Stato dell'arte tecnico-normativo dei sistemi di accumulo e delle reti di distribuzione H2 per uso stazionario Verona, ottobre 2008 Il Gruppo SOL Profilo aziendale SOL è una multinazionale italiana con Sede a Monza, focalizzata nella produzione, ricerca applicata e marketing di gas industriali, medicinali, puri e speciali, nella progettazione, realizzazione ed installazione di apparecchiature ed impianti necessari all’handling dei suddetti gas, così come nel settore Home Care Gas tecnici Home Care Numeri chiave Presenza in 15 stati europei (Impianti produzione, trasformazione, distribuzione) Oltre 1700 dipendenti Oltre 40000 clienti serviti giornalmente Circa 100 applicazioni industriali con tecnologia propria Fatturato 2007 pari a circa 427 milioni di Euro Principali Centri Produzione e distribuzione Idrogeno SOL: gas industriale Facilities di produzione H2 in Italia & Europa Unità produzione H2 “On-site” presso utilizzatore finale in Italia & Europa Tecnologie: steam reforming, ossidazione parziale, elettrolisi Capacità produttiva annua dell’ordine di decine di milioni di metri cubi Infrastruttura distribuzione H2: carri bomb./ bombole-pacchi/ pipelines Idrogeno vettore energetico: progetti SOL Produzione/ compressione/ accumulo H2: Impianti “on-site” ad alta efficienza produzione H2 per via elettrolitica accoppiabili a fonti rinnovabili Impianti “on-site” produzione H2 da metano con recupero CO2 Sistemi di compressione AP fino a 350 – 700 bar Sistemi di accumulo idrogeno ad altissima pressione o liquido Sistemi di accumulo chimico di idrogeno (idruri metallici….) Utilizzo H2 - Settore mobilità: Veicoli a idrogeno multiservizio Impianti di rifornimento idrogeno gassoso (puro o in miscela) o liquido Utilizzo H2 - Settore stazionario: Sistemi a celle a combustibile (PEM, AFC, SOFC, MCFC) per produzione EE La filiera dell’idrogeno Processi Fossili Fonti U235 Th232 U238 Petrolio Reforming Gas naturale Reforming/ PAOX Carbone Gassificazione Processi termochimici Nucleare Accumulo/ distribuzione Mobilità Carri Bombolai CO2 H2 Rinnovabili Pipeline Distributori H2O Eolico, PV Elettrolisi Solare Processi termochimici Biomasse Gassificazione Utilizzo … Stazionario EE Industria (Altri usi) CO2 Confinamento CO2 Fonte: ENEA Stoccaggio idrogeno Panorama sistemi di accumulo dell’Idrogeno Kg/mc CONFRONTO FRA CAPACITA’ VOLUMETRICHE DI STOCCAGGIO IDROGENO NEI DIVERSI SISTEMI DI ACCUMULO 70 60 50 40 30 20 10 0 200bar 450 bar tipo 700 bar tipo III IV H2 liq Idruri chimici Capacità Volumetrico = Rapporto “peso Idrogeno stoccato/ volume serbatoio” Stoccaggio H2 ad altissima pressione (fino a 700 bar) Recipienti costituiti da: parte interna (LINER) di tenuta alla diffusione del gas (Alluminio) o in composito parte esterna (SHELL) realizzata in materiale composito ( fibre di carbonio), che svolge la funzione di resistenza meccanica, agli urti ed alla fatica. Peso 3 volte inferiore rispetto ad una bombola in acciaio di pari capacità Elevato sforzo a rottura per unità di massa Relativa semplicità tecnologica Idrogeno liquido CONTENUTO ENERGETICO : GH2 vs. LH2 0,3 MPa 9 8 ENERGY 76 CONTENT 54 (Mj/lt) 3 2 1 0 0,1 MPa 70 MPa 35 MPa SPECIFICHE T liquefaz.: 24 MPa - 253 °C Densità: 0,071 kg/lit. Purezza: 99,999% CONSUMO MEDIO (x 100 Lit./h LH2) 8,49 7,63 • EE : 4,93 LH2 2,95 GH2 90 kW • N2 LIQUIDO: 80 lt/h 2,16 (cooling) Boil –off (uso discontinuo stazionario) Idruri chimici- Borodiruri NaBH4+2H2O NaBO2 + 2 H2O → NaBO2+4H2 (+Q) 2 O2 + NaBH4 VANTAGGI RISPETTO A STOCCAGGIO TRADIZIONALE Alta Capacità di Stoccaggio Elevata Sicurezza (stoccaggio a P atm) Stoccaggio H2 in forma liquida CRITICITA’ Rigenerazione difficoltosa (Termochimica o Elettrochimica da Soda fusa) Costo elevato Alte temperature di desorbimento 12 Possibili applicazioni Progetto ENEL-MATT SOL è partner di ENEL nel Progetto MAT-Regione Veneto nella messa a punto e successiva sperimentazione presso una Centrale ENEL (Fusina-Porto Marghera) di tecnologie innovative ad alta efficienza legate alla filiera idrogeno per usi stazionari – (energetici) e nella mobilità AREA COMPETENZA SOL Produzione di H2 per via elettrolitica a media pressione ed elevata efficienza Accumulo di H2 con idruri chimici Compressione ad altissima pressione 14 Progettazione compressore alta pressione Dimensionamento per pressioni di esercizio estremamente elevate Reperimento materiali costruttivi necessari alle lavorazioni Portata: 30 mc/h H2 Step I: 4 - 400 bar Step II: 7-700 bar GRUPPO MOTORE II STADIO GRUPPO TRASMISSIONE I STADIO 15 Prototipo sistema rilascio H2 chimici- borodiruri SerbatoioIdruri NaBH NaBH NaBO (schema /caratt. Prototipo da sviluppare) 4 + 2H2O 2 + 4H2 (+ Q) 4 NaBH4 Separatore H2 / NaBO2 Catalyzer Pompa Serbatoio NaBO2 rigenerazione NaBO2 liquido H2 e Vapore Umidificatore Idrogeno umidificato All’utilizzo O2 dall’aria Scambiatore di calore Controllo T ed umidità H2 16 Prototipo sistema rigenerazione idruri test Flow T Flow pH T test Rx Scarico gas termostato NaBO2 + 2 H2O → 2 O2 + NaBH4 Serbatoio da 5 lt di soda + A V _ Alimentatore CC & PC termostato Serpentina in Titanio alimentata con termostato esterno Consumo energetico 5,6 KWh/m3 di H2 eq Il settore stazionario nei cosiddetti “Early Markets” UPS-APU (telecomunicazioni, nautica…) Stazionario / Portatile Generatori E.E. (apparati strumentali mobili...) Caricabatterie (cantieristica…) ……………. comune denominatore: disporre di energia in contesti “premium” staccati dalla rete Esempi di applicazione Normativa idrogeno Normativa di riferimento H2 Decreto Ministeriale del 16 febbraio 1982 ( attività soggette alle visite di prevenzione incendi) Decreto Ministeriale del 24 novembre 1984 ( norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8 D.Lgs 93/00 -Direttiva 97/23/CEE “Direttiva apparecchiature a pressione - PED” D.P.R. 126/98 - Direttiva 94/9/CE “ Direttiva apparecchiature e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva - ATEX” (Decreto Ministeriale del 31 agosto 2006, concernente l'approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione) SPERIMENTAZIONE VVF/UNIPI/ASSOGASTECNICI FOCUS Definizione delle distanze di sicurezza (tubazioni a pressioni inferiori ai 30 bar) Individuare una distanza massima oltre la quale la concentrazione di idrogeno non risulta apprezzabile in funzione della pressione interna e del diametro del foro di rilascio. TRASFERIMENTO RISULTATI Redazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno compresso per uso stazionario (idrogenodotti) Prove di emissione idrogeno da idrogenodotto fori diametro 2,5 – 5 e 11 mm pressioni 2 – 5 e 10 bar assoluti misura delle concentrazioni di idrogeno nell’intorno di emissione verifica attendibilità programmi di simulazione computerizzata Il foro da 2,5 mm Foro intercambiabile Il foro da 11 mm Prove di emissione H2 da idrogenodotto Diametro = 2,5 mm P interna = 10 bar (X, Y, Z) in cm 9 11 5 6 10 12 9 11 7 8 7 8 4 5 6 10 12 4 4 = (30, 0, 0) 5 = (50, 0, 0) 6 = (100, 0, 0) 7 = (200, 0, 0) 8 = (250, 0, 0) 9 = (50, 0, 5) 10 = (50, 0, -5) 11 = (100, 0, 5) 12 = (100, 0, -5) Prove di emissione H2 da idrogenodotto Misura concentrazione H2 Diametro = 2,5 mm P interna = 10 bar (X, Y, Z) in cm 9 11 5 6 10 12 9 11 7 8 7 8 4 5 6 10 12 4 4 = (30, 0, 0) 5 = (50, 0, 0) 6 = (100, 0, 0) 7 = (200, 0, 0) 8 = (250, 0, 0) 9 = (50, 0, 5) 10 = (50, 0, -5) 11 = (100, 0, 5) 12 = (100, 0, -5) Risultati emersi • Le prove hanno dimostrato buona ripetibilità e dati in linea con quanto preventivato da simulazioni matematiche • La sperimentazione ha permesso di individuare distanze di sicurezza minori di quelle oggi usate (CH4) Grazie!