Traduzione di Sandra Sansolino Centro Studi EBN - Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico S.OrsolaMalpighi - Italia www.ebn1.eu - www.evidencebasednursing.it Toolkit strumenti per l’implementazione delle linee guida T toolkit Implementazione delle linee guida di pratica clinica Copyright Ad eccezione di quelle parti di documento per cui appare una specifica proibizione o limitazione dovuta alla legge sul copyright, il resto del documento può essere riprodotto e pubblicato nella sua interezza, incluso nella forma elettronica a fini educativi e non commerciali, senza richiesta di consenso o permesso da parte del Collegio Infermieri Professionali dell’Ontario prevedendo solo una citazione particolare nei lavori copiati come segue: Registered Nurses Association of Ontario (2002). Toolkit: Implementation of clinical practice guidelines. Toronto, Canada:Registered Nurses Association of Ontario. (Collegio Infermieri Professionali dell’Ontario (2002). Toolkit: implementazione delle linee guida sulla pratica clinica. Toronto. Canada). tavola dei contenuti Introduzione Impostazione dell’organizzazione . . . . . . . . .6 capitolo 1 Step 4: Decidi le tue strategie di implementazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Step 1: Seleziona la tua linea guida di practica clinica …………………………... .11 capitolo 5 capitolo 2 capitolo 6 Step 2: Identifica, Analizza, e metti sotto contratto gli Stakeholders . . . . . . . . . . . . . . 18 Step 6: quali sono le tue risorse? . . . . . .. . ..46 capitolo 3 bibliografia . . . . . . . . . ... . . . . . . . . . . . . . .56 Step 3: Valuta la tuoa predisposizione ambientale ……………………………….. 28 appendice capitolo 4 Step 5: valuta i tuoi successi . . . . . . . . . . . .40 sommario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 A: Revisiona e aggiorna il Toolkit . …... . .58 B: Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .59 Panel di sviluppo del toolkit Il Registered Nurses Association of Ontario (RNAO) ha stabilito un panel di infermieri e di ricercatori per sviluppare un Toolkit for Implementing Clinical Practice Guidelines. Il panel è costituito dai seguenti membri: Team di supporto per lo sviluppo del toolkit The Toolkit è stato pensato e sviluppato dall’intero panel. Tuttavia, la leadership in ogni specifico capitolo è stata assunta nel modo seguente: Impostazione dell’organizzazione: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tazim Virani capitolo 1: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ……………..Ian Graham, Tazim Virani capitolo 2: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ………..…..Irmajean Bajnok, Elizabeth Borycki capitolo 3: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …...…………Irmajean Bajnok, Julia Scott capitolo 4: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ……...Ian Graham, Margaret Harrison, Jo Logan, Lynn McCleary capitolo 5: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . …….…..….Barbara Davies, Alba DiCenso capitolo 6: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ………...…...Michael Power, Tazim Virani sommario: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ……………..…Tazim Virani scenario: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ……………Elizabeth Borycki, Lynn McCleary Visitare il sito web RNAO www.rnao.org per ordinare questo Toolkit. Riconoscimenti RNAO desidera ringraziare le seguenti persone per la revisione del Toolkit: Introduzione Impostazione dell’organizzazione Le linee guida di pratica clinica (CPGs) sono comunemente intese come: elaborazioni sistematiche delle dichiarazioni di migliore pratica suggerita in un’area specifica, destinate a fornire il senso di direzione ai professionisti nella loro pratica. Le linee guida di pratica clinica sono effettuate per permettere la realizzazione di uno o più dei seguenti obiettivi: • Per fornire una cura efficace basata sulle evidenze attuali; • Per risolvere un problema in ambito clinico (ad esempio una gestione carente del dolore); • Per raggiungere l’eccellenza nel fornire assistenza incontrando o eccedendo gli standard di assicurazione della qualità; • Per introdurre un’innovazione (ad esempio nuovi test di efficacia o di trattamento). Nonostante il crescente sviluppo di CPGs, continua ad esserci una grande variazione nella pratica assistenziale in generale, e in quella infermieristica in particolare. Inoltre vi è la preoccupazione che le CPGs non saranno pienamente utilizzate dai professionisti della sanità se esse non saranno efficacemente introdotte, supportate ed implementate. C’è un forte supporto in letteratura, sebbene si tratti in larga parte di studi per medici, che indica l’inadeguato uso di linee guida CPGs ben conosciute. (Bero, Grilli, Grimshaw, Harvey, Oxman & Thomson, 1998; Davis & Taylor-Vasey, 1997; Oxman, Thomson, Davis & Haynes, 1995; Thomas, Cullum, McColl, Rousseau, Soutter & Steen, 1999; Wensing, Van der Weijden, & Grol, 1998). Le linee guida di miglior pratica RNAO si trovano all’indirizzo www.rnao.org Questo toolkit è stato designato per favorire gli ambienti dell’assistenza sanitaria massimizzando il potenziale delle CPGs attraverso implementazioni sistematiche e ben pianificate. E’ stato inoltre progettato per accompagnare le linee guida di miglior pratica infermieristica (NBPGs) sviluppate dal Collegio degli Infermieri dell’Ontario per facilitare la loro implementazione. Le probabilità di successo nell’implementazione delle linee guida aumentano quando: • Viene usato un processo sistematico per l’identificazione di linee guida ben sviluppate e basate sulle evidenze scientifiche; • Sono identificati e coinvolti gli stakeholders appropriati; • Viene condotta una valutazione della disponibilità ambientale riguardo l’implementazione delle linee guida; • Vengono usate strategie di implementazione basate sulle evidenze che indirizzino gli argomenti sollevati dalla valutazione di disponibilità dell’ambiente; • Viene pianificata e condotta una valutazione dell’implementazione; • Vengono considerate le risorse implicate per portare avanti adeguatamente evidenziate. le attività Questo capitolo del toolkit di implementazione risponde a 4 domande: 1. a chi è destinato? 2. come è stato sviluppato? 3. quali sono i suoi limiti? 4. come si deve usare? A chi e’ destinato il Toolkit? Gli utenti del Toolkit di implementazione sono gli infermieri e gli altri professionisti sanitari. In particolare, esso ha maggior valore per coloro che hanno responsabilità riguardo l’implementazione delle linee guida nelle loro organizzazioni. Le organizzazioni che desiderino implementare le linee guida dovrebbero identificare uno o più individui a cui verrà assegnata la responsabilità di facilitare la progettazione, l’implementazione e il processo di valutazione. Ovviamente l’approccio interdisciplinare è un fattore importante nelle attività di pianificazione, implementazione e valutazione. Gli individui identificati per guidare il processo di implementazione CPG possono essere segnalati come facilitatori, project managers o project leaders. I Gruppi incaricati di guidare le attività di implementazione possono essere indicati come “the Implementation Committee, Steering Committee or Project Team”. Come e’ stato sviluppato questo Toolkit? L’RNAO con un finanziamento del Ontario Ministry of Health and Long-Term Care (MOHLTC) ha iniziato un progetto pluriennale per sviluppare, valutare e diffondere le linee guide di miglior pratica infermieristica. Un panel di infermieri/ricercatori è stato riunito dalla RNAO per sviluppare un Toolkit per guidare le organizzazioni che desiderino implementare le linee guida comprese quelle sviluppate come parte del Progetto di Linee guida per la Miglior Pratica Infermieristica. Il panel ha condotto il suo lavoro indipendentemente da ogni pregiudizio o influenza dell’Ontario MOHLTC. Il Panel, attraverso un processo di consenso, ha stabilito lo scopo del Toolkit. Quando possibile, il Panel ha usato una gerarchia di evidenze che ha assegnato i livelli delle stesse. Le evidenze sono state identificate dalle revisioni sistematiche disponibili, dagli studi primari e dall’opinione esperta dei membri del panel. Il Toolkit è stato sviluppato come risorsa di facile impiego per facilitare l’identificazione sistematica e l’implementazione delle Linee Guida di pratica clinica. Dal momento che il contenuto conta sulle conoscenze attualmente disponibili, sarà sottoposto a regolare revisione e aggiornamenti. Attenzione Quali sono i limiti del Toolkit? La ricerca nel campo dell’implementazione delle CPGs è al suo stato primordiale. La maggior parte di questa ricerca è stata condotta con un gruppo di medici e pochissimi infermieri o altri gruppi di professionisti. Perciò il lettore è avvisato di considerare con cautela l’aderenza tra la propria Organizzazione e le raccomandazioni e indicazioni fornite da questo Toolkit. Come usare il Toolkit? Il toolkit è stato concepito usando un modello sviluppato dal panel (vedere fig.1). Il modello descrive 6 componenti essenziali per l’implementazione delle linee guida: 1. Identificazione della linea guida; 2. Identificazione, valutazione e contratto con il stakeholders; 3. Predisposizione ambientale; 4. Uso di strategie di implementazioni efficaci; 5. Valutazione dell’implementazione della linea guida; 6. Identificazione delle risorse richieste. Ogni capitolo è organizzato per corrispondere a uno dei sei componenti. Anche se i componenti dell’implementazione delle linee guida sono organizzati come capitoli separati, è importante notare che in ogni singolo componente vi sono le risorse richieste e gli stakeholders implicati. Alla fine di ogni capitolo sono identificate le la risorsa-chiave e le implicazioni degli stakeholder. Cosa cercare quando leggi i capitoli Ogni capitolo è organizzato con i seguenti sottotitoli: 1. Revisione del capitolo precedente 2. Qual è l’argomento di questo capitolo? 3. Definizioni chiave 4. Qui ci sono i FATTI 5. Sviluppatelo nella vostra realtà lavorativa 6. Implicazioni da considerare prima di procedere al capitolo successivo • Implicazioni degli stakeholder • Implicazione delle risorse • Implicazioni del piano d’azione 7. Scenario (un’applicazione dei contenuti di ogni capitolo ) 8. Referenze Descrizione dei contenuti del capitolo Capitolo Contenuto Schema Introduzione Capitolo 1 Impostazione dell’organizzazione Criteri per identificare una linea guida ben sviluppata basata sull’evidenza. Schema di piano d’azione Strumenti di valutazione critica di linee guida di pratica clinica esistenti. Andare a www.agreecollaboration.org Capitolo 2 Capitolo 3 Capitolo 4 Capitolo 5 Capitolo 6 Capitolo 7 Ingaggio degli stakeholders. La direzione provvederà a definire come identificare e ingaggiare gli stakeholders come supporto all’implementazione Struttura per condurre una valutazione della predisposizione ambientale. Strategie specifiche per la implementazione della CPG Valutazione della implementazione e dell’impatto della CPG. Vengono identificati indicatori-hiave. Viene data la direttiva generale sul come determinare le risorse umane e finanziarie per identificare, implementare e valutare la CPGs. Sono riassunti gli steps del Toolkit e sono provvisti gli strumenti per gestire e monitorare l’implementazione della CPG. Valutazione del foglio di lavoro degli stakeholders Foglio di lavoro della valutazione della predisposizione ambientale Foglio di lavoro per l’identificazione degli indicatori Foglio di budget Schema del piano d’azione Immagini per mostrare come usare il Toolkit Implicazioni di risorse Stakeholder Foglio di lavoro Piano d’azione Piano d’azione A chi inizia l’esercizio di planning, noi raccomandiamo di usare il nostro piano d’azione. Lo schema per il piano d’azione e un foglio di lavoro vuoto sono forniti su un dischetto a parte. Gli schemi possono essere immediatamente usati inserendo le informazioni appropriate nel foglio di lavoro. Man mano che si procede, inclusi in ogni capitolo si troveranno uno o più fogli di lavoro. Le definizioni chiave e un glossario completo sono in Appendice B. Implicazioni del piano d’azione • • • Familiarizzare con lo schema del piano d’azione. Identificare un ampio periodo di tempo per l’implementazione della linea guida e la valutazione del progetto. Iniziare immediatamente allo sviluppo del piano d’azione non appena si comincia il capitolo successivo. Implicazioni delle risorse Gli individui identificati a guidare il processo di implementazione della linea guida nella propria organizzazione dovrebbero avere abilità nella gestione dei progetti, nella gestione dei cambiamenti, facilità a lavorare con gli altri, a reclutarli ed essere pieni di risorse. • Deve essere capito immediatamente che il processo di implementazione delle linee guida richiede risorse: tempo dedicato alla conduzione, alla pianificazione e alla implementazione del progetto, tempo per la didattica ecc. I dettagli specifici delle risorse richieste sono discusse nel Capitolo 6. In ogni caso come per la valutazione degli stakeholders, la valutazione delle risorse richieste deve avvenire precocemente ed essere sviluppata attraverso il processo di pianificazione, Si usi il foglio di lavoro ogni volta che si cambia capitolo per identificare le implicazioni di budget per implementare la linea guida. Scenario All’interno di ogni capitolo viene illustrato uno scenario per indicare come si può identificare, implementare e valutare l’implementazione di una linea guida. Qui sotto c’è una breve descrizione dello scenario che potrà essere ampliato per illustrare i contenuti di ogni capitolo. Tu sei una Infermiera esperta in ‘cure palliative’in un ospedale generale. Nel primo anno in questa posizione funzionale, hai lavorato nel programma di cura palliativa con pazienti e come consulente per le colleghe dell’ospedale riguardo alla gestione del dolore in generale. Negli ultimi mesi hai riflettuto sul livello di controllo del dolore e sulla gestione del dolore praticata nel tuo ospedale. Sei consapevole che la soddisfazione del paziente e dei suoi famigliari è bassa nella tua realtà come in altre realtà simili. Sai che alcuni tuoi colleghi sono interessati a migliorare la gestione del dolore. Hai discusso di questo con il tuo manager e caposala. Tutti e tre decidete che sarebbe una buona idea cercare una linea guida di pratica clinica sulla gestione del dolore da applicare alla vostra realtà. Riferimenti Bero, A. L., Grilli, R., Grimshaw, M. J., Harvey, E., Oxman, D. A., & Thomson, M. A. (1998). Closing the gap between research and practice: An overview of systematic reviews of interventions to promote the implementation of research findings. British Medical Journal, 317, 465-468. Haynes, R. B. (1995). No magic bullets: A systematic review of 102 trials of interventions Davis, A. D. & Taylor-Vaisey, A. (1997). Translating guidelines into practice: A systematic review of theoretic concepts, practical experience and research evidence in the adoption of clinical professions allied to medicine. (Cochrane Review) guidelines. Canadian Journal, 157, 408-416. Medical Association Oxman, D. A., Thomson, M. A., Davis, A. D., & to improve professional practice. Canadian Medical Association Journal, 153, 1423-1431. Thomas, L., Cullum, N., McColl, E., Rousseau, N., Soutter, J., & Steen, N. (1999). Guidelines in In: The Cochrane Library, Issue 3, Oxford: Update Software. Wensing, M., Van der Weijden, T, & Grol, R. (1998). Implementing guidelines and innovations in general practice: Which interventions are effective? British Journal of General Practice, 48, 991-997. capitolo 1 Step 1 Seleziona la tua linea guida di pratica clinica Preambolo: Il primo step per usare una linea guida di pratica clinica (CPGs) nella tua organizzazione è di decidere quale introdurre. Uno numero crescente di tali linee guida sullo stesso argomento ha come risultato uno spreco di tempo e difficoltà per accedere e scegliere quella di più alta qualità. Le linee guida di pratica clinica possono essere trovate attraverso molte fonti incluso la letteratura pubblicata, siti internet e organizzazioni. Le linee guida variano nel livello di rigore metodologico usato per svilupparle, nella forza delle evidenze che supportano specifiche raccomandazioni, nella chiarezza e nel formato. Tra coloro che sono coinvolti nello sviluppo di CPG c’è un crescente riconoscere che vi è bisogno di seguire una modalità standard di sviluppo di CPG. Molte linee guida hanno difficoltà a seguire standard metodologici stabili per tutte le aree in cui si esse si sviluppano, in particolare nella identificazione, valutazione e sintesi delle evidenze scientifiche (Cluzeau, Littlejohns, Grimshaw, Feder & Moran, 1999; Graham, et al., 2001; Grilli, Magrini, Penna, Mura & Liberati, 2000; and Shaneyfelt, Mayo-Smith & Rothwangl, 1999). Di cosa parla questo capitolo? In questo capitolo imparerai come valutare la qualità della linea guida con uno strumento di valutazione. Rivedrai anche il processo che un gruppo può usare per facilitare l’adozione o adattamento di una linea guida per uso locale. Il processo tramite il quale puoi criticamente valutare le linee guida disponibili sarà accompagnato da strategie e strumenti. Il primo passo nell’implementare qualsiasi linea guida è trovare la migliore da implementare. Le informazioni contenute in questo capitolo sono basate sulle seguenti risorse chiave: Graham, Harrison& Browers (2001) e dall’esperienza dell RNAO nel Nursing Best Practice Guidelines Project, 2001 Parole -chiave Linee guida di pratica clinica o linee guida di miglior pratica “Dichiarazioni (basate sulle migliori evidenze disponibili) sviluppate sistematicamente per assistere i professionisti e i pazienti circa le decisioni appropriate sulla cura per particolari circostanze cliniche”. ( Field & Lohr, 1990). Consensus di opinioni esperte “Un processo di decisioni politiche, non è un metodo scientifico per creare nuova conoscenza. Al suo meglio, lo sviluppo del consenso fa l’uso migliore delle informazioni disponibili, siano esse dati scientifici o saggezza collettiva dei partecipanti”. (Black, Murphy, Lamping, McKee, Sanderson & Askham, 1999). Evidenza “Un’osservazione, un fatto o un corpo organizzato di informazioni offerto per supportare o giustificare inferenze o credenze nella dimostrazione di qualche asserzione o argomento in questione”. (Madjar & Walton, 2001) Attenzione: Cerca CPGs che siano basate su evidenze della più alta qualità Pratica basata sull’evidenza L’applicazione sistematica delle migliori evidenze disponibili per la valutazione di opzioni o nella presa di decisioni nell’ambito della gestione clinica e politica ( National Forum on Health, 1997). Livelli delle evidenze Gerarchia di evidenze, di solito ordinate dalla più forte alla più debole Risorse Fabbisogno finanziario, umano o “in natura” necessario per ottenere gli obiettivi delineati dal piano d’azione. Stakeholder Un individuo, gruppo e/o organizzazione con un interesse riconosciuto nella tua decisione di implementare una linea guida. Gli stakeholders includono individui o gruppi che direttamente o indirettamente influenzano l’implementazione di una linea guida. Revisione Sistematica L’applicazione di un approccio scientifico rigoroso per consolidare le evidenze della ricerca su un argomento specifico. “Le revisioni sistematiche stabiliscono dove gli effetti dell’assistenza sanitaria sono consistenti e dove i risultati della ricerca possono essere applicati su popolazione, ambiente, e differenze nel trattamento (ad esempio il dosaggio), e dove gli effetti possono variare in modo significativo. L’uso di metodi espliciti e sistematici limita i bias (errori sistematici) delle revisioni e riduce gli effetti negativi, ciò provvede a dare risultati più attendibili sui quali si possono trarre conclusioni e prendere decisioni”. (Clarke & Oxman, 1999). Qui ci sono i FATTI Per selezionare una Linea guida di Pratica Clinica si hanno bisogno di criteri per la “decision-making”, come i criteri di valutazione specificatamente studiati per accertare le Linee guida di pratica clinica. Graham, Calder, Hebert, Carter & Tetroe (2000) hanno condotto una comparazione di strumenti di accertamento clinico per le Linee guida di Pratica Clinica. Gli autori hanno concluso che, sebbene siano stati identificati un grande numero di questi strumenti, non ve ne è nessuno che possa essere raccomandato in modo esclusivo. Lo strumento di Cluzeau, comunque, è stato notato per essere la prova più ampia. Lo strumento di Cluzeau è stato sottoposto ad ulteriori verifica, revisionato e rinominato strumento AGREE (Appraisal of Guidelines for Research & Evaluation), basandosi sul nome di un gruppo internazionale stabilito per migliorare lo sviluppo e l’efficacia delle Linee guida. AGREE è il più attuale e rigorosamente testato strumento per la valutazione delle linee guida disponibile attualmente. Siete raccomandati di visitare regolarmente il sito AGREE per avere la versione più aggiornata di questo strumento. www.agreecollaboration.org Rendilo possibile nella tua pratica clinica Come selezioni una linea guida di pratica clinica? Step 1: Identificare se una organizzazione o autore attendibili abbiano già condotto un accertamento recente di linee guida nella vostra area di interesse. Le associazioni come l’RNAO hanno usato un processo sistematico per valutare criticamente molte linee guida di diverse aree. Se tale valutazione esiste, determinare se l’organizzazione o l’autore hanno usato un processo di valutazione rigoroso e sistematico usando uno strumento valido. Inoltre dovrete scoprire chi è stato coinvolto nel processo valutativo e quali siano le limitazioni della linea guida identificata. Step 2: Se non è disponibile alcuna revisione della linea guida, cercare sistematicamente tutte le linee guida dell’area d’interesse • Cominciare cercando sistematicamente le linee guida su internet. Molti siti web forniscono l’accesso alle linee guida. Si noti che tali linee guida variano in rigore e qualità. Inoltre molti di questi siti web non fanno accertamenti sistematici sulla qualità delle linee guida presenti nel loro database. Quindi è altamente raccomandata una accurata e sistematica ricerca su Internet. • Usare una bibliotecario abile o un esperto in ricerca della letteratura, cercare nei comuni database di letteratura sanitaria per le linee guida nell’area di interesse. Una ricerca accurata include il tenere una dettagliata documentazione della strategia di ricerca usata. I termini di ricerca devono essere attentamente identificati dai clinici che più hanno famigliarità con l’argomento clinico di ricerca. Per esempio la terminologia usata per la ricerca delle LG nell’area del dolore includono: pain, pain management, pain relief, practice guideline(s), clinical practice guideline(s), standards, evidence-based guidelines, best practice guidelines. E’ altamente raccomandata la ricerca in più di un database (Medline, CINAHL, Embase, etc). • Le CPGs sono spesso sviluppate dalle organizzazioni, gruppi di organizzazioni e/o associazioni e possono non essere pubblicate in letteratura. Puoi intervistare i tuoi stakeholders riguardo la loro conoscenza sulle CPGs non pubblicate. Step 3: Assicurarsi che tutte le GPGs siano accessibili nella loro interezza. Una lettura veloce generalmente punta su documenti tecnici, monografie o altri documenti associati che descrivono in dettaglio lo sviluppo della linea guida, così come le evidenze che la supportano. Deve essere tenuto una scrupolosa registrazione delle linee guida a cui si è avuto accesso. Step 4: Quando si ha avuto accesso a un gran numero di linee guida. deve essere usato un criterio di screening per inserire i documenti in una breve lista. I criteri di screening dovrebbero assicurare che essa è stata sviluppata su criteri evidence based. Questi criteri includono: GPGs scritte nella propria lingua di appartenenza, (se avete difficoltà di traduzione) scritte entro un determinato periodo di tempo, focalizzate su un piccola area di interesse, ecc. Cosa fai una volta che hai identificato un gruppo di CPGs? Step 1: Usare lo strumento AGREE per valutazione criticamente le CPGs della breve lista. Questo strumento permette di valutare in 6 dimensioni-chiave: scopo e proposito; coinvolgimento di stakeholder, rigore dello sviluppo, chiarezza e presentazione, applicabilità e indipendenza editoriale. Identificare un gruppo di 5 o 6 membri per rivedere e stimare indipendentemente le linee guida. E’ preferibile che i membri abbiano capacità ed esperienza, come gruppo, nell’area di interesse specifica, abbiano qualche conoscenza del processo di ricerca e che siano orientati all’uso dello strumento AGREE. Tavole e griglie dei punteggi dell’AGREE per ogni CPG possono essere sviluppate per riassumere i dati della valutazione e permettere il confronto tra le CPGs. Il processo di valutare criticamente le linee guida permette di identificarne una o più che voi e la vostra organizzazione potete prendere in considerazione per l’implementazione. Se ne viene identificata più di una, il team per l’implementazione può decidere se usarne una sola o se adottare le raccomandazioni di una o più linea guida basate sul livello di evidenze, chiarezza, ecc. Step 2: La maggior parte delle CPGs hanno un certo numero di raccomandazioni. Il team per l’implementazione ha bisogno di identificare le raccomandazioni per l’implementazione. Nel processo decisionale si possono considerare le seguenti domande: 1. Ci sono raccomandazioni basate su un più alto livello di evidenza rispetto alle altre? 2. Ci sono specifiche raccomandazioni nella CPG che incontrano i bisogni della nostra organizzazione? 3. Ci sono raccomandazioni che sono già state implementate? 4. Ci sono raccomandazioni già parzialmente implementate? 5. Ci sono delle raccomandazioni che devono essere implementate prima di altre? 6. Ci sono raccomandazioni che non possono essere implementate in una volta sola? 7. Ci sono raccomandazioni che richiedono più tempo per la loro completa implementazione? 8. Ci sono barriere all’implementazione che richiedono maggiori risorse? (es. tempo, soldi, capacità specifiche). Le decisioni prese in questa fase daranno informazioni sullo scopo della vostra implementazione di CPG, come pure sulla quantità di risorse richieste. Usare stakeholders chiave--quali infermieri manager e infermieri che lavorano in ambito pratico--ed i dati di garanzia della qualità per rispondere alle domande elencate sopra. Prima di andare al prossimo capitolo consideriamo i seguenti punti Implicazioni degli stakeholders Stakeholders-chiave vengono impiegati precocemente nel processo, per esempio per essere parte della valutazione della CPG Gli stakeholders hanno importanti risorse di informazione come: estensione del problema, bisogni non chiaramente rivelati e motivazione per indirizzare il lavoro finale. Implicazioni delle risorse Considerare le risorse per le seguenti cose: ricerche CPGs in letteratura e su Internet; tempo per la valutazione critica delle CPGs; spazio e tempo affinchè il panel o il comitato si incontri in maniera regolare. RNAO ha workshop disponibili sui seguenti argomenti che possono assistere nello sviluppo di abilità (vedi www.rnao.org): a) Valutazione di ricerca –modulo di apprendimento. b) Worshops personalizzati per le aree di riflessione critica e di pratica basta sull’evidenza, per il lavoro in team, gestione del cambiamento, trattative, ecc. Implicazioni del piano d’azione Compilate il vostro piano d'azione ed includete le azioni specifiche che saranno richieste per la vostra organizzazione per identificare una linea guida specifica, le raccomandazioni specifiche, ecc. Specificate le responsabilità per i compiti per es. della ricerca su Internet e della letteratura, la valutazione della linea guida , la compilazione dei dati, ecc. Scenario Sei l’infermiere clinico esperto che ha portato avanti l'accertamento e la gestione del dolore nella tua organizzazione. La tua prima operazione è di trovare una CPG adatta per la gestione del dolore. Hai assunto la direzione, con il supporto del tuo responsabile dell’Ufficio Infermieristico, per mettere insieme un panel di stakeholders interessati alla gestione del dolore. Il comitato per l’implementazione di una CPG sul dolore è costituito da tre infermieri, un infermiere manager, un formatore di infermieri, un medico, un farmacista e un professore universitario di assistenza infermieristica. Due membri del comitato acconsentono di condurre una ricerca di CPGs relativo alla gestione del dolore. Consultano un bibliotecario e fanno una ricerca sull’assistenza infermieristica e medica in letteratura e su Internet. Tutti i membri di comitato usano i loro contatti professionali per cercare lavori non pubblicati o in fase di esserlo. Il panel identifica dieci CPGs relative alla valutazione ed alla gestione del dolore: 1. Royal College of Nurses: The Recognition and Assessment of Acute Pain in Children; 2. AHCPR: Acute Pain Management in Adults: Operative or Medical and Trauma; 3. AHCPR: Management of Cancer Pain in Adults; 4. American Pain Society: Quality Improvement Guidelines for the Treatment of Acute and Cancer Pain; 5. American Geriatric Society: The Management of Chronic Pain in Older Persons; 6. College of Physicians and Surgeons of Alberta: Guidelines for the Management of Chronic Non-Malignant Pain; 7. Canadian Pain Society: Guidelines for the Management of Chronic Non-Malignant Pain; 8. University of Iowa Gerontological Interventions Research Center: Research Based Protocol: Acute Pain Management; 9. American Society of Anaesthesiologists: Practice Guidelines for Chronic Pain Management; 10. Health Canada: The Management of Chronic Pain in Patients with Breast Cancer. Due membri del comitato esaminano le linee guida identificate, usando i seguenti criteri: 1. La linea guida è interamente disponibile ed accessibile; 2. La linea guida è basata sull’evidenza, per esempio contiene i riferimenti, la descrizione e le fonti delle evidenze; 3. La linea guida è nella lingua dei recensori; 4. La linea guida è datata non prima del 1995; 5. La linea guida è rigorosamente imperniata sul tema (una rapida lettura da parte di due membri conferma se la guida indirizza all’argomento in discussione). Ogni membro del comitato legge in modo esauriente le linee guida. Per identificare la qualità e la rilevanza delle linee guida, il comitato divide l'operazione di valutazione critica delle 10 CPGs. Per ogni CPG, ci sono valutazioni convenzionali, usando lo strumento AGREE. La classificazione e la valutazione globale di ogni esperto sono ricapitolate affinchè il comitato le riveda. Il comitato identifica le seguenti tre CPGs come rispondenti ai criteri di qualità stabiliti, e delle quali verranno adottate le raccomandazioni 1) AHCPR: Acute Pain Management in Adults: Operative or Medical and Trauma; 2) AHCPR: Management of Cancer Pain in Adults; and 3) Royal College of Nurses: The Recognition and Assessment of Acute Pain in Children. Il comitato confronta le raccomandazioni specifiche delle tre linee guida e conclude che la maggior parte delle raccomandazioni è basata sulla stessa evidenza. In alcuni casi, le raccomandazioni sono espresse meglio e l’evidenza è descritta più chiaramente. Il comitato decide di implementare le raccomandazioni che hanno la migliore evidenza. Inoltre seleziona le raccomandazioni per l’implementazione in base allo scopo delle proprie finalità ed obiettivi. Referimenti AGREE Collaboration (2000). Appraisal of guidelines for research and evaluation (AGREE) instrument. [on-line] Available: www.agreecollaboration.org. Field, M.J. & Lohr, K.N (eds). (1990) Guidelines for clinical practice: directions for a new program. Institute of Medicine, National Academy Press, Washington, DC. Black, N., Murphy, M., Lamping, D., McKee, M., Sanderson, C., & Askham, J. (1999). Consensus development methods: A review of the best practice in creating clinical guidelines. 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Creating a culture of evidence-based decision-making. Ottawa: Health Canada. Shaneyfelt, T., Mayo-Smith, M., & Rothwangl, J. (1999) Are guidelines following guidelines? The methodological quality of clinical practice guidelines in the peer-reviewed medical literature. JAMA, 281(20), 1900-1905. capitolo 2 step 2 Identificate, Analizzate, ed ingaggiate i vostri Stakeholders Dal precedente capitolo: ora che avete identificato e selezionato le Clinical Practice Guideline (CPG) o le raccomandazioni da diverse CPGs da usare nella vostra ambiente di lavoro, siete pronti a cercare gli stakeholders. Cosa tratta questo capitolo? Questo capitolo esamina il ruolo degli stakeholders (individui, gruppi e/o organizzazioni) che possono avere un chiaro interesse nella vostra decisione di implementare le CPGs e che possono influenzare le vostre decisioni ed azioni sul come voi sviluppate il vostro piano di implementazione. (Baker, Ogden, Prapaipanich, Keith, Beattie, & Nickleson 1999). Voi e il vostri team avete bisogno di: 1. Identificare gli stakeholders; 2. Analizzare i loro interessi; 3. Determinare il loro livello di supporto e di influenza relativo ai vostri piani; 4. Sviluppare strategie per coinvolgerli. Questo capitolo vi porterà lungo questo processo passo dopo passo Gli stakeholders possono supportare oppure opporsi all’implementazione della CPG, o persino rimanere neutrali al processo stesso. Questo capitolo affronterà tutti questi tipi di stakeholders e come il team può lavorare con gli stakeholders per implementare con successo una CPG. Le raccomandazioni in questo capitolo sono basate sulle seguenti risorse chiave: Shields (1994 ) assessing stakeholder support; Varvasovsky & Brugha ( 2000 ) – stakeholder analysis; Baker et al. ( 1999 ), Fottler, Blair, Whitehead, Laus & Savage ( 1989 ) and Blair & Whitehead ( 1988 ) – demonstrating the use of stakeholder analysis in hospital mergers; Pollak ( 1994 ) – example of stakeholder analysis used in program development. Definizioni-chiave Stakeholders Lo stakeholder è un individuo, gruppo e/o organizzazione con un chiaro interesse nella vostra decisione di implementare una CPG. Gli stakeholders includono individui o gruppi che saranno più o meno direttamente influenzati dalla implementazione della CPG. Gli stakeholders possono essere categorizzati in diversi modi: interni, esterni o di interfaccia Includerli in categorie vi renderà in grado di identificare: 1. gli stakeholders che influenzeranno la vostra implementazione; 2. gruppi di simil-stakeholders. Questo aiuterà voi e il vostro team a trovare il modo più efficace per arruolare gli stakeholders Gli stakeholders possono anche essere categorizzati secondo la loro risposta, positiva, negativa e/o neutrale, all’implementazione della CPG. Questa suddivisione è spesso determinata quando state portando avanti l’analisi di uno stakeholder. Stakeholder interni Essi sono all’interno dell’organizzazione e possono includere lo staff infermieristico, il direttore del servizio infermieristico, gli infermieri clinici specializzati, medici e altri. Stakeholders esterni Essi operano fuori dall’organizzazione e possono includere organizzazioni come RNAO, agenzie di accreditamento, e vari gruppi di interesse inclusi i pazienti e gruppi di consumatori ed altri Stakeholder di interfaccia. Questi operano oltre i confini organizzativi ed ambientali. Essi includono persone come i membri del consiglio della vostra organizzazione, staff con impegni incrociati ed altre persone simili. La categorizzazione può di solito essere determinata quando voi cominciate ad identificare gli stakeholders. Analisi dello stakeholder Questo è un modo per generare informazioni circa individui, gruppi o organizzazioni. L’analisi di uno stakeholder può aiutare voi e il vostro team a capire i suoi comportamenti, piani, relazioni ed interessi. Inoltre aiuterà voi e il vostro team a determinare le influenze e risorse che gli stakeholders porteranno. Gestione ed arruolamento degli stakeholder La gestione dello stakeholder descrive il modo in cui voi e il vostro team arruolate o lavorate con gli stakeholders. Il fine del loro arruolamento è la compatibilità tra i suoi interessi ed il vostro obiettivo finale. L’arruolamento dello stakeholder richiede vari approcci che possono migliorare le convergenze o almeno minimizzare le conseguenze del non avere obiettivi compatibili. La gestione dello stakeholder è un termine neutro dal momento che include modi di lavorare tanto con stakeholders positivi quanto negativi. Dove appropriato, sarà usata l’espressione ‘arruolamento degli stakeholder ‘al posto di ‘gestione degli stakeholder’. Triaging degli stakeholder Il triaging degli stakeholders è una forma di ingaggio degli stessi. Questi possono aiutare voi e il vostro staff a: 1. Indirizzare le energie verso gli stakeholders basandosi sul loro approccio negativo, positivo o neutrale; 2. Determinare quanta energia e che tipo di risorse ha da spendere ogni tipo di stakeholder; 3. Decidere quale gruppo di stakeholders debba essere indirizzato per primo; 4. Decidere i vostri obiettivi per il reclutamento degli stakeholders. Qui ci sono i FATTI C’è una piccola ricerca che supporta un particolare approccio verso l’identificazione degli stakeholders e/o la loro analisi ed arruolamento. Più recentemente la letteratura della politica sanitaria ha incorporato l’approccio di un caso-studio rivolto alla distribuzione verso cui gli stakeholders dovrebbero essere indirizzati, in un contesto vario di tipologie di progetti (vedi per esempio, Varvasovsky and Brugha, 2000 ). Rendere chiari i componenti del progetto, i processi di implementazione, e la famigliarità con i relativi argomenti vi aiuterà ad identificare la preparazione iniziale degli stakeholders. Di seguito a questo potete usare una tecnica di snowball. Con questa tecnica, ogni stakeholder è chiamato a identificare altri stakeholders di rilievo e/o viene condotta una ricerca strutturata in cui viene chiesto ai destinatari di identificare e/o valutare l’importanza dei vari stakeholders. Usare approcci sia quantitativi che qualitativi per identificare gli stakeholders faciliterà la compilazione della lista e dei database degli stakeholder. L’analisi degli stakeholder è un modo per: a) identificare gli individui chiave che posso avere impatto sui cambiamenti proposti; b) accertare le potenziali reazioni degli stakeholder in base alle loro posizioni in relazione ai cambiamenti; c) Determinare possibili modi di coinvolgere gli interessi degli stakeholders. Gli obiettivi dell’analisi degli stakeholder sono: • Massimizzare le congruenze tra gli interessi dello stakeholder e gli obiettivi del progetto • Gestire e/o minimizzare i rischi associati ad uno stakeholder non supportante. Come parte dell’analisi degli stakeholders, gli stessi devono essere accertati in termini di: • Potenziale di cooperazione o grado di supporto per le iniziative cliniche di cambiamento; • Potenziale di disaccordo o grado di influenza in relazione all’adozione di iniziative cliniche o di cambiamento. L’analisi degli stakeholder include l’accertamento del tipo di stakeholder (es. interno, esterno/o di interfaccia ); la natura dell’interesse conferito, i fattori che svilupperanno il suo interesse. Ciò renderà il vostro team in grado di determinare il livello di influenza e supporto dello stakeholder. E’ importante rivalutare regolarmente ogni stakeholder e la sua corrispondente posizione. Le strategie necessiteranno di essere riviste se compare un nuovo stakeholder o se lo stesso cambia la sua posizione nel tempo. Potete inoltre aver bisogno di impiegare differenti strategie per arruolare gli stakeholders, a seconda del loro supporto ed influenza. Altre aree da considerare nell’analisi degli stakeholders includono l’interesse nella materia, coinvolgimento degli stessi nel problema e l’impatto dell’argomento sugli stakeholders. Coloro che hanno grande influenza e che sono molto supportivi possono essere considerati come la più positiva influenza per la disseminazione ed adozione delle CPGs. Questi stakeholder necessitano di moltissima attenzione che li porti a continuare a sostenere l’iniziativa e devono essere mantenuti continuativamente informati. Coloro che hanno alta influenza, ma scarso sostegno necessitano della massima attenzione per trattenerli nel progetto. Coloro che hanno bassa influenza ma che sono altamente di supporto necessitano di attenzione per prevenire che diventino neutrali o negativi nei confronti del cambiamento. Coloro che hanno bassa influenza e che sono di scarso supporto possono essere al gradino più basso della lista delle priorità, è meglio arruolare questo gruppo in una posizione neutrale per minimizzare qualsiasi effetto negativo. Attenzione al vaglio degli stakeholders, che è determinante per quale strategia usare, con quale tipo di stakeholder e quando, e abilita l’uso delle energie e delle risorse più efficaci nel progetto dell’implementazione. Un buon abbinamento tra stakeholder e strategia ha come risultato la congruenza tra gli stakeholders e gli obiettivi del progetto. Un fallimento invece può risultare in: • • Spreco di energie (eccessiva attenzione data agli stakeholder che hanno poca influenza) Opportunità mancate (fallimento nel coinvolgere stakeholder di sostegno). Ciò può mettere l’organizzazione a rischio, perché vi è un fallimento nell’anticipare e/o nel difendersi dagli stakeholders che non sono di supporto. Rendilo possibile nella tua pratica clinica Ora siete pronti a condurre passo dopo passo l’analisi degli stakeholders. Ciò aiuterà la vostra organizzazione nell’implementazione della vostra CPG. La chiarezza e’ il primo passo ‘critico’ Step 1: Siate molto chiari sul progetto della vostra CPG, sul vostro target (es. l’intera organizzazione, un sito, il vostro programma, la vostra unità) e su ciò che state tentando di compiere. Delineate come l’assistenza viene fornita adesso e chi ne è coinvolto. Prospettate come l’assistenza verrà erogata usando la CPG e chi ne sarà coinvolto. Usate l’intero team per definire chiaramente questo in un grafico. Tutti coloro che sono coinvolti nel prima e dopo di questa situazione saranno stakeholders. Questa azione servirà anche come inizio del vostro piano d’azione. Chiamare gli stakeholder Step 2: Lavorate ancora con il team completo e continuate ad identificare i vostri stakeholder-chiave nel progetto di implementazione. Ricordate di usare tutte le categorie di stakeholder: interni, esterni e di interfaccia. Ricordate di considerare gli infermieri clinici, i formatori degli infermieri ed altre figure professionali, staff dell’assicurazione della qualità, infermiere dirigente, infermieri ricercatori, pazienti e loro famiglie. Nell’identificare gli stakeholder bisogna considerare anche: Come la vostra organizzazione prende le decisioni Chi è coinvolto nel decision-making: • Coloro che prenderanno le decisioni (p.e. direttori, politici ecc); • Coloro che possono influenzare le decisioni; • Coloro che influenzano l’implementazione (p.e. infermieri, manager, medici, altri sanitari, medici, economato, famiglie ecc.); • Coloro che sosterranno le decisioni e l’implementazione (direttori, dirigente dell’ufficio infermieristico, ecc.); • Coloro che condurranno e sosterranno gli aspetti dell’implementazione (infermieri, manager, medici, economato, parte politica, famiglie, ecc.); • Coloro che implementeranno e useranno le raccomandazioni. Tipo di cooperazione: • • • Chi appoggia: Chi non appoggia; Coloro che rimangono neutrali. E’ tempo di raccogliere i dati Step 3: Una volta che avete una lista di stakeholder esauriente, lavorate con il vostro team per cominciare a raccogliere informazioni per capire i vostri stakeholders. Per fare questo dovreste osservare le persone-chiave, stabilire i gruppi di discussione o condurre interviste con esperti-chiave. Pianificate di usare un sistema specifico per descrivere il progetto della CPG così che ogni stakeholder ottenga le stesse informazioni. Nel completare l’analisi degli stakeholder, le informazioni circa ognuno di loro dovrebbe venire dalla fonte (osservazione, gruppo di discussione o intervista ad esperti-chiave) o dall’area più vicine possibile. Informazioni sugli stakeholder da risorse secondarie dovrebbero venire convalidate nel momento che gli stakeholder vengono impegnati nel progetto. (pag.30) Le informazioni da larghi gruppi di stakeholder, come lo staff infermieristico, può essere un cambiamento da ottenere; il lavoro con un gruppo di pratica professionale, rappresentativo degli infermieri, l’uso di osservazioni scritte e/o di “open forum” possono facilitare l’ottenere degli input da questo importante gruppo di skateholders. Usare un foglio di lavoro per la valutazione dello staleholder come guida per raccogliere tali dati. Durante questa raccolta, ricordare di chiedere agli stakeholders di identificare altre persone che, secondo loro, si può aver bisogno di considerare. Le informazioni del paziente e delle famiglie nel ruolo di skateholders possono essere ottenute direttamente dai pazienti e/o loro famigliari e dalla comunità e gruppi di consumatori. Organizzare e analizzare Step 4: Ora i dati necessitano di essere analizzati e giudicati rispetto al grado di supporto e di influenza degli stakeholders, come potenziale per la cooperazione o boicottaggio della vostra implementazione. L’analisi degli stakeholders può essere completata da un team o da un individuo. L’approccio del team è spesso preferibile per massimizzare le risorse e provvedere ad equilibrare l’analisi specialmente quando si fa l’accertamento relativo alla posizione e all’influenza degli stakeholders. Il consenso sarà la fonte principale della strategia di decision-making sul come voi e il vostro team andrete a lavorare per condurre una analisi esauriente degli stakeholders. Ricordate che la vostra analisi degli stakeholder è tempo-sensibile. Molti stakeholder potrebbero non apparire molto influenti ora ma, come il vostro progetto si dipana, potrebbero diventarlo. Per esempio, lo staff infermieristico potrebbe non essere altamente influente all’inizio nell’ottenere le risorse per far muovere il vostro progetto, ma potrebbero essere stakeholders-chiave nelle fasi di pianificazione e implementazione. Impegnarsi per un’ottima adesione Step 5: Durante l’analisi degli stakeholders, usate il modello della figura 2 per identificare le strategie che userete per arruolare al meglio i vostri skateholders. Accertate accuratamente e attentamente gli interessi e l’influenza dei vostri skateholders. I dati dell’analisi degli skateholder saranno utili lungo tutta la pianificazione, l’implementazione e la fase di valutazione del vostro progetto. Rivisitare e rivedere Step 6: Ricordate di rivisitare l’analisi dei vostri stakeholders regolarmente per rivedere la vostra lista di stakeholder-chiave e determinare se la loro posizione è cambiata in base alla vostra strategia di reclutamento o se vi sono stati altri cambiamenti specifichi. Analizzare e revisionare Step 7: Revisionate le vostre strategie di reclutamento degli stakeholders se ciò è necessario per aumentare la congruenza tra i bisogni degli stakeholders e gli obiettivi del vostro progetto. Questo ridurrà il rischio per la vostra organizzazione e per il vostro progetto e renderà in grado la vostra organizzazione di utilizzare al meglio le proprie risorse. Figura 2: influenza, supporto e strategie di arruolamento dello stakeholder Basso ----------- Supporto degli stakeholders ----------- Alto Alta ----------- Influenza degli stakeholders -----------Bassa Influenzeranno positivamente la Possono influenzare positivamente la disseminazione e l’adozione disseminazione e l’adozione se viene data Necessitano di molta attenzione ed loro attenzione informazioni per auto-mantenersi coinvolti Necessitano di attenzione per essere mantenuti coinvolti e per prevenire lo Strategie Collaborare sviluppo di un atteggiamento neutrale Coinvolgere e/o dare opportunità ove Strategie possono essere di supporto Collaborare Supportare e “nutrire” Incoraggiare il feedback Incoraggiare il feedback Conferire potere con uno status professionale Preparare la gestione del cambiamento Incoraggiare la partecipazione Conferire potere Preparare la gestione del cambiamento Coinvolgerli a qualche livello Alto supporto Alta influenza Alto supporto Bassa influenza Basso supporto Alta influenza Basso supporto Bassa influenza Possono negativamente influire Scarsa capacità di influenzare la sulla disseminazione e adozione disseminazione e l’adozione Necessitano di una grande attenzione per Possono avere impatto negativo e quindi ottenere o mantenere la neutralità e sentirsi devono essere monitorati attivamente coinvolti Dare loro attenzione per ottenere neutralità e mantenerli coinvolti Strategie Consenso Strategie Instaurare relazioni Consenso Riconoscere i bisogni Instaurare relazioni Usare stakeholder e consulenti esterni Riconoscerne i bisogni Coinvolgerli a qualche livello Usare stakeholder e consulenti esterni Sottolineare come la CPG si è sviluppata Coinvolgerli a qualche livello Non provocare nelle azioni Monitorare Monitorare Prima di procedere col prossimo capitolo, consideriamo quanto segue: Implicazioni delle risorse Accedere al foglio di lavoro sul budget nel dischetto accluso Completare come indicato Implicazioni del piano d’azione Pianificare il piano d’azione Aggiungere le attività in relazione con l’identificazione, l’analisi e reclutamento degli skateholder. Scenario Di seguito c’è lo scenario per implementare la CPG, per l’accertamento e la gestione del dolore che avete seguito in questo Toolkit. Ora il caso continua focalizzandosi sull’identificazione, l’analisi e gestione degli stakeholder. Questo è delineato nell’analisi completa dello stakeholder che segue lo scenario. Prima di pianificare come vorreste implementare le raccomandazioni sul dolore selezionato dalla CPG da voi scelta, prenderete in considerazione le informazioni usando il foglio dell’analisi degli stakeholders. La vostra ricerca rivela quanto segue: La vostra organizzazione non ha un programma di accertamento e gestione del dolore e l’uso di una valutazione basata sulle evidenze da parte dello staff varia da un’unità operativa all’altra. Per esempio, nelle due unità operative di terapia palliativa, i formatori clinici hanno creato con successo un gruppo interessato alla gestione del dolore. Questo gruppo revisiona la letteratura su base mensile e discute sui modi di implementare nuovi processi di gestione del dolore. Essi hanno cominciato a lavorare su uno nuovo standard di gestione infermieristica del dolore. Il gruppo ha identificato un numero di barriere per migliorare la gestione del dolore, incluso la mancanza del supporto per la documentazione e le differenze tra gli infermieri rispetto al loro atteggiamento riguardo al dolore e la loro conoscenza della gestione dello stesso. I Formatori clinici sono spesso chiamati a dare il loro consiglio nei casi difficili di gestione del dolore in altre 2 delle 12 unità operative. Contemporaneamente c’è lo staff di una unità operativa che tratta pazienti con AIDS allo stadio terminale della malattia. Molti dello staff sono nuovi e non hanno famigliarità con le evidenze riguardo la gestione del dolore. L’infermiere coordinatore dell’unità operativa non considera la gestione del dolore come una necessità primaria: ha detto più volte di essere maggiormente interessato al fatto che il suo staff abbia competenza nell’accertamento e gestione dei bisogni fisici ed emotivi dei malati di AIDS. Durante i vostri spostamenti all’interno dell’istituzione avete incontrato una oncologa che lavora con molti pazienti ambulatoriali del vostro servizio. Come è presente come medico nei confronti dei pazienti, così è supportiva nei confronti del vostro ruolo professionale. Essa vi ha chiesto di collaborare con lei sulla gestione del dolore per i pazienti ambulatoriali che afferiscono al vostro servizio. La stessa vede attualmente un grande numero di pazienti che assumono cure palliative per la gestione clinica del dolore. Parlando con altri medici dell’unità, venite a coscienza che sono essenzialmente soddisfatti del livello dell’attuale pratica infermieristica. Essi indicano che daranno supporto ai cambiamenti per la gestione infermieristica del dolore, sempre che non ne soffra la pratica attuale. Gli anestesisti della vostra istituzione hanno conoscenze specialistiche circa la gestione del dolore. Tuttavia sono oberati di lavoro e non hanno il tempo di aiutarvi nella pianificazione. La vostra valutazione iniziale dell’istituzione presenta molti cambiamenti come opportunità per migliorare l’assistenza al paziente e la pratica professionale. Voi siete entusiasta di cominciare il processo di disseminazione delle raccomandazioni delineate nella CPG che avete selezionato nel Capitolo 1. Avete le conoscenze circa gli stakeholder-chiave e avete completato le tavole di informazione degli stakeholder mostrate sotto. Inoltre, dopo uno scambio di idee, avete deciso le strategie–chiave per coinvolgere e arruolare i vostri stakeholders. Voi e il vostro team decidete di rivedere l’analisi dei dati sugli stakeholder periodicamente e di rivisitare le strategie di arruolamento così come di aggiungere nuovi stakeholders. Dopo aver completato il vostro accertamento sugli stakeholders, vi rendete conto che avete una gran mole di lavoro da fare. Vi rendete anche conto che i vostri skateholders avranno differenti gradi di influenza nel tempo e che avrete bisogno di assicurarvi un adeguato livello di supporto. Per esempio, all’inizio del processo di implementazione, gli infermieri avranno meno influenza nell’implementazione della linea guida che nel periodo più avanzato del progetto. All’inizio della vostra implementazione, voi e il vostro team decidete di coinvolgere nello sviluppo della strategia di implementazione alcune infermiere di ogni unità operativa. Quando cominciate ad applicare la linea guida, voi e il vostro team vi renderete conto che c’è bisogno di influenzare tutti gli infermieri di ogni unità operativa visto che sono loro ad avere un grande impatto sul se e sul come la linea guida viene implementata giorno per giorno. SCENARIO: FOGLIO DI LAVORO - risultato delle analisi dello stakeholder Stakeholder chiave Natura degli interessi assegnati. Influenza & supporto dello stakeholder (alta e bassa) Influenza Amm. ne della struttura Direzione dell’Ufficio Infermieristico Coordinatori Formatore clinico Gruppo di interesse per la gestione infermieristica Strategie di gestione Supporto Migliorare la qualità dei servizi clinici. Migliorare la pratica professionale. Costo-efficacia ed efficienza dei servizi. Essere il miglior provider dei servizi per la comunità. Alta Alta Alta Migliorare la qualità dei servizi clinici. Migliorare la pratica professionale. Essere il miglior provider di servizi della comunità. Migliorare la qualità dei servizi di gestione del dolore per i pazienti Migliorare la pratica professionale Alta Alta per uno dei due coord.ri Migliorare la qualità dei servizi di gestione del dolore. Migliorare la pratica Alta Bassa Alta Alta Alta Ottenere l’approvazione per attività di progetti-chiave (p.e. approvazione del programma sul dolore). Preparare per, e includere in, la gestione del cambiamento Collaborare nelle attività di progetto (p.e. organizzare meetings sul dolore). Preparare per, e includere in, la gestione del cambiamento. Collaborare su progetti e attività-chiave. Prepararli e includerli nella gestione del cambiamento. Collaborare su progetti-chiave (es. Educazione allo staff ) Prepararli e includerli nella gestione del cambiamento (es. Follow-up dello staff e del piano di assistenza ) Coinvolgerli nei lavori di gruppo (p.e. come parte di un team di consulenza verso altri servizi ). Rev.ne del dolore professionale. Mantenere l’indipendenza della pratica professionale. Mantenere la soddisfazione del lavoro. Infermieri Migliorare la qualità dei servizi di gestione del dolore. Migliorare la pratica professionale. Mantenere la soddisfazione del lavoro. Oncologi Bassa Bassa Migliorare la qualità del servizio di gestione del dolore per i pazienti. Alta Alta Anestesisti Mantenere la qualità dei servizi di gestione del dolore per i pazienti Alta Bassa Altri medici Migliorare la qualità del servizio di gestione del dolore per i pazienti Bassa Bassa Pazienti e famigliari Scegliere un fornitore di assistenza sanitaria (ospedale o professionista) che possa aiutarli nel gestire il dolore nel modo più efficace Alta Alta Aumentare il consenso (enfatizzare l’importanza delle linee guida, nella gestione del cambiamento, e della revisione di nuove ricerche). Coinvolgerli nel processo di valutazione della implementazione della CPG. Inizialmente monitorare l’attività. Coinvolgere la lungodegenza a più livelli - gradualmente all’inizio, durante lo sviluppo del programma, poi il più possibile, durante il processo di implementazione. Ricerca del consenso generale (educare sulle LG, sulla ricerca attuale, sviluppare forme di supporto che miglioreranno la pianificazione della pratica clinica standardizzata) Coinvolgerli in progettichiave (p.e. revisione e sviluppo di programmi e/o procedure politiche per il dolore). Enfatizzare come si sono sviluppate le linee guida (p.e. descrivere gli esperti coinvolti) Coinvolgerli attività di progetto-chiave p.e. programma e/o politica e revisione i procedure). Enfatizzare come si è sviluppato il programma complessivo (p.e. discutere sui medici esperti coinvolti nello sviluppo delle linee guida). collaborare in progetti-chiave (p.e. rivisione di programmi e/o pilitche e procedure per il dolore). Enfatizzare come il programma si è sviluppato (discutere sui tipi di studi utilizzati per sviluppare le linee guida). Coinvolgerli nel programma di implementazione della gestione del dolore. Sottolineare come si è sviluppato il programma (p.e. fornire un opuscolo informativo che descriva le linee guida. Riferimenti Baker, C., Ogden, S., Prapaipanich, W., Keith, C. K., Beattie, L.C., & Nickleson, L. (1999). Hospital consolidation: Applying stakeholder analysis to merger life-cycle. Journal of Nursing Administration, 29(3), 11-20. Blair, J. D., & Whitehead, C. J. (1988). Too many on the seesaw: Stakeholder diagnosis and management for hospitals. Hospital and Health Services Administration, 33(2), 153-166. Brugha, R. & Varvasovszky, Z. (2000). Stakeholder analysis. A Review. Health Policy and Planning, 15(1), 239-243. Fottler, M. D., Blair, J. D., Whitehead, C. J., Laus, M. D. & Savage, G. T. (1989). Assessing key stakeholders: Who matters to hospitals and why? Hospital and Health Services Administration, 34(4), 525-546. Pollack, C. (1994). 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In questo capitolo rivedremo gli otto elementi che si pensa supportino l’implementazione della CPG e si suggeriscono alcuni quesiti per assistervi nell’accertare il vostro ambiente. Definizioni -chiave Struttura Quegli aspetti delle infrastrutture organizzative che hanno a che fare con il come vengono prese le decisioni, con le pratiche dello staff, gli strumenti di supporto e le risorse disponibili (ad esempio: ci sono dei forum per i quesiti clinici? Come vengono prese le decisioni sulle risorse cliniche? Com’è il modello generale atteggiamento di staff rispetto ad uno staff misto?) Cultura del posto di lavoro La natura complessiva dell’organizzazione è soprattutto: a) come noi pensiamo che le cose debbano essere fatte; b) cosa viene visto come importante da focalizzare, come vengono allocate le risorse; e c) a cosa aspiriamo per basare la filosofia, i valori, la vision e la mission, e come vengono espresse nelle attività quotidiane (ad esempio c’è una coscienza dell’eccellenza nella pratica clinica? C’è un desiderio inespresso da mettere a fuoco sulla pratica basata sull’evidenza? C’è la tendenza all’essere un leader nell’assistenza di eccellenza? Sistemi di comunicazione Tutti i processi formali e informali che sono disponibili per attivare lo scambio di informazioni (ad esempio, quali sistemi di comunicazione formale ci sono per indirizzare i problemi clinici? E per iniziare il cambiamento a livello clinico? Ci sono dei forum/sedi disponibili per discussioni informali riguardo argomenti clinici? Sono reperibili da qualche parte i risultati di tali discussioni? ) Supporto della leadership Si intende la capacità, a tutti i livelli del menagement e di altre figure influenti nell’organizzazione, di apportare cambiamenti al sistema in relazione alla pratica clinica e alla qualità di cura (p.e. le figure di menagement a qualsiasi livello esprimono il desiderio di promuovere la pratica basata sull’evidenza? Sono conosciute come figure influenti nell’organizzazione che parlano francamente della qualità e dell’eccellenza clinica?). Conoscenza, abilità & attitudini del potenziale gruppo target La conoscenza, le abilità, la visione generale ed il sistema di convinzioni del potenziale gruppo target che promuove il cambiamento, la pratica basata sull’evidenza e l’assistenza clinica di eccellenza. Questo condizionerà le motivazioni riguardo l’adozione delle nuove idee e pratiche (p.e. lo staff ha la conoscenza e le abilità necessarie? Lo staff ha un atteggiamento positivo verso le nuove iniziative? E’ facile parlare di cambiamento con lo staff? Lo staff è stato sostenuto positivamente durante i cambiamenti nel passato?) Risorse Richieste finanziare, umane o di genere necessarie per raggiungere gli obiettivi identificati nel vostro piano d’azione. Relazioni interdisciplinari I comportamenti, i tipi di interazioni e modi di prendere le decisioni dimostrate tra e dentro le diverse discipline che saranno coinvolte o interessate nella CPG (ad es.: ci sono team di professionisti di varie discipline che lavorano regolarmente insieme?) Qui ci sono i FATTI Il contesto organizzativo ha un effetto significativo sull’implementazione della ricerca. Le raccomandazioni in questo capitolo sono basate sui seguenti lavori: 1. Kitson, Harvey & McCormack (1998) dichiarano che il successo dell’implementazione della ricerca è una funzione che vede l’azione di tre elementi: il livello e la natura dell’evidenza, il contesto o l’ambiente in cui la ricerca viene posta in atto e il metodo o il modo in cui il processo viene facilitato. Loro identificano tre dimensioni del contesto: cultura, ruolo della leadership e l’approccio dell’organizzazione alla misurazione. Essi concludono che il maggior successo dell’implementazione della ricerca avviene quando l’evidenza è forte, il contesto è recettivo al cambiamento con una cultura simpatetica e appropriati meccanismi di monitoraggio e di feedback, e dove ci sia un’appropriata facilità al cambiamento. 2. Dobbins,Ciliska & DiCenso (1998) sottolineano che le caratteristiche dell’organizzazione come dimensione, complessità, disponibilità di risorse, cultura, canali di comunicazione e processi di decisionalità sono significativamente associati con l’utilizzazione della ricerca ed esplicitano molto di più di altri fattori la variabilità nella utilizzazione della ricerca. 3. Logan & Graham (1998) evidenziano che l’ambiente di lavoro esercita una enorme influenza sui professionisti che possono incoraggiare o scoraggiare il processo di uso e trasferimento della ricerca. Identificano fattori strutturali, sociali e correlati al paziente. I fattori strutturali includono caratteristiche come la struttura di decision-making, carico di lavoro e risorse disponibili. I fattori sociali includono variabili come le politiche, le personalità coinvolte, la cultura ed i sistemi delle convinzioni del luogo. I fattori relativi ai pazienti includono la disponibilità o l’abilità di essere complici con le raccomandazioni evidence-based. 4. Solberg et al (2000) dichiarano che la capacità organizzativa di pianificare il cambiamento è una questione critica, poiché include un forte supporto e l’interesse a tutti i livelli della leadership, affiancando un’infrastruttura ben sviluppata, la capacità e la cultura per il miglioramento continuo della qualità e per la gestione del cambiamento.(42) Rendilo possibile nella tua pratica clinica Con l’aiuto del vostro team di implementazione, dare luogo a un accertamento della “presdisposizione ambientale” della vostra unità operativa o organizzazione rispondendo alle domande che accompagnano i fogli di lavoro (acclusi nel dischetto nella versione inglese). Potreste desiderare di consultarlo con altre persone-chiave o stakeholder mentre fate il vostro accertamento. A causa della complessità di molte organizzazioni e ambienti di lavoro di solito non è possibile né accurato rispondere semplicemente “si” o “no”. Si possono invece identificare elementi di aiuto e barriere nella tabella alla fine di questo capitolo. Il vostro piano di implementazione dovrebbe essere disegnato su misura prendendo in esame sia gli elementi di aiuto sia le barriere. Dovreste essere in grado di compensare alcune barriere attraverso il disegno del vostro piano d’intervento (vedi cap. 4) ed il piano di comunicazione con gli stakeholder (vedi cap. 2 ). Usate il foglio di lavoro sull’accertamento della predisposizione ambientale. Notate che mentre ci sono strumenti disponibili per ricerche valide ed attendibili, non vi è nessun approccio semplice per l’accertamento della preparazione ambientale. Il foglio di lavoro fornisce un mezzo di valutazione dei fattori chiave in relazione alla capacità ambientale. Prima di procedere con il prossimo capitolo considerate quanto segue: Implicazioni degli stakeholders L’accertamento sulla disposizione ambientale al cambiamento deve coinvolgere gli stakeholders chiave, Gli stakeholders da voi identificati a questo punto avranno bisogno di essere mantenuti informati e inseriti nel processo di pianificazione. Implicazioni delle risorse La conduzione dell’accertamento ambientale è un momento di grande sforzo. Deve essere previsto il tempo per esercitarsi in ciò e data la dovuta attenzione alla valutazione. Un’approfondita comprensione delle barriere e degli elementi di facilitazione potenzierà le strategie di implementazione. Implicazioni del piano d’azione Predisporre un modello di piano d’azione. Aggiungere le vostre strategie nel condurre l’accertamento della preparazione ambientale. Scenario Avete imparato come condurre un accertamento della preparazione ambientale. Decidete di condividere questa conoscenza con il Comitato di implementazione della CPG. Come team il comitato decide di condurre un accertamento della preparazione ambientale in ospedale. Questo avviene in tandem con la valutazione dello stakeholder. In primo luogo, basandosi sulla lettura della CPG per il dolore, il comitato decide che sarà più efficace implementare la linea guida in tutto l’ospedale, piuttosto che in una settore alla volta. Per esempio il comitato si rende conto che la documentazione probabilmente cambierà come parte dell’implementazione. Nel vostro ospedale non è possibile cambiare il sistema di documentazione per una unità operativa senza cambiare il sistema dell’intero ospedale. Ciò significa che l’ambiente per l’implementazione è l’intero ospedale. I membri del comitato condividono le informazioni tra loro sul come la gestione del dolore può avvenire all’interno dell’ospedale. Essi inoltre condividono informazioni sui fattori che, in questo ambito, possono aiutare o frenare l’implementazione della CPG. Il comitato decide che il direttore della gestione-qualità sarà la persona adatta da consultare durante questa fase del lavoro. Il dirigente direttore della gestione-qualità ha molta esperienza nel migliorare l’assistenza al paziente e ha famigliarità con la struttura manageriale e con i sistemi dell’ospedale. Tali sistemi sono un punto focale dell’accertamento ambientale, quindi ha senso avere questa figura coinvolta nel comitato in questa fase. Il comitato completa l’accertamento della preparazione ambientale in due settimane. Esso rileva le barriere e gli elementi di facilitazione per identificare le appropriate strategie di intervento. La discussione del comitato è delineata nel foglio di lavoro sotto riportato. Scenario: Foglio di lavoro Risultati della vostra attenta valutazione: Elemento Domanda Struttura Con quale portata la presa di decisioni avviene in modo decentralizzato? C’è abbastanza personale per supportare il processo al cambiamento? Cultura del posto di lavoro Fino a che punto la CPG incontra i valori, le attitudini, le convinzioni dell’ambiente lavorativo? In quale misura la cultura supporta il cambiamento e valuta l’evidenza? Comunic.ne Ci sono adeguati sistemi di comunicazione, formali e informali che supportano lo scambio di informazioni relative alla CPG e al processo della sua implementazione? Leadership Quanto i leaders supportano l’implementazione della CPG in ambito lavorativo? Elementi di facilitazioene Unità cliniche di solito gestite autonomamente. Programma di gestione della qualità per singole U.O. e per tutto l’ospedale. Formatori clinici multidisciplinari. La gestione del dolore è valorizzata. Attività per migliorare la qualità sono valorizzate. Presenza di Percorsi ClinicI vissuti positivamente dallo staff. Affiliazione con una scuola di nursing dove ci sono dei ricercatori clinici. I mezzi di comunicazione per lo staff includono: newsletter mensili di aggiornamento, bollettini periodici agli infermieri da parte del dirigente del Servizio Infermieristico (CNO), newsletter trimestrali dello staff, meeting di staff, comunicazioni cartacee, comunicazioni in bacheche. I leader del lavoro multidisciplinare sono il formale processo di comunicazione. CNO ed il vostro coordinatori sono un supporto attivo. Il Manager del comitato di implementazione della CPG sul dolore. Gli infermieri sponsorizzati parzialmente dall’ospedale hanno seguito corsi sulla gestione del dolore organizzati dall’RNAO Clinical Felloship I direttori della farmacia e Barriere Gli anestesisti in sotto numero e che non hanno tempo di frequentare i meeting del comitato. Qualche nuovo staff. Alcuni elementi dello staff cinici o scettici circa il miglioramento della qualità Scarsa conoscenza delle CPG Preoccupazione che la CPG restringa l’autonomia professionale. Opportunità limitate per la comunicazione intradisciplinare La gestione del dolore non è una priorità per il manager delle cure palliative Conoscenza, abilità e attitudini del gruppo target Lo staff ha la conoscenza e abilità necessarie? Quale potenziale gruppo target è aperto al cambiamento e alle nuove idee? Fino a che punto sono motivati all’implementazione della CPG? Coinvolg.to della gestione della qualità Esistono processi e sistemi di miglioramento della qualità per misurare i risultati dell’implementazione? della gestione della qualità sono di supporto Una UO ha un comitato sul dolore In alcune UO ci sono riviste specialistiche Formazione continua per gli infermieri Stabilire un programma di gestione della qualità. Utilizzare un sistema computerizzato per infermieri per la misurazione delle attività. Disponibilità Vi sono le necessarie risorse di risorse finanziarie, umane e fisiche per supportare l’implementazione? I membri del comitato sono in grado di partecipare. RNAO Clinical Felloship Program. Tempo dedicato da parte dei bibliotecari dell’ospedale. Connessione in rete con la università locale. Relazioni interdisciplinari Buone relazioni personali tra i membri del comitato. Relazione collaborativa stabilita tra i membri della facoltà universitaria. Ci sono relazioni positive e fiducia tra le discipline che saranno coinvolte o influenzate dalla CPG? C’è il rischio di un sovraccarico di informazioni e conseguente resistenza al cambiamento. Concezione errata tra lo staff circa l’appropriatezza di un certo numero di strategie per la gestione del dolore. Nessuna precedente enfasi sull’aggiornamento dello staff riguardo la gestione del dolore. Risorse limitate per misurazioni aggiuntive. Sistemi di misura dei carichi di lavoro non permettono la misura degli stessi nella gestione del dolore. Basso indice di risposta da parte dei pazienti e loro famiglie. Numero insufficiente di pompe per pazienti in analgesia controllata (PCA). Priorità contrastanti rispetto al tempo degli educatori clinici per fornire la formazione. Scarso numero di esperti locali di getione del dolore. Risorse generali limitate. Opportunità limitate di comunicazione tra le discipline. Esperienza limitata nei team multidisciplinari Mancanza di chiarezza dei ruoli delle diverse discipline a proposito della gestione del dolore. Riferimenti Dobbins, M., Ciliska, D., & DiCenso, A. (1998). Dissemination and use of research evidence for policy and practice by nurses: A model of development and implementation strategies. Working paper prepared for the Dissemination and Utilization Advisory Committee for the Canadian Nurses Association. [On-line] Available: www.cna-nurses.ca/ Kitson, A., Harvey, G., & McCormack, B. (1998). Enabling the implementation of evidence-based practice: A conceptual framework. Quality in Health Care, 7(3), 149-158. Logan, J., & Graham, I.K. (1998). Towards a comprehensive interdisciplinary model of health care research use. Science Communication, 20(2), 227-246. Solberg, I. L., Brekke, L. M., Fazio, J. C., Jacobsen, N. D., Fowles, J., Kottke, E. T., Mosser, G., & O'Connor, J. P. (2000). Lessons from experienced guideline implementers: Attend to many factors and use multiple strategies. The Joint Commission Journal on Quality Improvement, 26(4), 171-188. capitolo 4 46 Step 4 Decidere Le Strategie della vostra Implementazione Nel precedente capitolo: ora che avete identificato una CPG da implementare, considerato il supporto dello stakeholder nella vostra realtà e accertato la capacità della vostra realtà di implementare la vostra CPG, siete pronti a mettere in pratica la vostra linea guida. Come farlo? In questo capitolo Le vostre strategie di implementazione dovrebbero essere basate sull’accertamento del vostro ambito lavorativo e sulle evidenze. Questo capitolo vi aiuterà a decidere come implementare la CPG nella vostra realtà. Vi daremo un riassunto di quello che si sa sull’efficacia delle varie strategie per implementare le linee guida di pratica clinica. Una lista di strategie potenziali è composta di strategie categorizzate come generalmente efficaci, talvolta efficaci, e poco o per nulla efficaci. Una volta che avete scelto una o più strategie dovrete pianificare un modo specifico per implementarle nella vostra realtà. La ricerca ha dato evidenze insufficienti per dire con sicurezza quali specifiche strategie sono migliori in particolari contesti, quindi siate flessibili e desiderosi di sperimentare. Definizioni-chiave Audit e feedback Sintesi della performance clinica (ad es. basata su revisioni di cartelle o sull’osservazione individuale della pratica clinica) usata per incrementare la consapevolezza del gruppo-target riguardo alla propria o altrui pratica. Meeting didattici – educativi Letture con poca o nessuna interazione. Materiale educativo Distribuzione di materiale cartaceo non interattivo, audiovisivi o informazioni computerizzate. Visite di esperti esterni Visite individuali di infermieri-facilitattori, farmacisti, ricercatori o altri al personale dello staff individuato per spiegare il cambiamento desiderato. Meeting educativi interattivi Coinvolgimento formativo attraverso la discussione e la partecipazione attiva ( per es. gruppi di lavoro, apprendimento basato sul problema, ecc.) Processi di consenso locale Coinvolgimento nelle discussioni dei professionisti partecipanti per assicurare il loro accordo sul fatto che il problema clinico scelto è rilevante e che l’approccio suggerito è appropriato. Opinione dei leaders locali Esponenti autorevoli del mondo accademico e clinico che possono influenzare gli altri nel cambiare il comportamento. Marketing Il processo di gestione responsabile di identificare, anticipare e soddisfare le esigenze di profitto degli utenti. Ciò include tutte le funzioni di sviluppo, ricerca, pianificazione, disegno, politica dei prezzi, confezione, pubblicità e promozione, relazioni pubbliche, vendita, distribuzione e servizio post-vendita. Interventi indiretti dei pazienti Il coinvolgimento di pazienti per influenzare i fornitori di servizi sanitari Promemoria Promemoria manuali e computerizzati per un sollecito mutamento del comportamento. Qui ci sono i FATTI Attenzione: le strategie di implementazione usate con altre professioni possono non essere efficaci nell’assistenza infermieristica. Sebbene siano stati condotti molti studi per valutare l’efficacia delle strategie di implementazione, essi si sono concentrati sulla pratica medica e non infermieristica. Ci sono alcune importanti differenze tra pratica medica ed infermieristica che possono influenzare la trasferibilità alla pratica infermieristica di un intervento efficace in medicina. Per esempio il livello di autonomia nella decisionalità clinica degli infermieri ospedalieri è altamente correlato a, e condotto da, procedure e politiche organizzative. Perciò le strategie che sono efficaci con i medici possono non esserlo con gli infermieri. Le raccomandazioni di questo capitolo sono basate su tre revisioni sistematiche pubblicate: 1. Una review di revisioni sistematiche di interventi in medicina atti a promuovere l’implementazione dei risultati delle ricerche pubblicate al 1988 (Bero er al., 1998). 2. Una revisione sistematica di valutazioni rigorose di CPG in medicina (Grimshaw, et al., 1995; Grimshaw & Russel, 1993). 3. Una revisione di linee-guida di professioni collegate alla medicina pubblicata al 1995 (Thomas et al., 1999). Diciassette dei 18 studi inclusi in questa revisione valutavano le linee-guida indirizzate ad infermieri. Queste ricerche indicano: • La disseminazione semplice, per esempio, inviare le informazioni a un gruppo specifico, è di solito insufficiente per cambiare la pratica professionale; • Gli interventi educativi che richiedono la partecipazione dei professionisti – inclusi seminari specifici, visite di esperti esterni, e coinvolgimento di “opinion leaders” – portano più facilmente al cambiamento del comportamento; • • • • • Le visite di esperti esterni sono efficaci nell’influenzare i comportamenti stabilizzati. Gli “opinion leader” sono pure efficaci, ma sono necessarie ulteriori ricerche prima di un loro largo uso nell’implementazione delle CPG; Le strategie di implementazione sono probabilmente più efficaci quando si focalizzano direttamente sui professionisti e sul paziente (ad es. ristrutturare il sistema di raccoglimento dati dei pazienti, specifici promemoria dei pazienti, interventi indiretti dei pazienti); Le strategie di implementazione che sono più vicine all’utilizzatore finale e che sono integrate nel processo di somministrazione di assistenza e cura sono probabilmente più efficaci; Interventi multi-sfaccettati orientati verso le diverse barriere al cambiamento sono probabilmente più efficaci dei singoli interventi; e Gli interventi basati sulla valutazione delle potenziali barriere al cambiamento sono probabilmente più efficaci. Evidenze nelle strategie di implementazione • • • • Generalmente efficace Visite educative di esperti esterni Promemoria Incontri educativi interattivi Interventi multisfaccettati che includono due o più: audit e feedback Promemoria Processi di consenso locale Marketing • • • • Talvolta Efficace Audit e feedback “Opinion leader” locali Processi di consenso locale Interventi indiretti del paziente • • Scarsa o nessuna efficacia materiale educativo Incontri didattico-educativi Sviluppalo nella tua pratica clinica Sarà più semplice implementare la CPG nella vostra realtà se nel vostro team c’è qualcuno con capacità di gestione del progetto. Usate le risorse della pianificazione progettuale per fare un piano dettagliato di ogni step della vostra implementazione e per pianificare il vostro budget. Ritagliate su misura le vostre strategie per ovviare alle barriere e per costruire sugli elementi facilitanti nella vostra realtà. E’ una buona idea, a questo punto, quella di prendere in considerazione dei progetti di valutazione, nel caso che abbiate bisogno di raccogliere qualche informazione prima di iniziare l’implementazione. Fondamentalmente dovreste: 1. Usare i risultati dell’indagine ambientale e le analisi degli stakeholders per identificare le barriere ed i fattori abilitanti; 2. Arruolare personalità locali e includere coloro che hanno autorità per aiutarvi a reperire risorse; 3. Considerare attentamente le strategie per la vostra realtà tra quelle dimostrate più efficaci dalle ricerche; 4. Selezionare le strategie di implementazione per avvantaggiarsi delle risorse e dei supporti disponibili; 5. Ove possibile, individuare un punto di partenza con alta possibilità di successo per pilotare la vostra implementazione; 6. Siate aperti ad aggiustamenti delle strategie di implementazione rispetto la realtà pratica. Coinvolgere gli stakeholders locali per farlo; e 7. Provvedere al monitoraggio continuo ed al supporto durante il periodo di prova per aiutare gli utilizzatori nella fase di apprendimento. Prima di procedere col prossimo capitolo, considerate quanto segue: Implicazioni degli stakeholders A seconda delle analisi degli stakeholder, delle barriere e degli elementi facilitanti, un determinato numero di strategie di implementazione potrebbe coinvolgere gruppi target di stakeholders. A questo punto le abilità per gestire gli stakeholders includono buoni sistemi di comunicazione, messaggi chiari, così come l’abilità di ascoltare e coinvolgere gli altri. Il mantenere coinvolti gli stakeholders può impegnare molto tempo. Implicazioni delle risorse L’uovo o la gallina. Di solito la selezione delle strategie di implementazione dipende dall’ammontare totale delle risorse disponibili per il progetto. Altre volte, le strategie di implementazione identificate possono dirigere le risorse richieste. Ci sono di solito limiti fissati riguardo a quello che un tean di implementazione o altri stakeholders possono spendere in termini di tempo e denaro. Implicazioni del piano d’azione Aggiungete al vostro piano d’azione le strategie di implementazione selezionate. Scenario Il comitato di implementazione della CPG per il dolore discute le possibili strategie per implementare la linea guida per il dolore. Basandosi sull’analisi della capacità ambientale di accogliere l’implementazione si nota che non c’è abbastanza conoscenza o tempo, e rendendosi conto che l’oncologo, l’anestesista e l’infermiere coordinatore hanno bisogno di essere coinvolti, il comitato decide di attuare gli interventi poliedrici presi dalla lista di quelli che hanno generale efficacia e strategie talvolta efficaci. Essi considerano se le strategie potrebbero essere adeguate alla loro realtà (per es. implicazioni di risorse umane ed altre). Alcune strategie potenziali sono presto rifiutate perché è difficile ottenere le risorse per implementarle. Per esempio, a causa delle scarse risorse, si decide di non usare l’audit e il feedback, nonostante che il comitato sia convinto che l’osservazione individuale della pratica clinica con feedback immediato potrebbe aiutare gli infermieri ad adottare le nuove pratiche. Il comitato investiga la possibilità di testare audit e feedback con una ricerca in partnership con un professore universitario. Il comitato seleziona un numero di strategie che includono sessioni educative, eventi promemoria, cambiamenti della documentazione, marketing e materiale educativo per il paziente. Ad ogni membro del comitato viene dato un compito di pianificazione di ogni aspetto del piano di implementazione. Come rappresentante del comitato direttivo e data la vostra esperienza nella gestione d progetti voi accettate di unire tutti i pezzi per farne un piano complessivo. Il vostro piano poliedrico comprende le seguenti strategie: Strategie di implementazione Costruire il consenso locale • • Formare un comitato di infermieri che sia rappresentativo di tutte le aree di degenza per pianificare il cambiamento. Oltre allo staff infermieristico, il comitato dovrebbe includere un farmacista, un coordinatore del reparto di terapie palliative, un manager, un professore universitario, un infermiere ricercatore, un educatore clinico, un infermiere esperto e un anestesista. Consultatevi con il dirigente della gestione della qualità. Assicuraesi che il comitato identifichi le aree da migliorare, che sia in accordo con le priorità, che esegua una revisione della letteratura, che sia d’accordo su una specifica linea guida pratica da implementare e che disegni il programma. Espandere il comitato per includere altre discipline presenti in ospedale. Usare il feedback di medici e altri membri del team sanitario per modificare la documentazione cartacea per includere informazioni che siano utili al team multidisciplinare. Programma di sessioni interattive formative • Presentare una giornata formativa per addestrare infermieri in base alle risorse delle unità operative. Tra gli uditori dovrebbero esserci anche i membri del comitato d’implementazione della CPG sul dolore, un professore universitario, un manager, un farmacista e infermieri esperti sulla gestione del dolore. Focalizzare le sessioni sulla linea guida per la gestione del dolore e sullo sviluppo delle capacità di gestione del cambiamento. Richiedere la formazione clinica della RNAO per i tre infermieri che si occupano di risorse per sviluppare l’abilità nella traduzione e implementazione della CPG. • Presentare una mezza giornata educativa rivolta a tutti gli infermieri dello staff e alle altre figure interessate. Tra gli uditori dovrebbero esserci anche gli infermieri che si occupano di risorse ed i tutor di reparto. • Progettare le sessioni educative con l’input di formatori clinici ospedalieri. Includere attività per coinvolgere gli infermieri, ad esempio: 1. questionari su conoscenza e atteggiamenti sul dolore e circa la loro personale esperienza del dolore; e 2. Scenari basati sui problemi ritagliati su misura per le specifiche unità operative. • Fornire educazione a pazienti e famigliari. Piano educativo con visite di esperti esterni • • Stimolare gli infermieri per il dolore, identificati in ogni unità operativa, a consultazioni continue uno-a-uno, al feedback e all’incoraggiamento dello staff infermieristico; Condurre visite uno-a-uno tra i membri del comitato di implementazione della CPG sul dolore e gli infermieri identificati. Promemoria • • • • Sviluppare un documento sulla storia del dolore e includerlo nel modulo di ricovero come un promemoria da completare da parte dell’infermiere dell’accettazione. Assicurarsi che il documento rifletta i nuovi standard di gestione del dolore. Affiggere una bacheca per il dolore in ogni unità operativa, per ricordare allo staff il nuovo programma. Porre il diagramma di flusso della valutazione del dolore al letto del paziente assieme alla grafica dei parametri vitali per ricordare agli infermieri di completarlo e documentare la valutazione del dolore contemporaneamente ai parametri vitali. Appendere una versione laminata dello strumento di valutazione del dolore sulle pareti delle stanze di degenza del dipartimento di emergenza per ricordare ad infermieri, pazienti e famigliari di accertare il dolore di routine. Sviluppare un piano di marketing Deve esserci un consulto tra comitato ed esperti della comunicazione dell’ospedale per sviluppare il piano. Esso dovrebbe includere: • Presentazione del programma in tutte le unità; • Presentazione ai leaders multidisciplinari; • Presentazione ad infermieri, pediatri, chirurghi e ricercatori. • Creazione di un logo e distribuzione di spille ad infermieri e staff multidisciplinare. • Sessioni di informazione al bar aziendale. • Pubblicazioni di informazioni nelle newsletter ospedaliere. • Creazione di bacheche nei reparti di degenza. • Distribuzione di spille con logo per sensibilizzare sul dolore sponsorizzata da una casa farmaceutica. • Presentazione alla direzione ospedaliera e dirigenti manager. • Aggiornamento degli infermieri dello staff via email e • Pubblicità nelle agenzie di stampa locali. Selezionare gli “opinion leaders” locali • • Selezionare gli infermieri designati dall’unità operativa per essere di esempio del cambiamento; Selezionare gli infermieri designati dall’ unità operativa in base a propri interessi ed esperienza e per il rispetto di cui godono tra colleghi. Prevedere interventi indiretti del paziente • • Prevedere degli opuscoli circa il programma di gestione del dolore destinati ai pazienti e loro famiglie. Esso dovrebbe includere informazioni circa le loro aspettative in termini di valutazione e gestione del dolore e deve essere disponibile nelle lingue più parlate dai degenti dell’ospedale. Porre al letto del paziente i diagrammi di flusso in cui vi è la storia del dolore raccolta insieme al paziente ed ai famigliari, e lo strumento di valutazione del dolore nelle camere di degenza del dipartimento d’emergenza. Riferimenti Bero, L.A., Grilli, R., Grimshaw, J.M., Harvey, E., Oxman, A.D., & Thomson, M.A. (1998). Closing the gap between research and practice: An overview of systematic reviews of interventions to promote the implementation of research findings. British Medical Journal, 317, 465-468. Grimshaw, J., Freemantle, N., Wallace, S., Russell, I., Hurwitze, B., Watt, I., Long, A., & Sheldon, T. (1995). Developing and implementing clinical practice guidelines. Quality in Health Care, 4(1), 55-64. Grimshaw, J. & Russell, I. (1993). Effect of clinical guidelines on media practice: A systematic review of rigorous evaluations. Lancet, 242, 1317-1322. Grimshaw, J., Shirran, L., Thomas, R., Mowat, G., Fraser, c., Bero, L. Grilli, R., Harvey, E., Oxman, A. & O’Brien, M.A. (2001). Changing provider behaviour: An overview of systematic reviews of interventions. Medical Care, 39 (8 Suppl.2), II2-45. NHS Centre for Reviews and Dissemination (1999). Effective health care: Getting evidence into practice. The University of York, 5(1), 1-16. 56 Thomas L., Cullum, N., McColl, E.,Rousseau, N., Soutter, J., & Steen, N. (1999). Guidelines in professions allied to medicine (Cochrane Review). In The Cochrane Library, Issue 3. Oxford: Update Software. capitolo 5 Step 5 Valutate i vostri successi Nel precedente capitolo: a questo punto avete identificato la CPG che vorreste implementare, avete cominciato a identificare e collaborare con gli stakeholders, avete condotto una indagine ambientale per identificare i facilitatori e le barriere, e avete scelto le strategie di implementazione per disseminare la CPG. Prima di andare avanti con le strategie d’implementazione bisogna assicurarsi di aver sviluppato il piano di valutazione nel caso abbiate bisogno di raccogliere dati basilari. In questo capitolo Una volta che avete scelto la vostra CPG o le raccomandazioni da diverse CPG da implementare, è importante raccogliere i dati per determinare se la CPG ha indirizzato con successo le vostre ragioni di implementarla. Il proposito di questo capitolo è descrivere le strategie per valutare l’implementazione della CPG e gli outcome. L’introduzione di una CPG può essere considerata un programma, pertanto nella valutazione della vostra implementazione dovrebbero essere considerati i principi di un programma di valutazione. Definizioni -chiave Programma di valutazione Sistematica raccolta, analisi e rendiconto dei dati sul programma per assistere la presa di decisioni. (Porteous, Sheldrik & Stewart, 1997 ). Valutazione della struttura Accerta l’ambiente e gli strumenti disponibili e usati per l’assistenza. Questo comprende dispositivi, rifornimenti e attrezzature e può inoltre includere la struttura organizzativa, numeri e qualifiche dello staff dell’agenzia sanitaria. Il che significa accertare le proprietà e le risorse usate per l’assistenza, e cura e la maniera in cui esse sono organizzate. Questo risponde alla domanda “Sono disponibili le risorse fisiche ed umane richieste per implementare le raccomandazioni della CPG”? Processo di valutazione Valuta come il programma è operativo. La focalizzazione è su che cosa il programma fa e per chi. Ciò risponde alla domanda: “ L’implementazione è coerente con il modo con cui il programma è stato pianificato?” e “ Come può essere migliorato il programma?” Valutazione degli outcome Accerta l’impatto del programma. Esamina i cambiamenti che avvengono come risultato del programma e se questo sta avendo gli effetti attesi. Ciò risponde alla domanda: “Quali sono i risultati di questo programma?” può anche rispondere alla domanda: “Il programma ha un buon rapporto costi/benefici?” (Porteous et al., 1997) Qui ci sono i FATTI Condurre un programma di valutazione. Dal momento che l’implementazione delle raccomandazioni della CPG determina cambiamenti nella pratica, molte unità sono interessate a valutare l’impatto del cambiamento sul loro programma. Scoprite il processo che la vostra organizzazione sanitaria usa per il programma di valutazione. Qualche agenzia chiama il processo di valutazione dell’assicurazione della qualità assistenziale, miglioramento della qualità o miglioramento qualitativo continuo (CQI). Se esistono un comitato o individui con esperienza in programmi di valutazione, cercate il loro appoggio e assistenza. Sviluppare un piano di valutazione. Studiare un piano di valutazione semplice. Includere nel vostro piano indicatori di struttura, di processo e di esito. Considerare attentamente l’uso di dati e strumenti esistenti. Ciò può richiedere molto tempo per identificare o sviluppare gli strumenti di raccolta dati. Usare i dati raccolti di routine vi darà un punto di partenza e abbasserà i costi. Misure di struttura e di processo. Gli outcome sono solo una parte del piano di valutazione. Ci sono fattori strutturali (p.e. risorse materiali ed attrezzature) e fattori di processo (p.e. conoscenza ed abilità) che possono essere importanti. Per esempio, una valutazione del programma di gestione del dolore impostato sulla analgesia controllata del paziente (PCA) richiede l’accertamento della presenza di un sufficiente numero di pompe disponibili (struttura) e se gli infermieri hanno ricevuto adeguata formazione per migliorare la loro consapevolezza e conoscenza circa la gestione del dolore (processo). I dati riguardo a struttura e processo possono aiutare a spiegare le risposte negative di outcome. Per esempio, se non si è ottenuto una riduzione del livello di dolore, i dati di struttura possono indicare che non ci sono abbastanza pompe per PCA nell’unità operativa oppure i dati sul processo possono indicare che il programma di educazione non è stato efficace nell’aumentare la conoscenza e la consapevolezza degli infermieri riguardo la gestione del dolore. Misure di risultato. I risultati, o gli obiettivi per il paziente sono spesso facili da identificare. Selezionare un piccolo numero (1 o 2) di obiettivi importanti. Nella tabella degli indicatori potenziali ci sono alcuni obiettivi enumerati nelle categorie relative alle unità operative, a coloro che forniscono le cure, ai pazienti ed ai costi. Questo ha due vantaggi. Primo potete facilmente confrontare i cambiamenti del prima-dopo implementazione. Secondo, i criteri per la selezione dei dati sono pronti per essere definiti e testati. Sviluppalo nella tua pratica clinica Step 1: Identificare l’esperto delle risorse per assistere con il processo di valutazione (p.e. lo staff di gestione della assicurazione/rischio della qualità, CNS, epidemiologo, facoltà universitaria). Step 2: Progettare un piano di valutazione che evidenzi: • Obiettivi che volete raggiungere implementando la CPG; • Gruppo target (p.e. infermieri e pazienti del reparto di terapia palliativa); • Obiettivi e indicatori di struttura; • Obiettivi e indicatori di processo; • Obiettivi e indicatori di esito; • Risorse richieste. Step 3: Considerare gli elementi relativi al reperimento dei dati: • Quali pazienti/clienti/famiglie saranno selezionati per essere inclusi nel programma di valutazione? • Quanto fattibile è reperire il dati da queste persone (campione) entro i vostri limiti di tempo? Si raccomanda una campionatura semplice per identificare un campione che sia facilmente ottenibile. • Quali sono le misure di struttura, processo e/o di esito che volete registrare? • Quali metodi sono disponibili per raccogliere i dati? Normalmente sono usati diagrammi per audit. Altre possibilità includono questionari auto somministrati, interviste e gruppi di discussione a tema con pazienti/utenti o staff. • Chi immetterà i dati da voi raccolti in un programma informatico e chi farà le analisi? Raccomandiamo fortemente che voi parliate con queste persone prima di raccogliere qualsiasi dato per assicurarvi che siano gestibili le analisi che volete. • Quali fattori potete anticipare in quanto forza ostacolante o bias dei dati raccolti? Pianificate uno studio pilota per risolvere questo punto. Per esempio pilotare lo strumento di diagramma dell’audit con 10 casi prima di fare qualcosa di più. • Chi scriverà il rendiconto del programma di valutazione e/o presenterà i risultati? Pianificate un tempo sufficiente per scrivere la sintesi. Questa fase può richiedere più tempo di quanto precedentemente previsto. Step 4 Sviluppate una pianificazione temporale realistica basata sul tempo effettivamente necessario per assicurarsi la messa in opera delle risorse richieste, per identificare o sviluppare gli strumenti di raccolta dati, per raccogliere i dati, per immetterli e analizzarli e per scrivere/presentare i risultati. Step 5 Identificare chi dovrà approvare la vostra pianificazione: Amministrazione: è importante che i manager delle unità operative rivedano il piano di valutazione, inclusi gli obiettivi ed i risultati. Inoltre, può essere richiesto il riesame degli amministratori delle discipline coinvolte (p.e. dietiste e medicina). Anche se non è necessario, questa è una buona idea. Altri professionisti interessati potrebbero avere suggerimenti utili. Comitato etico: Anche se il programma di valutazione e assicurazione della qualità può non essere considerato come ricerca nella vostra realtà pratica, ci possono essere degli aspetti etici da considerare. Qual’è la natura dei dati raccolti? Per esempio, raccogliere dati sensibili in alcune agenzie richiede una revisione da parte del comitato etico. L’inchiesta sulla soddisfazione dei pazienti non richiede, di solito, un consenso scritto, ma di una nota informativa a seguito. I pazienti necessitano di sapere lo scopo dell’inchiesta e come verranno protetti anonimato e riservatezza. Nei grafici dei dati non dovrebbero essere inclusi i numeri del protocollo o le informazioni che portano all’identificazione, dovrebbe essere usato, invece, un sistema a codice. Forum di pazienti o di gruppi di consumatori: alcune agenzie sanitarie hanno un processo definito per la revisione dei programmi e delle nuove iniziative attraverso un forum dei pazienti o di consumatori. È utile ottenere un input dalle persone o dai rappresentanti di coloro che ricevono le cure sanitarie. Potreste probabilmente avere commenti utili relativi al contenuto e alla fattibilità del vostro piano di valutazione. Step 6 Preparare un budget che incorpori i costi della raccolta dati e dell’analisi e che assicuri la disponibilità di fondi e risorse (p.e. staff ). Punti da tenere in mente • • • • • • • Considerare sia i metodi qualitativi che quantitativi della raccolta dati, a seconda della natura delle vostre finalità ed obiettivi. Integrando i dati quantitativi del diagramma dell’audit con le informazioni e le attribuzioni desunte dalle interviste a pazienti o membri dello staff si ottengono buone informazioni contestuali per l’interpretazione dei risultati. Quando possibile raccogliere una baseline di dati prima di implementare la CPG per avere la possibilità di compararli con quelli ottenuti dopo l’implementazione della CPG. Dati nazionali o provinciali potrebbero essere disponibili per la comparazione con i dati d’agenzia prima e dopo l’implementazione della CPG. Usare strumenti di monitoraggio locale dei processi e della qualità quando possibile. Usare strumenti esistenti di raccolta dati (p.e. ausili di rappresentazione di diagrammi questionari sulla soddisfazione dei pazienti, interviste programmate) quando possibile. Pianificare strategie per aumentare il tasso di risposta quando raccogliete i dati dei partecipanti. Al fine di avere dati rappresentativi dei pazienti/clienti e/o infermieri è importante avere una buona percentuale di risposte. Idealmente dovreste ottenere un’80% di risposte ma è più comune nelle inchieste averne il 50%. Se avrà risposto meno della metà dei partecipanti, sarà difficile per voi sapere quanto significativi o rappresentativi siano i risultati. Strategie per aumentare la risposta dello staff possono dipendere dagli incentivi dati ai membri delle unità. Potrebbe essere utile avere tempo sufficiente per completare i questionari e provvedere alla sostituzione da parte di altri membri dello staff. Anche il pasto potrebbe essere un incentivo (p.e. pranzo) per lo staff come per i pazienti/clienti/famiglie. Mantenere il questionario il più corto e semplice possibile aumenta la percentuale di risposta e la qualità dei dati. Poche persone possono mantenere l’attenzione per completare questionari lunghi e complessi e può essere compromessa la validità delle risposte. Identificare i fattori che potrebbero influenzare la raccolta dei dati. Per esempio, in un progetto prima-dopo, altri cambiamenti che si presentano nella realtà pratica contemporaneamente all’implementazione della CPG (p.e. la ristrutturazione dell’unità) possono influenzare le misure di processo e/o di esito, rendendo così difficoltoso determinare se la CPG sia la sola responsabile di tali cambiamenti. Cambiamenti durante il programma di valutazione dovrebbero essere contenuti al minimo. Quelli che non possono essere evitati dovrebbero essere annotati affinché vengano considerati come potenziali fattori che influenzano i risultati. Usate la sottostante tabella per identificare i vostri obiettivi della valutazione e gli indicatori di processo e di esito della vostra struttura. Indicatori potenziali per la valutazione dell’implementazione di Linee Guida di Pratica Clinica (CPG) Categoria Obiettivi Organizz.ne/ unità Provider Paziente/ Utente Famiglia Costi finanziari Struttura Processo Esito ( cosa bisogna avere ( come ottenerlo ) ( cosa accade ) Identificare gli obiettivi della valutazione Stabilità organizzativa. Cultura e supporto al cambiamento. Meccanismi di assicurazione della qualità. Politica/procedure. Sistema di erogazione delle prestazioni sanitarie. Attrezzature. Numero/qualifica dello staff Rapporto staff/utente Ruoli, responsabilità, collaborazione multidisciplinare. Programma educativo Caratteristiche del paziente/cliente (demografiche, livello di rischio ) Approccio centrato sul paziente Coinvolgimento nei processi decisionali Costi richiesti per personale aggiuntivo e risorse fisiche Nuova attrezzatura Sviluppo/modifica delle politiche e delle procedure. Charting Raggiungimento degli obiettivi per l’outcome del paziente Raggiungimento delle condizioni degli obiettivi specifici Consapevolezza di/ Frequentazione di propensione per la CPG programmi educativi Conoscenza/livello di abilità Aderenza alla CPG Numero e completezza di accertamenti fatti Numero e percentuale di trattamenti appropriati Soddisfazione del provider Consapevolezza del Esiti fisici, psicologici e paziente e sua propensione sociali dell’ utente alla CPG Salute famigliare Accettazione da parte della Soddisfazione della cura famiglia e comunità Accesso alla cura Conoscenza da parte della famiglia e del paziente Costi delle strategie di implementazione Educazione per lo staff Educazione per paziente/cliente Incremento dei costi per l’innovazione, incluso i prodotti e i famaci Crescita del servizio Durata della permanenza Numero di test diagnostici e di interventi Percentuale di visite al PS, di ricoveri reiterati Prima di procedere col prossimo capitolo, considerate quanto segue Implicazioni degli stakeholders Gli stakeholders che giocheranno un ruolo nella valutazione includono gli amministratori che vorranno a verificare se sono garantite le risorse per implementare la CPG, e tutti coloro che sono coinvolti nell’implementazione della CPG, inclusi i pazienti e le famiglie. Implicazioni delle risorse Il piano di valutazione dipenderà dall’ammontare delle risorse disponibili. Le risorse includeranno esperti che assistano nella formulazione, che conducano la valutazione, la raccolta dati, l’immissione dei dati e loro analisi. Le risorse includeranno i costi relativi all’ordine e la stampa di strumenti di raccolta dati. Implicazioni del piano d’azione Aggiungere al vostro piano d’azione le strategie di valutazione selezionate Scenario Uno degli obiettivi che vorrete raggiungere con l’implementazione della CPG sul dolore è migliorare la soddisfazione del paziente nella gestione del dolore. Non migliorerete la soddisfazione del paziente (indicatore di esito) se voi per prima cosa non vi assicurate che tutto il materiale necessario identificato nella CPG (p.e. pompa per PCA ) sia presente in reparto. Il vostro primo passo per la valutazione è chiedere allo staff di infermieri di tenere un diario per due settimane annotando il momento in cui le attrezzature o i presidi relativi al controllo del dolore che non sono disponibili quando necessari (indicatore di struttura). Inoltre non migliorerete la soddisfazione del paziente se le strategie di implementazione non sono efficaci nel trasferire agli infermieri la conoscenza necessaria sul controllo del dolore. Per accertare questo, somministrare un questionario agli infermieri delle unità prima e dopo l’implementazione della CPG. Il questionario dovrebbe accertare la loro conoscenza circa il controllo del dolore (indicatore di processo). Una volta che vi sarete assicurati che gli obiettivi di struttura e processo sono stati raggiunti, siete pronti a valutare la soddisfazione del paziente. Assumete una persona, che raccolga i dati e che non sia coinvolta nella cura dei pazienti, per distribuire loro i questionari che valutino la loro percezione del controllo del dolore nella unità operativa (indicatore di esito). Idealmente questi dati vanno raccolti prima e dopo l’implementazione della CPG così da poter esaminare i cambiamenti nella soddisfazione del paziente. Decidete quali questionari usare (potreste avere bisogno di consulenza al riguardo), seguite le fasi di raccolta, immissione ed analisi dei dati; e identificate un’assistenza appropriata (se necessaria) per interpretare i risultati. Riferimenti Dwyer, J.J.M., & Makin, S. (1997). Using a program logic model that focuses on performance measurement to develop a program. Canadian Journal of Public Health, 88, 421-425. Porteous, N.L., Sheldrick, B.J., & Stewart, P.J. (1997). Program evaluation toolkit: A blueprint for public health management. 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The Guide can be found at the following website: http://www.mapnp.org/library/evaluatn/ capitolo 6 Step 6 Quali sono le vostre risorse? Nel capitolo precedente Avete identificato le CPG o le raccomandazioni da diverse CPG che volete implementare. Avete condotto un’analisi degli stakeholder per identificare barriere e fattori facilitanti l’implementazione della linea guida. Avete considerato le risorse e i supporti disponibili. Avete selezionato accuratamente le strategie di implementazione. Avete sviluppato un piano di valutazione e, Probabilmente avete raccolto informazioni sulle implicazioni delle risorse richieste. Ora siete pronti per preparare un budget per l’implementazione e la valutazione delle raccomandazioni della vostra CPG Cosa tratta questo capitolo? 1. La creazione del budget richiede di finanziare l’implementazione e la valutazione della CPG nella vostra organizzazione; e, 2. Le strategie per aiutarvi a persuadere la vostra amministrazione a fornire le risorse necessarie ad implementare efficacemente la CPG e a valutarla. Definizioni-chiave Risorse Fabbisogno finanziario, umano o di genere necessario per raggiungere gli obiettivi che avete delineato nel vostro piano d’azione. Qui ci sono i FATTI Per implementare efficacemente una CPG, un piano d’azione ben sviluppato e scritto dovrebbe specificare i passi per raggiungere gli obiettivi della CPG stessa. Gli obiettivi del progetto devono essere specifici, misurabili e raggiungibili. Questo potrebbe sembrare facile da fare ma in pratica non lo è. Le agenzie sanitarie e le istituzioni tendono a testare i propri obiettivi in termini vaghi come “migliorare la qualità di vita dei pazienti”, ma poiché sono generali e non specifici, non sono misurabili. Obiettivi specifici e misurabili vi renderanno in grado di (a) valutare il comportamento e le azioni del vostro gruppo target e (b) determinare quale livello di spesa è richiesta per ottenere i vostri obiettivi. Il vostro piano d’azione più facilmente coinvolge una varietà di approcci incluso una combinazione di media, comunità, piccoli lavori di gruppo e individuali. Quando il vostro messaggio semplice e chiaro viene ripetuto in diversi posti e in molti formati attraverso vostro gruppo di comunità target, è più probabile che venga recepito e ricordato. La varietà di approcci che voi userete dipenderà dal vostro budget e da ciò che sembrerà più efficace con il target pubblico. Nel capitolo 4 di questo Toolkit, le strategie di implementazione sono generalmente ritenute efficaci e talvolta l’efficacia viene descritta: • visite educative di esperti esterni; • promemoria cartacei o elettronici per ricordare di cambiare comportamento; • meeting educativi interattivi; • audit e feedback; • opinion leaders locali; • costruzione di consenso locale; • interventi indiretti del paziente; e • strategie di marketing (usare diversi canali e mezzi di informazione per far passare il vostro messaggio). Dovete definire e selezionare le strategie che pensate di usare per raggiungere i vostri obiettivi programmati. Per fare ciò avrete bisogno di sviluppare un budget che metta a disposizione i fondi per ognuna delle 4 aree, spesso conosciute come “le quattro P”: 1. Prodotto (servizi, training e conoscenza offerta al gruppo target o allo staff); 2. Prezzo (delle nuove attrezzature, dei programmi di training); 3. Posto (l’ambito in cui i prodotti vengono forniti al gruppo target o allo staff); e 4. Promozione (i mezzi con cui il prodotto è promosso e comunicato al gruppo target dello staff, ai decision maker e agli altri stakeholders). Il prossimo passo è dare un costo alle singole strategie e allocare il budget accordato. Quanto deve andare agli incentivi e quanto alle strategie di comunicazione? Non è facile rispondere. Se voi sapete come l’allocazione delle risorse influenzi l’adozione della CPG allora la risposta può essere semplice. Se voi poteste sapere in anticipo il livello di accettazione del gruppo target, allora il problema dell’allocazione sarebbe razionalmente risolvibile. Sviluppalo nella tua pratica clinica Il seguente foglio di lavoro può aiutarvi a creare la vostra campagna per il budget: Capitolo Spese • Manager del progetto • Organizzazione degli acquisti • Conferenza stampa • Incontri dello staff • Attività educative e di pubbliche relazioni • Tempo dello speaker • Spese per i meeting Identificazione della CPG • Supporto del bibliotecario • Ricerche in letteratura e internet • Attività di ricerca e valutazione • Analisi dei dati e del fabbisogno di sistemi di informazione (hardware, software e tempo per supporto tecnico) • Spese alberghiere dei meeting Stakeholders • Attività di identificazione, • Focus group accertamento e arruolamento • Meeting di staff e dipartimento • Seminari • Meeting Accertamento della • Viaggi preparazione ambientale • Valutazione delle ricerche e • Sopralluogo dei bisogni • Slide Implementazione • produzione di poster • attività di promozione e di cambiamento • Art e graphics design comportamentale • Marketing • Presentazioni a meetings- chiave • Articoli sulla newsletter ospedaliera • Posters per ogni U.O. • Realizzazioni di media • Tempo degli speaker • Sostituzione dello staff che presenzia alla sessione • Costi di stampa • Meetings formativi interattivi • Workshops • Incontri di gruppo per lavorare su casi-studio • Tempo degli infermieri specializzati • Tempo dello specialista di Tecnologie Informatiche • Attrezzatura e sua manutenzione • Sviluppo di strumenti per l’audit • Raccolta dei dati da parte dello staff sanitario • Interviste e loro trascrizione • Analisi dei dati e resoconto grafico • Presentazione allo staff, allo staff per la qualità e al direttore generale • Sostituzione dello staff che necessita di frequentare il meeting • Tempo dello staff per: compilazione di grafici Valutazione • Produzione di grafici per la estrazione, immissione ed analisi dei dati, interviste Preparare l’ambiente Costo totale generazione, analisi/revisione dei dati. • Stipendi o incentivi pagati per aumentare il grado di risposta • Cassette, registratore e tempo di segreteria per trascrivere le interviste ed i focus group • Costi di cancelleria o di pubblicazione (stampa, design grafico e fotocopie) • Analisi e sintesi dei dati Strategie per aiutare la raccolta delle risorse necessarie al vostro piano d’azione Step 1 Create la vostra strategia Il vostro piano d’azione ben sviluppato e scritto è la chiave di volta per la vostra amministrazione finanziaria. Un buon piano d’azione punterà ai risultati o a quanto l’organizzazione può aspettarsi come risultato della campagna attuata. Inoltre una buon strategia fornisce specifici obiettivi e può includere: • Una descrizione della popolazione- chiave target; • I canali di distribuzione; • La posizione unica dell’organizzazione rispetto ad altre organizzazioni “sorelle”; • La ragione per cui è unica e importante per i clienti/pazienti; • Possibili opportunità di ricerca e di sviluppo; e • Potenziale taglio dei costi. Generalmente il piano d’azione potrebbe posizionare la vostra organizzazione nel ruolo di leader, di competitore, di nicchia in quest’area. La strategia è confrontabile ad un piano societario, usato dai proprietari aziendali per generare nuove rendite. Step 2 Generare un piano per attirare risorse/utilizzare personalità locali Il vostro tentativo di persuadere la vostra amministrazione ad allocare le risorse per l’implementazione della CPG e valutarne il successo è analogo ai vostri sforzi per cambiare il comportamento del vostro gruppo target o staff. State tentando di influenzare il comportamento delle persone che hanno il controllo delle risorse nella vostra istituzione. Perciò prendete tempo per generare un piano che attiri le risorse. Potrete richiedere soldi, tempo, risorse umane, capitali politici o molto altro da ciascuna area. Determinate velocemente quali sono i vostri sostenitori e usateli (vedi capitolo 2). Idealmente il vostro manager dovrebbe far parte del vostro progetto e dovrebbe essere in grado di attirare l’attenzione dei dirigenti amministrativi. Step 3 Insieme di risorse/struttura in partnership con alleati-chiave Come il potere di un coro deriva da molte voci, così un messaggio potente richiede un gruppo che all’interno della comunità agisca uniformemente con sforzi coordinati. Le organizzazioni coinvolte nel vostro progetto possono suonare la melodia con voi. Unendo le risorse con altre organizzazioni o ambiente di lavoro (unità operative, dipartimenti ecc.) potrete avere un grande impatto come l’accesso a nuova popolazione. Costruite connessioni con persone-chiave e con le organizzazioni che hanno il potenziale per portare attenzione e credibilità alla vostra iniziativa. Invitate imprese commerciali per sponsorizzare il vostro progetto (considerare i conflitti di interesse) e allineatevi con altre associazioni di professionisti, con le organizzazioni locali e le coalizioni comunitarie esistenti. Prima di procedere al prossimo capitolo, considerate quanto segue: Implicazioni degli stakeholders • • Considerate gli stakeholders che vi assisteranno nel determinare un budget accurato ed accettabile: le persone nel vostro dipartimento della finanza, della comunicazione, dell’educazione, il vostro manager ecc. Considerate gli stakeholders che sosterranno la vostra causa, in particolare il vostro manager, altri membri dell’amministrazione, i membri del Tribunale per i Diritti del Malato, lo staff del miglioramento della Qualità, membri della direzione o chiunque possa aiutarvi a costruire il caso per implementare la CPG. Implicazioni del piano d’azione • Aggiungete al vostro piano d’azione le strategie che userete per identificare le risorse per la implementazione e valutazione della CPG. Scenario Prima dell’approvazione del piano d’implementazione, i dirigenti clinici, direzionali, economali, chiedono al vostro comitato di impostare un budget per l’implementazione della CPG sul dolore. Essi vogliono sapere quante risorse dovranno essere stanziate per portare avanti un poliedrico piano di implementazione, e vogliono sapere quali nuovi costi saranno associati con l’implementazione. Il comitato si consulta con gli esperti di bilancio nell’ospedale. Essi decidono che lo strumento Tooolkit per il bilancio fornirà l’informazione di cui i menegers hanno bisogno Il comitato prepara il budget riflettendo sistematicamente sui costi associati a ciascuna strategia di implementazione e ponendosi una domanda che aiuta a sviluppare il budget (vedere la tabella sottostante. Strategia Dettagli 1. consenso locale Comitato in forma multidisciplinare. Quanto tempo è necessario per la sostituzione dello staff? Ottenere un feed-back dei medici Quanto tempo è necessario alle persone per incontrarsi con i medici? Delineare le sessioni educative con l’input degli educatori clinici dell’ospedale. Queste comprenderanno sia la presentazione di informazioni, sia le Quali sono i costi associati alla creazione, stampa e distribuzione del questionario? 2. Programma di sessioni educative interattive Domande poste dal comitato a chi prepara il budget Quanto tempo serve agli educatori per preparare le sessioni? attività per coinvolgere gli infermieri, p.e.: Questionari da completare con le conoscenze, attitudini e proprie esperienze sul dolore. Un approccio basato su un problema, con scenari ritagliati sulle specifiche unità operative. Sottoporre le iscrizioni alla RNAO per l’associazione clinica per tre infermieri. preparare le sessioni? C’è il costo per altro materiale educativo, come un registratore? Qual è il costo per sostituire lo staff nel periodo dedicato alle sessioni educative? C’è la necessità di ristorazione o bar? C’è un costo di segreteria? C’è un costo per supporti audiovisivi? Quali risorse sono necessarie per produrre le sessioni educative? Guide?, proiettori?, Computers? Specificare il numero richiesto. Qual’è il costo per co-sponsorizzare l’insegnamento clinico della RNAO? Qual è il costo di stampa del materiale educativo per pazienti e famigliari? C’è bisogno di qualche attrezzatura particolarmente importante? Ci sono costi di ammortamento o di leasing che l’amministrazione deve conoscere? 3. Programma di visite di esperti esterni Incoraggiare visite individuali dei membri del comitato per il dolore agli infermieri coinvolti. Quali sono i costi per il tempo di sostituzione dello staff? Ci sono costi di viaggio, parcheggio? Incoraggiare l’interazione personale tra infermieri e staff. 4. Promemoria Sviluppare un nuovo documento per la storia del dolore da includere nella cartella di ricovero, come promemoria per l’infermiere di completarlo all’ingresso. Il documento dovrebbe riflettere i nuovi standards di gestione del dolore. Mettere una bacheca per il dolore in ogni unità operativa per ricordare il nuovo programma allo staff. Ci sono costi associati allo sviluppo e/o all’acquisto di questo documento della storia del dolore? Quanti documento devono essere acquistati? Chi coprirà i costi di formattazione di questo documento per adeguarlo agli standards dell’ospedale? È richiesta una sessione di addestramento per l’uso e lo stoccaggio del documento della storia del dolore? Porre il grafico della valutazione del dolore al letto del paziente insieme al grafico dei segni vitali per ricordare agli infermieri di completare e documentare la loro valutazione del dolore quando fanno quella per i segni vitali. Quali costi sono associati alla creazione e posizionamento (mantenimento) della bacheca per il dolore? Preparare gli strumenti di valutazione del dolore in versione lavagna da appendere alle pareti Quali sono i costi associati alla creazione e posizionamento degli strumenti di valutazione del dolore? Quali sono i costi associati alla riproduzione e posizionamento del grafico della valutazione del dolore? Quante copie sono necessarie? delle stanze di degenza dei dipartimenti di emergenza, cure critiche e cure palliative, per ricordare ad infermieri, pazienti e famigliari di valutare il dolore di routine. 5. Valutare l’implementazione della CPG Raccogliere i dati quantitativi e qualitativi per valutare se il processo di implementazione ha avuto successo. strumenti di valutazione del dolore? Fotocopiato? Laminato? Quale sistema di informazione e programmi di data-base sono richiesti per completare il processo di revisione? Quale tipo di strumenti di indagine verranno usati? Hanno costi di distribuzione? Sarà richiesto uno staff per la produzione, analisi e sintesi dei dati? Sono richiesti incentivi o stipendi per aumentare la percentuale di risposta all’indagine? Quali costi saranno associati alla produzione e presentazione del report finale? Idealmente sono state prese in esame tutte le necessità delle risorse e voi avete consultato i referenti per le risorse umane e finanziarie del team manageriale istituzionale . Riferimenti Lefebvre, R., Flora, J. (Fall 1988). Social marketing and public health Intervention. Health Education Quarterly, 15(3): 299- 315. Organizational challenges and implications. Social Marketing Quarterly, 4(4), special issue. Maibach E., & Holtgrave, D. (1995). Advances in public health communications. Annual Review of Public Health, 16,219-238. Samuels, J. (1987). Evaluating social persuasion advertising campaigns, In Lovelock, C., & Charles, B. (Eds.). Public and nonprofit marketing, cases and readings. 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Un metodo per condurre un accertamento sulla capacità ambientale che porti all’identificazione di specifiche barriere o facilitatori. 4. L’evidenza su specifiche strategie di implementazione disponibili al momento; 5. Le possibili strategie per pianificare e condurre la valutazione dell’implementazione ed il suo impatto; e 6. le risorse richieste e le strategie per sviluppare un budget convincente che permetta l’implementazione della CPG e la sua valutazione. Dal momento che pianificate l’implementazione di una CPG, potete riferirvi alle attività o alle azioni suggerite dai 6 steps sottolineati in questo Toolkit, sotto forma di piano d’azione. Un esempio di piano d’azione è mostrato qui di seguito. Come responsabile individuale per l’implementazione della CPG, un tale piano d’azione diventerà il vostro mezzo per: 1. Identificare tutte quelle attività ed azioni che devono essere intraprese; 2. Identificare gli individui, i gruppi o comitati che porteranno avanti le attività; 3. Sviluppare un percorso critico con specifiche tempistiche per il completamento delle attività; 4. Comunicare il piano e lo status del progetto di implementazione agli stakeholder di rilievo; e 5. Monitorare i progressi ed i piani contingenti sviluppati, se richiesto. Potreste anche usare la tempistica fornita come una checklist per assicurarvi che tutti gli elementi-chiave del piano di implementazione siano stati ben indirizzati. Potreste aver bisogno di aggiungere nuove azioni, se sarà il caso. Come implementerete la CPG avrete bisogno di ricordare che: 1. I vostri piani avranno bisogno di essere fluidi o adattabili a situazioni impreviste come quando viene identificata una nuova barriera. 2. Il vostro piano deve coinvolgere i vostri stakeholder-chiave durante l’esercizio di planning. Voi dovrete assicurarvi che loro siano concordi con il piano d’azione sviluppato. Il team per l’implementazione deve avere buona conoscenza del piano d’azione e dovrebbe usare ciò come mezzo per monitorare i progressi. Ultimo, ma non ultimo 1. Tutte le pietre miliari del vostro piano d’azione dovrebbero essere annotate, comunicate e festeggiate. Per esempio, quando le azioni di implementazioni vengono iniziate, creare un evento per lanciare l’implementazione diventa una pietra miliare motivante. Altre pietre miliari possono includere il completamento delle sessioni educative, l’inizio di un particolare intervento-chiave come l’uso di una nuova pompa, infine, naturalmente, il completamento dell’implementazione formale. 2. Dovrebbe essere chiaro che l’implementazione della CPG diventa un’attività in divenire e la sua sostenibilità è ugualmente importante. Identificare i comitati, gruppi o individui che continueranno a monitorare e indirizzare i vari aspetti su basi a lungo termine è importante. Identificare le politiche e le procedure, i programmi di orientamento, i moduli di auto apprendimento, i programmi di aggiornamento delle apparecchiature, eccetera, possono essere modi per assicurare la sostenibilità. 3. La CPG può divenire obsoleta; è importante rivedere regolarmente la letteratura per gli aggiornamenti 4. Il cambiamento è una costante, comunque, fare accadere il cambiamento è una grande sfida! Godetevi i vostri progetti di implementazione! Modello del piano d’azione Attività 1. 2. 3. 4. 5. 6. Identificazione del capo progetto, del referente e/o del gruppo che porterà all’identificazione e implementazione di una CPG a. Identificare le abilità ed i ruoli richiesti. b. Comunicare/reclutare le persone o i gruppi interessati. c. Assicurarsi la partecipazione del leader del progetto. d. Assicurarsi che il leader del progetto abbia un mandato chiaro e le risorse richieste per cominciare il processo di planning. Identificazione di una CPG: a. Identificare gli stakeholder che parteciperanno ad identificazione, accertamento e selezione della CPG. b. Reperire lo strumento AGREE. c. Assicurare la comprensione e la conoscenza circa l’uso dell’AGREE. d. Cercare e reperire tutte le CPG disponibili nell’area di interesse dell’organizzazione. e. Condurre l’esercizio di valutazione. f. Presentare al gruppo coinvolto i dati della valutazione. Decidere sulla CPG in base alle sue qualità e contenuti. g. Comunicare la decisione agli stakeholders di rilevo. Identificazione, analisi e arruolamento degli stakeholders: a. Definire lo scopo e l’estensione dell’implementazione. b. Identificare gli stakeholder - usare un approccio di team a questo scopo. c. Usare il team per raccogliere dati sugli stakeholder— usare il modello fornito. d. Organizzare i dati ed analizzarli, con il gruppo, per raggiungere il consenso. e. Determinare le strategie che saranno usate per influenzare, supportare ed arruolare gli stakholders a seconda delle loro capacità. f. Aggiornare il piano d’azione sulla base delle strategie identificate. Inserimento delle strategie e delle azioni degli stakeholders una volta identificati. Completamento dell’accertamento della preparazione ambientale. Identificazione e pianificazione delle strategie di implementazione: a. Identificare le barriere e i facilitatori dall’accertamento ambientale. b. Coinvolgere gli stakeholders di rilievo, scegliere le strategie di intervento da quelle disponibili. Scegliere gli interventi sulla base di informazioni disponibili, e Data target Resp.li Esiti Progressi dell’efficacia e fornitele all’organizzazione ed ai suoi membri. 7. Aggiornamento del piano d’azione in base alle strategie identificate per l’implementazione. 8. Sviluppo del piano per la valutazione: a. Identificare le risorse disponibili di supporto alla valutazione/esperti, dati raccolti, etc. (potreste iniziare dal Servizio Qualità). b. Sviluppare il piano di valutazione. c. Rendere il piano operativo. Aggiornare il piano d’azione sulla base dei risultati della sua 9. valutazione. 10. Identificazione delle risorse richieste per l’implementazione: a. Usare un foglio di lavoro per il budget. b. Coinvolgere il team di implementazione e gli stakeholders di rilievo per assicurarsi il supporto per completare il budget. c. Sviluppare forti motivazioni per il budget d. Identificare i modi per ottenere i fondi da risorse non primariamente operazionali, p.e. rendite correnti o collaborazione con specifici commercianti (considerare qualsiasi conflitto di interesse). e. Presentare il budget e le risorse di reddito al responsabile della gestione organizzativa. 11. Identificazione del processo di monitorizzazione. 12. Piano di festeggiamento, marcatura di pietre miliari. 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Wholey, J.S., Hatry, H.P., & Newcomer, K.E. (1994). Handbook of Practical Program Evaluation. San Francisco: Jossey-Bass. Appendice A: Revisionare ed aggiornare il Toolkit 80 The Registered Nurses Association of Ontario RNAO propone di aggiornare il toolkit come segue: 1. Il toolkit sarà rivisto e revisionato in modo appropriato nei sei mesi successivi alla fase di implementazione. A questo punto saranno revisionati qualsiasi nuovo dato tratto dalla ricerca, commenti e raccomandazioni fatti dai luoghi dell’implementazione pilota. Le revisioni saranno eseguite in modo appropriato. 2. In seguito alla disseminazione, il Toolkit sarà rivisto da un panel di specialisti (Review Team) nell’area specifica ogni 3 anni dall’ultimo set di revisioni. 3. Durante il periodo di tre anni tra sviluppo e revisione, lo staff di progetto di RNAO Nursing Best Practice Guideline (NBPG) cercherà qualsiasi revisione sistematica e studi controllati e randomizzati nel campo interessato. La rassegna della letteratura sarà condotta regolarmente. 4. Sulla base dei risultati della rassegna regolare, lo staff del progetto può raccomandare un periodo di revisione più breve. Consulti appropriati con un team in cui facciano parte membri del panel originario e specialisti nel ramo aiuteranno nella decisione di rivedere e revisionare il Toolkit prima della pietra miliare dei 3 anni. 5. Tre mesi prima del raggiungimento della pietra miliare dei 3 anni, lo staf di progetto della NBPG comincerà la pianificazione del processo di revisione come segue: a. Specialisti nel campo saranno invitati a partecipare al Team di revisione del Toolkit (Toolkit Review Team). Questo sarà composto da membri del panel originario così come di altri specialisti segnalati. b. Verranno trascritti il feedback ricevuto, gli interrogativi incontrati durante la fase di disseminazione e i commenti e le esperienze dei luoghi di implementazione. c. Verranno trascritte le nuove conoscenze nel campo, le revisioni sistematiche, le metaanalisi, le revisioni tecniche e gli RCT; e d. Sarà stabilito un dettagliato piano d’azione con le date target di avvio. Il Toolkit revisionato sarà disseminato sulla base di strutture e processi stabiliti.. Appendice B: Glossario Audit e feedback Sommario di prestazioni cliniche (p.e. basate sulla revisione di materiale cartaceo o dell’osservazione individuale di pratica clinica) usate per incrementare la consapevolezza del gruppo target sulla propria e/o altrui pratica. Linea guida di pratica clinica o Linea guida di miglior pratica “Affermazioni sviluppate sistematicamente (basate sulla miglior evidenza disponibile) per assistere le decisioni dei pazienti e dello staff circa la cura appropriata in specifiche circostanze cliniche (pratiche ). (Field & Lohr, 1990). Sistema di comunicazione Tutti quei processi formali e informali che rendono possibile lo scambio di informazioni (p.e.: Quali sistemi di comunicazione formale ci sono per veicolare le questioni cliniche? Per iniziare il cambiamento a livello clinico? Sono disponibili forum e/o sedi di riunioni per la discussione informale circa argomenti clinici? Ci sono i risultati di queste discussioni?). Consenso dell’opinione di esperti “ Un processo per prendere decisioni politiche, non un metodo scientifico per creare nuova conoscenza. Al massimo, lo sviluppo del consenso fa unicamente il miglior uso delle informazioni disponibili, che siano dati scientifici o la saggezza collettiva dei partecipanti” ( Black et al.,1999) Incontri didattico-educativi Lezioni con poco o nessuna interazione. Materiale educativo Distribuzione di materiale educativo non interattivo stampato, audiovisivo o informatizzato. Visite di esperti esterni Visite uno-a-uno di infermieri, farmacisti, o altro personale individuato nello staff target per spiegare il cambiamento desiderato. Evidenze Un’osservazione, un fatto o un corpo organizzato di informazioni offerto per supportare o giustificare inferenze o tesi a dimostrazione di qualche proponimento o materia. (Madjar & Walton, 2001). Attenzione: cercate CPG basate sull’evidenza della più alta qualità Pratica basata sull’evidenza L’applicazione sistematica delle migliori evidenze disponibili per la valutazione di opzioni e di processi decisionali nella gestione clinica e nell’ambito politico (National forum on health, 1997). Stakeholders esterni Stakeholders esterni che operano fuori dall’organizzazione e che possono includere organizzazioni come l’RNAO, corpi accreditati, e vari gruppi di interesse inclusi gruppi di pazienti, consumatori ed altri. Incontri educativi interattivi Coinvolgimento dei discenti attraverso discussione e partecipazione attiva (es. prove in gruppo di lavoro, apprendimento basato sui problemi ecc.). Rapporti interdisciplinari Comportamenti, tipi di interazioni e modi di prendere le decisioni dimostrate tra, e all’interno di, le discipline che saranno coinvolte o interessate dalla CPG (p.e. ci sono team di professionisti di varie discipline che regolarmente lavorano insieme in un particolare ambito? ) Stakeholders di interfaccia Gli stakeholder di interfaccia operano attraverso i confini organizzativi ed ambientali. Essi includono persone come membri direttivi dell’organizzazione, staff con ruoli incrociati e altre persone simili. La categorizzazione di solito può essere determinata quando inizialmente si identificano gli stakeholders. Stakeholders interni Essi sono all’interno dell’organizzazione e possono includere lo staff infermieristico, il dirigente infermieristico, l’infermiere clinico specializzato, medici ed altri. Conoscenze, abilità & attitudini del gruppo target potenziale Conoscenza, abilità, punto di vista generale e modo di pensare del gruppo target potenziale in merito al cambiamento, alla pratica basata sull’evidenza e all’eccellenza dell’infermieristica clinica. Ciò influisce sulla motivazione rispetto l’adozione di nuove idee e pratiche (p.e.: lo staff ha la conoscenza ed abilità necessaria? Lo staff ha una propensione positiva verso le nuove iniziative? E’ facile parlare allo staff di cambiamento? Lo staff è stato supportato con successo attraverso il cambiamento in passato?). Supporto della leadership Il grado di preparazione della direzione a tutti i livelli e delle altre persone influenti nell’organizzazione per rendere attuabili i cambiamenti nel sistema in relazione alla pratica clinica e alla qualità dell’assistenza. (p.e.:la direzione a qualsiasi livello esprime il desiderio di promuovere la pratica basata sulle evidenze? Ci sono persone influenti conosciute nell’organizzazione che aspirano alla qualità e all’eccellenza clinica?). Livelli di evidenza Una gerarchia delle evidenze, di solito ordinata dalla più forte alla più debole. Processi di consenso locale Inclusione di staff partecipante alle discussioni per assicurarsi che concordino che il problema clinico scelto sia importante e che l’approccio suggerito sia appropriato. Opinion leaders locali Personale accademico o clinico autorevole che può influenzare gli altri verso il cambiamento Marketing Il processo gestionale responsabile per identificare, anticipare e soddisfare proficuamente le richieste dei clienti. Questo include tutte le funzioni di sviluppo, ricerca, pianificazione, disegno, quotazione, assemblaggio, pubblicità e promozione, pubbliche relazioni, vendita, distribuzione e servizio post-vendita. Valutazione dei risultati Accertare l’impatto del programma. Esso esamina il cambiamento che avviene come risultato del programma e se il programma sta avendo gli effetti desiderati. Esso risponde alla domanda: “Quali sono i risultati di questo programma?” può anche rispondere alla domanda “ I benefici del programma valgono i costi?” (Porteous, Sheldrick, & Stewart, 1997) Interventi mediati dai pazienti Pazienti coinvolti per influenzare lo staff sanitario. Valutazione dei processi Valutazione di come sta lavorando il programma. Si focalizza su cosa fa il programma e per chi. Essa risponde alla domanda: “L’implementazione è coerente con il modo con cui il programma è stato pianificato?” e “ Come può essere migliorato il programma?” Valutazione del programma Incontri sistematici, analisi e riferimento dei dati circa un programma che assista il processo decisionale. (Porteous, Sheldrik & Stewart, 1997) Promemoria Promemoria manuali o informatici per un rapido comportamento rivolto al cambiamento. Risorse Requisiti finanziari, umani o altro necessari per raggiungere gli obiettivi proposti nel piano di azione. Stakeholder Un individuo, gruppo e/o organizzazione con un interesse nella vostra decisione di implementare la CPG. Gli stakeholders includono individui o gruppi che direttamente o indirettamente verranno coinvolti nell’implementazione della CPG. Analisi degli Stakeholders Un modo di generare informazioni su individui, gruppi o organizzazioni. L’analisi degli stakeholders aiuterà voi e il vostro team a capire il comportamento, i piani, le relazione e/o gli interessi degli stessi. Inoltre aiuterà voi e il vostro team a determinare le influenze e le risorse che gli stakeholders porteranno con loro. Gestione ed ingaggio dello Stakeholder Termine usato per descrivere il modo in cui voi e il vostro team potete arruolare o lavorare con gli stakeholders. Il fine dell’arruolamento degli stakeholders è la compatibilità tra i loro interessi ed i vostri obiettivi di progetto. Ciò è determinato impiegando vari approcci che possono migliorare la congruenza o, almeno, minimizzare le conseguenze di non avere obiettivi compatibili. Stakeholder triaging Forma di arruolamento degli stakeholder che aiuterà voi ed il vostro team a: 1. Dirigere le energie verso gli stakeholders in base al loro atteggiamento positivo, negativo e/o neutro; 2. Determinare quanta energia e che tipo di risorse spendere su ogni stakeholder; 3. Decidere quale gruppo di stakeholders debba essere indirizzato per primo; e 4. Decidere sui vostri obiettivi per l’arruolamento degli stakeholders. Struttura Quegli aspetti di infrastrutture organizzative che hanno a che fare con il come vengono prese le decisioni, le attività dello staff, i modelli di assistenza, gli ausili pratici e la disponibilità di risorse. (p.e. Ci sono forum per la risoluzione di problemi clinici? Come vengono prese le decisioni cliniche?). Valutazione della struttura Valutare il setting e gli strumenti disponibili per l’erogazione della prestazione sanitaria. Ciò riguarda ausili, apparecchiature, rifornimenti e può anche includere strutture organizzative e numero e qualifica dello staff dell’agenzia sanitaria. Questo significa il patrimonio e le risorse usate per erogare assistenza e il modo in cui essi sono organizzati. Ciò risponde alla domanda: “Sono disponibili le risorse umane e materiali richieste per l’implementazione della CPG?” Revisione sistematica L’applicazione di un approccio scientifico rigoroso per consolidare l’evidenza della ricerca su uno specifico argomento. “La revisione sistematica stabilisce dove gli effetti dell’assistenza sono consistenti ed i risultati della ricerca possono essere applicati sulla popolazione, ambito e differenze di trattamento (p.e. dosaggio); e dove gli effetti possono variare significativamente. L’uso di un metodo esplicito e sistematico nelle revisione limita i bias (errori sistematici) e riduce l’effetto del caso, ciò darà più credibilità ai risultati su cui impostare le conclusione e prendere le decisioni” (Clarke & Oxman, 1999). Cultura del posto di lavoro La natura generale dell’organizzazione: a) come pensiamo che debba essere composta; b) cosa è visto come un punto importante su cui orientarsi e disporre risorse e c) a cosa aspiriamo in base alla filosofia, valori, vision, mission – e come vengono espressi nelle attività quotidiane. (p.e. C’è una fiducia sull’eccellenza della pratica clinica? C’è un desiderio espresso di focalizzarsi sulla pratica basata sull’evidenza? C’è un movimento per essere leadership nell’eccellenza del nursing?) A cura di Paolo Chiari e Luciana Modena Centro Studi EBN Direzione Servizio Infermieristico e Tecnico Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Via Massarenti, 9 – 40138 – Bologna – Italia www.ebn1.eu - www.evidencebasednursing.it [email protected]