INDICAZIONI PRELIMINARI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI
NUOVA SCUOLA PRIMARIA NEL PLESSO SCOLASTICO DI VIA
BRODOLINI NOVATE MILANESE
ai sensi del D.P.C.M 5 dicembre 1997
IL TECNICO:
DOTT. ING. ALESSIA CARRETTINI
Tecnico
INDICAZIONI PRELIMINARI SCUOLA PRIMARIA NEL PELSSO VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE
Competente
in
Acustica
INDICE
1
PREMESSA .............................................................................................................................. 3
2
OBBIETTIVI.............................................................................................................................. 4
3
NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI ISOLAMENTO ACUSTICO .......................... 5
4
NORMATIVA VOLONTARIA ITALIANA E CONFRONTO CON PARAMETRI
INTERNAZIONALI .................................................................................................................................... 7
5
PRESTAZIONI MIGLIORATIVE .............................................................................................. 12
6
SOLUZIONI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBBIETTIVI ACUSTICI ............................... 13
6.1 soluzioni costruttive per l'isolamento acustico esterno-interno .......................................... 13
7
6.2
partizioni interne ........................................................................................................................... 13
6.3
isolamento al calpestio .............................................................................................................. 14
6.4
correzione di alcuni ponti acustici ........................................................................................... 14
6.5
controllo impianti ......................................................................................................................... 14
6.6
tempo di riverbero aule ............................................................................................................. 15
6.7
tempo di riverbero atrio e corridoi ........................................................................................... 16
6.8
auditorium ..................................................................................................................................... 16
CONCLUSIONI .................................................................................................................... 17
INDICAZIONI PRELIMINARI SCUOLA PRIMARIA NEL PELSSO VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE
1 PREMESSA
La presente relazione ha per oggetto la valutazione preliminare dei requisiti acustici passivi
inerenti la realizzazione della scuola primaria nel plesso scolastico di via Brodolini nel
comune di Novate Milanese.
Il relatore della presente è in possesso della qualifica di cui all'art. 2, commi 6 e 7 della
Legge 447/95, per lo svolgimento dell'attività di "Tecnico Competente" nel campo
dell'acustica ambientale.
La finalità della presente relazione è quella di individuare le prestazioni acustiche richieste
per legge per un complesso scolastico, indicare eventuali parametri migliorativi e
individuare gli elementi fondamentali dal punto di vista acustico per la scuola in oggetto.
Si richiede a seguito di questa relazione una progettazione acustica definitiva
dell’intervento, e prima della realizzazione la progettazione acustica esecutiva, corredata
di dettagli costruttivi acustici inerenti sia i nodi critici murari che impiantistici, la corretta
realizzazione degli elementi ivi valutati, la corretta posa ecc…
Il tecnico
Dott. Ing. Alessia Carrettini
Tecnico Competente in Acustica
(D.P.G.R. Lombardia n°6446/09)
INDICAZIONI PRELIMINARI SCUOLA PRIMARIA NEL PELSSO VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE
(
2 OBBIETTIVI
L'intento dell'amministrazione comunale nel redigere questa breve relazione acustica è di
sensibilizzare
i progettisti e
realizzatori
dell'opera affinché la nuova scuola sia
acusticamente idonea allo svolgimento delle attività previste.
Caratteristica delle aule e degli altri ambienti scolastici è la loro specifica vocazione alla
comunicazione che è la base dei processi di apprendimento. Elevati livelli di rumore,
interferenza con ambienti confinanti e eccessiva riverberazione ne compromettono le
funzionalità.
Studenti ed insegnanti sono gli utenti della scuola che risentono delle conseguenze
causate da un'acustica non adeguata. Livelli di rumore di fondo non idonei determinano
condizioni sfavorevoli per i bambini; rispetto ad altri lavoratori, gli insegnanti presentano
con maggior frequenza sintomi legati a patologie vocali e lamentano sensazioni di
malessere ad essi correlate. Negli ultimi decenni la ricerca internazionale in campo
acustico ha rivolto l'attenzione verso la qualità dell'ascolto nelle aule e negli ambienti
scolastici. Dalle ricerche effettuate risulta che un'esposizione cronica al rumore comporta
carenza nell'attenzione, scarsa memoria, limitata abilità alla lettura...
Il rumore a cui sono sottoposti i bambini nelle aule scolastiche è sia il rumore trasmesso
dall'esterno, sia il rumore prodotto internamente all'edificio stesso. I bambini nelle scuole
sono quindi soggetti a rumore che proviene da un'ampia fonte di sorgenti con
conseguenze ed effetti di tipo diverso.
Pertanto obbiettivo di questa relazione oltre a far comprendere l'importanza di questo
argomento per l'edificio in oggetto è individuare i limiti da rispettare in opera, le principali
fonti di disturbo e i punti critici fondamentali a cui prestare attenzione nella progettazione
definitiva.
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3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI ISOLAMENTO
ACUSTICO
RIFERIMENTI NORMATIVI ITALIANI in acustica
La norma di riferimento in materia di inquinamento acustico è la Legge 26 ottobre 1995 n°
447
"Legge
quadro
sull'inquinamento
acustico".
Tale
legge
stabilisce
i
principi
fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo
dall’inquinamento acustico.
In attuazione dell’art. 3, comma 1, lettera e) della Legge 447/95, con Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997, sono stati determinati i requisiti
delle sorgenti sonore interne agli edifici e i requisiti acustici passivi degli edifici.
La classificazione degli edifici è definita in relazione alla destinazione d’uso dell’immobile e
precisamente:
Categoria
Specificazioni
A
Edifici adibiti a residenza o assimilabili
B
Edifici adibiti ad uffici e assimilabili
C
Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili
D
Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili
E
Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili
F
Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili
G
Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili
ove per ciascuna categoria sono definiti i valori minimi di isolamento per le partizioni
verticali ed orizzontali, mentre si definiscono i valori massimi di rumore ammissibili per gli
impianti ad uso continuo e discontinuo a servizio dell’immobile.
I parametri considerati sono:
-
R’w Indice del potere fonoisolante apparente: si riferisce all’isolamento per via
aerea di elementi di separazione tra due distinte unità abitative
-
D2m,nT,w Indice di valutazione dell’isolamento acustico standardizzato di
facciata: si riferisce all’isolamento per via aerea delle facciate degli immobili
-
L’n,w Indice di valutazione del livello apparente normalizzato di rumore da
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calpestio di solai: si riferisce all’isolamento al rumore da calpestio di una
partizione orizzontale
-
LASmax Livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di
tempo “Slow” per la valutazione della rumorosità degli impianti ad uso
discontinuo
-
LAeq Livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A per i servizi
ad uso continuo
I valori di riferimento, in funzione della classe di destinazione d’uso sono:
PARAMETRI
Categoria
dell’edificio
R’w
D2m,nT,w
L’n,w
LASmax
LAeq
D
55
45
58
35
25
A, C
50
40
63
35
35
E
50
48
58
35
25
B, F, G
50
42
55
35
35
NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI ISOLAMENTO ACUSTICO IN CAMPO
SCOLASTICO
L’edificio in oggetto fa parte degli edifici scolastici. Per questa tipologia di edifici oltre al
D.P.C.M 5.12.1997 e ai parametri ivi indicati, vi sono altri decreti con parametri aggiuntivi.
L’acustica degli edifici ad uso scolastico è stata considerata per la prima volta nel 1967
con la “Circolare Min. LL.PP. – Pres. Consiglio Sup. – Serv. Tecnico Centr. – 22 Maggio 1967,
n. 3150. Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici.”ove
vengono forniti i primi valori di isolamento acustico tra aule adiacenti e sovrapposte, la
rumorosità consentita ai servizi a funzionamento discontinuo e continuo ed il Tempo di
Riverbero che aule, palestre ed altri ambienti scolastici devono avere. La suddetta
circolare, presenta i valori riportati in Tabella 1.
Requisiti di capitolato (Art. 3 comma 3.2)
dB (a 500 Hz)
Isolamento acustico fra due aule adiacenti
40
Isolamento acustico fra due aule sovrapposte
42
Livello di rumore di calpestio fra due aule sovrapposte
68
Servizi a funzionamento discontinuo
50 dB(A)
Servizi a funzionamento continuo
40 dB(A)
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Media dei Tempi di Riverbero (250-500-1000-2000 Hz)
sec
Aule arredate con la presenza massima di due persone
1.2
≤ 2.2
Palestre
Tabella 1: Valori di riferimento
Con l’entrata in vigore del D.P.C.M. 5 Dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici
passivi degli edifici”, vengono fissati nuovi parametri di isolamento al calpestio tra aule
sovrapposte e isolamento di facciate, nonché nuovi valori per la rumorosità degli impianti
tecnologici. Mentre i limiti per il Tempo di Riverbero, così come l’isolamento tra aule
adiacenti, rimangono quelli riportati nella circolare del Ministero dei Lavori pubblici n. 3150
del 22 Maggio 1967.
In Tabella 2 sono riportati i valori definitivi dei parametri, da rispettare nella realizzazione di
edifici scolastici estrapolati dalla circolare n°3150 e dal D.P.C.M 5/12/1997.
D.P.C.M 5/12/1997
D2m,nT,w
L’n,w
LASmax
Circolare n° 3150 22 Maggio 1967
LAeq
R’w
Adiac.
48 dB
58 dB
35 dB
25 dB
40 dB
Sovrapp.
Tempo
riverbero
Tempo riverbero
Palestra
42 dB
1.2
≤ 2.2
Tabella 2: Valori di riferimento acustica scolastica
4 NORMATIVA VOLONTARIA ITALIANA E CONFRONTO CON
PARAMETRI INTERNAZIONALI
Le recenti ricerche in campo acustico hanno dato luogo a decreti, linee guida, normative
che ne recepiscono i risultati.
Tra le raccomandazioni è da citare in primo luogo l'opuscolo dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) del 2001
In particolare l'OMS fissa a 35 dB(A), LAeq, il livello massimo di rumore di fondo ammissibile
nelle aule scolastiche durante l'attività didattica e il tempo di riverberazione nelle classi
deve essere 0,6 s.
La pubblicazione dell'OMS fornisce altre raccomandazioni:
•
Per ogni singolo ambiente deve essere assicurato un adeguato isolamento
acustico e una riverberazione ottimale
•
gli impianti devono minimizzare l'emissione sonora
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LA GRAN BRETAGNA E IL BB93
Le soluzioni appropriate per la riduzione del rumore di fondo e della riverberazione sonora
sono descritte e illustrate sul BB93, una pubblicazione che dettaglia i valori limite in
funzione della tipologia di ambiente scolastico e di ambienti confinanti.
PERTANTO SECONDO IL BB93 IL TEMPO DI RIVERBERO NELLE AULE DELLA SCUOLA PRIMARIA
COME QUELLA IN OGGETTO DEVE ESSERE 0.6 SEC.
I requisiti di isolamento acustico sono basati sulla classificazione degli ambienti scolastici in
funzione della loro tolleranza al rumore (molto bassa, bassa, media, alta) e del livello di
rumore prodotto nell'ambiente adiacente. Nella tabella a seguire si riporta la tolleranza di
rumore di ciascuna aula e l'isolamento acustico in funzione di questo tipo di
classificazione.
INDICAZIONI PRELIMINARI SCUOLA PRIMARIA NEL PELSSO VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE
Tabella 3 : Classificazione aule secondo il BB93
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Tabella 4: Limiti isolamento acustico fra aule adiacenti secondo la classificazione riportata nella tabella
NEL CASO IN OGGETTO POSSIAMO DIRE CHE PER QUANTO RIGUARDA LE AULE SCOLASTICHE
SI PUO' CONSIDERARE Dnt,W PARI A 45 MENTRE FRA I LABORATORI SI RICHIEDE UN
ISOLAMENTO MAGGIORE: DnT,w DI 55.
NORME VOLONTARIE DI RIFERIMENTO
A luglio 2010 è stata inoltre pubblicata una norma, UNI 11367: 2010 Acustica in edilizia –
classificazione acustica delle unità immobiliari – procedure di valutazione e verifica in
opera.
La suddetta norma nell’App. A, B e C contempla esplicitamente gli edifici ad uso
collettivo quali scuole, ospedali, alberghi, ecc….
Sebbene l’applicazione della norma sia di tipo volontario, quanto in essa contenuto
fornisce buone indicazioni e ottimi punti di riferimento per la definizione di un confort
acustico interno.
Dall’analisi delle suddette appendici, si evince che ulteriori parametri qualitativi sono stati
inseriti quali per esempio l’isolamento tra aule e corridoi, il tempo di riverbero esplicitato
per il parlato o per la musica e così via. Si riportano di seguito i prospetti A.1, B.1 e C.1
contenuti nella norma.
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APPENDICE A: VALORI RIFERIMENTO OSPEDALI E SCUOLE
Prestazione di base
Prestazione
superiore
Descrittore dell’isolamento acustico normalizzato di facciata - D2m,nT,w
[dB]
Descrittore del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti di
differenti unità immobiliari – R’w [dB]
Descrittore del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra
ambienti di differenti unità immobiliari, L’nw [dB]
Livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionamento continuo Lic
in ambienti diversi da quelli di installazione [dB(A)]
Livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionamento discontinuo
Lid in ambienti diversi da quelli di installazione [dB(A)]
Descrittori dell’isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti
sovrapposti della stessa unità immobiliare, DnT,w [dB]
Descrittori dell’isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti
adiacenti della stessa unità immobiliare, DnT,w [dB]
Descrittore del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra
ambienti sovrapposti della stessa unità immobiliare, L’nw [dB]
38
43
50
56
63
53
32
28
39
34
50
55
45
50
63
53
APPENDICE B: ISOLAMENTO ACUSTICO NORMALIZZATO RISPETTO AD AMBIENTI ACCESSORI DI USO COMUNE O
COLLETTIVO DELL’EDIFICIO COLLEGATI MEDIANTE ACCESSI O APERTURE AD AMBIENTI ABITATIVI DI UNITA’
IMMOBILIARE
Descrittore dell’isolamento acustico normalizzato rispetto
ad ambienti di uso comune o collettivo collegati
Livello prestazionale
mediante accessi o aperture ad ambienti abitativi
DnT,w ([dB]
Ospedali e Scuole
Altre destinazioni d’uso
Prestazione ottima
≥ 34
≥40
Prestazione buona
≥30
≥36
Prestazione di base
≥27
≥32
Prestazione modesta
≥23
≥28
APPENDICE C: VALORI CONSIGLIATI DEL TEMPO DI RIVERBERO
Tempo di riverberazione:
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Tott=0.32lg(V) + 0.03 (ambiente non occupato adibito al parlato)
Tott=1.27lg(V) –2.49 (ambiente non occupato adibito ad attività sportive)
In tutte le bande di ottava fra 250Hz e 4000 Hz:
T ≤ 1.2 * Tott
5 PRESTAZIONI MIGLIORATIVE
In base a quanto sopra riportato e altri riferimenti normativi non citati si ritiene che si possano
migliorare le prestazioni nel seguente modo:
AULE E AULE/LABORATORI/BIBLI/SALA PROF...
D.P.C.M 5/12/1997
D2m,nT,w
L’n,w
LASmax
Prestazioni migliorative
LAeq
DnT,w
Adiac.
48 dB
58 dB
35 dB
25 dB
50 dB
Sovrapp.
Tempo
AULA/LAB/BIBL...
55 dB
0,6
riverbero
AULE/LABORATORI E CORRIDOI
D.P.C.M 5/12/1997
D2m,nT,w
L’n,w
LASmax
Prestazioni migliorative
LAeq
DnT,w
Adiac.
48 dB
58 dB
35 dB
25 dB
35 dB
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Tempo
corridoio/atrio
0,8
riverbero
6 SOLUZIONI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBBIETTIVI
ACUSTICI
6.1
SOLUZIONI COSTRUTTIVE PER L'ISOLAMENTO ACUSTICO ESTERNO-INTERNO
Di fondamentale importanza è l'isolamento acustico di facciata dell'edificio. La soluzione
scelta deve essere tale da ottenere un isolamento acustico di facciata pari a 48 dB in
opera. Il collaudo in opera comprende sia la parte opaca sia la parte vetrata, pertanto
deve essere acusticamente descritta sia la parte opaca sia la parte vetrata e oltre a
definire l'isolamento acustico di ciascun componente tramite software o ancora meglio
certificati di laboratorio si dovrà calcolare per ciascun ambiente l'isolamento acustico di
facciata secondo normativa vigente.
SI rammenta inoltre che anche il tetto costituisce la facciata esterna.
Inoltre di fondamentale importanza oltre il calcolo dell'isolamento acustico di facciata dai
dati di laboratorio è la determinazione di tutti i nodi critici che potrebbero fare perdere di
prestazione i singoli elementi (nodo primario e secondario serramenti, eventuali prese
d'aria per impianti...). Tutti questi elementi necessitano un'adeguata analisi e soluzione.
Particolare attenzione deve essere data alla ventilazione e alle aperture per le ventilazioni,
è necessario adottare bocchette di aerazione con elevate prestazioni fonoisolanti in
modo da non compromettere le prestazioni dell'intero involucro esterno. Ogni piccolo
elemento inserito deve avere certificato di laboratorio
Dn,e,w (isolamento acustico
normalizzato rispetto all'assorbimento di un piccolo elemento secondo norma UNI EN
20140).
6.2
PARTIZIONI INTERNE
Le partizioni interne si dividono in partizioni verticali fra aula e aula, fra aula e corridoio e
partizioni orizzontali.
Per ciascuna partizione deve essere prevista una soluzione tale da garantire almeno i
parametri di legge.
Oltre alla soluzione tipologica devono essere indicati per ciascuna partizione: impianti se
presenti, innesti con le pareti confinanti, innesto con soffitto e con pavimento, porte verso
corridoio ( corredate di certificato di laboratorio isolamento acustico).
Per quanto riguarda le porte prestare attenzione al peso che sia adeguato all'utilizzo da
parte dei bambini.
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6.3
ISOLAMENTO AL CALPESTIO
Negli edifici scolastici l'indice di valutazione del livello di pressione sonora al calpestio
rispetto all'assorbimento equivalente L'n,w non deve superare 58 dB fra aule (sia in
orizzontale sia in verticale, sia in diagonale). L'attenuazione del rumore si può conseguire
realizzando un pavimento galleggiante.
Per
ciascun
solaio
deve
essere
descritta
la
stratigrafia,
le
caratteristiche
tecniche/prestazionali dei materiali utilizzati corredati di certificati di laboratorio e se
possibile di certificati in opera e le indicazioni di corretta posa.
6.4
CORREZIONE DI ALCUNI PONTI ACUSTICI
Al fine di ottenere un adeguato isolamento acustico di un edificio è importante
correggere i ponti acustici causati da elementi deboli.
SI indicano alcuni percorsi di trasmissione da presidiare:
•
porte e serramenti, bocchette aerazione
•
attenzione agli elementi rigidi di connessione
•
i controsoffitti se lasciati continui per il passaggio degli impianti sono veicolo di
rumore
•
le aperture nei muri dovute agli impianti elettrici o altro dovrebbero essere ben
sigillate e sfalsate
•
le canalizzazioni che passano attraverso ambienti sensibili al rumore dovrebbero
essere fonoassorbenti all'interno (canali microforati per evitare cross-talk)
6.5
CONTROLLO IMPIANTI
Il controllo del rumore degli impianti è uno degli aspetti fondamentali per la buona riuscita
di un progetto dal punto di vista acustico.
Il rumore degli impianti si può trasmettere per via aerea e per via solida.
Una delle principali sorgenti di rumore è l'impianto di climatizzazione.
Si rammenta che gli impianti devono rispettare sia il DPCM 5.12.1997 all'interno dell'edificio
sia la legge il DPCM 14.11.1997.
Pertanto prima di installare l'impianto è necessario
svolgere una previsione d'impatto acustico che verifichi che l'impianto non sia fonte di
disturbo né per i fruitori della scuola stessa né per edifici preesistenti e prevedere de
necessario silenziatori, barriere...
INDICAZIONI PRELIMINARI SCUOLA PRIMARIA NEL PELSSO VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE
Un'altra criticità è la trasmissione di rumore attraverso i condotti d'aria (ponti acustici fra gli
ambienti detti cross talk). Al fine di evitare questo inconveniente è necessario studiare
attentamente il percorso dei condotti utilizzando condotti microforati all'interno.
Sarà necessario evitare ogni connessione rigida fra impianti e strutture utilizzando
antivibranti. Ogni scelta impiantistica ( montacarichi, vmc, centrale termica...) deve
essere corredata da valutazione acustica sia sull'emissione di rumore aereo sia sulla
propagazione per via solida (vibrazioni)..
Anche per gli impianti ad uso discontinuo, impianto idrosanitario è necessario
progettare i percorsi i rivestimenti e gli ancoraggi e le chiusure in modo da garantire i
limiti di legge.
6.6
TEMPO DI RIVERBERO AULE
La progettazione acustica di aule per la didattica è finalizzata alla comprensione ottimale
del messaggio parlato. L'eccesso di rumore e di riverberazione determinano il
mascheramento del segnale emesso dal parlatore rendendolo meno intellegibile
all'ascoltatore.
Nei paragrafici precedenti si sono indicate le prestazioni da rispettare affinché il rumore
all'interno dei singoli ambienti sia adeguato: non vi sia rumore eccessivo dall'esterno, non
vi sia interferenza fra aule adiacenti, gli impianti non siano fonte di disturbo...in questo
paragrafo indichiamo le caratteristiche progettuali fondamentali affinché il tempo di
riverberazione sia adeguato.
La progettazione acustica di un'aula deve prevedere l'applicazione di materiali di diversa
tipologia al fine di assorbire efficacemente sull'intero spettro delle frequenze.
Inoltre
la distribuzione
posizionamento
dei
all'intero
materiali
dell'ambiente
fonoassorbenti
deve essere
nelle
aule
uniforme.
scolastiche
Il
deve
corretto
inoltre
considerare il possibile danneggiamento dei rivestimenti da parte degli studenti, a tal fine i
materiali più delicati devono essere applicati ad altezze adeguate da terra.
Il trattamento acustico deve riguardare:
parete di fondo, soffitto e parte alta delle superfici laterali ove non previste vetrate. I
materiali scelti e la quantità deve essere tale da garantire un tempo di riverberazione pari
a 0,6 sec.
Una parte del soffitto in corrispondenza della cattedra sarà prevista riflettente al fine di
incrementare il livello sonoro verso il fondo della stanza.
INDICAZIONI PRELIMINARI SCUOLA PRIMARIA NEL PELSSO VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE
Una pedana in corrispondenza della cattedra può facilitare la corretta trasmissione del
suono.
Si ritiene necessario pertanto per ciascuna aula di determinare il tipo di materiale e la sua
collocazione.
6.7
TEMPO DI RIVERBERO ATRIO E CORRIDOI
La permanenza delle persone è prevista anche negli ambienti di servizio come corridoi e
atri. Pertanto si ritiene fondamentale controllare il tempo di riverbero anche in tali
ambienti.
In particolare si richiede una progettazione di elementi tali da migliorare il tempo di
riverbero e le possibili riflessioni multiple che si potrebbero creare
nell'atrio in
corrispondenza delle due vetrate di ingresso una di fronte all'altra.
6.8
AUDITORIUM
A livello acustico ogni destinazione d’uso di un ambiente richiede particolari esigenze
acustiche, ovvero valori di parametri acustici quali il tempo di riverbero RT, la chiarezza
C50 per il parlato e C80 per la musica, Strength G ovvero rinforzo del suono, LF lateral
reflection e così via.
L'auditorium avrà più funzionalità, da sala conferenze, a sala per recite fine anno...
Come parametro richiesto facendo riferimento alla normativa della Svezia (SS 25268:2007
e della Finlandia (SFS E249) si consiglia un tempo di riverbero compreso fra 0,8 e 1 s.
Pertanto tutte le superfici devono essere studiate affinché siano rispettate tali
caratteristiche.
La pavimentazione, i controsoffitti e le pareti devono essere adeguatamente progettati.
INDICAZIONI PRELIMINARI SCUOLA PRIMARIA NEL PELSSO VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE
7 CONCLUSIONI
La relazione ivi proposta è il punto di partenza per una corretta progettazione acustica.
Intento dell'amministrazione comunale è creare una scuola che anche dal punto di vista
acustica sia altamente performante per offrire ai fruitori un ambiente idoneo alle attività
da svolgersi.
Crema 16 Febbraio 2015
I l tecnico
Dott. Ing. Alessia Carrettini
Tecnico Competente in Acustica
(D.P.G.R. Lombardia n°6446/09)
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(
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Acustica. Indicazioni preliminari