SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
COMUNE DI SARSINA
NZ01129
2) Codice di accreditamento
3) Albo e classe di iscrizione:
Regione Emilia-Romagna
4°
1
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
CI METTIAMO IN GIOCO… ANCHE NOI
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore D: Patrimonio artistico e culturale:
D-03 Valorizzazione storie e culture locali
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
ESITI FINALI MONITORAGGIO INTERNO DEI PROGETTI PRECEDENTI
Quale prosecuzione dei progetti precedenti, ed in particolare di quello in corso di attuazione che ha
avuto avvio lo scorso 3 giugno 2015, questo progetto è stato redatto sulla base delle rilevazioni in
ordine agli esiti finali del monitoraggio interno del progetti di servizio civile realizzati negli ultimi anni.
A tali esiti finali sono poi stati incrociati i primi dati rilevati in ordine all’attuazione del progetto in
corso.
Dagli esiti del monitoraggio finale ed in itinere di cui sopra è confermata la completa corrispondenza
sia degli obiettivi generali, sia di specifici, alle esigenze riscontrate e la loro coerenza con le attività
proposte.
I volontari che hanno prestato precedentemente servizio presso l’Ente, e quelli che lo stanno tutt’ora
prestando, hanno tutti indicato un alto grado di soddisfazione per essere riusciti a vedere
concretizzati gli obiettivi previsti.
Tale dato è comprovato anche dal fatto che:
- due volontari impiegati nel progetto 2011/2012 (La libertà è partecipazione) sono poi stati
assunti a tempo determinato nel ruolo impiegatizio, quali vincitori del relativo concorso pubblico;
- due volontari impiegati nel progetto 2012/2013 (Da protagonisti nel mondo che vorremmo) sono
stati poi incaricati dello svolgimento di attività afferenti il Plautus Festival, beneficiando del titolo
di preferenza stabilito con l’atto deliberativo di approvazione del Progetto.
- delle tre volontarie impiegate nel progetto 2014/2015 (Noi ci impegniamo):
una, grazie alle sue spiccate qualità comunicative e grafiche - rafforzate dal Servizio
prestato - ed ai “lavori” realizzati per le finalità progettuali, ha acquisito una tale stima e
conoscenza presso la Comunità Civile da poter avviare una propria attività di lavoro
autonomo di tipo grafico/pubblicitario;
un’altra, anche grazie alle referenze ricevute, ha trovato subito una “stabile” occupazione di
tipo amministrativo;
l’ultima è riuscita a “mettersi in gioco” nelle ricerca di un occupazione, con risultati
indubbiamente positivi, anche se precari, ma soprattutto superando oggettive difficoltà di
relazione.
Tutti e sette i volontari riconoscono fondamentale l’esperienza compiuta durante il Servizio Civile,
non solo quale arricchimento della loro personalità, ma anche a livello culturale e professionale.
E’ interessante, a questo proposito riferire le seguenti testimonianze raccolte da alcuni volontari:
«La mia esperienza di Servizio Civile mi ha portato ad una sostanziale modifica del mio modo di
vedere la Pubblica Amministrazione. Se prima la consideravo lontana dai bisogni del singolo
cittadino, se non anche autoreferenziale, grazie all’esperienza che sto avendo modo di compiere,
ora vedo le cose sotto un’altra luce.
D’altra parte mi sta aiutando anche ad “aprire gli occhi” su una serie di “bisogni” dei quali io prima
non avevo una reale consapevolezza.
Il servizio all’interno della Biblioteca Comunale, la partecipazione al “Progetto Lettura” (mi sono
scoperto un bravo attore), la presenza all’interno dell’ufficio Informazioni Turistiche, il lavoro per
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l’organizzazione del Plautus Festival e degli altri eventi culturali, ma ha fatto conoscere meglio la
mia Città e registrare quanta domanda di cultura sia presente nei miei coetanei». (Nicola Matassoni,
Bando 2011)
Sicuramente frequentare gli ambienti di una Pubblica Amministrazione, ancor più se un Ente
Locale, mi ha fatto cambiare idea su quanto prima invece sostenevo con fermezza. Mi ha insegnato
anche a capire che, sia i Pubblici Amministratori, sia gli impiegati/operai, operano con passione, e
comunque sempre in “buona fede”, per il bene della gente. (Valentina Santi, Bando 2010)
E’ un’esperienza che può realmente cambiare la tua vita, ti cambia il modo di vedere le cose,
cambia il tuo approccio con il mondo, ti aiuta a crescere. Entri a far parte di un gruppo, di una
famiglia, all’interno della quale il tuo aiuto può davvero fare la differenza. (Giulia Ruscelli, Bando
2011)
L’esperienza del Servizio Civile mi sta servendo a rapportarmi con realtà e opinioni diverse dalle
mie, e mi ha formato caratterialmente. (Damien Rossi, Bando 2011);
Ho imparato tantissime cose pratiche che mi sono servite molto nei miei lavori successivi: intanto
l'uso approfondito di programmi windows come word ed excel, ad esempio, o anche power-point
per le nostre presentazioni e publisher per i volantini e i depliants! Ho imparato il funzionamento
della gestione di un sito internet e quello della posta elettronica. Ho potuto praticare, nel senso di
esercitare (e quindi sempre migliorare!), le mie lingue (il tedesco in particolare), sia in forma scritta
(per la traduzione del sito del comune), sia oralmente durante le visite settimanali al museo (dove
c'erano molti stranieri) che nella mia partecipazione a tutta l'organizzazione dei due appuntamenti di
gemellaggio - mi sembra fossero due, ora non ricordo più bene!- che hanno avuto luogo a Sarsina.
Ho studiato la storia del mio paese e imparato un po’ tutto quello che serve per poter fare una visita
guidata al museo archeologico e alla cattedrale. E sebbene non abbia poi mai potuto prendere il
patentino di guida turistica, la passione nata in quel momento per la storia e l'archeologia non mi ha
mai abbandonata e ho continuato a coltivarla da sola.
Ho avuto modo di conoscere da dentro l'apparato e il meccanismo di un Comune, quest'ente statale
così vicino al cittadino eppure sempre nel nostro immaginario così lontano, come tutto ciò che
riguarda lo "Stato". E' sempre tutto collocato in un "là" un po’ inaccessibile. E invece questo "timore
riverenziale" nei confronti dello "Stato" scompare nel momento in cui entri dentro e capisci che è
fatto di persone, e che la burocrazia che c'è non è poi così inaccessibile e complicata come ci
appare. Nel periodo passato in biblioteca prima, e nell'ufficio cultura dopo, ho imparato a conoscere
gli impiegati e i dirigenti del Comune, le loro mansioni, le loro scadenze e le problematiche che
affrontano. E ho imparato a muovermi all'interno del Comune.
Partecipare un po’ alla vita pubblica del proprio comune è un'esperienza che dovrebbero fare tutti!
Imparerebbero a calarsi nei panni delle altre persone, prima di giudicare o di pretendere. E da lì
passa un pò tutto, si entra in contatto con le persone che fanno parte delle altre realtà paesane: la
Pro-Loco, la Banda, il Gemellaggio, le Associazioni sportive, la Scuola, la Casa di Riposo, ecc ecc...
Una fitta rete di interscambi, di persone che conoscevo solo di vista e a cui ho dato finalmente un
nome e un ruolo sociale...
Si conosce, insomma, LA VITA DEL PAESE.
Ma andando più nel generale, il beneficio più grande riguarda l'autostima: non trovare lavoro a 2324 o 25 anni, o non trovare il lavoro che sogni (o non sapere addirittura quale dei mille lavori che
sogni vorresti iniziare a cercare!), ti pone in un'impasse di azione e di intenti. Finora nella tua vita
hai studiato e fatto poco altro, e ora che si fa? Rischi di passare le ore a casa frustrato, a cercare su
internet, a mandare curricula sperando che domani qualcuno ti chiami... Ma non succede mai
niente! Invece ecco che con il Servizio Civile ti dai un anno di tempo, una scadenza importante, e
durante questo periodo ti senti utile, hai addirittura l'opportunità (come nel mio caso) di applicare le
tue conoscenze in modo pratico, senza aver troppe responsabilità e senza essere impegnato tutto il
giorno. Rimane sempre qualche ora a disposizione per fare altro (traduzioni, ripetizioni, sport,
amici...).
Contemporaneamente puoi continuare le tue ricerche di lavoro FACENDO qualcosa, il che è
fondamentale. E poi, si sa, non si trova mai niente stando fermi, solo il movimento chiama altro
movimento (e da cosa nasce cosa!). Così la serie di incontri e di esperienze che si fanno durante
l'anno può portare (come nel mio caso, o in quello della Stefi o della Vale!) ottime opportunità di
lavoro successive. Meglio si conosce il proprio territorio, più relazioni sociali si intessano, maggiori
sono le possibilità di far conoscere le proprie capacità e potenzialità, con la speranza sempre più
tangibile di poterle poi applicare in un lavoro che sia anche un piacere.
Viva il Servizio Civile!!!». (Arianna Rigoni, Bando 2005)
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All'inizio non sapevo se farlo oppure no. Se fare domanda per il Servizio Civile oppure no. Poi degli
amici, che lo hanno fatto prima di me, mi hanno detto: “provaci, vedrai, è una bella esperienza. Non
te ne pentirai!!!”.
Se per l'anno prossimo qualche ragazzo/a mi dovesse chiedere un parere sul Servizio Civile, la mia
risposta sarà uguale a quella dei miei amici. Perché? Non è solo per il fatto che si viene pagati. Ma
soprattutto perché stai in mezzo alla gente, e quello che si fa per gli altri è certamente più
gratificante che starsene a cuccia a casa propria, stesi sul divano con la TV accesa dalla mattina
alla sera. Ammetto che per una persona timida e insicura come me non è mai facile fare scelte di
questo tipo. Ma tentar non nuoce, dicono. Ed è vero!
Personalmente del Servizio Civile non cambierei niente. Lo consiglio soprattutto alle persone timide
e introverse. (Tania Terruzzi - Bando 2013)
La mia esperienza di Servizio Civile mi sta aiutando giorno per giorno ad approcciarmi sempre
meglio alla Pubblica Amministrazione che prima consideravo lontana da me, e alla stesso tempo,
lavorando la maggior parte del mio tempo all’Ufficio Turistico, mi aiuta a conoscere Sarsina e i suoi
posti più caratteristici da un punto di vista differente e molto più approfondito. Prima di questa
esperienza, infatti, non mi ero soffermata a comprendere quanti luoghi Sarsina possegga di così
grande fascino, come allo stesso tempo la moltitudine di reperti romani che si possono scorgere in
ogni angolo della città.
Sono quindi entusiasta del Servizio Civile che sto effettuando e sono convinta che col passare dei
mesi sarà sempre più appassionante, grazie anche all’aiuto che daremo per l’organizzazione del
Plautus Festival che mi ha sempre affascinata molto. (Rita Bartolini - Bando 2013)
La cosa che mi sta piacendo più di tutti del servizio civile è che chi ci segue, dall’OLP alla pubblica
amministrazione, sa cogliere le nostre peculiarità, le nostre capacità e soprattutto le nostre passioni
e fa si che vengano messe al servizio del progetto nonché del Comune stesso. In questo modo il
nostro servizio diventa veramente un’esperienza di crescita personale, perché il singolo individuo
viene valorizzato per ciò che è e per ciò che può dare, aiutandoci anche a scoprirci e conoscerci.
Inoltre da la possibilità a ragazzi giovani come noi di sentirci più vicini ad un organismo come la
pubblica amministrazione che viene vista sempre “lontana” o addirittura “contro” i bisogni del
cittadino, rendendoci chiaro che l’unica cosa che, alle volte, rema contro certe richieste del cittadino
è la burocrazia.
Sono partita col bisogno di farmi conoscere all’interno di un Comune che non è il mio per nascita e
di poter partecipare alla vita del paese. La mia richiesta è stata completamente esaudita, pur non
avendo ancora finito il servizio. Partecipare, almeno un po’, alla vita pubblica del proprio Comune è
un'esperienza che dovrebbero fare tutti ed è davvero utile per imparare a calarsi nei panni delle
altre persone, prima di giudicare o di pretendere. Vivere queste dinamiche dall’interno ti da la
possibilità di vedere l’impegno che tante persone mettono per il proprio paese e capire cosa fa
muovere tutto quanto; si entra in contatto con varie realtà: Pro-Loco, Banda, Gemellaggio,
Associazioni, Scuola, Casa di Riposo ecc che non sono realtà separate ma ingranaggi di un unico
meccanismo.
Un’altra cosa importante del servizio civile è che tanti giovani, soprattutto in questo periodo, si
trovano nella situazione di rimanere senza lavoro o di non averlo mai avuto. Ritrovarsi a casa con la
frustrazione di non aver nulla da fare, di aver “sprecato” gli anni di studio e di pesare sui genitori non
aiuta. L’anno di servizio civile è l’esperienza giusta, fa si che aumenti la stima di sé, ci si sente utili,
si aquisiscono esperienze e soprattutto si ha la possibilità di avere contatti per opportunità di
occupazioni successive.
Insomma io sono davvero contenta ed appagata da ciò che sto facendo e mi sento di dare due
consigli: ai giovani come me, provate l’esperienza del servizio civile perché è formativa e piena di
opportunità; ai giovani che la stanno vivendo, non sprecatela e cercate di sfruttarla al meglio per voi
stessi e per gli altri.
Vorrei ringraziare le mie compagne di servizio Rita e Tanya, il mio OLP Giampaolo, tutti i colleghi
del Comune di Sarsina, l’amministrazione e gli amici conosciuti alla formazione generale a Cesena
che mi stanno facendo vivere una fantastica esperienza di Servizio Civile. (Alice Polverelli - Bando
2013)
Anche se sono solo all'inizio di questa esperienza, il Servizio Civile mi sta aprendo un mondo che
non conoscevo o che conoscevo solo in parte, sopratutto per quello che riguarda il “meccanismo”
presente all'interno di un Comune. Sicuramente alla fine di questo percorso avrò acquisito un
bagaglio di conoscenze che mi servirà durante tutta la vita e sono contenta di poter avere
l'opportunità di lavorare a stretto contatto con il personale del Comune. (Giampreti Carlotta, ora in
servizio)
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Sono molto contenta dopo aver partecipato a 3 bandi, d 'essere sbarcata qui. Devo dire che anche
se non conoscevo nessuno perché son sbucata fuori da Pennabilli (qui ho soltanto la residenza) mi
son subito trovata bene perché ci sono persone che pur lavorando nel Comune, sono alla mano e
divertenti, dire “fuori dal comune”. Inoltre sto apprendendo un sacco di cose che non conoscevo,
onestamente a volte mi sento più che stagista, “stragista” , perché non conosco bene l' ambiente e
le diverse scartoffie, è un po' come salir sul palco, non sai mai quel che succede ma alla fine ti
ritrovi circondato dagli amici che t'applaudono. Sono sicura che mettersi in gioco in questa
esperienza, che è un po' un avventura, sia utile e possa arricchire chiunque. (Sofia Campana, ora in
servizio)
Nonostante siano passate solamente un paio di settimane mi sono già potuta confrontare con
esperienze che sono state per me formative. Collaborare alla redazione del comunicato stampa per
il Plautus Festival è stato molto interessante, ed il fatto che il mio lavoro sia stato apprezzato è stata
una grossa soddisfazione. Trovandomi spesso ad aiutare le altre ragazze, e ad essere aiutata da
loro, posso affermare di far parte di un bel gruppo, in cui il lavoro di squadra è fondamentale e
avviene in maniera serena e con complicità. (Virginia Taverna, ora in servizio)
Sono contenta di aver avuto l'opportunità di conoscere una bella squadra che già dall'inizio mi ha
fatto sentire a mio agio. Questa esperienza mi sta aiutando ad acquisire nuove conoscenze che mi
serviranno anche in futuro, e sicuramente a migliorare il mio italiano. (Andreea Radu, ora in
servizio)
Partecipare a questa esperienza è stata occasione e spero lo diverrà maggiormente in seguito per
crescere formalmente, arricchirmi di nuove conoscenze e scoprire bellezze e realtà di un ambiente
in cui vivo. Non da ultimo, sono contenta di far parte di un gruppo di ragazze che sa dare il meglio in
ogni contesto e in ogni ambito in cui le si chieda di dare il proprio contributo. (Daniela Antonini)
D’altra parte anche la conferma di quasi tutte le partnership dei precedenti Progetti prova la ricaduta
positiva degli stessi sul territorio comunale.
In sintesi si sottolinea quanto segue:
a) incremento del numero (+70%) dei bambini coinvolti nel “Progetto Lettura”, con l’inclusione nello
scorso progetto della locale Scuola Materna della Parrocchia. Si tenga conto a questo proposito
che tale richiesta di inclusione è stata formulata dal personale della Scuola Materna
Parrocchiale anche a seguito della forte sollecitazione ricevuta in tal senso da taluni genitori dei
bambini frequentanti la stessa;
b) richiesta da parte dell’Istituto Comprensivo della conferma del servizio di sostegno allo studio
assicurato dai volontari all’interno della Biblioteca Comunale;
c) inclusione del “Progetto Lettura”, e nello specifico della drammatizzazione di fiabe, all’interno
dell’iniziativa “Piazza in gioco” organizzata dall’Amministrazione Comunale, dalla Pro-Loco di
Sarsina e dalla Consulta dei Giovani;
d) conferma dell’elevato numero di utenti della Biblioteca Comunale. A questo proposito è
opportuno sottolineare come si registri una significativa frequentazione della Biblioteca da parte
degli studenti che frequentano le vicine università di Cesena e Forlì;
e) insostituibile ruolo svolto dai Volontari all’interno dell’organizzazione del Plautus Festival, in
forza soprattutto della loro capacità di portarvi un contributo originale di idee e suggerimenti,
frutto della loro giovane età e della loro prima d’ora estraneità all’evento.
Gli obiettivi risultano quanto mai in linea con l’analisi del contesto sociale e territoriale di riferimento,
delineati anche all’interno del Piano Provinciale del Servizio Civile.
Considerato quanto sopra, il progetto vuole nuovamente mirare al raggiungimento degli obiettivi di
seguito descritti, anche in forma analitica.
PREMESSA
Anche per l’anno corrente, come emerso durante l’ultima Assemblea Soci Co.Pr.E.S.C. (18 giugno
2015) per la definizione del Piano Provinciale di Forlì-Cesena, gli Enti hanno confermato
l’importanza di dare risposte ai bisogni del territorio legati principalmente a due macroaree:
Area socio assistenziale;
Area promozione culturale.
Da anni vengono realizzati nell’intero territorio provinciale progetti di servizio civile nei diversi settori
di intervento delle aree sopra indicate che di seguito sinteticamente riportiamo:
tutela delle categorie svantaggiate: anziani, persone con disabilità, minori, giovani ed adulti con
disagio sociale, stranieri;
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contrasto al problema della dispersione scolastica: azioni di tutoraggio;
contrasto ai problemi di devianza: azioni di prevenzione alla salute;
contrasto ai problemi di integrazione e/o solitudine: azioni relative alla pubblicizzazione ed
attuazione di progetti relativi alla multiculturalità e alla cultura della Pace;
sostegno al settore artistico: azioni dirette alla promozione divulgazione e salvaguardia del
patrimonio artistico; azioni di progettazione e sviluppo di eventi culturali rivolti a specifici target
(bambini, adolescenti, anziani, immigrati ecc…) e alla popolazione in generale.
Gli Enti che aderiscono al Co.Pr.E.S.C. sviluppano progetti di servizio civile che tentano di garantire
il pieno coinvolgimento delle nuove generazioni rispetto a queste tematiche, cercando di fornire
risposte nuove e dinamiche alle esigenze della popolazione.
Per ulteriori approfondimenti della lettura dei bisogni e dell’efficacia dell’esperienza del Servizio
Civile, in primis per i giovani volontari ma anche per gli Enti accreditati, si fa espresso rinvio al Piano
Provinciale realizzato dal Co.Pr.E.S.C in sinergia anche con questo Ente.
In particolare si ritiene opportuno richiamare del Piano Provinciale del 2013 i due grafici che ben
rappresentano l’effettivo valore aggiunto che i volontari in servizio civile apportando al lavoro della
struttura nella quale sono inseriti e nella quale portano a compimento gli obiettivi previsti dai progetti
banditi. Si tratta sicuramente di percezioni che gli intervistati hanno sia dei singoli volontari coinvolti,
ma anche dell’apporto che in generale il sistema del servizio civile ha dato negli anni alle strutture,
agli utenti, e al territorio, in termini di servizi, rapporti relazionali e salvaguardia di determinati
standard di efficienza.
In generale è evidente come il volontario venga percepito particolarmente utile per tutte e tre le
categorie di riferimento, con valori percentuali rispetto alle categorie “Abbastanza-Molto utile” che si
attestano al di sopra dell’80% per la rilevazione del 2010 e sopra il 78% per il 2011, che comunque
fa registrare una certa flessione rispetto a tutte e tre le categorie.
Utilità del volontario rispetto all’Ente, all’Utenza e al Territorio. Ril.2010 e 2011 (%)
Utilità dei VS C
Utilità dei VSC
2011
2010
100%
80%
60%
89,3
87,5
82,1
10,7
12,5
17,9
Ente
Utenti
Territorio
40%
20%
0%
Per niente-Poco
Abbastanza-Molto
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
88,5
85,3
78,1
11,5
14,7
21,9
E nte
Utenti
T erritorio
P er niente-poco
Abbas tanza-Molto
Si ritiene doveroso, a questo proposito, sottolineare l’insostituibile apporto che il Co.Pr.E.S.C di
Forlì-Cesena offre agli Enti accreditati, sia nella progettazione, sia nella gestione dei Progetti di
Servizio Civile.
In particolare si sottolinea quanto sia preziosa e inderogabile la sua azione nella promozione e
sensibilizzazione del Servizio Civile nazionale e regionale.
Opportuna e irrinunciabile è anche la sua opera volta ad assicurare un’equa distribuzione sul
territorio provinciale di Enti accreditati al fine di assicurare la possibilità a quanti più giovani di
compiere tale esperienza.
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Perché: CI METTIAMO IN GIOCO… ANCHE NOI
LA LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE
DA
⌦ LA CULTURA CI RENDERÀ LIBERI
PROTAGONISTI NEL MONDO CHE VORREMMO
NOI CI IMPEGNIAMO
CI METTIAMO
IN GIOCO
CI METTIAMO IN GIOCO… ANCHE NOI!
Il progetto in corso di realizzazione, che ha avuto avvio lo scorso 3 giugno, denominato “Ci
mettiamo in gioco” costituiva il naturale proseguimento di quelli precedenti:
- La cultura ci renderà liberi (anno 2009/2010);
- La libertà è partecipazione (anno 2011/2012);
- Da protagonisti nel mondo che vorremmo (anno 2012/2013);
- Noi ci impegniamo (anno 2014-2015).
Tutti i progetti percorrevano il binario della valorizzazione della cultura come fine e strumento di
emancipazione sociale ed umana e, quindi, anche di libertà.
Nel precedente progetto si poneva l’accento sull’importanza dell’impegno, dell’assunzione di
responsabilità, dello svolgimento di un ruolo da protagonisti, con le seguenti argomentazioni,
che espressamente si richiamano:
«Per alcuni “con la Cultura non si mangia”, per altri “ma che bisogno c’è di Libertà, non ce ne
mai stata tanta come in questo periodo”; per altri invece la Libertà è un orizzonte mai esaurito, e
la Cultura un cibo di cui non si è mai sazi ed un volano di crescita umana, ma anche
economica.
In questo “dibattito” l’Ente, con la propria esperienza, quella cioè di una piccola comunità
collinare, ha saputo custodire per oltre duemila anni il proprio patrimonio culturale, costruendo
su di esso la propria identità e buona parte della sua economia.»
Con il progetto Da protagonisti nel mondo che vorremmo si volle introdurre un ulteriore
elemento reputato importante: la Cultura e l’emancipazione/libertà che essa produce, non può
essere fine a sé stessa, ma deve tradursi nell’impegno per la costruzione di un tessuto sociale
in grado di garantire a quante più persone possibili lo stesso accesso alla Cultura, ed in genere
a tutti gli strumenti/momenti di emancipazione/libertà.
L’impegno sociale, lo “sporcarsi le mani” per l’edificazione di un mondo migliore, il superamento
della predominante cultura individualistica e, pertanto, arrivista, diventa sempre più una priorità.
Tale emergenza educativa risulta drammaticamente evidente in relazione al mondo dei giovani.
Il forte disagio di molti di essi non ha – infatti – come genesi una “sofferenza” o patologia di tipo
psicologico-clinico, quanto invece la difficoltà o l’impossibilità di riconoscersi in una vita che
rischia per loro di essere senza senso.
Molti giovani, purtroppo, avvertono il loro futuro come una strada molto erta, lastricata più da
frustrazioni che da soddisfazioni.
Allora succede che la sofferenza di molti giovani nasce più dalla perdita di senso della vita,
piuttosto che – com’era per i nostri padri – per le prove che la vita ci riserva.
Uno scenario che rischia di compromettere il legame generazionale fra gli stessi e il mondo
degli adulti/anziani. Si pensi alle tensioni che sempre più spesso si registrano fra i giovani che
non riescono a trovare un’occupazione e gli adulti/anziani ancora costretti al loro posto di
lavoro.
Questa condizione è ancor più vera e drammatica nelle località collinari e montane, e
comunque in quelle periferiche.
Per assurdo, rispetto ad una storia millenaria che registrava nei centri urbani, ancor più se
grandi, il disagio del vivere, oggi succede che è invece nelle località periferiche che i giovani
soffrono un maggiore disorientamento ed una maggiore solitudine di fronte alle sfide della
società.
Sono privi di punti di riferimento educativi forti: le piccole scuole vengono progressivamente
chiuse; le chiese diventano templi vuoti privi di sacerdoti e comunità; il cosiddetto “digital divide”
divide ed allontana ancor di più; le Pubbliche Amministrazioni registrano con sempre più
drammaticità la frustrazione della loro impotenza, schiacciate dall’esigenza di
contenimento/riduzione della spesa pubblica.
Di fronte a questo quadro cosa fare? Che cosa fare per i giovani? Che cosa può fare
un’Amministrazione Comunale per i giovani della sua Comunità?
Una piccola Comunità come quella di Sarsina, quali e quante frecce può avere nella sua faretra
per fornire ai suoi giovani un aiuto, un’occasione di crescita umana e culturale, un’occasione
d’impegno sociale, di assunzione di responsabilità, di acquisizione di consapevolezza sui
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problemi e le aspirazioni dell’intera Comunità Civile?
L’esperienza del Servizio Civile è, forse, l’unico strumento - di provata efficacia – nelle
disponibilità di un pubblico Amministratore.
Nei Comuni, e ancor più in quelli di più ridotte dimensioni, il pubblico Amministratore ci mette “la
faccia” nelle cose che fa e, la dimensione del “servizio” del suo impegno politico-amministrativo,
supera di molto la tentazione del potere, del prestigio, dell’interesse personale/familiare (come
l’attualità purtroppo sta denunciando).
Il Servizio Civile è lo strumento migliore per promuovere il valore e l’assoluta necessità
dell’esercizio da parte dei nostri giovani della cosiddetta “cittadinanza attiva”.
Questo è un dato inconfutabile perché il Servizio Civile significa impegno, assunzione di
responsabilità, acquisizione di conoscenze, formazione ai valori della Pace e della fraternità,
presa di coscienza delle problematiche del proprio territorio, ecc…
Offrire ai giovani un ambito nel quale impegnarsi e le motivazioni per impegnarsi, diventa per
una Pubblica Amministrazione un imperativo categorico.
Impegnarsi… perché? Per chi? Perché proprio io?
La risposta o, meglio, le risposte a queste domane le si individuarono in un precedente progetto
nelle parole di un grande profeta del secolo scorso, don Primo Mazzolari:
Ci impegniamo noi e non gli altri
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto né chi sta in basso,
né chi crede né chi non crede.
Ci impegniamo
senza pretendere che altri s'impegnino,
con noi o per suo conto,
come noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s'impegna,
senza accusare chi non s'impegna,
senza condannare chi non s'impegna,
senza disimpegnarci perché altri non s'impegna.
Ci impegniamo
perché non potremmo non impegnarci.
C'è qualcuno o qualche cosa in noi,
un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia,
più forte di noi stessi.
Ci impegniamo
per trovare un senso alla vita,
a questa vita, alla nostra vita,
una ragione che non sia una delle tante ragioni,
che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.
Allora si ricorse anche alle riflessioni, meno impegnate ma non per questo meno vere, di un
protagonista della canzone italiana, molto noto in particolare fra i giovani. Ci si riferì a Luciano
Ligabue, ed – in particolare - ad una sua nota canzone dal titolo Metti in circolo il tuo amore:
E ti senti ad una festa
per cui non hai l'invito
per cui gli inviti adesso falli tu.
Ma per impegnarsi, per “rimboccarsi le maniche”, per “mettersi in gioco”, è necessario vincere
quella timidezza, quella solitudine, quella paura che frena tanti giovani, che sminuisce la loro
autostima, che impedisce a loro di “uscire di casa” da protagonisti del mondo futuro!
E allora ci tornano in mente le parole di un artista considerato uno dei migliori interpreti del Hip
Hop di sempre, oltre che di tutta la musica Rap degli anni 2000, capace di vendere oltre 80
milioni di dischi in tutto il mondo: ci si riferisce a Marshall Bruce Mathers III, meglio conosciuto
con lo pseudonimo di Eminem.
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Chi non conosce, chi non si è fatto travolgere dal ritmo incalzante e dalle parole estremamente
vere di uno dei suoi brani più celebri: I’m not afraid.
I’m not afraid to take a stand
Everybody come take my hand
Well walk this road together, through the
storm
Whatever weather, cold or warm
Just let you know that, youre not alone
Hola if you feel that youve been down the
same road
….
Yeah, Its been a ride
I guess i had to go to that place to get to this
one
Now some of you might still be in that place
If youre trying to get out, just follow me
Ill get you there
Non ho paura ad espormi
Tutti mi tenete la mano
Percorreremo la strada insieme sfidando la
tempesta
In qualsiasi condizione, caldo o freddo
Voglio solo farvi sapere che non siete da soli
Bene se sentite questo avete vissuto quello
che ho vissuto io
….
E’ stato un bel giro
Devo andarci per arrivare
Alcuni di voi forse ci sono già
Se volete uscire seguite me
Andremo via
Diversamente da Eminem il quale, alla ricerca del senso della vita ed alla necessità
di uscire da una gabbia, risponde in maniera individuale, l’esperienza del Servizio Civile offre ai
giovani l’opportunità di una ricerca condivisa e, quindi, più efficace.
I propri “demoni” vengono così affrontati insieme, non da soli: è questo il senso che la
denominazione del progetto vuole fin da subito porre: non “Non ho paura ad espormi/a mettermi
in gioco”, ma “Non abbiamo paura ad esporci/ a metterci in gioco”.
> Indagini demoscopiche
Da un’indagine condotta dal quotidiano “Il Piccolo” nell’aprile del 2010 presso il Liceo Petrarca,
di Trieste è emerso che può sembrare che gli studenti siano insicuri e superficiali ma ciò
avviene solo perché sono spaventati dal futuro, non sanno cosa li aspetta e, quesito ancora più
inquietante, si chiedono se esista realmente qualcosa che li aspetta. Il futuro appare come un
grande punto di domanda immerso nella nebbia. I ragazzi sanno che tra pochi anni si
troveranno in competizione con innumerevoli altri giovani, agguerriti e pronti a tutto per
conquistarsi un posto in questo mondo. L'incertezza li spaventa.
La precarietà della vita li spaventa. Spaventa il domani.
E’ però anche emerso, che, allo stesso tempo, sono terribilmente impazienti che questo
avvenire sopraggiunga, per poter finalmente dimostrare che valgono, che possono farcela, che
questi anni passati ad imparare li hanno forgiati dentro e li hanno preparati adeguatamente alla
vita adulta. I giovani si considerano dei “grandi grattacieli in via di costruzione” che hanno
edificato con fatica e impegno le basi per la loro conoscenza, tra non molto scopriranno se sono
solide ed efficaci.
Le manifestazioni di protesta degli studenti svoltesi negli scorsi anni, esprimono, anch’esse un
disagio profondo e generalizzato che va ben oltre i contenuti della riforma che allora si voleva
contestare.
Da un sondaggio della società Demos & Pi del dicembre 2010 si rileva:
- livelli ottimali (moltissima o molta) di fiducia dei giovani nella scuola è passata dal 69,3% del
1999 al 52,60%;
- per il 69,2% dei giovani, la scuola è peggiorata negli ultimi10 anni.
In controtendenza, rispetto alla situazione italiana, è da osservare che, secondo la ricerca
denominata “Youthtopia” condotta da Mtv International su 7.000 giovani, di età compresa tra i
16 ed i 34 anni di 7 diversi paesi europei, il 66% di questi si sente protagonista del proprio
futuro. Interessante è osservare come la presentazione dell’indagine sia alla fine commentata
con l’affermazione che: Una vita spericolata – quella tanto decantata da Vasco Rossi in una
delle sue canzoni più celebri - non fa per i giovani d’oggi.
Da un’altra indagine condotta tra il 20 settembre 2009 ed il 20 febbraio 2010 fra 5016 i giovani
di età compresa fra i 14 ed i 29 anni residenti in Friuli Venezia Giulia dall’Associazione Culturale
GIOVANIDEE di Pasian di Prato (UD) nell’ambito delle iniziative dell’Osservatorio sul mondo
giovanile Young FVG, sul tema “I giovani, il futuro e la famiglia”, emerge che La recente crisi
economica, unita ad un mercato del lavoro che nell’ultimo decennio ha creato poche nuove
opportunità, hanno profondamente influenzato la percezione dei giovani che, a dispetto dei dati
statistici, non vede sbocchi positivi nel futuro. Da ciò consegue che per il 78% dei giovani
intervistati è più difficile al giorno d’oggi mettere su famiglia, rispetto al tempo dei loro genitori.
9
Un altro dato interessante che emerge dalla stessa rilevazione è la fiducia che l’Ente, come
istituzione, registra nel 67% degli intervistati; ben superiore al 41% di fiducia del Parlamento, al
51% della Provincia, 59% del Governo, ed al 64% della Regione.
Mentre il dibattito politico di questi ultimi mesi sembra concentrarsi prevalentemente sulla
riforma costituzionale e sulla legge elettorale - fino al punto di fare di quest’ultima addirittura una
“questione di coscienza” -, l’Istat ci comunicava che la disoccupazione giovanile a febbraio del
corrente anno interessava il 42.6% di loro. Una situazione drammatica, per non dire tragica, di
fronte alla quale risultano inadeguate anche le tradizionali categorie degli “ottimisti” e dei
“pessimisti”. A colui che sosteneva che “sia gli ottimisti che i pessimisti contribuiscono alla
società: i primi inventando l’aereo, i secondi il paracadute”, oggi si potrebbe obiettare che la sua
visione, forse, peccava però di eccesso d’ottimismo: al giorno d’oggi si respira un tale clima di
disincanto tra una larga fetta di persone che l’impressione, così a occhio, è che in tanti – in
troppi – non prendano nemmeno in considerazione il paracadute.
L’ultimo Eurobarometro, l’Analysis sector della Commissione Europea che analizza l’opinione
pubblica, ha indagato le opinioni dei giovani europei sui temi della partecipazione e
dell’occupazione: i dati emersi sono poco confortanti. In Italia, in particolare, l’84% degli
intervistati si dichiara molto sfiduciato riguardo all’ipotesi di poter trovare un lavoro stabile. Una
cifra enorme, da non sottovalutare, e che trova sostanziale conferma nelle pagine del “Rapporto
Giovani 2014” realizzata dall’Istituto Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica e con il
sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa San Paolo.
Degli oltre 1.727 giovani interpellati, l’88%, ha risposto “No” alla domanda se l’Italia offra
opportunità di lavoro a chi si affaccia all’età adulta.
Per molti, l’assenza di opportunità è da ricondurre alla presenza di raccomandazioni, alla scarsa
meritocrazia e alla difficoltà di essere assunti se non si ha esperienza. Il problema delle
entrature nel nostro Paese non è nuovo, ma la crisi ha ulteriormente aggravato le criticità
preesistenti: il capitalismo di relazione rende più impegnativo l’accesso alla “cittadella del
lavoro”, ed è normale che in questo quadro la “fuga” all’estero venga vissuta come unico
strumento di autorealizzazione. Di certo il problema dei giovani di oggi non è la formazione o la
scarsa adattabilità, e difatti nell’indagine del Rapporto questi elementi non vengono
praticamente nominati.
Preoccupanti i criteri individuati dagli intervistati per raggiungere il successo professionale: il
saper essere, secondo la loro opinione, prevale sul sapere e sul saper fare. Il titolo di studio, in
particolare, viene considerato sempre più come un orpello, una coccarda da appuntarsi per
motivi squisitamente esteriori e non di sostanza.
L’impressione, però, è che troppi ragazzi stiano accettando, tutto considerato senza battere
ciglio, situazioni a dire il vero inaccettabili. Non che ci stiano prendendo gusto alla flessibilità
negli orari richiesta da alcuni datori di lavoro, ma tendono – perlomeno da quanto emerge
dall’indagine del “Rapporto” – a considerarlo come un dato naturale, da assorbire senza troppe
lamentele se vogliono tenersi a galla nei marosi della contemporaneità.
> Considerazioni
Favorire la partecipazione dei giovani alla vita associativa, istituzionale, culturale, ecc… del
territorio, costituisce quindi una modalità a dir poco imperativa di un percorso pedagogico non
più dilazionabile.
Come più sopra argomentato, quale altra opportunità, al di fuori dell’esperienza del Servizio
Civile, è data ad una Amministrazione locale periferica e rurale come quella in argomento, di
proporre ai suoi giovani un’efficace politica giovanile?
Forse nessuna, e comunque certamente nessun’altra altrettante efficace e formativa: cosa
questa ampiamente suffragata dall’esperienza compiuta nel Servizio Civile dal 2005, e dal
riscontro registrato presso i giovani che vi hanno preso parte.
Prova di questo interesse è anche data dall’elevato numero di domande pervenute per il
progetto in attuazione: 13 domande, pari al 3,40% degli italiani iscritti all’anagrafe dell’Ente
compresi nella fascia di età 18-28 anni al 31 dicembre 2010, a fronte di soli n. 3 posti.
Un altro dato estremamente significativo è riferito al totale dei giovani che alla data odierna
hanno prestato e stanno prestando Servizio Civile: n. 44, pari a quasi il 10% dei giovani
residenti alla data 31 dicembre 2014.
L’esperienza di partecipazione che il Servizio Civile offre ai giovani diventa quindi
un’opportunità imprescindibile per i giovani medesimi, che costituiscono il vero ed unico
patrimonio di qualunque comunità.
Come può rilevarsi dai dati qui sopra, è nella volontà e nei fatti dell’Amministrazione Comunale
10
l’attuazione di efficaci politiche per i giovani, cercando prima di tutto di mettere a sistema tutte le
opportunità che la legislazione ci consente.
Un’ulteriore considerazione è relativa alla sempre più avvertita diffidenza delle persone, ed in
particolare dei giovani, verso la politica così come rappresentata dai sui protagonisti.
Ormai si sta affermando sempre più l’uso della parola “casta” quando ci si riferisce ai pubblici
amministratori ed ai politici in genere. Anche le recenti manifestazioni studentesche
ripropongono la frattura in atto fra la Pubblica Amministrazione e la gente, il popolo.
In questo quadro fornire la testimonianza di una Pubblica Amministrazione, ancorché periferica,
vicina ai giovani diventa un’esigenza in eludibile.
Di questa nostra ferma convinzione ne è prova l’adozione unanime da parte del Consiglio
Comunale, nella seduta del 17/09/2012, della deliberazione ad oggetto ADESIONE
ALL'APPELLO RIANIMIAMO IL SERVIZIO CIVILE FORMULATO DALL’ASSOCIAZIONE
COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII, CON SEDE IN RIMINI.
L’esperienza dei giovani in Servizio Civile all’interno di una pubblica amministrazione, consente
– infatti – agli stessi di affrancarsi da pregiudizi frutto di irresponsabili “luoghi comuni”.
Si rimanda, a tale proposito, alle testimonianze dei volontari più sopra riportate.
DEFINIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE
La definizione del contesto territoriale all’interno del quale viene a realizzarsi il progetto in
argomento, non può assolutamente prescindere dai dati e dalle argomentazioni contenute nel Piano
Provinciale del Servizio Civile redatto congiuntamente al Co.Pr.E.S.C. della provincia di ForlìCesena.
Le argomentazioni ed i dati dello stesso Piano vengono pertanto espressamente richiamati a
supporto della presente progettazione.
Gli elementi che di seguito si definiscono, costituiscono pertanto un’integrazione ed una più
approfondita definizione territoriale di quanto già argomentati nel Piano Provinciale.
⌦ SARSINA: la Pompei della Romagna
Sarsina (l’antica Sassina), più volte presente nelle fonti antiche, affonda le sue radici nella
seconda metà del IV sec. a.C.
Nel 266 a.C., dopo due impegnative campagne militari, Sarsina fu sottomessa dai Romani, che
comunque garantirono alla città una certa autonomia, conferendole lo statuto di civitas
foederata (città alleata).
⌦ PLAUTO: l’illustre figlio
Plauto (Sarsina 254-250 a.C. - Roma 184 a.C.) è senza alcun dubbio il più grande
commediografo latino. “Musas plautino sermone locuturas fuisse, si latine loqui vellent” (Se le
muse avessero voluto esprimersi in latino avrebbero parlato con la lingua di Plauto), così
Quintiliano ci tramanda il giudizio critico di Elio Stilone. Plauto è il gigante che torreggia ai
primordi della letteratura latina in una posizione di isolamento, di distacco da tutta quella che
sarà la tradizione più tipica della civiltà spirituale e letteraria espressa dalla lingua latina… Ci
appare come un prodotto abnorme della civiltà latina, come il frutto più sugoso e più
caratteristico… la voce più autentica della latinità del suo tempo (Paratore, 1961).
Così di Plauto parla Francesco Guccini, un altro gigante della nostra cultura: Di Plauto mi attrae
la comicità elementare, la macchina scenica fatta di doppi sensi, gli stereotipi semplici, le
situazioni che si ripetono, la familiarità con la nostra società.
Indro Montanelli, si spingeva oltre, fino ad affermare che: Se non fosse stato per Plauto, il teatro
romano non sarebbe nemmeno nato. Sarebbe rimasto un'imitazione di quello greco e noi non vi
troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito.
⌦ SAN VICINIO: il santo taumaturgo
Sul finire del III secolo ed agli inizi del IV, al sopraggiungere della persecuzione di Diocleziano,
Vicinio partì dalla Liguria e giunse alla Città di Sarsina ove fu ordinato vescovo.
Resse la diocesi Sarsinate per 27 anni e 3 mesi.
Al centro del culto ultra millenario è la cosiddetta "catena", specie di collana - snodato - di ferro
che sarebbe stato lo scomodo cilicio di S.Vicinio (curvo in preghiera con una pesante pietra
"incatenata" al collare) e che, da secoli, viene offerto al bacio e messo al collo dei fedeli.
Una devozione che da secoli richiama a Sarsina migliaia di turisti.
⌦ LA BASILICA CATTEDRALE DI SARSINA: il Tempio
Non si può parlare di Sarsina prescindendo dalla sua Cattedrale: il tempio che ha accolto al suo
interno generazioni e generazioni di Sarsinati.
Ne ha udito i canti ed i pianti, le preghiere e le confessioni, le virtù e le debolezze, il tutto
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custodito con la massima riservatezza e rispetto per coloro che al suo silenzio si sono affidati.
Basta aver letto I pilastri della terra di Ken Follett, o il più recente La cattedrale del mare di
Ildefonso Falcones, per essere rapiti dal mistero di una Cattedrale troppo grande per la sola
Sarsina, sbocciata quasi per incanto in un periodo di estrema povertà.
⌦ IL TERRITORIO: una risorsa
Il territorio di Sarsina, per la sua particolare orografia collinare-montana e per la conseguente
scarsa antropizzazione, è caratterizzato da grandi estensioni di terreni incontaminati e selvaggi.
Il “Parco delle Marmitte dei Giganti”, caratterizzato dalla suggestiva erosione della pietra
calcarea dovuta al vorticoso scorrere delle acque di due ruscelli; il Sito di Interesse Comunitario
(S.I.C.) Careste presso Sarsina; il borgo medioevale di Castel d’Alfero, sono alcune delle
eccellenze ambientali che fanno di Sarsina una meta privilegiata per il turismo ambientale.
INDICATORI
⌦ Sarsina oggi: Sarsina costituisce certamente un esempio emblematico della più diffusa realtà
italiana, e cioè: un grande patrimonio storico-culturale a fronte di scarse possibilità economiche
ed organizzative.
Sarsina oggi non è che un piccolo comune di 3524 abitanti - al 31 dicembre 2014 2
distribuiti su un territorio esteso su 101 Km interamente collinare/montano - rilevazione
presso l’Ufficio Anagrafe del Comune - posto nella media valle del fiume Savio.
E’ interessante, a questo proposito, “fotografare” più in dettaglio il territorio comunale (Fonte Ufficio
Anagrafe del Comune di Sarsina):
Residenti al 31.12.2014: 3524
Superficie: 101 Km²
Altitudine s.l.m. del capoluogo: 243 m
2
Densità della popolazione: 35,27 per Km
Distribuzione della popolazione per fascia di età al 31/12/2014:
(Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai giovani ora in Servizio Civile)
0-10 anni
256
11-20 anni
294
21-30 anni
372
31-40 anni
378
41-50 anni
524
51-60 anni
560
61-70 anni
443
71-80 anni
383
> 80 anni
314
15,61%
0-20 anni:
550
16,91% - 2013
17,71% - 2011
18,13% - 2010
17,41% - 2009
21,28%
21-40 anni:
750
21,8% - 2013
22,62% - 2011
22,84% - 2010
23,07% - 2009
41-60 anni:
1.084
30,53% - 2013
30,31% - 2011
30,39% - 2010
30,05% - 2009
36,89%
0-40 anni:
1.300
38,71% - 2013
40,33% - 2011
40,97% - 2010
40,48% - 2009
> 41 anni:
2.224
61,29% - 2013
59,67% - 2011
59,03% - 2010
59,42% - 2009
30,76%
32,35%
61->80 anni:
1.140
63,11%
30,76% - 2013
29,36% - 2011
28,64% - 2010
29,37% - 2009
Distruzione della popolazione per fascia di età rispetto al dato nazionale al 31/12/2014:
(Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina e ISTAT- http://demo.istat.it, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai
giovani ora in Servizio Civile)
Dato naz.
Anni
Sarsina
0-20
550 = 15,61%
16,91% nel 2013
19,74 nel 2013
21-40
750 = 21,28%
24,50%
41-60
1.084 = 30,76%
30,53% nel 2013
29,28 nel 2013
> 61
1.140 = 32,35
26,19%
21,80% nel 2013
30,76% nel 2013
Fonte ISTAT
Anni
Sarsina
Dato naz.
Fonte ISTAT
19,59%
0-40
36,89%
38,71% nel 2013
44,09%
44,62 nel 2013
24,88 nel 2013
29,72%
> 41
63,11%
61,29% nel 2013
55,91%
55,73 nel 2013
26,47 nel 2013
12
possibile svolgere il Servizio Civile) e andamento in valore assoluto ed in percentuale
rispetto all’anno di riferimento:
(Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai giovani ora in Servizio Civile)
Anno
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Numero
491
476
484
460
436
422
414
433
435
422
428
380
375
362 (10,27%)
Andamento rispetto all’anno 2001
Valore assoluto
%
- 21
4,43
- 19
4
- 46
9,70
- 72
- 15,19
- 69
- 14,56
- 78
- 16,46
- 78
- 16,46
- 79
- 16,67
- 92
- 19,41
- 63
- 12,83
- 111
- 22,61
- 116
- 23,62
- 129
- 26,28
Dai dati sopra riportati si rilevano alcuni elementi di sicuro interesse:
- la popolazione giovanile di età compresa fra i 18 ed i 28 anni è in progressiva e
inarrestabile decrescita;
- la percentuale di giovani di età compresa fra i 0 ed i 20 anni è di un punto percentuale
inferiore alla media nazionale.
Le motivazioni di questa situazione si possono certamente trovare nella ridotta natalità,
fenomeno questo di rilevanza nazionale, ma non è certamente l’unica causa.
In merito, ad esempio, ai servizi scolastici si riportano di seguito due mappe dalle quali è
immediata la rilevazione dello spopolamento dei plessi scolastici avvenuti negli ultimi decenni:
(Fonti archivi storici, se&o)
Plessi scolastici presenti sul territorio
comunale negli anni 50/60
Plessi scolastici presenti sul territorio
comunale al 31/12/2011
13
La situazione è ancora più drammatica se si considera l’accresciuto numero di Parrocchie prive
di un presbitero residente o addirittura soppresse:
(Fonti archivi storici, se&o)
Parrocchie attive sul territorio comunale
negli anni 50/60
Parrocchie con presbiteri sul territorio
comunale al 31/12/2011
Sul “fronte” dei servizi per i giovani è bene tenere presente che:
- fino alla metà degli anni 80 in tutto il territorio comunale erano presenti tre sale
cinematografiche;
- al 31 dicembre 2014 le sale cinematografiche si sono ridotte ad una sola, presente nel
capoluogo, riaperta però all’inizio degli anni 2000, dopo una sospensione dell’attività di oltre
10 anni, e con una programmazione per ora destinata prevalentemente ai bambini;
- non sono presenti sul territorio comunale locali di ritrovo per i giovani quali: discoteche, sale
concerti, ecc…;
- è presente un’unica Biblioteca (quella oggetto del precedente progetto);
- grave è la situazione che vede la totalità del territorio comunale, ad eccezione del solo
capoluogo, escluso da una connessione veloce ad internet, vittima, quindi, del cosiddetto
“digital divide”.
Il dato negativo del movimento migratorio più sopra riportato attesta che i giovani sarsinati sono
costretti ad emigrare da Sarsina certamente causa la
mancanza di lavoro, tanto più se qualificato.
In particolare risulta di evidente e drammatica gravità la quasi
assoluta mancanza di opportunità di lavoro per le ragazze.
Condizione questa che si aggrava ancor di più per coloro, la
maggior parte, in possesso di titoli di studio di Scuola
Secondaria di II Grado o Universitari.
L’assenza di copertura del territorio Comunale con l’“ADSL“,
fatto salvo solo il Capoluogo, determina un aggravamento della
percezione da parte dei giovani della loro marginalità rispetto ai
loro coetanei che risiedono nei territori meno disagiati o nei
grandi centri urbani.
Il sentimento di frustrazione determina il desiderio di fuggire da
questi territori e, di conseguenza, la perdita del sentimento di
appartenenza alla propria Comunità Civile.
L’esteso fenomeno migratorio dei giovani sarsinati, diretto
anche a mete molto lontane (Gran Bretagna, Australia…) non è il frutto di una percepita
consapevolezza dell’essere parte di una più vasta Comunità, ma bensì della ricerca di ambiti
nei quali maggiori e più efficaci sono le opportunità di crescita umana e sociale.
A fronte di questo, Sarsina ha però ricevuto dai “capricci” della storia, il compito di custodire e
promuovere un ricco patrimonio: certamente sproporzionato rispetto alle sue possibilità.
Il Plautus Festival, il Museo Archeologico Nazionale, la devozione a San Vicinio, la Cattedrale, il
14
Museo d’Arte Sacra e il suo territorio ancora incontaminato, rischiano - così - di essere più un
fardello che una ricchezza.
Su questi aspetti è diventato sempre più imperativo per l’Amministrazione Comunale e per
l’intera cittadinanza - nelle sue componenti giovanili, del Volontariato, dell’associazionismo di
base, imprenditoriali - investire le proprie risorse umane ed economiche, seppur
indiscutibilmente assai esigue.
Si consideri che Il Bilancio Comunale destina, nonostante tutto, il 7-8% delle spese correnti alla
cultura: un caso forse unico a livello nazionale.
In questo contesto per la città di Sarsina, ed in particolare per i suoi giovani, diventa
fondamentale cogliere l’opportunità offerta dal Servizio Civile Nazionale: Il Servizio civile
nazionale consente agli enti pubblici ed agli enti privati no profit di avvalersi di personale
giovane e motivato, stimolato dalla possibilità di vivere un'esperienza qualificante nel campo
della solidarietà sociale.
L’apporto di giovani è strategico per un piccola Comunità, tanto più se ubicata in territorio
periferico e collinare/montano, perché è in grado di:
- affezionare le nuove generazioni alla Città ed alla sua storia;
- accrescere i sentimenti di appartenenza dei giovani alla più vasta comunità civile;
- motivare le nuove generazioni a diventare protagoniste del proprio futuro;
- portare, attraverso i giovani, idee nuove ed entusiasmo in contesti “refrattari” alle novità,
quale troppo spesso rischia di essere la Pubblica Amministrazione;
- frenare l’esodo di laureati verso le città della pianura.
⌦ Un ricco patrimonio storico-culturale in grado, si, di fermentare ed insaporire il tessuto
sociale, ma - per le sue esigue possibilità - non al punto da generare realtà di base in grado di
operare in ambito culturale in forma strutturata e continuativa, né di muoversi
indipendentemente dall’Ente.
Le risorse dell’Ente - economiche, umane, professionali e strumentali - costituiscono, pertanto e
necessariamente, patrimonio condiviso di tutta la comunità, e non solo.
Le sinergie con i soggetti presenti sul territorio diventano quindi una condizione sine qua non
per la loro stessa sopravvivenza:
- l’Istituto Comprensivo di Sarsina - Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° Grado;
- a Pro-Loco di Sarsina: che organizza la Sagra della Pagnotta pasquale, la Festa Romana,
la Festa del Patrono e manifestazioni varie in occasioni delle festività natalizie;
- le Pro-Loco di Ranchio, di Quarto e di Pieve di Rivoschio, anch’esse dedite alla promozione
delle risorse e peculiarità dei rispettivi territori;
- la Banda Musicale “Città di Sarsina” e la Corale di Sarsina, impegnata meritevolmente sul
“fronte” dell’educazione e produzione musicale;
- la “Polisportiva Circolo dei Sarsinati” che lavora in ambito sportivo e culturale;
- le varie società sportive (calcio, ginnastica, danza, basket, ecc...) e di volontariato
(Parrocchie, AVO, , ecc...).
⌦ Intervento di spesa del Bilancio Comunale e dotazione organica: a testimonianza
dell’importanza che l’Ente attribuisce alla Cultura, si riportano i seguenti valori percentuali
dell’incidenza delle spese sostenute per la Cultura nell’anno 2013, così come si può rilevare dal
Bilancio consuntivo: 4,46% delle spese correnti.
Un ulteriore elemento da sottolineare è nel numero di dipendenti addetti in forma prevalente,
anche se non esclusiva, alla cultura:
- n. 2 dipendenti, pari a quasi il 5% dell’intera dotazione organica.
Questa dato testimonia come la progettazione che viene eseguita non è finalizzata ad una
supplenza di personale, ma ad assicurare – grazie a specifiche attività – servizi aggiuntivi,
peraltro in prevalenza non strettamente afferenti i compiti istituzionali di un Ente Locale
(progetto lettura, Plautus Festival, aiuto agli alunni bisognosi, laboratorio teatrale, ecc…).
⌦ In forza della sua storia e della sua tradizione, all’interno della città di Sarsina sono presenti i
seguenti istituti di cultura e “strumenti” di promozione e valorizzazione culturale/turistica:
ISTITUTO COMPRENSIVO SCOLASTICO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1°
GRADO:
L’Istituto Comprensivo di Sarsina ha accolto nell’anno scolastico 2014/2015 337 studenti,
erano 362 in quello precedente, di età compresa fra i 3 ed i 14 anni, così distribuiti fra i vari
ordini di Scuola (fonte Istituto Comprensivo di Sarsina):
Scuola dell’Infanzia: n. 59 alunni, erano 67 nell’a.s. 2013/2014;
Scuola Primaria: n. 172 alunni, erano 167 nell’a.s. 2013/2014;
Scuola Secondaria di 1° Grado: n. 106, erano 116 nell’a.s. 2013/2014:
15
2
Un territorio collinare-montano come quello di Sarsina, esteso per oltre 101 Km , con
località che distano dal capoluogo anche 30 Km, nonché la diffusa cultura rurale, condiziona
fortemente il percorso scolastico degli alunni: ne aumenta la fatica dello studio, ne stempera
le ambizioni e non rimuove quell’atavica soggezione verso la cultura scolastica.
Questi sono alcuni dei motivi che hanno spinto i legislatori a favorire, con leggi ad hoc, la
scolarizzazione nelle zone e nei territori più svantaggiati, e che con forza animano le
Amministrazioni Locali a garantire i detti territori il massimo di quantità e qualità dei servizi.
La Scuola ed in genere la cultura, è fra questi, uno dei servizi più importanti perché in grado
di emancipare gli uomini (mirabile e profetica a questo proposito l’esperienza di Don
Lorenzo Milani) e di renderli liberi.
SCUOLA M ATERNA “SS. ANNUNZIATA” DELLA PARROCCHIA DI SARSINA:
L’attuale Scuola Materna accoglie oltre 40 bambini di età compresa fra i 3 ed i 5 anni, oltre
a 15 bambini di età compresa fra i 18 messi ed i 3 anni.
L’attuale Scuola Materna costituisce la prosecuzione, senza alcuna soluzione di continuità,
della Scuola materna operante già dal XIX secolo e che ha costituito, fino alla fine degli anni
50, l’unico istituto scolastico presente nel capoluogo per i bambini in età prescolare.
L’inserimento dei bimbi di questa Scuola nel progetto di Servizio Civile viene effettuato su
loro pressante richiesta visto il grande successo che sta riscuotendo il “Progetto Lettura”,
inaugurato negli scorsi anni per i bambini della sola Scuola dell’Infanzia.
L’indubbia qualità del progetto, il fascino che la lettura delle fiabe/favole esercita sui bambini
– per esclusivo merito dei volontari – e l’apprezzamento riscosso presso le famiglie ha infatti
contagiato anche la Scuola Materna privata e l’intera comunità Sarsinate.
E’ interessante sottolineare, a questo proposito, che il progetto nacque da un’idea del
personale insegnate della Scuola Statale dell’Infanzia, che trovò immediata accoglienza nel
progetto “La cultura ci renderà liberi” del 2009.
L’inclusione nel progetto dei bambini della Scuola Materna privata costituisce, quindi, una
prova della validità del progetto medesimo, nonché una sua significativa evoluzione.
BIBLIOTECA COMUNALE: costituisce uno dei poli culturali più dinamici e frequentati della città
e raccoglie oltre 6.000 volumi, in continuo incremento soprattutto grazie alle munifiche
donazioni di privati.
Completamente aggiornata nel suo arredamento è dotata dei più moderni strumenti
informatici (video proiezione, personal computer, stampanti, scanner) costituisce un servizio
indispensabile per gli studenti e le famiglie.
L’orario di apertura della Biblioteca, senza l’apporto dei volontari in servizio civile, sarebbe
contenuto ai pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00: così come lo è
stato per molti anni.
La presenza dei volontari consente – viceversa – di aumentare l’orario di apertura della
Biblioteca, configurandosi quindi, non quale supplenza alla carenza di personale comunale,
ma quale ampliamento di un servizio già assicurato.
Gli utenti della Biblioteca sono così aumentati, dalle poche decine degli anni precedenti, a
circa un migliaio all’anno, compresi – soprattutto – nella fascia d’età coincidente con la
scuola dell’obbligo.
Numerosi sono poi coloro che hanno beneficiato della preparazione culturale dei volontari e,
della loro ricca umanità, per ricevere un sostegno nello studio, se non vere e proprio
“ripetizioni” gratuite.
Un aiuto molto apprezzato dai giovani studenti, dai loro genitori e dal personale docente
dell’Istituto Comprensivo, al punto che tutti costoro si augurano la sua prosecuzione per il
futuro.
Un elemento di sicura novità registrato negli ultimi anni è stato il forte incremento di studenti
Universitari che della Biblioteca apprezzano la dotazione libraria e di ipertesti, congiunta al
suo tipico e caratteristico “silenzio”.
PLAUTUS FESTIVAL – Rassegna Estiva di Teatro Classico, che giunge quest’anno alla sua
55°Edizione, è senza dubbio il punto di forza del programma culturale dell’Ente.
Riconosciuto dal 1996 Festival di rilevanza nazionale, richiama a Sarsina le più importanti
compagnie teatrali nazionali e più noti attori del teatro italiano.
E’ frequentato ogni anno da oltre cinquemila spettatori provenienti da tutto il Centro-Nord
Italia.
La sua “frequentazione” in prevalenza del teatro classico, ne fa un punto di riferimento per
tutti i numerosi appassionati del teatro greco e latino.
L’esperienza del Teatro – definita dal Concilio Vaticano II “nobile ed antica arte”, partendo
16
proprio dal Plautus Festival, pervade l’intero tessuto civile di Sarsina.
Fanno teatro gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria, gli alunni della
Scuola Secondaria e i giovani della Parrocchia, gli adulti che partecipano alla Scuola di
Teatro e quelli appassionati del teatro dialettale.
PLAUTUS 2016: nel 2016 ricorrerà il 2200° Anniversario della morte di Tito Maccio Plauto.
Per l’occasione il Comune di Sarsina ha prodotto istanza di costituzione di un apposito
Comitato Nazionale, ai sensi della legge n. 420/97, con le seguenti finalità:
approfondimento degli studi storici e filologici concernenti Tito Maccio Plauto;
promozione della grandezza e della conoscenza di Plauto, affinché sia riconosciuto
patrimonio italiano e mondiale (UNESCO) anche mediante l’istituzione di specifici
istituti statali di studio e di valorizzazione;
Valorizzazione delle opere plautine all’interno della drammaturgia italiana e mondiale,
promuovendone l’allestimento teatrale e la circuitazione nei più importanti teatri italiani
e internazionali;
consolidamento del prestigio del Plautus Festival facendolo divenire il palcoscenico
principale dell’Italia Settentrionale per il repertorio del Dramma Antico e del Teatro
Classico in genere;
promozione della storia della Città di Sarsina, della sua antica origine romana, della
sua forte identità quale “Città del Teatro”.
LABORATORIO TEATRALE: nasce nel 1995 con l’intento di giungere ogni anno alla produzione
diretta di una commedia di Plauto con la presenza di noti attori oltre agli allievi del
Laboratorio, nonché:
- di favorire la produzione teatrale e consentire ad un pubblico, il più ampio possibile, di
accedere all’esperienza teatrale;
- promuovere tramite la produzione teatrale diretta, la qualità, l’innovazione, la ricerca, la
sperimentazione, nuove tecniche e nuovi stili, anche favorendo il ricambio
generazionale;
- promuovere la valorizzazione del repertorio teatrale classico, con particolare riguardo al
teatro di Plauto;
- offrire ai giovani attori di teatro un’opportunità per “mettersi in gioco” in un palcoscenico
prestigioso.
L’esperienza del Laboratorio Teatrale, che vede fortemente coinvolti i volontari in Servizio
Civile, sarà quest’anno fortemente rinnovata grazie al Direttore, con l’introduzione di
esperienze formative nelle arti del teatro: costruzione di maschere in cuoio, costumi, ecc…
Un ulteriore elemento di interesse e di curiosità che non mancherà di affascinare i giovani
partecipanti.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SARSINA
Il Museo Archeologico Nazionale Sarsinate, è uno dei più importanti ed interessanti musei
archeologici dell’Italia Settentrionale.
Custodisce, in particolare i materiali rinvenuti nella vicina necropoli romana di Pian di
Bezzo.
Per la sua scarsa promozione e valorizzazione, il Museo registra un numero estremamente
ridotto di visitatori: nel 2014 non hanno raggiunto le quattromila unità (Fonte MiBACT – Museo
Archeologico Nazionale di Sarsina).
LA BASILICA CATTEDRALE E IL CULTO DI SAN VICINIO
Sorta forse in età bizantina, ma rifatta intorno all’anno Mille e più volte rimaneggiata,
presenta chiari caratteri romanici: è uno dei migliori esempi di stile romanico in Romagna.
La facciata è sobria ed elegante, caratterizzata dal caldo rossore dei mattoni.
La devozione per San Vicinio, primo Vescovo di Sarsina, santo taumaturgo al quale la
millenaria tradizione attribuisce particolare potere nella “liberazione dalla possessione
diabolica”, e del quale sono custodite all’interno della Cattedrale le spoglie e la tradizionale
“Catena”, richiama a Sarsina decine di migliaia di pellegrini da ogni parte d’Italia e
dall’estero.
Un punto di riferimento per miglia di persone che soffrono nell’anima.
IL MUSEO D’ARTE SACRA
Custodisce una preziosa raccolta di opere d’arte, suppellettili, tessuti, arredi e paramenti
sacri provenienti dalle chiese della zona da tempo chiuse al culto.
I visitatori del museo sono - a causa della quasi totale mancanza di promozione e apertura
solo su prenotazione - solo qualche centinaio all’anno.
17
L’UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE
Grazie alle risorse che l’intera comunità di Sarsina ha saputo mettere a sistema, è stato
possibile istituire dalla scorsa estate un Ufficio Informazioni Turistiche, in grado di fornire
non solo informazioni, ma anche di fungere da elemento catalizzatore e da volano delle
iniziative del territorio comunale.
Grazie al ricco patrimonio archeologico, culturale, religioso ed ambientale sono quasi
100.000 i turisti che ogni anno visitano la Città di Sarsina.
DESCRIZIONE SINTETICA DEI BISOGNI SOPRA DESCRITTI
D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI
Questi i numeri in sintesi che attestano l’importanza e la conseguente domanda di sempre
maggiore qualificazione e promozione di questa Area di Attività:
- PLAUTUS FESTIVAL 2015:
n. 13 spettacoli di prosa in cartellone, dei quali 4 in prima nazionale;
n. 700 i titoli di ingresso che si prevede di emettere, senza considerare gli spettatori ai
tre spettacoli ad ingresso gratuito o ad invito;
- LABORATORIO TEATRALE 2015:
n. 8 gli attori partecipanti;
n. 16 i giorni di effettuazione del Laboratorio;
- LETTURE PLAUTINE 2015:
n. 4 i relatori, dei quali uno olandese;
oltre 50 le persone partecipanti alle letture;
DOMANDA DI SERVIZI ANALOGHI E RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI
RIFERIMENTO.
E’ necessario sottolineare come in una realtà estremamente piccola come quella di Sarsina, a
fronte di una domanda diffusa di sempre maggiori opportunità di crescita culturale, vi sia una
insufficiente risposta della comunità civile.
E’ la situazione di sofferenza, forse cronica, di tutte le realtà minori.
La società civile, ed in particolare i giovani, richiede - giustamente - sempre maggiori ed
innovativi strumenti ed occasioni di aggregazione e di crescita culturale.
Sarsina nella sua interezza riesce, per quello che può, ad animare il tessuto sociale con offerte
in grado di lavorare in sinergia fra di loro.
L’Ente, in questo quadro, costituisce l’ordito sul quale i vari soggetti presenti sul suo territorio
svolgono la loro missione, ricevendo dallo stesso sostegno, beni strumentali e risorse.
Così avviene che la sua comunità civile riesce ad esprimere:
- la Pro-Loco di Sarsina: deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste a Sarsina;
- la Pro-Loco di Ranchio: è deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste nella
frazione di Ranchio, che dista circa 13 km. dal capoluogo;
- la Pro-Loco Lago di Quarto: è deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste nella
frazione di Quarto, che dista circa 8 km. dal capoluogo;
- la Pro-Loco di Pieve di Rivoschio, frazione distante oltre 30 Km. da Sarsina, organizza ogni
anno la tradizionale Rassegna di teatro Dialettale e la Sagra delle Castagne;
- la Banda Musicale “Città di Sarsina”, di oltre 40 elementi, con annessa scuola di
avviamento musicale per bambini, giovani ed adulti, frequentata da circa 20 persone;
- la Corale della Cattedrale di Sarsina, con la partecipazione di oltre 40 persone, provenienti
dall’intera Valle del Savio;
- il Circolo-Polisportiva dei Sarsinati, che organizza manifestazioni sportive e culturali;
- le varie e numerose società sportive presenti sul territorio per la pratica del calcio, tennis,
pallavolo, basket, ginnastica artistica, ecc...;
- le parrocchie, le scuole, ecc...
IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO
Si premette, al riguardo, che per la natura del presente progetto le figure dei “destinatari” e dei
“beneficiari” di fatto coincidono.
Destinatari:
Biblioteca Comunale: 1.313 persone, in prevalenza giovani e bambini hanno frequentato
la Biblioteca nel 2014, di questi 494 si sono avvalsi del servizio di “prestito librario”:
alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, particolarmente interessati al
18
-
-
-
servizio di “sostegno scolastico” assicurato dai volontari;
studenti degli Istituti Secondari di 2° Grado e Universitari;
giovani in genere;
cittadini interessati al patrimonio librario ivi contenuto;
studiosi di teatro;
Punto di accesso ad Internet: nel 2014 sono stati 52 gli accessi ad internet effettuati da:
giovani, per motivi di studio e di svago;
adulti;
turisti.
Progetto Lettura: nell’anno scolastico 2014/2015 sono stati 417 i bambini che vi hanno
complessivamente preso parte.
Oltre a questi sono poi da considerare un pari numero di bambini che hanno preso parte
alla drammatizzazione e lettura fiabe/favole.
Ufficio Informazioni Turistiche: n. 4.187 nell’anno 2014;
Turisti: oltre 90.000 turisti/pellegrini nell’anno in prevalenza interessati alla Basilica
cattedrale ed al Museo Archeologico (Fonte - Basilica Cattedrale di San Vicinio);
PLAUTUS FESTIVAL: n. 5.100 spettatori registrati in biglietteria nel 2014 (Fonte Ufficio
Teatro)
Volontari della Pro-Loco che partecipano all’organizzazione del Festival;
appassionati di teatro che provengono anche da località molto lontane (Milano, Roma,
ecc…).
Beneficiari:
I primi beneficiari del progetto saranno i volontari stessi.
L’Amministrazione Comunale di Sarsina ha, infatti, sempre inteso promuovere l’esperienza del
Servizio Civile, non partendo dalle proprie esigenze, ma dal proposito di fornire ai giovani
impiegati una esperienza interessante ed in grado di fornire ulteriori elementi di maturazione e
crescita.
Partendo da tale presupposto anche la gestione dei volontari stessi da parte degli OLP viene
effettuata ritenendo prioritarie le loro attitudini e aspettative.
Il progetto viene sviluppato poi, in concreto, costruendolo insieme a loro, ascoltandoli e
coinvolgendoli.
In secondo luogo i beneficiari sono tutti coloro, in prevalenza giovani e giovanissimi, che per
motivi di studio o di interesse si rivolgono agli istituti culturali protagonisti del progetto: Biblioteca
Comunale e Plautus Festival.
Non in minor numero è necessario includere fra i beneficiari i numerosi turisti e pellegrini (quasi
90.000 ogni anno) che visitano Sarsina, attratti dalla sua illustre storia, dal Museo Archeologico
e dalla devozione al Santo Vicinio.
19
7) Obiettivi del progetto:
Come ampiamente argomentato in apertura del Box 6, afferente il contesto e i destinatari, il presente Progetto è stato redatto sulla scorta dei dati rilevati dagli
esiti finali dei progetti precedenti ed a quello in corso di attuazione.
In quanto scritto “a più mani”, con il significativo apporto dei Volontari in Servizio Civile, il presente Progetto rivela fin da subito la sua forte aderenza al contesto
territoriale ed una altrettanto coerenza degli obiettivi con i bisogni rilevati.
Pertanto si pongono questi quali obiettivi del progetto – in coerenza con le analisi del contesto territoriale e delle aree d’intervento di cui al precedente box n. 6,
agli indicatori e obiettivi individuati/definiti nel Piano Provinciale del Servizio Civile in ambito del CO.PR.E.S.C. e, non ultimo, con gli esiti del monitoraggio finale
del progetto 2014/2015 (Noi ci impegniamo) e di quello in itinere del progetto in corso di realizzazione (Ci mettiamo in gioco).
7.1 OBIETTIVO GENERALE 010
Il primo obiettivo del progetto è quello di favorire la crescita umana e professionale dei volontari.
Questo obiettivo è reputato preminente perché si ritiene che l’esperienza del Servizio Civile debba prima di tutto costituire un’occasione di crescita umana
per i Volontari, piuttosto che una opportunità per l’Ente di avvalersi di ulteriori risorse.
Preoccupazione, pertanto, dell’Ente è quella di offrire ai giovani validi, interessanti e stimolanti ambiti di impiego che li rendano per un anno attori
protagonisti della crescita della loro comunità civile.
L’obiettivo generale del progetto - identificato con il numero 1 - è declinato nei seguenti obiettivi specifici:
Obiettivo Specifico
Risultati attesi
Indicatori e strumenti di Strumenti per il conseguimento
rilevazione
Formazione generale: la formazione
Offrire
un’opportunità
di Maggiore
partecipazione La natura del presente obiettivo generale e degli
crescita umana e profesalla vita della società;
generale avrà come obiettivi la formazione
sionale e di accrescimento Assunzione delle proprie obiettivi specifici che dallo
civica, sociale, culturale e professionale dei
del sentimento di apparresponsabilità
all’interno stesso derivano, afferenti la
volontari attraverso percorsi di cittadinanza
sfera personale di ciascun
tenenza alla comunità locale,
del tessuto civile;
attiva e responsabile e sarà realizzato
ma
anche
regionale, Accrescimento della auto- volontario e l’originalità di
trasversalmente a più Progetti di Servizio
nazionale,
europea
ed
stima e assunzione dei ciascuno degli stessi, non ci
Civile attivati anche da Enti differenti sul
di
determinare
internazionale
propri doveri e conseguenti consente
territorio provinciale (Box. 33);
numerici
di responsabi-lità di fronte alle indicatori
durante
la
Formazione
specifica:
rilevazione della misura di
formazione specifica sarà rivolta particolare
problematiche sociali
attenzione all’appro-fondimento della ricca
Offrire
la
possibilità
di Capacità di superamento conseguimento degli stessi,
esperienza nazionale ed internazionale sul
compiere un’esperienza di
della dimensione individua- se non attraverso:
tema della pace, della non-violenza, della
lavoro di gruppo;
listica della personalità a a) dialogo costante dell’OLP
con ciascun volontario;
giustizia, dell’impegno civile, ecc.. (Box. 40);
favore della capacità di
Ascolto e disponibilità: propedeutico a
lavorare in gruppo a favore b) la somministrazione di n. 5 appositi questionari:
qualunque ulteriore step è offrire ai
della comunità;
Volontari un ambiente di amicizia, di stima e
Costruzione di relazioni
• il primo all’inizio del
di ascolto. L’OLP, sarà quindi, la persona
positive con gli altri giovani;
Servizio Civile;
che per l’intero progetto affiancherà non i
Accrescimento dell’attitudi• il
secondo
a
volontari, ma ogni singolo volontario al fine
ne a sentimenti di empatia.
20
conclusione del 1°
quadrimestre;
• il terzo a conclusione
del 2° quadrimestre;
• il quarto a conclusione
del 3° quadrimestre;
• il quinto a conclusione
del Servizio Civile;
c) Grado di coinvolgimento
Acquisizione
di
maggiore
emotivo ed intellettuale
“confidenza” nell’approccio alla
agli obiettivi progettuali,
Pubblica Amministrazione, molte
nonché alla formazione
volte invece vista con distacco,
generale e specifica;
se non soggezione.
d) Disponibilità del volontario
Soddisfacimento del bisogno Partendo dal presupposto che
al coinvolgimento “fuori
di socialità, di cultura, di una persona può raggiungere
orario”
in
servizi
di
spiritualità e di natura.
una vita veramente e pienamente
volontariato sociale
e
umana solo grazie alla cultura, il
culturale;
risultato atteso è una maggiore e) Acquisizione e rafforzamaturità umana dei volontari
mento nel volontario del
“gusto” alla lettura ed al
Teatro.
Offrire
un’opportunità
di
approfondimento
e
di
confronto intorno ai valori
fondanti una comunità civile
matura e coesa, favorendo la
consapevolezza
dei
temi
sociali da parte dei giovani
prima del loro ingresso nel
mondo del lavoro.
Offrire
un’esperienza
di
“lavoro”
all’interno
della
pubblica amministrazione.
-
Acquisizione di consapevolezza in ordine all’attualità
delle tematiche relative alla
corresponsabilità,
alla
accoglienza, alla pace, alla
giustizia, alla non-violenza,
alla solidarietà
-
-
-
-
di fare di questa loro esperienza un
momento gratificante ed entusiasmante;
Incontri: periodicamente si svolgeranno
incontri, anche informali, volti a verificare
l’andamento del progetto, eventuali problematiche insorte e raccogliere suggerimenti;
Incontri trasversali: durante lo svolgimento
del servizio civile saranno promossi ed
organizzati frequenti momenti di incontro fra
i volontari dello stesso progetto e fra questi
e quelli impegnati in progetti organizzati
dallo stesso Ente;
Trasferta: durante lo svolgimento del
progetto si effettuerà una “uscita” presso
una struttura della Associazione Papa
Giovanni XXIII di Rimini o analoga
associazione operante nel volontariato
sociale;
Legami post-progettuali: si proporrà ai
giovani di mantenere un “legame” con
questo Ente al fine di costituire con gli
stessi, nel tempo, un esempio di servizio e
di amicizia.
Da quanto riportato nel Box 6, si può evincere la misura del conseguimento degli Obiettivi Generali posti nei Progetti precedentemente attuati o in corso di
attuazione.
Il dialogo costante, ed anche informale con gli OLP - ormai “famose” le tradizionali cene a base di pizza durante le quali si monitora, in un dialogo franco e
approfondito, l’andamento del Servizio e la misura del conseguimento degli obiettivi – attesta il pieno conseguimento degli stessi, la loro coerenza con i bisogni
avvertiti dai giovani.
Le testimonianze riportate in premessa attestano tale coerenza.
21
7.2 OBIETTIVO SPECIFICO
L’obiettivo specifico del progetto è la valorizzazione della storia e della ricca tradizione religiosa e culturale di Sarsina come di seguito dettagliato
D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI
Obiettivo Specifico
Sarsina plautina
Valorizzazione e approfondimento della figura di
Plauto quale drammaturgo;
collaborazione
con
l’Ufficio
Cultura
per
l’organizzazione
del
PLAUTUS FESTIVAL e
delle iniziative collaterali
quali:
Laboratorio Teatrale;
Rassegna di teatro
dialettale;
Letture
Plautine:
simposio internazione
di studi plautini.
PLAUTUS 2016
Nel 2016 ricorrerà il 2200°
anniversario della Morte di
Tito Maccio Plauto.
Per l’occasione, anche in
collaborazione
con
il
Ministero dei Beni e delle
Attività
Culturali
e
del
Turismo, si è predisposto un
ricco
calendario
di
appuntamenti per i quali è
stata richiesta la costituzione
di un apposito Comitato
Nazionale, ai sensi della
legge 420 del 1997.
Risultati attesi
-
Arricchimento del contenuto
del sito web:
www.plautusfestival.it;
Realizzazione del Plautus
Festival e delle iniziative
correlate;
Realizzazione del Laboratorio teatrale;
Realizzazione delle Letture
Plautine.
Indicatori e strumenti di Strumenti per il conseguimento
rilevazione
-
-
Partecipazione nella organizzazione degli appuntamenti e degli
eventi previsti all’interno delle
celebrazioni
per
il
2200°
anniversario della morte di Tito
Maccio Plauto.
Nuove pagine e sezioni inserite nel sito del
Plautus Festival;
Numero spettacoli del Plautus Festival;
Numero di spettatori del
PLAUTUS FESTIVAL;
Numero di attori partecipanti alle audizioni
ed
al
Laboratorio
Teatrale;
Numero d’inviti trasmessi e di partecipanti
alle Letture Plautine.
Numero degli appuntamenti e
degli eventi organizzati per il
PLAUTUS
2016
e
dei
partecipanti agli stessi.
Formazione specifica sulla storia del teatro e
su Tito Maccio Plauto, in particolare (vedasi
successivo Box 40);
Inserimento materiali nel nuovo sito web
specificatamente dedicato al PLAUTUS
FESTIVAL ed a Plauto;
Partecipazione
all’organizzazione
del
Plautus Festival e delle iniziative satelliti
(Laboratorio teatrale, ecc…) mediante azioni
in affiancamento con l’OLP - Responsabile
organizzativo dello stesso Festival.
Partecipazione all’organizzazione degli aventi in
programma per le celebrazioni dei 2200°
anniversario della morte di Plauto (incontri
pubblici, convegni, laboratori, ecc…) mediante
azioni in affiancamento con l’OLP, nonché
Istruttore Direttivo dell’Ufficio Cultura.
22
In relazione a questo obiettivo specifico si prega di fare riferimento a quanto riportato nel precedente Box 6.
In sintesi si sottolinea quanto segue:
- il forte incremento di pubblico registrato al Plautus Festival, anche frutto dell’arricchimento con nuove sezione del sito del Plautus Festival. I
volontari sono intervenuti, in particolare nell’inserimento della “Rassegna stampa”, assente per gli anni precedenti, e nell’incremento di pagine di
informazioni per gli spettatori;
- il numero di spettacoli si è mantenuto costante negli anni, nonostante la grave crisi in atto che sta fortemente penalizzando gli operatori Culturali
(uno dei primi ambiti sui quali – purtroppo - di fatto si interviene nelle politiche di riduzione della spesa pubblica);
- incremento del numero delle Ditte contattate nella raccolta di sponsorizzazioni e contributi, con l’esito di leggera raccolta di sponsorizzazione
rispetto agli anni precedenti;
- incremento del numero di inviti trasmessi per le letture Plautine.
23
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle
dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
Il presente progetto è frutto di specifici confronti con le istituzioni scolastiche e culturali presenti sul territorio (Istituto Comprensivo, Museo Archeologico,
Diocesi di Cesena-Sarsina) e con l’associazionismo di base (Parrocchia, Pro-Loco, Circoli Culturali, ecc…), nonché degli indicatori e degli obiettivi
individuati/definiti nel Piano Provinciale del Servizio Civile in ambito del Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena.
Apporto altrettanto fondamentale è stato quello assicurato dai giovani che hanno svolto in precedenza e stanno svolgendo il Servizio Civile. Il presente
progetto è pertanto anche il frutto dell’esperienza fino ad ora compiuta dai Volontari, nonché dell’entusiastica esperienza professionale ed umana del
progettista.
Il progetto è, quindi, il risultato di un lavoro a “più mani” mosse da un unico desiderio: offrire ai giovani, di un territorio peraltro assai svantaggiato,
un’opportunità di crescita culturale ed umana a servizio della propria comunità civile.
Si sottolinea, altresì, che – al fine di assicurare ai volontari la migliore esperienza formativa e l’acquisizione delle più ampie competenze intellettuali – agli
stessi si proporrà la loro mobilità – in caso di necessità – fra le aree di attività del progetto “Ci mettiamo in gioco” del quale il presente costituisce una sua
naturale prosecuzione temporale e il suo completamento.
In particolare i Volontari potranno essere chiamati ad affiancare i volontari in servizio civile dal 3 giugno u.s. nelle seguenti attività:
- Biblioteca Comunale;
- Progetto Lettura;
- Ufficio Turistico.
Questa mobilità che, si sottolinea, sarà comunque subordinata al loro consenso, consentirà ai Volontari di conoscere tutte le diverse Aree di Intervento nelle
quali è articolato il Progetto precedente, così come di conoscere e collaborare con i cinque Volontari già in Servizio Civile. Si ritiene, infatti, che da questa
conoscenza e collaborazione potranno ricevere un significativo arricchimento delle loro competenze e conoscenze.
Nei successivi “Diagrammi di Gantt” quindi non saranno incluse quelle azioni della fase pre-progettuale relative alla Ricerca dati ed elementi progettuali ed alla
Predisposizione atti, materiali e contatti, comuni a tutte le Aree.
24
8.1 OBIETTIVO GENERALE
8.1.1 - Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
L’attuazione dell’Obiettivo Generale sarà distribuita, senza soluzione di continuità, per l’intero anno di realizzazione del progetto, secondo il diagramma
che segue.
A tale proposito si sottolinea che la FASE PREPARATORIA (Ricerca dati ed elementi progettuali e Predisposizione atti, materiali e contatti) si è
sostanziata, nello specifico, in:
- incontri di formazione alla progettazione ed al monitoraggio realizzati dal Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena;
- incontri con i volontari in servizio civile impiegati negli anni precedenti ed in corso di impiego;
- esperienza amministrativa e professionale maturata dal progettista;
- incontri informali con le associazioni religiose, culturali, sportive e di volontariato presenti sul territorio.
DIAGRAMMA DI GANTT
Concernente la dislocazione temporale delle attività
Azioni
Gen.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
Lug.
Ago.
Sett.
Ott.
Nov.
Dic.
Fase postprogettuale.
Formazione generale
Formazione specifica
Ascolto e disponibilità
Incontri
Attività di promozione e sensibilizzazione del SC
Trasferta presso l’Ass. Papa Giovanni XXIII - Rimini
Incontri trasversali
Incontri territoriali
Legami post-progettuali
Maturazione umana del volontario
Qui si richiamano le attività già incluse nel precedente diagramma, al quale si fa espresso riferimento per quanto riguarda la loro calendarizzazione.
Per il conseguimento dell’Obiettivo Generale 1, quello che si propone l’offerta di un’esperienza significativa ai volontari, le attività previste - già state
dettagliatamente elencate nel box 7 - sono le seguenti:
Formazione generale;
Formazione specifica;
Ascolto e disponibilità;
Incontri;
Attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile, sia organizzate da questo Ente, sia in forma coordinata e congiunta con il
Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena;
Incontri territoriali con i volontari impiegati dagli Enti limitrofi;
Gita presso l’Associazione Papa Giovanni XXIII – Rimini, anche quale giornata di festa. A tale proposito si sottolinea quanto sia stata gradita ai
volontari in corso di impiego, la trasferta che ogni anno si realizza presso la citata Ass. Papa Giovanni XIII. Un’esperienza estremamente
significativa ed emozionante, peraltro condivisa con altri giovani di Sarsina, al fine di promuovere l’esperienza del Servizio Civile e la conoscenza di
25
esemplari esperienze di volontariato;
Legami post-progettuali: l’Ente continuerà a “prendersi cura” dei volontari oltre il termine del Servizio Civile;
Maturazione umana del volontario.
8.1.2 - Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la
loro attinenza con le predette attività
Le risorse umane complessive previste per l’espletamento delle attività previste sono:
− Nr. 2 volontari in Servizio Civile;
− Nr. 4 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente:
OLP e Responsabile Servizio Cultura dell’Ente - Giampaolo Bernabini: svolgerà i compiti dell’OLP e di formatore specifico;
Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza;
Responsabile Settore Amministrativo - Dott. Goffredo Polidori: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica concernente nozioni
di diritto;
Responsabile Biblioteca Comunale – Sig.ra Alessandra Bagaglia: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica concernente
nozioni di gestione del prestito librario e “Progetto Lettura”;
− Nr. 2 incaricati dell’Ente:
Responsabile informatico dell’Ente con incarico professionale: Dott. Sauro Baraghini: svolgerà i compiti relativi alla formazione
specifica, e non solo, concernente materie informatiche;
Ordinario di Letteratura Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Carlo Bo” di Urbino”: Renato Raffaelli, il quale
svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica.
−
Nr. X incaricati da parte del CO.PR.E.S.C. di Forlì-Cesena per la Formazione Generale;
8.1.3 - Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Gli obiettivi, generali e specifici, descritti ai precedenti punti 6) e 7) verranno conseguiti, attraverso la partecipazione dei Volontari alle attività
descritte al precedente punto 8.1, ed in particolare:
alla Formazione Generale;
alla Formazione Specifica;
agli incontri di verifica e di monitoraggio;
agli Incontri territoriali con i volontari impiegati dagli Enti limitrofi;
alle “uscite” che si organizzeranno.
Fondamentale è la disponibilità degli stessi al consolidamento dei legami post-progettuali, in quanto l’Ente – come avvenuto in passato - continuerà
a “prendersi cura” dei volontari oltre il termine del Servizio Civile.
Gli esiti finali del monitoraggio finale dei precedenti progetti ed a quello in itinere, confermano la validità del ruolo e delle attività svolte dai Volontari.
La loro partecipazione alle attività descritte al precedente punto 8.1 è stata piena e coerente con gli obiettivi posti.
26
8.2 OBIETTIVO SPECIFICO
8.2.1 - Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Obiettivo Specifico: Sarsina Plautina e PLAUTUS 2016:
L’attuazione del presente Obiettivo avverrà secondo il seguente diagramma:
DIAGRAMMA DI GANTT
concernente la dislocazione temporale delle attività
D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI
AZIONI
Gen.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
Lug.
Ago.
Set.
Ott.
Nov.
Dic.
Fase postprogettuale
Formazione specifica
Inserimento materiali nel sito web
Organizzazione e elaborazioni dati consuntivo
Partecipazione all’organizzazione del Festival
Partecipazione all’organizzazione Lab. Teatrale
Partecipazione all’organizzazione Letture Plautine
Collaborazione all’organizzazione di eventi culturali
Collaborazione all’organizzazione degli eventi previsti
per l’evento “PLAUTUS 2016”
Collaborazione con i volontari per attuazione progetto in
corso di attuazione (Progetto Letture, Turismo;
Biblioteca)
Appassionamento dei volontari al Teatro
27
Nella tabella che segue si descrivono le attività previste per ogni specifica azione, di cui al precedente punto:
AZIONI
DIAGRAMMA
concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione
ATTIVITÀ
Formazione specifica
Inserimento materiali nel sito web
Organizzazione e elaborazioni dati consuntivo
Collaborazione con l’Ufficio Cultura per
l’organizzazione del Festival
Collaborazione con l’Ufficio Cultura per
l’organizzazione del Laboratorio Teatrale
Collaborazione con l’Ufficio Cultura per
l’organizzazione delle Letture Plautine
Collaborazione all’organizzazione di eventi culturali e
del PLAUTUS 2016
Collaborazione con i cinque volontari già in Servizio
Civile nell’attuazione di parte delle attività del progetto
in corso di attuazione “Ci mettiamo in gioco”
Utilizzo software per redazione testi, elaborazione dati, creazione pagine web e
navigazione internet
Storia del teatro classico e vita e opere di Tito Maccio Plauto
Organizzazione di eventi culturali
Aggiornamento pagine web del sito www.plautusfestival.info
Creazione di eventuali nuove pagine web nel predetto sito web
Raccolta e elaborazione dati omogenei del Festival appena conclusosi
Creazione file statistici con grafici
realizzazione rassegna stampa
Raccolta proposte di spettacoli
Ricerca sponsorizzazioni e realizzazione data base
Ricerca informazioni (trame, recensioni, ecc…) sugli spettacoli selezionati
Contatti con le compagnie teatrale per materiale pubblicitario e informativo
Collaborazione con l’ufficio stampa locale e nazionale
Invio materiale informativo
Rapporti con l’agenzia di pubblicità per materiale promozionale e informativo
Accoglienza compagnie e allestimento spettacoli
Rapporti con la stampa, le radio e le televisioni
Realizzazione materiale informativo e promozionale
Contatti con gli attori e ospitalità
Assistenza alla Direzione Artistica per realizzazione spettacolo
Messa in scena dello spettacolo
Contatti con l’Università di Urbino per definizione programma
Contatti con i relatori
Realizzazione materiale informativo e promozionale e invio
Realizzazione materiale informativo e promozionale
Collaborazione nell’organizzazione degli eventi
Gestione sito web
Progetto Lettura per i bambini della Scuola dell’Infanzia Pubblica e Privata
Biblioteca Comunale: prestito librario e ausilio allo studio
Presenza all’interno dell’Ufficio Informazione Turistiche
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Descrizione più dettagliata della attività sopra concisamente descritte:
Plauto - il grande drammaturgo che il mondo ci invidia - è unanimemente riconosciuto il padre della commedia “moderna”. Colui che ha affrancato
la “commedia attica” dagli schemi rigidi della drammaturgia greca, per avvicinarla alla dimensione dello spettacolo.
Da rito quasi religioso, comunque solenne e “austero”, con Plauto la commedia è scesa nelle piazze, in veri e propri teatri improvvisati, ad uso del
popolo, senza alcuna distinzione di condizione o ceto sociale.
Tutto il teatro di varietà o la commedia all’italiana, discende da Plauto. Ma non solo. Le opere di Plauto hanno ispirato autori quali Molière e
Shakespeare.
Sarsina, la vetustissima cittadina posta sulle colline cesenati, onora questo suo figlio da oltre 40 anni dopo un assordante silenzio durato oltre
duemila anni. Lo onora con un festival nazionale - PLAUTUS FESTIVAL - frutto dell’unanime ed entusiastica passione dei Sarsinati: nessuno
escluso.
Dalla Pro-Loco di Sarsina ai commercianti, dalla Soprintendenza Archeologica al Capitolo della Cattedrale, tutti nei giorni del festival si mobilitano
per la sua migliore riuscita.
L’Amministrazione e l’apparato Comunale da parte loro - con una organizzazione che da alcuni è stata definita “maoista” - si muovono affinché gli
ingenti impegni organizzativi e finanziari che un tale evento richiede possano essere efficacemente sostenuti.
Queste nel dettaglio il complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione, che saranno svolte in strettissima collaborazione
ed in affiancamento con il Responsabile del Servizio Cultura, nonché progettista ed OLP del presente progetto:
Formazione specifica;
Inserimento materiali nel sito web: il sito web del PLAUTUS FESTIVAL sarà continuamente aggiornato ed arricchito con nuove informazioni
sulla storia del Festival e su Tito Maccio Plauto. Un lavoro che dovrà essere continuo e puntuale.
Partecipazione all’organizzazione del Festival: i volontari parteciperanno all’intera organizzazione del PLAUTUS FESTIVAL:
a) contatti preventivi con le compagnie teatrali;
b) redazione comunicati stampa;
c) ricerca informazioni sugli spettacoli (trame, materiale fotografico, immagini, note di regia, ecc…);
d) controllo materiale a stampa (manifesti, locandine, opuscoli, ecc…);
e) attività di promozione, informazione e divulgazione;
f) attività di segreteria. Si sottolinea che le attività attinenti il Festival sono molto apprezzate dai volontari perché:
- sono molto varie nell’arco del tempo;
- ad essi è attribuita grande autonomia e responsabilità;
- gli fa conoscere od approfondire i grandi personaggi della cultura nazionale ed internazionale;
- li mette in contatto con “il mondo dello spettacolo”;
- conoscono ed imparano la prassi organizzativa di una grande evento culturale;
Partecipazione all’organizzazione Laboratorio Teatrale: il Laboratorio teatrale interessa ogni anno oltre cento attori nelle audizioni e circa 10
nell’allestimento dello spettacolo. Le attività sono molto interessanti perché spaziano dalla divulgazione del bando, all’audizione degli iscritti,
alla realizzazione del laboratorio (della durata di circa 20 giorni), alla messa in scena dello spettacolo, alla sua successiva circuitazione. In tutte
queste attività i volontari si inseriranno con attività di collaborazione ed in affiancamento al personale comunale.
Partecipazione all’organizzazione della rassegna di Teatro Dialettale: è una piccola rassegna estiva di Teatro Dialettale realizzata nelle
principali frazioni, per l’organizzazione delle quali l’Ente fornisce un supporto organizzativo e di coordinamento. In tale contesto i volontari
svolgeranno semplici attività di segreteria e divulgazione;
Partecipazione all’organizzazione delle Letture Plautine: costituiscono forse il momento di approfondimento delle commedie plautine più
29
importante che c’è al mondo. I professori che vi partecipano provengono da ogni dove (Europa, Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda, ecc…). Le
attività svolte sono di segreteria;
Appassionamento dei volontari al teatro: è forse l’obiettivo che più ci sta cuore: quello di far conoscere ed appassionare i giovani al teatro. Il
teatro è un strumento non solo di crescita culturale/intellettuale, ma dell’intera personalità. Aristotele nella Poetica e nella Politica afferma come
la tragedia produceva un vera catarsi negli spettatori, A tutti è, peraltro, ben noto come il teatro – nella forma del psicodramma – sia
ampiamente utilizzato in psicanalisi (da Moreno in poi) ed in pedagogia (Paiolo Freire, ecc…).
Partecipazione all’organizzazione dei numerosi eventi in programma nel 2016 in occasione delle celebrazioni per il 2200° anniversario della
morte di Tito Maccio Plauto, in stretta collaborazione con il Comitato nazionale che sarà allo scopo costituito dal MiBACT ai sensi della legge
n. 420 del 1997. Per l’occasione è stato predisposto un ricco programma di eventi che di seguito, in estrema sintesi così si riassume:
CONFERENZE
Plauto - I testi che traggono origine dalle opere plautine e l'eredità teatrale del commediografo sarsinate.
L’importanza della cultura classica - Il concetto di Humanitas secondo Plauto - Tracce di Plauto e della cultura classica nell'epoca
moderna occidentale.
I miti antichi - Dai miti agli attori dell'epoca antica.
La commedia degli equivoci - Dai Menaechmi a Shakespeare, nascita ed evoluzione della Commedia degli equivoci.
Il dramma antico nel cinema moderno;
MOSTRE
Mostra fotografica di Filippo Venturi sul Plautus Festival,
PUBBLICAZIONI
Editio Plautina Sarsinatis PSEUDOLUS, edidt Cesare Questa;
Lecturae Plautinae Sarsinates XIX – TRINUMMUS;
Editio Plautina Sarsinatis MERCATOR, edidt Boris Dunsch;
Editio Plautina Sarsinatis EPIDICUS, edidt Septimius Lanciotti;
Lecturae Plautinae Sarsinates XX – TRUCULENTUS;
STORIA DI SARSINA;
EVENTI CULTURALI
coproduzione spettacolo teatrale con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico;
coproduzione spettacolo teatrale con l’Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi;
Festival dedicato a giovani compagnie costituite all'interno di accademie teatrali e/o Università che si cimentano con il teatro classico.
Giornata del dramma classico in collaborazione con AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica) e la FIEC (Federation
Internationale des Associations d'Etudes Classiques).
INIZIATIVE DIDATTICHE
raccontare Plauto mediante un audiolibro;
realizzazione di un audiovisivo su Plauto;
realizzazione di un DVD su Sarsina;
ALTRE INIZIATIVE
- Emissione di una carta valore postale (francobollo);
- Conio di una moneta con effige di Plauto.
30
8.2.2 - Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la
loro attinenza con le predette attività
− Nr. 2 volontari in Servizio Civile;
− Nr. 5 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente:
Responsabile Servizio Cultura dell’Ente: sig. Giampaolo Bernabini: svolgerà il coordinamento dell’intero progetto, le funzioni proprie del
Direttore Organizzativo del Festival, nonché quelle di OLP per la sede 24943 e formatore specifico;
Responsabile del Settore Amministrativo: Dott. Goffredo Polidori; ha la direzione del Settore Amministrativo, all’interno del quale si trova
il Servizio Cultura e formatore specifico;
Istruttrice Amministrativa: sig.ra Alessandra Bagaglia; responsabile della biglietteria e formatore specifico
Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza;
Istruttore Amministrativo Contabile: Rag. Maurizio Para; responsabile dei rapporti SIAE e contabilità;
− Nr. 2 incaricati dell’Ente:
Responsabile informatico dell’Ente con incarico professionale: Dott. Sauro Baraghini: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica, e
non solo, concernente materie informatiche;
Già Ordinario di Letteratura Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Carlo Bo” di Urbino”: Prof. Renato Raffaelli, il
quale svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica.
8.2.3 - Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Gli obiettivi, generali e specifici, descritti ai precedenti punti 6) e 7) verranno conseguiti, conformemente a piani di attuazione di cui al
precedente punto 8.1, attraverso l’impiego dei Volontari nelle seguenti azioni/attività:
− collaborazione con l’Ufficio Cultura per la realizzazione del Festival e dell’evento Plautus 2016, nonché delle altre attività previste
(laboratorio teatrale, ecc…);
− contatti con le compagnie teatrali, con gli artisti, con i professori e, in genere, con i protagoniste delle varie iniziative;
− ricerca di materiale esplicativo dei singoli spettacoli ed eventi;
− implementazione dei contenuti nei vari siti web interessati dagli eventi e loro costante aggiornamento;
− redazione di comunicati stampa, newsletter, amministrazione e creazione degli eventi nei “social network” (Facebook, Twitter, Flickr,
Youtube…);
− drammatizzazione di fiabe e favole per i bambini della Scuola dell’Infanzia di Sarsina, sia Pubblica che Privata;
− gestione del prestito librario all’interno della Biblioteca Comunale e, sempre al suo interno, ausilio allo studio degli studenti bisognosi;
− correzione delle bozze del materiale a stampa;
− attività di promozione e divulgazione;
− fornitura informazioni turistiche presso l’Ufficio Informazione Turistica.
Gli esiti finali del monitoraggio finale dei progetti realizzati negli anni precedenti ed a quello in itinere, confermano la validità del ruolo e delle
attività svolte dai Volontari.
La loro partecipazione alle attività descritte al precedente punto 8.1 è stata piena e coerente con gli obiettivi posti dal progetto.
Si sottolinea, in particolare, quanto segue:
− collaborazione con l’Ufficio Cultura per la realizzazione del Festival e del progetto Plautus 2016, nonché delle altre attività previste: il ruolo dei
31
−
−
−
−
Volontari nell’organizzazione e conduzione del Festival si sta affermando sempre più importante. Il loro apporto con contributi originali
nell’organizzazione, la loro naturale carica di entusiasmo, la loro encomiabile disponibilità sono diventati un valore aggiunto del Festival, a tal punto
dall’essere avvertito anche dal pubblico.
I Volontari, presenti durante tutte le serate del Festival presso l’Ufficio Teatro, hanno peraltro promosso – anche solo con la loro presenza
immediatamente identificabile quale “Volontario in Servizio Civile” – l’esperienza del Servizio da loro svolto. Al riguardo è da sottolineare l’ampio e
diffuso apprezzamento di tale esperienza registrato presso il pubblico del Plautus;
contatti con le compagnie teatrali e con gli artisti: questa attività risulta particolarmente gradita ai Volontari. Per oltre due mesi si trovano – infatti –
nella condizione di poter interloquire anche con volti molto noti del mondo culturale, teatrale ed anche televisivo italiano. Questa esperienza li
emoziona moltissimo, tant’è che poi la loro disponibilità continua anche dopo la conclusione del loro Servizio.
ricerca di materiale esplicativo dei singoli spettacoli: la ricerca viene compiuta all’interno delle pubblicazioni presenti nella Biblioteca Comunale e
sul web;
correzione bozze materiale a stampa: tutta la correzioni delle Bozze del materiale a stampa è affidata ai volontari. Durante il Festival diventano
così esperti di Dramma Antico, di teatro Contemporaneo, fino a familiarizzare con drammaturghi quali Plauto, Sofocle, Euripide, Aristofane,
Molière, Shakespeare, Goldoni, Pirandello, Miller….
attività di promozione e divulgazione: la divulgazione del materiale informativo è affidata ai Volontari. Anche questa è un’attività ad essi molto
gradita perché li “costringe” a muoversi su tutto il territorio Romagnolo.
I volontari, soprattutto all’inizio, opereranno affiancamento al personale dipendente ed al personale esterno comunque coinvolto nell’attuazione
del progetto. Con la progressiva acquisizione di competenza e familiarità con i compiti progettuali affidati, i volontari godranno di sempre
maggiore autonomia. Assolutamente necessari e non eludibili saranno i contributi di idee, i suggerimenti e le osservazioni dei Volontari per il
miglioramento della qualità ed efficacia delle azioni. Fondamentale - e fortemente auspicato - sarà l’apporto richiesto ai volontari per il
coinvolgimento dei giovani nelle iniziative che saranno realizzate.
32
9) Numero dei Volontari da impiegare nel progetto:
2
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
2
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei Volontari, ovvero monte ore annuo:
(con monte ore minimo settimanale di 15 ore)
14) Giorni di servizio a settimana dei Volontari (minimo 5, massimo 6):
1400
5
15) Eventuali particolari obblighi dei Volontari durante il periodo di servizio:
-
monte ore minimo settimanale di 15 ore;
disponibilità all’impegno - mediante turnazione - anche in giorni festivi e prefestivi;
utilizzo attrezzature informatiche e, nello specifico, videoterminali;
disponibilità alla guida di automezzi comunali per eventuali trasferte che si concluderanno,
comunque, nell’arco della giornata;
disponibilità a mobilità sul territorio in missioni che si concluderanno, comunque, nell’arco della
giornata;
disponibilità all’impiego, per un periodo non superiore ai trenta giorni, previa tempestiva
comunicazione all’Ufficio Nazionale, presso altre località, in Italia o all’estero, non coincidenti
con la sede di attuazione del progetto, al fine di dare attuazione ad attività specifiche connesse
alla realizzazione del progetto medesimo, insieme all’Operatore Locale di Progetto.
33
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
Sede di
attuazione Comune
del progetto
Comune di
Sarsina 1
Sarsina
Indirizzo
Largo A. De
Gasperi, 9
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede
24943
2
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e
nome
Data di
nascita
C.F.
Giampaolo
Bernabini
14/09/1958
BRNGPL58P14I444R
Nominativi dei Responsabili Locali
di Ente Accreditato
Cognome
e nome
Data di
nascita
C.F.
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
34
35
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
L’Ente, ad integrazione delle azioni realizzate dal COPRESC di Forlì-Cesena di seguito in dettaglio
descritte, provvederà alla pubblicizzazione del bando di selezione anche mediante:
sito web dell’Ente nella sezione dedicata al Servizio Civile;
comunicati stampa;
newsletters;
dépliants e manifesti per la diffusione nei locali pubblici di Sarsina e nei locali e punti di incontro,
anche informali, dei giovani;
invio di comunicazione ai giovani residenti nel territorio dell’Ente di età compresa fra i 18 ed i 29
anni non compiuti alla data di scadenza del bando.
Come predetto, l’Ente parteciperà anche alle attività di promozione e sensiblilizzazione realizzate in
maniera congiunta con il CoPrESC di Forlì-Cesena e con gli enti del territorio provinciale, come
indicato nell’allegata scheda di attuazione del Protocollo d’Intesa con il Copresc e nel Piano
Provinciale del Servizio Civile. Complessivamente, l’ente garantirà la sua presenza, attraverso
responsabili, OLP e Volontari in Servizio Civile, per un totale di 21 ore, per lo svolgimento delle
seguenti attività:
1. Sensibilizzazione al Servizio Civile
L’ente sarà coinvolto dal CoPrESC per garantire la piena realizzazione di tutte le attività volte alla
sensibilizzazione dei giovani verso i valori e i contenuti del servizio civile nazionale e regionale e
sull’opportunità offerta da Garanzia Giovani.
SCUOLE DI SECONDO GRADO
In tal senso, viene proposta agli istituti superiori della provincia la realizzazione di incontri
informativi (con l'impiego di volontari in Servizio Civile presso gli enti aderenti al Co.Pr.E.S.C. e
loro referenti). Tali incontri sono finalizzati a sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori ai temi
della solidarietà e della cittadinanza attiva. Gli incontri sono soprattutto rivolti alle classi 4° e 5°
superiori, in collaborazione anche con gli insegnanti deputati all’orientamento dei ragazzi/e.
UNIVERSITA’
Sono previsti incontri nelle sedi universitarie di Forlì e Cesena per “formare” ed informare i
ragazzi e le ragazze sui temi che sottendono il valore del Servizio Civile e la coesione sociale.
Gli incontri avvengono grazie all’apporto di canali istituzionali e alla collaborazione delle
associazioni studentesche. Tali incontri prevedono momenti di testimonianza di volontari in
Servizio Civile in Italia e all’estero.
Per dare impulso e valorizzare concretamente il Servizio Civile sul territorio, si proporranno
incontri di sensibilizzazione rivolti a vari gruppi di aggregazione giovanile (gruppi scout, oratori,
centri sociali, ...) e, in generale, a tutta la cittadinanza, avvalendosi in questo della
collaborazione di enti e associazioni già attivi in alcuni ambiti di intervento del servizio civile.
2. Promozione del Servizio Civile durante tutto l'anno
Il CoPrESC, attraverso il coinvolgimento degli Enti aderenti, attuerà sul territorio una serie di azioni
volte alla sensibilizzazione del servizio civile attraverso:
promozione sul territorio provinciale delle diverse esperienze di servizio civile: l'intento è quello
di coinvolgere direttamente le strutture e i volontari che in esse operano, trasmettendo la loro
esperienza attraverso testimonianze;
oltre alle testimonianze dirette dei volontari si utilizzeranno una serie di strumenti atti a
promuovere l'esperienza valoriale del singolo: produzione di interviste da inserire sul sito
www.coprescfc.it - http://www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it e in eventuali pubblicazioni;
partecipazione a manifestazioni di carattere pubblico che riguardano i temi fondanti il servizio
civile.
ricerca di canali che permettano di sponsorizzare il Servizio Civile durante eventi in cui sia
prevista una forte affluenza di giovani (feste universitarie, concerti, manifestazioni sportive o
ricreative, ...).
Tutte queste attività vengono realizzate grazie alla disponibilità da parte degli enti di volontari e
propri referenti.
Vista la grande affluenza di pubblico e la significativa presenza di giovani, verrà posta particolare
attenzione alla promozione del servizio Civile durante il Plautus Festival.
In particolare si realizzeranno le seguenti iniziative, nelle quali i Volontari assegnati a questo Ente
svolgeranno un ruolo da protagonisti:
- inclusione nella brochure del Festival di una pagina informativa del Servizio Civile, in
35
-
-
coincidenza della scheda di uno spettacolo coerente con i principi del Servizio Civile;
distribuzione al pubblico, in occasione di ogni spettacolo, di materiale promozionale e
informativo;
dedicazione di uno spettacolo del Plautus Festival di forte impegno civile e attinente ai valori
della Pace (Antigone nell’anno 2011, Le Troiane nell’anno 2012; Il mio nome è nessuno L’Ulisse nell’anno 2015) alla promozione e valorizzazione del Servizio Civile anche mediante la
distribuzione di gadget. Per detta serata saranno invitati i giovani i Servizio Civile, nonché gli
operatori del Co.Pr.E.S.C., della Regione e dell’UNSC;
pubblicazione del logo, e relativo link, del Servizio Civile sul sito web del Plautus Festival:
www.plautusfestival.it.
3. Promozione dei Bandi di Selezione Volontari
Poco prima della pubblicazione del bando/avviso di servizio civile il Co.Pr.E.S.C. si impegna ad
attivare, in collaborazione con gli Enti attraverso tavoli azione e/o scambio di idee ed esperienze via
e-mail, le strategie di pubblicizzazione.
La partecipazione attiva degli Enti nella definizione delle strategie mira a:
- strumenti da utilizzare (es. interviste dei volontari su quotidiani locali, comunicati stampa ecc..);
- individuazione dei luoghi dove è necessario porre più energia nel veicolare le informazioni;
- quali aiuti pratici possono apportare gli enti soci e le associazioni aderenti al Co.Pr.E.S.C.
Viene predisposto anticipatamente il materiale informativo per avviare la diffusione entro la prima
settimana d’uscita del bando/avviso, il quale è distribuito in “luoghi strategici” grazie alla
collaborazione degli enti aderenti al Co.Pr.E.S.C.
Durante il periodo di apertura del bando/avviso, verrà incrementata l’attività di promozione
attraverso la pubblicazione di articoli nei giornali locali e pubblicazione di comunicati stampa.
Inoltro all'interno dei siti www.coprescfc.it e www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it. verranno
inseriti tutti i progetti approvati e finanziati per garantirne la massima visibilità attraverso la
predisposizione di schede riassuntive delle attività e dei fini di ogni singolo progetto, segnalando i
recapiti degli enti con il relativo nominativo a cui i ragazzi possono fare riferimento.
Contemporaneamente ogni ente si impegna ad inserire un link sul proprio sito internet che rimandi
ai siti del Copresc: www.coprescfc.it; www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it.
Inoltre verrà incrementata l'attività di sportello informativo CoPrESC.
4. Promozione Garanzia Giovani
Il CoPrESC si impegna a collaborare con le sedi dei Centri per l’Impiego del territorio forlivese e
cesenate affinché sia data ampia visibilità alle opportunità offerte da Garanzia Giovani dagli enti
accreditati per l’impiego dei volontari in servizio civile nella Provincia di Forlì-Cesena, dando altresì
la disponibilità a tenere i contatti tra Enti e giovani aderenti al programma.
Si sottolinea che tutte le iniziative e le proposte di sensibilizzazione e promozione al servizio civile
sono pensate con l’obiettivo di intercettare in maniera trasparente e ponderata i giovani interessati
realmente a vivere l’esperienza
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
La selezione dei Volontari sarà effettuata sulla base dei criteri stabiliti dal Decreto n. 173, Prot. n.
21096/II/1 dell’ 11 giugno 2009 dell'Ufficio Nazionale Servizio Civile.
In relazione alle selezioni svolte negli scorsi anni si sottolineano i seguenti dati:
Bando 2010: n. 8 giovani selezionati; n. 8 idonei;
Bando 2011: n. 12 giovani selezionati; n. 9 idonei; n. 3 assenti al colloquio;
Bando 2013: n. 13 giovani selezionati; n. 10 idonei; n. 3 assenti al colloquio;
Bando 2015: n. 12 giovani selezionati; n. 7 idonei; n. 5 assenti al colloquio.
La bassa scolarità dei giovani selezionati negli anni precedenti, e l’elevato numero di giovani “idonei
non selezionati” confermano l’opportunità:
b) di non richiedere particolari titoli di studio per l’ammissione alla selezione;
c) di porre la precedenza assicurata ai giovani già selezionati positivamente presso questo Ente in
precedenti progetti.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
36
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
Il Sistema di Monitoraggio e Valutazione che attuerà l’Ente raccoglie l’esperienza maturata in
cinque anni di attività dei Volontari in Servizio Civile ed, in precedenza, degli Obiettori di Coscienza.
In particolare, considerato il know-how acquisito dal COPRESC di Forlì-Cesena, che ne fa un
istituto di eccellenza in ambito regionale, ci si avvarrà dello stesso per le attività di monitoraggio
realizzate con procedure non informali.
Si sottolinea, al riguardo, che comunque le procedure informali (confronto e dialogo continuo,
momenti di convivialità, uscite OLP e volontari assieme per gite o cene, ecc…) costituiranno l’ordito
sul quale poi sarà composto il monitoraggio vero e proprio. Si ritiene, infatti, che per le
caratteristiche dei volontari impiegati (giovani) il rapporto diretto e continuo con gli stessi e la scelta
di strumenti informali, sia altrettanto estremamente efficace.
Per quanto riguarda le azioni che saranno realizzate con il COPRESC di Forlì-Cesena, del quale se
ne ribadisce il valore ed il ruolo fondamentale svolto soprattutto a favore degli enti di più ridotte
dimensioni, ci si propone di attuare un percorso di monitoraggio multidimensionale che preveda
l’utilizzo di strumenti di analisi valutati flessibili e adattabili alle singole situazioni con lo scopo ultimo
di effettuare una chiara e reale indagine sul valore del progetto per il volontario, per l’Ente e per il
territorio.
Oltre al proprio piano di monitoraggio interno l'Ente partecipa al percorso di monitoraggio
condiviso a livello provinciale dal CoPrESC di Forlì-Cesena, come programmato nel Piano
Provinciale 2014.
Obiettivi del monitoraggio condiviso:
attuare un percorso multidimensionale prendendo in considerazione le diverse mission e visioni
degli Enti coinvolti. Per questo motivo ci si avvarrà dell'utilizzo di strumenti di analisi valutati
flessibili e adattabili alle singole situazioni con lo scopo ultimo di effettuare una chiara e reale
indagine sul valore del progetto per il volontario, per l’ente e per il territorio.
la condivisione del percorso di monitoraggio trova il senso nell'idea di accompagnamento degli
Enti verso una crescita delle capacità e degli strumenti per valutare i propri progetti di servizio
civile in modo efficiente e analitico.
I LIVELLI DA MISURARE:
l'esperienza del giovane all'interno del progetto e della struttura;
gli obiettivi raggiunti rispetto al progetto, alla struttura, al territorio e al giovane in servizio civile;
il rapporto del giovane con gli utenti e le figure di riferimento (OLP, Responsabile della struttura,
Volontari della struttura, Operatori della struttura);
il risultato finale di un anno di Servizio Civile: la crescita dell'individuo.
MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
I tavoli di lavoro verranno organizzati coinvolgendo gli enti di tutto il territorio provinciale, attuando il
programma seguendo le modalità di seguito riportate:
mailing-list per la condivisione dei dati emersi e delle considerazioni di carattere generale
sull’andamento del servizio civile nel territorio. Questa metodologia viene adottata per potere
condividere agevolmente ed efficacemente il materiale prodotto. I momenti di confronto virtuale
con gli enti saranno nel corso dell’anno diversi, per questo motivo si è deciso di chiamare
questa metodologia di scambio di informazioni tavolo-azione virtuale.
tavoli-azione che coinvolgeranno l’intero territorio provinciale di Forlì- Cesena. È previsto un
primo incontro di presentazione e condivisione del piano di monitoraggio, altri due momenti
(attraverso la mailing list con il tavolo di azione virtuale) nel corso di attuazione del
progetto. Un ultimo incontro provinciale per condividere tutti i dati emersi e la preparazione del
materiale da presentare all’evento pubblico relativo ai risultati raggiunti e la ricaduta sul
territorio del servizio civile stesso.
TEMPISTICHE:
ex ANTE è l'incontro in plenaria previsto qualche giorno prima dell'inizio dell'entrata in servizio
dei ragazzi. A questo tavolo, oltre alla partecipazione dei referenti del monitoraggio è prevista
anche la partecipazione degli OLP. Condivisione del programma ed eventuali integrazioni.
Visione e riflessione sui questionari previsti e sulle metodologie di analisi che si intende
adottare.
In ITINERE verranno effettuati i tavoli-azione virtuali.
- Il primo avverrà già al secondo mese di inserimento dei ragazzi in servizio presso le
strutture. In questa fase si coglierà l'occasione per aprire un confronto sulla fase di
inserimento dei volontari e sugli obiettivi prefigurati dai progetti; elaborazione dei dati
37
emersi dai primi questionari; condivisione di altri metodi di valutazione che gli enti
intendono adottare all'interno della loro realtà (es. colloqui individuali con i Volontari,
domande aperte agli OLP, interviste agli utenti, ecc…).
- Il secondo invece è previsto a metà servizio dei ragazzi. Condivisione dei dati emersi dalla
somministrazione del questionario ai Volontari, ai referenti della formazione e ai
Rappresentanti Legali degli Enti. I temi trattati saranno relativi alla valutazione
dell’andamento in generale del SC, sullo stato di avanzamento del progetto, sulla
formazione generale svolta dai ragazzi e sull’impatto/ricaduta del servizio civile nell’ente e
sul territorio.
ex POST:verso la conclusione del servizio civile si convocherà un ultimo tavolo azione durante
il quale verranno presi in esame i seguenti punti:
- il funzionamento degli strumenti adottati durante il monitoraggio per misurare i livelli
condivisi;
- i risultati emersi;
- come applicare i risultati alla futura progettazione;
- costruzione del materiale da presentare all’evento pubblico.
Evento pubblico: avverrà a conclusione del servizio civile.
Si sottolinea come uno degli scopi del monitoraggio condiviso è quello di rilevare i dati relativi
alle diverse esperienze di servizio civile sul territorio di Forlì- Cesena identificando in questo
modo la mappa del valore del servizio civile e la reale ricaduta sul territorio dell'operato dei
ragazzi in servizio civile.
Grazie all'esperienza di monitoraggio condiviso verranno predisposti dei report.
STRUMENTI DI LAVORO:
incontri in plenaria
Tavoli - azione
Tavoli - azioni virtuale
Somministrazione di questionari:
scheda 1: questionario di inizio – Volontari;
scheda 2: questionario in itinere – Volontari;
scheda 3: questionario formazione – Volontari;
scheda 4: questionario/intervista ai Legali Rappresentanti degli Enti;
scheda 5: questionario finale – Volontari;
scheda 6: questionario finale – OLP.
FIGURE COINVOLTE NEL MONITORAGGIO CONDIVISO:
Referenti del monitoraggio indicati dagli Enti stessi nelle schede di attuazione con il CoPrESC;
Olp delle diverse sedi di attuazione dei progetti;
Legali Rappresentanti degli Enti;
Referente del monitoraggio individuato all’interno del Consiglio Direttivo CoPrESC;
Operatore del CoPrESC di Forlì-Cesena.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Non verrà richiesto nessun specifico requisito per la partecipazione al progetto, oltre a quelli
generali richiesti dalla vigente normativa.
Detta scelta viene operata al fine di allargare il più possibile le opportunità di partecipazione, senza
alcuna discriminazione o penalizzazione per i giovani in situazioni di emarginazione, bassa
scolarizzazione od handicap.
D’altra parte, l’elevato numero di ore di Formazione Specifica previste dal progetto pone l’Ente nella
condizione di poter colmare le eventuali “lacune” presenti nei volontari.
L’esperienza svolta dal 1978 al 1980 dal dipendente sig. Giampaolo Bernabini in una Casa Famiglia
dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, quale Obiettore di Coscienza, ci rassicura inoltre nella
capacità di gestire e “modulare” il progetto alle diverse attitudini e personalità dei volontari.
38
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
L’ente destinerà in modo specifico per la realizzazione del progetto le seguenti risorse finanziarie
aggiuntive:
€
1.280,00 costo personale per progettazione e partecipazione ad incontri di formazione
€
2.590,00 costo del personale per l’attività di formazione specifica
€
275,00 spese per la pubblicizzazione del progetto
€
50,00 buoni pasto in occasione di eventuali rientri
€
50,00 acquisto materiale per PROGETTO LETTURA: tappeti, pouf, ecc…
€
650,00 spese per utenze telefoniche, connessioni ad internet, fax, ecc... per le attività
dell’INTERNET POINT, dell’Ufficio di Informazione Turistica;
€
100,00 costo carburante per automezzi comunali condotti dai volontari per le attività
di promozione del PLAUTUS FESTIVAL e dell’Ufficio di Informazione Turistica
€
150,00 fornitura materiali ai volontari;
€
8.000,00 attività dei dipendenti in affiancamento:
- attività del consulente informatico;
- attività degli OLP per la gestione dei volontari;
---------------------------------------
€
13.175,00 Totale spese
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
1. Partner principale: COPRESC di Forlì-Cesena
L’Ente in riferimento al progetto in argomento attuerà attività coordinate e congiunte con il
Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena (C.F. 92057660406) attraverso:
sensibilizzazione congiunta su:
Carta d’impegno etico e previsioni della L.R.20/03: valori dell’Obiezione di Coscienza e
tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà, mondialità e
intercultura, pace e diritti umani, ecc.)
Servizio Civile svolto sia in Italia, sia all’estero, con le dirette testimonianze dei giovani
già coinvolti;
promozione congiunta del bando/avviso e orientamento dei giovani alla scelta del
progetto;
formazione coordinata e congiunta per gli operatori locali di progetto e le figure
accreditate degli enti della Provincia;
formazione coordinata e congiunta dei volontari in Servizio Civile
regionale/nazionale;
attività di monitoraggio condiviso del progetto in ambito CoPrESC.
Grazie agli esiti emersi dal monitoraggio realizzato da CoPrESC-Enti, che dimostrano un sempre
maggiore miglioramento della qualità del Servizio Civile realizzato su questo territorio, si
sottolinea che le attività sopra indicate continueranno ad essere realizzate in maniera congiunta
e in modo sempre più attivo e proficuo.
9
Partner secondari:
a) PROFIT
Ristorante-Pizzeria ZELUS di Sarsina
Il Ristorante-Pizzeria ZELUS di Sarsina è uno dei punti di incontro più frequentati dai
giovani di Sarsina e delle località vicine. La sua conduzione fatta da giovani, le
numerose iniziative musicali, eno-gastronomiche e culturali ivi organizzate, ne fatto un
centro di aggregazione e di riferimento per numerosi giovani.
L’accordo di partenariato ci consentirà di allestire al suo interno incontri promozionali
del servizio civile e, nello specifico, del progetto in argomento.
Durante l’attuazione del progetto ci sarà consentito, altresì, di utilizzare a titolo gratuito i
locali dell’esercizio pubblico per iniziative culturali ed informative organizzate/promosse
dai volontari.
L’utilizzo di questi locali ci consentirà di essere molto più efficaci nella comunicazione e
nel coinvolgimento dei giovani.
Altro beneficio sarà lo sconto del 10% che il locale praticherà, per il solo servizio di
pizzeria, ai giovani in servizio civile.
39
Compagnia TEATRO EUROPEO PLAUTINO – Sarsina
La compagnia stabile "Teatro Europeo Plautino" nasce a Sarsina nel 2012 con il
sostegno del Comune di Sarsina.
Opera a livello nazionale ed internazionale (significativa a tale proposito la presenza nel
2014 al Festival di Avignone con la commedia plautina AULULARIA) con l‘obiettivo di
interpretare in maniera classica ed innovativa i grandi testi del repertorio del Dramma
Antico ed in particolare della commedia plautina.
Dal 2012 ha attivato il Progetto "Plauto nelle scuole", un percorso nazionale di
diffusione e promozione del teatro classico in tutti gli istituti superiori.
La cooperativa ha per oggetto, con riferimento ai requisiti ed agli interessi dei soci,
l'esercizio delle seguenti attività:
o elaborare ed attuare progetti artistici integrati di produzione, formazione, ricerca,
promozione, tutela, ospitalità e gestione di esercizio;
o assumere la gestione, anche in esclusiva, di sale teatrali, museali e polivalenti;
o curare l'organizzazione di mostre, esposizioni, rassegne, festival, convegni,
seminari, concerti, incontri inerenti l'oggetto sociale;
o curare le attività editoriali con pubblicazioni di libri, cataloghi e materiali informativi,
l'edizione di nastri, audio e video, collegamenti con le reti pubbliche e private della
radiofonia e della televisione..
b) NO PROFIT
Comune di Mercato Saraceno
Il Comune di Sarsina e quello vicinio di Mercato Saraceno collaboreranno al fine della
migliore riuscita degli obiettivi dei rispettivi progetti di Servizio Civile.
In particolare si impegnano:
a collaborare al fine della migliore riuscita degli obiettivi dei rispettivi progetti di
Servizio Civile;
a favorire e promuovere l’incontro e lo scambio delle esperienze fra i Volontari che
saranno assegnati ai due Enti;
a realizzare azioni comuni di informazione, sensibilizzazione e promozione del
Servizio Civile.
Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado di
Sarsina
Il rapporto di partenariato con l’Istituto Comprensivo è fondamentale e propedeutico per
il conseguimento degli obiettivi concernenti il Progetto Lettura e il miglioramento e
l’incremento dell’attività di sostegno e aiuto allo studio.
Anche le attrezzature informatiche dell’Istituto potrebbero rendersi utili in sede di
formazione specifica dei volontari.
Parrocchia di Sarsina
Il rapporto di partenariato con la Parrocchia di Sarsina si sostanzierà nel coinvolgimento
dei bambini frequentanti la Scuola Materna “SS. Annunziata” nel Progetto Lettura.
Anche le attrezzature ed i locali della Scuola potrebbero rendersi utili in sede di
formazione specifica dei volontari e/o promozione del Servizio Civile.
Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC) - delegazione di Sarsina
L’Associazione Italiana di Cultura Classica è una libera associazione di docenti
dell’Università e della Scuola, di studenti e di semplici cittadini che credono fermamente
nella perennità dei valori della Cultura Classica, fondamento della moderna Cultura
Europea, e si adoperano, ciascuno per le proprie possibilità, per la loro salvaguardia e
la loro diffusione.
Fondata nel 1897 a Firenze, l’Associazione è una delle centinaia di Società diffuse in
ottanta Paesi del mondo, che perseguono le stesse finalità e sono raggruppate nella
Fédération Internationale d’Etudes Classiques, organismo internazionale che è sotto
l’egida dell’UNESCO.
La delegazione di Sarsina, la quarta in Emilia Romagna insieme a quelle di Bologna,
Parma e Ravenna, è stata costituita nel 2014.
Tutti i partner “secondari”, come da note allegate, hanno dichiarato la disponibilità e volontà a
collaborare con l’Ente attuatore, nonché la disponibilità dei propri locali e delle proprie
attrezzature informatiche, telefoniche e tecnologiche, esclusivamente però per la realizzazione
del progetto.
40
La conferma, anche per il presente progetto, degli stessi partner inclusi nel progetto in itinere, salvo
che per l’Università di Urbino causa una loro diversa organizzazione, attesta la validità di tali
rapporti di partenariato, e la piena e reciproca soddisfazione dei soggetti interessati.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Saranno utilizzati i seguenti apparati informatici e tecnici già in possesso dell’Ente:
Locali della sede municipale:
- Ufficio Cultura;
- Ufficio del settore Amministrativo
Arena Plautina, ove si svolge il PLAUTUS FESTIVAL;
Locali del Centro Culturale:
- Biblioteca Comunale;
- Sala video-conferenze;
Ufficio Informazione Turistica (nei mesi di luglio e agosto funge anche da Ufficio Biglietteria del
Plautus Festival);
Aula di informatica dell’Istituto Comprensivo;
n. 7 personal computer e relative stampanti presenti:
- n. 6 presso locali l’Ente;
- n. 1 presso la sede della locale Pro-Loco;
oltre i numerosi computer in dotazione all’Istituto Comprensivo;
n. 4 scanner presenti:
- n. 2 presso i locali dell’Ente;
oltre agli scanner in dotazione all’Istituto Comprensivo;
n. 5 fotocopiatrici presenti;
- n. 3 presso i locali dell’Ente;
- n. 2 presso l’Istituto Comprensivo;
attrezzatura audio-video presente presso il Centro Culturale e il Centro Studi Plautini:
- n. 2 videoproiettori;
- n. 2 impianti audio professionali;
- n. 1 lettore DVD;
- n. 1 lettore CD audio;
- n. 1 videoregistratore;
- n. 1 doppia piastra di registrazione audio;
telefoni e n. 2 fax;
n. 1 lavagna a fogli mobili;
materiale di cancelleria: carta, penne, matite, pennarelli, ecc…;
materiale bibliografico (vocabolari, enciclopedie, libri di racconti, fiabe, favole, ecc…);
materiale per lettura racconti: tappeti e pouf;
automezzi comunali e comunque nella disponibilità comunale, necessari particolarmente per le
attività di promozione e divulgazione del PLAUTUS FESTIVAL e delle iniziative in calendario
per PLAUTUS 2016.
A detti apparati si aggiungeranno quelli in dotazione al Comune di Mercato Saraceno, interessato
ad un accordo di partenariato.
La piena riuscita dei precedenti progetti conferma la validità dell’attrezzatura e delle strutture messe
a disposizione per l’attuazione del Progetto.
L’accordo di partenariato realizzato con il vicino Comune di Mercato Saraceno, assicura un
incremento di tale efficacia e coerenza con gli obbiettivi progettuali.
41
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
L’Università degli Studi di Urbino - Facoltà di Lettere e Filosofia - riconosce crediti formativi ai
giovani che partecipano al progetto (si allega comunicazione dell’Università di Urbino del 26
agosto 2005).
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
//
28) Competenze e professionalità acquisibili dai Volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Il progetto consente l’acquisizione delle seguenti competenze:
di base relativa a tutti i Volontari:
riconosce il ruolo e le funzioni delle Autonomie Locali e dei loro organi di governo;
sa produrre testi in formato elettronico;
utilizzare tecnologie informatiche per la gestione di dati, archivi ed indirizzari;
partecipare alla progettazione e alla implementazione di un sito internet;
archiviare e gestire il materiale promozionale ed informativo;
raccogliere e catalogare dati e materiali per attività didattiche;
aggiornare banche dati informatiche;
comunicare in una lingua straniera, ad un livello elementare, su tematiche inerenti la città;
decodificare messaggi e richieste di informazioni di natura turistico-culturale relative al
territorio;
collaborare all’organizzazione di punti di accoglienza;
competenze trasversali:
adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità ed alla cortesia;
adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole ed orari;
gestione della propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità;
lavorare in team per produrre risultati collettivi;
collaborare con il personale dell’Ente e con i colleghi;
rinvenibili nel “Primo prontuario delle competenze riconoscibili nell’esperienza del servizio
civile”, predisposto dalla Regione Emilia-Romagna.
Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “Dichiarazione delle
competenze”, a valere come credito formativo, che si allega, e riconosciute dalla Regione EmiliaRomagna in attuazione dell’art. 10, primo comma, della L.R. n. 20 del 2003.
Oltre alle competenze sopra elencate, i Volontari acquisiranno le seguenti ulteriori competenze di
ambito “locale”:
conoscenza della storia della Città e del suo patrimonio archeologico;
conoscenza del teatro latino e classico;
conoscenza del patrimonio librario della Biblioteca Comunale;
organizzazione di eventi culturali (rapporti con gli artisti, promozione, SIAE, ecc…).
L’Ente riconoscerà ai Volontari i seguenti benefici:
in eventuali concorsi pubblici per la copertura di posti afferenti l’ambito culturale/amministrativo,
l’attività svolta sarà valutata quale “servizio prestato alle dipendenze dell’Ente”, ai fini
dell’attribuzione dei punteggi per “titoli di servizio”, nonché al fine dell’attribuzione del massimo
dei punti per il “curriculum”;
titolo di precedenza nell’attribuzione di eventuali incarichi professionali afferenti le materie del
progetto;
titolo di precedenza nell’eventualità di ricorso a forme di lavoro occasionale – ex art. 70, D.Lgs.
n. 276/2003.
La concessione dei benefici di cui sopra è presente nell’atto deliberativo della Giunta Comunale di
approvazione del presente progetto.
I Volontari beneficeranno, inoltre, di quanto previsto dalla Legge Regionale dell’Emilia-Romagna 20
42
ottobre 2003, n. 20 “Nuove norme per la valorizzazione del Servizio Civile. Istituzione del Servizio
Civile Regionale. Abrogazione della L.R. 28 dicembre 1999, n. 38”.
Esiti finali del monitoraggio interno dei progetti precedentemente realizzati.
Le competenze e la professionalità acquisita dai Volontari è comprovata dalle testimonianze degli
stessi riportate nel Box 6.
Le stesse vengono poi documentate sul modello di certificazione delle competenze “Dichiarazione delle competenze” - riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione
dell’art. 10, primo comma, della L.R. n. 20 del 2003.
L’assunzione a tempo determinato di due Volontarie (Valentina Santi e Valentina Bombardi) inserite
nel progetto di cui al bando 2010, comprova ancor di più l’efficacia del progetto dell’acquisizione di
competenze e professionalità da parte dei giovani.
43
Formazione generale dei Volontari
29) Sede di realizzazione:
Per gli enti del Comprensorio Cesenate, come per il caso di specie, queste sono le sedi di
realizzazione della Formazione Generale:
− Sala Polivalente Ass.I.Pro.V. Serraglio n° 18 – 47521 Cesena
− Caritas Cesena–Sarsina in Via Martiri d’Ungheria, 1 – 47023 Cesena
− Provincia di Forlì-Cesena, sede di Cesena in Viale Bovio, 425 – 47023 Cesena.
Tali aule si troveranno comunque all'interno delle sedi degli enti e delle associazioni in questione e
le variazioni verranno comunicate all’UNSC.
Una lezione consisterà in una visita strutturata ad una realtà del territorio che si distingue per il
proprio impegno a sostegno del servizio civile e dei valori ad esso connessi.
44
30) Modalità di attuazione:
Regione Emilia Romagna attraverso il Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile
(Co.Pr.E.S.C.) di Forlì –Cesena.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
Regione Emilia Romagna
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il Percorso di Formazione Generale sarà organizzato secondo le nuove linee guida per la
formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale pubblicate con Decreto del Capo del
Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del
19/07/2013.
Il percorso di formazione generale ha come obiettivi la formazione civica, sociale, culturale dei
volontari, attraverso percorsi di cittadinanza attiva e responsabile e sarà realizzato
trasversalmente a più Progetti di Servizio Civile attivati da Enti differenti sul territorio provinciale, con
il supporto di:
lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
kit del volontario: predisposizione di materiale informativo relativo alle normative che regolano il
Servizio Civile Nazionale e Regionale; carta etica; bibliografia, filmografia e siti consigliati;
dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training,
giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione, role
play;
coinvolgimento diretto attraverso la visita di una realtà attiva sul territorio per l’affermazione dei
valori alla base del Servizio Civile (solidarietà, nonviolenza, cittadinanza attiva, …);
Inoltre, a seconda dei moduli trattati, verrà proposto al gruppo classe di svolgere alcuni moduli in
determinati luoghi significativi messi a disposizione dagli enti.
Sarà chiesto ad ogni volontario di utilizzare e mettere in atto le competenze apprese in aula,
potenziando i risultati della formazione ricevuta, attraverso il confronto diretto con la realtà dell’ente
e dello specifico settore di intervento.
L’intero percorso formativo verrà attuato entro i primi 180 giorni dall’avvio al servizio e sarà
suddiviso in giornate da 4 ore ciascuna per consentire una piena partecipazione ed attenzione dei
partecipanti.
I volontari saranno obbligati a frequentare i corsi di formazione generale e specifica e non possono,
durante lo svolgimento dei predetti corsi, avvalersi di permessi.
Ad ogni incontro sarà presente un tutor d’aula con il compito di accoglienza della classe, raccolta
dei materiali/lavori prodotti dai volontari durante le lezioni, passaggi di consegne tra i formatori;
predisposizione delle aule, somministrazione/raccolta questionari di verifica del percorso formativo.
Questa figura oltre a compiti puramente organizzativi è indispensabile al fine di dare omogeneità e
continuità ai moduli formativi, presentando di volta in volta i formatori, i contenuti del modulo e
sottolineando i legami tra i moduli e i temi della formazione generale con le attività svolte dai singoli
volontari.
Il tutor d’aula partecipa ai tavoli dei formatori e alla progettazione della formazione.
Nella realizzazione delle classi di formazione si terranno conto dei seguenti fattori:
a) essendo la Provincia di Forlì- Cesena una realtà complessa perchè strutturata su due città verrà
prediletta una omogeneità del territorio di appartenenza degli Enti in cui sono inseriti i ragazzi in
Servizio Civile;
b) si cercherà di creare classi eterogenee per quello che riguarda il settore di intervento dei
ragazzi in Servizio Civile nell'ottica di costruire un confronto il più ampio possibile sulle diverse
realtà;
c) Il limite massimo di ogni classe sarà di 25 unità, come da normativa.
La totalità dei moduli di formazione generale previsti dalle “Linee Guida per la Formazione Generale
dei volontari” sono stati affidati a diversi formatori accreditati, in base alle competenze e alle
predisposizioni di ciascuno.
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Per alcuni moduli potranno essere previsti, sotto la guida dei formatori, incontri con la presenza di
esperti del tema affrontato.
Qualora fosse necessario, al termine del percorso saranno predisposti dei corsi di recupero per un
massimo di tre lezioni, fermo restando che la responsabilità dell’effettiva frequenza del percorso
formativo da parte del giovane resta in capo all’ente ospitante.
33) Contenuti della formazione:
I temi affrontati sono quelli contenuti nella nuova circolare dell’UNSC pubblicata a luglio 2013 “Linee
guida per la formazione dei volontari”, di volta in volta declinati in base alle metodologie utilizzate
dai formatori coinvolti e in base al programma delle giornate stabilito dagli stessi.
La formazione sarà organizzata in una serie di moduli raggruppati in tre macroaree tematiche.
MACROAREA 1
VALORI E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE
Suddivisione per giornate e contenuto
ORE
1° GIORNATA
Modulo UNSC: L'identità di gruppo in formazione e patto formativo
presentazione del corso e dell'agenda dei lavori;
introduzione alla formazione generale: cos’è e perché la Formazione Generale del
Servizio Civile in modo coordinato e congiunto;
chi è il Copresc e quale è l’impegno della Regione Emilia-Romagna;
presentazione personale dei partecipanti e dei propri Enti;
definizione del “gruppo classe”;
confronto e condivisione di aspettative, motivazioni e obiettivi individuali.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Attraverso dinamiche frontali i formatori
definiscono l'identità di gruppo dei Volontari in SCN, e successivamente in modo
interattivo attraverso schede di esercizio. Verranno coinvolti i ragazzi attraverso il
confronto diretto sulle motivazioni. Queste dinamiche hanno lo scopo di analizzare le
motivazioni e le aspettative del volontario su due linee: il proprio servizio civile e la
formazione generale.
Materiali utilizzati: Distribuzione del Kit formativo (cartellina con calendario del corso;
riferimenti del Copresc; dispense create dai formatori; filmografia e bibliografia, ecc...);
schede di esercizio; slide; supporto cartaceo; quaderno per appunti.
4
2° GIORNATA
Modulo UNSC: Dall'obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale + la
normativa vigente e la carta di impegno Etico
Definizione del concetto di OdC;
Storia dell’Odc fino al SCN (movimenti, avvenimenti, corpi civili di pace e personaggi);
Analisi dei principi della legge 64/2001 (Art. 1);
Le normative principali e la carta di impegno etico.
Tramite l’analisi del concetto di Obiezione di Coscienza, si affronteranno le tappe
principali dell’evoluzione del servizio civile, attraverso i movimenti ed i personaggi storici
che hanno sostenuto gli odc fino ad arrivare alla nuova legge sul SCN. Differenze e
considerazioni tra obiezione di coscienza e servizio civile. Analisi delle normative e
principali e importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del
legale rappresentante dell’Ente, in cui UNSC e Ente di impegnano reciprocamente al
rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell’identità del servizio civile
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, proiezione di video, slide,
foto, lettura della carta Etica.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, video, dispense specifiche, lavagna a fogli
mobili, fotocopie, quaderno per appunti.
4
46
3° GIORNATA
Modulo UNSC: Il dovere di difesa della patria – difesa civile non armata e
nonviolenta
- il dovere di difesa della patria: principi costituzionali;
- la difesa civile non armata e nonviolenta;
- storia della nonviolenza;
- la difesa nonviolenta oggi;
- riferimento di diritto internazionale.
La riflessione sui termini “difesa” e “patria”, partirà dai principi costituzionali (art. 2, 3, 4 9
e 11 Cost.) per arrivare dalle Sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04,
229/04 e 431/05.
Si passerà brevemente alla storia della nonviolenza e dei movimenti nonviolenti,
accennando anche i concetti di “peacekeeping”, “peace-en forcing” e “peacebuilding”,
oltre che approfondire il significato della nonviolenza ai giorni nostri, applicando lo stesso
al vivere quotidiano e alla vita di comunità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: lezioni frontali, proiezione di slide, lavori di
gruppo sul tema della difesa discussione di casi.
Materiali utilizzati: video proiettore, slide, fotocopie della normativa.
4
MACROAREA 2
LA CITTADINANZA ATTIVA
4° GIORNATA
Modulo UNSC: La formazione civica
- la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione come base della civile
convivenza;
- l’educazione alla legalità democratica: diritti e doveri dei cittadini, i diritti umani, le
forme di partecipazione democratica, civile e politica alla vita della società;
- funzione degli organi costituzionali;
- l’iter di formazione delle leggi.
Affinché i giovani possano diventare cittadini attivi, appare indispensabile dare un quadro
di riferimento anche normativo alla convivenza civile. Verranno analizzati quindi la
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e e la Carta Costituzionale. Verranno poi
analizzati funzioni e ruoli degli organi costituzionali dando particolare rilievo all’iter
legislativo.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali, proiezione di slide e filmati.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie della normativa.
4
* Ai giovani sarà inoltre fatta la proposta di diventare “Assessori per un giorno”. Ci si
propone di coinvolgere alcuni assessori degli enti pubblici progettanti, con l’obiettivo di
avvicinare i giovani alla vita politica del territorio, in un’ottica di cittadinanza attiva.
5° GIORNATA
Modulo UNSC: Le forme di cittadinanza + La rappresentanza dei volontari nel
servizio civile
- la cittadinanza attiva: valore del SCN;
- le forme attive di partecipazione individuali e collettive;
- la rappresentanza dei volontari in sc come forma di partecipazione.
Durante il modulo, partendo dal concetto di formazione civica, si andranno ad analizzare
le diverse modalità per essere cittadini attivi: dalla scelta del sc, all’impegno politico e
sociale, alle azioni nonviolente, ecc.
Questo vasto tema sarà collegato alla rappresentanza dei volontari, quale forma di
partecipazione e cittadinanza attiva. Verranno illustrate le modalità di partecipazione a
tale possibilità, prevedendo anche la partecipazione di ex volontari e/o dei rappresentanti
in carica.
Modalità e tecniche specifiche del corso: discussione di gruppo, giochi di ruolo, schede di
esercizio.
4
47
Modalità e tecniche specifiche del corso: Video proiettore; slide; fotocopie per le
schede di esercizio, quaderno per appunti; colori fogli matite e cartelloni.
6° GIORNATA
Modulo UNSC: La protezione Civile
la protezione civile.
Nel modulo verranno illustrati gli elementi base sulla Protezione Civile individuando i
collegamenti tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle
popolazioni.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo,
visioni di filmati.
Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie, quaderno per appunti.
4
MACROAREA 3
IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE
7° GIORNATA
Modulo UNSC: L’organizzazione del servizio civile e le sue figure + Disciplina dei
rapporti tra enti e volontari del sc
- il sistema di servizio civile: UNSC, le Regioni, gli enti di SC;
- le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari,…);
- prontuario rapporti enti- volontari.
È importante che i giovani conoscano in maniera approfondita il sistema del servizio civile
dal punto di vista della sovrastruttura, oltre che dal punto di vista dell’ente. Verranno
analizzate le funzioni dell’UNSC, delle Regioni, degli Enti di SC oltre che le figure che
ruotano attorno al volontario in SC.
Verrà poi analizzato punto per punto il Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra
enti e volontari del SC (DPCM 4 febbraio 2009).
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo,
lavori di gruppo.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.
4
8° GIORNATA
Modulo UNSC: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
- la comunicazione quale elemento essenziale di esperienza quotidiana;
- gli elementi costitutivi della comunicazione;
- i conflitti nella quotidianità: gestione efficace della comunicazione;
- tecniche di risoluzione dei conflitti in un gruppo.
Il modulo prevede una prima parte relativa al concetto di comunicazione quale elemento
fondamentale per la gestione dei rapporti tra singoli individui e gruppi. Successivamente
verrà affrontato il tema del conflitto, spostando l’ attenzione sui microconflitti che ogni
giorno i ragazzi si ritrovano ad affrontare, nella vita quotidiana e presso l’ente di servizio.
Attraverso tecniche di simulazione di eventi realmente vissuti presso le proprie strutture, i
ragazzi analizzeranno le potenziali possibilità alternative per gestire un conflitto
vissuto/subito al meglio delle proprie capacità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: dinamiche non formali, proiezione di video,
slide, foto, discussione di casi e giochi di ruolo.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.
4
9° GIORNATA
Modulo: La coesione sociale e la multiculturalità.
Percorsi di coesione sociale: la realtà dell'immigrazione e la società multiculturale.
Il modulo sarà occasione per riflettere sul macro tema della multiculturalità e
sull’interculturalità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo,
giochi di ruolo, schede di esercizio.
4
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Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio, quaderno
per appunti; colori fogli matite e cartelloni
10° GIORNATA
Modulo: Incontro/Visita ad una realtà viva o storica di significativa importanza per
l’affermazione dei diritti umani.
Per calare le tematiche affrontate nel territorio in cui i giovani svolgono il proprio servizio
e per dare maggiore concretezza a quanto appreso in aula, è prevista una visita presso
una organizzazione che lotta per l’affermazione dei valori fondanti il servizio civile, come
la pace, la solidarietà, la cittadinanza attiva, la nonviolenza, ecc.
I volontari verranno affiancati ed accompagnati da un formatore durante la visita.
4
11° GIORNATA
Modulo UNSC: Presentazione dell’Ente + Il lavoro per progetti + chiusura del
percorso formativo.
- presentazione degli enti ospitanti;
- attività di gruppo sul senso del percorso formativo;
- attività suddivisa in sottogruppi sul lavoro di progetto;
- valutazione e verifica del corso.
I giovani, affiancati dal formatore, avranno la possibilità di condividere con gli altri giovani
in aula le caratteristiche del loro ente ospitante con l’obiettivo di creare nel gruppo classe
consapevolezza del contesto globale in cui sono inseriti in qualità di volontari in servizio
civile.
Al termine del percorso formativo si prevede un momento laboratoriale relativo al lavoro
per progetti. Verranno predisposti sottogruppi all'interno dei quali verranno identificati gli
elementi base della progettazione: tramite il racconto del proprio progetto i ragazzi
analizzeranno i progetti in cui sono inseriti cercando di collegarli alla valutazione dei
bisogni del territorio. Breve stesura di un progetto e presentazione di questo agli altri
gruppi. Somministrazione di un questionario di valutazione finale del percorso formativo.
4
Modalità e tecniche specifiche del corso: momenti frontali, discussioni in plenaria,
lavori di gruppo, questionari.
Materiali utilizzati: cartelloni, quaderni per appunti, videoproiettore, pc, slide, fotocopie.
TOTALE ORE
44
34) Durata:
44 ore
suddiviso in 11 moduli da 4 ore ciascuno da svolgere entro 180 giorni dall’avvio al servizio.
Inoltre sono previste 4 oltre facoltative per l’esperienza da “assessore per un giorno”.
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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei Volontari
35) Sede di realizzazione:
La Formazione specifica sarà realizzata nelle seguenti sedi messe a disposizione dall’Ente
accreditato e dai soggetti partner:
Comune di Sarsina – Ufficio Cultura, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA;
Comune di Sarsina – Ufficio Segreteria, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA;
Comune di Sarsina – Sala Consiliare, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA;
Biblioteca Comunale, Via Roma 22 – SARSINA;
Sala Video-Conferenze del Centro Culturale, Via Roma 24 – SARSINA;
Ufficio Informazioni Turistiche, Via IV Novembre 13 - SARSINA
Sala di Informatica dell’Istituto Comprensivo, Via Linea Gotica 23 – SARSINA;
Pro-Loco di Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone 2/3 – SARSINA.
A questi si aggiungeranno i locali messi a disposizione dal Comune di Mercato Saraceno e, nello
specifico:
Biblioteca Comunale – Piazzetta del Savio, 1 – MERCATO SARACENO;
Comune di Mercato Saraceno – Sala Consiliare, Piazza Mazzini, 50 – MERCATO SARACENO.
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36) Modalità di attuazione:
In proprio, presso le sedi sopra elencate e con propri formatori.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dott. Goffredo Polidori, nato a Sant’Agata Feltria il 20/05/1954 – Responsabile del Settore
Amministrativo – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
Giampaolo Bernabini, nato a Sarsina (FC) il 14 settembre 1958 - Specialista Servizio Cultura e
Turismo – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
Alessandra Bagaglia, nata a Cesena il 17 gennaio 1974 – Istruttrice Amministrativa Bibliotecaria
– dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
Ing. Mauro Fabbretti, nato a Sant’Agata Feltria (RN) il 08/02/1962 – Capo Ufficio Tecnico
Bibliotecaria – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
Dott. Sauro Baraghini, nato a Sarsina (FC) il 20 febbraio 1953 - Responsabile della rete
informatica dell’Ente;
Prof. Renato Raffaelli, nato a Pesaro, il 16/04/1946 - C.F. RFFRNT46D14G479B, residente a
Pesaro in Via Vanzolini, 45.
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Giampaolo Bernabini, ha assunto dal 2001 la responsabilità del Servizio Cultura e Turismo
dell’Ente, all’interno della quale vi è anche la competenza all’organizzazione del prestigioso
festival nazionale teatrale: PLAUTUS FESTIVAL. Dal 1997 ha svolto le funzioni di responsabile
della Gestione degli Obiettori di Coscienza, dopo aver svolto anch’esso il servizio civile per la
durata di 24 mesi nel 1978-1979, all’interno della Casa Famiglia “Betania” dell’Associazione
Papa Giovanni XXIII di Rimini.
Durante gli anni ’90 ha svolto attività nell’ambito della progettazione di “Lavori di pubblica utilità
e Lavori Socialmente Utili”.
La sua opera di volontariato si è rivolta, in particolare, verso le persone tossicodipendenti, gli
extracomunitari, gli anziani e i portatori di handicap. Negli anni 90 ha operato a soccorso delle
vittime della guerra nella ex-Jugoslavia, in stretta collaborazione con l’Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati di Ginevra.
Alessandra Bagaglia, responsabile della Biblioteca Comunale e con precedenti esperienze
formative e di studio nell’ambito artistico e del mosaico, possiede indubbie capacità e nella
trasmissione delle sue conoscenze/competenze, ai giovani volontari.
Ing. Mauro Fabbretti, Capo Ufficio Tecnico, Laureto in Ingegneria Civile con precedenti
esperienze in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro – ex D.Lgs. n. 81/08, come vigente;
Dott. Goffredo Polidori, in possesso della laurea Giurisprudenza, Responsabile della Settore
Amministrativo, nonché ex Sindaco del Comune di Sant’Agata Feltria (PU). Il suo contributo alla
formazione si concentrerà sulla trasmissione di conoscenze e competenze in merito alla
Costituzione ed alla normativa afferente la Pubblica Amministrazione ed il Diritto Amministrativo
in genere.
Dott. Sauro Baraghini, ha assunto dal 2001 la responsabilità dell’intero sistema informatico
dell’Ente.
Le numerose esperienze di docenza in corsi di formazione sull’utilizzo di apparti informatici e
dei software di uso più diffuso (Word, Excel, Access, FrontPage, Photoshop, PowerPoint,
ecc…), e le sue attitudini al rapporto con i giovani, assicurano grandi abilità nella trasmissione
ai Volontari di competenze informatiche.
Prof. Renato Raffaelli, già ordinario di Letteratura Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università “Carlo Bo” di Urbino.
Maggiori informazioni sui formatori sono rilevabili dai Curriculum Vitae allegati.
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39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione verrà attuata all’inizio del Servizio Civile attraverso lezioni frontali e uscite sul
territorio
Nello specifico:
Diritto Costituzionale e Amministrativo: lezioni frontali;
Materie informatiche: lezioni frontali, esercitazioni in aula e project-work, utilizzando
l’attrezzatura informatica presente all’interno della Biblioteca Comunale
Cultura, teatro, turismo e storia della non-violenza: lezioni frontali, videocassette/DVD e uscite
sul territorio;
Biblioteca Comunale: lezioni frontali ed esercitazioni anche mediante l’utilizzo di P.C.
Sicurezza: lezioni frontali ed esercitazioni anche mediante l’utilizzo di P.C.
Per quanto attiene la formazione specifica realizzata congiuntamente al Co.Pr.E.S.C. di ForlìCesena, ed in particolare il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei
volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato con la metodologia della formazione a
distanza, utilizzando l’ambiente on line del sistema SELF della Regione Emilia-Romagna.
40) Contenuti della formazione:
Coerentemente con gli obiettivi datasi dal progetto, la formazione specifica è volta a fornire ai
Volontari quelle conoscenze di base ed avanzate necessarie per la realizzazione dello stesso.
Importanza verrà anche data alla formazione su materie attinenti la società civile, pace, la nonviolenza, la giustizia, ecc...
Diversamente dai progetti precedenti, per il presente progetto non è previsto il modulo relativo alla
Pace ed alla Non-Violenza, in quanto incluso nel programma della Formazione Generale.
Nello specifico la formazione specifica verterà su:
Elementi di Diritto Costituzionale, normativa degli Enti Locali e Diritto Amministrativo:
- formatore: Dott. Goffredo Polidori;
- contenuti:
la Costituzione Italiana …………………………………………………………….
3 ore
il Testo Unico degli Enti Locali …………………………………………………..
2 ore
la legge 241/90 concernente il procedimento amministrativo e il
diritto di accesso ai documenti amministrativi ………………………………….
2 ore
il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs.
196/2003) …………………………………………………………………………..
1 ora
il Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica
Amministrazione …………………………………………………………………..
1 ora
elementi di Diritto Amministrativo, ecc… ………………………………………..
3 ore
TOTALE MODULO
Elementi di informatica:
- formatore: Dott. Sauro Baraghini;
- contenuti:
Introduzione all’informatica, sistemi operativi, reti, ecc. ……………………….
MS Word, MS Excel, MS Access, MS FrontPage
……………..…………….
MS PowerPoint, MS Internet Explorer, Posta Elettronica
…………………..
Photoshop ……………………………………….………………………………….
OPEN OFFICE - pacchetto completo delle applicazioni ……………………..
configurazione/installazione apparati (modem, router, ecc..l ……………….
TOTALE MODULO
Plauto e il teatro:
- formatore: Prof. Renato Raffaelli;
- contenuti:
Le Commedie di Plauto e approfondimento del Trinummus ………………….
TOTALE MODULO
--------------------------
12 ore
6 ore
20 ore
6 ore
8 ore
6 ore
6 ore
--------------------------
52 ore
5 ore
--------------------------
5 ore
52
Sicurezza sul luogo di lavoro:
- formatore: Ing. Mauro Fabbretti;
- contenuti:
la sicurezza sui luoghi di lavoro: l’utilizzo di apparecchiature
videoterminali; dispositivi di protezione individuale, corretta
modalità di movimentazione dei carichi, ecc… ………………………….…….
rischi specifici nell’esercizio delle attività progettuali …………………………
Per quanto attiene il presente modulo, lo stesso sarà integrato per
ulteriori 4 ore dal “Modulo di formazione e informazione sui rischi
connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” realizzato
in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del CoPrESC di ForlìCesena in merito all’approfondimento dei concetti generali in tema di
prevenzione e sicurezza nei luoghi di servizio ………………………………………….
TOTALE MODULO
Il Plautus Festival, la storia e le eccellenze del territorio:
- formatore: Giampaolo Bernabini;
- contenuti:
PLAUTUS FESTIVAL: storia e organizzazione ………………………………
storia di Sarsina e sue eccellenze turistiche
……………………………….
utilizzo dell’editor del sito web: www.sarsinaturismo.it ………………………...
TOTALE MODULO
Nozioni di catalogazione e conservazione dei libri:
- formatore: Alessandra Bagaglia;
- contenuti: nozioni di catalogazione e conservazione dei libri
prodotti editoriali: elementi caratterizzanti …………………………..………….
catalogazione di libri, riviste, prodotti multimediali …………………...………
archiviazione di libri, riviste, prodotti multimediali ……………..……………….
modalità di gestione del prestito …………………………….…………………..
utilizzo del software per la gestione del prestito ……………………………….
TOTALE MODULO
2 ore
3 ore
4 ore
--------------------------
9 ore
3 ore
6 ore
3 ore
--------------------------
12 ore
1 ore
1 ore
1 ore
1 ora
2 ore
--------------------------
6 ore
41) Durata:
96 ore ripartite come da programma.
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio della Formazione Specifica realizzata dall’Ente attuatore sarà effettuato durante
l’intero svolgimento della stessa, attraverso il continuo confronto degli OLP con i Volontari e i
Formatori.
In particolare, ad esaurimento di ciascun contenuto della Formazione Specifica, ciascun volontario
sarà invitato:
a sostenere un semplice colloquio con il Formatore e l’OLP sulle competenze acquisite in
merito a:
- Diritto Costituzionale, normativa degli Enti Locali e Diritto Amministrativo;
- Plauto e la storia del capoluogo dell’Ente;
- Storia del movimento non violento;
a redigere un file MS Word, MS PowerPoint o MS FrontPage a contenuto libero, di verifica del
livello di competenza informatica acquisito;
a provvedere alla catalogazione di alcuni libri.
Il risultato delle verifiche finali sarà certificato nella DICHIARAZIONE DELLE COMPETENZE, a
valere come credito formativo in attuazione della Legge Regionale n. 20/2003.
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Per quanto riguarda la formazione generale:
- il CoPrESC al termine del percorso formativo somministrerà e raccoglierà un questionario
rivolto ai volontari in servizio*
- il CoPrESC convocherà incontri specifici del Tavolo – Azione sulla formazione, in cui i
formatori e/o i referenti della formazione, segnalati nella scheda di attuazione del Protocollo
d’Intesa con il CoPrESC, parteciperanno per ri-progettare il percorso formativo alla luce dei
dati conclusivi raccolti.
*come già sottolineato, l’ente parteciperà al programma di monitoraggio condiviso con il CoPrESC,
che prevede l’elaborazione di strumenti specifici atti a monitorare i percorsi di formazione generale.
Data, 15 marzo 2016
Il Responsabile legale dell’Ente
IL SINDACO
Luigino Mengaccini
Documento firmato digitalmente
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