R A P P O R TO D I S E RV I Z I O Consuntivo 2000 A cura di Maria Vincenza Alessandrì Maria Nicoletta Ballarin Pier Maria Jagher Teresio Marchì Roberto Montagnani Annalisa Virgili Giancarlo Magarotto Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro U . L . S . S . 1 2 Ve n e z i a n a D i pa r t i m e n t o d i Prevenzione 1. CONSUNTIVO ATTIVITÀ 2000 E RELAZIONE SULLO STATO DEL SERVIZIO Nel corso del 2000 l’attività svolta (tabella 1 e 2) ha rispettato le indicazioni del programma di lavoro 2000-2001 e del piano regionale triennale “Promozione della salute nei luoghi di lavoro TABELLA 1: ATTIVITÀ DELLO SPISAL NEL 2000 VOCI ATTIVITA’ 1° trim 2° trim 3°trim 4°trim ANNO 2000 Interventi vigilanza 55 59 70 68 252 Inchieste brevi infortuni 23 26 17 23 89 Inchieste complesse infortuni 26 15 18 24 83 inchieste malattie professionali 25 21 28 15 89 procedura 758 46 34 39 46 165 pareri nuovi insediamenti produttivi 9 19 18 22 68 valutazioni piani di lavoro amianto 62 102 67 59 290 sopralluoghi 358 367 422 358 1505 3 3 8 5 19 visite mediche 753 993 762 740 3248 vaccinazioni obbligatorie 78 135 122 90 425 accertamenti clinico-strumentali 910 932 564 760 3166 accertamenti di igiene industriale 132 135 49 131 457 certificati/autorizzazioni 16 28 40 35 119 formazione (ore di formazione) 132 184 90 72 478 indagini epidemiologiche (n° lavorator) 669 0 425 297 1391 report/relazioni 14 4 7 0 35 gestione notifiche e registri 2752 3412 4147 2133 12444 vidimazione registri infortuni 419 429 279 317 1444 commissioni medico-legali Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) tabella 2: indicatori di attività per l’anno 2000 Indicatori di Attività Risultato anno 2000 N° sopralluoghi/n° insediamenti censiti 1505/19870x100=7,6% N° visite mediche preventive e periodiche/n° lavoratori censiti x 100 3267/144898x100=2,3% N° pareri tecnici formalizzati/n° richieste e notifiche x 100 2208/2397x100=92% N° indagini per malattia professionale/n° malattie professionali notificate x 100 89/87x100=102% N° indagini infortuni gravi/n° infortuni gravi accaduti x 100 172/762x100=22,6% N° interventi di vigilanza/n° aziende censite x 100 424/19870x100=2,1% N° notifiche valutate / n° totale notifiche x 100 8350/12802x100=65,2% L’attività svolta dal Servizio nel ha garantito complessivamente il livello di copertura dell’anno precedente senza tuttavia raggiungere, per tutti gli ambiti di attività, gli standard minimi indicati nel piano regionale triennale. Tale obiettivo potrà essere pienamente realizzato attraverso incrementi di dotazione organica e con l’introduzione di adeguati incentivi per il personale. Sul piano organizzativo un notevole impegno è stato dedicato alla revisione dell’organizzazione del lavoro, all’aggiornamento delle procedure di lavoro e al miglioramento del sistema di raccolta dati di attività e di monitoraggio della stessa. Tale impegno ha coinvolto tutti gli operatori consentendo di incrementare la qualità e l’uniformità del lavoro e di avviare un processo di revisione di qualità che consentirà, per il futuro, di valutare l’attività in rapporto ai risultati conseguiti. La descrizione del fenomeno infortunistico nella nostra ULSS (ottenuta rielaborando i dati INAIL del periodo 1987-1996, ultimi 10 anni disponibili) e l’illustrazione dei risultati delle indagini svolte dal Servizio nei casi di infortuni mortali e gravi sono riportate nel capitolo 2° assieme alla descrizione delle malattie professionali accadute nella ULSS Veneziana. L’utilizzo delle informazioni correnti di fonte INAIL e l’elaborazione dei dati raccolti con l’attività del Servizio hanno consentito di migliorare la capacità di individuare i più rilevanti problemi di salute della popolazione lavorativa. Le conoscenze epidemiologiche, unitamente all’individuazione delle più importanti situazioni di rischio lavorativo presenti nel nostro territorio, hanno permesso di meglio definire gli ambiti e le priorità di lavoro del Servizio. Su questa base, nel 1999, sono stati attivati gruppi di lavoro multidisciplinare per iniziative di prevenzione nei comparti delle costruzioni edili, della meccanica, della navalmeccanica e della chimica. L’illustrazione dei piani di lavoro o il resoconto delle prime esperienze compiute è riferito nel capitolo 3. Nello stesso capitolo sono descritti i risultati dell’attività svolta per il controllo e la vigilanza sulle bonifiche di amianto e sugli eventi incidentali in area petrolchimica. Lo sviluppo di specifici progetti affidati allo Spisal della ULSS 12 dal piano regionale triennale ha portato alla realizzazione del progetto pilota di assistenza e sorveglianza sanitaria degli ex esposti a CVM, alla costituzione del Centro Regionale per la promozione della salute nei luoghi di lavoro ed al progetto pilota di promozione della sicurezza e della salute del lavoro nelle attività portuali; una sintesi di quanto finora svolto al proposito è descritta nel capitolo 4. Sul fronte dell’informazione e formazione (Capitolo 5), una particolare citazione meritano la realizzazione del sito Web in collaborazione con il Comune di Venezia e i corsi per gli addetti alle attività di rimozione e bonifica di amianto. Il Servizio ha anche sviluppato, come è sua tradizione, l’attività sul fronte dell’educazione alla salute; in particolare è divenuto operativo il progetto “Apprendisti e fumo” finalizzato a favorire un atteggiamento attivo dei giovani nei confronti dei rischi legati all’attività lavorativa e alle abitudini di vita. (Capitolo 6). Nel capitolo 7 si traggono le conclusioni del lavoro svolto nel corso del 1999 e si esprimono le principali valutazioni sull’esperienza evidenziando gli aspetti di criticità e le necessità di aggiornamento del piano di lavoro 2000-2001. 2. GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) PROFESSIONALI NELL’U.L.S.S. 12 VENEZIANA Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) 2.1 GLI INFORTUNI SUL LAVORO (Dr. Teresio Marchì) Un gruppo di lavoro, appositamente costituito, ha definito le procedure di lavoro per la gestione delle indagini per infortunio sul lavoro. Le notifiche degli infortuni sul lavoro vengono registrate ed archiviate regolarmente. Le procedure con la relativa modulistica sono state portate in discussione per la loro condivisione da parte degli altri dirigenti e del Responsabile del Servizio; quindi sono state formalizzate agli operatori. E' stato elaborato un archivio informatico per la registrazione delle schede attività infortuni. Vi è stata una costante verifica dell'applicazione da parte degli operatori delle procedure e della relativa modulistica di indagine infortuni sul lavoro al fine di uniformare le modalità di valutazione / applicazione della normativa antinfortunistica e gli atti formali esterni costituiti essenzialmente dai rapporti in Procura. L'adozione e l'applicazione delle procedure ha conseguito il risultato di rendere più agili i processi di analisi degli infortuni e omogenei gli atti formali esterni degli operatori. Sono state portate a termine 83 indagini di infortuni gravi e 89 indagini brevi: pari al 100% di quelli segnalati. Sono state imputate le schede attività infortuni in archivio elettronico. Sono stati elaborati i dati infortunistici di Servizio e i dati di ULS disponibili sulla banca dati INAIL Nel primo trimestre 2001 vi sarà l’aggiornamento della scheda informativa per gli infortuni sul lavoro e successivamente si avvierà la sua imputazione nel sistema informatico. Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) 2.2. LE MALATTIE PROFESSIONALI (Dr. Teresio Marchì) Nel 1° semestre 2000 un gruppo di lavoro appositamente incaricato ha elaborato una procedura per l'effettuazione di indagini di malattia professionale che il 18/7/2000 è stata formalizzata e portata a conoscenza degli operatori dello SPISAL e del Direttore del Dipartimento di Prevenzione. Nelle indagini effettuate nel periodo settembre-dicembre 2000 è stata applicata in via sperimentale la nuova procedura. Nell'anno 2000 è stato inoltre predisposto il software di gestione delle notifiche di malattia professionale e di elaborazione dei dati. Un operatore sanitario è stato incaricato della registrazione dei dati su PC; un dirigente medico è responsabile della redazione del rapporto epidemiologico annuale; un dirigente medico è incaricato di verificare che le indagini vengano eseguite rispettando la nuova procedura. 1) Predisposizione e utilizzo del software di gestione delle notifiche di malattia professionale e di elaborazione dei dati per redigere il rapporto epidemiologico annuale 2) Predisposizione e utilizzo della modulistica richiesta dalla nuova procedura 3) Nell'anno 2000 sono state effettuate 98 inchieste di malattia professionale, pari al 100% delle notificate, raggiungendo in tal modo lo standard di attività minimo richiesto dal piano regionale triennale 4) Nel 25% delle inchieste è stata applicata in via sperimentale la nuova procedura. Nel 1° semestre del 2001 si vuole raggiungere l'obiettivo di applicazione della nuova procedura nel 100% delle inchieste di malattia professionale 3. PARTECIPAZIONI A PROGETTI DEL PIANO REGIONALE 2000-2001 E GRUPPI DI LAVORO SPSAL Nello schema successivo vengono illustrati le risorse del servizio impegnate nei vari progetti regionali e nei lavori di gruppo organizzati all’interno del servizio. PROGETTI REGIONALI SPSAL CAPOFILA REFERENTE COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO REGIONALE Ex esposti CVM 13 Marchì Ex esposti amianto 20 Ballarin, Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) Registro mesoteliomi 16 Ballarin Progetto edilizia 22 Bortolato Progetto metalmeccanica 6 Ballarin Progetto inserimento lavorativo giovani 1 Alessandrì Progetto scuole 1 Perelli Progetto Centro WHP 12 Marchì, Mometti Progetto Amianto (PRAV) 16 Guidi Progetto Porto 12 Progetto strutture sanitarie 20 - Progetto categorie deboli 9 - Progetto rumore 9 - Progetto ergonomia 17 - Progetto osservatorio epidemiologico 7 Marchì Progetto monitoraggio 626 4 Montagnani, Jagher Progetto spisalnet GRUPPI DI LAVORO SPSAL Montagnani 20 ULSS Bontempi, Bortoli, Carraro, Righetto REFERENTE COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO EDILIZIA 12 Jagher Bortolato, Mazzuia, Barizza, Perelli, Ballarin, Perini Jagher METALMECCANICA 12 Ballarin Pasqualetto, Ciriello, D’Alberton, Groppo, Sartorello CHIMICA 12 Alessandrì Marchì, Guidi, Scatto, Barizza, Veronese, Mometti NAVALMECCANICA 12 Montagnani Bortoli, Carraro, Righetto, Bontempi MESOTELIOMI ED EX ESPOSTI AMIANTO 12 Ballarin Pasqualetto, Agostinetto, Bontempi Nei singoli capitoli successivi sarà sinteticamente descritto lo stato di avanzamento dei progetti e dei gruppi di lavoro. 3.1. PROGRAMMA DI VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI IGIENE E SICUREZZA NELLE AZIENDE METALMECCANICHE (Dr.ssa 3.1.1. Attività ed azioni previste Maria Nicoletta Ballarin) Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) L’attività relativa al progetto metalmeccanica per l’U.L.S.S. 12 Veneziana è sinteticamente illustrata in allegato dove sono riportati i dati da comunicare al referente del progetto a livello regionale Dr. C. Piz. 3.1.2. Stato di attuazione Riepilogo delle attività svolte: 1. 10 incontri già organizzati per le ditte, gli RLS e le associazioni di categoria. 2. 13 aziende oggetto di sopralluogo. Ai sopralluoghi hanno partecipato sempre 2 o 3 operatori appartenenti al gruppo di lavoro. Come coordinatore di gruppo ho potuto osservare un notevole impegno da parte dei componenti del gruppo sia nella realizzazione degli incontri informativi con le aziende che una discreta omogeneità nella modalità di svolgimento dell’intervento di vigilanza da parte degli stessi operatori. 3.1.3. Valutazioni conclusive degli interventi di vigilanza Le aziende che sono state oggetto del primo intervento di vigilanza programmata sono le seguenti: SIRZ SpA, IMPIANTISTICA 2000, COTERMA srl, ILVA SpA , CEM GROUP srl, BERENGO SpA, di Marghera; METALLICA PAVAN snc, BETTIO GROUP, BETTIO SERVICE, BETTIO TECNICA, C.MP. PROGETTI srl di Marcon; L.C.M. LONGATO CARPENTERIE METALLICHE di Dese I criteri di scelta del sopralluogo sono stati: la mancata partecipazione agli incontri organizzati, la mancanza di informazioni sull’azienda da parte del servizio, la presenza di pregresse indagini per malattie professionali/infortuni, n° di addetti, ecc. In quasi tutte le aziende visitate si è potuto accertare che il progetto regionale metalmeccanica era ben conosciuto ed il materiale illustrativo inviato era stato valutato dalle figure aziendali direttamente interessate. In 8 su 13 aziende (61,5%) il sopralluogo di verifica non ha evidenziato violazioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Le prescrizioni e/o disposizioni hanno riguardato aspetti di igiene del lavoro e di sicurezza nelle restanti 5 aziende (prevalentemente di Marghera) come illustrato nella seguente tabella. Sicurezza Igiene Formazione lavoratori Prescrizioni 20 4 1 Disposizioni 9 4 0 La maggior parte delle aziende visitate, anche se oggetto di prescrizioni e/o disposizioni, avevano approntato miglioramenti dei rischi lavorativi in particolare per gli aspetti di igiene del lavoro (installazione o rifacimento di impianti di aspirazione, sostituzione di sostanze impiegate cancerogene con altre non cancerogene, ecc.). In alcune (soprattutto aziende della zona di Marcon e pertanto di nuova gestione) si è potuto verificare un’efficiente organizzazione ed applicazione del D.Lgs 626/94 con rispetto non solo formale della normativa, ma con adeguata integrazione all’ordinaria attività di lavoro. Questo fa ritenere possibile e realizzabile anche per le altre aziende del comparto la crescita di sensibilità e di attenzione per condizioni di lavoro sempre più sicure con la piena attivazione delle modalità organizzative individuate dal D.Lgs. 626/94. D’altra parte, la scarsa partecipazione agli incontri organizzati dimostrata dalla maggior parte delle aziende e la presenza di aziende a maggior rischio nella zona di Marghera connesse anche con l’attività del Petrolchimico fanno ritenere indispensabile la necessità di organizzare nuovi incontri informativi per tale gruppo omogeneo. Pertanto nel programma del 2001 si provvederà ad organizzare degli incontri specifici per tutte le aziende metalmeccaniche ospitate presso gli stabilimenti con il coinvolgimento anche dei responsabili del petrolchimico per favorire un miglioramento strutturale efficace dei posti del lavoro. 3.1.4. Attività previste per il 2001 1. Almeno 2 incontri con le aziende del Petrolchimico 2. 40 aziende oggetto di intervento di vigilanza. 3. 40 questionari per monitoraggio 626/94 compilati 4. sportello informativo per le aziende sempre attivo 3.1.5. Obiettivi da raggiungere a dicembre 2001. 100% incontri aziende realizzati 100% questionari 626 compilati per ciascuna azienda visitata 10% delle aziende metalmeccaniche visitate entro dicembre 2001 3.2. PREVENZIONE NEL SETTORE EDILE (Ing. Pier Maria Jagher, Arch. Cipriano Bortolato, Arch Luigi Mazzuia) Il gruppo di lavoro, specificamente istituito ha definito la strategia di intervento della vigilanza nei cantieri per indicare, sulla base delle linee guida definite dalla Regione, i criteri di scelta dei cantieri da controllare e l'attribuzione ai componenti del gruppo di funzioni operative/organizzative al fine del raggiungimento degli obietivi previsti. E' stato predisposto un software per l'archiviazione delle notifiche sui cui programmare la vigilanza ed una apposita scheda per rilevazione dell'attività solta da inmputare nello stesso software. E' stata svolta la vigilanza integrata con l'Ispetorato Provinciale del Lavoro. (vedi cap.) Il Servizio ha partecipato alle attività del gruppo regionale di coordinamento del progetto con il tecnico della prevenzione C. Bortolato. La creazione del software di gestione delle notifiche di apertura cantieri ha permesso di disporre di uno strumento di controllo della distribuzione territoriale e tipologica dei cantieri al fine della scelta di quelli da controllare. Delle 1531 notifiche pervenute sono state imputate nel sistema informativo 966 notifiche per la programmazione della vigilanza. Sono state imputate le "schede attività" svolta negli 83 canatieri complessivamente visitati in cui sono stati controllati 103 imprese o lavoratori autonomi. Utilizzando i dati raccolti nel sistema informativo, è stata compilata la scheda annuale di rilevazione attività inviata in Regione. Inoltre il software è stato utilizzato per la stesura del rapporto inteno della attività. Sono stati effettuati 6 interventi di vigilanza integrata. Copia, su supporto magnetico, dell'archivio notifiche è stata data, in due scadenze, alla Direzione Provinciale del Lavoro che esegue vigilanza nei cantieri. L'obiettivo di 193 cantieri, pari al 20% delle 966 notifiche selezionate non è stato raggiunto, come del resto preventivato, in considerazione dell'insufficiente numero degli operatori del gruppo in raffronto all'entità numerica delle notifiche pervenute. Non è stata ancora realizzata la formazione degli operatori in quanto tale attività, che è a cura del gruppo di coordinamento regionale , è stata rinviata al 2001. I cantieri complessivamente visitati sono risultati qualitativamente adeguati rispetto alle molteplici variabili che caratterizzano la produzione edilizia e la relativa distribuzione territoriale. Pertanto il criterio di selezione si è Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) dimostrato adeguato, sarà invece da incrementare, per quanto possibile, il numero di cantieri complessivamente visitati. La mancanza della rete informatica e l'utilizzo di computers non tecnicamente aggiornati ha comportato qualche difficolta nell'uso del sistema di archiviazione elettronico. 3.3. PROGETTO SPISAL SALUTE SICUREZZA LAVORO IN AMBITO PORTUALE (Dr. Roberto Montagnani) Sono stati effettuati interventi di verifica "sul campo" con operatori, SPP e RLS per la movimentazione delle tre tipologie produttive principali ( container, rinfuse , merci in collo). La verifica specialmente mirata all'osservazione/intervento su alcuni problemi identificati come di rilievo speciale: 1. organizzazione della viabilità operatori / mezzi "nell'insieme" nave- banchina - depositi 2. sicurezza degli accessi alla nave e delle scale di salita/discesa alle stive 3. sicurezza nelle operazioni da compiere al di sopra dei container 4. procedure di contenimento dell'esposizione a polveri nella movimentazione di merci che emettono polveri , sulle banchine, nei piazzali di carico e presso i depositi Gli interventi di prevenzione/vigilanza , realizzati in collaborazione con l'autorità Portuale, mirano ad ottenere modifiche positive in termini di procedure per ogni singola nave "in lavorazione 1. sicurezza nelle operazioni da compiere al di sopra dei container , uso di dispositivi anticaduta o di sistemi di sicurezza equivalenti in tutte le fasi di lavoro , anche se di breve durata in cui esiste il rischio di caduta dall'alto 2. procedure di contenimento dell'esposizione a polveri nella movimentazione di merci che emettono polveri , sulle banchine, nei piazzali di carico e presso i depositi 3. Corretto utilizzo degli indicatori prescelti per il monitoraggio del progetto ♦ : analisi degli infortuni ( Frequenza, gravità) per le tipologie significative ( 1-3); ♦ variazioni rispetto ai dati osservati precedentemente all'intervento di progetto ♦ Dati significativi di rilevazioni dell'esposizione a polveri nelle operazioni portuali (4) , variazioni rispetto ai dati osservati precedentemente all'intervento di progetto. Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) Successivamente a breve termine saranno condotte verifiche sul campo mirate soprattutto a 4 imprese ,per un complessivo di circa 250 dipendenti ( 1/4 del totale degli addetti alle operazioni di movimentazione merci a Venezia) , nelle quali il sistema di rappresentanza previsto dal decreto 626 è ben operativo; presso queste imprese gli indicatori assunti come base di analisi per stabilire il raggiungimento degli obiettivi di progetto consentono una osservazione specifica delle modifiche intervenute, per tutte le problematiche di cui ai punti 1-4. Un fattivo contributo allo svolgimento del progetto deriva dall'attività dei Gruppi di Studio " Prevenzione cadute dall'alto", "Analisi statistica degli infortuni" e "Polveri in ambiente di lavoro” , promossi dal Comitato di Igiene e Sicurezza istituito con Ordinanza Autorità Portuale Venezia n. 86 del 7 ottobre 1999, cui partecipano oltre a numerosi tecnici anche SPP delle imprese portuali , rappresentanti sindacali e RLS. 3.4. LA SORVEGLIANZA ED IL MONITORAGGIO DEGLI INCIDENTI AL PETROLCHIMICO: ATTIVITÀ DI PREVENZIONE DELLO SPISAL (Dr. Giancarlo Magarotto, P.I. Livio Scatto) Eventi anomali ed incidenti di piccole dimensioni , quali fughe di sostanze tossiche, spanti e incendi, che non determinano danni a cose e persone, sono stati considerati a lungo fenomeni connaturati agli impianti petrolchimici e pertanto ineliminabili. Questo modo di pensare è oggi superato da una nuova sensibilità nell’impresa e nella comunità lavorativa e sociale, infatti non si accetta più l’ineluttabilità di questi eventi. Inoltre l’evoluzione della tecnologia e dei sistemi di prevenzione consentono oggi di disporre di impianti più sicuri ed affidabili di un tempo. Pur esistendo nell’azienda petrolchimica notevoli elementi di complessità, legati ad esempio alla difficoltà di controllare costantemente le migliaia di valvole, raccordi e tubazioni, è attualmente possibile eliminare gli eventi anomali o quanto meno ridurne significativamente la probabilità di accadimento e la gravità delle loro conseguenze. L’Azienda ULSS 12 Veneziana ha affrontato questa problematica sorvegliando, tramite il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Figura 1 - Eventi anomali - Incidenti con rischio chimico in area petrolchimico 1998-2000 : DISTRIBUZIONE PER AZIENDA Ambienti di Lavoro (Spisal), gli eventi anomali e gli incidenti chimici in area petrolchimico. L’attività di monitoraggio, svolta in modo sistematico dal 1998, ha 1% 2% registrato 24% in complessivamente questi 94 primi eventi due anni, la cui distribuzione per azienda, ambiente coinvolto ( AUSIMONT 1% ENICHEM 72% 3VCPM EVC italia MONTEFIBRE Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) illustrate nelle figure 1 e 2) evidenzia che in 33 casi si è trattato di ambiente di lavoro. Le principali cause dei fenomeni (illustrate nella figura 3) sono legate non solo ai fattori più difficilmente prevedibili ed eliminabili, quali le perdite lungo le linee, ma con discreta frequenza sono relative a fattori impiantistici, organizzativi e comportamentali che possono essere rimossi con specifiche azioni preventive. Il lavoro compiuto dallo SPISAL non si è limitato ovviamente alla registrazione degli eventi negativi e delle loro cause ma, attraverso interventi sul campo ed approfondite indagini, ha permesso di definire le misure correttive o di miglioramento che devono essere adottate nei casi specifici. Figura 2- Eventi anomali - Incidenti con rischio chimico in area petrolchimico 1998-2000 : AMBIENTI COINVOLTI 4% 32% ambiente di lavoro ambiente esterno 64% laguna fognatura Particolare importanza ha inoltre assunto il fatto che le soluzioni di prevenzione adottate a seguito di uno specifico evento, sono state gradualmente applicate a situazioni analoghe presenti nella stessa azienda e anche in altre aziende. Per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione sono risultati di particolare importanza il confronto instauratosi con gli esperti aziendali della prevenzione e la partecipazione attiva e costante dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Questa metodologia di lavoro ha stimolato le aziende del petrolchimico ad assumere un ruolo di autoverifica sviluppando azioni autonome di prevenzione ed ha contribuito alla definizione di soluzioni innovative ispirate alla migliore tecnologia disponibile e al miglioramento della qualità delle condizioni di lavoro. La sorveglianza e il monitoraggio dello SPISAL è costante non solo per quanto attiene lo svolgimento dell’attività di prevenzione ma anche per ridurre degli eventi anomali e degli incidenti con rischio chimico. Le misure di prevenzione promosse dallo SPSAL dal 1998 al 2000 hanno riguardato tre diversi ambiti: 1. Provvedimenti tecnici atti a limitare il rischio e l'esposizione dei lavoratori: installazione di reti di monitoraggio ambientale per la precoce individuazione di concentrazioni anomale di inquinanti nell'ambiente di lavoro (rete di monitoraggio anidride solforosa nel parco zolfo reparto AS 2 Enichem) adeguamenti e miglioramento delle reti di monitoraggio già esistenti con riduzione delle soglie di preallarme ed allarme (rete di monitoraggio acido fluoridrico reparti FO Ausimont) installazione di sensori di gas, a monte delle prese d'aria degli impianti di ventilazione condizionamento, in grado di segnalare situazioni di allarme, fughe di sostanze chimiche e tramite particolari attuatori di bloccare i ventilatori di aspirazione dell'aria esterna per il monitoraggio predittivo della qualità dell'aria nelle sale quadri dei reparti CV 24 dell'EVC, AC1 dell'Enichem, FO dell'Ausimont, AT8/AT 13 della Montefibre: 2. Provvedimenti per migliorare gli standard di sicurezza ed affidabilità degli impianti, sulla base delle migliori tecnologie disponibili: installazione sugli impianti di ventilazione e condizionamento delle sale quadri dei reparti (CV 24, AC1, FO, AT8 /AT 13) di depuratori d'aria ad alta efficienza ed a largo spettro di Figura 3- Eventi anomali - Incidenti con rischio chimico in area petrolchimico 19982000 : PRINCIPALI CAUSE DEGLI EVENTI ACCADUTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO sistemi sicurezza, attrezzature inadeguate 12% anomalie strumentali 12% 12% 46% 18% errate manovre, non rispetto procedure perdite da flange, guaine ecc. principi d'incendio abbattimento di inquinanti esterni pressurizzazione delle sale quadri con interventi strutturali di miglioramento degli ambienti con sostituzione di serramenti a miglior tenuta, creazione di bussole di separazione, installazione di dispositivi di mantenimento della pressione positiva verso l'esterno (pressostati, bilanciamento dei flussi) installazione di dispositivi di regolazione e controllo delle condizioni microclimatiche limitazione d'inquinamento dell'aria indor con controllo e segregazione degli inquinanti alla fonte (reparto AT 13 Montefibre) verifica del posizionamento delle prese d'aria esterne installate il più lontano possibile da fonti d'inquinanti come scarichi di valvole di sicurezza, camini altri impianti (innalzamento di alcuni camini dell'impianto AT 8) istituzione di registri di impianto e manutenzione 3. Provvedimenti per migliorare e correggere aspetti organizzativi e comportamentali: revisione di alcune procedure operative e di sicurezza, permessi di lavoro esistenti prescrizione di installazione di unità di decontaminazione di emergenza per il personale di esercizio e di manutenzione, strutturate con servizi igienico assistenziali distinti in zona nera (sporca) e zona bianca (pulita) localizzate baricentricamente agli impianti e nelle aree più a rischio ulteriore formazione del personale a seguito delle esperienze acquisite e degli interventi effettuati 3.5 ATTIVITÀ DI VIGILANZA INTEGRATA NEL COMPARTO EDILE EX ART. 70 L.448/99 (Ing. Pier Maria Jagher, Arch. Cipriano Bortolato, Arch Luigi Mazzuia) Nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2000 il gruppo di lavoro “comparto edile” di questo servizio, è stato coinvolto nell’attività di vigilanza integrata, che ha interessato cantieri ed imprese edili operanti nel territorio di nostra competenza. Gli interventi effettuati congiuntamente con personale della Direzione Provinciale del Lavoro,Guardia di Finanza, INAIL e INPS, si sono svolti seguendo le procedure operative di seguito indicate: Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) ¾ accertamento da parte della Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro presso la sede legale-amministrativa della ditta e sopralluogo presso i cantieri di SPSAL, INAIL e INPS ; ¾ accertamento documentale, da parte di tutti gli enti presso la sede amministrativa della ditta; ¾ riunione di coordinamento e redazione del verbale congiunto. Le aziende sottoposte ad accertamento sono state 7 per un totale di 8 cantieri visitati. In tre casi sono state riscontrate carenze della normativa antinfortunistica che sono state eliminate impartendo distinti atti di prescrizione. In tale contesto tutte le imprese sono state controllate sotto il profilo degli adempimenti inerenti alla valutazione dei rischi e gli obblighi di cui al DLgs 626/94 e nel contempo sono stati presi in considerazione,per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza e salute sul lavoro,i rapporti contrattuali con altre imprese presenti nei cantieri. Risultati Le dimensioni dell’ impresa media controllata, si colloca nella fascia di addetti compresa tra 10 e 50 unità, i cantieri attivi nel territorio di nostra competenza sono risultati mediamente di modesta entità. Le condizioni di sicurezza dei cantieri visitati nel loro complesso sono risultate accettabili (solo in tre casi si è dovuto ricorrere all’atto prescrittivo). Per quanto concerne l’adempimento formale degli obblighi imposti dal Dlgs 626/94, tutte le aziende risultano aver attuato il processo di valutazione e gli obblighi imposti dalla normativa di prevenzione. I controlli effettuati dai colleghi degli altri enti, hanno invece fatto rilevare una situazione meno accettabile per quanto concerne gli aspetti contrattuali e contributivi del personale impiegato, anche perché — a seguito affidamento di lavori in subappalto — sono state coinvolte altre imprese oltre a quelle inizialmente oggetto di controllo. Conclusioni Si ritiene che complessivamente l’esperienza sia stata positiva anche se si riconosce che dal punto di vista dell’impatto sulle aziende, un controllo di questo tipo non sia stato piacevole. Tuttavia si ritiene che il confronto diretto e di collaborazione tra i vari enti — su aspetti e problematiche di diversa competenza, ma che sono comunque collegati tra loro — possa diventare nel futuro uno strumento utile per tutti, sia per il datore di lavoro che potrà trovare un trattamento e un confronto più omogeneo con gli enti di controllo, sia per gli enti stessi. Nell’ottica del miglioramento e ottimizzazione degli interventi si consiglia per il futuro di indirizzare l’attività di vigilanza a partire dai cantieri, più che dalle imprese, utilizzando lo strumento delle notifiche preliminari, disponibili sia presso il ns. servizio che presso la Direzione Provinciale del Lavoro. Quello che infatti è emerso con maggiore rilevanza durante gli accertamenti, è stata come già ribadito, la modesta entità dei lavori in corso nei cantieri visitati, che contavano la presenza media di 2-3 addetti. 3.6. SPERIMENTAZIONE DI UN MODELLO DI REGISTRO REGIONALE Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) DEI MESOTELIOMI (Dr.ssa Maria Nicoletta Ballarin) E’ stato istituito il gruppo di lavoro in data 23 ottobre 2000 con i compiti di seguire tutti i lavori preliminari per l’istituzione del registro dei mesoteliomi del Veneto presso lo Spisal di Padova e per la successiva gestione a livello territoriale dei casi di mesoteliomi dell’ULSS 12 professionali e non. Sono state effettuate 3 riunioni a livello provinciale per definire le strategie operative. Nel corso delle riunioni è stato deciso di utilizzare i dati disponibili presso gli SPISAL nelle indagini di mesotelioma professionale condotte prima del 31-12-99. Lo SPSAL di Padova ha elaborato in collaborazione con il Dott. Enzo Merler una scheda di sintesi per la compilazione di tali dati. Per il ns Servizio è stata compilata per ciascun caso di indagine condotta per l’ULSS 12 Veneziana una scheda specifica ed è stata inviata dopo archiviazione informatica allo SPSAL di Padova sede del COR. L’archiviazione informatica si è resa necessaria per la numerosità dei casi trattati (60). Il Dott. Enzo Merler ha provveduto alla parziale integrazione dei dati disponibili presso il servizio con altri di sua conoscenza. Tale casistica viene incrementata di giorno in giorno con l’invio di elenchi di segnalazione di ricovero per mesotelioma pleurico in Ospedali della ns U.L.S.S. in base alle schede di dimissione ospedaliera richieste a livello regionale. E’ stata analizzata la casistica relativa ai casi indagati dallo Spisal (allegato ?) 3.7. PREVENZIONE NELLA CANTIERISTICA NAVALE L'obiettivo di favorire e d accrescere l'autovalutazione aziendale degli infortuni è stato sostenuto con l'invio per posta elettronica del file di gestione alle imprese del progetto. Il Documento informativo preliminare per i lavoratori del settore dal titolo SICUREZZA TRA GLI SCAFI è disponibile in italiano inglese e croato e a, breve, anche in lingua bengalese. Nel corso del primo semestre 2001 sono iniziati gli interventi nelle aziende "capofila" scelte in tutti e tre i cantieri navali del nostro territorio e per le principali tipologie produttive delle costruzioni navali Sono state selezionate 8 aziende per un totale di circa 200 lavoratori. Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) Il programma si avvia a conseguire i primi risultati parziali delle azioni intraprese; come effetto "rebound" è atteso anche il coinvolgimento nel programma di imprese del settore non comprese nella selezione effettuata 4.PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA SALUTE, DI ASSISTENZA Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) ED EDUCAZIONE SANITARIA PER COMUNITÀ LAVORATIVE 4.1. CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GLI ADDETTI ALLE ATTIVITÀ DI RIMOZIONE, SMALTIMENTO E BONIFICA DELL’AMIANTO - LIVELLO OPERATIVO E GESTIONALE. (Dr. Massimo Guidi) Con l'affidamento alla ULSS 12 del centro regionale di riferimento per lo svolgimento dei corsi amianto sono state effettuate riunioni con i responsabili e gli operatori degli Spisal delle provincie di Venezia e Treviso a seguito dei quali sono stati definiti il progetto didattico, le modalità d'effettuazione delle lezioni teoriche e pratiche, i sistemi di verifica dell'apprendimento. Con l'introduzione della nuova normativa sulle navi, incapsulanti e fibre alternative si è provveduto ad aggiornare il materiale didattico e i tests di laboratorio per i corsi Regionali. E' stata attivata la segreteria organizzativa dei corsi che provvede anche alla predisposizione degli attestati e della rendicontazione dell'attività e degli aspetti economico-finanziari. Sono stati realizzati regolarmente i corsi operativi e gestionali. E' stato elaborato il progetto di libro di testo "la bonifica dei materiali contenenti amianto" per i soggetti da formare, con la stesura della bozza del fascicolo" criteri e procedure" e la preparazione di un CD contenente in ipertesto la legislazione in materia di sicurezza, igiene, amianto e rifiuti. Nel corso del 2000 è stato prodotto il materiale didattico è stato allestito il laboratorio ove eseguire le dimostrazioni pratiche sono stati realizzati 10 corsi livello operativo con una durata di 30 ore ciascuno, con una partecipazione di 269 persone e 3 corsi a livello gestionale con la durata di 50 ore con una partecipazione di 71 persone. Dall'inizio dei corsi complessivamente sono stati formate 475 persone per il livello operativo e 145 per il livello gestionale con il rilascio di 612 Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) attestati di abilitazione pari al 98% dei partecipanti; 8 partecipanti che non hanno superato l'esame finale. E' stata realizzata la bozza definitiva del fascicolo " criteri e procedure" ed è stato raccolto il materiale legislativo da inserire nel CD. Le attività svolte hanno fornito un contributo notevole alla realizzazione di fondamentali azioni previste dal progetto regionale amianto di cui alla DGR 5093/98 e2811/99 e relativi aggiornamenti. Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) 5.RELAZIONI A CONVEGNI Sono state elaborate le seguenti relazioni a convegni nell’arco dell’anno 2000: ♦ 2000: Anno della sicurezza per una nuova civiltà del lavoro. Provincia di Venezia 29-52000. Il contributo dello SPISAL per una prevenzione basata sull’evidenza. ♦ Sicurezza nei cantieri. Ordine degli ingegneri della Provincia di Venezia ♦ Seminario sulla sicurezza FLAEI-CISL Regione Veneto 13-3-00 ♦ Settimana europea 2000 per la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Comune di Marcon, 19-10-2000: Contributo dei servizi di Prevenzione e Sicurezza delle ASL nello sviluppo di una rete territoriale di prevenzione. ♦ 63° congresso nazionale SIMLII. Sorrento, 8-11 novembre 2000. Organizzazione dei servizi di medicina del lavoro pubblici e privati. Stato attuale e prospettive future. Folia Med. 71(1) 51-70, 2000 ♦ Settimana europea 2000 per la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Comune di Marcon, 20-10-2000:lavoro e disturbi lombari: rilevazione e trattamenti.. ♦ Rischi di disturbi del rachide nel personale infermieristico. Notiziario Sicurezza 11 novembre 2000. Formattato: Bordo: Superiore: (Nessun bordo), Inferiore: (Nessun bordo) 6. CONCLUSIONI E PROGRAMMA DI LAVORO 2000-2001 Entro il 2001 si mantiene l’obiettivo primario di portare a termine il processo di miglioramento della qualità del lavoro avviato nel 1998, in particolare si intende concludere e rendere operative: la riorganizzazione del Servizio attraverso una precisa individuazione delle funzioni e compiti degli operatori definendo le relative responsabilità e gli ambiti di autonomia; le procedure di lavoro per le principali attività del servizio; il sistema informatizzato per la gestione dei dati di attività; l’avvio di un programma di formazione e di aggiornamento del personale in sintonia con i piani di lavoro aziendali e regionali Oltre a mantenere il livello di efficienza per le attività ordinarie, nel biennio 2000-2001 andranno realizzati i 14 sotto elencati progetti mirati al raggiungimento dell’obiettivo 19 “attuazione degli obiettivi minimi di attività previsti dal piano triennale per la tutela della salute in ambiente di lavoro adottato con DGRV 5083 del 28.12.98” 1. Le indagini per infortuni sul lavoro 2. Le indagini per malattie professionali 3. Ambulatorio di medicina del lavoro 4. Valutazione delle notifiche di nuovi insediamenti produttivi 5. Valutazione delle notifiche dei piani di bonifica amianto 6. Monitoraggio applicazione D.Lgs 626/94 7. Promozione della salute per gli apprendisti 8. Corsi di formazione per gli addetti alla bonifica amianto 9. Vigilanza nel comparto delle costruzioni 10. Prevenzione dei rischi lavorativi nel comparto metalmeccanico 11. Prevenzione nella cantieristica navale 12. Prevenzione del rischio cancerogeno nel comparto chimico 13. Prevenzione nel lavoro portuale 14. Sorveglianza e assistenza sanitaria per i lavoratori ex esposti a cvm Un particolare impegno andrà sviluppato, nel corso del 2000-2001, affinché l’opera di assistenza ed informazione nei confronti del mondo del lavoro, che già costituisce una parte rilevante dell’attività del Servizio, sia resa più fruibile all’utenza attraverso una maggiore circolazione delle informazioni sulle buone pratiche di prevenzione. Lo sviluppo di un sistema di lavoro basato sul rispetto di programmi aziendali e regionali opportunamente monitorati consente di definire in modo appropriato le richieste di investimenti e di risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi medesimi. Per questo motivo ci si attende una positiva e pronta risposta alle richieste di acquisto, aggiornamento o sostituzione di beni, attrezzature, arredi, nonché l’assegnazione di adeguati incentivi al personale in rapporto ai risultati ottenuti. Nel corso del 1999 sono anche emerse alcune criticità rispetto a quanto definito nel programma triennale che dovranno essere affrontate e superate al più presto. Rimane tuttora da acquisire la stabile e pronta collaborazione di strutture di riferimento per l’igiene e la tossicologia industriale necessarie per l’effettuazione di accertamenti e misure per valutazioni del rischio chimico. Va anche sottolineato come lo svolgimento delle attività di polizia giudiziaria richieda di poter disporre di una consulenza giuridico-legale specializzata in materia di igiene e sicurezza del lavoro. IL DIRIGENTE RESPONSABILE Dr. Giancarlo Magarotto ALLEGATI PRINCIPALI MATERIALI INFORMATIVI PRODOTTI DAL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO (AGGIORNAMENTO 2001) ARGOMENTO TITOLO TIPO PORTO MARGHERA 1975/80: UN SERVIZIO NEL TESTO TERRITORIO AMBIENTE DI LAVORO E SALUTE: PRIMI TESTO RISULTATI DI INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE NELLA POPOLAZIONE LAVORATIVA DI PORTO MARGHERA CEREALI SFARINATI CEREALI E SFARINATI: RISCHI, PATOLOGIA E ATTI CONVEGNO STRATEGIE PREVENTIVE NELLA REALTA' INDUSTRIALE ED ARTIGIANALE OPUSCOLO INDUSTRIA DEL LA PROTEZIONE DEGLI OCCHI DALLE VETRO RADIAZIONI EMESSE DAL VETRO FUSO LINEE OPERATIVE PER LA SALUTE E LA OPUSCOLO SICUREZZA DEL LAVORO NEL COMPARTO DEL VETRO LAVORATO A MANO VIDEO AMIANTO LA DEMOLIZIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO (video premiato) VIDEO MINERALI, MATERIE PRIME, MANUFATTI IN AMIANTO (non in vendita) PROCEDURE PER LA DEMOLIZIONE DEI VIDEO MATERIALI CONTENENTI AMIANTO (non in vendita) ERGONOMIA MAL DI SCHIENA…CHE FARE (in vendita c/o VIDEO SPISAL ULSS 12) VIDEO MAL DI SCHIENA…CHE FARE: LA MOVIMENTAZIONE DEL MALATO (non in vendita) MAL DI SCHIENA…CHE FARE: ESERCIZI (non in VIDEO vendita) VIDEOTERMINALI IL LAVORO D'UFFICIO: PARLIAMO DI VDT PIEGHEVOLE (disponibile a richiesta) ALBERGHI SICUREZZA E QUALITA' NEGLI ALBERGHI ATTI CONVEGNO IMMIGRAZIONE E LAVORARE IN ITALIA: LA SALUTE E ATTI SICUREZZA SUL SICUREZZA DEI LAVORATORI IMMIGRATI CONVEGNO LAVORO PETROLCHIMICO ANNO 1980 1990 1992 1992 1995 1996 1996 1996 1996 1996 1996 1998 1997 1997 ASSISTENZA/ APPRENDISTI E MINORI: INFORMAZIONI PER INFORMAZIONE PER ACCESSO E MODALITA’ VISITA MEDICA VARI SETTORI LAVORATIVI LAVORO SICURO NEL SETTORE MECCANICO LAVORO SICURO IN PANIFICIO, PASTICCERIA ED IN RISTORANTE/BAR LAVORO SICURO NEL SETTORE ABBIGLIAMENTO-PULISECCO LAVORO SICURO NEL SETTORE ALBERGHIERO LAVORO SICURO NEGLI UFFICI LAVORO SICURO NEL SETTORE EDILE E RESTAURO LAVORO SICURO NEL SETTORE ESTETICOPARRUCCHIERI LAVORO SICURO NEL SETTORE OPERATORI SCOLASTICI LAVORO SICURO IN FALEGNAMERIA ED IN CANTIERISTICA NAVALE DERMATOSI PROFESSIONALI: NOTE DI PREVENZIONE PER I LAVORATORI CHECK LIST VDT INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI SETTORE EDILE PATOLOGIE AMIANTO CORRELATE: MESOTELIOMI PIEGHEVOLI (disponibili richiesta) OPUSCOLO (disponibile richiesta) COME DIFENDERSI DALLA SCABBIA : NOTE DI OPUSCOLO PREVENZIONE PER I LAVORATORI (disponibile richiesta) ATTI SEMINARIO NAZIONALE.PRESENTAZIONE CONVEGNO PROGETTO SAFETY-CHECKS:VERSIONE ITALIANA. RISCHI LAVORATIVI,VALUTAZIONE DEL RISCHIO,LISTE DI CONTROLLO:RELAZIONI TEMATICHE RELAZIONI VIDEOTERMINALI: SALUTE, SICUREZZA, Disponibili ERGONOMIA, ED ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO richiesta INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI NELLA U.L.S.S. 12 VENEZIANA 1998 a 1999 a 1999 a 2000 1/2001 a 2/2001 PREVENZIONE NEL SETTORE EDILE ATTIVITÀ DI VIGILANZA INTEGRATA NEL SETTORE EDILE 3/2001 4/2001 MESOTELIOMI MALIGNI: ANALISI DEI CASI SEGNALATI ALLO SPISAL DELL’U.L.S.S. 12 VENEZIANA - RELAZIONE SUI CASI DIAGNOSTICATI DAL 1985 AL 2000 5/2001 SICUREZZA E PORTO PROGETTO SPISAL SALUTE SICUREZZA LAVORO AMBITO PORTUALE PETROLCHIMICO LA SORVEGLIANZA ED IL MONITORAGGIO DEGLI INCIDENTI AL PETROLCHIMICO: ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DELLO SPISAL 6/2001 7/2001