N. 4, novembre 2013, la rivista del gruppo Helsana
Cure a domicilio:
chi ci assiste oggi, chi domani? Pagina 6
16 Fumo
La tragica storia di Isolde
Rauschert, malata polmonare.
22 Assicurazioni di cure
Come proteggere i vostri risparmi
in caso di cure di lunga durata.
32 Sugli sci con tutta la famiglia
I consigli della campionessa
olimpionica Tanja Frieden.
«Quello che
mi piace della mia
professione è
di potere aiutare
le persone
direttamente.»
Beatrice Baschera, 57,
lavora da 10 anni per
l’organizzazione Spitex
Zurigo Limmat.
Assistenza a domicilio
Beatrice Baschera, Salome Zinniker, Patrick Fankhauser e Martin Rebmann hanno
qualcosa in comune: vivono giorno per giorno cosa significa l’assistenza a
domicilio, da varie prospettive. Per questo motivo le fotografie dell’impiegata spitex, della
madre che presta assistenza, del ragazzo affetto dalla distrofia muscolare di Duchenne e
dell’uomo ottantatreenne illustrano il nostro articolo di fondo sull’argomento,
che è uno dei più importanti dei nostri tempi. Perché in Svizzera già oggi quasi la metà dei
bisognosi di assistenza in età oltre i 65 anni vive in casa propria, con l’assistenza di
un’organizzazione spitex o dei familiari. Il numero cresce perché diventiamo sempre più
vecchi e sempre più persone anziane restano a vivere in casa propria. Le risorse in termini
di personale infermieristico sono scarse. Una storia sui problemi nell’ambito dell’assistenza a domicilio nel nostro paese e di come li risolveremo in futuro.
senso – una pubblicazione del gruppo Helsana. Appare quattro volte l’anno. Rivista per gli assicurati E-paper: www.senso.ch/it
Indirizzo: Casella postale, 8081 Zurigo, [email protected] Direzione della redazione: Hugo Vuyk, Daniela Diener Redazione:
Ramun Brunner, Julia Franke, Daniela Schori Collaborazione redazionale: Juliane Lutz Traduzioni: servizio linguistico del
gruppo Helsana Ideazione e design: Crafft Kommunikation AG, Zurigo Stampa: Swissprinters AG, Zofingen, stampata su carta
sbiancata senza cloro
Cambiamenti d’indirizzo: se l’indirizzo sulla vostra rivista senso è sbagliato o se ricevete più copie, vi invitiamo a comunicarlo
direttamente al nostro servizio clienti al numero 0844 80 81 82 oppure online su www.helsana.ch/contatto.
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Editoriale
Consigli e curiosità
4
Focus
6
Chi ci curerà domani
10
«Non sono le offerte che mancano,
bensì il coordinamento»
13
L’assunzione di medicamenti
Helsana
14
Cassa unica: 10 miti e 10 fatti
16
Fumo: fino a che manca l’aria
18
Aiutateci
19
L’offerta di HP nel Prime.Club
20
«PRIMEO soddisfa un’esigenza dei clienti»
21
Dossier dei pazienti: piccola grande cartella
22
Come proteggere i vostri risparmi
26
Sicurezza nel bisogno
27
Escursionismo come festa popolare
28
In breve
31
Il mondo di Helsi
32
Tutti sulla neve!
33
Prix Sana: aiutare, che altro?
Salute
34
Rosmarino: fuoco per la vita
Persone
36
«Sono costantemente alla ricerca di novità»
39
Domande
40
Quanto costa …?
Gli articoli contrassegnati con tale simbolo
provengono dal forum dei clienti Helsana
o possono essere discussi nel forum:
forum.helsana.ch/it.
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•
Care lettrici, cari lettori,
io faccio parte della cosiddetta
generazione del baby-boom.
Noi rappresentiamo la parte più
consistente della popolazione.
Quando diventeremo vecchi
l’argomento «assistenza sanitaria a domicilio» sarà ancora più importante di adesso,
perché già oggi la maggior parte delle persone
anziane resta a vivere in casa propria. E con
l’avanzare dell’età cresce altresì la probabilità
della necessità di cure o quanto meno di
assistenza sanitaria.
Come faremo, visto che già oggi disponiamo di
una quantità insufficiente di personale infermieristico? Recentemente ho letto di robot
che in futuro dovrebbero svolgere questo lavoro. Gli «intelligenti aiutanti» potrebbero
«fornire preziosi servizi nella cura di persone
malate». Ma in tutta onestà: è quello che
voglio? Allora è meglio andare in Tailandia. Le
offerte specifiche di cure con tanto di «massaggi, gite alla spiaggia e assistenza 24 ore
su 24» sono molto allettanti. Ma come sono
poi in realtà? Una cosa è certa: io morirei di
nostalgia prima che di qualsiasi altra cosa.
Gli operatori del settore sanitario hanno
riconosciuto il problema posto dall’invecchiamento della popolazione e sostengono le
offerte e i modelli innovativi nell’assistenza
sanitaria ambulatoriale. Questo mi sembra
più attraente dei robot infermieri e delle cure
in Tailandia. Leggete quali sono le prospettive
in questa edizione.
Daniela Diener
Caporedattrice
3
Consigli e curiosità
Per i genitori di
bambini allergici
Latte, prodotti per
la cura del corpo,
vestiti e giocattoli:
già i bambini
reagiscono oggi in
modo allergico a
molte cose causando grande sconcerto nei loro genitori.
Pertanto è importante una collaborazione a lungo termine
con un buon medico. Nel libro «Bambini
allergici», Giorgia Garberoglio Laurenzi,
lei stessa madre di un bambino allergico,
descrive i suoi incontri regolari con un
allergologo. E svela cosa ci vuole ai fini
di una buona cooperazione: ad esempio,
tenacia, ma anche una buona porzione di
umore, per sdrammatizzare il rapporto,
spesso teso, tra i genitori e i medici.
Red Edizioni, da CHF 14.–
Un consiglio per il buon umore
Siete di cattivo umore? La cioccolata aiuta, ma alla lunga crea cuscinetti
intorno ai fianchi. Sicuramente meno calorie ha un consiglio che giunge
dagli USA: ascoltare musica che mette di buon umore e immaginare sé
stessi, ad esempio, con un gran sorriso sulle labbra. Presso la University
of Missouri è stata fatta ascoltare a un campione di persone musica
allegra oppure le tristi note di Strawinsky. In parte queste persone
dovevano concentrarsi per tornare ad essere più allegre. Contrariamente a quanto si pensa, la musica allegra da sola non migliora l’umore. La
voglia di ridere è ritornata solo a quei partecipanti che, oltre ad aver
ascoltato una musica allegra, hanno contemporaneamente lavorato al
loro stato d’animo.
4
La salute in una citazione
«Chi è in buona salute
ha mille desideri.
Chi è malato ne ha
uno solo: guarire.»
Proverbio tedesco
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App per gli sciatori
Consigli per la stagione
fredda. Aperitivi après
ski inclusi.
Contenti nonostante gli acciacchi
della vecchiaia
Anche la vecchiaia vale la pena di essere vissuta. È quanto risulta dalla
«ricerca sui centenari» dell’Università di Heidelberg. Di 112 centenari il
52 per cento aveva solo limitazioni psichiche leggere o non ne aveva
affatto, di modo che potevano sbrigare ancora da soli gli atti ordinari
della vita. Nella precedente ricerca del 2001 erano il 41 per cento.
Nonostante i disturbi fisici (solo un quinto se la cavava senza cure
infermieristiche) l’80 per cento era contento della propria vita. Questo
gruppo era inoltre più ottimista di persone di 20 anni più giovani.
Sci: tutto in uno sguardo
App
Presto inizierà la stagione sciistica. In tale
contesto «iSkiSwiss» fornisce importanti
informazioni sulle regioni sciistiche
svizzere. Le livecam mostrano il tempo e
l’atmosfera sul posto. Tramite l’app si
possono inoltre consultare numerosi
consigli. Ad esempio in quale negozio di
articoli sportivi si possono riservare i
modelli di sci in voga e dove ritrovarsi per
l’aperitivo dopo le discese con gli sci.
Gratuito
Per iOS e cellulari Android.
Il rischio di ictus si vede dagli occhi
L’ipertonia accresce il rischio di subire un colpo apoplettico. In futuro
l’esame della retina potrebbe essere utile nella diagnostica tempestiva,
dato che indica lo stato dei vasi sanguigni del cervello. In una ricerca
dell’Università nazionale di Singapore, 3000 pazienti affetti da ipertonia
sono stati osservati durante 13 anni. All’inizio tutti sono stati sottoposti
a un esame del fondo oculare, nel quale è stata analizzata la retina.
Questa è considerata parte del cervello. Alla lunga l’ipertonia danneggia
anche i suoi vasi sanguigni. Questa patologia è definita retinopatia
ipertensiva. I ricercatori hanno scoperto che una retinopatia leggera
indica un rischio maggiore di colpo apoplettico del 35 per cento, mentre
per i pazienti affetti da retinopatie da medie a gravi il rischio aumentava
addirittura del 137 per cento.
Salvataggio: aiuto senza rete
Chi vuole essere sicuro in montagna
carica sullo smartphone l’app di salvataggio «Uepaa!». Essa è in grado di generare
l’allarme anche senza rete mobile. Il
principio: il segnale di emergenza di un
telefono cellulare che si trova fuori campo
viene trasmesso tramite altri apparecchi
fino a che uno di questi si trova in una
zona con campo di ricezione e trasmette
la chiamata d’aiuto alla centrale per le
chiamate d’emergenza.
CHF 2.–
Per iOS e cellulari Android.
Eliminare i «cuscinetti» invernali
Per chi vuole restare in forma anche in
inverno c’è l’app «Esercizio a casa in 5
minuti». Si può scegliere tra addominali,
perdita di grasso, torace e braccia, gambe e
glutei, yoga e pilates.
Gratuito
Per iOS.
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Foto: iStockphoto
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Focus
Assistenza a domicilio
Chi ci curerà domani
Diventiamo sempre più vecchi. E viviamo sempre più a lungo in casa.
Il numero di coloro che in età avanzata necessitano cure a
domicilio cresce dunque continuamente. Già oggi nascono nuovi
modelli per far fronte a questa evoluzione.
Testo: Juliane Lutz, foto: Jürg Waldmeier
L
e cifre sono impressionanti:
secondo le stime dell’Osservatorio svizzero della salute, oltre
122 000 persone in età oltre i 65
anni necessitano di assistenza sanitaria.
Di questi il 47 per cento circa riceve tale
assistenza da familiari o organizzazioni
spitex. Da tempo le organizzazioni spitex
e altri offerenti propongono servizi altamente specializzati e fanno in modo che
le persone bisognose di assistenza possano vivere il più a lungo possibile in casa
loro. Da noi si offrono sempre più servizi
per l’assistenza ambulatoriale a malati
gravi o terminali. Nel Canton Vaud, ad
esempio, è stato istituito nel 2012 un apposito servizio di consulenza per i loro
familiari (pagina 9).
Tempi stretti e nuove opzioni
Già oggi il personale specializzato deve
combattere contro i tempi stretti nei suoi
interventi presso i bisognosi di assistenza. «Cresce il pericolo che venga a mancare la necessaria assistenza interpersonale», dice Maja Mylaeus, responsabile
del settore qualità ed eHealth presso l’As6
sociazione Svizzera dei Servizi di assistenza e cura a domicilio. Il problema
potrebbe ben presto diventare più grande. Secondo le previsioni dell’Ufficio federale di statistica nei prossimi anni il
numero degli ultraottantenni e ultranovantenni aumenterà in modo particolarmente rapido. Dato che in Svizzera la
maggior parte delle persone anziane vive
in casa propria, la domanda di cure a domicilio aumenterà fortemente.
Il problema demografico è stato riconosciuto. Così che nel rapporto «Sanità
2020» il Consiglio federale ha annunciato provvedimenti supplementari per garantire l’approvvigionamento delle cure
di lunga durata. A parte questo, nascono
idee interessanti. Per soddisfare la domanda crescente in tempi di ristrettezze
di personale, dal 2014 a San Gallo ci saranno pensionati arzilli che si occuperanno di anziani bisognosi di assistenza (pagina 9). Anche gli apparecchi intelligenti
potranno in futuro facilitare l’assistenza.
Attualmente l’iHomeLab dell’Università
di Lucerna sta perfezionando, insieme a
un partner, un sensore che registra i mo-
vimenti nei punti molto frequentati di
un appartamento. Se questi impulsi non
compaiono per una certa durata di tempo, un familiare o il servizio delle urgenze viene subito informato per telefono.
Secondo le indicazioni dell’Associazione Alzheimer Svizzera, nel nostro paese
ci sono oggi circa 110 000 persone che
soffrono di demenza a diversi livelli. Questa cifra potrebbe raddoppiare entro il
2030. Il 60 per cento dei malati di demenza vive in casa. Di questi quasi due terzi
dipendono dall’aiuto di altri o addirittura
dall’assistenza integrale. Alla constatazione che il loro fabbisogno di assistenza
si distingue da quello di altri bisognosi di
cure, seguono già i fatti. Ad esempio, un
team specializzato dell’organizzazione
Spitex Zurigo Limmat si occupa dei malati di demenza (pagina 9). Centri diurni,
cliniche della memoria o servizio di visite a domicilio: lentamente cresce la gamma delle possibilità ambulatoriali. Ma la
sola offerta, che varia fortemente da cantone a cantone, non basta ancora. «Per
l’assistenza ottimale a domicilio delle
persone affette da demenza, l’organiz-
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Helsana
Fokus
«Con l’aiuto di spitex e di
mia sorella posso restare nel
mio appartamento.»
Soprattutto grazie alla Spitex Aarau, Martin Rebmann può
vivere a casa. L’ottantatreenne necessita aiuto e cure
dal 2007. Quotidianamente deve assumere gocce per gli occhi,
gli si devono mettere le calze a compressione e gli si devono
preparare i medicamenti. Due volte alla settimana richiede
aiuto per la cura del corpo. Ogni giorno passa una collaboratrice spitex e anche sua sorella lo va a visitare. Senza questo
sostegno sarebbe in casa di cura già da molto tempo.
Michael Muster, 35
Mus aut rerions equaspe et utem quunt, odit et eiusci
ut moluptatio venditium ipsam etur a nihic. 114Z
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•
Foto:
7
Helsana
Fokus
«Vado volentieri a scuola, ma sono
contento di ritornare a casa, dove tutta
la famiglia si occupa di me.»
Patrick Fankhauser, 16, (qui con la sorella Janine) è affetto dalla
distrofia muscolare di Duchenne, una miopatia progressiva incurabile.
Durante il giorno e due notti a settimana è a scuola. Il ragazzo ha
bisogno di aiuto per tutto e da otto anni è su una sedia a rotelle. A casa
è curato dai genitori. La veglia notturna (Patrick deve essere spostato
spesso nel letto) è assunta dalla madre. Dal 2013 riceve l’aiuto della
spitex pediatrica della Spitex Berna una mattina a settimana.
8
Foto:
senso 4 13
•
Focus
zazione spitex, i medici e i consultori
devono collaborare strettamente coin­
volgendo anche i familiari che assistono
la persona malata», dice Susanne Bandi,
collaboratrice dell’Associazione Alzheimer Svizzera.
Assistenza sanitaria a domicilio in Svizzera
Quattro modelli innovativi
Canton Vaud
Canton San Gallo
Specialisti sostengono le persone
che assistono familiari malati
I pensionati aiutano le persone
bisognose di assistenza
Sgravio per i familiari
L’assistenza prestata a malati gravi è
Dal 2014 a San Gallo i pensionati che
L’onere dei familiari che prestano assistenza è spesso enorme. Da tempo, oltre
alle organizzazioni spitex, anche offerenti di utilità pubblica propongono servizi
di presa a carico. Gli assicurati beneficiano di prestazioni di cura infermieristica
ai sensi della Legge sull’assicurazione malattie (LAMal) nell’ambito di un soggiorno breve in una casa di cura o in un centro diurno. Queste offerte di presa a carico
sono finanziate, come le cure infermieristiche regolari, tramite contributi dell’assicurazione malattia, dell’assicurato e del
potere pubblico. Ma gli esperti del settore
come Sabine Hahn della sezione specialistica Sanità della Scuola universitaria
professionale di Berna rilevano ancora la
mancanza di «un’offerta di sgravio per i
famigliari in tutta la Svizzera».
Un’altra difficoltà è riuscire a conciliare lavoro e assistenza. Secondo la rilevazione delle forze lavoro in Svizzera, circa
160 000 persone che lavorano si occupano di altre persone bisognose di aiuto. «In
questo aspetto non siamo ancora arrivati
al punto in cui siamo con l’assistenza ai
bambini», dice Martin Kaiser, responsabile della politica sociale presso l’Unione
Svizzera degli imprenditori. Agli associati
si consiglia di voler assolutamente sviluppare principi e direttive di politica del
personale. Ad esempio, i giorni che si può
mancare quando lo stato della persona assistita peggiora. Una nuova e interessante
via ha intrapreso l’organizzazione Spitex
Regione Köniz. Essa assume le persone
che assistono familiari bisognosi e che a
causa dell’assistenza assidua hanno dovuto ridurre il loro orario di lavoro o addirittura lasciare il loro impiego (v. a destra).
un peso enorme per i familiari. Per
vogliono impegnarsi possono annun-
questo motivo nel 2012 è stato creato
ciarsi alla fondazione «Zeitvorsorge».
nel Cantone Vaud il centro consulen-
Questa mette in contatto gli anziani
ziale Espace Pallium. Le collaboratrici,
attivi con altri anziani bisognosi di
appositamente formate, rispondono a
assistenza. «L’idea è quella che leg-
tutte le domande dei familiari. «Dalla
gano per loro a voce alta, facciano la
fondazione il nostro servizio è stato
spesa o li aiutino nei lavori domestici
interpellato 340 volte. La domanda è
leggeri», spiega il presidente della
enorme», conclude Christine Burki,
fondazione, Reinhold Harringer.
direttrice del centro Espace Pallium.
L’interesse è grande. Ogni ora viene
Già dal 2005 esiste un team d’interven-
accreditata ai volontari e può essere
to mobile aggregato all’Ospedale
riscossa più tardi. Anche dopo decenni.
universitario di Losanna nell’ambito
Il progetto pilota lanciato dalla città di
celle cure pediatriche palliative. I suoi
San Gallo e dall’Ufficio federale delle
medici, infermieri e psicologi sostengo-
assicurazioni sociali è atto a ridurre i
no in tutto il cantone i collaboratori di
costi di assistenza a domicilio e
organizzazioni spitex e degli ospedali
sfruttare il potenziale della generazio-
che assistono bambini malati gravi.
ne degli ultrasessantacinquenni.
Canton Zurigo
Canton Berna
Un team specializzato cura i malati
di demenza
Si assumono i familiari
Flessibilità e pazienza dimostra il team
Regione Köniz assume le persone che
SocialCare del centro Rigiplatz
si occupano a casa di familiari bisogno-
dell’organizzazione Spitex Zurigo
si di assistenza. Le premesse sono una
Limmat. Sono stati formati apposita-
formazione infermieristica di base,
mente per assistere le persone affette
come il corso di aiuto infermiera della
da demenza. Ogni intervento si svolge in
CRS, e la disponibilità a collaborare con
modo individuale e coordinato per i
una collaboratrice spitex. «Diventano
singoli pazienti. «Verifichiamo dove ci
membri di un team e possono scambia-
sono ancora risorse e dove vanno
re esperienze tra di loro», racconta
compensati deficit», dice Arda Teunissen,
Brigitte Hadorn, responsabile dell’am-
capo progetto e membro della direzione
bito cure presso l’organizzazione Spitex
di Spitex Zurigo Limmat. Gli infermieri si
Regione Köniz. Vengono inoltre aiutate
occupano sempre degli stessi pazienti
con sostegno specialistico e perfezio-
poiché il vincolo emozionale è impor-
namento. Anche se vengono rimunerate
tante per loro. Il progetto pilota avviato
solo per il tempo dell’assistenza, di
nel 2011 sarà esteso nel 2014 agli altri
regola una o due ore al giorno, hanno
otto centri dell’organizzazione Spitex
un impiego fisso e le relative prestazio-
Zurigo Limmat.
ni sociali. Fino ad ora quattro donne
Dal 2010 l’organizzazione Spitex
hanno accettato questa offerta.
senso 4 13
•
9
Focus
Assistenza sanitaria a domicilio
«Non sono le offerte che mancano,
bensì il coordinamento»
L’evoluzione demografica e l’aumento di pazienti affetti da demenza mettono
l’assistenza sanitaria a domicilio di fronte a nuovi compiti. Un colloquio
con il gerontologo François Höpflinger in merito ai necessari cambiamenti.
Dove vede lei per il futuro la maggiore
necessità di agire nell’assistenza sanitaria a domicilio?
François Höpflinger: Nella cura di persone affette da demenza i familiari sono già
oggi ai loro limiti. Dato che entro il 2030
il numero dei pazienti potrebbe raddoppiare, l’ampliamento dei gruppi abitativi
per dementi, i centri diurni e la cura infermieristica professionale specializzata
sono urgentemente necessari. Per molto
tempo non abbiamo capito che la demenza richiede nuovi programmi di assistenza e di cura. Si deve considerare anche
che i partner e i figli che assistono in casa
i malati e gli anziani non ricevono nulla.
In questo vedo un’altra sfida. In Austria e
in Germania l’assistenza sanitaria ambulatoriale è sostenuta economicamente.
In questo modo i familiari vengono almeno parzialmente indennizzati. In Svizzera non esiste un’assicurazione di assistenza sanitaria di questo genere. Gli
assegni per compiti assistenziali dell’AVS
coprono le perdite nel contesto del 1° pilastro, ma gli ostacoli burocratici sono
duri da sormontare.
Oggi in Svizzera il 46-47 per cento dei
bisognosi d’assistenza oltre i 65 anni
d’età è assistito in casa da familiari. Ma ci
sono sempre più donne che lavorano.
E per molte persone giovani la carriera
10
richiede che si dedichino pienamente
al loro lavoro.
Nei paesi nordeuropei si delinea una tendenza che posso immaginare anche qui
da noi. Là si decide tra assistenza esterna
professionale o altre prestazioni di servizio. I figli che non possono occuparsi dei
loro genitori malati acquistano buoni per
«I familiari che
prestano assistenza
do­vrebbero avere
la possibilità di ridurre
il loro orario di lavoro
senza subire per
questo lacune di copertura per quanto
riguarda l’AVS e la
cassa pen­sione.»
prestazioni di economia domestica o per
servizi di trasporto. Nell’Europa settentrionale c’è inoltre una rete maggiore di
servizi di assistenza sanitaria, prestata
sotto forma di volontariato.
Questo sarà anche il futuro per la
Svizzera? Vedremo presto gli anziani in
forma occuparsi di quelli bisognosi di
assi­stenza?
Oggi abbiamo una generazione di persone anziane attive che vogliono impegnarsi. Posso immaginare che il loro impegno
nell’assistenza sanitaria aumenterà. Una
possibilità sarebbe quella di un volontario che viene a casa insieme alla collaboratrice spitex. Mentre quest’ultima cambia le fasciature e dopo va via, la persona
volontaria resta più a lungo con quella
bisognosa di assistenza, le fa compagnia
o mette a posto in casa. Come compenso
gli anziani attivi ricevono accrediti di
tempo che potranno in seguito riscuotere
per sé stessi. Oppure per i loro servizi potrebbero ottenere riduzioni dei premi da
parte degli assicuratori malattia. È pensabile. Importante è che i volontari siano
istruiti bene sull’assistenza ai bisognosi.
Già oggi l’assistenza a domicilio funziona solo con l’aiuto di forze lavoro
straniere. Crescerà anche il loro numero?
Non credo. Da un lato queste persone dovrebbero essere pagate completamente di
tasca propria. Inoltre, la maggior parte
delle persone non ha spazio in casa per
ospitare per lungo tempo una badante. A
mio avviso, anche le offerte di assistenza
di persone dementi o bisognose di cure in
paesi convenienti come la Tailandia resteranno un fenomeno marginale.
senso 4 13
•
Focus
Le organizzazioni spitex sono la colonna
portante dell’assistenza sanitaria a
domicilio. Cambierà anche il loro ruolo?
La penuria di medici di famiglia e il numero crescente dei bisognosi di assistenza faranno in modo che in futuro le collaboratrici delle organizzazioni spitex
assumeranno anche compiti di carattere
medico nonché la prescrizione di medicamenti. Inoltre le organizzazioni spitex
assumeranno maggiormente il coordinamento dei vari servizi e delle varie prestazioni. Non sono le offerte che mancano,
bensì il coordinamento. Da noi questo è
uno dei problemi principali dell’assistenza sanitaria a domicilio.
Molti familiari devono conciliare il
lavoro e l’assistenza. A suo avviso cosa si
dovrebbe fare per semplificare loro
questa situazione?
I familiari che prestano assistenza dovrebbero avere la possibilità di ridurre il
loro orario di lavoro oppure di poter
prendere più vacanze non pagate, senza
subire per questo lacune di copertura per
quanto riguarda l’AVS e la cassa pensione.
Ma questo non richiede anche che si
agisca a livello federale?
Sarebbe utile strutturare il sistema di lavoro in modo che consenta possibilità
flessibili di rendita. Ecco un esempio: un
sessantenne che si prende un anno di
tempo per assistere la madre malata potrebbe percepire durante questo tempo la
rendita AVS. In contropartita si impegna
a lavorare in seguito un anno più a lungo.
Il Consigliere federale Alain Berset ha già
aperto le discussioni in merito a soluzioni flessibili di questo genere.
Come si potrebbe migliorare ancora la
situazione dei familiari che prestano
assistenza?
Sarebbe già un passo importante consentire l’aiuto dall’esterno. Spesso il partner
o i figli credono di dover assistere personalmente la persona ammalata a ogni costo. La famiglia c’è per questo. Ma proprio
senso 4 13
•
Illustrazione: Tina Berning
François Höpflinger vede nell’argomento
demenza la sfida maggiore nell’ambito
dell’assistenza sanitaria a domicilio.
quando si tratta di demenza ci si viene a
trovare in situazioni che non si possono
risolvere da soli e senza un aiuto professionale. In caso di necessità grave di assistenza, la casa di cura è l’opzione migliore. Questi istituti sono oggi ben condotti
e coinvolgono spesso i familiari. Ma chi
fa ricoverare il padre malato o la moglie
demente in una casa di cura ha spesso
scrupoli di coscienza e ha l’impressione
di aver fallito. Ci sono ancora molte concezioni errate nelle teste della gente.
E se è ancora possibile prestare assistenza in casa?
Si dovrebbe applicare quanto prima il
modello di assistenza collaborativa, vale
a dire discutere la collaborazione con assistenti sanitari professionali. È importante anche che tutti i familiari discutano la questione e regolino per contratto
determinati aspetti. Ad esempio che, se è
la figlia ad assistere il padre, questo venga
considerato nel contesto dell’eredità. E la
persona bisognosa di assistenza dovrebbe
poter dire in tempo utile quale genere di
aiuto desidera.
Intervista: Juliane Lutz
La persona
Il sessantacinquenne François Höpflinger è
uno dei più autorevoli gerontologi in Svizzera.
Dal 1994 è professore titolare di sociologia
presso l’Università di Zurigo. Dal 1992 al 1998
ha diretto il programma nazionale di ricerca
«Vecchiaia». Dal 1999 al 2008 è stato
direttore della ricerca dell’Istituto universitario Vecchiaia e generazione di Sion.
Informazioni sul finanziamento delle offerte
di presa a carico a pagina 9, in merito alle
prestazioni dell’assicurazione a pagina 23.
11
«Assistere mia figlia è faticoso,
ma bello. Con lei vivo cose
che altrimenti mi perderei.»
12
Salome Zinniker, 50, si occupa insieme a suo marito della
figlia Sophia. Durante la settimana, la ventunenne ragazza
autista e sorda vive in un istituto per sordociechi. I
weekend e le vacanze li trascorre a casa. A seguito della
sua disabilità, Sophia ha bisogno di aiuto 24 ore su 24. Grazie a un’assistente del servizio di presa a carico del Canton
Argovia, i genitori possono riposarsi di tanto in tanto.
Foto:
senso 4 13
•
Focus
Assunzione di medicamenti
Cosa è giusto, cosa è sbagliato?
Molti pazienti lungodegenti devono assumere pastiglie regolarmente.
Spesso diversi medicamenti contemporaneamente. Se non sono assunti
correttamente, possono causare danni. Ecco alcuni consigli.
M
olti medicamenti non sono
compatibili tra di loro: potenziano o indeboliscono
reciprocamente i loro effetti. Anche i farmaci non soggetti a ricetta o
i rimedi di origine vegetale possono causare indesiderati effetti collaterali o interazioni. Pertanto determinati medicamenti non dovrebbero essere assunti
contemporaneamente, bensì con diverse
ore di intervallo. Per altri farmaci è consigliabile ponderare con attenzione l’utilità e i rischi di effetti collaterali o interazioni, meglio se unitamente al medico.
Attenzione a caffè e cavoli
Non esiste un momento ideale per l’assunzione dei medicamenti. A seconda di
quando si assume un medicamento, gli
effetti collaterali possono essere più o
meno forti. Se nella ricetta non è indicato
esplicitamente il momento dell’assunzione, lo stesso è di regola menzionato
nel foglietto informativo. «Prima del pasto» significa di regola almeno 30 minuti
prima del pasto. «Con il pasto» significa
durante il pasto e «dopo il pasto» significa da 30 a 60 minuti dopo. «Assumere a
digiuno» significa un’ora prima o almeno
due ore dopo il pasto. Molti medicamenti
però possono essere assunti anche prescindere dai pasti.
Se non c’è prescrizione esplicita divergente, è meglio ingoiare le pastiglie con
acqua, in nessun caso con latte, caffè, tè
nero o succhi di frutta. Queste bevande
possono influire sugli effetti. Un’eccezione è costituita dagli integratori di ferro.
Questi dovrebbero essere presi con un
succo d’arancia o con un’altra bevanda
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•
contenente Vitamina C, perché questa favorisce l’assorbimento del ferro nel tratto
gastrointestinale.
Anche gli alimenti possono influire
sull’effetto dei medicamenti, quando si
assumono contemporaneamente. Ecco
un esempio: latticini e integratori di ferro. Se si assumono contemporaneamente, l’assorbimento del preparato di ferro
«L’assunzione corretta
dei medicamenti
può essere di
importanza vitale.»
nel tratto gastrointestinale viene ridotto
notevolmente dai sali di calcio contenuti
nei latticini. Per questo motivo gli integratori di ferro si dovrebbero assumere
con acqua o succo d’arancia da 30 a 60 minuti prima della colazione. Come detto, il
succo d’arancia favorisce l’assorbimento
del ferro.
Un ulteriore esempio: cibi che contengono molta vitamina K come gli ortaggi
Dott. mede. Erni
Simon
verdi (ad esempio: broccoli, spinaci, cavoli) e fluidificanti del sangue. Il consumo
elevato di questi cibi riduce l’effetto dei
medicamenti fluidificanti del sangue.
Pratici dosatori
Numerosi medicamenti esistono oggi in
varie forme di somministrazione: come
pillole, capsule, pastiglie orodispersibili,
pastiglie effervescenti, bustine, supposte,
sciroppo o gocce. Chi ha problemi a inghiottire pillole grandi, passa alle gocce o
allo sciroppo; chi patisce di nausea e vomito prende supposte.
I pazienti ai quali vengono prescritte
numerose pillole differenti devono fare
attenzione a non confonderle o addirittura a non dimenticare di prenderle al momento giusto. L’assunzione corretta e regolare può essere di importanza vitale.
Oltre alla scheda dei farmaci, allestita dal
medico, i dosatori di medicamenti rappresentano un pratico aiuto. Essi consentono di preparare i medicamenti per una
giornata o anche per una settimana intera in diversi scomparti, secondo i giorni
della settimana e le ore del giorno. In questo modo si mantiene sempre la visione
d’insieme.
è medico di medicina generale FMH e medicina
sportiva SSMS. Lavora nello studio medico
associato mediX di Zurigo. Inoltre era il medico
della squadra nazionale femminile di hockey su
ghiaccio. www.medix-gruppenpraxis.ch
13
Helsana
Cassa unica
10 miti e 10 fatti
L’anno prossimo il popolo svizzero voterà per decidere se in futuro
ci sarà una sola cassa monopolista oppure se l’assicurazione
malattia man­terrà la forma attuale. Intorno alla cassa unica ci
sono molti miti, dei quali ne sfatiamo qui alcuni.
«Il nostro sistema
sanitario è costoso.»
Nei confronti di sistemi
sanitari comparabili i costi
del nostro approvvigionamento sanitario si situano
nella zona centrale
(OCSE). Nel contempo il
nostro sistema sanitario è
uno dei migliori. Abbiamo
una delle più elevate
aspettative di vita del
mondo, ogni abitante ha
un accesso rapido a
prestazioni mediche di
alta qualità. Questa qualità
ha il suo prezzo, ma è
molto apprezzata: in un
sondaggio dell’istituto di
ricerca gfs il 76 per cento
degli aventi diritto al voto
si è dichiarato molto
soddisfatto o soddisfatto
del nostro sistema
sanitario.
14
«La cassa unica
metterebbe la qualità
delle cure al primo
posto.»
Il Consigliere federale
Alain Berset teme che
l’iniziativa a favore di una
cassa unica conduca, come
in altri sistemi comparabili esteri, a una medicina
a due velocità e al razionamento delle prestazioni.
Per questo motivo
respinge l’iniziativa per
una cassa unica. I monopoli non sono una
garanzia né di orientamento ai clienti né di buona
qualità.
«Il passaggio a una
cassa unica non
rappresenterebbe un
problema.»
Secondo uno studio
dell’Istituto di economia
sanitaria di Winterthur,
l’unificazione degli attuali
60 assicuratori privati
dell’assicurazione di base
in una cassa monopolista,
rispettivamente in 26
istituti statali, causerebbe
costi nell’ordine di miliardi
di franchi e durerebbe
approssimativamente 5
anni. Nella fase transitoria
i due sistemi dovrebbero
funzionare in parallelo.
Molte domande attendono
una risposta, ad esempio:
con quale rapidità si
sbrigherebbero i casi di
sinistro in tale periodo?
Cosa ne sarà dei dati di
milioni di assicurati?
«Anche nella cassa
unica si potrà scegliere tra diversi modelli.»
Gli assicuratori malattia
creano modelli innovativi
d’assicurazione per poter
offrire ai loro clienti condizioni interessanti e per
affermarsi nel confronto
concorrenziale. Questi
modelli si basano di regola
su accordi contrattuali con
i fornitori di prestazioni; la
cassa unica non può
riprendere automaticamente tali modelli. Una
cassa monopolista non ha
nessuno stimolo per
offrire modelli alternativi.
A parte questo, oggi chi
non è soddisfatto del suo
assicuratore malattia può
passare a un altro. Con la
cassa unica questo non
sarebbe possibile.
senso 4 13
•
Helsana
«Gli assicuratori
malattia conseguono
utili tali da poter addirittura accumulare
riserve.»
Nell’ambito dell’assicurazione di base gli assicuratori malattia non possono
conseguire utili. La legge li
obbliga ad accumulare
riserve per la copertura di
costi non previsti. In
questo modo si evita un
eventuale indebitamento.
Le eccedenze restano
sempre all’assicurazione
di base. Esse contribuiscono anche a stabilizzare
i premi.
«Gli assicuratori
malattia hanno costi
amministrativi troppo
elevati.»
I costi amministrativi
degli assicuratori malattia
rappresentano solo il 5 per
cento circa dei premi.
Nessun’altra assicurazione
sociale svizzera registra un
valore tanto basso per
quanto riguarda gli oneri
amministrativi. Per la
Suva i costi d’amministrazione ammontano all’11
per cento, per l’assicurazione contro la disoccupazione al 9 per cento.
«Anche le casse
statali funzionano
bene, ad esempio la
Suva. E anche i sistemi sanitari statali
in altri paesi funzionano bene.»
I sistemi sanitari statali in
altri paesi sono spesso
indebitati e tendono verso
una cattiva qualità. In
Inghilterra o in Canada, ad
esempio, le prestazioni
vengono razionate e per le
operazioni ci sono lunghe
liste d’attesa. In Francia il
sistema sanitario è
fortemente indebitato. Il
paragone con la Suva non
regge perché questo
istituto e gli assicuratori
malattia sono soggetti a
legislazioni diverse. I
compiti e le prestazioni
non possono essere
confrontati tra loro.
«Gli assicuratori
malattia sprecano in
pubblicità denaro
derivante dai premi.»
La pubblicità fa parte del
sistema concorrenziale.
Questo spinge gli assicuratori a lavorare in maniera
orientata ai clienti e a
offrire le migliori prestazioni possibili a premi
interessanti. I costi relativi
alla pubblicità e all’acquisizione ammontano a
meno dell’uno per cento
del totale dei premi
dell’assicurazione di base.
Le misure pubblicitarie
degli assicuratori sono
finanziate principalmente
dalle assicurazioni
integrative.
«Con la cassa unica
il nostro sistema
sanitario diverrebbe
più trasparente.»
Gli assicuratori malattia
devono comunicare tanti
dati come nessun altro
operatore del sistema
sanitario (www.bag.admin.ch/
amstat). Inoltre anche la
concorrenza crea trasparenza.
«Con la cassa unica
pagherebbero tutti gli
stessi premi.»
I premi sarebbero uguali
solo all’interno di un
cantone. Le attuali regioni
di premio verrebbero a
cadere e ci sarebbe una
parificazione tra i premi
più alti delle zone urbane
e quelli più bassi delle
zone rurali. Quasi il 50 per
cento degli assicurati
dovrebbe così pagare
premi più alti senza
beneficiare di una
migliore copertura
assicurativa. Nel Canton
Zurigo questo potrebbe
significare fino a 1300
franchi in più di premio
all’anno. Ogni persona che
oggi è assicurata presso un
assicuratore conveniente o
in una regione conveniente dovrebbe fare i conti
con elevati aumenti dei
premi.
Allestito da Guidio Klaus, Economia e politica, Helsana
senso 4 13
•
15
Helsana
Prima dipendeva dalla nicotina, oggi dipende dalla bombola d’ossigeno concentrato: la malata polmonare Isolde Rauschert.
Fumo
Fino a che manca l’aria
Nel mondo la malattia polmonare BPCO è la quarta causa di morte.
In Svizzera oltre 400 000 persone soffrono di questa malattia
inguaribile. Una di loro è Isolde Rauschert.
Q
uesto è il mio ossigeno», dice
Isolde Rauschert tirando da parte una tenda a strisce bianche e
rosse. Là, nell’atrio, dove gli altri ripongono le scarpe, c’è una bombola
alta circa un metro. È così pesante che è
montata su rotelle. Un tubo lungo vari
metri si estende fino al salotto e rifornisce
di ossigeno questa settantaseienne attraverso il naso. I suoi polmoni funzionano
adesso solo a metà. Se Isolde Rauschert
siede sul divano, resiste circa 30 minuti
senza ossigeno supplementare. Dopo, oppure al minimo sforzo, deve mettere i tu-
16
bicini di plastica nel naso. E può muoversi solo lentamente. Se si agita troppo le
manca l’aria. Sette anni fa i medici le hanno diagnosticato la BPCO. «Avrei dovuto
accorgermi prima che qualcosa non andava.» Ha cercato aiuto soltanto quando
si è ammalata di polmonite e ha subito
un collasso.
BPCO è l’abbreviazione di broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si tratta
dunque di una malattia polmonare cronica che causa il restringimento delle vie
respiratorie. Le sostanze nocive nel fumo
di tabacco gravano sui polmoni e in mol-
Testate i vostri polmoni
La cosiddetta spirometria è un metodo
semplice per misurare la funzione
polmonare. Grazie a questo breve test
gli specialisti individuano malattie
polmonari e delle vie respiratorie come
la BPCO già allo stadio iniziale. La Lega
polmonare offre test gratuiti.
Trovate indicazioni sulla BPCO,
sull’offerta per smettere di fumare e
un opuscolo online su www.helsana.ch/
it/bpco.
Foto: Jürg Waldmeier
senso 4 13
•
Helsana
ti casi causano un’infiammazione cronica. Le vie respiratorie si gonfiano e inizia
la tipica tosse del fumatore. Spesso queste
persone soffrono già a questo punto di dispnea. «Questa cosa non l’ho mai presa
sul serio», racconta Isolde Rauschert. Fa
parte del fumare e sicuramente non si
ringiovanisce, «non è poi così grave»,
pensava. Un errore fatale, come si è visto
anni dopo. Se i polmoni continuano ad
essere esposti alle sostanze nocive e non
si prendono provvedimenti medici, i vasi
capillari polmonari si restringono ancora
di più. Dato che gli alveoli polmonari,
che ricevono l’ossigeno, sono sempre più
sollecitati, si gonfiano e vengono distrutti, per sempre. Allo stato avanzato della
malattia peggiora lo stato generale di
salute e spesso anche quello psichico
del paziente.
Ogni sigaretta è una di troppo
Quasi non riesce a guardare quando vede
adolescenti o giovani adulti accendersi
una sigaretta. «Non sono però una non
fumatrice militante, che bacchetta subito
le persone e vuole ergersi a monito.» Isolde Rauschert ha comunque già parlato
con alcuni giovani. La risposta standard è
«prima o poi smetterò». «Fino a un certo
punto comprendo questa reazione», ci
dice. Lei stessa, quando era giovane, non
ci pensava due volte. «Anche se», aggiunge, «contrariamente ai giovani di oggi,
non avevamo nessuna idea dei rischi connessi al fumo.»
Negli anni Cinquanta fumavano tutti,
dappertutto, addirittura la maggior parte
dei medici. Improvvisamente le sigarette
erano in voga anche per le donne. «Usavamo eleganti bocchini per sigarette.» I
primi avvertimenti dei medici contro il
consumo di tabacco vennero molto tempo dopo. Ma anche allora ha continuato a
fumare un pacchetto di sigarette al giorno. «Se potessi ricominciare da capo, rinuncerei a ogni singola sigaretta», ci dice
e per un attimo assume un’espressione
riflessiva.
La malattia è fortemente limitativa
per Isolde Rauschert. Dato che necessita
costantemente da 1,5 a 2 litri di ossigeno
all’ora dalla bombola, i viaggi o le gite
prolungate sono praticamente impossi-
senso 4 13
•
Foto: pgc
bili. Un destino duro per una persona
come Isolde Rauschert, che amava tanto
stare all’aria aperta nella natura e andava
regolarmente a nuoto. Già solo per le piccole commissioni deve portare con lei
uno zaino con ossigeno liquido del peso
di quattro chilogrammi. «Non è più una
vita libera: dal vizio della nicotina sono
finita alla dipendenza da ossigeno.»
Virus che mettono in pericolo la vita
Isolde Rauschert deve inoltre inalare cortisone due volte al giorno e assumere medicamenti che prevengono le infezioni. A
causa della funzione polmonare limitata,
i pazienti malati di BPCO sono più esposti alla maggior parte delle malattie. «I
miei nipoti portano sempre con loro
qualche virus», ci dice. Si deve fare un’attenzione incredibile. «Chissà se potrei
superare una polmonite.»
Ma non vuole lamentarsi. «Ci sono
persone i cui polmoni non funzionano
quasi più per niente.» Tra queste anche
quarantenni e cinquantenni. Se attraverso i tubicini nel naso l’apporto d’aria non
dovesse più essere garantito, sarebbe necessario procedere a una tracheotomia,
allo stadio finale della malattia l’unica
possibilità di salvezza e il trapianto dei
polmoni. «Ma per la donazione di un polmone il tempo d’attesa comporta anni»,
spiega Isolde Rauschert. Dice anche di
poter ancora godere della vita, anche se
con forti limitazioni. «Per fortuna mio
marito guida l’automobile e questo mi dà
un po’ di libertà.» In effetti è lui che fa tutto al posto suo.
Testo e intervista: Christian Schiller
Quali esperienze avete fatto in
merito all’argomento «smettere di
fumare»? Discutetene nel nostro forum
dei clienti: forum.helsana.ch/it.
Dott. med. Martin Frey,
primario di pneumologia e medicina,
Clinica Barmelweid.
Smettere di fumare è la
misura più importante
Perché le persone si ammalano di
BPCO?
Martin Frey: Nel nostro paese il fumo è
con grande distacco la causa principale. Ma sul decorso della malattia influiscono anche fattori genetici. Partiamo
dal presupposto che dal 30 al 50 per
cento dei fumatori contrae prima o poi
la BPCO.
Ciò nonostante da noi la malattia è
relativamente sconosciuta, perché?
Manca un nome facile da ritenere per
la BPCO. Le definizioni usate frequentemente come bronchite del fumatore
o bronchite cronica fanno sembrare la
malattia meno grave.
Cosa possono fare le persone interessate per fermare la BPCO?
La malattia è inguaribile; si può solo
tentare di stabilizzarne il decorso. Il
provvedimento più importante è
smettere subito di fumare. Anche i medicamenti, uno stile di vita fisicamente
attivo e la cosiddetta riabilitazione
polmonare possono lenire i disturbi.
Nei casi gravi sono necessarie ossigenoterapie a domicilio o addirittura
operazioni.
Alla presenza di quali sintomi si
dovrebbe interpellare il medico?
Chi tossisce per un periodo da quattro
a otto settimane o soffre di dispnea dovrebbe in ogni caso farsi visitare. Dato
che la BPCO evolve inavvertitamente e
all’inizio le persone colpite sono limitate soltanto in modo esiguo, di regola
vanno dal medico troppo tardi.
17
Helsana
Azione di donazione Telethon
Il simpatico
tigrotto in peluche
«Joy» vi aspetta
nello shop online
di Telethon.
Aiutateci
Anche quest’anno Helsana sostiene le famiglie
colpite da rare malattie ereditarie. L’impegno va
molto al di là di una semplice donazione.
Dal 1988 l’azione Telethon raccoglie ogni
anno fondi per sostenere progetti di ricerca e persone affette da rare malattie genetiche. Quest’anno l’azione si svolge per la
26a volta. Helsana sostiene Telethon da
tre anni con suoi collaboratori, che nel
Call center di Losanna rispondono in forma di volontariato alle telefonate per le
donazioni. Céline Verdan, responsabile
del Servizio clienti di Losanna, coordina
le attività di Helsana. L’anno scorso han-
no risposto in totale a 842 telefonate, ci
spiega Céline Verdan, e aggiunge: «È molto commovente quando si tratta di bambini che donano le loro paghette.»
Il figlio del dott. Jacques Rognon, cofondatore dell’azione Telethon, è a sua
volta affetto da una rara malattia genetica. Philippe Rognon sottolinea l’importanza del sostegno di Helsana: «Oltre alle
donazioni raccolte è importante anche il
fatto di poter impiegare l’infrastruttura
di Helsana che ci fa risparmiare molti
oneri lavorativi e costi.» Unitamente a
molti altri volontari, l’anno scorso sono
stati raccolti 2,5 milioni di franchi, che
sono stati devoluti una metà alla ricerca e
l’altra a progetti di carattere sociale per le
persone colpite. A causa della rarità delle
malattie non ci sono stimoli economici
per l’industria e per questo, senza l’aiuto
dell’azione Telethon, non avrebbero mai
potuto essere realizzati tanti progetti di
ricerca, spiega Rognon. Lo scopo è quello
di raccogliere in tre anni una somma di
tre milioni, perché più sono i fondi disponibili tanto più avanza la ricerca e quanto
più rapidamente si potranno aiutare le
persone colpite ad avere una maggiore
autonomia e libertà di movimento nella
quotidianità. Oltre che tramite pagamento sul conto donazioni, si può contribuire
anche acquistando la mascotte di
quest’anno, ossia il morbido tigrotto in
peluche «Joy».
Testo: Ramun Brunner
Come effettuare donazioni
La raccolta di donazioni «Azione
Telethon Svizzera» avrà luogo quest’anno dal 6 al 7 dicembre. Si possono
fare donazioni online, per telefono, via
SMS o tramite polizza di versamento.
Trovate informazioni dettagliate sul sito
www.telethon.ch.
Anche lui sostiene le persone colpite da malattie ereditarie: il maratoneta
Viktor Röthlin con Luc Rihs di otto anni.
18
Foto: Studio Bôregard
senso 4 13
•
Helsana
Prime.Club
Scoprite il mondo di HP
Risparmiate adesso con Hewlett Packard (HP) ed Helsana:
lo shop HP del club dei clienti vi offre la più grande scelta
di prodotti HP a condizioni imbattibili. Troverete tablet,
notebook, desktop, stampanti e un’ampia gamma di
accessori e consumabili.
Il vostro buono del 10 per cento
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Ulteriori informazioni: www.helsana.ch/it/hp
senso 4 13
•
Foto: pgc
19
Helsana
Nuova offerta per i trattamenti in ospedale
«PRIMEO soddisfa
un’esigenza dei clienti»
Sono sempre più numerosi i trattamenti ambulatoriali in
ospedale. Urban Laffer, direttore medico del Centro ospedaliero
di Bienne, chiede nuove strutture e approva le offerte innovative
come l’assicurazione integrativa PRIMEO.
Negli ospedali sempre più interventi
sono eseguiti ambulatorialmente
anziché stazionariamente. Perché?
Le degenze ospedaliere sono diventate
più brevi in generale. Mentre 20 anni fa
per una colecistectomia il paziente restava in ospedale per una decina di giorni,
oggi vi resta al massimo tre. Grazie al progresso della medicina questa operazione
sarà presto eseguita ambulatorialmente.
Sono cambiate anche le esigenze dei pazienti ed è cambiata la società. Oggi ci si
attende un tempo d’assenza più corto
possibile. Determinanti sono altresì i costi e la penuria di letti. Il trasferimento in
ambito ambulatoriale sgrava l’esercizio
delle degenze stazionarie. La decisione
tra ambulatoriale e stazionario è comunque sempre di natura medica.
Cosa significa questa evoluzione per gli
ospedali?
In ambito ambulatoriale servono nuove
strutture. Con l’attuale infrastruttura
ospedaliera i conti non tornano. Di regola non esiste un’organizzazione separata
per i clienti ambulatoriali e quelli stazionari. Si impiegano le stesse sale operatorie e lo stesso personale. Questo non è
sensato né economicamente sostenibile.
I procedimenti, ad esempio per l’assistenza, sono diversi per i pazienti ambulatoriali. E anche il finanziamento è diverso.
«Anche per gli
inter­venti ambulatoriali
i pazienti desiderano
la libertà di scelta.»
Il professor dott. Urban Laffer è il direttore
medico del Centro ospedaliero di Bienne ed è
presidente dell’Associazione Svizzera dei
medici con attività chirurgica e invasiva.
Cosa intende con questo?
Mentre nella medicina stazionaria gli
assicurati con copertura per il reparto semiprivato o privato sostengono un certo
finanziamento trasversale, del quale beneficiano anche i pazienti con coper­tura
per il reparto comune, questo meccanismo non esiste nell’ambito della medicina ambulato­riale. Finora qui agisce soltanto l’assicurazione obbligatoria delle
cure medico-sanitarie, vale a dire che
vengono rimborsate solo le prestazioni
obbliga­torie.
Assicurazione privata anche per la medicina ambulatoriale
1. Libera scelta del
medico
Per i trattamenti ambulatoriali PRIMEO garantisce la
libera scelta dell’ospedale e
del medico nelle cliniche
partner del gruppo Helsana.
20
2. Più comfort
L’assicurazione comprende, tra l’altro, l’accesso
diretto a specialisti, una zona
di attesa e di riposo separata, i costi di trasferta,
spuntini per il paziente e chi
lo accompagna.
3. Prestazioni
supplementari
Ad es. i check-up, le possibilità di pernottamento prima e
dopo l’intervento, gli impianti,
diagnosi e trattamenti
all’avanguardia, mezzi
ausiliari e hotline medica.
4. Sconto combinato
Entro la fine del 2014 i
clienti HOSPITAL ECO, FLEX,
PLUS o COMFORT stipulano
PRIMEO senza esame dello
stato di salute. Con HOSPITAL PLUS/COMFORT: 20/30%
di sconto combinato.
Foto: pgc
senso 4 13
•
Helsana
Come si può rendere l’ambito ambulatoriale economicamente sostenibile?
La maggiore efficienza si otterrebbe con
un’organizzazione a sé stante per le prestazioni ambulatoriali, meglio se in uno
stabile separato. Ma non siamo ancora a
questo punto. Dobbiamo tutti adottare
un nuovo modo di pensare, anche i pazienti. Anche per gli interventi ambulatoriali vogliono avere la piena libertà di
scelta, ad esempio per farsi operare dal
primario di chirurgia. Ma nel settore ambulatoriale, finanziato tramite l’assicurazione di base, io non ho questo obbligo.
... a meno che si abbia l’assicurazione
integrativa ambulatoriale PRIMEO.
Sì, la libera scelta dello specialista anche
per le cure ambulatoriali è garantita solo
da un’assicurazione privata come PRIMEO. Per me PRIMEO soddisfa un’esigenza dei clienti. Ma non è che per questo gli
assicurati con la sola copertura di base
vengano operati peggio.
Servono altri adeguamenti per
assecondare la tendenza alle cure
ambulatoriali?
Gli ospedali devono adeguare le loro infrastrutture, ma questo non basta. La tendenza alle cure ambulatoriali influisce
anche sull’organizzazione, ad esempio
sui programmi giornalieri e sull’offerta.
Dobbiamo poter soddisfare le esigenze di
comfort dei nostri clienti; penso alle aree
di riposo o al vitto. Ai medici sarà richiesta una maggiore flessibilità, ad esempio
quando un paziente privato vorrà essere
curato di sabato mattina o alle sei di sera.
E i lati oscuri di tale evoluzione?
A mio avviso non ce ne sono. Si tratta in
definitiva di ottimizzare i costi nel settore sanitario. Con il passaggio al sistema di
finanziamento DRG è aumentata l’esigenza di efficienza e qualità. E di questo
ne beneficiamo tutti.
Intervista: Daniela Schori
www.helsana.ch/it/primeo
senso 4 13
•
Foto: Posta CH SA
Cartella informatizzata del paziente
Piccola grande cartella
Nel Canton Ginevra i pazienti possono creare
la loro cartella informatizzata. In questo modo
ottengono un accesso semplice ai loro dati.
È successo anche a voi di non sapere a
quando risale l’ultima radiografia o
come si chiama il medicamento che
avete assunto l’anno scorso? Nel Canton Ginevra c’è una soluzione a tutto
questo: la cartella informatizzata del
paziente «Mon DossierMedical.ch», facoltativa, gratuita e conforme alle norme sulla protezione dei dati. Medici,
farmacisti, organizzazioni spitex e
ospedali possono consultare le indicazioni relative a esami e trattamenti
solo nella misura in cui la persona assicurata lo consente.
Così si riducono duplicità ed errori.
In caso d’emergenza il personale medico ha subito accesso a informazioni
importanti e il paziente e il suo medico curante sono informati sull’accesso.
Helsana quale precursore
Dopo una fase di prova di tre anni, la
cartella è disponibile da maggio 2013
nel Canton Ginevra. Helsana è stato
l’unico assicuratore malattia a sostenere il progetto fin dall’inizio, ovviamente senza accesso ai dati dei pazienti. «eHealth migliora l’efficienza ed è
utile per i nostri clienti, in particolare
per i malati cronici», spiega Olaf
Schäfer, responsabile del reparto Management delle prestazioni.
Per questo il gruppo Helsana ha
concepito la sua tessera d’assicurato
con la Posta svizzera, che è responsabile dell’attuazione tecnica della cartella
informatizzata del paziente. «Con la
codificazione i dati dei pazienti nella
cartella informatizzata sono più al sicuro di quanto sia attualmente normale e non possono andare persi», spiega
Urs Stromer, responsabile eHealth
presso la Posta. Olaf Schäfer: «Con la
chiave d’accesso della Posta gli assicu-
rati del gruppo Helsana di Ginevra, e presto anche del Canton Ticino, potranno
impostare la loro cartella tramite la tessera d’assicurato.» «I dati medici vengono
consultati via Internet o applicazioni
specifiche; i dati restano là dove sono stati memorizzati», aggiunge Urs Stromer.
Manca però ancora molto fino all’introduzione in tutta la Svizzera della cartella informatizzata del paziente: molti
medici tengono le loro cartelle cliniche
ancora in forma cartacea. Ma Helsana e la
Posta sono ben preparate. La soluzione
della Posta è la sola ad aver ricevuto la definizione «interregionale» da parte
dell’organo di coordinamento eHealth
Svizzera. «Speriamo che si istituiscano
standard chiari a livello svizzero», dice
Olaf Schäfer. «Altrimenti si corre il rischio che si instaurino soluzioni regionali isolate e che eHealth finisca per soccombere.» Comunque, anche il Canton
Vaud ha intrapreso i primi passi con la
Posta per l’istituzione della cartella informatizzata del paziente.
Testo: Julia Franke
www.post.ch/ehealth
www.mondossiermedical.ch
(solo in francese)
Mediante numero segreto pazienti e fornitori
di prestazioni accedono alla cartella.
21
Helsana
Assicurazioni di cure CURA e VIVANTE
Come proteggere i vostri risparmi
Dall’assicurazione di base i bisognosi di assistenza sanitaria ricevono solo
una parte dei costi per le cure di lunga durata. Il resto devono pagarlo di tasca
propria. Helsana offre due prodotti che consentono di proteggere meglio il
vostro patrimonio.
Patrimonio
In caso di assistenza
sanitaria l’assicurazione
protegge meglio il vostro
patrimonio. Inoltre c’è
una maggiore sicurezza
economica senza limitazione di tempo.
G
erda W. (nome cambiato) e il
marito avevano immaginato la
loro quiescenza in modo diverso. Con quattro figli non avevano mai potuto mettere molto da parte;
fino al pensionamento erano comunque
riusciti ad accumulare circa 150 000 franchi. Questa riserva, speravano, avrebbe
consentito loro di permettersi l’una o l’altra cosa nella vecchiaia. Ma già all’età di
65 anni il marito di Gerda ha contratto il
morbo di Alzheimer. Dopo un anno ha
dovuto essere ricoverato in casa di cura,
dove è poi morto qualche anno dopo. Del
patrimonio, con il quale Gerda W. ha dovuto pagare tutti i costi non coperti, non
è rimasto praticamente nulla.
Il caso di Gerda W. e di suo marito è
esemplare. E comunque in gioventù quasi nessuno pensa a cosa succederebbe se
diventasse un caso di assistenza sanitaria.
Chi assume l’assistenza? Cosa rimborsa
l’assicurazione malattia? Cosa paga lo
Stato? Il cantone partecipa alle prestazioni mediche di assistenza e il paziente
22
paga solo una partecipazione ai costi. Ma
deve pagare di tasca propria tutti i costi
delle prestazioni non obbligatorie come
l’alloggio, i pasti, il bucato, le pulizie e
l’assistenza generale. «E si tratta di costi
rilevanti, che rendono veramente costoso
il bisogno di assistenza sanitaria», afferma Peter Recla, responsabile presso Helsana delle assicurazioni per cure e assistenza di lunga durata CURA e VIVANTE.
Se i risparmi del paziente non sono sufficienti, il cantone partecipa eventualmente con le prestazioni complementari o
l’assegno per grandi invalidi.
Fintanto che ci sono mezzi liquidi
come denaro in contanti o titoli, i bisognosi di cure devono cedere all’anno, a
seconda del cantone, dal 10 al 20 per cento del loro patrimonio per le prestazioni
non obbligatorie. Una persona singola
può tenere per sé stessa soltanto 37 500
franchi, le coppie sposate hanno diritto a
60 000 franchi. I costi non coperti della
degenza in casa di cura ammontano rapidamente a 4000 o 5000 franchi al mese.
Se, ad esempio, si ha un patrimonio di
300 000 franchi, questo si esaurisce al più
tardi entro cinque anni. Dopodiché, a determinate condizioni, lo Stato può chiamare a contribuzione anche i familiari.
CURA: per le persone più anziane
Nella seconda parte della vita molte persone cominciano a pensare alle cure di
lunga durata. Ma chi vuole stipulare in
quel momento un’assicurazione deve
compilare una dichiarazione dello stato
di salute. Dato che molti anziani non superano l’esame dello stato di salute, tutti
gli assicurati del gruppo Helsana che
hanno stipulato l’assicurazione integrativa ospedaliera HOSPITAL ECO, PLUS,
COMFORT o ALBERGO SOLO/DUO ricevono a 65 anni, senza dichiarazione dello
stato di salute, l’assicurazione per cure e
assistenza CURA. Peter Recla: «Questo
prodotto è molto interessante perché coloro che già all’età di 65 anni necessitano
di assistenza sanitaria beneficiano automaticamente di un’assicurazione per
senso 4 13
•
Helsana
Aiuto domiciliare e
prestazioni alberghiere
Se ricorrete all’assistenza sanitaria
a domicilio, ricevete un contributo
per l’aiuto domiciliare prescritto
dal medico. Se dovete essere
ricoverati in casa di cura, ricevete un
contributo ai costi delle prestazioni
alberghiere. In entrambi i casi
l’assicurazione di base non paga.
Cure a domicilio
Il contributo dell’assicurazione di base
«Quali prestazioni assume
l’assicurazione malattia?»
L’assicurazione partecipa in primo
luogo ai costi per la valutazione dei
bisogni o per la consulenza relativa
all’impiego di medicamenti e apparecchi. In secondo luogo paga una
parte degli esami e delle cure come,
ad esempio, la misurazione della
pressione sanguigna e della temperatura, i prelievi di sangue per il laboratorio o la medicazione di ferite. In
terzo luogo partecipa ai costi dell’assistenza di base, per gli atti che il
paziente non può più compiere da
solo (lavarsi, pulire i denti, fasciarsi le
gambe, ecc.). Nell’assistenza psichiatrica rientra anche il sostegno per gli
atti basilari della vita d’ogni giorno.
Tutte queste prestazioni devono
essere prescritte prima da un medico.
Premio
Potete scegliere
liberamente il
forfait giornaliero e i
periodi d’attesa e
quindi anche i premi.
«Che cosa non viene rimborsato?»
L’assicurazione di base non assume i
costi per i lavori domestici, per fare la
spesa, per cucinare, per badare ai
bambini o ad animali domestici, per
accompagnamento nelle passeggiate
e sostegno in attività amministrative
come pagare le fatture o compilare i
moduli della dichiarazione fiscale.
L’assistenza, l’alloggio e il vitto in casa
di cura non vengono rimborsati. Il
paziente deve pagare tutto questo di
tasca sua.
«Chi decide se una prestazione
d’assistenza sanitaria viene pagata o
meno dall’assicurazione di base?»
Il Dipartimento federale dell’interno.
L’articolo 7 cpv. 3 dell’Ordinanza sulle
prestazioni dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie
indica in dettaglio quali prestazioni gli
assicuratori malattia possono pagare
dall’assicurazione di base.
senso 4 13
•
Illustrazione: Kaja Paradiek
23
Helsana
cure e assistenza che altrimenti non potrebbero mai ottenere.» Prima del compimento dei 65 anni, Helsana informa gli
assicurati con HOSPITAL in merito all’assegnazione dell’assicurazione CURA.
Ecco un esempio di premio: nella città di
Zurigo un uomo di 65 anni paga circa 34
franchi al mese per assicurare un forfait
giornaliero di 60 franchi con un periodo
d’attesa di 720 giorni. Chi non vuole questo prodotto può rifiutarlo. Ma l’assicurazione CURA è consigliabile proprio per
quelle persone che vogliono dare il proprio patrimonio agli eredi e non a una
casa di cura. Essa è ideale per le persone
che vogliono premunirsi contro i rischi
economici della necessità di assistenza
sanitaria o desiderano più comfort e sfera
privata in caso di ricovero in casa di cura.
Indennità giornaliere
Ideale anche per le
persone che lavorano,
che in caso di
necessità di assistenza sanitaria ricevono
indennità giornaliere
a sostegno e restano
così economicamente
indipendenti.
VIVANTE: anche per i giovani
Con VIVANTE Helsana offre una seconda
assicurazione per cure e assistenza di lunga durata. Questo prodotto protegge in
generale contro i rischi materiali, quando
si diventa un caso di assistenza sanitaria
per l’età o in seguito a infortunio o malattia. VIVANTE è adatta anche per le persone giovani che lavorano. In caso di infortunio o malattia con conseguenze gravi
ricevono indennità giornaliere di cui possono disporre liberamente, ad esempio,
per ricorrere a un’infermiera o a un aiuto
domiciliare. Recla: «L’assicurazione VIVANTE è particolarmente interessante se
stipulata quando si è giovani perché il
grado di premio valido all’entrata resta
invariato per tutta la durata dell’assicurazione.» Una donna 25enne con un forfait
giornaliero di 60 franchi ha un premio
mensile di circa 23 franchi.
Dunque, chi vuole proteggere il proprio
patrimonio ha con CURA e VIVANTE
due interessanti coperture per cure e assistenza di lunga durat, che possono essere
stipulate fino all’età di 70 anni. Non si dovrebbe comunque attendere troppo a
lungo, perché per entrambe quanto prima si decide, tanto più vantaggiose sono.
Vantaggio per i giovani
Il premio d’entrata è
molto conveniente,
soprattutto per i giovani.
Testo: Daniela Diener
Consulenza allo 0844 80 81 82; informazioni
su www.helsana.ch/assicurazionicure-lunga-durata.
24
senso 4 13
•
Helsana
Assistenza sanitaria a domicilio
Il contributo di Helsana
CURE
Opuscoli
In molti casi i prodotti per l’alimentazione artificiale dei pazienti e gli
apparecchi respiratori per pazienti
affetti da malattie polmonari rendono
oggi superflua una degenza in ospedale. Oltre a ridurre i costi, ciò accresce la qualità di vita dei pazienti.
Helsana ha buone relazioni con fornitori di prestazioni, che offrono gli
apparecchi e assistono i pazienti.
Persone bisognose di
assistenza: «Avete
bisogno di cure» tratta le
prestazioni di assistenza
sanitaria a domicilio e in
caso di ricovero in casa di cura. Esso
è incentrato sul finanziamento delle
spese di assistenza sanitaria.
Sie benötigen Pflege –
Wir begleiten Sie
Informationen für die Pflege zu Hause und im Heim
Familiari bisognosi di
cure: chi presta assi­
stenza sanitaria a un
familiare bisognoso, trova pratiche informazioni
in questo opuscolo.
Pflegebedürftige Angehörige –
Vereinbarkeit von Pflege, Familie
und Beruf
Organisation, Finanzen und Recht
Offerta flessibile
Ci sono sei diverse
varianti d’indennità
giornaliera per
assistenza sanitaria e
potete scegliere tra
diversi tassi giornalieri.
Alimentazione artificiale: i pazienti
che non possono più alimentarsi
correttamente subiscono spesso a
causa della malnutrizione un peggioramento del loro stato generale di
salute. Grazie all’alimentazione
artificiale possono essere nutriti
secondo il fabbisogno anche in casa, o
con cibi liquidi o tramite sonda. I servizi di assistenza a domicilio forniscono
i prodotti alimentari, mettono a
disposizione i mezzi ausiliari e
assistono i pazienti. Helsana assume i
costi dell’alimentazione artificiale, del
noleggio di apparecchi, del materiale
di consumo, delle soluzioni nutritive e
dell’assistenza sanitaria a condizione
che ci sia una prescrizione del medico.
Ventilazione a domicilio: per i
pazienti che a causa di una malattia
non possono respirare in modo
sufficiente, ci sono apparecchi di
ventilazione a domicilio. Negli ultimi
anni questi apparecchi sono diventati
sempre più piccoli, silenziosi ed
efficienti, così che i pazienti possono
spostarsi in casa più liberamente.
Helsana assume i costi per l’apparecchio, a condizione che il medico reputi
la terapia appropriata ed efficace.
Demenza: cos’è la demenza? Come si riconoscono i
primi segni? E dove si può
ottenere sostegno? Le
persone colpite e i familiari
trovano le risposte a queste e ad altre
domande nell’opuscolo «Demenza –
Smemoratezza o qualcosa di più?».
Demenz
Vergesslichkeit oder doch mehr?
Informationen für Betroffene und Angehörige
Depressione: l’opuscolo
«La depressione può
colpire chiunque» informa
in merito ai fattori di
rischio. Inoltre l’opuscolo
contiene un autotest e indirizzi di
interlocutori.
Depression kann
jede und jeden treffen
Risikofaktoren, Selbsttest und Anlaufstellen auf einen Blick
Prevenzione delle
cadute: esercitando
l’equilibrio gli anziani riducono il rischio di cadute.
L’opuscolo «Camminare
con sicurezza» mostra come.
Sicher
stehen und gehen
Bleiben Sie selbstständig und mobil
Trovate tutti gli opuscoli su
www.helsana.ch/download
Siete interessati agli esercizi per la prevenzione delle cadute?
Oppure desiderate ulteriori informazioni sulla demenza?
Visitate il nostro forum dei clienti sotto forum.helsana.ch/it.
senso 4 13
•
Illustrazione: Kaja Paradiek
25
Helsana
mana Stephan W. sale sulla parete rocciosa e la libera da massi di pietra staccati. Ed
è qui che avviene il sinistro. Poco prima di
smettere di lavorare non è attento e agganciandosi commette un piccolo, ma fatale errore: scivola fuori dalla fune e cade
senza per 50 metri direttamente sulla strada. Si ricorda perfettamente del fatto:
«Durante la caduta
ho fatto di tutto per
potermi aggrappare
a qualcosa.»
Protezione finanziaria in caso di invalidità
Sicurezza nel bisogno
Una caduta da 50 metri ha messo Stephan W. di
fronte alla fatalità della vita. Da allora combatte giorno
dopo giorno per riconquistare la sua autonomia.
Per tutta la sua vita Stephan W. è stato indipendente e versatile. Si applicava costantemente nel perfezionamento continuo. Con la sua formazione agricola ha
lavorato inizialmente nell’ambito dell’economia forestale, quindi è passato all’aviazione come assistente di volo nei trasporti tramite elicottero e come guida
alpina conduceva gli ospiti nelle sue
amate montagne.
lavoro. Come ex guida alpina Stephan W.
era perfetto per eseguire simili lavori.
Frana fatale
Circa cinque anni fa una frana rischiava
di travolgere una tratta fortemente trafficata nella Prettigovia. Per un’intera setti-
«Durante l’intera caduta sono rimasto cosciente e ho fatto di tutto per potermi aggrappare a qualcosa.»
Cinque anni dopo Stephan W. vive
con la famiglia in un appartamento ristrutturato in funzione delle sue esigenze. La spitex manda qualcuno quasi ogni
giorno per le cure mattutine. Per il resto
Stephan W. si muove ora in modo relativamente autonomo: con un motore trainante davanti alla sedia a rotelle si reca
da solo alle sedute di terapia. Esegue
il suo allenamento di ergoterapia e di
fisioterapia.
«Abbiamo potuto adeguare l’appartamento solo grazie alle prestazioni di PREVEA.» L’appartamento è stato per la sua
famiglia una fortuna nella sfortuna.
«Adesso possiamo restare qui», dice
Stephan W. «questo mi dà sicurezza.»
Testo: Sabine Hunziker Schmid
PREVEA Infortunio: l’offerta
Specializzato nei lavori pericolosi
Stephan W. non stava mai fermo e si prodigava ovunque ci fosse bisogno di qualcuno in grado di aiutare in fretta. Con
queste qualità ottenne un impiego presso
l’Ufficio tecnico dei Grigioni, dove era responsabile del parco macchine. Poi conseguì la formazione per i lavori in fune
sospesa, ossia nei cantieri con pericolo
particolare, nei quali si impiega la fune
come supporto per accedere al punto di
26
→ L’assicurazione di
capitale PREVEA
non misura l’effettiva
limitazione nell’attività svolta in
precedenza, si basa
bensì sull’invalidità
medico-teorica.
→ È adatta per bambini,
adolescenti, lavoratori
autonomi e persone
senza attività professionale, che possono
contare solo su
prestazioni minime da
parte dell’AI.
→ È indipendente
da altre assicurazioni: le prestazioni
di altri assicuratori
per lo stesso rischio
non modificano il
pagamento.
www.helsana.ch/prevea_it
Foto: Jürg Waldmeier
senso 4 13
•
Helsana
Giornata nazionale dell’escursionismo
Escursionismo come
festa popolare
Alla 6 a Giornata nazionale dell’escursionismo di «Schweizer Familie» appassionati di escursionismo si sono incontrati a Gais AR per scoprire insieme l’Appenzello rurale. Helsana vi ha partecipato per la 3a volta come sponsor principale.
Per grandi e piccini:
alla Giornata nazionale dell’escursionismo di quest’anno nell’Appenzello ce n’era per tutti i gusti e tutte
le età. L’intrattenimento a Gais è
stato assicurato dal piccolo coro di
Rotbach, dal mago Hannes vo Wald
e naturalmente dalla nostra
mascotte Helsi.
Camminare di giorno, festeggiare di sera: sabato 14 settembre il
variato programma ha attirato in
Appenzello moltissimi appassionati di escursionismo. I partecipanti grandi e piccini, giovani e
anziani hanno percorso i tre sentieri di diversa difficoltà attraverso il dolce paesaggio collinare. I
gruppi sono stati accompagnati
da personaggi noti: il presentatore radiofonico e televisivo Nik
Hartmann, il suonatore di dulcimer Nicolas Senn e la ex Miss
Svizzera Stéphanie Berger. A
chiusura dell’evento si è svolta la
grande festa dell’escursionismo
sulla piazza centrale di Gais.
Dal 2014 Helsana sarà ancora
per tre anni lo sponsor principale della Giornata nazionale
dell’escursionismo. Andrea Freudenberg, responsabile della giornata dell’escursionismo presso
Helsana: «Vogliamo stimolare la
gente a muoversi e fare qualcosa
per la propria salute.»
La 7a Giornata nazionale
dell’escursionismo di «Schweizer Familie» si svolgerà il 13 settembre 2014 a Spiez presso il
lago di Thun. La partecipazione è
gratuita e non c’è bisogno di
iscriversi. Annotatevi la data della Giornata nazionale dell’escursionismo del 2014 e informatevi
sul sito web www.helsana.ch/
escursionismo.
Testo: Daniela Diener
senso 4 13
•
Foto: David Baer, Daniel Ammann
27
Helsana
Fattura dei premi
Rilevamento tempestivo
Più tempo per la
fattura di gennaio
Esami opportuni
Normalmente ricevete le fatture dei premi di Helsana a inizio mese. Ma in dicembre inviamo la fattura per il mese di
gennaio solo verso la metà del
mese. Pertanto riceverete la
fattura di gennaio 2014 probabilmente solo dopo le festività.
Ovviamente, in questo caso
non dovrete pagare tale fattura entro il 1° gennaio 2014.
Troverete la data di scadenza
valida sulla fattura stessa.
Imposte
Distinta dei costi
di malattia
Da un determinato ammontare, i costi pagati di tasca propria sono deducibili dalle imposte. Trovate i dettagli nella
guida per la compilazione della dichiarazione d’imposta. Se
sono soddisfatte le condizioni,
potete richiedere una distinta
dei vostri costi di malattia
presso Helsana. Le fatture
sono indicate secondo la data
di conteggio a prescindere dalla data del trattamento.
Ci sono ancora fatture non
pagate per il 2013? Allora vogliate attendere fino a gennaio
2014 per l’ordinazione. Potete
ordinare la distinta telefonando al servizio clienti oppure su
www.helsana.ch/it/contatto.
28
Il pericoloso aneurisma dell’aorta addominale si può individuare tempestivamente
grazie a una visita preventiva. Lo stesso vale per il cancro intestinale.
L’aneurisma addominale, ossia la dilatazione dell’aorta addominale, sembra sia stata la
causa della morte di Einstein,
di Charles de Gaulle e anche di
Thomas Mann. L’aneurisma è
una malattia frequente. Si
tratta di una dilatazione che si
verifica, di regola, in un punto
dell’aorta addominale. Se questa arteria scoppia, il paziente
subisce un’emorragia interna.
Con una sonografia si può rilevare tempestivamente se l’aorta è particolarmente sottile
in un determinato punto. In
caso di necessità la si può rinforzare con un intervento mini-invasivo. Raccomandiamo
questo esame a tutti coloro
che presentano uno o più dei
seguenti fattori di rischio: fumatori o ex fumatori, fattori
ereditari, età oltre i 65 anni,
gravi ma­
lattie cardiocircolatorie. Helsana partecipa ai costi di questi esami dall’assicurazione SANA (75 per cento,
fino a 500 franchi per anno civile) e da COMPLETA (90 per
cento, fino a 750 franchi per
anno civile).
Un altro esame preventivo
importante è la colonscopia.
Esso accresce fortemente le
possibilità di guarigione in
caso di cancro all’intestino.
Inoltre il medico può asportare già durante la colonscopia
eventuali mucose sospette (ad
esempio: polipi). Il cancro
all’intestino oggi è tra le affezioni maligne più frequenti.
Ogni anno la diagnosi di cancro intestinale viene pronunciata in Svizzera per circa
4000 persone. Da luglio 2013
Helsana paga ogni 10 anni
dall’assicurazione di base i costi della colonscopia per le
persone tra 50 e 69 anni d’età.
www.helsana.ch/esami-preventivi
Helsana
Tutti i punti vendita nel nuovo look
La ristrutturazione di tutti i punti vendita è conclusa.
Il punto vendita ristrutturato di Vevey.
Tre anni fa Helsana ha iniziato
a ristrutturare successivamente tutti i punti vendita. Dalla
scorsa estate tutte le 42 ubicazioni si presentano con il nuovo design. Si è iniziato nel
mese di maggio 2011 con il
punto vendita di Soletta, mentre l’ultimo a essere ristrutturato è stato quello di Vevey.
Nelle nuove ubicazioni ci occupiamo, oltre che dei clienti
privati, anche di quelli aziendali. Tutti i punti vendita si
suddividono in un’area d’attesa aperta con lounge, ampie
postazioni per la consulenza e
locali separati per i colloqui
confidenziali. In un sondaggio i clienti hanno valutato il
design come invitante e orientato ai clienti.
www.helsana.ch/punti-vendita
senso 4 13
•
Helsana
Podismo
Restare in forma grazie agli Helsana Trails
Servizio clienti
0844 80 81 82
Per informazioni riguardanti la vostra assicurazione malattia, ma anche
nel caso in cui l’indirizzo
sulla vostra copia di senso
sia errato oppure se
ricevete più copie.
Con l’evento «Helsana Trails»
centinaia di appassionati del
movimento hanno festeggiato
i 10 anni degli Helsana Trails.
Questi circuiti per la corsa e il
walking sono sparsi in tutta la
Svizzera in oltre 120 ubicazioni. Quest’anno si sono aggiunti cinque nuovi trail. Grazie
alle varianti di percorso sono
interessanti sia per i principianti che per i più allenati.
Ogni giorno vi si allenano circa 10 000 persone. Anche voi?
Nel nordic walking ognuno ha il proprio ritmo.
www.helsana.ch/trail_it
Consulenza sanitaria
Riduzione dei premi 2014
Due partner per la telemedicina
Riduzione sulla
fattura dei premi
Dal prossimo anno anche Medi24 fornisce consigli
ai clienti del gruppo Helsana.
Chi non è sicuro di potere curare da sé un malanno o se è
meglio che vada subito dal
medico, riceve una competente consulenza sanitaria dai
nostri partner di telemedicina. Un team consulenziale formato da personale medico
specializzato fornisce gratuitamente consulenza medica al
telefono 24 ore su 24 I clienti
che nell’assicurazione di base
hanno stipulato il modello
BeneFit PLUS Telemedicina
(0800 800 090) o PREMED-24
(0800 773 633) continuano a
ricevere la consulenza telefonica del nostro partner Medgate.
Gli assicurati con altre assicurazioni di base e integrative del
gruppo Helsana beneficiano di
un sostegno professionale da
parte del nostro nuovo partner
Medi24 (0800 100 008).
Dal 2014 tutti i cantoni sono
tenuti a eseguire la riduzione
dei premi (sussidio) in modo
unitario tramite gli assicuratori. Il pagamento diretto al
beneficiario o la compensazione con le imposte non sono
più previsti. Tale riduzione
viene dedotta direttamente
dal premio d’assicurazione.
Helsana potrà tenere conto di
questa riduzione sulla fattura
dei premi solo dopo aver ricevuto la relativa notifica da
parte del cantone.
Ogni cantone disciplina in
modo diverso l’assegnazione
della riduzione dei premi.
Qui trovate ulteriori informazioni
in merito: www.helsana.ch/it/rpm.
senso 4 13
•
Foto: Helsana, iStockphoto
Numeri importanti
Numero d’emergenza
+41 43 340 16 11
In situazioni d’emergenza
(soprattutto all’estero), per
questioni relative alla
protezione giuridica
(Helsana Advocare,
Helsana Advocare PLUS) e
per il sostegno psicologico
immediato, 24 ore su 24,
7 giorni alla settimana.
Consulenza sanitaria
telefonica 0800 100 008
Avete un problema di
salute improvviso e non
sapete cosa fare? La
nostra consulenza
sanitaria telefonica vi
aiuta in modo competente.
Anche la notte e il fine
settimana. Le telefonate
sono gratuite per i clienti
del gruppo Helsana.
Farmacie con vendita per
corrispondenza
Il gruppo Helsana
collabora con le seguenti
farmacie:
Mediservice
0848 80 70 71
Xtrapharm
0848 100 000
Zur Rose
0848 842 842
29
Helsana
Ricerca sulla polimedicazione
Pericolosa miscela di medicamenti
In Svizzera la media delle persone oltre i 65 anni d’età esposte ai pericoli
della polimedicazione è straordinariamente alta.
Rapporto di gestione
Blog di Helsana
Nel nostro paese oltre il 40 per
cento della popolazione in età
oltre i 65 anni che non vive in
una casa di cura rischia di subire danni della salute a causa
dei vari medicamenti che deve
assumere. Questa è la conclusione alla quale è giunta una
ricerca sulla polimedicazione,
eseguita dagli scienziati di
Helsana, dall’offerente di telemedicina Medgate e dal complesso ospedaliero universitario di Amburgo-Eppendorf.
Per l’analisi, che è stata pubblicata nella rivista specializzata
«Drugs & Aging», gli autori
hanno valutato per la Svizzera
i dati rappresentativi degli assicurati con l’assicurazione di
base di Helsana, relativi agli
anni dal 2008 al 2010.
Si parla di polimedicazione
quando una persona deve assumere cinque o più medicamenti. I preparati possono
avere effetti negativi su altre
malattie o causare danni se
combinati con altri medicamenti. Oltre che pregiudicare
l’efficienza di un paziente, gli
effetti collaterali possono rendere necessaria una degenza
ospedaliera o causare addirittura il decesso. Helsana tenta
adesso, unitamente a partner
esterni, di elaborare soluzioni
concrete.
La presentazione del bilancio consuntivo del gruppo
Helsana intraprende nuove
vie. Non rendiamo più conto una volta all’anno in un
rapporto stampato, bensì
offriamo regolarmente con
un blog uno sguardo interessante e trasparente sulla
nostra azienda per tutti i
lettori che si interessano
alla nostra attività e al sistema sanitario svizzero.
rapporto.helsana.ch
Curaviva
Nuovo contratto
per cure mediche
Associazione Artisana
Elezione dei delegati degli
assicurati individuali
All’inizio del 2014 l’Associazione Artisana terrà le elezioni dei
delegati degli assicurati individuali per il mandato dal 2014
al 2017. L’Associazione Artisana e la Fondazione Sana sono
gli azionisti di Helsana.
Il Comitato dell’Associazione Artisana propone ai membri dell’associazione le seguenti persone:
• Jürg Mosimann, Liebefeld
• Rolf Liniger, Olten
• Peter Spielmann, Horw
• Marianne Raschle,
Kreuzlingen.
Dieci membri dell’associazione di una circoscrizione eletto-
30
rale possono proporre una persona per l’elezione. La persona
proposta deve essere maggiorenne, ma non in età superiore
a 61 anni, e deve essere membro dell’Associazione Artisana.
Essa deve confermare per
iscritto la sua disponibilità a
esercitare il mandato di delegato per una durata di quattro
anni. La proposta di elezione
deve pervenire al più tardi entro il 15 gennaio 2014 al Comitato dell’Associazione Artisana, c/o Daniela Gullo Ehm,
Nägelistrasse 13, 3011 Berna.
Se non giungono altre candidature, le persone proposte
dal Comitato dell’Associazione
sono considerate elette tacitamente (artt. 3.2.1 e 3.2.3 del regolamento elettorale). Possono
diventare membri dell’Associazione Artisana tutte le persone
che hanno stipulato presso
Helsana l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie oppure un’assicurazione
d’indennità giornaliera.
Per l’Associazione Artisana:
Reto Stump, presidente
Daniela Gullo Ehm, ammi­
nistratrice
Trovate maggiori informazioni
su www.artisana.ch.
La cooperativa di acquisti
HSK degli assicuratori malattia Helsana, Sanitas e CPT e
l’associazione mantello nazionale Curaviva Svizzera
hanno stipulato un contratto
amministrativo su scala nazionale. Il contratto consente
un disbrigo e un conteggio
unitari delle prestazioni di
cura di istituti di cura e per
anziani. HSK e Curaviva Svizzera mirano a un disbrigo unitario a livello nazionale delle
prestazioni di cura dispensate
dagli istituti di cura e per anziani, contribuendo così a un
contenimento considerevole
delle spese di negoziazione e
di amministrazione. Il contratto è la prima regolamentazione di questo genere a livello nazionale.
Foto: iStockphoto
senso 4 13
•
Helsana
Dov’è Helsi?
Enigma invernale per tutta la famiglia
Come sempre Helsi è molto indaffarato. Questa volta scorazza sulla pista da
sci. Ma, un momento! Nell’immagine lo si vede più volte contemporaneamente.
Riesci a trovare tutti gli Helsi?
L’Helsi game
Helsi alla ricerca di cibo
Pronto per ottenere un nuovo miglior
punteggio? Sperimenta il divertimento
puro con la versione attuale dell’Helsi
game. Si può giocare semplicemente
su Game.helsi.ch/it oppure scaricare
gratuitamente il gioco per Windows,
Mac, iPhone/iPad o per i sistemi
Android.
Buon divertimento!
Partecipare e vincere
Vai sul sito www.helsi.ch/it/senso e indica tramite l’app di Facebook
il giusto numero di Helsi. Tra tutte le risposte corrette saranno estratte
a sorte tre slitte di Helsi.
Buona fortuna!
Trovi le condizioni di partecipazione sul sito Facebook di
Helsi. Se sei troppo giovane per avere un accesso proprio,
rivolgiti ai tuoi fratelli o sorelle oppure ai tuoi genitori.
Illustrazione e foto: Helsana
Ricetta
La golosità è ammessa!
La frutta e gli ortaggi sono particolarmente importanti per te. Tuttavia: nel
frammezzo si può anche essere un po’
golosi. Per questo Helsi ha creato un
biscotto irresistibile: trovi la ricetta sul
sito web di Helsi. Non resta che provare!
www.helsi.ch/ricette
31
Helsana
Divertimento sugli sci per la famiglia
Tutti sulla neve!
Il Rivella Family Contest di
Swiss-Ski attira ogni anno
centinaia di famiglie. La
campionessa olimpionica
Tanja Frieden vi svela come
preparare i vostri piccoli ad
affrontare le piste.
Tanja Frieden ha vinto ai Giochi
olimpici del 2006 la medaglia
d’oro nello snowboard cross. Oggi
è allenatrice mentale, coach di
economia e sport ed è impegnata
in vari progetti relativi alla salute
e alla sostenibilità.
Il Rivella Family Contest di Swiss-Ski inizia quest’anno il 15 dicembre a Flumserberg. L’anno scorso la gara ha attirato in
montagna circa 2800 famiglie appassionate di sport invernali. Partecipano 27 regioni sciistiche di tutta la Svizzera. «Un
evento geniale con il quale si divertono
tutti, dal bambino di cinque anni ai nonni», dice la campionessa olimpionica di
snowboard cross Tanja Frieden, che si impegna in veste di ambasciatrice per la giornata sulla neve delle famiglie. «Dove potrebbero altrimenti trascorrere una
giornata sulla neve cinque persone, tutto
compreso, per meno di cento franchi?»
Anche Helsana partecipa all’evento e per i
suoi assicurati questa giornata di divertimento costa soli 70 franchi per famiglia,
carta giornaliera, pranzo, programma di
base e omaggio a sorpresa compresi. Nella
gara ogni famiglia parte insieme e segue il
percorso con il suo ritmo.
I bambini determinano il ritmo
Quanto prima i bambini vanno sulla neve
con la famiglia e gli amici, tanto meglio,
dice Frieden, «non ha importanza se con
la slitta, gli sci, le racchette da neve o lo
snowboard». Lei ha inforcato gli sci di
fondo non appena ha imparato a camminare. «Ho avuto la fortuna che i miei genitori amavano il movimento nella natura.
Senza questo esempio i bambini si avvicinano più difficilmente allo sport.»
32
senso 4 13
•
Helsana
Per una volta in primo
piano: le due eroine
della salute 2013,
Eloisa Lütolf (s.) e
Eufemia Stadler.
Per i più piccoli gli sci classici sono
più pratici per imparare, «a causa
dell’equilibrio». Se c’è la neve basta un
piccolo dosso nei dintorni per il contatto
regolare e ludico con la neve. In seguito è
opportuno andare a scuola di sci. «Il bambino determina il ritmo», sottolinea Frieden. Contrariamente agli adolescenti, per
i piccoli appassionati di sci il tempo è irrilevante, premesso che indossino un abbigliamento adatto. «Così si può stare
all’aperto anche col brutto tempo. Cosa
addirittura più impressionante che con il
sole splendente.»
Prix Sana
Aiutare, che altro?
A settembre l’azionista di maggioranza di Helsana,
la Fondation Sana, ha conferito per la terza volta il
«Prix Sana», premiando due donne che si impegnano
a favore degli altri e trovano la cosa del tutto normale.
Il movimento è in voga
Per Frieden lo sport all’aria aperta è un elisir di lunga vita. «Un corpo sano è un
dono del cielo. Bisognerebbe farne buon
uso, piuttosto che lasciarlo deperire.»
Questa bernese di 37 anni ama provare
cose nuove. «Quando a 11 anni ho cominciato a fare snowboard, era ancora proibito sulle piste. Per fortuna oggi c’è più libertà.» E attualmente cosa va per la
maggiore? Free ride, escursioni sugli sci,
sci di fondo, snowboard, carving? Secondo lei non c’è uno sport di tendenza, vanno di moda le combinazioni secondo la
voglia del momento. L’interesse non è
dato da una particolare disciplina, bensì
dal piacere del movimento. Con Helsana e
il Rivella Family Contest di Swiss-Ski se lo
possono permettere anche le famiglie con
meno mezzi.
Testo: Daniela Schori
Troverete informazioni e il link per l’iscrizione
sotto www.helsana.ch/it/familycontest.
senso 4 13
•
Foto: Jürg Waldmeier, pgc
La sua vicina non aveva una vita semplice: aveva perso il primo bambino a
causa di un’intossicazione in gravidanza. Il secondo parto è andato bene, ma
con il terzo ci sono stati di nuovo problemi. La madre ha subito un’insufficienza renale. Quando ha visto questa
situazione, Eufemia Stadler si è offerta
spontaneamente di donare un rene. Per
questa donna di origine costaricana,
venuta in Svizzera 30 anni fa, aiutare è
una cosa ovvia, che rientra nelle tradizioni dei suoi antenati indios.
Quando suo marito ha ricevuto
un’eredità, avevano pensato a una bella
vita in Costa Rica, ma hanno preferito
costituire un legato per i figli, fatto di
esperienze di vita. Così che hanno fondato a Zurigo una casa di cura per persone giovani e anziane che non hanno
avuto una vita facile. Per chi vuole saperne di più sulla vincitrice del Prix
Sana: il libro «Eufemia» di Urs Rauber è
stato pubblicato lo scorso anno dalle
Edizioni Xanthippe.
L’impegno della donna alla quale è stato conferito il secondo premio è a sua
volta straordinario: Eloisa Lütolf, che
vive in Ticino, si occupa di suo marito
malato di sclerosi multipla e che dal
2008 è in sedia rotelle. Grazie al suo
aiuto egli può lavorare mezza giornata
nella sua ditta e scrivere le offerte di
proprio pugno. Inoltre partecipa alle
cure di suo figlio, che otto anni fa ha
perso entrambe le gambe e ha subito
gravi lesioni alla testa in un incidente
ferroviario.
Testo: Hugo Vuyk
Prix Sana 2014
Conoscete un’eroina o un eroe della
sanità? Segnalate tale persona alla
Fondation Sana entro il 1° marzo
2014. Il premio è dotato di 30 000
franchi. Anche voi, come mediatori,
ricevete una ricompensa.
Trovate i dettagli, il formulario e le
informazioni sulle persone premiate
finora sul sito www.prix-sana.ch.
33
Salute
Rosmarino
Fuoco per la vita
La sua essenza ravviva lo spirito, risveglia i sensi e riscalda il
corpo. Il rosmarino stimola l’irrorazione sanguigna e normalizza la
pressione troppo bassa. Inoltre potenzia la digestione debole,
lenisce i dolori muscolari e articolari e migliora la concentrazione.
N
ell’Antica Grecia il rosmarino
era dedicato ad Afrodite, dea
dell’amore. Come simbolo di
amore, fertilità e fedeltà, una
corona di rosmarino ornava nei matrimoni la testa della sposa. La pianta serviva anche come simbolo del ricordo dei
cari defunti. I parenti in lutto ornavano
la bara con i suoi rami profumati. Nel 16°
secolo il rosmarino venne anche considerato come fonte di giovinezza. L’essenza
«Aqua Reginae Hungariae», estratta dalle
foglie fresche, è entrata nella storia come
primo profumo distillato. Il nome viene
dalla regina Isabella di Ungheria. Aveva
ricevuto quell’acqua da un eremita come
rimedio contro i dolori reumatici dovuti
all’età. Il re di Polonia avrebbe chiesto la
mano dell’allora settantaduenne regina
perché grazie a quel distillato magico,
non solo era guarita, ma era anche rifiorita a nuova giovinezza.
dell’intestino tenue. Grazie all’effetto riscaldante ha dato buona prova di sé nelle
applicazioni esterne anche in caso di malattie epatiche croniche.
Foglie come aghi
La pianta è un arbusto che può crescere
fino a un metro e mezzo circa. I rami a
crescita eretta sono densamente ramificati e a forma quadrangolare. Nel secondo anno la pianta inizia a lignificare nella
parte bassa. Sui rami giovani crescono le
foglie aghiformi disposte a spirale. Nella
parte superiore le foglie sono resistenti e
di colore verde scuro. I bordi sono ricurvi
di modo che nella parte inferiore si vede
unicamente una striscetta chiara e feltrosa. Dalle ascelle fogliari nascono su brevi
steli laterali i fiori labiati. Il rosmarino
spande un profumo caratteristico di resina speziata.
Tonificante fonte di giovinezza
Il rosmarino favorisce l’irrorazione del
sangue e riscalda il corpo. Esso stimola la
circolazione sanguigna e contrasta così
l’ipotonia. Fa sparire la stanchezza e accresce l’efficienza e la capacità mnemonica. Applicato esternamente e interiormente lenisce i dolori reumatici e
articolari grazie al suo effetto sull’irrorazione sanguigna. Il rosmarino allevia
inoltre i dolori mestruali e agevola il flusso. Agisce anche contro i gonfiori e il senso di sazietà, stimola la digestione dei
grassi e scioglie i crampi delle vie biliari e
34
Impiego
Come tè
Riversare 150 ml di acqua
bollente su un cucchiaino di
foglie di rosmarino (2 g), lasciare
in infusione coperta per 10
minuti, quindi passare al colino.
In caso di cattiva digestione e
freddo interiore bere da 3 a 4
tazze al giorno durante i pasti. In
caso di ipotonia bere da 2 a 3
tazze al giorno tra i pasti. Se il tè
risulta troppo eccitante di sera,
bevete l’ultima tazza di pomeriggio intorno alle quattro.
Come miscela spagirica
Chi ha problemi di concentrazione provi una miscela spagirica
costituita da 10 ml di Rosmarinus
officinalis, 10 ml di Ginkgo biloba
e 5 ml ognuno di Hypericum
perforatum e Angelica archangelica. Di questa miscela se ne
assumono, per almeno 3 settimane e al massimo 3 mesi, 3 spruzzi
al giorno direttamente in bocca.
Christine Funke
è farmacista, fitoterapista e maestra
di yoga YS (Yoga Svizzera). Insegna
inoltre fitoterapia presso la Scuola
superiore di drogheria a Neuchâtel.
senso 4 13
•
Helsana
Vino al rosmarino
Riversare 0,7 l di un buon vino bianco su 20 g di
foglie di rosmarino, lasciare riposare per 7 giorni
a temperatura ambiente, passare al colino e
rimettere nella bottiglia originale del vino
stesso. 2 o 3 bicchierini al giorno accrescono la
voglia di vivere e risvegliano i sensi.
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Foto: Martina Meier
35
Menschen
36
senso 4 13
•
Persone
Il mio lavoro
«Sono costantemente alla
ricerca di novità»
Helen Vetter lavora presso Helsana in qualità di specialista del management
sanitario. Ha 34 anni e sviluppa programmi per uno stile di vita sano
commisurati a determinati target. Genitori, persone anziane o malati cronici:
tutti beneficiano delle sue idee.
N
el mio lavoro sono costantemente alla ricerca di novità
che potrebbero essere utili per
i nostri clienti. Che si tratti di
risultati attuali della ricerca oppure di
programmi sportivi interessanti. Con i
miei cinque colleghi del reparto Prevenzione e promozione della salute sviluppo
offerte o elaboro unitamente agli specialisti opuscoli, workshop e conferenze
specialistiche. In tale contesto cooperiamo con istituti di ricerca come Careum
F+E, per essere sempre al livello scientifico più recente. Una gran parte del nostro
lavoro consiste nella stretta collaborazione con vari partner, ad esempio fondazioni e offerenti di attività sportive.
Trovo molto interessante essere al passo con i tempi e vicino alle nuove tendenze nel variato ambito della sanità. Di formazione sono infermiera. In aggiunta ho
conseguito anche il diploma di commercio. Dato che non voglio restare mai indietro, recentemente ho anche frequentato un master in promozione della salute.
Ovviamente è stato faticoso integrare il
programma del corso nella mia vita, già
ricolma di cose con il lavoro e la famiglia:
ho una figlia di cinque anni. Ma ne è valsa
la pena. Sono sicura che questo non è stato il mio ultimo perfezionamento.
senso 4 13
•
Foto: Jürg Waldmeier
5 cose senza le quali
non posso vivere
Da una parte vogliamo sostenere i clienti
sani a restare attivi e in forma il più a lungo possibile. Questo comporta vantaggi
per tutti, per i clienti, per noi e, a lungo
termine, anche per la società, dato che in
questo modo si possono mantenere stabili i costi della sanità.
Capriole e allenamento all’aperto
Sport
Se non mi muovo mi
viene il mal di testa. Per
me vale dunque la
regola: sport, quanto
più, meglio è.
Viaggiare
Amo la Francia.
Saint-Tropez in
modo particolare.
I Francesi del Midi sono
così rilassati.
Nel nostro lavoro consideriamo tutte le
classi d’età. Non è mai troppo presto per
cominciare con la promozione della salute. Dato che in Svizzera già un bambino
su cinque è in sovrappeso a causa della
mancanza di movimento e dell’alimentazione errata, Helsana sostiene la promozione «Purzelbaum Schweiz» (Capriola
Svizzera) della Fondazione RADIX. La
stessa mira a istruire le maestre d’asilo e
gli insegnanti delle elementari a trasmettere ai bambini il piacere dello sport e
dell’alimentazione sana. Noi del reparto
Prevenzione e promozione della salute
sviluppiamo unitamente ai responsabili
del progetto di questa promozione un
opuscolo con informazioni interessanti
per i genitori.
In seguito alla sponsorizzazione da
parte di Helsana di Bootcamper.ch, un offerente di allenamento all’aperto, possiamo, ad esempio, offrire ai nostri clienti
adulti uno sconto sulla quota di adesione.
37
Persone
Caffè
Questo incoraggia alcune persone ad essere più attive. Chi dispone della relativa
assicurazione integrativa può richiedere
un contributo nell’ambito fitness.
Non posso immaginare
un mattino senza.
Comincio con un
caffelatte e poi passo
all’espresso.
Ospuscoli, corsi e programmi
Prevenzione significa anche aiutare i
clienti a riconoscere e ridurre i rischi. Per
le persone anziane, ad esempio, le cadute
comportano un pericolo notevole. Pertanto abbiamo elaborato con le organizzazioni spitex un ampio programma di
prevenzione delle cadute. Nel sito di Helsana offriamo in questo contesto suggerimenti brevi e opuscoli. Sono inoltre elencate le offerte di corsi di vari offerenti.
Un altro dei nostri target sono i malati
cronici. Molti di loro non sono consapevoli di come possono, con pochi cambiamenti nella routine quotidiana, migliorare la loro qualità di vita. Attirare su questo
la loro attenzione è una delle nostre aspirazioni. Abbiamo già allestito programmi per diabetici e persone che soffrono di
insufficienza cardiaca e ampliamo costantemente la nostra offerta.
Un altro argomento importante è la
demenza. Unitamente all’Associazione
Alzheimer Svizzera e a cliniche partner
offriamo conferenze specialistiche alle
quali invitiamo i nostri clienti. Li informiamo in merito alla malattia, ai segni
premonitori, alle forme diagnostiche e
alle possibilità di trattamento.
Natura
Le montagne, il bosco o
il mio giardino: è
nella natura che mi
rigenero meglio.
conciliare il lavoro e l’assistenza sanitaria
in casa. Troppo spesso i familiari che prestano assistenza vengono lasciati soli. Al
fine della relativa sensibilizzazione organizziamo dal 2012 workshop per i responsabili del personale di aziende.
Per un’attività con tanti aspetti come
questa la capacità di riflessione interattiva è una premessa importante. Quando
mi occupo di un nuovo progetto lavoro
preferibilmente con mappe mentali che
mi consentono la riflessione interattiva
in tutte le direzioni. Può sembrare caotico, ma per me è comunque il miglior metodo per giungere all’obiettivo.
Assetata del contatto con gli altri
Letteratura
Mi piacciono i romanzi
storici e fantasy.
Ho letteralmente divorato
i tre tomi de
«Il signore degli anelli».
Mi piace lavorare in forma concezionale.
E in questo il pensiero di aiutare gli altri,
ad esempio a vivere meglio con le loro
malattie, mi mette le ali. Per questo motivo accetto volentieri di restare a volte dal
mattino alla sera davanti al computer.
Dato che ho bisogno del contatto con gli
altri come una pianta necessita della sua
razione quotidiana di acqua, mi risulta
comunque difficile. In giorni del genere
mi getto con ancora più entusiasmo nel
mio programma sportivo. Jogging, pilates o crossfit: lo sporto è la mia personale
prevenzione della salute.
Registrazione di Juliane Lutz
Sostegno ai familiari
Una malattia riguarda sempre anche i familiari. Soprattutto l’assistenza sanitaria
di lunga durata a domicilio può essere
molto gravosa per il partner e i familiari.
Per sostenere i familiari offriamo loro informazioni, ad esempio quali sono le prestazioni legali e finanziarie alle quali hanno diritto e dove trovano aiuto in caso di
domande. Una grande sfida sta oggi nel
38
Al servizio dei clienti
Il Management sanitario di Helsana lavora
con esperti, fondazioni e offerenti di
discipline sportive e sviluppa programmi per
uno stile di vita sano. Il suo obiettivo: aiutare i
clienti del gruppo Helsana a vivere meglio.
Illustrazione: Crafft
senso 4 13
•
Domande
Trattamento all’estero
Assicurazione di base
Assunzione dei costi
Assicurazione integrativa
Fisioterapia
Medico di famiglia
Chirurgia refrattiva
COMPLETA
Soggiorno per sei mesi negli
USA e attualmente soffro
di forti dolori alla schiena.
Un medico mi ha prescritto la
fisioterapia. Helsana assume i
costi di tale terapia?
Se si manifesta un problema
di salute durante un soggiorno all’estero e le cure non
possono attendere fino al
rientro in Svizzera, il caso è
considerato come emergenza.
I dolori alla schiena e la
fisioterapia rientrano in
questa «emergenza». Helsana
paga i costi dall’assicurazione di base, precisamente fino
a un importo pari al doppio
di quanto sarebbe costato il
trattamento nel cantone di
domicilio in Svizzera (con
deduzione della franchigia e
dell’aliquota percentuale). Se
i costi sono superiori al
massimo corrisposto
dall’assicurazione di base,
Helsana assume la differenza
dall’assicurazione integrativa
di cura medica TOP o
COMPLETA.
Ho traslocato. Nel vostro sito
web ho visto che il mio
nuovo medico di famiglia
figura nella lista dei medici di
Helsana. Con effetto da
quando posso passare al
modello alternativo d’assicurazione BeneFit PLUS?
Il passaggio è possibile in
ogni momento con effetto dal
primo giorno del mese
successivo. Voglia contattare
il suo servizio clienti (tel.
0844 80 81 82).
La mia vista peggiora
continuamente. Adesso vorrei
sottopormi a un intervento
con il laser. Helsana partecipa
ai costi?
Grazie alla collaborazione
con i centri di chirurgia
refrattiva Vedis, gli assicurati
del gruppo Helsana che
hanno stipulato l’assicurazione obbligatoria delle cure
medico-sanitarie BASIS da noi
beneficiano di uno sconto di
1200 franchi (600 franchi per
occhio) per l’intervento con
laser a eccimeri / riconoscimento dell’iride. L’intervento
deve essere fattibile dal
profilo medico e il cliente
non deve avere premi
arretrati. Ci si può annunciare al numero 043 340 18 14
(dalle ore 11 alle ore 13) o
tramite il formulario online
su www.helsana.ch/vedis_it.
Ho stipulato le assicurazioni
integrative di cura medica
TOP e SANA. Adesso vorrei
passare a COMPLETA. È possibile e se sì, per quando?
L’assicurazione integrativa di
cura medica COMPLETA
richiede, come nel caso di un
aumento della copertura,
una nuova dichiarazione
dello stato di salute. Il passaggio è possibile in ogni
momento con effetto dal
primo giorno del mese
successivo. L’età massima
d’entrata è di 65 anni. Voglia
contattare il suo servizio
clienti al numero telefonico
0844 80 81 82 oppure il suo
punto vendita.
Avete domande?
Michael Meier
senso 4 13
•
Michael Meier, responsabile Centro di competenza
Servizio alla clientela Svizzera, e il suo team rispondono
direttamente alle vostre domande. Quelle che possono
essere interessanti per una cerchia più ampia di clienti
troveranno risposta in questa rubrica. Il modo migliore
per inoltrare le domande è online nel forum dei clienti
forum.helsana.ch/it; chi preferisce telefonare raggiunge
il servizio clienti al numero di telefono 0844 80 81 82.
39
Helsana
Quanto costa …?
In alcune persone durante il sonno vi è un
rilassamento eccessivo dei muscoli e dei
tessuti del tratto orofaringeo che causa
un restringimento delle vie respiratorie.
Apnea del sonno
Aria
1550 franchi all’anno
Chi fa curare la sua apnea del sonno con
un apparecchio CPAP causa di regola
costi medi pari a 1300 franchi per il noleggio dell’apparecchio, manutenzione
compresa. Helsana rimborsa questa
prestazione dall’assicurazione di base.
La Lega polmonare, che mette a disposizione gli apparecchi, assiste i pazienti,
esegue periodicamente la manutenzione
e sorveglia la terapia. Anche questa prestazione, in media 250 franchi all’anno,
viene pagata dall’assicurazione di base.
Cavità nasale
Lingua
Vie respiratorie
ristrette
Illustrazione: Crafft
Quando il respiro si arresta Persone a rischio
Quale terapia aiuta
Apnea, parola di origine greca, significa
«arresto respiratorio». I pazienti con
apnea del sonno subiscono arresti
respiratori che possono ripetersi varie
centinaia di volte per notte. Dato che il
loro sonno non è ristoratore, le persone
che ne soffrono sono spesso stanche e
deconcentrate durante il giorno, cosa
che può causare un fatale colpo di
sonno al volante. Fino all’inizio degli
anni Novanta l’apnea del sonno non
veniva praticamente curata. Oggi ci
sono terapie efficaci.
Alla lunga i ripetuti arresti respiratori
danneggiano i tessuti. L’apnea del
sonno non curata può avere gravi
conseguenze, ad esempio l’infarto
cardiaco o il colpo apoplettico. La
terapia più efficace è la CPAP (Continuous Positive Airway Pressure).
Attraverso una mascherina nasale un
apparecchio invia una leggera corrente
d’aria nel cavo oronasale. Chi porta
regolarmente la mascherina di notte ha
buone probabilità di dormire con il
tempo senza disturbi.
In Svizzera vivono circa 150 000 persone
con questa malattia. Tra queste l’85 per
cento sono uomini e il 15 per cento
donne. A rischio sono soprattutto le persone di mezza età con vie respiratorie
ristrette o malformazioni congenite.
Favoriscono inoltre la malattia il
sovrappeso, il fumo, il forte consumo di
alcol, soprattutto di sera, come pure i
sonniferi e i calmanti. Nei casi non gravi
il cambiamento dello stile di vita può
lenire i disturbi.
Gruppo Helsana, Casella postale, 8081 Zurigo
Tel. +41 43 340 11 11, fax +41 43 340 01 11, www.helsana.ch
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Cure a domicilio: chi ci assiste oggi, chi domani? Pagina 6