Coordinato da Valeria Lai
Agenzia Adiconsum - anno XXIII - n. 8 - 14 febbraio 2011
Stampato in proprio in febbraio 2011
In questo numero:
Registro delle Opposizioni: non elimina
del tutto le telefonate commerciali!
Adiconsum si mobilità
per la Robin Hood Tax
Telecomunicazioni
- Il Registro delle Opposizioni non elimina
totalmente le telefonate commerciali!
Società
- Adiconsum si mobilità per la Robin Hood Tax
Consumi
- E-commerce: un modo per risparmiare, ma
attenzione…
Crisi
- Rallenta la crescita dei redditi disponibili per
le famiglie
Internet
- “No” di Adiconsum all’Agcom censore dei
siti internet
Commercio
- Applicazione della garanzia legale ai
telefonini: Wind informa i clienti
Dai territoriali
- Adiconsum Matera: preoccupano gli aumenti
previsti per le tariffe dell’acqua
Assicurazioni
- Isvap: la S.C. Euroins non può esercitare nel
settore r.c. auto
Test
noi consumatori
periodico settimanale
di informazione e studi
su consumi, servizi, ambiente
Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 – Iscriz. ROC n. 1887
Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma
Telecomunicazioni
Il Registro delle Opposizioni
non elimina totalmente
le telefonate commerciali!
Tante le lacune: dalle difficoltà pratiche di iscrizione al
mancato ricorso alla conciliazione in caso di contenzioso.
D
al 1° febbraio è entrato in funzione il c.d. Registro delle opposizioni, registro
al quale deve iscriversi il titolare di una linea telefonica che non intende
più ricevere telefonate di carattere commerciale. Chi non si iscrive potrà
ora essere disturbato da innumerevoli proposte commerciali.
Adiconsum manifesta molti dubbi sul sistema, poiché né facilita il consumatore nel suo diritto a non essere disturbato né tutela la sua privacy, ovvia
conseguenza della scelta del Governo di non udire le Associazioni Consumatori
in fase di stesura del provvedimento. Insomma si ha la netta sensazione che il
Registro sia strutturato prevalentemente a tutela della aziende e poco a tutela
del consumatore.
Queste le problematiche rilevate da Adiconsum e che necessitano di una
soluzione:
1. Iscrizione al Registro. L’iscrizione al Registro garantisce solo la riduzione delle
chiamate a fini commerciali, ma non esclude l’utilizzo di altri elenchi ai quali il
consumatore ha fornito la propria autorizzazione. Non esistono regolamentazioni
su questa tipologia di elenchi tranne il recente intervento dell’Autorità della
Privacy che ha disposto la possibilità di telefonata solo dall’azienda che hanno
ricevuto direttamente il consenso, eliminando l’utilizzo di elenchi acquistati
da altre aziende.
• Adiconsum chiede che l’iscrizione al Registro impedisca di ricevere
totalmente le telefonate per usi commerciali. Si richiede inoltre una regolamentazione degli elenchi consensati che dovrebbero essere usati solo
verso le numerazioni non iscritte al Registro delle
opposizioni e autorizzate dal titolare della linea
telefonica.
2. Modalità di iscrizione al Registro. Le modalità
di iscrizione al Registro sono molto avanzate tecnologicamente (web, mail, risponditore telefonico),
risultando difficili per anziani e fasce deboli. Anche
la raccomandata non garantisce l’iscrizione visto che
la conferma dell’avvenuta registrazione avviene solo
attraverso una telefonata al call center dalla sola
linea interessata. Non è possibile, quindi, delegare
la procedura a terzi (parenti o delegati).
Test noi consumatori
• Adiconsum chiede di permettere alle Associazioni Consumatori, attraverso
i loro numerosi sportelli, di assistere gli utenti e di effettuare per loro
conto, l’iscrizione al registro e le successive modifiche.
3. Monitoraggio. Il monitoraggio del sistema viene realizzato dalla stessa
Fondazione Bordoni che gestisce il registro.
• Adiconsum ritiene necessario che il monitoraggio sia fatto da un ente terzo, ad esempio, un Ente paritetico, realizzato con la partecipazione delle
Associazioni Consumatori, sotto il controllo del Ministero dello Sviluppo
Economico.
4. Reclami e procedura di conciliazione. Il consumatore che nonostante
l’iscrizione al Registro delle opposizioni continua a ricevere telefonate commerciali non ha strumenti idonei per inoltrare un reclamo. Il decreto istitutivo
del Registro non prevede modalità conciliative, né è ben chiaro se l’utente
debba inoltrare il reclamo alla Fondazione Bordoni, tenutario del Registro,
o all’Autorità della Privacy, responsabile del comportamento scorretto delle
aziende di telemarketing.
• Adiconsum propone di instituire con la collaborazione delle Associazioni
Consumatori una modalità concordata per garantire ai consumatori il diritto
al reclamo permettendo di aprire un contenzioso ed eventualmente una
conciliazione.
Adiconsum invita comunque i cittadini ad avvalersi di questo nuovo diritto,
consapevoli delle sue limitazioni, segnalando ai nostri sportelli eventuali disservizi
subiti in fase di iscrizione e di soprusi da parte delle aziende dopo l’iscrizione al
Registro.
Società
Adiconsum si mobilità
per la Robin Hood Tax
Adiconsum, insieme alla CISL, aderisce alla Giornata Mondiale
di Mobilitazione per l’introduzione della Robin Hood Tax
il prossimo Giovedì 17 febbraio.
L
a Robin Tax è un’imposta sulle speculazioni a carico delle istituzioni finanziarie, già adottata da oltre 40 Paesi. A suo favore, o comunque dandone un’interpretazione positiva, si sono pronunciate le grandi istituzioni
internazionali, dal Fondo Monetario Internazionale alla Commissione europea
all’Onu.
Secondo le più recenti stime, la Robin Tax potrebbe raccogliere circa 400 miliardi
di dollari l’anno; fondi da utilizzare per attenuare gli effetti della crisi economica,
contrastare il cambiamento climatico e combattere la povertà nel mondo.
Test noi consumatori
Un’imposta che non graverebbe i cittadini, ma chi è stato
artefice della crisi finanziaria che ha colpito tutto il mondo
negli ultimi anni falciando posti di lavoro e riducendo gli
interventi pubblici anche nei settori più importanti, come
quello delle infrastrutture e del sostegno ai redditi più bassi,
dei contributi a favore del terzo e del quarto mondo e per
la tutela del clima.
La tassa graverebbe esclusivamente sulla compravendita
di beni finanziari, obbligazioni e derivati; pertanto sarebbero
interessate le istituzioni finanziarie, quali le banche d’investimento e i fondi speculativi, cioè i soggetti maggiormente
responsabili della crisi. Più in particolare, la tassa andrebbe
a colpire quella miriade di operazioni speculative che le istituzioni finanziarie compiono ormai in frazioni di secondi (high frequency trading
- HFT). L’introduzione della Robin Tax avrebbe il non secondario effetto di ridurre
la speculazione e quindi produrre una maggiore stabilità dei mercati finanziari.
Per tutti questi motivi Adiconsum si attiverà nei prossimi giorni, insieme a Cisl
e Fiba Cisl, aderendo giovedì 17 alla Giornata mondiale di mobilitazione, in vista
dell’importante riunione dei Ministri delle Finanze nei giorni 18 e 19 febbraio, per
sensibilizzare l’opinione pubblica e le Autorità, per la rapida introduzione della
Robin Hood Tax.
Consumi
E-commerce: un modo
per risparmiare, ma attenzione…
Le “istruzioni per l’uso” di Adiconsum.
S
i è celebrata dal 7 al all’11 febbraio la Social Media Week, la settimana di
tutto ciò che è online. Fra i vari settori interessati dalle novità introdotte
dall’uso di internet, c’è anche l’e-commerce. Dopo un difficile inizio, dettato soprattutto dal timore dei consumatori a causa di possibili truffe legate alla
clonazione di carte credito e al furto dei propri dati on line (c.d. furto d’identità),
l’e-commerce ora sta trovando sempre più “adepti”. Tanto per stilare una classifica, le categorie di prodotti più acquistati on line sono:
1. apparecchiature audio/video/fotografiche, informatiche;
2. articoli ricreativi, prodotti da giardino, animali domestici, giocattoli, videogames, decorazioni natalizie, ecc.;
3. servizi ricreativi: scommesse online, corsi sportivi, cinema, visite guidate;
4. abbigliamento;
5. operazioni per trasporto personale: acquisto veicoli, parti di ricambio e accessori, carburanti, lubrificanti.
Test noi consumatori
È innegabile la comodità dell’e-commerce nella vita di tutti i giorni, sempre
più frenetica. L’e-commerce permette di non perdere tempo e di risparmiare.
È sotto gli occhi di tutti ad esempio la convenienza dei prezzi proposti dalle
varie catene commerciali sui loro siti on line, rispetto a quelli praticati nei corrispondenti punti vendita tradizionali o su siti online specializzati. Vero è che i
pericoli, ossia le truffe on line, sono sempre in agguato, ma vero è anche che la
conoscenza della tecnologia e delle leggi può porre il consumatore al riparo da
brutte esperienze.
Ecco allora un breve Vademecum di Adiconsum
su come acquistare in sicurezza on-line:
• fare in modo di sapere chi è il venditore
• controllare cosa si sta effettivamente comprando
• controllare il prezzo
• verificare le possibili modalità di pagamento
• controllare date di consegna e costi in caso di annullamento dell’ordine
• verificare l’esistenza della garanzia
• conservare ricevute e altri documenti d’acquisto
• proteggere adeguatamente i propri dati personali.
Crisi
Rallenta la crescita dei redditi
disponibili per le famiglie
Adiconsum: Già chiesto l’inserimento di misure
a sostegno delle famiglie nel Milleproroghe.
L
e ultime stime dell’Istat sul reddito delle famiglie italiane mostrano ancora
la forte spaccatura del Paese tra Nord e Sud, anche se, rispetto al passato,
c’è un lieve recupero dei redditi al Centro e al Sud.
Il rallentamento della crescita, come più volte denunciato, dipende non solo
dalla diminuzione del reddito da lavoro, ma anche dai mancati guadagni dovuti
agli investimenti delle famiglie che hanno visto, prima per i crack finanziari poi per
la crisi economica, completamente annullati quei piccoli redditi che consentivano
loro di far quadrare il bilancio familiare.
È tutto da interpretare, ad avviso di Adiconsum, il dato secondo cui l’impatto al
Sud è stato inferiore. Si dimentica troppo spesso che il Sud non ha infrastrutture
né grandi industrie e che ha invece una forte disoccupazione.
Secondo i dati Istat, è da ritenersi positiva la stretta sul credito attuata dalle
banche che avrebbe consentito di ridurre il costo degli interessi a carico delle
famiglie. Numeri questi che, anche se veri, hanno però penalizzato l’economia
delle regioni meridionali.
Test noi consumatori
Adiconsum propone quindi misure attive per sostenere i redditi in tutte le
regioni, ma in particolare al Sud, tenuto anche conto dell’altro dato Istat sul forte
aumento della disoccupazione giovanile.
In questo senso Adiconsum ha già proposto di inserire nel Milleproroghe misure
di sostegno in quanto anche se gli economisti pensano che si sia usciti dalla crisi,
il recupero del reddito delle famiglie disponibile avrà tempi più lunghi.
Internet
“No” di Adiconsum all’Agcom
censore dei siti internet
I consumatori aderiscano alla lettera aperta al Parlamento.
A
diconsum, insieme ad Agorà digitale, Assoprovider, Altroconsumo, Studio
legale Sarzana e Assonet, attraverso una lettera aperta ai Parlamentari
italiani dice no all’Agcom censore di Siti internet, chiedendo che blocchino
l’iniziativa censoria finché il Parlamento non deciderà in maniera esplicita sull’equilibrio tra diritto d’autore, accesso alla conoscenza e pericolo di nuove censure.
Adiconsum è contraria all’impostazione data della Delibera 668/2010 del
12/2010 dell’Autorità, che introdurrebbe un meccanismo censore in mano alla
stessa Agcom, in grado di impedire completamente l’accessibilità ai siti italiani
ed esteri. In tale maniera verrebbero rimossi anche contenuti
sospettati di violare il diritto
d’autore in modo automatico
entro cinque giorni dall’accertamento, prescindendo da
qualsiasi requisito di colpevolezza accertato dell’Autorità
giudiziaria. Un’azione censoria di tale
portata, senza garanzia della
certezza del reato e senza una
corretta difesa, ai limiti del rispetto costituzionale, non può
avvenire senza un intervento Parlamentare. Adiconsum chiede quindi ai Deputati
di intervenire velocemente per riportare la discussione in Parlamento e ad Agcom
di sospendere ogni regolamentazione sul diritto d’autore finché il Parlamento non
riuscirà ad essere sede di un grande dibattito pubblico.
Adiconsum invita tutti i cittadini ad aderire alla lettera aperta utilizzando il
sito http://sitononraggiungibile.e-policy.it/lettera-ai-parlamentari/ dove
è possibile anche scaricare il testo della lettera.
Test noi consumatori
Commercio
Applicazione della garanzia legale ai telefonini:
Wind informa i clienti
Accogliendo le segnalazioni di Adiconsum, Wind ha realizzato una nuova informativa,
concordata con l’associazione, per informare i consumatori sui termini e le modalità di
applicazione della garanzia legale sui prodotti acquistati nei negozi Wind Retail. Grazie a
tale collaborazione, dal 7 febbraio tutti coloro che acquisteranno un prodotto in un negozio
Wind Retail riceveranno lo scontrino inserito in un apposito pieghevole dove sono spiegate
le principali modalità per usufruire della garanzia legale che copre i c.d. difetti di conformità
del bene, così come previsto dagli articoli 128 e seguenti del Codice del Consumo.
Con l’applicazione della garanzia legale i difetti di conformità riscontrati nel bene acquistato devono essere denunciati al venditore non oltre due mesi dalla data di scoperta
del difetto stesso e per un periodo massimo di 24 mesi dalla data di acquisto. Salvo prova
contraria si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro sei mesi dalla
consegna del bene esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile
con la natura del bene o con la natura del difetto di conformità.
Informazioni per gli acquirenti di prodotti Wind
Per usufruire della garanzia legale il consumatore dovrà consegnare l’apparato presso
il negozio Wind Retail dove lo ha acquistato, unitamente allo scontrino, ed effettuare la
scelta tra riparazione o sostituzione del bene difettoso senza alcun costo. Se sostituzione o
riparazione non sono possibili, il consumatore ha comunque diritto alla riduzione del prezzo
o ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione
al venditore del prodotto difettoso.
Adiconsum manifesta soddisfazione per la scelta di Wind di fare chiarezza sull’applicazione della garanzia legale e auspica che anche le altre aziende di telefonia collaborino con
l’associazione per offrire, uniformemente, informazioni chiare sulla garanzia legale che non
è una concessione, bensì l’applicazione di una legge a tutela dei consumatori.
Dai territoriali
Adiconsum Matera: preoccupano gli aumenti
previsti per le tariffe dell’acqua
Preoccupano l’Adiconsum gli aumenti tendenziali previsti per il 2011 dei trasporti,
dell’elettricità, dei combustibili, dell’acqua e di tutte le altre voci di spesa necessarie per
le famiglie.
In merito al previsto aumento delle tariffe dell’acqua, in particolare, occorre ricordare
che dal 2003 al 2010 queste sono aumentate del 32 per cento, mentre nello stesso periodo
il potere di acquisto delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati, è più che dimezzato.
Da un monitoraggio dell’Adiconsum emerge che una famiglia tipo composta di tre persone
ha speso, in Basilicata, per 160 mc di acqua consumati nel 2003 € 164,00, e nel 2010 €
216,00. La Regione Basilicata si pone, così, fra quelle ove il costo dell’acqua è più alto.
Tali dati vengono confermati da una ricerca del 2009 fatta dall’Indis, Istituto dell’Unioncamere, dalla quale risulta che una famiglia tipo di tre persone spende, per 160 mc di acqua
consumati, a Potenza quasi tre volte in più rispetto a quanto paga una analoga famiglia a
Milano (€212,10 a Potenza e € 81,30 a Milano).
Test noi consumatori
“Adiconsum è convinta – ha dichiarato Marina Festa, segretaria provinciale dell’Adiconsum di Matera – che solo evitando gli sprechi, riducendo le perdite di milioni di metri
cubi di acqua lungo le condutture e intervenendo sui numerosi allacci abusivi lungo la rete
è possibile recuperare le risorse senza gravare sulle famiglie, già fortemente penalizzate
da una crisi finanziaria e occupazionale che ha falcidiato le pensioni e gli stupendi dei
lavoratori e dei pensionati”.
Assicurazioni
Isvap: la S.C. Euroins non può esercitare
nel settore r.c. auto
L’Isvap informa che la società S.C. Euroins Romania Asigurare Reasigurare S.A., compagnia
assicurativa con sede legale in Romania, Bd. Dimitrie Pompeiu nr. 10A, Sector 2, Bucarest,
non rientra tra le compagnie abilitate all’esercizio dell’attività assicurativa sul territorio italiano
per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile autoveicoli terrestri.
L’Autorità richiama pertanto l’attenzione degli utenti e degli intermediari sulla circostanza che l’eventuale stipulazione di polizze r.c. auto recanti l’intestazione di cui sopra
comporta per i contraenti l’insussistenza della
copertura assicurativa e per gli intermediari lo
svolgimento di un’attività non consentita dalle
vigenti disposizioni normative.
Più in generale l’ISVAP raccomanda sempre di
verificare, prima della sottoscrizione dei contratti,
che gli stessi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività
assicurativa.
Chiarimenti ed informazioni in merito potranno essere richiesti presso la sede di questa
Autorità (Via del Quirinale, 21 – 00187 Roma
– tel. 06.42.133.1 – telefax 06.42.133.206) o
acquisiti direttamente attraverso la consultazione dell’Albo delle imprese consultabile sul
sito Internet www.isvap.it
Si invitano gli Organi di informazione a dare il massimo risalto al presente comunicato
nell’interesse degli utenti.
Direttore: Paolo Landi • Direttore responsabile: Francesco Guzzardi • Comitato di redazione: Riccardo Comini, Pietro Giordano, Fabio Picciolini, Grazia Simone • Amministrazione:
Adiconsum, via Francesco Gentile 135, 00173 - Roma • Reg. Trib. Roma n. 350 del 9.06.88
• Iscriz. ROC n. 1887 • Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma
2, DCB Roma
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e Siulp)
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diritti, Attorno al piatto e gli opuscoli monografici della serie La guida del consumatore.
I versamenti possono essere effettuati su c.c.p. 64675002 intestato ad Adiconsum
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