Fiavet Sardegna News
Indice
NEWS ATTUALITA’
Fiavet Settlement System
Se ne parlava da tempo, ma ora è entrato
nella fase operativa – ed è stato presentato
alla Bit – il Settlement Travel System di Fiavet
Servizi: la piattaforma finanziaria che senza i
pesanti vincoli delle fidejussioni garantirà le
transazioni tra agenzie di viaggi e tour
operator. In caso di mancata erogazione di
servizi, l’agente verrà rimborsato in tempi
rapidi, così come in caso di contenziosi
sollevati dai t.o. nei confronti di un’agenzia, ci
sarà
un’immediata
sanatoria.
«Una sorta di “bsp”, di camera di
compensazione dei pagamenti a disposizione
di tutti gli agenti di viaggi iscritti alla
federazione – ha spiegato a Milano Fortunato
Giovannoni, presidente della Fiavet – ma a
differenza del sistema della Iata non imporrà
alcuna fidejussione. Un sistema che, una volta
a regime, farà risparmiare fino al 25-30% sui
costi di gestione-pratiche. Un lavoro condotto
con tenacia da Enzo Manunza, che rilancerà
nel concreto l’attività di assistenza e di servizi
di Fiavet ai suoi associati». A garantire e
quindi “blindare” le transazioni ci sarà la
presenza di Iccrea, il sistema bancario delle
Casse
di
risparmio.
Accanto a questa innovazione operativa la
Fiavet ha presentato anche Bracco, un vero e
proprio
marketplace
realizzato
in
collaborazione con Amadeus che permetterà
agli agenti di viaggi di far confluire in una sorta
di circuito virtuoso condiviso da migliaia di
agenzie, pacchetti invenduti o semplicemente
promozioni da diffondere quanto più possibile
sul territorio nazionale e garantirsi così una
redditività
nell’attività
agenziale.
Partnership
Fiavet-Astoi
Ma le azioni della Fiavet non si esauriscono
qui, come ha tenuto a precisare lo stesso
Giovannoni, che a L’Agenzia di Viaggi ha
anticipato una grossa campagna promopubblicitaria, attualmente allo studio con Astoi,
che avrà a disposizione un budget di 1,5
milioni di euro, erogati al 50% da ciascuna
delle due associazioni. Attualmente la
campagna è ancora allo studio e Astoi si è
fatta carico della selezione dei progetti delle
agenzie pubblicitarie interpellate, che verranno
poi esaminati congiuntamente con la Fiavet
per avviare in tempi brevi l’operazione
immagine che ha l’obiettivo di far tornare i
clienti
nelle
agenzie
di
viaggi.
«Si tratta del segnale concreto più importante
– ha evidenziato Giovannoni – di quella
strategia di “casa comune” che travalica gli
interessi delle due grandi confederazioni –
Confcommercio e Confindustria – per
aggregare le categorie del turismo organizzato
in un’efficace azione comune per presidiare il
mercato dei viaggi. Questa sinergìa con Astoi
è fondamentale e dimostra come le fughe in
avanti di certi t.o. che in passato andavano alla
ricerca diretta del cliente, non ha pagato. Di
fatto è la riaffermazione del concetto che è
l’agenzia dettagliante che orienta il cliente:
verso una destinazione, verso un tour operator
e verso una certa tipologia di viaggio».
Una federazione, dunque, che ha finalmente
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riacceso i propri motori per fronteggiare la grave
crisi del settore e raccogliere anche le sfide della
commercializzazione futura. A margine,
prosegue anche l’opera “politica” della
federazione con il ritorno della Fiavet Lazio in
Giunta e con l’inevitabile riassegnazione delle
deleghe. «In questo anno di attività della Fiavet
da me presieduta – ha precisato Giovannoni –
abbiamo
rilevato
delle
disfunzioni
nell’attribuzione delle deleghe che verranno
presto annullate con le nuove assegnazioni.
Cercheremo di farlo in piena armonia e nel
rispetto
dei
ruoli
di
tutti».
L’accordo
con
Travel
Life
A completamento di questo ritrovato dinamismo
la Fiavet ha presentato, sempre in Bit, l’accordo
di collaborazione con Travel Life, una delle
maggiori organizzazioni di gestione d’impresa e
certificazione rivolta alle aziende turistiche e
impegnate nella sostenibilità ambientale e
responsabilità
sociale.
Per il primo anno di collaborazione gli adv iscritti
alla federazione avranno accesso gratuito a
un’iniziativa di formazione per utilizzare gli
strumenti necessari a raggiungere la
certificazione
del
turismo
sostenibile.
«Attualmente – ha spiegato Silvia Hendriks,
project manager di Travelife – il nostro sistema è
attivo in 15 Paesi europei, con il relativo
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
coinvolgimento delle associazioni di categoria,
e in nazioni extra-europee come Brasile,
Sudafrica e Thailandia. L’acquisizione di questa
Fiavet presenta in Bit
la collaborazione con Travelife
Fiavet e Travelife, una delle principali iniziative
di gestione d’impresa e certificazione rivolta alle
aziende turistiche impegnate a raggiungere la
sostenibilità, hanno presentato in Bit l’avvio
della loro collaborazione. Travelife aiuta i suoi
membri a sviluppare buone pratiche sostenibili,
dando rilievo sia alla sostenibilità ambientale
che alla responsabilità sociale e si impegna a
promuovere i risultati ottenuti presso i
consumatori europei e internazionali. Fiavet
contribuirà alla diffusione del progetto Travelife
presso i propri associati nell’ambito di un
progetto Eco-Innovation supportato dalla
Commissione Europea. «L’interesse per la
tutela e la sostenibilità ambientale è ormai una
realtà consolidata, in Italia così come nel resto
d’Europa – dichiara Fortunato Giovannoni,
presidente Fiavet – . Oggi i turisti sono più
attenti e informati e il ruolo dell’agente di
viaggio deve essere anche quello di offrire
consulenza ai consumatori perché possano
compiere scelte responsabili riguardo ai loro
viaggi e alle loro vacanze. Ma non solo perché,
per le imprese, la tutela ambientale non è solo
un fatto etico, ma rappresenta una ulteriore leva
competitiva per distinguersi nel mercato
turistico e aumentare la produttività». E
prosegue Silvia Hendriks, dirigente Travelife
«Siamo molto felici che Fiavet sarà la prima
associazione di categoria italiana che introdurrà
Travelife in Italia. La certificazione è già
presente in più di 15 Paesi europei e in
destinazioni turistiche chiave come Thailandia,
Brasile e Sudafrica. Il suo sistema globale è
comune a tutti i Paesi e garantisce
un’introduzione efficace della sostenibilità,
evitando confusione sui mercati». La
certificazione Travelife per tour operator e
agenti di viaggio è l’unico standard di
sostenibilità per queste categorie formalmente
riconosciuto dal consiglio globale per il turismo
sostenibile (GSTC) supportato dall´UN e
compatibile anche con gli standard EMAS e
ISO 26000.
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certificazione contribuirà a rafforzare la leva
della competitività delle imprese di viaggio
italiane, che potranno dialogare con altre adv
Giovannoni: le richieste
di Fiavet alla politica
“Non voglio stare sui massimi sistemi. Alla
politica chiedo cose pratiche, da fare
subito". Fortunato Giovannoni, presidente
Fiavet nazionale, interviene nel dibattito
che si è acceso sulle colonne di TTG Italia
fra le imprese del turismo e i partiti in corsa
per le elezioni politiche del 24 e 25
febbraio.
"Non faccio troppi proclami - dice
Giovannoni -. Io chiedo semplicemente
che venga modificato il codice Ateco delle
agenzie di viaggi, e che veniamo
classificati come turismo". Secondo il
presidente, infatti, è necessaria un'azione
a livello sia nazionale che europeo per
modificare l'attuale classificazione. "Ad
oggi inquadrati come 'turismo' sono solo
hotel, ristoranti e bar - spiega -. Questo
vuole dire che tutte le iniziative di
rappresentanza sul turismo non ci vedono
coinvolti. Le agenzie, infatti, sono
classificate
come
servizi".
Ampliando lo sguardo, Giovannoni lancia
un'altra richiesta. "Mi serve un Governo
che metta a sistema l'Italia - dice -. Perché
il turismo funziona solo attraverso logiche
di sistema".
Fiavet sulla rete d’impresa
Il modello contrattuale di Rete d’impresa
può dare nuovo vigore e slancio alle
strategie di networking delle adv, a patto
che dal mondo politico e legislativo arrivino
quei chiarimenti indispensabili per renderlo
applicabile al maggior numero di
situazioni. E’ questo il messaggio che è
arrivato dalla Bit, dove si è tenuto un
interessante forum promosso da Fiavet e
dedicato al tema: “Agenzie di viaggio in
Rete: l’evoluzione del network”. La Fiavet
ha annunciato un ciclo di incontri tecnici
con le singole Fiavet regionali, al fine di
approfondire gli aspetti applicativi e
innovativi del nuovo studio di settore e
dell’istituto del contratto di rete di impresa.
estere partner di Travelife e aumentare la
propria produttività».
E il web non è problema: prima cliente si
informa in rete, poi prenota in agenzia
Bit, Fiavet: più occupati in adv con
assunzioni agevolate
Il piano per lo sviluppo del turismo presentato alla
Bit dal ministro Piero Gnudi, l'approssimarsi di
Expo 2015, e in generale la convinzione che la
politica di ogni colore intenda mettere al centro
dell'agenda del futuro governo la necessità di far
fruttare al massimo il turismo, hanno generato un
nuovo e diffuso ottimismo tra gli addetti ai lavori
riuniti sino a ieri a Rho-Pero per la 33ma edizione
della Borsa Internazionale del turismo.
'Gli addetti al settore delle agenzie di viaggio - ha
osservato il presidente di Fiavet Fortunato
Giovannoni - sono oggi oltre 350 mila che noi
vorremmo più che raddoppiare. Per quanto
riguarda il Governo pensiamo che si sia perso
troppo tempo a discutere sull'art. 18. Per noi è
indispensabile che sia agevolato il più possibile
l'ingresso al lavoro senza condizionarlo poi al
tempo indeterminato". E al governo Giovannoni ha
chiesto anche norme per mettere riparo
all'abusivismo "che nel nostro settore - spiega riteniamo sia almeno il 30% del totale".
Infine la Rete. Internet aiuta e non è visto come un
nemico dalle agenzie e dai tour operator.
Soprattutto non mangia posti di lavoro.
"L'incidenza sul totale del turismo fai da te precisa Giovannoni - è una percentuale che a
volte non arriva alle due cifre. E tra l'altro stiamo
notando che tornano in agenzia anche coloro che
su internet si informano e sanno tutto. Hanno però
bisogno della sicurezza, con noi si sentono più
garantiti. E questo vale per tutti i viaggi, in
particolar modo per i viaggi d'affari. Oggi la gente
che viaggia non vuole rischiare che la vacanza
venga rovinata, sanno che a noi possono chiedere
i rimborsi e siamo un punto di riferimento per
risolvere i problemi".
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
Fiavet: l'assemblea annuale in Egitto
per rilanciare la destinazione
L'Egitto chiama e l'Italia risponde. La decisione
di Fiavet di tenere a Luxor la propria
assemblea annuale, in programma per il
prossimo aprile, sottolinea la comune volontà
dei due Paesi di riportare agli antichi fasti una
delle rotte turistiche più importanti. "Faremo il
possibile come rete di vendita - commenta
Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet - e
promuoveremo al meglio la destinazione,
tranquillizzando tutti sulle condizioni reali del
Paese, perché c'è un forte desiderio di Egitto".
La scelta di Luxor è emblematica, perchè
proprio la località, insieme ad Aswan e al Nilo,
sta soffrendo maggiormente il calo dei turisti.
Nel 2012, gli arrivi italiani in Egitto sono stati
780mila: un numero in crescita del 30 per
cento rispetto ai 550mila dell'anno
precedente, anche se ancora lontano dai
livelli precedenti al 2011. La Penisola è il
quarto mercato per il Paese nordafricano: in
prima posizione c'è la Russia, che l'anno
scorso ha portato all'ombra delle piramidi 2,5
milioni di turisti. Seguono la Germania, con
1,2 milioni e la Gran Bretagna, con un
milione di arrivi.
Le azioni (poche) che contano
nel Piano Strategico di Gnudi
Nel corso della Bit, il ministro Piero Gnudi ha
presentato il Piano Strategico per il turismo
preparato dalla Boston Consulting. Delle oltre
60 azioni tracciate nel voluminoso
documento, soltanto una decina sembrano
rappresentare una reale novità per il nostro
turismo, le altre costituiscono una sorta di
“taglia e incolla” di interventi e buoni propositi
ben conosciuti dagli addetti ai lavori. Ma lo
stesso ministro del Turismo ha sottolineato a
Milano che «questo documento non è scritto
sul marmo. È migliorabile e implementabile,
ma di sicuro può rappresentare un
riferimento per il futuro governo».
Fabbrica
dei
prodotti
Per un attento esame si può partire con
l’azione n. 8 che menziona la creazione di
una “Fabbrica dei prodotti” che si focalizzi
sullo sviluppo di prodotti ben coordinati con le
Regioni e personalizzati a seconda dei
mercati di riferimento che vanno dall’area
Brica quella dei cosiddetti “affluent
repeaters”. Un’innovazione? In parte sì,
perché se è vero che all’Enit esistevano i
famosi “Club di Prodotto”, in questo
documento vengono auspicati dei pacchetti
profilati mercato per mercato e l’operazione –
non certo semplice – è sicuramente fattibile
ed
efficace.
Si passa poi all’azione n. 12 dove si cita
l’Expo 2015 quale evento-vetrina da
promuovere con tempestività e utile alla
promozione di tutto il territorio italiano.
Occasione irripetibile per commercializzare
anche il resto d’Italia, tanto è vero che si
suggeriscono pacchetti d’offerta combinati
con temi diversi e soprattutto destinazioni
diverse, da realizzare entro i prossimi mesi.
Se non altro va elogiata la capacità di
evidenziare l’urgenza delle azioni di
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packaging.
Nell’azione n. 20 si comincia finalmente a
declinare il turismo italiano al futuro con la “F”
maiuscola, con il suggerimento di sviluppare
delle app rivolte ai turisti stranieri, con la
contestuale creazione di una community di
fan dell’Italia. Per l’attuazione di questo
progetto si pronosticano solo sei mesi.
Ancor più incisiva e sicuramente più
impegnativa l’azione n. 23 che prospetta la
formazione di una grande olta nazionale
realizzata insieme ai privati, capace di
quadruplicare i volumi di traffico commerciale
sulla
rete.
Rispetto
dell’ambiente
Encomiabile poi l’azione n. 34 che indica un
programma di sensibilizzazione degli italiani
e degli ospiti per il rispetto dell’ambiente e il
decoro delle mete turistiche. Un’impresa
titanica – tanto è vero che la Boston
Consulting ha azzardato oltre 24 mesi per la
tempistica
–
ma
indispensabile.
Così come necessaria appare l’azione n. 42
che prevede un rapido sviluppo di accordi
con le compagnie low cost per aumentare le
tratte aeree verso destinazioni italiane dalle
enormi potenzialità. In tale contesto colpisce
molto il raffronto impietoso fatto dalla Boston
Consulting, tra le aree Canarie-Baleari e la
Sicilia: nelle mete spagnole, ad oggi si
contano oltre 500 voli settimanali da tutta
Europa e un patrimonio di 41 milioni di
pernottamenti turistici nel 2011, mentre in
Sicilia vengono operati meno di 150 voli
settimanali dall’Europa e le presenze
turistiche non superano i 3,5 milioni di notti.
Differenza abissale che si potrebbe
dimezzare in pochi mesi grazie alle
partnership suggerite con i vettori low cost e
low
fare.
Viaggi d’istruzione: è paralisi,
a rischio 3mila adv
È un danno generazionale oltreché operativo di
proporzioni preoccupanti quello che si è abbattuto
sulla nicchia dei viaggi d’istruzione, crollati del
70% su scala nazionale e del 50% su base
regionale. Quello che era un momento formativo,
un’esperienza di vita per migliaia di ragazzi delle
scuole italiane, è stato infatti falcidiato dalla
spending review che imponendo al corpo docente
un tetto massimo di insegnamento costringerebbe
i docenti a farsi carico delle spese di una trasferta
scolastica sia in Italia che all’estero.
Allarme
nazionale
Per il presidente di Fiavet Lazio, Andrea
Costanzo, «non è solo un’emergenza che
riguarda la nostra regione, con oltre 100 agenzie
di viaggi sull’orlo del fallimento, bensì un allarme
nazionale perché stimiamo che almeno 3mila adv
rischino il collasso operativo. Anche se il turismo
scolastico viene considerato un mercato di
nicchia, può comunque vantare un fatturato di
oltre un miliardo di euro e impegna almeno 10mila
addetti
nelle
agenzie».
Con la spending review si è spazzato via un
fenomeno di grande valore culturale, «perché le
gite scolastiche erano un’esperienza di viaggio, a
volte unica per diversi ragazzi – ha proseguito
Costanzo –senza considerare che proprio questo
comparto
poteva
contribuire
alla
destagionalizzazione e diversificazione delle
destinazioni turistiche italiane ed europee
prescelte».
«Scriveremo subito al governo che si insedierà
dopo le elezioni per evidenziare l’urgenza di una
soluzione che non riguarda solo le nostre imprese
ma tutto il contesto didattico, con i suoi 4,5 milioni
di studenti, poiché i viaggi d’istruzione sono – o
almeno dovevano essere – parte integrante del
programma di studio. Faremo poi presente – ha
aggiunto il presidente di Fiavet Lazio – che il
danno erariale scaturito dal mancato fatturato
generato da questi viaggi, sarà decisamente
superiore al risparmio prodotto dalla riduzione di
ore imposta agli insegnanti. Per non parlare del
diffuso fenomeno dell’abusivismo che in questo
segmento di viaggi organizzati va dal 20% del
Nord Italia al 45% del Mezzogiorno».
Una
possibile
soluzione
L’associazione regionale, ma anche Fiavet
nazionale, sembrano avere già una soluzione da
sottoporre ai referenti istituzionali, come ha
spiegato Marco Zampieri, consigliere di Fiavet
Lazio e delegato al turismo scolastico:
«Proporremo al governo di reinserire gli
insegnanti nel novero di quei dipendenti statali
che possono beneficiare delle cosiddette
indennità di missione, coprendo così i loro costi di
viaggio. E se il governo futuro dovesse precludere
anche questa eventualità, potremmo ricorrere
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
Intermodalità
nei
trasporti
Incontestabile, poi, l’azione n. 44 che
auspica l’incremento dell’intermodalità nei
trasporti con collegamenti efficienti
aeroporto-città-stazione ferroviaria in
almeno quattro città-top come Milano,
Roma, Bologna e Firenze. Qui interviene
la priorità di connettere l’Alta Velocità
ferroviaria con gli scali con i maggiori arrivi
turistici.
Condivisibili anche le azioni 51 e 52 che
auspicano la istituzione di una Sezione
Turismo presso gli Uffici del ministero per
lo Sviluppo preposto all’individuazione dei
Fondi Strutturali Europei 2014-2020 e la
creazione di Reti d’impresa specializzate nel
turismo con progetti-pilota che possano
delinearne il modello più virtuoso.
Di sicuro interesse economico, infine, le
azioni 55 e 56 che suggeriscono
rispettivamente il recupero delle quote “tax
refund” per un pronto reinvestimento nel
turismo – un budget annuale che sfiora i 300
milioni di euro – e il riutilizzo dei proventi di
visti turistici concessi per finanziare un Fondo
per iniziative di commercializzazione del
turismo.
www.governo.it
all’estrema ratio di pagare noi la trasferta didattica
dell’insegnante, come fosse un costo che
normalmente
l’adv
contempla
per
gli
accompagnatori».
Così come non è stata esclusa l’ipotesi di richiedere
un parziale uso dei Buoni-Vacanza solitamente
orientati al turismo sociale, da riversare nel mercato
del
turismo
scolastico.
Idee e ipotesi di lavoro tutte percorribili, ma bisogna
far presto, perché se l’anno in corso è ormai
pregiudicato, si deve perlomeno garantire una
prospettiva al turismo scolastico dei prossimi anni e
di conseguenza tutelare la specializzazione di
migliaia di agenzie di viaggi.
Marketing, tassa soggiorno, Italia.it, alberghi di qualità e nuove linee low cost tra le proposte
Ministero con portafogli per il turismo: l'idea di Gnudi ed Enit
Per il rilancio del turismo servono un ministero con
portafoglio, un lavoro sinergico con le Regioni,
che già da tempo l'Enit sta portando avanti, e
campagne
promozionali
che
colpiscano
l'immaginario dei turisti, che se nel 2010, nel
mondo, erano 890 milioni, nel 2020 saranno 1
miliardo e 350 milioni, di cui 700 milioni
provenienti da Paesi emergenti. Sono queste le
osservazioni espresse nel corso del Forum che si
è svolto all'Ansa, dal ministro del Turismo Piero
Gnudi e dal presidente e dal direttore generale
dell'Enit, Pier Luigi Celli e Andrea Babbi.
Gnudi, tra l'altro, non ha risparmiato qualche
critica precisa: "Il turismo non è mai stato al centro
delle campagne elettorali e questo è il motivo per
cui l'Italia ha perso terreno in questo campo". "Mai
è stato nell'agenda politica dei governi", ha
aggiunto. "Si è sempre pensato - ha accusato il
ministro - all'industria ma non al turismo; se
avessimo speso nel turismo un centesimo di
quello che abbiamo speso nell'industria, ora il
settore non sarebbe in queste condizioni. Nel '95
l'Italia era il primo Paese in Europa per arrivi, ma
ora siamo solo terzi. Abbiamo però le
caratteristiche per tornare ad essere leader". La
soluzione per il ministro? "Bisogna creare i circuiti
giusti ma soprattutto avere nuove linee low cost
che colleghino l'Italia ai Paesi emergenti ed una
struttura alberghiera di qualità che nel sud,
purtroppo,
spesso
non
abbiamo".
Anche secondo Celli "é necessario colpire
l'immaginario, e inventare un nuovo marketing:
non ci si può rilassare sui prodotti tradizionali. I
nuovi turisti sono poco informati, ma nei prossimi
10 anni aumenterà la quota di turisti esperti e con
budget maggiori e bisogna offrire prodotti che
catturino l'attenzione di persone più esperte e con
budget
più
alti".
Celli, soprattutto, è contrarissimo all'unione del
ministero del Turismo, nel prossimo governo, con
quello dei Beni Culturali, come vorrebbero alcune
Pagina 4
BIT: piattaforma di confronto
ma calano i visitatori.
I social network volano
anticipazioni giornalistiche. "Serve un ministero
del Turismo con portafoglio, che possa vendere
l'Italia all'estero - ha sottolineato - un ministero
forte, anche perché il peso del turismo su Pil e
occupazione può crescere molto: ora è
dell'8,6% ma in Spagna è del 15%. Da noi il
settore produce il 9,7% di occupati, la Spagna
arriva quasi all'11%. Preferiamo un ministero
che possa muoversi con agilità che fare un La crisi del settore non risparmia nessuno.
'corpaccione' unico in cui è difficile muoversi". Chi conosce e ha frequentato più volte la
Concorda il ministro Gnudi: "servono Bit non può negare di aver visto
assolutamente un ministero del Turismo ed un oggettivamente nei giorni scorsi una
ministro che sia concentrato al 100% su questi versione light della fiera. Senza dubbio
temi".
non sono mancate le buone intenzioni per
Quindi si è passati alla tassa di soggiorno, che una kermesse tra incontri e confronti sul
per Celli e Gnudi deve diventare una tassa di turismo e sulle problematiche del settore.
scopo". "Non siamo contrari alla tassa di “Questa edizione, con le sue 84.000
soggiorno - ha detto Gnudi - ma vogliamo che presenze – commenta Marco Serioli,
serva a promuovere il turismo, non che quei Direttore Exhibitions di Fiera Milano –
soldi vadano in un calderone generale". ha registrato una sostanziale tenuta degli
Celli ha quindi affrontato il tema della revisione operatori professionali, mentre come da
del Titolo V della Costituzione, "una questione aspettative, il pubblico dei viaggiatori è
delicato". "Le Regioni tendono a mantenere calato
(30.400)”.
questa competenza - ha aggiunto Celli - noi Un’edizione senza dubbio rinnovata, a
abbiamo cercato di recuperare questo rapporto, partire dall’ascolto dei player del settore: si
nell'interesse di tutti. La competenza esclusiva è aperta con la presentazione ufficiale del
alle Regioni ha comportato una frammentazione Piano strategico per lo sviluppo del turismo
dell'efficienza, secondo alcuni questo è provato, in Italia, alla presenza del Ministro per gli
per altri no". Infine un cenno anche al portale Affari Regionali, il Turismo e lo Sport Piero
Italia.it: "Il portale passerà all'Enit quando il Gnudi e del Segretario Generale
decreto del ministro sarà registrato - ha dell’UNWTO
Taleb
Rifai.
spiegato Babbi - poi sarà compito dell'Enit La decisione di presentare il Piano in
portarne avanti i contenuti. Abbiamo però già occasione della Bit, ha riconosciuto a
iniziato a lavorarciDidascalia
e a vedere
cosa bisogna questa
professionale, il
che descrive l'immagine
o lamanifestazione
foto.
cambiare, dando gli input giusti. Nel dialogo che ruolo di business hub per l’offerta turistica.
stiamo riallacciando con le Regioni - ha Bit BuyItaly, primo workshop al mondo per
concluso - deve diventare il portale dei tanti il prodotto Italia, ha visto la presenza di
portali regionali. Per il 90% è visitato da 600 top buyer da 50 paesi e più di 2.000
stranieri: il nostro sforzo sarà di renderlo seller italiani, superando il numero di
sempre più appetibile e moderno".
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
Reggono le partenze individuali per incontrare clienti o per le fiere
Bit, le aziende tagliano anche i viaggi di lavoro
Le aziende tagliano anche le spese dei viaggi di
lavoro: in calo soprattutto le trasferte per motivi di
formazione del personale, per lanciare un prodotto
o per riunione intra-aziandali. Reggono le
partenze individuali per incontrare clienti o fornitori
e quelli legati ad eventi fieristici. E' quanto emerge
dalla una ricerca della rivista Turismo d'Affari, che
alla Bit ha presentato i dati della dodicesima
edizione del suo Osservatorio sul Business
Travel.
L'indagine ha analizzato il mercato del turismo
d'affari in Italia nel 2012 evidenziando una perdita
di circa 1,1 milioni di viaggi rispetto all'anno
precedente, fermandosi a un numero di trasferta
pari a 29,9 milioni. Una contrazione del 3,3%,
causata in particolare dalla riduzione di viaggi
nella stessa regione, in Italia o in Europa, mentre
tengono
quelli
intercontinentali
(-0,3%).
I viaggi individuali per incontrare clienti e fornitori
scendono del 3% ma rimangono la motivazione
Soprattutto tra i giovani
cresce l'importanza dei viaggi
ecosostenibili
Bit, 39% italiani
pagherebbe
di più per ecovacanza
Quattro italiani su dieci (39%)
sarebbero disponibili a pagare dal 10
al 20% in più per una vacanza se
avessero garanzie per l'ambiente,
mentre a parità di prezzo il 70%
opterebbe per un albergo 'green'. Lo
rivela il terzo rapporto 'Gli italiani, il
turismo sostenibile e l'ecoturismo'
presentato alla Bit di Milano dalla
fondazione UniVerde e da Ipr
Marketing.
Stando all'indagine, condotta su un
campione di mille persone, la metà
degli italiani è sempre più orientata a
scegliere soggiorni turistici che non
danneggino l'ambiente, con punte del
64% tra i giovani sotto il 34 anni.
Prima di prenotare in una struttura,
una persona su tre si informa sulla
sua sostenibilità e per farlo usa
soprattutto internet, a cui ricorre l'89%
(rispetto al 78% di un anno fa e al
65%
del
2011).
Infine, l'Italia non pare brillare quanto
a offerta turistica ecosostenibile. In
una scala da uno a dieci, l'unica città
che supera di poco la sufficienza è
Firenze (voto 6,3), mentre Napoli (4),
Bari (4,1) e Palermo (4,3) si piazzano
in fondo alla classifica.
Pagina 5
principale per la trasferta aziendale, con una
quota di mercato al 65,3%. Le trasferte
collettive legate ai congressi, incentive e lancio
di nuovi prodotti e alle "riunioni intra-aziendali"
diminuiscono, rispettivamente, del 6,7% e del
5,2%. Ma secondo gli esperti la crisi non
c'entra: una possibile spiegazione potrebbe
essere nella crescente diffusione delle nuove
tecnologie della comunicazione a distanza che
potrebbe avere ridotto le trasferte per riunioni e
congressi. Infine, l'aereo per il secondo anno
consecutivo realizza la migliore performance, a
+1,4%.
Nonostante i dati tutti con segno negativo in
complesso la spesa per i viaggi di affari è salita
a quota 18,3 miliardi di euro, in crescita dell'
1,1% rispetto ai valori dell'anno precedente. Ma
in termini reali, secondo l'Osservatorio, gioca
l'inflazione e l'aumento dei costi legati alla
svalutazione del cambio euro/dollaro.
Pubblico più variegato con un maggiore interesse
per focus e workshop
Bit, da vetrina è diventata piattaforma
turismo
Da vetrina dell'offerta turistica a vera e propria piattaforma
del settore. Amplia il suo raggio di azione la Borsa
Internazionale del Turismo che si è chiusa ieri alla Fiera di
Milano nei padiglioni di Rho-Pero. Dopo essere stata per 33
anni la più importante passerella per la promozione turistica
italiana e internazionale, in questa edizione la Bit si è
confermata come punto di riferimento per la formazione,
l'approfondimento delle tematiche del settore, lo sviluppo del
business,
i
trend.
Nei quattro giorni della rassegna decine i focus, i workshop,
gli eventi. Ed ecco qualche dato: Bit BuyItaly ha visto la
presenza di 600 top buyer da 50 paesi e più di 2.000 seller
italiani, superando il numero di appuntamenti business del
2012, arrivando a quota 19mila152. Il 25% dei buyer
presenti erano new entry, che non avevano mai partecipato
a un workshop in Italia. Importante il riscontro dalle
economie emergenti: aumento dei buyer dalla Cina,
presenza di nuovi paesi, tra cui Kazakistan e Sudafrica;
importanti conferme da India, Russia e in crescita da
Israele. Tra i mercati tradizionali da segnalare i buyer
nordamericani
e
tedeschi.
"Questa edizione, con le sue 84 mila presenze - ha
commentato Marco Serioli, direttore Exhibitions di Fiera
Milano - ha registrato una sostanziale tenuta degli operatori
professionali, mentre come da aspettative, il pubblico dei
viaggiatori è calato (30.400)". E infatti quest'anno si sono
visti meno visitatori con i trolley da riempire con opuscoli e
depliant mentre è aumentato il pubblico degli operatori che
alla Bit arrivano per capire strategie turistiche oltre che per
concludere
affari.
Un centinaia di paesi ospiti, circa 2000 espositori, per una
appuntamenti business del 2012,
arrivando
a
quota
19mila152.
Il 25% dei buyer presenti erano new entry,
che non avevano mai partecipato a un
workshop in Italia. Importante il riscontro
dalle economie emergenti: aumento dei
buyer dalla Cina, presenza di nuovi paesi,
tra cui Kazakistan e Sudafrica; importanti
conferme da India, Russia e in crescita da
Israele. Tra i mercati tradizionali da
segnalare i buyer nordamericani e
tedeschi.
“Questa edizione, con le sue 84.000
presenze – commenta Marco Serioli,
Direttore Exhibitions di Fiera Milano – ha
registrato una sostanziale tenuta degli
operatori professionali, mentre come da
aspettative, il pubblico dei viaggiatori è
calato
(-30.400)”.
In primo piano la presenza come Paese
ospite d’onore della Cina con flussi in
costante crescita anche verso l’Italia:
“Siamo felici di essere stati il Paese ospite
di questa Bit, – dichiara Liu Cheng,
Direttore Generale dell’Ufficio Nazionale
del Turismo Cinese – un’opportunità unica
di visibilità e comunicazione. Come Paese,
siamo inoltre molto soddisfatti sia della
qualità del pubblico trade sia del flusso di
viaggiatori”.
Hanno visto un’affluenza particolarmente
elevata ai seminari dedicati alle nuove
tecniche di vendita, oltre a quelli sulle
tematiche del marketing digitale – online e
social.
Cresce l’attenzione dei viaggiatori e dei
professionisti del settore verso gli
strumenti social di Bit: circa 27mila i fan
che popolano la pagina Facebook e più di
3.000 i follower dell’account Twitter
@bitmilano #Bit2013. L’app Facebook
“Che viaggiatore sei?” è stata utilizzata da
oltre 20mila persone per individuare il
proprio profilo di viaggiatore attraverso un
divertente gioco-test.Per la seconda volta
in contemporanea con Bit 2013, si è svolta
la 21a edizione di Eudi Show, il Salone
europeo delle attività subacquee.
L’appuntamento con Bit 2014 è al
quartiere fieramilano a Rho da giovedì 13
a domenica 16 febbraio del prossimo
anno.
Bit che, al di là dei numeri, si ricorderà
anche per un'altra peculiarità, la
concomitanza con la campagna elettorale.
Pochi i politici che si sono visti in Fiera e
quasi tutti comunque hanno preferito
lasciare fuori dagli stand colorati le
polemiche elettorali parlando solo di
turismo
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
Il primo manifesto sul turismo accessibile partì proprio dalla borsa milanese nel 1995
Turismo per tutti, alla Bit presentato il libro bianco
Nel mondo un miliardo di persone soffrono per
disabilità da lievi a gravi, senza contare poi
anziani, celiaci, famiglie con bambini piccoli.
Quando queste persone diventano turisti e
viaggiano, alberghi, ristoranti, mezzi di trasporto
e ogni altra struttura connessa dovrebbero
essere nelle condizioni di essere accessibili ai
loro bisogni. A che punto siamo in Italia per una
Ospitalità con la O maiuscola? Lo spiega
‘Accessibile è meglio', primo libro bianco sul
turismo per tutti in Italia 2013 a cura del
Comitato per la Promozione e il Sostegno del
Turismo Accessibile organo della Struttura di
Missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia
della presidenza del consiglio dei ministri
presentato alla Bit in corso fino a domenica alla
Fiera
di
Milano.
"Il diritto per tutti a fare turismo non dovrebbe
più essere solo una prescrizione di legge da far
osservare imponendo l'abbattimento delle
barriere architettoniche" ha detto Flavia Maria
Coccia, coordinatore struttura di Missione
rilancio immagine dell'Italia presentando lo
studio stampato con la presentazione del
Bit e lo specchio del turismo
Chi lavora nel turismo sa perfettamente che le fiere, oltre a
essere la sede ideale per la promozione delle destinazioni - e
alcune anche per la firma di accordi e contratti -, sono anche
momenti utili per misurare la temperatura del mercato, le
prospettive per la stagione e, non ultimo, il grado di salute del
settore.
Davanti allo spettacolo che ci ha offerto quest'anno la Bit, molti
hanno
pensato - e non a caso era uno dei temi più ricorrenti di qualsiasi
conversazione
che
fosse
morta.
Lontani sono i tempi in cui i padiglioni della fiera ospitavano
centinaia di espositori e migliaia di professionisti del turismo, oltre
che un pubblico ricco e interessato. Imputare questo stato di
cose alla sola crisi economica è plausibile ma non è sufficiente.
Se poi vogliamo misurare lo stato di salute del settore, dal mio
punto
di
vista, la lettura non è migliore. La Bit è lo specchio del turismo,
ovviamente di quello italiano, e ci mostra purtroppo un turismo in
forte crisi d'identità. La sensazione che si aveva camminando fra
le corsie della fiera era quella di un settore spaesato, senza
direzione né obiettivi, senza idee né forza. Una sorta di
depressione cosmica, direi, dovuta a una mancanza
d'innovazione
e
di
novità.
Ed è proprio questo il punto! Nessuna novità, nessuna nuova
proposta, caspita! Pochi operatori e riduzione estrema degli spazi
e degli stand. Poche le destinazioni italiane presenti e pochi
anche i Paesi teoricamente interessati al nostro mercato come
outgoing.
Una fotografia, quella del turismo italiano, un po' preoccupante!
La sensazione fra gli operatori è di totale smarrimento. Neanche
la
presentazione del Piano strategico nazionale per il turismo è
servita a trasmettere positività, ma, quel che è peggio, non ha
suscitato interesse. In gergo social, si può dire che il sentiment
registrato
è
neutro!
Se applichiamo la teoria che le fiere sono il termometro e lo
specchio del mercato turistico, allora è evidente che il turismo in
Italia non sta per niente bene. Mancanza di leadership, di visione
e di aspettative, concezioni vecchie, generale senso di
smarrimento delle aziende, destinazioni che ancora propongono
festival e sagre per attirare turisti, tutto che si ripete uguale a se
stesso, come sempre quando ormai, invece, tutto è cambiato.
Forse lo specchio ci rimanda un'immagine distorta, anche se
purtroppo non credo! In ogni caso, il termometro indica che
abbiamo la febbre.
Pagina 6
ministro Piero Gnudi insieme al presidente di
Enit
Pier
Luigi
Celli.
Il primo manifesto sul turismo accessibile
partì proprio dalla Borsa Internazionale del
Turismo nel 1995. Un cammino lungo.
"Siamo al punto - commenta Coccia - che in
Italia ci sono 360 progetti, parcellizzati,
particolari fatti nelle regioni. E venuto il
momento di raggrupparli e fare sistema. Cioé
prendere i migliori e copiarli, comunque fare
in modo che tutta l'Italia abbia un solo
progetto. Altrimenti si sprecano risorse ed
energie".
NEWS AGENZIE DI VIAGGI
Agenti di viaggi verso il voto:
scontro sulle tasse
Meglio il taglio dell'Imu o una ritoccatina
all'Irpef? Abolizione dell'Irap o patrimoniale? Tra
pochi giorni anche gli agenti di viaggi saranno
chiamati alle urne per esprimere la propria
preferenza sul prossimo Governo. Ed è
probabile che il tema delle tasse, al centro della
campagna elettorale, sarà determinante per
spostare la crocetta tra i diversi schieramenti.
Il Sole 24 Ore dedica oggi un ampio servizio ai
programmi dei partiti proprio in tema di fisco,
confrontando le scelte in fatto di tasse dei
principali
candidati
premier.
Ad accomunare tutti gli schieramenti è l'ipotesi
di una revisione dell'Imu: le ricette vanno
dall'abolizione con restituzione di quanto
versato nel 2012 (Pdl) alla revisione degli
importi per i redditi più bassi (Pd e Scelta
Civica, la lista di Mario Monti). Fuori dal coro
Oscar Giannino: Fare per Fermare il declino,
infatti, propone tagli all'Imu per le aziende.
Dibattito caldo anche su Irpef e Irap. La prima
entra nel mirino di Pd e Pdl (che propongono,
rispettivamente, la riduzione della prima
aliquota e l'adozione di due soli scaglioni di
reddito, con limite a 43mila euro). Per la
seconda, una delle tasse più contestate
soprattutto dalle imprese, si va dal
dimezzamento proposto da Mario Monti
all'abolizione propugnata da Silvio Berlusconi e
Oscar
Giannino.
Il tema Equitalia, inoltre, infiamma ulteriormente
il dibattito. Storico cavallo di battaglia del
Movimento 5 stelle di Beppe Grillo (che ne
propone l'abolizione, insieme alla cancellazione
del Redditometro), per Silvio Berlusconi diventa
un ente cui ridurre i poteri. Lotta senza
quartiere all'evasione, invece, per Antonio
Ingroia di Rivoluzione Civile, che chiede
l'applicazione della legge antimafia anche per
chi si nasconde al fisco.
NEWS TRASPORTI
Pronti anche pacchetti
low cost per abbinare
viaggio a soggiorno in
hotel sardi
Tirrenia, ora il
traghetto si paga a
rate
Tirrenia contro la crisi e il
caro petrolio: biglietti della
nave divisibili in dieci rate
per tariffe superiori ai 300
euro e pacchetti low cost
con viaggio più albergo in
alcune
località
della
Sardegna, con sconti anche
del 25%. Sono le due novità
annunciate dal presidente di
Cin Tirrenia, Ettore Morace.
"Le rate sono senza
interessi - ha sottolineato
Morace - e gli accordi con
gli alberghi hanno l'obiettivo
di far viaggiare i passeggeri
anche al di la dei canonici
mesi delle vacanze estive.
Insomma, puntiamo alla
destagionalizzazione".
Il
presidente ha quindi stilato
un
primo
bilancio
dell'esperienza
nuova
Tirrenia: "Siamo partiti nel
2012 - ha detto Morace - e
abbiamo già un incremento
di passeggeri nello scorso
anno del 10%".
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
NEWS NORME E TRIBUTI
Le scadenze fiscali di fine marzo
Scadenza del 1.3.2013
Opzione IRAP
Adempimento:
Comunicazione dell'opzione per
determinare il valore della produzione
netta ai fini Irap con le stesse
modalità utilizzate dalle società di
capitali
Soggetti:
Societa' di persone e imprese
individuali in regime di contabilità
ordinaria
Modalità:
Presentazione esclusivamente in via
telematica.
Normativa di riferimento:
- D.Lgs. 15/12/1997, n. 446, art. 5-bis;
- Provv. Agenzia delle entrate
31/03/2008
Scadenza del 4.3.2013
Ravvedimento sprint omessi
versamenti di imposte e ritenute
Adempimento:
Ultimo giorno utile per la
regolarizzazione, mediante
ravvedimento, dei versamenti di
imposte e ritenute non effettuati (o
effettuati in misura insufficiente) entro
il 18 febbraio 2013 (il termine
ordinario del 16 cade di giorno
festivo) usufruendo della riduzione
della sanzione in misura pari allo
0,2% per ogni giorno di ritardo sino al
quattordicesimo.
Soggetti:
Soggetti obbligati ai versamenti unitari
Modalità:
Il versamento va fatto, utilizzando il
Modello F24, esclusivamente in via
telematica.
Il ravvedimento comporta il
versamento di sanzioni ridotte pari
allo 0,2% per ogni giorno di ritardo
(oltre agli interessi legali), a
condizione che le violazioni oggetto
della regolarizzazione non siano state
già constatate e comunque non siano
iniziati accessi, ispezioni, verifiche o
altre attività amministrative di
accertamento (inviti di comparizione,
questionari, richiesta di documenti,
ecc.) delle quali l'autore ed i soggetti
solidalmente obbligati abbiano avuto
formale conoscenza.
Gli interessi, per i sostituti d'imposta,
vanno cumulati all'imposta.
Il ravvedimento comporta il
versamento di sanzioni ridotte pari
allo 0,2% per ogni giorno di ritardo
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(oltre agli interessi legali), a
condizione che le violazioni oggetto
della regolarizzazione non siano state
già constatate e comunque non siano
iniziati accessi, ispezioni, verifiche o
altre attività amministrative di
accertamento (inviti di comparizione,
questionari, richiesta di documenti,
ecc.) delle quali l'autore ed i soggetti
solidalmente obbligati abbiano avuto
formale conoscenza.
Gli interessi, per i sostituti d'imposta,
vanno cumulati all'imposta.
Normativa di riferimento:
- D.Lgs. 18/12/1997, n. 471, art. 13
- D.Lgs. 18/12/1997, n. 472, art. 13
- Risoluzione 17/02/2009, n. 43/E
- Risoluzione 14/07/2008, n. 296/E
- Risoluzione 24/05/2007, n. 114/E
- Risoluzione 04/06/2002, n. 166/E
- Risoluzione 24/04/2001, n. 52/E
- Risoluzione 28/03/2001, n. 36/E
- Risoluzione 09/08/2000, n. 131/E
- Risoluzione 14/07/2000, n. 113/E
- Circolare 13/07/1998, n. 184/E;
- Risoluzione 23/06/2011, n. 67/E.
Codice tributo:
8901 - Sanzione pecuniaria Irpef
1989 - Interessi sul ravvedimento Irpef
8902 - Sanzione pecuniaria
addizionale regionale Irpef
1994 - Interessi sul ravvedimento Addizionale Regionale
8926 - Sanzione pecuniaria
addizionale comunale Irpef
1998 - Interessi sul ravvedimento Addizionale Comunale all'IRPEF Autotassazione - art. 13 D.Lgs. N.
472 del 18/12/1997
8904 - Sanzione pecuniaria Iva
1991 - Interessi sul ravvedimento IVA
8918 - IRES - Sanzione pecuniaria
1990 - Interessi sul ravvedimento Ires
8907 - Sanzione pecuniaria Irap
1993 - Interessi sul ravvedimento Irap
8906 - Sanzione pecuniaria sostituti
d'imposta
Scadenza del 5.3.2013
Imposta erariale aeromobili privati
Adempimento:
Versamento dell'imposta erariale:
- per gli aeromobili con certificato di
revisione della aeronavigabilità in
corso di validità alla data di entrata in
vigore del D.L. n. 201/2011 (6
dicembre 2011), in misura pari
a 1/12 degli importi stabiliti per
ciascun mese da quello in
corso alla stessa data sino al
mese in cui scade la validità
del certificato;
- per gli aeromobili per i quali il
rilascio o il rinnovo del
certificato di revisione della
aeronavigabilità avviene nel
periodo compreso fra il 6
dicembre 2011 e il 31 gennaio
2012.
Soggetti:
Proprietari, usufruttuari,
acquirenti con patto di
riservato dominio ovvero
utilizzatori a titolo di locazione
finanziaria di aeromobili privati
Modalità:
Il versamento va fatto,
utilizzando il Modello F24
Versamenti con elementi
identificativi
Normativa di riferimento:
- D.L. 6/12/2011, n. 201, art.
16
- Provvedimento Agenzia delle
entrate 3/2/2012;
- Risoluzione Agenzia delle
entrate 3/2/2012, n. 11/E.
Codice tributo:
- 3368 - Imposta erariale sugli
aeromobili privati di cui all'art.
16, comma 11 e 15-bis, d.l.
201/2011;
- 8935 - Sanzione di cui
all'articolo 13 del d.lgs.
472/1997 - Ravvedimento art. 16, comma 15-bis, d.l.
201/2011;
- 1930 - Interessi sul
ravvedimento di cui all'articolo
13 del d.lgs. 472/1997 - art.
16, comma 15-bis, d.l.
201/2011.
Sanzioni:
Sanzione amministrativa:
- omesso o insufficiente
versamento: sanzione pari al
30% dell'ammontare non
versato;
Scadenza del 15.3.2013
Fatturazione differita
Adempimento:
Emissione e registrazione
delle fatture differite relative a
beni consegnati o spediti nel
mese precedente e risultanti
da documenti di
accompagnamento.
La registrazione deve
avvenire con riferimento al
mese di effettuazione.
Soggetti:
Imprese ed esercenti arti e
professioni soggetti ad IVA
Modalità:
Registro delle vendite o dei
corrispettivi
Normativa di riferimento:
- D.P.R. 26/10/1972, n. 633,
art. 21 e 23;
- D.P.R. 14/08/1996, n. 472,
art. 1;
- Circolare 19/10/2005, n.
45/E;
- Risoluzione 15/11/2004, n.
135/E;
- Risoluzione 07/03/2002, n.
78/E.
Sanzioni:
Sanzione amministrativa:
- violazione obblighi di
fatturazione/registrazione per
operazioni imponibili:
sanzione dal 100% al 200%
dell'Iva relativa al corrispettivo
non documentato/registrato
con un minimo di euro 516;
- violazione obblighi di
fatturazione/registrazione per
operazioni non imponibili o
esenti: sanzione dal 5% al
100% dei corrispettivi non
documentati/registrati con un
minimo di euro 516;
- registrazione con indicazione
di un'imposta inferiore a quella
dovuta: sanzione dal 100% al
200% dell'imposta non
documentata, con un minimo
di euro 516;
- omesso o insufficiente
versamento periodico:
sanzione pari al 30%
dell'importo non versato.
Sanzione penale:
- emissione di fatture per
operazioni inesistenti:
reclusione da 1 e 6 mesi a 6
anni.
Se l'importo è inferiore a euro
154.937,07 per periodo
d'imposta, si applica la
reclusione da 6 mesi a 2 anni
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
I dieci nodi del redditometro.
Ecco le linee guida per
contribuenti e professionisti
Tempo di chiarimenti. Con la
circolare n. 1/E/2013 (la cosiddetta
circolare Telefisco) l'agenzia delle
Entrate ha illustrato il suo punto di
vista su taluni aspetti del nuovo
redditometro
1. Il redditometro può essere
retroattivo?
Il primo è quello secondo cui il nuovo
strumento, in quanto conosciuto a fine
2012 (con l'emanazione del Dm 24
dicembre 2012), non potrebbe trovare
applicazione
per
le
annualità
2009/2010/2011 (precedenti al 2012).
Sul punto, però, va obiettato che non
sembra venga messo in discussione il
principio di difesa del contribuente (articolo
24 della Costituzione). Il redditometro
poggia sul principio che "se si è speso,
prima probabilmente si è guadagnato". E' il
principio di fondo dell'accertamento
sintetico che vale fin dal 1932 (articolo 1
del Rd 17 settembre 1932, n. 1261),
quando al tempo si voleva misurare il
tenore di vita delle persone sulla base di
"circostanze o elementi di fatto" che si
sostanziavano nelle spese sostenute.
Anche con la riforma degli anni '70 del
secolo scorso l'accertamento sintetico si è
sempre basato sulle spese effettuate dal
contribuente (si veda circolare 27/7/2648
del 14 agosto 1981). Per cui dire che il
contribuente non poteva sapere che
attraverso il sostenimento delle spese non
sarebbe potuto essere sottoposto ad
accertamento sintetico appare fuori luogo;
quindi, appare legittimo che il nuovo
redditometro – norma chiaramente di
natura procedimentale e, quindi con
possibile applicazione retroattiva – possa
trovare applicazione anche per le annualità
2009/2010
e
2011,
precedenti
all'emanazione
del
decreto
di
approvazione del redditometro
Pagina 8
NEWS SARDEGNA
NEWS STATISTICHE
Indagine Isnart su 1.615 operatori e
imprenditori del settore
Meno tasse e più poteri a
ministero, il turismo che
vorrebbero gli operatori
Abbassare la pressione fiscale su
imprese e famiglie, innovare l'offerta
per renderla appetibile ad un turista
con minore capacità di spesa, dare un
ruolo più forte alla politica nazionale
per rafforzare il comparto del turismo.
Sono le richieste degli addetti ai lavori
secondo quanto risulta dalla ricerca
'Quale politica per il turismo dal nuovo
governo nazionale' messa a punto
dall'Isnart, tra il 27 gennaio e il 3
febbraio attraverso 1.615 interviste.
Operatori e imprenditori intervistati
ritengono, infatti, nel 60,2% dei casi,
che è necessario un rapido intervento
del governo nazionale sul fronte della
riduzione della pressione fiscale sulle
imprese mentre per un altro 36% il
nuovo governo dovrebbe innanzitutto
ridurre le tasse sulle famiglie.
Per il 67,8% degli intervistati il nuovo
governo dovrebbe attuare una politica
per il turismo di livello nazionale.
Secondo il 32,6% infatti, solo una
politica nazionale può rafforzare la
nostra offerta a livello internazionale.
Per fronteggiare il tendenziale
'impoverimento'
della
domanda
turistica interna, il 60,8% degli
intervistati ritiene importante innovare
l'offerta per renderla appetibile ad un
turista con minore capacità di spesa
mentre per il 33,9% la ricetta vincente
sta nel focalizzare l'offerta sui turisti
stranieri.
Quanto all'andamento nei prossimi
anni della domanda turistica interna,
la gran parte degli operatori è
pessimista: il 29,4% ritiene infatti che
diminuiranno sia quella interna che
quella internazionale verso l'Italia ma
c'é un 26,5% che crede che se quella
interna continuerà a diminuire, quella
internazionale
verso
l'Italia
aumenterà.
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
In vetrina a Milano
"La Sardegna che fa bene"
"Presentiamo una Sardegna che coinvolge - ha
affermato l’assessore Crisponi parlando della terza
edizione dell’Isola che danza, campagna di promozione
turistica degli eventi di inizio anno con circa 150
comuni isolani interessati - una Sardegna che
custodisce e celebra i suoi aspetti più intimi e curiosi. I
Carnevali e i riti della Settimana santa mettono insieme i
valori della nostra identità, andando incontro alle
esigenze dei nostri territori e della nostra gente, che da
secoli tramanda storie e tradizioni straordinarie”.
MILANO, 2 FEBBRAIO 2013 - È andato in scena oggi al
centro di Milano il meglio della Sardegna che produce. Una
giornata interamente dedicata all'evento ‘Sardegna che fa
bene’, organizzato dalla Regione (presidenza, assessorato
del Turismo e agenzia Sardegna Promozione), che ha
concentrato in un unico appuntamento alcuni assi portanti
dell’identità sarda, dalle attrattive culturali e turistiche,
rappresentate dall'Isola che danza (con l’esibizione dei
Mamuthones), dalle sue eccellenze agroalimentari ed
enogastronomiche, legate alla qualità di vita nell'Isola e alla
longevità dei suoi abitanti, e da quelle sportive,
simboleggiate
dalla
Dinamo
Sassari.
In mattinata, all'interno del Sardegna Store milanese, si è
svolto un ‘press meeting’, coordinato dal giornalista Davide
Paolini (‘Gastronauta’ di Radio24), durante il quale sono
intervenuti gli assessori del Turismo, Luigi Crisponi, e
dell’Industria, Alessandra Zedda, il direttore centrale
dell’agenzia Sardegna Promozione, Mariano Mariani, il
docente di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare
dell’Università degli Sassari, Luca Deiana, e il presidente
della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara.
All’incontro con la stampa erano presenti Autorità milanesi e
lombarde e, oltre al presidente, anche dirigenti, staff tecnico
e squadra della Dinamo (che domani giocherà a Cantù il
18° turno del campionato di Basket di serie A).
Hanno partecipato all’evento anche i ‘Mamuthones’ e gli
‘Issohadores’, simboli identitari del Carnevale isolano, che
successivamente, nel tardo pomeriggio, si sono poi esibiti in
piazza Duomo (e seguiranno domani la Dinamo anche nel
palazzetto
brianzolo).
"Presentiamo una Sardegna che coinvolge - ha affermato
l’assessore Crisponi parlando della terza edizione dell’Isola
che danza, campagna di promozione turistica degli eventi di
inizio anno con circa 150 comuni isolani interessati - una
Sardegna che custodisce e celebra i suoi aspetti più intimi e
curiosi. I Carnevali e i riti della Settimana santa mettono
insieme i valori della nostra identità, andando incontro alle
esigenze dei nostri territori e della nostra gente, che da
secoli tramanda storie e tradizioni straordinarie”.
"E’ stata un’occasione speciale per far conoscere
ulteriormente la Sardegna - ha aggiunto l’assessore Zedda,
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
Bit Sardegna, ecco il turismo religioso
Strade dello spirito per rilancio settore
Per la prima volta alla fiera di Milano
irrompe il turismo religioso. Il
progetto voluto dalla Regione punta a
valorizzare un settore in crescita.
Gli itinerari dello spirito della Sardegna
entrano per la prima volta nei circuiti
nazionali e internazionali del turismo
religioso. Il progetto voluto dalla
Regione per rilanciare il settore
nell'Isola, reduce da un 2012
particolarmente sofferto, è stato
selezionato
dall'Opera
Romana
Pellegrinaggi per far parte dei
programmi di promozione 2013 in
un'occasione speciale, come quella
dell'Anno della fede. Oggi il battesimo
alla Bit di Milano, nello spazio Italia
dell'Enit, presente l'assessore regionale
al Turismo Luigi Crisponi. Un'occasione
per tracciare un quadro dello stato
attuale del turismo in Sardegna. "L'Isola
- ha chiarito Crisponi - rimane una delle
destinazioni più ricercate dai turisti di
tutto il mondo e nel 2013 punta a
superare le criticità che hanno
caratterizzato le ultime stagioni, legate
in particolare alla grave crisi economica
internazionale e al 'nodo trasportì. I
numeri raccontano una stagione 2012
sofferta: il calo degli arrivi in nave sono
in doppia cifra - ha ricordato l'assessore
- mentre tengono i tre aeroporti sardi (1,3%), che hanno superato i 7 milioni di
passeggeri per il secondo anno di
seguito. E' il mercato italiano quello in
crisi, in linea con tutte le regioni,
continua a crescere, invece, quello
straniero (+2,5%). Ripartiamo da questo
dato con fiducia", ha concluso Crisponi.
Circa 150 operatori isolani, in
rappresentanza di enti e istituzioni,
strutture ricettive, tour operator e agenti
di viaggi, consorzi turistici, vettori,
società di servizi e di gestione,
partecipano al workshop dell'offerta
turistica italiana giunto alla 28esima
edizione. Nello stand Sardegna sono
visibili una serie di novità digitali, a
partire dalla nuova app per turisti,
'App(ortata) di manò, scaricabile
gratuitamente dall'Apple store. In essa
sono pubblicate quattro carte tematiche:
archeologica, delle spiagge, delle
tradizioni popolari e dell'artigianato
artistico. Sono state pubblicate, e
presentate alla Bit, anche l'edizione
2013 dell'Annuario delle strutture
ricettive sarde, arricchita dai contenuti
extra (fotografie e video), e un'altra
applicazione, 'iGeoPix' , sviluppata dal
consorzio Crs4, che aiuta a scoprire e a
orientarsi nelle località attraverso le foto.
Sintesi di identità e innovazione saranno
invece le immagini tridimensionali dei
Giganti di Mont'e Prama che si potranno
ammirare negli schermi all'interno dello
stand. Frutto di una sperimentazione del
Crs4, in collaborazione con la
Soprintendenza per i Beni archeologici
di Cagliari e Oristano, l'applicazione
permette di visualizzare in 3D le figure
di un guerriero, un arciere e un nuraghe,
con una visualizzazione talmente
zoomata e nitida da rilevare particolari
che l'occhio non può cogliere.
La Sardegna dice addio all'Iva
Una delibera rivoluzionaria della Regione
Sardegna ha trasformato
l'intero territorio in zona franca
“Entro il termine perentorio del 24
giugno 2013, si comunica che la
Regione Autonoma della Sardegna con
delibera del 7 febbraio 2013 ha
stabilito l’attivazione di un regime
doganale di zona franca esteso a tutto
il territorio regionale. Si chiede pertanto
la modifica del regolamento prevedendo
che tra i territori extra-doganali dell’Italia
sia indicato anche il territorio della
Sardegna isole minori comprese”.
E’ la richiesta ufficiale inviata lo scorso
12 febbraio dal Presidente della
Regione Sardegna, Ugo Cappellacci,
Pagina 9
al Presidente della Commissione Europea,
Josè Manuel Barroso, al presidente del
Parlamento Europeo, al Consiglio dei
Ministri, alle autorità doganali e nella quale
si comunica ufficialmente che la Regione
Sardegna diventerà come Livigno: tax
free,
zona
franca.
Una svolta epocale per il territorio sardo
resa possibile dai presupposti normativi
del Trattato di Lisbona che prevede
l’impegno dell’Unione Europea nel ridurre il
divario economico e sociale tra le regioni,
in base al Decreto legislativo 75 del 1998 e
ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione
che ha portato i saluti del presidente Ugo Cappellacci L'azione promozionale della Regione si esplica anche nel
supporto alle imprese, in stretta collaborazione con esse:
internazionalizzazione, ricerca e innovazione sono i
capisaldi della promozione delle aziende sarde nei circuiti
nazionali
e
internazionali".
Il direttore di Sardegna Promozione Mariani ha posto
l’accento sul valore del progetto Sardegna Store: "Vetrina
delle eccellenze culturali, artigianali, agroalimentari e
turistiche di tutti i territori dell’Isola. Un ‘concept’ non solo
espositivo, ma attivo tutto l’anno con eventi di valorizzazione
delle tipicità del patrimonio identitario della Sardegna e delle
sue
tradizioni
più
suggestive”.
La qualità di vita in Sardegna, e la longevità dei sardi in
particolare, è stato uno dei temi dell’incontro, in particolare
dell’intervento del professor Deiana, coordinatore del
progetto Akea: l’Isola detiene il primato mondiale dei
centenari, 22 ogni centomila abitanti, mentre la media
mondiale è pari a circa la metà. A questa peculiarità,
contribuiscono fattori ambientali e antropologici, nonché un
regime alimentare basato sui prodotti autoctoni con le loro
specifiche proprietà nutrizionali e antiossidanti. Alcune
eccellenze enogastronomiche della Sardegna con potere
antiossidante sono state presentate al pubblico, grazie alla
collaborazione dell’agenzia regionale Laore che ha fornito i
prodotti.
Nel primo pomeriggio, prima dell’esibizione dei
Turismo, la Pelosa nella top ten europea di
TripAdvisor
La Sardegna conquista il record italiano per il numero
di spiagge premiate dagli utenti del popolare sito
web: sono ben cinque. Oltre al paradiso stintinese, in
classifica ci sono Cala Mariolu, Tuerredda, Cala
Brandinchi e Cala Goloritzè
SASSARI. Con cinque litorali nella classifica delle migliori
spiagge del mondo, la Sardegna conquista il primato per
il maggior numero di lidi premiati in Italia da TripAdvisor. Il
più noto sito di recensioni di viaggio ha annunciato oggi i
vincitori dei ’Traveler’s Choice Beaches Awards 2013’,
una selezione delle 276 spiagge più belle stilata in base
ai commenti lasciati sul sito TripAdvisor da milioni di
viaggiatori. Grazie alla «Pelosa» di Stintino (Sassari),
l’isola si piazza anche nella top ten europea, all’ottavo
posto.
Ecco le spiagge sarde più amate in Italia: La Pelosa è
seconda (dietro soltanto alla spiaggia dei Conigli di
Lampedusa e prima assoluta in Europa), Cala Mariolu
(Baunei, in Ogliastra) è terza, la spiaggia di Tuerredda
(Teulada, Cagliari) è quinta, Cala Brandinchi (San
Teodoro, Olbia-Tempio) è ottava e Cala Goloritzè
(Baunei,
in
Ogliastra)
è
decima.
«La Sardegna vince facile ancora una volta», commenta
l’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi. «Le
nostre “perle” hanno conquistato i viaggiatori di tutto il
mondo e si fregiano nel 2013 di un prestigioso
riconoscimento. I feedback dei turisti sullo splendore del
mare della Sardegna e sulla bellezza delle sue spiagge
rappresentano un’ulteriore chiara testimonianza
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
della
Repubblica
Italiana.
“L’istituzione della zona franca - scrive
nella delibera il presidente Cappellacci –
consente di compensare lo svantaggio
relativo alla natura insulare e
ultraperiferica della Sardegna, di limitare
il fenomeno dello spopolamento
dell’isola e di mantenere la pace
sociale”.
Nella delibera il presidente spiega che si
è resa necessaria l'attivazione della
zona franca, per arginare la crisi che
continua ad investire i settori produttivi
della Sardegna e larghe fasce della
popolazione con gravissimi disagi di tipo
sociale
e
economico.
Tra le zone interessate dalla crisi sia
quelle rurali che quelle di transizione
industriale ma anche le regioni che
presentano
permanenti
svantaggi
naturali e demografici come i territori
settentrionali a bassissima densità di
popolazione, le aree insulari e di
montagna.
Ma nella richiesta ufficiale inviata alla
Commissione Europea e alle Dogane, si
precisa che la decisione di trasformare
la Sardegna in zona franca è stata
presa da 240 Comuni dell’isola che
hanno tutti deliberato per l’attivazione
della “tax free”. Il primo comune a
diventare la nuova Livigno dell’isola è
stato Portoscuso che ormai da mesi,
ha ottenuto anche il riconoscimento
ufficiale di zona franca dalle Dogane.
In questo territorio non esiste più il
ricarico sui prodotti dell’Iva e anche la
benzina costa meno di un litro di acqua
naturale. Adesso anche le altre 240
amministrazioni
comunali
sarde
aspettano la stessa ratifica ufficiale delle
Dogane per abbattere i prezzi e dare
nuovo impulso all’economia del
territorio.
“L’istituzione della zona franca
trasformerà la Sardegna nella nuova
Svizzera- spiega a Panorama.it, Andrea
Impera, presidente regionale Associazioni
del commercio e artigianato – e permetterà
il rifiorire dei piccoli commercianti e
soprattutto
dell’edilizia”
“Abbattere l’Iva ci consentirà di avere il
carburante a costi bassissimi, di pagare
pochissimo l’energia elettrica e di mettere
in moto nuovamente tutto l’indotto legato al
settore edilizio- prosegue Impera – un
indotto ormai morto da anni e che ha
ridotto sul lastrico intere famiglie. La zona
franca ci permetterà di costruire a
bassissimo costo e quindi favorirà gli
investimenti”.
Ed è proprio sugli investimenti da parte
degli stranieri e degli imprenditori italiani
che Impera crede possa arrivare la svolta
decisiva per la crescita economica
dell’isola.
“Quando sarà possibile far entrare
ufficialmente a regime la zona franca,
ovvero
quando
le
Dogane
ci
riconosceranno – conclude il presidente
Andrea Impera – saranno moltissimi gli
imprenditori che decideranno di aprire
nuove attività e investimenti sul nostro
territorio. Purtroppo la Sardegna per troppi
anni è rimasta isolata dal resto d’Italia
complice non solo la crisi economica che
ha rallentato il turismo ma soprattutto per i
costi elevatissimi dei traghetti e aerei che
ci hanno ulteriormente penalizzato”.
In base alla delibera del presidente
Cappellacci e alla scadenza perentoria del
24 giugno, l’estate 2013 per la Sardegna
dovrebbe profilarsi, sotto il profilo turistico,
davvero
rivoluzionaria.
Infine il presidente Capellacci riporta nella
sua delibera, una sentenza della Corte
Costituzionale del 2001 nella quale si
sancisce che non spetta allo Stato
modificare, integrare o dare esecuzione
alle norme di attuazione delle leggi
istitutive delle regioni a Statuto speciale.
Insomma, la Sardegna ha deciso. E
diventerà il nuovo paradiso fiscale d’Italia.
dell’impareggiabile qualità dei nostri litorali e, in
particolare, della limpidezza delle acque e del valore
complessivo dei siti balneari, che non temono confronti
nel mondo».
Valeri, Gnv:
"Un appello per la Sardegna"
Un appello agli imprenditori della Sardegna per fare
dell'isola una destinazione meritevole di investimenti. Non
usa mezze parole Ariodante Valeri, direttore generale di
Grandi Navi Veloci, nel tracciare le linee guida per il
2013.
"Fatto salvo che il 2012 si è chiuso per le mete italiane in
chiaroscuro, con la Sicilia sostanzialmente in linea con le
aspettative - premette Valeri -, la Sardegna ha visto delle
difficoltà". Per questo motivo il manager vuole sollecitare
la filiera sarda: "L’isola deve cercare di affrancarsi
dall’immagine di meta cara - sottolinea il manager - e tutto
il sistema ricettivo dovrebbe essere motivato a non
limitare i propri investimenti per soli 3 mesi all'anno. Se la
stagionalità si allungasse ad almeno 9 mesi su 12, e le
potenzialità per farlo l’isola ce le ha - sottolinea ancora
Valeri -, gli impegni da parte degli operatori
crescerebbero di sicuro, e con essi gli arrivi".
Per il 2013 Gnv non modifica comunque gli impegni
sull’area sarda: "Vediamo come andrà questa stagione,
poi effettueremo le dovute valutazioni - anticipa il d.g. -.
Per la Sicilia mi attendo invece delle conferme
dell'andamento 2012”.
Sardegna/Turismo: Regione da oggi
alla fiera di Monaco di Baviera
(ASCA) - Cagliari, 20 feb - Seconda tappa di promozione turistica in
Germania per la Regione Sardegna. Dopo la Caravan Motor Touristik a
Stoccarda di meta' gennaio, da oggi sino al 24 febbraio prossimo e' la volta
della
fiera
F.RE.E.
di Monaco di Baviera, dove saranno in mostra le offerte di vacanza
nell'Isola, promosse da ben 24 operatori sardi accreditati dall'assessorato
regionale del Turismo, in rappresentanza di hotel e catene alberghiere,
villaggi, campeggi e aziende turistiche, tour operator, consorzi e servizi
turistici. Lo comunica una nota della Regione Sardegna.
''A Monaco - afferma l'assessore Luigi Crisponi - e' presente un'ampia e
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agguerrita 'pattuglia' di professionisti isolani, specie quelli del
comparto ricettivo, che in questa tappa del tour europeo di
promozione regionale, mettono insieme complessivamente migliaia e
migliaia
di
posti
letto''.
''La nazione teutonica rappresenta per la Sardegna il bacino di
affluenza piu' consistente a livello mondiale, secondo soltanto alla
Lombardia a livello assoluto. Un mercato 'forte e amico' che supera
ogni anno il milione di presenze ogni anno. I tedeschi - spiega
flycrescita
e Sardegna:
l'esponente regionale - hanno Meridiana
contribuito alla
considerevole
riparte
il
del turismo estero nell'Isola negli ultimi due annidialogo
(+2,5% nel 2012 e,
addirittura, +9% nel 2011)''.
Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013
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