PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE COROFAR; CO.SA.FA.CA.; FARMACENTRO; FARPAS; SAFAR.; UFL GENOVA ANNO VII - N° 5 • Dicembre 2010 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:07 Pagina 1 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:27 Pagina 2 Le Cooperative TOTO CANALINI ANNO VII - N° 5 • Dicembre 2010 PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE COROFAR; CO.SA.FA.CA.; FARMACENTRO; FARPAS; SAFAR; UFL GENOVA. IL COMITATO DI REDAZIONE DI LEMON È COSTITUITO DAL CONSIGLIO INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO PRESIDENTE: • TOTO CANALINI CONSIGLIERI: • ROBERTO BARTOLI • ALBERTO COSTA • ANDREA MAGLIONI • ANDREA PAOLETTI • FRANCESCO SIMONCELLI • MARIO DUBBINI - “PAPÀ“ Luigi Zuccari Presidente COROFAR A questo numero ha partecipato: Bruno Lucchi - [email protected] Toto Canalini (Direttore strategico) Tel. 0721 910315 [email protected] Michele Bresciani (Art director) Tel. 0721 392338 [email protected] Franco Pilia Presidente CO.SA.FA.CA. Cagliari A questo numero ha partecipato: Denise Escana [email protected] Giuliana Gioacchini (Segreteria organizzativa) Tel. 0731 219729 [email protected] Tutti on line! Grossa novità! Per vedere le foto dei nostri incontri non sarà più necessario confidare nella sollecitudine dei “fotografi” a rispondere alle mail e aspettare i pesanti file allegati. Da oggi sono on line tutti gli scatti delle nostre vacanze. Non bisogna far altro che aprire la pagina web: http://picasaweb.google.it/totocanalini scegliere lʼalbum che ci interessa e poi… scaricare le foto con il nostro profilo migliore! 2010, un anno Positivo, nonostante tutto Q TIRATURA 2760 COPIE, COSÌ DISTRIBUITE: 320 COROFAR; 550 CO.SA.FA.CA.; 800 FARMACENTRO; 200 FARPAS; 510 SAFAR; 250 UFL GENOVA; 130 REDAZIONE Per informazioni, suggerimenti, commenti o un semplice confronto, potete rivolgervi a: Farmacentro - Jesi - [email protected] Sandro Cerni Presidente Farmacentro Servizi & Logistica A questo numero ha partecipato: Antonio Astuti - [email protected] uesto è l'ultimo numero del 7° anno di vita di Lemon ed il bilancio non potrebbe essere migliore. Aumentano il numero dei lettori, dei partecipanti alle nostre iniziative, delle manifestazioni stesse. I Soci Cooperatori credono sempre in questa nostra semplice formula di aggregazione; gli anni non ci hanno stancato, piutto- Nota piacevole è anche aver partecipato agli incontri di Cosafaca Cagliari prima, di Farpas Bari poi e ieri di Corofar Forlì che con delle belle feste si ritrovano annualmente tutti per rivitalizzare ulteriormente la forza della cooperazione. A tutti Voi e alle Vostre Famiglie, carissimi Auguri di Buone Feste Gli “autori” di questo numero Teresa Balenzano Michele Bresciani Ada Campanella Toto Canalini Michele Costa Rosanna D’Orsi Mario Dubbini Massimo Fagioli Claudio Lucarelli Filippo Pasquali Paolo Rosetti Sesa Spanedda Vito Novielli Presidente FARPAS Aspettiamo anche te! Michele Martella Presidente SAFAR Grafica Daniela Marchini / www.scritturescriteriate.it Stampa Grapho5 sto ultimamente ci sentiamo rinvigoriti e l'affetto e l'amicizia dei Colleghi si sentono sempre di più. Non possiamo dire altrettanto per quello che riguarda la collaborazione di alcuni Sponsor che ultimamente, con le difficoltà oggettive, si sono allontanati creandoci qualche problema in più. Aspettiamo tempi migliori. Alessandro I° Vampa 3 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:07 Pagina 4 Auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo ! i o n tti u t da Lo sapevi che Lemon esce in anteprima via email quasi dieci giorni prima che tu lo riceva in farmacia? Lo sapevi che ogni mese viene pubblicata una newsletter che si chiama Orange, che arriva via email e contiene informazioni, anticipazioni, gli album delle nostre vacanze e molto altro ancora? Forse, se non sai queste cose, è perché non abbiamo il tuo indirizzo email o perché lo abbiamo sbagliato. Inviaci quindi la tua email corretta a: [email protected] e noi ci preoccuperemo di tenerti aggiornato su tutte le attività del gruppo. LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:07 Pagina 6 12/19 marzo 2011 IL NOSTRO PROSSIMO VIAGGIO Settimana bianca: Selva di Val Gardena P er parecchio tempo, fino a Marzo 2010, abbiamo cercato di organizzare la settimana bianca nel comprensorio del Sella Ronda. Ogni volta che ci avvicinavamo a questa zona c’era qualcosa che alla fine non ci convinceva. Un albergo troppo piccolo, un paese poco stimolante, un prezzo troppo alto… beh... per un motivo o per un altro abbiamo sempre dovuto desistere. L'anno scorso abbiamo finalmente trovato un equilibrio ottimale e quest'anno ci siamo voluti concedere il bis. Da buoni goduriosi, al termine di un pasto luculliano non abbiamo saputo e voluto dire basta. Anzi, abbiamo prenotato nello stesso ristorante! Saranno contenti i tantissimi amici che ci chiedevano di potere sciare nel cuore delle Dolomiti e - in particolare - nel comprensorio più ampio e meglio collegato di tutto l’arco alpino. A due passi dall’albergo si sale in quota per entrare in un carosello di piste che comprende circa 1.220 km, suddivise in 12 zone. Chi l'anno 6 scorso è stato dei nostri, ha potuto goderne appieno, cimentandosi in discese impegnative o in lunghi e facili tracciati, senza mai dovere ripetere due volte la stessa pista. Selva di Val Gardena è il punto di ritrovo dell’elite sciistica mondiale (non a caso è il più grande comprensorio sciistico del mondo) ed è meta fissa di appuntamenti importanti per lo sport alpino e a proposito dell’albergo... sarà nuovamente il Residence Hotel Antares, una delle migliori strutture di Selva, che ci auguriamo possa essere per tutti noi un momento di relax e di benessere. L'anno scorso abbiamo trovato cortesia, accoglienza, buona cucina e un'ambiente informale: esattamente quello che cercavamo! E poi naturalmente ci sono tutte le attività, che stiamo mettendo a punto in queste settimane, che speriamo possano rendere ancora più ricca e piacevole la vacanza insieme. Un giretto ad Innsbruk? Un torneo di burraco? Qualche altra escursione nei paesi vicini? Una passeggiata con le racchette? O con una slitta trainata dai cavalli? Vogliamo ritornare da Thun per qualche piccolo regalo per i nostri amici? O visitare una distilleria o un caseificio? La tradizionale cena in baita con musica e balli? Cercheremo di accontentare tutti, o meglio di permettere a tutti di riempire la vacanza con idee e attività. Speriamo di riuscire anche questa volta a centrare il nostro obiettivo. E naturalmente, non dimenticheremo la nostra formazione, con il corso ECM integrato nella vacanza. Ma alla fine di tutto questo parlare, quello che - da sempre - chi viene con noi ci riconosce, non è tanto la bellezza dei luoghi che scegliamo o la qualità degli hotel... ma il piacere di condividere momenti speciali e in questo - lasciatecelo dire - ci siamo sempre distinti: non si parla di lavoro, non è un momento di riflessione e dibattito: al contrario è una occasione per stare insieme tra colleghi e pensare a rilassarsi e divertirsi. Sotto questo punto di vista, da bravi goduriosi... siamo sicuramente ineccepibili! 7 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:08 Pagina 8 Ada Campanella - [email protected] - Farmacentro - Jesi Stoccafisso all’anconetana L’ANGOLO DEI FORNELLI ...E DELL’IRONIA Stoccafisso alla vicentina I ngredienti: stoccafisso, olio, aglio, prezzemolo, sale, pepe, pomodori, latte, patate. Premessa: tenere a bagno per 5/6 gg. lo stocco già spezzettato cambiando l’acqua ogni dì. Preparazione: pulire ben bene il pesce da lische e pelle. In padella capiente mettere abbondante olio, aglio e prezzemolo; soffritto e ben colorito che sia giù lo stoccafisso con sale (parsimonia) pepe e qualche pomodoro senza i semi. Lasciar bollire moderatamente per 2/3 ore (!!!) versando di tanto in tanto acqua calda e per ultimo un po’ di latte. A circa fine cottura tagliare a pezzetti un paio di patate aggiungendo del curry. A cottura delle patate, verificare salatura. Servire in coppette rustiche! E… gustare con l’augurio della vostra ADA Baresità al Farpas Day: street food ovvero scagliozze baresi A tutti i colleghi che non hanno mai assaggiato queste prelibatezze della mia città dedico questa ricetta. asseggiando tra i vicoli di Bari vecchia il giorno del Farpas Day ci siamo imbattuti in una friggitoria ambulante che preparava mattonelle fatte di polenta fritta chiamate sgagliozze… il classico street food (cibo da strada) disponibile ad ogni ora e a un costo abbordabile. P 8 Si toglie dal fuoco quando le patate sono cotte. Prima di servire far riposare per qualche ora. Aspettiamo anche te! Invia la tua ricetta e la tua foto a: [email protected] Claudio Lucarelli Farmacentro - Jesi [email protected] Fagioli e cicorie I ngredienti: fagioli cannellini secchi, cicorie (meglio se di campagna) aglio, alloro, prezzemolo, peperoncino, olio extravergine di oliva. Procedimento: dopo averli tenuti a bagno per una notte, lessare i fagioli con 2 spicchi d'aglio, un pezzetto di peperoncino, una foglia d'alloro e un po' di prezzemolo. A metà cottura salare. Da parte si lessano le cicorie e si saltano, dopo averle tagliuzzate, in una padella con olio, aglio e peperoncino. Unire i fagioli alle cicorie e servire con la bruschetta ed un filo di olio extravergine di oliva. BUON APPETITO!!! Ingredienti: 250 gr di polenta, Acqua Sale, Olio di semi vari Preparazione: Far bollire una pentola con acqua salata, versare lentamente la farina di polenta e portare a cottura mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Non appena pronta versarla su una spianatoia e distenderla. Lasciarla raffreddare e tagliarla a quadrati o a triangoli e friggerli in una padella con abbondante olio bollente. Appena fritti, naturalmente da ambo i lati, sgocciolarli e cospargerli con una generosa manciata di sale. L o stoccafisso va tenuto a bagno per alcuni giorni, meglio in acqua corrente, poi asciugato e spinato, tagliato a pezzetti,viene poi posto a strati in un tegame sul fondo del quale si sistemano listarelle di canna spaccate per lungo, per evitare che il pesce si attacchi durante la cottura. Il tutto si condisce con un sugo preparato con cipolla, maggiorana, sedano, carota, aglio e prezzemolo soffritti in olio, rigorosamente extravergine di oliva, aggiungendo sale, pepe e pomodorini a grappolo; tutto intorno si mettono le patate tagliate a spicchi (meglio se patate rosse di Colfiorito). Si aggiunge qualche pezzetto di burro, olio in abbondanza e vino bianco (Verdicchio) Fin quasi a coprire lo stoccafisso. Si cuoce per due ore scuotendo ogni tanto il tegame (mai rimestare). Teresa Balenzano Farpas - Modugno - Bari [email protected] Rosanna D’Orsi Farpas - Bari [email protected] 9 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:09 Pagina 10 2/9 dicembre 2010 10 11 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:09 Pagina 12 12 13 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:09 Pagina 14 14 15 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:10 Pagina 16 APPUNTI SPARSI APPUNTI SPARSI Ahi, ahi, ahi, Poetto amore mio a mia passione per il Poetto questa volta mi è costata cara. Una splendida domenica di settembre, mare calmo, cielo limpido, borsa frigo, allegra compagnia: oggi, mi sono detta, si sta in spiaggia senza orario. Ma come si suol dire, ho fatto i conti senza l'oste! Alzandomi dalla sedia, fatti due passi, inciampo e dopo una sorta di piroetta degna di Carla Fracci cado sulla sabbia “morbida”, ma la botta è stata “tosta”. Conclusione: corsa in ambulanza verso il pronto soccorso dove sono arrivata “impeccabile” in costume da bagno e ray-ban sugli occhi. Il verdetto infausto della radiografia è stato: frattura del femore. Il mio primo pensiero? Questo si che è un guaio, dovrò rinunciare ai prossimi viaggi Inter Co. Fa. Gruppo Sportivo per i quali avevo già dato l'adesione. Sono passati quasi tre mesi e ancora posso muovermi solo con le stampelle, grazie ai familiari e agli amici riesco a fare una vita “quasi” normale; ho pure ripreso ad andare in farmacia, rientro caldeggiato per sollevarmi il morale da mia nipote Manù che con valente e affettuosa disponibilità mi fa da chauffeur e da segretaria e dalla mia collaboratrice Tere che, in mia assenza, con abnegazione e competenza ha mandato avanti la “baracca”. A tutte e due un grazie di cuore. L Sesa Spanedda CO.SA.FA.CA. - Cagliari [email protected] ! 16 “Appunti sparsi” aspetta sempre nuovi amici... Invia il tuo articolo e la tua foto a: [email protected] Ti aspettiamo!!! Un pomeriggio di un giorno da... cani... B uon giorno!!!... Buon giorno a voi. Sono in due... e sconosciuti, mai visti da queste parti. L'accento non è dei nostri e quando questo succede mi si rizzano le antenne e in un nano-secondo ripercorro tutto il cammino fatto fino a quel momento. Scontrini? ...Fatti tutti. Anticipi?(che non si devono fare), ...Non fatti. Farmaci dati senza ricetta? ...Non dati. Veterinari che richiedono la triplice copia? ...Non dati. Registro stupefacenti? ...Tutto registrato. Farmaci scaduti? ...Controllati e tolti Polvere sugli scaffali? ...Nascosta. Bene, tutto ok . Il battito ritorna quasi normale e sfoggiando il mio più bel sorriso a 64 denti, guardo i miei interlocutori e dico... Prego? E infatti, quello che temevo, diventa concreta realtà. I due sorridono e molto gentilmente mi presentano i loro tesserini di identificazione: Maresciallo e vice brigadiere della tenenza locale. Piacere di vedervi... (bugiardo, ...il battito è in comprensibile aumento). Gioco d'anticipo... (d'altronde ero uno stopper) ...e: Siete qui per il controllo annuale del registratore di cassa, vero?...NO!!! Ahhhh!!! (colpito, ...al cuore Ramon, cito da: "Per un pugno di dollari": quando un uomo col fucile, incontra un uomo con la pistola, quello con la pistola è un uomo morto, ed è piuttosto chiaro che quello con la pistola sono io). Ecco... allora... non sono proprio sicuro di essere contento di vedervi (il battito è salito a 150.000 al micro-secondo ed è in rapidissima ascesa, sto più o meno scalando il Pordoi)...e ...??? Siamo qui per notificarle una infrazione dell'art. 50, per la presentazione in ritardo di "tot" ricette, da parte del suo centro di tariffazione. Facciamo presto e non si "preoccupi" perché le verrà rimborsato il tutto, presentando l'avvenuto pagamento a chi di dovere. "NON SI PREOCCUPI" è un eufemismo, ma è vero, a suo tempo ero stato avvisato di questa eventualità. Però è passato un po’ di tempo e "am séra scurdè" (mi ero dimenticato), (il battito sta calando, sono in discesa libera e felice, verso Ortisei). Mi ritorna il sorriso e la spavalderia ...: Ah si... è vero,...VI ASPETTAVO. Bene, ...cosa devo fare, ...quanto devo pagare, ...dove devo firmare???!!! Ci vediamo, ... arrivederci... ma... mi son "cagato" addosso. Non che abbia nulla da nascondere... ma chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Ma è bene, tutto ciò che finisce bene e questa è andata. In tempi di vacche magre e questi sono tempi in cui le vacche sono magrissime, bisogna avere "mille occhi". Anche perché io appartengo ad una di quelle farmacie che con le manovre in corso sono a rischio di chiusura e a forza di sentirlo dire dagli organi di categoria e di leggerlo sui giornali, mi sono quasi convinto che sia vero. Convinto sono, anzi sono certo che si stava meglio quando si stava peggio. E il povero "Bettino" è li insieme ad un "altro", pelati tutti e due che, mani sui fianchi, ondeggiando in piedi su un ipotetico balcone virtuale e "celeste", ci dicono "a noi": Ittà...liani, avè...tte, volù...tto, la biccì...cletta ...e allora pedalate!!! Ciao a tutti, come sempre, alla prossima... se ci sarà... Massimo Fagioli ruralissimo farmacista romagnolo, Corofar ... Romagna. Roncofreddo Italia [email protected] 17 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:10 Pagina 18 Un caso di coscien za? M i avevano avve rtito la mattin a che in zona gir visto, non del qu ava un tipo “st artiere, malmess rano”, mai o, farfugliante, roico! Un tipo pre millantatore e sumibilmente logorsenza fissa dim dormitori pubb ora, forse ospite lici e delle mens incolto, due de dei e della Caritas! nti residui in pe Un tipo con un rfetto stile cloch ciali viciniori ap ba rbone ard parentemente che visitava gli senza nulla ch esercizi comme alle sue strane iedere se non un re cervellotiche a minima atten elucubrazioni! denza, si è mater zione Nel pomeriggio ializzato nella , come una tra mia farmacia, proferire, ignora tta a scaguardando di qu ndo le persone a e di la’ senza e curiosando ne tocca a noi, chiss nulla l reparto alime à come si compo nti. Ho pensato rterà, speriamo coda dell’occhio “ora non sia un violen lo controllavo ne to” mentre con l suo curiosare più disgraziato tra gli omogene la di quanto pens izzati e le pasti assi e portava bisunta presumi a ne tra . Era colla una sorta bilmente tutta di giberna unta la sua casa. Un pantaloni imbo a giacca a vento e ttiti tipo doposci di colore indefi , due calzature neanche zoccol nibile che non potevan i, a calcagno nu o definirsi scarpe , dei do, un berrettin lo riparavano all o di lana fortun ma a bellemeglio da atamente nero l freddo ormai infantilmente rit di suo che pungente. Dand enendo che no o le spalle al ba n guardando no coccia un pacch nc n si è visti, si è one ed etto di pastina infilata in una aproteica; dopo farmi partecip bisunta sacdichè nella sua e del mondo in innocenza ha rit cui vagava la su conto di migliaia en a uto me nte di di euro alle Poste millantando cre estrema cortes e storie di avve diti INPS ed un ia l’ho seguito nture e di esperi nei suoi sragio en mondo, della du ze im probabili. Con namenti condiv rezza della vita idendo la che merita di ess valori morali ed ere vissuta purch sua visione del i principi basila ri della coesisten è si salvaguard “vediamo dove ino i za umana. Un vuole parare pri po’ per celia un ma di licenziarlo l’onestà dell’uom po’ perché ” ho messo l’acce o! Non lo avess nto su di uno de i mai fatto: che davamo questo anche lui era di i valori: principio e perta questo parere, nto era giusto esattamente com che condiviche ci abbracci e me! Si è conten assimo perché dei neri che ce tato di una str la pensava etta di mano, un l’hanno scura sopra e chiara a ma L’ho accompagn no ch e al contrario nel palmo, era ato con grande grigia sopra e cortesia alla po umana ed al pa nera lercia sot rta insieme ai cchetto di pasti to. suoi principi su na aproteica ne sa che sarebbe ll’onestà lla tasca e nell’usci tornato a farmi re salutava con visita. Ancora non si è visto! la promesFilippo Pasquali Safar - Pescara farmpasquali@ tiscali.it 18 Un anno negli Stati Uniti (prima parte) Paris, 6 Novembre 2010 E ro solo in seconda Liceo Scientifico quando inizio a pensare di trascorrere un anno di scuola superiore all’estero. L’idea mi entusiasmava, mi incuriosiva e mi faceva sentire quella sorta di ebbrezza che si prova quando qualcosa piace veramente tanto. Iniziai subito a ricercare su internet le varie associazioni con le quali sarei potuto partire e, dopo qualche giorno di ricerca e valutazione personale su ciò che esse offrivano, presi la mia decisione. Ne parlai con i miei genitori e spiegai loro le mie intenzioni. Mio padre si dimostrò subito molto interessato e totalmente a favore senza pensarci su due volte; mia madre restò ammutolita e scoppiò in un pianto di “semi-disperazione”. Che dire… mi aspettavo una reazione del genere! Nulla di preoccupante o anormale. Il tempo comunque passò, e dopo circa un anno, ovvero quando passai in terza superiore fu tempo di iniziare a pensare seriamente al mio anno all’estero. L’Associazione che scelsi si chiama “AFS Intercultura”: Associazione ONLUS che si occupa di scambi interculturali dal 1955. Il programma che “Intercultura” offre può essere suddiviso in cinque parti principali: le selezioni, la preparazione, la partenza, il soggiorno all’estero ed il rientro in Italia e a scuola. In questo articolo vi parlerò delle selezioni e della preparazione alla partenza. Nei prossimi numeri vi parlerò della mia permanenza qui negli Stati Uniti. In data 1 Settembre 2009 mi iscrissi online per partecipare alle selezioni. Da quel momento mia madre iniziò a pregare perché non passassi le selezioni. Sembrerà assurdo ma è la verità! Lei stessa me lo confidò. Il 15 Settembre 2009 ricevetti l’e-mail che mi comunicò che la mia iscrizione era stata accettata e che a breve avrei ricevuto una lettera per la convocazione alle selezioni. Così fu e dopo breve tempo ricevetti infatti una lettera che mi comunicò il luogo e la data delle selezioni: Oristano, 15 Novembre 2009. Diceva che saremmo stati sottoposti ad un test psico-attitudinale e ad un colloquio individuale con alcuni volontari di “Intercultura”. L’emozione era forte! Era quasi incontenibile! Ed io ero felicissimo ma allo stesso tempo non nascondo un po’ di paura di non passare le selezioni. In un certo senso le vedevo come un ostacolo che poteva impedire al mio sogno di realizzarsi: un anno negli Stati Uniti d’America (si, gli Stati Uniti: il mio sogno sin da quando ero bambino e vedevo alla televisione la famosa ed esageratamente grande ed unica America!). Tuttavia le selezioni si rivelarono nient’altro che una semplice dimostrazione per me stesso che potevo farcela. Ero quasi del tutto convinto che ero passato. Dopo qualche giorno fui convocato per sostenere una prova di inglese, lo SLEP test, richiesto dalle Scuole Americane per accertarsi di una conoscenza dell’inglese perlomeno discreta da parte dei futuri studenti. Dato anche quest’ultimo test, non rimaneva altro che aspettare i risultati! Dopo qualche settimana seppi che avevo passato con successo entrambi i test: ero veramente felice! A questo punto Intercultura ci fece compilare un fascicolo contenente tutte le nostre informazioni personali, lettere di presentazione ed infine i Paesi stranieri ai quali eravamo interessati. Dovevamo citarne da un minimo di tre ad un massimo di dieci, in quanto con “Intercultura” non è possibile scegliere esattamente lo Stato in cui si desidera andare, e le mie scelte in ordine di preferenza furono le seguenti: Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Honduras, Costa Rica ed Ecuador. Vi lascio immaginare quanto mia madre fosse tranquilla sapendo che sarei potuto andare a 24 ore di aereo o più dall’Italia nel caso fossi stato selezionato per l’Australia o la Nuova Zelanda! Dopo aver consegnato il fascicolo iniziò una lunga attesa, che durò fino a Febbraio, quando finalmente ricevetti la TANTO desiderata lettera. Ricordo perfettamente quel giorno: tornai da scuola come al solito verso le 13.30 e mio padre rientrò dalla farmacia con una busta per me da parte di “Intercultura”. L’eccitazione era alle stelle! Volevo aprire la busta più velocemente che potevo, ma allo stesso tempo non volevo aprirla perché non volevo ricevere una delusione! Infatti potevo anche non essere stato preso… Fatto sta che aprii la busta più velocemente che potessi, tant’è vero che quasi la stracciai 19 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:11 Pagina 20 APPUNTI SPARSI rischiando di strappare i fogli all’interno! Una volta aperta iniziai a leggere tutto d’un fiato: “Gentili genitori del candidato Michele Costa, siamo lieti di informarvi che vostro figlio è stato selezionato per partecipare al programma annuale negli Stati Uniti. Ci congratuliamo con Michele… ecc. ecc.”. Quasi quasi svenni. Un brivido mi pervase e iniziai a saltare per casa dalla gioia gridando: “Siiiiiii mi hanno preso!!! Mi hanno preso per gli Stati Uniti!!!”. Anche questa volta mio padre fu felicissimo, mentre mia madre, anche lei felice naturalmente, ma allo stesso tempo spaventata dal fatto che sarei partito, scoppiò in un pianto sia di gioia che di rassegnazione: mi avevano preso (le preghiere non erano servite più di tanto; evidentemente il Signore aveva altri piani per me, vero Mami?). Comunque, dopo questo FANTASTICO ed indescrivibile momento, presi il cellulare ed iniziai a mandare messaggi a quante più persone potevo per condividere la mia gioia con amici e parenti. Le selezioni erano finite: era arrivato il momento della preparazione alla partenza. In primavera iniziammo le cosiddette “orientations”, le quali sono incontri periodici di preparazione alla partenza ai quali partecipano i ragazzi selezionati ad un programma Intercultura e sono tenute dai volontari di “Intercultura” stessi. Nel sud della Sardegna avevano fatto domanda 58 ragazzi: dopo le selezioni eravamo solo 10! Durante le orientations i volontari iniziarono un “lavoro” di preparazione prevalentemente psicologica in particolare basata sulle difficoltà che un anno all’estero può comportare e sull’approccio psicologico necessario per affrontare le differenze culturali. Personalmente penso che il concetto base della preparazione possa essere riassunto con una semplice frase: “It’s not right, it’s not wrong, it’s just different” ovvero “Non è giusto, non è sbagliato, è solo diverso”. Questa frase va interpretata nel suo senso più profondo. Ovvero, in un Paese straniero, qualunque esso sia, il nostro metro di paragone non deve essere, nel nostro caso, quello italiano (la nostra mentalità italiana), bensì ciò che è normale in quel Paese, e ciò che è normale in quel Paese è appunto solo “diverso”: né giusto, né sbagliato. A maggio, precisamente il 24 Maggio 2010, noi ragazzi selezionati per gli Stati Uniti fummo convocati a Roma all’Ambasciata Statunitense per il colloquio col console Americano al fine del rilascio del visto J-1, necessario per la permanenza della durata di un anno negli Stati Uniti. Passammo proprio una bella giornata: tutti noi ora avevamo il nostro visto per gli Stati Uniti! Arrivò così l’estate. La scuola finì ed iniziarono le vacanze estive. Mi venne comunicata la data della partenza ed i rispettivi voli. Tutti gli studenti in partenza dal sud Italia si sarebbero incontrati a Roma l’11 Agosto e sarebbero partiti per la loro destinazione il giorno successivo, ovvero il giorno12 Agosto. Io ero destinato all’aeroporto di Chicago e avrei fatto uno scalo di un paio d’ore all’aeroporto di Francoforte, in Germania. Ancora, tuttavia, non avevo ricevuto informazioni riguardanti la mia famiglia ospitante, il che mi preoccupava. Ero troppo curioso! Non volevo aspettare! Finalmente, quando ormai mancavano solo dieci giorni circa alla partenza, ricevetti un’e-mail da “AFS Intercultura” in Missouri. Non potete immaginare quanto fossi entusiasta e appagato di aver ricevuto una mail che aspettavo da mesi! Ora avevo tutte le informazioni relative alla mia famiglia ospitante: Famiglia Johannaber. Composta da quattro persone (e tre cani!): mio padre Gary Johannaber, mia madre Karen CraigJohannaber, mia sorella Amanda, mio fratello Wren, un labrador di nome Gabby, un bassotto di nome Mollie ed 20 APPUNTI SPARSI infine un cagnolino di “razza indefinita” di nome Mousse. Subito li cercai sul famoso Facebook e vidi per la prima volta i volti della mia Famiglia Americana. L’emozione era forte e la felicità era ancora una volta incontenibile. Subito li aggiunsi tra i miei amici di Facebook e nel giro di qualche giorno fummo in contatto. Desideravo scoprire quanto più possibile sulla mia nuova famiglia! Scoprii che risiedono a Paris, in Missouri (Si, nome piuttosto strano: Parigi! In America!), il quale comunque ha solo 1500 abitanti. Esatto… solo 1500 abitanti! Io in Sardegna vivo in una piccola città, la quale ha solo 35000 abitanti e passare da 35 mila abitanti a 1500 è un grande cambiamento! La differenza è tanta. Tuttavia se ero arrivato fin lì significava che ero pronto a tutto; che mi volevo mettere alla prova; che desideravo testare me stesso e volevo dimostrarmi fin dove potevo arrivare: desideravo capire quali fossero i miei limiti e se possibile superarli! È facile pensare che andare in un Paese straniero, in particolare i tanto amati ed “ammirati” Stati Uniti, sia facile e bello. Tuttavia vi posso confermare che non tutto è poi così facile e bello. Bisogna essere pronti a vivere in una nuova famiglia, in una nuova città, a cambiare scuola, a farsi nuovi amici, ad adattarsi a nuovi usi, costumi e tradizioni: a vivere una vita TOTALMENTE nuova a partire da ZERO. Ma non solo. Bisogna infatti anche essere pronti a lasciare la propria vita Italiana per un anno: la propria famiglia, la propria scuola, i propri amici, le proprie abitudini di tutti i giorni, sapendo che dopo un anno sarai cambiato completamente mentre la tua vita Italiana non sarà cambiata per nulla. I tuoi amici non saranno cambiati, la tua famiglia non sarà cambiata: quasi tutto sarà come lo avrai lasciato alla partenza. Ma tu sarai cambiato: sarai un’altra persona. E questo lo constaterai tu e lo constateranno i tuoi amici. Il problema è che non avrai una sola marcia in più rispetto agli altri, ma avrai cento, mille, diecimila in più! E questo non lo dico per presunzione, ma per il semplice fatto che un’esperienza come questa ti apre la mente più di qualsiasi altra cosa. Cambi del tutto. Diventi un vero e proprio Cittadino del Mondo. Cambia la vita nella tua quotidianità, cambiano le tue abitudini, il tuo modo di giudicare, il tuo modo di comportarti, ma soprattutto cambia il tuo modo di pensare. La tua mente cambia. I tuoi pensieri. Le tue certezze. I tuoi obiettivi. I tuoi Valori. Tutto cambia. E da ragazzo diventi UOMO, e da ragazza diventi DONNA. Dunque, se sei pronto a tutto questo, allora puoi partire: quest’esperienza fa per te! E quanto farà per te quest’esperienza…! Ti darà una NUOVA VITA: una vita MIGLIORE. Io sentivo che ero pronto, e sono partito. Quindi ora lasciatevi guidare attraverso i miei primi mesi di permanenza qui negli Stati Uniti d’America! Si parte! Continua… Michele Costa - CO.SA.FA.CA. - Cagliari [email protected] 21 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:11 Pagina 22 APPUNTI SPARSI APPUNTI SPARSI “Ancora una lettera personale (atto secondo) Dalla Confederazione degli uomini liberi di Monteboaggine” Il venticinque novembre dell’anno duemiladieci i sono recato a Urbino i giorni scorsi, per una triste circostanza; un caro amico non c’era più. Con mio fratello Enzo, camminando a piedi, insomma per dire che avevamo lasciato la macchina in periferia, percorremmo i saliscendi caratteristici di Urbino, legati a noi da tanti ricordi. Giù dal Monte per Via Raffaello, in Piazza principale con sulla destra Valbona, a sinistra Lavaggine, e via su, per il Duomo. Lo strano è che quando ti “rileghi” ad un luogo che non rivedi da tanto tempo, lo spazio si concentra, si restringe, diventa sempre più tuo, perché nel solo immaginarlo si allarga e si perde in sfumature. All’altezza di Valbona, mi venne in mente quella botteguccia di cianfrusaglie, in cui lavorava o comunque si impegnava “Zagobello”. Chiesi ad Enzo quale fosse il cognome di Zagobello, per averne una definizione più netta. Non se lo ricordava e comunque non che avesse estrema importanza, perché il personaggio rimaneva sempre Zagobello detto Zago. E aveva il suo significato, come ora farò notare. Zagobello al mattino, sempre puntuale scendeva sgambettando dalla parte alta di Urbino, ossia dai Maceri, percorreva Via S. Margherita dove io abitavo, per recarsi nella sua botteguccia. E sempre sgambettando, canticchiava queste rime che noi fanciulli non comprendevamo nella loro totalità: “E con lo zigo zago tu m’hai rotto l’ago, m’hai ferito il cuore, tu mi fai morire. Dalla passione mi sento svenire….” Noi fanciulli, dietro facevamo i battitori accompagnandolo in coro, saltellando pure noi. Il bello o il brutto, è che ritornando a casa cantavamo di fronte a nostra madre la canzoncina, col risultato che spesso venivamo presi a scapazzoni! Ma mio fratello ad un certo punto disse: “guarda Sandro che i Zagobelli erano due”. Sì, perché esisteva il padre ed il figlio, e considerando che la stecca vien dal ciocco, i due si assomigliavano come gocce d’acqua. In tutto! L’altro Zago, il figlio, aveva pure lui una botteguccia, sempre in Valbona ma in fondo, vicino al Mercatale, dove vendeva i lumini e l’Almanacco di Barbanera. Ambedue i Zagobelli ispirandosi al Barbanera, declamavano detti e consigli ad ogni pié sospinto, di fronte ad un palcoscenico ben nutrito. Alla lumaca non piace la birra e neppure il miele, alla pulce non piace la menta, il pomodoro antimosche, il sapone salvacuccioli, il ….ed altro Ad ogni detto ne seguiva il commento, spesso arguto, e le vendite erano sempre proficue. Gli argomenti erano interessanti, dall’astronomia al lunario, dai calendari alla misurazione del tempo. Insomma noi giovani, divertendoci imparavamo più con i Zagobelli che a scuola ! Ma di Zagobello padre c’è una storia che va raccontata. Come è consuetudine in ogni parte del mondo, il primo aprile è la giornata del pesce. Ebbene la prima botteguccia dei Zagobelli, quella del padre, stava sotto la Piazza della Repubblica, all’inizio di Valbona scendendo verso il Mercatale. La porta in legno si confondeva con il muro di sostegno della Piazza, muro fatto di mattoncini marrognoli. Il caso volle che di fronte al luogo del misfatto, ci fosse un cantiere edile che provvedeva alla ristrutturazione di una casa. C’erano mattoncini a volontà accastati lungo la via! Insomma con il materiale a portata di mano si passò la notte in arte muraria, nascondendo completamente la porta. Ed era tutta una comica, perché i numerosi presenti si davano molto da fare nell’operazione, con schiamazzi risate e con qualche bottiglione di vino, che i più grandi garganellavano a più riprese! Si era creato solo un muro che proseguiva fino al pisciatoio sottostante. Al mattino aspettammo che il Zagobello arrivasse, tutti sulla balconata della Piazza della Repubblica. Immaginate la scena! Zagobello che andava avanti ed indietro lungo la discesa, senza capacitarsi dove fosse la bottega, urlando e sbraitando, sicuramente ancora in preda ai consueti fumi alcolici della sera precedente: “Mi hanno portato via il negozio. Chi è stato? Denuncio tutti…!” Noi a ridere a crepapelle, sia per le esternazioni dell’interessato, sia per i cianciconi che manifestava nel suo procedere, frutto del beveraggio serale. M 22 Si sa che ogni paese ha le sue consuetudini ed abitudini. Il giorno degli scherzi da noi non è il primo di aprile, ma il primo di maggio. In un ambiente di lavoratori e di agricoltori questa data, normalmente è santificata con il riposo. Ma c’era sempre qualcuno che non faceva una madonna tutti i giorni, per cui era giusto metterlo all’opera una volta all’anno. Si smontavano le ruote dei birocci, collocandole tramite scale in cima al “mitul”, legno alto e dritto attorno al quale si costruiva il pagliaio. Siccome nel mese di maggio, la paglia era quasi finita, le ruote si affossavano verso la base: rimuoverle sarebbe stato molto difficile, a meno di tagliare lo stesso mitul vicino al terreno. Si spostavano i cancelli, trasportandoli lontano, si trascinavano le macchine tramite trattori in punti scoscesi, per non parlare poi dei motorini e delle biciclette. Ma c’è da considerare anche, come già accennato nel precedente articolo, la poesia e l’armonia dei nomignoli o soprannomi di alcuni personaggi, loro assegnati ed imposti per le loro caratteristiche e storie. C’è tutt’ora, Grillon detto Gianni, parente di un certo Pagnacca gestore di una osteria in quel di Villagrande, parente di farmacisti della zona di Casinina, quindi uomo di una certa rilevanza e considerazione, e parente del detto Grillon che diventò lui stesso Pagnacca secondo. Palanchin detto Gabriele, che lavorava nei rimboschimenti con una ditta dell’Aquila, che usava spesso una barra robusta di ferro denominata palanchino. E siccome se la portava affezionatamente sempre dietro, il detto Gabriele diventò Palanchin a tutti gli effetti. C’era Bartolon, che frequentava da giovane la figlia di un certo Dottor Giuliani di nome Nicoletta, esile e gentile, a differenza dello spasimante che aveva modi rudi ed aspri: da cui anche il nome di Ginepris. Risalendo dal termine ginepro si poteva comprendere quanto fosse fine e delicato. Ma il bello è che le cose si tramandano,ed ad un parente di tale personaggio Gualberto detto Rossi fu attribuito lo stesso soprannome un po’ modificato ed ingentilito : Bertolo. Ormai la Confederazione si propone di fare sempre cose nuove. È già stato emanato un OTTALOGO, (otto e non dieci per non volere offendere il Creatore), costituito da otto fondamentali leggi che regolano la vita della Confederazione, e che per non tediare la vita dei lettori si sintetizza nel concetto che tutti i Confederati sono uguali e di pari diritto, e vengono denominati NOTABILI. Inoltre per l’importanza che sta assumendo la zona, sia per la frequentazione nelle piste invernali, sia per l’Antica Storia del Castello di Monteboaggine, si è inoltrata domanda alle autorità competenti per installare un cartello turistico metallico e con i colori dello Stemma, al Km 0,300 della Strada Provinciale sp.118, che recita: STATE ENTRANDO NELLA MAGNIFICA COMUNITA’ DI MONTEBOAGGINE. BENVENUTI E non è detto che nel prosieguo del tempo, non venga collocata una sbarra di confine, con relativa garitta! Ma è tempo di chiudere senza dimenticarmi di rivolgere un caro saluto a Mario Dubbini detto Dubbio che mi ha citato nell’ultimo numero di Lemon. Certo caro Dubbio che sarai presente al prossimo incontro in quel di Monteboaggine, anche se la goccia sulla scarpa, per tutti noi matusa continuerà a cadere! E tuttavia sorridendo, mi vien da constatare che in questo mondo di invenzioni e modernità, nessuno ha mai pensato di fare il cosiddetto indumento intimo, ossia mutanda, di due colori: Giallo davanti, Marrone dietro! Sempre il Principe in persona dalla sua legittima Sede. Il Principe Alessandro I° Vampa Farmacentro - Jesi [email protected] 23 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:11 Pagina 24 APPUNTI SPARSI APPUNTI SPARSI Storie di vita dietro al banco... parte terza L auro è seduto sulla panchina,... di fronte alla farmacia. La panchina, in questione, non è un panchina qualunque. È una panchina, ambita. Infatti quella panchina, per tutti è... "LA... PANCHINA". Sopporta giornalmente, il peso dei pensionati locali. Ne tiene in tutto tre. Tre posti comodi e come si dice, chi prima arriva, meglio alloggia e chi va a Roma, perde la poltrona. Per cui si fa a gara, togliendo ore preziose al sonno, per accaparrarsi il posto centrale che di conseguenza, come da proverbio, non si molla fino all'ora di pranzo. Lei, cioè, l'ora di pranzo, qui da noi "batte" alle 10,45. Essendo contadini, ci si alza alle 4 per andare in campagna a lavorare col fresco e alle 10,45, poi si ha fame. Finito il pranzo alle 11,30, ci si impaluga (impalugare: voce del verbo dormire) fino alle 17. Quindi alle 17,15 si cena e si torna nei campi fino a quando il sole è più o meno alto nel cielo. La prassi è in uso a tutta la famiglia, compresi nonni e bambini. Per cui è frequente, vedere, all'alba , tre pensionati che si appoggiano l'un l'altro, spalla contro spalla, assonnati sulla "Panchina". Questa cosa si vede, ma soprattutto si sente, perché data l'ora, il silenzio impera, ma i nostri eroi, di cui buona parte ha problemi acustici, invece di... (come si dovrebbe da galateo) bisbigliare, urlano, svegliando, di conseguenza, la parte del paese, che non facente parte del "villico mestiere" vorrebbe, potendo, continuare a dormire. Questo lavoro succede solo di mattina, perché di pomeriggio, LÌ, ci batte, sempre, il sole. Dicevo, Lauro è seduto sulla panchina. È li fin da quando ho aperto, più o meno le 8,30. Sono le 10 e stranamente Lauro è seduto ancora da solo, che si guarda pensieroso intorno. Di persone ne sono passate. Pensionati e non. Ma tutti hanno proseguito verso un’altra, meno nobile... panchina, che per tutti è... "L'altra panchina", ubicata più o meno a 20 metri lineari da quella più titolata. Per me è l'ora del caffè e come sempre esco per andare al bar. In genere non chiudo, i pensionati mi fanno da antifurto vivente, ma dato che oggi c'è solo Lauro, lo faccio. Non ho ancora inserito la chiave nella "toppa" che Lauro comodamente seduto lì da stamattina, mi fa: Dottore va via??? Perché... sa... io avrei bisogno e avrei anche una certa... URGENZA!!! Sono le 10. Lauro è lì da almeno due orette buone, non si è ancora deciso di venire in farmacia ed è ancora da solo. Tutti hanno proseguito. Perché??? Perché Lauro è... un emerito rompicoglioni!!! Mi verrebbe... sento come un formicolio che mi sale da giù verso su, mi verrebbe, dicevo, da dirgli: Lauro... va a cagare!!! Ma non lo faccio. Sono un professionista. Il lavoro prima di tutto, serietà e dedizione. Uno dei miei maestri mi diceva che le prime tre regole del farmacista sono: Ordine, ordine, ordine... e le seconde tre, sono: Pazienza, pazienza, pazienza. Per cui sorrido. Lo guardo ... gli sorrido e dico: No, non sto andando via, Lauro, prego... apro adesso!!! Ah, bene, dice lui, allora aspetto ancora un pò, perché deve arrivare mia moglie. Nooooooooooooooo. La moglie no. Se Lauro è un rompicoglioni, la Laura, sua moglie, é ...di più... Quando la Laura scende in piazza, si assiste ad un fuggi-fuggi generale. Per intenderci lei è quella che, non curante delle distanze di cortesia, ne delle righe gialle sul pavimento, ne dei cartelli che invitano a farsi i "propri ", alita sul collo della persona che sto servendo e si appropria di quello che stiamo dicendo e decide diagnosi e relativa terapia. Oppure, allunga il collo il giovedi mattina e dice: Dottore è aperto oggi pomeriggio. No, Laura. Il giovedi pomeriggio è il mio turno di riposo. Ohhh, come faccio, che avevo bisogno del "Kuki ", la pasta per i denti? Beh ...Laura, dato che è qui adesso...magari può approfittarne. Ahh no, adesso no. Non ho tempo devo andare a leggere il giornale e poi ne ho ancora un pò, della vecchia ...e dato che domani scendevo in piazza....!!! Beh, son sicuro che capiteranno anche a voi, delle robe del genere. Come quelli che..., se hai fatto un giorno di ferie, come è successo quando sono andato a Perugia, nell'ultima uscita di Inter Co. Fa (ciao a tutti), dicevo, sono stato via solo il sabato. Il sabato è un giorno. Però quando mi son presentato il lunedi, Piretti mi aspettava sulla porta e mi ha detto: Ahhhh... finalmente è tornato... bello non fare un... "cazzo" eh??? Ciao a tutti e ...Principe ben tornato... Massimo Fagioli Romagna tricolore - Corofar - [email protected] Dedicato al medico che mi guarì dall’acne D opo alcuni giorni di assenza tornando in farmacia ho trovato l'opuscolo di una onlus recentemente sorta in Umbria dal nome “No melanoma” che intende creare una rete di informazione, utilizzando anche il canale farmacia, per combattere questa terribile malattia soprattutto attraverso la prevenzione. Mi ha sorpreso l'intelligenza di tale iniziativa e soprattutto le forme innovative con cui praticamente si cerca di mettere in pratica tale progetto. È stato ad esempio creato un fumetto per sensibilizzare nelle scuole i più giovani a segnalare la presenza di nei e macchie nella pelle attraverso un supereroe, “Super-Ado” che combatte il male e guarisce. Allo stesso tempo la onlus si è autofinanziata con uno spettacolo al teatro Morlacchi di Perugia, dove alcuni dermatologi e simpatizzanti dell'associazione hanno recitato una divertente commedia in dialetto. Oltre a trovare risorse hanno anche fatto parlare del melanoma sottolineando ancora quanto sia importante la prevenzione. Con piacere ho scoperto che il Presidente di tale associazione senza fine di lucro è il professore Mario Tomassini illustre dermatologo perugino che, lasciatemelo dire, ha anche il grande merito che ormai tanti anni fa mi guarì dall'acne. Paolo Rosetti Farmacentro - Perugia [email protected] P.S. : Chiedo scusa per il linguaggio a volte volgare, irriverente e decisamente non consono al rango che ci compete. Ma, hanno aperto "la fossa" del relativo formaggio d.o.c. di Roncofreddo. La fossa si trova proprio dietro la farmacia, facente parte di un unico complesso del palazzo comunale. Ora è difficile spiegare cosa si prova in questo momento, bisognerebbe essere qui, non per vedere, ma per sentire. Io di fumi ne ho inalati tanti nella mia vita , ma psicadelico come questo ...mai. Gli abitanti della piazzetta, adiacente alla fossa, hanno aumentato il consumo di ossigeno liquido e gassoso del 300 %. Svenimenti, allucinazioni e tentativi di suicidio sono all'ordine del giorno. La protezione civile è allertata. Insomma, ho le mie buone ragioni per svalvolare ... 24 25 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:12 Pagina 26 Bruno Lucchi Responsabile Sviluppo Soci [email protected] Denise Escana [email protected] Festa degli Auguri anno 2010 È nella splendida cornice dellʼHotel Gallia di Milano Marittima che si è svolto, domenica 12 dicembre, il Pranzo degli Auguri con i nostri Soci. La giornata è corsa via in un clima di serenità ed allegria, dopo un ricco aperitivo, alle ore 11,15 abbiamo ascoltato il Professore Ferdinando Fara che ci ha parlato del valore effettivo della farmacia, di seguito il dott. Nicola Poponi che invece ci ha illustrato la redditività della Farmacia. La parola è quindi passata al Presidente dr. Pier Luigi Zuccari che ha esposto i programmi e gli obiettivi dellʼimminente anno 2011. Non rimaneva altro che il gustosissimo pranzo a base di pesce, servito a tavola dai camerieri dellʼHotel Gallia. Veramente una giornata di festa condita da battute di vario genere da parte dei Farmacisti presenti. Non mi rimane che ricordare che il pranzo è stato offerto dallʼAzienda Mylan che, ancora una volta ringraziamo. A questo punto faccio personalmente e, a nome di tutti i nostri farmacisti, i più sentiti auguri di Buone Feste a tutti i Soci delle Cooperative dʼItalia ed in particolare ai farmacisti delle Cooperative che aderiscono a INTER CO. FA. Gruppo Sportivo. Un caloroso arrivederci o meglio a rileggerci al prossimo anno. 26 27 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:12 Pagina 28 Vito Novielli [email protected] Conclusioni sull'8° Farpas Day È ormai alle spalle lʼottava edizione del Farpas-day. Le preoccupate riflessioni di venerdì 19 sui prossimi scenari che il federalismo determinerà sulla spesa pubblica e su quella sanitaria, hanno rappresentato la consueta occasione per un confronto con le istituzioni, ed hanno aiutato a comprendere possibili opportunità che le regioni meridionali potranno avere per migliorare e far crescere la spesa in qualità ed efficacia. La giornata di sabato con le comunicazioni e lʼecm hanno aiutato i partecipanti a comprendere i prossimi impegni di Farpas, le sue strategie commerciali e i partner con i quali condividere scelte ed obiettivi. I vari interventi hanno spiegato una volta in più che la farmacia dentro un sistema di cooperativa è più forte e protetta, e se questo sistema si muove in coerenza con gli obiettivi e con le strategie nazionali delle cooperative, tutto è reso più solido e durevole. La storia di questa rassegna è la storia della nostra cooperativa, dei suoi obiettivi, delle sue difficoltà e delle sue conquiste. È anche la storia della sua coerenza nel cercare sempre e con ostinazione di far corrispondere le iniziative a quanto annunziato, i fatti alle parole, cosa oggi difficile da ritrovare nei comportamenti delle persone, ma anche delle aziende e nelle loro iniziative commerciali. Il farpas-day è anche uno straordinario momento di incontro, un efficacissimo intreccio di conoscenze, di volti, di sorrisi e strette di mano che accompagnano la storia delle aziende. Credo che ancora una volta la rassegna non abbia tradito le aspettative dei soci, dei dipendenti, dei tanti collaboratori, delle aziende e di noi tutti che abbiamo accompagnato questʼedizione di successo. È doveroso ringraziare, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, tutti coloro che, con grande fatica ed entusiasmo, hanno consentito la realizzazione di questʼappuntamento, ma anche tutti i soci e visitatori che nelle due giornate hanno affollato uno spazio accogliente, stimolante e ricco di novità. Arrivederci alle prossime iniziative della Farpas, che di sicuro continueranno ad offrire lʼopportunità per una risposta efficace ai bisogni della farmacia pugliese. Con rinnovato sentimento di stima e di amicizia. Vito Novielli 28 29 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:12 Pagina 30 Antonio Astuti [email protected] Osservatorio Giovani Farmacentro, come cavalcare da protagonisti il cambiamento LʼOsservatorio Giovani, il percorso formativo per i giovani titolari Soci di Farmacentro taglia il traguardo del primo anno di vita. A dodici mesi esatti di distanza dalla giornata inaugurale (vedi Lemon n. 4 2009), a fine novembre si è infatti svolto a Jesi lʼultimo incontro del 2010, con una intensa giornata dedicata al Merchandising, la pratica che permette unʼesposizione dei prodotti più consona alle moderne indicazioni commerciali del Marketing. Ma, al di là degli aspetti tecnici delle varie giornate di Formazione (i particolari sono riportati nel box), lʼOsservatorio Giovani Farmacentro ha pienamente confermato le aspettative dei partecipanti che, attraverso un progetto costruito sulle indicazioni da loro stessi fornite durante la fase iniziale, hanno potuto accedere ad informazioni di sicuro interesse per la loro crescita professionale. Si dice ormai con insistenza che nellʼimmediato futuro il Farmacista dovrà avere competenze manageriali a 360°, oltre che professionali, e lʼOsservatorio 2010 ha, non a caso, puntato con chiarezza a questa finalità. Allʼappello di un anno fa hanno risposto 60 giovani farmacisti, molti di essi già Titolari altri in procinto di diventarlo e la sinergia fra le Federfarma provinciali e la nostra Cooperativa, promotrice assoluta dellʼiniziativa, ha allargato ulteriormente il campo degli iscritti. Nel corso dei mesi si è così formato un “nucleo centrale” di circa 30 colleghi che hanno preso parte pressoché a tutte le giornate e che, questione importantissima, hanno stretto un forte reciproco legame fra loro dando vita anche a solide amicizie. Sicuramente, il picco di maggior valore dellʼOsservatorio è stato raggiunto a maggio quando una “delegazione” di 20 giovani è stata ricevuta a Roma dal Presidente nazionale della FOFI Andrea Mandelli che non ha mancato lʼoccasione per fare i complimenti a Farmacentro e, soprattutto, ai farmacisti del domani capaci di comprendere come sia possibile, solo attraverso un costante approccio alla cultura, guardare con fiducia al futuro. La successiva conclusione della mattinata, con la visita al Nobile Collegio Farmaceutico, ha conferito allʼavvenimento un significato di “unicità” difficilmente ripetibile. Testimoniato peraltro dai due “portavoce” del gruppo, Monica Murattini e Guido Zuccari, intervenuti ufficialmente allʼAssemblea Farmacentro di giugno. Nel 2011 lʼOsservatorio inizierà sin da fine gennaio, dato che a Perugia ci sarà lʼincontro dedicato allʼapprofondimento sulle Reti di Farmacie. Poi, per continuare nel segno del continuo e dinamico rinnovamento, il programma, ancora in fase di studio, prevederà, in primavera e autunno, due appuntamenti di grande spessore formativo che avranno luogo, in due fasi, nelle sedi di Perugia e Jesi, con il coinvolgimento però anche di Bologna, dove, come noto, sono ormai 100 le farmacie ad essere servite da Farmacentro. Ebbene, una realtà ormai così consolidata e nota in tutta Italia, come è lʼOsservatorio, contribuirà sicuramente ad avvicinare e a fare apprezzare ulteriormente ai farmacisti felsinei la nostra Cooperativa, sempre attenta alle esigenze di tutti i Soci, figuriamoci dei giovani… A condurre lʼOsservatorio sarà ancora il Team Guida testato nei mesi scorsi, a partire dal “Tutor” Alain Calmer e dal referente “storico” Antonio Astuti, per arrivare ai due rappresentanti territoriali di Perugia, Gianni Carboni, e Jesi, Luigi Galatello, il tutto sotto lʼabile e proverbialmente perfetta regia organizzativa di Giuliana Gioacchini. LʼOsservatorio allarga infine lʼinvito a partecipare anche ai giovani delle altre Cooperative che fanno parte di Inter Co. Fa. Gruppo Sportivo: chi fosse interessato prenda al più presto contatto proprio con la Segreteria di Giuliana Gioacchini (0731/219729 – [email protected]), che provvederà a fornire le indicazioni utili a confrontarsi con i Farmacisti del Team Guida. Farmacentro augura a tutti i lettori di Lemon delle feste meravigliose 30 GLI APPUNTAMENTI DELL’OSSERVATORIO DEL 2010 l Gennaio - Gubbio, “La Sanità Europea: il futuro della nostra Salute, come Cittadini e Professionisti del farmaco”. Relatori Luigi Bertinato (Dirigente Sanitario della Regione Veneto ed esperto di Sanità internazionale e collaboratore di OMS e Osservatorio Europeo sulla Sanità di Bruxelles) e Gianfranco Domenighetti, Economista e dottore in scienze sociali, docente titolare di Comunicazione e Economia sanitaria all`USI e professore invitato di Economia e politica sanitaria presso l´Institut d´Économie et de Management de la Santé dell´Università di Losanna. l Marzo - Gubbio, “La Farmacia è unʼimpresa: chi la gestisce: un professionista, un manager o un imprenditore?” Relatori Marcello Tarabusi e Giovanni Trombetta, commercialisti dello Studio Guandalini di Bologna noti a livello nazionale per la loro attività professionale e pubblicistica. l Aprile - Jesi, “Il Farmacista Gestionale”. Relatore Giulio Cesare Pacenti, Farmacista e giornalista e consulente, autore di diversi libri sulla gestione della Farmacia. l Maggio - Roma, “Incontro privato con il Presidente nazionale FOFI Andrea Mandelli” e “Visita riservata al Nobile Collegio Farmaceutico”. l Giugno - Gualdo Tadino, “Il Team in Farmacia”. Relatore Alain Calmer, Tutor dellʼOsservatorio, con lʼaiuto dei farmacisti (INSERIRE NOME E COGNOME) e Luigi Galatello. Nel corso della giornata si sono svolte esercitazioni sul campo di lavoro di gruppo. l Settembre - Perugia, “Lo Scenario Europeo: confronto tra modelli di farmacia e politiche di gestione del farmaco”. Relatore Carlo Capo, AD Mylan Generics. l Novembre - Jesi, “Leve di marketing in Farmacia: teoria e, soprattutto, pratica”. Relatore Bassano Gualteri, Direttore Marketing di Pierre Fabre. 31 LEMON 5 - 15 dic:LEMON 5 X AD 5.0 15/12/10 01:12 Pagina 32 Farmacentro - Jesi - [email protected] MARIO DUBBINI Romagna: Milano Marittima 12 dicembre 2010 Incontro con i Forlivesi L uigi, il Presidente Zuccari, mi ha voluto con loro. In quella grande festa della famiglia Corofar mi sono pienamente sentito come uno di loro. E con loro, con l'anziano Zuccari, Malossi, e tanti altri abbiamo ravvivato l'allegria di un tempo quando ci incontravamo più spesso. Valutando quel clima e i nostri sorridenti visi rivolgendomi a Toto, che era lì vicino a me, gli ho rinnovato la richiesta di trovare, attraverso Lemon, spazio e visibilità tutta o quasi per noi "senior". Per questo straordinario incontro di personaggi dalla pelle di elefante, non dovrà scolpire sullo scoglio verticale di San Leo i loro profili ma più semplicemente metterli attorno ad un consumato tavolo di legno, di un'osteria "vino e cucina". Ovunque sia, tra bovari maremmani, pastori sardi o pescatori delle nostre coste, liberi di lanciarsi nei ruoli giusti in canti e nell'anedottiche spiritose come un tempo, novellando attorno al non vano loro ciclo di vita. Toto, dovrai chiamare per partecipare, Michele, Geraldina, Alberto, il Principe, Ada, Armando, Gigi, Sesa, Bibi, Giorgio, Giovanna e tanti altri che tu ben conosci... magari intervistati da Lorenzo! Evviva i Senior. Con loro ne avrai da scrivere e fotografare. <#>