Sorveglianza e controllo degli enterobatteri produttori di carbapenemasi Il percorso normativo regionale Roberto Carloni San Salvatore di Cogorno 18 Settembre 2015 Alle origini …. • Piano della Prevenzione: primo atto programmatorio - sottoposto a rendicontazione e a valutazione in cui si tratta l’argomento delle infezioni correlate all’assistenza • nel corso del 2007 la Regione Liguria attuò un progetto volto a effettuare la rilevazione del tasso di Prevalenza delle Infezioni Correlate all’assistenza (ICA) presso le strutture degenziali ospedaliere pubbliche dell’intera rete ligure; tale studio fornì un’istantanea della epidemiologia della Infezioni correlate all’assistenza (ICA) in Liguria, che è stata poi impiegata come punto di partenza per la pianificazione dei programmi di sorveglianza e di controllo la prevalenza di infezioni stimata si aggirava attorno al 9% , con una grande variabilità tra strutture ospedaliere le infezioni del tratto urinario (30,0%) e infezioni delle vie respiratorie (26,1%) presentavano la più alta frequenza relativa; le infezioni del sito chirurgico risultavano pari all’11,6% le Unità di terapia intensiva (42.5%) e le unità di emato-oncologiche (13.3%) mostravano la più alta prevalenza specifica di ICA • da successive indagini emergeva una grande variabilità nella composizione dei CIO aziendali e nelle loro attività, segnale di una carente regia regionale Tutto ha inizio così nel mondo si aggira un nuovo spettro: i batteri multiresistenti !! Un triste primato italiano percentuale di ceppi di Klebsiella pn. carbapenemi resistenti isolati da infezioni invasive Italia 2009 - 2013 2009 1% 2010 15,2% 2011 26,7% 2013 34.3% ECDC- Antimicrobial resistance surveillance in Europe – annual report of the EARS-Net La risposta del Ministero della Salute Circolare del Ministero della Salute del 26 Febbraio 2013 “Sorveglianza e controllo delle infezioni da batteri produttori di carbapenemasi “ • Definizione di caso per la notifica delle batteriemie da CPE • Istituzione della Sorveglianza nazionale delle batteriemie da Klebsiella pneumoniae e Escherichia coli produttori di carbapenemasi • Modalità di raccolta e trasmissione dei dati per il sistema di sorveglianza nazionale • Misure di sorveglianza e controllo della trasmissione delle infezioni da CPE nelle strutture sanitarie • A) Sorveglianza attiva delle colonizzazioni da CPE: al fine di contenere la diffusione dei CPE in ambito ospedaliero, si raccomanda di sottoporre a screening specifico, tramite tampone rettale o copro coltura …… ove ciò sia fattibile, viene inoltre suggerito di sottoporre ….. • B) Controllo della trasmissione in ambiente ospedaliero Ad azioni blande corrispondono risposte altrettanto blande RISULTATI NAZIONALI PRELIMINARI Marzo 2013 – Giugno 2014 • 1237 casi di batteriemia da CPE • di cui 144 in Liguria, pari al 11% sul totale (!!!) • Le batteriemie erano sostenute: • • • • 1207 da K. Pneumoniae 17 da E. coli 2 in cui erano presenti entrambi i microrganismi 11 non specificati e poi dal Giugno 2014 ad oggi un silenzio assordante nonostante che nel mentre nel Paese il morbo infuria …………….. Competenze relative alle ICA ad ARS DGR 379 del 4/04/2014 Con la DGR 379/2014 vengono aggiunte le attività in materia di ICA: “Politiche di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza, con compiti d’indirizzo e coordinamento delle attività di monitoraggio e delle procedure d’intervento mediante collaborazione con i CIO aziendali” Relazione conclusiva della Commissione tecnico scientifica in seguito formalizzata con Delibera di Giunta Regionale Protocollo regionale ‘GESTIONE DI ENTEROBACTERIACEAE RESISTENTI AI CARBAPENEMI NELLE STRUTTURE SANITARIE’ 1. SORVEGLIANZA E CONTROLLO: screening, follow-up e sorveglianza attiva dei contatti 2. MODALITA’ TRASFERIMENTO E DIMISSIONE 3. DIAGNOSI DI LABORATORIO 4. MISURE DI CONTENIMENTO DELLA TRASMISSIONE 5. TERAPIA DELLE INFEZIONI DA CPE 6. MONITORAGGIO REGIONALE DELLE ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA (Reporting e Indicatori) 1. SORVEGLIANZA E CONTROLLO DEFINIZIONI (definizione di caso, distinzione tra colonizzati e infetti, ecc.) SCREENING ALL’INGRESSO Sorveglianza attiva per l’identificazione precoce dei soggetti colonizzati (presenza di enterobatteri resistenti ai carbapenemi su tampone rettale) • Reparti a rischio (Terapia Intensiva, Cardiochirurgia/Cardiologia riabilitativa, Chirurgia dei Trapianti, Unità Spinale/Neuroriabilitazione, Oncologia/Ematologia/Trapianti di midollo) • Fattori di rischio individuali • Frequenza dello screening e notifica (all’ingresso-isolamento preventivo in attesa dei risultati, successivamente settimanale) SORVEGLIANZA ATTIVA DEI CONTATTI - Contatti: assistiti dalla stessa equipe assistenziale, soggetti che abbiano condiviso la stessa stanza di degenza e/o servizi igienici). Frequenza: almeno 1 volta a settimana finché nessun nuovo caso di infezione/colonizzazione si sia manifestato nelle ultime 3 settimane 2. MODALITA’ TRASFERIMENTO E DIMISSIONE • Comunicazione dello stato di portatore (cartella clinica/lettera di dimissione, contatto telefonico diretto, personale del servizio di trasporto, struttura/reparto “accettante”) • Nel caso di dimissione a domicilio opuscolo informativo al paziente e ai suoi familiari • Sistema di “alert” in caso di re-ricovero nella stessa Struttura 3. DIAGNOSI DI LABORATORIO Modalità di prelievo Ruolo del Laboratorio nello screening dei pazienti colonizzati da CPE Tempi di refertazione il laboratorio deve provvedere ad eseguire il test e a notificare al reparto la negatività o la sospetta positività il più presto possibile e comunque entro 48 ore dal prelievo 4. MISURE DI PREVENZIONE E CONTENIMENTO DELLA TRASMISSIONE • COMUNICAZIONE (segnale codificato in prossimità del paziente) • COLLOCAZIONE DEL PAZIENTE • COMPORTAMENTI ASSISTENZIALI (igiene delle mani, personalizzazione strumenti e materiali ad uso dedicato staff dedicato o staff-cohorting • IGIENE DELL'AMBIENTE 5. TERAPIA DELLE INFEZIONI DA CPE • • • • VIE URINARIE SEPSI INTRA-ADDOMINALI VIE RESPIRATORIE 6. MONITORAGGIO REGIONALE DELLE ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA • numero di pazienti positivi alla ricerca di CPE sul totale dei test di screening effettuati • numero di CPE isolati da altre sedi ed il numero di casi “secondari” eventualmente generati I dati devono essere forniti entro il trentesimo giorno del mese successivo • per Azienda • per tipo di struttura (se ospedale, strutture residenziali territoriali, ecc) • per stabilimento ospedaliero • per specie di microrganismo isolata La reportistica deve essere rispettata anche in assenza di casi rilevati (“zeroreporting”) Ciascuna Azienda deve inoltre individuare un responsabile della trasmissione dei dati mensili, il cui nominativo deve essere preventivamente comunicato ad ARS Liguria 414 notifiche dal 26/2/2013 al 14/07/2015 (88 nel 2013, 169 nel 2014 e 156 nel 2015) AZIENDA n. Perc. ASL 1 34 8,2% ASL 2 49 11,8% ASL 3 62 15,0% ASL 4 16 3,9% ASL 5 25 6,0% E.O. GALLIERA 40 9,7% EVANGELICO 3 0,7% GASLINI 3 0,7% SAN MARTINO/IST 182 44,0% Totale 414 100,0% Origine presunta dell’infezione: 99,7% acquisita in Italia 63% maschi Klebsiella pneumoniae Età media: 68 aa All’esordio dei sintomi il paziente si trovava: a domicilio 34 8,3% in ospedale 358 86,9% 20 4,9% 2 0,5 in struttura residenziale territoriale missing 98,6% Origine presunta della batteriemia n. % ALTRO 14 3,6% CVC/CVP 119 30,4% Infezione addominale 41 10,5% Infezione cute e tessuti molli 11 2,8% ISC 18 4,6% IVU 61 15,6% Polmonite 40 10,2% REPARTO DI DEGENZA Frequency Percent IC 95% Chirurgia dei trapianti 5 1,4% 0,5 – 3,4 Chirurgia generale o specialistica 43 11,9% 8,9 – 15,9 Ematologia 12 3,3% 1,8 – 5,9 Lungodegenza/Geriatria 6 1,7% 0,7 – 3,8 Medicina Generale 46 12,8% 9,6 – 16,8 Neuroriab/Unità spinale 10 2,8% 1,4 – 5,2 Primitiva 66 16,9% Oncologia 4 1,1% 0,4 – 3,0 VAP 21 5,4% Terapia intensiva 146 40,6% 35,5 – 45,8 Altro 88 24,4% 20,2 – 29,3 Totale 391 100,0% ESITO ASL 1 ASL 2 ASL 3 ASL 4 ASL 5 E.O. GALLIERA EVANGELICO GASLINI SAN MARTINO/IST TOTAL ANCORA RICOVERATO Col % 25 80,6 39 81,3 49 84,5 10 62,5 19 76,0 24 60,0 2 66,7 2 66,7 133 74,7 303 75,4 DECEDUTO Col % 5 16,1 6 12,5 1 1,7 3 18,8 5 20,0 14 35,0 0 0,0 1 33,3 33 18,5 68 16,9 DIMESSO Col % 0 0,0 1 2,1 4 6,9 1 6,3 0 0,0 1 2,5 1 33,3 0 0,0 6 3,4 17 4,2 TRASFERITO Col % 1 3,2 2 4,2 4 6,9 2 12,5 1 4,0 1 2,5 0 0,0 0 0,0 6 3,4 17 4,2 Età media deceduti = 73 aa (+ 14,1; range 8-90) vs 67 aa (+15,6; range 2-94) p-value = 0,0034 MONITORAGGIO ATTIVITA’ DI SCREENING (DGR 529/2015) ASL 1 ASL 2 ASL 3 ASL 4 ASL 5 GALLIERA GASLINI GENNAIO x x x x FEBBRAIO x x x MARZO x x APRILE x MAGGIO SAN MARTINO-IST OEI x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x GIUGNO x x x x x x x x x LUGLIO x x x x x x x x x Screening eseguiti Gennaio-Giugno 2015 (n=13.717) 1200 1000 800 600 400 200 0 ASL 1 ASL 2 GENNAIO ASL 3 FEBBRAIO ASL 4 MARZO ASL 5 GALLIERA APRILE GASLINI MAGGIO SAN MARTINO GIUGNO OEI Screening eseguiti/1000 gg degenza 80,0 70,0 60,0 50,0 GASLINI 40,0 SAN MARTINO/IST OEI ASL 4 ASL 5 30,0 20,0 ASL 3 10,0 ASL 1 GALLIERA 0,0 ASL 2 GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE Tasso positività screening • 13.717 screening eseguiti in Liguria da gennaio a giugno 2015 • 795 positivi (6%) • 16 E.coli 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,2 5,4 5,7 5,0 6,6 6,1 5,0 0,0 GENNAIO ASL 1 ASL 2 FEBBRAIO ASL 3 ASL 4 MARZO ASL 5 GALLIERA APRILE GASLINI MAGGIO SAN MARTINO OEI GIUGNO TOTALE CPE ISOLATI FUORI SCREENING (%) GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO ASL 1 5 (83,0) 5 (18,9) 0 (0,0) 15 (36,6) 12 (28,6) 16 (42,0) ASL 2 23 (65,7) 18 (47,4) 30 (60,0) 35 (68,6) 31 (53,4) 11 (26,8) ASL 3 12 (50,0) 10 (55,6) 16 (55,2) 17 (48,6) 15 (50,0) 22 (53,7) ASL 4 1 (9,1) 1 (8,3) 0 (0,0) 0 (0,0) 1 (11,1) 2 (20,0) ASL 5 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) GALLIERA 21 (84,0) 3 (50,0) 9 (81,8) 4 (57,1) 6 (28,6) 7 (24,1) GASLINI 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) SAN MARTINOIST - - - 10 (15,6) 24 (31,2) 17 (26,6) OEI 0 (0,0) 1 (50,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) 0 (0,0) TOTALE 62 (44,3) 38 (24,0) 55 (38,5) 81 (34,2) 89 (32,7) 75 (28,2) SORVEGLIANZA DELL’ANTIBIOTICO RESISTENZA: NETWORK REGIONALE • Periodo di riferimento: 1 gennaio-31 dicembre 2014 • 9 Aziende su 9 hanno inviato i dati (5 ASL e 4 Aziende ospedaliere) • Dati di sensibilità relativi a 71.556 isolamenti, 5.758 da campioni invasivi (8,1%), 11.997 ceppi resistenti (16,8%) Microrganismi resistenti invasivi e non invasivi: classe di resistenza Classe di Patogeni invasivi Microrganismi non invasivi Totale ND resistenza (n=1587) (n=10042) (n=11629) N (%) 95% CI N (%) 95% CI N (%) 95% CI 01 237 (14,9) 13,2-16,8 1332 (13,3) 12,6-13,9 2 1571 (13,1) 12,5-13,7 02 6 (0,4) 0,2-0,9 57 (0,6) 0,4-0,7 - 63 (0,5) 0,4-0,7 03 2 (0,1) 0,0-0,5 1(0,0) 0,0-0,1 - 3 (0,0) 0,0-0,1 04 41 (2,6) 1,9-3,5 371 (3,7) 3,3-4,1 - 412 (3,4) 3,1-3,8 05 30 (1,9) 1,3-2,7 484 (4,8) 4,4-5,3 10 524 (4,4) 4,0-4,8 06 371 (23,4) 21,3-25,6 4836 (48,2) 47,2-49,1 12 5219 (43,5) 42,6-44,4 07 195 (12,3) 10,7-14,0 1385 (13,8) 13,1-14,5 103 1683 (14,0) 13,4-14,7 08 567 (35,7) 33,4-38,1 745 (7,4) 6,9-8,0 - 1312 (10,9) 10,4-11,5 09 138 (8,7) 37,4-610,2 831 (8,3) 7,7-8,8 241 1210 (10,1) 9,6-10,6 RESISTENZA TOTALE 16,8% Proporzione di ceppi resistenti tra i microrganismi invasivi e non invasivi (dall’elaborazione è stato escluso il campione dell’OEI che non ha fornito i denominatori per tipologia di campione biologico) Specie microbica Gram negativi Acinetobacter spp Patogeni invasivi: tasso di resistenza (%) 717/3368 (21,3) 47/100 (47,0) IC 95% Microrganismi non invasivi: tasso di resistenza (%) IC 95% 19,9-22,7 7475/51947 (14,4) 14,1-14,7 36,9-57,2 208/638 (32,6) 29,0-36,4 Tasso di resistenza totale (%) IC 95% 8520/55643(15,3) 15,0-15,6 256/739 (34,6) 31,2-38,2 Escherichia coli 251/1320 (19,0) 17,0-21,3 3313/27153 (12,2) 11,8-12,6 3569/28478 (12,5) 12,2-12,9 Klebsiella spp 274/978 (28,0) 25,2-31,0 1823/8542 (21,3) 20,5-22,2 2404/9827 (24,5) 23,6-25,3 Proteus spp 32/182 (17,6) 12,3-23,9 648/5205 (12,4) 11,6-13,4 680/5387 (12,6) 11,8-13,5 Pseudomonas spp 59/289(20,4) 15,9-25,5 709/4524 (15,7) 14,6-16,8 778/4823 (16,1) 15,1-17,2 Altri Gram negativi 54/499 (10,8) 8,3-14,0 774/5885 (13,2) 12,3-14,0 Gram positivi Enterococci spp Streptococcus pneumoniae Staphylococcus aureus 870/2390 (36,4) 34,5-38,4 2565/13481 (19,0) 18,4-19,7 833/6389 (13,0) 12,2-13,9 3475/15911 (21,8) 21,2-22,5 41/712 (5,8) 4,2-7,8 383/7508 (5,1) 4,6-5,6 424/8220 (5,2) 4,7-5,7 2/80(2,5) 0,3-8,7 2/282 (0,7) 0,1-2,5 4/362 (1,1) 0,4-3,0 323/1094 (29,5) 26,9-32,3 1759/5270 (33,4) 32,1-34,7 2084/6366 (32,7) 31,6-33,9 Proporzione di ceppi resistenti in setting differenti: esterno/ambulatoriale, lungodegenza/RSA e ospedale Specie microbica Esterno (%) IC 95% Lungodegenza (%) IC 95% Ospedale (%) IC 95% 2963/32526 (9,1) 8,8-9,4 633/2627 (24,1) 22,5-25,8 4923/20407 (24,1) 23,5-24,7 25/248 (10,1) 6,6-14,5 16/52 (30,8) 18,7-45,1 215/439 (49,0) 44,2-53,8 1712/19836 (8,6) 8,2-9,0 309/1049 (29,5) 26,7-32,3 1548/7570 (20,4) 19,5-21,4 Klebsiella spp 416/4189 (9,9) 9,1-10,9 127/425 (29,9) 25,6-34,5 1861/5185 (35,9) 34,6-37,2 Proteus spp 248/2864 (8,7) 7,7-9,8 100/499 (20,0) 16,7-23,9 332/2012 (16,5) 14,9-18,2 Pseudomonas spp 244/1784 (13,7) 12,1-15,4 54/218 (24,8) 19,2-31,1 480/2805 (17,1) 15,7-18,6 Altri Gram negativi 318/3605 (8,8) 7,9-9,8 27/384 (7,0) 4,8-10,2 487/2396 (20,3) 18,7-22,0 1149/7592 (15,1) 14,3-16,0 146/405 (36,0) 31,4-41,0 2180/7853 (27,8) 26,8-28,8 153/4678 (3,3) 2,8-3,8 36/227 (15,9) 11,4-21,3 235/3306 (7,1) 6,3-8,1 3/82 (3,7) 0,8-10,3 0/16 (0,0) 0,0-20,6 1/264 (0,4) 0,0-2,1 758/2597 (29,2) 27,5-31,0 75/127 (59,1) 50,0-67,7 1251/3590 (34,8) 33,3-36,4 4112/40118 (10,2) 10,0-10,6 779/3032 (25,7) 24,2-27,3 7105/28262 (25,1) 24,6-25,7 Gram negativi Acinetobacter spp Escherichia coli Gram positivi Enterococci spp Streptococcus pneumoniae Staphylococcus aureus TOTALE Profili di sensibilità dei ceppi isolati nel 2014 (n° di microrganismi che presentano il profilo di sensibilità/n° di isolamenti per specie microbica) - Acinetobacter 20% ‘pan-resistente’ - E. coli 12,4% ESBL - Klebsiella 13% carbapenemasiproduttrice - Stafilococco aureo resistenza del 33% INTERVENTI PROGRAMMATI 1. Produzione di linee di indirizzo per la gestione del rischio infettivo e per un uso responsabile degli antibiotici. 2. Produzione di linee di indirizzo per la gestione del rischio infettivo nell’ambito della chirurgia addominale 3. Campagne di comunicazione/informazione della comunità per un uso consapevole degli antibiotici 4. Definizione di criteri condivisi per la raccolta di informazioni sull’andamento delle infezioni all’interno delle Aziende sanitarie regionali Si prevede di effettuare almeno una indagine di prevalenza regionale ogni anno, nei mesi di febbraiomarzo (durata massima del periodo di rilevazione: 3 settimane), su tutti i pazienti ricoverati presso le strutture sanitarie pubbliche Vi ringrazio per l’ascolto