Piano dell’Offerta Formativa Scuola dell’Infanzia Anno Scolastico 2012/13 Predisposto dal Collegio dei Docenti nella seduta di data 10/10/12 Adottato dal Consiglio della Scuola nella seduta di data 29/10/12 PREMESSA1 I temi delle Nuove Indicazioni per il Curricolo (Sett. 2007) per la scuola dell’infanzia sono essenzialmente i seguenti: l’aver cura del soggetto, del suo conoscere, del suo esistere. Esso pone al centro del progetto l’idea di persona, un’idea antica e grande che rischiava di venire avvilita nell’assimilazione a pratiche in uso nel mondo commerciale, al marketing, al confezionamento di un prodotto secondo le aspettative del “cliente” e le sue manifestazioni di godimento. Le nuove Indicazioni difendono, al contrario, l’idea di persona come riferimento a qualcosa di originario, irripetibile, infinito, intassonomizzabile. La stesura del POF deve confrontarsi con questi principi, ovvero con il fatto che la persona non è un “per sé”, ma esiste entro un orizzonte di relazioni; vive nella inscindibile compenetrazione di soggetto e mondo-della-vita. Si diventa persone nel confronto con gli eventi e la cultura, affrontati insieme ad altre persone. Ecco perché si parla di “nuovo umanesimo”: ogni progetto deve elaborare al proprio interno i saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo planetario, interdipendente fra locale e globale. Questa diviene la premessa indispensabile per l’esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea e planetaria. Le scuole dell’infanzia, dunque, dovranno creare situazioni di apprendimento della consapevolezza, dei legami tra i soggetti e con le cose. Ma credere che la persona cresce quando arriva a sentire che anche a scuola c’è qualcuno attento a lei e che le vuole bene, qualcuno che ha fiducia nei suoi confronti. Imparerà meglio se crescerà insieme a un insegnante colto, consapevole che viene da una storia immensa e può guardare avanti, anche lontanissimo. 1 Elaborazione dal documento ufficiale Indicazioni Nazionali, in particolare il capitolo “Cultura Scuola Persona” curato dalla commissione del Ministero della Pubblica Istruzione INTRODUZIONE La cosa più importante nella vita è vedere con gli occhi di un bambino (Einstein) Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” attraverso la quale si rendono note ai genitori dei bambini frequentanti, le scelte educative, organizzative ed operative della “scuola dell’infanzia”. Esso comprende: 1. I PRINCIPI GENERALI OMOGENEI: • CENTRALITÀ DEL BAMBINO • LA NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA 2. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: • CAMPI DI ESPERIENZA • SCELTE ORGANIZZATIVE • DIVERSITÀ, INTEGRAZIONE E INTERAZIONE • CONTINUITÀ 3. LE PROGETTAZIONI ELABORATE DA OGNI SINGOLA SCUOLA: • IDEE • PROGRAMMI NUOVO UMANESIMO IDEA DI PERSONA CENTRALITÀ DEL BAMBINO È AL CENTRO L’AZIONE EDUCATIVA DELL’AZIONE EDUCATIVA DEVE RISPONDERE AI SUOI NEGLI ASPETTI: BISOGNI ATTRAVERSO: - COGNITIVI - AFFETTIVI - RELAZIONALI - LA CURA DEI LUOGHI DI FORMAZIONE - CORPOREI ESTETICI - LA PROMOZIONE DEI LEGAMI - ETICI - LA GESTIONE DEI CONFLITTI - SPIRITUALI - RELIGIOSI Per una nuova cittadinanza attraverso: COLLABORAZIONI/ALLEANZE UNA FORMAZIONE LUNGO L’INTERO ARCO DELLA VITA TRA SERVIZI EDUCATIVI, FAMIGLIE, SCUOLE (COMUNITÀ EDUCATIVE) NUOVO UMANESIMO IDEA DI PERSONA Ama giocare IL BAMBINO È UN SOGGETTO ATTIVO Ama costruire CHE: Ama comunicare ELEMENTI DELL’IDENTITÀ PEDAGOGICA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: UN CONTESTO DI RELAZIONI LA SCUOLA DELL’INFANZIA È UN LUOGO DI CURA DELLA PERSONA UN LUOGO DI APPRENDIMENTI PROMUOVE LO SVILUPPO DELL’IDENTITÀ PROMUOVE LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA PROMUOVE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PROMUOVE LO SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA PERCHÉ SVILUPPARE L’IDENTITÀ 1) Per imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze 2) Per imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile 3) Per sperimentare nuovi ruoli e diverse forme d’identità (come figlio/a, maschio, femmina, cittadino…) PERCHÉ SVILUPPARE L’AUTONOMIA 1) Per acquisire capacità di interpretare e governare il proprio corpo 2) Per partecipare alle attività nei diversi contesti 3) Per realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi 4) Per provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto 5) Per esprimere sentimenti ed emozioni 6) Per esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana PERCHÉ SVILUPPARE LA COMPETENZA 1) Per imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio del confronto 2) Per descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali (narrando e/o rappresentando fatti significativi) 3) Per fare domande, riflettere, negoziare i significati PERCHÉ SVILUPPARE IL SENSO DELLA CITTADINANZA 1) Per scoprire gli altri e i loro bisogni 2) Per gestire i contrasti attraverso le regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri 3) Per porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato IMPLICITO 1) spazio accogliente, caldo, curato, orientato con gusto 2) tempo disteso, adatto al ritmo del bambino 3) documentazione come processo che produce tracce, memorie ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO ovvero 4) stile educativo fondato sull’ascolto, regia, osservazione e progettualità 5) partecipazione, incoraggiamento al dialogo e alla cooperazione tutto ciò che gli insegnanti fanno al fine di conseguire obiettivi di apprendimento e traguardi di sviluppo ESPLICITO CAMPI D’ESPERIENZA COME LUOGHI DEL FARE E DELL’AGIRE DEL BAMBINO CHE ORIENTANO L’AZIONE CONSAPEVOLE DEGLI INSEGNANTI IL SÉ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute LINGUAGGI, CREATIVITÀ, CAMPI D’ESPERIENZA ESPRESSIONE Gestualità, arte, musica, multimedialità I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura LE SCELTE ORGANIZZATIVE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DEL COMUNE DI TRIESTE La settimana dal lunedì al La giornata dalle 7.30 Il tempo per l’attività coi bambini/e alle ore 17.00 venerdì (più un Polo del Sabato: aperto dalle ore 7.30 alle ore13.00) L’organizzazione della scuola Raggruppamenti dei bambini per le attività Gruppi – intersezione Strutturazione degli spazi • l’aula-sezione • gli angoli attrezzati • i centri d’interesse • i centri specializzati • i laboratori • gli atelier • lo spazio per l’individualizzazione degli apprendimenti DIVERSITÀ, INTEGRAZIONE E INTERAZIONE la diversità riferita sia alle caratteristiche fisicopsichiche e di personalità, sia alle caratteristiche cognitive (la pluralità delle intelligenze, la variabilità degli stili, dei ritmi, dei tempi, delle strategie di apprendimento) la diversità che deriva da svantaggi di tipo socio-economico-culturale e che si caratterizza Vari tipi con le difficoltà di apprendimento e/o di relazione la diversità conseguente a disabilità la diversità derivante dalle multietnie presenti nella città Relativamente al tipo di diversità derivante da svantaggi di tipo socio – economico – culturale, allo scopo di comprendere le condizioni e le esigenze di ciascuno, le modalità educative cercano di adeguarsi alle singole esigenze utilizzando: • le risorse a disposizione: utilizzo flessibile della compresenza; • le metodologie d’insegnamento individualizzato; • i mediatori culturali. LA CONTINUITÀ EDUCATIVA E’ un principio pedagogico che assicura la coerenza tra le esperienze di vita dei bambini e i processi di apprendimento proposti da varie agenzie educative. Mette in relazione le storie di formazione dei bambini e le intende non come frammentate e nuclei a se stanti bensì come processo unitario di crescita. Essa è così articolata: Continuità = Orizzontale l’integrazione attraverso della vita scolastica con quella familiare e sociale Verticale = attraverso il collegamento tra le varie esperienze di apprendimento che precedono e/o seguono dell’infanzia Asilo nido Scuola dell’infanzia Scuola dell’infanzia Famiglie Territorio Agenzie educative (ASS, altri extrascolastiche partner…) Scuola primaria la scuola ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA La Scuola Comunale dell’Infanzia MILLECOLORI è stata istituita nell’anno scolastico 1974/75 ed occupa il pian terreno di un complesso condominiale sito in Via Salvore n° 12. È circondata dal verde; in particolare la scuola ha a disposizione un ampio terrazzo, utilizzato durante tutto l’anno per giochi all’aria aperta – con bici, arrampicata...-, un giardino recintato e ben ombreggiato da alberi e cespugli; in esso trovano collocazione attrezzi gioco – altalena, casetta, scivoli – le attrezzature non sono del tutto sufficienti per soddisfare il numero dei bambini che ne usufruiscono. Lo spazio interno della scuola è costituito da: Un ingresso ampio, dove trova collocamento il “mercato”, il televisore, il computer che i bambini possono utilizzare Un salone ben illuminato arredato con cuscini morbidi; purtroppo non è uno spazio chiuso con tutte le limitazioni che questo comporta – passaggio del personale, rumori… Tre aule, con annessi spogliatoi e bagno per ciascuna classe Uno spazio laboratorio - usato dall’insegnante di religione cattolica, di lingua inglese / tedesca o per attività in piccolo gruppo Spazio riservato ai travestimenti Sala da pranzo, cucinotto, ripostigli Direzione ed a fianco lo spogliatoio per adulti Il personale della ditta CIR - FOOD è preposto alla distribuzione dei pasti, la cui preparazione è affidata al Polo - cucina Rossetti. Notizie utili L’opuscolo che i genitori ricevono all’inizio dell’anno scolastico presenta, in maniera generale, l’organizzazione delle Scuole dell’Infanzia del Comune Di Trieste, invece, qui di seguito, si evidenziano piccole e particolari regole per una buona convivenza. L’EDIFICIO SCOLASTICO ⇒ Chiunque entri, genitori, operatori….. deve considerare la scuola come qualcosa che in qualche modo gli appartiene e perciò rispettarla ⇒ La porta d’accesso deve rimanere sempre chiusa ed, in particolare, al momento dell’uscita dei bambini/e, sarà sorvegliata dal personale della scuola ⇒ È consentito l’accesso d’estranei solo se autorizzati ⇒ Possono accedere a scuola: I genitori, o chi delegato da loro, che devono ritirare i propri/e figli/e prima delle uscite previste se con permesso Le persone autorizzate dalla Direzione (operai, ..) ⇒ È consentita la partecipazione di genitori o interventi d’esperti esterni, su progetto mirato inserito nella programmazione della scuola. ORGANICO Il personale che opera nella Scuola è così composto: Sezione A - Sabrina Cecchetto con Ida Vecchiet e Marzia Valenti Sezione B - Rossana Varesano con Roberta Gerin Sezione C - Monica Sandrin Levi con Loredana Spapperi e Chiara Venica Per l’anno scolastico in corso la Curia Vescovile ha confermato incarico per l’insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) all'insegnante Raffaella Petronio. La coordinatrice pedagogica Licia Terrone Il personale d’appoggio svolge funzioni di vigilanza sui bambini, di pulizia dei locali e collabora con il personale insegnante secondo quanto è previsto dalle normative vigenti. UTILIZZO DEGLI AMBIENTI I locali della scuola possono essere utilizzati per riunioni, anche autogestite, dai rappresentanti dei genitori della singola classe, in orario scolastico, previa comunicazione, di almeno 5 giorni prima, ed autorizzazione della Direzione. ORARI La scuola funziona dalle ore 8 alle ore 15.30, con possibilità d’entrata anticipata alle ore 7.30 per comprovate necessità, e l’uscita posticipata dalle ore 16 alle ore 17 su espressa richiesta delle famiglie. Sono programmate due uscite intermedie per agevolare la frequenza dei bambini tenuto conto delle esigenze dei/lle bambini/e e delle famiglie: dalle ore 13.00 alle ore 13.20 e dalle ore 14.15 alle ore 14.30. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ D’INSEGNAMENTO La scuola opera con tre sezioni, ognuna delle quali accoglie bambini/e di tre, quattro e cinque anni. Le attività che si svolgono nell’arco della settimana sono suddivise in attività di sezione ed intersezione. La sezione garantisce un gruppo di riferimento per i bambini che la compongono e garantisce la continuità di rapporti tra adulto-bambino e bambinobambino; l’intersezione offre la possibilità, che i bambini d’età omogenea, abbiano dei progetti focalizzati su obiettivi specifici. A questi progetti partecipano tutti/e i/le bambini/e delle tre sezioni, ha cadenza settimanale, nella giornata del giovedì; per questi progetti la contemporaneità delle insegnanti parte dalle ore 10, gli spazi utilizzati sono le sezioni e gli spazi comuni sia esterni, sia interni. Nelle sezioni A e C sono accolti i bambini/a con diverse abilità ed accolgono 20 bambini, la sezione B accoglie 25 bambini/e, tutte in età compresa tra i tre ed i cinque anni. I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA NOSTRA SCUOLA INTEGRAZIONE- ACCOGLIENZA- DISABILITÀ Partendo dal concetto che la scuola è di per se integrante in senso lato, ogni bambino e famiglia straniero, diversamente abile o con situazioni di disagio verrà accolto in un sistema predisposto ad una integrazione senza barriere, pertanto non si parlerà di bambini da integrare ma di Bambini. AMBIENTE E ALIMENTAZIONE Sarà sempre nostra cura veicolare alle famiglie il messaggio della salvaguardia dell’ambiente attraverso il rispetto della natura e il riciclaggio. Inoltre ci adopereremo per far comprendere l’importanza di una sana e corretta alimentazione affinché il benessere economico e i messaggi ingannevoli dei media non si trasformino in cattive abitudini. PROGETTI: Progetto – trasversale “I GIOCHI DEL PASSATO…….” Quando la felicità era fatta di poco Progetti - intersezione VIAGGIO NEL TEMPO - GRUPPO 5 ANNI BALLANDO CON LE STELLE - GRUPPO 4 ANNI LA NOSTRA AMICA BENNY - GRUPPO 3 ANNI Progetti - trasversali che coinvolgono i/le bambini/e grandi EDUCAZIONE STRADALE – IMPARIAMO LE REGOLE DEL GIOCO (VIGILI URBANI) INGLESE E TEDESCO – AGENZIE ESTERNE CORSO DI NUOTO – F.I.N. Progetti – • • in comune: ORTOGIOCANDO BIBLIOTECA Progetto - di integrazione per i bambini diversamente abili Progetto per l’Insegnamento della Religione Cattolica L'I.R.C. è regolato dalle leggi e dalle CC. MM. dal marzo 1985 ad oggi, per l'anno scolastico 2012 / 2013 il progetto di religione cattolica si compone di nuclei tematici mensili. FACCIAMO • • • • • • • FESTA INSIEME Festa dell’accoglienza A scuola festeggiamo i compleanni dei bambini San Nicolò Scambio di auguri di Natale – chiesa San Carnevale Laboratori con i genitori dei bambini piccoli e medi Grande Festa per i bambini grandi - diploma INTERVENTI D’AGENZIE ESTERNE ED USCITE Alcuni progetti, per completezza, potranno essere supportati da interventi d’agenzie esterne come l’educazione stradale, inglese, tedesco e nuoto… Si aderirà, inoltre, a tutte le opportunità che durante l’anno dovessero essere proposte e fossero inerenti ai progetti annuali. Le collaborazioni con il Teatro Verdi, con l’associazione “Nati per leggere” e con la Cirfood saranno privilegiate all’interno dei nostri progetti. USCITE E GITE Le uscite saranno organizzate tenendo conto dei progetti: I GIOCHI DEL PASSATO Quando la felicità era fatta di poco. “Senza la conoscenza del passato non c’è possibilità di futuro” IL PERCHÉ DI UNA SCELTA “Maneggiare oggetti antichi significa in un certo modo dare respiro a quel mondo che anche a noi adulti pare così lontano e che, invece, non è più in là di un paio di generazioni; significa far rivivere quegli oggetti che a noi fanno un poco sorridere per la loro semplicità e che invece erano di importanza vitale un tempo; significa capire che c’è stata un’epoca in cui le cose avevano un valore diverso, le persone erano diverse, la vita era diversa. Noi abbiamo il dovere di ricordare, di raccogliere questa eredità per trasmetterla alle generazioni che verranno ” (maestra Michela Ruggeri) QUANDO LA TECNOLOGIA NON E’ INDISPENSABILE ……alla fine della giornata io, mamma e papà eravamo così impegnati a giocare a caccia al tesoro, a fare una torta di mele per il compleanno della nonna e a giocare a …. ….. che ci siamo dimenticati di guardare la puntata speciale di “Ben Ten”, quella dove ci sono sempre due cattivi, e la tv è rimasta spenta….. Ecco, questo è l’augurio che noi maestre vi facciamo affinché questo succeda nelle vostre famiglie. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA 1 Il sé e l’altro – le grandi domande, il confronto con gli altri, il senso morale. 2 Il corpo in movimento – identità, autonomia, salute, attività motoria. 3 Linguaggi creatività espressione – arte, gestualità, musica e multimedialità. 4 I discorsi e le parole – comunicazione lingua e cultura 5 La conoscenza del mondo – tempo, natura, ordine, misura, spazio. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO -Aiutare i bambini a instaurare relazioni comunicative con coetanei e adulti - Superare i conflitti in modo pacifico - Lavorare in gruppo in modo collaborativo - Conoscere e dare valore a culture diverse - Rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità. - Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco controllando i movimenti - Modellare e dare forma e colore all’esperienza motoria appena compiuta - Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori da i soli o in gruppo. - Sperimentare vari materiali e tecniche diverse. - Esplorare le possibilità espressive del colore - Esercitare le abilità di ascolto - Utilizzare il linguaggio verbale per comunicare in modo comprensibile - Verbalizzare contenuti ed esperienze - Raccontare un evento rispettando le sequenze logiche. - Rispettare il proprio turno all’interno del gioco - Stimolare il gusto della curiosità e della scoperta - Scoprire analogie e differenze. - Riconoscere e riprodurre segni e simboli convenzionali. - Contare e confrontare quantità. - saper ammettere di no sapere e sviluppare la consapevolezza di riconoscere di non aver capito e quindi domandare. - condividere lo stesso gioco -saper accettare le proposte di gioco - Adattare comportamenti corretti nelle diverse situazioni -Essere disponibili al confronto con gli altri e alla modifica delle proprie opinioni METODO Narrazioni e letture Drammatizzazioni Canti mimico-gestuali, filastrocche Uscite didattiche interventi di agenzie esterne Giochi motori e piccoli percorsi strutturati Attività creative e manipolative UNITA’ DI APPRENDIMENTO SETTEMBRE “Benny sono io” OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE “Io sono così” “Mamma e papà giocavano così” “Natale a Trieste” tra vecchio e nuovo GENNAIO FEBBRAIO “Un tuffo nel passato….i nonni come giocavano?” “per Carneval andemo a Servola doman…..” MARZO - APRILE MAGGIO GIUGNO progetto accoglienza “La fabbrica dei giocattoli” “La macchina del tempo” “Ne speta le Clanfe” – Ci aspettano i tuffi STRUMENTI libri Materiale audiovisivo Burattini Materiale naturali e di recupero Esperimenti scientifici Interviste a bambini e genitori Il progetto si svolgerà nelle classi, in salone e all’aperto in un clima di condivisione, collaborazione e cooperazione. Le uscite saranno programmate ad hoc. DESTINATARI Tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Millecolori” VERIFICA Osservazioni sistematiche Schede di osservazione Documentazione INSEGNANTI REFERENTI Tutte le insegnanti della scuola dell’infanzia “Millecolori” “Mi racconti una storia?” Le favole dove sono? Ce n'è una in ogni cosa. nel legno, nel tavolino, nel bicchiere, nella rosa. La favola sta lì dentro da tanto tempo, e non parla: è una bella addormentata e bisogno svegliarla. Ma se un principe, o un poeta, a baciarla non verrà un bambino la sua favola invano aspetterà È nostra convinzione che il libro e la lettura sono importanti, perché rappresentano una grande possibilità, un’opportunità di imparare, in un momento di intensa relazione tra adulto e bambino. Quando leggiamo ai bambini ad alta voce, non trasmettiamo solo quello che c’è scritto nelle pagine, ma anche la nostra disponibilità a condividere emozioni attraverso storie e conoscenze. Per questi motivi il venerdì i bambini porteranno a casa un libro della biblioteca della classe da “toccare, ascoltare, leggere” con i genitori e da raccontare, esprimendo così le proprie sensazioni ed emozioni, a scuola ai compagni il lunedì successivo. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO - Motivare alla lettura, suscitando nel bambino il piacere di leggere. - Educare all’ascolto del testo narrativo. - Stimolare e sviluppare capacità cognitiva e linguistiche - Far acquisire il comportamento del buon lettore. DESTINATARI Tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Millecolori” ORTOGIOCANDO Anche quest’anno come negli anni passati viene riproposto il progetto dedicato alla natura per continuare il discorso di esplorazione e scoperta intenzionale di come nasce, cresce e si sviluppa una pianta. I bambini saranno accompagnati nel meraviglioso mondo della coltivazione di piccole piante e di un piccolo orto da balcone, per poter poi assaggiare il proprio raccolto in una visione di autonomia alimentare. Questa esperienza potrà essere riportata in famiglia come collegamento scuolafamiglia-natura. OBIETTIVI ♦ Capacità di esplorazione e ricerca ♦ Capacità di fare ipotesi e previsioni ♦ Capacità di descrivere e raccontare le esperienze, le procedure, i fenomeni osservati rispettando le sequenze. ♦ Comprensione rapporti causa-effetto. ♦ Capacità di prendersi cura delle semine e delle piante DESTINATARI Tutti i bambini della scuola dell’infanzia “Millecolori” INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “MILLECOLORI” La legge 104/92, oltre a definire il diritto all’inserimento dei bambini diversamente abili nei nidi e nelle classi “comuni” di ogni ordine e grado, indica come obiettivo dell’integrazione scolastica lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Individua quindi gli strumenti operativi che ne garantiscono l’effettiva realizzazione. La scuola, nell’ambito delle proprie competenze, diventa punto di facilitazione per la famiglia in un’ottica di coordinamento dei diversi interventi relativi al bambino diversamente abile. L’obiettivo principale dell’insegnante è di organizzare un ambiente educativo tale da stimolare tutte le potenzialità individuali del bambino, tenendo conto del contesto da cui proviene e in cui viene inserito, dalle esperienze pregresse e dalle sue attitudini. Integrazione significa “ il riconoscimento che nell’altro a cui insegno o da cui imparo c’è qualcosa di me, e che siamo simili, al di là delle differenze di ruolo e di cultura, di storie esistenziali e di livelli di competenza. È grazie alle differenze che può crescere la coppia insegnamento-apprendimento. (Canevaro A.) Quest’anno sono iscritti tre bambini con difficoltà. L’0biettivo principale sarà quello di inserire, e poi integrare, questi bambini nel macrogruppo, partendo da gruppetti più piccoli e modificando le varie attività a seconda delle diverse esigenze. Si darà maggior importanza al consolidamento dell’autonomia nell’ambito delle routines senza sottovalutare l’aspetto della socializzazione durante l’attività ludica. Essendo la comunicazione uno dei principali ostacoli incontrati da questi bimbi si inizierà a proporre qualche esempio di CAA, previo accordo con servizi sanitari e famiglia, per semplificare e rendere più famigliare possibile la vita alla scuola dell’infanzia. INTERSEZIONE GRANDI VIAGGIO NEL TEMPO Premessa Come è ormai consuetudine, l’intersezione dei bambini grandi si divide in due parti ben distinte. Da ottobre a gennaio, per dieci giovedì, i bambini sono impegnati con il corso di nuoto alla piscina Bianchi. Da gennaio a maggio si parte con il “Viaggio nel tempo” che si collega al progetto portante “I giochi del passato”.In questa sede verrà privilegiato l’aspetto emozionale in vista del passaggio dei bambini alla scuola primaria. Le emozioni fanno parte di noi, del nostro vivere quotidiano e costituiscono la prima esperienza che i bambini fanno relazionandosi con il mondo circostante. Aver cura della vita emotiva dei bambini significa offrire loro degli strumenti preziosi per conoscere il proprio mondo interiore imparando a decodificarlo, a tradurlo in parole, dialogo e confronto. Perché se nella vita tutto serve, l’educazione alle emozioni è una priorità, è fondamentale. Tra il dire e il far ci sono di mezzo le emozioni, ed ecco il perché di una scelta dalla quale non si può prescindere. Destinatari I bambini grandi di 5 anni Obiettivi formativi - Comunicare e condividere le proprie emozioni Comprendere le emozioni degli altri Utilizzare il linguaggio corporeo per esprimere e comunicare stati d’animo Riflettere sul valore dell’amore e dell’amicizia. Rielaborare e comunicare esperienze vissute. Ascoltare comprendere un testo. Strumenti Fotocamera digitale, computer, immagini, cartelloni. Unità didattiche - Gioia Rabbia Paura Gelosia Tempi e modi Nella giornata di intersezione, in un gruppo da 24 bambini. Metodo I bambini potranno vivere emozioni di tipo creativo, conoscitivo e comunicazionale attraverso processi che privilegeranno la scoperta di se e la possibilità di esprimere il proprio linguaggio interiore. Documentazione Raccolta di elaborati e fotografie. Verifiche Saranno contestuali con le attività effettuate DAL BAULE DELLA NONNA Verrà proposto ai bambini, ogni primo mercoledì del mese, uno spettacolo di burattini avente come tema “ Le storie che ascoltavano i nonni”. Il tutto per offrire un’occasione nella quale possa scaturire, oltre alla gioia di godere di uno spettacolo fatto per loro, la possibilità di vivere un’esperienza emozionante e significativa, privilegiando la partecipazione collettiva senza chiedere interventi individuali OBIETTIVI L’esperienza teatrale, dal punto di vista dei bambini, tende alla condizione del gioco, ne ripete tante modalità, i processi di identificazione con i personaggi, il fatto che l’azione è sostenuta da regole, dimostrano che gioco e teatro si riconducono a modi simili di rappresentazione simbolica. Come obiettivi ce ne sono tanti ma secondo noi merita citarne uno che racchiude tutto quello che uno spettacolo teatrale di qualsiasi tipo, durata o forma ci dona: la soddisfazione percepita sia da parte di chi lo fa ma anche di chi lo riceve che ripaga dalla fatica gli attori e gli spettatori. INTERSEZIONE MEDI BALLANDO CON LE STELLE Motivazione La danza si presta bene per soddisfare i bisogni individuali e sociali attraverso l’attività motoria, cognitiva e relazionale, favorendo 1’ acquisizione di quei valori universali che sono alla base dei rapporti umani: rispetto delle regole, integrazione, solidarietà, collaborazione con i compagni anche di diverse etnie. La danza, considerata il punto di partenza del movimento, interagisce con l’espressione teatrale incontrando elementi comuni ed estende il proprio linguaggio con l’espressione corporea globale. Il movimento è inteso anche come espansione del proprio sentire profondo che si lega ad ogni azione fisica. Obiettivi specifici di apprendimento - Utilizzare diversi codici di comunicazione Esprimersi con il linguaggio del corpo Assumere ruoli diversi Arricchire il linguaggio Maturare l’identità Potenziare la resistenza aerobica Sviluppare e consolidare le capacità coordinative Obiettivi formativi - Capacità di attenzione e di concentrazione Capacità di rilassamento Capacità di memorizzare Capacità di disporre in ordine cronologico Capacità di esprimersi in modo corretto Accettare le proprie mansioni - Comprendere il valore dell’aiuto di tutti. Unità didattiche - Ascolto di musiche nel gruppo allargato - Realizzazione di piccole coreografie date dall’insegnante - Realizzazione di piccole coreografie inventate dai bambini DESTINATARI – TEMPI – SPAZI Il progetto è rivolto ai bambini di 4 anni di tutte le sezioni, ogni incontro avrà la durata di un’ora e sarà svolto nella giornata del giovedì. METODOLOGIA Attraverso attività ludiche si svolgerà il primo approccio al mondo della danza, l’ascolto di musiche conosciute permetterà ai bambini lo svolgimento di piccole coreografie. Si proseguirà con brani meno conosciuti su cui coreografare piccoli movimenti per poter raggiungere una coreografia più complessa. DOCUMENTAZIONE DVD con montaggio delle fotografie e dei video fatti durante il progetto. VERIFICA La verifica verrà svolta osservando i bambini durante le attività, valutandone l’interesse e l’attenzione per poter eventualmente effettuare le eventuali modifiche al progetto. INTERSEZIONE PICCOLI LA NOSTRA AMICA BENNY Benny è la nostra amica che ci condurrà attraverso il gioco, in un progetto multisensoriale alla scoperta dei 5 sensi, strumenti che rappresentano un canale privilegiato di conoscenza indispensabili per rilevare, rielaborare e interpretare le informazioni che arrivano dall’esterno e dall’interno del nostro corpo. L’intento è quello di favorire lì acquisizione di competenze di capacità percettive incoraggiando la libera espressione di sensazioni e di emozioni favorendo l’integrazione dei bambini diversamente abili. OBIETTIVI FORMATIVI - Utilizzare consapevolmente gli organi di senso Discriminare le percezioni sensoriali Denominare correttamente le sensazioni Consolidare gli schemi motori del camminare, correre, saltare Conquistare una progressiva autonomia Acquisire abilità di osservazione, esplorazione e manipolazione Ascoltare e comprendere storie, racconti e narrazioni Valorizzazione dei linguaggi come massima espressione di socializzazione e comunicazione STRUMENTI grandi e piccoli attrezzi, libri, materiale grafico, plastico-pittorico. DESTINATARI - TEMPI E MODI I bambini piccoli di tre anni. Nella giornata di intersezione in un gruppo di quattordici bambini. METODO Il percorso si snoda attraverso osservazioni, esplorazioni, racconti e filastrocche, permettendo di vivere esperienze sensoriali attraverso il gioco, la manipolazione e le attività grafico-pittoriche. DOCUMENTAZIONE E VERIFICA Elaborati e fotografie. La verifica verrà svolta osservando i bambini durante le attività, valutandone l’interesse e l’attenzione per poter eventualmente effettuare le eventuali modifiche al progetto. “Ne speta le clanfe” Ci aspettano i tuffi OBIETTIVI - Partecipare attivamente alle attività di gruppo e ad un progetto comune. - Sviluppare atteggiamenti di collaborazione rafforzando i rapporti amicali - Interiorizzare le regole della convivenza sociale. - Scoprire e rispettare l’ambiente marino. DESTINATARI Tutti i bambini e il personale della scuola ATTIVITA’ - Giochi in spiaggia - Giochi comunitari DOCUMENTAZIONE Verrà selezionata una raccolta di foto. Programma d'insegnamento della Religione Cattolica Insegnante: Raffaella Petronio PREMESSA “Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita e il suo evolversi ed estinguersi, l’ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone… Si chiede dove era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza e quella di chi gli è caro, quale sia l’origine del mondo; si interroga su Dio e si confronta con l’esperienza religiosa.” (dalle Indicazioni per il curriculum per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione; Roma, settembre 2007) IL SIGNIFICATO DELL'IRC NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Nella Scuola dell'Infanzia l'educazione Cattolica trova nelle Indicazioni Nazionali la sua collacazione nel Campo di esperienza “Il sé e l'altro”. La dimensione religiosa del bambino è importante per la sua crescita globale come persona. Tenendo conto dei diversi gradi di apprendimento, mira alla crescita armoniosa del bambino nella scoperta del messaggio cristiano come valori e principi. Ogni bambino, sia pure a livelli diversi, si incontra ogni giorno con molteplici gesti e segni della realtà religiosa cristiana presente nella nostra società. Tutto ciò suscita dei perché che esigono risposte vere. Nasce, allora, l'esigenza di precisare il taglio specifico con il quale si propone l'insegnamento della religione cattolica (IRC) nella Scuola. L'IRC si colloca nel “vissuto” religioso dei bambini, e promuove la conoscenza della realtà religiosa che li circonda, in conformità alla dottrina della Chiesa. L’IRC, in ogni caso, NON presuppone o richiede adesioni di fede. Diversamente dalla catechesi, l'insegnamento scolastico della Religione Cattolica non mira a fare del bambino un cristiano, non prepara ai sacramenti, non richiede un'adesione di fede ne un'appartenenza ecclesiale. E' invece una formazione educativa che insieme ad altre proposte della scuola accompagna il bambino a scoprire se stesso e gli altri, lo stimola all'incontro dell'altro e la sua accettazione, alla fratellanza e all'amicizia. CONTENUTI L’insegnamento della Religione Cattolica contribuisce, in continuità con le esperienze educative che vengono proposte nella Scuola dell’Infanzia e in sintonia con la famiglia, alla crescita personale e in particolare della dimensione religiosa della personalità dei bambini che la frequentano. L'insegnante di Religione Cattolica cerca di aiutare i bambini nel percorso personale di scoperta di sé, dell'altro, dei segni, dei simboli e dei significati della religiosità. Quest’anno scolastico, durante le ore di religione cattolica ci allacceremo anche al progetto annuale scelto dalla scuola “I giochi del passato. Quando la felicità era fatta di poco”. Riscoprendo le più significative storie bibliche e ascoltando alcune leggende di Santi tra i più conosciuti, scopriremo anche come giocavano i bambini ai tempi di Gesù, con che giochi giocava il piccolo Gesù e i suoi amici. Ascoltando alcune sue parabole, scopriremo che dove sta la felicità ci sono anche gli amici con i quali gioco e cresco, utilizzando il racconto come metodo didattico e sviluppandolo in modo creativo e giocoso, adatto ai bambini della Scuola dell’Infanzia. DESTINATARI Tutti i bambini della Scuola dell'Infanzia Comunale “Mille colori” che si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica, divisi in gruppi omogenei per fasce d'età. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO • Osservare e conoscere il mondo che ci circonda come dono di Dio Creatore • Scoprire la persona di Gesù di Nazareth com'è presentato dai Vangeli • Scoprire alcune personalità particolarmente significative del panorama dei Santi • Individuare i luoghi e le espressioni dell'amore cristiano nella Chiesa e conoscere le feste cristiane più importanti. OBIETTIVI FORMATIVI • Il bambino diventa consapevole del significato religioso dell'esistenza • Diventa consapevole della sua storia, cultura e delle radici religiose • Scopre la gioia di vivere la fratellanza e l'amicizia • Intuisce il senso dell'accettazione dell'altro e del rispetto del diverso, con un corretto comportamento nei confronti della religiosità, delle altre religioni e dei non credenti. NUCLEI TEMATICI • Scopriamo noi stessi e gli altri bambini come amici. • Scopriamo la natura che ci circonda come creazione di Dio e dono per noi. • Scoperta di alcune figure di Santi tra i più conosciuti nel nostro ambiente culturale. • L'avvento: aspettiamo Gesù che sta per nascere. Scopriamo la famiglia di Gesù e la nostra famiglia. • La festa del Natale: Gesù nasce in mezzo a noi. La festa della famiglia come amore che accoglie. • Il piccolo Gesù cresce come noi; alcune parabole, con le quali conosciamo i valori cristiani. • Alcune storie dell'Antico Testamento che sono significative per i bambini: Noè, Mosè, ecc. • La Pasqua come festa gioiosa della vita che rinasce: canti e danze. • Maria, mamma di Gesù e nostra mamma celeste. • Scopriamo la chiesa, luogo dove si incontrano i cristiani per celebrare le feste di Gesù. METODO DI APPRENDIMENTO • L'ascolto di racconti, brani, filastrocche, musica • La riflessione con momenti di conversazione, confronto e dialogo • Il gioco come momento di apprendimento con varie attività ludiche e di aggregazione • Il canto e la danza come strumento per sviluppare l'espressività del bambino • La produzione di piccole creazioni manuali, disegni di vario tipo, cartelloni e simili. STRUMENTI • Libri, immagini, schede, cartelloni, vari oggetti • Materiale di cancelleria vario • Strumenti musicali • CD musicali e video. SPAZI • Luoghi interni alla scuola (una stanza apposita, il salone) • Luoghi esterni alla scuola (giardino, uscite didattiche) • Eventuali uscite didattiche (visite guidate) saranno concordate con la coordinatrice pedagogica e le insegnanti della scuola, precedute da alcune conversazioni di preparazione.