ISDE Italia News
A cura dell'Associazione Medici per l'Ambiente
Numero 399 (24 Giugno 2010)
In questo numero………
Nella rubrica "Prossimi eventi e scadenze":
− Proposte di tutela ambientale per la Brughiera di Montichiari - 25 Giugno,
Montichiari (BS).
− No Nucleare Day - 26 Giugno 2010.
− Green Italy. Un'idea di futuro per affrontare la crisi – 16-17 Luglio,
Monterubbiano (RM).
− Incontro mediterraneo di Pediatria - 12-16 Settembre, Valencia (Spagna).
Nella rubrica “Nucleare”:
− Il nucleare italiano ad un passo dalla fine: la Corte Costituzionale boccia la legge
sull'energia.
− Cari Governatori, ora mantenete le promesse anti-nucleari!
− 10 buoni motivi per opporsi al nucleare.
− Ecco chi finanzia il nucleare. Gli investimenti segreti della banche (anche
italiane).
− Radioattività e rischi del nucleare.
− "Il salasso del nucleare e la devastazione del petrolio" di Gianni Silvestrini.
− Protezione Civile: in caso di incidente nucleare... fate la doccia!
− Studio KIKK: centrali nucleari e tumori infantili.
− Nucleare, la benedizione del Vaticano (e dell’ENEL).
− Le testate nucleari nascoste in Italia.
Nella rubrica "L'associazione e i lettori di ISDE Italia News segnalano…":
− Navi tossiche. Guarda le foto shock dalla Somalia, mai pubblicate.
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PROSSIMI EVENTI E SCADENZE
PROPOSTE DI TUTELA AMBIENTALE PER LA BRUGHIERA DI MONTICHIARI
Per Venerdì 25 Giugno 2010 a Montichiari (BS) Legambiente e
l'Associazione/Comitato SOS Terra Montichiari stanno organizzando un convegno sul
tema "Proposte di tutela ambientale per la brughiera di Montichiari". Obiettivo
dell'evento è cercare di valutare il carattere cumulativo della degradazione
ambientale provocata in un'area da una serie di attività impattanti già realizzate,
operative, progettate. Verrà inoltre riportata la recente esperienza dell'analisi
ambientale di Area Vasta per il Comune di Calcinato. Interverranno il Prof. Virginio
Bettini, docente di Analisi e Valutazione Ambientale della Facoltà Urbanistica e
Pianificazione del Territorio Università IUAV Venezia, e l'Ing. Giuseppe Magro, del
Dipartimento di Ingegneria Energetica Nucleare e Controllo Ambientale
dell'Università di Bologna e Presidente dell'International Association for Impact
Assessment Sezione Italia. Infine il Dr. Sergio Perini, medico di Medicina Generale e
membro dell'Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia, evidenzierà la
necessità di un'indagine di epidemiologia ambientale nel Distretto Sanitario di
Montichiari. Sono stati invitati gli amministratori comunali, le forze politiche e sociali
di Montichiari e dei Comuni limitrofi.
Info: [email protected]
NO NUCLEARE DAY
Il 26 Giugno 2010 una Rete di Associazioni, Enti, privati cittadini e movimenti
scenderanno nelle piazze dei Capoluoghi Italiani per dire "No al nucleare". Sarà una
prima grande manifestazione civile, dunque apartitica, che segnerà l’inizio di un lungo
cammino insieme, con l’obiettivo di contrastare la politica energetica scelta per il
nostro Paese. Il giallo sarà il colore distintivo della giornata: il giallo che segnala una
zona di pericolo nucleare e il giallo dell’emblema per l’energia rinnovabile, il sole. La
manifestazione deve essere principalmente culturale e mirare a dare informazioni e
motivazioni il più possibilmente oggettive al No Nucleare e, al contempo, alle
alternative energetiche rinnovabili e sostenibili. Dire no al nucleare, non significa
schierarsi a priori, ma argomentare e fornire dati tecnici e riflessioni non solo da un
punto di vista ambientale, ma anche economico, tecnico, giuridico e storico.
Info: http://lottanucleare.wordpress.com; [email protected]
GREEN ITALY. UN'IDEA DI FUTURO PER AFFRONTARE LA CRISI
Il 16 e 17 Luglio 2010 a Monterubbiano (RM) si svolgerà l'evento "Green Italy. Un'idea
di futuro per affrontare la crisi" organizzato da Symbolia - Fondazione per le Qualità
Italiane. Una crisi lunga e difficile che richiede una risposta all’altezza dei problemi
aperti. Dobbiamo difenderci dagli effetti della crisi garantendo la tenuta finanziaria
del Paese e la coesione sociale. Impedire che qualcuno rimanga indietro a partire dai
soggetti più deboli: i lavoratori che perdono il posto di lavoro, le piccole e medie
imprese che hanno difficoltà nel credito, le famiglie a reddito più basso. Ma la crisi
chiede anche un’idea di futuro. La Gree Italy è anche questo: la prospettiva di
un’economia a misura d’uomo che affronta le questioni ambientali scommettendo
sull’innovazione, sulla ricerca, sulla conoscenza. E’ una sfida in cui l’Italia è già
presente e può svolgere un ruolo di primo piano se mette in campo le sue qualità
migliori. Quelle che sono visibili in controluce nel successo del padiglione italiano
all’Expo di Shanghai. Un incrocio unico tra storia e bellezza, made in Italy, comunità e
qualità territoriali. E’ possibile superare i punti deboli del nostro Paese e al tempo
stesso censire e mettere in rete le risorse migliori nella società, nell’economia, nella
politica? Possono le istituzioni locali e le regioni svolgere in questo un ruolo
importante? Questi temi animeranno il seminario estivo di Symbolia che si terrà nel
suggesti vo scenario di Monterubbiano nelle Marche. Uno dei territori in cui tante
nostre imprese affrontano il futuro senza perdere le proprie radici e la propria
identità.
Info: www.symbola.net; [email protected]
INCONTRO MEDITERRANEO DI PEDIATRIA
Dal 12 al 16 Settembre 2010 si svolgerà a Valencia (Spagna) un congresso
Internazionale di Pediatria che vedrà coinvolti numerosi Pediatri italiani e spagnoli.
L’incontro ha lo scopo di approfondire in maniera critica la conoscenza su diverse
tematiche della Pediatria attraverso un confronto di alcuni Paesi del Mediterraneo.
Questo avverrà con scambio di esperienze, opinioni e conoscenze, per quindi acquisire
nuove competenze. Saranno trattati argomenti importanti della Pediatria:
Neonatologia, Gastroenterologia, Nutrizione, Vaccinazioni, Allergologia e Nuovi bisogni
di salute. La metodologia del corso sarà di tipo interattivo tra docente e discente, con
massimo coinvolgimento dei partecipanti. Il congresso si svolgerà sotto il Patrocinio
della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, Società Valenciana di
Pediatria, Federazione Italiana Medici Pediatri e Fondazione Valenciana di Pediatria.
Info: www.ideacpa.com/congresso/92062; [email protected]
NUCLEARE
IL NUCLEARE ITALIANO AD UN PASSO DALLA FINE: LA CORTE
COSTITUZIONALE BOCCIA LA LEGGE SULL'ENERGIA
Fonte: blog di Alessandro Tauro alessandrotauro.blogspot.com
Un altro segno che al peggio si può resistere, e vincere. Per la Corte il nucleare è
incostituzionale. Era stato il fiore all'occhiello del Presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi e dell'ex Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. Il percorso
intrapreso non sembrava ammettere sbandate, deviazioni o rallentamenti: il ritorno
dell'energia nucleare in Italia era un obiettivo primario ed imprescindibile dell'agenda
di Governo, anche a fronte della scarsissima popolarità (e dei numerosi timori) che
questa "tecnica energetica" riscuote ancora oggi in Italia. Tre giorni fa la
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza numero 215 del 9 Giugno 2010, con
la quale la Corte Costituzionale ha decretato un vero e proprio stop alla corsa
all'atomo del Governo italiano. La legge incriminata è la n. 102, del 3 Agosto 2009,
conversione del Decreto-Legge n. 78. Con essa, all'art. 4, il Governo apriva alle
procedure d'urgenza per la costruzione di nuove infrastrutture per la produzione di
energia elettrica, da leggersi più comunemente come "nuove centrali nucleari". Il
Governo aveva piena potestà esclusiva in materia di trasmissione e distribuzione e
competenza congiunta con le Regioni per quanto concerne la produzione e, quindi, la
collocazione dei nuovi impianti. Le nuove centrali rientravano in un piano di urgenza "in
riferimento allo sviluppo socio-economico" (non a caso la legge in questione è il famoso
"pacchetto anti-crisi") e si stabiliva la loro edificazione per mezzo di capitali
"prevalentemente o interamente privati". Ai fini di attuazione, il Governo istituiva la
figura di uno o più Commissari straordinari del Governo, con poteri esclusivi e totali in
tema di nuovi impianti energetici, al punto tale da poter scavalcare tutti gli enti
coinvolti (a partire dai Comuni e dalle Regioni) per la scelta delle nuove sedi nucleari
nazionali. E' stato proprio il mix tra "ragione d'urgenza" ed "utilizzo di capitali
privati" e la privazione dei poteri decisionali delle Regioni in materia ad aver condotto
la Corte Costituzionale a cassare l'intero articolo, nei commi che vanno dall'1 al 4.
Secondo quanto stabilito dalla Suprema Corte di Giustizia italiana, "trattandosi di
iniziative di rilievo strategico, ogni motivo d’urgenza dovrebbe comportare
l’assunzione diretta, da parte dello Stato. Invece la disposizione impugnata stabilisce
che gli interventi da essa previsti debbano essere realizzati con capitale interamente
o prevalentemente privato, che per sua natura è aleatorio, sia quanto all’an che al
quantum". Inoltre, per quanto concerne la depotenziazione delle Regioni in materia, la
Corte Costituzionale afferma che "se le presunte ragioni dell’urgenza non sono tali da
rendere certo che sia lo stesso Stato, per esigenze di esercizio unitario, a doversi
occupare dell’esecuzione immediata delle opere, non c’è motivo di sottrarre alle
Regioni la competenza nella realizzazione degli interventi". E conclude deliberando che
"i canoni di pertinenza e proporzionalità
richiesti dalla giurisprudenza costituzionale al fine di riconoscere la legittimità di
previsioni legislative che attraggano in capo allo Stato funzioni di competenza delle
Regioni non sono stati, quindi, rispettati". Quanto stabilito dalla Consulta, ancora una
volta nel silenzio quasi tombale della stampa nazionale, apre ad una vera e propria
svolta in termini energetici e ostruisce, di fatto e sin da adesso, un percorso
accelerato verso la creazione di nuove centrali nucleari. Le procedure d'urgenza, che
consentirebbero nell'ordine di 10-15 anni, di avere energia nucleare operativa in
Italia, confliggono con la necessità imprescindibile del governo di attribuire i costi di
produzione degli impianti ai singoli privati. E l'automatico decadimento delle ragioni
d'urgenza, ipso facto, determinano il ripristino automatico della facoltà degli enti
locali, ed in particolar modo delle Regioni, di appoggiare o rigettare integralmente le
scelte operative e territoriali dell'esecutivo nazionale. Per un Governo ancora privo di
ministri deputati alla gestione delle questioni energetiche (dalle dimissioni di Claudio
Scajola l'interim delle Attività Produttive è ancora nelle mani del premier Berlusconi),
non si prospettano tempi facili. Il nucleare italiano è ad un passo dalla morte prima
ancora della sua nascita. La battaglia dei Governatori Vendola, Errani e Lorenzetti
contro il nucleare italiano sembra aver portato ad una prima, gigantesca e, forse per
gli stessi ricorrenti, insperata vittoria.
Info: http://eddyburg.it/article/articleview/15355/0/284/
CARI GOVERNATORI, ORA MANTENETE LE PROMESSE ANTI-NUCLEARI!
Fonte: Greenpeace Italia.
Tutti i governatori appena eletti hanno dichiarato in campagna elettorale di non volere
il nucleare nelle proprie Regioni. Sette – Nichi Vendola (Puglia), Vasco Errani (Emilia
Romagna), Enrico Rossi (Toscana), Gian Mario Spacca (Marche), Catiuscia Marini
(Umbria), Vito De Filippo (Basilicata), Claudio Burlando (Liguria) – hanno detto di
essere contrari ai piani nucleari del Governo. Gli altri sei – Renata Polverini (Lazio),
Roberto Cota (Piemonte), Roberto Formigoni (Lombardia), Luca Zaia (Veneto), Stefano
Caldoro (Campania), Giuseppe Scopelliti (Calabria) – hanno dichiarato che comunque la
loro Regione non avrebbe ospitato una centrale. Le promesse della campagna
elettorale non sono parole al vento. Sono impegni. I cittadini hanno votato nella
consapevolezza che il territorio in cui vivono non sarebbe stato umiliato e messo a
rischio dalla realizzazione di una centrale nucleare.
10 BUONI MOTIVI PER OPPORSI AL NUCLEARE
Recentemente si è costituito il Coordinamento Toscano contro il Nucleare, a cui
aderisce anche ISDE Italia, che ha stilato un breve documento: 10 buoni motivi per
opporsi al nucleare.
Info:
www.isde.it/iniziative/2010/NO%20al%20nucleare/Coordinamento%20Toscano%20N
o%20al%20Nucleare.pdf; www.isde.it/iniziative/2010/NO%20al%20nucleare/appellononuke.pdf; www.isde.it/iniziative/2010/NO%20al%20nucleare/appellononuke_BN.pdf
ECCO CHI FINANZIA IL NUCLEARE. GLI INVESTIMENTI SEGRETI DELLA
BANCHE (ANCHE ITALIANE)
Fonte: Greenreport.
Il sito www.nuclearbanks.org ha pubblicato una ricerca realizzata dall'istituto
indipendente Profundo e commissionata da BankTrack, una coalizione formata
Greenpeace, Amici della Terra, Campagna per la riforma della Banca Mondiale (CRBM),
Urgewald, Wise e Antiatom Szene che evidenzia come "Oltre la metà di tutti i
finanziamenti all'energia nucleare in Europa arriva da un gruppo di soli dieci istituti
finanziari". Tra le banche italiane in testa ai finanziamenti al nucleare c'è la Banca
Nazionale del Lavoro (BNL), seguita da UniCredit e Intesa Sanpaolo.
Info: www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=5070
RADIOATTIVITÀ E RISCHI DEL NUCLEARE
Fonte: ISDE Palermo.
Su Youtube la serie di interviste all’esperto sul tema di ISDE Italia, il Prof. Angelo
Baracca (Università di Firenze).
Info: http://isdepalermo.ning.com/group/risorse/forum/topics/radioattivita-e-rischidel
IL SALASSO DEL NUCLEARE E LA DEVASTAZIONE DEL PETROLIO di Gianni
Silvestrini.
Fonte: Greenreport.
"Il costo delle nuove centrali nucleari è troppo alto. Se si definiscono correttamente i
rischi... i numeri semplicemente non tornano". Un'affermazione che non viene da un
analista finanziario. A parlare è J. Wayne Leonard, amministratore delegato di
Entergy, il secondo operatore di impianti atomici negli USA, intervenuto al Reuters
Global Energy Summit. La sua società aveva proposto nel 2008 di realizzare due nuove
centrali, ma ha abbandonato il progetto a causa del prezzo esorbitante. E questo
malgrado gli incentivi voluti prima da Bush e poi da Obama... E qualcuno, in malafede,
continua a parlare della necessità di costruire nuove centrali nucleari per "abbassare"
la bolletta elettrica.
Info: www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=5065
PROTEZIONE CIVILE: IN CASO DI INCIDENTE NUCLEARE... FATE LA
DOCCIA!
Fonte: La Voce dell'Emergenza.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri n. 87 del 19 Marzo 2010, il
nuovo “Piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche” (o
nucleari), predisposto dal Dipartimento della Protezione Civile è stato ora pubblicato
sulla G.U. n. 119 del 24 Maggio 2010. Nel sito della Protezione Civile, alla voce “Rischio
nucleare”, tra le indicazioni dettate nella sezione “Cosa fare durante un’emergenza
radiologica” si legge che “se si sospetta di essere stati esposti a radiazioni, è utile:
fare una doccia completa; cambiare gli abiti e le scarpe; riporre gli abiti utilizzati in
un sacco di plastica; sigillare il sacco e lasciarlo fuori della propria abitazione. E’
inoltre importante riporre gli alimenti in contenitori chiusi o in frigorifero, tenere
sempre a portata di mano una radio a batterie, mettere al riparo il bestiame
fornendogli foraggio di magazzino”. Vi sembra poco per una contaminazione nucleare?
In effetti si tratta solo di alcune delle indicazioni che emergono dalla lettura del
nuovo “Piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche”
allegato al DPCM 19 Marzo 2010 e le prescrizioni in esso contenute vanno prese molto
sul serio. Si tenga poi conto che gli scenari incidentali ipotizzati sono riferiti alla
situazione attuale, che vede il rischio nucleare collocato prevalentemente oltre
frontiera e non ancora nel nostro “backyard”.
Info: www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/05/26/protezione-civile-in-caso-diincidente-nucleare-fate-la-doccia/
STUDIO KIKK: CENTRALI NUCLEARI E TUMORI INFANTILI
Fonte: ISDE Palermo http://isdepalermo.ning.com/profiles/blogs/studio-kikkcentrali-nucleari
Nel 2008 lo studio KiKK (Kinderkrebs in der Umgebung von Kernkraftwerken = tumori
infantili nelle vicinanze di impianti nucleari) ha rilevato un incremento di 1.6 volte dei
tumori solidi e di 2.2 volte delle leucemie tra i bambini di età <5 anni residenti entro 5
km da tutti gli impianti di energia nucleare in Germania. Lo studio ha suscitato un
ampio dibattito in Germania ma ha ricevuto scarsa attenzione altrove. Eppure si è
trattato di uno studio caso-controllo importante, per una serie di motivi. Primo: ha
esaminato tutti i tumori insorti attorno a tutti i 16 reattori nucleari tedeschi tra il
1980 e il 2003. Secondo: è stato uno studio indipendente, commissionato dall’Agenzia
per la radioprotezione del Governo Federale Tedesco. Terzo: la validità dei suoi
risultati è stata ammessa dallo stesso Governo, che ha però concluso che lo studio non
è stato in grado di fornire delle plausibili ragioni biologiche, in quanto le correnti
conoscenze di epidemiologia e radiobiologia non consentono di concludere che le
radiazioni ionizzanti emesse delle centrali possano essere la causa.
Info:
https://docs.google.com/Doc?docid=0Ac2Tx4gt04d1ZGY5bm56eDhfNzFkbnE3NDZj
eA&hl=en
NUCLEARE, LA BENEDIZIONE DEL VATICANO (E DELL’ENEL)
Il Vaticano approva la costruzione di nuove centrali. Un opuscolo spedito alle diocesi
rassicura i fedeli di non temere il ritorno all’atomo. Ma l’operazione nasconde un
conflitto d’interessi. E un gruppo religioso “antinuclearista” ha reagito. Con un manuale
di contro-informazione.
Info: www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/04/29/nucleare-la-benedizionedel-vaticano-e-dellenel/
LE TESTATE NUCLEARI NASCOSTE IN ITALIA
5 anni fa il blog beppegrillo.it denunciava la presenza di testate nucleari a Ghedi. Da
allora per oltre 14 volte il blog ha ribadito l'urgenza di un ripudio delle armi atomiche
presenti in Italia. Questo è il video della trasmissione Falò diffusa da TSI1 il 17
Febbraio 2005.
Info: http://www.youtube.com/watch?v=6L28UHvkXmM&feature=topvideos
SEGNALAZIONI DA PARTE DELL’ASSOCIAZIONE E DEI LETTORI
NAVI TOSSICHE. GUARDA LE FOTO SHOCK DALLA SOMALIA, MAI
PUBBLICATE
Fonte: Greenpeace Italia.
Sei terribili foto. Mai pubblicate prima. Prove inconfutabili di un traffico di rifiuti
sospetti verso l’Africa. Vengono diffuse oggi da Greenpeace Italia oggi con la nuova
inchiesta “Le navi tossiche: lo snodo italiano, l’area mediterranea e l’Africa", che
riassume più di vent’anni di traffico di rifiuti tossici e radioattivi. Le foto risalgono al
1997 e dimostrano come centinaia di container dal contenuto di dubbia provenienza
siano stati interrati nel porto di Eel Ma’aan in Somalia, costruito da imprenditori
italiani. L'inchiesta solleva anche profondi dubbi su come siano state gestite le
operazioni per fare luce sul presunto ritrovamento del relitto della “Cunski”, al largo
di Cetraro. Ci sono indicazioni chiare che il Ministero britannico della Difesa abbia
offerto al governo italiano mezzi e personale qualificato per effettuare le ricerche
sottomarine a un prezzo inferiore rispetto a quello proposto da Mare Oceano, di
proprietà della famiglia Attanasio, che ha effettuato l’operazione. Perché l’offerta
britannica è stata rifiutata? Quali sono i termini del contratto della Mare Oceano?
Non ce lo dicono! Sappiamo, però, che Diego Attanasio è coinvolto nel caso “MillsBerlusconi”. Il settimanale “L’Espresso” ha pubblicato l'inchiesta.
Info: www.greenpeace.it/Report-The-toxic-ship.pdf; www.greenpeace.it/Briefingnavi-tossiche.pdf
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si traduca in una reale protezione della salute dell'uomo ed in particolare dell'
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24 Giugno 2010