Libretto di informazioni
Per realizzare l’allacciamento alla pubblica fognatura
Scarichi Acque Reflue Domestiche
1-
Informazioni per le opere di allacciamento alla pubblica fognatura
2-
Procedura
□ Edifici Esistenti
□ Nuovi Edifici
3-
Casi particolari
4-
Modalità costruttive
5-
Planimetrie schema tipo - esempi
1 - INFORMAZIONI PER LE OPERE DI ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA.
Le istruzioni riportate nel presente opuscolo riguardano gli scarichi di acque reflue domestiche,
nella pubblica fognatura acque nere.
□
Acque reflue domestiche: in base alla normativa vigente e all’art. 2 comma 1 lett.
“g” D.Lgs. 258 del 18/08/2000 (“acque reflue provenienti da insediamenti di tipo
residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente da metabolismo umano e da
attività domestiche”) e P.R.R.A./89, quelle prodotte:
□
da civili abitazioni: cucine (lavapiatti, lavello), servizi igienici (WC, docce, lavandini,
ecc.), lavanderie (lavatrici), rubinetti di altri locali;
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da negozi con scarichi solo da bagni;
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da uffici con scarichi solo da bagni;
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da scuole, centri di attività sportive e/o ricreative, ecc. con scarichi solo da servizi
igienici.
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da capannoni industriali con scarichi solo dai bagni (non devono essere prodotti in
nessun modo scarichi dall’attività, neanche lavaggio mani e strumenti).
Nelle canalizzazioni delle acque nere non devono essere convogliate le “acque bianche” e cioè le
acque di pioggia (o di falda idrica sotterranea). Le acque piovane, a seconda dei casi, potranno
essere disperse nel terreno, o convogliate (con condotte diverse e separate dalle nere) in un fosso
o, se presente, nei centri cittadini, in una condotta pubblica di acque bianche. Le acque di
condensa di condizionatori, ecc. vanno convogliate nelle acque bianche.
Nella fognatura pubblica è vietata l’immissione di sostanze che per qualità e quantità possono
configurarsi come rifiuti solidi, sostanze infiammabili e/o esplosive, sostanze radioattive, sostanze
che sviluppino gas e/o vapori tossici o che possano danneggiare le condotte e gli impianti.
2 - PROCEDURA:
Scarichi Domestici
Ammissibilità in fognatura: gli scarichi di acque reflue domestiche in reti fognarie sono sempre
ammessi nell’osservanza dei regolamenti fissati dal gestore del servizio idrico integrato (art. 45
comma 4 del D.Lgs. 152/99 come modificato dal D.Lgs. 258/00).
□
EDIFICI ESISTENTI
Per l’allacciamento (su invito o ordinanza) degli scarichi di edifici esistenti ad una nuova fognatura
pubblica acque nere, le comunicazioni ed i relativi tracciati possono essere presentati da:
□
il proprietario dell’immobile,
□
il legale rappresentante (per attività / ditte / società),
□
l’amministratore condominiale,
□
un rappresentante condominiale (delegato da tutti i condomini),
□
un tecnico abilitato, incaricato dal proprietario (negli elaborati dovrà esserci la firma
di entrambi).
FASI:
1) Comunicazione ad A.P.G.A. S.r.l., usando il modello 1, della data di inizio lavori (con
preavviso minimo di 20 giorni) con allegata la planimetria, possibilmente in scala 1:200, del
tracciato della rete fognaria che si intende realizzare. Dovrà essere evidenziato il perimetro
dell’edificio e, per ogni colonna di scarico, andranno indicati i locali provenienza (cucine,
lavanderie, bagni, ecc.). Nel caso i tecnici dell’Azienda in fase di istruttoria riscontrino difformità
tra la rete presentata e il vigente regolamento fognario (vedi schema tipo), verranno
tempestivamente segnalate al privato mediante il rilascio di un parere con prescrizioni, le
modifiche da eseguire in fase di lavori (il cliente procederà con i lavori, se non contattato da
A.P.G.A. S.r.l. entro la data di inizio indicata nel modello 1).
2) Esecuzione dei lavori e allacciamento alla derivazione predisposta (baffo): l’impianto fognario
esistente dovrà essere adeguato by-passando e mettendo fuori uso (previa pulizia,
disinfezione e demolizione o riempimento con materiale inerte costipato) le vasche Imhoff, le
fosse biologiche e i manufatti simili che comportino la sosta prolungata o la dispersione dei
liquami.
3) Consegna all’ A.P.G.A. S.r.l. del modello 2 in cui viene indicata la data di fine lavori e
allacciamento dichiarando di aver rispettato il Regolamento di Fognatura. Nel caso si fossero
realizzate modifiche in corso d’opera del tracciato fognario privato rispetto alla planimetria già
presentata, andrà allegato anche il rilievo della rete fognaria eseguita.
Lo scarico si intende attivato dalla data di fine lavori.
Forme di controllo: Il D.Lgs. 152/99 come modificato dal D.Lgs. 258/2000 e il PRRA/89
stabiliscono che l’ente gestore del servizio ha la “facoltà”, durante l’esecuzione dei lavori di
effettuare controlli circa la corrispondenza tra gli elaborati grafici consegnati all’inizio lavori e le
opere eseguite: in caso di difformità può ordinare l’adeguamento.
Tariffe: sono fisse e suddivise per fognatura e depurazione. Gli aumenti vengono approvati
dall’Ente gestore del servizio. Dalla data di fine lavori indicata nel Mod. 2 si applicano le tariffe di
fognatura e depurazione.
Nel caso l’invito all’allacciamento riguardi condomìni (o case a schiera), possono essere
consegnati modelli e rilievi unici per la fognatura dell’intero stabile a firma dell’amministratore o di
un delegato.
□
NUOVI EDIFICI
Nel caso di edifici di nuova costruzione e/o ristrutturazioni, in zone già servite dal collettore
pubblico acque nere, le opere di fognatura interna e di allacciamento andranno presentate (firmate
da un tecnico abilitato) ad APGA srl, contestualmente alla richiesta di concessione edilizia, che
provvederà a trasmettere il parere con le eventuali prescrizioni al Comune il quale le prescriverà in
fase di rilascio della concessione edilizia stessa.
FASI:
1) Presentazione ad A.P.G.A. S.r.l. , del modello A: Relazione tecnica per l’allacciamento e
schema della rete fognaria che si intende realizzare;
2) Esecuzione delle opere come da concessione edilizia ed eventuali relative prescrizioni;
3) Consegna ad
A.P.G.A. S.r.l. del modello 2 in cui viene indicata la data di fine lavori e
allacciamento dichiarando di aver rispettato il Regolamento di Fognatura. Nel caso si fossero
realizzate modifiche in corso d’opera del tracciato fognario privato rispetto alla planimetria già
presentata, andrà allegato anche il rilievo della rete fognaria eseguita.
Lo scarico si intende attivato dalla data di fine lavori.
Forme di controllo: Il D.Lgs. 152/99 come modificato dal D.Lgs. 258/2000 e il PRRA/89
stabiliscono che l’ente gestore del servizio ha la “facoltà”, durante l’esecuzione dei lavori di
effettuare controlli circa la corrispondenza tra gli elaborati grafici consegnati all’inizio lavori e le
opere eseguite: in caso di difformità può ordinare l’adeguamento.
Tariffe: sono fisse e suddivise per fognatura e depurazione. Gli aumenti vengono approvati
dall’Ente gestore del servizio. Dalla data di fine lavori indicata nel Mod. 2 si applicano le tariffe di
fognatura e depurazione.
3 – CASI PARTICOLARI:
Se per l’allacciamento degli scarichi di un edificio alla pubblica fognatura si rendesse necessario
passare attraverso terreni di altri privati, ciò potrà avvenire solo previo consenso degli interessati.
Tale consenso potrà essere espresso con la firma della planimetria della rete fognaria (allegata al
modello 1) da parte dei privati che permettono il passaggio. In caso di accordo (sempre
sottoscritto) è anche possibile la riunione degli scarichi tra confinanti al fine di convogliare i reflui in
un unico punto comune (sempre nel rispetto dello schema tipo: es. pendenza, diametri
opportunamente dimensionati, ispezioni sufficienti, …).
La rete fognaria privata può essere posta, in casi particolari (es. edifici dei centri storici senza
giardino) parzialmente su suolo pubblico: ciò può avvenire solo previa autorizzazione da parte del
Comune d’appartenenza.
4 – MODALITÀ COSTRUTTIVE:
Le colonne di scarico, cui sono allacciate solo e soltanto le cucine, le lavanderie (lavatrici) e le
acque saponate dei bagni (docce, lavandini: da prevedere colonna separata dai WC nei nuovi
edifici) potranno essere dotate (sempre a monte del pozzetto con sifone Firenze) di bacini
condensagrassi.
Nelle nuove abitazioni e/o insediamenti dovrà essere previsto al piede di ogni colonna di scarico
un pozzetto contenente un sifone idraulico (tipo “Firenze” munito di sfiato e n.2 tappi di ispezione
a tenuta).
Nelle abitazioni e/o insediamenti esistenti qualora non possibile, dovrà essere previsto un unico
sifone nel tratto terminale della fognatura privata acque nere, a valle di ogni ulteriore immissione.
Per apparecchi di scarico o locali dotati di scarichi a pavimento posti al di sotto del piano stradale,
dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e le precauzioni necessarie per evitare
rigurgiti o inconvenienti causati dalla pressione nella fognatura (può essere utilizzato per es. il
pozzetto con valvola antiriflusso come da particolari dello schema tipo).
In particolare quando le acque di scarico degli apparecchi o locali non possono defluire per caduta
naturale esse devono essere sollevate alla fognatura stradale mediante pompe la cui condotta di
mandata non deve avere un diametro inferiore ai 100 mm e deve essere dotata di valvola di non
ritorno in modo da prevenire rigurgiti all’interno (vedi particolari dello schema tipo).
La manutenzione, la pulizia ed eventuali riparazioni delle opere di allacciamento realizzate dai
privati sono a carico degli stessi, che risultano pertanto responsabili del regolare funzionamento di
tali opere e di ogni danno a terzi o ad altre infrastrutture pubbliche derivante da carente
manutenzione e pulizia o da mancata riparazione.
Nelle pagine che seguono viene allegato lo schema tipo delle reti di fognatura da realizzare, con i
vari manufatti da inserire. Tale schema riprende le prescrizioni del vigente regolamento per il
servizio fognatura. Sono previsti casi distinti per edifici esistenti (e passaggio nuova condotta
fognaria pubblica) e per edifici nuovi (in zone già servite da pubblica fognatura). Sono allegati
inoltre la legenda dello schema tipo, con evidenziati i particolari della rete (pozzetti, pezzi speciali,
ecc.) e alcuni esempi di come tracciare le planimetrie.
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