R A P P O R TO
D I S E RV I Z I O
Consuntivo 2000
A cura di
Maria Vincenza Alessandrì
Maria Nicoletta Ballarin
Pier Maria Jagher
Teresio Marchì
Roberto Montagnani
Annalisa Virgili
Giancarlo Magarotto
Servizio di
Prevenzione e
Sicurezza
degli
Ambienti di
Lavoro
U . L . S . S . 1 2 Ve n e z i a n a
D i pa r t i m e n t o d i
Prevenzione
1. CONSUNTIVO ATTIVITÀ 2000 E RELAZIONE SULLO
STATO DEL SERVIZIO
Nel corso del 2000 l’attività svolta (tabella 1 e 2) ha rispettato le indicazioni del
programma di lavoro 2000-2001 e del piano regionale triennale “Promozione della salute nei
luoghi di lavoro
TABELLA 1: ATTIVITÀ DELLO SPISAL NEL 2000
VOCI ATTIVITA’
1° trim
2° trim
3°trim
4°trim
ANNO
2000
Interventi vigilanza
55
59
70
68
252
Inchieste brevi infortuni
23
26
17
23
89
Inchieste complesse infortuni
26
15
18
24
83
inchieste malattie professionali
25
21
28
15
89
procedura 758
46
34
39
46
165
pareri nuovi insediamenti produttivi
9
19
18
22
68
valutazioni piani di lavoro amianto
62
102
67
59
290
sopralluoghi
358
367
422
358
1505
3
3
8
5
19
visite mediche
753
993
762
740
3248
vaccinazioni obbligatorie
78
135
122
90
425
accertamenti clinico-strumentali
910
932
564
760
3166
accertamenti di igiene industriale
132
135
49
131
457
certificati/autorizzazioni
16
28
40
35
119
formazione (ore di formazione)
132
184
90
72
478
indagini epidemiologiche (n° lavorator)
669
0
425
297
1391
report/relazioni
14
4
7
0
35
gestione notifiche e registri
2752
3412
4147
2133
12444
vidimazione registri infortuni
419
429
279
317
1444
commissioni medico-legali
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
tabella 2: indicatori di attività per l’anno 2000
Indicatori di Attività
Risultato anno 2000
N° sopralluoghi/n° insediamenti censiti
1505/19870x100=7,6%
N° visite mediche preventive e
periodiche/n° lavoratori censiti x 100
3267/144898x100=2,3%
N° pareri tecnici formalizzati/n° richieste
e notifiche x 100
2208/2397x100=92%
N° indagini per malattia professionale/n°
malattie professionali notificate x 100
89/87x100=102%
N° indagini infortuni gravi/n° infortuni
gravi accaduti x 100
172/762x100=22,6%
N° interventi di vigilanza/n° aziende
censite x 100
424/19870x100=2,1%
N° notifiche valutate / n° totale notifiche x
100
8350/12802x100=65,2%
L’attività svolta dal Servizio nel ha garantito complessivamente il livello di copertura
dell’anno precedente senza tuttavia raggiungere, per tutti gli ambiti di attività, gli standard
minimi indicati nel piano regionale triennale. Tale obiettivo potrà essere pienamente
realizzato attraverso incrementi di dotazione organica e con l’introduzione di adeguati
incentivi per il personale.
Sul piano organizzativo un notevole impegno è stato dedicato alla revisione
dell’organizzazione del lavoro, all’aggiornamento delle procedure di lavoro e al
miglioramento del sistema di raccolta dati di attività e di monitoraggio della stessa. Tale
impegno ha coinvolto tutti gli operatori consentendo di incrementare la qualità e l’uniformità
del lavoro e di avviare un processo di revisione di qualità che consentirà, per il futuro, di
valutare l’attività in rapporto ai risultati conseguiti.
La descrizione del fenomeno infortunistico nella nostra ULSS (ottenuta rielaborando i
dati INAIL del periodo 1987-1996, ultimi 10 anni disponibili) e l’illustrazione dei risultati
delle indagini svolte dal Servizio nei casi di infortuni mortali e gravi sono riportate nel
capitolo 2° assieme alla descrizione delle malattie professionali accadute nella ULSS
Veneziana. L’utilizzo delle informazioni correnti di fonte INAIL e l’elaborazione dei dati
raccolti con l’attività del Servizio hanno consentito di migliorare la capacità di individuare i
più rilevanti problemi di salute della popolazione lavorativa.
Le conoscenze epidemiologiche, unitamente all’individuazione delle più importanti
situazioni di rischio lavorativo presenti nel nostro territorio, hanno permesso di meglio
definire gli ambiti e le priorità di lavoro del Servizio. Su questa base, nel 1999, sono stati
attivati gruppi di lavoro multidisciplinare per iniziative di prevenzione nei comparti delle
costruzioni edili, della meccanica, della navalmeccanica e della chimica.
L’illustrazione dei piani di lavoro o il resoconto delle prime esperienze compiute è
riferito nel capitolo 3. Nello stesso capitolo sono descritti i risultati dell’attività svolta per il
controllo e la vigilanza sulle bonifiche di amianto e sugli eventi incidentali in area
petrolchimica.
Lo sviluppo di specifici progetti affidati allo Spisal della ULSS 12 dal piano regionale
triennale ha portato alla realizzazione del progetto pilota di assistenza e sorveglianza sanitaria
degli ex esposti a CVM, alla costituzione del Centro Regionale per la promozione della salute
nei luoghi di lavoro ed al progetto pilota di promozione della sicurezza e della salute del
lavoro nelle attività portuali; una sintesi di quanto finora svolto al proposito è descritta nel
capitolo 4.
Sul fronte dell’informazione e formazione (Capitolo 5), una particolare citazione
meritano la realizzazione del sito Web in collaborazione con il Comune di Venezia e i corsi
per gli addetti alle attività di rimozione e bonifica di amianto.
Il Servizio ha anche sviluppato, come è sua tradizione, l’attività sul fronte
dell’educazione alla salute; in particolare è divenuto operativo il progetto “Apprendisti e
fumo” finalizzato a favorire un atteggiamento attivo dei giovani nei confronti dei rischi legati
all’attività lavorativa e alle abitudini di vita. (Capitolo 6).
Nel capitolo 7 si traggono le conclusioni del lavoro svolto nel corso del 1999 e si
esprimono le principali valutazioni sull’esperienza evidenziando gli aspetti di criticità e le
necessità di aggiornamento del piano di lavoro 2000-2001.
2. GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
PROFESSIONALI NELL’U.L.S.S. 12 VENEZIANA
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
2.1 GLI INFORTUNI SUL LAVORO (Dr. Teresio Marchì)
Un gruppo di lavoro, appositamente costituito, ha definito le procedure di lavoro per la
gestione delle indagini per infortunio sul lavoro.
Le notifiche degli infortuni sul lavoro vengono registrate ed archiviate regolarmente.
Le procedure con la relativa modulistica sono state portate in discussione per la loro
condivisione da parte degli altri dirigenti e del Responsabile del Servizio; quindi sono state
formalizzate agli operatori.
E' stato elaborato un archivio informatico per la registrazione delle schede attività
infortuni.
Vi è stata una costante verifica dell'applicazione da parte degli operatori delle procedure
e della relativa modulistica di indagine infortuni sul lavoro al fine di uniformare le modalità di
valutazione / applicazione della normativa antinfortunistica e gli atti formali esterni costituiti
essenzialmente dai rapporti in Procura.
L'adozione e l'applicazione delle procedure ha conseguito il risultato di rendere più agili
i processi di analisi degli infortuni e omogenei gli atti formali esterni degli operatori.
Sono state portate a termine 83 indagini di infortuni gravi e 89 indagini brevi: pari al
100% di quelli segnalati.
Sono state imputate le schede attività infortuni in archivio elettronico.
Sono stati elaborati i dati infortunistici di Servizio e i dati di ULS disponibili sulla
banca dati INAIL
Nel primo trimestre 2001 vi sarà l’aggiornamento della scheda informativa per gli
infortuni sul lavoro e successivamente si avvierà la sua imputazione nel sistema informatico.
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
2.2. LE MALATTIE PROFESSIONALI (Dr. Teresio Marchì)
Nel 1° semestre 2000 un gruppo di lavoro appositamente incaricato ha elaborato una
procedura per l'effettuazione di indagini di malattia professionale che il 18/7/2000 è stata
formalizzata e portata a conoscenza degli operatori dello SPISAL e del Direttore del
Dipartimento di Prevenzione.
Nelle indagini effettuate nel periodo settembre-dicembre 2000 è stata applicata in via
sperimentale la nuova procedura.
Nell'anno 2000 è stato inoltre predisposto il software di gestione delle notifiche di
malattia professionale e di elaborazione dei dati.
Un operatore sanitario è stato incaricato della registrazione dei dati su PC; un dirigente
medico è responsabile della redazione del rapporto epidemiologico annuale; un dirigente
medico è incaricato di verificare che le indagini vengano eseguite rispettando la nuova
procedura.
1) Predisposizione e utilizzo del software di gestione delle notifiche di malattia
professionale e di elaborazione dei dati per redigere il rapporto epidemiologico annuale
2) Predisposizione e utilizzo della modulistica richiesta dalla nuova procedura
3) Nell'anno 2000 sono state effettuate 98 inchieste di malattia professionale, pari al
100% delle notificate, raggiungendo in tal modo lo standard di attività minimo richiesto dal
piano regionale triennale
4) Nel 25% delle inchieste è stata applicata in via sperimentale la nuova procedura.
Nel 1° semestre del 2001 si vuole raggiungere l'obiettivo di applicazione della nuova
procedura nel 100% delle inchieste di malattia professionale
3. PARTECIPAZIONI A PROGETTI DEL PIANO REGIONALE
2000-2001 E GRUPPI DI LAVORO SPSAL
Nello schema successivo vengono illustrati le risorse del servizio impegnate nei vari
progetti regionali e nei lavori di gruppo organizzati all’interno del servizio.
PROGETTI
REGIONALI
SPSAL CAPOFILA
REFERENTE
COMPONENTI GRUPPO DI
LAVORO REGIONALE
Ex esposti CVM
13
Marchì
Ex esposti amianto
20
Ballarin,
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
Registro mesoteliomi
16
Ballarin
Progetto edilizia
22
Bortolato
Progetto metalmeccanica
6
Ballarin
Progetto inserimento
lavorativo giovani
1
Alessandrì
Progetto scuole
1
Perelli
Progetto Centro WHP
12
Marchì, Mometti
Progetto Amianto
(PRAV)
16
Guidi
Progetto Porto
12
Progetto strutture sanitarie
20
-
Progetto categorie deboli
9
-
Progetto rumore
9
-
Progetto ergonomia
17
-
Progetto osservatorio
epidemiologico
7
Marchì
Progetto monitoraggio
626
4
Montagnani, Jagher
Progetto spisalnet
GRUPPI DI LAVORO
SPSAL
Montagnani
20
ULSS
Bontempi, Bortoli, Carraro, Righetto
REFERENTE
COMPONENTI GRUPPO DI
LAVORO
EDILIZIA
12
Jagher
Bortolato, Mazzuia, Barizza, Perelli,
Ballarin, Perini Jagher
METALMECCANICA
12
Ballarin
Pasqualetto, Ciriello, D’Alberton,
Groppo, Sartorello
CHIMICA
12
Alessandrì
Marchì, Guidi, Scatto, Barizza,
Veronese, Mometti
NAVALMECCANICA
12
Montagnani
Bortoli, Carraro, Righetto, Bontempi
MESOTELIOMI ED EX
ESPOSTI AMIANTO
12
Ballarin
Pasqualetto, Agostinetto, Bontempi
Nei singoli capitoli successivi sarà sinteticamente descritto lo stato di avanzamento dei
progetti e dei gruppi di lavoro.
3.1.
PROGRAMMA DI VERIFICA DELLE CONDIZIONI DI IGIENE E SICUREZZA NELLE
AZIENDE METALMECCANICHE (Dr.ssa
3.1.1. Attività ed azioni previste
Maria Nicoletta Ballarin)
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
L’attività relativa al progetto metalmeccanica per l’U.L.S.S. 12 Veneziana è sinteticamente
illustrata in allegato dove sono riportati i dati da comunicare al referente del progetto a livello
regionale Dr. C. Piz.
3.1.2. Stato di attuazione
Riepilogo delle attività svolte:
1. 10 incontri già organizzati per le ditte, gli RLS e le associazioni di categoria.
2. 13 aziende oggetto di sopralluogo.
Ai sopralluoghi hanno partecipato sempre 2 o 3 operatori appartenenti al gruppo di lavoro.
Come coordinatore di gruppo ho potuto osservare un notevole impegno da parte dei componenti del
gruppo sia nella realizzazione degli incontri informativi con le aziende che una discreta omogeneità
nella modalità di svolgimento dell’intervento di vigilanza da parte degli stessi operatori.
3.1.3. Valutazioni conclusive degli interventi di vigilanza
Le aziende che sono state oggetto del primo intervento di vigilanza programmata sono le
seguenti:
ƒ
SIRZ SpA, IMPIANTISTICA 2000, COTERMA srl, ILVA SpA , CEM GROUP srl,
BERENGO SpA, di Marghera;
ƒ
METALLICA PAVAN snc, BETTIO GROUP, BETTIO SERVICE, BETTIO TECNICA,
C.MP. PROGETTI srl di Marcon;
ƒ
L.C.M. LONGATO CARPENTERIE METALLICHE di Dese
I criteri di scelta del sopralluogo sono stati: la mancata partecipazione agli incontri
organizzati, la mancanza di informazioni sull’azienda da parte del servizio, la presenza di pregresse
indagini per malattie professionali/infortuni, n° di addetti, ecc.
In quasi tutte le aziende visitate si è potuto accertare che il progetto regionale metalmeccanica
era ben conosciuto ed il materiale illustrativo inviato era stato valutato dalle figure aziendali
direttamente interessate.
In 8 su 13 aziende (61,5%) il sopralluogo di verifica non ha evidenziato violazioni in materia
di igiene e sicurezza sul lavoro.
Le prescrizioni e/o disposizioni hanno riguardato aspetti di igiene del lavoro e di sicurezza
nelle restanti 5 aziende (prevalentemente di Marghera) come illustrato nella seguente tabella.
Sicurezza
Igiene
Formazione lavoratori
Prescrizioni
20
4
1
Disposizioni
9
4
0
La maggior parte delle aziende visitate, anche se oggetto di prescrizioni e/o disposizioni,
avevano approntato miglioramenti dei rischi lavorativi in particolare per gli aspetti di igiene del
lavoro (installazione o rifacimento di impianti di aspirazione, sostituzione di sostanze impiegate
cancerogene con altre non cancerogene, ecc.). In alcune (soprattutto aziende della zona di Marcon e
pertanto di nuova gestione) si è potuto verificare un’efficiente organizzazione ed applicazione del
D.Lgs 626/94 con rispetto non solo formale della normativa, ma con adeguata integrazione
all’ordinaria attività di lavoro.
Questo fa ritenere possibile e realizzabile anche per le altre aziende del comparto la crescita
di sensibilità e di attenzione per condizioni di lavoro sempre più sicure con la piena attivazione
delle modalità organizzative individuate dal D.Lgs. 626/94.
D’altra parte, la scarsa partecipazione agli incontri organizzati dimostrata dalla maggior parte
delle aziende e la presenza di aziende a maggior rischio nella zona di Marghera connesse anche con
l’attività del Petrolchimico fanno ritenere indispensabile la necessità di organizzare nuovi incontri
informativi per tale gruppo omogeneo.
Pertanto nel programma del 2001 si provvederà ad organizzare degli incontri specifici per
tutte le aziende metalmeccaniche ospitate presso gli stabilimenti con il coinvolgimento anche dei
responsabili del petrolchimico per favorire un miglioramento strutturale efficace dei posti del
lavoro.
3.1.4. Attività previste per il 2001
1. Almeno 2 incontri con le aziende del Petrolchimico
2. 40 aziende oggetto di intervento di vigilanza.
3. 40 questionari per monitoraggio 626/94 compilati
4. sportello informativo per le aziende sempre attivo
3.1.5. Obiettivi da raggiungere a dicembre 2001.
100% incontri aziende realizzati
100% questionari 626 compilati per ciascuna azienda visitata
10% delle aziende metalmeccaniche visitate entro dicembre 2001
3.2.
PREVENZIONE NEL SETTORE EDILE
(Ing. Pier Maria Jagher, Arch. Cipriano
Bortolato, Arch Luigi Mazzuia)
Il gruppo di lavoro, specificamente istituito ha definito la strategia di intervento della
vigilanza nei cantieri per indicare, sulla base delle linee guida definite dalla Regione, i criteri di
scelta dei cantieri da controllare e l'attribuzione ai componenti del gruppo di
funzioni
operative/organizzative al fine del raggiungimento degli obietivi previsti.
E' stato predisposto un software per l'archiviazione delle notifiche sui cui programmare la
vigilanza ed una apposita scheda per rilevazione dell'attività solta da inmputare nello stesso
software.
E' stata svolta la vigilanza integrata con l'Ispetorato Provinciale del Lavoro. (vedi cap.)
Il Servizio ha partecipato alle attività del gruppo regionale di coordinamento del progetto con
il tecnico della prevenzione C. Bortolato.
La creazione del software di gestione delle notifiche di apertura cantieri ha permesso di
disporre di uno strumento di controllo della distribuzione territoriale e tipologica dei cantieri al fine
della scelta di quelli da controllare. Delle 1531 notifiche pervenute sono state imputate nel sistema
informativo 966 notifiche per la programmazione della vigilanza. Sono state imputate le "schede
attività" svolta negli 83 canatieri complessivamente visitati in cui sono stati controllati 103 imprese
o lavoratori autonomi. Utilizzando i dati raccolti nel sistema informativo, è stata compilata la
scheda annuale di rilevazione attività inviata in Regione. Inoltre il software è stato utilizzato per la
stesura del rapporto inteno della attività. Sono stati effettuati 6 interventi di vigilanza integrata.
Copia, su supporto magnetico, dell'archivio notifiche è stata data, in due scadenze, alla
Direzione Provinciale del Lavoro che esegue vigilanza nei cantieri.
L'obiettivo di 193 cantieri, pari al 20% delle 966 notifiche selezionate non è stato raggiunto,
come del resto preventivato, in considerazione dell'insufficiente numero degli operatori del gruppo
in raffronto all'entità numerica delle notifiche pervenute.
Non è stata ancora realizzata la formazione degli operatori in quanto tale attività, che è a cura del
gruppo di coordinamento regionale , è stata rinviata al 2001. I cantieri complessivamente visitati
sono risultati qualitativamente adeguati rispetto alle molteplici variabili che caratterizzano la
produzione edilizia e la relativa distribuzione territoriale. Pertanto il criterio di selezione si è
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
dimostrato adeguato, sarà invece da incrementare, per quanto possibile, il numero di cantieri
complessivamente visitati.
La mancanza della rete informatica e l'utilizzo di computers non tecnicamente aggiornati ha
comportato qualche difficolta nell'uso del sistema di archiviazione elettronico.
3.3.
PROGETTO SPISAL SALUTE SICUREZZA LAVORO IN AMBITO PORTUALE
(Dr.
Roberto Montagnani)
Sono stati effettuati interventi di verifica "sul campo" con operatori, SPP e RLS per la
movimentazione delle tre tipologie produttive principali ( container, rinfuse , merci in collo). La
verifica specialmente mirata all'osservazione/intervento su alcuni problemi identificati come di
rilievo speciale:
1. organizzazione della viabilità operatori / mezzi "nell'insieme" nave- banchina - depositi
2. sicurezza degli accessi alla nave e delle scale di salita/discesa alle stive
3. sicurezza nelle operazioni da compiere al di sopra dei container
4. procedure di contenimento dell'esposizione a polveri nella movimentazione di merci che
emettono polveri , sulle banchine, nei piazzali di carico e presso i depositi
Gli interventi di prevenzione/vigilanza , realizzati in collaborazione con l'autorità Portuale,
mirano ad ottenere modifiche positive in termini di procedure per ogni singola nave "in lavorazione
1. sicurezza nelle operazioni da compiere al di sopra dei container , uso di dispositivi
anticaduta o di sistemi di sicurezza equivalenti in tutte le fasi di lavoro , anche se di breve
durata in cui esiste il rischio di caduta dall'alto
2. procedure di contenimento dell'esposizione a polveri nella movimentazione di merci che
emettono polveri , sulle banchine, nei piazzali di carico e presso i depositi
3. Corretto utilizzo degli indicatori prescelti per il monitoraggio del progetto
♦ : analisi degli infortuni ( Frequenza, gravità) per le tipologie significative ( 1-3);
♦ variazioni rispetto ai dati osservati precedentemente all'intervento di progetto
♦ Dati significativi di rilevazioni dell'esposizione a polveri nelle operazioni portuali (4) ,
variazioni rispetto ai dati osservati precedentemente all'intervento di progetto.
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
Successivamente a breve termine saranno condotte verifiche sul campo mirate soprattutto a 4
imprese ,per un complessivo di circa 250 dipendenti ( 1/4 del totale degli addetti alle operazioni di
movimentazione merci a Venezia) , nelle quali il sistema di rappresentanza previsto dal decreto 626
è ben operativo; presso queste imprese gli indicatori assunti come base di analisi per stabilire il
raggiungimento degli obiettivi di progetto consentono una osservazione specifica delle modifiche
intervenute, per tutte le problematiche di cui ai punti 1-4.
Un fattivo contributo allo svolgimento del progetto deriva dall'attività dei Gruppi di Studio "
Prevenzione cadute dall'alto", "Analisi statistica degli infortuni" e "Polveri in ambiente di lavoro” ,
promossi dal Comitato di Igiene e Sicurezza istituito con Ordinanza Autorità Portuale Venezia n.
86 del 7 ottobre 1999, cui partecipano oltre a numerosi tecnici anche SPP delle imprese portuali ,
rappresentanti sindacali e RLS.
3.4. LA SORVEGLIANZA ED IL MONITORAGGIO DEGLI INCIDENTI AL PETROLCHIMICO:
ATTIVITÀ DI PREVENZIONE DELLO SPISAL (Dr. Giancarlo Magarotto, P.I. Livio
Scatto)
Eventi anomali ed incidenti di piccole dimensioni , quali fughe di sostanze tossiche, spanti e
incendi, che non determinano danni a cose e persone, sono stati considerati a lungo fenomeni
connaturati agli impianti petrolchimici e pertanto ineliminabili. Questo modo di pensare è oggi
superato da una nuova sensibilità nell’impresa e nella comunità lavorativa e sociale, infatti non si
accetta più l’ineluttabilità di questi eventi. Inoltre l’evoluzione della tecnologia e dei sistemi di
prevenzione consentono oggi di disporre di impianti più sicuri ed affidabili di un tempo. Pur
esistendo nell’azienda petrolchimica notevoli elementi di complessità, legati ad esempio alla
difficoltà di controllare costantemente le migliaia di valvole, raccordi e tubazioni, è attualmente
possibile eliminare gli eventi anomali o quanto meno ridurne significativamente la probabilità di
accadimento e la gravità delle loro conseguenze.
L’Azienda ULSS 12 Veneziana ha affrontato questa problematica sorvegliando, tramite il
Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli
Figura 1 - Eventi anomali - Incidenti con rischio chimico in
area petrolchimico 1998-2000 : DISTRIBUZIONE PER
AZIENDA
Ambienti di Lavoro (Spisal), gli eventi
anomali e gli incidenti chimici in area
petrolchimico. L’attività di monitoraggio,
svolta in modo sistematico dal 1998, ha
1%
2%
registrato
24%
in
complessivamente
questi
94
primi
eventi
due
anni,
la
cui
distribuzione per azienda, ambiente coinvolto (
AUSIMONT
1%
ENICHEM
72%
3VCPM
EVC italia
MONTEFIBRE
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
illustrate nelle figure 1 e 2) evidenzia che in 33 casi si è trattato di ambiente di lavoro.
Le principali cause dei fenomeni (illustrate nella figura 3) sono legate non solo ai fattori più
difficilmente prevedibili ed eliminabili, quali le perdite lungo le linee, ma con discreta frequenza
sono relative a fattori impiantistici, organizzativi e comportamentali che possono essere rimossi con
specifiche azioni preventive. Il lavoro compiuto dallo SPISAL non si è limitato ovviamente alla
registrazione degli eventi negativi e delle loro cause ma, attraverso interventi sul campo ed
approfondite indagini, ha permesso di definire le misure correttive o di miglioramento che devono
essere adottate nei casi specifici.
Figura 2- Eventi anomali - Incidenti con rischio chimico in area
petrolchimico 1998-2000 : AMBIENTI COINVOLTI
4%
32%
ambiente
di lavoro
ambiente
esterno
64%
laguna
fognatura
Particolare importanza ha inoltre assunto il fatto che le soluzioni di prevenzione adottate a
seguito di uno specifico evento, sono state gradualmente applicate a situazioni analoghe presenti
nella stessa azienda e anche in altre aziende.
Per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione sono risultati di particolare importanza il
confronto instauratosi con gli esperti aziendali della prevenzione e la partecipazione attiva e
costante dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Questa metodologia di lavoro ha
stimolato le aziende del petrolchimico ad assumere un ruolo di autoverifica sviluppando azioni
autonome di prevenzione ed ha contribuito alla definizione di soluzioni innovative ispirate alla
migliore tecnologia disponibile e al miglioramento della qualità delle condizioni di lavoro. La
sorveglianza e il monitoraggio dello SPISAL è costante non solo per quanto attiene lo svolgimento
dell’attività di prevenzione ma anche per ridurre degli eventi anomali e degli incidenti con rischio
chimico.
Le misure di prevenzione promosse dallo SPSAL dal 1998 al 2000 hanno
riguardato tre diversi ambiti:
1. Provvedimenti tecnici atti a limitare il rischio e l'esposizione dei lavoratori:
‰
installazione di reti di monitoraggio ambientale per la precoce individuazione di concentrazioni
anomale di inquinanti nell'ambiente di lavoro (rete di monitoraggio anidride solforosa nel parco
zolfo reparto AS 2 Enichem)
‰
adeguamenti e miglioramento delle reti di monitoraggio già esistenti con riduzione delle soglie
di preallarme ed allarme (rete di monitoraggio acido fluoridrico reparti FO Ausimont)
‰
installazione di sensori di gas, a monte delle prese d'aria degli impianti di ventilazione condizionamento, in grado di segnalare situazioni di allarme, fughe di sostanze chimiche e
tramite particolari attuatori di bloccare i ventilatori di aspirazione dell'aria esterna per il
monitoraggio predittivo della qualità dell'aria nelle sale quadri dei reparti CV 24 dell'EVC, AC1
dell'Enichem, FO dell'Ausimont, AT8/AT 13 della Montefibre:
2. Provvedimenti per migliorare gli standard di sicurezza ed affidabilità degli impianti, sulla
base delle migliori tecnologie disponibili:
‰
installazione sugli impianti di ventilazione e condizionamento delle sale quadri dei reparti (CV
24, AC1, FO, AT8 /AT 13) di depuratori d'aria ad alta efficienza ed a largo spettro di
Figura 3- Eventi anomali - Incidenti con rischio chimico in area petrolchimico 19982000 : PRINCIPALI CAUSE DEGLI EVENTI ACCADUTI NELL’AMBIENTE DI
LAVORO
sistemi sicurezza,
attrezzature inadeguate
12%
anomalie strumentali
12%
12%
46%
18%
errate manovre, non rispetto
procedure
perdite da flange, guaine
ecc.
principi d'incendio
abbattimento di inquinanti esterni
‰
pressurizzazione delle sale quadri con interventi strutturali di miglioramento degli ambienti con
sostituzione di serramenti a miglior tenuta, creazione di bussole di separazione, installazione di
dispositivi di mantenimento della pressione positiva verso l'esterno (pressostati, bilanciamento
dei flussi)
‰
installazione di dispositivi di regolazione e controllo delle condizioni microclimatiche
‰
limitazione d'inquinamento dell'aria indor con controllo e segregazione degli inquinanti alla
fonte (reparto AT 13 Montefibre)
‰
verifica del posizionamento delle prese d'aria esterne installate il più lontano possibile da fonti
d'inquinanti come scarichi di valvole di sicurezza, camini altri impianti (innalzamento di alcuni
camini dell'impianto AT 8)
‰
istituzione di registri di impianto e manutenzione
3. Provvedimenti per migliorare e correggere aspetti organizzativi e comportamentali:
‰
revisione di alcune procedure operative e di sicurezza, permessi di lavoro esistenti
‰
prescrizione di installazione di unità di decontaminazione di emergenza per il personale di
esercizio e di manutenzione, strutturate con servizi igienico assistenziali distinti in zona nera
(sporca) e zona bianca (pulita) localizzate baricentricamente agli impianti e nelle aree più a
rischio
‰
ulteriore formazione del personale a seguito delle esperienze acquisite e degli interventi
effettuati
3.5 ATTIVITÀ DI VIGILANZA INTEGRATA NEL COMPARTO EDILE EX ART. 70 L.448/99
(Ing. Pier Maria Jagher, Arch. Cipriano Bortolato, Arch Luigi Mazzuia)
Nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2000 il gruppo di lavoro “comparto edile” di
questo servizio, è stato coinvolto nell’attività di vigilanza integrata, che ha interessato cantieri ed
imprese edili operanti nel territorio di nostra competenza.
Gli interventi effettuati congiuntamente con personale della Direzione Provinciale del
Lavoro,Guardia di Finanza, INAIL e INPS, si sono svolti seguendo le procedure operative di
seguito indicate:
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
¾ accertamento da parte della Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro presso la sede
legale-amministrativa della ditta e sopralluogo presso i cantieri di SPSAL, INAIL e INPS ;
¾ accertamento documentale, da parte di tutti gli enti presso la sede amministrativa della ditta;
¾ riunione di coordinamento e redazione del verbale congiunto.
Le aziende sottoposte ad accertamento sono state 7 per un totale di 8 cantieri visitati.
In tre casi sono state riscontrate carenze della normativa antinfortunistica che sono state
eliminate impartendo distinti atti di prescrizione. In tale contesto tutte le imprese sono state
controllate sotto il profilo degli adempimenti inerenti alla valutazione dei rischi e gli obblighi di cui
al DLgs 626/94 e nel contempo sono stati presi in considerazione,per quanto riguarda gli aspetti di
sicurezza e salute sul lavoro,i rapporti contrattuali con altre imprese presenti nei cantieri.
Risultati
Le dimensioni dell’ impresa media controllata, si colloca nella fascia di addetti compresa tra
10 e 50 unità, i cantieri attivi nel territorio di nostra competenza sono risultati mediamente di
modesta entità. Le condizioni di sicurezza dei cantieri visitati nel loro complesso sono risultate
accettabili (solo in tre casi si è dovuto ricorrere all’atto prescrittivo). Per quanto concerne
l’adempimento formale degli obblighi imposti dal Dlgs 626/94, tutte le aziende risultano aver
attuato il processo di valutazione e gli obblighi imposti dalla normativa di prevenzione.
I controlli effettuati dai colleghi degli altri enti, hanno invece fatto rilevare una situazione
meno accettabile per quanto concerne gli aspetti contrattuali e contributivi del personale impiegato,
anche perché — a seguito affidamento di lavori in subappalto — sono state coinvolte altre imprese
oltre a quelle inizialmente oggetto di controllo.
Conclusioni
Si ritiene che complessivamente l’esperienza sia stata positiva anche se si riconosce che dal
punto di vista dell’impatto sulle aziende, un controllo di questo tipo non sia stato piacevole.
Tuttavia si ritiene che il confronto diretto e di collaborazione tra i vari enti — su aspetti e
problematiche di diversa competenza, ma che sono comunque collegati tra loro — possa diventare
nel futuro uno strumento utile per tutti, sia per il datore di lavoro che potrà trovare un trattamento e
un confronto più omogeneo con gli enti di controllo, sia per gli enti stessi.
Nell’ottica del miglioramento e ottimizzazione degli interventi si consiglia per il futuro di
indirizzare l’attività di vigilanza a partire dai cantieri, più che dalle imprese, utilizzando lo
strumento delle notifiche preliminari, disponibili sia presso il ns. servizio che presso la Direzione
Provinciale del Lavoro. Quello che infatti è emerso con maggiore rilevanza durante gli
accertamenti, è stata come già ribadito, la modesta entità dei lavori in corso nei cantieri visitati, che
contavano la presenza media di 2-3 addetti.
3.6. SPERIMENTAZIONE DI UN MODELLO DI REGISTRO REGIONALE
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
DEI MESOTELIOMI (Dr.ssa Maria Nicoletta Ballarin)
E’ stato istituito il gruppo di lavoro in data 23 ottobre 2000 con i compiti di seguire tutti i
lavori preliminari per l’istituzione del registro dei mesoteliomi del Veneto presso lo Spisal di
Padova e per la successiva gestione a livello territoriale dei casi di mesoteliomi dell’ULSS 12
professionali e non. Sono state effettuate 3 riunioni a livello provinciale per definire le strategie
operative. Nel corso delle riunioni è stato deciso di utilizzare i dati disponibili presso gli SPISAL
nelle indagini di mesotelioma professionale condotte prima del 31-12-99. Lo SPSAL di Padova ha
elaborato in collaborazione con il Dott. Enzo Merler una scheda di sintesi per la compilazione di
tali dati. Per il ns Servizio è stata compilata per ciascun caso di indagine condotta per l’ULSS 12
Veneziana una scheda specifica ed è stata inviata dopo archiviazione informatica allo SPSAL di
Padova sede del COR. L’archiviazione informatica si è resa necessaria per la numerosità dei casi
trattati (60). Il Dott. Enzo Merler ha provveduto alla parziale integrazione dei dati disponibili presso
il servizio con altri di sua conoscenza. Tale casistica viene incrementata di giorno in giorno con
l’invio di elenchi di segnalazione di ricovero per mesotelioma pleurico in Ospedali della ns
U.L.S.S. in base alle schede di dimissione ospedaliera richieste a livello regionale.
E’ stata analizzata la casistica relativa ai casi indagati dallo Spisal (allegato ?)
3.7. PREVENZIONE NELLA CANTIERISTICA NAVALE
L'obiettivo di favorire e d accrescere l'autovalutazione aziendale degli infortuni è stato sostenuto
con l'invio per posta elettronica del file di gestione alle imprese del progetto. Il Documento
informativo preliminare per i lavoratori del settore dal titolo
SICUREZZA TRA GLI SCAFI è
disponibile in italiano inglese e croato e a, breve, anche in lingua bengalese.
Nel corso del primo semestre 2001 sono iniziati gli interventi nelle aziende "capofila" scelte in tutti
e tre i cantieri navali del nostro territorio e per le principali tipologie produttive delle costruzioni
navali Sono state selezionate 8 aziende per un totale di circa 200 lavoratori.
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
Il programma si avvia a conseguire i primi risultati parziali delle azioni intraprese; come effetto
"rebound" è atteso anche il coinvolgimento nel programma di imprese del settore non comprese
nella selezione effettuata
4.PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA SALUTE, DI ASSISTENZA
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
ED EDUCAZIONE SANITARIA PER COMUNITÀ LAVORATIVE
4.1. CORSI
DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GLI ADDETTI ALLE ATTIVITÀ DI
RIMOZIONE, SMALTIMENTO E BONIFICA DELL’AMIANTO - LIVELLO OPERATIVO E
GESTIONALE. (Dr. Massimo Guidi)
Con l'affidamento alla ULSS 12 del centro regionale di riferimento per lo svolgimento dei
corsi amianto sono state effettuate riunioni con i responsabili e gli operatori degli Spisal delle
provincie di Venezia e Treviso a seguito dei quali sono stati definiti il progetto didattico, le
modalità d'effettuazione delle lezioni teoriche e pratiche, i sistemi di verifica dell'apprendimento.
Con l'introduzione della nuova normativa sulle navi, incapsulanti e fibre alternative si è
provveduto ad aggiornare il materiale didattico e i tests di laboratorio per i corsi Regionali.
E' stata attivata la segreteria organizzativa dei corsi che provvede anche alla predisposizione
degli attestati e della rendicontazione dell'attività e degli aspetti economico-finanziari.
Sono stati realizzati regolarmente i corsi operativi e gestionali.
E' stato elaborato il progetto di libro di testo "la bonifica dei materiali contenenti amianto" per
i soggetti da formare, con la stesura della bozza del fascicolo" criteri e procedure"
e la
preparazione di un CD contenente in ipertesto la legislazione in materia di sicurezza, igiene,
amianto e rifiuti.
Nel corso del 2000 è stato prodotto il materiale didattico è stato allestito il laboratorio ove
eseguire le dimostrazioni pratiche sono stati realizzati 10 corsi livello operativo con una durata di
30 ore ciascuno, con una partecipazione di 269 persone e 3 corsi a livello gestionale con la durata
di 50 ore con una partecipazione di 71 persone. Dall'inizio dei corsi complessivamente sono stati
formate 475 persone per il livello operativo e 145 per il livello gestionale con il rilascio di 612
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
attestati di abilitazione pari al 98% dei partecipanti; 8 partecipanti che non hanno superato l'esame
finale.
E' stata realizzata la bozza definitiva del fascicolo " criteri e procedure" ed è stato raccolto il
materiale legislativo da inserire nel CD.
Le attività svolte hanno fornito un contributo notevole alla realizzazione di fondamentali
azioni previste dal progetto regionale amianto di cui alla DGR 5093/98 e2811/99 e relativi
aggiornamenti.
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
5.RELAZIONI A CONVEGNI
Sono state elaborate le seguenti relazioni a convegni nell’arco dell’anno 2000:
♦ 2000: Anno della sicurezza per una nuova civiltà del lavoro. Provincia di Venezia 29-52000. Il contributo dello SPISAL per una prevenzione basata sull’evidenza.
♦ Sicurezza nei cantieri. Ordine degli ingegneri della Provincia di Venezia
♦ Seminario sulla sicurezza FLAEI-CISL Regione Veneto 13-3-00
♦ Settimana europea 2000 per la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Comune di
Marcon, 19-10-2000: Contributo dei servizi di Prevenzione e Sicurezza delle ASL nello
sviluppo di una rete territoriale di prevenzione.
♦ 63° congresso nazionale SIMLII. Sorrento, 8-11 novembre 2000. Organizzazione dei
servizi di medicina del lavoro pubblici e privati. Stato attuale e prospettive future. Folia
Med. 71(1) 51-70, 2000
♦ Settimana europea 2000 per la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Comune di
Marcon, 20-10-2000:lavoro e disturbi lombari: rilevazione e trattamenti..
♦ Rischi di disturbi del rachide nel personale infermieristico. Notiziario Sicurezza 11
novembre 2000.
Formattato: Bordo:
Superiore: (Nessun bordo),
Inferiore: (Nessun bordo)
6. CONCLUSIONI E PROGRAMMA DI LAVORO 2000-2001
Entro il 2001 si mantiene l’obiettivo primario di portare a termine il processo di
miglioramento della qualità del lavoro avviato nel 1998, in particolare si intende concludere e
rendere operative:
ƒ
la riorganizzazione del Servizio attraverso una precisa individuazione delle funzioni e
compiti degli operatori definendo le relative responsabilità e gli ambiti di autonomia;
ƒ
le procedure di lavoro per le principali attività del servizio;
ƒ
il sistema informatizzato per la gestione dei dati di attività;
ƒ
l’avvio di un programma di formazione e di aggiornamento del personale in sintonia con i
piani di lavoro aziendali e regionali
Oltre a mantenere il livello di efficienza per le attività ordinarie, nel biennio 2000-2001
andranno realizzati i 14 sotto elencati progetti mirati al raggiungimento dell’obiettivo 19
“attuazione degli obiettivi minimi di attività previsti dal piano triennale per la tutela della salute in
ambiente di lavoro adottato con DGRV 5083 del 28.12.98”
1. Le indagini per infortuni sul lavoro
2. Le indagini per malattie professionali
3. Ambulatorio di medicina del lavoro
4. Valutazione delle notifiche di nuovi insediamenti produttivi
5. Valutazione delle notifiche dei piani di bonifica amianto
6. Monitoraggio applicazione D.Lgs 626/94
7. Promozione della salute per gli apprendisti
8. Corsi di formazione per gli addetti alla bonifica amianto
9. Vigilanza nel comparto delle costruzioni
10. Prevenzione dei rischi lavorativi nel comparto metalmeccanico
11. Prevenzione nella cantieristica navale
12. Prevenzione del rischio cancerogeno nel comparto chimico
13. Prevenzione nel lavoro portuale
14. Sorveglianza e assistenza sanitaria per i lavoratori ex esposti a cvm
Un particolare impegno andrà sviluppato, nel corso del 2000-2001, affinché l’opera di
assistenza ed informazione nei confronti del mondo del lavoro, che già costituisce una parte
rilevante dell’attività del Servizio, sia resa più fruibile all’utenza attraverso una maggiore
circolazione delle informazioni sulle buone pratiche di prevenzione.
Lo sviluppo di un sistema di lavoro basato sul rispetto di programmi aziendali e regionali
opportunamente monitorati consente di definire in modo appropriato le richieste di investimenti e di
risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi medesimi. Per questo motivo ci si attende una
positiva e pronta risposta alle richieste di acquisto, aggiornamento o sostituzione di beni,
attrezzature, arredi, nonché l’assegnazione di adeguati incentivi al personale in rapporto ai risultati
ottenuti.
Nel corso del 1999 sono anche emerse alcune criticità rispetto a quanto definito nel
programma triennale che dovranno essere affrontate e superate al più presto.
Rimane tuttora da acquisire la stabile e pronta collaborazione di strutture di riferimento per
l’igiene e la tossicologia industriale necessarie per l’effettuazione di accertamenti e misure per
valutazioni del rischio chimico.
Va anche sottolineato come lo svolgimento delle attività di polizia giudiziaria richieda di
poter disporre di una consulenza giuridico-legale specializzata in materia di igiene e sicurezza del
lavoro.
IL DIRIGENTE RESPONSABILE
Dr. Giancarlo Magarotto
ALLEGATI
PRINCIPALI MATERIALI INFORMATIVI PRODOTTI DAL SERVIZIO
DI
PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO (AGGIORNAMENTO 2001)
ARGOMENTO
TITOLO
TIPO
PORTO MARGHERA 1975/80: UN SERVIZIO NEL TESTO
TERRITORIO
AMBIENTE DI LAVORO E SALUTE: PRIMI
TESTO
RISULTATI DI INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE
NELLA POPOLAZIONE LAVORATIVA DI PORTO
MARGHERA
CEREALI SFARINATI CEREALI E SFARINATI: RISCHI, PATOLOGIA E ATTI
CONVEGNO
STRATEGIE PREVENTIVE NELLA REALTA'
INDUSTRIALE ED ARTIGIANALE
OPUSCOLO
INDUSTRIA DEL
LA PROTEZIONE DEGLI OCCHI DALLE
VETRO
RADIAZIONI EMESSE DAL VETRO FUSO
LINEE OPERATIVE PER LA SALUTE E LA
OPUSCOLO
SICUREZZA DEL LAVORO NEL COMPARTO DEL
VETRO LAVORATO A MANO
VIDEO
AMIANTO
LA DEMOLIZIONE DEI MATERIALI
CONTENENTI AMIANTO (video premiato)
VIDEO
MINERALI, MATERIE PRIME, MANUFATTI IN
AMIANTO (non in vendita)
PROCEDURE PER LA DEMOLIZIONE DEI
VIDEO
MATERIALI CONTENENTI AMIANTO (non in
vendita)
ERGONOMIA
MAL DI SCHIENA…CHE FARE (in vendita c/o
VIDEO
SPISAL ULSS 12)
VIDEO
MAL DI SCHIENA…CHE FARE: LA
MOVIMENTAZIONE DEL MALATO (non in
vendita)
MAL DI SCHIENA…CHE FARE: ESERCIZI (non in VIDEO
vendita)
VIDEOTERMINALI
IL LAVORO D'UFFICIO: PARLIAMO DI VDT
PIEGHEVOLE
(disponibile a richiesta)
ALBERGHI
SICUREZZA E QUALITA' NEGLI ALBERGHI
ATTI
CONVEGNO
IMMIGRAZIONE E
LAVORARE IN ITALIA: LA SALUTE E
ATTI
SICUREZZA SUL
SICUREZZA DEI LAVORATORI IMMIGRATI
CONVEGNO
LAVORO
PETROLCHIMICO
ANNO
1980
1990
1992
1992
1995
1996
1996
1996
1996
1996
1996
1998
1997
1997
ASSISTENZA/
APPRENDISTI E MINORI: INFORMAZIONI PER
INFORMAZIONE PER ACCESSO E MODALITA’ VISITA MEDICA
VARI SETTORI
LAVORATIVI
LAVORO SICURO NEL SETTORE MECCANICO
LAVORO SICURO IN PANIFICIO, PASTICCERIA
ED IN RISTORANTE/BAR
LAVORO SICURO NEL SETTORE
ABBIGLIAMENTO-PULISECCO
LAVORO SICURO NEL SETTORE ALBERGHIERO
LAVORO SICURO NEGLI UFFICI
LAVORO SICURO NEL SETTORE EDILE E
RESTAURO
LAVORO SICURO NEL SETTORE ESTETICOPARRUCCHIERI
LAVORO SICURO NEL SETTORE OPERATORI
SCOLASTICI
LAVORO SICURO IN FALEGNAMERIA ED IN
CANTIERISTICA NAVALE
DERMATOSI PROFESSIONALI: NOTE DI
PREVENZIONE PER I LAVORATORI
CHECK LIST
VDT
INFORTUNI E
MALATTIE
PROFESSIONALI
SETTORE EDILE
PATOLOGIE
AMIANTO
CORRELATE:
MESOTELIOMI
PIEGHEVOLI
(disponibili
richiesta)
OPUSCOLO
(disponibile
richiesta)
COME DIFENDERSI DALLA SCABBIA : NOTE DI OPUSCOLO
PREVENZIONE PER I LAVORATORI
(disponibile
richiesta)
ATTI
SEMINARIO NAZIONALE.PRESENTAZIONE
CONVEGNO
PROGETTO SAFETY-CHECKS:VERSIONE
ITALIANA. RISCHI
LAVORATIVI,VALUTAZIONE DEL
RISCHIO,LISTE DI CONTROLLO:RELAZIONI
TEMATICHE
RELAZIONI
VIDEOTERMINALI: SALUTE, SICUREZZA,
Disponibili
ERGONOMIA, ED ORGANIZZAZIONE DEL
LAVORO
richiesta
INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE
PROFESSIONALI NELLA U.L.S.S. 12 VENEZIANA
1998
a
1999
a
1999
a
2000
1/2001
a
2/2001
PREVENZIONE NEL SETTORE EDILE
ATTIVITÀ DI VIGILANZA INTEGRATA NEL
SETTORE EDILE
3/2001
4/2001
MESOTELIOMI MALIGNI: ANALISI DEI
CASI SEGNALATI ALLO SPISAL
DELL’U.L.S.S. 12 VENEZIANA - RELAZIONE
SUI CASI DIAGNOSTICATI DAL 1985 AL
2000
5/2001
SICUREZZA E PORTO PROGETTO SPISAL SALUTE SICUREZZA
LAVORO AMBITO PORTUALE
PETROLCHIMICO
LA SORVEGLIANZA ED IL MONITORAGGIO
DEGLI INCIDENTI AL PETROLCHIMICO:
ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DELLO SPISAL
6/2001
7/2001
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2000 - Azienda Ulss 12 veneziana