Da Gutemberg
all’eBook
Università Roma Tre – A.A. 2010-2011
Il mestiere di editore
“Un editore fa molto di più che limitarsi
a stampare e vendere un libro:
seleziona, coltiva e promuove l’opera
di uno scrittore. Un distributore di ebook non è un editore, bensì un
semplice fornitore di un’opera che è
stata creata… In definitiva , gli ebook sono soltanto l’ultimo anello di
una catena editoriale molto lunga, il
formato più attuale di una delle più
grandi invenzioni dell’uomo: il libro”*
* J. Galassi, pres. Ferrar, Strauss & Giroux. Trad. A. Bissanti
I confini dell’editoria digitale
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Il web è uno spazio
“esclusivamente” editoriale?
L’era digitale e il web hanno
rivoluzionato non solo i
“supporti” (dal cd_rom all’ebook), ma anche i confini
concettuali dell’editoria
I confini dell’era digitale/2
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Comunità virtuali, newsgroup e chat
Emittenti radio e tv web
Musica e giochi
Testi, filmati, immagini e suoni nelle
pagine personali
Portali e servizi annessi
OGNI “UTENTE” PUO’ DIVENTARE EDITORE
Nuovi prodotti, nuovi mercati
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L’offerta di contenuti sul web
risponde a criteri di tipo
editoriale anche nelle logiche di
produzione e consumo
Nascono nuovi mercati: il self
publishing, print on demand,
audiolibri e e-book
La “rivoluzione mancata”
dell’e-book
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Definita la vera rivoluzione dopo
Gutemberg l’e-book fu ideato nel
1971 con il “progetto Gutemberg”. La
prima casa editrice di e-book fu
Bibliobytes nel 1993, ma il nuovo
prodotto fu lanciato solo nel 1999, a
ridosso della bolla speculativa della
new economy. Dovrà attendere
quasi un decennio per la
consacrazione del suo successo
Quali vantaggi per gli editori?
Riduzione dei costi di produzione
Riduzione dei costi di distribuzione
Riduzione dei costi di magazzino
Maggiore controllo del copyright
Quali vantaggi per gli utenti?
Accesso immediato alle opere
Costi più contenuti
Maggiore portabilità
Velocità di acquisto coi micropagamenti
La fase 2 dell’e-book
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Sarà il 2009 ad essere ricordato
come “l’anno delle-book”: il 25
dicembre per la prima volta le
vendite online di libri elettronici su
Amazon hanno superato quelle dei
libri di carta
L’Ultimo libro di Dan Brown “Il
simbolo perduto” ha venduto nel suo
primo giorno più copie nel formato ebook che in quello cartaceo
Fonte: International Digital Publishing Forum
La crescita dell’ e-book in Usa
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Il fatturato mondiale del libro elettronico è
passato da 53,5 mln $ del 2008 a 110 mln
$ del 2009 (+105%)*
+ 100% il trend di vendita annuale 2010
in Usa
La vendita di e-book rappresenta in Usa
l’8% del mercato complessivo dei libri
(30% nel 2015)
Il lettore Kindle (lanciato da Amazon
ott.2009) è stato il gadget elettronico più
venduto negli Usa a Natale. Tramite il
Kindle store si accede a 350 mila titoli, 88
a pagamento
Amazon con Kindle è il leader americano
dell’e-book con una quota del 70% del
mercato Usa
*Fonte: International Digital Publishing Forum
…e in Europa?
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In Gran Bretagna e Francia il mercato ebook 2010 è stimato intorno al 2,5%. In
Italia siamo all0 0,03% con una stima di
crescita 2010 fino allo 0,1%
I motivi del ritardo:
1) refrattarietà editori tradizionali ad aprirsi
al nuovo mercato,
2) Iva al 20% (in GB e Polonia è 0%, in
Germania 7%
3) Assenza di piattaforme di distribuzione:
in vista la partenza di Edigita (Feltrinelli);
Bol.it (Mondadori) e Bookrepubblic (editori
indipendenti)
Fattori di crescita di lettori
e contenuti
Il sorpasso
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Amazon dichiara di aver venduto nel primo
semestre 2010, più e-book che libri cartacei
I dati di vendita di giugno parlano di un rapporto di
180 ebook venduti contro 100 libri in formato
tradizionale (fonte: Amazon Media Room, News
Release, Jul 19, 2010).
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Più supporti e più offerta, infatti, spingerebbero
a leggere di più: il possessore di ‘lettore
elettronico’ legge in media 2,6 libri al mese, a fronte
dell'1,9 del ‘lettore cartaceo’*
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Il mercato degli e-reader ha registrato un
aumento delle vendite pari al 183% nei primi 6
mesi del 2010, senza che per questo fosse
intaccato il mercato dei libri stampati*
Fonte: Marketing Research Resources, WSJ
Hardware e formati
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I primi successi di vendita degli e-book
segnano anche la nascita del mercato dei
lettori: all’ultimo Ces di Las Vegas (gennaio
2010) sono stati presentati 23 nuovi
prodotti anti-kindle e alla fine dello stresso
mese è stato presentato l’avversario più
temibile, l’iPad di Apple
I lettori più diffusi utilizzano formati
“proprietari” o “chiusi”: l’Open e-Book
Forum è un progetto per la creazione di un
formato e-book aperto a tutte le piattaforme
La dimensione sociale
della lettura
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Amazon con Kindle è stata la prima
azienda ad offrire la possibilità ai suoi
lettori di inviare online, insieme a Facebook
e Twitter, i passaggi sottilineati durante la
lettura di un libro
Vengono evidenziati non solo in passaggi,
ma anche le note, proprie e di tutti gli utenti
Il passaggio successivo sarà la creazione
di standard aperti, promossi dal progetto
Open Bookmarks, per comunicare su ogni
piattaforma le annotazioni digitali
(commenti e note a margine) dell’e-book
La dimensione sociale
della lettura
L’Open Publishing
Distrubution System Catalog
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E’ un progetto che prevede un
formato standard con il quale
- negozi di e-book
- dispositivi di lettura
- applicazioni e social network
possono comunicare informazioni sui
libri acquistati, libri letti e altre
informazioni senza problemi di
interoperabilità tra le diverse
piattaforme
I Progetti di biblioteche digitali
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Il progetto Gutemberg è il primo
a digitatalizzare opere chiave
della letteratura dal 1971. Ha
circa 30mila titoli online
Il progetto Europeana nasce nel
2008 con il supporto di 27
istituzioni: ha 4,6 milioni di
pubblicazioni online
Cos’è Google Books
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E’ il più grande e ambizioso programma di
digitalizzazione del sapere
Partito nel 2004, Google Books è il
programma che vanta accordi con 40
biblioteche nel mondo (30 mln di titoli) e
30mila case editrici
Dalle biblioteche Google ha digitalizzato e
messo online 10 mln di libri, di cui il 20%
oggi di pubblico dominio
Come funziona Google Books
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Attualmente sono una trentina nel mondo
gli accordi stipulati da GB con biblioteche e
università
Intesa tra il MBC e Google per la
digitalizzazione di un milione di volumi
storici italiano fino al XIX sec
Dagli accordi con gli editori Google (125
mln di $, 2008) ha ottenuto la
digitalizzazione di altri 2 mln di libri (1,5 mln
liberi da diritti in Usa)
Sta negoziando un accordo con gli editori
Usa per la digitalizzazione di libri coperti da
copyright
Il modello di business concordato: 70%
introiti (pubblicità e abbonamenti pagati da
utenti) ad autori ed editori; 30% a Google
Un nuovo scenario
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Amazon, Open Book Alliance (Microsoft +
Yahoo) e Federazione Europea Editori
hanno denunciato Google per monopolio e
violazione della convenzione di Berna sul
diritto d’autore
Il progetto di Google è di offrire digitali sule
web tutti i libri acquistabili in versione
integrale come e-book e visualizzabili su
pc, smartphone o tablet
Il modello di business previsto: Il ricavo
della vendita ai detentori dei diritti. A
Google una percentuale sulla transazione
L’arrivo dei Digital Magazine
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L’editoria si appresta a lanciare nel 2010 i
primi digital magazine, un formato di
pubblicazione elettronica che sfrutta le
caratteristiche dei nuovi lettori con schermo
touchscreen ma compatibile anche per pc
e smartphone
I nuovi prodotti editoriali sono basati sulla
formula: Newspaper as Software: i prodotti
editoriali da documenti a programmi in
grado di visualizzare testi, ma anche video,
animazioni, applicazioni flash e giochi
La terza era dei giornali
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Cinque grandi editori (Time,
Hearst, Meredith, Condé Nast e
News Corp) hanno fondato il
Digital Magazine Consortium
per portare avanti la terza
evoluzione dei giornali, dopo
quella cartacea e del web
L’editore “ortogonale”
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Ogni concetto viene rappresentato
da uno o più elementi portatori di
informazione in formati diversi detti
“mediagrammi”: testi, video,
immagini, suoni
Non tutti i sistemi distributivi sono
adatti a veicolare tutti i mediagrammi
Compito del “nuovo editore” è la
rappresentazione dello stesso
concetto declinandolo sui diversi
dispositivi di fruizione
Device e mediagrammi
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