Esper ienze di comunicazione negli scr eening Livia Giordano CPO PIEMONT E 18 MAGGIO 2007 SCREENING consente la presuntiva identificazione di una malattia non sintomatica o di una condizione di rischio mediante l’applicazione di un test, di un esame o di un’altra procedura di rapido impiego… Lo screening distingue le persone che probabilmente hanno la malattia da quelle che probabilmente non l’hanno Uno screening non deve inteso come procedura diagnostica. Le persone che risultassero positive o “sospette” devono rivolgersi al loro medico curante perla diagnosi ed il trattamento… U.S. Commision on Chronic Illness, 1951-1957. 1 selezione popolazione inviti (appuntamento) esame primo livello (esecuzione test, refertazione) esame secondo livello ritorno dell’informazione trattamento e follow up INVITO FIRMATO DAL MEDICO DI FAMIGLIA APPUNTAMENTO PREFISSATO MODIFICABILE RITORNO DELL’INFORMAZIONE ALLA DONNA ED AL MEDICO ESAME GRATUITO SENZA NECESSITA’ DI IMPEGNATIVA 2 NEGLI SCREENING SI PASSA DAL CONCETTO DI: MEDICINA CLINICA MEDICINA PREVENTIVA CURA I SINTOMI NON CURA I SINTOMI E’ EVIDENTE LA FRATTURA TRA ESPERIENZA DI MALATTIA E MALATTIA BIOLOGICA Specificità etica dello screening (M c Keown, 1968) “Nello screening cambia la relazione tra medico e paziente: non è il paziente che ricerca l’assistenza del medico, ma è il medico che ricerca chi ha bisogno della sua assistenza” 3 Par adigma di Geor get own •NON MALEFICI TÀ •B ENE FICI TÀ •RI S P E T TO DELL’AUT ONOMIA DECISIONAL E DEL PAZIEN T E •EQUI TÀ O GIU S TI ZIA ENT I T À NON I NDI P ENDENT I Il paradosso della prevenzione (Goffrey Rose) I benefici di un intervento di screening sono da riferire alla COMUNITA’ e non necessariamente al singolo INDIVIDUO. Un individuo sottoposto ad un controllo preventivo potrebbe ammalarsi e morire, mentre ad un altro individuo che non lo fa, questo potrebbe non succedere. La rilevanza etica di questa considerazione è importante perché sottolinea Il conflitto che potrebbe sorgere tra i diritti individuali e gli interessi della comunità. 4 I l medico che si “lancia” in uno scr eening ha una r esponsabilit à accr esciut a ver so i suoi “pazient i”: deve ( Cochr ane e Holland, 1971) dispor r e di PR OVE CONCL US I VE che lo scr eening può alt er ar e il cor so nat ur ale della malat t ia in una pr opor zione signif icat iva delle per sone sot t opost e Per alcuni scr eening di popolazione (mammella, collo ut er o, colon r et t o) vi è un consenso nel r it ener li ef f icaci nel r idur r e la mor t alit à. Quest o ha spint o molt i pr omot or i dello scr eening a incor aggiar e la massima par t ecipazione della popolazione ber saglio. Per f ar quest o spesso si sono enf at izzat i i vant aggi dello scr eening, t r alasciando gli ef f et t i negat ivi, spesso r it enut i ir r ilevant i per la popolazione, se compar at i ai vant aggi 5 Da una medicina pat er nalist ica ad una par t ner ship Modello Pat er nalist ico I l pazient e passivament e accet t a l’aut or it à pr ofessionale del medico ed accet t a le scelt e di t r at t ament o di condivisione (S har ed pur e che il medicoModello gli pr opone model) I l medico decide cosa far e Modello infor mat ivo (I nfor med pur e model) un ‘doppio’ scambio di infor mazioni, sia il pazient e che il medico espr imono le pr efer enze sul t r at t ament o ed ent r ambi concor dano sulle il pazient e decide dopo che il scelt e da far si medico gli ha spiegat o le diver se opzioni 6 Vant aggi e svant aggi di un pr ogr amma di scr eening mammogr af ico Gli effetti negativi sono connaturati allo screening Il rapporto vantaggi / svantaggi dipende: •dalla morbilità indotta dal test •dal processo diagnostico e terapeutico conseguenti 7 Cur ar e pr ima non signif ica sempr e e necessar iament e cur ar e meglio. L a st or ia nat ur ale della malat t ia è var iabile I casi diagnost icat i allo scr eening t endono ad aver e un’evoluzione più lent a e quindi una pr ognosi più f avor evole la sensibilit à degli esami diagnost ici t ende ad aument ar e ma non alt r et t ant o la specif icit à non sempr e è chiar o quali casi, diagnost icat i pr ecocement e, sot t opor r e a t er apia e quale t er apia adot t ar e Possibili benefici e svantaggi di un programma di screening mammografico (Austoker, 1995; modificata) B enefici •R iduzione della mor t alit à per car cinoma della mammella • R iduzione degli st adi avanzat i del car cinoma della mammella • Miglior e pr ognosi •T r at t ament i conser vat ivi S vant aggi •Prolungata coscienza di malattia •Sovradiagnosi e sovratrattamento •Falsa rassicurazione ed eventuale ritardo diagnostico nei casi “falsi negativi” •Induzione di ansia nei casi “falsi positivi” •Interventi non necessari nei casi falsi positivi •Miglior ament o della qualit à della vit a •Fastidio e dolore per l’esame • R appor t o cost o-eff icacia f avor evole •Costi del programma di screening • R iduzione dei cost i legat i alla cur a delle f or me avanzat e • R assicur azione dei casi negat ivi allo scr eening •Possibile rischio da radiazioni • “labelling eff ect ” •conseguenze indesider at e e cost i der ivant i dalle indagini diagnost iche e dal t r at t ament o 8 S I MUL AZ I ONE Assumendo che per le donne tra i 50-69 anni: • i tassi di incidenza cumulativa per il carcinoma della mammella siano quelli della città di Torino negli anni 1988-92 (dati del Registro Tumori) • una sopravvivenza del 63% • una riduzione della mortalità del 30% • un’adesione al programma dell’100% • una sensibilità del programma dell’80% • un richiamo per approfondimenti del 3% • un rapporto tra biopsie benigne e maligne di 0.50 • una distribuzione per stadi (pTNM) nello screening e al di fuori dello screening simile a quella ottenuta nello screening torinese ‘Prevenzione Serena’ e da una survey effettuata ad hoc negli anni 1993-95 • un 2% di casi falsamente positivi tra i casi trattati 1000 DONNE T R A I 50-59 ANNI E 1000 DONNE T R AI 60-69 ANNI S OT T OP OS T E P ER 10 ANNI CON S CR EENI NG S ENZ A S CR EENI NG AD UNO S CR EENI NG B I ENNAL E HANNO CONT RAT T O UN CANCRO AL SENO 18.5 24.3 I L CANCRO AL SENO E’ ST AT O I DENT I FI CAT O DALLO SCREENI NG 14.8 19.4 SONO DECEDUT E 4.8 6.3 HANNO AVUT O MAMMOGRAFI E FALSO POSI T I VE 135 130 SI SONO SOT T OPOST E A UNA BI OPSI A I N SEGUI T O A MAMMOGRAFI A FALSO-POSI T I VA 7.4 9.7 SI SONO SOT T OPOST E A I NT ERVENT O CHI RURGI CO I N SEGUI T O A MAMMOGRAFI A FALSO-POSI T I VA 0.3 0.4 SI SONO AMMALAT E DI CANCRO AL SENO NON RI LEVAT O DALLA MAMMOGRAFI A 3.7 4.9 HANNO AVUT O UN’ANT I CI PAZI ONE DELLA DI AGNOSI SENZA UN BENEFI CI O I N T ERMI NI DI ASPET T AT I VE DI VI T A 12.8 16.7 18.5 24.3 6.8 9.0 9 Da un punt o di vist a individuale cosa ‘pesa ‘ di più per una donna di 50 anni nella compar azione t r a: la qualità di vita che una donna si aspetta se e’ una della 2 donne su 1000 per le quali vi e’ stata una prevenzione della morte per cancro della mammella attraverso lo screening la qualità di vita che una donna si aspetta se e’ una della 13 donne su 1000 per le quali vi e’ stata un’anticipazione diagnostica di cancro della mammella di 3-5 anni senza aumento dell’aspettativa di vita considerando che: • 4 donne avranno un cancro della mammella non identificato dallo screening • 981 saranno correttamente rassicurate da un test negativo Al pazient e devono esser e f or nit i t ut t i gli st r ument i conoscit ivi che lo met t ano in condizione di espr imer e una scelt a r ealment e liber a da condizionament i e non viziat a dall’insuf f icient e conoscenza degli aspet t i salient i della condizione sanit ar ia nella quale si st a oper ando. Un consenso consapevole non può pr escinder e dalla spiegazione dello scopo delle pr ocedur e, delle lor o complicanze e degli ef f et t i collat er ali possibili, dei benef ici at t esi e degli event uali svant aggi e delle conseguenze di un event uale r if iut o. 10 I l consenso informato sot t int ende al f at t o che il pazient e asser isce il pr opr io dir it t o all’aut onomia r ivest endo un r uolo at t ivo nel pr ender e una decisione di t ipo sanit ar io. Non si r iduce a una semplice condivisione di par er i. Le fasi del processo dell’I nformed Decision Making 1. Capire in cosa consiste il test di screening, i suoi rischi i benefici e le alternative possibili 2. Comprendere i valori personali e le proprie preferenze 3. Bilanciare i pro e i contro del test 4. Chiarire le proprie preferenze decisionali 5. Ottenere ulteriori informazioni 6. Decidere sulla base di un piano d’azione. VOL ONT AR I ET A’ AUT ONOMI A DECI S I ONAL E 11 Pochi st udi validi si occupano consenso inf or mat o e di pr ocesso decisione inf or mat a di di L a sf ida è quella di elabor ar e e per f ezionar e st r ument i per la comunicazione del r ischio e per la par t ecipazione inf or mat a e r esponsabile L ’at t enzione ai valor i e alle esigenze dei pazient i può esser e consider at a la nuova linea di f r ont ier a per l’elabor azione di valide linee guida per la pr at ica clinica CONTESTO COMUNICATIVO IN UN PROGRAMMA DI SCREENING Enti Famiglia Associazioni Donne Istituzioni Unità di screening Medici e altri servizi sanitari Individui 12 Element i cr it ici nella compr ensione del messaggio (1) L a per cezione del r ischio e dei benefici for t ement e cor r elat a con la dimest ichezza individuale con i concet t i numer ici di base e con quelli di pr obabilit à La percezione dei rischi e dei benefici. I l concet t o di pr obabilit à non è ben capit o dalla maggior par t e della popolazione e dei medici . L ’abilit à di “ut ilizzar e” il dat o epidemiologico di r iduzione del r ischio in mer it o ai benef ici dello scr eening mammogr af ico, è f or t ement e associat o alla conoscenza di nozioni di base mat emat iche r elat ive ai concet t i di pr obabilit à. Dopo aver r icevut o dat i quant it at ivi di r iduzione del r ischio, non più del 30% del campione è st at o capace di applicar e cor r et t ament e il dat o quando è st at o chiest o di st imar e il r ischio di mor t e per t umor e al seno, con o senza mammogr af ia. 13 Distr ibut ions of women's est imat es of t he benefit of mammogr aphy accor ding t o how inf or mation on r isk r eduction was fr amed Schwartz, L. M. et. al. Ann Intern Med 1997;127:966-972 Element i cr it ici nella compr ensione del messaggio (2) L a comunicazione espr imer e il r ischio in modo r elat ivo o assolut o basar si esclusivament e sui r isult at i int er medi (sur r ogat es out comes) la cont r addizione delle r accomandazioni e delle linee guida 14 Espr imer e il r ischio in modo r elat ivo o assolut o I rischi e i benefici sono percepiti diversamente dagli operatori sanitari e dal pubblico a seconda che siano presentati in modo assoluto o relativo. Lo scenario è drammaticamente diverso quando si informa che il rischio di morire di cancro alla mammella nelle donne sottoposte a screening è del 25% più basso di quelle non sottoposte al test, o che il rischio di morire nelle donne ‘screenate’ diminuisce di 2/1000. Entrambe le affermazioni sono vere ma l’influenza della seconda nel decidere se sottoporsi o meno al test di screening sembra essere molto più debole. I r isult at i di un unico t r ial svedese sull’ef f icacia dello scr eening mammogr af ico sono st at i pr esent at i a pr ogr ammat or i di int er vent i in sanit à pubblica, ut ilizzando 4 met odi dif f er ent i: e’ st at o det t o lor o che i r isult at i pr ovenivano da 4 t r ial dif f er ent i. 1. L a maggior anza avr ebbe f inanziat o lo scr eening mammogr af ico quando i r isult at i er ano st at i pr esent at i come una r iduzione del r ischio r elat ivo par i al 34% , ment r e avr ebbe vot at o cont r o il f inanziament o quando lo st esso r isult at o è st at o comunicat o in t er mini di r iduzione del r ischio assolut o par i allo 0,06% . 2. L a met à avr ebbe f inanziat o il pr ogr amma quando i r isult at i sono st at i pr esent at i in t er mini di numer o di pazient i da t r at t ar e per salvar e una vit a. [ Fahey et al] . 15 Fahey T , Gr iffit hs S , Pet er s T J. Evidence based pur chasing r esult s of clinical t r ials and syst emic r eviews B MJ 1995; 311: 1056-1060 T AB LE I I I - - Mean s cor e (% ) (95 % confidence inter val) on mammogr aphy is s ues made by health author ity member s when s ame r es ults pr es ented by four differ ent methods _______________________________________________________________ Method of data pr es entation Mammogr aphy _______________________________________________________________ Option A- - r elative r is k r eduction (RRR) 79 (7 6 to 83); (RRR= 34 % ) Option B - - abs olute r is k r eduction (ARR) 38 (3 5 to 42)+ + + ; (ARR= 0.06 % ) Option C- - per centages of event fr ee patients (E FP) 38 (3 4 to 42 + + + ; (E F P= 99.82 % v 99.8 % ) Option D- - number needed to tr eat (NNT ) 51 (47 to 55)+ ; (NNT = 1592 ) _______________________________________________________________ * Higher s cor e= s tr onger s uppor t for the pur chas ing of the pr ogr amme. B onfer r oni differ ence means : + s ignificant differ ence at P< /= 0 .05 fr om r elative r is k r eduction; + + s ignificant differ ence at P< /= 0. 05 fr om number needed to tr eat. Ut ilizzar e misur e sur r ogat o L o ‘S CR EENI NG ‘ PER I L C.A PR OS T AT I CO 16 Andament o dello scr eening oppor t unist ico con PS A negli ult r acinquant enni dal 2000 al 2002. 30% 25% 20% 16% 15% 14% 13% 10% 5% 0% 2000 2001 2002 D ’Am br os io G, Can cian M, S am an i F . L a pr es cr iz ion e del P S A a s copo di s cr een in g oppor t un is t ico. I dat i del cam pion e H ealt h S ear ch . S I MG; 6 : 5 -8 ; 2 0 0 3 Distribuzione geografica della pratica dello screening opportunistico mediante PSA negli ultracinquantenni 40% 36% 35% 34% 31% 30% 23% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Nord Centro Sud - isole Totale D ’Am br os io G, Can cian M, S am an i F . L a pr es cr iz ion e del P S A a s copo di s cr een in g oppor t un is t ico. I dat i del cam pion e H ealt h S ear ch . S I MG; 6 : 5 -8 ; 2 0 0 3 17 L a cont r addizione delle r accomandazioni e delle linee guida Tab. III. RACCOMANDAZIONI SULL’ADOZIONE DA PARTE DI ALCUNE AGENZIE NORD AMERICANE ED EUROPEE DI DIFFERENTI TEST DI SCREENING IN CAMPO ONCOLOGICO [1-6, 8, 16-18]. TUMORE DELLA MAMMELLA TUMORE DEL COLLO DELL’UTERO AAFP 50-70aa : Mammografia + es.clinico ogni 1-2 che sono (o sono state) sessualmente attive: Pap-test ogni 3 anni anni < 50aa : counselling 18aa +(o prima se sessualmente attive): Pap-test ogni anno; ACOG 50aa + : Mammografia annuale dopo 3 test adeguati e negativi: intervalli meno frequenti a giudizio del medico e < 50aa : Mammografia ogni 1-2 anni della donna ACS 50aa + : Mammografia annuale < 50aa: Mammografia annuale 18aa +(o prima se sessualmente attive): Pap-test ogni anno; dopo 3 test adeguati e negativi: intervalli meno frequenti a giudizio del medico e della donna ACR ACP NCI 50-69aa : Mammografia annuale < 50aa : Mammografia ogni 1-2 anni 50aa+ : Mammografia ogni 1-2 anni < 50aa : raccomandazione contro 50aa + : Mammografia ogni 1-2 anni < 50aa : Mammografia ogni 1-2 anni 20-65aa sessualmente attive: Pap-test ogni 3 anni; 66-75aa senza Pap-test nei 10 anni precedenti: Pap-test ogni 3 anni 18aa +(o prima se sessualmente attive): Pap-test ogni anno; dopo 3 test adeguati e negativi: intervalli meno frequenti a giudizio del medico e della donna USPSTF CTFPHE CNR AIRC 50-70aa : Mammografia + es.clinico ogni 1-2 anni < 50aa : nessuna raccomandazione 50-70aa : Mammografia annuale < 50aa : raccomandazione contro 50-69aa : Mammografia ogni 2 anni < 50aa : nessuna raccomandazione che sono (o sono state) sessualmente attive: Pap-test ogni 3 anni sessualmente attive: Pap-test ogni anno dopo 2 test adeguati e negativi: Pap-test ogni 3 anni fino a 69 aa 20-64aa Pap-test ogni 3 anni; Legenda: AAFP = American Academy of Family Physicians, [1] ACOG = American College of Obstetricians and Gynecologist, [3 ] ACS = American Cancer Society, [2 ] ACR = American College of Radiology, [5 ] ACP = American College of Physicians, [4] NCI = National Cancer Institute, [17 ] USPSTF = U.S. Preventive Service Task Force, [19 ] CTF = Canadian Task Force on the Periodic Health Examination, [6 ] CNR-AIRC= Consiglio Nazionale Ricerche – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, [8 ] = maschi; = femmine; = entrambi i sessi 'RACCOMANDAZIONI CONTRO' indica che il test di screening dovrebbe essere escluso da una offerta preventiva routinaria. 'NESSUNA RACCOMANDAZIONE' indica che pur essendo stato preso in considerazione, manca una evidenza di efficacia per raccomandare o meno il test preventivo 18 Element i cr it ici nella compr ensione del messaggio (3) L a r esponsabilizzazione dei pazient i sulle scelt e ed il dir it t o a r ifiut ar e l’infor mazione r ichiest a di un at t eggiament o pat er nalist ico difficolt à ad assumer e un r uolo collabor at ivo Una par t e della delegar e la scelt a oper at or e sanit ar io (ed anche quest a accet t at a). popolazione pr efer isce al medico o ad alt r o e r ifiut a l’infor mazione decisione deve esser e 19 Element i cr it ici nella compr ensione del messaggio (4) I l r uolo del medico differ enza t r a clinica e pr evenzione scar sa for mazione ed infor mazione scar sit à di t empo uso st r ument ale delle infor mazioni Gli operatori sanitari comunicano solitamente i rischi e i benefici nel tentativo di convincere gli individui ad accettare il loro punto di vista. Talvolta, questo approccio paternalistico è rafforzato da un uso strumentale dell’epidemiologia. L’analisi di 58 opuscoli dimostra che il dato epidemiologico presentato più frequentemente per comunicare i benefici dello screening mammografico è quello della riduzione del rischio relativo; nessun opuscolo esprime i benefici in termini di riduzione del rischio assoluto o di numero di soggetti che è necessario sottoporre al test. L’informazione relativa all’accuratezza del test viene fornita solo occasionalmente. 20 S layt or EK et al “How r isk of br east cancer and benef it s of scr eening ar e communicat ed t o w omen: analysis of 58 pamphlet s. B MJ vol. 317, 25 luglio 1998 I n f or m at ion abou t r is k s an d ben ef it s of m am m ogr aph ic s cr een i ng i n 5 8 Au s t r al ian pam phl et s f or w om en I n f or m at i on pr ov ided N ° ( % ) of pam ph l et s ) L ifetime r is k of developing br eas t cancer L ifetime r is k of dying of beas t cancer S ur vival fr om br eas t cancer R elative r is k r eduction 35 (60 ) 1 (2) 3 (5) 13 (22) Abs olute r is k r eduction 0 Number s needed to s cr een to avoid one death fr om br eas t cancer 0 Pr opor tion of s cr eened women who would be r ecalled Pr opor tion of br eas t cancer s detected by mammogr aphy (s ens itivity) 8 (14) 15 (26) Pr opor tion of women without br eas t cancer who would have a pos itive mammogr am (s pecificity) 0 Pr opor tion of women with a pos itive mammogr am who would have br eas t cancer (pos itive pr edictive value) 0 Doctors' estimates of the probability of breast cancer in women with a positive result on mammography, according to whether the doctors were given the statistical information as conditional probabilities or natural frequencies (each point represents one doctor) Tratto da: Quando i numeri ingannano – Giferenzer G – Scienza e Idee Edit. 21 Comunicazione tra medico e paziente nella pratica ordinaria • I medici spendono < 1 minuto su 20 per discutere le scelte e le strategie terapeutiche • IDM si verifica nel 9% circa delle visite • I medici chiedono ai pazienti se hanno delle domande in meno della metà delle visite • I pazienti vogliono più informazioni ma ricordano soltanto una piccola frazione di quello che il medico dice loro. * Epstein et al. JAMA, 2004 22 Element i cr it ici nella compr ensione del messaggio (5) I l “fer vor e evangelico” che car at t er izza molt i pr ogr ammi di scr eening r uolo dei mass media I l r u olo dei m as s m edia fonte di infor mazione impor tante FORT E influenza s ulle s celte degli individui r elative all’us o di inter venti medici come ad es empio lo s cr eening. I NFORMAZ I ONE s pes s o non bilanciata: poco tr attate l e i n cer t ez z e, gl i s van t aggi e gl i ef f et t i col lat er al i , e i gn or at e l e con t r over s i e pr es en t i n el m on do s ci en t i f i co. co Relativamente ai pr ogr ammi di s cr eening, i mes s aggi che giungono dai media s embr ano definir e lo s cr eening accur ato al 100% e quindi i r is ultati fals i negativi o fals i pos itivi dovuti ad er r or i da par te di chi effettua lo s cr eening. Ques to ha por tato alla per cezione che tutti i tumor i che nas cono dopo un nor male tes t di s cr eening s cr eening s iano s tati pr ecedentemente “mancati” e che i r itar di nella diagnos i hanno un s ignificato pr ognos tico. Ques to malintes o s ull’efficacia dello s cr eening ha por tato ad alte as pettative da par te del pubblico, r abbia e r is entimento anche quando non er a il cas o. 23 Alcuni st udi hanno esaminat o le inf or mazioni sullo scr eening mammogr af ico pr esent i sulla st ampa: Less emphasis was placed on the prevalence and consequences of false positives and false negatives test, they rarely address the controversy about wheter to screen women younger than 50 age. Mammography messages in popular media: implications for patient expectations and shared clinical decision making. Dobias KS, Moyer CA, McAchran SE et al Health expectations 2001 Quotes and recommendations that favored mammography for women 40 to 49 of age were more frequently presented in newspapers articles and were less often accompained by a “balancing viewpoint than those expressed reservations. Most articles that quantified the benefits of mammography screening framed them in relative terms, which both policymakers and the public interpret more favorably than absolute terms. Newspapers reporting of screening mammography. Wells, J, Marshall P, Crawley B, et al… American College of Physician- Amercian Society of Internal Medicine 2001 Stories about breast cancer in popular U.S. magazines misrepresent the age distribution of the disease, emphasizing atypical cases of earlyonset breast cancer and their social consequences Misleading presentation of breast cancer in popular magazines. Burke W, Olsen AH, Pinsky LE et al Eff Clin Pract. 2001 Mar-Apr;4(2):58-64. 24 Wells J, MB ChB , MFPHM, MS c; Mar s hall P, B S c, Cr awley B , et al. News paper r epor ting of s cr eening mammogr aphy. Ann I nter n Med. 2001; 135: 1029- 37 D i agn os i pr ecoce dei t u m or i f em m i n i l i : cos a di ce l a S T AMP A i t al i an a? T abella 1 T ipo di Cat egor ia pubblicaz ione Numer o t ot ale Ar t icoli s ulla % pr evenzione Cat egor ia Cat egor ia A B C Quotidiani e ins er ti 81 43 53% 6 7 7 Rivis te femminili 20 13 65% 0 3 5 S ettimanali di attualità 18 10 55,5% 0 4 7 Fitnes s /s alute 19 19 100% 0 6 9 9 64% 1 1 2 94 62% 7 21 30 Rivis te s pecializzate 14 T OT AL E 152 Categor ia A: include tutti gli articoli in accor do con le Linee guida eur opee s ul tes t us ato (mammogr afia), l’inter vallo di tempo (2 anni) e il r ange di età (50-69 anni). Categor ia B: include tutti gli articoli in accordo con il tes t us ato (mammogr afia), e fa r ifer imento a uno o entrambi gli altr i due par ametr i (età e intervallo) in accordo o meno con le Linee guida europee. Categor ia C: include tutti gli articoli in accordo con il tes t us ato (mammogr afia),e non fa rifer imento agli altri due par ametr i. B enelli E, Paltr inier i B , Gior dano L, S egnan N. Diagnos i pr ecoce dei tumor i femminili: s cr eening mammogr afici s ulla S T AMPA italiana. Os s er vator io nazionale per la pr evenzione dei tumor i femminili S econdo Rappor to. S econdo Rappor t: 104- 11, 2003. 25 Element i cr it ici nella compr ensione del messaggio (6) I neguaglianze nella compr ensione popolazione cult ur alment e non omogenea modalit à di r eclut ament o imminenza degli eff et t i negat ivi r ispet t o ai vant aggi Le persone meno istruite e meno benestanti risultano essere più svantaggiate nell’accesso ai programmi di screening. Ad esempio, le donne di un più basso status socioeconomico hanno un più alto rischio di morire di cancro della cervice uterina, ma fanno un uso minore dei servizi di screening, soprattutto se l’adesione richiede l’iniziativa individuale. Le ineguaglianze già presenti nella partecipazione di queste persone allo screening potrebbero essere incrementate da strategie di reclutamento che aspirano ad un consenso informato e responsabile. La comunicazione di rischi e benefici dello screening risulta più complessa quando i livelli sociali e culturali della popolazione non sono omogenei. 26 Lo stato socioeconomico risulta fortemente associato con l’adesione anche nel trial randomizzato d’Edimburgo per lo screening mammografico, dopo 14 anni di follow-up . Le donne hanno una maggior probabilità di aderire alle linee guida per lo screening se: − la decisione di eseguire il test viene presa confrontandosi con il medico; − sono di giovane età; − hanno una famiglia non numerosa, un livello culturale e un reddito elevati; − hanno eseguito un Pap-test recentemente; − vivono in un’area dove l’accesso ai servizi sanitari è facilitato, − conducono uno stile di vita attento ai problemi di salute . Qual è la percezione delle donne sulla mammografia di screening e sul rischio di ammalarsi di tumore della mammella? 27 Women’s perception of the benefits of mammography screening: population-based survey in four countries Gianfranco Domenighetti, Barbara D’Avanzo, Matthias Egger, Franco Berrino, T homas Perneger, Paola Mosconi and Marcel Zwahlen International Journal of Epidemiology 2003;32:816-821 Table 1 Women’s perception of the benefits of mammography screening in four countries Question US N = 1003 No. (%) UK N = 1108 No. (%) Italy N = 1001 No. (%) Switzerland N = 1028 No. (%) All women N = 4140 No. (%) 1. Mammography is an X-ray examination of the breasts. Which of the following statements concerning mammography reflects your opinion? Regular mammography every 2 years in women who are well: • prevents the risk of contracting breast cancer 262 (26) 191 (17) 325 (33) 101 (10) 879 (21) • reduces the risk of contracting breast cancer 315 (31) 571 (52) 476 (48) 569 (55) 1931 (47) • does not have any influence on the risk of contracting breast cancera 369 (37) 243 (22) 165 (16) 279 (27) 1056 (26) 57 (6) 103 (9) 35 (3) 79 (8) 274 (7) • don’t know 2. In your opinion, to what extent can mammography reduce breast cancer deaths among women aged • regular mammography hardly reduces breast cancer deaths 50 screened every 2 years for 10 years? 36 (4) 48 (4) 35 (4) 72 (7) 191 (5) • reduces mortality due to breast cancer by about a quartera 123 (12) 241 (22) 173 (17) 251 (24) 788 (19) • by about half 336 (33) 354 (32) 324 (32) 358 (35) 1372 (33) • by about three-quarters 288 (29) 187 (17) 201 (20) 154 (15) 830 (20) 93 (9) 53 (5) 160 (16) 48 (5) 354 (9) 127 (13) 225 (20) 108 (11) 145 (14) 605 (15) • prevents practically all deaths due to breast cancer • don’t know 3. In your opinion, how many deaths due to breast cancer can be prevented among 1000 women aged 50 who have regular mammography every 2 years for 10 years? • no deaths prevented a 9 (1) 14 (1) 16 (2) 36 (4) 75 (2) • about 5 deaths preventeda 27 (3) 28 (3) 40 (4) 52 (5) 147 (4) • about 10 deaths prevented 48 (5) 60 (6) 52 (5) 83 (8) 243 (6) • about 20 deaths prevented 83 (8) 115 (10) 91 (9) 93 (9) 382 (9) • about 40 deaths prevented 117 (12) 153 (14) 210 (21) 148 (14) 628 (15) • about 80 deaths prevented 151 (15) 111 (10) 176 (18) 115 (11) 553 (14) • more than 100 deaths prevented 455 (45) 302 (27) 257 (26) 269 (26) 1283 (31) • don’t know 113 (11) 325 (29) 159 (16) 232 (23) 829 (20) Correct or most appropriate answer. 28 Quello che le donne vor r ebber o saper e Medical tests: women's reported and preferred decision-making roles and preferences for information on benefits, side-effects and false results. Davey H M., Barratt, Alexandra L., Davey, Elizabeth, Butow, Phyllis N., Redman, Sally, Houssami, Nehmat & Salkeld, Glenn P. Health Expectations 5 (4), 330-340; 2002 29 Table 2 Preferred decision-making role for tests and treatment (by age) Age group (%) 30–39 40–49 50–59 60–69 Preferred test decision-making role n = 204 n = 193 n = 147 n = 105 Woman decides 12.3 13.0 16.3 3.8 Woman decides after considering doctor's opinion 28.4 32.8 27.2 14.3 Decide together 52.0 55.4 50.3 63.8 Doctor decides after considering woman's opinion 5.0 4.7 3.4 6.7 Doctor decides 2.0 3.1 2.7 11.4 Preferred treatment decision-making role n = 202 n = 194 n = 147 n = 104 Woman decides 4.5 5.7 9.5 3.8 Woman decides after considering doctor's opinion 37.1 36.8 30.6 23.1 Decide together 55.0 52.8 56.5 59.6 Doctor decides after considering woman's opinion 3.5 1.6 2.0 6.7 Doctor decides 0.0 3.1 1.4 6.7 Reported decision-making role and information preferences for breast tests among women with a regular doctor Diagnostic mammogram (%), n = 177 Screening mammogram (%), n = 259 <2 years ago 27.0 80.3 2–5 years ago 40.0 16.5 6–10 years ago 17.1 2.7 >10 years ago 15.9 0.5 Timing of last mammogram Reported decision-making role* Woman decided 45.5 60.6 Decided together 49.4 25.7 Doctor decided 36.0 13.8 Wanted more 23.8 18.1 As much as wanted 73.8 79.2 More than wanted 2.3 2.7 Wanted more 41.2 33.2 As much as wanted 57.6 65.9 More than wanted 1.2 0.9 Information on benefits Information on side-effects *Significant difference between diagnostic and screening mammogram (P < 0.001). 30 Desire for and anxiety related to information about the possibility of a false test result and test side-effects False results (%) Side- effects (%) n = 573 n = 549 Always 18.3 28.6 Often 13.1 14.6 Sometimes 28.8 25.5 Never 40.0 31.3 n = 582 n = 591 Definitely yes 65.1 77.5 Probably yes 25.9 17.8 Probably no 5.5 2.4 Definitely no 3.4 2.4 n = 580 n = 572 Definitely yes 16.4 10.1 Probably yes 30.2 33.0 Probably no 24.7 32.9 Definitely no 18.8 24.0 n = 365 n = 280 Yes 77.6 88.1 No 16.2 9.6 Don't know 6.2 2.2 Possibility of this explained Want this information Information cause anxiety Want information despite anxiety* *Among those women who reported this information would definitely or probably make them anxious. Variability in women's desire for information about mammography screening: implications for informed consent Chamot E, Charvet A I, Perneger TV European J of Cancer Prevention, 14:413-418; 2005 31 Distribution of desire for information items among 2305 women 50–69 years old, residing in Geneva, Switzerland From: Chamot: Eur J Cancer Prev, Volume 14(4).August 2005.413-418 Information and Involvement Preferences of Women in Their 40s Before Their First Screening Mammogram Larissa Nekhlyudov, Rong Li, Suzanne W. Fletcher Arch Intern Med. 2005;165:1370-1374. 32 Women's Information Needs Before Their First Screening Mammogram Nekhlyudov, L. et al. Arch Intern Med 2005;165:1370-1374. Copyright restrictions may apply. • probabilità condizionale: la probabilità che una donna abbia il tumore alla mammella è 0.8% . Se la donna ha il tumore alla mammella, la probabilità che la mammografia dia un risultato positivo è del 90% . Se la donna non ha il tumore alla mammella, la probabilità che la mammografia dia un risultato positivo è del 7% . • frequenze naturali: 8 donne su 1000 hanno il tumore alla mammella. Di queste 8 donne affette da tumore alla mammella, 7 avranno un risultato positivo dalla mammografia. Delle altre 992 donne che non hanno il tumore alla mammella, circa 70 avranno un risultato positivo dalla mammografia. * Gigerenzer, Edwards, BMJ, 2003 33 34 Alt r i modi per pr esent ar e quest e infor mazioni : • invece di dire 2 per 100 o 2% , illustrazione tramite un grafico che presenta 100 facce, 2 delle quali sono evidenziate; • i rischi potrebbero essere riferiti a “situazioni comuni di rischio”. Esempio: il rischio di morte a causa di un incidente automobilistico o il rischio di ferite partecipando un particolare sport; • ai termini utilizzati per descrivere il rischio (trascurabile, minimo, basso, moderato, alto) potrebbero essere assegnate delle categorie numeriche. Esempio: “basso” potrebbe essere ascritto alla categoria da ‘1 su 10000’ a ‘1 su 1000’; “moderato” alla categoria da ‘1 su 1000’ a ‘1 su 100’, ecc... 35 * Switzerland * Leung et al, AJPH, 2002 36 W hat happens t o 1000 women aged 40 t o 49 who have a mammogr am t o scr een for br east cancer ? * Canada OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO O OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOO OOOOOO OOOOOOOO OOOO OOOOOO OOOOOO OOOOOOOO OOOO OOOOOO OOOOOO OOOOOOOO OOOO OOOOOO OOOOOO OOOOOOOO OOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOO OOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO 888 women have peace of mind that they do not have breast cancer. 1 woman has false peace of mind 108 women have extra tests and worry from false alarms 3 women have breast cancer found. Of these: - 1 woman will avoid dying from breast cancer because it was found early - 1 woman will have simpler surgery - 1 woman will not benefit from having had a mammogram R accom an daz ion i per u n a cor r et t a com u n icaz ion e T r at t o da : E u r opean Gu i del i n es on Qu al i t y As s u r an ce f or Mam m ogr aph y s cr een i n g – 4 t h edi t i on , 2 0 0 6 Acces s i bi l e: l e don n e ch e vogl i on o aver e l e i n f or m az ion i devon o pot er vi acceder e f aci l m en t e. R i l evan t e: l ’i n f or m az ion e deve es s er e r i l evan t e per l a popol az ion e cu i è i n di r iz z at a e deve es s er e ‘cen t r at a’ s u l l a don n a e s u i s u oi bi s ogn i Com pl et a: com pl et a e bi l an ci at a s i a s u i ben ei ci ch e s u i l i m it i F as e – s peci f i ca: appr opr i at a a s econ da del l a f as e del l o s cr een i n g ( pr i m o, s econ do l ivel l o, r ei n vit o ecc) Mu l t i l evel : olt r e ad u n l ivell o i n f or m at ivo di bas e, i l pr ogr am m a deve pr eveder e l a pos s i bi l it à, per l e don n e ch e lo r i ch i edon o, di aver e degl i appr of on dim en t i s peci f i ci Com pr en s i bi l e: deve u t i l iz z ar e u n l in gu aggi o ch i ar o, n on ger gal e e n on t ecn i co, di r et t o e cor r et t o “ S u m i s u r a” : adat t a a s ot t ogr u ppi del l a popol az i on e ch e pos s on o es s er e di ver s i per et à, cu lt u r a, f as e del l o s cr een i n g in cu i s on o coi n volt i ecc.) 37 Car at t er ist iche dell’inf or mazione: Accessibile, corretta, pertinente, completa, onesta, comprensibile For mazione del per sonale: sullo screening sul counselling R appor t o con i media: I mplicazioni or ganizzat ive: Informazione personalizzata Condivisa dalle donne; Testata sulla popolazione target Fase specifica; Multilevel; Diversi strumenti comunicativi (SULLE DONNE ITALIANE!!) POS S I B I L I EF FET T I DI UNA MAGGI OR E I NFOR MAZ I ONE AUMENT O DEL L A S ENS I B I L I Z Z AZ I ONE AI PR OB L EMI DI S AL UT E AT T EGGI AMENT O PI U’ CR I T I CO R I DUZ I ONE DEL L A COMPL I ANCE ? AUMENT O DEL L ’ ANS I A DOVUT O AL L A MAGGI OR CONS APEVOL EZ Z A 38 R I DUZ I ONE DEL L A COMPL I ANCE ? Compliance seguir e, obbedir e, r ispet t ar e, confor mar si, sot t omet t er si Consenso informato Par t ecipazione r uolo at t ivo r esponsabile e consapevole 39 D om en i gh et t i G, Gr i l l i R , Maggi JR D oes pr ovi s i on of an evi den cebas ed i n f or m at i on ch an ge pu bl i c w i l l in gn es s t o accept s cr een in g t es t s ?H ealt h x pect at i on s 2 0 0 0 , 3 , 1 4 5 -1 5 0 W illingness t o under go a scr eening t est f or pancr eat ic cancer Group receiving ”Basic" information (N= 401) Group receiving "Extended" information (N= 466) 80% 1 00 % 72% 70% 9 0% 8 0% 60% 7 0% 50% 60% 6 0% 40% 5 0% 4 0% 30% 32% 3 0% 20% 2 0% 1 4 ,5 0 % 1 3 ,5 0 % 8% 1 0% 0% a cc ep t n o t a cc ep t w o u ld a s k fo r a s e c o n d o p in io n 10% 0% a cce p t n o t a cce p t w o u l d a sk fo r a se co n d o p i n io n UNA SCOMMESSA NON FACI LE …ma un forte stimolo a lavorare al fine di individuare gli strumenti e le modalità più adatte ed efficaci per rendere la donna più consapevole ed in grado di prendere la ‘S UA’ miglior scelta di salute 40 " T he decision must be t heir s, and a t r ut hf ul account of t he f act s must be available t o t he public and t he individual pat ient " L a decisione deve esser e delle donne, e un’inf or mazione esaust iva ed onest a degli ef f et t i posit ivi e negat ivi deve esser e f or nit a sia alla popolazione che al singolo individuo. Maureen Roberts (Direttrice del Edinburgh Breast Cancer Screening Project) deceduta per tumore della mammella il 9 giugno 1989. S al t e, d da Non t i s cor Raiguar dat i, t i ur iguar on n df e asrL d Mam i t e e! ’a i mogr d p o af i a. P er ch r S laaIllot u L ’i n pu n é … è bel Ulna vi t a n a mor e i z o e ta n a l as s ,pet o p s al u t s m a i cu enpos e pe t ar nioan u t t r unem e s i e i on dniol a r l e di s i vfaa rn e e n f i z t e o d a z n r n , d i r ’l o orde. Non vriaf i a tm a i o in L e pr evze g o t a ic m n a m è la pi iml a mam mell a. e o ahm ù i m n a a F ll e n d s o, e i ae, T og I l t u mor un nopr ir soc r e p m l e r i e m c a Con os ti f ai iv’aer e a. v , e ir i l c i l pen r a m on t s r ar e, gu o r ol l i er o, cu Mam o Come m ogr S ar a S imeoni , L ’AS L pen sl ’es ampar af i a e per ò a all ee d t ecipar : o pu a t i i don n e, 1 0 v s n ee r en min u t vincer ni s an i it à per es s er e D a u r e u n a s ame e più e n as c di n e: l ’ s en o s er en a l u abi t di co de o i per M s i am un m m a uo og gr r e r a an p f i a e be r t . C l l a um he ve or no r it e è n à S cr een in g. 41