CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL LA POLITICA DI COESIONE E I SUOI STRUMENTI PER IL PERIODO 2007-2013 B REE 2 BR MB VEEM BRRUUXXEELLLLEESS,, 2 28 NO OV 20 8N 00 06 6 “CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL” ASBL 30 AVENUE MARNIX – 1000 BRUXELLES – TEL. +32 2 2896230 – FAX +32 2 2896235 – EMAIL [email protected] CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL COMMERCIO, DEL TURISMO, DEI SERVIZI E DELLE PMI P.ZZA G.G. BELLI, 2 – 00153 ROMA – TEL. +39 06 58661 – EMAIL [email protected] CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL PAGINE I NUOVI FONDI STRUTTURALI SCHEDA 1: REGOLAMENTO GENERALE 05 SCHEDA 2: FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) 11 SCHEDA 3: FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE) 14 SCHEDA 4: GRUPPO EUROPEO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE (GECT) 17 TABELLA 1: RIPARTIZIONE FINANZIARIA UE-27 19 TABELLA 2: OBIETTIVI E RISORSE NELL’UE 20 TABELLA 3: OBIETTIVI E RISORSE IN ITALIA 21 TABELLA 4: RIPARTIZIONI FINAIZIARIE INDICATIVE PER L’OBIETTIVO CONVERGENZA E PHASING OUT E IN 22 TABELLA 5: RIPARTIZIONI FINANZIARIE INDICATIVE PER L’OBIETTIVO COMPETITIVITÀ 22 SCHEDA 5: ORIENTAMENTI STRATEGICI PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR) E IL FONDO EUROPEO PER LA PESCA (FEP) 24 SCHEDA 6: STRUMENTI DI POLITICA REGIONALE 25 SCHEDA 7: ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI 28 SCHEDA 8: QUADRO STRATEGICO NAZIONALE 31 SCHEDA 9: PIANI REGIONALI (ES.:TOSCANA) 37 ALLEGATO: BEST PRACTICES 41 3 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL I NUOVI FONDI STRUTTURALI CRESCITA PIÙ INTENSA E MAGGIORI POSTI DI LAVORO PER TUTTE LE REGIONI E CITTÀ DELL’UNIONE EUROPEA – QUESTO OBIETTIVO SARÀ IL PUNTO CENTRALE DELLA POLITICA DI COESIONE E DEI SUOI STRUMENTI PER IL PERIODO 2007-2013. 308 MILIARDI DI € SARANNO DEDICATI A SOSTENERE I PROGRAMMI REGIONALI DI CRESCITA E A STIMOLARE LA CREAZIONE DI OCCUPAZIONE. L’81,54% SARÀ CONCESSO ALL’OBIETTIVO “CONVERGENZA” DI CUI POSSONO FRUIRE GLI STATI MEMBRI E LE REGIONI PIÙ POVERE. NELLE ALTRE REGIONI, CIRCA IL 15,95% DEI FONDI STRUTTURALI VERRANNO CONCENTRATI A SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE, DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, DI UNA MIGLIORE ACCESSIBILITÀ E DI PROGETTI DI FORMAZIONE CONTESTUALMENTE ALL’OBIETTIVO “COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE”. INFINE, IL 2,52% SARÀ DISPONIBILE PER LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA, INTERNAZIONALE E INTERREGIONALE NELL’AMBITO DELL’OBIETTIVO “COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA”. NELLE REGIONI IN RITARDO DI SVILUPPO, LA POLITICA REGIONALE E DI COESIONE DOVRÀ CONTRIBUIRE PER UNA MAGGIOR CRESCITA PARI AL 10% E PERMETTERE LA CREAZIONE DI OLTRE 2,5 MILIONI DI NUOVI POSTI DI LAVORO. 4 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 1: REGOLAMENTO GENERALE1 Definisce i principi, le regole e gli standard comuni per l’utilizzazione dei tre strumenti di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione 2 . Sulla base del principio della gestione condivisa tra l’Unione, gli Stati membri e le regioni, il regolamento determina un rinnovato processo di programmazione basato sugli orientamenti strategici comunitari per la politica di coesione e sul loro follow up nonché standard comuni per la gestione, il controllo e la valutazione finanziaria. Il sistema riformato garantirà una gestione semplificata, proporzionale e maggiormente decentrata dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione. 1. FINALITÀ – Il regolamento detta le norme generali per i Fondi strutturali (FESR e FSE), nonché per il Fondo di Coesione. Per i Fondi Strutturali, definisce gli obiettivi da conseguire, i criteri d’ammissibilità, le risorse disponibili e i criteri per la loro ripartizione. Per il Fondo di Coesione, definisce il contesto e le modalità di fissazione degli orientamenti strategici comunitari per la coesione, il QRSN e il processo di verifica UE. Regolamenta il partenariato, la programmazione, la valutazione, la gestione, la sorveglianza e il controllo ripartendo le responsabilità tra Stati membri e Commissione. 2. STRUMENTI – I Fondi saranno, ciascuno conformemente alle disposizioni specifiche che lo disciplinano, gli strumenti utilizzati per il conseguimento dei tre obiettivi con la seguente ripartizione: FESR, FSE e Fondo di coesione per l’obiettivo «Convergenza»: FESR e FSE per l’obiettivo «Competitività regionale e occupazione»; FESR per l’obiettivo «Cooperazione territoriale europea». I Fondi contribuiscono al finanziamento dell'assistenza tecnica su iniziativa degli Stati membri e della Commissione. 3. OBIETTIVI – Tre Obiettivi finalizzati a: - Rafforzare la coesione economica e sociale ridurre le disparità economiche, sociale e territoriali - Favorire lo sviluppo sostenibile rafforzando la crescita la competitività, l’occupazione e l’inclusione sociale e tutelando e migliorando l’ambiente: CONVERGENZA: volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e regioni in ritardo di sviluppo, questo obiettivo costituisce la priorità dei Fondi; COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE: punta, al di fuori delle regioni in ritardo di sviluppo, a rafforzare la competitività, l’attrattività e l'occupazione delle regioni anticipando i cambiamenti economici e sociali; COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA: inteso a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale e lo scambio di esperienze al livello territoriale adeguato. 4. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA – Le regioni ammissibili al finanziamento dei fondi strutturali sono, nell’ambito dell’obiettivo: Convergenza: gli Stati membri e le regioni in ritardo di sviluppo. Le regioni interessate sono quelle corrispondenti al livello 2 della classificazione comune delle unità territoriali per 1 2 Regolamento (CE) n. 1083/2006 - 11.07.2006 - Guue L 210 – 31.07.2006 L’Italia non è eleggibile per questo Fondo 5 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL la statistica3 (di seguito: «il livello NUTS 2») il cui prodotto interno lordo (PIL) pro capite, misurato in parità di potere d’acquisto, è inferiore al 75% della media dell’UE a 25. Le regioni che risentono dell'effetto statistico legato alla riduzione della media comunitaria a seguito dell'allargamento dell'UE beneficeranno a questo titolo di un aiuto transitorio considerevole al fine di completarne il processo di convergenza. Tale aiuto avrà termine nel 2013 e non sarà seguito da nessun altro periodo transitorio. Gli Stati membri oggetto dell'obiettivo «Convergenza» il cui reddito nazionale lordo (RNL) pro capite è inferiore al 90% della media comunitaria beneficeranno del Fondo di coesione. La Commissione adotta l'elenco delle regioni che soddisfano tali criteri. L'elenco è valido dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013; Competitività regionale e occupazione: il territorio della Comunità che non rientra nell'obiettivo «Convergenza». Sono ammissibili le regioni dell'obiettivo 1 del periodo di programmazione 2000-2006 che, non soddisfacendo più i criteri d’ammissibilità regionale dell’obiettivo «Convergenza», beneficiano di un aiuto transitorio, così come tutte le altre regioni della Comunità. Sono quelle regioni che non rientrano nel campo d’applicazione né dell’obiettivo convergenza né del sostegno transitorio; ciascuno Stato membro interessato indica le regioni di livello NUTS 1 e di livello NUTS 2 per le quali presenterà un programma per il finanziamento da parte del FESR; Cooperazione territoriale europea: le regioni aventi frontiere terrestri o marittime, le zone di cooperazione transnazionale definite con riguardo ad azioni che promuovono lo sviluppo territoriale integrato, il sostegno alla cooperazione interregionale e allo scambio di esperienze. Ai fini della cooperazione transfrontaliera sono ammissibili le regioni di livello NUTS 3 situate lungo tutte le frontiere terrestri interne e lungo talune frontiere terrestri esterne e tutte le regioni di livello NUTS 3 situate lungo le frontiere marittime separate, in via di principio, da un massimo di 150 chilometri. Ai fini della cooperazione transnazionale, la Commissione adotta l’elenco delle Regioni ammissibili. Ai fini della cooperazione interregionale, delle reti di cooperazione e dello scambio di esperienze è ammissibile l’intero territorio della comunità. 5. QUADRO FINANZIARIO – Le risorse disponibili, da impegnare a titolo dei Fondi per il periodo 2007-20134, ammontano a 308.041.000.000 EUR (leggi 308,041 miliardi di euro). La ripartizione delle risorse è effettuata in modo da concentrarne una parte significativa a favore delle regioni dell'obiettivo «Convergenza». Obiettivo «Convergenza»: Le risorse complessive ammontano all'81,54% delle risorse totali (251.163.134.221 EUR) ripartite come segue: il 70,51% (177.083.601.004 EUR) è destinato al finanziamento delle Regioni il cui PIL è inferiore al 75% del PIL medio dell’UE a 25; il 4,99% (12.521.289.405 EUR) è destinato al sostegno transitorio e specifico delle Regioni che superano il 75% del PIL medio dell’UE a 25 a causa dell’effetto statistico (Regioni phasing out, in Italia la Basilicata); il 23,22 % (58.308.243.811 EUR) è destinato al finanziamento degli Stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione (RNL pro capite inferiore al 90% dell’RNL medio dell’UE a 25). 3 La Nomenclatura delle unità territoriali per la statistica (NUTS) è stata elaborata da Eurostat al fine di fornire una ripartizione unica ed uniforme delle unità territoriali. Il livello NUTS 1 corrisponde agli Stati, NUTS 2 corrisponde, in Italia, alle Regioni e NUTS 3, sempre in Italia, alle Province. Si veda http://ec.europa.eu/comm/eurostat/ramon/nuts/introduction_regions_it.html 4 Le cifre delle dotazioni finanziarie sono riportate al valore 2004 6 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Obiettivo «Competitività regionale e occupazione»: Le risorse complessive ammontano al 15,95% delle risorse totali (49.127.784.318 EUR) ripartite come segue: il 78,86 % (38.742.477.688 EUR) è destinato al finanziamento di quelle Regioni che non rientrano nel campo di applicazione dell’obiettivo convergenza; il 21,14 % (10.385.306.630 EUR) è destinato al sostegno transitorio e specifico di quelle Regioni il cui PUIL pro capite supera il 75% del PIL medio dell’UE a 15 per effetto naturale (Regioni phasing in, in Italia la Sardegna). Obiettivo «Cooperazione territoriale europea»: Le risorse complessive ammontano al 2,52% delle risorse totali (7.750.081.461 EUR) ripartite come segue: il 73,86 % (5.576.358.149 EUR) è destinato al finanziamento della cooperazione transfrontaliera5; il 20,95 % (1.581.720.322 EUR) è destinato al finanziamento della cooperazione transnazionale6; il 5,19 % (392.002.991 EUR) è destinato al finanziamento della cooperazione interregionale. 6. PRINCIPI DI INTERVENTO i. ADDIZIONALITÀ I contributi dei Fondi strutturali non sostituiscono le spese strutturali, pubbliche o assimilabili, di uno Stato membro. Il principio d’addizionalità stabilisce che, per assicurare un reale impatto economico, gli stanziamenti dei Fondi Strutturali non possono sostituirsi alle spese pubbliche dello Stato membro. ii. PARTENARIATO Gli obiettivi dei Fondi sono perseguiti nel quadro di una stretta cooperazione, (in seguito: «partenariato»), tra la Commissione e ciascuno Stato membro. Ciascuno Stato membro organizza, se del caso e conformemente alle norme e alle prassi nazionali vigenti, un partenariato con altre autorità ed organismi quali: le autorità regionali, locali e cittadine, le parti economiche e sociali ed ogni altro organismo appropriato in rappresentanza della società civile. Ciascuno Stato membro designa i partner più rappresentativi a livello nazionale, regionale e locale, nei settori economico, sociale e ambientale o in altri settori. Il partenariato verte sulla preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione dei programmi operativi. iii. PROGRAMMAZIONE Gli obiettivi dei Fondi sono perseguiti nel quadro di un sistema di programmazione pluriennale articolato in varie fasi, comprendenti l'individuazione delle priorità, il finanziamento ed un sistema di gestione e controllo. 5 Per l’Italia comprende i territori di: Biella, Verbano Cusio Ossola, Novara, Cuneo, Valle d'Aosta, Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bolzano, Belluno, Venezia, Padova, Rovigo, Udine, Gorizia, Trieste, Ferrara, Ravenna, Massa-Carrara, Lucca, Livorno, Pisa, Grosseto, Bari, Brindisi, Lecce, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Sassari, Nuoro, Oristano, Cagliari. 6 L’Italia è compresa nelle seguenti zone: Area Alpina (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia), Europa centro-orientale (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Mediterraneo (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), Europa sud-orientale (Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata). 7 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 7. CONTENUTO DELLA PROGRAMMAZIONE iv. PROGRAMMI OPERATIVI Le attività dei Fondi negli Stati membri sono svolte sotto forma di programmi operativi nell'ambito del quadro di riferimento strategico nazionale. Ciascun programma operativo copre un periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma operativo può riguardare solo uno dei tre obiettivi salvo ove diversamente convenuto tra la Commissione e lo Stato membro. I programmi operativi beneficiano del finanziamento di un solo Fondo. Sia il FESR che il FSE possono finanziare, in misura complementare ed entro un limite del 10% del finanziamento comunitario di ciascun’asse prioritario di un programma operativo, azioni che rientrano nel campo di intervento dell'altro Fondo, a condizione che esse siano necessarie al corretto svolgimento dell'operazione e ad essa direttamente legate. Ciascun programma operativo è redatto dallo Stato membro o da un'autorità da esso designata, in cooperazione con i partner (vedi Partenariato). Lo Stato membro presenta alla Commissione una proposta di programma operativo nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre cinque mesi dall'adozione degli orientamenti strategici comunitari per la coesione. La Commissione valuta il programma operativo proposto per stabilire se esso contribuisce alla realizzazione delle finalità e delle priorità del quadro di riferimento strategico nazionale e degli orientamenti strategici comunitari per la coesione. La Commissione adotta ciascun programma operativo nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre quattro mesi dalla sua presentazione ufficiale da parte dello Stato membro, e non prima del 1 gennaio 2007. I programmi operativi per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione» contengono: - un'analisi della situazione della zona o del settore ammissibili - una motivazione delle priorità adottate - informazioni relative agli assi prioritari e ai loro obiettivi specifici - un piano di finanziamento - le informazioni relative alla complementarità con altre azioni - le disposizioni di attuazione del programma operativo - un elenco indicativo dei grandi progetti. Norme specifiche per i programmi operativi dell'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» sono stabilite dal regolamento (CE) n. 1080/2006 (Regolamento FESR). v. GRANDI PROGETTI Nell'ambito di un programma operativo, il FESR e il Fondo di coesione possono finanziare spese connesse a un'operazione comprendente una serie di lavori, attività o servizi in sé intesa a realizzare un'azione indivisibile di precisa natura tecnica o economica, che ha finalità chiaramente identificate e il cui costo complessivo supera i 25 milioni di EUR nel caso dell'ambiente e i 50 milioni di EUR negli altri settori. Lo Stato membro o l’autorità di gestione fornisce alla Commissione le informazioni seguenti: - organismo responsabile dell’attuazione - natura, descrizione, dotazione finanziaria e ubicazione dell’investimento - risultati degli studi di fattibilità - calendario per l’attuazione del progetto - analisi costi-benefici - analisi dell’impatto ambientale - giustificazione del contributo pubblico - piano di finanziamento. vi. SOVVENZIONI GLOBALI Lo Stato membro o l'autorità di gestione può delegare la gestione e l'attuazione di una parte di un programma operativo. Tale delega lascia impregiudicata la responsabilità 8 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL finanziaria dell'autorità di gestione e degli Stati membri. L'organismo intermedio incaricato di gestire la sovvenzione globale deve offrire garanzie di solvibilità e competenza. 8. RISERVE - Riserva nazionale di efficacia ed efficienza Uno Stato membro può decidere di istituire una riserva nazionale di efficacia ed efficienza per l'obiettivo «Convergenza» e/o per l'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», pari, per ogni obiettivo, al 3% della propria dotazione complessiva. Se uno Stato membro ha deciso di istituire tale riserva, esso valuta, per ciascuno degli obiettivi l'efficacia e l'efficienza dei suoi programmi operativi. - Riserva nazionale per imprevisti Uno Stato membro può riservare, di propria iniziativa, una quota dell'importo del contributo annuale dei Fondi strutturali, pari all'1% per l'obiettivo «Convergenza» e al 3% per l'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», per far fronte a crisi impreviste, locali o settoriali, legate alla ristrutturazione economica e sociale o alle conseguenze dell'apertura degli scambi. Lo Stato membro può assegnare la riserva per ciascun obiettivo a uno specifico programma nazionale o all'interno dei programmi operativi. 9. TASSI DI PARTECIPAZIONE Modulazione dei tassi di partecipazione: La partecipazione dei Fondi può essere modulata in funzione dei seguenti elementi: - la gravità dei problemi specifici - l'importanza di ciascun asse prioritario - la tutela e il miglioramento dell'ambiente - il tasso di mobilitazione di risorse private - l'inclusione della cooperazione interregionale nell’ambito degli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione» - nell'ambito dell'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», la copertura di zone caratterizzate da svantaggi geografici o naturali. Partecipazione dei Fondi: La partecipazione dei Fondi, a livello dei programmi operativi, viene calcolata in riferimento a: - la spesa totale ammissibile, comprese la spesa pubblica e privata - la spesa pubblica ammissibile. A livello dei programmi operativi nell’ambito degli obiettivi “Convergenza” e “Competitività regionale e occupazione” la partecipazione dei fondi è: Stati membri Belgio, Danimarca, Repubblica federale di Germania, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito Belgio, Danimarca, Repubblica federale di Germania, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito FESR e FSE Percentuale di partecipazione del Fondo alla spesa ammissibile 75 % per l’obiettivo «Convergenza» 50 % per l’obiettivo «Competitività regionale e occupazione» 9 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Per i programmi operativi nell’ambito dell’obiettivo “Cooperazione territoriale europea”: Partecipante FESR Percentuale di partecipazione del Fondo alla spesa ammissibile 1 o più partecipanti appartengono ad uno Stato membro il cui PIL<85% UE 25 nel 2001-2003 Altri 85% per l’ Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 75% per l’ Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea La partecipazione dei fondi a livello di Asse prioritario non è soggetta ai massimali di cui sopra purché si rispettino i massimali a livello di programma operativo. In ogni caso la partecipazione dei Fondi per ciascun asse prioritario non è inferiore al 20% della spesa pubblica ammissibile e le azioni di assistenza tecnica attuate su iniziativa o per conto della Commissione possono essere finanziate a un tasso del 100%. Inoltre, una spesa cofinanziata dai Fondi non può beneficiare dell'intervento di un altro strumento finanziario comunitario. 10. COMITATI Comitato di coordinamento dei fondi La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi che adotta il proprio regolamento interno. La BEI e il FEI designano ciascuno un rappresentante senza diritto di voto. Al comitato si applicano gli articoli 3, 4 e 7 della decisione 1999/468/CE (comitologia) per quanto riguarda la trasmissione dell’ordine del giorno ai membri del Comitato, l’informazione del Parlamento europeo ed i gruppi di lavoro7. Comitato istituito ai sensi dell’ art. 147 del Trattato CE8 La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi istituito ai sensi dell'articolo 147 del trattato. Composizione Il comitato è composto da un rappresentante del governo, un rappresentante delle organizzazioni dei lavoratori e un rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro di ciascuno Stato membro. Il membro della Commissione incaricato della presidenza può delegare questa funzione ad un alto funzionario della Commissione. Funzioni Il comitato formula il suo parere sulle modalità di applicazione del Regolamento, sui progetti di decisione della Commissione relativi alla programmazione (in caso di contributo del FSE), è consultato qualora tratti delle categorie di misure di assistenza tecnica in caso di contributo del FSE o di altre questioni che interessino il FSE, la Commissione lo può consultare su questioni diverse. Ai fini dell'adozione, i pareri del Comitato richiedono la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. La Commissione informa il Comitato del modo in cui ha tenuto conto dei suoi pareri. 7 Decisione 1999/468/CE “Regolamento interno del Comitato” GUCE C 38/3 del 6.2.2001 Articolo 147 L'amministrazione del Fondo spetta alla Commissione. In tale compito la Commissione è assistita da un comitato, presieduto da un membro della Commissione e composto di rappresentanti dei governi e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. http://europa.eu.int/eur-lex/lex/it/treaties/dat/12002E/pdf/12002E_IT.pdf, p.65 8 10 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 2: REGOLAMENTO DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR)9 Definisce il proprio ruolo e i propri campi d’intervento nella promozione degli investimenti pubblici e privati al fine di ridurre le disparità regionali nell’Ue. Il FESR sostiene programmi in materia di sviluppo regionale, di cambiamento economico, di potenziamento della competitività e di cooperazione territoriale su tutto il territorio dell’UE. Tra le priorità di finanziamento vi sono la ricerca, l’innovazione, la protezione dell’ambiente e la prevenzione dei rischi, mentre anche l’investimento infrastrutturale mantiene un ruolo importante soprattutto nelle regioni in ritardo di sviluppo. 1. FINALITÀ – Il FESR contribuisce al finanziamento d’interventi destinati a rafforzare coesione economica e sociale eliminando le principali disparità regionali attraverso sostegno allo sviluppo e all'adeguamento strutturale delle economie regionali, inclusa riconversione delle regioni industriali in declino e delle regioni in ritardo di sviluppo, sostenendo la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale. la il la e 2. STRUMENTI – Il FESR concentra il proprio intervento su priorità tematiche. La tipologia e la gamma delle azioni finanziabili nell'ambito di ciascuna priorità rispecchiano la diversa natura degli obiettivi «Convergenza», «Competitività regionale e occupazione» e «Cooperazione territoriale europea». Il FESR contribuisce al finanziamento di: investimenti produttivi - investimenti in infrastrutture - sviluppo di potenziale endogeno attraverso misure che sostengono lo sviluppo regionale e locale - assistenza tecnica. 3. OBIETTIVI – Nell'ambito dell'obiettivo «Convergenza», il FESR concentra il suo intervento sul sostegno allo sviluppo economico sostenibile e integrato, a livello regionale e locale, e all'occupazione, perseguendo le seguenti priorità: ricerca e sviluppo tecnologico (R&ST), società dell'informazione, iniziative locali per lo sviluppo, ambiente, prevenzione dei rischi, turismo, investimenti nella cultura, nei trasporti, nel settore dell’energia, dell’’istruzione e della sanità. Nell'ambito dell'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», l'intervento del FESR si concentra principalmente sulle tre seguenti priorità: innovazione ed economia della conoscenza, ambiente e prevenzione dei rischi, accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico generale. Nell'ambito dell'obiettivo «Cooperazione territoriale europea», l'intervento del FESR si concentra sulle seguenti priorità: realizzazione di attività economiche, sociali e ambientali transfrontaliere creazione e sviluppo della cooperazione transnazionale, rafforzamento dell'efficacia della politica regionale. 4. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA - Il FESR è l’unico strumento utilizzato per il conseguimento dei tre obiettivi. L’ammissibilità geografica riguarda dunque le regioni ammissibili nell’ambito dei tre obiettivi10. Per le regioni che beneficiano di un finanziamento del FESR, i programmi operativi presentati a titolo dell'obiettivo «Competitività regionale e occupazione» sono definiti al livello regionale NUTS 1 o NUTS 2, secondo l’ ordinamento dello Stato membro, salvo ove diversamente convenuto tra la Commissione e lo Stato membro. Sono inoltre previste disposizioni specifiche per il trattamento di particolari aspetti territoriali nel caso di azioni che comportino lo sviluppo urbano sostenibile, di zone caratterizzate da svantaggi geografici e naturali e di Regioni ultraperiferiche. 9 Regolamento (CE) n. 1080/2006 - 05.07.2006 - Guue L 210 – 31.07.2006 Si veda il Regolamento generale, p. 3 par. 4. 10 11 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 5. QUADRO FINANZIARIO – La ripartizione delle risorse da impegnare a titolo del Fondo di sviluppo regionale per il periodo 2007-2013 non é ancora disponibile, orientativamente dovrebbe essere par al 50% delle risorse stanziate. 6. PRINCIPI DI INTERVENTO - I principi fondamentali di intervento sono l’addizionalità, il partenariato e la programmazione11. 7. CONTENUTO DELLA PROGRAMMAZIONE12 Le attività dei Fondi negli Stati membri sono svolte sotto forma di programmi operativi nell'ambito del quadro di riferimento strategico nazionale. Ciascun programma operativo copre un periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma operativo può riguardare solo uno dei tre obiettivi, salvo ove diversamente convenuto tra la Commissione e lo Stato membro. vii. PROGRAMMI OPERATIVI I programmi operativi beneficiano del finanziamento di un solo Fondo. Sia il FESR che il FSE possono finanziare, in misura complementare ed entro un limite del 10% del finanziamento comunitario di ciascun’asse prioritario di un programma operativo, azioni che rientrano nel campo di intervento dell'altro Fondo, a condizione che esse siano necessarie al corretto svolgimento dell'operazione e ad essa direttamente legate. I programmi operativi per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione» contengono: - un'analisi della situazione della zona o del settore ammissibili - una motivazione delle priorità adottate - informazioni relative agli assi prioritari e ai loro obiettivi specifici - un piano di finanziamento - le informazioni relative alla complementarità con altre azioni - le disposizioni di attuazione del programma operativo un elenco indicativo dei grandi progetti. I programmi operativi elaborati nell'ambito dell'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» contengono le seguenti informazioni: - analisi della situazione della zona di cooperazione - elenco di zone ammissibili all'interno della zona interessata dal programma giustificazione delle priorità adottate - informazioni relative agli assi prioritari e ai loro obiettivi specifici - a fini meramente informativi, ripartizione indicativa per categoria dell'uso programmato del contributo del FESR al programma operativo - piano di finanziamento unico, non ripartito per Stato membro, comprendente due tabelle (una tabella che ripartisce annualmente, l'importo della dotazione finanziaria totale prevista per il contributo del FESR; una tabella che specifica, per l'intero periodo di programmazione, per il programma operativo e per ciascun asse prioritario, l'importo della dotazione finanziaria complessiva del contributo della Comunità e delle controparti nazionali, nonché il tasso di partecipazione del FESR) - informazioni relative alla complementarità con le azioni finanziate dal FEASR e quelle finanziate dal FEP, laddove opportuno - modalità di esecuzione del programma operativo - un elenco indicativo dei grandi progetti. viii. GRANDI PROGETTI13 Nell'ambito di un programma operativo, il FESR e il Fondo di coesione possono finanziare spese connesse a un'operazione comprendente una serie di lavori, attività o servizi in sé intesa a realizzare un'azione indivisibile di precisa natura tecnica o economica, che ha finalità chiaramente identificate e il cui costo complessivo supera i 25 milioni di EUR nel caso dell'ambiente e i 50 milioni di EUR negli altri settori. ix. SOVVENZIONI GLOBALI14 11 Si veda in proposito il Regolamento Generale, p. 4 par. 6 Per la parte generale concernente la programmazione si veda il Regolamento Generale, p. 4 par 7. 13 Per la parte generale concernente i Grandi Progetti si veda il Regolamento Generale, p. 5 par. 7. 14 Ibidem 12 12 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 8. RISERVE Gli Stati membri possono istituire una riserva nazionale di efficacia ed efficienza ed una riserva nazionale per imprevisti15. 9. TASSI DI PARTECIPAZIONE16 Per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo «Cooperazione europea» per il periodo 2007-2013 si rimanda al Regolamento generale. territoriale 10.COMITATI17 La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi e da un comitato istituito ai sensi dell'articolo 147 del trattato. 15 Si veda il Regolamento Generale, p. 5 par. 8. Per la parte generale si veda il Regolamento generale, p. 6 par. 9. 17 Per la composizione e le funzioni dei Comitati si veda il Regolamento Generale p. 9 par. 10 16 13 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 3: REGOLAMENTO FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE)18 Sarà attuato in linea con la strategia europea per l’occupazione e si concentrerà su quattro settori chiave: accrescere l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, migliorare l’accesso all’occupazione e alla partecipazione al mercato del lavoro, rafforzare l’inclusione sociale combattendo la discriminazione e agevolando l’accesso dei disabili al mercato del lavoro nonché promuovere partenariati per la riforma nel campo dell’occupazione e dell’inclusione. 1. FINALITÀ – Il Fondo contribuisce a realizzare le priorità della Comunità riguardo al rafforzamento della coesione economica e sociale migliorando le possibilità di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro. A tal fine, esso sostiene le politiche degli Stati membri intese a conseguire la piena occupazione e la qualità e la produttività sul lavoro, promuovere l'inclusione sociale, compreso l'accesso all'occupazione delle persone svantaggiate, e ridurre le disparità occupazionali a livello nazionale, regionale e locale. 2. STRUMENTI – Il Fondo promuove le priorità della Comunità riconducibili all'esigenza di potenziare la coesione sociale, rafforzare la produttività e la competitività e promuovere la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. In tale contesto, il Fondo tiene conto delle priorità pertinenti e degli obiettivi della Comunità nei settori dell'istruzione e formazione, aumentando la partecipazione al mercato del lavoro delle persone economicamente inattive, combattendo l'esclusione sociale (in particolare per le categorie svantaggiate come le persone con disabilità) e promuovendo l'uguaglianza tra donne e uomini e la non discriminazione. 3. OBIETTIVI – Nell'ambito degli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione», il Fondo sostiene, negli Stati membri, azioni intese a conseguire le seguenti priorità: - accrescere l'adattabilità dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori - migliorare l'accesso all'occupazione e l'inserimento sostenibile nel mercato del lavoro potenziare l'inclusione sociale delle persone svantaggiate - potenziare il capitale umano promuovere partenariati, patti e iniziative a livello transnazionale, nazionale, regionale e locale. Nell'ambito dell'obiettivo «Convergenza», il Fondo sostiene, negli Stati membri, azioni inerenti alle seguenti priorità: - espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano rafforzare la capacità istituzionale e l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale. 4. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA – Le Regioni finanziate dal FSE sono quelle ammissibili nell’ambito dell’obiettivo “Convergenza” e “Competitività Regionale e Occupazione” 19 . Se finanziati dal FSE, i programmi operativi presentati a titolo dell'obiettivo «Competitività regionale e occupazione» sono definiti dallo Stato membro al livello adeguato. 5. QUADRO FINANZIARIO – Il FSE finanzia le regioni dell’obiettivo “Convergenza” e “Competitività regionale e occupazione”. La ripartizione delle risorse da impegnare a titolo del FSE per il periodo 2007-2013 non é ancora disponibile, orientativamente dovrebbe essere par al 50% delle risorse stanziate. 18 19 Regolamento (CE) n. 1081/2006 - 05.07.2006 - Guue L 210 – 31.07.2006 Si veda il Regolamento Generale, p. 3 par. 4. 14 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 6. PRINCIPI DI INTERVENTO - I principi fondamentali di intervento sono l’addizionalità, il partenariato e la programmazione20. 7. CONTENUTO DELLA PROGRAMMAZIONE21 Gli Stati membri provvedono affinché le azioni sostenute dal Fondo siano coerenti con la strategia europea per l'occupazione e contribuiscano alle azioni avviate nel contesto di questa ultima. Nell'ambito dei programmi operativi le risorse sono canalizzate dove la necessità è maggiore. I programmi operativi tengono particolarmente conto, se del caso, delle regioni e delle località colpite dai problemi più gravi, quali le zone urbane svantaggiate e le regioni ultraperiferiche, le zone rurali in declino e le zone dipendenti dalla pesca, e quelle particolarmente colpite dagli effetti negativi delle delocalizzazioni d’imprese. x. PROGRAMMI OPERATIVI I programmi operativi beneficiano del finanziamento di un solo Fondo. Sia il FESR che il FSE possono finanziare, in misura complementare ed entro un limite del 10% del finanziamento comunitario di ciascun’asse prioritario di un programma operativo, azioni che rientrano nel campo di intervento dell'altro Fondo, a condizione che esse siano necessarie al corretto svolgimento dell'operazione e ad essa direttamente legate. I programmi operativi per gli obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione» contengono: - un'analisi della situazione della zona o del settore ammissibili - una motivazione delle priorità adottate - informazioni relative agli assi prioritari e ai loro obiettivi specifici - un piano di finanziamento - le informazioni relative alla complementarità con altre azioni - le disposizioni di attuazione del programma operativo un elenco indicativo dei grandi progetti. xi. GRANDI PROGETTI22 I grandi progetti sono finanziabili solo dal FESR e dal Fondo di Coesione. xii. SOVVENZIONI GLOBALI23 8. RISERVE Gli Stati membri possono istituire una riserva nazionale di efficacia ed efficienza ed una riserva nazionale per imprevisti24. 9. TASSI DI PARTECIPAZIONE25 Modulazione dei tassi di partecipazione: La partecipazione dei Fondi può essere modulata in funzione di diversi elementi26. Partecipazione dei Fondi: La partecipazione dei Fondi, a livello dei programmi operativi, viene calcolata in riferimento a: - la spesa totale ammissibile, comprese la spesa pubblica e privata - la spesa pubblica ammissibile. A livello dei programmi operativi nell’ambito degli obiettivi “Convergenza” e “Competitività regionale e occupazione” la partecipazione dei fondi è: 20 21 22 23 24 25 26 Si veda in proposito il Regolamento Generale p. 4, par. 6 Per la parte generale si veda il Regolamento Generale p. 4, par. 7 Per la parte generale concernente I Grandi Progetti si veda il Regolamento Generale, p. 5, par. 7 Ibidem Si veda il Regolamento Generale, p. 5 par. 8. Per la parte generale si veda il Regolamento generale, p. 6 par. 9. Ibidem 15 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Stati membri Belgio, Danimarca, Repubblica federale di Germania, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito Belgio, Danimarca, Repubblica federale di Germania, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito FESR e FSE Percentuale di partecipazione del Fondo alla spesa ammissibile 75 % per l’obiettivo «Convergenza» 50 % per l’obiettivo «Competitività regionale e occupazione» 10.COMITATI27 La Commissione è assistita da un comitato di coordinamento dei Fondi e da un comitato istituito ai sensi dell'articolo 147 del trattato. 27 Per la composizione e le funzioni dei Comitati si veda il Regolamento Generale, p. 9 par. 10. 16 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 4: REGOLAMENTO GRUPPO EUROPEO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE (GECT)28 Il regolamento introduce un Gruppo europeo di cooperazione territoriale. L’obiettivo è di agevolare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale tra le autorità regionali e locali. Dotato di personalità giuridica, tale Gruppo attuerà dei programmi di cooperazione territoriale sulla base di una convenzione tra le autorità nazionali, regionali, locali o di altri servizi pubblici partecipanti ai programmi. 1. FINALITÀ – Un gruppo europeo di cooperazione territoriale, di seguito denominato «GECT», può essere costituito sul territorio della Comunità alle condizioni e secondo gli accordi previsti dal presente regolamento. L'obiettivo di un GECT è facilitare e promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale, di seguito denominata «cooperazione territoriale» tra i suoi membri al fine esclusivo di rafforzare la coesione economica e sociale. 2. COMPOSIZIONE – Un GECT è composto da membri, entro i limiti delle loro competenze a norma della legislazione nazionale, che appartengono a una o più delle seguenti categorie: - Stati membri - autorità regionali - autorità locali - organismi di diritto pubblico. Un GECT ha personalità giuridica e gode in ciascuno Stato membro della più ampia capacità giuridica riconosciuta alle persone giuridiche dalla legislazione nazionale di detto Stato membro. Esso può in particolare acquistare o alienare beni immobili e mobili, assumere personale e stare in giudizio. Le associazioni composte da organismi che appartengono ad una o più di tali categorie possono parimenti essere membri. Un GECT è composto da membri situati nel territorio di almeno due Stati membri. In particolare, i compiti dei GECT si limitano essenzialmente all'attuazione di programmi o progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dalla Comunità, a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e/o del Fondo di coesione. 3. ISTITUZIONE DI UN GECT - La decisione di istituire un GECT è adottata su iniziativa dei membri potenziali. Ciascun membro potenziale: - notifica allo Stato membro in virtù della cui legislazione è stato costituito l'intenzione di partecipare a un GECT - invia a tale Stato membro una copia della convenzione e degli statuti proposti. A seguito della notifica da parte di un membro potenziale, lo Stato membro interessato approva, tenuto conto della sua struttura costituzionale, la partecipazione al GECT del membro potenziale, a meno che ritenga che tale partecipazione non sia conforme al regolamento o alla legislazione nazionale, anche per quanto concerne i poteri e doveri del membro potenziale, o che tale partecipazione non sia giustificata per motivi di interesse pubblico o di ordine pubblico di detto Stato membro. In tal caso, lo Stato membro motiva il proprio rifiuto. In linea di massima lo Stato membro decide entro tre mesi dalla ricezione di una domanda. Nel decidere in merito alla partecipazione di un membro potenziale al GECT, gli Stati membri possono applicare le norme nazionali. 4. 28 COMPITI - Un GECT esegue i compiti assegnatigli dai suoi membri in conformità al regolamento. I compiti sono definiti dalla convenzione approvata dai suoi membri. Un GECT agisce nell'ambito dei compiti affidatigli, che si limitano all'agevolazione e alla promozione della cooperazione territoriale ai fini del rafforzamento della coesione economica e sociale e sono determinati dai suoi membri partendo dal presupposto che tutti i compiti devono rientrare nella competenza di ciascun membro a norma della sua legislazione nazionale. Regolamento (CE) n. 1082/2006 – 05.07.2006 – Guue L 210 – 31.07.2006 17 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL In particolare, i compiti dei GECT si limitano essenzialmente all'attuazione di programmi o progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dalla Comunità, a titolo del FESR, del FSE e/o del Fondo di coesione. Un GECT può realizzare altre azioni specifiche di cooperazione territoriale tra i loro membri con o senza contributo finanziario della Comunità. Gli Stati membri possono limitare i compiti che i GECT possono svolgere senza un contributo finanziario della Comunità. Tali compiti ricomprendono, tuttavia, almeno le attività di cooperazione territoriale europea stabilite dal Regolamento FESR. 5. AMMISSIBILITA’ GEOGRAFICA – Il GECT è volto a creare: Una cooperazione transfrontaliera per ciascuna frontiera o gruppo di frontiere, enclavi comprese; Una cooperazione transnazionale a livello di ciascuna zona di cooperazione transnazionale; Una cooperazione interregionale e di scambio esperienze riguardante l'insieme del territorio comunitario. 18 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL TABELLA 1: Ripartizione finanziaria UE-27 POLITICA DI COESIONE 2007-2013 DOTAZIONI FINANZIARIE INDICATIVE (Milioni € in valore 2004) Obiettivo Convergenza Obiettivi della Competitività regionale e dell’Occupazione Fondo di Convergenza Statistiche Coesione del Phasing out Belgio Rep. Ceca Phasing in 579 7830 15149 Danimarca Germania 10553 3771 Estonia 1019 Grecia 3289 8379 5779 584 Spagna 3250 18727 1434 4495 Francia 2838 Italia Cipro 18867 388 194 Totale Competitività regionale e occupazione 1268 173 2019 373 346 23697 453 92 545 8370 756 23450 47 3058 1992 Irlanda Obiettivi della Cooperazione territoriale europea 186 18217 3133 497 31536 9123 775 12736 420 261 134 815 879 4761 752 25647 25 581 363 Lettonia 1363 2647 80 4090 Lituania 2034 3965 97 6097 7589 12654 252 495 Lussemburgo Ungheria Malta 45 1865 Paesi Bassi Austria Polonia 159 19562 39486 Portogallo 2722 15240 Slovenia 1239 2407 Slovacchia 3433 6231 254 Finlandia 407 491 Svezia Regno Unito Bulgaria 2436 2015 Romania 158 883 11143 14 761 220 1696 914 228 1301 650 59698 88 19147 93 3739 399 202 10264 935 107 1532 1446 236 1682 5349 642 9468 436 177083 12521 Non stanziati Totale 61558 10385 58 22452 1477 3873 5769 13 344 38742 159 6047 404 17317 392 392 7750 308041 FONTE: CE 19 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL TABELLA 2: OBIETTIVI E RISORSE DEL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013 A LIVELLO UE Obiettivo Convergenza Per sviluppo di condizioni che favoriscano la crescita e fattori che portino ad una convergenza reale per gli Stati membri e le regioni meno sviluppati. Competitività regionale e occupazione Al di fuori delle regioni “Convergenza”,questo obiettivo mira a rafforzare la competitività e l’attrattività delle regioni nonché l’occupazione a livello regionale attraverso un duplice approccio. In primo luogo, programmi di sviluppo intesi ad aiutare le regioni ad anticipare e a promuovere il cambiamento economico mediante l’innovazione e la promozione della società della conoscenza, l’imprenditorialità, la protezione dell’ambiente e il miglioramento della loro accessibilità. In secondo luogo, posti di lavoro più numerosi e migliori saranno creati mediante iniziative di adattamento della forza lavoro e di investimento nelle risorse umane. Cooperazione territoriale europea Rafforza la cooperazione transfrontaliera tramite iniziative congiunte a livello locale e regionale, la cooperazione transnazionale volta ad uno sviluppo territoriale integrato e la cooperazione e lo scambio di esperienze a livello interregionale. Risorse totali (miliardi di €) 251,1 49,1 7,75 % sul totale 81,5% 16% 2,5% Beneficiari e loro risorse (miliardi di €) o 84 regioni con PIL<75% media UE per 189,6 miliardi di € (154 mil. di ab.) o 16 regioni phasing out – effetto statistico – per 12,5 miliardi di € (16,4 mil. di ab.) o Fondo di Coesione per 61,6 miliardi di € o 155 regioni per 38,7 o 13 regioni phasing in – ex obiettivo 1 – per 10,4 miliardi di € (19 mil di ab.) o cooperazione transfrontaliera per 5,57 miliardi di € o cooperazione transnazionale per 1,58 miliardi di € o cooperazione interregionale 395 milioni di € Fonte: CE 20 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL TABELLA 3: OBIETTIVI E RISORSE DEL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013 IN ITALIA Obiettivo Convergenza Competitività regionale e occupazione Cooperazione territoriale europea Totale Risorse totali (milioni di €) 19.255 % sul totale 75,08% 5.640 21,99% 752 2,93% 25.647 Beneficiari e loro risorse (milioni di €) o 4 regioni con PIL<75% media UE per 18.867 miliardi di € • Campania • Puglia • Calabria • Sicilia o 1 regione phasing out – effetto statistico – per 388 miliardi di € • Basilicata o 14 regioni per 4.761 miliardi di € o 1 regione phasing in – ex obiettivo 1 – per 879 miliardi di € • Sardegna o cooperazione transfrontaliera o cooperazione transnazionale o cooperazione interregionale 100% Fonte: CE Concentrare gli strumenti di coesione su temi prioritari Il regolamento generale prevede di concentrare la spesa per la coesione su questioni d’interesse comune. La procedura d’accantonamento sollecita gli Stati membri a concentrare il sostegno finanziario su categorie derivanti dalla rinnovata strategia per la crescita e l’occupazione (Strategia di Lisbona). Tali categorie riguardano tematiche prioritarie come la ricerca e lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e l’imprenditorialità, la società dell’informazione, i trasporti (per le regioni Convergenza), l’energia, comprese le fonti rinnovabili di energia, la protezione dell’ambiente, nonché le tematiche legate alle risorse umane e alla politica del mercato del lavoro. Il livello di spesa da destinare a tal fine è del 60% per le regioni Convergenza e del 75% per le regioni che rientrano nell’obiettivo Competitività regionale e occupazione. Le disposizioni riguardano unicamente l’Ue-15 e non i nuovi Stati membri. 21 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL TABELLA 4: RIPARTIZIONI FINANZIARIE INDICATIVE PER L ‘OBIETTIVO CONVERGENZA, PHASING OUT e IN REGIONI ACCORDO DEFINITIVO 20072013 FONDI COMUNITARI (milioni di Euro in valore 2006) ULTERIORE FINANZIA- TOTALE RISORSE UE E COFINANZIAMENTI MENTO NAZIONALI PUBBLICI STATALE 2007-2013 (70% STATO + 30% REGIONI) CALABRIA CAMPANIA PUGLIA SICILIA 2.689 5.565 4.543 6.022 2.689 5.565 4.543 6.022 125 550 6.503 11.680 9.086 12.044 TOTALE 18.819 18.819 675 38.313 PHASING OUT (BASILICATA) PHASING IN (SARDEGNA) 388 (in valore 2004) 879 (in valore 2004) Fonte: elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo economico TABELLA 5: RIPARTIZIONI FINANZIARIE INDICATIVE PER L ‘OBIETTIVO COMPETITIVITA’ Il 12 ottobre, le Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano, hanno raggiunto all’unanimità un accordo sulla ripartizione interregionale dei fondi UE per l’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” 2007- 2013. Con l’accordo si rendono disponibili nei prossimi 7 anni 17 miliardi di Euro per lo sviluppo e il lavoro così ripartiti: _ 5.352 milioni di euro da parte dell’UE (obiettivo Competitività e Occupazione); _ 6.919 milioni di euro di cofinanziamento nazionale; _ 5.200 milioni di Fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) per i quali le Regioni hanno definito e proposto una ripartizione interregionale. Di seguito vengono riportate le tabelle con la descrizione degli importi totali relativi ad ogni regione firmataria dell’accordo. Le tabelle comprendono i fondi strutturali, i cofinanziamenti nazionali e regionali (incluse le quote dei privati) e del fondo aree sottoutilizzate (FAS), distinguendo tra gli stanziamenti della programmazione 2000/2006 e 2007/2013. Infine, vengono calcolate ed evidenziate in percentuale le differenze delle somme percepite. CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Fonte: Confcommercio Nazionale 23 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 5: ORIENTAMENTI STRATEGICI PER LO SVLUPPO RURALE E IL FONDO EUROPEO PER LA PESCA Nel settembre del 2005 il Consiglio ha adottato una nuova normativa in materia di sviluppo rurale29. Per il periodo 2007-2013 i tre obiettivi principali della politica comunitaria di sviluppo rurale saranno i seguenti: - accrescere la competitività dell’agricoltura e della silvicoltura europea sostenendo la ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione; - valorizzare l’ambiente e il paesaggio sostenendo la gestione del territorio; migliorare la qualità della vita nelle zone rurali; e - promuovere la diversificazione delle attività economiche. La politica comunitaria di sviluppo rurale non farà più parte dei Fondi strutturali; tuttavia entrambe le politiche coopereranno per sostenere la diversificazione economica delle aree rurali. La nuova politica di sviluppo rurale verrà finanziata da un unico Fondo, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) che, in linea con l’accordo del Consiglio sulle prospettive finanziarie del dicembre 2005, riceverà un finanziamento totale pari a 69,75 miliardi di euro30 per il periodo 2007-2013. Gli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale sono stati adottati nel febbraio del 2006 con una decisione del Consiglio. Gli orientamenti individuano i settori di interesse per la realizzazione delle priorità comunitarie, in particolare in relazione agli obiettivi di sostenibilità fissati dal Consiglio europeo di Göteborg e alla luce della rinnovata strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. La politica di coesione già contribuisce allo sviluppo rurale attraverso le sue attività nelle aree rurali. Durante il periodo 2000-2006, più di 2 miliardi di euro di risorse del FESR sono stati destinati a misure riguardanti specificamente l’agricoltura, la silvicoltura e la promozione dell’adeguamento e dello sviluppo delle aree rurali. Ciò in aggiunta alle risorse riservate ad altri aspetti dell’ambiente produttivo e all’investimento nella infrastruttura di base nelle aree rurali. Per il periodo 2007-2013, la politica di coesione continuerà a sostenere la diversificazione delle economie attraverso il FESR. Un compito importante nei piani strategici nazionali e nei programmi di sviluppo rurale sarà quello di garantire complementarietà e sinergia con i quadri strategici di riferimento nazionali e i programmi dei Fondi strutturali per riuscire a rispondere alle esigenze delle aree rurali nell’UE attraverso la creazione di posti di lavoro e la diversificazione delle attività economiche. La Commissione invita gli Stati membri a prestare particolare attenzione al ruolo delle aree rurali nell’attuazione degli obiettivi di Lisbona e a esaminare la possibilità di sfruttare le potenzialità locali. Nel luglio del 2004 la Commissione ha adottato il progetto di regolamento per il Fondo europeo per la pesca (FEP). In conformità dell’accordo sulle prospettive finanziarie del dicembre 2005, il bilancio totale del FEP sarà pari a 3,849 miliardi di euro per il 2007-2013. Gli orientamenti strategici comunitari per il FEP, previsti nella proposta iniziale, sono stati inclusi nel regolamento sul FEP come principi guida. Tali principi tengono conto delle priorità comunitarie e in particolare della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. 29 Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). 30 Prima della modulazione dei pagamenti agricoli diretti. 24 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 6: NUOVI STRUMENTI DI POLITICA REGIONALE Tre nuovi strumenti di politica regionale aiuteranno gli Stati membri e le regioni a garantire una gestione sana e efficiente dei finanziamenti e a fare un miglior uso degli strumenti di ingegneria finanziaria. Una maggior cooperazione tra la Commissione europea, la Banca europea degli investimenti (BEI) e altre istituzioni finanziarie rafforzerà le capacità a livello delle istituzioni nazionali e regionali. 1. JASPERS (Assistenza congiunta ai progetti nelle regioni europee) Strumento di assistenza tecnica messo a disposizione da parte della Commissione europea, della Banca europea degli investimenti (BEI) e della Banca europea per lo sviluppo regionale (BESR) agli Stati membri beneficiari a costo zero. Caratteristiche Assistere gli Stati membri nella preparazione di progetti di qualità e farli approvare nel più breve tempo possibile dai servizi della Commissione; JASPERS fornirà un’assistenza completa per tutti i livelli di ciclo del progetto; Non ci saranno obblighi per gli Stati membri di utilizzare l’assistenza fornita da JASPERS né ci sarà un obbligo per uno Stato membro che fa uso dell’assistenza di prendere prestiti dalla BEI o dalla BESR. Non ci saranno obblighi della BEI e della BESR di effettuare prestiti ne l’esclusione per le stesse di effettuare finanziamenti di progetti che beneficiano di JASPERS; Per motivi amministrativi, JASPERS sarà un’unità della BEI. Ci sarà tuttavia una separazione organizzativa dello staff operativo tra JASPERS e la BEI. La BESR contribuirà al programma JASPERS attraverso il suo esteso network di uffici in Europa centrale e orientale; Al fine di assicurare un’adeguata progettazione e cooperazione, il lavoro di JASPERS sarà organizzato ogni anno secondo un Piano d’azione specifico per ogni Stato membro. Questo sarà redatto dallo staff di JASPERS con il consenso della Commissione europea (DG “REGIO) e gli Stati membri di interesse. Un gruppo direttivo congiunto Commissione/BEI/BESR sarà istituito per fornire rassegne regolari delle operazioni condotte da JASPERS. Il gruppo si riunirà regolarmente per valutare i progressi e per fare raccomandazioni su qualsiasi cambiamento necessario nelle operazioni condotte da JASPERS; La responsabilità legale per decidere di assegnare l’assistenza da parte dei fondi comunitari rimarrà della Commissione europea; Il Paese chiederà assistenza direttamente all’autorità di gestione di JASPERS a Lussemburgo o nei nuovi uffici regionali. Nell’ambito delle priorità delle regioni dell’Obiettivo “Convergenza”, JASPERS dovrebbe concentrare i suoi sforzi: Nei nuovi dieci Stati membri, più Romania e Bulgaria; In ampi progetti sostenuti dai fondi comunitari (di un valore maggiore di 25 milioni di euro per progetti nell’ambito ambientale e maggiore di 50 milioni di euro per progetti nell’ambito dei trasporti ed altri settori). Risorse e organizzazione di JASPERS I contributi delle parti per il programma sono: Un contributo della Commissione europea che copre: - il costo di 40 membri dello staff, incluse le spese aggiuntive come gli uffici, la fornitura di servizi, viaggi e viaggi; - il costo di consulenti esterni che sostengono le attività di JASPERS; -il costo di viaggi. Il contributo indicativo della Commissione per JASPERS sarà: 7, 800,000 EUR per il 2006 e di 14,100,000 EUR all’anno fino al 2013. 25 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Tutti gli altri costi di JASPERS deriveranno dal budget di assistenza tecnica a livello europeo sulla base di un’iniziativa della Commissione europea (non dalla ripartizione di assistenza tecnica per singoli Stati membri). Gli uffici JASPERS saranno creati in maniera tale da coprire gruppi regionali per paese.31 2. JEREMIE (Risorse europee congiunte per le micro, piccole e medie imprese) Iniziativa congiunta Commissione europea, BEI e Fondo europeo per gli investimenti (FEI) che consentirà agli Stati membri e alle Regioni di destinare parte dei loro stanziamenti dei Fondi strutturali al finanziamento di piccole imprese attraverso strumenti finanziari specifici studiati per le PMI. Darà, inoltre, alle piccole imprese la possibilità di eliminare la burocrazia e accedere tempestivamente ai fondi disponibili. Il programma non limiterà i finanziamenti alle PMI ma li metterà a disposizione delle nuove aziende e di altre microimprese mediante assistenza tecnica e sovvenzioni, nonché tramite investimenti in capitale di rischio. JEREMIE assumerà tre ruoli distinti volti a: Migliorare le condizioni di finanziamento e sviluppo delle aziende mediante prestiti, risorse proprie, capitale di rischio e garanzie, nonché assistenza organizzativa e tecnica; Rafforzare il coordinamento a livello nazionale e regionale, e a gestire efficacemente le risorse pubbliche e il trasferimento delle buone prassi; Gestire le scarse risorse pubbliche nell'ambito dei programmi comunitari. L'iniziativa garantirà un apporto di capitale di credito ai finanziamenti pubblici rappresentati dalle sovvenzioni. Il fine ultimo del programma dovrebbe essere la sostenibilità a lungo termine. Il FEI dovrebbe gestire JEREMIE durante le prospettive finanziarie 2007-2013 per conto dell’autorità di programmazione nazionale. Il ruolo del FEI come titolare dei fondi dovrebbe essere di semplificare sia la procedura amministrativa dei fondi versati dal FESR sia la gestione del programma operativo. Il FEI lavorerà con il pieno sostegno della BEI e lavorerà anche come raccoglitore di altre fonti di finanziamento provenienti da istituti finanziari internazionali, nazionali e locali, fondi di investimento e agenzie di micro-credito. I fondi saranno canalizzati dal FEI alle istituzioni finanziarie locali che forniranno finanziamento alle PMI. A tal fine, il FEI istituirà una cooperazione essenziale con gli intermediari finanziari locali come i fondi di capitali di rischio, schemi di garanzie, banche e fornitori di micro finanza come canale per i fondi del FESR per le PMI. Il FEI non fornirà nessun sostegno diretto di finanziamento alle PMI. Pertanto, il FEI lavorerà con le autorità nazionali e locali per disegnare ogni schema locale “à la carte” prendendo in considerazione le condizioni locali. Un accordo finanziario sarà firmato in ogni specifico caso con l’autorità di programmazione nazionale. Criteri d’eleggibilità per le PMI I fondi resi disponibili attraverso JEREMIE devono essere utilizzati per fornire accesso finanziamento per le PMI. Questi finanziamenti potrebbero coinvolgere nuovi progetti, modernizzazione o l’espansione di business esistenti nell’ambito di settori quali: manifatturiero, l’agro-alimentare, l’ambiente, i servizi, l’ICT ecc. Sono eleggibili le PMI, cosi’ come definite a livello comunitario32, con una preferenza per micro e piccole imprese. 31 Maggiori informazioni sul programma JASPERS sono http://ec.europa.eu/regional_policy/funds/2007/jjj/jaspers_en.htm reperibili al seguente indirizzo al la il le Internet: 32 L’articolo 2 della Raccomandazione della Commissione europea del 6 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese (C(2003) 1422) recita: 1. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro; 26 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Le PMI in questione non devono avere interessi nei seguenti settori: immobiliare, bancario, assicurativo o intermediari finanziari o rientrare tra le attività escluse dalle liste del FEI e della BEI. Calendario Nel 2006 gli Stati membri e la Commissione europea con il sostegno del FEI identificheranno le esigenze finanziarie delle PMI nelle loro rispettive Regioni per il periodo finanziario 2007-2013 e realizzeranno un piano d’azione. A partire dal 1 gennaio 2007, l’iniziativa JEREMIE entrerà nella fase d’attuazione e diventerà operazionale. La fase operativa dovrebbe cominciare non appena sarà eletto un titolare fondi per la gestione di JEREMIE e per la pubblicazione di inviti a presentare proposte relativi alla distribuzione dei fondi. 33 3. JESSICA (Sostegno comunitario congiunto per lo sviluppo sostenibile nelle aree urbane) Strumento lanciato dalla Commissione europea in accordo con la BEI, la Banca Centrale Europea (BCE) e la BERS. Gli istituti coinvolti, che hanno già una notevole esperienza nel campo dei prestiti per lo sviluppo e la riqualificazione urbana, si sono impegnati a collaborare strettamente con la Commissione nell’ambito dei nuovi programmi del FESR. L’obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree urbane, all’interno degli obiettivi più generali della politica di coesione, secondo quanto indicato nella Comunicazione della Commissione dal titolo “Politica di coesione a sostegno della crescita e dell’occupazione: linee guida della strategia comunitaria per il periodo 2007-2013.” In essa infatti i bisogni specifici di aree e territori urbani sono stati considerati una priorità per il prossimo periodo di programmazione, allo scopo di perseguire uno sviluppo equilibrato dell’Ue e di rimuovere gli ostacoli alla sua crescita. Jessica vuole mettere insieme le sovvenzioni destinate ai programmi di riqualificazione e sviluppo urbano con i prestiti e la capacità finanziaria e di credito delle banche, che dal canto loro si sono impegnate a razionalizzare le procedure per la concessione dei prestiti stessi nel settore dello sviluppo urbano. Le autorità locali potranno così: Contare su risorse finanziarie aggiuntive per il partnenariato pubblico-privato per progetti di sviluppo e riqualificazione delle aree urbane delle regioni dell’Unione Europea; Avvalersi del contributo di esperti delle istituzioni finanziarie specialistiche come la BEI o la Banca Centrale Europea (BCE); Avere una gestione più semplice e flessibile dei fondi per lo sviluppo urbano Funzionamento Essa mette a disposizione una struttura che fornisce competenze specialistiche e assistenza tecnica alle autorità di gestione dei Fondi Strutturali per permettere loro di risolvere i problemi di finanziamento dei progetti di riqualificazione urbana sostenibile, attraverso in particolare una combinazione tra prestiti e sovvenzioni. In maniera complementare a JEREMIE, (che aiuterà le PMI delle aree urbane nell’accesso al credito e agli strumenti finanziari), Jessica supporterà i progetti di miglioramento delle infrastrutture urbane, i progetti di efficienza energetica e di implementazione delle tecnologie di comunicazione e informazione (TIC), e qualunque altro progetto che risponda alle priorità degli interventi del FESR, così come indicati dagli orientamenti strategici in precedenza citati, e che sia finalizzato allo sviluppo e alla riqualificazione urbana.34 2. Nella categoria delle PMI si definisce piccola impresa un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro; 3. Nella categoria delle PMI si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro. 33 Maggiori informazioni sono reperibili al seguente indirizzo Internet: http://ec.europa.eu/regional_policy/funds/2007/jjj/jeremie_en.htm. 34 Maggiori informazioni possono essere reperite http://ec.europa.eu/regional_policy/funds/2007/jjj/jessica_en.htm al seguente indirizzo Internet: 27 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 7: ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI In linea con gli obiettivi del Trattato e in una prospettiva di una reale convergenza economica, gli interventi finanziati mediante le risorse limitate di cui dispone la politica di coesione dovrebbero concentrarsi sulla promozione della crescita sostenibile, della competitività e dell’occupazione, tenendo conto dell’agenda di Lisbona rinnovata. Il Consiglio ha, quindi, definito degli orientamenti strategici comunitari in materia (Decisione n. 2006/702/CE del 6 ottobre 2006) 35volti a facilitarne la realizzazione. Gli orientamenti strategici rappresentano un contesto indicativo per gli Stati membri per l’elaborazione dei quadri strategici di riferimento nazionali ed i programmi operativi per il periodo 2007-2013. Essi dovrebbero costituire priorità, per tutti gli Stati membri e le regioni, ai settori d’investimento che aiutano a realizzare i programmi nazionali di riforma tenendo conto delle esigenze e delle circostanze nazionali e regionali: investimenti nell’innovazione, nell’economia della conoscenza, nelle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nell’occupazione, nel capitale umano, nell’imprenditorialità, nel sostegno alle PMI, nell’accesso al capitale di rischio. Gli obiettivi strategici dovrebbero favorire uno sviluppo equilibrato, comunità sostenibili e l’inclusione sociale e sviluppare la strategia di Lisbona e, in particolare, promuovere: - la conoscenza, la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo del capitale umano - lo sviluppo sostenibile e tener conto della protezione e del miglioramento dell’ambiente nel preparare le strategie nazionali - le parità uomo-donna e la prevenzione di ogni discriminazione - una buona governance a tutti i livelli. Secondo gli orientamenti strategici, i programmi sostenuti dalla politica di coesione devono cercare di indirizzare le risorse verso le seguenti priorità: 1. 2. 3. rendere più attraenti gli Stati membri, le regioni e le città migliorando l’accessibilità, garantendo una qualità e un livello adeguati di servizi e tutelando l’ambiente; promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e lo sviluppo dell’economia della conoscenza mediante lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione, comprese le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione; creare nuovi e migliori posti di lavoro attirando un maggior numero di persone verso il mercato del lavoro o l’attività imprenditoriale, migliorando l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e aumentando gli investimenti nel capitale umano. 1. Rendere l’Europa e le sue regioni più attraenti per gli investimenti e l’occupazione attraverso le seguenti priorità ed i relativi orientamenti: Potenziare le infrastrutture di trasporto (sviluppo delle reti transeuropee e, in particolare, dei collegamenti transfrontalieri e secondari di particolare importanza; accessibilità alle infrastrutture ferroviarie (interoperabilità e utilizzazione dell’ERTMS); promozione di reti di trasporto eco-sostenibili, in particolare nelle aree urbane, sviluppo delle «autostrade del mare» e del trasporto marittimo a corto raggio come alternative praticabili al trasporto stradale e ferroviario a lunga distanza); Rafforzare le sinergie tra tutela dell’ambiente e crescita (investimenti nelle infrastrutture per conformarsi alla normativa ambientale in materia di acqua, rifiuti, aria e protezione della natura, delle specie e della biodiversità; garantire condizioni favorevoli alle imprese e al loro personale altamente qualificato; investimenti per l’energia e il trasporto sostenibili, favorire investimenti che contribuiscano al rispetto degli impegni di Kyoto assunti dall’Unione europea; misure di prevenzione dei rischi, attraverso una gestione migliore delle risorse naturali, una ricerca più mirata e un uso migliore delle TIC, e politiche pubbliche più innovative, compreso ad esempio il monitoraggio preventivo); 35 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2006/l_291/l_29120061021it00110032.pdf 28 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Affrontare l’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali in Europa (sostenere i progetti per migliorare l’efficienza energetica; promuovere lo sviluppo e l’uso delle tecnologie rinnovabili e alternative, anche per il riscaldamento e la refrigerazione; concentrare gli investimenti nelle fonti energetiche tradizionali sullo sviluppo delle reti quando vi è prova di un fallimento del mercato). 2. Promuovere la conoscenza e l’innovazione a favore della crescita Aumentare e indirizzare meglio gli investimenti nella RST (rafforzare sia la cooperazione tra le imprese che quella tra le imprese e gli istituti pubblici di ricerca/di istruzione terziaria, sostenere le attività di RST presso le PMI e il trasferimento di tecnologia; appoggiare le iniziative regionali di natura transfrontaliera e transnazionale volte a rafforzare la collaborazione e la capacità nei settori prioritari della politica della ricerca della Comunità; sviluppare ulteriormente la capacità di R&S, incluse le TIC, le infrastrutture di ricerca e il capitale umano, nelle zone ad alto potenziale di crescita); Facilitare l’innovazione e promuovere l’imprenditorialità (rendere l’offerta regionale di RST, innovazione ed istruzione, più efficiente e accessibile alle imprese, in particolare le PMI; fornire servizi di sostegno alle imprese che consentano loro, segnatamente alle PMI, di accrescere la loro competitività e di internazionalizzarsi, con particolare attenzione per lo sfruttamento di sinergie) e fornire al tempo stesso un sostegno più tradizionale in materia di gestione, marketing, assistenza tecnica, ricerca di personale e altri servizi professionali e commerciali; sfruttare appieno i punti di forza europei in materia di eco-innovazioni; sostenere l’imprenditorialità e agevolare la creazione e lo sviluppo di nuove imprese (spinout e spin-off, sensibilizzazione, realizzazione di prototipi, tutoring e sostegno manageriale e tecnologico ai potenziali imprenditori); Promuovere la società dell’informazione per tutti (promuovere l’adozione delle TIC da parte delle imprese e delle famiglie e il loro sviluppo; garantire la disponibilità di infrastrutture TIC e di servizi collegati qualora il mercato non li fornisca a prezzi accessibili e a un livello compatibile con i servizi necessari, specialmente nelle zone isolate e rurali e nei nuovi Stati membri); Migliorare l’accesso al credito (sostenere gli strumenti diversi dalle sovvenzioni come i prestiti, i finanziamenti garantiti per debiti subordinati, gli strumenti convertibili e il capitale di rischio; la BEI e il FEI potrebbero fornire valido supporto per elaborare un approccio integrato che sostenga ad un tempo l’innovazione, il suo trasferimento in nuove attività commerciali e la disponibilità di capitale di rischio e raggiungere determinate categorie specifiche come ad esempio i giovani imprenditori, le imprenditrici o le persone appartenenti a gruppi svantaggiati); 3. Posti di lavoro migliori e più numerosi In termini di sviluppo del capitale umano, gli orientamenti per l’occupazione evidenziano tre priorità per le politiche degli Stati membri: Far sì che un maggior numero di persone arrivi e rimanga sul mercato del lavoro e modernizzare i sistemi di protezione sociale (attuare politiche occupazionali finalizzate al pieno impiego, al miglioramento della qualità e della produttività del lavoro e al rafforzamento della coesione sociale e territoriale; promuovere un approccio al lavoro basato sul ciclo di vita; fare in modo che i mercati del lavoro favoriscano l’integrazione e rendere il lavoro più attraente, anche in termini economici, per le persone alla ricerca di un impiego, comprese le persone svantaggiate, e per gli inattivi; migliorare la rispondenza alle esigenze del mercato del lavoro); Migliorare l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e rendere più flessibile il mercato del lavoro (favorire al tempo stesso flessibilità e sicurezza occupazionale e ridurre la segmentazione del mercato del lavoro, tenendo nella debita considerazione il ruolo delle 29 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL parti sociali; assicurare un andamento dei costi del lavoro e meccanismi di fissazione dei salari che contribuiscano a promuovere l’occupazione); Aumentare gli investimenti nel capitale umano migliorando l’istruzione e le competenze (aumentare e migliorare gli investimenti nel capitale umano; adeguare i sistemi di istruzione e formazione in funzione delle nuove competenze richieste). Gli orientamenti strategici raccomandano, inoltre, agli Stati membri di: favorire l’ efficacia delle amministrazioni e dei servizi pubblici («smart administration»), fondamentali per la crescita economica e l’occupazione, anche attraverso la modernizzare dei servizi pubblici e l’uso delle nuove tecnologie sia adeguatamente presa in considerazione; Contribuire a mantenere in buona salute la popolazione attiva; Promuovere la coesione tra aree urbane e zone rurali, nonché all’interno delle stesse aree metropolitane; promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, compresa quella marittima. Una cooperazione più stretta fra le regioni dell’UE dovrebbe aiutare ad accelerare lo sviluppo economico e il conseguimento di una crescita più elevata. 30 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 8: QUADRO STRATEGICO NAZIONALE 2007-2013 Introduzione Il Quadro strategico nazionale (QSN), previsto dall’art. 25 dal Regolamento generale dell'Unione europea sui fondi strutturali europei, ha il compito di tradurre le indicazioni derivanti dai Documenti Strategici Preliminari in indirizzi strategici e in alcuni indirizzi operativi. Nell'Intesa sancita in Conferenza Unificata il 3 febbraio 200536, Stato e Regioni sostengono il raggiungimento della competitività e degli obiettivi di Lisbona tramite l’unificazione della programmazione della politica comunitaria con quella della politica regionale nazionale (Fondo per le aree sottoutilizzate). Obiettivi generali e priorità Sulla base di una valutazione puntuale dei risultati del periodo 2000-2006, sono stati identificati 4 macro obiettivi e definite 10 Priorità tematiche, che costituiscono il panorama esaustivo delle finalità della programmazione 2007-2013. I macro-obiettivi e le priorità tematiche, identificate nel percorso partenariale di formulazione del Quadro, sono cosi articolati: (a) Sviluppare i circuiti della conoscenza Principali Priorità di riferimento 1. Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane – Rafforzare, integrare e migliorare la qualità dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro e il loro collegamento con il territorio; 2. Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività - Rafforzare e valorizzare l’intera rete della filiera della ricerca e le reti di cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese, per contribuire alla competitività e alla crescita economica; sostenere la massima diffusione e utilizzo di nuove tecnologie e servizi avanzati; innalzare il livello delle competenze e conoscenze scientifiche e tecniche nel sistema produttivo e nelle istituzioni. (b) Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori Principali Priorità di riferimento 1. Uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo - Garantire le condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo e livelli adeguati di servizi ambientali per la popolazione e le imprese; 2. Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale Promuovere una società inclusiva e garantire condizioni di sicurezza al fine di migliorare le condizioni di contesto che piu’ direttamente favoriscono lo sviluppo. (c) Potenziare le filiere produttive, i servizi e la conoscenza Principali Priorità di riferimento 1. Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo – Valorizzare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile; 2. Reti e collegamenti per la mobilità - Accelerare la realizzazione di un sistema di trasporto efficiente, integrato, flessibile, sicuro e sostenibile per assicurare servizi logistici e di trasporto funzionali allo sviluppo; 36 «Linee guida per l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013», bozza dell’ottobre 2006 31 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 3. Competitività dei sistemi produttivi e occupazione - Accrescere l’efficacia degli interventi per i sistemi locali, migliorando la governance e la capacità di integrazione fra le politiche; promuovere processi sostenibili e inclusivi di innovazione e sviluppo imprenditoriale; qualificare e finalizzare in termini di occupabilità e adattabilità gli interventi di politica attiva di lavoro, collegandoli alle prospettive di sviluppo del territorio;acceso al credito, micro-credito e capitale di rischio da parte delle PMI; 4. Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani - Promuovere la competitività, l’innovazione e l’attrattività delle città e delle reti urbane attraverso la diffusione di servizi avanzati di qualità, il miglioramento della qualità della vita, e il collegamento con le reti materiali e immateriali. (d) Internazionalizzare e modernizzare Principali Priorità di riferimento 1. Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse - Sviluppare la capacità di apertura del sistema economico nazionale e di attuare politiche di rapporti stabili e di radicamento sui mercati internazionali e favorire la localizzazione nel nostro Paese di capitali, investimenti, competenze e flussi di consumo provenienti dall’esterno, di qualità elevata, in grado di dare un contributo allo sviluppo nazionale 2. Capacità istituzionali e mercati dei servizi e dei capitali concorrenziali ed efficaci Elevare le capacità delle amministrazioni per la programmazione e la gestione della politica regionale addizionale e rafforzare il coinvolgimento del partenariato economico e sociale. Contribuire all’apertura dei mercati dei servizi e dei capitali. Accrescere i livelli di legalità in particolare nei processi della pubblica amministrazione. Le priorità sono rivolte a obiettivi di produttività, competitività e innovazione da perseguire in tutto il Paese. Si declinano con intensità e modalità differenziate fra le due macro-aree (Centro Nord e Mezzogiorno) e fra gli obiettivi comunitari di riferimento ("Convergenza", "Competitività regionale e occupazione", "Cooperazione territoriale"). Tali priorità dovranno trovare l’attuazione più appropriata nell’ambito delle scelte demandate alla programmazione operativa. Per ciascuna priorità, a salvaguardia della necessaria addizionalità strategica della politica regionale, è stata identificata la modalità di integrazione con la politica ordinaria. La prima può, infatti, intervenire: - a sostegno dei medesimi obiettivi della politica ordinaria - per orientare e innovare la politica ordinaria - per valorizzare specifiche opportunità territoriali. Ciascuna priorità si declina in più obiettivi (interventi) specifici. Pertanto, per ciascuna priorità sono indicati i requisiti che gli interventi devono avere affinché la priorità stessa sia attuata efficacemente. Gli strumenti d’attuazione dovranno conformarsi a questi requisiti. Il conseguimento d’alcune priorità, inoltre, sarà rafforzato almeno nel Mezzogiorno, dalla fissazione di “obiettivi di servizio” ai quali verranno legati meccanismi di incentivazione appropriati. Al momento, la scelta è relativa a quattro obiettivi di servizio, centrali per la strategia: • • • • Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione; Innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro; Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, in relazione al servizio idrico integrato; e al sistema di gestione dei rifiuti urbani. Si tratta di obiettivi relativi alle Priorità 1, 7, e 3. Per i quattro obiettivi individuati sono suggeriti specifici indicatori. L’assetto istituzionale rilevante per gli obiettivi varia per i diversi servizi coinvolgendo oltre alle Regioni, Amministrazioni centrali ed Enti sub-regionali a seconda del tipo di indicatore. 32 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Strategia del Fondo Sociale Europeo37 Il Fondo Sociale Europeo è il principale strumento finanziario a sostegno della Strategia Europea per l’Occupazione. Il Fondo Sociale Europeo sosterrà, quindi, in linea con quanto previsto dallo specifico Regolamento comunitario principalmente gli obiettivi previsti dalle Priorità 1, 7, 5 e 2 nonché, laddove pertinenti alla specifica missione del Fondo, anche quelli previsti dalle altre priorità, come ad esempio interventi di formazione permanente sui grandi temi della sostenibilità ambientale e della salute pubblica (Priorità 3) e la formazione continua per il rafforzamento della capacity building della Pubblica amministrazione (Priorità 10). Con riferimento alle priorità e agli obiettivi specifici individuati nel QSN, il Fondo Sociale Europeo sosterrà in particolare: nell’ambito degli interventi per l’adattabilità di lavoratori, imprese e imprenditori, il perseguimento di obiettivi volti a promuovere il miglioramento della competitività delle imprese, attraverso politiche di formazione e coerenti politiche di anticipazione, la costruzione di un sistema di formazione continua a sostegno della capacità di adattamento dei lavoratori, il sostegno a strategie e strumenti per l’emersione, il miglioramento della qualità del lavoro; nell’ambito degli interventi per l’occupabilità e l’integrazione sostenibile nel mercato del lavoro, il perseguimento di obiettivi volti al miglioramento dei servizi di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, al rafforzamento delle competenze chiave per la popolazione, all’inserimento e reinserimento lavorativo, a politiche attive del lavoro nel quadro di nuovi sistemi di welfare to work, ad interventi per la conciliazione e per l’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati e alla mobilità geografica e professionale; nell’ambito degli interventi per l’integrazione sociale e la lotta alle discriminazioni, il perseguimento di obiettivi di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati, di qualità e disponibilità di servizi di cura e di conciliazione, di promozione di strumenti contro la discriminazione e l’esclusione; nell’ambito degli interventi a sostegno di sistemi e reti per il miglioramento delle risorse umane, il perseguimento di obiettivi di qualità dei sistemi e di costruzione di reti di formazione superiore, ricerca e imprese; nell’ambito di interventi per migliorare il ridisegno dei sistemi dell’occupazione e del mercato del lavoro, il perseguimento di obiettivi di sostegno a patti, partenariati, reti e iniziative a vari livelli territoriali; nell’ambito di interventi innovativi, interregionali e transnazionali, il perseguimento di obiettivi di scambio di informazioni, esperienze, buone pratiche e lo sviluppo di strategie complementari e di azioni coordinate o collettive. Nelle regioni dell’obiettivo Convergenza, il Fondo Sociale Europeo sosterrà, inoltre: nell’ambito degli interventi a sostegno di sistemi e interventi per la società della conoscenza e l’apprendimento permanente, il perseguimento di obiettivi di investimento sulla qualità interna dei sistemi e delle filiere di istruzione e formazione iniziale e permanente, di aumento della partecipazione in tutte le filiere formative, di accrescimento del potenziale umano in ricerca e innovazione; nell’ambito degli interventi di rafforzamento della capacità istituzionale, il perseguimento di obiettivi di governance, di sostegno a partenariati locali, di formazione continua della pubblica Amministrazione degli altri soggetti coinvolti nella programmazione e gestione delle politiche di sviluppo e dei relativi servizi. 37 Il paragrafo non è presente nella bozza del QSN 2007-2013 di ottobre 2006 33 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Interventi finanziari per il QSN38 Il Quadro Finanziario Unico pluriennale di cassa prevede la ripartizione delle risorse per macroaree Centro-Nord e Mezzogiorno e le previsioni programmatiche della spesa in conto capitale i cui effetti di cassa si prolungheranno fino al 2015. In particolare: Per le risorse comunitarie e per il relativo co-finanziamento nazionale, in base al Regolamento Generale sui Fondi Strutturali risulta che: per l’obiettivo “Convergenza” il tasso di partecipazione del FESR e del FSE non può superare il tetto del 75% della spesa pubblica ammissibile; per l’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” questo tetto è pari al 50% della spesa pubblica ammissibile, per l’obiettivo “Cooperazione territoriale”, il limite massimo varia dall’85% del totale della spesa ammissibile al 75% della sola spesa pubblica ammissibile. I tassi di partecipazione dei fondi comunitari a livello di Asse che, comunque, non possono essere inferiori al 20% della spesa ammissibile. Al co-finanziamento nazionale concorrono la quota statale e quella regionale/locale: nel precedente ciclo di programmazione la composizione è stata fissata rispettivamente nelle quote del 70% e 30% del totale nel caso del FESR, dell’80% e del 20% nel caso del FSE. Nonostante l’ipotesi, mutatis mutandis, di mantenere tali valori, le Regioni chiedono di valutare un incremento della quota statale. Per le risorse della politica regionale nazionale o risorse addizionali nazionali (ora Fondo per le aree sottoutilizzate - FAS), si dovrà dare seguito all'impegno assunto nelle Linee guida approvate dalla Conferenza fra Stato e Regioni di rendere l'impegno programmatico di competenza da quadriennale a settennale e di ripartirne le risorse per l’85% al Mezzogiorno e per il 15% al Centro-Nord. Il profilo pluriennale di spesa terrà conto delle stime delle erogazioni del FAS, ipotizzandone il mantenimento, e valuterà l’effettiva capacità di spesa delle Amministrazioni; Per le risorse ordinarie, a garanzia del rispetto dell’addizionalità, soprattutto per il Mezzogiorno, sin dal DPEF 2000–2003, fu stabilito quale impegno congiunto di Governo e Regioni, un valore obiettivo per la spesa ordinaria in conto capitale nel Mezzogiorno (il 30% del totale nazionale). Nel nuovo QSN, andrà deciso se mantenere al 30% detto obiettivo o fissarlo ad un valore più elevato (più prossimo alla quota di popolazione, pari al 36%), definendo così un profilo di spesa per macro-area coerente con le valutazioni macroeconomiche dei documenti nazionali di programmazione. L'effettivo conseguimento dei profili di spesa che verranno programmati dovrà garantire l'obiettivo di genuina addizionalità della politica regionale. Sarà a riguardo necessario rimuovere una serie di fattori che hanno fortemente frenato l'addizionalità nel 2000-2006: in questo periodo, infatti, la politica ordinaria non ha conseguito l'obiettivo di destinare al Mezzogiorno il 30% della spesa in conto capitale, mentre il peggioramento delle condizioni di finanza pubblica e la modesta capacità di previsione della spesa da parte delle amministrazioni pubbliche centrali e regionali hanno concorso ad ostacolare la spesa. A determinare dette difficoltà hanno concorso vari fattori, tra cui: - la non cogenza dell’obiettivo - l’assenza di incentivi per i comportamenti virtuosi - la scarsa capacità delle amministrazioni nel programmare e monitorare la spesa in presenza di gravi lacune informative - l’acuirsi della tensione fra gli obiettivi finanziari della politica regionale e di quelli di finanza pubblica - una capacità attuativa delle politiche addizionali inferiore a quanto preventivato ex ante. Per risolvere dette problematiche, oltre ad adeguare la programmazione nazionale a quella comunitaria, ovvero a renderla settennale in modo da creare maggiore certezza e rispondenza tra le due programmazioni, è necessario: 38 Il paragrafo non è presente nella bozza del QSN 2007-2013 di ottobre 2006 34 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL conferire maggiore cogenza, anche con il ricorso a meccanismi sanzionatori, al vincolo di destinazione territoriale di spesa in conto capitale ordinaria (30% al Mezzogiorno) anche per grandi "enti pubblici" di spesa; assicurare l’effettiva integrazione degli specifici obiettivi della politica regionale nella programmazione della politica ordinaria, creare appropriati meccanismi di coordinamento da parte delle Regioni e delle Amministrazioni centrali responsabili degli interventi, migliorare notevolmente la capacità di previsione di spesa da parte dell’amministrazione centrale e delle regioni, realizzare una maggiore armonizzazione del ciclo finanziario con il ciclo progettuale e la contemporanea garanzia che il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica non impedisca il conseguimento degli obiettivi di spesa in conto capitale. Attuazione39 L'unificazione della strategia programmatica della politica regionale consentirà di: - conseguire le priorità indicate nel QSN - la semplificazione e la convergenza della Governance europea e nazionale in materia - il coinvolgimento degli attori socio-economici in tutte le sue fasi di elaborazione a tutti i livelli (programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione). Il processo di programmazione sarà suddiviso in tre fasi: 1. Programmazione della strategia specifica, territoriale e/o settoriale, in cui ogni amministrazione centrale e regionale partecipante al processo definisce: - le priorità con cui concorre agli obiettivi generali con le due fonti finanziarie aggiuntive - le modalità con cui intende attuare i requisiti fissati dal QSN; 2. Definizione nell’Intesa Istituzionale di Programma fra Stato e singole Regioni dei profili di cooperazione istituzionale che derivano alle due parti dagli impegni strategici assunti; 3. Loro attuazione. Attività di coordinamento Accanto all’individuazione delle amministrazioni capofila (Ministero Economia e Finanze – Dipartimento per le politiche di sviluppo per il Fondo europeo sviluppo regionale e Ministero del lavoro per il Fondo sociale europeo) e all’identificazione delle Autorità di gestione e Autorità di certificazione dei singoli programmi operativi, il Quadro definitivo indicherà le modalità di coordinamento che in ambito nazionale e regionale possano costituire soluzioni efficaci per sostenere l’integrazione tra soggetti, risorse e strumenti, richiesta dalla politica regionale unitaria. Un Comitato Nazionale, composto dalle Amministrazioni centrali, dalle Regioni, dai rappresentanti del partenariato istituzionale ed economico sociale, sarà incaricato delle funzioni di accompagnamento dell’attuazione del QSN. Un Gruppo di coordinamento strategico definirà i contenuti della strategia nazionale di cooperazione territoriale. Programmazione e valutazione Tre tipi di valutazione verranno realizzati: ex-ante, in itinere ed ex post. Particolare attenzione verrà dedicata alla valutazione dei temi di carattere ambientale attraverso la Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi (VAS). Monitoraggio e Comunicazione Le nuove prospettive aperte dall’unificazione della politica regionale richiedono la rivisitazione dei sistemi di monitoraggio esistenti (Monitweb per la programmazione comunitaria; Applicativo Intese per quella nazionale attuata tramite Accordi di programma quadro) al fine di 39 Il paragrafo non è presente nella bozza del QSN 2007-2013 di ottobre 2006 35 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL adattarli alle nuove esigenze. Sulla base di una più puntuale identificazione delle specifiche domande informative di interesse sia dei diversi livelli di governo, sia degli altri stakeholders e partner coinvolti nella programmazione e gestione della politica regionale aggiuntiva, nonché del pubblico, la versione finale del QSN svilupperà le indicazioni operative a tal fine necessarie. Capacità amministrativa e Riserva di premialità Componente centrale della strategia delineata nel QSN resta il rafforzamento della capacità delle amministrazioni di programmare, attuare e valutare gli interventi, di produrre beni pubblici (legalità, sicurezza, correttezza e imparzialità dell’azione amministrativa, certezza e prevedibilità dell’agire pubblico), di promuovere e realizzare servizi collettivi di qualità. Si tratta, al tempo stesso, di uno strumento e di un obiettivo della politica. Alla luce dell’esperienza maturata nel ciclo 2000-2006, è in corso di valutazione, l’utilizzo di meccanismi di premialità per sostenere la qualità dell’azione amministrativa e promuovere l’efficacia di modelli progettuali innovativi e/o tecniche attuative che influenzino positivamente l’impatto della politica regionale. Per le Regioni dell’Obiettivo Convergenza si sta valutando l’opportunità di rafforzare la diffusione e condivisione delle soluzioni e delle pratiche amministrative positive maturate nel periodo 2000-06. Contenuti del documento di programmazione strategico-operativa regionale Per ogni Regione la strategia della politica regionale di coesione unitaria è definita in un documento di programmazione strategico-operativa che esplicita: ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ gli obiettivi generali della politica regionale di coesione unitaria per la Regione con particolare riferimento alle priorità del QSN; gli obiettivi specifici attraverso i quali ogni Regione declina, con riferimento agli obiettivi generali e alle priorità del Quadro rappresentative dei propri obiettivi generali, la propria programmazione della strategia di politica regionale di coesione; il quadro di programmazione finanziaria unitaria delle risorse che concorrono al conseguimento degli obiettivi della politica regionale di coesione secondo modalità che rendano distinguibile la programmazione finanziaria dei singoli Programmi Operativi in cui si articola la programmazione e l’attuazione della politica regionale di coesione cofinanziata con risorse dei fondi strutturali; le modalità previste per il coinvolgimento del partenariato istituzionale e socioeconomico; l’indicazione delle priorità e, ove possibile, di obiettivi specifici per il cui conseguimento si individuano come necessari e/o opportuni livelli di cooperazione istituzionale verticali e/o orizzontali; l’individuazione delle modalità di attuazione, ovvero delle regole e delle procedure nonché delle eventuali misure organizzative e di governance che la Regione ritiene necessarie e che intende adottare per l’attuazione dell’insieme della politica regionale di coesione; l’indicazione delle modalità e dei criteri di individuazione degli specifici strumenti di attuazione. 36 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL SCHEDA 9: I PIANI REGIONALI REGIONE: TOSCANA: “Vivere bene in Toscana” Riferimento normativo: DOCUMENTO STRATEGICO REGIONALE PRELIMINARE per la politica di coesione 20072013 Ammontare: Durata: 2007-2013 Sito Web: http://www.docup.toscana.it/riforma_post2006/files/documenti_strategici_regionali/dspr28ottdef.doc Le linee guida per il Quadro Strategico di Riferimento Preliminare (QSRP) della Regione Toscana per la politica di coesione 2007-2013 si collocano sulla scia degli precedenti strumenti di programmazione regionale e , in particolare, sulla base del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) e del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2006-2010. il PRS delinea una strategia fondata su otto “programmi strategici integrati”, in cui si ritrovano le priorità progettuali delle politiche regionali, nonché le specifiche indicazioni per le strategie settoriali delle stesse. Essi sono: 1. Innovazione, ricerca e qualità - 2. Cittadinanza, coesione, cultura, qualità della vita - 3. Qualificazione risorse umane e lavoro - 4. Competitività territori e sistemi produttivI - 5. Proiezione e cooperazione internazionale - 6. Infrastrutture per lo sviluppo - 7. Sostenibilità ambientale e territoriale - 8. Governance, conoscenza, partecipazione. I contenuti strategici del nuovo PIT inquadrano, invece, le quattro seguenti strategie territoriali: 1. la mobilità e la logistica – 2. la qualità del sistema insediativo e l’area centrale metropolitana – 3. la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica – 4. le reti ecologiche ed i grandi corridoi ambientali. La finalità generale dello sviluppo già individuata nel PRS “Vivere bene in Toscana”, fa riferimento agli obiettivi e alla strategia comunitaria di Lisbona – società della conoscenza, coesione sociale e pari opportunità, sviluppo innovativo e buoni posti di lavoro – e al criterio direttivo di Goteborg – garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica allo sviluppo regionale – ponendo alla base dell’attività del governo e dell’amministrazione regionale i principi del federalismo, della governance cooperativa e della concertazione. Gli obiettivi generali della programmazione regionale, sulla base delle indicazioni del Programma di governo, sono i seguenti: 1. competitività del sistema produttivo regionale (difesa delle posizioni regionali sui mercati nazionali; sostegno ala proiezione internazionale delle imprese, ed all’aumento del flusso di investimenti sul territorio regionale; riorganizzazione e qualificazione della struttura produttiva nella direzione di qualità e sostenibilità; rafforzamento dei legami tra ricerca e produzione, moltiplicando i canali di trasferimento tecnologico tra Università e impresa; miglioramento dell’efficienza del territorio rendendolo sempre più capace di attrarre investimenti in un quadro di sostenibilità ambientale; favorire una crescita della qualità del lavoro attraverso lo sviluppo di sistemi sempre più qualificati di formazione e di orientamento professionale); 2. coesione sociale dell’intera comunità regionale (rafforzamento del sistema dei servizi sociali ed assistenziali; sostegno e diffusione del diritto alla salute; sostegno del diritto all’istruzione ed all’acquisizione di conoscenze sempre migliori; tutela del diritto alla cultura ed alla fruizione del patrimonio conoscitivo tramandato dalla storia); 37 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 3. grandi valori che fondano l’identità della comunità regionale. L’innovazione è considerata la chiave delle politiche di intervento del modello di sviluppo regionale toscano. Le opzioni strategiche della politica regionale di sviluppo e coesione per il 2007-2013, organizzate in obiettivi e priorità, sono articolate su quattro livelli: il primo, quello più generale, definisce l’ambito (“Competitività regionale”, “Occupazione”, “Cooperazione territoriale”); ciascun ambito risulta articolato in aree più specifiche, definite dai temi prioritari; questi costituiscono le direttrici di intervento all’interno delle quali si collocano gli obiettivi specifici della strategia regionale. Al livello sottostante, gli obiettivi specifici trovano la loro declinazione più operativa, rappresentata dall’insieme dalle priorità specifiche. Nell’ambito “Competitività regionale”, con particolare riferimento alla finalizzazione delle risorse comunitarie del FESR, la Regione intende promuovere, prioritariamente, il rafforzamento della competitività del territorio e del sistema produttivo regionale affinché sia in grado di sostenere la competitività internazionale, di creare occupazione qualificata, e di garantire lo sviluppo sostenibile. In tale ambito, i temi prioritari individuati per la “Competitività regionale”, in coerenza con quanto previsto nei regolamenti e negli orientamenti strategici comunitari, riguardano: la promozione dell’innovazione e dell’economia della conoscenza, anche attraverso il partenariato pubblico-privato (PPP); l’ambiente e la prevenzione dei rischi ambientali; l’accessibilità ai servizi di trasporto e di telecomunicazione di interesse economico generale. Attenzione particolare deve essere posta alla nuova priorità del periodo di programmazione 2007-20013: la c.d. “dimensione urbana”. Al suo carattere di novità, si affiancano alcuni aspetti che costituiscono i “fattori di contesto” dello sviluppo urbano toscano. Infatti, le aree urbane della Toscana costituiscono i luoghi strategici per lo sviluppo delle competitività e dell’attrattività dei territori regionali e devono inquadrarsi in più ampie politiche territoriali. Il PIT prevede già un rafforzamento del ruolo della rete delle città-capoluogo, quali capisaldi del sistema insediativo toscano (per le funzioni produttive, formative, dell’informazione e della ricerca, ecc.), attraverso una migliore integrazione con le altre risorse regionali che consenta un maggiore coordinamento delle diverse politiche settoriali in ragione dei diversi contesti locali. Gli obiettivi specifici perseguiti dalla Regione in materia di sviluppo delle attività urbane di eccellenza sono: il rafforzamento delle sinergie della rete degli atenei e dei centri di ricerca toscani con il sistema economico regionale, finalizzato alla costruzione di uno Spazio regionale della ricerca e della innovazione: a tale spazio è affidato il compito di attrarre risorse umane e finanziarie, di favorire le connessioni tra mercato del lavoro e crescita strutturata dei saperi locali, di rafforzare il trasferimento delle conoscenze e delle best practices verso le imprese; l’implementazione di un sistema urbano effettivamente policentrico, integrato e interconnesso che abbia la capacità sinergica e la massa critica per dilatare territorialmente gli effetti delle conoscenze e della loro trasmissione al sistema delle imprese, anche attraverso la formazione di nuovi nodi di eccellenza formativa e produttiva. Le modalità di implementazione delle azioni prioritarie da finanziare con le risorse del FESR relativamente alla dimensione urbana dovranno prevedere quindi interventi da realizzare: 38 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL nel quadro di una strategia diretta a migliorare i fattori di competitività del territorio urbano interessato, che trova primariamente risposta nell’ambito delle priorità tematiche orizzontali. Nel quadro della sfera d’azione del FESR e della specifica missione che il fondo svolge per l’obiettivo “Competitività regionale”, la “problematica urbana” opererà nel contesto del miglioramento dei fattori di competitività dei territori urbani di cui la dimensione urbanistica (il progetto urbano) può essere “il mezzo” ma non “il fine”, il contenitore ma non il contenuto delle politiche; secondo un metodo integrato e a carattere intersettoriale; attraverso un approccio bottom-up, a partire dalla progettualità promossa a livello locale ed in coerenza con la programmazione regionale; valorizzando il processo di partecipazione della comunità locale alla costruzione del progetto di sviluppo della competitività oltre la policy community (strategia partecipativa locale). L’obiettivo “Occupazione” indica come prioritari: la presenza di un più stretto legame con la ricerca in modo da introdurre un più alto contenuto di conoscenze e di saperi dentro le produzioni, moltiplicando i canali di trasferimento tecnologico dalle università alle imprese; la qualità del lavoro come condizione per accrescere la caratura dell’intero sistema Toscana, attraverso azioni di contrasto alle forme di lavoro precario e lo sviluppo di sistemi sempre più qualificati di istruzione, formazione e orientamento. I temi prioritari individuati in questo ambito sono: la piena occupazione, il rafforzamento del capitale umano, il miglioramento dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, la promozione delle Pari opportunità e integrazione sociale, l’innovazione dei sistemi di istruzione, formazione e orientamento, al fine di sostenere l’occupazione e per aumentare la rispondenza alle esigenze di una società basata sulla conoscenza. La cooperazione territoriale europea si articola come segue : Rafforzare la presenza strategica del sistema regionale nella cooperazione transfrontaliera, trasnazionale e interregionale e anche della cooperazione esterna di prossimità. Promuovere azioni rilevanti per il sistema toscano dal punto di vista della capacità di leadership e/o di integrazione in ambito globale a partire dal bacino mediterraneo; Definire priorità di intervento settoriali, di concerto con gli altri ambiti di intervento (competitività e occupazione), su cui integrare azioni di cooperazione. La Toscana presterà particolare attenzione ai rapporti con Sardegna, Corsica e Liguria, le regioni dell’Alto Mediterraneo e del Bacino del Mediterraneo e l’area dei Balcani, al fine di consolidare la propria esperienza di partenariato interregionale in particolare per: (i) la creazione di una rete di servizi di trasporto integrato a livello di area, (ii) lo sviluppo di una sistema di gestione di risorse ambientali comuni e (iii) i sistemi di imprese e filiere, le politiche dei beni culturali e l’alta formazione. Settori specifici: Turismo, commercio, beni culturali. Il turismo in Toscana è un importante motore di sviluppo, grazie al flusso di arrivo e presenze che colloca la Toscana la secondo posto in Italia. A partire dal 2002, dopo una fase di prolungata crescita, si è aperto un periodo difficile per il turismo toscano, in particolare nella sua componente balneare e estera, mentre una buona tenuta ha mostrato il turismo culturali dove l’elevato potere di attrazione è basato su una precisa identità della Toscana. Tutto ciò richiede, però, un’elevata spesa, crescente sia in valore assoluto che proporzionale, per la tutela, la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale. 39 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Analisi SWOT del sistema toscano per le attività turistiche e commerciali PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA TURISMO E COMMERCIO Equilibrata articolazione del sistema distributivo (grande - media – piccola distribuzione) Diffusa presenza di negozi, aree mercatali, sagre, fiere. Produzioni di qualità in ambito agricolo, artigianale e manifatturiero, presenza di imprese innovative OPPORTUNITA’ TURISMO E COMMERCIO Diffusa presenza di micro-impresa correlata ad un sistema di inurbamento policentrico che permette un’ampia copertura territoriale, anche a vantaggio delle produzioni tipiche e dell’occupazione Valorizzazione dell’elemento esperienziale nell’atto del consumo correlato a fattori ambientali e culturali TURISMO E COMMERCIO Debolezza finanziaria delle micro-imprese commerciali Ridotta propensione all'aggiornamento professionale e manageriale RISCHI TURISMO E COMMERCIO Rischi per il pluralismo e l’equilibrio tra le diverse tipologie delle strutture di vendita Potenziale omologazione nel prodotto e nel modello distributivo 40 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL ALLEGATO I: BEST PRACTICES Ricerca e innovazione 1 - Il mare al servizio della scienza: biotecnologia a Bremerhaven Descrizione La biotecnologia, una delle tecnologie di punta del XXI secolo, sta assumendo un ruolo sempre più determinante nel garantire la competitività di numerose industrie. Nella primavera del 2003, con la creazione del Centro per le Biotecnologie Bio-Nord, la cittadina di Bremerhaven si è distinta in questo settore in rapida espansione. Da anni, l'industria alimentare rappresenta una delle principali voci dell'economia di Bremerhaven e numerose imprese si sono sviluppate sotto l'impulso del settore della pesca. Nel Land di Brema operano attualmente oltre 200 aziende agroalimentari, tra cui grosse multinazionali quali Frosta, Deutsche See, Beck &Co., Kellogg‘s, Kraft Foods, Nordsee, Frozen Fish International, Philip Morris, Nestlé, Tchibo e Atlanta-Konzern. Gestore: Bremerhaven (Germania) Servizio Offerto: Il progetto Bio-Nord, ideato per promuovere lo sviluppo futuro di questo comparto, prevede la creazione di un centro destinato ad assistere le imprese alimentari dell'area a sfruttare le potenzialità delle biotecnologie per mettere a punto nuovi prodotti e processi. Il progetto prevede l'installazione di un centro per le biotecnologie (Bio-Nord) che offre alle nuove imprese agroalimentari, comprese le spin-off del settore industriale e dei centri di ricerca, condizioni favorevoli al loro sviluppo. Il centro mette a disposizione delle aziende uffici e laboratori modulabili che consentono di soddisfare esigenze specifiche, un'unità di assistenza tecnica comune con apparecchiature all'avanguardia, una struttura per l'organizzazione di conferenze nonché una serie di altri servizi accessori. Uno dei principali aspetti del progetto è la partecipazione dell'Istituto per le Tecnologie agroalimentari e le Biotecnologie di Bremerhaven (BILB), un centro di ricerca e sviluppo specializzato in attività di R&S applicate al settore commerciale e all'industria. Dopo aver partecipato allo sviluppo del Centro Bio-Nord, il BILB assicura attualmente la gestione generale della struttura e l'erogazione di servizi di assistenza tecnica alle società residenti. L'istituto BILB offre una vasta gamma di servizi tra cui la possibilità di accedere a competenze e apparecchiature di punta nel settore delle biotecnologie; assistenza nella ricerca di partner e personale qualificato; coordinamento di progetti di R&S nazionali e internazionali; affiancamento nell'individuazione di opportunità per il trasferimento delle tecnologie. Beneficiari: Le imprese insediate all'interno del centro possono inoltre fruire di sostegno in ambiti quali la pianificazione aziendale, l'elaborazione di strategie di prodotto, la commercializzazione, gli accordi di cooperazione, la concessione di licenze e l'ottenimento di brevetti. Progetto: Bio-Nord biotechnology centre, Programme: Objective 2 Costo : 12 480 221 Euro Contributo dell’UE : 6 240 110 Euro Contattare : BILB Hilck, Mirco Am Lunedeich 12 D-27572 , Bremerhaven Deutschland Tel.: +49 (0)471 9729 726 Fax: +49 (0)471 9729 722 E-Mail: [email protected] 41 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 2 - Le PMI del grande nord alla ricerca dei mercati europei Descrizione Nelle regioni dell'Europa del nord, dove le condizioni climatiche sono rigide, la densità di popolazione molto bassa, le distanze grandi e le aziende lontane dai mercati europei, la cooperazione rappresenta un elemento di fondamentale importanza per lo sviluppo. Nel 1997 nelle province della Lapponia (Finlandia), di Nordbotten (Svezia) e di Nordland, Tromps e Finnmark (Norvegia), è stato lanciato il progetto "Calotta nordica", che ha avuto come risultato un centinaio di iniziative concrete ed ha promosso l'avvio di nuove attività su scala nazionale e internazionale. Gestore: Norvegia Servizio Offerto: Il programma, che gode del sostegno finanziario di INTERREG II, è gestito dal Consiglio Calotta Nordica (CCN), responsabile della cooperazione fra i tre paesi interessati. Gli obiettivi sono il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, la creazione di posti di lavoro, il rafforzamento della competitività internazionale delle imprese, la riduzione ecocompatibile degli ostacoli dovuti alle barriere naturali ed il miglioramento del traffico estovest. Beneficiari: Nel settore delle PMI, le azioni avviate hanno permesso di migliorare il livello di cooperazione fra aziende promuovendone l’avvicinamento ai mercati europei. Alcune imprese della Lapponia e del Finnmark, ad esempio, hanno unito gli sforzi nel settore della produzione di articoli da regalo e souvenir nordici. Tre strutture delle città di Boden (SKAPA Företagsby), Alta (IT-House) e Rovaniemi (Regional Business Incubator) si sono impegnate a stimolare i rapporti fra le aziende facendo ricorso alle tecnologie dell'informazione. Un ulteriore esempio è fornito da tre imprese che hanno creato una rete di servizi nel settore delle relazioni pubbliche e della comunicazione, avviando progetti turistici o di esportazione di prodotti. Le aziende interessate sono Partners Reklambyrå AB (Luleå, Svezia), Jabba Corporation Oy (Rovaniemi, Finlandia) e Media Økonomi AS (Bodø, Norvegia). Nell'ambito di INTERREG III il programma "Calotta nordica" è destinato a svilupparsi, allargandosi ad altre iniziative. Programma: INTERREG II A Svezia/Finlandia/Norvegia/Russia settentrionale, Progetto: Calotta nordica Costo complessivo: 6 686 157 Euro - Contributo dell’UE: 5 014 618 Euro Contattare: North Calotte CouncilStationsgatan 5S-971 86 , LuleåSverigeTel.: +46 920 96000 Fax: +46 920 228411E-Mail: [email protected] Calotte Council 3 - Promuovere impresa e innovazione Descrizione In Lussemburgo, l'incremento della domanda di servizi di supporto all'innovazione da parte delle PMI e la mancanza di incubatori per le nuove imprese tecnologiche innovative hanno favorito la creazione di un nuovo centro d'impresa e innovazione (Business innovation centre BIC). Gestore: Lussemburgo Servizio offerto: Il polo tecnologico “Technoport Schlassgoart” è un nuovo centro d'impresa e innovazione istituito nel luglio 1998 a Esch-sur-Alzette. Lo sviluppo del centro è stato coordinato dal "Centro di Ricerca pubblico Henri Tudor" (membro della Rete europea dei Centri d'impresa e innovazione) con il sostegno dei ministeri dell'Istruzione e dell'Economia, nonché dei Fondi strutturali e dell'ARBED Group, una delle società leader nel settore siderurgico. Il 42 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL centro mette a disposizione una vasta gamma di strutture e servizi di assistenza destinati a vari tipi di utenti, quali imprenditori nel settore delle tecnologie di punta, esperti in innovazione, PMI e società manifatturiere. L'offerta comprende in particolare: • risorse telematiche di alto livello con una connessione a banda larga al Technology Campus di Kirchberg; • una sofisticata rete LAN con server e servizi condivisi; • sale per conferenze e formazioni on-line e multimediali; • un gruppo di interesse e una reception comuni; • servizi e apparecchiature d'ufficio all'avanguardia; • la possibilità di fruire, a condizioni agevolate, dei servizi erogati da imprese e centri d'innovazione partner; • ristorante e caffetteria in loco, nonché servizi di ristorazione per eventi speciali; • una galleria d'arte e una sala esposizioni di 900 m2; • noleggio di macchinari e apparecchiature da laboratorio; • parcheggio per i visitatori e un ampio spazio per le auto dei dipendenti. Beneficiari: Le imprese in fase di avvio e le neo imprese in fase di sviluppo insediate all'interno del Technoport Schlassgoart possono contare sui vantaggi offerti da una comunità produttiva composta da professionisti della R&S industriale, rappresentanti del mondo accademico e consulenti in innovazione. Questo polo tecnologico consente inoltre l'accesso a reti settoriali create dal "Centro di ricerca pubblico Henri Tudor" a livello nazionale, regionale e internazionale. Le imprese ospitate all'interno del centro possono stipulare un "contratto di avvio" o un contratto di cooperazione e locazione della durata massima di 3 anni. Programma: Obiettivo 2 Costo complessivo: 8 242 439 Euro - Contributo dell’UE: 770 000 Euro Contattare: Centre de Recherche Public Henri Tudor - Technoport SchlassgoartFrew , David 66 Rue de Luxembourg BP 144L-4002,Esch-sur-AlzetteLuxembourgTel.: +352 54 55 80-1 Fax: +352 54 55 80-401E-Mail: [email protected] Turismo e cultura 4 - Una rete di città fortificate per tenere viva la memoria storica Descrizione Il triangolo formato dalle città di Londra, Lille e Bruges ospita numerose città fortificate che testimoniano una storia tormentata risalente ai tempi del Medio Evo. Oggi questi luoghi sono meta di incontri di tutt'altra natura, grazie alla rete di 17 località storiche, creata, col sostegno finanziario di INTERREG, dalle regioni del Kent (Regno Unito), del Nord-Pas-de-Calais (Francia) e della Fiandra occidentale (Belgio), con l'obiettivo di valorizzare questo prezioso patrimonio comune. Servizio Offerto La creazione del nuovo ‘prodotto’ turistico mira ad aumentare il numero di visitatori e di pernottamenti nelle tre regioni, favorendo lo sviluppo e l'occupazione e stimolando allo stesso tempo gli scambi culturali. Il coordinamento dell'iniziativa è affidato al Consorzio misto della Côte d'Opale, della Provincia della Fiandra occidentale e del Kent County Council. Grazie al suo approccio innovativo, la Rete delle città fortificate è in grado di rispondere perfettamente alle nuove tendenze emerse nel settore del turismo (viaggi concentrati nei fine settimana, circuiti organizzati, ecc.) e permette di accrescere il fascino delle tre regioni, migliorando allo stesso tempo la ripartizione dei flussi turistici fra le località più conosciute (di solito sovraffollate) e quelle meno note. Per facilitare gli spostamenti i promotori stanno cercando di sviluppare l’attività delle compagnie di trasporto transfrontaliere. In concreto, la rete organizza dei circuiti di scoperta (passeggiate all'interno e nei dintorni delle città), allestisce una mostra itinerante per le fiere turistiche, pubblica un opuscolo promozionale di presentazione generale in tre lingue, diffonde un opuscolo culturale e turistico in tre versioni (inglese, francese e 43 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL olandese) e coordina campagne con i media. Vengono inoltre curate iniziative dedicate alle singole città, quali restauro di monumenti storici, mostre e realizzazione di prodotti audiovisivi e pubblicazioni. Gestore: Francia/Regno Unito – Francia/Belgio Programma: INTERREG II A Francia/Regno Unito e Francia/Belgio, Progetto: Rete delle città fortificate Costo complessivo: 874 504 euro - Contributo dell’UE : 407 572 euro - Contatti: Syndicat mixte de la Cote d’Opale - Hotel communautaire Pertuis de la marine – BP 5/530 - F-59386, Dunkerque - Tel : +33 3 28 58 06 30 Fax : +33 3 28 59 04 27. 5 - Interventi integrati per lo sviluppo rurale nel Comune di san Marco dei Cavoti Descrizione Il borgo di Santi sorge intorno alla Pieve di San Donato (1000 d.C.), in una valle ai bordi del Parco Nazionale del Gran Sasso nei pressi dell’antica città romana di Amiternum, ricca di siti archeologici. L’intervento prevede: la realizzazione di un campo da golf 18 buche, un albergo da 130 stanze, un Centro congressi e un Centro benessere, un complesso turisticoresidenziale da 120 alloggi, spazi commerciali, bar e ristoranti. E’ prevista inoltre la riqualificazione del borgo, con la messa a posto di strade e la costruzione di parcheggi e giardini. Gestore: Rio Forcella S.p.A. è proprietaria dei terreni (circa 45 ettari) e titolare dei progetti. Regione: Abruzzo, Provincia: L’Aquila. Servizio offerto: Saranno offerti tutti i servizi tipici di un campo da golf e in generale di un polo turistico aperto al turismo nazionale ed internazionale. Beneficiari: Si prevede un incremento del flusso turistico con forti ricadute sugli operatori economici della regione. L’effetto di richiamo del campo da golf e la carenza di analoghe strutture nell’Abruzzo interno inducono ad ipotizzare un bacino di utenza a carattere nazionale e internazionale di 30/40.000 presenze annue. Fine lavori: E’ già funzionante il Campo Pratica e la Club House, mentre sono previsti la costruzione entro il 2003 di una prima parte del campo da golf (9 buche), del ristorante e di un piccolo albergo, e il completamento del campo entro il 2005. S’ipotizza il completamento dell’intero programma per la fine del 2007. Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006 Costo: L’iniziativa, approvata con Accordo di Programma dal Comune dell’Aquila e dotata di Convenzione attuativa, è stata dichiarata “strategica” ai fini turistici da Comune, Provincia e regione. Il costo totale è di 23 milioni di euro dei quali 7,5 da finanziarsi con risorse pubbliche e i restanti con investimenti privati. Informazioni: Ufficio per la Comunicazione e le Relazioni esterne, Dipartimento per le Politiche di sviluppo, Ministero dell’Economia e delle Finanze - Via XX Settembre, 97 - I-00187 Roma - Tel:+390647616475 (6476/6477) - Fax: +390647616478 - E-mail: [email protected] - Sito web: www.dps.tesoro.it 6 - Recupero e Valorizzazione del Rione Terra di Pozzuoli Descrizione L’obiettivo è di recuperare e valorizzare il Rione Terra di Pozzuoli, i 36 mila metri quadri di aree coperte e scoperte, di proprietà del Comune, conservano al loro interno uno straordinario patrimonio archeologico e architettonico. Il programma di recupero prevede preliminarmente lo scavo archeologico delle rovine antiche; un primo tratto del percorso è stato inaugurato lo scorso anno ed è attualmente visitabile. Successivamente ogni isolato sarà restaurato per 44 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL essere destinato a varie funzioni: istituzionali, religiose, culturali, artigianali, commerciali e ricettive. Particolare importanza assume, all’interno del progetto, il restauro del Duomo di Pozzuoli, ovvero l’antico Tempio romano di Augusto, struttura di particolare valore artistico per il quale si è previsto il ricorso ad un concorso di progettazione internazionale. Gestore: Regione Campania. Servizio Offerto: L’area archeologica urbana sarà aperta al pubblico e saranno realizzati e resi fruibili un museo, 12 alberghi (per un totale di 290 camere), 6 ristoranti, 55 locali per funzioni artigianali e commerciali e attrezzature turistiche varie. Beneficiari: L’intervento mira a potenziare i flussi turistici nazionali ed internazionali, con particolare riferimento al segmento del turismo culturale, in sinergia con il sistema degli altri grandi attrattori del Golfo di Napoli. Nello specifico, l’intervento mira a raggiungere le 500.000 presenze annue. E’ previsto che i lavori siano ultimati entro il 2008. Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006 Costo: Il restauro del Rione Terra avrà un costo di 72,5 milioni di euro, mentre quello del Duomo di 9,9 milioni di euro. Contatti: Ufficio per la Comunicazione e le Relazioni esterne, Dipartimento per le Politiche di sviluppo, Ministero dell’Economia e delle Finanze - Via XX Settembre, 97 - I-00187 Roma Tel:+390647616475 (6476/6477) Fax: +390647616478 E-mail: [email protected] - Sito web: www.dps.tesoro.it 7 - Appartamenti Bed e Breakfast generano nuovi business Descrizione La diversificazione e la ricerca di nuove possibilità di lavoro costituiscono un modo per dinamizzare l’economia. Nonostante il centro storico della città di Bari attiri i turisti, l’alloggio é limitato agli hotel tradizionali. Per attirare una maggiore varietà di turisti e specialmente di giovani, le famiglie hanno ottenuto delle sovvenzioni per restaurare e sistemare delle abitazioni trasformate in Bed e Breakfast. Gli appartamenti restaurati potranno accogliere da due a quattro visitatori e rispondere ad una domanda nel mercato del turismo. Gestore: Bari (Italia) Servizio Offerto: Una ventina di famiglie hanno contribuito ad incrementare il mercato del turismo di Bari restaurando dei piccoli appartamenti. Il progetto fornirà la formazione da 5 a 20 famiglie e le aiuterà a gestire la loro propria piccola impresa. Queste famiglie potranno rivendicare circa il 75% dei loro costi per un totale di 12, 000 Euro. Le famiglie hanno creato un’associazione per dividere le spese della realizzazione e gestione del Band e Breakfast. Questa rete faciliterà, allo stesso modo, gli scambi tra le famiglie nell’ambito delle buone pratiche. Eventualmente, sarà possibile allargare questo concetto e fornire gli alloggi a degli studenti universitari. Parallelamente, è previsto di installare un nuovo centro d’informazione per il programma di alloggio dei turisti in edifici protetti e restaurati che appartengono al comune. Beneficiari: Il programma URBAN offre, allo stesso tempo, delle motivazioni economiche ai piccoli imprenditori locali come: artigiani, commercianti, bar, e ristoranti. Queste misure hanno l’obiettivo di completare gli altri progetti e i lavori hanno già arrestato il declino dei centri storici. Contattare: Assessorato alle Politiche Comunitarie Ufficio Piano Urban 45 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Baldino, Aurora Via Venezia 41 I-70122, Bari Italia Tel.: +39 080 577 3846 Fax: +39 080 577 3855 8- Migliori servizi per gli abitanti e per i turisti Descrizione Il centro città di Malaga, circondato dal Nazari (cioè le antiche mura), è completamente cambiato a seguito delle operazioni di rigenerazione urbana. Questa iniziativa del programma URBAN ha istituito un’insieme di misure sociali ed economiche che completano le misure di restauro dei palazzi. Obbiettivo principale è stato di conservare questa nuova atmosfera e questo diverso aspetto. La combinazione delle misure sociali ed economiche con il restauro dei palazzi offre una soluzione sostenibile ai problemi urbani. Gestore: Spagna Servizio Offerto: Il turismo è un settore che Malaga vuole sviluppare. Per consentire ai turisti di sentirsi ben accolti dalla città, 98 poliziotti hanno ricevuto una formazione di base in inglese, francese e tedesco. In totale, sono state fornite 1900 ore di formazione. Allo stesso tempo, la municipalità si è resa conto che la città doveva migliorare i servizi offerti sia ai turisti che agli abitanti. Di conseguenza, piu’ di 85 boutiques e bar localizzati nel cuore del centro storico di Malaga sono stati sovvenzionati al fine di perfezionare i servizi offerti ai loro clienti. Beneficiari: Magazzini di abbigliamento, librerie, bar e ristoranti hanno approfittato di questo prestito finanziario per migliorare la loro insegna, migliorare la sicurezza e modernizzare l’arredamento e il loro sistema di informazione. Questa iniziativa ha permesso di creare piu’ di 75 nuovi posti di lavoro nel settore dei servizi. Malgrado questi miglioramenti, i profondi cambiamenti avranno bisogno di un po’ di tempo. Nell’intervallo, i residenti locali hanno spesso bisogno dell’aiuto dei servizi sociali. I palazzi che sono utilizzati per fornire servizi sociali sono stati restaurati nell’ambito del programma URBAN. Nel corso dei lavori, i servizi localizzati in camper, sono rimasti aperti ed offrono attualmente un’assistenza di 24h su 24 alle persone disabili in quest’ area. Al riguardo, sono trattati piu’ di 2000 casi per anno. Contattare: Ayuntamiento de Malaga Avda. Cervantes, 4 E-29016, Malaga España Tel.: +34 95 213 5942 Fax: +34 95 213 5420 9 - Il turismo termale guadagna terreno Descrizione Alla fine degli anni 80 il turismo termale ha incominciato a conoscere un rapido sviluppo nella Comunità autonoma di Extremadura. Esistevano solo alcune spa che non funzionavano in maniera adeguata perché non disponevano dell’equipaggiamento necessario. Il concetto di turismo termale non era alla moda in quanto questi stabilimenti erano concepiti solo come dei centri di benessere. Gestore: Spagna Servizio Offerto: A partire dal 1989, il denaro non ha cessato di affluire sotto forma di aiuti alle imprese private che assicuravano la gestione di questi stabilimenti. Al giorno d’oggi, 46 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL quattro dei sette stabilimenti che hanno beneficiato di questi aiuti hanno degli hotels. Tutti sono di origine molto antica; due tra di loro – Alange e Banos de Montemayor – risalgono all’epoca romana. Questi stabilimenti termali, una volta restaurati, sono stati dotati d’installazioni complementari al fine di fornire ulteriori servizi includendo dei programmi antistress o di messa in forma e dei trattamenti estetici. Beneficiari: Grazie a questi stabilimenti termali, sono stati creati circa 70 posti di lavoro all’anno (diretti o indiretti) e la regione dell’ Extremadura è meglio equipaggiata per rispondere allo sviluppo rapido del turismo sul suo territorio. Il numero dei visitatori è passato da 800 000 nel 1995 a piu’ di 2 milioni nel 1999. Costo : (1989-99): ESP 811.3 million (EUR 4.9 million) Contributo dell’UE : ERDF contribution: 65% Contattare : Gobierno de Extremadura Consejería de Obras Públicas y Turismo Jefa del Servicio de Empresas Turísticas y de Inspección - Cuervo, Florencia C/Santa Eulalia,30 E-06800, Mérida - Tel.: (+34) 924.38.12.94 Fax: (+34) 924.38.13.17 - E-Mail: [email protected] http://www.turismoextremadura.com 10 - Hotels che lavorano insieme Descrizione L’economia attorno al lago di Millstatter nella Upper Carinthia è fortemente influenzato dal commercio artigianale, dalla costruzione e dal turismo. Una strategia di cooperazione imprenditoriale è stata istituita per bloccare il declino del numero dei visitatori e identificare nuove priorità nel mercato del turismo. Gestore: Millstatter See (Carinthia) Austria Servizio Offerto: Tra il 1997 e il 1999, il progetto “Millstatter See Hotel cooperation” ha ricevuto finanziamenti comunitari attraverso i quali 13 hotels hanno sviluppato un’iniziativa congiunta per sviluppare la loro capacità ed esplorare nuove forme di cooperazione. Basato su uno studio di fattibilità, le seguenti aree di cooperazione sono state identificate: 9 9 9 9 9 9 9 Acquisto di materiali per cucine; Equipe per coprire diverse capacità operazionali; Equipe di trasporto e macchinari; Assicurazione; Lavanderia e pulizia; Formazione dello staff; Vendita e marketing. Il progetto puo’ costituire un esempio per altre imprese turistiche regionali. Costo: 165 000 Contributo dell’UE: 12 800 Contattare: Millstätter-See Hotel Kooperation Gmbh und Co KG Maier, Gerhard Seefeldstrasse 30 A-9873 , Döbriach Österreich Tel.: +43 4246 778025 Fax: +43 4246 7384 E-Mail: [email protected] Millstätter-See Hotel Kooperation 47 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 11 - Karditsa utilizza tutti i mezzi disponibili per promuovere lo sviluppo rurale Descrizione Il dipartimento di Karditsa, al centro della Grecia, è situato attorno al lago artificiale di Plastica ed è caratterizzato da paesaggi montagnosi, con un ecosistema forestiero variegato. Tuttavia, questa regione rurale ha sperimentato una severa economia e un declino sociale nell’ultimo periodo. Gli effetti negativi causati dalla creazione del lago, le difficoltà di accesso del territorio, l’insufficienza delle strutture educative e sanitarie hanno provocato lo spostamento di molti giovani disinteressati all’attività agricola e quindi la diminuzione e l’invecchiamento della popolazione. A tal fine è stata creata nel 1989 l’Agenzia di sviluppo di Karditsa (AN.KA S.A) composta dall’Unione delle autorità locali (TEDK) e dall’Unione delle cooperative agricole dello sviluppo di Karditsa (EASK). Il suo principale ruolo è stato di coordinare le iniziative, di favorire i partenariati e le reti al fine di rinvigorire la regione. Dopo alcuni anni di esperienza, l’AN.KA ha costituito, dal 1996 al 1999, il Gruppo d’azione locale (GAL) del programma d’iniziativa comunitario LEADER per la zona di Karditsa. Gestore: Grecia Servizio Offerto: L’obiettivo è stato di invertire la tendenza del declino della regione creando delle attività che assicurassero alla popolazione rurale fondi di entrata diversi e delle migliori condizioni di vita, incitando la popolazione a restare nel paese. La promozione del turismo rurale e altre forme alternative di turismo, nonché lo sviluppo di attività complementari in numerosi altri settori, sono stati settori di grande successo. Beneficiari: I principali risultati riguardano: lo stabilimento di 10 hotels con 180 posti letto, 5 centri per il tempo libero, 12 imprese artigianali, 12 unità agroalimentari (carne, prodotti biologici, panificazione, e alimenti per animali), due centri di esposizione e di commercializzazione di prodotti di qualità, una stazione di benzina. A questo si aggiunge il restauro di monumenti, la pubblicazione di guide e corsi di formazione (600 ore di teoria e pratica per 48 beneficiari). In totale, sono stati creati 130 posti di lavoro permanenti e 120 temporanei e ulteriori 90 posti di lavoro esistenti sono stati salvaguardati. Il successo di LEADER e della sua popolazione locale è attribuito molto al ruolo dell’AN.KA concepita come una struttura flessibile, trasparente e vicina alle esigenze della popolazione. Project: LEADER II Karditsa Costo : 9.302 milioni di Euro Contributo dell’UE : 4.825 milioni di Euro Contattare: Development Agency of Karditsa (AN.KA) S.A. Mr Sakellariou , Evaggelos Allamani kai Blatsouka GR-43100 , Karditsa Tel.: +30 24410 42363 Fax: +30 24410 71636 E-Mail: [email protected] Development Agency of Karditsa 12 - Una rete litoranea Descrizione Il comune di Carnac, che si estende su quasi 3 271 ettari, si affaccia sulla baia di Quiberon, nella Bretagna meridionale. La città, stazione climatica dal 1934, rappresenta l'eccezione rispetto al clima altrimenti piovoso della regione, offrendo condizioni atmosferiche particolarmente miti sulla costa atlantica. Carnac si è inoltre acquistata fama internazionale grazie ai menhir che ne costellano la campagna a perdita d'occhio. Carnac, pur nella sua 48 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL unicità, condivide sin dall'epoca megalitica la civiltà delle altre regioni costiere dell'Europa occidentale. Gestore: Francia Servizio Offerto: Forte di questo passato preistorico e attenta alle somiglianze che caratterizzano le regioni periferiche (redditi variabili in funzione della stagione, dipendenza dal turismo e dal settore della pesca, lontananza dal centro del paese), la città ha fondato nel 1998 l'associazione "Tourisme littoral européen" (turismo litoraneo europeo) allo scopo di realizzare una rete tra più città litoranee europee. "Façade Atlantique" favorisce lo scambio di informazioni tra Carnac, Llanes e Santander in Spagna, Shannon e Clare in Irlanda e Alta e Finmark in Norvegia. Beneficiari: La rete consente alle diverse città che la compongono di confrontare le loro conoscenze in campo turistico, ambientale e culturale, con l'obiettivo di promuovere il turismo fuori stagione sfruttando l'esperienza degli altri membri della rete. "Tourisme littoral européen" ha già dato risultati concreti. A Carnac sono stati installati quattro terminali interattivi che presentano in cinque lingue i siti archeologici di quattro città partner: Alta, Altamira, Carnac e Llanes. È già prevista l'estensione della rete alle città irlandesi affinché anche queste possano far conoscere la storia delle loro vestigia. È infine programmata per ottobre 2001 una grande manifestazione sul tema "I megaliti in Europa". Costo complessivo: 40 195 Euro Contributo dell’UE: 26 713 Euro Contattare: Association Tourisme littoral européen Directrice du projet Montrelay, Sophie 55 rue Saint Cornély F-56340, Carnac France Tel.: +33 297 52 64 12 Fax: +33 297 52 67 03 EMail: [email protected] 13 - La buona cucina supera ogni confine Descrizione Tra il 1996 ed il 1999, è stato sviluppato un progetto di cooperazione transfrontaliera per la formazione professionale nell’ambito della gastronomia finanziato dall'Ue. Gestore: Germania Servizio Offerto: La Hotelfachschule Pirna-Sonnenstein, una scuola alberghiera tedesca, ha organizzato per un centinaio di allievi tedeschi e cechi dell'Euroregione Elba/Labe un percorso di formazione tecnica comune in ristorazione e gestione alberghiera, corredato da corsi per assistente d'albergo e da una formazione turistica. In quest’ambito è stato sviluppato anche un corso di formazione continua dedicato agli aspetti economici dei settori interessati. Durante il primo anno di corso, gli studenti cechi hanno potuto avvalersi dell'aiuto di interpreti, in modo da essere in grado, negli anni successivi, di seguire i corsi direttamente in tedesco. Al termine dei tre anni di formazione tutti gli allievi hanno avuto la possibilità di seguire un corso di un anno presso la Camera di Commercio e Industria di Dresda, che ha fruttato loro un diploma. Per gli studenti cechi, la formazione presso la scuola di Pirna comprendeva anche una settimana di lezione al mese in Repubblica Ceca. Questo ha permesso loro, dopo un altro anno di corso a Usti nad Labem e Templice, di ottenere un ulteriore diploma riconosciuto dal loro paese. Beneficiari: Attraverso la vita in comune e la partecipazione ai laboratori, gli allievi hanno avuto l'opportunità di instaurare, nel corso dei vari anni, rapporti professionali e personali caratterizzati anche da una forte valenza culturale. Accanto alle competenze professionali acquisite in ambito gastronomico e alberghiero, gli studenti hanno accumulato anche un importante bagaglio linguistico e socioculturale, che li ha preparati alla mobilità transfrontaliera 49 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL con conseguenti vantaggi dal punto di vista occupazionale. Lo scambio di docenti fra i due paesi ha permesso inoltre ai rispettivi sistemi formativi di adottare un approccio comune in materia di contenuti ed impostazione dei corsi. Programma: INTERREG II A Germania/Repubblica Ceca, Progetto: Formazione transfrontaliera nel settore alberghiero Costo: 2 153 052 Euro Contributo dell’UE: 1 399 484 Euro Contattare: Sächsisches Staatsministerium für Wirtschaft und Arbeit Wilhelm-Buck-Str. 2 (Ecke Carolaplatz) D-01073 , Dresden Deutschland Tel.: +49 3 51 5640 Fax: +49 3 51 564 8189 E-Mail: [email protected] Pirna Imprenditorialità e adattamento alle nuove tecnologie 14 - Promuovere lo sviluppo a vantaggio della popolazione locale e delle imprese Descrizione A Malmö, il programma URBAN I ha contribuito alla nascita di un centro per fornire assistenza alle start-up e offrire opportunità formative e occupazionali. Il programma ha contribuito altresì alla riqualificazione dell'area e allo sviluppo di nuove strutture per la comunità locale. L'intervento ha interessato complessivamente cinque aree caratterizzate da un'elevata concentrazione di immigrati, disoccupazione e grossi problemi sociali. Gestore: Malmö (Svezia) Servizio Offerto: Il contributo totale dell'Unione europea - di 5,1 milioni di euro - ha permesso di attrarre ulteriori investimenti nell'area per un totale di 6,7 milioni di euro, portando così le risorse complessive a 11,8 milioni di euro. Uno dei progetti principali di URBAN I ha riguardato la ristrutturazione di un edificio industriale e di altri locali ad uso ufficio nell'isolato di Facklan, situato nel cuore dell'area URBAN di Malmö. L'edificio è stato ristrutturato fra il 1999 e il 2000 per ospitare il Facklan Development Centre, sede attuale di 67 nuove imprese. Beneficiari: Tutte queste realtà aziendali sono nate grazie al supporto di un ufficio di consulenza creato recentemente. Uno dei motivi di successo di questa struttura di consulenza aziendale è rappresentato dal partenariato creatosi fra la KOOP, un'associazione per l'imprenditoria cooperativa, l'ALMI, una società statale finalizzata allo sviluppo delle attività economiche e le agenzie per l'occupazione e le imprese di Malmö. L'intervento ha riguardato altresì la ristrutturazione di un vecchio edificio scolastico situato nelle adiacenze del quartiere di Facklan, trasformato in “Sofielund Citizen Centre”, che ospita attualmente svariate attività locali ad integrazione dello sviluppo dell'area. Programma: URBAN I Costo: Circa 3 500 000 Euro Contributo dell’UE: 1 750 000 Euro Contattare: Malmö stad Metropolitan Initiative / District of Fosie Mr. Nilsson, Bertil Augustenborgsgården Ystadvägen 52 S-214 45, Malmö Sverige Tel.: +46 40 34 74 34 Fax: +46 40 34 74 35 E-Mail: [email protected] 50 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 15 - Sostegno all’imprenditoria femminile Descrizione Il progetto "Naisyrittäjän Lähtöruutu" (Punto di partenza per le imprenditrici), che si fonda sull’esempio e l'accompagnamento personalizzato, tende ad incentivare il maggior numero di donne a creare, gestire e, soprattutto, garantire la continuità della propria impresa. Le cifre parlano chiaro: in Finlandia la popolazione femminile rappresenta il 48,6% della forza lavoro, ma solo il 30% degli imprenditori è costituito da donne. Nei settori tradizionalmente femminili, inoltre, si osserva un utilizzo ancora limitato delle nuove tecnologie. Ma le moderne tecnologie della comunicazione, ad esempio, possono permettere alle imprenditrici di scegliere settori di attività a maggiore valore aggiunto, più redditizi e con sbocchi commerciali più ampi. E ciò che è vero per la Finlandia lo è ancor di più per la regione di Savo, nella parte centroorientale del paese. In quest’area, il tasso di disoccupazione è altissimo e la popolazione femminile ha scarse prospettive socioprofessionali a causa della situazione periferica della regione, penalizzata da un saldo migratorio negativo, dove sono di norma le donne ad abbandonare il territorio che offre un tessuto economico poco diversificato. Poiché nella regione di Savo la percentuale di imprenditrici è inferiore a quella del resto del paese, i Fondi strutturali sostengono in quest’area un progetto per la creazione di un sistema integrato di sostegno all'imprenditoria femminile. Gestore: (Savo) Finlandia Servizio Offerto: Le precedenti misure, quali i progetti "Weera" (Lavoro ora) e "Savotar/Enrec" (nell'ambito del programma comunitario Recite II), avevano già mostrato i limiti dei metodi tradizionali per combattere la disoccupazione nelle regioni periferiche, evidenziando i problemi specifici delle imprenditrici. Il progetto "Naisyrittäjän Lähtöruutu", seppur finanziato dal programma Obiettivo 1-Finlandia orientale, rappresenta in un certo qual modo il proseguimento di queste precedenti iniziative e mira ad individuare soluzioni più efficaci, sostenendo sia progetti infrastrutturali, sia formazioni specifiche destinate al mondo femminile. Beneficiari: Il progetto ha inizialmente permesso di creare incubatori d’impresa destinati a imprenditrici che intendono migliorare le proprie competenze, nonché a donne disoccupate e studentesse che desiderano avviare una propria attività. Oltre a mettere a disposizione computer, fotocopiatrici, fax e altre apparecchiature, questi centri forniscono attività di orientamento e accompagnamento per la realizzazione di materiale cartaceo (opuscoli promozionali, brochure, ecc.) ed elettronico (siti Web). Vengono inoltre organizzati vari corsi di formazione, alcuni dei quali a distanza. Le imprenditrici, ed eventualmente i loro dipendenti (uomini compresi), possono così perfezionare le loro conoscenze in funzione delle specifiche necessità. L’utilizzo delle tecnologie dell'informazione favorisce lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze informatiche, creando al contempo nuovi contatti, e talvolta vere e proprie forme di collaborazione, tra le partecipanti e tra queste e gli enti di formazione. Gli incubatori hanno sovente sede in strutture polivalenti, dove sono insediati altri servizi ed attività (associativi, socio-sanitari, ecc.), e sono così in grado di stimolare ed orientare la creazione di nuove imprese in settori che si rivelano particolarmente promettenti in funzione della realtà locale. Queste strutture, tuttavia, sono soprattutto destinate a favorire l’imprenditoria femminile. Una volta definiti i bisogni, le partecipanti ricevono un bilancio personalizzato in base al quale viene emesso un "buono di formazione" che consente loro di seguire un percorso didattico specifico e di fruire di una consulenza. Successivamente, un'esperta in orientamento le aiuta a selezionare gli enti che erogano tali servizi, per lo più operanti nei seguenti settori: creazione di imprese, leadership, marketing e tecniche di vendita, lavoro in rete, sviluppo di prodotti, gestione della qualità. Progetto: 'Naisyrittäjän Lähtöruutu' (Woman entrepreneur Programma: Eastern Finland Objective 1 programme take-off point), 51 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Costo : 734 170 Euro Contributo dell’UE : n.c Contattare: Naisyrittäjän Lähtöruutu Woman Entrepreneur Take-Off Point Ylä-Savo Vocational Institute Project Manager Majamaa, Terhi Pohjolankatu 9 B FIN-74100 , Iisalmi Suomi/Finland Tel.: + 358-17-820 5900 Fax: + 358-17-8205901 E-Mail: [email protected] http://www.ysao.fi/Ylasavo/Ammattiopisto/projekti.nsf 16 - I Business Angels entrano in azione Descrizione Nello Jylland settentrionale gli interventi incentrati sulle tecnologie e l'innovazione hanno permesso di arrestare il declino dell'economia locale e di creare imprese e nuove prospettive occupazionali in settori particolarmente promettenti. Verso la metà degli anni '80, nello Jylland settentrionale, molti comparti tradizionali ad uso intensivo di manodopera, quali i cantieri navali, l'agricoltura e il settore della pesca, subirono sostanziali mutamenti strutturali, con gravi conseguenze per l'economia regionale. Nel 1995, il tasso di disoccupazione raggiungeva l'11,4%. Alla fine degli anni '80, per invertire questa tendenza, le autorità regionali varano il progetto NOVI, che prevede la partecipazione e la collaborazione dell'industria, dei sindacati, delle università e dei poteri pubblici locali e regionali. Gestore: Jylland settentrionale (Danimarca) Servizio Offerto: L'obiettivo generale è quello di interrompere la dipendenza dall'industria pesante e agevolare il passaggio verso un'economia basata sulla conoscenza, decisamente più dinamica. I partner del progetto NOVI puntano sulle tecnologie e sull'innovazione per favorire lo sviluppo di nuove imprese e di nuove prospettive occupazionali all'interno della regione. La creazione del North Jutland Science Park (Parco scientifico dello Jylland settentrionale), ufficialmente inaugurato dal Ministro dell'Istruzione e della Scienza l'8 settembre 1989, è parte integrante di questa strategia. Il parco scientifico è un complesso di sei edifici: i locali di NOVI 1, 5 e 6 sono affittati ad imprese individuali, alle unità di R&S di varie società preesistenti, a centri che offrono servizi commerciali e alle agenzie di sostegno alle imprese; NOVI 2 è invece occupato dal Centre for Personal Communication dell'università di Aalborg; nell'edificio NOVI 3 si è insediata InterMedia, una società specializzata nella promozione delle attività di ricerca, sviluppo e formazione nel settore dei supporti multimediali interattivi, mentre NOVI 4 ospita varie società che operano nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Beneficiari: Il progetto si occupa inoltre di investimenti e assistenza alle società che stanno pianificando o sono in procinto di avviare nuove attività in campo scientifico. Nell'ambito dei servizi offerti, queste aziende possono usufruire, a condizioni agevolate, della consulenza di un team di "Business Angels" costituito nel 1999. Nei 14 anni di attività, il progetto NOVI ha continuato ad ampliare la gamma delle prestazioni offerte per adeguarsi alle necessità, in costante mutamento, della regione. Recentemente ha costituito un fondo specifico per finanziare investimenti "verdi" e collabora con l'università di Aalborg e con la Contea dello Jylland del nord al potenziamento del distretto industriale NorCom - un gruppo di società locali che opera nel settore delle telecomunicazioni. Progetto: NOVI, Programma: Objective 2 Costo : 31 000 000 Contributo dell’UE : 12 900 000 Contattare : NOVI A/S Jespersen, Jesper Niels Jernes Vej 10 DK-9220, Aalborg Øst Danmark Tel.: +45 96 35 45 00 Fax: +45 96 35 45 99 E-Mail: [email protected] or [email protected] 52 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Società delle telecomunicazioni e dell’informazione 17 - Alta tecnologia nei Pirenei Descrizione Creare un’impresa di alta tecnologia, attiva nel settore dell’informazione e della comunicazione in un contesto assolutamente rurale, può essere possibile, come dimostra il CETIR, insediato a Saint-Laurent de Neste (Midi-Pyrénées), nel cuore dei Pirenei francesi. Il Centro europeo delle tecnologie dell’ informazione per il settore rurale è sia un centro di ricerca e di sperimentazione che un incubatore di imprese attive nelle nuove professioni e nei servizi legati al trattamento dell’ informazione. Gestore: Francia Servizio Offerto: Il Centro cerca di adeguare gli strumenti più efficaci per il trattamento dell’ informazione per creare attività e servizi e funge altresì da interfaccia fra le diverse categorie di operatori delle nuove tecnologie dell’ informazione e della comunicazione (enti locali, gestori di reti, programmatori informatici, società di servizio e centri di ricerca pubblici). Beneficiari: Operativo dall’inizio del 1999, il CETIR ha già contribuito alla nascita di un’impresa di teleregistrazione di assegni bancari. È stato così possibile creare oltre 70 posti di lavoro. L’esempio del CETIR mostra che, accanto a un modello di sviluppo urbano sempre meno efficace, sta prendendo piede, nello spazio rurale, un nuovo modello di sviluppo. Costo: 381 122 Euro Contributo dell’UE: 109 001 Euro – FEDER (Programma KONVER) Contattare: CETIR Directeur Pic Pyrénées Innovation Curret, Jean-Louis F-65150, SaintLaurent de Neste FranceTel.: +33 5 62 50 16 00 Fax: +33 5 62 50 16 01 18 - Progetto “Un computer in ogni casa” Descrizione “Un computer in ogni casa”, uno dei più importanti progetti del Piano regionale per lo sviluppo della società dell’informazione, ha lo scopo di diffondere l’uso del computer e di internet nelle famiglie per favorire l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione ed accrescere le opportunità di formazione, conoscenza e relazione dei cittadini. Il progetto prevede che la Regione eroghi un contributo per consentire a ciascuna famiglia di acquistare un computer, connettersi alla rete telematica e accedere gratuitamente al portale regionale Basilicatanet.it e a un portale nazionale multiservizio. Gestore: Regione Basilicata. Provincia: Intero territorio regionale Servizio Offerto: Il progetto offre ai cittadini un percorso formativo di alfabetizzazione informatica, mette a disposizione l’accesso ai servizi dei due portali senza oneri per 120 ore l’anno e promuove l’accesso a servizi di rete, quali certificazione, prenotazione, autorizzazione e pagamenti. Per le piccole e medie imprese il progetto promuove lo sviluppo di servizi di commercio elettronico e la diffusione del loro uso da parte delle aziende presenti sul territorio regionale. Alla Pubblica Amministrazione il progetto consente la gestione delle richieste fatte pervenire dai cittadini per via telematica. 53 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Beneficiari: L’intera popolazione della Basilicata (circa 600 mila abitanti nel 2001) e degli operatori economici della Regione (che nel 2001 contava oltre 38 mila aziende) sono i beneficiari di questo progetto. A oggi sono iscritti al portale regionale circa 50.000 cittadini e 300 imprese. Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006 - Costo: Il costo dell’iniziativa è di 91 milioni di euro, finanziati per 31 milioni con risorse pubbliche aggiuntive comunitarie e per 60 milioni con risorse private. Sostenere le start-up nel settore dell'alta tecnologia Descrizione All'interno del programma URBAN II per la città di Bremerhaven, è stato avviato il restauro degli uffici delle vecchie ‘Poste imperiali’ situate sul porto; l'edificio accoglierà piccole start-up operanti nel settore delle telecomunicazioni, delle tecnologie dell'informazione, della multimedialità e dell'intrattenimento (T.I.M.E.). Bremerhaven è una città portuale situata sulla costa del mare del Nord in Germania. L'area URBAN II è ubicata a nord del centro città e si estende su una superficie di 326 ha, con una popolazione di circa 23 000 abitanti. La crisi che ha colpito il settore tradizionale delle costruzioni navali e quello dell'industria della lavorazione del pesce non ha risparmiato i piccoli esercizi commerciali e le aziende di servizio locali. I numerosi magazzini abbandonati sono diventati un elemento caratteristico del paesaggio circostante. Ampie porzioni dell'area portuale si sono così trasformate in aree industriali dismesse con tassi di disoccupazione e di povertà assai superiori alla media cittadina. In alcuni di questi quartieri il 25% della popolazione vive grazie ai sussidi statali. Anche la criminalità è aumentata, a causa principalmente del commercio illecito di stupefacenti. Servizio Offerto: Il progetto relativo al parco tecnologico 'T.I.M.E. Port' costituisce una parte del programma di riqualificazione globale dell'area URBAN II. L'intervento è finalizzato ad incentivare lo sviluppo delle attività legate alle tecnologie dell'informazione attraverso il sostegno alle piccole imprese, che costituiscono parte integrante del tessuto locale. Una volta ultimato, il progetto porterà alla nascita di 60 posti di lavoro all'interno del centro. L'ubicazione dell'edificio di fronte al porto dovrebbe altresì contribuire al rilancio dell'area, mentre la collaborazione con il vicino politecnico ed altri istituti concorrerà allo sviluppo di una struttura economica alternativa d'avanguardia in grado di attrarre a Bremerhaven altre imprese operanti nel settore delle tecnologie dell'informazione. Una caratteristica innovativa del progetto è l'insediamento di un gruppo dirigente per il ‘T.I.M.E. Port', che oltre alla gestione della struttura si occuperà delle assunzioni e delle attività di formazione, mantenendo i contatti e collaborando con la comunità locale e con i responsabili di quel distretto urbano per tutto quanto attiene allo sviluppo dell'area. Gestore: Bremerhaven (Germania) Programma : URBAN II - Costo complessivo: EUR 3 124 000 - Contributo dell’UE: EUR 1 562 000 - Contatti: Management Technologiepark – t.i.m.e. Port Technologieparkmanager Stammer, Olaf Schifferstraße 10-14 - D-27568, Bremerhaven - Tel.: +49 471-2900-142 - Fax: +49 471/2900-144 - E-Mail: [email protected] - European Regional Development Fund- Bremen. Aiuti per le PMI e per le imprese artigianali 19 - Capitale di rischio per le PMI Descrizione Il fondo di investimento speciale di Merseyside é stato creato al fine di offrire una possibilità di finanziamento alle imprese che hanno difficoltà ad accedere al capitale di cui hanno bisogno. Il 54 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL progetto sostiene investimenti alle imprese localizzate in Merseyside attraverso un portafoglio di investimenti mirati: partecipazioni, prestiti mezzanine e prestiti per le piccole imprese. Gestore: Inghilterra Servizio Offerto: Il fondo di investimento speciale di Merseyside (MSIF) è stato creato nel 1996 ed ha l’obiettivo, nello specifico, di sostenere la crescita delle PMI. Durante i primi cinque anni del progetto 46 milioni di euro sono stati investiti in almeno 600 opportunità commerciali creando piu’ o meno 6000 posti di lavoro. La maggior parte di questi business si sono concretizzati nella creazione di start-up. Per il periodo dal 2001 al 2006, MSIF prevede un nuovo finanziamento totale di 137.64 milioni di euro, con l’obiettivo di fornire accesso al finanziamento ad ulteriori 1000 business, creare 7 500 posti di lavoro ed assicurarne altri 5000. Beneficiari: Il MSIF fornisce opportunità commerciali attraverso prestiti (e non finanziamenti) e pacchetti di partecipazioni per un ammontare di circa 4 300 milioni di euro fino a 4.3 milioni di euro. Tutti i tipi di opportunità commerciali (tranne il settore del commercio al dettaglio e l’immobiliare) possono beneficiare del finanziamento purché siano capaci di dimostrare, attraverso un business plan, che sono commercialmente in grado di rimborsare il prestito e che possono creare opportunità lavorative nella zona in questione. Nel 2000 MSIF ha creato la sua società di gestione chiamata (Alliance Funds Managers (AFM). AFM è uno dei piu’ grossi gestori di fondi regionali dell’Inghilterra. Per il futuro, MSIF vuole incoraggiare la creazione di un altro fondo (The Seedcorn Capital Fund), che sosterrà l’emergenza e la sopravvivenza di imprese “spin-off” da parte delle università di Liverpool. Il modello MSIF ha avuto cosi’ tanto successo che è stato imitato nelle regioni dell’Obiettivo 1 del Yorkshire del sud, Cornwall e il Wales. Progetto: Merseyside Special Investment Fund (MSIF), Programme: Merseyside Objective 1 Costo: 137.64 milioni di Euro Contributo dell’UE: 61.93 milioni di Euro Merseyside Special Investment Fund Director Kemsley, Neil - 5th Floor Cunard Building - Pier Head, Liverpool - UK-L3 1DS, Merseyside United Kingdom Tel.: 44 151 236 4040 Fax: 44 151 236 3060 - E-Mail: [email protected] 20- Prestiti facili per le piccole imprese Descrizione “Finnvera” è una società di finanziamento dello Stato Finlandese ed é specializzata nella fornitura di capitale di rischio agli imprenditori del Paese. Sostenuta dal cofinanziamento del FEDER, la società accetta un rischio piu’ elevato e delle garanzie minori per attribuire dei prestiti alle PMI in difficoltà. Il progetto è applicabile a beneficio di tutte le regioni della Finlandia (Obiettivo 1 e 2). Gestore: Suomi/Finlandia Servizio Offerto: L’organizzazione di Finnvera è un esempio pratico di come incoraggiare l’utilizzo dei fondi del FEDER per cofinanziare dei prestiti, con riferimento specifico ai prestiti sovvenzionati. Questa forma di prestiti dovrebbe contribuire alla creazione di lavoro. 55 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL I prestiti forniti si presentano in tal modo: 1. Micro-finanziamento di Finnvera: consiste nella fornitura di prestiti alle micro imprese e alle donne imprenditrici per una durata massima di cinque anni. Il tasso d’interesse agevolato riguarda tutta la durata del prestito. 2. Il prestito Finnvera all’impresa: è di un periodo massimo di dieci anni. I primi cinque anni possono essere non rimborsati (periodo di grazia). I tassi d’interesse agevolati sono pagati attraverso tutto il periodo di prestito. 3. L’aiuto alla crescita di Finnvera: comprende dei prestiti per l’investimento e l’attrezzatura di investimento e di attrezzatura per un periodo di sette anni. Il tasso d’interesse agevolato interviene solamente gli ultimi due anni. Il progetto Finnvera conta circa 27 000 clienti ed è gestito da 16 uffici regionali. Il 30 giugno 2003 Finnvera aveva già concesso circa 4 000 prestiti cofinanziati dal FEDER per un valore di 220 milioni di euro. Il costo di intervento si eleva a 10-20% dei prestiti concessi per tutto il periodo di finanziamento. Il finanziamento del FEDER e quello nazionale coprono circa 5 – 10% dei costi complessivi del progetto per tutto il periodo preso in considerazione. Beneficiari: I prestiti hanno aiutato a creare circa 5 900 nuovi impieghi (di cui 2 300 per donne) e circa 1 550 nuove imprese (di cui 665 create da donne). I prestiti alle micro-imprese e alle donne imprenditrici sono diventati importanti per stimolare la creazione di imprese nelle regioni dell’Obiettivo 1 e 2. I prestiti alle donne imprenditrici il cui tasso d’interesse è inferiore a quello dei prestiti alle micro imprese, favorisce l’uguaglianza delle opportunità uomo e donna nella vita economica delle regioni dell’Obiettivo 1 e 2 (approssimativamente solo il 30% delle imprese finlandesi sono di proprietà di donne). Lo schema di finanziamento ha ugualmente reso il finanziamento FEDER accessibile ai settori del commercio e dei servizi in queste regioni. La società Finnvera è stata istituita sotto la responsabilità del Ministero del commercio e dell’industria. Progetto: Finnvera soft loans schemes for SMEs, Programme: Objective 1 and Objective 2 programmes (2000-2006) Costo : EUR 93.3 million Contributo dell’UE : EUR 43.2 million Contattare : Development Manager Mr. Tiainen, Pauli P.O.BOX 1127 - FIN-70111, Kuopio - Suomi/Finland - Tel.: +358 20 460 3256 Fax: +358 20 460 3351 - E-Mail: [email protected] Finnvera Aiuti per le grandi imprese 21 - Il Tarí o l'arte di cesellare uno spazio industriale Descrizione Sempre più allo stretto tra le mura del quartiere degli orafi, tra Corso Umberto e il porto, alcuni gioiellieri napoletani hanno scommesso sull'espansione decidendo di trasferirsi fuori città. Hanno così creato a Caserta, a pochi chilometri da Napoli, un importantissimo centro integrato della gioielleria italiana. L'idea di creare un moderno centro di oreficeria in sintonia con le esigenze del Mercato unico è venuta nel 1987 a un gruppo di artigiani napoletani. La loro attività - che rappresenta oltre il 10% del mercato italiano del settore - era allora confinata in un vecchio quartiere del centro cittadino e non poteva espandersi per la mancanza di spazi e di servizi adeguati. L'idea si è concretizzata tre anni dopo: circa 190 imprenditori del settore dell'oreficeria (orafi, gioiellieri e tagliatori di pietre preziose) si riuniscono in consorzio e lanciano il progetto "Tarí", che prende il nome da una vecchia moneta aurea napoletana. Si 56 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL tratta di un progetto unico nel suo genere in Italia, in quanto prevede la creazione di un centro di oreficeria polivalente, con laboratori di produzione, spazi espositivi sia permanenti, per soci, che temporanei per espositori esterni. A ciò si aggiungono strutture commerciali di distribuzione all'ingrosso, laboratori di formazione professionale ed attività di ricerca che si avvalgono della più moderna tecnologia. Il Tarí occupa circa 13 ettari nella zona industriale di Marcianise (Caserta) alle porte di Napoli. Si trova quindi in posizione strategica, in quanto è ben servito a livello ferroviario ed autostradale, è vicino all'aeroporto di Capodichino e all'interporto di Nola-Marcianise. Occorreva tuttavia costruire gli accessi e dotarlo dei servizi di base (acqua, elettricità). Con il contributo europeo il complesso si realizza rapidamente: 55.000 m2, di cui 5.000 riservati ai servizi comuni (banca, contabilità, pulizie, ufficio postale, bar, ristorante ecc.), il tutto integrato da spazi verdi e parcheggi. Il Tarí diventa uno dei più moderni centri d'Europa e si afferma come uno dei principali poli industriali dell'oreficeria italiana, a sua volta leader mondiale. Per mantenere nel quartiere degli orefici la plurisecolare tradizione di lavorazione dell'oro, i membri del consorzio vi hanno mantenuto i negozi che continuano l'attività commerciale al dettaglio. L'investimento complessivo di oltre 200 miliardi di lire è uno dei più significativi investimenti privati effettuati negli ultimi anni nel Mezzogiorno. L'attività del consorzio rappresenta, in termini di cifra d'affari, circa il 40% dell'attività di oreficeria della provincia di Napoli e circa il 30% della stessa attività nella regione. In termini di occupazione, si è passati dai 497 posti di lavoro del 1982 ai 1.447 del 1996; nel solo settore della commercializzazione i posti di lavoro sono passati, tra l'inizio e la fine del progetto, da 233 a 350. Gestore: Campania Informazioni: Infrastrutture comuni del centro orafo polivalente - Costo totale: 28 milioni di euro - Contributo europeo: 14 milioni di euro - Contattare: Maolino - Traversa Nuova Marina 8 - I-80133, Napoli - Fax: +39 081 552 9413. 22 - Piccoli investimenti online Descrizione Il Progetto di sostegno all’informatizzazione (“Go Online Training Support Project”) è stato sviluppato come meccanismo di sostegno per il Programma “Go Online” (2002-2004) lanciato in Grecia nel contesto di “Go Digital”, un’iniziativa Europea. Il principale obiettivo del Progetto “Go Online” è di aiutare le PMI e le micro imprese (da 1 a 3 impiegati) a meglio integrare le semplici informazioni e la tecnologia della comunicazione (ICT) nell’ambito della loro organizzazione interna e delle relazioni commerciali. Gestore: Grecia Beneficiari: Le PMI eleggibili al programma sono: 9 9 9 Imprese che non hanno infrastrutture per connettersi ad Internet; Imprese che hanno accesso ad Internet e un indirizzo attivo e-mail; Imprese che hanno già un sito web attraverso il quale possono effettuare transazioni elettroniche con i clienti e/o i fornitori. Servizio Offerto: Il Programma “Go Online” sostiene le PMI delle prime due categorie sopra menzionate con l’obiettivo di facilitare la loro transizione nella terza categoria. Le sovvenzioni sono fornite per l’acquisto di infrastrutture ICT e servizi Internet. In particolare, il sostegno è fornito per l’acquisto di attrezzature terminali di base, connessione ad Internet per 2 anni, sostegno tecnico per 3 anni, lo sviluppo di una semplice pagina web ecc.. Il Progetto “Go Online” si divide in due azioni: 57 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL L’azione 1 è attuata da un singolo consorzio che copre l’intero Paese e include la produzione di materiale di educazione multimediale, la creazione di un portale Internet verticale per la formazione e-business delle PMI e l’istituzione di un help-desk. L’azione 2 è attuata da 16 diversi consorzi che coprono l’intero Paese. L’azione include la formazione in loco e il sostegno alle PMI attraverso la formazione e la consulenza (consulenti e-business). Il Progetto è stato coordinato dal Network Greco di ricerca e tecnologia (GRNET) sotto l’auspicio del Ministero dello Sviluppo. GRNET lavora in partnership con il consorzio regionale, formato da accademici e istituti di tecnologia, associazioni industriali, camere di commercio, società private ecc.. In totale sono stati costituiti 17 consorzi, 16 regionali e 1 nazionale attraverso contratti forniti da GRNET. Il progetto è stato attuato in tre anni. Il successo principale del progetto è stato la formazione del consorzio regionale e le comunità di esperti in ICT che lavorano con le PMI e agiscono come una network locale per incrementare lo sviluppo locale e venire incontro ai bisogni di formazione ICT delle PMI. Gli aspetti di successo del progetto sono considerati: 1. La familiarizzazione delle PMI e delle micro imprese con le tecnologie ICT; 2. La formazione di network di esperti locali in ICT; 3. La creazione di un database nazionale con informazioni sulle capacità tecnologiche e di e-business delle PMI e micro imprese greche. I punti di debolezza del Paese sono: 1. L’iniziale collegamento tra il finanziamento del materiale informatico e la fornitura del sostegno alla formazione; 2. Disparità tra le Regioni per quanto riguarda il numero di persone che accedono alla formazione; 3. La giovane età dei consulenti di formazione; 4. Il contenuto relativamente elementare della formazione che non potrebbe riguardare le PMI che hanno raggiunto una certa competenza nell’ICT e l’e-business. Progetto: Go Online Training Support, Programme: Third Community Support Framework Costo: 22.5 milioni di Euro Contributo dell’UE: 16.9 milioni di Euro Contattare: Greek Research and Technology Network (GRNET) S.A. Director of Programme Management and Financial Administration Mr Koune, Jacques 56 Messogion Avenue GR-115 27, Athina Ellada Tel.: +30 210 7474 250 Fax: +30 210 7474 490 E-Mail: [email protected] Lavoro 23 - Hotels dell’Olimpo Descrizione Nonostante la Grecia attragga fortemente il turismo, il Paese è ancora scarsamente dotato di infrastrutture alberghiere. Il livello dei servizi offerti rimane ancora molto variabile e il rapporto qualità/prezzo è carente di competitività nel contesto del mediterraneo. Questo spiega il motivo per cui il Ministero dell’Economia ha cofinanziato con l’Unione europea un progetto di rivalorizzazione dell’offerta turistica a livello nazionale. Si tratta da un lato, di sostenere gli 58 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL investimenti di modernizzazione degli stabilimenti alberghieri esistenti, e, dall’altra, di riconvertire in alberghi gli antichi palazzi. Gestore: Grecia Servizio Offerto: Gli interventi hanno migliorato la qualità delle installazioni di base (sanitari, climatizzazione…), l’arredamento e la decorazione, l’installazione di luoghi per tempo libero come piscine e aree per lo sport; hanno sviluppato servizi come luoghi per bambini, sale conferenze ecc…La qualità dell’architettura alberghiera è stata presa in considerazione da un punto di vista estetico ma anche ambientale (efficienza energetica, scelta dei materiali ecc..). Beneficiari: Il progetto ha permesso la modernizzazione di 85 unità alberghiere ed il restauro di 32 481 posti letto e la trasformazione in alberghi di 28 immobili tradizionali (684 nuovi letti). La realizzazione del progetto ha contribuito alla creazione di 622 posti di lavoro temporanei per i lavori di modernizzazione e 218 per quelli di riconversione. Progetto: Qualitative modernisation of hotels and the conversion of traditional buildings into hotels Costo: 175.596 milioni di Euro Contributo dell’UE: 32.998 milioni di Euro Contattare: Ministry of the Economy and Finance Special service for planning and evaluating policy and regional programmes Mrs Antoniou , Toula Nikis 5-7 GR-10180 , Athens Ellada Tel.: +30 210 3332166 Fax: +30 210 3332390 E-Mail: [email protected] Website of the third Community support framework 24 - Donne imprenditrici Descrizione Questo progetto, intrapreso tra il 1998 e il 2000 nell’ambito dell’iniziativa comunitaria INTERREG III, si focalizza sulle donne che desiderano diventare imprenditrici nella regione di confine della Salzburg-Bavaria. Gestore: Austria Servizio Offerto: L’obiettivo del progetto è di promuovere le pari opportunità, sostenere le iniziative imprenditoriali e incoraggiare la cooperazione transnazionale e la creazione di nuovi posti di lavoro. Beneficiari: Le donne che hanno intenzione di costituire piccole imprese, preferiscono alcuni settori di servizio ad altri e normalmente hanno bisogno di una piccola somma di danaro per avviare una start-up. Uno dei principali motivi che spinge le donne a istituire la loro impresa è il desiderio e il bisogno di riconciliare la vita professionale con quella familiare e con gli interessi personali. Il progetto ha contribuito alla creazione di numerose nuove imprese e grazie alla cooperazione a livello regionale, nazionale ed internazionale è diventato un’importante centro di comunicazione, di competenze e di formazione per sviluppare le qualità delle donne imprenditrici. Programma: INTERREG III Costo: 295 400 Euro Contributo dell’UE: 147 500 Euro 59 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Contattare: Verein Frau & Arbeit Diethör, Daniela Franz-Josef-Strasse 16 - A-5020 , Salzburg – Österreich - Tel.: +43 662 880723 Fax: +43 662 880723 15 - E-Mail: [email protected] - Verein Frau & Arbeit 25 - Centri Risorse e orientamento per l’occupabilità femminile campana Descrizione In Campania sono attivi 11 Centri Risorse e Orientamento per l'Occupabilità femminile (COF) dislocati nelle cinque Province della Regione. Nati nell'ambito delle azioni finalizzate allo sviluppo di condizioni favorevoli alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, i COF hanno la caratteristica di agire su base territoriale in maniera coerente con i bisogni delle donne e la realtà socio-economica di appartenenza. I centri hanno sede in strutture fisse ma dispongono anche di unità mobili (camper, sportelli mobili, gazebo ecc.) per poter contattare le donne nei luoghi di vita quotidiana e raggiungere quelle che abitualmente hanno difficoltà a rivolgersi alle strutture più tradizionali. Gestore: L'Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Campania ha programmato gli interventi, che sono gestiti localmente sulla base di Protocolli d'Intesa con le Province e i Comuni capoluogo. Servizio offerto I COF svolgono diversi tipi di intervento, che vanno dalla ricognizione dei bisogni alla valutazione delle competenze delle utenti, dall'informazione sulle opportunità formative o lavorative esistenti al primo orientamento alla scelta e al tutoraggio nelle esperienze lavorative, dalla consulenza legale e del lavoro all'organizzazione di attività formative di base (come corsi di informatica o di lingua straniera), dall'organizzazione di servizi di mediazione culturale alla creazione di reti di imprese o di imprenditrici sul territorio. I centri offrono, in particolare, servizi d'informazione (consultazione di banche dati, navigazione in Internet), di orientamento al lavoro autonomo o dipendente, di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro (seminari tematici, tirocini e stage, strumenti di creazione d'impresa). Beneficiari Beneficiarie dei servizi offerti dai COF sono in particolare le donne disoccupate e inoccupate delle cinque Province campane. Secondo dati Istat del 2001-2002, tra le Province campane, Napoli è quella con il tasso più alto di disoccupazione femminile (pari al 35,9 per cento) e Benevento quella con il tasso minore (18,4 per cento). Dei servizi offerti dai COF beneficiano però anche le lavoratrici con contratti atipici e, in generale, quelle con bassa scolarizzazione o con scarsa specializzazione formativa, donne a forte rischio di esclusione sociale, donne immigrate. Dai dati di monitoraggio raccolti fino al 30 aprile 2004 risulta che oltre 14 mila donne hanno usufruito di almeno un servizio presso i Centri per l'Occupabilità. Fine dei lavori I primi Protocolli d'Intesa per la realizzazione dei COF sono scaduti il 30 giugno 2004. Sulla base dei risultati raggiunti, l'attività è stata riprogrammata. Programma: Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006 Costo: Il costo della costituzione dei COF ammonta a oltre 6 milioni di euro. L’intervento è finanziato con Fondi comunitari del Programma Operativo Regionale 2000-2006 della Campania. Informazioni: Ufficio per la comunicazione e le relazioni esterne - Dipartimento per le Politiche di sviluppo - Ministero dell’Economia e delle Finanze - Via Sicilia 162/C - 00187 – Roma. 60 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 26 - Raccogliere i frutti dell'imprenditorialità Nivala-Haapajärvi, Siikalatva (Finlandia) Descrizione Il progetto Nivaska, attuato nell'area di Nivala-Haapajärvi e Siikalatva, mira a creare nuove opportunità occupazionali favorendo la crescita e lo sviluppo delle microimprese mediante l'erogazione di servizi di assistenza personalizzati. L'area di Nivala-Haapajärvi e Siikalatva, nella parte meridionale della provincia di Oulu (Finlandia del nord), è penalizzata da un alto tasso di disoccupazione e da un forte esodo della popolazione. La mancanza di prospettive economiche ha ostacolato lo sviluppo del territorio che rimane scarsamente popolato, con appena 51 000 abitanti disseminati negli undici Comuni dell'area. Gestore: Suomi/Finlandia Servizio Offerto: Nel precedente periodo di programmazione (1994-1999) le autorità locali hanno sostenuto con successo la creazione di un certo numero di microimprese (1-3 dipendenti). I responsabili della zona intendono ampliare questa esperienza nel corso dell'attuale periodo, incentrando gli interventi sulla crescita e lo sviluppo di queste nuove imprese, al fine di ottimizzarne le potenzialità occupazionali. L'iniziativa, nota come "Progetto Nivaska", interessa anche alcune aziende leggermente più grandi (con un organico compreso tra i 4 e i 20 dipendenti) che offrono buone prospettive in termini di sviluppo e occupazione. In collaborazione con gli imprenditori locali, il comitato direttivo del progetto Nivaska ha messo a punto una nuova metodologia che permette di conciliare gli interessi pubblici e privati presenti sul territorio interessato. Il progetto mira ad applicare sul campo una “strategia di spinta”, ossia a potenziare la positiva spirale di sviluppo all'interno delle imprese con piccoli finanziamenti in ambiti di interesse strategico. Le misure sono personalizzate in funzione delle singole necessità. Una microimpresa manifatturiera, ad esempio, ha fruito di un sostegno per la creazione di un marchio commerciale e la realizzazione di un catalogo di prodotti, un'azione che richiede probabilmente una spesa contenuta (alcune migliaia di euro), ma che si rivela essenziale per commercializzare la produzione sul mercato nazionale ed estero. Beneficiari: Il progetto, rivolto in particolare alle piccole imprese e alle imprese individuali (microimprese), prevede una gamma diversificata di servizi quali consulenza, sostegno alla creazione di reti di collaborazione e subappalto, affiancamento nelle attività di commercializzazione e nell'esportazione, nonché cofinanziamento di apparecchiature ed attrezzature necessarie per una crescita equilibrata dell'attività. Il progetto, che dovrebbe affiancare 10 imprese l'anno, prevede un'assistenza di durata variabile (da 1 a 3 anni) in funzione delle specifiche esigenze dell'impresa interessata. In termini generali, l'iniziativa mira a creare ogni anno 20 nuovi posti di lavoro.Il modello Nivaska può essere facilmente trasferito ad altre zone e ha già suscitato l'interesse di varie autorità locali finlandesi. Attualmente è allo studio la possibilità di utilizzare questa esperienza come modello per l'elaborazione del programma nazionale finlandese di sostegno alle PMI per il periodo successivo al 2004. Progetto: NIVASKA, Programma: Objective 1 Costo : EUR 692 766 Contributo dell’UE : EUR 281 229 Contattare : Manager of Nivala-Haapajärvi Sub-Region - Jussila , Esa - Kalliontie 36 - FIN85500 , Nivala - Suomi/Finland - Tel.: +358 -8 450 602 Fax: +358 8 450 645 - E-Mail: [email protected] Nivala Haapajärvi 61 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Ricerca e innovazione 27 - Innovando si impara Descrizione La ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’alta formazione sono alla base del finanziamento del centro di ricerca lucano. La Basilicata, nonostante le numerose problematicità che la contraddistinguono dal punto di vista occupazionale, congiunturale e infrastrutturale, si é distinta per un trend di crescita del Pil, soprattutto dal 1980 al 1996, superiore a quello del Mezzogiorno. Il progetto SINTER & NET ha previsto nel 1999 la realizzazione di un centro di ricerca e di formazione avente la funzione di catalizzare conoscenze e informazioni di tipo tecnico-commerciali, utili sia alle banche che alle imprese operanti nel settore manifatturiero, al fine di agevolarne lo start-up, lo sviluppo e la crescita. Servizio Offerto : Il centro di ricerca svolge attività inerenti il finanziamento, l’automazione e il controllo dei processi produttivi e si pone a servizio delle imprese collocate in Basilicata e nel Mezzogiorno (area obiettivo 1). I risultati conseguiti, in termini di consulenze richieste e attività formative erogate, testimoniano l’intuizione strategica di come una struttura in grado di offrire delle soluzioni innovative e funzionali, con un approccio orientato al problem solving, abbia permesso alle imprese l’acquisizione di un potenziale di competitività significativo in un mercato sempre più esigente e attento all’innovazione come valore aggiunto. L’individuazione dei bisogni di ricerca e di innovazione espressi dalle imprese insieme all’analisi della vocazione del territorio hanno orientato necessariamente verso tecnologie innovative. L’accesso alle risorse rese disponibili da diversi programmi di sostegno sia nazionali che comunitari, ha sollecitato l’iniziativa imprenditoriale e integrato l’azione del centro di ricerca lucano attraverso collaborazioni consolidatesi nel tempo. I benefici sono stati maggiori per l’ imprese presenti sul territorio regionale, ma si sono estesi a tutta l’area del Mezzogiorno, che ha potuto cosi giovare di ricerche e tecnologie avanzate, in termini di consulenza e crescita del know how. Gestore : Basilicata (Italia) Programma: Programma operativo nazionale tecnologico e Alta formazione” 1994 – 1999 “Ricerca scientifica, Sviluppo Progetto: SINTER & NET Spa - Data d’ inizio e fine progetto: 01/1999 - 12/1999 - Costo complessivo: 516 548 EUR - Contributo dell’UE: 474 572 EUR - Contattare: SINTER & NET Spa Centro di Ricerca e Unità Produttiva - Zona Ind.le Contrada Rio Freddo - I-85100, Potenza Tel.: +39 0971 507881 Fax: +39 0971 506350 - E-Mail: [email protected] http://www.sinternet.it Istruzione e formazione 28 - "Fishtown" sulla cresta dell'onda Descrizione "Fishtown": Bremerhaven deve il suo soprannome... e la sua reputazione soprattutto alla qualità dei suoi impianti, che rispondono perfettamente alle esigenze della pesca in alto mare, o pesca d'altura. Tale reputazione ha rischiato di offuscarsi all'epoca della grave crisi della pesca d'altura negli anni '80. Reagendo prontamente, le autorità cittadine avviarono la ristrutturazione, stanziando fondi per la ricostruzione e l'ammodernamento dei mercati coperti, la costruzione di strade e di opere idrauliche nonché l'insediamento di nuovi uffici per il controllo della qualità e la commercializzazione. La trasformazione più spettacolare riguarda il quartiere del vecchio porto, completamente ristrutturato e riorganizzato con la partecipazione 62 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL dell'UE. Grazie al progetto "Schaufenster Fischereihafen", quasi 800.000 persone si recano ogni anno in questa zona per fare spese o visitare le numerose attrazioni, come ad esempio la vecchia stazione per il trasporto del pesce. Quest'ultima, completamente demolita e ricostruita, ospita oggi l'"Atlanticum", un centro didattico sui temi della formazione del mare, la fauna artica, le tecniche di pesca, ma anche la storia del porto peschereccio, lo sbarco del pescato, l'asta del pesce e la vita quotidiana nel porto. Il suo fiore all'occhiello è l'acquario dedicato alla fauna del mare del Nord e dell'Atlantico. Il progetto di vetrina turistica è stato integrato dalla creazione di un centro di formazione per agevolare l'accesso dei disoccupati al mercato del lavoro, ad esempio promuovendo la specializzazione nella vendita del pesce, e proponendo corsi di perfezionamento agli operatori del settore dell'alimentazione e della ristorazione. La sala delle manifestazioni culturali, il centro conferenze e l'hotel attiguo completano le nuove strutture del vecchio porto peschereccio, che dà lavoro complessivamente a 8 200 persone. Gestore: Germania "Schaufenster" ("Vetrina"): Costo complessivo : 12,17 Millionen Euro - Contributo dell’UE : Fischereihafen-Betriebsgesellschaft mbH 3,7 Millionen Euro Contattare : Gregorius , Sebastian Lengstrasse I - D-27572, Bremerhaven - Tel.: +49 471 973 20 Fax: +49 http://www.port471 973 22 15 E-Mail: [email protected] handbooks.com/bbst.html 29 - La logistica dell’eccellenza: Le imprese acquisiscono conoscenze vitali Descrizione Un progetto come questo rappresenta un vantaggio per l’intera impresa: se si è abbastanza coraggiosi da consentire ai dipendenti di partecipare ai corsi di formazione, si possono veramente fare dei progressi afferma il sig. Slobbe, capo del personale della Depa Disposables, un’impresa specializzata nella distribuzione di piatti e posate usa e getta. Alcuni anni fa l’azienda non riusciva a espandersi, ma non ne capiva il motivo. Tuttavia, appena iniziata la collaborazione con il progetto Stimulering Logistiek Verladerssector, la situazione è cambiata radicalmente. Gestore: Olanda Servizio Offerto: Le piccole e medie imprese che operano nel settore della distribuzione e delle spedizioni devono tenersi aggiornate sulle ultime tecnologie per rimanere competitive e continuare a crescere. Senza un’approfondita conoscenza in materia di logistica, le imprese non sono in grado di rispondere alle sempre crescenti richieste dei clienti. È questa la motivazione alla base del progetto olandese Stimulering Logistiek Verladerssector (stimolazione della logistica del settore delle spedizioni), finanziato sia dal Fondo europeo di sviluppo regionale che dal Fondo sociale europeo e responsabile della creazione di oltre 90 nuovi posti di lavoro. Il progetto, cogestito da 2 organizzazioni private, la EVO Logistics e l’Istituto Breuer, in collaborazione con l’unione degli industriali dei trasporti, si concentra sul sostegno e sulla formazione, strumenti necessari per promuovere la crescita e l’occupazione nel settore dei trasporti. Gli organizzatori si prefiggono due obiettivi: rendere le imprese consapevoli che la formazione è fondamentale per la crescita e, in secondo luogo, aiutare i disoccupati a trovare lavoro nel settore. Tuttavia lo strumento per il conseguimento di entrambi gli obiettivi è in realtà uno solo, ovvero la formazione. Per conseguire il primo obiettivo, una maggiore crescita, il progetto punta sulla formazione dei dirigenti e del personale aziendale. La strategia mista di formazione e consulenza mira a favorire l’eliminazione delle strozzature e a garantire una maggiore crescita, che dovrebbe a sua volta tradursi in un aumento dei posti di lavoro disponibili. Finora circa 280 dipendenti di 20 società hanno partecipato ai programmi di formazione sulle nuove tendenze in materia di logistica che 63 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL hanno sempre favorito la crescita aziendale e quindi l’assunzione di nuovo personale. Per quanto riguarda il secondo obiettivo, ovvero la formazione dei disoccupati, il progetto Stimulering prevede corsi di formazione professionale in quattro settori specifici dell’industria delle spedizioni: guida dei carrelli elevatori a forche, vendite tecniche, controllo della qualità e logistica. Beneficiari: Cinquantanove persone disoccupate da almeno un anno e tutte tranne dieci hanno partecipato ai vari corsi, cinquantanove disoccupati da almeno un anno, hanno trovato lavoro. Gli organizzatori del progetto, che collaborano con la Provincia di Gheldria, l’ufficio regionale del lavoro e le camere di commercio cooperative, affermano che tale collaborazione ha permesso di conseguire ottimi risultati. Sono inoltre grati ai Fondi strutturali senza i cui finanziamenti il loro progetto non sarebbe stato certamente possibile. Dopo il successo conseguito durante il primo anno di vita, il progetto è stato ripetuto e progetti simili sono attualmente in corso a Ijmond e in Flevoland. Informazioni tecniche Stimulering Logistiek Verladerssector Costo : 1 006 000 écus Contributo dell’UE : 536 000 écus ERDF, ESF Contattare: Instituut Breuer Rompertsebaan 28 NL-5231 GT, Den Bosch Nederland Fax: +31/73/644.31.07 Cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale 30 - Copenaghen-Malmö: un ponte per il lavoro Descrizione Dal luglio del 2000, la Danimarca e la Svezia sono collegate dal ponte sull'Öresund (stretto dell'Öre), attraversato ogni giorno da migliaia di persone, molte delle quali sono pendolari che si recano al lavoro. La zona dell'Öre (che conta 3,5 milioni di abitanti) rappresenta, in effetti, un vasto bacino d’occupazione transfrontaliera, che, nonostante gli attuali problemi di disoccupazione, mostra un buon potenziale di sviluppo. Nel 1996 in tale area è stato avviato un progetto INTERREG per sostenere il mercato del lavoro nella zona dell'Öresund e la cooperazione transfrontaliera fra l'isola danese di Sjaetland e la regione svedese di Scania. La scommessa consisteva nell'integrare fra loro i mercati del lavoro delle due regioni frontaliere che fino ad allora si erano mosse in modo indipendente - per promuoverne lo sviluppo comune e per valorizzarne i punti di forza a beneficio delle imprese, degli scambi di beni e servizi e delle opportunità di formazione e occupazione degli abitanti. Il Comitato Öresund, che riunisce i protagonisti della cooperazione transfrontaliera, ha affidato la gestione del progetto all'AFStorkøbenhavn (Servizi pubblici per l'occupazione della Grande Copenaghen) e nel 1996 è stata creata una struttura amministrativa comune. La zona dell'Öresund costituisce inoltre un Partenariato transfrontaliero EURES - come ne esistono in diverse regioni europee - con il compito specifico di facilitare la mobilità professionale transfrontaliera. Le attese suscitate dalla costruzione del ponte e dalla cooperazione transfrontaliera sono tali che la cadenza di realizzazione del progetto non ha consentito di soddisfarle tutte. Tuttavia, sotto la guida dell'Öresund Labour Market Council, sono già state stabilite le strategie occupazionali da adottare per i prossimi anni nell'ambito di INTERREG III. La priorità sarà la creazione di posti di lavoro nei settori dell’industria informatica, del settore medico e biotecnologico e del turismo. 64 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Gestore : Danimarca/Svezia Programma: INTERREG II A Danimarca/Svezia (Öresund) Progetto: Mercato del lavoro nella regione dell'Öresund - Costo complessivo: 444 253 euro Contributo dell’UE: 363 480 euro - Contatti: Öresund Komiteen - Interreg-sekretariatet Gammel Kongevej 1 - DK-1610 , København V - Tel.: +45 33 22 00 11 Fax: +45 33 22 00 23 E-Mail: interreg@oresundskomiteen - Öresund Komiteen. 31 - Formazione a bordo Descrizione In risposta ai bisogni del proprio personale navigante, la Compagnia irlandese Irish Ferries, in collaborazione con vari partner, ha deciso nel 1996 di avviare un programma di formazione perfettamente calibrato sulle condizioni di lavoro in mare. Gestore:Irlanda Beneficiari: Il programma, finanziato da INTERREG, è stato ideato per essere utilizzato anche su altre linee di traghetti dell'Ue. La Irish Ferries - che effettua tra l’altro servizio di trasporto passeggeri fra l'Irlanda (Dublino e Rosslare) e il Galles (Holyhead e Pembroke) - ha sviluppato il progetto in partenariato con il Dublin Institute of Technology (Irlanda) e il Coleg Menai (Galles). Servizio Offerto: Il programma formativo prescelto è il British System of National Vocational Qualification (NVQs), un metodo standard considerato il più adeguato in quanto ideato per le situazioni reali di lavoro in mare. La valutazione dei candidati viene effettuata sulla base delle loro effettive prestazioni, grazie ad una serie di verifiche che attestano il raggiungimento del livello di competenza richiesto. Prima di lanciare il progetto sono state effettuate due inchieste, una presso i clienti e l'altra presso i partecipanti. Questo ha portato, già nel 1996, alla realizzazione di tre programmi in tre settori complementari: preparazione dei pasti e igiene alimentare, servizio alla clientela, gestione e controllo. Nel corso dello stesso anno e di quello successivo sono stati rilasciati 167 diplomi NVQs. Il miglioramento delle qualifiche di base e del livello di competenza del personale dei traghetti ha avuto un impatto positivo immediato sull'immagine della compagnia. Sulla scia del successo ottenuto, il programma è stato quindi esteso a nuovi partecipanti, mentre i partner si sono concentrati più specificamente sulla trasferibilità del progetto. E' stato quindi avviato lo studio di un sistema irlandese equivalente all'NVQs britannico ed allo stesso tempo sono state condotte nuove indagini qualitative presso i clienti e i partecipanti. Programma: INTERREG II A Regno Unito (Galles)/Irlanda, Progetto: Celtic Knots Costo: 1 682 352 euros Contributo dell’UE: 887 374 euros Contattare : Dublin Institute of Technology Tourism Research Centre Knots, Celtic Cathal Brugha Street IRL-1, Dublin Ireland Tel.: +353 1 8746058 Fax: +353 1 8748572 E-Mail: [email protected] Dublin Institute of Technology 65 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL 32 - Grazie alle tecnolgie on-line le piccole città non sono più ai margini Descrizione Nei piccoli centri urbani che vivono una situazione di marginalità a causa della lontananza geografica dai grandi poli economici e commerciali, le nuove tecnologie della comunicazione on-line possono avere un ruolo decisivo nel garantire alla popolazione l'accesso ad un'ampia gamma di informazioni, conoscenze e servizi. Per usufruire di questi nuovi servizi bisogna però disporre di infrastrutture telematiche e di siti Internet adeguati ai bisogni locali e capaci di garantire l’accesso anche ad utenti spesso sprovvisti sia delle necessarie apparecchiature informatiche che di esperienza. Per far fronte a tali problemi è nato, nel 1999, il progetto di cooperazione transnazionale "Rete degli spazi fragili", finanziato da INTERREG e coordinato dalla regione Umbria, che coinvolge alcune regioni del Mediterraneo occidentale e delle Alpi latine. L'iniziativa riguarda sette regioni italiane (Basilicata, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta) e la regione di Murcia in Spagna. L'obiettivo prioritario è stata l'installazione delle cosiddette "Porte telematiche d'accesso" (PTA), operazione ultimata per i siti di Arbus (Sardegna), Accettura (Basilicata), Esperia e Lenola (Lazio), Petralia Sottana (Sicilia), Rhêmes-Notre -Dame, Saint-Pierre Castello e Saint Pierre Pain de Coucou (Valle d'Aosta), e Tuoro sul Trasimeno (Umbria). Un altro sito umbro, quello di Colfiorito, presso il comune di Foligno, pesantemente colpito dal terremoto, è stato inizialmente installato presso un edificio provvisorio e sarà trasferito in un altro stabile in fase di restauro (i lavori sono cofinanziati dallo Stato italiano e all'Unione europea e le persone vittime del terremoto hanno ricevuto, oltre ai normali indennizzi, un computer). La regione di Murcia, da parte sua, ha sviluppato alcune iniziative per valorizzare, grazie alla tecnologia informatica, le risorse umane e locali nel campo dell'artigianato. Gestore: Regione Umbria (Italia) Servizio Offerto: Le PTA offrono due tipi di servizi: consultazione e assistenza on-line. Beneficiari: La consultazione copre settori quali il turismo, il commercio, l'insegnamento e la formazione professionale, la polizia e la protezione civile, il lavoro e le imprese, ecc. L'assistenza in linea riguarda lo strumento della posta elettronica, le videoconferenze ed i programmi multimediali. Vengono inoltre forniti servizi a varie fasce della popolazione (giovani, donne, anziani o disabili) offrendo assistenza giuridica, fiscale o sindacale, informazioni sul telelavoro e sulla partecipazione ai programmi europei. La struttura dei siti è stata ideata in modo da facilitare la navigazione anche ai meno esperti. Si tratta inoltre di utilizzare gli strumenti telematici per favorire l'approccio interattivo alle problematiche delle diverse regioni, lo scambio di esperienze e di competenze e per promuovere nuove iniziative. Queste sfide sono state raccolte dal nuovo progetto "Rete per lo sviluppo economico", finanziato da INTERREG a partire dal 2000, il cui obiettivo è quello di potenziare l'impiego dei servizi telematici, un ambito nel quale si rivelerà particolarmente utile l'esperienza delle PTA. Programma: INTERREG II C Mediterraneo occidentale e Alpi latine, Progetto: Rete degli spazi fragili Costo: 598 000 euros Contributo dell’UE: 362 000 euros Contattare: Regione Umbria Direzione Regionale Politiche Territoriali, Ambiente ed Infrastrutture Via M. Angeloni, 62 Sede Broletto I-06100 , Perugia Italia Tel.: +39 075 50 45 931 Fax: +39 075 50 45 567 E-Mail: [email protected] Regione Umbria 66 CONFCOMMERCIO INTERNATIONAL Energia 33 - Un valore aggiunto verde per le industrie Descrizione Le regioni che hanno una tradizione industriale, come quella di Vienna in Austria e di Györ in Ungheria, hanno sempre visto l'attività produttiva accompagnarsi al progressivo degrado dell'ambiente. Anche in queste aree però la necessità sempre più sentita di difendere la natura comincia a trovare seguito presso alcune aziende alle quali un approccio più ecologico può anche apportare un valore aggiunto in termini di immagine, garantendo allo stesso tempo condizioni di sviluppo più sostenibili. Perché questo nuovo approccio produca risultati più concreti è necessario che sia gestito in modo integrato grazie alla cooperazione tra le amministrazioni pubbliche, le imprese e le società di consulenza. E’ inoltre indispensabile che tale approccio integrato sia sviluppato anche nel contesto transfrontaliero. Gestore: Ungheria Servizio Offerto:Proprio per cercare di centrare gli obiettivi descritti è stato avviato il progetto transfrontaliero "Ecoprofit Vienna-Györ". "Ecoprofit" è uno degli strumenti di consulenza nato dall' "Iniziativa viennese per la tutela imprenditoriale dell'ambiente". Ideato per le PMI del settore produttivo, il modulo ha lo scopo di sensibilizzare gli imprenditori ai principi basilari della gestione dei materiali e dell'energia, motivandoli a partecipare a gruppi di lavoro e a sessioni di consulenza individuale. L'obiettivo è quello di convincerli che è possibile non solo mantenere, ma anche rafforzare la propria competitività nel pieno rispetto dell'ambiente, giocando la carta dell'innovazione e imparando a gestire i costi in modo più efficiente. Fino al 2001 il progetto "Ecoprofit Vienna-Györ" è stato realizzato nell'ambito di INTERREG II ed ha conosciuto buoni risultati soprattutto nell'area di Vienna, dove il numero di imprese partecipanti è passato da 15 a 40 nei due primi anni di vita. Nello stesso periodo, i consulenti viennesi hanno preso contatto con l'amministrazione della città di Györ per avviare un'iniziativa analoga in territorio ungherese, elaborando del materiale informativo in lingua magiara. In tal modo, il progetto ha contribuito allo sviluppo a lungo termine di un sistema di gestione ambientale conforme alla normativa europea nella zona industriale situata fra le due città (il che ha comportato un adeguamento delle normative ungheresi in questo settore). Beneficiari:Dal 2000, grazie ad INTERREG III, la cooperazione è proseguita su base allargata dando vita al progetto "EcoBusinessPlan" (EBP). Quest'ultimo comprende tutti i moduli esistenti (Ecoprofit, Protezione del clima, Aziende turistiche, EMAS et ISO 14.000*) e prevede lo sviluppo di un ulteriore modulo ideato per ridurre la quantità di rifiuti prodotta dalle piccole imprese. Programma: INTERREG II A Austria/Ungheria, Progetto: Ecoprofit Vienna-Györ Costo: 40 365 000 euros Contributo dell’UE : 11 399 000 euros Contattare : Vienna-Györ Cooperation A- Österreich - Tel.: +43 1 4000 88 335 Fax: +43 1 4000 7222 - E-Mail: [email protected] - EBP Vienne Per un’analisi piu’ puntuale delle Best Practices finanziate nell’ambito della politica regionale si puo’ consultare il seguente indirizzo Internet: http://ec.europa.eu/regional_policy/projects/stories/index_en.cfm?pay=HU®ion=ALL&the= ALL. Il sito Internet ricomprende tutte le iniziative nei vari temi e aree di intervento. 67