1 1 1 KEMIANEWS 03/2007 KEMIA S.A. Via Senago 23 CH - 6915 Pambio-Noranco Lugano Tel. 0041 91 973 32 26 Fax. 0041 91 973 32 29 www.kemia.ch [email protected] IN QUESTO NUMERO: - Attualità COME UN’INVENZIONE SVIZZERA HA CONQUISTATO IL MONDO Il nome di Georges Mestral, un ingegnere svizzero nato 100 anni fa, è probabilmente sconosciuto ai più. Non altrettanto si può dire della sua invenzione. Le chiusure uncino e asola da lui brevettate, conosciute dappertutto con il nome commerciale Velcro, sono il frutto di una passeggiata, di un cane, di un fiore e di un pizzico di genio elvetico. Georges De Mestral nasce nel 1907 nel castello di Saint-Saphorin-sur-Morges, la proprietà della sua famiglia nella regione viticola nei pressi di Losanna, nel canton Vaud. Già da bambino, De Mestral dà segni di una certa inventività. All'età di 12 anni brevetta un modellino d'aereo. In seguito si laurea in ingegneria elettrica al Politecnico federale di Losanna. È nel 1941 che la classica mela gli cade sulla testa. Passeggiando in una foresta, nota che sui suoi calzini di lana, sulla sua giacca e sul pelo del suo cane si sono attaccate delle lappole, ossia il frutto di certe piante erbacee – in questo caso la bardana – dalla forma di pallottolina spinosa. Eureka! Di ritorno a casa, le esamina al microscopio e vede che le pallottoline sono provviste di uncini e per tale ragione si attaccano facilmente alle anse formate dal tessuto dei suoi vestiti. De Mestral realizza che un simile sistema di chiusura applicato a due strisce di nastri poteva essere più affidabile delle cerniere lampo, che si inceppavano di frequente. Inizialmente pochi lo prendono sul serio. Spesso la sua idea è accolta da risate. Con l'aiuto di un tessitore di Lione e di un fabbricante di telai di Basilea, De Mestral perfeziona il suo progetto. Dopo innumerevoli prove ed errori, De Mestral scopre che trattando il nylon sotto una lampada ad infrarossi, si formavano degli uncini sufficientemente rigidi. Come un’invenzione svizzera ha conquistato il mondo PG 1 Marchi e Brevetti - Una corretta politica di management PG 2 Partnership PG 2 Marchi – Cina PG 2 Volgarizzazione all’italiana, volgarizzazione da oscar PG 3 Restava da risolvere il problema su come produrre il nuovo sistema di chiusura su scala industriale. La produzione delle piccole asole non creava particolare problemi. L'ostacolo erano soprattutto i microscopici uncini. La soluzione era più semplice di quanto si potesse pensare: bastava produrre le asole e tagliarle all'estremità, in modo da ricavarne un uncino. Brevetto Nel 1955, il sistema di chiusura uncino e asola è brevettato con il nome di Velcro, l'acronimo composto dalle parole francesi "velours" (velluto) e "crochet" (uncino). De Mestral crea una società per produrre su scala industriale il nuovo materiale. In seguito vende la società e i diritti alla Velcro SA, un'azienda basata inizialmente in Svizzera e che poi diventerà Velcro International. Oggi, Velcro è diventato un termine generico per ogni sistema di chiusura di questo tipo, "un uso scorretto da parte del pubblico" che non è particolarmente gradito dalla Velcro International, proprietaria del marchio. Comunque sia, questo sistema di chiusura, grazie alla sua semplicità, è oggi utilizzato dappertutto. La chiusura uncino e asola si trova in ogni tipo di vestito, nelle valigie, negli aerei, nelle divise della maggior parte degli eserciti... Il sistema è usato pure dalla NASA ed ha trovato delle applicazioni mediche, ad esempio per il primo cuore artificiale. Il Velcro è particolarmente apprezzato per i vestiti dei bambini o dei disabili ed è pratico anche per proteggersi dai borsaioli, grazie all'inconfondibile rumore che fa quando lo si apre. Inconvenienti Non mancano però gli inconvenienti. Polvere, capelli ed altri piccoli fibre hanno tendenza ad accumularsi sulle striscie nello spazio di poco tempo ed alcuni materiali possono danneggiarsi entrando in contatto con il Velcro. Inoltre, il rumore può essere controproducente. Un soldato appostato in un'imboscata, ad esempio, potrà difficilmente aprire le sue tasche. I ricercatori continuano comunque a lavorare allo sviluppo di un Velcro silenzioso. De Mestral, dal canto suo, dopo il successo della sua trovata ha aiutato altre PATENTS - TRADEMARKS - DESIGNS - COPYRIGHT - LICENSING 2 2 2 KEMIANEWS 03/2007 KEMIA S.A. persone a brevettare e a promuovere le loro invenzioni. La sua vena creativa non si è però spenta: prima di spirare nel 1990, l'ingegnere vodese ha ancora brevettato un igrometro e una sbucciatrice per asparagi. (Fonte www.swissinfo.org) MARCHI E BREVETTI – UNA CORRETTA POLITICA DI MANAGEMENT Una corretta gestione del proprio patrimonio di proprietà industriale deve prevedere come obiettivo quello di far rispettare i diritti di esclusiva acquisiti. Benché la violazione e la copiatura si sviluppi principalmente in alcuni settori di grande consumo come quello della moda, dei prodotti alimentari, dei giocattoli, ecc… la lotta alla contraffazione deve rappresentare una priorità per ogni impresa che disponga di marchi, brevetti ed altri diritti connessi da far valere nei confronti della concorrenza. In alcuni settori (ad esempio: alimentare, medicale, farmaceutico) i prodotti contraffatti spesso non rispettano le norme previste e possono pertanto costituire una minaccia per i consumatori e per la reputazione di tutti gli operatori. Tutto ciò rappresenta dunque un’ulteriore motivazione per proteggere i propri prodotti mediante le registrazioni previste in ambito nazionale ed internazionale ed agire tempestivamente a loro difesa all’occorrenza. In un’impresa che disponga di una rete di vendita e di un’organizzazione integrata di distribuzione è indispensabile che ciascuna filiale, distributore, concessionario, ecc… dia prova di vigilanza per individuare eventuali prodotti sospetti segnalandoli alla casa madre che deciderà, con l’aiuto dei propri consulenti, le misure da adottare. I diritti di proprietà industriale possono essere minacciati da svariate tipologie di comportamento: ad esempio imitazioni di prodotti che sono poi commercializzati con marchi simili allo scopo di confondere il pubblico, oppure sfruttamento di brevetti senza autorizzazione per conferire ai prodotti lo stesso standard tecnologico e qualitativo di quelli protetti, oppure ancora utilizzo abusivo su Internet di nomi a dominio, marchi ed altri segni. Nessuna di queste situazioni deve essere trascurata poiché grazie ad un intervento tempestivo le merci sospette possono essere sottoposte a sequestro ed eventualmente distrutte se riconosciute illecite. Notoriamente, i contraffattori diventano ogni giorno più abili e le copie dei prodotti sono così raffinate che risulta difficile riconoscerle anche per gli esperti; talvolta è addirittura necessario effettuare dei test o analisi per stabilire se il prodotto è autentico o copiato. A volte l’analisi di un prodotto rivela che esso proviene dalla stessa fonte da cui provengono altri prodotti che furono giudicati contraffatti in passato; ciò consente di consolidare una serie di prove per arrivare ad identificare la fonte di produzione ed i canali di distribuzione. Molto spesso non è necessario il ricorso all’autorità giudiziaria potendosi adottare percorsi stragiudiziali, ma in alcuni casi il ricorso all’autorità doganale o giudiziaria può essere necessario. Ciò che più conta è che il messaggio nei confronti dei contraffattori sia incisivo, per lasciare intendere chiaramente che le violazioni non saranno tollerate e che qualunque atto illecito sarà perseguito. Ciascuna situazione deve essere valutata autonomamente tenendo conto del sistema giuridico della nazione in cui si svolgono i fatti e si intende colpire il contraffattore. Spesso l’assenza di armonizzazione fra le varie legislazioni nazionali può rappresentare una complicazione ed è pertanto indispensabile, per poter procedere celermente, affidarsi a consulenti che dispongano di una vasta rete di contatti affidabili in tutto il mondo. Partnership LA KEMIA SA HA AVVIATO UNA PARTNERSHIP CON LA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA SVIZZERA PER OFFRIRE SERVIZI DI CONSULENZA NEL SETTORE DELLA PROPRIETA’ INDUSTRIALE Grazie alla partnership avviata con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, realizzatrice del portale internet Passepartout (www.passepartoutguide.com) la KEMIA SA conferma la sua vocazione a proporre soluzioni su misura a prezzi concorrenziali alla realtà della piccola e media impresa, e non solo, proponendosi come riferimento per la gestione e la consulenza relative alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio di proprietà industriale. Per maggiori informazioni su brevetti, modelli, marchi e consulenza legale/contrattuale, potete consultare la pagina web sul sito www.passepartoutguide.com, alla voce Proprietà Intellettuale. MARCHI - CINA Nuove linee guida dell'Ufficio Marchi cinese chiariscono i requisiti per le prove d'uso e per le giustificazioni di non uso di un marchio. L'uso del marchio sui prodotti, confezioni e contenitori comprende in particolare: l'apposizione all'esterno delle PATENTS - TRADEMARKS - DESIGNS - COPYRIGHT - LICENSING 3 3 3 KEMIANEWS 03/2007 KEMIA S.A. confezioni, sulle etichette e cartellini, sulle brochure e sui manuali, sui documenti relativi alle transazioni (ad esempio contratti di vendita, fatture, ricevute, polizze di carico, certificati di quarantena e dichiarazioni doganali), l'impiego nella pubblicità (in radio o televisione), in pubblicazioni ufficiali, tabelloni pubblicitari, nella corrispondenza pubblicitaria o attraverso altri mezzi pubblicitari, in esposizioni (approvate ufficialmente dalle autorità amministrative) nel materiale stampato e fotografico distribuito in fiera. Per quanto riguarda i marchi utilizzati per servizi, l'uso è considerato come tale se il marchio è apposto su manuali, opuscoli, targhe e decorazioni nel luogo dove il servizio viene prestato, poster, menu, certificati di registrazione, tariffe, coupons, articoli di cancelleria, lettere, o altri articoli associati con il servizio, compresi fatture, ricevute di spedizione e contratti. Non è invece considerato uso la pubblicazione della registrazione del marchio. Giustificazioni generalmente accettate per il non uso sono (1) cause di forza maggiore, (2) restrizioni dovute alla politica nazionale, (3) bancarotta; e (4) altre situazioni che rendono l'uso del marchio impossibile. Non sono considerate come prove d'uso sufficienti, se non supportate da altre evidenze,accordi o contratti di licenza, contratti di vendita, dichiarazioni scritte e materiale audiovisivo del quale sia impossibile escludere l'alterazione. la consegna delle celebri statuette dell'Academy e non costituisce, quindi, una violazione del diritto di marchio. L'uso della lingua italiana, che ha "volgarizzato" l'oscar, è il motivo che ha portato alla formulazione di tale interessante decisione. Proseguiamo a dire oscar, quindi. Che siano del vino, della moda, o della televisione, ma in italiano, per cortesia! (Fonte www.ice-ip.blogspot.com) KEMIANEWS © Copyright Kemia S.A., 2007 all rights reserved KEMIANEWS può essere inoltrato a terzi non destinatari solo nella sua interezza, senza alcuna modifica od omissione. Le notizie fornite in queste pagine non costituiscono un parere legale. Per un parere su problemi specifici, vogliate contattarci direttamente. Per informazioni su KEMIANEWS, si prega di contattare [email protected] News VOLGARIZZAZIONE ALL’ITALIANA, VOLGARIZZAZIONE DA OSCAR La RAI è stata citata in Giudizio dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences (Academy) di Los Angeles per aver utilizzato il termine "OSCAR" per una premiazione senza alcuna autorizzazione. Il Giudice della Città degli Angeli, Audrey Collins, nella sua sentenza ha messo in dubbio il diritto dell'Academy di proibire l'uso del termine suddetto nelle trasmissioni dell'emittente nazionale italiana visibili anche negli Stati Uniti adducendo il fatto che, ormai, OSCAR ha perso ogni carattere distintivo ed è stato assunto come comune denominazione di una cerimonia di premiazione di categoria. Per questo motivo la percezione del pubblico italiano non è quella di un'associazione mentale tra il termine e PATENTS - TRADEMARKS - DESIGNS - COPYRIGHT - LICENSING