N. 2 / giugno 2014
La rivista della salute di Helsana
Wellness
Rilassamento e divertimento nel
parco acquatico Tamaro pag.29
Foto: Lukas Maeder / Christian Schnur
Focus cancro
«Ho vinto
tre volte
la battaglia
contro
il cancro»
Tre persone colpite raccontano come
la diagnosi abbia cambiato la loro vita
Da pagina 10
Nuovo marchio di qualità
Come trovare il centro
fitness giusto
pagina 28
Professor Cerny
Alimentazione
«Sempre più spesso
il cancro si trasforma
in una malattia
cronica» pag. 2
Necessitiamo
di vitamine
d
ssupplementari?
AZB Postfach CH-8081 Zürich P.P. /Journal
pag. 17
Focus L’oncologia oggi
Thomas Cerny:
« Il cancro può essere
un’opportunità. »
Foto: Christian Schnur / Wikimedia Commons
2
Antichità
Il cancro era conosciuto e
temuto già dall’Antichità.
Nel decennio del 1880
Primo intervento di asportazione
del tumore al seno negli USA.
3
senso
Con 37 000 nuovi casi all’anno,
il cancro è da tempo una
malattia estremamente diffusa.
L’oncologo Thomas Cerny
spiega come lo si può contrastare,
dove è necessario un intervento
politico e quali sono i trattamenti
del futuro.
PROF. DOTT. MED. THOMAS CERNY
Il 61enne bernese è tra i più rinomati
oncologi della Svizzera. Dal 1998 è primario del reparto di oncologia ed ematologia dell’ospedale cantonale di San Gallo.
Punta allo sviluppo di nuovi medicamenti e si impegna a favore della prevenzione e del riconoscimento tempestivo
nonché di cure di qualità e sostenibili economicamente per tutte le persone colpite. Il dottor Cerny attualmente è presidente della fondazione Ricerca svizzera
contro il cancro e di Oncosuisse. I clienti
Helsana con un’assicurazione integrativa adeguata possono consultare
il dottor Cerny per un secondo parere.
www.helsana.ch/secondo_parere
Helsana: Dottor Cerny, cosa mangia per
mantenere basso il rischio di contrarre il cancro?
È risaputo che l’alimentazione svolge un ruolo
importante in questo ambito.
Thomas Cerny: Sulla mia scrivania ogni
giorno vi sono una o due mele. Frutta e verdura sono parte integrante della mia alimentazione quotidiana. Non so quali benefici
apportino al mio organismo dato che mangio
anche altro e mi piace bere un buon bicchiere
di vino rosso di tanto in tanto. Comunque,
studi di grande ampiezza svolti nel lungo termine hanno dimostrato che un’alimentazione con un consumo ridotto di calorie, grassi e
carne, in cui il pesce viene portato in tavola
regolarmente, porta un certo beneficio nella
prevenzione del cancro.
H: Negli USA viene incriminato anche lo
zucchero quale potenziale fattore di rischio.
TC: E lo è di sicuro. I diabetici si ammalano
molto più frequentemente di cancro.
H: Sappiamo che il fumo e un’esposizione
eccessiva ai raggi solari sono dannosi. Ciononostante, in Svizzera il numero di malati di cancro è
raddoppiato dal 1990. La Svizzera è tra i Paesi
più colpiti dal cancro ai polmoni in Europa, mentre
per i tumori della pelle detiene addirittura il
primato. Siamo poco attenti?
TC: Ciò non dipende molto dallo stile di vita.
Oggi il numero di persone che vive in Svizzera è nettamente superiore rispetto al 1990.
Inoltre i «babyboomer» del dopoguerra hanno oggi raggiunto i cinquanta o sessant’anni
d’età. In generale le persone oggigiorno hanno una vita molto più lunga grazie al progresso nel campo della medicina. Quando fu
introdotta l’AVS nel 1948, l’età media era
di 66 anni, mentre oggi supera gli 80 anni
per gli uomini e gli 84 per le donne. Il cancro
è una malattia legata all’età. Pertanto dai
50 anni il tasso delle malattie tumorali aumenta sensibilmente e dagli 85 anni in poi si
riduce nuovamente. Questo è il motivo per
cui abbiamo un numero accresciuto di casi.
H: Ma per quale motivo la Svizzera è
maggiormente colpita dai tumori della pelle?
TC: La Svizzera è situata a una certa altitudine. Berna, ad esempio, si trova a 540 metri
sul livello del mare e Zurigo a 400 metri. E
poi trascorriamo volentieri il tempo libero in
montagna. Più in alto ci si trova maggiore è
l’esposizione ai dannosi raggi UV. Per questo
è estremamente importante proteggersi,
anche se si lavora solo in giardino. C’è ancora
molto da fare. L’incidenza del cancro della
pelle si ridurrà con l’avvento di una generazione che non uscirà più a giocare senza
protezione solare. È un processo lento che
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necessita di anni. Un altro discorso vale per
il tabacco. Quando si smette di fumare l’effetto
positivo si nota già dopo alcune settimane.
Purtroppo però esiste una lobby del tabacco
estremamente forte. La misura più efficace per
ridurre il cancro ai polmoni sarebbe un aumento drastico del prezzo delle sigarette. In
Australia, dove il tasso di fumatori è particolarmente basso, un pacchetto di sigarette
costa in media 15 franchi, mentre qui ci si agita già se un pacchetto viene a costare poco
più di 8 franchi.
H: Ha affermato che il rischio di cancro aumenta a partire dai 50 anni. Anche in età avanzata si
può fare qualcosa per ridurlo?
TC: Muoversi regolarmente e sottoporsi ai
controlli preventivi. Ai miei conoscenti dai
50 anni in su consiglio di eseguire una colonscopia e di ripeterla ogni 10 anni. A chi non
desidera fare questo esame raccomando di
rivolgersi al medico di famiglia per eseguire
dei test in grado di individuare la presenza
di sangue nell’intestino. Le donne tra i 50 e i
70 anni dovrebbero sottoporsi a una mammografia ogni due anni. È in discussione se il
controllo sia indicato anche per donne fino
ai 75 anni. Questi esami aiutano a contenere
la mortalità per i tipi di cancro più frequenti.
H: È soddisfatto del riconoscimento tempestivo
del cancro in Svizzera?
TC: Il problema è che abbiamo ben 26 sistemi
sanitari in parte molto diversi tra loro. Riconoscimento tempestivo e prevenzione possono funzionare bene solo se gestiti a livello nazionale e la Svizzera è un Paese in cui non si
desidera l’intromissione dello Stato nelle proprie faccende. Per tale motivo nel 2013 è stata
respinta la legge sulla prevenzione. Reputo
che i premi della cassa malati siano ancora sostenibili. Solo quando questo onere non sarà
più sopportabile ci chiederemo se è stupido
far comparire malattie gravi che protrebbero
essere prevenute e dover pagare milioni e milioni per curarle.
H: Allora, a seconda del cantone in cui vivo ho
maggiori o minori chance di sopravvivere?
TC: Le donne in Svizzera romanda hanno un
minore rischio di morire di cancro rispetto
alle donne che vivono nella Svizzera tedesca e
questo grazie agli screening mammografici
eseguiti sull’intero territorio. A Ginevra o Losanna si individuano tumori di dimensioni in
media dai 4 ai 5 millimetri più piccoli rispetto a Zurigo e Lucerna. Ma vi sono anche delle
differenze nel comportamento delle persone.
H: A cosa si riferisce?
TC: In alcune regioni rurali della Svizzera
sempre più spesso i pazienti si sottopon-
Focus L’oncologia oggi
1903
Il radon scoperto da Marie Curie viene impiegato
per l’irradiazione del cancro.
« Le donne nella
Svizzera romanda
hanno un rischio
inferiore di morire
di cancro al seno
rispetto alle donne
della Svizzera tedesca
e ciò grazie agli
screening mammografici eseguiti
sull’intero territorio. »
Foto: Christian Schnur / Wikimedia Commons / goldenlobby, iStock
4
Dagli anni ’50 agli anni ’70
Studi dimostrano per la prima volta il
nesso tra fumo e insorgenza del cancro.
1997
Il primo medicamento con azione molecolare
mirata viene omologato negli USA.
5
versitari e cantonali oppure in ospedali privati con sufficiente specializzazione in
questo ambito dove ogni caso viene discusso
in un team interdisciplinare.
H: Il paziente come fa a trovare questi centri?
TC: In Svizzera esistono certificazioni della
qualità per i centri di senologia. Tali centri
devono disporre di determinati requisiti conformemente agli standard internazionali.
Sono attualmente in discussione altre certificazioni per centri specializzati nella cura di
cancri all’intestino e ai polmoni. Sarebbe positivo se anche gli assicuratori malattia si
occupassero maggiormente degli aspetti qualitativi e si accertassero che i pazienti ricevano cure ottimali. Le casse malati dispongono
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di raccolte di dati consistenti e specifiche e
quindi sanno quali ospedali lavorano meglio.
H: Parliamo di trattamenti concreti. Nel
2013 la rinomata rivista scientifica «Science» ha
celebrato l’immunoterapia quale scoperta
dell’anno nella cura del cancro. Rappresenta
davvero la terapia del futuro?
TC: L’idea che il sistema immunitario sia
in grado di combattere efficacemente anche
le malattie tumorali esiste da decenni. Si è
studiato a lungo sul perchè tante cellule immunitarie si riuniscono attorno alle cellule
tumorali ma non le possono attaccare. Ora
abbiamo compreso questo meccanismo e sviluppato dei medicamenti che vengono già
impiegati con successo nella cura dei mela-
Medicina personalizzata
Azione mirata sulle cellule tumorali
Una terapia unica come il patrimonio genetico: questo è l’approccio della medicina personalizzata che individua le diverse cause scatenanti della malattia e ne adegua rispettivamente il trattamento. Gli esami genetico-molecolari del sangue o del tessuto tumorale cercano le mutazioni (biomarcatori) che caratterizzano le cellule tumorali e ne inducono la
crescita. Una volta scovate, le cellule tumorali vengono aggredite proprio in quel punto. Con
la chemioterapia vengono attaccate in maniera non definita tutte le cellule con crescita
rapida tra cui anche le cellule sane. Il vantaggio delle terapie mirate è che le ricevono solo i
pazienti che ne traggono beneficio. Gli effetti collaterali sono di minore entità, mentre
i costi sono molto elevati. Oggi le terapie personalizzate costituiscono il 20 per cento di tutti
i metodi terapeutici contro il cancro e vengono impiegate per il cancro dei polmoni, della
pelle, del sangue, dell’intestino e del seno.
Principi attivi frequenti
Poster illustrativo
Dall’errore di replicazione al cancro
Le persone non si ammalano di cancro dall’oggi al domani. La prevenzione e il riconoscimento tempestivo
sono dunque decisivi nella lotta contro la malattia. All’inizio vi sono difetti genetici che il corpo non
riesce più a riparare. Il corpo cerca ripetutamente di bloccare la crescita del tumore. Il grafico illustra tale processo
nel modello e descrive le tendenze nella ricerca e gli approcci di cura.
PREVENZIONE
Vivete in modo sano: non
fumate, muovetevi regolarmente (l’OMS raccomanda
10 000 passi al giorno), bevete
poco alcol, mangiate in modo
equilibrato, ossia pochi grassi e
zuccheri, ma almeno 5 porzioni di frutta e verdura al
giorno. E proteggetevi
dal sole.
Tutto inizia nel patrimonio genetico della cellula
Ogni cellula del corpo ha nel suo nucleo 23 coppie di cromosomi
contenenti tutte le informazioni genetiche. Ad ogni divisione cellulare i
cromosomi raddoppiano di numero affinché dopo la divisione le due
cellule figlie dispongano nuovamente dell’intero corredo cromosomico.
Gli anticorpi monoclonali impediscono dall’esterno della
cellula che i segnali di crescita giungano alle cellule
tumorali. Piccole molecole penetrano nella cellula e spezzano la catena del segnale che sollecita la crescita e la
scissione delle cellule tumorali. Altri principi attivi fanno
«morire di fame» i tumori o rendono le cellule tumorali
visibili per il sistema immunitario che può poi aggredirle.
Cromosoma
Cellula sana
DNA
Nucleo
I geni guidano tutti i processi nel corpo
Il DNA (acido desossiribonucleico) contenuto nei cromosomi è costituito da acidi nucleici ordinati in una determinata sequenza in due
catene avvolte intorno allo stesso asse formando una doppia elica.
Le singole porzioni di DNA sono i geni. I prodotti genici, ad esempio
le proteine, sono responsabili di tutti i processi nelle cellule.
Errore nel patrimonio genetico
Il corpo dà l’allarme
Solitamente le cellule vecchie o con difetti genetici muoiono, guidate
dalla morte cellulare programmata (apoptosi). I segnali per l’autodistruzione provengono dai geni soppressori dei tumori. In tal modo
il corpo elimina le cellule danneggiate che potrebbero diventare
pericolose. Se i geni soppressori dei tumori sono danneggiati e dunque la cellula difettosa non si autodistrugge,
quest’ultima si divide e trasmette i
difetti genetici.
Controllo di sicurezza e
impiego di cellule killer
Cellula
danneggiata
Le cellule del sistema immunitario “scannerizzano” la superficie
dellecellule e la esaminano.
Cellula
immunitaria
Se riconoscono mutazioni sospette, si avvalgono di cellule killer
del corpo, che inducono
le cellule tumorali ad
autodistruggersi.
Cellula
killer
Nella replicazione del DNA possono verificarsi errori che
solitamente vengono subito individuati e riparati dalla
cellula. Se l’errore nella replicazione (mutazione) viene
però trasmesso alla cellula figlia, il DNA della cellula
cambia irrevocabilmente. Le mutazioni possono
verificarsi spontaneamente oppure essere
causate da fattori esterni quali gli agenti
mutageni. Circa il 5-10 per cento delle
malattie tumorali è causato da
Cellula
sana
Mutazione genetica
Circolo
sanguigno
errori genetici
ereditati. Se i geni che
gestiscono la crescita e la divisione
cellulare presentano mutazioni, può insorgere un cancro. Gli oncogeni e i
geni soppressori dei tumori svolgono un ruolo importante in tale contesto:
i primi regolano la crescita e la divisione cellulare, mentre i secondi sono
responsabili della riparazione di errori di replicazione e della morte cellulare programmata. Affinché un cancro insorga, devono esservi più mutazioni in questi geni.
STATO DELLA RICERCA
L’immunoterapia ha il compito di
sostenere il sistema immunitario del
corpo ad agire in maniera mirata contro
le cellule tumorali. Una variante si avvale di
anticorpi monoclonali che si legano alle cellule bersaglio stimolando il sistema immunitario ad aggredirle. Un’altra strategia, l’immunomodulazione, mira a riattivare le cellule
immunitarie “assopite”. Un altro ramo della
ricerca sul cancro si concentra sulla lotta
contro le cellule staminali tumorali:
esse sono responsabili della
crescita e propagazione del
tumore.
LINK PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Conoscenze di base su geni
e cromosomi:
www.chromosomewalk.ch
La Lega contro il cancro consente
uno sguardo alla ricerca:
www.goo.gl/1ek2ny
Panoramica delle terapie:
www.legacancro.ch
→ Vivere con il cancro → Terapie
Tutto sulla prevenzione:
www.legacancro.ch/prevenzione
Informazioni sulla diagnostica e
sui metodi di diagnosi:
www.krebsinformationsdienst.
de/untersuchung
I dettagli sulla diagnosi precoce
www. www.legacancro.ch/it/
prevenzione_/diagnosi_precoce
Cellula
killer
Esempio del cancro al seno
Il tumore sfrutta il circolo sanguigno
Le cellule tumorali usano
numerosi trucchi per
ingannare il sistema immunitario endogeno. Le cellule
immunitarie non riconoscono più le cellule tumorali, motivo per cui i processi
di difesa non riescono più ad
elimi-nare tutte le cellule
tumorali.
Il tumore cresce
Se il sistema immunitario non è
stato in grado di distruggere
le cellule tumorali, quest’ultime si moltiplicano in maniera incontrollata. Non
hanno più una funzione per il
corpo, l’unico obiettivo è quello
di moltiplicarsi.
Tumore
Nella lotta con le cellule sane per l’apporto di ossigeno e
sostanze nutritive, le cellule tumorali acquisiscono due
capacità per continuare a proliferare. Imparano a sopravvivere con poco ossigeno. A partire da una
dimensione del tumore di ca. 2 mm, l’irrorazione sanguigna tramite i tessuti
circostanti non basta più. La carenza
di ossigeno fa sì che la cellula tumorale stimoli il tessuto a formare nuovi
vasi sanguigni che irrorano direttamente il tumore.
Tumore benigno
Fintanto che il tumore non
invade il tessuto circostante,
esso viene definito benigno.
Determinati tipi di tumore
restano benigni, altri si sviluppano e diventano maligni.
Vaso sanguigno
Tumore
benigno
Circolo sanguigno
Tumore maligno e metastasi
Metastasi
TRATTAMENTI CON
MEDICAMENTI
La chemioterapia consiste nel somministrare al paziente medicamenti (citostatici)
che inibiscono la crescita delle cellule tumorali o le sopprimono. La medicina personalizzata persegue l’obiettivo di identificare le caratteristiche biologiche (biomarcatori) nelle cellule
tumorali di un paziente che stimolano la crescita tumorale e di bloccarle con medicamenti
specifici. Una tale terapia mirata si presta
ad esempio in caso di cancro al seno e ai
polmonie oppure in caso di tumore
della pelle e dell’intestino (vedi
riquadro a pagina 5).
Le proliferazioni si infiltrano nel tessuto circostante e lo
distruggono. Le cellule tumorali sono ora in grado di
staccarsi dal tumore e di farsi trasportare in altri organi
tramite i vasi sanguigni o linfatici. Lì possono formarsi metastasi. A questo stadio la
malattia tumorale spesso
non è più guaribile.
Circolo sanguigno
CHIRURGIA
E IRRADIAZIONE
Tumore
maligno
L’obiettivo di un’operazione è di rimuovere possibilmente tutto il tumore. Circa
la metà di tutti i pazienti viene trattata
con la radioterapia. Essa indirizza raggi ad
alta energia sulle cellule tumorali. I raggi
danneggiano il corredo genetico delle cellule tumorali in modo tale da farle morire.
La maggior parte delle persone colpite
da cancro viene curata con una
combinazione di chirurgia,
raggi e medicamenti.
DIAGNOSI
PRECOCE
Alcuni tipi di cancro possono
essere scoperti grazie a controlli
preventivi già prima che causino sintomi. Il cancro al seno, alla cervice uterina e
all’intestino possono essere curati con
maggiore successo allo stadio iniziale. La
Lega contro il cancro raccomanda pertanto
alle persone dai 50 anni di sottoporsi a esami
per la prevenzione del cancro al seno e all’intestino. Per il rilevamento precoce del cancro
alla cervice uterina è utile l’esame regolare
(striscio) presso il ginecologo. Le persone
con un rischio elevato (ad es. predisposizione genetica) dovrebbero
discutere il procedimento
con il loro medico.
Illustrazione: Arnold.KircherBurkhardt, www.chromosomewalk.ch
gono troppo tardi ai controlli. Nel Sarganserland nel canton San Gallo i tumori al seno
vengono riconosciuti spesso quando si trovano a uno stadio più avanzato rispetto alla
città di San Gallo. Le donne si annunciano
quando notano un’anomalia al tatto e vanno
alle visite di controllo con minore frequenza. Va però sottolineato che in zona vi sono
meno dottori. Il che è uno svantaggio.
H: I test genetici possono essere utili a scopi
preventivi. Diventeranno esami standard
nell’individuazione del cancro?
TC: Non credo. Al momento non esiste un
test genetico che raccomanderei. In alcuni
casi i risultati sono incerti in altri le conclusioni sono delicate. A cosa serve sapere
che sussiste una probabilità del 7 per cento
di ammalarsi di Alzheimer? Sarebbe solo
irritante. Taluni si sono già tolti la vita per
via dei risultati di un test genetico. Ovviamente effettuare un test genetico affidabile
è sensato nel caso di determinate malattie
che possono essere prevenute o influenzate
e che compaiono con una frequenza elevata in famiglia. Ma anche in tal caso bisogna
riflettervi bene su.
H: Quando si diagnostica il cancro ci si può
rincuorare con il fatto che oggi nella metà dei
casi si guarisce.
TC: Non si può generalizzare, poiché ogni
tipo di tumore costituisce un mondo a parte
che si tratti di cancro al seno, leucemia o tumore al cervello. Il cancro non è una malattia
specifica, bensì il termine generico che identifica oltre 200 malattie diverse. Pertanto le
affermazioni sul cancro vanno considerate in
maniera differenziata, anche se oggi in generale la metà di tutte le persone guarisce.
H: Ma negli ultimi decenni si sono fatti molti
passi avanti.
TC: Degli enormi passi avanti! Sempre più
spesso le malattie tumorali non mettono più
fine alla vita delle persone colpite, ma diventano croniche. Molte chemioterapie oggi
sono meglio tollerate e molto ridotte nel
tempo rispetto al passato. Infatti, spesso
4-6 mesi di terapia sono sufficienti. In
passato potevano durare fino a due anni.
H: A cosa bisogna prestare attenzione quando
si va in terapia?
TC: È importante che ci si rechi in una clinica dove chirurghi, anestesisti, oncologi, radioterapisti, patologi e il team postoperativo
collaborano in maniera efficiente. Gli specialisti devono visitare spesso il paziente e conoscere particolarmente bene i casi di cui si
occupano. L’opzione migliore è farsi curare
in centri specializzati presso ospedali uni-
senso
Per sapere come si forma
il cancro consultate il poster
illustrativo a pagina 12
In tre persone colpite su quattro le cellule tumorali hanno dei ricettori di estrogeno. Quando gli ormoni femminili
vi si agganciano, viene sollecitata la crescita delle cellule
tumorali. L’anti-ormone sintetico tamoxifene impedisce
l’aggancio da parte degli estrogeni. In una donna su quattro le cellule tumorali sono provviste di numerosi ricettori HER2 che conducono i segnali di crescita all’interno
della cellula. L’ Herceptin, un altro preparato con azione
mirata, lo impedisce.
Che cosa è un ricettore HER2?
http:/goo.gl/zwFfvU (solo in tedesco)
Helsana nel cuore della ricerca contro il cancro
Focus L’oncologia oggi
Beat Seiler, responsabile Servizio
medico fiduciario, informa sul congresso
oncologico di Chicago.
www.helsana.ch/senso/servizi-speciali
TC: Per la qualità della vita è importante
che i pazienti siano attivi e che non si sentano delle vittime. Ciò li aiuta a superare nel
miglior modo possibile l’intero iter delle cure
che comprende operazione, chemoterapia
e radioterapia. Così facendo, secondo la mia
esperienza, il numero di complicazioni
si riduce e si raggiunge più rapidamente un
buon livello di salute.
Cura del cancro
La Svizzera è in vetta
Il rischio di morire di cancro in Svizzera è
diminuito come in nessun altro Paese del mondo, nonostante le malattie tumorali anche in
Svizzera aumentino statisticamente ogni anno,
in particolare per via dell’aspettativa di vita
costantemente in crescita. L’accesso diretto a
specialisti, terapie e medicamenti innovativi
consente alle persone colpite di ricevere cure
ottimali ed efficienti.
Tasso di mortalità suddiviso per sesso
Fonte: OECD Health Statistics 2013
Per 100 000 abitanti (2011)
300
250
200
Donne
Uomini
OCSE
0
Germania
50
USA
Svizzera
100
Danimarca
Gran Bretagna
150
Totale
Andamento del tasso di mortalità
Variazioni in % (1990 –2011)
20
10
–17,5
–14,5
OCSE
–19,5
Danimarca
–20,5
Gran Bretagna
–22,5
Germania
–10
–28,5
USA
0
Svizzera
nomi e testati su altre malattie tumorali,
quali il cancro ai polmoni e ai reni. L’immunoterapia in generale funziona, ma è ancora molto complessa poiché attiva anche altre
cellule immunitarie. Ciò induce effetti
collaterali e può provocare infiammazioni
indesiderate.
H: La medicina personalizzata diventa sempre più importante. Secondo la statistica dei medicamenti di Helsana i costi per i medicamenti che
aggrediscono miratamente i tumori sono aumentati del 187 per cento tra il 2007 e il 2012. Nel 2012
un trattamento con il medicinale per la cura del
cancro al seno Herceptin è costato 28 590 franchi
a persona. Questo è un enorme onere finanziario
per il sistema sanitario e quindi per tutti noi.
Il rapporto tra investimento finanziario e utilità è
giustificato in tal caso?
TC: Lavoro da 35 anni come oncologo e posso affermare che i medicamenti nuovi e migliori sono sempre stati più cari di quelli precedenti. Ma che oggi siano dalle dieci alle
venti volte più cari dei medicamenti efficaci
esistenti finora è un aspetto del tutto nuovo.
Non è assolutamente giustificabile dagli investimenti e i rischi che le aziende farmaceutiche affermano di avere. La struttura dei
prezzi dei medicamenti innovativi non è più
sostenibile. I prezzi internazionali, dettati il
più delle volte dagli USA, subiscono una pressione sempre maggiore.
H: Cosa bisognerebbe fare in merito ai prezzi?
TC: La politica deve continuare a fare pressione. Ho l’impressione che essa non abbia
ancora raggiunto il punto dolente per quanto
concerne i prezzi dei medicamenti. Bisognerebbe autorizzare anche le importazioni parallele controllate proprio per questo
genere di preparati.
H: Talvolta i pazienti desiderano un secondo
parere sul trattamento. Quando è indicato?
TC: È indicato quando i pazienti non sono
sicuri che il trattamento proposto dai medici
sia il migliore oppure se viene a mancare
la fiducia nel medico. Richiedere un secondo
parere è sensato anche quando bisogna sottoporsi a interventi di grande entità che comportano rischi particolarmente elevati.
Tuttavia, in centri in cui diversi specialisti
collaborano in team interdisciplinari e determinano insieme il trattamento migliore in
base allo stato attuale delle conoscenze
mediche, non è più necessario ricorrere a
un secondo parere.
H: Terapie e medicamenti sono una cosa,
mentre la predisposizione mentale ne è un’altra
nella lotta o la sopravvivenza con il cancro. Che
ruolo svolge in questo frangente?
H: Alcuni pazienti hanno bisogno di
sostegno in tal senso. Essi ricevono l’assistenza
psicologica necessaria?
TC: Negli ospedali vi sono psico-oncologi
che potrebbero fornire tale sostegno ma
l’offerta è in parte ancora poco sviluppata e
molto poco sfruttata dai pazienti. Molte
persone colpite sono convinte di farcela da
sole sopravvalutando le proprie forze. Il cancro fa nascere molte insicurezze. Si vivono
fasi di debolezza e di depressione. È impossibile che il partner e la famiglia riescano ad
affrontare tutto questo. Ma ognuno è libero
di decidere se necessita di sostegno o meno;
d’altronde non tutti ne hanno bisogno.
H: Quanto è importante l’ambiente circostante
dei pazienti?
TC: È risaputo che le persone sole affrontano
meno bene molte malattie, ad esempio già a
partire da una polmonite. Avere una persona,
o anche un animale, accanto si riflette positivamente sulla prognosi. Non è possibile
esprimere in cifre gli effetti che l’ambiente
circostante svolge, tuttavia nell’oncologia
non è molto importante solo il singolo individuo bensì il sistema di sostegno.
H: Quando invece si raggiungono le ultime
fasi, quali cure ricevono i malati gravi o i malati
terminali di cancro in Svizzera?
TC: L’oncologia e la medicina palliativa in
Svizzera hanno subìto uno sviluppo crescente negli ultimi 20 anni. Losanna ha funto
da pioniere nella Svizzera romanda, mentre
a San Gallo abbiamo potuto sviluppare l’oncologia palliativa per la Svizzera tedesca. Qui
oggi disponiamo di un intero sistema capillare per la regione. Nelle città più grandi e nei
reparti di oncologia di altri ospedali si stanno iniziando a creare sistemi simili. Esistono
tuttavia ancora delle regioni nelle quali
l’approvvigionamento è ancora insufficiente.
H: In conclusione: il cancro può essere
un’opportunità nonostante tutto?
TC: Chi si ammala di cancro è obbligato a
reimpostare del tutto la propria vita. Una
malattia del genere può, tuttavia, anche infondere il coraggio necessario per cambiare
le cose, prendere delle decisioni e determinare i valori importanti. D’un tratto ci si rende conto che la vita ha un limite. Ho anche
visto persone che, nonostante avessero davanti a sé ancora un breve periodo da vivere,
sono letteralmente sbocciate e hanno fatto
cose incredibili. Quindi, sì il cancro può
anche essere un’opportunità.
–20
–30
6
Intervista: Juliane Lutz
Oggi
37 000 svizzeri ogni anno si ammalano di cancro.
16 000 persone ogni anno muoiono di cancro in Svizzera.
7
senso
Foto: Christian Schnur / blvdone, fotolia
«Sempre più spesso
le malattie tumorali
non mettono più
fine alla vita
delle persone colpite,
ma diventano
malattie croniche. »
2 / 2014
Da consultare : trovate informazioni
dettagliate sul cancro su :
Focus
www.legacancro.ch/opuscoli
8
nel tuo medico, devi cambiarlo. Nel mio caso,
l’intesa era perfetta.»
Uno straziante far niente
Dopo che fu presa la decisione di operare,
Ruedi Rebholz voleva un appuntamento al più
presto. L’urologo aveva informato lui e sua
moglie durante un colloquio approfondito:
nel suo caso, le probabilità di diventare impotente erano del 90 per cento. Ma per il signor
Rebholz una lunga vita era più importante:
«A partire da una certa età il sesso non è più la
cosa più importante.» Quello che preoccupava
di più quest’uomo sportivo e amante del
viaggiare era il rischio di «farsela addosso».
«Se non hai fiducia nel tuo
medico, devi cambiarlo.
Nel mio caso, l’intesa era
perfetta.»
Ruedi Rebholz,
nonno dell’Helsana Family
«Non sono un
buon paziente»
In maniera schietta il nonno dell’Helsana Family racconta come è riuscito a sconfiggere due volte il cancro alla prostata con l’aiuto dei medici.
Quando Rudolf Rebholz, Ruedi per gli amici,
venne a sapere di avere un cancro alla prostata
non era veramente sotto shock. Erano troppi
i parenti che erano stati colpiti da questa
malattia. «Era più un: eh, ha beccato anche
me», racconta il 68enne nonno dell’Helsana
Family a quasi dieci anni dall’accaduto.
Il fatto che abbia scoperto tempestivamente la sua malattia lo deve a un check-up, durante il quale il cosiddetto valore PSA dell’antigene prostatico specifico era notevolmente
elevato. Dopo aver saputo che il tessuto
prelevato conteneva cellule cancerogene, il
signor Rebholz tirò fuori la sua agenda per
fissare immediatamente un appuntamento
per un’operazione. All’epoca gestiva ancora
un’azienda borghese nel settore metallurgico,
ma per amore della sua salute era pronto a
disdire tutti gli appuntamenti di lavoro.
Tuttavia l’urologo gli consigliò di chiedere
un secondo parere. Ruedi Rebholz avrebbe
preferito una decisione veloce. Ma il ritardo si
rivelò essere una fortuna: anche gli specialisti
di una clinica orientata alla medicina complementare gli consigliarono di sottoporsi a un
intervento, ma gli raccomandarono in più una
terapia con il vischio. E cosa più importante:
oltre al suo urologo gli specialisti erano sempre al suo fianco quale seconda istanza. Egli rimase fedele al suo urologo: «Se non hai fiducia
Ma è stato fortunato: quando il medico, dodici
giorni dopo l’operazione, gli tolse il catetere,
il nuovo collegamento era ermetico.
Per Ruedi Rebholz fu facile optare per l’operazione, ma i dodici giorni in ospedale furono
strazianti: «Non sono un buon paziente, non
riesco a stare fermo.» Sebbene avesse il lusso
di una camera privata in ospedale e fosse molto soddisfatto con gli infermieri. «Già il primo
giorno dopo l’operazione potevo fare la doccia
nonostante i bendaggi e i tubi.» È stato anche
rassicurante che sia stato il suo urologo ad
operarlo e che questi lo visitava ogni mattina.
Dopo esser stato dimesso, il signor Rebholz
tornò immediatamente alla sua vita quotidiana. Quando tre mesi dopo, durante il controllo
finale, il medico gli consigliò di riprendere
man mano a lavorare, Ruedi Rebholz era già
da tempo di nuovo alla guida dell’azienda.
«Il lavoro è la migliore medicina», afferma ridendo l’ora pensionato soddisfatto e attivo.
Rifugiarsi nel lavoro
Durante i tre anni successivi Ruedi Rebholz
era considerato guarito. Ma poi i dottori della
medicina complementare diedero l’allarme:
il valore PSA era aumentato. Gli consigliarono
la radioterapia e il signor Rebholz acconsentì.
Come l’altra volta fu informato in maniera
professionale: «Mi diedero un opuscolo sulla
radioterapia che spiegava come il paziente
può contribuire positivamente al trattamento,
Foto: Martin Stollenwerk
Ruedi Rebholz
Linea cancro : la Lega svizzera contro
il cancro risponde alle domande di persone
interessate e dei loro parenti. 0800 11 88 11
9
ad esempio con l’alimentazione giusta.» Sua
moglie adeguò pertanto il regime alimentare.
Ruedi Rebholz non dimenticherà mai le
sette settimane in cui lavorava a tempo pieno
e contemporaneamente si recava ogni giorno
al centro di radioterapia per farsi «bombardare» in maniera mirata per mezzo minuto.
Il personale era sempre gentile, di buon umore
e disponibile. Altri pazienti stavano molto
peggio di lui. «Il terzo giorno vidi due giovani
ragazze, bianche come un lenzuolo e calve
a causa della chemioterapia. Mi vergognai per
i miei capelli lunghi. Per pura comodità andavo in giro con una vera e propria criniera.»
Lo stesso giorno si recò dal parrucchiere.
Del periodo dopo la radioterapia Ruedi
Rebholz ha un ricordo poco gradevole. Siccome la radioterapia aveva influenzato i suoi
valori, dovette aspettare sei mesi per sapere se
aveva veramente sconfitto il cancro. «Per
fortuna all’epoca il lavoro è stata una grande
distrazione ma nonostante ciò la malattia
restava un chiodo fisso.»
Sempre all’erta
Infine la buona notizia: il suo valore PSA era
di nuovo diminuito e non aumentò più per
i cinque anni successivi. Ben presto il medico
curante propose lui stesso di ridurre la terapia
con il vischio. Tuttavia il signor Rebholz non
desidera terminarla completamente: «È importante che il mio sistema immunitario continui ad essere all’erta.»
Egli non è ricorso all’offerta di consulenza
della Lega contro il cancro: ha trovato l’appoggio oltre che negli specialisti anche nel suo
ambiente privato. La grande famiglia, il suo
medico di famiglia, che conosce bene e da
tanto tempo, nonché un amico naturopata.
«Con entrambi ho avuto dei lunghi colloqui.»
Si tiene tuttora informato sui nuovi metodi di
trattamento. «Ritengo la terapia genetica con
le cellule T molto promettente.» Comunque
non ha molto tempo da dedicare all’argomento: i suoi nipoti, la sua attività quale dog sitter
e i suoi hobby riempiono le sue giornate. Al
momento della pubblicazione della presente
rivista, egli sarà in viaggio con sua moglie per
più settimane attraverso la Norvegia.
Testo: Julia Franke
Nel blog dell’Helsana Family la famiglia
Ingold-Rebholz illustra la sua vita quotidiana.
Ruedi Rebholz risponde volentieri alle vostre
domande sulla sua anamnesi ma siccome
sarà in viaggio fino al 26 giugno, potranno
verificarsi dei ritardi. www.helsana-family.ch
(solo in tedesco)
senso
2 / 2014
Cura del cancro
Cosa offre il sistema
sanitario svizzero
La nostra assistenza sanitaria è tra le migliori al mondo :
ciò si rispecchia anche nella vasta offerta sul tema cancro.
Prevenzione
Sostegno
L’identificazione precoce non può evitare il
cancro ma aumenta le probabilità di guarigione. In Svizzera vi sono moltissime offerte
in merito. Medici di famiglia e specialisti
quali i gastroenterologi o i ginecologi vi consigliano sugli esami che sono importanti
e sensati per voi (cfr. a pagina 12).
In gruppi di auto-aiuto e nei forum in Internet le persone interessate e i familiari si
aiutano a vicenda e si lasciano consigliare
dagli esperti. La Lega contro il cancro offre
seminari di riabilitazione nonché gruppi di
sport per malati di cancro. Inoltre le Leghe
contro il cancro regionali e la Linea cancro
offrono alle persone interessate assistenza
in merito alle questioni organizzative e di
natura finanziaria legate al cancro.
Secondo parere di esperti
Quando si tratta di dover prendere decisioni
importanti come quelle relative a un’operazione per cancro, in Svizzera è usuale
ricorrere a un secondo parere. Alcuni medici
come l’urologo di Ruedi Rebholz lo propongono ai propri pazienti. Chi presso Helsana
dispone dell’assicurazione ospedaliera
per il reparto semiprivato o privato, ottiene
accesso a professori rinomati grazie
al servizio del secondo parere di esperti.
www.helsana.ch/secondo_parere
www.legacancro.ch/vivereconilcancro
Bambini e giovani
Persone giovani interessate direttamente
o indirettamente, quali i figli di pazienti
affetti da un cancro, spesso hanno domande alle quali i loro genitori non sono in grado
di rispondere oppure vogliono comunicare
con ragazzi della propria età. Oltre a informazioni dettagliate, la Lega contro il cancro
offre quale progetto pilota nella Svizzera
tedesca delle chat dal vivo e campi estivi.
Scelta dell’ospedale
La densità ospedaliera in Svizzera è elevata,
ma vale eventualmente la pena optare
per un ospedale più distante. La Lega contro il cancro assegna assieme alla Società
svizzera di Senologia un marchio di qualità
per centri di senologia, che garantisce
trattamento e assistenza di prima qualità
alle donne affette da cancro al seno.
www.legacancro.ch/marchio_qualita
www.legacancro.ch/bambini
Convivere con il cancro
Il cancro diventa sempre più una malattia
cronica con la quale le persone colpite devono convivere per anni o decenni. Il partner
di Helsana Evivo sostiene i malati cronici
e i loro familiari affinché possano vivere una
vita attiva.
www.evivo.ch (solo in tedesco e francese)
Medicina complementare
La terapia con il vischio, l’omeopatia o
l’agopuntura possono completare la cura
del cancro della medicina classica. Bisogna
tuttavia diffidare dai «rimedi miracolosi».
Un gruppo di ricerca incaricato dalla Lega
contro il cancro si è occupato dell’argomento e offre informazioni dettagliate in un
opuscolo.
www.legacancro.ch → Vivere con il cancro
→ Terapie
Quando giunge l’ultima ora
Tuttora non tutti i pazienti affetti da cancro
sopravvivono. I malati incurabili hanno diritto a una qualità di vita possibilmente elevata, a un’assistenza e alla possibilità di organizzare attivamente i loro ultimi mesi di vita.
La Società svizzera palliative.ch coordina gli
sforzi in merito e ne garantisce la qualità.
www.palliative.ch/it
Focus
Diagnosi: cancro
Suzanne Balimann-Oertli ha vinto tre volte la battaglia contro il cancro.
Non si è mai rassegnata per amore verso i suoi tre figli.
La diagnosi come ha cambiato la
sua vita?
Da quando in età adulta mi è stato diagnosticato un tumore al seno, sono consapevole
del fatto che la vita non è tutta rose e fiori. La
malattia mi ha però anche dato forza,
infatti l’ho vinta tre volte. Quando ero bebè
ho avuto un tumore della retina, poi ho
avuto due volte il cancro al seno. Altre persone muoiono per un solo tumore.
Che cosa le è pesato maggiormente?
La stanchezza e il malessere dovuti alla
chemioterapia mi hanno messo a dura prova.
Non ero in grado di occuparmi dei miei tre
figli come sarebbe stato necessario. Il cancro
al seno mi è stato diagnosticato per la prima
volta quando il mio figlio più piccolo aveva
otto mesi. Ciò è stato motivo di ulteriore
afflizione che mi ha causato sensi di colpa.
Mia madre e mia suocera mi hanno però
sostenuto moltissimo. Anche la perdita dei
capelli è stata per me terribile. Quale
paziente di cancro ci si sente già male e in
aggiunta si è segnati anche esteriormente.
Che cosa l’ha aiutata a superare
le difficoltà?
Mio marito mi ha sostenuto molto. Si è
assunto tanti miei compiti ed è stato sempre
al mio fianco. Mi ha fatto bene anche
l’ottimismo dell’infermiera che mi ha sempre
assistito durante i trattamenti. E i miei
figli mi hanno letteralmente costretto ad
andare avanti. Per amore nei loro confronti
non mi sono mai arresa.
Il suo atteggiamento nei confronti
della vita e della morte è cambiato?
Mi arrabbio di meno per le piccolezze. Se la
casa non è sempre in ordine mi dico:
e allora? Nel frattempo ho accettato la morte
come una parte della vita.
SUZANNE BALIMANN-OERTLI
La moglie e madre di tre figli vive nel canton
Vaud. Nel tempo libero canta in un coro e
disegna gioielli. La signora Balimann-Oertli è
attiva anche nell’associazione Valériane.
Essa consente alle persone malate di cancro al
seno di vivere esperienze nella natura, come
ad esempio effettuare escursioni o immersioni.
Tipo: tumore della retina e cancro al seno
Età: 51
Diagnosi dal: 1963, 2000 e 2005
10
11
Diagnosi: cancro
Inizialmente Martin Wettstein voleva tenere per sé la sua malattia tumorale.
Oggi è contento di non averlo fatto.
MARTIN WETTSTEIN
Con la sua ditta l’ingegnere offre ai
costruttori consulenza in tecnica
dell’edificio e gestione dell’energia. Dal
2010 è attivo nel gruppo GIST Svizzera,
un gruppo di pazienti che sostiene
le persone affette da tumore stromale
gastrointestinale.
www.gist.ch (in tedesco e francese)
senso
2 / 2014
Tipo: tumore stromale
gastrointestinale
Età: 63
Diagnosi dal: 2007
La diagnosi come ha cambiato la sua vita?
Ero contento di sapere finalmente che cosa stesse succedendo. Soltanto dopo tanti
esami era chiaro perché avevo dolori alla pancia così insopportabili. La diagnosi
non ha cambiato la mia vita in maniera drammatica. Già due settimane dopo
l’intervento ho ripreso a lavorare. Avevo modificato temporaneamente la mia alimentazione, ma non avevo mai perso la gioia di mangiare.
Che cosa le è pesato maggiormente?
All’inizio avevo la sensazione che la vita non fosse più quella di un tempo,
che facessi parte della categoria dei malati e questo mi dava fastidio. Questo tipo
di tumore provoca a volte l’insorgere di altri tipi di cancro; ciò mi affliggeva.
Sono stato però in grado di superare questi pensieri abbastanza velocemente.
Che cosa l’ha aiutata a superare le difficoltà?
Il sostegno morale della mia famiglia e dei miei amici. In particolare mia moglie
si è impegnata tantissimo e nel giro di poco tempo sapeva più cose di me sulla
mia malattia. Inizialmente volevo tenere tutto per me, ma ora sono contento di
non averlo fatto. Il mio ambiente sociale mi ha trattato in maniera normale
e non compassionevole come avevo temuto.
Foto: Lukas Maeder
Il suo atteggiamento nei confronti della vita e della morte
è cambiato?
Mi godo la vita in maniera più consapevole e intensa. Oggi giudico più duramente e apertamente le persone che si lamentano di continuo. Non ho temuto la
morte né prima né dopo la diagnosi. Ai miei occhi è una cosa naturale come
la nascita, l’adolescenza o l’invecchiamento. Averne paura non serve a niente
poiché non possiamo cambiare nulla.
Cellula
immunitaria
Le cellule del sistema immunitario «scannerizzano» la superficie
delle cellule e la esaminano.
Controllo di sicurezza e
impiego di cellule killer
Nucleo
Cellula sana
Cromosoma
STATO DELLA RICERCA
L’immunoterapia ha il compito
di sostenere il sistema immunitario
del corpo ad agire in maniera mirata
contro le cellule tumorali. Una variante si
avvale di anticorpi monoclonali che si legano
Circolo
sanguigno
Cellula
danneggiata
Cellula
sana
Solitamente le cellule vecchie o con difetti genetici muoiono, guidate
dalla morte cellulare programmata (apoptosi). I segnali per l’autodistruzione provengono dai geni soppressori dei tumori. In tal modo
il corpo elimina le cellule danneggiate che potrebbero diventare
pericolose. Se i geni soppressori dei tumori sono danneggiati e dunque la cellula difettosa non si autodistrugge,
quest’ultima si divide e trasmette i
difetti genetici.
Il corpo dà l’allarme
Ogni cellula del corpo ha nel suo nucleo 23 coppie di cromosomi
contenenti tutte le informazioni genetiche. Ad ogni divisione cellulare i
cromosomi raddoppiano di numero affinché dopo la divisione le due
cellule figlie dispongano nuovamente dell’intero corredo cromosomico.
Tutto inizia nel patrimonio genetico della cellula
Mutazione genetica
errori genetici
ereditati. Se i geni che
gestiscono la crescita e la divisione
cellulare presentano mutazioni, può insorgere un cancro. Gli oncogeni e i
geni soppressori dei tumori svolgono un ruolo importante in tale contesto:
i primi regolano la crescita e la divisione cellulare, mentre i secondi
sono responsabili della riparazione di errori di replicazione e della morte
cellulare programmata. Affinché un cancro insorga, devono esservi più
mutazioni in questi geni.
Nella replicazione del DNA possono verificarsi errori che
solitamente vengono subito individuati e riparati dalla
cellula. Se l’errore nella replicazione (mutazione) viene
però trasmesso alla cellula figlia, il DNA della cellula
cambia irrevocabilmente. Le mutazioni possono
verificarsi spontaneamente oppure essere
causate da fattori esterni quali gli agenti
mutageni. Circa il 5–10 per cento delle
malattie tumorali è causato da
Errore nel patrimonio genetico
Il DNA (acido desossiribonucleico) contenuto nei cromosomi è costituito
da acidi nucleici ordinati in una determinata sequenza in due catene
avvolte intorno allo stesso asse formando una doppia elica. Le singole
porzioni di DNA sono i geni. I prodotti genici, ad esempio le proteine,
sono responsabili di tutti i processi nelle cellule.
I geni guidano tutti i processi nel corpo
DNA
PREVENZIONE
Vivete in modo sano:
non fumate, muovetevi regolarmente (l’OMS raccomanda 10 000 passi al giorno), bevete
poco alcol, mangiate in modo
equilibrato, ossia pochi grassi e
zuccheri, ma almeno 5 porzioni
di frutta e verdura al giorno.
E proteggetevi dal sole.
Le persone non si ammalano di cancro dall’oggi al domani. La prevenzione e il riconoscimento tempestivo
sono dunque decisivi nella lotta contro la malattia. All’inizio vi sono difetti genetici che il corpo non
riesce più a riparare. Il corpo cerca ripetutamente di bloccare la crescita del tumore. Il grafico illustra tale processo
nel modello e descrive le tendenze nella ricerca e gli approcci di cura.
Dall’errore di replicazione al cancro
Poster illustrativo
Cellula
killer
La chemioterapia consiste nel
somministrare al paziente medicamenti (citostatici) che inibiscono la crescita
delle cellule tumorali o le sopprimono. La
medicina personalizzata persegue l’obiettivo
di identificare le caratteristiche biologiche
(biomarcatori) nelle cellule tumorali di un
paziente che stimolano la crescita tumorale e
di bloccarle con medicamenti specifici. Una
tale terapia mirata si presta ad esempio in
caso di cancro al seno e ai polmoni
oppure in caso di tumore della pelle
e dell’intestino (vedi riquadro
a pagina 5).
TRATTAMENTI CON
MEDICAMENTI
Le cellule tumorali usano
numerosi trucchi per
ingannare il sistema immunitario endogeno. Le cellule
immunitarie non riconoscono più le cellule tumorali, motivo per cui i processi
di difesa non riescono più ad
eliminare tutte le cellule
tumorali.
Cellula
killer
Se riconoscono mutazioni sospette, si avvalgono di cellule killer
del corpo, che inducono
le cellule tumorali ad
autodistruggersi.
Metastasi
Circolo sanguigno
Tumore
Informazioni sulla diagnostica e
sui metodi di diagnosi:
www.krebsinformationsdienst.
de/untersuchung (solo in tedesco)
Tutto sulla prevenzione:
www.legacancro.ch/prevenzione
CHIRURGIA
E IRRADIAZIONE
Tumore
maligno
L’obiettivo di un’operazione è di rimuovere possibilmente tutto il tumore.
Circa la metà di tutti i pazienti viene
trattata con la radioterapia. Essa indirizza raggi ad alta energia sulle cellule tumorali. I raggi danneggiano il corredo genetico delle cellule tumorali in modo tale da
farle morire. La maggior parte delle persone colpite da cancro viene curata
con una combinazione di chirurgia, raggi e medicamenti.
Le proliferazioni si infiltrano nel tessuto circostante e lo
distruggono. Le cellule tumorali sono ora in grado di
staccarsi dal tumore e di farsi trasportare in altri organi
tramite i vasi sanguigni o linfatici. Lì possono
formarsi metastasi. A questo stadio la
malattia tumorale spesso
non è più guaribile.
Circolo sanguigno
DIAGNOSI
PRECOCE
Alcuni tipi di cancro possono
essere scoperti grazie a controlli
preventivi già prima che causino sintomi. Il cancro al seno, alla cervice uterina e
all’intestino possono essere curati con
maggiore successo allo stadio iniziale. La
Lega contro il cancro raccomanda pertanto
alle persone dai 50 anni di sottoporsi a esami
per la prevenzione del cancro al seno e all’intestino. Per il rilevamento precoce del cancro
alla cervice uterina è utile l’esame regolare
(striscio) presso il ginecologo. Le persone
con un rischio elevato (ad es. predisposizione genetica) dovrebbero
discutere il procedimento
con il loro medico.
Tumore
benigno
Fintanto che il tumore non
invade il tessuto circostante,
esso viene definito benigno.
Determinati tipi di tumore
restano benigni, altri si sviluppano e diventano maligni.
Tumore benigno
I dettagli sulla diagnosi precoce
http://goo.gl/uf1MUt
Panoramica delle terapie:
www.legacancro.ch
→ Vivere con il cancro → Terapie
Vaso sanguigno
Nella lotta con le cellule sane per l’apporto di ossigeno e
sostanze nutritive, le cellule tumorali acquisiscono due
capacità per continuare a proliferare. Imparano a sopravvivere con poco ossigeno. A partire da una
dimensione del tumore di ca. 2 mm, l’irrorazione sanguigna tramite i tessuti
circostanti non basta più. La carenza
di ossigeno fa sì che la cellula tumorale stimoli il tessuto a formare nuovi
vasi sanguigni che irrorano direttamente il tumore.
Il tumore sfrutta il circolo sanguigno
La Lega contro il cancro consente
uno sguardo alla ricerca:
www.goo.gl/1ek2ny
(in tedesco e francese)
Conoscenze di base su geni
e cromosomi:
www.chromosomewalk.ch
(in tedesco e francese)
LINK PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Tumore maligno e metastasi
Se il sistema immunitario non è
stato in grado di distruggere
le cellule tumorali, quest’ultime si moltiplicano in maniera
incontrollata. Non hanno più
una funzione per il corpo, l’unico
obiettivo è quello di moltiplicarsi.
Il tumore cresce
alle cellule bersaglio stimolando il sistema
immunitario ad aggredirle. Un’altra strategia,
l’immunomodulazione, mira a riattivare le
cellule immunitarie «assopite». Un altro
ramo della ricerca sul cancro si concentra
sulla lotta contro le cellule staminali
tumorali: esse sono responsabili
della crescita e propagazione
del tumore.
Infografico: Arnold.KircherBurkhardt, www.chromosomewalk.ch
Focus
Diagnosi: cancro
Rosmarie Pfau non si è mai vista come una vittima. Ha imparato a superare le
sue paure e a bloccare i pensieri negativi.
14
La diagnosi come ha cambiato la sua vita?
Si è trattato di una scoperta casuale durante una
visita ginecologica: un linfoma follicolare.
«Tumore alle ghiandole linfatiche, inguaribile»:
mi sono sentita mancare il terreno sotto i piedi
e pensavo di dover morire a breve. Le mie figlie
avevano 12 e 21 anni e io ero da sola.
Che cosa le è pesato maggiormente?
All’inizio mi hanno detto di aspettare – «watch
and wait». Come scusi? Ho un cancro e non
vengo curata subito? Non ho trovato informazioni
sui linfomi. La mia figlia più piccola esprimeva
le sue paure con un atteggiamento aggressivo,
il che era molto difficile per me benché sapessi che
non lo faceva intenzionalmente.
Che cosa l’ha aiutata a superare
le difficoltà?
Le informazioni mi consentono di classificare
meglio le cose. Così sono diventata attiva e ho fondato un gruppo di pazienti. Anche la comunicazione aperta in famiglia è stata preziosa. Non
mi sono mai vista come una vittima, non volevo
essere una madre lamentosa. Ho imparato
a rompere il circolo delle paure, a prestare attenzione ai miei pensieri e alle mie parole e a
bloccare i pensieri negativi.
Il suo atteggiamento nei confronti della
vita e della morte è cambiato?
L’esperienza con la malattia mi ha orientato in
una nuova direzione. Il mio impegno e il continuo
confronto con la malattia e la morte mi hanno
segnata. A volte mi meraviglio dei motivi che
fanno innervosire le persone. Vivo nel presente e
ho accettato che questa malattia fa parte della
mia vita. Oggi sono più coraggiosa e non esito ad
affrontare nuove cose.
Tipo: linfoma follicolare
Età: 64
Diagnosi dal: 1999
Foto: Lukas Maeder
ROSMARIE PFAU
In qualità di impiegata di commercio,
accanto al lavoro si è specializzata in analisi delle transazioni e chinesiologia.
Inoltre è fondatrice e presidentessa di
«ho/noho», l’organizzazione svizzera per
i pazienti colpiti da linfoma e per i loro
familiari.
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Salute
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Divertimento spensierato
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Lo sport sulla e nell’acqua è
divertente se si osservano alcune
semplici regole di sicurezza.
«Sorride il lago; a scendere fan le bell’onde
invito»: già nell’opera di Schiller «Guglielmo
Tell» si verifica un incidente balneare, il
giovane pescatore annega, il Lago di Uri lo inghiottisce. Anche oggi l’80 per cento delle
vittime per annegamento sono uomini. Secondo l’Ufficio per la prevenzione degli infortuni
upi gli adolescenti e i giovani adulti sono
soprattutto a rischio. Di regola annegano nei
laghi e nei fiumi perché sono sconsiderati,
sopravvalutano le proprie capacità oppure
sono sotto l’influsso di droghe o alcol. Secondo la Società svizzera di salvataggio ( SSS ), nel
2013 vi sono state 52 vittime per annegamento
(adulti e bambini). I bambini piccoli fino a
un’età di quattro anni s’infortunano maggior-
REGOLE: STAND UP PADDLING
@ Chi va sulla tavola da surf sa nuotare
@ Il giubbotto salvagente è obbligatorio
per le traversate dei laghi
@ In caso di forte vento si pagaia
in ginocchio
@ Portare la corda di collegamento, non
lasciare mai la tavola da surf
mente a causa di una caduta in acqua, mentre
nel caso dei bambini tra i cinque e i nove
anni la causa è l’«annegamento silenzioso».
L’acqua non deve neanche essere necessariamente profonda: in meno di 20 secondi un
bambino può annegare. E ciò succede quasi
sempre in modo silenzioso. E pensare che
è facilissimo evitare ciò: tenete d’occhio i vostri bambini, lasciateli andare in acqua
solo se sono accompagnati (al massimo tre
passi di distanza).
Il lago non invita solo a fare il bagno ma
anche ad andare in barca, a praticare il kitesurfing o lo stand up paddling, uno sport di
tendenza dalle Hawaii. Per tutte queste attività sportive vale: chi le pratica si attiene alle
sei regole di balneazione dell’SSS, conosce le
tecniche, il materiale, le condizioni di vento e
meteorologiche, non si reca mai da solo in
acqua e tiene la giusta distanza dagli altri. E
naturalmente vale anche qui la regola del trasporto terrestre: chi guida non beve. Neanche
se pratica il surfing o il paddling oppure rema.
Helsana Trail
Con Daniel Despraz nel
polmone verde di Losanna
TRAIL APP HELSANA
Scaricare e correre
«Il trail è raggiungibile in dieci minuti con i mezzi
pubblici. I tre circuiti sono molto apprezzati, quello corto
di 3,1 chilometri è adatto per i principianti o per le
famiglie. Qui si recano gli amanti della natura e dello
sport così come il Footing Club Lausanne. Io stesso
vengo a correre qui una volta alla settimana e così controllo anche se tutte le segnalazioni sono intatte.
Queste sono d’aiuto anche per i normali passeggiatori
visto che qui nel bosco ci si può perdere facilmente.»
Daniel Despraz (45) dell’Ufficio sportivo di Losanna ha realizzato
il trail insieme al Footing Club Lausanne e all’ufficio forestale.
Il trail è stato inaugurato il 20 marzo 2005. Trovate i dettagli e le cartine su
www.helsana.ch/trail_it.
Diteci la vostra opinione sugli articoli di
senso su forum.helsana.ch/it/senso
17
senso
Sport di massa
Ricerca
Sportissima per l’intera famiglia
L’olio di lavanda ha un
effetto ansiolitico
Sportissima ha luogo il 14 settembre 2014.
L’azione cantonale vuole promuovere lo sport
di massa e la salute. La partecipazione è
gratuita e non bisogna iscriversi. La giornata
sportiva è ideale per le famiglie. Sportissima
si svolge durante una giornata in sette diverse
località (Tenero, Lugano, Bellinzona, Chiasso,
Biasca, Capriasca e Mendrisio). Complessivamente vengono presentate circa 90 discipline
sportive. Quest’anno Sportissima festeggia
tra l’altro il decimo anniversario.
www.helsana.ch/eventi
Foto: supkultur.ch / Cédric Widmer / swiss-image.ch / Thomas Willemsen, Lokomotiv / Grafilu (illustrazione)
Per chi preferisce praticare l’escursionismo:
il 13 settembre si terrà al lago di Thun presso
Spiez e Sigriswil la «7ª Giornata nazionale
dell’escursionismo di ‹Schweizer Familie› ».
Informazioni su www.helsana.ch/escursionismo.
Il numero
In caso di disturbi fobici, le capsule
a base di olio di lavanda possono
essere più efficaci degli antidepressivi moderni. Scienziati provenienti
da Vienna, Berlino e Monaco hanno
effettuato con 539 partecipanti
uno studio con controllo di placebo.
Tutti soffrivano di disturbi fobici.
Per dieci settimane è stato somministrato loro quotidianamente il prodotto a base di olio di lavanda
Silexan (160 o 80 milligrammi),
20 milligrammi del farmaco antidepressivo Paroxetina o un placebo.
Nel caso del dosaggio di olio di lavanda più elevato il 60,3 per cento
dei partecipanti mostrava un miglioramento dei sintomi di oltre il 50 per
cento, mentre nel dosaggio minore
la percentuale era pari al 51,9. Nel
caso della Paroxetina la percentuale
era del 43,2 e del placebo del 37,8.
86 min.
di power yoga
sono necessari per
bruciare le calorie di una
salsiccia con panino.
«senso» – la rivista della salute di Helsana. Appare quattro volte all’anno. E-paper: www.senso.ch/it
Indirizzo: Helsana, Redazione «senso», Casella postale, 8081 Zurigo; [email protected] Direzione della redazione:
Hugo Vuyk, Daniela Diener, Julia Franke Autori della presente edizione: Ruth Hafen, Juliane Lutz, Christian Schiller,
Michael Krobath (produzione di testi) Consulenza redazionale: Arnold.KircherBurkhardt, Stäfa
Traduzioni: Servizio linguistico di Helsana Ideazione, layout e realizzazione: arnold.kircherburkhardt.ch
Stampa: Ringier Print Adligenswil AG, Lucerna
Inserzioni: Axel Springer Schweiz AG, Fachmedien, 043 444 51 09, [email protected]
Cambiamenti d’indirizzo: se il vostro indirizzo non è corretto o se ricevete esemplari non
desiderati, informate il nostro servizio clienti allo 0844 80 81 82 oppure su www.helsana.ch/contatto.
© Helsana. Riproduzione – anche solo di estratti – non ammessa senza indicazione della fonte
2 / 2014
DOTT. MED. ANDRÉ LAUBER
Il mito della carenza
vitaminica
La storia delle vitamine quale integratore
alimentare è vecchissima. Ai tempi di
Colombo, i marinai portavano a bordo limoni e crauti contro lo scorbuto. Solo nel 1932
un chimico scoprì la sostanza che evita
lo scorbuto: la vitamina C. I ricercatori iniziarono dunque a trovare una vitamina
dopo l’altra che, in caso di carenza, causava malattie da nomi altisonanti come Beriberi. Grazie a un’alimentazione equilibrata,
da noi sparirono man mano le malattie
dovute alla carenza vitaminica. A partire
dagli anni Ottanta s’iniziò ad attribuire alle
vitamine forze miracolose. Il termine
«antiossidante» in relazione alle vitamine
diventò sinonimo di salute e lunga vita.
Negli ultimi anni sono stati pubblicati
degli studi che suggeriscono che un’assunzione supplementare di vitamine può avere
effetti nocivi anziché benefici sul corpo.
Pertanto oggigiorno i medici ritengono
insensato assumere la vitamina C per prevenire i raffreddori. Nonostante la disillusione sugli effetti (miracolosi) delle vitamine, in Svizzera un abitante su quattro
ricorre agli integratori vitaminici per completare la propria alimentazione. La maggior parte di queste persone tuttavia
non ha bisogno di un apporto vitaminico
supplementare perché vive in maniera
sana e perché è possibile acquistare abbastanza alimenti contenenti vitamine.
Dunque: se non sussiste una carenza, non
c’è bisogno di un supplemento.
Trovate informazioni dettagliate sul
contenuto vitaminico negli alimenti sul sito
della «Società svizzera di nutrizione».
www.sge-ssn.ch/it
Il dott. med. André Lauber lavora da oltre dieci
anni quale libero giornalista medico.
Trovate maggiori informazioni in merito
www.textwatch.ch e www.medizin-verstehen.ch
(solo in tedesco).
Sapere
18
Statistica sull’efficacia
In Svizzera il cancro è la seconda causa di
decesso più frequente. Al contempo le nuove
terapie sono fonte di speranza per i pazienti:
sul mercato arrivano sempre più farmaci
che si basano sulle più recenti nozioni della
genetica. Tuttavia tali farmaci sono costosi
e spesso non dimostrano un’efficacia tanto più
elevata. La statistica dei medicamenti 2013
di Helsana illustra gli aspetti più importanti
del tema.
www.helsana.ch/onkoreport (in tedesco
e francese)
Costi sanitari
Sempre più specialisti
Da quando nel 2012 è stata sospesa la moratoria per i medici in Svizzera, il numero
degli studi medici è aumentato notevolmente.
Salta particolarmente all’occhio l’aumento
di oltre il dieci per cento tra gli specialisti
nel 2013. Il numero dei radiologi fatturanti è
addirittura raddoppiato nel periodo in questione. Chi pensa che tale evoluzione non
abbia ripercussioni sui costi, si sbaglia. Infatti
la densità dei medici e i costi sanitari risultanti sono stret tamente connessi. Quest’ultimi sono aumentati in maniera importante
e nel 2013 Helsana ha dovuto rimborsare ben
l’otto per cento in più nell’ambito degli
studi ambulatoriali.
Managed care
Facoltativamente nel modello
medico di famiglia
Nel 2012 il popolo svizzero ha votato contro
il progetto di managed care. Nel frattempo
però presso Helsana oltre la metà di tutti gli
assicurati è assicurata facoltativamente in un
tale modello di managed care. Quest’ultimo
prevede ad esempio le offerte di telemedicina
o i modelli medico di famiglia.
Conclusione: la popolazione rifiuta la managed care prescritta dalla legge; se invece
può scegliere liberamente, il modello risulta
evidentemente interessante.
Politica sanitaria
Risparmiare sui premi con la compensazione dei rischi ottimizzata
La compensazione dei rischi garantisce la concorrenza equa tra
i singoli assicuratori malattia: le assicurazioni con clienti
prevalentemente giovani e sani versano denaro ai concorrenti con
assicurati che causano costi elevati.
IGNAZIO CASSIS
Il medico e consigliere
nazionale PLR
(53 anni) si impegna
a favore di un sistema
sanitario qualitativo
ed efficiente in termini
di costi.
minori se l’assicuratore e il medico assistono
il paziente in modo tale che un ricovero in
ospedale non è necessario.
H: Qual è il vantaggio per il singolo cliente?
IC: La compensazione dei rischi ricompensa
gli assicuratori che investono in piani di
assistenza e trattamento innovativi. Il cliente
beneficia dell’innovazione e della relativa
qualità del trattamento. Riceve così la migliore assistenza medica in un sistema sanitario in cui i costi e dunque i premi non
aumentano inutilmente.
Intervista: Christian Schiller
Helsana: Il Parlamento ha deciso di perfezionare
la compensazione dei rischi. Che cosa significa?
Ignazio Cassis: Finora si consideravano
caratteristiche del rischio soltanto l’età, il
sesso e le degenze in ospedale o casa di cura.
Oggi vengono considerati anche i «malati cronici». Gli assicuratori devono orientare
maggiormente la loro strategia alla qualità
dell’approvvi-gionamento e a nuove forme di
trattamento anziché alla selezione di assicurati sani.
H: Perché questo lavoro? Non si potrebbe
introdurre direttamente la cassa unica?
IC: Una cassa unica non è confrontata con
alcuna concorrenza. Essa non ha dunque la
motivazione per agire in maniera orientata
ai clienti e presentare offerte innovative quali
i modelli alternativi d’assicurazione con
opzioni di sconto.
H: Ma non è proprio la compensazione dei
rischi a togliere lo stimolo agli assicuratori malattia
di lavorare in maniera efficiente per quanto
riguarda i costi?
IC: No, la compensazione dei rischi non è
una compensazione dei costi. Un esempio:
un’assicurazione riceve dalla compensazione
dei rischi 3000 franchi all’anno per un paziente diabetico. In tal modo si compensano
i costi medi previsti. I costi saranno però
Le degenze ospedaliere
fanno aumentare i costi
sanitari
I costi sanitari di persone con e di quelle
senza una degenza ospedaliera raffigurati secondo l’esempio di donne nel canton Zurigo
in tre gruppi d’età.
Fonte: Statistica compensazione dei rischi definitiva 2012
del 30 gennaio 2014 (www.kvg.org)
Costi netti medi annui per assicurato in CHF
20 000
15 000
10 000
5 000
0
31–35
56–60
80–90
Età
senza ospedale
con ospedale
Foto: pgc
Farmaci contro il cancro
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grande impegno per l‘arte e per la sua attenzione verso i forti valori dell‘umanità
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Dibattito
Pro e contro sulla cassa unica
Il passo
giusto o la
ricetta
sbagliata?
L’introduzione di una cassa monopolistica statale porta effettivamente
a una riduzione dei costi della sanità?
No, afferma Babette Sigg Frank (PPD),
presidente dell’organizzazione per
i consumatori kf. Secondo lei i
costi elevati non sono dovuti al sistema delle assicurazioni malattia.
Pierre-Yves Maillard (PS), presidente
della Conferenza dei direttori
cantonali della sanità, vede per contro nella cassa unica «la giusta via
per compromessi costruttivi».
+
20
Una cassa malati pubblica pone fine allo squilibrio tra i premi e i costi nonché ai finanziamenti trasversali tra i Cantoni. Il sistema attuale con circa trenta regioni di premio,
nelle quali più di sessanta assicuratori si contendono gli assicurati, impedisce la trasparenza per quanto riguarda i
premi. Ad esempio, dal 1996 alcuni Cantoni hanno pagato
centinaia di milioni di franchi di premi in eccesso, mentre
altri hanno accumulato deficit di centinaia di milioni di
franchi rispetto ai loro costi. L’iniziativa risolve questo
problema perché prevede un’agenzia per Cantone e premi
cantonali che coprono i costi effettivi di un Cantone.
Inoltre si chiarisce l’annosa questione delle riserve. A
ogni cambio di assicuratore, oggi le riserve costituite per gli
assicurati rimangono nella loro vecchia cassa. La nuova
cassa è tenuta a finanziarle nuovamente.
Con un’unica agenzia cantonale, le riserve
per tutti gli assicurati di un Cantone sono
costituite una sola volta. Queste riserve possono essere inferiori rispetto a oggi e il
loro andamento non destabilizza più il processo di determinazione dei premi.
Infine la cassa malati pubblica significa la fine della selezione dei rischi. Poiché il
dieci per cento dei casi più gravi genera il
settanta per cento dei costi, il sistema attuale fa di tutto per tenere lontano gli assicurati malati. Nonostante tutti i miglioraPIERRE-YVES MAILLARD
menti della selezione dei rischi, la differenza
Consigliere di Stato vodese e presidente
del livello medio dei rischi tra le casse
della Conferenza dei direttori cantonali
della sanità (CDS).
continua ad aumentare. Con un’unica agenzia cantonale, il finanziamento di tutti i rischi scaturiti nel Cantone sarebbe garantito. Laddove
sensato, ad esempio nel controllo delle fatture, nell’organizzazione di reti di managed care o nei programmi di
prevenzione innovativi, questa agenzia cantonale potrebbe acquistare prestazioni presso gli assicuratori che presentano offerte concorrenziali.
Foto: Jean-Bernard Sieber, Agence de presse ARC / Claudia Boller, Fotognom Boller / Helsana
21
–
I fautori della cassa unica promettono ad esempio che il
sistema sanitario diventa più conveniente grazie alla cassa
monopolistica statale. Questa affermazione è assurda. In
una società in cui le persone diventano
sempre più anziane, i costi aumentano quasi da sé. Anche il progresso medico, grazie
al quale il sistema sanitario svizzero è tra i
migliori al mondo, spinge i costi verso l’alto.
La qualità costa. E infine, se siamo sinceri,
anche noi stessi siamo corresponsabili
dell’incremento dei costi con le nostre crescenti pretese. L’assistenza medica che era
sufficiente per i nostri genitori e i nostri
nonni, non è più sufficiente per noi né per
i nostri figli.
Prendo molto sul serio il crescente peso
BABETTE SIGG FRANK
dei premi. Nel barometro delle preoccupaPresidente dell’organizzazione per i
zioni commissionato dalla mia organizzaconsumatori Konsumentenforum kf
e membro di Alliance Santé.
zione, l’aumento dei costi sanitari si situa
sempre tra i primi tre posti anno dopo anno.
La preoccupazione che i premi dell’assicurazione malattia
divorano una parte sempre maggiore del budget familiare
e che essi gravano soprattutto sulle giovani famiglie non
può essere ignorata. Tuttavia la cassa unica è la ricetta sbagliata contro questa tendenza. In primo luogo non modifica
i costi sanitari. In secondo luogo viola i diritti basilari dei
consumatori. Se i premi ci sembrano troppo elevati o
i servizi offerti non soddisfano più le nostre aspettative, possiamo cambiare la cassa malati in qualsiasi momento.
Inoltre possiamo scegliere liberamente tra svariati modelli
assicurativi concepiti per varie esigenze. Con la cassa unica
cessano la libertà di scelta, la varietà e la qualità. Ci sarà
un premio unitario per ogni Cantone e il passo successivo è
chiaro: più medicina di stato e meno autoresponsabilità.
senso
2 / 2014
OPINIONE
Michael Willer
Responsabile Prestazioni di Helsana
I costi diventano
premi
L’aumento dei costi delle prestazioni pari
al 3,5 per cento nell’esercizio 2013 di
Helsana era nella media, ma rispetto
all’anno precedente vi sono stati spostamenti di rilievo dovuti alla politica tra i
singoli generi di costo. Una crescita preoccupante si è registrata nelle spese per
le prestazioni mediche e per i trattamenti
nell’ambito ospedaliero ambulatoriale.
L’aumento dei costi delle prestazioni
mediche è in primo luogo il risultato
dell’incremento superiore alla media del
numero di medici, correlato alla soppressione della moratoria alla fine del 2011.
La soppressione ha fatto sì che nel 2012
e nel 2013 il numero dei medici che ha iniziato a esercitare è circa triplicato rispetto
agli anni precedenti. Si è avuta una forte
crescita, di circa il 12 per cento, soprattutto tra gli specialisti che fatturano. La
legge obbliga gli assicuratori malattia a
stipulare contratti con tutti i fornitori di
prestazioni che iniziano a esercitare (il cosiddetto obbligo di contrarre) e a conteggiare le loro prestazioni.
Sarebbe tuttavia sbagliato incolpare
per l’aumento dei costi i nuovi fornitori di
prestazioni. Il problema di fondo rimane
comunque la regolamentazione eccessiva
del sistema da parte della Confederazione e dei Cantoni. Rimane un grande mistero come una cassa unica gestita dallo
Stato e soggetta ad ancora più regole possa mantenere meglio sotto controllo i
costi. Il nostro sistema sanitario non ha
bisogno di meno libertà di scelta, ma di
più libertà, soprattutto per gli assicurati.
Erboristeria
22
Melissa
Balsamo per cuore e ventre
La Melissa officinalis calma in maniera delicata un sistema nervoso teso regalando gioia al cuore,
serenità all’animo e una sensazione piacevole al ventre.
CHRISTINE FUNKE
Farmacista, fitoterapista e maestra
di yoga, insegna fitoterapia alla Scuola
superiore di drogheria a Neuchâtel.
La melissa, detta anche cedronella o erba
limona, emana un caldo profumo simile a
quello del limone ed è capace di attirare innumerevoli sciami di api. La melissa è un’ottima
pianta mellifera e ciò spiega l’etimologia del
nome, che la fa ricondurre alle api: dal greco
«melissa» o «melitta» che significano appunto «ape» e «meli» che indica il miele. Un’altra
possibile etimologia è riconducibile invece
al greco «melissóphyllon» il cui significato è
«foglia delle api». Tutt’oggi la melissa viene
piantata volentieri davanti agli alveari per incrementare sensibilmente la produzione di
miele. Le api, tuttavia, non sono le sole a beneficiare dei ricchi doni della melissa, infatti
anche gli erboristi apprezzano molto questa
pianta erbacea perenne per la sua folta crescita.
È possibile raccoglierne le foglie fino a tre
volte all’anno se lo si fa prima della fioritura.
Se esse vengono raccolte dopo la fioritura il
gusto della melissa cambia diventando amaro
e astringente.
Fresca è più efficace
Nella sua opera «Physica» la santa Ildegarda
di Bingen descrisse la melissa come una pianta che unisce l’efficacia di 15 erbe diverse. Rac-
comandava la melissa per rafforzare la milza
e il cuore e per infondere gioia e allegria nella
vita. Per Paracelso tra tutti i prodotti della
terra la melissa era quello migliore per il cuore. Si dice che rallegra e conforta il cuore
ed è il polare antispasmodico cui ricorrere
nei momenti infelici dell’esistenza. Dagli antichi erboristi viene inoltre trasmessa la seguente affermazione: «prendi la melissa se il
tuo cuore è sconsolato, la tua forza vitale indebolita, il tuo ventre bloccato o i tuoi occhi
stanchi». Suor Maria Clementine Marti ha
immortalato questi effetti favolosi della melissa inventando nel 1775 il famoso «Klosterfrau Melissengeist» (spirito di melissa).
La melissa ha effetti calmanti quando la
tensione nervosa mette in subbuglio il cuore,
il ventre e lo stato d’animo. Calma il cuore
stressato che ci impedisce di dormire e decontrae lo stomaco contrastando così l’inappetenza. Questa pianta lenisce il gonfiore, rafforza la digestione debole, aumenta lievemente
la pressione troppo bassa e scaccia lo scompenso melanconico.
La melissa inoltre riscalda il bacino, aumenta il desiderio sessuale e aiuta a combattere delicatamente i dolori mestruali causati
dalla troppa frenesia quotidiana. Usata esternamente, una crema con estratto di melissa
arresta l’estensione dell’herpes labiale. La crema va applicata non appena appaiono i primi
sintomi. In questo modo le sostanze in essa
contenute possono evitare tempestivamente
la moltiplicazione del virus e fermare la formazione di questa fastidiosa vescicola.
La melissa è più efficace quando è fresca.
Si possono bere da due a tre tazze di tè al giorno
dopo i pasti. Mentre il tè è in infusione bisogna assolutamente coprire la tazza onde evitare che evaporino gli oli essenziali. Chi soffre
di forti dolori può optare tra la tintura madre,
l’essenza spagirica e l’olio essenziale. Una
cura di sei settimane rallegra il cuore e diffonde nel ventre una piacevole sensazione.
RICETTA
Spirito di melissa
fatto in casa
Ingredienti
– 70 g melissa fresca
– 1 limone non trattato
– 30 g noce moscata
grattugiata
– 20 g cannella in polvere
– 10 g chiodi di garofano
sminuzzati
– 1 litro di vodka o acquavite
di frutta
Preparazione
Sminuzzare la melissa e
grattugiare la scorza di
limone.
Mescolare tutto in un litro
di vodka o acquavite di frutta
e lasciar macerare per
2 settimane in un posto ben
soleggiato. Dopodiché filtrare
il composto attraverso
un panno e versare il liquido
in una bottiglia precedentemente sterilizzata.
L’assunzione di un cucchiaino
da tè tre volte al giorno dopo
i pasti favorisce la digestione
e riscalda il cuore. Un cucchiaino da tè prima di andare
a letto concilia il sonno.
OLIO PREZIOSO
Quanto sia preziosa la melissa si riflette anche nel prezzo del
suo olio essenziale: 1 ml costa 34 franchi. È così caro perché
per la produzione di 1 ml di olio essenziale sono necessari 5 chili
di melissa. Esistono prodotti più convenienti che contengono
olio di citronella (lemongrass), il cui odore è molto simile ma il cui
potenziale d’efficacia è ben lontano da quello della melissa.
Foto: Martin Stollenwerk / Sea Wave-Fotolia.com / Grafilu (illustrazione)
23
Melissa (Melissa officinalis)
Famiglia
Aspetto
Collocazione
Peculiarità
Fioritura
Impiego
Lamiaceae (Labiatae)
La melissa è una pianta erbacea perenne cespugliosa di modeste dimensioni
(fino a 90 cm) lignificata nella parte bassa. I fiori bianchi sono riuniti in piccole
infiorescenze all’ascella della foglia verso lo stesso lato. Prima di fiorire le foglie a forma di cuore emanano un profumo di limone, dopodiché il loro sapore
diventa amaro e aspro. Il fusto è a sezione quadrangolare e inizia a ramificarsi
solo dopo la fioritura.
In luoghi da soleggiati a semiombrosi, riparati dal vento. La melissa predilige terreni calcarei, sabbiosi e ricchi di humus. Un compost ricco di minerali
favorisce la coltivazione. È importante che il terreno sia permeabile.
La melissa è una pianta perenne e resistente all’inverno.
Da giugno ad agosto
Vengono raccolte le foglie prima della fioritura da giugno a luglio.
Vanno raccolte solo le foglie dei fusti non ramificati.
senso
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4
5 6
7
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3 4 5 6 7
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N. 2 / giugno 2014
Per i clienti privati di Helsana
Raccomandazione ad amici:
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Foto: Philipp Benjamin
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assicurativa completa per
neonati pag. 31
Esperti riuniti: al Centro Nazionale per malattie
tumorali diversi medici specialisti discutono
sulla terapia più adatta per il paziente.
Centro oncologico di Heidelberg
Dalla parte sicura
Il Centro Nazionale per malattie
tumorali di Heidelberg (Germania) fa parte delle cliniche leader
a livello mondiale per la cura
del cancro. Qui i clienti di Helsana
ricevono un secondo parere da
parte di un team interdisciplinare.
«Da noi i pazienti non vengono mandati da
un reparto all’altro», afferma il professor Dirk
Jäger. Anzi, avviene proprio il contrario: «I
diversi medici specialisti si riuniscono e discu­
tono insieme sulla terapia più adatta per il
paziente.» Dirk Jäger è direttore di Oncologia
medica al Centro Nazionale per malattie tumo­
rali ( NCT ) di Heidelberg. Dato che ogni malat­
tia tumorale si distingue dall’altra, e addirittu­
ra singole cellule in un tumore maligno sono
differenti, le persone colpite reagiscono diver­
samente alla stessa terapia. In altre parole, si
può dire che ogni paziente ha un proprio tu­
more, spiega l’oncologo. Un’analisi precisa è
dunque molto importante.
Trattamento rapido
Ora anche i clienti di Helsana con l’assicurazio­
ne integrativa PRIMEO beneficiano della peri­
zia della commissione specialistica di Heidel­
berg. Per un paziente svizzero, chiamiamolo
Pietro Bernasconi, la consulenza a Heidelberg
potrebbe avvenire nel seguente modo: all’ospe­
dale cantonale nelle vicinanze del suo Tema Centro oncologico di Heidelberg
26
«Siamo convinti che grazie al
nostro sistema vengono effettuati meno
trattamenti inutili.»
«Nel giro di due settimane il caso viene
discusso nella commissione
interdisciplinare per i tumori.»
«È fondamentale che i pazienti
abbiano un apporto sufficiente di proteine
ed energia.»
Dirk Jäger
Oncologo e direttore della clinica
Heike Wachow
Case manager
Ingeborg Rötzer
Terapista nutrizionale
luogo di domicilio gli oncologi hanno diagno­
sticato un tumore dell’intestino crasso. Uno
shock per lui e la sua famiglia. Per avere un se­
condo parere, il signor Bernasconi si rivolge a
Helsana, che contatta il centro oncologico. Un
case manager di Heidelberg discute i prossimi
passi con il paziente.
D’intesa con i medici curanti dell’ospedale
cantonale, come prima cosa il signor Bernasco­
ni invia il dossier medico a Heidelberg. Dal suo
dossier con il referto e le sue immagini MRI un
oncologo ricava i fatti più importanti. Insieme a
un case manager invita gli specialisti per un
colloquio. «Nel giro di due settimane il caso vie­
ne discusso nella commissione per i tumori»,
dice Heike Wachow, una delle case manager.
La 54enne era già presente quando a Heidelberg
ha avuto luogo il primo consiglio interdiscipli­
nare. «Volevamo intraprendere nuove strade e
strutturare i percorsi di trattamento in manie­
ra più efficiente.» Oggi le sedute con diversi me­
dici specialisti sono standard e ogni anno si di­
scutono oltre 5000 casi.
re se è possibile eliminare chirurgicamente le
metastasi senza pregiudicare la funzione del
fegato. Anche un radiologo è presente: egli aiu­
ta il collega a interpretare correttamente le
immagini MRI, mentre un oncologo come
Dirk Jäger informa sui rischi e sulle possibili­
tà di una chemioterapia. Vi è anche un medico
nucleare esperto in radioterapia. «Tenendo
conto dei più recenti risultati delle ricerche,
forniamo a ogni paziente una raccomanda­
zione terapeutica individuale», afferma il pro­
fessor Dirk Jäger. «Siamo convinti che grazie
al nostro s­istema vengono effettuati meno
trattamenti inutili.»
Stato delle ricerche all’avanguardia
Nel caso del signor Bernasconi, nella commis­
sione siede anche un chirurgo epatico, poiché
vi sono già metastasi al fegato. Egli può valuta­
Prestazioni supplementari
Medicina di punta in Svizzera e all’estero
Helsana sceglie le sue cliniche partner e i suoi specialisti secondo criteri severi. In tale contesto la qualità è l’aspetto più importante.
Assicurazioni integrative ospedaliere
Helsana amplia costantemente in Svizzera e all’estero le offerte per i
clienti con un’assicurazione integrativa ospedaliera. Dalla metà del 2013
sussiste ad esempio una cooperazione con la clinica Martini di Amburgo.
Il modernissimo centro nel complesso ospedaliero universitario di Amburgo-Eppendorf è una delle cliniche più rinomate per il trattamento dei
tumori alla prostata.
Maggiori informazioni su www.helsana.ch/cliniche-estero
Helsana garantisce inoltre ai suoi clienti un rapido accesso a speciali­sti svizzeri in cliniche partner selezionate. Chi ad esempio ha stipulato
le assicurazioni integrative ospedaliere HOSPITAL PLUS o HOSPITAL
COMFORT, in caso di grave malattia può rivolgersi a un professore
esperto che valuta il caso nell’ambito di un secondo parere. L’offerta
fast track consente inoltre di organizzare un appuntamento presso uno
specialista nell’arco di pochi giorni.
Informatevi su fast track e il secondo parere di esperti:
www.helsana.ch/secondo_parere. Telefono: 043 340 13 40
Foto: Martin Wagenhan / Helsana
PRIMEO
Con la nuova e innovativa assicurazione integrativa PRIMEO, gli assicurati di Helsana hanno la possibilità di scegliere gli specialisti e la clinica
per gli interventi ambulatoriali. Con l’offerta per un secondo parere al
Centro Nazionale per malattie tumorali (NCT ) di Heidelberg, Helsana
punta per la prima volta in ambito ambulatoriale su un partner tedesco.
Le consulenze vengono offerte in tedesco, inglese o eventualmente avvalendosi di un interprete.
Con PRIMEO Helsana soddisfa un’esigenza dei clienti: grazie al progresso nella medicina, i medici possono effettuare sempre più trattamenti ambulatorialmente. Il paziente non deve dunque restare la notte o
addirittura più giorni in ospedale come un tempo. Trattamenti tipici che
da alcuni anni avvengono ambulatorialmente sono ad esempio l’ernia inguinale, l’asportazione delle tonsille, la cataratta o il gomito del tennista.
Avete domande sull’NCT ? Chiamateci allo 043 340 59 45
Informazioni generali su PRIMEO: www.helsana.ch/it/primeo
27
senso 2 / 2014
Per il paziente è uno sgravio enorme e i costi
sanitari possono essere controllati meglio.
Dirk Jäger vede un grande potenziale anche
nell’ambito della ricerca e della diagnostica e
lo dimostra con l’esempio di un paziente con
cancro dell’intestino crasso, che è stato operato
con successo. I chirurghi hanno anche elimi­
nato le metastasi nei linfonodi. Il 60 – 70 per
cento delle persone colpite guarisce grazie a
tale intervento, mentre i restanti pazienti su­
biscono una ricaduta. «Possiamo ridurre il ri­
schio di ricadute con una chemioterapia.»
Dato che le cellule tumorali reagiscono però in
maniera molto diversa le une dalle altre, il tas­
so di successo con il trattamento standardiz­
zato è soltanto del 15 per cento. «Una catastro­
fe; se capissimo ancora meglio la biologia delle
cellule, potremmo sviluppare terapie più effi­
caci.» Il centro tumorale ricerca proprio tali
­soluzioni insieme al Centro tedesco di ricerca
sul cancro ( DKFZ ) di Heidelberg e altri istituti
rinomati in tutto il mondo. Con l’aiuto della
diagnostica molecolare è possibile decodifica­
re sempre meglio gli errori nel DNA delle cellu­
le tumorali. Nel caso delle malattie tumorali è
già possibile trovare tutti gli errori nel DNA ,
ma anche capirne meglio il loro significato. «È
come se qualcuno dovesse leggere 1000 libri
contenenti 1000 pagine con 1000 parole cia­
scuna e trovare da 100 a 500 errori d’ortogra­
fia», dichiara il 49enne. L’NCT coinvolge attual­
80%
dei pazienti con
un cancro ha
problemi con
l’alimentazione.
mente molti pazienti in tali studi ed esamina
se test molecolari di tumori individuali sono
in grado di rendere i trattamenti più precisi.
Dopo aver studiato il caso di Pietro Berna­
sconi, i cinque esperti invitano il paziente per
un colloquio a Heidelberg. «Spieghiamo alla
persona in questione come valutiamo la situa­
zione e le raccomandiamo una terapia», affer­
ma Dirk Jäger. Nel migliore dei casi la terapia
corrisponde alla valutazione dei colleghi sviz­
zeri. Non sempre però la commissione di esper­
ti di Heidelberg giunge alla stessa conclusione
dei primi medici curanti: «In tal caso ne discu­
tiamo con l’ospedale che ha trasferito il caso e
definiamo insieme il modo di procedere.»
Tutto in un giorno
Presso l’NCT le persone colpite beneficiano
anche delle raccomandazioni dei terapisti
nutrizionali e del movimento nonché di altri
specialisti degli ambiti dell’assistenza spiri­
tuale, del servizio sociale o dell’etica: oltre alla
commissione prettamente medica, al centro
oncologico un secondo team di esperti si occu­
pa anche di ogni singolo caso. «Dato che l’80
per cento dei pazienti affetti da cancro sono
confrontati con alterazioni della percezione
del gusto, perdite importanti di peso o proble­
mi digestivi, l’offerta prevede anche una con­
sulenza nutrizionale», afferma la terapista nu­
trizionale Ingeborg Rötzer.
La 47enne e il suo team di cinque persone
aiutano i pazienti a impostare il loro corpo in
maniera ottimale sulla malattia. Molte perso­
ne colpite non hanno più appetito o sono di­
sgustate dai pasti. «Per tale motivo», spiega In­
geborg Rötzer, «è fondamentale che i pazienti
abbiano un apporto sufficiente di proteine ed
energia.» Se l’assunzione del cibo per via orale
non è possibile o lo è solo in parte, si cercano
alternative. Dato che nella maggior parte dei
casi i pazienti svizzeri sono a Heidelberg sol­
tanto per poco tempo, se necessario i terapisti
nutrizionali e del movimento si mettono d’ac­
cordo con gli specialisti svizzeri, che poi
assumono il caso al domicilio del paziente.
«Questo vale naturalmente anche per tutte
le questioni mediche», aggiunge l’oncologo
Dirk Jäger. «Vogliamo evitare in ogni caso i
‹doppioni›.» Nei limiti del possibile, i pazienti
tornano in Svizzera il giorno stesso, con la cer­
tezza che specialisti di una delle cliniche
oncologiche leader a livello mondiale abbiano
esaminato in dettaglio il loro caso.
Testo: Christian Schiller
INTERVISTA
Eliane Kreuzer
Responsabile Coordinamento
Acquisto prestazioni Helsana
«La migliore
assistenza
possibile»
Helsana intraprende una collaborazione
con una seconda clinica tedesca,
il Centro Nazionale per malattie tumorali
(NCT) di Heidelberg. Come mai?
Eliane Kreuzer: L’NCT è altamente specializzato e gode di grande stima a livello
internazionale. Nel caso di una diagnosi
grave come il cancro, molti pazienti
desiderano una seconda valutazione del
caso. Questo è quanto offriamo in un
caso del genere ai nostri clienti con un’assicurazione integrativa.
Non vi è un’offerta simile in Svizzera?
EK: Anche in Svizzera vi sono esperti
eccellenti nell’ambito dell’oncologia.
I pazienti con un’assicurazione integrativa ospedaliera possono avvalersi di
un secondo parere da parte loro. Tuttavia
vogliamo offrire a questi assicurati
altresì l’accesso a uno dei centri leader
a livello internazionale.
Si aggiungeranno altre cliniche estere?
EK: Siamo sempre alla ricerca di cliniche
partner che offrono la migliore assi­
stenza possibile. In tale contesto ci con­
centriamo sulla Svizzera, ma in futuro
punteremo sempre di più anche sulle cliniche estere.
È ben vista questa cosa in Svizzera?
EK: Tra i pazienti in ogni caso. Nel settore
la strategia è invece fonte di discussioni.
Le cliniche svizzere documentano i
loro indici sulla qualità in maniera ancora
troppo imprecisa. Helsana ha dunque
lanciato la discussione sulla qualità in
Svizzera.
Servizi
28
Prevenzione della salute
Un nuovo marchio di qualità esamina
in dettaglio i centri fitness
Quale primo assicuratore
malattia, Helsana riconosce
«Fitness Classification».
La certificazione valuta i centri
della salute sulla base di
176 criteri.
MEDICINA COMPLEMENTARE
La chinesiologia è nota per il
test muscolare, ovvero lo strumento del chinesiologo. Se dal test
il muscolo risulta forte o debole,
il terapista emette la diagnosi
secondo nessi fisici, psichici ed
energetici. Mediante tecniche
speciali, tra cui la stimolazione di
punti di agopuntura, si raggiunge
un equilibrio. Sono conosciute
diverse forme, tra cui ad esempio
Touch for Health, la forma di
base della chinesiologia. Il metodo
viene impiegato come mezzo di
prevenzione della salute ma anche
in caso di squilibri in seguito a
malattia.
« Il marchio aiuta il cliente a
scegliere il centro giusto »
Claudio Paulin,
responsabile Gestione specialistica Promozione
della salute di Helsana
Tema nel blo
g
di esperti
foru m .helsa na
.ch /it
Chiarezza grazie alla valutazione a stelle
Grazie a questo sistema, le persone interessate
riconoscono in fretta se il centro fitness offre
ad esempio una consulenza completa. In linea
di massima tre stelle sono più che sufficienti
dal punto di vista della salute, spiega Roland
Steiner. Helsana è della stessa opinione e quale
primo assicuratore malattia riconosce tutti i
centri della salute con tre o più stelle «Fitness
Classification». Nei centri valutati con tre stelle su cinque è ad esempio sempre presente almeno un consulente fitness diplomato. I centri
fitness possono ottenere altre stelle con personale specialistico supplementare e offerte quali pilates, wellness o consulenza nutrizionale.
La valutazione complessiva tiene anche conto
del comfort, aggiunge Roland Steiner. Esso prevede ad esempio bar fitness, zone relax e SPA o
docce singole.
«Con il riconoscimento della nuova certificazione offriamo ai nostri clienti un valore aggiunto», afferma Claudio Paulin, responsabile
CONSUMO DI ALCOL
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litri di alcol puro a testa
vengono consumati
ogni anno in Svizzera
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Vi accompagniamo prima e durante il vostro
trattamento di medicina complementare e siamo al vostro fianco. Vi diamo orientamento e
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dalle 8.30 alle 11.30 (gratuito)
@ www.helsana.ch/medicina-complementare
Dopo che fino agli anni 80 il consumo di alcol
puro in Svizzera era salito a quasi 11 litri
all’anno, oggi si attesta di nuovo al valore registrato negli anni 60. Anche il consumo
quotidiano è diminuito, mentre quello sporadico
ha subìto un aumento. In particolare
il numero crescente delle ubriacature tra i
giovani è fonte di preoccupazione.
www.suchtmonitoring.ch
(in tedesco e francese)
Foto: contrastwerkstatt, Fotolia.com / Arnold.KircherBurkhardt (illustrazione) / Helsana
Il luminoso locale per l’allenamento è molto
invitante, il personale è cordiale, vi è una
sauna e gli asciugamani vengono messi a
disposizione gratuitamente. «Si tratta di
criteri importanti», afferma Roland Steiner,
vicepresidente della Federazione Svizzera
dei Centri Fitness e di Salute ( FSCFS ).
Egli ammonisce però in merito al fatto
che una persona non esperta non è in grado
di riconoscere se un centro fitness risparmia
in altri ambiti. Concretamente Steiner fa riferimento alle qualifiche e alle conoscenze
specialistiche dei collaboratori. «La grande
richiesta di luoghi dove potersi allenare in
maniera indipendente dal tempo e orientata
alla salute ha fatto sì che negli ultimi dieci
anni i centri siano spuntati come funghi»,
racconta Steiner. Con la nuova certificazione la
FSCFS ha creato un sistema di valutazione
completo.
29
senso
2 / 2014
Primeclub
Helsana online
Nuovo sito web Più bello, semplice e utile
Gestione specialistica Promozione della salute di Helsana. «Il marchio aiuta il cliente a
scegliere il centro giusto», così motiva la decisione. Oltre ai centri fitness certificati «Fitness Classification», i centri Qualitop continuano a far parte dei partner di Helsana. Nel
giro di un anno, 100 centri svizzeri su un
totale di 750 hanno già aderito al sistema
«Fitness Classification».
Testo: Christian Schiller
Nei prossimi giorni Helsana attiverà il
nuovo sito web: semplice, chiaro e
comprensibile. Esso è compatibile con
i tablet e offre una visualizzazione
appositamente per gli smartphone. In
un secondo passo il sito web viene
ampliato fino a diventare una filiale
online che consentirà ai clienti di
sbrigare le loro commissioni tramite
un portale per i clienti sicuro. Già
oggi 1,1 milioni di navigatori visitano
ogni anno il sito web di Helsana.
www.helsana.ch
Helsana riconosce tutti i centri fitness
con almeno tre stelle «Fitness Classification»
nonché tutti i centri Qualitop. Le persone
con le assicurazioni integrative SANA o
COMPLETA e un abbonamento per un centro
fitness ricevono 200 franchi per ogni anno
civile. Questo vale già per un abbonamento
da 10 entrate singole.
Centri fitness nella vostra regione:
www.helsana.ch/centri_fitness
Consulenza per le aziende
Collaboratori sani
Il mondo del lavoro di oggi diventa sempre
più frenetico. Non c’è da stupirsi se alla lunga
lo stress fa ammalare. Le assenze dal lavoro
dovute a malattia non sono però sempre
casuali. I quadri dirigenti che si impegnano
affinché i collaboratori si sentano a loro agio
sul lavoro danno un prezioso contributo a
mantenerli in buona salute. A trarne beneficio
non è soltanto il dipendente, bensì anche
l’azienda, poiché collaboratori sani sono più
produttivi e motivati. Helsana sostiene
nell’introduzione di una gestione della salute
in azienda. Quest’ultima viene adeguata
dall’health manager personale secondo le dimensioni dell’azienda, il settore e le esigenze.
Maggiori informazioni su www.helsana.ch/
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Telemedicina
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Dall’inizio di quest’anno tutti gli assicurati con copertura di base e integrativa
del gruppo Helsana (senza Maxi.ch) ricevono una consulenza di telemedicina
da parte di Medi24. Dal 1° luglio verranno assistiti da Medi24 anche gli assicurati con copertura di base con il modello
assicurativo PREMED -24. Il partner
Medgate continuerà a offrire consulenza
ai nostri assicurati con BeneFit PLUS
Telemedicina. La telemedicina è pratica:
chi si ammala improvvisamente e non
sa come comportarsi, chiama la consulenza sanitaria gratuita di telemedicina
di Helsana. Essa offre consigli medici
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0800 773 633 per gli assicurati di base
con il modello assicurativo PREMED -24
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un’assicurazione di base o integrativa
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fumatori. La cliente era convinta che si trattasse di un operatore di Helsana e ha fissato un appuntamento a casa sua. Il consulente, tuttavia,
non era di Helsana e anche lo sconto era fasullo. La signora ha comunicato il fatto al servizio
clienti di Helsana.
Questo trucco è ben conosciuto: l’operatore
di un call center chiama e assicura premi vantaggiosi. Spesso tali operatori si spacciano per
dipendenti di ditte con nomi simili a quelli delle assicurazioni oppure affermano di essere
incaricati dalla cassa malati. Abbindolano le
persone convincendole a fissare un appuntamento che inoltrano a un intermediario. Chiamate di questo genere sono seccanti e poco se-
rie, ma anche vietate, se il numero chiamato ha
un asterisco sull’elenco telefonico. Dal 1° aprile
2012 queste chiamate costituiscono un’infrazione alle disposizioni della Legge federale
contro la concorrenza sleale (art. 3u LCSI ). Le
chiamate pubblicitarie, invece, sono ammesse
se sussiste già un rapporto di clientela o se avete dato il vostro consenso, ad esempio nel quadro di un concorso. Se la persona al telefono
dichiara erroneamente di essere di Helsana si
tratta di una truffa.
Quanto sono serie le offerte con sconti per
non fumatori o per l’esclusione della maternità
e dell’ortopedia mascellare? Esse non hanno
nulla a che vedere con l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Prestazioni e
sconti sono definiti dalla legge. Per le assicurazioni integrative, invece, ogni azienda può
strutturare la propria offerta come crede. Spesso gli sconti sono finti e fungono da apripista.
Helsana non si avvale di queste pratiche.
Testo: Daniela Schori
Aiutate Helsana a combattere i truffatori:
chi ha chiamato e di cosa avete parlato?
Informazioni sono disponibili su
www.helsana.ch/telefonate-pubblicitarie
www.helsana.ch/it/omnia
Rapporto di gestione
Nuovo articolo nel blog:
chi fa aumentare i costi
nel sistema sanitario?
www.rapporto.helsana.ch
NUMERI IMPORTANTI
Servizio clienti: 0844 80 81 82
Per informazioni e cambiamenti concernenti
la vostra assicurazione malattia.
Numero per le emergenze: +41 43 340 16 11
A vostra disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su
7, in caso d’emergenza (soprattutto all’estero),
di domande di carattere legale (Helsana
Advocare, Helsana Advocare PLUS) e per un
aiuto psicologico immediato.
Foto: Beispiel / Beispiel
Operatori dubbi al telefono cercano
di accaparrarsi un appuntamento
per una consulenza in merito a
una nuova assicurazione malattia
proponendo sconti falsi. In linea
di massima, però, la pubblicità
telefonica non è vietata.
Con la nuova assicurazione integrativa
OMNIA gli assicurati beneficiano della copertura di solide prestazioni integrative ambulatoriali e stazionarie. Inoltre ogni 5 anni tra
i 25 e i 55 anni d’età potete adeguare l’assicurazione in base alle vostre esigenze. Indipendentemente dal vostro stato di salute potete
stipulare assicurazioni più elevate come
COMPLETA , HOSPITAL PLUS/COMFORT o
PRIMEO senza nuovo esame dello stato
di salute.
PERSONE PRESSO HELSANA
31
Bebè
Il baby package di Helsana offre una copertura assicurativa completa ai neonati. Il pacchetto di prestazioni comprende l’assicurazione
obbligatoria delle cure medico-sanitarie e le
principali assicurazioni integrative. I genitori
che assicurano il proprio bebè già prima
della sua nascita garantiscono la sua ammissione alle assicurazioni integrative del baby
package desiderate senza dover effettuare
nuovamente l’esame dello stato di salute. La
copertura completa comprende ad esempio
SANA , con prestazioni nell’ambito della medicina complementare, della prevenzione
(ad es. le vaccinazioni) e della promozione
della salute. Il pacchetto per neonati contiene
anche KidsCare, una prestazione esclusiva
dell’assicurazione integrativa HOSPITAL , che
sostiene i genitori che lavorano mettendo a
loro disposizione del personale infermieristico qualificato che si occupa del bambino
quando quest’ultimo è malato. E se amate
viaggiare, il vostro pargoletto è assicurato in
Tessera di assicurazione malattia
Anja Zimmermann
Specialista Ospedale e cure
«Lo scambio continuo è centrale»
tutto il mondo per le emergenze grazie all’assicurazione integrativa TOP.
Ecco altri sconti interessanti e coperture
gratuite per mesi o anni: sconto per bambini
di almeno il 70 per cento sull’assicurazione
di base, inclusa la copertura contro gli infortuni, sconto iniziale per bambini del 50 per
cento sul premio mensile di TOP e SANA
per il primo anno e primo premio mensile
gratuito in caso di annuncio prenatale.
Informazioni sul baby package sono
disponibili su www.helsana.ch/it/baby.
Avete delle domande? Siamo volentieri a
vostra disposizione al numero 043 340 90 16.
Domanda
Sempre con voi in
viaggio!
Aliquota percentuale e franchigia
Partecipazione ai costi nell’assicurazione di base obbligatoria (AOMS)
Quali costi dall’assicurazione di base
devo assumermi?
Farmacie con vendita per corrispondenza
Il gruppo Helsana collabora con
le seguenti farmacie:
C amb i a m
0848 100 000
Zur Rose
0848 842 842
08 4
’i
per l
Xtrapharm
nv
ti
0800 817 827
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Mediservice
4 80
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Illustrazione: Andrea Forgacs / Foto: Turnervisual, iStock / Helsana
Ben assicurato dal
primo respiro
di sen
s
Secondo la legge dovete assumervi una
parte dei costi dall’AOMS quali la franchigia (da 300 a 2 500 franchi) e l’aliquota
percentuale. Per il calcolo, effettuato per
anno civile, è determinante la data del
trattamento. Pagate la franchigia fino a
raggiungere l’intera somma, in seguito vi
assumete l’aliquota percentuale del 10
per cento fino a un massimo di 700 franchi.
Raggiunto tale importo ci assumiamo
le prestazioni assicurate. Per una degenza
ospedaliera pagate inoltre 15 franchi al
giorno (tranne adulti di età inferiore
ai 25 anni e donne in caso di maternità).
Quale responsabile di un servizio d’assistenza in passato non ci si aspetterebbe
di trovarmi in un’assicurazione malattia.
Prima ero responsabile di circa 90 residenti
e 60 dipendenti. Ad esempio mi occupavo
della formazione delle giovani infermiere e
dell’assistenza ai residenti e ai loro familiari in situazioni difficili. In poche parole: è
stato un periodo intenso con orari di lavoro
spesso irregolari. Due anni fa ho sentito
il bisogno di cambiare. Avevo deciso di studiare medicina, ma poi ho cambiato idea
perché una mia amica mi ha fatto notare
un annuncio di lavoro di Helsana. Ero stupita: le mie qualifiche rispecchiavano
perfettamente il profilo richiesto. Avendo
già un master non riuscivo proprio a immaginare di rimettermi realmente a studiare.
Nel ruolo di specialista in ambito ospedaliero e delle cure la mia esperienza
mi è di grande aiuto. Le mie mansioni da
Helsana sono variegate. Io e il mio team
elaboriamo procedure e creiamo le condizioni quadro per far sì che tutti i clienti
Helsana in tutta la Svizzera ricevano le
stesse cure. Insomma, mi assicuro che le
case di cura e lo spitex effettuino correttamente i conteggi nei confronti dei pazienti. In questo modo i clienti ottengono
i rimborsi in maniera rapida e semplice.
Infine supporto il service center in caso di
richieste complesse da parte dei clienti.
Lo scambio continuo tra le assicurazioni malattia, le case di cura e le organizzazioni di spitex è molto importante. Questo argomento in futuro richiederà
maggiormente la nostra attenzione. Essendo stata responsabile di un servizio di
assistenza conosco bene le esigenze delle persone che necessitano di cure. Oltretutto sono ancora in contatto con i miei
colleghi di allora e comprendo quali siano
le sfide che devono affrontare quotidianamente a ogni ora del giorno e della notte. Da Helsana ho orari regolari ed è un
aspetto che apprezzo molto, così il sabato o la domenica posso dedicarmi ai miei
sei figliocci.
Angolo famiglia
In palio 100 figure di Helsi!
Con che cosa i tifosi sudafricani hanno
incitato i calciatori ai mondiali del 2010?
A: Con la ola più lunga del mondo
B: Con i tradizionali vuvuzela
C: Con esibizioni di danza
Concorso: www.helsi.ch/it
Bricolage per i mondiali di calcio
senso
2 / 2014
Blog dell’Helsana Family
Fischio d’inizio sul tavolo da cucina
Corsa femminile di Berna
Partecipate anche voi?
Gioca partite di calcio avvincenti come ai mondiali: con il footballino
costruito con le tue mani e con materiali comuni. Costruire, giocare, via!
Nicole
SCATOLA DA SCARPE
MOLLETTE
diventa il campo da calcio
diventano i calciatori Helsi
Quest’anno partecipo già per la
seconda volta alla tradizionale
Corsa femminile svizzera di Berna.
Purtroppo anche questa volta
come unico membro della mia
famiglia perché gli altri sono tutti
uomini, che naturalmente non possono partecipare. Tanto più mi
farà piacere il loro sostegno lungo
il percorso. Attendiamo con piacere questo evento per le famiglie,
dove ce n’è per tutti, grandi e piccini. Sarete presenti anche voi?
Nicole Rebholz Ingold
Leggere, postare e commentare
nel blog dell’Helsana Family
www.helsana-family.ch
PERLE DA
DECORAZIONE
diventano il segnapunti
LEGNI TONDI
diventano le aste
RETINA PER AGLIO
VIDEO CON LE ISTRUZIONI:
www.helsi.ch/calcio
ISTRUZIONI PASSO
PER PASSO (PDF):
www.helsi.ch/it/colorare-e-fare-bricolage
Foto: Helsana / Martin Stollenwerk
diventa la rete
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