della Marca Trevigiana A N N O L X X X X V I X N . 6 - 2 0 1 2 - P U B B L I C A Z I O N E B I M E S T R A L E - A U T. T R I B U N A L E T R E V I S O N . 9 d e l 2 1 . 0 9 . 1 9 4 8 IL RISCHIO DI ESSERE IMPRENDITORE LA FORZA DI ESSERLO ADESSO. Il ruolo della Camera di Commercio. S ono quasi 130.000 le persone che in provincia svolgono la funzione di imprenditore, amministratore, socio d’impresa. Nicola Tognana Presidente CCIAA di Treviso Una forza che sa innovare, investire e produrre eccellenze esportate nel mondo. La capacità di individuare le reti del valore, per poi passare ad internazionalizzare, ha portato le nostre aziende in nuovi mercati, senza temere i rischi, con la volontà di conoscere nuove frontiere e nuove culture, posizionandosi nelle filiere globali con confermato successo. Nel 2011 Treviso è stata la settima provincia in Italia per esportazioni di prodotti manifatturieri. Sono cambiati gli scenari e con innovativa creatività le aziende hanno trasformato i processi produttivi creando nuovi manufatti per i mutati scenari internazionali. Pag. 2 Speciale Mediazione Mediazione: l’impegno continua Pag. 12 Attualità La tutela del turista Pag. 16 Attualità La detrazione sulle ristrutturazioni edilizie diventa definitiva e sale al 50% Pag. 24 Monitor economia Il commercio estero nei primi nove mesi del 2012 Pag. 31 Legislazione Affitto d’azienda e cessazione dell’attività economica L’imprenditore ha saputo attorniarsi di nuovi profili professionali interagendo con il mercato delle competenze e creando, con i propri collaboratori, nuove competenze. Le aziende intese come un mondo di processi aziendali, come progettazione del prodotto, come competenze, come strategia aziendale ed identità, identità da comunicare attraverso il web, i social network , la ricchezza semantica dei prodotti. Il cambiamento e la velocità richiesta dal mercato, per tutte le dinamiche aziendali, dalla piccola alla grande è stato ed è terreno su cui gli imprenditori quotidianamente lavorano, misurandosi con una crisi economica che ha stravolto ogni indice di riferimento. Ma nonostante ciò, storie di successo anche in tempi di crisi, se ne sono viste e sono patrimoni che la Camera di Commercio monitorerà con attenzione. Sono convinto che se riusciamo a identificare bene i fattori (strategici, organizzativi, produttivi, relazionali) che spiegano le performance positive, possiamo sostenerli meglio, a livello di sistema-territorio, in tutte le forme possibili. Un forte impegno per il sostegno alle imprese per superare la crisi è la filosofia che ha ispirato la Giunta ed il Consiglio della Camera di Commercio. Il 7 dicembre 2012, il Consiglio, su proposta della Giunta, ha deciso di ricorrere all’impiego di avanzi patrimonializzati per aumentare la capacità d’intervento a vantaggio dell’economia locale, per favorirne la ripresa. I dati sono rilevanti: 10 milioni di euro per interventi diretti e indiretti a sostegno dell’economia che, cumulati con la contribuzione alle iniziative di sistema regionale e nazionale, raggiungono il 48% degli oneri, pari ad oltre 25 milioni di euro. Considerati gli oneri di struttura connessi ai processi produttivi per l’erogazione dei servizi alle imprese, sia amministrativi che promozionali, si raggiunge oltre il 66% degli oneri direttamente destinati a favore del sistema economico. Credo sia un bilancio rilevante, segnale di un’attenta gestione dei proventi versati dalle aziende del territorio, per un loro più efficiente riutilizzo a favore dell’intero sistema locale. Tutti gli indici lo confermano. Insieme al Consiglio abbiamo già definito, con la programmazione strategica, gli ambiti di intervento per dare il nostro apporto al superamento di questa crisi che morde ancora: punteremo molto sull’innovazione, ma anche sull’internazionalizzazione, l’accesso al credito, la formazione e semplificazione. Queste saranno le linee guida della nostra azione 2013. Nicola Tognana Presidente CCIAA di Treviso Sede Camera di Commercio Speciale Mediazione 2 MEDIAZIONE: L’IMPEGNO CONTINUA Confermati gli investimenti di Curia Mercatorum anche per il 2013 In occasione della riunione del 23 novembre, l’Assemblea degli Associati di Curia Mercatorum ha deliberato, con l’approvazione del budget 2013, di mantenere fermo e inalterato l’impegno dell’Associazione nell’offerta e nella promozione dei servizi di mediazione e di arbitrato cui la stessa è deputata. Curia Mercatorum è il Centro di Mediazione ed Arbitrato costituito nel 1995, in forma associata e senza scopo di lucro, su iniziativa della Camera di Commercio di Treviso. Ad esso partecipano anche gli enti camerali di Belluno, Gorizia e Pordenone, che oggi ne costituiscono altrettante sedi operative distaccate sui territori di pertinenza. Dopo quasi tre anni di spiccata e costante crescita delle attività dell’Associazione, determinata dalla riforma della mediazione introdotta a marzo 2010 (con il d.lgs. n. 28), pochi giorni fa la Corte Costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del decreto legislativo 28/2010 nella parte in cui prevede il carattere obbligatorio della mediazione in determinate materie (sentenza n. 272 del 24 ottobre). Di conseguenza, dal momento della pubblicazione della sentenza della Consulta nella Gazzetta Ufficiale, il tentativo di mediazione non costituirà più condizione di procedibilità, rispetto al processo giudiziale ordinario, per tutte le liti inerenti alle materie indicate dall'art. 5.1 del decreto 28. NICOLA TOGNANA Anche per il 2013 la Camera di Commercio ha inteso mantenere il proprio ruolo a sostegno dell’attività di Curia Mercatorum. Per gli Organismi di mediazione che, come Curia Mercatorum, sono stati costituiti dalla Camere di Commercio in virtù dell’oramai lontana legge 580/93, e che pertanto possono vantare una lunga esperienza maturata sul campo, si tratta, per così dire, di un ritorno al passato, nel senso che le procedure di mediazione verranno gestite in regime di volontarietà, ossia su richiesta delle parti in lite o su invito del giudice. Secondo il Presidente della CCIAA di Treviso, dott. Nicola Tognana, Presidente altresì di Curia Mercatorum “malgrado la pronuncia della Corte, la linea strategica di investire in un servizio efficace come la mediazione non cambia. Anche per il 2013 la Camera di Commercio ha inteso mantenere il proprio ruolo a sostegno dell’attività di Curia, confortata oltretutto dagli ottimi riscontri emersi con l’indagine di customer satisfaction condotta dall’Associazione.”. Nei 20 mesi in cui la normativa, pur con adattamenti e aggiustamenti in corsa, ha potuto esplicare i propri effetti anche con riguardo al regime dell’obbligatorietà, le procedure gestite da Curia hanno registrato un incremento medio annuo pari ad un + 200%. Sull’intero periodo 2011-2012, sino al momento in cui si scrive, le mediazioni obbligatorie rappresentano il 75% del totale, mentre il restante 25% è costituito da procedure di natura volontaria (comprese quelle derivanti da clausola contrattuale e da invito del giudice). Quanto agli esiti, nel 41% dei casi in cui le Parti si sono incontrate al Tavolo della mediazione, si è giunti a trovare un accordo di conciliazione. Numeri di tutto rispetto, dunque, soprattutto se si considera la scarsa propensione all’uso dello strumento da parte degli avvocati, incentivata, negli ultimi mesi, proprio della pendenza della questione di legittimità costituzionale giudicata il 24 ottobre scorso. ESITI DELLA CONCILIAZIONE nel 41% dei casi in cui le Parti si sono incontrate al Tavolo della mediazione, si è giunti a trovare un accordo di conciliazione. “La pronuncia della Consulta potrebbe offrire una buona occasione per introdurre, a livello legislativo, un sistema di incentivi che, al contrario del regime impositivo cassato, rappresenta, a nostro avviso, una via più adeguata per una proficua diffusione della mediazione, soprattutto in un Paese, come l’Italia, ancora distante culturalmente dai principi che ispirano questo istituto di alternative dispute resolution. In ogni caso”, conclude Tognana, “i dati raccolti anche in questo periodo di sperimentazione della mediazione obbligatoria, ci confortano viepiù nella già concreta convinzione della bontà dello strumento, per questo Curia Mercatorum continuerà ad impegnarsi con determinazione, così come tutto il sistema camerale, per offrire un servizio la cui validità potrà essere apprezzata da cittadini e imprese solo avendolo sperimentato.”. Speciale Mediazione 3 SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DI MEDIAZIONE DI CURIA MERCATORUM (gennaio - ottobre 2012) 1 2 3 4 Come e perché si è ricorsi al servizio: Risp Per clausola inserita nel contratto Su suggerimento del consulente (avvocato/commercialista/altro consulente) Su invito del giudice A seguito del deposito della domanda presso l'Organismo di mediazione, effettuata da una parte Perché la legge prevede un tentativo obbligatorio di mediazione Altro (specificare) 1 2 Esprima un voto di gradimento sul Servizio di (insuff) (suff) mediazione di Curia Mercatorum 1 1 1 2 Esprima un giudizio complessivo su: (insuff) (suff) Disponibilità e cortesia dei funzionari Preparazione e professionalità dei funzionari Semplicità della procedura 1 4 Chiarezza delle informazioni ottenute 1 Precisione e completezza delle informazioni ottenute 1 Chiarezza e comprensibilità della modulistica 2 Trasparenza delle procedure 2 Gestione dei tempi 6 Comfort degli ambienti (ampiezza sala, luminosità..) 1 Riservatezza 1 1 2 Esprima un giudizio sul mediatore: (insuff) (suff) Disponibilità e cortesia del mediatore 1 Preparazione e professionalità del mediatore 1 Chiarezza espositiva Imparzialità, indipendenza e neutralità 1 Riservatezza 7 27 13 29 81 6 Senza Risp 7 Senza Risp 3 (discr) 5 3 (discr) 3 9 6 5 7 6 13 8 3 (discr) 2 1 1 4 (buono) 48 4 (buono) 24 34 57 46 37 54 41 38 41 40 4 (buono) 19 29 25 26 22 5 Il costo sostenuto è conforme al servizio da Lei ricevuto? 6 È a conoscenza dell'attivazione del sito internet di Curia Mercatorum dove è possibile reperire informazioni, conoscere servizi, ecc.? 5 (ottimo) 104 5 (ottimo) 142 128 95 113 122 103 116 108 116 125 5 (ottimo) 144 126 131 126 135 1 1 1 Senza Risp 2 10 8 12 8 SI NO 133 26 SI NO 125 36 Come è venuto a conoscenza del Servizio di mediazione di Curia Mercatorum? 7 1 Risp Giornali Radio Televisione Sito Internet della Camera di Commercio Associazione di categoria Professionista (Avvocato, Commercialista….) Associazione dei consumatori Familiare, amico, conoscente che aveva già provato il servizio Altro Senza Risp 3 Media 4,6 Media 4,9 4,8 4,5 4,6 4,7 4,6 4,6 4,5 4,6 4,7 Media 4,9 4,8 4,8 4,8 4,8 Senza Risp 7 Senza Risp 5 Senza Risp 4 1 22 5 100 11 2 21 Senza Risp 156 5 5 Senza SI NO Utilizzerà di nuovo il Servizio di mediazione di Curia Mercatorum qualora ne avesse Risp 9 bisogno? 156 5 5 Tabella 1 - Risultati dello spoglio delle schede di valutazione raccolta da Curia Mercatorum a conclusione degli incontri di mediazione gestiti nel periodo gennaio-ottobre 2012 8 Consiglierà il Servizio di mediazione di Curia Mercatorum ad un familiare/amico/conoscente? SI NO Speciale Mediazione 4 CURIA MERCATORUM: LA qUALITà PRIMA DI TUTTO Giulia Poli LA MEDIAZIONE NON HA BISOGNO DELL’OBBLIGATORIETà, MA SOLO DI ESSERE PROVATA Il dm 180/2010, che ha dato attuazione alla disciplina della mediazione nelle controversie civili e commerciali, introdotta col d.lgs. 28/2010, prevede, tra le varie disposizioni indirizzate agli Organismi di mediazione accreditati dal Ministero della Giustizia (ed iscritti nell’apposito elenco ministeriale), che venga predisposta dagli stessi una “scheda di valutazione” idonea alla rilevazione del gradimento percepito dalle Parti intervenute nelle singole procedure di mediazione (art. 7.5, lett. b, dm 180). In sostanza, al termine di ogni procedimento, gli Organismi hanno l’obbligo di consegnare, a ciascuna delle Parti interessate, un questionario contenente diverse domande relative a specifici e caratteristici aspetti inerenti al servizio di mediazione di cui hanno fruito. Le schede di valutazione devono recare le generalità e la sottoscrizione dei soggetti che le compilano e, una volta consegnate all’Organismo che ha gestito la procedura, devono essere da questo trasmesse al Ministero della Giustizia, precisamente al Direttore generale della giustizia civile che, in qualità di Responsabile del Registro degli Organismi di mediazione, ha il compito di vigilare e controllare che vengano rispettate le prescrizioni stabilite nel dm 180 per il mantenimento dell’iscrizione nel Registro ministeriale. Si tratta, dunque, di un preciso dovere volto ad esplorare il grado di soddisfacimento percepito e riconosciuto da chi abbia utilizzato il servizio, attività d’indagine tanto più necessaria quanto più il contesto in cui si inquadra risulti contrassegnato da significativi mutamenti e aggiustamenti ravvicinati nel tempo qual è stato il settore della mediazione civile e commerciale a partire dalla sua riorganizzazione normativa a marzo 2010. Curia Mercatorum, come tutti gli organismi di mediazione di emanazione camerale, ha adottato la scheda di valutazione elaborata, nell’ambito del Tavolo di lavoro sulla conciliazione, dalla Commissione dell’Unione nazionale delle Camere di Commercio, che l’ha approvata, nel novembre 2010, dopo averne condiviso il contenuto con il Ministero della Giustizia. Da marzo dello scorso anno, vale a dire da quando la riforma sulla mediazione ha trovato applicazione anche nella parte in cui prevede l’obbligatorietà del tentativo rispetto al ricorso giudiziale ordinario (1), le procedure gestite da Curia Mercatorum sono cresciute a ritmo in- tenso (+200% in media all’anno) e l’Associazione ha sostenuto notevoli sforzi organizzativi e nuovi investimenti per affrontare l’incrementato carico di lavoro e per adeguare le prassi procedurali alle prescrizioni di legge. In questa complessiva operazione di assestamento, la struttura ha sempre tenuto fermo e prioritario l’obiettivo di preservare e presidiare gli standard qualitativi dei propri servizi, ben consapevole che la vitalità degli strumenti di adr attinge direttamente all’efficienza e all’accuratezza con cui vengono gestiti. Scontata quindi l’importanza strategica attribuita da Curia allo “spoglio” delle schede di valutazione raccolte a conclusione degli incontri di mediazione amministrati, sì da trarne ogni possibile indicazione utile a correggere o migliorare l’operatività e la direzione dell’Associazione, in quell’ottica di customer satisfac- tion che si è sempre posta come imprescindibile traguardo. Nella tabella n. 1, raffigurata a pagina 2, sono riportati i risultati del processo di rilevazione e lavorazione dei giudizi espressi dagli utenti nelle schede raccolte da Curia Mercatorum da gennaio a ottobre di quest’anno presso le diverse sedi operative in cui l’Organismo opera (Treviso, Belluno, Pordenone e Gorizia). Le domande proposte nel questionario sono articolate in modo tale da vagliare l’oggetto dell’indagine, la qualità della mediazione, sulla base di 3 diversi punti di osservazione: - il servizio di mediazione in sé considerato (domande 1 e 5) - il servizio ricevuto dallo specifico Organismo cui l’utente si è rivolto (domande 2, 3, 6, 7, 8 e 9) - la prestazione resa dal mediatore che ha governato l’incontro di mediazione (domanda 4) Tabella 2 - Rappresentazione del costo complessivo, a carico di ciascuna parte, di una procedura di mediazione e dei tassi di incidenza dello stesso per ciascuno scaglione di lite ipotizzabile, nel caso di tentativo volontario. COSTO DELLA MEDIAZIONE E VALORE DELLA CONTROVERSIA: FORBICI DEI TASSI DI INCIDENZA VALORE DI LITE MEDIAZIONE VOLONTARIA* MEDIAZIONE OBBLIGATORIA* fino a € 1000 12,71 - 14,67 % 10,08 - 12,05 % da € 1.001 a € 5.000 da € 5.001 a € 10.000 da € 10.001 a € 25.000 da € 25.001 a € 50.000 da € 50.001 a € 250.000 da € 250.001 a € 500.000 da € 500.001 a € 2.500.000 da € 2.500.001 a € 5.000.000 20,55 - 24,48 % 15,31 - 19,24 % 6,77 - 8,23 % 4,84 - 6,29 % 4,48 - 5,93 % 3,40 - 4,48 % 3,10 - 3,82 % 2,13 - 2,86 % 2,52 - 3,12 % 1,71 - 2,32 % 0,99 - 1,23 % 0,50 - 0,75 % 0,93 - 1,16 % 0,47 - 0,70 % 0,25 - 0,32 % 0,13 - 0,19 % 0,22 - 0,28 % 0,11 - 0,17 % Oltre € 5.000.000 (*) Il tasso di incidenza è calcolato come rapporto percentuale tra l’indennità complessiva (IVA inclusa) e il valore di lite minimo dello scaglione di riferimento, eccetto per il primo in cui si è considerato il valore di lite massimo (ossia 1.000 euro). Per questo i tassi indicati nelle tabelle esprimono un’incidenza minima con riguardo al primo scaglione, e un’incidenza massima, invece, per tutti gli altri. (1) Si ricorda che l’art. 5.1 del d.lgs. 28/10, in cui è previsto che la mediazione sia condizione di procedibilità dell’azione in giudizio per le liti relative a determinati ambiti civili e commerciali (e recentemente cassato dalla Corte Costituzionale con la recente sentenza 272/2012, citata in nota 3), ha acquisito efficacia a partire dal 20 marzo 2011 per le controversie in materia di diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione a mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. Solo dal 20 marzo di quest’anno, invece, la diposizione è divenuta operativa anche per le altre due materie in essa contemplate ossia condominio e il risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti. Speciale Mediazione 5 Al di là dei lusinghieri riscontri che dal sondaggio emergono con riguardo al servizio reso da Curia, preme in questa sede evidenziare in modo particolare come dalle risposte date alle domande n. 5, 8 e 9, possa ricavarsi un complessivo indice di apprezzamento positivo per la mediazione. Per l’80% degli intervistati, il costo sostenuto è ritenuto conforme al servizio fruito (grafico 1): a dispetto, dunque, di quanto è stato detto e scritto negli ultimi mesi dai detrattori della mediazione, possiamo affermare che, quando questa venga amministrata secondo appropriati canoni di qualità e di efficienza, non rappresenti affatto né una perdita di tempo né uno spreco di denaro. Per quel 16% di risposte che, viceversa, dichiarano l’inadeguatezza del costo della mediazione, una giustificazione plausibile si può trarre osservando come le tariffe stabilite dalla normativa (art. 16 del dm 180) possano in concreto risultare incongruenti quando il valore della controversia sia molto contenuto. Le spese di mediazione, infatti, pur essendo determinate in misura crescente all’aumentare del valore di lite, appaiono francamente eccessive laddove quest’ultimo rientri nel primo degli scaglioni di riferimento individuati dal dm 180. Se si prende in esame il tasso di incidenza del costo complessivo di una procedura (per ciascuna parte) rispetto al valore ipotizzato della disputa, è evidente che quando quest’ultimo si attesti nell’ambito del primo scaglione, può risultare antieconomico ricorrere alla mediazione: ciò è pacifico per valori di lite inferiori alle stesse spese di mediazione, ed è comunque possibile, al di là di questi casi, se si considera che l’incidenza minima dei costi si aggira, per il primo scaglione, sul 10-15% ca. (si veda tabella 2). Per gli scaglioni superiori al primo, invece, il tasso di incidenza tende a ridursi significativamente, attestandosi su valori massimi pari ad un 15-24% quando i valori di lite sono compresi tra i 1001 e i 5000 euro (secondo scaglione), ed ancor più contenuti per valori più alti (2). Restringendo l’attenzione alle tariffe ministeriali indicate per le ipotesi di mediazione volontaria (tabella 3) allorché il valore di lite superi i 5.001 Euro (cioè dal terzo scaglione in su), il tasso di incidenza dei costi di procedura decresce significativamente, man mano che il valore di lite aumenta, partendo da un tasso massimo dell’8.23%, sino ad arrivare ad un tasso, sempre massimo, dello 0,28% per l’ultimo scaglione (3). Tutto ciò considerato, appare allora ragionevole ritenere che il dato emerso dalla nostra indagine, circa l’inadeguatezza del costo della mediazione segnalata dal 16% degli utenti Tabella 3 - Rappresentazione del costo complessivo, a carico di ciascuna parte, di una procedura di mediazione e dei tassi di incidenza dello stesso per ciascuno scaglione di lite ipotizzabile, nel caso di tentativo volontario. MEDIAZIONE VOLONTARIA SPESE AVVIO SPESE MEDIAZIONE Valore di lite € 40.00 fino a € 1000 da € 1.001 a € 5.000 da € 5.001 a € 10.000 da € 10.001 a € 25.000 da € 25.001 a € 50.000 da € 50.001 a € 250.000 da € 250.001 a € 500.000 da € 500.001 a € 2.500.000 da € 2.500.001 a € 5.000.000 Oltre € 5.000.000 INDENNITÀ COMPLESSIVA (IVA INCLUSA) Indennità di base (IVA esclusa) In caso di mancato accordo Incidenza spese su valore di lite* In caso di accordo Incidenza spese su valore di lite* € 65,00 € 127,05 12,71% € 146,71 14,67% € 130,00 € 205,70 20,55% € 245,03 24,48% € 240,00 € 338,80 6,77% € 411,40 8,23% € 360,00 € 484,00 4,84% € 592,90 5,93% € 600,00 € 774,40 3,10% € 955,90 3,82% € 1.000,00 € 1.258,40 2,52% € 1.560,90 3,12% € 2.000,00 € 2.468,40 0,99% € 3.073,40 1,23% € 3.800,00 € 4.646,40 0,93% € 5.795,90 1,16% € 5.200,00 € 6.340,40 0,25% € 7.913,40 0,32% € 9.200,00 € 11.180,40 0,22% € 13.963,40 0,28% Tabella 4 - Rappresentazione del costo complessivo, a carico di ciascuna parte, di una procedura di mediazione e dei tassi di incidenza dello stesso per ciascuno scaglione di lite ipotizzabile, nel caso di tentativo obbligatorio (ipotesi comunque cancellata dalla Corte Costituzionale). MEDIAZIONE OBBLIGATORIA SPESE AVVIO SPESE MEDIAZIONE Valore di lite € 40.00 fino a € 1000 da € 1.001 a € 5.000 da € 5.001 a € 10.000 da € 10.001 a € 25.000 da € 25.001 a € 50.000 da € 50.001 a € 250.000 da € 250.001 a € 500.000 da € 500.001 a € 2.500.000 da € 2.500.001 a € 5.000.000 Oltre € 5.000.000 INDENNITÀ COMPLESSIVA (IVA INCLUSA) Indennità di base (IVA esclusa) In caso di mancato accordo Incidenza spese su valore di lite In caso di accordo Incidenza spese su valore di lite € 43,33 € 100,83 10,08% € 120,49 12,05% € 86,67 € 153,27 15,31% € 192,60 19,24% € 160,00 € 242,00 4,84% € 314,60 6,29% € 240,00 € 338,80 3,40% € 447,70 4,48% € 400,00 € 532,40 2,13% € 713,90 2,86% € 666,67 € 855,07 1,71% € 1.157,57 2,32% € 1.000,00 € 1.258,40 0,50% € 1.863,40 0,75% € 1.900,00 € 2.347,40 0,47% € 3.496,90 0,70% € 2.600,00 € 3.194,40 0,13% € 4.767,40 0,19% € 4.600,00 € 5.614,40 0,11% € 8.397,40 0,17% (2) La misura del tasso di incidenza, pur in considerazione di uno stesso scaglione di riferimento, varia entro una forbice di valori, per il fatto che le spese di mediazione sono diversificate, dal dm 180, in relazione sia al tipo di procedura attivata (obbligatoria o volontaria), sia alla sua complessità, sia all’esito della stessa (con accordo o senza accordo, con proposta o senza proposta). Nelle tabelle 2, 3 e 4, i tassi sono determinati considerando solo le ipotesi di mediazione volontaria e obbligatoria conclusesi con accordo o senza. (3) Tale regime si estenderà a tutte le mediazioni, indipendentemente dall’oggetto del contendere, per effetto della sentenza n. 272 del 24 ottobre scorso, con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del decreto legislativo 28/2010 nella parte in cui prevede il carattere obbligatorio della mediazione in determinate materie (pubblicata in GU n. 49 del 12-12-2012). In sostanza ciò comporta che, nelle materie indicate dall'art. 5.1 del d.lgs. 28/2010, il tentativo di mediazione non costituirà più condizione di procedibilità per il processo giudiziale ordinario, per cui tutte le procedure di mediazione nelle controversie in materia civile e commerciale potranno essere attivate solo per volontà delle parti, anche su invito del giudice, e saranno assoggettate alla disciplina prevista nel decreto 28 per le mediazioni cd. "volontarie" (ovviamente ciò non riguarda quei casi in cui l’obbligatorietà del tentativo sia disposta da altro testo normativo, ad esempio in materia di telecomunicazioni e subfornitura). Speciale Mediazione serviti, dipenda proprio dalla descritta incongruità nella determinazione delle tariffe, che va a penalizzare, rendendolo in concreto controproducente, il tentativo di mediazione per le controversie di modico valore (4). Ma se su questo aspetto appare condivisibile lamentare che si dovrebbe operare un avveduto aggiustamento delle indennità di mediazione laddove queste risultino irragionevoli, ciò non legittima affatto quell’atteggiamento pregiudizialmente ostile assunto nei mesi scorsi con riguardo alla mediazione e culminato coi festeggiamenti (sic!) dei giorni successivi alla pronuncia della Consulta. Il costo di una causa giudiziale rapportato all’importo della stessa è stimato, per l’Italia, al 29,9% (5), mentre per una mediazione si aggira su una media del 3%: ben si comprende quale sia il risparmio conseguibile risolvendo una singola controversia per via conciliativa piuttosto che per via giudiziale. Che la normativa sia perfettibile è pacifico, come sovente accade per i testi normativi licenziati dal legislatore, ed è di questo che si dovrebbe discutere volendo rendere un onesto riconoscimento anche all’opinione di chi, avendo sperimentato il servizio, magari pur forzatamente, ne ha sottoscritto il proprio positivo apprezzamento dichiarando, nel 96% dei casi, che lo utilizzerebbe di nuovo in caso di bisogno e che lo consiglierebbe a familiari, amici, conoscenti (grafici 2 e 3). Se poi teniamo in conto che quando le parti siedono al tavolo della mediazione riescono a raggiungere un accordo nel 48% dei casi (6) e che le schede di valutazione vengono compilate anche da coloro che non sono riusciti a conciliare, si può concludere che la mediazione è stata ritenuta utile per gran parte di coloro che pur non hanno trovato un accordo. Coordinando, in definitiva, i dati affioranti dalle risposte ai 3 quesiti presi in esame, ne emerge un deciso messaggio di incoraggiamento, per tutti gli Organismi che hanno molto investito per rendere un servizio di buona qualità, nel proseguire con risoluto impegno il travagliato cammino della promozione della cultura conciliativa, in un sistema di giustizia refrattario a un tale spirito qual è quello del nostro Paese. Se l’intenzione è quella di offrire ai cittadini una modalità diversa ed ulteriore, rispetto all’azione in giudizio, per risolvere le liti, appare doveroso (4) Nel tariffario relativo al servizio di conciliazione preriforma, Curia Mercatorum prevedeva che le spese di avvio non fossero dovute in caso di controversie di consumo, e ciò proprio nell’intento di incentivare l’utilizzo della mediazione anche in questo tipo di dispute, caratterizzate da valori di lite per lo più molto contenuti. (5) Dato ripreso dal Rapporto dell’Osservatorio Unioncamere sulla mediazione e la conciliazione “La mediazione delle camere di commercio. Marzo 2011 – maggio 2012”, nel quale viene riportato l’esito di una recente indagine «World Bank» all’interno del «DoingBusiness». (5) Tale dato (che per Curia si attesta su un 41%) risulta dalle rilevazioni statistiche operate, a livello nazionale, dal Ministero della Giustizia durante i mesi di piena operatività della disciplina, e commentato nel precedente numero di questa newsletter, in “Curia Mercatorum punta sulla formazione. Le iniziative del 2012” (Newsletter n. 1-2/2012, pag. 5). valorizzare questo messaggio adoperandosi con convinzione per il miglioramento del percorso tracciato dal legislatore piuttosto che per avvalorare il ritorno ad un passato rassicurante per alcuni, stagnante per altri. E invece l’impressione che oggettivamente si sta facendo strada dopo la sentenza della Consulta, è proprio che si voglia ignorare ed obliare quanto di positivo è emerso in questi mesi di sperimentazione dell’obbligatorietà della mediazione, sprecando perciò una valida occasione per riconoscere l’utilità di questo strumento ed il giovamento che ne potrebbe trarre il sistema di giustizia tipicamente giudiziale qual è quello italiano, proponendosi come complementare ad esso, non Grafico 1 Grafico2 Grafico 3 6 certo sostitutivo come taluno vorrebbe sostenere. Dei vantaggi della mediazione si è spesso detto e scritto: il risparmio di tempo, il coinvolgimento delle parti nella ricerca di una soluzione che non viene loro imposta, la possibilità di non compromettere il rapporto tra i contendenti, la gestione semplice e snella del procedimento, i costi contenuti e predeterminati. E i giudizi espressi dagli utenti ci confortano nel convincimento che l’obiettivo più proficuo sia di continuare a promuovere la mediazione: chi l’ha provata, o l’ha dovuta provare, ci ha dichiarato proprio questo, 96 volte su cento. Tra i due litiganti... Curia Mercatorum! Curia Mercatorum è un centro per la risoluzione delle controversie civili e commerciali, che gestisce procedure di arbitrato e conciliazione in Italia e all'estero, in alternativa al ricorso alla giustizia ordinaria. Curia Mercatorum è un'associazione privata partecipata da Camere di Commercio, Associazioni di categoria e Ordini Professionali. Se sei coinvolto in una causa e vuoi una mano per venirne fuori, rivolgiti a Curia Mercatorum. C U R I A M E RC ATO RU M CENTRO DI MEDIAZIONE ED ARBITRATO Associazione Riconosciuta promossa dalla CCIAA di Treviso T REVISO - S EGRETARIATO Sede Legale Camera di Commercio I.A.A. - Piazza Borsa 3/b - 31100 Treviso Sede Operativa c/o Centro Cristallo Via Roma, 4 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. 0422 917891 - Fax 0422 917893 E-mail: [email protected] - http://www.curiamercatorum.com Innovazione 8 UNIVERSITà IUAV DI VENEZIA CORSO DI LAUREA IN DESIGN DELLA MODA - CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN DESIGN E TEORIE DELLA MODA Maria Luisa Frisa L’attività portata avanti nel corso dell’anno accademico 2011-12 dal corso di laurea in Design della moda ha confermato ancora una volta questo corso di studio come un unicum in Italia per la formazione e la riflessione sul design della moda, e - rispetto al panorama internazionale - come la sola realtà italiana che può confrontarsi con le università straniere sul piano della formazione di designer. How To Create Your Final Collection di Mark Atkinson (Laurence King, 2012) Un dato questo confermato dal fatto che nel 2012 il corso di laurea in Design della moda dell’Università Iuav di Venezia è la sola scuola italiana di fashion design che compare nel libro di Mark Atkinson How To Create Your Final Collection (Laurence King, 2012), manuale dedicato alle collezioni che gli studenti realizzano al termine del loro percorso di studio. Il libro utilizza le capsule collections realizzate da neolaureati provenienti da 18 scuole di moda fra le più prestigiose al mondo come case studies. I neolaureati Iuav che compaiono nel libro sono Andrea Tramontan e Irene Corazza. Indirizzo magistrale in Design e teorie della moda Va detto che finalmente stiamo assistendo agli eccellenti risultati dovuti all’attivazione dall’anno accademico 20102011 dell’indirizzo magistrale in Design e teorie della moda, che ha completato il percorso di studi in moda dello Iuav, affermando la centralità dell’approccio progettuale FASHION AT IUAV - In the making 2012 FASHION AT IUAV - In the making 2012 FASHION AT IUAV - Sfilata all’aperto attraverso il ruolo dei “laboratori avanzati di design della moda”. I primi laureati della magistrale sono stati proclamati all’inizio di dicembre 2012. Il corso di laurea in Design della moda si attesta come un luogo dove affrontare questioni centrali per la contemporaneità.. Il corso di laurea in Design della moda, attraverso una didattica laboratoriale sperimentale, sta mettendo a punto un modello italiano di scuola di moda: affrontando simultaneamente questioni interne al sistema della moda e questioni disciplinari e coinvolgendo una pluralità di voci con la consapevolezza di mettere in evidenza che oggi è urgente non isolare la riflessione accademica dalle esigenze creative, progettuali e produttive della moda stessa. Grazie a un corpo docente internazionale (professori e professionisti) e a laboratori sperimentali di design, gli studenti affrontano un percorso di studi universitario che forma fashion designer in grado di ideare, progettare e realizzare una collezione, utilizzare criticamente strumenti e linguaggi diversi e riflettere sulla moda come sistema culturale. Gli studenti sono stimolati a mettere in relazione la dimensione del fare con quella riflessiva, sia in una prospettiva di lavoro individuale che di gruppo, sia in un’ottica di produzione artigianale che industriale. Il laboratorio finale, che si articola in design dell’abito e design dell’accessorio, si conclude con una sfilata dei progetti migliori che si tiene durante Fashion at Iuav, open day che quest’anno abbiamo organizzato a Treviso, con una straordi- naria sfilata all’aperto il 6 luglio 2012. Il dato occupazionale dopo la laurea La percentuale di laureati in corso per il corso di laurea in Design della moda è fra le più alte dell’Università Iuav di Venezia (80% al 2012), un dato confermato anche dall’andamento dell’ultima sessione di laurea dello scorso novembre; la restante parte di studenti tende a laurearsi entro il primo anno fuori corso. Così come molto alta è la percentuale dei laureati che trovano posto di lavoro a 12 mesi dalla laurea: il buon dato occupazionale è ottenuto grazie a un’attenta attivazione di stage curricolari ed extracurricolari (postlaurea). Ogni anno vengono attivati circa 60 stage curricolari (che molto spesso diventano la base per lo stage extracurricolare, primo step verso un inserimento nell’azienda): moltissimi in Veneto (aziende quali Ballin, Almaplena, Bottega Veneta, Staff International, Gruppo Coin, Oviesse, Pier, Barena, Safilo, Archivio Rubelli); a Milano (uffici stile, stylist, agenzie di comunicazione e organizzazione eventi, istituzioni come la Fondazione Gianfranco Ferré); in altre realtà italiane collocate fuori dal Veneto (fra cui Armani, Leitmotiv, Les Copains, Marvielab); all’estero (Londra, Parigi, Berlino, Praga, Barcellona, Bruxelles e San Francisco, presso brand come Balenciaga, Giles Deacon, Andrea Cammarosano, e presso alcune importanti redazioni di riviste di moda). Programmazione di eventi: special lecture Il corso di laurea triennale integra l’attività didattica curricolare con un’intensa programmazione di eventi: special lecture di professionisti del settore, workshop intensivi, mostre, partecipazioni a contest internazionali, progetti Innovazione 9 editoriali. A questo tipo di attività, si aggiunge una stretta collaborazione con l’unità di ricerca “Il progetto nella moda”, che si è manifestata attraverso ricerche, workshop, mostre. Lo stretto rapporto con le aziende del settore si è trasformato anche in concreta collaborazione a livello di didattica: Università Iuav di Venezia, Bottega Veneta e Fondazione Rumor Centro Produttività Veneto hanno realizzato nel 2011 il workshop Bag Factor: costruzione di accessori al maschile rivolto ai laureati della triennale e agli iscritti alla magistrale (che verrà riproposto anche durante questo anno accademico, 2012-13); nel 2012 hanno dato vita al corso di perfezionamento Iuav in Bag Design and Product Development. Le due esperienze sono un esperimento innovativo e unico in cui la didattica universitaria si confronta con la trasmissione del sapere a diretto contatto con artigiani e tecnici di Bottega Veneta, per fornire una visione di tutti gli aspetti del design della borsa di alta qualità e del suo sviluppo realizzativo e produttivo. Concorsi internazionali Anche la partecipazioni a concorsi di respiro internazionali conferma gli eccellenti risultati raggiunti dal corso di laurea. Nel 2011 uno dei neolaureati del corso di laurea triennale, Kristian Guerra, è stato selezionato per partecipare alle finale della decima edizione del concorso ITS International Talent Support nella sezione “fashion”. Già nel 2009, in occasione dell’ottava edizione del concorso, The upcycling Gallery Erika Comin, un’altra studentessa del corso di laurea, era arrivata in finale. Kristian Guerra ha poi vinto nel luglio 2011 il premio della giuria e il premio offerto da “D-La Repubblica”, ed è stato il primo designer italiano premiato nella storia del concorso. Nel 2012 una nostra neolaureata, Silvia Romanelli, è arrivata in finale all’undicesima edizione di ITS, nella sezione “accessories design”. Si tratta di una conferma per il progetto formativo dedicato alla moda e promosso dallo Iuav: questi corsi di laurea rappresentano una delle poche scuole di moda italiane che formano designer italiani. Progetti di ricerca Durante l’anno accademico 2011-12, abbiamo attivato una prestigiosa collaborazione con le aziende Lotto Sport Italia e Stonefly, che hanno finanziato un importante progetto di ricerca nell’ambito del Laboratorio finale di progettazione degli accessori condotto da Els Proost con Martina Grasselli. Il progetto ha permesso di creare sinergie fra il mondo dell’industria e della didattica universitaria nel campo del design della moda. Gli studenti, discutendo i brief proposti dalle aziende, hanno avuto la possibilità di sviluppare collezioni di accessori (calzature e borse) con il costante supporto delle aziende. Le collezioni sono state presentate in occasione dell’open day Fashion at Iuav 2012. Nel 2011 al Corso di laurea è stata assegnata la Cattedra Gaetano Marzotto. Questo conferimento ha coinciso anche con l’inizio di un progetto di ricerca, che coinvolge i docenti dei corsi di laurea in moda dello Iuav e tutta l’unità di ricerca “Il progetto nella moda” e che sarà dedicato alla storia della confezione industriale. Questo progetto verrà portato avanti in ambito europeo, con la collaborazione del Centre for Fashion Studies della Stockholm University, del London College of Fashion (University of the Arts London), della Technische Universität di Dortmund, e sarà l’occasione per riflettere sulla storia dell’abbigliamento industriale e della moda di massa, fino alle più recenti evoluzioni della cosiddetta fast fashion. Diana Vreeland After Diana Vreeland Le Mostre A marzo 2012 abbiamo ottenuto un altro risultato straordinario, organizzando la mostra Diana Vreeland After Diana Vreeland, curata da me e Judith Clark (Venezia, Palazzo Fortuny, 10 marzo- 25 giugno 2012) e un convegno internazionale dedicato alla figura di Diana Vreeland e alla disciplina del fashion curating. Il convegno è stato organizzato da me e Judith Clark (fashion curator e docente allo Iuav e al London College of Fashion). Al convegno, organizzato in collaborazione con il London College of Fashion, hanno partecipato personalità provenienti da tutto il mondo: Harold Koda (Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York), Akiko Fukai (Kyoto Costume Institute), Kaat Debo (Mode Museum, Anversa), Stefano Tonchi (“W” magazine), Amy de la Haye (London College of Fashion), Laurent Cotta (Musée Galliera, Parigi), esponenti del mondo dei musei, delle università, delle riviste che si dedicano specificamente alla moda. Un’occasione di studio, riflessione e confronto importantissima, che ha confermato anche Diana Vreeland After Diana Vreeland la posizione dello Iuav nel panorama internazionale delle istituzioni culturali che si occupano di moda. Ancora, da maggio a giugno 2012, abbiamo allestito a Schio, presso lo Spazio espositivo Lanificio Conte, la mostra Under the Cover, esito di un importante progetto dei corsi di laurea in moda dello Iuav (in collaborazione con l’unità di ricerca “Il progetto nella moda / Heritage, design e innovazione nella moda”, con Archivi Vivi, e con il Ministero per i beni e attività culturali / Soprintendenza archivistica per il Veneto), che ha messo in scena gli esiti del workshop a cui hanno partecipato i nostri studenti: dopo aver analizzato l’Archivio Lanerossi, di proprietà del Gruppo Marzotto, hanno progettato una serie di outfit a partire da un elemento iconico della storia Lanerossi: la coperta. Il lavoro svolto fin qui dal corso di laurea in Design della moda insieme alla magistrale in Design e teorie della moda evidenzia la continua messa a punto di un progetto formativo vincente, un’esigenza data anche dalla disciplina che trattiamo, che deve essere sempre attenta alle nuove sfide della contemporaneità. I corsi di laurea in moda dello IUAV sanno rinnovarsi costantemente, proprio perché formare i creativi della moda implica garantire un corpo docente e un’offerta in grado di restituire l’oggi e i suoi cambiamenti. Under the Cover Under the Cover Innovazione 10 I CORSI DI DESIGN IUAV A TOKIO Chiara Pagani TOKYO DESIGNERS WEEK I corsi di laurea triennale e magistrale in disegno industriale e product design dello Iuav hanno partecipato alla Tokyo Designers Week, l'equivalente giapponese del Salone del Mobile di Milano, che si è svolta dal 30 ottobre al 5 novembre. Ogni anno un padiglione e parte dei giardini dell’area espositiva vengono riservati per la presentazione delle scuole e delle università di design (quest’anno 47), provenienti prevalentemente dal continente asiatico. In questa edizione il Politecnico di Tokyo - Kogei Tokyo Polytechnic University ha invitato l’Università Iuav di Venezia come rappresentante internazionale. Degli undici studenti coinvolti inizialmente, dopo una prima selezione fatta a Treviso con la presenza di un docente giapponese e di due sue allieve, ne sono rimasti sei: tra questi sono stati scelti i due che hanno vinto il viaggio a Tokyo per partecipare alla Designers Week e altri due segnalati hanno avuto l’opportunità di essere esposti. Fingerprint di Eleonora Pesce, uno dei due progetti vincitori, è una piccola e super avanzata fotocamera capace di Fingerprint - Eleonora Pesce Fingerprint - Eleonora Pesce La collaborazione, che ha potuto contare sul prestigioso patrocinio di Nikon, è stata finalizzata a immaginare una nuova tipologia di dispositivi per catturare, registrare e rivedere le immagini e i filmati, anche in coerenza con il tema “Home & Play” dell’intera manifestazione. Gli studenti e i neolaureati, appositamente selezionati attraverso un concorso di idee ad inviti, hanno lavorato in parallelo ai loro colleghi giapponesi: dopo una prima giorTreviso nata di presentazione del tema e del brief conclusa con un brainstorming collettivo, i ragazzi hanno sviluppato il loro percorso autonomamente seguiti da un autorevole gruppo di docenti e tutor attraverso revisioni periodiche. Mentre gli italiani si sono concentrati sul concept degli oggetti, il Politecnico di Tokyo ha lavorato maggiormente sull’aspetto della presentazione, realizzando video di scenari futuri. dialogare con micro rilevatori che si indossano direttamente su pollice e indice delle mani, rendendo immediato il gesto dell’inquadratura e dello scatto. La videocamera è poi in grado di proiettare le immagini su una superficie, dalla quale possono essere direttamente spedite o salvate. L’altro vincitore, Alberto Bellot, ha invece ideato Close your eyes and see, un paio di avveniristici occhiali per catturare le informazioni visive legate al paesaggio circostante e tradurle in suoni, attraverso un intelligente mini computer integrato che sfrutta un algoritmo inventato recentemente Close your eyes and see - Alberto Bellot per aiutare le persone non vedenti a decodificare oggetti complessi; questi dati audio-visivi possono essere poi facilmente “rivissuti”, memorizzati e condivisi. Tra i segnalati Italo Alliani che con il suo Memories Book ha voluto riconquistare la componente fisica delle immagini nell’era della digitalizzazione estrema, attualizzando il rito dell’album: questo strumento tecnologico permette infatti di stampare virtualmente le fotografie su una speciale lastra. Memories Book - Italo Alliani Nel progetto E+ di Aaron Borin le reazioni fisiche e le pulsazioni del cuore generano imput che vengono registrati attraverso biosensori e sono così disponibili insieme alle immagini: ogni momento, fin dai primi anni di vita, può quindi essere fissato in un personalissimo album multisensoriale, in una nuova forma di introspezione e condivisione. L’oggetto è composto da un supporto fasce-collare dove sono collocati i biosensori e due fotocamere semisferiche comandate dai movimenti del collo. Tutti i progetti sono comunque risultati molto innovativi - alcuni addirittura visionari - e per questo hanno avuto ottimo riscontro sia di pubblico sia nella presentazione ufficiale a Nikon: all’azienda il lavoro è piaciuto talmente che ha deciso di premiare lo Iuav regalando una macchina fotografica all’oggetto più interessante. E+ - Aaron Borin Innovazione 11 PRESENTAZIONE DEL MASTER IN DESIGN PER LA MONTAGNA L’Università IUAV di Venezia e la Fondazione per l’Alta Cultura in Provincia di Belluno danno il via al “Master in Design per la Montagna” con la giornata di presentazione al Campus Universitario di Feltre (BL) del 17 dicembre 2012. All’evento erano presenti, oltre agli organizzatori Prof. Medardo Chiapponi (Responsabile Scientifico del Master), Prof. Gianni Mazzonetto (Responsabile del Modulo sulla Sicurezza in Montagna), Prof. Gianni Nobile (Responsabile del modulo di Marketing Territoriale e Servizi) e la dott.ssa Anna Zandanel (coordinatore didattico e tutor) e ai docenti del Master, anche alcune personalità di spicco del mondo della montagna, tra cui: l’On. Franco Gidoni, il Presidente FISI del Veneto Roberto Bortoluzzi, l’ex team manager della nazionale italiana di sci Robert Brunner, Edy Strickner della Tecnica Group, Cristina Parisotto, Davide Parisotto e Massimo Pellizer di S.C.A.R.P.A. Il Master ha l’obiettivo di formare persone che vogliano lavorare nell’ambiente montano, imparando a gestirlo e valorizzarlo. Per ottenere questo risultato, il programma è stato diviso in 6 moduli didattici, improntati sulle esigenze specifiche del territorio: Riduzione alla fonte e gestione dei rifiuti (prof.ssa Laura Badalucco), Logistica e mobilità di persone e merci (prof. Silvio Nocera), Produzione e utilizzi di energia in montagna (prof. Piercarlo Romagnoni), Sistemi di rilevamento e visualizzazione delle informazioni (prof. Luigi di Prinzio), Marketing territoriale e servizi (prof. Gianni Nobile) e Sicurezza della montagna (prof. Gianni Mazzonetto). Il corso, della durata di un anno, è iniziato a gennaio e vanta tra gli studenti di questa prima edizione sia ragazzi neolaureati che persone già legate al mondo della montagna per professione e/o passione, come la campionessa olimpica Daniela Ceccarelli. L’organizzazione del Master è curata dal responsabile scientifico, direttore del Dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi dello IUAV di Venezia, prof. Medardo Chiapponi, il coordinatore didattico e tutor del master, dott.ssa Anna Zandanel, dal responsabile del corso in Sicurezza della Montagna, prof. Gianni Mazzonetto e dal responsabile del corso in Marketing Territoriale e Servizi, dott. Gianni Nobile. Il percorso formativo vanta anche, tra i pochi in Italia, la presenza di un illustre comitato tecnico scientifico, compo- sto sia da personalità di spicco a livello accademico che di esponenti tecnici legati allo sport e al territorio montano, cui membri sono: Paolo Bevilacqua, Prof. Ordinario della Facoltà di Ingegneria meccanica dell’Università di Trieste; Roberto Bortoluzzi, Presidente della FISI Veneto; Marco Aurelio Fontana, Campione Italiano di CrossCountry e Medaglia di Bronzo di Cross Country alle Olimpiadi di Londra 2012; Kristian Ghedina, Campione del Mondo di Sci; Franco Gidoni, ex Membro della Nazionale di Bob; Sandro Lazzari, Presidente Superski Dolomiti; Marco Mezzalama, Professore ordinario di Sistemi di Elaborazione prorettore del Politecnico di Torino; Sandro Rosa, Caporedattore in pensione de La Stampa di Torino; Roberto Pierobon, Presidente del Collegio dei Maestri di Sci del Veneto; Domenico Schiavon, ex Direttore impanti Madonna di Campiglio; Ernesto Silvestrini, Medico Ortopedico; Lino Zani, Scalatore e Consulente del Ministero del Turismo; Paolo Zucco, Membro della Commissione Medica Mondiale di Sci. Tutte le informazioni relative al Master sono disponibili sul sito: http://nordestsystems.com/ designperlamontagna/ Attualità 12 LA TUTELA DEL TURISTA Silvana Manica Con il decreto legislativo 23 maggio 2011 n. 79 è stato adottato il “Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo” con cui è stata riordinata l’intera materia del turismo. Il Codice è suddiviso in sette Titoli. Dopo le disposizioni generali del Titolo I, nel Codice del Turismo troviamo la regolamentazione delle professioni turistiche (Titolo II), del mercato del turismo, costituito dalle varie tipologie di strutture ricettive (Titolo III), delle agenzie di viaggio e turismo (Titolo IV), dei prodotti turistici (turismo culturale, sociale, termale, naturalistico, nautico) e dei relativi circuiti nazionali di eccellenza (Titolo V). Il Titolo VI disciplina le numerose problematiche riguardanti i contratti stipulati in questo settore, compresi gli aspetti connessi al risarcimento del danno per vacanza rovinata. L’ultimo Titolo del Codice (il VII) è dedicato ai soggetti istituzionali che operano nel settore turistico. Soffermando l’attenzione sul Titolo VI (artt. 3253), che disciplina i pacchetti turistici, aventi ad oggetto i viaggi, le vacanze, i circuiti tutto compreso e le crociere turistiche, possiamo affermare che la regolamentazione relativa alla fase di esecuzione del contratto e dei diritti e obblighi delle parti è rimasta pressoché immutata rispetto alla disciplina previgente contenuta nel Codice del consumo. Importantissimo invece il nuovo art. 47 che riconosce al turista, a fronte dell’inadempimento o dell’inesatto adempimento dell’organizzatore o dell’intermediario, il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale da vacanza rovinata, da commisurarsi in base al tempo di vacanza inutilmente trascorso e all’irripetibilità dell’occasione perduta. Nel dettaglio: l’art. 32 del Codice del Turismo definisce l’ambito di applicazione, stabilendo che le disposizioni del Capo I si applicano ai pacchetti turistici, venduti o offerti in vendita a chiunque nel territorio nazionale, dall’intermediario o dall’organizzatore, e a quelli negoziati al di fuori dei locali commerciali o a distanza. Le LE PARTI DEL CONTRATTO DI VENDITA DI PACCHETTO TURISTICO - Organizzatore del viaggio: chi si obbliga a fornire pacchetti turistici (attraverso la combi- nazione dei servizi turistici di trasporto, alloggio e servizi non accessori al trasporto o all'alloggio che rappresentino parte significativa pel pacchetto), o offre al turista, anche mediante un sistema di comunicazione a distanza, la possibilità di confezionare su misura pacchetti turistici. Può vendere pacchetti turistici direttamente o tramite un venditore o un intermediario. - Intermediario: Il soggetto che, anche non professionalmente e senza scopo di lucro, vende o procura a terzi pacchetti turistici o singoli servizi turistici. - Turista: l'acquirente, il cessionario di un pacchetto turistico, o qualsiasi persona per conto della quale il contraente principale si impegna ad acquistare senza remunerazione un pacchetto turistico. definizioni di intermediario, organizzatore e turista sono contenute nell’art. 33 (vedi box). L’art 34 stabilisce l’oggetto dei pacchetti turistici e il successivo art. 35 la forma dei contratti turistici. E’ previsto che il contratto di vendita dei pacchetti turistici sia redatto in forma scritta in termini chiari e precisi, assicurando al turista una copia del contratto stipulato e sottoscritto dall’organizzatore o dal venditore. Gli elementi del contratto di vendita di pacchetti turistici sono elencati nell’art. 36, mentre l’art. 37 precisa le modalità relative all’informazione del turista. L’intermediario o l’organizzatore devono infatti fornire delle informazioni obbligatorie di carattere generale nel corso delle trattative e comunque prima della conclusione del contratto, e delle informazioni specifiche, per iscritto, prima dell’inizio del viaggio. Sono vietate le informazioni ingannevoli. Relativamente all’opuscolo informativo: deve riportare precisi elementi (destinazione, mezzo di trasporto, sistemazione in albergo o altro tipo di alloggio, pasti forniti, acconto da versare (che non deve superare il 25% del prezzo), data entro cui deve essere versato il saldo ecc.) in modo chiaro e preciso; le informazioni contenute nell’opuscolo vincolano l’organizzatore e l’intermediario. Sono equiparati all’opuscolo le informazioni e i materiali illustrativi divulgati su supporto elettronico o per via telematica. Gli articoli 39, 40 e 41 disciplinano, rispettivamente la cessione del contratto, la revisione del prezzo, le modifiche delle condizioni contrattuali. I diritti del turista in caso di recesso o annullamento del servizio sono definiti nell’art. 42. Quando il turista IL DANNO DA VACANZA ROVINATA Al turista che non ha potuto godere, anche solo parzialmente della vacanza, viene riconosciuto il diritto al risarcimento (anche) del danno da vacanza rovinata, inteso come pregiudizio di natura non patrimoniale, consistente nel disagio e nello stress sofferti per non aver potuto fruire pienamente della vacanza, momento di svago e di riposo, da vivere secondo le proprie aspettative. Il diritto al risarcimento sussiste solo laddove l'inadempimento non sia di scarsa importanza. recede dal contratto nei casi previsti dagli articoli 40 e 41, oppure se il pacchetto turistico viene cancellato prima della partenza per qualsiasi motivo, tranne che per colpa del turista, questi ha diritto: di usufruire di un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo o di un pacchetto turistico qualitativamente inferiore, previa restituzione della differenza del prezzo, o il rimborso della som- Attualità 13 IL RECLAMO DEL TURISTA Il mancato o l'inesatto adempimento delle obbligazioni assunte dall'organizzatore o dall'intermediario (incluse le difformità degli standard qualitativi del servizio promessi o pubblicizzati rispetto a quelli effettivamente fruiti), comportano l'obbligo del risarcimento dei danni. Il turista è tenuto a sporgere reclamo mediante l'invio di una raccomandata o di altri mezzi che garantiscano la prova dell'avvenuto ricevimento, entro dieci giorni lavorativi dalla data del rientro nel luogo di partenza. ma di denaro già corrisposta, entro sette giorni lavorativi dal momento del recesso o della cancellazione; a essere risarcito di ogni ulteriore danno derivante dalla mancata esecuzione del contatto (tranne nei casi previsti nel terzo comma dell'art. 42). In caso di mancato o inesatto adempimento delle obbligazioni a loro carico, l’organizzatore o l’intermediario debbono risarcire il danno, secondo le rispettive responsabilità (art. 43). Il diritto al risarcimento dei danni alle persone si prescrive in tre anni dalla data di rientro del turista nel luogo di partenza (art. 44), mentre nel caso di danni diversi da quelli alla persone, il diritto al risarcimento si prescrive in un anno dal rientro nel luogo della partenza (art. 45). La responsabilità di cui agli articoli 43, 44, e 45, viene meno se la mancata o inesatta esecuzione del contratto è imputabile al turista o è dipesa dal fatto di un terzo ovvero da un caso fortuito o di forza maggiore (art. 46). Il danno da vacanza rovinata è regolamentato infine dall’articolo 47: il turista può chiedere, oltre e indipendentemente dalla risoluzione del contratto, il risarcimento del danno da vacanza rovinata se l’inadempimento o l’inesatta esecuzione non sono di scarsa importanza. In caso di disservizi il turista deve presentare reclamo all’organizzatore o all’intermediario entro dieci giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di parten- za, mediante l’invio di una raccomandata o di altri mezzi idonei che ne garantiscano la prova (art. 49). E' prevista l'assicurazione obbligatoria a carico dell'organizzatore o dell'intermediario a garanzia dell'esatto adempimento degli obblighi assunti verso i clienti con il contratto di viaggio (art. 50). Infine, presso la Presidenza del Consiglio del Ministri opera un fondo nazionale di garanzia per consentire, in caso di insolvenza o di fallimento del venditore o dell'organizzatore, il rimborso del prezzo versato e il rimpatrio del consumatore in caso di viaggi all'estero (art. 51). Attualità 14 LA DISCIPLINA DELLE PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE Silvana Manica Dal 2007 le pratiche commerciali scorrette sono vietate. In base al D.Lgs. 206/2005 (di seguito Codice del consumo) per pratica commerciale si intende “qualsiasi azione, omissione, condotta o dichiarazione, comunicazione com-merciale ivi compresa la pubblicità e la commercializzazione del prodotto, posta in essere da un professionista, in relazione alla promozione, vendita o fornitura di un prodotto ai consumatori”. Ad essere vietati sono non solo i messaggi (spot, annunci, affissioni) di pubblicità ingannevole, ma qualsiasi pratica “non corretta”, in quanto contraria alla diligenza professionale, o idonea ad alterare sensibilmente la capacità del consumatore di prendere una decisione consapevole, inducendolo pertanto ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. E’ vietato, ad esempio: esibire false autorizzazioni o codici di condotta inesistenti, inviare promozioni con fatture che facciano ritenere il prodotto già ordinato, indurre a credere che un determinato bene abbia proprietà curative, esibire un marchio di fiducia, un marchio di qualità o un marchio equivalente senza esserne autorizzati, promettere premi inesistenti, effettuare ripetute e non richieste sollecitazioni commerciali per telefono, via fax, per posta elettronica o mediante altro mezzo di comunicazione a distanza, ecc. Le sanzioni previste per questi e altri comportamenti scorretti arrivano fino a 500.000 euro. Se la pratica scorretta riguarda prodotti pericolosi o può minacciare, seppur indirettamente, la sicurezza di bambini e adolescenti, la sanzione minima è di 50.000 euro. La vigilanza spetta all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (di seguito Antitrust), che può agire d’ufficio, o su segnalazione dei LE DECISIONI DELL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO Nonostante la disciplina comunitaria sulle pratiche commerciali scorrette sia stata recepita nel nostro ordinamento da soli cinque anni, è possibile affermare che l’Antitrust, con le sue decisioni, ha garantito una piena tutela dei diritti del consumatore, censurando molti messaggi promozionali ingannevoli e contribuendo a ridurre vere e proprie distorsioni del mercato. I settori coinvolti dalle pronunce dell’Antitrust sono stati innumerevoli: dalla “Grande distribuzione” al settore “Viaggi e turismo”, dalle “Telecomunicazioni”, ai “Servizi”. Sono state comminate sanzioni per aver reclamizzato creme dimagranti miracolose, attivato forniture non richieste, proposto “falsi” saldi, non aver riconosciuto la garanzia spettante al consumatore, non aver attivato servizi telefonici richiesti, ecc. Nonostante le conquiste realizzate, va detto che, al fine di realizzare risultati ancora più efficaci, sarebbe auspicabile l’introduzione di misure risarcitorie concrete a favore dei consumatori, che allo stato attuale non ricevono alcun beneficio (personale) dalle pronunce dell’Antitrust. PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE Sono pratiche contrarie alla diligenza professionale (cioè al livello di competenza e cura che normalmente il consumatore attende dal professionista, tenuto conto del settore di attività di riferimento) e idonee a falsare in misura rilevante il comportamento economico del consumatore medio (in quanto alterano la sua capacità di prendere una decisione consapevole, inducendolo ad assumere una decisione che altrimenti non avrebbe preso). Si tratta di pratiche vietate. L’attuale normativa distingue tra: pratiche commerciali ingannevoli (azioni ed omissioni ingannevoli) e pratiche commerciali aggressive. consumatori, delle loro associazioni, delle imprese concorrenti. Da aggiungere che può effettuare la segnalazione anche chi non è stato personalmente danneggiato e che per l’invio della segnalazione non sono richieste particolari formalità, né l’assistenza di un legale. L’Autorità può vietare la diffusione o la continuazione della pratica scorretta, e disporre la pubblicazione di dichiarazioni rettificative a spese dell’impresa responsabile. Prima di avviare la procedura davanti all’Antitrust, è previsto che i consumatori, i concorrenti, le loro associazioni o organizzazioni possano ricorrere ad un organismo di autodisciplina. Il ricorso all’organo di autodisciplina non pregiudica di per sé il diritto del consumatore di rivolgersi all’Antitrust. Attualità 15 AZIONI ED OMISSIONI INGANNEVOLI E PRATICHE COMMERCIALI AGGRESSIVE Azioni commerciali ingannevoli Si reputa ingannevole una pratica commerciale che: - contiene informazioni false e pertanto non è veritiera - in qualsiasi modo inganna o può ingannare il consumatore medio, anche se l’informazione è di fatto corretta - induce o è idonea ad indurre il consumatore medio a prendere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe preso. L’informazione può riguardare la natura del prodotto, la sua disponibilità, gli accessori, l’assistenza post-vendita, la consegna, la quantità, il prezzo, ecc. Omissioni commerciali ingannevoli E’ ingannevole una pratica commerciale che: - omette di fornire informazioni rilevanti per poter assumere decisioni consapevoli - nasconde o presenta in modo ambiguo o incomprensibile informazioni rilevanti - non indica l’intento commerciale della pratica, se è necessario. Sono considerate rilevanti, se non evidenti dal contesto, tre le altre, le informazioni relative alle caratteristiche principali del prodotto, al prezzo comprensivo delle imposte, alle modalità di pagamento, all’indirizzo e all’identità del professionista, ecc. Pratiche commerciali aggressive Una pratica è aggressiva quando è idonea a limitare considerevolmente la libertà di scelta e di autodeterminazione del consumatore, con molestie, coercizione, anche psicologica (ad es. con minacce), e altre forme di indebito condizionamento. PRATICHE COMMERCIALI CONSIDERATE IN OGNI CASO SCORRETTE Il legislatore ha individuato un’elencazione di condotte considerate in ogni caso scorrette. Negli esempi che seguono ne vengono descritte alcune, per le quali non è necessario dimostrare l’idoneità a falsare le scelte del consumatore. Si tratta di: - affermare, contrariamente al vero che il prodotto ha la capacità di curare malattie, disfunzioni o malformazioni; descrivere il prodotto come gratuito quando, in realtà, saranno addebitati al consumatore altri costi (per ritirare o farsi recapitare il prodotto); affermare che il professionista sta per cessare l’attività o traslocare, ove non stia per farlo; indurre a credere di essere firmatari di un codice di condotta, o esibire un marchio di fiducia o un marchio di qualità, quando ciò non corrisponde al vero; esortare i bambini (facilmente manipolabili) ad acquistare o a convincere i genitori o altri adulti ad acquistare il prodotto; pubblicizzare il prodotto a un buon prezzo quando il prodotto stesso non sarà di fatto disponibile a quel prezzo; creare l’impressione che il consumatore non possa lasciare i locali commerciali fino alla conclusione del contratto; effettuare visite presso l’abitazione del consumatore, nonostante gli inviti a non ritornarvi; effettuare ripetute e non richieste sollecitazioni commerciali per telefono, fax, posta elettronica o altro mezzo di comunicazione a distanza; informare il consumatore che se non acquista il prodotto o il servizio sarà in pericolo il lavoro del venditore; affermare che alcuni prodotti possono facilitare la vincita in giochi basati sulla sorte; lasciare credere che il consumatore abbia già vinto, o vincerà, un premio in caso di acquisto del prodotto; presentarsi come consumatore o lasciare credere di non svolgere attività imprenditoriale; dichiarare falsamente che il prodotto sarà disponibile solo per un periodo molto limitato o a condizioni particolari solo per un periodo molto limitato (non lasciando tempo per una decisione consapevole); - far credere che quel prodotto non è disponibile ad un prezzo così basso presso nessun altro venditore. Attualità 16 LA DETRAZIONE SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE DIVENTA DEFINITIVA E SALE AL 50% Antonio Biasi CI SONO ANCORA 6 MESI DI TEMPO PER USUFRUIRE DELL’ALIqUOTA MAGGIORATA AL 50% DELLE SPESE SOSTENUTE La detrazione fiscale del 36% ai fini IRPEF è la più diffusa fra le agevolazioni concesse per la ristrutturazione, dopo continue modifiche normative è finalmente entrata a regime ordinario dal primo gennaio 2012. LA DETRAZIONE IRPEF PER LE SPESE DI RISTRUTTURAZIONE In particolare, con il Decreto Legge 83/2012 (Decreto Crescita) si è intervenuti innalzando la percentuale di detrazione IRPEF al 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, per un massimo di spesa, raddoppiato, pari a 96.000 euro per unità immobiliare. Quindi ancora per sei mesi, salvo ulteriori proroghe, sarà ancora possibile usufruire dell’aliquota di detrazione pari al 50% delle spese sostenute e comunque entro il 30 giugno 2013, dopo tale data l’aliquota di detrazione tornerà al 36% originario. Inoltre dal 1° gennaio 2012, la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie non ha più scadenza. L’agevolazione, introdotta fin dal 1998 e prorogata più volte, è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 (art. 4) che ha previsto il suo inserimento tra gli oneri detraibili ai fini Irpef. Negli ultimi anni la normativa che disciplina la materia era stata più volte modificata. Tra le altre novità più recenti si segnalano: 1. l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara; 2. la riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare; 3. l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori; 4. la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile; 5. l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali; 6. l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. È possibile detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato. A seguito delle novità introdotte dal decreto legge n. 83 del 2012, i contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni: per il periodo d’imposta 2012: - detrazione del 36% per le spese sostenute fino al 25 giugno 2012, per un ammontare massimo di 48.000 euro; - detrazione del 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al termine del periodo d’imposta, per un ammontare massimo di 96.000 euro, al netto delle spese già sostenute alla predetta data, comunque nei limiti di 48.000 euro, per le quali resta ferma la detrazione del 36%; per il periodo d’imposta 2013: - detrazione del 50% per le spese sostenute dall’inizio del periodo d’imposta fino al 30 giugno 2013, per un ammontare massimo di 96.000 euro, tenendo conto – in caso di mera prosecuzione dei lavori – delle spese sostenute negli anni precedenti; - detrazione del 36% per le spese sostenute dal 1° luglio 2013, per un ammontare massimo di 48.000 euro. L’ammontare complessivo della spesa va suddiviso fra tutti i soggetti che l’hanno sostenuta e che hanno diritto alla detrazione. Se gli interventi realizzati in ciascun anno consistono nella prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese detraibili si deve tenere conto di quelle sostenute nei medesimi anni: si avrà diritto all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo previsto. L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa. Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio, il beneficio compete con riferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministrazione del condominio. In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. Per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2011, i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono ripartire la detrazione, rispettivamente, in cinque o tre rate annuali di pari importo. È necessario, però, essere proprietari o titolari di altro diritto reale sull’unità abitativa oggetto di intervento. Non può beneficiare di tale ripartizione, per esempio, l’inquilino. Dal 1° gennaio 2012 non è più prevista questa diversa modalità di ripartizione. Per approfondimenti di maggiore dettaglio tecnico consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate. Attualità 17 SOGGETTI E LAVORI INTERESSATI Antonio Biasi ECCO I SOGGETTI ED I LAVORI CHE POSSONO USUFRUIRE DELLA DETRAZIONE DEL 50% AI FINI IRPEF Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: • proprietari o nudi proprietari • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) • locatari o comodatari • soci di cooperative divise e indivise • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce Per quali lavori spettano le agevolazioni I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono: A. quelli elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia). In particolare, la detrazione riguarda le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo e per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze B. quelli indicati alle lett. a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 (manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali. Sono definiti familiari, ai sensi dell’art. 5 del Testo unico delle imposte sui redditi, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado. C. gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie indicate nelle precedenti lettere A e B e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza. La detrazione delle spese sostenute per questi interventi è stata introdotta dal decreto legge n. 201/2011. D. gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune E. i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi (ad esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione) F. gli interventi per la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992. La detrazione compete unicamente per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, mentre non spetta per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di strumenti, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità interna ed esterna. Pertanto, a titolo di esempio, non rientrano nell’agevolazione i telefoni a viva voce, gli schermi a tocco, i computer, le tastiere espanse. Tali beni, tuttavia, sono inquadrabili nella categoria dei sussidi tecnici e informatici per i quali, a determinate condizioni, è prevista la detrazione Irpef del 19% G. gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici. L’agevolazione spetta anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili. H. interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza. Attualità I. gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici, all’esecuzione di opere interne. Gli interventi per l’adozione di misure antisismiche e per l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici. Se riguardano i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari. Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è possibile considerare anche: • le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse • le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 - ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71) • le spese per l’acquisto dei materiali • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori • gli oneri di urbanizzazione • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998). Non possono invece ritenersi comprese tra quelle oggetto della detrazione le spese di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio. Pagamento mediante bonifico Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale da cui risultino: • causale del versamento • codice fiscale del soggetto che paga • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. 18 Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere pagate con altre modalità. Quando vi sono più soggetti che sostengono la spesa, e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio fiscale. Se il bonifico contiene l’indicazione del codice fiscale del solo soggetto che fino al 13 maggio 2011 era obbligato a presentare il modulo di comunicazione al Centro operativo di Pescara, gli altri aventi diritto, per ottenere la detrazione, devono riportare in un apposito spazio della dichiarazione dei redditi il codice fiscale indicato sul bonifico. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento. Altri adempimenti I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali [highlights] relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di I contribuenti devono conservare le fatture o le ricevute fiscali. ristrutturazione. Questi documenti, che devono essere intestati alle persone che fruiscono della detrazione, potrebbero essere richiesti, infatti, dagli uffici finanziari che controllano le loro dichiarazioni dei redditi. Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali il contribuente, in luogo di tutta la documentazione prevista, può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui lo stesso attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione. Attualità 19 LA NUOVA NORMA UNI EN ISO 19011:2012. COS'È CAMBIATO? Antonio Biasi È stata recentemente pubblicata la nuova edizione della norma UNI EN ISO 19011, che specifica le linee guida per la conduzione di audit di sistemi di gestione. Si tratta di un aggiornamento significativo che tiene conto del moltiplicarsi dei sistemi di gestione (qualità, ambientale, sicurezza delle informazioni, ecc.), quindi della necessità di una loro più efficace integrazione. In breve, la nuova edizione della norma intende rispondere alle esigenze delle organizzazioni che chiedono piena armonizzazione e, quando possibile, massima ottimizzazione, dei sistemi di gestione e dei relativi processi di audit. Rispetto all’edizione precedente, del 2003, che si applicava solo ai sistemi di gestione per la qualità (ISO 9001) e ai sistemi di gestione ambientale (ISO 14001), l’edizione 2012 dunque, ha esteso il proprio campo di applicazione a tutti i sistemi di gestione, comprese piccole e medie organizzazioni. Le novità principali riguardano la gestione del Programma di audit, dando maggiore rilevanza e importanza all’attività di programmazione e responsabilità e autorità alla figura della “persona che gestisce il Programma di audit”. È suo compito, oltre alla definizione degli obiettivi, del campo di applicazione e dei criteri; selezionare i membri del gruppo ed assegnare la responsabilità, anche fornire informazioni (tra le quali quelle relative alla salute e sicurezza sul lavoro) e scegliere il metodo per lo svolgimento dell’audit. Inoltre è previsto il riesame e miglioramento del programma di audit che comprende la valutazione di metodi di audit alternativi o nuovi, l’efficacia delle misure per affrontare i rischi associati al programma di audit e le questioni inerenti la riservatezza e la sicurezza delle informazioni riguardanti il programma di audit. elementi disponibili per ottenere e valutare le evidenze di conformità. Il campionamento può essere effettuato per attributi (l’unità campionata è classificata semplicemente come conforme o non conforme, oppure viene conteggiato il numero di non conformità nella unità di prodotto con riferimento ad un requisito), che risulta un metodo robusto e semplice da utilizzare, o per variabili, che consente di richiedere un campione di numerosità minore e fornisce più informazioni relative alla variabilità del processo. Il capitolo relativo agli auditor viene interamente riorganizzato e viene eliminata la definizione sia qualitativa che quantitativa, relativa ai prerequisiti richiesti per gli auditor (grado di istruzione, formazione, esperienze di lavoro, esperienze di audit) fornendo loro una guida supplementare per la pianificazione e la conduzione degli audit. Vengono introdotti dei concetti nuovi, mentre altri vengono rafforzati, tra i quali: Viene previsto un maggior coordinamento con la persona che gestisce il Programma di audit e maggior attenzione agli impatti dell’attività di audit sull’organizzazione, definendo gli obiettivi del programma, quali ad esempio contribuire al miglioramento di un sistema di gestione e delle sue prestazioni, soddisfare i requisiti esterni, verificare la conformità ai requisiti contrattuali, determinare l’efficacia del sistema di gestione e quindi valutare la compatibilità e l’allineamento degli obiettivi del sistema di gestione con la politica del sistema di gestione stesso e con gli obiettivi generali dell’organizzazione. • osservatore, persona che accompagna il gruppo di audit ma non effettua l’audit; • guida, persona designata dall’organizzazione oggetto dell’audit per assistere il gruppo di audit; • rischio, effetto dell’incertezza sugli obiettivi; • conformità-non conformità, soddisfacimento o meno di un requisito; • sistema di gestione, sistemi per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi; • audit combinato, approccio per il quale due o più norme di sistema di gestione di diverse discipline sono sottoposti ad audit contemporaneamente; • audit congiunto, quando due o più organizzazioni di audit cooperano per sottoporre ad audit un unico cliente; • audit integrato, applicazione dei requisiti di due o più norme di sistemi di gestione in un unico sistema di gestione ed è sottoposto ad audit rispetto a più di una norma; • riservatezza, gli auditor dovrebbero agire con discrezione nell’utilizzo delle informazioni acquisite nel corso dei loro compiti (segreto professionale, obbligo di segretezza nei confronti del dipendente); • indipendenza, gli auditor dovrebbero essere indipendenti dall’attività sottoposta ad audit ogni qual volta possibile, agendo liberamente da pregiudizi e conflitto d’interessi. Viene introdotto il campionamento statistico in fase di audit, con l’obiettivo di fornire informazioni all’auditor sufficienti a dargli fiducia della conformità della totalità degli elementi. Consiste nel selezionare meno del 100% degli Viene inoltre inserita una nuova modalità per controllare un reparto, un’organizzazione o un fornitore dall’altra parte del mondo senza lasciare l’ufficio: l’audit a distanza o remoto, grazie ad internet, alle videoconferenze ed ad altri strumenti di comunicazione è possibile valutare requisiti del sistema/i di gestione e per raccogliere prove elettroniche, e interagisce con gli interlocutori indipendentemente dalla presenza fisica, evitando costose trasferte, chiedendo ad un collega di visitare luoghi con l’uso ad esempio di webcam ed eseguire eventuali prove, prevedendo piani di emergenza in caso in cui vi siano problemi durante l’audit e pianificando anche le attività alternative. AUD IT A D ISTA N Z A Per controllare un reparto, un fornitore dall'altra parte del mondo senza lasciare l'ufficio. Un altro aspetto certamente innovativo è l’introduzione del concetto di rischio per le attività di audit. Tale concetto si riferisce al rischio di non raggiungere gli obiettivi di audit stabiliti ed è altresì correlato alla minimizzazione dell’impatto delle attività di audit sui processi operativi delle organizzazioni sottoposte ad audit. Un’attenzione particolare viene altresì prestata alla elaborazione ed attuazione del programma di audit ed alla verifica, gestione e mantenimento della competenza di tutte le figure coinvolte nel processo di audit. In definitiva, le rinnovate linee guida della ISO 19011:2012 fanno dell’attività di audit un utile strumento per la direzione di un’organizzazione ai fini del raggiungimento dei propri obiettivi di business. Rispetto all’edizione del 2003, la norma aggiunge il concetto di ”rischio” e riconosce più esplicitamente le specifiche competenze degli auditor, così come riconosce le opportunità fornite dalle nuove tecnologie per lo svolgimento delle attività di audit a distanza (remote auditing). In conclusione quindi, la revisione 2012 della norma UNI EN ISO 19011 è da considerarsi un’opportunità per rivalutare le proprie pratiche aziendali di conduzione degli audit ed individuare le nuove opportunità di miglioramento. Monitor Economia 21 LA CONGIUNTURA NEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN PROVINCIA DI TREVISO NEL TERZO TRIMESTRE 2012 Michela Bianchin Unioncamere del Veneto ha diffuso i risultati della consueta indagine congiunturale sul commercio al dettaglio relativi al terzo trimestre 2012. A livello regionale l’indagine ha coinvolto un campione di oltre 1.184 imprese con almeno 3 addetti per un totale di oltre 28.700 addetti; di queste afferiscono alla provincia di Treviso circa 200 imprese e 4.500 addetti. Quasi un quinto delle aziende del campione provinciale appartiene al settore alimentare, mentre le restanti imprese appartengono al settore non alimentare. Quanto al canale distributivo, il 28% delle aziende del campione rientrano nella grande distribuzione organizzata, mentre il restante 72% sono piccoli e medi distributori. le ha registrato una contrazione del -1,7% sia rispetto al trimestre precedente che allo stesso periodo dello scorso anno e questo a fronte di una crescita pressoché nulla su base annua dei prezzi di vendita (+0,2%). Risulta, comunque, più marcato il calo del fatturato a livello regionale sia nel breve periodo (-3,0%) che su base annua (-5,1%). distribuzione organizzata. Anche sul versante degli ordini ai fornitori le imprese provinciali registrano una variazione negativa sia rispetto allo scorso trimestre (-2,2%) che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-2,9%), per quanto più contenuta di quelle rilevata per il complesso delle imprese del campione regionale per le quali il fatturato si contrae del -3,0% rispetto al trimestre precedente e del -6,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’analisi per settore merceologico e canale distributivo evidenzia una flessione del fatturato su base annua superiore per il settore alimentare (-3,2%) e per la grande distribuzione organizzata (-3,2%) rispetto al calo registrato dal settore non alimentare (-1,6%) e dai distributori medi e piccoli (-1,2%). Va, tuttavia, osservato che le imprese del settore non alimentare ed i distributori medio-piccoli registravano nello stesso periodo dello scorso anno flessioni ben più consistenti rispetto all’alimentare ed alla grande Nel terzo trimestre del 2012 il fatturato derivante dalle vendite al dettaglio delle aziende del campione provincia- Entrando nel dettaglio del settore merceologico e dei canali di vendita si rilevano andamenti analoghi a quanto visto per il fatturato. Nell’alimentare gli ordini ai fornitori calano su base annua del -3,8%, mentre nel non alimentare diminuiscono del -2,8%. SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO INDICATORI CONGIUNTURALI PER TERRITORIO SERIE STORICA 2° TRIM. 2009 - 3° TRIM. 2012 (VARIAZIONI CONGIUNTURALI E TENDENZIALI) PRINCIPALI INDICATORI 2° trim. 2009 3° trim. 4° trim. 1° trim. 2010 2° 3° trim. trim. 4° trim. 1° trim. 2011 2° 3° trim. trim. 4° trim. 1° trim. 2012 2° trim. 3° trim. TREVISO FATTURATO variazione rispetto al: trimestre precedente stesso trim. anno preced. 3,3 0,2 -6,3 -7,8 -3,4 -1,4 -1,8 -1,6 -2,5 -9,8 -1,3 -15,7 0,9 -1,7 -0,8 -1,3 -2,1 -2,2 -3,0 -1,9 0,1 -7,7 -2,0 -7,2 -2,4 0,0 -7,3 -1,7 trimestre precedente stesso trim. anno preced. 2,2 2,6 7,3 -9,0 -4,7 -1,2 -0,2 -3,3 -6,5 -6,4 -2,3 -2,6 -2,1 -2,2 -4,5 -2,8 -4,9 -2,0 -7,5 -1,9 -0,5 -3,3 -6,3 -6,5 -4,5 -1,2 -4,5 -2,9 stesso trim. anno preced. 0,7 -0,5 -0,3 -0,5 -3,7 -0,5 0,8 2,9 3,5 3,9 1,3 0,8 1,6 0,2 ORDINI AI FORNITORI variazioni rispetto al: PREZZI DI VENDITA variazioni rispetto al: VENETO FATTURATO variazione rispetto al: trimestre precedente stesso trim. anno preced. 1,4 -1,6 2,9 -10,0 0,6 5,5 5,6 -2,9 -0,2 -1,1 9,7 -12,0 -1,9 -3,0 -6,5 -4,5 -3,3 -0,5 2,3 0,2 2,7 -0,7 -2,6 -3,4 -4,2 -1,5 -8,7 -5,1 trimestre precedente stesso trim. anno preced. -2,5 -3,3 0,7 -5,4 -0,7 -0,5 2,5 -3,2 -3,0 -1,0 5,1 -5,9 -2,3 -3,8 -6,5 -8,3 -4,9 -1,2 2,4 -0,8 2,2 0,6 -3,8 -3,0 -5,5 -3,3 -6,8 -6,0 stesso trim. anno preced. -0,3 -2,2 -0,9 0,4 -0,9 0,0 1,4 4,1 2,0 1,2 1,9 1,0 0,5 0,5 ORDINI AI FORNITORI variazioni rispetto al: PREZZI DI VENDITA variazioni rispetto al: Fonte: Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto - CCIAA Treviso Monitor Economia 22 Nonostante il trimestre includa il periodo natalizio, le previsioni per l’ultimo scorcio d’anno delle imprese del commercio al dettaglio provinciali sono ancora caratterizzate da saldi negativi, pur presentando un lieve miglioramento rispetto a giugno 2012. Per quanto riguarda le prospettive di fatturato è del 57% la percentuale degli intervistati che esprime ancora giudizi di flessione e del 15% la quota di coloro che prevedono un aumento, con una differenza pari a -42 punti percentuali (era -59 lo scorso trimestre). Anche sul fronte degli ordinativi si mantiene attorno al 53% il numero degli intervistati polarizzati su giudizi negativi e sale di poco la quota degli ottimisti (dal 3 all’8 per cento) con un saldo negativo che di conseguenza un poco si riduce: da -51 a -45 punti percentuali. Quanto ai canali distributivi, la GDO registra una flessione degli ordini ai fornitori del -8,4% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, mentre per i distributori medi e piccoli il calo degli ordinativi è decisamente più contenuto (-1,2% su base annua). Anche a livello nazionale i risultati della rilevazione mensile sulle vendite al dettaglio condotta dall’Istat su un campione di circa 8.000 imprese operanti sul territorio italiano evidenziano per il terzo trimestre 2012 risultati negativi su base annua (-2,1%). Il calo appare, tuttavia, meno accentuato per il settore alimentare (-0,8%) e per la Grande distribuzione (-0,8%) rispetto a quanto registrato nel settore non alimentare (-2,7%) e nella distribuzione su piccole superfici (-3,1%). Quanto ai prezzi di vendita, circa due terzi degli intervistati rimane orientato per la stabilità ed una piccola percentuale si sposta su aspettative di rialzo che passano dal 16% al 22%, così che il saldo fra giudizi positivi e negativi sale da 2 a 6 punti percentuali. In merito all’occupazione rimane attorno all’87% il numero degli intervistati che propende per la stabilità, mentre il 12% si esprime per la diminuzione. Alcune anticipazioni sui possibili risultati per l’ultimo trimestre dell’anno provengono dell’indicatore del clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio a livello nazionale calcolato mensilmente dall’Istat1. SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO % DI GIUDIZI DI PREVISIONE SUI PRINCIPALI INDICATORI PER I PROSSIMI 3 MESI TREVISO E VENETO. SERIE STORICA TRIMESTRALE 2° TRIM. 2009- 3° TRIM. 2012 PRINCIPALI INDICATORI 2° trim. 2009 3° trim. 4° trim. 1° trim. 2010 2° 3° trim. trim. 4° trim. 2011(*) 1° 2° trim 3° trim. (*) trim. 4° trim. 1° trim. 2012 2° trim. 3° trim. TREVISO VENDITE ORDINI AI FORNITORI PREZZI DI VENDITA OCCUPAZIONE in aumento stazionario in diminuzione 19,2 23,4 20,4 15,5 21,8 14,8 17,7 32,9 12,8 20,0 0,0 9,3 4,2 14,8 41,4 44,3 43,4 49,6 31,2 61,4 52,7 37,3 47,7 40,0 31,8 37,8 32,9 28,6 39,4 32,2 36,2 34,9 46,9 23,9 29,6 29,8 39,5 40,0 68,2 52,9 62,8 56,6 in aumento stazionario in diminuzione 4,7 14,6 14,6 14,0 15,4 12,7 16,8 17,4 7,4 10,8 3,1 2,8 3,3 8,2 57,1 54,4 47,8 55,9 48,3 61,4 54,9 51,7 61,6 47,0 29,5 42,5 42,7 39,0 38,2 31,0 37,6 30,1 36,3 25,9 28,3 30,9 31,0 42,2 67,4 54,7 53,9 52,7 in aumento stazionario in diminuzione 6,4 17,4 10,8 7,9 22,1 16,2 40,5 28,6 23,4 29,8 37,4 23,0 15,6 21,5 72,0 55,4 61,9 74,6 65,2 76,0 52,7 58,7 63,5 66,9 53,4 61,7 70,8 63,1 21,6 27,2 27,4 17,5 12,6 7,8 6,8 12,7 13,1 3,3 9,2 15,3 13,6 15,3 2,7 7,3 4,0 4,5 8,3 1,8 0,0 6,6 0,5 0,0 0,0 8,1 0,0 1,0 83,6 79,6 79,8 82,6 86,2 88,7 85,0 83,9 90,8 91,7 86,6 81,2 88,2 86,6 13,7 13,1 16,3 12,9 5,5 9,5 15,0 9,5 8,7 8,3 13,4 10,7 11,8 12,3 in aumento stazionario in diminuzione VENETO VENDITE ORDINI AI FORNITORI PREZZI DI VENDITA OCCUPAZIONE in aumento stazionario in diminuzione 21,5 19,4 13,0 21,4 25,1 23,8 17,3 26,1 15,5 26,2 9,7 16,6 11,2 16,1 37,8 39,3 40,6 43,3 41,4 49,1 54,0 46,7 46,2 37,0 31,6 31,1 29,4 28,7 40,7 41,2 46,4 35,2 33,5 27,0 28,7 27,2 38,2 36,8 58,6 52,3 59,4 55,2 in aumento stazionario in diminuzione 11,8 11,1 10,5 14,6 18,9 12,0 11,1 16,4 9,4 13,8 7,1 10,8 7,7 9,8 49,0 47,7 45,1 54,8 50,3 64,8 64,2 57,4 60,6 52,1 39,4 41,2 38,8 38,3 39,2 41,2 44,4 30,6 30,7 23,1 24,7 26,1 30,0 34,1 53,5 48,0 53,4 51,9 in aumento stazionario in diminuzione 10,1 12,9 12,6 12,6 19,7 23,0 30,0 36,9 22,8 25,3 32,5 24,3 19,4 23,9 in aumento stazionario in diminuzione 74,9 69,0 69,5 75,2 71,4 69,4 62,0 56,6 67,7 66,1 54,7 63,8 65,7 62,8 15,0 18,1 17,9 12,2 8,9 7,6 7,9 6,5 9,4 8,6 12,9 11,9 14,9 13,3 6,1 2,2 4,6 6,7 4,0 1,8 3,6 3,5 0,7 2,9 2,0 3,1 1,3 1,3 74,8 82,1 81,7 81,5 87,5 88,0 83,1 86,4 92,9 86,3 79,6 82,6 84,8 83,7 19,1 15,7 13,7 11,8 8,5 10,2 13,3 10,1 6,4 10,7 18,5 14,3 13,9 15,0 (*) dal secondo trimestre 2011 l'orizzonte temporale della domanda è stato modificato da 6 a 3 mesi. Fonte: Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto - CCIAA Treviso Monitor Economia 23 COMMERCIO AL DETTAGLIO: Previsioni sulle vendite e gli ordini ai fornitori. Confronto giudizi positivi, negativi e saldi in provincia di Treviso. Serie storica trimestrale anni 2009-2012 VENDITE ORDINI FORNITORI 80,0 80,0 60,0 60,0 40,0 40,0 20,0 20,0 3,1 0,0 0,0 -20,0 -20,3 -40,0 -60,0 -80,0 -8,8 -15,8 -19,4 -9,1 -11,9 -25,1 -26,7 -20,0 -20,0 -40,0 -58,6 -68,2 I -41,9 -43,5 -50,8 II III IV I 2009 II III IV I 2010 saldo II III IV I 2011 giudizi positivi II -23,7 -16,3 -33,5 -22,9 -16,0 -20,9 -13,2 -11,4 -13,5 -23,6 -31,4 -60,0 -80,0 III 2012 -64,3 I II III IV 2009 giudizi negativi I II III IV I 2010 saldo II III IV -51,9 -50,6 I 2011 giudizi positivi II -44,5 III 2012 giudizi negativi Nota: le previsioni passano da 6 a 3 mesi succesivi a partire dal 2° trimestre 2011 Fonte: elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO E DEI CONSUMATORI A LIVELLO NAZIONALE. Indici destagionalizzati (Base 2005=100). Dicembre 2009 - Dicembre 2012 Dopo i lievissimi rialzi di ottobre e novembre, l’indicatore di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio scende a dicembre a 77,8. In particolare, peggiorano i giudizi e le attese sulle vendite ed in lieve crescita sono giudicate le scorte di magazzino. Guardando alla disaggregazione per tipologia distributiva, l’indicatore di fiducia registra un calo in entrambi i circuiti distributivi, grande distribuzione e distribuzione tradizionale. Anche sul fronte dei consumatori non si colgono significative variazioni rispetto al terzo trimestre 2012. Anzi, nonostante il lieve rialzo di dicembre, negli ultimi tre mesi l’indice medio appare in ulteriore peggioramento2. Fonte: Elab. Ufficio Studi CCIAA Treviso su dati Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto L’Approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, fa parte della collana Congiuntura & Approfondimenti è consultabile sul sito camerale all’indirizzo: http://www.tv.camcom.it/docs/studi/ monitor_economia.htm_cvt.htm (1) L’Istat conduce mensilmente l’Indagine sulla fiducia delle imprese del commercio al dettaglio nell’ambito d’un ampio schema d’inchieste congiunturali, armonizzato a livello europeo. L’indagine si propone la raccolta e la diffusione tempestiva dei dati riguardanti i giudizi sull’andamento degli affari, sul livello delle scorte, sui prezzi d’acquisto del settore, nonché le tendenze (per i tre mesi successivi) del volume degli ordini, del numero degli occupati, dei prezzi di vendita e del volume delle vendite. Mensilmente vengono elaborati, inoltre, gli indicatori del clima di fiducia del comparto sia nel suo insieme, sia nelle due grandi disaggregazioni (distribuzione tradizionale e grande distribuzione). (2) L’indagine congiunturale sul clima di fiducia dei consumatori viene svolta mensilmente dal 1982 nell’ambito di un progetto armonizzato dell'Unione su un campione rappresentativo della popolazione adulta italiana di numerosità pari a circa 2000 unità. Le opinioni sono richieste nella forma di giudizi riguardanti il recente passato (i precedenti dodici mesi) oppure nella forma di attese sull’evoluzione futura a breve termine (nei successivi dodici mesi). In dettaglio l’indagine comprende domande mensili sui seguenti aspetti: giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia; attese sulla disoccupazione; giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia; giudizi sul bilancio familiare; giudizi e attese sull’andamento dei prezzi; opportunità attuale e futura di risparmio; opportunità attuale e intenzioni future di acquisto di beni durevoli. Per ogni domanda i risultati sono espressi in termini di frequenze relative delle singole modalità di risposta e di saldi, calcolati come differenza fra le frequenze percentuali delle modalità favorevoli e di quelle sfavorevoli. Il clima di fiducia è un indicatore sintetico complessivo dei risultati dell’indagine ed è finalizzato a valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori italiani; esso può essere disaggregato sia nei climi economico e personale, sia, alternativamente, nei climi presente e futuro. Tutti gli indicatori del clima di fiducia sono espressi come numeri indici destagionalizzati in base 2005=100. Monitor Economia 24 IL COMMERCIO ESTERO NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 Michela Bianchin PRINCIPALI RISULTATI DELLA PROVINCIA DI TREVISO Nel recente comunicato di metà dicembre l’Istat ha reso noto che nella media dei primi nove mesi del 2012 la dinamica tendenziale dell’export è positiva per tutte le ripartizioni italiane, anche se in progressiva decelerazione nel corso dell’anno. Rispetto alla media nazionale (+3,5%), la ripartizione nord-orientale registra una crescita più contenuta e pari al +1,1%, in particolare le esportazioni della regione Veneto crescono nei primi nove mesi del 2012 del +1,5%. Treviso è l’unica provincia a contribuire in negativo al dato medio regionale con una flessione tendenziale del -7,5%, contro una crescita del +2,7% per Vicenza e del +3,9% per Padova. A questo risultato concorrono più fattori sia di natura congiunturale, ma anche di tipo strutturale. Senz’altro influisce il generale rallentamento della domanda globale da più fonti registrato. Secondo i più recenti dati diffusi dal WTO complessivamente le esportazioni mondiali nei primi nove mesi del 2012 sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2011 (-0,2%). Ma, ove si guardi più in dettaglio alle diverse aree geografiche si riscontra per l’area Ue27 una flessione del -5,6% contro una crescita dell’export dei paesi extra Ue del +2,5%. Oltre a ciò, si ricorda ancora una volta che la variazione negativa su base annua rilevata per la nostra provincia è senza dubbio amplificata dal considerevole calo delle esportazioni di macchinari rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando le vendite di questo settore conoscevano un importante picco, soprattutto verso la Cina. Macchinari a parte, infatti, l’export manifatturiero provinciale risulta subire un calo ben più contenuto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1,4%, invece che -7,4%), frutto peraltro di due andamenti contrapposti: le esportazioni verso i paesi extra Ue crescono nel periodo del +6,2%, mentre quelle in area Ue flettono del -4,7%. Il calo della domanda ha un duplice riflesso sul fronte importazioni: non solo cala la richiesta di beni finali, ma si contraggono anche i flussi di semilavorati in entrata per la lavorazione finale. Non stupisce quindi che la flessione dell’import provinciale risulti ancor più accentuata di quella delle esportazioni: complessivamente nei primi nove mesi del 2012 l’import di Treviso è calato del -12,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La flessione risulta al di sopra della media regionale (-9,1%), e ancor più di quella nazionale (-6,0%), per quanto anch’esse in lieve peggioramento rispetto ai consuntivi di fine giugno. D’altra parte, allargando gli orizzonti, si osserva che questa contrazione dell’import accomuna tutta l’area Ue. Sempre secondo i dati WTO, nei primi nove mesi del 2012 le importazioni dei Paesi dell’Unione sono calate del -7,2% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre l’import dei Paesi Extra Ue è cresciuto del +4,1%. Il calo più che proporzionale dell’import rispetto all’export mantiene il saldo commerciale su valori positivi sia a livello provinciale che regionale (rispettivamente pari a 3.090 e 9.775 milioni di euro) ed un poco superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2011. L’ANALISI PER SETTORI Le esportazioni di macchinari nei primi nove mesi del 2012 risultano del 29,2% inferiori ai valori registrati nello stesso periodo del 2011, effetto combinato di una contrazione delle vendite del -8,4% in area UE e del -39,7% nei mercati extra UE (nel solo mercato cinese le esportazioni calano del -87%). Come già ricordato, però, il confronto avviene con un periodo in cui si è assistito ad un vero e proprio picco dell’export di questo settore verso il mercato cinese, probabilmente connesso all’acquisizione di particolari commesse. Cina a parte, vi sono alcune performance verso paesi extra Ue decisamente positive. Si osservi, in particolare, la crescita del +23,2% delle esportazioni verso gli Stati Uniti e l’interessante incremento delle vendite nel mercato indonesiano. Quanto ai mercati europei, penalizzano il risultato complessivo del periodo le flessioni delle vendite in Regno Unito (-18,1%) e in Spagna (-21%), mentre si registra un calo del tutto modesto nei primi due mercati di riferimento europei: Francia (-2,1%) e Germania (-2,6%). Oltre ai macchinari, contribuisce al calo complessivo dei primi nove mesi dell’anno anche il settore delle calzature (terzo settore in provincia per valore delle esportazioni) le cui vendite all’estero diminuiscono su base annua del -11,0%, flessione peraltro tutta imputabile all’andamento delle vendite in area Ue (-14,4%) ed in particolare nei mercati tedesco (-14,0%) e spagnolo (-19,6%), senza contare il calo dei flussi in conto lavorazione verso il mercato rumeno (-22,1%) e quello ungherese (-39,6%). Continua a crescere, al contrario, l’export fuori Unione (+5,5%), specie verso gli Stati Uniti (+22,1%), la Russia (+30,4%) ed il Giappone (39,2%). Infine, è senz’altro da non sottovalutare, anche se ancora nei piccoli numeri, l’aumento delle esportazioni verso il mercato Cinese (+66,7%). Anche gli altri settori del comparto Sistema Moda contabilizzano a fine settembre risultati negativi: le vendite di prodotti tessili, abbigliamento e maglieria calano complessivamente del -7,1% rispetto ai primi nove mesi del 2011. Flessione a cui contribuisce maggiormente il settore tessile (-15,6%), mentre appare decisamente più lieve il calo dell’abbigliamento (-3,8%) e le maglieria si porta addirittura in terreno positivo (+1,4%). Va come sempre precisato, tuttavia, che si tratta di risultati sicuramente parziali: sfuggono infatti alle statistiche nazionali i flussi di prodotti non più passanti per l’Italia in quanto realizzati all’estero e destinati direttamente ai mercati esteri. Anche per il settore della gomma-plastica si registra un calo delle vendite all’estero rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (-3,3%). Si mantiene anche negli ultimi mesi, tuttavia, un andamento positivo delle esportazioni verso la Germania, primo mercato di riferimento per questo settore, così che l’incremento da inizio anno in questo mercato si attesta al +8,9%. Tra i settori che, invece, realizzano nel periodo un risultato positivo, si segnala innanzitutto l’industria del mobile, secondo settore per valore delle esportazioni provinciali. Le vendite all’estero di mobili nei primi nove mesi del 2012 crescono del +3,6% su base annua. Questa crescita è imputabile in toto all’aumento dell’export nei mercati extra UE (+21,3%) ed in particolare verso la Russia (+16,8%) e gli Stati Uniti (+33,6%). Appaiono, inoltre, interessanti, seppur ancora modesti nei volumi, gli incrementi delle vendite verso il mercato cinese (+27%) e gli Emirati Arabi Uniti (+44,6%). Il peso delle vendite fuori unione cresce di oltre quattro punti percentuali rispetto a prima della crisi attestandosi al 33,9% (era del 28,8% nello stesso periodo del 2009) contro il 66,1% delle vendite intra UE (era del 71,8% nel 2009), ad indicare uno sforzo di diversificazione dei mercati innescato dalla crisi che ha colpito più di altri questo settore. Positiva anche la performance della carpenteria metallica: le esportazioni del settore crescono del +8,4% rispetto ai primi nove mesi del 2011. L’aumento si registra tanto in area Ue (+7,2%) che extra Ue (+12,5%). In ambito UE è da segnalare l’aumento del +4,5% delle vendite verso la Germania che, per quanto sotto al dato medio, conferma la tenuta del primo mercato di riferimento per il settore. Al di fuori dei paesi dell’Unione all’incremento su base annua delle esportazioni di carpenteria metallica contribuiscono in misura significativa gli aumenti delle vendite negli Stati Uniti (+47%), e probabili commesse straordinarie in Algeria ed in Turkmenistan. In crescita, su base annua, anche l’export di elettrodomestici (3,6%). Il dato complessivo è frutto di una sostanziale tenuta delle vendite nei mercati intra unione (+0,3%) che pesano per il 64,9% sul totale delle esportazioni del periodo (era del 76,7% nel 2009), e di un discreto incremento nei mercati extra Ue (+10,5%), il cui peso passa dal 23,3% dei primi nove mesi del 2009 ad oltre il 35% di quest’an- Monitor Economia 25 no. Contribuiscono in particolare gli aumenti a due cifre delle vendite negli Stati Uniti (+33%), in Nuova Zelanda (+43,7%) ed in Sud Africa (+87,5%). Infine, si segnala che continua la dinamica positiva dell’ex- port di prodotti alimentari (+9,9%) e di bevande (+10,8%) anche se con un trend più contenuto dello stesso periodo dell’anno scorso. Per entrambe i settori, in termini relativi, crescono maggiormente le esportazioni verso i mercati extra europei (rispettivamente +10,8% e +14,1%). In particolare per l’industria delle bevande il peso delle vendite al di fuori dei mercati dell’unione raggiunge nel periodo il 33,1% contro il 26,7% del 2009. TREVISO: COMMERCIO ESTERO PER VOCE MERCEOLOGICA. PRIMI 9 MESI 2012 (DATI PROVVISORI) CONFRONTO CON I CORRISPONDENTI PERIODI DEL 2010 E 2011. DATI IN MIGLIAIA DI EURO EXPORT Cod. A B C D-V Voce merceologica Agricoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti petroliferi raffinati Prodotti alimentari (incl. tabacco) Bevande Filati e tessuti Abbigliamento Maglieria Concia e lavorazioni pelli Calzature Gioielli Occhialeria Mobili Legno Carta e stampa Prodotti chimici, farmaceutici, fibre sintetiche Prodotti in gomma o plastica Vetro e prodotti in vetro Pietre tagliate, modellate e finite Metallurgia Carpenteria metallica Elettronica, app. medicali e di misuraz. (escl. occhialeria) Elettrodomestici Altre apparecchiature elettriche Macchinari Mezzi di trasporto e componentistica Altri prodotti dell'industria manifatturiera Altri servizi Totale Complessivo 2010 2011 19.437 4.907 414 259.869 203.510 262.785 524.491 104.850 80.912 709.755 120.943 47.401 972.543 85.981 122.104 106.598 267.382 45.821 9.630 126.960 403.535 126.738 498.210 315.365 1.264.308 203.333 301.636 36.326 7.225.744 18.366 4.325 228 305.688 245.218 295.696 522.779 92.679 83.335 756.097 112.109 51.026 1.031.787 92.031 133.773 113.824 311.840 53.592 7.554 158.222 446.143 108.483 501.739 351.502 1.742.926 209.932 310.733 51.852 8.113.479 2012 (rett.) 17.189 4.906 162 335.922 271.801 249.457 502.941 93.980 61.886 672.985 113.844 53.406 1.068.827 86.441 131.899 126.653 301.579 40.598 9.758 172.684 483.481 90.426 520.136 325.553 1.233.205 198.214 294.554 43.948 7.506.434 Var.% 12/11 Peso% 12/10 -6,4 13,4 -29,1 9,9 10,8 -15,6 -3,8 1,4 -25,7 -11,0 1,5 4,7 3,6 -6,1 -1,4 11,3 -3,3 -24,2 29,2 9,1 8,4 -16,6 3,7 -7,4 -29,2 -5,6 -5,2 -15,2 -7,5 -11,6 -0,0 -60,9 29,3 33,6 -5,1 -4,1 -10,4 -23,5 -5,2 -5,9 12,7 9,9 0,5 8,0 18,8 12,8 -11,4 1,3 36,0 19,8 -28,7 4,4 3,2 -2,5 -2,5 -2,3 21,0 3,9 2010 2012 0,3 0,1 0,0 3,6 2,8 3,6 7,3 1,5 1,1 9,8 1,7 0,7 13,5 1,2 1,7 1,5 3,7 0,6 0,1 1,8 5,6 1,8 6,9 4,4 17,5 2,8 4,2 0,5 100,0 0,2 0,1 0,0 4,5 3,6 3,3 6,7 1,3 0,8 9,0 1,5 0,7 14,2 1,2 1,8 1,7 4,0 0,5 0,1 2,3 6,4 1,2 6,9 4,3 16,4 2,6 3,9 0,6 100,0 IMPORT Cod. A B C D-V Voce merceologica Agricoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti petroliferi raffinati Prodotti alimentari (incl. tabacco) Bevande Filati e tessuti Abbigliamento Maglieria Concia e lavorazioni pelli Calzature Gioielli Occhialeria Mobili Legno Carta e stampa Prodotti chimici, farmaceutici, fibre sintetiche Prodotti in gomma o plastica Vetro e prodotti in vetro Pietre tagliate, modellate e finite Metallurgia Carpenteria metallica Elettronica, app. medicali e di misuraz. (escl. occhialeria) Elettrodomestici Altre apparecchiature elettriche Macchinari Mezzi di trasporto e componentistica Altri prodotti dell'industria manifatturiera Altri servizi Totale Complessivo 2010 2011 143.959 7.706 860 197.873 11.436 181.226 638.643 192.907 35.169 562.927 2.905 24.612 49.430 221.070 98.416 299.077 184.420 44.002 981 276.845 148.772 185.252 261.154 132.899 307.139 117.424 167.640 53.305 4.548.054 155.280 9.082 1.337 227.459 13.941 245.852 706.290 192.475 42.871 607.348 3.299 25.997 48.324 213.776 118.247 364.814 202.762 46.000 1.404 334.015 158.399 220.167 225.339 146.273 394.004 93.833 169.936 67.034 5.035.558 2012 (rett.) 162.270 8.167 1.912 208.665 14.056 197.060 621.541 195.974 33.595 531.140 2.859 22.062 45.680 195.987 105.592 323.302 186.658 38.853 882 295.539 169.423 136.080 260.320 115.166 264.683 78.030 142.446 58.213 4.416.155 Var.% 12/11 4,5 -10,1 43,0 -8,3 0,8 -19,8 -12,0 1,8 -21,6 -12,5 -13,4 -15,1 -5,5 -8,3 -10,7 -11,4 -7,9 -15,5 -37,2 -11,5 7,0 -38,2 15,5 -21,3 -32,8 -16,8 -16,2 -13,2 -12,3 Peso% 12/10 12,7 6,0 122,3 5,5 22,9 8,7 -2,7 1,6 -4,5 -5,6 -1,6 -10,4 -7,6 -11,3 7,3 8,1 1,2 -11,7 -10,2 6,8 13,9 -26,5 -0,3 -13,3 -13,8 -33,5 -15,0 9,2 -2,9 2010 3,2 0,2 0,0 4,4 0,3 4,0 14,0 4,2 0,8 12,4 0,1 0,5 1,1 4,9 2,2 6,6 4,1 1,0 0,0 6,1 3,3 4,1 5,7 2,9 6,8 2,6 3,7 1,2 100,0 Fonte: Elab. Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso su dati ISTAT L’Approfondimento completo, a cura dell’Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale, fa parte della collana Congiuntura & Approfondimenti sarà consultabile sul sito camerale all’indirizzo: http://www.tv.camcom.it/docs/studi/monitor_economia.htm_cvt.htm 2012 3,7 0,2 0,0 4,7 0,3 4,5 14,1 4,4 0,8 12,0 0,1 0,5 1,0 4,4 2,4 7,3 4,2 0,9 0,0 6,7 3,8 3,1 5,9 2,6 6,0 1,8 3,2 1,3 100,0 Treviso Glocal: Via Roma 4/D Palazzo Cristallo - Lancenigo di Villorba ITALY Tel. +39 0422 911417 Fax +39 0422 911855 e-mail: [email protected] Partita IVA: 03676710266 Treviso Glocal, società consortile a responsabilità limitata, che ha nella Camera di Commercio il socio di maggioranza, è la società di promozione dell’internazionalizzazione di Treviso. è stata fondata nel 2001 con la è una società consortile partecipata missione di presidiare i mercati favorevoli al made in dalla Camera di Commercio di Treviso I.A.A., Unicredito Treviso e di portarvi tutti i prodotti e tutte le imprese che Italiano, Veneto Banca, Confartigianato della Marca possono trarne vantaggi, comprese le pmi che da sole Trevigiana, U.n.a.s.c.o.m., C.n.a. Treviso, Coldiretti Treviso. non reggono un sistema continuo di relazioni su estero. è oggi supporto professionale per le realizza economie di scala: sul piano aziende che sono in uscita verso il mercato, ma anche professionale ha assemblato le migliori competenze prima l'antenna capace di intercettare i segnali di sistema o di disperse e ha aggiunto la forza di un obiettivo comune a singoli operatori che provengono dall'estero. tutti i settori merceologici e a tutti i tipi di aziende, grandi, piccole, medie, artigiane, del turismo o del commercio, della produzione agricola o della trasformazione area consulenza gratuita area promozione contrattualistica internazionale note generali e settoriali sui mercati internazionali informazioni su appuntamenti fieristici e promozionali agroindustriale. area prima informazione informazioni sulla situazione e il quadro congiunturale di un Paese estero informazioni circa le strutture di assistenza presenti sul territorio estero pagamenti internazionali trasporti internazionali marketing internazionale opportunità e rischio Paese leggi di finanziamento per azioni commerciali agevolazioni internazionali progetti di sviluppo consorzi e raggruppamenti ricerche fornitori o partners esteri supporto commerciale per ricerca informazioni su normativa doganale traduzioni professionali e interpretariato partecipazioni espositive visite a fiere internazionali missioni economiche e incontri B2B workshop con operatori esteri area consulenza a pagamento Mercati Esteri 27 GUIDA AI MERCATI ESTERI: IL MESSICO Daniela Brugnera elettivi. Il sistema giudiziario si basa sul diritto continentale europeo, ma è anche influenzato dalla teoria costituzionale americana. ografica ne ge Il Messico - Posizio Bandiera del Messico Il Messico confina a nord con gli USA, a sudest con il Belize e con il Guatemala; si affaccia a est sull’Oceano Atlantico (Golfo del Messico e Mare delle Antille) e a ovest sull’Oceano Pacifico. Nell’altopiano centrale, chiuso a sud da cime che superano i 5.000 metri, si uniscono la Sierra Madre Occidentale e la Sierra Madre Orientale. Sono isolate dal nucleo centrale le penisole della California (Baja California) e dello Jucatan. Fra i numerosi fiumi del Paese il più importante è il Rio Bravo, che traccia il confine con gli Stati Uniti e sbocca nel Golfo del Messico. Divise tra Oceano Atlantico e Pacifico si trovano varie isole le quali, tutte assieme, arrivano ad una superficie di 5.073 Kmq. Il Messico è considerato dalla World Bank come un Paese dal reddito medio-alto. Il Messico è un Paese con una gran diversità climatica. Esteso all’incirca da 15° a 33° di latitudine Nord, il Messico è tagliato a metà dal Tropico del Cancro e si colloca nel dominio dei climi tropicali e subtropicali. Gli effetti della latitudine sono però largamente modificati dall’altimetria e dalla disposizione dei rilievi, inoltre, la presenza degli oceani ha una grande influenza nella formazione della mappa climatica messicana. Le differenze termiche si fanno più accentuate soprattutto con il variare dell’altimetria, si distinguono, infatti, tre zone: le tierras calientes (terre calde), fino ai 600-700 metri di altitudine, con temperatura media annua di oltre 22°C, qui si coltivano cacao, banana, canna da zucchero e cotone; le tierras templadas (terre temperate), fra i 600-700 metri e i 1600-1700 metri, con temperatura media annua di 15-22°C, dove si semina canna da zucchero, ma soprattutto caffè, accanto a mais e fagioli; le tierras frias (terre fredde), al di sopra dei 1700 metri, dove la temperatura media annua è inferiore ai 15°C e sono frequenti le gelate, qui dominano il mais e il grano, mentre l’orzo e la patata si incontrano fino ai 3200 metri. Al di sopra di una zona di foreste e di pascoli che può raggiungere i 4000 metri, si trovano, poi, le tierras heladas (terre gelate): il limite delle nevi permanenti è sui 4700-4800 metri. La parte tropicale è investita d’estate da aria umida proveniente dal Golfo del Messico, con abbondanti piogge da fine maggiogiugno fino a settembre-ottobre. Spesso all’inizio e verso la metà di questo periodo si formano cicloni disastrosi. La costa pacifica è raggiunta, sempre d’estate, da venti periodici di tipo monsonico, che innescano abbondanti precipitazioni, ad esclusione delle zone a nord del Tropico del Cancro. Nelle pianure e nei bacini riparati (Sonora, Sinaloa, Bassa California), la quantità di precipitazioni è assai modesta e irregolarmente distribuita. I cicloni (chubascos) che colpiscono le coste meridionali e occidentali sono solitamente meno violenti dei cicloni atlantici. In inverno, il versante del Golfo del Messico può essere raggiunto da venti settentrionali, freddi e secchi (nortes), che provocano gelate in pianura e periodi di siccità. La zona pacifica, protetta dagli alisei umidi e dai nortes, è in genere arida; solo la regione di Tijuana, nella Bassa California settentrionale, ha piogge invernali di tipo mediterraneo. Colonia spagnola dal XVI secolo, il Messico divenne indipendente nel 1821. Il suo territorio, molto più vasto di quello attuale, comprendeva allora anche alcune terre cedute poi agli USA. Dal punto di vista politico, il Messico è una Repubblica Federale di tipo Presidenziale formata da 31 stati e da un Distretto federale che coincide con la capitale. Il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale per 6 anni e non è rieleggibile, egli è anche il Capo del Governo ed esercita il potere esecutivo; il potere legislativo spetta al Congresso, composto dal Senato e dalla Camera dei deputati. Tutti gli Stati e il distretto Federale sono dotati di un Governatore e un’Assemblea La Bandiera messicana venne introdotta per la prima volta nel 1821 come un semplice tricolore verde, bianco e rosso. Due anni dopo venne aggiunto al centro della striscia bianca lo stemma del Messico, che rappresenta la fondazione, nel 1325, della capitale Azteca di Tenochtitlan (sul territorio attualmente occupato dall’attuale capitale Città del Messico). Secondo la Bandera Trigarante de Mexico che avrebbe ispirato l’attuale bandiera messicana, i colori rappresentano, in ordine, l’indipendenza, la religione e l’unione fra gli stati messicani, tuttavia altre interpretazioni legate alla secolarizzazione del Paese operata da Benito Juarez, vedono il verde come simbolo della speranza, il bianco dell’unità e il rosso del sangue degli eroi della patria. Lo stemma del Messico Lo stemma del Messico ha rappresentato da sempre un importante simbolo sia della politica sia della cultura del Paese. Esso raffigura un’aquila reale appoggiata con una zampa su un cactus del genere Opuntia, mentre con l’altra zampa stringe un serpente della specie crotalo che si contorce e che viene trattenuto con il becco. Questa raffigurazione simboleggerebbe la vittoria del bene sul male, inoltre gli abitanti originari di Tenochtitlan le associano significati religiosi. Mercati Esteri spagnoli. Nel 1810 ottennero l’indipendenza e in seguito si svilupparono diverse attività sotto il dispotismo di Diaz. Con la caduta del dittatore iniziarono guerre e carestie, solo più tardi si avviò una ripresa economica. Città del Messico Città del Messico si estende su un altopiano del Messico centrale a circa 2.300 metri di altitudine nel Districo Federal ed è la capitale del Paese, nonché il suo principale centro. Popolata da quasi 20.000.000 di abitanti è, inoltre, una delle più grandi metropoli del mondo, dove si concentrano le attività economiche, politiche e culturali. Malgrado questo, la lingua parlata è quasi esclusivamente lo spagnolo e l’inglese, poco diffuso, è riservato alle relazioni commerciali. La città gode di un clima che la rende visitabile in qualunque periodo dell’anno, tuttavia è necessario tener presente che è molto caotica e trafficata. Di antichissima fondazione, già dal 10.000 a.C. la città era popolata da gente dedita alla caccia che viveva in villaggi primitivi, tutti concentrati intorno al Lago Texcoco; a imporsi su questi arrivarono gli Aztechi, che fondarono Tenochtitlan, in seguito rasa al suolo e ricostruita dagli Dati di base1 Valori Superficie 1.964.375 Kmq Popolazione 112.336.538 ca Densità della popolazione 57 ab./kmq Lingua ufficiale Spagnolo (ufficiale), lingue Amerinde Religione Cattolica (90,4%), protestante (3,8%) Unità monetaria Pesos messicano (MXN) 2 Forma istituzionale Repubblica federale presidenziale Capitale Città del Messico Clima Variabile a seconda della latitudine Fuso orario - 7 ore rispetto all’Italia Organizzazioni di appartenenza APEC, EBRD, NAFTA, OAS, OCDE, ONU 1 Dove non diversamente specificato, le fonti informative dei dati qui esposti sono: www.globus.camcom.it, www.ice.gov.it e www.worldbank.org 2 Il tasso di cambio al 03/12/2012 è il seguente: 1 € = 16.8477 MXN e 1 MXN = 0.0593 €; 1 USD = 12.9165 MXN e 1 MXN = 0.0774 USD. Nell’ambito del Nuovo Mondo il Messico è un Paese di antichissimo popolamento; l’attuale popolazione messicana deriva da varie stratificazioni, la più importante si verificò a seguito della colonizzazione spagnola: il risultato fu la formazione dei mestizos o meticci, che rappresentano circa il 64% della popolazione. I Creoli, Bianchi nati nel Paese, formano insieme ai Bianchi ‘puri’ il 15%. Gli Amerindi o Indios, di origine soprattutto azteca, sono pari al 18%: presenti in tutto il Messico, essi conservano i generi di vita tradizionali, ma in posizione di inferiorità rispetto agli altri gruppi, malgrado la Ley indígena li tuteli. Non mancano comunità europee e asiatiche di differenti nazionalità. Alla data del primo censimento (1895), i Messicani erano 12.632.000, oggi superano i 112 milioni. Nel corso del 20° secolo, dunque, la popolazione è aumentata di circa otto volte. Piramide Azteca Il rapido incremento si vede a partire dagli anni ‘40, grazie al miglioramento della dieta alimentare, delle condizioni economiche e delle pratiche igienico-sanitarie: il tasso di mortalità (4,8‰ rispetto al 16,7‰ dell’immediato dopoguerra), compresa quella infantile (18,8‰), è costantemente sceso. La natalità, invece, è calata solo negli ultimi due decenni (19,7‰ rispetto al 29‰ del periodo 1985-90), per cui l’eccedenza è stata a lungo elevata. Il valore medio di densità non è significativo, in quanto esistono aree in cui la densità è bassissima, ad esempio in Bassa California Meridionale (7 ab./Kmq), Sonora e Chihuahua (13 ab./Kmq), e aree in cui la densità è altissima, come i 656 ab./Kmq dello Stato di Messico e di 66 di quello di Michoacán. A partire dagli anni ‘50 sono state avviate numerose e incisive campagne governative per ovviare al dilagante analfabetismo, i ripetuti sforzi in questa direzione hanno portato ottimi risultati, tanto che il grado di alfabetizzazione della popolazione adulta ha attualmente superato l’86%. L’istruzione primaria è gratuita e obbligatoria per i bambini dai 6 ai 14 anni di età. L’economia messicana ha iniziato un processo di trasfor- 28 Principali indicatori socio-politici Valori Tasso di crescita della popolazione (in %) 1,086 Popolazione urbana (in % della popolazione totale) 78 Tasso di natalità (in ‰) 19,7 Tasso di mortalità generale (in ‰) 4,8 Tasso di mortalità infantile (per 1000 bambini nati vivi) 18,8 Speranza di vita alla nascita (in anni) 76,66 Tasso di alfabetizzazione 86,1 Tasso di disoccupazione 10 mazione a partire dagli anni ‘80, con l’avvio della liberalizzazione economica e l’adesione al NAFTA. Tali cambiamenti hanno prodotto risultati soprattutto nella crescita e composizione del PIL e in termini di diversificazione delle esportazioni. Dal punto di vista economico, il Messico ha un altissimo tasso di crescita, tanto che rientra tra i primi cinque paesi emergenti con maggiori potenzialità, fa parte delle prime 20 economie del mondo ed è la seconda dell’America Latina. A conferma di tutto questo, secondo una ricerca della PwC denominata “The World in 2050”, il Messico rappresenterà per quell’anno la sesta economia a livello globale. Dopo l’andamento decrescente del PIL del 2009, il Paese, grazie anche alla ripresa degli USA, ha registrato un notevole miglioramento già dal 2010 (+5,5%), per poi crescere ulteriormente nel 2011 (+3,9%), malgrado l’aumento dei prezzi delle materie prime e degli alimenti. La crescita più importante ha riguardato il settore primario, mentre il secondario ha registrato aumenti più modesti; tra le migliori performance spiccano i settori delle costruzioni, l’elettricità e l’industria manifatturiera, mentre di segno opposto è stato l’andamento dell’industria mineraria. Il settore terziario ha registrato una crescita notevole, soprattutto nel commercio, nell’informazione e nei media, nei servizi finanziari e assicurativi, nei trasporti e nella logistica, nei servizi immobiliari, professionali, scientifici e tecnici. Tuttavia il settore è dominato dal turismo, che contribuisce alla formazione del PIL per il 9% circa. Il numero di turisti stranieri entrati in Messico nel 2011 è stato di quasi 23 milioni, il 2% in più rispetto all’anno precedente. Le attività economiche sono concentrate a Città del Messico, dove si produce più del 20% del PIL. Per quanto riguarda le infrastrutture, la rete stradale percorre 356,945 km, di cui 48.319 km di vie federali (circa 7.000 km di tratto autostradale); la rete ferroviaria si estende per circa 26.655 km. I principali scali marittimi sono Veracruz e Tampico, sul Golfo del Messico, Guadalajara, Monterrey e Cancun. Nel 2007 è stato avviato il Programma Nazionale Infrastrutture 2007-2012, per un investimento complessivo di circa 144 miliardi di Euro che ha portato all’ammodernamento di molte vie stradali, allo sviluppo del corridoio intermodale Lázaro-Cárdenas-Veracruz che collega il Pacifico al Golfo del Messico, nonché opere di miglioramento dei porti di Lázaro-Cárdenas, Altamira e Veracruz. Mercati Esteri 29 Per quanto riguarda l’inflazione, nel 2011 ha raggiunto il 3,82%, tuttavia la tendenza è quella al ribasso, grazie agli effetti del cambiamento tributario del 2010 che ha portato un rallentamento nella crescita delle tariffe, dei servizi e ha eliminato le pressioni sui costi di lavoro. Il 2012 é un anno di elezioni presidenziali. Pertanto, le aspettative di grandi riforme economiche e politiche da avviare nei prossimi mesi sono piuttosto modeste. Il nuovo presidente, eletto nel mese di luglio 2012, dovrà contare su una solida maggioranza al congresso per potere avviare con successo le riforme del mercato del lavoro, del settore energia, del fisco e dell’istruzione. Attualmente la politica commerciale del governo messicano si basa su cinque punti strategici: •il miglioramento dei numerosi accordi commerciali già esistenti •la convergenza dei trattati •il consolidamento del sistema multilaterale del commercio •la negoziazione di nuovi accordi •la diversificazione degli interessi commerciali. Questo perché, secondo vari studi condotti da esperti analisti economici, il Paese non è ancora in grado di trasformare adeguatamente in vantaggi competitivi i propri vantaggi comparativi, solo per citarne alcuni, la sua posizione di frontiera con gli USA, le numerose risorse petrolifere e minerarie, la presenza di manodopera giovane e qualificata, un patrimonio turistico e culturale unico. Principali indicatori economici Valori PIL nominale (bn US$) 1.155 PIL pro capite in € 10.848 Variazione % PIL reale 3,9 Tasso di inflazione 3,82 Debito pubblico (% PIL) 35,4 Export merci (mld €) 251,23 Composizione del PIL in % • Settore primario • Settore secondario • Settore terziario 252,00 4,3 32,9 62,8 Rischio Paese Cat. OCSE 3/7 Un fattore che ha contribuito a una crescita così rapida del Messico è la sua propensione all’apertura verso l’estero, tanto da essere il Paese più internazionalizzato dell’America Latina, di cui rappresenta il 35% delle esportazioni e il 40% delle importazioni. Questo cammino è iniziato con l’entrata nel 1986 nel GATT-WTO, poi, negli ultimi due decenni, il Messico ha spinto per una politica di pieno inserimento nell’economia mondiale e di crescente liberalizzazione degli scambi. Questa scelta lo ha portato ad essere l’unico Paese al mondo che ha sottoscritto accordi preferenziali TLC con le tre principali economie mondiali: con gli USA attraverso il NAFTA (1994), con l’UE attraverso il TLCUEM (2000) e con il Giap- Grafico1 - Principali paesi clienti e fornitori del Messico Paesi Clienti pone (2005), nonché con circa altri 40 paesi. Nel 2011, il Messico ha esportato beni e servizi per un valore superiore a 251 miliardi di Euro e importato per un valore pari a 252 miliardi. I principali prodotti importati sono: beni intermedi (75,2%), beni di consumo (14,8%), prodotti petroliferi (12,2%) e beni capitali (9,9%). Dall’altro lato, i principali prodotti esportati sono: prodotti manifatturieri (79,7%), prodotti petroliferi (16,1%) e prodotti agricoli (3%). Si segnala che poco meno dell’80% delle esportazioni e poco più del 53% delle importazioni si realizzano con gli USA. I principali partner commerciali sono illustrati nel grafico 1. I grafici mostrano come l’Italia sia il secondo fornitore europeo del Messico, dopo la Germania e davanti a Spagna, Francia e Olanda ed il nono partner commerciale del Messico a livello mondiale. La bilancia commerciale Italia–Messico risulta essere in attivo per il nostro Paese. Il Messico è un grande acquirente di tecnologie Made in Italy, tanto che, nel 2011, le imprese italiane hanno esportato in Messico beni e servizi per circa 3,23 miliardi di Euro (+ 26,4%). Si sottolinea anche una forte espansione delle esportazioni messicane verso l’Italia (+60,1%). I principali prodotti importati dall’Italia sono: beni intermedi e strumentali, quali macchinari e apparecchiature (22,3%), coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (18,8%), prodotti della metallurgia (12,4%), autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (7,5%). Invece, i principali prodotti esportati verso l’Italia sono: autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (25,9%), prodotti chimici (18,8%), prodotti delle miniere e delle cave (10,3%), prodotti della metallurgia (8,1%). Per quanto riguarda gli IDE, in base ai dati del censimento messicano, le imprese italiane operanti nel Paese sono circa 1400. Oltre ai grandi investimenti diretti realizzati negli ultimi anni dai gruppi italiani in Messico (solo per citarne alcuni: Fiat-Chrysler, Pirelli, Ferrero, Enel), che generano interessanti flussi commerciali diretti al nostro Paese, esistono piccole-medie imprese che investono i loro capitali soprattutto nella Riviera Maya: grazie a questi contributi, le localitá di Playa del Carmen e Tulum sono diventate destinazioni turistiche di rilievo mondiale. Dal punto di vista della localizzazione geografica, gli investimenti diretti italiani sono presenti nella parte settentrio- Paesi fornitori nale e nella parte centrale del Paese. Si segnala la concentrazione della presenza italiana a Città del Messico, nella zona industriale di Querétaro, nel distretto calzaturiero di Leon, nello Stato di Guanajuato, dove sono insediate circa un centinaio di imprese specializzate e, infine, a Monterrey. Il settore bancario italiano non é presente in Messico. Tra i settori che si ritengono strategici per rafforzare la presenza italiana si indicano: l’automobile, le macchine agricole e i macchinari per la trasformazione alimentare, l’aerospaziale, l’ambiente, i macchinari per le costruzioni e per l’industria mineraria, l’imballaggio, le attrezzature e i macchinari per gli alberghi, i ristoranti e i parchi tematici, il settore sanitario. Ma l’interesse delle nostre aziende dovrebbe focalizzarsi soprattutto sul nostro Made in Italy, poiché una parte della società messicana, numericamente limitata ma con un potere d’acquisto importante, esprime una domanda crescente dei nostri tipici beni di consumo. Basti pensare che il 5% della popolazione messicana acquista più del 50% dei prodotti di lusso dell’America Latina: il mercato dei beni di consumo di lusso e dei prodotti alimentari di alta qualità riscontra sempre maggior interesse da parte di una classe sociale ad alto reddito, che è sempre più alla ricerca delle novità e della qualità dei prodotti offerti. Questo è dimostrato dalla crescita vertiginosa della grande distribuzione, dalla continua apertura di nuovi centri commerciali e di boutique del lusso, che sono particolarmente interessate al settore moda, arredo e alimentare, vale a dire le nostre punte di diamante. Quindi, le nostre imprese dovrebbero sfruttare questo enorme potenziale e beneficiare anche delle attività promozionali create ad hoc (il Programma Straordinario Made in Italy, per citarne uno) dal nostro Ministero per lo Sviluppo Economico per incrementare la presenza in loco, al fine di mettere in campo il valore aggiunto delle nostre aziende e delle nostre produzioni e contrastare le azioni e gli investimenti della Germania, nostro principale concorrente in Messico. Le opportunità da cogliere sono molte e sono limitatamente rischiose, visto che si parla di un Paese con un’economia stabile e in continua crescita, con un sistema finanziario solido e con numerosi accordi commerciali che portano ad una sempre maggior apertura verso l’esterno e alla creazione di un clima favorevole agli investimenti esteri. Legislazione 30 IL PROGETTO DI qUALITà “ATECO.INFOCAMERE.IT” Andrea Manganiello Nell’ambito dell’attività dell’Ufficio Registro imprese, la presentazione delle pratiche relative alla denuncia dell’attività economica da parte delle imprese rappresenta da tempo una criticità data la complessità delle norme nazionali e regionali che disciplinano le svariate attività esercitabili e le stringenti prescrizioni dettate dal Ministero dello Sviluppo economico che, tra l’altro, dispongono quanto segue: - la descrizione dell’attività, per essere completa, deve comprendere il tipo di attività (ad esempio produzione, manutenzione, riparazione, installazione, noleggio, commercio al minuto, commercio all’ingrosso, ecc.) e le categorie dei prodotti e dei servizi trattati (alimentari, mobili, ecc.); - non sono ammesse espressioni generiche (ad esempio se un soggetto denuncia l’inizio attività di “commercio al dettaglio di abbigliamento” dovrà specificare detta attività e non denunciare “commercio al dettaglio di generi non alimentari); - vanno indicate le attività effettivamente esercitate (es. produzione di ……, commercio al dettaglio di ………, installazione di ……… ). Allo scopo di fornire al sistema economico e, in particolare, agli intermediari che si occupano della trasmissione telematica delle pratiche, uno strumento di indirizzo che consenta peraltro di ridurre l’irregolarità delle pratiche presentate, è stato realizzato un progetto volto alla realizzazione di un sistema integrato di informazioni che consente, da un lato, un'informazione precisa sul tipo di adempimento amministrativo eventualmente connesso all'esercizio di un'attività economica, e dall'altro di proporre all'utente una descrizione "standardizzata" dell'attività esercitata. Il risultato del progetto consiste in un sito liberamente consultabile nel web alla seguente URL: http://ateco. infocamere.it/ateq/home.action. Il software consente alle imprese ed ai professionisti intermediari coinvolti nella presentazione delle denunce inerenti le denunce di attivazione al Registro imprese ed al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (R.E.A.): - di ricercare uno o più codici ATECO - ISTAT 2007, associati alle attività esercitate, che l'impresa intende dichiarare al Registro delle Imprese/R.E.A. - di individuare, in base ai codici individuati, una descrizione attività basata sulle declaratorie, le note di inclusione dei codici, le norme associate, i requisiti richiesti all'impresa e i documenti (abilitazioni, autorizzazioni, licenze, Segnalazioni certificate d’inizio attività) che devono essere presentati, per effettuare correttamente le denunce al Registro. ELENCO ATTIVITà Questo servizio permette di ricercare la propria attività selezionando, attraverso un menù di navigazione a più livelli, il codice ATECO appropriato. La scelta deve essere effettuata analizzando le varie informazioni presenti (declaratoria, note di inclusione, esclusione, sezione). E' possibile individuare l'attività con una ricerca per parola (anche parte di parola), limitata al contenuto delle declaratorie e delle note di inclusione. Una volta individuato il codice ATECO si passa alla effettiva descrizione dell’attività, che si compone di una parte obbligatoria (campo informatico in cui va inserita la attività contenuta nella declaratoria o delle note di inclusione) e di una parte facoltativa (campo informatico “ulteriori dettagli” nel quale vanno inserite eventuali descrizioni aggiuntive che possano qualificare meglio l’effettiva attività svolta). Nella sezione “Vai alle norme associate” nella quale è possibile individuare la norma nazionale e, per la Regione Veneto, anche regionale associata al codice ATECO e si descrive la documentazione che la Camera di Commercio verificherà al momento dell'istruttoria. RICERCA ATTIVITà Con questa funzione è possibile ricercare la propria attività economica, , individuandola tra quelle che l’ISTAT ha classificato secondo lo standard ATECO, digitando una frase che esprime in forma libera l'attività dell’impresa. Il sistema ne analizza il significato e poi lo ricerca nei contenuti delle classificazioni ATECO delle attività, proponendo i codici ATECO appropriati. Dopo aver individuato il codice ATECO sarà possibile utilizzare le funzioni ''Vai a descrizione attività'' e ''Vai alle norme associate'' con le stesse modalità presenti nel menù elenco attività. Per individuare l'attività con maggiore probabilità, InfoCamere consiglia di comporre la frase con uno dei seguenti criteri: - una frase compiuta contenente: - cosa faccio (nel senso produco, vendo, progetto, coltivo ecc.) - il prodotto o il servizio di interesse (bulloni, cereali, pubblicità, assicurazioni, ecc.) - un mestiere (elettricista, antiquario, ecc.) - un esercizio ben identificabile (pizzeria, pasticceria, ecc.) COSTRUZIONE DELLA DESCRIZIONE ATTIVITà Individuato il codice di interesse tramite l'utilizzo della Sezione “Ricerca Attività” o della Sezione “Elenco Attività” e dopo averlo selezionato, il software rende possibile l'accesso alla funzione di costruzione della descrizione attività. La declaratoria del codice ed ogni sua nota di inclusione risulta opzionabile separatamente, in modo da selezionare le componenti che meglio rappresentano l’attività di interesse. Le componenti selezionate sono riportate automaticamente nell'area "Descrizione attività", nel cui ambito sarà possibile eliminare le parti del testo afferenti a sotto-attività non di interesse, prestando tuttavia particolare attenzione nel non eliminare le caratteristiche peculiari del codice che consentono di mantenere un collegamento certo e inequivocabile tra il codice scelto e la descrizione attività che si va a costruire. È possibile aggiungere ulteriore testo nell'ambito dell'area "Nota Aggiuntiva", prevista appositamente per consentire all'utente di fornire ulteriori specifiche e connesse all’attività individuata che ritiene opportuno fornire sulla attività da descrivere. SEZIONE NORMATIVA ASSOCIATA ALL’ATTIVITà Questo servizio contiene una base informativa, definita dalle Camere di Commercio, che indica le normative associate a ogni attività. Le attività indicate sono tutte e solo quelle che possono essere iscritte nel REA / Registro Imprese, classificate secondo lo standard ATECO. Questa banca dati inoltre contiene le informazioni riguardanti la documentazione richiesta dalla Camera di Commercio, in sede di istruttoria, relativa alla denuncia di variazione attività. Ad ogni norma viene quindi associata l’informazione riguardante i documenti che la Camera richiederà in fase istruttoria. Le norme di riferimento sono normalmente quelle nazionali e quindi valide in tutte le Camere di Commercio; per ogni codice ATECO vengono inoltre indicate anche le eventuali norme regionali, per cui sarà necessario selezionare la regione di interesse per poter ottenere le informazioni complete. Nel ricordare che il servizio è attualmente in fase di sperimentazione, si rimanda al video dimostrativo (http://ateco. infocamere.it/ateq/video_ateco_1.htm) ed alla Guida on line che illustra analiticamente il funzionamento del software, reperibile dalla home page del sito. Legislazione 31 AFFITTO D’AZIENDA E CESSAZIONE DELL’ATTIVITà ECONOMICA Andrea Manganiello COME DENUNCIARE L’EVENTO AI FINI DELL’AGGIORNAMENTO DELLA POSIZIONE AL REGISTRO IMPRESE L’affitto d’azienda, disciplinato dall’art. 2562 del codice civile con rinvio alle disposizioni previste dall’art. 2561 cod. civ. per l’usufrutto di azienda, è un contratto con il quale l'imprenditore concede una delle sue aziende, o la sua unica azienda, in gestione ad altro imprenditore, verso il pagamento di un canone, in modo da non aver più (per un periodo di tempo contrattualmente determinato) la disponibilità del complesso dei beni organizzati ai fini della produzione. L’affitto può riguardare l’intera azienda, più aziende possedute dallo stesso imprenditore o un solo ramo d’attività. Come accennato, l’affittuario corrisponde un canone, precedentemente pattuito, conservando la destinazione economica e la struttura organizzativa dell’azienda, assumendosi l’obbligo di esercitare la medesima attività del concedente. L’oggetto del contratto d’affitto è l’azienda, considerata come il complesso dei beni mobili e immobili, materiali e immateriali concessi in godimento, in quanto organizzati unitariamente per la produzione di beni e servizi. Ai sensi dell’art. 2556 cod. civ. il contratto va provato per iscritto, anche come scrittura privata e depositato entro 30 giorni al Registro delle imprese, a cura del notaio rogante o autenticante l’atto, corredato da un inventario iniziale redatto dalle parti per quantità e valori da cui risultano i beni dati in affitto. È frequente la richiesta degli operatori economici all’Ufficio del Registro delle imprese sul comportamento da seguire nel caso di affitto di azienda e conseguente modificazione dell’attività economica a suo tempo denunciata: si tratta di cessazione dell’attività, con conseguente inserimento nella posizione camerale dello stato di “inattività”, o l’impresa deve continuare a risultare attiva con la descrizione “affitto di azienda”? La questione va affrontata, oltre che sul versante della pubblicità legale, anche con riguardo agli aspetti fiscali e previdenziali ed alla diversa natura giuridica dell’imprenditore (persona fisica o società). Per quanto concerne le imprese individuali, si rileva che ai fini delle imposte sui redditi, l’art. 67, comma 1, lettere h del D.P.R. 917/86, stabilisce che “l’affitto e la concessione in usufrutto dell’unica azienda da parte dell’imprenditore non si considerano fatti nell’esercizio dell’impresa, ma in caso di successiva vendita totale o parziale le plusvalenze realizzate concorrono a formare il reddito complessivo come redditi diversi”. Con la Risoluzione n. 374 del 28/11/2002, l’Agenzia delle Entrate ha a suo tempo affermato che, nonostante il concedente conservi la proprietà dell’azienda, la qualifica di imprenditore spetta esclusivamente all’affittuario che si fa carico di organizzare il complesso dei beni ai fini della produzione e dello scambio; lo status di impren- ditore, di conseguenza, viene meno in capo al concedente per l’intera durata del contratto di affitto, salva l’ipotesi in cui lo stesso sia titolare di un’altra azienda e prosegua così un’attività di impresa. Ciò premesso, al fine di definire il regime di imposizione dei corrispettivi percepiti per l’affitto d’azienda, dunque, risulta necessario distinguere l’ipotesi in cui il locatore sia una società o un imprenditore individuale, che affitta un ramo d’azienda o una fra le più aziende possedute, e il caso in cui sia un imprenditore individuale che affitta l’unica azienda posseduta: nella prima fattispecie, il locatore mantiene la qualifica di imprenditore, nella seconda invece la perde. Alla luce di quanto sopra descritto, nel caso di società che affitta la sua unica azienda, i canoni di affitto di competenza nel singolo periodo di imposta concorreranno alla formazione del reddito di impresa. Quanto all’aspetto previdenziale, l'INPS con Messaggio del 10/6/2010, n. 15352, nel riepilogare la disciplina fiscale sopra riassunta, ha chiarito che nel caso di imprenditore individuale non si configurano, in capo al concedente, gli estremi per l’iscrizione alla gestione esercenti attività commerciali. Diversamente, ove il cedente dell’intera azienda sia una società, i canoni di affitto partecipano alla formazione del reddito d’impresa, pertanto, ricorrendone i presupposti, i relativi soci potranno restare soggetti ad imposizione previdenziale. Allo stesso modo, ove - indifferentemente - un imprenditore individuale o una società cedano in affitto soltanto una parte dell’azienda medesima, o una delle attività condotte, permarrà l’obbligo di iscrizione alla gestione commercianti e nell’imponibile contributivo rientreranno anche i canoni derivanti dall’affitto del ramo d’azienda, che saranno configurabili come redditi di impresa. Di diverso tenore è il caso in cui un’impresa, proprietaria di uno o più immobili, dichiari ed eserciti l’attività di “affitto L’affitto d’azienda è un contratto con il quale l'imprenditore concede una delle sue aziende in gestione. di immobili propri” (locazione immobiliare di beni propri) e dizioni similari. Tale attività, sia che consegua ad una precedente e diversa attività commerciale svolta nei locali in questione, sia che venga intrapresa ex novo da soggetti mai iscritti alla gestione commercianti, rientra a pieno titolo nel settore terziario, ai sensi della legge n. 88/89, trattandosi di un’attività di servizi dotata di autonoma caratterizzazione, quindi soggetta ad obbligo contributivo. In conclusione, quanto alla denuncia al Registro imprese e/o al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (R.E.A.): - nel caso di società: andrà presentata denuncia di modificazione dell’attività economica con modello S5/ variazione di attività concernente l’esercizio dell’attività esclusiva di “affitto di azienda” (Codice Ateco 68.20.02); - nel caso di impresa individuale che affitta la sua unica azienda, invece, si dovrà procedere in alternativa alla cancellazione dal Registro delle imprese (con contestuale dichiarazione di cessazione ai fini IVA ex art. 35, D.P.R. 633/72) o quanto meno alla modificazione concernente la cessazione totale dell’attività economica (con variazione dell’attività ai fini IVA, denunciando il codice attività sopra indicato). Relativamente alla “data in cui la modifica si è verificata”, andrà riportata la data di decorrenza indicata nel contratto d’affitto di azienda, che non necessariamente coincide con la data di sottoscrizione. La qualifica di imprenditore spetta esclusivamente all’affittuario. Regolazione Mercato 32 DISPOSIZIONI REGIONALI IN MATERIA DI ATTIVITà DI ESTETISTA, ACCONCIATORE E TINTOLAVANDERIA Andrea Manganiello Dal 28 luglio 2012 è entrata in vigore la legge regionale n. 24/2012 con la quale sono state dettate una serie di disposizioni in materia di esercizio delle attività di estetista, acconciatore e tintolavanderia, volte a semplificare l' esercizio delle suddette attività e successivamente confermate su base nazionale con le novità introdotte in materia dal recente D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147, entrato in vigore il 14 settembre 2012. La Giunta della Regione Veneto, ai fini di un'omogenea applicazione delle nuove disposizioni ha emanato in data 29.10.2012 una nota informativa che illustra le principali novità introdotte, riportando alcune precisazioni in merito. ATTIVITà DI ESTETISTA L'articolo 28, della citata legge regionale, adegua l'art. 2 della legge regionale 27 novembre 1991, n. 29 "Disciplina dell'attività di estetista" all' istituto della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Viene quindi ribadito che l'esercizio dell'attività è soggetto a SCIA, ivi incluso l'ampliamento dei locali, il trasferimento della gestione o della sede dell'attività e la variazione del responsabile tecnico. Ai fini di un coordinamento della normativa regionale con l'art. 5 del DPR n. 160/2010, viene, inoltre, sottolineato che destinatario della SCIA è lo sportello unico attività produttive (SUAP) competente per territorio. Viene, infine, recepita, dalla citata legge regionale, la figura del responsabile tecnico di cui all'art. 78 del decreto legislativo n. 59 del 2010. Al riguardo, si ricorda che l'art. 16, comma l, lettera b) del D.Lgs. n. 147/2012 dispone che "il responsabile tecnico è iscritto al repertorio delle notizie economico amministrative (REA) contestualmente alla trasmissione della SCIA". ATTIVITà DI ACCONCIATORE Anche i successivi articoli 30, 31, 32 e 33, della citata legge regionale, adeguano la L.R. 23 ottobre 2009, n. 28 "Disciplina dell'attività di acconciatore" all'istituto della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Pertanto, l'esercizio dell'attività di acconciatore è soggetto a SCIA con le medesime prescrizioni già descritte per l'attività di estetista. Con riferimento all'attività di acconciatore, si richiama l'attenzione sull'intervenuta abrogazione dell'art. 2 della legge 14.02.1963, n. 161 ad opera dell'art. 15, comma 2 del citato d.lgs n. 147/2012. Detta abrogazione rende praticamente inapplicabile la disposizione di cui all'art. 7 della legge n. 174/2005 secondo cui "'la legge 14 febbraio 1963, n. 161, la legge 23 dicembre 1970, n. 1142, e la legge 29 ottobre 1984, n. 735, in quanto compatibili con la presente legge, continuano ad avere applicazione fino alla data indicata dalle leggi regionali adottale in base dei principi recati dalla presente legge". Di conseguenza, a partire dal 14 settembre 2012, anche nelle Regioni che non avevano ancora dato attuazione alla legge 174/2005, l'abilitazione professionale all'esercizio dell'attività regolamentata di acconciatore potrà essere acquisita (com'è da tempo nella Regione Veneto) esclusivamente con i percorsi formativi o lavorativi e formativi previsti dall'art. 3 della legge citata. Restano comunque ferme le disposizioni di cui alla nota informativa del 26.01.2010, prot. n. 43156 "L.R. 28/2009, Disciplina dell'attività di acconciatore. Definizione del termine finale di applicazione della legge del 14 febbraio 1963, n. 161, come modificata dalla legge 23 dicembre 1970, n. 1142". ATTIVITà DI ESTETISTA E ACCONCIATORE. SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE MEDIANTE SCIA (ART. 2 DEL D.L. 09.02.2012, N. 5) In relazione all'attività di estetista e di acconciatore, si richiama l'attenzione sull'importante semplificazione delle procedure amministrative mediante SCIA, introdotta dall'art. 2 del D.L. n. 5 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 35 del 2012. Tale disposizione prevede che la SCIA sia corredata dalle asseverazioni ed attestazioni dei tecnici solo quando espressamente previsto dalla normativa di settore. Pertanto, i requisiti igienico sanitari dei locali, in cui sono esercitate le attività di estetista e/o acconciatore, non devono costituire oggetto di asseverazione da parte di tecnici abilitati, bensì di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa dal titolare/rappresentante legale dell'impresa ai sensi dell'art. 47 del DPR n. 445/2000, salvo il controllo successivo da parte dell' AULSS competente per territorio ai sensi dell’art. 11 della L.R. n. 29/91. ATTIVITà DI TINTOLAVANDERIA L'articolo 34 della citata legge regionale contiene una serie di disposizioni relative all'esercizio dell'attività di tintolavanderia; in particolare, si ribadisce che l'esercizio di tale attività è soggetto a SCIA da presentare al SUAP competente per territorio, nonché alla designazione di un responsabile tecnico in possesso dell'idoneità professionale di cui all'articolo 2 della legge 22 febbraio 2006, n. 84. Al riguardo, si ricorda che la figura del responsabile tecnico non si applica alle tintolavanderie c.d. self-service o a gettone. L'art 17, comma l, lettera b) del d.lgs. n. 147/2012 ha infatti esteso, anche a tale tipologia di attività, la disciplina prevista per le tintolavanderie a lavorazione manuale/meccanica, con esclusione della figura del responsabile tecnico. La Giunta richiama l'attenzione sui commi 4 e 5 dell'art. 34 citato, con cui viene data attuazione alla previsione di cui all'art. 6 della legge n. 84/2006 prevedendo, in sede di prima applicazione, che le imprese, che esercitano attività di tintolavanderia alla data di entrata in vigore della legge regionale, devono designare, entro il termine perentorio del 28 luglio 2014, un responsabile tecnico in possesso di almeno uno dei requisiti di idoneità professionale previsti dall'articolo 2, comma 2, della legge n. 84/2006, comunicandolo al SUAP territorialmente competente. Le imprese del settore, che non avranno provveduto a comunicare il nominativo del responsabile tecnico entro il suddetto termine, non potranno continuare a svolgere l'attività di tintolavanderia. Da ultimo, si fa presente che, con provvedimento della Giunta regionale, prossimamente verranno approvati i contenuti tecnico-culturali dei programmi e dei corsi per il conseguimento dell' idoneità professionale, nonché individuati i diplomi abilitanti all' esercizio dell'attività di tintolavanderia, ciò in attuazione del combinato disposto del citato art. 34, comma 2, con l'art. 2, comma 4 della legge n. 84/2006. Biblioteca 34 SELEZIONE ARTICOLI: PAC - POLITICA AGRARIA COMUNE Gli articoli, individuati effettuando lo spoglio di riviste specializzate, sono disponibili nel testo integrale presso la biblioteca camerale. Titolo Autore/i Periodico, fascicolo, pagg. Appunti sul regime di trasferimento dei diritti all'aiuto previsti dal regolamento CE n. 1782/2003 nell'ambito della riforma della politica agraria comune Mattia, Maria Laura Studi e materiali, 1/2007, 385-398 Assetto istituzionale e processo negoziale nella riforma della PAC: un modello di giochi evolutivi Cavallo, Aurora ; Correani, Luca ; Rivista di economia agraria, 4/2006, 541-593 Sorrentino, Alessandro Napoli : Edizioni scientifiche italiane Efficienza delle politiche e formulazione dei contratti per la produzione di servizi multifunzionali da parte dell'agricoltura Bartolini, Fabio ; Gallerani, Vittorio ; Raggi, Meri ; Viaggi, Davide Rivista di economia agraria, 2/2005, 255-274 Napoli : Esi Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale. Pianificazione, strumenti di intervento e di valutazione Marangon, Francesco ; Reho, Matelda ; Tempesta, Tiziano Rivista di economia agraria, 2/2005, 363-380 Napoli : Esi Health Check ed efficienza delle aziende agricole: una valutazione comparativa su quattro regioni Arfini, Filippo ; agricole europee Donati, Michele Rivista di economia agraria, 1/2008, 65-92 Napoli : Edizioni scientifiche italiane Il benessere degli animali nei nuovi obiettivi della PAC Henke, Roberto ; Macrì, Maria Carmela Rivista di economia agraria, 2/2005, 469-491 Napoli : Esi La controriforma della PAC Costato, Luigi Rivista di diritto agrario, 1/2010, 128-136 Milano : Giuffrè La disciplina degli aiuti di Stato relativa al settore agricolo nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nella disciplina attuativa della PAC e nei regolamenti di esenzione: la difficile quadratura del cerchio Russo, Luigi Diritto comunitario e degli scambi internazionali, 2/2011, 207-253 Napoli : Editoriale scientifica La Pac e le altre politiche comunitarie: la nuova frontiera Gencarelli, Fabio Diritto comunitario e degli scambi internazionali, 2/2002, 365-379 Napoli : Editoriale scientifica La revisione a medio termine della Pac nel regolamento n. 1782/2003 e sua attuazione in Italia: prosegue il processo di riforma tra allargamento e negoziati Wto Barani, Armando Diritto comunitario e degli scambi internazionali, 4/2004, 661-700 Napoli : Editoriale scientifica La riforma della Pac del 2003 e le norme agrarie del Trattato Costato, Luigi Rivista di diritto agrario, 3/2005, 480-487 Milano : Giuffrè La riforma della PAC e la multifunzionalità dell'agricoltura: il caso della OCM olivicola in Toscana Alampi Sottini, Veronica ; Fagarazzi, Claudio ; Menghini, Silvio Rivista di economia agraria, 2/2005, 313-340 Napoli : ESI La riforma della PAC nel 2003 Costato, Luigi Rivista di diritto agrario, 4/2003, 387-403 Milano : Giuffrè La sostenibilità della PAC nel processo di integrazione europea Covino, Daniela ; Scarpato, Debora Rivista di economia agraria, 1/2004, 97-126 Napoli : ESI Le politiche di sviluppo rurale nell'Unione europea: un "secondo pilastro" tutto da inventare De Filippis, Fabrizio ; Storti, Daniela Sviluppo locale, 19/2002, 43-80 Torino : Rosenberg & Sellier Rivista di diritto agrario, 4/2011, 604-627 Milano : Giuffrè Le proposte per la riforma della PAC verso il 2020: profili di innovazione istituzionale e di contenuti Albisinni, Ferdinando Edizione Milano : Giuffrè L'impatto della riforma della PAC su due sistemi irrigui italiani: la cerealicoltura lombarda e l'orticoltura pugliese Bartolini, Fabio ; Bazzani, Guido Rivista di economia agraria, 2/2005, 243-254 Maria ; Gallerani, Vittorio ; Raggi, Meri ; Viaggi, Davide Napoli : Esi Metodo e risultati delle valutazioni d'impatto della riforma MTR della PAC in Sicilia Bellia, Claudio ; Spampinato, Domenico Rivista di economia agraria, 3/2005, 525-554 Napoli : Esi Politica agricola e accordi internazionali: gli interessi dei cittadini europei Tarditi, Secondo Consumatori diritti e mercato, 2/2006, 106-120 Milano : Altroconsumo Riforma della PAC e multifunzionalità del sistema zootecnico alpino: una prima valutazione Raffaelli, Roberta ; Gios, Geremia ; Rivista di economia agraria, 2/2005, 341-362 Notaro, Sandra ; Molfetta, Pietro Napoli : Esi Riforma della PAC e multifunzionalità: l'agricoltura tra nuove sfide e nuove opportunità. Introduzione Casini, Leonardo Rivista di economia agraria, 2/2005, 185-194 Napoli : Esi Trent'anni di un regime temporaneo. Le quote latte nella PAC: 1984-2014 Bianchi, Daniele Rivista di diritto agrario, 1/2004, 76-126 Milano : Giuffrè Valutazioni e proposte sulla revisione di medio termine della Pac Gorini, Albino Studi economici e sociali, 2/2003, 119-121 Pisa : S.e.s. Anna Morandin Biblioteca 35 SELEZIONE ARTICOLI: IL "SOMMERSO" Gli articoli, individuati effettuando lo spoglio di riviste specializzate, sono disponibili nel testo integrale presso la biblioteca camerale. Titolo Autore/i Periodico, fascicolo, pagg. Edizione Al di là del lavoro sommerso Bellavista, Alessandro Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, 1/2008, 9-24 Roma : Ediesse Azioni di contrasto al lavoro sommerso e vigilanza amministrativa Fiengo, Giuseppe Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, 2/2012, 313-334 Roma : Ediesse Crescita economica ed economia sommersa. Un approccio di simulazione e verifica empirica per l'Italia Dell'Anno, Roberto Rivista di politica economica, 7-9/2012, 193-228 Roma : Sipi Economia sommersa e crescita economica in presenza di complementarietà tra innovazione e capitale umano Carillo, Maria Rosaria ; Papagni, Erasmo Rivista di politica economica, 5-6/2002, 249-280 Roma : Sipi Economia sommersa e lavoro degli immigrati Cillo, Rossana Economia e società regionale : Oltre il Ponte nuova serie, 3/2010, 25-34 Milano : F. Angeli Gioco di evasione e gioco per l'"evasione": una proposta di contrasto all'economia sommersa Di Domizio, Marco ; Marè, Mauro Economia dei servizi, 2/2010, 311-320 Bologna : Il mulino Il lavoro sommerso e l'applicazione del contratto collettivo Di Benedetto, Barbara Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 245-258 Napoli : ESI Il lavoro sommerso e le scelte del Sindacato Treves, Claudio Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, 2/2012, 283-290 Roma : Ediesse Il turismo subacqueo: un potenziale "sommerso" per le destinazioni italiane Favero, Claudia Turistica, 4/2007, 99-112 Firenze : Mercury Immigrazione, lavoro ed economia sommersa Nappi, Severino Il diritto del mercato del lavoro, 3/2006, 457-472 Napoli : ESI La configurazione del modello sanzionatorio nella legislazione sul lavoro sommerso De Felice, Alfonsina Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 213-224 Napoli : ESI Lavoro sommerso e iniziative locali per l'occupazione D'Aponte, Marcello Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 191-212 Napoli : ESI Le misure di contrasto del lavoro sommerso: profili evolutivi De Falco, Fabrizio Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 127-140 Napoli : ESI Le nuove misure contro il lavoro sommerso Ferrari, Paola Giurisprudenza italiana, 11/2011, 2457-2460 Torino : Utet L'emersione del lavoro sommerso: soggetti, benefici e procedure Monda, Giuseppe Maria Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 259-274 Napoli : ESI Nullafacenti e sommerso amministrativo: due facce della stessa medaglia? Viola, Luigi RIP La rivista dell'impiego e della dirigenza pubblica, 4/2007, 1-6 Bologna : Gedit Politiche pubbliche e lavoro sommerso: realtà e prospettive Bellavista, Alessandro ; Garilli, Alessandro Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, 2/2012, 269-282 Roma : Ediesse Regolarizzazione del lavoro sommerso e obblighi comunitari Sena, Eufrasia Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 225-244 Napoli : ESI Servizi a pagamento, prelievo di contante e stima del sommerso: i risultati di una indagine sul caso italiano Ardizzi, Guerino ; Petraglia, Carmelo ; Piacenza, Massimiliano ; Turati, Gilberto Rivista bancaria, 4/2011, 5-38 Milano : Minerva bancaria Sommerso ed economia criminale Betrice, Filippo ; Borrelli, Antonio Il diritto del mercato del lavoro, 1-2/2003, 275-290 Napoli : ESI Sussidi di disoccupazione ed economia sommersa: un'analisi keynesiano-istituzionalista Forges Davanzati, Guglielmo Studi e note di economia, 3/2011, 321-338 Siena : Banca Monte dei Paschi Sussidio di disoccupazione: tassazione ed economia sommersa Valentini, Enzo Rivista di politica economica, 3-4/2007, 227-260 Roma : Sipi Unione europea e lavoro sommerso: nuove attenzioni e vecchie contraddizioni Zoppoli, Lorenzo Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, 1/2008, 81-106 Roma : Ediesse Viaggio all'interno della nuova economia sommersa in Spagna Ybarra, Josep-Antoni L'industria, 1/2003, 183-192 Bologna : Il mulino Anna Morandin Brevetti BREVETTI PER INVENZIONI INDUSTRIALI DEPOSITATI NEL MESE DI OTTOBRE 2012 36 PRAMAOR SRL – Taibon Agordino (BL) – Asta composta accorciabile per occhiali. DUSSIN LIBERALE – Castello di Godego (TV) – Procedimento per la realizzazione di una muratura portante con l'impiego di materiali inerti compattabili. CANUTO ALMERINO – Casale sul Sile (TV) – Struttura di interfaccia. STELLA BRUNO – Romano d'Ezzelino (VI) – Dispositivo di contrasto al momento sterzante nei movimenti a pedali solidali allo sterzo. FERRO FABIOLA - GARBOSSA ELEONORA – Castello di Godego (TV) - Nove (VI) – Utensile del tipo cucchiaino. JACUZZI EUROPE SPA – Valvasone (PN) – Dispositivo di idromassaggio B&B DI BORSOI MICHELE – Tarzo (TV) – Sistema di riempimento di articoli imbottiti. JACUZZI EUROPE SPA – Valvasone (PN) – Vasca da bagno ad accesso facilitato. DE FAVERI SRL – Refrontolo (TV) – Sistema di protezione del profilo interno di controtelaio per favorire l'adesione dei sigillanti nel processo di posa in opera dei serramenti. MILANESE PIERANTONIO – Susegana (TV) – Ferro da stiro a vapore con piastra da stiro aggiuntiva. TIVERON FIORAVANTE – Treviso – Mattone antisismico a taglio termico. CANTARELLA DANIELE – Nervesa della Battaglia (TV) – Connettore per archi o fili ortodontici. PET ENGINEERING SRL – San Vendemiano (TV) – Bottiglia con etichetta multifunzione. INGLASS SPA – San Polo di Piave (TV) – Guidavalvola per iniezione a caldo. LUNARDELLI LEONARDO – Motta di Livenza (TV) – Pannello decorativo. LACOPLAST.IT SRL – San Fior (TV) – Struttura portante del tipo mensola scaffale o cassetto illuminante. ALTINIER CORRADO - MONTANARI UBALDO - NEGLIA LORENZO – Godega di S. Urbano - Castel Maggiore (BO) - Castano Primo (MI) – Sistema e metodo per validare un contenitore per rifiuti. OLIANA PIERLUIGI – Conegliano (TV) – Dispositivo di protezione per serrature. CALZATURIFICIO S.C.A.R.P.A. SPA – Asolo (TV) – Scarpone da sci. PIETRO ROSA T.B.M. SRL – Maniago (PN) – Metodo di costruzione di una paletta alleggerita per turbomacchine. PORCELLATO RENZO – Monastier di TREVISO – Macchina da palificazione. BREVETTI PER MODELLI DI UTILITà DEPOSITATI NEL MESE DI OTTOBRE 2012 TIRON IOAN – Vittorio Veneto (TV) – Water con la sua propria ventilazione. CELOTTI LIDIA – Majano (UD) – Scala amovibile. PASQUAL ANTONIO – Montebelluna (TV) – Struttura di cerniera perfezionata. DISEGNI E MODELLI DEPOSITATI NEL MESE DI OTTOBRE 2012 suddivisa in due spicchi. Nella parte sottostante è disegnata una torre con cinque merli. La torre è suddivisa in tre parti. La parte superiore è formata da una cornice di merli, la parte centrale ha due finetre, ciascuna suddivisa in tre parti. La parte inferiore è separata da una cornice di merli, ha una porta centrale, le pareti laterali e la parte sottostante hanno i mattoni disegnati in rilievo. CHRISTIAN ZANELLA – S. Lucia di Piave (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "ACUTI RIFLESSI" con immagine di un cerchio contenente due ovali. CAFFE' CENTRALE F.LLI BOTTER SNC – Asolo (TV) – Il marchio è composto dalla denominazione "GOBET" in qualsisi colore (o combinazione di colori), dimensioni e carattere di stampa. CAFFE' CENTRALE F.LLI BOTTER SNC – Asolo (TV) – Il marchio è composto dalla denominazione "POET" in qualsisi colore (o combinazione di colori), dimensioni e carattere di stampa. CAVARZAN SRL – Altivole (TV) – Il marchio figurativo consiste nella dicitura "CAVARZAN" in carattere tahoma, la lettera "c" è in rapporto di grandezza 2:1 con la restante parte "avarzan" schiacciata verticalmente dell'80% con una stella a quattro punte posizionate in direzione ortogonale agli assi principali, con il centro sulla parte in alto a destra della lettera "c". ENNEVI SNC DI VIDOR M. & C. – Pieve di Soligo (TV) – Modello di cornice avente carattere individuale. MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "MOBILCLAN" di fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione. FLORIAN ILARIA – Roncade (TV) – Serie di lampade presentanti elementi e motivi aventi carattere individuale. MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio è costituito da un'impronta raffigurante una testa stilizzata di cavallo. I'M SPA – Milano – Cento modelli di icone riproducenti faccine stilizzate espressive di utilizzo nella comunicazione extra-verbale. ESSEDUE ALIMENTARI SRL – Milano – Il marchio consiste in un'impronta costituita da quattro arcate bordate, uguali a due a due, a mo' di nuvoletta entro la quale è racchiusa la dicitura "PATAMORE GLI ORIGINALI", in carattere di fantasia, essendo la dicitura patamore di maggiori dimensioni e posta superiormente. GEA LUCE SRL – San Severo (FG) – Serie di elementi per illuminazione aventi carattere individuale. MARCHI DI IMPRESA DEPOSITATI NEL MESE DI OTTOBRE 2012 QUALITY FOOD GROUP SPA – Martignacco (UD) – Il marchio è costituito dalla dicitura "TI VOGLIO", in qualsiasi carattere e dimensione. PASQUALOTTO PAOLO – San Vendemiano (TV) – Figura stilizzata del Parlamento di colore arancione, la scritta di colore nero "FEDERAZIONE DELLE PERSONE LIBERE" e due righe trasversali nella parte in basso una di colore verde e una di colore rosso (effetto spray) . FAVALESSA FRANCESCO – Conegliano (TV) – Rettangolo ad angoli arrotondati. Al suo interno, nella parte laterale verticale di destra è disegnato un semicerchio. Al centro del rettangolo ci sono due braccia con le mani che si uniscono. La mano di sinistra è chiusa a pugno, quella di destra ha il pollice, l'anulare ed il mignolo chiusi, mentre l'indice e il medio sono tesi ed aperti a forma di "V" appoggiati sull'altra mano a forma di pugno. Nella parte superiore di destra c'è la scritta a caratteri stilizzati: Y.D. MFS, nella parte inferiore di sinistra c'è la scritta: "PEACE & ARMONY" (traduzione: pace e armonia). FAVALESSA FRANCESCO – Conegliano (TV) – Stemma con la parte superiore divisa in tre parti separate e ad effetto arrotolato sul retro di ciascun lato. Le parti laterali sono arrotondate terminando a punta nella parte inferiore. All'interno dello stemma, nella parte superiore c'è la scritta "FDC" a caratteri stilizzati, sotto la scritta è disegnata una stella a cinque punte, ogni punta è PICCOLI DOMENICO – Treviso – Cerchio diviso in due semicerchi, uno superiore bianco e uno inferiore blu. Al centro del semicerchio bianco è posta, con asse inclinato a 45°, un'ape con corpo di forma ellittica suddiviso in quattro strisce trasversali all'andamento del corpo, di colore alternato bianco e blu. Il corpo termina, nella sua parte inferiore, con un pungiglione definito da una linea nera a forma di "V". Le ali dell'ape sono di forma ellittica, colore rosso e orientamento, una orizzontale e l'altra verticale. Quest'ultima ala invade il semicerchio blu sottostante. All'interno delle ali è definita una croce bianca formata da due linee curve a simulazione di uno scudo crociato. Sul riquadro superiore e interno di ciascuna ala, è posizionata una stella ad asterisco di colore bianco. La testa dell'ape, isolata, è formata da un'ellisse di colore giallo ocra con l'asse maggiore ortogonale al corpo-ellisse. Sopra la testa sono poste due antenne uguali e simmetriche, definite da una linea nera di andamento ellittico. Corpo-ellisse, ali e testa hanno contorni definiti da linea nera. Nel semicerchio inferiore è inserita, in asse al semicerchio, la scritta bianca "GRUPPO RICERCA TREVISO", formata da tre parole sovrapposte di carattere thaoma. RESPONSOR SRL – Conegliano (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "IDEALSTICK". VIROSAC SRL – Pederobba (TV) – Dicitura "STOPSAC" comunque scritta. LORAN SRL – Pieve di Soligo (TV) – Scritta "LORAN EVERYDAY PASSION"". D.M.C. SRL – San Vendemiano (TV) – Marchio comprendente la dicitura "DEGIUSTI" in caratteri stilizzati, superiormente alla Brevetti 37 quale campeggia una raffigurazione di fantasia idealmente rappresentante una lettera "D" ed una lettera "G" della medesima dimensione, reciprocamente speculari. COLOGNESE SRL CON UNICO SOCIO – Montebelluna (TV) – Il marchio è costituito dalla dicitura : 1^ riga "COLOGNESE" in carattere stilizzato, 2^ riga "LINEA CONTINUA". COLOGNESE SRL CON UNICO SOCIO – Montebelluna (TV) – Il marchio e' costituito dalla dicitura: 1^ riga COLOGNESE in carattere stilizzato, 2^ riga linea continua, 3^ riga: il n. "1882". IMPA SPA – S. Pietro di Feletto (TV) – Marchio composto dalla scritta "IMPA" stilizzata con lettera "i" atta a simboleggiare la sagoma di una figura umana in movimento di colore rosso. La lettera "m" è di colore rosso per una parte del segmento di sinistra e nera per la restante parte, come sono di colore nero le lettere "pa". Sottostante c'è la scritta "CONTEMPORARY IDEAS" di colore nero (traduzione idee contemporanee). JOLLY SGAMBARO SRL – Castello di Godego (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "SGAMBARO". IMPRESA SAS DI DIANA ALESSANDRO & C. – Treviso – Il marchio consiste nella parola "IMPRESA" di colore grigio scritta tutta in stampatello minuscolo a parte le lettere "re" realizzate in stampatello maiuscolo e in negativo all'interno di un rettangolo rosso. Il tutto sottolineato dalla scritta "SERVIZI E CONSULENZA". IMPRESA SAS DI TOMMASI ANTONIO & C. – Treviso – Il marchio consiste nella parola "IMPRESA" di colore grigio scritta tutta in stampatello minuscolo a parte le lettere "re" realizzate in stampatello maiuscolo e in negativo all'interno di un rettangolo blu. Il tutto sottolineato dalla scritta "INTERMEDIAZIONE DI IMMOBILI". F.LLI BARAZZA SRL – S. Lucia di Piave (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "JOLLYNOX" di fantasia, in caratteri di fantasia. IL NOCETO SOC. COOP. AGRICOLA – Chiarano (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "NOCETO", in caratteri di fantasia e con la lettera iniziale di grandi dimensioni, cui è anteposto l'articolo "IL", in caratteri minuscoli e di piccole dimensioni, lateralmente alla lettera iniziale di noceto ed inferiormente alle altre lettere di detta parola essendo posta la dicitura "NOCICULTORI" in terra veneta, in caratteri di piccole dimensioni. R.D.Z. SPA – Sacile (TV) – Il marchio consiste in una impronta raffigurante la dicitura "RDZ" di fantasia, in caratteri di fantasia. CAFFE' CENTRALE F.LLI BOTTER SNC – Asolo (TV) – Il marchio è composto dalla denominazione "CAFFE' CENTRALE" in qualsiasi colore (o combinazione di colori), dimensione e carattere di stampa. NOVAMOBILI SPA DEL COMM. A. BATTISTELLA & C. – Pieve di Soligo (TV) – Il marchio in un'impronta raffigurante la dicitura "NOVAMOBILI", in caratteri di fantasia, essendo le lettere "A", "M" unite inferiormente fra loro così come risultano unite fra loro inferiormente che superiormente le lettere "I", "L". AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Livenza (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta "CAMPO DELLA MADONNA". AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Livenza (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta "BACCA BIANCA". AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Li- venza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "BACCA ROSSA". volti stilizzati. Il marchio è composto dalla scritta "BACCA ROSSA" – Motta di Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "NERO D'UVA". MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "MOBILCLAN", in qualsiasi carattere e dimensione. AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "ORO D'UVA". AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "GRIGIO D'UVA". AZIENDA AGRICOLA RUGGERO LUNARDELLI – Motta di Livenza (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "ROSSO DI SOTTOBOSCO". GRUPPO ROSTIROLLA SRL – Paese (TV) – Dicitura "POOM LIGHTING". DRUSIAN FRANCESCO – Vittorio Veneto (TV) – Dicitura : COLFONDO. GRUPPO ROSTIROLLA SRL – Paese (TV) – Dicitura "ROTIROLLA" comunque scritta. KOTONASI DI FORNER MATTIA – Maser (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "KOTONASI". SALVADORI AGRICOLTURA SRL – Villorba (TV) – Il marchio è costituito dalla scritta "KORE CONCIMI", dove la parola "kore" è scritta in maiuscolo e la parola "concimi" in minuscolo. La scritta "kore" è riportata in giallo e si sovrappone alla stessa scritta sottostante in colore verde. La scritta "concimi" è in verde. La "o" di "kore" si unisce poi ad uno stelo con foglie stilizzate. ABATE ZANETTI SRL – Venezia -Murano – Il marchio consiste nella dicitura "ABATE ZANETTI" in qualsiasi carattere e dimensione. FONDAZIONE IL NOSTRO DOMANI ONLUS – Silea (TV) – Mela di colore verde con all'interno una casa, a lato un cerchio di colore grigio con all'interno una casa e sotto la scritta "FRUTTO DI UN SOSTEGNO SOCIALE" di colore verde. COLORIFICIO SAN MARCO SPA– Marcon (VE) – Parola "GLOBAL". COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola "WASSERLAC". COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola "SINTOLIN". HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA – Nervesa della Battaglia (TV) – Il marchio è costituito da una corona circolare, di area scura, nella cui parte superiore è inscritta la dicitura di fantasia "BIRRERIA PORTE APERTE" in caratteri di fantasia; all'interno della corona circolare compaiono, superiormente, la figura di un faro associato al disegno di un'aquila con ali spiegate e una banda scura, inferiormente, la dicitura "THERESIANER" e "ANTICA BIRRERIA DI TRIESTE 1766" in caratteri di fantasia. MOBILCLAN SPA – Gaiarine (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la testa in profilo di un cavallo stilizzato, con la narice, l'orecchio, la bocca, l'occhio e la criniera stilizzate, essendo sparse sulla stessa alcune impronte circolari. RADIO BIRICHINA SRL – Castelfranco Veneto (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "RADIO SORRISO" in caratteri di fantasia. RADIO BIRICHINA SRL – Castelfranco Veneto (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "RADIO BELLA&MONELLA", in caratteri di fantasia e interposta tra due SFOGGIA AGRICULTURE DIVISION SRL – Montebelluna (TV) – Marchio figurativo comprendente la dicitura "SFOGGIA AGRICULTURE DIVISION" in caratteri stilizzati in cui la dicitura SFOGGIA e' di dimensioni maggiori e con tipologia di caratteri differenti relativamente alla sottostante dicitura "agriculture division, il tutto seguito da un disegno di fantasia comprendente un cerchio, esternamente al quale sono due linee curve oppostamente orientate. DAMINI ILARIA – Asolo (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "ILA KEIP" di fantasia, in caratteri di fantasia, essendo le lettere della dicitura ila unite fra loro ed il tutto racchiuso entro un'impronta quadrilatera. GRUPPO EUROSYSTEM SISTEMARCA SRL – Villorba (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "LOGIN PASSWORD NOT REQUIRED". CENTRO SISTEMI TREVISO SRL – S.Biagio di Callalta (TV) – Parola "ITEK". PLASTIDUE SRL – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "PLASTIDUE" a lettere attraversate da una linea decentrata orizzontale, collegata al corpo cavo della "p" raffigurante un uniettore da termoplastici. BERTI DANIELE – Vittorio Veneto (TV) – "HAPPYDEMIA". SALVADORI CORNICI SRL – Spresiano (TV) – Il marchio e' "ARTEXPRESS". SALVADORI CORNICI SRL – Spresiano (TV) – Il marchio e' "SALFIX". BRESOLIN MICHELE – Cavaso del Tomba (TV) – Il marchio e' composto da una bottiglia con un'apposita scritta "BEER" posizionata orizzontalmente, che fa fuoriuscire del liquido e delle bollicine che cadono perpendicolarmente alla bottiglia. Sotto alla bottiglia è riportata la scritta "LAKOTA" in caratteri di fantasia collocata verticalmente e parallela alla sinistra del liquido. ROBERTO INDUSTRIA ALIMENTARE SRL – Susegana (TV) – Marchio figurativo comprendente le diciture ROBERTO TUTTO IL BUONO DEL PANE GRANPIADA PRODUCT OF ITALY" in caratteri stilizzati ove la dicitura roberto è di colore bianco ed ombreggiato e posta su una banda curva nelle sfumature del rosso (pantone 485), sottostante alla quale, disassata, è una banda di colore bianco idealmente riprendente la sagoma della banda superiore ed inferiormente comprendente le diciture tutto il buono del pane di colore marrone (pantone 4625), ed in cui , inferiormente, è ricompresa un'impronta idealmente ovale di colore blu (pantone 2736), sulla quale centralmente capeggia la dicitura granpiada, ombreggiata, di colore giallo (pantone 109c), ove la detta impronta parzialmente ricomprende la stilizzazione della bandiera italiana nei colori verde, bianco, rosso, la quale, nella porzione sporgente comprende un bordo di colore blu (pantone 2736), essendo al di sotto della stessa bandiera la dicitura product of italy di colore blu (pantone 2736). FACCHINI OMAR – Colle Umberto (TV) – Il marchio è costituito dalla dicitura "VIVI & DEI" in caratteri stilizzati. FACCHINI OMAR – Colle Umberto (TV) – Il marchio è costituito dalla dicitura "FACCIA A FACCIA" in caratteri stilizzati. LA RIVA DEI FRATI DI CESARE ADAMI & C. SAS – Cornuda (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "LA RIVA DEI FRATI", Brevetti sottolineata con un tratto lievemente ondulato. VALERIO SILVERIO - CINEL ELEONORA GLORIA – Mogliano Veneto (TV) – "PROBLEM SOLVING NORDIC WALKING". VALERIO SILVERIO - CINEL ELEONORA GLORIA – Mogliano Veneto (TV) – "SOUND NORDIC WALKING". SAMAS SAS DI GALLI MASSIMO & C. – Colle Umberto (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "ATTILA", in qualsisi carattere e dimensione. TRAMITE SRL – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "PER MEA PERMEA", in caratteri di fantasia, essendo la dicitura permea di minori dimensioni e posta al di sotto delle diciture per mea, posizionate una sotto l'altra in cui la lettera e di maggiori dimensioni risulta essere in comune per entrambi. VALERIO SILVERIO - CINEL ELEONORA GLORIA – Mogliano Veneto (TV) – Il marchio consiste nell'immagine stilizzata di un uomo durante la camminata con tecnica Nordic Walking inscritto sulla spirale della sezione aurea. ZORZI PAOLO – Treviso – Riproduzione di un'arca a scacchi bianchi e gialli con riproduzioni floreali con casetta bianca e tetto rosso. Sul ponte ci sono vari animali a colori con forme stilizzate e due persone. Nello spazio sottostante allo scafo ci sono dei pesci azzurri sorretti da un piedistallo azzurro. Il tutto su uno sfondo amaranto e bianco con forme stilizzate. Al di sotto della riproduzione si trova la dicitura "l'ARCA". BOUILLON DANIELLE - DERTON MINH – Asolo (TV) – "CA' DERTON". FRATELLI BATTISTINI SPA – Monastier di TREVISO – Il marchio consiste nella parola "SCATTI" scritto in caratteri di fantasia. BREVETTI PER INVENZIONI INDUSTRIALI DEPOSITATI NEL MESE DI NOVEMBRE 2012 38 TIVERON FIORAVANTE – Treviso – Tetto antigrandine a scomparsa. BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione per indumenti sportivi e relativo metodo di realizzazione. BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione per pantaloncini da ciclismo e relativo metodo di realizzazione. MAGG CONSULTING SRL – Roma – Nuovo metodo di espansione ed essicazione del tabacco ed impianto per attuare il metodo. SIVIERI PAOLO – Villorba (TV) – Sonda geotermica e relativo metodo di funzionamento. SMC TECHNOLOGY SRL – Treviso – Procedimento per confezionare vaschette di alimenti termo - rigenerabili ed auto riscaldanti, e vaschetta cosi' prodotta. MILANESE PIERANTONIO – Susegana (TV) – Asse da stiro con mobile contenitore. PRESAZZI FRANCESCO – Treviso – Manichino da combattimento. JACUZZI EUROPE SPA – Valvasone (PN) – Bocchetta per idromassaggio e vasca comprendente tale bocchetta. SKEMA S.R.L. – Ponte di Piave (TV) – Pannello calpestabile per realizzare un pavimento. G & G AEQUAM S.R.L. – Montebelluna (TV) – Sottopiede flebologico per calzature strutturato per stimolare la circolazione sanguigna. INOVIKA S.R.L. – Montebelluna (TV) – Tomaia migliorata. BREVETTI PER MODELLI DI UTILITà DEPOSITATI NEL MESE DI NOVEMBRE 2012 PASQUAL ANTONIO – Montebelluna (TV) – Struttura di profilo per doghe verticali. SALVADORI CORNICI S.R.L. – Spresiano (TV) – Sistema per costruzione di telai tendi tela adattabili a qualsiasi misura di tela. PRESAZZI FRANCESCO – Treviso – Manichino da combattimento elettronico. MARTEX S.R.L. – Prata di Pordenone (PN) – Poltrona. NOFORM SRL – Meolo (VE) – Metodo di lavorazione. TREVISIOL EZIO – Treviso – Ponte dinamico per sci. REGAL GRID SRL – Roma – Sistema e dispositivo di architettura e gestione per micro - reti con generazione, accumulo e consumo di energia. F.LLI VIVAN SAS DI VIVAN FRANCESCO & C. – Motta di Livenza (TV) – Cornice in legno profumata e profumante. CANUTO ALMERINO – Casale sul Sile (TV) – Morsa modulare per la lavorazione di particolari grezzi, semi finiti e finiti. VISMUNDA S.R.L. – Venezia – Impianto e procedimento per l'assemblaggio automatico di pannelli fotovoltaici. NOFORM SRL – Meolo (VE) – Fermentatore migliorato. RECCHIA AGOSTINO – Farra di Soligo (TV) – Giocattolo con bordi e tramezze, atto a consentire il movimento di pedine. MARCHI DI IMPRESA DEPOSITATI NEL MESE DI NOVEMBRE 2012 BENATO ALDO – Castelfranco Veneto (TV) – Il marchio "VEG" consta di: una "V" stilizzata con la specifica della dicitura "VEG", sottostante, in caratteri di fantasia. GOPPION CAFFE' S.P.A. – Preganziol (TV) – Il marchio consiste in un’impronta raffigurante la dicitura "G GOPPION CAFFE'", in caratteri di fantasia, essendo la lettera "G" fortemente stilizzata posta all'interno di una impronta circolare posta sopra la dicitura "GOPPION", la quale a sua volta è posizionata sopra la dicitura "CAFFE'", il tutto racchiuso entro una impronta quadrilatera. PARENTI FLAVIO – Roma – CROSSMOVIE (dicitura di fantasia scritta in qualunque carattere di stampa). MODE GLADYS DI SCARPIS ARMANDO – Vittorio Veneto (TV) – Il marchio e' formato dalle due parole "INTI" e "FASHION". la scritta "INTI" ha un carattere piu' alto e stretto rispetto alla scritta "fashion" e viene attraversata da una linea orizzontale che parte da sinistra per finire a destra dove si congiunge con la lettera "F" iniziale di "FASHION". MODE GLADYS DI SCARPIS ARMANDO – Vittorio Veneto (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "AKOKA". F.LLI VIVAN SAS DI VIVAN FRANCESCO & C. – Motta di Livenza (TV) – Marchio costituito dalla dicitura "VIVAN" con la seconda lettera "V" stilizzata dalla quale parte un quadrato stilizzato che racchiude le lettere "AN". EL.DI SRL – Godega di S.Urbano (TV) – Il marchio consiste nella scritta "CONSORTIUM" e sotto questa, in modo centrato, la scritta con carattere piu' grande "PREMIUM ITALY WINES" in caratteri di fantasia e di colore oro. Sotto le scritte si trovano tre linee di uguale dimensione e staccate tra di loro: una linea di colore verde, una linea di colore bianco e oro e una linea di colore rosso. Il tutto su sfondo nero. SOCIETA' AGRICOLA VAL DE CUNE S.S. – Valdobbiadene (TV) – Scritta "VAL DE CUNE". TOGNON DAVIDE – Valdobbiadene (TV) – Grappolo d'uva stilizzato e integrato con la lettera "T" in carattere di fantasia, preceduto nella parte superiore dalla scritta "VALDOBBIADENE" e inferiormente dalla scritta "VIGNAIPERPASSIONE" e "TOGNON" divise da una linea di separazione. FASHION TRADE SNC DI ARRIGONI C. & PAVANELLO M. – Istrana (TV) – Logo costituito da due "V" stilizzate, una interna all' altra, poste in orizzontale. PRESAZZI FRANCESCO – Treviso – Manichino da combattimento elettronico. FASHION TRADE SNC DI ARRIGONI C. & PAVANELLO M. – Istrana (TV) – Marchio costituito dalla scritta "VIRTUS CALZE" comunque scritto. DISEGNI E MODELLI DEPOSITATI NEL MESE DI NOVEMBRE 2012 FASHION TRADE SNC DI ARRIGONI C. & PAVANELLO M. – Istrana (TV) – Logo costituito dalla dicitura "IMORBIDOSI", scritto in caratteri di fantasia e con la lettera "I" minuscola e con le altre lettere maiuscole. F.LLI VIVAN SAS DI VIVAN FRANCESCO & C. – Motta di Livenza (TV) – Supporto in legno per cornice portafoto a forma di parallelepipedo con un taglio inclinato. I.C.S. SRL – Monastier di Treviso (TV) – Serie di 5 modelli di layout grafico per pubblicazione. AZIENDA AGRICOLA TONI DORO DI CHIARA DORO – Vittorio Veneto (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "TONIDORO" in perpetua titling MT maiuscolo, sormontata da un rettangolo verticale a fondo pieno che contiene un intreccio di curve di diverso spessore che tagliano lo sfondo e rappresentano due piante di vite su una collina. Brevetti 39 CASA AL TRAGHETTO SAS DI ANDRETTA PIERLUIGI & C. – Torviscosa (UD) – Una barca tipo traghetto veneziano con la vela gonfia decorata da un fiore stilizzato e dalla denominazione "CASA AL TRAGHETTO" inserita in uno sfondo a linee orizzontali a costituire un riquadro. nazione "NOTHINGMORE BY RUBINATO" in caratteri speciali con immagine di cerchio con linea curva. NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "NATURALMIX”. BIASI MARIA PATRIZIA – S.Vendemiano (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "SIDIGITAL" in caratteri speciali. F.LLI BORTOLIN SNC DI VALERIANO BORTOLIN & C. – Valdobbiadene (TV) – ZAN. MICROMEGA SRL – S.Biagio di Callalta (TV) – EVOLUTION. MEDICAL MICRO DESIGN S.R.L. – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste in un’impronta raffigurante la dicitura "MMD MEDICAL MICRO DESIGN" (in traduzione MMD DESIGN MICRO MEDICO), in caratteri di fantasia, essendo la dicitura "MMD" di maggiori dimensioni e posta sopra la dicitura "MEDICAL MICRO DESIGN". ITALBOVINI SRL – Ormelle (TV) – Marchio figurativo comprendente la stilizzazione di una bandiera italiana nei colori verde pantone 355c, bianco, rosso pantone 186c, al di sotto della quale sono incolonnate rispettivamente le seguenti diciture “SCOTTONA ITALBOVINI L’ELEGANZA DEL GUSTO ITALIANO”in caratteri stilizzati e di colore nero, al di sotto delle quali è la dicitura “ITALBOVINI LA CARNE DI QUALITÀ”, immediatamente al di sopra delle quali ultime è un disegno di fantasia idealmente riproducente due foglie di cui la prima di colore verde pantone 355c, la seconda di colore rosso pantone 186c ove la dicitura “ITALBOVINI” risulta di colore rosso pantone 186c per la parte “ITAL” e di colore verde pantone 355c per la rimanente parte “BOVINI” essendo la dicitura “la carne di qualità” di colore nero, ulteriormente al di sotto della quale ultima è la dicitura “WWW. ITALBOVINI.IT” di colore nero. RUZZENENTE FLAVIO – Casale sul Sile (TV) – Scritta "AD MAIORA LUX" con quadratino sopra la "I" su sfondo acquarello sfumato. Scritta "AD MAIORA" sulla prima riga, "LUX" sotto le lettere "IORA", entrambe in carattere di fantasia. GEALIFE DI GIANNA VELO – Castelfranco Veneto (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "ACQUA LIBERA" in carattere fantasia. La scritta "ACQUA" IN stampatello maiuscolo e la scritta "LIBERA" in minuscolo. La "Q" di "ACQUA" e' rappresentata da una spirale che finisce in una foglia stilizzata. GARBARA AZIENDA AGRICOLA DI GROTTO MIRCO – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "GARBARA", in qualsiasi carattere e dimensione. DE FRANCESCHI LUCA – Castelfranco Veneto (TV) – E’ costituito dal disegno di un'auto in stile anni 50, nella parte superiore dell'immagine c'e' la scritta con carattere maiuscolo di fantasia "'50 BROTHERS EST.2011", nella parte inferiore dell'immagine c'e' la scritta sempre in maiuscolo ma con carattere diverso al precedente "CAR CLUB". Traduzione: '50 FRATELLI EST.2011 CLUB DELL'AUTO. GOBBO MARIO – Orsago (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "GOBUR". CELOTTO MANUEL – Nervesa della Battaglia (TV) – Disegno di una fatina stilizzata vista di profilo. CELOTTO MANUEL – Nervesa della Battaglia (TV) – Sospiri di fate. SOCIETA' AGRICOLA VIARIVEUNDICI S.S. – Pieve di Soligo (TV) – VIARIVEUNDICI - trattasi di unica parola, tutta attaccata, senza spazi. TENENGA SRL – S.Giovanni in Persiceto (BO) – Il marchio consiste nell'immagine di un cerchio, quattro linee curve e un lucchetto stilizzato. TENENGA SRL – S.Giovanni in Persiceto (BO) – Il marchio consiste nell'immagine di un cerchio e quattro linee curve. TENENGA SRL – S.Giovanni in Persiceto (BO) – Il marchio consiste nella denominazione "FIDES CODE". RUBINATO SRL – Treviso – Il marchio consiste nella denomi- SOCIETA' AGRICOLA SPAGNOL S.S. – Valdobbiadene (TV) – "DOMUS-PICTA" sottolineata, scritta con caratteri di fantasia e colore oro, con sottostante la scritta "VALDOBBIADENE" in caratteri di fantasia e colore oro. Soprastante compare uno scudo ovale, contenente nella parte centrale la scritta "R.A.M.", la stilizzazione di un vigneto e tre alfieri, inoltre lo scudo e' ornato da un cappello tipico dei dogi. Lo stemma e' di colore bianco, oro, rosso e bronzo. Lo sfondo è di colore bronzo. COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Marchio comprendente la dicitura "CONCRET_ART" in caratteri stilizzati nelle sfumature del grigio. GALATIOTO LUCA – Pioltello (MI) – ARKAIOS. COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Marchio figurativo comprendente la dicitura “MY ART” in caratteri stilizzati in cui le lettere componenti sono caratterizzate da macchie puntiformi, a seconda del loro posizionamento di colore navy blue o bianco essendo le lettere componenti la detta dicitura di colore navy blue, ed in cui il disegno di fantasia spiraliforme di colore blu turquoise si interpone tra le lettere “MY” E “ART” della dicitura. TURI PIETRO AL SILETTO SAS DI TURI GIORDANO & C. – Treviso – Il marchio e' costituito dalla dicitura "U-615", impressa nella parte inferiore di un timbro postale circolare, su cui campeggiano: nella parte superiore n. 4 stelle; nella parte centrale un dado a tre facce (con rispettivamente sovraimpressi uno, sei e cinque bollini) affiancato dalla cifra 1943. il timbro e' sovrastato da sette linee orizzontali ondulate con effetto vintage. VILLAMIL DANIEL – HONG KONG – Il marchio consiste nella scritta "KINTA" in carattere stilizzato. DAMO PAOLO, DAMO ANDREA – Motta di Livenza (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "BLU AU" con immagine di cerchio e gocce. UNIAMO FEDERAZIONE ITALIANA MALATTIE RARE ONLUS – Roma – "UNIAMO" scritta in stampatello maiuscolo in stile brodway bt, sovrastante la scritta "FEDERAZIONE ITALIANA" scritta in stampatello maiuscolo stile copperplate ghotic light, sovrastante "MALATTIE RARE" scritta in stampatello maiuscolo COPPERPLATE GHOTIC LIGHT, sovrastante "ONLUS" scritta in stampatello maiuscolo copperplate ghotic light. GATTO LUIGINA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio è composto dalla denominazione "TONI BORET" e dal disegno raffigurante due rilievi stilizzati posti sopra la parola "TONI". LE LUNE GEMELLE DI SARA GARAU – Pederobba (TV) – Il marchio si compone di una scritta in corsivo "LE LUNE GEMELLE" dove fra la parola "LUNE" e la parola "GEMELLE" vi è un disegno composto da due mezze lune speculari che si toccano nella parte della curva e sopra l'intersezione delle lune vi sono due accenti. DE BORTOLI LUCIANA – Venezia – Il marchio consiste in un rettangolo delimitato esternamente da una cornice dal tratto continuo e da una cornice interna dal tratto discontinuo, al cui interno e' scritta la dicitura "PIGHINI ! " nella meta' superiore del rettangolo, mentre nella sottostante meta' del rettangolo, a sinistra e' disegnato il muso stilizzato di un maialino, e nella parte di destra e' scritta la dicitura "DI LULU' ". MEDICAL MICRO DESIGN S.R.L. – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste in una impronta raffigurante la dicitura "DYNFORCE" di fantasia, in caratteri di fantasia, essendo la stessa affiancata alla destra da una impronta sostanzialmente quadrilatera dagli angoli arrotondati e contenente una fascia arcuata. NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "LAWSON'S”. NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "NATUREL PARISIEN". LORAN SRL – Pieve di Soligo (TV) – Il marchio è costituito dalla dicitura "LORAN EVERYDAY PASSION". Scritto in caratteri di fantasia dove nella prima riga c'e' la scritta "LORAN", sotto la "L" In maiuscolo parte una linea che prosegue verso sx mentre sotto la "R" in minuscolo parte la scritta "EVERYDAY PASSION" dove finisce sotto la "N". VIRI SRL – Motta di Livenza (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "NO DOLOR TECHNOLOGY" (in traduzione tecnologia no dolor) in qualsiasi carattere, dimensione e colore. VIRI SRL – Motta di Livenza (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "CURA I TUOI DENTI SENZA TRAPANO" in qualsiasi carattere, dimensione e colore. ROBSA DI SCHULTZ R.R. SNC – Venezia – Dicitura "ROBSA". LORUSSO DARIO GIULIO – Motta di Livenza (TV) – Scritta "MICRO FOCUSER" in carattere di fantasia con una stella in luogo del punto della lettera "I", attraversata da un'orbita ellittica. I'M SPA – Milano – Marchio comprendente la dicitura "I'M HERE" in caratteri stilizzati ed in cui la dicitura "I'M" è di dimensioni maggiori e sovrasta la dicitura "HERE", come da riproduzione allegata. T.P.S. S.R.L. – Gorgo al Monticano (TV) – Il marchio consiste in un’impronta stilizzante una "X", con le estremità arrotondate e con i bracci inferiori tra loro raccordati da un tratto arcuato, detta impronta essendo inscritta in una cornice poligonale, inferiormente aperta, alla cui base è riportata la dicitura "SOLIDO". COPPE ROSITA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "MONT" scritta in caratteri di fantasia. RUGGERI MAURIZIO – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "LE ZENTE". RUGGERI MAURIZIO – Valdobbiadene (TV) – Un sole stilizzato leggermente schiacciato ai poli. Sul bordo esterno, lungo gli assi dei punti cardinali, vi sono tre/quattro cerchietti sovrapposti a contatto tra loro. All'interno del cerchio solare l'area è divisa in tre settori da una t rovesciata. In senso orario i tre settori contengono le lettere "M", "A", "R". COLLALTO MARIA TRINIDAD; COLLALTO CATERINA; COLLALTO GIULIANA; CASTILLO TRINIDAD –Bologna; Susegana (TV); Verona; Susegana (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "COLLALTO" in qualsiasi carattere e dimensione. Brevetti NORD-ALL SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "GLISSADE" di fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione. NORD-ALL SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste in un’impronta raffigurante due frecce affiancate e contrapposte in diversa tonalità cromatica stilizzanti delle lettere s. I.C.S. SRL – Monastier di Treviso (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "BF BEST FACE NOI CI METTIAMO LA FACCIA" con immagine di faccina stilizzata. ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE G.B. CERLETTI – Conegliano (TV) – SCUOLA ENOLOGICA DI CONEGLIANO. CASTELLO SAN SALVATORE EVENTI S.R.L. – Susegana (TV) – Il marchio consiste in un’impronta stilizzante il profilo di un castello con sottostante la dicitura "CASTELLO SAN SALVATORE". UNICOMM - S.R.L. – Dueville (VI) – Il marchio consiste nella dicitura "MASSERIA DEL BORGO", in qualsiasi carattere e dimensione. UNICOMM - S.R.L. – Dueville (VI) – Il marchio consiste in una impronta raffigurante la dicitura "MASSERIA DEL BORGO", in caratteri di fantasia, essendo la dicitura "MASSERIA" posta sopra la dicitura "DEL BORGO", in cui la gambetta della lettera "G" si prolunga verso sinistra con una fascia arcuata a sottolineare le lettere "B", "O", "R". UNICOMM - S.R.L. – Dueville (VI) – Il marchio consiste in una impronta raffigurante la dicitura "MASSERIA DEL BORGO", in caratteri di fantasia, essendo la dicitura "MASSERIA" posta sopra la dicitura "DEL BORGO", il tutto posizionato sopra una impronta di un rametto di ulivo con le olive e le foglie stilizzate ed un prato con dei fili d'erba e degli alberi stilizzati e sullo sfondo delle colline sulle quali sono posti degli alberi stilizzati e delle case con finestre e porte stilizzate. MASI WEB SAS DI MAZZER SIMONE & C. – S.Vendemiano (TV) – Il marchio consiste in un carrello elevatore visto lateralmente, rappresentato schematicamente con dei tratti. Le linee seguono le parti principali del carrello, ma proseguono oltre i limiti dei contorni visivamente percepiti, dando un'impressione di movimento. La parte anteriore del carrello elevatore è situata a destra. AZIENDA AGRICOLA CHECH STELLA – Farra di Soligo (TV) – Il marchio consiste nella stilizzazione di un calice, composto da due triangoli posti uno dentro l'altro, il cui vertice poggia al centro di un rettangolo, al cui interno e' posta la dicitura "VIC" scritta in itc giovanni black. AZIENDA AGRICOLA LE MANZANE DI BALBINOT ERNESTO – S.Pietro di Feletto (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta "SABBIATO". SOCIETA' AGRICOLA BERNARDI PIETRO E FIGLI S.S. – Susegana (TV) – Il marchio e' composto dalla scritta "CAPOCANTINA". AZIENDA AGRICOLA ARMAN ANGELO – Valdobbiadene (TV) – Marchio figurativo comprendente la dicitura “TENUTA GUARDIAN” in caratteri stilizzati in cui i caratteri della parola “TENUTA” sono di dimensioni inferiori relativamente alla dimensione dei caratteri della sottostante parola “GUARDIAN”, al di sopra della quale dicitura tutta è la stilizzazione di fantasia di una composizione comprendente una lettera “A” IN stampatello maiuscolo che racchiude una lettera “A” in stampatello minuscolo. 40 di illuminazione da incaso e relativo metodo di produzione. BREVETTI PER INVENZIONI INDUSTRIALI DEPOSITATI NEL MESE DI DICEMBRE 2012 DALLA MUTTA GRAZIA – S.Donà di Piave (VE) – Sistema modulare di mobili contenitori a cassetti. KRILLIANT SRL – Treviso – Sistema per la realizzazione di monili in acetato di cellulosa dotato di castone per pietre preferibilmente ma non esclusivamente preziose. PRIANTE GHERARDO - DALLA VALERIA GIAMPAOLO – Arzignano (VI) – Sistema automatico e modulare di pulizia per pannelli solari. BREVETTI PER MODELLI DI UTILITà DEPOSITATI NEL MESE DI NOVEMBRE 2012 DE FAVERI SRL – Refrontolo (TV) – Sistema di protezione dl profilo interno di controtelaio per favorire l'adesione dei sigillanti nel processo di posa in opera dei serramenti. DE MARCHI MICHELE - DE GIORGIO MORENO – Zero Branco - Mogliano Veneto (TV) – Dima di precisione per posizionamento e messa in muratura delle scatole portafrutti degli impianti elettrici. ECLISSE SRL – Pieve di Soligo (TV) – Orditura per pareti o lastre in cartongesso. PREMEC SPA – Godega di S. Urbano (TV) – Struttura di leva perfezionata per calzature sportive. CANTARELLA DANIELE – Nervesa della Battaglia (TV) – Connettore per archi o fili ortodontici. EBERLE GIORGIO - DARIO LUIGI – Pieve di Soligo (TV) – Conegliano (TV) – Dispositivo regolatore di altezza per chiusini di tombini. BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Salvietta disinfettante monouso a base di PHMB e Benzalconio cloruro accoppiata con una salvietta asciutta monouso per l'asciugatura post disinfezione marcata Dispositivo Medico. AUTOMOTIVE LIGHTING ITALIA SPA – Venaria Reale (TO) – Portalampade e fanale automobilistico provvisto di tale portalampada. BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Macchinario per la disinfezione ad ozono con sistema di certificazione-registrazione del processo di disinfezione. BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione per indumenti sportivi e relativo metodo di realizzazione. BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Acqua ozonizzata per ricostituire prodotti chimici disinfettanti a base di perossimonosolfato di potassio, cloruro di sodio, acido sulfamico, acido malico, dodecilbenzensolfonato di sodio, esametafosfato di sodio, oppure prodotti a base di percarbonato e TAED. BERENIS D.O.O. – Croazia – Fondello imbottito di protezione per indumenti sportivi e relativo metodo di realizzazione. BERENIS D.O.O. – Croazia – Metodo per realizzare un fondello imbottito di protezione per pantalonicini da ciclismo. NARDI COMPRESSORI SRL – Montecchio Maggiore (VI) – Apparecchiatura per l'alimentazione di miscele gassose in ingresso ad un compressore ad alta pressione. NOFORM SRL – Meolo (VE) – Sistema di fermentazione. CADORE ARREDO DI UNTERBERGER ALESSANDRA & C. SNC – Pieve di Cadore (BL) – Procedimento per la saldatura di componenti in alluminio o in leghe di rame a prodotti in alluminio. AGOSTINI RICCARDO – Salzano (VE) – Dispositivo di controllo per la conduzione di un catamarano. TECHNOWRAPP SRL – Fonzaso (BL) – Metodo per la realizzazione di un rivestimento contenitivo su di un carico pallettizzato e macchina implementante tale metodo. CORVAGLIA ROBERTO – Ceggia (VE) – Sistema per il fissaggio di moduli per la produzione di energia da fonte solare. TECNOSYSTEMI SPA – Vittorio Veneto (TV) – Struttura perfezionata di sifone. DE FAVERI SRL – Refrontolo (TV) – Dispositivo di coibentazione interna del rullo avvolgibile di tapparelle e tende oscuranti. TONCELLI DARIO – Bassano del Grappa (VI) – Metodo ed impianto per realizzare pannelli formati con lastre incollate. DAL MAS GIANLUIGI – Godega di S. Urbano (TV) – Dispositivo DISEGNI E MODELLI DEPOSITATI NEL MESE DI DICEMBRE 2012 CABOX SRL – Quinto di Treviso (TV) – Modello di pannello da costruzione. BIOSTERIL ITALIA SRL – Silea (TV) – Macchinario per la disinfezione ad ozono con sistema di certificazione-registrazione del processo di disinfezione. MARCHI DI IMPRESA DEPOSITATI NEL MESE DI DICEMBRE 2012 ECOR-NATURASI' SPA – Verona – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "LE TERRE DI ECOR ECOR" in caratteri di fantasia posti in basso a sinistra entro un'impronta quadrilatera suddivisa in tante impronte sostanzialmente quadrilatere di diverse dimensioni ad evocare degli appezzamenti di terreno, essendo le diciture le terre di ecor di maggiori dimensioni ed essendo la dicitura di ecor posta al di sotto ed affiancata alla destra da una impronta quadrilatera entro la quale è inscritta la dicitura ecor ed un'impronta stilizzata di un cuore. ECOR-NATURASI' SPA – Verona – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "ALIMENTI RITROVATI ECOR", Brevetti 41 in caratteri di fantasia, essendo la dicitura ritrovati di maggiori dimensioni e posta al di sotto della dicitura alimenti che è affiancata alla destra da un'impronta quadrilatera in cui è inscritta la dicitura ecor e l'impronta di un cuore stilizzato, mentre sotto la dicitura ritrovati è posizionata per tutta la lunghezza una fascia ondulata con delle impronte fortemente stilizzate di fiori. DACOS SISTEMI SRL – San Donà di Piave (VE) – Il marchio consiste nella denominazione "DACOS SISTEMI". AZIENDA AGRICOLA COLLE REGINA DI MARTINOTTO ORNELLA – Farra di Soligo (TV) – Il marchio si presenta a forma di mezza luna ruotata di 90° (lato orizzontale rivolto verso il basso) con all'interno la rappresentazione di due figure contadine che portano un asse ricurvo a cui è appeso un tralcio di vite con un grappolo d'uva di grandi dimensioni. Il marchio riporta i seguenti colori: lo sfondo è grigio-azzurro e le figure riportate all'interno insieme al bordo esterno in azzurro con varie sfumature di colore blu. MAGAZZINI ZANCHETTA DI E. ZANCHETTA & C. SNC – Mareno di Piave (TV) – Il marchio consiste nella denominazioe "MIRALIBRO". BORTOLOMIOL SPA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "MORMORO' "In qualsiasi carattere e dimensione. CALZATURIFICIO GUE - MAR SPORT DI POLONIATO E GAZZOLA SNC – Vedelago (TV) – Il marchio è costituito da un'impronta raffigurante una punta di freccia stilizzata. CALZATURIFICIO GUE - MAR SPORT DI POLONIATO E GAZZOLA SNC – Vedelago (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "APTA", in qualsiasi carattere e dimensione. BORTOLOMIOL SPA – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consite nella dicitura "CANTO FERMO" in qualsiasi carattere e dimensione. PENGO SPA – Bassano del Grappa (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "HABI" di fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione. INDUSTRIE COTTO POSSAGNO SPA – Possagno (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "ANTONIANA", in qualsiasi carattere e dimensione. PRONTO ICE SNC DI ZOTTAREL MASSIMO & BIANCHIN L. – Villorba (TV) – Il marchio consiste nella rappresentazione di un carretto del gelato con la dicitura "IL GELATIERE DI TREVISO". RIVERWATT SRL – Cavarzere (VE) – Il marchio è costituito dalla dicitura "RIVERWATT SRL ENERGIA PULITA DALLA NATURA". La dicitura river è scritta in carattere moolboran maiuscolo di colore blu e la lettera r finale è di dimensioni maggiori rispetto al resto della dicitura e in corsivo; la dicitura watt è scritta in carattere moolboran maiuscolo di colore rosso con con la w iniziale di dimensioni maggiori rispetto al resto della dicitura e in corsivo. La dicitura srl è scritta in carattere calibri minuscolo e di colore nero. Sottostante è riportata la dicitura energia pulita dalla natura con carattere calibri minuscolo di colore verde su sfondo verde più chiaro. RUSSO VINCENZO – Treviso – Il marchio consiste nella denominazione "GIORGELLINI". GLOBAL SHIPPING SPA – Villorba (TV) – Il marchio consiste in una prima rappresentazione in caratteri arabi di un'espressione tradotta in caratteri italiani "ABU ZARRAFAH", detta espressione riportata al di sotto dei primi caratteri arabi e di una seconda rappresentazione in caratteri arabi, che tradotta in caratteri italiani risulta essere "mastice per marmo", il tutto affiancato da un'immagine di giraffa. ONECOUPONATIMESRL – Venezia – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "ONECOUPONATIME" di fantasia, in caratteri di fantasia. DACOS SISTEMI SRL – San Donà di Piave (VE) – Il marchio consiste nella denominazione "DACOS SISTEMI". MION ELISA – Treviso – "LE CICCIS" MAGAZZINI ZANCHETTA DI E. ZANCHETTA & C. SNC – Mareno di Piave (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "MONTAGNALEGGE". I'M SPA – Milano – Dicitura "SMART TETHERING" comunque scritta. FINANZIARIA INTERNAZIONALE HOLDING SPA – Conegliano (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "FININT". MARTUZZI MARCO – San Vendemiano (TV) – Dicitura "MECMART" scritta in qualunque carattere di stampa e dimensione. EMMEQUATTRO SRL – Trebaseleghe (PD) – Il marchio è costituito da due coppie di lettere "ME" con interposto il n. "4". EMMEQUATTRO SRL – Trebaseleghe (PD) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante le lettere "ME" in corsivo rovesciate, affiancate da un'impronta contenente il numero 4 e da altre lettere "ME" in corsivo. D.M.C. SRL – S. Vendemiano (TV) – Dicitura "PEPERINO". ACQUAVITE SPA – Vazzola (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "MILLESIMATA" in qualsiasi carattere e dimensione. ACQUAVITE SPA – Vazzola (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "TORBA NERA" in qualsiasi carattere e dimensione. MASCHIO BENIAMINO SRL – San Pietro di Feletto (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "DISTILLERIA DELL'ALPE" in qualsiasi carattere e dimensione. DOMOENERGIA SRL – San Vendemiano (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "D DOMOENERGIA ENERGIA EFFICIENTE", in caratteri di fantasia, essendo la lettera D racchiusa in un'impronta circolare, contenuta a sua volta in tre cerchi stilizzati disposti gli uni internamente agli altri, affiancata alla destra dalla dicitura domoenergia, sotto la quale sono posizionate le diciture energia efficiente, in caratteri di minori dimensioni. POLONIATO MARINO – Crocetta del Montello (TV) – Consiste nella scritta "POLO PESCA" e da un pesce stilizzato. E' composto da una linea curva, la schiena, ad un'estremità della quale si forma il labbro superiore che individua la posizione della bocca. Un'ellisse bordata vicino al labbro, con in mezzo un'ellisse piena, formano l'occhio. FIORI FEDERICO – Volpago del Montello (TV) – Disegno fatto a mano di un cane di tipologia segugio in posizione seduta appoggiato sulle zampe posteriori. Porta gli occhiali e regge con le zampe anteriori un libro aperto che sta leggendo. FIORI FEDERICO – Volpago del Montello (TV) – Il marchio è composto dalla scritta "ILCANEISTRUITO". TUBES RADIATORI SRL – Resana (TV) – Due parole "TUBES RADIATORI" disposte una sotto l'altra con un archetto sopra e sette piccoli cerchi disposti a semicerchio sotto. TUBES RADIATORI SRL – Resana (TV) – Denominazione "TUBES PROLINE" stilizzata ove la parola tubes è contenuta all'interno di una figura geometrica rettangolare e protesa perpendicolarmente alla parola proline ed ancora in cui il detto tratto perpendicolare, concide con parte della lettera "p". LAMPOSTIL SRL – Conegliano (TV) – Il marchio consiste nella dnominazione "AQUA DI PROSECCO" BONTEMPI ALFIO – Cimadolmo (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "ASPARAGO BIANCO E VERDE DELLE GRAVI DI PAPADOPOLI" con immagine di vista stilizzata di area geografica e mazzo di asparagi, il tutto incluso in una sagoma ovale bordata. SALVI MARILENA – Zero Branco (TV) – Impronta ovale contenente la dicitura "SALVI NOLEGGI" disposta in due righe in carattere maiuscolo grassetto e sovrastante le lettere n-o. Nella parte sinistra del nome Salvi si trova l'immagine stilizzata di uno stand di piccole dimensioni. RAVINI SILVANA – Treviso – Riporta la dicitura "FLAM&FIT" di fantasia in carattere stilizzato dove la & è inscritta all'interno di due cerchi leggermente sovrapposti. I'M SPA – Milano – Marchio figurativo comprendente la dicitura "I'M SMART" in caratteri stilizzati ed in cui la dicitura i'm è di dimensioni maggiori e sovrasta la dicitura smart come da riproduzione allegata. I'M SPA – Milano – Marchio figurativo comprendente la dicitura "I'M SPORT" in caratteri stilizzati ed in cui la dicitura i'm è di dimensioni maggiori e sovrasta la dicitura sport come da riproduzione allegata. ZALF INDUSTRIA MOBILI COMPONIBILI SPA – Maser (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "ESCAPE " di fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione. EUROMOBIL SPA – Sernaglia della Battaglia (TV) – Il marchio consiste in una impronta circolare in cui sono inscritte due lettere e contrapposte e rovesciate. EUROMOBIL SPA – Sernaglia della Battaglia (TV) – Il marchio consiste nella dicitura DOGANOVE di fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione. EUROMOBIL SPA – Sernaglia della Battaglia (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "ALUTEMA" di fantasia, in qualsiasi carattere e dimensione. FONDAZIONE VALDOBBIADENE SPUMANTE – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste in una bottiglia di corpo tendenzialmente cilindrico così costituito: da un anello superiore, dal collo, che va poi allargandosi scendendo verso la base. Appena sotto il collo della bottiglia si va a collocare in rilievo la lettera "v" di fantasia in corsivo e alla base della stessa la scritta "VALDOBBIADENE" in corsivo minuscolo ad iniziale maiuscola. Le proporzioni tra i vari elementi della bottiglia, posta uguale a 100 la sua intera altezza, sono le seguenti: larghezza collo da 8,9% a 14,40, larghezza del corpo della bottiglia da 27,8% a 30,34%, base della bottiglia da 28,35 a 24,35, altezza collo 24,40%. MPR SRL – Trento – Dicitura "STREAMER" comunque scritta. B.H.B. SRL – Paese (TV) – Marchio composto da cuore stilizzato, con richiamo al ferro di prora-dolfin-della gondola veneziana, scritta "AMORE VENEZIANO " stilizzata. FOVAL SRL – Valdobbiadene (TV) – Dicitura "ARQUO" comunque scritta. COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Dicitura "ARUM" comunque scritta. Brevetti COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Dicitura "ICARO" comunque scritta. VECTUR SAS DI VECCHIATO GIANLUCA & C. – Vidor (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "VAL DEL BRICK". SOCIETA' AGRICOLA GUIDI DI RONCOFREDDO DI GUIDI GIANCARLO E NICOLINI FAUSTA S.S. – Forli-Cesena – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "REDMARTY" di fantasia, in caratteri di fantasia, essendo la prima lettera "r" di maggiori dimensioni ed essendo tutte le lettere che compongono la suddetta dicitura contornate. D.F.I. di ASTOLFI DIEGO – Tarzo (TV) – Scritta DFH in primo piano in caratteri di fantasia e in secondo piano la scritta "DON'T FORGET HEAT" (non dimenticare il calore) 42 sovrastata da un logo a forma ovale contenente l'immagine di una gru con la zampa sollevata e subito sotto la dicitura "fondata nel 1972". NORD RESINE SPA – Susegana (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "BRIGHT STONE" in qualsiasi carattere di stampa. GASPARIN MARCO – Silea (TV) – Il marchio consiste nel nome "LAIKLY". GASPARIN MARCO – Silea (TV) – Il marchio consiste in una sorta di semicerchio stilizzato che partendo da in alto a destra si espande verso il basso e poi verso sinistra si divide in due richiamando i tratti di una ciocca di capelli. All'interno di detta forma circolare è disposta la scritta "LAIKLY" appositamente studiata con un carattere personalizzato. MOBIL G.A.M. SPA – Godega di S. Urbano (TV) – Quadrato con scritta a carattere di stampa speciale "MOBILGAM" sul lato basso interno, in contrasto. Sotto il quadrato in corrispondenza della scritta interna, la dicitura : "L'IMPEGNO DI UNA RICERCA" in caratteri di stampa speciali. GIRADI PIO – Breda di Piave (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "SALICETUM". TODERO ANDREA – Farra di Soligo (TV) – Il marchio si compone da due parole: la prima "FREEYARD" (zona libera) nella colorazione rosso, giallo, verde e nera. La seconda "SELECTA" (selezionatori) scritta con la prima e la seconda lettera "e" modificate con dei semicerchi all'interno delle medesime atti a simulare due dischi in vinile e per rappresentare all'interno della stessa un mixer musicale. D'ALESSI NICOLETTA - CHIARIELLO MICHELE – Treviso – Marchio composto da due elementi: albero con persona che dondola su un'altalena; scritta "CLOE' ". Figura, immagine e scritta sono stilizzate. NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "SWEETNESS". NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso del Tomba (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "GRANDECOR" DONAZZON CLAUDIO – Ponte di Piave (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "PERLA RUBRA". COSTA SNC DI COSTA GIOVANNI & C. – Castelfranco Veneto (TV) – Il marchio è costituito da un'etichetta contenente l'immagine stilizzata di un dolce con intorno delle pannocchie, dei chicchi di grano e dello zucchero a velo. Sotto vi è l'immagine di una scatola regalo. In alto vi è la denominazione "COSTA" su impronta ovale. Sul fondo la scritta "POLENTINA DI CASTELFRANCO" . MAZZIER MANUELA – Alano di Piave (BL) Marchio figurativo comprendente la dicitura "AUPAIR EUROPE" in caratteri stilizzati di colore nero, ove tra le diciture AUPAIR e EUROPE è la raffigurazione di fantasia di una mela comprensiva di picciolo con foglia sulla cui buccia compare la raffigurazione di un planisfero, il tutto nelle sfumature del colore blu pantone 3005c. CAPRETTA MASSIMO – Valdobbiadene (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "VENTI3 PIAZZA MARCONI". Il numero ventitre è scritto venti in lettere e tre in numero. A sinistra della denominazione è raffigurato un disegno che consiste in un rettangolo bordato dove all'interno sono presenti altri quattro rettangoli bordati non allineati, nel primo in alto a sinistra è raffigurato al suo interno un grappolo d'uva, nel secondo un po' più in basso rispetto al primo, a destra è rappresentato un fiasco, nel terzo in basso a sinistra è presente un calice, nel quarto in basso a destra c'è una botte di vino. La scritta è all'interno di un rettangolo. NOVACOLOR SRL – Forli – Dicitura "ANIMAMUNDI" comunque scritta. DE NARDO CLAUDIO – Treviso – Il marchio consiste nella denominazione "BAROQUIP". NOVACOLOR SRL – Forli – Dicitura "MIRROR "comunque scritta. WELL ALIMENTARE ITALIANA SRL – Casale sul Sile (TV) – Il marchio consiste in un'impronta raffigurante la dicitura "CHEF TO CHEF" (in traduzione Chef a Chef), in caratteri di fantasia, essendo posta tra le diciture chef to e la dicitura chef un'impronta di un cuoco a mezzo busto fortemente stilizzato con il cappello stilizzato, che tiene nella mano destra stilizzata un cucchiaio stilizzato che è posizionato sopra una pentola stilizzata appoggiata al petto e sostenuta con la mano sinistra stilizzata. NATURALMIX DI BORTOLAZZO FRANCO – Cavaso DEL Tomba (TV) – Il marchio consiste nella denominazione "CANOVA". NOVACOLOR SRL – Forli – Dicitura "WALL2FLOOR" comunque scritta. MICHELUZ MARIA LUISA – Godega di S.Urbano (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "LINO SONEGO", in qualsiasi carattere e dimensione. LATTERIA DI SOLIGO SOCIETA' AGRICOLA COOPERATIVA – Farra di Soligo (TV) – Dicitura "FORMAJO IMBRIAGO DI MONOVITIGNO LATTERIA DI SOLIGO - SCUOLA ENOLOGICA DI CONEGLIANO" comunque scritta. COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola "ORIENTALITE". COLORIFICIO SAN MARCO SPA – Marcon (VE) – Parola "SATURNO" BALANZIN LUCIANO – Montebelluna (TV) – Il marchio consiste nella dicitura principale "ELLEBI AGENZIA IMMOBILIARE" TORTATO MARCO – Montebelluna (TV) – Il marchio denominativo si compone della scritta "DAL TRAMONTO ALL'ALBA" in qualsiasi carattere e colore. POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "TKI LIFT&SERVICE" sulla prima riga "LIFTING SYSTEMS" sulla seconda riga entrambe in stampatello maiuscolo, dove le lettere tki sono di colore grigio, lift di colore arancione, & di colore grigio, service di colore arancione e lifting systems di colore grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la lettera t troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore bianco. (Trad. TKI impianti di sollevamento e assistenza - sistemi di sollevamento). POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "SIAG ENGINEERING" stampatello maiuscolo, dove le lettere siag engineering è di colore grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la lettera "t" troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore bianco. (trad.: ingegneria siag). POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "EURO SIAG" stampatello maiuscolo, dove le lettere euro siag sono colore grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la lettera t troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore bianco. POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "TEKNO SIAG" stampatello maiuscolo, dove le lettere tekno siag sono di colore grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la lettera t troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore bianco. POZZI FRANCO – Pederobba (TV) – Il marchio consiste nella dicitura "SIAG" stampatello maiuscolo, dove le lettere siag sono di colore grigio. Tale dicitura è preceduta da un quadrato in diagonale di colore arancione con all'interno la lettera "t" troncata nella parte destra di colore bianco, affiancata da un quadrato e un rettangolo disposti uno sopra l'altro di colore bianco. Report 43 PREZZI ALL’INGROSSO SULLA PIAZZA DI TREVISO INDICAZIONE DELLA MERCE MEDIE MENSILI NOVEMBRE 2012 NOV. 2011 NOV. 2012 334,30 480,50 seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza VE GM “ seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza RA GM “ 334,30 475,13 seme tostato partenza stabilimento (um. 13%) “ 355,10 505,63 t 358,50 402,50 PRODOTTI DELLA MOLITORIA INDICAZIONE DELLA MERCE NOV. 2011 NOV. 2012 (alla tonnellata, IVA esclusa) FARINE DI GRANO TENERO CEREALI E SEMI OLEOSI (alla tonnellata, IVA esclusa, merce f.co veicolo, partenza magazzino venditore) CARATT. DI LEGGE – rinfusa partenza FRUMENTO TENERO CARATTERISTICHE DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio) NAZIONALE tipo 00 - cen. 0,5 - glut. 7 “ 479,00 507,50 N. 1 SUPERFINO (p.s. min. 80, imp. 1%, umidità 14%, W min. 280, P/L max 0,8, glutine min. 33%, prot. 13%) tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 9 “ 471,50 500,00 t - - N. 2 FINO (p.s. min. 79, imp. 1%, umid. 14%, W min. 180, P/L max 0,8, glutine min. 26%, i.c. 280, prot. 12%) “ - 273,00 tipo 00 - cen. 0,45 - glut. 12-13 “ 579,00 612,50 tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 11-12 “ 506,50 540,00 PER PASTICCERIA “ 599,00 632,50 “ 439,00 437,50 Farina bianca nostrana “ 470,00 555,00 Farina bianca granita “ 490,00 575,00 Farina gialla nostrana nazionale “ 410,00 485,00 Farina gialla granita nazionale “ 430,00 505,00 Spezzato degerminato tenero “ 270,50 341,25 N. 3 BUONO MERCANTILE (p.s. min. 78, imp. 1%, umid. 14%, i.c. 250 min.) “ 205,20 267,25 N. 4 MERCANTILE (p.s. inferiore a 74, imp. 1%, umid. 14%) “ - - FRUMENTI ESTERI (Nazionalizzati, rinfusa f.co veicolo partenza VE) GLUTINE SUP. AL MINIMO DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio) PRODOTTI DEL GRANO DURO (f.co pastificio - um. 14,5% - rinfusa) Semola - cen. 0,70-0,90 Francese (p.s. 76/77) “ - - Northern Spring n. 2 (prot. 15%) “ - 347,25 Manitoba n. 1 “ 334,00 350,00 Grano Australiano prime hard “ - - Estero (p.s. 74/75) (franco arrivo) “ 200,60 - Tedesco (franco arrivo) “ - - Austriaco (franco arrivo) “ - - GRANONI Rinfusa, partenza magazzino venditore, franco veicolo, essiccato, 14% umidità (caratteristiche a norma di legge) PRODOTTI DEL GRANOTURCO (f.co partenza - imb. compreso) SOTTOPRODOTTI DEL FRUMENTO (f.co arrivo provincia) CRUSCA E CRUSCHELLO in sacco “ 210,90 246,25 NAZIONALI rinfusa “ 165,90 198,75 IBRIDO GIALLO rinf. in pellets di grano tenero “ 167,90 201,88 rinf. in pellets di grano duro “ 167,90 201,88 Semivitreo “ - - Uso zootecnico Treviso - Venezia “ 182,20 250.75 TRITELLO Uso zootecnico Friuli “ 180,10 248,00 in sacco “ 215,90 251,25 Uso alimentare Treviso - Venezia “ - - rinfusa “ 175,90 206,25 Uso alimentare Friuli “ - - FARINACCIO A stagione da essiccare (base 25% um.) “ - - in sacco “ 233,90 292,25 rinfusa “ 203,90 257,25 IBRIDO BIANCO Uso zootecnico “ 182,20 - Uso alimentare “ 202,50 302,50 ESTERI Franco arrivo TV-VE umidità 14% Giallo comunitario “ - - SOTTOPRODOTTI DEL GRANOTURCO (rinfusa – f.co partenza) Farinetta “ 165,40 225,25 Germe (base 20% grassi) “ 270,10 322,50 t - 267,50 Farina erba med. disid. pr. 16/17% stq - fibra 26 betacarotene 120-150 “ 221,50 257,50 Farina di estr. di soia nazionale e/o USA pr. 44% stq GM “ 299,30 479,50 Farina di estr. di soia naz. pr. 48% stq GM “ 307,30 490,00 Farina di estr. di soia estera pr. 48% stq GM “ 305,30 489,63 Farina di estr. di soia nazionale pr. 44% stq “ 320,30 501,25 Farina di estr. di soia bras./arg. in pellets pr.44% stq GM “ - - Farina estr. girasole non sgusciato estero “ - - Farina estr. girasole sgusciato proteico estero “ 180,50 315,25 Farina estr. girasole nazionale pr. 28-29% stq “ 130,10 217,75 Farina estr. colza nazionale prot. 37% stq “ 212,50 306,50 PRODOTTI ALIMENTAZIONE BESTIAME (alla tonnellata, rinfusa arrivo, IVA esclusa) ALTRI CEREALI FARINE DI ORIGINE VEGETALE ORZO Farina di erba med. disid.pr. 17/18% stq - fibra 24 betacarotene 150-180 Nazionale p.s. inferiore a 62 - umidità 14% - imp. 2% “ - - p.s. superiore a 62 - umidità 14% - imp. 2% “ 213,60 252,75 Estero Comunitario p.s. 64/65 (partenza VE) “ - - p.s. 64/65 (franco arrivo) “ 222,60 265,13 SORGO Estero p.s. 64/65 - franco arrivo " - - AVENA ESTERA Bianca p.s. 50/55 (franco arrivo) “ 240,00 260,00 “ 344,50 514,25 SEMI OLEOSI: seme di soia nazionale um. 14% imp. 2% partenza TV-VE Report 44 INDICAZIONE DELLA MERCE Farina di estr. di germe di mais prot. 19-20% stq “ NOV. 2011 NOV. 2012 - - FARINE DI ORIGINE ANIMALE INDICAZIONE DELLA MERCE NOV. 2011 NOV. 2012 Chardonnay DOC Venezia 6,75 7,75 Incrocio Manzoni 6.0.13 IGT Marca Trevigiana gr. 11-12,5 6,34 7,15 7,15 Farina di aringhe danesi "999"pr. 72% stq in sacco “ 1.346,50 1.717,50 Sauvignon IGT Marca Trevigiana gr. 10-12 6,34 Farina di pesce Perù/Cile pr. 65% stq “ 1.159,00 1.602,50 Glera IGT Marca Trevigiana gr. 9-10 (al litro) 0,53 0,68 Glera IGT Colli Trevigiani gr. 9-10 (al litro) 0,57 0,73 1,68 1,20 SFARINATI, PANNELLI, ALTRI Erba med. disid. pellets pr. 15-16% stq fibra 28 “ 203,50 247,50 PROSECCO Sfarinato di fieno pr. 7-8% stq fibra 35-40 “ 145,00 187,50 DOC (al litro) Glutine di granoturco pr. 55-58% stq “ 650,00 - - - DOCG Conegliano-Valdobbiadene (al litro) 2,04 2,03 POLPE ESSICCATE DOCG Superiore di Cartizze (al litro) 7,60 5,25 di bietole in pellets DOCG Asolo (al litro) 1,85 1,90 PASTE ALIMENTARI (f.co dettagliante) IVA escl. PINOT E CHARDONNAY (atti al taglio con DOCG) (al litro) 1,45 1,75 in confezioni da kg 5 1,20 VINO Novello rosso gradi 12 circa (al litro) 0,65 0,80 Semola glutinata di mais pr. 17-18% stq “ “ kg 191,50 206,30 1,20 253,75 233,63 v.n.f. (atto a Prosecco DOC) gr. 9-10 (al litro) in confezioni da kg 1 “ 1,14 1,14 MOSTI CONC. (grado feheling in peso x 0,6 per 100 kg) in confezioni da kg 0,500 “ 1,22 1,22 concentrato rosso 4,10 - concentrato rettificato nazionale 3,78 5,85 RISO (f.co mag. grossista - in confezioni da 1 kg) Originario kg 0,84 0,76 Padano “ 0,90 0,85 Vialone nano “ 1,30 1,34 Ribe (R.B.) “ 1,14 1,04 S. Andrea “ 1,14 1,04 Arborio “ 1,39 1,18 VINI (IVA esclusa, al grado/100 lt) ROSSI Merlot IGT Marca Trevigiana gr. 10-12 Merlot del Veneto gr. 11,0-12,0 4,53 6,00 ACETI E SPIRITI (f.co magazzino grossista) Aceto di vino (6% acid. acetica tot. decolorato) al litro 1,40 1,70 Aceto di vino (6% acid. acetica tot. bianco/rosso) al litro 1,36 1,65 Alcool puro a non meno di 95° da melasso gr/100 litri 889,51 884,51 Alcool puro a non meno di 95° da cereali gr/100 litri 897,68 891,68 Vinaccioli secchi (partenza distilleria) 100 kg 13,00 18,00 Grappa Veneta di vinaccia 75-80° gr/100 litri 983,89 1.018,89 Acquavite di vino invecchiata oltre 3 anni gr/100 litri 1.057,51 1.217,51 SPIRITI (da produttore, merce nuda, f.co partenza su autocisterna, imp. cons. - accisa compresa) - - Merlot DOC Venezia 5,15 6,80 Merlot DOC Piave 5,35 7,25 Merlot DOC Montello e Colli Asolani (al litro) 0,73 0,95 UOVA FRESCHE DI GALLINA CAT. “A” ( f.co centro di imballaggio, colorate) IVA esclusa Cabernet IGT Marca Trevigiana gr. 11-13 4,71 6,15 XL grandissime + di 73 grammi 100 pz 13,82 17,30 Cabernet DOC Venezia (Sauvignon/Franc) 5,25 7,25 L grandi da 63 a 73 grammi “ 11,98 15,30 Cabernet DOC Piave 5,75 7,45 M medie da 53 a 63 grammi “ 10,98 14,40 Cabernet DOC Montello e Colli Asolani (al litro) 0,78 1,10 S piccole meno di 53 grammi “ 9,88 13,00 Pinot nero IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12 (al litro) 0,89 1,00 A PESO IN NATURA (al kg, IVA esclusa) Raboso IGT rosso Marca Trevigiana gr. 9-11 5,25 6,75 fino a 53 grammi kg 1,00 1,46 Raboso IGT rosato Marca Trevigiana gr. 9,5-11 5,45 6,75 da 54 a 63 grammi “ 1,13 1,65 oltre 63 grammi “ 1,15 1,65 Raboso DOC Venezia rosato - 7,75 Raboso DOC Piave - - 4,63 6,65 - - 4,79 6,65 - 7,75 6,39 IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12 DOC Venezia bianco TAI (Tocai Friulano) IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12,5 DOC Piave Verduzzo IGT Marca Trevigiana gr. 10-12 OLI DI OLIVA f.co mag. grossista (in confezioni da 1 a 5 lt) acidità massima 2% lt 3,33 3,85 extra vergine acidità massima 1% “ 3,77 4,00 vari “ 1,80 1,75 di girasole “ 1,37 1,42 7,15 di mais “ 1,35 1,37 “ 1,55 1,96 BIANCHI OLI DI SEMI f.co mag. grossista (in latte da 1 a 25 lt) Verduzzo DOC Piave 6,75 7,75 di arachide Pinot bianco IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5 6,55 7,40 SALUMI (f.co magazzino grossista) - 8,05 Prosciutto crudo di S. Daniele con osso kg 11,40 11,40 1,05 1,30 Prosciutto crudo di S. Daniele disossato s.v. “ 13,65 13,65 - - Prosciutto crudo di Parma con osso “ 10,30 10,30 “ 12,70 12,70 Pinot bianco DOC Piave Pinot grigio IGT Marca Trevigiana gr. 12-12,5 (al litro) v.n.f. (atto a IGT M.T.) gr. 10,5-11(al litro) DOC Venezia (al litro) Chardonnay IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5 Chardonnay DOC Piave (prezzo indicativo) - 1,55 Prosciutto crudo di Parma disossato s.v. 6,39 7,15 Prosciutto cotto di alta qualità “ 8,05 8,55 - 7,75 Prosciutto cotto scelto “ 6,60 7,05 Report 45 INDICAZIONE DELLA MERCE NOV. 2011 NOV. 2012 INDICAZIONE DELLA MERCE NOV. 2011 NOV. 2012 Prosciutto cotto “ 5,75 6,15 Trifoglio ladino estero (certificato ENSE) iscritto “ 5,60 5,68 Speck IGP “ 9,42 9,50 Ginestrino (veriolo nero) selezionato (certificato ENSE) “ 11,65 13,75 Speck non IGP “ 7,52 7,98 Veccia nera vellutata (certificato ENSE) “ 2,10 2,35 Mortadella puro suino IGP “ 5,65 6,23 Veccia nera sativa (certificato ENSE) “ 0,93 0,88 Mortadella puro suino non IGP “ 4,30 4,73 Lojetto perenne estero “ 2,40 2,28 Sopressa nostrana Trevigiana/Trevisana “ 9,35 9,85 Lojetto italico di produzione estera “ 1,85 1,78 Sopressa nostrana casalinga “ 8,15 8,65 Sorgo zuccherino per erbaio “ - - Sopressa nostrana industriale “ 6,85 7,35 AVENA Salame nostrano casalingo “ 7,35 7,73 di 1a moltiplicazione “ - 0,60 Salame nostrano industriale “ 6,65 6,98 di 2a moltiplicazione “ 0,56 - Ossocollo stagionato “ 8,78 9,65 ORZO Ossocollo semistagionato “ 7,85 8,63 di 1a moltiplicazione “ 0,53 0,52 Pancetta supercoppata “ 7,15 7,85 di 2a moltiplicazione “ - 0,50 Pancetta arrotolata coppata “ 6,10 6,70 Segale certif. “ 0,58 0,62 Pancetta arrotolata scotennata “ 5,43 5,98 FRUMENTI TENERI Pancetta stufata “ 5,50 6,05 di 1a riproduzione “ 0,53 0,52 Salsiccia trevigiana “ 5,40 5,68 di 2a riproduzione “ - 0,50 Cotechino trevigiano “ 4,65 4,90 FRUMENTI DURI Porchetta Trevigiana/Trevisana “ 5,75 5,75 di 1a riproduzione “ - - CASEARI (franco distribuzione organizzata) di 2a riproduzione “ - - BURRO CONCIMI CHIMICI (merce resa imballata in sacchi di plastica da kg 50, su mezzo di trasporto del consumatore, f.co mag. del rivenditore) Solfato ammonico al 20% t 375,00 355,00 Nitrato ammonico al 26% “ 430,00 365,00 Nitrato di calcio al 15% “ 467,50 460,00 Concimi potassici solfato 50% gran. “ 675,00 655,00 Centrifugato impacchettato kg 3,91 3,45 DA CONDIMENTO Parmigiano reggiano stagionatura minimo 24 mesi Grana Padano stagionatura da 12 a 15 mesi Grana Padano stagionatura oltre 15 mesi “ “ 12,30 9,63 11,90 9,63 “ 10,00 10,00 Urea agricola 46% prilled “ 580,00 535,00 “ 5,59 5,50 Perfosfato minerale 19% granulare “ 309,50 301,25 6,50 Triplo 46% granulare “ 628,00 572,50 5,60 Complessi ternari 15-15-15 “ 555,00 530,00 8-24-24 complesso “ 622,50 - DA TAVOLA Asiago pressato in forme, al naturale Asiago d'allevo mezzano in forme, da 4 a 6 mesi “ 6,64 Emmenthal in forme o parti di forma (escl.Emmenthaler Switzerland) “ 5,60 Provolone 30 gg dolce “ 5,72 5,72 ANTICRITTOGAMICI (f.co mag. rivenditore – a confezione) Provolone 90 gg stagionato “ 5,88 5,88 Solfato di rame 98/99% - naz. (conf. 25 kg) conf. 86,00 108,50 Stracchino “ 5,50 5,50 Zolfo ventilato 99% fino a 85% (conf. 25 kg) “ 15,00 14,50 Latteria pronto consumo “ 4,75 4,65 PRODOTTI AVICUNICOLI (alla produzione - franco azienda) IVA esclusa Tipo latteria d’importazione “ 4,30 4,30 POLLI ALLEV. INTENSIVO A TERRA Montasio 60 gg “ 5,80 5,70 A PIGMENTAZIONE BIANCA pesanti kg 1,19 1,27 Montasio allevo 90 gg “ 6,30 6,20 A PIGMENTAZIONE GIALLA: Gorgonzola tipico “ 6,08 6,08 leggeri “ 1,19 1,26 Caciotta trevigiana “ 5,70 5,70 pesanti “ 1,19 1,27 Mozzarella di mucca (bocconcini da 100 a 250 gr) “ 5,80 5,80 GALLINE DI ALLEVAMENTO INTENSIVO A TERRA Mozzarella di mucca (filoni da 1 kg) “ 5,38 5,38 medie “ 0,73 0,50 Taleggio tipico nazionale “ 5,60 5,60 pesanti “ 0,76 0,53 Formaggella trevigiana “ 5,35 5,35 GALLINE DI ALLEV. INTENSIVO IN BATTERIA leggere “ 0,72 0,48 medie “ 0,75 0,51 femmine “ 2,31 2,21 maschi “ 2,35 2,26 “ 2,42 2,45 SEMENTI DA PRATO (merce f.co vagone o autocarro, partenza, tela provv. ed IVA escluse, con garanzia di legge, conf. 50 kg da addebitare a parte - tra rivenditori) Erba medica locale varietà selez. (certificato ENSE) kg 2,96 3,75 Erba medica locale varietà in natura - secondo resa alla selezione dell’annata (certicato ENSE) “ 1,55 2,05 Trifoglio violetto nazionale selezionato (certificato ENSE) “ - - Trifoglio estero selezionato (certif. ENSE) iscritto “ 4,12 5,15 Trifoglio ladino gigante italiano selez. (certificato ENSE) “ - - ANATRE MUTE FARAONE allevamento tradizionale intensivo TACCHINI PESANTI Report 46 INDICAZIONE DELLA MERCE NOV. 2011 NOV. 2012 INDICAZIONE DELLA MERCE NOV. 2011 NOV. 2012 femmine “ 1,38 1,39 ali “ 1,63 1,65 maschi “ 1,53 1,44 TACCHINI a busto “ 2,50 2,29 fesa “ 5,65 5,25 coscie “ 2,33 2,25 ali “ 1,63 1,65 TACCHINI MINI da kg 3,2 a kg 3,8 PARTI DI TACCHINO “ 2,41 2,45 TACCHINI MEDI “ - - da carne femmine “ 0,31 0,39 tradizionali “ 3,78 3,84 da carne maschi “ 0,46 0,56 a busto “ 4,74 4,78 femmine per uova da consumo “ 0,66 0,75 CONIGLI MACELLATI freschi nazionali “ 5,04 5,03 POLLASTRE 112 giorni “ 3,63 4,20 OCHE nazionali “ 5,39 6,75 POLLI a collo nudo kg 2,36 2,25 CAPPONI freschi “ 4,75 4,98 da kg 4,5 a kg 5,5 ANATRE FEMMINE PULCINI GALLETTI BESTIAME SUINO (prezzi corrisposti agli agricoltori f.co allev. peso vivo) IVA esclusa golden kg 2,61 2,49 GRASSI livornesi “ 2,67 2,70 da 90 a 115 kg kg 1,64 1,73 da 115 a 130 kg “ 1,48 1,53 CAPPONI allevamento intensivo “ 3,34 3,52 da 130 a 145 kg “ 1,49 1,55 allevamento all'aperto tradizionale “ - 3,62 da 145 a 160 kg “ 1,52 1,59 OCHE allevamento intensivo “ 3,59 4,31 da 160 a 180 kg “ 1,57 1,64 oltre 180 kg “ 1,52 1,61 CONIGLI fino a kg 2,500 “ 2,10 2,15 MAGRONI oltre kg 2,500 “ 2,16 2,21 da 40 kg “ 1,89 2,13 da 50 kg “ 1,68 1,92 POLLAME MACELLATO NAZ. FRESCO "classe A" POLLI TRADIZIONALI da 65 kg “ 1,58 1,82 leggeri e medi kg 2,00 2,10 da 80 kg “ 1,53 1,75 pesanti “ 2,00 2,10 LATTONZOLI da 15 kg “ 3,32 3,78 leggeri “ 2,45 2,53 da 25 kg “ 2,42 2,78 pesanti “ 2,45 2,39 da 30 kg “ 2,19 2,44 A BUSTO PARTI DI POLLO SCROFE petti con forcella “ 5,11 5,11 1a qualità “ 0,70 0,86 cosciotti “ 2,14 2,21 2a qualità “ 0,60 0,76 ali non separate “ 1,62 1,65 PREZZI DEL BESTIAME E DEI FORAGGI SUL MERCATO DI ODERZO (Rilevazioni effettuate dal Comune) a collo nudo “ 3,47 3,40 golden comet “ 3,89 3,80 livornesi “ 3,95 3,84 Simmenthal 1a categoria kg 1,85 2,00 Simmenthal 2a categoria kg - 1,75 medie “ 2,01 2,04 pesanti “ 2,04 2,03 Bruno Alpina 1a qualità kg 1,00 1,03 Razza Simmenthal 1a qualità “ 1,20 1,20 leggere “ 2,22 2,19 Razza Simmenthal 2a qualità “ 0,95 1,03 pesanti “ 2,23 2,04 Pezzata nera 1a qualità “ 1,00 1,10 Pezzata nera 2a qualità “ 0,55 0,90 100 kg 14,40 16,00 “ 15,60 19,00 11,90 9,00 GALLI TRADIZIONALI GALLINE TRADIZIONALI A BUSTO FARAONE allevamento tradizionale intensivo VITELLONI FEMMINE DA MACELLO VACCHE DA MACELLO FORAGGI (f.co domicilio compratore, imballati) IVA esclusa “ 3,70 3,60 TACCHINE Fieno maggengo di prato naturale Erba medica “ 2,34 2,29 fesa “ 5,64 5,25 coscie “ 2,31 2,33 a busto BESTIAME (prezzi al foro boario - peso vivo) IVA esclusa PARTI DI TACCHINA Paglia di frumento pressata “ I prezzi indicati nel presente listino si intendono (salva espressa indicazione in contrario) al netto dell'IVA, pagamento in contanti. Report 47 PREZZI ALL’INGROSSO SULLA PIAZZA DI TREVISO INDICAZIONE DELLA MERCE MEDIE MENSILI DICEMBRE 2012 DIC. 2011 DIC. 2012 339,00 472,50 seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza VE GM “ seme di soia estera um. 14% imp. 2% partenza RA GM “ 339,00 472,50 seme tostato partenza stabilimento (um. 13%) “ 363,25 502,50 t 352,50 412,50 PRODOTTI DELLA MOLITORIA INDICAZIONE DELLA MERCE DIC. 2011 DIC. 2012 (alla tonnellata, IVA esclusa) FARINE DI GRANO TENERO CEREALI E SEMI OLEOSI (alla tonnellata, IVA esclusa, merce f.co veicolo, partenza magazzino venditore) CARATT. DI LEGGE – rinfusa partenza FRUMENTO TENERO CARATTERISTICHE DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio) NAZIONALE tipo 00 - cen. 0,5 - glut. 7 “ 475,00 510,00 N. 1 SUPERFINO (p.s. min. 80, imp. 1%, umidità 14%, W min. 280, P/L max 0,8, glutine min. 33%, prot. 13%) tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 9 “ 467,50 502,50 t - - N. 2 FINO (p.s. min. 79, imp. 1%, umid. 14%, W min. 180, P/L max 0,8, glutine min. 26%, i.c. 280, prot. 12%) “ - 279,67 tipo 00 - cen. 0,45 - glut. 12-13 “ 575,00 615,00 tipo 0 - cen. 0,6 - glut. 11-12 “ 502,50 542,50 PER PASTICCERIA “ 595,00 635,00 “ 435,00 437,50 Farina bianca nostrana “ 470,00 555,00 Farina bianca granita “ 490,00 575,00 Farina gialla nostrana nazionale “ 410,00 485,00 Farina gialla granita nazionale “ 430,00 505,00 Spezzato degerminato tenero “ 268,75 340,83 N. 3 BUONO MERCANTILE (p.s. min. 78, imp. 1%, umid. 14%, i.c. 250 min.) “ 203,00 274,33 N. 4 MERCANTILE (p.s. inferiore a 74, imp. 1%, umid. 14%) “ - - FRUMENTI ESTERI (Nazionalizzati, rinfusa f.co veicolo partenza VE) GLUTINE SUP. AL MINIMO DI LEGGE (sacco carta-f.co panificio) PRODOTTI DEL GRANO DURO (f.co pastificio - um. 14,5% - rinfusa) Semola - cen. 0,70-0,90 Francese (p.s. 76/77) “ - - Northern Spring n. 2 (prot. 15%) “ - 335,33 Manitoba n. 1 “ 334,00 339,00 Grano Australiano prime hard “ - - Estero (p.s. 74/75) (franco arrivo) “ 201,00 - Tedesco (franco arrivo) “ - - Austriaco (franco arrivo) “ - - GRANONI Rinfusa, partenza magazzino venditore, franco veicolo, essiccato, 14% umidità (caratteristiche a norma di legge) PRODOTTI DEL GRANOTURCO (f.co partenza - imb. compreso) SOTTOPRODOTTI DEL FRUMENTO (f.co arrivo provincia) CRUSCA E CRUSCHELLO in sacco “ 217,00 274,33 NAZIONALI rinfusa “ 172,00 226,83 IBRIDO GIALLO rinf. in pellets di grano tenero “ 174,00 232,17 rinf. in pellets di grano duro “ 174,00 232,17 Semivitreo “ - - Uso zootecnico Treviso - Venezia “ 181,38 250,00 TRITELLO Uso zootecnico Friuli “ 179,13 247,67 in sacco “ 222,00 279,33 Uso alimentare Treviso - Venezia “ - - rinfusa “ 182,00 234,33 Uso alimentare Friuli “ - - FARINACCIO A stagione da essiccare (base 25% um.) “ - - in sacco “ 240,00 304,67 rinfusa “ 210,00 269,67 IBRIDO BIANCO Uso zootecnico “ 181,38 - Uso alimentare “ 205,00 302,50 ESTERI Franco arrivo TV-VE umidità 14% Giallo comunitario “ - - SOTTOPRODOTTI DEL GRANOTURCO (rinfusa – f.co partenza) Farinetta “ 163,50 228,67 Germe (base 20% grassi) “ 264,50 316,50 t - 267,50 Farina erba med. disid. pr. 16/17% stq - fibra 26 betacarotene 120-150 “ 227,50 257,50 Farina di estr. di soia nazionale e/o USA pr. 44% stq GM “ 302,25 473,17 Farina di estr. di soia naz. pr. 48% stq GM “ 310,00 496,17 Farina di estr. di soia estera pr. 48% stq GM “ 308,00 496,17 Farina di estr. di soia nazionale pr. 44% stq “ 323,00 491,50 Farina di estr. di soia bras./arg. in pellets pr.44% stq GM “ - - Farina estr. girasole non sgusciato estero “ - - Farina estr. girasole sgusciato proteico estero “ 177,50 316,50 Farina estr. girasole nazionale pr. 28-29% stq “ 128,00 228,17 Farina estr. colza nazionale prot. 37% stq “ 212,50 343,83 PRODOTTI ALIMENTAZIONE BESTIAME (alla tonnellata, rinfusa arrivo, IVA esclusa) ALTRI CEREALI FARINE DI ORIGINE VEGETALE ORZO Farina di erba med. disid.pr. 17/18% stq - fibra 24 betacarotene 150-180 Nazionale p.s. inferiore a 62 - umidità 14% - imp. 2% “ - - p.s. superiore a 62 - umidità 14% - imp. 2% “ 212,50 262,50 Estero Comunitario p.s. 64/65 (partenza VE) “ - - p.s. 64/65 (franco arrivo) “ 220,13 274,33 SORGO Estero p.s. 64/65 - franco arrivo " - - AVENA ESTERA Bianca p.s. 50/55 (franco arrivo) “ 245,00 258,33 “ 348,75 512,50 SEMI OLEOSI: seme di soia nazionale um. 14% imp. 2% partenza TV-VE Report 48 INDICAZIONE DELLA MERCE Farina di estr. di germe di mais prot. 19-20% stq “ DIC. 2011 DIC. 2012 - - FARINE DI ORIGINE ANIMALE INDICAZIONE DELLA MERCE DIC. 2011 DIC. 2012 Chardonnay DOC Venezia 6,85 7,75 Incrocio Manzoni 6.0.13 IGT Marca Trevigiana gr. 11-12,5 6,40 7,15 7,15 Farina di aringhe danesi "999"pr. 72% stq in sacco “ 1.312,50 1.735,00 Sauvignon IGT Marca Trevigiana gr. 10-12 6,40 Farina di pesce Perù/Cile pr. 65% stq “ 1.125,00 1.635,00 Glera IGT Marca Trevigiana gr. 9-10 (al litro) 0,53 0,70 Glera IGT Colli Trevigiani gr. 9-10 (al litro) 0,58 0,73 1,73 1,20 SFARINATI, PANNELLI, ALTRI Erba med. disid. pellets pr. 15-16% stq fibra 28 “ 207,50 247,50 PROSECCO Sfarinato di fieno pr. 7-8% stq fibra 35-40 “ 145,00 189,17 DOC (al litro) Glutine di granoturco pr. 55-58% stq “ 650,00 - - - DOCG Conegliano-Valdobbiadene (al litro) 2,08 2,03 POLPE ESSICCATE DOCG Superiore di Cartizze (al litro) 7,60 5,25 di bietole in pellets DOCG Asolo (al litro) 1,85 1,90 Semola glutinata di mais pr. 17-18% stq “ “ 191,00 204,00 241,83 229,67 v.n.f. (atto a Prosecco DOC) gr. 9-10 (al litro) PASTE ALIMENTARI (f.co dettagliante) IVA escl. PINOT E CHARDONNAY (atti al taglio con DOCG) (al litro) - 1,75 in confezioni da kg 5 1,20 VINO Novello rosso gradi 12 circa (al litro) - - kg 1,20 in confezioni da kg 1 “ 1,14 1,14 MOSTI CONC. (grado feheling in peso x 0,6 per 100 kg) in confezioni da kg 0,500 “ 1,22 1,22 concentrato rosso 4,10 - concentrato rettificato nazionale 3,85 5,85 RISO (f.co mag. grossista - in confezioni da 1 kg) Originario kg 0,80 0,80 Padano “ 0,90 0,85 Vialone nano “ 1,25 1,33 Ribe (R.B.) “ 1,10 1,00 S. Andrea “ 1,10 1,00 Arborio “ 1,30 1,15 VINI (IVA esclusa, al grado/100 lt) ROSSI Merlot IGT Marca Trevigiana gr. 10-12 Merlot del Veneto gr. 11,0-12,0 4,55 6,00 ACETI E SPIRITI (f.co magazzino grossista) Aceto di vino (6% acid. acetica tot. decolorato) al litro 1,40 1,70 Aceto di vino (6% acid. acetica tot. bianco/rosso) al litro 1,36 1,65 Alcool puro a non meno di 95° da melasso gr/100 litri 889,51 884,51 Alcool puro a non meno di 95° da cereali gr/100 litri 897,68 891,68 Vinaccioli secchi (partenza distilleria) 100 kg 13,50 18,00 Grappa Veneta di vinaccia 75-80° gr/100 litri 993,89 1.018,89 Acquavite di vino invecchiata oltre 3 anni gr/100 litri 1.127,51 1.257,51 SPIRITI (da produttore, merce nuda, f.co partenza su autocisterna, imp. cons. - accisa compresa) - - Merlot DOC Venezia 5,15 6,80 Merlot DOC Piave 5,35 7,25 Merlot DOC Montello e Colli Asolani (al litro) 0,73 0,95 UOVA FRESCHE DI GALLINA CAT. “A” ( f.co centro di imballaggio, colorate) IVA esclusa Cabernet IGT Marca Trevigiana gr. 11-13 4,75 6,15 XL grandissime + di 73 grammi 100 pz 14,18 17,37 Cabernet DOC Venezia (Sauvignon/Franc) 5,25 7,25 L grandi da 63 a 73 grammi “ 12,18 15,37 Cabernet DOC Piave 5,75 7,45 M medie da 53 a 63 grammi “ 11,35 14,57 Cabernet DOC Montello e Colli Asolani (al litro) 0,78 1,10 S piccole meno di 53 grammi “ 10,25 13,17 Pinot nero IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12 (al litro) 0,90 1,00 A PESO IN NATURA (al kg, IVA esclusa) Raboso IGT rosso Marca Trevigiana gr. 9-11 5,25 6,75 fino a 53 grammi kg 1,13 1,47 Raboso IGT rosato Marca Trevigiana gr. 9,5-11 5,45 6,75 da 54 a 63 grammi “ 1,23 1,66 oltre 63 grammi “ 1,24 1,66 Raboso DOC Venezia rosato - 7,75 Raboso DOC Piave - - 4,65 6,65 - - 4,80 6,65 - 7,75 6,60 IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12 DOC Venezia bianco TAI (Tocai Friulano) IGT Marca Trevigiana gr. 10,5-12,5 DOC Piave Verduzzo IGT Marca Trevigiana gr. 10-12 Verduzzo DOC Piave Pinot bianco IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5 Pinot bianco DOC Piave Pinot grigio IGT Marca Trevigiana gr. 12-12,5 (al litro) v.n.f. (atto a IGT M.T.) gr. 10,5-11(al litro) DOC Venezia (al litro) Chardonnay IGT Marca Trevigiana gr. 9,5-12,5 Chardonnay DOC Piave (prezzo indicativo) OLI DI OLIVA f.co mag. grossista (in confezioni da 1 a 5 lt) acidità massima 2% lt 3,25 - extra vergine acidità massima 1% “ 3,65 - vari “ 1,79 1,76 di girasole “ 1,39 1,42 7,15 di mais “ 1,35 1,37 “ 1,55 1,91 BIANCHI OLI DI SEMI f.co mag. grossista (in latte da 1 a 25 lt) - 7,75 di arachide 6,85 7,40 SALUMI (f.co magazzino grossista) - 8,05 Prosciutto crudo di S. Daniele con osso kg 11,40 11,40 1,05 1,30 Prosciutto crudo di S. Daniele disossato s.v. “ 13,65 13,65 - - Prosciutto crudo di Parma con osso “ 10,30 10,30 “ 12,70 12,70 - 1,55 Prosciutto crudo di Parma disossato s.v. 6,60 7,15 Prosciutto cotto di alta qualità “ 8,15 8,55 - 7,75 Prosciutto cotto scelto “ 6,70 7,05 Report 49 INDICAZIONE DELLA MERCE DIC. 2011 DIC. 2012 INDICAZIONE DELLA MERCE DIC. 2011 DIC. 2012 Prosciutto cotto “ 5,85 6,15 Trifoglio ladino estero (certificato ENSE) iscritto “ 5,60 5,73 Speck IGP “ 9,50 9,50 Ginestrino (veriolo nero) selezionato (certificato ENSE) “ 12,00 13,25 Speck non IGP “ 7,60 7,98 Veccia nera vellutata (certificato ENSE) “ 2,10 2,35 Mortadella puro suino IGP “ 5,65 6,23 Veccia nera sativa (certificato ENSE) “ 0,93 0,88 Mortadella puro suino non IGP “ 4,30 4,73 Lojetto perenne estero “ 2,40 2,26 Sopressa nostrana Trevigiana/Trevisana “ 9,35 9,85 Lojetto italico di produzione estera “ 1,85 1,76 Sopressa nostrana casalinga “ 8,15 8,65 Sorgo zuccherino per erbaio “ 1,70 - Sopressa nostrana industriale “ 6,85 7,35 AVENA Salame nostrano casalingo “ 7,35 7,73 di 1a moltiplicazione “ - 0,60 Salame nostrano industriale “ 6,65 6,98 di 2a moltiplicazione “ 0,56 - Ossocollo stagionato “ 8,78 9,65 ORZO Ossocollo semistagionato “ 7,85 8,63 di 1a moltiplicazione “ 0,53 0,52 Pancetta supercoppata “ 7,15 7,85 di 2a moltiplicazione “ - 0,50 Pancetta arrotolata coppata “ 6,10 6,70 Segale certif. “ 0,58 0,62 Pancetta arrotolata scotennata “ 5,43 5,98 FRUMENTI TENERI Pancetta stufata “ 5,50 6,05 di 1a riproduzione “ 0,53 0,52 Salsiccia trevigiana “ 5,40 5,68 di 2a riproduzione “ - 0,50 Cotechino trevigiano “ 4,65 4,90 FRUMENTI DURI Porchetta Trevigiana/Trevisana “ 5,75 5,75 di 1a riproduzione “ - - CASEARI (franco distribuzione organizzata) di 2a riproduzione “ - - BURRO CONCIMI CHIMICI (merce resa imballata in sacchi di plastica da kg 50, su mezzo di trasporto del consumatore, f.co mag. del rivenditore) Solfato ammonico al 20% t 363,75 355,00 Nitrato ammonico al 26% “ 413,13 371,67 Nitrato di calcio al 15% “ 467,50 460,00 Concimi potassici solfato 50% gran. “ 675,00 655,00 Centrifugato impacchettato kg 3,90 3,50 DA CONDIMENTO Parmigiano reggiano stagionatura minimo 24 mesi Grana Padano stagionatura da 12 a 15 mesi Grana Padano stagionatura oltre 15 mesi “ “ 12,30 9,63 11,90 9,63 “ 10,00 10,00 Urea agricola 46% prilled “ 553,13 538,33 “ 5,61 5,50 Perfosfato minerale 19% granulare “ 307,50 300,00 6,50 Triplo 46% granulare “ 626,25 570,00 5,60 Complessi ternari 15-15-15 “ 555,00 530,00 8-24-24 complesso “ 622,50 - DA TAVOLA Asiago pressato in forme, al naturale Asiago d'allevo mezzano in forme, da 4 a 6 mesi “ 6,65 Emmenthal in forme o parti di forma (escl.Emmenthaler Switzerland) “ 5,60 Provolone 30 gg dolce “ 5,72 5,72 ANTICRITTOGAMICI (f.co mag. rivenditore – a confezione) Provolone 90 gg stagionato “ 5,88 5,88 Solfato di rame 98/99% - naz. (conf. 25 kg) conf. 86,00 108,50 Stracchino “ 5,50 5,50 Zolfo ventilato 99% fino a 85% (conf. 25 kg) “ 15,00 14,50 Latteria pronto consumo “ 4,75 4,65 PRODOTTI AVICUNICOLI (alla produzione - franco azienda) IVA esclusa Tipo latteria d’importazione “ 4,30 4,30 POLLI ALLEV. INTENSIVO A TERRA Montasio 60 gg “ 5,80 5,70 A PIGMENTAZIONE BIANCA pesanti kg 1,19 1,21 Montasio allevo 90 gg “ 6,30 6,20 A PIGMENTAZIONE GIALLA: Gorgonzola tipico “ 6,08 6,08 leggeri “ 1,19 1,21 Caciotta trevigiana “ 5,70 5,70 pesanti “ 1,19 1,21 Mozzarella di mucca (bocconcini da 100 a 250 gr) “ 5,80 5,80 GALLINE DI ALLEVAMENTO INTENSIVO A TERRA Mozzarella di mucca (filoni da 1 kg) “ 5,38 5,38 medie “ 0,59 0,51 Taleggio tipico nazionale “ 5,60 5,60 pesanti “ 0,71 0,53 Formaggella trevigiana “ 5,35 5,35 GALLINE DI ALLEV. INTENSIVO IN BATTERIA leggere “ 0,57 0,49 medie “ 0,61 0,53 femmine “ 2,38 2,46 maschi “ 2,42 2,46 “ 2,44 2,52 SEMENTI DA PRATO (merce f.co vagone o autocarro, partenza, tela provv. ed IVA escluse, con garanzia di legge, conf. 50 kg da addebitare a parte - tra rivenditori) Erba medica locale varietà selez. (certificato ENSE) kg 3,03 3,83 Erba medica locale varietà in natura - secondo resa alla selezione dell’annata (certicato ENSE) “ 1,55 2,18 Trifoglio violetto nazionale selezionato (certificato ENSE) “ - - Trifoglio estero selezionato (certif. ENSE) iscritto “ 4,45 5,48 Trifoglio ladino gigante italiano selez. (certificato ENSE) “ - - ANATRE MUTE FARAONE allevamento tradizionale intensivo TACCHINI PESANTI Report 50 INDICAZIONE DELLA MERCE DIC. 2011 DIC. 2012 INDICAZIONE DELLA MERCE DIC. 2011 DIC. 2012 femmine “ 1,39 1,43 ali “ 1,65 1,65 maschi “ 1,53 1,44 TACCHINI a busto “ 2,50 2,30 fesa “ 5,65 5,25 coscie “ 2,33 2,30 ali “ 1,65 1,65 TACCHINI MINI da kg 3,2 a kg 3,8 PARTI DI TACCHINO “ 2,41 2,45 TACCHINI MEDI da kg 4,5 a kg 5,5 “ - - “ 0,31 0,39 tradizionali “ 3,90 4,12 ANATRE FEMMINE PULCINI da carne femmine da carne maschi “ 0,46 0,56 a busto “ 4,90 5,02 femmine per uova da consumo “ 0,66 0,75 CONIGLI MACELLATI freschi nazionali “ 5,05 4,95 POLLASTRE 112 giorni “ 3,65 4,20 OCHE nazionali “ 5,40 6,65 POLLI a collo nudo kg 2,45 2,25 CAPPONI freschi “ 4,90 5,05 GALLETTI BESTIAME SUINO (prezzi corrisposti agli agricoltori f.co allev. peso vivo) IVA esclusa golden kg 2,62 2,53 GRASSI livornesi “ 2,67 2,73 da 90 a 115 kg kg 1,58 1,61 da 115 a 130 kg “ 1,42 1,41 CAPPONI allevamento intensivo “ 3,45 3,55 da 130 a 145 kg “ 1,43 1,43 allevamento all'aperto tradizionale “ - 3,65 da 145 a 160 kg “ 1,46 1,47 OCHE allevamento intensivo “ 3,60 4,10 da 160 a 180 kg “ 1,51 1,52 oltre 180 kg “ 1,46 1,49 CONIGLI fino a kg 2,500 “ 2,10 2,16 MAGRONI oltre kg 2,500 “ 2,16 2,22 da 40 kg “ 2,03 2,12 da 50 kg “ 1,74 1,91 POLLAME MACELLATO NAZ. FRESCO "classe A" da 65 kg “ 1,59 1,77 leggeri e medi kg 2,00 2,02 da 80 kg “ 1,53 1,70 pesanti “ 2,00 2,02 LATTONZOLI da 15 kg “ 3,63 3,80 leggeri “ 2,45 2,45 da 25 kg “ 2,67 2,78 pesanti “ 2,45 2,35 da 30 kg “ 2,43 2,45 POLLI TRADIZIONALI A BUSTO PARTI DI POLLO SCROFE petti con forcella “ 5,05 4,95 1a qualità “ 0,68 0,80 cosciotti “ 2,15 2,23 2a qualità “ 0,58 0,70 ali non separate “ 1,65 1,65 PREZZI DEL BESTIAME E DEI FORAGGI SUL MERCATO DI ODERZO (Rilevazioni effettuate dal Comune) a collo nudo “ 3,55 3,40 golden comet “ 3,90 3,85 livornesi “ 3,95 3,95 Simmenthal 1a categoria kg 1,85 1,95 Simmenthal 2a categoria kg - 1,70 Bruno Alpina 1a qualità kg 1,00 0,98 Razza Simmenthal 1a qualità “ 1,20 1,15 Razza Simmenthal 2a qualità “ 0,95 0,98 Pezzata nera 1a qualità “ 1,00 1,05 Pezzata nera 2a qualità “ 0,55 0,85 100 kg 13,50 16,00 “ 15,00 19,00 11,00 9,00 GALLI TRADIZIONALI GALLINE TRADIZIONALI medie “ 1,95 2,05 pesanti “ 1,95 2,05 A BUSTO leggere “ 2,15 2,20 pesanti “ 2,15 2,05 FARAONE allevamento tradizionale intensivo “ 3,73 3,80 TACCHINE a busto BESTIAME (prezzi al foro boario - peso vivo) IVA esclusa VITELLONI FEMMINE DA MACELLO VACCHE DA MACELLO FORAGGI (f.co domicilio compratore, imballati) IVA esclusa Fieno maggengo di prato naturale Erba medica “ 2,35 2,35 PARTI DI TACCHINA fesa “ 5,65 5,25 coscie “ 2,31 2,33 Paglia di frumento pressata “ I prezzi indicati nel presente listino si intendono (salva espressa indicazione in contrario) al netto dell'IVA, pagamento in contanti. della Marca Trevigiana L'ECONOMIA DELLA MARCA TREVIGIANA Bimestrale della Camera di Commercio di Treviso Aut. Tribunale Treviso n° 9 del 21.09.1948 Redazione e amministrazione Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Tel 0422 5951 - Fax 0422 595462 [email protected] - www.tv.comcom.it DIRETTORE RESPONSABILE: MARCO D'EREDITà In redazione: Silvia Trevisan Impaginazione e grafica Gruppo Santa Fe - via Terraglio 263/a 31022 Preganziol (TV) Gli articoli firmati su L'Economia della Marca Trevigiana rispecchiano soltanto le opinioni degli autori e non impegnano la Direzione del periodico nè l'Ente camerale. GLI ARTICOLISTI DI qUESTO NUMERO Michela Bianchin CCIAA - Ufficio Statistica Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale Antonio Biasi CCIAA - Capo Ufficio Qualità Programmazione e Controllo di Gestione Progetti speciali - Sportello CSR e Ambiente Daniela Brugnera Collaboratrice esterna economia internazionale Maria Luisa Frisa Direttore del Corso di laurea in design della moda Università IUAV di Venezia Facoltà di design e arti Daniela Lucchi CCIAA - Ufficio Prezzi Protesti Chiara Pagani Università IUAV Andrea Manganiello CCIAA - Responsabile Ufficio Registro imprese Sezione speciale e R.E.A. Albo imprese artigiane - Segretario C.P.A. Katia Pellizzon CCIAA - Ufficio brevetti Silvana Manica CCIAA - Responsabile Ufficio Attività a Tutela del consumatore Anna Morandin CCIAA - Ufficio Biblioteca Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale Giulia Poli Responsabile Formazione-Comunicazione Commissione Contratti Curia Mercatorum Centro di Mediazione e Arbitrato Patrizia Rossetto CCIAA – Ufficio brevetti pagina pubblicitaria ok.pdf 1 04/10/2010 17.08.52 TREVISOSYSTEM WHEREVER YOU ARE Trevisosystem.mobi il portale consultabile con i cellulari e con i pocket pc è ora anche in versione inglese! Per promuovere la nostra economia e le nostre aziende all’estero con un sistema ormai di ampia diffusione di utilizzo. http://trevisosystem.mobi/EN Il portale dell’economia trevigiana e veneta della Camera di Commercio di Treviso realizzata dall’azienda speciale per l’innovazione Treviso Tecnologia. Notizie sempre aggiornate su eventi economici, turistici e culturali di Treviso e del Veneto, territori con forte concentrazione di aziende dai brand desiderati in tutto il mondo e regione tra le più turistiche d’Italia. La rubrica “TvDotCom” l’elenco delle imprese a Treviso” che promuove le nostre imprese nel mondo è sempre aggiornata dagli stessi imprenditori.