Reti e Community per la
Formazione della PA
Gianni Agnesa
PUNTI DA TRATTARE
• L’assetto istituzionale giuridico e operativo del
sistema formativo pubblico nel suo complesso
• La definizione di un modello di servizio
formazione di stampo europeo
• Le funzioni attribuite e le competenze
necessarie
• Le community e le reti formative
• La formazione dei formatori e degli addetti ai
servizi formativi
Costituzione
L.3/2003
"Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica
amministrazione"
Direttiva Min. Funzione Pubblica
2001
Costituzione
•
art. 3:
“ … pieno sviluppo della persona umana …”
•
art. 9:
“ … sviluppo della cultura …. “
•
art. 35: “ … la Repubblica …. cura la formazione
l’elevazione professionale dei lavoratori.”
•
art. 97: “ … buon andamento e imparzialità della
Pubblica Amministrazione.”
•
art. 117: … esplicita l’esclusione della legislazione
nazionale in materia di formazione professionale.
Legge 16 gennaio 2003, n. 3
Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica
amministrazione
art. 4
Formazione del personale
d. lgs. 30 marzo 2001, n. 165
Norme generali sull’ordinamento del lavoro
nelle amministrazioni pubbliche.
Formazione del personale
Campo d’applicazione L.3/2003
• Tutte le amministrazioni dello Stato;
• Regioni, Province, Comuni, Comunità
montane e loro consorzi ed associazioni;
• Istituti Autonomi Case popolari;
• CCIA e loro associazioni;
• Tutti gli EP non economici;
• Le aziende ed enti del SSN;
• L’ARAN;
• Le agenzie di cui al d.lgs 30.7.1999, n. 300
Formazione permanente
La Formazione permanente deve:
• coinvolgere tutti i dipendenti (compreso quello in
posizione di comando o fuori ruolo)
• tenere conto dei fabbisogni rilevati
• garantire un numero minimo ore di
formazione per addetto
• rispondere a standard minimi di qualità
• assicurare il controllo del raggiungimento
degli obiettivi
Parametri riferimento
Obiettivi individuati e
Competenze necessarie
Fabbisogni
rilevati
per realizzare gli obiettivi
Piano annuale di
formazione
Programmazione
delle assunzioni
Innovazioni
normative
e tecnologiche
Utenti della formazione e
valutazione
Diretti
I partecipanti ai
corsi
Indiretti
Le
amministrazioni
Finali
I cittadini
Il mio lavoro è chiamato
training / formazione
Training viene dal
verbo latino trahere
Formazione significa dare una forma
…alle competenze
…alle idee
…ai valori
I sistemi formativi pubblici europei
MODELLO FRANCESE
PA 1
PA 2
PA 3
PA 4
PA 5
ENAC
IRA
INET
CNFPT
T
I sistemi formativi pubblici europei
MODELLO REGIONALE SPAGNOLO
PA 2
PA 3
PA 4
PA 5
Scuola regionale
PA 1
I sistemi formativi pubblici europei
PA 6
PA 2
PA 7
PA 3
IDe&A
PA 1
PA 8
PA 4
PA 9
PA 5
PA 10
P.A. “FARO”
MODELLO INGLESE
I sistemi formativi pubblici europei
PA 1
FORMEZ
MODELLO ITALIANO
SSPA
PA 2
PA 5
SOC.
CONSULENZA
PA 4
UNIVERISITA’
PA 3
Le tendenze della formazione
Attraversiamo una nuova fase contrassegnata da:
 l’ampliamento del significato della formazione
 la formazione sempre più a supporto di strategie
 la programmazione definita tramite un Piano
 l’attenzione verso la persona e l’apprendimento
 la diversificazione delle esigenze formative
 l’elevazione della qualità e la diffusione della valutazione
 l’aumento di efficienza e redditività delle azioni formative
 la realizzazione di “reti”
 l’aumento degli attori e dei ruoli della formazione
Il ciclo della formazione
Valutazione globale
1. Analisi delle esigenze
2. Piano di formazione
3. Progettazione
4. Comunicazione
5. Realizzazione
6. Valutazione
Profilo del TM secondo un approccio
sequenziale 1
Fase
Strategia generale
Competenza
o Avere una comprensione
dell’amministrazione pubblica e degli sviluppi
in corso. In particolare possedere una chiara
conoscenza della propria area d’attività
o Conoscere l’organizzazione e i relativi
obiettivi
Analisi delle esigenze o Comprendere le conoscenze, le abilità e gli
atteggiamenti necessari per realizzare gli
obiettivi dell’organizzazione
o Conoscere le mansioni, le responsabilità e le
posizioni nell'organizzazione
o Considerare le esigenze personali e familiari
al fine di garantire le pari opportunità
Profilo del TM secondo un
approccio sequenziale 2
Fase
Definizione
strategie di
formazione
Competenza
o
o
o
o
Definizione del
piano di
formazione
o
o
o
o
o
Conoscere e comprendere i principi di sviluppo organizzativo
Essere in grado di definire una strategia generale di formazione
corrispondente agli obiettivi dell’organizzazione e alle esigenze
rilevate
Essere in grado di valutare in quali situazioni la formazione
sia il migliore strumento di supporto al cambiamento
Essere in grado di focalizzare, promuovere e comunicare la
formazione al management
Essere in grado di definire quale specifica modalità formativa
sia adeguata per favorire lo sviluppo e il cambiamento voluto
Essere in grado di equilibrare il bisogno dell'organizzazione
ed il bisogno dei membri dell'organizzazione
Essere in grado di promuovere la formazione e di stabilire le
priorità
Essere in grado di definire qualunque altro intervento organizzativo
teso a favorire lo sviluppo o di dare supporto al management di
line per l’analisi delle esigenze
Avere capacità di consulenza (di consulente interno)
Profilo del TM secondo un approccio
sequenziale 3
Fase
Competenza
Definizione degli
obiettivi specifici della
formazione
o
Essere in grado di definire concreti obiettivi di
formazione
Definizione dei contenuti
o
Essere in grado di coordinare la definizione del
contenuto dei programmi di formazione con specifico
riferimento ai diversi attori (management, partecipanti,
formatori)
Pianificazione e
organizzazione
o
Essere in grado di redigere un budget “formativo” e di
pianificare e organizzare le attività
Avere una buona conoscenza del “mercato” della
formazione
Essere in grado di giudicare i programmi e le proposte
formative e la relativa attinenza
o
o
Profilo del TM secondo un approccio
sequenziale 3
Fase
Competenza
Realizzazione
o Essere in grado di controllare/monitorare
l'esecuzione delle attività di formazione
Valutazione
o Essere in grado di effettuare una valutazione in
termini di soddisfazione, dei risultati per i
partecipanti e dell’ impatto sull'organizzazione
o Essere in grado di valutare la corrispondenza
complessiva della formazione agli obiettivi
strategici
o Essere capace di realizzare un report della
formazione svolta
La costellazione formativa del TM
Logiche
Decision making
Progettazione
organizzative
creativo
funzione
Integrazione e Apprendimento
consulenziale
dei
Organizzazione
net/working
Leadership
ed
empowerment
individuale e
sistemi
formativi
Vision
Coordinamento
organizzativo
Controllo
GESTIONE
CHANGE MANAGEMENT
SVILUPPO DELLE
RELAZIONIFARE FORMAZIONE
Sviluppo
Cambiamento
Progettazione
persone
organizzativo e
ORGANIZZATIVE
complessità
Team building
Monitoraggio
e
valutazione
Il “triplo” circuito della formazione
ORGANIZZAZIONE
CONTESTO
INDIVIDUI
Il triplo circuito della formazione
FORMAZIONE STRATEGICA
CONTESTO
Progetti integrati, Progetti d’area, Sviluppo
sostenibile, Piani di settore
FORMAZIONE ORGANIZZATIVA
ORGANIZZAZIONE
Progetti di riorganizzazione, recupero di
efficienza, miglioramenti qualitativi,
tecnologici, del clima, competenze trasversali
FORMAZIONE INDIVIDUALE
PERSONE
Competenze specialistiche, nuovi strumenti
disciplinari e settoriali, riqualificazione,
ingresso, progressioni di carriera, valutazione,
Gli attori della formazione
Quanti e quali sono realmente gli attori della
formazione?
Quale è l’intensità della relazione?
Da dove partire?
Portatori di interesse
Cittadini
committente
referenti
tutor
resp.le
formazione
utenti
formatore
staff
Ricerca Formez Eu-Forma 2007
Dati Italia
N°
Interlocutori prioritari
Frequenza %
Indice di
prossimità*
1 Dirigente di riferimento
100
3,5
Altre Unità Organizzative della propria
2 Amministrazione
95
Dirigenti di altri settori servizi della
3 propria Amministrazione
65
4 Agenzie formative
60
2,0
5 Assessore di riferimento
50
1,3
6 TM di altre PA
55
1,2
7 Sindacati
45
0,9
8 Rete di referenti
35
3,9
9 Consulenti esterni
35
2,1
35
2,7
10 Destinatari della formazione
2,4
2,5
FREQUENZA DELLE INTERAZIONI CON IL TM
Dirigente di riferimento
100
Destinatari della
formazione
80
Altre U. Organizzative
dell' Amministrazione
60
Consulenti esterni
40
20
Dirigenti altri settori della
Amministrazione
0
Rete di referenti
Agenzie formative
Sindacati
Assessore di riferimento
TM di altre PA
Radar livello di prossimità Italia
Dirigente di riferimento
Destinatari della
formazione
4,0
3,0
2,0
Consulenti esterni
1,0
Altre U. Organizzative
dell' Amministrazione
Dirigenti altri settori della
Amministrazione
0,0
Rete di referenti
Agenzie formative
Sindacati
Assessore di riferimento
TM di altre PA
Ricerca Formez Eu-Forma 2007
Dati Italia-Spagna-Francia-Olanda
Frequenza %
I. prossimità
committente formale
100
1,2
destinatari
90
4,7
esperto/consulente
75
5,2
committente reale
70
5,5
responsabili d'area
65
3,7
referenti
50
4,2
sindacati
30
3,8
stakeholders
25
3
altri formatori (CP)
25
4,8
Radar livello di presenza
committente formale
100
altri formatori (CP)
80
destinatari
60
40
stakeholders
20
esperto/consulente
0
sindacati
referenti
committente reale
responsabili d'area
Radar indice di prossimità (1-6)
comm.te formale
6
altri formatori (CP)
5
4
destinatari
3
2
stakeholders
1
esperto/consul
0
sindacati
referenti
comm.te reale
responsabili d'area
“Prassi” di una formazione poco innovativa
• Analisi dei fabbisogni basata su richieste in termini di corsi
e non di esigenze
• Predisposizione di una offerta “a catalogo” e a “priori”
• Risposte estemporanee per singole iniziative
• Assenza di una scelta ponderata di metodologie
• Scarsa controllo dei costi e della spesa diretta e indiretta in
formazione: impossibilità di monitorare i dati e orientare le
risorse rispetto alle priorità
• Assenza dei vertici nelle scelte di fondo, delegate al
formatore senza un criterio
• Scarsa capacità di creare discontinuità e “rottura”
Come evolve la funzione formazione
Fasi
1 PIONIERA
2 CONSOLIDAMENTO
COSTITUZIONE COME ENTITA’
POCHI “CLIENTI”/GENERALISTA
AREA SPECIALISTICO/FUNZIONALE
DIFFERENZIAZIONE/SPECIALIZZAZIONE
DIFFUSIONE NELLA/NELLE ORGANIZZAZIONI
3 AFFERMAZIONE
AREA “PIVOT”
Dove è incardinata la funzione formazione?
Dove può essere incardinata
la funzione formazione?
Come creare “rete” tra i servizi
Come creare “rete” tra i servizi:
la PA “faro” specializzata
Come creare “rete” tra i servizi:
il polo di assistenza formativa
Come creare “rete” tra i servizi:
il sistema integrato
UNIVERSITA’
PROVINCIA
REGIONE
• Programmaz.
• Ass. EE.LL.
• Ass. Organizzaz.
• Ass. Lavoro
ANCI
Polo assist.
formativa
FORMAZIONE FORMATORI
COME UN CARREFOUR
FF
Ipotesi per un “Sistema” di
FORMAZIONE FORMATORI
ATTIVITA’ DIFFERENTI E AUTOCONSISTENTI
• Attività dirette
–
–
–
–
–
Corsi base neolaureati CBN
Corsi base formatori CBF
Corsi di specializzazione CSF
Seminari tematici STF
(Comunità professionali tematiche es. Sanità, PA, PMI, Scuola, E-learning)
• Attività indirette
– Metaprogettazione e certificazione corsi
• Informazione e assistenza
– sportello di orientamento alla professione del formatore (Osservatorio
qualità della formazione)
– area web ad accesso libero e/o limitato, per la consultazione (depository
materiali )
– attività didattiche programmate o integrative, in modalità FAD
FORMAZIONE FORMATORI
E AMBITO LAVORATIVO
ESPERIENZA
NEOLAUREATO
NEOFORMATORE
SENIOR
FASE INIZIALE
CFN
CFB
CP
CP
FASE
CONSOLIDAMENTO
CFN
CP
CFB - CFS
CP
CP
ST
FASE MATURA
CFN
CP
CFB - CFS
CP
ST
CP
ST
FASE
SERV. FORM.
CFN neolaureati
CFB
ST seminari tematici
base
CFS
corso specialistico
CP comunità professionale
Competenze e formazione
• Competenze di base
• Risorse necessarie per l’accesso al lavoro e alla
ulteriore formazione
• Competenze tecnico-professionali
• Saperi e tecniche necessarie per fare le attività
richieste a una certa figura professionale
• Competenze trasversali
• Risorse che consentono di trasformare i saperi in
un comportamento lavorativo efficace
FORMAZIONE FORM. NEOLAUREATI
OBIETTIVI
• Ampliamento delle competenze
specialistiche
• Sviluppo delle competenze di base
e specifiche in chiave esperienziale
FORMAZIONE FORMATORI BASE
OBIETTIVI
• Primo orientamento e focalizzazione
sui presupposti della formazione.
• Corso incentrato soprattutto sulle
competenze di base e su quelle
specifiche-fondamentali del
formatore
CORSO FORMAZIONE FORM. SPECIALISTICO
OBIETTIVI
• Sviluppare, ampliare,
sistematizzare e consolidare e le
competenze specialistiche e
trasversali
• Sviluppo comunità professionale
SEMINARI TEMATICI FORMAZIONE FORMATORI
OBIETTIVI
Garantire una formazione
specifica ed “evolutiva” sulle
competenze trasversali e
specialistiche del formatore
Ing. Gianni Agnesa
Formez
Sede di Cagliari
Via Roma 83
070 67956239
[email protected]
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"Reti e comunity per la formazione nella P.A.".