Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 1 UNIVERSITÀ DI UDINE Unità di Ricerca in Didattica della Fisica CONSORZIO UNIVERSITARIO DEL FRIULI esplorare per interpretare nella scuola primaria IL SUONO Una proposta didattica basata su un percorso di esperimenti a cura di Marisa Michelini Adele Toffolo FORUM Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 2 UNIVERSITÀ DI UDINE Unità di Ricerca in Didattica della Fisica CONSORZIO UNIVERSITARIO DEL FRIULI esplorare per interpretare nella scuola primaria IL SUONO Una proposta didattica basata su un percorso di esperimenti a cura di: Marisa Michelini, Adele Toffolo Università di Udine Unità di Ricerca in Didattica della Fisica e-mail: [email protected] Stampa: Litho Stampa Forum Editrice Universitaria Udinese srl Via Palladio, 8 - 33100 Udine Tel. 0432 26001 / Fax 0432 296756 www.forumeditrice.it © Copyright 2006 Università di Udine Unità di Ricerca in Didattica della Fisica e-mail: [email protected] ISBN: Il presente lavoro è il frutto di ricerche svolte nell’ambito dei seguenti progetti: – Interreg III Italia - Slovenia 2000-2006: Materiali per l’innovazione in didattica della fisica a supporto della formazione iniziale e in servizio degli insegnanti - Asse 3: «Risorse umane, cooperazione e armonizzazione dei sistemi». Misura 3.2: «Cooperazione nella cultura, nella comunicazione della ricerca e tra istituzioni per l’armonizzazione dei sistemi». Azione 3.2.4: «Collaborazione tra Enti ed Istituzioni nel campo della ricerca scientifica». – PRIN 2004-2006 - Fis 21: Le parti di confine in un modello di percorso in fisica: educazione scientifica elementare, campo, ottica e meccanica quantistica. Formazione degli insegnanti - Programmi di ricerca scientifica di Rilevante Interesse Nazionale (DM n 30 del 12 febbraio 2004). – Progetti di diffusione della cultura scientifica 2000-2005 ai sensi della L.6-2000. Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 3 PRESENTAZIONE L’educazione scientifica è il problema del nostro secolo. A tutti i livelli viene chiesto di favorire la formazione scientifica dei futuri cittadini, ma la nostra scuola non è pronta, perché gli insegnanti non hanno avuto finora la necessaria formazione. Anche la didattica scientifica non è stata curata a tutti i livelli con lo scopo di fornire autonomi strumenti di elaborazione dei concetti. Si deve cominciare con il garantire le basi del modo di pensare scientifico nella scuola primaria. Lo si deve fare offrendo ai futuri insegnanti strumenti professionali per l’educazione scientifica. La formazione universitaria degli insegnanti è appena iniziata e mancano ancora strumenti didattici per questo importante compito. Anche per questo motivo l’Unità di Ricerca in Didattica della Fisica dell’Università di Udine ha concentrato le proprie ricerche didattiche sui processi di apprendimento dei più piccoli in campo scientifico. È stato studiato il ruolo dell’operatività nel personale coinvolgimento esplorativo, sperimentale, concettuale ed interpretativo dei fenomeni, le modalità di costruzione del pensiero formale in contesti formali ed informali, come quello della mostra Giochi Esperimenti Idee (GEI). Sono stati realizzati laboratori cognitivi in cui sono state esplorate proposte didattiche, idee spontanee e sequenze di ragionamento nella costruzione di modelli interpretativi. Quando la coerenza delle proposte elaborate ha mostrato tenuta sia sul piano disciplinare che su quello dei processi di apprendimento, abbiamo lavorato con gli insegnanti di scuola primaria per rielaborare percorsi didattici e sperimentarli in situazioni diverse. Il tirocinio degli studenti di Scienze della Formazione Primaria è stato fecondo per le ricerche sui processi di apprendimento, per la ricaduta di proposte innovative nella scuola primaria e per la formazione dei futuri insegnanti. Accanto alle ricerche sui processi di apprendimento si sono così sviluppate quelle curricolari e di ricerca e sviluppo di prototipi e schede per l’attività didattica. Il presente lavoro è il frutto di ricerche svolte nell’ambito dei seguenti progetti: - Interreg III Italia – Slovenia 2000-2006: Materiali per l’innovazione in didattica della fisica a supporto della formazione iniziale e in servizio degli insegnanti –- Asse 3: «Risorse umane, cooperazione e armonizzazione dei sistemi». Misura 3.2 «Cooperazione nella cultura, nella comunicazione della ricerca e tra istituzioni per l’armonizzazione dei sistemi». Azione 3.2.4 «Collaborazione tra Enti ed Istituzioni nel campo della ricerca scientifica». - PRIN 2004-2006 – Fis 21. Le parti di confine in un modello di percorso in fisica: educazione scientifica elementare, campo, ottica e meccanica quantistica. Formazione degli insegnanti. Programmi di ricerca scientifica di Rilevante Interesse Nazionale (DM n. 30 del 12 febbraio 2004). - Progetti di diffusione della cultura scientifica 2000-2005 ai sensi della L. 6-2000. 3 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 4 Esso ha coinvolto una tesi di laurea nell’ambito del Corso di Laurea in Scienze della Formazione dell’Università di Udine. Il materiale prodotto è dettagliato ed autoesplicativo; si indicano tuttavia in questa sede i principali elementi della proposta didattica: impostazione, strategia, metodi a cui il materiale didattico è finalizzato, i prerequisiti ed il percorso che sottende alla proposta di esperimenti. Tutti gli elementi qui riportati sono stati oggetto di sperimentazione didattica ed analisi di ricerca. Il percorso didattico viene presentato alla luce delle ricerche didattiche in materia. La presentazione della proposta didattica è accompagnata da materiali didattici per l’insegnante e per gli studenti, che la rendono dettagliata e definita, senza costituire un rigido percorso guidato. La modularità delle schede e la loro natura di stimolo esplorativo e problematico sono stati criteri di riferimento per la redazione dei materiali didattici, che vengono offerti all’insegnante, perché possa utilizzarli in percorsi didattici diversi, adatti alla classe in cui lavora. Marisa Michelini La ‘filosofia’ dell’azione del Consorzio universitario del Friuli (nel quadro delle linee-guida di carattere generale approvata dall’Associazione Nazionale Consorzi universitari) si colloca nella promozione dello sviluppo dei territori di riferimento tramite la collaborazione con l’Istituzione universitaria. Ciò favorendo l’avvio e lo sviluppo di iniziative di formazione e di ricerca finalizzate al progresso economico e alla crescita culturale del territorio stesso e delle sue Comunità. Antesignano interprete di tale esigenza per quanto riguarda l’educazione scientifica, nel raccordo fra territorio ed Università degli Studi di Udine è stato il Centro Interdipartimentale di Ricerca Didattica (CIRD), costituito nel 1993, sostenuto dal Consorzio sin dalla sua attivazione, e nell’ambito del quale è funzionante il Centro Laboratorio per la Didattica della Fisica (CLDF). Sulla medesima linea si è collocato, nel 2003, il sostegno consortile alla pubblicazione “L’educazione scientifica nel raccordo territorio/università a Udine”. Sempre nel medesimo spirito il Consorzio al presente sostiene la serie di pubblicazioni predisposte dall’Unità di Ricerca in Didattica della Fisica dell’Università degli Studi di Udine. Di tutte le sopraddette iniziative il merito va a Marisa Michelini, protagonista ed anima delle stesse, cui – unitamente ai suoi collaboratori - va la gratitudine del Consorzio universitario del Friuli per l’impegno e la passione dimostrati e per l’alta qualità del lavoro. Ernesto Liesch Consorzio Universitario del Friuli 4 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 5 LA PROPOSTA DIDATTICA Introduzione La trattazione dell’argomento suono nella scuola è oggi marginale; poiché però i fenomeni acustici sono strettamente correlati alla nostra vita quotidiana andrebbero indagati, almeno per quanto riguarda la fenomenologia, fin dalla scuola primaria. L’obiettivo che sottende la proposta didattica qui articolata è fornire una soluzione ai principali nodi interpretativi riguardanti il suono. Due sono le finalità principali: 1. la prima, disciplinare, mira a condurre i bambini attraverso i principali concetti che caratterizzano i fenomeni acustici sul piano descrittivo ed interpretativo. I temi trattati sono i seguenti: le sorgenti sonore, l’altezza e l’intensità dei suoni, la propagazione del suono, la velocità del suono, i rivelatori di suoni, l’apparato uditivo umano, la pressione, le onde sonore e le loro caratteristiche; 2. la seconda, formativa, mira ad avvicinare i bambini ai temi trattati attraverso un approccio rigoroso di tipo sperimentale, invitandoli, con le attività predisposte, a formulare ipotesi su contesti, a osservare fenomeni, confrontare risultati con previsioni, giungere infine a conclusioni. La letteratura ci sostiene rispetto alla proposta interpretativa. Recenti studi hanno messo in evidenza come la possibilità di costruire un quadro organico di relazioni tra variabili descrittive ed enti appartenenti ad un modello interpretativo sia legata all’esame di processi e alla loro analisi (Michelini 2003-2004). I temi trattati sono stati selezionati tra i nodi di apprendimento emersi in letteratura. Specifici elementi di raccordo tra tali nodi costruiscono un percorso organico per l’apprendimento di fenomeni e la costruzione della loro interpretazione, mentre si pongono come modalità di superamento delle difficoltà concettuali ad essi correlate. Impostazione Il punto di partenza della proposta didattica è il riconoscimento delle sorgenti sonore: oggetti opportunamente stimolati oscillando o vibrando producono un suono, ma non tutte le vibrazioni generano suoni. Si affrontano due caratteristiche del suono, l’altezza e l’intensità, correlate alle sorgenti sonore in quanto oggetti diversi per dimensioni, vibrando in modo diverso producono suoni diversi, in particolare di altezza differente, mentre uno stesso oggetto può produrre suoni diversi per intensità in base all’ampiezza delle sue oscillazioni. Si affronta la propagazione del suono focalizzando l’attenzione sul fatto che esso non viaggia nel vuoto, ma necessita di un mezzo che può essere l’aria, un solido oppure un liquido. I rivelatori sonori vengono semplicemente identificati come quegli oggetti, o apparati, che sono in grado di percepire la perturbazione del sistema, le vibrazioni. Si esaminano il bicchiere di pla5 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 6 stica modificato posto sulla cassa della radio, i due diapason, il modello di orecchio esterno. Lo studio della pressione, si limita agli elementi necessari per comprendere il comportamento dell’aria durante la propagazione della perturbazione. Le onde sonore e le loro caratteristiche sono proposte mediante esperimenti con le molle e la rappresentazione da parte dei bambini dell’onda. Approccio L’approccio è operativo per rendere gli alunni partecipi alle attività e mira a stimolare la loro curiosità e la loro motivazione nei confronti degli argomenti trattati. I bambini vengono invitati a partecipare attivamente e non è contemplata una spiegazione introduttiva, solamente una breve introduzione verbale che molte volte richiama l’esperienza quotidiana degli alunni. Strategia La strategia adottata propone le diverse attività seguendo il ciclo PEC: previsione, esperimento, controllo. Innanzitutto, per creare il contesto, viene predisposta la situazione di stimolo con la descrizione degli oggetti e del modo in cui verranno utilizzati. Quindi, attraverso domande che stimolano la riflessione, i bambini vengono invitati a formulare delle ipotesi riguardo al comportamento degli oggetti ed al risultato dell’esperimento. Più in dettaglio, le attività proposte nelle schede hanno inizio con l’osservazione dei materiali predisposti per la realizzazione dell’esperimento e la descrizione dei passaggi per attuare la prova: momenti necessari affinché i bambini raccolgano le idee per formulare la loro previsione Una volta concluso il momento di previsione, viene realizzato l’esperimento che permette agli alunni di osservare direttamente ciò che accade. La terza fase consiste nel controllo e nel confronto dei risultati della prova con le ipotesi formulate inizialmente. Infine gli alunni vengono invitati alla sintesi e alla conclusione. Metodologia Per la realizzazione del percorso didattico sono state predisposte schede operative così strutturate: - presentazione dell’esperimento attraverso descrizione e immagine fotografica; - domande a scelta multipla per stimolare la creazione di ipotesi e previsioni; - domande, alle quali rispondere dopo aver effettuato l’esperimento, che aiutano a sintetizzare i risultati osservati e ad interpretarli; - conclusione costituita da due parti: la prima prevede una conclusione individuale di ciascun alunno, la seconda una sintesi delle conclusioni alle quali il gruppo è giunto attraverso la discussione. La realizzazione degli esperimenti avviene: - sui banchi dei bambini, in modo che possano osservare, ma soprattutto ascoltare, meglio; - sulla cattedra, facendo avvicinare gli alunni; - sul pavimento, quando lo richiedono le dimensioni dell’esperimento. 6 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 7 Il ruolo degli alunni nella realizzazione degli esperimenti è, a volte, quello di semplici spettatori (10%), a volte di collaboratori (60%), altre volte di protagonisti (30%). Per quanto riguarda le conclusioni, a volte concernono una singola attività, altre volte più situazioni che presentano come filo conduttore un unico concetto. L’interpretazione, richiesta ad ogni singolo alunno per iscritto, viene ripresa dall’insegnante che conduce un breve colloquio euristico in cui gli alunni sono chiamati al confronto ed alla discussione. Il percorso didattico La proposta didattica è suddivisa in cinque sezioni, ognuna delle quali affronta un determinato aspetto legato all’acustica: - le sorgenti sonore; - la propagazione del suono; - i rilevatori di suoni; - la pressione; - le onde sonore. Ciascuna sezione è costituita, a sua volta, da un numero variabile di schede nelle quali sono presentati specifici argomenti attraverso l’osservazione di esperimenti realizzati con materiali di facile reperibilità e utilizzo. Nelle seguenti tabelle per ciascuna scheda sono elencati gli argomenti trattati e gli esperimenti ad essi correlati. 7 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 8 SEZIONE A: LE SORGENTI SONORE 8 SCHEDA APPRENDIMENTI ESPERIMENTI Scheda A1: la lamina metallica e la risma di fogli 1. l’oscillazione di un corpo produce un suono 2. il moto del corpo ed il suono cambiano nel tempo E1: L’oscillazione della lamina metallica E2: L’oscillazione della risma di fogli Scheda A2: l’elastico, il diapason ed il campanello 1. la vibrazione di oggetti opportunamente stimolati genera un suono 2. oggetti di forma e materiale diversi producono suoni differenti E3: L’elastico vibrante E4: Il diapason E5: Il campanello Scheda A3: l’asciugamano ed il pendolo 1. non tutti gli oggetti che oscillano producono un suono 2. discriminazione tra oscillazioni che producono suoni ed oscillazioni che non producono suoni E6: L’asciugamano E7: Il pendolo Scheda A4: l’altezza dei suoni 1. discriminazione tra suoni gravi e suoni acuti 2. riconoscimento della relazione tra dimensioni delle sorgenti sonore e altezza dei suoni prodotti E8: Musica con le lamine metalliche E9: Musica con le canne di bambù E10: Musica con i barattoli Scheda A5: l’intensità dei suoni 1. discriminazione tra suoni deboli e suoni forti 2. relazione tra ampiezza dell’oscillazione e intensità del suono E11: L’intensità del suono Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 9 SEZIONE B: LA PROPAGAZIONE DEL SUONO SCHEDA APPRENDIMENTI ESPERIMENTI Scheda B1: il suono non viaggia nel vuoto 1. il suono non si propaga nel vuoto E12: La campanella sottovuoto Scheda B2: il suono viaggia nell’aria 1. propagazione del suono nell’aria E13: La propagazione del suono nell’aria Scheda B3: il suono si propaga nei solidi 1. propagazione del suono nei solidi E14: Il telefono con lo spago Scheda B4: il suono si propaga nei liquidi 1. propagazione del suono nei liquidi E15: Il diapason nell’acqua Scheda B5: la velocità del suono 1. la velocità del suono è diversa in mezzi diversi E16: Ascoltare con l’orecchio appoggiato al tavolo SEZIONE C: RILEVATORI DI SUONI SCHEDA APPRENDIMENTI ESPERIMENTI Scheda C1: strumenti che rilevano suoni 1. oggetti in grado di rilevare le vibrazioni E17: I semi sul tamburo E18: I due diapason Scheda C2: alla scoperta dell’orecchio umano 1. la struttura dell’orecchio umano 2. il funzionamento dell’orecchio esterno sino al timpano E19: Il padiglione auricolare E20: L’imbuto 9 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 10 SEZIONE D: LA PRESSIONE SCHEDA APPRENDIMENTI ESPERIMENTI Scheda D1: una forza distribuita su una superficie 1. la pressione come forza distribuita su una superficie 2. proporzionalità inversa tra superficie e pressione E21: La mattonella sulla pasta di sale Scheda D2: la pressione in un liquido 1. la pressione è presente all’interno del liquido indipendentemente dal fatto che venga esercitata una forza esterna (proprietà di stato del sistema) 2. la pressione esercitata in un punto del liquido si trasmette con la stessa intensità in tutti i punti del liquido ed in tutte le direzioni (principio di Pascal) E22: La bottiglia con i fori tutti alla stessa altezza E23: La bottiglia con i fori allineati in verticale E24:Il tubo d’acqua Scheda D3: la pressione e l’aria 1. comprimibilità dell’aria 2. relazione tra pressione e volume: comprimendo aumenta la pressione e diminuisce il volume, espandendo diminuisce la pressione e aumenta il volume 3. elasticità dell’aria E25: La bolla d’aria nella siringa piena d’acqua E26: Il palloncino gonfiato d’aria SEZIONE E: LE ONDE SONORE SCHEDA APPRENDIMENTI ESPERIMENTI Scheda E1: il tubo di Kundt 1. il suono si propaga sotto forma di onde E27: Il tubo di Kundt Scheda E2: le molle e le onde di compressione 1. la propagazione di un impulso: le onde trasportano energia ma non materia 2. un impulso viaggia a velocità diverse in mezzi diversi E28: L’impulso lungo la molla E29: L’impulso lungo due molle di dimensione diversa E30: Giocando a riprodurre l’onda E31: La velocità dell’impulso lungo una fila formata dai bambini Scheda E3: le onde sonore si propagano in tutte le direzioni 1. il suono si propaga in tutte le direzioni E32: Ascoltando la musica 10 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 11 MAPPA CONCETTUALE DEI CONTENUTI Vibrazioni Ampiezza Intensità Qualità del suono SORGENTI SONORE Semini e zucchero sul tamburo Altezza RIVELATORI DI SUONI FENOMENI ACUSTICI Orecchio PROPAGAZIONE Frequenza Pressione = F/S Parametri fisici Principio di Pascal Fluidi Aria Comprimibilità Lunghezza d’onda Onde sonore Pressione Necessità di un mezzo Propagazione dell’impulso e non della materia Solidi Liquidi Elasticità 11 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 12 Bibliografia Ajello A.M. 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L’OSCILLAZIONE DELLA LAMINA METALLICA • Concetto: la vibrazione come sorgente sonora. • Materiale utilizzato: - una lamina metallica le cui dimensioni possono essere varie. • Procedimento: - prendere la lamina metallica e appoggiarla sul tavolo in modo che sporga di alcuni centimetri dal bordo; - tenere ben fissa al tavolo la parte della lamina su di esso appoggiata; - abbassare l’estremità libera e poi lasciarla andare. • Risultati: - l’estremità libera inizia ad oscillare producendo un suono. Conclusioni La lamina metallica, nel momento in cui viene fatta oscillare, diventa una sorgente sonora poiché il suo movimento perturba lo stato d’equilibrio dell’aria circostante facendola comprimere ed espandere in modo oscillatorio; si creano così zone d’aria compressa e zone d’aria rarefatta in modo alterno nel tempo e quindi oscillanti nel tempo in ogni punto. E2. L’OSCILLAZIONE DELLA RISMA DI FOGLI • Concetto: la vibrazione come sorgente sonora. • Materiale utilizzato: - una risma di circa quindici fogli. • Procedimento: - prendere la risma di fogli ed appoggiarla sul tavolo in modo che sporga di alcuni centimetri dal bordo; - tenere ben fissa al tavolo la parte su di esso appoggiata; - abbassare l’estremità libera e poi lasciarla andare. • Risultati: - l’estremità libera inizia ad oscillare producendo un suono. Conclusioni La risma di fogli, nel momento in cui viene fatta oscillare, diventa una sorgente sonora poiché il suo movimento perturba lo stato d’equilibrio dell’aria circostante facendola comprimere e rarefare in modo oscillante; la vibrazione si trasmette nell’aria e si sente un suono. 17 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 18 E3. L’ELASTICO VIBRANTE • Concetto: la vibrazione come sorgente sonora. • Materiale utilizzato: - un elastico. • Procedimento: - tendere l’elastico alle due estremità; - con le dita pizzicare l’elastico circa a metà della sua lunghezza e lasciarlo andare. • Risultati: - l’elastico inizia ad oscillare producendo un suono. Conclusioni L’elastico, nel momento in cui inizia ad oscillare, diventa una sorgente sonora poiché il suo movimento perturba lo stato d’equilibrio dell’aria circostante facendola oscillare in stati compressi e rarefatti, che si trasmettono alle regioni d’aria limitrofe, realizzando la propagazione sonora. E4. IL DIAPASON • Concetto: la vibrazione come sorgente sonora • Materiale utilizzato: - un diapason. • Procedimento: - percuotere i rebbi del diapason su una superficie solida; - appoggiare il manico del diapason sul tavolo. • Risultati: - i rebbi del diapason vibrano producendo un suono, che si sente quando si appoggia sul tavolo il manico del diapason. Conclusioni Il diapason, nel momento in cui inizia a vibrare, diventa una sorgente sonora poiché il suo movimento perturba lo stato d’equilibrio dell’aria circostante facendola comprimere e rarefare in modo oscillante e allo stesso modo si trasmette la vibrazione nel solido. Il reticolo cristallino del solido si deforma spostando ogni atomo momentaneamente dalla posizione di equilibrio e trasmettendo ai primi vicini questo processo. E5. IL CAMPANELLO • Concetto: la vibrazione come sorgente sonora • Materiale utilizzato: - un campanello. • Procedimento: - utilizzare il campanello nel modo consueto: scuotere il campanello in modo che il batacchio batta sul metallo. • Risultati: - il campanello inizia a vibrare producendo un suono. 18 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 19 Conclusioni Il campanello, nel momento in cui inizia a vibrare, diventa una sorgente sonora poiché il suo movimento perturba lo stato d’equilibrio dell’aria circostante facendola oscillare tra stati di compressione e rarefazione che si trasmettono ai volumi di aria vicini. E6. L’ASCIUGAMANO • Concetto: non tutte le vibrazioni producono un suono percepibile dall’orecchio umano. • Materiale utilizzato: - un asciugamano. • Procedimento: - prendere due angoli dell’asciugamano e agitarlo. • Risultati: - l’asciugamano oscilla ma non produce alcun suono percepibile. Conclusioni L’asciugamano, sebbene oscilli, non produce alcun suono in quanto il numero di vibrazioni nell’unità di tempo (la frequenza di oscillazione) non è sufficiente a perturbare l’aria circostante in modo tale da far percepire il suono all’orecchio umano. E7. IL PENDOLO • Concetto: non tutte le vibrazioni producono un suono percepibile dall’orecchio umano. • Materiale utilizzato: - un pendolo. • Procedimento: - far oscillare il pendolo. • Risultati: - il pendolo oscilla ma non produce alcun suono percepibile. Conclusioni Il pendolo, sebbene oscilli, non produce alcun suono in quanto il numero di vibrazioni nell’unità di tempo (la frequenza di oscillazione) non è sufficiente a perturbare l’aria circostante in modo tale da far percepire il suono all’orecchio umano. E8. MUSICA CON LE LAMINE METALLICHE • Concetto: l’altezza del suono. • Materiale utilizzato: - due lamine metalliche di dimensione diversa, una è più lunga e più larga dell’altra. • Procedimento: - prendere una delle due lamine metalliche e appoggiarla sul tavolo in modo che sporga di alcuni centimetri dal bordo; 19 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 20 - tenere ben fissa al tavolo la parte della lamina su di esso appoggiata; - abbassare l’estremità libera e poi lasciarla andare; - ripetere il procedimento con l’altra lamina. • Risultati: - la lamina più grande genera un suono basso; - la lamina piccola produce un suono acuto. Conclusioni Gli oggetti più piccoli producono un suono acuto, al contrario quelli grandi producono suoni più bassi. Ciò dipende dal fatto che il numero di vibrazioni nell’unità di tempo è maggiore per gli oggetti piccoli e minore per quelli grandi. E9. MUSICA CON LE CANNE DI BAMBÙ • Concetto: l’altezza del suono. • Materiale utilizzato: - alcuni segmenti di canna di bambù di diversa lunghezza. • Procedimento: - disporre sulla cattedra la serie delle canne di bambù, dalla più grande alla più piccola; - prendere una canna di bambù per volta e soffiarvi dentro in modo da produrre un suono (è possibile produrre i suoni anche percuotendo i segmenti di canna di bambù con una matita). • Risultati: - i suoni prodotti sono caratterizzati da una diversa altezza; - le canne di bambù più corte generano suoni acuti; - le canne di bambù più lunghe generano suoni gravi. Conclusioni Gli oggetti più corti producono un suono acuto, al contrario quelli lunghi producono suoni più bassi. Ciò dipende dal fatto che il numero di vibrazioni nell’unità di tempo è maggiore per gli oggetti piccoli e minore per quelli grandi. Ogni sistema sollecitato diventa sede di vibrazioni stazionarie di frequenza dipendente dalla sua lunghezza. La sollecitazione si propaga dall’estremo in cui si produce all’altro, dove in parte si riflette indietro a produrre le onde stazionarie e in parte si trasmette avanti nell’aria, diventando il suono che sentiamo. E10. MUSICA CON I BARATTOLI • Concetto: l’altezza del suono. • Materiale utilizzato: - alcuni vasetti di plastica di dimensioni diverse; - una matita. • Procedimento: - disporre sulla cattedra la serie dei vasetti di plastica dal più grande al più piccolo; - percuotere i vasetti con la matita. 20 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 21 • Risultati: - i suoni prodotti sono caratterizzati da una diversa altezza; - i vasetti più piccoli generano suoni acuti; - i vasetti più grandi generano suoni gravi. Conclusioni Gli oggetti piccoli producono un suono più acuto poiché il numero di vibrazioni al secondo è maggiore, mentre quelli grandi producono suoni più bassi perché il numero di vibrazioni nell’unità di tempo è minore. E11. L’INTENSITÀ DEL SUONO • Concetto: l’intensità del suono. • Materiale utilizzato: - una lamina metallica; - un pennarello; - un foglio di carta A3; - nastro adesivo. • Procedimento: - bloccare un’estremità della lamina sul banco; - abbassare l’estremità libera di alcuni centimetri e poi lasciarla andare; - ripetere il procedimento abbassando la lamina di un centimetro o due al massimo; - fissare perpendicolarmente alla lamina il pennarello col nastro adesivo; - appendere il foglio al muro all’altezza del banco; - appoggiare la lamina al tavolo e avvicinare il banco al muro in modo che il pennarello possa lasciare un segno sul foglio; - ripetere le prime tre fasi del procedimento. • Risultati: - il suono prodotto abbassando molto la lamina prima di lasciarla andare è forte; - il suono prodotto abbassando poco la lamina prima di lasciarla andare è debole; - il segno lasciato dal pennarello quando viene abbassata molto la lamina ha una ampiezza maggiore del segno lasciato dal pennarello quando la lamina viene abbassata poco. Conclusioni L’intensità del suono dipende dall’ampiezza dell’oscillazione della sorgente sonora, in particolare maggiore è l’ampiezza più forte è il suono generato. E12. LA CAMPANELLA SOTTOVUOTO • Concetto: il suono nel vuoto non si propaga. • Materiale utilizzato: - un barattolo da conserva di vetro; - un tappo da applicare al barattolo con due valvole, una che permetta all’aria di uscire dal vaso e l’altra che ne permetta il rientro; 21 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 22 - una campanella appesa al tappo - una macchina per creare il vuoto, solitamente utilizzata per la conservazione degli alimenti, dotata di pompetta. • Procedimento: - applicare il tappo al vaso; - scuotere il vaso e ascoltare il suono della campanella; - con la macchina per il sottovuoto togliere l’aria che c’è nel vaso; - scuotere di nuovo il barattolo e ascoltare. • Risultati: - scuotendo il vaso la prima volta si sente chiaramente il suono della campanella; - scuotendo il vaso dopo aver tolto tutta l’aria possibile il suono della campanella è molto flebile. Conclusioni Il suono nel vuoto non si propaga: togliendo l’aria dal vaso non si percepisce il suono come prima poiché esso per propagarsi necessita di un mezzo, in questo caso l’aria. Nell’esperimento proposto il suono seppure più debole comunque si sente poiché, con i materiali utilizzati, non è possibile creare un grande vuoto per cui nel vaso rimane sempre un po’ d’aria. E13. LA PROPAGAZIONE DEL SUONO NELL’ARIA • Concetto: il suono si propaga nell’aria. • Materiale utilizzato: - un secchiello di plastica; - un guanto in lattice; - un elastico; - alcuni semini neri solitamente utilizzati come mangime per uccelli; - un coperchio di pentola; - un mestolo di legno o di metallo. • Procedimento: - posizionare il guanto in lattice sull’apertura del secchiello e fissarlo con l’elastico in modo da costruire un tamburo artigianale; - spargere alcuni semini sul guanto, sulla membrana del tamburo; - prendere in mano il coperchio di pentola e colpirlo con il mestolo a poca distanza dal tamburo. • Risultati: - a causa del colpo prodotto i semi vibrano e saltellano sulla membrana del tamburo. Conclusioni Il suono si propaga nell’aria. Con il colpo dato dal mestolo sul coperchio viene prodotta una vibrazione che si propaga dal coperchio alle molecole d’aria circostanti le quali, a loro volta, propagano la perturbazione a quelle vicine fino a farla arrivare al tamburo e oltre. La membrana del tamburo, la cui caratteristica è l’elasticità, percepisce la perturbazione delle molecole d’aria ed inizia a vibrare, provocando a sua volta il movimento dei semini. 22 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 23 E14. IL TELEFONO CON LO SPAGO • Concetto: il suono si propaga nei solidi. • Materiale utilizzato: - due barattoli di alluminio per alimenti, solo con il fondo (si possono usare anche due bicchieri di plastica); - un chiodo ed un martello; - alcuni metri di spago. • Procedimento: - con chiodo e martello produrre un buco al centro del fondo di ogni barattolo; - inserire le due estremità dello spago nei fori dei barattoli e bloccarle con un nodo; - due bambini prendono in mano un barattolo ciascuno, uno avvicina l’apertura del barattolo all’orecchio e l’altro alla bocca e pronuncia una parola; - un terzo bambino stringe lo spago tra le dita; - i due bambini con i barattoli riprendono la comunicazione; - tagliare lo spago; - riprendere di nuovo la comunicazione. • Risultati: - nella prima situazione, barattoli collegati con lo spago, si percepiscono le parole del compagno che parla; - nel secondo caso, spago stretto tra le dita, le parole si percepiscono ma non è possibile comprenderle; - nella terza situazione, barattoli non collegati, non si percepiscono più le parole. Conclusioni Il suono si propaga nei solidi, in questo caso lo spago. La perturbazione prodotta dalla voce umana si propaga al barattolo e al filo fino a raggiungere l’altro barattolo. Quando il filo è stretto tra le dita la vibrazione non si propaga come prima poiché l’elasticità del filo viene ridotta. E15. IL DIAPASON NELL’ACQUA • Concetto: le vibrazioni si propagano nei liquidi. • Materiale utilizzato: - un diapason; - un contenitore di plastica; - acqua. • Procedimento: - riempire d’acqua il contenitore; - colpire su una superficie solida i rebbi del diapason per indurli a vibrare; - immergere i rebbi nell’acqua. • Risultati: - nell’acqua si formano piccole onde. 23 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 24 Conclusioni Le vibrazioni del diapason si propagano nell’acqua e ciò è dimostrato dal formarsi di piccole onde che si allargano verso i bordi del contenitore. Il suono si propaga non solo nell’aria e nei solidi, ma anche nei liquidi. A supporto di ciò si suggerisce di portare l’esempio delle orecchie immerse in acqua per capire che il suono si propaga con la vibrazione. E16: ASCOLTARE CON L’ORECCHIO APPOGGIATO AL TAVOLO (v. tabella con scheda) • Concetto: la velocità del suono. • Materiale utilizzato: - il banco o un tavolo qualsiasi. • Procedimento: - battere un colpo sul tavolo con le nocche della mano; - appoggiare l’orecchio al tavolo; - battere di nuovo con le nocche. • Risultati: - si percepisce meglio il secondo colpo rispetto al primo. Conclusioni Nella seconda situazione è possibile percepire il suono e la vibrazione del materiale. Il suono viaggia a velocità diversa in mezzi diversi: in particolare viaggia più lentamente nell’aria, più velocemente nei liquidi e più velocemente ancora nei solidi. E17. I SEMI SUL TAMBURO • Concetto: la rilevazione del suono. • Materiale utilizzato: - un bicchiere di plastica; - cellophane; - un elastico; - semini neri; - una radio. • Procedimento: - tagliare il fondo del bicchiere e sostituirlo con del cellophane da fissare con l’elastico; - posizionare il bicchiere capovolto sopra la cassa della radio; - spargere sul cellophane alcuni semini; - accendere la radio. • Risultati: - con la radio accesa i semi vibrano. Conclusioni i rilevatori di suoni hanno caratteristiche tali da percepire l’onda sonora e trasformarla in un’altro segnale (vibrazione) percepibile. Un caso molto semplice è quello di una membrana elastica ben tesa che percepisce la perturbazione che si propaga nell’aria, vibrando. 24 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 25 E18. I DUE DIAPASON • Concetto: la rilevazione del suono. • Materiale utilizzato: - due diapason. • Procedimento: - fare vibrare i rebbi di uno dei due diapason; - avvicinare i due diapason; - avvicinare l’orecchio al secondo diapason. • Risultati: - il secondo diapason, sebbene non venga battuto sul tavolo, inizia a vibrare ed è possibile percepirne il suono. Conclusioni Il secondo diapason percepisce le vibrazioni del primo che si trasmettono attraverso l’aria. Si può ripetere l’esperimento appoggiando il primo diapason sul tavolo e poi il secondo, per constatare che il tavolo trasmette in modo più efficace la vibrazione dal primo al secondo diapason. E19. IL PADIGLIONE AURICOLARE • Concetto: la funzione del padiglione auricolare. • Materiale utilizzato: - le mani; - una radio. • Procedimento: - accendere la radio; - mettere le mani a coppa dietro le orecchie; - coprire i padiglioni auricolari con le mani. • Risultati: - con le mani a coppa dietro le orecchie si percepisce il suono più fortemente; - coprendo il padiglione si sente la musica debolmente. Conclusioni La parte più esterna dell’apparato uditivo è costituita dal padiglione auricolare, la cui funzione è quella di raccogliere e convogliare le onde sonore verso il condotto uditivo. E20. L’IMBUTO • Concetto: descrizione dell’orecchio esterno. • Materiale utilizzato: - un imbuto; - un pezzetto di tubo di gomma lungo 10 cm; - un pezzetto di lattice; - un elastico; 25 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 26 - qualche granello di zucchero; - un coperchio di pentola; - un mestolo. • Procedimento: - fissare in fondo all’imbuto il tubo di gomma; - coprire l’estremità libera del tubo col lattice, per fissarlo usare l’elastico; - cospargere con i granelli di zucchero la membrana in lattice; - colpire col mestolo il coperchio di pentola vicino all’apertura dell’imbuto. • Risultati: - con il colpo i granelli di zucchero saltellano. Conclusioni È possibile paragonare l’imbuto all’orecchio esterno. In particolare, l’imbuto riproduce il padiglione auricolare, il tubo di gomma riproduce il condotto uditivo e la membrana in lattice il timpano. La vibrazione sonora viene raccolta e convogliata dal padiglione verso il condotto uditivo che lo trasmette fino al timpano il quale, per le sue specifiche caratteristiche, percepisce la perturbazione ed inizia ad oscillare. Esperimento 21: la mattonella sulla pasta di sale • Concetto: la pressione come forza distribuita su una superficie. • Materiale utilizzato: - pasta di sale; - una mattonella. • Procedimento: - stendere la pasta di sale in modo che abbia un altezza di due o tre cm; - posizionare orizzontalmente la mattonella sulla pasta; - stendere di nuovo la pasta; - posizionare verticalmente la mattonella sulla pasta. • Risultati: - la mattonella lascia un segno più profondo sulla pasta quando è posizionata verticalmente. Conclusioni L’impronta è più profonda quando la mattonella è posta in verticale poiché esercita la sua forza peso su una superficie minore. La pressione, infatti, è una forza distribuita su una superficie: la forza rimane la stessa (il peso della mattonella), mentre la pressione è inversamente proporzionale alla superficie. E22. LA BOTTIGLIA CON I FORI TUTTI ALLA STESSA ALTEZZA • Concetto: per tutti i punti che si trovano ad una stessa altezza la pressione è la medesima. • Materiale utilizzato: - una bottiglia di plastica; - un chiodo rovente; 26 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 27 - una bacinella di plastica dal diametro di 40 cm; - una brocca d’acqua. • Procedimento: - produrre con il chiodo rovente alcuni fori sulla bottiglia, tutti alla stessa altezza; - posizionare verticalmente la bottiglia nella bacinella; - riempire la bottiglia d’acqua. • Risultati: - l’acqua esce dai fori della bottiglia in zampilli tutti uguali tra loro. Conclusioni La pressione del liquido ad una determinata altezza è uguale in tutte le direzioni ed è per questo che gli zampilli hanno la stessa intensità. E23. LA BOTTIGLIA CON I FORI ALLINEATI IN VERTICALE • Concetto: comportamento della pressione in un fluido (principio di Pascal). • Materiale utilizzato: - una bottiglia di plastica; - un chiodo rovente; - una bacinella di plastica dal diametro di 40 cm; - una brocca d’acqua; - nastro adesivo. • Procedimento: - tenere la bottiglia in verticale e produrre, con il chiodo rovente, alcuni fori uno sotto l’altro in modo da ottenere una serie di buchi allineati secondo la lunghezza della bottiglia; - coprire i fori con il nastro adesivo; - riempire la bottiglia d’acqua e tapparla; - prendere la bottiglia in mano, posizionarla orizzontalmente e schiacciare sotto i fori con le dita; - togliere il nastro adesivo continuando ad esercitare pressione. • Risultati: - dai fori della bottiglia esce l’acqua in zampilli tutti uguali tra loro. Conclusioni Gli zampilli d’acqua fuoriescono dalla bottiglia con la stessa intensità e con la stessa altezza poiché in un fluido la pressione esercitata in un punto si trasmette in tutte le direzioni a tutti i punti del fluido (principio di Pascal). E24. IL TUBO D’ACQUA • Concetto: comportamento della pressione in un fluido (principio di Pascal). • Materiale utilizzato: - un tubo di plastica lungo 40 cm; - due pezzetti di lattice, ricavati da un guanto; 27 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 28 - due elastici; - una brocca d’acqua. • Procedimento: - sigillare una delle due estremità del tubo con un pezzetto di lattice bloccato con l’elastico; - riempire il tubo d’acqua; - sigillare l’altra estremità allo stesso modo della prima; - premere col dito ad una delle due estremità ed osservare ciò che accade all’altra. • Risultati: - l’estremità non schiacciata sporge verso l’esterno. Conclusioni La pressione in un punto del fluido si trasmette a tutti i punti del fluido, che è praticamente incomprimibile, ed è per questo che schiacciando ad una delle estremità del tubo l’altra sporge. E25. LA BOLLA D’ARIA NELLA SIRINGA PIENA D’ACQUA • Concetto: comprimibilità ed elasticità dell’aria. • Materiale utilizzato: - una siringa da 60 ml; - una brocca d’acqua. • Procedimento: - riempire la siringa d’acqua; - aspirare con la siringa un po’ d’aria in modo che si crei all’interno del liquido una bolla; - con un dito tappare l’ugello della siringa; - comprimere il pistone; - tirare il pistone verso l’esterno. • Risultati: - comprimendo il pistone il volume della bolla d’aria diminuisce; - tirando il pistone il volume della bolla d’aria aumenta. Conclusioni L’aumento di pressione, dovuto alla compressione del pistone, viene trasmesso dall’acqua all’aria, così come la diminuzione della pressione dovuta al fatto che il pistone viene tirato verso l’esterno. La bolla d’aria reagisce all’aumento e alla diminuzione di pressione comprimendosi ed espandendosi. In particolare, il volume aumenta o diminuisce secondo una legge di proporzionalità inversa rispetto alla pressione. Attraverso l’esperimento si osserva, oltre che la comprimibilità, anche l’elasticità dell’aria che ritorna ad assumere il volume di partenza: si vede lo stantuffo tornare nel punto in cui era prima della compressione. E26. IL PALLONCINO GONFIATO D’ARIA • Concetto: compressibilità dell’aria. • Materiale utilizzato: - un palloncino gonfiato d’aria. 28 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 29 • Procedimento: - posizionare il palloncino, gonfiato d’aria e annodato, sul tavolo; - con la mano premere sul palloncino più volte. • Risultati: - il palloncino si comprime e torna alla sua posizione iniziale. Conclusioni L’aria si comprime e torna alla posizione d’equilibrio iniziale grazie alla caratteristica di essere comprimibile ed elastica. E27. IL TUBO DI KUNDT • Concetto: la natura ondulatoria del suono. • Materiale utilizzato: - un tubo cilindrico di vetro; - polvere di sughero; - un generatore di suono. • Procedimento: - cospargere l’interno del tubo con la polvere di sughero; - generare un suono vicino all’imboccatura del tubo. • Risultati: - la polvere si dispone in mucchietti disposti perpendicolarmente alla lunghezza del tubo. Conclusioni Il suono generato si è propagato lungo il tubo attraverso l’aria la cui oscillazione ha provocato lo spostamento della polvere di sughero che si è disposta in mucchietti, esplicitando la natura di onda di compressione del suono. E28. L’IMPULSO LUNGO LA MOLLA • Concetto: le onde trasmettono il segnale (energia) ma non materia. • Materiale utilizzato: - una molla di plastica. • Procedimento: - tendere la molla alle due estremità allungandola in posizione orizzontale - in prossimità di una delle estremità ravvicinare alcune spire e poi lasciarle andare. • Risultati: - l’impulso viaggia lungo la molla. Conclusioni Le spire trasmettono l’impulso l’una all’altra tornando poi nella loro posizione d’equilibrio. Lo stesso accade alle molecole d’aria che durante la trasmissione della perturbazione non si spostano dalla sorgente al rilevatore ma oscillano avanti e indietro rispetto alla loro posizione d’equilibrio, per poi tornarvi una volta passata la perturbazione. 29 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 30 E29. L’IMPULSO LUNGO DUE MOLLE DI DIMENSIONE DIVERSA • Concetto: un’onda si trasmette con velocità diverse in mezzi diversi. • Materiale utilizzato: - due molle di plastica; - due fascette di plastica. • Procedimento: - collegare le molle con le fascette; - tendere le molle in posizione orizzontale; - in prossimità di una delle estremità ravvicinare alcune spire e poi lasciarle andare. • Risultati: - l’impulso viaggia a velocità diverse lungo le due molle, in particolare è più veloce nella molla piccola. Conclusioni Le onde viaggiano a velocità diverse in mezzi diversi e ciò dipende dalle caratteristiche del mezzo stesso. Nel caso delle molle, le spire della molla piccola sono più vicine tra loro rispetto a quelle della molla più grande e quindi trasmettono l’impulso più velocemente. Lo stesso accade per le onde sonore: viaggiano più velocemente nel mezzo le cui molecole sono molto vicine le une alle altre e ciò spiega la maggiore velocità nei solidi e la minore velocità nell’aria. E30. GIOCANDO A RIPRODURRE L’ONDA: L’IMPULSO LUNGO UNA FILA DI BAMBINI • Concetto: le onde trasmettono energia ma non materia. • Materiale utilizzato: - non è necessario alcun materiale, è necessaria invece la partecipazione dei bambini. • Procedimento: - i bambini in piedi si dispongono in riga; - il capofila pensa un messaggio verbale e lo trasmette al vicino, quest’ultimo lo trasmette al compagno accanto e così via finché il messaggio giunge all’ultimo della riga; - ora il capofila, a gambe leggermente divaricate, oscilla verso il compagno accanto in modo da avere un contatto spalla a spalla; - il secondo bambino trasmette l’oscillazione al terzo e così fino alla fine della fila. • Risultati: - il messaggio e il movimento si sono propagati dal primo all’ultimo componente della fila. Conclusioni La propagazione è avvenuta senza uno spostamento dei bambini, ma soltanto attraverso una oscillazione del corpo rispetto alla posizione di equilibrio. E31. LA VELOCITÀ DELL’IMPULSO LUNGO UNA FILA DI BAMBINI • Concetto: un’onda si trasmette con velocità diverse in mezzi diversi. • Materiale utilizzato: - un cronometro. 30 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 31 È necessaria la partecipazione dei bambini. • Procedimento: - i bambini in piedi si dispongono in riga; - il capofila, a gambe leggermente divaricate, oscilla verso il compagno accanto in modo da avere un contatto spalla a spalla, il secondo bambino trasmette l’oscillazione al terzo e così via fino all’ultimo della fila; - l’insegnate dà il via e cronometra il tempo impiegato per far giungere il movimento dal primo all’ultimo della fila; - i bambini si distanziano l’uno dall’altro in modo da allungare la fila e ripetono la trasmissione del movimento, l’insegnante li cronometra; - i bambini si avvicinano l’uno all’altro in modo da accorciare il più possibile la fila e ripetono l’attività mentre l’insegnante li cronometra. • Risultati: - l’oscillazione si è propagata dal primo all’ultimo componente della fila con velocità diverse nelle tre situazioni. In particolare la propagazione è più veloce quando la fila è ravvicinata, più lenta quando la fila è allungata e impiega un tempo intermedio nel primo caso. Conclusioni Così come accade nelle molle, anche l’impulso lungo la fila costituita dai bambini viaggia a velocità diverse a seconda di quanto siano vicini o lontani i componenti della fila. È possibile effettuare un paragone tra la fila dei bambini ed i mezzi di propagazione del suono: la fila allungata corrisponde al mezzo aria in cui il suono viaggia lentamente per il fatto che le molecole sono distanziate tra loro; la fila iniziale corrisponde ai liquidi, in cui il suono viaggia più velocemente rispetto all’aria proprio perché le molecole sono più vicine tra loro; infine, la fila ravvicinata è paragonabile ai solidi, molto compatti, che per tale caratteristica propagano il suono con velocità molto elevate. E32. ASCOLTANDO LA MUSICA • Concetto: le onde sonore viaggiano in tutte le direzioni. • Materiale utilizzato: - una radio. • Procedimento: - far sedere i bambini in cerchio; - al centro del cerchio posizionare la radio ed accenderla. • Risultati: - la musica giunge alle orecchie di tutti i bambini. Conclusioni Le onde sonore si propagano in tutte le direzioni attraverso onde concentriche che si allontanano dalla sorgente. 31 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 32 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 33 esplorare per interpretare nella scuola primaria IL SUONO Strumenti didattici Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 34 IL SUONO Strumenti didattici Gli strumenti didattici consistono nel test presentato in ingresso ed in uscita, composto da diciotto items relativi alle diverse tematiche affrontate nell’attività e nelle schede didattiche che costituiscono il supporto per la realizzazione in classe del percorso proposto. Ogni scheda propone diversi esperimenti per ciascuno dei quali gli alunni sono invitati a formulare le ipotesi relative all’esito dell’esperimento, quindi ad osservare i risultati ottenuti confrontandoli con le previsioni ed infine a trarre le opportune conclusioni. 34 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 35 TEST D’INGRESSO E D’USCITA IL SUONO Nome: Cognome: Classe: Scuola: 1. Pensa alla tua esperienza di tutti i giorni e racconta tre situazioni in cui hai sentito un suono. A: ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ B: ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ C: ___________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ 2. Affinché tu possa sentire i suoni sono necessarie tre cose; pensa alle situazioni descritte: • la voce della mamma che ti chiama; • un’automobile che passa poco lontano da te; • tu che batti le mani. Cerca ciò che hanno in comune e prova ad elencare i tre elementi necessari per sentire un suono. 1: ___________________________________________________________________________ 2: ___________________________________________________________________________ 3: ___________________________________________________________________________ 35 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 36 3. Qui di seguito sono elencati alcuni oggetti: descrivi come li utilizzeresti per produrre un suono e come lo producono. OGGETTO COME LO UTILIZZO COME FA A PRODURRE UN SUONO Stecca da disegno _______________________ _______________________ _______________________ _________________________ _________________________ _________________________ Elastico _______________________ _______________________ _______________________ _________________________ _________________________ _________________________ Due pennarelli _______________________ _______________________ _______________________ _________________________ _________________________ _________________________ 4. Giochiamo a far musica con alcuni barattoli di plastica di diversa grandezza. Dopo aver messo i barattoli in fila dal più grande al più piccolo battiamo su ognuno con una matita.Ti aspetti che: ❐ i suoni siano tutti uguali ❐ i suoni siano tutti diversi Spiega la tua previsione. ___________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Se prevedi che siano tutti diversi, i suoni saranno: ❐ più alti quelli prodotti dai barattoli più piccoli ❐ più alti quelli prodotti dai barattoli più grandi Spiega la tua previsione. ___________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 5. Lorenzo sta giocando con la stecca da disegno: lui tiene ferma un’estremità sul tavolo mentre l’altra l’abbassa e la lascia andare cosicché la stecca inizia ad oscillare. Lorenzo si è accorto che la stecca produce un suono forte oppure un suono debole a seconda di quanto abbassa la stecca. Ritieni che la stecca produca il suono più forte quando: ❐ Lorenzo abbassa poco la stecca ❐ Lorenzo abbassa molto la stecca 36 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 37 6. Una volta che è stato prodotto, un suono arriva fino a noi. Come? Spiega. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 7. Il suono viaggia: ❐ solo attraverso l’aria ❐ attraverso l’aria e anche attraverso i corpi solidi come un muro o un tavolo ❐ attraverso l’aria, attraverso i corpi solidi e anche attraverso i liquidi come l’acqua 8. Facciamo cadere un barattolo di alluminio vuoto in una stanza con la porta chiusa. Tu ti trovi nella stanza accanto. Puoi udire il tonfo? ❐ SI ❐ NO Perché? Spiega. ___________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 9. Immagina di trovarti con le orecchie immerse nell’acqua, ad esempio nella vasca da bagno o in piscina. Facciamo cadere un piccolo oggetto pesante, come un anello, sul fondo della vasca o della piscina. Puoi udire il tonfo? ❐ SI ❐ NO Perché? Spiega. ___________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 10. Circa trecento anni fa uno scienziato di nome Robert Boyle volle fare un esperimento. Egli mise un orologio dal forte ticchettio in una palla di vetro e con una pompa apposita tolse l’aria dalla palla. Secondo te alla fine dell’esperimento, quando nella palla non c’era più aria, Robert Boyle: ❐ udiva ancora il ticchettio dell’orologio ❐ non udiva più il ticchettio dell’orologio Perché?_______________________________________________________________________ 37 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 38 11. Immagina che qualcuno, a parecchia distanza da te, batta un colpo con un martello su una rotaia del treno. Senti il suono prima se: ❐ rimani in piedi e tendi l’orecchio ❐ appoggi l’orecchio alla rotaia del treno Perché?_______________________________________________________________________ Il suono viaggia: ❐ sempre alla stessa velocità in tutti i mezzi ❐ più velocemente nell’aria ❐ più velocemente nei liquidi ❐ più velocemente nei corpi solidi 12. Prendo un tamburo e lo cospargo di zucchero. Vicino al tamburo batto con un mestolo su un coperchio di pentola. Ti aspetti che: ❐ non succeda niente ❐ i granelli di zucchero reagiscano al suono del coperchio ❐ altro Motiva la tua risposta. ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 13. Qual è la parte del nostro corpo che ci permette di udire i suoni? ______________________________________________________________________________ Se conosci alcune sue parti elencale. ________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 14. Matilde gioca con un palloncino pieno d’acqua e, con l’aiuto della mamma, fa quattro fori alla stessa altezza, circa a metà palloncino. Matilde osserva ciò che accade. Secondo te: ❐ dai fori prodotti esce l’acqua ❐ dai fori non esce nulla Motiva la tua risposta. ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Se stringi il palloncino in modo che esca l’acqua ti aspetti che le quattro fontanelle siano: ❐ tutte uguali ❐ diverse Perché? Spiega. ____________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 38 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 39 15. Immagina di camminare in riva al mare dove la sabbia è bagnata. Cammini per un tratto con le scarpe da ginnastica e per un altro tratto con i tacchi a spillo. Come saranno le impronte lasciate? ❐ tutte uguali ❐ più profonde quelle lasciate dalle scarpe da ginnastica ❐ più profonde quelle lasciate dai tacchi a spillo Perché? Spiega. _________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 16. Linda e Maria giocano con la corda, ognuna di loro tiene in mano un’estremità. Linda ad un certo punto alza e abbassa velocemente la corda provocando un’onda che viaggia fino all’altro capo (Maria). Quando facciamo viaggiare un’onda da una sorgente (Linda) ad un ricevitore (Maria) che cosa parte e che cosa arriva? ____________________________________________ _______________________________________________________________________________ Spiega: cosa si muove? __________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Ciò che si muove è anche ciò che viaggia? (Spiega) ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 17. Rappresenta nel riquadro il suono che si allontana dalla campana. Spiega il disegno. __________________________________ __________________________________ __________________________________ __________________________________ __________________________________ __________________________________ __________________________________ Mentre si allontana dalla campana, il suono: ❐ si affievolisce ❐ rimane sempre uguale ❐ diventa più forte Perché? _______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 39 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 40 18. Nella figura 1 è rappresentato un tamburo; i puntini sono invece le molecole d’aria che stanno attorno al tamburo. Quando col bastoncino colpiamo il tamburo e produciamo un suono, come si comporta l’aria? Disegna i puntini nel secondo riquadro. FIGURA 1 FIGURA 2 Spiega il tuo disegno. _____________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ L’aria vicina al tamburo: ❐ non si sposta ❐ si sposta. Come? ______________________________________________________________ L’aria che ha toccato il tamburo è arrivata fino alla persona che ha udito il suono? ❐ SI ❐ NO Spiega. _________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 40 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 41 SCHEDE PER STUDENTI Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 42 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 43 SEZIONE A. LE SORGENTI SONORE In questa sezione si studia come viene prodotto un suono ed alcune sue proprietà, in particolare altezza ed intensità. Sul tavolo ci sono diversi oggetti: osservali. Secondo te possono essere utilizzati per produrre un suono? Se si come? Scrivi la tua ipotesi completando la scheda qui di seguito nella sezione PREVISIONE. La lamina produce un suono? ❐ SI ❐ NO Come? ________________________________________________________________________ La risma di fogli produce un suono? ❐ SI ❐ NO Come? _________________________________________________________________________ L’elastico produce un suono? ❐ SI ❐ NO Come? _________________________________________________________________________ Il diapason produce un suono? ❐ SI ❐ NO Come? _________________________________________________________________________ Il campanello produce un suono? ❐ SI ❐ NO Come? _________________________________________________________________________ L’asciugamano produce un suono? ❐ SI ❐ NO Come? _________________________________________________________________________ Il pendolo produce un suono? ❐ SI ❐ NO Come? _________________________________________________________________________ Le tue previsioni sono sempre confermate facendo la prova? (Spiega) _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Considera almeno tre oggetti che secondo te producono un suono: cosa c’è in comune nel loro modo di produrre un suono? Oggetti: 1. _____________________ 2._____________________ 3. _____________________ _____________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 43 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 44 SCHEDA A1. LA LAMINA METALLICA E LA RISMA DI FOGLI Prendiamo la lamina metallica, teniamo premuta un’estremità sul tavolo. Spostiamo verso il basso l’estremità libera e poi lasciamola andare. Come pensi che si comporterà la lamina? ❐ rimane ferma ❐ si muove: illustra come ______________________ ____________________________________________ ____________________________________________ Come pensi che si comporterà la lamina col passare del tempo ? ❐ si muove su e giù sempre allo stesso modo ❐ si muove su e giù sempre meno finché si ferma ❐ si muove su e giù sempre di più Dopo aver lasciato andare l’estremità libera della lamina pensi di: ❐ udire un suono ❐ non udire nulla Col passare del tempo pensi di: ❐ sentire un suono sempre uguale ❐ sentire un suono sempre più debole che poi scompare ❐ sentire un suono sempre più forte Proviamo. Come si è comportata la lamina quando abbiamo lasciato andare l’estremità? __________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Com’è cambiato il suo moto col passare del tempo? ____________________________________ ______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Hai potuto udire qualcosa? (spiega se hai udito un suono a cosa pensi sia dovuto e come è cambiato nel tempo) _________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 44 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 45 Prendiamo la risma di fogli, posizioniamola sul tavolo facendone sporgere una parte. Spostiamo verso il basso l’estremità sporgente e poi lasciamola andare come abbiamo fatto con la lamina. Come pensi che si comporterà il pacchetto di fogli? ❐ rimane fermo ❐ oscilla su e giù Come pensi che cambi il moto del pacchetto di fogli col passare del tempo? ❐ si muove sempre allo stesso modo ❐ si muove sempre meno finché si ferma ❐ si muove sempre di più Dopo aver lasciato andare i fogli pensi di: ❐ udire un suono ❐ non udire nulla Se hai risposto “udire un suono”, col passare del tempo pensi di: ❐ sentire un suono sempre uguale ❐ sentire un suono sempre più debole che poi scompare ❐ sentire un suono sempre più forte Proviamo. Come si è comportato il pacchetto di fogli quando abbiamo lasciato andare l’estremità che sporgeva dal tavolo? ______________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Cos’è successo col passare del tempo? _______________________________________________ _________________________________________________________________________________ Hai potuto udire qualcosa? _______________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Illustra ciò che accade, come cambia nel tempo e come lo spieghi ________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Puoi concludere che: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 45 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 46 SCHEDA A2. L’ELASTICO, IL DIAPASON ED IL CAMPANELLO Dopo aver preso l’elastico lo tendiamo ai due estremi. Quindi lo prendiamo fra pollice ed indice e tiriamo leggermente verso di noi, infine lo lasciamo andare. Una volta lasciato andare, cosa fa l’elastico? ❐ rimane fermo ❐ inizia a vibrare. Una volta lasciato andare l’elastico pensi di: ❐ udire un suono ❐ non udire nulla Se hai risposto “udire un suono”, che cosa lo produce? _________________________________ _________________________________________________________________________________ Proviamo. Come si è comportato l’elastico?___________________________________________ _________________________________________________________________________________ Hai potuto udire un suono? ________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Da che cosa è stato prodotto? ______________________________________________________ Prendiamo il diapason, e dopo aver colpito rebbi sul tavolo avviciniamolo all’orecchio. Poi prendiamo il campanello e agitiamolo in modo che il batacchio colpisca il metallo. Come pensi che si comporti il diapason? ___________ ____________________________________________ Come pensi che si comporti il campanello? _________ ____________________________________________ Proviamo. Con il diapason è successo quello che avevi previsto? ❐ SI ❐ NO Spiega. ________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Con il campanello è successo quello che avevi previsto? ❐ SI ❐ NO Spiega. ________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 46 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 47 SCHEDA A3. L’ASCIUGAMANO ED IL PENDOLO Prendiamo l’asciugamano ed agitiamolo. Pensi di poter udire qualcosa mentre l’asciugamano oscilla? ______________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ Proviamo. È successo quello che avevi previsto? ❐ SI ❐ NO Spiega. ______________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ Prendiamo il pendolo e facciamolo oscillare da una parte e dall’altra. Prevedi di udire un suono durante il suo movimento? ____________________________________________ ____________________________________________ È successo quello che avevi previsto? ❐ SI ❐ NO Spiega. ______________________________________ ____________________________________________ Cosa puoi concludere? __________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ Concludiamo insieme ripensando agli esperimenti fin qui svolti: _______________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 47 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 48 SCHEDA A4. L’ALTEZZA DEI SUONI Mettiamo in fila, dalla più grande alla più piccola, le lamine metalliche. Teniamo premuta un’estremità al tavolo mentre l’altra la facciamo oscillare. Ti aspetti che: ❐ i suoni siano tutti uguali tra loro ❐ i suoni siano tutti diversi tra loro Se hai risposto “suoni diversi” prevedi che: ❐ la lamina più grande produca un suono più basso e la lamina piccola un suono più alto ❐ la lamina più grande produca un suono più alto e la lamina più piccola un suono più basso Proviamo. Che suono ha prodotto la lamina grande? ____________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Che suono ha prodotto la lamina piccola? _______________________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Prendiamo una serie di canne di bambù di diversa lunghezza e soffiamoci dentro. La canna di bambù più corta produce: ❐ un suono alto ❐ un suono basso La canna di bambù più lunga produce: ❐ un suono alto ❐ un suono basso Proviamo. La canna di bambù più corta ha prodotto un suono ___________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ La canna di bambù più lunga ha prodotto un suono ____________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 48 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 49 Mettiamo in fila sul tavolo, dal più grande al più piccolo, alcuni barattoli di plastica e colpiamoli con una matita in modo che si produca un suono. Ti aspetti che il barattolo piccolo produca: ❐ un suono alto, acuto ❐ un suono basso, grave Ti aspetti che il barattolo grande produca: ❐ un suono alto, acuto ❐ un suono basso, grave Proviamo. Il barattolo più piccolo ha prodotto un suono _________________________________ _________________________________________________________________________________ Il barattolo più grande ha prodotto un suono __________________________________________ _________________________________________________________________________________ Cosa puoi concludere ripensando a queste tre esperienze? _______________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 49 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 50 SCHEDA A5. L’INTENSITÀ DEI SUONI Prendiamo la lamina metallica, blocchiamo un’estremità al tavolo quindi abbassiamo di alcuni centimetri l’estremità libera e poi lasciamola andare. Ripetiamo il procedimento, questa volta spostando di un solo centimetro verso il basso la lamina. Ti aspetti di udire: ❐ due suoni uguali ❐ due suoni diversi Il secondo suono, rispetto al primo, è: ❐ più forte ❐ meno forte ❐ di uguale intensità Proviamo. Il primo suono è risultato __________________ rispetto al secondo. Il secondo suono è risultato _______________ rispetto al primo. Ora, perpendicolarmente alla stecca, fissiamo con del nastro adesivo un pennarello e appendiamo sul muro un foglio bianco. Appoggiamo la lamina sul banco e avviciniamo il banco al muro in modo che il pennarello possa lasciare un segno sul foglio. Ora ripetiamo l’esperimento precedente. Ti aspetti che i segni lasciati dal pennarello siano: ❐ uguali ❐ diversi Il secondo segno, rispetto al primo, è: ❐ più lungo (ha un’ampiezza maggiore) ❐ meno lungo (ha un’ampiezza minore) ❐ di uguale ampiezza Proviamo. Il primo segno è _______________ del secondo. Il secondo segno è ___________ ___________ del primo. Cosa puoi concludere? ____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ______________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 50 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 51 SEZIONE B. LA PROPAGAZIONE DEL SUONO In questa sezione si studiano i mezzi in cui viaggia il suono, la velocità di propagazione, la riflessione e la natura del suono. SCHEDA B1. IL SUONO NON VIAGGIA NEL ______________________ Prendiamo in mano il barattolo di vetro con la campanella attaccata sul fondo e scuotiamolo in modo da far suonare la campanella. Con la macchina per il sottovuoto togliamo l’aria che c’è nel vaso. Ora scuotiamo di nuovo il barattolo e proviamo ad ascoltare il suono della campanella. Nella prima situazione, vaso con aria, prevedi di: ❐ udire il suono della campanella ❐ non udire il suono della campanella Nel secondo caso, vaso senza l’aria, prevedi di: ❐ udire il suono della campanella ❐ non udire il suono della campanella Il suono della campanella che si trova nel barattolo senza l’aria, se per caso si sente, è ❐ uguale ❐ più forte ❐ più debole del suono della campanella che si trova nel barattolo con l’aria. Perché? _______________________________________________________________________ Spiega le tue previsioni. ___________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Proviamo. L’esperimento ha confermato la tua previsione? ❐ SI ❐ NO Riporta i risultati nella tabella seguente. Cosa puoi concludere? ___________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 51 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 52 SCHEDA B2. IL SUONO VIAGGIA NELL’ _________________ Appoggiamo il tamburo sul tavolo e mettiamo sulla membrana alcuni semini neri. Prendiamo in mano il coperchio di pentola e colpiamolo col mestolo non lontano dal tamburo. Osserviamo ciò che accade ai semini. Come si comporteranno i semini? ❐ rimangono fermi ❐ si muovono Come si comporterà la membrana del tamburo? ❐ inizia a vibrare ❐ rimane ferma Proviamo. Come spieghi ciò che osservi? _____________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Che cosa fa: • il mestolo che batte sul coperchio __________________________________________________ • l’aria _________________________________________________________________________ • la membrana del tamburo _______________________________________________________ • il tuo orecchio _________________________________________________________________ Cosa puoi concludere? ____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 52 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 53 SCHEDA B3. IL SUONO SI PROPAGA NEI SOLIDI _______________________ Prendiamo i due barattoli collegati con lo spago. Uno di voi avvicina un barattolo all’orecchio mentre un altro lo avvicina alla bocca e pronuncia una parola nel barattolo. Successivamente un terzo alunno stringe tra le dita lo spago mentre la comunicazione è in corso. Ripetiamo l’esperimento con i due barattoli non collegati dallo spago e confrontiamo le due esperienze. Nella prima situazione, barattoli collegati con lo spago, prevedi che il bambino che ha avvicinato il barattolo all’orecchio: ❐ senta la parola del compagno ❐ non senta nulla Quando il compagno ha stretto tra le dita lo spago, il bambino con il barattolo vicino all’orecchio: ❐ sente la parola del compagno uguale a prima ❐ non sente nulla ❐ sente la parola del compagno più debole. Il bambino che stringe lo spago: ❐ non percepisce nulla ❐ percepisce qualcosa nello spago, cosa? Spiega. _______________________________________ _______________________________________________________________________________ Pensi che lo spago: ❐ trasporti le vibrazioni ❐ non trasporti nulla ❐ altro. Spiega. __________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Nella seconda situazione, barattoli non collegati, prevedi che il bambino che ha avvicinato il barattolo all’orecchio: ❐ senta la parola del compagno ❐ non senta nulla Proviamo. Nel primo caso, barattoli collegati con lo spago, la parola è giunta fino all’altro capo del telefono? ____________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Che cosa è successo quando il filo è stato stretto tra le dita? ____________________________ ______________________________________________________________________________ 53 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 54 Che cosa avete percepito quando avete tenuto lo spago fra le dita? _______________________ ______________________________________________________________________________ Che cosa avete percepito tenendo in mano i barattoli mentre si parlava? ____________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Cosa puoi concludere? ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ SCHEDA B4. IL SUONO SI PROPAGA NEI ___________________ Appoggiamo sul tavolo la bacinella con dentro l’acqua. Prendiamo il diapason, colpiamo i rebbi sul tavolo ed immergiamolo subito nell’acqua. Nell’acqua: ❐ non accadrà nulla ❐ si formeranno degli spruzzi Proviamo. Le tue previsioni sono state confermate? ❐ SI ❐ NO Spiega perché. __________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Cosa osservi, come lo spieghi? _____________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Ripensando alle diverse esperienze svolte 1. campanella nel barattolo con aria e senz’aria 2. semini che rimbalzano sul tamburo 3. barattoli collegati con lo spago 4. diapason immerso nell’acqua come possiamo spiegare la formazione e la propagazione del suono? ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 54 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 55 SCHEDA B5. LA VELOCITÀ DEL SUONO Nel vecchio West, gli indiani usavano un accorgimento per scoprire in anticipo se arrivavano i soldati inglesi a cavallo: appoggiavano le mani e l’orecchio a terra e si mettevano in ascolto. Più tardi, quando nel West vivevano banditi e sceriffi e la ferrovia collegava ormai tutto il paese, i ladri che assalivano i treni carichi di merci e denaro adottarono lo stesso accorgimento degli indiani per sapere in anticipo se il treno era in arrivo: essi appoggiavano le mani e l’orecchio sulle rotaie e in questo modo si accorgevano subito se il treno stava arrivando oppure no. Che cosa percepivano gli uomini appoggiandosi per terra o sulle rotaie? ❐ nulla ❐ il suono e le vibrazioni prodotte dai cavalli e dai treni ❐ il nitrito dei cavalli ed il fischio dei treni Perché non si mettevano semplicemente in ascolto per cercare di udire i suoni nell’aria? ❐ si sarebbero accorti troppo tardi dell’arrivo dei soldati o del treno ❐ non si sarebbero accorti del loro arrivo ❐ si sarebbero accorti troppo in anticipo. Che cosa pensi che accada nell’aria? ❐ il suono viaggia allo stesso modo in aria, nella terra, nelle rotaie ❐ il suono nell’aria viaggia più lentamente e incontra un maggior numero di ostacoli ❐ il suono viaggia più velocemente in aria che nella terra o nelle rotaie Spiega la tua risposta ____________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Ora batto un colpo con le nocche della mano sul tavolo. E subito dopo batto di nuovo, questa volta mentre appoggiate l’orecchio sul tavolo. Pensi di percepire meglio: ❐ il primo colpo ❐ il secondo colpo quando hai l’orecchio appoggiato al banco Con il secondo colpo il suono è arrivato fino a te viaggiando attraverso __________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ (È possibile provare anche con l’acqua: quando fate il bagno battete con le nocche sulla vasca tenendo la testa fuori dall’acqua. Subito dopo battete di nuovo le nocche sulla vasca con le orecchie immerse in acqua.) 55 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 56 Il materiale: ❐ influisce sulla propagazione delle onde sonore ❐ non influisce Proviamo con materiali diversi. Le tue previsioni sono state confermate? ❐ SI ❐ NO Spiega. ________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Racconta la tua esperienza a parole e con disegni _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 56 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 57 SEZIONE C. RILEVATORI DI SUONI In questa sezione si studia come viene rilevato un suono. SCHEDA C1. STRUMENTI CHE RILEVANO SUONI Prevedi che i granelli di sabbia reagiscano al suono della musica? ❐ SI ❐ NO Se sì come? ___________________________________ _______________________________________________ Proviamo. Come si sono comportati i granelli di sabbia? _______________________________________________ _______________________________________________ Cosa puoi concludere? ____________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: _____________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Prendiamo due diapason e poniamoli ad una certa distanza l’uno dall’altro (pochi metri). Facciamo vibrare il primo diapason battendolo sul tavolo. Avviciniamo poi l’orecchio al secondo diapason. Prevedi che: ❐ non accada nulla ❐ il secondo diapason inizi a vibrare producendo un suono Proviamo. I risultati hanno confermato la tua ipotesi? ❐ SI ❐ NO Come si è comportato il secondo diapason? ___________________________________________ ______________________________________________________________________________ Cosa puoi concludere? ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 57 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 58 SCHEDA C2. ALLA SCOPERTA DELL’ORECCHIO UMANO Accendiamo la radio e ascoltiamo la musica per qualche secondo. Poi mettiamo le mani a coppa dietro alle orecchie. Tra la prima e la seconda situazione prevedi: ❐ che non ci sia alcuna differenza ❐ di sentire meglio senza le mani ❐ di sentire meglio con le mani dietro alle orecchie Proviamo. Cos’è successo?_________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Ora ascoltiamo di nuovo la musica per qualche secondo, poi copriamo i padiglioni auricolari con le mani. Tra la prima e la seconda situazione prevedi: ❐ che non ci sia alcuna differenza ❐ di sentire meglio senza le mani ❐ di sentire meglio con i padiglioni auricolari coperti Proviamo. Cos’è successo?_________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Cosa puoi concludere dopo queste due esperienze? _____________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 58 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 59 Prendiamo un imbuto,colleghiamo ad esso un tubo ed in fondo a questo fissiamo un pezzetto del guanto in lattice. Possiamo paragonare l’imbuto al nostro orecchio esterno: la parte più ampia corrisponde al padiglione auricolare, il pezzetto allungato al condotto uditivo esterno e la membrana in lattice corrisponde alla membrana del timpano. Mettiamo alcuni granelli di zucchero sulla membrana dell’imbuto e sotto la parte più larga produciamo un suono con due pennarelli. I granelli di zucchero: ❐ reagiscono al suono saltellando ❐ non si muovono Proviamo. Come si sono comportati i granelli? ________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 59 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 60 SEZIONE D. LA PRESSIONE In questa sezione si studia la caratteristica dell’aria di essere un mezzo elastico attraverso l’approfondimento del concetto di pressione. SCHEDA D1. UNA FORZA DISTRIBUITA SU UNA SUPERFICIE Prendiamo la pasta per la pizza e, dopo averla stesa, appoggiamo sopra la mattonella prima verticalmente e poi orizzontalmente. Ti aspetti che la mattonella lasci un segno: ❐ uguale nelle due situazioni ❐ più profondo quando la mattonella è posta orizzontalmente ❐ più profondo quando la mattonella è posta verticalmente Perché? ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Proviamo. La tua ipotesi è stata confermata? ❐ SI ❐ NO Cosa hai osservato? Come lo spieghi? _______________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 60 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 61 SCHEDA D2. LA PRESSIONE IN UN LIQUIDO Prendiamo una bottiglia di plastica sulla quale sono stati prodotti tutt’intorno alcuni fori alla stessa altezza. Riempiamola d’acqua e osserviamo cosa accade. Cosa ti aspetti che accada? _______________________ ______________________________________________ ______________________________________________ ______________________________________________ Perché? _______________________________________ ______________________________________________ Proviamo. La tua previsione è stata confermata? ❐ SI ❐ NO Che cosa osservi? ________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Come lo spieghi? ________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Prendiamo la bottiglietta di plastica sulla quale sono stati fatti alcuni fori, uno sotto l’altro. Riempiamo la bottiglia d’acqua e stringiamola. Ti aspetti che l’acqua: ❐ esca da tutti i fori ❐ non esca dai fori ❐ esca solo da alcuni fori: quali? __________________ Se l’acqua esce dai fori: ❐ gli zampilli sono uguali per tutti i fori ❐ gli zampilli sono diversi Proviamo. Schiacciando la bottiglia l’acqua _______________________ dai fori. Gli zampilli sono _______ ________________________. Spiega. ________________________________________________________________________ 61 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 62 Prendiamo il tubo di plastica che è stato chiuso alle estremità con due pezzetti di lattice e riempito d’acqua. Schiacciamo una delle estremità ed osserviamo l’altra. Il guanto all’estremità che non viene schiacciata: ❐ non si muove ❐ si gonfia verso l’esterno ❐ rientra verso l’interno Proviamo. La tua previsione è stata confermata? ❐ SI ❐ NO Cosa hai potuto osservare? Come lo spieghi? __________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Ripensando agli esperimenti svolti 1. palloncino riempito d’acqua e bucato 2. bottiglia con i fori riempita d’acqua 3. tubo di plastica Cosa possiamo concludere? ________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 62 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 63 SCHEDA D3. LA PRESSIONE E L’ARIA. Prendiamo una siringa, riempiamola d’acqua e tirando il pistone verso l’esterno facciamo entrare un po’ d’aria. Ora tappiamo col dito il foro e poi schiacciamo il pistone verso il basso osservando la bolla d’aria. Successivamente tiriamo il pistone verso l’esterno e osserviamo ancora la bolla. Nella prima situazione ti aspetti che la bolla: ❐ diventi più grande ❐ si deformi ❐ diventi più piccola ❐ si sposti verso il foro ❐ rimanga uguale ❐ si sposti verso lo stantuffo Nel secondo caso ti aspetti che la bolla: ❐ si deformi ❐ diventi più grande ❐ si sposti verso il foro ❐ diventi più piccola ❐ si sposti verso lo stantuffo ❐ rimanga uguale Proviamo. Le tue ipotesi sono state confermate? ❐ SI ❐ NO ❐ solo per il primo caso ❐ solo per il secondo caso Come si è comportata la bolla d’aria schiacciando il pistone? ____________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Come si è comportata la bolla d’aria tirando il pistone verso l’esterno? _____________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme:_____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 63 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 64 Prendiamo un palloncino e gonfiamolo d’aria. Teniamolo fermo e con la mano battiamo sopra il palloncino. Quando batto, il palloncino: ❐ rimane fermo ❐ si allarga ❐ si restringe Motiva la tua risposta. ___________________________ _______________________________________________________________________________ Quando tolgo la mano, il palloncino: ❐ torna alla posizione iniziale ❐ rimane fermo Motiva la tua risposta. ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Che cosa succede all’aria circostante il palloncino, cioè all’aria che si trova vicino al palloncino? _______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Proviamo. Che cosa fa: 1. il palloncino __________________________________________________________________ 2. l’aria ________________________________________________________________________ Cosa puoi concludere? ____________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Racconta alcune tue esperienze simili, a parole e con disegni _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 64 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 65 SEZIONE E. LE ONDE SONORE In questa sezione si studia la natura ondulatoria del suono. SCHEDA E1. IL TUBO DI KUNDT Prendiamo un tubo di vetro o di plastica trasparente con all’interno polvere di sughero. Utilizzando un mestolo ed un coperchio di pentola produciamo un suono vicino al tubo ed osserviamo la polvere. Come si comporta la polvere? ❐ non si muove ❐ si sposta Perché? ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ Se hai risposto “si sposta”, come si dispone la polvere: ❐ si ammucchia tutta da una parte ❐ forma diversi mucchietti ❐ altro ________________________________________________________________________ Spiega. ________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Proviamo. L’esperimento ha confermato la tua previsione? ❐ SI ❐ NO Come si è disposta la polvere? _____________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Perché?_______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Che cosa fa l’aria? _______________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Cosa puoi concludere? ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 65 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 66 SCHEDA E2. LE MOLLE E LE ONDE DI COMPRESSIONE Tendiamo la molla alle due estremità, orizzontalmente. In prossimità di una estremità ravviciniamo alcune spire e poi lasciamole andare. Cosa ti aspetti che viaggi? ❐ la molla ❐ il restringimento delle spire, l’impulso Le spire: ❐ si spostano per un momento e poi tornano alla loro posizione iniziale ❐ si allontanano e non tornano alla loro posizione iniziale Proviamo. Le tue previsioni sono state confermate? ❐ SI ❐ NO Che cosa hai osservato? ___________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Come lo spieghi? ________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Prendiamo due molle di diversa grandezza ed uniamole intrecciando le spire. Ripetiamo l’esperimento precedente. Ti aspetti che l’impulso (il restringimento delle spire): ❐ viaggi allo stesso modo lungo le due molle ❐ viaggi ad una velocità diversa lungo le due molle. Proviamo. Che cosa hai osservato? __________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Come lo spieghi? ________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Ripensando alle due esperienze con le molle, concludiamo insieme: ________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 66 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 67 Ora giocate voi a fare la molla. 1. Mettetevi in riga, il capofila pensi un messaggio verbale che a partire da lui dovrà propagarsi fino all’ultimo componente della riga senza che nessuno di voi si sposti dalla propria posizione. Ti aspetti che il messaggio si propaghi dal primo all’ultimo della riga? ❐ SI ❐ NO 2. Ora il messaggio che propagherete dovrà essere un movimento. Accordatevi per fare ciascuno ciò che fa il compagno precedente all’istante precedente in modo che lo stesso movimento si propaghi dal primo all’ultimo componente della riga. Non dovete spostarvi dal punto in cui vi trovate, potete spostarvi solo momentaneamente dalla vostra posizione di equilibrio. Ti aspetti che il messaggio si propaghi dal primo all’ultimo della riga? Che cos’è che si sposta? ❐ il mezzo (la catena costituita da voi bambini) ❐ l’impulso ❐ SI ❐ NO 3. Ripetete l’esperimento precedente ma questa volta cronometriamo quanto tempo impiega l’impulso a propagarsi dal primo all’ultimo componente della riga. Una volta misurato il tempo ripetete l’esperimento prima allungando la riga, cioè distanziandovi maggiormente l’uno dall’altro, poi accorciando la riga, cioè avvicinandovi l’uno all’altro. Ti aspetti che l’impulso viaggi: ❐ più velocemente quando siete più distanziati ❐ più velocemente quando siete vicini l’uno all’altro ❐ impiegando sempre lo stesso tempo Situazione 1 Il messaggio verbale si è propagato dal primo all’ultimo della riga? ❐ SI ❐ NO Affinché il messaggio giungesse dal primo all’ultimo componente della riga è stato necessario qualche spostamento dalla posizione in cui ciascuno di voi si trovava? Ad esempio il primo della riga si è spostato fino a raggiungere l’ultimo compagno per riferirgli il messaggio? ❐ SI ❐ NO Come lo spieghi? ________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Che cosa si è spostato, che cosa si è propagato? ❐ il mezzo (cioè voi) ❐ il messaggio 67 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 68 Situazione 2 In questo caso ciò che si propaga non è più un messaggio verbale ma è un ___________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ L’impulso si è propagato dal primo all’ultimo della riga? ❐ SI ❐ NO Come lo spieghi? ________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Ripensa all’esperimento del tamburo coi semini. Cosa fa l’aria? Le molecole d’aria ❐ si spostano dal punto in cui si trova il mestolo fino alla membrana del tamburo ❐ oscillano avanti e indietro, come voi bambini e come le spire della molla, trasportando l’impulso. Situazione 3 L’impulso si è propagato alla stessa velocità nei tre casi? ❐ SI ❐ NO L’impulso si è propagato più velocemente quando ______________________________________ ______________________________________________________________________________ L’impulso si è propagato più lentamente quando _______________________________________ ______________________________________________________________________________ Possiamo paragonare queste tre situazioni al suono che viaggia con velocità diverse nei diversi mezzi: - nei solidi le cui molecole sono molto vicine il suono viaggia ______________________________ - nei liquidi dove le molecole non sono tanto vicine il suono viaggia _________________________ - in aria dove le molecole sono molto distanziate il suono viaggia __________________________ Ripensiamo ai diversi esperimenti: - tubo di Kundt - molla - gioco e concludiamo insieme riferendoci al comportamento dell’aria quando viene prodotto un suono: (Nel riquadro disegna con puntini cosa pensi succeda all’aria) __________________________________ __________________________________ __________________________________ __________________________________ __________________________________ __________________________________ 68 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 69 SCHEDA E3. LE ONDE SONORE SI PROPAGANO IN TUTTE LE DIREZIONI Al centro del cerchio formato da voi mettiamo una radio. Se l’accendiamo prevedi che la musica: ❐ viaggi in tutte le direzioni e raggiunga tutti voi ❐ non viaggi in tutte le direzioni e raggiunga solo qualcuno di voi Illustra nel disegno qui accanto come viaggia la musica secondo te. Facciamolo. La musica ha raggiunto tutti voi? ❐ SI ❐ NO Perché? _________________________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ Illustra nel disegno qui accanto come viaggia la musica. Cosa puoi concludere? _____________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ Concludiamo insieme: ____________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 69 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 70 Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 71 indice pag. 3 pag. 5 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 11 pag. 13 pag. 15 pag. 17 pag. 17 pag. 18 pag. 18 pag. 18 pag. 19 pag. 19 pag. 19 pag. 20 pag. 20 pag. 21 pag. 21 pag. 22 pag. 23 pag. 23 pag. 24 pag. 24 pag. 25 pag. 25 pag. 25 pag. 26 pag. 26 pag. 27 pag. 27 pag. 28 pag. 28 pag. 29 pag. 29 pag. 30 pag. 30 PRESENTAZIONE LA PROPOSTA DIDATTICA INTRODUZIONE IMPOSTAZIONE APPROCCIO STRATEGIA METODOLOGIA IL PERCORSO DIDATTICO MAPPA CONCETTUALE DEI CONTENUTI BIBLIOGRAFIA GLI ESPERIMENTI E1) l’oscillazione della lamina metallica E2) l’oscillazione della risma di fogli E3) l’elastico vibrante E4) il diapason E5) il campanello E6) l’asciugamano E7) il pendolo E8) musica con le lamine metalliche E9) musica con le canne di bambù E10) musica con i barattoli E11) l’intensità del suono E12) la campanella sottovuoto E13) la propagazione del suono nell’aria E14) il telefono con lo spago E15) il diapason nell’acqua E16) ascoltare con l’orecchio appoggiato al tavolo E17) i semi sul tamburo E18) i due diapason E19) il padiglione auricolare E20) l’imbuto E21) la mattonellla sulla pasta di sale E22) la bottiglia con i fori tutti alla stessa altezza E23) la bottiglia con i fori allineati in verticale E24) il tubo d’acqua E25) la bolla d’aria nella siringa piena d’acqua E26) il palloncino gonfiato d’aria E27) il tubo di Kundt E28) l’impulso lungo la molla E29) l’impulso lungo due molle di dimensione diversa E30) l’impulso lungo una fila formata dai bambini Suono p72 23-06-2007 17:29 Pagina 72 pag. 30 pag. 31 E31) la velocità dell’impulso lungo una fila di bambini E32) ascoltando la musica pag. 33 pag. 35 GLI STRUMENTI DIDATTICI Test d’ingresso e d’uscita pag. 41 pag. 43 SCHEDE PER STUDENTI Sezione A: Le sorgenti sonore pag. 51 Sezione B: La propagazione del suono pag. 57 Sezione C: Rilevatori di suoni pag. 60 Sezione D: La pressione pag. 65 Sezione E: Le onde sonore