BE I _ I N F 0 _ 0 1 _ 1 9 7 6 _ 0 0 4 _ I T m BEI Information Année : 1976 Numéro : 004 Langue : IT Infor Banca Europea iiiazkuiì per gli Investimenti I— In questo numero —j Nel 1975 la BEI ha concesso NEL 1975 LA BEI HA CONfinanziamenti per oltre CESSO FINANZIAMENTI 1 miliardo di unità di c o n t o PER OLTRE UN MILIARDO DI U.C. Forte concentrazione dei mutui in I t a l i a e nel Regno Unito Anno di transizione per le operazioni nei Paesi associati Operazioni di raccolta per 831 milioni di u.c. ed aumento del capitale pp. 1 — 4 L'UNITA DI CONTO EUROPEA UTILIZZATA DALLA BEI p.2 OPERAZIONI DELLA BEI FUORI DELLA COMUNITÀ Grecia e Turchia Le convenzioni di Yaounde La Convenzione di Lomé Portogallo pp. 5 — 8 BEI-EIB 2, PLACE DE METZ - LUSSEMBURGO 11.4 FEBBRAIO 1976 Dopo la rapida espansione registrata nei due esercizi precedenti, nei 1975 il t o t a l e dei finanziamenti della BEI è s t a t o leggermente superiore a quello del 1974 : nel corso dell'anno sono s t a t i i n f a t t i accordati 77 m u t u i per un i m p o r t o complessivo di 1 006,5 milioni di unità di c o n t o (u.c.), c o n t r o 996 milioni nel 1974. D e t t o i m p o r t o è s t a t o destinato principalmente ad i n v e s t i m e n t i v o l t i a contribuire allo sviluppo regionale della C o m u n i t à , alla realizzazione di i n f r a s t r u t t u r e di interesse c o m u n e europeo e, in misura m i n o r e , allo s v i luppo economico di Paesi associati alla CEE. Il t o t a l e dei m u t u i e delle garanzie in essere della BEI ò passato nel 1975 da 3 713,6 a 4 554,5 milioni di u.c., con un i n c r e m e n t o del 22,6%. La maggior parte dei finanziamenti concessi nel decorso esercizio concerne i Paesi m e m b r i della Comunità : 64 m u t u i per un t o t a l e di 917,5 milioni di u.c., c o n t r o 850 milioni nel 1974, con un i n c r e m e n t o di 67,5 milioni. I mutui nelle regioni arretrate ο di riconversione dei Paesi membri, soprattutto in Italia e nel Regno Unito, sono ancora aumentati, es sendosi elevati a 670,6 milioni di u.c., pari al 73 % dei finanziamenti accordati nella Comunità. In tale importo sono compresi mutui per 195,5 milioni di u.c. che, pur contribuendo ad un migliore equilibrio regionale, sono giustificati anche da altri obiettivi enunciati all'articolo 130 del Trattato di Roma e principalmente dall'interesse comune europeo, in particolare per il contributo da essi apportato al miglioramento dell'approvvigionamento energetico della Comunità ο a quello delle infrastrutture delle comunicazioni intracomunita rie. I finanziamenti per progetti d'interesse comune sono ammon tati a 438,8 milioni di u.c. II rallentamento dell'attività economica si è accompagnato ad una minore propensione delle imprese ad investire. I finanziamenti per l'attuazione di progetti industriali si sono elevati pertanto solo al 1 5 % del totale dei mutui della BEI nei Paesi membri, contro il 3 6 % nel 1974. Per lo stesso motivo hanno potuto essere concessi ad istituti di credito intermediari solo 4 prestiti globali, per un totale di 10,2 milioni di u.c. Tuttavia i crediti a favore di piccole ο me die iniziative, a valere sull'importo dei prestiti globali concessi nel corso degli esercizi precedenti, sono stati 129 per un ammontare globale di 63,1 milioni di u.c. ; complessivamente, gli investi menti industriali al cui finanzia mento la Banca ha contribuito permetteranno di creare diretta mente circa 12 000 posti di lavoro e di stabilizzarne circa 4 000. In parecchi Paesi sono stati messi in atto importanti programmi d'in vestimenti pubblici volti sia a favo rire il rilancio economico che a svi luppare le fonti energetiche e ciò ha indotto provvisoriamente la Banca ad aumentare i suoi interventi nel settore delle infrastrutture, che ha ottenuto Γ85 % del totale delle operazioni nella Comu nità, contro il 64 % nel 1 974. Nel settore energetico sono stati concessi circa 20 mutui per un totale di 328 milioni di u.c., pari al 36 % dei finanziamenti nella Comunità : essi concernono centrali nucleari, componenti elettro-nucleari, gasdotti, nonché macchine ed im- pianti per lo sfruttamento di giacimenti d'idrocarburi e di miniere dì carbone. È da notare inoltre un forte aumento dei mutui concessi per le infrastrutture dei trasporti (139 milioni), le telecomunicazioni (198 milioni) e l'approvvigionamento idrico (115 milioni). Nei Paesi associati i finanziamenti sono stati poco numerosi ; ciò si spiega con il progressivo esaurimento degli importi previsti nel secondo Protocollo finanziario con la Turchia, con la scadenza della seconda Convenzione di Yaounde e con il fatto che la Conven- zione di Lomé non è ancora entrata in vigore. Per contro la ripresa delle operazioni di finanziamento in Grecia ha permesso di concedere integralmente il saldo (56 milioni di dollari) dell'importo previsto nel primo Protocollo f i nanziario stipulato con detto Paese. Nella Comunità, forte concentrazione dei mutui in Italia e nel Regno Unito I finanziamenti nella Comunità sono ammontati complessiva- L'unità di conto europea utilizzata dalla BEI Lo Statuto della Banca Europea per gli Investimenti definisce, rispetto all'oro, l'unità di conto che essa deve utilizzare e precisa che i tassi di conversione tra detta unità di conto e le monete nazionali devono essere calcolati sulla base delle parità oro dichiarate al Fondo Monetario Internazionale. I profondi cambiamenti Intervenuti nel corso degli ultimi anni nel sistema monetario internazionale hanno mostrato sempre più chiaramente che l'evoluzione del ruolo dell'oro, e quindi delle parità oro, impediva l'applicazione di tali disposizioni dello Statuto nel senso inteso dagli estensori. Pertanto, il Consiglio dei governatori della BEI ha deciso il 15 luglio 1974 che occorreva modificare lo Statuto della Banca in modo da dare ai Governatori, deliberanti all'unanimità, la facoltà di modificare la definizione dell'unità di conto ed il modulo di conversione tra essa e le monete nazionali. L'emendamento proposto comporta una modifica del Trattato di Roma, di cui lo Statuto costituisce parte integrante. I ministri della Comunità, riuniti in Conferenza dei Rappresentanti dei Governi degli Stati membri — dopo aver ricevuto il parere favorevole del Consiglio dei Ministri, che aveva consultato il Parlamento Europeo e la Commissione delle Comunità Europee — hanno adottato il 10 luglio 1975 il trattato, attualmente in corso di ratifica nei nove Stati membri, che modifica le suddette disposizioni dello Statuto. Poiché la modifica dello Statuto richiede un periodo di tempo piuttosto lungo, il Consiglio dei governatori della Banca, nella seduta del 18 marzo 1975, ha autorizzato quest'ultima ad utilizzare, a partire dal 30 dicembre 1974 e fino a quando le modifiche dello Statuto non saranno entrate in vigore, un nuovo modulo dì conversione. I nuovi tassi sono calcolati sulla base dei tassi di conversione tra le monete nazionali e la nuova unità di conto europea, il cui valore è pari alla somma dei seguenti importi delle monete degli Stati membri : DM 0,828 LIT 109,— FLUX 0,14 £ FF 0,0885 1,15 FL FB 0,286 3,66 KRD £IR 0,217 0,00759 La composizione di detto paniere è stata fissata in modo tale che al 28 giugno 1974 il suo valore sarebbe stato uguale, in quanto calcolato sulla stessa base, a quello del Diritto Speciale dì Prelievo del Fondo Monetario Internazionale e, pertanto, all'unità di conto statutaria della Banca, data la stessa definizione rispetto all'oro di detta unità di conto e del Diritto Speciale di Prelievo. A tale data, il controvalore di quest'ultimo era pari a dollari USA 1,20635. I tassi di conversione tra la nuova unità di conto europea e le monete degli Stati membri nonché le altre monete utilizzate dalla Banca per le sue operazioni (p.e. il dollaro USA ed il franco svizzero), sono calcolati ogni giorno feriale dalla Commissione e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee. In pratica la Banca, per fini statistici, utilizza durante ogni trimestre i tassi di conversione in vigore l'ultimo giorno feriale del trimestre precedente ; finora detti tassi sono stati ì seguenti: durante il durante il durante il durante il 1» trimestre 2» trimestre 3" trimestre 4» trimestre 1975 1975 1975 1975 1 unità di conto = DM £ FF LIT FL FB/FLUX KRD £IR 3.01774 0,534530 5.57964 815,517 3,13445 45,4137 7,06637 0,534530 3,04474 0,538633 5,48706 821,313 3,11230 45,0405 7,09212 0,538633 3,02333 0,583942 5,18942 809,278 3,13108 45,2730 7,03769 0,584093 3,07061 0,564620 5,24197 793,118 3,15973 46,1746 7,17554 0,564482 m e n t e a 917,5 milioni di u.c.; di detto importo il 39 % è stato concesso in Italia ed il 36,5 % nei Regno Unito, i due Paesi in cui i problemi regionali sì presentano con maggiore gravità. La Francia ha ottenuto il 17%, mentre il restante 7 % è stato concesso in Irlanda, in Danimarca ed in Belgio. In Germania, nei Paesi Bassi e nel Lussemburgo non è stato concesso alcun mutuo in quanto ί tassi d'interesse ivi in vigore erano relativamente bassi. In Italia sono stati concessi 26 mutui per un totale di 358,8 mi lioni di u.c. (289,8 miliardi di lire) contro 278 milioni dì u.c. (227 miliardi dì lire) nel 1974, con un incremento del 2 9 % . Come negli anni precedenti, si tratta per la maggior parte dì f i nanziamenti che presentano un interesse regionale, accordati principalmente nel Mezzogiorno continentale ed in Sicilia. In Puglia ed in Basilicata la BEI ha contribuito ai finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno, nel quadro dei « progetti speciali », destinati a migliorare l'approvvigionamento idrico mediante la costruzione dell'acquedotto del Pertusillo e la valorizzazione delle acque del Sinni. Essa è anche intervenuta nel finanziamento del progetto speciale per il disinquinamento del Golfo di Napoli ed ha contribuito inoltre all'estensione della rete di gasdotti per la distribuzione nelle regioni meridionali del gas proveniente dal giacimento scoperto al largo della Calabria. La Banca ha partecipato al finanziamento di parecchi progetti industriali, tra i quali — nel settore chimico — l'ampliamento dello stabilimento dell'ANIC a Gela (Caltanissetta) e di quelli della Montedison a Bussi (Pescara) ed a Brìndisi nonché di una fabbrica di prodotti farmaceutici nel Lazio. Nel settore siderurgico, è stato finanziato l'ampliamento di due stabilimenti del gruppo Finsider, uno vicino a Napoli e l'altro a Taranto. La BEI ha anche contribuito alla costruzione di una fabbrica di elettrodi di grafite (in Campania) ed all'ampliamento di una fabbrica di tubi fluorescenti e di lampade a vapore (in Puglia) nonché di un centro di ricerche industriali (nel Lazio). Infine la BEI ha partecipato, con circa 160 milioni di u.c., al finanziamento di importanti infrastrutture nell'Italia settentrionale ; esse presentano per la maggior parte un interesse comune europeo in quanto contribuiscono a migliorare i collegamenti stradali con altri Paesi membri (Tunnel del Fréjus, Autostrada dei Trafori) ο l'approvvigionamento energetico ; in quest'ultimo settore, importanti finanziamenti sono stati concessi per la centrale nucleare di Caorso (Piacenza) e per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi sco perto dall'AGIP a Malossa, nella Pianura Padana. Infine, tre mutui hanno contribuito all'estensione degli impianti tele fonici nel Veneto e nel TrentinoAlto Adige, in Sicilia e nell'A bruzzo e Molise. I finanziamenti nel Regno Unito sono più che raddoppiati, essendo ammontati a 334,5 milioni di u.c. (£ 186,5 milioni), contro circa 150 milioni di u.c. (£ 79,9 milioni) nel 1974 e 67 milioni di u.c. nel 1973, quando la BEI ha incominciato ad intervenire in tale Paese. Tutti i mutui sono stati destinati al finanziamento di progetti localizzati in regioni in difficoltà ; la maggior parte di essi concerne infrastrutture ο industrie del settore statale, a causa, principalmente, della flessione degli investimenti privati. II 7 0 % circa di tali finanziamenti ha interessato progetti volti a migliorare l'approvvigionamento energetico, come le centrali nucleari di Hartlepool (Nord-Est) e di Hunterston (Scozia), gasdotti — soprattutto in Scozia — per il trasporto del gas naturale del Mare del Nord, il porto per petro liere di Sullom Voe (Isole She tland) e linee elettriche ad alta tensione, sempre in Scozia, nonché investimenti nell'industria carboniera (Galles, Yorkshire, Midlands) e l'acquisto da parte del British Railways Board di carri ferroviari speciali per il trasporto di carbone. Inoltre la BEI ha contribuito al miglioramento dell'approvvigionamento idrico dell'Inghilterra nord-orientale nonché all'ammodernamento ed all'estensione della rete telefonica nel Galles. Nel settore industriale la Banca ha continuato ad intervenire a favore della British Steel Corporation con un finanziamento per la ristrutturazione e l'ammodernamento dello stabilimento siderurgico di Shotton, nel Galles. Sono stati anche accordati dei mutui per una fabbrica di glucosio nello Yorkshire nonché per uno stabilimento per la produzione e l'imbottigliamento di whisky e per una fabbrica di macchine per scrivere in Scozia. I finanziamenti accordati in Francia sono ammontati a 158 milioni di u.c. (FF 845,7 milioni) contro 193,7 milioni di u.c. (FF 1 081 milioni) nel 1974. Essi hanno interessato soprattutto le infrastrutture : miglioramento della rete idrica ed estensione degli impianti per le telecomunicazioni internazionali, miglioramento dei collegamenti ferroviari nel Sud-Ovest, tratto Verdun-Reims dell'autostrada Parigi-Lorena-Germania. Un nuovo mutuo è stato concesso per la centrale nucleare di Bugey. Sono stati anche finanziati uno stabilimento per la produzione di contenitori di reattori e di generatori di vapore per centrali nucleari ed un progetto che permetterà di utilizzare una tecnologia d'avanguardia per la saldatura di condotte sottomarine per il trasporto di idrocarburi. Infine un prestito globale alla Société de développement régional LORDEX permetterà di finanziare piccole e medie imprese della Lorena. In Irlanda sono stati concessi due mutui, per un totale di 37,7 milioni di u.c. (£ IR 22 milioni), destinati ad un nuovo progetto di estensione della rete telefonica ed all'ampliamento di un cementificio a Platin. In Danimarca sei mutui, per complessivi 17,7 milioni di u.c. (KRD 125,4 milioni), hanno contribuito al finanziamento di due piattaforme per il giacimento petrolifero di Dan, nel settore danese del Mare del Nord, all'ampliamento di una fabbrica di motori elettrici nello Jutland settentrionale ed alla costruzione di un mattatoio nello Jutland sud-orientale. Infine sono stati concessi, per il finanziamento di iniziative di piccola e media dimensione, due prestiti globali allo Stato danese, che li ha messi a disposizione del Consiglio per lo Sviluppo Regionale, ed uno al Finansierings-lnstituttet for Industri og Hândvaerk. In totale, i tre prestiti globali ammontano a 6,7 milioni di u.c. In Belgio è stato concesso un mutuo di 10,8 milioni di u.c. (FB 500 milioni) per la costruzione di un gasdotto collegato alla rete europea. FINANZIAMENTI CONCESSI NEL 1975 Ripartizione per Paese Paesi Numero Importo (milioni di u.c.) (Vb del totale generale % totale Paesi membri 1 6 11 2 26 18 10,8 17,7 158,0 37,7 358,8 334,5 1,1 1,8 15,7 3,7 35,6 33,2 1,2 1,9 17,2 4,1 39,1 36,5 64 917,5 91.1 100,0 7 47,2 4,7 1 1,7 0,2 8 48,9 4.9 72 966,4 96.0 3 35,0 3,5 1 1 4,4 0,7 0,4 0,1 5 40,1 4,0 77 1006,5 100,0 Operazioni ordinarie Paesi m e m b r i Belgio Danimarca Francia Irlanda Italia Regno Unito Totale Paesi associati Grecia SAMA Isola Maurizio Totale Totale delle operazioni ordinarie Operazioni speciali (^') Turchia SAMA-PTDOM Antille Olandesi Guadalupa Totale Totale generale C) Operazioni a condizioni speciali su fondi degli Stati membri (in Turchia) e del Fondo Europeo di Sviluppo (nel SAMA-PTDOM), contabilizzate nella Sezione Speciale della Banca. A n n o d i transizione p e r le o p e r a z i o n i n e i Paesi associati I finanziamenti nei Paesi associati sono ammontati complessivamente ad 89 milioni di u.c., di cui 48,9 milioni su fondi propri della Banca e 40,1 milioni su fondi degli Stati membri (in Turchia) e del Fondo Europeo di Sviluppo (nei SAMA). La riattivazione del Protocollo f i nanziario con la Grecia, ove le operazioni di finanziamento erano state interrotte nel 1967, ha permesso di concedere interamente (47,2 milioni di u.c.) il saldo dell'importo previsto per la concessione di mutui su fondi propri della BEI. Il mutuo più importante concerne l'irrigazione della pianura di Serres, nella Macedonia orientale. Questo progetto, a redditività diffusa e differita e che rientra in un settore prioritario, ha beneficiato di un abbuono d'interesse del 3 % a carico degli Stati membri firmatari del Protocollo finanziario. Gli altri mutui hanno interessato uno stabilimento tessile, un laminatoio, costruzioni elettriche ed un cementificio. Un prestito globale è stato concesso alla Banca Nazionale d'Investimento per lo Sviluppo Industriale (NIBID), che lo utilizzerà per finanziare piccole e medie iniziative industriali. In Turchia sono stati concessi tre mutui a condizioni speciali su fondi degli Stati membri, per un totale di 35 milioni di u.c. : il primo per la centrale termica di Elbistan, che sarà alimentata con lignite, il secondo per l'irrigazione della valle del Berdan ed il terzo, sotto forma di prestito globale, alla Banca d'Investimento e di Credito Industriale (SYKB) per il f i - FINANZIAMENTI CONCESSI NELLA COMUNITÀ NEL 1975 Ripartizione per settore Settori Numero Importo (in milioni di u.c.) % del totale Lavori d ' i n f r a s t r u t t u r a 39 779,3 84,9 Energia Centrali nucleari Linee a d aita tensione Sfruttamento d i giacimenti d'idrocarburi Estrazione d i carbon fossile Gasdotti Approvvigionamento idrico e distribuzione Trasporti Ferrovie Strade e d opere d'arte Trasporti marittimi Telecomunicazioni 19 6 2 4 1 6 7 6 2 3 1 7 327,8 121,8 35,4 52.4 13.4 104.8 115,0 138,8 38.5 70.3 29.9 197,7 35,7 13.3 3.9 5.7 1.4 11.4 12,5 15,1 4.2 7.7 3.3 21,6 A g r i c o l t u r a , industria β servizi Agricoltura, foreste e pesca Industria Industrie estrattive Prima trasformazione dei metalli Materiali da costruzione Industria del legno Vetro e ceramica Industria chimica Industrie metallurgiche β meccaniche Industria automobilistica. materiale da trasporto Costruzione elettrica Industrie alimentari industrie tessili e dei cuoio Industria cartaria Industrie trasformatrici della gomma Altre industrie Prestiti globali Servizi (Ricerca-sviluppo) 154(1) 3 150 13 13 11 3 13 26 138,2 1,3 135,3 0.6 47.9 14.1 5.0 2.2 36.5 17.2 15,1 0,1 14,7 0:1 5,2 1.5 0.5 0.2 4.0 1.9 7 8 30 7 3 8 3 4 1 2.1 12.8 42.8 1.6 1.1 2.6 1.7 -52.9 ( η 1,6 0.2 1.4 4.7 0.2 0.1 0.3 0.2 -5.8 ( η 0,2 Totale generale 193 / 917,5 100,0 (') Ivi comprese 129 assegnazioni su prestiti globali. (2) Differenza tra i prestiti globali accordati nel 1975 (10.2 milioni) e le asseenazioni, il cui importo (63.1 mi lioni) è stato già imputato ai settori industriali corrispondenti, effettuate nel corso dello stesso anno su prestiti globali concessi negli anni precedenti. nanziamento di progetti industriali di piccola 0 media dimensione. Nei S A M A è stato concesso un solo finanziamento, su fondi propri della Banca, per una centrale elettrica nell'Isola Maurizio (1,7 milioni di u.c.). Inoltre, come mandataria della Comunità, la Banca ha stipulato due contratti di mutuo a condizioni speciali, su fondi del FES, per la sistemazione del porto di Pointe-à-Pitre nel Dipartimento francese d'Oltremare della Guadalupa (0,7 milioni di u.c.) e dell'aeroporto di Curaçao nelle Antille olandesi (4,4 milioni di u.c.) La BEI h a raccolto 831 m i l i o n i d i u.c. e d ha a u m e n t a t o i l suo capitale La Banca ha raccolto la maggior parte dei fondi indispensabili al proseguimento della sua attività ordinaria ricorrendo ai mercati f i nanziari : sono stati raccolti complessivamente 830,7 milioni di u.c. di cui 813,7 mediante 26 prestiti pubblici ο privati sui mercati dei capitali dei Paesi membri, della Svizzera e degli Stati Uniti d'Ame rica oltre che sul mercato interna zionale. Il 10 luglio 1975, il Consiglio dei governatori ha deciso di aumen tare del 7 5 % il capitale sotto scritto della Banca, che è così passato da 2 025 milioni a 3 543,75 milioni dì u.c., mentre il capitale versato sarà portato, mediante più versamenti, da 405 a 557 milioni di u.c. Tasso d'interesse Il Consiglio di amministrazione della Banca Europea per gli Investimenti ha deciso, nel corso della riunione del 10 febbraio 1976, di ridurre dal 9,5% al 9 % il tasso d'interesse applicabile ai mutui la cui durata non superi gli 8 anni. Il tasso d'interesse per i mutui di durata superiore è rimasto invariato (9,5%). N u o v o m e m b r o del di amministrazione Consiglio Su designazione del Regno Unito, il Consiglio dei governatori della Banca Europea per gli Investimenti ha nominato il Sig. Norman Jordan-Moss, Deputy Secretary, H.M. Treasury, membro del Consiglio di amministrazione in qualità di amministratore, in sostituzione del Sig. Christopher Fogarty al quale è succeduto nella carica che quest'ultimo ricopriva nel Regno Unito. Operazioni della BEI f u o r i della Comunità La Banca Europea per gli I n v e s t i m e n t i f u creata nel 1958 con il c o m p i t o di contribuire c o n le sue operazioni di finanziamento — c o m e si legge all'art i c o l o 130 del T r a t t a t o di Roma — « allo sviluppo equilibrato e senza scosse del m e r c a t o c o m u n e nell'interesse della Comunità » ; e la sua a t t i v i t à ha interessato da allora s o p p r a t t u t t o i Paesi m e m bri, che hanno i n f a t t i o t t e n u t o Γ 8 7 % del t o t a l e dei suoi f i n a n z i a m e n t i . Tuttavia lo S t a t u t o della Banca — che f a parte in tegrante del T r a t t a t o i Roma — prevede anche che per deroga concessa all'unanimità dal Consi- La Banca ha svolto un ruolo importante nella concessione dei finanziamenti previsti dagli accordi di associazione stipulati dalla Comunità con la Grecia, la Turchia e gli Stati Africani, Malgascio e Mauriziano (SAMA), ed il suo contributo — nel quadro della Convenzione di Lomé firmata nel febbraio 1975 — sarà ancora maggiore per lo sviluppo dei 46 Stati ACP. In data più recente la Banca è stata chiamata a dare esecuzione all'offerta di assistenza f i nanziaria della Comunità al Portogallo. La Banca ha perciò svolto, sin dal 1963, un ruolo di primaria importanza nel concretizzare la volontà politica della Comunità di concedere un aiuto allo sviluppo e la sua area di attività si estenderà ulteriormente in quanto la Comunità sta assumendo nuovi impegni di assistenza finanziaria per favorire lo sviluppo economico dei Paesi emergenti. I contratti di finanziamento stipulati finora nel quadro dei vari accordi ammontano complessivamente a 741, 4 milioni di u.c. (pari attualmente a circa $ 864 milioni). Prossimamente entrerà in vigore la Convenzione di Lomé, che comporterà una considerevole espansione delle operazioni della BEI, e saranno firmati accordi di cooperazione, implicanti un aiuto finanziario, con i tre Paesi del Maghreb (Algeria, Marocco e Tunisia) e Malta ; quando le procedure di ratifica saranno state portate a ter- glio dei g o v e r n a t o r i , su proposta del Consiglio di amministrazione, possano essere concessi m u t u i per p r o g e t t i da attuare f u o r i degli S t a t i m e m b r i . Tale possibilità, cui si è ricorso in due occasioni per finanziare p r o g e t t i di particolare importanza per l'approvvigionamento energetico della CEE (il Trans-Austria-Gasline e lo s f r u t t a m e n t o del giacim e n t o d'idrocarburi di Ekofisk, nel s e t t o r e norvegese del Mare del N o r d ) , è s t a t a utilizzata sop r a t t u t t o per i finanziamenti della Banca nel quadro dell'aiuto allo sviluppo concesso dalla C o m u nità. mine, la Banca sarà invitata ad intervenire in questi Paesi per importi considerevoli (vedasi scheda a pag. 7). Lo scopo di quest'articolo è di spiegare in quale quadro sono state e sono effettuate le operazioni della BEI fuori della Comunità. In generale, i finanziamenti della BEI fuori della Comunità possono essere distinti in due categorìe : — operazioni su fondi propri, cioè, principalmente, su fondi raccolti tramite emissioni di prestiti sui mercati dei capitali 0 provenienti, in misura minore, dal capitale versato e dalle riserve ; — operazioni su fondi messi a disposizione dagli Stati membri. Si tratta, nel primo caso, di « operazioni ordinarie », per le quali vengono applicate le stesse condizioni di quelle effettuate nella Comunità ; i tassi d'interesse si approssimano cioè ai tassi medi praticati sui mercati finanziari a cui la Banca ricorre per le operazioni di provvista. La BEI infatti non persegue scopi di lucro e tende solamente a coprire le spese ed a costituire riserve ed accantonamenti adeguati. Tuttavia questi finanziamenti beneficiano spesso di un abbuono d'interesse a carico dei bilanci degli Stati membri ο della Comunità, co- sicché il tasso d'interesse effettivo è più basso di quello normalmente praticato. I finanziamenti rientranti nella seconda categoria sono conosciuti, secondo la terminologia della Banca, come « operazioni speciali » ; con i fondi messi a disposizione, direttamente ο indirettamente,dagli Stati membri, i mutui possono essere concessi a condi zioni molto più vantaggiose, specie per quanto riguarda la durata, il periodo di preammortamento ed il tasso d'interesse. I costi di gestione di tali operazioni (la Banca agisce come mandataria) sono coperti mediante il pagamento di una commissione. Le « operazioni speciali » non vengono contabilizzate nel bilancio della Banca bensì nella « Sezione Speciale » istituita a tale scopo nel 1963 con decisione del Consiglio dei governatori. Poiché per tali operazioni non sono utilizzati i fondi propri della Banca, esse non incidono in alcun modo sulla sua attività di raccolta sui mercati dei capitali. Finora la maggior parte dei finanziamenti fuori della Comunità — 464,8 milioni di u.c., pari al 6 3 % del totale — è stata concessa nel quadro delle operazioni speciali. I fondi sono stati messi a disposizione ο direttamente dagli Stati membri (e accordati per la mag gior parte in Turchia, che ha otte nuto circa il 75 % di tutti i mutui a condizioni speciali finora con cessi), ο dal FES — Fondo Euro- peo di Sviluppo — costituito con contributi versati dagli Stati membri (per le operazioni nei SAMA e, tra breve, nei Paesi ACP). Le operazioni ordinarie finanziate con fondi propri della Banca ammontano finora a 276,6 milioni di u.c. Esse concernono tutti gli interventi della Banca in Grecia, la maggior parte delle sue operazioni nei SAMA e, per un importo di modesta entità, finanziamenti in Turchia. Poiché tutte le operazioni della BEI in Portogallo e la maggior parte di quelle negli Stati ACP rientreranno in questa categoria, è evidente che in futuro l'attività della Banca fuorì della Comunità consisterà in misura sempre maggiore di finanziamenti concessi su fondi propri. La Banca ha cercato di svolgere uri ruolo sempre più importante nella concessione di aiuti finanziari a Paesi in via di sviluppo che, in generale, devono far fronte a problemi connessi con la loro limitata capacità di credito. Fattori importanti sono stati la qualità dei progetti che essa ha contribuito a finanziare (per cui può vantare un consistente portafoglio di operazioni di finanziamento ben riuscite) e la stretta collaborazione con i governi dei Paesi interessati, che hanno fatto si che le operazioni di finanziamento fuori della Comunità di sviluppassero armonicamente COSÌ come quelle nei Paesi membri. Inoltre gli Stati membri della Comunità, direttamente ο indirettamente, hanno raffor zato le garanzie d'uso sui mutui della BEI accordando la propria fideiussione su tutto ο parte del l'ammontare accordato, e ciò in aggiunta agli abbuoni d'interesse su una quota considerevole dei mutui. Ne è risultato che la BEI ha potuto destinare una parte dei fondi propri ai finanziamenti in Paesi che, paragonati a quelli della CEE, sono relativamente meno sviluppati (Grecia e Turchia) ο arretrati (molti dei Paesi africani), ha po tuto concedere mutui ad un tasso d'interesse molto favorevole ri spetto a quelli praticati sui mer cati finanziari e, nello stesso tempo, continuare ad emettere prestiti come ente di prima cate goria, il che è molto importante per tutti i Paesi interessati. Grecia e Turchia Se si tiene conto del volume di f i nanziamenti concessi, la Grecia e la Turchia sono i due Paesi, tra quelli fuori della Comunità, in cui la Banca abbia maggiormente operato. I Protocolli finanziari allegati agli accordi di associazione, nel cui ambito si svolge l'attività della Banca, tra la Comunità e ciascuno di questi due Paesi, sono diversi in quanto diverse sono state le valutazioni sul genere di aiuto necessario a rafforzare le loro economie, pur essendo entrambi volti a realizzare le infrastrutture essenziali ed a favorire lo sviluppo industriale. Per quanto concerne la Grecia, il protocollo finanziario entrato in vigore nel 1962 prevedeva che la BEI accordasse mutui ordinari per un importo massimo di $ 125 milioni, tutti su fondi propri. Gli Stati membri firmatari del Protocollo hanno però accordato la loro f i deiussione su tutte le operazioni di finanziamento della Banca nonché un abbuono d'interesse del 3 %, a carico dei loro rispettivi bilanci, per i mutui destinati a determinati progetti d'infrastruttura. Di detti at>buoni avrebbero potuto beneficiare mutui per un importo massimo pari ai due terzi del totale. Entrambi i massimali sono stati raggiunti : la Banca ha concesso in Grecia finanziamenti sino a concorrenza dell'intero importo previsto e mutui per $ 83,3 milioni hanno beneficiato degli abbuoni d'interesse. Si ritiene che la Banca continuerà ad intervenire in Grecia quando si saranno conclusi i negoziati tra il governo greco e la Comunità circa un nuovo Protocollo finanziano (^). Per i finanziamenti in Turchia la maggior parte dei fondi è stata messa a disposizione dagli Stati membri e la Banca ha agito in virtù di un mandato da essi conferitole, che l'autorizzava a procedere alla scelta ed all'istruttoria dei progetti, a prendere le decisioni di finanziamento ed a gestire i mutui. Nell'esercitare il mandato, la Banca si è attenuta al principio che tutti i finanziamenti dovevano essere destinati all'aumento della produttività dell'economia turca e, in particolare, alla realizzazione di una migliore infrastruttura economica ed all'aumento della produzione agricola nonché permettere una moderna ed efficiente gestione delle imprese, pubbliche ο private, del settore industriale e dei servizi. Il primo protocollo finanziario CEETurchia, entrato in vigore nel 1964, prevedeva mutui a condi zioni speciali per un importo mas simo del controvalore di 175 mi lioni di u.c. La durata dei mutui poteva raggiungere i 30 anni, con un periodo di preammortamento fino a 7 anni, ed il tasso d'inte resse non poteva essere inferiore al 3 % per i progetti d'infrastrut tura a redditività diffusa ο diffe rita ed al 4,5 % per i progetti indu striali a redditività normale. Con il secondo protocollo finanziario, entrato in vigore nel 1973, la Banca ha potuto continuare la sua attività in Turchia per la concessione di finanziamenti fino ad un importo massimo di 195 milioni di u.c. (2), anche questa volta messo a disposizione direttamente dagli Stati membri. Le condizioni di f i nanziamento sono rimaste le stesse, tranne che il tasso d'interesse minimo per i mutui destinati a progetti d'infrastruttura è stato portato al 2,5 % e che il periodo di preammortamento ha potuto raggiungere gli 8 anni. I mutui per progetti industriali — come previsto da entrambi i protocolli — dovevano essere concessi allo Stato turco, che li avrebbe poi messi a disposizione dei promotori al tasso d'interesse praticato sul mercato interno. Il secondo protocollo finanziario offriva altresì alla Banca la possibilità dì concedere finanziamenti su fondi propri, garantiti dagli Stati membri, fino ad un importo massimo di 25 milioni di u.c. (già accordati) alle stesse condizioni di quelli consentiti nella Comunità. Lo scopo degli accordi di associazione tra la Comunità e la Grecia e la Turchia è di rafforzare le relazioni economiche in previsione di un'adesione dei due Paesi alla CEE. Le operazioni della Banca in questi due Paesi vanno perciò viste nel contesto dell'evoluzione della stessa Comunità. (') Dati particolareggiati sulle operazioni d i finanziamento in Grecia sono stati pubblicati nel n. 3 del bollettino, uscito nel novembre scorso. Π Tale importo è stato portato a 242 milioni d i u.c. da un protocollo supplementare firmato nel giugno 1973, a seguito dell'ampliamento della Comunità ; detto protocollo è in corso d i ratifica. Il ruolo della Banca nel quadro delle convenzioni di Yaounde e di Lomé si presenta un po' diversamente e va osservato soprattutto nel quadro dell'assistenza finanziaria della Comunità ai Paesi in via di sviluppo del Terzo Mondo. Le convenzioni d i Yaounde Nel quadro della prima Convenzione di Yaounde e di una successiva decisione del Consiglio dei Ministri relativa ai Paesi, Territori e Dipartimenti d'Oltremare (PTDOM), dipendenti dalla Francia e dai Paesi Bassi, fu deliberato dalla Comunità, con entrata in vigore nel 1964, un programma di aiuto di 800 milioni di u.c. di cui 680 milioni a titolo di sovvenzioni, 50 milioni in mutui a condizioni speciali (entrambi su fondi del FES), e 70 milioni in mutui ordinari su fondi propri della BEI. Nella seconda Convenzione di Yaounde, entrata in vigore nel gennaio 1971, il programma di aiuto della Comunità ammontava a 918 milioni di u.c. ('). Con decisione del Consiglio dei Ministri altri 82 milioni, che portavano il totale a 1 miliardo di u.c., venivano previsti a favore dei PTDOM. Di detto importo, 810 milioni dovevano essere assegnati a titolo di sovvenzioni del FES, mentre 90 milioni venivano messi a disposizione, sempre dal FES, per accordare mutui a condizioni speciali e contribuire alla formazione di capitali di rischio, una nuova foma di aiuto. La BEI accettò di concedere, su fondi propri, mutui per un totale di 100 milioni di u.c. Come risulta dalle suddette cifre, solo un po' meno del 2 0 % degli interventi doveva essere rimborsato. La durata massima dei mutui a condizioni speciali poteva essere di 40 anni, con un periodo di preammortamento fino a 10 anni ; il tasso d'interesse non era stato fissato nelle convenzioni, ma in pratica si è situato tra l'I ed il 3 °/o. 1 contributi alla formazione di capitali di rischio avevano lo scopo di aumentare il capitale azionario delle imprese mediante l'acquisizione di partecipazioni, minoritarie, che avrebbero dovuto essere cedute, non appena fosse stato ritenuto opportuno, di preferenza a cittadini ο istituti del Paese inte ressato. Essendo possibili altri aiuti finan ziari, i mutui ordinari su fondi pro pri della BEI dovevano essere de stinati ad investimenti produttivi di sicura e sufficiente redditività nei Paesi aventi un'adeguata capacità di credito. Le condizioni di f i nanziamento erano identiche a quelle delle operazioni nei Paesi della Comunità, ma era previsto un abbuono d'interesse da imputare alle sovvenzioni del FES. L'abbuono poteva essere del 2 % ο del 3 %, conformemente a certi Gli accordi di cooperazione tra la CEE ed i Paesi del Maghreb (Algeria, Marocco e Tunisia) e Malta compor tano aiuti finanziari per un importo massimo di 365 mi lioni di u.c., di cui 183 mi lioni come mutui ordinari della BEI su fondi propri, 121 milioni come mutui a condizioni speciali e 61 mi lioni come sovvenzioni ( i mutui a condizioni speciali e le sovvenzioni, su fondi del FES), cosi ripartiti (in milioni di u.c.) : Algeria Marocco Tunisia Malta mutui ord. 70 56 41 16 mutui a cond. sowenspec. zioni 19 25 58 16 39 15 5 S I mutui SU fondi della BEI beneficeranno, in generale, di un abbuono d'interesse del 2 % da imputare all'im porto delle sovvenzioni. Essi saranno garantiti dagli Stati membri nel quadro di un accordo globale che pre vede la copertura del 3 0 % del totale dei finanziamenti concessi dalla Banca nei Paesi del Maghreb, a Malta e nei Paesi ACP. criteri fissati nella Convenzione, per i mutui a favore di progetti del settore manifatturiero ο turi stico e del 2 % per i mutui accor dati tramite un organismo locale di finanziamento dello sviluppo. I mutui per progetti non rientranti nelle suddette categorie potevano beneficiare di un abbuono d'inte resse il cui tasso sarebbe stato fis sato di volta in volta. A complemento delle garanzie abi tuali sui mutui della Banca, gli Stati membri avevano accordato la loro fideiussione, che copriva qualsiasi rischio, per l'importo pari alla differenza tra il totale dei mutui su fondi propri della Banca e 70 milioni di unità di conto. Nel quadro della cooperazione tra la Commissione delle Comunità Europee e la BEI, alla Banca incombeva la responsabilità principale per l'istruttoria delle domande di abbuono d'interesse e per i contributi alla formazione di capitali di rischio nonché per qualsiasi progetto del settore industriale che potesse beneficiare di un mutuo a condizioni speciali su fondi del FES. Alla Commissione incombeva invece la responsabilità principale dell'istruttoria di altri progetti, su cui la Banca dava il proprio parere relativamente all'aspetto finanziario, che potevano ottenere mutui a condizioni speciali. I contratti relativi ai mutui a condizioni speciali, contabilizzati nella Sezione Speciale, sono stati firmati congiuntamente dalla Commissione e dalla BEI. La Banca gestisce i mutui, nonché i contributi alla formazione di capitali di rischio, per conto e su mandato della Comunità. La Convenzione d i Lomé L'esperienza acquisita durante il periodo di applicazione delle due convenzioni di Yaounde è servita a meglio elaborare la nuova Convenzione di Lomé, che entrerà il vigore il 1° aprile prossimo, nel quadro della quale la Banca, che vedrà estendersi notevolmente la sua attività fuori della Comunità, concederà finanziamenti fino al 1980. La Convenzione è stata stipulata con quasi tutti gli Stati africani e con i Paesi in via di sviluppo dei Caraibi e degli Oceani Pacifico e Indiano ; essa prevede aiuti finanziari della Comunità per un totale di 3 390 milioni di u.c., cosi ripartiti: — Fondi del FES (in milioni messi a disposid i u.c.) zione dagli Stati membri : sovvenzioni mutui speciali capitali di rischio stabilizzazione degli introiti d'esportazione — Mutui su fondi propri della BEI 2 100 430 95 375 390 /•y Con l'accordo di associazione relativo all'adesione dell'isola Maurizio alla seconda Convenzione di Yaounde, firmato nel maggio 1972. è stata prevista la concessione di un importo supplementare di 5 milioni di u.c. su fondi del FES. Dei 3 390 milioni di u.c. la Banca potrà accordare 585 milioni, di cui 390 sotto forma di mutui su fondi propri, che beneficeranno di un abbuono d'interesse del 3 % per il quale sono stati già riservati 100 milioni di u.c. sulle sovvenzioni del FES, e 95, attraverso la Sezione Speciale, sotto forma di capitali di rischio. Sempre nel quadro della Convenzione, una decisione non ancora adottata dal Consiglio dei Ministri prevede aiuti finanziari per 160 milioni di u.c. a favore dei Paesi, Territori e Dipartimenti d'Oltremare ; in tale importo sono compresi 10 milioni di mutui su fondi propri della BEI (che beneficeranno di abbuoni d'interesse) e 5 milioni, su fondi del FES, di capitali di rischio. I mutui su fondi propri della BEI saranno destinati in via prioritaria al finanziamento di progetti del settore industriale, minerario ο tu ristico ; come già per i mutui su fondi propri concessi nel quadro delle convenzioni di Yaounde, i progetti dovranno essere di sicura e sufficiente redditività e sarà tenuto conto, in ogni caso, della situazione economica e finanziaria dello Stato ACP interessato. Le sovvenzioni ed i mutui a condizioni speciali su fondi del FES serviranno invece a finanziare principalmente i progetti agricoli, d'infrastruttura e sociali a redditività diffusa e meno elevata. Contrariamente alla procedura prevista dalle convenzioni di Yaounde, le domande di mutui a condizioni speciali saranno istruite ed approvate dalla sola Commissione, mentre la BEI si limiterà ad ottenere il rimborso del mutuo ed il pagamento degli interessi per conto della Comunità. D'altra parte, la Banca avrà l'intera responsabilità per quanto concerne gli abbuoni d'interesse ed i capitali di rischio. I capitali di rischio permetteranno di aumentare direttamente i fondi propri delle imprese oppure costituiranno un contributo in « quasi capitale » concesso sotto forma di « mutuo subordinato » (rimborsabile solo dopo che sono stati rimborsati i mutui di prim'ordine) ο di « mutuo condizionale » (il cui rim borso sarà effettuato solo quando saranno state soddisfatte alcune condizioni implicanti che il progetto ha superato i problemi di avviamento ed ha raggiunto una certa redditività). Queste forme di aiuto, che possono essere abbinate a mutui ordinari, sono state previste soprattutto per le im8 prese del settore industriale, minerario ο turistico. Alle garanzie d'uso richieste dalla Banca per i propri mutui si aggiun gerà la fideiussione degli Stati membri, che si applicherà alla copertura di qualsiasi rischio fino a concorrenza del 30 % del totale dei finanziamenti concessi dalla Banca su fondi propri. La Convenzione di Lomé entrerà in vigore il 1° aprile 1976. Le modalità degli interventi della BEI negli Stati ACP sono precisate in un opuscolo informativo pubblicato recentemente. Portogallo Nell'ottobre del 1975, dopo aver consultato la Banca, il Consiglio delle Comunità Europee ha deciso di accordare al Portogallo — a t i tolo di « aiuto eccezionale d'urgenza », in attesa di un protocollo finanziario di tipo classico — un aiuto finanziario dell'importo massimo di 150 milioni di u.c. sotto forma di mutui della BEI, a sostegno della sua economia in un periodo particolarmente difficile. Come già scritto più particolareggiatamente nel n. 3 del bollettino, uscito nel novembre scorso, i mutui saranno concessi dalla BEI su fondi propri e beneficeranno di un abbuono d'interesse del 3 % direttamente a carico del bilancio della Comunità. Si tratta di una misura del tutto eccezionale presa per evitare i ritardi che avrebbe comportato l'iscrizione dei relativi importi nel bilancio di ciascuno Stato membro. Per le stesse ragioni, è la Comunità che accorderà la propria garanzia su tutti i mutui concessi dalla Banca in Portogallo nel quadro del programma di aiuto d'urgenza. Le operazioni della BEI fuori della Comunità non possono essere considerate isolatamente. I mutui della Banca coprono solo una parte del costo dei progetti ; essi fungono cioè da complemento ai fondi propri del mutuatario ο ad altri fondi costituiti spesso da sov venzioni ο mutui di Paesi membri, del Fondo Europeo di Sviluppo ο di altrì organismi di sviluppo, nazionali e internazionali ; la BEI, per esempio, ha finanziato dei progetti in Turchia e nei SAMA congiuntamente alla Banca Mondiale e ad istituti di Paesi membri. È altresì opportuno sottolineare che, nonostante la complessità delle operazioni della BEI fuori della Comunità, lo scopo fondamentale è semplice : favorire lo sviluppo economico dei Paesi emergenti e migliorare il tenore di vita delle loro popolazioni. I finanziamenti concessi dalla Banca ο per suo tramite hanno contribuito ad attenuare le difficoltà incontrate da molti Paesi del Terzo Mondo circa la loro bilancia dei pagamenti, che costituiscono un freno al loro sviluppo, nonché a realizzare investimenti fissi per un totale di circa 4 200 milioni di u.c. (pari a $ 4 900 milioni). Sono stati direttamente creati 70 000 posti di lavoro e, infine, le infrastrutture che la Banca ha contribuito a f i nanziare, come i progetti d'irrigazione, hanno avuto un notevole impatto sui mezzi di sostentamento di un numero molto più elevato di persone. BEI-iNFORMAZIONi è una pubblicazione periodica della Banca Europea per gii Investimenti che esce contemporaneamente in elingue (danese, tedesco, inglese, francese, italiano ed olandese). Gli articoli pubblicati su BEI-INFORMAZIONI possono essere liberamente riprodotti. * 2, Place de Metz - Boîte postale 2005 Luxembourg N.tel. 435011 N. telex 3530 bankeu lu Dipartimento Italia: Via Sardegna, 38-00187 Roma N.tel. 483651 N. telex 62130 bankeuro Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles: Rue Royale, 60 - Bte 1 B-1000 Bruxelles N. tei. 5134000 N. telex 21721 bankeu b