Valutazione degli apprendimenti
e orientamento scolastico
Alba
27 marzo 2014
Maria Frigo
Valutare non è mai un atto “neutro”
• Costruisce o modifica
l’immagine di sé
• Cambia le prospettive
future
• Spegne o accende fiducia
• Motiva o disincentiva
• Favorisce o inibisce lo
sviluppo
• Riconosce o ignora
• Apre o chiude possibilità
• Influenza storie individuali
A. Varani
GLI ESITI SCOLASTICI (percentuale di promossi su scrutinati)
120
- 3,2 %
- 7,9 %
- 12,8 %
100
80
60
40
20
0
primaria
sec. 1° grado
italiani
stranieri
sec. 2° grado
I “BOCCIATI” NELLE CLASSI PRIME
 classe prima scuola primaria
italiani 0,3 %
non italiani 0,9 %
 classe prima scuola sec. 1° grado
italiani 4,6 %
non italiani 14,7 %
 classe prima scuola sec. 2° grado
italiani 15 %
non italiani 37.5 %
ALUNNI IN RITARDO SCOLASTICO
IMPARARE IN UN’ALTRA LINGUA
Cummins
Abilità comunicative interpersonali di base
BICS basic interpersonal communications skills
Competenza linguistica cognitivo-accademica
CALP cognitive academic language proficiency
BICS
CALP
1 - 2 anni
5 - 7 anni
LA RICHIESTA ESPLICITA E IMPLICITA
Non capivo niente
… Il primo mese di scuola è stato bruttissimo perché non capivo
niente, dopo quel mese la scuola ha cominciato a fare lezioni
d’italiano per stranieri.
Il primo quadrimestre sono andato male, male, male perché
comunque io ero appena arrivato e non capivo molto bene tutte le
cose; adesso sto recuperando. Io ho chiesto una volta alla
professoressa: – Si possono fare LEZIONI D’ITALIANO TECNICO? –
perché comunque siamo in una scuola tecnica, perché io ho problemi
con le parole tecniche e ci sono materie dove si usano parole
tecniche e a volte non si capisce niente; per questo CHIEDO ANCORA
DI FARE LEZIONI D’ITALIANO TECNICO, PER FAVORE, PER FAVORE, PER
FAVORE, così posso studiare bene ...
Radu, 16 anni
Quadro comune europeo di
riferimento per le lingue
• è un repertorio di descrittori delle competenze linguistiche, articolato sulle
abilità di base e sulle abilità integrate
• è uno strumento di comunicazione tra autori, insegnanti, progettisti di
percorsi didattici, studenti
Avanzato
Intermedio
Principiante
C2
Padronanza
Master
C1
Efficacia
Autonomo
B2
Progresso
Indipendente
B1
Soglia
Avanzato o soglia
A2
Sopravvivenza
Livello di sopravvivenza
A1
Contatto
Livello di contatto
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue - Scala globale A1- A2
Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad
A2 ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e
sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno
scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e
A1 formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto.
Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati
personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone
che conosce, le cose che possiede).
È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli
lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare
10
Scala globale – B1- B2
B2 È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti
sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di
specializzazione.
È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che
l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione.
Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere
un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse
opzioni.
B1 È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard
su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo
libero, ecc.
Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una
regione dove si parla la lingua in questione.
Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano
di suo interesse.
È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di
esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.
11
Scala globale – C1 – C2
C2
C1
È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o
legge.
Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte,
ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative.
Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende
distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto
complesse.
È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto
lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito.
Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per
cercare le parole.
Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e
professionali.
Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi,
mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i
meccanismi di coesione.
12
C2
C1
B2
B1
Quadro
comune
europeo di
riferimento
per le lingue
Scala
globale
A2
A1
È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge.
Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le
argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e
rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.
È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il
significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le
parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre
testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture
discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.
È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti,
comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa
scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e
tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un
argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.
È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che
affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc.
Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in
questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È
in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e
dare spiegazioni su opinioni e progetti.
Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza
(ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a
comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e
diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule
molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e
altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande
analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in
grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a
collaborare
L’italiano L2 e il curricolo scolastico
lingua quotidiana
microlingua disciplinare
immediatezza, velocità
precisione
Per “funzionare”a scuola bisogna passare
dagli usi interpersonali e relazionali della
lingua agli usi più complessi, bisogna cioè
essere in grado di comprendere ed
esporre contenuti e realizzare le
procedure delle diverse discipline.
L’aspetto linguistico si intreccia con gli
aspetti legati alle abilità di studio, cioè alle
prestazioni, linguistiche e non, richieste
dalla scuola.
La valutazione è la parte conclusiva di un percorso!
Non si può parlare di valutazione se non si ragiona in
merito a quale percorso didattico proporre all’alunno
Il percorso didattico per l’alunno di altra madrelingua attraverso
differenti momenti:
a) accoglienza (tempi e modi previsti nei protocolli di accoglienza)
b) azioni per lo sviluppo delle competenze comunicative di base e
delle abilità strumentali (adattamento del piano didattico)
c) azioni per lo sviluppo delle competenze linguistiche necessarie
per studiare e appropriarsi dei contenuti e delle procedure
disciplinari (adattamento del piano didattico)
“Sono nata in Italia e ho avuto un percorso di studi lineare, come
quello dei miei compagni italiani, iniziato dalla scuola materna.
Alla fine della terza media, che ho seguito in una scuola del centro
perché mio padre faceva il portinaio lì vicino, i miei genitori
insistevano perché frequentassi il liceo scientifico, ma gli insegnanti
hanno consigliato l’istituto tecnico perché più adatto alla mia
condizione di “straniera”. Ho pagato forse la mia condizione di
pioniera perché allora ero la sola bambina straniera della classe e il
fatto che i miei facessero i domestici ha certamente contato. Io ho
seguito il consiglio degli insegnanti anche perché non avevo più
voglia di sentirmi fuori posto e di lottare. Ho cercato anche una
situazione scolastica nella quale non sentirmi più discriminata per
le mie origini e per il mio colore e dove i miei compagni fossero più
vicini a me anche per le condizioni economiche della famiglia.”
Eden, studentessa universitaria di Giurisprudenza, di origine eritrea
“Alla fine della scuola media, i miei insegnanti e il preside dissero
a me e ai miei genitori che la scelta giusta era il liceo scientifico,
dati i miei risultati scolastici molto buoni, soprattutto in
matematica. Ma i miei famigliari non ne hanno voluto sapere
perché volevano una formazione pratica e utilizzabile subito per
le attività commerciali, così mi sono iscritto all’istituto
professionale turistico dove era già inserito un mio cugino. Ho
studiato senza grandi sforzi, sentendomi sempre come un pesce
fuor d’acqua rispetto ai miei compagni di classe e,
contemporaneamente, davo una mano ai miei al lavoro. Ho
scelto per loro, o meglio, hanno scelto loro al posto mio.”
Yao, giovane cinese
“Quando sono arrivata in Italia, mi hanno perso subito un anno e mi
hanno inserito con compagni più piccoli di me. Nelle Filippine io
avevo frequentato una scuola privata ed ero fra le più brave della
classe. In Italia mi sono ritrovata ad essere l’ultima quasi in tutto
perché non riuscivo a capire le lezioni. Andavo bene solo in inglese
perché la scuola nelle Filippine era bilingue. Alla fine del primo anno
di scuola in Italia sono stata bocciata perché parlavo poco, ero
timida e avevo sempre paura di sbagliare. Al momento di scegliere
la scuola superiore, ero indietro di due anni e così ho seguito il
consiglio di Sharon, una ragazza del mio Paese e mi sono iscritta a
un istituto professionale di grafica che lei frequentava già. Adesso
sono al terzo anno; sono la più brava della classe, ma sono più
grande dei miei compagni e certe volte mi sembra di essere la loro
mamma perché sono proprio piccoli rispetto a me.”
Nora, studentessa filippina
Interviste ai genitori /1
Da tesi di dottorato di Massimo Romito
Genitore straniero
Interviste ai genitori /2
Da tesi di dottorato di Massimo Romito
Genitore italiano
Interviste ai genitori /3
A proposito del parere dei docenti
Fattori specifici che incidono sull’orientamento scolastico
Le famiglie straniere
• Scarse o parziali informazioni sul sistema scolastico italiano e sulla
tipologia delle scuole secondarie di secondo grado
• Spaesamento /estraniamento rispetto alla società italiana e
conseguente difficoltà ad accompagnare i figli nel momento delle
scelte e a sostenerne motivazioni e progetto
• Situazioni economiche che limitano gli investimenti a lungo
termine
• Progetto migratorio ancora indefinito rispetto al tempo e alla
durata (vissuto di provvisorietà che si trasmette ai figli) e rispetto al
luogo e al Paese in cui si colloca il futuro della famiglia
Gli insegnanti e la scuola
• Rappresentazione dell’immigrazione di tipo “miserabilista” e
prefigurazione del ruolo sociale e lavorativo dei giovani immigrati
come più debole e marginale
• Elaborazione di aspettative più basse nei confronti dell’allievo
straniero
• Atteggiamento di iper-protezione che può portare a un consiglio
orientativo verso il basso, verso percorsi scolastici più brevi e
meno esigenti
• Valutazione non del tutto positiva delle competenze linguistiche
in italiano (soprattutto dello studio) che diventa predominante e
rischia di lasciare in ombra talenti e capacità
Gli studenti stranieri
• Percorsi scolastici più “accidentati”
• Ritardo scolastico e età più elevata, rispetto ai compagni, al
momento della scelta della scuola superiore
• Solitudine nel momento dell’orientamento e delle decisioni da
prendere per la prosecuzione degli studi
• Difficoltà a prefigurare il futuro a partire da vissuti di provvisorietà
e di non-cittadinanza
Invito a maggiore consapevolezza delle dinamiche in gioco da
parte degli insegnanti e degli operatori
Messa in opera di dispositivi per l’orientamento
• informativi (opuscoli bilingui, mediatori)
• di accompagnamento (tutor, colloqui più approfonditi
scuola/famiglia)
Lavoro in rete
• progetti territoriali (rilevazione interessi e competenze,
accompagnamento alle scelte, borse di studio)
Anch’io canto l’Italia
…
Domani sarò una donna importante
quando aiuterò il mio paese.
Formerò la mia persona qui nella mia seconda patria
alla quale devo ciò che sono e ciò che sarò.
Non dimenticherò ciò che mi hai dato, Italia!
E poi la mia gente vedrà che non si emigra
solo per lavorare e rinchiudersi
Come ricci nella propria ignoranza.
Ho assimilato di te, Italia,
le idee di libertà, giustizia, uguaglianza,
almeno nei libri di storia.
Allora, anch’io sono l’Italia.
Fatima
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue
Attività di ricezione orale
Ascoltare come componente di un pubblico
C2
E’ in grado di comprendere conferenze ed esposizioni specialistiche anche se si
avvalgono di molte espressioni colloquiali e regionali e di terminologia con cui non
ha familiarità.
C1
E’ in grado di seguire con relativa facilità la maggior parte di conferenze, discussioni
e dibattiti.
B2
E’ in grado di cogliere gli elementi essenziali di conferenze, discorsi e relazioni e di
altre esposizioni accademiche/professionali concettualmente e linguisticamente
complesse.
B1
E’ in grado di seguire una lezione o un discorso su un argomento che rientra nel suo
settore, purché il tema gli/le sia familiare e l’esposizione sia lineare e chiaramente
strutturata.
E’ in grado di seguire a grandi linee discorsi brevi e lineari su argomenti familiari,
purché siano tenuti in lingua standard e con pronuncia chiara.
A2
Nessun descrittore
A1
Nessun descrittore
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alba valutazione orientamento