Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 154 — Commissione XII XII COMMISSIONE PERMANENTE (Affari sociali) S O M M A R I O INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA: Su questioni riguardanti il Ministero della salute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154 5-04929 Bindi: Scorte di vaccino antinfluenzale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154 ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158 5-04928 Labate: Commercializzazione del farmaco « Tamiflu » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155 ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160 INTERROGAZIONI: 5-04844 Zanotti: Accesso alle tecniche di fecondazione assistita per i portatori di patologie virali non sterili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162 Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 COMITATO RISTRETTO: Norme per garantire la presenza del medico anestesista rianimatore nelle situazioni di emergenza a tutela della salute dei cittadini. C. 1845 Caminiti e C. 5866 Tamburro . . . 157 SEDE REFERENTE: Princı̀pi fondamentali in materia di Servizio sanitario nazionale. Testo unificato C. 5107 Governo, C. 4079 Costa, C. 4249 Cè, C. 4550 Palumbo, C. 4944 Dorina Bianchi, C. 5060 Anna Maria Leone, C. 5391 Galeazzi e C. 5793 Caminiti (Seguito dell’esame e rinvio) . . INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA Giovedı̀ 10 novembre 2005. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Cesare Cursi. La seduta comincia alle 14.15. Su questioni riguardanti il Ministero della salute. Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità 157 delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l’impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l’attivazione del circuito. 5-04929 Bindi: Scorte di vaccino antinfluenzale. Giovanni Mario Salvino BURTONE (MARGH-U) illustra l’interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario. Il sottosegretario Cesare CURSI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 155 Giovanni Mario Salvino BURTONE (MARGH-U), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo. Il suo gruppo ha ritenuto opportuno e doveroso segnalare l’esistenza del problema e si augura, ora, che l’azione intrapresa dal Governo e riferita dal sottosegretario Cursi permetta alle farmacie di approvvigionarsi al più presto delle necessarie scorte di vaccino, soprattutto al fine di assicurare la copertura vaccinale delle categorie a maggior rischio. Per quanto riguarda la campagna informativa riguardante la vaccinazione antinfluenzale, esprime l’auspicio che ottenga il risultato sperato e contribuisca al superamento dell’attuale situazione di ingiustificato allarmismo venutasi a creare nell’opinione pubblica italiana. 5-04928 Labate: Commercializzazione del farmaco « Tamiflu ». Grazia LABATE (DS-U) illustra l’interrogazione in titolo, aggiungendo che la Roche, l’azienda produttrice del Tamiflu, ha rivolto a moltissimi paesi, tra cui l’Italia, l’invito a cooperare alla produzione del farmaco. Fa presente che l’adesione dell’Italia alla proposta permetterebbe non solo di far produrre in tempi ragionevoli i necessari quantitativi di antivirale, ma anche di renderli accessibili a prezzi inferiori di circa la metà all’attuale prezzo di vendita. Il sottosegretario Cesare CURSI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Grazia LABATE (DS-U), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal Governo. Ritiene infatti che la risposta sia esauriente nella parte in cui mette in guardia contro facili ottimismi riguardo all’efficacia dei farmaci antivirali; meno esauriente, invece, su altri aspetti. Premesso di condividere il principio secondo cui l’Italia si deve muovere in sintonia con l’Organizzazione mondiale della sanità e secondo cui le — Commissione XII questioni relative allo stoccaggio devono essere decise d’intesa con le regioni, in modo che vi sia una linea d’azione concordata e comune per il malaugurato caso che l’Italia debba affrontare la pandemia, ritiene che il Governo non abbia però risposto su due questioni sollevate dalla sua interrogazione. In primo luogo, il Governo non ha dato risposta in merito alla difficoltà di reperire il Tamiflu nelle farmacie. Apprende infatti con soddisfazione che l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha già autorizzato l’immissione in commercio, ma resta vero che il farmaco non è ottenibile con facilità nelle farmacie. Nel far presente che molti italiani si stanno adoperando per acquistare il farmaco all’estero o su internet, anche a costi alti, invita il Governo a comprendere nella campagna informativa anche il tema dei farmaci antivirali e della loro efficacia. In secondo luogo, rileva che il Governo non ha chiarito come intenda muoversi rispetto alla proposta dell’azienda Roche di far produrre il farmaco in stabilimenti esterni alle sue strutture normali, in quanto da sola non è in grado di far fronte alla domanda di milioni di dosi di vaccino, e ribadisce che l’adesione alla proposta avrebbe per l’Italia anche il vantaggio della riduzione del prezzo di vendita. Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno. La seduta termina alle 14.35. INTERROGAZIONI Giovedı̀ 10 novembre 2005. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Intervengono i sottosegretari di Stato per la salute Maria Elisabetta Alberti Casellati e Cesare Cursi. La seduta comincia alle 14.35. Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 156 5-04844 Zanotti: Accesso alle tecniche di fecondazione assistita per i portatori di patologie virali non sterili. Il sottosegretario Cesare CURSI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Katia ZANOTTI (DS-U), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal Governo, che ritiene confermi l’atteggiamento d’ingiustizia e crudeltà già mostrato dalla maggioranza nei confronti dei soggetti affetti da patologie virali e da HIV con l’approvazione della legge n. 40 del 2004. Ricorda che la citata legge non permette ai soggetti non sterili di avvalersi delle tecniche di procreazione assistita neppure quando si tratti di soggetti che, pur possedendo tutti i requisiti prescritti, tranne quello della sterilità, ne avrebbero oggettivamente bisogno e diritto, come è il caso di quelle coppie che, sebbene fertili, sono condannate a non poter avere figli per via naturale, in quanto per esse procreare equivarrebbe a trasmettere la patologia virale ai discendenti. Considerato che la tecnica del lavaggio del seme offre la possibilità di aggirare questo ostacolo, ritiene mera crudeltà e segno di chiusura oscurantista non consentire alle coppie che ne hanno bisogno di sfruttarla, per dar loro una speranza in Italia e non costringerle a tentare la sorte all’estero. Nel far presente che in questo modo si penalizzano doppiamente persone già affette da patologie gravi e invalidanti, si dice convinta che, di fronte all’incomprensibile ostinazione della maggioranza a non voler modificare la legge n. 40 neppure negli aspetti più evidentemente sbagliati, non resti altra strada che quella di abrogare l’intero provvedimento non appena possibile e di riscriverlo daccapo. — Commissione XII Maura COSSUTTA (Misto-Com.it), intervenendo per una precisazione, ricorda che la maggioranza ed il Governo, dopo aver fatto fallire il referendum per l’abrogazione della legge n. 40 del 2004, si erano comunque impegnati a rivedere il provvedimento per correggerne gli aspetti più critici e deboli. Rileva che erano state presentate proposte di legge in tal senso in entrambi i rami del Parlamento, ma che non hanno avuto seguito. Sottolineato quindi che la specifica proposta di modifica della legge n. 40 sollecitata dall’interrogazione in esame intende unicamente consentire l’accesso alle tecniche di procreazione assistita mediante inseminazione intrauterina alle coppie che, seppure non sterili, sono di fatto impossibilitate a procreare, preannuncia che, di fronte alla chiusura della maggioranza, cercherà di richiamare, su questa palese violazione dei diritti delle persone, l’attenzione del Presidente della Repubblica. Giulio CONTI (AN) intende a sua volta precisare che la tecnica del lavaggio del seme non dà la garanzia della neutralizzazione del virus e quindi non mette la coppia al riparo dal rischio di trasmettere la patologia ai figli. Carla CASTELLANI (AN), nel rimarcare a sua volta che non c’è convalida scientifica dell’efficacia della tecnica del lavaggio del seme, invita il deputato Maura Cossutta, con riferimento a quanto da lei asserito a proposito del referendum, ad un maggior rispetto della volontà della maggioranza del corpo elettorale. Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno. Sull’ordine dei lavori. Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che non esistono, allo stato, a quanto gli risulta, evidenze scientifiche che la tecnica del lavaggio del seme assicuri al cento per cento che la patologia virale non si trasmetta al nascituro. Giuseppe PALUMBO, presidente, propone un’inversione dell’ordine del giorno, nel senso di svolgere prima la riunione del comitato ristretto costituito per il seguito dell’esame delle proposte di legge Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 157 C. 1845 e abbinata in materia di presenza del medico anestesista rianimatore nelle emergenze e successivamente la seduta in sede referente. La Commissione concorda. La seduta termina alle 14.50. COMITATO RISTRETTO Norme per garantire la presenza del medico anestesista rianimatore nelle situazioni di emergenza a tutela della salute dei cittadini. C. 1845 Caminiti e C. 5866 Tamburro. Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.50 alle 14.55. SEDE REFERENTE Giovedı̀ 10 novembre 2005. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Maria Elisabetta Alberti Casellati. La seduta comincia alle 14.55. — Commissione XII Princı̀pi fondamentali in materia di Servizio sanitario nazionale. Testo unificato C. 5107 Governo, C. 4079 Costa, C. 4249 Cè, C. 4550 Palumbo, C. 4944 Dorina Bianchi, C. 5060 Anna Maria Leone, C. 5391 Galeazzi e C. 5793 Caminiti. (Seguito dell’esame e rinvio). La Commissione prosegue l’esame, rinviato, da ultimo, il 9 novembre 2005. Giuseppe PALUMBO, presidente relatore, ricorda che nella precedente seduta la Commissione è giunta a votare l’emendamento Labate 1.5. Avverte che l’esame riprende pertanto dall’emendamento Bindi 1.83. Maura COSSUTTA (Misto-Com.it) chiede la verifica del numero legale. Giuseppe PALUMBO, presidente, constatato che la richiesta è avanzata dal prescritto numero di deputati, procede alla verifica. Comunica quindi che la Commissione non è in numero legale per deliberare e rinvia pertanto il seguito dell’esame ad altra seduta. La seduta termina alle 15. Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 158 — Commissione XII ALLEGATO 1 Interrogazione n. 5-04929 Bindi: Scorte di vaccino antinfluenzale. TESTO DELLA RISPOSTA In merito allo stato attuale della campagna vaccinale antinfluenzale in corso, occorre rilevare che, stante il recente inizio della stessa, per la relativa valutazione non ci si può riferire ad indicatori di esito, quale la percentuale di copertura vaccinale raggiunta (disponibile solo alla fine della campagna stagionale e resa pubblica annualmente dal Ministero della Salute), ma a semplici indicatori di processo, quali sono le quantità di vaccino prenotato per l’acquisto, da parte delle regioni e/o delle ASL, e le quantità già vendute dalle aziende produttrici. Il monitoraggio già effettuato indica che, al momento, la richiesta di vaccino da parte del Servizio Sanitario Nazionale supera del 10 per cento quella della stagione precedente. Le aziende produttrici che hanno un assetto societario multinazionale, pertanto, stanno compensando le maggiori richieste attraverso il mercato internazionale. Per quanto riguarda l’informazione ai cittadini in merito all’efficacia della vaccinazione antinfluenzale, si sottolinea che il Ministero della Salute ha emanato la Circolare n. 1 del 5 agosto 2005 « Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2005-2006 ». Il provvedimento individua chiaramente il ruolo del vaccino stagionale, nonché l’utilità del raggiungimento di coperture vaccinali più alte rispetto alle attuali, al fine di raggiungere i seguenti obiettivi: riduzione della morbosità e mortalità per influenza; riduzione malattia; delle complicanze della riduzione della circolazione del virus influenzale umano e, conseguentemente, della possibilità di una circolazione contemporanea di virus umano ed aviario nei soggetti che, per l’attività lavorativa, sono a contatto con animali suscettibili all’influenza aviaria; miglioramento dello stato immunitario della popolazione; incremento, a seguito della richiesta, della effettiva capacità produttiva del vaccino, tale da consentire la disponibilità, nel momento di una eventuale pandemia, di dosi di vaccino sufficienti a far fronte alle necessità della popolazione. Il Ministero della Salute ha pianificato, a partire dal prossimo 14 novembre e per la durata di circa un mese, una campagna di informazione istituzionale per la vaccinazione contro l’influenza stagionale. Con la circolare già citata, il Ministero ha sottolineato l’opportunità di estendere la vaccinazione, oltre che alle categorie a rischio (anziani e malati), anche ai soggetti che svolgono lavori socialmente utili. Tra gli strumenti di comunicazione, la campagna prevede la realizzazione e la messa in onda di uno spot radiofonico e di uno televisivo, che saranno trasmessi, rispettivamente, sulle emittenti radiofoniche, a diffusione nazionale e locale, e sulle reti televisive a diffusione locale (complessivamente 294 passaggi televisivi e oltre 10.000 passaggi radiofonici). Lo spot televisivo è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri unitamente alla richiesta di messa in onda negli spazi sociali Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 159 della RAI riservati alle pubbliche amministrazioni. È stato predisposto, dalla competente Direzione Generale, inoltre, un opuscolo informativo destinato ai medici. Si sottolinea che ogni strumento di comunicazione realizzato invita i cittadini a consultare il sito istituzionale del Ministero della Salute e del Centro Nazionale per la prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM), in quanto in tale sito vengono chiaramente specificate le differenze tra influenza stagionale e influenza aviaria. — Commissione XII Anche per quanto concerne il virus dell’influenza aviaria è stata pianificata una campagna di comunicazione che prevede il ricorso ai maggiori organi di stampa quotidiana a diffusione nazionale e locale; l’utilizzo di questo mezzo di comunicazione è giustificato dalla necessità di informare in modo più approfondito i cittadini sulle caratteristiche di questo tipo di influenza. L’obiettivo principale della campagna è, infatti, quello di fornire alla popolazione una serie di indicazioni di base, idonee a garantire una corretta percezione del fenomeno. Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 160 — Commissione XII ALLEGATO 2 Interrogazione n. 5-04928 Labate: Commercializzazione del farmaco « Tamiflu ». TESTO DELLA RISPOSTA Il Ministero della Salute ha approntato adeguate risorse per affrontare il problema di una eventuale pandemia che, seppur sconosciuta nei tempi e nei modi, ha un’alta probabilità di svilupparsi nel prossimo futuro, stante la ciclicità con cui storicamente si sono manifestate le pandemie. Non è possibile prevedere né il momento né lo specifico impatto di una futura pandemia. La severità della malattia causata da un nuovo ceppo virale, la rapidità della sua diffusione ed i gruppi maggiormente suscettibili nella popolazione sono variabili ignote e correlate al ceppo pandemico. Nel periodo interpandemico, invece, è possibile intervenire sulle variabili note, di cui è determinante l’assetto immunitario della popolazione, funzionale all’organizzazione della risposta ad una possibile pandemia. In quest’ottica va inquadrata la logica delle attività e iniziative condotte dal Ministero della Salute, di concerto con le Autorità sanitarie internazionali, e sotto (egida ed il mandato « forte » dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’Italia, infatti, partecipa ai più ampi ed autorevoli contesti internazionali, dove il contributo dei massimi esperti mondiali è portato all’attenzione delle Autorità sanitarie e politiche, per definire le strategie nazionali sulla base di evidenze scientifiche e prove di efficacia. Dal novembre dello scorso anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ritenendo probabile lo sviluppo di una pandemia con inizio dall’area estremo orientale, dove sono ormai frequenti focolai di influenza aviaria da virus H5N1 e dove si sono manifestati casi umani ad elevata letalità, sta sollecitando gli Stati Membri ad adeguare le risorse per la risposta ad una pandemia; fra le risorse da impiegare, sono indicati come prioritari lo sviluppo di vaccini pandemici e lo stoccaggio, da parte degli Stati, di quote di antivirali da utilizzare nel periodo in cui il vaccino non sarà disponibile. Relativamente ai suddetti farmaci, la prima scorta è già stata costituita e, secondo le strategie più accreditate, deve essere finalizzata al trattamento dei primi casi ed, eventualmente, alla profilassi di esposti al contagio, in modo da creare una sorta di « cordone sanitario » intorno al virus. È già in corso l’iter per la seconda tranche di acquisto; gli antivirali acquistati saranno distribuiti, per una parte, alle Regioni, per consentire una distribuzione immediata, mentre l’altra parte costituirà la quota centrale « di compensazione » e potrà essere destinata secondo le esigenze contingenti. Gli antivirali, correttamente usati, sono efficaci sia nel trattamento che nella profilassi dell’influenza e possono essere considerati come un valido supporto alla vaccinazione. Nelle situazioni di rischio reale gli antivirali potrebbero giocare un ruolo significativo nella riduzione di mortalità e morbilità, specialmente durante le prime fasi, quando non è ancora disponibile un vaccino efficace. Mentre sono disponibili dati accreditati per quanto riguarda l’efficacia terapeutica degli antivirali, al contrario, vi è una Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 161 limitata esperienza per ciò che riguarda i programmi di profilassi basati sulla somministrazione di tali farmaci. I meccanismi che regoleranno l’utilizzo delle scorte di farmaci antivirali come risposta all’inizio di una pandemia influenzale sono stati stabiliti dall’OMS, che sta lavorando attivamente allo sviluppo di strategie per il contenimento della pandemia stessa; tali meccanismi potranno essere meglio definiti dai Piani nazionali che dovranno essere rimodulati in relazione ai ceppi virali emergenti. Anche se queste strategie possono non avere garanzia di successo, è tuttavia, necessario intraprenderle in quanto rappresentano, per tutti gli Stati, una delle azioni preventive disponibili, da avviare nelle prime fasi, in attesa del vaccino. — Commissione XII L’OMS, peraltro, sta sviluppando dei test pilota per il piano di distribuzione dei farmaci antivirali, al fine di evidenziare eventuali punti critici. Utilizzando, inoltre, la rete di laboratori del network di sorveglianza per l’influenza, l’OMS stabilirà dei programmi di sorveglianza per testare la suscettibilità degli antivirali, cosı̀ come già avviene per i farmaci utilizzati nel trattamento della tubercolosi. Per quanto riguarda il farmaco Tamiflu, che ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio in Italia nei mesi scorsi, il Ministero della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) stanno adottando ogni possibile iniziativa per assicurare l’idonea disponibilità del prodotto nelle farmacie italiane. Giovedı̀ 10 novembre 2005 — 162 — Commissione XII ALLEGATO 3 Interrogazione n. 5-04844 Zanotti: Accesso alle tecniche di fecondazione assistita per i portatori di patologie virali non sterili. TESTO DELLA RISPOSTA L’articolo 4, comma 1, della legge 19 febbraio 2004, n. 40 limita il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) solo ai casi in cui « sia accertata l’impossibilità di rimuovere altrimenti le cause impeditive della procreazione ed è comunque circoscritto ai casi di sterilità o di infertilità inspiegate documentate da atto medico nonché ai casi di sterilità o di infertilità da causa accertata e certificata da atto medico ». Si rileva con chiarezza che il principio ispiratore della legge, quale risulta anche dall’esame degli atti parlamentari, è quello di consentire solo alle coppie sterili o infertili l’accesso alle tecniche di PMA. Tale principio, per analogia, potrebbe essere applicato anche ai soggetti affetti da patologie virali, come i portatori di HIV, solo in presenza di un problema di infertilità o sterilità accertate da atto medico. Le linee guida in materia di procreazione medicalmente assistita, adottate con decreto ministeriale 21 luglio 2004, relativamente al comportamento da tenere in caso di presenza di patologia infettiva indicano che « quando vi siano coppie positive per HIV, HBV o HCV che vogliano intraprendere un trattamento di fertilizzazione in vitro devono essere considerate le implicazioni di queste patologie infettive per i potenziali figli ». Il Ministero della Salute, pertanto, nel rispetto del requisito primario (sterilità o infertilità), per l’applicazione della legge in esame, dopo aver fissato l’obbligo dello screening per le patologie infettive (HIV, epatite B, HBV ed epatite o, HCV) per tutte le coppie che si rivolgono ad un centro per un trattamento di PMA, ha inteso « alzare » il livello di attenzione dei responsabili dei centri e degli operatori sanitari sui pericoli che una tecnica di PMA, effettuata su soggetti portatori di patologie « virali » comporterebbe per la salute del nascituro. Il Ministero della Salute, nel sottolineare l’efficacia e la validità sociale della legge n. 40/2004, conferma la propria attenzione e disponibilità per un’attenta valutazione dei problemi della categoria dei soggetti, segnalata dagli interroganti, e per le possibili conseguenze che ne possono derivare per la salute dei nascituri.