PARLAMENTO EUROPEO 2009 - 2014 Commissione per le petizioni 17.2.2012 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: Petizione 735/2008, presentata da Remo Castagnieri e Alberto Paolo Veggio, cittadini italiani, corredata di 154 firme, sul collegamento ferroviario LioneTorino (Valle Susa) Petizione 726/2011, presentata da Enrico Venezia, cittadino italiano, sull'opposizione alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità TorinoLione 1. Sintesi della petizione I firmatari ritengono che l'Unione europea dovrebbe bloccare il finanziamento di 671,8 milioni di euro per studi e attività in relazione al collegamento ferroviario Lione-Torino, poiché è incompatibile con la legislazione europea. Affermano che il governo italiano non sta rispettando gli accordi di consultare autorità e cittadini a livello regionale e locale. Sintesi della petizione 726/2011 Il firmatario chiede il blocco dei lavori di costruzione della linea ad alta velocità TorinoLione, che a suo parere causerebbero gravi danni ambientali. 2. Ricevibilità La petizione 735/2008 è stata dichiarata ricevibile il 21 ottobre 2008, mentre la petizione 726/2011 è stata dichiarata ricevibile il 4 novembre 2011. La Commissione è stata invitata a fornire informazioni ai sensi dell'articolo 192, paragrafo 4, del regolamento. CM\892873IT.doc IT PE421.159v02-00 Unita nella diversità IT 3. Risposta della Commissione, ricevuta il 20 febbraio 2009 Petizione 735/2008 La petizione I firmatari chiedono alla Commissione europea di bloccare il finanziamento di 671,8 milioni di euro stanziato dalla Commissione europea a favore del progetto per gli studi e i lavori di costruzione della nuova linea ferroviaria Lione-Torino. Affermano che il governo italiano non rispetti gli impegni assunti di consultare le autorità locali e regionali, nonché i cittadini. Osservazioni della Commissione sulla petizione/analisi giuridica Su richiesta di alcuni enti locali, il 10 dicembre 2005 il governo italiano ha deciso di creare un osservatorio tecnico (Osservatorio Valle di Susa), istituito sotto l'egida della Presidenza del Consiglio. L'osservatorio ha dato il via a una fase di consultazione con il territorio. Il suo ruolo consisteva nell'effettuare studi tecnici su aspetti legati all'armonizzazione. Gli incontri settimanali dell'osservatorio davano la possibilità a tutte le parti interessate di incontrarsi e discutere le questioni afferenti al progetto in un contesto di apertura e trasparenza. I lavori dell'Osservatorio (dicembre 2006 - giugno 2008) si sono conclusi con la redazione di un documento di sintesi (accordo di Pracatinat) datato 29 giugno 2008, che formula una raccomandazione al tavolo istituzionale di Palazzo Chigi. I punti principali del documento sono costituiti da: • raccomandazioni relative alla politica dei trasporti (trasferimento modale, trasporto locale e regionale), raccomandazioni relative agli studi preliminari e al materiale elaborato dalla società LTF (Lyon-Turin Ferroviaire) e, soprattutto, la decisione di avviare le azioni previste nel rispetto del "calendario europeo". Il tavolo istituzionale di Palazzo Chigi, riunitosi il 29 luglio 2008 a Roma, ha confermato le conclusioni dell'osservatorio. Su tali basi il governo, di concerto con la regione Piemonte, il sindaco e la provincia di Torino, ha sottolineato la necessità di adottare una "governance unitaria" per tutti gli studi progettuali e di consultare costantemente, in questa fase, le amministrazioni locali e territoriali. Inoltre la CIG (Conferenza intergovernativa) è stata incaricata di richiedere alla società LTF un aggiornamento del fascicolo presentato alla Commissione europea secondo i punti di riferimento contenuti nell'accordo di Pracatinat. Infine, è stato deciso di avviare le procedure per la messa a punto di un progetto preliminare unitario della nuova linea Lione- « Torino seguendo una logica interdisciplinare, con la partecipazione degli enti locali. La Commissione ritiene che il finanziamento comunitario non possa essere bloccato con la motivazione addotta nella presente petizione. La richiesta di finanziamento avanzata dallo Stato italiano è conforme a tutti i criteri previsti nell'invito a presentare proposte, mentre la selezione dei progetti che la Commissione ha proposto di appoggiare finanziariamente nel quadro del programma pluriennale 2007-2013 è stata oggetto di una valutazione condotta nel rispetto delle regole in vigore e perfettamente trasparente. PE421.159v02-00 IT 2/4 CM\892873IT.doc Le istituzioni coinvolte nel processo di valutazione e approvazione della selezione (ovvero gli Stati membri nel quadro del comitato di gestione e il Parlamento europeo) sono state consultate e hanno dato il proprio consenso. Inoltre, occorre sottolineare il fatto che la petizione risale al mese di maggio 2008 e, di conseguenza, non tiene conto dell'evoluzione del fascicolo sopra descritta nella II parte. Conclusioni La Commissione non condivide il parere del firmatario. Essa si rallegra, anzi, dei recenti sviluppi riguardanti il collegamento ferroviario Lione-Torino. 4. Risposta della Commissione (REV), ricevuta il 17 febbraio 2012 Petizioni 735/2008 e 726/2011 La Commissione desidera aggiornare la commissione per le petizioni sui progressi compiuti in merito al progetto di un nuovo collegamento ferroviario tra Lione e Torino. Nell'agosto del 2011 il governo italiano ha deciso di ridimensionare nuovamente il progetto, di costruire soltanto il tunnel di base transfrontaliero e quindi di collegare il nuovo asse alla linea ferroviaria esistente a Susa, limitando così ulteriormente l'attuale portata del progetto. Nel dicembre del 2011 la Francia e l'Italia hanno concordato la nuova struttura di governance per il futuro promotore del progetto, nonché la ripartizione dei costi tra i due paesi del progetto transfrontaliero. Hanno incaricato l'attuale promotore, la società Lyon-Turin Ferroviaire (LTF), di preparare la versione definitiva del progetto, che richiederà 12 mesi e includerà anche la necessaria valutazione dell'impatto ambientale, come previsto dalla legislazione dell'UE. Per quanto riguarda i lavori sulla parte italiana, a Chiomonte, è stato riferito quanto segue: negli ultimi sei mesi è stato preparato il cantiere di lavoro, operazione che ha incluso la costruzione di un accesso diretto all'autostrada, che corre lungo i ponti sovrastanti il cantiere, in modo che i camion non debbano attraversare il paese di Chiomonte. L'effettivo sito del portale del tunnel si trova sul lato settentrionale dell'autostrada, in una zona disabitata. Entro la fine del mese di gennaio del 2012 tutti i sette ettari saranno stati acquisiti da LTF, la società promotrice del progetto. I lavori propriamente detti sulla galleria inizieranno a febbraio/marzo, a seconda delle condizioni meteorologiche locali. Il tunnel della Maddalena avrà una lunghezza di 7 500 metri e un diametro di 6,3 metri. Lo scavo dei primi 250 metri sarà effettuato mediante esplosivi in modo da fare spazio per consentire il montaggio della fresa meccanica a piena sezione con cui sarà scavata la galleria. La durata stimata dei lavori è di quattro anni. È possibile consultare un opuscolo esplicativo sui lavori presso La Maddalena accedendo al seguente link: http://www.ltf-sas.com/upload/File/LTF%20brochure%20IT-b.pdf La Commissione sottolinea ancora una volta che la realizzazione del progetto in questione dovrà rispettare la legislazione dell'UE in materia di ambiente, e in particolare la direttiva CM\892873IT.doc 3/4 PE421.159v02-00 IT 85/337/CEE1. 1 GU L 175 del 5.7.1985, pag. 40; GU L 73 del 14.3.1997, pag. 5; GU L 156 del 25.6.2003, pag. 17; GU L 140 del 5.6.2009, pag. 114. PE421.159v02-00 IT 4/4 CM\892873IT.doc