Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Sostegno regionale a processi partecipativi ex Capo IV l.r. 69/07 SEZIONE A Relazione finale IL MOTORE INVISIBILE: LE IDEE AL CENTRO PER FAR MUOVERE IL SOCIALE COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO Sostegno Regionale di € 23.700 disposto con Decreto n. 76 del 30 Dicembre 2009 dell’Autorità Regionale per la Partecipazione. RIASSUNTO/abstract Il percorso ha interessato la comunità di Galliano, frazione del territorio comunale che conta circa 1500 abitanti che, per caratteristiche geografiche e storiche, si connota per una forte identità della comunità e dei suoi abitanti. Da alcuni anni Galliano si trova a non avere spazi pubblici (circoli, spazi civici, etc.) a disposizione della comunità, se non qualche piccolo bar e i locali della parrocchia. Il progetto di partecipazione “Il Motore Invisibile: le idee al centro per far muovere il sociale” è finalizzato a coinvolgere la comunità gallianese nella realizzazione di un nuovo Centro Sociale per la frazione, facendone emergere i bisogni e dando loro la possibilità di individuarne le funzioni e la localizzazione. Il progetto ha avuto inizio in febbraio con una campagna di informazione, a mezzo manifesti, comunicati radiofonici, sito web, newsletter, volta alla promozione del progetto e del relativo evento di lancio che si è svolto il 13 Febbraio a Galliano, nel refettorio della scuola. Successivamente fino alla fine di febbraio e nei primi giorni di marzo la fase di preparazione ha portato alla individuazione dei partecipanti, selezionati attraverso autocandidature e sulla base di una campagna di “ricerca attiva” di persone individuate mediante estrazione dall’anagrafe tra i residenti a Galliano e contattate telefonicamente 1 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE dall’URP. L’estrazione è stata effettuata sulla base di un campione elaborato sulle caratteristiche demografiche della popolazione (sesso, età, nazionalità). Gli incontri sono stati programmati a partire dal tardo pomeriggio (19.00) fino alla sera (22.00) per venire incontro alle esigenze dei partecipanti ed anche per prevedere un momento ricreativo (la cena a buffet) che ha permesso una migliore socializzazione tra i partecipanti, allo scopo di creare un “gruppo” il più possibile unito e comunicativo. Hanno partecipato ai dieci incontri, che si sono svolti da marzo a giugno 2010 trentanove persone (con una media di ventitre partecipanti ad incontro), con una buona rappresentatività rispetto al campione elaborato in base ai parametri sesso/età. I primi incontri (workshop) e l’incontro finale sono stati coordinati da un esperto in processi di partecipazione e da un facilitatore, che hanno impostato il percorso, spiegandone le finalità ai partecipanti e delineandone le metodologie. Ad ogni incontro hanno partecipato inoltre tre funzionari del Comune, Settore Affari Generali, allo scopo non solo di gestire organizzativamente gli workshop, ma anche e soprattutto di ricevere formazione in itinere sulle tecniche e sui metodi della partecipazione. Scopo del progetto è infatti anche quello di fare un primo percorso che possa servire quale esempio e quale esperienza proficua per la macchina amministrativa, in modo da poter replicare in futuro nuovi percorsi. La formazione dei dipendenti coinvolti è stata inoltre effettuata in un workshop interno il 23 febbraio 2010 a cura dell’esperto facilitatore presso il Comune di Barberino, prima dell’inizio degli incontri, per illustrare e impostare operativamente il progetto, ma anche per informare sulle principali tecniche di facilitazione dei processi partecipativi. Alcuni dipendenti hanno inoltre partecipato ad un corso di grafica open source per poter produrre materiale di comunicazione in proprio, riducendo i costi relativi all’affidamento all’esterno del servizio. Lo sviluppo di professionalità interne è essenziale per il proseguimento della promozione dei processi partecipativi per un Comune delle nostre dimensioni poiché difficilmente e sempre meno l’ente potrà trovare risorse per fare gestire dall’esterno tali processi. Per questo fin da questa prima esperienza si è scelto di avvalersi del lavoro dei propri dipendenti, riducendo al minimo l’apporto esterno. Durante gli incontri, la discussione guidata dai facilitatori si è svolta secondo le tecniche del world cafè e del creative problem solving con i lavori organizzati per piccoli gruppi. A tutti gli incontri è stato inoltre attivato il servizio previsto di animazione/custodia bimbi, su richiesta di alcune madri che altrimenti non avrebbero potuto partecipare. I materiali portati in discussione, così come i report degli incontri sono stati pubblicati in tempo reale sul portale dedicato alla partecipazione e accessibile dalla home page del sito istituzionale dell’ente, nonché inviati a mezzo mail a tutti i partecipanti. L’esperienza dei tavoli di lavoro ha visto circa trentacinque cittadini discutere e riflettere insieme nell’arco di dieci incontri, sui bisogni della comunità e sulle funzioni che il futuro centro avrebbe dovuto avere, ma anche su quale spazio tra quelli a disposizione fosse più adatto alla realizzazione dell’opera. Due le necessità emerse: un bisogno diffuso di servizi e la necessità di un vero spazio 2 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE di aggregazione. I gruppi hanno esplicitato la necessità avvertita nella frazione di servizi quali uno sportello informativo e di orientamento per i giovani, uno spazio/luogo di riferimento per la Polizia Municipale e per l’URP, un luogo dove poter sviluppare competenze e servizi telematici, una ludoteca, uno spazio per la promozione del territorio. Rispetto alle funzioni del centro quale luogo di aggregazione, si è discusso della necessità di avere uno spazio per riunirsi che sia abbastanza grande per incontri di vario tipo e per le associazioni, uno spazio per la musica (ascolto, prove di gruppi e della banda, teatro) e una sala ricreativa, con spazi esterni, per il ballo e gli svaghi. Inoltre è avvertita l’esigenza di uno spazio per laboratori di vario tipo per la trasmissione dei saperi, anche inter-generazionale, così come per i corsi e gli incontri dell’università dell’età libera. Si è scelto quindi di costruire uno spazio polifunzionale che possa rispondere ad un pluralità di esigenze, mentre nessuno nel gruppo ha mai posto la questione di destinare il centro ad un solo target o servizio. Nella seconda fase, quella della scelta del luogo la discussione è stata supportata dai dati forniti dai tecnici comunali che hanno partecipato agli workshop fornendo le informazioni richieste sui due immobili destinabili allo scopo e sulle eventuali altre soluzioni (acquisto da privati, costruzione di un edificio nuovo). La discussione si è concentrata sull’ubicazione (centralità del luogo), sugli spazi necessari, sulla opportunità di avere spazi esterni e sul rapporto costi/benefici della scelta. Sono stati effettuati inoltre sopralluoghi e riunioni ristrette presso l’ufficio tecnico comunale cui ha partecipato una delegazione nominata all’interno del gruppo di lavoro. La scelta finale è stata quella di realizzare il nuovo centro nei locali della ex scuola materna, prevedendo importanti interventi di demolizione e ricostruzione interna che renderanno lo spazio funzionale alla sua destinazione sociale. Una volta individuato lo spazio il gruppo di lavoro, coadiuvato dagli architetti dello studio Tecnoter, ha nel corso agli ultimi due incontri dato vita al progetto di massima della nuova struttura, concordando con i tecnici incaricati di redigere lo studio di fattibilità dell’opera, la distribuzione degli spazi, e i principali elementi strutturali ed estetici. Infine nello workshop dell’11 giugno si è discusso delle possibili modalità di gestione. Dalla discussione è emersa la necessità che l’attività del centro sia caratterizzata da un impianto solidale anche in termini di redistribuzione delle risorse (ci saranno attività che garantiscono certe entrate e attività che dovranno essere sostenute). La proposta è stata quella di costituire un comitato promotore del centro sociale che, partendo dai partecipanti del progetto Il Motore Invisibile, si apra agli altri cittadini portando avanti la discussione iniziata e tenendo viva l’attenzione sul progetto, dando continuità all’esperienza partecipativa e garantendo un monitoraggio del processo avviato. Il gruppo inoltre si è sempre preoccupato di condividere il percorso e i risultati con gli altri gallianesi, e si è impegnato molto nell’organizzazione dell’evento finale del 14 luglio 2010, che si è trasformato in una vera festa con una larga partecipazione di Gallianesi, con tanto di spaghettata preparata dai volontari 3 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE del gruppo e offerta a tutti i presenti, accompagnata da un allegro concerto della Banda Musicale di Galliano. Nell’occasione è stata allestita una mostra sul progetto partecipativo, dove grazie a materiale fotografico e documentario, è stata ricostruita, incontro per incontro, la storia del percorso. In una sala gremita di cittadini, per la prima volta dopo l’evento di lancio, ha partecipato all’incontro anche il Sindaco che si è impegnato a tenere conto dei risultati del progetto e ad adoperarsi per la sua sollecita realizzazione, seguito dal dott. Davide Calenda dell’Università di Firenze, che ha svolto il ruolo di facilitatore durante gli incontri e ha raccontato l’esperienza dei tavoli di lavoro e, gli architetti Scalini e Morelli che hanno illustrato il progetto di massima; infine l’intervento dei partecipanti, che hanno raccontato la loro esperienza, faticosa ma gratificante, e che hanno espresso la propria soddisfazione per i risultati raggiunti. Uno dei partecipanti ha letto un suo racconto ispirato all’esperienza, che dà il segno di quanto il processo abbia coinvolto chi vi ha preso parte e sviluppato il senso di comunità. Ritenendolo significativo lo inseriamo qui di seguito: “Galliano: sabato pomeriggio del 28 Settembre 2013. Una coppia di giovani sposi cerca casa e legge un annuncio su alcuni appartamenti in vendita a Galliano; comunque prima di prendere una decisione vogliono vedere il paese. Si aggirano con la loro bambina di quattro anni nei pressi di via di Sant'Agata e notano un edificio appena ristrutturato, la porta è aperta, una targa fuori riporta la dicitura “Centro polifunzionale Mariotti”. Entrano, e si trovano in un ambiente luminoso, sulla sinistra, accanto ad una vetrata che dà sul giardino, c'è una grande bacheca con molte comunicazioni. Una di queste è del consiglio di frazione di Galliano che annuncia che la prossima riunione avverrà lunedì prossimo e che l'ordine del giorno è: “Progetto di riqualificazione delle sponde del fiume Tavaiano con costruzione della passeggiata da ponte a ponte”; tutta la cittadinanza è invitata. Da dietro una paratia mobile si odono applausi e grida di allegria. Da un angolo esce una ragazza che li saluta. Il marito le rivolge la parola chiedendo: “ma cosa è questo edificio, è il comune?” “No” , risponde la ragazza, “ questo è il centro sociale realizzato dal Comune di Barberino del Mugello a seguito di un progetto fatto più di tre anni fa qui nella frazione di Galliano. Se volete vi faccio da guida”. “Si grazie ! Risponde la moglie”. Percorrono un corridoio vetrato che dà sul giardino: si vedono dei tavolini dove alcune persone stanno giocando a carte, più in fondo un gruppo di anziani con alcune bocce in mano sembrano discutere animatamente. Arrivano ad una scala a chiocciola e scendono al piano interrato: è un ambiente grande e fresco, ci sono disposti dei leggii, in fondo degli strumenti musicali, da un lato una batteria e una chitarra elettrica: “Qui”, spiega la ragazza, “vengono fatte le prove di un gruppo rock e degli amici della musica che suonano nelle filarmoniche riunite del Mugello”. Appeso ad una parte c'è una grossa fotografia di una banda giovanile risalente a più di 20 anni fa. “Potresti riprendere a suonare il bombardino. Dice la moglie rivolgendosi al suo compagno. “Eh magari” risponde il marito sorridendo. 4 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE I quattro risalgono la scala a chiocciola, e la ragazza spiega, riferendosi ad alcuni giovani presenti nella stanza, che stanno festeggiando la laurea di un loro amico e per questo c'è un piccolo rinfresco. Accedono quindi al primo piano in una stanza ancora più luminosa di quella del piano terreno; ai lati ci sono scaffalature con alcuni libri e al centro tavoli con computer. “Ah questa è la biblioteca”, dice la moglie mentre la bambina grida “mamma, mamma guarda ci sono dei giochi!!” “Si”, esclama la ragazza, “in questo lato c'è la ludoteca mentre i computer sono per l'internet caffè, speriamo in un futuro di aumentare le postazioni: tramite i computer potete accedere ai servizi dell'urp, iscrivere, per esempio, vostra figlia all'asilo e alla mensa scolastica; comunque l'urp è presente almeno una volta al mese in caso di necessità nella parte degli uffici qui accanto, come pure la polizia municipale ogni mercoledì per due ore. I libri che non ci sono possono essere prenotati tramite computer nelle altre biblioteche del Mugello. “Peccato” dice il marito, “io non so utilizzare il computer”. “Può sempre iscriversi - dice la ragazza - ad uno dei corsi dell'AUSER università dell’età libera: a Galliano si fanno corsi di computer per principianti ma anche corsi d'inglese e di fotografia digitale; quella mostra che vedete è stata realizzata dai partecipanti dell'ultimo corso”. Mentre scendono le scale il marito osserva: “Costerà molto mantenere una tale struttura, il comune spenderà un mucchio di soldi!” “No - risponde la ragazza - “questo edificio è stato realizzato tenendo conto al massimo del risparmio energetico: la coibentazione è ottima, abbiamo pannelli solari che aiutano il riscaldamento a pavimento, poi pannelli fotovoltaici che producono elettricità. Per quanto riguarda la gestione continua la ragazza - ogni gruppo d'interesse contribuisce alle spese così come il comune con un piccolo contributo e con la messa a disposizione di alcune infrastrutture come la linea internet”. Ormai sono sulla porta: “Complimenti - dice la giovane madre - avete realizzato una bella cosa, con delle belle idee”. “Grazie! - risponde la ragazza visibilmente orgogliosa - comunque molte idee devono essere ancora realizzate: c'è chi vuole realizzare dei gruppi di acquisto solidale, alcune donne stanno cercando di realizzare una specie di SOS tata per le madri che si trovano in occasionale necessità di tenere i bambini durante le ore di lavoro; poi c'è il gruppo teatrale, forse in inverno si terranno serate danzanti, proiezioni di film e altro ancora. Arrivederci” “Ciao” La giovane coppia si allontana e la bambina che si chiama Futura esclama: “mamma , quando veniamo ad abitare a Galliano?!” Giovanni Fois - 14 Luglio 2010 1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO 1.1 Titolo del progetto Il Motore Invisibile: le idee al Centro per far muovere il Sociale 1.2 Richiedente/i del sostegno regionale Comune di Barberino di Mugello 1.3 Referente (e relativi recapiti) Dott.ssa Antonella Mangini – Responsabile Settore Affari Generali 5 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE [email protected]; 0558477205 fax.0558477299 1.4 Oggetto del processo partecipativo L’oggetto del percorso è l’ identificazione dei bisogni esistenti in ordine alla realizzazione di un centro sociale nella frazione di Galliano e nella individuazione e progettazione funzionale di un immobile da destinare a tale scopo. 1.5 Fasi in cui si articola il progetto e loro funzione Fase Preparatoria. Fase di definizione della progettazione esecutiva, strutturazione del campione di cittadini, preparazione della campagna di comunicazione. Lancio del progetto: Il giorno 13 Febbraio 2010 si è svolto l’incontro pubblico nella frazione di Galliano rivolto a tutta la popolazione, per illustrare le finalità, gli obiettivi e i contenuti del progetto. Nell’occasione sono state raccolte le prime autocandidature. Workshop e Laboratori di progettazione nella frazione: Si sono svolti dal 13 marzo al 30 giugno gli incontri con i partecipanti al progetto che, con la guida di un facilitatore hanno portato in primo luogo all’individuazione dei bisogni e discussione sulle funzioni del centro sociale. In seguito la discussione è stata incentrata sull’ individuazione della possibile localizzazione del centro sociale, anche grazie alla partecipazione e alle informazioni messe a disposizione dagli uffici tecnici comunali. Infine, una volta individuata la sede nella ex scuola materna, nella fase più operativa della progettazione partecipata sono stati coinvolti tecnici di uno studio professionale che, dopo aver partecipato a due incontri con i partecipanti, hanno prodotto i rendering di progetto e predisposto lo studio di fattibilità dell’opera, secondo le indicazioni emerse dalla discussione. Sintesi, Comunicazioni e restituzione dei risultati: la sintesi finale dei lavori è stata presentata nel corso della festa finale il 14 luglio 2010, anche mediante la realizzazione di un depliant e di una mostra fotografica e documentale che ha ripercorso la storia del progetto. E’ stato inoltre prodotto un opuscolo plurilingue e dedicato al processo uno speciale sul periodico comunale. 1.6 Tempi e durata del processo partecipativo (date inizio e fine, durata complessiva, ritardi) La fase preparatoria del progetto con la messa a punto della progettazione operativa e della campagna di informazione, ha avuto inizio dalla seconda settimana di gennaio, ricevuta la comunicazione di ammissione al finanziamento regionale, mentre l’evento di lancio si è svolto il 13 febbraio 2010. Gli incontri (workshop e tavoli di progettazione) si sono svolti dal 13 di marzo al 30 di giugno, mentre l’evento finale aperto a tutta la cittadinanza ha avuto luogo il 14 luglio scorso. In quella sede è stato distribuito un depliant che sintetizzava il risultato del processo. Successivamente è stato prodotto l’opuscolo di restituzione dei risultati. 6 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 1.7 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi Mesi/Settimane Febbraio 1 2 3 4 Marzo 1 2 3 4 Aprile 1 2 3 4 Maggio 1 2 3 Giugno 2 4 1 3 4 Luglio 1 2 3 Preparatoria Comunicazione e informazione Lancio del progetto ed evento conclusivo Workshop nella frazione, e report dei risultati Laboratori di progettazione Sintesi dei risultati 4 - Sintesi e Comunicazione risultati emersi e restituzione degli stessi. Supervisione e rendicontazione 1.8. Come si inserisce lo specifico processo nelle politiche e nelle modalità d’azione del proponente, sia rispetto al passato che al futuro L’esperienza di intraprendere un processo partecipativo ha rappresentato una novità assoluta per il Comune di Barberino di Mugello. Tuttavia la nuova amministrazione ha scelto di strutturare la partecipazione sul territorio, per una precisa volontà: dare avvio ad una nuova modalità di interazione con i cittadini, che possa servire quale buona pratica per lo sviluppo di processi futuri, affinché la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche divenga normale strumento di gestione (governance). Per questo motivo la realizzazione del progetto ha visto un contenimento dell’utilizzo di risorse esterne all’ente, mentre è stato privilegiato il lavoro dei funzionari del Comune di Barberino di Mugello che, coinvolti in prima persona, hanno potuto accrescere (anche attraverso momenti formativi a loro dedicati) la propria competenza ed esperienza sulle modalità e tecniche della partecipazione. 2. IL CONTESTO IN CUI SI E’ SVOLTO IL PROCESSO PARTECIPATIVO 2.1 Elementi conoscitivi elementi significativi per comprendere il contesto e problematicità Il Comune di Barberino di Mugello è articolato in un capoluogo e tre frazioni: il suo territorio è stato interessato in questi anni da cambiamenti di rilievo (creazione del lago di Bilancino, impatto dovuto ai lavori della variante di Valico, apertura dell’Outlet) e al pari di altri Comuni della “cintura metropolitana” registra un trend di aumento della popolazione per nuovi residenti, soprattutto stranieri (oltre l’8% della popolazione), ma anche immigrati da altri comuni italiani: ciò ha determinato una maggiore eterogeneità della composizione della popolazione che necessità di attenzione e 7 4 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE capacità di azione per sostenere e stimolare il senso di appartenenza alla comunità civica. In aggiunta a questi elementi generali la popolazione della frazione di Galliano direttamente interessata dal progetto è inoltre caratterizzata, per motivi storici e geografici come la non trascurabile distanza dal capoluogo (circa sette chilometri), da un forte sentimento di identità e di appartenenza alla frazione, con accenti talvolta antagonistici nei confronti del capoluogo stesso. I cittadini della frazione (circa 1550 abitanti) inoltre da alcuni anni non hanno altro spazio comune di quello messo a disposizione della parrocchia. Nella frazione era esistito infatti fino agli anni 70 un centro polifunzionale (centro sociale e punto di erogazione di alcuni servizi comunali) e successivamente un circolo ARCI chiuso da qualche anno per fallimento e la cui esperienza rappresenta per parte della popolazione una ferita ancora aperta, addebitata in parte a divisioni di matrice culturale e ideologica (presenza di sub-culture politiche diverse) e in parte ad un atteggiamento di disinteresse dell’amministrazione comunale. A ciò si aggiunga che la passata amministrazione aveva inserito nel programma triennale delle opere pubbliche la ristrutturazione, previa acquisizione, di un immobile demaniale ormai fatiscente al centro della frazione (sede fino agli anni ’70 del centro polifunzionale), per realizzarvi poi il centro sociale. La scelta, non condivisa con la popolazione, era stata fatta comunque nella convinzione aprioristica di rispondere ad esigenze sentite dalla comunità. La nuova amministrazione, non altrettanto convinta della scelta dei suoi predecessori, avrebbe auspicato una soluzione alternativa ma temeva il crearsi di un clima ancor più conflittuale. Il processo partecipativo ha invece evitato la conflittualità grazie ad una ricomposizione dei bisogni. 3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO 3.1 Partecipanti (per fasi) 3.1.1. Chi e quanti Agli workshop e ai laboratori c’è stato un buon livello di partecipazione in termini quantitativi (30,27,27,17,21,20,17 persone rispettivamente a ogni incontro plenario, per un totale di 39 persone che hanno partecipato ad almeno un incontro, mentre ben ventinove hanno partecipato ad almeno tre incontri), ma anche e soprattutto in termini qualitativi. Inoltre molto elevata la partecipazione sia all’ incontro di lancio del 13 Febbraio che all’incontro conclusivo del progetto del 14 Luglio. 3.1.2. Come sono stati selezionati Una parte dei partecipanti è stata individuata mediante autocandidature (ne sono pervenute 25). A tal fine la promozione del progetto è stata fatta: − Con una riunione dedicata del Consiglio di Frazione di Galliano, con l’invito ai consiglieri a promuovere il percorso. 8 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE − Attraverso l’evento di lancio, adeguatamente preparato con promozione pubblicitaria (manifesti, volantini, comunicato stampa, passaggi radiofonici, pubblicazione sul sito web, invio a mailing list). − Con lettera del Sindaco inviata in data 17/02/2010 a tutte le famiglie residenti a Galliano. Successivamente, in data 04/03/2010 alla presenza dei presidenti dei Comitati di frazione in qualità di garanti, è stato effettuato il sorteggio tra i cittadini residenti a Galliano, tenendo conto del campione stratificato precedentemente elaborato secondo parametri quali età e sesso. Si è deciso invece di contattare i cittadini stranieri mediante contatti diretti, vista la difficoltà di reperire contatti telefonici sugli elenchi pubblici. Per raggiungere il numero di partecipanti richiesto dal progetto sono stati contattati telefonicamente 80 cittadini tra quelli sorteggiati. 3.1.3. Quanto sono rappresentativi della comunità I partecipanti agli incontri erano sufficientemente rappresentativi della comunità di Galliano, soprattutto rispetto ai parametri quali sesso ed età con un leggero squilibrio in favore delle donne (che in base al campione avrebbero dovuto essere il 50%, ed hanno raggiunto invece il 56,4%) e delle fasce d’età 25/34 e 50/64: partecipanti effettivi campione maschi femmine totale (base 39) da 16 a 24 anni 1 4 5 4 da 25 a 34 anni 2 6 8 5 da 35 a 49 anni 4 4 8 11 da 50 a 64 anni 6 7 13 10 oltre 65 anni 4 1 5 9 17 22 39 39 43,6% 56,4% 3.1.4. Inclusione, in particolare di minoranze, soggetti deboli o svantaggiati, compresi i diversamente abili, nonché gruppi sociali o culturali diversi Agli incontri hanno partecipato sporadicamente anche tre cittadini di origine straniera (contro i quattro previsti in base al campione), senza tuttavia giungere alla conclusione del percorso. 3.1.5. La partecipazione paritaria di genere Come evidenziato al punto 3.1.3 la partecipazione femminile è stata molto alta e prevalente rispetto a quella maschile (56,4%). In tal senso utile e apprezzato il servizio di animazione/custodia bimbi: durante gli incontri educatrici professionali hanno creato uno spazio-gioco nei locali adiacenti al luogo delle riunioni intrattenendo i figli di alcune partecipanti che altrimenti non avrebbero potuto partecipare. 3.2 Metodi/tecniche impiegati (per fasi) 3.2.5. Elenco degli eventi partecipativi (date effettive) 9 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Sabato 13 febbraio, ore 15.00-19.00: Refettorio Scuola elementare Galliano Evento di lancio e presentazione del progetto di partecipazione. Sabato 13 Marzo, ore 15.00-19.00: Refettorio Scuola elementare - Galliano primo Workshop Mercoledì 24 Marzo, ore 19.00-22.00: Refettorio Scuola elementare Galliano secondo Workshop Lunedì 12 Aprile, ore 19.00-22.00: Refettorio Scuola elementare - Galliano terzo Workshop Sabato 17 Aprile, ore 10.00-12.00: Centro Storico Galliano sopralluogo possibili location Martedì 20 Aprile, ore 19.00-22.00: Refettorio Scuola elementare - Galliano primo tavolo di progettazione Mercoledì 12 Maggio, ore 19.00-22.00: Refettorio Scuola elementare Galliano - secondo tavolo di progettazione Mercoledì 19 Maggio, ore 9.30-10,30: Ufficio Tecnico Comunale- Lavori Pubblici - tavolo tecnico ristretto Lunedì 24 Maggio, ore 12.00-13.00: Ufficio Tecnico Comunale- Lavori Pubblici - tavolo tecnico ristretto Venerdì 11 Giugno, ore 19.00-23.00: Refettorio Scuola elementare - Galliano incontro finale con il gruppo Mercoledì 14 Luglio, ore 18,00: Refettorio Scuola elementare - Galliano festa finale di presentazione dei risultati del percorso 3.2.1. Metodi, tecniche o approcci impiegati Sono stati organizzati workshop nella frazione indirizzati ai componenti del gruppo di lavoro (autocandidati ed estratti a sorteggio dalle liste dell’anagrafe); le riunioni, durante le quali il gruppo ha potuto prendere dimestichezza con le tecniche di partecipazione e autorganizzarsi, sono state condotte con la metodologia dell’OST. Durante gli incontri è stato deciso insieme il piano di lavoro (tempi, luoghi, durata delle riunioni, cronoprogramma dei lavori), e sono stati illustrati gli strumenti a disposizione dei partecipanti (portale dedicato, luoghi di accesso a internet). I laboratori di progettazione sono stati strutturati in più fasi: in primo luogo individuazione dei bisogni e discussione sulle funzioni del centro sociale. Per questa fase l’Open Space Tecnology è stato uno strumento adeguato per dare spazio a molteplici punti di vista. Una volta focalizzati questi aspetti si è proceduto a individuare la possibile localizzazione del centro sociale, con una fase informativa sulle opzioni già previste nel piano degli investimenti e sulle risorse potenzialmente a disposizione. Il materiale è stato messo a disposizione sul portale dedicato che poteva essere utilizzato dai partecipanti al gruppo di lavoro anche per scambiarsi opinioni e materiali in attesa dell’incontro successivo. In questa fase è stata utilizzata la tecnica del creative problem solving. I tecnici hanno supportato il gruppo nella lettura dei problemi e nella valutazione delle possibilità concrete di implementazione. Si è proceduto quindi 10 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE con la progettazione partecipata. In questa fase sono stati realizzati dei rendering per rendere immediatamente percepibile il risultato finale delle scelte effettuate. Di ogni riunione è stato predisposto un instant report in modo da fissare i risultati concreti emersi dalla discussione e favorirne la comunicazione all’intero target della partecipazione. Ai metodi sopra individuati si sono abbinati quelli del world cafè, al fine di ottimizzare i risultati potenzialmente ottenibili dal lavoro di gruppo. L’elemento vincente è stato comunque quello di fare emergere le vere conflittualità e regolare la discussione in modo che queste venissero veramente ascoltate e capite fino in fondo e poi razionalizzate, spronando i partecipanti ad argomentare i loro punti di vista. Questo percorso ci ha portato a superare i conflitti e condividere un nuovo frame del problema (problem solving/problem reframe) che potesse permetterci di guardare avanti, di cogliere “le finestre di opportunità” in una vicenda che presentava anche vincoli. 3.2.6. Congruità dei metodi impiegati con le finalità e l’oggetto del progetto I metodi sopra descritti sono stati efficaci rispetto alle finalità del progetto. Era necessario dipanare questioni legate all'identità della comunità, a conflitti latenti e ristabilire la fiducia, cose che si possono affrontare solo con un dialogo aperto e sincero. I tavoli di lavoro hanno razionalizzato le questioni e le hanno ricondotte all'oggetto della discussione in modo da lavorare sui vincoli e le opportunità, raggiungendo il prefisso risultato concreto. 3.2.8 Il clima degli incontri Il clima degli incontri è stato proficuo e produttivo: durante il percorso tutti hanno avuto la possibilità di esprimersi, grazie anche all’organizzazione del lavoro per piccoli gruppi. Le opinioni non sempre sono state concordi, ma il percorso, dopo le valutazioni approfondite rese possibili dall’apporto dei tecnici del Comune, e le discussioni di gruppo, ha portato ad una scelta in merito alla location (ex-scuola materna di Galliano) e all’organizzazione di massima degli spazi, condivisa da tutti. Nessuno ha mai ritenuto di dover dedicare lo spazio ad uso esclusivo di una associazione o un determinato target, mentre da subito si è scelto di lavorare per uno spazio polivalente al servizio di tutta la comunità. Si può dire che intorno al progetto si è creato un clima di entusiasmo e di fiducia, confermato anche dalla richiesta di molti dei partecipanti di poter continuare i gruppi di lavoro con il supporto dell’ente per iniziare fin da ora a discutere di gestione. Il gruppo infatti ha costantemente riportato all’esterno ciò che veniva fatto negli workshop e si è sentito responsabilizzato nei confronti della riuscita dell’intero progetto. Si è quindi preoccupato nel corso dei lavori delle implicazioni di ogni scelta. Prima di scegliere definitivamente la ex scuola materna ha voluto garanzie circa il fatto che questo non avrebbe comportato problemi nella individuazione degli spazi per la nuova scuola materna. Inoltre ha voluto rassicurazioni sul fatto che l’amministrazione si sarebbe fatta comunque carico della sorte dell’edificio demaniale cd. “casa ex fascio”, situato al centro del paese e fatiscente, candidato fino ad allora a diventare il nuovo centro sociale. Sempre dal gruppo è partita la richiesta di 11 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE dar vita ad un comitato per l’individuazione delle forme di gestione del centro sociale per mantenere vivo l’interesse e la fiducia che si era creata all’interno della frazione. 3.2.3. Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi partecipativi Tutte le date degli incontri, così come l’orario 19.00/22.00 in giorni lavorativi, sono stati concordati di volta in volta al termine degli incontri precedenti, sentite le esigenze dei partecipanti. Inoltre proprio su suggerimento dei partecipanti è stato effettuato, in una data concordata, un sopralluogo per visitare i luoghi di possibile ubicazione del centro. E’ stato poi attivato su richiesta il previsto servizio di animazione/custodia bimbi che è risultato essere fondamentale per la partecipazione di alcune madri. Infine i temi e gli argomenti degli workshop sono stati di volta in volta adeguati in base all’andamento della discussione: si è scelto quindi di non predisporre un rigido programma ma di elaborarlo in itinere, fermi restando gli obiettivi di progetto. 3.2.4. Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi del processo e sui suoi scopi; ascolto di opinioni di esperti e/o portatori di interessi Si ritiene che tutte le informazioni utili al processo partecipativo siano state trasmesse: lo scopo del processo è stato chiarito fin dai primi incontri così come la strutturazione del percorso. Agli incontri hanno partecipato tecnici comunali che hanno fornito tutte le informazioni sulle possibilità delle varie strutture e architetti esterni che hanno ascoltato le esigenze emerse e predisposto il progetto finale. 3.2.7 Inclusività degli eventi partecipativi (assicurare la parità di espressione di tutti i punti di vista e di eguaglianza di accesso alla discussione). I partecipanti, che appartengono a diverse storie ed estrazioni sociali e/o politiche, benché appartenenti talvolta ad associazioni hanno più volte ribadito il carattere individuale di ciascuna partecipazione. La partecipazione femminile è stata molto alta e prevalente rispetto a quella maschile (56,4%) anche grazie all’attivazione di un servizio di animazione bimbi che ha permesso la partecipazione anche delle madri che avrebbero altrimenti avuto difficoltà per impegni familiari. Il punto di vista delle donne e dei giovani è stato determinante per superare certi condizionamenti di visioni legate al passato e che avrebbero condotto la progettazione verso la riproduzione di meccanismi tipici dei centri sociali tipo circoli ARCI. I tempi del dialogo sono stati regolati e fatti rispettare dai facilitatori; attraverso la combinazione di momenti di discussione orale e di riflessione scritta, tutti hanno potuto apportare il loro contributo, come si evince anche dagli istant report 3.2.9. Neutralità e imparzialità del processo: le garanzie Prima dell’avvio del processo vero e proprio è stato formato il Comitato dei Garanti composto dai presidenti dei Comitati di Frazione presenti nel Comune, 12 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE che hanno ricevuto tutte le comunicazioni inerenti il processo (convocazioni e report). Alla loro presenza è stato effettuato il sorteggio dei partecipanti. 3.2.2. Performance: cosa ha funzionato e cosa meno Si ritiene che il processo nel suo complesso abbia funzionato bene: ciò è dimostrato dall’alto numero dei partecipanti e dallo scarso livello di abbandono (mantenuto entro limiti fisiologici). Inoltre è stato prodotto il risultato atteso (individuazione delle funzioni e del luogo e predisposizione dello studio di fattibilità) nei tempi previsti, mentre la soddisfazione dei partecipanti è emersa anche dai questionari somministrati a fine progetto. Presumibilmente una delle particolarità e dei punti di forza del progetto è stato il suo essere completo: sia le funzioni, che i futuri fruitori (target), che il luogo (ubicazione), che le modalità di gestione, e perfino le caratteristiche architettonico - strutturali sono state oggetto di discussione e condivisione del processo decisionale. L’elemento di debolezza è rappresentato soprattutto dalla scarsa partecipazione di cittadini stranieri. Nonostante i tentativi di coinvolgimento solo 3 stranieri hanno partecipato alle prime riunioni e non hanno poi concluso il percorso. Si auspica di riuscire a coinvolgere gli stranieri in eventi successivi o nella discussione sulla gestione. Per diffondere la cultura della partecipazione anche presso le comunità straniere più numerose, ovvero quelle provenienti da Albania e Romania (circa 600 persone) abbiamo predisposto anche un opuscolo di resoconto del percorso con traduzione in lingua rumena e albanese. 3.2.10 Il consulente esterno Il processo è stato supportato e supervisionato da un esperto in processi partecipativi, il dott. Davide Calenda del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Firenze, che ha coordinato i primi workshop nella frazione (mentre altri sono stati autogestiti dal personale comunale) e curato la formazione dei funzionari comunali, e da Emiliano Batignani, consulente per la partecipazione del progetto PAAS_Telep@b. Si è inoltre fatto ricorso a esperti di uno studio tecnico (studio TECNOTER) per la realizzazione dello studio di fattibilità e degli elaborati tecnici (rendering). 3.3 Comunicazione e informazione 3.3.1. Le attività di comunicazione rivolte alla comunità interessata, prima, durante e dopo il processo. All’avvio del progetto la cittadinanza è stata informata mediante manifesti dell’evento di lancio e pubblicazione sulla newsletter del Comunale (sia cartacea che informatica). Agli abitanti di Galliano è stata inviata una lettera informativa con le modalità di partecipazione. Durante il processo tutto il materiale (report degli incontri e documentazione tecnica) è stato pubblicato sul sito istituzionale e sul portale del progetto paas telep@b dedicato alla partecipazione. Inoltre la popolazione dell’intero Comune è stato informata dello svolgersi del processo mediante newsletter distribuite nelle edicole. Infine la promozione dell’evento finale di produzione dei risultati è stata effettuata mediante manifesti, opuscoli, passaggi radiofonici e comunicato stampa. Durante la serata conclusiva sono state effettuate anche riprese video. E’ stata 13 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE inoltre prodotta una mostra del percorso esposta a Galliano alla fine di luglio e replicata nel capoluogo e un opuscolo plurilingue per spiegare anche a chi non ha partecipato le modalità e il prodotto del Motore Invisibile. Inoltre è stato interamente dedicato al progetto l’inserto URP dell’ultimo numero del periodico comunale. 3.4 Restituzione 3.4.1. ‘Restituzione’ degli esiti degli eventi partecipativi ai partecipanti e/o alla comunità alla fine del processo. La restituzione è avvenuta “in itinere” con la realizzazione di report degli incontri che sono stati pubblicati sul sito dell’ente, mentre la restituzione finale è avvenuta grazie alla realizzazione di una mostra fotografica e documentale esposta a Galliano dal 14 al 16 luglio 2010, e successivamente replicata nel capoluogo, di un opuscolo plurilingue e della pubblicazione del resoconto, su una sezione dedicata del periodico comunale (che raggiunge tutte le famiglie di Barberino di Mugello). 3.5 Monitoraggio ex post 3.5.1. Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post che coinvolgano i partecipanti in merito alla attuazione delle decisioni assunte. Al termine del percorso è stato concordato e proposto dai partecipanti la costituzione di un comitato promotore del Centro Sociale, allo scopo di vigilare sul percorso e di continuare la discussione sugli aspetti della gestione del Centro. E’ stato già convocato l’incontro per la costituzione del comitato per venerdì 12 novembre. Il comitato avrà il compito di individuare le modalità di gestione ma anche di monitorare la fase di realizzazione, che sarà comunque inserita tra gli obiettivi 2011. Allo stato di attuazione verrà dedicata apposita sezione sul sito web comunale. Inoltre a fine percorso sono stati distribuiti questionari di cui al punto 4 della presente relazione. 3.6 Difficoltà eventualmente insorte La difficoltà principale è stata quella di reperire i partecipanti: nonostante le venticinque candidature e le oltre ottanta telefonate rivolte a cittadini sorteggiati in base al campione sesso/età in data 4 marzo, non è stato possibile raggiungere i 50 partecipanti previsti in fase di progetto, benché come abbiamo visto la partecipazione sia stata comunque molto buona (trentanove partecipanti ad almeno un incontro e ventinove ad almeno tre), e rappresentativa della composizione delle comunità interessata. 3.7 Le risorse impiegate (input) Descrizione delle: 3.7.1.1. risorse logistiche ed organizzative (attrezzature, i locali o spazi,le tecnologie, le attività di registrazione audio/video) Gli incontri si sono svolti tutti a Galliano presso il refettorio della scuola elementare e materna, in un ambiente spazioso e facilmente accessibile, scelto anche per la sua neutralità poiché slegato dall’attività di associazioni, o gruppi 14 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE d’interesse. Ottima inoltre la versatilità della stanza (di forma pressoché circolare) dotata di numerosi tavoli e di sufficiente spazio per collocarvi anche un piccolo punto ristoro. Il luogo si è dimostrato idoneo anche per la festa finale vista la presenza di un piazzale/giardino esterno. Per l’occasione la stanza è stata di volta in volta attrezzata con pc, videoproiettore e stampante, strumenti che hanno facilitato (grazie anche alla connessione internet) sia il lavoro dei facilitatori, che la condivisione dei materiali prodotti di volta in volta durante gli incontri (predisposizione e distribuzione degli istant report) e della documentazione tecnica, elaborata dall’ufficio tecnico comunale anche grazie all’acquisto di nuovi programmi, messa a disposizione dei partecipanti. E’ stata inoltre acquistata una macchina fotografica per documentare ogni fase del percorso, e realizzato un video sull’evento finale. Il progetto di è avvalso anche di un sito tematico predisposto nell’ambito del progetto “PAAS_Telep@b: La tua voce conta”, che offriva modalità di discussione interattive, oltre allo spazio per la visione di documentazione sul percorso. 3.7.1.2. risorse umane (esperti coinvolti, unità di personale, volontari) Per la parte degli esperti il progetto è stato supportato da un collaboratore del progetto Paas-Telep@b (a cui il Comune di Barberino di Mugello ha aderito). Ci si è avvalsi inoltre di un esperto del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Firenze, facilitatore dei processi partecipativi, con documentata esperienza, che ha guidato i primi incontri con il gruppo, e curato un incontro preliminare a scopo informativo/formativo per i funzionari comunali impegnati nel progetto. Per la parte di realizzazione del progetto di massima sono stati incaricati due architetti esterni all’ente che hanno partecipato anche ad alcuni incontri, per acquisire gli indirizzi del gruppo di lavoro, e illustrare e discutere la progettazione finale (studio di fattibilità del nuovo Centro). Nel processo è stato utilizzato inoltre personale interno che ha interamente curato il coordinamento operativo degli incontri e ha svolto l’attività di facilitazione in alcuni di essi. In particolare sono stati direttamente coinvolti: 1 Funzionario esperto in comunicazione, 1 Esperto nei processi formativi ed 1 Assistente amministrativo per il coordinamento operativo e logistico del progetto; per la parte tecnica hanno collaborato 2 architetti e 2 geometri, oltre al supporto dell’Esperto informatico. Infine ad ogni incontro erano presenti educatrici, dipendenti di una cooperativa esterna, che hanno gestito il servizio di animazione/custodia bimbi. 15 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE 3.7.1.3. altro Tabella 1. Schema riassuntivo dei costi preventivati ed effettivi sostenuti nel progetto (se possibile mantenere la tabella nella stessa pagina) Voci Consulenze esterne Facilitatori Associazioni --------Totale parziale Esperti Attrezzature Locali Costi per partecipanti Foto, registrazione audio, video Comunicazione, informazione (elencare azioni e relativi costi) -----------Totale Altro (specificare) CD Altro (specificare) OPUSCOLI Formazione Totale generale a) costo preventivato b) costi nella richiesta di effettivi a consuntivo sostegno Differenza costi effettivi/ preventivati (b/a x 100) % 4.500,00 1.500,00 10.070,00 2.800,00 5.425,00 1.224,00 5.109,06 321,30 120,56 81,60 50,74 11,48 5.000,00 2.533,17 50,66 2.000,00 228,96 11,45 4.300,00 1.620,00 37,67 3.500,00 0 0,00 2.000,00 6.000,00 41.670,00 2.329,82 550,00 19.341,31 116,50 9,17 40,82 16 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Tabella 2. Sintesi delle risorse economiche coinvolte nel progetto (si prega di mantenere la tabella nella stessa pagina) a) Sostegno attribuito ex lr 69/07 Risorse economiche (dalla tabella 1) € 23.700 b) Risorse proprie a consuntivo (richieste solo per enti locali) e % prevista € 8.316,77 c) Totale costo effettivo del progetto b/c x 100 € 19.341,31 43 % 43 % 17 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Tabella 3. Costi e fatture Voci CONSULENZE ESTERNE FACILITATORI ASSOCIAZIONI ------------TOTALE PARZIALE Fornitore Dott. Calenda Davide n. Data progressivo 11/06/2010 1 14/07/2010 2 03/09/2010 3 Supporto tecnico al progetto per la trasformazione della Scuola Materna Zanobi in Centro Sociale Polifunzionale Tecnobyte s.a.s. Fornitura di PC e monitor, Stampante multifunzione, Videoproiettore, fotocamera 2.221,06 Ft. 668/2010 31/07/2010 4 Tecnobyte s.a.s. Acquisto software tecnici 1.608,00 Ft.736/2010 31/08/2010 5 Tecnobit s.r.l. Acquisto software tecnico 1.200,00 Ft. 2917 30/08/2010 6 Tecnobyte s.a.s. Acquisto memoria usb 39.90 Ft.813/2010 30/09/2010 7 Tecnobyte s.a.s. Acquisto memoria usb 40,00 n.598/2010 30/06/2010 8 Snam Lazio Sud Pulizie straordinarie Refettorio scuola, luogo degli incontri. La fatturazione è parcellizzata tra le tre ditte vincitrici dell'appalto per le pulizie dei locali dell'amministrazione 48,18 800893 (solo parti evidenziate) 27/08/2010 9 16,08 953 (solo parti evidenziate) 27/08/2010 10 257,04 2339006327 (solo parti evidenziate) 27/08/2010 11 247,50 n.2 18/02/2010 12 Salus s.r.l. LOCALI Manutencoop Facility Management spa COSTI PER PARTECIPANTI importo n. fattura 2.712,50 Notula e liquidazione (Det. n.797 del 01/06/2010) 2.712,50 Notula e liquidazione (Det. 1165 del 19/08/2010 1.224,00 Notula del 03/09/2010 TecnoTer studio ESPERTI ATTREZZATURE Prestazione/acquisto Supporto allo staff del comune, realizzazione workshop, attività di formazione e animazione + oneri IRAP Pasticceria Martinucci Buffet/Catering aperitivo evento di lancio 18 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Poste Italiane Spese postali lettera/invito ai cittadini di Galliano Centro Carta Acquisto materiale di cancelleria per primo workshop Realizzazione adesivi logo Motore Invisibile Erreesse Calendari 394,80 Det. n.263 17/02/2010 13 50,15 n. 487 13/03/2010 14 54,00 n. 160 31/03/2010 15 08/04/2010 16 Pizzeria La Tana Galliano Fornitura cena secondo workshop Casa Lagostina + Coop Borgo San Lorenzo Cooperativa Alveare Acquisto bollitore caffè + materiali consumo buffet 1° workshop 34,70 scontrini n.28 e n.4 11/03/2010 17 Servizio animazione/custodia bimbi secondo workshop e seguenti 84,24 n.273/10 28/03/2010 18 102,96 n.460/10 30/04/2010 19 56,16 n.588/10 20/06/2010 20 56,16 n.772/10 26/07/2010 21 65,52 n.774/10 26/07/2010 22 195,40 n.37 17/04/2010 23 149,91 n.50 12/05/2010 24 214,81 n.71 30/06/2010 25 43,43 n.017/000241 13/03/2010 26 24,57 n.017/000278 24/03/2010 27 30,13 n.017/000347 12/04/2010 28 18,87 n.017/000374 20/04/2010 29 14,01 n.017/000454 12/05/2010 30 12,08 n.017/000574 11/06/2010 31 12,08 n.017/000657 30/06/2010 32 87,81 n.017/000728 14/07/2010 33 Il Fornaio di Galliano Fornitura pizze/focacce per cena buffet primo, terzo, quinto workshop e successivi Unicoop Firenze Acquisto bibite e materiale vario per sez. Barberino di primo workshop e seguenti Mugello 207,40 Scontrino parlante n.1 Perego Carta Acquisto carta per produzione materiali di lavoro workshop 135,90 n.2120 (solo parti evidenziate) 30/04/2010 34 Forno Vivoli Fornitura pizza/focacce per cena buffet 4° incontro 140,00 n.167 30/04/2010 35 19 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 Centro Carta FOTO REGISTRAZIONE AUDIO VIDEO COMUNICAZIONE INFORMAZIONE Cooperativa di consumo di Galliano di Mugello Giannini Video produzioni AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Acquisto materiale cancelleria per allestimento mostra finale Acquisto generi alimentari per preparazione cena festa finale 31/07/2010 36 65,78 n.2 14/07/2010 37 Stampe fotografiche per mostra finale 228,96 n.19 15/07/2010 38 Maurizio Mugnai grafica & pubblicità Realizzazione logo e impostazione grafica manifesto evento iniziale 540,00 n.04/2010 28/02/2010 39 Progettazione grafica manifesto e opuscolo evento finale 240,00 n.24/2010 31/07/2010 40 Erreesse Calendari s.n.c. Stampa manifesti e locandine evento di lancio 228,00 n.90 28/02/2010 41 Stampa manifesti e opuscoli evento finale 528,00 n.511 31/07/2010 42 84,00 n.154 0,00 31/07/2010 43 09/11/2010 44 02/11/2010 45 30/11/2010 46 04/05/2010 47 Radio Mugello Campagna radio evento finale ALTRO (CD) ALTRO (OPUSCOLI) Cokaj Vitore FORMAZIONE 34,80 n. 1511 Traduzione opuscolo in lingua albanese + oneri irap Ionita Daniela Traduzione opuscolo in lingua rumena+ oneri irap Erreesse Calendari Agenzia Empolese Valdelsa Impostazione grafica e stampa opuscoli fine progetto Partecipazione corso grafica open source 214,19 Richiesta pagamento (Det. 1075 del 30/07/2010) 135,63 Richiesta pagamento (Det. 1075 del 30/07/2010) 2.076,00 n.914/2010 550,00 n.176 20 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE 3.7.2. Valutazione della congruità delle risorse all’efficacia complessiva del processo e ai risultati ottenuti. Si ritiene che i risultati ottenuti sia in termini di concreta individuazione della soluzione per la realizzazione del centro sociale, sia in termini di coinvolgimento della popolazione e di miglioramento del rapporto cittadino/amministrazione, abbiano un valore aggiunto di gran lunga superiore alle risorse effettivamente impiegate. 4. L’ESITO DEL PROCESSO (outcome) 4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti Il grado di soddisfazione dei partecipanti è stato rilevato con la somministrazione del questionario a fine percorso che ha dato risultati molto positivi: la quasi totalità degli intervistati (ad eccezione di uno) ha dichiarato un grado di soddisfazione per il percorso svolto superiore a sei, mentre oltre il 62% ha mostrato un livello di gradimento maggiore o uguale a 8 (scala da 1 a 10). Si riportano di seguito le parti del questionario più significative al riguardo: “IN UNA SCALA DA 1 A 10 QUANTO E' SODDISFATTO DELL'ESPERIENZA FATTA IN QUESTO PERCORSO PARTECIPATIVO?” .1 0 5 .2 0 .3 0 .4 1 3 3 .5 0 2 2 .6 3 1 .7 2 .8 3 .9 5 .1 .2 .3 .4 .5 .6 .7 .8 .9 .10 .10 2 “QUANTO E' EMERSO DAL PERCORSO PARTECIPATIVO RISPECCHIA LE SUE OPINIONI?” No, per nulla Poco Abbastanza Sì, Molto 0 1 13 2 0% 6% 13% No, per nulla Poco Abbastanza Sì, Molto 81% 21 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE “RITIENE CHE LO SCOPO DELL'EVENTO E LA SUA ORGANIZZAZIONE LE SIANO STATE SPIEGATE IN MODO CHIARO?” No, per nulla Poco Abbastanza Sì, Molto 0 1 9 6 0% 6% 38% No, per nulla Poco Abbastanza 56% Sì, Molto “COME VALUTA IL CLIMA IN CUI SI SONO SVOLTE LE DISCUSSIONI A CUI HA PRESO PARTE?” Pessimo Decente Abbastanza buono Molto buono 0 1 10 5 0% 6% 31% Pessimo Decente Abbastanza buono Molto buono 63% “PARTECIPEREBBE DI NUOVO AD UN EVENTO DI QUESTO TIPO (eventualmente anche su un altro tema) OPPURE CONSIGLIEREBBE AD UN SUO CONOSCENTE DI PARTECIPARE AD UN EVENTO DEL GENERE SE GLI VENISSE PROPOSTO?” Sicuramente no Probabilmente no Probabilmente si Certamente si 3 0 9 4 19% 25% 0% Sicuramente no Probabilmente no Probabilmente si Certamente si 56% Inoltre il buon livello di gradimento è emerso anche nel partecipatissimo evento finale, durante il quale alcuni dei partecipanti hanno preso la parola per raccontare la propria esperienza ed esprimere la propria soddisfazione. Da menzionare anche l’impegno con cui loro stessi hanno collaborato alla 22 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE preparazione dell’evento finale preparando la cena/spaghettata e coinvolgendo la banda musicale del paese, atteggiamento che fa ben sperare rispetto al coinvolgimento diretto dei Gallianesi nella gestione del futuro centro sociale. 4.2 Il grado di conseguimento degli obiettivi Si ritiene che sia le finalità generali che gi obiettivi specifici siano stati pienamente raggiunti: La prima delle finalità generali del progetto, quella di creare un luogo di incontro e aggregazione per Galliano che, grazie al coinvolgimento dei suoi abitanti, risponda agli effettivi concreti bisogni della comunità e diventi luogo simbolico di identità della comunità locale è stato raggiunto nella misura in cui il processo, ha portato ad una progettazione condivisa del Centro Sociale e alla realizzazione di uno studio di fattibilità, elaborato con i partecipanti e a diretta soddisfazione dei loro bisogni. Tra l’altro ad oggi la realizzazione del centro sociale con le modalità previste dal progetto è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Barberino di Mugello, il primo e indispensabile passo per la realizzazione concreta dell’opera. L’intento di strutturare la partecipazione sul territorio attraverso la realizzazione di un processo che servisse quale buona pratica per lo sviluppo di processi futuri, appare realizzato: in primo luogo perché il livello di soddisfazione per il processo intrapreso ha creato un clima di fiducia verso questo tipo di percorsi nella popolazione, dall’altro lato perché il grande impegno del personale interno al Comune di Barberino di Mugello ha portato ad una maggiore consapevolezza e acquisizione di competenze che potranno essere utilizzate in futuro in processi analoghi, cui l’amministrazione dà molta importanza. Inoltre, l’aver messo a confronto nella discussione gallianesi appartenenti a culture sociali diverse ha permesso di valorizzare il capitale sociale, culturale e associativo già presente sul territorio. E’ stato in gran parte raggiunto anche l’obiettivo di intercettare i punti di vista di coloro che in genere sono esclusi dall’ascolto nell’iter di formazione delle scelte pubbliche (giovani, immigrati, donne, ecc). Infatti, se è vero che la partecipazione di immigrati è stata scarsa e non continuativa, alto è stato il coinvolgimento della componente femminile (56,4%), anche grazie all’apprezzato servizio di custodia bimbi, e dei giovani (33% di età compresa tra i 16 e 34 anni). Il processo ha permesso anche di prevenire i conflitti, specificamente in ordine alla ipotesi di acquisizione di un’immobile di proprietà demaniale attualmente fatiscente e collocato al centro della frazione. Il tema è stato ampiamente affrontato, e le discussioni hanno evidenziato che per i gallianesi non è importante il tipo di utilizzo dell’immobile (che infatti è stato poi scartato come ipotesi di localizzazione del centro sociale, viste anche le problematiche di acquisizione e ristrutturazione) quanto la necessità di non trovarsi un edificio fatiscente in mezzo al paese. D’altra parte i partecipanti al gruppo di lavoro, messi al corrente delle problematiche amministrative ed economiche che hanno 23 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE impedito ad oggi l’acquisizione dell’immobile e quelle sottese alla ristrutturazione, hanno percepito che il permanere del problema non è dovuto a scarsa volontà dell’amministrazione di risolverlo ma ad oggettive difficoltà derivanti da soggetti terzi. Hanno quindi chiesto garanzie circa l’impegno dell’amministrazione a trovare una soluzione alternativa per la messa in sicurezza dell’immobile ed hanno scelto, in maniera informata una diversa soluzione per la collocazione del centro sociale. La finalità di diffondere la cultura della partecipazione anche all’interno della struttura amministrativa comunale creando e sviluppando professionalità interne è stata raggiunta coinvolgendo tutti gli uffici dell’ente nel processo fin dalla individuazione del logo, che è stato scelto tra quattro diverse ipotesi con votazione tra tutti i dipendenti (votazione tra l’altro molto sentita e che ha visto fino all’ultimo un testa a testa tra due ipotesi. La struttura è stata poi aggiornata sull’andamento del processo e invitata all’assemblea di lancio e all’evento. La formazione dei funzionari che hanno partecipato al processo è stata garantita dal facilitatore con corsi in aula e in affiancamento, facendo sì che la seconda parte del processo fosse gestita completamente dalla struttura interna, che ha realizzato poi anche la mostra sul percorso. I render non sono stati realizzati dalla struttura che ha però realizzato schede e tavole con autocad sulle possibili localizzazioni del centro sociale. 24 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE 4.3 Risultati (indicatori) prefissi e risultati (indicatori) conseguiti nel progetto. Tabella n. 4: Risultati previsti e risultati conseguiti Risultati Indicatori Risultati conseguiti Coinvolgimento dei cittadini nel processo partecipativo numero di cittadini partecipanti agli incontri, numero di contatti registrati all’urp e sul portale interessati al tema Conoscenza più approfondita del territorio attraverso il punto di vista degli abitanti Quantità e contributi “Superamento” dei particolarismi delle frazione Livello partecipazione e propositività dei residenti agli incontri allargati Valorizzazione del capitale sociale, culturale e associativo Innovatività delle proposte emergenti dai lavori Sicuramente raggiunto è il risultato del coinvolgimento dei cittadini visto che su un campione di 50 persone un nucleo di 30 ha partecipato attivamente agli incontri. Inoltre l’ampia partecipazione dei gallianesi alla serata finale e alla mostra allestita nel luogo in cui si svolgevano gli incontri ha testimoniato il coinvolgimento dell’intera comunità sul tema I contributi individuali dei cittadini partecipanti al processo ha inoltre permesso ai funzionari e indirettamente all’amministrazione, di conoscere meglio la realtà della frazione, le motivazioni che avevano portato alla crisi del centro sociale e le reali esigenze, al punto che la soluzione individuata dal gruppo di lavoro diverge sia dalle scelte della precedente amministrazione, sia dalla soluzione auspicata, ma non esplicitata, della nuova amministrazione Già nel corso degli incontri è emerso anche un superamento dei particolarismi della frazione, sia nelle dinamiche interne tra diversi gruppi socio – culturali (si consideri che ad oggi l’unico luogo di riunione e punto di riferimento dell’intera frazione è la parrocchia, e che il gruppo che vi fa riferimento ha partecipato attivamente sia al percorso che alla realizzazione dell’evento finale), sia con il resto del territorio (il gruppo ha ritenuto che il centro sociale debba essere punto di riferimento per l’intero territorio e sede quindi di attività di cui possano fruire anche le altre frazioni e il capoluogo, al punto di ritenere essenziale il coinvolgimento della Pro Loco, che fino ad oggi è stata considerata associazione del capoluogo). Del resto sintomo di superamento dei particolarismi è sicuramente il fatto di essere giunti ad una soluzione unanime. La valorizzazione del capitale sociale, culturale e associativo è emersa sia durante i lavori, che hanno portato a predisporre un progetto di massima che tiene conto dell’uso delle nuove tecnologie e del risparmio energetico, e prevede, sotto il profilo funzionale, la convivenza di diversi bisogni (dal campo di bocce alla sala multimediale, alla sala insonorizzata per la musica.). La stessa distribuzione qualità dei 25 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 Individuazione e condivisione di soluzioni per la riqualificazione di uno spazio specifico (centro sociale) nella frazione di Galliano Approvazione di linee guida per la realizzazione del nuovo centro sociale entro i sei mesi previsti per il percorso intercettare i punti di vista dei residenti “più periferici” del territorio Numeri di partecipanti appartenenti alle categorie periferiche (donne, immigrati, giovani, residenti nelle sub frazioni) AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE interna degli spazi è variabile e prevede pareti mobili, per soddisfare le diverse necessità. Si ritiene che un risultato particolarmente apprezzabile sia quello di avere avviato concretamente la realizzazione delle risultanze del processo partecipativo: il progetto di massima del nuovo centro sociale è stato predisposto nel corso degli ultimi incontri, con l’ausilio e la partecipazione di tecnici qualificati e presentato nel corso dell’evento finale, mentre già ad oggi la realizzazione del centro sociale di Galliano nel luogo e con i costi conseguenti al progetto di massima sono stati inseriti nel piano triennale dei lavori pubblici. Come si è evidenziato è stata alta la partecipazione femminile (54,4% dei partecipanti) e di giovani (33% dei partecipanti avevano un’età compresa tra i 16 e 34 anni), mentre purtroppo discontinua la partecipazione di cittadini stranieri. 4.4. L’influenza sulle scelte o politiche oggetto del processo Il processo è stato fin da subito fortemente sostenuto dall’amministrazione che ha sempre esplicitato l’impegno a tenere conto dei relativi risultati. Da segnalare come le scelte emerse dal percorso, si discostano sia dalla localizzazione del Centro Sociale prevista dalla precedente amministrazione sia dalla soluzione auspicata dall’attuale amministrazione. Ad oggi tuttavia si è già provveduto a prendere atto delle risultanze del progetto, inserendo l’opera, così come prevista dai tavoli di progettazione, nel piano triennale dei lavori pubblici. 4.5 Impatto sulla comunità Si può dire che intorno al progetto si è creato un clima di entusiasmo e di fiducia, confermato anche dalla richiesta dei partecipanti di proseguire l’esperienza dei gruppi di lavoro con il supporto dell’ente per portare avanti la discussione sulla gestione del Centro, ma anche per monitorare le successive fasi di attuazione dell’opera. Inoltre poiché il gruppo, anche per tramite di alcuni componenti del comitato di frazione, ha costantemente riportato all’esterno ciò che veniva fatto negli workshop, anche l’evento finale organizzato grazie all’operosità di molti volontari, ha avuto una buona risposta in termini di partecipazione da parte dell’intera comunità di Galliano. Infine il risultato finale del progetto (lo studio di fattibilità e il conseguente avvio della fase di realizzazione del futuro Centro Sociale, con l’inserimento all’interno del piano triennale della opere pubbliche) avrà un impatto reale e concreto sull’intera comunità restituendo alla frazione un importante spazio pubblico, a misura di cittadino. 26 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE 5. EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI E’ opportuno fare alcuni cenni al “prodotto” finale, lo studio di fattibilità, e alle soluzioni progettuali innovative per la realizzazione della ristrutturazione dell’edificio che ospiterà il centro sociale. L’idea è quella di mantenere l’involucro esterno intatto, andando a svuotare letteralmente i suoi spazi interni: demolendo pareti divisorie, solai, ecc., liberando spazi e volumi vincolati in una distribuzione statica, per realizzare una nuova struttura “indipendente” ma solidale con le murature perimetrali e capace di adattarsi in maniera flessibile e libera. E’ previsto che i nuovi volumi si potranno, grazie a pareti mobili, adattare di volta in volta alle diverse e contemporanee nuove funzioni. Nel realizzare questo intervento la struttura verrà dotata di nuova impiantistica, sia termica, sia elettrica, con copertura di pannelli solari e/o fotovoltaici, come altresì, di nuovi infissi a taglio termico; tutta la nuova struttura sarà protesa al risparmio energetico e alla razionalizzazione dei costi di gestione. Rispetto alla minor spesa complessiva del progetto rispetto al preventivato, dobbiamo innanzi tutto segnalare che il “Motore Invisibile” si integra con il progetto “la tua voce conta” PAAS Telep@b, creando sinergie legate al riuso dell’applicativo per la gestione dei processi partecipativi, alla consulenza e al supporto gratuito di esperti, nonché alla realizzazione di un video sull’evento finale: queste sinergie hanno permesso di contenere oltre le previsioni il costo del progetto. Da segnalare anche il forte impegno che il personale interno all’Amministrazione ha profuso nella realizzazione del progetto: tale sforzo organizzativo, ampiamente ripagato dai risultati, è un’altro degli elementi che ha permesso un forte contenimento dei costi. Ad esempio le cene/buffet sono state tutte allestiste e realizzate in economia grazie al lavoro dei dipendenti dell’ente, così come l’allestimento della mostra finale. Anche la festa finale è stata realizzata in economia, per precisa volontà dei partecipanti che hanno preferito organizzare in proprio, con quello spirito comunitario tipico del volontariato, sia la cena che il concerto, a degna conclusione di un percorso che ha prodotto indubbiamente tra i suoi risultati una crescita dello spirito di cooperazione e collaborazione tra i partecipanti. Infine un ulteriore consistente risparmio è derivato dalla scelta di non “delocalizzare” nel capoluogo l’evento di lancio e conclusivo del progetto, inizialmente previsti presso il teatro di Barberino di Mugello, poiché questo, pur garantendo una maggiore visibilità al progetto, avrebbe senz’altro penalizzato i gallianesi e la partecipazione di quella comunità direttamente coinvolta. 6. QUALCHE CONSIGLIO PER CHI VOLESSE INTRAPRENDERE UN PROCESSO PARTECIPATIVO SIMILARE …………… 27