SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 SOCIETÀ La Società è stata costituita il 26 luglio 2001 ed è controllata al 100 % da Eni S.p.A. attraverso la divisione Gas & Power. Sulla base di tale legame societario, LNG Shipping ha fatto proprie tutte le linee guida di Eni in materia di gestione Approvvigionamenti, Qualità e HSES. lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Messaggio del Presidente 4 Vision e strategia Salute Sicurezza Ambiente e Security 5 Vision 5 La sfida della Sostenibilità La politica di Salute, Sicurezza, Ambiente e Security di LNG Shipping 7 LNG Shipping 8 La flotta 9 Il GNL 9 Tecnologia e sistema di contenimento Le risorse umane Gestione HSES 10 Sistema di Certificazione Nave 12 Contratti di “Ship Management” 12 Attività commerciale 13 Manutenzione 13 Vetting 15 Il personale di sede 16 Il personale di bordo 16 Organizzazione di bordo 18 Qualità e standard di vita a bordo 18 Formazione e certificazione del personale di bordo 20 Sistema di gestione 21 Obiettivi e risultati 22 Politica del Manager Salute 23 Sicurezza 25 Ambiente 27 Security 27 Gestione delle emergenze 28 I consumi energetici e le emissioni in atmosfera 31 Gestione dei rifiuti 32 I prelievi, gli scarichi idrici e i prodotti chimici I principali stakeholders 33 Nota metodologica 35 Normativa di riferimento 36 Elenco acronimi utilizzati 37 Lettera del verificatore 38 Allegati 40 3 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Messaggio del Presidente LNG Shipping presenta per il quinto anno consecutivo il proprio Rapporto HSES per informare tutte le parti direttamente coinvolte, note come “stakeholders”, nonché il pubblico in generale, di quanto intrapreso dalla Società nell’anno intercorso sui temi della Salute (Health), Sicurezza (Safety), Ambiente (Environment) e “Security” legati all’attività del trasporto marittimo di Gas Naturale Liquefatto (GNL). Il trasporto via nave di GNL costituisce una valida risposta alla necessità strategica di diversificare le fonti di approvvigionamento del gas naturale, consentendo la fornitura da luoghi di produzione molto lontani e tra loro differenziati. LNG Shipping, società controllata da Eni, possiede una flotta di quattro navi metaniere che sono noleggiate ad Eni Divisione G&P e ad altri operatori del settore, per il trasporto del GNL ai terminali di stoccaggio e rigassificazione. In particolare, nel 2008 tre unità navali sono state noleggiate a Eni Divisione Gas & Power e una a GdF Suez. Durante l’anno in totale sono stati effettuati 103 viaggi, per una quantità trasportata complessiva di circa 5,4 milioni di m3 di GNL che, rigassificati negli appositi impianti di terra, hanno fornito circa 2,4 miliardi di m3 di gas naturale. Il 2008 è stato anche il quinto anno completo di management tecnico delle navi e gestione delle risorse umane affidato all’operatore esterno Carbofin Energia Trasporti s.p.a. che agisce, in qualità di Manager, in nome e per conto di LNG Shipping. L’attenzione e l’impegno che LNG Shipping pone nello 4 sviluppo delle tematiche HSES costituisce una parte integrante e fondamentale della politica aziendale. Tra i temi seguiti con maggior attenzione dalla società si individuano la sicurezza nello svolgimento delle attività lavorative ed il benessere nella vita a bordo. Il Manager ha condiviso questa politica ed ha coniugato gli aspetti tecnici e commerciali con quelli strategici e gestionali nel campo della Salute, Sicurezza, Ambiente e Security. Allo scopo di migliorare e standardizzare ulteriormente l’approccio gestionale alle tematiche di Sicurezza e Ambiente rispetto ai protocolli internazionali riconosciuti, il Manager, nel 2008, ha attuato una serie di attività operative tali da permettere il raggiungimento delle Certificazioni ISO 14001, OHSAS 18001 e ISO 9000 nel corso del 2009. Il nostro approccio è da sempre “conoscere per migliorare”: solo sulla base di un’accurata analisi della tipologia e dell’entità degli avvenimenti occorsi e delle esperienze maturate è possibile identificare margini e azioni di miglioramento finalizzate al continuo progresso degli standard di sicurezza per il proprio personale, per i clienti, per l’ambiente e per la più corretta gestione dei mezzi. Il Presidente Carlo Eligio Gramola lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Vision e strategia di Salute, Sicurezza Ambiente e Security Vision La sostenibilità è il risultato dell’equilibrio tra aspettative di crescita del valore d’impresa, tutela dell’ambiente e istanze sociali. Un approccio alla sostenibilità basato su tutti i possibili strumenti di risposta – sistemi di gestione rigorosi, progetti strategici mirati, ricerca ed innovazione, dialogo con gli stakeholders – è il sentiero obbligato per mantenere posizioni di leadership nel settore energetico. Per raggiungere questo equilibrio, complesso e dinamico, i principi guida seguiti da Eni sono: • la crescita del valore dell’impresa nel rigoroso rispetto del Codice Etico e delle regole di governance. • la preservazione delle matrici ambientali – aria, acqua, suolo – da impatti potenzialmente irreversibili, superiori al limite di tolleranza delle matrici stesse. • il principio precauzionale. • l’equità intergenerazionale. • l’uso razionale delle risorse naturali esauribili. •la rendicontazione e comunicazione delle performance ambientali agli stakeholders. La sfida della Sostenibilità Equilibrio tra istanze sociali, ambientali ed economiche tra loro interdipendenti. Eni si impegna a fornire una visione integrata del proprio progetto industriale agli stakeholders, quale che sia il suo punto di vista preferenziale. Il dialogo e il confronto sono il presupposto per percorrere il sentiero della sostenibilità. Attraverso un’attenta analisi delle problematiche HSES, Eni ha individuato e continua ad approfondire l’agenda di sostenibilità nei propri settori operativi. 5 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 La politica di Salute, Sicurezza, Ambiente e Security di LNG Shipping 6 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 7 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 LNG Shipping LNG Shipping opera nel trasporto via mare del Gas Naturale Liquefatto (GNL) mediante l’impiego di una flotta di quattro navi metaniere di proprietà. La Società è stata costituita il 26 luglio 2001 ed è controllata al 100% da Eni S.p.A. attraverso la Divisione Gas & Power. In data 31 dicembre 2001 Snam S.p.A. ha conferito a LNG Shipping il ramo d’azienda esercente l’attività armatoriale e di trasporto marittimo, che comprende le Turbocisterne “Lng Lerici”, “Lng Elba”, “Lng Palmaria” ed “Lng Portovenere”, i relativi equipaggi ed il personale di sede addetto. Lng Portovenere LNG Shipping, con un organico di 162 unità al 31 dicembre 2008, ha per missione l’esercizio, in Italia e all’estero, di tutte le attività della navigazione e dei trasporti marittimi con navi e natanti di qualunque tipo e stazza, sia propri che di terzi. La flotta La flotta è composta da quattro turbonavi adibite al trasporto di gas naturale liquefatto, gemelle due a due: Lng Lerici ed Lng Portovenere da 65.000m3 di capacità di carico, Lng Elba ed Lng Palmaria da 40.000m3 di capacità di carico. Lng Lerici 8 Lng Elba Lng Palmaria lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Il GNL Il Gas Naturale Liquefatto (GNL o LNG, all'inglese Liquefied Natural Gas) viene prodotto in appositi Terminali di Liquefazione, attraverso il passaggio in particolari impianti detti “treni di raffreddamento”, che provvedono a liquefare il gas tramite raffreddamento spinto, costituito da successive fasi di raffreddamento e condensazione. La liquefazione, cioè il passaggio di fase del gas da aeriforme a liquido, avviene a pressione atmosferica ed alla temperatura di ca. -161°C e comporta la riduzione del volume specifico del gas di oltre 600 volte, cioè 1 m3 di GNL corrisponde a circa 600 m3 di gas in condizioni normali. Questo consente lo stoccaggio ed il trasporto a costi competitivi di notevoli quantità di gas in spazi considerevolmente ridotti. L’aspetto fisico è di un liquido incolore, inodore, non tossico, non corrosivo, avente un peso specifico pari a circa la metà di quello dell’acqua. Il GNL, una volta prodotto nei terminali di liquefazione, viene immagazzinato localmente in speciali serbatoi criogenici, per successiva caricazione a bordo delle navi metaniere che effettueranno il trasporto del prodotto fino al raggiungimento dei Terminali di Rigassificazione. Questi impianti possono trovarsi in località anche notevolmente remote dal luogo di produzione, a distanze molto superiori a quelle che possono essere coperte da metanodotti, sia terrestri che sottomarini. Qui il prodotto è scaricato allo stato liquido ed immagazzinato in altri appositi serbatoi per poi essere riportato allo stato gassoso prima di essere immesso nella locale rete di distribuzione. Il crescente utilizzo di gas naturale è dovuto alla trascurabile emissione di composti solforati, polveri, idrocarburi aromatici e composti metallici nocivi prodotti dalla combustione. Anche le emissioni di ossidi di azoto sono generalmente inferiori rispetto a quelle prodotte dalla combustione di altri combustibili fossili. Per tali motivi l’utilizzo di gas naturale offre un considerevole vantag gio rispet to agli altri combustibili fossili nella riduzione delle emissioni di gas serra. I vantaggi ambientali del gas naturale sono ulteriormente accentuati rispetto alle altre fonti se si considera che ha un minor impatto ambientale fin dalla fase di produzione e che può essere stoccato tramite re-iniezione anche in giacimenti sotterranei naturali, cioè in sistemi rocciosi porosi sotterranei, in grado di garantirne l'accumulo, per poi erogarlo a seconda dell’attuale richiesta del mercato. Tecnologia e sistema di contenimento Nel progetto di una nave metaniera, la scelta del sistema di contenimento costituisce un parametro rilevante. Tale sistema, costituito da speciali cisterne criogeniche, viene concepito col fine di limitare lo scambio termico con l’esterno, moderando quindi il più possibile la naturale evaporazione del GNL (boil-off). Il suddetto obiettivo viene raggiunto attraverso l’impiego combinato di due tipologie di materiali: • materiali isolanti per la coibentazione delle cisterne • materiali criogenici, ovvero idonei al contatto con un liquido a bassissima temperatura Nel corso dei 40 anni di storia dell’industria del GNL, notevole importanza ha assunto lo sviluppo di nuovi materiali isolanti e criogenici, così come le tecniche costruttive dei sistemi di contenimento. La scelta fra i vari sistemi è legata sia a esigenze commerciali (performance della nave metaniera), sia a esigenze di carattere tecnico e progettuale. Il sistema di contenimento viene equipaggiato di: • un sistema di monitoraggio del carico (temperature, livelli, pressioni) allo scopo di rilevare costantemente le condizioni del liquido e prevenire eventuali situazioni di emergenza con l’impiego di sistemi di lettura ridondanti e relativi allarmi ottici e acustici; • un sistema di sensori e relativi allarmi per rilevare la presenza di gas all’interno delle barriere tra il sistema di contenimento e le circostanti cisterne di zavorra. Lng Lerici - Lng Portovenere Le due navi metaniere sono state costruite negli anni ‘90 in Italia dalla Fincantieri, adottando la tecnologia a membrana della Gaz Transport-Technigaz (GTT 96). Tale soluzione si basa sulla presenza di una barriera primaria e secondaria identiche, realizzate con una lega di acciaio speciale (al 36% di nichel) denominata Invar, la quale non subisce dilatazioni a seguito delle variazioni della temperatura. 9 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Il sistema di contenimento “a membrana” è conforme ai requisiti delle convenzioni internazionali attualmente in vigore e prevede due distinte barriere al fine di contenere eventuali perdite dal sistema primario di contenimento del carico. Infatti le 4 cisterne del carico di ciascuna nave sono realizzate mediante isolazione interna delle stive. Le navi risultano così assimilabili a navi a doppio scafo, aventi cioè una doppia barriera tra lo scafo interno e il carico. Gli spazi tra lo scafo interno e quello esterno sono utilizzati per l’acqua di zavorra e possono costituire una barriera a protezione del carico in caso di collisione o di arenamento. Il mantenimento della temperatura del gas liquido trasportato è ottenuto tramite una combinazione degli effetti di isolamento termico garantito dalla cisterna stessa e dal controllo del prelievo della parte evaporata di gas (BOG - Boil Off Gas), prelevando cioè i vapori di gas naturale in eccesso che si formano nelle cisterne e bruciandoli nelle caldaie per la produzione di vapore, elemento su cui si basa il sistema di propulsione della nave. Inoltre le caldaie così alimentate producono indirettamente energia elettrica per le varie utenze, riducendo drasticamente le emissioni di gas in atmosfera. variazioni di temperatura: ne consegue che i serbatoi vengono collegati allo scafo con un sistema di pattini (“chiavette”) che consentono il movimento di ciascun serbatoio rispetto allo scafo. Proprio per le caratteristiche strutturali, particolare cura viene prestata nelle operazioni di riscaldamento e di raffreddamento delle cisterne. Anche queste navi sono realizzate a doppio scafo e gli spazi tra lo scafo interno e quello esterno sono anche in questo caso utilizzati per la zavorra. Anche in questo caso il BOG viene dirottato in caldaia. Sistema di contenimento GTT (Gaz Transport – Technigaz)Sistema di contenimento GTT (Gaz Transport – Technigaz) Lng Elba - Lng Palmaria Le due navi nascono negli anni ’70 come applicazione di un sistema di contenimento sviluppato dalla Esso. Sono state successivamente acquistate dalla snam (ex società di Eni, di cui parte delle attività sono state acquisite dalla divisione Gas & Power) e poi conferite alla lLNG Shipping S.p.A.. Il sistema di contenimento delle due metaniere Lng Elba e Lng Palmaria denominato Modified Conch è costituito da 4 cisterne del carico di tipo “prismatico autoportante” indipendenti dallo scafo. Le cisterne sono a doppia parete, la porzione tra le due pareti è chiamata “interbarriera” e la parete esterna è chiamata “barriera esterna”. L’insieme fornisce protezione adeguata allo scafo della nave contro le basse temperature, a seguito di una eventuale perdita di GNL dalle cisterne del carico. Le cisterne sono isolate termicamente sulla loro superficie esterna mediante opportuno materiale isolante ricoperto da un lamierino in alluminio. A differenza dell’Invar, l’alluminio con cui sono realizzati i serbatoi è soggetto a dilatazioni dovute alle 10 Sistema di certificazione nave Come accennato precedentemente, in base a regolamenti nazionali ed internazionali, nonché a quelli degli Enti di Classifica, sono previste delle visite periodiche allo scopo di accertare il livello di efficienza e le buone condizioni di conservazione della struttura, dei macchinari, degli impianti e delle dotazioni. Queste visite, effettuate da parte di rappresentanti della Capitaneria di Porto e degli Enti di Classifica (RINA e/o ABS), hanno lo scopo di rilasciare e/o rinnovare le certificazioni e licenze di cui la nave deve essere in possesso per poter navigare e di cui di seguito si evidenziano le principali (l’ elenco non è da intendersi esaustivo): lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Certificato/licenza Ente emittente Validità Denominazione internazionale (IMO) Certificato gestione sicurezza (SMC) Ministero dei trasporti e della navigazione 5 anni Safety Management Certificate (SMC) Certificato di conformità (DOC) Ministero dei trasporti e della navigazione 5 anni Document of Compliance (DOC) Tabella di armamento Autorità Marittima senza Minimum Safe Manning Certificate scadenza Certificato internazionale di stazza Ministero dei trasporti e della navigazione senza International Tonnage Certificate scadenza Certificato Internazionale per la prevenzione dell'inquinamento da olii con allegato: a) Supplemento “A” (altre navi) RINA 5 anni Certificato di Classe RINA 5 anni Class Certificate Certificato di idoneità al trasporto alla rinfusa di gas liquefatti RINA 5 anni International Certificate of Fitness (ICOF) for the Carriage of Liquefied Gases in Bulk Certificato internazionale di bordo libero RINA senza International Load Line Certificate scadenza (ILL) Certificato di sicurezza costruzione per navi da carico e supplemento RINA 5 anni Cargo Ship Safety Construction Cert. (SAFCON) Certificato sicurezza dotazioni navi da carico e supplemento Ministero dei trasporti e della navigazione 2 anni Safety Equipment Certificate (SMC) Certificato di sicurezza radioelettrica per stazioni GMDSS Ministero dei trasporti e della navigazione 1 anno Safety Radio GMDSS Certificate Certificato di assicurazione o altra garanzia finanziaria ISVAP 1 anno Certificate Insurance Civil Liability (CICL) Certificato di esenzione dalla derattizzazione Ministero della sanità 6 mesi Deratting Certificate Certificato Internazionale per per la prevenzione dell’inquinamento dell’aria RINA 5 anni International Air Pollution Prevention Certificate (IAPP) Certificato Internazionale per sistemi antivegetativi sulle navi RINA 5 anni International Antifouling System Certificate Certificato Internazionale per la prevenzione dall’inquinamento da liquami RINA 5 anni International Sewage Pollution Prevention Certificate (ISPP) Certificato Internazionale di Sicurezza delle navi Ministero dei Trasporti e della Navigazione 5 anni International Ship Security Certicate (ISSC) International Oil Pollution Prevention Certificate (IOPP) a) Form “A” 11 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Contratti di “Ship Management” Attività commerciale LNG Shipping, mediante quattro contratti di Ship Management Agreement (uno per ciascuna nave), ha demandato a Carbofin Energia Trasporti (di seguito denominata Manager) sia la gestione tecnicoamministrativa della flotta, sia la gestione del personale marittimo. Il Manager ha iniziato l’attività il 1° ottobre 2003 a seguito della cessione, da parte di Eni, del ramo d’azienda denominato “Eni - divisione Gas & Power - Marittimo Trasporti Petroliferi”. La flotta è noleggiata in parte alla Divisione Gas & Power di Eni (navi Lng Elba, Lng Palmaria e Lng Portovenere) ed in parte alla GdF Suez (nave Lng Lerici). Il noleggio è stato formalizzato con la stipula di quattro contratti pluriennali fra le Parti, uno per ogni nave. Le navi metaniere operano usualmente nell’area del Mediterraneo e raramente in Egitto o in Qatar. Durante il 2008 il GNL è stato caricato esclusivamente in Algeria (uno dei primi produttori mondiali di gas naturale), nei porti di Bethioua/Arzew e Skikda. I punti di consegna sono stati in Italia a La Spezia, presso il Terminale di “GNL Italia S.p.A.”, in Spagna a Barcellona e Sagunto, presso il terminale di “ Enagas” e in Francia a Fos sur Mer, presso il terminale di “GdF Suez”. Inoltre sono state effettuate discariche anche presso il terminale greco di Revithoussa. Inoltre, sempre nel 2008, è stata effettuata la seguente attività commerciale straordinaria: - la Lng Elba è stata sub-noleggiata da Eni Div. Gas & Power, a partire dal mese di Dicembre 2007, alla società spagnola Iberdrola, fino alla metà del mese di Marzo 2008 ed è stata subnoleggiata a GdF Suez da fine Marzo a metà Maggio 2008 - la Lng Palmaria è stata sub-noleggiata da Eni Div. Gas & Power, a partire dal mese di Dicembre 2008, alla società francese GdF Suez, ed è impiegata sempre sulle rotte tradizionali. Tra i diversi mandati il Manager ha il compito di gestire gli aspetti pratici della politica HSES di LNG Shipping e di raccogliere, analizzare e consolidare i dati HSES generati a livello di singola unità navale e di consolidarli a livello di flotta. La Società è detentrice del Document of Compliance secondo l' International Safety Management (ISM) Code ed è titolata a gestire la Normativa di Security proveniente dall’ International Ship & Port Facility Security (ISPS) Code. Nel mese di Novembre 2008 è iniziato, per la Società del Manager, l’iter di verifiche per la certificazione ISO 9001/14000/18001, che si prevede terminerà, con conseguente certificazione, entro il mese di Aprile 2009. Rotte usuali delle navi di LNG Shipping S.p.A. Nel 2008 il GNL trasportato dalla flotta è stato di 5,427 milioni di m3 (corrispondenti a circa 2,447 miliardi di m3 di gas allo stato naturale), così suddivisi: - 2,418 Mm3 per conto della Divisione Gas & Power - 3,009 Mm3 per conto Terzi 12 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Serie storica dei principali dati economico-finanziari 2006 2007 2008 59.195 26.585 60.443 28.111 58.900 24.712 (17.638) (34) (15.735) (35) 16.380 (28) 32.091 207.633 203.709 424.053 (220.344) 37.970 197.494 194.141 462.023 (267.882) 37.631 187.533 184.049 463.584 (279.535) (migliaia di euro) Ricavi della gestione caratteristica Utile operativo Ammortamenti e svalutazioni Imposte sul reddito Utile netto Capitale immobilizzato Capitale investito Patrimonio netto Indebitamento (disponibilità) finanziario netto Nota: la Società applica a decorrere dall'esercizio 2006 i principi contabili International Financing Reporting Standards (IFRS) per la redazione del bilancio civilistico. Dettaglio dell’attività di trasporto nel 2008 Rotte Caricazione - Discarica Numero viaggi Navi Lng Portovenere Lng Elba Lng Palmaria Lng Lerici Quantità sbarcata (Mm3) Miglia in carico percorse (miglia) Miglia totali percorse (miglia) Algeria - Italia/Spagna/Francia/Grecia 20 1,2507 22.201 37.802 Algeria - Italia/Spagna/Francia 16 0,606 11.191 21.223 Algeria - Italia/Spagna/Grecia Algeria - Italia/Francia 25 42 0,940 2,631 25.722 26.134 39.662 52.528 Totali 103 5,4277 85.248 151.225 Manutenzione La manutenzione ordinaria è svolta costantemente, direttamente dall’equipaggio, durante la normale attività navale. Le manutenzioni straordinarie (dette anche “Grandi Lavori”), vengono invece effettuate in cantieri navali in occasione delle soste delle navi richieste dagli Enti di Classifica (Registro Italiano Navale e American Bureau of Shipping), i quali svolgono periodiche visite statutarie al fine del mantenimento in validità del Certificato di Classe. Tra i lavori di manutenzione straordinaria che non possono essere portati a termine durante la normale operatività delle navi, si riportano ad esempio la pulizia e pitturazione della carena (che necessita del bacino di carenaggio), l’effettuazione di maggiori interventi sugli impianti, le verifiche strutturali (eliche e timone) e le eventuali installazioni di nuovi apparati. Prima della sosta in cantiere per i Grandi Lavori le navi effettuano le operazioni di degassifica delle cisterne e della zona di carico. Tali operazioni consistono nel bonificare le cisterne, sostituendo il gas naturale, rimasto in queste dopo l’ultima discarica di GNL, con un gas inerte, quale l’azoto, al fine di evitare qualsiasi potenziale principio di deflagrazione. Completata l’azotatura delle cisterne, il gas inerte viene rimpiazzato a sua volta con aria, al fine di poter procedere all’apertura delle cisterne per un’ispezione visiva ed eventuali lavori di manutenzione. La durata della sosta in cantiere dipende dall’estensione dei lavori di manutenzione straordinaria e dallo svolgimento delle suddette visite statutarie, ed è generalmente di 40-50 giorni. Nel corso del 2008 sono state effettuate attività di manutenzione straordinaria per: - Lng Elba e Lng Lerici (entrambe in banchina e in bacino di carenaggio a Genova). Inoltre la Lng Palmaria, in sosta presso le banchine di Trieste, ha terminato l’installazione del sistema di trattamento delle acque nere ai sensi della “International Convention for the Prevention of Pollution from Ship” (MARPOL). Vetting Per “Vetting” si intende in genere un’ attività di ispezione e valutazione eseguita al fine di rilasciare un 13 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 riconoscimento di adeguatezza. Su tale base e con l’intento di ottimizzare l’impiego commerciale delle navi e al contempo di migliorare gli aspetti di sicurezza, salute, ambiente ed adeguamento agli standard dell’industria, è annualmente pianificata l’attività di ispezione da parte delle Oil Major interessate al trasporto di GNL. Tale pianificazione prevede un’ ispezione ogni sei mesi circa per ciascuna delle quattro navi metaniere, compatibilmente con l’effettivo impiego operativocommerciale delle stesse (l’ispezione vetting viene condotta solamente quando la nave è in esercizio). Alla luce di quanto sopra, in totale nel 2008 sono state effettuate, con esito positivo, 7 ispezioni alla flotta LNG Shipping da parte di Oil Major (quali GdF Suez e Shell). L’attività di ispezione è svolta seguendo le linee guida di un questionario standard edito dal SIREOCIMF che consta di 12 Capitoli che interessano tutte le aree della nave, a cura di ispettori qualificati incaricati direttamente dalle Major di riferimento. Il programma Ship Inspection REport (SIRE) è infatti 14 una delle più significative iniziative in tema di “safety e antipollution” introdotte negli ultimi anni dalla Oil Companies International Marine Forum (OCIMF). Tale programma si basa su un sistema di valutazione tramite questionari che permette a noleggiatori, operatori marittimi, operatori di terminali ed enti governativi di esaminare tutti gli aspetti di safety della nave. Terminata l’ispezione, il rapporto con eventuali non conformità riscontrate ed i commenti dell’Armatore viene immesso nel SIRE Database, a disposizione di tutte le Oil Major interessate al trasporto di GNL ed in particolare all’impiego di una nave per i propri fini commerciali. L’ispezione rappresenta un ottimo strumento di misurazione e valutazione dello standard raggiunto sia dalla nave, sia dalla Compagnia Armatrice. Nel corso dell’anno 2007 è stato introdotto un ulteriore strumento di misura internazionale edito dall’OCIMF-TMSA (Tanker Management and Self Assessment), avente sempre lo scopo di valutare la performance della Compagnia Armatrice. lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Le risorse umane Le risorse umane di LNG Shipping ammontano ad un totale di 162 unità (al 31 dicembre 2008) e sono dedicate ad attività di sede (11 unità) e ad attività di bordo (151 unità). Il personale di sede L’attività di sede è dedicata alle funzioni direttive e di controllo e si basa sulla seguente struttura: PRESIDENTE Gestione Contratti Servizi Manning Amministrazione e Controllo Operazioni e Gestione Contratti Gestione Contratti Servizi Tecnici Servizi Operativi GNL Comandi Navi Personale di bordo 15 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Il Presidente è a tutti gli effetti da ritenersi esterno alla struttura organizzativa e rappresenta il punto di contatto con il resto della Divisione Gas & Power di E ni. Dal Presidente dipendono il Responsabile Amministrazione e Controllo, a cui sono demandate le attività di gestione amministrativa e contabile, ed il Responsabile Operazioni e Gestione Contratti, a cui compete la gestione degli aspetti contrattuali, operativi e logistici della Società. Sempre nell’ambito della Gestione Contratti, dal Responsabile di tale unità dipendono a loro volta i referenti dei Servizi Manning, dei Servizi Tecnici, dei Servizi Operativi ed i Comandanti delle navi. Per Servizi Manning si intende la gestione delle aree riguardanti il personale e le attività HSES nell’ ambito dei Contratti di Ship Management in corso con il Manager. I Sevizi Tecnici si occupano della gestione delle aree tecniche sempre nell’ambito dei Contratti di Ship Management. I Servizi Operativi GNL sono demandati all’organizzazione dell’impiego commerciale delle navi, stabilendo in particolare la movimentazione della flotta in relazione alle disposizioni e necessità dei noleggiatori. Il personale di bordo Per l’armamento delle quattro navi, è presente una struttura organizzativa (denominata “equipaggio”) gerarchicamente identificata in conformità alle disposizioni nazionali ed internazionali in vigore per il settore. Per la costituzione della suddetta struttura la Società impiega personale marittimo sia di nazionalità italiana, che straniera, adottando a seconda dei casi varie tipologie di contratto, come di seguito descritte. Il numero del personale imbarcato risponde alle tabelle di armamento minimo concordate tra le parti (Armatore, Organizzazioni Sindacali (OSSL), Autorità Marittima) e approvate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sezione Coperta La tabella di armamento, costituita per singola nave, rappresenta il minimo numero di persone che devono essere sempre presenti sulla nave al fine di garantire la gestione di tutti i servizi di bordo, nonché delle eventuali situazioni di emergenza. LNG Shipping ha definito per propria politica di incrementare le tabelle di armamento rispetto alla configurazione minima richiesta dalle norme (circa il 30% in più in media su ciascuna unità). Il personale marittimo, inquadrato sulla base dei contratti collettivi nazionali, aziendali e dell’ International Transport Workers' Federation (ITF), ha le seguenti tipologie di rapporto di lavoro con LNG Shipping: • Continuità di Rapporto di Lavoro (CRL), ovvero un rapporto di lavoro a tempo indeterminato instaurato con l’Armatore. Il personale viene retribuito e assicurato ai fini previdenziali e assistenziali per tutta la durata del rapporto di lavoro, senza soluzione di continuità, ad eccezione dei periodi di malattia o infortunio che vengono indennizzati dall'Istituto di Previdenza del Settore Marittimo (IPSEMA) • Non Continuità di Rapporto di Lavoro (Non CRL), ovvero un rapporto di lavoro a tempo determinato instaurato con l’Armatore e che cessa definitivamente con l’avvicendamento del personale imbarcato. La politica di gestione del personale di LNG Shipping è volta alla garanzia della continuità di impiego degli stessi membri degli equipaggi per lo svolgimento delle mansioni, garantendo qualità del lavoro e buoni standard di sicurezza. Organizzazione di Bordo L’organizzazione e la gerarchia di bordo è definita dal Codice della Navigazione ed è concepita come una piramide con al vertice il Comandante e discendendo gli ufficiali di grado inferiore ed il rimanente equipaggio. COMANDANTE DIRETTORE 1° UFFICIALE 2° UFFICIALE 3° UFFICIALE UFFICIALE IN SOVRANNUMERO ALLIEVO UFFICIALE SOTTUFFICIALE ELETTRICISTA SOTTUFFICIALE OPERAIO MECCANICO SOTTUFFICIALE CAPORALE COMUNI DI MACCHINA 1° UFFICIALE 2° UFFICIALE 3° UFFICIALE UFFICIALE GOC UFFICIALE IN SOVRANNUMERO ALLIEVO UFFICIALE SOTTUFFICIALE NOSTROMO SOTTUFFICIALE TANKISTA SOTTUFFICIALE CUOCO CAMERIERE MARINAI ALLIEVI COMUNI POLIVALENTI 16 Sezione Macchina lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Dirigenti Quadri Impiegati Comandanti Direttori di Macchina Ufficiali Sottufficiali Comuni TOTALE 5 3 8 1 1 TOTALE PERSONALE MARITTIMO NO C.R.L. exUE NO C.R.L. UE NO C.R.L. italiano C.R.L. da Eni G&P a Saipem PERSONALE DI SEDE IN DISTACO a Eni g&p LNG Shipping PERSONALE MARITTIMO 1 1 2 4 TOTALE GENERALE RIPARTIZIONE DEL PERSONALE PER QUALIFICA AL 31 DICEMBRE 2008 1 6 6 6 6 13 26 19 70 28 4 26 58 1 4 8 13 9 1 10 6 6 51 35 53 151 6 6 51 35 58 164 Nota: si specifica che il personale di sede in distacco ad altre Società del Gruppo Eni non viene conteggiato nel numero complessivo delle risorse in quanto il relativo costo è addebitato alla Società presso la quale svolge l’attività lavorativa. Viceversa, personale in distacco da altre Società viene annoverato come LNG Shipping. Comandante È il rappresentante e fiduciario dell’Armatore. Capo della spedizione, esercita la sua autorità su tutte le persone presenti a bordo ed è il responsabile dell’applicazione del Safety Management System sulla nave. Direttore di Macchina È alle dirette dipendenze del Comandante, responsabile della sezione macchina, del funzionamento e manutenzione delle macchine principali e ausiliarie, apparecchiature e impianti elettrici della nave e coordina la gestione tecnica e la manutenzione di tutte le apparecchiature di bordo. 1° Ufficiale di Coperta È alle dirette dipendenze del Comandante ed è il responsabile delle sezioni di coperta, camera e cucina; è nominato Responsabile della Sicurezza dell’ Ambiente di Lavoro secondo il D.Lgs. 271/1999. Assume la qualifica di Cargo Officer e vi dipendono gli altri Ufficiali di Coperta. 2° Ufficiale di Coperta È nominato Addetto alla Sicurezza dell’Ambiente di Lavoro (secondo il D.Lgs. 271/1999) ed è alle dirette dipendenze del Comandante quando svolge le funzioni di Ufficiale alla Sicurezza (Safety Officer), come previsto dal Safety Management System. 3° Ufficiale di Coperta È incaricato dal Comandante di redigere il piano di viaggio da porto a porto; è inoltre il responsabile della gestione dell’idrografia in dotazione alla nave. Ufficiale GOC È l’ufficiale addetto alle telecomunicazioni e svolge attività amministrative e di segreteria a bordo. 1° Ufficiale di Macchina È alle dirette dipendenze del Direttore di Macchina; è responsabile del funzionamento e della manutenzione degli impianti di macchina, dell’impianto gas inerte e degli impianti ausiliari di pertinenza della nave. È nominato Addetto alla Sicurezza dell’Ambiente di Lavoro. Inoltre svolge la funzione di Cargo Engineer e vi dipendono gli altri ufficiali di macchina. 2° Ufficiale di Macchina Collabora alla manutenzione e al funzionamento degli impianti di macchina. 3° Ufficiale di Macchina È responsabile della tenuta delle pubblicazioni tecniche della sezione di macchina e collabora con gli altri ufficiali alla realizzazione dei programmi di manutenzione. Ufficiali di Macchina e Coperta in Soprannumero LNG Shipping ha adottato la politica di imbarcare un ufficiale in soprannumero. Questo permette di avere, durante le operazioni di caricazione e discarica, una migliore ripartizione del carico di lavoro, in particolar modo se la nave effettua viaggi brevi e consecutivi. Durante la navigazione, le qualifiche del 1° Ufficiale di Coperta e di Macchina possono dedicarsi con 17 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 maggiore impegno a tutti i compiti che la loro funzione comporta ed in particolare a quelli riguardanti la sicurezza della nave, delle persone e dell’ambiente circostante. consentire al personale marittimo di usufruire nel miglior modo possibile del periodo di riposo quando la nave sosta in porto. Allievi Ufficiali di Coperta e Macchina LNG Shipping imbarca allievi ufficiali al fine di formare gli stessi sulle attività peculiari delle navi metaniere. Essi vengono formati attraverso la collaborazione con gli ufficiali e partecipando a programmi stilati in base alla normativa internazionale, STCW95. Formazione e certificazione del personale di bordo Sottufficiali Sono figure tecniche specialistiche presenti a bordo della nave, per assistere lo svolgimento delle operazioni commerciali e manovre della nave (nostromo, tankista, etc.), svolgere lavori meccanici e/o di manutenzione (operaio meccanico, elettricista, etc.) e curare il vettovagliamento dell’equipaggio (cuoco). Marinai e Comuni Sono i marinai, i camerieri e comuni in genere, sia di coperta che di macchina, che eseguono lavori operativi, assicurando l’esercizio della nave. Qualità e standard di vita a bordo Ogni nave è dotata di cabine insonorizzate e climatizzate a uso singolo per l’equipaggio, con elevato standard abitativo, anche al fine di ospitare passeggeri per un massimo di 12 persone, così come consentito dalle norme vigenti. Le navi sono dotate di salette mensa suddivise per ufficiali e sottufficiali/comuni, cucina e cambusa autonoma dove vengono conservate le provviste alimentari, secondo la normativa Hazard Analysis Critical Control Points (HACCP) che regolamenta la conformità di igiene, conservazione e qualità delle derrate alimentari e la preparazione dei pasti. Inoltre vi sono salette per lo svago dotate di sistemi video satellitare, impianti stereo, videoteca e palestra attrezzata. In ottemperanza alla politica “No Smoking Building” di Eni e ai regolamenti internazionali, le navi sono dotate di salette fumatori. La Società ha da tempo adottato anche la politica “No Drugs & Alchool”, aumentandone particolarmente l’efficacia attraverso il divieto assoluto di possesso e consumo a bordo di qualsiasi bevanda alcolica. Nel 2008 i test “non annunciati” per verificare l’ottemperanza a tali disposizioni, a bordo delle unità LNG Shipping, sono stati portati a 2. La Società infine garantisce mezzi di trasporto al fine di 18 Per mantenere elevato lo standard professionale e culturale dell’equipaggio e per garantire il rispetto della normativa vigente, il personale viene sottoposto a intensi periodi di addestramento e di formazione presso centri ufficialmente riconosciuti dalla Pubblica Amministrazione. Alcuni corsi sono istituzionali e obbligatori per tutti i membri dell’equipaggio, mentre altri sono funzionali al miglioramento delle prestazioni professionali del singolo. Per poter prestare servizio sulle navi adibite al trasporto di GNL ogni membro dell’equipaggio, a seconda della mansione espletata a bordo, deve essere in possesso delle certificazioni istituzionali obbligatorie, previste dalla Seafarer's Traning Certification and Watch Keeping (STCW95), che comprendono: • Certificato di Abilitazione alla Conduzione della Na ve • Certificato Basic Training ( composto da quattro certificazioni obbligatorie) • Certificato di Familiarizzazione Nave Gasiera • Certificato di Sicurezza Nave Gasiera • Certificato di Medical Care • Certificato di Primo Soccorso • Certificato Antincendio Avanzato • Certificato di Operatore Radar di Base e Avanzato • Certificato di Operatore Automatic Radar Plotting Aid (ARPA) • Certificato di Operatore General Officer Communication (GOC) (abilitato alle radio comunicazioni GMDSS) • Certificato di Ship Security Officer • Corso di Bridge Team Management and Search and Rescue (BTMSR) Oltre ai suddetti corsi istituzionali necessari alla gestione della nave, la Società pianifica annualmente i corsi di formazione e addestramento per i propri dipendenti sulle tematiche HSES (Health, Safety, Environment and Security). A tal proposito, nel 2008 sono state organizzate le seguenti iniziative formative: • Corso di HACCP • Corso di Incidenti Zero • Corso di ECDIS (cartografia elettronica) lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Inoltre sono stati erogati i seguenti corsi di cultura generale: • Corso di Lingua Inglese, effettuato durante il periodo di sbarco, con esame finale e successivo corso di mantenimento a bordo su supporto informatico • Corso di Responsabilità Amministrativa (D.Lgs 231) Attività di formazione 2006 • Corso sulla Privacy (D.Lgs 196) • Corso sulla Gestione dell’Amianto Nell’anno 2008 sono state effettuate 3.293 ore di formazione con 127 partecipazioni ai corsi istituzionali e funzionali. La spesa complessiva per la formazione è stata di 166.000 euro. 2007 2008 Sal. Sic. Amb. Altro Sal. Sic. Amb. Altro Sal. Sic. Numero partecipazioni Numero ore corso Costo totale (euro) 73 2.324 85.000 157 4.532 177.000 Amb. Altro 3 78 0 46 96 2.668 0 529 166.000 19 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Gestione HSES In data 14 gennaio 2008 LNG Shipping ha revisionato la politica di Health, Safety, Environment and Security (HSES), i cui principi sono stati recepiti all’interno delle politiche di Qualità, Sicurezza e Ambiente della Carbofin Energia Trasporti. Una copia delle politiche, applicate a tutte le navi gestite, è disponibile presso le unità di LNG Shipping. Il Rapporto annuale HSES è lo strumento attraverso il quale la Società comunica cosa è stato fatto durante l’anno trascorso in merito a tali tematiche e monitora rispetto al recente passato la propria performance. LNG Shipping raccoglie e consolida i dati ambientali su base semestrale ed i dati di sicurezza su base trimestrale, in accordo alle direttive Eni in materia. Sono stati raccolti ulteriori dati HSES per fornire informazioni che verranno utilizzate da Eni per la redazione del proprio Bilancio di Sostenibilità 2008. Infine, nell’anno 2008 è stato preparato il Piano Quadriennale degli Investimenti HSES (periodo di riferimento 2009-2012), che verrà consolidato da Eni Div. Gas & Power al fine di predisporre il proprio piano strategico di divisione. Sistema di gestione Il sistema di gestione della Salute, Sicurezza e Ambiente è basato su procedure relative alla progettazione, realizzazione ed esercizio di tutte le attività operative, in modo da assicurare il rispetto delle leggi e normative in materia. Ogni nave è stata progettata scegliendo la migliore 20 tecnologia disponibile al momento sul mercato, in modo da tutelare al massimo le risorse umane e l’ambiente. Ove possibile, nel tempo vengono introdotte tutte le innovazioni tecnologiche disponibili al fine di migliorare ulteriormente gli aspetti qualitativi e di sicurezza della flotta. L’espletamento dell’attività HSES è coordinato dal Focal Point di LNG Shipping, che ha il ruolo di interfaccia con le unità HSES di Eni ed il Manager. Con riferimento all’organigramma del personale di sede, il Focal Point HSES è rivestito dal responsabile dell’unità Gestione Contratti-Servizi Manning. Nell’anno 2008, per motivi organizzativi interni, la figura del Focal Point di LNG Shipping è stata ricoperta ad interim direttamente dal Responsabile Operazioni e Gestione Contratti della società. La figura del Focal Point HSES garantisce il recepimento delle linee guida di Eni, ne valuta l’impatto e, se opportuno, apporta integrazioni o variazioni, trasferendo al Manager le richieste di attuazione pratica delle necessarie attività. Il Manager applica, nella pratica, a bordo delle unità navali: • la propria Politica HSES, che recepisce appieno la Politica di LNG Shipping • il sistema di gestione Safety Management System, in conformità al codice ISM emesso dall’International Maritime Organization (IMO), cer tificato dall’Amministrazione italiana • il sistema di gestione della Security di bordo, in conformità al codice ISPS anch’esso emesso dall’IMO e certificato dall’Amministrazione italiana lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Al fine di verificare la completa conformità e attuazione delle norme suddette, il Manager nel 2008 ha effettuato 8 audit interni a bordo delle navi, 2 per unità, finalizzati alla verifica del sistema ISM ed ulteriori 4 mirati alla verifica dell’applicazione del sistema di Security. Il Manager ha effettuato inoltre 1 audit interno presso la propria sede, sempre ai fini di verificare la conformità del sistema ISM. Con lo stesso scopo, la Capitaneria di Porto ha effettuato 1 audit presso la sede del Manager. Le risultanze di tutte le attività di Audit svolte a bordo delle navi e presso gli Uffici del Manager hanno dato esito soddisfacente. Obiettivi e risultati Tutte le operazioni effettuate dal personale, sia a terra che a bordo delle navi, devono essere volte a raggiungere i seguenti obiettivi: • salvaguardare la vita umana attraverso il costante controllo della sicurezza delle navi • osservare le norme vigenti per la tutela dell’ambiente in generale e di quello marino in particolare • assicurare l’efficienza tecnica e operativa delle navi • proteggere le navi e gli equipaggi dalle conseguenze di pratiche illegali Il raggiungimento dei suddetti obiettivi viene costantemente monitorato e viene valutato e misurato tramite lo svolgimento di attività di audit e studi statistici in merito a: • infortuni • incidenti • mancati incidenti • situazioni di pericolo per l’ambiente • osservazioni e non conformità di sistema • fattori di valutazione tecnica delle navi 21 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 POLITICA DEL MANAGER DI lng shipping, CARBOFIN ENERGIA TRASPORTI 22 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Salute Ogni membro del personale, indifferentemente dal tipo di contratto con cui viene imbarcato (in Continuità di Rapporto e/o Tempo determinato), in base alle norme legislative vigenti, viene obbligatoriamente sottoposto ad una visita preventiva precedente ogni singolo imbarco, per accertarne le condizioni di salute ai fini dell’idoneità professionale. Le visite sono effettuate dall’IPSEMA, che si avvale di strutture proprie o convenzionate per le analisi specialistiche. Nel 2008 sono state effettuate in totale 498 visite preventive di imbarco. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 271/99 il personale di bordo viene sottoposto ad accertamenti sanitari da parte del medico competente, figura obbligatoria per legge, che esprime un giudizio di idoneità alla mansione specifica. Il medico competente effettua anche sorveglianza sanitaria dell’ambiente di lavoro, Sopralluoghi Marittimi sottoposti a sorveglianza sanitaria di cui audiometrie di cui spirometrie Visite preventive di imbarco In caso di necessità durante la navigazione, il Comandante può avvalersi della consulenza medica del Consorzio Italiano per la Ricerca Medica (CIRM), un’istituzione composta da medici che prestano servizio volontario e che può essere contattata via ispezionando le navi. Di norma questa visita viene eseguita almeno una volta all’anno per ogni nave. In ambito di sorveglianza sanitaria, nel 2008 il medico competente ha effettuato, a livello di flotta, un totale di 8 sopralluoghi dell’ambiente di lavoro, monitorando il rumore, il microclima e le postazioni VDT (videoterminalisti), sottoponendo nel contempo a visita audiometrica e spirometrica 213 membri dell’equipaggio, per un totale di 426 esami. Tutti i lavoratori marittimi sottoposti alla sorveglianza sanitaria sono risultati idonei alla mansione specifica, come già evidenziato negli anni precedenti. Pertanto non è stato attuato alcun provvedimento di tipo medico-legale e non è stata inoltrata alcuna denuncia di malattia professionale agli Organi Competenti. I lavoratori marittimi visitati sono stati informati sul significato degli accertamenti sanitari effettuati e sui loro risultati. 2006 2007 2008 9 268 134 134 362 6 418 209 209 463 8 426 213 213 498 telefono, e-mail o fax. Un altro aspetto del D.Lgs 271/99 cura le problematiche connesse alla presenza di materiali contenenti amianto sulle navi e per rispondere adeguatamente alle esigenze di questa legge, in 23 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 passato l’intera flotta di LNG Shipping è stata sottoposta a dettagliata mappatura per la rilevazione di eventuali materiali a base di amianto. Il risultato è stato totalmente negativo per le navi Lng Portovenere e Lng Lerici, di più recente costruzione, mentre si sono riscontrate positività nel caso delle Lng Elba e Lng Palmaria, di più remota costruzione. Ai fini della tutela del personale imbarcato, i materiali contenenti amianto riscontrati sono stati messi in sicurezza attraverso le metodologie più comuni (incapsulamento, rimozione o trattamento tramite appositi agenti chimici) rendendoli innocui. A scopo cautelativo, una volta all’anno viene effettuato un monitoraggio mirato a verificare la presenza di fibre 24 di materiali contenenti amianto negli ambienti di bordo. Le risultanze ottenute dai monitoraggi effettuati nel corso dell’anno 2008 hanno confermato una presenza di fibre entro le soglie stabilite dalle leggi vigenti in materia. Qualora si rendesse necessario operare direttamente in un ambiente in cui è nota la presenza di tali materiali, il personale è dotato di appositi kit protettivi che consentono l’esecuzione dell’attività in assoluta sicurezza. Per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria per il personale di sede di LNG Shipping, in conformità al D. Lgs 81/2008, nel corso dell’anno in esame il medico competente ha effettuato un totale di 9 esami strumentali e 2 esami di laboratorio. lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Sicurezza LNG Shipping è impegnata nel miglioramento degli standard di sicurezza attraverso il pieno rispetto delle normative vigenti e l’adozione dei migliori modi di operare dell’industria di settore nazionali e internazionali che garantiscono la salvaguardia della vita umana in mare, la tutela dell’ambiente e l’integrità dei beni. La gestione della sicurezza di una nave metaniera è realizzata attraverso l’individuazione, la valutazione e la mitigazione di tutte le possibili aree di rischio. Questo processo inizia nella fase di progettazione, nella scelta del cantiere, nel controllo degli standard costruttivi applicati, fino alla scelta delle dotazioni di sicurezza a bordo e all’addestramento del personale. Nel 1997, con l’adozione dell’ISM Code sulle misure di sicurezza a bordo, tutte le navi e le compagnie sono state obbligate a definire un sistema di gestione a tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza degli equipaggi e delle navi stesse. Essendo obbligatorio per norma internazionale, l’Amministrazione di bandiera provvede al rilascio di un Document of Compliance alla compagnia e di un Safety Management Certificate, alla singola nave. La costante attenzione di LNG Shipping e del suo Manager nei confronti della sicurezza è testimoniata da campagne mirate alla sensibilizzazione del problema degli infortuni a bordo, dall’introduzione di nuovi dispositivi di protezione individuali (DPI) specifici e dal rafforzamento delle procedure già in atto. Fin dal 2005 tutte le navi sono state dotate di un Video di Sicurezza specifico per la nave, allo scopo di consentire al personale imbarcato e ai visitatori di familiarizzare con le norme previste dall’ISM. Il video è interattivo, in modo da differenziare la comunicazione tra personale di bordo e visitatori, è bilingue ed è abbinato ad un opuscolo in cui vengono riassunte le principali informazioni. Nell’anno 2008, a causa di un elevato numero di infortuni occorsi, si è registrato un aumento degli indici di frequenza (If) e di gravità (Ig) rispetto all’anno precedente. Le principali cause degli infortuni sono da ricondurre ad una mancata attenzione da parte del personale sia sul posto di lavoro che negli ambienti nave differenti da questo. LNG Shipping ed il Manager, sin dall’evoluzione negativa del trend, hanno messo in atto gli opportuni provvedimenti operativi per una maggiore sensibilizzazione. L’indice di frequenza, calcolato con la formula sotto riportata, indica la frequenza di accadimento di un evento che comporta un’interruzione dell’attività lavorativa superiore ai 3 giorni, relativamente al totale di ore effettivamente lavorate, a livello di flotta: numero infortuni > di 3gg x 1.000.000 If = ---------------------------------------------------------------totale ore effettive lavorate L’indice di gravità, calcolato con la formula sotto riportata, dà invece un’indicazione di quanto sia stato grave l’insieme degli eventi occorsi: numero giorni di assenza progressivi x 1.000 Ig = ---------------------------------------------------------------totale ore effettive lavorate 25 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Indice di frequenza e indice di gravità Personale di LNG Shipping Personale ditte Terzi (contrattisti e/o lavoratori diversi dal personale di bordo) Indici generali (media) Indice di frequenza Indice di gravità Indice di frequenza Indice di gravità Indice di frequenza Indice di gravità Nel 2008, il Manager, in nome e per conto di LNG Shipping, ha assegnato alla Lng Portovenere il “Safety Award” per aver raggiunto il miglior risultato nell’applicazione delle procedure per la segnalazione dei “Mancati Incidenti”, segnalando la media di un "mancato incidente" al mese (periodo di riferimento anno 2007) e per aver ottenuto il minor numero di Tipologia 2006 2007 2008 6,06 0,9 n.a. n.a. n.a. 4,05 0,46 n.a. n.a. n.a. 15,59 1,18 9,4 0,35 14,55 n.a. n.a. 1,04 infortuni (zero infortuni/anno), raggiungendo così l’obbiettivo che LNG Shipping aveva fissato. Il “near miss”, o mancato incidente, è un evento od una serie di eventi, che non è risultato essere un incidente o infortunio, ma che sotto lievi diverse circostanze lo sarebbe stato. 2006 2007 2008 3 2 8 0 20 1 19 0 20 2006 2007 2008 Errore umano/mancanza attenzione 0 1 6 Procedure incorrette/incomplete Indumenti protettivi non utilizzati Sospette aree pericolose Difetti materiali/attrezzature Altre cause 1 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 2006 2007 2008 1 0 1 1 0 1 1 0 4 1 3 0 Rapporti di Infortuni Rapporti di Incidenti Rapporti di Mancati Incidenti Suddivisione infortuni per causa Suddivisione infortuni per nave Lng Elba Lng Palmaria Lng Lerici Lng Portovenere Note: - si sono contabilizzati solo gli infortuni che hanno comportato un’assenza dal posto di lavoro superiore ai 3gg. consecutivi, come da protocollo Eni. 26 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Security Gestione delle emergenze LNG Shipping e il suo Manager pongono grande attenzione anche agli aspetti relativi alla “maritime security”, intesa come sicurezza dal punto di vista di protezione della nave e del suo equipaggio da eventuali attacchi terroristici aventi matrici politiche. Fin dal 2004 è stata attivata la procedura di emergenza, in seguito opportunamente aggiornata, per la gestione di possibili scenari incidentali a bordo delle navi della flotta. L'equipaggio viene inoltre formato, con specifici corsi propedeutici, ad affrontare eventuali emergenze (incluse quelle ambientali) e, mensilmente, vengono approntate esercitazioni in merito. A tal proposito devono essere garantiti i seguenti obiettivi: • salvaguardare la vita umana e tutelare i beni aziendali, attraverso il costante controllo della sicurezza, dell’efficienza tecnica e operativa e delle misure di security delle navi • garantire gli standard in conformità alle norme e ai regolamenti di legge nazionali e internazionali applicabili • proteggere le navi e gli equipaggi dalle conseguenze di pratiche illegali o pregiudizievoli nei confronti della security, mediante una corretta gestione delle situazioni di emergenza • promuovere la conoscenza della security fra tutto il personale, migliorando continuamente la preparazione tecnica e l’efficienza operativa del personale di bordo e di terra. A tale scopo ogni nave è dotata di uno Ship Security Plan, di Procedure per la Security, di uno Ship Security Officer, di un Company Security Officer, nonché di alcuni impianti e accorgimenti quali il Sistema di Allarme Silenzioso (SSAS), il Sistema di Identificazione Automatica di navi terze (AIS) e le marcature del numero di identificazione della nave (numero IMO) riportate in alcuni punti strategici dello scafo e della sovrastruttura. Oltre a quanto sopra sono stati installati un impianto di video sorveglianza a circuito chiuso e di antintrusione automatico, con allarme otticoacustico. L’estrema attenzione rivolta al rispetto dell’ambiente marino ha portato LNG Shipping ad aderire all’accordo Eni-Castalia Ecolmar che permette di fronteggiare, in area mediterranea, eventuali emergenze ambientali marine mediante l’intervento di mezzi navali specializzati. Castalia Ecolmar dispone di competenze, mezzi e strutture necessarie per l’effettuazione di attività antinquinamento derivanti dalla dispersione accidentale di materiali inquinanti da parte delle navi. L’accordo prevede la disponibilità di un sistema integrato di risposta alle emergenze in mare in conformità con le linee guida OPRC (Oil Pollution Preparedness, Response and Cooperation). Nell’ambito dell’accordo, attraverso la costituzione di un gruppo di coordinamento operativo, sono state elaborate delle procedure ed un manuale operativo ed è stato predisposto un quadro di formazione delle figure preposte alla gestione delle emergenze. Durante gli anni di validità di questo accordo, non è mai stato necessario attivare l’unità di emergenza in quanto non si sono verificate situazioni che lo richiedessero. Nel corso dell’anno 2008, tutte le unità navali di LNG Shipping, hanno svolto con esito soddisfacente il programma di esercitazioni antinquinamento e gestione delle emergenze come di anno in anno stabilite per ciascuna unità. 27 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Ambiente stibile utilizzate a livello di flotta nell’anno. Come propellente per generare il vapore necessario a movimentare le turbine della sala macchine, le navi utilizzano i vapori di GNL (Boil Off) provenienti dall’evaporazione di parte del carico. Uno degli obiettivi primari di LNG Shipping nella conduzione delle proprie attività è quello di garantire la protezione dell’ambiente marino. I principali impatti ambientali delle metaniere riguardano le emissioni in atmosfera, in termini di emissioni di gas serra e di ossidi di azoto e di zolfo, la produzione di rifiuti (di tipo assimilabile agli urbani derivanti dalle attività di bordo e speciali, derivanti da operazioni di pulizia e lavori di manutenzione), le acque di sentina (acque che si raccolgono nella sentina del locale macchine, provenienti da spillamenti da valvole e da pompe di raffreddamento e da eventuali lavaggi per lavori di pitturazione) e le acque di zavorra. Il gasolio (MDO) viene utilizzato non a scopi propulsivi, ma solo per alimentare il generatore diesel di emergenza, per la produzione di energia elettrica. I consumi energetici e le emissioni in atmosfera Inoltre il gasolio (MDO) viene utilizzato, ma solo su Lng Elba e Lng Palmaria, anche durante la fase di degassifica delle cisterne del carico tramite l’azionamento di appositi macchinari di bonifica. Quando il Boil Off non è sufficiente si ricorre all’olio combustibile (HFO) come carburante alternativo da bruciare in caldaia. Le seguenti tabelle riportano le quantità di combuSerie storica dati di consumi ed emissioni di flotta Consumi energetici per miglia navigate Gas naturale Olio combustibile (HFO) Gasolio (MDO) Totale Numero viaggi Totale miglia navigate Indice dei consumi anno 2006 2007 2008 (tep) (tep) (tep) (tep) 46.340 26.297 258 72.895 118 163.216 0,447 56.032 25.085 321 81.438 122 155.403 0,524 55.988 26.811 241 83.040 103 151.225 0,549 (miglia) (tep/miglia) Il grafico seguente mostra il rapporto tra le quantità di gas naturale e di olio combustibile (entrambe espresse in tep) utilizzate a scopi propulsivi, mettendo in evidenza l’impiego del gas naturale sempre come fonte primaria. 28 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 2006 26.811 25.085 26.297 2007 Emissioni in Percentuale di utilizzo combustibili fossili per anno Gas naturale Olio combustibile (HFO) 55.988 tep-HFO 56.032 90000 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 46.340 tep Confronto gas naturale/olio combustibile per propulsione tep-gas naturale 2008 anno 2006 2007 2008 (%) (%) 63.8 36.2 69.1 30.9 67.6 32.4 Come si può notare dall’andamento in tabella per gli anni 2007- 2008, l’impiego del gas naturale a scopi di propulsione delle navi ha segnato un valore particolarmente positivo, mostrando l’impegno di LNG Shipping nel prediligere, per quanto possibile, la fonte energetica meno nociva per l’ ambiente. anno 2006 2007 2008 (ton) (ton) (ton) (ton) (ton) 194.706 177,1 1.703 11,15 51,49 213.735 168,12 1.627 11,03 46,99 218.966 189,23 1.736 10,34 47,58 anno 2006 2007 2008 (kg/miglianavigate) (kg/miglianavigate) (kg/miglianavigate) (kg/miglianavigate) (kg/miglianavigate) 1.193 1,085 10,43 0,068 0,315 1.375 1,081 10,47 0,070 0,302 1.448 1,251 11,479 0,068 0,314 Emissioni in atmosfera CO2 NOx SO x CO PST Indice delle emissioni in atmosfera CO2 NOx SO x CO PST Per i soli anni 2007/2008 vengono di seguito riportati i dati di consumo energetico e delle emissioni distinti per singola nave. Dati operativi Numeri Totale miglia anno Lng Elba Lng Palmaria Lng Lerici Lng Portovenere 2007 2008 2007 2008 16 16 18.293 21.223 34 25 43.931 39.662 54 42 65.417 52.538 18 20 27.762 37.802 29 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Consumi energetici aggregati Gas naturale (tep) Olio combustibile (HFO) (tep) Gasolio (MDO) (tep) Totale (tep) Emissioni in atmosfera per nave CO2 (ton) NOX (ton) SOX (ton) CO (ton) PST (ton) Indice delle emissioni in atmosfera per nave CO2 (kg/miglia navigate) NOX (kg/miglia navigate) SOX (kg/miglia navigate) CO (kg/miglia navigate) PST (kg/miglia navigate) anno Lng Elba Lng Palmaria Lng Lerici Lng Portovenere 2007 2008 2007 2008 2007 2008 2007 2008 10.577 12.543 3.435 4.698 30 20 14.042 17.261 24.130 18.629 6.823 7.077 0 33 30.953 25.739 13.362 12.777 9.221 6.440 199 127 22.782 19.344 7.965 12.039 5.606 8.596 93 61 13.664 20.696 anno Lng Elba Lng Palmaria Lng Lerici Lng Portovenere 2007 2008 2007 2008 36.043,20 44.714,98 25,77 33,78 78.734,84 66.743,33 45,27 49,57 61.828,79 51.234,38 65,85 46,63 37.127,86 56.272,99 41,24 59,25 2007 2008 2007 2008 2007 2008 222,38 303,47 1,19 1,44 5,33 7,35 439,82 457,20 1,97 2,32 11,64 11,8 600,43 418,98 5,22 3,42 19,59 13 364,13 555,99 2,65 3,18 10,42 15,42 anno Lng Elba Lng Palmaria Lng Lerici Lng Portovenere 2007 2008 2007 2008 2007 2008 2007 2008 2007 2008 1.970 2.107 1,408 1,591 12,156 14,299 0,065 0,067 0,291 0,346 1.792 1.683 1,030 1,249 10,011 11,527 0,044 0,058 0,264 0,297 945 975 1,007 0,887 9,178 7,974 0,079 0,065 0,299 0,247 1.337 1.488 1,485 1,567 13,116 14,707 0,095 0,084 0,375 0,407 Note: - il tep, o tonnellata equivalente di petrolio, è un’unità di misura convenzionale utilizzata comunemente nei bilanci energetici per esprimere tutte le varie fonti energetiche in una unità di misura comune di riferimento, tenendo conto del loro potere calorifico. La tonnellata è quella metrica. Si assume che da 1 kg di petrolio si ottengano 10.000 kcal (PCI, potere calorifico inferiore), per cui 1 tep = 107 kcal. Inoltre risulta essere 1m3 gas = 0.0008 tep = 8.899,15 Kcal - il miglio marino o, più precisamente, il miglio nautico internazionale (abbreviato con il simbolo nm, dall'inglese nautical mile) è una unità di misura di lunghezza equivalente a 1.852 metri - i fattori di emissione usati per calcolare le "Emissioni in atmosfera" derivano da un’accurata ricerca dei fattori disponibili in letteratura e dal contributo dello studio”Analisi ambientale del sistema di trasporto GNL mediante la flotta LNG Shipping”effettuato da SNAMProgetti nel Marzo 2006. A conclusione di tale ricerca i valori dei fattori di emissione sono stati ottenuti tramite conversione dei dati di cui alla tabella 4, par. 11, all. I, della Decisione della Commissione europea del 18 luglio 2007 in materia di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra ai sensi della Dir. 2003/87/CE. 30 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Oltre alle emissioni di sostanze derivanti dalla combustione dei combustibili fossili e a quelle prodotte dagli inceneritori di bordo (presenti a bordo delle Lng Portovenere e Lng Lerici, con i quali vengono inceneriti rifiuti come indicato nella Convenzione Internazionale MARPOL), tuttavia quest’ultime poco rilevanti, l’attività di esercizio e soprattutto di manutenzione di navi metaniere comporta anche l’emissione in atmosfera di gas naturale, in quanto, in occasione delle sosta in cantiere per i lavori periodici di manutenzione, le navi devono effettuare la “degassifica” dei serbatoi e della zona carico. Tale operazione di degassifica consiste nello spiazzare tutto il contenuto dei serbatoi, ovvero il gas naturale generato dall’evaporazione del GNL trasportato, con un gas inerte, quale l’ azoto, al fine di evitare qualsiasi potenziale principio di deflagrazione. La fase successiva consiste nel sostituire a sua volta l’azoto introdotto con aria ambiente, al fine di rendere possibile e sicuro l’accesso del personale all’ interno dei serbatoi del carico. Pertanto, l’operazione di degassifica comporta l’emissione in atmosfera del gas naturale presente nei serbatoi della nave metaniera. Nel corso del 2008 hanno effettuato operazioni di degassifica dei serbatoi le navi Lng Lerici, Lng Palmaria e Lng Elba: si può pertanto stimare che le emissioni di gas naturali in atmosfera dovute a tale operazione siano state pari a circa 145.000 m3, corrispondenti alla somma dei volumi dei serbatoi delle tre navi (65.000 m3 per la Lng Lerici, 40.000 m3 per la Lng Elba e 40.000 Rifiuti prodotti dalla flotta Rifiuti totali Rifiuti assimilabili ad urbani Inceneriti Rifiuti assimilabili ad urbani * smaltiti in mare Rifiuti assimilabili ad urbani smaltiti a terra Rifiuti speciali conferiti a ditte specializzate m3 per la Lng Palmaria). Gestione dei rifiuti I rifiuti prodotti dalle navi comprendono i rifiuti assimilabili agli urbani, prodotti dalle attività di bordo e i rifiuti speciali costituiti dai sedimenti e dalle morchie derivanti dalle operazioni di pulizia delle casse del combustibile. La gestione dei rifiuti, a partire dal 1995 con l’introduzione del Registro Scarico Rifiuti, avviene in accordo all’Annesso V della Convenzione MARPOL 73/78. Sulle navi viene attuata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani che, durante le soste delle navi in porto, vengono affidati a ditte specializzate per lo smaltimento. Nel 2008 sono stati prodotti 673 m3 di rifiuti totali, dei quali ca. 7 m3 sono definibili come rifiuti speciali, che necessitano di smaltimento separato e che per tale motivo vengono conferiti a ditte terze specializzate ed autorizzate ad operare in tale settore. In questo ambito vengono considerati rifiuti speciali le morchie derivanti dai processi di depurazione dell’olio combustibile e i fanghi risultanti dalle pulizie delle casse di zavorra e delle casse combustibile effettuate durante le soste in cantiere per i lavori di manutenzione delle navi. anno 2006 2007 2008 (m3) 731 720 673 Lng Palmaria 0 Lng Lerici 11,24 Lng Portovenere 12,70 0 0 4,9 3,0 42,10 213,10 108,80 116,62 0 7,5 0 8,50 4,70 100,60 20,90 14,80 83,63 128,71 123,30 0 0 0 11,00 13,45 38,80 29,50 23,50 113,00 145,10 125,76 0 2 3 anno Lng Elba 2006 0 0 0 17,45 29,30 20,50 126,28 215,37 181,10 9 10 4,4 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008 (*): materiali galleggianti derivati da imballaggi; materiali cartacei, stracci, vetro, metalli, lattine e bottiglie triturati e ridotti in frammenti minori di 25mm di diametro; residui del carico ridotti a meno di 25mm di diametro; rifiuti alimentari. 31 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 I prelievi, gli scarichi idrici e i prodotti chimici Nel 2008 sono stati utilizzati circa 171,35 milioni di metri cubi di acqua di mare per il raffreddamento dei macchinari, per il riempimento delle casse di zavorra e in parte come acqua di lavanda; sono stati invece prodotti a bordo circa 46.421 m3 di acqua distillata e di lavanda ottenuta tramite evaporatore ad osmosi inversa. Inoltre sono stati utilizzati, come acqua potabile e di lavanda, circa 5.559 m3 di acqua dolce, imbarcati attraverso bettolina o acquedotto. Le navi della flotta LNG Shipping sono dotate di sistema di zavorra segregata, ciò significa che tutti gli spazi adibiti allo stoccaggio delle acque di zavorra (di volta in volta necessaria per stabilire gli assetti della nave) sono tali per cui non ci sarà mai la possibilità di esporre dette acque ad inquinamenti occasionali (i.e. carico o altro). Il dato relativo agli scarichi idrici comprende le acque di sentina conferite a terra in idonei impianti di ricezione e le acque di zavorra pulita, scaricate in mare. In conformità alla normativa nazionale, tutte le acque di sentina prodotte vengono scaricate a terra e trattate da ricevitori provvisti delle necessarie autorizzazioni rilasciate dall’Autorità marittima. Acqua di sentina e acqua di zavorra Acqua di sentina In ottemperanza alla Risoluzione A.848 (20) IMO, le navi gestiscono le acque di zavorra secondo delle procedure elencate nel Ballast Water Management Plan (BWMP) mutuate da detta risoluzione, le quali prevedono che nel caso di viaggi al di fuori di aree omogenee (un’ area omogenea è un’area nella quale gli organismi animali e vegetali sono contraddistinti da caratteristiche di affinità) venga effettuato il cambio totale della zavorra in acque profonde e lontano dalla costa, al fine di evitare l’introduzione di organismi patogeni e alieni, in zone di mare dove erano assenti. L’introduzione di questi organismi può infatti portare alla distruzione dell’ecosistema locale precedentemente esistente. Nel corso dell’anno le navi della flotta LNG Shipping hanno effettuato viaggi soltanto nell’area mediterranea, pertanto non è mai stato necessario attuare le pratiche dettate dalle norme internazionali suddette. Durante il 2008, in concomitanza con i lavori di manutenzione, è stato installato sulla Lng Palmaria un nuovo impianto di trattamento delle acque sanitarie al fine di diminuire gli scarichi a mare ed il conseguente inquinamento, in ottemperanza alla norma internazionale MARPOL-Annesso IV. Nel corso dell’anno 2008, si è provveduto a monitorare anche i prodotti chimici maggiormente utilizzati a bordo quali pitture, additivi e solventi. Le confezioni degli stessi sono state smaltite secondo quanto previsto dalla Convenzione MARPOL di riferimento. anno 2006 2007 2008 (m3) 513 549 468 (m ) 2.300.000 2.590.000 1.950.000 Lng Elba Lng Palmaria Lng Lerici Lng Portovenere 193 100 85 534.657 541.456 275.554 107 0 108 1.040.000 1.210.000 930.000 98 349 116 760.000 470.000 380.000 Lng Lerici Lng Portovenere 3 Acqua di zavorra anno Acqua di sentina (m3) Acqua di zavorra (m3) 2006 2007 2008 2006 2007 2008 115 100 159 166.271 364.752 363.603 Prodotti chimici di bordo Prodotti chimici di bordo Prodotti chimici 32 Additivi chimici Pitture Solventi Lng Elba Lt 2768 Lt Lt 4380 730 anno 2008 Lng Palmaria 2262 4134 560 2618,1 4602 1012 2890 3867,5 1015 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 I principali stakeholders Con la realizzazione del presente Rapporto HSES, LNG Shipping desidera fornire una descrizione dell’impegno HSES sia agli interlocutori interni (dipendenti, azionisti, contrattisti, etc.) sia ai referenti esterni direttamente coinvolti dalle attività della società. In particolare, i principali stakeholders di LNG Shipping sono : Dipendenti di LNG Shipping s.p.a. Il nostro personale costituisce il principale asset grazie al quale siamo in grado di raggiungere i risultati che presentiamo anche attraverso questo documento. Inoltre, essi sono i primi soggetti che rispettano e testimoniano l’impegno della Società nel raggiungere i propri obiettivi, ponendo la massima attenzione ai temi HSES. fornendo consulenza per lo sviluppo di progetti di trasporto integrati e durante le fasi di negoziazione dei contratti di compravendita di gas naturale. GNL Italia S.p.A. E’ è la società che possiede e gestisce lo stabilimento di rigassificazione di GNL di Panigaglia (La Spezia), dove approdano le navi LNG per effettuare le operazioni di discarica del metano nei depositi di terra. Essa è stata costituita in data 27 luglio 2001 per ricevere in conferimento, detenere e gestire le attività svolte da Snam Rete Gas S.p.A. relative alla rigassificazione di gas naturale liquefatto. La Società è divenuta operativa il 1° novembre 2001. Con questa operazione è stato creato un polo di eccellenza per lo sviluppo di ingegneria e tecnologia avanzata nel campo del gas naturale liquefatto, ed è stata data completa autonomia gestionale all’attività regolata di rigassificazione, in precedenza svolta da Snam Rete Gas S.p.A., che attualmente ha il controllo integrale di GNL Italia. Carbofin Energia Trasporti S.p.A. Il Manager svolge attività di Ship Management per conto di LNG Shipping riguardo alla gestione tecnicoamministrativa della flotta e alla gestione del personale marittimo. Il terminale di Panigaglia è l’unico terminale di rigassificazione attualmente esistente in Italia. Eni Divisione Gas & Power. Eni opera nell’approvvigionamento, trasporto, distribuzione e vendita di gas naturale in Italia e all’estero. È un operatore integrato nella generazione e nella commercializzazione di energia elettrica. Eni Divisione Gas & Power è l’azionista unico di LNG Shipping. GdF Suez E’ il principale operatore nel settore del gas naturale in Francia e opera nella ricerca, produzione, approvvigionamento, trasporto, distribuzione e vendita di gas naturale in Francia e all’estero. GdF Suez è il noleggiatore di Lng Lerici, una delle navi della flotta di LNG Shipping. Eni Divisione Gas & Power è il noleggiatore di Lng Elba, Lng Palmaria e Lng Portovenere, tre delle navi della flotta di LNG Shipping. LNG Shipping fornisce costantemente a Eni Divisione Gas & Power un supporto tecnicocommerciale Iberdrola E’ uno dei principali operatori nel settore elettrico in Spagna e opera nella produzione di energia elettrica da fonte eolica, idroelettrica e da centrali di cogenerazione. 33 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Nei primi mesi del 2008 Eni ha sub-noleggiato una nave ad Iberdrola. fornire assistenza agli equipaggi, rifornimento di viveri e materiali, coordinamento per interventi tecnici. Dal 2003 le navi di LNG Shipping consegnano GNL a Iberdrola nei terminali di rigassificazione spagnoli. Le principali agenzie marittime utilizzate sono la Hyproc Shipping nei porti algerini di Bethioua (Arzew) e Skikda, La Gulf Agency Company nel porto di Idku (Egitto), l’agenzia La Mercantile nel porto di La Spezia e la Barwil Pommè nel porto di Fos (Francia). Corpo delle Capitanerie di Porto Ha compiti e funzioni collegate in prevalenza con l’uso del mare per fini civili e con dipendenza funzionale dai vari ministeri, primo fra tutti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le principali linee di attività del Corpo delle Capitanerie di Porto sono: la ricerca e il soccorso in mare; la sicurezza della navigazione con controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale mercantile e, attraverso l’attività di Port State Control, anche sul naviglio mercantile estero che approda nei porti nazionali; la protezione dell’ambiente marino in rapporto di dipendenza funzionale dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio; l’iscrizione del naviglio mercantile; i contenziosi per i reati marittimi depenalizzati; la polizia tecnica-amministrativa marittima; il controllo del traffico marittimo; la manovra delle navi; la sicurezza nei porti; le inchieste sui sinistri marittimi; il controllo del demanio pubblico; i collaudi e le ispezioni periodiche. Enti di classificazione Enti come RINA, ABS, etc. hanno lo scopo di verificare la capacità delle navi di svolgere il compito cui sono state destinate, a garanzia delle parti interessate (armatori, assicuratori, noleggiatori), della tutela della vita umana in mare e della prevenzione dell’inquinamento. Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) Ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere lo sviluppo della marina mercantile italiana curando l’assistenza e la tutela degli interessi delle imprese associate che operano nel settore del trasporto merci e passeggeri, nelle crociere e nei servizi ausiliari dei traffici. Confitarma rappresenta tali interessi di fronte alle autorità politiche, amministrative e a qualsiasi organismo pubblico o privato di natura nazionale e internazionale; inoltre stipula accordi in ambito sindacale ed economico, contratti collettivi di lavoro, rappresentando e tutelando i soci in questioni sindacali ed economiche. Agenzie Marittime Rappresentano l’armatore e il noleggiatore nei vari porti di caricazione e di discarica dove la nave viene destinata e che si adoperano al fine di organizzare la movimentazione della nave (ormeggio/disormeggio), 34 Società Ispettive (Cargo Surveyors) Sono società nominate nei vari porti di caricazione e di discarica, in nome e per conto del noleggiatore / armatore, per verificare le misure di quantità e qualità del carico movimentato e dei combustibili riforniti. Le principali società ispettive utilizzate sono la Saybolt in Algeria, e la società SGS in Egitto, Italia e Francia. Oil Major Sono le principali società che operano nel settore del Petrolio e del Gas Naturale con le quali si intrattengono rapporti commerciali allo scopo di verificare la possibilità di ottimizzare l’impiego delle navi mediante sub-noleggio o alle quali è richiesta l’ispezione e certificazione di qualità delle nostre unità (Vetting), necessaria per ottenere l’autorizzazione all’accesso nei terminali di caricazione e discarica da parte dei rispettivi operatori. Le principali Oil major con le quali si intrattengono i rapporti commerciali sono GdF Suez, Repsol e Shell. Brokers Sono società che operano nel settore dello “shipping” e consentono di ottenere informazioni strategiche relative a questo particolare mercato quali : andamento dei noli, disponibilità e richiesta di naviglio, informazioni su progetti di trasporto integrati, nuove costruzioni ecc. I brokers che forniscono attualmente informazioni sono la EA Gibson L.t.d. e la LNG Shipping Solutions. Forniture di beni e servizi vari LNG Shipping, attraverso il suo Manager, Carbofin Energia Trasporti, si avvale di fornitori di beni e servizi a fronte di convenzioni e ordini per lavori emessi nel corso dell’anno. I fornitori vengono selezionati in base a un sistema di qualifica e monitorati nelle loro performance. Tra i fornitori qualificati sono individuabili le maggiori ditte italiane e straniere, leader nel settore criogenico, nella riparazione navale e nella fornitura di servizi all’armamento italiano ed estero. In particolare vanno segnalate Fincantieri, Elsag, Telemar, Foxboro, Cryostar, Sofinter, GTT ed altre fra le maggiori società specializzate nel campo marittimo. lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Nota metodologica Il sistema di accounting dei dati HSES relativi alle quattro metaniere e alla sede della società LNG Shipping fa riferimento alla metodologia indicata nel Manuale di Data Reporting HSES 2005, predisposto dalla funzione Analisi e Reporting della Direzione HSES di Eni. Al fine di facilitare il sistema di acquisizione dei dati è stato predisposto un addendum tecnico al Manuale con le indicazioni metodologiche per la raccolta dei dati HSES specifici del settore (salute, sicurezza, fattori di emissione, acqua di sentina, registro rifiuti, etc.) che tiene conto di: • normative internazionali vigenti nel campo marittimo; • organizzazione del lavoro del settore marittimo; • caratteristiche tecnologiche delle navi metaniere. Nella fase di rendicontazione viene verificata la qualità, la coerenza storica e l’attendibilità dei dati provenienti dalle unità navali con il coinvolgimento delle funzioni di sede competenti. Il documento, uno fra i primi nel contesto marittimo nazionale, è stato redatto tenendo conto dell’evoluzione dei principali standard di reporting (“Linee Guida per il rapporto ambientale di impresa” promosse dalla Fondazione Eni Enrico Mattei e “Linee Guida sul Reporting di Sostenibilità” dal Global Reporting Initiative) e la normativa internazionale (MARPOL, IMS, SOLAS, etc.). Le performance fisiche HSES sono presentate in una serie di tre anni. Per quanto riguarda le informazioni economiche HSES esse sono gestite nell’ambito della contabilità generale. La Società LNG Shipping sta predisponendo un sistema di accounting specifico per tali dati, al fine di migliorare la gestione e il reporting delle spese e degli investimenti HSES. Inoltre, seguendo i suggerimenti provenienti dalla società verificatrice ERM, dall’anno 2008 è stata differenziata per nave la presentazione dei dati relativi ai rifiuti, agli scarichi idrici, ai prodotti chimici ed alla sicurezza. Relativamente alla sicurezza sono state, inoltre, identificate le principali cause di infortuni. Questa presentazione dei dati consente una più chiara giustificazione delle variazioni nel tempo delle performance ambientali ed una maggiore possibilità di verifica degli stessi. 35 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Normativa di riferimento Le normative nazionali e internazionali, dalle quali derivano tutti gli atti che determinano le azioni per l’applicabilità dei sistemi a bordo delle navi, sono in via principale le seguenti: • Codice della Navigazione; • MARPOL Convention (International Convention for the Prevention of Pollution from Ships) - IMO; • SOLAS Convention (International Convention for the Safety of Life at Sea) - IMO; • Load Line Convention - IMO; • ICG/GC (International Gas Carrier/Gas Carrier Code) IMO; • ILO Convention (International Labour Organisation); • SAR Convention (Search and Rescue) - IMO; • STCW95 (Seafarer’s Training Certification and Watch Keeping) - IMO; • ISM Code (International Safety Management) - IMO; • ISPS Code (International Ship and Port Facility Security) - IMO. 36 Linee guida stabilite da Organizzazioni Internazionali, quali: • • • • ILO (International Labour Organisation); IMO (International Maritime Organization); OCIMF (Oil Companies International Marine Forum); SIGTTO (Society of International Gas Tanker and Terminal Operators). Leggi o regolamenti nazionali o degli Enti di classifica quali: • • • • • • • D.Lgs. 271/1999; D.Lgs. 81/2008; L. 979 del 31 dicembre 1982 per la difesa del mare; Regolamento di sicurezza; Regolamenti RINA (Registro Italiano Navale); Regolamenti ABS (American Bureau of Shipping); Regolamenti locali che volta per volta vengono comunicati dai Raccomandatari Marittimi nei porti. lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Elenco acronimi utilizzati i BS AIS ARPA BOG BTMSR BTW BWMP CICL CIRM CRL DPI ECDIS GMDSS GNL GOC GTT HACCP HFO HSES IAPP ICOF If IFRS Ig ILL ILO IMO American Bureau of Shipping Authomatic Identification System Automatic Radar Plotting Aid Boil Off Gas Bridge Team Management and Search and Rescue Bridge Team Work Ballast Water Management Plan Certificate Insurance Civil Liability Consorzio Italiano per la Ricerca Medica Continuità di Rapporto di Lavoro Dispositivi di Protezione Individuali Electronic Chart Display Integrated System Global Maritime Distress Safety System Gas Naturale Liquefatto General Officer Communication Gaz Transport -Technigaz Hazard Analysis Critical Control Points Heavy Fuel Oil Health Safety Environment and Security International Air Pollution Prevention International Certificate of Fitness Indice di frequenza International Financing Reporting Standards Indice di gravità International Load Line International Labour Organization International Maritime Organization IOPP Internationl Oil Pollution Prevention IPSEMA Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo ISM International Safety Management ISSC International Ship Security Certificate ISPS International Ship and Port Facility Security ITF International Transport Workers’ Federation LNG Liquefied Natural Gas MARPOL Prevention of Pollution from Ships MDO Marine Diesel Oil OCIMF Oil Companies International Marine Forum OPRC Oil Pollution Preparedness, Response and Cooperation OSSL Organizzazioni Sindacali OSRL Oil Spill Response Limited PST Particolato Sospeso Totale RINA Registro Italiano Navale SAFCON Cargo Ship Safety Construction SIGTTO Society of International Gas Tanker and Terminal Operators SIRE Ship Inspection Report Programme SMC Safety Management Certificate SMS Safety Management System SOLAS Safety Of Life At Sea SSAS Ship Security Alert System SSO Ship Security Officer STCW95 Seafarer’s Training Certification and Watch Keeping TMSA Tanker Management and Self Assessment TEP Tonnellata Equivalente di Petrolio TFR Trattament di Fine Rapporto T/C Turbo Cisterna 37 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 Lettera del verificatore 38 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 40 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 41 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 42 lng shipping / SALUTE SICUREZZA AMBIENTE E SECURITY RAPPORTO 2008 43