1 LUIGI PROF. Metropolitana della Canonico MPNTI Vercelli di ^4^ "/ EYPHKA 7( del L'interpretazione I '^ ' dantesco verso • LA PERIZIA NELLA DANTE DI PROPRIETÀ G. B. LETTERARIA (Figli di Tipografi TORINO . ROMA - I. - VlGLIARDl) Librai MILANO COMP. E PARAVIA - - Editori FIRENZE - • GRECA LINGUA 1896 DITTA • NAPOLI 7-112495 - MILANO -TIP. CAPRIOLO "" MASSIMINO ;^' PREFAZIONE In l'anno scorso lettere mia radicate appropriata scrisse ed marranno Scartazzini « agli e Anzi A. con in studiosi^ altri T, due poi o ogni fosse di sole negare e bene assai sensatissima, dottore d'ora verso inveterate a convincente. e erudito che del tuttavia fu giudicata e buone Quantunque contraria e opinioni^ accolta delle cultori satan... nuova presentai interpretazione Pape affatto poche pagine parecchi a una dantesco: vine di opuscolo un logica, il gio^ Vercelli vie con significato ri^ lo a 4 quelle parole^ sia e tarla è risolta. se alcuni o nella però negarne quale, vocabolo nemico quanto che nel o leggi d'abisso^ è assai illustre di filologia Napoli, indiscreto^ mia supposizione, sua anziché ribelle, a di incomposta a ed fina evangelico Dante Fiuto, diavolo, al originario apparisca d'accet" sponta- di d'essere La satan, senso la V t stione que- parole risguardantz « ; e Università ornate satan di poterono non annovera con cane- scienza Pluto^ costo a ed nulla professore riportare le belle egli dice, di s' tile sot- la che naturalezza regia anche voglio qui accenni, di questi nella del perplessi quasi D'Ovidio^ romanza il la la Francesco prosa conchiuse lingua Fra neità. siero pen- pubblicista noto un stettero per no Dante del ed » Monferrato Che alcun interpretazione persuasiva Casale che espresso^ accogliere la esse Monti; nico aìtimettendo o per — stesso, violatore e degna di in delle molta 5 — considerazione -- nella porta e controversia y ermeneutica elemento un Forse ci impossibile sarà supposizione sua molto già si ragione. con aver possa possa parola ritornare 20 Luglio di par questa grave giudizi lo sopra stesso ampiamente in ragioni dire: nella siffatti più nuove al ognuno, Vercelli, di commentarlo per verità, da pertanto deciso metterlo che è ma segno; ella la se » sono verso nel che riconosca serio. e verificare, coglie Confortato mi nuovo tanta e proprio questione. i8gs. \J luce^ della convinto me e Autore. V tima ul- L'INTERPRETAZIONE DANTESCO VERSO DEL Satatt Sape ... In/., e. VII, Alighieri Dante Minerva son, ed D'intelligenza I. V. arte . . Giovanni CAPO oscura . BoccAcao. I. Oscurità. § Il fra si tenebre Pape Uomini guardar tentativi. difetto maggior e di Vani I. i di avvolti luoghi il crede Satan, dotti dentro è da rità, l'oscu- più verso Satan pape ed Dante eruditi con aleppe. hanno occhi cercato acutissimi fitte 8 — nascondere da o quelle idee co' loro tigliezze sogni « oserei gli fecero Del che fantasia, loro sot. co' aggiungere, dir altre le cose, loro quali lui »^'^ mai! pensò non da o le con volle strane; della campo divagamenti, e, parole preconcette nel entrarono cause il Poeta che pensiero, sotto sviati ma e il iscoprire per — facilmente può ognuno confrontando co' vincersi con- passi paralleli é e il con le contesto interpretazioni più pregiate. § Ohi diverse. Interpretazioni 2. Satana, ohi Satana, principe dei demoni. tro (Pie- Dante). DI Ohi Satana, Paix, ohi Satana, paix, Satan, ahi (G. Boccaccio). paix, paix, Satan, (Cellini).(*) Olà, Satana rei (Tommaseo). Cellinl (i) B. (2) Forse per canzonare i discordi interpreti. allez, paix. 9 — Vomita, fiamme. Ti vomita, Satana, di bocca tana, Sa- (Schier). ti mostra Satanasso, mostra. de' tuoi maestà di bocca — splendori, principe Porta inferi Corpo I Satanasso, Qui, qui Satanasso, Giglio). invitto. Satanasso qui, qui (Lanci). Satanasso. praevaluit. (Ferdinando corpo! nella Satanasso, Satanasso vieri). (Oli- tore. impera- è (Venturi). paix, Satan, Pas § Pei Negazione 3- gli il chiarir già aveva Satan paixy y dichiara ora il indovinare (i) fn G. A, pas circa studiosi G. riputatissimo, V interpretazione, Satan paix, questo nell'edizione gergo della media. ì j che Pas il voler « maggiore A. l'épée, à y di coli se- disperare ; anzi che Scartazzini sei a apertamente senso l'épée.^*) senso. di dantista adottata à in discorso verso Scartazzini, Co di vaneggiamenti cominciano di paix, Satan, pas j j ^ j di Divina IO Pluto fatica è »^'^ l'illustre e Folletto, Satan... di e § 4. della Nembrotte. il le voci Pape di composto letteratura Flegias i espositori, comprendere di bella a sta po- confusione e gli grandi niuno il suo (i) Commento, edizione Divina Commedia, come altri custodi. continui e finora è detto, ciò minore. Roma, 1894. mi non è non parlato nari lumi- questi dantesca Pluto ha senso. di giudizio Egli ostante La lunque, qua- como Gia- fatto Affermazione fondato. sembra (2) concetto della indizio Veramente non un umane "^'^ diabolica. Minos, parole che consonanti, darne per di studiato uno di consta commentatore scrive sono « vocali non logicamente esprimenti perchè gettata... naturali, accenti — lo sciocco Caron, Che se, sforzi gli de- riuscito potrà a al II — significare che più E in tempo il fedele e Niuno sobrio può Quante mi in « urli bestiali Né il solo per dal eziandio conosce il misterioso verso Cominciò (i) Gioberti (2) Cantù negli nella scritti biografìa vuoti Poeta letterarii. dì Dante. role, pa- verso sentire di senso. si deduce pensiero, Pluto... si sume, rias- un farci legge: che cose di contesto. si così di giù d'un sarà Dante tante del espressione esservi Non parco articolati guito se- ancora quello buttato dall'indole solo che gusto suoni o in Pluto? di »^'^ così qui lungo furono tutto ciascuna »^'^ abbia intiero tace « difetto, che rimaste persuaderà telligen in- poema, aspettano parole nel dire, che senza divino interprete? delle mai difficile tenebre, verace anche così d'altro, profonde dilucidate? del cose parlar non per molto di è quante — Ivi ma si dopo 12 — è il verbo Dante Presso così vale usato, dire^^ chi e infatti Virgilio d'aver subito il che tutto seppe di rispondendo svoler e di Dio era § Se v'è non (i) Inf„ e. XIV, V. 92; e. XXI, (2) V. e. V. e. 43; XIV, n, V. V. 75, V. 44.... dei di lui già nita pu- ribelli. che dubbio, e. sinonimi. e. XIV, esso Due arcano. IV, 46.... Purg., Par,, Pluto quale però un 132; 5.... Dizionario il volere il Difficoltà. essere IO, XV, e. che aveva concetto; ad continua randolo assicu- stesso Michele alcun un espresso sia, 5. diano, guar- quel demonio, degli angeli superbia la ha sopra l'arcangelo che del ed Pluto a Ed mostrò » Dante dell'impotenza sia sensoj^^ il dialetto capito a Tommaseo, hanno confortando sia cominciare o osserva che « quando cominciare^ dire dice^ parole pronunzia - V. X, e. v. 47; 14, 9; e. 112; v. e. XVI, V, e. V. 73; XVII, v. 16; 13 - ostacoli si oppongono autentica lezione potesse lezione da del sarebbe verso. Pluto velo, si di qual la vera qual e è cadrebbe l'avvolge che ed Quando controverso, passo stode cu- genuina dimostrare servito è il fitto sé del evidenza con si della Tigno- quel da parlata r incertezza e lingua conoscerlo, a lingua della ranza — e l'enigma spiegato. Qui voglionsi dirigere dunque tutti gli sforzi. § È cosa parole per nostro patria. di — quando in mette favella qual al della Nembrotte, lingua bello sono. abbandona bocca loro anima le che appartengono non poeta, la manifesta stessa se Pluto. di Cerchiamo comune, o Lingua di Pluto vulgare. Il 6. dioma l'i- agli terlocut in- condizione confusa , 14 — tiene, parlando, è — che linguaggio un nullo a noto: Rafèl mai almi. zabì amech Inf„ Adriano che latino, parla V, papa, è Scias la quod fui Daniello, poeta in Qu'ieu vostre no-m Similmente simo usare a V. XIX, e. 99. V. sponde ri- Pluto, ed Appendice, pag. 47. e. a XXVI, greco, ostico è vueil vos V. cobrire. 140- divinità come l'idioma Virgilio deman, ni-m puesc, Quest'opinione (i) Chiesa: provenzale, cortes Purg.y dovette in lingua provenzale: m'abelis Tan 67. Petri. successor Purg.t Arnaldo V. Dante con della lingua ego XXXI, e. a avvalorata 141. greca, famigliarisDanteJ'^ dall'auto- 15 — revole D'Ovidio/'^ il grecizzante^ § 7. greco. parole dice s'ad- come ricevuta. sia che subito conosce di » Lezione che Ammesso spose ri- perfettamente ripetuta coppia dio un consultato, me Siamo « evidentemente a da quale, La d'accordo... Francesco professore lettera: per è del giudizio — in la lingua lezione greca del si verso ricevuta: Satan, Pape che è conforme può non presta alcuna ad (I) V. Vi deve inesattezza pag. 4- quella la essere plausibile. qualche a Satan pape vera, di aleppe, alcuni perchè interpretazione, senza da dubbio attribuirsi codici, non che si sia essere all'igno- i6 — dei ranza di quali rhanno Fiuto, ^'^ pareva? dei Nei questo luogo, le notano in Satan; in alleppe; il codice diceva: Fin suoi potrà codardia de' (2) (Petr., Che di i da' quali, amanuensi, così recare De e appare Daniello di facile restituiti ogni uno, in cui uno, 1337, in due, cioè quin- rimedio di all'ignoranza guastano cosa loro e ed gono? sconvol- utriusque fortunae). rem facessero, Arnaldo sebbene che in lamentandosi efficace un copisti, di il Petrarca tempi si uno sedici, satan; dell'anno è 1080, in altro, eleppe; alèpe, quattro, Chi — in tutto. Milano pape; in sei, sathan; guarda ri- pio, d'esemdi varianti: ventidue, in haleppé; uno, (i) Trivulziana seguenti pappe; in cagion a del quanto per concordano codici, chè per- manoscritti circa biblioteca loro meglio più credibile, tanto pochissimi, ventitré legge alla è steriori po- il detto come poema della in scritto Ciò da' seguita e intendendo non cinquecento divino si copisti primi i — chiaramente (Purg., intelligenza, assai tardi alla e. XXVI, furono vera dai v. tutti loro versi venzali pro- 140-148), guasti dagli lezione. i8 dove si discorre ed in il bero, Cer- e del contesto verso questione. del sull'Acheronte cerchio. Che Virgiliosi trovano primo Dante e il Caron, Volendo volta Giudecca, « E tu Partiti ^'^ dice che se' Per lieve Più "i) Inf„ a e. IX, livida crucciato altra legno 22-28. rarsi cu- aver per fino Dante morti. son altri qui che per ti alla : viva, via, per convien palude. senza a costì, anima piaggia, non V. presenza quel viaggio ... Verrai alla conosciuto codesti, che da avviene? cosa Caron^ passare, Virgilio,già altra fatto all'ingresso della nocchier essi di Parallelismo. 9. Portiamoci X Minos Caron, esaminando § di di — porti passare: porti. » 19 — — " - il duca E Vuoisi Ciò lui a si Caron, « colà, dove vuole; e così che : ti non si puote più dimandare. non Inf.y Simile cerchio, delle dove giurisdizione, ^*^ « « O vieni che Guarda com' doloroso al entri, e di Virgilio gli risponde Perchè « pur ... Non Ciò il così colà, che Minos me Dante a si ospizio cui non ti fide tu dell'entrare. » aspramente fatale suo : vuole; dove e andare: si puote più dimandare. non /«/, (i) della gride? impedir Vuoisi poeti, fuori è rivolto t'inganni l'ampiezza Non conoscitor i due però e 88-97. V, isdegno: con tu, il Virgilio » il secondo vedendo che Ili, e. presso Minos, Costui subito gli grida e ripete sta peccata. conosce sua si scena crucciare. lega (Furg.y e. I, v. e. 77). V, V. » 22-24. 20 Procedendo al il custode che racqueta alle da dai Dite Flegias {Inf,, Da tutto ogni che custodi è 3. che i custodi è verso bella Dante la il in gradazione. modo via di via stode, cu- ficio uf- proprio crescente a Dante Virgilio quella da risulta: aiuto; soltanto a al solo un dell'altrui condotta conforme • ha cerchio diretta di XII). e. l'opposizione Vili) città chiaramente bisogno senza a Minotauro d'adempiere capace 2. {In/., questo che 1. fatta della dal e la {In/,,e. VI). Stige {In/,, e. porta e gettandole canne, allo Vili) e. bocche Taccoglienza alla cerchio settimo dei fu canina-- Virgilio sprezzante, bramose demonii le E minacciosa. diversa Dante gole istinto per atto dentro fiera crudele^ tre con apre con Non e ma i denti mostra incontrano Questa parla, latra^ terra cerchio terzo Cerbero. non mente — dei formare ; verso custodi una 21 — — tali schiarimenti Con al quarto passiamo cerchio. I poeti la quale da Pluto. Abbiamo cerchi d' lui indirizzi le § II il dà sue poi, chiave Riportiamolo corsi per- fatta concordanza altrimenti non mostra contesto la chi? a al Pluto nostro poeta parole. Contesto. IO. parallelismo ; di il passo impedire e singoli custodi che arguire roccia luoghi nei ragione per dobbiamo a dai resistenza Dante: dice? cosa per custodito della piedi veduto già la e Che parla. roccia, cerchio da' Costui e d'una nel scende si li vede a sull'alto sono ed per il concetto nerale gelo mentre ferma, con- l'enigma. aprire esaminiamolo mente breve- : Venimmo Quivi al trovammo punto, dove si Pluto, il digrada: gran In/., e. nemico. VI, V. 114- II 5. 22 — Satan, Pape « Cominciò E Disse che, paura, Consuma è Non nellaUo lupo: la al cupo: Michele superbo strupo. » VII, V. Non ti torrà.,. di Pluto d'innòltrarsi, nemico a che Pluto sia ma con che di » la espresso qualche divieto strano dimo- disdegnosa « solo di e Taci, che supporre parola Dante a l'aggiunto non nel insistere. Virgilio: fanno versi esservi inutile è e risposta lupo, reciso un I-I2. i nell'alto.,, evidenza invece Noterò Vuoisi tanta con parlare e e. specialmente e passo, rabbia. tua Inf., Questo » labbia l'andare del roccia. questa con dove là vendetta la ch'egli abbia, poter te cagion senza ti noccia maledetto dentro Vuoisi Fé' Taci, seppe^ Non quell'enfiata a « « tutto scender lo rivolse disse: E : » chioccia; voce gentil che ti torrà si aleppe, la con confortarmi tua Non Poi savio per La Satan pape Pluto quel — con offensiva gran ciante schiacdetto maleil vieto di- rabbia, ed in- 23 — solita. che tutto seppe nella o la Inoltre dei ci " alla essendo perizia dell'educazione dalla comprende Vuoisi la Fé' il che iin demonio ^'^ nia (I) Psal. : che 95. omnes prima il nel della tanto solgreco, lingua ca gre- principale parte E romani. si risposta: dove là del Michele superbo strupo si riferisce cosa Pluto, alludere Virgilio giovani vendetta piovuti che seppe nell'alto qualche ciel dal dei qualche puerile volesse Virgilio di tempi detto intelligenza sarebbe di gentil nel evvi comune Tapprendimento ai savio che Pluto Dante che quel avverte poiché pagani] alla « di persona credere « frase superiore cosa — » agli angeli nell'inferno. delle dio dii era ricchezze, gentium un Quindi era daemo- angelo del 24 — — scacciato Paradiso, Se poi fosse non la per Michele arcangelo deir ribellione (strupo) degli angeli? gli sparsi a di stabilire si riesce indizi il parlare Plato: indirizzato è 1° dalla distoglierlo 2° è 3° contiene Se di lettere nodo, io a tale credo, Questo Satan appunto a lezione, sarebbe tanto a mento cambia- senza i detti che desse ren- sentimenti, il sciolto. si ottiene Dante die' che ridurre esattezza con nuova. il verso, si potesse pensare, fa che parola degli angeli. Lezione pertanto per violento; e qualche II. Dante impresa; sua ingiurioso § solo al il peccato ricordare nome far della e che certezza con perbia. su- perchè così, menzione Raccogliendo sua e riferendo sciogliendo il il 26 — ^'^ alquanto, molti Tun Va lo per della regno chiedevano ai gente? morta Siete di quel voi Brunetti con vm, retro ciò muove Latini che del rimase di non vada non cosa, il nota l'inferno, (i) Purg.t e. Ili; (2) Purg,, e. II, (3) Commento, V. V. cap. 91. 69. 7. 80-81. poeta ^^^ e disse corse s'ac- siccome ancora uomo : 24. la roccia sopra alcun che V. appena Boccaccio, cioè, veduta, per Pluto XV, e. meravigliato, poco V. meravigliai guisa dell'arrivo tocca? XII, e. Inf„ stessa 84-85. esclamavano: Qual ... Nella V. accorti, Inf., o e. vicini: ... Che morte. senza /«/., o o Taltro: costui, che, è ... ^^^ smorti diventavano s'interrogavano Chi — Pape, più vivo 27 — Questo vocabolo, interiectio se il non sé voglio però di neir di Satani noi Il dittongo pronunzia (2) V. e\ greco dai, {/.de interpretazioni at, musae, ^^^ piede corrisponde muse, diverse, senso dove inciampo, il che in i commentatori. alzare di riezione inte- come significati. d' tutti sitori espo- chiamata. Suoi — altri usato di pietra caddero e Procuriamo (i) la Ecco urtarono si l'hanno (daTav) accennata. l'opposto poi per ; italiano essendo cosa pape particella Satan 2. è, zione interie- in che tacere interpretazione § ed averla meraviglia olà, qual dell' La considerato hanno altro che papae basta chiara, mi Non ' da dino, Lan- ^'^ -rcaical, sentata rappre- greca ohy càpperi^ càspita} per dal fonetico segno latino in chiamato admirantìsy ammirativa da — pag. 8. e al farla latino ae^ 28 — di servire alla L' scalino fondamentale idea contrarietà; altri Infatti le Satan ed dino il Lan- che nemico^ ricatore preva- resiste 19, avversarii, e si vecchio col nome alla oppone 22): ìioiie mihi Perchè vi perchè fate vi satan? in ribellate me? 5 1 1 1 , Vade post Cristo viemmi minatus nemico. vie^ satan disse est (Matth. Pietro: a dietro, Christus — avversario. Petro dicens: Petro e. XVI, Ritirati, — Vade miei oggi a (mihi) (Reg. satan ho lontà vo- altrui. efficimiìii II, del chiamano autorità Non di è dicono scritture sacre chi est stianesi cri- lingue, Boccaccio, avversario, testamento nuovo Non col trasgressore. e Cur le tutte il bolo voca- ricevuto commentatori contrario, (Reg. e quasi quindi ed di bre tene- Satan, di ebraica in e dalle uscire per luce. d'origine vale — — , 4) ait v. 23) oppure, yesus retro com- me 29 — Satana (Marc. Vili, cioè, È Gesù Seguimi, ciò minac- avversario, contrariarmi. non il questo Col significato proprio di però nome il demonio. pure Satana IV^ e. ginario. orisigna si de- sul monte, gli disse: tentatore, (Matth. ed Satana Gesù l'infernale scacciando Vade^ 33): v. dicendo: Pietro — io): Va, v. o Satana. E bene gli il esso XIII, V. 39); (Petr. ap. § Che il appare fatto e 3. est diabolus Adversarius I, e. v. ribelle il ed sendo es- per (Matth. bolus dia- vester 5). Digressione. profondo Dante, conoscesse appellazione, nemico Inimicus antonomasia. e. tale sta negli studi originario senso dalle due d'un detto, satan^ citazioni, seguenti che di biblici, si leggono d'un nei 30 — luogi stessi, il feci Io padre Achitòfel gli esempi ricavati Inf, Ch'ei Certo chiese non Inf, § in XXX, e. qual che mettere invocato per loro far paura opinione Pietro san in sua balia? dietro. Viemmi (Matth. c. ha Alighieri è il Pluto principe o per agli importuni non XVI). usato è punto ? nell'am- concordi sono da 17). nell'antonomastico o satan 16, 15, li, demonio. T senso interpreti (Reg. 90-94 V. - proprio pungelli. non: se Satan 4. nel Gli da chiavi le ponesse ribelli; volle tesoro signore prima Nostro satan} 136-139 V. sé d'Ansalone più malvagi co' Quanto ... Ora fé XXVIII, e. figlioin il e non David di E La ho donde addotti: sopra o -- dei moni, de- resistere visitatori. verisimile. 31 — Chi i i percorre guardiani altro luoghi paralleli/*^vede si non che capo, — Nella Dio. Lo imperador del doloroso regno, /«/. chiamato Dite Maestro delle XXXIV, e. Ili, V. sentenze trovo nel né mai in al che Da se ^""^ tutti si non in non mi italiane. ferire ri- dovesse demoni, serrato ma ben se opere satan Marc, Dante né, altre dei Lucifero, o ghiaccia le 15); V. con 24; v. che Poema, principe Belzebù XI, e. tutte aggiunga, 28. col Belzebù e vocabolo, satana, ricordo, Si Lue, 22; V. Virgilio, Lucifero con gli evangelisti (Matth., e. XII, usa giudecca bensì trovo e. ad soggetti mostrano a che cioè, alla mezzo e i pesi del mondo costretto, Par., (1) Inf, e. Ili, V, (2) Inf. e. XXXIV, VI... V. 29. e. XXIX, a v. 57. 32 — sarebbe l'importante dato che sia per che domanda aiuto Oltre muoversi. il dice se al che buone s'adattassero non diremo al d'uomini sottili Non 5 Satan antonomastico, Secondo d'abisso - potendosi la che quelle chiose, per noi ed che ma non soltanto ritrovati nemico, spiegar vediamolo finzione senza è vi demonio, erudite, e di impedito le le deremo lo- ingegni dotti. e . è contesto, bei come forma mostrassero ed giammai; vere § si in ragioni E che prima stupido, e satan^ contesto. Perticari, medesime chi queste a principale, si adatta non inetto a la al quarto messo guardiano un Taltra nome, aver cene aver- per lui, quasi di parla d'indovinello, cerchio sia riprovevole Dante volta — ribelle. satan in senso neiroriginario. dantesca, concessione è legge speciale 34 — Dante tenesse qual ai ricchi vide, ma mandato, divina pure editti etemi, volontà, però e che nome che nome, cui demonio/^^ la lo e della origine, gli die ai prevaricatori, ribellione prima era uno alla a£Eermare per sua convàene ricorda di angeli, si sore trasgres- un vocabolo con l'antica superbamente il celeste ribellante un forse lingua parlata,^'^ prima il in lui rav-v'isò degli lo avversario, suo ignorando custode, come gli scritti con il riconobbe solo non e favoriti, appena suoi avari, ^'^ dominio suo facesse guerra ed il vile a accanita — lo chiamò degli Pluto stesso cioè, satan^ mico^ ne- ribelle. Quest'appellazione (i) Dante ergo sed divitiarom, Epist. ad (2) La {De sprezzatale vulg. (5) V. corrisponde transitorie gratìa Dei sum (Bocc). ricchezze id all'altra quod som Non — (Dantes, in cardinales). ebraica, lingua eloq,f pag. I, 23. 6). secondo Dante, è la prima lìngua 35 — di Filegias, che deirarrivo avvertito dei Or — due sei da poeti, gridò anima giunta, ... fiammette due che provò di delle Fiuto sentimento Caron occhi di fiamme Cerbero le V. 99), v. 23), Flegias e il V. Minotauro 14), bile contro (I) V. pag. arse se Fiuto, cosi di 34. al : un'altro stesso che emise lui,^'^ ebbe {Inf.^ bocche (e. Vili, covava un e. III, (e. VI, aperse morse turale na- Come viva^ ruote d'ira e primo. quéìVantma vedendo agli poco appassionato dietro subito tenne avviene come durò meno non i8. V. tata all'apparizione inaspet- ; ma nuove cose vili, sentimento, primo neiriiiferno, Dante e. ci. - il fu meraviglia La A 6. : fella I /«/., § Dante a v. 88) (e. XII, odio terribile e ^, 36 - che esclamazione, fra esprimere rabbia. in Vak! come serve e - si greco latino altri gli dentro Consuma italiano ed affetti 7. I custodi te la con morti tri € cui di e bocche Le ; vermo il : « mezzi codesti « fide potè non Leppe. questa solo e fare Minos; il gran « città quei son com'en- gridò della i demoni tu che Cerbero, » 9. veduto, Guarda », V. respingere per da ti tu si è come Caron; Vien Pluto Così Di « i aperse ed » dissero: urlò tutti disse », cerchi, VII, e. Xe77t£. O — Partiti « la rabbia. tua "i^e liOppe. dei a Dante. ad anche In/., ricorsero a Virgilio gli rispose: Onde § scrive sen' di Dite vada. diversamente » ed » voce significato prima s' indovina, di dirò comprenderne così, il 37 — valore — sia grammaticale, nelle il proferiti vada, sia » da secondo nelVandar dal lessicografi in Aperta che nelle vivere risue è la lo di senso e o leppa^ e dal e Crusca, Robiola, dal molti altri da fuggire. all'intelligenzadel rappresenti. mostrano corre della Bellini, il vocabolo ritrovare radicale e Petrocchi via difficile scappa accademici dal Tramater, Tommaseo, lo battaglia alla nuovo registrato dagli non fatto : Di dal ed Paolo via^ Aleste e mato chia- basso Fagiuoli Batt. alla leppare, esprimere, rono fusenV « tosto modo Gio. ferita pro- cui il richiama ci D'Alberti velocità Minucci, Rime ad atto in ed » intransitivo dall'abate antico, Partiti « perchè il verbo mente circostanze, stesse fu perchè in la Lo stesso fonetica X^tcs leppe, greco, suo mento ele- impronta (tipe), 2* persona ce 38 deir imperativo (leipo), Xskco (leipe), 2* meglio se o, dell' persona dello intransitivamente ne me U m' Xstice sente pre- che Xckco, nei come in piace, significa vado, verbo imperativo verbo stesso del forte aoristo usato allontano, esempi: seguenti TtOi TI eAtUEV TOUrÒ ex ttoXJttovoS Ol)COU aixia. (SOF., Elettra 510-513). v. f Non questa si è allontanata ancora la sciagura penosa da casa. tÒ... xkxotu^Ìc X^XoiTcev ou (Euwp., Ix t4xvu"v. Ercole v. 133). t La sventura Quindi non il vattene. leppe si è vuol dipartita dire dai fìgliuoli. leppa, tanati, allon- 39 — § Hagioni 8. La del lingua fisse, le ^Xstov che i vari parola e arte, lipe bene di parole (i) Convito t (2) V. mandai^ che I, pag. este 47. condo se- Dante dalla suoi est^ per che amme leppe per non greche, egli, ^'^ greco, timenti, sen- seguitano presente che di V, Appendice, de' parole oscure, scienza sua poca di Dante per caso tra ^ivoc;,forestie e scrivesse così nel leipe] ma o tratta la ^'^ uso, greca inceppare lingue, di voci non e scrisse trei Po- esempio, inoltre lasciato come amen, per ad manifestazione nella leggi lingua \thoq dialetti; mai è si la loreXXa, e ha variazioni. tra loretXa tra leipe. o obbietta, anche wXéov, più, e non si oscillazioni, sue lipe per ammette non rispondere ha leppe greca, però e — si sì stante finge di — - la pronuncia all'orecchio, il e riporta condo se- giuntogli suono secondo non e le Perciò comprese. aver non 40 T ortografia greca. di Dirò Vedendo più. presenta Pluto enfiata labbia^ con considerando anzi della è non a, quasi indotto sono facile posta scelto quello che per linguaggio organi di altri Pluto, gare vol- bolo, voca- satan, pape, stato d' rilievo vocali col tale che effetto in mette finità, af- accennato, sia pronunziarsi, iy stretta sopra degli nunzia prodolce sola credere, a degli del leppa, retta ha cosa con e vocale leppe una meno a il che plebeo e alla mal'adatte ci Poeta chioccia voce specialmente e il che arte, V e e a la demonio. bella come zione imperfebassezza 42 — citati sempi si e in massime vocaboli, da originato la che in anzi è § Avendo del la Ohi simile — G. zata, for- spiegazione. delle l'esame cui ribelle, ah! leppa a me^ ohi Dante libri dei ha passo » singole riunione sulta ri- (vattene via) Disertazione della (vattene via) leppa libri: sacri retro mey di scrivere intomo letteratura^ Lib. ^'^ « nello alla I, poesia e. vade satana; nelle come ora^ procurato sempre Storia ah! vade satan; (G. Baretti, Maffei, nemico, quella vade^ satana; sacri e frase: nemico, (i) Xeixe o : oppure post gue se- spontanea. e dalla verso, Xfice innaturale dell'intiera ribelle, ohi Ohi di naturale affatto compiuto parole Xefxsiv, ne o dall'essere Frova IO. Xtwetv altri mente evidente- leppare, trasformazione leppe, lungi molti in scorge IV). ope- stile dei italiana. 43 — — alla aritmetiche, razioni risultato, mettendo mezzo di Pluto e proposta Dalla evidente della verità Ohi Pluto. (con Ahi Consuma dentro Non § A più lupo. te è Vuoisi nell'alto là, dove Fé vendetta del II. la Oonclasione questo possibile (i) Ribellione né contro la sopra Dio. G. A. cupo Michele strupoM) specchietto. il dubbio punto al superbo e rabbia, (vattene via). t andare cagion senza la tua con Leppa Pluto. Virgilio. la ribelle. maledetto rabbia). Virgilio. e- interpretazione. Taci, Pluto trovata ri- risposta. incontrastabile ribelle, oh! Virgilio. della corrispondenza ed mia della parti quelle loro perfetta mergerà varie con per interlocutori^ i due le Virgilio, confronto a fra dialogo nuto dell'otte- prova non sembra specifica Scartazzini. signi- 44 — ficazione del la lingua, al mio agli di grido il lezione, delle valore parole, lavoro — Pluto, del senso però e il la sopra verso per e il termine pongo presentando studiosi né riepilogo seguente SPECCHIETTO. Lezione Pape Satan, Satan pape Lezione Pape ricevuta. finora satàn, aleppe. 7iuova, pape satan, a leppe cioè: TlaTiaT! Taxav, TiaTrat! a! (iaT«v, Xi'Tre (XeTTie). Interpretazione, Ohi ribelle, ohi ribelle, ahi nemico, ohi nemico, (vattene via). : Oppure Ohi teppa ahi teppa (vattene via). f APPENDICE Appendice. PERIZIA § vale Se 80 sabaoth^ malachot Le ha Perchè verso I - 4), 1 dirò d'ebraico sapeva le ) ; dunque El {Par., io (/^a- parole osanna^ diso, {Para- mamlachoth o greco. XXVI, 134) non ebraiche. sono le 8 - è non » que dun- greco; ragionamento, nulla ratìf.,XII, VII, di Satan... siffatto Dante : fondamentale. Pape « GRECA LINGUA s'intendeva non il NELLA Questione I. Dante pure DANTE DI non due o in si prese, tre risponderà, far poteva parole questione? greche Non da altrettanto facilissime frequentava altri. per del egli n 48 - le le adunanze, le lettere Si sa nel che lingua e quanti avevano non erano È poi in cui uguale di Omero, che stati digiuni vero 2. in una di che al dir del suo sovrano? poeta Tratt. lui noti, non almeno o che straordinario quell'uomo Aristotele, (i) Convito^ Omero; greco? volere, ignorasse « italiani,suoi quellia abilità Il Controversia. il potere, al non lettera sua intendevano eguale § della studio dieci saranno che onore? abbandonato. annovera contemporanei, dove alquanto negletto; (1304- 1374) Omero lo secolo suo in erano intieramente Petrarca ad scienze era greca però era università, i conventi, le e - i, capit. IX. Petrarca, affatto maestro, » era la ^'^ gua line di 50 — solo sapere,,, vogliono non i quali nella Le parole delle far altre chiara Ma pur non ne pel quel tempo (Tratt. come il a quel 4, Autore e. è un Autentim^ che di fede vocabolo tanto e del vale greco d'obbedienza. nostro, nel » vito Con- principio testimonia delle in se in era legge L'altro « » conoscea che siccome principio che la greca si " egli dappoi... Calepino VI): 1297, che dicendo che Dante nel greca conoscer discende, nel Uguccione degno che d'Uguccione, s'appoggia onde ipotesi, qualche parola Dizionario parmi sapere^ induzione. il Perticari conoscea traduzioni? conseguenza potuta Continua greco seconda lingua la discende Tavesse non per la conoscesse testo bene della riprova tempo, suo sapere,^ invece bene può posso non poniamo non e si non del delle valersi a lui,Dante, a del mancanza costretti erano riferirsi agli italiani piuttosto o - sue che vazioni, deridice latino, quanto » 51 — — m il Fraticelli E fa qui grazia parola soggiunge Dante a il Dizionario E di invece conoscerne che egli nella La il potea parola, non potea me credo, Venturi, siete per nel verso quasi lui che : in entomata per scrisse entomata paragoge o qual entoma per il Morando rispondono » imperizia, sua difetto. (Purg., A greco Italia. in sapersene della greco? di sapesse Ventomata è (insetti) usato Voi Io chiara potea non libro virilità sua più prova dice qualche diato stu- aveva altro qualche allora quanto che qual- conoscer Dante se molte? egli Il Perticari « d'Uguccione, studiato avere di Ma greca. : vocabolo V. ed X, 128). e. il Lombardi TAlighieri della o bassa latinità. Come luogo disse di paragoge per esi^ là, e si usa este^ taci -JjaGa per in yi"; 52 — (eri),dicier entomata entoma. per Redi, altri mai, accuratissimo, per valersi della dubitò Non « detto abbia fu intendente che linguagreca, quanto non la tuttavia Il Du - storum rent voces ha infìmae 4 de Ranis: latinitatis. cresciuta: ac- chi mancato Redi). Tunc l'abbia latinità. nel registratoentoma s Senorina evenit. dimostra vTO[xa. consopire disponens, ne termino voce della bassa ^'\ Ciò meno imperavit; qaod generis in stessa più probabile che (l) Entoma, insectuni^ quasi num. Virg.^ figura stessa agli insetti,di F. Fresne del numero scrit- nima generatrice dell'a- vocabolo come fu e » vegetativa... (V. Esperienze e intorno usato della generazione degli entomati sensitiva È la essendovi fatta dalla virtù esser potuto dire ha diciycosì per Francesco tore - Nam ilio conspectatar — Vita che S, Senorinae garrulasanìmalium in caeterum ulterias entoma. gli mole" perstrepenulìum' haius Gloss.. mediae et 53 — scrittori latini ; x:ome è dipresso secoli qual declinato femminino bibita^ navano decli- the- ornata non latina. A un vocabolo al latini dei bassi singolare latino, bibliae. e Commento (V. Lombardi). § I Ignoranza 3, citati ne le di dimostrano Poiché, gnoranza. peggiori si dichiarasse dimostrata. non luoghi controversi, r abilità non dai quei thema, ent anche bibita^ adoperato greco come voce avvenuto di rigore, greco pose come ma greca, del Dante però e dal entomatis entoma, matis le scuole massime e scostandosi tempii — nel Dante se l'assoluta si ipotesi, cioè, incapace col vano pro- idioma, greco neppure sebbene non testo sero ammettes- che alla Dante mano i- \ 54 — di giudicare il dizionario la nella in parlare pieno della tutti non giusto valersi le nozioni con greco sarebbe questi elementari potrebbe non e andava aveva che dalla natura rus Home- ragionevole, luoghi di egli soggetto donnitat né {Inf,^ sbagliasse lingua bonus non Ulisse che inseparabili di che si nome, di conoscere che e gli altri, quandoque ma consultasse conchiudere inavvertenze, ; che vocabolo, d'un possesso come umana, versioni per 74-75) V. ragione pure, fin d'un declinazione con a vera, due d'Uguccione XXVI, e. il la derivazione sapesse delle quale fosse Aristotile — per greco. né negargli 55 — § Senza suol Indizi 4- dubbio dire, nel E ed i poeti ravvisate Divina Commedia^ di sera e del frutto El cioè: Pier la di da non aforismi di Galieno, lui molte date ai maniere Vettori nella del quartina 2^ Rafaelli messer sperasti lo ne ; si bene sì e stil greco che fi-ancese e al contento figliuolvedi che sembra, cui mattin car S'awaccia Rafaelli da si gli da le a poco sono lodi e un deduco greci, Dante Perchè greca le come d'A- : Ponti da ma era, (Tecni) Tegni greche gobbio ; questo Convito^ e sonetto non vaghi, quali d'Ippocrate filosofi scienza. ellenista un argomenti citati di Dante sapeva. greco — presente repente e francesco, insegnasse al figlio da desco fatti del la lingua nominato indiscutibili, -56- dalla 1° composti, e dantesche opere dei copia vocaboli là e qua greci : r\kKO^y SOkf Par. Hormeriy ópj/v), appetito^ Conv. Leppo, Xìtto^, grasso^ Perizoma^ Ticpi'Jwjjia, cintura^ Tallo 83cXoc, rampollo^ y EtìtwCy su FrotonoCy tz^Cìio(;QyfoZqy prima Teodiay 6eoVeip8/[, 2"" Allegoria dicitur cantus. Empyreum xirdore Inf. XXX, Inf. XXXI, Conv. XXI. 99. 4, 61. XXI. xxvuiy mentCyQonw, lib,deisalmiyYdx, 2, xxv, 1^1. iv. 73. di : àXXaTo^ ab alienum. dicitur Ep, 4, spiegazioni etimologiche dalle greche Comoedia 96. XIV, òuonamenleyFuTg. vooq, parole dicitur nelle sparsi ElioSy e plici sem- ad Ep. a ad quod graece, in latinum Kanem, villa, Kwfxrj et toS/f,quod est Kan. (Iv e Tiup)est flagrans. Ep, idem ad Kan, quod caelum igne si ve 58 - vedesti,e similmente bollire, come ti dovea rossa assai Queste Comm,, v' è non conchiudere di prove l'evidenza negarne i fatti sono ? Se quello 14, cap. fatto. Chi oserà contro pertanto ragione che valga,bisogna la vasta che comprendeva esser manifestare Flegetonte." essere - nozioni pure di Dante mente di greco. § 5. Applicazione. Fin vo' dove indagare,perchè Ma scopo. dovrà di da scienza, le X(ic£o latino : la che al mio serve non non restringano,si si Dante era capace dell' altrui l'aiuto sé, senza tre parole greche icaTcaT-à- tanto XetTce; veduto, ciò quanto per riconoscere trovare tali nozioni s'estendessero prima più che, come appartiene abbiamo anche papae ; la seconda, credo, a al tutte 59 — le lingue al vulgare nelle ; la terza, italico ebraico, al latino e di col nemico ben satan^ leppa^ ^'^ noto al Poeta perfin o ribelle che poi passato al greco non vi non ^'^ (i) V. pag. 37. (2) V. pag. 29. FINE. CON PKaMISSlONB al Intorno duplice significato di dubbio, essere in modificata derivazioni. sue — ECCLESIASTICA. è, né Y abbia bolo voca- ed demonio vi può sciuto. cono- INDICE Prefazione pag- CAPO Oscurità I. 3 62 — — CAPO della Spiesrazione § I. § 2. II. lesione. nuova (TtaTTÓci) Pape Satan pag. (ffOCTOcv). Suoi significati — . § 3. Digressione § 4. Satan § 5. Satan § 6. § 7. § demonio ribelle nemico» - . A . Xi'tcs - o XeTTte Leppare 8. 9. del Ragioni Passaggio leppe per di regolare lipe leipe o . Xc 'Tre o \zT'Kt in 27 " 29 " 30 " 32 . a Leppe » . - - » § . . » 35 » 36 » 37 * 39 • leppe » 41 " 42 * 43 . § IO. Prova dell'intiera spiegazione . § II. Conclusione e . . specchietto 25 APPENDICE. Perizia § I. Questione § 2. Controversia § 3. Ignoranza di Dante nella lingua grreca. fondamentale pag. » non dimostrata " . § 4. Indizi § 5* Applicazione di scienza . 47 48 53 * 55 » 58 1 kj»i«r- _^^^^^^^ém^ " ^ Vy /^ r Dello latina Sintassi 3* ediz. — Autore: stesso con Torino, 1 gli in esercizi Paravia e C. L. — \»A Prezzo del presente, L. tavole, xc 0.75 2,26.