Preliminare di
Programma 2003
Sezione provinciale di BOLOGNA
Dicembre 2002
Preliminare di Programma 2003
Sezione provinciale di Bologna
INDICE
1. L’AGGIORNAMENTO DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E ISTITUZIONALE
DEL TERRITORIO PROVINCIALE E GLI OBIETTIVI PROGRAMMATICI DI ARPA
1.1
1.2
1.3
Il contesto istituzionale (cenni)
Il sistema dei servizi
Il preliminare di programma dell’Agenzia regionale
1
4
4
4
2. L’ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
6
3. L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE, CONTROLLO E VIGILANZA
9
3.1
3.2
L’ambito della Prevenzione
L’ambito del controllo
3.2.1
Le segnalazioni di inconvenienti ambientali e igienico-sanitari da parte dei
cittadini
3.2.2
Le attività di supporto alla Magistratura ed il rapporto con i NOE
3.3 Attività relativa alle aziende industriali a rischio di incidente rilevante di competenza
della Sezione di Bologna
4. L’ATTIVITÀ LABORATORISTICA
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
4.10
4.11
4.12
5. I PROGETTI TERRITORIALI
A
12
13
13
13
13
14
17
17
17
18
18
19
19
19
19
19
PROGETTI
INTERPROVINCIALI,
REGIONALI,
24
7. LE INIZIATIVE DI MIGLIORAMENTO TECNICO
7.1
7.2
7.3
7.4
7.5
11
11
13
Premessa
Nuove tecniche analitiche sulla base della domanda emergente
Accreditamento del laboratorio
Tempi di risposta
Attività analitica routinaria (consuntivo 2002, previsioni 2003): acque, aria, rifiuti,
alimenti, ambienti indoor
Attività analitica specialistica per i nodi della rete: transgeni, micotossine
4.6.1
Consuntivo
4.6.2
Performance
Laboratorio di contenimento biologico di livello 3
Attività informativa ed altre iniziative rivolte alla Società Civile
Investimenti
Sistema informativo
Sito internet della Specializzazione Prevenzione Collettiva
Information Communication Technology
6. LA PARTECIPAZIONE
NAZIONALI, UE
9
10
Rapporti tra salute e ambiente
Sviluppo dell’Eccellenza Ecosistema Urbano
Organizzazione dello sportello multifunzionale della sezione
Qualità
Sicurezza
ALLEGATI:
Tabella: Attività di controllo e monitoraggio
Tabella: Attività su Progetto (prevenzione e protezione ambientale)
Tabella: Attività di miglioramento tecnico
Pagina I di I
24
24
25
25
26
26
Preliminare di Programma 2003
1.
Sezione provinciale di Bologna
L’aggiornamento del contesto socio-economico e istituzionale del
territorio provinciale e gli obiettivi programmatici di Arpa
Il primo dato d’interesse dal punto di vista socio-economico è quello relativo alla demografia, che
nel suo valore complessivo si manifesta in leggero incremento, come evidenziato dalla tabella e
grafici che seguono.
Tabella 1.1
PROVINCIA DI BOLOGNA
POPOLAZIONE RESIDENTE
SALDO NATURALE
SALDO MIGRATORIO
SALDO TOTALE
1997
910593
1997
-4083
6045
1962
1998
913119
1998
-4253
6779
2526
1999
917110
1999
-3701
7692
3991
2000
921907
2000
-3154
7951
4797
Figura 1.1
POPOLAZIONE RESIDENTE
2000
anni
1999
1998
1997
900000
905000
910000
915000
residenti
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920000
925000
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Figura 1.2
saldi demografici '97-'00
2000
1999
SALDO TOTALE
SALDO MIGRATORIO
SALDO NATURALE
1998
1997
-5000
0
5000
10000
Tale incremento, seppur quantitativamente modesto è ascrivibile esclusivamente al saldo
migratorio, atteso il fatto che il saldo naturale è ancora negativo. Il saldo migratorio trova
naturalmente la sua motivazione in una situazione economica complessivamente favorevole, o
comunque più favorevole che in altre realtà, dal punto di vista delle opportunità di lavoro ed attività,
come dimostrano la crescita del numero di imprese attive nel periodo 1998÷2001 ed il tasso di
sviluppo, indicati nei due diagrammi che seguono.
Figura 1.3
imprese attive 1998-2001
86.000
85.500
85.000
numero 84.500
imprese 84.000
anno 1998
anno 1999
83.500
anno 2000
83.000
anno 2001
82.500
1
anni
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Figura 1.4
dinamica imprenditoriale
1,0
0,8
0,6
TASSO DI SVILUPPO
0,4
TASSO DI MORTALITA'
0,2
TASSO DI NATALITA'
0,0
1998
1999
2000
2001
anni
Dal punto di vista dell’analisi economica la provincia di Bologna si configura come sistema socioeconomico di eccellenza nel panorama regionale, macroregionale (Nord Est) e nazionale: in Italia è
secondo solo alla provincia di Milano per PIL pro capite stimato nel 1997, e comunque ai primi
posti per quanto riguarda i consumi delle famiglie ed altri indicatori proxy, come il consumo di
energia elettrica, il numero di immatricolazioni di autovetture e la diffusione di quotidiani e
settimanali presso la popolazione. Le analisi e le conclusioni sopra riportate sono tratte da
documenti elaborati negli anni 2000÷2001 (“PTCP della Provincia di Bologna” e studio Comune di
Bologna – Prometeia “Lo stato della città”) e pertanto non comprendono le tendenze dell’ultimo
periodo che evidenziano qualche criticità a livello mondiale che si riflettono anche sulle realtà
nazionale e regionale.
Tabella 1.2
Condizioni economiche a confronto attraverso alcuni indicatori (1999). Elaborazione su
dati Unioncamere, Atlante della competitività delle province, 2000
Indicatore
Reddito disponibile pro capite (milioni di lire)
Consumi finali interni pro capite (milioni di lire)
Consumo En.El. per usi domestici pro capite
(KWh)
N° vetture immatricolate nel 1999x1000 Ab
N° settimanali e quotidiani per 1000 Ab
Dotazione infrastrutture sociali (indice)
Provincia di
Bologna
36,3
29,3
1.157
Emilia-Romagna
Nord Est
Italia
33,3
28,1
1.121
29,9
27,1
1.075
26,1
22,6
1.053
55,5
84,2
139,7
48,5
70,9
104,1
44,6
65,5
103,3
40,1
49,9
100,0
Per quanto concerne il mercato del lavoro, la variazione positiva del tasso di occupazione osservata
nella seconda metà degli anni ’90, ha comportato un significativo innalzamento del tasso di attività
– indice dato dal rapporto tra forza lavoro totale e popolazione – passato dal 48,0% del 1995 al
53,1% del 2000: un valore superiore a quello medio regionale (52,8%), del Nord Est (52,3%) e
medio italiano (48,2%).
Simmetricamente il tasso di disoccupazione è passato dal 4,8% del 1995 al 3,1% dell’anno 2000,
risultato ottimo se paragonato, sia al valore regionale (4,0%), che di macroarea Nord Est (3,8%),
oltre che naturalmente al tasso medio italiano (10,6%). Il sistema economico della provincia di
Bologna si configura pertanto come economia operante in condizioni di “pieno impiego”.
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1.1
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Il contesto istituzionale (cenni)
Sotto il profilo istituzionale, il contesto provinciale va accentuando la propria transizione da sistema
“compatto” su obiettivi di crescita solidale delle imprese, degli enti e del welfare ad un sistema più
articolato in cui gli obiettivi vanno a differenziarsi almeno nella gerarchia delle rispettive priorità. Il
dibattito sulle priorità e sulle strategie comincia a riverberarsi anche sulle politiche ambientali,
sebbene alcune situazioni – in particolare l’emergenza sull’inquinamento atmosferico – hanno fatto
da catalizzatore per la convergenza verso obiettivi condivisi quali l’accordo di programma sulla
strategia per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.
1.2
Il sistema dei servizi
Il contesto istituzionale di riferimento per l’Agenzia si è completato con l’assunzione di operatività
da parte dell’Agenzia d’Ambito per i Servizi Idrici e di gestione dei rifiuti della Provincia di
Bologna che si configura come nuovo soggetto titolare di detti servizi e preposto alla scelta del
gestore in ambito provinciale. Tali servizi hanno una forte connotazione ambientale e pertanto
incrociano frequentemente le attività dell’Arpa in ordine sia ai controlli, sia all’emissione di pareri.
Da ciò la necessità di definire un quadro di collaborazione e sinergia fra i due soggetti – l’Agenzia
d’Ambito e l’Arpa – che costituiscono gli interlocutori principali del futuro gestore unico dei servizi
ambientali nel territorio provinciale; il livello di questa interlocuzione dovrà qualificarsi sempre di
più come capacità di indicazione di scelte strategiche al gestore che siano orientate contestualmente
all’economicità, efficacia ed efficienza ed alla sostenibilità ambientale.
In tale contesto si deve inoltre registrare la nascita di una nuova Azienda pubblica di servizi di
dimensione sovraprovinciale che serve un bacino di circa 2 milioni di residenti, impiega 4000
addetti e produce un fatturato di circa 1 miliardo di euro. Il livello e la qualità dell’interlocuzione
con soggetti industriali di queste dimensioni dovranno essere improntati alla copertura ed
incremento della capacità di controllo da parte della nostra Agenzia nella sua funzione propria della
vigilanza e controllo, ma anche ad una nuova capacità di contribuire ed orientare allo sviluppo
sostenibile le scelte attraverso il contributo alla pianificazione dei servizi ed attraverso la
formulazione dei pareri ambientali di competenza nelle fasi di valutazione dei piani e progetti.
1.3
Il preliminare di programma dell’Agenzia regionale
Rispetto alla dichiarazione degli obiettivi programmatici dell’Agenzia risulta opportuno citare il
Preliminare di Programma della Direzione Generale in cui tali obiettivi sono puntualmente definiti e
dichiarati secondo le più significative prospettive: quella dei processi operativi; la prospettiva
economica e finanziaria; la prospettiva dell’innovazione e dell’apprendimento; la prospettiva della
qualità e del cliente.
Fra questi obiettivi e le relative prospettive di attuazione in sede locale si intende richiamare per
esteso l’aspetto della “convergenza e multiutilità delle conoscenze” prodotte dall’Agenzia che dà
conto della volontà di perseguire non tanto e non solo un aumento numerico delle attività, quanto
piuttosto lo sviluppo dell’intelligenza del dato, della capacità relazionale dell’ente, della sua
propensione ad essere protagonista di tutti gli anelli della catena MDIAR (Monitorign, Data,
Information, Assessment, Reporting), lasciando agli Enti elettivi il massimo delle energie
disponibili e libere per esercitare con il maggior supporto possibile quella azione di governance che
ad essi compete.
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Figura 1.5
Reporting
Analisi-valutazioni
Algoritmi-stime-modelli
Informazioni
Indicatori-indici
Dati
Qualificati e organizzati
Monitoraggio
controllo
Dati di base
Il Reporting ambientale, già divenuto patrimonio di molti enti del nostro territorio provinciale
(Provincia e Comune di Bologna, oltre a molti altri Comuni), potrebbe trovare nella Sezione
Provinciale di Arpa la sede in cui si autoalimenta del patrimonio di dati derivanti dal monitoraggio e
controllo prodotti ed opportunamente validati, delle informazioni elaborate attraverso la produzione
di adeguati indicatori, delle valutazioni sviluppate attraverso la modellistica previsionale, e quindi
di un’attività a carattere tecnico-operativo che può costituire la base forte per la costruzione di
Relazioni sullo Stato dell’Ambiente fruibili da parte di detti Enti.
Sul campo più specifico dell’attività di prevenzione (attraverso pareri preventivi ambientali) –
controllo, si inserisce a livello programmatico-strategico la disponibilità da parte della Sezione a
partecipare ad un percorso condiviso con la Provincia di graduale implementazione della normativa
IPPC, con un coinvolgimento della funzione di Agenzia non solo nella fase di monitoring, ma anche
nelle fasi propedeutiche di istruttoria ambientale riferita al contesto in cui il sito produttivo oggetto
di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) è insediato.
Il contenuto di innovazione di questa normativa, ed il contesto della prospettiva economica e
finanziaria di Arpa e del sistema degli Enti titolari delle concessioni di autorizzazione ambientali,
fanno della sua applicazione una occasione di ricerca di sinergie operative ed economiche fra tali
Enti finalizzate all’efficacia, all’efficienza ed alla economicità delle risposte da fornire al sistema
delle imprese ed anche alla giusta remunerazione delle prestazioni erogate.
In conclusione di questa premessa si intende segnalare alcuni ulteriori elementi che sono di
contesto, ma che verranno anche ripresi più avanti nella illustrazione delle attività specifiche:
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-
-
2.
Sezione provinciale di Bologna
il forte impulso che stanno avendo ed avranno nel corso del 2003 alcune grandi opere
infrastrutturali nel territorio provinciale, quali l’Alta Velocità Ferroviaria, la Variante di Valico
Autostradale, le opere per la mobilità urbana nel comune capoluogo (tram, metrò di superficie,
servizio ferroviario metropolitano, ecc.) e nei comuni di cintura (nuova tangenziale a nord di
Bologna, nuova Porrettana, ecc.);
l’avvio, per il Comune di Bologna e per molti altri della Provincia, della nuova fase della
pianificazione urbanistica, secondo il disegno previsto dalla Legge regionale 20 del 2000. Essa
prevede una preliminare pianificazione strutturale strategica ed una successiva fase operativa, da
supportare attraverso una Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (VALSAT) che
assume un rilievo sempre maggiore e pregnante.
L’attività di monitoraggio ambientale
Il monitoraggio ambientale, che costituisce la base della succitata catena MDIAR, alimenta
nell’ultima fase il reporting e conseguentemente deve consentire di disporre di una conoscenza di
volta in volta aggiornata, in particolare sullo stato degli ecosistemi.
A questo riguardo è opportuno ricordare che la normativa ambientale negli ultimi anni si è
significativamente evoluta: il concetto di fissazione di valori limite su cui dare le singole
autorizzazioni (ed esempio allo scarico o alle emissioni in atmosfera), eventualmente con
prescrizioni, su cui poi effettuare il controllo puntuale (comando-controllo), è stato integrato con la
fissazione di obiettivi di qualità da raggiungere nel tempo sullo stato degli ecosistemi.
Ne è conseguita la necessità di sistematizzare i controlli insieme al monitoraggio dei sistemi
ambientali, al fine di produrre quella conoscenza ambientale (controllo-conoscenza) che sia in
grado di individuare le eventuali prescrizioni in un’ottica di sistema e non solo puntuale,
riorientando gli obiettivi e lo stesso controllo in un processo ciclico virtuoso, con aggiunta di valore
e con l’ulteriore fine di poter costituire uno strumento di supporto alle decisioni per gli Enti
Istituzionali, verificandone poi l’efficacia (monitoraggio per governare).
In questo quadro, pur se in una realtà già relativamente evoluta sul monitoraggio ambientale quale
quella emilano-romagnola, è risultato necessario effettuare una revisione delle esistenti reti di
monitoraggio. Tale processo di ottimizzazione, che ha riguardato sia il territorio della provincia di
Bologna che quello delle altre province della regione, si è completato nel 2002. Nel corso del 2003
risulta quindi necessario implementare e mettere a regime le attività di monitoraggio, sulle reti così
aggiornate e finalizzate alla conoscenza dello stato dei sistemi ambientali, per poter rispondere alle
nuove specifiche normative.
Per rendere esecutiva l’operatività del monitoraggio come descritto, risulta opportuno che questo si
armonizzi gradualmente con l’organizzazione interna dell’Arpa. La gestione delle reti di
monitoraggio sarà effettuata, all’interno della Sezione Provinciale, dal Servizio Sistemi Ambientali,
costituitosi negli ultimi anni con il fine di analizzare gli ecosistemi significativi del territorio
provinciale. L’organizzazione della gestione delle reti dovrà necessariamente avvenire comunque in
modo integrato con gli altri due Servizi della Sezione: Servizio Territoriale e Dipartimento Tecnico.
Trattandosi di un’attività solo in parte già svolta anche in passato, l’organizzazione della gestione
delle reti di monitoraggio deve prevedere un aumento delle attività complessive da svolgere: risulta
necessario evidenziare come questo rappresenti un elemento di criticità che nel corso del 2003
potrebbe manifestarsi.
Risulterà conseguentemente opportuno affinare gradualmente il processo di trasformazione
organizzativa interna, proseguendo quanto in parte è già stato avviato nel corso del 2002, attraverso
l’assegnazione funzionale al Servizio Sistemi Ambientali della rete di monitoraggio
dell’inquinamento atmosferico e con l’avvio dell’integrazione tra i Servizi per la gestione delle reti
di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee.
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L’inquinamento atmosferico e gli ecosistemi idrici costituiscono infatti sicuramente i principali
oggetti su cui storicamente il monitoraggio si è consolidato, in un contesto territoriale quale quello
bolognese.
Recentemente sta emergendo sempre più la necessità di monitorare gli agenti fisici, con particolare
riguardo ai campi elettromagnetici, su cui è elevata la percezione pubblica e conseguentemente la
domanda di monitoraggio e controllo. Su questo fronte si è già avviata l’acquisizione di alcune
centraline automatiche di misura dei campi elettromagnetici che saranno messe in funzione nel
corso del 2003.
Il progetto di ottimizzazione delle reti di monitoraggio, a livello regionale, ha riguardato anche altre
reti, in parte esistenti e in parte in via di istituzione, quali quelle dei pollini allergenici, delle
deposizioni atmosferiche, dei suoli, dell’inquinamento acustico, della meteorologia e della
meteoclimatologia urbana.
Di seguito si descrive sinteticamente lo stato attuale e previsto delle reti che saranno sottoposte a
monitoraggio nel corso del 2003.
Rete di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico
Il sistema di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico è composto da una rete fissa di centraline,
un mezzo mobile e dall’utilizzo di campionatori passivi. La rete fissa comprende 16 cabine
automatiche, di cui 7 in comune di Bologna, 5 nei comuni della prima cintura (Casalecchio, Castel
Maggiore, Granarolo, Castenaso e San Lazzaro), 3 in comune di Imola e 1 a San Pietro Capofiume
in comune di Molinella. Il mezzo mobile è stato e verrà posizionato in 5 punti critici del territorio
provinciale, legati al traffico veicolare: San Giovanni in Persiceto, Anzola dell’Emilia, Budrio,
Pianoro e Imola (in quest’ultimo caso anche per verificare la significatività di alcune centraline
fisse). I campionatori passivi, utilizzati attraverso specifiche campagne di misura, hanno lo scopo di
integrare la conoscenza della distribuzione areale del benzene.
Tabella 2.1
Rete di Monitoraggio dell'inquinamento atmosferico - Analizzatori di inquinanti e
sensori meteo
Stazioni di misura
Bologna - Via della salute
1
Bologna - Zanardi
1
1
1
Bologna - Giardini Margherita
1
1
1
1
Bologna - Ospedale Malpighi
1
1
1
1
Bologna - Fiera
1
1
1
1
Bologna - P.ta S.Felice
1
1
1
Bologna - Monte Cuccolino
1
Castel Maggiore
1
Castenaso
1
Granarolo
1
1
1
Casalecchio
1
1
1
1
San Lazzaro
1
1
1
1
Molinella - S.Pietro Capofiume
1
1
Imola Cavour
1
1
Imola De Amicis
1
Imola Pirandello
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
16
1
1
1
1
1
1
1
1
1
4
4
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
6
14
1
3
Bologna - Asinelli
TOTALE
1
1
1
1
1
1
1
5
7
3
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1
3
1
11
2
1
1
2
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Sezione provinciale di Bologna
Rete di monitoraggio delle acque superficiali
La rete comprende le stazioni di monitoraggio della portata e della qualità delle acque, quest’ultima
in funzione della destinazione d’uso (potabile, balneazione, vita acquatica), oltre a quelle previste
dal D.lgs. 152/99; queste ultime si sovrappongono solo parzialmente alle altre e sono suddivise in
stazioni di tipo A, situate sui corpi idrici ritenuti significativi o sugli affluenti che possono
condizionarne in modo rilevante la qualità, e stazioni di tipo B, utilizzate per completare il quadro
conoscitivo in funzione degli obiettivi di qualità stabiliti a livello regionale.
Inoltre, già dal 2001, insieme alla Provincia e all’Autorità di Bacino del Reno, si è integrata la rete
con l’inserimento di ulteriori stazioni, di tipo C, per definire un quadro di ulteriore dettaglio a
livello provinciale che risulta completato con l’inserimento di alcune stazioni di studio definite per
specifiche situazioni e indicate nella tabella che segue. Nel 2003 è prevista la continuazione anche
di questo monitoraggio.
semestrali
con misure IBE
stagionali
con misure IBE
chimico/biologiche
con 2 misure annuali
chimico/biologiche
con 4 misure annuali
chimico/biologiche
con 6 misure annuali
chimico/biologiche
con 8 misure annuali
chimico/biologiche
con misure mensili
Rete di Monitoraggio delle acque superficiali - Tipologia delle stazioni e frequenza delle
misure
numero stazioni
Tabella 2.2
Stazioni A
4
4
Stazioni B
15
13
Stazioni C
6
2
Stazioni di studio
5
3
2
3
Vita acquatica
22
9
13
21
Uso potabile
10
Totali
4
2
5
4
2
7
1
33
7
5
3
7
15
2
4
39
Rete di monitoraggio delle acque sotterranee
La rete comprende le stazioni di monitoraggio (pozzi) per la misura della piezometria e della qualità
delle acque. Le stazioni (110), come riportato nella Tabella 2.3, sono di tre tipologie: solo per la
misura della piezometria (35), solo per la misura della qualità (22, su cui sono determinati parameri
chimico-fisici e batteriologici) e per entrambe le misure (53). Queste ultime, che costituiscono la
“zona” di sovrapposizione delle due reti (piezometria e qualità), sono poco meno della la metà del
totale delle stazioni.
La misura della piezometria, che non veniva effettuata in passato da personale di Arpa, costituisce
un fattore di relativa criticità in quanto si tratta ovviamente di un aumento di attività, in particolare
nelle stazioni in cui deve essere fatta solo questa misura.
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Pozzi su cui si misura la piezometria 35
Pozzi su cui si misura la qualità
1
analisi semestrali
campionamenti e
semestrali
piezometrie
piezometrie mensili
Rete di Monitoraggio delle acque sotterranee - Tipologia delle stazioni e frequenza delle
misure
numero stazioni
Tabella 2.3
Sezione provinciale di Bologna
34
(chimico-fisica e biologica)
22
Pozzi su cui si misura piezometria e
22
qualità
53
6
46
53
TOTALI
110
7
80
75
Rete di monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico
Nel corso del 2002 è stata attivata una centralina di monitoraggio fissa nei Giardini Margherita di
Bologna, in prossimità di linee elettriche interrate e di una cabina di trasformazione.
Il monitoraggio dei campi elettromagnetici a carattere più diffuso sarà avviato nel corso del 2003,
finalizzato soprattutto alle emissioni elettromagnetiche ad alta frequenza, in particolare legate alle
Stazioni Radio Base per la telefonia mobile.
A questo scopo è previsto l’utilizzo di alcune centraline rilocabili, da riposizionare periodicamente
(ogni 10-14 giorni) fino a coprire vari punti del territorio. Gli obiettivi sono quelli di monitorare
situazioni complesse, valutare situazioni critiche e/o conflittuali con la popolazione, analizzare
l’eventuale variabilità del campo, coprire aree relativamente vaste.
La messa in opera di questo monitoraggio potrà prevedere un certa problematicità, trattandosi di
un’attività ulteriore che verrà a gravare su di un settore sul quale negli ultimi anni la domanda
esterna di attività era già aumentata considerevolmente. Occorrerà conseguentemente ottimizzare le
attività, eventualmente individuandone le priorità in corso d’opera.
3.
3.1
L’attività di prevenzione, controllo e vigilanza
L’ambito della Prevenzione
La richiesta all’Agenzia di pareri relativi a progetti edilizi, progetti di grandi infrastrutture e piani
territoriali presenta ancora un trend in crescita sulla base dei dati degli ultimi anni e della previsione
che è possibile fare per il prossimo futuro. Il tasso di crescita è significativo particolarmente per
quanto attiene ai pareri da esprimere nell’ambito di Conferenze dei Servizi, per i quali i tempi
risultano dilatati per lo spazio giustamente richiesto dal confronto con gli altri soggetti. Per i pareri
da esprimere in autonomia richiesti attraverso SUAP si registra una diffusa esigenza di
contenimento dei tempi di espressione al fine di garantire ai richiedenti risposte efficaci, efficienti e
tempestive; per riscontrare tali richieste sarà necessario concentrare ulteriormente risorse del
Servizio Territoriale all’espressione di pareri, a parità di risorse complessive.
E’ una sfida che Arpa è pronta a cogliere, definendo per propria parte check list, tempi, costi,
percorsi fra gli enti delle varie pratiche, e che comporterà, una volta avviato l'iter, un ulteriore
impegno orario del personale tecnico nell' esame delle pratiche; la ricaduta positiva in termini di
conoscenza del territorio può esserci se si sarà in grado di affiancare tale lavoro con strumenti
informatici che permettano una lettura aggiornata delle autorizzazioni (progetti sui Sistemi
Informativi/Catasti Ambientali).
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Preliminare di Programma 2003
Sezione provinciale di Bologna
A questo scopo verrà ancora destinata una significativa quota di investimenti in tecnologie capaci di
agevolare l’attività di prevenzione per la costruzione dei Sistemi informativi.
Una ulteriore richiesta di attività che si presenta in crescita, in relazione sia alla domanda sia al
consolidamento della procedura, è quella di partecipazione dell’Agenzia alle Conferenze dei Servizi
nell’ambito delle VIA. Considerato che la nostra Agenzia ha dato indicazione di partecipare a questi
momenti di valutazione producendo comunque un output documentale, si ritiene che si possano,
nell’anno 2003, perseguire maggiori sinergie con Comuni e Provincia per unificare ed ottimizzare
alcune attività di tipo istruttorio che in alcuni casi vengono attualmente svolte da più soggetti. In
questo senso si prevede quindi un maggiore impegno di Arpa a proporre ed a realizzare una
maggiore integrazione in sede tecnica nella fasi preliminari e preparatorie delle sedute di
Conferenza.
Infine, nel 2003, in funzione dell’andamento dell’iter di approvazione della Legge regionale
l’Agenzia e gli Enti autorizzatori dovrebbero cominciare ad operare per alcune tipologie di attività
secondo i criteri e le modalità dell’IPPC, e quindi secondo una logica di maggiore complessità nella
considerazione degli aspetti relativi al contesto ambientale specifico ed alle tecnologie adottate dal
sito/processo produttivo. Anche prescindendo dalla previsione dell’effettivo livello di attuazione
della norma sul territorio regionale, la Sezione Arpa di Bologna svilupperà nel 2003 un percorso di
formazione che prevede un approfondimento tecnico-normativo sull’IPPC in generale ed un focus
specifico sulla parte relativa al Monitoring, di sicura competenza delle nostre Strutture.
Analogamente a quanto sopra detto per la VIA, potrebbe essere opportuno pensare, da parte degli
Enti autorizzanti, a coinvolgere l’Agenzia il più precocemente possibile nel processo, fin dalla sua
fase istruttoria, coerentemente con un percorso in materia di implementazione dell’IPPC, cha la
nostra Agenzia sta compiendo insieme al complessivo sistema delle Agenzie ambientali.
3.2
L’ambito del controllo
Il controllo di carattere sistematico su fattori di pressione incidenti sulle varie matrici ambientali
risulta un elemento di criticità dal punto di vista quantitativo in quanto si va richiedendo alle risorse
del Servizio Territoriale un impegno sempre maggiore nell’attività preventiva (vedi punto
precedente) e nell’altra attività dell’ispezione/sopralluogo in base ad esposti. In termini generali,
peraltro, il controllo sui fattori di pressione trova una forma di surroga nell’attività combinata di
istruttoria preventiva e di monitoraggio dello stato delle matrici ambientali (reti di monitoraggio).
Ciò nondimeno è nei programmi dell’Agenzia di non diminuire il numero dei controlli puntuali e
soprattutto di qualificare tali controlli nella loro capacità di fornire informazioni ed individuare
situazioni effettivamente significative e passibili di miglioramento.
Per quanto attiene al controllo delle emissioni in atmosfera, dopo un avvio d’anno molto difficile
nel 2002, in sede di consuntivo si riesce a garantire l’esecuzione di controlli ad un centinaio di siti;
per il 2003 permangono difficoltà legate al disagio operativo che caratterizza questa attività, in parte
potenzialmente amplificabili - in una prima fase – da innovazioni organizzative previste.
Per quanto riguarda i controlli sugli scarichi idrici, la recente normativa sul "ciclo integrato delle
acque" e i successivi adeguamenti organizzativi effettuati dalle municipalizzate ci metteranno a
confronto,sul territorio provinciale, con una holding che congloba le diverse attività prima gestite
dalle singole municipalizzate.
Certamente il 2003 vedrà Arpa coinvolta in un primo corposo lavoro di riesame e riscrittura di
regolamenti comunali di fognatura nel tentativo di minimizzare le tante differenze "storiche" che
sono difficilmente giustificabili e gestibili con un unico gestore; tale lavoro porrà la necessità di
individuare punti comuni che permettano ai vari Distretti di porsi come unico interlocutore tecnico
pur operando in territori diversi.
Va acquistando vieppiù terreno una "divisione" delle attività che vede Arpa impegnata sul controllo
dei punti finali (depuratori) e sulle attività che scaricano in acque superficiali mentre Hera controlla
gli scarichi produttivi recapitanti in pubblica fognatura. Questo fatto non deve però rappresentare
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Preliminare di Programma 2003
Sezione provinciale di Bologna
per Arpa una perdita di informazioni e conoscenze delle attività produttive più significative anche
se recapitanti in fognatura; per questo verranno attivati strumenti di informazione reciproca, con il
coinvolgimento della Provincia.
Per quanto riguarda la matrice suolo e il fattore di pressione rifiuti (trattati unitariamente) si vuole
segnalare solo che come programma 2003 si intende dedicare particolare attenzione agli impianti di
trattamento rifiuti, soprattutto in termini di vigilanza sui grossi impianti di trattamento e su quelli di
recupero più significativi.
Questa scelta discende sia dalla necessità di controllare i fattori di maggiore impatto sia dalla
opportunità di collaborare proficuamente ed utilmente con il Nucleo Ambientale di Polizia
Provinciale (NAP) il quale, dopo un periodo di formazione svolto con il Servizio territoriale di
Arpa, potrà svolgere la sua attività orientata al controllo di tipo amministrativo e parzialmente
tecnico degli impianti di minori dimensioni e di recupero.
Sull’impatto da Siti contaminati si confermano sostanzialmente i dati del 2002 mentre si lavorerà in
modo particolare per concludere un percorso già intrapreso di miglioramento generale delle
prestazioni sul tema e soprattutto una definizione omogenea sul territorio provinciale delle
procedure di vigilanza (numero sopralluoghi, campionamenti, fasi di intervento, ecc.).
3.2.1
Le segnalazioni di inconvenienti ambientali e igienico-sanitari da parte dei cittadini
Questa tipologia dovrebbe afferire a quella precedentemente descritta dei controlli del territorio; in
realtà l' esperienza di questi anni dimostra che troppo spesso la segnalazione non ha una ricaduta di
"conoscenza / miglioramento" dell' ambiente ma rappresenta un contenzioso fra privati che non
vogliono intraprendere la via onerosa della causa civile. Inoltre in diversi casi non è chiaro se
l’inconveniente abbia una ricaduta sanitaria o ambientale con conseguente difficoltà della gestione
dello stesso in relazione alle competenze degli Enti.
Occorre perciò rivedere le procedure stabilite fra AUSL ed Arpa nel protocollo del 2000 per
attualizzarle ai casi più frequenti; inoltre come Arpa va stabilita e ufficializzata una griglia di
priorità per le tipologie presenti negli esposti, alcune delle quali vanno motivatamente dichiarate
come non prioritarie (e con tempi di sopralluogo non ipotizzabili). Va inoltre ripreso l'esame della
possibilità di considerare “prestazione nell’interesse di privato” sottoposto a pagamento il
sopralluogo che non ha evidenziato alcuna infrazione di legge.
3.2.2
Le attività di supporto alla Magistratura ed il rapporto con i NOE
Il trend degli ultimi due anni (in seguito anche alla riforma del C.P.P.) mostra un significativo
aumento delle attività istruttorie delegate dai G.I.P., che per i reati ambientali preferiscono avvalersi
di Arpa (o NOE) rispetto ad altre Amministrazioni Statali; è pertanto aumentato e si reputa agli
stessi livelli anche nel 2003 il carico sui Distretti territoriali dell’Agenzia per gestire notifiche,
interrogatori, relazioni per i Sost.Procuratori della Repubblica in ordine a segnalazioni di Arpa o di
altri organi per violazioni di normative ambientali.
In tale contesto il rapporto con il N.O.E. della Regione Emilia-Romagna è positivo e proficuo, si
può ulteriormente incrementare, ai fini di informazione reciproca, un tipo di rapporto che preveda
verifiche ed ispezioni relative ad una categoria/attività specifica da individuare congiuntamente, pur
nella consapevolezza che entrambi i soggetti istituzionali sono maggiormente costretti a rispondere
ad esposti invece di programmare autonomamente.
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Preliminare di Programma 2003
3.3
Sezione provinciale di Bologna
Attività relativa alle aziende industriali a rischio di incidente rilevante di
competenza della Sezione di Bologna
Il settore delle aziende a rischio e dei controlli e pareri relativi potranno essere interessati da
significative innovazioni nel 2003 per effetto della prevedibile emanazione della Legge regionale e
di possibili modificazioni di carattere organizzativo interne ad Arpa.
Sulla base dell’attuale quadro normativo e organizzativo il programma 2003 è previsto come di
seguito indicato e si articola in “attività istruttorie” e “verifiche ispettive”. Si osservi come l’ambito
territoriale dell’attività del settore “Grandi Rischi” è in alcuni casi di dimensione sovraprovinciale,
ottimizzando in tal modo le competenze in ambito regionale.
ATTIVITA’ ISTRUTTORIA
Le tipologie di aziende su cui verrà effettuata l’attività istruttoria sono le seguenti.
• Stabilimenti con lavorazioni di processo di piccola/media complessità (meno di 50 addetti in
turno alle lavorazioni di processo):
o Reagens (BO)
o Baschieri & Pellagri (BO)
o Dow (RE)
o Vinavil (RA)
•
Depositi o stoccaggi e movimentazione sostanze, senza lavorazioni di processo:
o Orion (RE)
Per quanto riguarda l’attività istruttoria, le situazioni delle aziende sono le seguenti:
Reagens, Dow: le istruttorie sono state avviate e sono nella fase di esame tecnico
Baschieri & Pellagri: presenterà il rapporto di sicurezza per la richiesta di NOF (Nulla Osta di
Fattibilità) per il ripristino del reparto produzione polveri
Vinavil: ha presentato il rapporto di sicurezza per il rilascio del PTC (Parere Tecnico
Conclusivo) necessario per l’avvio della produzione
Orion: l’istruttoria deve ancora essere avviata.
VERIFICHE ISPETTIVE
Le tipologie di aziende che verranno sottoposte a verifica ispettiva sono le seguenti.
-
Stabilimenti con lavorazioni di processo di piccola/media complessità (meno di 50 addetti in
turno alle lavorazioni di processo):
2 aziende del polo chimico di Ravenna che verranno individuate dal Ministero dell’Ambiente
-
Depositi o stoccaggi e movimentazione sostanze, senza lavorazioni di processo:
o CTD (BO)
o Dupont (BO)
Verrà inoltre effettuata l’attività di vigilanza, di supporto al Prefetto per la definizione dei piani di
emergenza esterna (p.e.e.) e l’espressione di pareri ai Sindaci per la determinazione della
compatibilità territoriale delle aziende ad alto rischio
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Preliminare di Programma 2003
4.
4.1
Sezione provinciale di Bologna
L’attività laboratoristica
Premessa
Proprio a partire dai primissimi mesi dell’anno inizierà la ristrutturazione di tutti i laboratori di
chimica del Dipartimento Tecnico. Si tratta di lavori importanti, che consegneranno al sistema Arpa
ambienti completamente ammodernati ed in linea con i moderni standard. Anche se le previsioni,
per quanto riguarda i tempi, impegnano solo il primo semestre, considerando ritardi ed
inconvenienti vari è ragionevole immaginare che per tutto il 2003 i lavori proseguiranno. In questo
senso il prossimo anno sarà particolarmente impegnativo; infatti è previsto che il laboratorio
continui la sua normale attività anche se in spazi dimezzati ed in locali provvisori, con un indice di
affollamento non secondario per il confort cui gli operatori sono abituati.
Nonostante questa premessa il 2003 vede il Dipartimento impegnato in sfide importanti, tra cui
l’allestimento di un sistema che garantisca un contenimento biologico di livello 3, il potenziamento
delle attività specialistiche rivolte a tutti i nodi della rete, il consolidamento del sistema informativo
(Osservatorio degli alimenti al consumo), la razionalizzazione delle procedure ed istruzioni del
sistema qualità, il mantenimento e l’aggiornamento del nuovo sito internet della Specializzazione
Prevenzione Collettiva, la realizzazione di un convegno sulle tematiche relative all’introduzione di
OGM nell’ambiente, la realizzazione di opuscoli informativi rivolti ai consumatori in tema di
alimentazione.
4.2
Nuove tecniche analitiche sulla base della domanda emergente
Gli indirizzi del Piano Sanitario Regionale 1999-2001 consegnano uno spazio importante alla
risoluzione delle problematiche correlate alla malnutrizione e coerentemente alla sorveglianza
nutrizionale ed individuano Arpa quale supporto tecnico scientifico. In questo senso sta diventando
emergente la domanda di accertamenti analitici mirati a valutare la presenza di particolari proteine,
aminoacidi, vitamine e microelementi inorganici. Per rispondere al bisogno espresso verrà attivato
un progetto per la realizzazione di un centro di riferimento analitico regionale in tema di nutrizione,
che inizi mettendo a punto metodi originali di ricerca (grazie alla acquisizione di strumenti
importanti quali HPLC/MS e plasma) ed avvii un percorso (a regime nel 2004) che miri a
soddisfare le richieste dei clienti istituzionali.
4.3
Accreditamento del laboratorio
L’insieme delle procedure e delle correlate istruzioni operative che nel corso degli anni sono state
implementate per gestire e mantenere il sistema qualità del laboratorio ha raggiunto una discreta
articolazione; partendo dal presupposto che il sistema qualità ottimizza al cliente il prodotto senza
per altro ostacolare la produzione, l’impegno del prossimo anno sarà quello di iniziare la revisione
del sistema costruito, per renderlo snello e compatibile con l’operatività, pur nel rispetto della
norma, affidando a frequenti e periodiche verifiche interne la valutazione dell’intero sistema.
4.4
Tempi di risposta
Dalla ricognizione fatta alla fine di agosto 2002 è risultato che i tempi di risposta, intesi come valori
medi, fatta eccezione per le campagne di monitoraggio, sono compatibili con gli obiettivi fissati
dalla Agenzia; per il 2003 l’impegno è di migliorare i tempi rispetto a precise aree di attività con
particolare riferimento ai microinquinanti di origine biologica.
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Preliminare di Programma 2003
4.5
Sezione provinciale di Bologna
Attività analitica routinaria (consuntivo 2002, previsioni 2003): acque, aria,
rifiuti, alimenti, ambienti indoor
I campioni analizzati nel 2002 (dati di preconsuntivo proiettati al 31/12/2002) (Tabella 4.1, Figura
4.1, Figura 4.2, Figura 4.3, Figura 4.4 e Figura 4.5), pari a poco più di 20.000, possono essere
disaggregati in:
Tabella 4.1
Campioni analizzati nel 2002
Matrice
N. campioni
4.700
Acqua
1.300
Rifiuti
Suolo
100
160
110
5.000
Alimenti
Siti inquinati ed alta velocità
Analisi microbiologiche
1.000
Analisi chimiche (1)
Ambienti indoor
1.400
Ricerca di Legionella spp. e conta mesofili
Prevenzione
collettiva e
microclima
3.000
360
Ricerca Aedes albopictus
Ricerca di pollini
100
Aria
(1)
Tipologia campione / ricerche
Potabili, minerali, termali, balneazionepiscine
Depuratori, scarichi produttivi, pozzi per
controllo discariche, reti di monitoraggio
acque superficiali e sotterranee, ecc
Campioni per valutazione IBE
2.000
600
800
Emissioni relativi ai camini e relativo
campionamento
B.T.X. (campionatori passivi)
I.P.A.
Polveri (rete centraline, mezzo mobile,
richieste a fronte di eventi non
programmabili)
Note
Inviati da AUSL
Prelevati da Arpa
Prelevati da Arpa
Prelevati da Arpa
Prelevati da Arpa
Inviati da AUSL
Bologna e Modena e
clienti privati
Inviati da AUSL
Bologna e Modena e
clienti privati
Inviati da AUSL e
clienti privati
Inviati da AUSL
Prelevati da Arpa
di
da
di
da
da
Prelevati da Arpa
Prelevati da Arpa
Prelevati da Arpa
Prelevati da Arpa
I campioni indagati per analisi chimiche non comprendono quelli destinati alla ricerca di fitofarmaci, perché analizzati dal Laboratorio
Specialistico di rete presso la Sezione Arpa di Ferrara
Matrice
Rilevamenti eseguiti
dal mezzo mobile
Numero dati
2.000
2.000
80
2.300
3.300
80
80
Tipologia campione / ricerche
Ozono (O3)
Monossido di carbonio (CO)
Polveri totali
Biossido di azoto (NO2)
Rilevazioni meteo
Polveri inalabili
benzene
Per l’anno 2003, anche a fronte dell’impegno correlato alla ristrutturazione dei locali, si prevede il
mantenimento delle prestazioni eseguite nel corso del 2002, con un incremento relativo al numero
dei parametri che verranno ricercati nelle acque superficiali delle reti di monitoraggio (all. 1
D.L.vo 152).
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Preliminare di Programma 2003
Figura 4.1
Sezione provinciale di Bologna
Attività analitica routinaria: proiezione consuntivo 2002
Campioni indagati per IBE
100
Analisi chimiche
1.000
Depuratori, scarichi, pozzi,
acque sup. e sott.
1.300
Analisi microbiologiche
5.000
Camini
100
Pollini
360
I.P.A.
600
Potabili, minerali, piscine
4.700
Polveri
800
Legionella spp. e conta mesofili
1.400
Aedes
albopictus
3.000
B.T.X.
2.000
Suolo
110
Rifiuti
160
Acqua
Figura 4.2
Rifiuti/Suolo
Alimenti
Ambienti indoor
Prevenzione collettiva
e microclima
Aria
Attività di controllo acque: confronto tra anno 2001 e 2002
100
60
1540
1400
40
Campioni per valutazione
I.B.E.
1058
Depuratori, scarichi, acque
sup., acque sott.
4700
4753
Potabili, minerali, termali,
balneazione-piscine
3188
consuntivo 2001
S.A.L.31-08-02
Proiez. cons. 2002
I dati di proiezione dell’attività 2002 rispetto al consuntivo 2001 evidenziano:
- il sostanziale mantenimento del numero di campioni di acque potabili,
minerali, termali e di balneazione-piscine indagati per ricerche chimiche e
microbiologiche;
- un incremento del numero di campioni indagati per la valutazione dell’IBE
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Preliminare di Programma 2003
Figura 4.3
Sezione provinciale di Bologna
Attività di controllo alimenti e bevande: confronto tra anno 2001 e 2002
1000
1000
685
Analisi chimiche
Analisi microbilogiche
5000
4997
3279
consuntivo 2001
S.A.L.31-08-02
Proiez. cons. 2002
(1)
I campioni indagati per analisi chimiche non comprendono quelli prelevati per la ricerca di
fitofarmaci, perché indagati dal Laboratorio Specialistico di rete presso la Sezione Arpa di Ferrara
I dati di proiezione dell’attività 2002 rispetto al consuntivo 2001 evidenziano il
mantenimento del numero di campioni in cui sono state eseguite analisi
microbiologiche e chimiche
Figura 4.4
Attività di controllo alimenti per ricerca di transgeni: confronto tra anno 2001 e 2002
300
219
160
consuntivo 2001
S.A.L.31-08-02
Proiez. cons. 2002
I dati di proiezione dell’attività 2002 rispetto al consuntivo 2001 evidenziano un
incremento del 37% sul numero di campioni indagati per la ricerca di transgeni
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Preliminare di Programma 2003
Figura 4.5
Sezione provinciale di Bologna
Attività di controllo eseguite sulla matrice aria: confronto tra anno 2001 e 2002
75
100
883
600
800
Camini
51
IPA
Polveri
B.T.X.
351
2.900
500
2000
930
consuntivo 2001
4.6
S.A.L.31-08-02
Proiez. cons. 2002
Attività analitica specialistica per i nodi della rete: transgeni, micotossine
4.6.1
Consuntivo
Gli accertamenti analitici eseguiti nel 2002 (Figura 4.6) vedono dati che in proiezione possono
essere stimati nell’ordine di:
micotossine: circa 300 campioni inviati dalle AUSL e dalle altre Sezioni di Arpa
O.G.M.: circa 300 campioni inviati dalle AUSL e dalle altre Sezioni di Arpa
4.6.2
Performance
Nel campo delle piante geneticamente modificate uno dei problemi risolto solo parzialmente è
impostare ricerche per individuare transgeni non autorizzati alla circolazione all’interno del
sistema comunitario: nel corso dell’anno verranno sperimentati test mirati al riconoscimento
dei cosiddetti “non autorizzati” per offrire al sistema sanitario questo tipo di importante nuova
performance analitica
L’analisi del rischio ed i dati epidemiologici informano che la contaminazione da micotossine,
in particolare per le materie prime provenienti da paesi del terzo mondo, costituisce un
problema sanitario. In questo senso presso la Specializzazione della Sezione di Bologna è
attivo un laboratorio che svolge attività per diversi nodi della rete. Tra le problematiche da
risolvere vi è quella della ricerca di queste molecole in composti complessi (preparati
multiingredienti, ecc.); la futura acquisizione di un sistema HPLC/MS permetterà di risolvere
questo problema, dando risposta ad un bisogno espresso.
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Preliminare di Programma 2003
Figura 4.6
Sezione provinciale di Bologna
Attività analitica specialistica: proiezione consuntivo 2002
300
300
Transgeni
4.7
Micotossine
Laboratorio di contenimento biologico di livello 3
A fronte dei recenti eventi internazionali con particolare riferimento agli episodi legati al
bioterrorismo la Regione finanzierà il sistema Arpa per la realizzazione di un laboratorio di
contenimento biologico di livello 3, in cui operare, in condizioni di massima sicurezza, ricerche di
germi rilasciati intenzionalmente in matrici ambientali. Tale progetto prevederà un impegno di tipo
progettuale prima ed amministrativo poi per lo svolgimento delle gare e l’assegnazione degli appalti
e successivamente l’esecuzione di importanti lavori di adattamento in locali già individuati presso la
Sezione. L’obiettivo per l’anno 2003 è, a fondi assegnati, garantire la realizzazione in opera del
livello di contenimento, nonché quello di reperire le attrezzature e le altre risorse stimate necessarie
e richieste.
Figura 4.7
Tempi di realizzazione del laboratorio con livello di biosicurezza 3 (BL3)
1
Fase
Fase
Fase
Fase
Fase
Fase
3
MESI
4
5
6
7
8
9
eseguita
Fase
1 Individuazione di locali compatibili con le esigenze della biosicurezza.
Fase
2 Interventi strutturali da eseguirsi sui locali individuati, costi stimati e tempi di realizzazione.
Fase
Fase
3 Attrezzature necessarie per l'attività di base e di ricerca avanzata, costi stimati e tempi di acquisizione.
4 Risorse umane necessarie per garantire l'attività di messa a punto/ricerca, costi stimati e tempi di acquisizione
Fase
5 Istruzione e svolgimento delle procedure amministrative per la realizzazione delle gare per l'affido dei lavori di ristrutturazione,
l'acquisizione delle attrezzature e dei bandi per l'acquisizione delle risorse umane.
6 Formazione del personale dedicato.
Fase
4.8
1
2
3
4
5
6
2
Attività informativa ed altre iniziative rivolte alla Società Civile
Sono previste le seguenti attività:
Realizzazione e pubblicazione (in collaborazione con le AAUUSSLL di Bologna e con il
centro InforMo dell’AUSL di Modena) di 2 opuscoli, destinati alla popolazione, su tematiche
emergenti quali l’alimentazione e l’agricoltura biologica.
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Preliminare di Programma 2003
-
4.9
Sezione provinciale di Bologna
Progettazione e realizzazione di un convegno nazionale sul tema “Organismi Geneticamente
Modificati ed impatto sull’ambiente”
Investimenti
Allo scopo di garantire le performances laboratoristiche, con particolare riferimento alle nuove
attività (biologia molecolare, microinquinanti organici, proteine, inquinamento aria, ecc) è stata
prevista l’acquisizione di nuova strumentazione dedicata; in particolare nel corso del 2003 il
laboratorio verrà implementato con un Gas Cromatografo con Detector Massa (gas-massa), un Gas
Cromatografo con ECD, un HPLC con Mass Detector (liquido-massa), un Icp ottico, una centralina
rilocabile per PM10 e PM2,5.
4.10
Sistema informativo
E’ prevista la realizzazione e pubblicazione, in analogia con quanto viene fatto oramai da alcuni
anni, di un report dal titolo “Osservatorio chimico-microbiologico degli alimenti al consumo:
rapporto 2003”. Il rapporto realizzato classificando ed elaborando tutte le analisi eseguite da Arpa
su matrici alimentari e su ambienti indoor verrà presentato ai clienti (AUSL, Associazioni di
categoria e dei consumatori) nel corso di un momento pubblico.
4.11
Sito internet della Specializzazione Prevenzione Collettiva
Nel corso degli ultimi mesi dell’anno 2002 è stato disegnato nuovamente il sito della
specializzazione Prevenzione Collettiva; l’obiettivo per l’anno 2003 è quello di mantenere
aggiornato il sito, arricchendolo con spazi per dare risposta a quesiti espressi ed alle problematiche
contingenti che dovessero emergere (http://www.arpa.emr.it/ia_alimenti/index.htm).
4.12
Information Communication Technology
Nel corso del 2003 si completerà l’attivazione del sistema informatico per la gestione dei laboratori
(LIMS: Laboratory Information Management System) attualmente in fase pre-operativa.
Tale sistema, interfacciandosi con il sistema informatico del Servizio Territoriale e con banche dati
regionali, consentirà una migliore gestione del flusso di dati all’interno del laboratorio e verso le
altre sezioni Arpa ed un più puntuale controllo di gestione sui campioni processati dal laboratorio.
L’avvio definitivo del sistema verrà preceduto da un capillare lavoro di formazione rivolto agli
operatori del Dipartimento Tecnico.
5.
I progetti territoriali
Al fine di sviluppare le conoscenze sugli ecosistemi e di migliorare le relazioni tra ambiente, salute
e risorse, il programma delle attività prevede diversi progetti, la maggior parte dei quali
commissionati dai clienti istituzionali (Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comuni). Si
conferma inoltre, in particolare, una finalizzazione delle risorse, attraverso uno specifico Staff per i
Progetti Speciali, in relazione all’elevato impegno per la partecipazione di Arpa ai Supporti tecnici
degli Osservatori Ambientali, costituiti per il controllo dei lavori di esecuzione di grandi opere
trasportistiche; particolare attenzione sarà dedicata alla caratterizzazione delle aree interessate dai
flussi viari e ferroviari interessati.
Ogni progetto viene di seguito descritto sinteticamente secondo le principali attività previste e le
relative finalità. In sequenza viene descritta l’attività di supporto tecnico agli osservatori ambientali.
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Preliminare di Programma 2003
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sezione provinciale di Bologna
Quadro ambientale nel Comune di Zola Predosa (in corso); il progetto, in via di
completamento, è svolto in collaborazione con l’Istituto Tecnico Industriale O. Belluzzi e ha
previsto la raccolta di dati ambientali per giungere alla definizione di un quadro sistemico a
livello comunale; le attività hanno riguardato prevalentemente le matrici rumore, acqua e aria.
Nel 2003 è prevista la redazione di un report conclusivo sullo stato ambientale.
Supporto ambientale al Comune di Pianoro (in corso); il progetto prevede il supporto
all’Amministrazione comunale per la definizione della pressione antropica e del suo impatto
sulla qualità delle acque del Torrente Savena, per la definizione del grado di naturalità delle
fasce riparie, nonché il supporto tecnico per la zonizzazione acustica del territorio.
Studio della conoide del Fiume Reno (in corso); il progetto, richiesto dalla Regione EmiliaRomagna e svolto in collaborazione con Arpa - Ingegneria Ambientale, riguarda
l’implementazione del modello di simulazione dell’acquifero finalizzato alla ricostruzione dei
meccanismi idrogeologici correlati al fenomeno della subsidenza.
Monitoraggio delle acque sui piezometri delle discariche (in acquisizione); l’attività prevede
la ripetizione su base annuale dei monitoraggi già effettuati negli anni precedenti sulle acque
prelevate dai piezometri di controllo posizionati nelle vicinanze di impianti di smaltimento di
rifiuti.
Impianto di cogenerazione in Comune di Casalecchio di Reno (in corso); il progetto prevede
di acquisire elementi di conoscenza per valutare l’impatto della realizzazione dell’impianto di
cogenerazione confrontandolo, in particolare per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, con
quello simulato derivante dalla situazione alternativa senza l’impianto ma con la presenza di
singoli impianti di riscaldamento. All’inizio del 2003 è prevista l’esecuzione di una campagna
di misura negli stessi punti già monitorati nella fase iniziale del progetto e la ricostruzione degli
scenari simulati.
Quadro dell’inquinamento atmosferico provinciale e comunale (Bologna) (in acquisizione);
il progetto prevede, come già effettuato nei tre anni precedenti, campagne di monitoraggio con
campionatori passivi per i parametri BTX e PM10, l’elaborazione dei dati raccolti, integrati con
una caratterizzazione meteorologica, e la redazione di mappe a livello provinciale. E’ prevista
inoltre una attività di educazione ambientale sugli stessi temi.
Eurapaq-2 (in corso); il progetto prevede la sistematizzazione dei dati di emissione in
atmosfera in alcune aree campione estremamente localizzate; sono previste verifiche di campo,
confronti con le stime disponibili su scala più vasta, supporto alla calibrazione dei dati in ambito
modellistico e redazione di cartografia.
Convenzione ANAS sul monitoraggio acustico (in corso); il progetto, svolto per conto
dell’ANAS, in collaborazione con le altre Sezioni provinciali di Arpa, prevede il monitoraggio e
lo studio per la mitigazione dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico veicolare nelle
strade statali gestite dall'ANAS.
Quadro dell’inquinamento acustico sulle Strade Provinciali (in acquisizione); il progetto,
svolto per conto della Provincia, risulta complementare a quello appena elencato e relativo alle
strade statali, e prevede il monitoraggio e lo studio per la mitigazione dell'inquinamento
acustico prodotto dal traffico veicolare nelle strade provinciali.
Supporto tecnico all’Osservatorio Provinciale Rifiuti della Provincia di Bologna (in corso);
proseguirà l’attività di supporto alla Provincia con implementazione della parte specifica
relativa ai Rifiuti Speciali e miglioramento della comunicazione mediante la realizzazione di un
sito internet dedicato.
Supporto all'Amm.ne provinciale di Bologna per l'adeguamento del Piano Infraregionale
Rifiuti (in corso); saranno forniti gli elementi tecnici utili a recepire le indicazioni recentemente
emanate dalla RER per giungere alla redazione ed approvazione del nuovo PPGR della
Provincia di Bologna.
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Preliminare di Programma 2003
•
•
•
•
•
Sezione provinciale di Bologna
Supporto al PAE del Comune di Bologna (in corso); l’attività riguarda il monitoraggio delle
componenti suolo e acque sotterranee al fine di verificare la compatibilità ambientale delle
attività estrattive e delle sistemazioni finali di alcuni siti previsti nel piano, nonché il supporto
tecnico al Comune di Bologna per alcune analisi ambientali.
Svolgimento di attività per clienti non istituzionali in regime di convenzione (in
acquisizione); l’attività riguarda l’esecuzione di accertamenti analitici nel settore della
produzione e somministrazione degli alimenti.
La certificazione ambientale nell’Appennino bolognese (in acquisizione); il progetto,
promosso dalla Provincia, intende sviluppare le potenzialità dell’Appennino bolognese,
attraverso l’introduzione del Sistema di Gestione Ambientale EMAS, per valorizzarne i prodotti
locali, favorendo la creazione di imprese ad alta valenza tecnologica e sviluppando la coscienza
ambientale e la responsabilizzazione verso la sostenibilità.
Caratterizzazione dell’aria e dell’acqua nell’alto Reno a supporto di un turismo
ambientalmente consapevole (in acquisizione); il progetto prevede un’analisi dettagliata della
qualità dell’acqua e dell’aria, evidenziandone gli effetti sanitari sull’apparato respiratorio
attraverso il confronto tra lo stato di salute di gruppi di persone inseriti in contesti ambientali
diversi.
Gestione del monitoraggio dei campi elettromagnetici nei giardini Margherita (in
acquisizione); il progetto prevede la gestione del monitoraggio in continuo dei campi
elettromagnetici prodotti in prossimità di una cabina di trasformazione dell’energia elettrica,
nonché la pubblicizzazione dei dati.
• Supporto tecnico agli osservatori ambientali
Gli Osservatori Ambientali stanno svolgendo e dovranno ancora svolgere, per un numero di anni
variabile tra un minimo di 6 e un massimo di 8 a seconda del progetto, una funzione complessa, di
validazione e verifica del monitoraggio svolto dal realizzatore delle opere, di contestuale esecuzione
del controllo istituzionale sui cantieri e le lavorazioni, ma anche di facilitazione della
comunicazione degli effetti e delle mitigazioni ai cittadini interessati.
La gestione delle problematiche ha presentato e presenta una complessità notevole che si rileva
peraltro via via crescente con l’avvicinamento dei cantieri dal territorio appenninico a Bologna,
dove i recettori sono costituiti dai residenti e dagli utenti di una città già interessata da fortissimi
elementi di pressione, quali la sua intrinseca densità di attività e di forme d’uso e soprattutto la
contemporaneità di queste opere con le altre infrastrutture previste nel breve periodo nella città
capoluogo: il tram, la prima tratta della metropolitana, il potenziamento del Servizio Ferroviario
Metropolitano.
L’entità dell’attività di Arpa quale supporto tecnico all’OA è conseguente allo stato di avanzamento
dei lavori e alla tipologia delle opere ancora da eseguire: sulla tratta Bologna-Firenze sono ormai
alla conclusione lo scavo delle gallerie e le azioni in previsione dovrebbero risultare meno
impattanti anche se proseguiranno fino al 2008 con la costruzione di alcuni ponti, il posizionamento
delle rotaie e della rete elettrica; sul nodo invece nel 2002 è iniziato l’allestimento dei cantieri e in
alcuni di questi si è già avviata l’attività. L’Osservatorio Alta Velocità Nodo di Bologna, con la
collaborazione del supporto tecnico costituito prevalentemente dallo Staff Progetti Speciali di Arpa,
avrà come obiettivo quello di contribuire a rendere compatibili con le aspettative di benessere
ambientale dei cittadini di Bologna la realizzazione dei 17.8 km costituenti il cosiddetto “nodo
bolognese” della Firenze-Milano e dovrà quindi concentrare la propria attività su un tipico
“ecosistema urbano”. Pertanto si è in una fase di grande coinvolgimento che incrementerà nei
prossimi anni fino al compimento dell’opera previsto per il 2008.
Lo stesso impegno, a partire dal prossimo anno, verrà richiesto ad Arpa dall’Osservatorio già
costituito per l’adeguamento dell’autostrada A1 BO-FI e per il quale è prevista la conclusione dei
lavori per il 2009. L’Osservatorio ambientale e socio-economico della Variante di Valico, anch’esso
con il supporto dello Staff Progetti Speciali dell’Agenzia, dovrà continuare a contribuire alla
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Preliminare di Programma 2003
Sezione provinciale di Bologna
sostenibilità ed alla accettabilità degli interventi e dei cantieri sia nelle aree appenniniche (con
problematiche che hanno qualche similitudine con quelle affrontate per la tratta Alta Velocità e con
alcuni aspetti specifici legati alla presenza, in queste aree, di risorse naturali primarie per l’area
bolognese come il torrente Setta, fonte di approvvigionamento primario di acque superficiali ad uso
potabile per il territorio bolognese) sia nei comuni, come Sasso Marconi, divenuti di fatto contigui
al contesto urbano della città capoluogo.
Specificatamente nel 2003 la staff progetti speciali seguirà tre grandi progetti:
a) Supporto all’Osservatorio Ambientale TAV tratta Bologna –Firenze:
Per il prossimo anno è prevista una diminuzione delle attività svolte in quanto in questo tratto
si stanno per completare gli scavi in galleria (solo la galleria Pianoro proseguirà anche nel
2004) che sono molto impattanti sia per gli effetti idrogeologici che per il traffico indotto;
alcuni cantieri sono chiusi come l’E3, altri sono in attesa di ripartire con la costruzione di
opere, quali ad esempio il ponte sul Savena in prossimità del cantiere E1, il viadotto sul
Laurenziano in vicinanza del cantiere E4, la costruzione del muro di sostegno all’entrata in
galleria, l’allestimento del viadotto sull’Idice e il completamento della galleria artificiale al
cantiere E7.
b) Supporto all’Osservatorio Ambientale TAV Nodo di Bologna:
Nel 2002 l’attività svolta è stata molto intensa per quanto attiene le istruttorie per l’OA dei
progetti di cantierizzazione, dei campi base, e per la verifica dell’applicazione di quanto
previsto nel Piano di Monitoraggio. Tutti i cantieri sono stati autorizzati e hanno iniziato
l’attività e/o sono in via di allestimento. E’ stata eseguita la verifica dei dati di monitoraggio
ante operam e si è già in fase di acquisizione e valutazione dei dati in corso d’opera. La
peculiarità del territorio attraversato porta a prevedere situazioni di disturbo e di allarme da
parte della popolazione che richiederanno un impegno notevole al fine di ridurre gli impatti e
fornire informazione esaurienti.
c) Supporto all’Osservatorio ambientale e socio-economico della Variante di Valico:
La convenzione tra Arpa e l’Osservatorio Ambientale è stata firmata nel dicembre 2002;
l’attività di supporto tecnico per le matrici aria, acque superficiali, rumore e vibrazioni inizierà
con l’anno 2003 ma, in previsione del progetto, lo Staff Progetti Speciali ha acquisito parte
delle informazioni necessarie per lo svolgimento delle funzioni specifiche, effettuando
sopralluoghi ed incontri con i costruttori e con le amministrazioni, e ha fornito la propria
valutazione sul piano di monitoraggio. Nel comune di Sasso Marconi sono già stati attivati i
due cantieri Ca’ Orto e Cinque Cerri ed è in scavo la galleria di Monte Mario; sono prossimi
all’apertura i cantieri relativi al lotto 3 in comune di Marzabotto e al lotto 4 in comune di
Monzuno.
Per il 2003 si prevede un forte impegno dello Staff Progetti Speciali per instaurare i rapporti di
collaborazione con le varie società che operano lungo la Variante ma l’entità dell’impegno sarà
anche correlato all’impostazione che l’Osservatorio Ambientale darà all’attività del supporto
tecnico.
Di seguito si riporta la suddivisione delle attività svolte nel 2002 dalla Staff Progetti Speciali
nell’ambito del progetto sulla Tratta BO-FI e di quello sul Nodo di Bologna.
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Preliminare di Programma 2003
Sezione provinciale di Bologna
Figura 5.1
Tipologia delle attività svolte dalla Staff Progetti Speciali nell'ambito
dell'Alta Velocità nell'anno 2002
Tratta Bologna/Firenze
Nodo di Bologna
37%
69%
18%
14%
16%
47%
Riunioni di Osservatorio Ambientale
Incontri del Supporto Tecnico con altri attori
Sopralluoghi
Nel grafico successivo si illustra la previsione della suddivisione delle attività della Staff
Progetti Speciali per il 2003. Si nota la costanza nell’impegno sul Nodo di Bologna, la riduzione
nella Tratta e l’avvio delle attività sulla Variante di Valico.
Figura 5.2
Suddivisione delle attività nei progetti di competenza
della Staff Progetti Speciali nel 2002 e 2003.
100
75
%
50
25
0
2002
2003
Alta Velocità Nodo
Bologna
Alta Velocità Tratta Variante di Valico
Bo/Fi
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Preliminare di Programma 2003
6.
Sezione provinciale di Bologna
La partecipazione a progetti interprovinciali, regionali, nazionali, UE
La richiesta di attività su progetto ha confermato negli ultimi anni la pluralità degli interlocutori, sia
a livello locale, interessando diversi Comuni, sia a livello centrale, interessando l’APAT, il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Istituto Nazionale di Ricerca sulla
Montagna e la Comunità Europea. Nel 2003 è prevista la partecipazione a 3 progetti di valenza
nazionale, che sono di seguito descritti secondo le principali attività e le relative finalità.
•
•
•
7.
Progetto MURST: Integrazione monitoraggio acque a concentrazione anomala di arsenico
tramite strumentazione automatica (in corso); il progetto, presentato al MURST (Ministero
dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, ora Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca), ha realizzato un sistema automatico per l’acquisizione di dati
sulle acque interessate da elevate concentrazioni di arsenico; nel 2003 è previsto il
completamento attraverso l’interpretazione delle informazioni e delle conoscenze acquisite.
Progetto MURST: Sistema integrato per lo sviluppo e il coordinamento del Piano
"Monitoraggio e sviluppo dell'ambiente e del territorio" (in corso); il progetto ha realizzato
un sistema di relazioni e apposite pagine Web presso il Parco Scientifico e Tecnologico di
Salerno, per il coordinamento dei progetti MURST afferenti all'obiettivo strategico
"Monitoraggio e sviluppo dell'ambiente e del territorio" (del cluster 22 "Servizi al cittadino e al
territorio"), che realizzano moduli orientati ai principi dello sviluppo sostenibile, per il
confronto e la condivisione dei risultati tra gli Enti partecipanti; nel 2003 è prevista
l’organizzazione di una giornata conclusiva con la pubblicizzazione dei risultati dei vari
progetti.
Ricerca sull'attività sismica e sulle acque profonde dell'Appennino (in acquisizione); il
progetto, presentato all’INRM (Istituto Nazionale di Ricerca sulla Montagna), prevede un
monitoraggio in continuo sulle acque termali in tre pozzi del crinale appenninico, volto a
registrarne la variabilità di alcuni parametri e analizzandone le correlazioni con l'attività sismica
e microsismica.
Le iniziative di miglioramento tecnico
Nel 2003 saranno attivate alcune nuove iniziative di miglioramento e proseguite quelle in corso.
Alcune riguardano attività integrate con altri Enti, mentre altre saranno riferite a progetti interni.
7.1
Rapporti tra salute e ambiente
Con le quattro Aziende AUSL della provincia di Bologna sarà avviata un’attività congiunta, avente
l’obiettivo di pervenire alla definizione di un quadro informativo condiviso sui vari temi in cui è
forte l’interesse pubblico sui rapporti esistenti tra salute e ambiente. Su questi temi si intende
pervenire ad un’informazione pubblica omogenea preventiva, nonché alla definizione di un
protocollo di comportamento da applicare operativamente alle eventuali richieste in emergenza.
Sulla base di questo schema generale è prevista inizialmente, nel corso del 2003, la produzione di
un opuscolo condiviso sui rapporti tra salute e ambiente e l’informazione sulle attività relative ai
temi che saranno affrontati. I primi temi che saranno affrontati, definendo preliminarmente uno
schema operativo di suddivisione delle attività tra AUSL e Arpa, saranno: la presenza di cabine di
trasformazione di energia elettrica in prossimità delle scuole, i punti critici che risultano dal PTCP
in considerazione della popolazione esposta per la presenza di elettrodotti e per l’inquinamento
acustico.
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Preliminare di Programma 2003
7.2
Sezione provinciale di Bologna
Sviluppo dell’Eccellenza Ecosistema Urbano
L’attività dell’Eccellenza Ecosistema Urbano, per quanto riguarda l’anno 2003, sarà rivolta in più
direzioni.
Di particolare importanza, e quindi da considerarsi prioritari, sono i progetti che vedono
l’Eccellenza impegnata nel supporto alla definizione del PSC (Piano Strutturale Comunale richiesto
dalla LR 20 del 2000) del Comune di Bologna e al calcolo dell’impronta ecologica su tutti i Comuni
capoluogo della Regione Emilia-Romagna, quest’ultimo effettuato coinvolgendo tutte le sezioni
Arpa.
Risulta inoltre importante prevedere l’implementazione, presso la Sezione di Bologna, delle attività
di modellistica di scenario per le aree urbane, finalizzate alla stesura della relazione della qualità
dell’aria e del progetto di risanamento.
Tra le altre attività di miglioramento interno alla rete Arpa, l’Eccellenza Ecosistema Urbano coparteciperà al progetto PolveRe, assieme alla specializzazione Amianto e Fibre della Sezione di
Reggio Emilia e all’Eccellenza Qualità dell’Aria di Parma. Tale progetto consisterà essenzialmente
nella speciazione del particolato atmosferico, sia organico che inorganico, prelevato in un centro
cittadino, presumibilmente a Bologna.
Nell’ambito delle attività rivolte all’esterno sono previsti inoltre:
• un’indagine sulla riduzione di PM 10 legato al lavaggio delle strade (per specifici siti);
• l’avvio di un master, o di un corso di specializzazione, in Chimica dell’Atmosfera (in
collaborazione con l’Università di Bologna);
• lo sviluppo di un supporto audiovisivo legato alle principali matrici ambientali;
• il presidio delle attività di comunicazione.
7.3
Organizzazione dello sportello multifunzionale della sezione
Al fine di migliorare continuamente la comunicazione della Sezione verso i referenti e verso il
pubblico risulta opportuno proseguire nell’attività di progettazione ed implementazione di un vero e
proprio “sportello”, strutturato sia nella parte di front office (alla quale si è dedicato già un
significativo impegno nello scorso anno) che di back office, da strutturare e potenziare
significativamente.
A questa esigenza se ne aggiunge una di carattere organizzativo legata al processo di
concentrazione di alcune aree laboratoristiche, che dovrà prevedere anche la realizzazione di uno
sportello tecnico che presiede alla allocazione dei campioni presso i laboratori d’area.
Il percorso di formazione e realizzazione, iniziato nell’anno 2001 attraverso la formazione di
operatori con funzione di front line, e proseguito nel 2002 con la formazione dei referenti di rete al
fine di costruire una banca dati e migliorare i piani di comunicazione della Sezione, proseguirà nel
2003 con l’obiettivo di migliorare la funzione di reception definendo una fascia oraria di almeno
un’ora (12-13) durante la mattinata con cadenza bisettimanale in cui sia presente personale in grado
di rispondere a quesiti posti dalla società civile.
Il raggiungimento di tale obiettivo comporta:
• l’istituzione della rete di referenti come già prevista nel progetto URP in grado di elaborare
banche dati in maniera trasversale alla Sezione;
• l’istituzione di un calendario che garantisca la presenza di un referente di rete;
• l’individuazione delle richieste più frequenti e le relative risposte;
• la definizione degli Enti competenti per le attività in cui Arpa non è responsabile di
procedimento;
• lo sviluppo di una pagina nel sito web della Sezione in grado di soddisfare le stesse richieste
tramite l’utilizzo dello strumento informatico.
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Preliminare di Programma 2003
Sezione provinciale di Bologna
Per quanto attiene all’esigenza di carattere organizzativo, l’obiettivo è quello di progettare lo
sportello di accettazione unica di Sezione in risposta alla riorganizzazione tecnica di Arpa che
comporta il ricevimento di campioni da analizzare provenienti da altre province.
Lo sviluppo di tale progetto prevede i seguenti step:
• creare un’unica accettazione tecnica ed amministrativa che sia il punto di raccolta di tutte le
richieste di prestazione da effettuare (campioni da analizzare, progetti, campagne di
monitoraggio, ecc.);
• effettuare il protocollo unico dell’accettazione informatizzato.
7.4
Qualità
Per il 2003 si prevede di:
• migliorare e mantenere il SQ in essere ai Laboratori Alimenti, Acque e ai due Centri regionali
micologico e OGM;
• ottemperare al D.M. del 20 settembre 2002: MODALITA’ PER LA GARANZIA DELLA
QUALITA’ DEL SISTEMA DELLE MISURE DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO ai
sensi del Dlg.vo n. 351/1999 si perseguirà l’estensione del Sistema qualità secondo le NORME
UNI CEI EN ISO/ IEC 17025 alla matrice Chimica dell’Aria (Lab. distaccato c/o Aldini –
Valeriani) e all’Eco Sistema Urbano relativamente alle attività svolta con la rete di
monitoraggio fissa (SARA), con il mezzo mobile, con l’utilizzo di campionatori passivi.
7.5
Sicurezza
Verrà aggiornato il documento di valutazione dei rischi con particolare attenzione all’attivazione
della terza trance di ristrutturazione della Sezione che comporta l’apertura di un cantiere garantendo
l’attività istituzionale.
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Attività di controllo e monitoraggio della Sezione provinciale Arpa di Bologna per l'anno 2003
(tabella di sintesi)
PROPOSTA PIANO 2003
ARIA
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
Controllo Emissioni
Distretti Terr. Arpa / Distretti produtt.
Monit. Qualità Aria
Distretti Terr. Arpa / Aree urbane
Altri monit.ggi aria
Distretti Terr. Arpa / Aree sensibili
Altre analisi (poll.ni, biom.ggi)
Distretti Terr. Arpa / Aree sensibili
N° Aziende Tot.
Controllate // N°
Punti Tot.
(1)
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Aziende
autorizz.
5.466
N° Emissioni
autorizz.
10.880
N° Emissioni
Controll. con camp.
// N° Parametri
Inquinanti Monit.
250
16
N° Ispezioni Tot.
300
N° Campion.ti
100
Obiettivi controllo (o)
N° Raporti Tecnici
350
15
N° Determinazioni
// N° Dati Tot.
N. Emiss. Contr.te
con Camp./
N.Emissioni
autorizzate (stima%)
250
15
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Dep.autorizz.
44
N° Stazioni // N°
Punti misura
N° controlli (D.lgs
152 + LR 7)
_
930.000
=
1.350
8.600
+
360
360
PROPOSTA PIANO 2003
ACQUA
Trend
attività
(+; =; -)
N. Misure portata //
Piezometria
Obiettivi controllo (o)
N° Determinazioni N. Camp.ni Tot./ N.
Previsto o
(chim.+biol. +
soddif.dom.da
altre)
(stima%)
N. Pareri
N. Ispezioni
N. Campioni
Tot.
40
127
180
1.350
Controllo Dep.>2000AE D.Lgs.152/99.
Bacini Idrogr. / Dimens. Impianti
Controllo Dep.<2000AE D.Lgs.152/99.
Bacini Idrogr. / Zone sensibili
N° Dep.autorizz.
N° controlli 2002
120
27
30
200
=
Contr.Reflui domestici D.Lgs.152/99.
Bacini Idrogr. / Zone sensibili
N°AE.Case Sparse
in C.I.S.
N° controlli 2002
1.200
80
10
90
+
Contr.Reflui industriali D.Lgs.152/99.
Bacini Idrogr. / Distretti Terr.li
N°Scar.Ind. in
C.I.S.
200
450
350
140
1.800
Monit. Qualità Acque sup. interne
Bacini Idrogr. / Rete RER e Loc.li
N°Staz.control.
30
30
344
8.718
Monit. Acque sup.int.x usi Potabili
Bacini Idrogr. / Aree sensibili
N°Staz.control.
10
10
100
3.454
-
Monit. Acque sup.int.x Vita acq.ca
Bacini Idrogr. / Aree sensibili
N°Staz.control.
22
22
204
3.884
=
Monit./Control. Acque sup.int.x Altro
Bacini Idrogr. / Aree sensibili
3.900
+
Monit./Control. Acque sotterranee
Unità idrogeologiche
N° Pozzi
110
110
Acque Balneaz.ne-Piscine; Mollu.ra
Destinazione della risorsa
Analisi Acque Potabili
Emungimento / Distribuzione
Analisi Acque minerali
Captazione / Imbottigl.to / Distrib.ne
Analisi Acque termali
Stabilimento / Sorgente
N° Stabilimenti
N° controlli 2002
105
400
220
350
2
176
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
INDICATORI DI PRESSIONE
Controllo impatti da fonti diffuse
Allevamenti / Fanghi / Compost
N°Az.con allev.
Bov.+Sui.
Impatto da Siti contaminati
Distretti Terr.li / Comparti prod.
N° Siti
Caratteri agropedologici del suolo
Ecosistemi / Coltiv. basso impatto
Caratteristiche produzioni vegetali
Comparti colturali
Sedimenti (Fluviali Portuali Marini)
Comparti colturali
Controllo Rifiuti D.Lgs.22/99
Distr.Terr.li / Comp. Prod. / Trattam.ti N° Imp.tratt.rifiuti
N°Tot. Capi
Bov.+Sui.
50
238
Siti in ispez.'02
47
N° Partecipaz.
Commiss. e altre
+
70
_
+
7.500
+
1.300
13.000
+
3.200
50.750
+
100
1.500
+
100
1.400
PROPOSTA PIANO 2003
SUOLO - Vegetali -RIFIUTI
100
Trend
attività
(+; =; -)
N° Campioni
Tot. (terreni /
fanghi /compost
e vegetali /
rifiuti)
+
Obiettivi controllo (o)
N° Totale
Determinazioni
N° Controlli/ N.fonti
signif.ve o
sodd.dom.da
(stima%)
Trend
attività
(+; =; -)
N° Ispezioni
N° Rapporti tecnici
25
20
200
70
50
110
1.800
100
=
500
250
10
160
1.800
70
+
2
=
Attività di controllo e monitoraggio della Sezione provinciale Arpa di Bologna per l'anno 2003
(tabella di sintesi)
PROPOSTA PIANO 2003
CONTROLLO TERRITORIALE
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
INDICATORI DI PRESSIONE
Insed.ti Produtt.vi (NIP)
Distretti Terr.li
N° U.L. prod.
Piani Territoriali - Strum.ti Urban.ci
Distretti Terr.li
N° Comuni
Interventi in Servizio di Pronta disp.
Distretti Terr.li
N° Richieste
N° Adetti
60
N° ab.ti/Kmq
Kmq Sup.Terr.
N° Sopralluoghi //
Ispezioni
N° Pareri //
Rapporti tecnici
0
800
249
2
280
3.702
40
40
N° Partecipaz.
Commiss. e altre
Obiettivi controllo (o)
Trend
attività
(+; =; -)
N° Campioni
+
120
+
=
Obiettivi controllo (o)
PROPOSTA PIANO 2003
INQUINAMENTO ACUSTICO
Controllo sorgenti sonore
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
Distr.Terr.li /Aree urb.
/Infrast.re(TAV)
INDICATORI DI PRESSIONE
N° U.L. prod/km2
Svil.rete viaria km
1.708
N° Sopralluoghi //
Ispezioni
N° Pareri //
Rapporti tecnici
500
650
N° Totale Punti
misura
350
N° Rilevazioni N° ore Rilevazione in
manuali
automatico
600
Soddisf.to L.R. 15/01
(Stima %)
3.000
_
PROPOSTA PIANO 2003
RADIAZIONI IONIZZANTI
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
Controllo app. radiogene
Distretti Terr.li
Monitoraggio Radioa.tà Ambient.le
Distretti Terr.li
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Impianti
0
N° Siti Tratt. Rifiuti
N° Sopralluoghi //
Ispezioni
0
N° Istruttorie per
pareri
N° Relazioni
tecniche //
applicazioni
modellistiche
Obiettivi controllo (o)
N° Totale Punti N° ore Rilevazione in
N° Totale analisi
misura
automatico
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Controlli/ N.tot,
impianti e siti
(stima%)
40
N° Ispezioni
N° Istruttorie per
pareri
Trend
attività
(+; =; -)
+
PROPOSTA PIANO 2003
RADIAZIONI NON
IONIZZANTI (NIR)
Trend
attività
(+; =; -)
N° Relazioni
tecniche
N° Totale Punti
misura
Obiettivi controllo (o)
N° Rilevazioni
manuali
N° ore Rilevazione Soddisf.to L.R. 30/00
(Stima %)
in automatico
Trend
attività
(+; =; -)
Controllo impianti RTV
Distretti Terr.li / Aree urb.
N° Impianti
743
15
15
15
30
60
Controllo impianti SRB; UMTS; ..
Distretti Terr.li / Aree urb.
N° Stazioni
385
15
250
25
30
60
65
90
+
Linee elettriche AAT-AT, MT, BT
Distretti Terr.li / Aree urb.
N° Km linee
elettr.>=15 KV
5.539
45
150
25
300
300
500
70
+
Controllo altre sorgenti NIR
Distretti Terr.li / Aree urb.
N° Sopralluoghi
N° Totale Punti
misura
N° Relazioni
tecniche
N° Test di
mutagenesi
N° Totale
Determinazioni
15
PROPOSTA PIANO 2003
MUTAGENESI
Mutagenesi ambientale
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Totale
Campioni
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Impianti vigilati
N° Istruttorie
N° Sopralluoghi per
istruttoria
4*
9*
Impianti con Notifica + RdS
Distretti Terr.li
N° Stabilimenti
6
5*
Impianti con Notifica
Distretti Terr.li
N° Stabilimenti
23
2*
Impianti con Relazione
Distretti Terr.li
N° Stabilimenti
2
AMIANTO e Fibre
Obiettivi controllo (o)
Trend
attività
(+; =; -)
Acqua /Aria /Suolo /Altro
Obiettivi controllo (o)
PROPOSTA PIANO 2003
GRANDI RISCHI
INDUSTRIALI
+
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
Matrice aria
Ambienti bonif.ti / Esposiz.profess.
Altre matrici - prodotti
Ambienti bonif.ti / Esposiz.profess.
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Visite
ispettive e
Ispezioni
N° Pareri //
Relazione tecnica
2*
18*
3*
N° Impianti
N° Relazioni su
controllati / N°
Piani di emergenza Impianti tot. (Stima
%)
5*
66
=
1*
50
=
50
-
1*
N° Ispezioni
N° Pareri //
Relazione tecnica
16
0
PROPOSTA PIANO 2003
N° Totale
N° Prelievi Arpa
Campioni
analizzati
0
0
N° Piani lavoro
valutati (ex art. 34)
180
Trend
attività
(+; =; -)
N° Totale
Determinazioni
Obiettivi controllo (o)
Trend
attività
(+; =; -)
=
Attività di controllo e monitoraggio della Sezione provinciale Arpa di Bologna per l'anno 2003
(tabella di sintesi)
PROPOSTA PIANO 2003
PREVENZIONE COLLETTIVA
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
Controlli indoor
Committenti: AUSL / Altri
Controlli su lavoratori e addetti
Committenti: AUSL / Altri
Igiene industriale
Committenti: AUSL / Altri
Altro
Committenti: AUSL / Altri
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Sopralluoghi
N° Campioni totali
N° Determinazioni
microclim.
N° Campioni
monitoraggio
Aedes albopictus
Obiettivi controllo (o)
N° Tipizzazioni
salmonelle
1.200
200
3.000
N° Totale Deter.ni
(chimiche e
microbiol.)
Trend
attività
(+; =; -)
1.280
-
400
PROPOSTA PIANO 2003
ALIMENTI E BEVANDE
AMBITI DI RIFERIMENTO
(Principali) (x)
INDICATORI DI PRESSIONE
N° Campioni
prelevati da
Arpa
+
Obiettivi controllo (o)
N° Totale Campioni
analizzati
N° Totale
Determinazioni
Camp. 2002/ Camp.
2001 (Stima %)
Trend
attività
(+; =; -)
Controllo Chimico
Committenti: AUSL / Altri
N° Camp.'02
N° Determin.'02
1.000
5.000
=
Controllo Biologico
Committenti: AUSL / Altri
N° Camp.'02
N° Determin.'02
5.000
15.000
=
Controllo OGM
Committenti: AUSL / Altri
300
600
+
Le attività di Monitoraggio vengono dimensionate in primo luogo con riferimento ai dettami normativi specifici di settore/comparto e verificate/perfezionate sulla base dell'analisi di indicatori di stato delle varie
matrici e componenti ambientali, che verranno esaminati nel Report tecnico delle attività 2002
nota (x) = Sono riportate le principali disaggregazioni territoriali che verranno considerate nella formulazione dettagliata del Piano di lavoro per il 2003 - Compilazione della Tabelle PAT 2003
nota (0) = Stima (%le) dell'azione di controllo/vigilanza prevista a fronte delle composite realtà (di settore e/o di comparti di maggior rischio) che potenzialmente possono dar luogo a quote rilevanti di impatto sulla
matrice considerata e più in generale sull'ecosistema territoriale ove insistono (all'interno dei singoli ambiti provinciali, ovvero,in ragione dei potenziali effetti di diffusione su areali interprovinciali e comunque estesi,
anche oltre i confini prettamente amministrativi).
(1) = N° Punti dove viene rilevato almeno 1 inquinante con rete fissa o con laboratorio mobile.
Trend = + Incremento; = Stabile; - Decremento.
SINTESI ATTIVITA' SU "PROGETTO" DI PROTEZIONE E PREVENZIONE AMBIENTALE
N.
DENOMINAZIONE
PROGETTO
CLIENTE
DURATA
Annuale
TAV SpA
P05
Supp. all'Osservatorio Ambientale TAVnodo BO
TAV SpA
P06
Attività analitiche in regime di
convenzione
Enti Vari
P18
Monitoraggio Acque a concentrazione
anomala di As
MURST
Sist. integrato subcluster "ambiente
territorio"
MURST
Supporto all’Osservatorio ambientale e
socio-economico della Variante di Valico
Enti vari
Monitoraggio delle acque piezometriche
delle discariche
SEABO
Annuale
Quadro dell'inquinamento atmosferico a
livello provinciale e comunale
Provincia e
Comune di
Bologna
Annuale
P19
P20
P28
P29
Output
previsti
tutte
RT EC BD
tutte
RT EC BD
alimenti
RT PT
acqua
RT BD PUB
tutte
RT BD PUB
tutte
RT EC BD
acqua
BD
aria
RT BD EC
acqua, suolo
RT BD EC
definizione dei dati di emissione in alcune aree localizzate con verifiche di
campo, confronti con i dati stimati su scala più vasta, supporto modellistico e
redazione di cartografia
aria
RT BD EC
acqua, rumore
RT BD EC PUB
rifiuti
RT BD
aria, rumore
RT BD
(Sintesi)
valutare e validare i risultati dei monitoraggi, formulare strumenti per la
Supporto all'Osservatorio Ambientale
TAV-tratta BO-FI
P04
Pluriennale
Matrice/i
(prevalentemente
trattate)
OBIETTIVI
Pluriennale comunicazione e la divulgazione ai cittadini ed alle loro organizzazioni di
dati e di informazioni
Pluriennale
valutare i risultati dei monitoraggi, formulare strumenti per la comunicazione
e la divulgazione di dati e di informazioni rivolti ai cittadini
esecuzione di accertamenti analitici nel settore della produzione e
somministrazione degli alimenti
Annuale
sistema automatico per l’acquisizione di dati sulle acque interessate da
Pluriennale elevate concentrazioni di arsenico, e l’interpretazione delle informazioni e
delle conoscenze acquisite
creazione di un centro di gestione presso il PST di Salerno, per il
Pluriennale coordinamento dei progetti MURST afferenti all'obiettivo strategico
"Monitoraggio e sviluppo dell'ambiente e del territorio"
esame degli elaborati progettuali, esecuzione di sopralluoghi specialistici di
Pluriennale campo e analisi dei dati ambientali sui territori relativi all impatto sulle
matrici aria, acque superficiali, rumore e vibrazioni
P30 Progetto Conoide Reno
Reg. EmiliaRomagna
P36 Eurapaq-2
Reg. EmiliaRomagna
ripetizione su base annuale dei monitoraggi già effettuati negli anni
precedenti sulle acque prelevate dai piezometri di controllo posizionati nelle
vicinanze di impianti di smaltimento
campagne di monitoraggio per BTX e PM10, elaborazione dei dati raccolti,
integrati con una caratterizzazione meteorologica, e redazione di mappe a
livello provinciale
Pluriennale
Annuale
implementazione di un modello tridimensionale di simulazione
dell’acquifero della conoide, finalizzata al problema della subsidenza
P37
Supporto Ambientale al Comune di
Pianoro
Comune di
Pianoro
Pluriennale
sistematizzazione dei dati di monitoraggio sulle acque e sugli scarichi del
Torrente Savena e supporto tecnico per la zonizzazione acustica del territorio
P38
Supporto all'Osservatorio provinciale dei
rifiuti
Provincia di
Bologna
Pluriennale
definire uno strumento informatico per la redazione di un "bilancio" per i
flussi dei rifiuti speciali nella provincia di Bologna
P39
Impianto di cogenerazione in Comune di
Casalecchio
SEABO
Pluriennale dell’impianto relativo alla ricaduta delle emissioni in atmosfera, sul suolo e
acquisire elementi di conoscenza per valutare l’impatto della realizzazione
sui vegetali
Com. di Zola
Predosa
Pluriennale
raccolta di dati ambientali per giungere alla definizione di un quadro
sistemico a livello comunale
acqua, rumore
RT BD EC
ANAS
Pluriennale
monitoraggio e studio per la mitigazione dell'inquinamento acustico
prodotto dal traffico veicolare nelle strade statali gestite dall'ANAS
rumore
RT BD EC
Comune di
Bologna
Pluriennale la compatibilità ambientale delle attività estrattive e delle sistemazioni finali
acque, suolo
RT BD
Provincia di
Bologna
Pluriennale
monitoraggio delle acque superficiali finalizzato all'individuazione delle
zone di idoneità alla balneazione
acque
RT BD EC
RER Com
Bologna ,
FFSS
Pluriennale
monitoraggio a supporto degli interventi di risanamento acustico della fascia
di pertinenza dell'infrastruttura ferroviaria.
rumore
RT
P50 Piano Provinciale Rifiuti
Provincia di
Bologna
Pluriennale
definizione degli elementi tecnici per il recepimento degli indirizzi regionali
in merito ai Piani di Gestione dei rifiuti
rifiuti
RT BD
P51 Criticità rumore su strade provinciali
Provincia di
Bologna
Pluriennale
monitoraggio e studio per la mitigazione dell'inquinamento acustico
prodotto dal traffico veicolare nelle strade provinciali
rumore
RT BD EC
acque, suolo
RT BD PUB
tutte
RT
P41 Quadro ambientale di Zola Predosa
P42
Convenzione ANAS- Monitoraggio
acustico
P43 Supporto al PAE del Comune di Bologna
P44 Acque di balneazione
P46
Intervento di risanamento di criticità
acustiche per l'esercizio ferroviario
monitoraggio delle componenti suolo e acque sotterranee al fine di verificare
di alcuni siti
P52
Ricerca sull'attività sismica e sulle acque
profonde dell'Appennino
INRM
P53
La certificazione ambientale
nell’Appennino bolognese
Provincia di
Bologna
Pluriennale
introduzione di EMAS, per lo sviluppo del territorio appennico e la
valorizzarne dei prodotti locali
P54
Caratterizzazione dell’aria e dell’acqua
nell’alto Reno
Provincia di
Bologna
Pluriennale
analisi della qualità di aria e acqua, e degli effetti sulla salute, per supportare
un turismo ambientalmente consapevole
aria, acqua
RT BD EC
P55
Monitoraggio dei campi elettromagnetici
nei giardini Margherita
Comune di
Bologna
gestione del monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici prodotti in
prossimità di una cabina di trasformazione dell’energia elettrica, e
pubblicizzazione dei dati
campi elettromagnetici
RT BD EC
monitoraggio in continuo di alcuni punti termali appenninici e analisi delle
correlazioni con l'attività sismica
Annuale
Annuale
SINTESI ATTIVITA' DI MIGLIORAMENTO TECNICO
DENOMINAZIONE
PROGETTO
N.
DURATA
CLIENTE
OBIETTIVI
Annuale
(Sintesi)
Pluriennale
Matrice/i
(prevalentemente
trattate)
Output
previsti
campi elettromagnetici
e rumore
PUB DB
tutte
RT EC DB
1
Rapporti tra salute e ambiente
Cittadini, AUSL
e Sez. BO
definire un quadro informativo condiviso e produrre un
Pluriennale opuscolo informativo per la popolazione su alcuni temi
ambientali che possono avere effetti sulla salute
2
Sviluppo dell'Eccellenza sull'Ecosistema
Urbano
SSA ST DT
presidiare sia all'interno che all'esterno della rete Arpa le
Pluriennale richieste e le metodologie relative agli ecosistemi urbani,
anche attraverso indagini e progetti specifici
3
Sviluppo del sito internet
SSA ST DT
Pluriennale
rendere disponibile parte delle informazioni e delle
conoscenze di Arpa, dando visibilità alle attività svolte
tutte
DB EC
4
Sviluppo dell'information tecnology
SSA ST DT
Pluriennale
ottimizzare il flusso informativo e dei dati all'interno della
Sezione e della rete Arpa
tutte
DB
5
LIMS
DT SSA
Pluriennale gestione informatica dei processi operativi dei laboratori
tutte
DB
Scarica

Programma attività 2003