Copia Omaggio Direzione e redazione via Bixio, 34 - Vittoria - Tel: 0932514290 - e-mail: [email protected] Anno V I - n. 5 - Ottobre 2008 LA CITTÀ LIBERATA DAI RIFIUTI O ra che il peggio è passato, possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che sulla vicenda rifiuti abbiamo agito al meglio. La città ha vissuto per una settimana una situazione difficile, con i cassonetti dell’Amiu straripanti e i rifiuti ammassati ai bordi delle strade. Abbiamo subìto uno spettacolo indecoroso, e la situazione ha rischiato di trasformarsi in vera e propria emergenza ambientale. Sono stati in tanti, in quei giorni, a pensare che la colpa di tutto fosse da addebitare all’amministrazione comunale, e c’è stato anche chi ha speculato sulla vicenda, facendo passare l’idea che la spazzatura non veniva raccolta perché il Comune non aveva ancora pagato i propri debiti all’Ato Ambiente. Le cose non stanno così. Lo scorso marzo, il Comune di Vittoria ha pagato oltre 1 milione e 200mila euro, saldando tutto il dovuto sino al 31 gennaio 2008, e ottenendo una riduzione da parte dell’Ato di oltre 600mila euro, che erano stati “erroneamente” fatturati all’Ente. Forse solo il Comune di Ragusa e i tre piccoli Comuni montani hanno saputo fare di meglio. La verità è un’altra, ed è giusto che si sappia, perché ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. La verità è che l’Ato Ambiente Ragusa non è stato capace nemmeno di garantire il pagamento degli stipendi ai sei operai della discarica, mentre si è dimostrata abilissima a pagare le indennità ai propri amministratori e a sperperare il denaro pubblico, organizzando feste per pubblicizzare una raccolta differenziata che nessuno di noi ha ancora visto, e per la quale sono stati acquistati mezzi tenuti fermi per mesi nei capannoni della discarica.Quanto a noi, abbiamo sollecitato per una settimana tutti gli organi competenti, affinché il problema venisse risolto. Giorno 21 ottobre, stanchi di aspettare e preoccupati per una situazione che stava ormai assumendo i caratteri dell’emergenza, abbiamo deciso di reagire all’indolenza e alla negligenza altrui. Lo abbiamo fatto emettendo un’ordinanza a mia firma, con cui è stato intimato al presidente dell’Ato Ambiente di far aprire i cancelli della discarica. In caso contrario, ci saremmo sostituiti all’Ato e avremmo aperto noi la discarica, consentendo ai mezzi dell’Amiu di scaricare i rifiuti e di tornare in città a svuotare i cassonetti. Riteniamo di avere fatto bene a firmare quel provvedimento e a recarci sul posto, pronti ad immetterci nel possesso della discarica. Siamo convinti di avere fatto la cosa giusta per liberare la città dai rifiuti, e in questo siamo confortati anche da un provvedimento dell’Ato Ambiente, che dimostra – ove ve ne fosse ancora bisogno – chi realmente voleva lasciare la città invasa dalla spazzatura. Nella stessa giornata del 21, infatti, un dirigente dell’Ato ha firmato un ordine di servizio con cui ha intimato ai dipendenti della Icom di consentire l’accesso in discarica ai mezzi degli altri comuni, e di lasciare invece fuori dai cancelli gli autocompattatori di Vittoria. Questo si voleva fare: fare scattare l’emergenza sanitaria e ambientale, e far passare la tesi che era tutta colpa del Comune. Ma nessuno c’è cascato. Grazie all’ordinanza notificata all’Ato Ambiente, abbiamo ottenuto che gli autocompattatori dell’Amiu entrassero in discarica e conferissero i rifiuti, affrancando la città dall’emergenza. Abbiamo impedito un’illegittima prevaricazione nei confronti della città e una violazione di legge, e lo abbiamo fatto usando la legge, che conferisce ai sindaci una serie di poteri in materia igienico-sanitaria. Per quell’ordinanza ho ricevuto una nota da parte del Prefetto di Ragusa; ebbene, sono ben lieto di ricevere un piccolo richiamo, se è il prezzo da pagare per il riscatto della città dai ricatti di un organo indolente. Oggi, dunque, possiamo dire con soddisfazione di essere riusciti a liberare la città non solo dai rifiuti, ma anche dai soprusi. E da ora in poi, forti dell’esperienza vissuta, vigileremo attentamente perché Vittoria non sia più ostaggio dell’inefficienza altrui. All’Ato Ambiente, che ha dimostrato la propria incapacità di gestire il servizio, voglio annunciare la mia disponibilità ad “adottare” amministrativamente i dipendenti della Icom. Se l’Ato non riesce a pagare loro gli stipendi, lo farà il Comune di Vittoria, che sarà ben lieto di sborsare le somme necessarie, anziché versare i soldi ad un carrozzone inutile e sprecone. Il sindaco Giuseppe Nicosia L’ordinanza n. 49 del 21/10/2008 IL SINDACO V Ecco chi voleva sommergere Vittoria di spazzatura ista la relazione del Corpo Polizia Municipale, Nucleo tutela ambientale, prot. n. 153/R.S. cat. 809/P.G. del 20 ottobre 2008, con la quale - a seguito di sopralluogo effettuato per numerose segnalazioni di gravi inconvenienti igienico sanitari da parte dei cittadini – evidenzia la situazione di sicuro pericolo per la salute pubblica in quanto i rifiuti, superata la capacità dei cassonetti, si riversano sulle pubbliche vie, con ulteriore spargimento da parte di animali e libero contatto da parte di chiunque, suggerendo un adeguato ed urgente intervento. Vista la relazione dell’Azienda speciale del Comune di Vittoria, a firma del suo Presidente e del suo Direttore, prot. n.2401 del 20 ottobre 2008, con la quale si fa presente che dal 14 ottobre 2008 ad oggi “agli automezzi dell’AMIU e inibito, o consentito a singhiozzo e in maniera assolutamente irrisoria rispetto alle esigenze minime, l’accesso alla discarica comprensoriale di contrada Pozzo Bollente per il conferimento dei rifiuti solidi urbani” e che “ il persistere di tale situazione, stante l’impossibilità di procedere allo svuotamento dei contenitori, ha provocato l’accumulo di grandi quantità di rifiuti in prossimità dei cassonetti ed in zone isolate del territorio cittadino”. Ed ancora, detta Azienda rileva che “ il mancato svuotamento dei contenitori e la conseguente presenza di grandi quantità di rifiuti per le strade e nelle campagne oltre a costituire un grave pericolo di natura igienico - sanitario rischia di provocare gravi rischi di inquinamento ambientale”, e che “ sempre più numerose provengono le proteste e le richieste di intervento di cittadini allarmati per le condizioni igienico- sanitario alle quali questa azienda non può dare alcuna risposta non potendo effettuare interventi di svuotamento e di pulizia se non verrà immediatamente ripristinato il normale servizio di conferimento in discarica dei rifiuti”, chiedendo l’adozione dei provvedimenti necessari al fine di scongiurare detto pericolo. Visto l’art.50, comma 5, del t.u. 18 agosto 2000,. N. 267 sull’ordinamento degli enti locali il quale dispone che in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal Sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Considerato : -che c’è il pericolo di un danno grave ed imminente per la salute e l’igiene pubblica al quale, per il carattere di eccezionalità, può farsi fronte solo con interventi immediati e indilazionabili; -che per evitare che tale danno si verifichi, debbono essere emanati provvedimenti urgenti a tutela della salute pubblica, anche in considerazione del fatto che questa è minacciata da fenomeni di inquinamento ambientale; -che l’adozione da parte del sindaco di ordinanze contingibili ed urgenti in materia di sanità ed igiene è finalizzata alla rimozione delle situazioni pregiudizievoli per la sicurezza o l’incolumità pubblica; -che i destinatari delle ordinanze contingibili e urgenti, adottate dal sindaco a tutela dell’igiene e sanità pubblica, vanno individuati tra i soggetti sui quali grava, in via ordinaria, l’obbligo di provvedere a quanto disposto nel provvedimento. -Ritenuta l’urgenza di provvedere al fine di eliminare il pericolo di cui sopra; Visto l’art. 50 del t.u. 18 agosto 2000, n. 267 delle leggi sull’ordinamento degli enti locali; Tanto premesso ORDINA Ognuno per la parte di competenza: 1)al dott. Giovanni Vindigni, nato a Ragusa il 6 novembre 1960, nella qualità di presidente della società p.a. ATO Ambiente, domiciliato per la carica presso ATO AMBIENTE Ragusa; 2)all’arch. Roberto Lauretta, nato a Vittoria il 18 luglio 1959, nella qualità di Direttore della Discarica subcomprensoriale di c/da Pozzo Bollente , residente in Vittoria Stradale per Acate n. 43, domiciliato per la carica presso detta discarica; 3)al Geom. Roberto Scalone, nato a Tolmezzo (UD) il 23 ottobre 1952, nella qualità di responsabile della I.CO.M. Milano S.p.A. con sede in Bresso (MI) via Marconi n. 25/A, residente in Carini (PA) S.S. 113 ovest, n. 197, domiciliato per la carica presso detta discarica; di consentire, entro le ore 15,00 del giorno 21 ottobre 2008: a)lo svuotamento degli autocompattatori dell’AMIU, quale soggetto incaricato della raccolta rifiuti nel Comune di Vittoria, nell’ambito della discarica subcomprensoriale di Pozzo Bollente; b)lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti come conferiti, secondo le disposizioni di legge. Trascorso il termine assegnato senza che gli interessati abbiano ottemperato a quanto sopra ordinato si provvederà all’esecuzione d’ufficio, attraverso l’intervento dell’A.M.I.U., soggetto più adatto a rimuovere la situazione di pericolo venutasi a creare, a spese del contravventore, oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 650 del codice penale. Il Comando Polizia Municipale è incaricato di fare osservare la presente ordinanza, con l’intervento del Commissariato di P.S. La presente ha la durata di 10 giorni, decorrenti dalla presente. Ai sensi degli artt. 3, quarto comma, e 5, terzo comma, della legge 7 agosto 1990, n. 241 avverte: responsabile del procedimento è il Comandante pro-tempore del Corpo di polizia Municipale del Comune di Vittoria. Contro la presente ordinanza è ammesso ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Catania nel termine di 60 giorni dalla notificazione oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 giorni dalla notificazione. La presente ordinanza sarà trasmessa, oltreché ai destinatari, al: -Direttore dell’AMIU - Presidente dell’AMIU- Commissario di P.S.-Comandante dei VV.UU - Copia della seguente ordinanza sarà trasmessa, altresì al: - sig. Prefetto di Ragusa - sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa - I.CO.M. Milano S.p.A. attraverso raccomandata A.R. anticipata via fax. Cultura, altro che deserto! Vittoria è una città in fermento A lcune iniziative culturali dell’amministrazione comunale sono state recentemente oggetto di dure critiche e di giudizi demolitori. Ne sono stati protagonisti un ex sindaco (con volantini e comunicati stampa), un ex consulente (con una sua intervista televisiva e poi ad un quindicinale), gli autori di un foglietto satirico. Ora, al di là delle reazioni e delle contro-critiche, vorrei fare il punto della situazione, senza alcuna volontà polemica nei confronti di nessuno. Penso che chi parla di cultura “sbilanciata” e di deserto culturale non si rende conto che viviamo nella società delle comunicazioni di massa, dove il sapere si trasmette a prescindere dall’attività o dall’inazione di un’amministrazione comunale. Anche a Vittoria la televisione, internet, i cellulari sono un formidabile strumento di trasmissione delle conoscenze di e a qualsiasi livello; le scuole di ogni ordine e grado nella loro autonomia producono innumerevoli progetti, iniziative che educano gli alunni non solo sulle materie curriculari ma anche alla tutela dell’ambiente, alla legalità, alla sicurezza stradale, alla pace (che poi, appena usciti dalle aule, i ragazzi contraddicano tutti questi insegnamenti con comportamenti difformi è un altro paio di maniche). Esistono inoltre decine di associazioni, club, circoli che producono iniziative autonomamente e che solo in parte richiedono il sostegno dell’amministrazione comunale. Non è comunque responsabilità dell’amministrazione se non esistono librerie (anche se da pochi giorni una ha aperto i battenti in via Magenta), ma anche in questo caso chi polemizza dimentica che oggi i libri si acquistano sia nelle edicole (ce ne sono decine a Vittoria e tutte vendono libri) sia su internet. A mio avviso, pertanto, tutto si può dire di Vittoria, tranne che ci sia stasi culturale o ignoranza, a meno che non si continui ad avere una concezione elitaria della cultura e si consideri cultura solo quella che si fa al teatro. In questa situazione di contraddittoria vivacità e di continua ebollizione (ho sempre considerato Vittoria una pentola cui bisogna saper mettere il coperchio - cioè saperne dirigere i moti - per tenerla sotto controllo…), cosa deve fare un’amministrazione comunale? A mio avviso, deve soprattutto pensare alle strutture culturali, assicurare cioè gli spazi e le opportunità per consentire, nei limiti del possibile, il libero esplicarsi della creatività e del diffondersi dei saperi. Le strutture, dunque. Innanzitutto, il teatro. Ha bisogno urgente di un moderno impianto di climatizzazione, perché a seguito dell’ultimo adeguamento alla normativa antincendio, fu annullato il vecchio impianto di riscaldamento. A parte questo, la struttura, assai richiesta dal pubblico, ospita la stagione di prosa e innumerevoli iniziative e concerti (mi auguro che la nuova stagione, allestita dal settore Cultura, veda un maggior favore di pubblico, perché quella del 2007-2008, purtroppo, ha visto la presenza di un numero di spettatori inferiore persino ai “quattro gatti” - che poi erano sempre un centinaio - presenti alle “lezioni di storia”…). La Biblioteca Comunale funziona e non capisco le critiche gratuite ad essa rivolte per gli orari di apertura, che sono quelli del Comune (in ogni caso, stiamo riprendendo il progetto per la costruzione di una nuova biblioteca in via Cialdini, nei locali di proprietà comunale adiacenti alla Sala Mandarà); l’Archivio Storico Comunale, dove è custodita la storia amministrativa della città dal 1819 ad oggi, è in via di trasloco in locali più idonei, ma abbisogna di una nuova catalogazione e di una completa informatizzazione, per consentire agli studiosi di poter meglio fare le loro ricerche. Si sta profondendo uno sforzo enorme per assicurare il pieno recupero del nucleo primigenio della fondazione (cioè le aree e gli edifici monumentali che vanno dal cosiddetto “vallone” fino alla via Palestro). Dopo il recupero agli usi pubblici di parte dell’antica Officina Elettrica Municipale (oggi Sala Carfì e Sala Mazzone, con lo spazio esterno tra di esse, che si presta a molteplici usi), il Castello e i Magazzini del Conte sono stati già collegati all’altezza del primo piano, senza dimenticare che alcuni dei critici più feroci di questa amministrazione hanno deciso di chiudere il Museo e di sistemarvi un’enoteca! In ogni caso, è stata adottata una soluzione per salvare “capra e cavoli”. Per ospitare l’enoteca, abbiamo dovuto svuotare il Museo, assegnando la collezione ornitologica alle scuole e trasferendo altrove quel che rimaneva di quadri e sculture (pochissima cosa). Ma questa amministrazione non intende assolutamente rinunciare a ricostruire il Museo Civico Polivalente intitolato al professor Virgilio Lavore, che deve essere il Museo della nostra identità come territorio e come città: e per questo abbiamo preso gli opportuni contatti con la Soprintendenza. Saranno recuperati e consegnati all’uso pubblico l’antico ovile di Muratti (D’Izzia) sul costone roccioso che si affaccia sulla Valle; è in corso di realizzazione l’accesso allo spazio retrostante al Castello, per poter guardare sia verso le grotte (per ora inaccessibili) sia al magnifico panorama della Valle, con un apposito camminamento. Sarà recuperato all’uso pubblico anche lo spazio residuo dell’ex Monastero di Santa Teresa, a fianco della Sala Mazzone, completando così la salvaguardia delle aree di proprietà pubblica. Sono aperti, grazie al contributo che viene dato alla Pro Loco, sia il Museo Italo Ungherese sia il Museo del Carrubo e della Civiltà Contadina di Serra San Bartolo, con alcuni materiali (in verità non di proprietà comunale, come quelli che riempivano le vetrine del Museo Civico…), ma non c’è dubbio che debbano essere incentivate le visite e arricchiti i materiali custoditi, mentre deve essere assolutamente favorito un uso del Parco (soggetto purtroppo a frequenti incursioni di vandali) in modo da preservarlo meglio. Queste le strutture esistenti, alle quali spero che al più presto possibile si uniscano le due ampie sale ricavate al pianterreno e al primo piano nell’ex convento della Grazia. Rimangono da recuperare i locali di via Bixio del Giudicato del Mandamento, conosciuti come lo “Studio della Musica”, che potrebbero essere di nuovo adibiti a sede di una rinata Banda municipale, nonché il Palazzo Ricca della Scaletta, acquistato dalla passata amministrazione, che ha bisogno di un completo recupero. Alle attività culturali dell’amministrazione comunale (soprattutto, ad oggi, conferenze) si aggiungono altre importanti iniziative di privati, quali il Cine Club d’essai, sostenuto dal Comune ma anch’esso vittima, come l’Associazione degli Amici della Musica, della persistente crisi di liquidità caratteristica di tutti i Comuni d’Italia. Se a queste cose aggiungiamo anche il primo Festival del Jazz, diretto da Francesco Cafiso (voluto dal Sindaco e organizzato dall’Assessore al Turismo, nell’ottica della qualificazione del centro storico), mi sembra che il panorama della vita culturale a Vittoria non sia inferiore a quello di altre città, e comunque con spese non eccessive e rapportate alle scarse risorse dell’Ente (non si conoscono ad oggi finanziamenti della Regione, in verità). Non c’è dubbio che possano essere commessi errori, ma sono sicuro che nel 2009 il Largo Camarina tornerà ad ospitare concerti e manifestazioni. Per il resto, qualsiasi cosa un’amministrazione faccia, specie se non accontenta desideri e appetiti, sarà sempre sottoposta a critiche. Spero di aver dato comunque un contributo per una serena riflessione sulla nostra politica per la cultura a Vittoria. Una precisazione finale, però, voglio farla. Al Sindaco Nicosia è capitato di poter celebrare il Quarto Centenario della fondazione. L’abbiamo fatto per come potevamo e sapevamo fare, senza alcuna pretesa di fare cose grandiose e memorabili. E’ stata fatta solo una festa di massa, per il resto si è puntato a costruire una migliore coscienza di noi stessi in quanto comunità e per fare questo era necessario riflettere sulla nostra storia. L’abbiamo fatto e continuiamo a farlo promuovendo la stampa di pubblicazioni serie, fondate storicamente, utilizzando la massa enorme di nuova documentazione disponibile (superando nei fatti quella “improbabile storia” commissionata dall’ex sindaco ad un suo amico, a prescindere dalle sue conoscenze…) e coinvolgendo quanti possano dare un serio contributo alla tutela della memoria e alla conoscenza della storia della nostra comunità per le nuove generazioni. Mi sembra ovvio, infatti, ricordare che se non c’è conoscenza, non c’è amore per il passato né tutela. Un’ultima chiosa: in merito al Corso di Informatica, è falso quanto affermato sul periodico La Città, secondo il quale avremmo pagato “una lauta penale” all’Università di Catania (chi ha informato il giornalista?), con la quale invece è stata fatta una transazione vantaggiosa per il Comune, essendo a sua volta l’Università debitrice verso di noi di ben 158.000 euro. Paolo Monello Assessore ai Beni culturali La Bacheca 25 Settembre - L’Assessorato regionale Lavori pubblici ha assegnato al Comune la somma di 3 milioni e 750mila euro da utilizzare per la messa in sicurezza del porto di Scoglitti. “Questo finanziamento, che corrisponde al ribasso d’asta dell’appalto originario per il prolungamento della scogliera antinsabbiamento del molo di ponente, consentirà di mettere la parola fine ai lavori di messa in sicurezza della struttura portuale e di ridare tranquillità ai pescatori”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Avola. 30 Settembre - Firmata a Palazzo Iacono la convenzione tra il Comune e la Vittoria Eolica srl per la realizzazione di un parco eolico in contrada Pozzo Ribaudo. La convenzione avrà durata trentennale e prevede l’installazione, entro tre anni, di quindici aerogeneratori. La società dovrà versare al Comune un canone annuo variabile tra il 2 e il 3 per cento dell’energia prodotta, e comunque non inferiore a • 101.250, oltre ad un’una tantum di • 150.000 e alla fornitura gratuita di energia elettrica all’Ente. 2 Ottobre - Con una lettera inviata al direttore generale dell’Ausl 7 e al direttore sanitario dell’Ospedale “Guzzardi”, il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha espresso preoccupazione per le lunghe liste d’attesa che gli utenti sono costretti a subirenprima di poter effettuare un esame diagnostico. “In alcuni casi - ha scritto il primo cittadino - le prestazioni richieste sono state fissate per marzo 2010: una tempistica inaccettabile e non certamente degna di una struttura efficiente e all’avanguardia. Vi chiedo, pertanto, di dare risposte più celeri ai cittadini”. 8 Ottobre - Il Tar di Catania ha rigettato l’istanza della Conscoop, che chiedeva la sospensiva degli atti di annullamento della procedura di project financing, disposti dal Comune. “Un altro punto a favore dell’amministrazione – ha dichiarato il sindaco Nicosia –. Dopo avere respinto l’attacco della Panther Eureka all’acqua, ora respingiamo l’attacco ad un altro bene comune quale il cimitero”. 11 Ottobre - Il Comune viene chiamato a far parte del coordinamento nazionale provvisorio degli enti locali che si sono intestati la battaglia per la pubblicizzazione dell’acqua. L’organismo è composto da cinque Comuni italiani, ed ha il compito di sensibilizzare e sollecitare altri enti locali ad aderire alla battaglia in difesa dell’oro blu. 19 Ottobre - Riaperto al pubblico il campo di calcio “Nino Andolina” di Scoglitti, dopo la conclusione dei lavori di manutenzione effettuati negli spogliatoi e nelle recinzioni. La spesa sostenuta per gli interventi, eseguiti a cura del settore Lavori pubblici, ammonta a 72mila euro. Lo stesso settore ha dato incarico a professionisti esterni per la redazione di un progetto di completamento della struttura: si tratta di inerbare il terreno di gioco e di adeguare la capienza dell’impianto, in maniera da consentire di ospitare almeno mille persone. 21 Ottobre - Ripristinate le fontane delle piazze Giordano Bruno e Daniele Manin. Dopo gli interventi effettuati sulla Fontana della Pace “Pio La Torre”, gli zampilli di altre due fontane cittadine tornano ad erogare acqua. “Stiamo già programmando altri interventi - ha dichiarato l’assessore alle Manutenzioni, Filippo Cavallo, che ha ringraziato gli uffici Cottimi e Acquedotti per l’efficienza dimostrata – e stiamo ultimando anche i lavori di pavimentazione dei viali del terzo reparto del cimitero, dove abbiamo anche rafforzato le fontanelle del quarto reparto”. 22 Ottobre - Aggiudicato alla ditta Lupò Costruzioni srl di Messina l’appalto per l’assegnazione dei lavori di bonifica e di consolidamento delle aree comprese tra via Fanti e il serbatoio idrico comunale. L’espletamento della gara consentirà l’avvio dei lavori di consolidamento in una zona che critica della città, interessata dal progressivo scivolamento del suolo. le opere permetteranno di rendere sicure le abitazioni della zona e il serbatoio monumentale di via Fanti. 30 Ottobre - Presentato l’opuscolo informativo sull’uso dell’alcool, stampato su iniziativa dell’Ausl 7 di Ragusa, del Comune di Vittoria, del gruppo cittadino di Emergency e dell’Associazione per i Diritti umani. L’opuscolo “Alcool, meglio conoscerlo” è stato realizzato in cinque lingue - italiano, albanese, rumeno, polacco e arabo. Lo scopo è quello di contribuire ad informare quanti soffrono per problemi legati all’uso di alcool e non sanno a chi rivolgersi per evitare di diventare alcooldipendenti. 30 Ottobre - Con un’ordinanza (la n. 77), il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha disposto la chiusura immediata del mercato ittico di Scoglitti, fino alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione, ed ha ordinato che le operazioni di sbarco e commercializzazione del pescato avvengano mediante l’utilizzo della banchina coperta di approdo, all’interno di appositi gazebi. L’ordinanza è stata adottata in considerazione delle gravi deficienze della struttura, a tutela della pubblica sicurezza e a salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica. Periodico di informazione sull’attività del Comune di Vittoria - Reg. Trib. Rag. n.1/2003 Direttore editoriale Giuseppe Nicosia - Sindaco Direttore responsabile Giannella Iucolano Redazione Salvatore Genovese - Mariella Sparacino Progetto grafico Filippo Fauzia Impaginazione Salvatore Genovese - MariellaSparacino Stampa Tipografia Sprint Grafica Foto Lorenzo Salerno Anche il sindaco in piazza contro la riforma Gelmini IO STO CON GLI STUDENTI C ’era anche il sindaco Giuseppe Nicosia, il 30 ottobre, alla manifestazione contro la riforma della scuola voluta dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. Il primo cittadino ha preso parte al corteo che è partito da piazza Stazione e, dopo avere attraversato via Cavour, ha raggiunto piazza del Popolo. “Ho voluto esprimere la mia solidarietà e quella dell’amministrazione comunale a studenti, genitori, insegnanti e personale della scuola e a quanti protestano contro la riforma della scuola, presentata dal ministro Gel- mini, che prosegue nella politica di sistematica demolizione, evidenziata da questo governo di destra, nei confronti di tutto ciò che è pubblico - ha dichiarato il primo cittadino Avevo già partecipato ad altre iniziative di protesta come quella di Ragusa, organizzata dai sindacati e, a maggior ragione, ho voluto testimoniare il mio sostegno e la mia vicinanza alla manifestazione promossa dalla scuola vittoriese. E’ stata una bella occasione per confrontarsi sui temi della scuola e per ascoltare le ragioni degli studenti e degli insegnanti”. E dal web arrivano i complimenti... Pubblichiamo una e-mail inviata al sindaco dopo la manifestazione studentesca Gentile sindaco, voglio complimentarmi con Lei per il discorso che ha tenuto in piazza in occasione della manifestazione contro la riforma Gelmini. Mi è piaciuto molto e sono contenta che “IL” sindaco si metta in prima linea anche per questo tipo di problemi. Mi rendo conto che avrà una miriade di impegni, ed è bello sapere che, nonostante tutto, Lei è presente. Complimenti! Assia Per non dimenticare L ’amministrazione comunale ha scelto di non dimenticare. Lo ha fatto intitolando due luoghi simbolo della città e di Scoglitti a Pio La Torre e alle vittime del tragico sbarco del 22 settembre 2002. Al protagonista di importanti battaglie antimafia, il cui nome è stato cancellato dall’aeroporto di Comiso, è stata dedicata la fontana della pace, che oggi si chiama Fontana della pace Pio La Torre (nella foto in alto, un momento della cerimonia). Alle vittime dello sbarco del 2002 è stata intitolata la piazzetta di Baia Dorica, ribattezzata “Il Giro di Boa”, da un romanzo di Andrea Camilleri (nelle foto a destra, due momenti della cerimonia). Al primo evento erano presenti, tra gli altri, il figlio di La Torre, Franco e il presidente del Centro Studi La Torre, Vito Lo Monaco. Alla seconda cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il vice console di Tunisia a Palermo e il comandante della Capitaneria di porto di Pozzallo. “Si tratta - ha sottolineato il sindaco Giuseppe Nicosia – di due tra le iniziative più qualificanti di questa amministrazione. Un segnale importante per ricordare, da un lato, un uomo simbolo della lotta alla mafia e delle battaglie pacifiste degli anni Ottanta; dall’altro, i tanti disperati che fuggono dalla miseria e dalla guerra dei loro paesi d’origine, affrontando il mare su imbarcazioni fatiscenti che naufragano spesso, insieme ai loro sogni e alle speranze di una vita migliore”. L’intitolazione della piazza Il Giro di Boa, fortemente voluta dall’assessore al Turismo, Luciano D’Amico, è stata salutata con soddisfazione anche dallo scrittore Andrea Camilleri che, per l’occasione, ha inviato una lettera al sindaco. Il comune approda su Facebook il social network che sta spopolando. Politici, gente dello spettacolo, persone comuni fanno a gara per essere presenti sul social network più importante del mondo. Secondo le cifre diffuse ultimamente più di 132 milioni di persone hanno visitato Facebook. Una rete che abbraccia in modo trasversale tutti gli utenti di internet. Facebook è una grande opportunità per farsi conosce- re, anche perché tra l’altro dà la possibilità di pubblicizzare gli eventi e di invitare la gente a parteciparvi. Il Comune di Vittoria ha scelto di esserci. E se con Youtube, in un anno, si sono superati i 23mila contatti, e il sito istituzionale del comune ha superato il mezzo milione di visitatori, con FB siamo, in poco meno di due settimane, arrivati a 301 amici, al momento di andare in stampa. Meccanizzazione agricola: Emaia in tandem con Enama P rimi accordi ufficiali tra la Fiera Emaia e l’Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola (Enama). Dopo l’intesa nata a marzo, nel corso dell’ultima specialistica Agrem, l’Emaia e l’Enama si sono incontrati a Roma per definire il rapporto di partnernariato; seduti intorno al tavolo di concertazione il presidente della Fiera Emaia, Salvatore Di Falco, il direttore Emaia, Michele Guzzardi, il coordinatore Agrem in pectore, Silvio Balloni, e il presidente Enama, Sandro Liberatori. Obiettivo della riunione, stabilire modi e forme di una collaborazione altamente produttiva per un territorio economico, come quello ibleo e in particolare ipparino, ad alta concentrazione agricola. “Avevamo colto la forza di Enama e della sua presenza strategica del settore della piccola meccanizzazione per il comparto agricolo - asserisce Salvatore Di Falco - una volontà di sinergia che adesso sta assumendo i contorni della concretezza”. Il protocollo d’intesa messo in atto a luglio tra Enama ed Emaia dovrebbe portare alla definizione di un pacchetto intenso di attività realizzabili nell’ambito dell’edizione 2009. “Stiamo dando la nostra disponibilità- continua il presidente dell’Emaia- a operare per la realizzazione di un insieme articolato di iniziative firmate dall’ente leader nel settore della meccanizzazione agricola”. Nello specifico, ad Agrem 2009 l’Enama potrebbe realizzare un convegno sul tema della meccanizzazione, offrire la possibilità di fare esperienze pratiche di controllo e taratura delle macchine irroratrici e dare anche l’opportunità ad operatori ed addetti al comparto di effettuare prove dinamiche di ribaltamento di trattrici. Inoltre, Enama, con il supporto di Emaia, potrebbe dare la possibilità di organizzare un corso di guida sicura delle macchine agricole, coinvolgendo gli studenti degli Istituti Tecnici Agrari come passeggeri sui trattori. Dal canto suo, Sandro Liberatori commenta: “Le potenzialità produttive e commerciali del comparto agricolo ibleo, se rafforzate dall’ulteriore impiego di una tecnologia altamente efficiente e qualificata, potranno raddoppiare. La sinergia Enama- Emaia potrà riservare agli operatori agricoli parecchie opportunità nel campo dell’innovazione, della sicurezza professionale e lavorativa e dell’impatto ambientale”. La significativa presenza di Enama sarà arricchita dall’affiancamento del Dipartimento di Ingegneria Agraria dell’Università di Catania. “Durante l’incontro con i rappresentanti Enama - spiega Silvio Balloni- si è prospettata la possibilità di un raccordo con l’Eima di Bologna e di un percorso condiviso con Unima (Unione Nazionale Imprese Meccanizzazione Agricola) e Unacma (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole)”. Ufficio Stampa Fiera Emaia Arriva il cane di quartiere I l cane di quartiere, negli ultimi anni, è stato più volte al centro di dibattiti tra animalisti, cittadini, ASL e altri soggetti: Comune, Provincia, Associazioni. Molti comuni hanno deliberato appositi regolamenti per dare risposte in tema di prevenzione del randagismo, ma il problema principale è che manca una vera cultura in materia. L’articolo 15, comma 7, della L.R. n. 15 del 3 luglio 2000, così recita: “Sono rimessi in libertà, previa sterilizzazione, identificazione ed iscrizione all’anagrafe come cani sprovvisti di proprietario, anche nel caso in cui le strutture offrano sufficiente capacità recettiva, i cani catturati che vivono in caseggiati, quartieri o rioni, qualora cittadini residenti nel medesimo caseggiato, quartiere o rione ne facciano richiesta al comune purché i cani interessati siano di indole docile e le loro condizioni generali e di salute lo consentano”. Va detto, in primo luogo, che un cane di quartiere non si affida solo a delibere comunali, né alla libera iniziativa dei singoli cittadini, poi- ché, questa seconda ipotesi, potrebbe alimentare intolleranza nei confronti degli animali. Un cane di quartiere, proprio come la parola lo definisce, è un cane di tutti, va rispettato e riconosciuto come bene comune. La comunità che accetta di istituire il cane di quartiere deve prendersene cura in tutti i sensi, non è e non può essere una scelta di pochi giorni.Un cane di quartiere va gestito come se fosse di un solo padrone, ma con più attenzione; la Ausl ha l’obbligo di verificarne lo stato di salute, vaccinarlo, sterilizzarlo, anagrafarlo ed intervenire ogni qualvolta se ne ravveda la necessità. Il comune detta le regole da rispettare. Con l’istituzione dell’ambulatorio di anagrafe canina, è nata una nuova mentalità a Vittoria. Cittadini e associazioni ambientaliste si uniscono all’amministrazione comunale per sterilizzare e microcippare i randagi e reimmetterli sul territorio, proprio come cani di quartiere. Tale collaborazione permette Violenza alle donne, se ne parla a scuola Il 25 Novembre percorsi di legalità C ome consulente del sindaco per le Pari Opportunità e Differenza di Genere ho presentato un progetto dal titolo “Il maschile e il Femminile nel pensiero della differenza”, affinché il nostro Comune possa attivare azioni che promuovano le Pari opportunità fra uomini e donne e diffondere sempre più il valore positivo della Differenza di Genere. Fra le attività previste, di prossima attuazione, ci sarà un percorso di legalità per il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza alle donne, in tutte le scuole del territorio. A tale scopo sono state coinvolte tutte le associazioni che hanno dato ampia disponibilità per l’attuazione. Tale proposta parte dal presupposto che non è mai presto per effettuare la prevenzione; e quale miglior punto di partenza se non la scuola? La violenza, soprattutto “domestica”, contro le donne è un fenomeno gravissimo e diffuso in tutte le classi sociali, con un’incidenza molto alta: il danno sociale che ne deriva è elevato e ne risentono moltissimo anche i figli, che ricevono modelli di aggressività e di sottomissione. Quante donne infelici, prigioniere della paura e della disperazione, quante violazioni dei diritti umani fondamentali come la vita, la dignità personale, l’integrità fisica e psichica, solo perché nessuno ha sensibilizzato in tempo ragazzi e ragazze e ha insegnato loro a identificare comportamenti che possono diventare pericolosi, a distinguere l’amore dannoso dall’amore buono, a cogliere la gravità dello scambiare l’uso della parola con la violenza dei gesti. Diventa così molto importante creare, già dalla scuola, coscienza e responsabilità, far comprendere da subito che la sottovalutazione di comportamenti, di silenzi e anche di un certo modo di rapportarsi con il gruppo può portare poi a conseguenze irrimediabili per una e per tante donne. Non esiste un antidoto per non diventare violenti o per evitare di subire violenza, ma con la prevenzione, non solo si possono informare i ragazzi e le ragazze, ma si può sperimentare come certi comportamenti e atteggiamenti, apparentemente irrilevanti, finiscano in realtà per legittimare la violenza contro le donne. Parlare con i ragazzi e le ragazze della violenza è necessario, poiché spesso è una realtà che vivono, anche se non ne parlano. Una proposta di percorsi di legalità sul tema “Violenza contro le donne” è un primo passo per cercare di interrompere la violenza tra i generi, per dire alla città che il problema c’è, esiste e coinvolge tutti. Il sostegno alle donne maltrattate non può essere circoscritto ad un luogo chiuso e lontano dal mondo, ma deve trovare un riscontro molto più ampio nel coinvolgimento di vari soggetti sul territorio, compresi i giovani nelle scuole. I ragazzi e le ragazze rappresentano il possibile punto di svolta, di cambiamento della società, il punto di partenza nella costruzione di un pensiero basato sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle differenze, superando ogni forma di stereotipo. Rosa Perupato Consulente del sindaco all’amministrazione comunale di risparmiare il costo dei ricoveri, avvalendosi anche dell’attività di volontariato di quanti amano gli animali. Un nuovo modo quindi di vedere i randagi, come degli amici di quartiere di cui prendersi cura, anche senza esserne i proprietari. Un bel segnale di sensibilizzazione che non sarebbe stato possibile a Vittoria senza le associazioni animaliste che, firmando un verbale di affido, rendono possibile tutto questo. Da quando è tornato libero il primo cane di quartiere, Maurizio, il 16 maggio scorso, dopo essere stato, dal comune, soccorso, curato e successivamente sterilizzato e microcippato, sempre più spesso apprendiamo di adozioni spontanee di cani randagi, abbandonati o feriti, da parte di persone che, in un primo momento magari accudiscono semplicemente l’animale che si aggira nel quartiere e, successivamente, decidono di dargli una casa, la propria, per condividere un’esperienza che arricchisce e rende certamente migliori. Nadia Fiorellini Scatti d’epoca Foto tratta dall’archivio del Barone Giuseppe Carfì di Serra Rovetto Boscopiano