PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE COROFAR; CO.SA.FA.CA.; FARMACENTRO; FARPAS; SAFAR.; UFL GENOVA
ANNO VII - N° 4 • Novembre 2010
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Le Cooperative
TOTO CANALINI
ANNO VII - N° 4 • Novembre 2010
PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO
E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE
COOPERATIVE COROFAR; CO.SA.FA.CA.; FARMACENTRO;
FARPAS; SAFAR; UFL GENOVA.
IL COMITATO DI REDAZIONE DI LEMON È COSTITUITO
DAL CONSIGLIO INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO
PRESIDENTE: • TOTO CANALINI
CONSIGLIERI: • ROBERTO BARTOLI
• ALBERTO COSTA
• ANDREA MAGLIONI
• ANDREA PAOLETTI
• FRANCESCO SIMONCELLI
• MARIO DUBBINI - “PAPÀ“
Luigi Zuccari
Presidente COROFAR
A questo numero ha partecipato:
Bruno Lucchi - [email protected]
TIRATURA 2760 COPIE, COSÌ DISTRIBUITE:
320 COROFAR; 550 CO.SA.FA.CA.; 800 FARMACENTRO;
200 FARPAS; 510 SAFAR; 250 UFL GENOVA; 130 REDAZIONE
Per informazioni, suggerimenti,
commenti o un semplice confronto,
potete rivolgervi a:
Toto Canalini (Direttore strategico)
Tel. 0721 910315
[email protected]
Michele Bresciani (Art director)
Tel. 0721 392338
[email protected]
Franco Pilia
Presidente CO.SA.FA.CA. Cagliari
A questo numero ha partecipato:
Denise Escana
[email protected]
Grossa novità! Per vedere le foto dei nostri
incontri non sarà più necessario confidare nella
sollecitudine dei “fotografi” a rispondere alle
mail e aspettare i pesanti file allegati.
Da oggi sono on line tutti gli scatti delle nostre
vacanze. Non bisogna far altro che aprire la
pagina web:
http://picasaweb.google.it/totocanalini
scegliere lʼalbum che ci interessa e poi…
scaricare le foto con il nostro profilo migliore!
Ci sono guide e Guide...!!!
D
opo tanti anni, di
guide per i nostri
viaggi ne abbiamo
conosciute a decine; preparate, disponibili, pazienti e
tolleranti.
Ma in questo week-end a
Londra abbiamo veramente
avuto il top.
È vero che noi Colleghi siamo
stati tutti sempre puntuali e
disciplinati, ma la simpatia, la
preparazione, la conoscenza
di Roberto lo posizionano in
maniera assoluta al primo
posto, unico, tra quelli che
non si dimenticano.
A volte anche le caratteristiche di una guida possono condizionare lo svolgimento di
una gita, un viaggio, un qualsiasi evento...
Bene, tutti hanno riconosciuto
che nei tre giorni velocissimi
trascorsi in Inghilterra tutto è
filato via più che bene
e credo che buona parte del
merito vada riconosciuta alla
nostra Guida.
Grazie Roberto
Gli “autori” di questo numero
Giuliana Gioacchini (Segreteria organizzativa)
Tel. 0731 219729
[email protected]
Tutti on line!
Farmacentro - Jesi - [email protected]
Sandro Cerni
Presidente Farmacentro Servizi & Logistica
A questo numero ha partecipato:
Antonio Astuti - [email protected]
Teresa Balenzano
Bianca Bettini
Michele Bresciani
Ada Campanella
Toto Canalini
Mario Dubbini
Massimo Fagioli
Agostino Fenu
Cristina Lolli
Filippo Pasquali
Vito Novielli
Presidente FARPAS
Aspettiamo
anche te!
Michele Martella
Presidente SAFAR
Grafica Daniela Marchini / www.scritturescriteriate.it
Stampa Grapho5
Alessandro I° Vampa
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Curiamo il presente, sosteniamo il futuro.
IL NOSTRO
PROSSIMO VIAGGIO
Bene... bravi... bis!
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di no e ripetere il vecchio schema.
Già… perché anche chi non sciava
ha trovato escursioni piacevoli e
rilassanti, tra passeggiate sulla
neve, pranzi e cene in baita, shopping da Thun, visite a distillerie di
grappa, una cioccolata calda a
Brunico, un cappello artigianale e
tanti altri piccoli momenti che
abbiamo potuto condividere e
hanno reso speciale questa
vacanza.
L’albergo che avevamo scelto e che
riconfermiamo è un ottimo cocktail
di disponibilità, buona cucina, e
comodità per raggiungere le piste.
E quest’anno il costo sarà ancora
più interessante.
Dobbiamo evidenziare anche un
aspetto: il nostro gruppo si rinnova
ogni anno con amici nuovi e sono
sempre benvenute le nuove amicizie. Ci sono quelli che andrebbero a
dormire con gli sci ai piedi ma
anche quelli che vivono la monta-
gna come una esperienza rilassante
e riposante: solo in apparenza Selva
di Val Gardena è adatta agli “agonisti”: l’anno passato, complici un
paio di giornate di nebbia, abbiamo
organizzato attività che hanno reso
molto piacevole la settimana anche
di chi non si sta allenando per i
mondiali. Ed è un po’ questo il
nostro spirito: crediamo che – pur
consentendo a chi lo desidera di
sciare dall’alba al tramonto – la
nostra natura sia più incline al
buon vivere, magari facendo una
discesa in meno e un brindisi in più
di fronte ad una polenta fumante.
E’ così che ci piace intendere una
vacanza: un modo per stare insieme, prima ancora che per “fare
qualcosa”. E’ solo un dettaglio… ma
un dettaglio importante, che gli
amici hanno sempre apprezzato.
A presto con tutti gli aggiornamenti
e per qualsiasi informazione scrivete a: [email protected]
Teva è la prima azienda
al mondo nel settore dei
farmaci equivalenti. Il suo
primato nasce dalla costante
attenzione a ricerca scientifica,
innovazione delle tecnologie
farmaceutiche, ottimizzazione dei
processi produttivi e valorizzazione delle peculiarità della persona.
made in Iconomia
A
bbiamo fatto una eccezione. Solitamente, per
cercare di non attaccarci
troppo ad un posto e
conoscere sempre mete nuove, non
ripetiamo mai due volte una vacanza. Ma come dice Macio, farmacista
in Roncofreddo, “solo gli stolti non
cambiano mai idea”… e siccome lo
ha detto un grande sciatore cresciuto nel vivaio Inter Co. Fa. e
ormai pronto per le olimpiadi invernali, dobbiamo dargli retta.
Quindi signore e signori: si fa il bis e
torniamo a Selva di Val Gardena dal
12 al 19 Marzo!
Torneremo in un comprensorio sciistico che non ha eguali al mondo
per numero di chilometri e possibilità di collegamento. Torneremo su
piste che in parte già conosciamo e
che abbiamo amato… e considerata
l’estensione del comprensorio… ne
proveremo anche di nuove!
Il motivo di questa scelta è semplice: in poche occasioni come l’anno
passato abbiamo trovato un tale
consenso e una tale richiesta da
parte dei colleghi a ripetere l’esperienza, sia per quanto riguarda
l’hotel che per quanto riguarda il
modo in cui era organizzata la
settimana, che non potevamo dire
Con oltre 100 anni di presenza a livello
internazionale e da più di 10 anni attiva
in Italia, Teva è al fianco di pazienti, medici,
farmacisti e ospedali per rispondere alla
domanda di salute e benessere dei cittadini,
in un sistema nel quale cure e prestazioni dovranno
essere non solo appropriate, ma anche sostenibili.
I farmaci equivalenti, efficaci, sicuri e disponibili anche grazie all’impegno di Teva,
sono al centro di questo sistema. Perché curano il nostro oggi ma ci aiutano a
sostenere il nostro domani.
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L’ANGOLO DEI FORNELLI
...E DELL’IRONIA
Fregola con “lampazzu”
Ingredienti per 4 persone
150 gr. di fregola
200 gr. pancetta ben pepata
300 gr. pecorino fresco acidulo
600 gr. “lampazzu” foglie tenere
olio, cipolla, pepe e sale
1 uovo.
un'antica ricetta, tramandata di generazione in
generazione (ne parla persino Orazio Flacco negli
Epodi) ed è ancora in uso in pochi
paesi del centro Sardegna.
La si può realizzare soltanto ad
ottobre – novembre e poi a marzo in
quanto le tenere foglie del “lampazzu” (rumex crispus o romice)
crescono dopo le prime piogge
autunnali o primaverili.
È
Procedimento:
Preparare la fregola utilizzando
semola di grano duro molto grossa,
postala in un ampio recipiente versare lentamente dell'acqua poco
salata, muovere l'impasto con la
mano in modo circolare e uniforme.
Togliere i grumi man mano che si
formano fino ad esaurimento della
semola.
Quindi, in pentola, soffriggere una
cipolla in 2-3 cucchiai di olio d'oliva,
aggiungere la pancetta, tagliata a
dadini, fino a farla rosolare.
Versare 500-600 cc di acqua (latte
se si desidera più gustosa e
nutriente) portare a ebollizione,
quindi aggiungere le foglie di
“lampazzu” tagliate a striscioline.
Far cuocere 10 minuti e poi
incorporare la fregola e portarla a
cottura. Alla fine unire il
formaggio sminuzzato e rimestare
fino a farlo fondere e quindi mettere
l'uovo sbattuto. Servire ben caldo.
NB La fregola la si può anche comprare nei negozi ma il “Lampazzu”
lo si va a cercare in aperta campagna. Buona passeggiata e dopo
...buon pranzo
E
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che toglie qualsiasi umore di selvatico, infatti riesco a farlo mangiare
anche a mio cognato che non ne
vuole sapere di caccia!
Mi perdonerete se sulle quantità
sono piuttosto vaga, preparo tutto
ad occhio!
Per la salamoia bisogna considerare
che deve ricoprire completamente
la carne.
Quindi in una giusta quantità di
acqua, atta a contenere il cinghiale
di cui disponete, aggiungere: aceto,
vino bianco (almeno mezzo litro),
un limone tagliato a metà, timo,
bacche di ginepro, alloro, pepe in
olive nere e panna liquida; cuocere
finché la panna diventa dorata.
E con questo vi auguro buon
appetito!
...e se volete il mio segreto per il
ripieno... lo svelerò in futuro...!!!
“Fagiano nudo”
Bisogna togliere tutta la pelle al
fagiano, farlo a pezzi togliendo ossa
e tendini e metterlo a marinare in
una vinaigrette addizionata con
alcuni pezzi di limone, per due o
tre ore. Poi mettere tutto in padella
con olio ed un po' di burro e, quando
è rosolato, aggiungere: capperi,
Cristina Lolli
Farmacentro - Bologna
[email protected]
Aspettiamo anche te!
Invia la tua ricetta e la tua foto a: [email protected]
Agostino Fenu
CO.SA.FA.CA. - Cagliari
[email protected]
Segreti e “Fagiano nudo”
cco, direte voi, questa da
Bologna ci vorrà sicuramente svelare il suo
segreto per il ripieno dei
tortellini, infinita disputa: Artusi
o non Artusi...
E invece no, io sono a Monghidoro,
sull'appennino tosco-emiliano, a più
di 800 metri di altezza, quindi, a
parte funghi, tartufi e marroni, c'è
la selvaggina, e con un marito cacciatore capirete che, volente o
nolente, mi sono dovuta specializzare a questa cucina.
Bene, prima di tutto vi dico come
fare una salamoia per il cinghiale
Non so se ora o in un'altra occasione vi spiego la ricetta per cucinare
il fagiano in un modo davvero
diverso.
Io non ho mai voluto cucinare il
fagiano perchè a parità di genere
preferisco la faraona, ma una sera
davanti alla televisione mentre mio
marito guardava “caccia e pesca” su
SKY la mia attenzione fu tratta da
una ricetta, e così ho trovato il lato
positivo dell'abbonamento a “caccia
e pesca”!
grani; sedano, carota e cipolla a
pezzettoni e ciuffi di prezzemolo
fresco.
Mettere sul fuoco e portare ad
ebollizione, fare bollire per almeno
cinque minuti. Fare raffreddare e
quando è fredda immergere la
carne e lasciarla in salamoia per
almeno dodici ore in ambiente
freddo. Alla fine scolare la carne e
buttare via la salamoia che non va
assolutamente utilizzata per la
cottura. A questo punto cuocete la
carne al vostro modo.
UMORISMO IN PILLOLE
Strafalcioni in farmacia
• "Dottore mi dà il DORMIDORM" (Dalmadorm)
• "Dottore ce l'ha la TACHIASPIRINA?"(due al prezzo di uno)
• Dottore mi servirebbe il LAZAROUN DOROM (Lorazepam Dorom detto in romagnolo)
• Un tizio appena operato mi dice "dottore che dolore mi sono operato alla cisti fenica (cistifellea)"
• Vorrei dell'eureoclorina e anche dei microcosmi di glicerina...
• HO le vene vanitose, antidolorificio, sandali schum, taxipirina, evesan gel...
• Vorrei del tantum verde collutorio... e io...confezione grande o piccola?...media!
• Vorrei sapere quanto costa la medicina che mi ha fatto tanto bene l'altra volta... non ricordo cos'è....
• Signora: ...Tachipirina! Collega: Compresse? e la Signora: No, pastiglie...
• Dottoressa mi da il Gentalyn per favore? Ma non il Gentalyn Beta perché ho sentito che quello contiene l'antibiotico...
• Vorrei il pentololo... la crema per bambini...!?! (era il Bepanthenol)
• L'ultimo "pizzinno" appena arrivato: moroidi pomata- protto sole
• Vorrei una crema a base di Artiglio del...DRAGOOOOOOOOOOOOOOO!"
• Vorrei uno sciroppo per mio figlio che ha la tosse schizzosa!!!
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Weekend a Londra
30 ottobre 1 novembre 2010
DIARIO DI BORDO
N
on poteva esserci modo
migliore per gustarsi la
prima visita a Londra.
Una tre giorni faticosa ma
intensa e gradevolissima, con un'ottima
compagnia. Gli amici pugliesi, sardi,
marchigiani più o meno bassi, mai visti
prima, subito affiatatissimi. Una città
che ti prende con le sue diversità intonate, come il banchetto, diciamo medievale, animato dall'immancabile Ada,
contrapposto al modernissimo CETRIOLO. Qualcuno se l'è goduta ancora di più,
approfittando delle primissime ore mattutine, d'accordo con il solerte personale dell'albergo. E' d'obbligo una citazione
per Michele, l'accompagnatore paziente,
sempre pronto a risolvere i piccoli e
grandi problemi senza chiasso, ma concretamente. Anche questo mi farà ricordare, con molto piacere, la mia prima
vacanza a Londra. Alla prossima.
Saluti e a presto
“Q
uando un uomo è
stanco di Londra,
è stanco della vita,
perché a Londra si
trova tutto ciò che la vita può offrire."
Questa citazione di Samuel Johnson,
ci è stata riferita dalla nostra preparatissima guida e non c'è niente di più
vero! 3 giorni sono pochi; ma abbastanza per apprezzare lo splendore di questa città, che mescola il moderno con
l'antico. Confido in una prossimo viaggio a Londra, sempre organizzato da
Toto e Michele, di almeno 5 giorni.
C
arissimo Toto, che dire di
questo emozionante viaggio
che abbiamo condiviso insieme? È stata un’esperienza
bellissima, per tutte noi! Anche se era
la prima volta che viaggiavo insieme a
te e al gruppo di Farmtraveller, tutti voi
siete stati cordiali ed amichevoli, dei
meravigliosi compagni di viaggio.
Avevo già avuto la fortuna di visitare
Londra negli anni passati, ed anche stavolta non m'ha deluso, rivelandosi quella città magica che è sempre stata. Ma
sono certa che parte di questa magia
che ci ha regalato fosse dovuta all'aver
condiviso questa bella esperienza con
un gruppo di amici altrettanto speciale.
Spero ci saranno altre occasioni per
vivere insieme avventure come questa!
Un caro saluto a te e a tutti gli altri, Velia.
Filippo Cerni
Farmacentro Jesi
[email protected]
Velia Pisano
Ulassai - CO.SA.FA.CA. Cagliari
[email protected]
Paolo Venerucci
Farmacentro - Jesi
[email protected]
T
oto!!! Che dirti???
Se ci fosse stato un giorno in
più ci avreste fatto visitare
tutta l'Inghilterra!!!
Scherzo... bellissimo fine settimana
con eventi particolari dal musical alla
cena medioevale!!! Ti perdoniamo se
gli inglesi mangiano male, non ti preoccupare non è colpa tua!!! Procura
sempre una guida come Roberto e nel
giro di un paio di fine settimana il
Commonwealth è nostro!!!
Ciao e a presto!
Pasquale e Lorella D’Avella
Farmacentro - Jesi
[email protected]
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APPUNTI SPARSI
APPUNTI SPARSI
Io non mollo...
tu non molli...
egli non molla...
enerdi. Ore 21.30. Finalmente. Era un pò che non lo
facevamo. Si rigioca a calcetto. Sarebbe stato meglio e
preferibile giocare a calcio ma, data l'età degli attori,
è difficilissimo trovare 22 giocatori, abili, e considerando che un campo da calcio è... decisamente grande, cioè le dimensioni sono sempre
quelle di una volta, ma a 20 anni è una cosa, a 50 e passa è ...decisamente grande.
Per cui, calcetto. Son cambiati anche i nomi delle squadre.
All'inizio era: scapoli contro ammogliati, ma poi ci siamo sposati quasi tutti ed è diventato:
laureati contro diplomati, ma poi con la riforma, ci siamo laureati quasi tutti ed è diventato: sposati contro divorziati, ma col tempo, sono divorziati quasi tutti, fino ad arrivare a
oggi: Veterani contro Reduci. Cinque contro cinque, a volte sei contro sei. Più o meno
sempre gli stessi. Tutti stimati professionisti. Medici, farmacisti, direttori sanitari, capi
del personale, commercialisti, imprenditori, avvocati e il professore, che ci onora della
sua presenza e scende ancora in campo a 65 anni suonati.
Ci onora è la parola giusta, perchè, data l'età, più che onorarci non fa. Siamo tutti ex
giocatori. Qualche ex professionista e quasi tutti ex buoni giocatori dilettanti.
Di questi, i più virtuosi sono riusciti ad arrivare in quarta serie cioè, quella che una volta
era la serie D. Ci si presenta, rigorosamente, 5 minuti prima, in modo da evitare possibilmente e contro ogni forma di prudenza, il riscaldamento. D'altronde chi ha giocato a calcio sa che la cosa più odiosa era proprio questa, riscaldarsi, anzi far finta di farlo prima
della partita. Anche perché alla nostra età, sarebbe difficile fare “diverso”,... perché o si
corre “prima”... o si corre “durante” ...la partita. Le formazioni sono sempre quelle e questo è un male, perché ci si porta dietro vecchi rancori. Le intezioni, “prima”, sono sempre
le migliori. Ohi piano, mi raccomando eh, ... giochiamo per divertirci, ...non sgridiamo...
occhio che siamo vecchi, ma poi
inizia la partita e... sicuramente ci
sarà una ragione perché le mogli e
le mamme diventano in un attimo
tutte abili “passeggiatrici” e “l'
importante non è vincere ma partecipare” è un’espressione sconosciuta, detta da “uno” che
probabilmente non ha mai indossato un paio di scarpini.
Non c'è l'arbitro e questo è un
problema.
Fallo!!! Ma quale fallo!!! Che
cavolo dici, non ti ho neanche
toccato. Ma dai era fallo,...
fermati,... fermati, mi meraviglio che hai giocato in C, sei
proprio uno stronzo. Ma smettila di
V
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rompere, sei sempre il solito, non sei cambiato per niente,.... eri un “rompicoglioni”
da giovane e lo sei anche da vecchio!!!... Goal ... grande ...sei sempre forte... Ma dai, quale
forte?, quale goal? Hai toccato il pallone con la mano... Si... tua sorella mi ha “toccato”
con la mano!!!
Si va beh... però tu, non ti sei neanche mosso,... cosa ci fai in porta... un pic-nic???
Se... sti due ...sei talmente grasso che occupi tutta l'area e non ho visto arrivare la palla.
...Ma va a cagare...!!!
E cosi via, fra minacce, sospetti, ritorsioni e cattiveria gratuita, mettendo a rischio, vecchie
amicizie, e profondi rapporti personali. Spesso succede che qualcuno a metà partita, quando
l'ossigeno non alimenta più il cervello e la fatica annebbia la vista, abbandona la compagnia e
se ne va e tutti insieme: Ma dove vai??? ...dai non fare il “BAMBINO”!!!
Poi, però, finita la partita tutto ritorna alla normalità. Sotto la doccia, nudi e vi assicuro, non
è un bello spettacolo, ci si ricorda e si evidenzia che è solo un gioco e zoppicando
con le ossa scricchiolanti, si entra in pizzeria e si ridiventa tutti amici e si ri-racconta per
l'ennesima volta la storia di “quel famoso campionato” vinto o perso e che se oggi avessimo
20 anni, dato le squisite doti tecniche che ancora abbiamo, sicuramente giocheremmo tutti
in serie A.
A parte il professore, che anche a tavola, continua solo ad onorarci, perché chiaramente
deve, data l'età, essere accorto anche col cibo. Alla luce dei fatti ci sono due cose evidenti:
una positiva e una negativa. La cosa positiva, è che, nonostante l'età, ci mettiamo ancora in
gioco. Quella negativa è che, nonostante l'età, ci mettiamo ancora in gioco.
Ciao a tutti e forza Juve...
Massimo " Claudio Gentile " Fagioli , Corofar ... Romagna.
L’infinito
empre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
S
Giacomo Leopardi
Teresa Balenzano
Farpas - Modugno - Bari
[email protected]
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APPUNTI SPARSI
APPUNTI SPARSI
“Quasi una lettera personale.
Dalla Confederazione degli uomini
liberi di Monteboaggine”
Il ventotto ottobre dell’anno duemiladieci.
Q
ualche tempo addietro, il nostro amico Toto detto Canaglio,
mi chiese via telefonica perché fossi tanto affezionato alla località
di Monteboaggine.
La storia affonda in radici molto lontane, nei tempi in cui tutto era
più civile ed umano. Nei tempi in cui io, urbinate doc, vivevo infanzia e fanciullezza in un
ambiente fatto di cose semplici.
Allora c’erano ben vive le contrade divise in settori: quella del Monte che scendeva fino in
Piazza per Via Raffaello, quella di S.Lucia, quella del Mercatale, quella di Lavaggine, quella
di S. Polo, ed aggregazioni varie come quella dei Maceri-S.Margherita, che a seconda della
comodità o convenienza si alleava al Mercatale od al Monte. E non si scherzava!
Si conducevano vere e proprie battaglie con lanci di sassi e pietre.
Alcuni di noi rimanevano seriamente feriti, e quante più erano le lacerazioni sanguinanti
tanto più si veniva considerati coraggiosi: le cicatrici rimanevano ed io ne ho ancora due ben
visibili sul volto.
Quando venivano aperte le ostilità con quelli del Mercatale che stavano più in basso, dalla
Fortezza dell’Albornoz volava di tutto; mancavano l’olio bollente e le spingarde, ma l’effetto
era dirompente! Ma dopo la belligeranza, si arrivava sempre a qualche compromesso con
sfide più bonarie, tipo quelle con le palline di coccio, a cioda, a buticchio ed anche a nascondino.
Il futuro per noi non esisteva, in quanto nel futuro riposa e si nasconde l’ignoto, che ha il suo
tempo per manifestarsi e qualche volta colpire duramente. Esisteva solo il presente.
In quel presente si creavano rapporti duraturi fra casa e casa, nei vicoli si studiavano le abitudini dei vicini, si affrontavano insieme le vicende buone e quelle tristi, risolvendole d’accordo.
Poi il vicolo diventava una unica piazza dove le madri, in certi casi stanche della figliolanza, si
liberavano della prole spedendola senza tante cerimonie per la strada.
E c’erano gli avvenimenti che coinvolgevano tutte le contrade, quale ad esempio il Giro d’Italia.
Nella Piazza principale, sotto un solleone, si ascoltavano le notizie che arrivavano in diretta per
radio: Coppi, Bartali, Magni…, era sempre un gran vociare e sfottio continuo quando il pupillo vinceva o staccava gli altri. E la faceva da leone il Bar Bertozzi, che furbescamente si era dotato di un
apparecchio radio, facendo così aumentare le inevitabili bevute. Per non parlare dei “bottacci”, collegati alle precipitazioni nevose!
Ad Urbino nei tempi del Duce la neve era sempre abbondante, e gli Urbinati sfruttavano questo
evento, costruendo delle vere e proprie dighe che partendo dal Monte, si esaurivano al Mercatale.
Dighe di neve battuta e compressa, che fermavano l’acqua durante lo scioglimento delle nevi.
Si formava un bacino, che una volta pieno, veniva aperto al centro un argine, facendo confluire
l’acqua nella diga sottostante, con certo impeto e fragore. L’ultimo ostacolo, in prossimità del
Mercatale diventava immenso, e tale da richiedere l’aiuto di molti volontari. Il bottaccio scoppiava
con un fragore enorme, misto al tripudio da tifo di stadio di calcio della numerosa popolazione
presente. Ci si conosceva tutti, anche per soprannome, alcuni dei quali erano espressione di sinfonia
musicale. C’era Zagobello che bello non era, basso e sarcastico, bersaglio dei più giovani con sberleffi
linguistici di ogni tipo. C’era Bastin, il gommista, che spronava sempre i giovani che gli tenevano compagnia, ad usarlo sempre senza risparmio, “perché dopo non si ritrova più niente”… C’era 115, l’armatore esperto di schioppi da caccia, Fuffi, grande artista del ferro e grande come personaggio Zibin ... e
non si finirebbe più, tanta è lunga la lista. Di quanto detto a Urbino non c’è più nulla, poco anche nel
ricordo. Soprattutto per me che manco dalle origini da più di quarant’anni.
Pianacquadio, per avere volato troppo basso!
Dicevo dell’armonia del suono della natura vegetale ed animale, del silenzio, del potersi ritrovare in sé stessi,
e del rivivere a distanza di anni le emozioni trascorse con sentimenti più vicini all’uomo. Non che tutto possa
essere come prima, ma si creano agganci col passato che ti fanno gridare: “ESISTO”.
È vero che da adulti non si può più giocare a cioda o a buticchio con le palline di coccio, non si possono fare
sassate fra le contrade esistenti. Ci mancherebbe!
Perché anche a Monteboaggine si ritrovano nel loro piccolo le contrade, qualche volta in lotta fra di loro; ma
in ogni contatto traspare quello spirito di onestà goliardica che mai tradirebbe un amico o chiunque ne abbia
bisogno. E a proposito di contrade ci sono le Ville, la Cisterna di Sopra e quella di Sotto, Capraia e Cavillano.
E Cavillano si divide in Scaramuccio, la Piazza, l’Aia dei Magalotti, Via degli Eredi, la Chiesa detta anche
Villanova, cosicché tale Cavillano assume la qualifica di Capoluogo detto nel complesso Monteboaggine.
E anche i nomi dei cristiani assumono un significato particolare, anzi fondamentale perché si possa essere
riconosciuti: si sa chi è Grillon, ma se uno cerca Gianni che è il suo nome, non sempre lo si trova.
E tutti hanno un soprannome: c’è Borraccia, Pesca, il Generale, il Maresciallo, il Duce... pensate si potrebbe
organizzare un esercito!!!, inoltre Bugia, il Tiranno, Pepe o Pelo, Ceccarelli, Turulù, la Banca, Fischietto,
Viaggiante e Manente.
Ed a proposito di questi ultimi due, il Viaggiante partiva per andare in Maremma durante la transumanza,
e l’altro rimaneva per accudire le necessità delle famiglie e non solo...! E poi c’era Canaglia, Petracc, il Guelfo,
Palanchin, Pagnacca, la Lefa… Non si finirebbe più ed è interessante rilevare che l’argomento può essere
motivo di studio con susseguente pubblicazione!
E ritrovo anche qui la neve. Con la magnifica sciovia dell’Eremo di Monte Carpegna, mèta di turisti di gran
parte della costa adriatica. Non si possono fare i “bottaci”, è vero; però con la stagione invernale si possono
godere paesaggi meravigliosi che spaziano dai Monti Nerone e Catria, ai Sibillini che rilucono a distanza.
Nel silenzio delle vette, in cui si ritrova la pace dell’animo e dello spirito.
È vero, ho lasciato i Torricini di Urbino che nella mia fantasia non sono più quelli : sono sempre più belli, ossia
sono diventati realtà nei miei sogni. Ma ho ritrovato il Fortino, che se pur più piccolo, riveste una magia d’altri tempi proiettata in questo presente: Fortino, simbolo della Confederazione degli Uomini Liberi con la sua
bandiera sempre svettante.
Ed a proposito del Fortino mi ritorna in mente la Prima Festa Campagnola, in occasione della quale ci siamo
ritrovati con molti colleghi farmacisti, in una giornata vissuta insieme nella zona del Monte Carpegna,
Monteboaggine, e sciovie dell’Eremo. Giornata che molti ricordano.
Ed allora mi chiedo: Perché non riviverne una seconda?
Con la presenza naturalmente anche di altri colleghi, e sempre con Mario Dubbini detto Dubbio, di Ambreck
detto Alberto, e magari cosa estremamente gradita di Leopardi detto Giacomo, per tanti anni il nostro
Presidente. Presidente che ho incontrato in una serata di gala dell’allora S.A.F.nel ristorante Federico II di
Jesi.
Presidente al quale debbo un particolare atto di riconoscenza, perché in quella occasione ribadì l’importanza
dell’esistenza delle farmacie rurali nel territorio, ed al quale riferii l’azzardata, giullaresca e goliardica esposizione di quello che può accadere nella farmacia da me diretta, in cui aprendosi con una certa difficoltà la
porta di ingresso da parte di parecchi clienti, perché appesantita da vetri antisfondamento, avevo esposto un
bel cartello così concepito:
Per aprire la porta spingere.
Se non si apre spingere ancora.
Se non si apre ancora, vuol dire che è Chiuso.
Non me se ne debba, ma io ancora rido!
Il Principe
Dalla Sua Sede Legittima
Ora mi ritrovo a Montecopiolo soddisfatto per quanto ho ritrovato di quello che ho lasciato.
Soprattutto in quel di Monteboaggine, frazione di Montecopiolo: tutto un monte, persino a due passi
c’è il Monte Carpegna! Volete metter l’armonia del suono Monte unitamente a quello di buoi, e se
proprio volete pecore e vacche…???
Poco traffico, mai convulso. Tutto al più qualche aereo di linea che passa alto, forse nel timore di essere
abbattuto, memore di quei due caccia militari che si sono schiantati qualche anno fa nella faggeta di
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Alessandro I° Vampa
Farmacentro - Jesi
[email protected]
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APPUNTI SPARSI
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Safar - Pescara
farmpasquali@
tiscali.it
Lo sapevi che Lemon esce in anteprima
via email quasi dieci giorni prima che tu lo
riceva in farmacia? Lo sapevi che ogni mese
viene pubblicata una newsletter che si chiama
Orange, che arriva via email e contiene
informazioni, anticipazioni, gli album delle
nostre vacanze e molto altro ancora?
Forse, se non sai queste cose, è perché non
abbiamo il tuo indirizzo email o perché lo abbiamo
sbagliato. Inviaci quindi la tua email corretta a:
[email protected] e noi ci
preoccuperemo di tenerti aggiornato
su tutte le attività del gruppo.
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Paghi tre e prendi
due... opppsss, paghi
due e prendi tre...
È
successo!!! Mi sono piegato alle esigenze del mercato. Ho ceduto armi e bagagli al potere e al volere del consumismo. Ieri, ero io,... oggi,... sono loro. Mi sono associato al
Network!!! Non volevo farlo. Ho resistito, ho lottato. Dicevo fra me e me: meglio un
giorno da leone che cento da pecora,... mi spezzo ma non mi piego,... chi osa vince,...
siam fatti così,... noi tireremo diritto,... le radici profonde non gelano mai!!! Ma poi: chi si ferma
è perduto,... fermarsi significa retrocedere,... meglio lottare insieme che morire da solo... e già,
che ero costretto a chiudere gli occhi, guardare in altra direzione, perché tutto quello che mi
ruotava intorno, mi ricordava la "SUA" esistenza. Camioncini per la consegna dei farmaci, vettori
sponsorizzati, carta da pacchi, giornali, sacchetti di carta e sacchetti biodegradabili, penne,
matite, cartelline intestate, locandine sparse ed esposte nei vari “punti vendita - nemici”. E
durante l'ultima visita dei responsabili, i quali, usando le armi subdole del consumismo, elencando e sottolineando i numerosi vantaggi legati alla “cosa”, mi sono arreso. Ho detto: Si,... va
bene,... ok,... dai pure,... ci sto!!! Anche la mia signora da tempo mi ripeteva: “Caro”, i tempi son
cambiati. Oggi esiste il due x tre anche in farmacia, la carta fedeltà, le tessere a punti, le dimostrazioni in loco col valletto super-figo o la valletta super-gnocca. E ancora, Il corso a tema, dove
il farmacista-educatore sanitario, insegna come allungare le ciglia, tagliare e limare le unghie,
eliminare le “pellicine” ed eventualmente, dove dovuto, come tagliare i peli nelle orecchie... e...
udite, udite: È giusto che tu, finalmente, sappia, che oggi, anche le colleghe farmaciste vengono
chiamate “dottoresse”. Mà dai??? Quando ho iniziato a lavorare io, i maschi, anche quelli non
laureati erano tutti dottori, le femmine no.
Loro erano: signora..., signorina..., cara..., gioia..., quando andava bene.
Quando andava male, invece era: Senti..., uuuwei..., scusa..., perché sei laureata?..., aspetto il
dottore!!!
Per cui ho mollato gli ormeggi e ho iniziato a navigare nel mare del Bussines.
E come per incanto, son piovute in abbondanza, locandine coi prezzi “veri” sbarrati e quelli
“falsi” “evidenziati”. Pile giganti di buoni spesa, che sottolineano le grandi promozioni, x la
mamma, x la figlia e x la nonna. Il computer?, un gioco di luci. Digiti un prodotto e ti vengono
evidenziati 8 prezzi, di colore diverso a seconda di “quale”: quello del network: Bianco-paradiso,... della cooperativa: Verde-speranza,... il tuo: Rosso-inferno, etc. etc. etc.
E se per caso ti sbagli a leggere quello giusto son “cazzi”. Perché???
Perché hai la Sesta davanti, col foglio delle promozioni e col dito (leggermente incurvato perché
reumatico) puntato sul prezzo, che “TU”, purtroppo, hai, con enfasi, reclamizzato. Ho tentato
anche con la telepromozione. Schermo semigigante, rigorosamente al plasma. Ma ho desistito.
Perché Piretti, si è presentato con la carta vantaggi Conad e mi ha chiesto quanto costava da me
il Samsung, lcd-led con presa scart e full-hd da 42 pollici!!! Beh se questo è il futuro ...Francesca,
mia figlia, ha fatto decisamente bene a fare medicina. È chiaro,... spero
si capisca,... che scherzo. Son contentissimo di farne parte. Devo
solo fare un attimo mente locale e cambiare le mie vecchie e
obsolete abitudini, aprire gli orizzonti e uscire dal mio orto.
Chissà come andrà a finire. Opsss...... è diminuito il prezzo
degli omogenizzati,... mi è caduto il cartello delle promozioni delle pappe e devo evidenziare lo sconto del 30 %
sui solari... per fortuna ne vendo pochi...
ciao a tutti, anche a quelli che non conosco.
Massimo Fagioli - Corofar - Roncofreddo Italia.
[email protected]
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APPUNTI SPARSI
Bruno Lucchi
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Ada Campanella
[email protected]
Farmacentro - Jesi
L’albero delle nuove relazioni
Canta.
Cammina. Sorridi a tutti.
Saluta per primo chi incontri per la strada.
Dì a qualcuno: “Ti voglio bene”. Sappi scherzare con te stesso.
Perdona o dimentica il male ricevuto. Abolisci la parola rancore dal tuo vocabolario.
regalati ogni giorno dieci minuti di silenzio. Parla con Dio, getta in Lui ogni tua afflizione.
Permettiti di sbagliare. Chiedi aiuto. Spegni il televisore ogni tanto e dialoga con chi ti ama.
Comportati gentilmente. Mantieni le promesse fatte. Ricorda compleanni e onomastici.
Leggi un buon libro. Cambia pettinatura. Ascolta la vicina sola che ti blocca quando avresti cento cose da fare.
Fermati a contemplare il cielo. Ringrazia Dio per il Sole. Lasciati guardare da un fiore, dalle nuvole e dal vento.
Nascondi i tuoi crucci. Dimostra la tua felicità. Accetta un complimento. Fatti un regalo. Canta molto in allegria.
Lascia che qualcuno abbia cura di te. Aiuta un ammalato. Impedisciti, per un giorno, di dire: “Non posso”.
Guarda un fiore con attenzione. Accarezza un bambino. Dai una pacca sulla spalla di un amico.
Vivi con intensità il momento presente. Compi le tue azioni come se fossero dei piccoli capolavori.
Pratica il coraggio e la fedeltà nelle piccole cose. Fai il tifo per la tua squadra. Cerca di essere te stesso.
Impara ad ascoltare. Chiedi scusa, se lo ritieni giusto e opportuno. Lascia perdere i pettegolezzi.
Sii un incorreggibile ottimista. Porta a compimento un impegno con lo stesso entusiasmo degli importanti.
Osserva le gemme che si dischiudono e ascolta il respiro del vento tra le fronde degli alberi.
Quando sei giù di corda, ascolta una musica allegra e, se ne hai desiderio, mettiti a ballare.
fai la spesa per il vicino anziano. Coltiva un hobby che ti piaccia. Compi un favore.
Fa sentire “benvenuto” chi viene a trovarti.
Sii amorevole verso tutti.
Fidati degli altri.
Perdonati.
Impegnati
a vivere con
passione:
nulla di grande
si fa senza di essa.
Non sentirti solo. Credi che in ogni cuore c’è un germe di bontà e di bene da scoprire.
pensa agli ostacoli come occasioni per sviluppare qualità.
Persegui sempre, nonostante tutto, il tuo ideale di buono, di vero e di bello.
7° memorial Vitaliano Chelli
2° trofeo Ratiopharm
Oltre 300 persone fra farmacisti, collaboratori e dipendenti Corofar, hanno
partecipato al 7° memorial Vitaliano Chelli, nonché al 2° trofeo Ratiopharm,
gara a cronometro che si è svolta domenica 26 settembre, attorno al magazzino di Corofar. La splendida giornata ha visto alla partenza delle ore 9 due
gruppi di ciclisti.
Il primo gruppo “cicloturisti” ha percorso circa 28 km ed ha visitato lo splendido Chiostro di Santa Maria in Scardavilla dove la proprietaria Avvocato
Picchi, ha illustrato in maniera stupefacente i vari aneddoti accorsi
negli anni in quel luogo.
Il secondo gruppo “agonisti” ha percorso circa 60 km con due salite
abbastanza impegnative, Rocca delle Caminate e Volture.
Alle 11,30 ci siamo ritrovati tutti in Corofar dove si è svolta la cronometro vinta dal dr. Enrico Contarini, farmacista di Lugo.
Siamo quindi passati al pranzo allʼinterno del magazzino.
Il pranzo, preparato dai nostri vettori di Arezzo, prevedeva:
antipasto di salumi e formaggi toscani con marmellata di
peracocomerina e miele al tartufo, crostini misti, vari tipi di fiorentina cotta al momento, frutta e dulcis in fundo, il gelato
della “la mia gelateria”.
Durante il pranzo sono state poi sorteggiate 12 biciclette
mountan bike più altri premi offerti dalle varie aziende.
I proventi, per un totale di euro 2870, sono andati come lʼanno scorso in beneficenza ai bambini di una comunità Eritrea
e serviranno a mantenerli a scuola per un anno, due classi di
70 ragazzi ciascuna.
Inutile dire che la giornata è volata via in un clima di allegria e
coesione fra tutti i partecipanti.
Il contadino ed il passerotto
U
n contadino che rientrava alla stalla con i suoi buoi, dopo una
giornata faticosa nei campi, vide sul ciglio della strada un passerotto che, intirizzito dal freddo, cinguettava... cip cip cip
Lo prese per le ali e lo poggiò su una cacca che i suoi buoi avevano
lasciato cadere sul terreno e proseguì il suo cammino.
Poco dopo passò di lì una volpe che attirata dal cinguettio dell'uccellino che continuava a
lamentarsi...cip cip cip, lo afferrò veloce e se lo mangiò in un sol boccone.
MORALE: Non sempre chi ti mette nella cacca lo fa perchè ti vuole male e non sempre chi ti toglie dalla cacca lo fa perchè ti vuole bene... ma soprattutto quando sei
nella cacca stai più in silenzio che puoi...
Bianca Bettini - CO.SA.FA.CA. - Cagliari [email protected]
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Vito Novielli
[email protected]
Farpas-day
l Farpas-day nasce nel 2003 con lʼintento di far trascorrere ai farmacisti, ai loro collaboratori ed alle aziende farmaceutiche una giornata in
cooperativa e con la cooperativa.
Lʼevento è unʼoccasione per:
• Vivere la cooperativa, condividendone aspettative ed obiettivi
• Incontrare colleghi ed aziende partner.
• Conoscere le novità e le tendenze di mercato.
• Partecipare allʼestrazione di ricchi premi
La formula, ormai consolidata, prevede due giornate di lavori che di
solito si tengono il venerdì sera ed il sabato mattina successivo.
Lʼappuntamento serale prevede una tavola rotonda alla quale intervengono personaggi del panorama farmaceutico nazionale e del mondo politico
pugliese, per approfondire insieme il tema scelto. (“Decreto Legislativo 69/09: Nuovi Scenari e Criticità per la
Farmacia” era quello del 2009).
Il sabato mattina invece, è dedicato alle aziende che sponsorizzano lʼevento: in un area del magazzino Farpas, vengono allestiti gli stand delle aziende partecipanti (15/20), in modo che domanda e offerta sʼincontrino “face to face”.
Nella stessa mattinata sono previsti momenti dedicati alla presentazione di nuovi prodotti e/o partenrship.
La cooperativa inoltre approfitta della presenza dei soci per presentare nuove iniziative e/o risultati della campagne
fatte fino a quel momento.
Non manca il momento per un buffet conviviale.
Lʼappuntamento si conclude ogni anno con lʼestrazione di ricchi premi tra
tutti gli intervenuti.
Col passare degli anni lʼevento ha raccolto sempre maggiore interesse da parte degli addetti ai
lavori, tanto che questʼanno si è deciso di spostare entrambe le giornate nella cornice dello
Sheraton Nicolaus Hotel di Bari.
Lʼ8° FARPAS-DAY si terrà nei giorni 19 e 20
Novembre 2010.
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Antonio Astuti
[email protected]
Un altro passo avanti:
l’e-commerce
E-commerce. Una parola che fino a poco tempo era evocativa di misteriose pratiche informatiche riservate a
pochi eletti. Oggi… non è più così. E, per non smentire la sua propensione allʼinnovazione, la nostra Cooperativa
ha ultimato la realizzazione della sezione interattiva del suo sito Internet, attraverso la quale sarà possibile dialogare con Farmacentro in tempo reale.
Il primo passaggio da fare consiste nel collegarsi al WEB e cliccare su www.farmacentro.it, il sito pubblicato qualche mese fa e che sta, piano piano, terminando la sua fase di vita definita “sperimentale”. Proprio per questo,
prima di andare alla scoperta dellʼe-commerce, diamo anche una rapida occhiata alle varie possibilità offerte dal
portale. Oltre ai vari contenuti di tipo “istituzionale”, che riconducono alle origini e allʼorganizzazione interna di
Farmacentro, nella home page è possibile andare a vedere quali sono i link più importanti inerenti in generale il
nostro settore e scaricare aggiornamenti pressoché quotidiani sulle più importanti notizie riguardanti il mondo
della farmacia e della sanità in generale, oltre alle notizie specificamente relative alla vita della Cooperativa. E,
sempre dalla pagina iniziale, si può andare a visitare www.farminsieme.it.
Ma veniamo al compartimento che costituisce il “cuore pulsante” del sito, quello più nuovo e rivoluzionario e che,
come abbiamo già detto, dà lʼopportunità ad ogni Socio di poter aprire un canale privilegiato per entrare in contatto con Farmacentro.
Il percorso per entrare nellʼarea riservata è semplice: basta cliccare sul link “e-commerce” per ricevere il
“Benvenuto sul sito per il commercio elettronico di Farmacentro Servizi e Logistica” e, successivamente, registrarsi e mettersi in attesa di riceve la risposta dal reparto commerciale che comunicherà le password per poter
finalmente accedere al proprio “account”.
Una volta dentro, si potranno effettuare, in modo estremamente semplice, una serie di operazioni che metteranno il Socio in condizione di:
• scegliere il magazzino cui voler fare riferimento (Perugia o Jesi) a seconda della propria sede di competenza;
• immettere e visualizzare lo stato dei normali ordini giornalieri, che, volendo si potranno fare on-line senza ricorrere al programma gestionale e, quindi, ad esempio anche da casa (se non si è collegati al server della software house);
• immettere e visualizzare i T.O. e le Offerte proposte dal marketing;
• generare il “listino prezzi Farmacia”, quello cioè autogestibile;
• visualizzare il listino commerciale completo della Cooperativa;
• visualizzare lo stato delle pratiche riguardanti i resi;
• visualizzare lʼestratto conto, le fatture e le questioni amministrative.
Per tutte quelle che sono le eventuali necessità per orientarsi al meglio nelle potenzialità del sito, è ovviamente
sempre a disposizione lʼassistenza dei preparatissimi uomini
dei SISTEMI INFORMATIVI:
075/518651 Sig. Ruggero Soldati e Sig. Luca Tacconi
0731/21971 Sig. Vincenzo Accattoli
Denise Escana
[email protected]
“Mamme in Salute”:
tutto ciò che una donna
in gravidanza o una neo
mamma deve sapere.
Si è tenuto domenica 10 ottobre dalle 10.00 alle 19.00 a chiusura della settimana mondiale dellʼallattamento
materno, nelle sale del prestigioso T-hotel di Cagliari lʼevento “Mamma in Salute”.
Lʼappuntamento è stato organizzato da Cosafaca in collaborazione con le farmacie che aderiscono al Club
delle Mamme, per incontrare le donne in attesa e le neo mamme in uno spazio dove prendersi cura di sé e del
proprio bambino, ricco di proposte interessanti e soprattutto gratuite: dalla prova bagnetto a quella di pilates, passando per i laboratori svezzamento alle sedute di massaggio infantile per sperimentare il primo approccio con il
bambino. E soprattutto tanti consigli sull'allattamento materno grazie alla collaborazione delle farmacie SOS
ALLATTAMENTO già attive sul territorio, sull'importanza dell'acido folico, sulla misurazione della glicemia e della
pressione arteriosa e altro ancora. In tutto circa 15 spazi dedicati presidiati dai farmacisti in camice.
Grande risalto è stato dato allʼevento da parte dei giornalisti, intervenuti numerosi nella giornata del 10.
Il Club delle Mamme è oramai un vero e proprio network di farmacie fortemente specializzate nellʼarea “mamma”
grazie ai continui corsi di formazione e aggiornamento, anche ecm, proposti dalla Cooperativa in collaborazione con medici, ostetriche e industria per far si che le donne in un periodo così importante e delicato della vita,
possano ricevere il giusto supporto per affrontare piccoli e grandi problemi pratici.
Ricordiamo che il prossimo appuntamento di formazione SOS ALLATTAMENTO è previsto per i week-end del
6/7 Novembre e 4/5 Dicembre.
Per visionare una farmacia SOS ALLATTAMENTO è sufficiente collegarsi al Videolina nella sezione TG e vedere il servizio che è stato dedicato allʼiniziativa lʼ8 ottobre 2010.
link: http://www.videolina.it/view/telegiornali/3533.html
PER INFORMAZIONI: Club mamme Cosafaca 070.2280247
Insomma, una bella “rivoluzione” per i Soci che vorranno utilizzare appieno le nuove tecnologie, sempre più rispondenti
alle esigenze della Farmacia del futuro.
Un futuro che per Farmacentro è già cominciato!
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Farmacentro - Jesi - [email protected]
MARIO DUBBINI
I senatori in festa
C
i saremo; e quel giorno con voce tremula e respiro affannoso canteremo anche ritmati
stornelli declamatori di nostri pregi e dei vizi che ci hanno distinto e fra un gioco e uno
scherzo arriveremo anche all' ultima prosa, quella più sconcertante, della goccia sulla
scarpa o sul ginochio dei pantaloni. Ma ci saremo.
In tanti... auguriamoci in un bel numero e senza badanti che segretamente avremo lasciato a
casa disposti a misurarci vivacemente nelle bevute e, nel momento anche a parole, parole che
costano poca fatica in bocca nostra sempre molto efficaci.
Infatti l'efficenza ci ha sempre distinto mentre l'amicizia, quella vera, ci ha sempre legato.
Sandro, caro Principe, aspettami. Non dovremo fare staffetta, ma equipaggio numeroso.
Dobbiamo arrivare all'incontro "lindi e pinti" con coccarde, nastrini, coppe e medaglie... baldanzosi tanto da meritare un lungo, fragoroso e sentito applauso dei numerosi giovani presenti.
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