- .' Giornale Quotidiano - Sped. in abb. posto - Gruppo 1/70 - Anno I • N. 82 - Domenica 16 luglio 1972 . ~ DOMENICA 16· LUGLIO i,ud· 1972 en . ang po· iPO· lue· Po· ma Ipa· trio re· lan· ma ere i il 'Lire 50 dei ~et· bo· SA, che gio, lio· ALLA FIAT DI TORINO, CONTRO LE TRATTENUTE SCIOPERI A MIRAFIORI E A RIVALTA . ..' ., Gli operai cominciano a organizzarsi contro l'immediata go· ~he ~ e )se del ~lIa ri· oso mti atl 'oso atti il en· (is· di SCIOPERO ALL'ALFA DI MILANO TORlNO, 15 luglio Ieri alla Fiat era giorno di paga. Si doveva prendere anche il premio, quel premio che avrebbe dovuto essere fisso, come una 14a erogazione. Ma i soldi sono stati ben pochi: invece erano grosse le trattenute. Come media dalle 35.000 alle 50.000 lire. " Alla Fiat si lavora gratis ", dicono gli operai. .. Lavori tutto il mese e poi lasci alla Fiat qua$i metà salario-. Fi le e file di operai si sono messi a rapporto per protestare. E un po' dappertutto si diceva: "scioperiamo lO é sono apparsi i cartelli contro il governo. Lo sciopero è partito al montaggio della 124 verso le ore 17,30. Alcuni operai sono rimasti stupiti ' perché i primi a muoversi sono stati operai che molte volte nel passato erano stati bersagliati dai cortei intero cc ni perché facevano i crumiri. Comunque contro le trattenute e contro il governo erano tutti d'accordo. E più tardi anche al montaggio della 127 molti operai hanno scioperato . La Fiat ha mandato subito a casa tutti gli operai ,delle lavorazioni collegate. I capi, per contratto, dovrebbero aspettare un'ora, prima di mandare via gli operai. Ma adesso non aspettano neppure 10 minuti: appena qualcuno si muove fanno una sospensione immediata. Questo è il problema centrale oggi per gli operai. La ribellione operaia c'è: contro i ritmi, contro i capi e le discriminazioni che fanno; le categorie e gli aumenti di merito, contro le trattenute, le tasse e gli aumenti dei prezzi. Ma quello che è difficile è passare all'attacco. messa in libertà »., che svuota lo sciopero della sua forza Nel 1969 gli scioperi per gli operai Fiat erano momenti di forza: si agiva, si danneggiava il padrone, si facevano scappare i capi. La fabbrica, in. quei momel)ti, era tutta in mano agli operai. E' propria questo terreno che Agnelli sta cercando di distruggere in tutti i modi: i trasferimenti degli operai; le innovazioni tecniche; lo smembramento di alcune linee, il maggior numero di capi, sono tutti provvedimenti che vanno in questo senso. Ma l'arma più grossa della Fiat è quella di svuotare il più presto possibile la fabbrica dagli operai, con la messa in libertà. Così ogni sciopero rischia di diventare solo una protesta. In questa situazione è ancora più grave il rifiuto dei sindacalisti di por- AL,PETROLCHIMICO DI PORTO MARGHERA e 'ità no so el ga- ·Uno sciopero che ha • • • spazzato via I CrUmiri Cortei interni invece del picchetto esterno· L'ing. Vassallo minaccia rappresaglie, gli operai sono pronti alla prova di forza in· ito PORTO MARGHERA, 15 luglio Giovedì al Petrolchimico lo sciopero interessava i giornalieri della parte vecchia della fabbrica. Era uno sciopero proclamato per le ultime quattro ore che doveva mostrare la capacità da parte operaia di uscire dalla fabbrica portandosi fuori tutti. I crumiri fino a questo momento fuori dai picchetti dovevano essere neutralizzati con un'azione precisa. Alle 12 i compagni erano tutti in portineria. Numerosi capannelli si erano formati nello spogliatoio e il tema delle discussioni uno solo: oggi alcuni operai ed imp;egati sono rimasti in fabbrica. Si decide di andare a fare la sveglia agli imboscati. Centinaia di operai si dirigono verso il laboratorio centrale e subito alcuni crumiri che spiavano le mosse degli operai escono tremanti. Il corteo entra nel laboratorio vernici ed alcuni crumiri pallidi di paura tentano di nascondersi dietro gli aro madi, invano: gi3rantiscono l'adesione immediata allo sciopero. Poi si va nei piani superiori, ai vicini locali di un altro laboratorio: una trentina di loro si affretta ad uscire. C'è · molta soddisfazione tra gli operai. i-inalmente si è data una svolta alla lotta. Finalmente il picchetto funziona anche dentro la fabbrica. La notizia corre veloce nella fabbrica e altri CI affezionati al lavoro" se ne escono. Il corteo torna in portineria e va alla mensa tanto per ricordare a chi sta mangiando che la fabbrica è stata pulita e non va più sporcata. AI pomeriggio molti operai del Petrolchimico vanno all'assemblea generale delle imprese e nei loro interventi chiariscono ai compagni che è il sindacato che vuole tenere gli operai divisi con le categorie, che si oppone all'assemblea generale di tutta Porto Marghera per rilanciare la lotta unita di tutti gli operai sul salario garantito più le 36 ore per tutti. Le proposte dei compagni di Lotta Continua e di Potere Operaio passano e al sindacato non rimane che sciogliere l'assemblea per motivi "tecnici IO. I padroni, che di paura ne hanno addirittura più del sindacato, vedendo la situazione sfuggire al controllo riformista, attaccano sempre più duramente . Venerdì, otto compagni del Petrolchimico vengono minacciati dal- Rapporto di un .assessore alle tasse sul procuratore capo della repubblica di Milano Con riferimento a quanto pubblicato in data 23 giugno 1972 in merito all'UHicio tasse del Comune di Milano, ed in particolare con riferimento alla posizione tributaria del dotto Enrico De Peppo, si ritiene di preèisare che il Magistrato suddetto è sempre stato iscritto nei ruoli dell'imposta di famiglia del nostro Comune e che il 12 apri- le 1972 ha accettato un adeguato aumento dell'imponibile. Distinti saluti. Dunque : De Peppo " ha accettato un adeguato aumento dell 'imponibile ». Il che vuoi dire, in italiano, che De Peppo ha dichiarato un imponibile inadeguato. O ci sbagliamo? Distinti saluti, assessore. l'ingegner Vassallo di gravi rappresaglie. Vassallo è il direttore del Petrolchimico. Il padrone vuole montare una provocazione contro il corteo interno del giorno prima nel tentativo di stroncare l'organizzazione operaia e di farla refluire su posizioni di difesa. Appena è circolata la voce della rappresaglia, la fabbrica si è dichiarata pronta ad accettare la prova di forza. re per i contratti l'obiettivo del salario intero garantito, e l'atteggiamento dei delegati di tenere isolate le squadre. Già in alcune assemblee in fabbrica, dei compagni hamlo parlato chiaro sull'obiettivo del salario intero garantito, cioè del pagamento al 100 per cento delle ore di sospensione. Alla lastroferratura della 127, ieri, gli operai sospesi, prima di andarsene discutevano di scioperare lunedì contro le trattenute e per avere tutto il salario. Perché non sia una semplice protesta, il problema che si pone agli operai in lotta è cosa fare durante le fennate, come avvertire prima gli altri, come usare le ore di sciopero per danneggiare la Fiat e per farsi sentire nelle officine. Anche a Rivalta ieri pomeriggio gli operai si sono fermati contro le trattenute, Hanno cominciato lo sciopero alla verniciatura e alla lastroferratura, dove già da alcuni giorni erano in coro so fermate contro gli aumenti di produzione, Gli operai in sciopero hanno subito telefonato ai compagni del montaggio (la lavorazione successiva) per avvertirli. Alcuni compagni poi hanno girato per le linee a dire agli operai di non andare a casa. Quando le linee hanno smesso di tirare, un migliaio di ape· rai sono rimasti in officina a discute· re e a fare capannelli per un'ora e mezza, decidendo di fermarsi tutti lunedì se ta Fiat non garantisce di pagare le ore in cui sono stati fer· mi e le trattenute. Alla direzione Fiat quindi non è riuscita la manovra di mandare subito tutti a casa, e spe· gnere così quel focolaio di lotta, per la capacità che gli operai hanno avu· to di prendere immediatamente colle· gamenti tra le varie officine e di ri· manere tutti in fabbrica a decidere il da farsi. TORINO 2.200 licenziamenti alla Magnadyne Gli operai occupano i due stabilimenti di 'Torino e di Sant'Antonino di Susa Ieri sera la direzione della Magnadyne ha deciso il licenziamento di tut· ti i 2200 dipendenti dello stabilimento di Torino e di quello di Sant'Anta· nino di Susa, 2200 operai aono sulla strada. Dietro questa decisione c'è tutta una storia di intrallazzi e di scarico di responsabilità tra il vecchio padrone, De Quarti, e la nuova gestione della Seimart, una società cui partecipano la Fiat e !'Imi e ultimamente ,la Gepi. De Quarti negli anni scorsi con il continuo ricatto dei licenziamenti e della chiusura era riuscito a ottenere grossi finanziamenti st at ali; come li avesse impiegati non è chiaro, tanto che la situazione si è aggravata e De Quarti ha affittato gli stabilimenti alla Seimart che con la sua gestione ha ridotto gli operai da 1500 a 900. Ora si continua a giocare sulla pelle degli operai. Il contratto d'affitto è scaduto 'ad aprile. e il vecchio padrone ha detto che voleva vendere tutti gli impianti, va- lutati 700 milioni. La Seimart da parte sua sostiene che non può rilevare gli impianti perché una parte resterebbe inutilizzata, e che i soldi pubblici li può usare solo negli usi consentiti dalla legge, cioè per mantenere i posti di lavoro. Il risultato è che adesso tutti i 2200 posti di lavoro sono scomparsi: tra una trattativa e l'altra, De Quarti ha finito per sfrattare la Seimart, che se ne frega perché tanto ha già fatto costruire altre fabbriche e non è più interessata a far funzionare quelle del gruppo ex-Magnadyne, De Quarti rivuole i macchinari senza dipendenti, la Seimart vuole i dipendenti senza macchinari, in un gioco dei più .s porchi e ricattatori. La situazione è particolarmente grave per i lavoratori di Sant'Antonino, una zona già colpita dai piani dr ristrutturazione dei padroni tessili. Appena arrivata la notizia dei licenziamenti. gli operai hanno occupato tutte e due le fabbriche. .Per la riassunzione di Angelo Tullo Per la seconda volta è entrato in fabbrica portato dagli operai· Gli operai sono pronti a mobilitarsi se lunedì non riceveranno una risposta positiva dalla direzione Anche ieri il compagno Angelo Tullo è stato portato in fabbrica dagli operai del suo reparto, che si stanno dimostrando decisi fino in fondo ad imporre all'Alfa Romeo di riassumerlo, applicando la sentenza del pretore che ha dichiarato illegittimo il suo licenziamento avvenuto un anno e mezzo fa. Mentre mercoledì Tullo era stato costretto ad uscire subito dopo i I brusco colloqUiO col capo del personale ing. Baldi, questa volta gli operai lo hanno portato nel reparto dove aveva lavorato prima del licenziamento e do- ve ora ha diritto di ritornare. AI nuovo rifiuto del capo di farlo lavorare, tutti gli operai della linea GT del montaggio sono entrati in sciopero alle 16. Ad essi si sono uniti anche quelli della vicina linea della 1750. Lo sciopero è durato per circa un'ora, poi sono arrivati dei rappresentanti dell'esecutivo di fabbrica che hanno assicurato il pieno appoggio dichiarando in assemblea di fronte a tutti gli operai del rep~rto che se lunedì l'Alfa non darà una risposta positiva sulla riassunzione di Tullo, inviterà alla 101m t.lltti gli operai di Arese . IL MASSACRO NEL CARCERE DI REBIBBIA TRA I DETENUTI PESTATI C'E' IL COMPAGNO lANCHE' Tel~g.ramma del suo difensore al procuratore De Andreis Tra i detenuti massacrati di botte (45 almeno) nel carcere di Rebibbia, c'era anche il compagno anarchico Zanchè, che con incredibile sentenza era stato condannato a 1 anno e 2 mesi per aver scritto sul tovagliolo di una pizzeria la sua opinione sulla morte di Calabresi. Questo compagno, ancora pieno di lividi per le botte, è malato di cuore. Il suo difensore, avvocato Edoardo Di Giovanni, ha inviato il seguente tele- · gramma al Procuratore della Repubbi ica Augusto De Andreis, incaricato delle indagini: « Essendo stato il cittadino dete- nuto Zanctie Luigi percosso brutalmente nel carcere di Rebibbia da agenti custodia in 'presenza di funzionari, denunciale fatti et - reati et invitola disporre immediati accertamenti medico-Iegali et giudiziari. Riservo come difensore et come cittadino anche a nome organizzazione comunista Soccorso Rosso el' Collèttivo Politico Giuridico ogni .opportuna azione denuncia et tutela ». FIrmato: EdoardoOi Giovanni', Questo telegramma é stato inviato all'agenzia ANSA e a tutti i gior. nali. In quarta pagina un articolo sui fatti di Rebibbia. . cii .A proposito del Manifesto e del fascista ucciso a Salerno Lungi da noi /'intenzione di condur- anarchici sul lungomare, li hanno prore una quotidiana botta e risposta con vocati con uno spinfone, sono volati il Manifesto: siamo convinti che una · insulti. Si sono rincontrati in via Vepolemica di questo tipo sia un eser- lia e si è accesa la zuHa: Marino si cizio poco utile per tutti e deviante è difeso ed ha colpito lo squadrista rispetto ai nodi centrali della lotta di Falvella. classe e ai problemi concreti che esE, ancora, di fronte al/'episodio il si pongono. PCI se n'è uscito con un incredibile Ora, però, ci è capitato proprio sta- manifesto in cui esprimeva la solimattina, precisamentè a riguardo di darietà alla giovane vita barbaramenuno di ' questi nodi politici decisivi, te stroncata da elementi provocatocioè l'antifascismo oggi, di leggere ri _ eccetera. sul Manifesto due cose sorprendenti, Stupiti da tale stridente contrasto se non altro per la loro contradditto- di giudizio e di linguaggio, e preoccurietà. pati per l'ambigua e pericolosa de finiIn prima pagina, a proposito de Ifa nizione della prima pagina (parlare di risposta di Rumor al/e interrogazioni teppismo politicamente scolorito è sul fascista ucciso a Salerno, leggia- tanto più grave nel momento in cui mo: • Non ha desistito (il ministro po- c'è un compagno in galera esposto alliziotto, N.d.R.), pur nell'affrontare un la vendetta dello stato di RumQr e fatto di puro teppismo, con colorazio- Gonella su istigazione degli Almiranni politiche scialbe, come quello -di te e dei Pisanò, che con grande enfasi Salerno, a ribadire ... ,. eccetera. hanno delegato alla legalità statale il A pagina tre troviamo invece un ar- compito di rendere giustizia al loro ti colo su Salerno e sulle fonti sociali / • martire:o) preoccupati dunque abe finanziarie dello squadrismo in que- biamo subito chiesto spiegazione ai sta città, nel quale l'~isodio di ve- compagni del Manifesto, i quali ci nerdì scorso viene così definito: hanno confermato trattarsi di un equi• L'uccisione del ~alvella cja parte de~ voco, che il teppismo di cui 'Si parla a comp~gno anarchlc? Marmo. ]O e c0S,/ pagina uno è quello squadrista;· che deSCritto: • Venerd/ 6 alCUni squadn- il giudizio politico è quello contenuto sU hanno incontrato due compagni nell'articolo di pagina tre. Ne approfittiamo per ribadire la necessità che sulla solidarietà e l'appoggio verso il con, pagno Giovanni NELL'INTERNO Marino, in galera perché dopo una lunga 'serie di provocazioni ha amPubblichiamo, per la primazzato un fascista, e più in generale ma volta, integralmente, il sul problema della violenza squadri« memoriale Juliano", con sta e della risposta che essa .e sige dai compagni e dalle masse proletauna ricostruzi'one puntuale rie, ci sia unità e chiarezzét senza dell'indagine sulla c( pista equivoci (nemmeno linguistic;O fra nera )). tutte le forze che si dicono rivoluzionarie e a·ntirevisioniste. 2 01 TEGRALE DEL " a eliminazione di un commissario di polizia che sulla "pista nera" degli attentati fascisti che avre In questi ultimi gìorni, mentre Valpreda e gli altri compagni anarchici stanno avviandosi a completare il loro terzo anno di galera a «Regina Coeli ", sulle prime pagine dei giornali è ritornata all'ordine del giorno la K pist.a nera" degli attentati e dei « suicidi» del 19&9. Non abbiamo certo bisogno di raccontare ai compagni e ai lettori di Lotta Continua che cosa significhino nomi come quelli di Pio D'Auria, Giancarlo Cartocci, Stefano Delle Chiaie, Serafino Di Luia, che dopo .tre anni compaiono finalmente anche nelle cronache giudiziarie. Non abbiamo neppure bisogno di ricordare ancora una volta la lettera con cui il petroliere Monti spediva quasi 20 milioni a Pino Rauti alla vigilia della strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969. Tuttavia, in connessione con le in- dagini che il giudice istruttore D'Ambrosio sta conducendo a Milano sul gruppo nazifascista di Freda e Ventura in relazione alla strage di stato, sono riemersi in questi giornf una serie di fatti e nomi, strettamente connessi a Freda e Ventura, che riguardano il meccanismo della provocazione fascista (e della copertura statale) come si era sviluppato nel Veneto, e specialmente a Padova, fin dai primi mesi del 1969. Il ruolo centrale (non esclusivo) che il Veneto ha assunto nell'indagine sulle origini e gli sviluppi della strategia della tensione a livello nazionale nel corso del 1969 è ormai un dato acquisito anche a livello giu~ diziario, al punto che su questo ha fatto in parte perno la manovra per cercare di « scaricare» le pesantissime responsabilità del dirigente na- zionale di «Ordine Nuovo" (e del MSI) Pino Rauti e le sistematiche coperture che i fascisti hanno trovato all'interno dei massimi apparati istituzionali dello stato. 'Per capire a quale livello sia arrivata non solo la manovra di provocazione fascista, ma anche e soprattutto la connivenza degli organi dello stato, c'è un gravissimo episodio che dà un clamoroso " spaccato' »di tutte le vicende venete del t969: si tratta de~ famoso « affare luliano ". Pasquale luliano era, infatti, nel 1969 il capo della squadra mobile della questura di Padova e, dopo ilsusseguirsi della catena di attentati a Padova (e a Vicenza) che era culminata il 15 aprile con la bomba nell'ufficio del rettore dell'Università pròf Opocher (di cui, ovviamente, a livello di opinione pubblica si era su" bito attribuita la responsabilità al Movimento Studentesco in lotta contro la struttura accademica!), aveva cominciato ad interessarsi direttamente delle indagini in corso. Ebbene: attraverso lo squallido sottobosco dei «confidenti" prezzolati (tutti fascisti anche loro, del resto) era riuscito rapidamente a puntare le indagini su una "pista» ben precisa, seminata dalle tracce e dai nomi di tutti i principali espònenti della provocazione fascista del padovano, del trevigiano e del vicentino, individuando anche (all'inizio del giugno 1969!) la cellula eversiva, operante a livello nazionale, di Freda e Ventura. E' proprio a questo punto - quando le indagini del commissari'o luliano stanno rapidamente sviluppandosi in tale direzione e stanno mettendo in luce anche tutta la rete organizza- ti va e i canali del traffico di armi ed esplosivi che scatta immancabil· mente un meccanismo di copertura dei fascisti ad altissimo livello, tale non solo da far completamente interrompere tutte le indagini sulla «pista nera », ma da far addirittura rimuovere dal suo incarico, ed incriminare sul piano giudiziario, lo stesso luliano. Del resto, con tutta probabilità, i fascisti accortisi di eSSere divenuti oggetto di sistematica indagine poliziesca - avevano accuratamente preparato una «tr,appola », con cui riuscire ad incastrare il commissario scomodo, servendosi degli stessi suoi "confidenti,,: gente del sottobosco fascista che si vende al miglior offerente, tanto più quando quest'ultimo non ha esitazioni (né difficoltà) nel far sparire o « suicidare » tutti i testimoni scomodi o non disposti a ritrattare. Infatti, il 13 settembre 1969, il. portinaio dello stabile di piazza Insurre· zione 15 (dove abita il consigliere comunale fascista Massimiliano Fachi· nil, l'unico testimone che avrebbe potuto scagionare luliano dalla ' montatura nei suoi confronti, «vola» dal terzo piano della tromba delle scale e si sfracella al' suolo. Aveva 56 anni; era un ex-carabiniere, si chiamava Alberto Muraro, t'incidente fu archiviato senza che . venisse neppure effettuata l'autopsia del cadavere! Pochi giorni fa il giudice D'Ambrosio ha incriminato Fachini e Freda per omicidio di Muraro! Dopo essere stato, il 24 luglio, ri'mosso dal suo incarico, sospeso dal grado e dallo stipendio e rispedito al. suo paese natale (Ruvo di . Pu- "MEMO IALE JULIANO" Ruvo di Puglia. 6-9·1969 Ill.mo Sig. C~nsigliere Istruttore Dott. Fran· cesco Ruberto: chiedo umilmente scusa se di iniziativa mi permetto di rivolgermi a Lei relativamente ad una vicenda che, riguardante la mia persona, interessa il Suo alto Ufficio, avendo ano che appreso dalla stampa del Suo rientro in Padova. Le sarà certamente noto ed i giornali ne hanno ampliamente parlato che a mio carico il Ministero dell'Interno ha disposto la sospensione cautelativa dal grado e dallo stio pendio, ciò in relazione ad indagini da me esperite su attentati dinamitardi avvenuti in Padova e province limitrofe. Pur non essendomi stato finora contestato alcun addebito in via giudiziaria. ma nel ragionevole dubbio che il provvedimento amministrativo che mi ha colpito possa avere relazione con l'indagine istruttoria che Lei dirige, nel porml immediatamente a disposizione Sua per i fini superiori di Giustizia, nella speranza di poter anche adesso servire la Legge in nome di Essa. mi permetto tracciare un breve riassunto cro.nologlco di quella che fu la mia azione e come si svolse il mio lavoro di . indagine. L'attentato all'università di Padova Dirò subito che in occasione di tutti gli atti dinamitardi avvenuti in Padova io presi sempre parte ai sopralluoghi e fui presente sin dal primo momento, interessandomi anche der relativi accertamenti col compiere atti prelimi.n arl come perquisizioni, Indagini e qualche interrogatorio. La particolare gravità dell'attentato perpetrato il 16-4-1969 da ignoti al danni dello studio del Prof.Opocher presso l'Università degli Studi di Padova, suggerl al Sig. Questore di incaricare esplicitamente per le Indagini relative anche tutta la Squadra Mobile della Questura, indipendentemente dagli accertamenti, che per altro verso effettuava l'Ufficio Politico; in tal senso dette precise istruzioni di cui è traccia presso gli atti della Questura ed in merito venne riferito sempre alla Procura della Repubblica. Il ruolo del Pezzato « confidente )) Nei primi giorni del mese di maggio u.s. una persona, che volle rimanere anonima, mi telefonò chiedendomi se mi Interessava scoprire una sèrie di attentati dinamita~di. .Alla risposta affermativa lo sconosciuto mi chiese la somma di lire 5 milioni ed alle mie perplessità mi disse di rivolgerml al miei superiori; egli si sarebbe fatto vivo con altra telefonata per conoscere la risposta dopo qualche giorno. Così avvenne, ed io che avevo prospettato la cosa al Sig. Questore ricevendo l'incarico di trattare con lo sconosciuto al quale sarebbe andato un premio qualora le sue informazioni si fossero appalesate utili, quando costui mi ritelefonò, nel dirgli che la sua proposta era stata accettata in linea di massima, gli fissai un appuntamento. In tal circostanza riconobbi nell'informatore Pezzato Nicolò da me già in precedenza conosciuto in quanto qualche anno fa egli era stato denunziato quale autore di alcuni flirti e per ultimo era stato anche interrogato in occasione della indagine a carico di Bogio Ermes, circa il furto ai danni dell'eredità giacente del Prof. Vescovini. Quella sera il Pezzato fece cenno ad alcuni attentati, come quello perpetrato ai danni della sede del PSIUP e della sede del MSI di Padova, accennò ad un attentato ai danni della sede del PCI di Rovigo, ai danni dell'On. Franchi di Vicenza e si riservò comunque notizie sugli attentati aU'Università pr~ cisando che gli autori erano tutti simpatiz· zantl o iscritti al MSI con I quali era entrato In contatto e richiedeva del tempo per forni· re più precise notizie. Per la particolarità della materia e prevedendo possibili chiamate improvvise ritenni opportuno dare Il mio recapito telefonico privato al Pezzato autoriz· zandolo ' a chiamarmi in qualsiasi momento. I nomi di fascisti di Padova e Vicenza Si susseguirono vari incontri in cui il Pezzato forniva notizie ora su questo ora su quell'attentato indicando anche i nomi dei presunti autori che lo, peraltro. non cono.scevo affatto. Allo scopo di mettere un po' d'ordine nella ridda delle notizie invitai Il Pezzato a farmi tenere un appunto scritto; naturalmente di tutti gli incontri che avevo con il confidente ne informavo immediatamente il Sig . ·Questore. Il Pezzato mi fece tenere il detto appunto fra il 15 o il 20 di maggio u.s .• salvo errore; si trattò di uno scritto autografo tracciato su di una busta di carta adoperata da fornai o verdurai che portai al Sig. Questore ed acquisito agli atti di Ufficio. Poiché tuttavia l'appunto del Pezzato era frammentario e nel frattempo egli aveva fornito altri particolari, una sera ci vedemmo nel mio ufficio ed egli, attentato per attentato, mi fornì notizie più organiche che io trascrissi sul alcuni foglietti di notes. Nella circostanza il Pezzato mi fornì anche la descrizione del carattere dei presunti autori degli attentati che egli indicava in Fachini Massimiliano, Brancato Giuseppe, Petraroli Francesco, Bochini Gustavo ed iln vicentino proprietario di una « Ami» identificato dallo Ufficio Politico della Questura in occasione delle indagini circa l'attentato ai danni della sede del PSIUP; mi faceva esplicita richiesta di un po' di danaro_ Anche tale appunto lo portai al Sig. Questore che lo giudicQ moltp Interessante e lo fece vedere al Dirigente dell'Ufficio Politico Dr_ Saverio Molino. AI mio superiore girai la richiesta di danaro rivoltami dal Pezzato ed il Sig. Questore mi dette L. 20.000 da dare al confidente, da cui pretesi regolare ricevuta che consegnai al Capo Ufficio. La necessità di stare sempre dietro al confidente il quale forniva molte notizie specie nel campo politico, mentre mi costringeva a concedere. mio malgrado. anche una certa familiarità allo scopo di ottenere sempre maggiori informazioni ai fini operativi, non mi dava la possibilità di controllare immediatamente tali notize trattandosi di fatti e personaggi ben delineati politicamente, ma IlÒn conosciuti da me; sollecitai. pertanto. dal Sig. Questore. un incontro tra ii Dr. Molino ed il Pezzato. me presente. Tale incontro avvenne ed il Dr. Molino giudicò valide le informazioni del confidente, Il quale, quella sera, consegnò altro appunto autografo con ulteriori notizie sugli attentati e con i. disegni di ordigni; anche tale appunto fu acquisito agli atti della Questura dopo essere stato visto dal S. Questore a cui Il Dr. Molino presentò una notazione sull'Incontro. l'appunto del Pezzato, tra l'altro, faceva cenno al fatto che depositario dello esplosivo doveva essere un giovane di Thiene che era il responsabile dei volontari del MSI e che allo stato la scorta dell'esplosivo era terminata. La cellula eversiva di Freda e Ventura Nel corso dei vari colloqui che avevo con il Pezzato il predetto cominciò a chiedermi danaro. senza peraltro riceverne da parte mia. Tra gli ultimi giorni del mese di maggio ed i primi giorni del mese di giugno u.s., il Pez· zato. una sera, fissandomi un appuntamento mi presentò un suo amico, certo Tommasonl Francesco, il quale, dichiarandosi a conoscenza di notizie relative ad altro presunto commando di terroristi, si diceva disposto a collaborare con la Polizia per mercede. In particolare affermava che autori di altri attentati, non a Padova, ma a Roma, era una organizzazione che faceva capo a certo Avv.to Freda da Padova, a certo Ventura, un libraio da Treviso ed ad un bidello del Confiliachl di Padova_ Affiliato all'organizzazione vi era anche un certo Roveroni il quale, però, ritenendo inconsulte le teste dei suoi amici, aveva deciso di allontanarsi fornendo a lui le notizie che, a sua volta, era disposto a passarle alla Polizia per la somma di L. 2 milioni. Accettai in linea di massima la proposta, ma posi 'due condizioni e cioè che volevo conoscere e parlare di persona con il Roveroni f.' che l'indagine, salvo imprevedibili ed improcrastinabili necessità, sarebbe stata iniziata dopo la conclusione di quella per cui forniva notizie il Pezzato. Il Tommasoni pccettò e dopo due giorni mi presentò il Roveroni il quale confermò quanto mi aveva detto il Tommasoni e mi precisò che l'orga:' nizzazione disponeva di circa 100 grammi di arsenico con cui contava di avvelenare una condotta di acqua. Poiché il Tommasoni non aveva alcuna dimora , né lavoro, fu ospitato dal Pezzato di cui divenne amico inseparabile e fu presente ai successivi vari incontri con me. Il responsabile fascista di Thiene: F. Petracca In un successivo incontro. sollecitato dal Pezzato, questi mi fornì altre notizie e chiarì alcuni particolari sull'attentato ai danni della Università. In tale circostanza ribadì che custode dell'esplosivo era il giovane di Thiene e che non appena il materiale sarebbe giunto egli lo avrebbe saputo e quindi solo allor, si sarebbe potuto agire sul piano operativo: Per la prima volta segnalò anche che certo Tonin Sergio avrebbe detenuto armi ed in merito si riservava ulteriori notizie. Di ciò io raccolsi un appunto che portai al Sig. Que· stare ed in questa circostanza girai al mio superiore la richiesta del Pezzato e del Tommasoni tendente ad ottenere qualche som· ma di danaro. Il Sig. Questore mi dette Lire 10.000 incaricandomi di darle ai due da cui pretesi ricevuta che il Pezzato firmò e che io consegnai al Sig. Questore. Poiché il Pezzato mi aveva anche precisato che a cono· scenza dell'attentato all'Università era certo Luigino che aveva avuto precedenti giudizia-\ ri e che tuttavia non aveva partecipato · alla azione, io provvidi ad identificare il medesimo nella persona di Vettore Presilio Luigi, mentre il Dr. Molino identificò it giovane responsabile dei volontari del MSI di Thiene nella persona di certo Petrana o Petracca Fernando. Contemporaneamente il Tommasoni mi disse di- essere in contatto con una persona che aveva fatto parte della Repubblica di Salò Il quale, prima della resa ai partigiani, aveva sotterrato in una campagna un certo ' quantitativo di armi e munizioni che si dichiarava disposto ad andare a prendere, qualora fosse accompagnato. Stabilii un incontro ed il giorno 5 giugno U.S., salvo errore, con la mia macchina, io, il Tommasoni ed il Pezza· to andammo a prelevare Il suddetto Individuo 'che presta la sua attività di mas(;hera presso il cinema «Vittoria. di Padova. Costui ci condusse a Thiene, ed a lui io fui presentato quale cognato del Pezzato. Il luogo indicato dall'uomo, lungi dilli 'essere una campagna, era un cortile di una sCl.!ola, per cui, adducendo delle scuse, non volli procedere agli scavi facendo ritorno a Pa. dova. Qui, lasciata la maschera del cinema, la quale aveva anche fatto cenno ad altro deposito di armi sotterrate da lui e dai suoi commilitoni sui monti di Arsieco (VI), comunicai al Tommasoni ed al Pezzato la mia decisione d'interessare l'Arma di Thiene e la Questura di. Vicenza per il reperimento di dette armi. Senonché la mattina seguente ii Pezzato ed il Tommasoni mi telefonarono dicendomi che la notte, con i loro mezzi, si erano recati a Thiene ed avevano scavato nel detto giardino senza nulla trovare. Tale fatto mi irritò e per placare la mia reazione, avendo anche fatto presente che le notizie che mi fornivano erano poco attendibili. il Tommasoni mi precisò che certo Nalli Renato abitante in Padova alla via Dante nr. 8 deteneva nella sua abitazione un arsenale di armi e munizioni. Mi indicò anche i posti ave ii · Nalli nascondeva le suddette armi che egli dichiarava di aver più volte visto. L'arsenale in casa di R. Nalli Presso la Questura il Nalli risultava essere titolare di autorizzazione per porto di pistola e detenere una pistola, una rivoltella e due fucili da caccia. Richiesta ed ottenuta autorizzazione a perquisire la casa del Nalli, l'operazione fu eseguita materialmente dal Maresciallo di P.S. Noventa Giovanni, dagli App.ti di P.S. Diverbio Luigi e Agnoli Pietro e dalla Guardia di P.S. Barozzi Giordano e si protrasse dalla mattina alla sera per la vastità del iuogo da perquisire e per la quantità del materiale reperito. Non furono trovati invece gli oltre 10 mitra che il Tommasoni affermava dovevano esserci, né furono trovate armi ne. posti indicati dal Tommasoni; per tale fatto non fu dato credito alle dichiarazioni di costui che affermava di avere anche rubato, in più riprese, armi dalla casa del Nalli. a suo dire. fratello della madre. Tali affermazioni il Tommasoni le fece a me ed al Maresciallo di P.S. Noventa Giovanni quando c'indicò i posti dove presumeva trovavansi le armi. lo potetti vedere Il materiale sequestrato . al Nalli solo la sera tardi, dopo che il Maresciallo di P.S. Noventa era rientrato, e aveva compilato il verbale di sequestro solo per le armi illegalmente detenute. Il sequestro in casa del Nalli fu operato il giorno 9 giugno uso Il ruolo di G. Brancato Poiché nell'ultimo appunto che riguardavano le notizie sugli attentati Il Pezzato mi aveva precisato che il materiale esplosivo poteva essere anche custodito e .. nascosto presso la Certosa di Vigodarzere con la c0Dtpllcltà di uno dei fratelli Pavanetto, molto amico del Brancato Giuseppe, decisi, non conoscendo persone e luoghi di esercitare IIna certa sorveglianza alla Certosa ove, a dire del Pezzato, i presunti responsabili si riunivano anche in tempo di notte. Infatti una sera stabilii un appostamento con il Pezzato ed il Tommasoni notando che verso le ore 2 circa un'autovettura Fiat 850 con le stesse caratteristiche di quella del Brancato ed avendo la targa coperta o spenta, con tre persone a bordo, proveniente dalTa Certosa si dirigeva in città. Nel sospetto avanzatomi dal Pezzato che proprio quella sera si potesse compiere un attentato, seguii la detta auto. Forse accortosi di ciò il guidatore tentò di sottrarsi all'inseguimento e dopo vari giri imboccò il cortile della casa del Brancato in via B. Pellegrino. Qui allora per allontanare ogni sospetto, fingendoci come ap'partenenti a partiti di sinistra, e passando velocemente in macchina davanti il detto cortile. il Tommasoni gridò la frase • sporchi fascisti ». Il ruolo di Massimiliano Fachini Sempre nella prima decade del mese di giugno il Pezzato nel riferirmi una sera cffe l'esplosivo era arrivato pres.so uno dei due depositi segnalati aggiungeva che parte di esso si trovava nascosto, per averlo egli visto,in casa di Fachini Massimiliano che lo nascondeva in una soffitta di sua pertinenza. Sconsigliava di procedere a perquisizione presso la Certosa e specie presso il Fachini in quanto tale fatto avrebbe certamente attirato i sospetti degli attentatori su di lui che da poco faceva parte della cerchia e godeva delle loro confidenze. Mi precisò pure il Pezzato che erano imminenti degli attentati, solo. che si aspettava un evento qualsiasi e che comunque egli lo avrebbe saputo in tempo utile avvertendomi. Infatti la m'attina del 16 giugno u.s. il Pezzato mi telefonò in Ufficio per avvertirmi della morte dell'On.le Arturo Michelini dicendomi che tale fatto poteva essere l'evento idoneo per i progettati attentati pertanto era necessario tenere d'occhio e sorvegliare la casa del Fachini. Avvertii della cosa subito il Sig. Questore e con il Dr. Molino redlgem· ma una richiesta di autorizzazione a perqui· sire i domicili di Fachini Massimiliano, Bochini Gustavo, Petraroll Francesco, Brancato Giuseppe e Pavanetto Pier Giorgio. mentre il Dr. Molino incaricava la Questura di Vicenza per la perquisizione in casa del Petrana o Petracca. L'episodio del 16 giugno Sui s.ingoli obiettivi furono inviati da me elementi di P.S. misti della Squadra Mobile e dell'Ufficio Politico al comando di un Sottuf· ficiale con il compito di sorvegliare senza procedere se non dietro mio ordine radio. lo unitamente al Dr. Salomone dell'Ufficio Politico, al Maresciallo di P.S. Noventa Giovanni della Squadra Mobile e ad elementi dell'Ufficio Politico ci portammo in Piazza Insurre· zione per sorvegliare l'abitazione del Fachini. Verso le ore 11,30, stando nella Pizze~ia Itala Pilsen, io vidi passare, sotto i por· tici. il Pezzato e verso le 12 il predetto entrò nella pizzeria e si portò verso la toilette. Pensando che egli volesse parlarmi mi diressi ivi anch 'io, dopo aver indicato il confiden· te al Dr. Salomone. Il Pezzato mi chiese come andava ed io gli risposi che nulla di nuovo fino a quel momento si era verificato; pertanto il confidente mi esortò ad avere pazienza. Ribattei che avevo in atto grossi servizi con molti uomini sui vari obiettivi, ma il Pezzato mi faceva presente che solo nella Piazza Insurrezione egli aveva segnalato il probabile movimento sospetto per cui solo ivi era necessario mantenere il servizio. Do· po essermi anche consigliato con il Dr. Salomone decidemmo di ritirare tutti i servizi. Fu mantenuto un servizio di sorveglianza in Piazza Insurrezione. dove si appuntavano i sospetti del confidente. che fu espletato dal Maresciallo di P.S. Noventa, dalla Guardia di P.S. Barozzi della Squadra Mobile e dalla Guardia di P.S. Mariuzza Aldo dell'Ufficio Politico. L'arresto di Patrese e la te. stimonianza del portiere (Alberto Muraro) Verso sera il personale di servizio condus· se in Ufficio un attivista del MSI che era stato fermato all'uscita dal portone della casa del Fachini con un iIwotto fra le ma'nI contenente una pistola Beretta calibro 9 ed un ordigno esplosivo. Tale attivista, conosciuto dalla Guardia Mariuzza, si identificava per Patrese Giancarlo. mai nominato prima dal Pezzato. Il Patrese fu interrogato da me, dal Dr. Molino e dal Dr. Salomone e disse subito di non sapere cosa conteneva il pacco, anzi precisò, come da verbale, che tale pacco lo aveva ricevuto dal Pezzato che lo aveva condotto nello stabile di Piazza Insurrezione 15_ Poiché tuttavia il Pezzato non era stato vi· sto uscire dal Mariuzza si ritenne opportuno sentire il portiere dello stabile che dichiarò di avere visto solo il Patrese entrare ed uscire. Subito dopo io detti ordine al Maresciallo di P.S. Noventa ed alla Guardia di P.S. Ba. rozzi di andare a chiamare il Pezzato per interrogarlo. Il sottufficiale anche presente il Dr. Molino mi precisò di non conoscere la ubicazione dell'abitazione del Pezzato ed es· sendç> di notte. allo scopo di non perdere altro ~tempo. accompagnai il Noventa presso la casa del Pezzato. Qui io chiamai, dopo aver suonato il campanello, il confidente il quale scese in strada e montò in macchina con noi. In Questura poiché il Pezzato negava di essere stato con il Patrese nello stabile di Piazza Insurrezione. i due furono posti a confronto. ma rimasero sulle rispettive posizioni. per cui feci materialmente interrogare il Pezzato dal Maresciallo Noventa che incaricai di eseguire anche una perquisizione nell'abitazione del confidente qualora costui l'avesse autorizzata; in caso contrario egli sarebbe rimasto fermo in Questura fino a quando tale perquisizione non fosse stata autorizzata aal Magistrato. Subito dopo rincasai. . ~on il Dr. Molino e dopo aver avvertito Il Sigi Questore, che non disapprovò, stabilimmo, sin dalla sera, che le perquisizioni già autorizzate fossero eseguite al mattino ' del 17 giugno e ciò perché esse andavano fatte tutte contemporaneamente per Intuiblli ragioni ed alla Certosa non era possibile effettuare un.a perquisizione di notte per la vastità dei luoghi, i molteplici possibili nascondigli e l'assoluta mancanza di illuminazione esterna. In tal senso fu anche deciso per la perquisizione a Thiene presso il Petracca. lo non partecipai ad alcuna delle suddette . perquisizioni che furono materialmente eseguite da personale di P.S. misto dell'Ufficio Politico e della Squadra . Mobile. Non essendosi raggiunta alcuna prova circa gli attentati a carico dei presunti responsabili indicati dal Pezzato. al predetto fu riferito ciò essendo, come precisato, interessato con il Tommasoni alla riscossione del premio. I due, tuttavia, mostrando un'assoluta Indigenza richiedevano qualche sovvenzione in danaro ed io non acconsentii - a dar loro alcuna somma: versai solo qualche 500 lire per le sigarette. Il Pezzato quando fu Interrogato sugli addebiti che gli muoveva il Patrese fornì circostanze relative al come ave'va trascorso la serata. E tali notizie furono confermate dai suoi amici Tommasoni Francesco e Comunian Giuliano. una ispezione dal suddetto sottufficiale con gli uomini della sua squadra. Il 30 giugno o il 1° luglio u.s. il Pezzato ed il Tommasoni mostrandomi una cambiale di L. 10.000 scaduta a firma del Pezzato mi chiedevano detta somma non sapendo come fare per pagarla. Mi impietosii e detti loro il danaro senza pretendere alcuna ricevuta in quanto era danaro mio. Già per il passato e dopo la perquisizione riuscita in casa del Nalli io · avevo dato al Tommasoni 5.000 Il titolo di premio ed anche per ta,e danaro non mi feci firmare alcuna ricevuta essendo danaro mio. .' \ L'arresto del Pezzato « confidente )) Il giorno 2 luglio U.S. il Sig_ Procuratore del!a Repubblica mi comunicò ···che aveva emessò ordine di cattura a carico del Pezzato_ DI tale fatto resi edotto il Sig. Questore al quale feci presente la mia Intenzione di voler comunicare al Slg_ Procuratore della Repubblica, che il Pezzato era Il mio confidente e ciò al solo fine di doverosa correttezza, Infatti comunicai quanto sopra al Slg_ Consigliere Dr. Fais il quale ritenne, per motivi di opportunità, fare eseguire l'arresto da parte dell'Arma del carabinieri. . Così, Sig. Consigliere, è com!, si 80no svolti, in breve, i fatti della mia opera di indagine; sin d'ora ' vorrei dire . che ho agito unicamente allo scopo di compiere Il mio dovere come ho sempre fatto, dando · per il mio lavoro tutto me stesso nel pieno .rlspetto della legge e solo per · i fini superiori · della Giustizia. La fede nel MSI come garanzia poliziesca Non so se ho sbagliato; forse mi sono troppo fidato di quanto mi raccontava il Pezzato prima ed il Tommasoni dopo. Sapevo, è . ve.ro, che entrambi avevano avuto dei precedenti giudiziari, ma mi era nota la loro fede politica e la partecipazione attiva, al. meno del Pezzato, alle manifestazioni del MSI. D'altronde I sospetti o meglio ancora le dettagliate notizie che avevano dato sul conto dei presunti autori . degli attentati, come ho già detto, non erano state disattese dal Dott. Molino Dirigente l'Ufficio Politico. Quindi, nel momento in cui il Patrese venne dichiarato in arresto io ero perfettamente con· vinto della illegale detenzione del materiale esplodente; non volevo certamente · e non avevo alcun interesse a calunniare una persona che non avevo mai vista né conosciuta. Comunque se la S.V. IIl.ma ritenesse di ravvisare nel mio comportamentd qualche leggerezza. La pre,90 di ritenere che essa fu dovuta se mai ad eccesso di credulità o difetto nella valutazione, e che, allorquando l'opinlone pubblica della città di Padova era vivamente allarmata per il susseguirsi degli attentati terroristici e la Giustiiza esigeva la identificazione dei responsabili. 'o mi sono prodigato giorno e notte per far luce· su questi episodi. « La. particolare situazione poi della criminaNon avendo ottenuto danaro e poiché il lità comune nella provincia di Padova, Carat. Tommasoni ed ii Pezzato ne avevano assoterizzata anche da gravi episodi, per lunghi luto bisogno essi si dedicarono in maniera mesi mi ha impegnato incessantemente con particolare a raccogliere notizie utili per la un ritmo di lavoro che forse ha anche inciso cattura dell'evaso Girotta Antonio. Già in sul mio fisico, tanto più che il reiterarsi di precedenza si erano interessati per tale ·cat· pubbliche ed impegnative manifestazioni mi tura e mi avevano condotto in vari posti hanno cQstretto, più volte, ad effettuare serave, a loro dire, frequentava il Girotta. Avevo vizi estenuanti ed Impegnativi di piazza che già spiegato che 'nessuna taglia pendeva sulspesso mi obbligavano a rinunziare anche al l'evaso. ma che essi potevano ottenere un necessario .riposto. premio specie perché il Girotta era sospetIn questo momento quanto mai critico tato, tra l'altro. anche di essere uno degli della mia vita, mi consenta, Ill.mo Sig. Conautori della rapina ai danni di una banca sigliere, di fare appello all'equanimità della di Ca' Savio (VE). ~Giustizla da Le.i così validamentE!: rappresenNegli ultimi giorni del mese di giugno il ' tata; Giustizia che mi onoro di ·avere servito Pezzato ed il Comunian si portarono dii me. per 10 anni senza lesinare impeglio ··e sain Ufficio e presente Il Maresciallo di P.S. crifici. Noventa. addetto alla Sezione Catturandi. mi Nel porgere alla S.V. Iloma i più deferenti dissero che essi nutrivano sospetti che il ossequi, mi tengo a disposizione fidente nel Girotto potesse andare a dormire in alcune suo illuminato giudizio e nella ~ua umena case abbandonate di via Trieste o in una comprensione. adiacente frabbrica, anche essa ·abbandonata. Rispettosamente. Mi dicevano pure che avevano fatto un soPASQUALE JULlANO pralluog.o e che ivi avevano rinvenuto una camicia simile a quella indossata dal GirotP.S. -' Mi viene riferito che la S.V. avrebbe ta. , Mi preannunziavano che quella notte inespresso meraviglia per il fatto che lo noo tendevano ritornare sul posti per tentare di mi sia messo Immediatamente a disposi~ione catturare l'evaso, ma poiché temevano qualSua non appena ebbi sentore che potevano che sua reazione mi chiedevano una pistola .essermi contestati fatti costituenti reato. Tenin prestito. Rifiutai nettamente tale proposta go ad assicurarla che Il mio .prfmo impulso e dissi ai due che la cattura di un evaso fu propria quello di presentarmi a Lei. ma è compito della Polizia per cui 'unitamente ne fui autorevolmente · dissuaso da persone al Maresciallo di P.S. Noventa mi feci ·indi· che esprimevano Il dubbio che Il mio intercare la casa e la fabbrica abbandonata ove. vento presso di Lei potesse essere male Inall'alba del giorno seguente, fu effettuata terpretato. La polizia e il ruolo dei confidenti )) , 3 ORIALE JULIA O" 969 ~ndagava nel Veneto portato alle bombe di Milano a orre~o hi. be )n· ial ~a· 56 iafu ilU- -el iio ler ri~al ito 'u- 'on 3to aie mi me Il in I e jei I a ir' do .' \ » )1'8 Iva za· re di Ila an- u, lsl· di !'te no di Ito ~Io . il etori n.no il pe- del loal· del le on· me dal lino di· ono aie lon ler· Ita. di :he fu di· ldo "ra Igli la 100 su na· ·at· ghi :on iso di mi 'ero :he al ico ono ,Ila en- lito sa- ,nti nel ma ,be 101) me 100 en' Iso ma me :er· In- IRLANDA CRONACA DI 'UNA FESTA POPOLARE E DI UNA BATTAGLIA BE'l FAST , 1'5 luglio 1Q mercenari inglesi sono stati colpiti dai guerriglieri dell 'IRA. quattro sono stati uccisi. I civili assassinati dai mercenari sono tre. Il comando giia: in provincia di BarI), Il commis- polizia contro gli anarchici, pur es- Muraro tanto Fachini quanto Freda. a dare atto a verbale che egli si di- ing lese afferma di aver colpito trensario luliano si decide a redigere un sendo stato direttamente informato Entrambi sono difesi dallo stesso av- chiarava (!) estraneo a qualSiasi at- ta terroristi. In effetti ne ha feriti tentato » . A Vicenza è sostituto pro- quattro e ne ha ucciso uno. Circa " memoriale. ' indirizzato al giudice dal suo padrino di cresima, avv. Am· vocato, Franco Alberini di Venezia. 7) - Gustavo Bocchini, un altro dei ' curatore della Repubblica Nicola Bion- 10.000 profughi del nord sono arrivaIstruttore di Padova, 'Francesco Ruber- brosini (poi .. suicidato "), della pa' to, nel quale racconta la sua versio- ternità fascista dell~ bombe di 'Mi- nomi che compaiono nel "memoria- do, suocero dell'assistente universita- ti nella repubblica irlandese per sfugle », è nipote del potentissimo capo rio Mario Balzarini, latitante e colpi- gire alla guerra tripartita, tra occune sulle indagini da lui condotte. Il lano. • memoriale .,che consta di 14 . car3) '- Da tutto il " memoriale" risul- della polizia durante il regime fasci- to da un mandato di cattura in relaziopanti stranieri, fascisti locali e forze telle dattiloscritte a spazio 2 '(gli er- ta in modo evidentissimo che lulia- sta. Lo stesso Bocchini è nipote, per ne al gruppo Freda-Ventura (Balzarini di liberazione, e sono stati provvisorori grammaticali sono tutti del testo no fu l'artefice dell'indagine sulla parte di madre, del questore Volpato, partecipò alla riunione "strategica,. riamente sistemati in squallidi centri originale), è ' datato da Ruvo di Pu- "pista nera., ma non fece un solo del Ministero degli interni. All'epoca del 18 aprile a Padova, dopo l'atten- di raccolta con assistenza assolutaglia il 2 settembre 1969: undici gior- passo senza tenere informato, e seno dell'arresto di Bocchini sua madre si tato all'ufficio del rettore Opocher e mente inadeguata. L'IRA Provisional per il quale attualmente è incriminato ha invitato le donne, i bambini, gli anni dopo,. alla vigilia' dell'interrogatorio, za l'approvazione, almeno apparente, Freda. Balzarini, in due riunioni di do- ziani dei ghetti proletari di Belfast Alberto Muraro, il testimone : scomo- del questore e del capo dell'ufficio centi padovani successive all'attentado, sarebbe • volato. nella tromba politico di Padova. E' significativo, ale Derry a lasciare la città e a ' rifu., to, propose una mozione infuocat a delle' scale. ' lora, sottolineare che, mentre luliano giarsi nella campagna o al sud. A contro il Movimento Studentesco, bolLa decisione: da parte nostra, di viene .. eliminato ", gli altri due diriDerry gli inglesi stanno continuando lato come organizzatore dell'attentato. pubblicar:e a questo punto il testo in- genti della questura continuano la loa preparare l'attacco definitivo conLegato strettamente a Freda, Balzaritegrale del ' • memoriale luliano,. (di ro carriera, e approdano a posti an- ' tro la libera Comune. ni è l'amico di Antonietta Monet, secui finora la stampa, anche quella di cora più interessanti: Attorno a tutta la Comune, in Wilgretaria e bibliotecaria della Facoltà sinistra, ha fatto trapelare soltanto a) questore di Padova nel 1969 liam Street e lungo le mura che sepadi giurisprudenza. In Quella bibliotealcune righe) non è affatto motivata era Ferruccio Allitto Bonanno, attua, ca, nell'ottobre 1969, venne trovato, rano la cittadella padronale dal ghetdal desiderio di ristabilire l'. integri- le questore di Milano (dove è succein uno scaffale, un falso volume con to hanno eretto enormi lastre di latà,. morale del commissario elimi- duto a Guida, il quale - pur indiziadentro un ordigno fortunatamente ine- miera ; dietro queste lastre stanno nato (che, anche sulle pagine dei gior- to di reato per il caso Pinelli - non sploso, del tutto simile a quello del- ' costruendo una muragl ia di mattoni. nali ' di sinistra, sembra essere diven- venne rimosso, ma anzi promosso ad Così anche Derry avrà il suo muro l'attentato del 15 aprile). tato una sorta di eroe), ma dalla vo- incarichi più elevati a livello minicome Berlino e Belfast; per chiudere Nell'aprile 1972 Fernando Petraclontà di mettere in piena luce un al- steriale); , ca è stato arrestato dalla magistratu- in prigione tutti i proletari in rivoltro aspetto di tutta quella colossale bl capo dell'ufficio politico di Para di Bolzano come promotore e or- ta. o per accentuare anche simbolicavicenda, che va complessivamente dova nel 1969 era il dotto Saverio Mo·. ganizzatore del campo para-militare mente tra i proletari delle due comusotto il nome di " strage di stato. e ' di Passo Pennes. Oltre a lui, Mitolo e nità la divisione su cui si regge l'ediche non è certo partita, né tanto me- lino, divenuto. dirigente dell'ufficio politico di Trento dopo l'epurazione (<<da Brancato, per lo stesso campo sono ficio della dominazione coloniale e no si è fermata, a Milano in piazza destra,,) verificatasi alla questura di stati incriminati Domenico Rigoni, 25 neo coloniale. Fontana. Una magnifica serata è stata quella Trento in seguito ai fatti del 30 luglio anni, di Thiene, Alessandro Floreanl, '" commissario 'Iuliano era un fede- 197'0. Dal settembre 197{) in avanti organizzata per Lotta Continua dai mi21 anni, di Vicenza, e inoltre Carlo Trile funzionario di Polizia, che è rima- si sussegue a Trento una serie inter-, vini (attualmente in galera per omi- litanti Provos e PD nel quartiere pro· sto vittima - ma fra le tante! - di minabile di attentati fascisti (alla fercidio), Luciano Brodiani e Walter Pilo, letario di Turf Lodge. C'erano almeuna macchinazione nazionale e inter- rovia, a tre cinema, al Municipio, altutti fascisti di Bolzano (Walter Pilo no 600 operai, casalinghe, studenti e nazionale che non consentiva servi la sede di Lotta Continua, al TribunaIl (C mansueto, cattolico veneto» è il responsabile regionale del «>Fron- una moltitudine di ragazzini, che sem• onesti lO, ma solo servi utili e fun- le, al monumento a Battisti, alla queministro di polizia Mariano Rute della gioventù .. del Trentina-Alto ,brava di stare a Napoli. Alla fine i zionali - senza altri scrupoli « lega- stura). Per quanto tutti conoscano a moro bambini ci sono saltati adosso, come Adige). listlci. al disegno generale di Trento i nomi dei probabili responsa10) - Nel .. memoriale luliano " vie- cavallette per farsi firmare i nostri diprovocazione antiproletaria. Sulla fi- bili, questi restano ignoti all'ufficio schi e libri. E un compagno anziano gura " politica. di luliano (che ora J-IUIILll..U, ~ne éUl,;lIlVia una dopo l'al- precipitò a Roma. \I rilascio fu imme- ne indicata esplicitamente l'organizza- . ha cantato stupendamente l'Internazione terrorista a livello nazionale di sembra essere diventato la quintes- tra le varie indagini. Per di più, per diato. Scrive Cesare De Simone (la zionale in irlandese (gaelico). Fra senza della democraticità, a leggere uno almeno di tali attentati, informa- pista nera, p. 62): «Non è soltanto Freda e Ventura. In questo contesto qualche giorno pubblicheremo un L'Espresso, l'Avanti! e l'Unità) sono zioni attendibili e autorevolissime in- mera fantasia scorgere quali possen- viene segnalato anche « un bidello sommario degli argomenti trattati dusufficientemente ' illuminanti quelle dicano una . pater-nità ben più 'plta e t~ ' agganci la famiglia Bocchini abbia del Configliachi di Padova". Costui rante questi nostri incontri irlandesi. è Marco PozzaÌ1~ che era ~st'a'to 'arr'e- poche-' righe che~ compaIOr1o verso 1à él~'morosa. " . < ~ _ _. -1!'! mantenuto nelle alte sfere del Vimi- stato su ordine del giudice Stiz apPoi mentre si festeggiava il nostro fine del" memoriale lO, a giustifiéazionaie .. (sede del Ministero degli in- punto come membro della cellula Fre- incontro rivoluzionario è giunta voce 4) Il giudice istruttore di Padova, ne, presso il giudice Ruberto, della terni da cui è stata decisa la elimi- da-Ventura. In carcere Pozza n confes- che la roccaforte IRA di Andersonscelta e della fiducia nei confidenti: Francesco Ruberto, a cui è riv01to il' . nazione di luliano). « memoriale ", è colui che secondo sò la sua partecipazione alla riunione stown veniva invasa da ingenti forze ,,:Sapevo, è vero, che entrambi ave, 8) - Giuseppe Brancato, un terzo no- del 18-19 aprile, e riconobbe in Pino corazzate inglesi. Era mezzanotte e, 25 giugno 1972 orL'Espresso del vano avuto dei precedenti giudiziari, me più volte ripetuto nel · memoriada allora fino ad adesso, non abbiadina l'arresto proprio dei due .. conRauti il « ·Pino " proveniente da Roma. ma mi era nota la loro fede politica e la partecipazione attiva, almeno del fidenti,. di luliano, Pezzato e Tomma- le, è venuto nuovamente alla ribalta, Alla vigilia della scarcerazione Poz- mo chiuso occhio, ci abbiamo rimesso Pezzato, alle manifestazioni del, MSI lO. soni, e, per di più, . 'decide di· chiu- di recente, perché incriminato dalla zan, impaurito (ben conoscendo or- la nostra cinepresa, ma abbiamo vis,A questo punto, però, perché sia dere i confidenti di 'Iuliano nella stes- ma'gistratura di Bolzano (sottoposta, mai la fine garantita dai fascisti ai suto una grande esperienza di- lotta di meglio comprensibile tutto il quadro sa cella dove si trova il gruppo di per questa sua inchiesta, a violentis- testimoni che parlano). ritrattò. Usci- 'massa. Quando siamo arrivati sul poche sottostà al .• memoriale., è ne- fascisti che essi avevano denunciato simi attacchi da parte del MSI) come to di carcere è letteralmente scom- sto il quartiere era occupato da qua· cessario sottolinearne alcun aspetti e (oltre a Fachini, Brancato, Petraroli, addestratore del campo para-milita- parso (come del resto è scomparso ranta carri armati e blindati e da oltre soprattutto specificare l'- entità,. di Bocchini). Dopo una notte di cella re organizzato dai fascisti in Alto Adi- il triesti no Gabriele Forziati, altro ca- mille soldati inglesi armati fino ai alcune delle principali figure che vi comune l'a situazione si ribalta, e gli ge,a passo Pennes_ 1\ Brancato - ,23 merata di Freda che avrebbe dovuto denti, che avevano occupato alcuni ex-confidenti si rivoltano contro il anni, abitante a Padova in via Loreto, testimoniare) e non si è più presen- appartamenti buttandone fuori gli incompaiono. co'mmissario: lo accusano di aver noto col soprannome di ' " Pucci " tato in seguito ai mandati di compa- quilini e si erano piazzati sui tetti. 1) .. Nel 1969 presidente del Con- "precostituito una prova" per poter non è un qualsiasi picchiatore fasci- rizione emessi prima da Stiz, a Trevi- I proletari erano tutti scesi in strada siglio era l'on. Mariano Rumor (attua- arrestare il commando fascista lO. per consentire all'IRA di attaccare gli sta: egli, infatti, ha svolto il servizio so, e poi da D'Ambrosio. a Milano, le ministro degli interni), Il feudatainvasori e per opporre la barriera dei Attualmente Marco per interrogarlo . 5) " procuratore della Repubblica militare come ufficiale in uno dei più rio democristiano di tutta la provinloro corpi_ Donne malate, vecchi e Pozza n è di nuovo colpito da mandadi Padova, dotto Fais, sempre secondo delicati "corpi speciali .. dell'esercicia di Vicenza. neonati, venivano evacuati. Sono stati to di cattura, ma nessuno è più riuL'Espresso, è colui che archiviò to, "quella compagnia alpini·paraca~ 2) - Ministro degli interni del gosparati quasi mille colpi, è stata fatscito a trovarlo. verno Rumor era l'on. Franco Resti- con l'indicazione nulla di rilevante dutisti che è uno dei reparti più effi- _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _--J ta saltare la post azione mi litare delvo: è colui che dispone la sospensio- è emerso· - la registrazione delle cienti dell'intero IV Corpo d'Armata ne dal grado e dallo stipendio del telefonate di Freda successive all'at- e che è di stanza a Bolzano nella cacommissario 'Iuliano. E' colui che, do- tentato all'Università del 15 aprile. serma di via Vittorio Veneto» (Alto po il 12 dicembre 1969, scatena la In una di queste telefonate si parlava Adige, 21 aprile 1972). <Brancato, dundell'incontro • al vertice" che si sa- que, non svolgeva il suo ruolo solo rebbe tenuto nella notte tra il 18 e il a Padova, ma, lungo l'asse politico19 aprile con la partecipazione del geografiCO della provocazione fascista Cl Pino .. proveniente da Roma. Da queche da Padova sale fino a Bolzano, atsta stessa telefonata, rie's umata dal- traverso Vicenza e Trento, è coinvoll'archiviazione, il giudice Stiz di Tre- to come figura di primo piano in quel viso avrebbe invece tratto una indi- campo para-militare, organizzato nel cazione decisiva per le indagini sul settembre 197'1, per il quale la magigruppo Freda-Ventura-Rauti. 'lo stesso stratura di Bolz,ano ha incriminato, procuratore della Repubblica Fais è come finanziatore, anche l'avv. Anquello che si appellò contro la sen- drea Mitolo. proprio colui che il 30 tenza di assoluzione in prima istan- luglio 197{) fu portato alla gogna daza nel processo del commissario lu- gli operai dell'lgnis di Trento in quanliano (il 12 giugno 1972, a Venezia, al- to corresponsabile della aggressione l'inizio del processo di seconda istan- fascista davanti alla fabbrica. za, la ,Corte d'Appello ha deciso l'an· 9) - Fernando Petracca è un altro nullamento di tutta l'istruttoria e del dei fascisti più volte citato nel .. meprimo processo, per cui tutto ricomin- moriale". Il Petracca ha 30 anni, è , eia da capo, con luliano nuovamente un ex-paracadutista di Thiene (in proin veste di imputato!). vincia di Vicenza) ed è stato segreta6) - Il primo dei nomi dei fascisti rio provinciale del "'Fronte della gioche compare nel -memoriale. è quel- ventù" e responsabile règionale dei lo di Massimiliano Fachini. Costui è «volontari nazionali. (i picchiatori orun consigliere comunale del MSI di ganizzati) del MSI. Espulso recentePadova ed è figlio dell'ex-questore di mente (5 febbraio 1972) dal MSI. è Verona durante la Repubblica di Salò. divenuto responsabile del giornale faE' intimo amico di Franco freda, di scista " Forza Nuova" di Vicenza. Nel cui costituisce il punto-forza nel MSI corso del 1969 il Petracca ha avuto sui volantino elettorale di Flami· di Padova. ed era presumibilmente il un ,ruòlo centrale nel traffico degli nio Piccoli. punto di passaggio delle armi e degli esplosivi e nelra organizzazione degli UN UOMO VIVO DI UNA TERRA VIVA: questo è FLAMI· esplosivi, che poi vennero scoperte attentati nel Veneto. Per capire la a Castelfranco Veneto nel corso del- copertura a livello istituzionale anNIO PICCOLI! Capace di capire con estrema sensibilità le indagini del giudice Stiz (cfr. Paese che da costui godute basta ricordare le esigenze d'una terra e del suo popolo per una comune Sera, 8 luglio 1972). che nel "memoriale luliano .. si parFachini abita nello stabile pado- Ia di una perquisizione ordinata nella vano di piazza Insurrezione 15, di cui primavera del 1,969 nella sua abitaUn uomo di ~olontà: le cose in cui crede (necessità di era custode Alberto Muraro, «volato» zione di Thiene,'Ebbene, l'Unità del 9 gius tizia. di prog resso di libertà per tu tti e specie per dalle scale il 13 settembre 1969 per- aprile 1972 riferisce che cc la perquicoloro ~oclalmente più indifesi) devono essere realizzaché testimone scomodo a carico dei sizione non venne compiuta» e che te. Costi quello che costI! i carabinieri di Thiene iniziarono a fascisti. Ora il giudice D'Ambrosio ha inaiziato di reato per l'omicidio di convocare il Petracca in caserma e Cl Cl la zona. Un compagno ritrovato per l'occasione, Peter (il parà che diser· tò dall'esercito padronale e ora è con l'IRA) ci rivela che sei mercenari sono stati colpiti (la radio conferma più tardi: due morti e quattro feriti). (A proposito di radio. Ha cominciato ad operare anche «radio libera Bel· fast ,), per ~a Democrazia del Popolo e sapete come ha inaugurato i suoi programmi? Con un nastro fatto con le nostre canzoni, la registrazione , della domenica di sangue a Derry e la canzone che abbiamo fatto su quel massacro). Per tutta la notte la gente non s'è mossa dalle strade, rimanenè:lo faccia a faccia con i mercenari e gridandogli sul muso la propria rabbia, pieni'. di allegria e fiducia, e impedendogli di avanzare. Poi con l'alba è rientrata in azione l'IRA. Eravamo ,coi compagni appiattiti sotto una " scala esterna. Il bersaglio erano mercenari sul tetto dei palazzi, a 100 metri. Fotografiamo e registriamo la battaglia che dura un'ora e mezza. I compagni hanno 16, 18 anni, sono bravissimi. si muovono' come polpi. Nugoli di l'a· gazzini più giovani li seguono da qualche decina di metri. donne ' offrono biscotti e latte. Gli inglesi si sfogano scaricando decine di colpi nelle finestre sopra di noi. Per un pelo un vecchietto che si stava lavando non vie· ne fatto secco. C'è una compagna di 16 anni capelli rossi, con una pistola ·L uger, tira con grande precisione e ridacchia' quando fa saltare pezzi di cornicione ' vicino ai mercenari. Poi colpi secchi e su .di noi si abbatte una pioggia di vetri. Hanno fatto fuori un'altra finestra. Passa il furgone di latte e pane. Distribuzione gratis a tutti e informazioni sui movimenti dei soldati. Verso le 11 rientrano in scena le masse: gli inglesi sono attaçcati, dove si sono attestati, da circa duemila ragazzi; ràgazze, uomini con botti· glie, fionde e sassi. Si difendono con le pallottole di cauCciù durissime e lunghe 17 cm., che spaccano la faccia e le ossa. Talvolta con pallottole vere e con sortite con cani-polizìotto. Il nostro filmare tra i compagni gli dà fastidio ed a 'un certo pulito la .cinepresa che abbiamo in mano salta. Un mercenario l'ha colpita in pieno. E' deformata ma riparabile. Da Ardoyne, la , radio Provisional comunica che i compagni hanno fatto saltare due grossi edifici oltre j limiti del ghetto e che è in corso una grossa battaglia a fuoco contro i mercenari che vorrebbero entrare nel ghetto barricato. Ogni volta che gli inglesi tentano una sortita per alleggerire la pressione vengono sommer· si da una pioggia di bottiglie, sassi, pigne. Ragazzi vanno fin sotto i cannoni puntati dei cc Saracen» e recuperano le pietre. D'un tratto gli inglesi sparano sul serio, pallottole corazzate, attorniati da decine di ragazzini che coprono le armi e loro. Arrivano immediata,mente tre compagni dell'IRA. Ad un . fischio tutti 1 dimostranti scompaiono dietro ango" e portoni, I tre compagni da dietro una siepe aprono il fuoco su altrettanti mercenari appostati a 100 metri dietro un autobus. Quelli ed altri inglesi rispondono, in tutto forse 30 colpi. Poi quattro fucilate IRA in rapida successione. Un soldato inglese cade, un grido rimbomba per tutto il quartiere: .. E' morto, è morto! J.-R.A.! D. I ragazzi ballano, i bambini cantano le donne sorridono. Arriva il mezzo blindato della Croce Rossa militare, carica il morto, passa ad 80 km. all'pra davanti a noi, e viene ricoperto da una grandine di bottiglie e sassi. Un bam· bino recupera elmetto e basco del mercenario. Il basco è piazzato su una pertica e bruciato. Direttore re,sponsablle: Fulvio Grimaldi - Tipo-Llto ART-PRESS, Amministrazione e DIffusione Via Darnlolo, 10 - Redazione: Via Dandolo. 10 - 00153 ROMA - Tel. 58.92.857 - 58.94.983 telefono 58.00.528 - Registrazione del tribunale d~ Roma. n. 14442 del 13 marzo 1972. 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'24 ore per tessili chimici lunga più numerosa a N-a poli, seconcalzaturieri, abbigliamento, con corteo do perché comprendono moltissime di ' quelle piccole fabbriche che nell'ultie comizio di Garavini della Ffile a , Tre ore -per i , metalmeccanici, con mo anno hanno dato vita alle lotte più riunione :al cinema Fiorentini aI _pome- dure, In secondo luògo la partecipazione riggio. La decisione del corteo -è già importante ed è la conferma che la dei chimici è tutta speCiale: ai ,chimivolontà di lotta ' degli operai è riusci- ci è stato distribuito un volantino ta ad .imporsi. di ben mille parole, dove dopo un te caratteristiche di fondo di que- vago accenno allo sciopero generasta giornata di lotta però non cam- lei si spiega come l'industria chimica biano. Innanzitutto l'esclusione dei è in crisi perché-- i padroni hanno curato troppo 'le esportazioni, e sono stati incapaci di programmare, Si diCetraro (Cosenza) ce poi che la lotta dei chimici interessa anche i disoccupati eccetera. GLI OPERAI DELLA FAINI Anche Ingrao ieri all'assembla degli OCCUPANO IL COMUNE eletti del PCI ha spiegato che" Napoli deve conquistare il ruolo di città moderna e democratica,. e che biCETRARO (Cosenzà), 15 luglio Gli operai della 'Faini ieri mattina sogna lottare per far spendere i mihanno occupato il municipio di Cetra- liardi già stanziati e chiusi nel casro. Per ieri i sindacati avevano indet- setto. Il consiglio dell'Alfa Sud ha to una 'manifestazione e gli, operai si detto anche la sua, spiegando che erano trovati a migliaia nel - cortile .. ancora una volta come nel dopo· della 'Faini, Erano presenti delegazioni guerra spetta alla cla_sse operaia na' di tutti gli stabilimenti tessili della poletana salvare la città -. Insomma i chimici lottano per salprovincia' di Cosenza~ quelli della lini e lane, della Mar-Iane di Praia Ma- vare l'industria chimica, i tessili quelre e 1'I0M di Scalea, la Inteca di Ca- la tessile, la classe operaia la città. strovillari e molti,s sime piccole azien- E la classe operaia èhi la salva? Oggi se gli operai scendono in lotde di confezioni. La manifestazione avrebbe dovuto limitarsi ad un cor- ta e in maniera sempre più dura ' è teo che andava al municipio a solle- perché le condizioni di vita sono dicitare l'jntervento delle atlforità lo- ventate impossibili e vogliono provcali. Ma gli operai arrivati al muni- vedimenti immediati é soddisfacenti. cipio lo hanno invaso e lo hanno oc- E' vero, già una volta la classe operaia ha salvato Napoli. Si è accolcupato. lata l'infame fatica di ricostruire le industrie, di restaurare l'apparato di sfruttamento, ma non ha salvato se stessa. i disoccupati hanno continuato a battersi nelle piazze per avere il pane, gli operai si sono ritrovati nella strada appena la ricostruzione cominciava a completarsi. E' per questo che oggi non ripeterà lo stesso errore. La classe operaia napoletana ha come problema principale quello di garantirsi il diritto a vivere, avere un salario garantito, riduzione - generale dei prezzi, riduzione degli affitti di casa, meno ore di lavoro e più so~di. Di tutte queste esigenze. che sono quelle per cui glì operai di tutta Italia lottano, in questo sciopero i sindacati hanno cercato di cancellare ogni traccia: è questa il motivo dello sciopero a rate, delle distinzioni tra commercio e industria, tra chimici e metalmeccanici. Per questo ancora una volta diciamo: lo sciopero deve essere veramente generale e dobbiamo portarvi dentro le vere esigenze operaie, il caro vita, il salario garantito, la lotta alla repressione e al gover-no. In una grottesca interrogazione parlamentare, il fascista Niccolai aveva chiesto l'intervento della giustizia di stato contro «professionisth) pisani a proposito del caso Feltrinelli PISA, 15 luglio In una interrogazione ai ministri dell'interno e di grazia e giustizia, il fascista Niccolai chiede se: .. sono a conoscenza del piano che Lotta Continua ha elaborato in relazione ad un secondo -autunno caldo; per sapere se è esatto -che la città di Pisa è stata prescelta come zona da tenere costantemente sotto pressione con una serie di iniziative che, fin da questi mesi estivi dovrebbero sfociare nell'autunno in atti di violenza tali da coinvolgervi l'intera città ... e tutto questo all'insegna della lotta contro il governo reazionario dell'onorevole Andreotti espressione del fascismo di stato ». Proseguendo Niccolili ricorda la presenza a Pisa di magistrati che. chiamati poi a giudicare su .. numerosissimi episodi criminosi esercitati neUa città da questi amministratori della violenza o hanno assolto o hanno preferito imboccare la strada del rinvio, radicando con ciò nei violenti la persuasione della loro impunità ... A prescindere dalla ridicola grossolanità di tali affermazioni non si può non rilevare che le richieste del fascista Niccolai hanno una diretta rispondenza con il programma repressivo del governo Andreotti. , L'unità di intenti e la divisione del lavoro tra fascisti neri e bianchi raggiunge qui un livello grottesco, se si pensa che nella sua interrogazione il rottame missino ruba il mesti e- re allo sceriffo delle inchieste di stato, il procuratore Viola, e che questo ha immediatamente un esito giu· dlziario gravissimo. - l'interrogazione Infatti passa dai piani di Lotta Continua per l'autunno, al caso Feltrinelli, parlando di cc ritrovamenti di ingenti quantità di esplosivo nelle sue camo pagne; i collegamenti fra detenuti dinamitardi e "personaggi" dell'organizzazione feltrinelliana, col legamenti tenuti da professionisti di cui le autorità competenti conoscono nome e cognome e -indirizzo; il fatto ' accertato che la città di Pisa nei piani dell'editore dinamitardo Feltrlnelli, nei rapporti tenuti dall'avvocato Lazagna in Pisa, era stata prescelta come zona da sottoporre a pesanti attacchi dinamitardi contro persone e cose, in COME SI SONO SVOLTI I FATTI NEL CARCERE DIREBIBBIAspecie, aeroporti, caserme, stazioni del carabinieri ». L'accenno cc oscuro» del fascista ha trovato immediata spiegazione: oggi al compagno awocato Giovanni Sorbi, è stato notificat-o awiso di reato per • associazione a delinquere -. Il fatto è da mettere in relazione con l'affare Corbara, il geometra pisano che è in carcere accusato tra l'altro di essere Il responsabile di alcuni depositi di tritolo in Ouanti e quali sono stati gli epi'sodi di violenza sui detenuti in questi ultimi mesi seguito rinvenuti nella campagna pisana. Tutti i giornali hanno messo in Lecce, Casa Penale di Villa Bobò, relazione il Corbara con l'Inchiesta Nel carcere di 'Rebibbia 45 dete- di cuore. Durante il pestaggio molti Le 'manovre reazionarie dei sindacati e le critiche al con- nuti e forse anche di più sono stati detenuti si sono messi a piangere per febbraio '72: un gruppo -d i detenuti sulle Brigate Rosse. vegno. dei dele-g ati- Come il sindacato risponde ai IicEm- massacrati di botte. Questi gli ulti- la rabbia e per il dolore. Il compagno invia alla Procura della 'Repubblica di Il compagno Sorbi è stato uno dei mi fatti: dopo la protesta di domeni- Zanchè non piangeva e uno sbirro gli Lecce una denuncia dettagliata delle primi in Italia a praticare in -modo mizfamenti di MarzoHo ca scorsa, il direttore del carcere Ca- ha detto: " ,se non piangi allora pos- condizioni di vita schifose, dei -so~ litante e non da speculatore, la sua stellano davanti a magistrati e gior- siamo pestarti ancora », Ad un _altro. prusi e delle speculazioni che awen- - professione in difesa dei compagni. SCHIO, 15 luglio in giro che loro era~o contrari a que- nalistiaveva assicurato alla delega- già livido di botte, hanno detto: « Ma gono quotidianamente dentro il car- Chi oggi colpisce il compagno Sorbi, Mentre in tutta Italia 600.000 tes- sto sciopero • calato dall'alto-. zione di detenuti con cui stava - trat- tu perché sei venuto, tu non eri nel- cere facendo anche il nome dei re- colpisce noi. sili sono scesi in sciopero per dare Nel convegno dei duecento delega- tando che non ci sarebbero state rap- la lista, vattene". Ai detenuti che sponsabi I i della situazione e chiedenuna risposta al grave attacco contro ti tessili della zona di Schio molte presaglie di nessun genere. sono usciti dal carcere nei giorni suc- 'do ùna ispezione ministeriale. Pochi la occupazione che colpisce centinaia motivazioni contro questo sèiopero , Martedì sera invece guardie carce- cessivì e che avevano ancora ferite giorni dopo, 4 di questi detenuti vendi fabbriche tessili, nella provincia di alcuni sindacalisti della C'ISL le han- rarie insieme ad alc'uni figuri in bor- o liv:idi. è stata fatta firmare una di- gono avvolti in coperte, portati alle BORGATA TRUllO, Vicenza - non si è scioperato perché, no trovate proprio a " sinistra ~, usan- ghese e con occhiali neri, si presenta- chiarazione in cui si diceva chele celle di isolamento e massacrati di MONl'ECUCCO ,(Roma) a detta della CISL, la disoccupazio- do un linguaggio di attacco per far no con aria sorridente nelle celle do- ferite se le erano procurate cadendo. botte. Uno di loro dovrà restare per ne non è un problema che tocca in passare una sostanza reazionaria. lungo tempo in ospedale. ve stanno i detenuti che er'ano stati Molti colloqui con i familiari sono Oggi alle 21 questo momento i tessili vicentini. Torino, le Nuove, giugno '72: dopo Da questo convegno sono uscite più attivi nella protesta o che erano stati sospesi. a Piazza Mosca 1'2 Facendo leva sulla destra operaia, pe'rò anche delle posizioni corrette conosciuti come compagni comuniLa conclusione è una sola: la pau- una pacifica protesta e u!!a trattativa si proietta il film: sui delegati bianchi e sui reparti che e delle critiche alle confederazioni sti, gli chiedono di uscire, li por- ra del governo e del suo ministro forcon il direttore del carcere, una quin• MARZO '43-WG:LlO '48» non sono toccati -dalla disoccupazio- sindacali molto giuste. Un delegato tano nei sotterranei dove, alla pre- caiolo Gonella di non riuscire a te- dicina di compàgni dr -Lotta Continua ne, su quelli che dicono • il Piemon- della Lanerossi ha attaccato duramen- senza dei due vicedirettori del car- nere più sotto controllo neppure le e Potere Operaio con altri detenuti, te è il Piemonte, qui siamo nel Ve- te la strategia dife,nsiva che a livello cere, incominciano a pestarli a- san- carceri (dove in tutta Italia jn questi vengono massacrati di botte nei sotneto oppure .. noi le nostre lotte le nazionale il sindacato si 'è dato per gue con i manganelli. ultimi mesi gli episodi di lotta e di terranei e poi trasferiti. Un compaabbiamo già fatte adesso si facci-ano uscire dalla crisi. " Non si chiama in Oltre ai due vicedirettori parteci- protesta sono stati innumerevoli); si gno ha fatto denuncia_ le loro .. i sindacalisti in questi gior- lotta chi è già stato licenziato, che . pano al pestaggio il maresciallo del- è trasformata anche questa volta nelFirenze, Le Murate, luglio '72: imni' si sono dati da fare per far sapere perciò soffre di un ricatto molto pe- le guardie e tra le altre, le guardie -. la feroce e predeterminata r.appresa- provvisamente, ' di notte ' senza nesMILANO sante, - ma si va alla lotta per tempo, Monaco e Quadraro. I detenuti da glia dei ,suoi aguzzini. sun apparente motivo, le guardie ir~ CIRCOLO OTTOBRE con obiettivi d'attacco come la ridu- pe~tare, come risulta da varie testi· Ma questa volta, a differenza delle rompono nelle celle , portano via alChimici zione dell'orario e il salario garanti- monianze, sono stati scelti in base ad altre, tutta la stampa ufficiale di si- cuni detenuti e li picchiano, li terQuesta sera alle ore 20,30 e . to, in modo da coinvolgere anche al- una lista nera compilata tra domeni· nistra, ha finalmente deciso di accor- ranno in assoluto isol~mento dagli al22 proiezione del film di Renato ACCORDO SEPARATO tri strati sociali ", Si è messo in ri- ca e martedì dallo stesso direttore gersene e ha aperto una notevole 'tri e dai familiari per 5 giorni e li Ferrado .Marzo '43 - LugliO '48-, ALLA EURAND lievo come la lotta della Lanerossi, del carcere Castellano e infatti i de- campagna su questi fattL Noi ne sia- denunceranno per rivolta in seguito ai al salone degli affreschi delnella forma e nei contenuti, non sia tenuti già ne erano al corrente. Tra i ma ben contenti, ma vorremmo ri- referti fatti dai medici per alcune l'Umanitaria, via Daverio, 7 - MiDI CINISELLO stata per niente generalizzata al mo- detenuti massacrati c'era anche il cardare che episodi di analoga, se guardie carcerarie. Un compagno delano. vimento complessivo, quando essa è compagno ~anchè, l'anarchico con- non peggiore ferocia, sono avvenuti nuncia i I fatto con una lettera alla maGravissima la notizia che ci viene stata invece una delle rare lotte tes- dannato per direttissima a un anno nei mesi scorsi in parecchie carceri dre : dalla Eurand di Cinisello. E' una picéo· sili , vincenti. Su questa critica si sono e 4 mesi per aver scritto sulla tova- italiane senza che nessuno ci facesBarcellona (Messina), manicomio la fabbrica, con maggioranza di imo riconosciuti molti delegati, tanto più glia della trattoria dove mangiava dei se la minima attenzione. Ne enume- criminale: dal 17 di giugno in seguito piegati e solo 35 operai. Non molto che alla 'Marzotto di Valdagno, di fron- commenti sulla morte di Calabresi. riamo solo alcuni dei più significativi a una provocazione organizzata con combattiva, è la prima volta con quete a duecento licenziamenti annun- Questo compagno tra l'altro è malafo e che restano a tutt 'oggi impuniti, l'aiuto di 2 ruffiani, 6 compagni sono sto contratto che aveva cominciato a MATERIALE ciati dalla direzione il giorno prima legati al letto di contenzione. Uno realizzarsi una buona mobilitazione. D'INFORMAZIONE delle ferie e che scatteranno a setdi questi compagni èammatato. Ma questa mobilitazione, per inizia· tembre e ad ottobre, il sindacato si Questi sono solo alcuni dei tanti PER j COMPAGNI tiva di uno strano sindacalista UIL, awfa a dare la solita risposta perden- TORINO episodi di violenza_ Perché non voStrani, che' si è trascinato dietro la Sono usciti, a cura del col· te della garanzia del posto di lavoro gliamo accorgerci e andare a fondQ rappresentanza sindacale aziendale, è lettiv.o cc C.R. D, di Milano, due quando- il lavoro non c'è più. Arrivananche per questi? stata subito incanalata in una tratta· quaderni di documentazione. do perfino a contrattare questa ritiva. Sj è giunti così, col consenso chiesta con la possibilità di far fare Il 'primo è u Bensol - lotta di un po' tacito della Cgil di zona, alla i corsi di riqualificazione delle mac- Dopo una sentenza fascista, una scarcerazione fascista una piccola fabbrica in Spagna .. firma di un accordo separato: in camAssemblea a Torino chiniste, corsi che sono proprio il (costa 300 lire). bio della ' cessazione degli scioperi e sentenza gravissima, i 4 compagni sopresupposto della ristrutturazione e TORINO, 15 luglio 1\ secondo è .. ENi - petrolio dell'istituzione di un mansionario che quindi di nuovi licenziamenti. MarzotIeri il tribunale ha concesso la no stati giudicati colpevoli di istiga- CARCERI, REPRESSIONE e lotta di classe », a cura del inquadra tuta la fabbrica" il padrone to ha dato la garanzia che bloccherà libertà provvisoria ai quattro compa- zione a delinquere e di apologia di E LOTTE collettivo ENI (sulle lotte di queconcede 1 0.000 lire di aumento al qualsiasi forma di licenziamento, però gni di Lotta Continua, Andrea Casa- reato: per di più è stata loro attribuisto inverno, costa 200 lire). mese, la parità di liquidazione operai· fino al 29 agosto! Che è il primo legno, Vittorio Natale, 'Franco Carrer, ta la responsabilità del contenuto impiegati, e il 100 per cento di cassa Per avere gli opuscoli bisoLunedì 17 luglio alle ore 21 presgiorno di piena ripresa del lavoro do- Diego Lopresti. Erano in galera dal del volantino sebbene lo stessero integrazione. , gna scrivere a: Collettivo .. C.R.D so l'Unione Culturale (V. C, Battisti soltanto distribuendo. 19 maggio, per aver distribuito dapo le ferie. 'II fatto è che alla Marvia Torino, 77 - 20123 Milano. 2) si terrà un dibattito sul tema: zotto in questi anni la direzione e la vanti alla FIAT Mirafiori, un volantiOggi Lacquaniti ha concesso final" Carceri: repressione e lotte-. CISL sono riuscite, dall'occupaZione no che denunciava un'azione squadri- mente la libe'rtà prowisoria, dopo che INTERVENTO L'iniziativa a cui ha aderito un vadella fabbrica dal '69 ad oggi, a sman- sta contro gli operai e la morte di Ca- proletari e democratici avevano fatDELLA POLIZIA " sto schieramento democratico, 'si ritellare ogni forma dell'autonomia ope- labresi. to sentire la loro protesta contro quepromette anzitutto di denunciare ALLA LEPETIT ' -La corte presieduta dal giudice sta sentenza fascista. raia in fabbrica. Quella autonomia che nel '68 era riuscita a bloccare i Lacqdaniti aveva condannato i comMa Lacquaniti anche questa volta ' a partire dagli ultimi casi di pestagE' uscito in questi giorni: pagni a un anno e quattro mesi: una non ha voluto smentirsi. 'E' andato gio di detenuti avutisi alle Nuove di piani di ristrutturazione e che quinMILANO, t5 luglio ' Torino e per cui è in corso un proce• ENI, PETROLIO E LOTTA , DI di era l'ostacolo più grosso da elimia rispolverare una vecchia norma del -Prosegue -la lotta dei chimici e si dimento penale contro i secondini CLASSE -. A cura del collettivo nare sulla via della rivincita caritacodice fascista -Rocco che -prevede la fa sempre più a~pra, per le provocaENI. Contiene articoli sulla lotla vergognosa situazione di repres!istica. libertà prowisoria sotto cauzione, I zioni dei padroni e della polizia e i - ta per il rinnovo contrattuale alsione e di sevizie esistente all'inter4 compagni per uscire di galera docedimenti sidacali. TANASSI COMUNICA no delle carceri italiane. la SNAM Progetti e SAIPEM .cNo, ,La polizia è intervenuta ieri matvranno tirare fuori mezzo milione a vembre '71 - Febbraio '72) e doSaranno lette testimonianze di cenIl MINISTE,RO DELLA DIFESA testa, Come dire: vediamo di stabilitina agII uffici della tepetit, dovecumenti sulla · crisi e sul p iano SOTTOSCRIZIONE re una discriminazione tra i detenuti tinaia di detenuti che hanno visto o HA COMUNICATO CHE cc PER c'era il picchetto, ilei quadro di mezchimico. subito la violenz!I degli aguzhanno PER IL GIORNALE che possono pagare e quelli che non za giornata di sciopero. , La polizia è IL PERDURARE DELtE ESIGEN· L'opùscolo si può trovare nelZE DI POLIZIA GIUDlZIA,RIA possono. Questa norma solitamente zini. entrata da un ingresso secondario. e le maggiori librerie di Milano o Gli operai della Pirelli hanno commentate anche espeSaranno applicata per reati patrimoniali e quaCHE DETERMINARONO, NEllO si è schierata dentro l'azienda alle raccolto 15.000 lire per il gioressere richiesto al collettivo CR si mai per altri reati, oggi ha un rienze di lavoro politico nel carcere spàlle del picchetto. Quando un grupSCORSO SETTEMBRE, IL RICHIAnalè. . via Torino 77; 20123 Milano, ine illustrate le tappe attraverso cui MO DI 3.000 CARABINIER~, VIEchiaro significato intimidatorio , neanpo di crumiri ha tentato di sfondare vi andò L. 300 (spese postali Gli studenti della Università passa la via.,dell'emancipazione e' delIl picchetto a spintoni, la polizia è NE DISPOSTO, CHE TALE RIche i fasc isti quelli del ventennio compresel_ Cattolica 70.000 lire. CHIAMO SIA PROROGATO DI l'hanno mai usata contro i detenuti la presa di coscienza dei proletari Intervenuta, ha fermato un sindacalidetenuti. UN ANNO D. politici. sta e schedato altri operai. PERCHÉ I TESSILI DI SCHIO NON HANNO -SCIOPERATO DENUNCIAMO IN TUTTI I CARCERI LE CRIMINALI RAPPRESAGLIE DEI GENDARMI DI OGNI ,G RADO R I l. a n s s lO Vfj CE 91 500.000 lire -per tornare in- libertà Vi bo ri l'a Sir So i ( Gli fat di !rn, Il1t gal Illc te~