SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI SARSINA NZ01129 2) Codice di accreditamento 3) Albo e classe di iscrizione: Regione Emilia-Romagna 4° 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: CI METTIAMO IN GIOCO… ANCHE NOI 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore D: Patrimonio artistico e culturale: D-03 Valorizzazione storie e culture locali 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: ESITI FINALI MONITORAGGIO INTERNO DEI PROGETTI PRECEDENTI Quale prosecuzione dei progetti precedenti, ed in particolare di quello in corso di attuazione che ha avuto avvio lo scorso 3 giugno 2015, questo progetto è stato redatto sulla base delle rilevazioni in ordine agli esiti finali del monitoraggio interno del progetti di servizio civile realizzati negli ultimi anni. A tali esiti finali sono poi stati incrociati i primi dati rilevati in ordine all’attuazione del progetto in corso. Dagli esiti del monitoraggio finale ed in itinere di cui sopra è confermata la completa corrispondenza sia degli obiettivi generali, sia di specifici, alle esigenze riscontrate e la loro coerenza con le attività proposte. I volontari che hanno prestato precedentemente servizio presso l’Ente, e quelli che lo stanno tutt’ora prestando, hanno tutti indicato un alto grado di soddisfazione per essere riusciti a vedere concretizzati gli obiettivi previsti. Tale dato è comprovato anche dal fatto che: - due volontari impiegati nel progetto 2011/2012 (La libertà è partecipazione) sono poi stati assunti a tempo determinato nel ruolo impiegatizio, quali vincitori del relativo concorso pubblico; - due volontari impiegati nel progetto 2012/2013 (Da protagonisti nel mondo che vorremmo) sono stati poi incaricati dello svolgimento di attività afferenti il Plautus Festival, beneficiando del titolo di preferenza stabilito con l’atto deliberativo di approvazione del Progetto. - delle tre volontarie impiegate nel progetto 2014/2015 (Noi ci impegniamo): una, grazie alle sue spiccate qualità comunicative e grafiche - rafforzate dal Servizio prestato - ed ai “lavori” realizzati per le finalità progettuali, ha acquisito una tale stima e conoscenza presso la Comunità Civile da poter avviare una propria attività di lavoro autonomo di tipo grafico/pubblicitario; un’altra, anche grazie alle referenze ricevute, ha trovato subito una “stabile” occupazione di tipo amministrativo; l’ultima è riuscita a “mettersi in gioco” nelle ricerca di un occupazione, con risultati indubbiamente positivi, anche se precari, ma soprattutto superando oggettive difficoltà di relazione. Tutti e sette i volontari riconoscono fondamentale l’esperienza compiuta durante il Servizio Civile, non solo quale arricchimento della loro personalità, ma anche a livello culturale e professionale. E’ interessante, a questo proposito riferire le seguenti testimonianze raccolte da alcuni volontari: «La mia esperienza di Servizio Civile mi ha portato ad una sostanziale modifica del mio modo di vedere la Pubblica Amministrazione. Se prima la consideravo lontana dai bisogni del singolo cittadino, se non anche autoreferenziale, grazie all’esperienza che sto avendo modo di compiere, ora vedo le cose sotto un’altra luce. D’altra parte mi sta aiutando anche ad “aprire gli occhi” su una serie di “bisogni” dei quali io prima non avevo una reale consapevolezza. Il servizio all’interno della Biblioteca Comunale, la partecipazione al “Progetto Lettura” (mi sono scoperto un bravo attore), la presenza all’interno dell’ufficio Informazioni Turistiche, il lavoro per 2 l’organizzazione del Plautus Festival e degli altri eventi culturali, ma ha fatto conoscere meglio la mia Città e registrare quanta domanda di cultura sia presente nei miei coetanei». (Nicola Matassoni, Bando 2011) Sicuramente frequentare gli ambienti di una Pubblica Amministrazione, ancor più se un Ente Locale, mi ha fatto cambiare idea su quanto prima invece sostenevo con fermezza. Mi ha insegnato anche a capire che, sia i Pubblici Amministratori, sia gli impiegati/operai, operano con passione, e comunque sempre in “buona fede”, per il bene della gente. (Valentina Santi, Bando 2010) E’ un’esperienza che può realmente cambiare la tua vita, ti cambia il modo di vedere le cose, cambia il tuo approccio con il mondo, ti aiuta a crescere. Entri a far parte di un gruppo, di una famiglia, all’interno della quale il tuo aiuto può davvero fare la differenza. (Giulia Ruscelli, Bando 2011) L’esperienza del Servizio Civile mi sta servendo a rapportarmi con realtà e opinioni diverse dalle mie, e mi ha formato caratterialmente. (Damien Rossi, Bando 2011); Ho imparato tantissime cose pratiche che mi sono servite molto nei miei lavori successivi: intanto l'uso approfondito di programmi windows come word ed excel, ad esempio, o anche power-point per le nostre presentazioni e publisher per i volantini e i depliants! Ho imparato il funzionamento della gestione di un sito internet e quello della posta elettronica. Ho potuto praticare, nel senso di esercitare (e quindi sempre migliorare!), le mie lingue (il tedesco in particolare), sia in forma scritta (per la traduzione del sito del comune), sia oralmente durante le visite settimanali al museo (dove c'erano molti stranieri) che nella mia partecipazione a tutta l'organizzazione dei due appuntamenti di gemellaggio - mi sembra fossero due, ora non ricordo più bene!- che hanno avuto luogo a Sarsina. Ho studiato la storia del mio paese e imparato un po’ tutto quello che serve per poter fare una visita guidata al museo archeologico e alla cattedrale. E sebbene non abbia poi mai potuto prendere il patentino di guida turistica, la passione nata in quel momento per la storia e l'archeologia non mi ha mai abbandonata e ho continuato a coltivarla da sola. Ho avuto modo di conoscere da dentro l'apparato e il meccanismo di un Comune, quest'ente statale così vicino al cittadino eppure sempre nel nostro immaginario così lontano, come tutto ciò che riguarda lo "Stato". E' sempre tutto collocato in un "là" un po’ inaccessibile. E invece questo "timore riverenziale" nei confronti dello "Stato" scompare nel momento in cui entri dentro e capisci che è fatto di persone, e che la burocrazia che c'è non è poi così inaccessibile e complicata come ci appare. Nel periodo passato in biblioteca prima, e nell'ufficio cultura dopo, ho imparato a conoscere gli impiegati e i dirigenti del Comune, le loro mansioni, le loro scadenze e le problematiche che affrontano. E ho imparato a muovermi all'interno del Comune. Partecipare un po’ alla vita pubblica del proprio comune è un'esperienza che dovrebbero fare tutti! Imparerebbero a calarsi nei panni delle altre persone, prima di giudicare o di pretendere. E da lì passa un pò tutto, si entra in contatto con le persone che fanno parte delle altre realtà paesane: la Pro-Loco, la Banda, il Gemellaggio, le Associazioni sportive, la Scuola, la Casa di Riposo, ecc ecc... Una fitta rete di interscambi, di persone che conoscevo solo di vista e a cui ho dato finalmente un nome e un ruolo sociale... Si conosce, insomma, LA VITA DEL PAESE. Ma andando più nel generale, il beneficio più grande riguarda l'autostima: non trovare lavoro a 2324 o 25 anni, o non trovare il lavoro che sogni (o non sapere addirittura quale dei mille lavori che sogni vorresti iniziare a cercare!), ti pone in un'impasse di azione e di intenti. Finora nella tua vita hai studiato e fatto poco altro, e ora che si fa? Rischi di passare le ore a casa frustrato, a cercare su internet, a mandare curricula sperando che domani qualcuno ti chiami... Ma non succede mai niente! Invece ecco che con il Servizio Civile ti dai un anno di tempo, una scadenza importante, e durante questo periodo ti senti utile, hai addirittura l'opportunità (come nel mio caso) di applicare le tue conoscenze in modo pratico, senza aver troppe responsabilità e senza essere impegnato tutto il giorno. Rimane sempre qualche ora a disposizione per fare altro (traduzioni, ripetizioni, sport, amici...). Contemporaneamente puoi continuare le tue ricerche di lavoro FACENDO qualcosa, il che è fondamentale. E poi, si sa, non si trova mai niente stando fermi, solo il movimento chiama altro movimento (e da cosa nasce cosa!). Così la serie di incontri e di esperienze che si fanno durante l'anno può portare (come nel mio caso, o in quello della Stefi o della Vale!) ottime opportunità di lavoro successive. Meglio si conosce il proprio territorio, più relazioni sociali si intessano, maggiori sono le possibilità di far conoscere le proprie capacità e potenzialità, con la speranza sempre più tangibile di poterle poi applicare in un lavoro che sia anche un piacere. Viva il Servizio Civile!!!». (Arianna Rigoni, Bando 2005) 3 All'inizio non sapevo se farlo oppure no. Se fare domanda per il Servizio Civile oppure no. Poi degli amici, che lo hanno fatto prima di me, mi hanno detto: “provaci, vedrai, è una bella esperienza. Non te ne pentirai!!!”. Se per l'anno prossimo qualche ragazzo/a mi dovesse chiedere un parere sul Servizio Civile, la mia risposta sarà uguale a quella dei miei amici. Perché? Non è solo per il fatto che si viene pagati. Ma soprattutto perché stai in mezzo alla gente, e quello che si fa per gli altri è certamente più gratificante che starsene a cuccia a casa propria, stesi sul divano con la TV accesa dalla mattina alla sera. Ammetto che per una persona timida e insicura come me non è mai facile fare scelte di questo tipo. Ma tentar non nuoce, dicono. Ed è vero! Personalmente del Servizio Civile non cambierei niente. Lo consiglio soprattutto alle persone timide e introverse. (Tania Terruzzi - Bando 2013) La mia esperienza di Servizio Civile mi sta aiutando giorno per giorno ad approcciarmi sempre meglio alla Pubblica Amministrazione che prima consideravo lontana da me, e alla stesso tempo, lavorando la maggior parte del mio tempo all’Ufficio Turistico, mi aiuta a conoscere Sarsina e i suoi posti più caratteristici da un punto di vista differente e molto più approfondito. Prima di questa esperienza, infatti, non mi ero soffermata a comprendere quanti luoghi Sarsina possegga di così grande fascino, come allo stesso tempo la moltitudine di reperti romani che si possono scorgere in ogni angolo della città. Sono quindi entusiasta del Servizio Civile che sto effettuando e sono convinta che col passare dei mesi sarà sempre più appassionante, grazie anche all’aiuto che daremo per l’organizzazione del Plautus Festival che mi ha sempre affascinata molto. (Rita Bartolini - Bando 2013) La cosa che mi sta piacendo più di tutti del servizio civile è che chi ci segue, dall’OLP alla pubblica amministrazione, sa cogliere le nostre peculiarità, le nostre capacità e soprattutto le nostre passioni e fa si che vengano messe al servizio del progetto nonché del Comune stesso. In questo modo il nostro servizio diventa veramente un’esperienza di crescita personale, perché il singolo individuo viene valorizzato per ciò che è e per ciò che può dare, aiutandoci anche a scoprirci e conoscerci. Inoltre da la possibilità a ragazzi giovani come noi di sentirci più vicini ad un organismo come la pubblica amministrazione che viene vista sempre “lontana” o addirittura “contro” i bisogni del cittadino, rendendoci chiaro che l’unica cosa che, alle volte, rema contro certe richieste del cittadino è la burocrazia. Sono partita col bisogno di farmi conoscere all’interno di un Comune che non è il mio per nascita e di poter partecipare alla vita del paese. La mia richiesta è stata completamente esaudita, pur non avendo ancora finito il servizio. Partecipare, almeno un po’, alla vita pubblica del proprio Comune è un'esperienza che dovrebbero fare tutti ed è davvero utile per imparare a calarsi nei panni delle altre persone, prima di giudicare o di pretendere. Vivere queste dinamiche dall’interno ti da la possibilità di vedere l’impegno che tante persone mettono per il proprio paese e capire cosa fa muovere tutto quanto; si entra in contatto con varie realtà: Pro-Loco, Banda, Gemellaggio, Associazioni, Scuola, Casa di Riposo ecc che non sono realtà separate ma ingranaggi di un unico meccanismo. Un’altra cosa importante del servizio civile è che tanti giovani, soprattutto in questo periodo, si trovano nella situazione di rimanere senza lavoro o di non averlo mai avuto. Ritrovarsi a casa con la frustrazione di non aver nulla da fare, di aver “sprecato” gli anni di studio e di pesare sui genitori non aiuta. L’anno di servizio civile è l’esperienza giusta, fa si che aumenti la stima di sé, ci si sente utili, si aquisiscono esperienze e soprattutto si ha la possibilità di avere contatti per opportunità di occupazioni successive. Insomma io sono davvero contenta ed appagata da ciò che sto facendo e mi sento di dare due consigli: ai giovani come me, provate l’esperienza del servizio civile perché è formativa e piena di opportunità; ai giovani che la stanno vivendo, non sprecatela e cercate di sfruttarla al meglio per voi stessi e per gli altri. Vorrei ringraziare le mie compagne di servizio Rita e Tanya, il mio OLP Giampaolo, tutti i colleghi del Comune di Sarsina, l’amministrazione e gli amici conosciuti alla formazione generale a Cesena che mi stanno facendo vivere una fantastica esperienza di Servizio Civile. (Alice Polverelli - Bando 2013) Anche se sono solo all'inizio di questa esperienza, il Servizio Civile mi sta aprendo un mondo che non conoscevo o che conoscevo solo in parte, sopratutto per quello che riguarda il “meccanismo” presente all'interno di un Comune. Sicuramente alla fine di questo percorso avrò acquisito un bagaglio di conoscenze che mi servirà durante tutta la vita e sono contenta di poter avere l'opportunità di lavorare a stretto contatto con il personale del Comune. (Giampreti Carlotta, ora in servizio) 4 Sono molto contenta dopo aver partecipato a 3 bandi, d 'essere sbarcata qui. Devo dire che anche se non conoscevo nessuno perché son sbucata fuori da Pennabilli (qui ho soltanto la residenza) mi son subito trovata bene perché ci sono persone che pur lavorando nel Comune, sono alla mano e divertenti, dire “fuori dal comune”. Inoltre sto apprendendo un sacco di cose che non conoscevo, onestamente a volte mi sento più che stagista, “stragista” , perché non conosco bene l' ambiente e le diverse scartoffie, è un po' come salir sul palco, non sai mai quel che succede ma alla fine ti ritrovi circondato dagli amici che t'applaudono. Sono sicura che mettersi in gioco in questa esperienza, che è un po' un avventura, sia utile e possa arricchire chiunque. (Sofia Campana, ora in servizio) Nonostante siano passate solamente un paio di settimane mi sono già potuta confrontare con esperienze che sono state per me formative. Collaborare alla redazione del comunicato stampa per il Plautus Festival è stato molto interessante, ed il fatto che il mio lavoro sia stato apprezzato è stata una grossa soddisfazione. Trovandomi spesso ad aiutare le altre ragazze, e ad essere aiutata da loro, posso affermare di far parte di un bel gruppo, in cui il lavoro di squadra è fondamentale e avviene in maniera serena e con complicità. (Virginia Taverna, ora in servizio) Sono contenta di aver avuto l'opportunità di conoscere una bella squadra che già dall'inizio mi ha fatto sentire a mio agio. Questa esperienza mi sta aiutando ad acquisire nuove conoscenze che mi serviranno anche in futuro, e sicuramente a migliorare il mio italiano. (Andreea Radu, ora in servizio) Partecipare a questa esperienza è stata occasione e spero lo diverrà maggiormente in seguito per crescere formalmente, arricchirmi di nuove conoscenze e scoprire bellezze e realtà di un ambiente in cui vivo. Non da ultimo, sono contenta di far parte di un gruppo di ragazze che sa dare il meglio in ogni contesto e in ogni ambito in cui le si chieda di dare il proprio contributo. (Daniela Antonini) D’altra parte anche la conferma di quasi tutte le partnership dei precedenti Progetti prova la ricaduta positiva degli stessi sul territorio comunale. In sintesi si sottolinea quanto segue: a) incremento del numero (+70%) dei bambini coinvolti nel “Progetto Lettura”, con l’inclusione nello scorso progetto della locale Scuola Materna della Parrocchia. Si tenga conto a questo proposito che tale richiesta di inclusione è stata formulata dal personale della Scuola Materna Parrocchiale anche a seguito della forte sollecitazione ricevuta in tal senso da taluni genitori dei bambini frequentanti la stessa; b) richiesta da parte dell’Istituto Comprensivo della conferma del servizio di sostegno allo studio assicurato dai volontari all’interno della Biblioteca Comunale; c) inclusione del “Progetto Lettura”, e nello specifico della drammatizzazione di fiabe, all’interno dell’iniziativa “Piazza in gioco” organizzata dall’Amministrazione Comunale, dalla Pro-Loco di Sarsina e dalla Consulta dei Giovani; d) conferma dell’elevato numero di utenti della Biblioteca Comunale. A questo proposito è opportuno sottolineare come si registri una significativa frequentazione della Biblioteca da parte degli studenti che frequentano le vicine università di Cesena e Forlì; e) insostituibile ruolo svolto dai Volontari all’interno dell’organizzazione del Plautus Festival, in forza soprattutto della loro capacità di portarvi un contributo originale di idee e suggerimenti, frutto della loro giovane età e della loro prima d’ora estraneità all’evento. Gli obiettivi risultano quanto mai in linea con l’analisi del contesto sociale e territoriale di riferimento, delineati anche all’interno del Piano Provinciale del Servizio Civile. Considerato quanto sopra, il progetto vuole nuovamente mirare al raggiungimento degli obiettivi di seguito descritti, anche in forma analitica. PREMESSA Anche per l’anno corrente, come emerso durante l’ultima Assemblea Soci Co.Pr.E.S.C. (18 giugno 2015) per la definizione del Piano Provinciale di Forlì-Cesena, gli Enti hanno confermato l’importanza di dare risposte ai bisogni del territorio legati principalmente a due macroaree: Area socio assistenziale; Area promozione culturale. Da anni vengono realizzati nell’intero territorio provinciale progetti di servizio civile nei diversi settori di intervento delle aree sopra indicate che di seguito sinteticamente riportiamo: tutela delle categorie svantaggiate: anziani, persone con disabilità, minori, giovani ed adulti con disagio sociale, stranieri; 5 contrasto al problema della dispersione scolastica: azioni di tutoraggio; contrasto ai problemi di devianza: azioni di prevenzione alla salute; contrasto ai problemi di integrazione e/o solitudine: azioni relative alla pubblicizzazione ed attuazione di progetti relativi alla multiculturalità e alla cultura della Pace; sostegno al settore artistico: azioni dirette alla promozione divulgazione e salvaguardia del patrimonio artistico; azioni di progettazione e sviluppo di eventi culturali rivolti a specifici target (bambini, adolescenti, anziani, immigrati ecc…) e alla popolazione in generale. Gli Enti che aderiscono al Co.Pr.E.S.C. sviluppano progetti di servizio civile che tentano di garantire il pieno coinvolgimento delle nuove generazioni rispetto a queste tematiche, cercando di fornire risposte nuove e dinamiche alle esigenze della popolazione. Per ulteriori approfondimenti della lettura dei bisogni e dell’efficacia dell’esperienza del Servizio Civile, in primis per i giovani volontari ma anche per gli Enti accreditati, si fa espresso rinvio al Piano Provinciale realizzato dal Co.Pr.E.S.C in sinergia anche con questo Ente. In particolare si ritiene opportuno richiamare del Piano Provinciale del 2013 i due grafici che ben rappresentano l’effettivo valore aggiunto che i volontari in servizio civile apportando al lavoro della struttura nella quale sono inseriti e nella quale portano a compimento gli obiettivi previsti dai progetti banditi. Si tratta sicuramente di percezioni che gli intervistati hanno sia dei singoli volontari coinvolti, ma anche dell’apporto che in generale il sistema del servizio civile ha dato negli anni alle strutture, agli utenti, e al territorio, in termini di servizi, rapporti relazionali e salvaguardia di determinati standard di efficienza. In generale è evidente come il volontario venga percepito particolarmente utile per tutte e tre le categorie di riferimento, con valori percentuali rispetto alle categorie “Abbastanza-Molto utile” che si attestano al di sopra dell’80% per la rilevazione del 2010 e sopra il 78% per il 2011, che comunque fa registrare una certa flessione rispetto a tutte e tre le categorie. Utilità del volontario rispetto all’Ente, all’Utenza e al Territorio. Ril.2010 e 2011 (%) Utilità dei VS C Utilità dei VSC 2011 2010 100% 80% 60% 89,3 87,5 82,1 10,7 12,5 17,9 Ente Utenti Territorio 40% 20% 0% Per niente-Poco Abbastanza-Molto 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 88,5 85,3 78,1 11,5 14,7 21,9 E nte Utenti T erritorio P er niente-poco Abbas tanza-Molto Si ritiene doveroso, a questo proposito, sottolineare l’insostituibile apporto che il Co.Pr.E.S.C di Forlì-Cesena offre agli Enti accreditati, sia nella progettazione, sia nella gestione dei Progetti di Servizio Civile. In particolare si sottolinea quanto sia preziosa e inderogabile la sua azione nella promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile nazionale e regionale. Opportuna e irrinunciabile è anche la sua opera volta ad assicurare un’equa distribuzione sul territorio provinciale di Enti accreditati al fine di assicurare la possibilità a quanti più giovani di compiere tale esperienza. 6 Perché: CI METTIAMO IN GIOCO… ANCHE NOI LA LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE DA ⌦ LA CULTURA CI RENDERÀ LIBERI PROTAGONISTI NEL MONDO CHE VORREMMO NOI CI IMPEGNIAMO CI METTIAMO IN GIOCO CI METTIAMO IN GIOCO… ANCHE NOI! Il progetto in corso di realizzazione, che ha avuto avvio lo scorso 3 giugno, denominato “Ci mettiamo in gioco” costituiva il naturale proseguimento di quelli precedenti: - La cultura ci renderà liberi (anno 2009/2010); - La libertà è partecipazione (anno 2011/2012); - Da protagonisti nel mondo che vorremmo (anno 2012/2013); - Noi ci impegniamo (anno 2014-2015). Tutti i progetti percorrevano il binario della valorizzazione della cultura come fine e strumento di emancipazione sociale ed umana e, quindi, anche di libertà. Nel precedente progetto si poneva l’accento sull’importanza dell’impegno, dell’assunzione di responsabilità, dello svolgimento di un ruolo da protagonisti, con le seguenti argomentazioni, che espressamente si richiamano: «Per alcuni “con la Cultura non si mangia”, per altri “ma che bisogno c’è di Libertà, non ce ne mai stata tanta come in questo periodo”; per altri invece la Libertà è un orizzonte mai esaurito, e la Cultura un cibo di cui non si è mai sazi ed un volano di crescita umana, ma anche economica. In questo “dibattito” l’Ente, con la propria esperienza, quella cioè di una piccola comunità collinare, ha saputo custodire per oltre duemila anni il proprio patrimonio culturale, costruendo su di esso la propria identità e buona parte della sua economia.» Con il progetto Da protagonisti nel mondo che vorremmo si volle introdurre un ulteriore elemento reputato importante: la Cultura e l’emancipazione/libertà che essa produce, non può essere fine a sé stessa, ma deve tradursi nell’impegno per la costruzione di un tessuto sociale in grado di garantire a quante più persone possibili lo stesso accesso alla Cultura, ed in genere a tutti gli strumenti/momenti di emancipazione/libertà. L’impegno sociale, lo “sporcarsi le mani” per l’edificazione di un mondo migliore, il superamento della predominante cultura individualistica e, pertanto, arrivista, diventa sempre più una priorità. Tale emergenza educativa risulta drammaticamente evidente in relazione al mondo dei giovani. Il forte disagio di molti di essi non ha – infatti – come genesi una “sofferenza” o patologia di tipo psicologico-clinico, quanto invece la difficoltà o l’impossibilità di riconoscersi in una vita che rischia per loro di essere senza senso. Molti giovani, purtroppo, avvertono il loro futuro come una strada molto erta, lastricata più da frustrazioni che da soddisfazioni. Allora succede che la sofferenza di molti giovani nasce più dalla perdita di senso della vita, piuttosto che – com’era per i nostri padri – per le prove che la vita ci riserva. Uno scenario che rischia di compromettere il legame generazionale fra gli stessi e il mondo degli adulti/anziani. Si pensi alle tensioni che sempre più spesso si registrano fra i giovani che non riescono a trovare un’occupazione e gli adulti/anziani ancora costretti al loro posto di lavoro. Questa condizione è ancor più vera e drammatica nelle località collinari e montane, e comunque in quelle periferiche. Per assurdo, rispetto ad una storia millenaria che registrava nei centri urbani, ancor più se grandi, il disagio del vivere, oggi succede che è invece nelle località periferiche che i giovani soffrono un maggiore disorientamento ed una maggiore solitudine di fronte alle sfide della società. Sono privi di punti di riferimento educativi forti: le piccole scuole vengono progressivamente chiuse; le chiese diventano templi vuoti privi di sacerdoti e comunità; il cosiddetto “digital divide” divide ed allontana ancor di più; le Pubbliche Amministrazioni registrano con sempre più drammaticità la frustrazione della loro impotenza, schiacciate dall’esigenza di contenimento/riduzione della spesa pubblica. Di fronte a questo quadro cosa fare? Che cosa fare per i giovani? Che cosa può fare un’Amministrazione Comunale per i giovani della sua Comunità? Una piccola Comunità come quella di Sarsina, quali e quante frecce può avere nella sua faretra per fornire ai suoi giovani un aiuto, un’occasione di crescita umana e culturale, un’occasione d’impegno sociale, di assunzione di responsabilità, di acquisizione di consapevolezza sui 7 problemi e le aspirazioni dell’intera Comunità Civile? L’esperienza del Servizio Civile è, forse, l’unico strumento - di provata efficacia – nelle disponibilità di un pubblico Amministratore. Nei Comuni, e ancor più in quelli di più ridotte dimensioni, il pubblico Amministratore ci mette “la faccia” nelle cose che fa e, la dimensione del “servizio” del suo impegno politico-amministrativo, supera di molto la tentazione del potere, del prestigio, dell’interesse personale/familiare (come l’attualità purtroppo sta denunciando). Il Servizio Civile è lo strumento migliore per promuovere il valore e l’assoluta necessità dell’esercizio da parte dei nostri giovani della cosiddetta “cittadinanza attiva”. Questo è un dato inconfutabile perché il Servizio Civile significa impegno, assunzione di responsabilità, acquisizione di conoscenze, formazione ai valori della Pace e della fraternità, presa di coscienza delle problematiche del proprio territorio, ecc… Offrire ai giovani un ambito nel quale impegnarsi e le motivazioni per impegnarsi, diventa per una Pubblica Amministrazione un imperativo categorico. Impegnarsi… perché? Per chi? Perché proprio io? La risposta o, meglio, le risposte a queste domane le si individuarono in un precedente progetto nelle parole di un grande profeta del secolo scorso, don Primo Mazzolari: Ci impegniamo noi e non gli altri unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Ci impegniamo senza pretendere che altri s'impegnino, con noi o per suo conto, come noi o in altro modo. Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci. C'è qualcuno o qualche cosa in noi, un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia, più forte di noi stessi. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni, che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore. Allora si ricorse anche alle riflessioni, meno impegnate ma non per questo meno vere, di un protagonista della canzone italiana, molto noto in particolare fra i giovani. Ci si riferì a Luciano Ligabue, ed – in particolare - ad una sua nota canzone dal titolo Metti in circolo il tuo amore: E ti senti ad una festa per cui non hai l'invito per cui gli inviti adesso falli tu. Ma per impegnarsi, per “rimboccarsi le maniche”, per “mettersi in gioco”, è necessario vincere quella timidezza, quella solitudine, quella paura che frena tanti giovani, che sminuisce la loro autostima, che impedisce a loro di “uscire di casa” da protagonisti del mondo futuro! E allora ci tornano in mente le parole di un artista considerato uno dei migliori interpreti del Hip Hop di sempre, oltre che di tutta la musica Rap degli anni 2000, capace di vendere oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo: ci si riferisce a Marshall Bruce Mathers III, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Eminem. 8 Chi non conosce, chi non si è fatto travolgere dal ritmo incalzante e dalle parole estremamente vere di uno dei suoi brani più celebri: I’m not afraid. I’m not afraid to take a stand Everybody come take my hand Well walk this road together, through the storm Whatever weather, cold or warm Just let you know that, youre not alone Hola if you feel that youve been down the same road …. Yeah, Its been a ride I guess i had to go to that place to get to this one Now some of you might still be in that place If youre trying to get out, just follow me Ill get you there Non ho paura ad espormi Tutti mi tenete la mano Percorreremo la strada insieme sfidando la tempesta In qualsiasi condizione, caldo o freddo Voglio solo farvi sapere che non siete da soli Bene se sentite questo avete vissuto quello che ho vissuto io …. E’ stato un bel giro Devo andarci per arrivare Alcuni di voi forse ci sono già Se volete uscire seguite me Andremo via Diversamente da Eminem il quale, alla ricerca del senso della vita ed alla necessità di uscire da una gabbia, risponde in maniera individuale, l’esperienza del Servizio Civile offre ai giovani l’opportunità di una ricerca condivisa e, quindi, più efficace. I propri “demoni” vengono così affrontati insieme, non da soli: è questo il senso che la denominazione del progetto vuole fin da subito porre: non “Non ho paura ad espormi/a mettermi in gioco”, ma “Non abbiamo paura ad esporci/ a metterci in gioco”. > Indagini demoscopiche Da un’indagine condotta dal quotidiano “Il Piccolo” nell’aprile del 2010 presso il Liceo Petrarca, di Trieste è emerso che può sembrare che gli studenti siano insicuri e superficiali ma ciò avviene solo perché sono spaventati dal futuro, non sanno cosa li aspetta e, quesito ancora più inquietante, si chiedono se esista realmente qualcosa che li aspetta. Il futuro appare come un grande punto di domanda immerso nella nebbia. I ragazzi sanno che tra pochi anni si troveranno in competizione con innumerevoli altri giovani, agguerriti e pronti a tutto per conquistarsi un posto in questo mondo. L'incertezza li spaventa. La precarietà della vita li spaventa. Spaventa il domani. E’ però anche emerso, che, allo stesso tempo, sono terribilmente impazienti che questo avvenire sopraggiunga, per poter finalmente dimostrare che valgono, che possono farcela, che questi anni passati ad imparare li hanno forgiati dentro e li hanno preparati adeguatamente alla vita adulta. I giovani si considerano dei “grandi grattacieli in via di costruzione” che hanno edificato con fatica e impegno le basi per la loro conoscenza, tra non molto scopriranno se sono solide ed efficaci. Le manifestazioni di protesta degli studenti svoltesi negli scorsi anni, esprimono, anch’esse un disagio profondo e generalizzato che va ben oltre i contenuti della riforma che allora si voleva contestare. Da un sondaggio della società Demos & Pi del dicembre 2010 si rileva: - livelli ottimali (moltissima o molta) di fiducia dei giovani nella scuola è passata dal 69,3% del 1999 al 52,60%; - per il 69,2% dei giovani, la scuola è peggiorata negli ultimi10 anni. In controtendenza, rispetto alla situazione italiana, è da osservare che, secondo la ricerca denominata “Youthtopia” condotta da Mtv International su 7.000 giovani, di età compresa tra i 16 ed i 34 anni di 7 diversi paesi europei, il 66% di questi si sente protagonista del proprio futuro. Interessante è osservare come la presentazione dell’indagine sia alla fine commentata con l’affermazione che: Una vita spericolata – quella tanto decantata da Vasco Rossi in una delle sue canzoni più celebri - non fa per i giovani d’oggi. Da un’altra indagine condotta tra il 20 settembre 2009 ed il 20 febbraio 2010 fra 5016 i giovani di età compresa fra i 14 ed i 29 anni residenti in Friuli Venezia Giulia dall’Associazione Culturale GIOVANIDEE di Pasian di Prato (UD) nell’ambito delle iniziative dell’Osservatorio sul mondo giovanile Young FVG, sul tema “I giovani, il futuro e la famiglia”, emerge che La recente crisi economica, unita ad un mercato del lavoro che nell’ultimo decennio ha creato poche nuove opportunità, hanno profondamente influenzato la percezione dei giovani che, a dispetto dei dati statistici, non vede sbocchi positivi nel futuro. Da ciò consegue che per il 78% dei giovani intervistati è più difficile al giorno d’oggi mettere su famiglia, rispetto al tempo dei loro genitori. 9 Un altro dato interessante che emerge dalla stessa rilevazione è la fiducia che l’Ente, come istituzione, registra nel 67% degli intervistati; ben superiore al 41% di fiducia del Parlamento, al 51% della Provincia, 59% del Governo, ed al 64% della Regione. Mentre il dibattito politico di questi ultimi mesi sembra concentrarsi prevalentemente sulla riforma costituzionale e sulla legge elettorale - fino al punto di fare di quest’ultima addirittura una “questione di coscienza” -, l’Istat ci comunicava che la disoccupazione giovanile a febbraio del corrente anno interessava il 42.6% di loro. Una situazione drammatica, per non dire tragica, di fronte alla quale risultano inadeguate anche le tradizionali categorie degli “ottimisti” e dei “pessimisti”. A colui che sosteneva che “sia gli ottimisti che i pessimisti contribuiscono alla società: i primi inventando l’aereo, i secondi il paracadute”, oggi si potrebbe obiettare che la sua visione, forse, peccava però di eccesso d’ottimismo: al giorno d’oggi si respira un tale clima di disincanto tra una larga fetta di persone che l’impressione, così a occhio, è che in tanti – in troppi – non prendano nemmeno in considerazione il paracadute. L’ultimo Eurobarometro, l’Analysis sector della Commissione Europea che analizza l’opinione pubblica, ha indagato le opinioni dei giovani europei sui temi della partecipazione e dell’occupazione: i dati emersi sono poco confortanti. In Italia, in particolare, l’84% degli intervistati si dichiara molto sfiduciato riguardo all’ipotesi di poter trovare un lavoro stabile. Una cifra enorme, da non sottovalutare, e che trova sostanziale conferma nelle pagine del “Rapporto Giovani 2014” realizzata dall’Istituto Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa San Paolo. Degli oltre 1.727 giovani interpellati, l’88%, ha risposto “No” alla domanda se l’Italia offra opportunità di lavoro a chi si affaccia all’età adulta. Per molti, l’assenza di opportunità è da ricondurre alla presenza di raccomandazioni, alla scarsa meritocrazia e alla difficoltà di essere assunti se non si ha esperienza. Il problema delle entrature nel nostro Paese non è nuovo, ma la crisi ha ulteriormente aggravato le criticità preesistenti: il capitalismo di relazione rende più impegnativo l’accesso alla “cittadella del lavoro”, ed è normale che in questo quadro la “fuga” all’estero venga vissuta come unico strumento di autorealizzazione. Di certo il problema dei giovani di oggi non è la formazione o la scarsa adattabilità, e difatti nell’indagine del Rapporto questi elementi non vengono praticamente nominati. Preoccupanti i criteri individuati dagli intervistati per raggiungere il successo professionale: il saper essere, secondo la loro opinione, prevale sul sapere e sul saper fare. Il titolo di studio, in particolare, viene considerato sempre più come un orpello, una coccarda da appuntarsi per motivi squisitamente esteriori e non di sostanza. L’impressione, però, è che troppi ragazzi stiano accettando, tutto considerato senza battere ciglio, situazioni a dire il vero inaccettabili. Non che ci stiano prendendo gusto alla flessibilità negli orari richiesta da alcuni datori di lavoro, ma tendono – perlomeno da quanto emerge dall’indagine del “Rapporto” – a considerarlo come un dato naturale, da assorbire senza troppe lamentele se vogliono tenersi a galla nei marosi della contemporaneità. > Considerazioni Favorire la partecipazione dei giovani alla vita associativa, istituzionale, culturale, ecc… del territorio, costituisce quindi una modalità a dir poco imperativa di un percorso pedagogico non più dilazionabile. Come più sopra argomentato, quale altra opportunità, al di fuori dell’esperienza del Servizio Civile, è data ad una Amministrazione locale periferica e rurale come quella in argomento, di proporre ai suoi giovani un’efficace politica giovanile? Forse nessuna, e comunque certamente nessun’altra altrettante efficace e formativa: cosa questa ampiamente suffragata dall’esperienza compiuta nel Servizio Civile dal 2005, e dal riscontro registrato presso i giovani che vi hanno preso parte. Prova di questo interesse è anche data dall’elevato numero di domande pervenute per il progetto in attuazione: 13 domande, pari al 3,40% degli italiani iscritti all’anagrafe dell’Ente compresi nella fascia di età 18-28 anni al 31 dicembre 2010, a fronte di soli n. 3 posti. Un altro dato estremamente significativo è riferito al totale dei giovani che alla data odierna hanno prestato e stanno prestando Servizio Civile: n. 44, pari a quasi il 10% dei giovani residenti alla data 31 dicembre 2014. L’esperienza di partecipazione che il Servizio Civile offre ai giovani diventa quindi un’opportunità imprescindibile per i giovani medesimi, che costituiscono il vero ed unico patrimonio di qualunque comunità. Come può rilevarsi dai dati qui sopra, è nella volontà e nei fatti dell’Amministrazione Comunale 10 l’attuazione di efficaci politiche per i giovani, cercando prima di tutto di mettere a sistema tutte le opportunità che la legislazione ci consente. Un’ulteriore considerazione è relativa alla sempre più avvertita diffidenza delle persone, ed in particolare dei giovani, verso la politica così come rappresentata dai sui protagonisti. Ormai si sta affermando sempre più l’uso della parola “casta” quando ci si riferisce ai pubblici amministratori ed ai politici in genere. Anche le recenti manifestazioni studentesche ripropongono la frattura in atto fra la Pubblica Amministrazione e la gente, il popolo. In questo quadro fornire la testimonianza di una Pubblica Amministrazione, ancorché periferica, vicina ai giovani diventa un’esigenza in eludibile. Di questa nostra ferma convinzione ne è prova l’adozione unanime da parte del Consiglio Comunale, nella seduta del 17/09/2012, della deliberazione ad oggetto ADESIONE ALL'APPELLO RIANIMIAMO IL SERVIZIO CIVILE FORMULATO DALL’ASSOCIAZIONE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII, CON SEDE IN RIMINI. L’esperienza dei giovani in Servizio Civile all’interno di una pubblica amministrazione, consente – infatti – agli stessi di affrancarsi da pregiudizi frutto di irresponsabili “luoghi comuni”. Si rimanda, a tale proposito, alle testimonianze dei volontari più sopra riportate. DEFINIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE La definizione del contesto territoriale all’interno del quale viene a realizzarsi il progetto in argomento, non può assolutamente prescindere dai dati e dalle argomentazioni contenute nel Piano Provinciale del Servizio Civile redatto congiuntamente al Co.Pr.E.S.C. della provincia di ForlìCesena. Le argomentazioni ed i dati dello stesso Piano vengono pertanto espressamente richiamati a supporto della presente progettazione. Gli elementi che di seguito si definiscono, costituiscono pertanto un’integrazione ed una più approfondita definizione territoriale di quanto già argomentati nel Piano Provinciale. ⌦ SARSINA: la Pompei della Romagna Sarsina (l’antica Sassina), più volte presente nelle fonti antiche, affonda le sue radici nella seconda metà del IV sec. a.C. Nel 266 a.C., dopo due impegnative campagne militari, Sarsina fu sottomessa dai Romani, che comunque garantirono alla città una certa autonomia, conferendole lo statuto di civitas foederata (città alleata). ⌦ PLAUTO: l’illustre figlio Plauto (Sarsina 254-250 a.C. - Roma 184 a.C.) è senza alcun dubbio il più grande commediografo latino. “Musas plautino sermone locuturas fuisse, si latine loqui vellent” (Se le muse avessero voluto esprimersi in latino avrebbero parlato con la lingua di Plauto), così Quintiliano ci tramanda il giudizio critico di Elio Stilone. Plauto è il gigante che torreggia ai primordi della letteratura latina in una posizione di isolamento, di distacco da tutta quella che sarà la tradizione più tipica della civiltà spirituale e letteraria espressa dalla lingua latina… Ci appare come un prodotto abnorme della civiltà latina, come il frutto più sugoso e più caratteristico… la voce più autentica della latinità del suo tempo (Paratore, 1961). Così di Plauto parla Francesco Guccini, un altro gigante della nostra cultura: Di Plauto mi attrae la comicità elementare, la macchina scenica fatta di doppi sensi, gli stereotipi semplici, le situazioni che si ripetono, la familiarità con la nostra società. Indro Montanelli, si spingeva oltre, fino ad affermare che: Se non fosse stato per Plauto, il teatro romano non sarebbe nemmeno nato. Sarebbe rimasto un'imitazione di quello greco e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito. ⌦ SAN VICINIO: il santo taumaturgo Sul finire del III secolo ed agli inizi del IV, al sopraggiungere della persecuzione di Diocleziano, Vicinio partì dalla Liguria e giunse alla Città di Sarsina ove fu ordinato vescovo. Resse la diocesi Sarsinate per 27 anni e 3 mesi. Al centro del culto ultra millenario è la cosiddetta "catena", specie di collana - snodato - di ferro che sarebbe stato lo scomodo cilicio di S.Vicinio (curvo in preghiera con una pesante pietra "incatenata" al collare) e che, da secoli, viene offerto al bacio e messo al collo dei fedeli. Una devozione che da secoli richiama a Sarsina migliaia di turisti. ⌦ LA BASILICA CATTEDRALE DI SARSINA: il Tempio Non si può parlare di Sarsina prescindendo dalla sua Cattedrale: il tempio che ha accolto al suo interno generazioni e generazioni di Sarsinati. Ne ha udito i canti ed i pianti, le preghiere e le confessioni, le virtù e le debolezze, il tutto 11 custodito con la massima riservatezza e rispetto per coloro che al suo silenzio si sono affidati. Basta aver letto I pilastri della terra di Ken Follett, o il più recente La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones, per essere rapiti dal mistero di una Cattedrale troppo grande per la sola Sarsina, sbocciata quasi per incanto in un periodo di estrema povertà. ⌦ IL TERRITORIO: una risorsa Il territorio di Sarsina, per la sua particolare orografia collinare-montana e per la conseguente scarsa antropizzazione, è caratterizzato da grandi estensioni di terreni incontaminati e selvaggi. Il “Parco delle Marmitte dei Giganti”, caratterizzato dalla suggestiva erosione della pietra calcarea dovuta al vorticoso scorrere delle acque di due ruscelli; il Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) Careste presso Sarsina; il borgo medioevale di Castel d’Alfero, sono alcune delle eccellenze ambientali che fanno di Sarsina una meta privilegiata per il turismo ambientale. INDICATORI ⌦ Sarsina oggi: Sarsina costituisce certamente un esempio emblematico della più diffusa realtà italiana, e cioè: un grande patrimonio storico-culturale a fronte di scarse possibilità economiche ed organizzative. Sarsina oggi non è che un piccolo comune di 3524 abitanti - al 31 dicembre 2014 2 distribuiti su un territorio esteso su 101 Km interamente collinare/montano - rilevazione presso l’Ufficio Anagrafe del Comune - posto nella media valle del fiume Savio. E’ interessante, a questo proposito, “fotografare” più in dettaglio il territorio comunale (Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina): Residenti al 31.12.2014: 3524 Superficie: 101 Km² Altitudine s.l.m. del capoluogo: 243 m 2 Densità della popolazione: 35,27 per Km Distribuzione della popolazione per fascia di età al 31/12/2014: (Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai giovani ora in Servizio Civile) 0-10 anni 256 11-20 anni 294 21-30 anni 372 31-40 anni 378 41-50 anni 524 51-60 anni 560 61-70 anni 443 71-80 anni 383 > 80 anni 314 15,61% 0-20 anni: 550 16,91% - 2013 17,71% - 2011 18,13% - 2010 17,41% - 2009 21,28% 21-40 anni: 750 21,8% - 2013 22,62% - 2011 22,84% - 2010 23,07% - 2009 41-60 anni: 1.084 30,53% - 2013 30,31% - 2011 30,39% - 2010 30,05% - 2009 36,89% 0-40 anni: 1.300 38,71% - 2013 40,33% - 2011 40,97% - 2010 40,48% - 2009 > 41 anni: 2.224 61,29% - 2013 59,67% - 2011 59,03% - 2010 59,42% - 2009 30,76% 32,35% 61->80 anni: 1.140 63,11% 30,76% - 2013 29,36% - 2011 28,64% - 2010 29,37% - 2009 Distruzione della popolazione per fascia di età rispetto al dato nazionale al 31/12/2014: (Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina e ISTAT- http://demo.istat.it, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai giovani ora in Servizio Civile) Dato naz. Anni Sarsina 0-20 550 = 15,61% 16,91% nel 2013 19,74 nel 2013 21-40 750 = 21,28% 24,50% 41-60 1.084 = 30,76% 30,53% nel 2013 29,28 nel 2013 > 61 1.140 = 32,35 26,19% 21,80% nel 2013 30,76% nel 2013 Fonte ISTAT Anni Sarsina Dato naz. Fonte ISTAT 19,59% 0-40 36,89% 38,71% nel 2013 44,09% 44,62 nel 2013 24,88 nel 2013 29,72% > 41 63,11% 61,29% nel 2013 55,91% 55,73 nel 2013 26,47 nel 2013 12 possibile svolgere il Servizio Civile) e andamento in valore assoluto ed in percentuale rispetto all’anno di riferimento: (Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai giovani ora in Servizio Civile) Anno 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Numero 491 476 484 460 436 422 414 433 435 422 428 380 375 362 (10,27%) Andamento rispetto all’anno 2001 Valore assoluto % - 21 4,43 - 19 4 - 46 9,70 - 72 - 15,19 - 69 - 14,56 - 78 - 16,46 - 78 - 16,46 - 79 - 16,67 - 92 - 19,41 - 63 - 12,83 - 111 - 22,61 - 116 - 23,62 - 129 - 26,28 Dai dati sopra riportati si rilevano alcuni elementi di sicuro interesse: - la popolazione giovanile di età compresa fra i 18 ed i 28 anni è in progressiva e inarrestabile decrescita; - la percentuale di giovani di età compresa fra i 0 ed i 20 anni è di un punto percentuale inferiore alla media nazionale. Le motivazioni di questa situazione si possono certamente trovare nella ridotta natalità, fenomeno questo di rilevanza nazionale, ma non è certamente l’unica causa. In merito, ad esempio, ai servizi scolastici si riportano di seguito due mappe dalle quali è immediata la rilevazione dello spopolamento dei plessi scolastici avvenuti negli ultimi decenni: (Fonti archivi storici, se&o) Plessi scolastici presenti sul territorio comunale negli anni 50/60 Plessi scolastici presenti sul territorio comunale al 31/12/2011 13 La situazione è ancora più drammatica se si considera l’accresciuto numero di Parrocchie prive di un presbitero residente o addirittura soppresse: (Fonti archivi storici, se&o) Parrocchie attive sul territorio comunale negli anni 50/60 Parrocchie con presbiteri sul territorio comunale al 31/12/2011 Sul “fronte” dei servizi per i giovani è bene tenere presente che: - fino alla metà degli anni 80 in tutto il territorio comunale erano presenti tre sale cinematografiche; - al 31 dicembre 2014 le sale cinematografiche si sono ridotte ad una sola, presente nel capoluogo, riaperta però all’inizio degli anni 2000, dopo una sospensione dell’attività di oltre 10 anni, e con una programmazione per ora destinata prevalentemente ai bambini; - non sono presenti sul territorio comunale locali di ritrovo per i giovani quali: discoteche, sale concerti, ecc…; - è presente un’unica Biblioteca (quella oggetto del precedente progetto); - grave è la situazione che vede la totalità del territorio comunale, ad eccezione del solo capoluogo, escluso da una connessione veloce ad internet, vittima, quindi, del cosiddetto “digital divide”. Il dato negativo del movimento migratorio più sopra riportato attesta che i giovani sarsinati sono costretti ad emigrare da Sarsina certamente causa la mancanza di lavoro, tanto più se qualificato. In particolare risulta di evidente e drammatica gravità la quasi assoluta mancanza di opportunità di lavoro per le ragazze. Condizione questa che si aggrava ancor di più per coloro, la maggior parte, in possesso di titoli di studio di Scuola Secondaria di II Grado o Universitari. L’assenza di copertura del territorio Comunale con l’“ADSL“, fatto salvo solo il Capoluogo, determina un aggravamento della percezione da parte dei giovani della loro marginalità rispetto ai loro coetanei che risiedono nei territori meno disagiati o nei grandi centri urbani. Il sentimento di frustrazione determina il desiderio di fuggire da questi territori e, di conseguenza, la perdita del sentimento di appartenenza alla propria Comunità Civile. L’esteso fenomeno migratorio dei giovani sarsinati, diretto anche a mete molto lontane (Gran Bretagna, Australia…) non è il frutto di una percepita consapevolezza dell’essere parte di una più vasta Comunità, ma bensì della ricerca di ambiti nei quali maggiori e più efficaci sono le opportunità di crescita umana e sociale. A fronte di questo, Sarsina ha però ricevuto dai “capricci” della storia, il compito di custodire e promuovere un ricco patrimonio: certamente sproporzionato rispetto alle sue possibilità. Il Plautus Festival, il Museo Archeologico Nazionale, la devozione a San Vicinio, la Cattedrale, il 14 Museo d’Arte Sacra e il suo territorio ancora incontaminato, rischiano - così - di essere più un fardello che una ricchezza. Su questi aspetti è diventato sempre più imperativo per l’Amministrazione Comunale e per l’intera cittadinanza - nelle sue componenti giovanili, del Volontariato, dell’associazionismo di base, imprenditoriali - investire le proprie risorse umane ed economiche, seppur indiscutibilmente assai esigue. Si consideri che Il Bilancio Comunale destina, nonostante tutto, il 7-8% delle spese correnti alla cultura: un caso forse unico a livello nazionale. In questo contesto per la città di Sarsina, ed in particolare per i suoi giovani, diventa fondamentale cogliere l’opportunità offerta dal Servizio Civile Nazionale: Il Servizio civile nazionale consente agli enti pubblici ed agli enti privati no profit di avvalersi di personale giovane e motivato, stimolato dalla possibilità di vivere un'esperienza qualificante nel campo della solidarietà sociale. L’apporto di giovani è strategico per un piccola Comunità, tanto più se ubicata in territorio periferico e collinare/montano, perché è in grado di: - affezionare le nuove generazioni alla Città ed alla sua storia; - accrescere i sentimenti di appartenenza dei giovani alla più vasta comunità civile; - motivare le nuove generazioni a diventare protagoniste del proprio futuro; - portare, attraverso i giovani, idee nuove ed entusiasmo in contesti “refrattari” alle novità, quale troppo spesso rischia di essere la Pubblica Amministrazione; - frenare l’esodo di laureati verso le città della pianura. ⌦ Un ricco patrimonio storico-culturale in grado, si, di fermentare ed insaporire il tessuto sociale, ma - per le sue esigue possibilità - non al punto da generare realtà di base in grado di operare in ambito culturale in forma strutturata e continuativa, né di muoversi indipendentemente dall’Ente. Le risorse dell’Ente - economiche, umane, professionali e strumentali - costituiscono, pertanto e necessariamente, patrimonio condiviso di tutta la comunità, e non solo. Le sinergie con i soggetti presenti sul territorio diventano quindi una condizione sine qua non per la loro stessa sopravvivenza: - l’Istituto Comprensivo di Sarsina - Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° Grado; - a Pro-Loco di Sarsina: che organizza la Sagra della Pagnotta pasquale, la Festa Romana, la Festa del Patrono e manifestazioni varie in occasioni delle festività natalizie; - le Pro-Loco di Ranchio, di Quarto e di Pieve di Rivoschio, anch’esse dedite alla promozione delle risorse e peculiarità dei rispettivi territori; - la Banda Musicale “Città di Sarsina” e la Corale di Sarsina, impegnata meritevolmente sul “fronte” dell’educazione e produzione musicale; - la “Polisportiva Circolo dei Sarsinati” che lavora in ambito sportivo e culturale; - le varie società sportive (calcio, ginnastica, danza, basket, ecc...) e di volontariato (Parrocchie, AVO, , ecc...). ⌦ Intervento di spesa del Bilancio Comunale e dotazione organica: a testimonianza dell’importanza che l’Ente attribuisce alla Cultura, si riportano i seguenti valori percentuali dell’incidenza delle spese sostenute per la Cultura nell’anno 2013, così come si può rilevare dal Bilancio consuntivo: 4,46% delle spese correnti. Un ulteriore elemento da sottolineare è nel numero di dipendenti addetti in forma prevalente, anche se non esclusiva, alla cultura: - n. 2 dipendenti, pari a quasi il 5% dell’intera dotazione organica. Questa dato testimonia come la progettazione che viene eseguita non è finalizzata ad una supplenza di personale, ma ad assicurare – grazie a specifiche attività – servizi aggiuntivi, peraltro in prevalenza non strettamente afferenti i compiti istituzionali di un Ente Locale (progetto lettura, Plautus Festival, aiuto agli alunni bisognosi, laboratorio teatrale, ecc…). ⌦ In forza della sua storia e della sua tradizione, all’interno della città di Sarsina sono presenti i seguenti istituti di cultura e “strumenti” di promozione e valorizzazione culturale/turistica: ISTITUTO COMPRENSIVO SCOLASTICO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO: L’Istituto Comprensivo di Sarsina ha accolto nell’anno scolastico 2014/2015 337 studenti, erano 362 in quello precedente, di età compresa fra i 3 ed i 14 anni, così distribuiti fra i vari ordini di Scuola (fonte Istituto Comprensivo di Sarsina): Scuola dell’Infanzia: n. 59 alunni, erano 67 nell’a.s. 2013/2014; Scuola Primaria: n. 172 alunni, erano 167 nell’a.s. 2013/2014; Scuola Secondaria di 1° Grado: n. 106, erano 116 nell’a.s. 2013/2014: 15 2 Un territorio collinare-montano come quello di Sarsina, esteso per oltre 101 Km , con località che distano dal capoluogo anche 30 Km, nonché la diffusa cultura rurale, condiziona fortemente il percorso scolastico degli alunni: ne aumenta la fatica dello studio, ne stempera le ambizioni e non rimuove quell’atavica soggezione verso la cultura scolastica. Questi sono alcuni dei motivi che hanno spinto i legislatori a favorire, con leggi ad hoc, la scolarizzazione nelle zone e nei territori più svantaggiati, e che con forza animano le Amministrazioni Locali a garantire i detti territori il massimo di quantità e qualità dei servizi. La Scuola ed in genere la cultura, è fra questi, uno dei servizi più importanti perché in grado di emancipare gli uomini (mirabile e profetica a questo proposito l’esperienza di Don Lorenzo Milani) e di renderli liberi. SCUOLA M ATERNA “SS. ANNUNZIATA” DELLA PARROCCHIA DI SARSINA: L’attuale Scuola Materna accoglie oltre 40 bambini di età compresa fra i 3 ed i 5 anni, oltre a 15 bambini di età compresa fra i 18 messi ed i 3 anni. L’attuale Scuola Materna costituisce la prosecuzione, senza alcuna soluzione di continuità, della Scuola materna operante già dal XIX secolo e che ha costituito, fino alla fine degli anni 50, l’unico istituto scolastico presente nel capoluogo per i bambini in età prescolare. L’inserimento dei bimbi di questa Scuola nel progetto di Servizio Civile viene effettuato su loro pressante richiesta visto il grande successo che sta riscuotendo il “Progetto Lettura”, inaugurato negli scorsi anni per i bambini della sola Scuola dell’Infanzia. L’indubbia qualità del progetto, il fascino che la lettura delle fiabe/favole esercita sui bambini – per esclusivo merito dei volontari – e l’apprezzamento riscosso presso le famiglie ha infatti contagiato anche la Scuola Materna privata e l’intera comunità Sarsinate. E’ interessante sottolineare, a questo proposito, che il progetto nacque da un’idea del personale insegnate della Scuola Statale dell’Infanzia, che trovò immediata accoglienza nel progetto “La cultura ci renderà liberi” del 2009. L’inclusione nel progetto dei bambini della Scuola Materna privata costituisce, quindi, una prova della validità del progetto medesimo, nonché una sua significativa evoluzione. BIBLIOTECA COMUNALE: costituisce uno dei poli culturali più dinamici e frequentati della città e raccoglie oltre 6.000 volumi, in continuo incremento soprattutto grazie alle munifiche donazioni di privati. Completamente aggiornata nel suo arredamento è dotata dei più moderni strumenti informatici (video proiezione, personal computer, stampanti, scanner) costituisce un servizio indispensabile per gli studenti e le famiglie. L’orario di apertura della Biblioteca, senza l’apporto dei volontari in servizio civile, sarebbe contenuto ai pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00: così come lo è stato per molti anni. La presenza dei volontari consente – viceversa – di aumentare l’orario di apertura della Biblioteca, configurandosi quindi, non quale supplenza alla carenza di personale comunale, ma quale ampliamento di un servizio già assicurato. Gli utenti della Biblioteca sono così aumentati, dalle poche decine degli anni precedenti, a circa un migliaio all’anno, compresi – soprattutto – nella fascia d’età coincidente con la scuola dell’obbligo. Numerosi sono poi coloro che hanno beneficiato della preparazione culturale dei volontari e, della loro ricca umanità, per ricevere un sostegno nello studio, se non vere e proprio “ripetizioni” gratuite. Un aiuto molto apprezzato dai giovani studenti, dai loro genitori e dal personale docente dell’Istituto Comprensivo, al punto che tutti costoro si augurano la sua prosecuzione per il futuro. Un elemento di sicura novità registrato negli ultimi anni è stato il forte incremento di studenti Universitari che della Biblioteca apprezzano la dotazione libraria e di ipertesti, congiunta al suo tipico e caratteristico “silenzio”. PLAUTUS FESTIVAL – Rassegna Estiva di Teatro Classico, che giunge quest’anno alla sua 55°Edizione, è senza dubbio il punto di forza del programma culturale dell’Ente. Riconosciuto dal 1996 Festival di rilevanza nazionale, richiama a Sarsina le più importanti compagnie teatrali nazionali e più noti attori del teatro italiano. E’ frequentato ogni anno da oltre cinquemila spettatori provenienti da tutto il Centro-Nord Italia. La sua “frequentazione” in prevalenza del teatro classico, ne fa un punto di riferimento per tutti i numerosi appassionati del teatro greco e latino. L’esperienza del Teatro – definita dal Concilio Vaticano II “nobile ed antica arte”, partendo 16 proprio dal Plautus Festival, pervade l’intero tessuto civile di Sarsina. Fanno teatro gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria, gli alunni della Scuola Secondaria e i giovani della Parrocchia, gli adulti che partecipano alla Scuola di Teatro e quelli appassionati del teatro dialettale. PLAUTUS 2016: nel 2016 ricorrerà il 2200° Anniversario della morte di Tito Maccio Plauto. Per l’occasione il Comune di Sarsina ha prodotto istanza di costituzione di un apposito Comitato Nazionale, ai sensi della legge n. 420/97, con le seguenti finalità: approfondimento degli studi storici e filologici concernenti Tito Maccio Plauto; promozione della grandezza e della conoscenza di Plauto, affinché sia riconosciuto patrimonio italiano e mondiale (UNESCO) anche mediante l’istituzione di specifici istituti statali di studio e di valorizzazione; Valorizzazione delle opere plautine all’interno della drammaturgia italiana e mondiale, promuovendone l’allestimento teatrale e la circuitazione nei più importanti teatri italiani e internazionali; consolidamento del prestigio del Plautus Festival facendolo divenire il palcoscenico principale dell’Italia Settentrionale per il repertorio del Dramma Antico e del Teatro Classico in genere; promozione della storia della Città di Sarsina, della sua antica origine romana, della sua forte identità quale “Città del Teatro”. LABORATORIO TEATRALE: nasce nel 1995 con l’intento di giungere ogni anno alla produzione diretta di una commedia di Plauto con la presenza di noti attori oltre agli allievi del Laboratorio, nonché: - di favorire la produzione teatrale e consentire ad un pubblico, il più ampio possibile, di accedere all’esperienza teatrale; - promuovere tramite la produzione teatrale diretta, la qualità, l’innovazione, la ricerca, la sperimentazione, nuove tecniche e nuovi stili, anche favorendo il ricambio generazionale; - promuovere la valorizzazione del repertorio teatrale classico, con particolare riguardo al teatro di Plauto; - offrire ai giovani attori di teatro un’opportunità per “mettersi in gioco” in un palcoscenico prestigioso. L’esperienza del Laboratorio Teatrale, che vede fortemente coinvolti i volontari in Servizio Civile, sarà quest’anno fortemente rinnovata grazie al Direttore, con l’introduzione di esperienze formative nelle arti del teatro: costruzione di maschere in cuoio, costumi, ecc… Un ulteriore elemento di interesse e di curiosità che non mancherà di affascinare i giovani partecipanti. MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SARSINA Il Museo Archeologico Nazionale Sarsinate, è uno dei più importanti ed interessanti musei archeologici dell’Italia Settentrionale. Custodisce, in particolare i materiali rinvenuti nella vicina necropoli romana di Pian di Bezzo. Per la sua scarsa promozione e valorizzazione, il Museo registra un numero estremamente ridotto di visitatori: nel 2014 non hanno raggiunto le quattromila unità (Fonte MiBACT – Museo Archeologico Nazionale di Sarsina). LA BASILICA CATTEDRALE E IL CULTO DI SAN VICINIO Sorta forse in età bizantina, ma rifatta intorno all’anno Mille e più volte rimaneggiata, presenta chiari caratteri romanici: è uno dei migliori esempi di stile romanico in Romagna. La facciata è sobria ed elegante, caratterizzata dal caldo rossore dei mattoni. La devozione per San Vicinio, primo Vescovo di Sarsina, santo taumaturgo al quale la millenaria tradizione attribuisce particolare potere nella “liberazione dalla possessione diabolica”, e del quale sono custodite all’interno della Cattedrale le spoglie e la tradizionale “Catena”, richiama a Sarsina decine di migliaia di pellegrini da ogni parte d’Italia e dall’estero. Un punto di riferimento per miglia di persone che soffrono nell’anima. IL MUSEO D’ARTE SACRA Custodisce una preziosa raccolta di opere d’arte, suppellettili, tessuti, arredi e paramenti sacri provenienti dalle chiese della zona da tempo chiuse al culto. I visitatori del museo sono - a causa della quasi totale mancanza di promozione e apertura solo su prenotazione - solo qualche centinaio all’anno. 17 L’UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE Grazie alle risorse che l’intera comunità di Sarsina ha saputo mettere a sistema, è stato possibile istituire dalla scorsa estate un Ufficio Informazioni Turistiche, in grado di fornire non solo informazioni, ma anche di fungere da elemento catalizzatore e da volano delle iniziative del territorio comunale. Grazie al ricco patrimonio archeologico, culturale, religioso ed ambientale sono quasi 100.000 i turisti che ogni anno visitano la Città di Sarsina. DESCRIZIONE SINTETICA DEI BISOGNI SOPRA DESCRITTI D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI Questi i numeri in sintesi che attestano l’importanza e la conseguente domanda di sempre maggiore qualificazione e promozione di questa Area di Attività: - PLAUTUS FESTIVAL 2015: n. 13 spettacoli di prosa in cartellone, dei quali 4 in prima nazionale; n. 700 i titoli di ingresso che si prevede di emettere, senza considerare gli spettatori ai tre spettacoli ad ingresso gratuito o ad invito; - LABORATORIO TEATRALE 2015: n. 8 gli attori partecipanti; n. 16 i giorni di effettuazione del Laboratorio; - LETTURE PLAUTINE 2015: n. 4 i relatori, dei quali uno olandese; oltre 50 le persone partecipanti alle letture; DOMANDA DI SERVIZI ANALOGHI E RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI RIFERIMENTO. E’ necessario sottolineare come in una realtà estremamente piccola come quella di Sarsina, a fronte di una domanda diffusa di sempre maggiori opportunità di crescita culturale, vi sia una insufficiente risposta della comunità civile. E’ la situazione di sofferenza, forse cronica, di tutte le realtà minori. La società civile, ed in particolare i giovani, richiede - giustamente - sempre maggiori ed innovativi strumenti ed occasioni di aggregazione e di crescita culturale. Sarsina nella sua interezza riesce, per quello che può, ad animare il tessuto sociale con offerte in grado di lavorare in sinergia fra di loro. L’Ente, in questo quadro, costituisce l’ordito sul quale i vari soggetti presenti sul suo territorio svolgono la loro missione, ricevendo dallo stesso sostegno, beni strumentali e risorse. Così avviene che la sua comunità civile riesce ad esprimere: - la Pro-Loco di Sarsina: deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste a Sarsina; - la Pro-Loco di Ranchio: è deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste nella frazione di Ranchio, che dista circa 13 km. dal capoluogo; - la Pro-Loco Lago di Quarto: è deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste nella frazione di Quarto, che dista circa 8 km. dal capoluogo; - la Pro-Loco di Pieve di Rivoschio, frazione distante oltre 30 Km. da Sarsina, organizza ogni anno la tradizionale Rassegna di teatro Dialettale e la Sagra delle Castagne; - la Banda Musicale “Città di Sarsina”, di oltre 40 elementi, con annessa scuola di avviamento musicale per bambini, giovani ed adulti, frequentata da circa 20 persone; - la Corale della Cattedrale di Sarsina, con la partecipazione di oltre 40 persone, provenienti dall’intera Valle del Savio; - il Circolo-Polisportiva dei Sarsinati, che organizza manifestazioni sportive e culturali; - le varie e numerose società sportive presenti sul territorio per la pratica del calcio, tennis, pallavolo, basket, ginnastica artistica, ecc...; - le parrocchie, le scuole, ecc... IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO Si premette, al riguardo, che per la natura del presente progetto le figure dei “destinatari” e dei “beneficiari” di fatto coincidono. Destinatari: Biblioteca Comunale: 1.313 persone, in prevalenza giovani e bambini hanno frequentato la Biblioteca nel 2014, di questi 494 si sono avvalsi del servizio di “prestito librario”: alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, particolarmente interessati al 18 - - - servizio di “sostegno scolastico” assicurato dai volontari; studenti degli Istituti Secondari di 2° Grado e Universitari; giovani in genere; cittadini interessati al patrimonio librario ivi contenuto; studiosi di teatro; Punto di accesso ad Internet: nel 2014 sono stati 52 gli accessi ad internet effettuati da: giovani, per motivi di studio e di svago; adulti; turisti. Progetto Lettura: nell’anno scolastico 2014/2015 sono stati 417 i bambini che vi hanno complessivamente preso parte. Oltre a questi sono poi da considerare un pari numero di bambini che hanno preso parte alla drammatizzazione e lettura fiabe/favole. Ufficio Informazioni Turistiche: n. 4.187 nell’anno 2014; Turisti: oltre 90.000 turisti/pellegrini nell’anno in prevalenza interessati alla Basilica cattedrale ed al Museo Archeologico (Fonte - Basilica Cattedrale di San Vicinio); PLAUTUS FESTIVAL: n. 5.100 spettatori registrati in biglietteria nel 2014 (Fonte Ufficio Teatro) Volontari della Pro-Loco che partecipano all’organizzazione del Festival; appassionati di teatro che provengono anche da località molto lontane (Milano, Roma, ecc…). Beneficiari: I primi beneficiari del progetto saranno i volontari stessi. L’Amministrazione Comunale di Sarsina ha, infatti, sempre inteso promuovere l’esperienza del Servizio Civile, non partendo dalle proprie esigenze, ma dal proposito di fornire ai giovani impiegati una esperienza interessante ed in grado di fornire ulteriori elementi di maturazione e crescita. Partendo da tale presupposto anche la gestione dei volontari stessi da parte degli OLP viene effettuata ritenendo prioritarie le loro attitudini e aspettative. Il progetto viene sviluppato poi, in concreto, costruendolo insieme a loro, ascoltandoli e coinvolgendoli. In secondo luogo i beneficiari sono tutti coloro, in prevalenza giovani e giovanissimi, che per motivi di studio o di interesse si rivolgono agli istituti culturali protagonisti del progetto: Biblioteca Comunale e Plautus Festival. Non in minor numero è necessario includere fra i beneficiari i numerosi turisti e pellegrini (quasi 90.000 ogni anno) che visitano Sarsina, attratti dalla sua illustre storia, dal Museo Archeologico e dalla devozione al Santo Vicinio. 19 7) Obiettivi del progetto: Come ampiamente argomentato in apertura del Box 6, afferente il contesto e i destinatari, il presente Progetto è stato redatto sulla scorta dei dati rilevati dagli esiti finali dei progetti precedenti ed a quello in corso di attuazione. In quanto scritto “a più mani”, con il significativo apporto dei Volontari in Servizio Civile, il presente Progetto rivela fin da subito la sua forte aderenza al contesto territoriale ed una altrettanto coerenza degli obiettivi con i bisogni rilevati. Pertanto si pongono questi quali obiettivi del progetto – in coerenza con le analisi del contesto territoriale e delle aree d’intervento di cui al precedente box n. 6, agli indicatori e obiettivi individuati/definiti nel Piano Provinciale del Servizio Civile in ambito del CO.PR.E.S.C. e, non ultimo, con gli esiti del monitoraggio finale del progetto 2014/2015 (Noi ci impegniamo) e di quello in itinere del progetto in corso di realizzazione (Ci mettiamo in gioco). 7.1 OBIETTIVO GENERALE 010 Il primo obiettivo del progetto è quello di favorire la crescita umana e professionale dei volontari. Questo obiettivo è reputato preminente perché si ritiene che l’esperienza del Servizio Civile debba prima di tutto costituire un’occasione di crescita umana per i Volontari, piuttosto che una opportunità per l’Ente di avvalersi di ulteriori risorse. Preoccupazione, pertanto, dell’Ente è quella di offrire ai giovani validi, interessanti e stimolanti ambiti di impiego che li rendano per un anno attori protagonisti della crescita della loro comunità civile. L’obiettivo generale del progetto - identificato con il numero 1 - è declinato nei seguenti obiettivi specifici: Obiettivo Specifico Risultati attesi Indicatori e strumenti di Strumenti per il conseguimento rilevazione Formazione generale: la formazione Offrire un’opportunità di Maggiore partecipazione La natura del presente obiettivo generale e degli crescita umana e profesalla vita della società; generale avrà come obiettivi la formazione sionale e di accrescimento Assunzione delle proprie obiettivi specifici che dallo civica, sociale, culturale e professionale dei del sentimento di apparresponsabilità all’interno stesso derivano, afferenti la volontari attraverso percorsi di cittadinanza sfera personale di ciascun tenenza alla comunità locale, del tessuto civile; attiva e responsabile e sarà realizzato ma anche regionale, Accrescimento della auto- volontario e l’originalità di trasversalmente a più Progetti di Servizio nazionale, europea ed stima e assunzione dei ciascuno degli stessi, non ci Civile attivati anche da Enti differenti sul di determinare internazionale propri doveri e conseguenti consente territorio provinciale (Box. 33); numerici di responsabi-lità di fronte alle indicatori durante la Formazione specifica: rilevazione della misura di formazione specifica sarà rivolta particolare problematiche sociali attenzione all’appro-fondimento della ricca Offrire la possibilità di Capacità di superamento conseguimento degli stessi, esperienza nazionale ed internazionale sul compiere un’esperienza di della dimensione individua- se non attraverso: tema della pace, della non-violenza, della lavoro di gruppo; listica della personalità a a) dialogo costante dell’OLP con ciascun volontario; giustizia, dell’impegno civile, ecc.. (Box. 40); favore della capacità di Ascolto e disponibilità: propedeutico a lavorare in gruppo a favore b) la somministrazione di n. 5 appositi questionari: qualunque ulteriore step è offrire ai della comunità; Volontari un ambiente di amicizia, di stima e Costruzione di relazioni • il primo all’inizio del di ascolto. L’OLP, sarà quindi, la persona positive con gli altri giovani; Servizio Civile; che per l’intero progetto affiancherà non i Accrescimento dell’attitudi• il secondo a volontari, ma ogni singolo volontario al fine ne a sentimenti di empatia. 20 conclusione del 1° quadrimestre; • il terzo a conclusione del 2° quadrimestre; • il quarto a conclusione del 3° quadrimestre; • il quinto a conclusione del Servizio Civile; c) Grado di coinvolgimento Acquisizione di maggiore emotivo ed intellettuale “confidenza” nell’approccio alla agli obiettivi progettuali, Pubblica Amministrazione, molte nonché alla formazione volte invece vista con distacco, generale e specifica; se non soggezione. d) Disponibilità del volontario Soddisfacimento del bisogno Partendo dal presupposto che al coinvolgimento “fuori di socialità, di cultura, di una persona può raggiungere orario” in servizi di spiritualità e di natura. una vita veramente e pienamente volontariato sociale e umana solo grazie alla cultura, il culturale; risultato atteso è una maggiore e) Acquisizione e rafforzamaturità umana dei volontari mento nel volontario del “gusto” alla lettura ed al Teatro. Offrire un’opportunità di approfondimento e di confronto intorno ai valori fondanti una comunità civile matura e coesa, favorendo la consapevolezza dei temi sociali da parte dei giovani prima del loro ingresso nel mondo del lavoro. Offrire un’esperienza di “lavoro” all’interno della pubblica amministrazione. - Acquisizione di consapevolezza in ordine all’attualità delle tematiche relative alla corresponsabilità, alla accoglienza, alla pace, alla giustizia, alla non-violenza, alla solidarietà - - - - di fare di questa loro esperienza un momento gratificante ed entusiasmante; Incontri: periodicamente si svolgeranno incontri, anche informali, volti a verificare l’andamento del progetto, eventuali problematiche insorte e raccogliere suggerimenti; Incontri trasversali: durante lo svolgimento del servizio civile saranno promossi ed organizzati frequenti momenti di incontro fra i volontari dello stesso progetto e fra questi e quelli impegnati in progetti organizzati dallo stesso Ente; Trasferta: durante lo svolgimento del progetto si effettuerà una “uscita” presso una struttura della Associazione Papa Giovanni XXIII di Rimini o analoga associazione operante nel volontariato sociale; Legami post-progettuali: si proporrà ai giovani di mantenere un “legame” con questo Ente al fine di costituire con gli stessi, nel tempo, un esempio di servizio e di amicizia. Da quanto riportato nel Box 6, si può evincere la misura del conseguimento degli Obiettivi Generali posti nei Progetti precedentemente attuati o in corso di attuazione. Il dialogo costante, ed anche informale con gli OLP - ormai “famose” le tradizionali cene a base di pizza durante le quali si monitora, in un dialogo franco e approfondito, l’andamento del Servizio e la misura del conseguimento degli obiettivi – attesta il pieno conseguimento degli stessi, la loro coerenza con i bisogni avvertiti dai giovani. Le testimonianze riportate in premessa attestano tale coerenza. 21 7.2 OBIETTIVO SPECIFICO L’obiettivo specifico del progetto è la valorizzazione della storia e della ricca tradizione religiosa e culturale di Sarsina come di seguito dettagliato D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI Obiettivo Specifico Sarsina plautina Valorizzazione e approfondimento della figura di Plauto quale drammaturgo; collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione del PLAUTUS FESTIVAL e delle iniziative collaterali quali: Laboratorio Teatrale; Rassegna di teatro dialettale; Letture Plautine: simposio internazione di studi plautini. PLAUTUS 2016 Nel 2016 ricorrerà il 2200° anniversario della Morte di Tito Maccio Plauto. Per l’occasione, anche in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, si è predisposto un ricco calendario di appuntamenti per i quali è stata richiesta la costituzione di un apposito Comitato Nazionale, ai sensi della legge 420 del 1997. Risultati attesi - Arricchimento del contenuto del sito web: www.plautusfestival.it; Realizzazione del Plautus Festival e delle iniziative correlate; Realizzazione del Laboratorio teatrale; Realizzazione delle Letture Plautine. Indicatori e strumenti di Strumenti per il conseguimento rilevazione - - Partecipazione nella organizzazione degli appuntamenti e degli eventi previsti all’interno delle celebrazioni per il 2200° anniversario della morte di Tito Maccio Plauto. Nuove pagine e sezioni inserite nel sito del Plautus Festival; Numero spettacoli del Plautus Festival; Numero di spettatori del PLAUTUS FESTIVAL; Numero di attori partecipanti alle audizioni ed al Laboratorio Teatrale; Numero d’inviti trasmessi e di partecipanti alle Letture Plautine. Numero degli appuntamenti e degli eventi organizzati per il PLAUTUS 2016 e dei partecipanti agli stessi. Formazione specifica sulla storia del teatro e su Tito Maccio Plauto, in particolare (vedasi successivo Box 40); Inserimento materiali nel nuovo sito web specificatamente dedicato al PLAUTUS FESTIVAL ed a Plauto; Partecipazione all’organizzazione del Plautus Festival e delle iniziative satelliti (Laboratorio teatrale, ecc…) mediante azioni in affiancamento con l’OLP - Responsabile organizzativo dello stesso Festival. Partecipazione all’organizzazione degli aventi in programma per le celebrazioni dei 2200° anniversario della morte di Plauto (incontri pubblici, convegni, laboratori, ecc…) mediante azioni in affiancamento con l’OLP, nonché Istruttore Direttivo dell’Ufficio Cultura. 22 In relazione a questo obiettivo specifico si prega di fare riferimento a quanto riportato nel precedente Box 6. In sintesi si sottolinea quanto segue: - il forte incremento di pubblico registrato al Plautus Festival, anche frutto dell’arricchimento con nuove sezione del sito del Plautus Festival. I volontari sono intervenuti, in particolare nell’inserimento della “Rassegna stampa”, assente per gli anni precedenti, e nell’incremento di pagine di informazioni per gli spettatori; - il numero di spettacoli si è mantenuto costante negli anni, nonostante la grave crisi in atto che sta fortemente penalizzando gli operatori Culturali (uno dei primi ambiti sui quali – purtroppo - di fatto si interviene nelle politiche di riduzione della spesa pubblica); - incremento del numero delle Ditte contattate nella raccolta di sponsorizzazioni e contributi, con l’esito di leggera raccolta di sponsorizzazione rispetto agli anni precedenti; - incremento del numero di inviti trasmessi per le letture Plautine. 23 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: Il presente progetto è frutto di specifici confronti con le istituzioni scolastiche e culturali presenti sul territorio (Istituto Comprensivo, Museo Archeologico, Diocesi di Cesena-Sarsina) e con l’associazionismo di base (Parrocchia, Pro-Loco, Circoli Culturali, ecc…), nonché degli indicatori e degli obiettivi individuati/definiti nel Piano Provinciale del Servizio Civile in ambito del Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena. Apporto altrettanto fondamentale è stato quello assicurato dai giovani che hanno svolto in precedenza e stanno svolgendo il Servizio Civile. Il presente progetto è pertanto anche il frutto dell’esperienza fino ad ora compiuta dai Volontari, nonché dell’entusiastica esperienza professionale ed umana del progettista. Il progetto è, quindi, il risultato di un lavoro a “più mani” mosse da un unico desiderio: offrire ai giovani, di un territorio peraltro assai svantaggiato, un’opportunità di crescita culturale ed umana a servizio della propria comunità civile. Si sottolinea, altresì, che – al fine di assicurare ai volontari la migliore esperienza formativa e l’acquisizione delle più ampie competenze intellettuali – agli stessi si proporrà la loro mobilità – in caso di necessità – fra le aree di attività del progetto “Ci mettiamo in gioco” del quale il presente costituisce una sua naturale prosecuzione temporale e il suo completamento. In particolare i Volontari potranno essere chiamati ad affiancare i volontari in servizio civile dal 3 giugno u.s. nelle seguenti attività: - Biblioteca Comunale; - Progetto Lettura; - Ufficio Turistico. Questa mobilità che, si sottolinea, sarà comunque subordinata al loro consenso, consentirà ai Volontari di conoscere tutte le diverse Aree di Intervento nelle quali è articolato il Progetto precedente, così come di conoscere e collaborare con i cinque Volontari già in Servizio Civile. Si ritiene, infatti, che da questa conoscenza e collaborazione potranno ricevere un significativo arricchimento delle loro competenze e conoscenze. Nei successivi “Diagrammi di Gantt” quindi non saranno incluse quelle azioni della fase pre-progettuale relative alla Ricerca dati ed elementi progettuali ed alla Predisposizione atti, materiali e contatti, comuni a tutte le Aree. 24 8.1 OBIETTIVO GENERALE 8.1.1 - Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi L’attuazione dell’Obiettivo Generale sarà distribuita, senza soluzione di continuità, per l’intero anno di realizzazione del progetto, secondo il diagramma che segue. A tale proposito si sottolinea che la FASE PREPARATORIA (Ricerca dati ed elementi progettuali e Predisposizione atti, materiali e contatti) si è sostanziata, nello specifico, in: - incontri di formazione alla progettazione ed al monitoraggio realizzati dal Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena; - incontri con i volontari in servizio civile impiegati negli anni precedenti ed in corso di impiego; - esperienza amministrativa e professionale maturata dal progettista; - incontri informali con le associazioni religiose, culturali, sportive e di volontariato presenti sul territorio. DIAGRAMMA DI GANTT Concernente la dislocazione temporale delle attività Azioni Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Sett. Ott. Nov. Dic. Fase postprogettuale. Formazione generale Formazione specifica Ascolto e disponibilità Incontri Attività di promozione e sensibilizzazione del SC Trasferta presso l’Ass. Papa Giovanni XXIII - Rimini Incontri trasversali Incontri territoriali Legami post-progettuali Maturazione umana del volontario Qui si richiamano le attività già incluse nel precedente diagramma, al quale si fa espresso riferimento per quanto riguarda la loro calendarizzazione. Per il conseguimento dell’Obiettivo Generale 1, quello che si propone l’offerta di un’esperienza significativa ai volontari, le attività previste - già state dettagliatamente elencate nel box 7 - sono le seguenti: Formazione generale; Formazione specifica; Ascolto e disponibilità; Incontri; Attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile, sia organizzate da questo Ente, sia in forma coordinata e congiunta con il Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena; Incontri territoriali con i volontari impiegati dagli Enti limitrofi; Gita presso l’Associazione Papa Giovanni XXIII – Rimini, anche quale giornata di festa. A tale proposito si sottolinea quanto sia stata gradita ai volontari in corso di impiego, la trasferta che ogni anno si realizza presso la citata Ass. Papa Giovanni XIII. Un’esperienza estremamente significativa ed emozionante, peraltro condivisa con altri giovani di Sarsina, al fine di promuovere l’esperienza del Servizio Civile e la conoscenza di 25 esemplari esperienze di volontariato; Legami post-progettuali: l’Ente continuerà a “prendersi cura” dei volontari oltre il termine del Servizio Civile; Maturazione umana del volontario. 8.1.2 - Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane complessive previste per l’espletamento delle attività previste sono: − Nr. 2 volontari in Servizio Civile; − Nr. 4 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente: OLP e Responsabile Servizio Cultura dell’Ente - Giampaolo Bernabini: svolgerà i compiti dell’OLP e di formatore specifico; Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza; Responsabile Settore Amministrativo - Dott. Goffredo Polidori: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica concernente nozioni di diritto; Responsabile Biblioteca Comunale – Sig.ra Alessandra Bagaglia: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica concernente nozioni di gestione del prestito librario e “Progetto Lettura”; − Nr. 2 incaricati dell’Ente: Responsabile informatico dell’Ente con incarico professionale: Dott. Sauro Baraghini: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica, e non solo, concernente materie informatiche; Ordinario di Letteratura Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Carlo Bo” di Urbino”: Renato Raffaelli, il quale svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica. − Nr. X incaricati da parte del CO.PR.E.S.C. di Forlì-Cesena per la Formazione Generale; 8.1.3 - Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Gli obiettivi, generali e specifici, descritti ai precedenti punti 6) e 7) verranno conseguiti, attraverso la partecipazione dei Volontari alle attività descritte al precedente punto 8.1, ed in particolare: alla Formazione Generale; alla Formazione Specifica; agli incontri di verifica e di monitoraggio; agli Incontri territoriali con i volontari impiegati dagli Enti limitrofi; alle “uscite” che si organizzeranno. Fondamentale è la disponibilità degli stessi al consolidamento dei legami post-progettuali, in quanto l’Ente – come avvenuto in passato - continuerà a “prendersi cura” dei volontari oltre il termine del Servizio Civile. Gli esiti finali del monitoraggio finale dei precedenti progetti ed a quello in itinere, confermano la validità del ruolo e delle attività svolte dai Volontari. La loro partecipazione alle attività descritte al precedente punto 8.1 è stata piena e coerente con gli obiettivi posti. 26 8.2 OBIETTIVO SPECIFICO 8.2.1 - Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Obiettivo Specifico: Sarsina Plautina e PLAUTUS 2016: L’attuazione del presente Obiettivo avverrà secondo il seguente diagramma: DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI AZIONI Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Fase postprogettuale Formazione specifica Inserimento materiali nel sito web Organizzazione e elaborazioni dati consuntivo Partecipazione all’organizzazione del Festival Partecipazione all’organizzazione Lab. Teatrale Partecipazione all’organizzazione Letture Plautine Collaborazione all’organizzazione di eventi culturali Collaborazione all’organizzazione degli eventi previsti per l’evento “PLAUTUS 2016” Collaborazione con i volontari per attuazione progetto in corso di attuazione (Progetto Letture, Turismo; Biblioteca) Appassionamento dei volontari al Teatro 27 Nella tabella che segue si descrivono le attività previste per ogni specifica azione, di cui al precedente punto: AZIONI DIAGRAMMA concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione ATTIVITÀ Formazione specifica Inserimento materiali nel sito web Organizzazione e elaborazioni dati consuntivo Collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione del Festival Collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione del Laboratorio Teatrale Collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione delle Letture Plautine Collaborazione all’organizzazione di eventi culturali e del PLAUTUS 2016 Collaborazione con i cinque volontari già in Servizio Civile nell’attuazione di parte delle attività del progetto in corso di attuazione “Ci mettiamo in gioco” Utilizzo software per redazione testi, elaborazione dati, creazione pagine web e navigazione internet Storia del teatro classico e vita e opere di Tito Maccio Plauto Organizzazione di eventi culturali Aggiornamento pagine web del sito www.plautusfestival.info Creazione di eventuali nuove pagine web nel predetto sito web Raccolta e elaborazione dati omogenei del Festival appena conclusosi Creazione file statistici con grafici realizzazione rassegna stampa Raccolta proposte di spettacoli Ricerca sponsorizzazioni e realizzazione data base Ricerca informazioni (trame, recensioni, ecc…) sugli spettacoli selezionati Contatti con le compagnie teatrale per materiale pubblicitario e informativo Collaborazione con l’ufficio stampa locale e nazionale Invio materiale informativo Rapporti con l’agenzia di pubblicità per materiale promozionale e informativo Accoglienza compagnie e allestimento spettacoli Rapporti con la stampa, le radio e le televisioni Realizzazione materiale informativo e promozionale Contatti con gli attori e ospitalità Assistenza alla Direzione Artistica per realizzazione spettacolo Messa in scena dello spettacolo Contatti con l’Università di Urbino per definizione programma Contatti con i relatori Realizzazione materiale informativo e promozionale e invio Realizzazione materiale informativo e promozionale Collaborazione nell’organizzazione degli eventi Gestione sito web Progetto Lettura per i bambini della Scuola dell’Infanzia Pubblica e Privata Biblioteca Comunale: prestito librario e ausilio allo studio Presenza all’interno dell’Ufficio Informazione Turistiche 28 Descrizione più dettagliata della attività sopra concisamente descritte: Plauto - il grande drammaturgo che il mondo ci invidia - è unanimemente riconosciuto il padre della commedia “moderna”. Colui che ha affrancato la “commedia attica” dagli schemi rigidi della drammaturgia greca, per avvicinarla alla dimensione dello spettacolo. Da rito quasi religioso, comunque solenne e “austero”, con Plauto la commedia è scesa nelle piazze, in veri e propri teatri improvvisati, ad uso del popolo, senza alcuna distinzione di condizione o ceto sociale. Tutto il teatro di varietà o la commedia all’italiana, discende da Plauto. Ma non solo. Le opere di Plauto hanno ispirato autori quali Molière e Shakespeare. Sarsina, la vetustissima cittadina posta sulle colline cesenati, onora questo suo figlio da oltre 40 anni dopo un assordante silenzio durato oltre duemila anni. Lo onora con un festival nazionale - PLAUTUS FESTIVAL - frutto dell’unanime ed entusiastica passione dei Sarsinati: nessuno escluso. Dalla Pro-Loco di Sarsina ai commercianti, dalla Soprintendenza Archeologica al Capitolo della Cattedrale, tutti nei giorni del festival si mobilitano per la sua migliore riuscita. L’Amministrazione e l’apparato Comunale da parte loro - con una organizzazione che da alcuni è stata definita “maoista” - si muovono affinché gli ingenti impegni organizzativi e finanziari che un tale evento richiede possano essere efficacemente sostenuti. Queste nel dettaglio il complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione, che saranno svolte in strettissima collaborazione ed in affiancamento con il Responsabile del Servizio Cultura, nonché progettista ed OLP del presente progetto: Formazione specifica; Inserimento materiali nel sito web: il sito web del PLAUTUS FESTIVAL sarà continuamente aggiornato ed arricchito con nuove informazioni sulla storia del Festival e su Tito Maccio Plauto. Un lavoro che dovrà essere continuo e puntuale. Partecipazione all’organizzazione del Festival: i volontari parteciperanno all’intera organizzazione del PLAUTUS FESTIVAL: a) contatti preventivi con le compagnie teatrali; b) redazione comunicati stampa; c) ricerca informazioni sugli spettacoli (trame, materiale fotografico, immagini, note di regia, ecc…); d) controllo materiale a stampa (manifesti, locandine, opuscoli, ecc…); e) attività di promozione, informazione e divulgazione; f) attività di segreteria. Si sottolinea che le attività attinenti il Festival sono molto apprezzate dai volontari perché: - sono molto varie nell’arco del tempo; - ad essi è attribuita grande autonomia e responsabilità; - gli fa conoscere od approfondire i grandi personaggi della cultura nazionale ed internazionale; - li mette in contatto con “il mondo dello spettacolo”; - conoscono ed imparano la prassi organizzativa di una grande evento culturale; Partecipazione all’organizzazione Laboratorio Teatrale: il Laboratorio teatrale interessa ogni anno oltre cento attori nelle audizioni e circa 10 nell’allestimento dello spettacolo. Le attività sono molto interessanti perché spaziano dalla divulgazione del bando, all’audizione degli iscritti, alla realizzazione del laboratorio (della durata di circa 20 giorni), alla messa in scena dello spettacolo, alla sua successiva circuitazione. In tutte queste attività i volontari si inseriranno con attività di collaborazione ed in affiancamento al personale comunale. Partecipazione all’organizzazione della rassegna di Teatro Dialettale: è una piccola rassegna estiva di Teatro Dialettale realizzata nelle principali frazioni, per l’organizzazione delle quali l’Ente fornisce un supporto organizzativo e di coordinamento. In tale contesto i volontari svolgeranno semplici attività di segreteria e divulgazione; Partecipazione all’organizzazione delle Letture Plautine: costituiscono forse il momento di approfondimento delle commedie plautine più 29 importante che c’è al mondo. I professori che vi partecipano provengono da ogni dove (Europa, Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda, ecc…). Le attività svolte sono di segreteria; Appassionamento dei volontari al teatro: è forse l’obiettivo che più ci sta cuore: quello di far conoscere ed appassionare i giovani al teatro. Il teatro è un strumento non solo di crescita culturale/intellettuale, ma dell’intera personalità. Aristotele nella Poetica e nella Politica afferma come la tragedia produceva un vera catarsi negli spettatori, A tutti è, peraltro, ben noto come il teatro – nella forma del psicodramma – sia ampiamente utilizzato in psicanalisi (da Moreno in poi) ed in pedagogia (Paiolo Freire, ecc…). Partecipazione all’organizzazione dei numerosi eventi in programma nel 2016 in occasione delle celebrazioni per il 2200° anniversario della morte di Tito Maccio Plauto, in stretta collaborazione con il Comitato nazionale che sarà allo scopo costituito dal MiBACT ai sensi della legge n. 420 del 1997. Per l’occasione è stato predisposto un ricco programma di eventi che di seguito, in estrema sintesi così si riassume: CONFERENZE Plauto - I testi che traggono origine dalle opere plautine e l'eredità teatrale del commediografo sarsinate. L’importanza della cultura classica - Il concetto di Humanitas secondo Plauto - Tracce di Plauto e della cultura classica nell'epoca moderna occidentale. I miti antichi - Dai miti agli attori dell'epoca antica. La commedia degli equivoci - Dai Menaechmi a Shakespeare, nascita ed evoluzione della Commedia degli equivoci. Il dramma antico nel cinema moderno; MOSTRE Mostra fotografica di Filippo Venturi sul Plautus Festival, PUBBLICAZIONI Editio Plautina Sarsinatis PSEUDOLUS, edidt Cesare Questa; Lecturae Plautinae Sarsinates XIX – TRINUMMUS; Editio Plautina Sarsinatis MERCATOR, edidt Boris Dunsch; Editio Plautina Sarsinatis EPIDICUS, edidt Septimius Lanciotti; Lecturae Plautinae Sarsinates XX – TRUCULENTUS; STORIA DI SARSINA; EVENTI CULTURALI coproduzione spettacolo teatrale con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico; coproduzione spettacolo teatrale con l’Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi; Festival dedicato a giovani compagnie costituite all'interno di accademie teatrali e/o Università che si cimentano con il teatro classico. Giornata del dramma classico in collaborazione con AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica) e la FIEC (Federation Internationale des Associations d'Etudes Classiques). INIZIATIVE DIDATTICHE raccontare Plauto mediante un audiolibro; realizzazione di un audiovisivo su Plauto; realizzazione di un DVD su Sarsina; ALTRE INIZIATIVE - Emissione di una carta valore postale (francobollo); - Conio di una moneta con effige di Plauto. 30 8.2.2 - Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività − Nr. 2 volontari in Servizio Civile; − Nr. 5 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente: Responsabile Servizio Cultura dell’Ente: sig. Giampaolo Bernabini: svolgerà il coordinamento dell’intero progetto, le funzioni proprie del Direttore Organizzativo del Festival, nonché quelle di OLP per la sede 24943 e formatore specifico; Responsabile del Settore Amministrativo: Dott. Goffredo Polidori; ha la direzione del Settore Amministrativo, all’interno del quale si trova il Servizio Cultura e formatore specifico; Istruttrice Amministrativa: sig.ra Alessandra Bagaglia; responsabile della biglietteria e formatore specifico Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza; Istruttore Amministrativo Contabile: Rag. Maurizio Para; responsabile dei rapporti SIAE e contabilità; − Nr. 2 incaricati dell’Ente: Responsabile informatico dell’Ente con incarico professionale: Dott. Sauro Baraghini: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica, e non solo, concernente materie informatiche; Già Ordinario di Letteratura Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Carlo Bo” di Urbino”: Prof. Renato Raffaelli, il quale svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica. 8.2.3 - Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Gli obiettivi, generali e specifici, descritti ai precedenti punti 6) e 7) verranno conseguiti, conformemente a piani di attuazione di cui al precedente punto 8.1, attraverso l’impiego dei Volontari nelle seguenti azioni/attività: − collaborazione con l’Ufficio Cultura per la realizzazione del Festival e dell’evento Plautus 2016, nonché delle altre attività previste (laboratorio teatrale, ecc…); − contatti con le compagnie teatrali, con gli artisti, con i professori e, in genere, con i protagoniste delle varie iniziative; − ricerca di materiale esplicativo dei singoli spettacoli ed eventi; − implementazione dei contenuti nei vari siti web interessati dagli eventi e loro costante aggiornamento; − redazione di comunicati stampa, newsletter, amministrazione e creazione degli eventi nei “social network” (Facebook, Twitter, Flickr, Youtube…); − drammatizzazione di fiabe e favole per i bambini della Scuola dell’Infanzia di Sarsina, sia Pubblica che Privata; − gestione del prestito librario all’interno della Biblioteca Comunale e, sempre al suo interno, ausilio allo studio degli studenti bisognosi; − correzione delle bozze del materiale a stampa; − attività di promozione e divulgazione; − fornitura informazioni turistiche presso l’Ufficio Informazione Turistica. Gli esiti finali del monitoraggio finale dei progetti realizzati negli anni precedenti ed a quello in itinere, confermano la validità del ruolo e delle attività svolte dai Volontari. La loro partecipazione alle attività descritte al precedente punto 8.1 è stata piena e coerente con gli obiettivi posti dal progetto. Si sottolinea, in particolare, quanto segue: − collaborazione con l’Ufficio Cultura per la realizzazione del Festival e del progetto Plautus 2016, nonché delle altre attività previste: il ruolo dei 31 − − − − Volontari nell’organizzazione e conduzione del Festival si sta affermando sempre più importante. Il loro apporto con contributi originali nell’organizzazione, la loro naturale carica di entusiasmo, la loro encomiabile disponibilità sono diventati un valore aggiunto del Festival, a tal punto dall’essere avvertito anche dal pubblico. I Volontari, presenti durante tutte le serate del Festival presso l’Ufficio Teatro, hanno peraltro promosso – anche solo con la loro presenza immediatamente identificabile quale “Volontario in Servizio Civile” – l’esperienza del Servizio da loro svolto. Al riguardo è da sottolineare l’ampio e diffuso apprezzamento di tale esperienza registrato presso il pubblico del Plautus; contatti con le compagnie teatrali e con gli artisti: questa attività risulta particolarmente gradita ai Volontari. Per oltre due mesi si trovano – infatti – nella condizione di poter interloquire anche con volti molto noti del mondo culturale, teatrale ed anche televisivo italiano. Questa esperienza li emoziona moltissimo, tant’è che poi la loro disponibilità continua anche dopo la conclusione del loro Servizio. ricerca di materiale esplicativo dei singoli spettacoli: la ricerca viene compiuta all’interno delle pubblicazioni presenti nella Biblioteca Comunale e sul web; correzione bozze materiale a stampa: tutta la correzioni delle Bozze del materiale a stampa è affidata ai volontari. Durante il Festival diventano così esperti di Dramma Antico, di teatro Contemporaneo, fino a familiarizzare con drammaturghi quali Plauto, Sofocle, Euripide, Aristofane, Molière, Shakespeare, Goldoni, Pirandello, Miller…. attività di promozione e divulgazione: la divulgazione del materiale informativo è affidata ai Volontari. Anche questa è un’attività ad essi molto gradita perché li “costringe” a muoversi su tutto il territorio Romagnolo. I volontari, soprattutto all’inizio, opereranno affiancamento al personale dipendente ed al personale esterno comunque coinvolto nell’attuazione del progetto. Con la progressiva acquisizione di competenza e familiarità con i compiti progettuali affidati, i volontari godranno di sempre maggiore autonomia. Assolutamente necessari e non eludibili saranno i contributi di idee, i suggerimenti e le osservazioni dei Volontari per il miglioramento della qualità ed efficacia delle azioni. Fondamentale - e fortemente auspicato - sarà l’apporto richiesto ai volontari per il coinvolgimento dei giovani nelle iniziative che saranno realizzate. 32 9) Numero dei Volontari da impiegare nel progetto: 2 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 2 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei Volontari, ovvero monte ore annuo: (con monte ore minimo settimanale di 15 ore) 14) Giorni di servizio a settimana dei Volontari (minimo 5, massimo 6): 1400 5 15) Eventuali particolari obblighi dei Volontari durante il periodo di servizio: - monte ore minimo settimanale di 15 ore; disponibilità all’impegno - mediante turnazione - anche in giorni festivi e prefestivi; utilizzo attrezzature informatiche e, nello specifico, videoterminali; disponibilità alla guida di automezzi comunali per eventuali trasferte che si concluderanno, comunque, nell’arco della giornata; disponibilità a mobilità sul territorio in missioni che si concluderanno, comunque, nell’arco della giornata; disponibilità all’impiego, per un periodo non superiore ai trenta giorni, previa tempestiva comunicazione all’Ufficio Nazionale, presso altre località, in Italia o all’estero, non coincidenti con la sede di attuazione del progetto, al fine di dare attuazione ad attività specifiche connesse alla realizzazione del progetto medesimo, insieme all’Operatore Locale di Progetto. 33 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. 1 Sede di attuazione Comune del progetto Comune di Sarsina 1 Sarsina Indirizzo Largo A. De Gasperi, 9 Cod. ident. sede N. vol. per sede 24943 2 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Giampaolo Bernabini 14/09/1958 BRNGPL58P14I444R Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F. 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 34 35 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: L’Ente, ad integrazione delle azioni realizzate dal COPRESC di Forlì-Cesena di seguito in dettaglio descritte, provvederà alla pubblicizzazione del bando di selezione anche mediante: sito web dell’Ente nella sezione dedicata al Servizio Civile; comunicati stampa; newsletters; dépliants e manifesti per la diffusione nei locali pubblici di Sarsina e nei locali e punti di incontro, anche informali, dei giovani; invio di comunicazione ai giovani residenti nel territorio dell’Ente di età compresa fra i 18 ed i 29 anni non compiuti alla data di scadenza del bando. Come predetto, l’Ente parteciperà anche alle attività di promozione e sensiblilizzazione realizzate in maniera congiunta con il CoPrESC di Forlì-Cesena e con gli enti del territorio provinciale, come indicato nell’allegata scheda di attuazione del Protocollo d’Intesa con il Copresc e nel Piano Provinciale del Servizio Civile. Complessivamente, l’ente garantirà la sua presenza, attraverso responsabili, OLP e Volontari in Servizio Civile, per un totale di 21 ore, per lo svolgimento delle seguenti attività: 1. Sensibilizzazione al Servizio Civile L’ente sarà coinvolto dal CoPrESC per garantire la piena realizzazione di tutte le attività volte alla sensibilizzazione dei giovani verso i valori e i contenuti del servizio civile nazionale e regionale e sull’opportunità offerta da Garanzia Giovani. SCUOLE DI SECONDO GRADO In tal senso, viene proposta agli istituti superiori della provincia la realizzazione di incontri informativi (con l'impiego di volontari in Servizio Civile presso gli enti aderenti al Co.Pr.E.S.C. e loro referenti). Tali incontri sono finalizzati a sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori ai temi della solidarietà e della cittadinanza attiva. Gli incontri sono soprattutto rivolti alle classi 4° e 5° superiori, in collaborazione anche con gli insegnanti deputati all’orientamento dei ragazzi/e. UNIVERSITA’ Sono previsti incontri nelle sedi universitarie di Forlì e Cesena per “formare” ed informare i ragazzi e le ragazze sui temi che sottendono il valore del Servizio Civile e la coesione sociale. Gli incontri avvengono grazie all’apporto di canali istituzionali e alla collaborazione delle associazioni studentesche. Tali incontri prevedono momenti di testimonianza di volontari in Servizio Civile in Italia e all’estero. Per dare impulso e valorizzare concretamente il Servizio Civile sul territorio, si proporranno incontri di sensibilizzazione rivolti a vari gruppi di aggregazione giovanile (gruppi scout, oratori, centri sociali, ...) e, in generale, a tutta la cittadinanza, avvalendosi in questo della collaborazione di enti e associazioni già attivi in alcuni ambiti di intervento del servizio civile. 2. Promozione del Servizio Civile durante tutto l'anno Il CoPrESC, attraverso il coinvolgimento degli Enti aderenti, attuerà sul territorio una serie di azioni volte alla sensibilizzazione del servizio civile attraverso: promozione sul territorio provinciale delle diverse esperienze di servizio civile: l'intento è quello di coinvolgere direttamente le strutture e i volontari che in esse operano, trasmettendo la loro esperienza attraverso testimonianze; oltre alle testimonianze dirette dei volontari si utilizzeranno una serie di strumenti atti a promuovere l'esperienza valoriale del singolo: produzione di interviste da inserire sul sito www.coprescfc.it - http://www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it e in eventuali pubblicazioni; partecipazione a manifestazioni di carattere pubblico che riguardano i temi fondanti il servizio civile. ricerca di canali che permettano di sponsorizzare il Servizio Civile durante eventi in cui sia prevista una forte affluenza di giovani (feste universitarie, concerti, manifestazioni sportive o ricreative, ...). Tutte queste attività vengono realizzate grazie alla disponibilità da parte degli enti di volontari e propri referenti. Vista la grande affluenza di pubblico e la significativa presenza di giovani, verrà posta particolare attenzione alla promozione del servizio Civile durante il Plautus Festival. In particolare si realizzeranno le seguenti iniziative, nelle quali i Volontari assegnati a questo Ente svolgeranno un ruolo da protagonisti: - inclusione nella brochure del Festival di una pagina informativa del Servizio Civile, in 35 - - coincidenza della scheda di uno spettacolo coerente con i principi del Servizio Civile; distribuzione al pubblico, in occasione di ogni spettacolo, di materiale promozionale e informativo; dedicazione di uno spettacolo del Plautus Festival di forte impegno civile e attinente ai valori della Pace (Antigone nell’anno 2011, Le Troiane nell’anno 2012; Il mio nome è nessuno L’Ulisse nell’anno 2015) alla promozione e valorizzazione del Servizio Civile anche mediante la distribuzione di gadget. Per detta serata saranno invitati i giovani i Servizio Civile, nonché gli operatori del Co.Pr.E.S.C., della Regione e dell’UNSC; pubblicazione del logo, e relativo link, del Servizio Civile sul sito web del Plautus Festival: www.plautusfestival.it. 3. Promozione dei Bandi di Selezione Volontari Poco prima della pubblicazione del bando/avviso di servizio civile il Co.Pr.E.S.C. si impegna ad attivare, in collaborazione con gli Enti attraverso tavoli azione e/o scambio di idee ed esperienze via e-mail, le strategie di pubblicizzazione. La partecipazione attiva degli Enti nella definizione delle strategie mira a: - strumenti da utilizzare (es. interviste dei volontari su quotidiani locali, comunicati stampa ecc..); - individuazione dei luoghi dove è necessario porre più energia nel veicolare le informazioni; - quali aiuti pratici possono apportare gli enti soci e le associazioni aderenti al Co.Pr.E.S.C. Viene predisposto anticipatamente il materiale informativo per avviare la diffusione entro la prima settimana d’uscita del bando/avviso, il quale è distribuito in “luoghi strategici” grazie alla collaborazione degli enti aderenti al Co.Pr.E.S.C. Durante il periodo di apertura del bando/avviso, verrà incrementata l’attività di promozione attraverso la pubblicazione di articoli nei giornali locali e pubblicazione di comunicati stampa. Inoltro all'interno dei siti www.coprescfc.it e www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it. verranno inseriti tutti i progetti approvati e finanziati per garantirne la massima visibilità attraverso la predisposizione di schede riassuntive delle attività e dei fini di ogni singolo progetto, segnalando i recapiti degli enti con il relativo nominativo a cui i ragazzi possono fare riferimento. Contemporaneamente ogni ente si impegna ad inserire un link sul proprio sito internet che rimandi ai siti del Copresc: www.coprescfc.it; www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it. Inoltre verrà incrementata l'attività di sportello informativo CoPrESC. 4. Promozione Garanzia Giovani Il CoPrESC si impegna a collaborare con le sedi dei Centri per l’Impiego del territorio forlivese e cesenate affinché sia data ampia visibilità alle opportunità offerte da Garanzia Giovani dagli enti accreditati per l’impiego dei volontari in servizio civile nella Provincia di Forlì-Cesena, dando altresì la disponibilità a tenere i contatti tra Enti e giovani aderenti al programma. Si sottolinea che tutte le iniziative e le proposte di sensibilizzazione e promozione al servizio civile sono pensate con l’obiettivo di intercettare in maniera trasparente e ponderata i giovani interessati realmente a vivere l’esperienza 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: La selezione dei Volontari sarà effettuata sulla base dei criteri stabiliti dal Decreto n. 173, Prot. n. 21096/II/1 dell’ 11 giugno 2009 dell'Ufficio Nazionale Servizio Civile. In relazione alle selezioni svolte negli scorsi anni si sottolineano i seguenti dati: Bando 2010: n. 8 giovani selezionati; n. 8 idonei; Bando 2011: n. 12 giovani selezionati; n. 9 idonei; n. 3 assenti al colloquio; Bando 2013: n. 13 giovani selezionati; n. 10 idonei; n. 3 assenti al colloquio; Bando 2015: n. 12 giovani selezionati; n. 7 idonei; n. 5 assenti al colloquio. La bassa scolarità dei giovani selezionati negli anni precedenti, e l’elevato numero di giovani “idonei non selezionati” confermano l’opportunità: b) di non richiedere particolari titoli di studio per l’ammissione alla selezione; c) di porre la precedenza assicurata ai giovani già selezionati positivamente presso questo Ente in precedenti progetti. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 36 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Il Sistema di Monitoraggio e Valutazione che attuerà l’Ente raccoglie l’esperienza maturata in cinque anni di attività dei Volontari in Servizio Civile ed, in precedenza, degli Obiettori di Coscienza. In particolare, considerato il know-how acquisito dal COPRESC di Forlì-Cesena, che ne fa un istituto di eccellenza in ambito regionale, ci si avvarrà dello stesso per le attività di monitoraggio realizzate con procedure non informali. Si sottolinea, al riguardo, che comunque le procedure informali (confronto e dialogo continuo, momenti di convivialità, uscite OLP e volontari assieme per gite o cene, ecc…) costituiranno l’ordito sul quale poi sarà composto il monitoraggio vero e proprio. Si ritiene, infatti, che per le caratteristiche dei volontari impiegati (giovani) il rapporto diretto e continuo con gli stessi e la scelta di strumenti informali, sia altrettanto estremamente efficace. Per quanto riguarda le azioni che saranno realizzate con il COPRESC di Forlì-Cesena, del quale se ne ribadisce il valore ed il ruolo fondamentale svolto soprattutto a favore degli enti di più ridotte dimensioni, ci si propone di attuare un percorso di monitoraggio multidimensionale che preveda l’utilizzo di strumenti di analisi valutati flessibili e adattabili alle singole situazioni con lo scopo ultimo di effettuare una chiara e reale indagine sul valore del progetto per il volontario, per l’Ente e per il territorio. Oltre al proprio piano di monitoraggio interno l'Ente partecipa al percorso di monitoraggio condiviso a livello provinciale dal CoPrESC di Forlì-Cesena, come programmato nel Piano Provinciale 2014. Obiettivi del monitoraggio condiviso: attuare un percorso multidimensionale prendendo in considerazione le diverse mission e visioni degli Enti coinvolti. Per questo motivo ci si avvarrà dell'utilizzo di strumenti di analisi valutati flessibili e adattabili alle singole situazioni con lo scopo ultimo di effettuare una chiara e reale indagine sul valore del progetto per il volontario, per l’ente e per il territorio. la condivisione del percorso di monitoraggio trova il senso nell'idea di accompagnamento degli Enti verso una crescita delle capacità e degli strumenti per valutare i propri progetti di servizio civile in modo efficiente e analitico. I LIVELLI DA MISURARE: l'esperienza del giovane all'interno del progetto e della struttura; gli obiettivi raggiunti rispetto al progetto, alla struttura, al territorio e al giovane in servizio civile; il rapporto del giovane con gli utenti e le figure di riferimento (OLP, Responsabile della struttura, Volontari della struttura, Operatori della struttura); il risultato finale di un anno di Servizio Civile: la crescita dell'individuo. MODALITÀ DI ATTUAZIONE: I tavoli di lavoro verranno organizzati coinvolgendo gli enti di tutto il territorio provinciale, attuando il programma seguendo le modalità di seguito riportate: mailing-list per la condivisione dei dati emersi e delle considerazioni di carattere generale sull’andamento del servizio civile nel territorio. Questa metodologia viene adottata per potere condividere agevolmente ed efficacemente il materiale prodotto. I momenti di confronto virtuale con gli enti saranno nel corso dell’anno diversi, per questo motivo si è deciso di chiamare questa metodologia di scambio di informazioni tavolo-azione virtuale. tavoli-azione che coinvolgeranno l’intero territorio provinciale di Forlì- Cesena. È previsto un primo incontro di presentazione e condivisione del piano di monitoraggio, altri due momenti (attraverso la mailing list con il tavolo di azione virtuale) nel corso di attuazione del progetto. Un ultimo incontro provinciale per condividere tutti i dati emersi e la preparazione del materiale da presentare all’evento pubblico relativo ai risultati raggiunti e la ricaduta sul territorio del servizio civile stesso. TEMPISTICHE: ex ANTE è l'incontro in plenaria previsto qualche giorno prima dell'inizio dell'entrata in servizio dei ragazzi. A questo tavolo, oltre alla partecipazione dei referenti del monitoraggio è prevista anche la partecipazione degli OLP. Condivisione del programma ed eventuali integrazioni. Visione e riflessione sui questionari previsti e sulle metodologie di analisi che si intende adottare. In ITINERE verranno effettuati i tavoli-azione virtuali. - Il primo avverrà già al secondo mese di inserimento dei ragazzi in servizio presso le strutture. In questa fase si coglierà l'occasione per aprire un confronto sulla fase di inserimento dei volontari e sugli obiettivi prefigurati dai progetti; elaborazione dei dati 37 emersi dai primi questionari; condivisione di altri metodi di valutazione che gli enti intendono adottare all'interno della loro realtà (es. colloqui individuali con i Volontari, domande aperte agli OLP, interviste agli utenti, ecc…). - Il secondo invece è previsto a metà servizio dei ragazzi. Condivisione dei dati emersi dalla somministrazione del questionario ai Volontari, ai referenti della formazione e ai Rappresentanti Legali degli Enti. I temi trattati saranno relativi alla valutazione dell’andamento in generale del SC, sullo stato di avanzamento del progetto, sulla formazione generale svolta dai ragazzi e sull’impatto/ricaduta del servizio civile nell’ente e sul territorio. ex POST:verso la conclusione del servizio civile si convocherà un ultimo tavolo azione durante il quale verranno presi in esame i seguenti punti: - il funzionamento degli strumenti adottati durante il monitoraggio per misurare i livelli condivisi; - i risultati emersi; - come applicare i risultati alla futura progettazione; - costruzione del materiale da presentare all’evento pubblico. Evento pubblico: avverrà a conclusione del servizio civile. Si sottolinea come uno degli scopi del monitoraggio condiviso è quello di rilevare i dati relativi alle diverse esperienze di servizio civile sul territorio di Forlì- Cesena identificando in questo modo la mappa del valore del servizio civile e la reale ricaduta sul territorio dell'operato dei ragazzi in servizio civile. Grazie all'esperienza di monitoraggio condiviso verranno predisposti dei report. STRUMENTI DI LAVORO: incontri in plenaria Tavoli - azione Tavoli - azioni virtuale Somministrazione di questionari: scheda 1: questionario di inizio – Volontari; scheda 2: questionario in itinere – Volontari; scheda 3: questionario formazione – Volontari; scheda 4: questionario/intervista ai Legali Rappresentanti degli Enti; scheda 5: questionario finale – Volontari; scheda 6: questionario finale – OLP. FIGURE COINVOLTE NEL MONITORAGGIO CONDIVISO: Referenti del monitoraggio indicati dagli Enti stessi nelle schede di attuazione con il CoPrESC; Olp delle diverse sedi di attuazione dei progetti; Legali Rappresentanti degli Enti; Referente del monitoraggio individuato all’interno del Consiglio Direttivo CoPrESC; Operatore del CoPrESC di Forlì-Cesena. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Non verrà richiesto nessun specifico requisito per la partecipazione al progetto, oltre a quelli generali richiesti dalla vigente normativa. Detta scelta viene operata al fine di allargare il più possibile le opportunità di partecipazione, senza alcuna discriminazione o penalizzazione per i giovani in situazioni di emarginazione, bassa scolarizzazione od handicap. D’altra parte, l’elevato numero di ore di Formazione Specifica previste dal progetto pone l’Ente nella condizione di poter colmare le eventuali “lacune” presenti nei volontari. L’esperienza svolta dal 1978 al 1980 dal dipendente sig. Giampaolo Bernabini in una Casa Famiglia dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, quale Obiettore di Coscienza, ci rassicura inoltre nella capacità di gestire e “modulare” il progetto alle diverse attitudini e personalità dei volontari. 38 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: L’ente destinerà in modo specifico per la realizzazione del progetto le seguenti risorse finanziarie aggiuntive: € 1.280,00 costo personale per progettazione e partecipazione ad incontri di formazione € 2.590,00 costo del personale per l’attività di formazione specifica € 275,00 spese per la pubblicizzazione del progetto € 50,00 buoni pasto in occasione di eventuali rientri € 50,00 acquisto materiale per PROGETTO LETTURA: tappeti, pouf, ecc… € 650,00 spese per utenze telefoniche, connessioni ad internet, fax, ecc... per le attività dell’INTERNET POINT, dell’Ufficio di Informazione Turistica; € 100,00 costo carburante per automezzi comunali condotti dai volontari per le attività di promozione del PLAUTUS FESTIVAL e dell’Ufficio di Informazione Turistica € 150,00 fornitura materiali ai volontari; € 8.000,00 attività dei dipendenti in affiancamento: - attività del consulente informatico; - attività degli OLP per la gestione dei volontari; --------------------------------------- € 13.175,00 Totale spese 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): 1. Partner principale: COPRESC di Forlì-Cesena L’Ente in riferimento al progetto in argomento attuerà attività coordinate e congiunte con il Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena (C.F. 92057660406) attraverso: sensibilizzazione congiunta su: Carta d’impegno etico e previsioni della L.R.20/03: valori dell’Obiezione di Coscienza e tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà, mondialità e intercultura, pace e diritti umani, ecc.) Servizio Civile svolto sia in Italia, sia all’estero, con le dirette testimonianze dei giovani già coinvolti; promozione congiunta del bando/avviso e orientamento dei giovani alla scelta del progetto; formazione coordinata e congiunta per gli operatori locali di progetto e le figure accreditate degli enti della Provincia; formazione coordinata e congiunta dei volontari in Servizio Civile regionale/nazionale; attività di monitoraggio condiviso del progetto in ambito CoPrESC. Grazie agli esiti emersi dal monitoraggio realizzato da CoPrESC-Enti, che dimostrano un sempre maggiore miglioramento della qualità del Servizio Civile realizzato su questo territorio, si sottolinea che le attività sopra indicate continueranno ad essere realizzate in maniera congiunta e in modo sempre più attivo e proficuo. 9 Partner secondari: a) PROFIT Ristorante-Pizzeria ZELUS di Sarsina Il Ristorante-Pizzeria ZELUS di Sarsina è uno dei punti di incontro più frequentati dai giovani di Sarsina e delle località vicine. La sua conduzione fatta da giovani, le numerose iniziative musicali, eno-gastronomiche e culturali ivi organizzate, ne fatto un centro di aggregazione e di riferimento per numerosi giovani. L’accordo di partenariato ci consentirà di allestire al suo interno incontri promozionali del servizio civile e, nello specifico, del progetto in argomento. Durante l’attuazione del progetto ci sarà consentito, altresì, di utilizzare a titolo gratuito i locali dell’esercizio pubblico per iniziative culturali ed informative organizzate/promosse dai volontari. L’utilizzo di questi locali ci consentirà di essere molto più efficaci nella comunicazione e nel coinvolgimento dei giovani. Altro beneficio sarà lo sconto del 10% che il locale praticherà, per il solo servizio di pizzeria, ai giovani in servizio civile. 39 Compagnia TEATRO EUROPEO PLAUTINO – Sarsina La compagnia stabile "Teatro Europeo Plautino" nasce a Sarsina nel 2012 con il sostegno del Comune di Sarsina. Opera a livello nazionale ed internazionale (significativa a tale proposito la presenza nel 2014 al Festival di Avignone con la commedia plautina AULULARIA) con l‘obiettivo di interpretare in maniera classica ed innovativa i grandi testi del repertorio del Dramma Antico ed in particolare della commedia plautina. Dal 2012 ha attivato il Progetto "Plauto nelle scuole", un percorso nazionale di diffusione e promozione del teatro classico in tutti gli istituti superiori. La cooperativa ha per oggetto, con riferimento ai requisiti ed agli interessi dei soci, l'esercizio delle seguenti attività: o elaborare ed attuare progetti artistici integrati di produzione, formazione, ricerca, promozione, tutela, ospitalità e gestione di esercizio; o assumere la gestione, anche in esclusiva, di sale teatrali, museali e polivalenti; o curare l'organizzazione di mostre, esposizioni, rassegne, festival, convegni, seminari, concerti, incontri inerenti l'oggetto sociale; o curare le attività editoriali con pubblicazioni di libri, cataloghi e materiali informativi, l'edizione di nastri, audio e video, collegamenti con le reti pubbliche e private della radiofonia e della televisione.. b) NO PROFIT Comune di Mercato Saraceno Il Comune di Sarsina e quello vicinio di Mercato Saraceno collaboreranno al fine della migliore riuscita degli obiettivi dei rispettivi progetti di Servizio Civile. In particolare si impegnano: a collaborare al fine della migliore riuscita degli obiettivi dei rispettivi progetti di Servizio Civile; a favorire e promuovere l’incontro e lo scambio delle esperienze fra i Volontari che saranno assegnati ai due Enti; a realizzare azioni comuni di informazione, sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile. Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado di Sarsina Il rapporto di partenariato con l’Istituto Comprensivo è fondamentale e propedeutico per il conseguimento degli obiettivi concernenti il Progetto Lettura e il miglioramento e l’incremento dell’attività di sostegno e aiuto allo studio. Anche le attrezzature informatiche dell’Istituto potrebbero rendersi utili in sede di formazione specifica dei volontari. Parrocchia di Sarsina Il rapporto di partenariato con la Parrocchia di Sarsina si sostanzierà nel coinvolgimento dei bambini frequentanti la Scuola Materna “SS. Annunziata” nel Progetto Lettura. Anche le attrezzature ed i locali della Scuola potrebbero rendersi utili in sede di formazione specifica dei volontari e/o promozione del Servizio Civile. Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC) - delegazione di Sarsina L’Associazione Italiana di Cultura Classica è una libera associazione di docenti dell’Università e della Scuola, di studenti e di semplici cittadini che credono fermamente nella perennità dei valori della Cultura Classica, fondamento della moderna Cultura Europea, e si adoperano, ciascuno per le proprie possibilità, per la loro salvaguardia e la loro diffusione. Fondata nel 1897 a Firenze, l’Associazione è una delle centinaia di Società diffuse in ottanta Paesi del mondo, che perseguono le stesse finalità e sono raggruppate nella Fédération Internationale d’Etudes Classiques, organismo internazionale che è sotto l’egida dell’UNESCO. La delegazione di Sarsina, la quarta in Emilia Romagna insieme a quelle di Bologna, Parma e Ravenna, è stata costituita nel 2014. Tutti i partner “secondari”, come da note allegate, hanno dichiarato la disponibilità e volontà a collaborare con l’Ente attuatore, nonché la disponibilità dei propri locali e delle proprie attrezzature informatiche, telefoniche e tecnologiche, esclusivamente però per la realizzazione del progetto. 40 La conferma, anche per il presente progetto, degli stessi partner inclusi nel progetto in itinere, salvo che per l’Università di Urbino causa una loro diversa organizzazione, attesta la validità di tali rapporti di partenariato, e la piena e reciproca soddisfazione dei soggetti interessati. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Saranno utilizzati i seguenti apparati informatici e tecnici già in possesso dell’Ente: Locali della sede municipale: - Ufficio Cultura; - Ufficio del settore Amministrativo Arena Plautina, ove si svolge il PLAUTUS FESTIVAL; Locali del Centro Culturale: - Biblioteca Comunale; - Sala video-conferenze; Ufficio Informazione Turistica (nei mesi di luglio e agosto funge anche da Ufficio Biglietteria del Plautus Festival); Aula di informatica dell’Istituto Comprensivo; n. 7 personal computer e relative stampanti presenti: - n. 6 presso locali l’Ente; - n. 1 presso la sede della locale Pro-Loco; oltre i numerosi computer in dotazione all’Istituto Comprensivo; n. 4 scanner presenti: - n. 2 presso i locali dell’Ente; oltre agli scanner in dotazione all’Istituto Comprensivo; n. 5 fotocopiatrici presenti; - n. 3 presso i locali dell’Ente; - n. 2 presso l’Istituto Comprensivo; attrezzatura audio-video presente presso il Centro Culturale e il Centro Studi Plautini: - n. 2 videoproiettori; - n. 2 impianti audio professionali; - n. 1 lettore DVD; - n. 1 lettore CD audio; - n. 1 videoregistratore; - n. 1 doppia piastra di registrazione audio; telefoni e n. 2 fax; n. 1 lavagna a fogli mobili; materiale di cancelleria: carta, penne, matite, pennarelli, ecc…; materiale bibliografico (vocabolari, enciclopedie, libri di racconti, fiabe, favole, ecc…); materiale per lettura racconti: tappeti e pouf; automezzi comunali e comunque nella disponibilità comunale, necessari particolarmente per le attività di promozione e divulgazione del PLAUTUS FESTIVAL e delle iniziative in calendario per PLAUTUS 2016. A detti apparati si aggiungeranno quelli in dotazione al Comune di Mercato Saraceno, interessato ad un accordo di partenariato. La piena riuscita dei precedenti progetti conferma la validità dell’attrezzatura e delle strutture messe a disposizione per l’attuazione del Progetto. L’accordo di partenariato realizzato con il vicino Comune di Mercato Saraceno, assicura un incremento di tale efficacia e coerenza con gli obbiettivi progettuali. 41 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: L’Università degli Studi di Urbino - Facoltà di Lettere e Filosofia - riconosce crediti formativi ai giovani che partecipano al progetto (si allega comunicazione dell’Università di Urbino del 26 agosto 2005). 27) Eventuali tirocini riconosciuti: // 28) Competenze e professionalità acquisibili dai Volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il progetto consente l’acquisizione delle seguenti competenze: di base relativa a tutti i Volontari: riconosce il ruolo e le funzioni delle Autonomie Locali e dei loro organi di governo; sa produrre testi in formato elettronico; utilizzare tecnologie informatiche per la gestione di dati, archivi ed indirizzari; partecipare alla progettazione e alla implementazione di un sito internet; archiviare e gestire il materiale promozionale ed informativo; raccogliere e catalogare dati e materiali per attività didattiche; aggiornare banche dati informatiche; comunicare in una lingua straniera, ad un livello elementare, su tematiche inerenti la città; decodificare messaggi e richieste di informazioni di natura turistico-culturale relative al territorio; collaborare all’organizzazione di punti di accoglienza; competenze trasversali: adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità ed alla cortesia; adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole ed orari; gestione della propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità; lavorare in team per produrre risultati collettivi; collaborare con il personale dell’Ente e con i colleghi; rinvenibili nel “Primo prontuario delle competenze riconoscibili nell’esperienza del servizio civile”, predisposto dalla Regione Emilia-Romagna. Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “Dichiarazione delle competenze”, a valere come credito formativo, che si allega, e riconosciute dalla Regione EmiliaRomagna in attuazione dell’art. 10, primo comma, della L.R. n. 20 del 2003. Oltre alle competenze sopra elencate, i Volontari acquisiranno le seguenti ulteriori competenze di ambito “locale”: conoscenza della storia della Città e del suo patrimonio archeologico; conoscenza del teatro latino e classico; conoscenza del patrimonio librario della Biblioteca Comunale; organizzazione di eventi culturali (rapporti con gli artisti, promozione, SIAE, ecc…). L’Ente riconoscerà ai Volontari i seguenti benefici: in eventuali concorsi pubblici per la copertura di posti afferenti l’ambito culturale/amministrativo, l’attività svolta sarà valutata quale “servizio prestato alle dipendenze dell’Ente”, ai fini dell’attribuzione dei punteggi per “titoli di servizio”, nonché al fine dell’attribuzione del massimo dei punti per il “curriculum”; titolo di precedenza nell’attribuzione di eventuali incarichi professionali afferenti le materie del progetto; titolo di precedenza nell’eventualità di ricorso a forme di lavoro occasionale – ex art. 70, D.Lgs. n. 276/2003. La concessione dei benefici di cui sopra è presente nell’atto deliberativo della Giunta Comunale di approvazione del presente progetto. I Volontari beneficeranno, inoltre, di quanto previsto dalla Legge Regionale dell’Emilia-Romagna 20 42 ottobre 2003, n. 20 “Nuove norme per la valorizzazione del Servizio Civile. Istituzione del Servizio Civile Regionale. Abrogazione della L.R. 28 dicembre 1999, n. 38”. Esiti finali del monitoraggio interno dei progetti precedentemente realizzati. Le competenze e la professionalità acquisita dai Volontari è comprovata dalle testimonianze degli stessi riportate nel Box 6. Le stesse vengono poi documentate sul modello di certificazione delle competenze “Dichiarazione delle competenze” - riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’art. 10, primo comma, della L.R. n. 20 del 2003. L’assunzione a tempo determinato di due Volontarie (Valentina Santi e Valentina Bombardi) inserite nel progetto di cui al bando 2010, comprova ancor di più l’efficacia del progetto dell’acquisizione di competenze e professionalità da parte dei giovani. 43 Formazione generale dei Volontari 29) Sede di realizzazione: Per gli enti del Comprensorio Cesenate, come per il caso di specie, queste sono le sedi di realizzazione della Formazione Generale: − Sala Polivalente Ass.I.Pro.V. Serraglio n° 18 – 47521 Cesena − Caritas Cesena–Sarsina in Via Martiri d’Ungheria, 1 – 47023 Cesena − Provincia di Forlì-Cesena, sede di Cesena in Viale Bovio, 425 – 47023 Cesena. Tali aule si troveranno comunque all'interno delle sedi degli enti e delle associazioni in questione e le variazioni verranno comunicate all’UNSC. Una lezione consisterà in una visita strutturata ad una realtà del territorio che si distingue per il proprio impegno a sostegno del servizio civile e dei valori ad esso connessi. 44 30) Modalità di attuazione: Regione Emilia Romagna attraverso il Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile (Co.Pr.E.S.C.) di Forlì –Cesena. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI Regione Emilia Romagna 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Il Percorso di Formazione Generale sarà organizzato secondo le nuove linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale pubblicate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013. Il percorso di formazione generale ha come obiettivi la formazione civica, sociale, culturale dei volontari, attraverso percorsi di cittadinanza attiva e responsabile e sarà realizzato trasversalmente a più Progetti di Servizio Civile attivati da Enti differenti sul territorio provinciale, con il supporto di: lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; kit del volontario: predisposizione di materiale informativo relativo alle normative che regolano il Servizio Civile Nazionale e Regionale; carta etica; bibliografia, filmografia e siti consigliati; dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione, role play; coinvolgimento diretto attraverso la visita di una realtà attiva sul territorio per l’affermazione dei valori alla base del Servizio Civile (solidarietà, nonviolenza, cittadinanza attiva, …); Inoltre, a seconda dei moduli trattati, verrà proposto al gruppo classe di svolgere alcuni moduli in determinati luoghi significativi messi a disposizione dagli enti. Sarà chiesto ad ogni volontario di utilizzare e mettere in atto le competenze apprese in aula, potenziando i risultati della formazione ricevuta, attraverso il confronto diretto con la realtà dell’ente e dello specifico settore di intervento. L’intero percorso formativo verrà attuato entro i primi 180 giorni dall’avvio al servizio e sarà suddiviso in giornate da 4 ore ciascuna per consentire una piena partecipazione ed attenzione dei partecipanti. I volontari saranno obbligati a frequentare i corsi di formazione generale e specifica e non possono, durante lo svolgimento dei predetti corsi, avvalersi di permessi. Ad ogni incontro sarà presente un tutor d’aula con il compito di accoglienza della classe, raccolta dei materiali/lavori prodotti dai volontari durante le lezioni, passaggi di consegne tra i formatori; predisposizione delle aule, somministrazione/raccolta questionari di verifica del percorso formativo. Questa figura oltre a compiti puramente organizzativi è indispensabile al fine di dare omogeneità e continuità ai moduli formativi, presentando di volta in volta i formatori, i contenuti del modulo e sottolineando i legami tra i moduli e i temi della formazione generale con le attività svolte dai singoli volontari. Il tutor d’aula partecipa ai tavoli dei formatori e alla progettazione della formazione. Nella realizzazione delle classi di formazione si terranno conto dei seguenti fattori: a) essendo la Provincia di Forlì- Cesena una realtà complessa perchè strutturata su due città verrà prediletta una omogeneità del territorio di appartenenza degli Enti in cui sono inseriti i ragazzi in Servizio Civile; b) si cercherà di creare classi eterogenee per quello che riguarda il settore di intervento dei ragazzi in Servizio Civile nell'ottica di costruire un confronto il più ampio possibile sulle diverse realtà; c) Il limite massimo di ogni classe sarà di 25 unità, come da normativa. La totalità dei moduli di formazione generale previsti dalle “Linee Guida per la Formazione Generale dei volontari” sono stati affidati a diversi formatori accreditati, in base alle competenze e alle predisposizioni di ciascuno. 45 Per alcuni moduli potranno essere previsti, sotto la guida dei formatori, incontri con la presenza di esperti del tema affrontato. Qualora fosse necessario, al termine del percorso saranno predisposti dei corsi di recupero per un massimo di tre lezioni, fermo restando che la responsabilità dell’effettiva frequenza del percorso formativo da parte del giovane resta in capo all’ente ospitante. 33) Contenuti della formazione: I temi affrontati sono quelli contenuti nella nuova circolare dell’UNSC pubblicata a luglio 2013 “Linee guida per la formazione dei volontari”, di volta in volta declinati in base alle metodologie utilizzate dai formatori coinvolti e in base al programma delle giornate stabilito dagli stessi. La formazione sarà organizzata in una serie di moduli raggruppati in tre macroaree tematiche. MACROAREA 1 VALORI E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE Suddivisione per giornate e contenuto ORE 1° GIORNATA Modulo UNSC: L'identità di gruppo in formazione e patto formativo presentazione del corso e dell'agenda dei lavori; introduzione alla formazione generale: cos’è e perché la Formazione Generale del Servizio Civile in modo coordinato e congiunto; chi è il Copresc e quale è l’impegno della Regione Emilia-Romagna; presentazione personale dei partecipanti e dei propri Enti; definizione del “gruppo classe”; confronto e condivisione di aspettative, motivazioni e obiettivi individuali. Modalità e tecniche specifiche del corso: Attraverso dinamiche frontali i formatori definiscono l'identità di gruppo dei Volontari in SCN, e successivamente in modo interattivo attraverso schede di esercizio. Verranno coinvolti i ragazzi attraverso il confronto diretto sulle motivazioni. Queste dinamiche hanno lo scopo di analizzare le motivazioni e le aspettative del volontario su due linee: il proprio servizio civile e la formazione generale. Materiali utilizzati: Distribuzione del Kit formativo (cartellina con calendario del corso; riferimenti del Copresc; dispense create dai formatori; filmografia e bibliografia, ecc...); schede di esercizio; slide; supporto cartaceo; quaderno per appunti. 4 2° GIORNATA Modulo UNSC: Dall'obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale + la normativa vigente e la carta di impegno Etico Definizione del concetto di OdC; Storia dell’Odc fino al SCN (movimenti, avvenimenti, corpi civili di pace e personaggi); Analisi dei principi della legge 64/2001 (Art. 1); Le normative principali e la carta di impegno etico. Tramite l’analisi del concetto di Obiezione di Coscienza, si affronteranno le tappe principali dell’evoluzione del servizio civile, attraverso i movimenti ed i personaggi storici che hanno sostenuto gli odc fino ad arrivare alla nuova legge sul SCN. Differenze e considerazioni tra obiezione di coscienza e servizio civile. Analisi delle normative e principali e importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, in cui UNSC e Ente di impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell’identità del servizio civile Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, proiezione di video, slide, foto, lettura della carta Etica. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, video, dispense specifiche, lavagna a fogli mobili, fotocopie, quaderno per appunti. 4 46 3° GIORNATA Modulo UNSC: Il dovere di difesa della patria – difesa civile non armata e nonviolenta - il dovere di difesa della patria: principi costituzionali; - la difesa civile non armata e nonviolenta; - storia della nonviolenza; - la difesa nonviolenta oggi; - riferimento di diritto internazionale. La riflessione sui termini “difesa” e “patria”, partirà dai principi costituzionali (art. 2, 3, 4 9 e 11 Cost.) per arrivare dalle Sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05. Si passerà brevemente alla storia della nonviolenza e dei movimenti nonviolenti, accennando anche i concetti di “peacekeeping”, “peace-en forcing” e “peacebuilding”, oltre che approfondire il significato della nonviolenza ai giorni nostri, applicando lo stesso al vivere quotidiano e alla vita di comunità. Modalità e tecniche specifiche del corso: lezioni frontali, proiezione di slide, lavori di gruppo sul tema della difesa discussione di casi. Materiali utilizzati: video proiettore, slide, fotocopie della normativa. 4 MACROAREA 2 LA CITTADINANZA ATTIVA 4° GIORNATA Modulo UNSC: La formazione civica - la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione come base della civile convivenza; - l’educazione alla legalità democratica: diritti e doveri dei cittadini, i diritti umani, le forme di partecipazione democratica, civile e politica alla vita della società; - funzione degli organi costituzionali; - l’iter di formazione delle leggi. Affinché i giovani possano diventare cittadini attivi, appare indispensabile dare un quadro di riferimento anche normativo alla convivenza civile. Verranno analizzati quindi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e e la Carta Costituzionale. Verranno poi analizzati funzioni e ruoli degli organi costituzionali dando particolare rilievo all’iter legislativo. Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali, proiezione di slide e filmati. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie della normativa. 4 * Ai giovani sarà inoltre fatta la proposta di diventare “Assessori per un giorno”. Ci si propone di coinvolgere alcuni assessori degli enti pubblici progettanti, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla vita politica del territorio, in un’ottica di cittadinanza attiva. 5° GIORNATA Modulo UNSC: Le forme di cittadinanza + La rappresentanza dei volontari nel servizio civile - la cittadinanza attiva: valore del SCN; - le forme attive di partecipazione individuali e collettive; - la rappresentanza dei volontari in sc come forma di partecipazione. Durante il modulo, partendo dal concetto di formazione civica, si andranno ad analizzare le diverse modalità per essere cittadini attivi: dalla scelta del sc, all’impegno politico e sociale, alle azioni nonviolente, ecc. Questo vasto tema sarà collegato alla rappresentanza dei volontari, quale forma di partecipazione e cittadinanza attiva. Verranno illustrate le modalità di partecipazione a tale possibilità, prevedendo anche la partecipazione di ex volontari e/o dei rappresentanti in carica. Modalità e tecniche specifiche del corso: discussione di gruppo, giochi di ruolo, schede di esercizio. 4 47 Modalità e tecniche specifiche del corso: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio, quaderno per appunti; colori fogli matite e cartelloni. 6° GIORNATA Modulo UNSC: La protezione Civile la protezione civile. Nel modulo verranno illustrati gli elementi base sulla Protezione Civile individuando i collegamenti tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, visioni di filmati. Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie, quaderno per appunti. 4 MACROAREA 3 IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE 7° GIORNATA Modulo UNSC: L’organizzazione del servizio civile e le sue figure + Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del sc - il sistema di servizio civile: UNSC, le Regioni, gli enti di SC; - le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari,…); - prontuario rapporti enti- volontari. È importante che i giovani conoscano in maniera approfondita il sistema del servizio civile dal punto di vista della sovrastruttura, oltre che dal punto di vista dell’ente. Verranno analizzate le funzioni dell’UNSC, delle Regioni, degli Enti di SC oltre che le figure che ruotano attorno al volontario in SC. Verrà poi analizzato punto per punto il Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del SC (DPCM 4 febbraio 2009). Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, lavori di gruppo. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti. 4 8° GIORNATA Modulo UNSC: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti - la comunicazione quale elemento essenziale di esperienza quotidiana; - gli elementi costitutivi della comunicazione; - i conflitti nella quotidianità: gestione efficace della comunicazione; - tecniche di risoluzione dei conflitti in un gruppo. Il modulo prevede una prima parte relativa al concetto di comunicazione quale elemento fondamentale per la gestione dei rapporti tra singoli individui e gruppi. Successivamente verrà affrontato il tema del conflitto, spostando l’ attenzione sui microconflitti che ogni giorno i ragazzi si ritrovano ad affrontare, nella vita quotidiana e presso l’ente di servizio. Attraverso tecniche di simulazione di eventi realmente vissuti presso le proprie strutture, i ragazzi analizzeranno le potenziali possibilità alternative per gestire un conflitto vissuto/subito al meglio delle proprie capacità. Modalità e tecniche specifiche del corso: dinamiche non formali, proiezione di video, slide, foto, discussione di casi e giochi di ruolo. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti. 4 9° GIORNATA Modulo: La coesione sociale e la multiculturalità. Percorsi di coesione sociale: la realtà dell'immigrazione e la società multiculturale. Il modulo sarà occasione per riflettere sul macro tema della multiculturalità e sull’interculturalità. Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, giochi di ruolo, schede di esercizio. 4 48 Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio, quaderno per appunti; colori fogli matite e cartelloni 10° GIORNATA Modulo: Incontro/Visita ad una realtà viva o storica di significativa importanza per l’affermazione dei diritti umani. Per calare le tematiche affrontate nel territorio in cui i giovani svolgono il proprio servizio e per dare maggiore concretezza a quanto appreso in aula, è prevista una visita presso una organizzazione che lotta per l’affermazione dei valori fondanti il servizio civile, come la pace, la solidarietà, la cittadinanza attiva, la nonviolenza, ecc. I volontari verranno affiancati ed accompagnati da un formatore durante la visita. 4 11° GIORNATA Modulo UNSC: Presentazione dell’Ente + Il lavoro per progetti + chiusura del percorso formativo. - presentazione degli enti ospitanti; - attività di gruppo sul senso del percorso formativo; - attività suddivisa in sottogruppi sul lavoro di progetto; - valutazione e verifica del corso. I giovani, affiancati dal formatore, avranno la possibilità di condividere con gli altri giovani in aula le caratteristiche del loro ente ospitante con l’obiettivo di creare nel gruppo classe consapevolezza del contesto globale in cui sono inseriti in qualità di volontari in servizio civile. Al termine del percorso formativo si prevede un momento laboratoriale relativo al lavoro per progetti. Verranno predisposti sottogruppi all'interno dei quali verranno identificati gli elementi base della progettazione: tramite il racconto del proprio progetto i ragazzi analizzeranno i progetti in cui sono inseriti cercando di collegarli alla valutazione dei bisogni del territorio. Breve stesura di un progetto e presentazione di questo agli altri gruppi. Somministrazione di un questionario di valutazione finale del percorso formativo. 4 Modalità e tecniche specifiche del corso: momenti frontali, discussioni in plenaria, lavori di gruppo, questionari. Materiali utilizzati: cartelloni, quaderni per appunti, videoproiettore, pc, slide, fotocopie. TOTALE ORE 44 34) Durata: 44 ore suddiviso in 11 moduli da 4 ore ciascuno da svolgere entro 180 giorni dall’avvio al servizio. Inoltre sono previste 4 oltre facoltative per l’esperienza da “assessore per un giorno”. 49 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei Volontari 35) Sede di realizzazione: La Formazione specifica sarà realizzata nelle seguenti sedi messe a disposizione dall’Ente accreditato e dai soggetti partner: Comune di Sarsina – Ufficio Cultura, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA; Comune di Sarsina – Ufficio Segreteria, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA; Comune di Sarsina – Sala Consiliare, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA; Biblioteca Comunale, Via Roma 22 – SARSINA; Sala Video-Conferenze del Centro Culturale, Via Roma 24 – SARSINA; Ufficio Informazioni Turistiche, Via IV Novembre 13 - SARSINA Sala di Informatica dell’Istituto Comprensivo, Via Linea Gotica 23 – SARSINA; Pro-Loco di Sarsina, Piazzetta Lucio Pisone 2/3 – SARSINA. A questi si aggiungeranno i locali messi a disposizione dal Comune di Mercato Saraceno e, nello specifico: Biblioteca Comunale – Piazzetta del Savio, 1 – MERCATO SARACENO; Comune di Mercato Saraceno – Sala Consiliare, Piazza Mazzini, 50 – MERCATO SARACENO. 50 36) Modalità di attuazione: In proprio, presso le sedi sopra elencate e con propri formatori. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Dott. Goffredo Polidori, nato a Sant’Agata Feltria il 20/05/1954 – Responsabile del Settore Amministrativo – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; Giampaolo Bernabini, nato a Sarsina (FC) il 14 settembre 1958 - Specialista Servizio Cultura e Turismo – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; Alessandra Bagaglia, nata a Cesena il 17 gennaio 1974 – Istruttrice Amministrativa Bibliotecaria – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; Ing. Mauro Fabbretti, nato a Sant’Agata Feltria (RN) il 08/02/1962 – Capo Ufficio Tecnico Bibliotecaria – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; Dott. Sauro Baraghini, nato a Sarsina (FC) il 20 febbraio 1953 - Responsabile della rete informatica dell’Ente; Prof. Renato Raffaelli, nato a Pesaro, il 16/04/1946 - C.F. RFFRNT46D14G479B, residente a Pesaro in Via Vanzolini, 45. 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Giampaolo Bernabini, ha assunto dal 2001 la responsabilità del Servizio Cultura e Turismo dell’Ente, all’interno della quale vi è anche la competenza all’organizzazione del prestigioso festival nazionale teatrale: PLAUTUS FESTIVAL. Dal 1997 ha svolto le funzioni di responsabile della Gestione degli Obiettori di Coscienza, dopo aver svolto anch’esso il servizio civile per la durata di 24 mesi nel 1978-1979, all’interno della Casa Famiglia “Betania” dell’Associazione Papa Giovanni XXIII di Rimini. Durante gli anni ’90 ha svolto attività nell’ambito della progettazione di “Lavori di pubblica utilità e Lavori Socialmente Utili”. La sua opera di volontariato si è rivolta, in particolare, verso le persone tossicodipendenti, gli extracomunitari, gli anziani e i portatori di handicap. Negli anni 90 ha operato a soccorso delle vittime della guerra nella ex-Jugoslavia, in stretta collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati di Ginevra. Alessandra Bagaglia, responsabile della Biblioteca Comunale e con precedenti esperienze formative e di studio nell’ambito artistico e del mosaico, possiede indubbie capacità e nella trasmissione delle sue conoscenze/competenze, ai giovani volontari. Ing. Mauro Fabbretti, Capo Ufficio Tecnico, Laureto in Ingegneria Civile con precedenti esperienze in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro – ex D.Lgs. n. 81/08, come vigente; Dott. Goffredo Polidori, in possesso della laurea Giurisprudenza, Responsabile della Settore Amministrativo, nonché ex Sindaco del Comune di Sant’Agata Feltria (PU). Il suo contributo alla formazione si concentrerà sulla trasmissione di conoscenze e competenze in merito alla Costituzione ed alla normativa afferente la Pubblica Amministrazione ed il Diritto Amministrativo in genere. Dott. Sauro Baraghini, ha assunto dal 2001 la responsabilità dell’intero sistema informatico dell’Ente. Le numerose esperienze di docenza in corsi di formazione sull’utilizzo di apparti informatici e dei software di uso più diffuso (Word, Excel, Access, FrontPage, Photoshop, PowerPoint, ecc…), e le sue attitudini al rapporto con i giovani, assicurano grandi abilità nella trasmissione ai Volontari di competenze informatiche. Prof. Renato Raffaelli, già ordinario di Letteratura Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Carlo Bo” di Urbino. Maggiori informazioni sui formatori sono rilevabili dai Curriculum Vitae allegati. 51 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione verrà attuata all’inizio del Servizio Civile attraverso lezioni frontali e uscite sul territorio Nello specifico: Diritto Costituzionale e Amministrativo: lezioni frontali; Materie informatiche: lezioni frontali, esercitazioni in aula e project-work, utilizzando l’attrezzatura informatica presente all’interno della Biblioteca Comunale Cultura, teatro, turismo e storia della non-violenza: lezioni frontali, videocassette/DVD e uscite sul territorio; Biblioteca Comunale: lezioni frontali ed esercitazioni anche mediante l’utilizzo di P.C. Sicurezza: lezioni frontali ed esercitazioni anche mediante l’utilizzo di P.C. Per quanto attiene la formazione specifica realizzata congiuntamente al Co.Pr.E.S.C. di ForlìCesena, ed in particolare il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato con la metodologia della formazione a distanza, utilizzando l’ambiente on line del sistema SELF della Regione Emilia-Romagna. 40) Contenuti della formazione: Coerentemente con gli obiettivi datasi dal progetto, la formazione specifica è volta a fornire ai Volontari quelle conoscenze di base ed avanzate necessarie per la realizzazione dello stesso. Importanza verrà anche data alla formazione su materie attinenti la società civile, pace, la nonviolenza, la giustizia, ecc... Diversamente dai progetti precedenti, per il presente progetto non è previsto il modulo relativo alla Pace ed alla Non-Violenza, in quanto incluso nel programma della Formazione Generale. Nello specifico la formazione specifica verterà su: Elementi di Diritto Costituzionale, normativa degli Enti Locali e Diritto Amministrativo: - formatore: Dott. Goffredo Polidori; - contenuti: la Costituzione Italiana ……………………………………………………………. 3 ore il Testo Unico degli Enti Locali ………………………………………………….. 2 ore la legge 241/90 concernente il procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti amministrativi …………………………………. 2 ore il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003) ………………………………………………………………………….. 1 ora il Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione ………………………………………………………………….. 1 ora elementi di Diritto Amministrativo, ecc… ……………………………………….. 3 ore TOTALE MODULO Elementi di informatica: - formatore: Dott. Sauro Baraghini; - contenuti: Introduzione all’informatica, sistemi operativi, reti, ecc. ………………………. MS Word, MS Excel, MS Access, MS FrontPage ……………..……………. MS PowerPoint, MS Internet Explorer, Posta Elettronica ………………….. Photoshop ……………………………………….…………………………………. OPEN OFFICE - pacchetto completo delle applicazioni …………………….. configurazione/installazione apparati (modem, router, ecc..l ………………. TOTALE MODULO Plauto e il teatro: - formatore: Prof. Renato Raffaelli; - contenuti: Le Commedie di Plauto e approfondimento del Trinummus …………………. TOTALE MODULO -------------------------- 12 ore 6 ore 20 ore 6 ore 8 ore 6 ore 6 ore -------------------------- 52 ore 5 ore -------------------------- 5 ore 52 Sicurezza sul luogo di lavoro: - formatore: Ing. Mauro Fabbretti; - contenuti: la sicurezza sui luoghi di lavoro: l’utilizzo di apparecchiature videoterminali; dispositivi di protezione individuale, corretta modalità di movimentazione dei carichi, ecc… ………………………….……. rischi specifici nell’esercizio delle attività progettuali ………………………… Per quanto attiene il presente modulo, lo stesso sarà integrato per ulteriori 4 ore dal “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” realizzato in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del CoPrESC di ForlìCesena in merito all’approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di servizio …………………………………………. TOTALE MODULO Il Plautus Festival, la storia e le eccellenze del territorio: - formatore: Giampaolo Bernabini; - contenuti: PLAUTUS FESTIVAL: storia e organizzazione ……………………………… storia di Sarsina e sue eccellenze turistiche ………………………………. utilizzo dell’editor del sito web: www.sarsinaturismo.it ………………………... TOTALE MODULO Nozioni di catalogazione e conservazione dei libri: - formatore: Alessandra Bagaglia; - contenuti: nozioni di catalogazione e conservazione dei libri prodotti editoriali: elementi caratterizzanti …………………………..…………. catalogazione di libri, riviste, prodotti multimediali …………………...……… archiviazione di libri, riviste, prodotti multimediali ……………..………………. modalità di gestione del prestito …………………………….………………….. utilizzo del software per la gestione del prestito ………………………………. TOTALE MODULO 2 ore 3 ore 4 ore -------------------------- 9 ore 3 ore 6 ore 3 ore -------------------------- 12 ore 1 ore 1 ore 1 ore 1 ora 2 ore -------------------------- 6 ore 41) Durata: 96 ore ripartite come da programma. Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il monitoraggio della Formazione Specifica realizzata dall’Ente attuatore sarà effettuato durante l’intero svolgimento della stessa, attraverso il continuo confronto degli OLP con i Volontari e i Formatori. In particolare, ad esaurimento di ciascun contenuto della Formazione Specifica, ciascun volontario sarà invitato: a sostenere un semplice colloquio con il Formatore e l’OLP sulle competenze acquisite in merito a: - Diritto Costituzionale, normativa degli Enti Locali e Diritto Amministrativo; - Plauto e la storia del capoluogo dell’Ente; - Storia del movimento non violento; a redigere un file MS Word, MS PowerPoint o MS FrontPage a contenuto libero, di verifica del livello di competenza informatica acquisito; a provvedere alla catalogazione di alcuni libri. Il risultato delle verifiche finali sarà certificato nella DICHIARAZIONE DELLE COMPETENZE, a valere come credito formativo in attuazione della Legge Regionale n. 20/2003. 53 Per quanto riguarda la formazione generale: - il CoPrESC al termine del percorso formativo somministrerà e raccoglierà un questionario rivolto ai volontari in servizio* - il CoPrESC convocherà incontri specifici del Tavolo – Azione sulla formazione, in cui i formatori e/o i referenti della formazione, segnalati nella scheda di attuazione del Protocollo d’Intesa con il CoPrESC, parteciperanno per ri-progettare il percorso formativo alla luce dei dati conclusivi raccolti. *come già sottolineato, l’ente parteciperà al programma di monitoraggio condiviso con il CoPrESC, che prevede l’elaborazione di strumenti specifici atti a monitorare i percorsi di formazione generale. Data, 15 marzo 2016 Il Responsabile legale dell’Ente IL SINDACO Luigino Mengaccini Documento firmato digitalmente 54