BE I _ I N
F 0 _ 0 1 _ 1
9 7 6 _ 0 0 4 _ I T m
BEI Information
Année : 1976
Numéro : 004
Langue : IT
Infor
Banca Europea
iiiazkuiì
per gli
Investimenti
I— In questo numero —j Nel 1975 la BEI ha concesso
NEL 1975 LA BEI HA CONfinanziamenti per oltre
CESSO
FINANZIAMENTI
1 miliardo di unità di c o n t o
PER OLTRE UN MILIARDO
DI U.C.
Forte concentrazione dei
mutui in I t a l i a e nel
Regno Unito
Anno di transizione per
le operazioni nei Paesi
associati
Operazioni di raccolta
per 831 milioni di u.c.
ed aumento del capitale
pp. 1 — 4
L'UNITA DI CONTO EUROPEA UTILIZZATA DALLA BEI
p.2
OPERAZIONI
DELLA
BEI
FUORI DELLA COMUNITÀ
Grecia e Turchia
Le convenzioni di
Yaounde
La Convenzione di Lomé
Portogallo
pp. 5 — 8
BEI-EIB
2, PLACE DE METZ - LUSSEMBURGO
11.4
FEBBRAIO 1976
Dopo la rapida espansione registrata nei due esercizi precedenti,
nei 1975 il t o t a l e dei finanziamenti della BEI è s t a t o leggermente
superiore a quello del 1974 : nel corso dell'anno sono s t a t i i n f a t t i
accordati 77 m u t u i per un i m p o r t o complessivo di 1 006,5 milioni di
unità di c o n t o (u.c.), c o n t r o 996 milioni nel 1974. D e t t o i m p o r t o è
s t a t o destinato principalmente ad i n v e s t i m e n t i v o l t i a contribuire
allo sviluppo regionale della C o m u n i t à , alla realizzazione di i n f r a s t r u t t u r e di interesse c o m u n e europeo e, in misura m i n o r e , allo s v i luppo economico di Paesi associati alla CEE.
Il t o t a l e dei m u t u i e delle garanzie in essere della BEI ò passato nel
1975 da 3 713,6 a 4 554,5 milioni di u.c., con un i n c r e m e n t o del
22,6%.
La maggior parte dei finanziamenti concessi nel decorso esercizio
concerne i Paesi m e m b r i della Comunità : 64 m u t u i per un t o t a l e di
917,5 milioni di u.c., c o n t r o 850 milioni nel 1974, con un i n c r e m e n t o
di 67,5 milioni.
I mutui nelle regioni arretrate ο di
riconversione dei Paesi membri,
soprattutto in Italia e nel Regno
Unito, sono ancora aumentati, es­
sendosi elevati a 670,6 milioni di
u.c., pari al 73 % dei finanziamenti
accordati nella Comunità. In tale
importo sono compresi mutui per
195,5 milioni di u.c. che, pur contribuendo ad un migliore equilibrio
regionale, sono giustificati anche
da altri obiettivi enunciati all'articolo 130 del Trattato di Roma e
principalmente dall'interesse comune europeo, in particolare per
il contributo da essi apportato al
miglioramento dell'approvvigionamento energetico della Comunità
ο a quello delle infrastrutture
delle comunicazioni intracomunita­
rie. I finanziamenti per progetti
d'interesse comune sono ammon­
tati a 438,8 milioni di u.c.
II rallentamento dell'attività economica si è accompagnato ad una
minore propensione delle imprese
ad investire. I finanziamenti per
l'attuazione di progetti industriali
si sono elevati pertanto solo al
1 5 % del totale dei mutui della
BEI nei Paesi membri, contro il
3 6 % nel 1974. Per lo stesso motivo hanno potuto essere concessi
ad istituti di credito intermediari
solo 4 prestiti globali, per un totale di 10,2 milioni di u.c. Tuttavia
i crediti a favore di piccole ο me­
die iniziative, a valere sull'importo
dei prestiti globali concessi nel
corso degli esercizi precedenti,
sono stati 129 per un ammontare
globale di 63,1 milioni di u.c. ;
complessivamente,
gli
investi­
menti industriali al cui finanzia­
mento la Banca ha contribuito permetteranno di creare diretta­
mente circa 12 000 posti di lavoro
e di stabilizzarne circa 4 000.
In parecchi Paesi sono stati messi
in atto importanti programmi d'in­
vestimenti pubblici volti sia a favo­
rire il rilancio economico che a svi­
luppare le fonti energetiche e ciò
ha indotto provvisoriamente la
Banca ad aumentare i suoi interventi nel settore delle infrastrutture, che ha ottenuto Γ85 % del
totale delle operazioni nella Comu­
nità, contro il 64 % nel 1 974. Nel
settore energetico sono stati concessi circa 20 mutui per un totale
di 328 milioni di u.c., pari al 36 %
dei finanziamenti nella Comunità :
essi concernono centrali nucleari,
componenti elettro-nucleari, gasdotti, nonché macchine ed im-
pianti per lo sfruttamento di giacimenti d'idrocarburi e di miniere dì
carbone. È da notare inoltre un
forte aumento dei mutui concessi
per le infrastrutture dei trasporti
(139 milioni), le telecomunicazioni
(198 milioni) e l'approvvigionamento idrico (115 milioni).
Nei Paesi associati i finanziamenti
sono stati poco numerosi ; ciò si
spiega con il progressivo esaurimento degli importi previsti nel
secondo
Protocollo
finanziario
con la Turchia, con la scadenza
della seconda Convenzione di Yaounde e con il fatto che la Conven-
zione di Lomé non è ancora entrata in vigore. Per contro la ripresa delle operazioni di finanziamento in Grecia ha permesso di
concedere integralmente il saldo
(56 milioni di dollari) dell'importo
previsto nel primo Protocollo f i nanziario stipulato con detto Paese.
Nella Comunità, forte concentrazione dei mutui in Italia e
nel Regno Unito
I finanziamenti nella Comunità
sono ammontati complessiva-
L'unità di conto europea utilizzata dalla BEI
Lo Statuto della Banca Europea per gli Investimenti definisce, rispetto all'oro, l'unità di conto che essa deve utilizzare e precisa che i tassi di conversione tra detta unità di conto e le monete nazionali devono essere calcolati sulla base delle parità oro dichiarate al Fondo Monetario Internazionale. I profondi cambiamenti Intervenuti nel corso degli ultimi anni nel sistema monetario internazionale hanno mostrato sempre più chiaramente
che l'evoluzione del ruolo dell'oro, e quindi delle parità oro, impediva l'applicazione di tali disposizioni dello Statuto nel senso inteso dagli estensori. Pertanto, il Consiglio dei governatori della BEI ha deciso il 15 luglio
1974 che occorreva modificare lo Statuto della Banca in modo da dare ai
Governatori, deliberanti all'unanimità, la facoltà di modificare la definizione dell'unità di conto ed il modulo di conversione tra essa e le monete
nazionali. L'emendamento proposto comporta una modifica del Trattato di
Roma, di cui lo Statuto costituisce parte integrante. I ministri della Comunità, riuniti in Conferenza dei Rappresentanti dei Governi degli Stati membri — dopo aver ricevuto il parere favorevole del Consiglio dei Ministri,
che aveva consultato il Parlamento Europeo e la Commissione delle Comunità Europee — hanno adottato il 10 luglio 1975 il trattato, attualmente in
corso di ratifica nei nove Stati membri, che modifica le suddette disposizioni dello Statuto. Poiché la modifica dello Statuto richiede un periodo di
tempo piuttosto lungo, il Consiglio dei governatori della Banca, nella seduta del 18 marzo 1975, ha autorizzato quest'ultima ad utilizzare, a partire
dal 30 dicembre 1974 e fino a quando le modifiche dello Statuto non saranno entrate in vigore, un nuovo modulo dì conversione.
I nuovi tassi sono calcolati sulla base dei tassi di conversione tra le monete nazionali e la nuova unità di conto europea, il cui valore è pari alla
somma dei seguenti importi delle monete degli Stati membri :
DM
0,828
LIT
109,—
FLUX
0,14
£
FF
0,0885
1,15
FL
FB
0,286
3,66
KRD
£IR
0,217
0,00759
La composizione di detto paniere è stata fissata in modo tale che al 28 giugno 1974 il suo valore sarebbe stato uguale, in quanto calcolato sulla
stessa base, a quello del Diritto Speciale dì Prelievo del Fondo Monetario
Internazionale e, pertanto, all'unità di conto statutaria della Banca, data la
stessa definizione rispetto all'oro di detta unità di conto e del Diritto Speciale di Prelievo. A tale data, il controvalore di quest'ultimo era pari a dollari USA 1,20635.
I tassi di conversione tra la nuova unità di conto europea e le monete degli Stati membri nonché le altre monete utilizzate dalla Banca per le sue
operazioni (p.e. il dollaro USA ed il franco svizzero), sono calcolati ogni
giorno feriale dalla Commissione e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale delle
Comunità Europee.
In pratica la Banca, per fini statistici, utilizza durante ogni trimestre i tassi
di conversione in vigore l'ultimo giorno feriale del trimestre precedente ;
finora detti tassi sono stati ì seguenti:
durante il
durante il
durante il
durante il
1» trimestre
2» trimestre
3" trimestre
4» trimestre
1975
1975
1975
1975
1 unità di conto =
DM
£
FF
LIT
FL
FB/FLUX
KRD
£IR
3.01774
0,534530
5.57964
815,517
3,13445
45,4137
7,06637
0,534530
3,04474
0,538633
5,48706
821,313
3,11230
45,0405
7,09212
0,538633
3,02333
0,583942
5,18942
809,278
3,13108
45,2730
7,03769
0,584093
3,07061
0,564620
5,24197
793,118
3,15973
46,1746
7,17554
0,564482
m e n t e a 917,5 milioni di u.c.;
di
detto importo il 39 % è stato concesso in Italia ed il 36,5 % nei Regno Unito, i due Paesi in cui i problemi regionali sì presentano con
maggiore gravità. La Francia ha
ottenuto il 17%, mentre il restante 7 % è stato concesso in Irlanda, in Danimarca ed in Belgio.
In Germania, nei Paesi Bassi e nel
Lussemburgo non è stato concesso alcun mutuo in quanto ί
tassi d'interesse ivi in vigore
erano relativamente bassi.
In Italia sono stati concessi 26
mutui per un totale di 358,8 mi­
lioni di u.c. (289,8 miliardi di lire)
contro 278 milioni dì u.c. (227 miliardi dì lire) nel 1974, con un incremento del 2 9 % .
Come negli anni precedenti, si
tratta per la maggior parte dì f i nanziamenti che presentano un
interesse regionale, accordati principalmente nel Mezzogiorno continentale ed in Sicilia. In Puglia ed
in Basilicata la BEI ha contribuito
ai finanziamenti della Cassa per il
Mezzogiorno, nel quadro
dei
« progetti speciali », destinati a
migliorare
l'approvvigionamento
idrico mediante la costruzione dell'acquedotto del Pertusillo e la valorizzazione delle acque del Sinni.
Essa è anche intervenuta nel finanziamento del progetto speciale
per il disinquinamento del Golfo
di Napoli ed ha contribuito inoltre
all'estensione della rete di gasdotti per la distribuzione nelle
regioni meridionali del gas proveniente dal giacimento scoperto al
largo della Calabria.
La Banca ha partecipato al finanziamento di parecchi progetti industriali, tra i quali — nel settore chimico — l'ampliamento dello stabilimento dell'ANIC a Gela (Caltanissetta) e di quelli della Montedison a Bussi (Pescara) ed a Brìndisi nonché di una fabbrica di prodotti farmaceutici nel Lazio. Nel
settore siderurgico, è stato finanziato l'ampliamento di due stabilimenti del gruppo Finsider, uno vicino a Napoli e l'altro a Taranto.
La BEI ha anche contribuito alla
costruzione di una fabbrica di elettrodi di grafite (in Campania) ed
all'ampliamento di una fabbrica di
tubi fluorescenti e di lampade a
vapore (in Puglia) nonché di un
centro di ricerche industriali (nel
Lazio).
Infine la BEI ha partecipato, con
circa 160 milioni di u.c., al finanziamento di importanti infrastrutture
nell'Italia settentrionale ; esse presentano per la maggior parte un
interesse comune europeo in
quanto contribuiscono a migliorare i collegamenti stradali con altri Paesi membri (Tunnel del
Fréjus, Autostrada dei Trafori) ο
l'approvvigionamento energetico ;
in quest'ultimo settore, importanti
finanziamenti sono stati concessi
per la centrale nucleare di Caorso
(Piacenza) e per lo sviluppo del
giacimento di idrocarburi sco­
perto dall'AGIP a Malossa, nella
Pianura Padana.
Infine, tre mutui hanno contribuito
all'estensione degli impianti tele­
fonici nel Veneto e nel TrentinoAlto Adige, in Sicilia e nell'A­
bruzzo e Molise.
I finanziamenti nel Regno Unito
sono più che raddoppiati, essendo ammontati a 334,5 milioni
di u.c. (£ 186,5 milioni), contro
circa 150 milioni di u.c. (£ 79,9 milioni) nel 1974 e 67 milioni di u.c.
nel 1973, quando la BEI ha incominciato ad intervenire in tale Paese.
Tutti i mutui sono stati destinati al
finanziamento di progetti localizzati in regioni in difficoltà ; la maggior parte di essi concerne infrastrutture ο industrie del settore
statale, a causa, principalmente,
della flessione degli investimenti
privati.
II 7 0 % circa di tali finanziamenti
ha interessato progetti volti a
migliorare
l'approvvigionamento
energetico,
come
le
centrali
nucleari di Hartlepool (Nord-Est)
e di Hunterston (Scozia), gasdotti
— soprattutto in Scozia — per il
trasporto del gas naturale del
Mare del Nord, il porto per petro­
liere di Sullom Voe (Isole She­
tland) e linee elettriche ad alta
tensione,
sempre
in
Scozia,
nonché investimenti nell'industria
carboniera (Galles, Yorkshire, Midlands) e l'acquisto da parte del
British Railways Board di carri ferroviari speciali per il trasporto di
carbone. Inoltre la BEI ha contribuito al miglioramento dell'approvvigionamento idrico dell'Inghilterra nord-orientale nonché all'ammodernamento ed all'estensione della rete telefonica nel Galles.
Nel settore industriale la Banca
ha continuato ad intervenire a favore della British Steel Corporation con un finanziamento per la
ristrutturazione e l'ammodernamento dello stabilimento siderurgico di Shotton, nel Galles. Sono
stati anche accordati dei mutui
per una fabbrica di glucosio nello
Yorkshire nonché per uno stabilimento per la produzione e l'imbottigliamento di whisky e per una
fabbrica di macchine per scrivere
in Scozia.
I finanziamenti accordati in Francia sono ammontati a 158 milioni
di u.c. (FF 845,7 milioni) contro
193,7 milioni di u.c. (FF 1 081 milioni) nel 1974. Essi hanno interessato soprattutto le infrastrutture :
miglioramento della rete idrica ed
estensione degli impianti per le
telecomunicazioni
internazionali,
miglioramento dei collegamenti
ferroviari nel Sud-Ovest, tratto
Verdun-Reims dell'autostrada Parigi-Lorena-Germania. Un nuovo
mutuo è stato concesso per la centrale nucleare di Bugey. Sono
stati anche finanziati uno stabilimento per la produzione di contenitori di reattori e di generatori di
vapore per centrali nucleari ed un
progetto che permetterà di utilizzare una tecnologia d'avanguardia
per la saldatura di condotte sottomarine per il trasporto di idrocarburi. Infine un prestito globale
alla Société de développement
régional LORDEX permetterà di
finanziare piccole e medie imprese della Lorena.
In Irlanda sono stati concessi due
mutui, per un totale di 37,7 milioni
di u.c. (£ IR 22 milioni), destinati
ad un nuovo progetto di estensione della rete telefonica ed all'ampliamento di un cementificio
a Platin.
In Danimarca sei mutui, per complessivi 17,7 milioni di u.c. (KRD
125,4 milioni), hanno contribuito al
finanziamento di due piattaforme
per il giacimento petrolifero di
Dan, nel settore danese del Mare
del Nord, all'ampliamento di una
fabbrica di motori elettrici nello
Jutland settentrionale ed alla costruzione di un mattatoio nello Jutland sud-orientale. Infine sono
stati concessi, per il finanziamento di iniziative di piccola e
media dimensione, due prestiti
globali allo Stato danese, che li
ha messi a disposizione del Consiglio per lo Sviluppo Regionale, ed
uno al Finansierings-lnstituttet for
Industri og Hândvaerk. In totale, i
tre prestiti globali ammontano a
6,7 milioni di u.c.
In Belgio è stato concesso un mutuo di 10,8 milioni di u.c. (FB 500
milioni) per la costruzione di un
gasdotto collegato alla rete europea.
FINANZIAMENTI CONCESSI NEL 1975
Ripartizione per Paese
Paesi
Numero
Importo
(milioni
di u.c.)
(Vb del
totale
generale
% totale
Paesi
membri
1
6
11
2
26
18
10,8
17,7
158,0
37,7
358,8
334,5
1,1
1,8
15,7
3,7
35,6
33,2
1,2
1,9
17,2
4,1
39,1
36,5
64
917,5
91.1
100,0
7
47,2
4,7
1
1,7
0,2
8
48,9
4.9
72
966,4
96.0
3
35,0
3,5
1
1
4,4
0,7
0,4
0,1
5
40,1
4,0
77
1006,5
100,0
Operazioni ordinarie
Paesi m e m b r i
Belgio
Danimarca
Francia
Irlanda
Italia
Regno Unito
Totale
Paesi associati
Grecia
SAMA
Isola Maurizio
Totale
Totale delle
operazioni ordinarie
Operazioni speciali (^')
Turchia
SAMA-PTDOM
Antille Olandesi
Guadalupa
Totale
Totale generale
C) Operazioni a condizioni speciali su fondi degli Stati membri (in Turchia) e del Fondo Europeo di Sviluppo (nel SAMA-PTDOM), contabilizzate nella Sezione Speciale della Banca.
A n n o d i transizione p e r le
o p e r a z i o n i n e i Paesi associati
I finanziamenti nei Paesi associati sono ammontati complessivamente ad 89 milioni di u.c., di
cui 48,9 milioni su fondi propri
della Banca e 40,1 milioni su fondi
degli Stati membri (in Turchia) e
del Fondo Europeo di Sviluppo
(nei SAMA).
La riattivazione del Protocollo f i nanziario con la Grecia, ove le
operazioni di finanziamento erano
state interrotte nel 1967, ha permesso di concedere interamente
(47,2 milioni di u.c.) il saldo dell'importo previsto per la concessione di mutui su fondi propri
della BEI. Il mutuo più importante
concerne l'irrigazione della pianura di Serres, nella Macedonia
orientale. Questo progetto, a redditività diffusa e differita e che
rientra in un settore prioritario, ha
beneficiato di un abbuono d'interesse del 3 % a carico degli Stati
membri firmatari del Protocollo
finanziario. Gli altri mutui hanno
interessato uno stabilimento tessile, un laminatoio, costruzioni
elettriche ed un cementificio. Un
prestito globale è stato concesso
alla Banca Nazionale d'Investimento per lo Sviluppo Industriale
(NIBID), che lo utilizzerà per finanziare piccole e medie iniziative
industriali.
In Turchia sono stati concessi tre
mutui a condizioni speciali su
fondi degli Stati membri, per un
totale di 35 milioni di u.c. : il
primo per la centrale termica di
Elbistan, che sarà alimentata con
lignite, il secondo per l'irrigazione
della valle del Berdan ed il terzo,
sotto forma di prestito globale,
alla Banca d'Investimento e di Credito Industriale (SYKB) per il f i -
FINANZIAMENTI CONCESSI NELLA COMUNITÀ NEL 1975
Ripartizione per settore
Settori
Numero
Importo
(in milioni
di u.c.)
% del
totale
Lavori d ' i n f r a s t r u t t u r a
39
779,3
84,9
Energia
Centrali nucleari
Linee a d aita tensione
Sfruttamento d i giacimenti d'idrocarburi
Estrazione d i carbon fossile
Gasdotti
Approvvigionamento idrico e distribuzione
Trasporti
Ferrovie
Strade e d opere d'arte
Trasporti marittimi
Telecomunicazioni
19
6
2
4
1
6
7
6
2
3
1
7
327,8
121,8
35,4
52.4
13.4
104.8
115,0
138,8
38.5
70.3
29.9
197,7
35,7
13.3
3.9
5.7
1.4
11.4
12,5
15,1
4.2
7.7
3.3
21,6
A g r i c o l t u r a , industria β servizi
Agricoltura, foreste e pesca
Industria
Industrie estrattive
Prima trasformazione dei metalli
Materiali da costruzione
Industria del legno
Vetro e ceramica
Industria chimica
Industrie metallurgiche β meccaniche
Industria automobilistica.
materiale da trasporto
Costruzione elettrica
Industrie alimentari
industrie tessili e dei cuoio
Industria cartaria
Industrie trasformatrici della gomma
Altre industrie
Prestiti globali
Servizi (Ricerca-sviluppo)
154(1)
3
150
13
13
11
3
13
26
138,2
1,3
135,3
0.6
47.9
14.1
5.0
2.2
36.5
17.2
15,1
0,1
14,7
0:1
5,2
1.5
0.5
0.2
4.0
1.9
7
8
30
7
3
8
3
4
1
2.1
12.8
42.8
1.6
1.1
2.6
1.7
-52.9 ( η
1,6
0.2
1.4
4.7
0.2
0.1
0.3
0.2
-5.8 ( η
0,2
Totale generale
193
/
917,5
100,0
(') Ivi comprese 129 assegnazioni su prestiti globali.
(2) Differenza tra i prestiti globali accordati nel 1975 (10.2 milioni) e le asseenazioni, il cui importo (63.1 mi­
lioni) è stato già imputato ai settori industriali corrispondenti, effettuate nel corso dello stesso anno su prestiti globali concessi negli anni precedenti.
nanziamento di progetti industriali
di piccola 0 media dimensione.
Nei S A M A è stato concesso un
solo finanziamento, su fondi propri della Banca, per una centrale
elettrica nell'Isola Maurizio (1,7
milioni di u.c.). Inoltre, come mandataria della Comunità, la Banca
ha stipulato due contratti di mutuo a condizioni speciali, su fondi
del FES, per la sistemazione del
porto di Pointe-à-Pitre nel Dipartimento francese d'Oltremare della
Guadalupa (0,7 milioni di u.c.) e
dell'aeroporto di Curaçao nelle
Antille olandesi (4,4 milioni di u.c.)
La BEI h a raccolto 831 m i l i o n i
d i u.c. e d ha a u m e n t a t o i l suo
capitale
La Banca ha raccolto la maggior
parte dei fondi indispensabili al
proseguimento della sua attività
ordinaria ricorrendo ai mercati f i nanziari : sono stati raccolti complessivamente 830,7 milioni di u.c.
di cui 813,7 mediante 26 prestiti
pubblici ο privati sui mercati dei
capitali dei Paesi membri, della
Svizzera e degli Stati Uniti d'Ame­
rica oltre che sul mercato interna­
zionale.
Il 10 luglio 1975, il Consiglio dei
governatori ha deciso di aumen­
tare del 7 5 % il capitale sotto­
scritto della Banca, che è così passato da 2 025 milioni a 3 543,75 milioni dì u.c., mentre il capitale versato sarà portato, mediante più
versamenti, da 405 a 557 milioni di
u.c.
Tasso d'interesse
Il Consiglio di amministrazione
della Banca Europea per gli Investimenti ha deciso, nel corso della
riunione del 10 febbraio 1976, di
ridurre dal 9,5% al 9 % il tasso
d'interesse applicabile ai mutui la
cui durata non superi gli 8 anni. Il
tasso d'interesse per i mutui di
durata superiore è rimasto invariato (9,5%).
N u o v o m e m b r o del
di amministrazione
Consiglio
Su designazione del Regno Unito,
il Consiglio dei governatori della
Banca Europea per gli Investimenti ha nominato il Sig. Norman
Jordan-Moss, Deputy Secretary,
H.M. Treasury, membro del Consiglio di amministrazione in qualità
di amministratore, in sostituzione
del Sig. Christopher Fogarty al
quale è succeduto nella carica
che quest'ultimo ricopriva nel Regno Unito.
Operazioni della BEI f u o r i della Comunità
La Banca Europea per gli I n v e s t i m e n t i f u creata
nel 1958 con il c o m p i t o di contribuire c o n le sue
operazioni di finanziamento — c o m e si legge all'art i c o l o 130 del T r a t t a t o di Roma — « allo sviluppo
equilibrato e senza scosse del m e r c a t o c o m u n e
nell'interesse della Comunità » ; e la sua a t t i v i t à
ha interessato da allora s o p p r a t t u t t o i Paesi m e m bri, che hanno i n f a t t i o t t e n u t o Γ 8 7 % del t o t a l e
dei suoi f i n a n z i a m e n t i .
Tuttavia lo S t a t u t o della Banca — che f a parte in­
tegrante del T r a t t a t o i Roma — prevede anche
che per deroga concessa all'unanimità dal Consi-
La Banca ha svolto un ruolo importante nella concessione dei finanziamenti previsti dagli accordi di
associazione stipulati dalla Comunità con la Grecia, la Turchia e gli
Stati Africani, Malgascio e Mauriziano (SAMA), ed il suo contributo — nel quadro della Convenzione di Lomé firmata nel febbraio 1975 — sarà ancora maggiore per lo sviluppo dei 46 Stati
ACP. In data più recente la Banca
è stata chiamata a dare esecuzione all'offerta di assistenza f i nanziaria della Comunità al Portogallo.
La Banca ha perciò svolto, sin dal
1963, un ruolo di primaria importanza nel concretizzare la volontà
politica della Comunità di concedere un aiuto allo sviluppo e la
sua area di attività si estenderà
ulteriormente in quanto la Comunità sta assumendo nuovi impegni
di assistenza finanziaria per favorire lo sviluppo economico dei
Paesi emergenti.
I contratti di finanziamento stipulati finora nel quadro dei vari accordi ammontano complessivamente a 741, 4 milioni di u.c. (pari
attualmente a circa $ 864 milioni).
Prossimamente entrerà in vigore
la Convenzione di Lomé, che comporterà una considerevole espansione delle operazioni della BEI, e
saranno firmati accordi di cooperazione, implicanti un aiuto finanziario, con i tre Paesi del Maghreb
(Algeria, Marocco e Tunisia) e
Malta ; quando le procedure di ratifica saranno state portate a ter-
glio dei g o v e r n a t o r i , su proposta del Consiglio di
amministrazione, possano essere concessi m u t u i
per p r o g e t t i da attuare f u o r i degli S t a t i m e m b r i .
Tale possibilità, cui si è ricorso in due occasioni
per finanziare p r o g e t t i di particolare importanza
per l'approvvigionamento energetico della CEE (il
Trans-Austria-Gasline e lo s f r u t t a m e n t o del giacim e n t o d'idrocarburi di Ekofisk, nel s e t t o r e norvegese del Mare del N o r d ) , è s t a t a utilizzata sop r a t t u t t o per i finanziamenti della Banca nel quadro dell'aiuto allo sviluppo concesso dalla C o m u nità.
mine, la Banca sarà invitata ad intervenire in questi Paesi per importi
considerevoli
(vedasi
scheda a pag. 7).
Lo scopo di quest'articolo è di
spiegare in quale quadro sono
state e sono effettuate le operazioni della BEI fuori della Comunità.
In generale, i finanziamenti della
BEI fuori della Comunità possono
essere distinti in due categorìe :
— operazioni su fondi propri,
cioè, principalmente, su fondi
raccolti tramite emissioni di
prestiti sui mercati dei capitali
0 provenienti, in misura minore, dal capitale versato e
dalle riserve ;
— operazioni su fondi messi a disposizione dagli Stati membri.
Si tratta, nel primo caso, di « operazioni ordinarie », per le quali
vengono applicate le stesse condizioni di quelle effettuate nella
Comunità ; i tassi d'interesse si
approssimano cioè ai tassi medi
praticati sui mercati finanziari a
cui la Banca ricorre per le operazioni di provvista. La BEI infatti
non persegue scopi di lucro e
tende solamente a coprire le
spese ed a costituire riserve ed
accantonamenti adeguati. Tuttavia
questi finanziamenti beneficiano
spesso di un abbuono d'interesse
a carico dei bilanci degli Stati
membri ο della Comunità, co-
sicché il tasso d'interesse effettivo è più basso di quello normalmente praticato.
I finanziamenti rientranti nella seconda categoria sono conosciuti,
secondo la terminologia della
Banca, come « operazioni speciali » ; con i fondi messi a disposizione, direttamente ο indirettamente,dagli Stati membri, i mutui
possono essere concessi a condi­
zioni molto più vantaggiose, specie per quanto riguarda la durata,
il periodo di preammortamento
ed il tasso d'interesse. I costi di
gestione di tali operazioni (la
Banca agisce come mandataria)
sono coperti mediante il pagamento di una commissione.
Le « operazioni speciali » non vengono contabilizzate nel bilancio
della Banca bensì nella « Sezione
Speciale » istituita a tale scopo
nel 1963 con decisione del Consiglio dei governatori. Poiché per
tali operazioni non sono utilizzati i
fondi propri della Banca, esse non
incidono in alcun modo sulla sua
attività di raccolta sui mercati dei
capitali.
Finora la maggior parte dei finanziamenti fuori della Comunità —
464,8 milioni di u.c., pari al 6 3 %
del totale — è stata concessa nel
quadro delle operazioni speciali. I
fondi sono stati messi a disposizione ο direttamente dagli Stati
membri (e accordati per la mag­
gior parte in Turchia, che ha otte­
nuto circa il 75 % di tutti i mutui a
condizioni speciali finora con­
cessi), ο dal FES — Fondo Euro-
peo di Sviluppo — costituito con
contributi versati dagli Stati membri (per le operazioni nei SAMA e,
tra breve, nei Paesi ACP).
Le operazioni ordinarie finanziate
con fondi propri della Banca ammontano finora a 276,6 milioni di
u.c. Esse concernono tutti gli interventi della Banca in Grecia, la
maggior parte delle sue operazioni nei SAMA e, per un importo
di modesta entità, finanziamenti
in Turchia. Poiché tutte le operazioni della BEI in Portogallo e la
maggior parte di quelle negli Stati
ACP rientreranno in questa categoria, è evidente che in futuro l'attività della Banca fuorì della Comunità consisterà in misura sempre maggiore di finanziamenti concessi su fondi propri.
La Banca ha cercato di svolgere
uri ruolo sempre più importante
nella concessione di aiuti finanziari a Paesi in via di sviluppo che,
in generale, devono far fronte a
problemi connessi con la loro limitata capacità di credito. Fattori
importanti sono stati la qualità dei
progetti che essa ha contribuito a
finanziare (per cui può vantare un
consistente portafoglio di operazioni di finanziamento ben riuscite) e la stretta collaborazione
con i governi dei Paesi interessati,
che hanno fatto si che le operazioni di finanziamento fuori della
Comunità di sviluppassero armonicamente COSÌ come quelle nei Paesi membri. Inoltre gli Stati membri della Comunità, direttamente
ο indirettamente, hanno raffor­
zato le garanzie d'uso sui mutui
della BEI accordando la propria
fideiussione su tutto ο parte del­
l'ammontare accordato, e ciò in
aggiunta agli abbuoni d'interesse
su una quota considerevole dei
mutui.
Ne è risultato che la BEI ha potuto destinare una parte dei fondi
propri ai finanziamenti in Paesi
che, paragonati a quelli della CEE,
sono relativamente meno sviluppati (Grecia e Turchia) ο arretrati
(molti dei Paesi africani), ha po­
tuto concedere mutui ad un tasso
d'interesse molto favorevole ri­
spetto a quelli praticati sui mer­
cati finanziari e, nello stesso
tempo, continuare ad emettere
prestiti come ente di prima cate­
goria, il che è molto importante
per tutti i Paesi interessati.
Grecia e Turchia
Se si tiene conto del volume di f i nanziamenti concessi, la Grecia e
la Turchia sono i due Paesi, tra
quelli fuori della Comunità, in cui
la Banca abbia maggiormente operato. I Protocolli finanziari allegati
agli accordi di associazione, nel
cui ambito si svolge l'attività della
Banca, tra la Comunità e ciascuno
di questi due Paesi, sono diversi
in quanto diverse sono state le valutazioni sul genere di aiuto necessario a rafforzare le loro economie, pur essendo entrambi volti a
realizzare le infrastrutture essenziali ed a favorire lo sviluppo industriale.
Per quanto concerne la Grecia, il
protocollo finanziario entrato in
vigore nel 1962 prevedeva che la
BEI accordasse mutui ordinari per
un importo massimo di $ 125 milioni, tutti su fondi propri. Gli Stati
membri firmatari del Protocollo
hanno però accordato la loro f i deiussione su tutte le operazioni
di finanziamento della
Banca
nonché un abbuono d'interesse
del 3 %, a carico dei loro rispettivi
bilanci, per i mutui destinati a determinati progetti d'infrastruttura.
Di detti at>buoni avrebbero potuto
beneficiare mutui per un importo
massimo pari ai due terzi del totale.
Entrambi i massimali sono stati
raggiunti : la Banca ha concesso
in Grecia finanziamenti sino a concorrenza dell'intero importo previsto e mutui per $ 83,3 milioni
hanno beneficiato degli abbuoni
d'interesse. Si ritiene che la
Banca continuerà ad intervenire in
Grecia quando si saranno conclusi
i negoziati tra il governo greco e
la Comunità circa un nuovo Protocollo finanziano (^).
Per i finanziamenti in Turchia la
maggior parte dei fondi è stata
messa a disposizione dagli Stati
membri e la Banca ha agito in
virtù di un mandato da essi conferitole, che l'autorizzava a procedere alla scelta ed all'istruttoria
dei progetti, a prendere le decisioni di finanziamento ed a gestire i mutui.
Nell'esercitare
il mandato, la
Banca si è attenuta al principio
che tutti i finanziamenti dovevano
essere destinati all'aumento della
produttività dell'economia turca e,
in particolare, alla realizzazione di
una migliore infrastruttura economica ed all'aumento della produzione agricola nonché permettere
una moderna ed efficiente gestione delle imprese, pubbliche ο
private, del settore industriale e
dei servizi.
Il primo protocollo finanziario CEETurchia, entrato in vigore nel
1964, prevedeva mutui a condi­
zioni speciali per un importo mas­
simo del controvalore di 175 mi­
lioni di u.c. La durata dei mutui
poteva raggiungere i 30 anni, con
un periodo di preammortamento
fino a 7 anni, ed il tasso d'inte­
resse non poteva essere inferiore
al 3 % per i progetti d'infrastrut­
tura a redditività diffusa ο diffe­
rita ed al 4,5 % per i progetti indu­
striali a redditività normale.
Con il secondo protocollo finanziario, entrato in vigore nel 1973, la
Banca ha potuto continuare la sua
attività in Turchia per la concessione di finanziamenti fino ad un
importo massimo di 195 milioni di
u.c. (2), anche questa volta messo
a disposizione direttamente dagli
Stati membri. Le condizioni di f i nanziamento sono
rimaste
le
stesse, tranne che il tasso d'interesse minimo per i mutui destinati
a progetti d'infrastruttura è stato
portato al 2,5 % e che il periodo
di preammortamento ha potuto
raggiungere gli 8 anni. I mutui per
progetti industriali — come previsto da entrambi i protocolli —
dovevano essere concessi allo
Stato turco, che li avrebbe poi
messi a disposizione dei promotori al tasso d'interesse praticato
sul mercato interno.
Il secondo protocollo finanziario
offriva altresì alla Banca la possibilità dì concedere finanziamenti su
fondi propri, garantiti dagli Stati
membri, fino ad un importo massimo di 25 milioni di u.c. (già accordati) alle stesse condizioni di
quelli consentiti nella Comunità.
Lo scopo degli accordi di associazione tra la Comunità e la Grecia
e la Turchia è di rafforzare le relazioni economiche in previsione di
un'adesione dei due Paesi alla
CEE. Le operazioni della Banca in
questi due Paesi vanno perciò viste nel contesto dell'evoluzione
della stessa Comunità.
(') Dati particolareggiati sulle operazioni d i finanziamento in Grecia
sono stati pubblicati nel n. 3 del
bollettino, uscito nel novembre
scorso.
Π
Tale importo è stato portato a 242
milioni d i u.c. da un protocollo supplementare firmato nel giugno
1973, a seguito dell'ampliamento
della Comunità ; detto protocollo è
in corso d i ratifica.
Il ruolo della Banca nel quadro
delle convenzioni di Yaounde e di
Lomé si presenta un po' diversamente e va osservato soprattutto
nel quadro dell'assistenza finanziaria della Comunità ai Paesi in via
di sviluppo del Terzo Mondo.
Le convenzioni d i
Yaounde
Nel quadro della prima Convenzione di Yaounde e di una successiva decisione del Consiglio dei
Ministri relativa ai Paesi, Territori e Dipartimenti d'Oltremare
(PTDOM), dipendenti dalla Francia e dai Paesi Bassi, fu deliberato dalla Comunità, con entrata
in vigore nel 1964, un programma
di aiuto di 800 milioni di u.c. di cui
680 milioni a titolo di sovvenzioni,
50 milioni in mutui a condizioni
speciali (entrambi su fondi del
FES), e 70 milioni in mutui ordinari
su fondi propri della BEI.
Nella seconda Convenzione di
Yaounde, entrata in vigore nel
gennaio 1971, il programma di
aiuto della Comunità ammontava
a 918 milioni di u.c. ('). Con decisione del Consiglio dei Ministri altri 82 milioni, che portavano il totale a 1 miliardo di u.c., venivano
previsti a favore dei PTDOM.
Di detto importo, 810 milioni dovevano essere assegnati a titolo di
sovvenzioni del FES, mentre 90
milioni venivano messi a disposizione, sempre dal FES, per accordare mutui a condizioni speciali e
contribuire alla formazione di capitali di rischio, una nuova foma di
aiuto. La BEI accettò di concedere, su fondi propri, mutui per
un totale di 100 milioni di u.c.
Come risulta dalle suddette cifre,
solo un po' meno del 2 0 % degli
interventi doveva essere rimborsato.
La durata massima dei mutui a
condizioni speciali poteva essere
di 40 anni, con un periodo di preammortamento fino a 10 anni ; il
tasso d'interesse non era stato fissato nelle convenzioni, ma in pratica si è situato tra l'I ed il 3 °/o. 1
contributi alla formazione di capitali di rischio avevano lo scopo di
aumentare il capitale azionario
delle imprese mediante l'acquisizione di partecipazioni, minoritarie, che avrebbero dovuto essere
cedute, non appena fosse stato ritenuto opportuno, di preferenza a
cittadini ο istituti del Paese inte­
ressato.
Essendo possibili altri aiuti finan­
ziari, i mutui ordinari su fondi pro­
pri della BEI dovevano essere de­
stinati ad investimenti produttivi
di sicura e sufficiente redditività
nei Paesi aventi un'adeguata capacità di credito. Le condizioni di f i nanziamento erano identiche a
quelle delle operazioni nei Paesi
della Comunità, ma era previsto
un abbuono d'interesse da imputare alle sovvenzioni del FES. L'abbuono poteva essere del 2 % ο
del 3 %, conformemente a certi
Gli accordi di cooperazione
tra la CEE ed i Paesi del
Maghreb (Algeria, Marocco
e Tunisia) e Malta compor­
tano aiuti finanziari per un
importo massimo di 365 mi­
lioni di u.c., di cui 183 mi­
lioni come mutui ordinari
della BEI su fondi propri,
121 milioni come mutui a
condizioni speciali e 61 mi­
lioni come sovvenzioni ( i
mutui a condizioni speciali e
le sovvenzioni, su fondi del
FES), cosi ripartiti (in milioni
di u.c.) :
Algeria
Marocco
Tunisia
Malta
mutui
ord.
70
56
41
16
mutui a
cond. sowenspec.
zioni
19
25
58
16
39
15
5
S
I mutui SU fondi della BEI
beneficeranno, in generale,
di un abbuono d'interesse
del 2 % da imputare all'im­
porto delle sovvenzioni. Essi
saranno garantiti dagli Stati
membri nel quadro di un
accordo globale che pre­
vede la copertura del 3 0 %
del totale dei finanziamenti
concessi dalla Banca nei
Paesi del Maghreb, a Malta
e nei Paesi ACP.
criteri fissati nella Convenzione,
per i mutui a favore di progetti
del settore manifatturiero ο turi­
stico e del 2 % per i mutui accor­
dati tramite un organismo locale
di finanziamento dello sviluppo. I
mutui per progetti non rientranti
nelle suddette categorie potevano
beneficiare di un abbuono d'inte­
resse il cui tasso sarebbe stato fis­
sato di volta in volta.
A complemento delle garanzie abi­
tuali sui mutui della Banca, gli
Stati membri avevano accordato
la loro fideiussione, che copriva
qualsiasi rischio, per l'importo
pari alla differenza tra il totale dei
mutui su fondi propri della Banca
e 70 milioni di unità di conto.
Nel quadro della cooperazione tra
la Commissione delle Comunità
Europee e la BEI, alla Banca incombeva la responsabilità principale per l'istruttoria delle domande di abbuono d'interesse e
per i contributi alla formazione di
capitali di rischio nonché per qualsiasi progetto del settore industriale che potesse beneficiare di
un mutuo a condizioni speciali su
fondi del FES. Alla Commissione
incombeva invece la responsabilità principale dell'istruttoria di altri progetti, su cui la Banca dava il
proprio parere relativamente all'aspetto finanziario, che potevano
ottenere mutui a condizioni speciali.
I contratti relativi ai mutui a condizioni speciali, contabilizzati nella
Sezione Speciale, sono stati firmati congiuntamente dalla Commissione e dalla BEI. La Banca
gestisce i mutui, nonché i contributi alla formazione di capitali di
rischio, per conto e su mandato
della Comunità.
La Convenzione d i
Lomé
L'esperienza acquisita durante il
periodo di applicazione delle due
convenzioni di Yaounde è servita
a meglio elaborare la nuova Convenzione di Lomé, che entrerà il
vigore il 1° aprile prossimo, nel
quadro della quale la Banca, che
vedrà estendersi notevolmente la
sua attività fuori della Comunità,
concederà finanziamenti fino al
1980.
La Convenzione è stata stipulata
con quasi tutti gli Stati africani e
con i Paesi in via di sviluppo dei
Caraibi e degli Oceani Pacifico e
Indiano ; essa prevede aiuti finanziari della Comunità per un totale
di 3 390 milioni di u.c., cosi ripartiti:
— Fondi del FES (in milioni
messi a disposid i u.c.)
zione dagli Stati
membri :
sovvenzioni
mutui speciali
capitali di rischio
stabilizzazione degli introiti d'esportazione
— Mutui su fondi
propri della BEI
2 100
430
95
375
390
/•y Con l'accordo di associazione relativo all'adesione dell'isola Maurizio
alla seconda Convenzione di Yaounde, firmato nel maggio 1972. è
stata prevista la concessione di un
importo supplementare di 5 milioni
di u.c. su fondi del FES.
Dei 3 390 milioni di u.c. la Banca
potrà accordare 585 milioni, di cui
390 sotto forma di mutui su fondi
propri, che beneficeranno di un
abbuono d'interesse del 3 % per
il quale sono stati già riservati 100
milioni di u.c. sulle sovvenzioni
del FES, e 95, attraverso la Sezione Speciale, sotto forma di capitali di rischio. Sempre nel quadro della Convenzione, una decisione non ancora adottata dal
Consiglio dei Ministri prevede
aiuti finanziari per 160 milioni di
u.c. a favore dei Paesi, Territori e
Dipartimenti d'Oltremare ; in tale
importo sono compresi 10 milioni
di mutui su fondi propri della BEI
(che beneficeranno di abbuoni
d'interesse) e 5 milioni, su fondi
del FES, di capitali di rischio.
I mutui su fondi propri della BEI
saranno destinati in via prioritaria
al finanziamento di progetti del
settore industriale, minerario ο tu­
ristico ; come già per i mutui su
fondi propri concessi nel quadro
delle convenzioni di Yaounde, i
progetti dovranno essere di sicura
e sufficiente redditività e sarà tenuto conto, in ogni caso, della situazione economica e finanziaria
dello Stato ACP interessato. Le
sovvenzioni ed i mutui a condizioni speciali su fondi del FES serviranno invece a finanziare principalmente i progetti agricoli, d'infrastruttura e sociali a redditività
diffusa e meno elevata. Contrariamente alla procedura prevista
dalle convenzioni di Yaounde, le
domande di mutui a condizioni
speciali saranno istruite ed approvate dalla sola Commissione, mentre la BEI si limiterà ad ottenere il
rimborso del mutuo ed il pagamento degli interessi per conto
della Comunità.
D'altra parte, la Banca avrà l'intera responsabilità per quanto
concerne gli abbuoni d'interesse
ed i capitali di rischio.
I capitali di rischio permetteranno
di aumentare direttamente i fondi
propri delle imprese oppure costituiranno un contributo in « quasi
capitale » concesso sotto forma di
« mutuo subordinato » (rimborsabile solo dopo che sono stati rimborsati i mutui di prim'ordine) ο di
« mutuo condizionale » (il cui rim­
borso sarà effettuato solo quando
saranno state soddisfatte alcune
condizioni implicanti che il progetto ha superato i problemi di
avviamento ed ha raggiunto una
certa redditività). Queste forme di
aiuto, che possono essere abbinate a mutui ordinari, sono state
previste soprattutto per le im8
prese del settore industriale, minerario ο turistico.
Alle garanzie d'uso richieste dalla
Banca per i propri mutui si aggiun­
gerà la fideiussione degli Stati
membri, che si applicherà alla
copertura di qualsiasi rischio fino
a concorrenza del 30 % del totale
dei finanziamenti concessi dalla
Banca su fondi propri.
La Convenzione di Lomé entrerà in vigore il 1° aprile
1976. Le modalità degli interventi della BEI negli Stati
ACP sono precisate in un
opuscolo informativo pubblicato recentemente.
Portogallo
Nell'ottobre del 1975, dopo aver
consultato la Banca, il Consiglio
delle Comunità Europee ha deciso
di accordare al Portogallo — a t i tolo di « aiuto eccezionale d'urgenza », in attesa di un protocollo
finanziario di tipo classico — un
aiuto finanziario dell'importo massimo di 150 milioni di u.c. sotto
forma di mutui della BEI, a sostegno della sua economia in un periodo particolarmente difficile.
Come già scritto più particolareggiatamente nel n. 3 del bollettino, uscito nel novembre scorso, i
mutui saranno concessi dalla BEI
su fondi propri e beneficeranno di
un abbuono d'interesse del 3 %
direttamente a carico del bilancio
della Comunità. Si tratta di una
misura del tutto eccezionale presa
per evitare i ritardi che avrebbe
comportato l'iscrizione dei relativi
importi nel bilancio di ciascuno
Stato membro. Per le stesse ragioni, è la Comunità che accorderà la propria garanzia su tutti i
mutui concessi dalla Banca in Portogallo nel quadro del programma
di aiuto d'urgenza.
Le operazioni della BEI fuori della
Comunità non possono essere
considerate isolatamente. I mutui
della Banca coprono solo una
parte del costo dei progetti ; essi
fungono cioè da complemento ai
fondi propri del mutuatario ο ad
altri fondi costituiti spesso da sov­
venzioni ο mutui di Paesi membri,
del Fondo Europeo di Sviluppo ο
di altrì organismi di sviluppo, nazionali e internazionali ; la BEI, per
esempio, ha finanziato dei progetti in Turchia e nei SAMA congiuntamente alla Banca Mondiale
e ad istituti di Paesi membri.
È altresì opportuno sottolineare
che, nonostante la complessità
delle operazioni della BEI fuori
della Comunità, lo scopo fondamentale è semplice : favorire lo
sviluppo economico dei Paesi
emergenti e migliorare il tenore di
vita delle loro popolazioni. I finanziamenti concessi dalla Banca ο
per suo tramite hanno contribuito
ad attenuare le difficoltà incontrate da molti Paesi del Terzo
Mondo circa la loro bilancia dei
pagamenti, che costituiscono un
freno al loro sviluppo, nonché a
realizzare investimenti fissi per un
totale di circa 4 200 milioni di u.c.
(pari a $ 4 900 milioni). Sono stati
direttamente creati 70 000 posti di
lavoro e, infine, le infrastrutture
che la Banca ha contribuito a f i nanziare, come i progetti d'irrigazione, hanno avuto un notevole
impatto sui mezzi di sostentamento di un numero molto più elevato di persone.
BEI-iNFORMAZIONi è una pubblicazione periodica della Banca
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