porta occhiali progressivi o bifocali vale in generale la regola secondo cui il videoschermo va piazzato nella massima posizione arretrata. Per principio gli occhiali e l’altezza dello schermo dovrebbero essere adattati in modo che la testa possa assumere una posizione naturale durante il lavoro. Fatevi mostrare dai superiori, dalla persona competente o dai colleghi il modo corretto di regolare il sedile e il piano di lavoro. Alla direzione delle aziende consigliamo di affidare a una persona competente l’incarico di installare i posti di lavoro ai VDT, di adattarli ai singoli operatori e di controllarli occasionalmente. 207’651 207’650 I problemi di salute sono dovuti sovente al fatto che l’attrezzatura dei posti di lavoro al videoterminale non è stata regolata correttamente alle dimensioni corporee degli operatori. È bene quindi osservare i punti seguenti: Figura 17 Attrezzature e mobili adattati alla statura dell’operatore (regolazione ottimale dell’altezza del piano di lavoro, del sedile e del videoschermo, nonché della distanza dallo schermo). 13 6 Illuminazione Illuminazione dell’ambiente lavorativo L’illuminazione dell’ambiente di lavoro deve essere tale da permettere una facile lettura del documento da digitare e di riconoscere chiaramente i tasti della tastiera. Badare però che non sia troppo chiara, altrimenti si avrà difficoltà a leggere le informazioni che appaiono sul videoschermo. L’illuminamento orizzontale dovrebbe avere valori compresi tra 300 e 500 lx (lux). L’illuminamento ottimale dipende dal genere di attività che si è chiamati a svolgere al videoterminale. Per la lettura delle informazioni direttamente dallo schermo bastano 300 lx; se la lettura delle informazioni avviene invece prevalentemente dal documento da digitare, allora sono giustificati 500 lx. Le persone di una certa età hanno bisogno di più luce di quelle giovani. In questi casi si rivela opportuno installare lampade da tavolo appropriate. Scegliere lampade fluorescenti atte a diffondere una luce bianco-neutra o bianca a tonalità calda. La luce bianca a tonalità calda soddisfa meglio le crescenti esigenze di comfort e crea una piacevole colorazione ambientale. L’impianto di illuminazione artificiale deve evitare abbagliamenti e riflessi fastidiosi sul videoschermo. Le lampade a barre luminose devono sempre essere montate in direzione parallela al fronte delle finestre. Vedere figura 7 (pagina 7). 207’613 Luce diurna La sola luce diurna è un mezzo inadeguato per illuminare gli ambienti di lavoro al videoterminale, in quanto è soggetta a grandi oscillazioni e causa sovente effetti di riflessione sullo schermo (fig. 18) e abbagliamenti: vedere capitolo 3. Figura 18 Riflessi sullo schermo causati da una finestra non oscurata. 14 7 Esami della vista e occhiali 1,6 Un’acuità visiva ottimale 1,4 Molti sono i fattori che possono influire sull’acuità visiva. I più importanti sono: L’età L’acuità visiva diminuisce, specialmente per la vista da vicino, in funzione dell’età (vedere fig. 19). La luminanza Con l’aumento della luminanza (luminosità) aumenta anche l’acuità visiva. contrasto L’acuità visiva aumenta con l’aumentare del contrasto. Per accomodazione si intende la facoltà dell’occhio di mettere perfettamente a fuoco (focalizzare) un oggetto a una determinata distanza. L’ampiezza di accomodazione indica in quale zona fra vicino e lontano è possibile vedere con nitidezza (fig. 20). Sia l’ampiezza che la rapidità di accomodazione diminuiscono con l’età a causa della senescenza fisiologica cui è soggetto l’essere umano. Il contrasto e la luminosità dei videoschermi sono regolabili. Approfittate di queste possibilità per creare condizioni di vista ottimali sul vostro posto di lavoro al VDT. Acuità visiva 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0 20 30 40 50 60 Età (anni) 70 80 Figura 19 Diminuzione dell'acuità visiva in funzione dell'età. Passati i 45 anni la vista da vicino senza occhiali diminuisce sempre di più. Con un'acuità visiva inferiore a 0,8 (zona grigia) la vista risulta più difficoltosa. vista da lontano vista da vicino con occhiali vista da vicino senza occhiali Punto lontano oo Punto vicino 22 cm 100 cm Campo visivo all’età di 50 anni Campo visivo all’età di 20 anni Figura 20 Zona dell’acuità visiva nitida (senza occhiali o lenti a contatto) all’età di 20 e 50 anni. 15 Esami della vista e occhiali Training per gli occhi Per lavorare al videoterminale è molto importante avere una buona vista. Sembra incredibile, eppure è vero: gli occhi possono essere allenati! È naturale che le persone con difetti oculari siano quelle che riportano più facilmente un affaticamento agli occhi. Il 20-30 % della nostra popolazione ha difetti della vista niente affatto o insufficientemente corretti. Poiché l’accomodazione, così chiamato lo sforzo di adattamento che l’occhio deve compiere per poter vedere nitidamente gli oggetti vicini, diminuisce con la senescenza fisiologica (processo involutivo chiamato presbiopia), sono particolarmente le persone di età matura (normalmente a partire dai 45 anni) che lamentano sintomi di stanchezza lavorando al videoterminale. Esistono casi di ametropia otticamente insignificanti che possono causare disturbi durante il lavoro al videoterminale. Un training per la vista corretto e sotto la guida di una persona competente può contribuire a ridurre o persino a eliminare completamente i disturbi visivi. Spesso i difetti visivi latenti diventano manifesti per la prima volta lavorando al videoterminale, provocando alle volte disturbi visivi, motivo per cui si è facilmente portati a colpevolizzare il videoschermo. In ogni caso il lavoro al videoterminale non pregiudica la vista. Le persone che pur disponendo di videoterminali ottimali, di schermi piazzati in modo corretto, nonché di posti di lavoro con buone condizioni di illuminazione, soffrono di disturbi oculari dovrebbero farsi visitare dall’oculista. Fate sapere all’oculista che lavorate al videoterminale: potrà quindi tenerne conto nella scelta degli occhiali. Prima di recarvi dall’oculista misurate la distanza media degli occhi dallo schermo, dalla tastiera e dal documento da digitare. Nei casi di una normale presbiopia bastano occhiali semplici con lenti correttive. Questi occhiali hanno rispetto a quelli bifocali e progressivi un campo visivo più vasto e costano molto di meno. Gli occhiali bifocali con piccolo segmento per la visione ravvicinata non sono idonei per lavorare al videoterminale. Anche il vostro ottico è in grado di darvi consigli utili nella scelta degli occhiali da lavoro appropriati: se non siete sicuri, chiedete di poterli provare per alcuni giorni sul lavoro. 16 In via generale si tende a guardare lo schermo con uno sguardo rigido di modo che il numero di movimenti eseguito con le palpebre è nettamente inferiore a quello guardando tranquillamente in lontananza. In questi casi la superficie dell’occhio non viene più alimentata sufficientemente con il liquido lacrimale il che provoca una sensazione di disseccamento degli occhi. Anche qui è possibile rimediarvi eseguendo un training per gli occhi. Non si intende comunque correggere con un allenamento muscolare le ametropie gravi (difetti di rifrazione dell’occhio) in quanto è impossibile modificare l’ottica dell’occhio. 8 Attività fisica – esercizi di rilassamento Muoversi di più! Approfittate di qualsiasi possibilità di muoversi sul lavoro. Cambiate regolarmente la vostra posizione seduta. Ci sono lavori che potete sicuramente eseguire stando in piedi (per es. telefonare). Usate le scale anziché l’ascensore. Tutto ciò favorisce la circolazione sanguigna e il metabolismo e fa bene alla colonna vertebrale e alle giunture. Esercizi di distensione, stiramento e rilassamento Pause In molte aziende, presso le quali il personale svolge un intenso lavoro al videoterminale, sono state introdotte pause di 15-20 minuti ogni due ore integrate nel tempo di lavoro. Queste pause permettono di socializzare con i colleghi in modo migliore che durante brevi pause di 5-10 minuti. Le pause che si creano durante il lavoro (per es. tempo d’attesa che precede la comparsa dell’informazione sul videoschermo) non consentono praticamente nessun riposo, anzi possono persino affaticare l’operatore. Queste pause non sono affatto un’alternativa alle regolari pause. 207’629 Fare la pausa durante il lavoro al videoterminale non significa starsene sdraiati sulla poltrona, bensì interrompere il lavoro al videoschermo, alzarsi e muoversi. Una parte della pausa va dedicata a esercizi di rilassamento e stretching o per eseguire un breve training degli occhi. Distogliete lo sguardo dallo schermo e lasciatelo vagare altrove, chiudete e aprite più volte le palpebre per stimolare la secrezione lacrimale. Nel seguito verranno illustrati tredici differenti esercizi che vi consigliamo di fare regolarmente sul posto di lavoro. Dal punto di vista ergonomico sarebbe opportuno eseguire uno di questi esercizi ogni ora. Gli esercizi di ginnastica e di stretching vi consentono di migliorare nettamente il vostro stato di salute. Se uno di questi esercizi dovesse causarvi inaspettatamente dei disturbi, dovreste per sicurezza consultare un medico. Posizione di partenza In stazione eretta e con ambedue le mani appoggiate sui fianchi. Esercizio Stirate la schiena leggermente all’indietro e rivolgete lo sguardo verso il soffitto, le ginocchia rimangono tese. Restate così per un istante e respirate sempre normalmente. Ripetete l’esercizio da 5 a 10 volte. Primo esercizio Per la schiena. 17 207’630 Posizione di partenza Seduti, schiena diritta, lasciar cadere le braccia inerti. Esercizio Sollevate le braccia e stendete ambedue le braccia e le mani in fuori. Spingete il petto in avanti. Restate così per un istante e respirate sempre normalmente. In seguito lasciate cadere le braccia inerti. Ripetete l’esercizio più volte. 207’631 Secondo esercizio Stiramento delle spalle, delle braccia e delle mani. Posizione di partenza Seduti, schiena diritta. Indice e medio della mano appoggiati sul mento. Esercizio Spingete il mento all’indietro. Guardate diritto davanti a voi e tenete il busto in posizione stabile. Restate così per un istante. Ripetete l’esercizio da 5 a 10 volte. Posizione di partenza Seduti con schiena diritta o in piedi in stazione eretta e tenere in mano un libro o una bottiglia piena. Esercizio Sollevate le spalle e restate così per un istante. Rilassate in seguito le spalle. Ripetete l’esercizio da 10 a 15 volte. 207’633 207’632 Terzo esercizio Per la nuca. Quarto esercizio Distensione dei muscoli laterali della nuca. 18 207’635 207’634 Posizione di partenza Seduti con schiena diritta o in piedi in stazione eretta. Stendere le braccia in fuori tenendo un pollice rivolto in basso e l’altro in alto. Girare la testa dalla parte dove il police è rivolto verso il basso. Esercizio Girate la testa dalla parte dove il pollice è rivolto verso il basso. Girate la testa alternando contemperaneamente la posizione del pollice. Prima di ogni cambiamento di direzione rimanete brevemente nella rispettiva posizione. Ripetete l’esercizio da 10 a 15 volte. 207’636 Quinto esercizio Rilassamento della parte superiore della colonna vertebrale. Posizione di partenza Seduti, schiena diritta, lasciar cadere le braccia inerti. Tenersi saldamente con una mano al bordo della sedia. Esercizio Tenetevi con una mano al bordo della sedia, spostate il tronco dalla parte opposta e inclinate lentamente la testa lateralmente fino ad avvertire una tensione ai lati della nuca. Restate così per un istante. Ripetete l’esercizio da 5 a 10 volte per parte. 207’637 Sesto esercizio Stiramento della muscolatura laterale della nuca. Posizione di partenza Sdraiarsi con il tronco su un tavolo e tenersi saldamente ai bordi. Esercizio Contraete dapprima i glutei e sollevate ambedue le gambe fino a raggiungere la posizione orizzontale. Ripetete l’esercizio da 10 a 15 volte. Settimo esercizio Rafforzamento e distensione della schiena. 19 207’638 Esercizio Tendete contemporaneamente il braccio sinistro e la gamba destra fino a raggiungere la posizione orizzontale. Alternate in seguito il braccio destro e la gamba sinistra. Ripetete l’esercizio da 5 a 10 volte. Posizione di partenza Sdraiarsi a terra, flettere le ginocchia e appoggiare saldamente i piedi per terra. Esercizio Sollevate il bacino fino a quando la schiena e le cosce formano una linea retta. Ripetete l’esercizio da 10 a 15 volte. 207’639 Posizione di partenza Inginocchiarsi sul pavimento e sostenere il busto con le mani. 207’640 Ottavo esercizio Stabilizzazione e rafforzamento della schiena. Posizione di partenza Mettersi con il tronco su un tavolo e poggiare la fronte su un libro. 207’642 207’641 Nono esercizio Stabilizzazione e rafforzamento della regione sacrale. Decimo esercizio Rafforzamento e rilassamento dei muscoli nucali. 20 Esercizio Sollevate lentamente la testa tenendo sempre lo sguardo rivolto verso il basso. Restate così per un istante. Abbassate di nuovo la testa sul tavolo e appoggiate la fronte sul libro. Ripetete l’esercizio da 10 a 15 volte. 207’643 Posizione di partenza Seduti con schiena diritta, ripiegare le braccia dietro la nuca e spingere i gomiti verso l’alto tenendoli ben uniti per tutto l’esercizio. Essercizio Ripiegate le braccia dietro la nuca a mani rilassate e spingete i gomiti verso l’alto. Restate così per un istante. Ripetete l’esercizio da 10 a 15 volte. Posizione di partenza Seduti con schiena diritta, ripiegare le braccia dietro la nuca, gomiti rivolti in fuori. Esercizio Spingete i gomiti all’infuori, tenendo le mani rilassate dietro la nuca. Guardate sempre diritto davanti a voi e restate così per un istante. Ripetete l’esercizio da 10 a 15 volte. Posizione di partenza Seduti con schiena diritta, lasciare cadere le braccia inerti fra le cosce. Esercizio Flettetevi in avanti con il tronco, lasciate cadere le braccia e la testa inerti fra le cosce e cercate di toccare il pavimento con le palme delle mani. Restate così per un istante e respirate sempre normalmente. Ripetete l’esercizio più volte. 207’644 Undicesimo esercizio Per la parte dorsale della colonna vertebrale. 207’645 Dodicesimo esercizio Stiramento della muscolatura delle spalle. Tredicesimo esercizio Stiramento della muscolatura della schiena. 21 9 Lista di controllo La seguente lista di controllo vi consente di valutare personalmente il vostro posto di lavoro al videoterminale. Soddisfare tutte le esigenze sintetizzate nella lista dovrebbe risultare, in pratica, una cosa difficilmente realizzabile. Occorrerà quindi prefiggersi come obiettivo un compromesso che possa essere accettato da voi per svolgere la vostra attività da videoterminalista. N. Domanda/requisito cfr. capitolo Ubicazione del videoschermo 1 2 3 Le vostre spalle sono rivolte verso la finestra quando lavorate allo schermo (fonti luminose laterali allo schermo)? 3 Esistono riflessi di luce (finestre, lampade) sul vostro schermo? Fate un controllo a schermo spento! 3 Avete lo spazio necessario per la tastiera e il mouse? 3 Adattamento dei singoli elementi alle dimensioni del corpo e all’attività lavorativa 4 L’altezza del sedile è stata adattata alla vostra statura? 4 5 L’altezza del piano di lavoro è stata adattata alla vostra statura? 4 6 L’altezza dello schermo è stata adattata alla vostra statura? 5 7 La distanza visiva dallo schermo e dal portadocumenti è di 60-80 cm? 5 Siete stati informati sulle possibilità di regolazione dei singoli elementi e sulla regolazione ottimale dell’apparecchio? 5 8 Regolazione dello schermo e manutenzione 9 10 2 Lo schermo video, la tastiera e il mouse vengono sottoposti a una manutenzione regolare (pulizia)? – La superficie di lavoro dello schermo è utilizzata al massimo (senza zone marginali vuote)? – Sullo schermo non appaiono segni inutili che riducono la superficie utilizzabile? – 13 I caratteri scelti sono abbastanza grandi e ben leggibili? – 14 Gli eventuali filtri di vetro vengono puliti regolarmente? – 11 12 22 La luminanza dei caratteri e il contrasto sono regolati in modo ottimale? Requisiti soddisfatti sì no N. Domanda/requisito cfr. capitolo Requisiti soddisfatti sì no Organizzazione e igiene del lavoro 15 L’organizzazione del lavoro è concepita in modo da prevedere una sana attività mista? 8 16 Esiste un buon regolamento delle pause? 8 17 Eseguite regolarmente esercizi fisici e di stretching? 8 18 Si provvede a controllare periodicamente l’ubicazione e la regolazione dei singoli elementi dei posti di lavoro al VDT? 5 Gli eventuali occhiali sono stati adattati alle speciali distanze visive? 7 Disponete di mobili che vi consentono di lavorare anche stando in piedi? 4 Nel vostro reparto o nel vostro ufficio esiste una persona a cui potete rivolgervi per eventuali problemi relativi al posto di lavoro al VDT? 3,5 19 20 21 22 Venite informati a fondo e per tempo su innovazioni e modifiche riguardanti i posti di lavoro al videoterminale? – 23 Altre fonti di informazione Presso la Suva (per l’indirizzo vedere a pagina 2) potete richiedere i seguenti mezzi di informazione: CD-ROM dedicato al lavoro al videoterminale. Un programma CBT con molti consigli utili. Prezzo fr. 30.– (codice 99054.d/f/i). L’offerta di programmi informativi che si occupano dell’ergonomia sul posto di lavoro con videoterminali viene continuamente ampliata: richiedete il prospetto aggiornato al nostro Servizio centrale clienti (tel. 041 419 58 51). Liste dei fornitori (disponibili solo in tedesco e francese): – Produits pour postes de travail informatisés: pupitres (réf. 86958.f) – Accessoires pour postes de travail informatisés: divers (réf. 86966.f) – Orthoptistes (réf. 86970.f) – Tableau comparatif «Ecrans traditionnels – écrans plats» (réf. 86972.f) Opuscolo «Il lavoro al videoterminale» con informazioni dettagliate per gli specialisti e le persone interessate (codice 44022.i) Lista di controllo per i collaboratori: Lavorare correttamente al videoterminale (codice 67052.i) Lista di controllo: L’illuminazione ai posti di lavoro al videoterminale (codice 67051.i) Lista di controllo: Mobili per i posti di lavoro al videoterminale (codice 67050.i) Lista di controllo: L’acquisto dello schermo (codice 67049.i) Internet: www.suva.ch Codice: 44034.i