1
LUIGI
PROF.
Metropolitana
della
Canonico
MPNTI
Vercelli
di
^4^
"/
EYPHKA
7(
del
L'interpretazione
I '^
'
dantesco
verso
•
LA
PERIZIA
NELLA
DANTE
DI
PROPRIETÀ
G.
B.
LETTERARIA
(Figli di
Tipografi
TORINO
.
ROMA
-
I.
-
VlGLIARDl)
Librai
MILANO
COMP.
E
PARAVIA
-
-
Editori
FIRENZE
-
•
GRECA
LINGUA
1896
DITTA
•
NAPOLI
7-112495
-
MILANO
-TIP.
CAPRIOLO
""
MASSIMINO
;^'
PREFAZIONE
In
l'anno
scorso
lettere
mia
radicate
appropriata
scrisse
ed
marranno
Scartazzini
«
agli
e
Anzi
A.
con
in
studiosi^
altri
T,
due
poi
o
ogni
fosse
di
sole
negare
e
bene
assai
sensatissima,
dottore
d'ora
verso
inveterate
a
convincente.
e
erudito
che
del
tuttavia
fu
giudicata
e
buone
Quantunque
contraria
e
opinioni^
accolta
delle
cultori
satan...
nuova
presentai
interpretazione
Pape
affatto
poche pagine
parecchi
a
una
dantesco:
vine
di
opuscolo
un
logica,
il
gio^
Vercelli
vie
con
significato
ri^
lo
a
4
quelle parole^
sia
e
tarla
è
risolta.
se
alcuni
o
nella
però
negarne
quale,
vocabolo
nemico
quanto
che
nel
o
leggi d'abisso^ è
assai
illustre
di
filologia
Napoli,
indiscreto^
mia
supposizione,
sua
anziché
ribelle,
a
di
incomposta
a
ed
fina
evangelico
Dante
Fiuto,
diavolo,
al
originario
apparisca
d'accet"
sponta-
di
d'essere
La
satan,
senso
la
V
t
stione
que-
parole risguardantz
«
;
e
Università
ornate
satan
di
poterono
non
annovera
con
cane-
scienza
Pluto^
costo
a
ed
nulla
professore
riportare
le belle
egli dice,
di
s'
tile
sot-
la
che
naturalezza
regia
anche
voglio qui
accenni,
di
questi
nella
del
perplessi
quasi
D'Ovidio^
romanza
il
la
la
Francesco
prosa
conchiuse
lingua
Fra
neità.
siero
pen-
pubblicista
noto
un
stettero
per
no
Dante
del
ed
»
Monferrato
Che
alcun
interpretazione
persuasiva
Casale
che
espresso^ accogliere la
esse
Monti;
nico
aìtimettendo
o
per
—
stesso,
violatore
e
degna
di
in
delle
molta
5
—
considerazione
--
nella
porta
e
controversia
y
ermeneutica
elemento
un
Forse
ci
impossibile
sarà
supposizione
sua
molto
già
si
ragione.
con
aver
possa
possa
parola
ritornare
20
Luglio
di
par
questa
grave
giudizi
lo
sopra
stesso
ampiamente
in
ragioni
dire:
nella
siffatti
più
nuove
al
ognuno,
Vercelli,
di
commentarlo
per
verità,
da
pertanto
deciso
metterlo
che
è
ma
segno;
ella
la
se
»
sono
verso
nel
che
riconosca
serio.
e
verificare,
coglie
Confortato
mi
nuovo
tanta
e
proprio
questione.
i8gs.
\J
luce^
della
convinto
me
e
Autore.
V
tima
ul-
L'INTERPRETAZIONE
DANTESCO
VERSO
DEL
Satatt
Sape
...
In/.,
e.
VII,
Alighieri
Dante
Minerva
son,
ed
D'intelligenza
I.
V.
arte
.
.
Giovanni
CAPO
oscura
.
BoccAcao.
I.
Oscurità.
§
Il
fra
si
tenebre
Pape
Uomini
guardar
tentativi.
difetto
maggior
e
di
Vani
I.
i
di
avvolti
luoghi
il
crede
Satan,
dotti
dentro
è
da
rità,
l'oscu-
più
verso
Satan
pape
ed
Dante
eruditi
con
aleppe.
hanno
occhi
cercato
acutissimi
fitte
8
—
nascondere
da
o
quelle
idee
co'
loro
tigliezze
sogni
«
oserei
gli
fecero
Del
che
fantasia,
loro
sot.
co'
aggiungere,
dir
altre
le
cose,
loro
quali
lui
»^'^
mai!
pensò
non
da
o
le
con
volle
strane;
della
campo
divagamenti,
e,
parole
preconcette
nel
entrarono
cause
il Poeta
che
pensiero,
sotto
sviati
ma
e
il
iscoprire
per
—
facilmente
può
ognuno
confrontando
co'
vincersi
con-
passi paralleli
é
e
il
con
le
contesto
interpretazioni
più
pregiate.
§
Ohi
diverse.
Interpretazioni
2.
Satana,
ohi
Satana,
principe
dei
demoni.
tro
(Pie-
Dante).
DI
Ohi
Satana,
Paix,
ohi
Satana,
paix, Satan,
ahi
(G. Boccaccio).
paix, paix, Satan,
(Cellini).(*)
Olà,
Satana
rei
(Tommaseo).
Cellinl
(i)
B.
(2)
Forse
per
canzonare
i discordi
interpreti.
allez, paix.
9
—
Vomita,
fiamme.
Ti
vomita,
Satana,
di
bocca
tana,
Sa-
(Schier).
ti mostra
Satanasso,
mostra.
de' tuoi
maestà
di
bocca
—
splendori, principe
Porta
inferi
Corpo
I Satanasso,
Qui, qui Satanasso,
Giglio).
invitto.
Satanasso
qui, qui
(Lanci).
Satanasso.
praevaluit. (Ferdinando
corpo!
nella
Satanasso,
Satanasso
vieri).
(Oli-
tore.
impera-
è
(Venturi).
paix, Satan,
Pas
§
Pei
Negazione
3-
gli
il
chiarir
già
aveva
Satan
paixy
y
dichiara
ora
il
indovinare
(i)
fn
G.
A,
pas
circa
studiosi
G.
riputatissimo,
V
interpretazione,
Satan
paix,
questo
nell'edizione
gergo
della
media.
ì
j
che
Pas
il voler
«
maggiore
A.
l'épée,
à
y
di
coli
se-
disperare
; anzi
che
Scartazzini
sei
a
apertamente
senso
l'épée.^*)
senso.
di
dantista
adottata
à
in discorso
verso
Scartazzini,
Co
di
vaneggiamenti
cominciano
di
paix, Satan,
pas
j
j
^
j
di
Divina
IO
Pluto
fatica
è
»^'^
l'illustre
e
Folletto,
Satan...
di
e
§
4.
della
Nembrotte.
il
le
voci
Pape
di
composto
letteratura
Flegias
i
espositori,
comprendere
di
bella
a
sta
po-
confusione
e
gli
grandi
niuno
il
suo
(i) Commento,
edizione
Divina
Commedia,
come
altri custodi.
continui
e
finora
è
detto,
ciò
minore.
Roma,
1894.
mi
non
è
non
parlato
nari
lumi-
questi
dantesca
Pluto
ha
senso.
di
giudizio
Egli
ostante
La
lunque,
qua-
como
Gia-
fatto
Affermazione
fondato.
sembra
(2)
concetto
della
indizio
Veramente
non
un
umane
"^'^
diabolica.
Minos,
parole
che
consonanti,
darne
per
di
studiato
uno
di
consta
commentatore
scrive
sono
«
vocali
non
logicamente
esprimenti
perchè
gettata...
naturali,
accenti
—
lo
sciocco
Caron,
Che
se,
sforzi
gli
de-
riuscito
potrà
a
al
II
—
significare che
più
E
in
tempo
il fedele
e
Niuno
sobrio
può
Quante
mi
in
«
urli bestiali
Né
il solo
per
dal
eziandio
conosce
il misterioso
verso
Cominciò
(i)
Gioberti
(2) Cantù
negli
nella
scritti
biografìa
vuoti
Poeta
letterarii.
dì
Dante.
role,
pa-
verso
sentire
di
senso.
si deduce
pensiero,
Pluto...
si
sume,
rias-
un
farci
legge:
che
cose
di
contesto.
si
così
di
giù
d'un
sarà
Dante
tante
del
espressione
esservi
Non
parco
articolati
guito
se-
ancora
quello
buttato
dall'indole
solo
che
gusto
suoni
o
in
Pluto?
di
»^'^ così
qui
lungo
furono
tutto
ciascuna
»^'^ abbia
intiero
tace
«
difetto,
che
rimaste
persuaderà
telligen
in-
poema,
aspettano
parole
nel dire, che
senza
divino
interprete?
delle
mai
difficile
tenebre,
verace
anche
così
d'altro,
profonde
dilucidate?
del
cose
parlar
non
per
molto
di
è
quante
—
Ivi
ma
si
dopo
12
—
è
il verbo
Dante
Presso
così
vale
usato,
dire^^
chi
e
infatti
Virgilio
d'aver
subito
il
che
tutto
seppe
di
rispondendo
svoler
e
di
Dio
era
§
Se
v'è
non
(i) Inf„
e.
XIV,
V.
92;
e.
XXI,
(2)
V.
e.
V.
e.
43;
XIV,
n,
V.
V.
75,
V.
44....
dei
di
lui
già
nita
pu-
ribelli.
che
dubbio,
e.
sinonimi.
e.
XIV,
esso
Due
arcano.
IV,
46.... Purg.,
Par,,
Pluto
quale però
un
132;
5....
Dizionario
il volere
il
Difficoltà.
essere
IO,
XV,
e.
che
aveva
concetto;
ad
continua
randolo
assicu-
stesso
Michele
alcun
un
espresso
sia,
5.
diano,
guar-
quel demonio,
degli angeli
superbia
la
ha
sopra
l'arcangelo
che
del
ed
Pluto
a
Ed
mostrò
»
Dante
dell'impotenza
sia
sensoj^^
il dialetto
capito
a
Tommaseo,
hanno
confortando
sia
cominciare
o
osserva
che
«
quando
cominciare^
dire
dice^
parole
pronunzia
-
V.
X,
e.
v.
47;
14,
9;
e.
112;
v.
e.
XVI,
V,
e.
V.
73;
XVII,
v.
16;
13
-
ostacoli
si oppongono
autentica
lezione
potesse
lezione
da
del
sarebbe
verso.
Pluto
velo,
si
di
qual
la
vera
qual
e
è
cadrebbe
l'avvolge
che
ed
Quando
controverso,
passo
stode
cu-
genuina
dimostrare
servito
è
il fitto
sé
del
evidenza
con
si
della
Tigno-
quel
da
parlata
r incertezza
e
lingua
conoscerlo,
a
lingua
della
ranza
—
e
l'enigma
spiegato.
Qui
voglionsi dirigere
dunque
tutti
gli
sforzi.
§
È
cosa
parole
per
nostro
patria.
di
—
quando
in
mette
favella
qual
al
della
Nembrotte,
lingua
bello
sono.
abbandona
bocca
loro
anima
le
che
appartengono
non
poeta,
la
manifesta
stessa
se
Pluto.
di
Cerchiamo
comune,
o
Lingua
di Pluto
vulgare.
Il
6.
dioma
l'i-
agli
terlocut
in-
condizione
confusa
,
14
—
tiene, parlando,
è
—
che
linguaggio
un
nullo
a
noto:
Rafèl
mai
almi.
zabì
amech
Inf„
Adriano
che
latino,
parla
V, papa,
è
Scias
la
quod
fui
Daniello, poeta
in
Qu'ieu
vostre
no-m
Similmente
simo
usare
a
V.
XIX,
e.
99.
V.
sponde
ri-
Pluto,
ed
Appendice,
pag.
47.
e.
a
XXVI,
greco,
ostico
è
vueil
vos
V.
cobrire.
140-
divinità
come
l'idioma
Virgilio
deman,
ni-m
puesc,
Quest'opinione
(i)
Chiesa:
provenzale,
cortes
Purg.y
dovette
in
lingua provenzale:
m'abelis
Tan
67.
Petri.
successor
Purg.t
Arnaldo
V.
Dante
con
della
lingua
ego
XXXI,
e.
a
avvalorata
141.
greca,
famigliarisDanteJ'^
dall'auto-
15
—
revole
D'Ovidio/'^
il
grecizzante^
§ 7.
greco.
parole
dice
s'ad-
come
ricevuta.
sia
che
subito
conosce
di
»
Lezione
che
Ammesso
spose
ri-
perfettamente
ripetuta coppia
dio
un
consultato,
me
Siamo
«
evidentemente
a
da
quale,
La
d'accordo...
Francesco
professore
lettera:
per
è
del
giudizio
—
in
la
lingua
lezione
greca
del
si
verso
ricevuta:
Satan,
Pape
che
è
conforme
può
non
presta
alcuna
ad
(I) V.
Vi
deve
inesattezza
pag.
4-
quella
la
essere
plausibile.
qualche
a
Satan
pape
vera,
di
aleppe,
alcuni
perchè
interpretazione,
senza
da
dubbio
attribuirsi
codici,
non
che
si
sia
essere
all'igno-
i6
—
dei
ranza
di
quali
rhanno
Fiuto,
^'^
pareva?
dei
Nei
questo
luogo,
le
notano
in
Satan;
in
alleppe;
il codice
diceva:
Fin
suoi
potrà
codardia
de'
(2)
(Petr.,
Che
di
i
da'
quali,
amanuensi,
così
recare
De
e
appare
Daniello
di
facile
restituiti
ogni
uno,
in
cui
uno,
1337,
in
due,
cioè
quin-
rimedio
di
all'ignoranza
guastano
cosa
loro
e
ed
gono?
sconvol-
utriusque fortunae).
rem
facessero,
Arnaldo
sebbene
che
in
lamentandosi
efficace
un
copisti,
di
il Petrarca
tempi
si
uno
sedici, satan;
dell'anno
è
1080,
in
altro, eleppe;
alèpe,
quattro,
Chi
—
in
tutto.
Milano
pape;
in
sei, sathan;
guarda
ri-
pio,
d'esemdi
varianti:
ventidue,
in
haleppé;
uno,
(i)
Trivulziana
seguenti
pappe;
in
cagion
a
del
quanto
per
concordano
codici,
chè
per-
manoscritti
circa
biblioteca
loro
meglio
più credibile,
tanto
pochissimi,
ventitré
legge
alla
è
steriori
po-
il detto
come
poema
della
in
scritto
Ciò
da'
seguita
e
intendendo
non
cinquecento
divino
si
copisti
primi
i
—
chiaramente
(Purg.,
intelligenza,
assai
tardi
alla
e.
XXVI,
furono
vera
dai
v.
tutti
loro
versi
venzali
pro-
140-148),
guasti dagli
lezione.
i8
dove
si discorre
ed
in
il
bero,
Cer-
e
del
contesto
verso
questione.
del
sull'Acheronte
cerchio.
Che
Virgiliosi
trovano
primo
Dante
e
il
Caron,
Volendo
volta
Giudecca,
«
E
tu
Partiti
^'^
dice
che
se'
Per
lieve
Più
"i) Inf„
a
e.
IX,
livida
crucciato
altra
legno
22-28.
rarsi
cu-
aver
per
fino
Dante
morti.
son
altri
qui
che
per
ti
alla
:
viva,
via, per
convien
palude.
senza
a
costì, anima
piaggia, non
V.
presenza
quel viaggio
...
Verrai
alla
conosciuto
codesti, che
da
avviene?
cosa
Caron^
passare,
Virgilio,già
altra
fatto
all'ingresso
della
nocchier
essi
di
Parallelismo.
9.
Portiamoci
X
Minos
Caron,
esaminando
§
di
di
—
porti
passare:
porti.
»
19
—
—
"
-
il duca
E
Vuoisi
Ciò
lui
a
si
Caron,
«
colà,
dove
vuole;
e
così
che
:
ti
non
si puote
più
dimandare.
non
Inf.y
Simile
cerchio,
delle
dove
giurisdizione, ^*^
«
«
O
vieni
che
Guarda
com'
doloroso
al
entri,
e
di
Virgilio gli risponde
Perchè
«
pur
...
Non
Ciò
il
così
colà,
che
Minos
me
Dante
a
si
ospizio
cui
non
ti fide
tu
dell'entrare.
»
aspramente
fatale
suo
:
vuole;
dove
e
andare:
si puote
più
dimandare.
non
/«/,
(i)
della
gride?
impedir
Vuoisi
poeti,
fuori
è
rivolto
t'inganni l'ampiezza
Non
conoscitor
i due
però
e
88-97.
V,
isdegno:
con
tu,
il
Virgilio
»
il secondo
vedendo
che
Ili,
e.
presso
Minos,
Costui
subito
gli grida
e
ripete
sta
peccata.
conosce
sua
si
scena
crucciare.
lega (Furg.y
e.
I,
v.
e.
77).
V,
V.
»
22-24.
20
Procedendo
al
il custode
che
racqueta
alle
da
dai
Dite
Flegias
{Inf,,
Da
tutto
ogni
che
custodi
è
3.
che
i custodi
è
verso
bella
Dante
la
il
in
gradazione.
modo
via
di
via
stode,
cu-
ficio
uf-
proprio
crescente
a
Dante
Virgilio
quella
da
risulta:
aiuto;
soltanto
a
al
solo
un
dell'altrui
condotta
conforme
•
ha
cerchio
diretta
di
XII).
e.
l'opposizione
Vili)
città
chiaramente
bisogno
senza
a
Minotauro
d'adempiere
capace
2.
{In/.,
questo
che
1.
fatta
della
dal
e
la
{In/,,e. VI).
Stige {In/,, e.
porta
e
gettandole
canne,
allo
Vili)
e.
bocche
Taccoglienza
alla
cerchio
settimo
dei
fu
canina--
Virgilio
sprezzante,
bramose
demonii
le
E
minacciosa.
diversa
Dante
gole
istinto
per
atto
dentro
fiera crudele^
tre
con
apre
con
Non
e
ma
i denti
mostra
incontrano
Questa
parla,
latra^
terra
cerchio
terzo
Cerbero.
non
mente
—
dei
formare
;
verso
custodi
una
21
—
—
tali schiarimenti
Con
al quarto
passiamo
cerchio.
I
poeti
la
quale
da
Pluto.
Abbiamo
cerchi
d'
lui
indirizzi
le
§
II
il
dà
sue
poi,
chiave
Riportiamolo
corsi
per-
fatta
concordanza
altrimenti
non
mostra
contesto
la
chi?
a
al
Pluto
nostro
poeta
parole.
Contesto.
IO.
parallelismo
;
di
il passo
impedire
e
singoli custodi
che
arguire
roccia
luoghi
nei
ragione
per
dobbiamo
a
dai
resistenza
Dante:
dice?
cosa
per
custodito
della
piedi
veduto
già
la
e
Che
parla.
roccia,
cerchio
da'
Costui
e
d'una
nel
scende
si
li vede
a
sull'alto
sono
ed
per
il concetto
nerale
gelo
mentre
ferma,
con-
l'enigma.
aprire
esaminiamolo
mente
breve-
:
Venimmo
Quivi
al
trovammo
punto,
dove
si
Pluto,
il
digrada:
gran
In/.,
e.
nemico.
VI,
V.
114-
II
5.
22
—
Satan,
Pape
«
Cominciò
E
Disse
che,
paura,
Consuma
è
Non
nellaUo
lupo:
la
al
cupo:
Michele
superbo
strupo.
»
VII,
V.
Non
ti
torrà.,.
di
Pluto
d'innòltrarsi,
nemico
a
che
Pluto
sia
ma
con
che
di
»
la
espresso
qualche
divieto
strano
dimo-
disdegnosa
«
solo
di
e
Taci,
che
supporre
parola
Dante
a
l'aggiunto
non
nel
insistere.
Virgilio:
fanno
versi
esservi
inutile
è
e
risposta
lupo,
reciso
un
I-I2.
i
nell'alto.,,
evidenza
invece
Noterò
Vuoisi
tanta
con
parlare
e
e.
specialmente
e
passo,
rabbia.
tua
Inf.,
Questo
»
labbia
l'andare
del
roccia.
questa
con
dove
là
vendetta
la
ch'egli abbia,
poter
te
cagion
senza
ti noccia
maledetto
dentro
Vuoisi
Fé'
Taci,
seppe^
Non
quell'enfiata
a
«
«
tutto
scender
lo
rivolse
disse:
E
:
»
chioccia;
voce
gentil che
ti torrà
si
aleppe,
la
con
confortarmi
tua
Non
Poi
savio
per
La
Satan
pape
Pluto
quel
—
con
offensiva
gran
ciante
schiacdetto
maleil
vieto
di-
rabbia,
ed
in-
23
—
solita.
che
tutto
seppe
nella
o
la
Inoltre
dei
ci
"
alla
essendo
perizia
dell'educazione
dalla
comprende
Vuoisi
la
Fé'
il
che
iin
demonio
^'^
nia
(I)
Psal.
:
che
95.
omnes
prima
il
nel
della
tanto
solgreco,
lingua
ca
gre-
principale
parte
E
romani.
si
risposta:
dove
là
del
Michele
superbo
strupo
si riferisce
cosa
Pluto,
alludere
Virgilio
giovani
vendetta
piovuti
che
seppe
nell'alto
qualche
ciel
dal
dei
qualche
puerile
volesse
Virgilio
di
tempi
detto
intelligenza
sarebbe
di
gentil
nel
evvi
comune
Tapprendimento
ai
savio
che
Pluto
Dante
che
quel
avverte
poiché
pagani]
alla
«
di
persona
credere
«
frase
superiore
cosa
—
»
agli angeli
nell'inferno.
delle
dio
dii
era
ricchezze,
gentium
un
Quindi
era
daemo-
angelo
del
24
—
—
scacciato
Paradiso,
Se
poi
fosse
non
la
per
Michele
arcangelo
deir
ribellione
(strupo) degli angeli?
gli sparsi
a
di
stabilire
si riesce
indizi
il
parlare
Plato:
indirizzato
è
1°
dalla
distoglierlo
2°
è
3°
contiene
Se
di
lettere
nodo,
io
a
tale
credo,
Questo
Satan
appunto
a
lezione,
sarebbe
tanto
a
mento
cambia-
senza
i detti
che
desse
ren-
sentimenti,
il
sciolto.
si ottiene
Dante
die'
che
ridurre
esattezza
con
nuova.
il verso,
si potesse
pensare,
fa
che
parola
degli angeli.
Lezione
pertanto
per
violento;
e
qualche
II.
Dante
impresa;
sua
ingiurioso
§
solo
al
il peccato
ricordare
nome
far
della
e
che
certezza
con
perbia.
su-
perchè
così,
menzione
Raccogliendo
sua
e
riferendo
sciogliendo
il
il
26
—
^'^
alquanto,
molti
Tun
Va
lo
per
della
regno
chiedevano
ai
gente?
morta
Siete
di
quel
voi
Brunetti
con
vm,
retro
ciò
muove
Latini
che
del
rimase
di
non
vada
non
cosa,
il
nota
l'inferno,
(i) Purg.t
e.
Ili;
(2) Purg,,
e.
II,
(3) Commento,
V.
V.
cap.
91.
69.
7.
80-81.
poeta
^^^
e
disse
corse
s'ac-
siccome
ancora
uomo
:
24.
la roccia
sopra
alcun
che
V.
appena
Boccaccio,
cioè,
veduta,
per
Pluto
XV,
e.
meravigliato,
poco
V.
meravigliai
guisa
dell'arrivo
tocca?
XII,
e.
Inf„
stessa
84-85.
esclamavano:
Qual
...
Nella
V.
accorti,
Inf.,
o
e.
vicini:
...
Che
morte.
senza
/«/.,
o
o
Taltro:
costui, che,
è
...
^^^
smorti
diventavano
s'interrogavano
Chi
—
Pape,
più
vivo
27
—
Questo
vocabolo,
interiectio
se
il
non
sé
voglio però
di
neir
di
Satani
noi
Il
dittongo
pronunzia
(2)
V.
e\
greco
dai,
{/.de
interpretazioni
at,
musae,
^^^
piede
corrisponde
muse,
diverse,
senso
dove
inciampo,
il
che
in
i commentatori.
alzare
di
riezione
inte-
come
significati.
d'
tutti
sitori
espo-
chiamata.
Suoi
—
altri
usato
di
pietra
caddero
e
Procuriamo
(i)
la
Ecco
urtarono
si
l'hanno
(daTav)
accennata.
l'opposto poi
per
;
italiano
essendo
cosa
pape
particella
Satan
2.
è,
zione
interie-
in
che
tacere
interpretazione
§
ed
averla
meraviglia
olà, qual
dell'
La
considerato
hanno
altro
che
papae
basta
chiara, mi
Non
'
da
dino,
Lan-
^'^
-rcaical,
sentata
rappre-
greca
ohy càpperi^ càspita}
per
dal
fonetico
segno
latino
in
chiamato
admirantìsy
ammirativa
da
—
pag.
8.
e
al
farla
latino
ae^
28
—
di
servire
alla
L'
scalino
fondamentale
idea
contrarietà;
altri
Infatti
le
Satan
ed
dino
il Lan-
che
nemico^
ricatore
preva-
resiste
19,
avversarii,
e
si
vecchio
col
nome
alla
oppone
22):
ìioiie
mihi
Perchè
vi
perchè
fate
vi
satan?
in
ribellate
me?
5
1 1 1
,
Vade
post
Cristo
viemmi
minatus
nemico.
vie^
satan
disse
est
(Matth.
Pietro:
a
dietro,
Christus
—
avversario.
Petro
dicens:
Petro
e.
XVI,
Ritirati,
—
Vade
miei
oggi
a
(mihi) (Reg.
satan
ho
lontà
vo-
altrui.
efficimiìii
II,
del
chiamano
autorità
Non
di
è
dicono
scritture
sacre
chi
est
stianesi
cri-
lingue,
Boccaccio,
avversario,
testamento
nuovo
Non
col
trasgressore.
e
Cur
le
tutte
il
bolo
voca-
ricevuto
commentatori
contrario,
(Reg.
e
quasi
quindi
ed
di
bre
tene-
Satan,
di
ebraica
in
e
dalle
uscire
per
luce.
d'origine
vale
—
—
,
4)
ait
v.
23)
oppure,
yesus
retro
com-
me
29
—
Satana
(Marc. Vili,
cioè,
È
Gesù
Seguimi,
ciò
minac-
avversario,
contrariarmi.
non
il
questo
Col
significato proprio
di
però
nome
il demonio.
pure
Satana
IV^
e.
ginario.
orisigna
si de-
sul
monte,
gli disse:
tentatore,
(Matth.
ed
Satana
Gesù
l'infernale
scacciando
Vade^
33):
v.
dicendo:
Pietro
—
io): Va,
v.
o
Satana.
E
bene
gli
il
esso
XIII,
V.
39);
(Petr.
ap.
§
Che
il
appare
fatto
e
3.
est
diabolus
Adversarius
I,
e.
v.
ribelle
il
ed
sendo
es-
per
(Matth.
bolus
dia-
vester
5).
Digressione.
profondo
Dante,
conoscesse
appellazione,
nemico
Inimicus
antonomasia.
e.
tale
sta
negli
studi
originario
senso
dalle
due
d'un
detto,
satan^
citazioni,
seguenti
che
di
biblici,
si
leggono
d'un
nei
30
—
luogi stessi,
il
feci
Io
padre
Achitòfel
gli esempi
ricavati
Inf,
Ch'ei
Certo
chiese
non
Inf,
§
in
XXX,
e.
qual
che
mettere
invocato
per
loro
far
paura
opinione
Pietro
san
in
sua
balia?
dietro.
Viemmi
(Matth.
c.
ha
Alighieri
è
il
Pluto
principe
o
per
agli importuni
non
XVI).
usato
è
punto
?
nell'am-
concordi
sono
da
17).
nell'antonomastico
o
satan
16,
15,
li,
demonio.
T
senso
interpreti
(Reg.
90-94
V.
-
proprio
pungelli.
non:
se
Satan
4.
nel
Gli
da
chiavi
le
ponesse
ribelli;
volle
tesoro
signore prima
Nostro
satan}
136-139
V.
sé
d'Ansalone
più
malvagi
co'
Quanto
...
Ora
fé
XXVIII,
e.
figlioin
il
e
non
David
di
E
La
ho
donde
addotti:
sopra
o
--
dei
moni,
de-
resistere
visitatori.
verisimile.
31
—
Chi
i
i
percorre
guardiani
altro
luoghi paralleli/*^vede
si
non
che
capo,
—
Nella
Dio.
Lo
imperador
del
doloroso
regno,
/«/.
chiamato
Dite
Maestro
delle
XXXIV,
e.
Ili, V.
sentenze
trovo
nel
né
mai
in
al
che
Da
se
^""^
tutti
si
non
in
non
mi
italiane.
ferire
ri-
dovesse
demoni,
serrato
ma
ben
se
opere
satan
Marc,
Dante
né,
altre
dei
Lucifero,
o
ghiaccia
le
15);
V.
con
24;
v.
che
Poema,
principe
Belzebù
XI,
e.
tutte
aggiunga,
28.
col
Belzebù
e
vocabolo,
satana,
ricordo,
Si
Lue,
22;
V.
Virgilio, Lucifero
con
gli evangelisti (Matth., e. XII,
usa
giudecca
bensì
trovo
e.
ad
soggetti
mostrano
a
che
cioè,
alla
mezzo
e
i
pesi
del
mondo
costretto,
Par.,
(1) Inf,
e.
Ili, V,
(2) Inf.
e.
XXXIV,
VI...
V.
29.
e.
XXIX,
a
v.
57.
32
—
sarebbe
l'importante
dato
che
sia per
che
domanda
aiuto
Oltre
muoversi.
il
dice
se
al
che
buone
s'adattassero
non
diremo
al
d'uomini
sottili
Non
5
Satan
antonomastico,
Secondo
d'abisso
-
potendosi
la
che
quelle chiose,
per
noi
ed
che
ma
non
soltanto
ritrovati
nemico,
spiegar
vediamolo
finzione
senza
è
vi
demonio,
erudite,
e
di
impedito
le
le
deremo
lo-
ingegni
dotti.
e
.
è
contesto,
bei
come
forma
mostrassero
ed
giammai;
vere
§
si
in
ragioni
E
che
prima
stupido,
e
satan^
contesto.
Perticari,
medesime
chi
queste
a
principale,
si adatta
non
inetto
a
la
al quarto
messo
guardiano
un
Taltra
nome,
aver
cene
aver-
per
lui, quasi
di
parla
d'indovinello,
cerchio
sia
riprovevole
Dante
volta
—
ribelle.
satan
in
senso
neiroriginario.
dantesca,
concessione
è
legge
speciale
34
—
Dante
tenesse
qual
ai ricchi
vide,
ma
mandato,
divina
pure
editti
etemi,
volontà,
però
e
che
nome
che
nome,
cui
demonio/^^
la
lo
e
della
origine, gli die
ai
prevaricatori,
ribellione
prima
era
uno
alla
a£Eermare
per
sua
convàene
ricorda
di
angeli,
si
sore
trasgres-
un
vocabolo
con
l'antica
superbamente
il celeste
ribellante
un
forse
lingua parlata,^'^
prima
il
in lui
rav-v'isò
degli
lo
avversario,
suo
ignorando
custode,
come
gli scritti
con
il
riconobbe
solo
non
e
favoriti, appena
suoi
avari,
^'^
dominio
suo
facesse
guerra
ed
il
vile
a
accanita
—
lo
chiamò
degli
Pluto
stesso
cioè,
satan^
mico^
ne-
ribelle.
Quest'appellazione
(i) Dante
ergo
sed
divitiarom,
Epist.
ad
(2) La
{De
sprezzatale
vulg.
(5) V.
corrisponde
transitorie
gratìa
Dei
sum
(Bocc).
ricchezze
id
all'altra
quod
som
Non
—
(Dantes,
in
cardinales).
ebraica,
lingua
eloq,f
pag.
I,
23.
6).
secondo
Dante,
è
la
prima
lìngua
35
—
di
Filegias, che
deirarrivo
avvertito
dei
Or
—
due
sei
da
poeti, gridò
anima
giunta,
...
fiammette
due
che
provò
di
delle
Fiuto
sentimento
Caron
occhi
di
fiamme
Cerbero
le
V.
99),
v.
23), Flegias
e
il
V.
Minotauro
14),
bile
contro
(I)
V.
pag.
arse
se
Fiuto,
cosi
di
34.
al
:
un'altro
stesso
che
emise
lui,^'^
ebbe
{Inf.^
bocche
(e. Vili,
covava
un
e.
III,
(e. VI,
aperse
morse
turale
na-
Come
viva^
ruote
d'ira
e
primo.
quéìVantma
vedendo
agli
poco
appassionato
dietro
subito
tenne
avviene
come
durò
meno
non
i8.
V.
tata
all'apparizione inaspet-
; ma
nuove
cose
vili,
sentimento,
primo
neiriiiferno,
Dante
e.
ci.
-
il
fu
meraviglia
La
A
6.
:
fella I
/«/.,
§
Dante
a
v.
88)
(e. XII,
odio
terribile
e
^,
36
-
che
esclamazione,
fra
esprimere
rabbia.
in
Vak!
come
serve
e
-
si
greco
latino
altri
gli
dentro
Consuma
italiano
ed
affetti
7.
I custodi
te
la
con
morti
tri
€
cui
di
e
bocche
Le
;
vermo
il
:
«
mezzi
codesti
«
fide
potè
non
Leppe.
questa
solo
e
fare
Minos;
il gran
«
città
quei
son
com'en-
gridò
della
i demoni
tu
che
Cerbero,
»
9.
veduto,
Guarda
»,
V.
respingere
per
da
ti
tu
si è
come
Caron;
Vien
Pluto
Così
Di
«
i
aperse
ed
»
dissero:
urlò
tutti
disse
»,
cerchi,
VII,
e.
Xe77t£.
O
—
Partiti
«
la
rabbia.
tua
"i^e
liOppe.
dei
a
Dante.
ad
anche
In/.,
ricorsero
a
Virgilio gli rispose:
Onde
§
scrive
sen'
di
Dite
vada.
diversamente
»
ed
»
voce
significato prima
s'
indovina,
di
dirò
comprenderne
così,
il
37
—
valore
—
sia
grammaticale,
nelle
il
proferiti
vada,
sia
»
da
secondo
nelVandar
dal
lessicografi
in
Aperta
che
nelle
vivere
risue
è
la
lo
di
senso
e
o
leppa^
e
dal
e
Crusca,
Robiola,
dal
molti
altri
da
fuggire.
all'intelligenzadel
rappresenti.
mostrano
corre
della
Bellini,
il vocabolo
ritrovare
radicale
e
Petrocchi
via
difficile
scappa
accademici
dal
Tramater,
Tommaseo,
lo
battaglia
alla
nuovo
registrato dagli
non
fatto
:
Di
dal
ed
Paolo
via^
Aleste
e
mato
chia-
basso
Fagiuoli
Batt.
alla
leppare,
esprimere,
rono
fusenV
«
tosto
modo
Gio.
ferita
pro-
cui
il
richiama
ci
D'Alberti
velocità
Minucci,
Rime
ad
atto
in
ed
»
intransitivo
dall'abate
antico,
Partiti
«
perchè
il verbo
mente
circostanze,
stesse
fu
perchè
in
la
Lo
stesso
fonetica
X^tcs
leppe,
greco,
suo
mento
ele-
impronta
(tipe),
2*
persona
ce
38
deir
imperativo
(leipo),
Xskco
(leipe),
2*
meglio
se
o,
dell'
persona
dello
intransitivamente
ne
me
U
m'
Xstice
sente
pre-
che
Xckco,
nei
come
in
piace,
significa
vado,
verbo
imperativo
verbo
stesso
del
forte
aoristo
usato
allontano,
esempi:
seguenti
TtOi
TI
eAtUEV
TOUrÒ
ex
ttoXJttovoS
Ol)COU
aixia.
(SOF.,
Elettra
510-513).
v.
f
Non
questa
si è
allontanata
ancora
la
sciagura
penosa
da
casa.
tÒ...
xkxotu^Ìc
X^XoiTcev
ou
(Euwp.,
Ix
t4xvu"v.
Ercole
v.
133).
t
La
sventura
Quindi
non
il
vattene.
leppe
si
è
vuol
dipartita
dire
dai
fìgliuoli.
leppa,
tanati,
allon-
39
—
§
Hagioni
8.
La
del
lingua
fisse,
le
^Xstov
che
i vari
parola
e
arte,
lipe
bene
di
parole
(i) Convito
t
(2)
V.
mandai^
che
I,
pag.
este
47.
condo
se-
Dante
dalla
suoi
est^
per
che
amme
leppe
per
non
greche,
egli,
^'^
greco,
timenti,
sen-
seguitano
presente
che
di
V,
Appendice,
de'
parole
oscure,
scienza
sua
poca
di
Dante
per
caso
tra
^ivoc;,forestie
e
scrivesse
così
nel
leipe] ma
o
tratta
la
^'^
uso,
greca
inceppare
lingue,
di
voci
non
e
scrisse
trei
Po-
esempio,
inoltre
lasciato
come
amen,
per
ad
manifestazione
nella
leggi
lingua
\thoq
dialetti;
mai
è
si
la
loreXXa,
e
ha
variazioni.
tra
loretXa
tra
leipe.
o
obbietta,
anche
wXéov, più,
e
non
si
oscillazioni,
sue
lipe
per
ammette
non
rispondere
ha
leppe
greca,
però
e
—
si
sì
stante
finge
di
—
-
la
pronuncia
all'orecchio,
il
e
riporta
condo
se-
giuntogli
suono
secondo
non
e
le
Perciò
comprese.
aver
non
40
T
ortografia
greca.
di
Dirò
Vedendo
più.
presenta
Pluto
enfiata
labbia^
con
considerando
anzi
della
è
non
a,
quasi
indotto
sono
facile
posta
scelto
quello
che
per
linguaggio
organi
di
altri
Pluto,
gare
vol-
bolo,
voca-
satan,
pape,
stato
d'
rilievo
vocali
col
tale
che
effetto
in
mette
finità,
af-
accennato,
sia
pronunziarsi,
iy
stretta
sopra
degli
nunzia
prodolce
sola
credere,
a
degli
del
leppa,
retta
ha
cosa
con
e
vocale
leppe
una
meno
a
il
che
plebeo
e
alla
mal'adatte
ci
Poeta
chioccia
voce
specialmente
e
il
che
arte,
V
e
e
a
la
demonio.
bella
come
zione
imperfebassezza
42
—
citati
sempi
si
e
in
massime
vocaboli,
da
originato
la
che
in
anzi
è
§
Avendo
del
la
Ohi
simile
—
G.
zata,
for-
spiegazione.
delle
l'esame
cui
ribelle, ah!
leppa
a
me^
ohi
Dante
libri
dei
ha
passo
»
singole
riunione
sulta
ri-
(vattene via)
Disertazione
della
(vattene via)
leppa
libri:
sacri
retro
mey
di
scrivere
intomo
letteratura^
Lib.
^'^
«
nello
alla
I,
poesia
e.
vade
satana;
nelle
come
ora^
procurato
sempre
Storia
ah!
vade
satan;
(G. Baretti,
Maffei,
nemico,
quella
vade^ satana;
sacri
e
frase:
nemico,
(i)
Xeixe
o
:
oppure
post
gue
se-
spontanea.
e
dalla
verso,
Xfice
innaturale
dell'intiera
ribelle, ohi
Ohi
di
naturale
affatto
compiuto
parole
Xefxsiv, ne
o
dall'essere
Frova
IO.
Xtwetv
altri
mente
evidente-
leppare,
trasformazione
leppe, lungi
molti
in
scorge
IV).
ope-
stile
dei
italiana.
43
—
—
alla
aritmetiche,
razioni
risultato, mettendo
mezzo
di
Pluto
e
proposta
Dalla
evidente
della
verità
Ohi
Pluto.
(con
Ahi
Consuma
dentro
Non
§
A
più
lupo.
te
è
Vuoisi
nell'alto
là, dove
Fé
vendetta
del
II.
la
Oonclasione
questo
possibile
(i)
Ribellione
né
contro
la
sopra
Dio.
G.
A.
cupo
Michele
strupoM)
specchietto.
il dubbio
punto
al
superbo
e
rabbia,
(vattene via).
t andare
cagion
senza
la tua
con
Leppa
Pluto.
Virgilio.
la
ribelle.
maledetto
rabbia).
Virgilio.
e-
interpretazione.
Taci,
Pluto
trovata
ri-
risposta.
incontrastabile
ribelle, oh!
Virgilio.
della
corrispondenza
ed
mia
della
parti
quelle
loro
perfetta
mergerà
varie
con
per
interlocutori^
i due
le
Virgilio,
confronto
a
fra
dialogo
nuto
dell'otte-
prova
non
sembra
specifica
Scartazzini.
signi-
44
—
ficazione
del
la
lingua,
al
mio
agli
di
grido
il
lezione,
delle
valore
parole,
lavoro
—
Pluto,
del
senso
però
e
il
la
sopra
verso
per
e
il
termine
pongo
presentando
studiosi
né
riepilogo
seguente
SPECCHIETTO.
Lezione
Pape
Satan,
Satan
pape
Lezione
Pape
ricevuta.
finora
satàn,
aleppe.
7iuova,
pape
satan,
a
leppe
cioè:
TlaTiaT!
Taxav,
TiaTrat!
a!
(iaT«v,
Xi'Tre
(XeTTie).
Interpretazione,
Ohi
ribelle,
ohi
ribelle,
ahi
nemico,
ohi
nemico,
(vattene
via).
:
Oppure
Ohi
teppa
ahi
teppa
(vattene
via).
f
APPENDICE
Appendice.
PERIZIA
§
vale
Se
80
sabaoth^
malachot
Le
ha
Perchè
verso
I
-
4),
1
dirò
d'ebraico
sapeva
le
) ; dunque
El
{Par.,
io
(/^a-
parole
osanna^
diso,
{Para-
mamlachoth
o
greco.
XXVI,
134)
non
ebraiche.
sono
le
8
-
è
non
»
que
dun-
greco;
ragionamento,
nulla
ratìf.,XII,
VII,
di
Satan...
siffatto
Dante
:
fondamentale.
Pape
«
GRECA
LINGUA
s'intendeva
non
il
NELLA
Questione
I.
Dante
pure
DANTE
DI
non
due
o
in
si
prese,
tre
risponderà,
far
poteva
parole
questione?
greche
Non
da
altrettanto
facilissime
frequentava
altri.
per
del
egli
n
48
-
le
le adunanze,
le
lettere
Si
sa
nel
che
lingua
e
quanti
avevano
non
erano
È poi
in
cui
uguale
di
Omero,
che
stati
digiuni
vero
2.
in
una
di
che
al
dir
del
suo
sovrano?
poeta
Tratt.
lui
noti,
non
almeno
o
che
straordinario
quell'uomo
Aristotele,
(i) Convito^
Omero;
greco?
volere, ignorasse
«
italiani,suoi
quellia
abilità
Il
Controversia.
il potere,
al
non
lettera
sua
intendevano
eguale
§
della
studio
dieci
saranno
che
onore?
abbandonato.
annovera
contemporanei,
dove
alquanto negletto;
(1304- 1374)
Omero
lo
secolo
suo
in
erano
intieramente
Petrarca
ad
scienze
era
greca
però
era
università, i conventi,
le
e
-
i,
capit. IX.
Petrarca,
affatto
maestro,
»
era
la
^'^
gua
line
di
50
—
solo
sapere,,, vogliono
non
i
quali
nella
Le
parole
delle
far
altre
chiara
Ma
pur
non
ne
pel
quel tempo
(Tratt.
come
il
a
quel
4,
Autore
e.
è
un
Autentim^
che
di
fede
vocabolo
tanto
e
del
vale
greco
d'obbedienza.
nostro,
nel
»
vito
Con-
principio
testimonia
delle
in
se
in
era
legge
L'altro
«
»
conoscea
che
siccome
principio
che
la
greca
si
"
egli
dappoi...
Calepino
VI):
1297,
che
dicendo
che
Dante
nel
greca
conoscer
discende,
nel
Uguccione
degno
che
d'Uguccione,
s'appoggia
onde
ipotesi,
qualche parola
Dizionario
parmi
sapere^
induzione.
il Perticari
conoscea
traduzioni?
conseguenza
potuta
Continua
greco
seconda
lingua
la
discende
Tavesse
non
per
la
conoscesse
testo
bene
della
riprova
tempo,
suo
sapere,^ invece
bene
può
posso
non
poniamo
non
e
si
non
del
delle
valersi
a
lui,Dante,
a
del
mancanza
costretti
erano
riferirsi
agli italiani
piuttosto
o
-
sue
che
vazioni,
deridice
latino, quanto
»
51
—
—
m
il Fraticelli
E
fa
qui
grazia
parola
soggiunge
Dante
a
il Dizionario
E
di
invece
conoscerne
che
egli nella
La
il
potea
parola,
non
potea
me
credo,
Venturi,
siete
per
nel
verso
quasi
lui
che
:
in
entomata
per
scrisse
entomata
paragoge
o
qual
entoma
per
il Morando
rispondono
»
imperizia,
sua
difetto.
(Purg.,
A
greco
Italia.
in
sapersene
della
greco?
di
sapesse
Ventomata
è
(insetti) usato
Voi
Io
chiara
potea
non
libro
virilità
sua
più
prova
dice
qualche
diato
stu-
aveva
altro
qualche
allora
quanto
che
qual-
conoscer
Dante
se
molte?
egli
Il Perticari
«
d'Uguccione,
studiato
avere
di
Ma
greca.
:
vocabolo
V.
ed
X,
128).
e.
il Lombardi
TAlighieri
della
o
bassa
latinità.
Come
luogo
disse
di
paragoge
per
esi^ là,
e
si
usa
este^ taci
-JjaGa per
in
yi";
52
—
(eri),dicier
entomata
entoma.
per
Redi,
altri mai,
accuratissimo,
per
valersi della
dubitò
Non
«
detto
abbia
fu intendente
che
linguagreca, quanto
non
la
tuttavia
Il Du
-
storum
rent
voces
ha
infìmae
4 de Ranis:
latinitatis.
cresciuta:
ac-
chi
mancato
Redi).
Tunc
l'abbia
latinità.
nel
registratoentoma
s
Senorina
evenit.
dimostra
vTO[xa.
consopire disponens, ne
termino
voce
della bassa
^'\ Ciò
meno
imperavit; qaod
generis in
stessa
più probabile che
(l) Entoma, insectuni^ quasi
num.
Virg.^
figura
stessa
agli insetti,di F.
Fresne
del
numero
scrit-
nima
generatrice dell'a-
vocabolo
come
fu
e
»
vegetativa...
(V. Esperienze
e
intorno
usato
della
generazione degli entomati
sensitiva
È
la
essendovi
fatta dalla virtù
esser
potuto dire
ha
diciycosì
per
Francesco
tore
-
Nam
ilio conspectatar
—
Vita
che
S, Senorinae
garrulasanìmalium
in caeterum
ulterias
entoma.
gli
mole"
perstrepenulìum'
haius
Gloss.. mediae
et
53
—
scrittori
latini
;
x:ome
è
dipresso
secoli
qual
declinato
femminino
bibita^
navano
decli-
the-
ornata
non
latina.
A
un
vocabolo
al
latini
dei
bassi
singolare latino,
bibliae.
e
Commento
(V.
Lombardi).
§
I
Ignoranza
3,
citati
ne
le
di
dimostrano
Poiché,
gnoranza.
peggiori
si dichiarasse
dimostrata.
non
luoghi controversi,
r abilità
non
dai
quei
thema,
ent
anche
bibita^ adoperato
greco
come
voce
avvenuto
di
rigore,
greco
pose
come
ma
greca,
del
Dante
però
e
dal
entomatis
entoma,
matis
le scuole
massime
e
scostandosi
tempii
—
nel
Dante
se
l'assoluta
si
ipotesi, cioè,
incapace
col
vano
pro-
idioma,
greco
neppure
sebbene
non
testo
sero
ammettes-
che
alla
Dante
mano
i-
\
54
—
di
giudicare
il
dizionario
la
nella
in
parlare
pieno
della
tutti
non
giusto
valersi
le
nozioni
con
greco
sarebbe
questi
elementari
potrebbe
non
e
andava
aveva
che
dalla
natura
rus
Home-
ragionevole,
luoghi
di
egli
soggetto
donnitat
né
{Inf,^
sbagliasse
lingua
bonus
non
Ulisse
che
inseparabili
di
che
si
nome,
di
conoscere
che
e
gli altri,
quandoque
ma
consultasse
conchiudere
inavvertenze,
;
che
vocabolo,
d'un
possesso
come
umana,
versioni
per
74-75)
V.
ragione
pure,
fin
d'un
declinazione
con
a
vera,
due
d'Uguccione
XXVI,
e.
il
la
derivazione
sapesse
delle
quale
fosse
Aristotile
—
per
greco.
né
negargli
55
—
§
Senza
suol
Indizi
4-
dubbio
dire,
nel
E
ed
i
poeti
ravvisate
Divina
Commedia^
di
sera
e
del
frutto
El
cioè:
Pier
la
di
da
non
aforismi
di
Galieno,
lui
molte
date
ai
maniere
Vettori
nella
del
quartina
2^
Rafaelli
messer
sperasti
lo
ne
;
si
bene
sì
e
stil greco
che
fi-ancese
e
al
contento
figliuolvedi
che
sembra,
cui
mattin
car
S'awaccia
Rafaelli
da
si
gli
da
le
a
poco
sono
lodi
e
un
deduco
greci,
Dante
Perchè
greca
le
come
d'A-
:
Ponti
da
ma
era,
(Tecni)
Tegni
greche
gobbio
;
questo
Convito^
e
sonetto
non
vaghi, quali
d'Ippocrate
filosofi
scienza.
ellenista
un
argomenti
citati
di
Dante
sapeva.
greco
—
presente
repente
e
francesco,
insegnasse
al
figlio
da
desco
fatti
del
la
lingua
nominato
indiscutibili,
-56-
dalla
1°
composti,
e
dantesche
opere
dei
copia
vocaboli
là
e
qua
greci
:
r\kKO^y
SOkf
Par.
Hormeriy
ópj/v),
appetito^
Conv.
Leppo,
Xìtto^,
grasso^
Perizoma^
Ticpi'Jwjjia, cintura^
Tallo
83cXoc,
rampollo^
y
EtìtwCy
su
FrotonoCy
tz^Cìio(;QyfoZqy prima
Teodiay
6eoVeip8/[,
2""
Allegoria
dicitur
cantus.
Empyreum
xirdore
Inf.
XXX,
Inf.
XXXI,
Conv.
XXI.
99.
4,
61.
XXI.
xxvuiy
mentCyQonw,
lib,deisalmiyYdx,
2,
xxv,
1^1.
iv.
73.
di
:
àXXaTo^
ab
alienum.
dicitur
Ep,
4,
spiegazioni etimologiche
dalle
greche
Comoedia
96.
XIV,
òuonamenleyFuTg.
vooq,
parole
dicitur
nelle
sparsi
ElioSy
e
plici
sem-
ad
Ep.
a
ad
quod
graece,
in latinum
Kanem,
villa,
Kwfxrj
et
toS/f,quod
est
Kan.
(Iv e Tiup)est
flagrans. Ep,
idem
ad
Kan,
quod
caelum
igne
si ve
58
-
vedesti,e similmente
bollire, come
ti dovea
rossa
assai
Queste
Comm,,
v' è
non
conchiudere
di
prove
l'evidenza
negarne
i fatti
sono
? Se
quello
14,
cap.
fatto. Chi
oserà
contro
pertanto
ragione che valga,bisogna
la vasta
che
comprendeva
esser
manifestare
Flegetonte."
essere
-
nozioni
pure
di Dante
mente
di greco.
§ 5. Applicazione.
Fin
vo'
dove
indagare,perchè
Ma
scopo.
dovrà
di
da
scienza, le
X(ic£o
latino
:
la
che
al mio
serve
non
non
restringano,si
si
Dante
era
capace
dell' altrui
l'aiuto
sé,
senza
tre
parole greche icaTcaT-à-
tanto
XetTce;
veduto,
ciò
quanto
per
riconoscere
trovare
tali nozioni
s'estendessero
prima
più che,
come
appartiene
abbiamo
anche
papae ; la seconda, credo,
a
al
tutte
59
—
le
lingue
al
vulgare
nelle
; la
terza,
italico
ebraico,
al
latino
e
di
col
nemico
ben
satan^
leppa^ ^'^
noto
al Poeta
perfin
o
ribelle
che
poi
passato
al greco
non
vi
non
^'^
(i)
V.
pag.
37.
(2)
V.
pag.
29.
FINE.
CON
PKaMISSlONB
al
Intorno
duplice significato di
dubbio,
essere
in
modificata
derivazioni.
sue
—
ECCLESIASTICA.
è,
né
Y abbia
bolo
voca-
ed
demonio
vi
può
sciuto.
cono-
INDICE
Prefazione
pag-
CAPO
Oscurità
I.
3
62
—
—
CAPO
della
Spiesrazione
§
I.
§
2.
II.
lesione.
nuova
(TtaTTÓci)
Pape
Satan
pag.
(ffOCTOcv).
Suoi
significati
—
.
§
3.
Digressione
§
4.
Satan
§
5.
Satan
§
6.
§
7.
§
demonio
ribelle
nemico»
-
.
A
.
Xi'tcs
-
o
XeTTte
Leppare
8.
9.
del
Ragioni
Passaggio
leppe
per
di
regolare
lipe
leipe
o
.
Xc
'Tre
o
\zT'Kt
in
27
"
29
"
30
"
32
.
a
Leppe
»
.
-
-
»
§
.
.
»
35
»
36
»
37
*
39
•
leppe
»
41
"
42
*
43
.
§
IO.
Prova
dell'intiera
spiegazione
.
§
II.
Conclusione
e
.
.
specchietto
25
APPENDICE.
Perizia
§
I.
Questione
§
2.
Controversia
§
3.
Ignoranza
di
Dante
nella
lingua
grreca.
fondamentale
pag.
»
non
dimostrata
"
.
§
4.
Indizi
§
5*
Applicazione
di
scienza
.
47
48
53
*
55
»
58
1
kj»i«r-
_^^^^^^^ém^
"
^
Vy
/^
r
Dello
latina
Sintassi
3*
ediz.
—
Autore:
stesso
con
Torino,
1
gli
in
esercizi
Paravia
e
C.
L.
—
\»A
Prezzo
del
presente,
L.
tavole,
xc
0.75
2,26.
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