Pro Manoscripto ‐ a cura della Comunità parrocchiale San Raffaele Arcangelo ‐ Rimini INDICE
Presentazione................................................................................. 3 A contatto con il Creato ............................................................... 5 1. Trekking del Cristo pensante..........................................7 2. Il Parco naturale Fanes‐Sennes‐Braies e il Santuario di Santa Croce.................................................................... 8 3. Gli incantevoli panorami dell’alta via numero 1.........10 4. Cima Giovanni Paolo II nel gruppo del Gran Sasso (Abruzzo)...........................................................................11 5. La Via Francigena.......................................................... 12 6. Il Cammino d’Assisi....................................................... 15 Per ritemprare l’anima e lo spirito............................................. 17 1. Terra Santa (21‐28 ottobre 2011)...................................19 2. GMG ‐ Madrid 2011 ........................................................19 3. Sant’Antimo (Castelnuovo dell’Abate – Siena) ......... 20 4. San Biagio (Subiaco ‐ Roma)........................................ 21 5. Spello (Perugia) ............................................................23 6. I Frati Minori dell’Umbria............................................ 24 7. Taizé (Francia).............................................................. 26 Divertirsi al servizio degli altri................................................... 29 1. Comunità di S. Egidio .................................................... 31 2. Sermig (Torino).............................................................33 3. Esperienze Missionarie proposte dall’ufficio Missionario della Diocesi di Rimini ................................. 34 presentazione
«La vera voglia di viaggiare non è altro che quella voglia peri‐
colosa di pensare senza timori di sorta, di affrontare di petto il mondo e di voler avere delle risposte da tutte le cose, gli uomini, gli avvenimenti. ´... Così selvaggia e insaziabile è la vera voglia di viaggiare, lo sti‐
molo di conoscere e sperimentare cose nuove, che nessuna cono‐
scenza e nessuna esperienza riescono a saziare. ... (Hermann Hes‐
se, Voglia di viaggiare) Ed è proprio così: la meta non è il punto d'arrivo... la meta è il viaggio! E allora perché non “rischiare”, perché non avventurarsi in una vacanza fuori dal comune, in qualcosa che possa lasciare un segno indelebile nella tua vita? In questo piccolo libretto puoi trovare alcune idee per orga‐
nizzare una vacanza che “ri‐cambia”, cioè che ti ripaga dalla fatica dello studio o del lavoro e allo stesso tempo ti scava dentro, dis‐
sodando il tuo terreno. Tre sezioni compongono questo strumento: ‐ A contatto con il Creato ‐ Per ritemprare l’anima e lo spirito ‐ Divertirsi al servizio degli altri In ognuna di esse trovi una breve presentazione e di seguito 4 o 5 proposte concrete per la tua vacanza. Per ogni approfondi‐
mento (fotografico, stradale, economico) trovi sempre i riferimen‐
ti dei siti internet o telefonici. Lo stile che ci ha guidato nel redigere queste pagine è natu‐
ralmente quello della fede, perché si può andare in vacanza senza dimenticarsi di Dio e del bene che lui opera nella nostra vita sem‐
pre. Don Giuseppe 38 ‐ Alcune idee per riposarsi … Alcune idee per riposarsi … ‐ 3 Per ogni altra informazione e ulteriori contatti relativi alle proposte qui ri‐
portate, puoi chiamare in parrocchia chiedendo di don Giuseppe Bilancioni (0541.773085) o scrivere a [email protected]; oppure puoi rivolgerti a Giu‐
liana Carlini (348.0635811) e a Marianne Morelli (0541.773258). 36 ‐ Alcune idee per riposarsi … A contatto con il Creato
Nella prima sezione di questo opuscolo si presenta un tipo di va‐
canza a stretto contatto con la natura. Assaporare le bellezze del creato e stare all’aria aperta, non solo favoriscono il distacco dai tanti impegni quotidiani, ma ci aiutano a saper meglio contempla‐
re il potere dell’amore di Dio. La vista di un bel panorama, l’acqua fresca dei ruscelli, il tramonto sul mare, la bellezza di un fiore, la sorpresa nel vedere un animale selvatico, sono cose che rinfran‐
cano oltre che la vista e il cuore, anche lo spirito, aiutando ognuno di noi ad avvicinarsi a Dio Creatore. In un suo discorso il Beato Papa Giovanni Paolo II, camminatore instancabile e amante della montagna, pronunciava queste parole: "L'uomo contemporaneo che sembra rivolgersi talvolta unica‐
mente alle cose della terra, in una visione materialistica della vita, deve di nuovo saper guardare verso l'alto, verso le vette della gra‐
zia e della gloria, per le quali è stato creato e a cui è chiamato dalla bontà e grandezza di Dio" (Giovanni Paolo II, Discorso dal ghiac‐
ciaio del Brenta ‐ Monte Bianco, 8 settembre 1986). Nonostante la fatica, raggiungere la vetta di un monte può procu‐
rare una soddisfazione e un piacere unico e un camminatore è in‐
vitato in ogni momento ad alzare lo sguardo verso Dio, dimenti‐
candosi delle proprie preoccupazioni e incertezze. Auguriamo ad ognuno di voi di riuscirci, aiutati dai posti meravigliosi che visitere‐
te e dai luoghi di preghiera che incontrerete lungo il cammino... Alcune idee per riposarsi … ‐ 5 LUGLIO‐AGOSTO 2011 – Albania Esperienza in Albania presso la missione diocesana (Kisha Katolike di Kuçove, Berat, Uznova) Referente: Don Giovanni Vaccarini – Don Giuseppe Vaccarini Tel 0541 1835109 ‐ E‐mail: [email protected] 27 DICEMBRE 2011 ‐ 13 GENNAIO 2012 ‐ Etiopia Esperienza in Etiopia presso le missioni delle Suore Francescane Missionarie di Cristo Referente: Suor Lorella Chiaruzzi Tel 0541 781071 E‐mail: [email protected] Alcune idee per riposarsi … ‐ 35 •
delle accoglienze) e a supportare la ristrutturazione dell'Ar‐
senale. Momenti di spiritualità: ricerca delle motivazioni alla fede, e‐
sperienza di silenzio, riscoperta della preghiera liturgica. Quali sono le spese di soggiorno ‐ Si chiede una quota giornaliera per coprire le spese di gestione della struttura. Dove si trova ‐ Il Sermig si trova nel centro di Torino in Piazza Bor‐
go Dora. Si può arrivare facilmente con il tram o con l’autobus dal‐
la stazione dei treni. Contatti ‐ Per informazioni telefonare all'Arsenale della Pace (011 4368566) chiedendo di Alberto Rossi oppure scrivere all'indirizzo e‐mail [email protected]. Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.sermig.org www.giovanipace.org 3. ESPERIENZE MISSIONARIE
proposte dall’ufficio Missionario della Diocesi di Rimini
23 GIUGNO‐09 LUGLIO 2011 ‐ Brasile Esperienza presso le missioni delle Suore Francescane Missionarie di Cristo (S. Paolo e Apucarana) con i giovani delle scuole superiori di Rimini. Referente: Don Giampaolo Rocchi (Cell. 338 3956669 ‐ E‐mail: don‐
giampa @gmail.com) LUGLIO‐AGOSTO 2011 ‐ Zimbabwe Esperienza in Zimbabwe presso la Missione della Dott.ssa Marile‐
na Pesaresi (Mutoko) Referente: Missio Diocesana ‐ Tel 0541 1835109 E‐mail: [email protected] 34 ‐ Alcune idee per riposarsi … 1. TREKKING DEL CRISTO PENSANTE
www.trekkingdelcristopensante.it Caratteristiche ‐ Itinerario di interesse naturalistico, storico e pa‐
noramico che consente una completa esplorazione del monte Ca‐
stellazzo nei pressi di Passo Rolle (provincia di Trento) con vista sulle Pale di San Martino e sull’alta valle del Travignolo. Si arriva a una croce affiancata dalla statua del Cristo pensante. Difficoltà: agevole Tempo: totale andata e ritorno ore 2,45 Dislivello: dalla Baita Segantini mt. 163 Percorso ‐ La baita Segantini si raggiunge con il Bus navet‐
ta* oppure a piedi partendo da Passo Rolle e transitando per la Capanna Cervino (dal Passo Rolle alla Baita Segantini 1 ora circa). L’itinerario prende il via presso la Baita Segantini (mt. 2170) dopo circa cento metri in direzione della Val Venegiota. Dalla strada bianca, si prende sulla sinistra la stradina con la segnaletica “Ca‐
stellazzo – trekking del Cristo pensante”, che poco dopo si tra‐
sforma in un comodo sentiero che procede in pianura e leggera discesa attraversando ampi pascoli e profondi canaloni, con visioni delle Pale di San Martino, la Val Venegia e la Marmolada. Alla fine della discesa, sotto i ghiaioni parte est del Castellazzo, si prende il sentiero di destra che prosegue dopo un centinaio di me‐
tri di salita, di nuovo in pianura e dove si possono vedere nel sot‐
tostante avvallamento sulla destra le casematte, resti della Grande Guerra. Arrivati al termine del tratto in piano del sentiero, nella parte nord‐est del Castellazzo, il sentiero diventa mulattiera ben definita con a tratti numerosi muri a secco. La salita si presenta abbastanza irta nei primi 200 metri per poi salire in modo meno ripido e comunque con tanti tornantini. Finiti i tornanti la mulattie‐
ra diventa di nuovo sentiero e si inerpica in un lungo prato al ter‐
mine del quale si arriva ad una selletta con una galleria e si incrocia il sentiero che sale lungo i ghiaioni, ora in disuso. Da qui si procede a destra passando davanti ad un rudere della guerra che segna la Alcune idee per riposarsi … ‐ 7 fine della salita. Da qui si può già intravedere il Cristo pensante che si raggiunge dopo circa 200 metri lasciando il sentierino in prossi‐
mità del tornante e prendendo a destra per circa 50 metri tra un camminamento della guerra. Il sentiero appena lasciato, prosegue sulla sinistra sino a raggiun‐
gere la cima vera e propria dove è situata una croce di legno co‐
struita in ferro di corten, che con il tempo arrugginisce. La scelta del materiale è stata quella di fare una croce che abbia un grande riferimento agli oggetti della Grande Guerra rimasti sulla monta‐
gna e con il tempo arrugginiti, quali il filo spinato delle trincee, i pezzi di lamiera delle abitazioni precarie e gli oggetti di vita quoti‐
diana dei soldati. Si ritorna per la stessa strada e per chi non volesse ritornare di nuovo alla Baita Segantini, giunti in prossimità del secondo bivio, prendere per Capanna Cervino. *Il bus navetta per Baita Segantini è un servizio estivo attivo du‐
rante la chiusura al traffico della strada sterrata che porta alla Bai‐
ta Segantini. La frequenza è ad ogni mezz'ora, la tratta ha quindi una durata di 15 minuti. La partenza è dal piazzale principale di Passo Rolle, tra l'hotel Venezia ed il negozio/bar Cimone 2000. Servizio a pagamento. 2. IL PARCO NATURALE FANES-SENNES-BRAIES
e IL SANTUARIO DI SANTA CROCE
Caratteristiche ‐ Itinerario di quattro giorni tra le bellezze naturali‐
stiche del Parco Naturale Fanes‐Sennes‐Braies e vecchie postazio‐
ni della I Guerra Mondiale. L’ultimo giorno è previsto l’arrivo al Santuario di Santa Croce che si trova ad un’altitudine di 2045 metri nella Val Badia. Dal Santuario si gode di uno splendido panorama che abbraccia parte delle Dolomiti fino alla non lontana Austria. Questa chiesa, in 8 ‐ Alcune idee per riposarsi … 2. SERMIG (Torino)
Cos’è ‐ Il Sermig, Servizio Missionario Giovani, è nato nel 1964 da un'intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai gio‐
vani cercando insieme a loro le vie della pace. Dai "Sì" di giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache è nata la Fraternità della Speranza, per essere vicini all'uomo del nostro tempo e aiu‐
tarlo a incontrare Dio. Dal 1983 il lavoro gratuito di tanti, soprat‐
tutto giovani, ha trasformato un'antica fabbrica di armi in disuso in una profezia di pace, un monastero metropolitano aperto 24 ore su 24. Il Sermig è un punto di incontro tra culture, religioni, schieramenti diversi per conoscersi, dialogare, camminare insie‐
me. E' un riferimento per i giovani che hanno voglia di dare un senso alla propria vita. E' una casa aperta a chi cerca un soccor‐
so: madri sole, carcerati, stranieri, persone che hanno bisogno di cure, di casa, di lavoro. E' un luogo di preghiera dove chiunque può sostare, incontrare il silenzio e Dio. E' un luogo dove ognuno può restituire qualcosa di sé: tempo, professionalità, beni spirituali e materiali. Il risultato? Milioni di persone aiutano milioni di persone. Cosa propone ‐ Week‐end e settimane di formazione per permet‐
tere ai giovani di condividere la vita della Fraternità del Sermig. L’esperienza è un cammino che è importante vivere dall’inizio alla fine e che comprende: • Laboratori esperienziali e di approfondimento su “mondialità e restituzione”, “accoglienza”, “pace e Giovani della Pace”, “spiritualità e Sacra Scrittura”, “musica e canto”. I laboratori sono un momento di confronto e di crescita a partire dall’esperienza dell’Arsenale della Pace e dei giovani che vi partecipano. • Lavoro manuale volto ad aiutare le persone che accoglia‐
mo(preparazione del materiale per i carichi umanitari, pulizia Alcune idee per riposarsi … ‐ 33 stranieri immigrati, malati terminali; e a diverse situazioni: carceri, istituti per anziani, campi nomadi, campi per rifugiati. Il servizio alla pace e all'umanizzazione del mondo è un’ulteriore “opera” della Comunità di S. Egidio L'amicizia con i poveri ha condotto Sant'Egidio a comprendere meglio come la guerra sia la madre di tutte le povertà. E' così che amare i poveri, in molte situazioni, è diventato lavorare per la pa‐
ce, per proteggerla dove è minacciata, per aiutare a ricostituirla, facilitando il dialogo, là dove è andato perduto. Per info: La Comunità di S. Egidio attiva molte proposte di servizio per Giovani. Visitando il sito è possibile individuare con facilità ciò che più interessa per spendersi nell’aiuto ai più poveri e bisognosi. Comunità di Sant'Egidio Piazza Sant'Egidio, 3° 00153 Roma – Italy Tel. +39.068992234 http://www.santegidio.org email: [email protected] stile gotico, è dedicata a Gesù Crocifisso e la statua principale che lo rappresenta si può ammirare solo nei mesi estivi (in autunno viene trasportata a valle, ove viene deposta nella chiesa parroc‐
chiale di San Leonardo). Difficoltà: facile. Impegnativo in alcuni tratti poco dopo il Rifugio Scotoni. Partenza e arrivo: Passo di Valparola Tappe: 1° GIORNO: Passo di Valparola e visi‐
ta al fortino Forte Dentra i Sass e al‐
le vicine posta‐
zioni di guerra ‐ Passo di Valparola – Passo Falzarego (20 minuti) ‐ Pas‐
so Falzarego – Ri‐
fugio Lagazuoi (2 ore circa) 2° GIORNO: Rifugio Lagazuoi – Rifugio Scotoni (sentiero numero 20 – 1 ora e 30 minuti) Rifugio Scotoni ‐ Rifugio Lavarella (sentiero numero 20 B e sentiero 11 e 12 ‐ 3 ore e 30 minuti) 3° GIORNO: Rifugio Lavarella – Santuario di Santa Croce (sentiero numero 13, 15 B ‐ 4 ore circa). 4° GIORNO: Santuario di Santa Croce – San Cassiano sentiero nu‐
mero 15 – 2 ore). Da San Cassiano si percorre il sentiero 18 fino a Passo di Valparola oppure utilizzare mezzi pubblici. Info ‐ sul Santuario: http://www.santa‐croce.it ‐ Per i sentieri con‐
sultare le cartine in scala 1: 25 000 della Tabacco. 32 ‐ Alcune idee per riposarsi … Alcune idee per riposarsi … ‐ 9 3. GLI INCANTEVOLI PANORAMI
DELL’ALTA VIA NUMERO 1
Caratteristiche ‐ Itinerario di interesse naturalistico che offre da diversi punti panorami mozzafiato. Il primo giorno dal monte Nu‐
volau si gode di una vista a 360° verso le Tofane, Cortina d’Ampezzo, la Marmolada e altre vette importanti. Nei giorni suc‐
cessivi si possono ammirare la Croda da Lago, il Monte Pelmo e il Civetta. Il punto di partenza e di arrivo di questa proposta è il Passo Giau, raggiungibile in macchina da Cortina o da Selva di Cadore. L’itinerario proposto è per persone allenate, è di quattro giorni e percorre una parte dell’Alta Via delle Dolomiti numero 1. Difficoltà ‐ Impegnativo, in quanto sono previste diverse ore di cammino al giorno. Partenza e arrivo: Passo Giau. Tappe 1° GIORNO: Passo Giau – Rifugio Cinque Torri (sentiero n. 443 – 1 ora). Rifugio Cinque Torri ‐ Rifugio Scoiattoli (sentiero n. 439 – 15 minuti) Rifugio Scoiattoli ‐ Rifugio Averau (sentiero n. 439 – 30 mi‐
nuti) Rifugio Averau ‐ Rifugio Nuvolau (sent. 439 ‐ 30 minuti) Ri‐
fugio Nuvolau – Rifugio Averau ‐ Passo Giau (sent. 439 – 452 – 1 ora e 30 minuti). Tempo: 3 ore e 45 minuti. 2° GIORNO: Passo Giau – Forcella Ambrizzola (sent. 436 ‐ 1 ora e 30 minuti) Forcella Ambrizzola ‐ Rif. Città di Fiume (sent. 436 – 458 – 467 ‐ 1 ora e 30 minuti) Rif. Città di Fiume – Passo Staulanza (1 ora e 30) Passo Staulanza ‐ Rif. Venezia (sent. 472 ‐ 2 ora e 30 minuti). Tempo: 7 ore Per accorciare questa tappa, si può tralasciare il Rifugio Venezia e trovare alloggio presso il Passo Staulanza o il Rifugio Città di Fiu‐
me e ripartire il giorno successivo verso il Rifugio Coldai (vedere terzo giorno). 10 ‐ Alcune idee per riposarsi … 1. Comunita’ di S. EGIDIO
Cos’è ‐ La Comunità di Sant'Egidio è nata a Roma nel 1968, per ini‐
ziativa di un giovane, allora meno che ventenne, Andrea Riccardi. Iniziò riunendo un gruppo di liceali, come era lui stesso, per ascol‐
tare e mettere in pratica il Vangelo. Il piccolo gruppo iniziò subito ad andare nella periferia romana, tra le baracche che in quegli anni cingevano Roma e dove vivevano molti poveri, e cominciò un do‐
poscuola pomeridiano (la “Scuola popolare”, oggi “Scuole della pace” in tante parti del mondo) per i bambini. Da allora la comunità è molto cresciuta, e oggi è diffusa in più di 70 Paesi di 4 continenti. Che cosa propone ‐ La Comunità di Sant’Egidio ruota intorno ad alcune grandi “opere”. La prima è la preghiera. Proprio dall'incon‐
tro con le Scritture, messe al centro della vita, è nata una proposta personale e comune nuova per quei giovani del '68 alla ricerca di una vita più autentica. E' l’invito a convertirsi, smettendo di vivere solo per se stessi, e a iniziare, con libertà, ad essere strumenti di un amore più grande per tutti, uomini e donne, e soprattutto i più poveri. La seconda “opera” della comunità, il suo secondo fondamento, è la comunicazione dei Vangelo. E' il Vangelo stesso, infatti, la buona notizia da condividere con gli altri, il tesoro prezioso, la lanterna che non può essere nascosta. Il Vangelo non è un patrimonio e‐
sclusivo, ma è una responsabilità in più per i membri della comuni‐
tà, chiamati a comunicarlo. Nell'esperienza di Sant'Egidio essere discepoli e vivere e comunicare la Parola di Gesù sono sinonimi. La terza “opera” caratteristica di Sant'Egidio, autentico fonda‐
mento e impegno quotidiano fin dagli inizi è il servizio ai più poveri, vissuto nella forma dell'amicizia. I primi studenti che nel '68 prese‐
ro a riunirsi attorno alla Parola di Dio, sentirono come il Vangelo non poteva essere vissuto lontano dai poveri: i poveri per amici e il Vangelo buona notizia allargata a chiunque vive ogni condizione di povertà: handicappati, fisici e mentali, persone senza fissa dimora, Alcune idee per riposarsi … ‐ 31 3° GIORNO: Rif. Venezia – Forcella Val D’Arcia (sent 480 ‐ 1 ora e 30 minuti) Forcella Val D’Arcia ‐ Passo Staulanza (sent 480 ‐ 1 ora e 30 minuti) Passo Staulanza – Palafavera (statale 251 – 1 ora) Pala‐
favera ‐ Rif. Coldai (sent. 564 – 556 – 2 ore). Tempo: 6 ore 4° GIORNO: Rif. Coldai – Pe‐
scul/Santa Fosca (sent. 561 ‐ 2 ore e 15 minuti) Pescul/Santa Fosca – Forcella Giau (sent. 466 – 465 ‐ 2 ore e 15 minuti) Forcella Giau ‐ Passo Giau (sent. 436 ‐ 45 minuti). Qui segnaliamo una Chiesetta dove è possibile fermarsi per prega‐
re. Tempo: 5 ore e 15 minuti. Info ‐ Consultare il sito: www. dolomiti‐altevie.it ‐ Per i sentieri con‐
sultare le cartine in scala 1: 25 000 della Tabacco. 4. CIMA GIOVANNI PAOLO II
NEL GRUPPO DEL GRAN SASSO (Abruzzo)
Caratteristiche ‐ Itinerario breve (mezza giornata) e molto panora‐
mico al quale conviene abbinare la salita a Pizzo Cefalone (2533 mt). Difficoltà: difficile. È bene essere muniti di cartina, non soffrire di vertigini ed essere allenati. Partenza e arrivo: Albergo di Campo Imperatore. Percorso ‐ Dall'Albergo di Campo Imperatore (2130 mt), dopo aver superato l'Osservatorio, si segue a sinistra l'evidente traccia che incide il fianco meridionale di Monte Portella. Alcune idee per riposarsi … ‐ 11 Dopo aver aggirato alcuni costoni si risale fino al Passo della Por‐
tella (2260 mt). Si continua in cresta verso sinistra (ovest) con al‐
cuni saliscendi e si traversa su cengia (fare attenzione!) fino ad ar‐
rivare alla base dei salti rocciosi. Da qui si continua su ripidi pendii erbosi. Poco prima di arrivare a Pizzo Cefalone si prende a sinistra (omet‐
to, segni di vernice) una cresta (fare attenzione!), che proseguen‐
do verso Cima Malecoste per tracce di sentiero e facili boccette, permette di raggiungere Cima Giovanni Paolo II (2422 mt). Info ‐ sul percorso: http://www.lagagransasso.it ‐ Per i sentieri con‐
sultare la Carta dei Sentieri del Gran Sasso d'Italia, scala 1:25.000 a cura del CAI aquilano. 5. LA VIA FRANCIGENA
(www.viafrancigena.eu) Caratteristiche ‐ la Via Francigena portava da Canterbury a Roma. È un itinerario della storia, una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per Roma. Fu soprattutto all'inizio del secondo millennio che l'Europa fu percorsa da una moltitudine di anime "alla ricerca della Perduta Patria Celeste". Questa via at‐
testa l'importanza del pellegrinaggio in epoca medioevale: esso doveva compiersi prevalentemente a piedi (per ragioni penitenzia‐
li) con un percorso di 20‐25 kilometri al giorno. Roma è da sempre meta di pellegrini come Santiago e Gerusa‐
lemme. Roma è luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo; Santia‐
go de Compostela, dove l'apostolo San Giacomo aveva scelto di riposare in pace e naturalmente Gerusalemme in Terra Santa. Il pellegrino inoltre non viaggiava isolato ma in gruppo e portava le insegne del pellegrinaggio (la conchiglia per Santiago de Compo‐
stela, la croce per Gerusalemme, la chiave per San Pietro a Roma). Va detto che queste vie di pellegrinaggio erano allo stesso tempo 12 ‐ Alcune idee per riposarsi … Divertirsi
al servizio degli altri
In quest’ultima sezione proponiamo esperienze di servizio che possono aiutare ad aprire gli occhi e il cuore verso realtà e pro‐
blemi che ci sfuggono nella vita di tutti i giorni perché troppo presi dai nostri impegni, dal nostro studio o lavoro. Realtà e persone significative possono stimolarci a tornare a casa con un atteggiamento diverso nei confronti degli altri, maturando un’idea di servizio che non sia solo temporaneo, ma «atteggia‐
mento della vita che trova modi per esprimersi concretamente in ogni momento» (Baden Powell). Nelle pagine che seguono trovi proposte per vivere una forte e‐
sperienza di fede e di vita condivisa con altre comunità. Potrai così vivere un percorso di conoscenza ed incontro con le realtà delle missioni e anche di paesi del mondo con tutte le loro problemati‐
che. Per chi desidera intraprendere questo tipo di viaggio è bene che si interroghi sulle proprie aspettative, e sulle motivazioni per cui sceglie di partecipare a questo tipo di esperienze piuttosto che ad altre. L’obiettivo in questo caso non è “fare”, ma conoscere, ascoltare, incontrare; lo stile è quello del rispetto verso le cose e le situazioni che si incontreranno. E’ bene quindi contattare per tempo le persone e/o le comunità di cui trovi segnalati i contatti. Buon viaggio!
Alcune idee per riposarsi … ‐ 29 vie di intensi scambi e commerci e che le stesse venivano percorse dagli eserciti nei loro spostamenti. La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è parte di un fascio di vie che conduceva alle tre principali mete religiose cristiane dell'epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. I primi documenti d'archivio che citano l'esistenza della Via Francigena risalgono al XIII sec. e si riferiscono a un tratto di strada nel terri‐
torio di Troia in provincia di Foggia. Il percorso di un pellegrinag‐
gio che il vescovo Sigerico nel X sec. fece da Canterbury per giun‐
gere a Roma rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medioeva‐
le, ma non esaurisce le molteplici alternative che giunsero a defini‐
re una fitta ragnatela di collegamenti che il pellegrino percorreva a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attra‐
versati, delle credenze religiose legate alle reliquie dei santi. Storia ‐ Il pellegrinaggio a Roma, in visita alla tomba dell'aposto‐
lo Pietro era nel medioevo una delle tre peregrinationes maio‐
res insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. Per que‐
sto l'Italia era percorsa continuamente da pellegrini di ogni parte d'Europa. Molti si fermavano a Roma, gli altri scendevano lungo la penisola fino al porto di Brindisi e da lì si imbarcavano per la Terra Santa. Una tappa importante prima di giungere a Brindisi era il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, sul Gargano, in provincia di Foggia. Nella maggior parte dei casi i pellegrini seguivano le Strade consolari romane. I pellegrini pro‐
venienti soprattutto dalla terra dei Franchi in età post carolingia cominciarono a valicare le Alpi ed entrare in Italia. Con l'itinerario primitivo si entrava in territorio italico attraverso il Colle del Moncenisio (talvolta transitando anche dal Colle del Mongine‐
vro), dando così alla strada il nome di Francigena, cioè provenien‐
te dalla Terra dei Franchi. La via prese quindi a far parte di quella vasta rete di strade e percorsi che segnava l'Europa di pellegri‐
naggio e che univa tutti i maggiori luoghi di spiritualità del tempo. Alcune idee per riposarsi … ‐ 13 La presenza di questi percorsi, con la grande quantità di persone provenienti da culture anche molto diverse tra loro, ha permesso un eccezionale passaggio di segni, emblemi, culture e linguaggi dell'Occidente Cristiano. Ancora oggi sono rintracciabili sul territo‐
rio le memorie di questo passaggio che ha strutturato profonda‐
mente le forme insediative e le tradizioni dei luoghi attraversati. Un passaggio continuo che ha permesso alle diverse culture euro‐
pee di comunicare e di venire in contatto, forgiando la base cultu‐
rale, artistica, economica e politica dell'Europa moderna; è nota la frase del poeta Goethe secondo cui la coscienza d'Europa è nata sulle vie di pellegrinaggio. A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa" assumendo, alla pari del Cam‐
mino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale. Ecco la proposta di un possibile percorso. Da fidenza a fornovo
Un esempio di itinerario, lungo la via Francigena, può avere come punto di inizio Fidenza: luogo di convergenza e smistamento di di‐
verse vie. A Fidenza si trova una cattedrale interessante dal punto di vista architettonico e scultoreo, nella quale ha lavorato lo scul‐
tore Benedetto Antelami nei primissimi anni del XIII secolo. Da Fidenza per arrivare a Fornovo ed apprestarsi poi a valicare gli Appennini, il pellegrino poteva scegliere tra due vie principali. Quella più diretta lasciava la Via Claudia, come era chiamata la Via Emilia in epoca medioevale, all'altezza di Coduro, dove sorgeva la chiesa di San Leonardo, inoltrandosi nella campagna fidentina in direzione di Santa Margherita attraversando una zona denomina‐
ta "la Francesca". Da qui la via punta diretto su Borghetto di Noce‐
to, Medesano, Felegara e quindi Fornovo. Un tracciato che porta da Medesano a Felegara, infatti, è chiamato nella cartografia otto‐
centesca"strada comunale detta Francesca" . Meno frequentata ma altrettanto suggestiva è la variante che proseguendo da Fidenza lungo la via Emilia in direzione di Parma 14 ‐ Alcune idee per riposarsi … Fare l’esperienza di una vita semplice condivisa con gli altri ricorda che il Cristo ci aspetta nella nostra esistenza quotidiana così come siamo. La proposta concreta ‐ Una settimana a Taizé permette di rilegge‐
re la vita quotidiana alla luce del Vangelo: pregando insieme tre volte al giorno, riflettendo sulle sorgenti della fede, lavorando per gli altri. Ogni giorno, alcuni fratelli della comunità introducono una rifles‐
sione biblica, seguita da un momento di silenzio e di condivisione in piccoli gruppi. Il pomeriggio, con l’ausilio di incontri guidati, è dedicato ad appro‐
fondire la relazione tra la fede e la vita nel lavoro, la solidarietà, le questioni sociali, l’arte e la cultura, la ricerca della pace nel mon‐
do… I giovani che lo desiderano possono passare la settimana, o il fine settimana, in silenzio per prendersi il tempo di ascoltare come Dio si rivolge loro nella preghiera, nella meditazione della Bibbia e ne‐
gli eventi della vita. Quali sono le spese di soggiorno ‐ L’accoglienza non ha altre risor‐
se che la partecipazione di ciascuno alle spese quotidiane da una parte, ed il contributo di quelli che lo possono ad una cassa di soli‐
darietà dall’altra. Il contributo proposto copre i pasti, l’alloggio e le altre spese dell’accoglienza. Non è identico per tutti, ma tiene conto delle possibilità e del paese di origine di ciascuno. Per info – Per andare a Taizé è bene visitarne prima il sito internet (http://www.taize.fr/it) e capire che tipo di soggiorno scegliere (le proposte sono numerose e distribuite nel tempo). Oppure puoi telefonare a: • per gli incontri: (+33) 3 85 50 30 05 (in Italiano) • per la comunità: (+33) 3 85 50 30 30 Alcune idee per riposarsi … ‐ 27 Corso Zero/Alpha ‐ Per ricominciare un cammino cristiano Dal 08/08/2011 al 11/08/2011 Servizio Orientamento Giovani ‐ S. Maria degli Angeli ‐ Tel. (+39) 075.80.51.528 ‐ [email protected] Corso Seguimi ‐ Per un cammino di discepolato Dal 15/08/2011 al 20/08/2011 Servizio Orientamento Giovani ‐ S. Maria degli Angeli ‐ Tel. (+39) 075.80.51.528 ‐ [email protected] 7. TAIZE (Francia)
«Penso che dalla mia gioventù non mi abbia mai abbandonato l’intuizione che una vita di comunità poteva essere un segno che Dio è amore, e amore soltanto. A poco a poco cresceva in me la convin‐
zione che era essenziale creare una comunità con uomini decisi a do‐
nare tutta la loro vita, e che cercassero sempre di capirsi e riconci‐
liarsi: una comunità dove la bontà del cuore e la semplicità sarebbe‐
ro al centro di tutto». (F. Roger) Cos’è ‐ La comunità di Taizé è costituita da un centinaio di fratelli, cattolici e di diverse origini evangeliche, provenienti da quasi tren‐
ta nazioni. È un segno concreto di riconciliazione tra cristiani divisi e tra popoli separati. I fratelli vivono unicamente del loro lavoro. Non accettano nessun regalo. Non accettano per se stessi nemmeno le proprie eredità personali, la comunità ne fa dono ai più poveri. Perché andare a Taizé ‐ Fin dagli inizi la comunità è stata segnata da due aspirazioni: vivere in comunione con Dio attraverso la pre‐
ghiera ed essere un fermento di pace e di fiducia nella famiglia umana. A Taizé la preghiera comune, il canto, il silenzio, la medita‐
zione personale possono aiutare a riscoprire la presenza di Dio nella nostra vita ed a ritrovare una pace interiore, un "perché vive‐
re" o un nuovo slancio. 26 ‐ Alcune idee per riposarsi … passava per San Pancrazio, dove sor‐
geva la pieve con le reliquie del Santo, fino a raggiungere la Chiesa di Santa Croce alle porte della città. Per il Trekking 1a Tappa: Fidenza ‐ Fornovo Lunghezza: km 35 Ore di cammino: 9 Tipo di percorso: s.s. n. 9 (Via Emilia); strade provinciali e comunali con tratti di sterrate Segnaletica: cartelli turistici della Via Francigena lungo l'itinerario stradale. Punti di appoggio: bar ‐ ristoranti a Borghetto, Costamezzana, Medesano (Metane; submansio XXXV di Sigerico), Felegara Posto tappa: Fornovo (Philemangenur; submansio XXXIV di Sigerico). Alberghi, locande, ristoranti. Per info: Associazione Turistica Pro Loco Fornovo, Via XXIV Maggio 34, Tel. fax. +0525 2599. IAT di Fidenza, Piazza Duomo 2, 43036 Fidenza, Tel. 0524 84047. 6. IL CAMMINO D’ASSISI
http://www.camminodiassisi.it/ Il Cammino di Assisi è la concatenazione di tanti brevi pellegrinag‐
gi tradizionali che già preesistano nell’ambito locale e legati a pe‐
culiari devozioni (vedi: Assisi, La Verna, la Casella, Cerbaiolo, Mon‐
tecasale, Montepaolo). Al più antico e conosciuto Cammino di Santiago si affianca questa nuova opportunità di pellegrinaggio in uno splendido scenario na‐
turale italiano, che germoglia sotto l’egida di due grandissimi santi come Francesco e Antonio per ravvivare la fiamma di“quell’amore Alcune idee per riposarsi … ‐ 15 che move il sole e l’altre stelle” che ogni uomo quasi inconsape‐
volmente porta in sé. Nel mese di luglio del 2007, gli amministratori di Santiago e di As‐
sisi hanno ritenuto di gemellare queste due cittadine per le comu‐
ni affinità culturali e spirituali. Diversamente dal Cammino di Santiago dove, una volta ricevuta la credenziale, il pellegrino può decidere autonomamente la data di partenza del proprio pellegrinaggio, sul cammino di Assisi ciò non è possibile, per il limitato numero di posti disponibili nei rifugi. Per‐
tanto è preferibile evitare condizioni di disagio nelle varie sedi di tappe, tenendo monitorate le partenze. Per accedere ai rifugi è indispensabile essere in possesso della credenziale; il loro uso, in‐
fatti, è riservato esclusivamente ai soci pellegrini, nel rispetto della normativa di legge. Al fine di evitare condizioni di disagio nelle strutture di ricezione lungo il percorso, le partenze saranno piani‐
ficate. ternità provinciale è la custodia dei Santuari che raccolgono la memoria delle origini francescane. A questo si aggiungono anche le più tradizionali attività di evangelizzazione: le parrocchie, la formazione cristiana e la missione. Oggi i Frati minori si stanno impegnando in nuove forme di annun‐
cio verso uomini e donne del nostro tempo, là dove essi vivono, a servizio della famiglia, dei giovani e dell’università. Ecco le proposte per i Giovani
Corso Agape per Coppie di fidanzati orientati al matrimonio Questo matrimonio s'ha da fare? dal 15/07/2011 al 17/07/2011 PADRE Casa di Accoglienza Le Stuoie ‐ S. Maria degli Angeli ‐ Tel. (+39) 075.804.46.08 ‐ [email protected] Corso Vocazionale per Giovani Ogni vita è vocazione Dal 18/07/2011 al 23/07/2011 Dal 15/08/2011 al 20/08/2011 Servizio Orientamento Giovani ‐ S.Maria degli Angeli ‐ Tel. (+39) 075.80.51.528 ‐ [email protected] Marcia Francescana per Giovani Per fare esperienza del perdono del Padre Dal 25/07/2011 al 04/08/2011 Servizio Orientamento Giovani ‐ S.Maria degli Angeli ‐ Tel. (+39) 075.80.51.528 ‐ [email protected] Esercizi spirituali ‐ Vacanze spirituali nei luoghi francescani Dal 30/07/2011 al 06/08/2011 Corso itinerante che prevede la visita di alcuni luoghi frequentati da S. Francesco di Assisi ed approfondimenti della sua spiritualità Guida: p. Sergio Prina, ofm. Convento Montesanto ‐ Todi ‐ Tel. (+39) 075.894.88.86 – [email protected] 16 ‐ Alcune idee per riposarsi … Alcune idee per riposarsi … ‐ 25 Saper guardare il mondo che ci circonda, scoprendo i segni di speranza presenti e impegnandoci concretamente per far cre‐
scere esperienze di giustizia, di pace, di dialogo, di solidarietà e di ecumenismo. La fraternità, pur radicata nella fede e nella tradizione cristiana, vuole essere realmente in dialogo e accogliente verso tutti gli uo‐
mini e le donne, credenti e no, che vogliono coltivare la propria interiorità e che condividono i valori della sobrietà e della pace, nel rispetto della libertà di ciascuno. •
Come vivere l'esperienza ‐ L’esperienza che viene proposta ri‐
chiede una scelta personale e responsabile. E’ importante vivere la settimana con una reale disponibilità a Dio e ai fratelli, impegnan‐
dosi seriamente nel silenzio e accogliendo gli altri, che non cono‐
sciamo, per costruire con loro rapporti di amicizia. Si chiede spirito di adattamento ad uno stile sobrio, rinunciando ad alcune comodi‐
tà e agli sprechi del consumismo. Perciò è importante che chi par‐
tecipa si prepari opportunamente, che abbia almeno 18 anni e ri‐
spetti il ritmo proposto. Contatti ‐ Piccoli Fratelli del Vangelo 06038 Spello (PG) Via Mon‐
tepiano , 2 ‐ E‐mail: [email protected] ‐ Telefono e Fax: 0742. 652719 Rispondono al telefono, nei giorni feriali, dalle ore 6,30 alle ore 7 del mattino, nel resto della giornata è attiva una segreteria telefo‐
nica. 6. I FRATI MINORI DELL’UMBRIA
La Provincia Serafica di San Francesco dell’Umbria è una delle ol‐
tre cento entità dell’intero Ordine dei Frati minori e oggi conta cir‐
ca 200 frati di voti perpetui e 40 giovani in formazione iniziale, pre‐
senti in 24 comunità disseminate nell’intero territorio umbro. La sede istituzionale della Provincia è ad Assisi presso il Convento Porziuncola, in S. Maria degli Angeli. Impegno prioritario della Fra‐
24 ‐ Alcune idee per riposarsi … Per ritemprare
l’anima e lo spirito
Senza alcuna pretesa di presentare ricette prodigiose per recupe‐
rare pace e tranquillità e ritrovare l’armonia necessaria per vivere gioiosamente la propria vita, vogliamo offrire, però, la possibilità di ritagliarsi alcuni giorni per riscoprire il silenzio interiore e magari l’opportunità di fare il punto sulla propria vita. I luoghi e le Comunità che vengono presentati in questa sezione, vogliono essere delle piccole “oasi” dove ritemprare lo spirito spesso afferrato da tante preoccupazioni e da profonde domande di senso che attanagliano la vita. È possibile recarsi in questi luoghi sia soli sia con amici che desiderano condividere seriamente una tale esperienza: l’importante è sapere bene quello che si sta cer‐
cando per trovare ciò che meglio risponde alle proprie esigenze. Talune proposte sono per coppie di fidanzati, altre invece per tutti i giovani che sono in ricerca. "Fermatevi e sappiate che io sono Dio!" (salmo 46,11). Il testo lati‐
no ha "vacate et videte"... cioè prendetevi una vacanza dalle occu‐
pazioni ordinarie; fermatevi, ascoltatemi, ascoltatevi, ascoltate la mia Parola! La vacanza per il cristiano, giovane o adulto che sia, si fonda qui: tempo per Dio, tempo per se stessi, tempo per l'essen‐
ziale, tempo per lo Spirito, tempo per la pre‐
ghiera, tempo per il silenzio. Lo sguardo degli innamorati rende il tempo un non‐tempo; questa è l'essenza della va‐
canza. Come vivrai le tue vacanze ? In cosa ti riposerai ?
Alcune idee per riposarsi … ‐ 17 5. SPELLO (Perugia)
Cos’è – La Fraternità di Spello è una delle comunità dei Piccoli Fra‐
telli del Vangelo; essi sono chiamati a vivere la spiritualità di Charles de Foucauld, condividendo la vita con una numerosa famiglia spirituale. Questa spiritualità invita a mettersi al seguito di Gesù di Nazareth in una vita di comunione con il Padre e di condi‐
visione concreta con i poveri, gli emarginati e i lontani per “gridare il Vangelo con la vita”. Mentre nelle altre fraternità sono i Piccoli Fratelli che si lasciano accogliere dai poveri nei loro quartieri, a Spello sono essi che a partire da una reale comunione fra di loro, accolgono chiunque desideri condividere la loro vita. Che cosa propone ‐ Silenzio semplicità, fraternità universale. Viene offerto di condividere una settimana di silenzio, preghiera, lavoro e vita comunitaria per: • riscoprire un rapporto personale con Cristo. Il silenzio non è fine a se stesso ma è orientato all’ascolto, alla scoperta di una presenza e una comunione più profonda con Dio e gli al‐
tri. • Vivere la fraternità tra coloro che, nei vari eremi, incontrando‐
si per la prima volta, si ritrovano a costituire un’unica famiglia attorno a Lui, presente sacramentalmente nella cappellina di ogni eremo. • Lavorare manualmente riscoprendo l’importanza di partecipa‐
re all’azione creatrice di Dio e approfondendo il nostro con‐
tatto con la natura. La relazione con le famiglie contadine del‐
la zona è inoltre un’importante occasione di crescita, nella condivisione e nella semplicità. • Realizzare uno stile di vita semplice, sobrio, essenziale che ci farà ritrovare molto più tempo per la relazione con Dio, con noi stessi, con i fratelli e con il creato. Un’essenzialità che è anche esigenza di giustizia nei confronti di coloro che, soprat‐
tutto nei paesi del Sud del mondo, pagano con la fame, la mi‐
seria e la guerra i nostri consumismi e i nostri sprechi. Alcune idee per riposarsi … ‐ 23 glienza, di Pace e Silenzio, un ambiente di Semplicità ed Essenziali‐
tà, in cui si vive la continua ricerca di Dio. Cosa propone – Al mattino vengono proposti lavori vari dopo co‐
lazione per circa un'ora. È prevista una lunga sosta di meditazione e deserto sulla Parola per gli ospiti con incontri personali, per chi ne fa richiesta, in ordine a chiarimenti circa la propria vita spiritua‐
le. Nel pomeriggio riordini vari, riposo con Lettura spirituale per‐
sonale, lavoro iconografico e artigianale e/o all'aperto fino a Ve‐
spro. Tenendo presente l'importanza attribuita dai Padri all'armo‐
nia che scaturisce dall'alternare la preghiera al lavoro, la comunità dedica parte del proprio tempo al lavoro. Esso è di tipo intellettua‐
le (approfondimento della Bibbia, della Patristica, della Teologia, della Catechesi, della Salesianità) e manuale (iconografia, artigia‐
nato, orto, giardinaggio). Anche gli ospiti, quando lo desiderano, vengono coinvolti nel lavo‐
ro. Esso fa scoprire e sviluppare capacità nascoste, fa bene alla sa‐
lute, aiuta a creare equilibrio nella persona e nella vita, rende col‐
laboratori di Dio nel riordinare e trasformare la realtà Tra le principali attività che vi si svolgono ricordiamo: • Weekend della parola • Settimane della parola/esercizi spirituali • Ritiri spirituali brevi o prolungati • Tempi sabbatici • Iconografia • Danza ebraica • Cetra • Musica Per l’ospitalità ‐ Chiunque sale la "santa montagna" e passa da S. Biagio è accolto come ospite gradito poiché è "Dio che vista il suo popolo". Tuttavia è sempre moto meglio prenotare e avvisare del‐
l'arrivo con una telefonata al numero 0774.84856 Per info: Per avere notizie più dettagliate circa le attività della Ca‐
sa, visitare il sito www.sanbiagio.org. 22 ‐ Alcune idee per riposarsi … 1. TERRA SANTA (21-28 ottobre 2011)
In occasione dei 50 anni di vita della comunità, la Parrocchia di San Raffaele organizza questo pellegrinaggio aperto a tutti (soprat‐
tutto i giovani). Il pellegrinaggio in Terra Santa, oltre a offrire un tempo di comunione, rappresenta un importante bagno nelle sor‐
genti della spiritualità cristiana. Nelle escursioni quotidiane si rag‐
giungono i luoghi della vita di Gesù, dal lago di Tiberiade al monte Tabor, da Cafarnao a Gerico e a Gerusalemme. Periodo ‐ Dal 21 al 28 ottobre 2011; numero posti: ad esaurimento. Chi fosse intenzionato a partecipare è bene che faccia la preiscri‐
zione presso la parrocchia di San Raffaele Documenti ‐ Passaporto in ordine, con la data di scaden‐
za superiore ai sei mesi dalla data del viaggio. Costo ‐ € 1.070,00 + Tasse ed accessori € 140,00 + Trasferimento Rimini/Verona/Rimini € 45,00. Quota d’iscrizione € 30,00 da versare in parrocchia entro il mese di maggio (ci sono ancora posti liberi da verificare presso l’Agenzia Viaggi “Ariminum” ‐ tel. 0541.57679)
Il programma dettagliato del pellegrinaggio è disponibile sul sito parrocchiale: http://www.sraffaele.it 2. GMG - madrid 2011
Cos’è – È l’appuntamento mondiale dei giovani chiamati dal Papa a convenire tutti insieme in una capitale del mondo per vivere un’esperienza di fede e di Chiesa universale. Perché andare a Madrid – Per sperimentare la vicinanza del Papa e di una Chiesa grande, vasta come il mondo. Per incontrare e ve‐
dere come la fede sia condivisa da tanti altri giovani di tutte le par‐
ti del mondo. Per avere momenti di incontro con Dio in un clima di fraternità universale e di una profondità e coinvolgimento unici! Per vivere da vicino l’appartenenza alla nostra diocesi che ci unisce e ci porta ad incontrare quelle del mondo. Alcune idee per riposarsi … ‐ 19 Che cosa propone – un gemellaggio con una diocesi (Siguenza‐
Guadalajara) vicina a Madrid nei giorni precedenti all’arrivo del Papa, per annunciare e condividere la fede con i giovani spagnoli. A Madrid: catechesi e Messe con alcuni vescovi italiani al mattino e momenti di festa, spettacolo, riflessione e preghiera ogni sera sparsi per la città. Il culmine sarà la veglia notturna col Papa il sa‐
bato 20 agosto e l’Eucarestia presieduta da Benedetto XVI la do‐
menica mattina 21 agosto. Quali sono le spese di soggiorno – Per chi parteciperà al gemel‐
laggio a Guadalajara (10‐22 agosto) la spesa è di 575,00 euro (490 per i primi 50, grazie ad un contributo della diocesi). Per chi parteciperà solo ai giorni di Madrid (14‐22 agosto) la spesa è di 520 euro. Contatti ‐ Per info & iscrizioni Segreteria GMG (Elma): entro il 30 giugno o ad esaurimento posti. Tel. 0541.1834903 (Lun‐ Ven 09:00 – 12:30) [email protected] Che cosa propone ‐ I fratelli della Comunità sono a disposizione per incontri personali, lectio divina, catechesi... . Si può prendere parte alla vita della Comunità seguendo la preghiera liturgica op‐
pure partecipando alla proposta di volontariato Dosa. Quali sono le spese di soggiorno ‐ La Comunità offre varie solu‐
zioni e strutture per accogliere i gruppi o i singoli: la foresteria a Castelnuovo dell'Abate (un paesino appena sopra l'abbazia), l'o‐
stello Tabor, a pochi passi dall'abbazia, e una base scout. La spesa di soggiorno dipende quindi dalla scelta della struttura. Dove si trova ‐ L'abbazia di Sant'Antimo si trova a Castelnuovo dell'Abate (Siena), all'interno del comune di Montalcino. Arrivare all’Abbazia con i mezzi pubblici non è molto facile in ogni modo esistono treni e pullman. Contatti ‐ Per informazione o prenotazione chiedere del Padre Fo‐
resterario telefonando al numero 0577 835659 (tel. e fax) oppure spedire una mail all’indirizzo: [email protected]. Per maggiori no‐
tizie visitare il sito: www.antimo.it 3. SANT’ANTIMO (Castelnuovo dell’Abate – Siena)
Cos’è ‐ L'abbazia di Sant'Antimo è un complesso monastico in stile romanico. È un luogo di silenzio e di preghiera e allo stesso tempo è un centro di ospitalità e di accoglienza. Le foresterie di Sant’Antimo danno la possibilità di vivere un ritiro spirituale insieme ad una comunità di frati. Perché andare a Sant’Antimo ‐ È il luogo ideale per mettersi all'a‐
scolto della Parola di Gesù e per fare il punto sulla propria vita, da solo o con amici o parenti, oppure per ritrovare un po' di pace e di serenità. L’abbazia è un luogo di accoglienza per tutti: giovani o anziani, persone singole o gruppi, coppie o famiglie, credenti o non credenti... perché a tutti Cristo Gesù ha qualcosa da comuni‐
care in questo luogo speciale. 20 ‐ Alcune idee per riposarsi … 4. SAN BIAGIO (Subiaco - Roma)
San Biagio è una casa abitata da una famiglia: una comunità di Suore, Figlie di Maria Ausiliatrice. È una Casa di Preghiera e di Ac‐
coglienza che si pone, oggi, come ambiente alternativo a quello creato dalla società tecnologica e consumista che non cerca Dio. "Perché sono qui?". E' la domanda di fondo di chi vi abita. "Sono qui per cercare Dio, per alimentare la mia sete di Lui, per vivere la nuzialità della mia chiamata". Questa è la priorità assoluta della Casa di Preghiera, tutto il resto è secondario. La comunità di San Biagio si trova su un piccolo eremo posto sul monte santo fondato da San Benedetto ed è a pochi metri dal Sa‐
cro Speco visitabile ogni giorno. È un luogo di Preghiera e di Acco‐
Alcune idee per riposarsi … ‐ 21 
Scarica

QUI - Parrocchia di S. Raffaele Arcangelo