SIGNUM TAU
Foglio di collegamento della Fraternità OFS
di Santarcangelo di Romagna
GLI APPUNTAMENTI DEL MESE
n. 115 Febbraio 2016
Febbraio 2016
Venerdì 5 ore 21 : Adorazione Eucaristica, preparata dai
Novizi
Mercoledì ore 18,30:
Ceneri
Santa Messa e rito delle Sacre
Sabato 13 e Domenica 14 : Week end formativo a
Pontenure (Piacenza), presso il Centro Pastorale la Bellotta.
Titolo dell’incontro: “Aprire ... dialoghi di fede/nella fede”.
Per informazioni consultare la locandina in bacheca.
Martedì 16 ore 21: Incontro Novizi. Portare il libro “Regola
e Costituzioni” e l’opuscolo della “Lettera ai fedeli”.
Domenica 28 ore 16 : Incontro di formazione sulla Parola
con Padre Oriano. L’incontro è rivolto all’OFS, sia Professi
che Novizi, aperto anche alle Fraternità vicine e a tutti
coloro che desiderino parteciparvi.
Questo mese, nel giorno del compleanno, facciamo gli auguri
e ricordiamo nella nostra preghiera:
Felice 08/02 ; Lora 14/02 ;
Fratelli carissimi,
in questo periodo di inizio Quaresima la Parola ci ripropone
l’immagine del tentatore, che lusinga la nostra coscienza a rimanere
chiusa in se stessa, dove vive un’ indisturbata quiete. Ma anche lo Spirito
segue Gesù nel deserto, che è in qualche modo la presenza Creatrice, che
spinge tutta l’umanità, anche oggi, a vincere la debolezza, a perdere la
propria vita, per ritrovarla in più ampi cerchi, ritrovarla accresciuta e più
forte, per imparare a donare agli altri libertà, amore ...
E’ in questa ottica che io posso pensare per me un cammino sempre
nuovo, ogni Quaresima, che mi vedrà cambiata, se lo voglio veramente, e
mi farà salire un gradino verso una trasformazione del mio essere, che
risulterà migliore nelle relazioni con gli altri.
In questo mi è molto d’aiuto ciò che dice P. Salonia quando invita a
rivedere la “Grammatica” delle relazioni, e in particolare i “Pronomi”.
Occorre che impariamo a passare da un IO autoreferenziale a un IO che
condivida il proprio modo di vivere. Passare da un TU spesso accusatorio
nei confronti dei fratelli a un TU empatico, che crei spazi di relazione.
Inoltre suggerisce di passare da un EGLI impersonale (moda, giornali,
cosa dicono gli altri ... ) a un LUI che prenda le sembianze di un fratello.
Non si può far riferimento a un NOI composto da 2 o 3 persone che
emergono e fanno valere le loro decisioni, ma un NOI che implichi
l’ascolto di tutti. Il cambiamento presuppone sempre una “conversione”
per rimanere fedeli a Cristo, dice G. Vannucci, per risvegliarci da una
religione che addormenta in posizioni cristallizzate, per ritrovare le
irrequiete ali dello Spirito.
Durante questa Quaresima aiutiamoci a lasciare dietro di noi tutto ciò
che non è fecondato dalla Parola di Cristo.
Valeria
Buon cammino a tutti. Pace e bene.
Riscoprire la bellezza della vita evangelica
FACCIAMO ATTENZIONE FRATELLI...
Ammonizione XII (FF 161)
1
Così il servo di Dio può riconoscere se ha lo spirito di Dio: 2 quando il
Signore fa, per mezzo di lui, qualcosa di buono, se la carne non se ne
inorgoglisce, poiché la carne è sempre contraria ad ogni bene; 3 ma
piuttosto si ritiene ancora più vile ai propri occhi, e si stima minore di
tutti gli uomini.
Spiazzando ogni logica, anche “religiosa”, Francesco non
ritiene che il “segno” per riconoscere il vero servo di Dio
siano le “opere buone” da lui prodotte.
Occorre ascoltare il
proprio cuore per conoscere da quali sentimenti sono sgorgate
quelle opere e verificare se vi sia accordo tra ciò che si
afferma e ciò
che si vive.
Una stessa opera buona può
nascere da due spiriti, “quello della carne” o “quello del Signore”.
Per “spirito della carne” si intende il desiderio di fare un’opera
buona per motivi di orgoglio, esaltazione di fronte agli altri. Si sente
il bisogno di dimostrare a se stessi o agli altri di essere “perfetti” o
di diventarlo per poter così uscire da quello stato che si ritiene vile
e spregevole. In questo modo non si accetta la propria condizione
umana con tutti i suoi limiti, le sue fragilità e le sue miserie.
Lo “spirito del Signore” invece è animato dalla libertà e dalla
gratuità nei confronti delle opere buone compiute. Francesco ci
invita a restare, nella gioia e nella pace, umili e veri, autentici, cioè
di carne fragile e debole. Capaci di “opere buone” senza che
queste diventino motivo di superbia che le trasformerebbe in
“opere di menzogna” che ci rendono idoli di noi stessi.
Le nostre opere buone servono ad arricchire gli altri, restando
consapevoli della nostra povertà di carne che ha bisogno di essere
arricchita e completata dallo Spirito del Signore.
Armando e Felice
TESTIMONIANZE DEI NOVIZI
Il mio essere in fraternità mi rende orgoglioso di
appartenere a codesto gruppo, ma nello stesso tempo
mi carica di una responsabilità che a fine giornata, nella
mia analisi quotidiana, mi fa sentire molto misero e
lontano dal nostro amato e stimato fratello Francesco .
Conto sempre nel Suo aiuto, per raggiungere quello che
il buon Dio si aspetta da un figlio che ha avuto
una
valanga di talenti....sicuramente troppi, per
i meriti......e la pochezza che spiritualmente mi ritrovo.
Grazie a fratello e maestro Francesco, per aver pensato,
a una modalità di vita per noi francescani secolari ...
Paride
Ho pensato molto a cosa è per me la fraternità...........e
quello che più avverto è: un posto dove è tangibile
l'amore di Dio.Io sono arrivata tardi e mi sono anche
assentata per svariate vicissitudini, ma quando posso
essere insieme ai fratelli nella fede, tutte persone, che
come me cercano Dio in primo luogo....sento che Dio
si fa sentire, diventa Dolce e Leggero stare insieme ai
fratelli, non si vedono i limiti e si superano le barriere.
Considero un Dono anche la guida amorosa della
maestra e della ministra, sempre attente e discrete.
Tiziana
Scarica

Signum Tau febbraio 16.pub - Parrocchia di S. Michele Arcangelo