I CAPITOLI SULLA PUREZZA DELLANIMA DEL PATRIARCA CALLISTO I ANTONIO RIGO/VENEZIA Nicodemo lAghiorita e Macario di Corinto hanno pubblicato nella Filocalia (1782) una serie di 14 capitoli sulla preghiera del patriarca costantinopolitano Callisto, ToO lajaq¸ou Jakk¸stou toO patqi²qwou jev²kaia peq· pqoseuw/r (inc.: EQ bo¼kei lahe ?m tµm !k¶heiam, des.: ja· fsa to¼toir paqºloia).1 Nel volume, i capitoli seguivano il Metodo e canone di Callisto e Ignazio Xanthopouloi2 ed erano preceduti, come gli altri testi contenuti nella raccolta, da una notizia biografica composta da Nicodemo. In queste righe leggiamo che il patriarca Callisto, chiamato Xanthopoulos, «fior5 durante il regno di Andronico il secondo dei Paleologhi verso il 1360». Egli fu discepolo di Gregorio il Sinaita sul Monte Athos e autore della Vita di questultimo. Mor5 in Serbia, come gli era stato predetto da Massimo il Kausokalyba. Infine Nicodemo citava un passo di Simeone di Tessalonica († 1429) dedicato a Callisto e Ignazio Xanthopouloi.3 Leditore della Filocalia identificava erroneamente due personaggi diversi, Callisto I, patriarca nel 1350 – 1353 e 1355 – 1364,4 e Callisto II Xanthopulos, patriarca nel 1397 (maggio – agosto).5 Questa confusione si C perpetuata in seguito anche in alcuni studi moderni.6 Nella seconda edizione della Filocalia (1893), erano aggiunti, alla serie di 14, i «capitoli mancanti» (ToO "ciyt²tou ja· !oid¸lou Jakk¸stou patqi²qwou t± 1kke¸pomta jev²kaia) con un titolo e la numerazione 15 – 83,7 che indicavano 1 2 3 4 5 6 7 Vikojak¸a t_m Req_m mgptij_m. Venezia 1782, 1100 – 02 = PG 147, 813 – 817, ristampati nella seconda e terza riedizione della Vikojak¸a t_m Req_m mgptij_m. Athenai 21893, 411 – 412 e Athenai 31961, IV 296 – 298. Vikojak¸a t_m Req_m mgptij_m. Venezia 1782, 1017 – 99 = PG 147, 635 – 812 = Athenai 3 1961, IV 197 – 295. Simeone di Tessalonica, Sullorazione, 295: PG 155, 544. PLP 10478. PLP 20820. Cos5, a esempio, I. Hausherr, La mEthode doraison hEsychaste. Orientalia Christiana, 9/ 2. Roma 1927, 132. Vikojak¸a t_m Req_m mgptij_m. Athenai 21893, 412 – 455; Athenai 31961, IV 299 – 367. Titolo del capitolo iniziale (nr. 15): nti b eQqgl´mor paq²deisor eQj½m toO !mhq¾pou, inc.: ®speq t± vaimºlema. Cfr. quindi Athos Iviron 506 (4626) (XV secolo) (S. Lampros, Catalogue of the Greek Manuscripts on Mount Athos II. Cambridge 1900, 158 – 159). Ai f. 342r–388r ToO bsiyt²tou patq¹r Bl_m Jakk¸stou toO )mtikgjo¼dg jev²kaia qie’. nti ja· b eQqgl´mor paq²deisor eQj½m toO !mhq¾pou. Da segnalare i due marginali nel primo foglio: Patqi²qwgr Gm oxtor, e: Yst´om fti t¹ paq¹m jev²kaiom Ecoum t¹ a’, 1n 2t´qou kºcou jqate ?tai, di± toOto ja· ovtyr %qwetai. 780 Byzantinische Zeitschrift Bd. 100/2, 2007: I. Abteilung come questa nuova serie dovesse essere considerata una continuazione della precedente. Lasciando da parte questultimo supplemento, i «capitoli mancanti», che sono in realtG una recensione dellopera di Callisto Angelicude Catafugiota Meleniceota, figura nota per la sua attivitG a Melenikon attorno al 1371 e anche per le sue opere antilatine, in particolare il libro contro Tommaso dAquino,8 fissiamo qui la nostra attenzione sui 14 Capitoli sulla preghiera «del patriarca Callisto». In merito alla paternitG di questa operetta lopinione degli studiosi si C mostrata discorde. Karl Krumbacher9 e Hans-Georg Beck10 lattribuivano a Callisto II Xanthopoulos, ponendola a fianco del Metodo e canone scritto da Callisto e Ignazio Xanthopouloi. Altri (Polichronij A. Syrku,11 Eulogios Kourilas)12 affermavano invece che i capitoli erano stati scritti da Callisto I, ma non fornivano elementi a sostegno della loro ipotesi. Erano cos5 attribuite (Kourilas) a un unico autore opere scritte da Callisto I (Omelie, Vita di Gregorio il Sinaita), assieme ad altre composte da Callisto II Xanthopoulos e da Callisto Angelicude Catafugiota Meleniceota. Lincertezza circa la paternitG dei 14 capitoli era bene espressa dalle parole di Venance Grumel, quando ricordava che in genere i capitoli sono attribuiti a Callisto II Xanthopoulos, «mais on ne peut le faire que par probabilitE», perchE lidea C «fondEe sur le fait quon ne connait point dactivitE littEraire ascEtique de Calliste Ier».13 Anche in tempi piJ vicini a noi ci si continua a esprimere in forma dubitativa, come nelle notizie sui due patriarchi del Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit 14 e persino nelleccellente studio di Dimitrios B. Gones sullopera del patriarca Callisto I. Questultimo studioso C infatti scettico sulla possibilitG che questi capitoli possano essere stati scritti da Callisto I, 8 9 10 11 12 13 14 Cf. A. Rigo, Callisto Angelicude Catafugiota Meleniceota e lEsicasmo bizantino del XIV secolo: una nota prosopografica, in: Nil Sorskij e lEsicasmo. Atti del II Convegno ecumenico internazionale di spiritualit! russa, a cura di A. Mainardi. Magnano 1995, 251 – 268; S. Koutsas, Callistos AngelicoudCs. Quatre traitEs hEsychastes inEdits. Athenai 1998; su C. A. ritorneremo altrove. K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Litteratur von Justinian bis zum Ende des ostrçmischen Reiches (527 – 1453). Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft, 9,1. MMnchen 21897, I 160. H.-G. Beck, Kirche und theologische Literatur im byzantinischen Reich. Handbuch der Altertumswissenschaft, Abt. 12: Byzantinisches Handbuch, 2/1. MMnchen 1959, 785. P. A. Syrku, ; Ybc_aYY Yb`aQS\V^Yp [^YT S 2_\TQaYY S XIV SV[V I 1. Sankt Peterburg 1898, 74 – 75. E. Kourilas, T¹ j´mtqom t_m !qwa¸ym Bsuwast_m. J sj¶tg toO Lacouk÷ 1m -h\ ja· b patqi²qwgr J²kkistor b A’. *cioqeitijµ bibkioh¶jg 18 (1953) 132 n. 3. V. Grumel, Notes sur Calliste II Xanthopoulos. REB 18 (1960) 201. Cos5 i capitoli figurano, in forma dubitativa, tra le opere di Callisto I (PLP 10478) e, poi, senza incertezze nella notizia su Callisto II Xanthopoulos (PLP 20820). A. Rigo, I capitoli sulla purezza dellanima del patriarca Callisto I 781 nonostante che egli rilevi in alcuni punti parallelismi con le omelie composte dal patriarca.15 Nessun elemento utile C ricavabile dai codici dei 14 capitoli, anche per lesiguitG della tradizione manoscritta. I Capitoli sulla preghiera del patriarca Callisto compaiono in un codice athonita del XVIII secolo, contenente altro materiale (Teofane il monaco: Scala, Gregorio il Sinaita, Simeone il Nuovo Teologo, estratti delle Vite di Massimo il Kausokalyba e di Gregorio Palamas in demotico) che ritroviamo poi nella Filocalia, lAthos Pantokrat. 98 (1132), f. 66r – 67v.16 Da ricordare anche il Sinait. gr. 1612, copiato nellanno 1844 a Santa Caterina del Sinai dal monaco Paisios del Peloponneso, dove i quattordici capitoli figurano ai f. 16r – 18v, assieme ad altri testi di contenuto spirituale tratti dalla Filocalia. 17 Lodierno Matsouki Ecclesiae S. Parasceuae (olim Monasterii Bylizas 5)18 C una voluminosa raccolta di contenuto ascetico-spirituale, nella quale a fianco di testi e autori delletG patristica e mediobizantina (Evagrio il Pontico, Cassiano, Apoftegmi, Giovanni Climaco, Isacco il Siro, Giovanni Climaco, Esichio di Batos, Filoteo di Batos, Elia lekdikos, Niceta Stethatos, Pietro Damasceno, ecc.), troviamo alcune opere del XIV secolo, e in particolare una serie di scritti di Gregorio il Sinaita e un estratto della Vita dello stesso composta da Callisto I. La raccolta risale alla metG degli anni 60 del XIV secolo (dopo la morte di Callisto I nel 1364) e proviene dagli ambienti monastici del Monte Athos, vicini alla «scuola» di Gregorio il Sinaita e a Callisto I. In questo codice, ai f. 387v – 393v, troviamo unopera cos5 intitolata: Del santissimo patriarca di Costantinopoli messer Callisto 100 capitoli sulla purezza dellanima. Come questa a poco a poco si purifica e si innalza alla contemplazione, ToO "ciyt²tou patqi²qwou Jymstamtimoupºkeyr juqoO Jakk¸stou jev²kaia q’ peq· jahaqºtgtor xuw/r7 p_r jat± lijq¹m avtg jaha¸qetai ja· eQr heyq¸am !m²cetai (inc.: EQ bo¼kei !capgt³ lahe ?m p_r jaha¸qetai B xuw¶, des.: t0 aUck, ja· t0 1kk²lxei toO he¸ou vytºr). Dobbiamo segnalare sin dora che, a dispetto del titolo, i capitoli sono in realtG 109. Ma su questo ritorneremo tra breve. Lopera conservata nel manoscritto di Matsouki C senza dubbio di Callisto I, come si ricava dalla 15 16 17 18 D. B. Gones, T¹ succqavij¹m 5qcom toO oQjoulemijoO patqi²qwou Jakk¸stou A’. Athenai 1980, 312 – 313. Cfr. S. Lampros, Catalogue of the Greek manuscripts on Mount Athos, I, Cambridge 1895, 102. Cfr. V. N. Beneševič, Catalogus codicum manuscriptorum Graecorum qui in monasterio Sanctae Catharinae in Monte Sina asservantur, 3/I, Peterburg 1917, 107. Cfr. G. N. Giannakes/G. Sabbantides, T¹ weiqºcqavo t/r B¼kifar st¹ Latso¼ji Yyamm¸mym. Dodone 12 (1983) 253 – 261; A. Rigo, Il monaco, la Chiesa e la liturgia. I Capitoli sulle gerarchie di Gregorio il Sinaita. La mistica cristiana tra Oriente e Occidente, 4. Firenze 2005, XXI – XXIV, XXIX – XXXIII. 782 Byzantinische Zeitschrift Bd. 100/2, 2007: I. Abteilung datazione del codice (oltre che da numerosi parallelismi con passi delle ancora inedite Omelie del patriarca). Un raffronto di questa serie di 109 capitoli con i 14 capitoli, editi a suo tempo nella Filocalia, mostra come questi ultimi siano da attribuire al patriarca Callisto I, perchE sono una scelta basata sulla serie piJ estesa. Ecco le corrispondenze: Filocalia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 ms. Matsouki 17 18 19 12 – 13 35 37 34 38 45 46 56 64 87 96 Appurato questo, dobbiamo aggiungere che il codice di Matsouki sembra essere attualmente lunico a conservare i Capitoli sulla purezza dellanima di Callisto I. Possediamo perO una testimonianza che ci attesta lesistenza in passato di un altro manoscritto. Conosciamo infatti il contenuto del codice dellEscorial K. III. 5 (581), andato distrutto nellincendio del 1671, grazie alla descrizione fattane da Nicola de la Torre19 in un suo catalogo redatto verso il 1600. Ecco il contenuto del manoscritto (la numerazione C nostra): 1. Callisti patr. CP Oratio dogmatica in Athanasium quemdam qui aiebat duplicem esse illuminationem pro resurrectione mortuorum, alteram corporis, alteram animae, f. 1. 2. Oratio contra errores eiusdem et Gregorae, f. 17. 3. Alia oratio contra eosdem, f. 33v. 4. Eidem atributa capitula 106 ad interrogationem quomodo animae purgentur usque ad visionem Dei. f. 47v. 19 Sul quale v. G. de Andrs, El cretense NicolPs de la Torre, copista griego de Felipe II: BiografQa. Documentos. Copias. Facsimiles. Madrid 1969; E. Gamillscheg/D. Harlfinger, Repertorium der griechischen Kopisten 800 – 1600, I. Wien 1981, nr. 319; II. Wien 1989, nr. 438; III. Wien 1997, nr. 520. A. Rigo, I capitoli sulla purezza dellanima del patriarca Callisto I 783 5. Eidem atributa graphica descriptio ultimi iudicii et poenarum peccatorum, f. 68v.20 Dopo altri testi (sulle categorie di Aristotele, Michele Psello, ecc.) e prima di un opuscolo sulle virtJ (Anonymi de virtute, f. 192) C segnalato: 10. Callisti patr. CP narratio de imagine Christi manifestata olim in monasterio Latomorum Thessalonicae, f. 138. Il codice, allora nella biblioteca di Filippo II, conservava una piccola raccolta di opere del patriarca Callisto I, risalente con ogni probabiltG al XIV secolo («antiquus chartaceus», scrive de la Torre). Le prime (nr. 1 – 3), rivolte contro Niceforo Gregoras e un altro antipalamita notorio, lo ieromonaco Atanasio,21 corrispondente di Gregorio Acindino (1347 – 48) e tra gli oppositori di Palamas, assieme a Gregoras e a altri, in occasione del concilio del 1351, vanno collegate ad altre omelie di contenuto analogo del patriarca.22 Anche le due opere successive sono riconducibili allo stesso Callisto I.23 La nr. 5, al di lG dei termini utilizzati da Nicola de la Torre (graphica descriptio) era forse una didaskalia di Callisto I, che invitava, come altre volte, alla conversione e al pentimento.24 La nr. 4 C identificabile con i nostri Capitoli sulla purezza dellanima. La descrizione latina (capitula 106 ad interrogationem quomodo animae purgentur usque ad visionem Dei) corrisponde quasi letteralmente a una parte del titolo greco: Jev²kaia … p_r jat± lijq¹m avtg jaha¸qetai ja· eQr heyq¸am !m²cetai. Lattribuzione della narrazione sullimmagine del monastero tessalonicense di Latomou (Hosios David)25 (nr. 10) a Callisto I pone invece problemi, perchE il titolo latino di Nicola de la Torre corrisponde al titolo del noto racconto sullimmagine, composto nellXI secolo da Ignazio igumeno dellAkapniou.26 20 21 22 23 24 25 26 G. de Andrs, CatPlogo de los cSdices griegos desaparecidos de la Real Biblioteca de El Escorial. El Escorial 1968, 264 – 265; vedi anche la notizia di E. Miller, Catalogue des manuscrits grecs de la bibliothCque de lEscurial. Paris 1848, 372 – 373 basata sul catalogo di Nicola de la Torre del 1588. Sul quale cfr. A. Rigo, Il Monte Athos e la controversia palamitica dal Concilio del 1351 al Tomo sinodale del 1368, in: Gregorio Palamas e oltre. Studi e documenti sulle controversie teologiche del XIV secolo bizantino. A cura di A. Rigo. Orientalia Venetiana, 16. Firenze 2004, 136 n. 5. Cf. le omelie nr. 6 – 13: Gones, T¹ succqavij¹m 5qcom (sopra n. 15) 181 – 194. A torto perciO poste tra i dubia da Gones, ivi, 295. Secondo E. Miller si trattava invece di un «Chapitre sur les colonnes et les statues». Queste parole, unite allespressione graphica descriptio e allevocazione del giudizio finale, farebbero piuttosto pensare a vaticinT e oracoli legati alle statue e alle colonne, dei quali conosciamo alcuni esempi nella letteratura tardobizantina (e postbizantina). Sul quale vedi R. Janin, Les Eglises et les monastCres des grands centres byzantins: Bithynie, Hellespont, Latros, GalCsios, TrEbizonde, AthCnes, Thessalonique. Paris 1975, 322 – 394; ODB II, 949, s. v. Hosios David. Di¶cgsir 1pyvekµr peq· t/r heamdqij/r eQjºmor toO Juq¸ou Bl_m YgsoO WqistoO, t/r vameqyhe¸sgr 1m t0 jat± Hessakom¸jgm lom0 t_m Katºlym7 succqave ?sa paq± Ycmat¸ou 784 Byzantinische Zeitschrift Bd. 100/2, 2007: I. Abteilung Abbiamo visto che secondo il titolo del codice di Matsouki i Capitoli sulla purezza dellanima di Callisto I sono 100, mentre in realtG essi sono 109. Nella descrizione di Nicola de la Torre sono invece 106. Il 100 C il numero tradizionale del genere letterario dei capitoli (kephalaia) da Evagrio il Pontico in poi,27 anche se sono note serie di estensione diversa, in particolare i 150 capitoli dello pseudo-Macario lEgiziano nella «parafrasi di Simeone il metafraste»28 e i 150 capitoli di Gregorio Palamas.29 Conosciamo serie organizzate sulla base di altri principi, e per questo motivo articolate in un numero differente di capitoli: cos5 lacrostico (Teognosto,30 Gregorio il Sinaita)31 o la simbolica delle cifre32 (i 153 capitoli Sullorazione di Evagrio il Pontico e i 153 pesci della pesca miracolosa del Vangelo di Giovanni,33 i 3 capitoli sulla preghiera e la purezza di cuore di Gregorio Palamas e le tre persone della TrinitG).34 Le iniziali dei capitoli del patriarca Callisto I non formano perO un acrostico e la cifra 109 non sembra qui avere nessuna implicazione dordine simbolico. Crediamo perciO che allorigine i capitoli fossero 100 e formassero appunto una centuria. Soltanto in un secondo momento essi diventarono 109. La maggiore estensione degli ultimi kephalaia (in particolare del 109) ci fa ritenere che ci troviamo di fronte ad aggiunte successive. Ma su queste e altre questioni e sul contenuto, che si riallaccia da un lato alla secolare tradizione della letteratura ascetico-spirituale, dallaltro agli insegnamenti del maestro di Callisto I, Gregorio il Sinaita, e alle questioni dibattute nelle discussioni teologiche dellepoca (in primis luce taborica), ritorneremo con ledizione critica dei Capitoli sulla purezza dellanima di Callisto I. 27 28 29 30 31 32 33 34 lomawoO toO )japm¸ou, BHG 798: A. Papadopoulos-Kerameus, Varia sacra graeca. Sankt-Peterburg 1909, 102 – 113. La descrizione di Nicola de la Torre riprende evidentemente alcune parole di questa rubrica e anche quanto scrive E. Miller («Sur limage humanodivine») vi ha una precisa corrispondenza. Allo stesso tempo perO de la Torre attribuisce senza esitazioni la narrazione a Callisto I. Dal momento che il codice C perduto, la questione resta insolubile. Gones, T¹ succqavij¹m 5qcom (sopra n. 15) 322 – 323 rigetta in modo forse troppo reciso le indicazioni presenti nellinventario latino. Al riguardo I. Hausherr, Centuries. Dictionnaire de Spiritualit6 2 (1953) col. 416 – 418; E. von Ivanka, JEVAKAIA. Eine byzantinische Literaturform und ihre antiken Wurzeln. BZ 47 (1954) 285 – 291; A. Guillaumont/C. Guillaumont, Uvagre le Pontique, TraitE pratique ou le moine I. Sources chr6tiennes, 171. Paris 1971, 113 – 117. CPG 2413, Vikojak¸a t_m Req_m mgptij_m. Athenai 31960, III 171 – 234. P. K. Chrestou et al., Cqgcoq¸ou toO Pakal÷ succq²llata V. Thessalonike 1992, 37 – 119. 74 capitoli (invece di 79): Vikojak¸a t_m Req_m mgptij_m, Athenai 19603, II, 255 – 271. 137 capitoli: ivi, IV 31 – 62. Al riguardo P. van Deun, La symbolique des nombres dans lœuvre de Maxime le Confesseur. ByzSlav 53 (1992) 237 – 242. Sullorazione, prologo: Vikojak¸a, I 176 – 177. Chrestou (sopra n. 29) V 157 – 159.