Anno II numero 8 - DICEMBRE 2009 E.mail: [email protected] LA CULTURA DEL PROGRESSO PASSA PER LE DONNE Il programma non può partire da iniziative di vetrina di FRANCESCO BRUFANI Piccoli passi percorrono sentieri sconnessi, ma a tratti asfaltati. La bruma sottile e la sera imminente attutiscono i suoni. Anche le sagome di tetti, mura e cespugli appaiono diverse. Come diversi e sempre di più sono i tratti dei suoi abitanti nell’aspetto e nei comportamenti. Spuntano qua e là, come funghi dopo la pioggia. Si vedono, si sentono. Parlano lingue diverse. Non si capiscono. Una torre di babele quasi annunciata. Siamo nel regno di ... qualcuno. È il tempo ... del confronto o dello scontro. Si confonde nella nebbia, ma sotto la luce dei lampioni, si scorge un uomo in mezzo ad uno stuolo di cortigiani che tiene in mano una spada luminescente. È un’arma speciale. Solo il cittadino più importante riesce a tenerla in mano e a capire gli intenti di chi ha intorno osservando la lucentezza della lama. Quella lama che squarcia già chi ferisce con altre armi e aggancia nel suo fodero i buoni propositi. Di questi in fondo in fondo, ce n’è uno speciale, una sfida. Ogni giorno lo legge, ci pensa, rimugina. Im- provvisamente arriva la soluzione. È una doppia x. Il cittadino più importante si sente percorrere da un brivido e dal presagio che qualcosa sta per cambiare. Forse è possibile completare i lavori della torre. Non quella di babele. Un’altra. Una che si protende in orizzontale e non vuole sfidare niente e nessuno, ma solo trovare un suo completamento. Una propria ragione di esistere. Una doppia x. Una donna o meglio le donne. Ricominciare da loro, perché capiscano e parlino la lingua di quella città, conoscano la cultura e le buone abitudini delle donne nate e vissute lì. Donne che poi parlano con i propri figli, che parleranno con i loro amici e con i loro padri. E il cerchio si chiuderà, come il fodero della spada, finalmente a riposo dopo una battaglia, una sfida vinta. • La cooperativa SAF, proprietaria della presente testata, e la redazione di Terrecomp rivolgono un caloroso augurio di Buone Feste a tutti i suoi lettori. In particolare si ringraziano tutti gli sponsor, che Dio li benedica, perché grazie al loro contributo, hanno permesso la sopravvivenza della pubblicazione. Il Mio Cliente è Sacro! di CARLO ROSIGNOLI Non mi disturbate il Cliente Con Lui dimentico ogni parente Anche se mi dicono prepotente Non mi preoccupo di niente Brutto antipatico o rompiballe Mi porta eurocarte verdi rosse gialle Così me la spasso per la valle Dimenticando le antiche stalle Questo è il bruciante commento Anche se non sembro mai contento Ogni altra filosofia è un tormento E la voce di nessun altro io sento Più ancora fra stato e stato in questo globo ansimante Lo ripeto da politico banchiere o mercante Caro cliente il mio ossigeno è il contante Le altre persone fisiche o giuridiche me le fischio tutte quante Ah! Buon Natale Cliente! LA COLPA di SILVIA MARINI La giustizia è uguale per tutti, ma qualcuno è più uguale degli altri. Reati smacchiati dal tempo, stragi senza mandanti e misteri di stato, la condanna è rimandata a data da destinarsi. Crimini confessati e poi ritrattati, dichiarazioni, ripensamenti, smentite. Tutti colpevoli nessuno è colpevole. E poi i crimini spettacolo, illuminati a giorno dai flash dei fotografi, sembrano quasi meno gravi sotto le luci della ribalta. Processi come show, assassini come star tra interviste e memorie. E ancora i processi tagliati a colpi di mannaia, impegni improrogabili e giusti impedimenti, colpe che cadono in prescrizione depennate per sempre, come se non fosse mai successo niente. Anni di udienze, registri, testimoni spariscono in un attimo ed è tutto cancellato. Come se fosse stato solo un brutto sogno. Anno II n. 8 - Dicembre 2009 REG. TRIB. PERUGIA - N. 7/2008 DEL 27/3/2008 Stampato in 12 mila copie e distribuito gratuitamente nei comuni di Assisi, Bastia Umbra e Bettona PROPRIETÀ COOP SAF Sede legale: p. Moncada, 1 - 06083 Bastia Umbra - Tel. 075.8010758 Fax 075.8011811 Direttore Responsabile: Francesco Brufani 335.7362185 [email protected] Hanno collaborato: Avv. Ponti&Pettirossi - Paolo Ansideri - Valentina Antonelli - Gaia Berardi - Simona Branchinelli - Debora Brughini - Jacopo Cairoli - Massimiliano Camilletti - Lorenzo Capezzali - Adriano Cioci - Alberta Gattucci Gabriella Mancinelli - Silvia Marini - Simona Marini - Valentina Rinaldi - Carlo Rosignoli - Ombretta Sonno - Sara Stangoni Pubblicità: Marco Fabrizi: 335.8243510 Disegni e Vignette: Giacomo Sargenti, Fabio Rossi, Tiziano Battistelli Tipografia: Diemme Distribuzione: One Service (Bastia U.) Foto di copertina: FAP FOTO numero 8 - DICEMBRE 2009 Lezioni di storia dell’Arte “Giotto in Assisi” Il programma triennale, per celebrare la nascita e la diffusione dell’arte pittorica europea intorno alla Basilica di San Francesco e alla figura di Giotto in Assisi, si corona di un altro successo DI LORENZO CAPEZZALI Vasta eco ha avuto il programma triennale di manifestazioni promosse dal Comune di Assisi per celebrare la nascita e la diffusione dell’arte pittorica europea intorno al cantiere della Basilica di San Francesco e alla figura di Giotto, a partire dall’approvazione della regola francescana. Il programma è stato inaugurato il 3 gennaio 2009, nella ricorrenza dei 700 anni dall’arrivo di Giotto ad Assisi per il cantiere della Basilica Superiore. A proporre l’evento sono stati il Comune di Assisi, la Società Umanitaria con la Fondazione Humaniter di Milano, la Pro Civitate Christiana ed il Sacro Convento di San Francesco di Assisi, che hanno celebrato questo patrimonio inestimabile attraverso un percorso di apprendimento unico nel suo genere: le Lezioni di Storia dell’Arte “Giotto in Assisi”. “Giotto in Assisi” è stato un ciclo di lezioni, conferenze e visite guidate della durata di una settimana, che ha guardato all’opera realizzata da Giotto ad Assisi come al primo frutto dell’incontro tra la cultura artistica di Firenze e la Roma dei Papi. Alle Lezioni sono intervenuti alcuni dei maggiori esperti italiani di Arte Medievale. In particolare, Alessandro Tomei, curatore della mostra Giotto e il Trecento che si è tenuta a Roma al Vittoriano nella primavera del 2009. La formula è stata innovativa: i docenti si sono alternati con lezioni e visite guidate delle opere realizzate da Giotto, per offrire agli allievi un percorso didattico veramente completo e affascinante, che si è svolto tra Assisi, Perugia e Firenze. Il ca- lendario ha previsto 15 incontri, nei quali sono stati presentati i temi chiave del percorso artistico di Giotto, i principi dello stile e del linguaggio pittorico dell’artista, ma anche gli elementi di rinnovamento spirituale ed artistico che si manifestano nella città di San Francesco. La prima lezione è stata tenuta da Alessandro Tomei con una Lectio Magistralis su Giotto. Sono intervenuti: il sinda- co Claudio Ricci, Amos Nannini, Presidente della Società Umanitaria, padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di San Francesco, Marco Marchini, Presidente della Pro Civitate Christiana. Il programma evolutivo delle iniziative è disponibile presso Palazzo Vallemani e la Sala della Conciliazione di Palazzo dei Priori. Per i “Piccoli beni culturali” è iniziato il progetto di riqualificazione Si tratta di fontane ed edicole che hanno segnato momenti importanti del costume sociale e dell'arte assisana a cominciare dalle fonti Oliveira, di Via Portica presso il Foro Romano, di San Rufino, di Via Fontebella e Piazza Vescovado Un capitolo a parte riguardano le 26 cannelle di Santa Maria degli Angeli, che rappresentano la testimonianza della cultura locale caratterizzata da una tradizione di accoglienza e ospitalità indissolubilmente legata alla Basilica Papale. Alcune di queste Fontane servivano da approvvigionamento idrico a residenti ed istituzioni religiose. Una per tutte la Fonte del Leone di Piazza del Vescovado dove nel XVII secolo attingevano acqua la residenza vescovile e i monasteri di San Quirico e Sant'Apollinare. Da sistemare le Fonti di Moiano e i lavatoi pubblici per le massaie dell'intero centro storico. Per le edicole sono stati portati a nuova luce gli affreschi della Volta Pinta e le pitture giottesche nel chiostro antistante il Monte Frumentario. Da ricollocare una copia della Maestà a Palazzo San Nicolò, ex poste di Piazza del Comune. Nel proporre il Programma piccoli beni culturali, il sindaco Claudio Ricci ha ricordato che “questi ultimi beni, a volte impropriamente detti minori, generano nuovi interessi culturali, promuovono il turismo creativo-emozionale e curano i dettagli migliorando qualità e quantità dell'offerta turistica. Ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in particolare il presidente Carlo Colaiacovo, che in questi anni ha dimostrato attenzione e specifici impegni per la qualificazione culturale di Assisi”. Calcio - Assisium Passione e risultati fanno tornare a vivere nella città Dopo 18 anni l’Assisium, neo club rossoblu, riporta in auge il calcio in città tra primati in classifica, passione sportiva e costume sociale. Bar e punti di ritrovo del tifo organizzato sono i luoghi dove si ritorna a parlare di football, di questo o quel giocatore, dei successi della squadra e del suo futuro. Numeri e gioco sono dalla parte del team Assisium, allenato da Paolo Morosi. Allora c’erano i presidenti Linguaglossa, Borri e Aristei con i giocatori Acori, Crivelli e Mariucci, Discepoli a portare in alto il nome calcistico assisiate a livello regionale e non. Per non parlare della voce-calcio in chiave turistico-sportiva che la città aveva quando lo Stadio degli Ulivi doveva essere il luogo-ritiro delle squadre professionistiche italiane. Che poi non è stato più. Ci fu solo il debutto della Roma di Helenio Herrera e del Presidente Marchini con i vari Peirò, Cordova, Losi ed altri campioni in panchina. Ora tocca al Presidente societario, Giancarlo Becchetti, rinverdire i fasti di quell’epoca e riportare il blasone della “Croce e del Leone rossoblu” nei tornei che contano. In questa stagione calcistica l’equipe ha già dato prova di sé tra qualità e quantità. “Noi ci proviamo - dice soddisfatto il presidente Giancarlo Becchetti - seguendo la filosofia del passo dopo passo. Poi si vedrà. Sono orgoglioso di prendere atto della nuova partecipazione sportiva della città sull’Assisium.La squadra è tonica psicologicamente e determinata agonisticamente”. numero 8 - DICEMBRE 2009 Alimentazione corretta? Una questione di educazione e abitudine La scelta coraggiosa dell’assessore all’Istruzione DI ALBERTA GATTUCCI Anna Maria Belardoni parla dell’offerta formativa del comune di Assisi. Come ogni anno, l’ufficio comunale addetto alla pubblica istruzione, con grande impegno e adeguatezza del personale, ha attivato, per le scuole di sua competenza, i servizi di mensa, trasporto e sorveglianza. Oltre 520 sono gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo livello che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico. Ogni giorno i pulmini scuolabus percorrono circa 1400 km, su strade in parte pianeggianti, ma soprattutto di montagna. Il servizio viene eseguito a domicilio, porta a porta, e non sui punti di raccolta, per dare alle famiglie un servizio migliore e, soprattutto, maggior sicurezza. Le tariffe per gli utenti sono rimaste invariate da oltre cinque anni, nonostante i vari e consistenti aumenti dei costi per l’amministrazione comunale. Nel 2008 il costo del trasporto scolastico per il comune è stato di oltre 380.000 euro, mentre, tramite il contributo degli utenti ne vengono recuperati appena 140.000. Questo è un aiuto concreto alle famiglie, soprattutto in questo periodo di crisi. Altro importante servizio a totale carico del comune quello della sorveglianza davanti alle scuole, consistente nel controllo del traffico negli orari di entrata e di uscita degli studenti dagli edifici scolastici. Il personale preposto fornisce questo servizio all’amministrazione comunale ad un costo stipulato con apposita convenzione. Ma, specie quest’anno, tra i servizi scolastici assisani, una nota particolare la merita quello delle mense scolastiche. Ne parla l’assessore. Il primo aspetto da evidenziare consiste nel fatto che il comune, attraverso bando regolare, ha rinnovato l’appalto del servizio mensa, che era scaduto nel giugno 2009. È la ditta Gemos di Forlì ad essersi aggiudicata il nuovo appalto, in quanto competitiva e corrispondente alle caratteristiche di garanzia, di sicurezza, di efficienza e di ottimo rapporto qualità/prezzo. Ora, ogni singolo pasto costa al comune 5,10 euro, rispetto a quello dell’anno precedente che costava 4.75. Tuttavia l’aumento di prezzo non è andato a gravare sulle tasche delle famiglie degli studenti, che pagano sempre 2,50 euro per far usufruire i propri figli del servizio mensa. Questo in linea con la politica dell’amministrazione comunale vigente, che si pone l’obbiettivo di non far aumentare le tasse per le famiglie. Fin qui, insomma, si parla di soldi, cui, però vanno aggiunte le considerazioni più importanti, ovvero, quelle legate all’educazione alimentare. Un fatto particolarmente importante quello del cambio degli alimenti delle mense scolastiche, spiega l’assessore Belardoni, si è scelto di affidare alla A.s.l. la messa a punto del menu. La nutrizionista, dott. Ciacci insieme ai suoi collaboratori, tra cui la dott. Sorbelli, i linea con le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno stilato un menu salutistico per gli studenti, basato sull’alta qualità dei cibi e sulla giusta quantità rispetto all’età dei giovani. La ricetta adottata consiste in un aumento delle grammature di carne, verdure, legumi e frutta, a dispetto della diminuzione delle grammature e della frequenza di proposta di pane, pasta e patate, alimenti che, secondo i dati scientifici contribui- MARIA ARISTEI BELARDONI Assessore con delega alla Pubblica Istruzione, Attività Universitarie e Post Laurea, Pari Opportunità, Ufficio sostegno alle Nazioni Unite (O.N.U.) scono all’insorgere di disfunzioni patologiche quali sovrappeso e obesità. Tutti dati che parlano di percentuali sempre più alte circa la comparsa, in età sempre più precoce, di malattie cardiovascolari e diabetiche. La scuola deve non solo insegnare tecniche e contenuti disciplinari, ma anche comportamenti alimentari. Faccio appello alle scuole e alle insegnanti perché mettano a punto atteggiamenti e progetti concreti di educazione alla salute, che è il nostro bene più prezioso. Certo che la scuola da sola non può raggiungere l’obiettivo di creare nei ragazzi una coscienza alimentare; a questo scopo è indispensabile la collaborazione delle famiglie. DIOCESI numero 8 -Dicembre 2009 Intervista al Vescovo della Diocesi (Assisi-Bastia Umbra-Nocera Il Palio a S.Angelo Per il Bene della Dioc Tutta la verità sulla questione del cambio dei parroci, DI OMBRETTA SONNO “La validità del lavoro di un parroco si vede proprio dalla comunità che egli lascia. L’albero si riconosce dai frutti.” I n questo anno nella Diocesi vi sono stati vari avvicendamenti di sacerdoti. Quali sono gli obiettivi pastorali di questi cambiamenti? - Gli avvicendamenti sono iniziati tre anni fa, con un progetto che è partito dalla zona di Gualdo, per arrivare poi a Nocera, ad Assisi e infine a Bastia, Cannara e Valfabbrica. L’obiettivo è semplice: redistribuire le energie sacerdotali, rispetto alle esigenze di una pastorale che diventa sempre più impegnativa, mentre l’età del clero avanza e le vocazioni scarseggiano. È anche l’obiettivo di mettere “in rete” le comunità parrocchiali, facendone delle comunità vive e aperte, in modo da rendere più efficace l’evangelizzazione. Occorre una pastorale più missionaria, che non aspetti più i credenti, ma li vada a cercare. Sfida particolarmente difficile soprattutto con i giovani. Il disegno delle “unità pastorali”, che mette in rete le parrocchie, va in questa direzione. Tra i vari vi è stato il cambio alla guida della Parrocchia di Bastia. Quali sono le finalità peculiari per questa comunità? - È da ricordare che a Bastia non c’è una, ma due parrocchie, anche se una di esse, quella di San Marco, non ha ancora la chiesa. Don Francesco Fongo, in circa 37 anni di presenza, le ha dirette entrambe, avvalendosi della collaborazione successiva di tanti vice-parroci. Mi è sembrato che, per una comunità cresciuta numericamente e caratterizzata da complesse esigenze pastorali, la formula di un solo parroco e tanti vice-parroci che si susseguono non fosse la più adatta a favorire un’adeguata progettualità e stabilità pastorale. Il contesto degli avvicendamenti mi ha consentito di avere a disposizione dei sacerdoti da poter collocare insieme, nella formula che il diritto canonico chiama “affidamento in solido”. In sostanza, quattro “parroci”, con uno di loro - nel caso di don Pallotta - parroco “moderatore”, con il compito del coordinamento e della rappresentanza legale. In questo modo, alle due parrocchie viene assicurata una “équipe” che non fa più centro su una sola persona. Si può insieme organizzare un lavoro pastorale con respiro lungo, curando la priorità della trasmissione della fede, specie alle nuove generazioni. Bastia è un grande vivaio di gioventù. Finora si è fatto bene. Ma si può dare una spinta ulteriore, anche in collegamento con la pastorale diocesana. Per questo ho voluto impegnare a Bastia don Ferdinando e don Alberto, i due sacerdoti che, a livello diocesano, si interessano soprattutto dei giovani. Ho provveduto anche alla necessaria continuità, lasciando a Bastia don Cetorelli, che vi ha lavorato due anni, e riportando a Bastia un sacerdote, don Francesco Angelini, che vi ha operato accanto a don Fongo. Quali sono gli aspetti positivi e negativi di questa grande comunità su cui il Foto nella pagina di FAP FOTO nuovi Parroci si dovrànno focalizzare? - Aspetti positivi. Ci sono molti autentici credenti, che non solo si sforzano di testimoniare il messaggio cristiano nella vita, ma si assumono volentieri anche incarichi nella vita parrocchiale. Dà una bella impressione vedere tanti operatori pastorali, ciascuno con la sua responsabilità. Da don Fongo e dai suoi collaboratori nel tempo, sono state ben curate le dimensioni essenziali della vita cristiana, dalla catechesi, alla liturgia, alla carità, all’animazione giovanile e alla testimonianza nel sociale. La nuova équipe sacerdotale si porrà nel loro solco, sviluppandone ulteriori potenzialità. Da curare più attentamente è l’integrazione della comunità parrocchiale con la più vasta comunità diocesana. Venendo a Bastia tante volte in questo periodo, ho visto che certe forme di resistenza alle mie deci- sioni derivavano da disinformazione o informazione distorta. Va anche continuato e approfondito il lavoro per la pastorale giovanile. Superfluo dire, poi, che alla radice di tutto dev’esserci una grande educazione alla vita interiore e alla preghiera. Sono sicuro che i quattro sacerdoti che stanno cominciando a Bastia, con il diacono Saji, faranno bene. Avranno naturalmente bisogno di sostegno e consenso. Ho fiducia che la comunità bastiola saprà dare la sua collaborazione cordiale ai nuovi pastori. Mostrerà così la solidità della formazione ricevuta da don Fongo. La validità del lavoro di un parroco si vede proprio dalla comunità che egli lascia. L’albero si riconosce dai frutti. In questo secondo Anno della Missione, quali sono gli obiettivi specifici pastorali nel nostro distretto territoriale? (Assisi, Bastia, Bettona e Cannara). numero 8 - DICEMBRE 2009 DIOCESI Umbra-Gualdo Tadino) Monsignor Domenico Sorrentino ocesi - San e Rocco sulle ali del vento della Comunità gli obiettivi pastorali, essere cristiani oggi e il Natale “Per la società civile e per le istituzioni, sia un anno di grande impegno per il bene comune. A tutti il Signore dia pace.” - Gli obiettivi sono gli stessi dell’intera missione diocesana. La grande urgenza è riportare in tutte le case l’annuncio di Gesù, invitando alla riscoperta del Vangelo. Tutti possiamo notare quanto la fede e in genere la cultura cristiana siano oggi sottoposte ad attacchi, a volte frontali, a volte subdoli. La fede tradizionale non può sopravvivere se non si rinnova attraverso un incontro con la Parola di Dio e una partecipazione viva alla comunità cristiana. Quello che si farà, in questa missione, è molto semplice: a tutte le famiglie sarà portato un annuncio di pace e il Vangelo di Luca, con l’invito a leggerlo insieme alla comunità cristiana nella celebrazione domenicale e in altri incontri. Ci saranno poi altri momenti forti, prima e dopo Pasqua. Soprattutto, con la “Tenda del Risorto”, metteremo in evidenza come Gesù risor- to ci fa risorgere in tutti gli ambiti della vita. Di qui anche l’attenzione che presteremo, nell’incontro con le famiglie, alle persone in difficoltà. L’annuncio cristiano si fa carico di ogni bisogno dell’uomo. Non tutto potremo fare. Ma a tutto porteremo attenzione e solidarietà. A suo parere, qual è l’atteggiamento oserei dire giusto che il cristiano di oggi deve avere per fronteggiare le numerose problematiche che la società contemporanea presenta? - Innanzitutto la capacità di “discernimento”: occorre saper leggere le cose e gli eventi alla luce dei criteri evangelici, sapendo riconoscere e valorizzare il bene, da un lato, evitare e denunciare il male, dall’altro. Occorre poi mettersi con atteggiamento di “speranza” e di impegno dentro la realtà quotidiana: la famiglia, il lavoro, la cultura, la politica, ecc., per dare un senso alle cose, nella direzione indicata dal Vangelo, che corrisponde anche alle esigenze più profonde del cuore umano. Non si deve cedere ad un pessimismo paralizzante. Bisogna anche star lontano da un’omologazione alla mentalità corrente, che non ci fa distinguere come credenti, facendoci vivere come quelli che non hanno ricevuto l’annuncio di Gesù. La fede è un atteggiamento non solo spirituale, ma esistenziale. Coinvolge tutta la nostra vita. Con questi criteri si possono affrontare le problematiche più diverse, sapendo di non essere soli, ma di avere Cristo accanto a noi, e con lui anche la comunità cristiana. Con quale spirito le famiglie e soprattutto i giovani in questo tempo di cristi (non solo economica) potranno vivere il Natale? - Il Natale è il mistero di un Dio che scende nella concretezza e nella fragilità della nostra storia. E’ invito a guardare verso l’alto, per interrogarci sul senso della vita alla luce dell’amore di Dio, e a guardarci intorno, per osservare le necessità dei fratelli e farcene carico. C’è in giro una grande mancanza di senso. A volte, più che vivere, si sopravvive. Il Natale ci aiuta ad avere speranza. C’è poi tanta ansia, per mille problemi, e in particolare, per la minaccia della disoccupazione che pesa su tanti lavoratori e famiglie. Come Chiesa stiamo facendo qualcosa, ma forse si può fare di più. Il Natale dia un grande incoraggiamento alla nostra solidarietà. Nel bambino di Betlemme è Dio che ci aspetta. Lo troveremo nei nostri presepi, ma soprattutto nella Liturgia. Ci aspetterà anche in tutte quelle situazioni in cui un fratello avrà bisogno di noi. Cosa augura al territorio dell’intera nostra Diocesi per il 2010? - Mi auguro venga accolto da tanti l’annuncio di Gesù che porteremo per le case. Ad accogliere il Salvatore c’è solo da guadagnare. Sia per tutti ragione di conforto, di speranza, di vita nuova. A tutte le persone di buona volontà, auguro la serenità che viene da una coscienza tranquilla, anzi, la gioia cristiana, quella che fu annunciata dagli angeli sulla grotta di Betlemme. A quanti hanno motivo di tristezza, auguro che nessuno sia lasciato solo con il suo problema e il suo dolore. Per la società civile e per le istituzioni, sia un anno di grande impegno per il bene comune. A tutti il Signore dia pace. ASSISI numero 8 - DICEMBRE 2009 IN VIA SAN RUFINO APRE LA “MINIGALLERY” DI STEFANO FRASCARELLI Luogo d’arte e incontro per un’attività fuori dal comune Nel negozio in esposizione le opere di artisti diversi per formazione e genere DI VALENTINA ANTONELLI “Non sarà il solito negozio”. E’ con questa premessa che Stefano Frascarelli presenta la nuova “Minigallery” Assisi, galleria d’arte inaugurata sabato 5 dicembre in via San Rufino, 15. A pochi passi dalla centralissima piazza del Comune e dalla cattedrale di San Rufino, la nuova galleria vuole essere uno “spazio aperto”, un locale non a semplice vocazione commerciale; l’idea è anzi, spiega il titolare, quella di riuscire a costituire “un luogo di ritrovo, associando col tempo alla possibilità di fare un tuffo nell’arte anche la possibilità di leggere un libro, prendere un tè sul divano, fare due chiacchiere”. Un momento di aggregazione sociale, insomma, che possa costituire un’alternativa al pomeriggio passato al bar. Nella galleria sono esposte le opere di artisti diversi per formazione, genere ed età: per la maggior parte si tratta di quadri, con in più un occhio alla scultura e alla fotografia. Gli artisti protagonisti della mostra permanente sono Francesca Capitini, Benvenuto Gattolin, Bruno Marcelloni, Nico Martelli, Gabriella Napolitano, Jalal Raouf, Orlando Tisato. “A questi nomi, alcuni dei quali di storico e affermato prestigio per l’arte umbra e italiana - è il commento - se ne aggiungeranno altri, più o meno noti, che contribuiranno a rendere dinamica e vivace l’attività della Minigallery che sarà in seguito anche teatro di mostre personali”. In progetto c’è anche una sinergia con gli esercizi limitrofi; l’esposizione coinvolgerà in prima battuta la Trattoria degli Umbri in Piazza del Comune dove gli amici Roberta e Andrea ospiteranno i quadri di Emanuele Biagioni, originario di Lucca. Pitture Decora per Esterno Pitture Decora per Interno Tonakino: ai Silossani, Siliconi, Calce Velature per ogni tipo di Decorazione Vernice all’Acqua per Legno, Ferro, Pareti Vernice per Ferro, Micacea e Smalti Vernice per Legno, Impregnante e Cerata Tintometri per la creazione del colore Trattamenti per il Cotto e Pietre a Vista Carte da Parati e Moquettes Tappeti, Zerbini e Guide Carte adesive e Tovaglie in Plastica Cornici, Listelli e Battiscopa Angolo dell’Utensile per il Professionista Colle, Pennelli ed Accessori vari Scale e Ponteggi Bastoni, Accessori Tendaggi, Mensole Opere di Gabriella Napolitano Francesca Capitini e Bruno Marcelloni “L’obiettivo è quello di cercare uno spazio comune, ravvivando l’intera zona con la possibilità di organizzare anche iniziative che si affacciano all’aperto, sulla via, magari con artisti di strada e punti di attrazione ogni 20, 30 metri”, spiega Frascarelli. Insomma, da un piccolo spazio, che già fa rivivere un locale importante del centro, nel corso degli anni sede di diverse attività ma poi rimasto inutilizzato, un piccolo passo per tentare di combattere un momento difficile per l’economia e la vitalità del centro storico, sempre più provato dall’esodo degli abitanti e dalle diluite iniziative culturali. “In un panorama in cui varie attività commerciali chiudono, vengono cedute o i cui locali vengono addirittura venduti - ricorda il titolare -Minigallery apre con entusiasmo e voglia di proporsi ai residenti di Assisi, agli altri commercianti, ai turisti e a tutti coloro che frequentano o po- Storie Assisane trebbero frequentare uno dei cuori culturali, prima che turistici, dell’Umbria e di tutt’Italia”. Stefano Frascarelli, giovane assisano innamorato della sua città, è noto per aver promosso anche altre significative iniziative culturali come la mostra dedicata ai “Sette peccati” nella Rocca Maggiore appena riqualificata. A lui si deve anche l’intuizione di allestire dei vernissage nel foyer del teatro Metastasio. Ha curato l’allestimento della mostra dei presepi negli ultimi due anni all’interno dei locali della ex Pinacoteca in piazza del Comune, nonché la festa di Capodanno 2009 nei locali della Sala delle Volte che quest’anno dovrebbe concedere il bis. Minigallery è anche sul web col sito ufficiale www.minigallery.it e su Facebook con una pagina che conta oltre 300 iscritti. Ogni vita merita un romanzo Un libro fa vivere al presente anche ciò che appartiene al passato. In anni come questi in cui l’ansioso vivere quotidiano poco incoraggia a progettare il futuro siamo sempre più portati a valorizzare i ricordi. L’ufficio Servizi Sociali del Comune di Assisi e la cooperativa sociale ASAD hanno reso possibile la pubblicazione di questa raccolta di memorie. I 37 autori mettono a disposizione le loro esperienze vissute in prima persona, componendo un mosaico di brevi romanzi che racchiudono filosofia di vita e curiosità che ci fanno ritrovare insieme in momenti comuni e luoghi familiari. Per avere una copia del libro ci si può rivolgere presso i servizi sociali del Comune di Assisi o alla cooperativa ASAD. Il SUV compatto esiste. numero 8 - DICEMBRE 2009 DI SARA STANGONI È un mondo che si conosce e si ritrova, sera dopo sera, in locali diversi tra loro, ma tutti nati con la stessa vocazione: divertire e rilassare. Protagonisti assoluti sono i giovani abitanti della notte “La notte è più bello, si vive meglio, per chi fino alle 5 non conosce sbadiglio, e la città riprende fiato e sembra che dorma, e il buio la trasforma e le cambia forma e tutto è più tranquillo tutto è vicino e non esiste traffico e non c'è casino almeno quello brutto, quello che stressa, la gente della notte è sempre la stessa […] la gente della notte sopravvive sempre nascosta nei locali confusa tra le ombre…” Gente della notte - Jovanotti (1990) Trasgressione, romanticismo, tendenze e classe. Ogni notte la città di Bastia Umbra si veste di Tanti i luoghi di aggregazione che si aprono al popolo dei giovani: pub, american bar, discopub. della notte per dare vita ad eventi, serate organizzate o semplicemente ad un momento in G eneralmente ogni locale ha la sua clientela abituale, per i più svariati motivi: vicinanza da casa, la presenza dei propri amici, disponibilità di un certo tipo di bevanda, presenza di zone non fumatori o al contrario di un posto dove fumare liberamente. Un popolo amato e odiato, a volte frainteso, a volte sottovalutato. Giovani che cercano altri giovani per evadere e socializzare. Ovunque il motore trainante resta il desiderio di uscire e incontrare altre persone. Nuove solitudini o buio da illuminare? Cosa accade realmente in questo mondo della notte? Locali notturni fashion e coinvolgenti, ambienti informali, interni caldi e avvolgenti, un buon drink, selezione musicale, deejay o special guest che scatenano bagni di folle. Il loro compito è dare voce a desideri, esigenze e necessità dei giovani, con format nuovi d'intrattenimento per rendere la notte sempre più simile a chi la vive. L’offerta variegata di Bastia riesce a richiamare molti interessati, provenienti anche dal territorio circo- stante. Il pubblico si distribuisce nel corso di tutta la settimana e non stupisce di trovare locali pieni anche di lunedì o martedì. Un segnale positivo che evidenzia il livello di gradimento nell’ambiente e una motivazione a migliorarsi. Negli ultimi anni, infatti, la domanda di divertimento si è modificata e diversificata in mille modi. Secondo i sondag- numero 8- DICEMBRE 2009 VIVERE LA NOTTE mille abiti e si colora di luci confuse alle tenebre. Microfoni e riflettori si accendono sul mondo compagnia. Ma cosa significa “vivere” la notte? gi del settore, il ballo sta diventando una componente marginale della serata, pur rimanendo le discoteche una tappa immancabile nella crescita delle verdi generazioni, cattedrali di quel fronte dell'intrattenimento sempre più articolato. E allora via alle soluzioni più fantasiose o tecnologiche come maxischermi, eventi a tema o happy hour che possano an- ticipare la serata soprattutto nei fine settimana. Si entra, ci si siede, si fanno quattro chiacchiere, s’incontrano amici o se ne conoscono di nuovi, si ordina un drink. Ovviamente, da bere con moderazione. Perché la legge parla chiaro e i rischi per sé e per gli altri ancora di più. Musica, parole e tenebre, in quel fugace confine tra la notte e il giorno. Pub, disco pub e american bar a Bastia Blue Ice Bobar COUNTRY CAFÈ Ceiba Pub Fashion Pub La Gargotta Suggestum Cafè The Barr BASTIA numero 8 -DICEMBRE 2009 Un’atmosfera di crisi si respira tra gli androni del palazzo Il Palio a S.Angelo Anche quest’anno Il Villaggio di Babbo Natale, il Trenino di Confcommercio e la Casa DI VALENTINA RINALDI A nche quest’anno è arrivato il Na tale. L’atmosfera si è cominciata a respirare appena arrivato il mese di dicembre quando sugli scaffali dei supermercati sono comparsi i primi panettoni. Molti affermano ancora di non sentire lo spirito del periodo natalizio, che prima passa e meglio è, che non ci sono i soldi perché c’è la crisi, che si fanno a fare l’albero ed il presepe se poi bisogna guastarli, che non si vede l’ora di tornare a casa dopo il delirio di traffico ed acquisti. Insomma, come ogni anno, in giro, c’è tanta confusione tipica del magico momento che la città sta vivendo. Di fatto però, la gente continua a fare l’albero con addobbi sempre più ricchi ed ogni anno diversi, continua a comprare regali, a regalare ai propri figli il videogioco e il cellulare di ultima generazione, ad organizzare pranzi succulenti che spesso finiscono all’ora di cena. La gente di tutti i paesi, di ogni condizione sociale, tutti gli anni continua a festeggiare il Natale. E allora viene da pensare che crisi o non crisi, questa forse è l’unica festa veramente democratica; per un solo giorno tutti, in modo diverso tutti gli anni si ritrovano a festeggiare. La Parrocchia di S.Michele Arcangelo da inizio alle celebrazioni per il Santo Natale con il tradizionale “Pacco dono, condividi il Natale con i poveri”. Si tratta di due giorni, il 13 e il 20 dicembre, in cui durante la Santa Messa vengono raccolti generi alimentari e altri prodotti di prima necessità come prodotti per l’igiene e materiale scolastico. I pacchi, oltre a queste due date, potranno essere portati in parrocchia anche durante tutto il mese di dicembre. Altra iniziativa storica è il 33° Concorso Presepi, organizzato dal giornale La Voce, dal tema: “Ovunque voi entriate dite pace”. Al concorso può partecipare chiunque, realizzando un Presepe che, tradizionale o moderno esprima un chiaro invito, all’inizio del terzo millennio, a far nascere il Cristo nelle esperienze pastorali della parrocchia. Una giuria, composta quest’anno anche dal Vice Sindaco Rosella Aristei, nel pomeriggio del 29 dicembre, visionerà i presepi iscritti al concorso alla presenza di coloro che li hanno realizzati. La premiazione avverrà il 6 gennaio, presso la chiesa parrocchiale e comunque a tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato. La nuova Amministrazione Comunale ha messo in piedi una serie di manifestazioni denominate: “Un Natele Luminoso” che partono dall’8 dicembre fino al 6 gennaio. Una vera e propria collaborazione tra associazioni, cooperative, parrocchia, scuole, società sportive, centri sociali, singoli cittadini, servizi comunali, commercianti e artigiani. In tanti a realizzare le diverse manifestazioni nel periodo natalizio, dal centro alla periferia, in collaborazione con il Comune. Oltre alle consuete luminarie il Natale proposto dall’Amministrazione Comunale prevede la realizzazione del “Villaggio di Babbo Natale”, dal 19 al 24 dicembre, presso la centrale piazza Mazzini, un luogo dove si cercherà di far respirare ai cittadini l’atmosfera magica natalizia. Un evento nuovo teso a dare vivacità e opportunità non solo commerciali alla vita della città. E allora non solo luci, alberi, ma anche tante casette a definire il villaggio per le diverse esperienze: canti, cori, danze, concerti, solidarietà, racconti, laboratori, presepi, giocattoli, addobbi, fiabe, dolci e in aggiunta il “mercatino delle strenne”. Un villaggio pieno di vita e sorprese con un trenino messo a disposizione per i cittadini che intendono recarsi a viverlo con lo spirito del “bambino” che ognuno possiede dentro di sé. Animatore sempre presente, Babbo Natale per tutti. FAP Foto 50° - È di Carlo Meazzi I risultati del concorso fotografico dal tema: “La La giuria, composta dall’assessore Rosella Aristei, i fotografi professionisti Sante Castignani, Adriano Scognamillo, Daniele Paparelli ed il redattore del gruppo editoriale Foto-Notiziari Mauro Fabbri, si è complimentata per l’originalità del formato in quanto non si era mai visto un concorso fotografico con foto delle dimensioni panoramiche 30x90cm. Tutte le immagini presentate sono risultate di buon livello con particolare attenzione ai soggetti ripresi, all’inquadratura ed in particolare al taglio effettuato a volte molto rischioso. I vincitori sono risultati: 1° classificato Carlo Meazzi di Bastia Umbra che vince un buono acquisto del valore di 500,00 euro. 2° classificato Manuela Capitanucci di S.M. Angeli che vince un buono acquisto del valore si 200,00 euro. 3° classificato Maria Giulia Galli di Bastia Umbra che vince un buono acquisto di numero 8 - DICEMBRE 2009 BASTIA comunale dove a farne le spese come sempre è la Cultura è subito Natale o - San Rocco sulle ali del vento della Solidarietà tra le novità per dimenticare la stagione teatrale Un pezzo di Bastia all’interno del nuovo spot dell’ANGSA Sotto la regia di Egidio Bonanno, protagonisti dello spot Neri Marcoré, Marta Cecchetto, Ewa Spadlo e l’attore bastiolo Rodolfo Mantovani DI VALENTINA ANTONELLI la foto più bella Magia della Luce e del Colore” 100,00 euro. Segnalazione speciale per Elisa Albi con la foto dal titolo “Riflessi in corsa” e per Simone Frascarelli per la competenza e conoscenza tecnica nel realizzare delle foto macro di Passaggio di Bettona. • Tutte le foto verranno esposte in una mostra che si terrà nei giorni 22-23-24 dicembre 2009, presso la sala delle Monache Benedettine. La premiazione dei vincitori avverrà presso la mostra il 22 dicembre alle ore 18,00. C’è un pezzo di Bastia all’interno del nuovo spot dell’Angsa, Associazione nazionale genitori soggetti autistici, che andrà in onda sulle principali televisioni nazionali, a partire da Rai e Mediaset. Lo spot ha due versioni, una da un minuto e una da 30 secondi, che vedono protagonista un ispirato Neri Marcorè, arrivato in Umbria a fine ottobre. Con lui Marta Cecchetto, compagna del calciatore Luca Toni, il giovane attore bastiolo Rodolfo Mantovani e l’attrice Ewa Spadlo, entrambi noti per la fiction “Ritorno a Rivombrosa”; tutti presenti a titolo gratuito. “L’idea è nata insieme alla presidente dell’Angsa dell’Umbria, Paola Carnevali Valentini - spiega Egidio Bonanno, regista dello spot, da anni residente nel comune bastiolo - il messaggio che si vuole lanciare è che, benché non si possa guarire dall’autismo, si può migliorare, soprattutto con l’atteggiamento degli altri verso le persone che ne sono colpite”. Bonanno è autore di numerosi corti e lungometraggi; insieme a Mantovani ha partecipato a un importante progetto con le scuole di Perugia, “Le nozze di sangue”, ispirato alla deposizione di Raffaello che illustra la congiura Baglioni. Tuttavia, dice, “è la prima volta che ho lavorato con attori così famosi. nanno - è una sorta di personaggio guida che interviene sia come voce esterna che con i suoi gesti all’interno delle carrozze del treno. Durante il viaggio si verificano una serie di situazioni che vedono protagonisti dei giovani ragazzi autistici; un percorso che vuole comNeri Marcorè e Marta Cecchetto durante le riprese battere l’isolamento, tanto che il messaggio Girare con Marcorè è stato bello, ho sco- finale che l’attore lancia è Non lasciaperto in lui un lato molto umano che è moli soli”. difficile trovare nel settore”. Le riprese e il montaggio sono a cura Lo spot è stato girato alla stazione di Um- di Luca Lestini di Promovideo, menbertide e sul Pinturicchio, treno della Fcu tre le musiche sono state composte per - Ferrovia Centrale Umbra, principale l’occasione dal prestigioso Sound Stusponsor del video. “Marcorè riveste nello dio Service di Città di Castello ove inspot un ruolo importante - continua Bo- cidono Subsonica e Frankie Hi-Nrg. Il regista bastiolo Egidio Bonanno mentre osserva Rodolfo Mantovani e Ewa Spadlo BASTIA/CULTURA numero 8 - DICEMBRE 2009 Intervista all’assessore alla Cultura e vicesindaco di Bastia Umbra Rosella Aristei “Presto i semi daranno risultati” DI ADRIANO CIOCI S ei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione. Si è ar rivati al primo giro di boa. Come giudica la navigazione? Ritiene che la nave possa procedere tranquillamente o si ipotizza la necessità di fare ricorso alle scialuppe di salvataggio? - E’ ancora poco il tempo del lavoro, reale, tre mesi o poco più, ma la navigazione è per me una grande avventura; impegnativa, ma in un clima corretto e trasparente, con disponibilità da parte di tutti a lavorare molto per attuare il Programma di mandato del Sindaco e della coalizione. Abbiamo arato e seminato e continuiamo a farlo; presto i semi daranno floridi risultati. Rimanendo in ambito marinaresco, sono in molti a pensare che si navighi in acqua alta e che il comandante non si preoccupi troppo dei passeggeri (i cittadini), i quali chiedono segnali tangibili che, al momento, forse per scarsezza di viveri, non arrivano. E così? - Ritengo di navigare sempre in acque interessanti e frizzanti, nelle quali mi trovo sicuramente a mio agio. I cittadini sono sempre in contatto con noi e noi sempre pronti ad ascoltarli per assumere impegni precisi. Molte le risposte già date; altre sono in attesa, perché, è vero, i viveri in questo anno non sono molti. Per questo occorre saper dare le giuste priorità, con la dovuta compatibilità economica. Tra il comandante della nave ed i suoi ufficiali vi è stretta armonia e condivisione? - Le scelte sono tutte conquistate con un ampio dibattito e condivisione; scelte fatte ora con cautela perché è doveroso prestare molta attenzione alla gestione del bene pubblico. Nei suoi specifici settori: la scuola, la cultura, i gemellaggi… ha raccolto una situazione di vuoto oppure, tutto sommato, vi sono le basi per riannodare le fila e dare nuovi impulsi? - Molto il materiale a disposizione nel mio settore: alcune attività sono state consolidate, altre migliorate, altre saranno create. Sicuramente mi impegnerò per dare nuovo impulso in tutti i settori e già ho dato specifici segnali in questo senso. Vista dal suo punto di osservazione, ritiene la vita culturale di questa città all’altezza di una comunità pronta a lanciarsi in nuove sfide? - La sfida è vecchia e sempre da vincere, ossia far partecipare la città tutta alla vita culturale. Per questo ci vuole equilibrio ed accortezza nella programmazione, lungimiranza nel- le scelte, apertura ad ogni proposta e trasparenza nelle decisioni. La cultura è di per sé un processo, sempre in crescita, ed ogni occasione deve servire per fare un passo in più. La scuola: pensa ad un programma fatto di sole infrastrutture – particolarmente sentite dalla popolazione – o pensa di intervenire anche sulla “politica”, rivolta soprattutto a dare un segnale alle nuove generazioni? - Le strutture sono una parte determinante per la qualità della vita scolastica e per questo sempre in primo piano. Da parte mia è già partito un programma di politica scolastica nella quale è presente una forte attenzione alle nuove generazioni che saranno il fulcro di tante iniziative. Lei si è fatta trascinatrice di eventi popolari: la mezzanotte bianca, dolcemente Bastia… E’ questo che le chiede la città? - Tutti gli eventi popolari sono un’ottima occasione per far tornare la cittadinanza a familiarizzare con se stessa e con la propria città, a riappropriarsi degli spazi pubblici e a vivere da vicino le relazioni. I due eventi citati, pur se popolari in quanto in tanti li hanno vissuti, sono solo l’inizio di un cambio di rotta. Una rotta per far rivivere il territorio, tutti insieme, per un nuovo futuro. Ed il futuro, in questo settore, guarda oltre Bastia, verso territori molto più ampi, con una città che si propone all’attenzione per i suoi progetti innovativi ed attrattivi. Come vive la sua anima di sinistra - perché ancora lo è, non è vero? - con una mente che a sinistra non può guardare? - Già Giorgio Gaber, in tempi non sospetti, criticava apertamente questa distinzione. Io, da amministratore, scelgo tenendo al centro i cittadini, sganciata dai colori e dalle divisioni ideologiche. Amministrare una città deve connotarsi non per le divisioni che mantiene, ma per le azioni concrete in risposta a bisogni. Il mio slogan in campagna elettorale era “Oltre i • ATTUALITÀ • NUOVA GIUNTA • SCUOLA • GEMELLAGGI • VITA CULTURALE • ANIMA DI SINISTRA colori per i valori”. Nel suo programma vi è l’intenzione di allargare la rosa delle città gemelle? - Bastia ha già tanti gemellaggi. Penso che al momento il programma sia fin troppo ricco. Lei mancava da una decina di anni, o forse più, dalla amministrazione attiva. Sono cambiate le regole, le abitudini, le necessità, le incertezze in tutto questo tempo? - Attualmente il ritmo di sviluppo sociale è molto veloce; per questo oggi è necessario non fermarsi su posizioni rigide e questa amministrazione sta già lavorando per rimettere Bastia nel giusto flusso dello sviluppo. Le nostre azioni, pur nella doverosa cautela iniziale e nella consapevolezza delle condizioni in cui ci troviamo ad operare, sono orientate a cambiare ciò che non funziona, con obiettivi precisi, anche se non tutti sono realizzabili immediatamente. Lei è il numero “due” di questa nostra comunità. Rimpianti? O tanta voglia di fare? - Nessun rimpianto, anzi essere il numero due è sicuramente un traguardo grande e soddisfacente. Spero, con tutta la mia passione, determinazione, energia di poter mettere in atto la tanta voglia di fare, fare bene e per tutti. Via D’Annunzio - S.Maria degli Angeli ECONOMIA numero 8 - DICEMBRE 2009 Intervista a Sauro Lupattelli presidente Confcommercio Bastia Buone Feste con il Trenino del commercio DI DEBORA BRUGHINI N ell’ultima assemblea sono stati comunicati numeri significativi del vostro operato. In quale misura variano rispetto al 2008 e quale impatto in vista dell’imminente 2010? La nostra associazione è da anni riconosciuta come una delle più efficaci dell'intera Confcommercio ed anche a livello locale. Prova ne è il fatto che sbrighiamo varie pratiche per imprenditori che provengono anche da altri comuni. I dati di cui disponiamo ci fanno pensare che il 2009 si concluderà con una consistente mole di lavoro sindacale e di consulenza, ma anche di servizi per l'erogazione di finanziamenti. Già nel corso del mese di ottobre i numeri parlavano chiaro: + 10% di erogato attraverso il consorzio Umbriaconfidi, rispetto al 2008. Il dato positivo è però frutto anche delle numerose richieste di finanziamenti che riguardano liquidità e scorte, strumenti importanti per superare un periodo non positivo come quello in corso. Il nostro impegno a tutela delle attività che operano nel terziario è stato importante e sarà sempre più forte grazie anche al sostegno dei nostri soci. Il nuovo marchio “Confcommercio Imprese per l’Italia” non vuole solo esprimere rinnovamento ma anche apertura alle imprese che svolgono attività di commercio che non si riconoscono in altre associazioni. L’Ascom ha manifestato preoccupazione riguardo il recupero delle aree dismesse. L’amministrazione Ansideri ha risposto invece che tali aree non possono che far nascere nuove opportunità. Dove sta la verità? - Nessuno pretende di essere a conoscenza della verità assoluta, ma per come è strutturata la nostra città dal punto di vista urbanistico e di viabilità ritengo che sia molto più realistico puntare alla valorizzazione del commercio già esistente piuttosto che crearne altro. L'Amministrazione comunale considera il recupero delle aree dismesse come un’opportunità per il commercio in quanto prevede il forte incremento demografico che ne deriverebbe, ma forse dovrebbe considerare anche altri dati: - per sostenere ulteriori 50-60.000 metri quadrati di commercio (se fossero solo quelli), non sono sufficienti i nuovi residenti nelle aree suddette ma servono ben altri numeri. - esistono già adesso oltre 250-300 appartamenti ancora sfitti e invenduti, segno evidente che l'offerta, per quanto di pregio possa essere, è nettamente superiore alla domanda. - le attuali infrastrutture non sono sufficienti a sostenere il traffico che ne deriverebbe. La vedo dura sostenere gli enormi investimenti pubblici di adeguamento. - le azioni di marketing necessarie a promuovere le strutture commerciali richiedono un enorme impegno finanziario e di risorse umane (vedi City Manager). Da alcuni mesi le associazione di categoria di Bastia hanno costituito un patto economico per il territorio. Sinora non è stato prodotto nessun progetto condiviso. Occorrerà aspettare ancora molto o pensate di tornare a percorrere ognuno la propria strada? - Non è facile conciliare le reali necessità delle varie associazioni, soprattutto se si tratta di farlo tra commercio ed artigianato. Le diverse esigenze ed i diversi mercati richiedono di individuare anche un solo punto di contatto sul quale intervenire e concentrarsi su quello, tralasciando personalismi ed ambizioni ma operando ad esclusivo vantaggio della città e delle categorie che in essa operano. Ritengo che un passo importante si sia già fatto almeno dal punto di vista interlocutorio e mi auguro che in tempi brevi si possa Nuovo pulmino per la Croce Rossa La solidarietà si fa concreta. L’impegno gratuito dei volontari ha permesso di acquistare un nuovo autoveicolo DI GABRIELLA MANCINELLI Il parco macchine del Comitato della Croce Rossa di Bastia Umbra si arricchisce di un nuovo mezzo, oltre ai 7 autoveicoli già presenti ora, la popolazione, ha a disposizione un nuovo pulmino per il trasporto di persone con problemi di mobilità che è stato inaugurato domenica 22 novembre con la benedizione del veicolo da parte del Parroco Coordinatore don Giuseppe Pallotta. L’acquisto dell’autoveicolo è stato possibile grazie all’impegno gratuito che ogni Volontario (Sezione Femminile, Pionieri e Volontari del Soccorso) nella propria specificità ha dediIl nuovo pulmino appena benedetto dal parroco don Giuseppe Pallotta in piazza Mazzini cato giornalmente al Comitato per rispondere ai bisogni della cittadinanza. La gratuità è la caratteristica fondamentale che unisce tutti i volontari, che insieme alla professionalità fa crescere non solo quantitativamente il numero dei mezzi ma anche la qualità dell’impegno concreto nei confronti delle persone bisognose di cure e assistenza. “Avere questo mezzo in dotazione rappresenta per la Croce Rossa Italiana di Bastia un importante obiettivo raggiunto” sottolinea il commissario Antonio De Martiis. Il veicolo è un esempio di quanto la tecnologia possa offrire, i Volontari con il loro impegno gratuito fanno il resto adoperandosi giorno dopo giorno ideali di umanità e solidarietà. giungere a qualcosa di più concreto. Piazza tutta aperta, piazza tutta chiusa. Il sindaco Ansideri ha proposto di riaprirla tutta al traffico. Che cosa è meglio? - Prima di esprimerci sull'argomento, sarebbe opportuno conoscere le modalità con le quali il Sindaco Ansideri ed i suoi collaboratori ritengono di attuare tale provvedimento e cosa ne pensa chi in quella parte della piazza ci vive e lavora. È assurdo ipotizzare una chiusura completa della piazza nelle condizioni attuali se non prima di aver provveduto ad un recupero del centro storico che tutti stiamo aspettando da anni. Una riapertura parziale o ad orario ridotto della parte attualmente chiusa potrebbe portare ad una rivitalizzazione della stessa e ad un incremento delle attività commerciali ed artigianali, senza contare il beneficio in termini di presidio del territorio. Quali saranno le novità di Confcommercio Bastia per incentivare i cittadini agli acquisti natalizi? - La collaborazione tra l'Amministrazione Comunale e le associazioni tra le quali anche la nostra, ha prodotto un calendario di manifestazioni ed eventi che coinvolge molte parti della città. Il susseguirsi di spettacoli e attrazioni sarà scandito dai passaggi del trenino, che tanto successo ha riscosso durante “Dolcemente Bastia” e la “Castagnata”, e che metterà in collegamento tra loro molte zone di Bastia. Momento nuovo sarà il mercatino delle strenne che si terrà in Piazza Mazzini nei giorni 19 e 20 dicembre ed il “Villaggio di Babbo Natale” dal 20 al 24 dicembre. Come Confcommercio, in accordo con il consorzio Bastia Umbra City Mall, collaboriamo per sostenere tali iniziative rinunciando a crearne di nostre. Daremo un importante contributo alla realizzazione di una forte campagna pubblicitaria attraverso radio, manifesti e volantini, finalizzata ad attrarre il maggior numero possibile di consumatori dalle città vicine. Sarà un Natale davvero splendido per tutti, anche perché abbiamo saputo che l'Amministrazione Comunale interverrà anche in favore di chi è meno fortunato, e questo non può che farci piacere. Colgo l'occasione per formulare a tutti dal profondo del cuore un augurio di Buone Feste. BASTIA/ATTUALITÀ numero 8 - DICEMBRE 2009 Chiesa di Santa Croce Iniziati i lavori di ristrutturazione Un’utopia sta diventando realtà. Presto la chiesa-museo tornerà a risplendere DI OMBRETTA SONNO Lettera alla redazione S ono iniziati i lavori strutturali e di impiantistica all’interno della Chiesa di Santa Croce. L’edificio sacro progettato dall’architetto Adelio Rosi tornerà presto ad essere nuovamente fruibile per la comunità religiosa e civile. Si inizierà con la sistemazione delle sale ricavate fra le navate delle due chiese; il rifacimento di alcuni pavimenti (quello in corrispondenza del presbiterio e la levigatura interna dell’intero impiantito); la sostituzione dei serramenti; la predisposizione per gli impianti tecnologici di sorveglianza ed antintrusione, elettrico e di riscaldamento. Rosi ha evidenziato: “E’ stato un lavoro lungo che, anche se in minima parte, si concretizza con questa prima fase d’intervento, nella ristrettezza dei finanziamenti disponibili; questo può essere considerato nel territorio di Bastia Umbra un esempio di recupero e di valorizzazione del patrimonio storico-architettonico esistente”. I lavori saranno monitorati dai funzionari delle Soprintendenze per i Beni Architettonici e per il Patrimonio StoricoArtistico dell’Umbria, in particolare dalla dott.ssa Maria Brucato, membro del Comitato scientifico formatosi appositamente per la realizzazione del progetto di chiesa-museo (presentato lo scorso 3 gennaio), che si avvale anche della preziosa collaborazione del prof. Corrado Fratini, docente dell’Ateneo perugino. “Sono cominciati questi lavori che prevedono per l’edificio sacro una duplice funzione: chiesa officiata e museo parrocchiale con gli opportuni accorgimenti tecnici - afferma don Giuseppe Pallotta, parroco moderatore di Bastia - è un luogo che sta particolarmente a cuore ai bastioli, perché molti vi ritrovano le loro radici. Di questa realizzazione va dato merito a don Francesco Fongo, alle Soprintendenze che hanno dato un notevole contributo, al Comitato Scientifico, alle autorità ecclesiastiche e alla direttrice del Museo Diocesano Teresa Morettoni”. La chiesa collegiata di Santa Croce risale al 1295; questa costituirà il prezioso contenitore delle opere d’arte, dei reperti archeologici e della suppellettile litur- La Messa che non c’è più gica che racconterà la storia cittadina attraverso le sue chiese. Molte famiglie bastiole hanno accolto con grande entusiasmo il progetto presentato, tanto che numerose opere sono state già restaurate grazie al loro generoso contributo. Marcello Mantovani, presidente del Gruppo culturale parrocchiale ha affermato: “I lavori sono iniziati ed è nostra intenzione di riaprire Santa Croce al culto entro la fine del 2010”. Il promotore ed anima del progetto è don Francesco Fongo, ora parroco di Cannara, il quale si auspica che Santa Croce possa essere ripristinata in pochi anni. La completa realizzazione costituirebbe un motivo di vanto per una città come Bastia, dato che non ha realtà museali. Si insedia nella palazzina di Umbriafiere L’Associazione di volontariato “Pubblica Assistenza CROCE BIANCA Bastia U.” Dal 15 luglio 2009 a Bastia Umbra è attiva la nuova associazione Pubblica Assistenza Croce Bianca Bastia Umbra ONLUS aderente all’ ANPAS, con sede in piazza Moncada n° 1. È a disposizione di tutto il comprensorio dell’Assisano per effettuare i servizi di primo soccorso, di trasporto per dimissioni e ricoveri, di trasporto sangue, di trasporto dializzati e trasporto per fisioterapie. Per informazioni: 3483819618 - 3271592217 - 3471878034 “Sono quasi sicura che non darete corso a questa mia lettera. Il fatto è questo: in Bastia le Messe dei giorni feriali sono alle 7,15 di mattina e alle 19 di sera. Una differenza di dodici ore tra l’una e l’altra e spesso sono officiate da 2 o tre preti. Solo a Bastia si svolge la Messa pomeridiana alle 19. In quelle del circondario: S.Maria degli Angeli, Ospedalicchio, Petrignano si svolgono alle 17. A Bastia non si riesce a spostarla o perlomeno farne un’altra nel pomeriggio, specialmente adesso che fa freddo e alle 19 è già notte. A suo tempo noi anziani l’avevamo chiesto a don Francesco, un muro, speravamo fosse più comprensivo il nuovo Parroco don Giuseppe, niente da fare lo stesso. Vengono portate scuse ridicole come quella che i giovani non ci verranno o che per i lavoratori è troppo presto e che è sempre stato così. Ma non è vero perchè anni fa se ne faceva una alle 16. Siamo un gruppo di anziani che dal mese di novembre va alla Messa del Cimitero alle 16, ma poi? Ho provato a telefonare al vescovo, ma ancora non ho ricevuto risposta. Torniamo a casa alle 20 ed è quasi notte fonda, anche molto pericoloso per la nebbia che di solito cala in quelle ore. È tardi anche per preparare la cena. Alcuni di noi preferiscono prendere il treno per Santa Maria dove c’è una Messa alle 17.00, così alle 18.30 sono già a casa. Se siete così gentili di farvi carico di questa richiesta vi ringrazio, sennò... vi ringrazio lo stesso”. (Wanda) BASTIA/ATTUALITÀ LA LEGGE IN PILLOLE A cura dello studio legale Ponti Pettirossi Amministrazione di sostegno, interdizione, inabilitazione Con legge n. 6/2004 è stato introdotto nel nostro ordinamento il nuovo istituto dell'amministrazione di sostegno e sono stati modificati gli articoli relativi alla interdizione e inabilitazione, inclusi tutti nel titolo XII Libro primo del Codice Civile “Delle misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia”. Ciò rispondendo alle istanze sociali e culturali che rendevano ormai inadeguati gli istituti della interdizione e della inabilitazione. Gli istituti menzionati vengono in soccorso in tutte le ipotesi in cui una persona maggiorenne non sia in grado di provvedere ai propri interessi per effetto di una infermità o di una menomazione fisica o psichica e al solo esclusivo scopo di assicurarle adeguata tutela e protezione. L'interdizione disciplina i casi di condizione abituale di infermità di mente tale da rendere il soggetto incapace di provvedere ai propri interessi. L'inabilitazione interviene nelle ipotesi in cui lo stato di infermità non è talmente grave da far luogo all'interdizione, nei confronti di coloro che per prodigalità o per abuso abituale di sostanze alcooliche o stupefacenti espongono sé o la loro famiglia a gravi pregiudizi economici, nei confronti del sordomuto o del cieco dalla nascita o dalla prima infanzia, se non hanno ricevuto un'educazione sufficiente, salva l'ipotesi dell'amministrazione di sostegno. In tali casi, si instaura una procedura innanzi al Tribunale del luogo di residenza dell'interdicendo o dell'inabilitando, nel corso della quale si procede a verifica della sussistenza dei presupposti per procedersi ad interdizione o inabilitazione tramite l'esame da parte del giudice della persona nei cui confronti è chiesta l'interdizione o l'inabilitazione e l'eventuale audizione del parere delle altre persone citate (familiari e parenti prossimi). Al termine del procedimento viene emessa sentenza di interdizione e inabilitazione con contestuale nomina del tutore (nell'ipotesi di interdizione) o del curatore (nell'ipotesi di inabilitazione). Il nuovo istituto dell'amministrazione di sostegno è applicabile in tutte le ipotesi di menomazione fisica o psichica anche parziale o temporanea tale da rendere la persona impossibilitata a provvedere ai propri interessi. Viene pertanto ad adeguarsi alle effettive condizioni del beneficiario senza privarlo della capacità in misura maggiore a quello che risulti strettamente necessario. Pertanto, l'amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo di residenza del beneficiario e previa verifica della sussistenza dei presupposti per tale pronuncia, assisterà il beneficiario nella cura di determinati e specifici interessi. I provvedimenti di interdizione e inabilitazione così come di amministrazione di sostegno sono sempre revocabili, posto che le condizioni del soggetto possono mutare nel tempo. numero 8 - DICEMBRE2009 LAVORI PUBBLICI Piazza di Ospedalicchio… Dove eravamo rimasti? Ricomincia la storia infinita della riqualificazione di Piazza Buozzi. Riuscirà la nuova Giunta Ansideri a venire a capo della vicenda dopo le promesse elettorali? DI VALENTINA RINALDI A ssordante è stato il rumore che aveva suscitato il progetto di riqualificazione di piazza Buozzi ad Ospedalicchio presentato dall’amministrazione Lombardi. Erano seguite numerose polemiche da parte di residenti e di alcuni esperti in quanto il disegno non era in linea con la storia e le tradizioni del paese. Lo stesso aveva subito numerose modifiche grazie al contributo di alcune segnalazioni e soprattutto grazie al lavoro congiunto di alcuni cittadini, tra cui anche i commercianti, chiamati in causa proprio per far si che il progetto venisse realizzato. Poco prima della fine del mandato, la precedente amministrazione, aveva stabilito, in accordo con i cittadini, che sarebbe stato prima realizzato il parcheggio nell’area adiacente alla piazza per creare i posti auto necessari per garantire la vivibilità della stessa. Successivamente si sarebbe provveduto al restyling vero e proprio. Nulla di fatto. L’amministrazione Lombardi si è conclusa e nulla di tutto ciò che era stato promesso è stato realizzato. Per sapere come intende muoversi la nuova amministrazione in merito, abbiamo incontrato l’assessore ai lavori pubblici Marcello Mantovani. L’assessore ci ha manifestato l’intenzione di riprendere in mano il tema piazza partendo dalla sistemazione dei parcheggi esterni. Si parla di una procedura in tre stralci: parcheggi esterni 2010, restyling della piazza nel 2011 e conclusione con definizione della viabilità e arredo urbano nel 2012. Prima di iniziare i lavori verrà L’assessore ai Lavori Pubblici Marcello Mantovani Il consigliere di minoranza del PD Gabriella Bonciarelli comunque aperta una gara d’appalto previa scelta di un progetto che si avvicini il più possibile alle richieste della gente, tenendo in prima considerazione la storia del paese. Con l’occasione, l’assessore ci ha parlato anche di altre opere che verranno effettuate ad Ospedalicchio. In merito il consigliere del PD Gabriella Bonciarelli ha presentato un’interpellanza sulla sicurezza stradale di via dell’Aeroporto e via Menconero. Ricordiamo che il tanto agognato marciapiede che avrebbe permesso di raggiungere il cimitero in sicurezza, era stato più volte inserito e tolto dal bilancio della passata amministrazione. L’assessore Mantovani ci ha spiegato che realizzare un marciapiede alle attuali condizioni renderebbe la sede stradale troppo stretta. Una soluzione potrebbe essere convertire la strada, che è provinciale, da doppio senso di marcia in una strada a senso unico, operazione che però comporterebbe la congestione del traffico in via Malizia e questo è assolutamente da evitare. La soluzione avverrà solo dopo che la Provincia avrà terminato i lavori della nuova strada per l’aeroporto che permetterà la deviazione del traffico pesante da Petrignano verso la E 45. Inoltre l’assessore ci ha detto che presto si provvederà all’illuminazione di via Meliochi e che verranno fatti altri interventi su Ospedalicchio. Di fatto però sinora nulla di tutto ciò che era stato promesso in passato è stato ancora realizzato. Gli anni passano, le amministrazioni cambiano, e ancora di certo ci sono opere da realizzare e nuove promesse da mantenere. La fiducia degli Ospedalicchiesi è stata delusa già troppe volte. Circolo Culturale Ricreativo Ospedalicchio SOTTO LE BOMBE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE Mostra fotografica del nostro territorio e dell’aeroporto di S.Egidio al tempo dei bombar-damenti dell’ultima guerra a cura di Gianluca Carrozza, con il contributo dellUnione Modellisti Perugini PRESSO LA SALA PARROCCHIALE dal 24 dicembre al 10 gennaio Tutti i festivi e prefestivi ore10:00-13:00 15:30-9:30 ASSISI E BASTIA UMBRA: I REATI PIÙ FREQUENTI LO STEMMA DEI CARABINIERI L'Arma dei Carabinieri è rappresentata da: * Uno stemma araldico; * Una bandiera Nel corso dell’anno 2009 gli interventi dei Carabidi guerra; * Una marcia d'ordinanza; * Un santo patrono (la Virgo Fidelis). nieri sul comprensorio si sono concentrati sui delitLo stemma araldico attualmente in uso venne riconosciuto con parziale modifica il 21 ti contro il patrimonio, ambiente, la persona, la fede pubmaggio 2002 con l'elevazione dei Carabinieri a rango di "Forza Armata dello Stato". blica, l’immigrazione clandestina, la lotta alla criminalità inerenti il traffico delle sostanze stupefacenti e psicotrope. BASTIA UMBRA numero 8 - DICEMBRE 2009 Plauso aiIl Carabinieri Palio a S.Angelo Per l’elogio sono intervenute alte cariche del comando dell’Arma Comandante Interregionale “Podgora” del centroitalia DI FRANCESCO BRUFANI CRISTIANO BOGGERI È IL COMANDANTE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI BASTIA UMBRA Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza. 42 anni, laureato in Scienze dell’Amministrazione, presso l’Università di Siena, ha maturato esperienze nei reparti operativi di Brescia e Bergamo. In Umbria è stato comandante della Stazione dei Carabinieri di Montefalco e da circa un anno è il Comandante della Stazione di Bastia Umbra. La Benemerita è sempre meglio organizzata per assicurare una tranquilla vita cittadina. Il Generale di Corpo d’Armata ha voluto recarsi personalmente a rendere omaggio ai Carabinieri di Bastia. Altri alti graduati sono venuti al suo seguito quali il comandante della regione Carabinieri Umbria Generale di Brigata Claudio Curcio, il comandante Provinciale Colonnello Carlo Corbinelli e il Capitano Andrea Pagliaro comandante della Compagnia Carabinieri di Assisi M ai era avvenuto prima a Bastia Umbra la visita di così impor tanti personalità militari. La motivazione di tanto onore è da ricercarsi nelle intense attività investigative operate ad ampio raggio dalla locale stazione dei Carabinieri, comandata dal Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza Cristiano Boggeri. L’attività ha riguardato prevalentemente il servizio sia preventivo che repressivo. In particolare è stata esaltata la dinamicità del reparto che ha prodotto un notevole numero di arresi e di denunce a piede libero durante l’arco dell’anno 2009. Gli interventi hanno riguardato vari campi, dall’immigrazione clandestina al traffico di sostanze stupefacenti, dai reati contro il patrimonio e l’ambiente a quelli contro la persona e la fede pubblica.Sono infatti tante nel nostro territorio le situazioni in cui è necessario l’intervento dei Carabinieri e che grazie al loro impegno vengono costantemente tenute sotto controllo. • I Carabinieri di Bastia Umbra ci inoltrano una raccomandazione per le prossime festività natalizie da rivolgere essenzialmente ai giovani: attenzione all’abuso di alcol prima di mettersi alla guida di un mezzo. Non è tanto per le sanzioni, che di seguito abbiamo brevemente riassunto, bensì per proteggere la propria salute, la vita e quella degli altri. La legge (art. 186 del Codice della strada) fissa un limite generale per la concentrazione di alcool nel sangue, al di sopra del quale la guida è considerata in stato di ebbrezza: 0,5 grammi per litro di sangue. Le ammende variano da un minimo di 500,00 euro ad un massimo di 6.000 euro fino all’arresto da 6 mesi ad 1 anno e sospensione della patente da 1 a 2 anni. Confisca del veicolo con la sentenza di condanna. BASTIA UMBRA - IL BILANCIO DELLE ATTIVITÀ INVESTIGATIVE RUOLI E GRADI DEI CARABINIERI Attualmente, al termine delle attività investigative dell’anno in corso, sono state arrestate 50 persone e denunciate a piede libero 252. È stata recuperata refurtiva per un valore di 75 mila euro, mentre le sostanze stupefacenti sequestrate ammontano a 1.500 dosi di cocaina, 4.500 dosi di eroina, 400 dosi di hascisch. Riguardo i reati inerenti il codice della strada sono state ritirate sinora 15 patenti per guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche e stupefacenti. La forza prevista dalle leggi è attestata, per l'Arma dei Carabinieri, sulle 118.269 unità e il personale è suddiviso su 4 ruoli: ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e carabinieri. numero 8 - DICEMBRE 2009 BASTIA UMBRA di Bastia Umbra o - San Rocco sulle ali del vento tra cui la presenza straordinaria in caserma del Generale di Corpo d’Armata, Corrado Borruso BASTIA UMBRA “AL SERVIZIO DEL COMMERCIO” Piazza Togliatti, 13 Tel. 075/8011336 Fax 075/8004882 Mail: [email protected] BASTIA UMBRA numero 8 -DICEMBRE 2009 A Colloquio con il coordinatore della Protezione Civile di La Protezione Civile Li chiamano gli angeli del soccorso. Sono quelli che mettono ogni giorno Sono i volontari della Protezione Civile che con presenza discreta e costante noto per il terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo ma che ci ha fatto DI SIMONA MARINI Un altro anno di intenso lavoro per il gruppo comunale di Protezione Civile di Bastia. Un anno horribilis per la vicina Regione dell’Abruzzo colpita duramente dal terremoto. E loro anche lì, sempre in prima linea, per fronteggiare l'emergenza Il coordinatore Renato Capezzali ci accoglie nella sede di via delle Nazioni (zona Umbriafiere) mostrandoci orgogliosamente la sala operativa - Abbiamo nuovi computer e nuovi impianti ma la vera novità sta nel passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale con vantaggi in termini di efficienza ed efficacia e nella possibilità di dotare la nostra struttura di radio che possono essere facilmente utilizzabili da tutti i volontari. Siamo i primi in Umbria ad aver adottato uno standard così elevato applicato ad un servizio comunale di Protezione Civile. Il seminario di presentazione di questo nuovo sistema di comunicazione radio si è svolto lo scorso 14 novembre nella sala consiliare alla presenza delle autorità cittadine. Proviamo a tracciare un bilancio dell'attività annuale del gruppo: - Il nostro lavoro riguarda principalmente tre aree di intervento. Una è il percorso educativo intrapreso nelle scuole primarie con l'obiettivo di diffondere la cultura del comportamento corretto da tenere in caso di emergenze, tutto in collaborazione con le istituzioni. Alcuni volontari, formati dalla Regione con giornate ad hoc, vanno nelle aule per spiegare ai ragazzi i rischi e le azioni giuste da compiere in caso di pericolo, proponendo, inoltre, alcune attività di laboratorio. Nel corso degli anni piuttosto che aderire ai progetti finanziati dai più alti organi regionali, abbiamo cercato di contribuire con idee e progetti paralleli culminati con la creazione della mascotte Civilino, conosciuta non solo da noi ma in tutta Ita- lia e amata da grandi e piccini. La realizzazione del film d'animazione "Civilino e il terremoto" nasce dalla collaborazione tra il gruppo di Bastia e quello dell'associazione di Protezione Civile di Pietralunga. L'idea del filmato è il punto di arrivo di un progetto sovvenzionato dalla Regione che ha visto la realizzazione di opuscoli, adesivi, gadgets. Per il filmato è stato fatto un salto di qualità netto, ricorrendo all'aiuto di professionisti del settore. Il successo eclatante del primo dvd ha reso più semplice la realizzazione del secondo, "Civilino e l'alluvione" , presentato a primavera. Il terzo episodio è attualmente in lavorazione. L'uscita è prevista per il prossimo anno. Motivo di grande soddisfazione per il gruppo è che il materiale inventato da noi ora è parte integrante del progetto regionale che riguarda le iniziative pensate per le scuole dell'Umbria. Il prossimo maggio a Bastia si terrà un grande evento che coinvolgerà tutti i volontari.Tutte le scuole verranno nella nostra città per assistere ad una dimostrazione da parte della Protezione Civile, ultimo step di una serie di incontri fatti durante l'anno. Le scuole primarie a cui è rivolto il progetto hanno aderito in numero notevole (3000/4000 alunni) e ogni anno aumentano le richieste di partecipazione alle attività. Un'altra importante area di interesse della Protezione Civile riguarda naturalmente gli interventi di emergenza. La notte del 6 aprile abbiamo avvertito anche noi la scossa che ha devastato ABRUZZO L’EMERGENZA L’AIUTO LA RICOSTRUZIONE l'Abruzzo. Alle ore 16 dello stesso giorno 4 dei nostri erano già sul posto coordinati dai vertici regionali. Da aprile ad oggi c'è stata una turnazione costante di settimana in settimana da parte di tutti i volontari umbri. Da Bastia si sono alternati in totale 27 volontari per 21 settimane. E' essenziale che i volontari siano professionalmente preparati con un'alta specializzazione. Abbiamo avuto bisogno di figure qualificate come esperti in informatica, istruttori nel montaggio tende, elettricisti, gestori del magazzino, tecnici di sale radio, cuochi. Il nostro compito è stato quello di dare assistenza alla popolazione dai primi momenti fino alla fase post-emergenza. Abbiamo inoltre preso in consegna l'ospe- dale da campo donato dagli americani. Ospedale che gli stessi volontari hanno provveduto a smontare una volta cessata l'emergenza. Come segno d'amicizia abbiamo donato agli amici d'oltreoceano alcune nostre divise, cappellini e T shirts. La nostra esperienza a Paganica (l'Aquila) è da considerarsi positiva. Siamo riusciti a lavorare in modo puntuale e preciso in un contesto eterogeneo non sempre semplice da gestire. Sappiamo che un altro settore fondamentale è la formazione continua dei volontari. - È vero. Tra le attività del gruppo c'è anche l'organizzazione di convegni e seminari su progetti specifici finanziati da Enti che riguardano particolari ambiti. L'obiettivo è quello di appro- numero 8 - DICEMBRE 2009 BASTIA UMBRA Bastia Umbra Renato Capezzali sempre in prima linea il loro impegno, il loro entusiasmo e voglia di fare al servizio degli altri ci fanno dormire sonni tranquilli. Il 2009 resterà un anno tristemente anche scoprire una Bastia che soccorre, che aiuta, che ricostruisce PAGANICA (L’AQUILA) - Sopra e a lato foto di Alessio Vissani. Alcune fasi di montaggio dell’ospedale da campo donato dagli americani alla Regione dell’Umbria. La struttura è stata presa in carico dal Gruppo di Protezione Civile di Bastia Umbra. Al centro della foto sopra, Richard Hotes (con il cappello scuro) presidente della R.H. Foundation (USA). BASTIA UMBRA - In basso foto 1 (il coordinatore Renato Capezzali, Filip Costanta e Claudio Lupattelli) - foto 2 (Renato Capezzali) foto 3 (Piazza Mazzini - I bambni fanno festa con la mascotte Civilino) - foto 4 (Sede di Bastia - Panoramica della nuova sala operativa) fondire di volta in volta temi diversi. La serata conclusiva del modulo viene dedicata all'addestramento, alla messa in pratica delle nozioni teoriche. Recentemente abbiamo progettato un percorso costruito insieme a medici e sociologi di Perugia sulla psicologia dell'emergenza che si è concretizzato nella realizzazione di un vademecum da distribuire ai volonta- ri. Questa è la Protezione Civile di Bastia, un gruppo attivo e propositivo che opera nel territorio da oltre 10 anni con 45 iscritti di cui solo una decina di Bastia. Un dato questo che deve far riflettere e porre se non altro qualche interrogativo sui reali interessi e modelli di riferimento delle nuove generazioni. Parole di elogio per il lavoro dei volontari vengono anche dall'assessore competente Marcello Mantovani: “Ho trovato un gruppo molto preparato e ben organizzato con una sala operativa d'avanguardia. Io stesso in passato ho vissuto l'esperienza della Protezione civile sul campo e ci credo molto. L'amministrazione farà volentieri la sua par- te nei limiti del possibile”. Chiunque sia interessato a saperne di più può visitare la sede, sita in via delle Nazioni, nei pressi di Umbriafiere, ogni venerdì sera dove i volontari saranno lieti di rispondere a qualsiasi domanda oppure consultare i siti internet ai seguenti indirizzi: (www.procivbastia.com) e (www.civilino.it). Abruzzo: Bastia impegnata nella ricostruzione Grazie alle Case in legno secondo la soluzione costruttiva Platform Frame della Cost S.p.A. È la soluzione costruttiva Platform Frame a consentire la COST S.p.A. di Bastia Umbra di procedere alla realizzazione di moduli abitativi in Abruzzo delle dimensioni di 48, 58 e 78 mq. L’azienda bastiola si è aggiudicata infatti l’esecuzione di tre lotti monopiano (450 moduli), più 21 palazzine bipiano per un totale di 223 appartamenti. I moduli sono ad alto comfort abitativo in quanto le pareti sono isolate internamente con 10 cm di lana di roccia e rifinite in gesso rivestito mentre esternamente sono rivestite con un cappotto termico dello spessore di 4 cm. Il tetto è costituito da un pannello prefabbricato in legno dello spessore di 24 cm con all’interno 20 cm di pannello isolante. Dal punto di vista termico e dei consumi una specie di super casa completa di pavimenti in ceramica, impianti idraulici, elettrici, di riscaldamento con radianti in alluminio e caldaia stagna. Gli infissi in legno con vetri a bassa emissività completano le alte prestazioni della parete. La COST S.p.A. non è l’unica azienda di Bastia coinvolta nella ricostruzione. Trai i partner nell’operazione vi è anche una piccola cooperativa, la coop SAF, che da tempo opera negli allestimenti di Umbriafiere e che si è presa in carico il montaggio di alcuni moduli presso i cantieri. Il Platform Frame è una tipologia costruttiva costituita da elementi portanti a telaio, verticali (pareti) ed orizzontali (solai), prefabbricati in stabilimento. Ogni elemento a la dimensione di un piano. Attualmente è il sistema costruttivo tipico della casa in legno americana. La costruzione procede per piani. Le pareti del primo piano vengono fissate al basamento, dopo di che viene realizzato il primo solaio. A questo punto si procede fissando ad esso la parete del secondo piano e cosi via. Le finiture interne ed esterne e l’isolamento, vengono posti in opera in cantiere. ECONOMIA/BASTIA numero 8 - DICEMBRE 2009 La persona come protagonista del pensare, progettare, fare, il lavoro come strumento e la famiglia quale legame impresa/vita, il rischio d’impresa come sfida responsabile contro Il Palio a S.Angelo 30 anni. I valori di Umanità, Economia, Cuore, Bene Comune, Impegno, Festa. di Assisi dove 300 invitati hanno festeggiato i 30 anni di DI FRANCESCO BRUFANI Confartigianato Imprese è fondata sul principio della libera adesione e aperta a tutte le componenti geografiche, settoriali e culturali dell’imprenditoria artigiana e delle piccole imprese che in essa trovano informazione, rappresentanza degli interessi generali, rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni. Il segretario Giuseppe Mariucci, il presidente di Confartigianato Assisi&Cannara Giorgio Buini e di Bastia&Bettona Paola Mela Un po’ di storia 1979 - Un anno importante per le imprese artigiane del territorio, che in quel periodo si confrontavano con segnali di un mutamento economico globale. Le “botteghe” iniziavano a stare strette tra le mura di un locale spesso rimediato sotto casa e presentavano tutti i sintomi di un fiume in piena. Sotto la spinta di cambiamenti nel sistema Italia, che guarda avanti e migliora i suoi indici di produttività, nascono tra gli artigiani del territorio esigenze diverse. Si pensa a un modo nuovo di fare sistema. In questo clima di trasformazione economica e produttiva gli artigiani ascoltano con attenzione i suggerimenti costruttivi che arrivano dall’associazione e ne traggono effetti positivi. La campagna promozionale messa in atto dall’ASSOCIAZIONE FRA GLI ARTIGIANI della Provincia di Perugia, attraverso il suo Segretario Giuliano Ciombolini, da i suoi frutti alla fine del 1979, quando nasce ufficialmente l’ufficio territoriale AFAPP, nome che ha lasciato ormai il posto a CONFARTIGIANATO Imprese Perugia. I numeri del 1979 Sede Piazza Umberto 1° Bastia U. di mq. 6 contenente 1 ufficio, 1 olivetti, 3 Imprese associate, 1 Collaboratore. Confartigianato Imprese Perugia si è stabilmente insediata nel territorio. Da piccola realtà con numeri non troppo rilevanti, è diventata oggi un punto di riferimento per tutte quelle piccole e medie aziende del comprensorio che la preferiscono nel panorama oramai affollato del mondo associativo. Condivisione, coalizione e percezione del territorio sono i punti di forza sui quali si mantiene e si determina il reale associazionismo. Le esigenze delle aziende sono cambiate, gli interlocutori sono certamente evoluti insieme con le condizioni di mercato, ma gli obiettivi di Confartigianato Imprese Perugia rimangono gli stessi: promuovere la produttività ed il prodotto dei propri associati nel difficile scenario economico attuale. Valore all’artigiano, è questo lo slogan che da tempo il direttivo di Bastia - Bettona, Assisi - Cannara, porta avanti con determinazione e convinzione, attraverso iniziative e programmi concreti. Ricordi del primo direttivo Lo spazio a disposizione era poco, quindi spesso le riunioni venivano trasferite presso l’abitazione concessa da uno degli associati. L’entusiasmo cresceva insieme al numero dei soci che, convinti dall’amico artigiano o dal bottegaio vicino, aderivano a questo nuovo modo di condividere l’impresa. “Quante notti passate intorno ad un tavolo a parlare o discutere dei problemi. A cercare di risolverli. Le esigenze cambiavano in fretta e dovevamo stare al passo con i tempi” ricordano Giunio Bianconi e Antonio Andreoli, trascinatori dei Comuni di Assisi e Bastia Umbra. Ricordi vivi ed emozionanti, raccontati con l’orgoglio di chi sa di avere fatto qualcosa di importante per il suo territorio. Il primo direttivo si racconta e ci racconta come da “tre amici al bar” si sia potuto arrivare a quasi 1000 iscritti. Ci dicono che le cose erano molto diverse ed il primo pensiero va al sistema bancario, fatto di persone e non di rating, di progetti e di condivisione con direttori con i quali era più semplice parlare anche la sera dopo cena, perché vivevano nel territorio dove lavoravano. Ora è tutto più difficile e non si può che dargli ragione. Poi i pensieri si spostano a focalizzare i primi direttivi, fatti di idee, programmi e “pane e prosciutto” intorno ad una scrivania fino alle tre di notte. La prima dipendente, Loredana, che entrata appena maggiorenne nel gruppo e rimasta saldamente all’interno, ha contribuito in tutti questi anni alla crescita dell’associazione. I numeri del 2009 Sede Via Roma di 140 mq contenente 5 uffici, 1 sala riunioni, 1 archivio, 5 pc, 1000 Imprese associate, 4 Collaboratori. Oltre 4 milioni e 500 mila euro di finanziamenti garantiti attraverso la Cooperativa di Garanzia Co.se.fir. 2.200 Consulenze ed Assistenze per pratiche pensionistiche, ricorsi, verifiche contributive Inps Inail Inpdap (730-Ise-IciRed). Oltre 60 le persone formate attraverso Confartigianato Formazione. Confartigianato Oggi: Oggi Confartigianato è una realtà caratterizzata da servizi alle imprese e alle persone. Il valore crescente dei servizi offerti permette di acquisire vantaggi competitivi nei confronti di altre associazioni di categoria. Fiore all’occhiello è CO.SE.FI.R., costituita nel 1991 è la cooperativa di garanzia e di consulenza finanziaria. SE.TE.CO., costituita nel 1991, è al servizio delle aziende per offrire una completa assistenza tecnico-organizzativa nei campi della sicurezza, dele salute sul posto di lavoro, della tutela dell'ambiente e dell'igiene degli alimenti. CONFARTIGIANATO FORMAZIONE dal 1988 si occupa di formazione professionale. L’esigenza di aggiornarsi, e quindi di crescere, sotto il profilo professionale, tecnologico, normativo e gestionale al fine di non continuare a perdere competitività all’interno dei mercati. ANAP, garantire a tutti i cittadini anziani pensionati, senza limitazioni di sesso, età, etnia e condizione sociale. INAPA, il Patronato della Confartigianato con il compito di risolvere i problemi che i cittadini quotidianamente incontrano nei confronti della Previdenza Sociale, dell'Inail, delle Aziende Sanitarie e di tutti gli altri enti pubblici di previdenza ed assistenza. CAAF, consigliare e assistere sui vantaggi del modello 730 e le novità anno dopo anno. Offrire altri Servizi quali Ici, Isee, Red. Si rivolge a dipendenti e pensionati, per garantire una consulenza efficiente e di estrema qualità, affiancare l’artigiano anche in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. numero 8 - DICEMBRE 2009 ECONOMIA/BASTIA dimensione di superamento dei bisogni, ma anche come straordinario “luogo” di creatività, soluzioni di comodo, il sociale come area di investimento dei profitti e della esistenzialità o - San Rocco sulle ali del vento Confartigianato Imprese Tanto si è respirato nella serata presso il Resort la Valle Confartigianato Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Cannara PAOLA MELA E GIORGIO BUINI Siamo consapevoli di rappresentare un comprensorio trainante per l’economia, che da solo produce quasi un terzo del pil regionale-con orgoglio e soddisfazione parlano i due Presidenti-Abbiamo in questi anni di Presidenza raccolto consensi sulla metodologia di lavoro applicata e sulla particolarità delle iniziative realizzate e dei servizi offerti. I risultati che confartigianato ha ottenuto sono merito anche e soprattutto del contributo e della partecipazione di un gruppo molto affiatato di “amici artigiani”, parte attiva dei Direttivi dei due comprensori, che investono i loro tempo per far crescere l’associaione e le imprese associate in modo continuo e costante. In questo percorso di crescita, abbiamo ritenuto strategico affiancarci a un pool di professionisti che ci aiutano a sviluppare idee e progetti condivisi. In ultima analisi, ma non ultimo per importanza, un merito speciale va al nostro prezioso staff interno che da sempre ci supporta e “sopporta” nello sviluppo dei nostri piani. Il sindaco di Assisi Claudio Ricci, Giorgio Buini, il sindaco di Bastia Stefano Ansideri, il presidente regionale di Confartigianato Alviero Moretti, Paola Mela e il sindaco di Bettona Lamberto Marcantonini Sul fronte della cultura d’impresa, dello sviluppo dei mercati, della ricerca e dell’innovazione, Confartigianato è parte attiva di una vasta rete di istituzioni pubbliche e private a livello territoriale, nazionale e internazionale. Confartigianato promuove e accompagna inoltre i processi organizzativi e aggregativi che, facendo sistema, proiettano il tessuto produttivo diffuso verso le nuove opportunità di sviluppo dettate dall’evoluzione dei mercati GESA, offrire una concreta risposta alle più diverse esigenze del settore dei trasporti. Nel corso degli anni la struttura è diventata punto di riferimento delle imprese anche grazie all'obiettivo di favorire il contenimento dei costi gestionali delle singole aziende socie. EURO IMPRESA, vanta una grande esperienza in numerosi settori e processi produttivi. In particolare il know-how maturato è da considerarsi unico per tutta una serie di servizi innovativi legati alle aziende. NEMO COMUNICATION, garantire tutti i servizi legati all’ICT. In questi ultimi anni si sono sviluppati nuo- vi sistemi di comunicazione, nuove forme di fare promozione e sviluppo. I valori e le tradizioni di un tempo diventano aspetti essenziali di qualità e sicurezza per tutti quei prodotti e servizi offerti ad un pubblico sempre più attento. La comunicazione ed il marketing entrano a gran voce anche nei processi produttivi artigianali, il concetto di territorialità e peculiarità elementi imprescindibili degli obiettivi associativi che guardano al futuro. Gli eventi, le relazioni, i meeting, la formazione, il tutto si inserisce nel ciclo economico attuale dove l’innovazione e la vision strategica spingo- no le imprese a cercare nuovi sbocchi e nuove prospettive anche attraverso diverse forme di sviluppo, di produttività e prodotto. Nascono nuovi ed ambiziosi progetti: BUONO COME IL PANE, evento di grande successo mediatico e di pubblico, che vedrà il prossimo maggio 2010 la sua terza edizione. DIRETTIVO ASSISI - CANNARA Presidente - Giorgio Buini; Vicepresidente Spartaco Rossi e Enrico Montagnoli; Consiglieri - Mauro Fischi, Claudia Sensi, Massimo Spadini, Giuseppina Toma- relli, Giunio Bianconi, Mirco Faina. DIRETTIVO BASTIA - BETTONA Presidente Paola Mela; Vicepresidente Roberto Passerini e Stefano Bianchi; Consiglieri Massimo Ridolfi, Fabrizio Ferracci, Mirco Mariani, Giorgio Pizzobello, Michela Varani, Giancarlo Giglietti, Maria Lucia Digiesi. STAFF Area Sindacale, Rapporti Associati e Servizi Giuseppe Mariucci; Confartigianato Persone, Inap, Caf, Anap Loredana Gagliardoni; Responsabile Area Cosefir Gisella Guglielmi Area Servizi e Area Persone Elisa Scacciatelli. CULTURA numero 8 - DICEMBRE 2009 CULTURA ED ECONOMIA Riflessione sulla candidatura delle città umbre a sede della Capitale Europea della Cultura 2019 DI PAOLO ANSIDERI Philippe Daverio alla conferenza di Oicos S abato 21 novembre al Teatro Lyri ck di Assisi si è svolta la conferen za di Philippe Daverio organizzata da Oicos riflessioni per il tema 20092010 dedicato al Contemporaneo. Il giorno precedente presso l’Università di Perugia, si era tenuto il convegno Artefatti organizzato da Oicos e dalla stessa Università. Ad ottobre, a Bastia, l’anno culturale era stato aperto con la conferenza di Sergio Givone. Un dato emerge tra gli altri: il grande afflusso di spettatori venuti da tutta la regione e da quelle limitrofe. Con un crescendo e secondo un trend ormai consolidato negli anni, si è toccato con la serata del Lyrick un numero di poco inferiore alle 900 persone. Questo impone all’attenzione pubblica, un serio momento di riflessione su un fenomeno che anche nella nostra regione e segnatamente nel nostro comprensorio, conferma una tendenza acclarata in tutta Italia: il fenomeno degli eventi e festivals culturali come contributo significativo all’economia locale, in territori già vocati al turismo per disponibilità di risorse storico-artistche e paesaggisticoambientali. Investire in cultura. La crisi economica mondiale e la conseguente flessione del turismo, ha recentemente posto all’attenzione delle forze politico-economiche il problema di quali strategie adottare per sorreggere questo fondamentale comparto. Si sono susseguiti convegni e dibattiti e da più parti si rileva ormai come largamente condivisa, la necessità di procedere su vie poco rischiose in quanto già collaudate con successo e da Se la candidatura a Capitale Europea della Cultura mira al turismo culturale di massa, stimato in ben 2 milioni e 500 mila presenze, forse è giunto il momento di fare dei passi per far emergere l’Umbria tra le protagoniste dell’intrattenimento culturale. tempo, in territori dalle caratteristiche non dissimili da quelle umbre: città d’arte famose ma non grandi (Mantova con il Festival della Letteratura e Modena con il Festival della Filosofia), cittadine non famose ma vicine a zone paesaggisticamente rilevanti (Sarzana e la riviera ligure, Festival della Mente; Viareggio e la costa toscana, Festival della Salute), città defilate, ma facilmente raggiungibili da tutti i territori limitrofi (Pordenone, Festa del Libro; Udine, Vicino-Lontano; Pavia, Festival dei Saperi; Vittorio Veneto, Comodamente). E’ di questa estate l’ultima nascita alle porte dell’Umbria: a Civitanova Alta si è svolta la prima edizione di Tuttoingioco, biennale culturale, definita evento dell’anno di quella regione, ma la cui eco ha oltrepassato i confini regionali. Sono da cogliere indicazioni, nell’esempio delle vicine Marche, per comprendere, senza presunzione di invenzioni straordinarie, quale strada possa essere percorsa per incentivare il turismo con formule, nuove nel nostro territorio, ma collaudate ed attese da un’utenza già esistente, da un mercato già pronto. E’ significativo l’esempio di Civitanova, in quanto paradigmatico di una realtà che accanto alla risorsa già consolidata (il turismo balneare di Portocivitanova), sente l’esigenza di implementarlo con un’offerta che si diversifica da quella, suggerendo addirittura locations non consuete per il turismo culturale di massa (Civitanova Alta). L’esempio si può trasporre nella nostra realtà: quale offerta proporre che integri il nostro consolidato rappresentato dal tu- Quasi 900 persone al Lyrick ad ascoltare il famoso critico rismo religioso e di pellegrinaggio? Ormai il fenomeno, assurto per la dimensione ad oggetto di ricerche ed approfondimenti, è stato ampliamento analizzato da molti studiosi ed in numerosi convegni anche locali. Ne riferiamo alcuni. Lo scorso 27 giugno ad Assisi è stato presentato lo studio del Censis, relatore Giulio De Rita, su Assisi tra spiritualità e monumentalità. Dato interessante ed emblematico il rilievo che l’1% della popolazione mondiale conosce il nome di Assisi. Il 2 luglio a Perugia, si è svolta la presentazione dello studio di Bruno Bracalente e Luca Ferrucci (Università di Perugia) su Eventi culturali e sviluppo economico locale. Dalla valutazione d'impatto alle implicazioni di policy in alcune esperienze umbre. Di rilievo, per la similitudine all’esperienza umbra di Oicos sopra descritta e per gli strumenti di impact analysis utilizzati, la ricerca di Guido Guerzoni: Effetto Festival. L' impatto economico degli eventi culturali in Italia. Nel maggio 2008 Guido Guerzoni (Università Bocconi di Milano) fu incaricato di redigere una ricerca sul tema specifico dell’impatto economico dei festivals di approfondimento culturale e nello specifico sul Festival della Mente di Sarzana. Riportiamo di seguito solo alcune cifre che danno un’idea del fenomeno sulla base di dati 2007. Le presenze nei maggiori festivals in Italia: Genova 200300.000; Mantova 150.000; Modena e Pordenone 100.000; Sarzana 31.000. Permanenza media dei turisti 2-3 giorni. Analisi del Festival di Sarzana: presenze totali 31.000; i turisti (cioè frequentatori che hanno pernottato provenendo da lontano) sono stati 5.145, a fronte di una capacità ricettiva della Val di Magra, di circa 5.000 posti letto. Gli escursionisti, di provenienza limitrofa e pernottamento nella propria abitazione, sono stati 5.880. Il totale dei partecipanti è stato di 11.025 a cui vanno aggiunti 6.000 accompagnatori non partecipanti, cioè venuti a Sarzana ma che non hanno partecipato al Festival: totale 17.025 persone. Per chiarezza si evince che circa 11.000 spettatori hanno partecipato ognuno dai due ai tre eventi facendo così toccare il numero delle 31.000 presenze. Nel maggio-giugno 2008 un articolo su Repubblica stimava in circa 9 milioni i partecipanti ad eventi culturali in Italia. Alla luce di questo chiudiamo con un paio di riflessioni. Candidarsi a capitale della cultura, può anche significare porsi al centro del dibattito culturale contemporaneo, oltrepassando stereotipi e proponendo anche un fermento culturale che guarda al presente oltre che a vestigia passate. Se la candidatura a Capitale Europea della Cultura mira a quel turismo culturale di massa, non specialistico, il cui flusso viene stimato in ben 2.500.000 presenze (Corriere dell’Umbria 01/12/09), forse è giunto il momento di fare dei passi per far emergere l’Umbria tra le protagoniste dell’intrattenimento culturale. Cosa ha in meno il nostro territorio rispetto a quelli sopra citati, per non ambire a competere in questo mercato? AZIENDE numero 8 - DICEMBRE 2009 NATURA INN Non chiamatela vita da cani Gli animali domestici in Italia sono quasi 55 milioni, un vero e proprio esercito di due o quattro zampe, ali e branchie che riempono le nostre vite. Da uno studio, quello italiano, sembra essere uno dei popoli europei che più ama gli animali e le cifre parlano chiaro 1,1 miliardi di euro si spendono ogni anno per i loro alimenti Intervista a Cinzia e Ferruccio Alunni Barbarossa DI DEBORA BRUGHINI A Bastia c'è un posto, Natura Inn, dove si può trovare tutto per la cura dei nostri “amici” a quatto zampe e non, nato dall'idea di Cinzia e Ferruccio, due fratelli, accomunati dalla stessa passione per gli animali, che da sempre ha guidato le loro scelte U na grande passione per gli ani mali, dunque? - Sì, sin da bam bini eravamo attratti da ogni tipo di animale e se ci capitava di incontrare qualche animale ferito, ce lo riportavamo a casa e ce ne prendevamo cura. Mio fratello, poi, andava a pescare al laghetto e aveva creato il suo acquario personale. Cosa vi ha spinti a intraprendere quest'attività? - Quando siamo cresciuti abbiamo sempre pensato ad aprire un'attività insieme ed un negozio per animali è stata una scelta naturale in quanto nutriamo per loro tanto amore. Così nel 1991, abbiamo aperto il punto vendita a Bastia. Quali tipi di servizi offrite? - Siamo in grado di offrire consulenze e consigli relativi alla cura e all'alimentazione degli animali, in più garantiamo una serie di servizi quali l’acquariologia, analisi e manutenzione degli acquari, servizio a domicilio, acquari d'arredo e accessori, alimenti per cani, gatti, tartarughe, ciotole, croccantini, cucce e gabbie, guinzagli e accessori vari, toelettatura. Siete esperti in acquariologia... - Si, abbiamo fatto numerosi corsi e frequentato l'Università di Cesenatico. Il mondo dei pesci è molto affascinante e, a tal proposito, vorremmo dire che possedere e curare un acquario non è né più né meno impegnativo di un cane o un gatto. Molte persone non si avvicinano a questo mondo perchè lo ritengono un impegno “gra- voso”, invece garantiamo che non è un compito così complesso. Inoltre l'acquario in casa ha un effetto rilassante e ci si può sbizzarrire anche con le specie da metterci dentro. Noi, per esempio, abbiamo una vasta scelta di pesci tropicali. E la toelettatura? Ferruccio, sappiamo che sei un campione con la forbice. Diciamo che al “Campionato Italiano di toelettatura a forbice” mi sono classificato terzo. È stata una bella soddisfazione. Negli anni, ho seguito numerosi corsi di perfezionamento e mi sono specializzato. Fate anche lo stripping? - Si. E' una sorta di "slanatura", allo scopo di eliminare il sottopelo morto che rende stopposo ed opaco anche un manto sano e lucido, oltre a creare prurito al cane, che comincerebbe a grattarsi rischiando di provocarsi lesioni cutanee e infezioni. Le razze che necessitano di stripping sono gli Schnautzer, i Bassotti a pelo ruvido, i Terrier e tutte le razze a pelo duro. Sta arrivando il Natale, che cosa consigliate per i nostri amici a quattro zampe? - E' sempre più diffusa l'usanza di far trovare anche a loro un regalo sotto l'albero. Prepareremo dei pacchetti regalo ad hoc, con snack, cioccolatini e prodotti vari per l'alimentazione del cane e del gatto. C'é poi chi regala guinzagli, cappottini, cuscini e accessori vari. Spesso è questo il periodo in cui si regalano pure cuccio- li. Noi non li commercializziamo perché ci sono degli allevamenti specializzati che lo fanno adeguatamente. Il nostro consiglio è quello di ottenere informazioni prima dell'acquisto, onde evitare sofferenze unitili o futuri abbandoni. Il vostro negozio è anche sul web? - Si. Stiamo partendo con la vendita on-line dei prodotti e la conseguente consegna a domicilio. AZIENDE numero 8 - DICEMBRE 2009 Servizi Prodotti RTS Software RTS COMPIE 20 ANNI Il Passato, il Presente, il Futuro Informatica dalla A alla Z - “Ciò che interessa è accedere alle informazioni che servono al business. Per chiunque dirige un’impresa, non avere dati in tempo reale sulla scrivania significa bloccare la decisione” Intervista a Rita Bernacchia, Massimo Damiani, Roberto Mazzoccanti DI DEBORA BRUGHINI L a Real Time Service, con pluriennale esperienza nel settore informatico, ha organizzato un evento innovativo per festeggiare i suoi primi 20 anni di attività. Attraverso l'ausilio di strumentazioni tecnologicamente avanzate e “futuriste” ha presentato “il Passato il Presente e il Futuro”, un Libro Virtuale sfogliato da un relatore davanti alle molte aziende ed istituzioni intervenute, che ha permesso di ripercorrere il passato, analizzare il presente per cercare di svelare il futuro. Presente sul territorio dal 1989, la Real Time Service, come spesso accade alle aziende del settore, ringiovanisce invecchiando. Niente casi curiosi alla Benjamin Button, si tratta di una semplice proporzione: all'aumentare dell'esperienza, aumenta la sofisticazione. L'azienda ope- ra nel settore della consulenza informatica, con l'obiettivo di supportare ed ottimizzare i processi aziendali dei propri clienti e rendere le attività quotidiane più agevoli, funzionali e, perché no, piacevoli. Real Time Service mette a disposizione dei propri clienti uno staff di professionisti specializzati, per elaborare e realizzare progetti su misura in fatto di software, hardware, formazione e assistenza. Perché affidarsi a Voi? - Il partner informatico è oggi un interlocutore indispensabile: una informatizzazione aziendale adeguata alle proprie esigenze, che sia agile oltre che efficace, è la condizione di partenza per ogni business di successo. Il "fai da te" è pericoloso: in ogni ambito dell'Information Technology avvalersi della collaborazione di professionisti del settore è l'unico modo per assicurarsi prodotti e servizi tecnologicamente all'avanguardia e realmente rispondenti alle proprie esigenze. Qual è la vostra mission? - Essere un compagno di viaggio che ascolta il proprio Cliente e ne comprende gli obiettivi ed i bisogni, non solo risposte ma so- Sopra - I tre soci fondatori Roberto Mazzoccanti, Massimo Damiani e Rita Bernacchia mentre al via della presentazione dei lavori In basso - Panoramica della sala durante l’evento con le aziende intervenute luzioni, con continuità, nel tempo. Il nostro obiettivo è quello di portare innovazione e qualità attraverso un gruppo di persone che dia libero sfogo alle proprie potenzialità. Siamo un team orientato al continuo e costante miglioramento, composto da persone selezionate, con competenze diverse ed eterogenee. Qual è il vostro prodotto di punta? Solution, il software gestionale di nuova generazione. Flessibile e personalizzabile il programma è adatto alle aziende dinamiche e in continua evoluzione. È capace di tenere sotto controllo tutti gli aspetti economico/finanziari e si adatta alle esigenze produttive dell’azienda permettendo di avere accesso alle informazioni in qualsiasi momento e da qualsiasi parte. L’uso di strumenti di sviluppo avanzati permettono al nostro software di adattarsi ad ogni necessità e su diverse piattaforme, di poter tagliare su mi- sura il prodotto secondo le specifiche esigenze, proprio come un sarto fa con il vestito più bello. L’integrazione con il mondo Internet, permette la completa gestione aziendale anche da remoto e con qualsiasi strumento (notebook, netbook, palmare, ecc) si può accedere ai dati aziendali. E la vostra vision? - Essere un’azienda che opera nel Centro Italia, scelta dai clienti per la propria esperienza, affidabilità e qualità, che sceglie i propri clienti diversificando l’offerta con soluzioni mirate ed innovative per la piccola e media impresa, in ambito gestionale, di sviluppo organizzativo e manageriale. Il futuro? - Il futuro è il nostro passato: continueremo a dare lo stesso servizio e supporto alle aziende, per permettere loro di stare al passo coi tempi, con l'uso di strumenti tecnologicamente sempre più sofisticati. BASTIA/ATTUALITÀ YUMA MOTOR CLUB BASTIA UMBRA CENA DI NATALE 2009 Sabato 19 dicembre, alle ore 20, lo YUMA MOTOR CLUB invita tutti i soci e simpatizzanti alla tradizionale cena di Natale, presso il ristorante La Terrazza di Assisi. Tutti insieme per augurarci buone feste ed un felice anno nuovo, che ci vedrà ancora insieme per passare delle belle giornate di divertimento in moto... e non solo! Menu Gran buffet di antipasti caldi e freddi Risotto ai funghi porcini e tartufo Tagliolini fatti in casa alla rustica Filetto di vitello Costolette di Agnello Contorno patate arrosto e verdure Dolce Spumante Caffè / Digestivo Il costo della cena è di 25,00 euro per gli adulti e di 15,00 euro per i bambini. Il ristorante ci mette a disposizione una sala tutta per noi. Prenotazioni entro domenica 13/12/09 Per info e prenotazioni Marco 335 6681058 – Stefano 075 80000227 [email protected] E se a Natale regali benessere? Ci siamo, ecco le Feste… Siamo alle prese con il solito dilemma: “Cosa possiamo regalare alla persona a cui vogliamo bene?” … Forse si può coccolarla, aiutarla a ritrovare l’equilibrio di corpo, mente e anima… … Semplicemente migliorarne l’aspetto estetico e la sicurezza di sé … Prevalentemente farla sorridere!... Hammam, Sauna infrarossi, Massaggi relax, Trattamenti viso/ corpo… Il tuo tempo per Te… Regala Benessere, è il Tempo che non perdi! Laura Apostolico Grande successo della stagione teatrale per ragazzi LYRICK GIOVANE 2.400 studenti a lezione di teatro Il 18 febbraio 2010 sarà la volta di Arlecchino de Il Sistina. Nel cast, l’attore bastiolo Rodolfo Mantovani DI ALBERTA GATTUCCI ATEATRORAGAZZI! È un progetto dell’Associazione Culturale La Rondine Balletto, che propone dei matinèe agli studenti che frequentano le scuole primarie e secondarie, di primo e secondo grado, con l’obbiettivo di farli avvicinare al mondo del teatro. L’iniziativa, si compone di più fasi, che hanno inizio con la consegna del materiale didattico ai plessi scolastici e si compiono nel corso della mattina in cui gli studenti raggiungono la struttura teatrale; qui, i giovani hanno occasione di entrare in contatto con il mondo del teatro. Il primo approccio avviene proprio attraverso l’esplorazione e la conoscenza della struttura fisica del teatro; personale esperto e qualificato accompagna le scolaresche in una visita guidata, che dal foyer si spinge fino al “dietro le quinte” (camerini e sartoria), fino a raggiungere il palco e la cabina regia. In questo frangente, gli studenti incontrano e si confrontano con le figure chiave delle professionalità del mondo dello spettacolo, come gli addetti alle luci, al suono e i macchinisti. In un secondo tempo, gli studenti assistono a uno spettacolo teatrale vero e proprio. L’edizione 2009 del progetto ATEATRORAGAZZI! ha già visto andare in scena, con un’organizzazione impeccabile che ha curato nei minimi particolari l’accoglienza delle scuole del comprensorio: l’emozionante ed effervescente fiaba delle fiabe presso il Teatro Lyrick di Assisi, C’ERA UNA VOLTA..., lunedì 30 novembre, martedì 1 e mercoledì 2 dicembre 2009. Giovedì 18 febbraio 2010, sempre presso il Teatro Lyrick, sarà la volta dello spettacolo ARLECCHINO. COMMEDIA RIDICOLOSA IN MUSICA, spettacolo per la regia di Tommaso Paolucci con i Giovani del Sistina, tra cui l’attore bastiolo Rodolfo Mantovani. Quindi, se le scuole di Assisi e le frazioni di Santa Maria degli Angeli, Petrignano e Palazzo, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Torgiano e Perugia hanno già partecipato all’iniziativa, altri istituti didattici sono prossimi a fare la conoscenza del mondo dello spettacolo. Per ricevere maggiori informazioni o prenotare il matinèe è possibile contattare 333.6974129. Gruppo facebook: ATEATRORAGAZZI! numero 8 - DICEMBRE 2009 Pane e Ciliege La ricetta di Simona Branchinelli Il Porro Il porro è un ortaggio molto antico. In Europa fu importato dai Romani. Plinio tesseva le lodi del porro affermando che “preso in una crema d’orzo, oppure mangiato crudo senza pane, un giorno si e uno no, giova anche alla voce ed al sonno”. L’imperatore Nerone, ogni mese, in determinati giorni, mangiava solo porri conditi con olio di oliva per conservare una bella voce. Il sapore è delicato, quasi zuccherino rispetto a quello della cipolla. In molti casi può sostituire la cipolla, e viene impiegato per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate, tortini e pasta. I porri sono un cibo ideale per disintossicarsi e per perdere peso grazie alle sostanze azotate contenute che oltre a caratterizzarne l’odore e il sapore hanno una forte azione diuretica. Non va assolutamente sottovalutato l’aspetto afrodisiaco del porro. Marziale, ne esaltava le numerose virtù e affermava: “Se l’invidiosa età allenta il nodo nuziale, il tuo cibo sian porri e la tua festa lo scalogno”. Il consiglio è di mangiarlo crudo, spezzettandolo nelle insalate, perché in tal modo mantiene intatte tutte le sue capacità nutrizionali. Il porro è una verdura di stagione, quindi questo è il momento per gustarlo! VELLUTATA DI PORRI E POLLO Per 4/6 Persone 4 porri, 2 patate, 500g petto di pollo, 150g di burro, brodo vegetale, 1 bicchiere di latte, sale e pepe, aglio, salvia,vino bianco. Tagliare una metà del petto di pollo a tocchetti e l’altra a dadini molto piccoli. Lessare nel brodo vegetale i tocchetti di pollo. In una casseruola a fuoco basso far sciogliere il burro con un pizzico di pepe, unire poi 2 cucchiai d’olio e i porri tagliati a rondelle, una volta appassiti i porri versare il latte e far cuocere sempre a fiamma bassa per 7/8 minuti, unire ora le 2 patate a tocchetti e il brodo vegetale con il pollo, il brodo deve coprire completamente i porri e le patate, aggiungere il sale e far cuocere coperto per circa 15 minuti. Nel frattempo in una padella mettere del olio con uno spicchio d’aglio e 2 foglie di salvia, far scaldare a fuoco vivace e rosolarvi l’altra metà del petto di pollo quella tagliata a dadini piccoli, unire il sale e sfumare con il vino, cuocere 3/4 minuti. Con il frullatore ad immersione frullare la preparazione di porri, patate e pollo fino a renderla cremosa o meglio “vellutata”. Inpiattare così la vellutata calda, servire condita con un giro d’olio e al centro i dadini rosolati di pollo. Buon Appetito e Buone Feste. CULTURA numero 8 - DICEMBRE 2009 INTERVISTA AD ADRIANO CIOCI Premio Fenice-Europa, al via l’edizione milanese Dopo dodici anni la manifestazione letteraria emigra in Lombardia DI OMBRETTA SONNO E migrare dall’Umbria, dopo una permanenza di dodici anni, è operazione complessa e laboriosa. Nel 2010 il Premio letterario Fenice-Europa sarà a Pieve Emanuele, un comune di ventimila abitanti alla periferia sud della metropoli lombarda. Decisione sofferta? - Tutt’altro. Direi decisione ragionata, presa dall’intero direttivo dell’Associazione Culturale “Bastia Umbra: Città d’Europa” dopo anni di sollecitazioni avanzate dall’Amministrazione Comunale di Pieve. Ritengo che questa operazione rientri nello spirito del Premio, per la sua natura itinerante, seppure – vorrei precisare – la base logistica e l’anima dell’iniziativa rimangono in Umbria. D’altra parte si tratta di una sperimentazione, meglio dire di un desiderio – per noi che siamo volontari – di vivere un’esperienza di più largo respiro. L’entusiasmo del sindaco Rocco Pinto, dell’assessore alla cultura Carla Prencipe, dell’intera Giunta Municipale, degli Uffici Cultura e Biblioteca, ci fanno bene sperare. Le passate edizioni sono state segnate sempre da un pubblico numeroso, che in qualche caso ha persino superato le ottocento unità. Crede che i giurati popolari risponderanno numerosi anche questa volta? - I miei collaboratori sanno che non corro dietro ai numeri, anche se quasi sempre abbiamo dovuto, nella scelta del luogo per la cerimonia finale, ricorrere a sale grandi, palazzetti dello sport e tensostrutture in grado di contenere un pubblico numerosissimo. D’altra parte siamo il premio letterario con il maggior numero di giurati popolari e questo spesso non ci facilità nella scelta della località. Per la trasferta di Pieve Emanuele non mi preoccuperei troppo di quante centinaia di persone sa- ranno presenti, quanto della qualità dell’evento, proprio perché la Lombardia è un buon trampolino di lancio per la nostra iniziativa. Comunque, ci stiamo attivando per organizzare una due-giorni (11 e 12 settembre 2010) in pullman che comprenda anche le visite al Duomo di Milano e alla Certosa di Pavia. Insomma coniugheremo architettura e letteratura. Avviseremo in tempo i nostri affezionati. Quanti sono i comuni e le associazioni partecipanti a questa nuova edizione? Ha avvertito un calo di presenze rispetto agli anni passati? - Non direi, anche se vi è ancora del tempo per stabilire quanti saranno i lettori popolari dell’edizione 2010. Abbiamo, invece, notato la presenza di istituzioni importanti che hanno deciso di condividere lo spirito e le finalità del Fenice-Europa. Mi riferisco, ad esempio, ai comuni di Urbino e Piazza Armerina (Enna) e ad altri le cui adesioni stanno affluendo in questi giorni. Ritengo che oltre agli “storici” comuni dell’Umbria, potremo contare su entità che coprono l’intero territorio nazionale, isole comprese. Avremo anche un bel gruppo di comuni della cintura milanese, proprio in virtù della cerimonia finale nel loro territorio. Nella precedente edizione, con l’ingresso della Comunità di San Patrignano (Rimini), il Fenice-Europa si è ancora più aperto verso il cosiddetto sociale. Prevedete nuove adesioni? - In questo settore abbiamo avuto la conferma della partecipazione delle carceri umbre, ma sappiamo della formazione di un folto gruppo di detenuti del Carcere di Opera (Milano) con il quale abbiamo avviato un percorso già nell’anno passato. E’ anche la giuria popolare dislocata all’estero che ogni anno decreta il supervincitore. E’ questa la formu- Cosa si attende dalla prossima edizione? - Il 2010 è per noi come il giro di boa. Abbiamo la speranza che grazie all’esperienza accumulata ci sia la possibilità di crescere ancora come Associazione Culturale e di far appassionare sempre più il pubblico alla lettura, elemento che è - e rimane - alla base di un armonico rapporto tra individuo e società. la vincente di questo Premio? - Le giurie popolari all’estero sono uno dei nostri punti di forza, non vi è dubbio. La “geografia” del Premio è un fattore tra i più importanti. Siamo rappresentati oltre che in Europa anche in Africa e nelle Americhe. Senza dimenticare che la “bandierina” del Premio Fenice-Europa sventola persino nella base italo-francese Concordia in Antartide. Ma questi sono soltanto alcuni aspetti di quella che lei chiama la formula vincente. Di più vi è l’elemento di “premio itinerante”, vi è l’avvicinare i lettori stranieri alla nostra letteratura, l’affrancare i lettori italiani residenti all’estero, lo stimolare gli scrittori europei a scrivere nella nostra lingua, rendere protagonisti gli stessi lettori alla elezione del supervincitore. Intorno ai tre finalisti spesso i gruppi di lettori si ritrovano per discutere, dibattere, approfondire. E ci si accorge che la letteratura riesce a scardinare persino le barriere della politica, della religione, dell’appartenenza. In una parola a socializzare. Quali sono i criteri che muovono la • IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E SANITARI • RIPARAZIONI IDRAULICHE Via della Libertà, 8 - 06083 Bastia U Tel. 075/8002371 Cell. 336.635756 giuria tecnica nell’indicare i tre finalisti? - Il romanzo che viene presentato deve essere scritto in italiano e non tradotto, deve avere un’anima narrativa, un messaggio chiaro, una lettura piacevole. Deve servire da stimolo per il lettore già navigato e creare interesse nelle nuove generazioni. Per questo aspetto la Sezione “Claudia Malizia” ha svolto in questi anni un’opera educativa di alto profilo. Il Fenice-Europa è contrassegnato da forti presenze numeriche. Le può riassumere? - Sono solo dati, ma significativi: 12 edizioni, 800 autori partecipanti, 6.850 giurati popolari, 8.000 spettatori presenti, 17.600 copie di volumi acquistati. Notizie ed informazioni che si potranno avere anche presso la Cartolibreria La Didattica di Bastia Umbra, dove è in fase di allestimento il Fenice-point: chiunque potrà gratuitamente leggere una selezione di romanzi che in questi anni hanno partecipato al premio. Anche questa è un’iniziativa - preciso senza scopo di lucro - pensata per diffondere la lettura. ECONOMIA/BASTIA numero 8 - DICEMBRE 2009 La Confesercenti c’è! Servizi Il Palio a S.Angelo L’associazione opera dall’anno 2000 sui territori di Bastia, Assisi, Bettona, Cannara, Serlupini che, appoggiandosi presso uno studio di consulenza della zona, ha intrapreso DI FRANCESCO BRUFANI L’aula didattica dell’associazione con 30 posti a sedere Il segretario dott. Roberto Bisciaio e il presidente Antonio Serlupini Lo staff operativo Maria Grazia Mantovani e Simona Nofrini L a Confesercenti comprensoriale opera dall’anno 2000 sui territori di Bastia Umbra, Assisi, Bettona, Cannara, Torgiano, Spello e Valfabbrica. L’iniziativa è nata dall’attuale presidente Antonio Serlupini che, appoggiandosi presso uno studio di consulenza della zona, ha intrapreso l’attività di associazionismo offrendo ai propri iscritti servizi amministrativi e sindacali. Attualmente l’associazione conta 185 iscritti di cui 65 sono dei Comuni di Assisi e Bastia. Nel 2005 l’associazione ha subito una radicale riorganizzazione per quanto riguarda l’offerta dei servizi avvalendosi di una società: la Global Center srl che offre servizi di elaborazione dati, corsi di formazione, centro CAAF per assistenza fiscale, consulenza per la finanza agevolata e realizzazione di software e siti internet. Il vantaggio di operare con una moderna società di servizi sta nel fatto che quest’ultima presenta al suo interno un moderno call center con numeri verdi che mette a disposizione dell’associazione per favorire la comunicazione con i propri associati. Essa dispone anche di un ufficio per la contabilità con personale qualificato e costantemente aggiornato su tutte le novità fiscali, un ufficio per lo sviluppo, un ufficio legale a disposizione 2 pomeriggi a settimana, un ufficio con un consulente del lavoro, un’aula di- dattica per corsi frontali, un’aula informatica con 16 postazioni dotata di videoproiettore e un software per la gestione dell’aula nel quale il docente può prendere visione di ogni postazione e aiutare l’allievo mostrando come si risolve il problema. Le aule e i servizi sono tutti equipaggiati per garantire l’accesso ai disabili. I corsi frontali che si svolgono periodicamente consistono in corsi HACCP obbligatori per chi somministra alimenti e bevande, della durata di 12 ore corso base e 6 ore i corsi di aggiornamento ogni 3 anni. Oltre ai corsi per gli alimenti vengono svolti periodicamente anche corsi di primo soccorso, responsabile sicurezza prevenzione e protezione, corsi antincendio anche questi obbligatori per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Vi si svolgono periodicamente corsi di formazione per informatica di base, informatica avanzata, e corsi di grafica web. Tutti i corsi sono aperti agli imprenditori e vengono svolti sia in gruppo che individualmente. L’attività formativa viene organizzata in collaborazione con il CESCOT, ente formativo della Confesercenti e i corsi vengono svolti da personale altamente qualificato in ogni settore. Il segretario, dott. Roberto Bisciaio, responsabile dei servizi erogati dall’associazione, dichiara che gli uffici della Confesercenti sono costantemente meta di molti giovani neo-imprenditori che ri- chiedono un servizio di orientamento all’attività imprenditoriale, chiedendo informazioni e delucidazioni sul mercato del credito, finanziamenti pubblici e studi di fattibilità. L’associazoine, grazie alla cooperativa regionale fidi CO.RE.FI garantisce gli istituti bancari fino al 50% degli importi erogati. La Confesercenti di Bastia ha inoltre difeso da sempre la piccola e media impresa dall’insediamento di grandi superfici nel territorio, cercando di confrontarsi inutilmente con le amministrazioni locali, per ostacolare l’apertura indiscrimanata ai grandi poli multinazionali. A tale scopo si fa notare l’adesione di oltre 120 imprenditori, nell’aprile scor- so, all’iniziativa organizzata contro tali decisioni. “Siamo stati sempre presenti alle presentazioni delle aree di recupero dismesse di Bastia - afferma il presidente Antonio Serlupini - e sempre siamo intervenuti auspicando la creazione di un tavolo comune per discutere come sviluppare la città. Uno sviluppo sostenibile e non selvaggio cercando di salvaguardare gli interessi di tutti gli operatori per far sì che l’offerta commerciale di Bastia diventi più specializzata dando al consumatore non solo buoni prezzi, ma anche qualità, cortesia, offerta di prodotti, servizi, creando sistema di rete tra tutti i commercianti e imprenditori. Da sem- numero 8 - DICEMBRE 2009 ECONOMIA/BASTIA su scala comprensoriale o - San Rocco sulle ali del vento Torgiano, Spello e Valfabbrica. L’iniziativa è nata dall’attuale presidente Antonio l’attività di associazionismo offrendo ai propri iscritti i servizi amministrativi e sindacali Favorire il commercio per far vivere la città L’aula informatica di via dell’Agricoltura, presso la sede della Confesercenti, con 16 postazioni dotate di software gestionali per la didattica pre la Confesercenti chiede all’amministrazione di operare con la massima trasparenza e rendere pubbliche le politiche e i programmi dello sviluppo della città confrontandosi con le associazioni di categoria commerciali e artigianali prima e non dopo aver approvato i programmi. Le linee strategiche che guidano l’azione della Confesercenti sono quelle di favorire il commercio secondo lo sviluppo qualificato e di denunciare azioni volte all’alterazione delle regole di mercato. La Confesercenti è a difesa di tutta la categoria dei commercianti, di ogni colore politico, sia che siano associati che non”. Se chiude il Commercio muore la città. COME FARE PER ADERIRE ALLA CONFESERCENTI? I NUMERI 2009 DELL’ASSOCIAZIONE Basta chiamare al numero verde gratutito 800.037.720, (da lunedì al venerdì 8,30/13.00 - 15,00/18,00). Oppure recarsi presso la sede della Confesercenti Comprensoriale in via dell’Agricoltura 7 - 06083 Bastia Umbra (PG) Tel. 075.80.82.900 Fax 075.80.82.902 • 12 corsi di Informatica • 6 corsi HACCP di base • 8 corsi HACCP di aggiornamento • 5 corsi RSSP • 5 corsi di Primo Soccorso • 5 corsi di Antincendio • Finanziamenti erogati dalla CONFESERCENTI comprensoriale mediante CO.RE.FI 3 milioni e 130 mila euro • Finanziamenti legge 266: si è contribuito a redigere domande per investimenti per oltre 270.000 euro e consentire a chi ha presentato i progetti di usufruire di circa 80.000,00 euro di contributo a fondo perduto. • Comunicazioni trasmesse agli associati: Oltre 120 circolari nei primi 11 mesi 2009 ASSISI numero 8 - DICEMBRE 2009 DAL 27 AL 30 DICEMBRE IL 64ESIMO CONVEGNO PER I GIOVANI Alla Cittadella si parla di “Sora Acqua” Claudio Carli “Quasi come vie d’uscita” Tra gli ospiti padre Alex Zanotelli e lo storico Franco Cardini DI VALENTINA ANTONELLI Si terrà a fine dicembre, precisamente dal 27 al 30 dicembre 2009, il 64esimo convegno dedicato ai giovani alla Pro Civitate Christiana. Al centro degli interventi e del dibattito sarà l’acqua, di stringente attualità e di alta valenza sociale, una “grande emergenza planetaria”, “tema concreto e pregnante che non si limita alla sete di giustizia, ma evoca il cammino dei popoli e delle civiltà, nonché gli orizzonti di senso che sono parte integrante di ogni fede religiosa”. Primo relatore sarà lo storico Franco Cardini, che domenica 27 alle 21,15 dedicherà il suo intervento, dal titolo che richiama il Cantico di San Francesco, a “Sor’acqua… utile et umile, et pretiosa et casta”. Lunedì 28 alle 9,15 la compagnia teatrale Itineraria, per la regia di Emiliano Viscardi, presenterà lo spettacolo “H2Oro: l’acqua diritto dell’umanità”; coordina Tonio Dell’Olio di Libera International. Alle 16 interverranno l’antropologo Tullio Seppilli, che parlerà di “Sacralità dell’acqua nella storia dei popoli”, e il teologo e saggista Brunetto Salvarani con “Terra in bocca: acqua e mafia”. Alle 21,15 concerto del pianista Carlo Matti “Acqua…in musica”. Grande attesa per l’intervento nella mattina del 29, alle 9,15, curato da padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, dal titolo “Acqua: dei mercati o dei popoli?”. Seguirà la proiezione del documentario “Acqua e sangue” e il dibattito. Alle 16, illustrazione dello scenario italiano “La nostra acqua” da Costanza Boccardi e Consiglia Salvio del coordinamento Regione Campania per l’acqua pubblica, con Maurizio Montalto di Lega Ambiente. Alle 21,15 “In principio era l’acqua”,veglia di preghiera animata da Alex Zanotelli. Il convegno si conclude mercoledì 30 alle 9,15 con l’intervento di Lidia Maggi, pastora battista (“Se tu conoscessi chi ti chiede da bere”) e di Dell’Olio (“Acqua, nome nuovo della pace”). La partecipazione prevede una quota di iscrizione. Per informazione rivolgersi alla Cittadella Ospitalità si trova in via Ancajani, 3, ad Assisi. Villa Fidelia, Spello dal 13 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010 Padre Alex Zanotelli Franco Cardini Orario: Da martedì a domenica 10.30 - 18.00 NATALE IN ASSISI 2009 - GLI EVENTI PIÙ IMPORTANTI Mercoledì 23 dicembre Assisi - Cattedrale di San Rufino - ore 21.00 Concerto di Natale Cappella Musicale della Cattedrale di S.Rufino Dal 23 al 26 dicembre Assisi - Pro Civitate Christiana Natale in Amicizia - Giornate di spiritualità Dal 23 al 31 dicembre Assisi - Piazza del Comune “Free Tomorrow” il Presepio dell’era digitale Videopresepio dell’artista Paolo Consorti Dal 23 dicembre al 28 febbraio Assisi - Pro Civitate Christiana Mostra “Quando Dio volle una madre” 9 maestri del ‘900 raffigurano il Natale Dal 24 dicembre al 6 gennaio Assisi - Piazza del Comune, Sala Pinacoteca Mostra di presepi artistici a cura dell’Associazione “l’isola che non c’è” Dal 24 dicembre al 6 gennaio S. Maria degli Angeli e Rivotorto Concorso Presepi artistici allestiti lungo le strade e nelle piazze del centro storico Dal 24 dicembre al 6 gennaio Prato della Basilica superiore di S. Francesco Presepe del “Colle del Paradiso” a grandezza d’uomo Dal 24 dicembre al 6 gennaio Assisi e S. Maria degli Angeli L’Albero dei Giochi Alberi di Natale nelle piazze, dove i bambini portano i giocattoli usati per le missioni a cura Confcommercio Assisi Dal 24 dicembre al 6 gennaio Capodacqua di Assisi Piazza S.Maria della Speranza Presepe ”Un Natale nei campi” Presepe realizzato con mezzi agricoli a cura della Pro Loco di Capodacqua “Francesco Dattini” Dal 24 dicembre al 6 gennaio Assisi - Piazza del Comune Presepe Artistico di Antonietta Mancinelli in collaborazione con Moreno Roscini Sabato 26 dicembre Assisi - Basilica di Santa Chiara - ore 18.00 Concerto di Musiche Natalizie Coro Cantori di Assisi - Direttore: Padre Maurizio Verde BASTIA/ATTUALITÀ XXXII edizione “Premio Insula Romana” numero 8 - DICEMBRE 2009 Premiate le cinque sezioni DI SARA STANGONI Protagonista indiscussa resta la cultura che ha trovato illustre rappresentanza nei venti premiati di quest’anno, applauditi da più di 500 presenti in sala. Lo scorso 22 novembre si è svolta presso l’Umbriafiere la serata conclusiva della 32° edizione del Premio Letterario Nazionale Insula Romana. Il premio è organizzato con cura e passione dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Bastia, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e tutti i patrocini istituzionali regionali. Durante la serata è intervenuto, oltre al sindaco di Bastia e all’assessore alla cultura Rosella Aristei, anche l’assessore regionale Silvano Rometti: “Anno dopo anno il Premio Insula Romana è maturato nelle sue sezioni, diventando un’eccellenza per l’Umbria, regione che riconosce nella cultura un valore fondamentale di crescita sociale ed economica”. LE SEZIONI PREMIATE Premio Roberto Quacquarini di arte e pittura: 1° posto Gaisina Francesca (Arezzo), 2° posto Silvia Vagnoni (Roma), 3° posto Nello Negozio (Fratta Todina). Sezione Narrativa Edita per Giovani Adulti: 1° posto Chistian Frascella con «Mia sorella è una foca monaca» (Minimum Fax), 2° posto Laura Sandi con «Biscotti al malto fiore per un mondo migliore» (Mondadori), 3° posto Carlo d'Amicis con «La guerra dei cafoni» (Fazi Editore). Novità di questa edizione è stata la presenza di opere straniere, vinta da Birgit Vanderbeke con ‘Sweet Sixteen’. La sezione ha coinvolto nella lettura circa 400 studenti in rappresentanza degli istituti superiori dell’Umbria. Premio Insula Europea: assegnato a Chivu Adrian (Romania) Sezione Poesia Inedita Nazionale: 1° posto Moreno Marani di Torgiano, 2° posto Gabriella Maddalena Macidi di Vicenza, 3° posto Francesca BRILLANTE LAUREA DI FEDERICO ROSIGNOLI Il 19 novembre 2009, presso l’Università Degli Studi di Perugia, FEDERICO ROSIGNOLI di Bastia Umbra, ha conseguito la laurea di Primo Livello in Ingegneria Meccanica con la votazione di 110/110. Al neo dottore vanno le felicitazioni di tutta la famiglia, degli amici alle quali si aggiungono quelle della redazione di Terrecomp per una carriera piena di successi. Tuscano di Porziano di Assisi. Premio Pascucci al merito scolastico: un premio tutto al femminile per l’edizione 2009, assegnato a otto ragazze residenti a Bastia che hanno frequentato le scuole del comprensorio distinguendosi all’esame di maturità 2008/2009 con il massimo dei voti: Degli Esposti Melissa, Gagliardoni Elena, Cokic Vedrana, Becchetti Sonia, Picchiarelli Sara, Sciabolacci Sofia, Russo Staccioli Vanessa, Russo Staccioli Veronica. BRILLANTE LAUREA DI MATTEO MASCELLONI Il 19 novembre 2009, presso l’Università degli Studi di Perugia, MATTEO MASCELLONI di Bastia Umbra, ha conseguito la Laurea di Primo Livello, in Ingegneria Meccanica con la votazione di 102/110. Al neo dottore vanno le felicitazioni di tutta la famiglia, degli amici alle quali si aggiungono quelle della redazione di Terrecomp per una carriera piena di successi. Premio Cultura alla carriera: assegnato ad Antonio Ferrari, alias Dj Ralf. La motivazione ha sottolineato il coraggio nell’aver effettuato fondamentali cambiamenti nella stereotipata percezione della musica attraverso una vera e personale evoluzione. Con la sua passione per la musica e la sua bravura in consolle ha contribuito alla diffusione e conoscenza di quest’arte nei locali di tutto il mondo, rivolgendosi ad un pubblico eterogeneo di giovani e adulti. BRILLANTE LAUREA DI MARTINA MALARCO Il 19 novembre 2009 presso l'Università degli Studi di Perugia, MARTINA MALARCO di Bastia Umbra, ha conseguito la Laurea di Primo Livello, in Ingegneria Meccanica con la votazione di 105/110. Al neo dottore vanno le felicitazioni di tutta la famiglia, degli amici alle quali si aggiungono quelle della redazione di Terrecomp per una carriera piena di successi. ART POST MODERN numero 8 - DICEMBRE 2009 I Writers. Graffiti post-mo Lasciare il proprio segno ovunque. Muri, pareti, cavalcavia, linea sottile tra sfida e legalità. Anche a Bastia molti ragazzi DI SARA STANGONI “Il muro invoca la scrittura, non c’è muro in città senza graffiti. Nulla è osservato, letto con maggior intensità... Nessuno ha scritto sul muro e tutti lo leggono. Per questo emblematicamente – il muro è lo spazio eletto della scrittura, dall’antichità ai giorni nostri”. Scriveva così Roland Barthes nel 1973 nel suo saggio “Variazioni sulla scrittura” sulle origini della comunicazione di massa. Il muro si è mostrato per migliaia di anni come una “grande lavagna”, dove lasciare traccia indelebile del proprio passaggio. I graffiti post-moderni sono apparsi verso la fine degli anni ‘60, sulla scia della Pop Art nata negli Stati Uniti. Gli adepti e continuatori di quella caleidoscopica arte sono il popolo dei writers che profetizza nelle città e metropoli con scritte e graffiti murali. Questo esercito di “artisti dello spray” emula i grandi esponenti anche di quella concezione minimalista del segno e del colore che ha aperto alle nuove generazioni moderni orizzonti artistici. Quasi una filosofia, dalla quale i writers sono stati irresistibilmente catturati approfondendo le loro personali potenzialità ed esplorando nuovi percorsi innovativi. In passato erano più legati e orientati verso riferimenti di aggregazione ideologica e sociale. Oggi la situazione è più frammentata e diversificata. Punto di riferimento comune è la strada, unico terreno variegato e stravagante dove con foga esplosiva e religiosa vocazione proiettano le loro sperimentazioni. Q uei giganteschi intrecci di lettere e ghirigori surreali appaiono ai più soltanto chiazze incomprensibili. Ma nell’ambiente dei graffitari sono i loro nomi d’arte, firme che rappresentano un segno distintivo e inconfondibile, la traccia reale del loro passaggio in quel punto. Sono i writers, i nuovi epigoni delle scritte, armati di bombolette spray, pantaloni multi tasche e sketchbook, un quaderno che raccoglie i migliori “schizzi”. Riuniti in gruppi - le cosidette crews in slang - o singolarmente, hanno nella mente solo un’idea: andare lì, dipingere, “graffiare” con scritte e affreschi quelle pareti anonime per trasmettere le loro sensazioni della realtà che li circonda. Figure surreali, tags, murales shoccanti, scene underground, personaggi quasi onirici, incubi notturni o da allucinazioni psichedeliche. E poi le lunghe teorie di serpentine di svincoli e viadotti stradali, sottopassi viari, tutti spazi vuoti rubati alle città. Non manca infine il popolo notturno e clandestino dei graffitari, che si getta nelle metropolitane e lungo i binari, in cerca di convogli di treni da “assalire” con gli spray. Libertà creativa ed esplosione di colori. Per capire meglio questo fantasioso mondo colorato, abbiamo cercato tra le strade di Bastia per trovare un writer all’opera. Infagottato nella felpa extra large e nei pantaloni over size, cappellino in testa, eccolo dare gli ultimi tocchi sul muro della Rivierasca. Ventiquattro anni, residente a Bastia, studente in archeologia all’Università degli Studi di Perugia, ha scelto un nome che di certo è un buon auspicio. Il suo nickname? Tyke, che in greco antico significa “fortuna”. Da quando realizzi graffiti? Era un pomeriggio del 2001: stavo giocando alla playstation con un mio amico, quando mi ha messo in mano una bomboletta spray e mi ha detto. “ Vieni con me”. Da lì è stato amore a prima vista. Quali materiali usi? Io prediligo le tradizionali bombolette numero 8 - DICEMBRE 2009 ART POST MODERN derni e “spray art” vagoni, oggetti. Sospesi in bilico su quella esprimono se stessi con scritte e graffiti spray. Ma c’è chi utilizza anche bianconi, aerografi, pennelli, scotch, cartoni. Oggi ci sono spray nuovi che sono più facili da usare e questo ha un po’ appiattito la qualità dei graffiti. In più l’avvento di internet ha limitato la fantasia, copiando i disegni di altri. Un conto è lasciarsi ispirare, un altro il plagio. Quali soggetti rappresenti? Lavoro principalmente con le lettere del mio nickname, che elaboro e inserisco nelle animazioni create sulla parete. Innanzitutto è importante che lo sviluppo tecnico e stilistico piaccia a te, poi viene il giudizio esterno. Quando sto insieme ad un gruppo di altri writers, il mio pezzo interagisce con il resto della murata, ispirandosi al tema prescelto insieme sia nella tematica che nella stesura. Fai parte di qualche gruppo? Sì, due: uno di Bastia (Trashmasterz) e uno di Torino (si chiama “Tie’ Crew”) che periodicamente raggiungo. Quando realizzi i tuoi murales? È la voglia e il desiderio di lasciare il mio segno a determinarlo. Soprattutto quando ho bisogno di scaricarmi e rilassarmi. È una sorta di liberazione. Quando ho la bomboletta in mano raggiungo livelli di concentrazione tali che perdo la cognizione del tempo e dello spazio. Anche durante le murate di gruppo non mi accorgo di chi mi sta intorno. Partecipi ad eventi dedicati alla street art? Ce ne sono di due tipi: jam (raduno) e contest (sfida). In passato vi prendevo parte, quando ero più al dentro di quest’ambiente. Oggi dipingo da solo o con il mio gruppo di 5 amici. Preferisco seguire un ragazzo giovanissimo che ha appena iniziato a graffiare, spiegargli come si fa, cosa è legale o meno. Lui impara ed io cresco: è una fonte d’ispirazione comune e uno scambio d’idee che alimenta l’evoluzione artistica di entrambi. Quello che fai per te è arte? Direi piuttosto “un’espressione”. A me interessa lasciare il mio segno con questo linguaggio personale e codificato. L’arte tout court è un’altra cosa. Grazie Tyke, grazie Il Coffeé Tutti sanno che a Bastia il luogo migliore per esprimersi dei Writers è lungo la rivierasca. Un giorno percorrendola mi sono fermato ad osservare alcuni ragazzi “dipingere”. Il roteare delle bombolette e la magia del disegno che man mano nasceva mi ha incantato. Come un bambino ho proposto se potevano realizzarne uno per Terrecomp in vista dell’imminente Natale. Il risultato è nella foto sopra. Ringrazio David Lanzi e Matteo Fronduti per la disponibilità dimostrata e tutti gli altri Writers per i loro splendidi murales su quello che mi piace chiamare: il muro dell’arte post-moderna. (Il direttore) Comune di Comprensorio Assisano/Bastia U. Via Roma, 71 Tel e Fax 075.8004134 www.confartigianatoperugia.it E.mail:[email protected] numero 8 - DICEMBRE 2009 Codep, revocata la convenzione L’opposizione: “Ottimo provvedimento ma tardivo”. Si annunciano ricorsi Il consiglio comunale ha deciso di non gestire più l’impianto di depurazione DI MASSIMILIANO CAMILLETTI Il consiglio comunale ha formalizzato l'incarico al segretario comunale per porre fine alla concessione della gestione del depuratore da parte della Codep, avvalendosi di una apposita clausola inserita nel contratto stesso. Vale la pena ricordare che, in virtù della suddetta convenzione, la Codep gestisce il depuratore dal 1993. “Va dato atto al consiglio di amministrazione della Codep insediatosi nel 2007, in particolare al presidente Siena, – spiega il vicesindaco e assessore all’Ambiente Valerio Bazzoffia -, di aver iniziato un percorso atto alla messa a norma dell'impianto ed al rispetto delle regole. Percorso poi interrotto in seguito alle note vicende di questa estate. Il nuovo Cda Codep, inse- diatosi nel settembre 2009, non ha invece fornito soddisfacenti programmi per il prosieguo dell'attività, tant'è che il Comune stesso, con apposita mozione approvata nella precedente seduta del consiglio comunale, ha provveduto ad individuare un percorso di separazione tra la titolarità della concessione e la conduzione tecnica dell'impianto. Ma nelle ultime due settimane, l'ufficio tecnico comunale, i vigili urbani, e l'Asl, hanno segnalato anomalie di gestione che hanno indotto l'amministrazione comunale ad adottare la decisione di porre fine alla convenzione”. Ora la patata bollente torna in capo al Comune, anche se si prevedono ricorsi da parte di allevatori o del Cda della Codep che nel frattempo ha perso gli unici due membri bettonesi, causa dimissioni volontarie. La minoranza ha plaudito al provvedimento, giudicato tuttavia tardivo, accusando la Giunta di essere stata responsabile degli arresti avvenuti l’estate scorsa. La cosa è apparsa strana ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, in quanto fu proprio a seguito di una denuncia dell'ex sindaco Frascarelli, che sono giunti i provvedimenti cautelari nei confronti di 11 persone, tra cui il Cda Codep. Per il comitato popolare per l’Ambiente, che ha sempre denunciato l’incompatibilità tra l’essere allevatori e, al contempo, gestori del depuratore è stata finalmente annullata un’anomalia che tanti danni ha causato al territorio e alla gente di Bettona. “Come Comitato resteremo vigili e presenti per controllare le scelte future sia sulla gestione che sul futuro utilizzo del depuratore su cui già si sono posati occhi rapaci per continuare a spremere ricchezze a tutto danno dell’ambiente e dei cittadini. E’ preoccupante il fatto che tutti i soggetti pubblici che avevano un ruolo su queste vicende e che sono in parte responsabili di questa situazione per non aver controllato quello che succedeva intorno all’impianto nonostante le continue e documentate denuncie oggi si apprestano a sedersi intorno ad un tavolo per decidere sul nostro futuro escludendo con forza ed arroganza la partecipazione di rappresentanti dei cittadini”. Boom della raccolta differenziata Il Comune di Bettona, relativamente al mese di ottobre, registra quota 50,04%, di differenziazione dei rifiuti. Il servizio, svolto da Gesenu, partito un pò in ritardo rispetto al previsto, ha previsto la raccolta porta a porta nelle frazioni, e domiciliare nel centro storico. Il dato di ottobre porta la media annuale oltre il 32%, che a fine anno dovrebbe attestarsi tra il 35/40%. “I cittadini di Bettona – spiega il vicesindaco e assessore all’Ambiente Valerio Bazzoffia - sono stati sensibilizzati in modo corretto e stanno rispondendo con entusiasmo, consapevolidi operare per il rilancio ambientale di Bettona. Per l'amministrazione comunale è un vanto sapere che dal mese di ottobre più della metà dei rifiuti viene riciclata e non smaltita in discarica”. Musica, Film, Libri KEITH JARRET: UN’ARTISTA DEL NOSTRO TEMPO DI CARLO BOSCO RECENSIONI DI SIMONA MARINI Dieci Inverni di Valerio Mieli con Isabella Ragonese, Michele Riondino, Glen Blackall V ista la grande fama che circonda Keith Jarret e le poche notizie che circolano sulla sua storia, mi sembra giusto mettere in evidenza gli elementi salienti del suo percorso artistico dedicando ampio spazio al suo concerto di Colonia: “The Koln Concert” in Germania. Keith Jarrett è nato l'8 maggio 1945, in Allentown, Pennsylvania. La sua famiglia è da ritenersi multietnica, originaria dell’ Ungheria. Figlio maggiore di cinque fratelli, respira aria di musica classica sin da bambino, guidato dalla nonna paterna insegnante di pianoforte e dalla zia docente di canto. Il primo approcio allo strumento avviene da piccolissimo e subito emerge la sua predisposizione alla musica. Arriva a scrivere le proprie composizioni all’età di nove anni e a 12 il giovane talento è ufficialmente un musicista professionista. Dopo poco tempo, si trasferisce al Berklee School di Boston e ottiene una borsa di studio per accedere alla prestigiosa cattedra di Nadia Baulanger a Parigi, ma visto il suo carattere timido e riservato, non accetta l’invito anche per l’atteggiamento protettivo della madre. Il primo grande successo lo ottiene a New York esibendosi al Village Vanguard. Successivamente Jarrett è con Art Blakey nei Jazz Messangers all’università della musica più radicalmente nera mai esistita. Fra i messaggeri Jarrett coltiva quel gusto per il gospel e il blues che non abbandona più. Era il dicembre 1965 e Jarrett aveva 20 anni. Nel 1969 Miles Davis, dopo averlo sentito suonare in un club di New York, lo invita a entrare a far parte del proprio gruppo. L’incontro fiorisce su vinile il 16 Dicembre 1970 nel disco “Miles Davis at Fillmore: Live at the Fillmore East, The cellar Door Session” ove il talentuoso pianista per la prima volta si accinge a suonare un organo elettrico nel brano “Get Up with it”. Negli anni a seguire Jarrett forma dei quartetti numero 8- DICEMBRE 2009 jazz a proprio nome affiancando le proprie sonorità a dei musicisti di prestigio, presenti peraltro in molte edizioni di Umbria Jazz. Un esempio eclatante è il disco “The Morning of a Star” che vede la partecipazione del contrabbassista Charlie Haden e dell’eclettico batterista non convenzionale Paul Motion. Keith Jarrett rappresenta per il jazz un personaggio assolutamente originale, che ha creato dei forti distacchi con le mode musicali del momento. Nel 1971 in effetti, in controtendenza con le sonorità elettriche, incide “Facing You”; un disco di “pianoforte solo” registrato in meno di 3 ore, nei ritagli del Tour con il “Miles Davis Group”. Il vinile sancisce in assoluto l’ arte improvvisativa della musica jazz contemporanea. Nel 1983 nasce il cosiddetto Trio Standards, ovvero l’incontro di Jarrett con il contrabbassista Gary Peacock e con Dejohnette. In quell’anno Jarrett propone al contrabbassista e al batterista di registrare un album di standard jazz, intitolato semplicemente Standards, Volume 1. Fanno seguito immediatamente Standards, Volume 2 e Changes, registrati nella medesima sessione. La formazione trova un grande consenso di pubblico che arriva ai nostri giorni.“ The Koln Concert” - la perla del nostro secolo - registrato il 24 gennaio del 1975 a Colonia nell’ auditorim “Opera Haus” in condizioni assolutamente sfavorevoli per l’artista. Jarrett nel pomeriggio accusa dei tremendi dolori di stomaco che non gli consentono, a suo dire, di esprimersi con la giusta concentrazione. Il produttore M. Eicher alla firma del contratto, richiede tramite rigorosa scheda tecnica (Umbria Jazz ne sa qualcosa) il pianoforte Steinway ponendola come “condicio sine qua non”; Jarrett con questo piano riesce ad esprimersi nella sua arte improvvisativa al meglio. Ma qualcosa va storto e lo specifico piano non arriva mai. Viene proposta un’alternativa con uno sostitutivo di marca “Bosedorfer”; i suoni sono stridenti nelle frequenze acute, e deformanti in quelle basse. Se questo episodio fosse successo ai nostri giorni, Jarrett non sarebbe nemmeno entrato nella sala da concerto per l’ affronto artistico, ma sicuramente nel 1975 mantiene ancora viva la freschezza di un giovane trentenne, e accetta di suonare. Il risultato finale è incredibile; il concerto per “piano solo” si sviluppa in 4 parti numerate e prive di titolo. Nei brani si passa da momenti di suspance in cui la melodia trova il suo spazio ideale in poche note, colorite, dalle tinte forti, sino a virtuosismi di “rag Time” accompagnato nei quarti dal suono possente della meccanica del pedale. Atmosfere oniriche rapite da molti autori di New Age. Ogni fraseggio ha un senso compiuto e in qualche istante sembra riecheggiare l’ anima di Glenn Gould nelle Variazioni Goldberg. Nel 1978 il disco raggiunge il numero di 1.500.000 copie vendute, raggiungendo quota di 5.000.000 nella riedizione su cd. Si tratta di un disco fruibile da parte di tutti, basta ascoltarlo in contesti di assoluto relax. È l’inverno del 1999. Un vaporetto attraversa la laguna di Venezia. Due ragazzi si incontrano e si notano tra la folla. Sono Camilla, diciottenne timida, appena arrivata dal paese per studiare letteratura russa e Silvestro,coetaneo più spavaldo ma ingenuo e immaturo. E quando il vaporetto attracca, un pò per destino e per volontà decide di seguire la ragazza per le calli nebbiose di un’isola della laguna e passa la notte insieme a lei... Così comincia un’avventura lunga dieci anni che porterà i due ragazzi dalla Venezia quotidiana degli studenti fino all'alienante frenesia di Mosca, tra amicizia, paura, dubbio, incredulità che si fondono in un sentimento che piano piano diventa sempre più profondo. Il film è un viaggio soprattutto nell'anima, un momento di passaggio dall'età dei diciott'anni a quella dell'esperienza, della maturità vera, non quella convenzionale scritta sul diploma. Lo stesso rappresenta Dieci Inverni per Valerio Mieli, al suo debutto nella regia di un lungometraggio. Non accade spesso che il Centro Sperimentale di Cinematografia si impegni nella produzione dell'opera prima di un allievo diplomato e questo film, produzione italorussa è il primo realizzato dopo la firma dell'accordo tra il governo russo e quello italiano siglato nel 2005. Gli interpreti, Michele Riondino e Isabella Ragonese (Viola di Mare, Oggi Sposi) hanno una solida formazione teatrale alle spalle che ha permesso loro di entrare meglio nella psicologia dei personaggi. Un film nel quale le ingenuità non sono sinonimi di superficialità ma sorprende la leggerezza di una sceneggiatura ben fatta che scivola tra tenerezza e affettuosa dedizione. Leggere... LIBRI RACCONTI PERUGINI Autori vari (Midgard Editrice) Tredici autori, tredici racconti dal sapore etnico che riguardano il nostro territorio e che in particolare si focalizzano intorno al capoluogo umbro. (Midgard Editrice). Il libro, realizzato con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia è stato presentato lunedì 7 dicembre, alle ore 17,30, presso la sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia. A condurre l'evento la giornalista Sofia Coletti, con la partecipazione dell'assessore comunale alla cultura, Andrea Cernicchi Alberto Mori. Ospite d'onore l'attore perugino Filippo Timi, autore illustre di un racconto del libro.Presenza importante, quella di Timi, che di sicuro garantisce un lancio stellare al nuovo progetto del Comune destinato a incentivare la lettura e in generale promuovere le attività culturali, oltre che dare risalto ai numerosi talenti locali. Un presente natalizio per un’operazione intelligente e ambiziosa che unisce qualità e solidarietà: parte del ricavato ( 2 euro ogni copia venduta) sarà infatti devoluto in beneficenza e andrà all’associazione La Gomena per la realizzazione di una scuola per i bambini di La Floresta (Uruguay). I racconti presenti nel volume sono: "Minabum" di Filippo Timi, "Nei Dettagli Nascosto" di Gaia Mencaroni, "Dal Fondo" di Diego Mencaroni "Took Your Name" di Giovanni Dozzini, "la Guerra Del Sale" di Fabrizio Bandini, "Giusto una Sfida" di Fabio Castellani, "Spleen di Perugia (con Blue Note)" di Antonio Senatore, "Una Ruga" di Luca Mignanelli, "P.G" di Nicola Castellini, "il Delirio Del Canarino" di Matteo Grandi, "MANGIARE. Capire. Morire" di Lucio Giuliodori, "Fons Viridarii" di Alberto Massarelli e "L'isola" di Fabrizio Bellini.