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BEI Information
Année : 1977
Numéro : 009
Langue : IT
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Banca Europea
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per gli
Investimenti
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—^In questo numero
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Banca Europea per gli Investimenfi : la sua
missione nel quadro del Trattato di Roma
LA BEI E LA SUA MISSIONE
NEL QUADRO DEL
TRATTATO DI ROMA
pp. 1-5
IL RUOLO DELLA BEI NELLA
POLITICA MEDITERRANEA
DELLA COMUNITÀ
pp. 6-8
VALORE DELL'UNITÀ
DI CONTO
p. 8
TASSI D'INTERESSE
p. 8
BEI-EIB
2 PLACE DE METZ - LUXEMBOURG
Ili)
MAGGIO 1977
Sono trascorsi venti anni da quando, il 25 marzo 1957, fu firmato il Trattato
di Roma con il quale si istituiva la Comunità Economica Europea, venti
anni durante i quali la Banca Europea per gli Investimenti, creata dallo
stesso Trattato, ha sviluppato la sua attività fino a raggiungere livelli che
i padri fondatori della Comunità difficilmente avrebbero potuto prevedere:
solo negli ultimi tre anni le sue operazioni di finanziamento.hanno superato
l'importo di 3 250 milioni di unità di cónto. Sotto il profilo geografico, la
sua attività si è estesa dai sei Paesi membri originari ai nove attuali e,
nel quadro di diversi accordi di associazione ο di cooperazione comportanti
un'assistenza finanziaria, ad oltre 60 altri Paesi, per lo più appartenenti
al cosiddetto «Terzo Mondo».
È questo forse un momento opportuno per riflettere sulla missione della
Banca nel quadro del Trattato di Roma. Questo articolo mira a spiegare
perché essa è stata fondata, cosa cerca di fare, come lo fa e dove si
colloca nell'ambito della Comunità; esso non ha alcuna pretesa di essere
esaustivo, ma vuole essere piuttosto un breve studio sulle caratteristiche
della BEL
Nel corso degli anni '5Ö, quando gli
Stati che avevano già dato vita alla
Comunità Europea del Carbone e
dell'Acciaio stavano valutando i pro
ed i contro della creazione di un
vasto mercato comune, si son
trovali di fronte a diversi problemi
posti dalle conseguenze che esso
avrebbe potuto avere sulle rispettive economie nazionali. Alcuni Paesi
hanno pensato prima di tutto alla
loro agricoltura, altri alla loro
industria. In effetti, vi erano almeno
tre'buoni motivi per preoccuparsi:
2) anche se un mercato più vasto
avesse offerto maggiori possibilità
per lo sviluppo di nuove tecniche,
ciò che non sarebbe potuto avvenire
su scala nazionale, la creazione di
un mercato comune — che significava lo smantellamento delle barriere tariffarie — avrebbe esposto
le industrie esistenti ad un'aspra
concorrenza
(concorrenza,
del
resto, prevista nel Trattato) ed
avrebbe aumentalo le pressioni per
il loro ammodernamento ο la loro
riconvej'sione.
1) se il mercato comune avesse
effettivamente favorito lo sviluppo,
come poi è avvenuto, questo non
sarebbe stalo equilibrato: le regioni
meno industrializzate, come per
esempio il Mezzogiorno d'Italia,
avrebbero incontrato maggiori difficoltà per divenirio mentre le
regioni in cui era già manifesto un
declino industriale si sarebbero
trovate in una situazione ancora più
difficile.
3) una maggiore compenetrazione
delle economie nazionali avrebbe
richiesto il miglioramento delle
comunicazioni tra i Paesi membri e
stimolato la domanda di installazioni
comuni.
Per far fronte a questi problemi
sarebbero stali in ogni caso neces­
sari consistenti investimenti aggiun­
tivi, ciò che avrebbe posto II problema del loro finanziamento.
s r fini perciò còl" convenire' che
sarebbe stato essenziale poter disporre di meccanismi che facilitassero le mpbililazionje, ed il trasferimento .di capitali dalle regioni più
ricche a ' quelle più povere della
Comunità e permettessero la raccolta di.', fondi sui ,mercati extracomunitari'.
,
Di fondamentale importanza era
anche il principio che le risorse
avrebbero dovuto essere raccolte
sui mercati (e non provenire "quindi
da fondi di bilancio) e ridistribuite
sulla base di sani criteri economici,
finanziari e tecnici. Fu presa pertanto la decisione di costituire una'
banca che potesse finanziare la
maggior parte dei suoi mutui con i·
proventi ^ dèi " prestiti che essa
avrebbe emesso; essa non avrebbe
avuto finalità di lucro e,d avrebbe .
stiOltarnenle coop.erato col sistema '
bancario nella concessione dei'
flnan.zlameiìti, in quanto la sua
funzione sarebbe' slata quella di.
accordare mutui- corriplem'entari e
non di 'sostituire'ie già esistenti
fonti di finanziamento. 'Le ' priorità
d'intervento della Banca furono
inoltre definite" non In termini df
singoli settori, cOmè era slato il
caso per la Comunità del Carbone e
dell'Acciaio, ma sulla base del
contributo che ciascun .progetto
finanziato^ ayrebbe apportalo "allo
sviluppo delle regioni più povere,
all'ammodernamento e alla riconversione delle imprese oppure al
perseguimento di obiettivi economici
di comune interesse a due ο più
Slati membri ο alla Comunità nel
suo Insième.
La decisione di- istituire la Banca
Europea per gli Investimenti rientrava perciò nella stessa decisione di
creare • la ' Comunità Economica
Europea, ciò che'spièga perché lo
Statuto della Banca faccia parte del
Trattato di"Roma, l progetti che la
Banca avrebbe dovuto finanziare in
via prioritaria furono definiti nell'
articolò Ί 30 del Trattalo CEE.
Anche sé creala dallo slesso
Trattato, alla Banca fu'attribuita una
personalità giuridica distinta da
quella della CEE. Sia sul piano
amminisfr'ativo che su quello finan^
ziario, la Banca fu costituita còme
istituzione autonoma, affinché potesse operare in piena indipendenza,
secondo i principi bancari, nella
scella dei progetti da finanziare e
nel fissare le condizioni dei suoi
finanziamenti.-,:
La Banca è retta da tre organi: il
più 'importante è ' i l Consiglio dei
governatori, di· cui''sono membri
nove ministri designati dal governo
di "ciascuno degli Stati meinbri (in
generale quello delle Finanze, per
l'Italia il ministro del Tesoro). I
governatori fissano le direttive
generali di politica creditizia, approvano il bilancio e la relazione
annuale; spella ad essi — e ciò è
stato di grande importanza per lo
sviluppo della Banca — autorizzare
il finanziamento di progetti situali
fuori della Comunità. Il Consiglio
dei governatoiji si riunisce normalmente una • volta all'anno, ma,
qualora sia necessario, può essere
convocato in qualsiasi altro momento.
Viene poi il Consiglio di amministrazione, composto di 18 amministratori
(17v designati dai nove Stati membri (*) e 1 dalla Commissione delle
Comunità Europee) e 10 sostituti
(9 designali dagli, .Stati membri, .1
dalla^pommissionë). 1 sostituti possono pértecip'arè'.'alle ' riunioni 'ma
ίη,'οή hanno diritto, di voto, a rrìeno
che rión. sostituiscano un ammihi.stratore assente. I suoi membri sono
ih generale .dirigenti di istituti di
crédito pubblici oppure alti funzionari, del/ministeri finanziari", economici ο industriali. Essi sono.nominati
dal Consiglio dei governatori ed il
loro mandalo ha una durala di 5
anni..
Gli amministratori si riuniscono in
media ogni 6-8 settimane, sotto la
presidenza del Presidente della
Banca.- Ad essi spetta assicurare
che la Banca sia amministrata
conformemente alle disposizioni del
Trattato di Roma ed alle direttive
generali., fissate dal· Consiglio dei
governatori. Esso ha competenza
esclusiva per decidere sulla conces­
sione di mutui ο .garanzie, suN'emissipne di. prestiti e. sulla. fissazione
dei tassi d'interesse.
Le decisioni relative ai prestiti ed ai
mutui sono prese sì dagli amministratori, ma su proposta del Comitato direttivo. Quest'ultimo organo è
compostò da un Presidente (attualmente Yves Le Portz) e da 4 Vicepresidenti (ricoprono ora tale carica
Horst-Otto Steffe, G. Raymond Bell,
Giorgio Bombassei de Vettor e Maurits Esselens);^ essi sono ,nominali
dal Consiglio dei governatori, su
proposta del Consiglio . di amministrazione, per 6 anni. . ,
Il Comitato direttivo, che provvede
alla gestione degli affari di ordinaria
arnministrazione, è Γ-«organo motore
a pieno regime» della Banca. Il fallo
che il Consiglio di amministrazione
decida su proposta' del Comitato
direttivo'è significativo perchè vuol
dire che le operazioni vengono pro-
poste dal Comitato direttivo e non
sono pertanto imposte alla Banca.
Si tratta di una distinzione Importante. Il Consiglio di amm'irìi'stràzione
potrebbe rifiutarsi di approvare una
proposta di mutuò; esso può, naturalmente, modificare una proposta ο
chiedere al Comitato direttivo di
riesaminare questo ο quell'aspetto
della loro proposta ma i mutui non
sono imposti alia Banca contro il
parere del Comitato direttivo, ed il
Comitato direttivo a sua volta chiede
al personale della Banca un'istrutto­
ria approfondita prima di decidere se
presentare ο no una proposta di
mutuo al Consiglio di amministra­
zione.
Tra autonomia e «prontezza
di adeguamento»
La struttura amministrativa della
BEI le permette -un'autonomia ope­
rativa nell'ambito di un mandalo di
carattere generale. La Banca è un'
istituzione, non uno strumento: ma
un'istituzione nell'ambito della Comunità, ir che vuol dire che vi è in
pratica una continua ricerca di equilibrio .tra autonomia, e ciò che può
essere definito «prontezza di adeguamento»: gli interventi della Banca non sono cioè solamente conformi alle politiche comunitarie relative
ai settori nei quali la Banca opera,
ma rappresentano un effettivo contributo alla loro applicazione.
Tale prontezza di adeguamento si
manifesta a diversi livelli, alcuni for^
mali ed altri, che sono forse più
importanti, informali. Formalmente,
come è stalo già dello, uno dei
membri del Consiglio di amministrazione è designato dalla Commissione; egli è perciò in grado di esporre
agli altri amministratori il punto di
vista della Commissione su qualsiasi argomento in discussione. In
secondo luogo, ogni domanda di
mutuo viene sottoposta per parere
alla Commissione, che comunica se
il finanziamento della Banca è da
essa considerato conforme alla
politica comunitaria (questa procedura, così come tutte le altre fasi
dell'istruttoria, è naturalmente coperta dal più stretto segreto professionale). Se il parere è negativo, il
mutuo può essere approvato solamente all'unanimità dei voli del Consiglio di amministrazione; beninteso,
in questo caso l'amministratore de(*) Germania, Francia, . Italia e Regno
Unito designano tre aminiaistratori e due
sostituti ciascuno; Belgio, Danimarca^
Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi
designano un amministratore ciascuno
mentre un sostituto viene designato di
comune .accordo dai .Paesi del Benelux;
le, in che consiste esaltamente la
politica di finanziamento della Banca? . Innanzitutto, iionformemènte
al suo Statuto, la Banca finanzia
solo investimenti produttivi, direttamente (quelli che aumentano la
capacità produttiva ο la produttivi­
tà) 0 indirettamente (quelli che migliorano d potenziano la capacità di
Attività annuale
trasporto, le telecomunicazioni e
Mutui ordinari
soprattutto, come già indicato, l'apnéiia Comunità
provvigionamento energetico); tutti
.Mutui ordinari ,
però sono valutati sulla base del
• fuori della
loro impatto sullo svilijppo "econòComunità
mico. Ogni progetto è sottoposto ad
Operazioni speciali
fuori della
un'istruttoria sulla sua redditività —
Comunità
dal punto di vista commerciale,
Mutui 8u mandato e . .
La cooperazione tra le due istitu­
finanziario, economico e tecnico —
garanzie nella
zioni, formale ο informale, è basiComunità
e sul suo contributo al perseguilare, non foss'altro perché la «polimento degli obiettivi prioritari di.svitica comunitaria» non è statica. Si
luppo nelle regioni meno favorite e
è già detto che uno degli obiettivi
di attuazione di progetti d'interesse
della Banca è lo sviluppo regionale:
comune. L'istruttoria ..verte anche
si tratta in effetti di un obiettivo
sulla situazione finanziaria del proassolutamente prioritario e finora
motore e sulla sua capacità imprencirca il 75% dei 6 300 milioni di
ditoriale; la Banca .tiene a che i suoi
unità di conto accordali dalla Banca
finanziamenti siano sicuri .è gli invenella Comunità è andato a favore
stimenti realizzati economicamente
di investimenti nelle regioni meno
vàlidi, due condizioni che. essa
favorite. Ma la Banca non è oggi
ritiene inseparàbili.
più sola ad intervenire a favore
Poiché la BEI è una fonte di finandello sviluppo regionale; essa manziamenti
complementare, che coopetiene stretti legami col Fondo di
ra con il sistema bancario e non è
Sviluppo Regionale della Comunità
in concorrenza con esso, l'inriporto
(finanziato su fondi di bilanciò messi
dei mutui è volutamente limitato a
a disposizione ..dagli Slati membri)
non più del 50% circa del costo
ed è per conseguenza associata
degli
investimenti fissi di un dato
alle discussioni sul futuro del Fondo
progetto.
e sul modo in cui gli interventi di
Inoltre i mutui individuali non supequest'ultimo ed i suoi possano
rano normalmente il controvalore di
intrecciarsi e rafforzarsi l'un l'altro.
1967, 68 69 70
circa. 80 milioni di u.c., anche se
Davvero sorprendente è stata poi
per progetti d'intei^esse comune che
l'evoluzione della politica' comunitaNaturalmente,
non
è
facile
fare
una
richiedono finanziamenti molto eleria attinente ad un altro obiettivo
prioritario assegnato alla Banca: netta distinzione tra progetti d'inte- vati e che vengono realizzati da più
l'alluazlone di progetti d'«lnteresse resse comune e progetti che contri- promotori possono essere concessi
buiscono allo sviluppo regionale. due ο più mutui per un totale supecomune».
Un'autostrada che migliora 1 colle- riore.
A tale titolo ; sono stati concessi in
gamenti tra Paesi,membri può anche Per motivi pratici, la Banca ha fispassato diversi finanziamenti volti a
rompere l'isolamento di determinate sato anche un importo minimo, che
migliorare 1 collegamenti stradali e
regioni e contribuire pertanto al loro è di un milione di u.c. per mutuo,
ferroviari tra gli Stati membri. Il
sviluppo economico; molti progetti pur preferendo non scendere mollo
tunnel sotto la Manica, qualora
che hanno, migliorato l'approvvigio- al disotto di 2 milioni di u.c. Trattare
l'attuazione di questo progetto
namento energetico della Comunità direttamente con i medi e piccoli
fosse riproposta, rientrerebbe behanno nello stesso tempo permesso imprenditori richiederebbe l'amplianissimo in questa categoria.
di realizzare una parte delle infra-.,· mento dell'organico ad un livellò
Oggi, tuttavia, la maggior parte dei
strutture di base necessarie per lo che non sarebbe ritenuto econoprogetti che la Banca-òontribuisce a
sviluppo industriale di regioni arremico, ma, anche così facendo, il
finanziare a titolo dell'«interesse
trate.
problema
resterebbe perché quanto
comune» riguarda il settore energetico. Dopo la crisi petrolifera, la Se la Commissione, il Consiglio d i ' più piccolo è II progetto, tanto più
Comunità si è'sforzata di ridurre la ministri ο il Parlamento Europeo conta l'esperienza locale per giun·^
sua dipendenza dalle' importazioni possono contare sulla Banca perché gere ad una giusta valutazione della
di energia e di diversificare le fonti intervenga a sostegno delle poli- redditività del progetto stesso e
di approvvigionanhento; la ·ΒΕΙ ha tiche comunitarie, la decisione'di · della credibilità del promotore.
cercalo pertanto di incrementare i finanziare i singoli progetti — o, Tuttavia, per lo sviluppo equilibrato
suoi. finanziamenti a favore della meglio. Ja decisione di finanziamen- di un'economica regionale,'è necespolitica energetica comunitaria. SU to — è presa dai soli organi re- sario intervenire a favore delle piccole .e medie iniziative industriali;
un totale di 1 835 milióni di unità di sponsabili'della stessa Banca. •
conto concessi dalla BEI per prò- Su che cosa si basano quéste, deci- queste .svò.lgono un ruolo particogetti energetici — principalmente sioni di finanziamento7 In altre paro- larmente importante in quanto ten-
signato dalla Commissione non partecipa alla votazione.
.
Meno formalmente, il personale
della Banca è in pratica continuamente in contatto con funzionari di
diverse direzioni generali della
Commissione- Di tanto in tanto i
membri della .Commissione, compreso il Presidente, che sono particolarmente interessati all'attività
della Banca si 'riuniscono c o n . i l
Comitato direttivo per discutere
dell'attività ο delle prospettive di
sviluppo di operazioni riguardanti
tanto la Banca quanto la Commis­
sione.
per la costruzione di centrali nucleari, lo sviluppo di giacimenti d'idrocarburi in ' Europa..(soprattutto nel
Mare del Nord) e la costruzione di
oleodotti e gasdotti attraverso la
Comunità —^ più del 75% è stato
accordato dall'inizio del 1973.
La Banca non interviene sistematica­
mente in ciascuno dei Paesi membri,
ma le sue operazioni tendono a con­
centrarsi nei Paesi in cui i problemi
di sviluppo regionale sono più gravi, cioè principalmente in Irlanda, in
Italia e nel Regno Unito. Nel 1976,
per esempio, oltre il 75% dei 1 086
milioni di unità di conto accordati
dalla Banca nella Comunità è andato
a favore di investimenti nei suddetti
tre Paesi.
dono a creare un numero molto elevato di posti di lavoro rispello al
capitale investito, e la loro accentuata diversificazione facilita la propagazione dello sviluppo economico.
Per raggiungere 1 piccoli imprenditori, ia Banca accorda i cosiddetti
«prestili globali»: si tratta di una
specie di operazioni «all'ingrosso»
e «al dettaglio» nello stesso tempo,
consistenti nella concessione di un
prestito ad un'istituzione intermediaria di un Paese della Comunità, che
su tale, prestilo accorda un certo
numero di finanziamenti, naturalmente d'importo meno elevato, ai
propri clienti conformemente ai criteri di finanziamento della BEI e in
ogni caso dopo aver ricevuto il suo
accordo..
Indipendentemente dal fatto che il
progetto sia piccolo ο grande, la
Banca tende a finanziare solo
investimenti produttivi e validi.
L'istruttoria delle domande di mutuò
è minuziosa e volta appunto ad
accertare che siano soddisfatte
dette condizioni. Ma poiché non
sempre le previsioni possono risultare esatte, lo, Statuto della BEI stabilisce che quando un mutuo viene
concesso ad un mutuatario che non
sia lo StatOj^membro, la Banca deve
ottenere |a garanzia dello Slato sul
cui territorio il progetto viene attuato
oppure altre garanzie adeguate che
possono essere date p.e. da un ente
pubblico, da una grande banca ο da
un importante gruppo industriale ο
finanziario associato al progetto.
i progetti che la Banca ha contribuito a finanziare, con circa 550
mutui individuali e quasi 600 assegnazioni su 43 prestiti globali, coprono praticamente tutti i settori industriali nonché le principali infrastrutture, tra le quali rientrano, secondo
la classificazione della Banca, i progetti energetici, le infrastrutture dei
trasporti e le telecomunicazioni.
Com'era da aspettarsi, la recessione ha fallo diminuire 1 mutui a favore dell'industria ma, nello scorso
esercizio, essi hanno incominciato
di nuovo ad aumentare assorbendo
circa il 27% del totale dei finanziamenti nella Comunità.
tori si è servito di tale facoltà per
autorizzare due diversi tipi di Interventi:
a) operazioni individuali di particolare interesse comunitario (p.e. il
finanziamento del gasdotto che attraversa
l'Austria
convogliando
verso la rete comunitaria gas proveniente dalla Russia e gli impianti
del giacimento petrolifero Ekofisk
nel settore norvegese del Mare del
Nord, la cui produzione è destinata
per la maggior parte alla Comunità):
Operazioni fuori della Comunità
b) finanziamenti nel quadrò dell'
aiuto allo sviluppo di Paesi extracomunitari, aiuto previsto negli
accordi stipulati tra la Comunità e
detti Paesi; tali accordi hanno in
generale una durata di 5 anni e prevedono, tra l'altro, la concessione
di finanziamenti entro un certo massimale e su risorse proprie della
BEI, conformemente alla procedura
normale. I mutui concessi nel quadro di questi accordi beneficiano
generalmente di un contributo sugli interessi finanzialo con fondi di
bilancio messi a disposizione dagli
Stati membri direttamente ο tramite
la Comunità.
Lo Statuto consente alla Banca di
accordare mutui unicamente per
progetti situati sui territori europei
degli Stati membri, a meno che il
Consiglio dei governatori, con decisione presa all'unanimità, su proposta, del Consiglio di amministrazione, non autorizzi il finanziamento
di progetti in Paesi extracomunilari.
In effetti il Consiglio dei governa-
Tra gli accordi ora in vigore, è particolarmente nota la Convenzione di
Lomé tra la Comunità e circa 50
Paesi in via di sviluppo d'Africa, dei
Caraibi e del Pacifico, la quale prevede finanziamenti della Banca per
un totale di 390 milioni di u.c. da
destinare in via prioritaria, entro il
marzo 1980, ai settori industriale,
minerario e turistico..
Evoluzione del capitale della Banca dal 1958
Sottoscrizione iniziale
Ripartizione
per Stato
Capitale Capitale
membro sottoscritto
versato
(milioni di u.c.)
(%)
Germania
Francia
Regno Unito
Italia
Belgio
Paesi Bassi
Danimarca
Irlanda
Lussemburgo
Totale
30,0
30,0
—
24,0
8,65
7,15
. 0,2
100,0
300,0
300,0
75,0
75,0
—
—
—
—
—
—
240,0
86,5
71,5
2,0
1 000,0
60,0
21,625
17,875
0,5
250,0
Decisione del Consiglio
del governatori del
26 aprile 1971
Ampliamento della
Comunità
(1° gennaio 1973)
Decisione del Consiglio
del governatori del
10 luglio 1975
Ripartizione
Capitale
Capitale
per Stato
Capitale Capitale
sottoscritto
versato
membro sottoscritto versato
(milioni di u.c.) (' % arrotond.)
(milìon i di' u.c.)
. Capitale
richiamato
Capitale (versato e da
sottoscritto
versare)*
(milioni di u.c.)
450,0
450,0
90,0
90,0
—
—
—
—
—
—
1 500,0
300,0
360,0
129,75
107,25
3,0
72,0
25,95
21,45
0,6
22,22
22,22
22,22
17,78
5,85
5,85
2,96
0,74
0,15
100,0
450,0
450,0
450,0
360,0
118,5
118,5
60,0
15,0
3,0
90,0
90,0
90,0
72,0
23,7
23,7
12,0
3,0
o,e
787,5
787,5
787,5
630,0
207,375
207,375
105,0
26,25
5,25
2 025,0
405,0
3 543,750
123,75
123,75
123,75
99,0
32,5875
32,5875
16,5
4,125
0,825
556,875
* Conformemente alla decisione presa dal Consiglio dei Governatori il 10 luglio 1975, con la quale II capitale della Banca
veniva aumentato da 2,025 a 3,54375 miliardi di unità di conto, gli Stati membri son tenuti a versare il 10% della loro quota
dell'aumento deliberato, ossia complessivamente il controvalore di 151,875 milioni di unità di conto, in otto rate semestrali con
acadenza al 30 aprile ed al 31 ottobre degli anni 1976-1979. — H Consiglio di Amministrazione può esigere il versamento
del capitale non richiamato qualora esso sia necessario per far fronte alle obbligazioni della Banca nei confronti dei suoi
mutuanti.
Finanziamenti su risorse proprie
sono previsti anche in altri accordi
conclusi con molti Paesi del Bacino
Mediterraneo: Grecia e Turchia, entrambe legale alla Comunità da accordi di associazione, Portogallo,
Paesi del Maghreb (Tunisia, Algeria
e Marocco) e Malta, Paesi del Mashrak (Egitto, Giordania, Libano e Siria) e Israele. La Banca è stata inoltre autorizzata ad intervenire in
Iugoslavia per il finanziamento di
progetti d'interesse comune alla
Comunità ed a questo Paese.
L'importo massimo dei finanziamenti
da accordare fuori della Comunità
per il periodo 1976/1980-81 nell'ambito di tali accordi è stato fissalo
a circa
1 550 milioni
di
u.c.;
una parte di tale ammontare potrà
tuttavia essere impegnata negli anni
successivi.
Nel fissare un massimale per i f i nanziamenti che la BEI sarebbe
stata autorizzata ad accordare in
questi Paesi, il Consiglio dei governatori ha insistito affinché il volume
delle operazioni all'interno della
Comunità, in termini reali, fosse
mantenuto e, se possibile, aumentato.
I nuovi impégni annuali della BEI
fuori della Comunità dovrebbero
rappresentare al massimo il 2 0 %
circa del totale delle sue operazioni. In altre parole, sebbene i finanziamenti fuori della Comunità aumenteranno considerevolmente rispetto
al passato in valore assoluto, la
Banca resterà nondimeno la «Banca
Europea per gli Investimenti».
Un altro punto di una certa importanza è c h e i finanziamenti su risorse
proprie, della Banca fuori della C o munità fanno parte, in generale, di
un «pacchetto» di diversi tipi di
aiuto finanziario fornito dalla C o m u nità, tra cui sovvenzioni e mutui speciali a condizioni molto favorevoli.
Essendo
quindi disponibili
altre
risorse comunitarie maggiormente
indicate per il finanziamento di progetti di carattere sociale e/o a redditività diffusa ο differita, il ruolo
della Banca, conformemente al suo
Statuto, è di intervenire principalmente a favore di investimenti sufficientemente redditizi nei settori
direttamente produttivi e delle infrastrutture. Essa ha scelto e continuer à pertanto a scegliere accuratamente i progetti da finanziare.
Perché la trattazione sia completa,
senza tuttavia scendere nei dettagli
(per i quali si veda un precedente
artìcolo * ) , va aggiunto che
la
<*) V. Informaizioni-BEI n. 4, pubblicato
nel febbraio 1976.
Banca opera e continuerà ad operare
anche come Banca «agente» nella
gestione di determinati fondi di bilancio riservati per il finanziamento di
progetti fuori della Comunità a condizioni molto favorevoli. Dette operazioni sono contabilizzate a parte
nella cosiddetta «Sezione Speciale»,
istituita a tale scopo. Poiché queste
operazioni non vengono effettuate
con risorse proprie, esse non costituiscono per la BEI alcun rischio e
non hanno alcun influsso sulla sua
raccolta d i fondi sui mercati dei
capitali.
Struttura finanziaria
La struttura finanziaria della BEI è
in correlazione con la sua autonomia, d i . cui si è detto precedentemente. 11 capitale è stato inizialmente sottoscritto dai sei Stati membri
fondatori, e dal 1973 dagli attuali
nove Stati membri. Il Consiglio dei
governatori può decidere in qualsiasi momento un aumento del capitale sottoscritto e fissare la quota da
versare. Finora il capitale è stato
aumentato tre v o l l e : nel 1971, nel
1973 a seguito dell'adesione della
Danimarca, dell'Irlanda e del Regno
Unito, e nel luglio 1975 (v. tabella
a'pag. 4).
L'ultimo aumento, del 7 5 % , ha portato il capitale sottoscritto della
Banca da 2 025 à 3 543,75 milioni di
u.c. La quota di capitale versata è
passata da 405 à 556,875 milioni di
u.c.
1 mutui della Banca sono finanziati
per la maggior parte con i proventi
dei prestitL L'entità del capitale, il
fatto che gli «azionisti» della Banca
Europea per gli Investimenti siano i
9 Stati membri e che la BEI abbia
effettuato in tutti i settori finanziamenti sicuri, assistiti da solide garanzie, son lutti elementi che contribuiscono a far sì che la Banca sia
considerata un'emittente di prim'
ordine sui mercati finanziari mondiali.
Solamente negli ultimi 3 anni essa
ha raccolto più di 2 400 milioni di u.c.
mediante emissioni sia pubbliche
che private, per la maggior parte sui
mercati internazionali e sui mercati
nazionali di alcuni Paesi extracomunitari.
1 prestiti in essere ammontavano a
fine 1976 a 4 723 milioni di u.c., ripartiti in 12 monete tra cui principalmente dollari U S A (circa il 4 3 % ) ,
marchi tedeschi (21%) e franchi
svizzeri ( 9 % ) .
Si cerca attualmente di allargare
geograficamente l'area di raccolta
dei fondi, come lo provano le recenti
emissioni sui mercati giapponese,
dell'asiadollaro e austriaco.
Poiché la BEI non persegue scopi
di lucro, i tassi d'interesse dei suoi
mutui (v. pag. 8) sono fissati tenendo conto del costo effettivo dei
prestiti da essa emessi. Il margine
serve a coprire le spese di gestione, mantenute a livelli piuttosto
bassi, ed a costituire riserve adeguate.
Lo scenario mondiale è ora molto
diverso da quello del 1957, ma gli
obiettivi per il cui raggiungimento la
Banca fu creata — in particolare
lo sviluppo equilibrato e senza
scosse del mercato comune — sono
vàlidi oggi più che mai, a maggior
ragione nella Comunità dei nove la
cui integrazione richiede un volume
di fondi sempre più importante per
ridurre gli squilibri regionali e finanziare i progetti, d'interesse comune.
Anche se non previsto al momento
della stesura d e l Trattato, l'altro
ruolo che la Banca svolge dal 1963,
quello di contribuire a mettere in
atto la volontà politica della C o m u nità di accordare aiuti per lo sviluppo di Paesi terzi, ha acquistato
sempre più importanza.
È difficile fare previsioni per i prossimi 20 anni; è certo però che la
Banca dovrà far fronte a compiti
ancora più impegnativi che in passato.
Si può nondimeno affermare, con
una certa fiducia, che la Banca Europea per gli Investimenti si è saldamente installala sui mercati dei
capitali mondiali ed è quindi ben
situata per dirigere un importante
flusso di risorse verso investimenti
prioritari nella CEE e negli altri Paesi associati alla Comunità.
BEI-INFORMAZIONI è una pubblicazione trimestrale della Banca Europea per gli investimenti che esce
contemporaneamente in 6 lingue
(danese, tedesco, inglese, francese,
italiano ed olandese).
Gli articoli pubblicati su BEI-INFORMAZIONI' possono essere lìberamente riprodotti'.
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La BEI e ja polifica mediterranea della Comunifà
Negli ultfmi quindici, mesi la Comunità Economica
Europea ha firmato accordi con 12 Paesi (') del Bacino
mediterraneo, accordi che comporteranno l'espansione
commerciale, - il rafforzamento della cooperazione
industriale e tecnica, nonché aiuti- allo sviluppo, da
parte della Comunità, per 1 255 milioni di unità di
conto (') da assegnare nella quasi totalità, sotto
diverse forme, nei prossimi 5 anni.
I dodici Paesi sono quelli del Maghreb (Algeria, MaÈ stato poi già negoziato, ma non
firmato, il terzo Protocollo, finanziario con la Turchia (')• Paese asso-;
ciato alla Comunità fin dal 1964 che
ha già ottenuto aiuti allo, sviluppo
per un importo considerevole; è
anche previsto un- accordo- con
Cipro. A questi due Paesi dovrebbero essere accordati complessivamente 340 milioni di u.c..
rocco e Tunisia), quelli del Mashrak (Siria, Giordania,
Egitto e Libano), Malta, Israele, la Iugoslavia, nonché
altri due — la Grecia e il Portogallo -r- che hanno
già ricevuto aiuti finanziari dalla Comunità, il primo
nel quadro dell'Accordo di associazione con la CEE
entrato in vigore nel 1962 ed il secondo nel quadro
dell'offerta di un «aiuto d'urgenza» fatta dalla Comunità nel 1975 per contribuire alla ripresa della sua
economia.
·
Due Paesi mediterranei, Francia ed di base per tutti quelli conclusi in
Italia, sono membri della CEE ma è seguito.
la Comunità nel suo insieme a con- Per quanto concerne la Grecia, il
siderare lo sviluppo delle relazioni Protocollo prevedeva mutui su risorcon questi Paesi meridionali impor- se proprie della BEI per un importo
tante oltre che naturale.
massimo di 125 milioni di dollari
Per quanto riguarda II commercio, USA(^.
per esempio, il 20% delle esportaTale importo doveva essere conzioni totali della CEE è diretto verso
cesso sotto forma di mutui ordinari,
i 14 Paesi sopra menzionati e verso
cioè essenzialmente alle stesse conNell'insieme 1 finanziamenti previsti la. Spagna,-che costituiscono un dizioni in vigore per quelli accordati
ammontano a 1 595 milioni di u.c., mercato, per l'industria della Comu- all'interno della Comunità; tuttavia
nità, paragonabile per importanza a gli Stati membri firmatari del Protoripartiti come segue::
quello degli Stati Uniti, del Giappo- collo avrebbero concesso un abbuo— 963 milioni di u.c. sotto forma di
ne e della Russia messi insieme. no d'interesse del 3%, a carico
mutui ordinari della Banca EuroMoltb Paesi medjterranei esportano dei loro rispellivi bilanci, su mutui
: pea per gli Investimenti su risorverso l'Europa dei Nove materie destinati a determinati progetti d'inse-proprie, di cui 1 due terzi (648
prime, risorse energetiche nonché frastruttura e per un imporlo non
milioni) beneficianti di un abbuomano d'opera; è stato calcolato che superiore ai due terzi del totale.
no d'interesse finanzialo su fondi
nel 1975, in piena recessione, erano Entram.bi i massimali sono stati ragdi bilancio della Comunità;
occupati nella CEE oltre 3 milioni di giunti, anche se dopo un periodo di
— 382 milioni di u.c. sotto fornia di
persone originarie dei Paesi del «congelamento» ,di 7 anni durante i
mutui speciali a condizioni molto
Bacino mediterraneo (all'incirca un quali, a causa di rivolgimenti politici,
, ; favorevoli, su fondi di' bilancio
lavoratore su trenta).
le relazioni Comunità-Grecia erano
della Comunità gestiti per la
Un
maggiore
accesso
dei
loro
prostate interrotte.
. .
maggior parte dalla BEI;
dotti al chiuso e relativamente ricqo Nel caso della Turchia, tuttavia, gli
— 250 milioni di u.c. come sovvenmercato comunitario di 262 milioni di Stati-membri hanno fornito la magzioni, che in parte (circa 100 mipersone è decisivo per le economie gior parte degli aiuti su fondi del
lioni) potranno essere utilizzati
della maggior parte dèi-Paesi medi- rispettivi bilanci, assegnandone la
per finanziare gli abbuoni d'inteterranei; le rimesse degli emigrati, ge.stione. alla Banca (dalla scelta e
.;resse applicati ai mutui della
le possibilità di cooperazione tecni- istruttòria dei progetti alla decisione
BEI.
"definitiva di finanziamento e quindi
ca ed industriale con società della
lì fatto che gli Stati • membri della Comunità sonò fattori importanti che aH'amministrazione dei mutui).
CEE abbiano accettato di assumer- influiscono sul loro sviluppò.
Vi sono slati due protocolli finansi questi nuovi impegni in un mo- Data questa interdipendenza, vi è ziari: il .primo è, entrato in vigore
mento in cui essi slessi devono far un reciproco e vitale interesse a che nel 1964, il secondo nel .1973. Comfronte a gravi problemi economici in questi Paesi ci_sia uno sviluppo plessivamente, essi prevedevano la
indica quanta: importanza la Comuconcessione sotto forma, di mutui a
slabile ed equilibrato.
nità annetta alla cosiddetta «Politica L'impegno della Comunità per un condizioni speciali — cioè per una
mediterranea».
programma di cooperazione comin- durata superiore a quelle abituali
ciò a concretizzarsi verso la fine del con lunghi periodi di preammortaLa maggior parte dell'aiuto allo
niento, ed a bassi tassi d'interesse
sviluppo sarà accordata quindi dalla 1972 quando a tale riguardo fu ragBanca Europea per gli Investimenti
giunto nel Vertice'di Parigi un ac- — ,di 370, milioni di u.c. ("), di cui
ο per il suo tramite. In questo arti­ cordo tra i Capi di Slato e di Govercolo viene tracciata molto succinta­
nò dei Paesi della CEE.
' '
(')• l'I terzo Protocollo finanziario CEEmente l'evoluzione di tale politica e
Turchia è stato firmato li 12 maggio
scorso; sale pertanto a 13 11 numero di
del ruolo che la Banca ha svolto e Già all'Inizio degli anni '60
Paesi ed a 1 565 milioni di u.c. l'importo
svolgerà nei prossimi anni nel Ba1 primi impégni risalgono però a degli aiuti finanziari previsto negli accordi
cino mediterraneo.
molto tempo addietro, cioè all'inizio finora firmati.
degli anni '60, quando la^ Comunità Ci Per più ampi dettagli sulle operazioni
di finanziamento della BEI in Grecia nel
stipulò accordi di associazione con quadro di detto'Protocollo v. «InformaSono rivieraschi del Mediterraneo la Grecia (nel 1961) e con la Turchìa zioni» n. 3 pubblicato nel novembre 1975.
(') λ tale importo vanno aggiunti 47 mimolli Paesi d'Europa,' d'Africa e (1963).
lionii di u.c. previsti dal Protocollo
d'Asia la cui storia, la cui cultura, Diverse forme di aiuto allo sviluppo
aggiuntivo firmato nel 1973 a seguito
le cui attività commerciali hanno previste • nei protocolli finanziari •dell'ampliamento .della ;Gomunità;. detto
molti punti in comune.
allegati a tali accordi sonò: servite
Protocollo è ancora in corso di ratifica.
restano ancora da assegnare solo
6,3 milioni. Nel quadro del secondo
Protocollo la Banca ha anche
accordato 25 milioni di u.c. sotto
forma dì .mutui ordinari su risorse
proprie.
La· diversità delle forme di aiuto
finanziario offerto ai due Paesi rifletteva i diversi livelli di sviluppo delle
loro economie; tale diversità sussiste anche nel nuovo Protocollo
finanziàrio firmalo con la Grecia nel
febbraio scorso e nel terzo Protocollo' che è stato negoziato cori là
Turchia'. '
• ·
In Grecia sono previsti finanziamenti per complessivi 280 milioni
di u;c.:'.j225 sotto' fornia di mutui
ordinari'della,BEÌ, di cui' 150 con un
abbuono d'inieresse del 3% e l'importo restante ai tassi da essa normalmente applicati; 45! riàilioni, di
cui la maggior parte destinata a
finanziare gli' abbuoni d'interesse,
sotto forni'a'di sovve.nzipni; un importo relativamente rriodesto, 10 milioni di u.c., sotto forma di mutui a
condizioni speciali.
In Turchia, su un totale di 31.0-rnìlipni di u.c. 220 saranno accordati sotto forma di mutui.a condizioni
speciali (durata di 40 anni, di cui 10
di preammorlamento, : e tasso d'interesse del 2,5%),,ed i 90 restanti
sotto forma di mutui ordinari della
BEI senza abbuono d'interesse.
Lo scopo di entrambi gli accordi di
associazione e dei relativi protocolli finanziari è di rafforzare le
relazioni economiche nella-prospettiva dell'adesione alla CEE della
Grecia O; successivamente, della
Turchia come, membri di pieno,,diritto. La.Grecia ha presentato ufficialmente la domanda d'adesione nel
1975, seguita in epoca più recente
dal Portogallo.
. ,.
Si,potrebbe argomentare che quest'
ultim.o Paese, che costeggia l'Oceano
Atlantico, non è — almeno geograficamente .pariando - ^ un ..Paese
mediterraneo ma può essere considerato tale per la sua storia, la sua
cultura e le sue attività commerciali.
Un ; ruolo essenziale nel • porre in
atto la volontà polìtica della Comunità di aiutare 11 Portogallo fo assegnato alla BEI nell'ottobre 1975,
quando il Consiglio delle Comunità Europee,.,;dqpo essersi consultato, con la Banca, offrì un «aiuto
eccezionale d'urgenza» di 180 milioni, di ,u.c. per assistere il Paese.Jn
un momento di pçirticolari difficoltà
economiche.
Detto .aiuto è stalo offerto sotto
forma di mutui ordinari della BEI su
risorse proprie (per 150 milioni).
con il 3%, di abbuono d'interesse
(per 30 milioni di u.c.) a carico del
bilancio comunitario;-'finora sono
stati accordati 118 milioni per progetti industriali, e di infrastruttura. ,•
Lo scopo degli interventi della Banca è di contribuire agli sforzi delle
autorità portoghesi nel ristabilire-un
clima favorevole agli investimenti
tanto pubblici quanto privati.''"
A tale aiuto d'urgenza subentrerà
un protocollo finanziario, già firmalo
nello scorso settembre, che si rifa
ampiamente alle condizioni praticale attualmente. Sono previsti 200
miliohi" di'u:c; sotto-forma di mutui
ordinari della BEI su risorse proprie
nonché 30 milioni di u.c. di sovvenzioni, che saranno utilizzati peifinanziare-l'abbuono d'interesse del
3%' su • mutui per'un totale di 150
milioni diu.c.
' '·••'•
I negoziati con i tre Paesi nord-africani del Maghreb (Algeria, Marocco
e Tunisia) furono avviati nel 1973 e
gli accordi -sono slati firmati nell'
aprile dello scorso anno. Trattandosi di casi similari, i negoziati per
gli accordi con tre Paesi del Mashrak (Egitto, Siria e Giordania) si
sono svolti alquanto più rapidamente; avviali nella primavera del 1976,
hanno'portalo alla firma degli accordi nel gennaio scorso. L'accordo
con il Libano è stalo firmato all'inizio di questo mese.
Per il Maghreb sono previsti aiuti
finanziari 'per complessivi 339 milioni dì u.c., dei quali circa la metà
(167" milioni)' sotto forma di mijlui
ordinari' della BEI, in generale con
il 2 % di abbuono d'interesse; 116
milioni saranno accordati sotto for?
ma di mutui., a condizioni speciali
della durata- di 40 anni, di cui 10 di
preammo,t:lamenlo, ed al lasso d'interesse dell'I%. Le sovvenzioni ammonteranno a 56 milioni di u.c., di
cui una parte sarà utilizzata per il
finanziamento degli abbuoni d'interesse sui. mutui ordinari della' BEI.
lì'aiuto finanziario ßi Paesi del Mashrak sarà ,ripartito più ο meno allo
slessò nnodò; esso cpnjprende però
meno mutui a cohclizioni speciali e
un importo superiore a titolo di. sovvenzioni, per tener cònio del.nnìhore
sviluppo economico di questi "Paesn
Complessivamente, l'aiuto finanziario si eleva à 300 milioni di u.c., di
cui 165 sotto forma di mutui ordinari
della.BEI con un abbuono d'interesse del 2%; esso comprende poi 27
milionJ dì u.c. per mutui, a condizipni speciali, le stesse previste per
i Paesi del Maghreb, e sovvenzioni
per 108 milioni di u.c., di cui una
parte servirà a finanziare gli. abbuoni d'interesse.
Gli accordi con i Paesi del Maghreb
e del Mashrak sono stati preceduti,da quello cori Malta, firmato nel
.màri.o del 1976, che prevede la.con'cessìone di 26 milioni di ux., princì;
palmento sotto forma di mutui ordinari della BEI con abbuono d'interesse, ma anche di mutui a condizioni speciali e sovvenzioni; tenuto
conto, dell'estensione del Paese,
tale,aiuto può essere considerato
un' importante contributo al suo
sviluppo.
'
Aiuto finanziario della Comunità previsto nei nuovi accordi
con i Paesi del Bacino Mediterraneo
(in milioni di u.c.)
Totali degli aiuti
Mutui BEI
280
225
Grecia
.Turchia'.
Portogallo, i
•Algeria
Marocco
Tunisia
Siria
Giordania
Egitto
.Libano
Malta
Iugoslavia •:
Israele
Cipro (')
Totale
• •310
90
30
30
200
70
56
41
34
18
93
20
16
50
30
20
1 595
963
.
230 ·
114
130
95
' \ 60
- 40
•^ '170
30
26
•
;
50-
Mutui a condizioni
speciali C')
Sovvenzioni
45
10
' .---
.:
220-;
—
.
: ,—
30
25
16
19
58
39
- 15
·
19
7
;.
.
.4:
14
-
.
•'
1-8
5
63
.8
5
—
—
—
- —
4
6
2
382
250 C)
(')'Accordo non ancora negoziato..· · "
f ) Come previsto nei rispettivi accordi, detti mutui saranno accordati per una durata
di 30-40 anni, di cui 8-10 di preammortamento, ad un tasso d'interesse compreso
tra J'I >d il 2,5%'. " .
,
Ci Una'buona parte di questa somm'a-(cir.ca 100 milioni, di u.c.) sarà .utilizzata per
finanziare gli abbuoni d'interesse sili mutuj della BEI.
La politica mediterranea delta Comunità si è ulteriormente estesa alla
fine dello scorso anno, quando la
BEI ha accettalo di effettuare operazioni dì finanziamento in Iugoslavia per 50 milioni di u.c. sotto forma
di mutui ordinari, cioè ai tassi normalmente praticati; saranno finanziati investimenti di comune interesse alla Comunità e a detto Paese.
Nel febbraio scorso, poi, è stato
firmato con Israele un accordo che
prevede mutui ordinari della BEI per
un totale di 30 milioni di u.c.
accordi che i mutui ordinari, della
BEI saranno destinali in via prioritaria agli investimenti produttivi, in
particolare nei settori industriale,
minerario e turistico; essi potranno
essere utilizzati anche per finanziare progetti d'infrastruttura strettamente connessi con i settori produttivi (p.e. produzione e trasmissione
di energia, elettrica, strade, porti).
Alle garanzie abituali richieste dalla
BEI per le operazioni su risorse
proprie si aggiungerà una garanzia
globale della Comunità.
Le diverse forme di aiuto
allo sviluppo
I mutui a condizioni speciali, su fondi di bilancio della Comunità, saranno accordati per l'attuazione di progetti d'infrastruttura a redditività
differita, e per ì Paesi del Maghreb,
del Mashrak e Malta potranno essere parzialmente utilizzati per contribuire alla formazione dì capitali dì
rischio.
Come si può notare, vi sono grandi
differenze nella composizione dell'
aiuto allo sviluppo, cioè nella sua
ripartizione tra mutui ordinari con ο
senza abbuono d'interesse, mutui a
condizioni speciali e sovvenzjoni, e
ciò perché sì è tenuto conto del diverso fabbisogno d'investimenti e
della diversa situazione economica
dì ciascun Paese.
Per l'Egitto, per esempio, che deve
far fronte a gravi problemi economici, è previsto un aiuto finanziario
di 170 milioni di u.c. di cui più della
metà sotto forma dì mutui ordinari
della BEI con abbuono d'interesse
e l'importo restante sotto forma di
sovvenzioni e di mutui a condizioni
speciali. L'accordo con Israele, che
ha già raggiunto uno sviluppo industriale ed agricolo molto più.elevato,
non prevede invece alcun abbuono
d'interesse per i 30 milioni di u.c.
che saranno accordali sotto forma
di mutui della BEI.
La BEI gestirà tutti i mutui a condizioni speciali destinati alla Turchia
(come nei due precedenti protocolli finanziari), alla Grecia e a
Malta; per i Paesi del Maghreb e
del Mashrak, la gestione dei fondi
sarà ripartila, su base, settoriale, tra
la Banca e la Commissione, delle
Comunità Europee.
La Commissione destinerà l'importo
delle sovvenzioni (tranne, beninteso,
la parte riservala agli abbuoni d'interesse) per finanziare degli studi di
preinvestimento, la cooperazione
tecnica nonché cot-si di addestramento.
Dati i diversi mezzi finanziari disponibili, è stato - precisalo in tutti gli
Tassi d'Interesse
I nuovi lassi d'interesse applicabili ai mutui della Banca Europea per
gli Investimenti, fissali il Γ aprile 1977 dal Consiglio di amministra­
zione, sono i seguenti:
Mutui erogati in più monete
fino ad 8 anni
più di 8 anni e fino a 12 anni
più di 12 anni
Mutui erogati in una sola moneta
Durata
(anni):
5
6
7
8
8'/«%
878%
9'/»%
9
10
11-
12
13-15 16-20
Franchi svizzeri
5-8 anni
5%%- 574% 57»% 6%
Dollari USA
6-20 anni
874% 87«% 87^% 9% 97e% 974% 97=% 972% 97=%
Un opuscolo dal titolo «Mutui e garanzie nei Paesi membji della Comunità
Economica Europea» sarà inviato gratuitamente a quanti desiderino ottenere
maggiori informazioni sulle modalità e condizion'i di finanziamento della Banca
(per la richiesta, vedasi indirizzo a pag. 5). · -
Di tutti i Paesi del Bacino mediterraneo solo l'Albania e la Libia, e
per ora anche la Spagna, .non figurano nel «pacchetto» di aiuti allo
sviluppo messo a disposizione dalla
Comunità. Tuttavia la Spagna ha
già stipulato un accordo commerciale con la CEE ed ha già espresso la sua ferma intenzione dì aderire alla Comunità.
Gli accordi devono essere ora ratificati dagli Stati membri e dai Paesi
interessati, per cui si prevede che
le prime operazioni dì finanziamento
saranno effettuate all'inìzio del prossimo anno; nel frattempo la Banca
sta prendendo i primi conlatti ed ha
già all'esame alcuni progetti per assicurare un rapido avvio.
Pur costituendo un modesto contributo al fabbisogno globale dì finanziamento dei Paesi del Bacino mediterraneo, ma ad essi vanno aggiunti
gli aiuti bilaterali accordati dai Paesi
membri, 1 fondi che saranno messi
a disposizione dalla Comunità —
principalmente tràmite la Banca Europea per gli Investimenti — rappresentano un notevole sforzo dell'Europa dei Nove per manifestare la
sua' solidarietà ai Paesi mediterranei e contribuire allo sviluppo di una
fruttuosa cooperazione.
Unità di conto europea
Si riporta qui appresso il controvalore in moneta nazionale, al
31 marzo 1977, dell'unità di
conto europea utilizzata dalla
Banca; i lassi sono quelli applicati nel corso dì questo secondo
trimestre per l'elaborazIOhe dei
prospetti finanziari e dei dati
statistici (Per maggiori dettagli
sull'unità di conto europea utilizzata dalla BEI, vedasi «Informazioni» n. 4):
DM
2,67999
FB 41,0721
£
0,652301 FLUX 41,0721
FF
5,57560
KRD 6,56558
U T : 995,519
E IR
0,652301
FL
2,79538
$ USA 1,12204
I dati statistici relativi all'attività
della Banca sin dalla sua fondazione ed espressi in'unità di conto si basano su tassi di conversione diversi. Pertanto, tenuto
conto anche dei movimenti dì
prezzo intervenuti in un periodo
così lungo, essi vanno interpretati con prudenza.
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