ATTUALITA’ IN TEMA DI VACCINAZIONI
COMUNICARE … LE VACCINAZIONI
Stefania Salmaso
Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della
Salute
Istituto Superiore di Sanità
Roma
ASL Roma A 28 marzo 2015
Vaccinazioni dell'età pediatrica, anno 2013.
Fonte: Ministero della Salute
Regione
Piemonte
Valle d'Aosta
Lombardia
P.A. Bolzano
P.A. Trento
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Italia
POL3
DTP3
96,7
93,7
96,0
88,8
94,5
93,7
94,3
95,7
96,1
95,8
97,1
96,8
98,0
97,7
94,6
92,7
95,7
99,0
94,2
95,3
96,8
95,4
96,6
93,2
95,8
88,3
94,3
93,7
94,2
95,8
95,8
95,9
96,7
96,7
97,9
97,7
94,6
92,7
95,7
99,0
94,2
95,3
96,8
95,3
DT-DTP3
96,8
93,8
96,0
88,8
94,4
93,8
94,6
95,8
96,0
96,0
96,8
96,8
97,9
97,7
94,6
92,7
95,7
99,0
94,2
95,3
96,8
95,4
EpB3
96,5
93,1
95,8
88,3
94,1
93,5
93,8
95,7
95,8
95,7
96,6
96,7
99,1
97,7
94,6
92,7
95,7
99,0
94,2
95,3
96,8
95,3
MPR1MPRV
92,1
83,5
92,6
68,9
86,3
89,8
87,8
85,6
91,1
90,0
93,0
87,4
88,5
92,4
84,5
86,8
90,6
91,3
87,6
88,9
91,1
88,1
M-MPR1MPRV
92,1
83,9
92,6
68,9
86,3
90,0
87,8
85,8
91,3
90,1
93,1
87,4
88,5
92,4
84,5
86,8
90,6
91,3
87,6
88,9
91,1
88,1
* dati di copertura al 24° mese, per: cicli completi (3 dosi) di DT, DTP, Epatite B, Polio, Hib e per una dose di MPR
Aggiornamento 29 luglio 2014
Hib3
96,2
92,9
95,2
89,4
93,6
93,3
93,7
95,3
95,3
95,7
96,6
96,7
97,8
97,7
94,6
92,6
95,6
99,0
80,8
95,3
96,7
94,5
Copertura vaccinale per 3 dosi di vaccino HPV, coorti di
nascita 1997-1998-1999 (al 31/12/2013)
1997- 69,5%
CV > 70%
1998 – 69,6%
1999 – 69,4%
CV
< 70%
http://www.epicentro.iss.it/problemi/hpv/pdf/Aggiornamento_HPV_31122013.pdf - 31/12/2013
Indagine tra le famiglie sui motivi di mancata
vaccinazione – Progetto VALORE 2013
1
X
8
Regione senza ASL
partecipanti
15
8
3
Numero di ASL partecipanti
per la regione
13
4
1
2
3
• Esplorare le ragioni
di non-vaccinazione
in un campione di
genitori di ragazze
non vaccinate
• 58 ASL in 10 Regioni
Fonti informative su HPV utilizzate e fonti informative
considerate più affidabili
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Pediatra/medico di famiglia
Familiari/amici
Internet
Ginecologo
Servizio vaccinale della ASL
Consultorio
Farmacista
Fonti informative utilizzate
Fonti informative considerate più affidabili
90
%
Quale consiglio sulla vaccinazione HPV avete ricevuto
da un sanitario consultato?
Non hanno
espresso un
parere sulla
vaccinazione
12%
Altro 3%
Hanno
consigliato la
vaccinazione
31%
Hanno
consigliato di
ritardare la
vaccinazione 11%
Hanno
sconsigliato la
vaccinazione 16%
Pareri
discordanti tra
diversi operatori
28%
Quali fattori hanno influenzato la decisione di nonvaccinazione?
80%
Paura degli eventi avversi
Non abbiamo fiducia in un vaccino così nuovo
76%
Discordanza tra informazioni ricevute da diversi operatori
65%
Non avevamo sufficienti informazioni su questa vaccinazione
54%
Pap-test regolrmente effettuato può prevenire questo tumore
53%
Nostra figlia è giovane e non sessualmente attiva
46%
Questa vaccinazione non è utile
41%
Questa vaccinazione non è obbligatoria
37%
34%
Non abbiamo fiducia nelle vaccinazioni in generale
28%
Sconsigliata da altri operatori sanitari consultati
24%
Sconsigliata dal medico di famiglia
Sconsigliata da parenti/amici
23%
Non abbiamo sentito parlare di questa vaccinazione
22%
0
10
20
30
Molto
40
50
60
Abbastanza
70
80
90
Percezione dei referenti di Regione e ASL -VALORE 2013:
Fattori che hanno influito negativamente sull’adesione alla
vaccinazione HPV
Progetto HProImmune:
promozione delle vaccinazioni
fra gli operatori sanitari
La promozione delle vaccinazioni fra gli operatori sanitari in
Europa
: EC-DG-Sanco (Executive Agency for
Health and Consumers)
Durata: 36 mesi (2010-2013)
Funders
Paesi partecipanti:
Grecia (Prolepsis, HNA),
Italia (ISS),
Romania (Romtens Foundation & BBU),
Germania (HNA & TUD),
Polonia (NIOM),
Lituania (MTVC),
Cipro (CUT/CII)
Istituzioni coinvolte:
WHO-ECEH Bonn, HPA
Promuovere un corretto atteggiamento verso la pratica vaccinale, permettendo
l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del problema con conseguente
miglioramento delle coperture vaccinali, fra il personale sanitario.
RAZIONALE
• L’esposizione occupazionale al rischio biologico è un problema di
grande rilevanza per tutte le organizzazioni sanitarie.
• L’OMS stima che nel mondo ci siano oltre 59 milioni di operatori
sanitari impiegati presso strutture sanitarie e esposti ogni giorno a una
varietà di rischi tra cui quelli biologici (epatite, tubercolosi, HIV/AIDS,
SARS, ecc.)
• Gli operatori sanitari necessitano di protezione verso questi rischi,
anche se spesso, si considerano immuni alle malattie.
• Una struttura sanitaria è al contempo un luogo di lavoro e un luogo
dove ricevere e erogare cure.
• La protezione degli operatori sanitari assicura anche la protezione dei
pazienti e garantisce l’accesso a un servizio sanitario di qualità.
I diritti degli operatori sanitari:
la normativa europea
• Direttiva 89/391/CEE  principi generali relativi alla prevenzione dei
rischi professionali e alla protezione della sicurezza e della salute
• Direttiva 90/679/CEE  norme relative alla valutazione e alla
limitazione dei rischi, per le VPD i datori di lavoro devono offrire la
vaccinazione ai lavoratori senza oneri finanziari per questi ultimi e
conformemente alle legislazioni e/o prassi nazionali.
Le raccomandazioni prodotte in Europa con queste due ed altre
sei direttive CEE, sono state recepite in maniera diversa da
paese a paese.
LA NORMATIVA ITALIANA
http://www.ccm-network.it/imgs/C_27_MAIN_page_919_listaFile_List11_itemName_1_file.pdf
Coperture vaccinali per influenza pandemica A/H1N1v
(Istituto Superiore di Sanità, 9 maggio 2010)
•
•
•
•
Descrizione di un cluster di morbillo che ha coinvolto
gli operatori sanitari in un ospedale universitario
italiano
4 casi di morbillo in operatori sanitari
indagine epidemiologica fra gli operatori sanitari; la
maggior parte ha riferito una storia pregressa di
morbillo. Fra quelli sottoposti a test sierologici solo un
caso è risultato IgG negativo.
tempestiva sospensione dell’attività lavorativa
Trasmissione nosocomiale estesa di
morbillo in Sardegna, 2014
Extensive nosocomial transmission in measles outbreak
originating from cruise ship passenger, Sardinia, Italy 2014
Articolo in corso di pubblicazione Emerging Infectious
Diseases 2015 (agosto)
 Caso indice: passeggero adulto di una nave da crociera in cui si
è verificata un’epidemia di morbillo a Febbraio 2014
• Esantema 9 giorni dopo sbarco e rientro a casa in Sardegna
• Visita in PS, ricovero per 3 giorni
 80 casi di cui 44 (55%) nosocomiali
Trasmissione nosocomiale estesa di
morbillo in Sardegna, 2014
• Età mediana casi (N=80): 26 anni
• 97% non vaccinati; 3% una sola dose
• 51% almeno una complicanza, incl. 7 casi di polmonite e 2
insufficienza respiratoria
• 45% ricovero ospedaliero ( 2 casi in Terapia Intensiva)
• Dei 44 casi nosocomiali: 15 operatori sanitari + 29 pazienti o
visitatori contagiati nel Pronto Soccorso o reparti
• Lettera informativa e moduli consenso/dissenso vaccinazione
distribuiti nei reparti maggiormente a rischio di contagio
(Pronto Soccorso, Terapia Intensiva, Medicina): solo 2/114
operatori hanno accettato di vaccinarsi
PNPV 2012-2014
alcuni tra gli obiettivi
1. Garantire l’offerta attiva e gratuita nei gruppi a rischio delle
vaccinazioni prioritarie (dettagliate nei capitoli dedicati) e
sviluppare iniziative per promuovere le vaccinazioni agli operatori
sanitari e ai gruppi difficili da raggiungere.
2. Ottenere la completa informatizzazione delle anagrafi vaccinali e
verificare lo stato vaccinale
3. Progettare e realizzare azioni per potenziare l’informazione e la
comunicazione al fine di promuovere l’aggiornamento dei
professionisti sanitari e per diffondere la cultura della prevenzione
vaccinale come scelta consapevole e responsabile dei cittadini.
COMPORTAMENTI E OSTACOLI ALLA VACCINAZIONE DEGLI
OPERATORI SANITARI
VALUTAZIONE QUALITATIVA: I FOCUS GROUP
• Metodi
-
Tecnica di natura qualitativa, attraverso la conduzione di focus group
Un totale di 6 focus group rivolti a:
3  sanitari che operano in prima linea con i pazienti
condotti presso: PTV, OPBG e
Pol. Umberto I
2  amministratori e direzione sanitaria e CIO
1  esperti di Sanità Pubblica e decisori
Campione di convenienza
Arruolati 8-12 partecipanti per gruppo.
Modello standard per identificare gli outcomes definiti
}
-
• Analisi
-
Tutti i focus group sono stati audioregistrati e trascritti.
I dati sono stati elaborati con il programma NVivo 9 (QSR International)
e analizzati attraverso una serie di categorie (conoscenze, atteggiamenti, bisogni,
vantaggi, ostacoli e abilitanti alla vaccinazione) per tre livelli (individuale,
organizzativo, istituzionale)
Atteggiamento degli operatori sanitari di due ospedali italiani
nell’ambito di una campagna di promozione della vaccinazione
Disegno dello studio antinfluenzale
indagine trasversale
• Popolazione in studio
personale sanitario e di assistenza a diretto contatto con i
pazienti (medici, infermieri, personale paramedico, studenti e
tirocinanti), presso:
− Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) -ospedale di III livello, n. posti letto: 574
− Ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina -ospedale di III livello, n. posti letto: 459
Su un campione del 20% delle UUOO estratto casualmente e
tutte le UTI
• Raccolta dati
questionario standard, indagine pilota su campione di
convenienza di 20 operatori sanitari
• Analisi analisi descrittiva, univariata stratificata
Copertura vaccinale fra gli operatori
sanitari in due ospedali italiani
%
Progetto HProImmune, aprile 2013
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
influenza
stagioni precedenti
stagione 2014-15
varicella
MPR
DTP
epatite B
Motivi di vaccinazione contro l’influenza stagionale in
due ospedali italiani.
Progetto HProImmune, dicembre 2013
Per evitare di ammalarmi e di assentarmi dal lavoro
Ritengo che il rischio di contrarre l’influenza in ambiente ospedaliero sia elevato
La vaccinazione è importante per proteggere i miei pazienti dalla trasmissione dell’infezione
Ho una patologia cronica che aumenta il rischio di complicanze
L’influenza è una malattia potenzialmente grave
Viene offerta in maniera attiva e gratuita in ospedale
Altro
Motivi di mancata vaccinazione
contro l’influenza stagionale in due ospedali italiani,
Progetto HProImmune, dicembre 2013
Non considero pericolosa la malattia
Ho paura degli effetti collaterali
Non credo nella vaccinazione
Non mi è stata proposta
Non mi sento sufficientemente informato sui benefici della vaccinazione
Me ne sono dimenticato/Non ho avuto tempo
Il vaccino non è efficace
Altro
DETERMINANTI DI VACCINAZIONE FRA GLI OPERATORI
SANITARI: risultati dei focus group
Conoscenze e opinioni
questione ideologica
analogie tra la popolazione generale e gli operatori sanitari
opinioni riconducibili al grado di istruzione
Barriere ed ostacoli
bassa percezione del rischio infettivo
possibili reazioni avverse gravi e potenzialmente pericolose
dubbi sull’efficacia vaccinale
mancanza di fiducia istituzioni/diffidenza nell’industria del farmaco
uso di internet/movimenti anti-vaccinazione
Atteggiamento e fattori motivazionali
fiducia in colleghi
protezione personale e dei familiari
esperienza personale di una VPD
protezione dei pazienti
inconvenienti organizzativi
Bisogni
formazione comunicazione diffusione informazioni
dati attendibili e evidenze scientifiche
messaggi chiave modulati al target
linee guida e raccomandazioni nazionali e regionali
obbligo vaccinale (?)
Conoscenze e opinioni degli operatori sanitari
sulle vaccinazioni
Progetto HProImmune, 2013
• Viene considerata una questione quasi
ideologica e non solo basata sulle evidenze
scientifiche, di cui spesso non si ha una
conoscenza completa
• Le opinioni personali e i dubbi degli OS
presentano delle analogie con la popolazione
generale
• Conoscenze riconducibili al tipo di lavoro o
istruzione ricevuta
L’influenza in ambiente sanitario
• malattia prevenibile da vaccino più frequentemente
trasmessa in ambito nosocomiale
• trasmissione da persona a persona  per i pz esposti
ad almeno 1 pz e 1 operatore contagiosi, RR 34
• gli operatori sanitari tendono a non astenersi dal
proprio lavoro, anche se malati
• l’isolamento in casa durante la fase sintomatica riduce
ma non annulla, la diffusione del virus
• gli operatori sanitari sono il principale serbatoio per la
diffusione nosocomiale dei virus influenzali
Infezioni prevenibili
Morbillo
•La trasmissione di morbillo in ambito sanitario è ampiamente documentata
•Il rischio di infezione nel personale sanitario è circa 13 volte > a quello della popolazione
generale.
•5% dei casi contratto in occasione di pratiche sanitarie
•Recenti focolai con estensiva trasmissione nosocomiale che hanno coinvolto sia pazienti
che operatori sanitari in Puglia e in Sardegna, originati da passeggeri di una nave da
crociera. Focolai anche in Emilia Romagna.
Rosolia
•Epidemie ospedaliere di rosolia che hanno interessato sia operatori che degenti.
•Il potenziale di trasmissione all’interno di contesti sanitari persiste poiché il 10-15% dei
giovani adulti è ancora suscettibile.
Epatite B
•Il 5-10% degli operatori sanitari infettati rimangono portatori cronici e quindi a rischio di
complicanze.
Negli USA: 125-190 morti/anno; 1-6% rischio di sieroconversione in seguito a puntura
accidentale
•Nel 2000 negli operatori sanitari di tutto il mondo, in seguito a esposizione occupazionale si
sono verificate 16.000 infezioni da HCV, 66.000 infezioni da HBV e 1.000 infezioni da HIV
(Prüss-Üstün et al - American Journal of Industrial Medicine , 2005)
Vaccinazione anti-epatite B
•
•
•
•
•
•
•
È indispensabile che la vaccinazione sia effettuata a tutti, possibilmente prima di
iniziare le attività a rischio.
Ciclo in 3 dosi ai tempi 0, 1 e 6-12 mesi.
Qualora si sia immediatamente esposti al rischio di infezione, è possibile
effettuare la vaccinazione con una schedula rapida a 4 dosi (0, 1, 2, 12 mesi)
Verificare l’avvenuta sieroconversione un mese dopo l’esecuzione dell’ultima
dose
Agli studenti dei corsi dell’area sanitaria e agli operatori sanitari nati dal 1980 in
poi, si raccomanda l’esecuzione del test per verificare il livello di anti-HBs prima
di iniziare le attività a rischio
Ai soggetti che risultano negativi al test si raccomanda l’effettuazione di una
sola dose di vaccino ed un nuovo controllo anticorpale a distanza di un mese.
La positività di anti-HBs indica la presenza di memoria immunologica, la sua
persistente negatività indica la necessità di completare il ciclo vaccinale con
ulteriori due dosi, seguite da un nuovo controllo sierologico a distanza di un
mese.
Schema vaccinale per i non rispondenti: è possibile somministrare fino a 3
ulteriori dosi. Recentemente è stata proposta la somministrazione di 2 dosi
simultaneamente
Vaccinazione antinfluenzale
Obiettivi:
1. salvaguardia della salute del singolo
2. proteggere i pazienti con cui l’operatore può venire a
contatto
3. evitare l’interruzione di servizi essenziali di assistenza
in caso di epidemia influenzale.
Per tale ragione è necessario che ogni azienda sanitaria
promuova attivamente tutte le iniziative ritenute idonee
ad incrementare l’adesione alla vaccinazione da parte dei
propri operatori e degli studenti dei corsi durante
l’annuale campagna vaccinale che si svolge nella stagione
autunnale.
Vaccinazione MPR
• L’età di incidenza è progressivamente aumentata negli ultimi anni, sono
sempre più frequenti epidemie nosocomiali da tali agenti infettivi
• La vaccinazione con MPR degli operatori sanitari suscettibili è
indispensabile:
• per evitare danni all’operatore stesso
• per evitare la possibile trasmissione di agenti infettivi ai pazienti e sostenere
epidemie nosocomiali
• Schema vaccinale:
• due dosi a distanza di almeno 4 settimane
• per tutte queste malattie, il ricordo di aver avuto la malattia non può
essere considerato affidabile. In particolare, per la rosolia è necessario
avere documentazione sierologica di immunità.
• La vaccinazione può essere effettuata anche in caso di suscettibilità ad
una soltanto delle 3 malattie prevenute dal vaccino MPR.
Vaccinazione anti-varicella
Perché vaccinare:
• presenza di fasce di suscettibilità (in questo caso ci si
può affidare al ricordo anamnestico) alla varicella tra
gli adulti (età nella quale l’infezione può assumere
caratteri di maggiore gravità)
• diverse epidemie nosocomiali
La vaccinazione va effettuata con due dosi distanziate
di almeno 4 settimane
Vaccinazione anti-pertosse
COCOON STRATEGY
È raccomandato un richiamo con dTaP per la
protezione del neonato agli operatori dei reparti
ostetrici e del nido e per tutte le altre figure
professionali che accudiscono il neonato
Vaccinazione anti-tubercolare (BCG)
Il DPR 465/2001 ha drasticamente limitato le
indicazioni di uso di questa vaccinazione ai:
1. soli operatori sanitari ad alto rischio di
esposizione a ceppi di bacilli tubercolari multifarmaco-resistenti,
2. che operino in ambienti ad alto rischio
3. e non possano, in caso di cuticonversione,
essere sottoposti a terapia preventiva, perché
presentano controindicazioni cliniche all’uso di
farmaci specifici.
PRINCIPALI INTERVENTI
PER MIGLIORARE LA COPERTURA VACCINALE FRA GLI OPERATORI
SANITARI IN AMBIENTE OSPEDALIERO
 disponibilità e gratuità
 diffusione di informazioni pertinenti - Interventi educazionali (seminari,
meeting, lettere, e-mail, poster etc.)
 credibilità delle istituzioni
 personale dedicato all’organizzazione del servizio vaccinale
 promozione della vaccinazione tra pari
 campagne di vaccinazione vere e proprie (vaccination day)
 incentivi economici o altri incentivi con possibilità di vincita di un viaggio
ai Caraibi per 2 persone
 certificati attestanti un eventuale rifiuto
 obbligatorietà per questa categoria professionale o altrimenti,
obbligatorietà ad utilizzare le maschere per chi rifiuta la vaccinazione
OMS ha dedicato una giornata per la promozione della vaccinazione
antinfluenzale
Principali messaggi chiave
SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE
ADEGUATE PER PROTEGGERTI
La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace
per proteggere te stesso, i tuoi cari, i pazienti, i colleghi
INFORMATI VACCINATI PROTETTI
Il Toolkit HProImmune
• I 5 vaccini
– opuscolo
– tre poster
– immagini per il web, per spillette o altri scopi
• Influenza
– un poster
– depliant informativo in formato cartaceo e sulla intranet dell’ospedale
scaricabile come file pdf
– un’animazione e altre immagini per il web, per spillette o altri scopi
• Materiale per la direzione sanitaria
– guida per pianificare un intervento di vaccinazione in ambito
ospedaliero
– modulo di rifiuto
– esempio di lettera d’invito
– questionari
VACCINATI
Sei sicuro di usare misure di prevenzione
adeguate per proteggerti?
Varicella
MPR
Influenza
Epatite B
Dtp
Miti da sfatare
Altre informazioni
Ricorda che
Chi, come e quando vaccinarsi
Efficacia del vaccino
La malattia
Sintomi
Trattamento
I rischi
della malattia
della vaccinazione
CAMPAGNA VACCINALE ANTINFLUENZALE
Per maggiori informazioni
•il sito del progetto: www.hproimmune.eu
•il portale
Epicentro:http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/HProimmune201
4.asp
Per scaricare il materiale del toolkit
http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/HProimmune2014.asp
CONCLUSIONI - 1
 Il buon esito di una campagna di
vaccinazione dipende dalla compliance del
target
 l’adesione è strettamente legata alla
conoscenza
 differenti fattori intervengono nel
processo decisionale
CONCLUSIONI - 2
 campagne vaccinali in cui ci si avvale di soli
metodi formativi ottengono come risultato
incrementi minimi nelle CV
 combinazione di interventi di tipo
educazionale e promozionale e un approccio
su più fronti sono i modi più efficaci
ZERO TOLERANCE
•
Warye K, Granato J. Target: zero hospital-acquired infections. Healthc Financ Manage
2009 Jan;63(1):86-91.
•
Thompson KM, Oldenburg WA, Deschamps C, Rupp WC, Smith CD. Chasing zero: the
drive to eliminate surgical site infections. Ann Surg. 2011 Sep;254(3):430-6.
•
Shannon RP. Eliminating hospital acquired infections: is it possible? Is it sustainable? Is
it worth it? Trans Am Clin Climatol Assoc. 2011;122:103-14.
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