Fiavet Sardegna News Indice NEWS ATTUALITA’ Fiavet Settlement System Se ne parlava da tempo, ma ora è entrato nella fase operativa – ed è stato presentato alla Bit – il Settlement Travel System di Fiavet Servizi: la piattaforma finanziaria che senza i pesanti vincoli delle fidejussioni garantirà le transazioni tra agenzie di viaggi e tour operator. In caso di mancata erogazione di servizi, l’agente verrà rimborsato in tempi rapidi, così come in caso di contenziosi sollevati dai t.o. nei confronti di un’agenzia, ci sarà un’immediata sanatoria. «Una sorta di “bsp”, di camera di compensazione dei pagamenti a disposizione di tutti gli agenti di viaggi iscritti alla federazione – ha spiegato a Milano Fortunato Giovannoni, presidente della Fiavet – ma a differenza del sistema della Iata non imporrà alcuna fidejussione. Un sistema che, una volta a regime, farà risparmiare fino al 25-30% sui costi di gestione-pratiche. Un lavoro condotto con tenacia da Enzo Manunza, che rilancerà nel concreto l’attività di assistenza e di servizi di Fiavet ai suoi associati». A garantire e quindi “blindare” le transazioni ci sarà la presenza di Iccrea, il sistema bancario delle Casse di risparmio. Accanto a questa innovazione operativa la Fiavet ha presentato anche Bracco, un vero e proprio marketplace realizzato in collaborazione con Amadeus che permetterà agli agenti di viaggi di far confluire in una sorta di circuito virtuoso condiviso da migliaia di agenzie, pacchetti invenduti o semplicemente promozioni da diffondere quanto più possibile sul territorio nazionale e garantirsi così una redditività nell’attività agenziale. Partnership Fiavet-Astoi Ma le azioni della Fiavet non si esauriscono qui, come ha tenuto a precisare lo stesso Giovannoni, che a L’Agenzia di Viaggi ha anticipato una grossa campagna promopubblicitaria, attualmente allo studio con Astoi, che avrà a disposizione un budget di 1,5 milioni di euro, erogati al 50% da ciascuna delle due associazioni. Attualmente la campagna è ancora allo studio e Astoi si è fatta carico della selezione dei progetti delle agenzie pubblicitarie interpellate, che verranno poi esaminati congiuntamente con la Fiavet per avviare in tempi brevi l’operazione immagine che ha l’obiettivo di far tornare i clienti nelle agenzie di viaggi. «Si tratta del segnale concreto più importante – ha evidenziato Giovannoni – di quella strategia di “casa comune” che travalica gli interessi delle due grandi confederazioni – Confcommercio e Confindustria – per aggregare le categorie del turismo organizzato in un’efficace azione comune per presidiare il mercato dei viaggi. Questa sinergìa con Astoi è fondamentale e dimostra come le fughe in avanti di certi t.o. che in passato andavano alla ricerca diretta del cliente, non ha pagato. Di fatto è la riaffermazione del concetto che è l’agenzia dettagliante che orienta il cliente: verso una destinazione, verso un tour operator e verso una certa tipologia di viaggio». Una federazione, dunque, che ha finalmente News Attualità News Agenzie di Viaggi News Trasporti News Norme e Tributi News Statistiche pag. 1 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 8 News Sardegna News Sardegna Attualità pag. 8 pag. 8 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 www.fiavetsardegna.it [email protected] riacceso i propri motori per fronteggiare la grave crisi del settore e raccogliere anche le sfide della commercializzazione futura. A margine, prosegue anche l’opera “politica” della federazione con il ritorno della Fiavet Lazio in Giunta e con l’inevitabile riassegnazione delle deleghe. «In questo anno di attività della Fiavet da me presieduta – ha precisato Giovannoni – abbiamo rilevato delle disfunzioni nell’attribuzione delle deleghe che verranno presto annullate con le nuove assegnazioni. Cercheremo di farlo in piena armonia e nel rispetto dei ruoli di tutti». L’accordo con Travel Life A completamento di questo ritrovato dinamismo la Fiavet ha presentato, sempre in Bit, l’accordo di collaborazione con Travel Life, una delle maggiori organizzazioni di gestione d’impresa e certificazione rivolta alle aziende turistiche e impegnate nella sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Per il primo anno di collaborazione gli adv iscritti alla federazione avranno accesso gratuito a un’iniziativa di formazione per utilizzare gli strumenti necessari a raggiungere la certificazione del turismo sostenibile. «Attualmente – ha spiegato Silvia Hendriks, project manager di Travelife – il nostro sistema è attivo in 15 Paesi europei, con il relativo Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 coinvolgimento delle associazioni di categoria, e in nazioni extra-europee come Brasile, Sudafrica e Thailandia. L’acquisizione di questa Fiavet presenta in Bit la collaborazione con Travelife Fiavet e Travelife, una delle principali iniziative di gestione d’impresa e certificazione rivolta alle aziende turistiche impegnate a raggiungere la sostenibilità, hanno presentato in Bit l’avvio della loro collaborazione. Travelife aiuta i suoi membri a sviluppare buone pratiche sostenibili, dando rilievo sia alla sostenibilità ambientale che alla responsabilità sociale e si impegna a promuovere i risultati ottenuti presso i consumatori europei e internazionali. Fiavet contribuirà alla diffusione del progetto Travelife presso i propri associati nell’ambito di un progetto Eco-Innovation supportato dalla Commissione Europea. «L’interesse per la tutela e la sostenibilità ambientale è ormai una realtà consolidata, in Italia così come nel resto d’Europa – dichiara Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet – . Oggi i turisti sono più attenti e informati e il ruolo dell’agente di viaggio deve essere anche quello di offrire consulenza ai consumatori perché possano compiere scelte responsabili riguardo ai loro viaggi e alle loro vacanze. Ma non solo perché, per le imprese, la tutela ambientale non è solo un fatto etico, ma rappresenta una ulteriore leva competitiva per distinguersi nel mercato turistico e aumentare la produttività». E prosegue Silvia Hendriks, dirigente Travelife «Siamo molto felici che Fiavet sarà la prima associazione di categoria italiana che introdurrà Travelife in Italia. La certificazione è già presente in più di 15 Paesi europei e in destinazioni turistiche chiave come Thailandia, Brasile e Sudafrica. Il suo sistema globale è comune a tutti i Paesi e garantisce un’introduzione efficace della sostenibilità, evitando confusione sui mercati». La certificazione Travelife per tour operator e agenti di viaggio è l’unico standard di sostenibilità per queste categorie formalmente riconosciuto dal consiglio globale per il turismo sostenibile (GSTC) supportato dall´UN e compatibile anche con gli standard EMAS e ISO 26000. Pagina 2 certificazione contribuirà a rafforzare la leva della competitività delle imprese di viaggio italiane, che potranno dialogare con altre adv Giovannoni: le richieste di Fiavet alla politica “Non voglio stare sui massimi sistemi. Alla politica chiedo cose pratiche, da fare subito". Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet nazionale, interviene nel dibattito che si è acceso sulle colonne di TTG Italia fra le imprese del turismo e i partiti in corsa per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. "Non faccio troppi proclami - dice Giovannoni -. Io chiedo semplicemente che venga modificato il codice Ateco delle agenzie di viaggi, e che veniamo classificati come turismo". Secondo il presidente, infatti, è necessaria un'azione a livello sia nazionale che europeo per modificare l'attuale classificazione. "Ad oggi inquadrati come 'turismo' sono solo hotel, ristoranti e bar - spiega -. Questo vuole dire che tutte le iniziative di rappresentanza sul turismo non ci vedono coinvolti. Le agenzie, infatti, sono classificate come servizi". Ampliando lo sguardo, Giovannoni lancia un'altra richiesta. "Mi serve un Governo che metta a sistema l'Italia - dice -. Perché il turismo funziona solo attraverso logiche di sistema". Fiavet sulla rete d’impresa Il modello contrattuale di Rete d’impresa può dare nuovo vigore e slancio alle strategie di networking delle adv, a patto che dal mondo politico e legislativo arrivino quei chiarimenti indispensabili per renderlo applicabile al maggior numero di situazioni. E’ questo il messaggio che è arrivato dalla Bit, dove si è tenuto un interessante forum promosso da Fiavet e dedicato al tema: “Agenzie di viaggio in Rete: l’evoluzione del network”. La Fiavet ha annunciato un ciclo di incontri tecnici con le singole Fiavet regionali, al fine di approfondire gli aspetti applicativi e innovativi del nuovo studio di settore e dell’istituto del contratto di rete di impresa. estere partner di Travelife e aumentare la propria produttività». E il web non è problema: prima cliente si informa in rete, poi prenota in agenzia Bit, Fiavet: più occupati in adv con assunzioni agevolate Il piano per lo sviluppo del turismo presentato alla Bit dal ministro Piero Gnudi, l'approssimarsi di Expo 2015, e in generale la convinzione che la politica di ogni colore intenda mettere al centro dell'agenda del futuro governo la necessità di far fruttare al massimo il turismo, hanno generato un nuovo e diffuso ottimismo tra gli addetti ai lavori riuniti sino a ieri a Rho-Pero per la 33ma edizione della Borsa Internazionale del turismo. 'Gli addetti al settore delle agenzie di viaggio - ha osservato il presidente di Fiavet Fortunato Giovannoni - sono oggi oltre 350 mila che noi vorremmo più che raddoppiare. Per quanto riguarda il Governo pensiamo che si sia perso troppo tempo a discutere sull'art. 18. Per noi è indispensabile che sia agevolato il più possibile l'ingresso al lavoro senza condizionarlo poi al tempo indeterminato". E al governo Giovannoni ha chiesto anche norme per mettere riparo all'abusivismo "che nel nostro settore - spiega riteniamo sia almeno il 30% del totale". Infine la Rete. Internet aiuta e non è visto come un nemico dalle agenzie e dai tour operator. Soprattutto non mangia posti di lavoro. "L'incidenza sul totale del turismo fai da te precisa Giovannoni - è una percentuale che a volte non arriva alle due cifre. E tra l'altro stiamo notando che tornano in agenzia anche coloro che su internet si informano e sanno tutto. Hanno però bisogno della sicurezza, con noi si sentono più garantiti. E questo vale per tutti i viaggi, in particolar modo per i viaggi d'affari. Oggi la gente che viaggia non vuole rischiare che la vacanza venga rovinata, sanno che a noi possono chiedere i rimborsi e siamo un punto di riferimento per risolvere i problemi". Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 Fiavet: l'assemblea annuale in Egitto per rilanciare la destinazione L'Egitto chiama e l'Italia risponde. La decisione di Fiavet di tenere a Luxor la propria assemblea annuale, in programma per il prossimo aprile, sottolinea la comune volontà dei due Paesi di riportare agli antichi fasti una delle rotte turistiche più importanti. "Faremo il possibile come rete di vendita - commenta Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet - e promuoveremo al meglio la destinazione, tranquillizzando tutti sulle condizioni reali del Paese, perché c'è un forte desiderio di Egitto". La scelta di Luxor è emblematica, perchè proprio la località, insieme ad Aswan e al Nilo, sta soffrendo maggiormente il calo dei turisti. Nel 2012, gli arrivi italiani in Egitto sono stati 780mila: un numero in crescita del 30 per cento rispetto ai 550mila dell'anno precedente, anche se ancora lontano dai livelli precedenti al 2011. La Penisola è il quarto mercato per il Paese nordafricano: in prima posizione c'è la Russia, che l'anno scorso ha portato all'ombra delle piramidi 2,5 milioni di turisti. Seguono la Germania, con 1,2 milioni e la Gran Bretagna, con un milione di arrivi. Le azioni (poche) che contano nel Piano Strategico di Gnudi Nel corso della Bit, il ministro Piero Gnudi ha presentato il Piano Strategico per il turismo preparato dalla Boston Consulting. Delle oltre 60 azioni tracciate nel voluminoso documento, soltanto una decina sembrano rappresentare una reale novità per il nostro turismo, le altre costituiscono una sorta di “taglia e incolla” di interventi e buoni propositi ben conosciuti dagli addetti ai lavori. Ma lo stesso ministro del Turismo ha sottolineato a Milano che «questo documento non è scritto sul marmo. È migliorabile e implementabile, ma di sicuro può rappresentare un riferimento per il futuro governo». Fabbrica dei prodotti Per un attento esame si può partire con l’azione n. 8 che menziona la creazione di una “Fabbrica dei prodotti” che si focalizzi sullo sviluppo di prodotti ben coordinati con le Regioni e personalizzati a seconda dei mercati di riferimento che vanno dall’area Brica quella dei cosiddetti “affluent repeaters”. Un’innovazione? In parte sì, perché se è vero che all’Enit esistevano i famosi “Club di Prodotto”, in questo documento vengono auspicati dei pacchetti profilati mercato per mercato e l’operazione – non certo semplice – è sicuramente fattibile ed efficace. Si passa poi all’azione n. 12 dove si cita l’Expo 2015 quale evento-vetrina da promuovere con tempestività e utile alla promozione di tutto il territorio italiano. Occasione irripetibile per commercializzare anche il resto d’Italia, tanto è vero che si suggeriscono pacchetti d’offerta combinati con temi diversi e soprattutto destinazioni diverse, da realizzare entro i prossimi mesi. Se non altro va elogiata la capacità di evidenziare l’urgenza delle azioni di Pagina 3 packaging. Nell’azione n. 20 si comincia finalmente a declinare il turismo italiano al futuro con la “F” maiuscola, con il suggerimento di sviluppare delle app rivolte ai turisti stranieri, con la contestuale creazione di una community di fan dell’Italia. Per l’attuazione di questo progetto si pronosticano solo sei mesi. Ancor più incisiva e sicuramente più impegnativa l’azione n. 23 che prospetta la formazione di una grande olta nazionale realizzata insieme ai privati, capace di quadruplicare i volumi di traffico commerciale sulla rete. Rispetto dell’ambiente Encomiabile poi l’azione n. 34 che indica un programma di sensibilizzazione degli italiani e degli ospiti per il rispetto dell’ambiente e il decoro delle mete turistiche. Un’impresa titanica – tanto è vero che la Boston Consulting ha azzardato oltre 24 mesi per la tempistica – ma indispensabile. Così come necessaria appare l’azione n. 42 che prevede un rapido sviluppo di accordi con le compagnie low cost per aumentare le tratte aeree verso destinazioni italiane dalle enormi potenzialità. In tale contesto colpisce molto il raffronto impietoso fatto dalla Boston Consulting, tra le aree Canarie-Baleari e la Sicilia: nelle mete spagnole, ad oggi si contano oltre 500 voli settimanali da tutta Europa e un patrimonio di 41 milioni di pernottamenti turistici nel 2011, mentre in Sicilia vengono operati meno di 150 voli settimanali dall’Europa e le presenze turistiche non superano i 3,5 milioni di notti. Differenza abissale che si potrebbe dimezzare in pochi mesi grazie alle partnership suggerite con i vettori low cost e low fare. Viaggi d’istruzione: è paralisi, a rischio 3mila adv È un danno generazionale oltreché operativo di proporzioni preoccupanti quello che si è abbattuto sulla nicchia dei viaggi d’istruzione, crollati del 70% su scala nazionale e del 50% su base regionale. Quello che era un momento formativo, un’esperienza di vita per migliaia di ragazzi delle scuole italiane, è stato infatti falcidiato dalla spending review che imponendo al corpo docente un tetto massimo di insegnamento costringerebbe i docenti a farsi carico delle spese di una trasferta scolastica sia in Italia che all’estero. Allarme nazionale Per il presidente di Fiavet Lazio, Andrea Costanzo, «non è solo un’emergenza che riguarda la nostra regione, con oltre 100 agenzie di viaggi sull’orlo del fallimento, bensì un allarme nazionale perché stimiamo che almeno 3mila adv rischino il collasso operativo. Anche se il turismo scolastico viene considerato un mercato di nicchia, può comunque vantare un fatturato di oltre un miliardo di euro e impegna almeno 10mila addetti nelle agenzie». Con la spending review si è spazzato via un fenomeno di grande valore culturale, «perché le gite scolastiche erano un’esperienza di viaggio, a volte unica per diversi ragazzi – ha proseguito Costanzo –senza considerare che proprio questo comparto poteva contribuire alla destagionalizzazione e diversificazione delle destinazioni turistiche italiane ed europee prescelte». «Scriveremo subito al governo che si insedierà dopo le elezioni per evidenziare l’urgenza di una soluzione che non riguarda solo le nostre imprese ma tutto il contesto didattico, con i suoi 4,5 milioni di studenti, poiché i viaggi d’istruzione sono – o almeno dovevano essere – parte integrante del programma di studio. Faremo poi presente – ha aggiunto il presidente di Fiavet Lazio – che il danno erariale scaturito dal mancato fatturato generato da questi viaggi, sarà decisamente superiore al risparmio prodotto dalla riduzione di ore imposta agli insegnanti. Per non parlare del diffuso fenomeno dell’abusivismo che in questo segmento di viaggi organizzati va dal 20% del Nord Italia al 45% del Mezzogiorno». Una possibile soluzione L’associazione regionale, ma anche Fiavet nazionale, sembrano avere già una soluzione da sottoporre ai referenti istituzionali, come ha spiegato Marco Zampieri, consigliere di Fiavet Lazio e delegato al turismo scolastico: «Proporremo al governo di reinserire gli insegnanti nel novero di quei dipendenti statali che possono beneficiare delle cosiddette indennità di missione, coprendo così i loro costi di viaggio. E se il governo futuro dovesse precludere anche questa eventualità, potremmo ricorrere Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 Intermodalità nei trasporti Incontestabile, poi, l’azione n. 44 che auspica l’incremento dell’intermodalità nei trasporti con collegamenti efficienti aeroporto-città-stazione ferroviaria in almeno quattro città-top come Milano, Roma, Bologna e Firenze. Qui interviene la priorità di connettere l’Alta Velocità ferroviaria con gli scali con i maggiori arrivi turistici. Condivisibili anche le azioni 51 e 52 che auspicano la istituzione di una Sezione Turismo presso gli Uffici del ministero per lo Sviluppo preposto all’individuazione dei Fondi Strutturali Europei 2014-2020 e la creazione di Reti d’impresa specializzate nel turismo con progetti-pilota che possano delinearne il modello più virtuoso. Di sicuro interesse economico, infine, le azioni 55 e 56 che suggeriscono rispettivamente il recupero delle quote “tax refund” per un pronto reinvestimento nel turismo – un budget annuale che sfiora i 300 milioni di euro – e il riutilizzo dei proventi di visti turistici concessi per finanziare un Fondo per iniziative di commercializzazione del turismo. www.governo.it all’estrema ratio di pagare noi la trasferta didattica dell’insegnante, come fosse un costo che normalmente l’adv contempla per gli accompagnatori». Così come non è stata esclusa l’ipotesi di richiedere un parziale uso dei Buoni-Vacanza solitamente orientati al turismo sociale, da riversare nel mercato del turismo scolastico. Idee e ipotesi di lavoro tutte percorribili, ma bisogna far presto, perché se l’anno in corso è ormai pregiudicato, si deve perlomeno garantire una prospettiva al turismo scolastico dei prossimi anni e di conseguenza tutelare la specializzazione di migliaia di agenzie di viaggi. Marketing, tassa soggiorno, Italia.it, alberghi di qualità e nuove linee low cost tra le proposte Ministero con portafogli per il turismo: l'idea di Gnudi ed Enit Per il rilancio del turismo servono un ministero con portafoglio, un lavoro sinergico con le Regioni, che già da tempo l'Enit sta portando avanti, e campagne promozionali che colpiscano l'immaginario dei turisti, che se nel 2010, nel mondo, erano 890 milioni, nel 2020 saranno 1 miliardo e 350 milioni, di cui 700 milioni provenienti da Paesi emergenti. Sono queste le osservazioni espresse nel corso del Forum che si è svolto all'Ansa, dal ministro del Turismo Piero Gnudi e dal presidente e dal direttore generale dell'Enit, Pier Luigi Celli e Andrea Babbi. Gnudi, tra l'altro, non ha risparmiato qualche critica precisa: "Il turismo non è mai stato al centro delle campagne elettorali e questo è il motivo per cui l'Italia ha perso terreno in questo campo". "Mai è stato nell'agenda politica dei governi", ha aggiunto. "Si è sempre pensato - ha accusato il ministro - all'industria ma non al turismo; se avessimo speso nel turismo un centesimo di quello che abbiamo speso nell'industria, ora il settore non sarebbe in queste condizioni. Nel '95 l'Italia era il primo Paese in Europa per arrivi, ma ora siamo solo terzi. Abbiamo però le caratteristiche per tornare ad essere leader". La soluzione per il ministro? "Bisogna creare i circuiti giusti ma soprattutto avere nuove linee low cost che colleghino l'Italia ai Paesi emergenti ed una struttura alberghiera di qualità che nel sud, purtroppo, spesso non abbiamo". Anche secondo Celli "é necessario colpire l'immaginario, e inventare un nuovo marketing: non ci si può rilassare sui prodotti tradizionali. I nuovi turisti sono poco informati, ma nei prossimi 10 anni aumenterà la quota di turisti esperti e con budget maggiori e bisogna offrire prodotti che catturino l'attenzione di persone più esperte e con budget più alti". Celli, soprattutto, è contrarissimo all'unione del ministero del Turismo, nel prossimo governo, con quello dei Beni Culturali, come vorrebbero alcune Pagina 4 BIT: piattaforma di confronto ma calano i visitatori. I social network volano anticipazioni giornalistiche. "Serve un ministero del Turismo con portafoglio, che possa vendere l'Italia all'estero - ha sottolineato - un ministero forte, anche perché il peso del turismo su Pil e occupazione può crescere molto: ora è dell'8,6% ma in Spagna è del 15%. Da noi il settore produce il 9,7% di occupati, la Spagna arriva quasi all'11%. Preferiamo un ministero che possa muoversi con agilità che fare un La crisi del settore non risparmia nessuno. 'corpaccione' unico in cui è difficile muoversi". Chi conosce e ha frequentato più volte la Concorda il ministro Gnudi: "servono Bit non può negare di aver visto assolutamente un ministero del Turismo ed un oggettivamente nei giorni scorsi una ministro che sia concentrato al 100% su questi versione light della fiera. Senza dubbio temi". non sono mancate le buone intenzioni per Quindi si è passati alla tassa di soggiorno, che una kermesse tra incontri e confronti sul per Celli e Gnudi deve diventare una tassa di turismo e sulle problematiche del settore. scopo". "Non siamo contrari alla tassa di “Questa edizione, con le sue 84.000 soggiorno - ha detto Gnudi - ma vogliamo che presenze – commenta Marco Serioli, serva a promuovere il turismo, non che quei Direttore Exhibitions di Fiera Milano – soldi vadano in un calderone generale". ha registrato una sostanziale tenuta degli Celli ha quindi affrontato il tema della revisione operatori professionali, mentre come da del Titolo V della Costituzione, "una questione aspettative, il pubblico dei viaggiatori è delicato". "Le Regioni tendono a mantenere calato (30.400)”. questa competenza - ha aggiunto Celli - noi Un’edizione senza dubbio rinnovata, a abbiamo cercato di recuperare questo rapporto, partire dall’ascolto dei player del settore: si nell'interesse di tutti. La competenza esclusiva è aperta con la presentazione ufficiale del alle Regioni ha comportato una frammentazione Piano strategico per lo sviluppo del turismo dell'efficienza, secondo alcuni questo è provato, in Italia, alla presenza del Ministro per gli per altri no". Infine un cenno anche al portale Affari Regionali, il Turismo e lo Sport Piero Italia.it: "Il portale passerà all'Enit quando il Gnudi e del Segretario Generale decreto del ministro sarà registrato - ha dell’UNWTO Taleb Rifai. spiegato Babbi - poi sarà compito dell'Enit La decisione di presentare il Piano in portarne avanti i contenuti. Abbiamo però già occasione della Bit, ha riconosciuto a iniziato a lavorarciDidascalia e a vedere cosa bisogna questa professionale, il che descrive l'immagine o lamanifestazione foto. cambiare, dando gli input giusti. Nel dialogo che ruolo di business hub per l’offerta turistica. stiamo riallacciando con le Regioni - ha Bit BuyItaly, primo workshop al mondo per concluso - deve diventare il portale dei tanti il prodotto Italia, ha visto la presenza di portali regionali. Per il 90% è visitato da 600 top buyer da 50 paesi e più di 2.000 stranieri: il nostro sforzo sarà di renderlo seller italiani, superando il numero di sempre più appetibile e moderno". Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 Reggono le partenze individuali per incontrare clienti o per le fiere Bit, le aziende tagliano anche i viaggi di lavoro Le aziende tagliano anche le spese dei viaggi di lavoro: in calo soprattutto le trasferte per motivi di formazione del personale, per lanciare un prodotto o per riunione intra-aziandali. Reggono le partenze individuali per incontrare clienti o fornitori e quelli legati ad eventi fieristici. E' quanto emerge dalla una ricerca della rivista Turismo d'Affari, che alla Bit ha presentato i dati della dodicesima edizione del suo Osservatorio sul Business Travel. L'indagine ha analizzato il mercato del turismo d'affari in Italia nel 2012 evidenziando una perdita di circa 1,1 milioni di viaggi rispetto all'anno precedente, fermandosi a un numero di trasferta pari a 29,9 milioni. Una contrazione del 3,3%, causata in particolare dalla riduzione di viaggi nella stessa regione, in Italia o in Europa, mentre tengono quelli intercontinentali (-0,3%). I viaggi individuali per incontrare clienti e fornitori scendono del 3% ma rimangono la motivazione Soprattutto tra i giovani cresce l'importanza dei viaggi ecosostenibili Bit, 39% italiani pagherebbe di più per ecovacanza Quattro italiani su dieci (39%) sarebbero disponibili a pagare dal 10 al 20% in più per una vacanza se avessero garanzie per l'ambiente, mentre a parità di prezzo il 70% opterebbe per un albergo 'green'. Lo rivela il terzo rapporto 'Gli italiani, il turismo sostenibile e l'ecoturismo' presentato alla Bit di Milano dalla fondazione UniVerde e da Ipr Marketing. Stando all'indagine, condotta su un campione di mille persone, la metà degli italiani è sempre più orientata a scegliere soggiorni turistici che non danneggino l'ambiente, con punte del 64% tra i giovani sotto il 34 anni. Prima di prenotare in una struttura, una persona su tre si informa sulla sua sostenibilità e per farlo usa soprattutto internet, a cui ricorre l'89% (rispetto al 78% di un anno fa e al 65% del 2011). Infine, l'Italia non pare brillare quanto a offerta turistica ecosostenibile. In una scala da uno a dieci, l'unica città che supera di poco la sufficienza è Firenze (voto 6,3), mentre Napoli (4), Bari (4,1) e Palermo (4,3) si piazzano in fondo alla classifica. Pagina 5 principale per la trasferta aziendale, con una quota di mercato al 65,3%. Le trasferte collettive legate ai congressi, incentive e lancio di nuovi prodotti e alle "riunioni intra-aziendali" diminuiscono, rispettivamente, del 6,7% e del 5,2%. Ma secondo gli esperti la crisi non c'entra: una possibile spiegazione potrebbe essere nella crescente diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione a distanza che potrebbe avere ridotto le trasferte per riunioni e congressi. Infine, l'aereo per il secondo anno consecutivo realizza la migliore performance, a +1,4%. Nonostante i dati tutti con segno negativo in complesso la spesa per i viaggi di affari è salita a quota 18,3 miliardi di euro, in crescita dell' 1,1% rispetto ai valori dell'anno precedente. Ma in termini reali, secondo l'Osservatorio, gioca l'inflazione e l'aumento dei costi legati alla svalutazione del cambio euro/dollaro. Pubblico più variegato con un maggiore interesse per focus e workshop Bit, da vetrina è diventata piattaforma turismo Da vetrina dell'offerta turistica a vera e propria piattaforma del settore. Amplia il suo raggio di azione la Borsa Internazionale del Turismo che si è chiusa ieri alla Fiera di Milano nei padiglioni di Rho-Pero. Dopo essere stata per 33 anni la più importante passerella per la promozione turistica italiana e internazionale, in questa edizione la Bit si è confermata come punto di riferimento per la formazione, l'approfondimento delle tematiche del settore, lo sviluppo del business, i trend. Nei quattro giorni della rassegna decine i focus, i workshop, gli eventi. Ed ecco qualche dato: Bit BuyItaly ha visto la presenza di 600 top buyer da 50 paesi e più di 2.000 seller italiani, superando il numero di appuntamenti business del 2012, arrivando a quota 19mila152. Il 25% dei buyer presenti erano new entry, che non avevano mai partecipato a un workshop in Italia. Importante il riscontro dalle economie emergenti: aumento dei buyer dalla Cina, presenza di nuovi paesi, tra cui Kazakistan e Sudafrica; importanti conferme da India, Russia e in crescita da Israele. Tra i mercati tradizionali da segnalare i buyer nordamericani e tedeschi. "Questa edizione, con le sue 84 mila presenze - ha commentato Marco Serioli, direttore Exhibitions di Fiera Milano - ha registrato una sostanziale tenuta degli operatori professionali, mentre come da aspettative, il pubblico dei viaggiatori è calato (30.400)". E infatti quest'anno si sono visti meno visitatori con i trolley da riempire con opuscoli e depliant mentre è aumentato il pubblico degli operatori che alla Bit arrivano per capire strategie turistiche oltre che per concludere affari. Un centinaia di paesi ospiti, circa 2000 espositori, per una appuntamenti business del 2012, arrivando a quota 19mila152. Il 25% dei buyer presenti erano new entry, che non avevano mai partecipato a un workshop in Italia. Importante il riscontro dalle economie emergenti: aumento dei buyer dalla Cina, presenza di nuovi paesi, tra cui Kazakistan e Sudafrica; importanti conferme da India, Russia e in crescita da Israele. Tra i mercati tradizionali da segnalare i buyer nordamericani e tedeschi. “Questa edizione, con le sue 84.000 presenze – commenta Marco Serioli, Direttore Exhibitions di Fiera Milano – ha registrato una sostanziale tenuta degli operatori professionali, mentre come da aspettative, il pubblico dei viaggiatori è calato (-30.400)”. In primo piano la presenza come Paese ospite d’onore della Cina con flussi in costante crescita anche verso l’Italia: “Siamo felici di essere stati il Paese ospite di questa Bit, – dichiara Liu Cheng, Direttore Generale dell’Ufficio Nazionale del Turismo Cinese – un’opportunità unica di visibilità e comunicazione. Come Paese, siamo inoltre molto soddisfatti sia della qualità del pubblico trade sia del flusso di viaggiatori”. Hanno visto un’affluenza particolarmente elevata ai seminari dedicati alle nuove tecniche di vendita, oltre a quelli sulle tematiche del marketing digitale – online e social. Cresce l’attenzione dei viaggiatori e dei professionisti del settore verso gli strumenti social di Bit: circa 27mila i fan che popolano la pagina Facebook e più di 3.000 i follower dell’account Twitter @bitmilano #Bit2013. L’app Facebook “Che viaggiatore sei?” è stata utilizzata da oltre 20mila persone per individuare il proprio profilo di viaggiatore attraverso un divertente gioco-test.Per la seconda volta in contemporanea con Bit 2013, si è svolta la 21a edizione di Eudi Show, il Salone europeo delle attività subacquee. L’appuntamento con Bit 2014 è al quartiere fieramilano a Rho da giovedì 13 a domenica 16 febbraio del prossimo anno. Bit che, al di là dei numeri, si ricorderà anche per un'altra peculiarità, la concomitanza con la campagna elettorale. Pochi i politici che si sono visti in Fiera e quasi tutti comunque hanno preferito lasciare fuori dagli stand colorati le polemiche elettorali parlando solo di turismo Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 Il primo manifesto sul turismo accessibile partì proprio dalla borsa milanese nel 1995 Turismo per tutti, alla Bit presentato il libro bianco Nel mondo un miliardo di persone soffrono per disabilità da lievi a gravi, senza contare poi anziani, celiaci, famiglie con bambini piccoli. Quando queste persone diventano turisti e viaggiano, alberghi, ristoranti, mezzi di trasporto e ogni altra struttura connessa dovrebbero essere nelle condizioni di essere accessibili ai loro bisogni. A che punto siamo in Italia per una Ospitalità con la O maiuscola? Lo spiega ‘Accessibile è meglio', primo libro bianco sul turismo per tutti in Italia 2013 a cura del Comitato per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile organo della Struttura di Missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia della presidenza del consiglio dei ministri presentato alla Bit in corso fino a domenica alla Fiera di Milano. "Il diritto per tutti a fare turismo non dovrebbe più essere solo una prescrizione di legge da far osservare imponendo l'abbattimento delle barriere architettoniche" ha detto Flavia Maria Coccia, coordinatore struttura di Missione rilancio immagine dell'Italia presentando lo studio stampato con la presentazione del Bit e lo specchio del turismo Chi lavora nel turismo sa perfettamente che le fiere, oltre a essere la sede ideale per la promozione delle destinazioni - e alcune anche per la firma di accordi e contratti -, sono anche momenti utili per misurare la temperatura del mercato, le prospettive per la stagione e, non ultimo, il grado di salute del settore. Davanti allo spettacolo che ci ha offerto quest'anno la Bit, molti hanno pensato - e non a caso era uno dei temi più ricorrenti di qualsiasi conversazione che fosse morta. Lontani sono i tempi in cui i padiglioni della fiera ospitavano centinaia di espositori e migliaia di professionisti del turismo, oltre che un pubblico ricco e interessato. Imputare questo stato di cose alla sola crisi economica è plausibile ma non è sufficiente. Se poi vogliamo misurare lo stato di salute del settore, dal mio punto di vista, la lettura non è migliore. La Bit è lo specchio del turismo, ovviamente di quello italiano, e ci mostra purtroppo un turismo in forte crisi d'identità. La sensazione che si aveva camminando fra le corsie della fiera era quella di un settore spaesato, senza direzione né obiettivi, senza idee né forza. Una sorta di depressione cosmica, direi, dovuta a una mancanza d'innovazione e di novità. Ed è proprio questo il punto! Nessuna novità, nessuna nuova proposta, caspita! Pochi operatori e riduzione estrema degli spazi e degli stand. Poche le destinazioni italiane presenti e pochi anche i Paesi teoricamente interessati al nostro mercato come outgoing. Una fotografia, quella del turismo italiano, un po' preoccupante! La sensazione fra gli operatori è di totale smarrimento. Neanche la presentazione del Piano strategico nazionale per il turismo è servita a trasmettere positività, ma, quel che è peggio, non ha suscitato interesse. In gergo social, si può dire che il sentiment registrato è neutro! Se applichiamo la teoria che le fiere sono il termometro e lo specchio del mercato turistico, allora è evidente che il turismo in Italia non sta per niente bene. Mancanza di leadership, di visione e di aspettative, concezioni vecchie, generale senso di smarrimento delle aziende, destinazioni che ancora propongono festival e sagre per attirare turisti, tutto che si ripete uguale a se stesso, come sempre quando ormai, invece, tutto è cambiato. Forse lo specchio ci rimanda un'immagine distorta, anche se purtroppo non credo! In ogni caso, il termometro indica che abbiamo la febbre. Pagina 6 ministro Piero Gnudi insieme al presidente di Enit Pier Luigi Celli. Il primo manifesto sul turismo accessibile partì proprio dalla Borsa Internazionale del Turismo nel 1995. Un cammino lungo. "Siamo al punto - commenta Coccia - che in Italia ci sono 360 progetti, parcellizzati, particolari fatti nelle regioni. E venuto il momento di raggrupparli e fare sistema. Cioé prendere i migliori e copiarli, comunque fare in modo che tutta l'Italia abbia un solo progetto. Altrimenti si sprecano risorse ed energie". NEWS AGENZIE DI VIAGGI Agenti di viaggi verso il voto: scontro sulle tasse Meglio il taglio dell'Imu o una ritoccatina all'Irpef? Abolizione dell'Irap o patrimoniale? Tra pochi giorni anche gli agenti di viaggi saranno chiamati alle urne per esprimere la propria preferenza sul prossimo Governo. Ed è probabile che il tema delle tasse, al centro della campagna elettorale, sarà determinante per spostare la crocetta tra i diversi schieramenti. Il Sole 24 Ore dedica oggi un ampio servizio ai programmi dei partiti proprio in tema di fisco, confrontando le scelte in fatto di tasse dei principali candidati premier. Ad accomunare tutti gli schieramenti è l'ipotesi di una revisione dell'Imu: le ricette vanno dall'abolizione con restituzione di quanto versato nel 2012 (Pdl) alla revisione degli importi per i redditi più bassi (Pd e Scelta Civica, la lista di Mario Monti). Fuori dal coro Oscar Giannino: Fare per Fermare il declino, infatti, propone tagli all'Imu per le aziende. Dibattito caldo anche su Irpef e Irap. La prima entra nel mirino di Pd e Pdl (che propongono, rispettivamente, la riduzione della prima aliquota e l'adozione di due soli scaglioni di reddito, con limite a 43mila euro). Per la seconda, una delle tasse più contestate soprattutto dalle imprese, si va dal dimezzamento proposto da Mario Monti all'abolizione propugnata da Silvio Berlusconi e Oscar Giannino. Il tema Equitalia, inoltre, infiamma ulteriormente il dibattito. Storico cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo (che ne propone l'abolizione, insieme alla cancellazione del Redditometro), per Silvio Berlusconi diventa un ente cui ridurre i poteri. Lotta senza quartiere all'evasione, invece, per Antonio Ingroia di Rivoluzione Civile, che chiede l'applicazione della legge antimafia anche per chi si nasconde al fisco. NEWS TRASPORTI Pronti anche pacchetti low cost per abbinare viaggio a soggiorno in hotel sardi Tirrenia, ora il traghetto si paga a rate Tirrenia contro la crisi e il caro petrolio: biglietti della nave divisibili in dieci rate per tariffe superiori ai 300 euro e pacchetti low cost con viaggio più albergo in alcune località della Sardegna, con sconti anche del 25%. Sono le due novità annunciate dal presidente di Cin Tirrenia, Ettore Morace. "Le rate sono senza interessi - ha sottolineato Morace - e gli accordi con gli alberghi hanno l'obiettivo di far viaggiare i passeggeri anche al di la dei canonici mesi delle vacanze estive. Insomma, puntiamo alla destagionalizzazione". Il presidente ha quindi stilato un primo bilancio dell'esperienza nuova Tirrenia: "Siamo partiti nel 2012 - ha detto Morace - e abbiamo già un incremento di passeggeri nello scorso anno del 10%". Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 NEWS NORME E TRIBUTI Le scadenze fiscali di fine marzo Scadenza del 1.3.2013 Opzione IRAP Adempimento: Comunicazione dell'opzione per determinare il valore della produzione netta ai fini Irap con le stesse modalità utilizzate dalle società di capitali Soggetti: Societa' di persone e imprese individuali in regime di contabilità ordinaria Modalità: Presentazione esclusivamente in via telematica. Normativa di riferimento: - D.Lgs. 15/12/1997, n. 446, art. 5-bis; - Provv. Agenzia delle entrate 31/03/2008 Scadenza del 4.3.2013 Ravvedimento sprint omessi versamenti di imposte e ritenute Adempimento: Ultimo giorno utile per la regolarizzazione, mediante ravvedimento, dei versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 18 febbraio 2013 (il termine ordinario del 16 cade di giorno festivo) usufruendo della riduzione della sanzione in misura pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo sino al quattordicesimo. Soggetti: Soggetti obbligati ai versamenti unitari Modalità: Il versamento va fatto, utilizzando il Modello F24, esclusivamente in via telematica. Il ravvedimento comporta il versamento di sanzioni ridotte pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo (oltre agli interessi legali), a condizione che le violazioni oggetto della regolarizzazione non siano state già constatate e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento (inviti di comparizione, questionari, richiesta di documenti, ecc.) delle quali l'autore ed i soggetti solidalmente obbligati abbiano avuto formale conoscenza. Gli interessi, per i sostituti d'imposta, vanno cumulati all'imposta. Il ravvedimento comporta il versamento di sanzioni ridotte pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo Pagina 7 (oltre agli interessi legali), a condizione che le violazioni oggetto della regolarizzazione non siano state già constatate e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento (inviti di comparizione, questionari, richiesta di documenti, ecc.) delle quali l'autore ed i soggetti solidalmente obbligati abbiano avuto formale conoscenza. Gli interessi, per i sostituti d'imposta, vanno cumulati all'imposta. Normativa di riferimento: - D.Lgs. 18/12/1997, n. 471, art. 13 - D.Lgs. 18/12/1997, n. 472, art. 13 - Risoluzione 17/02/2009, n. 43/E - Risoluzione 14/07/2008, n. 296/E - Risoluzione 24/05/2007, n. 114/E - Risoluzione 04/06/2002, n. 166/E - Risoluzione 24/04/2001, n. 52/E - Risoluzione 28/03/2001, n. 36/E - Risoluzione 09/08/2000, n. 131/E - Risoluzione 14/07/2000, n. 113/E - Circolare 13/07/1998, n. 184/E; - Risoluzione 23/06/2011, n. 67/E. Codice tributo: 8901 - Sanzione pecuniaria Irpef 1989 - Interessi sul ravvedimento Irpef 8902 - Sanzione pecuniaria addizionale regionale Irpef 1994 - Interessi sul ravvedimento Addizionale Regionale 8926 - Sanzione pecuniaria addizionale comunale Irpef 1998 - Interessi sul ravvedimento Addizionale Comunale all'IRPEF Autotassazione - art. 13 D.Lgs. N. 472 del 18/12/1997 8904 - Sanzione pecuniaria Iva 1991 - Interessi sul ravvedimento IVA 8918 - IRES - Sanzione pecuniaria 1990 - Interessi sul ravvedimento Ires 8907 - Sanzione pecuniaria Irap 1993 - Interessi sul ravvedimento Irap 8906 - Sanzione pecuniaria sostituti d'imposta Scadenza del 5.3.2013 Imposta erariale aeromobili privati Adempimento: Versamento dell'imposta erariale: - per gli aeromobili con certificato di revisione della aeronavigabilità in corso di validità alla data di entrata in vigore del D.L. n. 201/2011 (6 dicembre 2011), in misura pari a 1/12 degli importi stabiliti per ciascun mese da quello in corso alla stessa data sino al mese in cui scade la validità del certificato; - per gli aeromobili per i quali il rilascio o il rinnovo del certificato di revisione della aeronavigabilità avviene nel periodo compreso fra il 6 dicembre 2011 e il 31 gennaio 2012. Soggetti: Proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanziaria di aeromobili privati Modalità: Il versamento va fatto, utilizzando il Modello F24 Versamenti con elementi identificativi Normativa di riferimento: - D.L. 6/12/2011, n. 201, art. 16 - Provvedimento Agenzia delle entrate 3/2/2012; - Risoluzione Agenzia delle entrate 3/2/2012, n. 11/E. Codice tributo: - 3368 - Imposta erariale sugli aeromobili privati di cui all'art. 16, comma 11 e 15-bis, d.l. 201/2011; - 8935 - Sanzione di cui all'articolo 13 del d.lgs. 472/1997 - Ravvedimento art. 16, comma 15-bis, d.l. 201/2011; - 1930 - Interessi sul ravvedimento di cui all'articolo 13 del d.lgs. 472/1997 - art. 16, comma 15-bis, d.l. 201/2011. Sanzioni: Sanzione amministrativa: - omesso o insufficiente versamento: sanzione pari al 30% dell'ammontare non versato; Scadenza del 15.3.2013 Fatturazione differita Adempimento: Emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese precedente e risultanti da documenti di accompagnamento. La registrazione deve avvenire con riferimento al mese di effettuazione. Soggetti: Imprese ed esercenti arti e professioni soggetti ad IVA Modalità: Registro delle vendite o dei corrispettivi Normativa di riferimento: - D.P.R. 26/10/1972, n. 633, art. 21 e 23; - D.P.R. 14/08/1996, n. 472, art. 1; - Circolare 19/10/2005, n. 45/E; - Risoluzione 15/11/2004, n. 135/E; - Risoluzione 07/03/2002, n. 78/E. Sanzioni: Sanzione amministrativa: - violazione obblighi di fatturazione/registrazione per operazioni imponibili: sanzione dal 100% al 200% dell'Iva relativa al corrispettivo non documentato/registrato con un minimo di euro 516; - violazione obblighi di fatturazione/registrazione per operazioni non imponibili o esenti: sanzione dal 5% al 100% dei corrispettivi non documentati/registrati con un minimo di euro 516; - registrazione con indicazione di un'imposta inferiore a quella dovuta: sanzione dal 100% al 200% dell'imposta non documentata, con un minimo di euro 516; - omesso o insufficiente versamento periodico: sanzione pari al 30% dell'importo non versato. Sanzione penale: - emissione di fatture per operazioni inesistenti: reclusione da 1 e 6 mesi a 6 anni. Se l'importo è inferiore a euro 154.937,07 per periodo d'imposta, si applica la reclusione da 6 mesi a 2 anni Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 I dieci nodi del redditometro. Ecco le linee guida per contribuenti e professionisti Tempo di chiarimenti. Con la circolare n. 1/E/2013 (la cosiddetta circolare Telefisco) l'agenzia delle Entrate ha illustrato il suo punto di vista su taluni aspetti del nuovo redditometro 1. Il redditometro può essere retroattivo? Il primo è quello secondo cui il nuovo strumento, in quanto conosciuto a fine 2012 (con l'emanazione del Dm 24 dicembre 2012), non potrebbe trovare applicazione per le annualità 2009/2010/2011 (precedenti al 2012). Sul punto, però, va obiettato che non sembra venga messo in discussione il principio di difesa del contribuente (articolo 24 della Costituzione). Il redditometro poggia sul principio che "se si è speso, prima probabilmente si è guadagnato". E' il principio di fondo dell'accertamento sintetico che vale fin dal 1932 (articolo 1 del Rd 17 settembre 1932, n. 1261), quando al tempo si voleva misurare il tenore di vita delle persone sulla base di "circostanze o elementi di fatto" che si sostanziavano nelle spese sostenute. Anche con la riforma degli anni '70 del secolo scorso l'accertamento sintetico si è sempre basato sulle spese effettuate dal contribuente (si veda circolare 27/7/2648 del 14 agosto 1981). Per cui dire che il contribuente non poteva sapere che attraverso il sostenimento delle spese non sarebbe potuto essere sottoposto ad accertamento sintetico appare fuori luogo; quindi, appare legittimo che il nuovo redditometro – norma chiaramente di natura procedimentale e, quindi con possibile applicazione retroattiva – possa trovare applicazione anche per le annualità 2009/2010 e 2011, precedenti all'emanazione del decreto di approvazione del redditometro Pagina 8 NEWS SARDEGNA NEWS STATISTICHE Indagine Isnart su 1.615 operatori e imprenditori del settore Meno tasse e più poteri a ministero, il turismo che vorrebbero gli operatori Abbassare la pressione fiscale su imprese e famiglie, innovare l'offerta per renderla appetibile ad un turista con minore capacità di spesa, dare un ruolo più forte alla politica nazionale per rafforzare il comparto del turismo. Sono le richieste degli addetti ai lavori secondo quanto risulta dalla ricerca 'Quale politica per il turismo dal nuovo governo nazionale' messa a punto dall'Isnart, tra il 27 gennaio e il 3 febbraio attraverso 1.615 interviste. Operatori e imprenditori intervistati ritengono, infatti, nel 60,2% dei casi, che è necessario un rapido intervento del governo nazionale sul fronte della riduzione della pressione fiscale sulle imprese mentre per un altro 36% il nuovo governo dovrebbe innanzitutto ridurre le tasse sulle famiglie. Per il 67,8% degli intervistati il nuovo governo dovrebbe attuare una politica per il turismo di livello nazionale. Secondo il 32,6% infatti, solo una politica nazionale può rafforzare la nostra offerta a livello internazionale. Per fronteggiare il tendenziale 'impoverimento' della domanda turistica interna, il 60,8% degli intervistati ritiene importante innovare l'offerta per renderla appetibile ad un turista con minore capacità di spesa mentre per il 33,9% la ricetta vincente sta nel focalizzare l'offerta sui turisti stranieri. Quanto all'andamento nei prossimi anni della domanda turistica interna, la gran parte degli operatori è pessimista: il 29,4% ritiene infatti che diminuiranno sia quella interna che quella internazionale verso l'Italia ma c'é un 26,5% che crede che se quella interna continuerà a diminuire, quella internazionale verso l'Italia aumenterà. NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ In vetrina a Milano "La Sardegna che fa bene" "Presentiamo una Sardegna che coinvolge - ha affermato l’assessore Crisponi parlando della terza edizione dell’Isola che danza, campagna di promozione turistica degli eventi di inizio anno con circa 150 comuni isolani interessati - una Sardegna che custodisce e celebra i suoi aspetti più intimi e curiosi. I Carnevali e i riti della Settimana santa mettono insieme i valori della nostra identità, andando incontro alle esigenze dei nostri territori e della nostra gente, che da secoli tramanda storie e tradizioni straordinarie”. MILANO, 2 FEBBRAIO 2013 - È andato in scena oggi al centro di Milano il meglio della Sardegna che produce. Una giornata interamente dedicata all'evento ‘Sardegna che fa bene’, organizzato dalla Regione (presidenza, assessorato del Turismo e agenzia Sardegna Promozione), che ha concentrato in un unico appuntamento alcuni assi portanti dell’identità sarda, dalle attrattive culturali e turistiche, rappresentate dall'Isola che danza (con l’esibizione dei Mamuthones), dalle sue eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche, legate alla qualità di vita nell'Isola e alla longevità dei suoi abitanti, e da quelle sportive, simboleggiate dalla Dinamo Sassari. In mattinata, all'interno del Sardegna Store milanese, si è svolto un ‘press meeting’, coordinato dal giornalista Davide Paolini (‘Gastronauta’ di Radio24), durante il quale sono intervenuti gli assessori del Turismo, Luigi Crisponi, e dell’Industria, Alessandra Zedda, il direttore centrale dell’agenzia Sardegna Promozione, Mariano Mariani, il docente di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare dell’Università degli Sassari, Luca Deiana, e il presidente della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara. All’incontro con la stampa erano presenti Autorità milanesi e lombarde e, oltre al presidente, anche dirigenti, staff tecnico e squadra della Dinamo (che domani giocherà a Cantù il 18° turno del campionato di Basket di serie A). Hanno partecipato all’evento anche i ‘Mamuthones’ e gli ‘Issohadores’, simboli identitari del Carnevale isolano, che successivamente, nel tardo pomeriggio, si sono poi esibiti in piazza Duomo (e seguiranno domani la Dinamo anche nel palazzetto brianzolo). "Presentiamo una Sardegna che coinvolge - ha affermato l’assessore Crisponi parlando della terza edizione dell’Isola che danza, campagna di promozione turistica degli eventi di inizio anno con circa 150 comuni isolani interessati - una Sardegna che custodisce e celebra i suoi aspetti più intimi e curiosi. I Carnevali e i riti della Settimana santa mettono insieme i valori della nostra identità, andando incontro alle esigenze dei nostri territori e della nostra gente, che da secoli tramanda storie e tradizioni straordinarie”. "E’ stata un’occasione speciale per far conoscere ulteriormente la Sardegna - ha aggiunto l’assessore Zedda, Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 Bit Sardegna, ecco il turismo religioso Strade dello spirito per rilancio settore Per la prima volta alla fiera di Milano irrompe il turismo religioso. Il progetto voluto dalla Regione punta a valorizzare un settore in crescita. Gli itinerari dello spirito della Sardegna entrano per la prima volta nei circuiti nazionali e internazionali del turismo religioso. Il progetto voluto dalla Regione per rilanciare il settore nell'Isola, reduce da un 2012 particolarmente sofferto, è stato selezionato dall'Opera Romana Pellegrinaggi per far parte dei programmi di promozione 2013 in un'occasione speciale, come quella dell'Anno della fede. Oggi il battesimo alla Bit di Milano, nello spazio Italia dell'Enit, presente l'assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi. Un'occasione per tracciare un quadro dello stato attuale del turismo in Sardegna. "L'Isola - ha chiarito Crisponi - rimane una delle destinazioni più ricercate dai turisti di tutto il mondo e nel 2013 punta a superare le criticità che hanno caratterizzato le ultime stagioni, legate in particolare alla grave crisi economica internazionale e al 'nodo trasportì. I numeri raccontano una stagione 2012 sofferta: il calo degli arrivi in nave sono in doppia cifra - ha ricordato l'assessore - mentre tengono i tre aeroporti sardi (1,3%), che hanno superato i 7 milioni di passeggeri per il secondo anno di seguito. E' il mercato italiano quello in crisi, in linea con tutte le regioni, continua a crescere, invece, quello straniero (+2,5%). Ripartiamo da questo dato con fiducia", ha concluso Crisponi. Circa 150 operatori isolani, in rappresentanza di enti e istituzioni, strutture ricettive, tour operator e agenti di viaggi, consorzi turistici, vettori, società di servizi e di gestione, partecipano al workshop dell'offerta turistica italiana giunto alla 28esima edizione. Nello stand Sardegna sono visibili una serie di novità digitali, a partire dalla nuova app per turisti, 'App(ortata) di manò, scaricabile gratuitamente dall'Apple store. In essa sono pubblicate quattro carte tematiche: archeologica, delle spiagge, delle tradizioni popolari e dell'artigianato artistico. Sono state pubblicate, e presentate alla Bit, anche l'edizione 2013 dell'Annuario delle strutture ricettive sarde, arricchita dai contenuti extra (fotografie e video), e un'altra applicazione, 'iGeoPix' , sviluppata dal consorzio Crs4, che aiuta a scoprire e a orientarsi nelle località attraverso le foto. Sintesi di identità e innovazione saranno invece le immagini tridimensionali dei Giganti di Mont'e Prama che si potranno ammirare negli schermi all'interno dello stand. Frutto di una sperimentazione del Crs4, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici di Cagliari e Oristano, l'applicazione permette di visualizzare in 3D le figure di un guerriero, un arciere e un nuraghe, con una visualizzazione talmente zoomata e nitida da rilevare particolari che l'occhio non può cogliere. La Sardegna dice addio all'Iva Una delibera rivoluzionaria della Regione Sardegna ha trasformato l'intero territorio in zona franca “Entro il termine perentorio del 24 giugno 2013, si comunica che la Regione Autonoma della Sardegna con delibera del 7 febbraio 2013 ha stabilito l’attivazione di un regime doganale di zona franca esteso a tutto il territorio regionale. Si chiede pertanto la modifica del regolamento prevedendo che tra i territori extra-doganali dell’Italia sia indicato anche il territorio della Sardegna isole minori comprese”. E’ la richiesta ufficiale inviata lo scorso 12 febbraio dal Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, Pagina 9 al Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, al presidente del Parlamento Europeo, al Consiglio dei Ministri, alle autorità doganali e nella quale si comunica ufficialmente che la Regione Sardegna diventerà come Livigno: tax free, zona franca. Una svolta epocale per il territorio sardo resa possibile dai presupposti normativi del Trattato di Lisbona che prevede l’impegno dell’Unione Europea nel ridurre il divario economico e sociale tra le regioni, in base al Decreto legislativo 75 del 1998 e ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione che ha portato i saluti del presidente Ugo Cappellacci L'azione promozionale della Regione si esplica anche nel supporto alle imprese, in stretta collaborazione con esse: internazionalizzazione, ricerca e innovazione sono i capisaldi della promozione delle aziende sarde nei circuiti nazionali e internazionali". Il direttore di Sardegna Promozione Mariani ha posto l’accento sul valore del progetto Sardegna Store: "Vetrina delle eccellenze culturali, artigianali, agroalimentari e turistiche di tutti i territori dell’Isola. Un ‘concept’ non solo espositivo, ma attivo tutto l’anno con eventi di valorizzazione delle tipicità del patrimonio identitario della Sardegna e delle sue tradizioni più suggestive”. La qualità di vita in Sardegna, e la longevità dei sardi in particolare, è stato uno dei temi dell’incontro, in particolare dell’intervento del professor Deiana, coordinatore del progetto Akea: l’Isola detiene il primato mondiale dei centenari, 22 ogni centomila abitanti, mentre la media mondiale è pari a circa la metà. A questa peculiarità, contribuiscono fattori ambientali e antropologici, nonché un regime alimentare basato sui prodotti autoctoni con le loro specifiche proprietà nutrizionali e antiossidanti. Alcune eccellenze enogastronomiche della Sardegna con potere antiossidante sono state presentate al pubblico, grazie alla collaborazione dell’agenzia regionale Laore che ha fornito i prodotti. Nel primo pomeriggio, prima dell’esibizione dei Turismo, la Pelosa nella top ten europea di TripAdvisor La Sardegna conquista il record italiano per il numero di spiagge premiate dagli utenti del popolare sito web: sono ben cinque. Oltre al paradiso stintinese, in classifica ci sono Cala Mariolu, Tuerredda, Cala Brandinchi e Cala Goloritzè SASSARI. Con cinque litorali nella classifica delle migliori spiagge del mondo, la Sardegna conquista il primato per il maggior numero di lidi premiati in Italia da TripAdvisor. Il più noto sito di recensioni di viaggio ha annunciato oggi i vincitori dei ’Traveler’s Choice Beaches Awards 2013’, una selezione delle 276 spiagge più belle stilata in base ai commenti lasciati sul sito TripAdvisor da milioni di viaggiatori. Grazie alla «Pelosa» di Stintino (Sassari), l’isola si piazza anche nella top ten europea, all’ottavo posto. Ecco le spiagge sarde più amate in Italia: La Pelosa è seconda (dietro soltanto alla spiaggia dei Conigli di Lampedusa e prima assoluta in Europa), Cala Mariolu (Baunei, in Ogliastra) è terza, la spiaggia di Tuerredda (Teulada, Cagliari) è quinta, Cala Brandinchi (San Teodoro, Olbia-Tempio) è ottava e Cala Goloritzè (Baunei, in Ogliastra) è decima. «La Sardegna vince facile ancora una volta», commenta l’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi. «Le nostre “perle” hanno conquistato i viaggiatori di tutto il mondo e si fregiano nel 2013 di un prestigioso riconoscimento. I feedback dei turisti sullo splendore del mare della Sardegna e sulla bellezza delle sue spiagge rappresentano un’ulteriore chiara testimonianza Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013 della Repubblica Italiana. “L’istituzione della zona franca - scrive nella delibera il presidente Cappellacci – consente di compensare lo svantaggio relativo alla natura insulare e ultraperiferica della Sardegna, di limitare il fenomeno dello spopolamento dell’isola e di mantenere la pace sociale”. Nella delibera il presidente spiega che si è resa necessaria l'attivazione della zona franca, per arginare la crisi che continua ad investire i settori produttivi della Sardegna e larghe fasce della popolazione con gravissimi disagi di tipo sociale e economico. Tra le zone interessate dalla crisi sia quelle rurali che quelle di transizione industriale ma anche le regioni che presentano permanenti svantaggi naturali e demografici come i territori settentrionali a bassissima densità di popolazione, le aree insulari e di montagna. Ma nella richiesta ufficiale inviata alla Commissione Europea e alle Dogane, si precisa che la decisione di trasformare la Sardegna in zona franca è stata presa da 240 Comuni dell’isola che hanno tutti deliberato per l’attivazione della “tax free”. Il primo comune a diventare la nuova Livigno dell’isola è stato Portoscuso che ormai da mesi, ha ottenuto anche il riconoscimento ufficiale di zona franca dalle Dogane. In questo territorio non esiste più il ricarico sui prodotti dell’Iva e anche la benzina costa meno di un litro di acqua naturale. Adesso anche le altre 240 amministrazioni comunali sarde aspettano la stessa ratifica ufficiale delle Dogane per abbattere i prezzi e dare nuovo impulso all’economia del territorio. “L’istituzione della zona franca trasformerà la Sardegna nella nuova Svizzera- spiega a Panorama.it, Andrea Impera, presidente regionale Associazioni del commercio e artigianato – e permetterà il rifiorire dei piccoli commercianti e soprattutto dell’edilizia” “Abbattere l’Iva ci consentirà di avere il carburante a costi bassissimi, di pagare pochissimo l’energia elettrica e di mettere in moto nuovamente tutto l’indotto legato al settore edilizio- prosegue Impera – un indotto ormai morto da anni e che ha ridotto sul lastrico intere famiglie. La zona franca ci permetterà di costruire a bassissimo costo e quindi favorirà gli investimenti”. Ed è proprio sugli investimenti da parte degli stranieri e degli imprenditori italiani che Impera crede possa arrivare la svolta decisiva per la crescita economica dell’isola. “Quando sarà possibile far entrare ufficialmente a regime la zona franca, ovvero quando le Dogane ci riconosceranno – conclude il presidente Andrea Impera – saranno moltissimi gli imprenditori che decideranno di aprire nuove attività e investimenti sul nostro territorio. Purtroppo la Sardegna per troppi anni è rimasta isolata dal resto d’Italia complice non solo la crisi economica che ha rallentato il turismo ma soprattutto per i costi elevatissimi dei traghetti e aerei che ci hanno ulteriormente penalizzato”. In base alla delibera del presidente Cappellacci e alla scadenza perentoria del 24 giugno, l’estate 2013 per la Sardegna dovrebbe profilarsi, sotto il profilo turistico, davvero rivoluzionaria. Infine il presidente Capellacci riporta nella sua delibera, una sentenza della Corte Costituzionale del 2001 nella quale si sancisce che non spetta allo Stato modificare, integrare o dare esecuzione alle norme di attuazione delle leggi istitutive delle regioni a Statuto speciale. Insomma, la Sardegna ha deciso. E diventerà il nuovo paradiso fiscale d’Italia. dell’impareggiabile qualità dei nostri litorali e, in particolare, della limpidezza delle acque e del valore complessivo dei siti balneari, che non temono confronti nel mondo». Valeri, Gnv: "Un appello per la Sardegna" Un appello agli imprenditori della Sardegna per fare dell'isola una destinazione meritevole di investimenti. Non usa mezze parole Ariodante Valeri, direttore generale di Grandi Navi Veloci, nel tracciare le linee guida per il 2013. "Fatto salvo che il 2012 si è chiuso per le mete italiane in chiaroscuro, con la Sicilia sostanzialmente in linea con le aspettative - premette Valeri -, la Sardegna ha visto delle difficoltà". Per questo motivo il manager vuole sollecitare la filiera sarda: "L’isola deve cercare di affrancarsi dall’immagine di meta cara - sottolinea il manager - e tutto il sistema ricettivo dovrebbe essere motivato a non limitare i propri investimenti per soli 3 mesi all'anno. Se la stagionalità si allungasse ad almeno 9 mesi su 12, e le potenzialità per farlo l’isola ce le ha - sottolinea ancora Valeri -, gli impegni da parte degli operatori crescerebbero di sicuro, e con essi gli arrivi". Per il 2013 Gnv non modifica comunque gli impegni sull’area sarda: "Vediamo come andrà questa stagione, poi effettueremo le dovute valutazioni - anticipa il d.g. -. Per la Sicilia mi attendo invece delle conferme dell'andamento 2012”. Sardegna/Turismo: Regione da oggi alla fiera di Monaco di Baviera (ASCA) - Cagliari, 20 feb - Seconda tappa di promozione turistica in Germania per la Regione Sardegna. Dopo la Caravan Motor Touristik a Stoccarda di meta' gennaio, da oggi sino al 24 febbraio prossimo e' la volta della fiera F.RE.E. di Monaco di Baviera, dove saranno in mostra le offerte di vacanza nell'Isola, promosse da ben 24 operatori sardi accreditati dall'assessorato regionale del Turismo, in rappresentanza di hotel e catene alberghiere, villaggi, campeggi e aziende turistiche, tour operator, consorzi e servizi turistici. Lo comunica una nota della Regione Sardegna. ''A Monaco - afferma l'assessore Luigi Crisponi - e' presente un'ampia e Pagina 10 agguerrita 'pattuglia' di professionisti isolani, specie quelli del comparto ricettivo, che in questa tappa del tour europeo di promozione regionale, mettono insieme complessivamente migliaia e migliaia di posti letto''. ''La nazione teutonica rappresenta per la Sardegna il bacino di affluenza piu' consistente a livello mondiale, secondo soltanto alla Lombardia a livello assoluto. Un mercato 'forte e amico' che supera ogni anno il milione di presenze ogni anno. I tedeschi - spiega flycrescita e Sardegna: l'esponente regionale - hanno Meridiana contribuito alla considerevole riparte il del turismo estero nell'Isola negli ultimi due annidialogo (+2,5% nel 2012 e, addirittura, +9% nel 2011)''. Fiavet Sardegna News 07/13 - 21 febbraio 2013