Corso di Organizzazione Politica
Europea
anno accademico 2012-13
Lezione XIII
La Corte di Giustizia Europea
LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
Oggi composta di vari organi:
• La Corte di Giustizia
• Il Tribunale
• I Tribunali specializzati.
Fino all’Atto Unico solo la Corte. AU introduce il Tribunale di
Prima Istanza (oggi solo “Tribunale”).
Il Trattato di Nizza autorizza la creazione di “camere
giurisdizionali” per materie , che dal Tr. di Lisbona si
chiamano “Tribunali specializzati”.
LA CORTE DI GIUSTIZIA
EUROPEA
• Composta di
27 giudici
• Assistiti da
8 avvocati generali.
• Giudici : 1 per stato membro: da luglio 2013:
28 con ingresso di Croazia.
• Avvocati generali :1 per ognuno dei 5 s.m. più
grandi, gli altri 3 a rotazione tra i più piccoli.
• Numero di AG può essere aumentato con
decisione del Consiglio su richiesta della Corte
•
Nomine
• Gli stati nominano i propri giudici e
avvocati generali in autonomia(non è
decisione di Consiglio e non è appellabile)
• In base a una modifica dello Statuto della
Corte del 2005, valido anche per gli altri
tribunali della UE, metà dei giudici viene
rinnovato ogni 3 anni e lo stesso vale per
gli avvocati generali.
• La presenza di un giudice per ogni s.m.
non significa che essi rappresentino gli
stati: la Corte di Giustizia è tra le
istituzioni europee quella con tratti più
spiccati di sopranazionalità.
• Piuttosto essi apportano all’attività della
Corte la conoscenza degli ordinamenti
legali nazionali di ciascun s.m.
Autonomia della Corte dagli s.m.
• Giudici è avvocati generali sono nominati a livello
nazionale ma hanno un ruolo sovranazionale.
L’indipendenza dei giudici e degli avvocati generali dagli
s.m. è garantita :
-dalle qualifiche che devono possedere, esplicitate nei
Trattati
.-dalle regole (dello Satuto e dei regolamenti) che ne
assicurano l’indipendenza dagli s.m.
Requisiti professionali di giudici
e avvocati generali
cioè avere le “condizioni richieste per l’esercizio,
nei rispettivi paesi , delle più alte funzioni
giurisdizionali” o avere un curriculum
accademico o professionale di grandissimo
rilievo.L’ alto profilo professionale li rende
meno suscettibili a pressioni. Di fatto giudici
delle Corti Supreme e Costituzionali degli s.m.
o professori di diritto. Francia nomina quasi
sempre magistrati, Germania professori di
diritto, Italia gli uni e gli altri.
Controllo dei requisiti
Il Trattato di Lisbona ha creato un organismo
(Comitato art.255) composto da ex-membri
della CG, alti magistrati o giuristi, dei quali
uno designato dal PE per verificare che le
candidature proposte dagli s.m.
corrispondano ai requisiti.
Insediato nel 2010 su decisone del Consiglio
per 4 anni
Autonomia della Corte dagli s.m.
• 2) I
giudici possono restare in carica
6 anni (mandato rinnovabile) e non
possono essere rimossi durante il
loro mandato .
• Proposta di portare mandato a 12 anni non
rinnovabile per rafforzare ulteriormente
indipendenza
Autonomia della Corte dagli s.m.
• - autonomia è garantita dal fatto che le
decisioni sono di carattere collegiale e il
processo decisionale che porta alle
sentenze della Corte di Giustizia Europea
è assolutamente segreto , e quindi gli s.m.
non sono in grado di controllare come si è
pronunciato il “proprio” giudice
Attività della Corte
• La Corte può riunirsi in
• SEDUTA PLENARIA in circostanze
restrittivamente previste dai Trattati
• GRANDE SEZIONE – almeno 13 giudici su
richiesta di uno stato membro o di un’altra
istituzione che sia parte in causa
•
• Normalmente la sua attività si svolge in
• CAMERE di 3-5 giudici I giudici sono assegnati
alle Camere all’apertura dell’anno giudiziario
((ognuno a 2 camere) e i casi sono assegnati alle
Camere dal Presidente della Corte
I Giudici
Esercitano la funzione giurisdizionale , cioè
decidono collettivamente sulle controversie
e sulle pronuce in via pregiudiziale e alle
richieste di pareri . Le loro decisioni sono
vincolanti per le istituzioni UE, per gli s.m.
e le persone fisiche e giuridiche.
Avvocati generali
• La funzione degli AVVOCATI GENERALI è quella di
partecipare ai lavori della Corte attraverso la
presentazione di una prima opinione motivata sulla
questione. La Corte non è obbligata a seguire l’opinione
dell’Avvocato generale, anche se questo è quello che
accade di norma.
• Non sono di rango inferiore ai giudici . Anch’essi
magistrati
•
Segretari Legali
• Ogni giudice e avvocato generale è
affiancato da 3 Segretari legali, che lo
assistono nel lavoro e preparano le bozze
delle opinioni e delle sentenze.
Procedura
• Raccolta di documentazione e prove sul caso
• Udienza pubblica (non sempre) in cui sono esposti i
punti essenziali della vertenza e sentite le parti in causa.
• Preparazione del parere da parte dell’Avvocato
Generale, che alcune settimane dopo l’udienza lo
presenta alla Corte in seduta pubblica.
• Sulla base del parere dell’Avvocato Generale e della
relazione del Giudice relatore, la Corte prende la sua
decisione . Decisioni sono segrete, possono essere prese
a maggioranza, sono controfirmate da tutti i giudici e
non possono essere rese pubbliche le opinioni
dissenzienti.
Procedura: problemi
Tempi tra la presentazione del caso e la decisione
finale intercorrono molti mesi : 20 in media per
ricorsi e 23 in media per rinvio pregiudiziale .
Costi spese legali del ricorso elevate e
difficilmente affrontabili da soggetti con poche
risorse economiche (es.individui o piccole
aziende)
Complessità e lunghezza delle sentenze
TRIBUNALE (già di PRIMA ISTANZA
• Istituito dall’Atto Unico per alleviare il carico di lavoro
della CGE, particolarmente rispetto a casi che
richiedano indagini sugli aspetti fattuali di una
questione (concorrenza , gestione del personale) e si
occupa soprattutto di vertenze di annullamento e
richieste di riparazione da parte di soggetti individuali
nei confronti delle istituzioni comunitarie ,in
particolare di imprese contro la Commissione in
materia di concorrenza.
• Si occupa anche di ricorsi degli s.m. contro la
Commissione e il Consiglio (es.aiuti di stato alle
imprese)
• E’ possibile l’appello alla CGE sugli aspetti legali di
una sentenza del Tribunale.
Tribunale di prima istanza
E’ formato da 27 giudici, 1 per stato, che
siano figure di indubbia indipendenza,
che lavorano di norma in Camere di 3-5.
Non ci sono avvocati generali.
Il Trattato di Nizza prevede anche che il
Consiglio possa creare delle sezioni
specializzate per esaminare in primo
grado controversie relative a materie
specifiche, formate da giuristi altamente
qualificati e indipendenti. Le decisioni di
queste corti specializzate saranno
appellabili al Tribunale di prima istanza
Tribunale della funzione
pubblica dell’Unione Europea
Nel 2004 con una decisone del Consiglio è
stato introdotto il Tribunale della
funzione pubblica dell’Unione Europea
(tribunale amministrativo) entrato in
funzione nel 2005
Con 7 giudici nominati dal Consiglio, per 6
anni, con criteri di rappresentatività
geografica e dei sistemi giuridici
nazionali con rotazione tra gli s.m.
In quanto tribunale la Corte è un
organismo “reattivo”, che non agisce di
propria iniziativa ma può decidere solo
su questioni che le vengono poste da altri
attori in base alle procedure applicabili.
Ci sono 6 tipi di dispute legali che la Corte è
chiamata a risolvere:
-PROCEDURE DI INFRAZIONE
-RINVIO PREGIUDIZIALE (ART.234 EX 177)
-PROCEDURE DI ANNULLAMENTO DI ATTI
COMUNITARI
-RICORSI IN CARENZA
-AZIONI DI DANNI
-RICHIESTA DI PARERI SU ACCORDI
INTERNAZIONALI
PROCEDURE DI INFRAZIONE
Derivano dal mandato della Commissione di
sorvegliare sull’applicazione della legislazione e
dei Trattati da parte degli s.m. (“guardiana
dell’ordinamento giuridico comunitario”). La
Commissione (o anche uno s.m., che però è
obbligato a riferire la materia alla Commissione)
può ricorrere davanti alla Corte nei confronti di
uno s.m. per infrazioni al diritto comunitario (per
es. nei casi di non trasposizione o applicazione di
una norma vincolante).
PROCEDURA DI INFRAZIONE
Poche delle procedure avviate dalla Commissione
finiscono davanti alla Corte perché gli s.m. di
norma si conformano prima.
Con l’allargamento le materie che sembrano
destinate a diventare l’oggetto principale delle
procedure di infrazione nei confronti dei nuovi
s.m. sembrano ambiente, fiscalità e adattamento
della legislazione (Chaltiel 2006)
INFRAZIONE e SANZIONI
In base a Trattato di Maastricht ,se
l’infrazione persiste dopo la sentenza, la
Corte può MULTARE lo s.m. :il primo
caso nel 2000 fu una sanzione pecuniaria
di 20.000 euro al giorno alla Grecia fino
a che non avesse applicato alcune
direttive sull’ambiente; Francia su pesca
(taglia dei pesci)
I ricorsi per infrazione rappresentano la
grande maggioranza dei ricorsi
presentati alla Corte di Giustizia
RINVIO PREGIUDIZIALE
(ART.234 EX 177)si ha quando i tribunali nazionali
chiedono alla Corte di pronunciarsi
sull’interpretazione di una norma comunitaria.E’
prerogativa esclusiva dei tribunali nazionali
richiedere una pronuncia pregiudiziale.
L’interpretazione della Corte di Giustizia Europea
non è vincolante solo per il tribunale che la ha
richiesta, ma per tutti i tribunali di tutti gli s.m.
ogniqualvolta si trovino a affrontare questioni
analoghe (“effetto moltiplicatore”) in modo da
assicurare un’interpretazione uniforme .
Importanza del rinvio
pregiudiziale
Il rinvio pregiudiziale ha costituito un formidabile
strumento di creazione di un ordine legale
integrato ; esso coinvolge i tribunali nazionali
nell’ordine giudiziario comunitario in quanto essi,
per permettere l’integrazione legale e l’armoniosa
applicazione delle leggi, debbono sollevare quesiti
dinanzi alla Corte Europea di Giustizia
formulandole in modo appropriato e fornendo le
informazioni necessarie perché questa possa
svolgere al meglio la sua attività interpretativa.
Importanza del rinvio
pregiudiziale
La procedura di rinvio pregiudiziale
fornisce una via d’accesso alla Corte,
attraverso i tribunali nazionali, a singoli e
imprese che non hanno névie legali né
risorse per appellarsi direttamente ad
essa (es.Defrenne 1976)
Importanza del rinvio
pregiudiziale
Alcune delle sentenze più importanti per fissare i
principi dell’ordine legale europeo (Van Gend
en Loos, 1963) sono state rese come risposta a
rinvii pregiudiziali. In genere le questioni
oggetto di rinvio pregiudiziale riguardano
appelli al diritto comunitario per contestare
una legge nazionale con esso in conflitto.
Ricorso per annullamento
per l’annullamento di azioni comunitarie, da parte di
istituzioni comunitarie e s.m..
Molto spesso l’annullamento è chiesto con riferimento alla
correttezza della “base legale” di una direttiva e della
procedura di voto di conseguenza utilizzata : la
generalizzazione della procedura di codecisione ha
prodotto una netta diminuzione dei ricorsi per
annullamento da parte del PE che erano il tipo più
frequente.
Il PE ha ricorso alla Corte anche in casi di omissione di
consultazione da parte del Consiglio
Generalmente la Corte in questi casi ha dato ragione al PE
Ricorso per annullamento
Può essere avviato anche da attori individuali
(singoli o imprese)
Frequenti i casi di ricorsi di imprese contro
decisioni della Commissione nell’ambito
della regolazione della Concorrenza (es. su
aiuti statali alle imprese o su abuso di
posizione dominante);in genere la Corte in
questi casi ha dato ragione alla
Commissione.
RICORSI IN CARENZA
da parte di s.m., istituzioni comunitarie, e
in certe condizioni persone fisiche o
giuridiche, contro l’omissione di una
istituzione comunitaria ad agire come
previsto dai Trattati ; complicata da
usare e rara (PE contro Consiglio nel
1983 per forzarlo ad adottare una politica
comune dei trasporti)
AZIONI DI DANNI (ricorso per
responsabilità)
-un soggetto può ricorrere alla Corte contro
l’azione (o l’omissione) di una istituzione
comunitaria per reclamare un risarcimento
mostrando che il comportamento di questa
istituzione è stato caratterizzato
RICHIESTA DI PARERI SU
ACCORDI INTERNAZIONALI
in base al Trattato di Nizza un’istituzione
comunitaria o uno s.m. può chiedere alla
Corte un parere preliminare sulla
compatibilità coi Trattati di un accordo
internazionale. Questo parere è
vincolante
LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA E
L’INTEGRAZIONE LEGALE: LE SENTENZE SULLA
NATURA DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Attraverso una serie di sentenze la Corte di
Giustizia Europea ha definito una
dottrina che fissa la relazione legale tra
l’ordinamento giuridico comunitario e
quello degli stati membri in termini
analoghi alla relazione tra diritto federale
e diritto degli stati che caratterizza i
sistemi federali.
I due principi fondamentali di questa
dottrina sono :
il principio dell’effetto diretto
il principio della supremazia del diritto comunitario su
quello degli stati membri
Questi principi sono stati affermati in sentenze emesse in
procedimenti di rinvio pregiudiziale (art.177 ora 234)
da parte di tribunali nazionali .
IL PRINCIPIO DELL’EFFETTO
DIRETTO
Nella sentenza Van Gend en Loos del 1963 la
Corte ha affermato per la prima volta che il
diritto comunitario conferisce direttamente
diritti agli individui.
I cittadini possono invocare questi diritti davanti
ai tribunali nazionali anche nei confronti dei
propri governi.
Il principio dell’effetto diretto
Questo principio non è contenuto
esplicitamente nei Trattati e rappresenta una
svolta fondamentale rispetto al diritto
internazionale. Nel diritto internazionale
infatti i trattati internazionali impongono
obblighi ai paesi che li ratificano, ma non
conferiscono diritti o impongono obblighi
direttamente ai singoli cittadini.
La sentenza van Gend en Loos
La sentenza riguarda un caso riferito alla Corte relativa al ricorso
di un’impresa olandese contro il governo del proprio paese , che
aveva alzato le tariffe su un prodotto dopo la data prevista nel
Trattato CEE per porre fine all’aumento delle tariffe interne.
Contro la posizione del governo olandese, che sosteneva che un
impresa non aveva diritto di appellarsi ad un trattato
internazionale, la Corte affermò che :
“la Comunità costituisce un nuovo ordine legale…. in cui gli stati
hanno limitato i loro diritti di sovranità …e i cui soggetti non
sono solo gli stati membri ma anche i cittadini”. La legge
comunitaria non solo impone obblighi agli individui ma
conferisce loro anche diritti che divengono parte del loro
patrimonio legale”.
La legislazione comunitaria ha negli s.m. lo stesso status
della legislazione approvata dai parlamenti nazionali
IL PRINCIPIO DI SUPREMAZIA DEL DIRITTO
COMUNITARIO SU QUELLO DEGLI STATI
MEMBRI
Anche questo principio non è contenuto nei
Trattati ma è stato definito in una serie di
sentenze della Corte dal 1964 in poi.
La sentenza Costa contro Enel del 1964
stabiliva che le norme comunitarie
prevalgono sulle norme contrastanti del
diritto interno degli stati, incluse quelle
successive.
La sentenza Costa Enel 1964
La sentenza riguardava la pretesa che una legge
approvata dal Parlamento italiano avesse la
prevalenza su una precedente direttiva
comunitaria; questa pretesa rifletteva il
principio della sovranità del parlamento, per
cui una legge non può vincolare il parlamento
successivo. La Corte tuttavia giudicò che , ai
fini dell’uniformità della legislazione europea
in tutti gli stati membri, essa non poteva essere
soggetta a interpretazioni diverse negli stati
membri in base alle loro leggi nazionali.
Per il principio di supremazia una norma
comunitaria rende di conseguenza nulla
qualsiasi disposizione nazionale con essa
contrastante, anteriore o successiva.
Un diritto sovranazionale
Il principio di supremazia rafforza quello di efficacia diretta
quanto alla definizione della relazione tra diritto interno e
diritto comunitario in modo differente da quella
caratteristica del diritto internazionale.
. Infatti le norme del diritto internazionale possono venire
incorporate negli ordinamenti degli s.m., ma i parlamenti
nazionali conservano il diritto di cambiare queste
disposizioni approvando nuove leggi. Invece in base al
principio di supremazia una norma nazionale, anche se
approvata successivamente, non può prevalere su una norma
comunitaria.
Questo tipo di relazione tra ordinamento comunitario e degli
stati è quella che esiste negli stati federali.
Sentenze di contenuto marginale dal punto di vista politico ma
decisioni rivoluzionarie dal punto di vista legale
Crearono dei diritti individuali derivanti dalla legislazione
europea e per i tribunali nazionali il ruolo di rendere
vincolante la legislazione europea anche per i governi
nazionali.
Una volta che i tribunali nazionali furono coinvolti
nell’applicazione della legislazione europea divenne molto
più difficile per i politici appellarsi a principi extralegali per
evitare di conformarsi alla legislazione europea : sono
costretti a seguire le regole legali del gioco, e trovare
soluzioni legalmente difendibili per i loro problemi legali.
Ma nell’arena legale gli s.m. sono i posizione di svantaggio.
La Corte e gli s.m.
Who are the Masters of the Treaty?
Principal-agent models
I principals (s.m.) vogliono controllare l’agente ma
l’agente vuole sottrarre al principal più autonomia
e potere possibile
Tema già discusso per Commissione
Interpretazioni in contrasto
La C. attraverso i due principi di effetto diretto e
supremazia ha di fatto trasformato l’ordine legale
della Comunità al di là delle intenzioni degli stati
(funzionalisti (e euroscettici)
La C. nella sua azione rispondeva sostanzialmente
interessi condivisi degli s.m. (a common agenda)
(realisti, rational choice institutionalism)(Garrett;
Pollack)
Vincoli istituzionali
-singoli decisioni della Corte possono essere annullate
cambiando le leggi: ma sono state poche le direttive
adottate a questo scopo, perché è difficile creare una
coalizione di stati sufficientemente ampia (unanimità o
MQ) per farlo.
-Per annullare i principi fondamentali occorre riformare i
Trattati all’unanimità, anche più difficile.
I piccoli s.m. per es. in genere hanno un interesse a
mantenere un sistema legale forte, che li protegge dallo
squilibrio di potere
“the political threat to alter the Court’s role is
usually not credible. The ECJ can safely
calculate that political controversy will not
translate into an attack to its institutional
standing , thus it will not need to reconcile
its behavior with a country’s political
preferences.” (Alt 1998)
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