CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
LA POLITICA DI COESIONE E I SUOI
STRUMENTI PER IL PERIODO 2007-2013
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“CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL” ASBL
30 AVENUE MARNIX – 1000 BRUXELLES – TEL. +32 2 2896230 –
FAX +32 2 2896235 – EMAIL [email protected]
CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL COMMERCIO,
DEL TURISMO, DEI SERVIZI E DELLE PMI
P.ZZA G.G. BELLI, 2 – 00153 ROMA – TEL. +39 06 58661 –
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PAGINE
I NUOVI FONDI STRUTTURALI
SCHEDA 1: REGOLAMENTO GENERALE
05
SCHEDA 2: FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR)
11
SCHEDA 3: FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE)
14
SCHEDA 4: GRUPPO EUROPEO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE (GECT)
17
TABELLA 1: RIPARTIZIONE FINANZIARIA UE-27
19
TABELLA 2: OBIETTIVI E RISORSE NELL’UE
20
TABELLA 3: OBIETTIVI E RISORSE IN ITALIA
21
TABELLA 4: RIPARTIZIONI FINAIZIARIE INDICATIVE PER
L’OBIETTIVO CONVERGENZA E PHASING OUT E IN
22
TABELLA 5: RIPARTIZIONI FINANZIARIE INDICATIVE
PER L’OBIETTIVO COMPETITIVITÀ
22
SCHEDA 5: ORIENTAMENTI STRATEGICI PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR)
E IL FONDO EUROPEO PER LA PESCA
(FEP)
24
SCHEDA 6: STRUMENTI DI POLITICA REGIONALE
25
SCHEDA 7: ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI
28
SCHEDA 8: QUADRO STRATEGICO NAZIONALE
31
SCHEDA 9: PIANI REGIONALI (ES.:TOSCANA)
37
ALLEGATO: BEST PRACTICES
41
3
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I NUOVI FONDI STRUTTURALI
CRESCITA
PIÙ INTENSA E MAGGIORI POSTI DI LAVORO PER TUTTE LE REGIONI E CITTÀ DELL’UNIONE EUROPEA
–
QUESTO OBIETTIVO SARÀ IL PUNTO CENTRALE DELLA POLITICA DI COESIONE E DEI SUOI STRUMENTI PER IL
PERIODO
2007-2013. 308
MILIARDI DI
€
SARANNO DEDICATI A SOSTENERE I PROGRAMMI REGIONALI DI
CRESCITA E A STIMOLARE LA CREAZIONE DI OCCUPAZIONE.
L’81,54% SARÀ CONCESSO ALL’OBIETTIVO
“CONVERGENZA” DI CUI POSSONO FRUIRE GLI STATI MEMBRI E LE REGIONI PIÙ POVERE. NELLE ALTRE REGIONI,
CIRCA IL 15,95% DEI FONDI STRUTTURALI VERRANNO CONCENTRATI A SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE, DELLO
SVILUPPO SOSTENIBILE, DI UNA MIGLIORE ACCESSIBILITÀ E DI PROGETTI DI FORMAZIONE CONTESTUALMENTE
ALL’OBIETTIVO “COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE”. INFINE, IL 2,52% SARÀ DISPONIBILE PER LA
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA, INTERNAZIONALE E INTERREGIONALE NELL’AMBITO DELL’OBIETTIVO
“COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA”. NELLE REGIONI IN RITARDO DI SVILUPPO, LA POLITICA REGIONALE E
DI COESIONE DOVRÀ CONTRIBUIRE PER UNA MAGGIOR CRESCITA PARI AL 10% E PERMETTERE LA CREAZIONE DI
OLTRE 2,5 MILIONI DI NUOVI POSTI DI LAVORO.
4
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SCHEDA 1: REGOLAMENTO GENERALE1
Definisce i principi, le regole e gli standard comuni per l’utilizzazione dei tre strumenti di
coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il
Fondo di coesione 2 . Sulla base del principio della gestione condivisa tra l’Unione, gli Stati
membri e le regioni, il regolamento determina un rinnovato processo di programmazione
basato sugli orientamenti strategici comunitari per la politica di coesione e sul loro follow up
nonché standard comuni per la gestione, il controllo e la valutazione finanziaria. Il sistema
riformato garantirà una gestione semplificata, proporzionale e maggiormente decentrata dei
Fondi strutturali e del Fondo di coesione.
1. FINALITÀ – Il regolamento detta le norme generali per i Fondi strutturali (FESR e FSE),
nonché per il Fondo di Coesione.
Per i Fondi Strutturali, definisce gli obiettivi da conseguire, i criteri d’ammissibilità, le
risorse disponibili e i criteri per la loro ripartizione.
Per il Fondo di Coesione, definisce il contesto e le modalità di fissazione degli orientamenti
strategici comunitari per la coesione, il QRSN e il processo di verifica UE.
Regolamenta il partenariato, la programmazione, la valutazione, la gestione, la
sorveglianza e il controllo ripartendo le responsabilità tra Stati membri e Commissione.
2. STRUMENTI – I Fondi saranno, ciascuno conformemente alle disposizioni specifiche che lo
disciplinano, gli strumenti utilizzati per il conseguimento dei tre obiettivi con la seguente
ripartizione:
ƒ
ƒ
ƒ
FESR, FSE e Fondo di coesione per l’obiettivo «Convergenza»:
FESR e FSE per l’obiettivo «Competitività regionale e occupazione»;
FESR per l’obiettivo «Cooperazione territoriale europea».
I Fondi contribuiscono al finanziamento dell'assistenza tecnica su iniziativa degli Stati
membri e della Commissione.
3. OBIETTIVI – Tre Obiettivi finalizzati a: - Rafforzare la coesione economica e sociale ridurre le disparità economiche, sociale e territoriali - Favorire lo sviluppo sostenibile
rafforzando la crescita la competitività, l’occupazione e l’inclusione sociale e tutelando e
migliorando l’ambiente:
ƒ
ƒ
ƒ
CONVERGENZA: volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e regioni in
ritardo di sviluppo, questo obiettivo costituisce la priorità dei Fondi;
COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE: punta, al di fuori delle regioni in
ritardo di sviluppo, a rafforzare la competitività, l’attrattività e l'occupazione delle
regioni anticipando i cambiamenti economici e sociali;
COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA: inteso a rafforzare la cooperazione
transfrontaliera, transnazionale ed interregionale e lo scambio di esperienze al livello
territoriale adeguato.
4. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA – Le regioni ammissibili al finanziamento dei fondi
strutturali sono, nell’ambito dell’obiettivo:
Convergenza: gli Stati membri e le regioni in ritardo di sviluppo. Le regioni interessate
sono quelle corrispondenti al livello 2 della classificazione comune delle unità territoriali per
1
2
Regolamento (CE) n. 1083/2006 - 11.07.2006 - Guue L 210 – 31.07.2006
L’Italia non è eleggibile per questo Fondo
5
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la statistica3 (di seguito: «il livello NUTS 2») il cui prodotto interno lordo (PIL) pro capite,
misurato in parità di potere d’acquisto, è inferiore al 75% della media dell’UE a 25.
Le regioni che risentono dell'effetto statistico legato alla riduzione della media comunitaria
a seguito dell'allargamento dell'UE beneficeranno a questo titolo di un aiuto transitorio
considerevole al fine di completarne il processo di convergenza. Tale aiuto avrà termine nel
2013 e non sarà seguito da nessun altro periodo transitorio.
Gli Stati membri oggetto dell'obiettivo «Convergenza» il cui reddito nazionale lordo (RNL)
pro capite è inferiore al 90% della media comunitaria beneficeranno del Fondo di coesione.
La Commissione adotta l'elenco delle regioni che soddisfano tali criteri. L'elenco è valido dal
1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013;
Competitività regionale e occupazione: il territorio della Comunità che non rientra
nell'obiettivo «Convergenza». Sono ammissibili le regioni dell'obiettivo 1 del periodo di
programmazione 2000-2006 che, non soddisfacendo più i criteri d’ammissibilità regionale
dell’obiettivo «Convergenza», beneficiano di un aiuto transitorio, così come tutte le altre
regioni della Comunità. Sono quelle regioni che non rientrano nel campo d’applicazione né
dell’obiettivo convergenza né del sostegno transitorio; ciascuno Stato membro interessato
indica le regioni di livello NUTS 1 e di livello NUTS 2 per le quali presenterà un programma
per il finanziamento da parte del FESR;
Cooperazione territoriale europea: le regioni aventi frontiere terrestri o marittime, le
zone di cooperazione transnazionale definite con riguardo ad azioni che promuovono lo
sviluppo territoriale integrato, il sostegno alla cooperazione interregionale e allo scambio di
esperienze.
Ai fini della cooperazione transfrontaliera sono ammissibili le regioni di livello NUTS 3
situate lungo tutte le frontiere terrestri interne e lungo talune frontiere terrestri esterne e
tutte le regioni di livello NUTS 3 situate lungo le frontiere marittime separate, in via di
principio, da un massimo di 150 chilometri.
Ai fini della cooperazione transnazionale, la Commissione adotta l’elenco delle Regioni
ammissibili.
Ai fini della cooperazione interregionale, delle reti di cooperazione e dello scambio di
esperienze è ammissibile l’intero territorio della comunità.
5. QUADRO FINANZIARIO – Le risorse disponibili, da impegnare a titolo dei Fondi per il
periodo 2007-20134, ammontano a 308.041.000.000 EUR (leggi 308,041 miliardi di euro).
La ripartizione delle risorse è effettuata in modo da concentrarne una parte significativa a
favore delle regioni dell'obiettivo «Convergenza».
Obiettivo «Convergenza»: Le risorse complessive ammontano all'81,54% delle risorse
totali (251.163.134.221 EUR) ripartite come segue:
ƒ
ƒ
ƒ
il 70,51% (177.083.601.004 EUR) è destinato al finanziamento delle Regioni il cui PIL è
inferiore al 75% del PIL medio dell’UE a 25;
il 4,99% (12.521.289.405 EUR) è destinato al sostegno transitorio e specifico delle
Regioni che superano il 75% del PIL medio dell’UE a 25 a causa dell’effetto statistico
(Regioni phasing out, in Italia la Basilicata);
il 23,22 % (58.308.243.811 EUR) è destinato al finanziamento degli Stati membri
ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione (RNL pro capite inferiore al 90%
dell’RNL medio dell’UE a 25).
3
La Nomenclatura delle unità territoriali per la statistica (NUTS) è stata elaborata da Eurostat al fine di fornire una
ripartizione unica ed uniforme delle unità territoriali. Il livello NUTS 1 corrisponde agli Stati, NUTS 2 corrisponde, in
Italia, alle Regioni e NUTS 3, sempre in Italia, alle Province.
Si veda http://ec.europa.eu/comm/eurostat/ramon/nuts/introduction_regions_it.html
4
Le cifre delle dotazioni finanziarie sono riportate al valore 2004
6
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Obiettivo «Competitività regionale e occupazione»: Le risorse complessive
ammontano al 15,95% delle risorse totali (49.127.784.318 EUR) ripartite come segue:
ƒ
ƒ
il 78,86 % (38.742.477.688 EUR) è destinato al finanziamento di quelle Regioni che non
rientrano nel campo di applicazione dell’obiettivo convergenza;
il 21,14 % (10.385.306.630 EUR) è destinato al sostegno transitorio e specifico di
quelle Regioni il cui PUIL pro capite supera il 75% del PIL medio dell’UE a 15 per effetto
naturale (Regioni phasing in, in Italia la Sardegna).
Obiettivo «Cooperazione territoriale europea»: Le risorse complessive ammontano al
2,52% delle risorse totali (7.750.081.461 EUR) ripartite come segue:
ƒ
ƒ
ƒ
il 73,86 % (5.576.358.149 EUR) è destinato al finanziamento della cooperazione
transfrontaliera5;
il 20,95 % (1.581.720.322 EUR) è destinato al finanziamento della cooperazione
transnazionale6;
il 5,19 % (392.002.991 EUR) è destinato al finanziamento della cooperazione
interregionale.
6. PRINCIPI DI INTERVENTO
i. ADDIZIONALITÀ
I contributi dei Fondi strutturali non sostituiscono le spese strutturali, pubbliche o
assimilabili, di uno Stato membro. Il principio d’addizionalità stabilisce che, per assicurare
un reale impatto economico, gli stanziamenti dei Fondi Strutturali non possono sostituirsi
alle spese pubbliche dello Stato membro.
ii. PARTENARIATO
Gli obiettivi dei Fondi sono perseguiti nel quadro di una stretta cooperazione, (in seguito:
«partenariato»), tra la Commissione e ciascuno Stato membro. Ciascuno Stato membro
organizza, se del caso e conformemente alle norme e alle prassi nazionali vigenti, un
partenariato con altre autorità ed organismi quali: le autorità regionali, locali e cittadine, le
parti economiche e sociali ed ogni altro organismo appropriato in rappresentanza della
società civile. Ciascuno Stato membro designa i partner più rappresentativi a livello
nazionale, regionale e locale, nei settori economico, sociale e ambientale o in altri settori. Il
partenariato verte sulla preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione dei programmi
operativi.
iii. PROGRAMMAZIONE
Gli obiettivi dei Fondi sono perseguiti nel quadro di un sistema di programmazione
pluriennale articolato in varie fasi, comprendenti l'individuazione delle priorità, il
finanziamento ed un sistema di gestione e controllo.
5
Per l’Italia comprende i territori di: Biella, Verbano Cusio Ossola, Novara, Cuneo, Valle d'Aosta, Imperia, Savona,
Genova, La Spezia, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bolzano, Belluno, Venezia, Padova, Rovigo, Udine, Gorizia, Trieste,
Ferrara, Ravenna, Massa-Carrara, Lucca, Livorno, Pisa,
Grosseto, Bari, Brindisi, Lecce, Trapani, Agrigento,
Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Sassari, Nuoro, Oristano, Cagliari.
6
L’Italia è compresa nelle seguenti zone: Area Alpina (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia
autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia), Europa centro-orientale (Piemonte,
Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli
Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Mediterraneo (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna),
Europa sud-orientale (Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia
Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata).
7
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7. CONTENUTO DELLA PROGRAMMAZIONE
iv. PROGRAMMI OPERATIVI
Le attività dei Fondi negli Stati membri sono svolte sotto forma di programmi operativi
nell'ambito del quadro di riferimento strategico nazionale. Ciascun programma operativo
copre un periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma
operativo può riguardare solo uno dei tre obiettivi salvo ove diversamente convenuto tra
la Commissione e lo Stato membro.
I programmi operativi beneficiano del finanziamento di un solo Fondo. Sia il FESR che il FSE
possono finanziare, in misura complementare ed entro un limite del 10% del finanziamento
comunitario di ciascun’asse prioritario di un programma operativo, azioni che rientrano nel
campo di intervento dell'altro Fondo, a condizione che esse siano necessarie al corretto
svolgimento dell'operazione e ad essa direttamente legate.
Ciascun programma operativo è redatto dallo Stato membro o da un'autorità da esso
designata, in cooperazione con i partner (vedi Partenariato). Lo Stato membro presenta
alla Commissione una proposta di programma operativo nel più breve tempo possibile, e
comunque non oltre cinque mesi dall'adozione degli orientamenti strategici comunitari per
la coesione.
La Commissione valuta il programma operativo proposto per stabilire se esso contribuisce
alla realizzazione delle finalità e delle priorità del quadro di riferimento strategico nazionale
e degli orientamenti strategici comunitari per la coesione. La Commissione adotta ciascun
programma operativo nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre quattro mesi
dalla sua presentazione ufficiale da parte dello Stato membro, e non prima del 1 gennaio
2007.
I programmi operativi per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e
occupazione» contengono:
- un'analisi della situazione della zona o del settore ammissibili - una motivazione delle
priorità adottate - informazioni relative agli assi prioritari e ai loro obiettivi specifici - un
piano di finanziamento - le informazioni relative alla complementarità con altre azioni - le
disposizioni di attuazione del programma operativo - un elenco indicativo dei grandi
progetti.
Norme specifiche per i programmi operativi dell'obiettivo «Cooperazione territoriale
europea» sono stabilite dal regolamento (CE) n. 1080/2006 (Regolamento FESR).
v. GRANDI PROGETTI
Nell'ambito di un programma operativo, il FESR e il Fondo di coesione possono finanziare
spese connesse a un'operazione comprendente una serie di lavori, attività o servizi in sé
intesa a realizzare un'azione indivisibile di precisa natura tecnica o economica, che ha
finalità chiaramente identificate e il cui costo complessivo supera i 25 milioni di EUR nel
caso dell'ambiente e i 50 milioni di EUR negli altri settori. Lo Stato membro o l’autorità di
gestione fornisce alla Commissione le informazioni seguenti:
- organismo responsabile dell’attuazione - natura, descrizione, dotazione finanziaria e
ubicazione dell’investimento - risultati degli studi di fattibilità - calendario per l’attuazione
del progetto - analisi costi-benefici - analisi dell’impatto ambientale - giustificazione del
contributo pubblico - piano di finanziamento.
vi. SOVVENZIONI GLOBALI
Lo Stato membro o l'autorità di gestione può delegare la gestione e l'attuazione di una
parte di un programma operativo. Tale delega lascia impregiudicata la responsabilità
8
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finanziaria dell'autorità di gestione e degli Stati membri. L'organismo intermedio incaricato
di gestire la sovvenzione globale deve offrire garanzie di solvibilità e competenza.
8. RISERVE
-
Riserva nazionale di efficacia ed efficienza
Uno Stato membro può decidere di istituire una riserva nazionale di efficacia ed
efficienza per l'obiettivo «Convergenza» e/o per l'obiettivo «Competitività regionale e
occupazione», pari, per ogni obiettivo, al 3% della propria dotazione complessiva. Se uno
Stato membro ha deciso di istituire tale riserva, esso valuta, per ciascuno degli obiettivi
l'efficacia e l'efficienza dei suoi programmi operativi.
-
Riserva nazionale per imprevisti
Uno Stato membro può riservare, di propria iniziativa, una quota dell'importo del contributo
annuale dei Fondi strutturali, pari all'1% per l'obiettivo «Convergenza» e al 3% per
l'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», per far fronte a crisi impreviste, locali o
settoriali, legate alla ristrutturazione economica e sociale o alle conseguenze dell'apertura
degli scambi. Lo Stato membro può assegnare la riserva per ciascun obiettivo a uno
specifico programma nazionale o all'interno dei programmi operativi.
9. TASSI DI PARTECIPAZIONE
Modulazione dei tassi di partecipazione:
La partecipazione dei Fondi può essere modulata in funzione dei seguenti elementi:
-
la gravità dei problemi specifici - l'importanza di ciascun asse prioritario - la tutela e il
miglioramento dell'ambiente - il tasso di mobilitazione di risorse private - l'inclusione
della cooperazione interregionale nell’ambito degli obiettivi «Convergenza» e
«Competitività regionale e occupazione» - nell'ambito dell'obiettivo «Competitività
regionale e occupazione», la copertura di zone caratterizzate da svantaggi geografici o
naturali.
Partecipazione dei Fondi:
La partecipazione dei Fondi, a livello dei programmi operativi, viene calcolata in
riferimento a:
- la spesa totale ammissibile, comprese la spesa pubblica e privata - la spesa pubblica
ammissibile.
A livello dei programmi operativi nell’ambito degli obiettivi “Convergenza” e
“Competitività regionale e occupazione” la partecipazione dei fondi è:
Stati membri
Belgio, Danimarca,
Repubblica federale di Germania, Francia,
Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito
Belgio, Danimarca, Repubblica federale di Germania, Francia,
Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito
FESR e FSE
Percentuale di partecipazione
del Fondo alla spesa ammissibile
75 % per l’obiettivo
«Convergenza»
50 % per l’obiettivo
«Competitività regionale e
occupazione»
9
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Per i programmi operativi nell’ambito dell’obiettivo “Cooperazione territoriale europea”:
Partecipante
FESR Percentuale di partecipazione
del Fondo alla spesa ammissibile
1 o più partecipanti appartengono ad uno
Stato membro il cui PIL<85% UE 25 nel
2001-2003
Altri
85% per l’ Obiettivo Cooperazione
Territoriale Europea
75% per l’ Obiettivo Cooperazione
Territoriale Europea
La partecipazione dei fondi a livello di Asse prioritario non è soggetta ai massimali di cui
sopra purché si rispettino i massimali a livello di programma operativo.
In ogni caso la partecipazione dei Fondi per ciascun asse prioritario non è inferiore al 20%
della spesa pubblica ammissibile e le azioni di assistenza tecnica attuate su iniziativa o per
conto della Commissione possono essere finanziate a un tasso del 100%. Inoltre, una spesa
cofinanziata dai Fondi non può beneficiare dell'intervento di un altro strumento finanziario
comunitario.
10. COMITATI
Comitato di coordinamento dei fondi
La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi che adotta il proprio
regolamento interno. La BEI e il FEI designano ciascuno un rappresentante senza diritto di
voto. Al comitato si applicano gli articoli 3, 4 e 7 della decisione 1999/468/CE (comitologia)
per quanto riguarda la trasmissione dell’ordine del giorno ai membri del Comitato,
l’informazione del Parlamento europeo ed i gruppi di lavoro7.
Comitato istituito ai sensi dell’ art. 147 del Trattato CE8
La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi istituito ai sensi
dell'articolo 147 del trattato.
Composizione
Il comitato è composto da un rappresentante del governo, un rappresentante delle
organizzazioni dei lavoratori e un rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro di
ciascuno Stato membro. Il membro della Commissione incaricato della presidenza può
delegare questa funzione ad un alto funzionario della Commissione.
Funzioni
Il comitato formula il suo parere sulle modalità di applicazione del Regolamento, sui
progetti di decisione della Commissione relativi alla programmazione (in caso di contributo
del FSE), è consultato qualora tratti delle categorie di misure di assistenza tecnica in caso
di contributo del FSE o di altre questioni che interessino il FSE, la Commissione lo può
consultare su questioni diverse. Ai fini dell'adozione, i pareri del Comitato richiedono la
maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. La Commissione informa il Comitato
del modo in cui ha tenuto conto dei suoi pareri.
7
Decisione 1999/468/CE “Regolamento interno del Comitato” GUCE C 38/3 del 6.2.2001
Articolo 147
L'amministrazione del Fondo spetta alla Commissione.
In tale compito la Commissione è assistita da un comitato, presieduto da un membro della Commissione e composto di
rappresentanti dei governi e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
http://europa.eu.int/eur-lex/lex/it/treaties/dat/12002E/pdf/12002E_IT.pdf, p.65
8
10
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SCHEDA 2: REGOLAMENTO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO
REGIONALE (FESR)9
Definisce il proprio ruolo e i propri campi d’intervento nella promozione degli investimenti
pubblici e privati al fine di ridurre le disparità regionali nell’Ue. Il FESR sostiene programmi in
materia di sviluppo regionale, di cambiamento economico, di potenziamento della competitività
e di cooperazione territoriale su tutto il territorio dell’UE. Tra le priorità di finanziamento vi
sono la ricerca, l’innovazione, la protezione dell’ambiente e la prevenzione dei rischi, mentre
anche l’investimento infrastrutturale mantiene un ruolo importante soprattutto nelle regioni in
ritardo di sviluppo.
1. FINALITÀ – Il FESR contribuisce al finanziamento d’interventi destinati a rafforzare
coesione economica e sociale eliminando le principali disparità regionali attraverso
sostegno allo sviluppo e all'adeguamento strutturale delle economie regionali, inclusa
riconversione delle regioni industriali in declino e delle regioni in ritardo di sviluppo,
sostenendo la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale.
la
il
la
e
2. STRUMENTI – Il FESR concentra il proprio intervento su priorità tematiche. La tipologia
e la gamma delle azioni finanziabili nell'ambito di ciascuna priorità rispecchiano la diversa
natura degli obiettivi «Convergenza», «Competitività regionale e occupazione» e
«Cooperazione territoriale europea». Il FESR contribuisce al finanziamento di: investimenti produttivi - investimenti in infrastrutture - sviluppo di potenziale endogeno
attraverso misure che sostengono lo sviluppo regionale e locale - assistenza tecnica.
3. OBIETTIVI – Nell'ambito dell'obiettivo «Convergenza», il FESR concentra il suo
intervento sul sostegno allo sviluppo economico sostenibile e integrato, a livello regionale e
locale, e all'occupazione, perseguendo le seguenti priorità: ricerca e sviluppo tecnologico
(R&ST), società dell'informazione, iniziative locali per lo sviluppo, ambiente, prevenzione
dei rischi, turismo, investimenti nella cultura, nei trasporti, nel settore dell’energia,
dell’’istruzione e della sanità.
Nell'ambito dell'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», l'intervento del
FESR si concentra principalmente sulle tre seguenti priorità: innovazione ed economia della
conoscenza, ambiente e prevenzione dei rischi, accesso ai servizi di trasporto e di
telecomunicazioni di interesse economico generale.
Nell'ambito dell'obiettivo «Cooperazione territoriale europea», l'intervento del FESR si
concentra sulle seguenti priorità: realizzazione di attività economiche, sociali e ambientali
transfrontaliere creazione e sviluppo della cooperazione transnazionale, rafforzamento
dell'efficacia della politica regionale.
4. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA - Il FESR è l’unico strumento utilizzato per il
conseguimento dei tre obiettivi. L’ammissibilità geografica riguarda dunque le regioni
ammissibili nell’ambito dei tre obiettivi10. Per le regioni che beneficiano di un finanziamento
del FESR, i programmi operativi presentati a titolo dell'obiettivo «Competitività regionale e
occupazione» sono definiti al livello regionale NUTS 1 o NUTS 2, secondo l’ ordinamento
dello Stato membro, salvo ove diversamente convenuto tra la Commissione e lo Stato
membro. Sono inoltre previste disposizioni specifiche per il trattamento di particolari aspetti
territoriali nel caso di azioni che comportino lo sviluppo urbano sostenibile, di zone
caratterizzate da svantaggi geografici e naturali e di Regioni ultraperiferiche.
9
Regolamento (CE) n. 1080/2006 - 05.07.2006 - Guue L 210 – 31.07.2006
Si veda il Regolamento generale, p. 3 par. 4.
10
11
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5. QUADRO FINANZIARIO – La ripartizione delle risorse da impegnare a titolo del Fondo di
sviluppo regionale per il periodo 2007-2013 non é ancora disponibile, orientativamente
dovrebbe essere par al 50% delle risorse stanziate.
6. PRINCIPI DI INTERVENTO - I principi fondamentali di intervento sono l’addizionalità, il
partenariato e la programmazione11.
7. CONTENUTO DELLA PROGRAMMAZIONE12
Le attività dei Fondi negli Stati membri sono svolte sotto forma di programmi operativi
nell'ambito del quadro di riferimento strategico nazionale. Ciascun programma operativo
copre un periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma
operativo può riguardare solo uno dei tre obiettivi, salvo ove diversamente convenuto tra la
Commissione e lo Stato membro.
vii. PROGRAMMI OPERATIVI
I programmi operativi beneficiano del finanziamento di un solo Fondo. Sia il FESR che il FSE
possono finanziare, in misura complementare ed entro un limite del 10% del finanziamento
comunitario di ciascun’asse prioritario di un programma operativo, azioni che rientrano nel
campo di intervento dell'altro Fondo, a condizione che esse siano necessarie al corretto
svolgimento dell'operazione e ad essa direttamente legate.
I programmi operativi per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e
occupazione» contengono: - un'analisi della situazione della zona o del settore
ammissibili - una motivazione delle priorità adottate - informazioni relative agli assi
prioritari e ai loro obiettivi specifici - un piano di finanziamento - le informazioni relative alla
complementarità con altre azioni - le disposizioni di attuazione del programma operativo un elenco indicativo dei grandi progetti.
I programmi operativi elaborati nell'ambito dell'obiettivo «Cooperazione territoriale
europea» contengono le seguenti informazioni: - analisi della situazione della zona di
cooperazione - elenco di zone ammissibili all'interno della zona interessata dal programma giustificazione delle priorità adottate - informazioni relative agli assi prioritari e ai loro
obiettivi specifici - a fini meramente informativi, ripartizione indicativa per categoria
dell'uso programmato del contributo del FESR al programma operativo - piano di
finanziamento unico, non ripartito per Stato membro, comprendente due tabelle (una
tabella che ripartisce annualmente, l'importo della dotazione finanziaria totale prevista per
il contributo del FESR; una tabella che specifica, per l'intero periodo di programmazione,
per il programma operativo e per ciascun asse prioritario, l'importo della dotazione
finanziaria complessiva del contributo della Comunità e delle controparti nazionali, nonché il
tasso di partecipazione del FESR) - informazioni relative alla complementarità con le azioni
finanziate dal FEASR e quelle finanziate dal FEP, laddove opportuno - modalità di
esecuzione del programma operativo - un elenco indicativo dei grandi progetti.
viii. GRANDI PROGETTI13
Nell'ambito di un programma operativo, il FESR e il Fondo di coesione possono finanziare
spese connesse a un'operazione comprendente una serie di lavori, attività o servizi in sé
intesa a realizzare un'azione indivisibile di precisa natura tecnica o economica, che ha
finalità chiaramente identificate e il cui costo complessivo supera i 25 milioni di EUR nel
caso dell'ambiente e i 50 milioni di EUR negli altri settori.
ix. SOVVENZIONI GLOBALI14
11
Si veda in proposito il Regolamento Generale, p. 4 par. 6
Per la parte generale concernente la programmazione si veda il Regolamento Generale, p. 4 par 7.
13
Per la parte generale concernente i Grandi Progetti si veda il Regolamento Generale, p. 5 par. 7.
14
Ibidem
12
12
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
8. RISERVE
Gli Stati membri possono istituire una riserva nazionale di efficacia ed efficienza ed una
riserva nazionale per imprevisti15.
9. TASSI DI PARTECIPAZIONE16
Per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo «Cooperazione
europea» per il periodo 2007-2013 si rimanda al Regolamento generale.
territoriale
10.COMITATI17
La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi e da un comitato
istituito ai sensi dell'articolo 147 del trattato.
15
Si veda il Regolamento Generale, p. 5 par. 8.
Per la parte generale si veda il Regolamento generale, p. 6 par. 9.
17
Per la composizione e le funzioni dei Comitati si veda il Regolamento Generale p. 9 par. 10
16
13
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
SCHEDA 3:
REGOLAMENTO FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE)18
Sarà attuato in linea con la strategia europea per l’occupazione e si concentrerà su
quattro settori chiave: accrescere l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, migliorare
l’accesso all’occupazione e alla partecipazione al mercato del lavoro, rafforzare l’inclusione
sociale combattendo la discriminazione e agevolando l’accesso dei disabili al mercato del
lavoro nonché promuovere partenariati per la riforma nel campo dell’occupazione e
dell’inclusione.
1. FINALITÀ – Il Fondo contribuisce a realizzare le priorità della Comunità riguardo al
rafforzamento della coesione economica e sociale migliorando le possibilità di occupazione
e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro. A tal
fine, esso sostiene le politiche degli Stati membri intese a conseguire la piena occupazione
e la qualità e la produttività sul lavoro, promuovere l'inclusione sociale, compreso l'accesso
all'occupazione delle persone svantaggiate, e ridurre le disparità occupazionali a livello
nazionale, regionale e locale.
2. STRUMENTI – Il Fondo promuove le priorità della Comunità riconducibili all'esigenza di
potenziare la coesione sociale, rafforzare la produttività e la competitività e promuovere la
crescita economica e lo sviluppo sostenibile. In tale contesto, il Fondo tiene conto delle
priorità pertinenti e degli obiettivi della Comunità nei settori dell'istruzione e formazione,
aumentando la partecipazione al mercato del lavoro delle persone economicamente
inattive, combattendo l'esclusione sociale (in particolare per le categorie svantaggiate come
le persone con disabilità) e promuovendo l'uguaglianza tra donne e uomini e la non
discriminazione.
3. OBIETTIVI – Nell'ambito degli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e
occupazione», il Fondo sostiene, negli Stati membri, azioni intese a conseguire le
seguenti priorità: - accrescere l'adattabilità dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori
- migliorare l'accesso all'occupazione e l'inserimento sostenibile nel mercato del lavoro potenziare l'inclusione sociale delle persone svantaggiate - potenziare il capitale umano promuovere partenariati, patti e iniziative a livello transnazionale, nazionale, regionale e
locale.
Nell'ambito dell'obiettivo «Convergenza», il Fondo sostiene, negli Stati membri, azioni
inerenti alle seguenti priorità: - espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi
pubblici a livello nazionale, regionale e locale.
4. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA – Le Regioni finanziate dal FSE sono quelle ammissibili
nell’ambito dell’obiettivo “Convergenza” e “Competitività Regionale e Occupazione” 19 . Se
finanziati dal FSE, i programmi operativi presentati a titolo dell'obiettivo «Competitività
regionale e occupazione» sono definiti dallo Stato membro al livello adeguato.
5. QUADRO FINANZIARIO – Il FSE finanzia le regioni dell’obiettivo “Convergenza” e
“Competitività regionale e occupazione”. La ripartizione delle risorse da impegnare a titolo
del FSE per il periodo 2007-2013 non é ancora disponibile, orientativamente dovrebbe
essere par al 50% delle risorse stanziate.
18
19
Regolamento (CE) n. 1081/2006 - 05.07.2006 - Guue L 210 – 31.07.2006
Si veda il Regolamento Generale, p. 3 par. 4.
14
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
6. PRINCIPI DI INTERVENTO - I principi fondamentali di intervento sono l’addizionalità, il
partenariato e la programmazione20.
7. CONTENUTO DELLA PROGRAMMAZIONE21
Gli Stati membri provvedono affinché le azioni sostenute dal Fondo siano coerenti con la
strategia europea per l'occupazione e contribuiscano alle azioni avviate nel contesto di
questa ultima. Nell'ambito dei programmi operativi le risorse sono canalizzate dove la
necessità è maggiore. I programmi operativi tengono particolarmente conto, se del caso,
delle regioni e delle località colpite dai problemi più gravi, quali le zone urbane
svantaggiate e le regioni ultraperiferiche, le zone rurali in declino e le zone dipendenti dalla
pesca, e quelle particolarmente colpite dagli effetti negativi delle delocalizzazioni d’imprese.
x. PROGRAMMI OPERATIVI
I programmi operativi beneficiano del finanziamento di un solo Fondo. Sia il FESR
che il FSE possono finanziare, in misura complementare ed entro un limite del 10% del
finanziamento comunitario di ciascun’asse prioritario di un programma operativo, azioni che
rientrano nel campo di intervento dell'altro Fondo, a condizione che esse siano necessarie
al corretto svolgimento dell'operazione e ad essa direttamente legate.
I programmi operativi per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e
occupazione» contengono: - un'analisi della situazione della zona o del settore
ammissibili - una motivazione delle priorità adottate - informazioni relative agli assi
prioritari e ai loro obiettivi specifici - un piano di finanziamento - le informazioni relative alla
complementarità con altre azioni - le disposizioni di attuazione del programma operativo un elenco indicativo dei grandi progetti.
xi. GRANDI PROGETTI22
I grandi progetti sono finanziabili solo dal FESR e dal Fondo di Coesione.
xii. SOVVENZIONI GLOBALI23
8. RISERVE
Gli Stati membri possono istituire una riserva nazionale di efficacia ed efficienza ed una
riserva nazionale per imprevisti24.
9. TASSI DI PARTECIPAZIONE25
Modulazione dei tassi di partecipazione:
La partecipazione dei Fondi può essere modulata in funzione di diversi elementi26.
Partecipazione dei Fondi:
La partecipazione dei Fondi, a livello dei programmi operativi, viene calcolata in
riferimento a: - la spesa totale ammissibile, comprese la spesa pubblica e privata - la spesa
pubblica ammissibile.
A livello dei programmi operativi nell’ambito degli obiettivi “Convergenza” e
“Competitività regionale e occupazione” la partecipazione dei fondi è:
20
21
22
23
24
25
26
Si veda in proposito il Regolamento Generale p. 4, par. 6
Per la parte generale si veda il Regolamento Generale p. 4, par. 7
Per la parte generale concernente I Grandi Progetti si veda il Regolamento Generale, p. 5, par. 7
Ibidem
Si veda il Regolamento Generale, p. 5 par. 8.
Per la parte generale si veda il Regolamento generale, p. 6 par. 9.
Ibidem
15
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Stati membri
Belgio, Danimarca,
Repubblica federale di Germania, Francia,
Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito
Belgio, Danimarca, Repubblica federale di Germania, Francia,
Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito
FESR e FSE
Percentuale di partecipazione
del Fondo alla spesa ammissibile
75 % per l’obiettivo
«Convergenza»
50 % per l’obiettivo
«Competitività regionale e
occupazione»
10.COMITATI27
La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi e da un comitato
istituito ai sensi dell'articolo 147 del trattato.
27
Per la composizione e le funzioni dei Comitati si veda il Regolamento Generale, p. 9 par. 10.
16
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
SCHEDA 4: REGOLAMENTO GRUPPO EUROPEO DI COOPERAZIONE
TERRITORIALE (GECT)28
Il regolamento introduce un Gruppo europeo di cooperazione territoriale. L’obiettivo è di
agevolare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale tra le autorità
regionali e locali. Dotato di personalità giuridica, tale Gruppo attuerà dei programmi di
cooperazione territoriale sulla base di una convenzione tra le autorità nazionali, regionali, locali
o di altri servizi pubblici partecipanti ai programmi.
1. FINALITÀ – Un gruppo europeo di cooperazione territoriale, di seguito denominato
«GECT», può essere costituito sul territorio della Comunità alle condizioni e secondo gli
accordi previsti dal presente regolamento. L'obiettivo di un GECT è facilitare e promuovere
la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale, di seguito denominata
«cooperazione territoriale» tra i suoi membri al fine esclusivo di rafforzare la coesione
economica e sociale.
2. COMPOSIZIONE – Un GECT è composto da membri, entro i limiti delle loro competenze a
norma della legislazione nazionale, che appartengono a una o più delle seguenti categorie:
- Stati membri - autorità regionali - autorità locali - organismi di diritto pubblico. Un GECT
ha personalità giuridica e gode in ciascuno Stato membro della più ampia capacità giuridica
riconosciuta alle persone giuridiche dalla legislazione nazionale di detto Stato membro.
Esso può in particolare acquistare o alienare beni immobili e mobili, assumere personale e
stare in giudizio.
Le associazioni composte da organismi che appartengono ad una o più di tali categorie
possono parimenti essere membri. Un GECT è composto da membri situati nel territorio di
almeno due Stati membri. In particolare, i compiti dei GECT si limitano essenzialmente
all'attuazione di programmi o progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dalla
Comunità, a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale
europeo e/o del Fondo di coesione.
3. ISTITUZIONE DI UN GECT - La decisione di istituire un GECT è adottata su iniziativa dei
membri potenziali. Ciascun membro potenziale: - notifica allo Stato membro in virtù della
cui legislazione è stato costituito l'intenzione di partecipare a un GECT - invia a tale Stato
membro una copia della convenzione e degli statuti proposti.
A seguito della notifica da parte di un membro potenziale, lo Stato membro interessato
approva, tenuto conto della sua struttura costituzionale, la partecipazione al GECT del
membro potenziale, a meno che ritenga che tale partecipazione non sia conforme al
regolamento o alla legislazione nazionale, anche per quanto concerne i poteri e doveri del
membro potenziale, o che tale partecipazione non sia giustificata per motivi di interesse
pubblico o di ordine pubblico di detto Stato membro. In tal caso, lo Stato membro motiva il
proprio rifiuto.
In linea di massima lo Stato membro decide entro tre mesi dalla ricezione di una domanda.
Nel decidere in merito alla partecipazione di un membro potenziale al GECT, gli Stati
membri possono applicare le norme nazionali.
4.
28
COMPITI - Un GECT esegue i compiti assegnatigli dai suoi membri in conformità al
regolamento. I compiti sono definiti dalla convenzione approvata dai suoi membri. Un GECT
agisce nell'ambito dei compiti affidatigli, che si limitano all'agevolazione e alla promozione
della cooperazione territoriale ai fini del rafforzamento della coesione economica e
sociale e sono determinati dai suoi membri partendo dal presupposto che tutti i compiti
devono rientrare nella competenza di ciascun membro a norma della sua legislazione
nazionale.
Regolamento (CE) n. 1082/2006 – 05.07.2006 – Guue L 210 – 31.07.2006
17
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
In particolare, i compiti dei GECT si limitano essenzialmente all'attuazione di programmi o
progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dalla Comunità, a titolo del FESR, del FSE
e/o del Fondo di coesione.
Un GECT può realizzare altre azioni specifiche di cooperazione territoriale tra i loro membri
con o senza contributo finanziario della Comunità. Gli Stati membri possono limitare i
compiti che i GECT possono svolgere senza un contributo finanziario della Comunità. Tali
compiti ricomprendono, tuttavia, almeno le attività di cooperazione territoriale europea
stabilite dal Regolamento FESR.
5. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA – Il GECT è volto a creare:
ƒ
ƒ
ƒ
Una cooperazione transfrontaliera per ciascuna frontiera o gruppo di frontiere, enclavi
comprese;
Una cooperazione transnazionale a livello di ciascuna zona di cooperazione
transnazionale;
Una cooperazione interregionale e di scambio esperienze riguardante l'insieme del
territorio comunitario.
18
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
TABELLA 1: Ripartizione finanziaria UE-27
POLITICA DI COESIONE 2007-2013 DOTAZIONI FINANZIARIE INDICATIVE
(Milioni € in valore 2004)
Obiettivo Convergenza
Obiettivi della
Competitività regionale e
dell’Occupazione
Fondo di Convergenza Statistiche
Coesione
del
Phasing
out
Belgio
Rep. Ceca
Phasing in
579
7830
15149
Danimarca
Germania
10553
3771
Estonia
1019
Grecia
3289
8379
5779
584
Spagna
3250
18727
1434
4495
Francia
2838
Italia
Cipro
18867
388
194
Totale
Competitività
regionale e
occupazione
1268
173
2019
373
346
23697
453
92
545
8370
756
23450
47
3058
1992
Irlanda
Obiettivi della
Cooperazione
territoriale
europea
186
18217
3133
497
31536
9123
775
12736
420
261
134
815
879
4761
752
25647
25
581
363
Lettonia
1363
2647
80
4090
Lituania
2034
3965
97
6097
7589
12654
252
495
Lussemburgo
Ungheria
Malta
45
1865
Paesi Bassi
Austria
Polonia
159
19562
39486
Portogallo
2722
15240
Slovenia
1239
2407
Slovacchia
3433
6231
254
Finlandia
407
491
Svezia
Regno Unito
Bulgaria
2436
2015
Romania
158
883
11143
14
761
220
1696
914
228
1301
650
59698
88
19147
93
3739
399
202
10264
935
107
1532
1446
236
1682
5349
642
9468
436
177083
12521
Non stanziati
Totale
61558
10385
58
22452
1477
3873
5769
13
344
38742
159
6047
404
17317
392
392
7750
308041
FONTE: CE
19
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
TABELLA 2: OBIETTIVI E RISORSE DEL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013 A LIVELLO UE
Obiettivo
Convergenza
Per sviluppo di condizioni che favoriscano la crescita e fattori che
portino ad una convergenza reale per gli Stati membri e le regioni
meno sviluppati.
Competitività regionale e occupazione
Al di fuori delle regioni “Convergenza”,questo obiettivo mira a
rafforzare la competitività e l’attrattività delle regioni nonché
l’occupazione a livello regionale attraverso un duplice approccio. In
primo luogo, programmi di sviluppo intesi ad aiutare le regioni ad
anticipare e a promuovere il cambiamento economico mediante
l’innovazione e la promozione della società della conoscenza,
l’imprenditorialità, la protezione dell’ambiente e il miglioramento
della loro accessibilità. In secondo luogo, posti di lavoro più
numerosi e migliori saranno creati mediante iniziative di
adattamento della forza lavoro e di investimento nelle risorse
umane.
Cooperazione territoriale europea
Rafforza la cooperazione transfrontaliera tramite iniziative
congiunte a livello locale e regionale, la cooperazione
transnazionale volta ad uno sviluppo territoriale integrato e la
cooperazione e lo scambio di esperienze a livello interregionale.
Risorse totali
(miliardi di €)
251,1
49,1
7,75
% sul totale
81,5%
16%
2,5%
Beneficiari e loro risorse
(miliardi di €)
o 84 regioni con PIL<75%
media UE per 189,6 miliardi
di € (154 mil. di ab.)
o 16 regioni phasing out –
effetto statistico – per 12,5
miliardi di € (16,4 mil. di ab.)
o Fondo di Coesione per 61,6
miliardi di €
o 155 regioni per 38,7
o 13 regioni phasing in – ex
obiettivo 1 – per 10,4 miliardi
di € (19 mil di ab.)
o cooperazione transfrontaliera
per 5,57 miliardi di €
o cooperazione
transnazionale
per 1,58 miliardi di €
o cooperazione
interregionale
395 milioni di €
Fonte: CE
20
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
TABELLA 3: OBIETTIVI E RISORSE DEL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013 IN ITALIA
Obiettivo
Convergenza
Competitività regionale e occupazione
Cooperazione territoriale europea
Totale
Risorse totali
(milioni di €)
19.255
% sul totale
75,08%
5.640
21,99%
752
2,93%
25.647
Beneficiari e loro risorse
(milioni di €)
o 4 regioni con PIL<75% media
UE per 18.867 miliardi di €
• Campania
• Puglia
• Calabria
• Sicilia
o 1 regione phasing out –
effetto statistico – per 388
miliardi di €
• Basilicata
o 14 regioni per 4.761 miliardi
di €
o 1 regione phasing in – ex
obiettivo 1 – per 879 miliardi
di €
• Sardegna
o cooperazione transfrontaliera
o cooperazione transnazionale
o cooperazione interregionale
100%
Fonte: CE
Concentrare gli strumenti di coesione su temi prioritari
Il regolamento generale prevede di concentrare la spesa per la coesione su questioni d’interesse comune. La procedura d’accantonamento
sollecita gli Stati membri a concentrare il sostegno finanziario su categorie derivanti dalla rinnovata strategia per la crescita e l’occupazione
(Strategia di Lisbona). Tali categorie riguardano tematiche prioritarie come la ricerca e lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e
l’imprenditorialità, la società dell’informazione, i trasporti (per le regioni Convergenza), l’energia, comprese le fonti rinnovabili di energia, la
protezione dell’ambiente, nonché le tematiche legate alle risorse umane e alla politica del mercato del lavoro. Il livello di spesa da destinare
a tal fine è del 60% per le regioni Convergenza e del 75% per le regioni che rientrano nell’obiettivo Competitività regionale e occupazione.
Le disposizioni riguardano unicamente l’Ue-15 e non i nuovi Stati membri.
21
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
TABELLA 4: RIPARTIZIONI FINANZIARIE INDICATIVE PER
L ‘OBIETTIVO CONVERGENZA, PHASING OUT e IN
REGIONI
ACCORDO DEFINITIVO 20072013
FONDI
COMUNITARI
(milioni di Euro
in valore 2006)
ULTERIORE
FINANZIA-
TOTALE
RISORSE UE E
COFINANZIAMENTI
MENTO
NAZIONALI
PUBBLICI
STATALE
2007-2013
(70% STATO
+
30% REGIONI)
CALABRIA
CAMPANIA
PUGLIA
SICILIA
2.689
5.565
4.543
6.022
2.689
5.565
4.543
6.022
125
550
6.503
11.680
9.086
12.044
TOTALE
18.819
18.819
675
38.313
PHASING OUT
(BASILICATA)
PHASING IN
(SARDEGNA)
388
(in valore 2004)
879
(in valore 2004)
Fonte: elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo economico
TABELLA 5: RIPARTIZIONI FINANZIARIE INDICATIVE PER
L ‘OBIETTIVO COMPETITIVITA’
Il 12 ottobre, le Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria,
Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e le Province
autonome di Trento e di Bolzano, hanno raggiunto all’unanimità un accordo sulla ripartizione
interregionale dei fondi UE per l’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” 2007- 2013.
Con l’accordo si rendono disponibili nei prossimi 7 anni 17 miliardi di Euro per lo sviluppo e il
lavoro così ripartiti:
_ 5.352 milioni di euro da parte dell’UE (obiettivo Competitività e Occupazione);
_ 6.919 milioni di euro di cofinanziamento nazionale;
_ 5.200 milioni di Fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) per i quali le Regioni hanno definito e
proposto una ripartizione interregionale.
Di seguito vengono riportate le tabelle con la descrizione degli importi totali relativi ad ogni
regione firmataria dell’accordo.
Le tabelle comprendono i fondi strutturali, i cofinanziamenti nazionali e regionali (incluse le
quote dei privati) e del fondo aree sottoutilizzate (FAS), distinguendo tra gli stanziamenti della
programmazione 2000/2006 e 2007/2013. Infine, vengono calcolate ed evidenziate in
percentuale le differenze delle somme percepite.
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Fonte: Confcommercio Nazionale
23
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
SCHEDA 5: ORIENTAMENTI STRATEGICI PER LO SVLUPPO RURALE E
IL FONDO EUROPEO PER LA PESCA
Nel settembre del 2005 il Consiglio ha adottato una nuova normativa in materia di sviluppo
rurale29. Per il periodo 2007-2013 i tre obiettivi principali della politica comunitaria di sviluppo
rurale saranno i seguenti:
- accrescere la competitività dell’agricoltura e della silvicoltura europea sostenendo la
ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione;
- valorizzare l’ambiente e il paesaggio sostenendo la gestione del territorio; migliorare la
qualità della vita nelle zone rurali; e
- promuovere la diversificazione delle attività economiche.
La politica comunitaria di sviluppo rurale non farà più parte dei Fondi strutturali;
tuttavia entrambe le politiche coopereranno per sostenere la diversificazione economica delle
aree rurali. La nuova politica di sviluppo rurale verrà finanziata da un unico Fondo, il Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) che, in linea con l’accordo del Consiglio sulle
prospettive finanziarie del dicembre 2005, riceverà un finanziamento totale pari a 69,75
miliardi di euro30 per il periodo 2007-2013.
Gli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale sono stati adottati nel febbraio del
2006 con una decisione del Consiglio. Gli orientamenti individuano i settori di interesse per la
realizzazione delle priorità comunitarie, in particolare in relazione agli obiettivi di sostenibilità
fissati dal Consiglio europeo di Göteborg e alla luce della rinnovata strategia di Lisbona per la
crescita e l’occupazione.
La politica di coesione già contribuisce allo sviluppo rurale attraverso le sue attività nelle aree
rurali. Durante il periodo 2000-2006, più di 2 miliardi di euro di risorse del FESR sono stati
destinati a misure riguardanti specificamente l’agricoltura, la silvicoltura e la promozione
dell’adeguamento e dello sviluppo delle aree rurali. Ciò in aggiunta alle risorse riservate ad altri
aspetti dell’ambiente produttivo e all’investimento nella infrastruttura di base nelle aree rurali.
Per il periodo 2007-2013, la politica di coesione continuerà a sostenere la diversificazione delle
economie attraverso il FESR.
Un compito importante nei piani strategici nazionali e nei programmi di sviluppo rurale sarà
quello di garantire complementarietà e sinergia con i quadri strategici di riferimento nazionali e
i programmi dei Fondi strutturali per riuscire a rispondere alle esigenze delle aree rurali nell’UE
attraverso la creazione di posti di lavoro e la diversificazione delle attività economiche. La
Commissione invita gli Stati membri a prestare particolare attenzione al ruolo delle aree rurali
nell’attuazione degli obiettivi di Lisbona e a esaminare la possibilità di sfruttare le potenzialità
locali.
Nel luglio del 2004 la Commissione ha adottato il progetto di regolamento per il Fondo
europeo per la pesca (FEP). In conformità dell’accordo sulle prospettive finanziarie del
dicembre 2005, il bilancio totale del FEP sarà pari a 3,849 miliardi di euro per il 2007-2013.
Gli orientamenti strategici comunitari per il FEP, previsti nella proposta iniziale, sono stati
inclusi nel regolamento sul FEP come principi guida. Tali principi tengono conto delle priorità
comunitarie e in particolare della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione.
29
Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
30
Prima della modulazione dei pagamenti agricoli diretti.
24
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
SCHEDA 6: NUOVI STRUMENTI DI POLITICA REGIONALE
Tre nuovi strumenti di politica regionale aiuteranno gli Stati membri e le regioni a garantire
una gestione sana e efficiente dei finanziamenti e a fare un miglior uso degli strumenti di
ingegneria finanziaria. Una maggior cooperazione tra la Commissione europea, la Banca
europea degli investimenti (BEI) e altre istituzioni finanziarie rafforzerà le capacità a livello
delle istituzioni nazionali e regionali.
1. JASPERS (Assistenza congiunta ai progetti nelle regioni europee)
Strumento di assistenza tecnica messo a disposizione da parte della Commissione europea,
della Banca europea degli investimenti (BEI) e della Banca europea per lo sviluppo regionale
(BESR) agli Stati membri beneficiari a costo zero.
Caratteristiche
ƒ Assistere gli Stati membri nella preparazione di progetti di qualità e farli approvare nel più
breve tempo possibile dai servizi della Commissione;
ƒ JASPERS fornirà un’assistenza completa per tutti i livelli di ciclo del progetto;
ƒ Non ci saranno obblighi per gli Stati membri di utilizzare l’assistenza fornita da JASPERS né
ci sarà un obbligo per uno Stato membro che fa uso dell’assistenza di prendere prestiti
dalla BEI o dalla BESR. Non ci saranno obblighi della BEI e della BESR di effettuare prestiti
ne l’esclusione per le stesse di effettuare finanziamenti di progetti che beneficiano di
JASPERS;
ƒ Per motivi amministrativi, JASPERS sarà un’unità della BEI. Ci sarà tuttavia una
separazione organizzativa dello staff operativo tra JASPERS e la BEI. La BESR contribuirà al
programma JASPERS attraverso il suo esteso network di uffici in Europa centrale e
orientale;
ƒ Al fine di assicurare un’adeguata progettazione e cooperazione, il lavoro di JASPERS sarà
organizzato ogni anno secondo un Piano d’azione specifico per ogni Stato membro. Questo
sarà redatto dallo staff di JASPERS con il consenso della Commissione europea (DG “REGIO)
e gli Stati membri di interesse. Un gruppo direttivo congiunto Commissione/BEI/BESR sarà
istituito per fornire rassegne regolari delle operazioni condotte da JASPERS. Il gruppo si
riunirà regolarmente per valutare i progressi e per fare raccomandazioni su qualsiasi
cambiamento necessario nelle operazioni condotte da JASPERS;
ƒ La responsabilità legale per decidere di assegnare l’assistenza da parte dei fondi comunitari
rimarrà della Commissione europea;
ƒ Il Paese chiederà assistenza direttamente all’autorità di gestione di JASPERS a
Lussemburgo o nei nuovi uffici regionali.
Nell’ambito delle priorità delle regioni dell’Obiettivo “Convergenza”, JASPERS dovrebbe
concentrare i suoi sforzi:
ƒ
ƒ
Nei nuovi dieci Stati membri, più Romania e Bulgaria;
In ampi progetti sostenuti dai fondi comunitari (di un valore maggiore di 25 milioni di euro
per progetti nell’ambito ambientale e maggiore di 50 milioni di euro per progetti nell’ambito
dei trasporti ed altri settori).
Risorse e organizzazione di JASPERS
I contributi delle parti per il programma sono:
ƒ
Un contributo della Commissione europea che copre: - il costo di 40 membri dello staff,
incluse le spese aggiuntive come gli uffici, la fornitura di servizi, viaggi e viaggi; - il costo di
consulenti esterni che sostengono le attività di JASPERS; -il costo di viaggi.
Il contributo indicativo della Commissione per JASPERS sarà: 7, 800,000 EUR per il 2006 e
di 14,100,000 EUR all’anno fino al 2013.
25
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Tutti gli altri costi di JASPERS deriveranno dal budget di assistenza tecnica a livello europeo
sulla base di un’iniziativa della Commissione europea (non dalla ripartizione di assistenza
tecnica per singoli Stati membri). Gli uffici JASPERS saranno creati in maniera tale da coprire
gruppi regionali per paese.31
2. JEREMIE (Risorse europee congiunte per le micro, piccole e medie imprese)
Iniziativa congiunta Commissione europea, BEI e Fondo europeo per gli investimenti (FEI) che
consentirà agli Stati membri e alle Regioni di destinare parte dei loro stanziamenti dei Fondi
strutturali al finanziamento di piccole imprese attraverso strumenti finanziari specifici studiati
per le PMI. Darà, inoltre, alle piccole imprese la possibilità di eliminare la burocrazia e accedere
tempestivamente ai fondi disponibili. Il programma non limiterà i finanziamenti alle PMI ma li
metterà a disposizione delle nuove aziende e di altre microimprese mediante assistenza tecnica
e sovvenzioni, nonché tramite investimenti in capitale di rischio.
JEREMIE assumerà tre ruoli distinti volti a:
Migliorare le condizioni di finanziamento e sviluppo delle aziende mediante prestiti, risorse
proprie, capitale di rischio e garanzie, nonché assistenza organizzativa e tecnica;
ƒ Rafforzare il coordinamento a livello nazionale e regionale, e a gestire efficacemente le
risorse pubbliche e il trasferimento delle buone prassi;
ƒ Gestire le scarse risorse pubbliche nell'ambito dei programmi comunitari. L'iniziativa
garantirà un apporto di capitale di credito ai finanziamenti pubblici rappresentati dalle
sovvenzioni. Il fine ultimo del programma dovrebbe essere la sostenibilità a lungo termine.
Il FEI dovrebbe gestire JEREMIE durante le prospettive finanziarie 2007-2013 per conto
dell’autorità di programmazione nazionale. Il ruolo del FEI come titolare dei fondi dovrebbe
essere di semplificare sia la procedura amministrativa dei fondi versati dal FESR sia la gestione
del programma operativo.
ƒ
Il FEI lavorerà con il pieno sostegno della BEI e lavorerà anche come raccoglitore di altre fonti
di finanziamento provenienti da istituti finanziari internazionali, nazionali e locali, fondi di
investimento e agenzie di micro-credito. I fondi saranno canalizzati dal FEI alle istituzioni
finanziarie locali che forniranno finanziamento alle PMI. A tal fine, il FEI istituirà una
cooperazione essenziale con gli intermediari finanziari locali come i fondi di capitali di rischio,
schemi di garanzie, banche e fornitori di micro finanza come canale per i fondi del FESR per le
PMI. Il FEI non fornirà nessun sostegno diretto di finanziamento alle PMI. Pertanto, il FEI
lavorerà con le autorità nazionali e locali per disegnare ogni schema locale “à la carte”
prendendo in considerazione le condizioni locali. Un accordo finanziario sarà firmato in ogni
specifico caso con l’autorità di programmazione nazionale.
Criteri d’eleggibilità per le PMI
I fondi resi disponibili attraverso JEREMIE devono essere utilizzati per fornire accesso
finanziamento per le PMI. Questi finanziamenti potrebbero coinvolgere nuovi progetti,
modernizzazione o l’espansione di business esistenti nell’ambito di settori quali:
manifatturiero, l’agro-alimentare, l’ambiente, i servizi, l’ICT ecc.
Sono eleggibili le PMI, cosi’ come definite a livello comunitario32, con una preferenza per
micro e piccole imprese.
31
Maggiori informazioni sul programma JASPERS sono
http://ec.europa.eu/regional_policy/funds/2007/jjj/jaspers_en.htm
reperibili
al
seguente
indirizzo
al
la
il
le
Internet:
32
L’articolo 2 della Raccomandazione della Commissione europea del 6 maggio 2003 relativa alla definizione
delle microimprese, piccole e medie imprese (C(2003) 1422) recita:
1. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da imprese che
occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio
annuo non supera i 43 milioni di euro;
26
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Le PMI in questione non devono avere interessi nei seguenti settori: immobiliare, bancario,
assicurativo o intermediari finanziari o rientrare tra le attività escluse dalle liste del FEI e della
BEI.
Calendario
Nel 2006 gli Stati membri e la Commissione europea con il sostegno del FEI identificheranno le
esigenze finanziarie delle PMI nelle loro rispettive Regioni per il periodo finanziario 2007-2013
e realizzeranno un piano d’azione. A partire dal 1 gennaio 2007, l’iniziativa JEREMIE entrerà
nella fase d’attuazione e diventerà operazionale. La fase operativa dovrebbe cominciare non
appena sarà eletto un titolare fondi per la gestione di JEREMIE e per la pubblicazione di inviti
a presentare proposte relativi alla distribuzione dei fondi. 33
3. JESSICA (Sostegno comunitario congiunto per lo sviluppo sostenibile nelle aree
urbane)
Strumento lanciato dalla Commissione europea in accordo con la BEI, la Banca Centrale
Europea (BCE) e la BERS. Gli istituti coinvolti, che hanno già una notevole esperienza nel
campo dei prestiti per lo sviluppo e la riqualificazione urbana, si sono impegnati a collaborare
strettamente con la Commissione nell’ambito dei nuovi programmi del FESR. L’obiettivo è
quello di contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree urbane, all’interno degli obiettivi
più generali della politica di coesione, secondo quanto indicato nella Comunicazione della
Commissione dal titolo “Politica di coesione a sostegno della crescita e dell’occupazione: linee
guida della strategia comunitaria per il periodo 2007-2013.” In essa infatti i bisogni specifici di
aree e territori urbani sono stati considerati una priorità per il prossimo periodo di
programmazione, allo scopo di perseguire uno sviluppo equilibrato dell’Ue e di rimuovere gli
ostacoli alla sua crescita. Jessica vuole mettere insieme le sovvenzioni destinate ai programmi
di riqualificazione e sviluppo urbano con i prestiti e la capacità finanziaria e di credito delle
banche, che dal canto loro si sono impegnate a razionalizzare le procedure per la concessione
dei prestiti stessi nel settore dello sviluppo urbano. Le autorità locali potranno così:
ƒ
ƒ
ƒ
Contare su risorse finanziarie aggiuntive per il partnenariato pubblico-privato per progetti
di sviluppo e riqualificazione delle aree urbane delle regioni dell’Unione Europea;
Avvalersi del contributo di esperti delle istituzioni finanziarie specialistiche come la BEI o la
Banca Centrale Europea (BCE);
Avere una gestione più semplice e flessibile dei fondi per lo sviluppo urbano
Funzionamento
Essa mette a disposizione una struttura che fornisce competenze specialistiche e
assistenza tecnica alle autorità di gestione dei Fondi Strutturali per permettere loro di
risolvere i problemi di finanziamento dei progetti di riqualificazione urbana sostenibile,
attraverso in particolare una combinazione tra prestiti e sovvenzioni. In maniera
complementare a JEREMIE, (che aiuterà le PMI delle aree urbane nell’accesso al credito e agli
strumenti finanziari), Jessica supporterà i progetti di miglioramento delle infrastrutture urbane,
i progetti di efficienza energetica e di implementazione delle tecnologie di comunicazione e
informazione (TIC), e qualunque altro progetto che risponda alle priorità degli interventi del
FESR, così come indicati dagli orientamenti strategici in precedenza citati, e che sia
finalizzato allo sviluppo e alla riqualificazione urbana.34
2. Nella categoria delle PMI si definisce piccola impresa un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un
fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro;
3. Nella categoria delle PMI si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un
fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
33
Maggiori
informazioni
sono
reperibili
al
seguente
indirizzo
Internet:
http://ec.europa.eu/regional_policy/funds/2007/jjj/jeremie_en.htm.
34
Maggiori
informazioni
possono
essere
reperite
http://ec.europa.eu/regional_policy/funds/2007/jjj/jessica_en.htm
al
seguente
indirizzo
Internet:
27
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
SCHEDA 7: ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI
In linea con gli obiettivi del Trattato e in una prospettiva di una reale convergenza economica,
gli interventi finanziati mediante le risorse limitate di cui dispone la politica di coesione
dovrebbero concentrarsi sulla promozione della crescita sostenibile, della competitività e
dell’occupazione, tenendo conto dell’agenda di Lisbona rinnovata. Il Consiglio ha, quindi,
definito degli orientamenti strategici comunitari in materia (Decisione n. 2006/702/CE del 6
ottobre 2006) 35volti a facilitarne la realizzazione. Gli orientamenti strategici rappresentano un
contesto indicativo per gli Stati membri per l’elaborazione dei quadri strategici di riferimento
nazionali ed i programmi operativi per il periodo 2007-2013. Essi dovrebbero costituire priorità,
per tutti gli Stati membri e le regioni, ai settori d’investimento che aiutano a realizzare i
programmi nazionali di riforma tenendo conto delle esigenze e delle circostanze nazionali e
regionali: investimenti nell’innovazione, nell’economia della conoscenza, nelle nuove tecnologie
dell’informazione
e
della
comunicazione,
nell’occupazione,
nel
capitale
umano,
nell’imprenditorialità, nel sostegno alle PMI, nell’accesso al capitale di rischio.
Gli obiettivi strategici dovrebbero favorire uno sviluppo equilibrato, comunità sostenibili e
l’inclusione sociale e sviluppare la strategia di Lisbona e, in particolare, promuovere: - la
conoscenza, la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo del capitale umano - lo sviluppo sostenibile e
tener conto della protezione e del miglioramento dell’ambiente nel preparare le strategie
nazionali - le parità uomo-donna e la prevenzione di ogni discriminazione - una buona
governance a tutti i livelli.
Secondo gli orientamenti strategici, i programmi sostenuti dalla politica di coesione devono
cercare di indirizzare le risorse verso le seguenti priorità:
1.
2.
3.
rendere più attraenti gli Stati membri, le regioni e le città migliorando l’accessibilità, garantendo una
qualità e un livello adeguati di servizi e tutelando l’ambiente;
promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e lo sviluppo dell’economia della conoscenza mediante lo
sviluppo della ricerca e dell’innovazione, comprese le nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione;
creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone verso il mercato del
lavoro o l’attività imprenditoriale, migliorando l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e
aumentando gli investimenti nel capitale umano.
1. Rendere l’Europa e le sue regioni più attraenti per gli investimenti e l’occupazione
attraverso le seguenti priorità ed i relativi orientamenti:
ƒ
Potenziare le infrastrutture di trasporto (sviluppo delle reti transeuropee e, in particolare,
dei collegamenti transfrontalieri e secondari di particolare importanza; accessibilità alle
infrastrutture ferroviarie (interoperabilità e utilizzazione dell’ERTMS); promozione di reti di
trasporto eco-sostenibili, in particolare nelle aree urbane, sviluppo delle «autostrade del
mare» e del trasporto marittimo a corto raggio come alternative praticabili al trasporto
stradale e ferroviario a lunga distanza);
ƒ
Rafforzare le sinergie tra tutela dell’ambiente e crescita (investimenti nelle infrastrutture
per conformarsi alla normativa ambientale in materia di acqua, rifiuti, aria e protezione
della natura, delle specie e della biodiversità; garantire condizioni favorevoli alle imprese e
al loro personale altamente qualificato; investimenti per l’energia e il trasporto sostenibili,
favorire investimenti che contribuiscano al rispetto degli impegni di Kyoto assunti
dall’Unione europea; misure di prevenzione dei rischi, attraverso una gestione migliore
delle risorse naturali, una ricerca più mirata e un uso migliore delle TIC, e politiche
pubbliche più innovative, compreso ad esempio il monitoraggio preventivo);
35
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2006/l_291/l_29120061021it00110032.pdf
28
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
ƒ
Affrontare l’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali in Europa (sostenere i progetti
per migliorare l’efficienza energetica; promuovere lo sviluppo e l’uso delle tecnologie
rinnovabili e alternative, anche per il riscaldamento e la refrigerazione; concentrare gli
investimenti nelle fonti energetiche tradizionali sullo sviluppo delle reti quando vi è prova di
un fallimento del mercato).
2. Promuovere la conoscenza e l’innovazione a favore della crescita
ƒ
Aumentare e indirizzare meglio gli investimenti nella RST (rafforzare sia la cooperazione tra
le imprese che quella tra le imprese e gli istituti pubblici di ricerca/di istruzione terziaria,
sostenere le attività di RST presso le PMI e il trasferimento di tecnologia; appoggiare le
iniziative regionali di natura transfrontaliera e transnazionale volte a rafforzare la
collaborazione e la capacità nei settori prioritari della politica della ricerca della Comunità;
sviluppare ulteriormente la capacità di R&S, incluse le TIC, le infrastrutture di ricerca e il
capitale umano, nelle zone ad alto potenziale di crescita);
ƒ
Facilitare l’innovazione e promuovere l’imprenditorialità (rendere l’offerta regionale di RST,
innovazione ed istruzione, più efficiente e accessibile alle imprese, in particolare le PMI;
fornire servizi di sostegno alle imprese che consentano loro, segnatamente alle PMI, di
accrescere la loro competitività e di internazionalizzarsi, con particolare attenzione per lo
sfruttamento di sinergie) e fornire al tempo stesso un sostegno più tradizionale in materia
di gestione, marketing, assistenza tecnica, ricerca di personale e altri servizi professionali e
commerciali; sfruttare appieno i punti di forza europei in materia di eco-innovazioni;
sostenere l’imprenditorialità e agevolare la creazione e lo sviluppo di nuove imprese (spinout e spin-off, sensibilizzazione, realizzazione di prototipi, tutoring e sostegno manageriale
e tecnologico ai potenziali imprenditori);
ƒ
Promuovere la società dell’informazione per tutti (promuovere l’adozione delle TIC da parte
delle imprese e delle famiglie e il loro sviluppo; garantire la disponibilità di infrastrutture
TIC e di servizi collegati qualora il mercato non li fornisca a prezzi accessibili e a un livello
compatibile con i servizi necessari, specialmente nelle zone isolate e rurali e nei nuovi Stati
membri);
ƒ
Migliorare l’accesso al credito (sostenere gli strumenti diversi dalle sovvenzioni come i
prestiti, i finanziamenti garantiti per debiti subordinati, gli strumenti convertibili e il capitale
di rischio; la BEI e il FEI potrebbero fornire valido supporto per elaborare un approccio
integrato che sostenga ad un tempo l’innovazione, il suo trasferimento in nuove attività
commerciali e la disponibilità di capitale di rischio e raggiungere determinate categorie
specifiche come ad esempio i giovani imprenditori, le imprenditrici o le persone
appartenenti a gruppi svantaggiati);
3. Posti di lavoro migliori e più numerosi
In termini di sviluppo del capitale umano, gli orientamenti per l’occupazione evidenziano tre
priorità per le politiche degli Stati membri:
ƒ
Far sì che un maggior numero di persone arrivi e rimanga sul mercato del lavoro e
modernizzare i sistemi di protezione sociale (attuare politiche occupazionali finalizzate al
pieno impiego, al miglioramento della qualità e della produttività del lavoro e al
rafforzamento della coesione sociale e territoriale; promuovere un approccio al lavoro
basato sul ciclo di vita; fare in modo che i mercati del lavoro favoriscano l’integrazione e
rendere il lavoro più attraente, anche in termini economici, per le persone alla ricerca di un
impiego, comprese le persone svantaggiate, e per gli inattivi; migliorare la rispondenza alle
esigenze del mercato del lavoro);
ƒ
Migliorare l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e rendere più flessibile il mercato del
lavoro (favorire al tempo stesso flessibilità e sicurezza occupazionale e ridurre la
segmentazione del mercato del lavoro, tenendo nella debita considerazione il ruolo delle
29
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
parti sociali; assicurare un andamento dei costi del lavoro e meccanismi di fissazione dei
salari che contribuiscano a promuovere l’occupazione);
ƒ
Aumentare gli investimenti nel capitale umano migliorando l’istruzione e le competenze
(aumentare e migliorare gli investimenti nel capitale umano; adeguare i sistemi di
istruzione e formazione in funzione delle nuove competenze richieste).
Gli orientamenti strategici raccomandano, inoltre, agli Stati membri di:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
favorire l’ efficacia delle amministrazioni e dei servizi pubblici («smart administration»),
fondamentali per la crescita economica e l’occupazione, anche attraverso la modernizzare
dei servizi pubblici e l’uso delle nuove tecnologie sia adeguatamente presa in
considerazione;
Contribuire a mantenere in buona salute la popolazione attiva;
Promuovere la coesione tra aree urbane e zone rurali, nonché all’interno delle stesse aree
metropolitane;
promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, compresa
quella marittima. Una cooperazione più stretta fra le regioni dell’UE dovrebbe aiutare ad
accelerare lo sviluppo economico e il conseguimento di una crescita più elevata.
30
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
SCHEDA 8: QUADRO STRATEGICO NAZIONALE 2007-2013
Introduzione
Il Quadro strategico nazionale (QSN), previsto dall’art. 25 dal Regolamento generale
dell'Unione europea sui fondi strutturali europei, ha il compito di tradurre le indicazioni
derivanti dai Documenti Strategici Preliminari in indirizzi strategici e in alcuni indirizzi operativi.
Nell'Intesa sancita in Conferenza Unificata il 3 febbraio 200536, Stato e Regioni sostengono il
raggiungimento della competitività e degli obiettivi di Lisbona tramite l’unificazione della
programmazione della politica comunitaria con quella della politica regionale nazionale (Fondo
per le aree sottoutilizzate).
Obiettivi generali e priorità
Sulla base di una valutazione puntuale dei risultati del periodo 2000-2006, sono stati
identificati 4 macro obiettivi e definite 10 Priorità tematiche, che costituiscono il panorama
esaustivo delle finalità della programmazione 2007-2013. I macro-obiettivi e le priorità
tematiche, identificate nel percorso partenariale di formulazione del Quadro, sono cosi
articolati:
(a) Sviluppare i circuiti della conoscenza
Principali Priorità di riferimento
1. Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane – Rafforzare, integrare e
migliorare la qualità dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro e il loro collegamento con
il territorio;
2. Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la
competitività - Rafforzare e valorizzare l’intera rete della filiera della ricerca e le reti di
cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese, per contribuire alla competitività e
alla crescita economica; sostenere la massima diffusione e utilizzo di nuove tecnologie e
servizi avanzati; innalzare il livello delle competenze e conoscenze scientifiche e tecniche
nel sistema produttivo e nelle istituzioni.
(b) Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori
Principali Priorità di riferimento
1. Uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo - Garantire le
condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo e livelli adeguati di servizi ambientali
per la popolazione e le imprese;
2. Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale Promuovere una società inclusiva e garantire condizioni di sicurezza al fine di migliorare le
condizioni di contesto che piu’ direttamente favoriscono lo sviluppo.
(c) Potenziare le filiere produttive, i servizi e la conoscenza
Principali Priorità di riferimento
1. Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo –
Valorizzare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, trasformandole in vantaggio
competitivo per aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità
della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile;
2. Reti e collegamenti per la mobilità - Accelerare la realizzazione di un sistema di
trasporto efficiente, integrato, flessibile, sicuro e sostenibile per assicurare servizi logistici e
di trasporto funzionali allo sviluppo;
36
«Linee guida per l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013», bozza dell’ottobre 2006
31
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
3. Competitività dei sistemi produttivi e occupazione - Accrescere l’efficacia degli
interventi per i sistemi locali, migliorando la governance e la capacità di integrazione fra le
politiche; promuovere processi sostenibili e inclusivi di innovazione e sviluppo
imprenditoriale; qualificare e finalizzare in termini di occupabilità e adattabilità gli interventi
di politica attiva di lavoro, collegandoli alle prospettive di sviluppo del territorio;acceso al
credito, micro-credito e capitale di rischio da parte delle PMI;
4. Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani - Promuovere la
competitività, l’innovazione e l’attrattività delle città e delle reti urbane attraverso la
diffusione di servizi avanzati di qualità, il miglioramento della qualità della vita, e il
collegamento con le reti materiali e immateriali.
(d) Internazionalizzare e modernizzare
Principali Priorità di riferimento
1. Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse - Sviluppare
la capacità di apertura del sistema economico nazionale e di attuare politiche di rapporti
stabili e di radicamento sui mercati internazionali e favorire la localizzazione nel nostro
Paese di capitali, investimenti, competenze e flussi di consumo provenienti dall’esterno, di
qualità elevata, in grado di dare un contributo allo sviluppo nazionale
2. Capacità istituzionali e mercati dei servizi e dei capitali concorrenziali ed efficaci Elevare le capacità delle amministrazioni per la programmazione e la gestione della politica
regionale addizionale e rafforzare il coinvolgimento del partenariato economico e sociale.
Contribuire all’apertura dei mercati dei servizi e dei capitali. Accrescere i livelli di legalità in
particolare nei processi della pubblica amministrazione.
Le priorità sono rivolte a obiettivi di produttività, competitività e innovazione da perseguire in
tutto il Paese. Si declinano con intensità e modalità differenziate fra le due macro-aree (Centro
Nord e Mezzogiorno) e fra gli obiettivi comunitari di riferimento ("Convergenza", "Competitività
regionale e occupazione", "Cooperazione territoriale"). Tali priorità dovranno trovare
l’attuazione più appropriata nell’ambito delle scelte demandate alla programmazione operativa.
Per ciascuna priorità, a salvaguardia della necessaria addizionalità strategica della politica
regionale, è stata identificata la modalità di integrazione con la politica ordinaria. La prima può,
infatti, intervenire: - a sostegno dei medesimi obiettivi della politica ordinaria - per orientare e
innovare la politica ordinaria - per valorizzare specifiche opportunità territoriali.
Ciascuna priorità si declina in più obiettivi (interventi) specifici. Pertanto, per ciascuna priorità
sono indicati i requisiti che gli interventi devono avere affinché la priorità stessa sia attuata
efficacemente. Gli strumenti d’attuazione dovranno conformarsi a questi requisiti. Il
conseguimento d’alcune priorità, inoltre, sarà rafforzato almeno nel Mezzogiorno, dalla
fissazione di “obiettivi di servizio” ai quali verranno legati meccanismi di incentivazione
appropriati. Al momento, la scelta è relativa a quattro obiettivi di servizio, centrali per la
strategia:
•
•
•
•
Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione;
Innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro;
Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, in relazione al servizio idrico integrato;
e al sistema di gestione dei rifiuti urbani.
Si tratta di obiettivi relativi alle Priorità 1, 7, e 3. Per i quattro obiettivi individuati sono
suggeriti specifici indicatori. L’assetto istituzionale rilevante per gli obiettivi varia per i diversi
servizi coinvolgendo oltre alle Regioni, Amministrazioni centrali ed Enti sub-regionali a seconda
del tipo di indicatore.
32
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Strategia del Fondo Sociale Europeo37
Il Fondo Sociale Europeo è il principale strumento finanziario a sostegno della Strategia
Europea per l’Occupazione. Il Fondo Sociale Europeo sosterrà, quindi, in linea con quanto
previsto dallo specifico Regolamento comunitario principalmente gli obiettivi previsti dalle
Priorità 1, 7, 5 e 2 nonché, laddove pertinenti alla specifica missione del Fondo, anche quelli
previsti dalle altre priorità, come ad esempio interventi di formazione permanente sui grandi
temi della sostenibilità ambientale e della salute pubblica (Priorità 3) e la formazione continua
per il rafforzamento della capacity building della Pubblica amministrazione (Priorità 10).
Con riferimento alle priorità e agli obiettivi specifici individuati nel QSN, il Fondo Sociale
Europeo sosterrà in particolare:
ƒ
nell’ambito degli interventi per l’adattabilità di lavoratori, imprese e imprenditori, il
perseguimento di obiettivi volti a promuovere il miglioramento della competitività delle
imprese, attraverso politiche di formazione e coerenti politiche di anticipazione, la
costruzione di un sistema di formazione continua a sostegno della capacità di adattamento
dei lavoratori, il sostegno a strategie e strumenti per l’emersione, il miglioramento della
qualità del lavoro;
ƒ
nell’ambito degli interventi per l’occupabilità e l’integrazione sostenibile nel mercato del
lavoro, il perseguimento di obiettivi volti al miglioramento dei servizi di intermediazione tra
domanda e offerta di lavoro, al rafforzamento delle competenze chiave per la popolazione,
all’inserimento e reinserimento lavorativo, a politiche attive del lavoro nel quadro di nuovi
sistemi di welfare to work, ad interventi per la conciliazione e per l’integrazione sociale e
lavorativa degli immigrati e alla mobilità geografica e professionale;
ƒ
nell’ambito degli interventi per l’integrazione sociale e la lotta alle discriminazioni, il
perseguimento di obiettivi di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati, di qualità e
disponibilità di servizi di cura e di conciliazione, di promozione di strumenti contro la
discriminazione e l’esclusione;
ƒ
nell’ambito degli interventi a sostegno di sistemi e reti per il miglioramento delle risorse
umane, il perseguimento di obiettivi di qualità dei sistemi e di costruzione di reti di
formazione superiore, ricerca e imprese;
ƒ
nell’ambito di interventi per migliorare il ridisegno dei sistemi dell’occupazione e del
mercato del lavoro, il perseguimento di obiettivi di sostegno a patti, partenariati, reti e
iniziative a vari livelli territoriali;
ƒ
nell’ambito di interventi innovativi, interregionali e transnazionali, il perseguimento di
obiettivi di scambio di informazioni, esperienze, buone pratiche e lo sviluppo di strategie
complementari e di azioni coordinate o collettive.
Nelle regioni dell’obiettivo Convergenza, il Fondo Sociale Europeo sosterrà, inoltre:
ƒ
nell’ambito degli interventi a sostegno di sistemi e interventi per la società della
conoscenza e l’apprendimento permanente, il perseguimento di obiettivi di investimento
sulla qualità interna dei sistemi e delle filiere di istruzione e formazione iniziale e
permanente, di aumento della partecipazione in tutte le filiere formative, di accrescimento
del potenziale umano in ricerca e innovazione;
ƒ
nell’ambito degli interventi di rafforzamento della capacità istituzionale, il perseguimento di
obiettivi di governance, di sostegno a partenariati locali, di formazione continua della
pubblica Amministrazione degli altri soggetti coinvolti nella programmazione e gestione
delle politiche di sviluppo e dei relativi servizi.
37
Il paragrafo non è presente nella bozza del QSN 2007-2013 di ottobre 2006
33
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Interventi finanziari per il QSN38
Il Quadro Finanziario Unico pluriennale di cassa prevede la ripartizione delle risorse per
macroaree Centro-Nord e Mezzogiorno e le previsioni programmatiche della spesa in conto
capitale i cui effetti di cassa si prolungheranno fino al 2015. In particolare:
Per le risorse comunitarie e per il relativo co-finanziamento nazionale, in base al Regolamento
Generale sui Fondi Strutturali risulta che:
ƒ per l’obiettivo “Convergenza” il tasso di partecipazione del FESR e del FSE non può
superare il tetto del 75% della spesa pubblica ammissibile;
ƒ per l’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” questo tetto è pari al 50% della
spesa pubblica ammissibile,
ƒ per l’obiettivo “Cooperazione territoriale”, il limite massimo varia dall’85% del totale della
spesa ammissibile al 75% della sola spesa pubblica ammissibile.
I tassi di partecipazione dei fondi comunitari a livello di Asse che, comunque, non possono
essere inferiori al 20% della spesa ammissibile.
Al co-finanziamento nazionale concorrono la quota statale e quella regionale/locale: nel
precedente ciclo di programmazione la composizione è stata fissata rispettivamente nelle
quote del 70% e 30% del totale nel caso del FESR, dell’80% e del 20% nel caso del FSE.
Nonostante l’ipotesi, mutatis mutandis, di mantenere tali valori, le Regioni chiedono di
valutare un incremento della quota statale.
Per le risorse della politica regionale nazionale o risorse addizionali nazionali (ora Fondo per le
aree sottoutilizzate - FAS), si dovrà dare seguito all'impegno assunto nelle Linee guida
approvate dalla Conferenza fra Stato e Regioni di rendere l'impegno programmatico di
competenza da quadriennale a settennale e di ripartirne le risorse per l’85% al Mezzogiorno e
per il 15% al Centro-Nord. Il profilo pluriennale di spesa terrà conto delle stime delle
erogazioni del FAS, ipotizzandone il mantenimento, e valuterà l’effettiva capacità di spesa delle
Amministrazioni;
Per le risorse ordinarie, a garanzia del rispetto dell’addizionalità, soprattutto per il Mezzogiorno,
sin dal DPEF 2000–2003, fu stabilito quale impegno congiunto di Governo e Regioni, un valore
obiettivo per la spesa ordinaria in conto capitale nel Mezzogiorno (il 30% del totale nazionale).
Nel nuovo QSN, andrà deciso se mantenere al 30% detto obiettivo o fissarlo ad un valore più
elevato (più prossimo alla quota di popolazione, pari al 36%), definendo così un profilo di
spesa per macro-area coerente con le valutazioni macroeconomiche dei documenti nazionali di
programmazione.
L'effettivo conseguimento dei profili di spesa che verranno programmati dovrà garantire
l'obiettivo di genuina addizionalità della politica regionale. Sarà a riguardo necessario
rimuovere una serie di fattori che hanno fortemente frenato l'addizionalità nel 2000-2006: in
questo periodo, infatti, la politica ordinaria non ha conseguito l'obiettivo di destinare al
Mezzogiorno il 30% della spesa in conto capitale, mentre il peggioramento delle condizioni di
finanza pubblica e la modesta capacità di previsione della spesa da parte delle amministrazioni
pubbliche centrali e regionali hanno concorso ad ostacolare la spesa. A determinare dette
difficoltà hanno concorso vari fattori, tra cui: - la non cogenza dell’obiettivo - l’assenza di
incentivi per i comportamenti virtuosi - la scarsa capacità delle amministrazioni nel
programmare e monitorare la spesa in presenza di gravi lacune informative - l’acuirsi della
tensione fra gli obiettivi finanziari della politica regionale e di quelli di finanza pubblica - una
capacità attuativa delle politiche addizionali inferiore a quanto preventivato ex ante.
Per risolvere dette problematiche, oltre ad adeguare la programmazione nazionale a quella
comunitaria, ovvero a renderla settennale in modo da creare maggiore certezza e rispondenza
tra le due programmazioni, è necessario:
38
Il paragrafo non è presente nella bozza del QSN 2007-2013 di ottobre 2006
34
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
conferire maggiore cogenza, anche con il ricorso a meccanismi sanzionatori, al vincolo di
destinazione territoriale di spesa in conto capitale ordinaria (30% al Mezzogiorno) anche
per grandi "enti pubblici" di spesa;
assicurare l’effettiva integrazione degli specifici obiettivi della politica regionale nella
programmazione della politica ordinaria,
creare appropriati meccanismi di coordinamento da parte delle Regioni e delle
Amministrazioni centrali responsabili degli interventi,
migliorare notevolmente la capacità di previsione di spesa da parte dell’amministrazione
centrale e delle regioni,
realizzare una maggiore armonizzazione del ciclo finanziario con il ciclo progettuale e la
contemporanea garanzia che il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica non
impedisca il conseguimento degli obiettivi di spesa in conto capitale.
Attuazione39
L'unificazione della strategia programmatica della politica regionale consentirà di: - conseguire
le priorità indicate nel QSN - la semplificazione e la convergenza della Governance europea e
nazionale in materia - il coinvolgimento degli attori socio-economici in tutte le sue fasi di
elaborazione a tutti i livelli (programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione).
Il processo di programmazione sarà suddiviso in tre fasi:
1. Programmazione della strategia specifica, territoriale e/o settoriale, in cui ogni
amministrazione centrale e regionale partecipante al processo definisce: - le priorità con cui
concorre agli obiettivi generali con le due fonti finanziarie aggiuntive - le modalità con cui
intende attuare i requisiti fissati dal QSN;
2. Definizione nell’Intesa Istituzionale di Programma fra Stato e singole Regioni dei profili di
cooperazione istituzionale che derivano alle due parti dagli impegni strategici assunti;
3. Loro attuazione.
Attività di coordinamento
Accanto all’individuazione delle amministrazioni capofila (Ministero Economia e Finanze –
Dipartimento per le politiche di sviluppo per il Fondo europeo sviluppo regionale e Ministero del
lavoro per il Fondo sociale europeo) e all’identificazione delle Autorità di gestione e Autorità di
certificazione dei singoli programmi operativi, il Quadro definitivo indicherà le modalità di
coordinamento che in ambito nazionale e regionale possano costituire soluzioni efficaci per
sostenere l’integrazione tra soggetti, risorse e strumenti, richiesta dalla politica regionale
unitaria.
Un Comitato Nazionale, composto dalle Amministrazioni centrali, dalle Regioni, dai
rappresentanti del partenariato istituzionale ed economico sociale, sarà incaricato delle funzioni
di accompagnamento dell’attuazione del QSN.
Un Gruppo di coordinamento strategico definirà i contenuti della strategia nazionale di
cooperazione territoriale.
Programmazione e valutazione
Tre tipi di valutazione verranno realizzati: ex-ante, in itinere ed ex post. Particolare attenzione
verrà dedicata alla valutazione dei temi di carattere ambientale attraverso la Valutazione
Ambientale Strategica di piani e programmi (VAS).
Monitoraggio e Comunicazione
Le nuove prospettive aperte dall’unificazione della politica regionale richiedono la rivisitazione
dei sistemi di monitoraggio esistenti (Monitweb per la programmazione comunitaria;
Applicativo Intese per quella nazionale attuata tramite Accordi di programma quadro) al fine di
39
Il paragrafo non è presente nella bozza del QSN 2007-2013 di ottobre 2006
35
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
adattarli alle nuove esigenze. Sulla base di una più puntuale identificazione delle specifiche
domande informative di interesse sia dei diversi livelli di governo, sia degli altri stakeholders e
partner coinvolti nella programmazione e gestione della politica regionale aggiuntiva, nonché
del pubblico, la versione finale del QSN svilupperà le indicazioni operative a tal fine necessarie.
Capacità amministrativa e Riserva di premialità
Componente centrale della strategia delineata nel QSN resta il rafforzamento della capacità
delle amministrazioni di programmare, attuare e valutare gli interventi, di produrre beni
pubblici (legalità, sicurezza, correttezza e imparzialità dell’azione amministrativa, certezza e
prevedibilità dell’agire pubblico), di promuovere e realizzare servizi collettivi di qualità. Si
tratta, al tempo stesso, di uno strumento e di un obiettivo della politica.
Alla luce dell’esperienza maturata nel ciclo 2000-2006, è in corso di valutazione, l’utilizzo di
meccanismi di premialità per sostenere la qualità dell’azione amministrativa e promuovere
l’efficacia di modelli progettuali innovativi e/o tecniche attuative che influenzino positivamente
l’impatto della politica regionale.
Per le Regioni dell’Obiettivo Convergenza si sta valutando l’opportunità di rafforzare la
diffusione e condivisione delle soluzioni e delle pratiche amministrative positive maturate nel
periodo 2000-06.
Contenuti del documento di programmazione strategico-operativa regionale
Per ogni Regione la strategia della politica regionale di coesione unitaria è definita in un
documento di programmazione strategico-operativa che esplicita:
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
gli obiettivi generali della politica regionale di coesione unitaria per la Regione con
particolare riferimento alle priorità del QSN;
gli obiettivi specifici attraverso i quali ogni Regione declina, con riferimento agli obiettivi
generali e alle priorità del Quadro rappresentative dei propri obiettivi generali, la
propria programmazione della strategia di politica regionale di coesione;
il quadro di programmazione finanziaria unitaria delle risorse che concorrono al
conseguimento degli obiettivi della politica regionale di coesione secondo modalità che
rendano distinguibile la programmazione finanziaria dei singoli Programmi Operativi in
cui si articola la programmazione e l’attuazione della politica regionale di coesione cofinanziata con risorse dei fondi strutturali;
le modalità previste per il coinvolgimento del partenariato istituzionale e socioeconomico;
l’indicazione delle priorità e, ove possibile, di obiettivi specifici per il cui conseguimento
si individuano come necessari e/o opportuni livelli di cooperazione istituzionale verticali
e/o orizzontali;
l’individuazione delle modalità di attuazione, ovvero delle regole e delle procedure
nonché delle eventuali misure organizzative e di governance che la Regione ritiene
necessarie e che intende adottare per l’attuazione dell’insieme della politica regionale di
coesione;
l’indicazione delle modalità e dei criteri di individuazione degli specifici strumenti di
attuazione.
36
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
SCHEDA 9: I PIANI REGIONALI
REGIONE: TOSCANA: “Vivere bene in Toscana”
Riferimento normativo:
DOCUMENTO STRATEGICO
REGIONALE PRELIMINARE
per la politica di coesione 20072013
Ammontare:
Durata: 2007-2013
Sito Web: http://www.docup.toscana.it/riforma_post2006/files/documenti_strategici_regionali/dspr28ottdef.doc
Le linee guida per il Quadro Strategico di Riferimento Preliminare (QSRP) della Regione
Toscana per la politica di coesione 2007-2013 si collocano sulla scia degli precedenti strumenti
di programmazione regionale e , in particolare, sulla base del Piano di Indirizzo Territoriale
(PIT) e del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2006-2010. il PRS delinea una strategia
fondata su otto “programmi strategici integrati”, in cui si ritrovano le priorità progettuali delle
politiche regionali, nonché le specifiche indicazioni per le strategie settoriali delle stesse. Essi
sono:
1. Innovazione, ricerca e qualità - 2. Cittadinanza, coesione, cultura, qualità della vita - 3.
Qualificazione risorse umane e lavoro - 4. Competitività territori e sistemi produttivI - 5.
Proiezione e cooperazione internazionale - 6. Infrastrutture per lo sviluppo - 7. Sostenibilità
ambientale e territoriale - 8. Governance, conoscenza, partecipazione.
I contenuti strategici del nuovo PIT inquadrano, invece, le quattro seguenti strategie
territoriali:
1. la mobilità e la logistica – 2. la qualità del sistema insediativo e l’area centrale metropolitana
– 3. la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica – 4. le reti ecologiche ed i grandi corridoi
ambientali.
La finalità generale dello sviluppo già individuata nel PRS “Vivere bene in Toscana”, fa
riferimento agli obiettivi e alla strategia comunitaria di Lisbona – società della conoscenza,
coesione sociale e pari opportunità, sviluppo innovativo e buoni posti di lavoro – e al criterio
direttivo di Goteborg – garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica allo sviluppo
regionale – ponendo alla base dell’attività del governo e dell’amministrazione regionale i
principi del federalismo, della governance cooperativa e della concertazione.
Gli obiettivi generali della programmazione regionale, sulla base delle indicazioni del
Programma di governo, sono i seguenti:
1. competitività del sistema produttivo regionale (difesa delle posizioni regionali sui
mercati nazionali; sostegno ala proiezione internazionale delle imprese, ed all’aumento
del flusso di investimenti sul territorio regionale; riorganizzazione e qualificazione della
struttura produttiva nella direzione di qualità e sostenibilità; rafforzamento dei legami
tra ricerca e produzione, moltiplicando i canali di trasferimento tecnologico tra
Università e impresa; miglioramento dell’efficienza del territorio rendendolo sempre più
capace di attrarre investimenti in un quadro di sostenibilità ambientale; favorire una
crescita della qualità del lavoro attraverso lo sviluppo di sistemi sempre più qualificati di
formazione e di orientamento professionale);
2. coesione sociale dell’intera comunità regionale (rafforzamento del sistema dei
servizi sociali ed assistenziali; sostegno e diffusione del diritto alla salute; sostegno del
diritto all’istruzione ed all’acquisizione di conoscenze sempre migliori; tutela del diritto
alla cultura ed alla fruizione del patrimonio conoscitivo tramandato dalla storia);
37
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
3. grandi valori che fondano l’identità della comunità regionale.
L’innovazione è considerata la chiave delle politiche di intervento del modello di sviluppo
regionale toscano.
Le opzioni strategiche della politica regionale di sviluppo e coesione per il 2007-2013,
organizzate in obiettivi e priorità, sono articolate su quattro livelli: il primo, quello più
generale, definisce l’ambito (“Competitività regionale”, “Occupazione”, “Cooperazione
territoriale”); ciascun ambito risulta articolato in aree più specifiche, definite dai temi
prioritari; questi costituiscono le direttrici di intervento all’interno delle quali si collocano gli
obiettivi specifici della strategia regionale. Al livello sottostante, gli obiettivi specifici trovano la
loro declinazione più operativa, rappresentata dall’insieme dalle priorità specifiche.
Nell’ambito “Competitività regionale”, con particolare riferimento alla finalizzazione delle
risorse comunitarie del FESR, la Regione intende promuovere, prioritariamente, il
rafforzamento della competitività del territorio e del sistema produttivo regionale affinché sia in
grado di sostenere la competitività internazionale, di creare occupazione qualificata, e di
garantire lo sviluppo sostenibile.
In tale ambito, i temi prioritari individuati per la “Competitività regionale”, in coerenza con
quanto previsto nei regolamenti e negli orientamenti strategici comunitari, riguardano:
ƒ
la promozione dell’innovazione e dell’economia della conoscenza, anche attraverso il
partenariato pubblico-privato (PPP);
ƒ
l’ambiente e la prevenzione dei rischi ambientali;
ƒ
l’accessibilità ai servizi di trasporto e di telecomunicazione di interesse economico
generale.
Attenzione particolare deve essere posta alla nuova priorità del periodo di programmazione
2007-20013: la c.d. “dimensione urbana”. Al suo carattere di novità, si affiancano alcuni
aspetti che costituiscono i “fattori di contesto” dello sviluppo urbano toscano. Infatti, le aree
urbane della Toscana costituiscono i luoghi strategici per lo sviluppo delle competitività e
dell’attrattività dei territori regionali e devono inquadrarsi in più ampie politiche territoriali.
Il PIT prevede già un rafforzamento del ruolo della rete delle città-capoluogo, quali capisaldi
del sistema insediativo toscano (per le funzioni produttive, formative, dell’informazione e della
ricerca, ecc.), attraverso una migliore integrazione con le altre risorse regionali che consenta
un maggiore coordinamento delle diverse politiche settoriali in ragione dei diversi contesti
locali.
Gli obiettivi specifici perseguiti dalla Regione in materia di sviluppo delle attività urbane di
eccellenza sono:
ƒ
il rafforzamento delle sinergie della rete degli atenei e dei centri di ricerca toscani con il
sistema economico regionale, finalizzato alla costruzione di uno Spazio regionale della
ricerca e della innovazione: a tale spazio è affidato il compito di attrarre risorse umane
e finanziarie, di favorire le connessioni tra mercato del lavoro e crescita strutturata dei
saperi locali, di rafforzare il trasferimento delle conoscenze e delle best practices verso
le imprese;
ƒ
l’implementazione di un sistema urbano effettivamente policentrico, integrato e
interconnesso che abbia la capacità sinergica e la massa critica per dilatare
territorialmente gli effetti delle conoscenze e della loro trasmissione al sistema delle
imprese, anche attraverso la formazione di nuovi nodi di eccellenza formativa e
produttiva.
Le modalità di implementazione delle azioni prioritarie da finanziare con le risorse del FESR
relativamente alla dimensione urbana dovranno prevedere quindi interventi da realizzare:
38
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
ƒ
nel quadro di una strategia diretta a migliorare i fattori di competitività del territorio
urbano interessato, che trova primariamente risposta nell’ambito delle priorità
tematiche orizzontali. Nel quadro della sfera d’azione del FESR e della specifica missione
che il fondo svolge per l’obiettivo “Competitività regionale”, la “problematica urbana”
opererà nel contesto del miglioramento dei fattori di competitività dei territori urbani di
cui la dimensione urbanistica (il progetto urbano) può essere “il mezzo” ma non “il
fine”, il contenitore ma non il contenuto delle politiche;
ƒ
secondo un metodo integrato e a carattere intersettoriale;
ƒ
attraverso un approccio bottom-up, a partire dalla progettualità promossa a livello
locale ed in coerenza con la programmazione regionale;
ƒ
valorizzando il processo di partecipazione della comunità locale alla costruzione del
progetto di sviluppo della competitività oltre la policy community (strategia
partecipativa locale).
L’obiettivo “Occupazione” indica come prioritari:
ƒ
la presenza di un più stretto legame con la ricerca in modo da introdurre un più alto
contenuto di conoscenze e di saperi dentro le produzioni, moltiplicando i canali di
trasferimento tecnologico dalle università alle imprese;
ƒ
la qualità del lavoro come condizione per accrescere la caratura dell’intero sistema
Toscana, attraverso azioni di contrasto alle forme di lavoro precario e lo sviluppo di
sistemi sempre più qualificati di istruzione, formazione e orientamento.
I temi prioritari individuati in questo ambito sono: la piena occupazione, il rafforzamento del
capitale umano, il miglioramento dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, la promozione
delle Pari opportunità e integrazione sociale, l’innovazione dei sistemi di istruzione, formazione
e orientamento, al fine di sostenere l’occupazione e per aumentare la rispondenza alle
esigenze di una società basata sulla conoscenza.
La cooperazione territoriale europea si articola come segue :
ƒ
Rafforzare la presenza strategica del sistema regionale nella cooperazione
transfrontaliera, trasnazionale e interregionale e anche della cooperazione esterna di
prossimità.
ƒ
Promuovere azioni rilevanti per il sistema toscano dal punto di vista della capacità di
leadership e/o di integrazione in ambito globale a partire dal bacino mediterraneo;
ƒ
Definire priorità di intervento settoriali, di concerto con gli altri ambiti di intervento
(competitività e occupazione), su cui integrare azioni di cooperazione.
La Toscana presterà particolare attenzione ai rapporti con Sardegna, Corsica e Liguria, le
regioni dell’Alto Mediterraneo e del Bacino del Mediterraneo e l’area dei Balcani, al fine di
consolidare la propria esperienza di partenariato interregionale in particolare per: (i) la
creazione di una rete di servizi di trasporto integrato a livello di area, (ii) lo sviluppo di una
sistema di gestione di risorse ambientali comuni e (iii) i sistemi di imprese e filiere, le politiche
dei beni culturali e l’alta formazione.
Settori specifici: Turismo, commercio, beni culturali.
Il turismo in Toscana è un importante motore di sviluppo, grazie al flusso di arrivo e presenze
che colloca la Toscana la secondo posto in Italia. A partire dal 2002, dopo una fase di
prolungata crescita, si è aperto un periodo difficile per il turismo toscano, in particolare nella
sua componente balneare e estera, mentre una buona tenuta ha mostrato il turismo culturali
dove l’elevato potere di attrazione è basato su una precisa identità della Toscana. Tutto ciò
richiede, però, un’elevata spesa, crescente sia in valore assoluto che proporzionale, per la
tutela, la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale.
39
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Analisi SWOT del sistema toscano per le attività turistiche e commerciali
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
TURISMO E COMMERCIO
Equilibrata articolazione del sistema distributivo
(grande - media – piccola distribuzione)
Diffusa presenza di negozi, aree mercatali, sagre,
fiere. Produzioni di qualità in ambito agricolo,
artigianale e manifatturiero, presenza di imprese
innovative
OPPORTUNITA’
TURISMO E COMMERCIO
Diffusa presenza di micro-impresa correlata ad
un sistema di inurbamento policentrico che
permette un’ampia copertura territoriale, anche a
vantaggio delle produzioni tipiche e
dell’occupazione
Valorizzazione dell’elemento esperienziale
nell’atto del consumo correlato a fattori ambientali
e culturali
TURISMO E COMMERCIO
Debolezza finanziaria delle micro-imprese
commerciali
Ridotta propensione all'aggiornamento
professionale e manageriale
RISCHI
TURISMO E COMMERCIO
Rischi per il pluralismo e l’equilibrio tra le diverse
tipologie delle strutture di vendita
Potenziale omologazione nel prodotto e nel
modello distributivo
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
ALLEGATO I: BEST PRACTICES
Ricerca e innovazione
1 - Il mare al servizio della scienza: biotecnologia a Bremerhaven
Descrizione
La biotecnologia, una delle tecnologie di punta del XXI secolo, sta assumendo un ruolo sempre
più determinante nel garantire la competitività di numerose industrie. Nella primavera del
2003, con la creazione del Centro per le Biotecnologie Bio-Nord, la cittadina di Bremerhaven si
è distinta in questo settore in rapida espansione.
Da anni, l'industria alimentare rappresenta una delle principali voci dell'economia di
Bremerhaven e numerose imprese si sono sviluppate sotto l'impulso del settore della pesca.
Nel Land di Brema operano attualmente oltre 200 aziende agroalimentari, tra cui grosse
multinazionali quali Frosta, Deutsche See, Beck &Co., Kellogg‘s, Kraft Foods, Nordsee, Frozen
Fish International, Philip Morris, Nestlé, Tchibo e Atlanta-Konzern.
Gestore: Bremerhaven (Germania)
Servizio Offerto: Il progetto Bio-Nord, ideato per promuovere lo sviluppo futuro di questo
comparto, prevede la creazione di un centro destinato ad assistere le imprese alimentari
dell'area a sfruttare le potenzialità delle biotecnologie per mettere a punto nuovi prodotti e
processi. Il progetto prevede l'installazione di un centro per le biotecnologie (Bio-Nord) che
offre alle nuove imprese agroalimentari, comprese le spin-off del settore industriale e dei centri
di ricerca, condizioni favorevoli al loro sviluppo. Il centro mette a disposizione delle aziende
uffici e laboratori modulabili che consentono di soddisfare esigenze specifiche, un'unità di
assistenza tecnica comune con apparecchiature all'avanguardia, una struttura per
l'organizzazione di conferenze nonché una serie di altri servizi accessori. Uno dei principali
aspetti del progetto è la partecipazione dell'Istituto per le Tecnologie agroalimentari e le
Biotecnologie di Bremerhaven (BILB), un centro di ricerca e sviluppo specializzato in attività di
R&S applicate al settore commerciale e all'industria. Dopo aver partecipato allo sviluppo del
Centro Bio-Nord, il BILB assicura attualmente la gestione generale della struttura e
l'erogazione di servizi di assistenza tecnica alle società residenti. L'istituto BILB offre una vasta
gamma di servizi tra cui la possibilità di accedere a competenze e apparecchiature di punta nel
settore delle biotecnologie; assistenza nella ricerca di partner e personale qualificato;
coordinamento di progetti di R&S nazionali e internazionali; affiancamento nell'individuazione
di opportunità per il trasferimento delle tecnologie.
Beneficiari:
Le imprese insediate all'interno del centro possono inoltre fruire di sostegno in ambiti quali la
pianificazione aziendale, l'elaborazione di strategie di prodotto, la commercializzazione, gli
accordi di cooperazione, la concessione di licenze e l'ottenimento di brevetti.
Progetto: Bio-Nord biotechnology centre, Programme: Objective 2
Costo : 12 480 221 Euro
Contributo dell’UE : 6 240 110 Euro
Contattare : BILB Hilck, Mirco Am Lunedeich 12 D-27572 , Bremerhaven Deutschland Tel.:
+49 (0)471 9729 726 Fax: +49 (0)471 9729 722 E-Mail: [email protected]
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
2 - Le PMI del grande nord alla ricerca dei mercati europei
Descrizione
Nelle regioni dell'Europa del nord, dove le condizioni climatiche sono rigide, la densità di
popolazione molto bassa, le distanze grandi e le aziende lontane dai mercati europei, la
cooperazione rappresenta un elemento di fondamentale importanza per lo sviluppo. Nel 1997
nelle province della Lapponia (Finlandia), di Nordbotten (Svezia) e di Nordland, Tromps e
Finnmark (Norvegia), è stato lanciato il progetto "Calotta nordica", che ha avuto come risultato
un centinaio di iniziative concrete ed ha promosso l'avvio di nuove attività su scala nazionale e
internazionale.
Gestore: Norvegia
Servizio Offerto: Il programma, che gode del sostegno finanziario di INTERREG II, è gestito
dal Consiglio Calotta Nordica (CCN), responsabile della cooperazione fra i tre paesi interessati.
Gli obiettivi sono il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, la creazione di
posti di lavoro, il rafforzamento della competitività internazionale delle imprese, la riduzione
ecocompatibile degli ostacoli dovuti alle barriere naturali ed il miglioramento del traffico estovest.
Beneficiari: Nel settore delle PMI, le azioni avviate hanno permesso di migliorare il livello di
cooperazione fra aziende promuovendone l’avvicinamento ai mercati europei. Alcune imprese
della Lapponia e del Finnmark, ad esempio, hanno unito gli sforzi nel settore della produzione
di articoli da regalo e souvenir nordici. Tre strutture delle città di Boden (SKAPA Företagsby),
Alta (IT-House) e Rovaniemi (Regional Business Incubator) si sono impegnate a stimolare i
rapporti fra le aziende facendo ricorso alle tecnologie dell'informazione. Un ulteriore esempio è
fornito da tre imprese che hanno creato una rete di servizi nel settore delle relazioni pubbliche
e della comunicazione, avviando progetti turistici o di esportazione di prodotti. Le aziende
interessate sono Partners Reklambyrå AB (Luleå, Svezia), Jabba Corporation Oy (Rovaniemi,
Finlandia) e Media Økonomi AS (Bodø, Norvegia). Nell'ambito di INTERREG III il programma
"Calotta nordica" è destinato a svilupparsi, allargandosi ad altre iniziative.
Programma: INTERREG II A Svezia/Finlandia/Norvegia/Russia settentrionale,
Progetto: Calotta nordica
Costo complessivo: 6 686 157 Euro - Contributo dell’UE: 5 014 618 Euro
Contattare: North Calotte CouncilStationsgatan 5S-971 86 , LuleåSverigeTel.: +46 920 96000
Fax: +46 920 228411E-Mail: [email protected] Calotte Council
3 - Promuovere impresa e innovazione
Descrizione
In Lussemburgo, l'incremento della domanda di servizi di supporto all'innovazione da parte
delle PMI e la mancanza di incubatori per le nuove imprese tecnologiche innovative hanno
favorito la creazione di un nuovo centro d'impresa e innovazione (Business innovation centre BIC).
Gestore: Lussemburgo
Servizio offerto: Il polo tecnologico “Technoport Schlassgoart” è un nuovo centro d'impresa e
innovazione istituito nel luglio 1998 a Esch-sur-Alzette. Lo sviluppo del centro è stato
coordinato dal "Centro di Ricerca pubblico Henri Tudor" (membro della Rete europea dei Centri
d'impresa e innovazione) con il sostegno dei ministeri dell'Istruzione e dell'Economia, nonché
dei Fondi strutturali e dell'ARBED Group, una delle società leader nel settore siderurgico. Il
42
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
centro mette a disposizione una vasta gamma di strutture e servizi di assistenza destinati a
vari tipi di utenti, quali imprenditori nel settore delle tecnologie di punta, esperti in innovazione,
PMI e società manifatturiere. L'offerta comprende in particolare:
• risorse telematiche di alto livello con una connessione a banda larga al Technology
Campus di Kirchberg;
• una sofisticata rete LAN con server e servizi condivisi;
• sale per conferenze e formazioni on-line e multimediali;
• un gruppo di interesse e una reception comuni;
• servizi e apparecchiature d'ufficio all'avanguardia;
• la possibilità di fruire, a condizioni agevolate, dei servizi erogati da imprese e centri
d'innovazione partner;
• ristorante e caffetteria in loco, nonché servizi di ristorazione per eventi speciali;
• una galleria d'arte e una sala esposizioni di 900 m2;
• noleggio di macchinari e apparecchiature da laboratorio;
• parcheggio per i visitatori e un ampio spazio per le auto dei dipendenti.
Beneficiari: Le imprese in fase di avvio e le neo imprese in fase di sviluppo insediate
all'interno del Technoport Schlassgoart possono contare sui vantaggi offerti da una comunità
produttiva composta da professionisti della R&S industriale, rappresentanti del mondo
accademico e consulenti in innovazione. Questo polo tecnologico consente inoltre l'accesso a
reti settoriali create dal "Centro di ricerca pubblico Henri Tudor" a livello nazionale, regionale e
internazionale. Le imprese ospitate all'interno del centro possono stipulare un "contratto di
avvio" o un contratto di cooperazione e locazione della durata massima di 3 anni.
Programma: Obiettivo 2
Costo complessivo: 8 242 439 Euro - Contributo dell’UE: 770 000 Euro
Contattare: Centre de Recherche Public Henri Tudor - Technoport SchlassgoartFrew , David 66
Rue de Luxembourg BP 144L-4002,Esch-sur-AlzetteLuxembourgTel.: +352 54 55 80-1 Fax:
+352 54 55 80-401E-Mail: [email protected]
Turismo e cultura
4 - Una rete di città fortificate per tenere viva la memoria storica
Descrizione
Il triangolo formato dalle città di Londra, Lille e Bruges ospita numerose città fortificate che
testimoniano una storia tormentata risalente ai tempi del Medio Evo. Oggi questi luoghi sono
meta di incontri di tutt'altra natura, grazie alla rete di 17 località storiche, creata, col sostegno
finanziario di INTERREG, dalle regioni del Kent (Regno Unito), del Nord-Pas-de-Calais (Francia)
e della Fiandra occidentale (Belgio), con l'obiettivo di valorizzare questo prezioso patrimonio
comune.
Servizio Offerto
La creazione del nuovo ‘prodotto’ turistico mira ad aumentare il numero di visitatori e di
pernottamenti nelle tre regioni, favorendo lo sviluppo e l'occupazione e stimolando allo stesso
tempo gli scambi culturali. Il coordinamento dell'iniziativa è affidato al Consorzio misto della
Côte d'Opale, della Provincia della Fiandra occidentale e del Kent County Council. Grazie al suo
approccio innovativo, la Rete delle città fortificate è in grado di rispondere perfettamente alle
nuove tendenze emerse nel settore del turismo (viaggi concentrati nei fine settimana,
circuiti organizzati, ecc.) e permette di accrescere il fascino delle tre regioni, migliorando allo
stesso tempo la ripartizione dei flussi turistici fra le località più conosciute (di solito
sovraffollate) e quelle meno note. Per facilitare gli spostamenti i promotori stanno cercando di
sviluppare l’attività delle compagnie di trasporto transfrontaliere. In concreto, la rete organizza
dei circuiti di scoperta (passeggiate all'interno e nei dintorni delle città), allestisce una mostra
itinerante per le fiere turistiche, pubblica un opuscolo promozionale di presentazione generale
in tre lingue, diffonde un opuscolo culturale e turistico in tre versioni (inglese, francese e
43
CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
olandese) e coordina campagne con i media. Vengono inoltre curate iniziative dedicate alle
singole città, quali restauro di monumenti storici, mostre e realizzazione di prodotti audiovisivi
e pubblicazioni.
Gestore: Francia/Regno Unito – Francia/Belgio
Programma: INTERREG II A Francia/Regno Unito e Francia/Belgio, Progetto: Rete
delle città fortificate
Costo complessivo: 874 504 euro - Contributo dell’UE : 407 572 euro - Contatti: Syndicat
mixte de la Cote d’Opale - Hotel communautaire Pertuis de la marine – BP 5/530 - F-59386,
Dunkerque - Tel : +33 3 28 58 06 30 Fax : +33 3 28 59 04 27.
5 - Interventi integrati per lo sviluppo rurale nel Comune di san Marco dei Cavoti
Descrizione
Il borgo di Santi sorge intorno alla Pieve di San Donato (1000 d.C.), in una valle ai bordi del
Parco Nazionale del Gran Sasso nei pressi dell’antica città romana di Amiternum, ricca di siti
archeologici. L’intervento prevede: la realizzazione di un campo da golf 18 buche, un albergo
da 130 stanze, un Centro congressi e un Centro benessere, un complesso turisticoresidenziale da 120 alloggi, spazi commerciali, bar e ristoranti. E’ prevista inoltre la
riqualificazione del borgo, con la messa a posto di strade e la costruzione di parcheggi e
giardini.
Gestore: Rio Forcella S.p.A. è proprietaria dei terreni (circa 45 ettari) e titolare dei progetti.
Regione: Abruzzo, Provincia: L’Aquila.
Servizio offerto: Saranno offerti tutti i servizi tipici di un campo da golf e in generale di un
polo turistico aperto al turismo nazionale ed internazionale.
Beneficiari: Si prevede un incremento del flusso turistico con forti ricadute sugli operatori
economici della regione. L’effetto di richiamo del campo da golf e la carenza di analoghe
strutture nell’Abruzzo interno inducono ad ipotizzare un bacino di utenza a carattere nazionale
e internazionale di 30/40.000 presenze annue.
Fine lavori: E’ già funzionante il Campo Pratica e la Club House, mentre sono previsti la
costruzione entro il 2003 di una prima parte del campo da golf (9 buche), del ristorante e di un
piccolo albergo, e il completamento del campo entro il 2005. S’ipotizza il completamento
dell’intero programma per la fine del 2007.
Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006
Costo: L’iniziativa, approvata con Accordo di Programma dal Comune dell’Aquila e dotata di
Convenzione attuativa, è stata dichiarata “strategica” ai fini turistici da Comune, Provincia e
regione. Il costo totale è di 23 milioni di euro dei quali 7,5 da finanziarsi con risorse pubbliche
e i restanti con investimenti privati.
Informazioni: Ufficio per la Comunicazione e le Relazioni esterne, Dipartimento per le
Politiche di sviluppo, Ministero dell’Economia e delle Finanze - Via XX Settembre, 97 - I-00187
Roma - Tel:+390647616475 (6476/6477) - Fax: +390647616478 - E-mail:
[email protected] - Sito web: www.dps.tesoro.it
6 - Recupero e Valorizzazione del Rione Terra di Pozzuoli
Descrizione
L’obiettivo è di recuperare e valorizzare il Rione Terra di Pozzuoli, i 36 mila metri quadri di aree
coperte e scoperte, di proprietà del Comune, conservano al loro interno uno straordinario
patrimonio archeologico e architettonico. Il programma di recupero prevede preliminarmente lo
scavo archeologico delle rovine antiche; un primo tratto del percorso è stato inaugurato lo
scorso anno ed è attualmente visitabile. Successivamente ogni isolato sarà restaurato per
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
essere destinato a varie funzioni: istituzionali, religiose, culturali, artigianali, commerciali e
ricettive. Particolare importanza assume, all’interno del progetto, il restauro del Duomo di
Pozzuoli, ovvero l’antico Tempio romano di Augusto, struttura di particolare valore artistico per
il quale si è previsto il ricorso ad un concorso di progettazione internazionale.
Gestore: Regione Campania.
Servizio Offerto: L’area archeologica urbana sarà aperta al pubblico e saranno realizzati e
resi fruibili un museo, 12 alberghi (per un totale di 290 camere), 6 ristoranti, 55 locali per
funzioni artigianali e commerciali e attrezzature turistiche varie.
Beneficiari: L’intervento mira a potenziare i flussi turistici nazionali ed internazionali, con
particolare riferimento al segmento del turismo culturale, in sinergia con il sistema degli altri
grandi attrattori del Golfo di Napoli. Nello specifico, l’intervento mira a raggiungere le 500.000
presenze annue. E’ previsto che i lavori siano ultimati entro il 2008.
Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006
Costo: Il restauro del Rione Terra avrà un costo di 72,5 milioni di euro, mentre quello del
Duomo di 9,9 milioni di euro.
Contatti: Ufficio per la Comunicazione e le Relazioni esterne, Dipartimento per le Politiche di
sviluppo, Ministero dell’Economia e delle Finanze - Via XX Settembre, 97 - I-00187 Roma Tel:+390647616475
(6476/6477)
Fax:
+390647616478
E-mail:
[email protected] - Sito web: www.dps.tesoro.it
7 - Appartamenti Bed e Breakfast generano nuovi business
Descrizione
La diversificazione e la ricerca di nuove possibilità di lavoro costituiscono un modo per
dinamizzare l’economia. Nonostante il centro storico della città di Bari attiri i turisti, l’alloggio é
limitato agli hotel tradizionali. Per attirare una maggiore varietà di turisti e specialmente di
giovani, le famiglie hanno ottenuto delle sovvenzioni per restaurare e sistemare delle abitazioni
trasformate in Bed e Breakfast. Gli appartamenti restaurati potranno accogliere da due a
quattro visitatori e rispondere ad una domanda nel mercato del turismo.
Gestore: Bari (Italia)
Servizio Offerto: Una ventina di famiglie hanno contribuito ad incrementare il mercato del
turismo di Bari restaurando dei piccoli appartamenti. Il progetto fornirà la formazione da 5 a
20 famiglie e le aiuterà a gestire la loro propria piccola impresa. Queste famiglie potranno
rivendicare circa il 75% dei loro costi per un totale di 12, 000 Euro. Le famiglie hanno creato
un’associazione per dividere le spese della realizzazione e gestione del Band e Breakfast.
Questa rete faciliterà, allo stesso modo, gli scambi tra le famiglie nell’ambito delle buone
pratiche. Eventualmente, sarà possibile allargare questo concetto e fornire gli alloggi a degli
studenti universitari. Parallelamente, è previsto di installare un nuovo centro d’informazione
per il programma di alloggio dei turisti in edifici protetti e restaurati che appartengono al
comune.
Beneficiari: Il programma URBAN offre, allo stesso tempo, delle motivazioni economiche ai
piccoli imprenditori locali come: artigiani, commercianti, bar, e ristoranti. Queste misure hanno
l’obiettivo di completare gli altri progetti e i lavori hanno già arrestato il declino dei centri
storici.
Contattare:
Assessorato alle Politiche Comunitarie
Ufficio Piano Urban
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Baldino, Aurora
Via Venezia 41
I-70122, Bari
Italia
Tel.: +39 080 577 3846 Fax: +39 080 577 3855
8- Migliori servizi per gli abitanti e per i turisti
Descrizione
Il centro città di Malaga, circondato dal Nazari (cioè le antiche mura), è completamente
cambiato a seguito delle operazioni di rigenerazione urbana. Questa iniziativa del programma
URBAN ha istituito un’insieme di misure sociali ed economiche che completano le misure di
restauro dei palazzi. Obbiettivo principale è stato di conservare questa nuova atmosfera e
questo diverso aspetto. La combinazione delle misure sociali ed economiche con il restauro dei
palazzi offre una soluzione sostenibile ai problemi urbani.
Gestore: Spagna
Servizio Offerto: Il turismo è un settore che Malaga vuole sviluppare. Per consentire ai turisti
di sentirsi ben accolti dalla città, 98 poliziotti hanno ricevuto una formazione di base in inglese,
francese e tedesco. In totale, sono state fornite 1900 ore di formazione. Allo stesso tempo, la
municipalità si è resa conto che la città doveva migliorare i servizi offerti sia ai turisti che agli
abitanti. Di conseguenza, piu’ di 85 boutiques e bar localizzati nel cuore del centro storico di
Malaga sono stati sovvenzionati al fine di perfezionare i servizi offerti ai loro clienti.
Beneficiari: Magazzini di abbigliamento, librerie, bar e ristoranti hanno approfittato di questo
prestito finanziario per migliorare la loro insegna, migliorare la sicurezza e modernizzare
l’arredamento e il loro sistema di informazione. Questa iniziativa ha permesso di creare piu’ di
75 nuovi posti di lavoro nel settore dei servizi. Malgrado questi miglioramenti, i profondi
cambiamenti avranno bisogno di un po’ di tempo. Nell’intervallo, i residenti locali hanno spesso
bisogno dell’aiuto dei servizi sociali. I palazzi che sono utilizzati per fornire servizi sociali sono
stati restaurati nell’ambito del programma URBAN. Nel corso dei lavori, i servizi localizzati in
camper, sono rimasti aperti ed offrono attualmente un’assistenza di 24h su 24 alle persone
disabili in quest’ area. Al riguardo, sono trattati piu’ di 2000 casi per anno.
Contattare: Ayuntamiento de Malaga
Avda. Cervantes, 4
E-29016, Malaga
España
Tel.: +34 95 213 5942 Fax: +34 95 213 5420
9 - Il turismo termale guadagna terreno
Descrizione
Alla fine degli anni 80 il turismo termale ha incominciato a conoscere un rapido sviluppo nella
Comunità autonoma di Extremadura. Esistevano solo alcune spa che non funzionavano in
maniera adeguata perché non disponevano dell’equipaggiamento necessario. Il concetto di
turismo termale non era alla moda in quanto questi stabilimenti erano concepiti solo come dei
centri di benessere.
Gestore: Spagna
Servizio Offerto: A partire dal 1989, il denaro non ha cessato di affluire sotto forma di aiuti
alle imprese private che assicuravano la gestione di questi stabilimenti. Al giorno d’oggi,
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quattro dei sette stabilimenti che hanno beneficiato di questi aiuti hanno degli hotels. Tutti
sono di origine molto antica; due tra di loro – Alange e Banos de Montemayor – risalgono
all’epoca romana. Questi stabilimenti termali, una volta restaurati, sono stati dotati
d’installazioni complementari al fine di fornire ulteriori servizi includendo dei programmi
antistress o di messa in forma e dei trattamenti estetici.
Beneficiari: Grazie a questi stabilimenti termali, sono stati creati circa 70 posti di lavoro
all’anno (diretti o indiretti) e la regione dell’ Extremadura è meglio equipaggiata per rispondere
allo sviluppo rapido del turismo sul suo territorio. Il numero dei visitatori è passato da 800 000
nel 1995 a piu’ di 2 milioni nel 1999.
Costo : (1989-99): ESP 811.3 million (EUR 4.9 million)
Contributo dell’UE : ERDF contribution: 65%
Contattare : Gobierno de Extremadura
Consejería de Obras Públicas y Turismo
Jefa del Servicio de Empresas Turísticas y de Inspección - Cuervo, Florencia C/Santa Eulalia,30
E-06800, Mérida - Tel.: (+34) 924.38.12.94 Fax: (+34) 924.38.13.17 - E-Mail:
[email protected]
http://www.turismoextremadura.com
10 - Hotels che lavorano insieme
Descrizione
L’economia attorno al lago di Millstatter nella Upper Carinthia è fortemente influenzato dal
commercio artigianale, dalla costruzione e dal turismo. Una strategia di cooperazione
imprenditoriale è stata istituita per bloccare il declino del numero dei visitatori e identificare
nuove priorità nel mercato del turismo.
Gestore: Millstatter See (Carinthia) Austria
Servizio Offerto: Tra il 1997 e il 1999, il progetto “Millstatter See Hotel cooperation” ha
ricevuto finanziamenti comunitari attraverso i quali 13 hotels hanno sviluppato un’iniziativa
congiunta per sviluppare la loro capacità ed esplorare nuove forme di cooperazione. Basato su
uno studio di fattibilità, le seguenti aree di cooperazione sono state identificate:
9
9
9
9
9
9
9
Acquisto di materiali per cucine;
Equipe per coprire diverse capacità operazionali;
Equipe di trasporto e macchinari;
Assicurazione;
Lavanderia e pulizia;
Formazione dello staff;
Vendita e marketing.
Il progetto puo’ costituire un esempio per altre imprese turistiche regionali.
Costo: 165 000
Contributo dell’UE: 12 800
Contattare: Millstätter-See Hotel Kooperation Gmbh und Co KG
Maier, Gerhard
Seefeldstrasse 30
A-9873 , Döbriach
Österreich
Tel.: +43 4246 778025 Fax: +43 4246 7384
E-Mail: [email protected]
Millstätter-See Hotel Kooperation
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11 - Karditsa utilizza tutti i mezzi disponibili per promuovere lo sviluppo rurale
Descrizione
Il dipartimento di Karditsa, al centro della Grecia, è situato attorno al lago artificiale di Plastica
ed è caratterizzato da paesaggi montagnosi, con un ecosistema forestiero variegato. Tuttavia,
questa regione rurale ha sperimentato una severa economia e un declino sociale nell’ultimo
periodo. Gli effetti negativi causati dalla creazione del lago, le difficoltà di accesso del territorio,
l’insufficienza delle strutture educative e sanitarie hanno provocato lo spostamento di molti
giovani disinteressati all’attività agricola e quindi la diminuzione e l’invecchiamento della
popolazione. A tal fine è stata creata nel 1989 l’Agenzia di sviluppo di Karditsa (AN.KA S.A)
composta dall’Unione delle autorità locali (TEDK) e dall’Unione delle cooperative agricole dello
sviluppo di Karditsa (EASK). Il suo principale ruolo è stato di coordinare le iniziative, di
favorire i partenariati e le reti al fine di rinvigorire la regione. Dopo alcuni anni di esperienza,
l’AN.KA ha costituito, dal 1996 al 1999, il Gruppo d’azione locale (GAL) del programma
d’iniziativa comunitario LEADER per la zona di Karditsa.
Gestore: Grecia
Servizio Offerto: L’obiettivo è stato di invertire la tendenza del declino della regione creando
delle attività che assicurassero alla popolazione rurale fondi di entrata diversi e delle migliori
condizioni di vita, incitando la popolazione a restare nel paese. La promozione del turismo
rurale e altre forme alternative di turismo, nonché lo sviluppo di attività complementari in
numerosi altri settori, sono stati settori di grande successo.
Beneficiari: I principali risultati riguardano: lo stabilimento di 10 hotels con 180 posti letto, 5
centri per il tempo libero, 12 imprese artigianali, 12 unità agroalimentari (carne, prodotti
biologici, panificazione, e alimenti per animali), due centri di esposizione e di
commercializzazione di prodotti di qualità, una stazione di benzina. A questo si aggiunge il
restauro di monumenti, la pubblicazione di guide e corsi di formazione (600 ore di teoria e
pratica per 48 beneficiari). In totale, sono stati creati 130 posti di lavoro permanenti e 120
temporanei e ulteriori 90 posti di lavoro esistenti sono stati salvaguardati. Il successo di
LEADER e della sua popolazione locale è attribuito molto al ruolo dell’AN.KA concepita come
una struttura flessibile, trasparente e vicina alle esigenze della popolazione.
Project: LEADER II Karditsa
Costo : 9.302 milioni di Euro
Contributo dell’UE : 4.825 milioni di Euro
Contattare: Development Agency of Karditsa (AN.KA) S.A.
Mr Sakellariou , Evaggelos
Allamani kai Blatsouka
GR-43100 , Karditsa
Tel.: +30 24410 42363 Fax: +30 24410 71636
E-Mail: [email protected]
Development Agency of Karditsa
12 - Una rete litoranea
Descrizione
Il comune di Carnac, che si estende su quasi 3 271 ettari, si affaccia sulla baia di Quiberon,
nella Bretagna meridionale. La città, stazione climatica dal 1934, rappresenta l'eccezione
rispetto al clima altrimenti piovoso della regione, offrendo condizioni atmosferiche
particolarmente miti sulla costa atlantica. Carnac si è inoltre acquistata fama internazionale
grazie ai menhir che ne costellano la campagna a perdita d'occhio. Carnac, pur nella sua
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
unicità, condivide sin dall'epoca megalitica la civiltà delle altre regioni costiere dell'Europa
occidentale.
Gestore: Francia
Servizio Offerto: Forte di questo passato preistorico e attenta alle somiglianze che
caratterizzano le regioni periferiche (redditi variabili in funzione della stagione, dipendenza dal
turismo e dal settore della pesca, lontananza dal centro del paese), la città ha fondato nel
1998 l'associazione "Tourisme littoral européen" (turismo litoraneo europeo) allo scopo di
realizzare una rete tra più città litoranee europee. "Façade Atlantique" favorisce lo scambio di
informazioni tra Carnac, Llanes e Santander in Spagna, Shannon e Clare in Irlanda e Alta e
Finmark in Norvegia.
Beneficiari: La rete consente alle diverse città che la compongono di confrontare le loro
conoscenze in campo turistico, ambientale e culturale, con l'obiettivo di promuovere il turismo
fuori stagione sfruttando l'esperienza degli altri membri della rete. "Tourisme littoral européen"
ha già dato risultati concreti. A Carnac sono stati installati quattro terminali interattivi che
presentano in cinque lingue i siti archeologici di quattro città partner: Alta, Altamira, Carnac e
Llanes. È già prevista l'estensione della rete alle città irlandesi affinché anche queste possano
far conoscere la storia delle loro vestigia. È infine programmata per ottobre 2001 una grande
manifestazione sul tema "I megaliti in Europa".
Costo complessivo: 40 195 Euro
Contributo dell’UE: 26 713 Euro
Contattare: Association Tourisme littoral européen Directrice du projet Montrelay, Sophie 55
rue Saint Cornély F-56340, Carnac France Tel.: +33 297 52 64 12 Fax: +33 297 52 67 03 EMail: [email protected]
13 - La buona cucina supera ogni confine
Descrizione
Tra il 1996 ed il 1999, è stato sviluppato un progetto di cooperazione transfrontaliera per la
formazione professionale nell’ambito della gastronomia finanziato dall'Ue.
Gestore: Germania
Servizio Offerto: La Hotelfachschule Pirna-Sonnenstein, una scuola alberghiera tedesca, ha
organizzato per un centinaio di allievi tedeschi e cechi dell'Euroregione Elba/Labe un percorso
di formazione tecnica comune in ristorazione e gestione alberghiera, corredato da corsi per
assistente d'albergo e da una formazione turistica. In quest’ambito è stato sviluppato anche un
corso di formazione continua dedicato agli aspetti economici dei settori interessati. Durante il
primo anno di corso, gli studenti cechi hanno potuto avvalersi dell'aiuto di interpreti, in modo
da essere in grado, negli anni successivi, di seguire i corsi direttamente in tedesco. Al termine
dei tre anni di formazione tutti gli allievi hanno avuto la possibilità di seguire un corso di un
anno presso la Camera di Commercio e Industria di Dresda, che ha fruttato loro un diploma.
Per gli studenti cechi, la formazione presso la scuola di Pirna comprendeva anche una
settimana di lezione al mese in Repubblica Ceca. Questo ha permesso loro, dopo un altro anno
di corso a Usti nad Labem e Templice, di ottenere un ulteriore diploma riconosciuto dal loro
paese.
Beneficiari: Attraverso la vita in comune e la partecipazione ai laboratori, gli allievi hanno
avuto l'opportunità di instaurare, nel corso dei vari anni, rapporti professionali e personali
caratterizzati anche da una forte valenza culturale. Accanto alle competenze professionali
acquisite in ambito gastronomico e alberghiero, gli studenti hanno accumulato anche un
importante bagaglio linguistico e socioculturale, che li ha preparati alla mobilità transfrontaliera
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
con conseguenti vantaggi dal punto di vista occupazionale. Lo scambio di docenti fra i due
paesi ha permesso inoltre ai rispettivi sistemi formativi di adottare un approccio comune in
materia di contenuti ed impostazione dei corsi.
Programma: INTERREG II A Germania/Repubblica Ceca, Progetto: Formazione
transfrontaliera nel settore alberghiero
Costo: 2 153 052 Euro
Contributo dell’UE: 1 399 484 Euro
Contattare: Sächsisches Staatsministerium für Wirtschaft und Arbeit Wilhelm-Buck-Str. 2
(Ecke Carolaplatz) D-01073 , Dresden Deutschland Tel.: +49 3 51 5640 Fax: +49 3 51 564
8189 E-Mail: [email protected] Pirna
Imprenditorialità e adattamento alle nuove tecnologie
14 - Promuovere lo sviluppo a vantaggio della popolazione locale e delle imprese
Descrizione
A Malmö, il programma URBAN I ha contribuito alla nascita di un centro per fornire assistenza
alle start-up e offrire opportunità formative e occupazionali. Il programma ha contribuito altresì
alla riqualificazione dell'area e allo sviluppo di nuove strutture per la comunità locale.
L'intervento ha interessato complessivamente cinque aree caratterizzate da un'elevata
concentrazione di immigrati, disoccupazione e grossi problemi sociali.
Gestore: Malmö (Svezia)
Servizio Offerto: Il contributo totale dell'Unione europea - di 5,1 milioni di euro - ha
permesso di attrarre ulteriori investimenti nell'area per un totale di 6,7 milioni di euro,
portando così le risorse complessive a 11,8 milioni di euro. Uno dei progetti principali di URBAN
I ha riguardato la ristrutturazione di un edificio industriale e di altri locali ad uso ufficio
nell'isolato di Facklan, situato nel cuore dell'area URBAN di Malmö. L'edificio è stato
ristrutturato fra il 1999 e il 2000 per ospitare il Facklan Development Centre, sede attuale di
67 nuove imprese.
Beneficiari: Tutte queste realtà aziendali sono nate grazie al supporto di un ufficio di
consulenza creato recentemente. Uno dei motivi di successo di questa struttura di consulenza
aziendale è rappresentato dal partenariato creatosi fra la KOOP, un'associazione per
l'imprenditoria cooperativa, l'ALMI, una società statale finalizzata allo sviluppo delle attività
economiche e le agenzie per l'occupazione e le imprese di Malmö. L'intervento ha riguardato
altresì la ristrutturazione di un vecchio edificio scolastico situato nelle adiacenze del quartiere
di Facklan, trasformato in “Sofielund Citizen Centre”, che ospita attualmente svariate attività
locali ad integrazione dello sviluppo dell'area.
Programma: URBAN I
Costo: Circa 3 500 000 Euro
Contributo dell’UE: 1 750 000 Euro
Contattare: Malmö stad Metropolitan Initiative / District of Fosie Mr. Nilsson, Bertil
Augustenborgsgården Ystadvägen 52 S-214 45, Malmö Sverige Tel.: +46 40 34 74 34 Fax:
+46 40 34 74 35 E-Mail: [email protected]
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15 - Sostegno all’imprenditoria femminile
Descrizione
Il progetto "Naisyrittäjän Lähtöruutu" (Punto di partenza per le imprenditrici), che si fonda
sull’esempio e l'accompagnamento personalizzato, tende ad incentivare il maggior numero di
donne a creare, gestire e, soprattutto, garantire la continuità della propria impresa.
Le cifre parlano chiaro: in Finlandia la popolazione femminile rappresenta il 48,6% della forza
lavoro, ma solo il 30% degli imprenditori è costituito da donne. Nei settori tradizionalmente
femminili, inoltre, si osserva un utilizzo ancora limitato delle nuove tecnologie. Ma le moderne
tecnologie della comunicazione, ad esempio, possono permettere alle imprenditrici di scegliere
settori di attività a maggiore valore aggiunto, più redditizi e con sbocchi commerciali più ampi.
E ciò che è vero per la Finlandia lo è ancor di più per la regione di Savo, nella parte centroorientale del paese. In quest’area, il tasso di disoccupazione è altissimo e la popolazione
femminile ha scarse prospettive socioprofessionali a causa della situazione periferica della
regione, penalizzata da un saldo migratorio negativo, dove sono di norma le donne ad
abbandonare il territorio che offre un tessuto economico poco diversificato. Poiché nella
regione di Savo la percentuale di imprenditrici è inferiore a quella del resto del paese, i Fondi
strutturali sostengono in quest’area un progetto per la creazione di un sistema integrato di
sostegno all'imprenditoria femminile.
Gestore: (Savo) Finlandia
Servizio Offerto: Le precedenti misure, quali i progetti "Weera" (Lavoro ora) e
"Savotar/Enrec" (nell'ambito del programma comunitario Recite II), avevano già mostrato i
limiti dei metodi tradizionali per combattere la disoccupazione nelle regioni periferiche,
evidenziando i problemi specifici delle imprenditrici. Il progetto "Naisyrittäjän Lähtöruutu",
seppur finanziato dal programma Obiettivo 1-Finlandia orientale, rappresenta in un certo qual
modo il proseguimento di queste precedenti iniziative e mira ad individuare soluzioni più
efficaci, sostenendo sia progetti infrastrutturali, sia formazioni specifiche destinate al mondo
femminile.
Beneficiari: Il progetto ha inizialmente permesso di creare incubatori d’impresa destinati a
imprenditrici che intendono migliorare le proprie competenze, nonché a donne disoccupate e
studentesse che desiderano avviare una propria attività. Oltre a mettere a disposizione
computer, fotocopiatrici, fax e altre apparecchiature, questi centri forniscono attività di
orientamento e accompagnamento per la realizzazione di materiale cartaceo (opuscoli
promozionali, brochure, ecc.) ed elettronico (siti Web). Vengono inoltre organizzati vari corsi di
formazione, alcuni dei quali a distanza. Le imprenditrici, ed eventualmente i loro dipendenti
(uomini compresi), possono così perfezionare le loro conoscenze in funzione delle specifiche
necessità. L’utilizzo delle tecnologie dell'informazione favorisce lo sviluppo delle conoscenze e
delle competenze informatiche, creando al contempo nuovi contatti, e talvolta vere e proprie
forme di collaborazione, tra le partecipanti e tra queste e gli enti di formazione. Gli incubatori
hanno sovente sede in strutture polivalenti, dove sono insediati altri servizi ed attività
(associativi, socio-sanitari, ecc.), e sono così in grado di stimolare ed orientare la creazione di
nuove imprese in settori che si rivelano particolarmente promettenti in funzione della realtà
locale. Queste strutture, tuttavia, sono soprattutto destinate a favorire l’imprenditoria
femminile. Una volta definiti i bisogni, le partecipanti ricevono un bilancio personalizzato in
base al quale viene emesso un "buono di formazione" che consente loro di seguire un percorso
didattico specifico e di fruire di una consulenza. Successivamente, un'esperta in orientamento
le aiuta a selezionare gli enti che erogano tali servizi, per lo più operanti nei seguenti settori:
creazione di imprese, leadership, marketing e tecniche di vendita, lavoro in rete, sviluppo di
prodotti, gestione della qualità.
Progetto: 'Naisyrittäjän Lähtöruutu' (Woman entrepreneur
Programma: Eastern Finland Objective 1 programme
take-off
point),
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
Costo : 734 170 Euro
Contributo dell’UE : n.c
Contattare: Naisyrittäjän Lähtöruutu Woman Entrepreneur Take-Off Point Ylä-Savo Vocational
Institute
Project Manager Majamaa, Terhi Pohjolankatu 9 B FIN-74100 , Iisalmi Suomi/Finland Tel.: +
358-17-820 5900 Fax: + 358-17-8205901 E-Mail: [email protected]
http://www.ysao.fi/Ylasavo/Ammattiopisto/projekti.nsf
16 - I Business Angels entrano in azione
Descrizione
Nello Jylland settentrionale gli interventi incentrati sulle tecnologie e l'innovazione hanno
permesso di arrestare il declino dell'economia locale e di creare imprese e nuove prospettive
occupazionali in settori particolarmente promettenti.
Verso la metà degli anni '80, nello Jylland settentrionale, molti comparti tradizionali ad uso
intensivo di manodopera, quali i cantieri navali, l'agricoltura e il settore della pesca, subirono
sostanziali mutamenti strutturali, con gravi conseguenze per l'economia regionale. Nel 1995, il
tasso di disoccupazione raggiungeva l'11,4%. Alla fine degli anni '80, per invertire questa
tendenza, le autorità regionali varano il progetto NOVI, che prevede la partecipazione e la
collaborazione dell'industria, dei sindacati, delle università e dei poteri pubblici locali e regionali.
Gestore: Jylland settentrionale (Danimarca)
Servizio Offerto: L'obiettivo generale è quello di interrompere la dipendenza dall'industria
pesante e agevolare il passaggio verso un'economia basata sulla conoscenza, decisamente più
dinamica. I partner del progetto NOVI puntano sulle tecnologie e sull'innovazione per favorire
lo sviluppo di nuove imprese e di nuove prospettive occupazionali all'interno della regione. La
creazione del North Jutland Science Park (Parco scientifico dello Jylland settentrionale),
ufficialmente inaugurato dal Ministro dell'Istruzione e della Scienza l'8 settembre 1989, è parte
integrante di questa strategia. Il parco scientifico è un complesso di sei edifici: i locali di NOVI
1, 5 e 6 sono affittati ad imprese individuali, alle unità di R&S di varie società preesistenti, a
centri che offrono servizi commerciali e alle agenzie di sostegno alle imprese; NOVI 2 è invece
occupato dal Centre for Personal Communication dell'università di Aalborg; nell'edificio NOVI 3
si è insediata InterMedia, una società specializzata nella promozione delle attività di ricerca,
sviluppo e formazione nel settore dei supporti multimediali interattivi, mentre NOVI 4 ospita
varie società che operano nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Beneficiari: Il progetto si occupa inoltre di investimenti e assistenza alle società che stanno
pianificando o sono in procinto di avviare nuove attività in campo scientifico. Nell'ambito dei
servizi offerti, queste aziende possono usufruire, a condizioni agevolate, della consulenza di un
team di "Business Angels" costituito nel 1999. Nei 14 anni di attività, il progetto NOVI ha
continuato ad ampliare la gamma delle prestazioni offerte per adeguarsi alle necessità, in
costante mutamento, della regione. Recentemente ha costituito un fondo specifico per
finanziare investimenti "verdi" e collabora con l'università di Aalborg e con la Contea dello
Jylland del nord al potenziamento del distretto industriale NorCom - un gruppo di società locali
che opera nel settore delle telecomunicazioni.
Progetto: NOVI, Programma: Objective 2
Costo : 31 000 000
Contributo dell’UE : 12 900 000
Contattare : NOVI A/S Jespersen, Jesper Niels Jernes Vej 10 DK-9220, Aalborg Øst Danmark
Tel.: +45 96 35 45 00 Fax: +45 96 35 45 99 E-Mail: [email protected] or [email protected]
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Società delle telecomunicazioni e dell’informazione
17 - Alta tecnologia nei Pirenei
Descrizione
Creare un’impresa di alta tecnologia, attiva nel settore dell’informazione e della comunicazione
in un contesto assolutamente rurale, può essere possibile, come dimostra il CETIR, insediato a
Saint-Laurent de Neste (Midi-Pyrénées), nel cuore dei Pirenei francesi. Il Centro europeo delle
tecnologie dell’ informazione per il settore rurale è sia un centro di ricerca e di sperimentazione
che un incubatore di imprese attive nelle nuove professioni e nei servizi legati al trattamento
dell’ informazione.
Gestore: Francia
Servizio Offerto: Il Centro cerca di adeguare gli strumenti più efficaci per il trattamento dell’
informazione per creare attività e servizi e funge altresì da interfaccia fra le diverse categorie
di operatori delle nuove tecnologie dell’ informazione e della comunicazione (enti locali, gestori
di reti, programmatori informatici, società di servizio e centri di ricerca pubblici).
Beneficiari: Operativo dall’inizio del 1999, il CETIR ha già contribuito alla nascita di
un’impresa di teleregistrazione di assegni bancari. È stato così possibile creare oltre 70 posti di
lavoro. L’esempio del CETIR mostra che, accanto a un modello di sviluppo urbano sempre
meno efficace, sta prendendo piede, nello spazio rurale, un nuovo modello di sviluppo.
Costo: 381 122 Euro
Contributo dell’UE: 109 001 Euro – FEDER (Programma KONVER)
Contattare: CETIR Directeur Pic Pyrénées Innovation Curret, Jean-Louis F-65150, SaintLaurent de Neste FranceTel.: +33 5 62 50 16 00 Fax: +33 5 62 50 16 01
18 - Progetto “Un computer in ogni casa”
Descrizione
“Un computer in ogni casa”, uno dei più importanti progetti del Piano regionale per lo sviluppo
della società dell’informazione, ha lo scopo di diffondere l’uso del computer e di internet
nelle famiglie per favorire l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione ed accrescere le
opportunità di formazione, conoscenza e relazione dei cittadini. Il progetto prevede che
la Regione eroghi un contributo per consentire a ciascuna famiglia di acquistare un computer,
connettersi alla rete telematica e accedere gratuitamente al portale regionale Basilicatanet.it e
a un portale nazionale multiservizio.
Gestore: Regione Basilicata. Provincia: Intero territorio regionale
Servizio Offerto: Il progetto offre ai cittadini un percorso formativo di alfabetizzazione
informatica, mette a disposizione l’accesso ai servizi dei due portali senza oneri per 120 ore
l’anno e promuove l’accesso a servizi di rete, quali certificazione, prenotazione, autorizzazione
e pagamenti. Per le piccole e medie imprese il progetto promuove lo sviluppo di servizi
di commercio elettronico e la diffusione del loro uso da parte delle aziende presenti sul
territorio regionale. Alla Pubblica Amministrazione il progetto consente la gestione delle
richieste fatte pervenire dai cittadini per via telematica.
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Beneficiari: L’intera popolazione della Basilicata (circa 600 mila abitanti nel 2001) e degli
operatori economici della Regione (che nel 2001 contava oltre 38 mila aziende) sono i
beneficiari di questo progetto. A oggi sono iscritti al portale regionale circa 50.000 cittadini e
300 imprese.
Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006 - Costo: Il costo dell’iniziativa
è di 91 milioni di euro, finanziati per 31 milioni con risorse pubbliche aggiuntive comunitarie e
per 60 milioni con risorse private.
Sostenere le start-up nel settore dell'alta tecnologia
Descrizione
All'interno del programma URBAN II per la città di Bremerhaven, è stato avviato il restauro
degli uffici delle vecchie ‘Poste imperiali’ situate sul porto; l'edificio accoglierà piccole start-up
operanti nel settore delle telecomunicazioni, delle tecnologie dell'informazione, della
multimedialità e dell'intrattenimento (T.I.M.E.). Bremerhaven è una città portuale situata sulla
costa del mare del Nord in Germania. L'area URBAN II è ubicata a nord del centro città e si
estende su una superficie di 326 ha, con una popolazione di circa 23 000 abitanti. La crisi che
ha colpito il settore tradizionale delle costruzioni navali e quello dell'industria della lavorazione
del pesce non ha risparmiato i piccoli esercizi commerciali e le aziende di servizio locali. I
numerosi magazzini abbandonati sono diventati un elemento caratteristico del paesaggio
circostante. Ampie porzioni dell'area portuale si sono così trasformate in aree industriali
dismesse con tassi di disoccupazione e di povertà assai superiori alla media cittadina. In alcuni
di questi quartieri il 25% della popolazione vive grazie ai sussidi statali. Anche la criminalità è
aumentata, a causa principalmente del commercio illecito di stupefacenti.
Servizio Offerto: Il progetto relativo al parco tecnologico 'T.I.M.E. Port' costituisce una parte
del programma di riqualificazione globale dell'area URBAN II. L'intervento è finalizzato ad
incentivare lo sviluppo delle attività legate alle tecnologie dell'informazione attraverso il
sostegno alle piccole imprese, che costituiscono parte integrante del tessuto locale. Una volta
ultimato, il progetto porterà alla nascita di 60 posti di lavoro all'interno del centro. L'ubicazione
dell'edificio di fronte al porto dovrebbe altresì contribuire al rilancio dell'area, mentre la
collaborazione con il vicino politecnico ed altri istituti concorrerà allo sviluppo di una struttura
economica alternativa d'avanguardia in grado di attrarre a Bremerhaven altre imprese operanti
nel settore delle tecnologie dell'informazione. Una caratteristica innovativa del progetto è
l'insediamento di un gruppo dirigente per il ‘T.I.M.E. Port', che oltre alla gestione della
struttura si occuperà delle assunzioni e delle attività di formazione, mantenendo i contatti e
collaborando con la comunità locale e con i responsabili di quel distretto urbano per tutto
quanto attiene allo sviluppo dell'area.
Gestore: Bremerhaven (Germania)
Programma : URBAN II - Costo complessivo: EUR 3 124 000 - Contributo dell’UE: EUR 1
562 000 - Contatti: Management Technologiepark – t.i.m.e. Port Technologieparkmanager
Stammer, Olaf Schifferstraße 10-14 - D-27568, Bremerhaven - Tel.: +49 471-2900-142 - Fax:
+49 471/2900-144 - E-Mail: [email protected] - European Regional Development
Fund- Bremen.
Aiuti per le PMI e per le imprese artigianali
19 - Capitale di rischio per le PMI
Descrizione
Il fondo di investimento speciale di Merseyside é stato creato al fine di offrire una possibilità di
finanziamento alle imprese che hanno difficoltà ad accedere al capitale di cui hanno bisogno. Il
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progetto sostiene investimenti alle imprese localizzate in Merseyside attraverso un portafoglio
di investimenti mirati: partecipazioni, prestiti mezzanine e prestiti per le piccole imprese.
Gestore: Inghilterra
Servizio Offerto: Il fondo di investimento speciale di Merseyside (MSIF) è stato creato nel
1996 ed ha l’obiettivo, nello specifico, di sostenere la crescita delle PMI. Durante i primi cinque
anni del progetto 46 milioni di euro sono stati investiti in almeno 600 opportunità commerciali
creando piu’ o meno 6000 posti di lavoro. La maggior parte di questi business si sono
concretizzati nella creazione di start-up. Per il periodo dal 2001 al 2006, MSIF prevede un
nuovo finanziamento totale di 137.64 milioni di euro, con l’obiettivo di fornire accesso al
finanziamento ad ulteriori 1000 business, creare 7 500 posti di lavoro ed assicurarne altri 5000.
Beneficiari: Il MSIF fornisce opportunità commerciali attraverso prestiti (e non finanziamenti)
e pacchetti di partecipazioni per un ammontare di circa 4 300 milioni di euro fino a 4.3 milioni
di euro.
Tutti i tipi di opportunità commerciali (tranne il settore del commercio al dettaglio e
l’immobiliare) possono beneficiare del finanziamento purché siano capaci di dimostrare,
attraverso un business plan, che sono commercialmente in grado di rimborsare il prestito e che
possono creare opportunità lavorative nella zona in questione.
Nel 2000 MSIF ha creato la sua società di gestione chiamata (Alliance Funds Managers (AFM).
AFM è uno dei piu’ grossi gestori di fondi regionali dell’Inghilterra. Per il futuro, MSIF vuole
incoraggiare la creazione di un altro fondo (The Seedcorn Capital Fund), che sosterrà
l’emergenza e la sopravvivenza di imprese “spin-off” da parte delle università di Liverpool.
Il modello MSIF ha avuto cosi’ tanto successo che è stato imitato nelle regioni dell’Obiettivo 1
del Yorkshire del sud, Cornwall e il Wales.
Progetto: Merseyside Special Investment Fund (MSIF), Programme: Merseyside
Objective 1
Costo: 137.64 milioni di Euro
Contributo dell’UE: 61.93 milioni di Euro
Merseyside Special Investment Fund
Director
Kemsley, Neil - 5th Floor Cunard Building - Pier Head, Liverpool - UK-L3 1DS, Merseyside
United Kingdom
Tel.: 44 151 236 4040 Fax: 44 151 236 3060 - E-Mail: [email protected]
20- Prestiti facili per le piccole imprese
Descrizione
“Finnvera” è una società di finanziamento dello Stato Finlandese ed é specializzata nella
fornitura di capitale di rischio agli imprenditori del Paese. Sostenuta dal cofinanziamento del
FEDER, la società accetta un rischio piu’ elevato e delle garanzie minori per attribuire dei
prestiti alle PMI in difficoltà. Il progetto è applicabile a beneficio di tutte le regioni della
Finlandia (Obiettivo 1 e 2).
Gestore: Suomi/Finlandia
Servizio Offerto: L’organizzazione di Finnvera è un esempio pratico di come incoraggiare
l’utilizzo dei fondi del FEDER per cofinanziare dei prestiti, con riferimento specifico ai prestiti
sovvenzionati. Questa forma di prestiti dovrebbe contribuire alla creazione di lavoro.
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
I prestiti forniti si presentano in tal modo:
1. Micro-finanziamento di Finnvera: consiste nella fornitura di prestiti alle micro imprese e
alle donne imprenditrici per una durata massima di cinque anni. Il tasso d’interesse
agevolato riguarda tutta la durata del prestito.
2. Il prestito Finnvera all’impresa: è di un periodo massimo di dieci anni. I primi cinque
anni possono essere non rimborsati (periodo di grazia). I tassi d’interesse agevolati
sono pagati attraverso tutto il periodo di prestito.
3. L’aiuto alla crescita di Finnvera: comprende dei prestiti per l’investimento e
l’attrezzatura di investimento e di attrezzatura per un periodo di sette anni. Il tasso
d’interesse agevolato interviene solamente gli ultimi due anni.
Il progetto Finnvera conta circa 27 000 clienti ed è gestito da 16 uffici regionali. Il 30 giugno
2003 Finnvera aveva già concesso circa 4 000 prestiti cofinanziati dal FEDER per un valore di
220 milioni di euro. Il costo di intervento si eleva a 10-20% dei prestiti concessi per tutto il
periodo di finanziamento. Il finanziamento del FEDER e quello nazionale coprono circa 5 – 10%
dei costi complessivi del progetto per tutto il periodo preso in considerazione.
Beneficiari: I prestiti hanno aiutato a creare circa 5 900 nuovi impieghi (di cui 2 300 per
donne) e circa 1 550 nuove imprese (di cui 665 create da donne). I prestiti alle micro-imprese
e alle donne imprenditrici sono diventati importanti per stimolare la creazione di imprese nelle
regioni dell’Obiettivo 1 e 2. I prestiti alle donne imprenditrici il cui tasso d’interesse è inferiore
a quello dei prestiti alle micro imprese, favorisce l’uguaglianza delle opportunità uomo e donna
nella vita economica delle regioni dell’Obiettivo 1 e 2 (approssimativamente solo il 30% delle
imprese finlandesi sono di proprietà di donne). Lo schema di finanziamento ha ugualmente
reso il finanziamento FEDER accessibile ai settori del commercio e dei servizi in queste regioni.
La società Finnvera è stata istituita sotto la responsabilità del Ministero del commercio e
dell’industria.
Progetto: Finnvera soft loans schemes for SMEs, Programme: Objective 1 and
Objective 2 programmes (2000-2006)
Costo : EUR 93.3 million
Contributo dell’UE : EUR 43.2 million
Contattare : Development Manager
Mr. Tiainen, Pauli
P.O.BOX 1127 - FIN-70111, Kuopio - Suomi/Finland - Tel.: +358 20 460 3256 Fax: +358 20
460 3351 - E-Mail: [email protected]
Finnvera
Aiuti per le grandi imprese
21 - Il Tarí o l'arte di cesellare uno spazio industriale
Descrizione
Sempre più allo stretto tra le mura del quartiere degli orafi, tra Corso Umberto e il porto,
alcuni gioiellieri napoletani hanno scommesso sull'espansione decidendo di trasferirsi fuori città.
Hanno così creato a Caserta, a pochi chilometri da Napoli, un importantissimo centro integrato
della gioielleria italiana. L'idea di creare un moderno centro di oreficeria in sintonia con le
esigenze del Mercato unico è venuta nel 1987 a un gruppo di artigiani napoletani. La loro
attività - che rappresenta oltre il 10% del mercato italiano del settore - era allora confinata in
un vecchio quartiere del centro cittadino e non poteva espandersi per la mancanza di spazi e di
servizi adeguati. L'idea si è concretizzata tre anni dopo: circa 190 imprenditori del settore
dell'oreficeria (orafi, gioiellieri e tagliatori di pietre preziose) si riuniscono in consorzio e
lanciano il progetto "Tarí", che prende il nome da una vecchia moneta aurea napoletana. Si
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
tratta di un progetto unico nel suo genere in Italia, in quanto prevede la creazione di un centro
di oreficeria polivalente, con laboratori di produzione, spazi espositivi sia permanenti, per soci,
che temporanei per espositori esterni. A ciò si aggiungono strutture commerciali di
distribuzione all'ingrosso, laboratori di formazione professionale ed attività di ricerca che si
avvalgono della più moderna tecnologia. Il Tarí occupa circa 13 ettari nella zona industriale di
Marcianise (Caserta) alle porte di Napoli. Si trova quindi in posizione strategica, in quanto è
ben servito a livello ferroviario ed autostradale, è vicino all'aeroporto di Capodichino e
all'interporto di Nola-Marcianise. Occorreva tuttavia costruire gli accessi e dotarlo dei servizi di
base (acqua, elettricità). Con il contributo europeo il complesso si realizza rapidamente:
55.000 m2, di cui 5.000 riservati ai servizi comuni (banca, contabilità, pulizie, ufficio postale,
bar, ristorante ecc.), il tutto integrato da spazi verdi e parcheggi. Il Tarí diventa uno dei più
moderni centri d'Europa e si afferma come uno dei principali poli industriali dell'oreficeria
italiana, a sua volta leader mondiale. Per mantenere nel quartiere degli orefici la plurisecolare
tradizione di lavorazione dell'oro, i membri del consorzio vi hanno mantenuto i negozi che
continuano l'attività commerciale al dettaglio. L'investimento complessivo di oltre 200 miliardi
di lire è uno dei più significativi investimenti privati effettuati negli ultimi anni nel Mezzogiorno.
L'attività del consorzio rappresenta, in termini di cifra d'affari, circa il 40% dell'attività di
oreficeria della provincia di Napoli e circa il 30% della stessa attività nella regione. In termini di
occupazione, si è passati dai 497 posti di lavoro del 1982 ai 1.447 del 1996; nel solo settore
della commercializzazione i posti di lavoro sono passati, tra l'inizio e la fine del progetto, da
233 a 350.
Gestore: Campania
Informazioni: Infrastrutture comuni del centro orafo polivalente - Costo totale: 28
milioni di euro - Contributo europeo: 14 milioni di euro - Contattare: Maolino - Traversa Nuova
Marina 8 - I-80133, Napoli - Fax: +39 081 552 9413.
22 - Piccoli investimenti online
Descrizione
Il Progetto di sostegno all’informatizzazione (“Go Online Training Support Project”) è stato
sviluppato come meccanismo di sostegno per il Programma “Go Online” (2002-2004) lanciato
in Grecia nel contesto di “Go Digital”, un’iniziativa Europea. Il principale obiettivo del Progetto
“Go Online” è di aiutare le PMI e le micro imprese (da 1 a 3 impiegati) a meglio integrare le
semplici informazioni e la tecnologia della comunicazione (ICT) nell’ambito della loro
organizzazione interna e delle relazioni commerciali.
Gestore: Grecia
Beneficiari: Le PMI eleggibili al programma sono:
9
9
9
Imprese che non hanno infrastrutture per connettersi ad Internet;
Imprese che hanno accesso ad Internet e un indirizzo attivo e-mail;
Imprese che hanno già un sito web attraverso il quale possono effettuare transazioni
elettroniche con i clienti e/o i fornitori.
Servizio Offerto: Il Programma “Go Online” sostiene le PMI delle prime due categorie sopra
menzionate con l’obiettivo di facilitare la loro transizione nella terza categoria. Le sovvenzioni
sono fornite per l’acquisto di infrastrutture ICT e servizi Internet. In particolare, il sostegno è
fornito per l’acquisto di attrezzature terminali di base, connessione ad Internet per 2 anni,
sostegno tecnico per 3 anni, lo sviluppo di una semplice pagina web ecc..
Il Progetto “Go Online” si divide in due azioni:
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L’azione 1 è attuata da un singolo consorzio che copre l’intero Paese e include la produzione di
materiale di educazione multimediale, la creazione di un portale Internet verticale per la
formazione e-business delle PMI e l’istituzione di un help-desk.
L’azione 2 è attuata da 16 diversi consorzi che coprono l’intero Paese. L’azione include la
formazione in loco e il sostegno alle PMI attraverso la formazione e la consulenza (consulenti
e-business).
Il Progetto è stato coordinato dal Network Greco di ricerca e tecnologia (GRNET) sotto
l’auspicio del Ministero dello Sviluppo. GRNET lavora in partnership con il consorzio regionale,
formato da accademici e istituti di tecnologia, associazioni industriali, camere di commercio,
società private ecc.. In totale sono stati costituiti 17 consorzi, 16 regionali e 1 nazionale
attraverso contratti forniti da GRNET.
Il progetto è stato attuato in tre anni. Il successo principale del progetto è stato la formazione
del consorzio regionale e le comunità di esperti in ICT che lavorano con le PMI e agiscono come
una network locale per incrementare lo sviluppo locale e venire incontro ai bisogni di
formazione ICT delle PMI.
Gli aspetti di successo del progetto sono considerati:
1. La familiarizzazione delle PMI e delle micro imprese con le tecnologie ICT;
2. La formazione di network di esperti locali in ICT;
3. La creazione di un database nazionale con informazioni sulle capacità tecnologiche e di
e-business delle PMI e micro imprese greche.
I punti di debolezza del Paese sono:
1. L’iniziale collegamento tra il finanziamento del materiale informatico e la fornitura del
sostegno alla formazione;
2. Disparità tra le Regioni per quanto riguarda il numero di persone che accedono alla
formazione;
3. La giovane età dei consulenti di formazione;
4. Il contenuto relativamente elementare della formazione che non potrebbe riguardare le
PMI che hanno raggiunto una certa competenza nell’ICT e l’e-business.
Progetto: Go Online Training Support, Programme: Third Community Support
Framework
Costo: 22.5 milioni di Euro
Contributo dell’UE: 16.9 milioni di Euro
Contattare: Greek Research and Technology Network (GRNET) S.A. Director of Programme
Management and Financial Administration Mr Koune, Jacques 56 Messogion Avenue GR-115 27,
Athina Ellada Tel.: +30 210 7474 250 Fax: +30 210 7474 490 E-Mail: [email protected]
Lavoro
23 - Hotels dell’Olimpo
Descrizione
Nonostante la Grecia attragga fortemente il turismo, il Paese è ancora scarsamente dotato di
infrastrutture alberghiere. Il livello dei servizi offerti rimane ancora molto variabile e il rapporto
qualità/prezzo è carente di competitività nel contesto del mediterraneo. Questo spiega il
motivo per cui il Ministero dell’Economia ha cofinanziato con l’Unione europea un progetto di
rivalorizzazione dell’offerta turistica a livello nazionale. Si tratta da un lato, di sostenere gli
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CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL
investimenti di modernizzazione degli stabilimenti alberghieri esistenti, e, dall’altra, di
riconvertire in alberghi gli antichi palazzi.
Gestore: Grecia
Servizio Offerto: Gli interventi hanno migliorato la qualità delle installazioni di base (sanitari,
climatizzazione…), l’arredamento e la decorazione, l’installazione di luoghi per tempo libero
come piscine e aree per lo sport; hanno sviluppato servizi come luoghi per bambini, sale
conferenze ecc…La qualità dell’architettura alberghiera è stata presa in considerazione da un
punto di vista estetico ma anche ambientale (efficienza energetica, scelta dei materiali ecc..).
Beneficiari: Il progetto ha permesso la modernizzazione di 85 unità alberghiere ed il restauro
di 32 481 posti letto e la trasformazione in alberghi di 28 immobili tradizionali (684 nuovi letti).
La realizzazione del progetto ha contribuito alla creazione di 622 posti di lavoro temporanei
per i lavori di modernizzazione e 218 per quelli di riconversione.
Progetto: Qualitative modernisation of hotels and the conversion of traditional
buildings into hotels
Costo: 175.596 milioni di Euro
Contributo dell’UE: 32.998 milioni di Euro
Contattare: Ministry of the Economy and Finance
Special service for planning and evaluating policy and regional programmes
Mrs Antoniou , Toula
Nikis 5-7
GR-10180 , Athens
Ellada
Tel.: +30 210 3332166 Fax: +30 210 3332390
E-Mail: [email protected]
Website of the third Community support framework
24 - Donne imprenditrici
Descrizione
Questo progetto, intrapreso tra il 1998 e il 2000 nell’ambito dell’iniziativa comunitaria
INTERREG III, si focalizza sulle donne che desiderano diventare imprenditrici nella regione di
confine della Salzburg-Bavaria.
Gestore: Austria
Servizio Offerto: L’obiettivo del progetto è di promuovere le pari opportunità, sostenere le
iniziative imprenditoriali e incoraggiare la cooperazione transnazionale e la creazione di nuovi
posti di lavoro.
Beneficiari: Le donne che hanno intenzione di costituire piccole imprese, preferiscono alcuni
settori di servizio ad altri e normalmente hanno bisogno di una piccola somma di danaro per
avviare una start-up. Uno dei principali motivi che spinge le donne a istituire la loro impresa è
il desiderio e il bisogno di riconciliare la vita professionale con quella familiare e con gli
interessi personali. Il progetto ha contribuito alla creazione di numerose nuove imprese e
grazie alla cooperazione a livello regionale, nazionale ed internazionale è diventato
un’importante centro di comunicazione, di competenze e di formazione per sviluppare le
qualità delle donne imprenditrici.
Programma: INTERREG III
Costo: 295 400 Euro
Contributo dell’UE: 147 500 Euro
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Contattare: Verein Frau & Arbeit
Diethör, Daniela
Franz-Josef-Strasse 16 - A-5020 , Salzburg – Österreich - Tel.: +43 662 880723 Fax: +43 662
880723 15 - E-Mail: [email protected] - Verein Frau & Arbeit
25 - Centri Risorse e orientamento per l’occupabilità femminile campana
Descrizione
In Campania sono attivi 11 Centri Risorse e Orientamento per l'Occupabilità femminile (COF)
dislocati nelle cinque Province della Regione. Nati nell'ambito delle azioni finalizzate allo
sviluppo di condizioni favorevoli alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, i COF
hanno la caratteristica di agire su base territoriale in maniera coerente con i bisogni delle
donne e la realtà socio-economica di appartenenza. I centri hanno sede in strutture fisse ma
dispongono anche di unità mobili (camper, sportelli mobili, gazebo ecc.) per poter contattare le
donne nei luoghi di vita quotidiana e raggiungere quelle che abitualmente hanno difficoltà a
rivolgersi alle strutture più tradizionali.
Gestore: L'Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Campania ha programmato gli
interventi, che sono gestiti localmente sulla base di Protocolli d'Intesa con le Province e i
Comuni capoluogo.
Servizio offerto
I COF svolgono diversi tipi di intervento, che vanno dalla ricognizione dei bisogni alla
valutazione delle competenze delle utenti, dall'informazione sulle opportunità formative o
lavorative
esistenti al primo orientamento alla scelta e al tutoraggio nelle esperienze
lavorative, dalla consulenza legale e del lavoro all'organizzazione di attività formative di base
(come corsi di informatica o di lingua straniera), dall'organizzazione di servizi di mediazione
culturale alla creazione di reti di imprese o di imprenditrici sul territorio. I centri
offrono, in particolare, servizi d'informazione (consultazione di banche dati, navigazione in
Internet), di orientamento al lavoro autonomo o dipendente, di inserimento o
reinserimento nel mercato del lavoro (seminari tematici, tirocini e stage, strumenti di
creazione d'impresa).
Beneficiari
Beneficiarie dei servizi offerti dai COF sono in particolare le donne disoccupate e inoccupate
delle cinque Province campane. Secondo dati Istat del 2001-2002, tra le Province campane,
Napoli è quella con il tasso più alto di disoccupazione femminile (pari al 35,9 per cento) e
Benevento quella con il tasso minore (18,4 per cento). Dei servizi offerti dai COF beneficiano
però anche le lavoratrici con contratti atipici e, in generale, quelle con bassa scolarizzazione o
con scarsa specializzazione formativa, donne a forte rischio di esclusione sociale, donne
immigrate. Dai dati di monitoraggio raccolti fino al 30 aprile 2004 risulta che oltre 14 mila
donne hanno usufruito di almeno un servizio presso i Centri per l'Occupabilità.
Fine dei lavori
I primi Protocolli d'Intesa per la realizzazione dei COF sono scaduti il 30 giugno 2004. Sulla
base dei risultati raggiunti, l'attività è stata riprogrammata.
Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006
Costo: Il costo della costituzione dei COF ammonta a oltre 6 milioni di euro. L’intervento è
finanziato con Fondi comunitari del Programma Operativo Regionale 2000-2006 della
Campania.
Informazioni: Ufficio per la comunicazione e le relazioni esterne - Dipartimento per le
Politiche di sviluppo - Ministero dell’Economia e delle Finanze - Via Sicilia 162/C - 00187 –
Roma.
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26 - Raccogliere i frutti dell'imprenditorialità
Nivala-Haapajärvi, Siikalatva (Finlandia)
Descrizione
Il progetto Nivaska, attuato nell'area di Nivala-Haapajärvi e Siikalatva, mira a creare nuove
opportunità occupazionali favorendo la crescita e lo sviluppo delle microimprese mediante
l'erogazione di servizi di assistenza personalizzati.
L'area di Nivala-Haapajärvi e Siikalatva, nella parte meridionale della provincia di Oulu
(Finlandia del nord), è penalizzata da un alto tasso di disoccupazione e da un forte esodo della
popolazione. La mancanza di prospettive economiche ha ostacolato lo sviluppo del territorio
che rimane scarsamente popolato, con appena 51 000 abitanti disseminati negli undici Comuni
dell'area.
Gestore: Suomi/Finlandia
Servizio Offerto: Nel precedente periodo di programmazione (1994-1999) le autorità locali
hanno sostenuto con successo la creazione di un certo numero di microimprese (1-3
dipendenti). I responsabili della zona intendono ampliare questa esperienza nel corso
dell'attuale periodo, incentrando gli interventi sulla crescita e lo sviluppo di queste nuove
imprese, al fine di ottimizzarne le potenzialità occupazionali. L'iniziativa, nota come "Progetto
Nivaska", interessa anche alcune aziende leggermente più grandi (con un organico compreso
tra i 4 e i 20 dipendenti) che offrono buone prospettive in termini di sviluppo e occupazione. In
collaborazione con gli imprenditori locali, il comitato direttivo del progetto Nivaska ha messo a
punto una nuova metodologia che permette di conciliare gli interessi pubblici e privati presenti
sul territorio interessato. Il progetto mira ad applicare sul campo una “strategia di spinta”,
ossia a potenziare la positiva spirale di sviluppo all'interno delle imprese con piccoli
finanziamenti in ambiti di interesse strategico. Le misure sono personalizzate in funzione delle
singole necessità. Una microimpresa manifatturiera, ad esempio, ha fruito di un sostegno per
la creazione di un marchio commerciale e la realizzazione di un catalogo di prodotti, un'azione
che richiede probabilmente una spesa contenuta (alcune migliaia di euro), ma che si rivela
essenziale per commercializzare la produzione sul mercato nazionale ed estero.
Beneficiari: Il progetto, rivolto in particolare alle piccole imprese e alle imprese individuali
(microimprese), prevede una gamma diversificata di servizi quali consulenza, sostegno alla
creazione di reti di collaborazione e subappalto, affiancamento nelle attività di
commercializzazione e nell'esportazione, nonché cofinanziamento di apparecchiature ed
attrezzature necessarie per una crescita equilibrata dell'attività. Il progetto, che dovrebbe
affiancare 10 imprese l'anno, prevede un'assistenza di durata variabile (da 1 a 3 anni) in
funzione delle specifiche esigenze dell'impresa interessata. In termini generali, l'iniziativa mira
a creare ogni anno 20 nuovi posti di lavoro.Il modello Nivaska può essere facilmente trasferito
ad altre zone e ha già suscitato l'interesse di varie autorità locali finlandesi. Attualmente è allo
studio la possibilità di utilizzare questa esperienza come modello per l'elaborazione del
programma nazionale finlandese di sostegno alle PMI per il periodo successivo al 2004.
Progetto: NIVASKA, Programma: Objective 1
Costo : EUR 692 766
Contributo dell’UE : EUR 281 229
Contattare : Manager of Nivala-Haapajärvi Sub-Region - Jussila , Esa - Kalliontie 36 - FIN85500 , Nivala - Suomi/Finland - Tel.: +358 -8 450 602 Fax: +358 8 450 645 - E-Mail:
[email protected]
Nivala Haapajärvi
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Ricerca e innovazione
27 - Innovando si impara
Descrizione
La ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’alta formazione sono alla base del
finanziamento del centro di ricerca lucano. La Basilicata, nonostante le numerose
problematicità che la contraddistinguono dal punto di vista occupazionale, congiunturale e
infrastrutturale, si é distinta per un trend di crescita del Pil, soprattutto dal 1980 al 1996,
superiore a quello del Mezzogiorno. Il progetto SINTER & NET ha previsto nel 1999 la
realizzazione di un centro di ricerca e di formazione avente la funzione di catalizzare
conoscenze e informazioni di tipo tecnico-commerciali, utili sia alle banche che alle imprese
operanti nel settore manifatturiero, al fine di agevolarne lo start-up, lo sviluppo e la crescita.
Servizio Offerto :
Il centro di ricerca svolge attività inerenti il finanziamento, l’automazione e il controllo dei
processi produttivi e si pone a servizio delle imprese collocate in Basilicata e nel Mezzogiorno
(area obiettivo 1). I risultati conseguiti, in termini di consulenze richieste e attività formative
erogate, testimoniano l’intuizione strategica di come una struttura in grado di offrire delle
soluzioni innovative e funzionali, con un approccio orientato al problem solving, abbia
permesso alle imprese l’acquisizione di un potenziale di competitività significativo in un
mercato sempre più esigente e attento all’innovazione come valore aggiunto. L’individuazione
dei bisogni di ricerca e di innovazione espressi dalle imprese insieme all’analisi della vocazione
del territorio hanno orientato necessariamente verso tecnologie innovative. L’accesso alle
risorse rese disponibili da diversi programmi di sostegno sia nazionali che comunitari, ha
sollecitato l’iniziativa imprenditoriale e integrato l’azione del centro di ricerca lucano attraverso
collaborazioni consolidatesi nel tempo. I benefici sono stati maggiori per l’ imprese presenti sul
territorio regionale, ma si sono estesi a tutta l’area del Mezzogiorno, che ha potuto cosi giovare
di ricerche e tecnologie avanzate, in termini di consulenza e crescita del know how.
Gestore : Basilicata (Italia)
Programma: Programma operativo nazionale
tecnologico e Alta formazione” 1994 – 1999
“Ricerca
scientifica,
Sviluppo
Progetto: SINTER & NET Spa - Data d’ inizio e fine progetto: 01/1999 - 12/1999 - Costo
complessivo: 516 548 EUR - Contributo dell’UE: 474 572 EUR - Contattare: SINTER & NET Spa
Centro di Ricerca e Unità Produttiva - Zona Ind.le Contrada Rio Freddo - I-85100, Potenza Tel.: +39 0971 507881 Fax: +39 0971 506350 - E-Mail: [email protected] http://www.sinternet.it
Istruzione e formazione
28 - "Fishtown" sulla cresta dell'onda
Descrizione
"Fishtown": Bremerhaven deve il suo soprannome... e la sua reputazione soprattutto alla
qualità dei suoi impianti, che rispondono perfettamente alle esigenze della pesca in alto mare,
o pesca d'altura. Tale reputazione ha rischiato di offuscarsi all'epoca della grave crisi della
pesca d'altura negli anni '80. Reagendo prontamente, le autorità cittadine avviarono la
ristrutturazione, stanziando fondi per la ricostruzione e l'ammodernamento dei mercati coperti,
la costruzione di strade e di opere idrauliche nonché l'insediamento di nuovi uffici per il
controllo della qualità e la commercializzazione. La trasformazione più spettacolare riguarda il
quartiere del vecchio porto, completamente ristrutturato e riorganizzato con la partecipazione
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dell'UE. Grazie al progetto "Schaufenster Fischereihafen", quasi 800.000 persone si recano
ogni anno in questa zona per fare spese o visitare le numerose attrazioni, come ad esempio la
vecchia stazione per il trasporto del pesce. Quest'ultima, completamente demolita e ricostruita,
ospita oggi l'"Atlanticum", un centro didattico sui temi della formazione del mare, la fauna
artica, le tecniche di pesca, ma anche la storia del porto peschereccio, lo sbarco del pescato,
l'asta del pesce e la vita quotidiana nel porto. Il suo fiore all'occhiello è l'acquario dedicato alla
fauna del mare del Nord e dell'Atlantico. Il progetto di vetrina turistica è stato integrato dalla
creazione di un centro di formazione per agevolare l'accesso dei disoccupati al mercato del
lavoro, ad esempio promuovendo la specializzazione nella vendita del pesce, e proponendo
corsi di perfezionamento agli operatori del settore dell'alimentazione e della
ristorazione. La sala delle manifestazioni culturali, il centro conferenze e l'hotel attiguo
completano le nuove strutture del vecchio porto peschereccio, che dà lavoro complessivamente
a 8 200 persone.
Gestore: Germania
"Schaufenster" ("Vetrina"): Costo complessivo : 12,17 Millionen Euro - Contributo dell’UE :
Fischereihafen-Betriebsgesellschaft
mbH
3,7
Millionen
Euro
Contattare :
Gregorius , Sebastian Lengstrasse I - D-27572, Bremerhaven - Tel.: +49 471 973 20 Fax: +49
http://www.port471
973
22
15
E-Mail:
[email protected]
handbooks.com/bbst.html
29 - La logistica dell’eccellenza: Le imprese acquisiscono conoscenze vitali
Descrizione
Un progetto come questo rappresenta un vantaggio per l’intera impresa: se si è abbastanza
coraggiosi da consentire ai dipendenti di partecipare ai corsi di formazione, si possono
veramente fare dei progressi afferma il sig. Slobbe, capo del personale della Depa Disposables,
un’impresa specializzata nella distribuzione di piatti e posate usa e getta. Alcuni anni fa
l’azienda non riusciva a espandersi, ma non ne capiva il motivo. Tuttavia, appena iniziata la
collaborazione con il progetto Stimulering Logistiek Verladerssector, la situazione è cambiata
radicalmente.
Gestore: Olanda
Servizio Offerto: Le piccole e medie imprese che operano nel settore della distribuzione e
delle spedizioni devono tenersi aggiornate sulle ultime tecnologie per rimanere competitive e
continuare a crescere. Senza un’approfondita conoscenza in materia di logistica, le imprese
non sono in grado di rispondere alle sempre crescenti richieste dei clienti. È questa la
motivazione alla base del progetto olandese Stimulering Logistiek Verladerssector
(stimolazione della logistica del settore delle spedizioni), finanziato sia dal Fondo europeo di
sviluppo regionale che dal Fondo sociale europeo e responsabile della creazione di oltre 90
nuovi posti di lavoro. Il progetto, cogestito da 2 organizzazioni private, la EVO Logistics e
l’Istituto Breuer, in collaborazione con l’unione degli industriali dei trasporti, si concentra sul
sostegno e sulla formazione, strumenti necessari per promuovere la crescita e l’occupazione
nel settore dei trasporti. Gli organizzatori si prefiggono due obiettivi: rendere le imprese
consapevoli che la formazione è fondamentale per la crescita e, in secondo luogo, aiutare i
disoccupati a trovare lavoro nel settore. Tuttavia lo strumento per il conseguimento di
entrambi gli obiettivi è in realtà uno solo, ovvero la formazione. Per conseguire il primo
obiettivo, una maggiore crescita, il progetto punta sulla formazione dei dirigenti e del
personale aziendale. La strategia mista di formazione e consulenza mira a favorire
l’eliminazione delle strozzature e a garantire una maggiore crescita, che dovrebbe a sua volta
tradursi in un aumento dei posti di lavoro disponibili. Finora circa 280 dipendenti di 20 società
hanno partecipato ai programmi di formazione sulle nuove tendenze in materia di logistica che
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hanno sempre favorito la crescita aziendale e quindi l’assunzione di nuovo personale. Per
quanto riguarda il secondo obiettivo, ovvero la formazione dei disoccupati, il progetto
Stimulering prevede corsi di formazione professionale in quattro settori specifici dell’industria
delle spedizioni: guida dei carrelli elevatori a forche, vendite tecniche, controllo della qualità e
logistica.
Beneficiari: Cinquantanove persone disoccupate da almeno un anno e tutte tranne dieci
hanno partecipato ai vari corsi, cinquantanove disoccupati da almeno un anno, hanno trovato
lavoro. Gli organizzatori del progetto, che collaborano con la Provincia di Gheldria, l’ufficio
regionale del lavoro e le camere di commercio cooperative, affermano che tale collaborazione
ha permesso di conseguire ottimi risultati. Sono inoltre grati ai Fondi strutturali senza i cui
finanziamenti il loro progetto non sarebbe stato certamente possibile. Dopo il successo
conseguito durante il primo anno di vita, il progetto è stato ripetuto e progetti simili sono
attualmente in corso a Ijmond e in Flevoland.
Informazioni tecniche
Stimulering Logistiek Verladerssector
Costo : 1 006 000 écus
Contributo dell’UE : 536 000 écus ERDF, ESF
Contattare: Instituut Breuer
Rompertsebaan 28
NL-5231 GT, Den Bosch
Nederland
Fax: +31/73/644.31.07
Cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale
30 - Copenaghen-Malmö: un ponte per il lavoro
Descrizione
Dal luglio del 2000, la Danimarca e la Svezia sono collegate dal ponte sull'Öresund (stretto
dell'Öre), attraversato ogni giorno da migliaia di persone, molte delle quali sono pendolari che
si recano al lavoro. La zona dell'Öre (che conta 3,5 milioni di abitanti) rappresenta, in effetti,
un vasto bacino d’occupazione transfrontaliera, che, nonostante gli attuali problemi di
disoccupazione, mostra un buon potenziale di sviluppo. Nel 1996 in tale area è stato avviato
un progetto INTERREG per sostenere il mercato del lavoro nella zona dell'Öresund e la
cooperazione transfrontaliera fra l'isola danese di Sjaetland e la regione svedese di Scania. La
scommessa consisteva nell'integrare fra loro i mercati del lavoro delle due regioni frontaliere che fino ad allora si erano mosse in modo indipendente - per promuoverne lo sviluppo comune
e per valorizzarne i punti di forza a beneficio delle imprese, degli scambi di beni e servizi e
delle opportunità di formazione e occupazione degli abitanti. Il Comitato Öresund, che riunisce
i protagonisti della cooperazione transfrontaliera, ha affidato la gestione del progetto all'AFStorkøbenhavn (Servizi pubblici per l'occupazione della Grande Copenaghen) e nel 1996 è
stata creata una struttura amministrativa comune. La zona dell'Öresund costituisce inoltre un
Partenariato transfrontaliero EURES - come ne esistono in diverse regioni europee - con il
compito specifico di facilitare la mobilità professionale transfrontaliera. Le attese suscitate dalla
costruzione del ponte e dalla cooperazione transfrontaliera sono tali che la cadenza di
realizzazione del progetto non ha consentito di soddisfarle tutte. Tuttavia, sotto la guida
dell'Öresund Labour Market Council, sono già state stabilite le strategie occupazionali da
adottare per i prossimi anni nell'ambito di INTERREG III. La priorità sarà la creazione di posti
di lavoro nei settori dell’industria informatica, del settore medico e biotecnologico e del turismo.
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Gestore : Danimarca/Svezia
Programma: INTERREG II A Danimarca/Svezia (Öresund)
Progetto: Mercato del lavoro nella regione dell'Öresund - Costo complessivo: 444 253 euro Contributo dell’UE: 363 480 euro - Contatti: Öresund Komiteen - Interreg-sekretariatet Gammel Kongevej 1 - DK-1610 , København V - Tel.: +45 33 22 00 11 Fax: +45 33 22 00 23
E-Mail: interreg@oresundskomiteen - Öresund Komiteen.
31 - Formazione a bordo
Descrizione
In risposta ai bisogni del proprio personale navigante, la Compagnia irlandese Irish Ferries, in
collaborazione con vari partner, ha deciso nel 1996 di avviare un programma di formazione
perfettamente calibrato sulle condizioni di lavoro in mare.
Gestore:Irlanda
Beneficiari: Il programma, finanziato da INTERREG, è stato ideato per essere utilizzato anche
su altre linee di traghetti dell'Ue.
La Irish Ferries - che effettua tra l’altro servizio di trasporto passeggeri fra l'Irlanda (Dublino e
Rosslare) e il Galles (Holyhead e Pembroke) - ha sviluppato il progetto in partenariato con il
Dublin Institute of Technology (Irlanda) e il Coleg Menai (Galles).
Servizio Offerto: Il programma formativo prescelto è il British System of National Vocational
Qualification (NVQs), un metodo standard considerato il più adeguato in quanto ideato per le
situazioni reali di lavoro in mare. La valutazione dei candidati viene effettuata sulla base delle
loro effettive prestazioni, grazie ad una serie di verifiche che attestano il raggiungimento del
livello di competenza richiesto. Prima di lanciare il progetto sono state effettuate due inchieste,
una presso i clienti e l'altra presso i partecipanti. Questo ha portato, già nel 1996, alla
realizzazione di tre programmi in tre settori complementari: preparazione dei pasti e igiene
alimentare, servizio alla clientela, gestione e controllo. Nel corso dello stesso anno e di quello
successivo sono stati rilasciati 167 diplomi NVQs. Il miglioramento delle qualifiche di base e del
livello di competenza del personale dei traghetti ha avuto un impatto positivo immediato
sull'immagine della compagnia. Sulla scia del successo ottenuto, il programma è stato quindi
esteso a nuovi partecipanti, mentre i partner si sono concentrati più specificamente sulla
trasferibilità del progetto. E' stato quindi avviato lo studio di un sistema irlandese equivalente
all'NVQs britannico ed allo stesso tempo sono state condotte nuove indagini qualitative presso i
clienti e i partecipanti.
Programma: INTERREG II A Regno Unito (Galles)/Irlanda, Progetto: Celtic Knots
Costo: 1 682 352 euros
Contributo dell’UE: 887 374 euros
Contattare : Dublin Institute of Technology
Tourism Research Centre
Knots, Celtic
Cathal Brugha Street
IRL-1, Dublin
Ireland
Tel.: +353 1 8746058 Fax: +353 1 8748572
E-Mail: [email protected]
Dublin Institute of Technology
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32 - Grazie alle tecnolgie on-line le piccole città non sono più ai margini
Descrizione
Nei piccoli centri urbani che vivono una situazione di marginalità a causa della lontananza
geografica dai grandi poli economici e commerciali, le nuove tecnologie della comunicazione
on-line possono avere un ruolo decisivo nel garantire alla popolazione l'accesso ad un'ampia
gamma di informazioni, conoscenze e servizi. Per usufruire di questi nuovi servizi bisogna però
disporre di infrastrutture telematiche e di siti Internet adeguati ai bisogni locali e capaci di
garantire l’accesso anche ad utenti spesso sprovvisti sia delle necessarie apparecchiature
informatiche che di esperienza. Per far fronte a tali problemi è nato, nel 1999, il progetto di
cooperazione transnazionale "Rete degli spazi fragili", finanziato da INTERREG e coordinato
dalla regione Umbria, che coinvolge alcune regioni del Mediterraneo occidentale e delle Alpi
latine. L'iniziativa riguarda sette regioni italiane (Basilicata, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia,
Umbria e Valle d'Aosta) e la regione di Murcia in Spagna. L'obiettivo prioritario è stata
l'installazione delle cosiddette "Porte telematiche d'accesso" (PTA), operazione ultimata per i
siti di Arbus (Sardegna), Accettura (Basilicata), Esperia e Lenola (Lazio), Petralia Sottana
(Sicilia), Rhêmes-Notre -Dame, Saint-Pierre Castello e Saint Pierre Pain de Coucou (Valle
d'Aosta), e Tuoro sul Trasimeno (Umbria). Un altro sito umbro, quello di Colfiorito, presso il
comune di Foligno, pesantemente colpito dal terremoto, è stato inizialmente installato presso
un edificio provvisorio e sarà trasferito in un altro stabile in fase di restauro (i lavori sono
cofinanziati dallo Stato italiano e all'Unione europea e le persone vittime del terremoto hanno
ricevuto, oltre ai normali indennizzi, un computer). La regione di Murcia, da parte sua, ha
sviluppato alcune iniziative per valorizzare, grazie alla tecnologia informatica, le risorse umane
e locali nel campo dell'artigianato.
Gestore: Regione Umbria (Italia)
Servizio Offerto: Le PTA offrono due tipi di servizi: consultazione e assistenza on-line.
Beneficiari: La consultazione copre settori quali il turismo, il commercio, l'insegnamento e la
formazione professionale, la polizia e la protezione civile, il lavoro e le imprese, ecc.
L'assistenza in linea riguarda lo strumento della posta elettronica, le videoconferenze ed i
programmi multimediali. Vengono inoltre forniti servizi a varie fasce della popolazione (giovani,
donne, anziani o disabili) offrendo assistenza giuridica, fiscale o sindacale, informazioni sul
telelavoro e sulla partecipazione ai programmi europei. La struttura dei siti è stata ideata in
modo da facilitare la navigazione anche ai meno esperti. Si tratta inoltre di utilizzare gli
strumenti telematici per favorire l'approccio interattivo alle problematiche delle diverse regioni,
lo scambio di esperienze e di competenze e per promuovere nuove iniziative. Queste sfide
sono state raccolte dal nuovo progetto "Rete per lo sviluppo economico", finanziato da
INTERREG a partire dal 2000, il cui obiettivo è quello di potenziare l'impiego dei servizi
telematici, un ambito nel quale si rivelerà particolarmente utile l'esperienza delle PTA.
Programma: INTERREG II C Mediterraneo occidentale e Alpi latine, Progetto: Rete
degli spazi fragili
Costo: 598 000 euros
Contributo dell’UE: 362 000 euros
Contattare: Regione Umbria
Direzione Regionale Politiche Territoriali, Ambiente ed Infrastrutture
Via M. Angeloni, 62 Sede Broletto
I-06100 , Perugia
Italia
Tel.: +39 075 50 45 931 Fax: +39 075 50 45 567
E-Mail: [email protected]
Regione Umbria
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Energia
33 - Un valore aggiunto verde per le industrie
Descrizione
Le regioni che hanno una tradizione industriale, come quella di Vienna in Austria e di Györ in
Ungheria, hanno sempre visto l'attività produttiva accompagnarsi al progressivo degrado
dell'ambiente. Anche in queste aree però la necessità sempre più sentita di difendere la natura
comincia a trovare seguito presso alcune aziende alle quali un approccio più ecologico può
anche apportare un valore aggiunto in termini di immagine, garantendo allo stesso tempo
condizioni di sviluppo più sostenibili.
Perché questo nuovo approccio produca risultati più concreti è necessario che sia gestito in
modo integrato grazie alla cooperazione tra le amministrazioni pubbliche, le imprese e le
società di consulenza. E’ inoltre indispensabile che tale approccio integrato sia sviluppato
anche nel contesto transfrontaliero.
Gestore: Ungheria
Servizio Offerto:Proprio per cercare di centrare gli obiettivi descritti è stato avviato il
progetto transfrontaliero "Ecoprofit Vienna-Györ". "Ecoprofit" è uno degli strumenti di
consulenza nato dall' "Iniziativa viennese per la tutela imprenditoriale dell'ambiente". Ideato
per le PMI del settore produttivo, il modulo ha lo scopo di sensibilizzare gli imprenditori ai
principi basilari della gestione dei materiali e dell'energia, motivandoli a partecipare a gruppi di
lavoro e a sessioni di consulenza individuale. L'obiettivo è quello di convincerli che è possibile
non solo mantenere, ma anche rafforzare la propria competitività nel pieno rispetto
dell'ambiente, giocando la carta dell'innovazione e imparando a gestire i costi in modo più
efficiente. Fino al 2001 il progetto "Ecoprofit Vienna-Györ" è stato realizzato nell'ambito di
INTERREG II ed ha conosciuto buoni risultati soprattutto nell'area di Vienna, dove il numero di
imprese partecipanti è passato da 15 a 40 nei due primi anni di vita. Nello stesso periodo, i
consulenti viennesi hanno preso contatto con l'amministrazione della città di Györ per avviare
un'iniziativa analoga in territorio ungherese, elaborando del materiale informativo in lingua
magiara. In tal modo, il progetto ha contribuito allo sviluppo a lungo termine di un sistema di
gestione ambientale conforme alla normativa europea nella zona industriale situata fra le due
città (il che ha comportato un adeguamento delle normative ungheresi in questo settore).
Beneficiari:Dal 2000, grazie ad INTERREG III, la cooperazione è proseguita su base allargata
dando vita al progetto "EcoBusinessPlan" (EBP). Quest'ultimo comprende tutti i moduli
esistenti (Ecoprofit, Protezione del clima, Aziende turistiche, EMAS et ISO 14.000*) e prevede
lo sviluppo di un ulteriore modulo ideato per ridurre la quantità di rifiuti prodotta dalle piccole
imprese.
Programma: INTERREG II A Austria/Ungheria, Progetto: Ecoprofit Vienna-Györ
Costo: 40 365 000 euros
Contributo dell’UE : 11 399 000 euros
Contattare : Vienna-Györ Cooperation
A- Österreich - Tel.: +43 1 4000 88 335 Fax: +43 1 4000 7222 - E-Mail:
[email protected] - EBP Vienne
Per un’analisi piu’ puntuale delle Best Practices finanziate nell’ambito della politica regionale si
puo’
consultare
il
seguente
indirizzo
Internet:
http://ec.europa.eu/regional_policy/projects/stories/index_en.cfm?pay=HU&region=ALL&the=
ALL. Il sito Internet ricomprende tutte le iniziative nei vari temi e aree di intervento.
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la politica di coesione ei suoi strumenti per il