Immigrati e Pubblica
Amministrazione
Un’istantanea della situazione attuale.
E cosa cambiare per innescare un
miglioramento.
UNA RICERCA SUL CAMPO (Sintesi)
Novembre 2005 – Giugno 2006
PREMESSA
Tre milioni di immigrati regolari, il 6% del PIL: questi i numeri dell’immigrazione,
un fenomeno che sta crescendo in modo esponenziale e che ormai disegna non
un’emergenza temporanea ma il percorso di una nuova Italia multietnica. Nasce
da qui la necessità per le pubbliche amministrazioni di formare operatori in
grado di dare risposte concrete sia all’immigrato che aspira a diventare
italiano, sia al cittadino o all’impresa che desidera entrare in contatto con
lo straniero.
Da una precedente ricerca elaborata da Stranieri in Italia e Formez era emerso in
modo chiaro che i problemi dell’immigrazione interessano trasversalmente
diverse amministrazioni, centrali e locali: il ministero degli Esteri che, per mezzo
delle rappresentanze diplomatiche e consolari, costituisce nella maggior parte dei
casi il primo punto d’incontro tra gli stranieri e l’Italia; il ministero dell’Interno (gli
Uffici Territoriali del Governo, le ex Prefetture, e le Questure); il ministero del
Welfare (determinazione delle quote dei flussi migratori, compiti svolti dal
Dipartimento Provinciale del Lavoro sul tema del lavoro e compiti di integrazione
svolti
dalla
Direzione
Generale
per
l’Immigrazione
e
dal
Servizio
Extracomunitari); il ministero dell’Università e della Ricerca, per ciò che riguarda
il riconoscimento dei titoli di studio; il ministero della Sanità, che viene coinvolto
nel fenomeno al fine di garantire le prestazioni sanitarie. Altri uffici con un ruolo
significativo per l’immigrazione sono l’INPS, l’INAIL, le Camere di Commercio e
l’Ufficio delle Entrate. Infine, i servizi anagrafici, sanitari e sociali prestati dagli
uffici preposti, e i servizi in ambito lavorativo offerti dalle sedi dei sindacati CGIL,
CISL e UIL o dai Centri per l’Impiego sono presenti in tutte le Province ed i
Comuni italiani.
2
LA RICERCA
Nel presente rapporto si espongono i risultati di una ricerca quali-quantitativa
effettuata nel periodo Novembre 2005 Gennaio 2006.
La ricerca si inserisce nell’ambito del “Progetto per la formazione continua dei
funzionari della Pubblica Amministrazione addetti ai servizi agli immigrati.
Azioni integrate per uno sviluppo sostenibile del fenomeno
dell’immigrazione” avviato dal FORMEZ (Dipartimento della Funzione Pubblica)
in collaborazione con la società specializzata STRANIERI IN ITALIA srl.
Obiettivi. Individuare le criticità sul fenomeno dell’immigrazione presso i seguenti
target:
¾Funzionari della Pubblica Amministrazione locale addetti all’erogazione di servizi
agli immigrati nei Comuni oggetto di indagine;
¾Immigrati che vivono o lavorano nei Comuni oggetto di indagine, vogliosi di
integrarsi al meglio nel tessuto sociale, economico e culturale italiano;
¾Famiglie che usufruiscono di servizi offerti da cittadini stranieri (babysitter,
badanti, colf);
¾Imprese che utilizzano manodopera straniera (in particolare nei settori
agricoltura, edilizia, commercio e altri).
Metodologia e campioni
Pubblica Amministrazione. Nei mesi di Novembre e Dicembre 2005 sono state
realizzate 50 interviste personali (Face to Face) a funzionari della Pubblica
Amministrazione locale addetti all’erogazione di servizi agli immigrati nei Comuni
oggetto di indagine.
Inoltre su questo target sono state realizzate con tecnica motivazionale 8 interviste
in profondità.
Immigrati. Durante il mese di Novembre 2005 sono state realizzate 395 interviste
personali (Face to Face) a immigrati residenti nei comuni di Fiumicino, Ladispoli e
Cerveteri (Roma).
Famiglie. Nel mese di Gennaio 2006 sono state realizzate 400 interviste con
metodologia CATI (Computer Aided Telephone Interviewing) ad un campione
rappresentativo delle famiglie residenti nel territorio oggetto di indagine.
Imprese. Nel mese di Gennaio 2006 sono state realizzate 150 interviste con
metodologia CATI (Computer Aided Telephone Interviewing) ad un campione
rappresentativo delle imprese operanti nel territorio oggetto di indagine.
3
I FUNZIONARI PUBBLICI E L’IMMIGRAZIONE
Ci sono stati miglioramenti, ma serve più formazione
•
Sebbene tre quarti degli operatori della P.A. affermi che l’offerta di
servizi per gli immigrati sia migliorata rispetto al passato, oltre metà
del campione ammette che l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri
Paesi europei.
•
I principali problemi che emergono dalle interviste sono raggruppabili
in due categorie: difficoltà di tipo culturale (conoscenza di lingua e –
appunto - cultura) e tecnico (conoscenza di normative e complessità
delle procedure).
Poca conoscenza normative
48
Le
Complessità procedure amministrative
Cultura diversa
46
di
ffi
co
ltà
Lingua diversa
28
24
18
Formazione
continua
Modalità
66
Formazione
specialistica
Fo
rm
36
az
io
ne
26
Temi
Normative
sull'immigrazione
Sportelli
Formazione
polifunzionali del personale
solo per
immigrati
32
26
QUALE FORMAZIONE?
18
Utlizzo di
mediatori
culturali
44
Lingue straniere
Gestione rapporti
multiculturali
Le azioni prioritarie
\
Quasi la metà dei dipendenti della Pubblica
Amministrazione da noi intervistati sente la
necessità di ricevere formazione specifica sulle
normative inerenti all’immigrazione, ma anche
di migliorare la conoscenza delle lingue
straniere e la capacità di gestire i rapporti
multiculturali.
Questa formazione dovrebbe essere di tipo
continuativo,
e
mirata
alle
tematiche
dell’immigrazione.
4
GLI IMMIGRATI E LA P.A.
Buoni rapporti con gli italiani, ma qualche problema con la P.A.
•
La grande maggioranza degli immigrati da noi intervistati dichiara di
essere in Italia da più di due anni. Tre su quattro si trovano nel nostro
Paese per ragioni di lavoro, e la metà di essi vive con i famigliari.
•
La maggioranza degli immigrati da noi intervistati ritiene che il
rapporto fra i Italiani e immigrati sia sostanzialmente positivo.
•
Malgrado la metà degli intervistati si dichiari non informato sui servizi
pubblici a cui accedere, quasi la totalità (90%) del campione analizzato
si è recato in almeno un ufficio, in particolare in Questura (69%).
informati
44
50
non informati
non so/n.r.
6
30
Complessità procedure
amministrative
Le
Poca disponibilità
operatori
di
f
ne fico
gl lt
iu àd
f fi e g
ci l i
pu i m
bb m
lic igr
i a
ti
Informazioni incomplete
28
27
ASPETTI DA MIGLIORARE
Complessità opuscoli
informativi
10
Nessuna difficoltà
10
La parola chiave pare essere
comprensione,
nelle
sue
varie
accezioni: comprensione da parte degli
immigrati delle informazioni e delle
procedure (→ servono maggiori
chiarezza
e
semplicità)
e
comprensione da parte degli operatori
della P.A. nei confronti degli immigrati
(→ serve maggior disponibilità).
5
LE FAMIGLIE, LA P.A. E L’IMMIGRAZIONE
Molto soddisfatte dei collaboratori immigrati, ma poco informate
sui servizi della Pubblica Amministrazione
•
Il 16% delle famiglie intervistate dichiara di avere una persona
immigrata che lavora o che ha lavorato in casa, prevalentemente
come collaboratore/trice domestico/a, o per svolgere assistenza agli
anziani. Generalmente, le famiglie sono molto contente del lavoro
svolto dagli immigrati alle loro dipendenze.
27
ni
s
M
an
si
o
Assistenza ai malati/anziani
Giardiniere
56
vo
lte
Collaboratore domestico
Soddisfatti del lavoro
svolto dagli immigrati
9
Insoddisfatti
2
Baby Sitter
non so/n.r.
9
Altro
7 1
92
•
L’affluenza presso gli uffici della Pubblica Amministrazione da parte
delle famiglie risulta bassa: poco meno della metà degli intervistati
dichiara di essersi recata in almeno un ufficio pubblico per
richiedere informazioni riguardo alla documentazione necessaria per
far lavorare il proprio dipendente immigrato.
•
Uno dei motivi è probabilmente lo scarso livello di informazione
sull’esistenza di uffici pubblici deputati a fornire informazioni o
documenti relativi agli immigrati.
FAMIGLIE E UFFICI PUBBLICI
59
35
6
informati
non
informati
non
so/n.r.
Per quanto riguarda le difficoltà riscontrate negli uffici
pubblici risulta positivo il fatto che nel 41% dei casi le
famiglie non hanno riscontrato nessuna difficoltà.
l’esiguo numero di persone che hanno segnalato
problemi non ci permette una lettura quantitativa del
dato, ma possiamo comunque affermare che le
principali lamentale sono concentrate su due aspetti:
- i tempi eccessivamente lunghi per ottenere le
informazioni;
- e la poca disponibilità da parte degli operatori.
6
LE IMPRESE, LA P.A. E L’IMMIGRAZIONE
Soddisfatte dei dipendenti immigrati, poco informate sui servizi
della Pubblica Amministrazione
•
Un quarto delle Imprese intervistate dichiara di impiegare come
dipendente almeno una persona immigrata, e per quasi la metà di
queste aziende, ciò avviene da oltre cinque anni. La tipologia di
contratto più comune è il tempo indeterminato (66%). Anche le
aziende, come le famiglie, si dicono soddisfatte del lavoro svolto
dagli immigrati da loro assunti.
ni
sv
olt
Ma
ns
io
Operaio specializzato
Commesso
Impiegato
13
16
Soddisfatti del
lavoro svolto dagli
immigrati
13
11
Insoddisfatti
11
Cuoco/Pizzaiolo
84
8
Cameriere
•
39
e
Operaio
Bassa la percentuale di affluenza presso gli uffici pubblici da parte
delle aziende intervistate per ottenere la documentazione necessaria
per assumere un cittadino straniero.
Ottenere informazioni
34
Questura/commissariato
24
INPS
5
5
Uffici servizi sociali
Ufficio provinciale del lavoro
Sportello unico per
l'immigrazione/UTG
Altro
IMPRESE E UFFICI PUBBLICI
13
INAIL
Centri per l'impiego
Ottenere documenti
5
3
5
5
5
8
8
La questura è l’unico Ufficio Pubblico che pare
essere utilizzato con una certa frequenza, sia
per raccogliere informazioni, sia per ottenere
documenti. Gli altri uffici sembrano invece
essere frequentati pochissimo o per nulla.
Uno dei motivi di questa situazione può essere,
come nel caso del target famiglie, la mancanza
di informazioni sull’esistenza di uffici pubblici
deputati a fornire informazioni o documenti
relativi agli immigrati: solo il 37% degli
intervistati si dichiara informato a riguardo.
50
Nessun ufficio/non sa/non
indica
55
7
I CANALI INFORMATIVI
Poca informazione sui servizi e sugli uffici per gli immigrati.
E internet non è (ancora) la soluzione.
•
Imprese e Famiglie che impiegano immigrati dichiarano di non essere
informati sull’esistenza di uffici pubblici specializzati in questo settore:
informati
37
Aziende
Famiglie
non informati
8
35
6
non so/n.r.
55
59
•
Una famiglia su tre utilizza internet per avere informazioni sulle attività
della Pubblica Amministrazione. Curiosamente, fra le aziende, il
rapporto scende a una su quattro.
•
Secondo i dipendenti della Pubblica Amministrazione, il miglior modo
per raggiungere il target degli immigrati è l’utilizzo della carta
stampata, ma anche la TV e specifici uffici informazioni sono
considerati importanti.
Giornali/
pubblicazioni
26
20
Televisione
Sportelli
specifici
16
Brochures
16
Mediatori
culturali/
interpreti
Radio
LE PROPOSTE
14
Le informazioni per gli immigrati
devono essere scritte in modo
chiaro e semplice.
I media da preferire sono la stampa
e la televisione, ma anche
l’istituzione di sportelli ad-hoc
potrebbe contribuire a migliorare la
comunicazione.
10
8
I TEMI DA AFFRONTARE: LE PROPOSTE
I problemi segnalati dagli immigrati coincidono con le esigenze
dei dipendenti della P.A.
•
A testimonianza del fatto che gli operatori della P.A. comprendono
bene le esigenze degli utenti immigrati, i temi prioritari indicati dai
primi
e
i
problemi segnalati
dai
secondi
convergono
fondamentalmente sulle medesime tre aree.
•
Il lavoro è senza dubbio il principale tema da affrontare per migliorare
i rapporti fra Pubblica Amministrazione e immigrati, ma anche il
supporto per trovare casa e la semplificazione (anche linguistica)
delle pratiche sono indicate come aree prioritarie.
•
Una volta soddisfatti i bisogni primari (lavoro e casa), il problema da
affrontare è quello della comprensione reciproca, che passa dal
miglioramento delle competenze linguistiche, e arriva allo snellimento
e alla semplificazione delle procedure e dei documenti. La parola
chiave per risolvere questo problema è – nuovamente – la
formazione.
20
10
Formazione
Conoscenza
loro cultura
Lingua
10
la
ti
It
da em
lla i s
P. egn
A. a
18
Abitazione
24
Lingua
16
Casa
9
Integrazione
Nessuna
difficoltà
6
6
Le
de di
gl ffic
ii
m olt
m à
ig
ra
ti
Meno
burocrazia
42
Lavoro
36
Lavoro
LA PROPOSTA FUNZIONE PUBBLICA - FORMEZ
La proposta del FORMEZ relativa al “Servizio di assistenza e tutoraggio continuo”
destinata alla Pubblica Amministrazione impegnata nei servizi agli immigrati pare
rispondere in maniera ottimale alle richieste degli operatori della P.A.
Essa offre un servizio di consulenza continua di esperti del settore, senza la necessità di
dover allestire una sezione speciale dedicata a questi soggetti ed offre la possibilità di
usufruire di formazione continua ai dipendenti.
9
ALCUNI SPUNTI DI SINTESI
¾ La maggioranza degli immigrati intervistati ritiene che l’atteggiamento
degli italiani verso l’immigrato - e viceversa - sia sostanzialmente
positivo.
¾ L’offerta dei servizi della P.A. negli ultimi anni è migliorata, proprio
per far fronte alla fase di forte crescita dell’immigrazione. Non risulta
però altrettanto elevata la conoscenza di questi servizi specifici.
¾ Le difficoltà maggiori che gli immigrati/stranieri riscontrano nella
relazione con gli uffici della Pubblica Amministrazione sono
l’incompletezza delle informazioni da parte degli operatori e la
complessità delle procedure amministrative.
¾ È necessario fare in modo che le informazioni dalla P.A. ai cittadini
(italiani e non) fluiscano in modo più semplice e diretto. Internet è
probabilmente il futuro, ma per molti utenti non è ancora il presente:
bisogna concentrarsi sui media tradizionali, stampa e TV in
particolare. Sembra emergere anche il bisogno di uno sportello ad
hoc, in pratica di uno Sportello unico per l’immigrazione.
¾ È fondamentale preparare i dipendenti della P.A. in modo adeguato e
continuativo su vari aspetti, attraverso la formazione continua:
¾ Capacità di gestire i rapporti con persone di culture differenti
(anche con l’impiego di mediatori culturali)
¾ Conoscenza di norme e procedure
¾ Lingue straniere
10
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