Anno II numero 8 - DICEMBRE 2009
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LA CULTURA DEL PROGRESSO
PASSA PER LE DONNE
Il programma non può partire da iniziative di vetrina
di FRANCESCO BRUFANI
Piccoli passi percorrono sentieri sconnessi, ma a tratti asfaltati. La bruma
sottile e la sera imminente attutiscono
i suoni. Anche le sagome di tetti, mura
e cespugli appaiono diverse. Come
diversi e sempre di più sono i tratti dei
suoi abitanti nell’aspetto e nei comportamenti. Spuntano qua e là, come funghi dopo la pioggia. Si vedono, si sentono. Parlano lingue diverse. Non si
capiscono. Una torre di babele quasi
annunciata.
Siamo nel regno di ... qualcuno. È il
tempo ... del confronto o dello scontro.
Si confonde nella nebbia, ma sotto la
luce dei lampioni, si scorge un uomo
in mezzo ad uno stuolo di cortigiani
che tiene in mano una spada luminescente. È un’arma speciale.
Solo il cittadino più importante riesce
a tenerla in mano e a capire gli intenti
di chi ha intorno osservando la lucentezza della lama. Quella lama che
squarcia già chi ferisce con altre armi
e aggancia nel suo fodero i buoni propositi. Di questi in fondo in fondo, ce
n’è uno speciale, una sfida. Ogni giorno lo legge, ci pensa, rimugina. Im-
provvisamente arriva la soluzione. È una
doppia x.
Il cittadino più importante si sente percorrere da un brivido e dal presagio che
qualcosa sta per cambiare. Forse è possibile completare i lavori della torre. Non
quella di babele. Un’altra. Una che si protende in orizzontale e non vuole sfidare
niente e nessuno, ma solo trovare un suo
completamento. Una propria ragione di
esistere. Una doppia x. Una donna o meglio le donne. Ricominciare da loro, perché capiscano e parlino la lingua di quella città, conoscano la cultura e le buone
abitudini delle donne nate e vissute lì.
Donne che poi parlano con i propri figli,
che parleranno con i loro amici e con i
loro padri. E il cerchio si chiuderà, come
il fodero della spada, finalmente a riposo
dopo una battaglia, una sfida vinta.
• La cooperativa SAF, proprietaria della presente testata, e la redazione di Terrecomp rivolgono un caloroso augurio di Buone Feste
a tutti i suoi lettori. In particolare si ringraziano tutti gli sponsor, che Dio li benedica,
perché grazie al loro contributo, hanno permesso la sopravvivenza della pubblicazione.
Il Mio Cliente
è Sacro!
di CARLO ROSIGNOLI
Non mi disturbate il Cliente
Con Lui dimentico ogni parente
Anche se mi dicono prepotente
Non mi preoccupo di niente
Brutto antipatico o rompiballe
Mi porta eurocarte verdi rosse
gialle
Così me la spasso per la valle
Dimenticando le antiche stalle
Questo è il bruciante commento
Anche se non sembro mai
contento
Ogni altra filosofia è un tormento
E la voce di nessun altro io sento
Più ancora fra stato e stato in
questo globo ansimante
Lo ripeto da politico banchiere o
mercante
Caro cliente il mio ossigeno è il
contante
Le altre persone fisiche o giuridiche me le fischio tutte quante
Ah! Buon Natale Cliente!
LA COLPA
di SILVIA MARINI
La giustizia è uguale per tutti, ma qualcuno è più uguale degli altri. Reati smacchiati dal tempo, stragi senza mandanti e misteri
di stato, la condanna è rimandata a data da destinarsi. Crimini confessati e poi
ritrattati, dichiarazioni, ripensamenti, smentite.
Tutti colpevoli nessuno è
colpevole. E poi i crimini
spettacolo, illuminati a giorno dai flash dei fotografi,
sembrano quasi meno gravi
sotto le luci della ribalta.
Processi come show, assassini come star tra interviste
e memorie. E ancora i processi tagliati a colpi di mannaia, impegni improrogabili e giusti impedimenti, colpe che cadono in prescrizione depennate per sempre,
come se non fosse mai successo niente. Anni di udienze, registri, testimoni spariscono in un attimo ed è tutto
cancellato. Come se fosse
stato solo un brutto sogno.
Anno II n. 8 - Dicembre 2009
REG. TRIB. PERUGIA - N. 7/2008 DEL 27/3/2008
Stampato in 12 mila copie e distribuito gratuitamente nei comuni di Assisi, Bastia Umbra e Bettona
PROPRIETÀ COOP SAF
Sede legale: p. Moncada, 1 - 06083 Bastia Umbra - Tel. 075.8010758 Fax 075.8011811
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Hanno collaborato: Avv. Ponti&Pettirossi - Paolo Ansideri - Valentina Antonelli - Gaia Berardi - Simona Branchinelli
- Debora Brughini - Jacopo Cairoli - Massimiliano Camilletti - Lorenzo Capezzali - Adriano Cioci - Alberta Gattucci Gabriella Mancinelli - Silvia Marini - Simona Marini - Valentina Rinaldi - Carlo Rosignoli - Ombretta Sonno - Sara Stangoni
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Disegni e Vignette: Giacomo Sargenti, Fabio Rossi, Tiziano Battistelli
Tipografia: Diemme Distribuzione: One Service (Bastia U.)
Foto di copertina: FAP FOTO
numero 8 - DICEMBRE 2009
Lezioni di storia dell’Arte
“Giotto in Assisi”
Il programma triennale, per celebrare la nascita e la diffusione dell’arte pittorica europea intorno
alla Basilica di San Francesco e alla figura di Giotto in Assisi, si corona di un altro successo
DI LORENZO CAPEZZALI
Vasta eco ha avuto il programma triennale di manifestazioni promosse dal Comune di Assisi per celebrare la nascita e
la diffusione dell’arte pittorica europea
intorno al cantiere della Basilica di San
Francesco e alla figura di Giotto, a partire dall’approvazione della regola francescana. Il programma è stato inaugurato il 3 gennaio 2009, nella ricorrenza dei
700 anni dall’arrivo di Giotto ad Assisi
per il cantiere della Basilica Superiore.
A proporre l’evento sono stati il Comune di Assisi, la Società Umanitaria con
la Fondazione Humaniter di Milano, la
Pro Civitate Christiana ed il Sacro Convento di San Francesco di Assisi, che
hanno celebrato questo patrimonio inestimabile attraverso un percorso di apprendimento unico nel suo genere: le Lezioni di Storia dell’Arte “Giotto in Assisi”. “Giotto in Assisi” è stato un ciclo di
lezioni, conferenze e visite guidate della
durata di una settimana, che ha guardato
all’opera realizzata da Giotto ad Assisi
come al primo frutto dell’incontro tra la
cultura artistica di Firenze e la Roma dei
Papi. Alle Lezioni sono intervenuti alcuni dei maggiori esperti italiani di Arte
Medievale. In particolare, Alessandro
Tomei, curatore della mostra Giotto e il
Trecento che si è tenuta a Roma al Vittoriano nella primavera del 2009. La formula è stata innovativa: i docenti si sono
alternati con lezioni e visite guidate delle opere realizzate da Giotto, per offrire
agli allievi un percorso didattico veramente completo e affascinante, che si è
svolto tra Assisi, Perugia e Firenze. Il ca-
lendario ha previsto 15 incontri, nei quali
sono stati presentati i temi chiave del percorso artistico di Giotto, i principi dello
stile e del linguaggio pittorico dell’artista, ma anche gli elementi di rinnovamento spirituale ed artistico che si manifestano nella città di San Francesco.
La prima lezione è stata tenuta da Alessandro Tomei con una Lectio Magistralis su Giotto. Sono intervenuti: il sinda-
co Claudio Ricci, Amos Nannini, Presidente della Società Umanitaria, padre
Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di San Francesco, Marco
Marchini, Presidente della Pro Civitate
Christiana.
Il programma evolutivo delle iniziative
è disponibile presso Palazzo Vallemani
e la Sala della Conciliazione di Palazzo
dei Priori.
Per i “Piccoli beni culturali” è iniziato
il progetto di riqualificazione
Si tratta di fontane ed edicole che hanno segnato momenti importanti del costume sociale e dell'arte assisana a cominciare dalle fonti Oliveira, di Via Portica
presso il Foro Romano, di San Rufino, di Via Fontebella e Piazza Vescovado
Un capitolo a parte riguardano le 26 cannelle di Santa Maria degli Angeli, che
rappresentano la testimonianza della cultura locale caratterizzata da una tradizione di accoglienza e ospitalità indissolubilmente legata alla Basilica Papale. Alcune di queste Fontane servivano da approvvigionamento idrico a residenti ed
istituzioni religiose. Una per tutte la Fonte
del Leone di Piazza del Vescovado dove
nel XVII secolo attingevano acqua la residenza vescovile e i monasteri di San
Quirico e Sant'Apollinare. Da sistemare
le Fonti di Moiano e i lavatoi pubblici
per le massaie dell'intero centro storico.
Per le edicole sono stati portati a nuova
luce gli affreschi della Volta Pinta e le
pitture giottesche nel chiostro antistante
il Monte Frumentario. Da ricollocare una
copia della Maestà a Palazzo San Nicolò, ex poste di Piazza del Comune. Nel
proporre il Programma piccoli beni culturali, il sindaco Claudio Ricci ha ricordato che “questi ultimi beni, a volte impropriamente detti minori, generano
nuovi interessi culturali, promuovono il
turismo creativo-emozionale e curano i
dettagli migliorando qualità e quantità
dell'offerta turistica. Ringraziamo la
Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in particolare il presidente Carlo
Colaiacovo, che in questi anni ha dimostrato attenzione e specifici impegni per
la qualificazione culturale di Assisi”.
Calcio - Assisium
Passione e risultati fanno
tornare a vivere nella città
Dopo 18 anni l’Assisium, neo club
rossoblu, riporta in auge il calcio in città
tra primati in classifica, passione sportiva e costume sociale. Bar e punti di ritrovo del tifo organizzato sono i luoghi dove
si ritorna a parlare di football, di questo o
quel giocatore, dei successi della squadra e del suo futuro. Numeri e gioco sono
dalla parte del team Assisium, allenato
da Paolo Morosi. Allora c’erano i presidenti Linguaglossa, Borri e Aristei con i
giocatori Acori, Crivelli e Mariucci, Discepoli a portare in alto il nome calcistico assisiate a livello regionale e non. Per
non parlare della voce-calcio in chiave turistico-sportiva che la città aveva quando
lo Stadio degli Ulivi doveva essere il luogo-ritiro delle squadre professionistiche
italiane. Che poi non è stato più. Ci fu
solo il debutto della Roma di Helenio Herrera e del Presidente Marchini con i vari
Peirò, Cordova, Losi ed altri campioni in
panchina. Ora tocca al Presidente societario, Giancarlo Becchetti, rinverdire i fasti di quell’epoca e riportare il blasone
della “Croce e del Leone rossoblu” nei
tornei che contano. In questa stagione calcistica l’equipe ha già dato prova di sé tra
qualità e quantità. “Noi ci proviamo - dice
soddisfatto il presidente Giancarlo Becchetti - seguendo la filosofia del passo
dopo passo. Poi si vedrà. Sono orgoglioso di prendere atto della nuova partecipazione sportiva della città sull’Assisium.La squadra è tonica psicologicamente e determinata agonisticamente”.
numero 8 - DICEMBRE 2009
Alimentazione corretta? Una questione di educazione e abitudine
La scelta coraggiosa
dell’assessore all’Istruzione
DI ALBERTA GATTUCCI
Anna Maria Belardoni parla dell’offerta formativa del comune di Assisi.
Come ogni anno, l’ufficio comunale addetto alla pubblica istruzione, con grande impegno e adeguatezza del personale, ha attivato, per le scuole di sua competenza, i servizi di mensa, trasporto e
sorveglianza. Oltre 520 sono gli alunni
delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo livello che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico.
Ogni giorno i pulmini scuolabus percorrono circa 1400 km, su strade in parte
pianeggianti, ma soprattutto di montagna. Il servizio viene eseguito a domicilio, porta a porta, e non sui punti di raccolta, per dare alle famiglie un servizio
migliore e, soprattutto, maggior sicurezza. Le tariffe per gli utenti sono rimaste
invariate da oltre cinque anni, nonostante
i vari e consistenti aumenti dei costi per
l’amministrazione comunale.
Nel 2008 il costo del trasporto scolastico per il comune è stato di oltre 380.000
euro, mentre, tramite il contributo degli
utenti ne vengono recuperati appena
140.000. Questo è un aiuto concreto alle
famiglie, soprattutto in questo periodo
di crisi. Altro importante servizio a totale carico del comune quello della sorveglianza davanti alle scuole, consistente
nel controllo del traffico negli orari di
entrata e di uscita degli studenti dagli
edifici scolastici.
Il personale preposto fornisce questo
servizio all’amministrazione comunale
ad un costo stipulato con apposita convenzione. Ma, specie quest’anno, tra i
servizi scolastici assisani, una nota particolare la merita quello delle mense scolastiche.
Ne parla l’assessore. Il primo aspetto da
evidenziare consiste nel fatto che il comune, attraverso bando regolare, ha rinnovato l’appalto del servizio mensa, che
era scaduto nel giugno 2009. È la ditta
Gemos di Forlì ad essersi aggiudicata il
nuovo appalto, in quanto competitiva e
corrispondente alle caratteristiche di
garanzia, di sicurezza, di efficienza e di
ottimo rapporto qualità/prezzo. Ora, ogni
singolo pasto costa al comune 5,10 euro,
rispetto a quello dell’anno precedente
che costava 4.75. Tuttavia l’aumento di
prezzo non è andato a gravare sulle tasche delle famiglie degli studenti, che
pagano sempre 2,50 euro per far usufruire i propri figli del servizio mensa.
Questo in linea con la politica dell’amministrazione comunale vigente, che si
pone l’obbiettivo di non far aumentare
le tasse per le famiglie. Fin qui, insomma, si parla di soldi, cui, però vanno aggiunte le considerazioni più importanti,
ovvero, quelle legate all’educazione alimentare. Un fatto particolarmente importante quello del cambio degli alimenti
delle mense scolastiche, spiega l’assessore Belardoni, si è scelto di affidare alla
A.s.l. la messa a punto del menu. La nutrizionista, dott. Ciacci insieme ai suoi
collaboratori, tra cui la dott. Sorbelli, i
linea con le indicazioni del Ministero
della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno stilato un menu
salutistico per gli studenti, basato sull’alta qualità dei cibi e sulla giusta quantità rispetto all’età dei giovani. La ricetta adottata consiste in un aumento delle
grammature di carne, verdure, legumi e
frutta, a dispetto della diminuzione delle grammature e della frequenza di proposta di pane, pasta e patate, alimenti
che, secondo i dati scientifici contribui-
MARIA ARISTEI BELARDONI
Assessore con delega alla Pubblica
Istruzione, Attività Universitarie e Post
Laurea, Pari Opportunità, Ufficio sostegno
alle Nazioni Unite (O.N.U.)
scono all’insorgere di disfunzioni patologiche quali sovrappeso e obesità. Tutti dati che parlano di percentuali sempre
più alte circa la comparsa, in età sempre
più precoce, di malattie cardiovascolari
e diabetiche. La scuola deve non solo
insegnare tecniche e contenuti disciplinari, ma anche comportamenti alimentari. Faccio appello alle scuole e alle insegnanti perché mettano a punto atteggiamenti e progetti concreti di educazione alla salute, che è il nostro bene più
prezioso.
Certo che la scuola da sola non può raggiungere l’obiettivo di creare nei ragazzi una coscienza alimentare; a questo
scopo è indispensabile la collaborazione delle famiglie.
DIOCESI
numero 8 -Dicembre 2009
Intervista al Vescovo della Diocesi (Assisi-Bastia Umbra-Nocera
Il
Palio
a
S.Angelo
Per il Bene della Dioc
Tutta la verità sulla questione del cambio dei parroci,
DI OMBRETTA SONNO
“La validità del lavoro
di un parroco si vede
proprio dalla comunità che egli lascia.
L’albero si riconosce
dai frutti.”
I
n questo anno nella Diocesi vi sono
stati vari avvicendamenti di sacerdoti. Quali sono gli obiettivi pastorali di questi cambiamenti? - Gli avvicendamenti sono iniziati tre anni fa, con
un progetto che è partito dalla zona di
Gualdo, per arrivare poi a Nocera, ad Assisi e infine a Bastia, Cannara e Valfabbrica. L’obiettivo è semplice: redistribuire le energie sacerdotali, rispetto alle esigenze di una pastorale che diventa sempre più impegnativa, mentre l’età del clero avanza e le vocazioni scarseggiano. È
anche l’obiettivo di mettere “in rete” le
comunità parrocchiali, facendone delle
comunità vive e aperte, in modo da rendere più efficace l’evangelizzazione. Occorre una pastorale più missionaria, che
non aspetti più i credenti, ma li vada a
cercare. Sfida particolarmente difficile
soprattutto con i giovani. Il disegno delle
“unità pastorali”, che mette in rete le parrocchie, va in questa direzione.
Tra i vari vi è stato il cambio alla guida della Parrocchia di Bastia. Quali
sono le finalità peculiari per questa comunità? - È da ricordare che a Bastia
non c’è una, ma due parrocchie, anche se
una di esse, quella di San Marco, non ha
ancora la chiesa. Don Francesco Fongo,
in circa 37 anni di presenza, le ha dirette
entrambe, avvalendosi della collaborazione successiva di tanti vice-parroci. Mi è
sembrato che, per una comunità cresciuta numericamente e caratterizzata da
complesse esigenze pastorali, la formula
di un solo parroco e tanti vice-parroci che
si susseguono non fosse la più adatta a
favorire un’adeguata progettualità e stabilità pastorale. Il contesto degli avvicendamenti mi ha consentito di avere a disposizione dei sacerdoti da poter collocare insieme, nella formula che il diritto
canonico chiama “affidamento in solido”.
In sostanza, quattro “parroci”, con uno
di loro - nel caso di don Pallotta - parroco “moderatore”, con il compito del coordinamento e della rappresentanza legale. In questo modo, alle due parrocchie
viene assicurata una “équipe” che non fa
più centro su una sola persona. Si può
insieme organizzare un lavoro pastorale
con respiro lungo, curando la priorità
della trasmissione della fede, specie alle
nuove generazioni. Bastia è un grande
vivaio di gioventù. Finora si è fatto bene.
Ma si può dare una spinta ulteriore, anche in collegamento con la pastorale diocesana. Per questo ho voluto impegnare
a Bastia don Ferdinando e don Alberto, i
due sacerdoti che, a livello diocesano, si
interessano soprattutto dei giovani. Ho
provveduto anche alla necessaria continuità, lasciando a Bastia don Cetorelli,
che vi ha lavorato due anni, e riportando
a Bastia un sacerdote, don Francesco Angelini, che vi ha operato accanto a don
Fongo.
Quali sono gli aspetti positivi e negativi di questa grande comunità su cui il
Foto nella pagina di FAP FOTO
nuovi Parroci si dovrànno focalizzare?
- Aspetti positivi. Ci sono molti autentici
credenti, che non solo si sforzano di testimoniare il messaggio cristiano nella
vita, ma si assumono volentieri anche
incarichi nella vita parrocchiale. Dà una
bella impressione vedere tanti operatori
pastorali, ciascuno con la sua responsabilità. Da don Fongo e dai suoi collaboratori nel tempo, sono state ben curate le
dimensioni essenziali della vita cristiana,
dalla catechesi, alla liturgia, alla carità,
all’animazione giovanile e alla testimonianza nel sociale. La nuova équipe sacerdotale si porrà nel loro solco, sviluppandone ulteriori potenzialità. Da curare
più attentamente è l’integrazione della
comunità parrocchiale con la più vasta
comunità diocesana. Venendo a Bastia
tante volte in questo periodo, ho visto che
certe forme di resistenza alle mie deci-
sioni derivavano da disinformazione o informazione distorta. Va anche continuato e approfondito il lavoro per la pastorale giovanile. Superfluo dire, poi, che alla
radice di tutto dev’esserci una grande educazione alla vita interiore e alla preghiera. Sono sicuro che i quattro sacerdoti che
stanno cominciando a Bastia, con il diacono Saji, faranno bene. Avranno naturalmente bisogno di sostegno e consenso. Ho fiducia che la comunità bastiola
saprà dare la sua collaborazione cordiale
ai nuovi pastori. Mostrerà così la solidità
della formazione ricevuta da don Fongo.
La validità del lavoro di un parroco si vede
proprio dalla comunità che egli lascia.
L’albero si riconosce dai frutti.
In questo secondo Anno della Missione, quali sono gli obiettivi specifici pastorali nel nostro distretto territoriale? (Assisi, Bastia, Bettona e Cannara).
numero 8 - DICEMBRE 2009
DIOCESI
Umbra-Gualdo Tadino) Monsignor Domenico Sorrentino
ocesi
- San e
Rocco
sulle
ali
del
vento
della Comunità
gli obiettivi pastorali, essere cristiani oggi e il Natale
“Per la società civile e per le istituzioni, sia un
anno di grande impegno per il bene comune.
A tutti il Signore dia pace.”
- Gli obiettivi sono gli stessi dell’intera
missione diocesana. La grande urgenza
è riportare in tutte le case l’annuncio di
Gesù, invitando alla riscoperta del Vangelo. Tutti possiamo notare quanto la
fede e in genere la cultura cristiana siano oggi sottoposte ad attacchi, a volte
frontali, a volte subdoli. La fede tradizionale non può sopravvivere se non si
rinnova attraverso un incontro con la
Parola di Dio e una partecipazione viva
alla comunità cristiana. Quello che si
farà, in questa missione, è molto semplice: a tutte le famiglie sarà portato un annuncio di pace e il Vangelo di Luca, con
l’invito a leggerlo insieme alla comunità cristiana nella celebrazione domenicale e in altri incontri. Ci saranno poi altri momenti forti, prima e dopo Pasqua.
Soprattutto, con la “Tenda del Risorto”,
metteremo in evidenza come Gesù risor-
to ci fa risorgere in tutti gli ambiti della
vita. Di qui anche l’attenzione che presteremo, nell’incontro con le famiglie,
alle persone in difficoltà. L’annuncio cristiano si fa carico di ogni bisogno dell’uomo. Non tutto potremo fare. Ma a
tutto porteremo attenzione e solidarietà.
A suo parere, qual è l’atteggiamento
oserei dire giusto che il cristiano di oggi
deve avere per fronteggiare le numerose problematiche che la società contemporanea presenta? - Innanzitutto la
capacità di “discernimento”: occorre saper leggere le cose e gli eventi alla luce
dei criteri evangelici, sapendo riconoscere e valorizzare il bene, da un lato, evitare e denunciare il male, dall’altro. Occorre poi mettersi con atteggiamento di
“speranza” e di impegno dentro la realtà
quotidiana: la famiglia, il lavoro, la cultura, la politica, ecc., per dare un senso
alle cose, nella direzione indicata dal
Vangelo, che corrisponde anche alle esigenze più profonde del cuore umano.
Non si deve cedere ad un pessimismo
paralizzante. Bisogna anche star lontano da un’omologazione alla mentalità
corrente, che non ci fa distinguere come
credenti, facendoci vivere come quelli
che non hanno ricevuto l’annuncio di
Gesù. La fede è un atteggiamento non
solo spirituale, ma esistenziale. Coinvolge tutta la nostra vita. Con questi criteri
si possono affrontare le problematiche
più diverse, sapendo di non essere soli,
ma di avere Cristo accanto a noi, e con
lui anche la comunità cristiana.
Con quale spirito le famiglie e soprattutto i giovani in questo tempo di cristi (non solo economica) potranno vivere il Natale? - Il Natale è il mistero di
un Dio che scende nella concretezza e
nella fragilità della nostra storia. E’ invito a guardare verso l’alto, per interrogarci sul senso della vita alla luce dell’amore di Dio, e a guardarci intorno, per
osservare le necessità dei fratelli e farcene carico. C’è in giro una grande mancanza di senso. A volte, più che vivere,
si sopravvive. Il Natale ci aiuta ad avere
speranza. C’è poi tanta ansia, per mille
problemi, e in particolare, per la minaccia della disoccupazione che pesa su tanti
lavoratori e famiglie. Come Chiesa stiamo facendo qualcosa, ma forse si può
fare di più. Il Natale dia un grande incoraggiamento alla nostra solidarietà. Nel
bambino di Betlemme è Dio che ci aspetta. Lo troveremo nei nostri presepi, ma
soprattutto nella Liturgia. Ci aspetterà anche in tutte quelle situazioni in cui un
fratello avrà bisogno di noi.
Cosa augura al territorio dell’intera
nostra Diocesi per il 2010? - Mi auguro venga accolto da tanti l’annuncio di
Gesù che porteremo per le case. Ad accogliere il Salvatore c’è solo da guadagnare. Sia per tutti ragione di conforto,
di speranza, di vita nuova. A tutte le persone di buona volontà, auguro la serenità che viene da una coscienza tranquilla, anzi, la gioia cristiana, quella che fu
annunciata dagli angeli sulla grotta di
Betlemme. A quanti hanno motivo di tristezza, auguro che nessuno sia lasciato
solo con il suo problema e il suo dolore.
Per la società civile e per le istituzioni,
sia un anno di grande impegno per il bene
comune.
A tutti il Signore dia pace.
ASSISI
numero 8 - DICEMBRE 2009
IN VIA SAN RUFINO APRE LA “MINIGALLERY” DI STEFANO FRASCARELLI
Luogo d’arte e incontro per
un’attività fuori dal comune
Nel negozio in esposizione le opere di artisti diversi per formazione e genere
DI VALENTINA ANTONELLI
“Non sarà il solito negozio”. E’ con questa premessa che Stefano Frascarelli presenta la nuova “Minigallery” Assisi, galleria d’arte inaugurata sabato 5 dicembre
in via San Rufino, 15. A pochi passi dalla
centralissima piazza del Comune e dalla
cattedrale di San Rufino, la nuova galleria vuole essere uno “spazio aperto”, un
locale non a semplice vocazione commerciale; l’idea è anzi, spiega il titolare, quella
di riuscire a costituire “un luogo di ritrovo, associando col tempo alla possibilità
di fare un tuffo nell’arte anche la possibilità di leggere un libro, prendere un tè
sul divano, fare due chiacchiere”. Un
momento di aggregazione sociale, insomma, che possa costituire un’alternativa al
pomeriggio passato al bar.
Nella galleria sono esposte le opere di artisti diversi per formazione, genere ed età:
per la maggior parte si tratta di quadri,
con in più un occhio alla scultura e alla
fotografia. Gli artisti protagonisti della
mostra permanente sono Francesca Capitini, Benvenuto Gattolin, Bruno Marcelloni, Nico Martelli, Gabriella Napolitano, Jalal Raouf, Orlando Tisato. “A questi nomi, alcuni dei quali di storico e affermato prestigio per l’arte umbra e italiana - è il commento - se ne aggiungeranno altri, più o meno noti, che contribuiranno a rendere dinamica e vivace
l’attività della Minigallery che sarà in
seguito anche teatro di mostre personali”.
In progetto c’è anche una sinergia con gli
esercizi limitrofi; l’esposizione coinvolgerà in prima battuta la Trattoria degli
Umbri in Piazza del Comune dove gli
amici Roberta e Andrea ospiteranno i quadri di Emanuele Biagioni, originario di
Lucca.
Pitture Decora per Esterno
Pitture Decora per Interno
Tonakino: ai Silossani, Siliconi, Calce
Velature per ogni tipo di Decorazione
Vernice all’Acqua per Legno, Ferro, Pareti
Vernice per Ferro, Micacea e Smalti
Vernice per Legno, Impregnante e Cerata
Tintometri per la creazione del colore
Trattamenti per il Cotto e Pietre a Vista
Carte da Parati e Moquettes
Tappeti, Zerbini e Guide
Carte adesive e Tovaglie in Plastica
Cornici, Listelli e Battiscopa
Angolo dell’Utensile per il Professionista
Colle, Pennelli ed Accessori vari
Scale e Ponteggi
Bastoni, Accessori Tendaggi, Mensole
Opere di Gabriella Napolitano
Francesca Capitini e Bruno Marcelloni
“L’obiettivo è quello di cercare uno spazio comune, ravvivando l’intera zona con
la possibilità di organizzare anche iniziative che si affacciano all’aperto, sulla via,
magari con artisti di strada e punti di attrazione ogni 20, 30 metri”, spiega Frascarelli. Insomma, da un piccolo spazio,
che già fa rivivere un locale importante
del centro, nel corso degli anni sede di
diverse attività ma poi rimasto inutilizzato, un piccolo passo per tentare di combattere un momento difficile per l’economia e la vitalità del centro storico, sempre più provato dall’esodo degli abitanti
e dalle diluite iniziative culturali.
“In un panorama in cui varie attività commerciali chiudono, vengono cedute o i cui
locali vengono addirittura venduti - ricorda il titolare -Minigallery apre con entusiasmo e voglia di proporsi ai residenti
di Assisi, agli altri commercianti, ai turisti e a tutti coloro che frequentano o po-
Storie Assisane
trebbero frequentare uno dei cuori culturali, prima che turistici, dell’Umbria e di tutt’Italia”.
Stefano Frascarelli, giovane assisano innamorato della sua città, è noto per aver
promosso anche altre significative iniziative culturali come la mostra dedicata ai
“Sette peccati” nella Rocca Maggiore appena riqualificata. A lui si deve anche l’intuizione di allestire dei vernissage nel
foyer del teatro Metastasio. Ha curato l’allestimento della mostra dei presepi negli
ultimi due anni all’interno dei locali della ex Pinacoteca in piazza del Comune,
nonché la festa di Capodanno 2009 nei
locali della Sala delle Volte che quest’anno dovrebbe concedere il bis. Minigallery è anche sul web col sito ufficiale
www.minigallery.it e su Facebook con
una pagina che conta oltre 300 iscritti.
Ogni vita merita un romanzo
Un libro fa vivere al presente anche ciò che appartiene al passato. In anni come questi in cui l’ansioso vivere quotidiano poco
incoraggia a progettare il futuro siamo sempre più portati a valorizzare i ricordi. L’ufficio Servizi Sociali del Comune di Assisi e la cooperativa sociale ASAD hanno reso possibile la pubblicazione di questa raccolta di memorie. I 37 autori mettono a
disposizione le loro esperienze vissute in prima persona, componendo un mosaico di brevi romanzi che racchiudono filosofia
di vita e curiosità che ci fanno ritrovare insieme in momenti
comuni e luoghi familiari. Per avere una copia del libro ci si
può rivolgere presso i servizi sociali del Comune di Assisi o alla
cooperativa ASAD.
Il SUV compatto esiste.
numero 8 - DICEMBRE 2009
DI SARA STANGONI
È un mondo che si conosce e si ritrova, sera dopo sera, in locali diversi tra loro, ma tutti nati con la
stessa vocazione: divertire e rilassare. Protagonisti assoluti sono i
giovani abitanti della notte
“La notte è più bello, si vive meglio,
per chi fino alle 5 non conosce sbadiglio,
e la città riprende fiato e sembra che dorma,
e il buio la trasforma e le cambia forma
e tutto è più tranquillo tutto è vicino
e non esiste traffico e non c'è casino
almeno quello brutto, quello che stressa,
la gente della notte è sempre la stessa […]
la gente della notte sopravvive sempre
nascosta nei locali confusa tra le ombre…”
Gente della notte - Jovanotti (1990)
Trasgressione, romanticismo, tendenze e classe. Ogni notte la città di Bastia Umbra si veste di
Tanti i luoghi di aggregazione che si aprono al popolo dei giovani: pub, american bar, discopub.
della notte per dare vita ad eventi, serate organizzate o semplicemente ad un momento in
G
eneralmente ogni locale ha la
sua clientela abituale, per
i più svariati motivi: vicinanza da casa, la presenza dei propri amici, disponibilità di un certo
tipo di bevanda, presenza di zone
non fumatori o al contrario di un
posto dove fumare liberamente. Un
popolo amato e odiato, a volte frainteso, a volte sottovalutato. Giovani
che cercano altri giovani per evadere e socializzare. Ovunque il motore trainante resta il desiderio di uscire e incontrare altre persone. Nuove
solitudini o buio da illuminare? Cosa
accade realmente in questo mondo
della notte?
Locali notturni fashion e coinvolgenti, ambienti informali, interni
caldi e avvolgenti, un buon drink,
selezione musicale, deejay o special
guest che scatenano bagni di folle.
Il loro compito è dare voce a desideri, esigenze e necessità dei giovani, con format nuovi d'intrattenimento per rendere la notte sempre più
simile a chi la vive.
L’offerta variegata di Bastia riesce
a richiamare molti interessati, provenienti anche dal territorio circo-
stante. Il pubblico si distribuisce nel
corso di tutta la settimana e non stupisce di trovare locali pieni anche
di lunedì o martedì. Un segnale positivo che evidenzia il livello di gradimento nell’ambiente e una motivazione a migliorarsi. Negli ultimi
anni, infatti, la domanda di divertimento si è modificata e diversificata in mille modi. Secondo i sondag-
numero 8- DICEMBRE 2009
VIVERE LA NOTTE
mille abiti e si colora di luci confuse alle tenebre.
Microfoni e riflettori si accendono sul mondo
compagnia. Ma cosa significa “vivere” la notte?
gi del settore, il ballo sta diventando una componente marginale della
serata, pur rimanendo le discoteche
una tappa immancabile nella crescita
delle verdi generazioni, cattedrali di
quel fronte dell'intrattenimento sempre più articolato. E allora via alle
soluzioni più fantasiose o tecnologiche come maxischermi, eventi a
tema o happy hour che possano an-
ticipare la serata soprattutto nei fine
settimana. Si entra, ci si siede, si fanno quattro chiacchiere, s’incontrano amici o se ne conoscono di nuovi, si ordina un drink. Ovviamente,
da bere con moderazione. Perché la
legge parla chiaro e i rischi per sé e
per gli altri ancora di più. Musica,
parole e tenebre, in quel fugace confine tra la notte e il giorno.
Pub, disco pub e
american bar
a Bastia
Blue Ice
Bobar
COUNTRY CAFÈ
Ceiba Pub
Fashion Pub
La Gargotta
Suggestum Cafè
The Barr
BASTIA
numero 8 -DICEMBRE 2009
Un’atmosfera di crisi si respira tra gli androni del palazzo
Il Palio a S.Angelo
Anche quest’anno
Il Villaggio di Babbo Natale, il Trenino di Confcommercio e la Casa
DI VALENTINA RINALDI
A
nche quest’anno è arrivato il Na
tale. L’atmosfera si è cominciata
a respirare appena arrivato il mese
di dicembre quando sugli scaffali dei supermercati sono comparsi i primi panettoni. Molti affermano ancora di non sentire lo spirito del periodo natalizio, che
prima passa e meglio è, che non ci sono
i soldi perché c’è la crisi, che si fanno a
fare l’albero ed il presepe se poi bisogna
guastarli, che non si vede l’ora di tornare a casa dopo il delirio di traffico ed acquisti. Insomma, come ogni anno, in giro,
c’è tanta confusione tipica del magico
momento che la città sta vivendo. Di fatto
però, la gente continua a fare l’albero con
addobbi sempre più ricchi ed ogni anno
diversi, continua a comprare regali, a regalare ai propri figli il videogioco e il
cellulare di ultima generazione, ad organizzare pranzi succulenti che spesso finiscono all’ora di cena. La gente di tutti
i paesi, di ogni condizione sociale, tutti
gli anni continua a festeggiare il Natale.
E allora viene da pensare che crisi o non
crisi, questa forse è l’unica festa veramente democratica; per un solo giorno
tutti, in modo diverso tutti gli anni si ritrovano a festeggiare.
La Parrocchia di S.Michele Arcangelo
da inizio alle celebrazioni per il Santo
Natale con il tradizionale “Pacco dono,
condividi il Natale con i poveri”. Si tratta
di due giorni, il 13 e il 20 dicembre, in
cui durante la Santa Messa vengono raccolti generi alimentari e altri prodotti di
prima necessità come prodotti per l’igiene e materiale scolastico. I pacchi, oltre
a queste due date, potranno essere portati in parrocchia anche durante tutto il
mese di dicembre. Altra iniziativa storica è il 33° Concorso Presepi, organizzato dal giornale La Voce, dal tema: “Ovunque voi entriate dite pace”. Al concorso
può partecipare chiunque, realizzando un
Presepe che, tradizionale o moderno
esprima un chiaro invito, all’inizio del
terzo millennio, a far nascere il Cristo
nelle esperienze pastorali della parrocchia. Una giuria, composta quest’anno
anche dal Vice Sindaco Rosella Aristei,
nel pomeriggio del 29 dicembre, visionerà i presepi iscritti al concorso alla presenza di coloro che li hanno realizzati.
La premiazione avverrà il 6 gennaio,
presso la chiesa parrocchiale e comunque a tutti i partecipanti verrà rilasciato
un attestato.
La nuova Amministrazione Comunale ha
messo in piedi una serie di manifestazioni denominate: “Un Natele Luminoso” che partono dall’8 dicembre fino al
6 gennaio. Una vera e propria collaborazione tra associazioni, cooperative, parrocchia, scuole, società sportive, centri
sociali, singoli cittadini, servizi comunali, commercianti e artigiani. In tanti a realizzare le diverse manifestazioni nel periodo natalizio, dal centro alla periferia,
in collaborazione con il Comune.
Oltre alle consuete luminarie il Natale
proposto dall’Amministrazione Comunale prevede la realizzazione del “Villaggio di Babbo Natale”, dal 19 al 24 dicembre, presso la centrale piazza Mazzini, un luogo dove si cercherà di far respirare ai cittadini
l’atmosfera magica
natalizia. Un evento
nuovo teso a dare vivacità e opportunità
non solo commerciali alla vita della città.
E allora non solo
luci, alberi, ma anche
tante casette a definire il villaggio per le
diverse esperienze:
canti, cori, danze,
concerti, solidarietà,
racconti, laboratori,
presepi, giocattoli,
addobbi, fiabe, dolci
e in aggiunta il “mercatino delle strenne”.
Un villaggio pieno di
vita e sorprese con un
trenino messo a disposizione per i cittadini che intendono
recarsi a viverlo con
lo spirito del “bambino” che ognuno
possiede dentro di sé.
Animatore sempre
presente, Babbo Natale per tutti.
FAP Foto 50° - È di Carlo Meazzi
I risultati del concorso fotografico dal tema: “La
La giuria, composta dall’assessore Rosella Aristei, i fotografi professionisti Sante
Castignani, Adriano Scognamillo, Daniele Paparelli ed il redattore del gruppo editoriale Foto-Notiziari Mauro Fabbri, si è
complimentata per l’originalità del formato in quanto non si era mai visto un concorso fotografico con foto delle dimensioni panoramiche 30x90cm.
Tutte le immagini presentate sono
risultate di buon livello con particolare attenzione ai soggetti ripresi, all’inquadratura ed in particolare al taglio effettuato a volte molto rischioso.
I vincitori sono risultati: 1° classificato Carlo
Meazzi di Bastia Umbra che vince un buono
acquisto del valore di 500,00 euro. 2° classificato Manuela Capitanucci di S.M. Angeli che
vince un buono acquisto del valore si 200,00
euro. 3° classificato Maria Giulia Galli di Bastia Umbra che vince un buono acquisto di
numero 8 - DICEMBRE 2009
BASTIA
comunale dove a farne le spese come sempre è la Cultura
è subito Natale
o - San Rocco sulle ali del vento
della Solidarietà tra le novità per dimenticare la stagione teatrale
Un pezzo di Bastia all’interno
del nuovo spot dell’ANGSA
Sotto la regia di Egidio Bonanno, protagonisti dello spot Neri Marcoré,
Marta Cecchetto, Ewa Spadlo e l’attore bastiolo Rodolfo Mantovani
DI VALENTINA ANTONELLI
la foto più bella
Magia della Luce e del Colore”
100,00 euro. Segnalazione speciale per Elisa Albi
con la foto dal titolo “Riflessi in corsa” e per Simone Frascarelli per la competenza e conoscenza
tecnica nel realizzare delle foto macro di Passaggio di Bettona.
• Tutte le foto verranno esposte in una mostra che
si terrà nei giorni 22-23-24 dicembre 2009, presso
la sala delle Monache Benedettine. La
premiazione dei vincitori avverrà presso la mostra
il 22 dicembre alle ore 18,00.
C’è un pezzo di Bastia all’interno
del nuovo spot dell’Angsa, Associazione nazionale genitori soggetti
autistici, che andrà in onda sulle
principali televisioni nazionali, a
partire da Rai e Mediaset. Lo spot
ha due versioni, una da un minuto
e una da 30 secondi, che vedono
protagonista un ispirato Neri Marcorè, arrivato in Umbria a fine ottobre. Con lui Marta Cecchetto,
compagna del calciatore Luca
Toni, il giovane attore bastiolo
Rodolfo Mantovani e l’attrice Ewa
Spadlo, entrambi noti per la fiction
“Ritorno a Rivombrosa”; tutti presenti a titolo gratuito. “L’idea è
nata insieme alla presidente dell’Angsa dell’Umbria, Paola Carnevali Valentini - spiega Egidio
Bonanno, regista dello spot, da anni
residente nel comune bastiolo - il
messaggio che si vuole lanciare è
che, benché non si possa guarire
dall’autismo, si può migliorare, soprattutto con l’atteggiamento degli altri verso le persone che ne
sono colpite”.
Bonanno è autore di numerosi corti
e lungometraggi; insieme a Mantovani ha partecipato a un importante progetto con le scuole di Perugia, “Le nozze di sangue”, ispirato alla deposizione di Raffaello
che illustra la congiura Baglioni.
Tuttavia, dice, “è la prima volta che
ho lavorato con attori così famosi.
nanno - è una sorta di
personaggio guida
che interviene sia
come voce esterna che
con i suoi gesti all’interno delle carrozze
del treno. Durante il
viaggio si verificano
una serie di situazioni che vedono protagonisti dei giovani ragazzi autistici; un percorso che vuole comNeri Marcorè e Marta Cecchetto durante le riprese
battere l’isolamento,
tanto che il messaggio
Girare con Marcorè è stato bello, ho sco- finale che l’attore lancia è Non lasciaperto in lui un lato molto umano che è moli soli”.
difficile trovare nel settore”.
Le riprese e il montaggio sono a cura
Lo spot è stato girato alla stazione di Um- di Luca Lestini di Promovideo, menbertide e sul Pinturicchio, treno della Fcu tre le musiche sono state composte per
- Ferrovia Centrale Umbra, principale l’occasione dal prestigioso Sound Stusponsor del video. “Marcorè riveste nello dio Service di Città di Castello ove inspot un ruolo importante - continua Bo- cidono Subsonica e Frankie Hi-Nrg.
Il regista bastiolo Egidio Bonanno mentre
osserva Rodolfo Mantovani e Ewa Spadlo
BASTIA/CULTURA
numero 8 - DICEMBRE 2009
Intervista all’assessore alla Cultura e vicesindaco di Bastia Umbra Rosella Aristei
“Presto i semi daranno risultati”
DI ADRIANO CIOCI
S
ei mesi dall’insediamento della
nuova amministrazione. Si è ar
rivati al primo giro di boa. Come
giudica la navigazione? Ritiene che la
nave possa procedere tranquillamente
o si ipotizza la necessità di fare ricorso
alle scialuppe di salvataggio? - E’ ancora poco il tempo del lavoro, reale, tre mesi
o poco più, ma la navigazione è per me
una grande avventura; impegnativa, ma
in un clima corretto e trasparente, con disponibilità da parte di tutti a lavorare molto
per attuare il Programma di mandato del
Sindaco e della coalizione. Abbiamo arato e seminato e continuiamo a farlo; presto i semi daranno floridi risultati.
Rimanendo in ambito marinaresco,
sono in molti a pensare che si navighi
in acqua alta e che il comandante non
si preoccupi troppo dei passeggeri (i cittadini), i quali chiedono segnali tangibili che, al momento, forse per scarsezza di viveri, non arrivano. E così? - Ritengo di navigare sempre in acque interessanti e frizzanti, nelle quali mi trovo
sicuramente a mio agio. I cittadini sono
sempre in contatto con noi e noi sempre
pronti ad ascoltarli per assumere impegni precisi. Molte le risposte già date; altre sono in attesa, perché, è vero, i viveri
in questo anno non sono molti. Per questo occorre saper dare le giuste priorità,
con la dovuta compatibilità economica.
Tra il comandante della nave ed i suoi
ufficiali vi è stretta armonia e condivisione? - Le scelte sono tutte conquistate
con un ampio dibattito e condivisione;
scelte fatte ora con cautela perché è doveroso prestare molta attenzione alla gestione del bene pubblico.
Nei suoi specifici settori: la scuola, la
cultura, i gemellaggi… ha raccolto una
situazione di vuoto oppure, tutto sommato, vi sono le basi per riannodare le
fila e dare nuovi impulsi? - Molto il
materiale a disposizione nel mio settore:
alcune attività sono state consolidate, altre migliorate, altre saranno create. Sicuramente mi impegnerò per dare nuovo
impulso in tutti i settori e già ho dato specifici segnali in questo senso.
Vista dal suo punto di osservazione, ritiene la vita culturale di questa città all’altezza di una comunità pronta a lanciarsi in nuove sfide? - La sfida è vecchia e sempre da vincere, ossia far partecipare la città tutta alla vita culturale. Per
questo ci vuole equilibrio ed accortezza
nella programmazione, lungimiranza nel-
le scelte, apertura ad
ogni proposta e trasparenza nelle decisioni. La cultura è di
per sé un processo,
sempre in crescita, ed
ogni occasione deve
servire per fare un
passo in più.
La scuola: pensa ad
un programma fatto di sole infrastrutture – particolarmente sentite dalla
popolazione – o pensa di intervenire anche sulla “politica”,
rivolta soprattutto a
dare un segnale alle nuove generazioni? - Le strutture sono una parte determinante per la qualità della vita scolastica e
per questo sempre in primo piano. Da parte mia è già partito un programma di politica scolastica nella quale è presente una
forte attenzione alle nuove generazioni
che saranno il fulcro di tante iniziative.
Lei si è fatta trascinatrice di eventi popolari: la mezzanotte bianca, dolcemente Bastia… E’ questo che le chiede
la città? - Tutti gli eventi popolari sono
un’ottima occasione per far tornare la cittadinanza a familiarizzare con se stessa e
con la propria città, a riappropriarsi
degli spazi pubblici e a vivere da vicino le relazioni. I due eventi citati,
pur se popolari in quanto in tanti li
hanno vissuti, sono solo l’inizio di
un cambio di rotta. Una rotta per far
rivivere il territorio, tutti insieme, per
un nuovo futuro. Ed il futuro, in questo settore, guarda oltre Bastia, verso territori molto più ampi, con una
città che si propone all’attenzione
per i suoi progetti innovativi ed attrattivi.
Come vive la sua anima di sinistra - perché ancora lo è, non è
vero? - con una mente che a sinistra non può guardare? - Già Giorgio Gaber, in tempi non sospetti, criticava apertamente questa distinzione. Io, da amministratore, scelgo tenendo al centro i cittadini, sganciata dai colori e dalle divisioni ideologiche. Amministrare una città deve
connotarsi non per le divisioni che
mantiene, ma per le azioni concrete
in risposta a bisogni. Il mio slogan
in campagna elettorale era “Oltre i
• ATTUALITÀ
• NUOVA GIUNTA
• SCUOLA
• GEMELLAGGI
• VITA CULTURALE
• ANIMA DI SINISTRA
colori per i valori”.
Nel suo programma vi è l’intenzione
di allargare la rosa delle città gemelle?
- Bastia ha già tanti gemellaggi. Penso che
al momento il programma sia fin troppo
ricco.
Lei mancava da una decina di anni, o
forse più, dalla amministrazione attiva. Sono cambiate le regole, le abitudini, le necessità, le incertezze in tutto
questo tempo? - Attualmente il ritmo di
sviluppo sociale è molto veloce; per questo oggi è necessario non fermarsi su posizioni rigide e questa amministrazione
sta già lavorando per rimettere Bastia nel giusto flusso dello sviluppo. Le nostre azioni, pur
nella doverosa cautela iniziale e nella consapevolezza delle condizioni in cui ci troviamo
ad operare, sono orientate a cambiare ciò che
non funziona, con obiettivi precisi, anche se
non tutti sono realizzabili immediatamente.
Lei è il numero “due” di questa nostra comunità. Rimpianti? O tanta voglia di fare?
- Nessun rimpianto, anzi essere il numero due
è sicuramente un traguardo grande e soddisfacente. Spero, con tutta la mia passione, determinazione, energia di poter mettere in atto
la tanta voglia di fare, fare bene e per tutti.
Via D’Annunzio - S.Maria degli Angeli
ECONOMIA
numero 8 - DICEMBRE 2009
Intervista a Sauro Lupattelli presidente Confcommercio Bastia
Buone Feste con il
Trenino del commercio
DI DEBORA BRUGHINI
N
ell’ultima assemblea sono stati
comunicati numeri significativi
del vostro operato. In quale misura variano rispetto al 2008 e quale
impatto in vista dell’imminente 2010? La nostra associazione è da anni riconosciuta come una delle più efficaci dell'intera Confcommercio ed anche a livello locale. Prova ne è il fatto che sbrighiamo
varie pratiche per imprenditori che provengono anche da altri comuni. I dati di cui
disponiamo ci fanno pensare che il 2009 si
concluderà con una consistente mole di
lavoro sindacale e di consulenza, ma anche di servizi per l'erogazione di finanziamenti. Già nel corso del mese di ottobre i
numeri parlavano chiaro: + 10% di erogato attraverso il consorzio Umbriaconfidi,
rispetto al 2008. Il dato positivo è però frutto anche delle numerose richieste di finanziamenti che riguardano liquidità e scorte,
strumenti importanti per superare un periodo non positivo come quello in corso. Il
nostro impegno a tutela delle attività che
operano nel terziario è stato importante e
sarà sempre più forte grazie anche al sostegno dei nostri soci. Il nuovo marchio
“Confcommercio Imprese per l’Italia” non
vuole solo esprimere rinnovamento ma
anche apertura alle imprese che svolgono
attività di commercio che non si riconoscono in altre associazioni.
L’Ascom ha manifestato preoccupazione riguardo il recupero delle aree dismesse. L’amministrazione Ansideri ha
risposto invece che tali aree non possono che far nascere nuove opportunità.
Dove sta la verità? - Nessuno pretende di
essere a conoscenza della verità assoluta,
ma per come è strutturata la nostra città
dal punto di vista urbanistico e di viabilità
ritengo che sia molto più realistico puntare alla valorizzazione del commercio già
esistente piuttosto che crearne altro. L'Amministrazione comunale considera il recupero delle aree dismesse come un’opportunità per il commercio in quanto prevede
il forte incremento demografico che ne deriverebbe, ma forse dovrebbe considerare
anche altri dati:
- per sostenere ulteriori 50-60.000 metri
quadrati di commercio (se fossero solo
quelli), non sono sufficienti i nuovi residenti nelle aree suddette ma servono ben
altri numeri.
- esistono già adesso oltre 250-300 appartamenti ancora sfitti e invenduti, segno evidente che l'offerta, per quanto di pregio
possa essere, è nettamente superiore alla
domanda.
- le attuali infrastrutture non sono sufficienti
a sostenere il traffico che ne deriverebbe.
La vedo dura sostenere gli enormi investimenti pubblici di adeguamento.
- le azioni di marketing necessarie a promuovere le strutture commerciali richiedono un enorme impegno finanziario e di
risorse umane (vedi City Manager).
Da alcuni mesi le associazione di categoria di Bastia hanno costituito un patto economico per il territorio. Sinora non
è stato prodotto nessun progetto condiviso. Occorrerà aspettare ancora molto
o pensate di tornare a percorrere ognuno la propria strada? - Non è facile conciliare le reali necessità delle varie associazioni, soprattutto se si tratta di farlo tra
commercio ed artigianato. Le diverse esigenze ed i diversi mercati richiedono di individuare anche un solo punto di contatto
sul quale intervenire e concentrarsi su quello, tralasciando personalismi ed ambizioni
ma operando ad esclusivo vantaggio della
città e delle categorie che in essa operano.
Ritengo che un passo importante si sia già
fatto almeno dal punto di vista interlocutorio e mi auguro che in tempi brevi si possa
Nuovo pulmino per la Croce Rossa
La solidarietà si fa concreta. L’impegno gratuito dei volontari ha permesso di acquistare un nuovo autoveicolo
DI GABRIELLA MANCINELLI
Il parco macchine del Comitato della Croce
Rossa di Bastia Umbra si arricchisce di un nuovo mezzo, oltre ai 7 autoveicoli già presenti
ora, la popolazione, ha a disposizione un nuovo pulmino per il trasporto di persone con problemi di mobilità che è stato inaugurato domenica 22 novembre con la benedizione del veicolo da parte del Parroco Coordinatore don
Giuseppe Pallotta.
L’acquisto dell’autoveicolo è stato possibile
grazie all’impegno gratuito che ogni Volontario (Sezione Femminile, Pionieri e Volontari
del Soccorso) nella propria specificità ha dediIl nuovo pulmino appena benedetto dal parroco
don Giuseppe Pallotta in piazza Mazzini
cato giornalmente al Comitato per rispondere
ai bisogni della cittadinanza. La gratuità è la
caratteristica fondamentale che unisce tutti i volontari, che insieme alla professionalità fa crescere non solo quantitativamente il
numero dei mezzi ma anche la qualità dell’impegno concreto nei confronti delle persone bisognose di cure e assistenza.
“Avere questo mezzo in dotazione rappresenta per la Croce Rossa Italiana di Bastia un importante obiettivo raggiunto” sottolinea il commissario Antonio De Martiis. Il veicolo è un esempio di quanto la tecnologia possa offrire, i Volontari con il loro
impegno gratuito fanno il resto adoperandosi giorno dopo giorno ideali di umanità e solidarietà.
giungere a
qualcosa di
più concreto.
Piazza tutta aperta,
piazza tutta
chiusa. Il
sindaco Ansideri ha
proposto di
riaprirla tutta al traffico. Che cosa è meglio? - Prima di esprimerci sull'argomento, sarebbe opportuno conoscere le modalità con le quali il Sindaco Ansideri ed i
suoi collaboratori ritengono di attuare tale
provvedimento e cosa ne pensa chi in quella parte della piazza ci vive e lavora. È assurdo ipotizzare una chiusura completa
della piazza nelle condizioni attuali se non
prima di aver provveduto ad un recupero
del centro storico che tutti stiamo aspettando da anni. Una riapertura parziale o ad
orario ridotto della parte attualmente chiusa potrebbe portare ad una rivitalizzazione
della stessa e ad un incremento delle attività commerciali ed artigianali, senza contare il beneficio in termini di presidio del
territorio.
Quali saranno le novità di Confcommercio Bastia per incentivare i cittadini agli
acquisti natalizi? - La collaborazione tra
l'Amministrazione Comunale e le associazioni tra le quali anche la nostra, ha prodotto un calendario di manifestazioni ed
eventi che coinvolge molte parti della città. Il susseguirsi di spettacoli e attrazioni
sarà scandito dai passaggi del trenino, che
tanto successo ha riscosso durante “Dolcemente Bastia” e la “Castagnata”, e che
metterà in collegamento tra loro molte zone
di Bastia. Momento nuovo sarà il mercatino delle strenne che si terrà in Piazza Mazzini nei giorni 19 e 20 dicembre ed il “Villaggio di Babbo Natale” dal 20 al 24 dicembre. Come Confcommercio, in accordo con il consorzio Bastia Umbra City
Mall, collaboriamo per sostenere tali iniziative rinunciando a crearne di nostre. Daremo un importante contributo alla realizzazione di una forte campagna pubblicitaria attraverso radio, manifesti e volantini,
finalizzata ad attrarre il maggior numero
possibile di consumatori dalle città vicine.
Sarà un Natale davvero splendido per tutti, anche perché abbiamo saputo che l'Amministrazione Comunale interverrà anche
in favore di chi è meno fortunato, e questo
non può che farci piacere. Colgo l'occasione per formulare a tutti dal profondo del
cuore un augurio di Buone Feste.
BASTIA/ATTUALITÀ
numero 8 - DICEMBRE 2009
Chiesa di Santa Croce
Iniziati i lavori di ristrutturazione
Un’utopia sta diventando realtà. Presto la chiesa-museo tornerà a risplendere
DI OMBRETTA SONNO
Lettera alla redazione
S
ono iniziati i lavori strutturali e di
impiantistica all’interno della
Chiesa di Santa Croce. L’edificio
sacro progettato dall’architetto Adelio
Rosi tornerà presto ad essere nuovamente
fruibile per la comunità religiosa e civile.
Si inizierà con la sistemazione delle sale
ricavate fra le navate delle due chiese; il
rifacimento di alcuni pavimenti (quello
in corrispondenza del presbiterio e la levigatura interna dell’intero impiantito);
la sostituzione dei serramenti; la predisposizione per gli impianti tecnologici
di sorveglianza ed antintrusione, elettrico e di riscaldamento.
Rosi ha evidenziato: “E’ stato un lavoro
lungo che, anche se in minima parte, si
concretizza con questa prima fase d’intervento, nella ristrettezza dei finanziamenti disponibili; questo può essere considerato nel territorio di Bastia Umbra
un esempio di recupero e di valorizzazione del patrimonio storico-architettonico esistente”.
I lavori saranno monitorati dai funzionari delle Soprintendenze per i Beni Architettonici e per il Patrimonio StoricoArtistico dell’Umbria, in particolare dalla
dott.ssa Maria Brucato, membro del
Comitato scientifico formatosi appositamente per la realizzazione del progetto
di chiesa-museo (presentato lo scorso 3
gennaio), che si avvale anche della preziosa collaborazione del prof. Corrado
Fratini, docente dell’Ateneo perugino.
“Sono cominciati questi lavori che prevedono per l’edificio sacro una duplice
funzione: chiesa officiata e museo parrocchiale con gli opportuni accorgimenti
tecnici - afferma don Giuseppe Pallotta,
parroco moderatore di Bastia - è un luogo che sta particolarmente a cuore ai
bastioli, perché molti vi ritrovano le loro
radici. Di questa realizzazione va dato
merito a don Francesco Fongo, alle Soprintendenze che hanno dato un notevole contributo, al Comitato Scientifico,
alle autorità ecclesiastiche e alla direttrice del Museo Diocesano Teresa Morettoni”.
La chiesa collegiata di Santa Croce risale al 1295; questa costituirà il prezioso
contenitore delle opere d’arte, dei reperti archeologici e della suppellettile litur-
La Messa che
non c’è più
gica che racconterà la storia cittadina attraverso le sue chiese. Molte famiglie bastiole hanno accolto con grande entusiasmo il progetto presentato, tanto che numerose opere sono state già restaurate
grazie al loro generoso
contributo.
Marcello Mantovani,
presidente del Gruppo
culturale parrocchiale
ha affermato: “I lavori
sono iniziati ed è nostra
intenzione di riaprire
Santa Croce al culto
entro la fine del 2010”.
Il promotore ed anima
del progetto è don Francesco Fongo, ora parroco di Cannara, il quale
si auspica che Santa Croce possa essere
ripristinata in pochi anni. La completa
realizzazione costituirebbe un motivo di
vanto per una città come Bastia, dato che
non ha realtà museali.
Si insedia nella palazzina di Umbriafiere
L’Associazione di volontariato
“Pubblica Assistenza CROCE BIANCA Bastia U.”
Dal 15 luglio 2009 a Bastia Umbra è attiva la nuova associazione Pubblica
Assistenza Croce Bianca Bastia Umbra ONLUS aderente all’ ANPAS, con
sede in piazza Moncada n° 1. È a disposizione di tutto il comprensorio dell’Assisano per effettuare i servizi di primo soccorso, di trasporto per dimissioni e ricoveri, di trasporto sangue, di trasporto dializzati e trasporto per
fisioterapie.
Per informazioni: 3483819618 - 3271592217 - 3471878034
“Sono quasi sicura che non darete
corso a questa mia lettera.
Il fatto è questo: in Bastia le Messe dei giorni feriali sono alle 7,15
di mattina e alle 19 di sera. Una
differenza di dodici ore tra l’una e
l’altra e spesso sono officiate da 2
o tre preti.
Solo a Bastia si svolge la Messa
pomeridiana alle 19. In quelle del
circondario: S.Maria degli Angeli, Ospedalicchio, Petrignano si
svolgono alle 17.
A Bastia non si riesce a spostarla o
perlomeno farne un’altra nel pomeriggio, specialmente adesso che
fa freddo e alle 19 è già notte.
A suo tempo noi anziani l’avevamo chiesto a don Francesco, un
muro, speravamo fosse più comprensivo il nuovo Parroco don Giuseppe, niente da fare lo stesso. Vengono portate scuse ridicole come
quella che i giovani non ci verranno o che per i lavoratori è troppo
presto e che è sempre stato così.
Ma non è vero perchè anni fa se
ne faceva una alle 16.
Siamo un gruppo di anziani che dal
mese di novembre va alla Messa
del Cimitero alle 16, ma poi? Ho
provato a telefonare al vescovo, ma
ancora non ho ricevuto risposta.
Torniamo a casa alle 20 ed è quasi
notte fonda, anche molto pericoloso per la nebbia che di solito cala
in quelle ore. È tardi anche per preparare la cena. Alcuni di noi preferiscono prendere il treno per Santa Maria dove c’è una Messa alle
17.00, così alle 18.30 sono già a
casa.
Se siete così gentili di farvi carico
di questa richiesta vi ringrazio, sennò... vi ringrazio lo stesso”.
(Wanda)
BASTIA/ATTUALITÀ
LA LEGGE IN PILLOLE
A cura dello studio legale Ponti Pettirossi
Amministrazione
di sostegno,
interdizione,
inabilitazione
Con legge n. 6/2004 è stato introdotto nel nostro ordinamento il nuovo istituto dell'amministrazione di sostegno e sono stati modificati gli articoli relativi alla interdizione e inabilitazione, inclusi
tutti nel titolo XII Libro primo del Codice Civile
“Delle misure di protezione delle persone prive in
tutto o in parte di autonomia”. Ciò rispondendo
alle istanze sociali e culturali che rendevano ormai
inadeguati gli istituti della interdizione e della inabilitazione.
Gli istituti menzionati vengono in soccorso in
tutte le ipotesi in cui una persona maggiorenne non
sia in grado di provvedere ai propri interessi per
effetto di una infermità o di una menomazione fisica o psichica e al solo esclusivo scopo di assicurarle adeguata tutela e protezione.
L'interdizione disciplina i casi di condizione
abituale di infermità di mente tale da rendere il
soggetto incapace di provvedere ai propri interessi. L'inabilitazione interviene nelle ipotesi in cui lo
stato di infermità non è talmente grave da far luogo all'interdizione, nei confronti di coloro che per
prodigalità o per abuso abituale di sostanze alcooliche o stupefacenti espongono sé o la loro famiglia a gravi pregiudizi economici, nei confronti del
sordomuto o del cieco dalla nascita o dalla prima
infanzia, se non hanno ricevuto un'educazione sufficiente, salva l'ipotesi dell'amministrazione di sostegno. In tali casi, si instaura una procedura innanzi al Tribunale del luogo di residenza dell'interdicendo o dell'inabilitando, nel corso della quale si procede a verifica della sussistenza dei presupposti per procedersi ad interdizione o inabilitazione tramite l'esame da parte del giudice della persona nei cui confronti è chiesta l'interdizione o l'inabilitazione e l'eventuale audizione del parere delle
altre persone citate (familiari e parenti prossimi).
Al termine del procedimento viene emessa sentenza di interdizione e inabilitazione con contestuale nomina del tutore (nell'ipotesi di interdizione) o
del curatore (nell'ipotesi di inabilitazione).
Il nuovo istituto dell'amministrazione di sostegno è applicabile in tutte le ipotesi di menomazione fisica o psichica anche parziale o temporanea
tale da rendere la persona impossibilitata a provvedere ai propri interessi. Viene pertanto ad adeguarsi alle effettive condizioni del beneficiario senza privarlo della capacità in misura maggiore a
quello che risulti strettamente necessario. Pertanto, l'amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo di residenza del beneficiario e previa verifica della sussistenza dei presupposti per tale pronuncia, assisterà il beneficiario
nella cura di determinati e specifici interessi.
I provvedimenti di interdizione e inabilitazione così come di amministrazione di sostegno sono
sempre revocabili, posto che le condizioni del soggetto possono mutare nel tempo.
numero 8 - DICEMBRE2009
LAVORI PUBBLICI
Piazza di Ospedalicchio…
Dove eravamo rimasti?
Ricomincia la storia infinita della riqualificazione di Piazza Buozzi. Riuscirà la
nuova Giunta Ansideri a venire a capo della vicenda dopo le promesse elettorali?
DI VALENTINA RINALDI
A
ssordante è stato il rumore che aveva suscitato il progetto di riqualificazione di piazza Buozzi ad
Ospedalicchio presentato dall’amministrazione Lombardi.
Erano seguite numerose polemiche da parte di residenti e di
alcuni esperti in quanto il disegno non era in linea con la
storia e le tradizioni del paese.
Lo stesso aveva subito numerose modifiche grazie al contributo di alcune segnalazioni
e soprattutto grazie al lavoro
congiunto di alcuni cittadini,
tra cui anche i commercianti,
chiamati in causa proprio per
far si che il progetto venisse realizzato. Poco prima della fine
del mandato, la precedente amministrazione, aveva stabilito,
in accordo con i cittadini, che
sarebbe stato prima realizzato
il parcheggio nell’area adiacente alla piazza per creare i
posti auto necessari per garantire la vivibilità della stessa.
Successivamente si sarebbe
provveduto al restyling vero e
proprio.
Nulla di fatto. L’amministrazione Lombardi si è conclusa
e nulla di tutto ciò che era stato promesso è stato realizzato.
Per sapere come intende
muoversi la nuova amministrazione in merito, abbiamo incontrato l’assessore ai lavori
pubblici Marcello Mantovani.
L’assessore ci ha manifestato
l’intenzione di riprendere in
mano il tema piazza partendo
dalla sistemazione dei parcheggi esterni. Si parla di una
procedura in tre stralci: parcheggi esterni 2010, restyling
della piazza nel 2011 e conclusione con definizione della viabilità e arredo urbano nel 2012.
Prima di iniziare i lavori verrà
L’assessore
ai Lavori Pubblici
Marcello Mantovani
Il consigliere
di minoranza del PD
Gabriella Bonciarelli
comunque aperta una gara d’appalto previa scelta di un progetto che si avvicini il
più possibile alle richieste della gente, tenendo in prima considerazione la storia
del paese. Con l’occasione, l’assessore ci
ha parlato anche di altre opere che verranno effettuate ad Ospedalicchio.
In merito il consigliere del PD Gabriella Bonciarelli ha presentato un’interpellanza sulla sicurezza stradale di via dell’Aeroporto e via Menconero.
Ricordiamo che il tanto agognato marciapiede che avrebbe permesso di raggiungere il cimitero in sicurezza, era stato più
volte inserito e tolto dal bilancio della passata amministrazione. L’assessore Mantovani ci ha spiegato che realizzare un
marciapiede alle attuali condizioni renderebbe la sede stradale troppo stretta. Una
soluzione potrebbe essere convertire la
strada, che è provinciale, da doppio senso
di marcia in una strada a senso unico, operazione che però comporterebbe la congestione del traffico in via Malizia e questo è assolutamente da evitare. La soluzione avverrà solo dopo che la Provincia
avrà terminato i lavori della nuova strada
per l’aeroporto che permetterà la deviazione del traffico pesante da Petrignano
verso la E 45. Inoltre l’assessore ci ha detto
che presto si provvederà all’illuminazione di via Meliochi e che verranno fatti altri interventi su Ospedalicchio. Di fatto
però sinora nulla di tutto ciò che era stato
promesso in passato è stato ancora realizzato. Gli anni passano, le amministrazioni cambiano, e ancora di certo ci sono opere da realizzare e nuove promesse da mantenere. La fiducia degli Ospedalicchiesi è
stata delusa già troppe volte.
Circolo Culturale Ricreativo Ospedalicchio
SOTTO LE BOMBE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Mostra fotografica del nostro territorio e dell’aeroporto di S.Egidio al tempo dei
bombar-damenti dell’ultima guerra a cura di Gianluca Carrozza, con il contributo
dellUnione Modellisti Perugini
PRESSO LA SALA PARROCCHIALE dal 24 dicembre al 10 gennaio
Tutti i festivi e prefestivi ore10:00-13:00 15:30-9:30
ASSISI E BASTIA UMBRA: I REATI PIÙ FREQUENTI
LO STEMMA DEI CARABINIERI
L'Arma dei Carabinieri è rappresentata da: * Uno stemma araldico; * Una bandiera
Nel corso dell’anno 2009 gli interventi dei Carabidi guerra; * Una marcia d'ordinanza; * Un santo patrono (la Virgo Fidelis).
nieri sul comprensorio si sono concentrati sui delitLo stemma araldico attualmente in uso venne riconosciuto con parziale modifica il 21 ti contro il patrimonio, ambiente, la persona, la fede pubmaggio 2002 con l'elevazione dei Carabinieri a rango di "Forza Armata dello Stato".
blica, l’immigrazione clandestina, la lotta alla criminalità
inerenti il traffico delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
BASTIA UMBRA
numero 8 - DICEMBRE 2009
Plauso aiIl Carabinieri
Palio a S.Angelo
Per l’elogio sono intervenute alte cariche del comando dell’Arma
Comandante Interregionale “Podgora” del centroitalia
DI FRANCESCO BRUFANI
CRISTIANO BOGGERI È IL COMANDANTE DELLA
STAZIONE DEI CARABINIERI DI BASTIA UMBRA
Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza. 42 anni, laureato in Scienze dell’Amministrazione, presso l’Università di Siena, ha maturato esperienze nei reparti operativi di Brescia e Bergamo. In
Umbria è stato comandante della Stazione dei Carabinieri di Montefalco e da circa un anno è il Comandante
della Stazione di Bastia Umbra.
La Benemerita è sempre meglio organizzata per assicurare una tranquilla vita
cittadina. Il Generale di Corpo d’Armata ha voluto recarsi personalmente a rendere omaggio ai Carabinieri di Bastia. Altri alti graduati sono venuti al suo seguito quali il comandante della regione Carabinieri Umbria Generale di Brigata
Claudio Curcio, il comandante Provinciale Colonnello Carlo Corbinelli e il Capitano Andrea Pagliaro comandante della Compagnia Carabinieri di Assisi
M
ai era avvenuto prima a Bastia
Umbra la visita di così impor
tanti personalità militari. La
motivazione di tanto onore è da ricercarsi
nelle intense attività investigative operate ad ampio raggio dalla locale stazione dei Carabinieri, comandata dal Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di
Pubblica Sicurezza Cristiano Boggeri.
L’attività ha riguardato prevalentemente il servizio sia preventivo che repressivo. In particolare è stata esaltata la dinamicità del reparto che ha prodotto un
notevole numero di arresi e di denunce a
piede libero durante l’arco dell’anno
2009. Gli interventi hanno riguardato
vari campi, dall’immigrazione clandestina al traffico di sostanze stupefacenti, dai
reati contro il patrimonio e l’ambiente a
quelli contro la persona e la fede
pubblica.Sono infatti tante nel nostro territorio le situazioni in cui è necessario
l’intervento dei Carabinieri e che grazie
al loro impegno vengono costantemente
tenute sotto controllo.
• I Carabinieri di Bastia Umbra ci inoltrano una raccomandazione per le prossime
festività natalizie da rivolgere essenzialmente ai giovani: attenzione all’abuso di
alcol prima di mettersi alla guida di un
mezzo. Non è tanto per le sanzioni, che di
seguito abbiamo brevemente riassunto,
bensì per proteggere la propria salute, la
vita e quella degli altri.
La legge (art. 186 del Codice della strada) fissa un limite generale per la concentrazione di
alcool nel sangue, al di sopra del quale la guida è considerata in stato di ebbrezza: 0,5 grammi per litro di sangue. Le ammende variano da
un minimo di 500,00 euro ad un massimo di
6.000 euro fino all’arresto da 6 mesi ad 1 anno
e sospensione della patente da 1 a 2 anni. Confisca del veicolo con la sentenza di condanna.
BASTIA UMBRA - IL BILANCIO DELLE ATTIVITÀ INVESTIGATIVE
RUOLI E GRADI DEI CARABINIERI
Attualmente, al termine delle attività investigative dell’anno in corso, sono state arrestate 50
persone e denunciate a piede libero 252. È stata recuperata refurtiva per un valore di 75 mila
euro, mentre le sostanze stupefacenti sequestrate ammontano a 1.500 dosi di cocaina, 4.500 dosi di
eroina, 400 dosi di hascisch. Riguardo i reati inerenti il codice della strada sono state ritirate sinora
15 patenti per guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche e stupefacenti.
La forza prevista dalle leggi è attestata,
per l'Arma dei Carabinieri, sulle
118.269 unità e il personale è suddiviso su 4
ruoli: ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e carabinieri.
numero 8 - DICEMBRE 2009
BASTIA UMBRA
di
Bastia
Umbra
o - San Rocco sulle ali del vento
tra cui la presenza straordinaria in caserma del
Generale di Corpo d’Armata, Corrado Borruso
BASTIA UMBRA
“AL SERVIZIO DEL
COMMERCIO”
Piazza Togliatti, 13 Tel. 075/8011336 Fax 075/8004882
Mail: [email protected]
BASTIA UMBRA
numero 8 -DICEMBRE 2009
A Colloquio con il coordinatore della Protezione Civile di
La Protezione Civile
Li chiamano gli angeli del soccorso. Sono quelli che mettono ogni giorno
Sono i volontari della Protezione Civile che con presenza discreta e costante
noto per il terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo ma che ci ha fatto
DI SIMONA MARINI
Un altro anno di intenso lavoro per il gruppo comunale di Protezione Civile di Bastia. Un anno horribilis per la vicina Regione dell’Abruzzo colpita duramente dal terremoto. E loro anche lì, sempre in
prima linea, per fronteggiare l'emergenza
Il coordinatore Renato Capezzali ci
accoglie nella sede di via delle Nazioni (zona Umbriafiere) mostrandoci orgogliosamente la sala operativa - Abbiamo nuovi computer e nuovi impianti
ma la vera novità sta nel passaggio dalla
tecnologia analogica a quella digitale con
vantaggi in termini di efficienza ed efficacia e nella possibilità di dotare la nostra struttura di radio che possono essere facilmente utilizzabili da tutti i volontari. Siamo i primi in Umbria ad aver
adottato uno standard così elevato applicato ad un servizio comunale di Protezione Civile. Il seminario di presentazione di questo nuovo sistema di comunicazione radio si è svolto lo scorso 14
novembre nella sala consiliare alla presenza delle autorità cittadine.
Proviamo a tracciare un bilancio dell'attività annuale del gruppo: - Il nostro lavoro riguarda principalmente tre
aree di intervento. Una è il percorso educativo intrapreso nelle scuole primarie
con l'obiettivo di diffondere la cultura
del comportamento corretto da tenere in
caso di emergenze, tutto in collaborazione con le istituzioni. Alcuni volontari,
formati dalla Regione con giornate ad
hoc, vanno nelle aule per spiegare ai ragazzi i rischi e le azioni giuste da compiere in caso di pericolo, proponendo,
inoltre, alcune attività di laboratorio. Nel
corso degli anni piuttosto che aderire ai
progetti finanziati dai più alti organi regionali, abbiamo cercato di contribuire
con idee e progetti paralleli culminati con
la creazione della mascotte Civilino, conosciuta non solo da noi ma in tutta Ita-
lia e amata da grandi e piccini.
La realizzazione del film d'animazione
"Civilino e il terremoto" nasce dalla collaborazione tra il gruppo di Bastia e quello dell'associazione di Protezione Civile di Pietralunga. L'idea del filmato è il
punto di arrivo di un progetto sovvenzionato dalla Regione che ha visto la realizzazione di opuscoli, adesivi, gadgets.
Per il filmato è stato fatto un salto di
qualità netto, ricorrendo all'aiuto di professionisti del settore. Il successo eclatante del primo dvd ha reso più semplice la realizzazione del secondo, "Civilino e l'alluvione" , presentato a primavera. Il terzo episodio è attualmente in lavorazione. L'uscita è prevista per il prossimo anno. Motivo di grande soddisfazione per il gruppo è che il materiale inventato da noi ora è parte integrante del
progetto regionale che riguarda le iniziative pensate per le scuole dell'Umbria.
Il prossimo maggio a Bastia si terrà un
grande evento che coinvolgerà tutti i
volontari.Tutte le scuole verranno nella
nostra città per assistere ad una dimostrazione da parte della Protezione Civile, ultimo step di una serie di incontri
fatti durante l'anno. Le scuole primarie
a cui è rivolto il progetto hanno aderito
in numero notevole (3000/4000 alunni)
e ogni anno aumentano le richieste di
partecipazione alle attività.
Un'altra importante area di interesse
della Protezione Civile riguarda naturalmente gli interventi di emergenza.
La notte del 6 aprile abbiamo avvertito
anche noi la scossa che ha devastato
ABRUZZO
L’EMERGENZA
L’AIUTO
LA RICOSTRUZIONE
l'Abruzzo. Alle ore 16 dello stesso giorno 4 dei nostri erano già sul posto coordinati dai vertici regionali. Da aprile ad
oggi c'è stata una turnazione costante di
settimana in settimana da parte di tutti i
volontari umbri. Da Bastia si sono alternati in totale 27 volontari per 21 settimane. E' essenziale che i volontari siano professionalmente preparati con
un'alta specializzazione. Abbiamo avuto bisogno di figure qualificate come
esperti in informatica, istruttori nel montaggio tende, elettricisti, gestori del magazzino, tecnici di sale radio, cuochi. Il
nostro compito è stato quello di dare assistenza alla popolazione dai primi momenti fino alla fase post-emergenza. Abbiamo inoltre preso in consegna l'ospe-
dale da campo donato dagli americani.
Ospedale che gli stessi volontari hanno
provveduto a smontare una volta cessata l'emergenza. Come segno d'amicizia
abbiamo donato agli amici d'oltreoceano alcune nostre divise, cappellini e T
shirts. La nostra esperienza a Paganica
(l'Aquila) è da considerarsi positiva. Siamo riusciti a lavorare in modo puntuale
e preciso in un contesto eterogeneo non
sempre semplice da gestire.
Sappiamo che un altro settore fondamentale è la formazione continua dei
volontari. - È vero. Tra le attività del
gruppo c'è anche l'organizzazione di convegni e seminari su progetti specifici finanziati da Enti che riguardano particolari ambiti. L'obiettivo è quello di appro-
numero 8 - DICEMBRE 2009
BASTIA UMBRA
Bastia Umbra Renato Capezzali
sempre in prima linea
il loro impegno, il loro entusiasmo e voglia di fare al servizio degli altri
ci fanno dormire sonni tranquilli. Il 2009 resterà un anno tristemente
anche scoprire una Bastia che soccorre, che aiuta, che ricostruisce
PAGANICA (L’AQUILA) - Sopra e a lato foto di Alessio Vissani. Alcune fasi di montaggio dell’ospedale da campo donato dagli
americani alla Regione dell’Umbria. La struttura è stata presa in carico dal Gruppo di Protezione Civile di Bastia Umbra.
Al centro della foto sopra, Richard Hotes (con il cappello scuro) presidente della R.H. Foundation (USA).
BASTIA UMBRA - In basso foto 1 (il coordinatore Renato Capezzali, Filip Costanta e Claudio Lupattelli) - foto 2 (Renato Capezzali) foto 3 (Piazza Mazzini - I bambni fanno festa con la mascotte Civilino) - foto 4 (Sede di Bastia - Panoramica della nuova sala operativa)
fondire di volta in volta temi diversi. La
serata conclusiva del modulo viene dedicata all'addestramento, alla messa in pratica delle nozioni teoriche. Recentemente abbiamo progettato un percorso costruito insieme a medici e sociologi di Perugia sulla psicologia dell'emergenza che
si è concretizzato nella realizzazione di
un vademecum da distribuire ai volonta-
ri.
Questa è la Protezione Civile di Bastia,
un gruppo attivo e propositivo che opera nel territorio da oltre 10 anni con 45
iscritti di cui solo una decina di Bastia.
Un dato questo che deve far riflettere e
porre se non altro qualche interrogativo
sui reali interessi e modelli di riferimento delle nuove generazioni.
Parole di elogio per il lavoro dei volontari vengono anche dall'assessore competente Marcello Mantovani: “Ho trovato un gruppo molto preparato e ben
organizzato con una sala operativa
d'avanguardia. Io stesso in passato ho
vissuto l'esperienza della Protezione civile sul campo e ci credo molto. L'amministrazione farà volentieri la sua par-
te nei limiti del possibile”.
Chiunque sia interessato a saperne di più
può visitare la sede, sita in via delle Nazioni, nei pressi di Umbriafiere, ogni venerdì sera dove i volontari saranno lieti
di rispondere a qualsiasi domanda oppure consultare i siti internet ai seguenti indirizzi: (www.procivbastia.com) e
(www.civilino.it).
Abruzzo: Bastia impegnata nella ricostruzione
Grazie alle Case in legno secondo la soluzione costruttiva Platform Frame della Cost S.p.A.
È la soluzione costruttiva Platform Frame a consentire la COST S.p.A. di Bastia
Umbra di procedere alla realizzazione di
moduli abitativi in Abruzzo delle dimensioni di 48, 58 e 78 mq. L’azienda bastiola si è aggiudicata infatti l’esecuzione di
tre lotti monopiano (450 moduli), più 21
palazzine bipiano per un totale di 223 appartamenti. I moduli sono ad alto comfort
abitativo in quanto le pareti sono isolate
internamente con 10 cm di lana di roccia
e rifinite in gesso rivestito mentre esternamente sono rivestite con un cappotto
termico dello spessore di 4 cm. Il tetto è
costituito da un pannello prefabbricato in
legno dello spessore di 24 cm con all’interno 20 cm di pannello isolante. Dal punto di vista termico e dei consumi una specie di super casa completa di pavimenti
in ceramica, impianti idraulici, elettrici,
di riscaldamento con radianti in alluminio e caldaia stagna. Gli infissi in legno
con vetri a bassa emissività completano
le alte prestazioni della parete.
La COST S.p.A. non è l’unica azienda di
Bastia coinvolta nella ricostruzione. Trai
i partner nell’operazione vi è anche una
piccola cooperativa, la coop SAF, che da
tempo opera negli allestimenti di Umbriafiere e che si è presa in carico il montaggio di alcuni moduli presso i cantieri.
Il Platform Frame è una tipologia costruttiva costituita da elementi portanti a telaio, verticali (pareti) ed orizzontali (solai),
prefabbricati in stabilimento. Ogni elemento a la dimensione di un piano. Attualmente è il sistema costruttivo tipico
della casa in legno americana. La costruzione procede per piani. Le pareti
del primo piano vengono fissate al basamento, dopo di che viene realizzato il
primo solaio. A questo punto si procede
fissando ad esso la parete del secondo
piano e cosi via. Le finiture interne ed
esterne e l’isolamento, vengono posti in
opera in cantiere.
ECONOMIA/BASTIA
numero 8 - DICEMBRE 2009
La persona come protagonista del pensare, progettare, fare, il lavoro come strumento e
la famiglia quale legame impresa/vita, il rischio d’impresa come sfida responsabile contro
Il Palio a S.Angelo
30 anni. I valori di
Umanità, Economia, Cuore, Bene Comune, Impegno, Festa.
di Assisi dove 300 invitati hanno festeggiato i 30 anni di
DI FRANCESCO BRUFANI
Confartigianato Imprese è fondata sul principio della
libera adesione e aperta a tutte le componenti geografiche, settoriali e culturali dell’imprenditoria artigiana e delle piccole imprese che in essa trovano informazione, rappresentanza degli interessi generali, rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni.
Il segretario Giuseppe Mariucci, il
presidente di Confartigianato
Assisi&Cannara Giorgio Buini e di
Bastia&Bettona Paola Mela
Un po’ di storia
1979 - Un anno importante per le imprese artigiane del territorio, che in quel periodo si confrontavano con segnali di un
mutamento economico globale.
Le “botteghe” iniziavano a stare strette
tra le mura di un locale spesso rimediato
sotto casa e presentavano tutti i sintomi
di un fiume in piena. Sotto la spinta di
cambiamenti nel sistema Italia, che guarda avanti e migliora i suoi indici di produttività, nascono tra gli artigiani del territorio esigenze diverse. Si pensa a un
modo nuovo di fare sistema. In questo
clima di trasformazione economica e
produttiva gli artigiani ascoltano con attenzione i suggerimenti costruttivi che
arrivano dall’associazione e ne traggono effetti positivi.
La campagna promozionale messa in atto
dall’ASSOCIAZIONE FRA GLI ARTIGIANI della Provincia di Perugia, attraverso il suo Segretario Giuliano Ciombolini, da i suoi frutti alla fine del 1979,
quando nasce ufficialmente l’ufficio territoriale AFAPP, nome che ha lasciato
ormai il posto a CONFARTIGIANATO
Imprese Perugia.
I numeri del 1979
Sede Piazza Umberto 1° Bastia U. di mq.
6 contenente 1 ufficio, 1 olivetti, 3 Imprese associate, 1 Collaboratore.
Confartigianato Imprese Perugia si è stabilmente insediata nel territorio. Da piccola realtà con numeri non troppo rilevanti, è diventata oggi un punto di riferimento per tutte quelle piccole e medie
aziende del comprensorio che la preferiscono nel panorama oramai affollato del
mondo associativo. Condivisione, coalizione e percezione del territorio sono i
punti di forza sui quali si mantiene e si
determina il reale associazionismo. Le
esigenze delle aziende sono cambiate, gli
interlocutori sono certamente evoluti insieme con le condizioni di mercato, ma
gli obiettivi di Confartigianato Imprese
Perugia rimangono gli stessi: promuovere la produttività ed il prodotto dei propri associati nel difficile scenario economico attuale. Valore all’artigiano, è
questo lo slogan che da tempo il direttivo di Bastia - Bettona, Assisi - Cannara,
porta avanti con determinazione e convinzione, attraverso iniziative e programmi concreti.
Ricordi del primo direttivo
Lo spazio a disposizione era poco, quindi spesso le riunioni venivano trasferite
presso l’abitazione concessa da uno degli associati. L’entusiasmo cresceva insieme al numero dei soci che, convinti
dall’amico artigiano o dal bottegaio vicino, aderivano a questo nuovo modo di
condividere l’impresa. “Quante notti passate intorno ad un tavolo a parlare o discutere dei problemi. A cercare di risolverli. Le esigenze cambiavano in fretta
e dovevamo stare al passo con i tempi” ricordano Giunio Bianconi e Antonio
Andreoli, trascinatori dei Comuni di Assisi e Bastia Umbra. Ricordi vivi ed emozionanti, raccontati con l’orgoglio di chi
sa di avere fatto qualcosa di importante
per il suo territorio.
Il primo direttivo si racconta e ci racconta
come da “tre amici al bar” si sia potuto
arrivare a quasi 1000 iscritti. Ci dicono che
le cose erano molto diverse ed il primo
pensiero va al sistema bancario, fatto di
persone e non di rating, di progetti e di
condivisione con direttori con i quali era
più semplice parlare anche la sera dopo
cena, perché vivevano nel territorio dove
lavoravano. Ora è tutto più difficile e non
si può che dargli ragione.
Poi i pensieri si spostano a focalizzare i
primi direttivi, fatti di idee, programmi e
“pane e prosciutto” intorno ad una scrivania fino alle tre di notte. La prima dipendente, Loredana, che entrata appena maggiorenne nel gruppo e rimasta saldamente
all’interno, ha contribuito in tutti questi
anni alla crescita dell’associazione.
I numeri del 2009
Sede Via Roma di 140 mq contenente 5
uffici, 1 sala riunioni, 1 archivio, 5 pc, 1000
Imprese associate, 4 Collaboratori.
Oltre 4 milioni e 500 mila euro di finanziamenti garantiti attraverso la Cooperativa di Garanzia Co.se.fir.
2.200 Consulenze ed Assistenze per pratiche pensionistiche, ricorsi, verifiche contributive Inps Inail Inpdap (730-Ise-IciRed).
Oltre 60 le persone formate attraverso Confartigianato Formazione.
Confartigianato Oggi:
Oggi Confartigianato è una realtà caratterizzata da servizi alle imprese e alle persone. Il valore crescente dei servizi offerti
permette di acquisire vantaggi competitivi nei confronti di altre associazioni di categoria. Fiore all’occhiello è CO.SE.FI.R.,
costituita nel 1991 è la cooperativa di garanzia e di consulenza finanziaria.
SE.TE.CO., costituita nel 1991, è al servizio delle aziende per offrire una completa
assistenza tecnico-organizzativa nei campi della sicurezza, dele salute sul posto di
lavoro, della tutela dell'ambiente e dell'igiene degli alimenti.
CONFARTIGIANATO FORMAZIONE
dal 1988 si occupa di formazione professionale. L’esigenza di aggiornarsi, e quindi di crescere, sotto il profilo professionale, tecnologico, normativo e gestionale al
fine di non continuare a perdere competitività all’interno dei mercati.
ANAP, garantire a tutti i cittadini anziani
pensionati, senza limitazioni di sesso, età,
etnia e condizione sociale.
INAPA, il Patronato della Confartigianato con il compito di risolvere i problemi
che i cittadini quotidianamente incontrano nei confronti della Previdenza Sociale,
dell'Inail, delle Aziende Sanitarie e di tutti
gli altri enti pubblici di previdenza ed assistenza.
CAAF, consigliare e assistere sui vantaggi del modello 730 e le novità anno dopo
anno. Offrire altri Servizi quali Ici, Isee,
Red. Si rivolge a dipendenti e pensionati,
per garantire una consulenza efficiente e
di estrema qualità, affiancare l’artigiano
anche in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
numero 8 - DICEMBRE 2009
ECONOMIA/BASTIA
dimensione di superamento dei bisogni, ma anche come straordinario “luogo” di creatività,
soluzioni di comodo, il sociale come area di investimento dei profitti e della esistenzialità
o - San Rocco sulle ali del vento
Confartigianato Imprese
Tanto si è respirato nella serata presso il Resort la Valle
Confartigianato Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Cannara
PAOLA MELA E GIORGIO BUINI
Siamo consapevoli di rappresentare un comprensorio trainante per l’economia, che da solo produce quasi un terzo
del pil regionale-con orgoglio e soddisfazione parlano i due
Presidenti-Abbiamo in questi anni di Presidenza raccolto
consensi sulla metodologia di lavoro applicata e sulla particolarità delle iniziative realizzate e dei servizi offerti.
I risultati che confartigianato ha ottenuto sono merito anche e soprattutto del contributo e della partecipazione di un
gruppo molto affiatato di “amici artigiani”, parte attiva dei
Direttivi dei due comprensori, che investono i loro tempo
per far crescere l’associaione e le imprese associate in modo
continuo e costante.
In questo percorso di crescita, abbiamo ritenuto strategico
affiancarci a un pool di professionisti che ci aiutano a sviluppare idee e progetti condivisi.
In ultima analisi, ma non ultimo per importanza, un merito
speciale va al nostro prezioso staff interno che da sempre ci
supporta e “sopporta” nello sviluppo dei nostri piani.
Il sindaco di Assisi Claudio Ricci, Giorgio Buini, il
sindaco di Bastia Stefano Ansideri, il presidente
regionale di Confartigianato Alviero Moretti,
Paola Mela e il sindaco di Bettona Lamberto
Marcantonini
Sul fronte della cultura d’impresa, dello sviluppo dei mercati, della ricerca e dell’innovazione, Confartigianato è parte attiva di una vasta rete di istituzioni pubbliche e private a livello
territoriale, nazionale e internazionale. Confartigianato promuove e accompagna inoltre i
processi organizzativi e aggregativi che, facendo sistema, proiettano il tessuto produttivo
diffuso verso le nuove opportunità di sviluppo dettate dall’evoluzione dei mercati
GESA, offrire una concreta risposta alle
più diverse esigenze del settore dei trasporti. Nel corso degli anni la struttura è diventata punto di riferimento delle imprese anche grazie all'obiettivo di favorire il
contenimento dei costi gestionali delle singole aziende socie.
EURO IMPRESA, vanta una grande esperienza in numerosi settori e processi produttivi. In particolare il know-how maturato è da considerarsi unico per tutta una serie di servizi innovativi legati alle aziende.
NEMO COMUNICATION, garantire tutti
i servizi legati all’ICT.
In questi ultimi anni si sono sviluppati nuo-
vi sistemi di comunicazione, nuove forme di fare promozione e sviluppo. I valori e le tradizioni di un tempo diventano aspetti essenziali di qualità e sicurezza per tutti quei prodotti e servizi offerti
ad un pubblico sempre più attento.
La comunicazione ed il marketing entrano a gran voce anche nei processi produttivi artigianali, il concetto di territorialità e peculiarità elementi imprescindibili degli obiettivi associativi che guardano al futuro. Gli eventi, le relazioni, i
meeting, la formazione, il tutto si inserisce nel ciclo economico attuale dove l’innovazione e la vision strategica spingo-
no le imprese a cercare nuovi sbocchi e
nuove prospettive anche attraverso diverse forme di sviluppo, di produttività e
prodotto.
Nascono nuovi ed ambiziosi progetti:
BUONO COME IL PANE, evento di
grande successo mediatico e di pubblico, che vedrà il prossimo maggio 2010
la sua terza edizione.
DIRETTIVO ASSISI - CANNARA
Presidente - Giorgio Buini; Vicepresidente Spartaco Rossi e Enrico Montagnoli;
Consiglieri - Mauro Fischi, Claudia Sensi, Massimo Spadini, Giuseppina Toma-
relli, Giunio Bianconi, Mirco Faina.
DIRETTIVO BASTIA - BETTONA
Presidente Paola Mela; Vicepresidente
Roberto Passerini e Stefano Bianchi;
Consiglieri Massimo Ridolfi, Fabrizio
Ferracci, Mirco Mariani, Giorgio Pizzobello, Michela Varani, Giancarlo Giglietti, Maria Lucia Digiesi.
STAFF
Area Sindacale, Rapporti Associati e Servizi Giuseppe Mariucci; Confartigianato Persone, Inap, Caf, Anap Loredana
Gagliardoni; Responsabile Area Cosefir
Gisella Guglielmi Area Servizi e Area
Persone Elisa Scacciatelli.
CULTURA
numero 8 - DICEMBRE 2009
CULTURA ED ECONOMIA
Riflessione sulla candidatura delle
città umbre a sede della Capitale
Europea della Cultura 2019
DI PAOLO ANSIDERI
Philippe Daverio
alla conferenza di Oicos
S
abato 21 novembre al Teatro Lyri
ck di Assisi si è svolta la conferen
za di Philippe Daverio organizzata da Oicos riflessioni per il tema 20092010 dedicato al Contemporaneo. Il giorno precedente presso l’Università di Perugia, si era tenuto il convegno Artefatti
organizzato da Oicos e dalla stessa Università. Ad ottobre, a Bastia, l’anno culturale era stato aperto con la conferenza
di Sergio Givone. Un dato emerge tra gli
altri: il grande afflusso di spettatori venuti da tutta la regione e da quelle limitrofe. Con un crescendo e secondo un
trend ormai consolidato negli anni, si è
toccato con la serata del Lyrick un numero di poco inferiore alle 900 persone.
Questo impone all’attenzione pubblica,
un serio momento di riflessione su un
fenomeno che anche nella nostra regione e segnatamente nel nostro comprensorio, conferma una tendenza acclarata
in tutta Italia: il fenomeno degli eventi e
festivals culturali come contributo significativo all’economia locale, in territori
già vocati al turismo per disponibilità di
risorse storico-artistche e paesaggisticoambientali.
Investire in cultura. La crisi economica mondiale e la conseguente flessione
del turismo, ha recentemente posto all’attenzione delle forze politico-economiche il problema di quali strategie adottare per sorreggere questo fondamentale
comparto. Si sono susseguiti convegni e
dibattiti e da più parti si rileva ormai
come largamente condivisa, la necessità
di procedere su vie poco rischiose in
quanto già collaudate con successo e da
Se la candidatura a Capitale Europea della Cultura mira al turismo culturale di massa, stimato in
ben 2 milioni e 500 mila presenze, forse è giunto il momento di
fare dei passi per far emergere
l’Umbria tra le protagoniste dell’intrattenimento culturale.
tempo, in territori dalle caratteristiche
non dissimili da quelle umbre: città d’arte
famose ma non grandi (Mantova con il
Festival della Letteratura e Modena con
il Festival della Filosofia), cittadine non
famose ma vicine a zone paesaggisticamente rilevanti (Sarzana e la riviera ligure, Festival della Mente; Viareggio e
la costa toscana, Festival della Salute),
città defilate, ma facilmente raggiungibili da tutti i territori limitrofi (Pordenone, Festa del Libro; Udine, Vicino-Lontano; Pavia, Festival dei Saperi; Vittorio
Veneto, Comodamente).
E’ di questa estate l’ultima nascita alle
porte dell’Umbria: a Civitanova Alta si
è svolta la prima edizione di Tuttoingioco, biennale culturale, definita evento
dell’anno di quella regione, ma la cui eco
ha oltrepassato i confini regionali. Sono
da cogliere indicazioni, nell’esempio delle vicine Marche, per comprendere, senza presunzione di invenzioni straordinarie, quale strada possa essere percorsa per
incentivare il turismo con formule, nuove nel nostro territorio, ma collaudate ed
attese da un’utenza già esistente, da un
mercato già pronto. E’ significativo
l’esempio di Civitanova, in quanto paradigmatico di una realtà che accanto alla
risorsa già consolidata (il turismo balneare di Portocivitanova), sente l’esigenza
di implementarlo con un’offerta che si
diversifica da quella, suggerendo addirittura locations non consuete per il turismo culturale di massa (Civitanova Alta).
L’esempio si può trasporre nella nostra
realtà: quale offerta proporre che integri
il nostro consolidato rappresentato dal tu-
Quasi 900 persone al Lyrick ad
ascoltare il famoso critico
rismo religioso e di pellegrinaggio? Ormai il fenomeno, assurto per la dimensione ad oggetto di ricerche ed approfondimenti, è stato ampliamento analizzato
da molti studiosi ed in numerosi convegni anche locali. Ne riferiamo alcuni.
Lo scorso 27 giugno ad Assisi è stato
presentato lo studio del Censis, relatore
Giulio De Rita, su Assisi tra spiritualità
e monumentalità. Dato interessante ed
emblematico il rilievo che l’1% della
popolazione mondiale conosce il nome
di Assisi.
Il 2 luglio a Perugia, si è svolta la presentazione dello studio di Bruno Bracalente e Luca Ferrucci (Università di
Perugia) su Eventi culturali e sviluppo
economico locale. Dalla valutazione
d'impatto alle implicazioni di policy in
alcune esperienze umbre.
Di rilievo, per la similitudine all’esperienza umbra di Oicos sopra descritta e
per gli strumenti di impact analysis utilizzati, la ricerca di Guido Guerzoni:
Effetto Festival. L' impatto economico
degli eventi culturali in Italia. Nel maggio 2008 Guido Guerzoni (Università
Bocconi di Milano) fu incaricato di redigere una ricerca sul tema specifico dell’impatto economico dei festivals di approfondimento culturale e nello specifico sul Festival della Mente di Sarzana.
Riportiamo di seguito solo alcune cifre
che danno un’idea del fenomeno sulla
base di dati 2007. Le presenze nei maggiori festivals in Italia: Genova 200300.000; Mantova 150.000; Modena e
Pordenone 100.000; Sarzana 31.000.
Permanenza media dei turisti 2-3 giorni.
Analisi del Festival di Sarzana: presenze
totali 31.000; i turisti (cioè frequentatori
che hanno pernottato provenendo da lontano) sono stati 5.145, a fronte di una capacità ricettiva della Val di Magra, di circa 5.000 posti letto. Gli escursionisti, di
provenienza limitrofa e pernottamento
nella propria abitazione, sono stati 5.880.
Il totale dei partecipanti è stato di 11.025
a cui vanno aggiunti 6.000 accompagnatori non partecipanti, cioè venuti a Sarzana ma che non hanno partecipato al
Festival: totale 17.025 persone. Per chiarezza si evince che circa 11.000 spettatori hanno partecipato ognuno dai due ai
tre eventi facendo così toccare il numero
delle 31.000 presenze. Nel maggio-giugno 2008 un articolo su Repubblica stimava in circa 9 milioni i partecipanti
ad eventi culturali in Italia.
Alla luce di questo chiudiamo con un
paio di riflessioni. Candidarsi a capitale
della cultura, può anche significare porsi al centro del dibattito culturale contemporaneo, oltrepassando stereotipi e
proponendo anche un fermento culturale che guarda al presente oltre che a vestigia passate. Se la candidatura a Capitale Europea della Cultura mira a quel
turismo culturale di massa, non specialistico, il cui flusso viene stimato in ben
2.500.000 presenze (Corriere dell’Umbria 01/12/09), forse è giunto il momento di fare dei passi per far emergere l’Umbria tra le protagoniste dell’intrattenimento culturale. Cosa ha in meno il nostro territorio rispetto a quelli sopra citati, per non ambire a competere in questo mercato?
AZIENDE
numero 8 - DICEMBRE 2009
NATURA INN
Non chiamatela vita da cani
Gli animali domestici in Italia sono quasi 55 milioni, un vero e proprio esercito di due o quattro zampe, ali
e branchie che riempono le nostre vite. Da uno studio, quello italiano, sembra essere uno dei popoli europei
che più ama gli animali e le cifre parlano chiaro 1,1 miliardi di euro si spendono ogni anno per i loro alimenti
Intervista a Cinzia e Ferruccio
Alunni Barbarossa
DI DEBORA BRUGHINI
A Bastia c'è un posto, Natura Inn, dove si può trovare tutto per la cura dei nostri “amici” a quatto
zampe e non, nato dall'idea di Cinzia e Ferruccio,
due fratelli, accomunati dalla stessa passione per
gli animali, che da sempre ha guidato le loro scelte
U
na grande passione per gli ani
mali, dunque? - Sì, sin da bam
bini eravamo attratti da ogni tipo
di animale e se ci capitava di incontrare
qualche animale ferito, ce lo riportavamo a casa e ce ne prendevamo cura. Mio
fratello, poi, andava a pescare al laghetto
e aveva creato il suo acquario personale.
Cosa vi ha spinti a intraprendere quest'attività? - Quando siamo cresciuti abbiamo sempre pensato ad aprire un'attività insieme ed un negozio per animali è
stata una scelta naturale in quanto nutriamo per loro tanto amore. Così nel 1991,
abbiamo aperto il punto vendita a Bastia.
Quali tipi di servizi offrite? - Siamo in
grado di offrire consulenze e consigli relativi alla cura e all'alimentazione degli
animali, in più garantiamo una serie di
servizi quali l’acquariologia, analisi e
manutenzione degli acquari, servizio a domicilio, acquari d'arredo e accessori, alimenti per cani, gatti, tartarughe, ciotole,
croccantini, cucce e gabbie, guinzagli e
accessori vari, toelettatura.
Siete esperti in acquariologia... - Si, abbiamo fatto numerosi corsi e frequentato
l'Università di Cesenatico. Il mondo dei
pesci è molto affascinante e, a tal proposito, vorremmo dire che possedere e curare un acquario non è né più né meno
impegnativo di un cane o un gatto. Molte
persone non si avvicinano a questo mondo perchè lo ritengono un impegno “gra-
voso”, invece garantiamo che non è un
compito così complesso. Inoltre l'acquario in casa ha un effetto rilassante e ci si
può sbizzarrire anche con le specie da
metterci dentro. Noi, per esempio, abbiamo una vasta scelta di pesci tropicali.
E la toelettatura? Ferruccio, sappiamo
che sei un campione con la forbice. Diciamo che al “Campionato Italiano di
toelettatura a forbice” mi sono classificato terzo. È stata una bella soddisfazione.
Negli anni, ho seguito numerosi corsi di
perfezionamento e mi sono specializzato.
Fate anche lo stripping? - Si. E' una
sorta di "slanatura", allo scopo di eliminare il sottopelo morto che rende stopposo ed opaco anche un manto sano e lucido, oltre a creare prurito al cane, che comincerebbe a grattarsi rischiando di provocarsi lesioni cutanee e infezioni. Le
razze che necessitano di stripping sono
gli Schnautzer, i Bassotti a pelo ruvido, i
Terrier e tutte le razze a pelo duro.
Sta arrivando il Natale, che cosa consigliate per i nostri amici a quattro zampe? - E' sempre più diffusa l'usanza di far
trovare anche a loro un regalo sotto l'albero. Prepareremo dei pacchetti regalo ad
hoc, con snack, cioccolatini e prodotti vari
per l'alimentazione del cane e del gatto.
C'é poi chi regala guinzagli, cappottini,
cuscini e accessori vari. Spesso è questo
il periodo in cui si regalano pure cuccio-
li. Noi non li commercializziamo perché
ci sono degli allevamenti specializzati che
lo fanno adeguatamente. Il nostro consiglio è quello di ottenere informazioni prima dell'acquisto, onde evitare sofferenze
unitili o futuri abbandoni.
Il vostro negozio è anche sul web? - Si.
Stiamo partendo con la vendita on-line
dei prodotti e la conseguente consegna a
domicilio.
AZIENDE
numero 8 - DICEMBRE 2009
Servizi
Prodotti
RTS Software
RTS COMPIE 20 ANNI
Il Passato, il Presente, il Futuro
Informatica dalla A alla Z - “Ciò che interessa è accedere alle informazioni che servono al business.
Per chiunque dirige un’impresa, non avere dati in tempo reale sulla scrivania significa bloccare la decisione”
Intervista a Rita Bernacchia,
Massimo Damiani, Roberto Mazzoccanti
DI DEBORA BRUGHINI
L
a Real Time Service, con pluriennale esperienza nel settore informatico, ha organizzato un evento
innovativo per festeggiare i suoi primi
20 anni di attività. Attraverso l'ausilio di
strumentazioni tecnologicamente avanzate e “futuriste” ha presentato “il Passato il Presente e il Futuro”, un Libro Virtuale sfogliato da un relatore davanti alle
molte aziende ed istituzioni intervenute,
che ha permesso di ripercorrere il passato, analizzare il presente per cercare di
svelare il futuro.
Presente sul territorio dal 1989, la Real
Time Service, come spesso accade alle
aziende del settore, ringiovanisce invecchiando. Niente casi curiosi alla Benjamin Button, si tratta di una semplice proporzione: all'aumentare dell'esperienza,
aumenta la sofisticazione. L'azienda ope-
ra nel settore della consulenza informatica, con l'obiettivo di supportare ed ottimizzare i processi aziendali dei propri
clienti e rendere le attività quotidiane più
agevoli, funzionali e, perché no, piacevoli.
Real Time Service mette a disposizione
dei propri clienti uno staff di professionisti specializzati, per elaborare e realizzare progetti su misura in fatto di software, hardware, formazione e assistenza.
Perché affidarsi a Voi? - Il partner informatico è oggi un interlocutore indispensabile: una informatizzazione aziendale adeguata alle proprie esigenze, che
sia agile oltre che efficace, è la condizione di partenza per ogni business di
successo. Il "fai da te" è pericoloso: in
ogni ambito dell'Information Technology avvalersi della collaborazione di professionisti del settore è l'unico modo per
assicurarsi prodotti e
servizi tecnologicamente all'avanguardia e realmente rispondenti alle proprie esigenze.
Qual è la vostra
mission? - Essere un
compagno di viaggio che ascolta il
proprio Cliente e ne
comprende gli obiettivi ed i bisogni, non
solo risposte ma so-
Sopra - I tre soci fondatori Roberto Mazzoccanti, Massimo Damiani e Rita
Bernacchia mentre al via della presentazione dei lavori
In basso - Panoramica della sala durante l’evento con le aziende intervenute
luzioni, con continuità, nel tempo. Il nostro obiettivo è quello di portare innovazione e qualità attraverso un gruppo di
persone che dia libero sfogo alle proprie
potenzialità. Siamo un team orientato al
continuo e costante miglioramento, composto da persone selezionate, con competenze diverse ed eterogenee.
Qual è il vostro prodotto di punta? Solution, il software gestionale di nuova generazione. Flessibile e personalizzabile il programma è adatto alle aziende dinamiche e in continua evoluzione.
È capace di tenere sotto controllo tutti
gli aspetti economico/finanziari e si adatta alle esigenze produttive dell’azienda
permettendo di avere accesso alle informazioni in qualsiasi momento e da qualsiasi parte. L’uso di strumenti di sviluppo avanzati permettono al nostro software di adattarsi ad ogni necessità e su diverse piattaforme, di poter tagliare su mi-
sura il prodotto secondo le specifiche esigenze, proprio come un sarto fa con il
vestito più bello. L’integrazione con il
mondo Internet, permette la completa gestione aziendale anche da remoto e con
qualsiasi strumento (notebook, netbook,
palmare, ecc) si può accedere ai dati
aziendali.
E la vostra vision? - Essere un’azienda
che opera nel Centro Italia, scelta dai
clienti per la propria esperienza, affidabilità e qualità, che sceglie i propri clienti
diversificando l’offerta con soluzioni mirate ed innovative per la piccola e media
impresa, in ambito gestionale, di sviluppo organizzativo e manageriale.
Il futuro? - Il futuro è il nostro passato:
continueremo a dare lo stesso servizio e
supporto alle aziende, per permettere loro
di stare al passo coi tempi, con l'uso di
strumenti tecnologicamente sempre più
sofisticati.
BASTIA/ATTUALITÀ
YUMA MOTOR CLUB
BASTIA UMBRA
CENA DI NATALE
2009
Sabato 19 dicembre, alle ore 20, lo
YUMA MOTOR CLUB invita tutti i
soci e simpatizzanti alla tradizionale
cena di Natale, presso il ristorante La
Terrazza di Assisi.
Tutti insieme per augurarci buone feste
ed un felice anno nuovo, che ci vedrà
ancora insieme per passare delle belle
giornate di divertimento in moto... e non
solo!
Menu
Gran buffet di antipasti caldi e freddi
Risotto ai funghi porcini e tartufo
Tagliolini fatti in casa alla rustica
Filetto di vitello
Costolette di Agnello
Contorno patate arrosto e verdure
Dolce
Spumante
Caffè / Digestivo
Il costo della cena è di 25,00 euro per
gli adulti e di 15,00 euro per i bambini.
Il ristorante ci mette a disposizione una
sala tutta per noi.
Prenotazioni entro domenica 13/12/09
Per info e prenotazioni Marco 335
6681058 – Stefano 075 80000227 [email protected]
E se a Natale
regali benessere?
Ci siamo, ecco le Feste…
Siamo alle prese con il solito
dilemma:
“Cosa possiamo regalare alla
persona a cui vogliamo bene?”
… Forse si può coccolarla, aiutarla a ritrovare l’equilibrio di corpo, mente e anima…
… Semplicemente migliorarne
l’aspetto estetico e la sicurezza di
sé
… Prevalentemente farla sorridere!...
Hammam, Sauna infrarossi,
Massaggi relax, Trattamenti viso/
corpo… Il tuo tempo per Te…
Regala Benessere, è il Tempo
che non perdi!
Laura Apostolico
Grande successo della stagione teatrale per ragazzi LYRICK GIOVANE
2.400 studenti
a lezione di teatro
Il 18 febbraio 2010 sarà la volta di Arlecchino de Il Sistina.
Nel cast, l’attore bastiolo Rodolfo Mantovani
DI ALBERTA GATTUCCI
ATEATRORAGAZZI! È un progetto dell’Associazione Culturale La Rondine Balletto, che propone dei matinèe agli studenti che frequentano le scuole
primarie e secondarie, di primo e secondo grado, con l’obbiettivo di farli avvicinare al mondo del teatro. L’iniziativa, si compone di più fasi, che hanno
inizio con la consegna del materiale didattico ai plessi scolastici e si compiono
nel corso della mattina in cui gli studenti raggiungono la struttura teatrale; qui,
i giovani hanno occasione di entrare in contatto con il mondo del teatro. Il
primo approccio avviene proprio attraverso l’esplorazione e la conoscenza
della struttura fisica del teatro; personale esperto e qualificato accompagna le
scolaresche in una visita guidata, che dal foyer si spinge fino al “dietro le
quinte” (camerini e sartoria), fino a raggiungere il palco e la cabina regia. In
questo frangente, gli studenti incontrano e si confrontano con le figure chiave
delle professionalità del mondo dello spettacolo, come gli addetti alle luci, al
suono e i macchinisti. In un secondo tempo, gli studenti assistono a uno spettacolo teatrale vero e proprio.
L’edizione 2009 del progetto ATEATRORAGAZZI! ha già visto andare in
scena, con un’organizzazione impeccabile che ha curato nei minimi particolari l’accoglienza delle scuole del comprensorio: l’emozionante ed effervescente fiaba delle fiabe presso il Teatro Lyrick di Assisi, C’ERA UNA VOLTA...,
lunedì 30 novembre, martedì 1 e mercoledì 2 dicembre 2009. Giovedì 18 febbraio 2010, sempre presso il Teatro Lyrick, sarà la volta dello spettacolo ARLECCHINO. COMMEDIA RIDICOLOSA IN MUSICA, spettacolo per la
regia di Tommaso Paolucci con i Giovani del Sistina, tra cui l’attore bastiolo
Rodolfo Mantovani.
Quindi, se le scuole di Assisi e le frazioni di Santa Maria degli Angeli, Petrignano e Palazzo, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Torgiano e Perugia hanno
già partecipato all’iniziativa, altri istituti didattici sono prossimi a fare la conoscenza del mondo dello spettacolo.
Per ricevere maggiori informazioni o prenotare il matinèe è possibile contattare 333.6974129. Gruppo facebook: ATEATRORAGAZZI!
numero 8 - DICEMBRE 2009
Pane e Ciliege
La ricetta di Simona Branchinelli
Il Porro
Il porro è un ortaggio molto antico. In
Europa fu importato dai Romani. Plinio tesseva le lodi
del porro affermando che “preso in una
crema d’orzo, oppure mangiato crudo
senza pane, un giorno si e uno no, giova anche alla voce ed
al sonno”. L’imperatore Nerone, ogni
mese, in determinati giorni, mangiava
solo porri conditi con olio di oliva per
conservare una bella voce. Il sapore è
delicato, quasi zuccherino rispetto a
quello della cipolla. In molti casi può
sostituire la cipolla, e viene impiegato
per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate, tortini e pasta. I porri sono
un cibo ideale per disintossicarsi e per
perdere peso grazie alle sostanze azotate contenute che oltre a caratterizzarne
l’odore e il sapore hanno una forte azione diuretica. Non va assolutamente sottovalutato l’aspetto afrodisiaco del porro. Marziale, ne esaltava le numerose
virtù e affermava: “Se l’invidiosa età
allenta il nodo nuziale, il tuo cibo sian
porri e la tua festa lo scalogno”.
Il consiglio è di mangiarlo crudo, spezzettandolo nelle insalate, perché in tal
modo mantiene intatte tutte le sue capacità nutrizionali. Il porro è una verdura
di stagione, quindi questo è il momento
per gustarlo!
VELLUTATA DI PORRI E POLLO
Per 4/6 Persone
4 porri, 2 patate, 500g petto di pollo, 150g
di burro, brodo vegetale, 1 bicchiere di latte, sale e pepe, aglio, salvia,vino bianco.
Tagliare una metà del petto di pollo a tocchetti e l’altra a dadini molto piccoli. Lessare nel brodo vegetale i tocchetti di pollo.
In una casseruola a fuoco basso far sciogliere il burro con un pizzico di pepe, unire
poi 2 cucchiai d’olio e i porri tagliati a rondelle, una volta appassiti i porri versare il
latte e far cuocere sempre a fiamma bassa
per 7/8 minuti, unire ora le 2 patate a tocchetti e il brodo vegetale con il pollo, il brodo deve coprire completamente i porri e le
patate, aggiungere il sale e far cuocere coperto per circa 15 minuti.
Nel frattempo in una padella mettere del olio
con uno spicchio d’aglio e 2 foglie di salvia, far scaldare a fuoco vivace e rosolarvi
l’altra metà del petto di pollo quella tagliata a dadini piccoli, unire il sale e sfumare
con il vino, cuocere 3/4 minuti. Con il frullatore ad immersione frullare la preparazione di porri, patate e pollo fino a renderla
cremosa o meglio “vellutata”. Inpiattare
così la vellutata calda, servire condita con
un giro d’olio e al centro i dadini rosolati di
pollo. Buon Appetito e Buone Feste.
CULTURA
numero 8 - DICEMBRE 2009
INTERVISTA AD ADRIANO CIOCI
Premio Fenice-Europa,
al via l’edizione milanese
Dopo dodici anni la manifestazione letteraria emigra in Lombardia
DI OMBRETTA SONNO
E
migrare dall’Umbria, dopo
una permanenza di dodici
anni, è operazione complessa
e laboriosa. Nel 2010 il Premio letterario Fenice-Europa sarà a Pieve
Emanuele, un comune di ventimila
abitanti alla periferia sud della metropoli lombarda. Decisione sofferta? - Tutt’altro. Direi decisione ragionata, presa dall’intero direttivo dell’Associazione Culturale “Bastia Umbra:
Città d’Europa” dopo anni di sollecitazioni avanzate dall’Amministrazione Comunale di Pieve. Ritengo che
questa operazione rientri nello spirito
del Premio, per la sua natura itinerante, seppure – vorrei precisare – la base
logistica e l’anima dell’iniziativa rimangono in Umbria. D’altra parte si
tratta di una sperimentazione, meglio
dire di un desiderio – per noi che siamo volontari – di vivere un’esperienza di più largo respiro. L’entusiasmo
del sindaco Rocco Pinto, dell’assessore alla cultura Carla Prencipe, dell’intera Giunta Municipale, degli Uffici
Cultura e Biblioteca, ci fanno bene sperare.
Le passate edizioni sono state segnate sempre da un pubblico numeroso, che in qualche caso ha persino
superato le ottocento unità. Crede
che i giurati popolari risponderanno numerosi anche questa volta? - I
miei collaboratori sanno che non corro dietro ai numeri, anche se quasi sempre abbiamo dovuto, nella scelta del
luogo per la cerimonia finale, ricorrere a sale grandi, palazzetti dello sport
e tensostrutture in grado di contenere
un pubblico numerosissimo. D’altra
parte siamo il premio letterario con il
maggior numero di giurati popolari e
questo spesso non ci facilità nella scelta
della località. Per la trasferta di Pieve
Emanuele non mi preoccuperei troppo di quante centinaia di persone sa-
ranno presenti, quanto della qualità dell’evento, proprio perché la Lombardia
è un buon trampolino di lancio per la
nostra iniziativa. Comunque, ci stiamo
attivando per organizzare una due-giorni (11 e 12 settembre 2010) in pullman
che comprenda anche le visite al Duomo di Milano e alla Certosa di Pavia.
Insomma coniugheremo architettura e
letteratura. Avviseremo in tempo i nostri affezionati.
Quanti sono i comuni e le associazioni partecipanti a questa nuova
edizione? Ha avvertito un calo di
presenze rispetto agli anni passati?
- Non direi, anche se vi è ancora del
tempo per stabilire quanti saranno i
lettori popolari dell’edizione 2010. Abbiamo, invece, notato la presenza di
istituzioni importanti che hanno deciso di condividere lo spirito e le finalità
del Fenice-Europa. Mi riferisco, ad
esempio, ai comuni di Urbino e Piazza Armerina (Enna) e ad altri le cui
adesioni stanno affluendo in questi
giorni. Ritengo che oltre agli “storici”
comuni dell’Umbria, potremo contare
su entità che coprono l’intero territorio nazionale, isole comprese. Avremo
anche un bel gruppo di comuni della
cintura milanese, proprio in virtù della
cerimonia finale nel loro territorio.
Nella precedente edizione, con l’ingresso della Comunità di San Patrignano (Rimini), il Fenice-Europa si
è ancora più aperto verso il cosiddetto sociale. Prevedete nuove adesioni? - In questo settore abbiamo avuto la conferma della partecipazione
delle carceri umbre, ma sappiamo della formazione di un folto gruppo di detenuti del Carcere di Opera (Milano)
con il quale abbiamo avviato un percorso già nell’anno passato.
E’ anche la giuria popolare dislocata all’estero che ogni anno decreta il
supervincitore. E’ questa la formu-
Cosa si attende dalla
prossima edizione? - Il
2010 è per noi come il giro
di boa. Abbiamo la speranza che grazie all’esperienza accumulata ci sia la possibilità di crescere ancora
come Associazione Culturale e di far appassionare
sempre più il pubblico alla
lettura, elemento che è - e
rimane - alla base di un armonico rapporto tra individuo e società.
la vincente di questo Premio? - Le
giurie popolari all’estero sono uno dei
nostri punti di forza, non vi è dubbio.
La “geografia” del Premio è un fattore
tra i più importanti. Siamo rappresentati oltre che in Europa anche in Africa
e nelle Americhe. Senza dimenticare
che la “bandierina” del Premio Fenice-Europa sventola persino nella base
italo-francese Concordia in Antartide.
Ma questi sono soltanto alcuni aspetti
di quella che lei chiama la formula vincente. Di più vi è l’elemento di “premio itinerante”, vi è l’avvicinare i lettori stranieri alla nostra letteratura, l’affrancare i lettori italiani residenti all’estero, lo stimolare gli scrittori europei a scrivere nella nostra lingua, rendere protagonisti gli stessi lettori alla
elezione del supervincitore. Intorno ai
tre finalisti spesso i gruppi di lettori si
ritrovano per discutere, dibattere, approfondire. E ci si accorge che la letteratura riesce a scardinare persino le barriere della politica, della religione, dell’appartenenza. In una parola a socializzare.
Quali sono i criteri che muovono la
• IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
E SANITARI
• RIPARAZIONI IDRAULICHE
Via della Libertà, 8 - 06083 Bastia U
Tel. 075/8002371 Cell. 336.635756
giuria tecnica nell’indicare i tre finalisti? - Il romanzo che viene presentato deve essere scritto in italiano e non
tradotto, deve avere un’anima narrativa, un messaggio chiaro, una lettura
piacevole. Deve servire da stimolo per
il lettore già navigato e creare interesse nelle nuove generazioni. Per questo
aspetto la Sezione “Claudia Malizia”
ha svolto in questi anni un’opera educativa di alto profilo.
Il Fenice-Europa è contrassegnato
da forti presenze numeriche. Le può
riassumere? - Sono solo dati, ma significativi: 12 edizioni, 800 autori partecipanti, 6.850 giurati popolari, 8.000
spettatori presenti, 17.600 copie di volumi acquistati. Notizie ed informazioni che si potranno avere anche
presso la Cartolibreria La Didattica di
Bastia Umbra, dove è in fase di allestimento il Fenice-point: chiunque
potrà gratuitamente leggere una selezione di romanzi che in questi anni
hanno partecipato al premio. Anche
questa è un’iniziativa - preciso senza
scopo di lucro - pensata per diffondere la lettura.
ECONOMIA/BASTIA
numero 8 - DICEMBRE 2009
La Confesercenti
c’è!
Servizi
Il Palio a S.Angelo
L’associazione opera dall’anno 2000 sui territori di Bastia, Assisi, Bettona, Cannara,
Serlupini che, appoggiandosi presso uno studio di consulenza della zona, ha intrapreso
DI FRANCESCO BRUFANI
L’aula didattica dell’associazione con 30 posti a sedere
Il segretario dott. Roberto Bisciaio e il presidente Antonio Serlupini
Lo staff operativo Maria Grazia Mantovani e Simona Nofrini
L
a Confesercenti comprensoriale
opera dall’anno 2000 sui territori
di Bastia Umbra, Assisi, Bettona,
Cannara, Torgiano, Spello e Valfabbrica. L’iniziativa è nata dall’attuale presidente Antonio Serlupini che, appoggiandosi presso uno studio di consulenza
della zona, ha intrapreso l’attività di associazionismo offrendo ai propri iscritti
servizi amministrativi e sindacali. Attualmente l’associazione conta 185 iscritti
di cui 65 sono dei Comuni di Assisi e
Bastia.
Nel 2005 l’associazione ha subito una
radicale riorganizzazione per quanto riguarda l’offerta dei servizi avvalendosi
di una società: la Global Center srl che
offre servizi di elaborazione dati, corsi
di formazione, centro CAAF per assistenza fiscale, consulenza per la finanza
agevolata e realizzazione di software e
siti internet.
Il vantaggio di operare con una moderna società di servizi sta nel fatto che quest’ultima presenta al suo interno un moderno call center con numeri verdi che
mette a disposizione dell’associazione
per favorire la comunicazione con i propri associati. Essa dispone anche di un
ufficio per la contabilità con personale
qualificato e costantemente aggiornato
su tutte le novità fiscali, un ufficio per lo
sviluppo, un ufficio legale a disposizione 2 pomeriggi a settimana, un ufficio
con un consulente del lavoro, un’aula di-
dattica per corsi frontali, un’aula informatica con 16 postazioni dotata di videoproiettore e un software per la gestione
dell’aula nel quale il docente può prendere visione di ogni postazione e aiutare
l’allievo mostrando come si risolve il
problema. Le aule e i servizi sono tutti
equipaggiati per garantire l’accesso ai
disabili.
I corsi frontali che si svolgono periodicamente consistono in corsi HACCP obbligatori per chi somministra alimenti e bevande, della durata di 12 ore corso base e
6 ore i corsi di aggiornamento ogni 3 anni.
Oltre ai corsi per gli alimenti vengono
svolti periodicamente anche corsi di primo soccorso, responsabile sicurezza prevenzione e protezione, corsi antincendio
anche questi obbligatori per la sicurezza
sui luoghi di lavoro. Vi si svolgono periodicamente corsi di formazione per informatica di base, informatica avanzata,
e corsi di grafica web. Tutti i corsi sono
aperti agli imprenditori e vengono svolti
sia in gruppo che individualmente.
L’attività formativa viene organizzata in
collaborazione con il CESCOT, ente formativo della Confesercenti e i corsi vengono svolti da personale altamente qualificato in ogni settore.
Il segretario, dott. Roberto Bisciaio, responsabile dei servizi erogati dall’associazione, dichiara che gli uffici della
Confesercenti sono costantemente meta
di molti giovani neo-imprenditori che ri-
chiedono un servizio di orientamento all’attività imprenditoriale, chiedendo informazioni e delucidazioni sul mercato
del credito, finanziamenti pubblici e studi
di fattibilità. L’associazoine, grazie alla
cooperativa regionale fidi CO.RE.FI garantisce gli istituti bancari fino al 50%
degli importi erogati.
La Confesercenti di Bastia ha inoltre difeso da sempre la piccola e media impresa dall’insediamento di grandi superfici nel territorio, cercando di confrontarsi inutilmente con le amministrazioni
locali, per ostacolare l’apertura indiscrimanata ai grandi poli multinazionali.
A tale scopo si fa notare l’adesione di
oltre 120 imprenditori, nell’aprile scor-
so, all’iniziativa organizzata contro tali
decisioni.
“Siamo stati sempre presenti alle presentazioni delle aree di recupero dismesse
di Bastia - afferma il presidente Antonio
Serlupini - e sempre siamo intervenuti
auspicando la creazione di un tavolo
comune per discutere come sviluppare
la città. Uno sviluppo sostenibile e non
selvaggio cercando di salvaguardare gli
interessi di tutti gli operatori per far sì
che l’offerta commerciale di Bastia diventi più specializzata dando al consumatore non solo buoni prezzi, ma anche
qualità, cortesia, offerta di prodotti, servizi, creando sistema di rete tra tutti i
commercianti e imprenditori. Da sem-
numero 8 - DICEMBRE 2009
ECONOMIA/BASTIA
su
scala
comprensoriale
o - San Rocco sulle ali del vento
Torgiano, Spello e Valfabbrica. L’iniziativa è nata dall’attuale presidente Antonio
l’attività di associazionismo offrendo ai propri iscritti i servizi amministrativi e sindacali
Favorire il commercio
per far vivere la città
L’aula informatica di via dell’Agricoltura, presso la sede della Confesercenti,
con 16 postazioni dotate di software gestionali per la didattica
pre la Confesercenti chiede all’amministrazione di operare con la massima trasparenza e rendere pubbliche le politiche e i programmi dello sviluppo della
città confrontandosi con le associazioni
di categoria commerciali e artigianali
prima e non dopo aver approvato i programmi. Le linee strategiche che guidano l’azione della Confesercenti sono
quelle di favorire il commercio secondo
lo sviluppo qualificato e di denunciare
azioni volte all’alterazione delle regole
di mercato. La Confesercenti è a difesa
di tutta la categoria dei commercianti,
di ogni colore politico, sia che siano associati che non”.
Se chiude il Commercio muore la città.
COME FARE PER ADERIRE
ALLA CONFESERCENTI?
I NUMERI 2009 DELL’ASSOCIAZIONE
Basta chiamare al numero verde gratutito 800.037.720, (da
lunedì al venerdì 8,30/13.00
- 15,00/18,00).
Oppure recarsi presso la sede
della Confesercenti Comprensoriale in via dell’Agricoltura
7 - 06083 Bastia Umbra (PG)
Tel. 075.80.82.900
Fax 075.80.82.902
• 12 corsi di Informatica • 6 corsi HACCP di base • 8 corsi HACCP di aggiornamento • 5 corsi RSSP • 5 corsi di Primo Soccorso
• 5 corsi di Antincendio
• Finanziamenti erogati dalla CONFESERCENTI comprensoriale mediante CO.RE.FI 3 milioni e 130 mila euro
• Finanziamenti legge 266: si è contribuito a redigere domande
per investimenti per oltre 270.000 euro e consentire a chi ha
presentato i progetti di usufruire di circa 80.000,00 euro di contributo a fondo perduto.
• Comunicazioni trasmesse agli associati: Oltre 120 circolari
nei primi 11 mesi 2009
ASSISI
numero 8 - DICEMBRE 2009
DAL 27 AL 30 DICEMBRE IL 64ESIMO CONVEGNO PER I GIOVANI
Alla Cittadella si
parla di “Sora Acqua”
Claudio
Carli
“Quasi
come vie
d’uscita”
Tra gli ospiti padre Alex Zanotelli e lo storico Franco Cardini
DI VALENTINA ANTONELLI
Si terrà a fine dicembre, precisamente
dal 27 al 30 dicembre 2009, il 64esimo convegno dedicato ai giovani alla
Pro Civitate Christiana. Al centro degli interventi e del dibattito sarà l’acqua, di stringente attualità e di alta valenza sociale, una “grande emergenza
planetaria”, “tema concreto e pregnante che non si limita alla sete di giustizia, ma evoca il cammino dei popoli e
delle civiltà, nonché gli orizzonti di
senso che sono parte integrante di ogni
fede religiosa”. Primo relatore sarà lo
storico Franco Cardini, che domenica
27 alle 21,15 dedicherà il suo intervento, dal titolo che richiama il Cantico di
San Francesco, a “Sor’acqua… utile et
umile, et pretiosa et casta”. Lunedì 28
alle 9,15 la compagnia teatrale Itineraria, per la regia di Emiliano Viscardi, presenterà lo spettacolo “H2Oro:
l’acqua diritto dell’umanità”; coordina Tonio Dell’Olio di Libera International. Alle 16 interverranno l’antropologo Tullio Seppilli, che parlerà di
“Sacralità dell’acqua nella storia dei
popoli”, e il teologo e saggista Brunetto
Salvarani con “Terra in bocca: acqua e
mafia”. Alle 21,15 concerto del pianista Carlo Matti “Acqua…in musica”.
Grande attesa per l’intervento nella
mattina del 29, alle 9,15, curato da padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, dal titolo “Acqua: dei mercati o dei popoli?”. Seguirà la proiezione del documentario “Acqua e sangue”
e il dibattito. Alle 16, illustrazione dello
scenario italiano “La nostra acqua” da
Costanza Boccardi e Consiglia Salvio
del coordinamento Regione Campania
per l’acqua pubblica, con Maurizio
Montalto di Lega Ambiente. Alle 21,15
“In principio era l’acqua”,veglia di preghiera animata da Alex Zanotelli. Il
convegno si conclude mercoledì 30 alle
9,15 con l’intervento
di Lidia Maggi, pastora battista (“Se tu
conoscessi chi ti chiede da bere”) e di Dell’Olio (“Acqua, nome
nuovo della pace”).
La partecipazione
prevede una quota di
iscrizione.
Per informazione rivolgersi alla Cittadella Ospitalità si trova
in via Ancajani, 3, ad
Assisi.
Villa Fidelia, Spello
dal 13 dicembre
2009 al 31 gennaio
2010
Padre
Alex Zanotelli
Franco
Cardini
Orario:
Da martedì a
domenica
10.30 - 18.00
NATALE IN ASSISI 2009 - GLI EVENTI PIÙ IMPORTANTI
Mercoledì 23 dicembre Assisi - Cattedrale di
San Rufino - ore 21.00 Concerto di Natale
Cappella Musicale della Cattedrale di S.Rufino
Dal 23 al 26 dicembre Assisi - Pro Civitate
Christiana Natale in Amicizia - Giornate di
spiritualità
Dal 23 al 31 dicembre Assisi - Piazza del
Comune “Free Tomorrow” il Presepio dell’era
digitale Videopresepio dell’artista Paolo
Consorti Dal 23 dicembre al 28 febbraio
Assisi - Pro Civitate Christiana Mostra
“Quando Dio volle una madre” 9 maestri del
‘900 raffigurano il Natale
Dal 24 dicembre al 6 gennaio Assisi - Piazza
del Comune, Sala Pinacoteca Mostra di
presepi artistici a cura dell’Associazione
“l’isola che non c’è”
Dal 24 dicembre al 6 gennaio S. Maria degli
Angeli e Rivotorto Concorso Presepi artistici
allestiti lungo le strade e nelle piazze del centro
storico
Dal 24 dicembre al 6 gennaio Prato della
Basilica superiore di S. Francesco Presepe del
“Colle del Paradiso” a grandezza d’uomo
Dal 24 dicembre al 6 gennaio Assisi e S. Maria
degli Angeli L’Albero dei Giochi Alberi di Natale
nelle piazze, dove i bambini portano i giocattoli
usati per le missioni a cura Confcommercio
Assisi
Dal 24 dicembre al 6 gennaio Capodacqua di
Assisi Piazza S.Maria della Speranza
Presepe ”Un Natale nei campi” Presepe
realizzato con mezzi agricoli a cura della Pro
Loco di Capodacqua “Francesco Dattini”
Dal 24
dicembre al 6
gennaio
Assisi - Piazza
del Comune
Presepe
Artistico
di Antonietta
Mancinelli in
collaborazione
con Moreno
Roscini
Sabato 26 dicembre
Assisi - Basilica di Santa Chiara - ore 18.00
Concerto di Musiche Natalizie
Coro Cantori di Assisi - Direttore: Padre
Maurizio Verde
BASTIA/ATTUALITÀ
XXXII edizione “Premio Insula Romana”
numero 8 - DICEMBRE 2009
Premiate le cinque sezioni
DI SARA STANGONI
Protagonista indiscussa resta la cultura che ha trovato illustre rappresentanza nei venti premiati di
quest’anno, applauditi da più di 500 presenti in sala. Lo scorso 22 novembre si è svolta presso
l’Umbriafiere la serata conclusiva della 32° edizione del Premio Letterario Nazionale Insula Romana. Il premio è organizzato con cura e passione dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune
di Bastia, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e tutti i patrocini istituzionali regionali. Durante la serata è intervenuto, oltre al sindaco di Bastia e all’assessore alla cultura
Rosella Aristei, anche l’assessore regionale Silvano Rometti: “Anno dopo anno il Premio Insula
Romana è maturato nelle sue sezioni, diventando un’eccellenza per l’Umbria, regione che riconosce nella cultura un valore fondamentale di crescita sociale ed economica”.
LE SEZIONI PREMIATE
Premio Roberto Quacquarini di arte
e pittura: 1° posto Gaisina Francesca (Arezzo), 2° posto Silvia Vagnoni (Roma), 3° posto Nello Negozio
(Fratta Todina).
Sezione Narrativa Edita per Giovani Adulti: 1° posto Chistian Frascella con «Mia sorella è una foca monaca» (Minimum Fax), 2° posto Laura Sandi con «Biscotti al malto fiore
per un mondo migliore» (Mondadori), 3° posto Carlo d'Amicis con «La
guerra dei cafoni» (Fazi Editore).
Novità di questa edizione è stata la
presenza di opere straniere, vinta da
Birgit Vanderbeke con ‘Sweet Sixteen’. La sezione ha coinvolto nella
lettura circa 400 studenti in rappresentanza degli istituti superiori dell’Umbria.
Premio Insula Europea: assegnato a
Chivu Adrian (Romania)
Sezione Poesia Inedita Nazionale: 1°
posto Moreno Marani di Torgiano,
2° posto Gabriella Maddalena Macidi di Vicenza, 3° posto Francesca
BRILLANTE LAUREA DI
FEDERICO ROSIGNOLI
Il 19 novembre 2009, presso l’Università Degli Studi di Perugia, FEDERICO
ROSIGNOLI di Bastia
Umbra, ha conseguito la
laurea di Primo Livello in
Ingegneria Meccanica con
la votazione di 110/110.
Al neo dottore vanno le felicitazioni di tutta la famiglia, degli amici alle quali
si aggiungono quelle della redazione di Terrecomp
per una carriera piena di
successi.
Tuscano di Porziano di Assisi.
Premio Pascucci al merito scolastico: un premio tutto al femminile per
l’edizione 2009, assegnato a otto ragazze residenti a Bastia che hanno
frequentato le scuole del comprensorio distinguendosi all’esame di
maturità 2008/2009 con il massimo
dei voti: Degli Esposti Melissa, Gagliardoni Elena, Cokic Vedrana,
Becchetti Sonia, Picchiarelli Sara,
Sciabolacci Sofia, Russo Staccioli
Vanessa, Russo Staccioli Veronica.
BRILLANTE LAUREA DI
MATTEO MASCELLONI
Il 19 novembre 2009, presso l’Università degli Studi
di Perugia, MATTEO MASCELLONI di Bastia Umbra, ha conseguito la Laurea di Primo Livello, in Ingegneria Meccanica con la
votazione di 102/110.
Al neo dottore vanno le felicitazioni di tutta la famiglia, degli amici alle quali
si aggiungono quelle della
redazione di Terrecomp per
una carriera piena di successi.
Premio Cultura alla carriera: assegnato ad Antonio Ferrari, alias Dj
Ralf. La motivazione ha sottolineato il coraggio nell’aver effettuato
fondamentali cambiamenti nella stereotipata percezione della musica attraverso una vera e personale evoluzione. Con la sua passione per la musica e la sua bravura in consolle ha
contribuito alla diffusione e conoscenza di quest’arte nei locali di tutto il mondo, rivolgendosi ad un pubblico eterogeneo di giovani e adulti.
BRILLANTE LAUREA DI
MARTINA MALARCO
Il 19 novembre 2009 presso l'Università degli Studi
di Perugia, MARTINA
MALARCO di Bastia Umbra, ha conseguito la Laurea di Primo Livello, in Ingegneria Meccanica con la
votazione di 105/110.
Al neo dottore vanno le felicitazioni di tutta la famiglia, degli amici alle quali
si aggiungono quelle della
redazione di Terrecomp per
una carriera piena di successi.
ART POST MODERN
numero 8 - DICEMBRE 2009
I Writers. Graffiti post-mo
Lasciare il proprio segno ovunque. Muri, pareti, cavalcavia,
linea sottile tra sfida e legalità. Anche a Bastia molti ragazzi
DI SARA STANGONI
“Il muro invoca la scrittura, non c’è muro in città senza graffiti.
Nulla è osservato, letto con maggior intensità... Nessuno ha
scritto sul muro e tutti lo leggono. Per questo emblematicamente – il muro è lo spazio eletto della scrittura,
dall’antichità ai giorni nostri”.
Scriveva così Roland Barthes nel 1973 nel suo saggio “Variazioni sulla scrittura”
sulle origini della comunicazione di massa. Il muro si è mostrato per migliaia di
anni come una “grande lavagna”, dove lasciare traccia indelebile del proprio passaggio. I graffiti post-moderni sono apparsi verso la fine degli anni ‘60, sulla scia
della Pop Art nata negli Stati Uniti. Gli adepti e continuatori di quella caleidoscopica arte sono il popolo dei writers che profetizza nelle città e metropoli con
scritte e graffiti murali. Questo esercito di “artisti dello spray” emula i grandi
esponenti anche di quella concezione minimalista del segno e del colore che ha
aperto alle nuove generazioni moderni orizzonti artistici. Quasi una filosofia, dalla quale i writers sono stati irresistibilmente catturati approfondendo le loro personali potenzialità ed esplorando nuovi percorsi innovativi. In passato erano più
legati e orientati verso riferimenti di aggregazione ideologica e sociale. Oggi la
situazione è più frammentata e diversificata. Punto di riferimento comune è la
strada, unico terreno variegato e stravagante dove con foga esplosiva e religiosa
vocazione proiettano le loro sperimentazioni.
Q
uei giganteschi intrecci di lettere e ghirigori surreali appaiono ai più soltanto chiazze incomprensibili. Ma nell’ambiente dei
graffitari sono i loro nomi d’arte, firme che rappresentano un segno distintivo e inconfondibile, la traccia reale
del loro passaggio in quel punto. Sono
i writers, i nuovi epigoni delle scritte,
armati di bombolette spray, pantaloni
multi tasche e sketchbook, un quaderno che raccoglie i migliori “schizzi”.
Riuniti in gruppi - le cosidette crews
in slang - o singolarmente, hanno nella mente solo un’idea: andare lì, dipingere, “graffiare” con scritte e affreschi
quelle pareti anonime per trasmettere
le loro sensazioni della realtà che li circonda.
Figure surreali, tags, murales shoccanti,
scene underground, personaggi quasi
onirici, incubi notturni o da allucinazioni psichedeliche. E poi le lunghe teorie di serpentine di svincoli e viadotti stradali, sottopassi viari, tutti spazi vuoti
rubati alle città. Non manca infine il
popolo notturno e clandestino dei graffitari, che si getta nelle metropolitane e lungo i binari, in cerca di convogli di treni
da “assalire” con gli spray. Libertà creativa ed esplosione di colori.
Per capire meglio questo fantasioso mondo colorato, abbiamo cercato tra le strade
di Bastia per trovare un writer all’opera.
Infagottato nella felpa extra large e nei pantaloni over size, cappellino in testa, eccolo dare gli ultimi tocchi sul muro della Rivierasca. Ventiquattro anni, residente a Bastia, studente in archeologia all’Università degli Studi di Perugia, ha scelto un nome
che di certo è un buon auspicio. Il suo nickname? Tyke, che in greco antico significa “fortuna”.
Da quando realizzi graffiti?
Era un pomeriggio del 2001: stavo giocando alla playstation con un mio amico,
quando mi ha messo in mano una bomboletta spray e mi ha detto. “ Vieni con me”.
Da lì è stato amore a prima vista.
Quali materiali usi?
Io prediligo le tradizionali bombolette
numero 8 - DICEMBRE 2009
ART POST MODERN
derni e “spray art”
vagoni, oggetti. Sospesi in bilico su quella
esprimono se stessi con scritte e graffiti
spray. Ma c’è chi utilizza anche bianconi,
aerografi, pennelli, scotch, cartoni. Oggi
ci sono spray nuovi che sono più facili da
usare e questo ha un po’ appiattito la qualità dei graffiti. In più l’avvento di internet
ha limitato la fantasia, copiando i disegni
di altri. Un conto è lasciarsi ispirare, un
altro il plagio.
Quali soggetti rappresenti?
Lavoro principalmente con le lettere del
mio nickname, che elaboro e inserisco nelle animazioni create sulla parete. Innanzitutto è importante che lo sviluppo tecnico
e stilistico piaccia a te, poi viene il giudizio esterno. Quando sto insieme ad un
gruppo di altri writers, il mio pezzo interagisce con il resto della murata, ispirandosi al tema prescelto insieme sia nella
tematica che nella stesura.
Fai parte di qualche gruppo?
Sì, due: uno di Bastia (Trashmasterz) e uno
di Torino (si chiama “Tie’ Crew”) che periodicamente raggiungo.
Quando realizzi i tuoi murales?
È la voglia e il desiderio di lasciare il mio
segno a determinarlo. Soprattutto quando
ho bisogno di scaricarmi e rilassarmi.
È una sorta di liberazione. Quando ho
la bomboletta in mano raggiungo livelli
di concentrazione tali che perdo la cognizione del tempo e dello spazio. Anche durante le murate di gruppo non
mi accorgo di chi mi sta intorno.
Partecipi ad eventi dedicati alla street
art?
Ce ne sono di due tipi: jam (raduno) e
contest (sfida). In passato vi prendevo
parte, quando ero più al dentro di quest’ambiente. Oggi dipingo da solo o con
il mio gruppo di 5 amici. Preferisco seguire un ragazzo giovanissimo che ha
appena iniziato a graffiare, spiegargli
come si fa, cosa è legale o meno. Lui
impara ed io cresco: è una fonte d’ispirazione comune e uno scambio d’idee
che alimenta l’evoluzione artistica di
entrambi.
Quello che fai per te è arte?
Direi piuttosto “un’espressione”. A me
interessa lasciare il mio segno con questo linguaggio personale e codificato.
L’arte tout court è un’altra cosa.
Grazie Tyke,
grazie Il Coffeé
Tutti sanno che a Bastia il luogo
migliore per esprimersi dei Writers è lungo la rivierasca. Un giorno percorrendola mi sono fermato ad osservare alcuni ragazzi “dipingere”. Il roteare delle bombolette e la magia del disegno che
man mano nasceva mi ha incantato. Come un bambino ho proposto se potevano realizzarne uno
per Terrecomp in vista dell’imminente Natale.
Il risultato è nella foto sopra.
Ringrazio David Lanzi e Matteo
Fronduti per la disponibilità dimostrata e tutti gli altri Writers per
i loro splendidi murales su quello
che mi piace chiamare: il muro
dell’arte post-moderna.
(Il direttore)
Comune di
Comprensorio Assisano/Bastia U.
Via Roma, 71
Tel e Fax 075.8004134
www.confartigianatoperugia.it
E.mail:[email protected]
numero 8 - DICEMBRE 2009
Codep, revocata la convenzione
L’opposizione: “Ottimo provvedimento ma tardivo”. Si annunciano ricorsi
Il consiglio comunale ha deciso di non gestire più l’impianto di depurazione
DI MASSIMILIANO CAMILLETTI
Il consiglio comunale ha formalizzato
l'incarico al segretario comunale per
porre fine alla concessione della gestione del depuratore da parte della
Codep, avvalendosi di una apposita
clausola inserita nel contratto stesso.
Vale la pena ricordare che, in virtù
della suddetta convenzione, la Codep
gestisce il depuratore dal 1993. “Va
dato atto al consiglio di amministrazione della Codep insediatosi nel
2007, in particolare al presidente Siena, – spiega il vicesindaco e assessore
all’Ambiente Valerio Bazzoffia -, di
aver iniziato un percorso atto alla messa a norma dell'impianto ed al rispetto delle regole. Percorso poi interrotto in seguito alle note vicende di questa estate. Il nuovo Cda Codep, inse-
diatosi nel settembre 2009, non ha invece fornito soddisfacenti programmi
per il prosieguo dell'attività, tant'è che
il Comune stesso, con apposita mozione approvata nella precedente seduta
del consiglio comunale, ha provveduto ad individuare un percorso di separazione tra la titolarità della concessione e la conduzione tecnica dell'impianto. Ma nelle ultime due settimane, l'ufficio tecnico comunale, i vigili
urbani, e l'Asl, hanno segnalato anomalie di gestione che hanno indotto
l'amministrazione comunale ad adottare la decisione di porre fine alla convenzione”.
Ora la patata bollente torna in capo al
Comune, anche se si prevedono ricorsi da parte di allevatori o del Cda della
Codep che
nel frattempo ha perso
gli unici due
membri bettonesi, causa
dimissioni
volontarie.
La minoranza ha plaudito al provvedimento, giudicato tuttavia tardivo,
accusando la Giunta di essere stata responsabile degli arresti avvenuti l’estate scorsa. La cosa è apparsa strana ai
rappresentanti dell’amministrazione
comunale, in quanto fu proprio a seguito di una denuncia dell'ex sindaco
Frascarelli, che sono giunti i provvedimenti cautelari nei confronti di 11
persone, tra cui il Cda Codep.
Per il comitato popolare per l’Ambiente, che ha sempre denunciato l’incompatibilità tra l’essere allevatori e, al
contempo, gestori del depuratore è stata finalmente annullata un’anomalia
che tanti danni ha causato al territorio
e alla gente di Bettona. “Come Comitato resteremo vigili e presenti per controllare le scelte future sia sulla gestione che sul futuro utilizzo del depuratore su cui già si sono posati occhi
rapaci per continuare a spremere ricchezze a tutto danno dell’ambiente e
dei cittadini. E’ preoccupante il fatto
che tutti i soggetti pubblici che avevano un ruolo su queste vicende e che
sono in parte responsabili di questa
situazione per non aver controllato
quello che succedeva intorno all’impianto nonostante le continue e documentate denuncie oggi si apprestano
a sedersi intorno ad un tavolo per decidere sul nostro futuro escludendo con
forza ed arroganza la partecipazione
di rappresentanti dei cittadini”.
Boom della raccolta differenziata
Il Comune di Bettona, relativamente al mese di ottobre, registra quota 50,04%, di differenziazione dei rifiuti. Il servizio, svolto da Gesenu, partito un pò in ritardo rispetto al
previsto, ha previsto la raccolta porta a porta nelle frazioni, e domiciliare nel centro storico. Il dato di ottobre porta la media annuale oltre il 32%, che a fine anno dovrebbe attestarsi tra il 35/40%. “I cittadini di Bettona – spiega il vicesindaco e assessore all’Ambiente Valerio Bazzoffia - sono stati sensibilizzati in modo corretto e stanno rispondendo con
entusiasmo, consapevolidi operare per il rilancio ambientale di Bettona. Per l'amministrazione comunale è un vanto sapere che dal mese di ottobre più della metà dei rifiuti
viene riciclata e non smaltita in discarica”.
Musica, Film, Libri
KEITH JARRET:
UN’ARTISTA DEL NOSTRO TEMPO
DI CARLO BOSCO
RECENSIONI DI SIMONA MARINI
Dieci Inverni
di Valerio Mieli con Isabella Ragonese, Michele Riondino, Glen Blackall
V
ista la grande fama che circonda Keith
Jarret e le poche notizie che circolano
sulla sua storia, mi sembra giusto mettere in evidenza gli elementi salienti del suo percorso artistico dedicando ampio spazio al suo
concerto di Colonia: “The Koln Concert” in
Germania.
Keith Jarrett è nato l'8 maggio 1945, in Allentown, Pennsylvania. La sua famiglia è da ritenersi multietnica, originaria dell’ Ungheria. Figlio maggiore di cinque fratelli, respira aria di
musica classica sin da bambino, guidato dalla
nonna paterna insegnante di pianoforte e dalla
zia docente di canto. Il primo approcio allo strumento avviene da piccolissimo e subito emerge la sua predisposizione alla musica. Arriva a
scrivere le proprie composizioni all’età di nove
anni e a 12 il giovane talento è ufficialmente un musicista professionista.
Dopo poco tempo, si trasferisce al Berklee School di
Boston e ottiene una borsa di studio per accedere alla
prestigiosa cattedra di Nadia Baulanger a Parigi, ma visto il suo carattere timido e riservato, non accetta l’invito
anche per l’atteggiamento protettivo della madre. Il primo grande successo lo ottiene a New York esibendosi al
Village Vanguard. Successivamente Jarrett è con Art
Blakey nei Jazz Messangers all’università della musica
più radicalmente nera mai esistita.
Fra i messaggeri Jarrett coltiva quel gusto per il gospel e
il blues che non abbandona più. Era il dicembre 1965 e
Jarrett aveva 20 anni. Nel 1969 Miles Davis, dopo averlo sentito suonare in un club di New York, lo invita a
entrare a far parte del proprio gruppo. L’incontro fiorisce
su vinile il 16 Dicembre 1970 nel disco “Miles Davis at
Fillmore: Live at the Fillmore East, The cellar Door Session” ove il talentuoso pianista per la prima volta si accinge a suonare un organo elettrico nel brano “Get Up
with it”. Negli anni a seguire Jarrett forma dei quartetti
numero 8- DICEMBRE 2009
jazz a proprio nome affiancando le proprie sonorità a dei
musicisti di prestigio, presenti peraltro in molte edizioni
di Umbria Jazz. Un esempio eclatante è il disco “The
Morning of a Star” che vede la partecipazione del contrabbassista Charlie Haden e dell’eclettico batterista non
convenzionale Paul Motion. Keith Jarrett rappresenta per
il jazz un personaggio assolutamente originale, che ha
creato dei forti distacchi con le mode musicali del momento. Nel 1971 in effetti, in controtendenza con le sonorità elettriche, incide “Facing You”; un disco di “pianoforte solo” registrato in meno di 3 ore, nei ritagli del
Tour con il “Miles Davis Group”. Il vinile sancisce in
assoluto l’ arte improvvisativa della musica jazz contemporanea. Nel 1983 nasce il cosiddetto Trio Standards,
ovvero l’incontro di Jarrett con il contrabbassista Gary
Peacock e con Dejohnette. In quell’anno Jarrett propone
al contrabbassista e al batterista di registrare un album di
standard jazz, intitolato semplicemente Standards, Volume 1. Fanno seguito immediatamente Standards, Volume 2 e Changes, registrati nella medesima sessione. La
formazione trova un grande consenso di pubblico che
arriva ai nostri giorni.“ The Koln Concert” - la
perla del nostro secolo - registrato il 24 gennaio del 1975 a Colonia nell’ auditorim “Opera
Haus” in condizioni assolutamente sfavorevoli per l’artista. Jarrett nel pomeriggio accusa dei
tremendi dolori di stomaco che non gli consentono, a suo dire, di esprimersi con la giusta concentrazione. Il produttore M. Eicher alla firma
del contratto, richiede tramite rigorosa scheda
tecnica (Umbria Jazz ne sa qualcosa) il pianoforte Steinway ponendola come “condicio sine
qua non”; Jarrett con questo piano riesce ad
esprimersi nella sua arte improvvisativa al meglio. Ma qualcosa va storto e lo specifico piano
non arriva mai. Viene proposta un’alternativa
con uno sostitutivo di marca “Bosedorfer”; i
suoni sono stridenti nelle frequenze acute, e deformanti in quelle basse. Se questo episodio
fosse successo ai nostri giorni, Jarrett non sarebbe nemmeno entrato nella sala da concerto
per l’ affronto artistico, ma sicuramente nel 1975
mantiene ancora viva la freschezza di un giovane trentenne, e accetta di suonare. Il risultato
finale è incredibile; il concerto per “piano solo”
si sviluppa in 4 parti numerate e prive di titolo.
Nei brani si passa da momenti di suspance in
cui la melodia trova il suo spazio ideale in poche note, colorite, dalle tinte forti, sino a virtuosismi di “rag Time” accompagnato nei quarti
dal suono possente della meccanica del pedale.
Atmosfere oniriche rapite da molti autori di
New Age. Ogni fraseggio ha un senso compiuto e in qualche istante sembra riecheggiare l’
anima di Glenn Gould nelle Variazioni Goldberg. Nel 1978 il disco raggiunge il numero di
1.500.000 copie vendute, raggiungendo quota
di 5.000.000 nella riedizione su cd. Si tratta di
un disco fruibile da parte di tutti, basta ascoltarlo in contesti di assoluto relax.
È l’inverno del 1999. Un
vaporetto attraversa la laguna di Venezia. Due ragazzi
si incontrano e si notano tra
la folla. Sono Camilla, diciottenne timida, appena
arrivata dal paese per studiare letteratura russa e
Silvestro,coetaneo più spavaldo ma ingenuo e immaturo. E quando il vaporetto
attracca, un pò per destino
e per volontà decide di seguire la ragazza per le calli
nebbiose di un’isola della laguna e passa la notte insieme a lei... Così comincia un’avventura lunga dieci anni
che porterà i due ragazzi dalla Venezia quotidiana degli
studenti fino all'alienante frenesia di Mosca, tra amicizia, paura, dubbio, incredulità che si fondono in un sentimento che piano piano diventa sempre più profondo.
Il film è un viaggio soprattutto nell'anima, un momento
di passaggio dall'età dei diciott'anni a quella dell'esperienza, della maturità vera, non quella convenzionale
scritta sul diploma.
Lo stesso rappresenta Dieci Inverni per Valerio Mieli,
al suo debutto nella regia di un lungometraggio. Non
accade spesso che il Centro Sperimentale di Cinematografia si impegni nella produzione dell'opera prima di
un allievo diplomato e questo film, produzione italorussa è il primo realizzato dopo la firma dell'accordo
tra il governo russo e quello italiano siglato nel 2005.
Gli interpreti, Michele Riondino e Isabella Ragonese
(Viola di Mare, Oggi Sposi) hanno una solida formazione teatrale alle spalle che ha permesso loro di entrare meglio nella psicologia dei personaggi. Un film nel
quale le ingenuità non sono sinonimi di superficialità
ma sorprende la leggerezza di una sceneggiatura ben
fatta che scivola tra tenerezza e affettuosa dedizione.
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RACCONTI PERUGINI
Autori vari (Midgard Editrice)
Tredici autori, tredici racconti dal
sapore etnico che riguardano il nostro territorio e che in particolare si
focalizzano intorno al capoluogo
umbro. (Midgard Editrice).
Il libro, realizzato con il patrocinio
dell’Assessorato alla Cultura del
Comune di Perugia è stato presentato lunedì 7 dicembre, alle ore
17,30, presso la sala dei Notari di
Palazzo dei Priori a Perugia. A condurre l'evento la giornalista Sofia Coletti, con la partecipazione dell'assessore comunale alla cultura, Andrea Cernicchi Alberto Mori.
Ospite d'onore l'attore perugino Filippo Timi, autore illustre di un racconto del libro.Presenza importante, quella di Timi, che di sicuro garantisce un lancio stellare al
nuovo progetto del Comune destinato a incentivare la
lettura e in generale promuovere le attività culturali, oltre che dare risalto ai numerosi talenti locali. Un presente natalizio per un’operazione intelligente e ambiziosa che unisce qualità e solidarietà: parte del ricavato
( 2 euro ogni copia venduta) sarà infatti devoluto in beneficenza e andrà all’associazione La Gomena per la
realizzazione di una scuola per i bambini di La Floresta
(Uruguay). I racconti presenti nel volume sono: "Minabum" di Filippo Timi, "Nei Dettagli Nascosto" di Gaia
Mencaroni, "Dal Fondo" di Diego Mencaroni "Took
Your Name" di Giovanni Dozzini, "la Guerra Del Sale"
di Fabrizio Bandini, "Giusto una Sfida" di Fabio Castellani, "Spleen di Perugia (con Blue Note)" di Antonio Senatore, "Una Ruga" di Luca Mignanelli, "P.G" di
Nicola Castellini, "il Delirio Del Canarino" di Matteo
Grandi, "MANGIARE. Capire. Morire" di Lucio Giuliodori, "Fons Viridarii" di Alberto Massarelli e "L'isola" di Fabrizio Bellini.
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