^ - »^ o- i.^ l^. "£)Cs^JJYvcV \^^\ HARVARD UNIVERSITY LIBRARY OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOQY e APR 23 1900 111 iiiimnimi ,7=1 iM iiiiiiii""'""""" = Novembre 1899. ( ^^ imi iiiiiiiiiiiiiniiiiii iiiiiiiii niin i mmiin 1 1 1 \[<^ BOLLETTINO DELLE SEDUTE DELLA ACCADEMIA GIOENIA DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA col RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE e sunto delle memorie in esse presentate. ( I NUOVA SERIE ) : CATANIA TIPOGRAFIA DI mi Fascicolo LXI. | C OALÀTOLA 1900 HniiiiMMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiHiiiii i i INDICE DELLE MATERIE CONTENUTE NEL PRESENTE FASCICOLO Rendiconti Accademici Verbale deiraduuaiiza del 18 novembre 1899 pag. 1 Note presentate Prof. A. Ricco. — Osservaziouì Prof. G. Grassi — Sugli Tomarchio. Gius. e ....,.» delle tìlauti della fatte uel E. Osservatorio di Catania diidro-sautiuico G. Grassi e novembre 1899 di , 3 acidi bis-paradimetil-ortocarbo- ........... — .....,.,.» ciuuamico e bis-dimetil-ftalico ottenuti Prof. metà Fr. Schiavo-Leni. dall' ossidazione dell' acido Azione della metilen-cloridriua bis- 4 suUe animine aromatiche 9 Sunti di Memorie malaria — L' estratto .........,.,»] — Prof. Eug. Di Mattei. Prof. Eug. Di Mattei. fluido di limone nella — Sulle doppie vaccinazioni ...» . di carbonchio e sintomatico nello stesso animale in rapporto alla profilassi Prof. A. Petrone. — La modificazione strutturale dell' eraasia bicloruro di mercurio Prof. A. Petroìie. — ha. G. De — Le Stefano. — (con esposizione di preparati) formazione sizione di preparati Dott. . . argille a . . . Coenopsammia di . Scillae Calabria — L'arsenico in medicina legale. Manzetti. — Ricerche magnetiche Di Mattei. Prof. A. Sella e E. 8 Elenco delle pubblicazioni pervenute seduta del 18 novembre 1899 . in . . ottenuta . 18 ematico , » 18 col » 19 trombo bianco— (con espo- artificiale del marine della contrada Corvo in Reggio Doti. Evi. della Intorno alla vaccinazione anticarbouchiosa in rap- porto allo sviluppo del carbonchio sintomatico Prof. Eug. Di Mattei. profilassi cambio e . . , » 20 seg. e le sabbie , » 22 ...» 22 . . . . . . » 22 in dono, presentate nella » 22 APR 23 1900 Novembre 1899. Fascicolo LXI. ACCADIIA GIOENIA l'I Seduta del Presidente Segretario Sono presenti letti, Di Muttei, i 18 — — Novembre Prof. A. RlCCÒ GRIMALDI. Prof. G. P. Soci effettivi Ricco Baccarini, 1899. Grassi , Fichera, Petrone, , Fe- Grimaldi e parecchi Soci corrispondenti. Viene letto e approvato il processo verbale della seduta pre- cedente. Presidente, dichiarata aperta l'adunanza, pronunzia Il guente discorso Esimi Signori, CMar.mi CoUeghi r onore d'aprire Ilo il se- : il , nuovo anno Accademico e di porgervi un affettuoso saluto. Non starò a dire della lodevole attività dell' sulta evidente dal bel blicato, e dal volume ben nudrito Accademia: riabbiamo pub- de^ii Atti, che testò Bollettino. Debbo però dichiarare che al buon andamento dei nostri lavori, oltre l'operosità vostra, ha contribuito molto la intelligente e diligente cura del nostro come egregio tribuito la solerzia del Consiglio d' A Segretario, prof. Grimaldi, alla prosperità del nosti-o Sodalizio ha s(>mpro e molto con- tutti io demia, e per Amministrazione. rivolgo vivi ringraziamenti 1' Accademia ringrazio pure da parte dell'Accail Comune e la Pro- vincia di Catania, che ci hanno concesso il consueto ed indispen- sabile aiuto pecuniario. Per compiere il dovere di ricordare un caro socio perduto, debbo parlarvi di un fatto luttuoso. Il prof. Andreocci non è più Un fiero malore che non perdona ad alcuno, lo ha ratra noi pito alla famiglia, alla Scienza, a noi, mentre trovavasi in viagove sperava di trovare gio alla volta del suo paese nativo ! , sua salute vacillante. La sua salma fu deposta a Diamante, ove •ristoro alla Siniscalchi dispose che gli fossero incontrato dott. Delianova in Greco, il Calabria, di il onorevoli fatti nel Sindaco prof. Ho funerali. Sindaco del paese, medico che gli ha prestato assistenza premurosa e così dal dott. pur troppo inutilmente negli ultimi istanti : , Greco ho potuto raccogliere i particolari di quel triste caso. L'Accademia è gratissima al prof. Siniscalchi e al che hanno fatto per il nostro diletto socio. Io non vi dirò dei meriti della mente e del cuore dott. Gre- del prof. co, di ciò Andreocci, né starò a dimostrarvi quanto sia grande la perdita che abbiamo subita: i molti telegrammi e lettere di condoglianza pervenuti air Accademia ne fanno fede. Il socio prof. Grassi Cristaldi ha poi cortesemente accettato la nostra preghiera di comporre una necrologia da pubblicarsi nel Bollettino dell'Accademia, ed egli scriverà colla necessaria competenza, e come ve- ramente merita Si reca le il caro Estinto. passa quindi allo svolgimento seguenti comunicazioni dell' ordine del giorno che : — Osservazioni delle filanti della metà di noProf. A. Ricco vembre 1899, fatte nel B. Osservatorio di Catania. Sugli acidi Us-paradiProf. G. Grassi e G. Tomarchio — metil-ortocarho-cinnamico e Us-dimetil- ftalico otteìiuti dall' ossidazion dell'acido bis-diidro-santinico. Prof. G. Grassi e F. Schiavo-Leni — Azione della metilen- cloridrina sulle animine aromatiche. Prof. EUG. DI Mattei filassi della Idem — — L'estratto fluido di limone sulla pro- malaria. Intorno alla vacciìiazione anticarbonchiosa in rapporto allo sviluppo del carbonchio sintomatico. — Prof. Elia. chio e l'ìiiatico 1)1 Mattf:i — sintomatico — 'i doppie vaccinazioni di carbon- .Sw//,' nello animale in rapporto stesso alla profilassi. Pktkone Prof. A. — La mtKÌificazione strutturale dell'emasia ottenuta col bicloruro di mercurio Idem — La Dott. ron esposizione di preparati). artificiale del trombo bianco (con espo- preparati). sizione di e le formazione de Stefano— Ae argille a Coenopsammia Scillae, Seg. marine della contrada Corvo in Reggio di Calabria (pre- (t. sabbie sentata dal socio prof. L. Bucca). Dott. Em. Di Mattei — U arsenico in medicina legale (pre- sentata dal socio prof. Eug-. Di Mattei). Prof. A. Sella e Dott. R^ ì\Ianzetti — Ricerche magnetiche (presentata dal sej,n'etario prof. G. P. Grimaldi). NOTE Prof. A. Ricco - OSSERVAZIONI DELLE FILANTI DELLA METÀ DI NOVEMBRE 1809, FATTE NEL R. OSSERVATOKK) DI CATANIA. Quantunque si sapesse che per grandi pianeti, non solo non le perturbazioni prodotte dai poteva asserire che la terra avrebbe urtato la cometa Tempel, ma neppure si era sicuri che avrebbe incontrato il centro, il forte dello sciame di filanti che si viaggia nel cielo per l'orbita stessa di quella cometa, pure nella ci speranza che la pioggia delle filanti si sarebbe verificata siamo preparati alla osservazione diretta e fotografica. signori EIl 1° Assistente sig. ing. A. Mascari, insieme ai , redia, Mazzarella, Ponte, to di cielo, avrebbero osservato ciascuno un quar- dal tramonto della luna fino all'alba: io avrei sor- vegliato la costellazione del Leoiir (luogo della apj)arentc prove- venienza di queste filanti) dall'alba all'aurora. Verificandosi poi avremmo tenuto puntato sul loro radian- la pioggia delle te l'equatoriale fotografico in moro, ed fissa, filanti, una macchina fotografica rapidissima. Nella notte del 12 al 13 da ore 2 a 5 furono osservate 125 filanti, ossia 42 filanti ora all' di queste filanti : , circa -^ erano Leonidi. Nella notte del 13 al 14 fu schiarito il cielo, nuvolo prima dell'aurora, io ; un pò però essendosi alcuna non ho visto fi- lante partire dal Leone. Nella notte del 14 al 15, da ore 4 a 5 ^/a furono osservate , 132 filanti, ossia in ragione di 88 all'ora: di queste filanti, circa — erano Leonidi. ma Nella notte dal 15 al 16 fu nuvolo, sendosi un poco diradate costellazione del alle le nubi, Leone e prima di giorno es- tener d' occhio ho potuto la le vicine regioni del cielo dalle ore 5.20 5.35, distinguendovi fino le stelle di 4^ grandezza ma , non ho visto apparire alcuna filante. Da quanto si è detto, e da quel che è stato osservato anche in altri osservatori di Europa, si deduce che il massimo ebbe e non luogo al mattino del 15 novembre ma fu assai scarso diede luogo ad una vera pioggia di filanti. Ciò significa o che lo sciame nei 33 anni dalla precedente apparizione è molto didisperso, oppure che la terra in quest' anno non ha minuito vi , ; , incontrato Tempel il centro finora, o nucleo sciame dello non è stata trovata, pure sia dispersa o ridotta talmente stesso. La cometa e potrebbe essere , da essere che essa invisibile cogh attuali telescopi. Prof. G. Grassi e Gius. Tomaechio - SUGLI ACIDI BIS- PARADIMETIL-ORTOCARBO-CINNÀMICO E BIS-DIMETILFTALICO OTTENUTI DALL' OSSIDAZIONE DELL' ACIDO BIS-DIIDRO-SANTINICO. Il ital. santonone, ottenuto da uno di noi (G. Grassi— Gazz. chim. p. IL 123-1892) mediante riduzione della santonina con XXII. polvere di zinco ed acido acetico, ossidato dapprima con perman- ganato potassico e poscia con acido nitrico (G. Grassi.— R. Accad. Lincei Voi. 1, 2° semestre, serie 5— Gazz. chim. ital. XXIII. 306, p. I.) condusse ad un acido, lato a secco il cui sale di bario insolubile, distil- con eccesso di barite, diede luogo ficato per le sue proprietà caratteristiche, al difenile, identi- e^ al dipara-xilile, cri- illizzato in a^irlictti nrboivsceiiti di cui sinanco 11,110 punto il di fusione Abbiamo voluto riprendere pivfipuo di stuiiiare non fu possil)ile detei-nii- jut la sua impurezza ed esiguità. con (|ueste esperienze potere accumular»' tanto materiale da permetterci !i speianza 1" studio completo del prodotto linaio: del dixilile. di In (luesta breve Nota riassumiamo le quali, lo stre indajrini, diciamo sin i primi risultati delle no- da principio, se hanno cor- risposto alle nostre aspettative, n<in sono state difficoltà compagnate sempre dalle quelle sostanze ac- di resine. direttamente la soluzione sodica del san- di ossidare toiione (acido santononico), o del suo isomero, ma scevre di che bisogna superare nella purificazione Invece scopo lo prodotti intermedi della ossidazione e con i 1' abbiamo dappri- trasformato nell'acido bis-diidro-santinico, seguendoli meto- do descritto nella Nota pubblicata da uno di noi (G. Grassi— Gazz. chim. ital. Sem. -Serie XXIII. 58— R. Acc. dei Lincei— Rendiconti Voi fase. 5). In ogni ó, operazione acido in óOO cm.^ d' idrato sodico al 5 e sciolsero si distribuì 1. 2° 10 di gr. la solu- permanganato, al 4 ^!o, dapprima si su bagnomaria e infine a fuoco diretto zione in cinque matracci. fece agire a freddo, poi ^|o si Il scaldando con piccola fiamma sino Ciò all' ebollizione. si pro- avvenne più riduzione. Il liquido, previa filtrazione e lavaggio del biossido di manganese, fortemente acidificato trasse finché non con acido cloridrica, fu evaporato a piccolo volume, separando, man mano che si depositava, il cloruro di sodio. Se ne eliminava gran parte con l'aggiunta di alcool. Si portò a secchezza su bagnomaria, si trattò il residuo con alcool assoluto ed alla poi ujia soluzione alcoolica si aggiunse dell' etere che fece separare altro cloruro di sodio. Distillato il mantenendolo in questo liquido, si modo una massa freddamento eliminò 1' acido cloridrico dal residuo capsula su bagnomaria per alcune ore. Si ebbe in solidificò vischiosa, giallo-miele, che col raf- assumendo un aspetto vetroso. la con etere anidro, ed alla soluzione giallo-bruna e si aggiunse a piccole porzioni della ligroina, quale faceva separare sulle prime un olio bruno, non esente di piccole quantità di cloruro di sodio, e poscia un olio colorato Si riprese fortemente acida, in giallo-chiaro, il quale, isolato ilalla miscela liiiuida e tenuto un principio in essiccatore, dopo alcuni giorni lasciò intravedere di cristallizzazione; fare con Per ma una miscela ci due di separazione la si convinse subito che avevamo da acidi. ci si servi dei corrispondenti sali di ba- V uno è solubilissimo neir acqua e l'altro affatto insolubile. E per far ciò, si sciolse la miscela nell' acqua e si aggiunse una soluzione concentrata d' idrato baritico sino a reazione leggermente alcalina. Si determinò subito un precipitato rio, dei quali bianco pesante che si raccolse su filtro alla pompa e si lavò. Il filtrato, sottoposto ad una corrente d' anidride carbonica, per eliminare i' eccesso di barite, si evaporò a secchezza; si riprese il residuo con acqua bollente, ed alla soluzione, colorata in giallo, ridotta a piccolo volume, si aggiunse dell' alcool per precipitare frazionatamente per r analisi, C24 H18 Os Ba2 il il Le ultime porzioni servirono bario. sale di della risultato concorda con quale sale, seccato Infatti gr. 0, 5432 di di solfato di bario, donde Ba «/o a 100°, diedero gr. = insolubile nell'acqua. i il 38, 82 sale di bario in quello d'argento, che è Lavato e seccato a 110° sino a peso costante, seguenti risultati, anch' essi'corrispondenti alla formola C24 His Os Ag4 I. 359 Trovato 66 38, all'analisi diede 0, Os Baa trasformò pure Infatti formola : Calcolato per C24 H18 Si la . . : Gr. 0,176 di sale fornirono colla calcinazione gr. 0,0877 d'Ag. IL » 0,4727 » III. » 0,4999 » » » » d'onde, riferendosi a 100, si 0,2356 ha: Trovato Calcolato per C24Hl8 08Ag4 C... H... Ag.. 0... >> diedero gr. 0,608 di CO2 e gr. 0,0985 33, 25 2, 07 49, 88 14,80 100,00 I II III » d' H2O l'acido ha por t'orinola C24 ÌI/sOh. pensa alla {grande aiialo^Ma che presentano nell'os- Vi'i coiist'^'iicnza Or se siilazione si i derivati tetra-idroffenati aliciclici della naftalina berger e Mailer. Ber. XXI. lliM - Bamberger (Bam- Bauraann. e Job. XXII. 9ó 1-968) coi derivati l)i-e tetra-idrogenati della santoGazz. chini, ital. t. XXII. Voi. 1. nina (P. Giicci e G. Grassi 1892. p. 1-55) e quella presentata da questi coi prodotti di con- Ber. — densazione bis, il cui studio ci occupa, azione del permanganato, si atomi d'idrogeno aggiunto, rompano si si può ammettere che per contenenti due due catene laterali e si gli anelli brucino le i generi l'acido bis-paradimetil-orto-carbo-cinnamico, la cui formola giezza è precisamente C24 n>2 Os . che insieme col sale di bario solubile , se ne genera un altro insolubile. Questo però è impuro di solfato di bario proveniente in massima parte dall' anidride solforosa, adoperata per ridurre il permanganato eccedente. Per purificarlo Si è detto inoltre si sospese nell'acido cloridrico diluito e caldo e nel trato si aggiunse a poco per volta una soluzione tico sino a reazione neutra. Il filtro e lavato, fu seccato a posto all' analisi. risultato Il I. lì. donde gr. 0,621 di sale » 0,3610 : Calcolato * sino a peso costante, formola C20 H14 Os Ba2 diedero gr. 0,4408 di BaSOi » fil- precipitato formatosi, raccolto su IIO*^, concordò colla liquido d' idrato bari- » 0,257 , e . sotto- Infatti : - 8 - sidazione in modo da condurre all' acido bis-para-dimetil-oitocarbo-cinnamico, e questo, per una ulteriore ossidazione, all'acido bis-paradimetil-ftalico. Ciò può facilmente rappresentarsi col se- guente schema: CH2 •-.. CH3\ CU HO.CO/ CH3 CH3 c e CH2 .. H^cXX^XcycRs I I II 1 Il I CH 01 CH e C CH3 CH, \C00H Acido bia-diidro-sautinico CH3 C HO. CO. \^\C HO.CO-CH II I CH3 C ^ C/\/ II COOH CH-COOH I ^Ch/ V'^'' ^^\^\CH^ o c CH3 CH3 Acido bis-para-dimetil-orto-carbo-ciuuamico CH3 HO.CO^ C \c^\c- CH3 ó -c/\c. c e CH3 CH3 COOH Acido bis-para-dimetil-ftalico Ci riserbiamo di pubblicare per disteso lo acidi. studio dì questi — ei basta alla jiLT speranza il- ora far notare che da esso trovare potere di 1>' ci apre si per condizioni 1' 1' adito isolamento para-di metil-ortodeijli acidi para-dimetil-ortocarbo-einnaniico e carbo-biidro-cinnamico per mezzo dell'ossidazione, rispettivamente, degli acidi biidro-santinici e iposantoniiiici. Piof. G. Gka.ssi e Fk. Schiavo-Lem — AZIONE DELLA METILEX-CLOKIDKLXA SULLE AMMINE AROMATICHE. Si è fatto agire la col fine di nietilen-cloridrina dapprima suU' anilina pervenire alla ossimetil-auilina, HO.CUj.Cl + NH2.C0H5 — liei + C^IIs.XH.CH^.OU, omologo inferiore della 1I0.CH2.C1I,..C1 al nelle condizioni in cui prodotto adoperata successivamente vece , prefissoci. non ci la orto-toluidiua , corrispose allo scopo. Si ottenne in- , come un polimero è operato, si Né nel caso dell'anilina, la base C28 U.s N4 siderare per (1) : + NH..C,,Il5 = nei + C.HvNH.CHj.CIIo.OH. Diremo subito che è riuscito arrivare da Knorr ossietil-anilina, ottenuta azione della etilen-cloridrina sulla stessa base dell'altra C7 H7 N, che , si può con- la quale fa pen- sare che la metilen-cloridrina, in presenza dell'anilina, siasi forse comportata come la degli elementi dell' C^Hs.NU., Però le formaldeide, conducendo alla eliminazione acqua e + Cl.CU2.0n — con quelle del suo L. Knork pr. (2) (3) acido cloridrico II ,0 Ber. XVII-657. Idem. coincidono atìatto anidro-formaldeide di ToUens trimero — Syntliesou (2) 44-17. 1' : + liei -f C^H^.N-.CU.,. proprietà del nostro prodotto non con quelle descritte per (1) dell' in , ottenuto dallo stesso (2) Tollens der Oxazinroihc— lk>r. XXlI-2092 , né (3) — Otto. e J. studiato da Bischoft" (1). Lo 10 stesso accenno dato da Pratesi (2) per polimero (C7 H7 N)n ricavato, come prodotto secondario, egualmente dall' azione dell' aldeide formica suU' anilina, non ci auil , a pensare ad alcuna identità, tanto più che nel suo lavoro 1' analisi, né le proprietà del cloroplatinato. Pochi sono del resto nella letteratura i casi noti d' un tetramero della base C7 H7 N. Bischoff (3) nel determinare la grandezza molecolare della torizza non cita sostanza a temperatura di fusione più elevata, generatasi con- temporaneamente air anidro-forraaldeide (trimetilen-trianilina), trova numeri compresi fra quelli che potrebbero fornire un trimero ed un tetramero. Non si ferma tuttavia sullo studio di essa; alla variabisi limita ad una semplice determinazione d' azoto , punto di fusione e della grandezza molecolare. Una sola sostanza dalla formola C-, H7 N tende con sicurezza lità del a tetramerizzarsi, ed è la p-benzilen-immide. «lì di Thiele e le Weil (4), sue proprietà, non la quale, e' per il suo modo di genesi e per induce neanco a riflettere su una lontana somiglianza nella formola di struttura. Frattanto il comportamento del cloroplatinato delle due basì = (C.H~N)4 C32H3eN4 = (CH3.C,H6N)4 C2sH2gN4 ottenute da noi, la prima dall' anilina e la seconda dalla orto- toluidina, offre lo stesso interesse dei cloroplatinati di alcune basi eterocicliche, lasciando intravedere in esse delle correlazioni coi derivati pirrodiazolici e con quelli pirrazolici (6). Quali pos- XXXI— 3250. ital. XIV— 351. (1) Ber. (2) Gazz. cliim. (3) Loco (4) Ber. (5), citato. XXVIII-1650. Andrkocci Eend. Acc. Lincei. 1891 V. VII. (5) A. (6) L. Balbiano Eeud. Acc. Lincei. V. I. 366. serie 159. o^— Idem nografìa. Sulle relazioni tra pirrazolo, pirrolo e piridina- Pag. 95. 1890. Mo- - 11 - sano essere queste correlazioni nulla possiamo per ora alcun dato sperimentale formohi loro |<'r enunciare non avendo dii'e idea sulla (ju.-.lclie di struttura. D' altra parte, 1' analogia dei cloroplatinati, consistente nel della eliminazione di quattro molecole d' acido cloridrico fatto per azione del calore, o per quella dell' acqua, presenta una dif- mentre ferenza sulla modalità della stessa eliminazione. Infatti, i cloroplatinati delle basi eterocicliche ( pirrazolo, pirrodiazolo, gliossalina (1) e piridina (2)) eliminano, p. es. nel caso dei derivati pirodiazolici, solo ne dell' acqua due molecole d' acido cloridi'ico per azio- bollente, trasformandosi nei tetra-cloro-plato-deri- vati, e quattro, nel solo caso dei derivati pirrazolici e pirrodia- a 180"^, conducendo ai bicloquanto al cloroplatinato relativo alle nostre due basi, la eliminazione avviene in modo differente, dappoiché se ne eliminano quattro molecole col trattamento con acqua bolzolici, col prolungato riscaldamento ro-plato-derivati; in lente e solo due mediante riscaldamento a Forse sottoponendo i 110". cloroplatinati all' azione d' una tempe- avrà una perdita ulterioi-e d' acido cloridrico, sino a raggiungere le quattro molecole; però questa esperienza non è stata fatta. ratura più elevata, si Rapi)resentiamo frattanto col seguente schema zioni subite dai le trasforma- due cloroplatinati finora studiati: C32H3,X,.H,PtCl, C,.Ho.N,.H.,PtC: a 110° a 110'^ T CoJIosXl.PtCl, •Oli Per il eoa H,,0 H.,0 fatto della eliminazioiir delle quattro (1) Haluiano (2) Anukksun Ciazz. chini, ital. Aiiiiah'ii !t(;-2()(l. X\n-104. ]*. 2^' molecole d' aci- - ^ 12 do cloridrico possiamo ammettere che fra loro come nei composti idrazinici? Le che ulteriori esperienze formola speriamo di struttura, spondere gli azoti siano riserbiamo di fare ci daranno ci collegati (1) il mezzo sulla loro di potere ri- al quesito. Parte sperimentale Grammi 10 di cloridriiia, Grassi e Maselli preparata col metodo proposto da sciolsero in 100 cra.^ di si (2), benzolo, raffred- dato con acqua e ghiaccio, e si versarono a poco alla volta in altri 100 cm.3 di benzolo freddo, contenente in soluzione gr. 16 di anilina. Si ebbe subito un precipitato bianco, poco abbondante, di cloridrato di anilina, tenuto nella cloridrina; dovuto ad un pò si filtrò separò una sostanza bianca, la quale da e infine d' un sottoposto alla distillazione. Si ebbe così Per si a poco si a poco divenne gialla purificarlo, si pompa, fu liquido, colorato anch' esso in ros- il di prodotto, cloridrato della e li bel rosso-corallo. Raccolta su filtro alla lavata eoa benzolo, e tutto so, fu acido cloridrico con- d' e nel filtrato a poco base C,s H.^s N4, lavò con benzolo, si che nuova quantità si unì al primo. compresse fra carta acqua acidulata con acido cloridrico, essendo acqua pura; la soluzione, trattata con carbonato diade un pi-ecipitato bianco-giallognolo, fioccoso, che, rac- disciolse nell' insolubile nell' sodico, colto su filtro e lavato con acqua, fu compresso dapprima fra carta e poi seccato in stufa a 100°. Si separò poco dopo, galleggiando sul prodotto, deir acqua, che si potè decantare, e rimase una massa pastosa, plastica, facilmente tirabile in fili, la quale quando fu secca, assunse un colore giallo -oro e, col raffreddamento, divenne solida e fragile. Si sciolse allora nel cloroformio, dove è facilmente solubile a freddo, e dalla soluzione fu precipitata frazionatamente con successive aggiunte di etere. Sulle prime si separò una sostanza solida, fioccosa; ma le ultime porzioni erano oleose e d'un colore rosso- vinoso. (1) Balbiano Gazz. chim. (2) G. Grassi e C. Maselli. Atti dell'Accademia Gioeuia Voi. XII. serie IV. Gazz. chim. ital. XX Vili. ital. XXIV. 477. p. 2.^ lOi-p.^^'. — - 13 Dalla disiillazioiK; della miscela dei altro olio, dello stesso colore, clu si due riunì al li(iiiidi, nel vuoto e sull'acido solforico \)ov parecchi pfiorni, non solo a cristallizzare, E pochissimo ma neanco a divenire solubile nella lifj:roina, si ricavò Mantenuto non accennò primo. solido. nel benzolo, nel solfuro carbonio, nel tetracloiuro di carbonio e nell' etere; un poco più negli alcooli metilico ed etilico; solubilissimo nel cloroformio. di Si scioglie inoltre negli acidi solforico, cloridrico e acetico impartendo alla soluzione una colorazione rossa. Non potendo analizzare direttamente la base, né il cloridrato, diluiti, essendo quest' ultimo esente di acqua, si difficile preparò il a maneggiare, quando cloroplatinato, versando si vuole una solu- zione acquoso-alcoolica di acido cloroplatinico nella soluzione cloridrica della base. Il precipitato giallo, formatosi, lavato con alcool, compresso fra carta e seccato nel vuoto suU' acido rico, fino I - (ir. a peso costante, diede all'analisi solfo- seguenti risultati: i 0,4029 di » 0,4010 » 0,0241 d' azoto (Kjeldahl) > 0,1024 » » » 0,0196 colla cak'inaziouo gr. 0,1151 di Pt. :> jrr. 0,0624 di cloro Trovato 0,1092 (1) — — 14 riscaldamento a 110°, s'introdusse un dato peso di cloroplatinaprecedentemente seccato nel vuoto e sull'acido solforico, in un tubo di Liebig a camera cilindrica, che si collegò da una parte con un tubo a cloruro di calcio e dall' altra con due boccie di lavaggio Drechsel, contenenti dell' acqua e poste in comunicato, un aspiratore. Immerso in una soluzione di cloruro di calcio, la temperatura di ebollizione era 110", venne pesato ogni due zione con Il a peso costante. fino da tubo. E si ebbe per giallo divenuto verde chiaro, cui ore 6856 di cloroplatinato, gr. 0, una perdita di peso di gr. 0,0602, cioè 8,78 per cento di acido cloridrico. Si acqua per mezzo nell' e si si determinò quindi ottenne ebbe 1' di la quantità di acido una soluzione ——- 65 per cento 8, 72 per cento. Quindi 8, , mentre ha si col cloridrico sciolto di idrato potassico metodo di Volhardt : Trovato - Calcolato per 2.HC1 _^ II IH 8,65 8,72 I 8,67 8,78 i Per cui è fuori dubbio che col riscaldamento a 110° il cloroplatinato perdette due molecole di acido cloridrico. Del resto una determinazione di platino e di azoto confermò la formula risultante C-sHjsNi.PtCli Infatti gr gr : 0, : : 0, 3525 251 di sostanza fornirono gr : 0, 0182 di N di sostanza fornirono colla calcinazione gr per cui, riferendosi a cento, Calcolato N . . . . 7,39 Pt . . . . 25,62 si ha : (Kjcldalil) 0, 0897 di Pt. : Trovato 7,25 25,44 Se poi invece il primitivo cloroplatinato giallo si tratta con acqua bollente, finché questa cessi di reagire acida, il prodotto diviene verde oscuro e la perdita dell' acido cloridrico corrisponde - l'analisi a quattro huiU'cdIc. l'cr a peso costante e obl)cro si .si»rttaii/ii i ili Vi)., (),0'J(j6 «li N , » 0, oxK «li rt » » 0,02(56 «li CI. o,:^:ì:>8 » •> III . 0,3110 » IV » 0,2640 » Donde seccò a 100" fino si • 0,'_'()t5 . <li prodotto il so^Mi'Miti risultati runiintiio «r. 0,4754 frr. II I - 15 : o nj: 0,09fi ll/> «li (ivjcidiii>i) : Trovato Calcolato por Cj^H.,,,N,.PtCU 4!),12 3,80 4,03 8,18 7,92 28,50 28,30 10,38 10,08 N. rt. CI. . . . . . . . . . Per preparare o-toluidina con in 49,01 C Il la base omoloi,'a grammi 21 di si fecero agire cloridrina grammi rispettivamente 30 di sciolti 250 cm^ di benzolo. fu perfettamente identico all'altro L'andamento dell'esperienza già descritto. La base libera, colla stessa apparenza, è anch' essa oleosa e non accennò a solidificare. É insolubile nel benzolo e nella ligroina, poco nell'alcool, nell'etere e nella miscela di questi due ultimi; facilmente solubile nel cloroformio. Come 1' altra, è pure impartendo colorazione rossa alle solubile negli acidi diluiti, so- luzioni. Il cloroplatinato, preparato con metodo identico a quello sopra- con alcool e compresso fra carta, si mantenne nel vuoto e sull'acido solforico sino a peso costante. Anch'esso ha l'aspetto di una polvere gialla amorfa e diede all'analisi i se- descritto, lavato guenti numeri, concordanti con I gr: 0,4768 di sostanza fornirono II gr III : 0,3748 gr: 0,4320 IV gr : 0,3870 » » formula C32H36N4.H2PtClc. la '^r 0,7553 : Kr ^ » gr . » gr : : : «li CO^ 0,0231 di N 0,0941 di l't 0,0923 di CI o ^r: 0,1905 «li H..0 Per cui 16 - : Calcolato C Trovato 43, 44 43, 20 H 4, 29 4, N 6, 32 6, 16 43 Pt 22, 21, 78 CI 24, 04 23, 85 Come si è detto, anche questo cloroplatinato subisce 1' eliminazione di due molecole di acido cloridrico col riscaldamento a 110°. Il processo analitico fu identico a quello descritto per il corrispondente cloroplatinato. Anche questo da giallo divenne verde-chiaro. I — gr. II — Una 1, 6805 perdettero in peso 8,03 ni — Una gr. 0, 1373. deteriniuazioue acidimetrica con soluzione — di potassa condusse a acido cloridrico. "/o di seconda, eseguita col metodo di VoUiardt, diede 8,03 Per cui ^Iq : Calcolato per Trovato ^ 2.HC1 8>23 8,17 u 8,03 IlT^ 8,03 Non vi è dubbio quindi che il cloroplatinato di questa base perdette in queste condizioni due molecole di acido cloridrico. Si volle corroborare questo risultato coli' analisi dello stesso cloroplatinato, la quale condusse ai seguenti risultati, concordanti benissimo colla formola C32H36N4 PtCU . — II — III — IV — I gr. 0,3932 di sostanza fornirono gr. » » » 0,3761 » 0,3136 » » 0,2965 >> » » » » » : 0, 688 di COg e gr. 0,1622 0,0252 di N 0,0744 di Pt 0,0514 di CI Donde: Calcolato C H N 47,23 . . . . Trovato 47,02 4,43 4,58 6,89 6,70 Pt 23,98 23,73 CI 17,46 17,36 di HjO II jrr : 0,3244 - 18 Limitandoci alla base ottenuta prima fase, produzione schema avrebbe, nella : = HCl + C^jH-.NH.CHa.OH eliminazione , coli' anilina, si di ossi-metil-anilina C,;H5.NH2 4- Cl.CHj.OH e nella seconda - acqua di secondo , , il seguente : CH,.:OH \h N-C6H5 = N— / "" C.H. =z 2H.,0 2H,0 ; HO.iCHc Questa interpretazione dante dell'acqua la durante ci il + -\- ' ' ' C,H5.N<; C,.H..Nf ^ spiegherebbe l'eliminazione abbon- riscaldamento delle basi a trasformazione da sostanza solida in quella fosse, la nostra base >N.CcH5 \ch/ • CuHuN^ servirebbe a 100° e oleosa. Se cosi stabilire 1' esistenza del termine intermedio tra la metilen-anilina e la trimetilen-tria- nilina : CH, C6H5.N/ Xn.c^Hs /CHA \ CHI /^^--«^^s l( N CfiHc SUNTI DI MEMORIE Prof. EuG. DI (1) Mattei-L'ESTRATTO FLUIDO DI LIMONE NELLA PROFILASSI DELLA MALARIA. Prof. EUG. DI Mattei - INTORNO ALLA VACCINAZIONE ANTICARBONCHIOSA IN RAPPORTO ALLO SVILUPPO DEL CARBONCHIO SINTOMATICO. Prof. EuG. DI Mattei - SULLE DOPPIE VACCINAZIONI CARBONCHIO EMATICO E SINTOMATICO NELLO STESSO ANIMALE IN RAPPORTO ALLA PROFILASSI. DI (1) Queste memorie saranno pubblicate negli Atti. - Il) - «IFICAZlONi: STRUTTURALE l'iof. A. 1M:tkonk-LA M( DELL' KMASIA OTTENUTA COL BICLORIRO DI MERCURIO — (con esposizione di preparati). )1 Fondandosi sul fatto strui giiY impiejjati l' eniasia stanze , osmotico speciale del valore per ottenere dei me- modificazione strutturale del- la dopo aver cennato nuovi tentativi tatti con altre sodal sublimato corrosivo riferisce sui risultati ottenuti , ultime sostanze che tra le efficace. La modificazione , riesce impie^^ate strutturale migliore il si costante ed più cavando ottiene, sempre il sangue dal vivo (uomo, cane'», nel mestruo con sublimato uno per mille nella soluzione cloruro-sodica a 0, 70 per 400 e si fa mille. Lia modificazione però comincia col titolo 1 1200; aumentando l'acqua si ha gradataanche con quella 1 mente emolisi con l 2000 prevalgono le ombre, e al di là sem: : : : pre più ombre, e parallelamente cresce piastrine. Col titolo turale 1 : 100 invece non anzi varie emasie , perdita reperto delle ritenute il si ha modificazione più o softYono acqua (corrente osmotica verso di strut- meno deformità per il mestruo) raro : il reperto di piastrine. Sperimentando dopo col solo sublimato senza cloruro di soha precisamente la stessa modificazione strutturale e vi corrispondono i medesimi titoli di soluzione: in modo che al bicloruro di mercurio si deve il risultato, notando che col cloruro dio, si di sodio i preparati riescono più nitidi. Facendo la paragone con il soluzione osmica quando hanno invece zione, 1 : mediante mentre questa modifica- la modificazione ottenuta 4000, rileva che riesce, è più precisa e perfetta vantaggi seguenti i , sublimato col si : 1. limite largo per la riuscita della modificazione strutturale: 2. il reagente costa pochissimo, non si evapora e non si altera: 3. i preparati si ottengono completi, anche per e chiusura definitiva, in 4. il bagno detto distacco 5. si mici), 6. ha si di 2 la fa colorazione ore: ulteriore pel distacco delle lastrine è sempre spontaneamente ed in 1' acqua, e pochi minuti: la colorazione nucleare coi colori semplici (,non for- a preferenza la meno coli' ematossilina: reazione chimica ferrosa riesce benissimo : 7. ha una s' 20 - forte fissazione della struttura ; più forti emo- i rispettano (soluzioni di acido cloridrico, di acido formi- litici la mentre nella modificazione ottenuta col la soluzione di pirogallolo dopo poco tempo riduce le emasie ben modificate ad ombre, facendo risaltare non altro che apparenti piastrine, le quali prima non apparivano affatto 8. infine si ha la conferma della struttui'a dell' emasia dei mammiferi — dell'inesistenza delle piastrine come elemento autoctono: del reperto del nuovo corpicciuolo anche nell' emasia degli ovipari (pollo, lucertola) colla soluzione di sublimato si ha meglio che colla soluzione 0, 10 di cloruro di sodio, o colla soluzione osmica, l'apparenza di quel nocciuolo, come egli aveva co, di pirog-allolo, ecc.) ; liquido iodo-iodurato p. es. : : — : — : già mostrato Giugno scorso e non ancora pubblicato per Dalle quali può fin da ora preannunziare: il reperto del corpicciuolo speciale nelle emasie degli ovipari ben conservate quando sono modificate dal mestruo continuare fin dal le ricerche. — , speciale : — r ubicazione di quel corpicciuolo immediato col nucleo, accavallandolo il quale è in rapporto : — — dell' la facilità dello stesso la sua reazione a dislocarsi ed anche a fuoruscire: ferrosa, che d' altronde manca nel resto emasia. Con rifero , ciò mentre emoglobigeno è più grosso e solo, potrà confermare il valore di organo feremasie anucleate dei mammiferi ove oltre questa sua funzione principale, proba- si , nelle bilmente continua in parte anche quella di nucleo, di cui questo corpicciuolo è parte integrale, come appare nei gigantoblasti del sangue embrionale dei mammiferi e nelle emasie degli ovipari. Prof. A. Petkone - LA FORMAZIONE ARTIFICIALE DEL TROMBO BIANCO — (con esposizione di preparati). Ricorda che apparenze microscopiche del trombo bianco egli aveva ottenuto appena diminuiva il valore osmotico, isotonico del mestruo impiegato, specialmente dell'osmico. E siccome anche con tutte le norme più scrupolose e col mestruo perfetto (preparato di 21 (molte ombre, fresco^ otteneva ixW stessi risultati di emolisi molte piastrine) nelle vaiie anemie, specialmente incerforme essenziali (clorosi, anemia essenziale con purpura, etc); fibrina, te dipendendo tale risultalo dalla diminuita resistenza delle emasie, ha voluto sperimentare coH'acido osmico 1 4(XX), e poi con tutti sangue jrli altri mestrui, specialmente col sublimato, l'azione sul : di ma individui sani, diminuito artificialmente di resistenza. Ottiene ciò col sansone, non cavato nel mestruo, ma messo poco dopo essere essiccato dilettamente su di un covro^'^^^etti ; all'ambiente, o in via di essiccamento, I fibrinoso. 1 immersa la lastrina nella emasie diventano ombre, e sul loro fondo non risaltano che leucociti ed un numero straordinario di piastrine; queste ultime principalmente nello strato più superficiale (essendo più leggiere), sovente con abbondante reticolo soluzione osmica 1 : 4000, etc, tutte le Fin dal principio dell'immersione della lastrina, ap- si prezza grossolanamente la graduata emolisi, sino a che la gocciolina di la sangue essiccato resta (nella lastrina) di aspetto biancastro; colorazione all'emotossilina, al bleu, etc. è perfetta; anche al di là dell'apparente gocciolina di sangue menso di piasti-ine e di grossi cocchi ; là vi è un numero im- sovente aggruppate a curaoli, come grappoli corrisponde parte più sottile la periferica sangue che quasi non si può apprezzare ad occhio imdo. Con questo metodo si ottiene il risultato di esosmosi dell' emasia non per la natura dei liquidi, ma per le cambiate ha poi si condizioni osmotiche della membrana (dell' emasia) l'altro vantaggio dell'aderenza del sangue già avvenuta pel disscccamento e la sua modificazione e fissazione definitiva pel medella gocciola di I ! I I ; struo impiegato. Resta la parte più resistente (imclei di emasie). si ottiene in parte anche col bagno in acqua anche allora si ha plasmolisi perfino nei leucociti, solo si apprezzano nei loro nuclei, come restano ancora le Questo risultato I distillata; I quali i I I ritenute piastrine. Adoperata la stessa tecnica hanno si simili risultati nel san- I I ; gue embrionale, ove i-estano stesso si ha i nuclei dei poi disseccate ed assoggettate al metodo j I epatiche resistono un pò meglio di in ] acqua gigantoblasti, distillata: resistono ben'" i quelle in parola del rene etc; lo dal vivo e colle cellule del fegato e del rene prese ; le cellule nel bagni» nuclei con la loio struttura. Uopo ha voluto 22 -^ risultati con gli stessi mesangue con una resistenza intermedia tra il vivo e il morto. Una gocciolina di sangue presa dal vivo fa stendere tra due covroggetti, e dopo circa un minuto ciò spori meritare i strui isotonici strutturali sul mette il due lastrine a galleggiare le sui mestrui; succede subito distacco e le emasie che hanno notevolmente diminuita la re- ma che non sono ancora morte, si modificano in buon numero; un'altra quantità notevole diventa ombre, e vi corrisponde un numero eguale di piastrine con i più precisi caratteri descritti, grazie alla rapida fissazione; la quantità maggiore delle sistenza, apparenti piastrine sta nel vetrino che resta a mezzo galla.' Con questo possono nello stesso preparato seguire, oltre si morfologia, colorazione e reazioni chimiche, le l' identica diverse fasi di passaggio dal nucleo che sta ancora al suo posto fino al nucleo libero. Dott. G. COENOPSAMMIA DE Stefano-LE ARGILLE A SCILLAE, SEG. E LE SABBIE MARINE DELLA CONTRADA CORVO IN REGGIO DI CALABRIA. Dott. Em. di Mattei - L' ARSENICO IN MEDICINA LE- GALE. Prof. A. Sella e R. Manzetti-RICERCHE MAGNETICHE. ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI pervenute in cambio e in dono, presentate nella seduta del 18 novembre ITALIA Bari — Bolog-na La Puglia medica — E. Acc. delle — se. Ann. VII ìd. — Soc. ined.-chir. e Se. — R. Acc. econ.-agraria — Soc. entomol. — id. — id. Firenze ital. 5-8. — - dell' Istit. med. — Mem. JSoll. Ann. R. Staz. di Eutomol. agraria — S. Atti. XXX 3-4. iV. VII 1-4. Voi. III 1-4. Ser. 7* Voi. — dei Georgofili Bòli. Ser, 5* Voi. Rend. N. X 5-9. Ser. 4^ Voi. Eelaz. ^ev. 1^ i. XXII — — (.mova Milano K'. K". Ar.-. IM. — iiif.lic.i l..iiil>. \|V Nul. /?..//. sr. <li - 2:5 Unid. S,r. - - 1(1. — .Milieu Sor. — — i(l. 1(1. r iiat. .se. tli Mii.-». Oasorviit. iin'ti'or.-fjcodin. — Modena itili, Soc — Naturalisti .l.i K. .\<c. lett. s(!. (li — — Mem. — — 12-15. XXXVIII Voi. .llli. 3. XIII 6-q. .Vini. lioll. XVI ^ Ser. S"* Voi. XXXII Voi. WXH \ol. L'' unt. ut. «li S.t 3" Voi. Atti. a<jrario ital. sp(>riin. L(> ,"^taz. iv. . * (iiizziiiiti » arti (3 1-2. Mrm. Voi. XVIII 7-8. l<n. .« I. 3-5. — Alti. Ann. LUI 1-2. — R. Acc, — Arili, gin«H-ol. — Ann. 2-4. — Kind. Are. Voi. Y 5-7. — So(\ mat, Ser. 2' Voi. VI 4. vcn.-tnMit. di nattir. — Padova — — Ann. VI 5-9. Palermo — (iioru. — K. Orto botau. — Boll. Ann. II 3-4. — Soc. d' i^ieno — Boll. X. S. Ann. Il 1-3. — Soc. la storia patria Arch. Sor. Voi. XXIV 1-2. mai. mit. S(T. Voi. VII K(»nia — R. Aec. dei Lincei — licnd. iiuMl.-fliir. N;iIM»li ital. 1(1. II (li (Ielle r. i(l. kc. fin. e .Sfi(<nzo se. Soi-. S'^ S(>r. /?<>//. .s(.ùeutilico id. id. sicil. id. aicil. pi^r st. nic. ci. 1° eem. 11-12, 2" som. — Acc. pontif. dei n. Lincei id. - R. Coniit. peol. d' Italia id. — — Soc. geogr. ital. Soc. geol. —Soc. rom. id. — Riv. Torino — R. Acc. — R. Acc. Slena — Venezia Istit. — — Boll. Ann. LII Atti. .ó"' 5-6. IX Ser, 3^ Voi. — Boll. Voi. XII 6-1 — Boll. Voi. XVIII 4, X 1-2. I 3-4. 1. 2. gli studi zool. — Vili 1-2. Boll. Voi. — Ann. XIX 7-10. delle scienze — Voi. XXXIV 11-14. di medicina — Giorn. Voi. LII 5-8. veneto e arti — Ser. 8" Voi. — Mcm. Voi. XXVI natur. di se. ital. id. ital. per L*'"* r fin. 1-8. id. id. tic. Aiti. di se. l(!tt, Atli. 5. ESTERO — Berlin Bone Ifonn — — K. Prouss. Metcorol. lustit. Ai:m1. d' lIii>pone — — Ber. Jhg. 1898. C. r. den rain. -Sitzìinub. Bordeaux — Bcston Aineric. Brenien Ann. 1898 Natnrhist. Veroin dea Preuas. Rheinl. u. Wostph. -- — Bruxelles Soc. des se. .Vcad. pliys. Acad. r. — — of arts a. scicmos Natnrwis. Vcrein — et natur. — Ahhaiidl. de nicdecine 3. — Virhandl. yicdei-rhehi. Mvm. Gemll. S6r. 5^ Voi. Hd. .Tlig. LVI 1S99 IV. Proc. veìb. 1M97-9S. — l'rocrcd. Hd. XN'I — Ihill. — Mi'm. cour. Sf^r. \i>\. XXXIV 2. 4'' \(.l. Voi. XIII XV 4, 5-7. 2-7. i. l. — Soc. — Soc. Bruxelles id. XII — Bucarest — - — ^ Ann. Voi. XLII. XI Bull. Voi. palóoiitol. et il'hydrol. (le — — de Roumauie 2-3, Ann, Tom. XII. Bull. Mas. oomp. sodi. Voi. XXXII io, 1-2. El. Mitcli. scient. Soe. — Oberhess. Gesell. XXI Abhandl. Bd. 4. Bull. Voi. VII 1-2. — Natur.-u. Heilkunde fvir 2. Abhandl. Jan. -J uni 1899^ u. — Senkeuberg. naturf. Gesell. Soc. des se. uatur. XIV Journ. Voi. ^ — Sitzunyher. «Isis» Naturwiss. Gesell. Frankfurt a/M. Giesseu góol. Harvard College — Capei Hill, N. C. Fribourg (lo I. XXXV — — entomol. de BelgiqiM belge lustit. météorol. Cambridge, Mass. Dresden - 24 Haarlem — Soc. boli, des scieaces Arch. Hermannstadt — Siebeubiirg. Verein fur Ber. Voi. XXXII. néerl. se. ex. et nat. Sér. 2^ Voi. Ili — Natvtrwiss. Verhundl. i. Mittheil. u. Bd. XLVIII. Heidelberg Verein — Verhandl. N. F. Bd. Lausanne uatur. — Bull. — Naturhist. -medie. — Soc. vaud. des so. Sér. 4^ 3, — Manchester — Marseille Moscou — NeAV-Haven Paris id. — Mus. uacional — An. Couu. Acad. of arts — Mus. Soc. zool. de — — d'bist. uatur. I. RocliecUouart — Tokyo — Mem. XI. Bull. Auu. 1898 — Tom. II i. 11. Abhandl. math.-phys. — Auu. 1898 se., lett. e arti degli Soc Les amis des se. Com. géol. — Bull. — 1899 6-8, CI. X Trans. Voi. Bd. — Journ. Mém. et arts Sér. 56 XVII Voi. Coli, of se. XI Voi. — Acad. des se, inscript, et b.-lettres — Universté — V 2. Ser. 3^ Voi. Boll. Voi. Sér. 8e Voi. id. Ann. Fac. Upsala — Universitet — Bull. Smiths. Instit. Washington 3. 1-2. Agiati— .4#i. — Toulouse — XIX i. XVI VIII 4-6. 4-5. l. — Soc. scient. du Cbili — Act. Voi. VIII 1-4. ~ Verein tur vaterliind. Naturkimde in \ynxtt.—Jahresheft. University 4. 1-5. — scieuces XLIII Proceed. Voi. a. Bull. Voi. XXIII. — Santiago a. Bull. Frauce— R. Acc. di — St.-Pétersbourg Stuttgart — Ann. Voi. IX K.B.Akad. der Wisseuschaften — — RoTCreto pbilos. Soc. Soc. imp. des naturalistes - Montevideo Miiuchen aud Liter. i. I. S^^ Fac. des scieuces 2. 1 — Soc. g<ìol. de Belgique-^wn. Sér. 3^ Voi. XXIV — Soc. des scieuces — Mém. Sér. Voi. id. London — Roy. Soc. — Proceed. Voi. LV 416-420. — Philos. Trans. CXC B, CXCI A. Madison — Wisc. Acad. of se, arts a. letters — Trans. Voi. — Wisc. geol. a. nat. bist. Survey — Bull. N. 1-2. id. Lièg-e r. VI XXXV 31-152. XXV 2, XXVI Voi. des se. geol. Instit. — — Voi. — 3. Bull. Voi. I 1-3. Voi. XII 4. IV Bep. Year 1896. i. Jbg. LV. K. Ak:i<l. Wi«MI - W'issciiMclinCtfii «I<T I i(l. - K. K. (i.'ol. K'.iclisiiiislnlt — Naasnu-Voroiii — TNatnrf. Gcsoll. — AVicshiulon /ilritli Dnikxchr. - Jafnh. — ì'crhlllldl. tur Naturkuiide — ìln-tel)ahrsrìir. ÌU\. iiiiilh.-,i<it. XLVIH ÌU\. .Ilin;. Jahrh. Ci. \'<)1. iNfl!» I,\l\'. \IA\ 3-1. i. I-IO. MI. .ìh<x. XLIII. DONI DI OPUSCOLI. Arcidiacono — S. Principali feìiomcni milfiri arrcttiiti adiacenti nel fiemcMrr lii(]ìio-dicembrc ClllAMKNTl .V. — / molÌHKchi trrrtxtri r 189H .Modena, nrllr ìhoU- lS!»i». della prorincia fluviatili > Siriìia in — — Vviirzia di Siena, 1899. — ClscATO G. Determinazioni di loi]na — K. CoHKi.i.i GlUKKKiDA nei latilitdinc e di mesi di giugno e luglio azimut fatte alla specola — 1897 — V. Un indice di deperimento fisico — eliano Ii>K.M — Lt InKM — // Ii>KM - — d( II' LiXDKMANN F. Mascari A. — — III. I Kkixa V. — 1898 -- solari ossei-vate — Odierna nel — Miiiichen, delle 1898 macchie — Catania, 1898. solari 1899. R. Osservatorio di Catania homme sur Ics Alpes — — Torino, 1898. Id. Studio e insegnamento delV anatomia. (Opera postuma pubblicata IMI. /•'. — Reina) Determinazioni di dal Catania, 1899. latitudine e di azimut eseguite nel 1S98 — Firen- 1899. Riassunto della sismografia del terremoto ealabro Zona I\':i- Id. / manoscritti di Lazzaro Spallanzani vembre 1894 Ikkm. — latitudine Osservatorio di Catania nel Sulle protuberanze Physiologie de V ze, Ricco A. Id. Gedachtnissrede auf Philipp Ludwig vou Seidel figlio ! — 1899. Sulla frequenza e distribuzione in nel — IIdkm — Rkina e. — Mosso A. Id. Asimmetrie endoci-aniche ed altre particolarità morfolo- osscì-vate nel li. — Idkm Heg- analfabetismo nelle direrse regioni di Studio sulla cita e sulle opere di Giovan Battista •rnsa, — basi scheletriche della rassomiglianza giche nella base del cranio I nelV .ippmniuo 1899. KejTflio Emilia, morimento llalÌH — B»- Materiali per la fauna e la flora di SeiTuda ecc.— Hovoroto. 1X99. Kl'C.r.KKi LlciTRA A. di Venezia, 1899. F. v. — Sa.ia Konia, (J. — siculo del ti! no- \xm. Calcolo preliminare della differenza dine Ini Catania e Palermo — di ('atania, longitu- 1899. n 3 2044 093 290 138