ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA
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Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC)
)
C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it
POF
Piano dell’Offerta Formativa
Anno scolastico 2015 – 2016
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
1
Il POF Piano dell’Offerta Formativa elaborato dall’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa JonicaMammola, per rispondere ai bisogni dell'utenza, pone la massima attenzione agli articoli 3, 33, 34
della nostra Carta Costituzionale, entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono uguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
e sociale, che, limitando, di fatto, la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 33
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme
generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati
hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato. La legge,
nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve
assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a
quello degli alunni di scuole statali. E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari
ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio
professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi
ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
Art. 34
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i
meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La
Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso
2
P.O.F.
Il Piano dell’Offerta Formativa comunemente
chiamato POF è stato introdotto per effetto del
DPR 275/99.
Esso rappresenta il documento costitutivo
dell’identità culturale e progettuale con cui ogni
Scuola comunica e rende comprensibile ai
genitori e al territorio la progettazione
curriculare, extracurriculare, educativa ed
organizzativa di tutte le attività; esplicita,
inoltre, le motivazioni socio-pedagogiche che la
sostengono.
Il Piano è discusso e approvato dal Collegio
Docenti ed adottato dal Consiglio d’Istituto,
fatto
salvo
il
rispetto
delle
competenze
specifiche.
3
Caratteristiche del
 È un documento
verificabile.

flessibile,
trasparente
e
Definisce l’identità culturale della Scuola.
 Nasce da scelte e responsabilità condivise.

Tiene conto del contesto socio-culturale.
 È coerente con gli obiettivi formativi.

È approvato dal Collegio dei docenti.
 È adottato dal Consiglio d’Istituto.
4
Contesto socio economico e culturale
MARINA DI GIOIOSA JONICA
Cenni storici e analisi del territorio
Marina di Gioiosa Jonica, comune italiano della provincia di Reggio
Calabria, 6636 abitanti, è situato sulla costa del mar Ionio, ovvero sulla
Costa dei Gelsomini e a sinistra della foce del fiume Torbido. Le
antichissime origini di Marina di Gioiosa Jonica sono confermate dai vari
reperti archeologici. Infatti il territorio gioiosano offre ancora oggi
tracce di una raffinata civiltà pre-ellenica.
Fu certamente una civiltà molto potente specialmente dal punto di vista
marittimo, tanto da poter fornire ai romani nel XVII sec. a.c. in occasione
della spedizione contro Perseo, re di Macedonia, ben quattro triremi
contro reggini e locresi.
Quando Locri cominciò a perdere la sua floridezza anche il territorio gioiosano cominciò a
decadere e per Marina di Gioiosa subentrò una nuova era che ci tramanda il centro del paese.
L’epoca romana si rivela, infatti, tra le più felici per Marina di Gioiosa; in essa si intensificano
le vie di comunicazione, in particolar modo l’antica strada denominata “Dromo”.
La indubbia grandezza raggiunta dal paese è testimoniata
anche dalle vestigia di un meraviglioso teatro romano, dalle
terme, dal porto situato nella parte orientale del paese e
dalla necropoli in contrada Romanò.
Tutte queste testimonianze fanno parte di quella
floridissima città che fu Misthia ma, dopo tanto splendore,
durante la dominazione bizantina che va dal 794 al 1044
d.c., anche il centro civico di Mysthia ebbe una decadenza.
In questo periodo Mysthia fu saccheggiata e rasa al suolo
dai saraceni che con le loro frequenti irruzioni costrinsero
gli abitanti a rifugiarsi nell’entroterra.
Pare che un esiguo numero di mysthiani avesse deciso di non
allontanarsi, trovando scampo sull’alta rupe a picco sul
Gallizzi.
Le boscose pendici della roccia diedero agli scampati un
sicuro rifugio e la gente poté vivere al riparo dalle razzie arabe, meritandosi l’appellativo di
“gioiosa” dando vita ad un borgo chiamato Mocta Geolosia.
Nei secoli successivi, in Calabria, si registrarono il succedersi di diverse dominazioni,
Normanna, Sveva, Angioina, Aragonese; questo periodo
vede il
territorio gioiosano feudo prima dei
Carafa e dopo dei Caracciolo.
Sulla costa calabra, nel XVI secolo, si
verificò una ripresa di incursioni
piratesche, da parte dei turchi. Per
difesa si costruirono una serie di torri di
avvistamento
ma
queste
incursioni
determinarono il totale spopolamento delle coste.
A testimonianza di tutto ciò rimangono tuttora, a Marina di Gioiosa, torre Borraca e torre
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Galea.
E’ solo con il XVIII sec. che sulla costa ricominciarono i primi insediamenti con casupole
costruite da pescatori e residenze estive da parte dei nobili dell’epoca .
E’ nel 1875, però, che Marina di Gioiosa registra un evidente sviluppo di ripopolamento, ovvero
in seguito alla costruzione della ferrovia Jonica, diventando, così, centro di scambi
commerciali di tutto il territorio a ridosso della vallata del Torbido.
Nel secondo dopo guerra la popolazione vive il fenomeno dell’emigrazione condizionando la
crescita demografica del territorio; è solo con gli anni settanta che Marina di Gioiosa assiste
al flusso migratorio interno, ovvero spostamento della popolazione dall’entroterra verso
località poste a ridosso della costa che determinerà una apprezzabile crescita demografica.
Marina di Gioiosa J. presenta i caratteri tipici delle trasformazioni avvenute nel comprensorio
della Locride nella prima metà del 900, con alcune singolarità dovute a due fattori peculiari
della sua collocazione: è il terminale della Valle del Torbido e punto di partenza - arrivo di una
fra le prime dorsali aspromontane (la SS 281 del Passo della Limina).
Tali fattori hanno facilitato la mobilità degli abitanti dei comuni della Valle del Torbido
(Gioiosa J., Martone, Mammola, Grotteria, S.Giovanni di Gerace) in forme spesso reversibili
ma, tuttavia, incidenti sull'organizzazione insediativa. Tutto
ciò dal finire degli anni ’80 ha subito una forte accelerazione
con la costruzione della strada a scorrimento veloce Jonio –
Tirreno ( Marina di Gioiosa – Rosarno), tanto che la mobilità
si estende anche ai comuni della Piana facendo diventare la
cittadina punto di riferimento nel sistema viario locale.
Dal punto di vista geologico, il territorio presenta,
soprattutto nella parte collinare, forti elementi di rischio
ambientale; su di esso si è insediata una comunità di circa
6573 abitanti, distribuiti nel centro urbano (76%) e nelle contrade e frazioni (34%). Si
registra anche la presenza di cittadini extracomunitari residenti e nuclei ormai stabili di
“nomadi”. La popolazione continua ad invecchiare e si rileva un modesto aumento della
popolazione attiva, nonostante permanga un alto tasso di disoccupazione e di occupazione
sommersa
Il paese da parecchi anni è condizionato nei suoi processi di aggregazione dal continuo
fenomeno di immigrazione dai paesi dell’entroterra.
Nel territorio comunale sono distribuite circa 870 attività economiche e commerciali e si
registra un costante incremento nel settore terziario.
In atto il paese sta vivendo uno dei periodi più bui della sua storia essendo assurto agli “onori”
della cronaca nera per vicende legate ad inchieste dell’antimafia, che oltre ad aver coinvolto
un numero molto consistente di famiglie ha visto l’amministrazione comunale sciolta e
commissariata. Attualmente è retta da una triade di commissari prefettizi.
Tale situazione ha fatto si che il comune, e quindi la scuola, siano stati inseriti nell’apposito
elenco regionale delle “aree a rischio”. Il che comporta attenzioni e privilegi da parte
dell’assessorato regionale alla cultura ma anche notevole
impegno per i docenti della scuola costretti a fare i conti e
dare delle risposte in positivo ai condizionamenti che questa
nuova situazione inevitabilmente riverbera sugli alunni.
CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE
L’Istituto Comprensivo opera all’interno di un contesto sociale
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caratterizzato da una recente urbanizzazione, con
conseguente pluralismo di comportamenti e stentata
amalgamazione del tessuto sociale, che, tra l’altro,
registra la frequenza di alunni appartenenti ad ogni
fascia sociale (figli di operai, impiegati e commercianti,
artigiani, professionisti ecc…). Una buona parte di essi
proviene da famiglie particolarmente attente e sensibili
alle problematiche della crescita dei propri figli e in
grado di sostenere economicamente e culturalmente
proposte di apprendimento integrative a quelle del percorso scolastico; altri, invece,
provengono da famiglie che non sempre sono in grado di offrire stimoli culturali per il loro
processo formativo, anzi trascurano di seguire lo sviluppo evolutivo dei figli e delegano alla
scuola il totale compito della formazione ingenerando fenomeni di dispersione scolastica che
evolvono talvolta in comportamenti caratterizzati dalla mancata presa di coscienza della
legalità nei suoi vari aspetti. Si tratta però di un ambiente che può essere definito
socialmente e culturalmente nella media anche se vi sono famiglie con difficoltà economiche e
si comincia a notare la presenza di studenti stranieri appena arrivati nel nostro paese.
In tale situazione ambientale le nostre scuole si sforzano di assumere un ruolo di promozione
umana, sociale e culturale, favorendo iniziative che promuovano le relazioni dentro la scuola e
con l’ambiente esterno.
Tale complessa eterogeneità determina una pressante richiesta di alfabetizzazione, di
formazione e di riqualificazione professionale anche da parte degli adulti che la scuola si è
attivata, da alcuni anni, a soddisfare con l’istituzione di un Centro Territoriale Permanente di
educazione degli adulti
Sul territorio sono presenti varie strutture per il tempo libero: è presente un oratorio, un
centro di volontariato, una palestra privata per la danza ritmica, una
scuola di calcio, una scuola di basket, due palazzetti dello sport
comunali, campi di calcetto privati, un’associazione ambientalista, una
biblioteca comunale, gruppi vari con diverse finalità, ma, nonostante la
presenza di questi centri di aggregazione giovanile organizzati, alcuni
preferiscono
frequentare bar e ambienti all’aperto (piazzette,
giardinetti ecc.) come luoghi d’incontro assorbendo un’influenza negativa su atteggiamenti e
comportamenti scolastici. La realtà socioeconomica risulta quindi composita e vivace e alla
scuola chiede servizi, cultura, qualificazione sociale, ma
soprattutto, la garanzia di un processo educativo adeguato.
MAMMOLA
Cenni storici e analisi del
territorio
L’origine
dell’odierna
Mammola risale al periodo
nefasto che va dal 950 al
986, quando, scorrerie saracene costrinsero gli abitanti
delle marine a rifugiarsi nell’entroterra. I profughi, così
lentamente, edificarono i loro villaggi nelle zone interne
dedicandosi all’agricoltura e alla pastorizia.
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Culla del movimento monastico fu Mammola dove San Nicodemo, Abate basiliano, eresse il suo
romitorio sul monte Cellerano.
Grazie ai basiliani inizia un periodo fervido per la cultura umanistica: questi umili monaci
eccellevano nella calligrafia, nella miniatura, nelle lettere, nelle scienze, ma anche nel campo
della bonifica agraria che ha avuto ampi riflessi nella vita economico-sociale delle famiglie che
man mano popolavano le zone adiacenti al monastero. Purtroppo nulla è rimasto dell’antico
splendore. Al posto dei vecchi monasteri sono state erette, nel tempo, altre chiese per
continuare nel presente e proiettare nel futuro la fiaccola della fede.
Così è stato per il Santuario di San Nicodemo e per quello di Santa Barbara.
Il nome Mammola appare per la prima volta tra XI e XII secolo in un documento che faceva
parte dei beni del monastero di San Fantino.
Nel periodo feudale Mammola appartiene a diverse famiglie (Ruffo - De Luca – Caracciolo Caraffa) fino al 1806, anno della soppressione della feudalità.
Dopo l’unità d’Italia, difficoltà economiche e sociali diedero vita a rivolte popolari e al
brigantaggio. Inizia così il fenomeno dell’emigrazione che durerà fino alla fine del secolo
scorso.
CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE
Mammola è un comune italiano della provincia di Reggio Calabria che conta circa 2500 abitanti.
La cittadina è posta sul versante Jonico della Calabria tra
l’Aspromonte e le Serre, al centro tra il mare e la montagna lungo
la Strada grande comunicazione Jonio-Tirreno.
Gli studenti che frequentano i tre ordini di scuola del Plesso di
Mammola vivono per la maggior parte nel centro urbano ma, una
buona parte, risiede nelle diverse frazioni circostanti: Borgo
Chiusa, San Todaro, Aspalmo, Neblà, Russo, Acone, Celano,
Malafrinà, Cerasara, San Filippo, Sansone, Piani di Canolo.
La cittadina di Mammola confina con Agnana Calabra, Canolo, Cinquefrondi,
Galatro, Giffone, Grotteria, San Giorgio Morgeto e Siderno. Il paese,
grazie alle sue viuzze, piccole case e casette addossate le une alle altre, ai
portali e alle pittoresche piazzette, conserva quasi intatta la straordinaria
bellezza di un borgo medievale. Con il passare del tempo Mammola, paese
prettamente agricolo, ha subito un radicale cambiamento dovuto a fattori
negativi e positivi; tra i primi va menzionato il fenomeno dell’emigrazione
che ha indotto molti mammolesi, per la mancanza di attività industriali, ad
emigrare in Europa e oltre oceano; il fattore positivo è stato, invece, la
realizzazione e l’apertura, intorno agli anni Novanta, della Strada di
Grande Comunicazione “Ionio-Tirreno” che ha permesso al Paese di essere
facilmente raggiungibile sia dalla zona Ionica, sia da quella Tirrenica e di stabilire legami
sociali ed economici con i paesi limitrofi, dove spesso molti mammolesi si recano per svolgere
le loro attività professionali. Nonostante la grave crisi economica, che ha investito il
territorio, si possono ravvisare alcune potenzialità positive nella vocazione turistica di
Mammola e del suo territorio, legato soprattutto al suggestivo paesaggio montano e alla
produzione-lavorazione dello stoccafisso, che ha reso il Comune noto in tutta la Regione.
Nel campo prettamente scolastico esistono:
 Riluttanza, in qualche caso, all'assolvimento dell'obbligo scolastico nel passaggio dalla
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Scuola Secondaria di I Grado a quella di II grado;
 Difficoltà espositive e comunicative degli alunni in lingua italiana;
 Disagio di trasporto per discenti che a causa della strada dissestata e non facilmente
percorribile perdono ore di studio e di applicazione;
 Scarsa partecipazione di alcune famiglie alla vita scolastica dei figli;
 Disagio socio-ambientale causato dal fatto che gli studenti provengono da zone
particolarmente svantaggiate, da un territorio in ritardo per quanto riguarda lo
sviluppo socio-economico-culturale e con un accentuato decremento demografico.
 Frustrazioni dovute alle crisi esistenziali e fisiologiche
dell’età adolescenziale.
Per delimitare quanto esposto la scuola, accanto alle competenze
disciplinari, ha sempre messo in atto diversi progetti, sia per i
genitori, sia per gli alunni, per inculcare loro come la presenza di
pregiudizi incida negativamente sui ragazzi e, nello stesso
tempo, puntualizza come tutte le tradizioni religiose e civili non
debbano essere sepolte ma valorizzate e contestualizzate in
maniera che non siano in contrasto con i valori della nuova società globale.
Negli ultimi anni la scolarizzazione, si è abbastanza elevata, infatti, il numero dei discenti che
consegue la licenza e che si iscrive alla Scuola Secondaria di Secondo Grado, è fortemente
aumentato, anche se è opportuno sottolineare che alcuni ragazzi abbandonano gli studi dopo i
primi mesi o per le pressanti necessità della famiglia o perché desiderano inserirsi nel mondo
del lavoro; altri, invece, grazie alla passione per lo studio e all’aspirazione di diventare
cittadini preparati e responsabili, continuano a conseguire risultati brillanti ed eccellenti.
Altre Istituzioni /associazioni territoriali
In uno scenario sociale in continua evoluzione è necessario che l’Istituto, nell’iter educativo di
ogni discente, coinvolga tutte le agenzie educative del territorio.
La famiglia
“La scuola, nel quadro della propria autonomia funzionale, favorisce,
attraverso la partecipazione democratica prevista dalle norme sugli
organi collegiali, l’interazione formativa con la famiglia, quale sede
primaria dell’educazione”.
Apprezzabile ed elevata l’utenza proveniente da nuclei familiari
particolarmente sensibili ed attenti alla crescita dei propri figli,
pronti a supportarla con interventi integrativi. Un’ altra parte
dell’utenza proviene, invece, da famiglie non sempre in grado di offrire stimoli adeguati al
processo formativo dei propri figli e tendono a delegare all’ente scolastico il compito di
formazione. La scuola si sforza di creare un clima di accoglienza e collaborazione finalizzato
ad accorciare le distanze tra le due istituzioni educative attraverso incontri con le famiglie,
non solo come momento di riferimento dell’andamento didattico e valutativo, ma soprattutto
per ascoltare, riferire, interagire e collaborare per la crescita del futuro cittadino.
La Parrocchia
L’operato dei parroci e delle suore testimoniano, sia a Mammola che a Marina
di Gioiosa, come l’attività religiosa contribuisca all’azione educativa dei giovani
9
ed, in particolare, degli studenti. Infatti, sia Don Alfredo Valenti a Mammola che Don
Giuseppe Albanese a Marina di Gioiosa, in stretta sinergia con la scuola e con l’aiuto di
catechisti e volontari, sostengono molteplici attività che guidano e preparano i ragazzi a
ricevere il Sacramento della Comunione e della Cresima.
Associazioni sportive
Lo scopo fondamentale delle associazioni sportive non è solamente quello
di far praticare lo sport ai ragazzi, ma coinvolgerli in un percorso di
crescita sociale in un’epoca in cui molti valori hanno perso la loro
importanza, pertanto è necessario che tutte le agenzie educative
(famiglia, scuola, chiesa) cooperino per formare i ragazzi, abituandoli a
comprendere i sani valori dell’attività sportiva, i quali, insieme al rispetto
reciproco delle regole e della legalità, permettano ad ogni educando di divenire uomo maturo e
responsabile, impedendo di intraprendere diverse strade sbagliate/negative, che possono
sfociare in comportamenti deviati.
La scuola calcio di Mammola
L’A.S.D. ( Associazione Sportiva Dilettantistica) “Nicodemo Barillaro” costituita a Mammola il
03/09/08 è una società sportiva affiliata alla F.I.G.C ( Federazione Italiana Gioco Calcio),
partecipa agli incontri agonistici organizzati dalla F.I.G.C. -Comitato Locricon le categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti. Le attività sportive si
svolgono presso il campo sportivo Barone Francesco Macrì di Mammola con
la presenza di personale medico. Le partite si disputano di domenica per la
categoria Pulcini e durante la settimana per la categoria esordienti.
Associazione “Il Girotondo” – A.I.C.S
L’associazione “Il Girotondo” è un centro diurno educativo – didattico
di promozione sociale, fondato il primo ottobre 2012, che si avvale di
personale qualificato, educatori, pedagogisti e psicopedagogisti. Essa
fa capo all’Associazione Italiana Cultura e Sport e si occupa di fornire
ai fanciulli e agli adolescenti il sostegno adeguato per lo svolgimento
dei compiti scolastici, intercalando, alle attività didattiche, laboratori
educativo - ricreativi, con lo scopo di stimolare momenti di crescita
cognitiva, sociale e culturale. In particolare, propone ai ragazzi iscritti attività sportive,
teatrali e pittoriche oltre che progetti educativi di educazione ambientale e alimentare.
Polisportiva Basket Marina di Gioiosa Jonica
La polisportiva basket è stata costituita al fine di promuovere e
praticare attività sportiva a livello dilettantistico senza fine di lucro.
Dal 1979, la presente società è affiliata alla Federazione Italiana
Pallacanestro e partecipa ai vari campionati nazionali e regionali di
basket, sia nel settore femminile che in quello maschile. Oltre alla
normale attività agonistica che comprende anche numerosi campionati giovanili, la società
gestisce anche un centro di formazione fisico-sportiva e di avviamento alla pratica della
pallacanestro e, avvalendosi di quattro istruttori in possesso delle necessarie abilitazioni
professionali, cura l’attività di 150 bambini dai cinque ai dodici anni.
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Comune
I rapporti tra l’Istituzione Scolastica e l’Amministrazione Comunale mirano a:
 Promuovere e a realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e
finanziarie.

Promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di
lezione.
Associazioni di volontariato
Le associazioni di volontariato, coinvolgono e sensibilizzano i cittadini affinché essi si
impegnino ad affrontare i problemi più impellenti. L’obiettivo principale è quello di
sensibilizzarli per la costruzione di una società umana responsabile e solidale, considerando
che in molte realtà locali tende a prevalere la cultura dell’individualismo e della devianza,
soprattutto tra adolescenti.
Associazione Don Milani
L’associazione opera in località Torre Galea (Marina di Gioiosa) con progetti finalizzati con i
fondi “Bando 2008 Perequazione per la progettazione sociale Regione Calabria”. Il progetto
intende creare uno spazio protetto, che si pone come laboratorio permanente di incontri
finalizzati all’educazione alla legalità, alla socializzazione per i giovani dai sei ai
diciassette anni dei comuni della Vallata del Torbido. Il percorso prevede una
serie di attività specifiche che vengono svolte ogni pomeriggio dal lunedì al
venerdì.
Comunità Montana della Limina e dell’Allaro- Stilaro
Le comunità montane sono enti territoriali locali italiani istituite con legge 3/12/1971 per
consentire ai comuni di una stessa area montana di unire le risorse per poter affrontare
meglio i problemi condivisi, con particolare riguardo alla gestione del territorio e di alcuni
servizi per la popolazione.
La Comunità Montana promuove e persegue i seguenti obiettivi:
 Tutela ambientale, conservazione e valorizzazione del patrimonio forestale.
 Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali.
 Promozione delle attività economiche.
 Dinamica demografica e sociale.
 Gestione associata dei servizi pubblici locali.
 Promozione e progettazione delle attività artigianali e industriali.
Associazione musicale “Armonie del Chiaro”
L'associazione musicale Armonie dal Chiaro nasce il 12 Agosto 2012, come nuova realtà
musicale e aggregativa di Mammola, diretta dal maestro prof. Antonio Salaris, con l'obiettivo
di far crescere i numerosi componenti di ogni fascia d'età attraverso lo studio della musica
eseguendo le tradizionali marce sinfoniche dei grandi autori di musiche per banda e alcune
rielaborazioni dei classici della musica italiana e non solo. L'associazione fin dal suo esordio si
è dotata di un direttivo che viene rinnovato ogni due anni, che aiuta e agevola il percorso e la
crescita della banda "Città di Mammola".
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AUTONOMIA
Saper fare
AUTOSTIMA
Saper credere in se stessi
SOCIALIZZAZIONE
Saper fare con gli
altri
INDIVIDUALIZZAZIONE
Saper fare in modo
personale
APPARTENENZA
Il saper fare per e
attraverso gli altri
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 Una solida preparazione culturale.
 Un patrimonio di abilità, atteggiamenti e valori funzionali all’inserimento
nella comunità sociale.
 Una forte attenzione ai” nuovi” saperi, ma anche e soprattutto
 Una formazione integrale della personalità, realizzata in un ambiente
accogliente e stimolante.
Progettazione formativa
Condivisione
Comunicazione
BISOGNI
Partecipazione
Formazione Culturale
Integrazione
Per promuovere il successo scolastico, è fondamentale partire dai bisogni dei ragazzi e dare risposte ai
nuovi saperi che la società pone.
L’Istituzione Scolastica, come primo luogo privilegiato dell’incontro tra società e minori, vive l’esperienza
dei grandi cambiamenti culturali che si riflettono sui comportamenti giovanili. Di conseguenza la scuola
dovrà adoperarsi per non perdere studenti lungo tracciati lontano da essa e tenerli dentro percorsi
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istituzionali rendendo più attraente e gratificante l’offerta formativa.
Tutte le scelte educative saranno significative nella misura in cui vedranno
integrate:
le risposte da dare ai bisogni educativi e formativi posti dalle
tendenze socio- economico-culturali della società e dell’ambiente in
cui la scuola opera;
le risposte rispondenti alle inclinazioni personali degli alunni, nella
prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di
ciascuno;
le risposte da dare per promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della
società come parte di una comunità dove la scuola, nel valorizzare l’unicità e la singolarità
dell’identità culturale di ogni alunno, abbina al compito dell’insegnare ad apprendere quello
dell’insegnare ad essere.
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Decreto del Presidente della Regione
Calabria N. 28 del 19.03.2015.
In
conformità
alle
disposizioni
vigenti
e
all’adattamento deliberato dal Consiglio di Istituto in
data 11 settembre 2015 verbale n.16, il calendario
scolastico è determinato come segue:
INIZIO LEZIONI: 14 settembre 2015
TERMINE LEZIONI:
30 giugno 2016
(Scuola dell’infanzia)
08 giugno 2016
( Scuola Primaria e Scuola Secondaria I Grado)
FESTIVITA’
 Tutte le domeniche;
 1° Novembre, Festa di tutti i Santi;
 2 Novembre, Commemorazione dei
defunti;
 6 Dicembre, San Nicola ( Santo Patrono di
Marina di Gioiosa Ionica);
 7 Dicembre, ponte
 8 Dicembre, Immacolata Concezione;
 Dal 23 Dicembre al 6 gennaio, vacanze di
Natale;
 8 e 9 febbraio, lunedì e martedì di
Carnevale;
 12 marzo, San Nicodemo (Santo Patrono
di Mammola);
 Dal 24 Marzo al 29 Marzo, vacanze
Pasquali;
 25 Aprile, anniversario della liberazione;
 1° Maggio, festa del lavoro;
 2 Giugno, Festa Nazionale della
Repubblica
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M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
GIU
Venerdì 17 Giugno 2016: INVALSI prova scritta, a carattere nazionale, esame di stato conclusivo del primo
ciclo d’istruzione (prove suppletive 22 Giugno 2016 e 2 settembre 2016).
15
Organizzazione amministrativo-funzionale dell’istituto
L’istituto Comprensivo
Marina di Gioiosa Jonica-Mammola
sito web
www.icmarinadigioiosamammola.it
e-mail istituto
[email protected]
è costituito dai seguenti plessi
Scuola dell’infanzia
Marina di Gioiosa Jonica
Via F.lli Rosselli
Tel.0964-411586
Scuola primaria Marina di
Gioiosa Jonica
Via F.lli Rosselli,22
Sede degli uffici Amministrativi
Tel. 0964-415158
Scuola secondaria di
1°grado
Marina di Gioiosa Jonica
Via Calvario
Tel. 0964-415113
Scuola primaria
C.da Possessione
Tel.0964-418020
Scuola dell’infanzia
C.da Spilinga
Tel.0964-415298
Scuola dell’infanzia
C. da Possessione
Tel. 0964-4152873
Scuola dell’infanzia
Mammola
Largo Magenta
Tel. 0964-414024
Scuola primaria
C.da Spilinga
Tel. 0964-415298
Scuola primaria
Mammola
Largo Magenta
Tel. 0964-414024
Scuola secondaria di 1°grado
“Scuola ad Indirizzo Musicale”
Mammola
Largo Magenta, 1
Tel. 0964-414024
UFFICI
Dirigente Scolastico
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Via F.lli Rosselli,22 Marina di Gioiosa Jonica
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Organizzazione degli Organi Collegiali
Il Consiglio d’Istituto
La Giunta Esecutiva
Il Collegio dei Docenti
Il Consiglio di Intersezione
Il Consiglio di Interclasse
Il Consiglio di Classe
Gli Organi Collegiali sono organismi di governo e di gestione
delle attività scolastiche.
Fatta eccezione del Collegio dei Docenti, prevedono la
rappresentanza dei genitori. Introdotti con i decreti delegati
del 31 maggio 1974, entrarono in vigore il 12 novembre di
quello stesso anno, da quel momento hanno avviato una
svolta democratica nella vita e nella gestione della scuola in
quanto fino allora le decisioni venivano prese esclusivamente
dall’alto senza coinvolgere i genitori, gli alunni, il personale
scolastico e gli insegnanti stessi.
E’ il massimo organo collegiale dell’Istituto, in quanto riunisce i rappresentanti dei docenti, del
personale ATA e dei genitori.
Delibera su molte questioni importanti di carattere
amministrativo ed organizzativo (programma annuale,
acquisti, adattamento del calendario scolastico, ecc).
E’ composto da rappresentanti dei genitori, dei docenti, del
personale ATA appositamente eletto, dura in carica tre anni
ed è presieduto da uno dei rappresentanti dei genitori.
E’ membro di diritto il Dirigente Scolastico.
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Visti i verbali e i risultati dei seggi elettorali delle operazioni di voto tenutesi nei giorni 22 e 23 novembre
2015 presso i vari Plessi il Dirigente Scolastico ha decretato che sono stati proclamati componenti del
Consiglio d’Istituto i seguenti:
Componente Docenti
Partecipazione di diritto
Dirigente Scolastico
Caracciolo Loredana
Futia Rossella
Guarnieri Mimma
Lombardo Adriana
Marando Maria Teresa
Sidoti Adele Alberta
Taliano Rosetta
Veneto Caterina
Componente genitori
Componente ATA
Barbuto Francesca
Catalano Giulia Barbara
Costa Vincenzo
Melia Maurizio
Napoli Antonia
Panetta Giuseppe
Romeo Domenico Antonio
Teti Maria Grazia
Mulè Antonio
18
Il compito principale della giunta esecutiva è quello di preparare i lavori per il Consiglio
d’Istituto e di curare la corretta esecuzione delle delibere del Consiglio Stesso.
E’ presieduta dal Dirigente Scolastico, mentre svolge funzione di segretario il DSGA.
Assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione
delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi
collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica
secondo criteri di efficienza ed è titolare delle relazioni sindacali.
Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse
culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento,
intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico - didattica, per l’esercizio della libertà di
scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.
Nell’ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, adotta i provvedimenti di gestione delle
risorse e del personale ( Art. 25 bis d.lgs. n.29/93 ).
Il Collegio dei docenti è composto dal Dirigente scolastico (che lo presiede) e dal personale insegnante in
servizio nell’Istituto
Si insedia all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Capo d’istituto ne ravvisi la necessità
oppure quando un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; si riunisce comunque, almeno una volta
per ogni quadrimestre.
Fra le sue funzioni principali il Collegio docenti:
elabora il Piano dell’offerta formativa;
regolamenta lo svolgimento delle attività inerenti
all’ampliamento dell’offerta formativa;
identifica le funzioni strumentali, in coerenza con il Piano
dell’Offerta Formativa, con delibera che, contestualmente,
ne definisce i criteri di attribuzione, il numero e i destinatari
delle funzioni;
approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche, di formazione e aggiornamento;
formula proposte al capo d’istituto per la formazione e la composizione delle classi e per la
formulazione dell’orario delle lezioni;
valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in
rapporto agli obiettivi programmati, provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di
classe;
elabora le proposte delle attività aggiuntive da svolgere;
elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio D’Istituto;
elegge nel suo seno i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del servizio del
19
personale insegnante;
delibera la suddivisione dell’anno scolastico in periodi, ai fini della valutazione degli alunni;
individua nel rispetto della normativa nazionale, le modalità e i criteri di valutazione degli alunni;
determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini per assicurare omogeneità nelle
decisioni dei Consigli di classe;
definisce gli obiettivi e le modalità organizzative per la realizzazione e la verifica delle attività di
aggiornamento da esso deliberate nonché i criteri per la partecipazione dei docenti alle attività
medesime;
programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;
valuta ed approva le iniziative riservate agli alunni (concorsi a premi, borse di studio, distribuzioni di
opuscoli, rappresentazioni teatrali) proposte da enti ed associazioni pubbliche o private.
Il Consiglio di intersezione per la Scuola dell’Infanzia è composto da tutti i docenti e da un rappresentante
dei genitori per ciascuna delle sezioni; è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui delegato.
Il Consiglio di interclasse per la Scuola Primaria è composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei
genitori per ciascuna delle classi interessate; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente da lui
delegato.
Il Consiglio di classe per la Scuola Secondaria di primo grado è composto da
tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori; è
presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente, da lui delegato.
Il Consiglio di classe ha fra le sue funzioni:
- l’analisi delle condizioni di partenza della classe;
- attuare ed individuare attraverso un’attenta programmazione educativa e
didattica le effettive esigenze di ciascuno alunno, nella diversità del contesto socio-culturale e delle
situazioni di partenza;
- la valutazione degli apprendimenti e del comportamento.
Inoltre esprime parere, non vincolante, sull’adozione di libri di testo e sulla scelta dei sussidi didattici.
I Consigli summenzionati sono Organi Collegiali composti da:
 Docenti (componente ordinaria)
 Rappresentanti dei genitori (componente elettiva)
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RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
Consigli di Intersezione
Scuola dell’Infanzia Marina di Gioiosa Jonica
Sezione
I
II
III
IV
Cognome
MAZZONE
VINCI
BERNARDO
CIMADORO
Nome
MARIA GIUDITTA
ROSA MARIA
IDA
MARGHERITA
Scuola dell’Infanzia di Possessione
Sez. unica
ANGILLETTA
DEBORA
Scuola dell’Infanzia di Spilinga
Sez. unica
MURDOCCA
TIZIANA
Scuola dell’Infanzia di Mammola
I
II
SPATARI
MUIA’
NENSI
SILVANA
Consigli di Interclasse
Scuola Primaria Marina di Gioiosa Jonica
Classe
1ª A
1ª B
2ª A
2ª B
3ª A
3ª B
3ª C
4ªA
4ª B
4° C
5ªA
5ªB
Cognome
DEMASI
DICHIERA
LUP
ROMEO
RIZZUTI
NAPOLI
ALBANESE
BOMBARDIERI
FEMIA
AQUINO
FUDA
CARCIONE
Nome
MORENA
ANTONELLA
VIRGINIA
DOMENICO
MAFALDA ROSANNA
EMANUELA
ANTONELLA
BIANCAMARIA
ROMINA
LOREDANA
VINCENZA
ROSALBA
Scuola Primaria Possessione
1ª-2ªD
3ª D
4ª-5ª D
BEVILACQUA
FEMIA
LOCCISANO
ANTONELLA
DONATELLA
SILVANA
Scuola Primaria Spilinga
1ª E
2ª E
3ª E - 4ª E
5ª E
CORDI’
STILLISANO
VILLAGRA SALAS
FEMIA
ROSA MARIA
ANNUNZIATA
MARIELA DEL CARMEN
TIZIANA
Scuola Primaria Mammola
1ª A
2ª A
3ª A
4ª A
5ª A
5ª B
ZAVAGLIA
AGOSTINO
RASCHELLA’
CATALANO
MANFREDI
VINCENZO
MILENA
ELISA FRANCA
GIULIA BARBARA
ROSALIA
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Consigli di Classe
Scuola Secondaria di I grado “P. Brugnano” Marina di Gioiosa Jonica
Classe
1ª A
1ª A
1ª B
1ª B
1ª C
1ª C
2ªA
2ª B
2ª B
2ªC
2ªC
3ª A
3ªA
3ª B
3ª B
3ª C
3ª C
Cognome
CINANNI
LOMBARDO
CALACOCI
ROMEO
ANGILLETTA
BELCASTRO
IRITANO
LUPO
TORRE
COMMISSO
SASSO
FRASCA’
ROMEO
FEMIA
RESTAGNO
JERINO’
ZAVAGLIA
Nome
MARIA STELLA
FRANCESCA STEFANIA
LUCIANA
DEBORA
LOREDANA
GRAZIA
CINZIANA
DANIELA
VINCENZO
SANTA
DAIANA
VINCENZA
STEFANIA
LOREDANA
TIZIANA
SIMONA
MARIA ANTONIETTA
Scuola Secondaria di I grado Mammola
Classe
1ª A
1ª A
1ª A
1ª B
1ª B
1ª B
2ªA
2ª A
2ª B
2ªB
3ªA
3ªA
3ªA
3ªB
3ªB
3ªB
Cognome
BARACCATO
FERRARO
RAO
CHINDAMO STAROPOLI
MACRI’
SCALI
GIURLEO
IACONIS
DECISO
VINCI
MUIA’
RAPPOCCIOLO
ZANGARI
GALLO
MUZIO
VINCI
Nome
MONICA
MARIANNA
MARIA ANTONELLA
CHIARA
FABRIZIO
ANGELO
COSTANZA
ROSA
RITA
MARCELLA
MARIA TERESA
ROSALBA
IMMACOLATA
NICODEMO
PATRIZIA
MARIA TERESA
 I collaboratori del Dirigente Scolastico sono docenti che partecipano, con il
Dirigente Scolastico, alla conduzione organizzativa della scuola. Uno di essi lo
sostituisce normalmente in caso di assenza o impedimento.
 Le Funzioni Strumentali, corresponsabili con il Dirigente Scolastico dell’attuazione del
POF, sono di stimolo e di guida ai docenti e al personale.
 Il Personale di Segreteria, con l'ausilio dei mezzi informatici, cura l'aspetto
22
amministrativo in modo celere, trasparente e preciso.
Il direttore dei servizi generali e amministrativi- DSGA- è responsabile del Personale
non docente e garante del buon funzionamento della segreteria.
 Il Personale Ausiliario rappresenta una risorsa importante per la vita scolastica in
quanto collabora e contribuisce a garantire il buon funzionamento dell’organizzazione
scolastica ai fini della sicurezza, dell'igiene e del benessere degli utenti.
23
Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maddalena Laganà
Collaboratore vicario del D.S.: Gioconda Saraco
Secondo collaboratore: Daniela Adornato
I DOCENTI DELL’ISTITUTO
Scuola dell’Infanzia di Marina di Gioiosa
Coordinatrice-Responsabile di plesso: Ins. Lo Presti Antonia
N. Cognome
Nome
Coniglio
Vittoria
1
De Cesare
Elena
2
Ientile
Giuseppina
3
Logozzo
Teresa
4
Lombardo
Rita
5
Lo Presti
Antonia
6
Mercuri
Silvana
7
Nappi
Speranza
8
Prestia
Rosa
9
Scuola dell’Infanzia Mammola
Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Loredana Caracciolo
1
2
3
4
5
Caracciolo
Loredana
Cataldo
Cuzzola
Lucà
Tassone
Irene
Irene
Maria Rosaria
Rosanna
Scuola dell’Infanzia Spilinga (Marina di Gioiosa Ionica)
Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Bruzzese Patrizia
1
Bruzzese
Patrizia
2
Logozzo
Teresa
3
Mollica
Lucia
Scuola dell’Infanzia Possessione (Marina di Gioiosa Ionica )
Coordinatrice didattica- Responsabile di plesso: Ins. Englen Rita Fortunata
Cognome
Nome
1 Englen
Rita Fortunata
2 Logozzo
Teresa
3 Tuccio
Anna Maria
24
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
Scuola Primaria di Marina di Gioiosa Ionica
Coordinatrice didattica-Responsabile di plesso: Taliano Rosetta
Cognome
Nome
Agostino
Nicodemo
Alì
Maria Rosa
Callegari
Silvia
Caruso
Nicolina
Cavallo
Bianca
Congiusta
Paola
Femia
Giulietta
Fuda
Emanuela
Larosa
Elvira
Lombardo
Maria Grazia
Lucà
Anna Maria
Macrì
Brunella
Macrì
Carmela
Macrì
Francesca
Macrì
Gloria
Marando
Anna
Marando
Elsa M.
Mazzà
Carla Maria
Mosca
Benedetta
Nizza
Maria Luisa
Pachì
Giuseppina
Passarelli
Renato
Pasquino
Daniela
Pugliese
Maria Rosa
Romeo
Maria Grazia
Saraco
Gioconda
Scali
Caterina
Sidoti
Adele Alberta
Sposari
Elisabetta
Taliano
Rosetta
Tredici
Maria Teresa
Ubaldino
Cinzia
Veneto
Benedetta
Veneto
Caterina
Zecca
Antonella
Scuola Primaria Spilinga ( Marina di Gioiosa Ionica)
Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Aquino Maria
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Cognome
Nome
Aquino
Errigo
Femia
Greco
Ieranò
Jerinò
Lombardo
Macrì
Macrì
Maria
Liliana
Giulietta
Teresa
Anna
Ornella
Maria Grazia
Brunella
Gloria
25
10
11
12
13
14
15
16
Macrì
Marando
Ripolo
Sgrò
Sposari
Tassone
Veneto
Rose Marie
Maria Teresa
Maria Carmela
Teresa Maria
Giuseppina
Patrizia
Benedetta
1
2
3
4
Scuola Primaria Possessione ( Marina di Gioiosa Ionica )
Coordinatrice didattica- Responsabile di plesso: Taverniti Rosa Alba
Cognome
Nome
Lucà
Anna Maria
Piscioneri
Angela
Taverniti
Rosa Alba
Totino
Geltrude
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Scuola Primaria Mammola
Coordinatore didattico - Responsabile di plesso: Vinci Elio Francesco
Cognome
Nome
Agostino
Caterina
Calderazzo
Antonella
Callegari
Silvia
Cristallo
Carmela
Della Torre
Carmela
Jeraci
Silvia Ornella
Falcone
Ines
Muià
Stefania
Pezzano
Anna
Prologo
Carmela
Romeo
Viviana
Sainato
Norma
Vinci
Elio Francesco
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Scuola Secondaria di I Grado Mammola
Coordinatrice Didattica: Daniela Adornato
A043: Lettere
Fragomeni Margherita
Furfaro Michele
Racco Maria
Raschellà Vincenzo
Spatari Maria Francesca
A345:Inglese
Galati Paola
A028: Arte e Immagine
Rullo Santa
A033: Tecnologia
Zizzi Caterina
Sostegno
Cordì Giuseppina
Cristiano Francesca
Tino Alexandra
A059: Matematica
Adornato Daniela
Ferraro Silvana Angela
Futia Rossella
A245: Francese
Stilo Leonardo
A 032: MUSICA
Sgambelluri Antonio
A030: Educazione Fisica
Luciano Francesco
Religione
Famiglietti Maria Teresa
A077: Strumento Musicale
Anghelone Loredana: pianoforte
Calipari Antonio : clarinetto
Gramuglia Carmelo: tromba
Rao Pasquale: percussioni
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Scuola secondaria di I Marina di Gioiosa
Coordinatrice Didattica: Lombardo Adriana
A043: Lettere
Cama Paola
Casile Pasquale
Certomà Maria Teresa
Guarnieri Mimma
Lazzari Barbara
Ursino Caterina
A345:Inglese
Bumbaca Marina
Mazzone Catherine A.
A028: Arte e Immagine
Carteri Domenico
A059: Matematica
Ambrogio Maria Rosaria
Lombardo Adriana
Lucà Caterina
Maiolo Rosa
A245: Francese
Mazzà Milva
A032: Musica
Menga Maria
A033: Tecnologia
Raspa Damiano
A030: Educazione Fisica
Belcastro Vincenzo
Sostegno
Cagliuso Concetta
Commisso Loredana
Cristiano Francesca
Macrì Elisabetta Maria
Macrì Lisa Maria
Napolitano Anna Rita
Nicita Annuziata
Panetta Corrado
Panetta Salvatore
Rodà Lucrezia
Scarfò Maria Antonietta
Villari Mirella
Religione
Daniele Teresa
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FUNZIONI STRUMENTALI E COMPITI
Nel Collegio Docenti del 29 settembre 2015, delibera n.6, sono state attribuite le seguenti aree
strumentali
Gestione del piano dell’offerta formativa
1. Stesura del POF e della brochure informativa per le famiglie; cura
della divulgazione di detti documenti.
2. Revisione e aggiornamento del POF in corso d’anno.
3. Autovalutazione d’istituto (sui servizi offerti e sulla funzionalità
organizzativa).
Galati Paola
Area 2
Supporto docenti
1. Gestione del sito web
2. Supporto ai docenti per le attività informatiche
3. Promozione dell’innovazione tecnologica a scuola
Sgambelluri Antonio
Area 3
Supporto alunni
1. Coordinamento/progettazione viaggi di istruzione, visite guidate,
uscite didattiche.
2. Progettazione/coordinamento attività di accoglienza e continuità
tra i vari ordini di scuola, orientamento. Iniziative contrasto
dispersione scolastica
3. Coordinamento iniziative attività inerenti l’integrazione, la disabilità
e l’inclusione.
Area 1
Area 4
Rapporti con il territorio
1. Coordinamento e gestione contatti con Enti e Associazioni
territoriali, con E.E.L.L. e istituzioni
2. Promozione dei rapporti con le famiglie e loro coinvolgimento nelle
attività scolastiche
Totino Geltrude
Taliano Rosetta
Villari Mirella
Marando M.Teresa
Tutti i docenti incaricati di funzione strumentale, oltre ai compiti sopra descritti, dovranno:
1. Predisporre un piano delle attività inerenti alla propria funzione per la durata dell’intero anno scolastico.
2. Coordinare i gruppi di lavoro di docenti impegnati nella progettazione e/o svolgimento di attività connesse
con la propria area
3. Curare i monitoraggi inviati da E.E.L.L. e Ministero in collaborazione con gli uffici di segreteria
29
CULTURA, SCUOLA, PERSONA
Le Indicazioni Nazionali rappresentano la cornice entro la quale si svolge l’azione di programmazione e
l’attività didattica dell’Istituto Comprensivo.
L’orizzonte territoriale della scuola si allarga e anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana,
deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si deve confrontare con la pluralità
delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova ad interagire in situazioni
diverse. Pertanto l’obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e
culturale, fornendo, al contempo, supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole
e aperta e possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali,
presenti e futuri.
La scuola può e deve realizzare percorsi formativi sempre più
rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nonché
valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.
La scuola deve offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei
saperi e dei linguaggi culturali di base; deve far sì che gli studenti
acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e
selezionare le informazioni; deve promuovere negli studenti la
capacità di elaborare metodi e strategie; deve favorire l’autonomia
di pensiero degli studenti, a partire dai concreti bisogni formativi.
Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla
persona che apprende, devono sempre tener conto della singolarità
di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue capacità e
delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione
educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali. Particolare
cura deve essere contemporaneamente posta alla formazione della classe come
gruppo, alla promozione dei legami cooperativi tra i suoi componenti, alla gestione
degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione.
La scuola deve fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, perseguendo una
doppia linea formativa: verticale ed orizzontale. La prima esprime l’esigenza di
impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; la
seconda indica la necessità di un’attenta collaborazione tra la scuola e gli attori extra-scolastici, in primis la
famiglia, con funzioni educative a vario titolo.
La scuola perseguirà costantemente gli obiettivi di: costruire un’alleanza educativa con i genitori, aprirsi
alle famiglie e al territorio circostante, generare una diffusa relazione di proficua convivenza, promuovere
la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e
propria. La scuola deve affiancare al compito “dell’insegnare ad apprendere“ anche quello “dell’insegnare
ad essere”.
Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di
collettività più ampie e composite per perseguire la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di
ogni studente. Per educare a questa cittadinanza unitaria e pluralistica ad un tempo, una via privilegiata è
proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali e a tal fine sarà
indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul
territorio nazionale, proprio per arricchire l’esperienza quotidiana dello
studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il
lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi.
LINEE GUIDA
Per linea guida s’intende un valore formativo che si vuole sviluppare nei
ragazzi attraverso l’acquisizione di un comportamento e con il sostegno di
una strategia conforme. Dunque nell’espressione linea guida è inclusa la
compresenza di tre aree di significato:
 Come finalità indica un valore che è importante per la crescita
integrale della persona;
 Come obiettivo comporta l’appropriazione di contenuti e abilità;
30
 Come strategia indica il modo in cui il processo di apprendimento è accompagnato e curato.
Le sette linee guida condivise nelle tre classi della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno come base di
riferimento quanto è espresso dalla Sintesi del PECUP e quanto viene ripreso dai documenti ministeriali più
recenti. Esse includono:
1. Sviluppo armonico della persona: ciascun allievo, in relazione alla propria età, riconosce e gestisce in
modo consapevole le varie esperienze (motorie,emotive,affettive e razionali, ecc); ne individua le
interazioni e i collegamenti; le riconduce all’unità della persona e alla sua unicità.
2. Autonomia di giudizio: avere un quadro di riferimento di valori condivisi e assunti responsabilmente, per
poter valutare criticamente le proprie azioni ed esprimere giudizi personali su fatti ed eventi socialmente
significativi, su comportamenti individuali e collettivi rilevanti ai fini della convivenza civile (giudizio);
assumere e utilizzare criteri per capire e decidere in merito alle azioni da compiere nello svolgimento delle
varie attività a scuola, nella vita di tutti i giorni e nell’affrontare in modo logico i vari argomenti di studio e/o
di interesse e curiosità personali (discernimento); prendere delle decisioni sulla base di un habitus mentale
di riflessione critica su quanto viene affermato, detto, scritto, divulgato, per accettarne la verità e
l’affidabilità e per verificarne, se possibile, le fonti e l’attendibilità (spirito critico).
3. Progettazione consapevole: riconoscere i propri bisogni e prevedere quali risultati potrebbero soddisfarli
attraverso percorsi operativi e creativi e modalità praticabili (dentro e fuori la scuola); riconoscere e
analizzare bisogni propri e altrui (umani e sociali, di sviluppo e di conservazione, ecc.) ed esaminare le
soluzioni realizzate (progetti) per il loro soddisfacimento; progettare iniziative nell’ambito scolastico e nella
vita di tutti i giorni con la consapevolezza dello scarto esistente tra concezione e attuazione, tra risultati
attesi e ottenuti, valorizzando la creatività personale e ottimizzando le risorse disponibili.
4. Etica: agire in coerenza con i valori responsabilmente assunti in famiglia, nella scuola, nelle esperienze di
tutti i giorni e sapersi orientare nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; scoprire le dimensioni
etiche nei fatti e nei fenomeni umani e sociali, negli eventi e nelle regole che caratterizzano la vita della
famiglia, della scuola o di altre comunità; leggere in chiave etica le scelte fatte o da farsi per valutare la
propria coerenza verso i valori assunti o per constatare i cambiamenti, consapevoli o meno, avvenuti nel
tempo.
5. Disponibilità alla collaborazione: prendersi cura dell’altro, esprimere operativamente e affettivamente
l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro, contribuire allo sviluppo del valore della solidarietà dentro e
fuori della scuola; assumere precise responsabilità nello svolgimento di compiti nei vari contesti vitali e
rispettare gli impegni assunti verso gli altri; porre attenzione all’altro nella gestione delle relazioni
interpersonali.
6. Progetto di vita: avere consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità e sulla base di
valutazioni personali, in rapporto all’età, sapersi “proiettare in avanti”, immaginando il proprio futuro nella
scuola, nella famiglia, nel lavoro, nella formazione, nell’impegno sociale e politico, nel tempo libero, ecc;
perseguire degli ideali in relazione alle scelte di vita, prefigurandosi anche precise responsabilità da
assumere nei vari momenti e contesti.
7. Senso e significato: sapersi chiedere il perché di quanto accade a ciascuno di noi e agli altri; porsi in
atteggiamento di osservazione, di ascolto, di ricerca per scoprire o tentare di trovare (se possibile) risposte
ai perché di fatti, fenomeni, eventi, comportamenti individuali e sociali; interrogarsi sui significati del
proprio e dell’altrui agire nel contesto della società attuale anche in comparazione con altri momenti storici
dell’evoluzione dell’Uomo; cogliere nella complessità della società attuale il o i valori che possono dare
senso, legittimazione e/o giustificazione a quanto avviene attorno a noi, vicino o lontano, comunque in una
società mondiale, interdipendente ma non in equilibrio di forze e di prospettive di sviluppo.
RACCORDO FRA SCUOLA DELL’INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
Il raccordo fra i tre ordini scolastici è realizzato attraverso degli
incontri nel mese di settembre, prima dell’inizio delle attività
didattiche, tra un team di docenti appartenenti all’ultimo anno
della Scuola dell’Infanzia e al primo anno della Scuola Primaria e
tra i docenti dell’ultimo anno della Scuola Primaria e delle prime
classi della Scuola Secondaria di Primo grado.
31
Il team misto si riunisce per accertare le conoscenze pregresse degli allievi e il loro profilo.
Seguiranno incontri con le famiglie per conoscere l’ambiente educativo di appartenenza e altre
sfaccettature della personalità degli allievi.
Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’Infanzia si
pone le finalità di promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della
cittadinanza”
Imparare a stare bene
Imparare a
sentirsi sicuri
nell’
affrontare
esperienze in
un ambiente
sociale
allargato
IDENTITA’
Imparare a
conoscersi e a
sentirsi
riconosciuti
come persona
unica e
irripetibile
Sperimentare diversi ruoli e diverse forme
d’identità: femmina- maschio; compagnoalunno; abitante di un territorioappartenenza ad una comunità.
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La metodologia educativa e le finalità principali
La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria operano sinergicamente per fornire un insegnamento di qualità,
stimolando nel bambino la motivazione ad apprendere e a compiere scelte ottimali per garantire la
continuità del processo educativo. La Scuola dell’Infanzia si delinea come parte
integrante del sistema di istruzione e formazione, finalizzato alla crescita e alla
valorizzazione della persona umana. Il punto di partenza del nuovo schema di
organizzazione e progettazione delle attività educative e didattiche è
rappresentato dagli Obiettivi generali del processo educativo, che sono
determinati a livello ministeriale. La Scuola dell’Infanzia, concorre all’educazione
armonica e integrale delle bambine e dei bambini che, attraverso la famiglia,
scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella Scuola
Primaria.
La Scuola dell'Infanzia deve promuovere:
 La formazione di una personalità ricca e armoniosa del bambino;
 Favorire la curiosità verso il mondo che lo circonda;
 La motivazione ad apprendere;
 La fiducia nelle proprie competenze / capacità;
 La capacità di costruire in maniera collaborativa competenze e conoscenze nuove;
 Il rispetto delle norme sociali.
Le finalità educative della Scuola dell'Infanzia si basano su un percorso educativo attraverso il quale
l'insegnante deve accompagnare e sostenere il bambino in un itinerario di
curiosità, di esplorazione, di apprendimento in conformità con quelli che sono gli
obiettivi scaturiti dalle Indicazioni Nazionali, che trovano la loro strutturazione nei
così detti "campi di esperienza".
La Scuola dell'Infanzia, contesto educativo realizzato appositamente per i bambini
in età prescolare, costituisce l'inizio di un lungo e nuovo cammino che coinvolge
contemporaneamente e sinergicamente tre soggetti principali: il bambino, la
scuola, la famiglia. A tal proposito essa, attraverso l’accoglienza,la centralità del
gioco,l’osservazione sistematica e la continuità educativa deve promuovere, la
curiosità del bambino, verso una nuova realtà e verso nuove competenze da acquisire in maniera
collaborativa e nel rispetto di determinate regole di comportamento della vita di gruppo. Il percorso
educativo che si vuole attuare si realizza tramite:
L’accoglienza:
E’ importante che gli insegnanti assumano un atteggiamento empatico, sorridente e
disponibile per il bambino affinché quest’ultimo possa trovare anche a scuola le sicurezze
affettive prima sperimentate solo nella sua famiglia. Da quanto detto scaturisce come tra la
famiglia e la scuola debba crearsi un’atmosfera d’incontro perché è proprio la famiglia, “in
primis”, che fornisce preziose opportunità di conoscenza reciproca e di collaborazione.
L’osservazione
Uno degli strumenti principali che il Team delle docenti mette in atto è l’osservazione
sistematica, considerata da pedagogisti, psicologi e da tutti coloro che operano nel campo dell’ educazione
uno dei pilastri fondamentali, in quanto osservare direttamente il bambino durante lo svolgimento di
diverse attività,consente di prestare attenzione e rispondere ai segnali che i bambini comunicano e nel
contempo vengono considerati non passivi destinatari dell’attività educativa ma attivi protagonisti.
La continuità educativa
Essa pone le basi per una fattiva collaborazione tra scuola-famiglia, da un lato facilita il processo di
"separazione" dall'adulto, particolarmente delicato per i più piccoli, dall’altro consolida il processo di
"distanziamento", condizione indispensabile e preliminare affinché ogni bambino possa avviarsi alla
socializzazione per poi divenire un adulto maturo e responsabile con un proprio status sociale.
33
La centralità del gioco
Nella Scuola dell’Infanzia il gioco costituisce il cuore dell’apprendimento. Le
maestre, infatti, tramite esperienze, giocose e coinvolgenti promuovono attività
che:
favoriscono in tutti i bambini il contatto con sé stessi e con la propria
dimensione interiore;
consolidano legami con i coetanei per vivere esperienze di gruppo e per
condividere sensazioni ed emozioni;
potenziano nei bambini la capacità di comunicare e di esprimersi
attraverso spazi di creatività per la crescita e l’autostima;
favoriscono e stimolano lo sviluppo delle capacità espressive, attentive
e manipolative.
L’itinerario educativo e didattico della Scuola dell’Infanzia, tenendo presente
gli elementi posti dallo specifico contesto in cui è inserita (risorse a
disposizione, vincoli strutturali ed organizzativi) mette al centro l’educando
nella sua globalità, valuta il contesto culturale e territoriale dal quale ogni
bambino proviene al fine di raggiungere specifici traguardi di sviluppo in
quanto la scuola dell’infanzia non è un mero luogo di apprendimento di
discipline mirate ad anticipare contenuti tipici della scuola primaria, né segue
un programma rigido, ma adatta l’azione educativa alle reali possibilità del
bambino, nel rispetto della persona e delle sue caratteristiche.
Per evitare precoci didatticismi parte dai campi di esperienza, i quali, non sono
recinti di sapere, tanto meno abbozzi di discipline, ma permettono ai bambini di giocare di ascoltare e di
svolgere tante attività prima di avviarli alle conoscenze vere e proprie, nel senso che non possono essere
organiche e sistematiche.
Si considera il bambino nella sua globalità e lo si pone al centro di un processo di insegnamentoapprendimento attraverso quattro grandi dimensioni:
Dimensione socio-affettiva
Dimensione psico-motoria
Dimensione espressiva
Dimensione cognitiva
Dimensione socio-affettiva ( “Il sé e l’altro”).
Il bambino viene aiutato dall’insegnante: a sperimentare una variegata rete di
rapporti per scoprire l’esistenza dell’altro; a superare il proprio punto di vista; a
vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, esprimendoli,
controllandoli; a costruire una buona immagine di sé; e ad acquisire regole e
comportamenti condivisi dal gruppo sezione.
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Dimensione psico-motoria ( “Il corpo e movimento”).
L’esperienza motoria ha un ruolo importante nello sviluppo del
bambino, per il quale il movimento è il primo mezzo di espressione e di
esplorazione dello spazio. Le proposte del gruppo docente permettono
di integrare l’esperienza corporea e quella grafica, musicale e verbale.
Dimensione espressiva ( “Immagini, suoni, colori”).
Nell’insieme delle finalità della Scuola dell’Infanzia, l’educazione all’espressività e
in particolare quella grafico-pittorica occupa un posto di grande rilievo, perché è
proprio attraverso il disegno che il bambino manifesta il proprio mondo interiore.
Sul piano dell’espressività va data molta attenzione all’educazione ritmico musicale. Le finalità che si vogliono raggiungere attraverso l’attività musicale è
quella di mettere il bambino di fronte ad una nuova realtà, di educare la voce, il
senso del ritmo, sviluppare le capacità di ascolto e di concentrazione, di interpretazione di un brano
musicale.
Dimensione cognitiva ( “i discorsi e le parole”, “la conoscenza del mondo”).
Mezzo di comunicazione e di esposizione è la lingua acquisita dal bambino fin dai
primi anni di vita. Compito della scuola è di proseguire questo apprendimento,
permettendogli di esprimersi a livello verbale e di poter comprendere quello che gli
viene detto, saper ascoltare, verbalizzare e rappresentare graficamente.
Alle quattro dimensioni succitate compartecipa:
a) l’insegnamento della religione cattolica per trasmettere ai bambini il messaggio dell’amore, della
fratellanza e della pace.
b) l’educazione logico-matematica tramite:
Giochi con le forme:
Attraverso questi giochi il bambino vive tante opportunità di esperienza di costruzione, di piastrella
tura, di colorazione, trasformazione e classificazione. Scopre e distingue forme dell’ambiente che lo
circonda. L’insegnante deve cogliere e valorizzare queste esperienze.
I percorsi:
La conoscenza dell’ambiente, effettuare i percorsi, saperli rappresentare graficamente e descriverli
oralmente;
Attività con i numeri:
Il mondo è pieno di numeri, quindi è importante valorizzare le precedenti esperienze del bambino
nel contare e nel riconoscere simboli numerici svolti nei contesti di gioco.
Infine l’itinerario didattico di questo viaggio si completa e si arricchisce di esperienze con lo
sviluppo della curiosità scientifica che può portare il bambino a vivere il quotidiano come
un’avventura, dove piante, animali, oggetti inanimati, fenomeni naturali, sono fonte di
esplorazione e scoperte che toccano non solo la conoscenza, ma anche gli aspetti affettivi della
personalità.
Il funzionamento complessivo della scuola è di 8 ore giornaliere, dalle 08:00 alle 16:00. La
scuola dell’Infanzia, oltre alle aule, dispone di un salone centrale prevalentemente usato per
l’accoglienza, le attività ludiche e ritmiche musicali collettive o di gruppo; di materiale ludico
(diversi tipi di costruzioni ad incastro); di strumenti audiovisivi: un televisore, un
registratore e un impianto con amplificazione che consentono di arricchire le esperienze
educative e didattiche.
35
Valutazione e Verifica
Dopo una fase iniziale di accertamento delle capacità e delle competenze possedute dai bambini, la verifica
avrà scansione mensile e sarà effettuata mediante l’uso di griglie e dell’osservazione sistematica per
valutare l’efficacia del lavoro programmato e, se opportuno, modificarne i contenuti.
Alla fine di ogni quadrimestre, i genitori saranno informati sui livelli di apprendimento conseguiti dai propri
figli.
Alla fine dell’anno scolastico, ai bambini in uscita saranno somministrate prove oggettive di verifica finale
(uguali per tutti i plessi dell’I.C.), elaborate e condivise con la scuola primaria.
Per i piani di lavoro, secondo le “indicazioni del curricolo”, i campi di esperienza vengono raggruppati in
cinque grandi ambiti che sono:
Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
Il corpo e il movimento ( identità, autonomia, salute )
Linguaggi, creatività, espressioni ( gestualità, arte, musica, multimedialità )
I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura )
La conoscenza del mondo ( ordine, misura, spazio, tempo, natura )
PIANO DI LAVORO
Il piano di lavoro intende proporre unità di apprendimento che costituiscono lo strumento flessibile,
dinamico e modificabile per raggiungere gli obiettivi formativi e trasformarli in competenze personali dei
bambini. I principi di base che convergono nello scopo comune di promuovere lo sviluppo della personalità
delle bambine e dei bambini, in una graduale presa di coscienza di sé, dei propri bisogni e
mezzi espressivi sono:
 Il riconoscimento del valore della persona vista nella sua globalità e unicità;
 L’integrazione tra corpo e mente con la valorizzazione delle diverse intelligenze
che si riflette e si traduce in un approccio interdisciplinare e trasversale degli
ambiti d’esperienza;
 L’utilizzo di tutti i linguaggi.
Il piano delle attività scaturisce dall’attenzione di portare ciascun bambino ad individuare:
 L’immagine di sé (i bambini e le bambine raccontano sé stessi);
 L’atteggiamento corporeo ( da questo deriverà, da adulto il suo atteggiamento verso la realtà);
 La storia della sua vita (coscienza dell’identità personale e sessuale, conoscenza del proprio mondo
interiore, consapevolezza dei propri orientamenti).
MODELLO ORGANIZZATIVO
SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La finalità di fondo della scuola è la formazione integrale della persona, attraverso un percorso unitario
dell’alunno che, rispettando le diversità individuali, sviluppi in positivo tutte le sue potenzialità attraverso i
vari linguaggi, valorizzi le sue capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo ed educhi ai
principi fondamentali della convivenza.
L’educazione alla convivenza civile
costituisce il motivo di coesione fra i campi di
esperienza e le varie discipline. Sono pertanto
realizzate delle unità di apprendimento specifiche
nella programmazione delle discipline storico/sociali
comuni alle varie classi parallele. Questo obiettivo sarà
anche trasversale alle varie discipline. L’attività è
organizzata attraverso macro e microazioni. La scuola
primaria, in riferimento alla L.53/2003 ed alle
successive Indicazioni per i Piani di studio personalizzati, promuove
l’attivazione, per gli alunni, di percorsi formativi personalizzati, tali da trasformare le capacità soggettive in
36
competenze, che riguardano il sapere, le abilità, e il saper fare. Competente è chi sa, chi sa fare e chi sa
essere. Questa scuola promuove l’acquisizione di tutti i linguaggi, partendo dal sapere comune e educa alla
pratica condivisa dei valori di convivenza civile, quali la solidarietà, il rispetto, la collaborazione e la
partecipazione.
L’educazione alla convivenza civile costituisce, infatti, il macroprogetto al quale far riferimento
nell’impostazione dell’azione didattica e si articola attraverso U.A. di: Educazione Ambientale, Educazione
Alimentare, Educazione stradale, Educazione all’affettività; Educazione alla Salute, Educazione alla
Cittadinanza.
PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI
(PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO)
Nel contesto della progettazione, tenuto conto delle attitudini dei singoli allievi, saranno elaborati i piani di
studio personalizzati, commisurati alle reali esigenze degli alunni e finalizzati alla piena valorizzazione delle
potenzialità personali. Tali piani saranno elaborati per gruppi di livello omogenei e saranno articolati
secondo il seguente iter:
• Analisi degli Obiettivi di Apprendimento.
• Trasformazione degli OA in obiettivi formativi, in riferimento al PECUP, al
documento “Cultura, Scuola, Persona”, alle Linee Guida e ai traguardi generali
del processo formativo
• Definizione degli Obiettivi Formativi da parte dell’èquipe pedagogica
• Predisposizione delle Unità di Apprendimento
• Progettazione delle U.A.
I piani saranno personalizzati nella progettazione, nello svolgimento e nella verifica, e consentiranno di
operare <<dal particolare personale al generale culturale>>. I docenti, pertanto, desumeranno dagli
obiettivi nazionali gli obiettivi mirati sul singolo alunno, tenendo conto del quadro di teorie pedagogiche di
riferimento fornito dal Collegio; elaboreranno le unità di apprendimento e sulla loro base realizzeranno i
piani di studio personalizzati, predisponendo gli strumenti di verifica interna.
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cAMPI DI ESPERIENZA/AMBITI DISCIPLINARI
NEI TRE ORDINI DI SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Linguaggi, creatività,
Espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
SCUOLA PRIMARIA
AREA
LINGUISTICO
ARTISTICO
–
–
ESPRESSIVA
Italiano
Lingua Inglese
Musica
Arte e immagine
Educazione Fisica
AREA STORICO – GEOGRAFICA
Storia (Cittadinanza e
Costituzione)
Geografia
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO –
TECNOLOGICA
Matematica
Scienze
Tecnologia
SCUOLA SECONDARIA
DI I GRADO
AREA
LINGUISTICO
ARTISTICO
–
–
ESPRESSIVA
Italiano
Lingua Inglese e Seconda
lingua comunitaria (Francese)
Musica
Arte e immagine
Educazione Fisica
AREA STORICO – GEOGRAFICA
Storia
Cittadinanza e Costituzione
Geografia
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO –
TECNOLOGICA
Matematica
Scienze
Tecnologia
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SCUOLA PRIMARIA
RELIGIONE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Riconoscere che la Bibbia è il libro sacro per i cristiani e per gli ebrei ed è il documento fondamentale della
nostra cultura.
Distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo.
Saper distinguere la Bibbia dalle tipologie di testi delle altre religioni.
Saper identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano a mettere in
pratica il Suo insegnamento.
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe III







Interagire in una conversazione in modo pertinente.
Comprendere l’argomento, le informazioni principali e il senso globale di un discorso o di un testo.
Raccontare esperienze e storie rispettando l’ordine logico e cronologico.
Leggere e comprendere testi di vario tipo cogliendone le informazioni, gli elementi essenziali e la struttura.
Leggere con espressione ed intonazione.
Memorizzare poesie.
Scrivere correttamente rispettando le convenzioni ortografiche e grammaticali. Rielaborare e manipolare
testi.
 Padroneggiare e applicare conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del discorso e ai principali connettivi.
 Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche, extrascolastiche e attività interattive sia
orali che scritte.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe III
Ascolto e Parlato
 Ascoltare, comprendere ed intervenire in modo adeguato nei vari contesti comunicativi.
 Ascoltare e comprendere testi di vario genere mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in
modo chiaro e corretto.
 Ascoltare, comprendere ed eseguire semplici indicazioni e istruzioni di vario genere.
 Ascoltare, comprendere e raccontare esperienze legate al vissuto proprio e altrui.
Lettura
 Leggere, silenziosamente e ad alta voce, in modo espressivo, scorrevole osservando i segni di interpunzione.
 Leggere testi di vario genere cogliendone l’argomento ed individuando le informazioni principali.
 Leggere testi di vario genere ai fini dell’arricchimento lessicale.
Scrittura
 Scrivere curando ortografia e punteggiatura.
 Conoscere, analizzare e manipolare semplici testi di vario genere.
 Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche,
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di interpunzione e sintattiche.
 Produrre semplici testi di varia tipologia, ortograficamente e sintatticamente corretti.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe V
L’allievo:
 Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti
rispettando il turno e formulando attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti formulati in un registro il
più possibile adeguato alle situazioni.
 Comprende testi di vario tipo in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua
il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura funzionali agli scopi.
 Legge testi di vario genere appartenenti alla letteratura per l’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce
espressivo, sia in lettura silenziosa e autonoma riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.
 Produce testi (d’invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la
scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
 Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato
argomento utile per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia
specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive registrando opinioni proprie e altrui.
 Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di
cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalle varietà delle
situazioni in cui la lingua si usa.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe V
Ascolto e Parlato
 Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di
esperienze dirette, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.
 Comprendere il tema, le informazioni, lo scopo e gli argomenti di esposizioni e messaggi.
 Comprendere consegne ed istruzioni per l’esecuzione di attività formulando domande precise e pertinenti.
 Cogliere in una discussione le posizioni altrui ed esprimere la propria opinione in modo chiaro e pertinente.
 Raccontare esperienze personali e non in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico.
Lettura
 Utilizzare tecniche di lettura silenziosa e ad alta voce.
 Ricevere informazioni in testi di diverso tipo e struttura per finalità diverse.
 Leggere testi di vario tipo (narrativo, descrittivo, ecc) cogliendone elementi strutturali e comunicativi.
Scrittura
 Organizzare le idee e pianificare una traccia narrativa per raccontare esperienze, stati d’animo, emozioni
proprie ed altrui.
 Rielaborare testi di vario tipo utilizzando tecniche diverse.
 Produrre testi di vario tipo sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico, lessicale
rispettando le funzioni dei principali segni di interpunzione.
 Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la
conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.
Riflessione Linguistica
 Riconoscere e usare consapevolmente in una frase semplice o complessa o in un testo le diverse parti del
discorso, rispettando le fondamentali convenzioni ortografiche.
 Conoscere la struttura della frase dal punto di vista grammaticale, sintattico e morfologico.
40
INGLESE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambienti familiari.
Comunicare oralmente e per iscritto informazioni semplici e di routine inerenti ad aspetti del proprio vissuto
ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Individuare elementi culturali e cogliere rapporti fra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
Obiettivi formativi al termine della III classe
Ascolto

Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano.
Parlato

Formulare espressioni semplici su oggetti, persone e luoghi familiari.
Lettura

Comprendere brevi testi individuando nomi conosciuti, parole ed espressioni familiari.
Scrittura

Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali
e del gruppo.
Obiettivi formativi al termine della V classe
Ascolto

Ascoltare e comprendere brevi messaggi orali di uso quotidiano pronunciati chiaramente comprendendo le
parole chiave e le informazioni specifiche.
Parlato

Usare espressioni e frasi semplici per descrivere persone, luoghi e oggetti utilizzando il lessico e le strutture
conosciute.

Interagire in modo pertinente in brevi scambi dialogici con un compagno o un adulto, utilizzando espressioni
e frasi adatte alla situazione.
Lettura

Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il
loro significato globale e identificando parole e frasi familiari.
Scrittura

Scrivere, in forma comprensibile semplici e brevi messaggi relativi a se stessi, ai propri gusti ed al proprio
mondo.
41
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe III
 L’alunno riconosce elementi del passato del suo ambiente.
 Usa la linea del tempo per individuare periodi e successioni, contemporaneità
e durata.
 Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
 Organizza le informazioni e le conoscenze.
 Comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe III
Uso delle fonti
 Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze.
 Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni
 Riconoscere relazione di successione e di contemporaneità, durante periodi, cicli temporali, mutamenti, ed
esperienze vissute e narrate.
 Comprendere la funzione degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo
(orologio, calendario, linea temporale, ecc)
Strumenti concettuali
 Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi.
 Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
 Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi.
Produzione scritta e orale
 Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali
 Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe V
 Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine dell’Impero romano d’Occidente con possibilità di apertura e di confronto
con la contemporaneità.
 Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
 Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
 Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
 Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende
l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe V
Uso delle fonti
 Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico.
 Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti
sul territorio vissuto.
Organizzazione delle informazioni
 Leggere e usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze delle civiltà studiate.
 Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate.
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Strumenti concettuali
 Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi
di misura del tempo storico di altre civiltà.
 Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate.
Produzione scritta e orale
 Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente.
 Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di
genere diverso.
 Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina.
 Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe III




L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti
cardinali.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e a ntropici.
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari,
oceani, ecc.)
Obiettivi di apprendimento al termine della classe III
Orientamento
 Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando
gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella
mente (carte mentali).
Linguaggio della geo-graficità
 Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi
effettuati nello spazio circostante.
 Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.
Paesaggio
 Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta.
 Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della
propria regione.
Regione e sistema territoriale
 Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e
negativi dell’uomo.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe V
 L’alunno utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
 Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
 Individua i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani, e individua
paesaggi europei e di altri continenti
 Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio
naturale.
43
Obiettivi di apprendimento al termine della classe V
Orientamento
 Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole.
 Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli
strumenti dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.).
Linguaggio della geo-graficità
 Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul
planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
 Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.
Paesaggio
 Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le
analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare
valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.
Regione e sistema territoriale
 Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a
partire dal contesto italiano.
 Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo
soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.
MATEMATICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
 L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di
ricorrere a una calcolatrice.
 Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che
sono state create dall’uomo.
 Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e
costruisce modelli concreti di vario tipo.
 Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura
(metro, goniometro...).
 Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).
 Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
 Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
 Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
 Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla
propria.
 Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista
di altri.
 Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale
di riduzione, ...).
 Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno
fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Numeri

Contare in senso progressivo e regressivo almeno entro il migliaio e per salti di due, tre, ...

Leggere e scrivere i numeri naturali, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e
ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.
44

Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i

Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e
numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.
sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.

Conoscere ed applicare strategie per facilitare il calcolo mentale delle operazioni.
Spazio e figure

Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo.

Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o
oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).

Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si

Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche e misurare perimetri ed estensioni con unità di
sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato.
misure arbitrarie e/o convenzionali.

Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.
Relazioni, dati e previsioni
 Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a
seconda dei contesti e dei fini.
 Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.
 Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.
 Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti
convenzionali (metro, orologio, ecc.).
Obiettivi di apprendimento al termine della classe V
Numeri
 Leggere,scrivere, ordinare e confrontare numeri decimali e naturali.
 Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali e decimali applicando le proprietà.
 Riconoscere ed operare con le frazioni.
 Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni.
 Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti.
 Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze
e per la tecnica.
 Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalle
nostre.
Spazio






e Figure
Descrivere, denominare e classificare figure geometriche identificando le caratteristiche.
Riprodurre una figura in base ad una descrizione utilizzando gli strumenti opportuni.
Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti.
Riconoscere figure traslate, ruotate e riflesse.
Confrontare, misurare e distinguere angoli e rette.
Determinare perimetro e aree dei poligoni.
Relazioni, Dati e Previsioni
 Rappresentare relazioni e dati, usare le nozioni di frequenza, moda e media aritmetica.
 Rappresentare problemi con grafici e tabelle.
 Saper operare con le diverse unità di misura.
 Imparare a riconoscere situazioni di incertezza e di probabilità.
45
SCIENZE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico-sperimentale: osserva e descrive fenomeni, formula ipotesi
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne
riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano
.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria
Esplorare e descrivere oggetti e materiali




Osservare, descrivere, comporre e scomporre la struttura di oggetti semplici,
analizzarne qualità e proprietà, riconoscerne funzioni e modi d’uso.
Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
Conoscere attraverso i 5 sensi la materia e le sue caratteristiche.
Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana allo stato della materia, al movimento, al calore, ecc.
Osservare e sperimentare sul campo



Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali. Individuare somiglianze e differenze nei
percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali, operando classificazioni secondo criteri diversi.
Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali e quelle ad opera dell’uomo.
Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.).
L’uomo i viventi e l’ambiente
 Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.
 Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio e quello degli altri esseri viventi
comprendendone in modo elementare il funzionamento, le analogie e le differenze.
 Riconoscere i diversi elementi di un ecosistema naturale o controllato e cogliere le principali relazioni.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe V
Oggetti, Materiali e Trasformazioni
 Individuare somiglianze e differenze, aspetti quantitativi e qualitativi di fenomeni.
 Fare misurazioni, registrare dati, identificare relazioni, produrre rappresentazioni grafiche e schemi di livello
adeguato.
 Osservare e utilizzare e quando è possibile costruire semplici strumenti di misura ( recipienti,bilance ecc. )
servendosi di misure convenzionali.
 Sperimentare le proprietà di alcuni materiali e realizzare semplici soluzioni, schematizzando eventuali
passaggi di stato.
Osservare e Sperimentare sul Campo
 Osservare in modo regolare porzioni di ambienti individuando gli elementi che lo caratterizzano ed i
cambiamenti nel tempo.
 Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi, e terricci; osservare le caratteristiche
dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.
46
L’uomo, i Viventi e l’ambiente
 Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente.
 Avere cura della propria salute dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla
riproduzione e la sessualità.
 Riconoscere che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.
 Osservazione e interpretazione di trasformazioni ambientali in particolari quelle conseguenti all’azione
modificatrice dell’uomo.
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto
ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra
documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse
situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno
tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della
tecnologia attuale.
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
 L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento
alla loro fonte.
 Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare
se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
 Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il
corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
 Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e
silenzi.
 Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture di fferenti,
utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
 Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
 Ascolta, interpreta e discrimina brani musicali di diverso genere.
ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
 L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi
(espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici
tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
 È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti,
ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
47
 Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da
culture diverse dalla propria.
 Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per
la loro salvaguardia.
EDUCAZIONE FISICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi
motori di base e posturali nel continuo adattamento alle variabili spazio-tempo.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.
Agisce rispettando i criteri di base di sicurezza per sé e per gli altri sia nel movimento sia nell’uso degli attrezzi.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe V
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
 Coordinare e utilizzare diversi schemi corporei. in forma successiva e in forma simultanea.
 Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva.
 Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento individuali o collettive.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
 Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole.
 Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara.
 Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta, e vivere la vittoria esprimendo
rispetto nei confronti dei perdenti, accettando la diversità
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
 Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire
consapevolezza delle funzioni fisiologiche ( cardio-respiratori e muscolari ) e dei loro cambiamenti in relazione
all’esercizio fisico.
48
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA SCUOLA SECONDARIA I GRADO
RELIGIONE
Classe I
L’alunno argomenta riguardo al fatto religioso come esperienza storica e culturale.
Esprime una valutazione personale e motivata riguardo all’esperienza religiosa dell’uomo.
Descrive il proprio ambiente mettendo in evidenza le tracce religiose che motivano lo studio della religione
cattolica.
Classe II
L’alunno argomenta riguardo al fatto religioso come esperienza storica e culturale.
Esprime una valutazione personale e motivata riguardo all’esperienza religiosa dell’uomo.
Descrive il proprio ambiente mettendo in evidenza le tracce religiose che motivano lo studio della religione
cattolica.
Classe III
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso,
cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con
persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di Gesù del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile
passata e recente elaborando criteri per avviarne un’interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere e riti), ne individua le tracce presenti in ambito
locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e
spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai
propri comportamenti per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo
circonda.
49
ITALIANO
Classe I
Ascoltare e parlare
Identificare, attraverso l’ascolto attivo, vari tipi di testo e il loro scopo.
Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione) ponendo
domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.
Riferire oralmente un testo narrativo o descrittivo rispettando la correttezza
formale.
Comunicare in funzione referenziale esperienze e fatti oggettivi.
Leggere
Leggere silenziosamente e ad alta voce utilizzando tecniche adeguate.
Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla
realtà.
Leggere semplici e brevi testi letterari mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li
contraddistinguono.
Scrivere
Esprimere per iscritto esperienze e stati d’animo sotto forma di lettera, diario, autobiografia.
Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfologico, lessicale.
Produrre brevi racconti scritti su esperienze personali o vissute da altri, contenenti informazioni relative a
persone, tempi, luoghi e situazioni.
Riflessione sulla lingua
Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase.
Comprendere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (semplici, derivate, composte).
Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.
Classe II
Ascoltare
Comprendere testi di uso quotidiano e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti, schemi, tabelle testi
di sintesi;
Parlare
Interagire nelle diverse situazioni comunicative orali formali e informali con chiarezza e proprietà lessicale;
Leggere
Leggere silenziosamente e ad alta voce utilizzando tecniche adeguate;
Raggiungere la comprensione della comunicazione orale, globale e analitica di diversi tipi di testi (discorsivi,
narrativi, ecc..);
Comprendere delle informazioni di un messaggio scritto;
Scrivere
Saper produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi, epistolari, espressivi, poetici,
informativi, in modo corretto;
Svolgere progetti tematici (relazioni di ricerca e produrre testi adeguati sulla base di un progetto stabilito
(pianificazione, revisione, manipolazione).
Riflessione sulla lingua
Utilizzare tecniche di costruzione della frase semplice in base al profilo comunicativo;
Saper riconoscere ed analizzare gli elementi fondamentali dell’analisi logica.
Classe III
Ascoltare e parlare
Ascoltare testi letti da altri, riconoscendone la fonte e individuando: scopo, argomento, informazioni
50
principali e punto di vista dell’emittente.
Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione.
Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni di parola, tenendo conto del destinatario.
Sostenere, tramite esempi, il proprio punto di vista o quello degli altri
Memorizzare testi e poesie
Raccontare oralmente esperienze personali.
Leggere
Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti
Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e
riorganizzarle in modo personale.
Comprendere testi descrittivi e letterari di vario tipo.
Scrivere
Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale.
Scrivere testi coerenti e organici
Scrivere testi di tipo diverso adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario.
Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale .
Riflettere sulla lingua
Conoscere la costruzione della frase complessa.
Riconoscere i principali tipi di proposizione.
Operare confronti tra parole e testi latini, lingua italiana e altre lingue studiate.
Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico.
Utilizzare strumenti di consultazione
Applicare le conoscenze meta linguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e
scritto della lingua.
LINGUA INGLESE
Classe I
Ascolto (comprensione orale)
 Comprendere le informazioni principali di brevi messaggi orali su argomenti noti di vita quotidiana
espressi con articolazione lenta e chiara;
Parlato (produzione e interazione orale)
 Fare domande, rispondere, dare semplici informazioni su argomenti noti di vita quotidiana,
espresse con articolazione lenta e chiara;
 Produrre brevi testi orali su argomenti noti di vita quotidiana, anche utilizzando supporti
multimediali.
Lettura (comprensione scritta)
 Leggere e comprendere in modo globale brevi testi scritti su argomenti relativi alla sfera personale
e alla quotidianità.
Scrittura (produzione scritta)
 Produrre semplici espressioni e frasi scritte su argomenti di vita quotidiana;
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
 Rilevare semplici analogie o differenze nell’ambito delle strutture morfosintattiche;
 Rilevare analogie o differenze nell’ambito della cultura e della civiltà;
 Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
51
Classe II
Ascolto (comprensione orale)
 Comprendere le informazioni principali di messaggi orali su argomenti noti di vita quotidiana e non
con arricchimento lessicale;
Parlato (produzione e interazione orale)
 Interagire in semplici dialoghi dando e chiedendo informazioni personali;
 Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti familiari riguardanti la vita quotidiana e
attività consuete
 Produrre brevi e semplici testi orali su argomenti noti di vita quotidiana, anche utilizzando supporti
multimediali.
Lettura (comprensione scritta)
 Leggere e comprendere in modo globale brevi testi scritti su argomenti vari.
Scrittura (produzione scritta)
 Produrre semplici espressioni e frasi scritte su argomenti di vita quotidiana, usando un lessico
appropriato.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
 Rilevare semplici analogie o differenze nell’ambito delle strutture morfosintattiche;
 Rilevare analogie o differenze nell’ambito della cultura e della civiltà;
 Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
Classe III
Ascolto (comprensione orale)
 Comprendere le informazioni principali di messaggi orali su argomenti vari noti e non, a condizione
che venga usata una lingua chiara;
 Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Parlato (produzione e interazione orale)
 Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti di vario tipo;
 Produrre brevi testi orali su argomenti vari,utilizzando anche supporti multimediali.
Lettura (comprensione scritta)
 Leggere e comprendere in modo globale testi scritti di varia tipologia e genere;
 Avere una certa padronanza lessicale.
Scrittura (produzione scritta )
 Produrre risposte a questionari, formulare domande su testi, raccontare per iscritto esperienze
(con frasi semplici), scrivere brevi lettere o brevi resoconti, avvalendosi di un lessico
sostanzialmente appropriato, di sintassi elementare e utilizzando anche strumenti telematici.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento
 Rilevare semplici analogie o differenze nell’ambito delle strutture morfosintattiche;
 Rilevare analogie o differenze nell’ambito della cultura e della civiltà;
 Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
52
SECONDA LINGUA
COMUNITARIA (FRANCESE)
FRANCESE
Classe I
Ricezione orale
 Comprendere in modo globale parole, semplici frasi e messaggi orali
relativi alle attività svolte in classe e alla sfera personale, espressi con
articolazione lenta e chiara;
Ricezione scritta
 Comprendere in modo globale testi brevi e semplici (lettere, personali, cartoline, sms) coadiuvati
da supporti visivi e relativi alla sfera personale e alla quotidianità;
Interazione orale
 Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti personali e familiari riguardanti la vita
quotidiana;
Produzione scritta Scrivere messaggi semplici e brevi come biglietti e brevi lettere personali globalmente
comprensibili su argomenti noti di vita quotidiana anche utilizzando strumenti telematici;
Classe II
Ricezione orale
 Comprendere in modo globale parole, semplici frasi e messaggi orali relativi alle attività svolte in
classe e alla sfera personale, espressi con articolazione lenta e chiara;
Ricezione scritta
 Comprendere in modo globale testi brevi e semplici (lettere, personali, cartoline, sms) coadiuvati da
supporti visivi e relativi alla sfera personale e alla quotidianità;
Interazione orale
 Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti personali e familiari riguardanti la vita
quotidiana;
Produzione scritta
 Scrivere messaggi semplici e brevi come biglietti e brevi lettere personali globalmente
comprensibili su argomenti noti di vita quotidiana anche utilizzando strumenti telematici.
Classe III
Ricezione orale
 Comprendere espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente
(consegne brevi e semplici) e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti
conosciuti (la scuola, le vacanze, i passatempi, gli amici, i propri gusti);
Ricezione scritta
 Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto (cartoline, messaggi
telematici, lettere personali, brevi articoli di cronaca, ecc) e trovare informazioni specifiche in
menu, prospetti, opuscoli.
Interazione orale
 Esprimersi linguisticamente in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla
situazione, anche se a volte formalmente difettose per interagire con un compagno o un adulto con
cui ha familiarità per soddisfare bisogni di tipo concreto, scambiare semplici informazioni afferenti
53
alla sfera personale sostenendo ciò che si dice con gesti e chiedendo eventualmente
all’interlocutore di ripetere.
Produzione scritta
 Scrivere testi brevi e semplici (biglietti, messaggi di posta elettronica, cartoline, brevi lettere
personali per fare gli auguri, ringraziare o invitare qualcuno, per chiedergli notizie, per parlare e
raccontare le proprie esperienze) anche se con errori formali che non compromettano però la
comprensibilità del messaggio
STORIA
I seguenti obiettivi di apprendimento sono raggruppati in quattro macro categorie: l’uso dei documenti,
l’organizzazione delle informazioni, il reperimento di strumenti concettuali e conoscenze, la produzione
attraverso le conoscenze acquisite.
Classe I
 Ricavare informazioni su documenti di diversa natura utili alla
comprensione di un fenomeno storico.
 Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate.
 Conoscere gli elementi di un evento storico.
 Saper operare confronti tra fatti storici.
 Elaborare rappresentazioni sintetiche delle civiltà studiate.
 Saper utilizzare i termini specifici della disciplina.
 Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate, anche in
rapporto al presente.
 Elaborare in forma di racconto, orale e scritto, gli argomenti studiati.
Classe II
 Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare;
 Costruire quadri di civiltà in base ad indicatori di tipo fisico-geografico, sociale, economico,
tecnologico, culturale e religioso;
 Ricavare informazioni da una o più fonti
 Utilizzare, in modo pertinente gli aspetti essenziali della periodizzazione e organizzazione
temporale;
 Saper cogliere rapporti di causa/effetto tra fatti e fenomeni;
 Saper consultare grafici e tabelle.
Classe III
 Usare fonti di diverso tipo per ricavare conoscenze su temi definiti.
 Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.
 Riconoscere la peculiarità della finzione filmica e letteraria in rapporto alla ricostruzione storica.
 Comprendere le notizie principali di un quotidiano o di un telegiornale e utilizzare i nessi storici
fondamentali necessari per inquadrarle.
 Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale.
 Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani,europei e mondiali studiati.
 Usare le conoscenze apprese per comprendere per comprendere problemi ecologici, interculturali e
di convivenza civile.
 Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazioni diverse,
manualistiche e non.
54
GEOGRAFIA
I seguenti obiettivi di apprendimento comprendono le seguenti aree: saper comprendere e utilizzare il
linguaggio specifico della geografia; sapersi orientare nello spazio e nel tempo; saper leggere e
comprendere testi, carte, immagini e grafici, saper preparare carte e grafici; conoscere e saper elaborare,
analizzare, confrontare e individuare connessioni; saper utilizzare linguaggi differenti: descrittivo, per
immagini, per grafici e tabelle.
Classe I
 Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando la bussola e i punti cardinali.
 Conoscere la realtà del proprio ambiente.
 Saper descrivere le caratteristiche fisiche e umane di un ambiente.
 Utilizzare strumenti e terminologia specifica.
 Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione delle regioni, fisiche e amministrative.
 Operare confronti tra realtà territoriali diverse.
 Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio.
 Individuare problemi relativi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
Classe II
 Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte ed immagini.
 Leggere e interpretare statistiche, carte topografiche, tematiche e storiche, grafici, cartogrammi;
 Analizzare i più significativi temi (antropici, economici, ecologici, storici), utilizzando fonti varie;
 Analizzare mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio, per conoscere e comprendere la
sua organizzazione, individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo;
 Operare confronti fra realtà territoriali diverse;
 Disegnare, utilizzando una simbologia convenzionale, schizzi di carte mentali dell’Europa, carte
tematiche e grafiche.
Classe III
 Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche.
 Orientarsi e muoversi in situazione utilizzando carte e piante, orari di mezzi
pubblici, ecc.
 Utilizzare consapevolmente punti cardinali, scale e simbologia.
 Utilizzare nuovi strumenti e metodi di rappresentazione dello spazio geografico
(telerilevamento e cartografia computerizzata).
 Produrre schizzi di carte mentali del mondo, carte tematiche, ecc.
 Individuare connessioni con situazioni storiche, economiche e politiche.
 Presentare un tema, un problema o uno stato del mondo d’oggi.
Cittadinanza e Costituzione
Con la legge 30 ottobre 2008, n.169 fa il suo ingresso nella scuola
l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, con l’obiettivo
primario che “la Carta Costituzionale e le sue disposizioni vengano
sistematicamente insegnate, studiate e analizzate, per offrire ai
giovani un quadro di riferimento indispensabile a costruire il loro
futuro di cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri” (Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano).
55
In questa prospettiva, l’Educazione alla cittadinanza e
l’insegnamento della Costituzione escono dalla marginalità in
cui erano stati confinati sotto il titolo della “vecchia”
Educazione
civica,
ma
vengono
anche
sciolti
dalla
transdisciplinarità a cui sono stati affidati sotto il recente titolo
di Educazione alla convivenza civile.
L’Insegnamento di Cittadinanza e Costituzione assume
attualmente i caratteri e la dignità di una disciplina intesa a
trasmettere un insieme strutturato di conoscenze e competenze,
non di carattere tecnico- specialistico, bensì inerenti alla sfera
della “cittadinanza” e della “cultura costituzionale”.
Obiettivi di apprendimento
Formare cittadini con la “testa ben fatta” cogliendo lo spirito del seguente percorso:
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
Organizzazione politica, sociale ed economica dell’Unione Europea
La Carta dei diritti dell’Unione Europea e la Costituzione Europea
Gli organismi internazionali
Gli organismi non governativi
Distinzione tra autonomia (della persona umana, delle “formazioni sociali”, degli Enti locali e
territoriali, delle istituzioni) e decentramento nei servizi che dipendono dallo Stato.
Connessione tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, da una parte, e la valorizzazione
dell’autonomia e del decentramento dall’altra ( art.5 della Costituzione)
Il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il titolo V del testo del 1948
La nuova disciplina degli statuti delle Regioni
L’Ordinamento della Repubblica
La Corte Costituzionale
Le formazioni sociali delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit, con la loro
regolamentazione costituzionale e legislativa
La sussidiarietà orizzontale e verticale
I diritti e i doveri del cittadino (soprattutto in rapporto alla salute propria e altrui, alla sicurezza
stradale e alla libertà di manifestazione del pensiero)
I diritti e i doveri del Lavoratore ( i Rapporti economici secondo la Costituzione, lo Statuto dei
Lavoratori).
DIGNITA’ UMANA
 Riconoscersi come persona, cittadino e lavoratore (italiano ed europeo), alla luce della
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, del dettato costituzionale, delle leggi
nazionali e della normativa europea;
 Riconoscere in situazioni e fatti come il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle
regole della sicurezza stradale, in particolare dell’uso del casco e dell’equilibrio
alimentare per chi guida, sia segno di rispetto della dignità della persona propria e
altrui;
 Riconoscere i diritti
 Riconoscere il diritto alla salute come valore personale e sociale di cui siamo
responsabili anche dinanzi alle generazioni future; leggendo i giornali e seguendo i
Mass-media;
56
IDENTITÀ E
APPARTENENZA
ALTERITÀ E
RELAZIONE
PARTECIPAZIONE
 riconoscere, nelle informazioni date, le azioni, il ruolo e la storia di organizzazioni
mondiali e internazionali e di associazioni internazionali poste al servizio della
valorizzazione della dignità umana.
 Esplorare le proprie multiappartenenze come studente, figlio, fratello, amico, cittadino,
abitante della propria regione, della propria nazione, dell’Europa e del mondo,
individuare gli elementi di esse che contribuiscono a definire la propria identità e le
strategie per armonizzare eventuali contrasti che le caratterizzano;
 confrontare l’organizzazione ordinamentale e di governo, nonché le regole di
cittadinanza, che contraddistinguono il nostro Paese e gli Stati UE di cui si studia la
lingua; riconoscere e rispettare, in situazioni consone, i simboli dell’identità nazionale
ed europea e dell’identità regionale e locale;
 fare interagire positivamente in situazioni e fatti ipotetici o reali il rispetto dei diritti
dell’uomo, del cittadino, del lavoratore e dell’imprenditore
 Conoscere e rispettare la funzione delle regole e delle norme, nonché il valore giuridico
dei divieti; partecipare consapevolmente al processo di accoglienza e di integrazione tra
studenti diversi all’interno della scuola;
 conoscere lo Statuto delle studentesse e degli studenti e tenere conto nel
comportamento e nei giudizi da esprimere sulla situazione scolastica;
 conoscere e rispettare il codice della strada: segnaletica stradale, tipologia dei veicoli e
norme per la loro conduzione;
 gestire le dinamiche relazionali proprie della preadolescenza nelle dimensioni
dell’affettività, della comunicazione interpersonale e della relazione tra persone diverse
tenendo conto non solo degli aspetti normativi, ma soprattutto di quelli etici.
 Essere consapevole delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli organi che lo
governano, ai diversi livelli di organizzazione sociale e politica; partecipare alle iniziative
promosse per una sempre maggiore collaborazione tra scuola ed enti locali e
territoriali;
 riconoscere i provvedimenti e le azioni concrete che promuovono e tutelano il principio
della sussidiarietà verticale ed orizzontale in un territorio; trovare fatti storici, situazioni
politiche ed esempi giuridici che possano testimoniare una mancata o insufficiente
valorizzazione del rapporto costituzionale che dovrebbe intercorrere tra l’unità e
l’indivisibilità della Repubblica e organizzazione istituzionale e ordina mentale fondata
sull’autonomia e sul decentramento;
 comprendere e utilizzare i codici e gli strumenti di comunicazione delle diverse
istituzioni; collaborare all’elaborazione e alla realizzazione dei diversi progetti ( salute,
ambiente, sicurezza ecc) promossi dalla scuola e dal territorio.
MATEMATICA
Classe I
Il numero
 Acquisire il concetto di insieme e apprenderne la rappresentazione grafica.
 Consolidare la conoscenza della numerazione decimale e delle sue caratteristiche.
 Apprendere il significato di elevare a potenza e conoscere le proprietà delle potenze.
 Conoscere i criteri di divisibilità.
 Acquisire il concetto e apprendere il calcolo del M.C.D e m.c.m.
 Apprendere il concetto di unità frazionaria e di frazione come operatore.
 Conoscere le operazioni con i numeri razionali.
Geometria
 Conoscere gli enti geometrici fondamentali e le loro proprietà.
 Conoscere i segmenti, gli angoli e le loro proprietà.
 Conoscere proprietà di figure piane e classificarle sulla base di diversi criteri.
57

Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali ed a
opportuni strumenti di rappresentazione.
Dati e previsioni
 Identificare un problema affrontabile con un’indagine statistica, formulare un questionario,
raccogliere dati, organizzare gli stessi in tabelle.
 Costruire grafici.
 Apprendere il significato di probabilità matematica di un evento aleatorio.
Classe II
Il numero
 Conoscere e risolvere espressioni con numeri decimali limitati e illimitati.
 Risolvere problemi con l’uso delle frazioni.
 Risolvere radici quadrate esatte e approssimate.
 Saper risolvere e applicare le proporzioni.
Geometria
 Conoscere proprietà di figure piane e classificarle sulla base di diversi criteri.
 Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a
semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione.
 Calcolare aree e perimetri di figure piane.
 Conoscere e individuare le relazioni e le proprietà relative a figure simili.
 Risolvere problemi applicando le relazioni tra gli elementi di figure simili.
Dati e previsioni
 Identificare problemi affrontabili con un’indagine statistica.
 Individuare il valore medio più adatto a rappresentare una distribuzione di dati.
 Analizzare e rappresentare i fenomeni ricorrendo a strumenti tipo tabelle e grafici.
Classe III
Il numero e le relazioni
 Conoscere e individuare le proprietà delle operazioni in R.
 Applicare procedimenti per risolvere calcoli ed espressioni con i numeri relativi.
 Rappresentare con lettere le principali proprietà delle operazioni.
 Esplorare situazioni modernizzabili con semplici equazioni; risolvere equazioni in casi semplici.
 Utilizzare le lettere per esprimere in forma generale semplici proprietà e regole.
 Riconoscere in fatti e fenomeni relazioni tra grandezze.
 Usare coordinate cartesiane, diagrammi, tabelle per rappresentare relazioni e funzioni.
Geometria
 Conoscere e individuare gli elementi e le proprietà della circonferenza, del cerchio e delle sue parti.
 Calcolare lunghezza di circonferenza e area del cerchio.
 Visualizzare oggetti tridimensionali, rappresentare su un piano una figura solida.
 Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a
semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione.
 Calcolare i volumi e le aree delle superfici delle principali figure solide.
Dati e previsioni
 Costruire grafici e leggerli
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
Ricavare informazioni da raccolte di dati e grafici di varie fonti.
SCIENZE
Classe I
 Cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e più complessi della realtà.
 Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici.
 Riconoscere gli effetti del calore sulla materia.
 Distinguere fenomeni fisici da quelli chimici.
 Riconoscere le piante più comuni e classificare gli animali in base alle loro caratteristiche.
 Collegare le caratteristiche degli esseri viventi con le condizioni e le caratteristiche ambientali.
 Raccogliere informazioni sulle catene alimentari in ambienti noti.
Classe II
 Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici.
 Affrontare concetti fisici effettuando comparazioni, raccogliendo
e correlando dati.
 Conoscere la struttura, e le principali malattie dei vari apparati
del corpo umano.
 Illustrare la complessità del funzionamento del corpo umano
nelle sue varie attività attraverso esempi della vita pratica.
Classe III
 Acquisire il concetto di chimica e conoscere il suo linguaggio
base.
 Conoscere la struttura e le funzioni degli organi di senso, del sistema nervoso e del sistema
endocrino.
 Conoscere i rischi connessi a comportamenti disordinati per uso\abuso di sostanze stupefacenti.
 Conoscere la struttura e le funzioni dell’apparato riproduttore, la trasmissione dei caratteri
ereditari e le leggi di Mendel.
 Cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e complessi del pianeta terra e sull’immensità dell’universo.
 Comprendere che i concetti e le teorie scientifiche non sono definite ma in continuo sviluppo.
 Conoscere le fonti energetiche, le diverse forme di energia, individuare le strategie per l’energia del
futuro.
 Conoscere i fenomeni elettrici, le principali grandezze elettriche e le loro unità di misura.
TECNOLOGIA
Classe I
Conoscere il concetto di economia e la classificazione di beni e servizi;
conoscere le varie fasi di produzione, riconoscere e classificare le macchine
che velocizzano i processi di lavorazione;
Analizzare le relazioni tra l’uomo e l’ambiente, per prospettare strategie
per il rifiuto e la salvaguardia delle risorse;
Utilizzare i principali strumenti di disegno, individuare i diversi tipi di rappresentazione e
riconoscere i principali enti geometrici;
59
Acquisire conoscenze sui materiali in generale e il loro ciclo produttivo;
Conoscere le proprietà dei materiali per operare scelte corrette in fase di produzione e impiego.
Conoscere la storia e i concetti teorici di base dell’Informatica e i principi di funzionamento del
computer.
Conoscere l’interfaccia operativa di Windows e della gestione dei file.
Operare con Word e Paint.
Classe II
Il ciclo dei rifiuti: produzione e smaltimento, riciclaggio e recupero come risorsa energetica;
Conoscere le regole per la rappresentazione di figure geometriche i proiezione ortogonale;
Conoscere i sistemi di produzione, trasformazione e conservazione degli alimenti, l’importanza
dell’evoluzione tecnologica nel settore agro-alimentare;
Tecnologia dell’abitare: le strutture portanti-impianti e tipologie abitative.
Saper organizzare e collegare le varie parti informative di una struttura ipertestuale.
Identificare i principali formati.
Creare file grafici e sonori.
Operare con Excel e Power Point
Classe III
Analizzare le problematiche connesse alle varie forme di produzione energetica e trasformazione;
Metodologia di utilizzo e modalità di impiego dell’energia;
acquisire conoscenze sulle problematiche legate ai mezzi di trasporto;
Utilizzare i principali strumenti da disegno e conoscere le regole per la rappresentazione
assonometrica e di proiezioni ortogonali;
Analizzare e conoscere l’evoluzione tecnologica nel campo delle telecomunicazioni.
Utilizzare il computer in modo consapevole.
Utilizzare computer e software specifici per recuperare o approfondire aspetti disciplinari.
Saper utilizzare in modo produttivo le risorse di Internet.
MUSICA
Classe I
Criteri
 Comprensione e uso dei mezzi specifici;
 Espressioni vocali e uso dei mezzi strumentali;
 Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali;
 Rielaborazione personale di materiali sonori.
Obiettivi
 Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale.
 Eseguire, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali e strumentali di diversi generi e
stili.
 Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio
musicale
 Riconoscere e descrivere le opere musicali del periodo storico studiato.
Classe II
Criteri
 Comprensione e uso dei mezzi specifici;
60
 Espressioni vocali e uso dei mezzi strumentali;
 Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali;
 Rielaborazione personale di materiali sonori.
Obiettivi
 Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura.
 Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali e strumentali
di diversi generi e stili.
 Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio
musicale; conoscere e descrivere le opere musicali del periodo storico studiato.
 Rielaborare brani musicali utilizzando sia scritture aperte sia semplici schemi ritmico-melodici.
Classe III
Criteri
 Comprensione e uso dei mezzi specifici;
 Espressioni vocali e uso dei mezzi strumentali;
 Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei
messaggi musicali;
 Rielaborazione personale di materiali sonori.
Obiettivi
 Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura.
 Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali e strumentali
di diversi generi e stili.
 Riconoscere e classificare, anche stilisticamente, i più importanti elementi costitutivi del linguaggio
musicale; conoscere e descrivere le opere musicali del periodo storico studiato.
 Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere musicali che integrino altre forme
artistiche e diversi contesti storico-culturali.
ARTE E IMMAGINE
Classe I
 Sapersi orientare graficamente;
 Organizzare la struttura globale della composizione;
 Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi;
 Acquisire gli elementi stilistici del mondo classico e dei vari
periodi storici trattati.
Classe II
 Analizzare opere d’arte d’epoche storiche diverse;
 Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli
ai contesti in cui sono stati prodotti;
 Acquisire la tecnica della prospettiva nelle varie accezioni
(intuitiva e scientifica);
 Rappresentare oggetti piani e solidi, ed ambienti in prospettiva;
Classe III
 Riconoscere e applicare le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche;
 Analizzare opere d’arte d’epoche storiche diverse, esaminando i fattori che hanno determinato
soluzioni rappresentative e compositive, il contesto sociale, le tecniche;
 Leggere i documenti visivi e le testimonianze del patrimonio artistico - culturale, cercando di
61
riconoscerne le funzioni;
 Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche,
pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali ispirate anche dallo
studio dell’arte e della comunicazione visiva.
EDUCAZIONE FISICA
Classe I
Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base.
Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali
Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle
attività motorie.
Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva.
Classe II
Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base.
Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali.
Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie.
Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sport.
Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base.
Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali.
Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie.
Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva.
Classe III
Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base.
Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali.
Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie.
Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva.
STRUMENTO MUSICALE
Una delle caratteristiche che contraddistingue l’Istituto Comprensivo è l’importanza attribuita allo Strumento
Musicale.
Uno studio condotto su un gruppo di studenti del Vanderbilt Blair Scool of Music ha messo in
evidenza come la pratica musicale professionale contribuisca a risolvere i problemi quotidiani.
Infatti, negli ultimi anni il connubio tra la musica e il cervello umano è diventato oggetto di
studio di numerosi neuroscienziati che si sono posti la domanda di come la musica possa
influenzare effettivamente il cervello, o viceversa, con la conseguenza di un quoziente
intellettivo più elevato. Gli studiosi ritengono che ciò sia dovuta alla pratica musicale. Suonare
uno strumento richiede, infatti, lo sviluppo di capacità come l’indipendenza di entrambe le mani
e le dita oltre a precise e immediate risposte e sincronismi in seguito a stimoli visivi o uditivi.
Queste funzioni normalmente collegate ad emisferi del cervello diversi nei musicisti sono invece
integrate e rimangono collegate anche in risposta a situazioni non musicali nella vita di tutti i
giorni.
62
L’indirizzo musicale, nella scuola secondaria di I Grado di Mammola, è presente dall’anno 2005/2006 e si colloca nel
quadro del progetto complessivo di formazione della persona secondo i principi generali espressi nel D.M.201/99 per
la Scuola Secondaria di Primo Grado.
L’insegnamento dello strumento musicale:
Integra ed arricchisce l’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle
finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona.
Partecipa, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale che fornisce all’alunno preadolescente
una piena conoscenza tecnico-pratica, teorica, lessicale,storica, culturale e interpretativa della musica.
Offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, nuovi momenti di sviluppo e orientamento
delle proprie potenzialità e una più accorta coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale.
Consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione criticoestetica.
Permette l’accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione-composizione),
sviluppando la dimensione creativa dell’alunno.
Offre ulteriori possibilità di arricchimento, integrazione e crescita sociale agli allievi per
mezzo della pratica della musica d’insieme.
Struttura del corso
Obiettivi di Apprendimento per lo strumento musicale.
(Clarinetto- Pianoforte- Tromba- Percussioni)
Nel campo della formazione musicale l’insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all’interno
dei quali si individuano i seguenti traguardi:
Il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione
scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità
di attribuzione di senso;
La capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all’interno di griglie predisposte;
L’acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale;
Un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell’attività senso- motoria legata al
proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi;
Un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo
del proprio stato emotivo in funzione dell’efficacia della comunicazione.
63

Clarinetto
Pianoforte
Percussioni
Tromba
Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei
processi inspiratorio ed espiratorio,
 Acquisizione della tecnica di emissione dei suoni fondamentali e del passaggio agli armonici naturali,
 Controllo dell’intonazione
 Acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione,
 Conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento,
 Esplorazione e capacità di utilizzo delle diverse possibilità timbriche dello strumento, anche in relazione
ad alcune delle moderne tecniche compositive.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme
appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che l’allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti:
 Principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti
 Utilizzo di tutta l’estensione dello strumento con passaggi diatonici e cromatici
 staccato e legato
 variazioni dinamiche e agogiche.
Tutte le abilità pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle
varie modalità d’attacco e uso dei pedali.
 Mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note consecutive, note ribattute,
glissandi;
 Mano aperta (dita su gradi congiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti;
 Bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters;
 Salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters.
Alla fine del triennio l’alunno dovrà:
 saper leggere musiche tratte dai primi metodi per pianoforte
 saper eseguire con consapevolezza interpretativa una composizione tratta dal repertorio solistico o
d’insieme.
Alla fine del triennio il discente dovrà essere in grado di eseguire:
 Primi rudimenti al tamburo con impostazione moderna; precisione ritmica nell’esecuzione dei gruppi
irregolari e nei cambi di tempo; controllo tecnico nelle varie dinamiche e controllo della qualità sonora;
facile lettura a prima vista.
 Impostazione allo xilofono per produrre semplici melodie tratte dal repertorio classico e moderno;
controllo tecnico, agogico e interpretativo.
 Corretta impostazione e postura alla batteria, tecniche del rullo (Francese e americana); tecniche del
pedale; indipendenza degli arti, riproduzioni di ritmi semplici tratti dai generi più famosi (pop, rock, jazz).
 Improvvisazione guidata.
 Acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale
impostazione del bocchino sulle labbra;
 Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso l’uso del diaframma;
 Acquisizione della tecnica di emissione e controllo dei suoni;
 Acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e
interpretazione.
 Ampliamento dell’ estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle sette posizioni.
 Conoscenza delle scale maggiori e minori fino a tre alterazioni.
 Esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalità maggiori fino a tre alterazioni, esecuzioni di
semplici brani a prima vista.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme
appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il Livello minimo
di tecnica strumentale che l’allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti:
-principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti
-utilizzo di tutte le sette posizioni e relativi armonici nell’ambito dell’estensione di 2 ottave,
-Staccato e legato,
-Variazioni dinamiche e agogiche
64
Parametri di valutazione per tutti gli strumenti
VOTO 4
Conoscenze
Competenze
Abilità
VOTO 5
Conoscenze
Competenze
Abilità
VOTO 6
Conoscenze
Competenze
Abilità
VOTO 7
Conoscenze
Competenze
Abilità
VOTO 8
Conoscenze
Competenze
Abilità
Voto 9
Conoscenze
Competenze
Abilità
VOTO 10
Conoscenze
Competenze
Abilità
Frammentarie e gravemente lacunose
Si esprime in modo alquanto stentato. Se guidato arriva ad
applicare le conoscenze minime commettendo errori
nell’eseguire semplici esercizi ritmici e melodici.
Effettua elaborazioni di strutture sonore e musicali solo
parzialmente e in modo superficiale
Frammentarie, superficiali e con errori.
Applica le conoscenze minime senza commettere gravi errori
ma talvolta con imprecisioni; non sempre è coerente e
appropriata la pratica allo strumento.
Elabora e rielabora semplici strutture sonore e musicali
parzialmente.
Complessivamente accettabili; con lacune non estese.
Applica le conoscenze acquisite ed esegue semplici esercizi
senza fare errori rilevanti; le esecuzioni allo strumento sono
semplici ma adeguate.
Elabora e rielabora semplici strutture sonore e musicali
correttamente.
Conoscenza degli elementi fondamentali.
Esegue correttamente semplici brani melodici; affronta
compiti più complessi, con alcune incertezze; l’utilizzo dello
strumento è adeguato.
Effettua elaborazioni e rielaborazioni di strutture sonore
musicali più complesse con qualche difficoltà.
Complete ed approfondite.
Esegue brani complessi e sa applicare i contenuti e le
procedure, ma commette qualche imprecisione; si esprime
allo strumento in maniera abbastanza chiara ed appropriata.
Elabora e rielabora strutture sonore e musicali in modo
abbastanza autonomo.
Complete, approfondite e coordinate.
Affronta autonomamente anche compiti abbastanza
complessi, applicando le conoscenze in modo corretto; si
esprime allo strumento in modo efficace e abbastanza
articolato.
Complete,
approfondite,
coordinate,
ampliate,
personalizzate.
Complete,
approfondite,
coordinate,
ampliate,
personalizzate.
Affronta autonomamente anche esecuzioni complesse
applicando le conoscenze in modo corretto e creativo.
E’ autonomo e organizzato; analizza in modo critico e
personale, cerca soluzioni adeguate per situazioni nuove,
elabora e rielabora complesse strutture sonore e musicali.
65
TEMPO
PIENO
Scuola
Primaria
Tempo scuola
TEMPO
PROLUNGATO
Scuola
secondaria
di 1 grado
La struttura di ordinamento e gli elementi fondanti del tempo pieno e del tempo prolungato da noi
ipotizzato sono:
unitarietà del progetto didattico – educativo, elaborato collegialmente dal Consiglio di classe,
senza distinzione tra attività didattiche del mattino e attività didattiche del pomeriggio e adeguato
ai singoli alunni attraverso un continuo reciproco confronto, garantito, oltre che dai momenti
informali del quotidiano contatto, dalle periodiche riunioni dell’organo collegiale;
azioni didattiche di uguale valore formativo che attengono sia all’apprendimento disciplinare sia,
attraverso progetti didattici mirati, alla costruzione di competenze nelle varie dimensioni dello
sviluppo umano (relazionale, sociale, emotiva, affettiva, cognitiva, dell’autonomia, ecc.);
ritmi di lavoro adeguati all’età e ai bisogni psicofisici degli alunni e tempi di apprendimento
maggiormente distesi e adeguati alla complessità del sapere contemporaneo;
utilizzo di strategie differenziate e individualizzate;
fruizione di momenti di socializzazione di qualità, tenendo presente che la mensa è un momento
conviviale prezioso, in quanto occasione per vivere insieme tra ragazzi e adulti, e che essa è anche
un’esperienza educativa importante, in quanto permette uno stile di vita per essere consumatori
più responsabili e attenti;
fruizione di momenti di pausa. La ricreazione e il dopo mensa rispondono ad un bisogno di
distensione prima di riprendere le normali attività didattiche. E’ in tali momenti che il ragazzo
impara a rapportarsi con i compagni e a rispettare le regole condivise;
capacità di riscattare sul piano culturale quei ragazzi che a casa non avrebbero potuto usufruire di
un’assistenza educativa per lo studio e i compiti. In tal senso, sarà evitato l’appesantimento degli
impegni degli alunni e sarà favorito lo studio in classe e lo svolgimento dei compiti che sarebbero
dovuti essere svolti a casa, con conseguente verifica immediata, da parte dell’insegnante, delle
capacità di apprendimento degli alunni, controllo diretto del loro metodo di studio e acquisizione di
elementi di valutazione utili sia per l’eventuale revisione ed aggiustamento degli interventi
programmati e delle strategie messe in atto, sia per le iniziative di recupero o di potenziamento,
che, in tal modo, possono essere calibrate sulle reali capacità e sui ritmi di apprendimento degli
allievi;
assegnazione dei compiti individuali da svolgere a casa prevalentemente nei giorni del non rientro
pomeridiano e nel fine settimana.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Tempo scuola di 38 ore, così articolato: 36 ore di lezione più 2 ore mensa con 2 rientri pomeridiani.
Tempo scuola di 37 ore, così articolato: 35 ore lezioni più 2 ore mensa con 2 rientri pomeridiani.
SCUOLA PRIMARIA
Tempo scuola di 40 ore, così articolato: 36 ore più 4 ore di mensa con 3 rientri pomeridiani
Tempo scuola di 30 ore, così articolato: 27 ore più 3 ore di laboratorio (linguistico/espressivo,
matematico/scientifico, antropologico).
66
La scuola si è adoperata per offrire all’utenza una organizzazione più distesa del tempo scuola fondata
soprattutto su una didattica dell’accoglienza, dell’ascolto e del rispetto delle caratteristiche personali di
ciascuno alunno (emozioni, sentimenti, intelligenze, comportamenti), da perseguire nel contempo in cui si
trasmettono e si costruiscono le conoscenze.
Non quindi un tempo-scuola “più lungo” ma un’offerta didattica frutto di un progetto, di una scuola che “si
pensa” e si realizza, che riflette sulle problematiche e sui bisogni delle famiglie alle quali va incontro
proponendo soluzioni concrete e funzionali alle loro necessità educative. Infatti, il problema della custodia
pomeridiana dei figli dovuta alla carenza di strutture extrascolastiche sul territorio, i forti elementi di
instabilità sociale, le disgregazioni familiari, il disadattamento e la scarsa socializzazione, la necessità di
offrire luoghi sicuri dal punto di vista formativo ai minori, sono elementi che negli ultimi tempi si sono
rivelati fortemente incidenti sul processo di sviluppo delle giovani generazioni.
Caratteristiche dell’offerta formativa






presenza, nella stessa classe, di due insegnanti con la medesima responsabilità educativa, che si
alternano tra mattina e pomeriggio. Ciascun insegnante è responsabile del proprio ambito
disciplinare.
ore di compresenza dedicate alla realizzazione di:
attività organizzate in piccoli gruppi di lavoro;
laboratori linguistico- matematici con interventi individualizzati di recupero e potenziamento al
fine di porre maggiore attenzione al singolo;
laboratori di attività manipolative per il controllo della motricità fine, per la coordinazione oculomanuale e per lo sviluppo della creatività espressiva utile alla rimozione delle difficoltà relazionali e
comunicative;
laboratori di drammatizzazione, essenziale anch'essa per il superamento di tutti i problemi legati
alla comunicazione verbale;
giochi sensoriali e attività psicomotorie propedeutici all'apprendimento della lettura, della scrittura
e della matematica;
lavori di approfondimento, di ricerca, di osservazione dove gli alunni, divisi per gruppi potranno
sperimentare in modo diverso la relazione con i compagni.
Organizzazione didattica
Ambiti disciplinari
Linguistico espressivo – storico – sociale: Italiano, Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione;
Logico – matematico: Matematica, Scienze;
N.B. Le altre discipline saranno aggregate al gruppo-base a
dell’insegnante.
seconda delle maggiori competenze
Utilizzo delle compresenze: vigilanza degli alunni durante la mensa scolastica, supporto didattico o studio
guidato, ovvero divisione del gruppo classe in sottogruppi di lavoro differenziato, alternandosi in attività di
compensazione, ovvero svolgimento, per tutto il gruppo classe, di tematiche inter/pluridisciplinari o di
attività integrative.
67
ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
SCUOLA PRIMARIA – TEMPO NORMALE
DISCIPLINE OBBLIGATORIE
ITALIANO
STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE
GEOGRAFIA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
INGLESE
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE CATTOLICA
LABORATORIO LING./ESPRESSIVO
LABORATORIO MATEMATICO/SCIENT.
LABORATORIO ANTROPOLOGICO
MONTE ORE SETTIMANALE
Classe I
9
2
2
5
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
30
Classe II
8
2
2
5
2
1
2
1
1
1
2
1
1
1
30
Classe III
7
2
2
5
2
1
3
1
1
1
2
1
1
1
30
Classe IV
7
2
2
5
2
1
3
1
1
1
2
1
1
1
30
Classe V
7
2
2
5
2
1
3
1
1
1
2
1
1
1
30
SCUOLA PRIMARIA – TEMPO PIENO
DISCIPLINE OBBLIGATORIE
ITALIANO
STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE
GEOGRAFIA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
INGLESE
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE CATTOLICA
MENSA E DOPO MENSA
MONTE ORE SETTIMANALE
Classe I
12
2
2
8
2
1
1
2
2
2
2
4
40
Classe II
11
2
2
8
2
1
2
2
2
2
2
4
40
Classe IV
10
2
2
8
2
1
3
2
2
2
2
4
40
Classe V
10
2
2
8
2
1
3
2
2
2
2
4
40
* Il collegio dei docenti delibera annualmente, sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi, i tempi da
dedicare alle discipline da ricondurre al monte ore settimanale obbligatorio di 40 ore.
GIORNI
LUNEDI’
MERCOLEDI’
VENERDI’
GIORNI
MARTEDI’
GIOVEDI’
SABATO
TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA MARINA DI GIOIOSA
ENTRATA
USCITA
8,00
16,20
8,00
16,20
8,00
16,20
ENTRATA
USCITA
8,00
13,00
8,00
13,00
8,00
12,00
Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,20
GIORNI
LUNEDI’
MERCOLEDI’
VENERDI’
GIORNI
MARTEDI’
GIOVEDI’
SABATO
TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA MAMMOLA (Classe I)
ENTRATA
USCITA
8,00
16,00
8,00
16,00
8,00
17,00
ENTRATA
USCITA
8,00
13,00
8,00
13,00
8,00
13,00
Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00
68
TEMPO PROLUNGATO SCUOLA SECONDARIA I GRADO
AREA UMANISTICA
Laboratorio di geografia: l'incontro tra storia – storia dell’arte e Territorio (Il laboratorio di geografia contribuirà ad
arricchire, attraverso lo studio storico ed artistico, la conoscenza del proprio territorio. Si effettueranno, nel corso
dell’anno, uscite didattiche allo scopo di visitare siti archeologici trattati nel corso delle attività laboratoriali)
AREA SCIENTIFICA
Laboratorio di informatica (Il laboratorio di informatica consentirà agli alunni di accostarsi allo studio della
matematica e delle scienze in maniera innovativa e di potenziare le capacità logiche)
TEMPO NORMALE MARINA DI GIOIOSA
CLASSI 1 – 2 – 3 A e B
GIORNI
LUN-SAB
ENTRATA
8,00
USCITA
13,00
TEMPO PROLUNGATO MARINA DI GIOIOSA
CLASSI 1 - 2 – 3 C
GIORNI
LUNEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
SABATO
GIORNI
MARTEDI’
VENERDI’
ENTRATA
8,00
8,00
8,00
8,00
ENTRATA
8,00
8,00
USCITA
13,00
13,00
13,00
13,00
USCITA
17,00
17,00
Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00
TEMPO PROLUNGATO MAMMOLA
GIORNI
MERCOLEDI’
VENERDI’
GIORNI
LUNEDI’
MARTEDI’
GIOVEDI’
SABATO
TUTTE LE CLASSI
ENTRATA
8,00
8,00
ENTRATA
8,00
8,00
8,00
8,00
USCITA
16,00
17,00
USCITA
13,00
13,00
13,00
13,00
Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00
Corso Musicale
GIORNI
ENTRATA
LUN-MAR-MERC-GIOV
13,00
VENERDI’
13,00
USCITA
17,00
15,00
69
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Referente: prof.ssa Villari Mirella
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 dedicata agli “Strumenti di
intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica” e le relative “Indicazioni
operative”, dettate dalla Circolare n.8 del 6 marzo 2013 ufficializzano il
termine“B.E.S.” alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Con l’acronimo“B.E.S.” ci si riferisce alle situazioni di alunni che si
trovano, anche transitoriamente, in condizioni di difficoltà e/o svantaggio
per i quali sono necessarie la predisposizione e la realizzazione di percorsi opportunamente tarati sul
singolo.
Sono individuate tre grandi sotto categorie dei Bisogni Educativi Speciali:
- Disabilità
- DSA e Disturbi Evolutivi Specifici
- Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno bisogno di un percorso individualizzato e/o personalizzato
che includa una progettazione didattico-educativa, strategie di intervento idonee, criteri di valutazione
degli apprendimenti ,che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di
documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Per perseguire tale “ politica per
l’inclusione “ è istituito il GLI – gruppo di lavoro per l’inclusione - i cui compiti si estendono alle
problematiche relative a tutti i BES, che elabora il Piano Annuale per l’Inclusività – PAI - inteso come lo
strumento per la progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, basato su un’attenta
lettura del grado di inclusività e su obiettivi di miglioramento.
DIVERSABILITA’
L’integrazione degli alunni con disabilità si configura come un’azione specifica all’interno del progetto
formativo d’Istituto che ha come oggetto il benessere e gli apprendimenti di tutti gli alunni in una scuola di
tutti e per tutti. Gli alunni diversamente abili vengono inseriti nelle classi e particolare attenzione è data al
momento dell’accoglienza per favorirne l’inserimento e la valorizzazione nella classe. Pertanto la presenza
di uno o più alunni in situazione di handicap nelle sezioni/classi è finalizzata alla piena integrazione di
ognuno sia nel gruppo di appartenenza che nell’intera comunità scolastica e comporta, all’interno del
quadro educativo, didattico ed organizzativo, una riformulazione dei parametri di interazione e
comunicazione tale da coinvolgere l’intera classe ed estendere a tutti le ricadute positive. seguono piani
educativi individualizzati con l’aiuto di insegnanti di sostegno specializzati. Detti alunni seguono piani
educativi individualizzati col supporto di insegnanti di sostegno specializzati. La programmazione educativodidattica si basa sul profilo dinamico funzionale del bambino ed è concordata, valutata ed aggiornata
dall’équipe psicopedagogia che lo segue. Tale programmazione seguirà, per quanto possibile, le
programmazioni di classe al fine di favorire una reale integrazione degli alunni. A tutto questo si affianca un
progetto di istituto che si pone come obiettivi primari l’accoglienza e l’integrazione dei ragazzi portatori di
handicap all’interno del tessuto sociale scolastico.
Costruendo un progetto educativo (pensato in collaborazione dagli insegnanti, dagli operatori dell’ASL e dei
Servizi Sociali, dai genitori e da tutti gli adulti che vivono nel contesto prossimale degli alunni diversabili)
attraverso cui offrire ogni possibile opportunità formativa, ci si propone di:
1. valorizzare le potenzialità cognitive, motorie e socio-relazionali;
2. sviluppare l’autonomia personale e sociale;
3. alfabetizzare, recuperare e potenziare le abilità di base.
Scuola, sanità e famiglia pertanto costituiscono uno specifico Gruppo
Operativo a tre voci che elabora per ciascun allievo in situazione di
70
handicap un apposito progetto/percorso educativo individualizzato e personalizzato che tiene conto delle
difficoltà e delle potenzialità (accertate a livello sanitario), dei dati anamnestici e delle osservazioni
sistematiche (registrate a livello scolastico) al fine di favorire la piena formazione della persona in funzione
di un progetto di vita che coinvolge tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno e che preveda
per tutti e per ciascuno:
tempi
spazi
contesti ed esperienze di relazioni
reciproca valorizzazione
Iter Normativo
Il D.P.C.M n. 185 del 23/02/06 all’art. 2 individua le modalità e i criteri per l’individuazione
dell’alunno come soggetto in situazione di handicap. Le Aziende Sanitarie dispongono, su
richiesta documentata dei genitori o degli esercenti la potestà parentale o la tutela
dell’alunno medesimo, appositi accertamenti collegiali, nel rispetto di quanto previsto
dagli articoli 12 e 13 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Le richieste delle famiglie
andranno predisposte sull’apposito modello ed inviate tramite raccomandata A/R, fax o presentate a mano
dagli interessati all’Unità Multidisciplinare operante all’interno dell’A.S.P. di Locri. Gli accertamenti da
effettuarsi entro i termini previsti dal decreto sono documentati attraverso la redazione di un verbale
sottoscritto dai componenti il collegio che individua l’alunno come soggetto in situazione di handicap ai
sensi dell’art. 3, comma 1 o comma 3 della legga 5 febbraio 1992, n. 104 e reca l’indicazione della patologia
accertata con riferimento alle classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Questi accertamenti sono propedeutici alla redazione della diagnosi funzionale dell’alunno, cui provvede
l’Unità Multidisciplinare. Il verbale di accertamento e il documento relativo alla diagnosi funzionale sono
trasmessi ai genitori o agli esercenti la potestà parentale o la tutela dell’alunno e da questi all’Istituzione
Scolastica presso cui l’alunno va iscritto, ai fini della tempestiva adozione dei provvedimenti conseguiti.
Referente: Ins. Jerinò Ornella
Premessa
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi che interessano in modo significativo, ma
circoscritto, alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi,
neurologici o sensoriali. Il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di
lettura, di scrittura e di calcolo per cui l’alunno con DSA impiega molto tempo ed attenzione per leggere,
scrivere e calcolare. Sulla base delle abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione
specifica:
dislessia:
è un disturbo nell’acquisizione della lettura, che risulta essere scorretta e non fluente;
disgrafia:
riguarda le difficoltà di riprodurre segni grafici, cioè le abilità esecutive della scrittura;
disortografia:
è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il
linguaggio parlato nel linguaggio scritto;
discalculia:
si presenta come una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo.
71
Legislazione
In ottemperanza alle disposizioni della Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 e del recente Decreto Ministeriale
del 12 luglio 2011, comprensivo delle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
Disturbi Specifici di Apprendimento, codesta Istituzione Scolastica, dotata di una figura di referente DSA, al
fine di supportare i docenti e gli alunni nelle loro attività didattiche, redige annualmente, il PDP Piano
Didattico Personalizzato. Il fine ultimo del PDP è quello di perseguire il miglioramento dell’offerta
formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con
una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi.
Strumenti
Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono modificabili attraverso interventi mirati. Per
questo è fondamentale l'insieme delle azioni che la scuola mette in atto, per ridurre o compensare il
disturbo, al fine di permettere il pieno raggiungimento del successo formativo all’alunno con DSA. Il nostro
Istituto Comprensivo si impegna ad individuare e a progettare risorse per rispondere in modo efficace ai
bisogni e alle esigenze degli alunni con DSA, tenendo conto delle abilità possedute dall’allievo e
potenziando anche le funzioni non coinvolte nel disturbo. La famiglia, di propria iniziativa, o informata dalla
scuola sulle persistenti difficoltà del proprio figlio, provvede a far valutare l’alunno da uno specialista; in
seguito consegna la diagnosi al Dirigente Scolastico che avvisa i docenti. Tutti i docenti della classe
elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello unico per tutto l'Istituto, sottoscritto anche
dai genitori, nel quale sono specificate le proposte di insegnamento per l’alunno e i criteri per le verifiche e
la valutazione, coerenti con quanto definito , necessari
definito,necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. In
modo particolare, nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più opportuni
provvedimenti
compensativi
dispensativi:
gli
strumenti
compensativi: tutti gli strumenti didattici e tecnologici che
sollevano l’alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo,
senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo; le
misure dispensative: sono interventi che consentono all’allievo con
DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo,
risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano
l’apprendimento.
IL PDP è la programmazione educativa, lo strumento formale che documenta l’intervento didattico
personalizzato, che i docenti attuano nei confronti degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, e
tiene conto delle loro specifiche peculiarità segnalate nella diagnosi, attraverso il quale si realizza il
contratto formativo con la famiglia e l’interazione con gli enti territoriali coinvolti. Esso è un patto d'intesa
fra docenti, famiglia e istituzioni sociosanitarie, nel quale devono essere individuati e definiti gli strumenti
dispensativi e compensativi necessari all'alunno per raggiungere in autonomia e serenità il successo
scolastico. Il PDP non è un documento statico e come tale deve quindi prevedere dei momenti in cui esso
possa essere aggiornato con nuove informazioni derivanti dall'osservazione dell'alunno. L’alunno con il
tempo acquisisce sempre più autonomia e sicurezza, e magari, crescendo, ha necessità di cambiare anche
le strategie che utilizza. E’ fondamentale che l’osservazione attenta dei docenti e la consapevolezza
dell’alunno portino a momenti di verifica del PDP al fine di modificarlo a seconda delle nuove esigenze.
AREA DELLO SVANTAGGIO
Per l’area dei Bes che interessa lo svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, si chiarisce che ogni
alunno, con continuità o per determinati periodi di tempo, può manifestare bisogni educativi speciali per
motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici e sociali. Rispetto ad essi il nostro Istituto
offrirà adeguate e personalizzate risposte. Queste tipologie di BES, qualora non rientrino nelle previsioni
delle leggi 104 o 170, vanno individuate dal Consiglio di classe sulla base di elementi oggettivi –
segnalazione degli operatori dei servizi sociali - ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e
72
didattiche opportunamente verbalizzate. Tutte queste differenti problematiche hanno bisogno di un
intervento didattico attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato condiviso con la famiglia
per definire, monitorare e documentare le strategie di intervento e i criteri di valutazione degli
apprendimenti. Il P.D.P. è la trasformazione in atto concreto del diritto a ricevere il tipo di istruzione adatto
alle proprie specifiche condizioni perché individualizzare e personalizzare la didattica significa dare ad
ognuno ciò di cui ha bisogno. I docenti per disegnare questi percorsi per gli studenti possono avvalersi degli
strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge
170/2010. Si tratta, quindi, di un intervento commisurato alle potenzialità dell’alunno, che rispetti i suoi
tempi di apprendimento , che ne valuti i progressi rispetto alle abilità di partenza attraverso una
programmazione flessibile (che varia in funzione dei tempi,ritmi e modalità di apprendimento della classe),
calibrata sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La valutazione, sia periodica che finale, degli alunni con disabilità riconosciuta viene operata sulla base del
Piano Educativo Individualizzato e prescinde, pertanto, dal raggiungimento degli obiettivi standard e valuta,
invece, il processo formativo in rapporto alle loro potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di autonomia
iniziali. Il PEI resta lo strumento prioritario per esplicitare, motivare e definire le modalità valutative, in
relazione al percorso educativo dell’alunno/studente e agli obiettivi personalizzati/individualizzati.
Nella valutazione degli alunni d.a. effettuata da tutti i docenti curriculari con l’insegnante di sostegno gli
insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali tenendo presenti le difficoltà
manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e alle specifiche patologie.
I criteri di valutazione saranno riferiti ai seguenti indicatori:

condizioni socio-ambientali e personali dell’alunno/a;

livello di partenza;

qualità del metodo di lavoro;

progressi fatti registrare in direzione del raggiungimento degli obiettivi;

partecipazione alle lezioni;

impegno nello studio e nello svolgimento delle consegne;

competenze raggiunte;

grado di maturazione globale della personalità.
Operativamente nella scuola Primaria e Secondaria si ritiene utile utilizzare una scala di valutazione
numerica da 5 a 10.
Nel documento di valutazione della scuola Primaria, dove è ancora prevista la trascrizione di un giudizio
descrittivo, si ritiene che non debba comparire alcun riferimento specifico al PEI o alla Legge 104, ma una
breve motivazione che specifichi il tipo di percorso effettuato dall’alunno:
ad esempio:
“le valutazioni si riferiscono ad obiettivi personalizzati (o individualizzati)”
oppure:
“ l’alunno ha seguito un percorso didattico (educativo) personalizzato (individualizzato)”
73
GRIGLIA VALUTAZIONE DISCIPLINARE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Indicatori
Conoscenze
Abilità e
competenze
Conoscenze
Abilità e
competenze
Conoscenze
Abilità e
competenze
Conoscenze
Abilità e
competenze
Conoscenze
Abilità e
competenze
Conoscenze
Abilità e
competenze
Descrittori
VOTO
Ampie de approfondite
E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed usa con padronanza la
10
strumentalità appresa. Sa svolgere le attività in completa autonomia ed è
propositivo. Applica con sicurezza i procedimenti acquisiti in situazioni nuove.
Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate.
Ampie e consolidate
E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità
9
appresa. Sa svolgere le attività in autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in
situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate.
Consolidate
E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità
8
appresa. Sa svolgere attività semplici in autonomia. Applica i procedimenti
acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche
utilizzando strategie adeguate.
Parzialmente consolidate
E’ in grado di esplicitare con qualche incertezza le conoscenze acquisite ed utilizza
7
la strumentalità appresa in parziale autonomia. Sa svolgere attività semplici in
autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta
semplici situazioni problematiche con l’aiuto dell’adulto.
Essenziali
Esplicita le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa con l’aiuto
6
dell’insegnante. Svolge attività semplici ed affronta situazioni problematiche se
guidato. Applica i procedimenti acquisiti se supportato dall’adulto.
Inadeguate
5
Esplicita le conoscenze affrontate con molta difficoltà, anche se guidato
dall’insegnante. Ha difficoltà ad applicare semplici strategie di base anche se
supportato dall’adulto
74
CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
La Scuola, oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni, è impegnata in un costante processo di
formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di
convivenza civile in una comunità.
Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il
comportamento dell’alunno durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali
comportamenti negativi.
La valutazione dovrà rispecchiare la specificità di ogni alunno ed il suo personale percorso formativo: i
progressi legati all’integrazione, all’acquisizione di autonomia e di competenze sociali e cognitive. La
valutazione in decimi va rapportata al P.E.I. e dovrà essere sempre considerata in riferimento ai processi e
non solo alle performances dell’alunno.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI IN AMBITO SCOLASTICO
1.Frequenza e puntualità;
2.interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
3.rispetto dei doveri scolastici;
4.collaborazione con i compagni e i docenti;
5.rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento Interno d’Istituto;
6.partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere;
7.comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni;
8.cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze
INDICATORI
VOTO
Assenze irrilevanti. Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte con impegno
costante e motivazione ad apprendere. Si comporta in maniera conforme alle regole in
10
qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni. Si prende
cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.
Assenze minime. Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e
motivazione. Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con
9
adulti e compagni. Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei
quali vive le esperienze.
Assenze saltuarie sempre giustificate. Partecipa quasi sempre alle attività proposte con
impegno e motivazione. Generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e
8
compagni in maniera abbastanza positiva. Ha cura del proprio materiale, di quello altrui e
dei contesti nei quali vive le esperienze.
Assenze saltuarie ingiustificate. Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte,
impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti. Deve ancora interiorizzare
pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di
7
essere spesso mediate dall’adulto. La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui
e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dalle figure di
riferimento.
Frequenza discontinua. Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato,
impegno e motivazione sono molto discontinui. Non sempre rispetta le regole ed ha
6
difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni. Ha scarsa cura del proprio
materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze.
Numerose assenze. Attiva comportamenti molto gravi per la propria e l’altrui incolumità
5
psico-fisica e destabilizza relazioni ed attività.
75
COMPOSIZIONE G.L.I. A.S. 2015/2016
Docenti di sostegno
N
Scuola Primaria
1
2
3
4
Alì Maria Rosa
Congiusta Paola
Errigo Liliana
Fuda Emanuela
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
Curriculari
Scuola Primaria
Cristallo Carmela
Taliano Rosetta
Greco Teresa
Jeraci Silvia Ornella
Jerinò Ornella
Macrì Francesca
Macrì Gloria
Marando Anna Teresa
Marando Elsa
Muià Stefania
Pachì Giuseppina
Pasquino Daniela
Passerelli Renato
Romeo Maria Grazia
Sgrò Teresa
Sposari Giuseppina
Veneto Benedetta
Veneto Caterina
Vinci Elio
Zecca Antonella
N
1
2
3
4
Scuola Secondaria
Primo Grado
Cagliuso Concetta
Commisso Loredana
Cordì Giuseppina
Cristiano Francesca
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Macrì Elisabetta Marta
Macrì Lisa
Napolitano Anna Rita
Nicita Annunziata
Panetta Corrado
Panetta Salvatore
Scarfò Maria Antonietta
Tino Alexandra
Villari Mirella
UNITA’
MULTIDISCIPLINARE
GENITORI
Dott.ssa Foti Giuseppa – NPI
Scali Vittoria – Assistente Sociale
Alagna Maria Immacolata ( Primaria
Spilinga)
Bella Marilena ( Primaria E. Rodinò )
Mirarchi Caterina – Pedagogista
Sainato Salvatore ( Primaria Possessione)
Curriculari
Scuola Secondaria 1°
Guarnieri Mimma
Ferraro Silvana
Romeo Marisa (Primaria Mammola)
Salerno Rosaria ( Sec. 1° - M.G.J.)
Trentin Maria Cristina ( Sec. 1° Mammola)
Il G.L.I. si riunirà in composizione ristretta o allargata in rapporto alle esigenze di ciascuna
categoria di alunni con BES.
Il GLHO riguarda il singolo alunno con certificazione di disabilità ai fini dell’integrazione
scolastica ed è composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno),
operatori A.S.P. che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità, i genitori
dell’alunno, A.E.C., operatori di contesti extrascolastici, al fine di creare unità e organicità
tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del progetto di vita.
76
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
PREMESSA
Da alcuni anni la nostra scuola è frequentata da alunni stranieri provenienti da paesi europei ed
extraeuropei, da qui l’esigenza di fare in modo che il loro inserimento risulti sempre più positivo e che la
loro presenza a scuola sia vissuta come un arricchimento umano e culturale.
Finalità
La scuola si propone di:
Definire pratiche condivise all’interno della Scuola in tema
di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri
Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi appartenenti ad altra nazionalità e ad altre culture nel
sistema scolastico e sociale de nostro territorio
Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto
Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali
ostacoli alla piena integrazione
Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni
bambino/ragazzo
Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
I CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
I criteri per l’assegnazione alla classe, deliberati dal Collegio dei
docenti, sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente e di
cui tiene conto la commissione sono:
 I minori stranieri vengono iscritti alla classe
corrispondente all'età anagrafica.
 Slittamenti di un anno su classe inferiore vanno ponderati
con molta attenzione in relazione ai benefici che
potrebbero apportare e sentita la famiglia. Scelte diverse
andranno valutate caso per caso.
L'iscrizione ad una classe diversa da quella corrispondente all'età
anagrafica deve tenere conto dei seguenti elementi:
 ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad
una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età
anagrafica;
 accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;
77
 corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;
 titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno;
 periodo dell’anno scolastico nel quale viene effettuata l’iscrizione. (Es. per iscrizioni richieste verso
la fine del secondo quadrimestre, è auspicabile evitare situazioni che sfocino inevitabilmente nel
cambio classe per ripetenza);
Eventuali situazioni problematiche delle classi accoglienti (presenza di alunni disabili, situazioni di
svantaggio non certificato, numero eccessivo di alunni stranieri già inseriti, numero di alunni ripetenti,
dinamiche di gruppo particolari ...).
LA VALUTAZIONE
E’ evidente che valutare un alunno straniero è sicuramente molto più difficile di quanto non lo sia per un
alunno italiano.
L’alunno non italofono, o non ancora sufficientemente italofono, non è generalmente un alunno
incompetente su tutto, ma si trova, per qualche tempo, in una situazione nella quale non ha le parole per
dire, comunicare la sua competenza scolastica, disciplinare … Incompetenza linguistica, quindi, non significa
incompetenza scolastica.
Sul documento di valutazione, laddove non si abbiano indicazioni chiare sul raggiungimento degli obiettivi,
e, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze
scolastiche, negli spazi riservati alle discipline o agli ambiti disciplinari, possono essere espressi enunciati di
questo tipo o simili:
A. “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in
lingua italiana”
B. “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova
nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”
Per quanto concerne la valutazione finale, è possibile, almeno per il primo anno dell'inserimento scolastico
degli alunni non italofoni, avere una visione ed un uso più elastico della scheda, utilizzando giudizi globali
che mettano in evidenza i progressi nell’acquisizione del lessico disciplinare e le operazioni mentali che lo
sottendono, facendo riferimento agli obiettivi programmati per il singolo piano di lavoro individualizzato e
tenendo conto dei dati di partenza di ciascun alunno.
L’ORIENTAMENTO
L’Istituto promuove attività di orientamento per tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado e,
con particolare attenzione, anche per gli studenti stranieri, affinché siano sostenuti ed “accompagnati”
nelle proprie scelte scolastiche e lavorative, al fine di contenere il più possibile il rischio di dispersione o
abbandono scolastico particolarmente elevato fra gli studenti stranieri.
Tale processo avviene con il coinvolgimento delle famiglie.
Normativa di riferimento
Circolare n. 74 del 21/12/ 2006
D.P.R. 275/1999
DPR 31/8/99 n° 394
Linee guida del MPI per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri - Febbraio 2006
CM 26 luglio 1990, n. 205
Legge n. 40 del 6/3
78
LA PROVA INVALSI
IL decreto legge del 7 settembre 2007, n°147 ha introdotto, per l’esame finale della scuola secondaria di
Primo grado un’ulteriore prova scritta, a carattere nazionale, con l’obiettivo di verificare i livelli generali e
specifici di apprendimento conseguiti dagli alunni in italiano e matematica. I testi relativi alla suddetta
prova sono uguali per le scuole di tutta Italia e vengono scelti dal Ministro della Pubblica Istruzione
predisposti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e
Formazione, il 17 giugno 2008 si è svolta la prima prova scritta, introdotta dalla legge del 25 ottobre 2007
n°176 ( INVALSI ).
A partire dall’anno scolastico 2010, in base D.P.R. 22 giugno 2009.122 ( art.3. comma 4 e 6) la prova
concorre alla valutazione finale degli alunni insieme altre prove scritte, al colloquio orale e al voto di
ammissione all’esame.
La sezione di matematica prevede quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri,
geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni.
La sezione di italiano prevede test oggettivi per rilevare le conoscenze grammaticali riferite alla
morfologia e alla sintassi della frase semplice e complessa e diverse tipologie testuali per verificare le
capacità di comprensione di un testo attraverso la comprensione locale e globale, l’organizzazione logica
del discorso entro e oltre la frase e la competenza lessicale.
Le finalità della prova nazionale sono:
Completare gli elementi di valutazione propri della scuola con elementi rilevati a livello nazionale in
modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola.
Contribuire al progressivo allineamento degli apprendimenti degli studenti a standard nazionali.
Favorire il completamento dell’autonomia scolastica con mirate azioni di stimolo e sostegno, verso
il raggiungimento di livelli crescenti di qualità.
Acquisire ulteriori elementi per definire lo stato del sistema di istruzione.
Metodologia
La Programmazione educativo -didattica della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado è
l’elaborazione di un progetto che ha il compito principale di esplicitare con chiarezza, precisione e
coscienza le varie fasi del processo educativo tenendo contemporaneamente presente sia le reali condizioni
sociali, culturali e ambientali in cui l’Istituto opera sia le risorse disponibili.
79
a. Rilevamento situazione iniziale mediante contatti preliminari con la scuola dell’Infanzia e Primaria,
prove di ingresso e osservazione sistematica dei comportamenti.
b. Progettazione degli interventi educativi e didattici individualizzati sulla base di
quanto emerso nella rilevazione iniziale e definiti attraverso indicatori e descrittori di
valutazione. Si farà ricorso a interventi di:
Recupero delle abilità di base per gli alunni diversamente abili attraverso la
semplificazione degli obiettivi e l’uso dei mezzi informatici;
Recupero delle abilità di base attraverso la compresenza dei docenti;
Consolidamento e potenziamento delle abilità di base attraverso opportune esercitazioni
personalizzate;
c. Metodi e strumenti Le diverse metodologie vengono seguite, secondo le scelte dei singoli consigli di
classe, in relazione alle situazioni di partenza.
Si utilizzano perciò:
 Il metodo induttivo, partendo dall’osservazione e dall’analisi, per stimolare la riflessione e il senso
critico;
 Il metodo deduttivo, partendo dal generale, per arrivare al particolare e all’applicazione delle
regole;
 L’uso del dialogo e della discussione per favorire la comunicazione e la comprensione;
 La ricerca sul campo anche attraverso visite di istruzione;
 L’organizzazione del lavoro a livello individuale per sviluppare le proprie capacità;
 L’organizzazione del lavoro a piccoli gruppi per la socializzazione dell’apprendimento;
 Attività integrative (informatica, teatro…), di recupero e di sostegno;
 Uso dei testi in adozione, quaderni di lavoro, schemi e cartelloni sussidi audiovisivi, materiali
multimediali, laboratori (linguistica, informatica, scientifica, tecnica,
artistica, musicale), biblioteca, lavagna interattiva attrezzature sportive;
 Interventi di esperti ai fini dell’orientamento, dell’educazione alla salute,
ambientale, stradale, alla lettura e alla scrittura;
 Arricchimento dell’offerta formativa.
Le metodologie e gli strumenti summenzionati oltre a favorire l’apprendimento e la
socializzazione, mireranno a stimolare la creatività personale di ogni discente secondo le proprie attitudini.
Per quanto concerne la scuola primaria
Gli insegnanti, per valorizzare il lavoro di gruppo degli alunni, una didattica attiva, laboratoriale e di ricerca
attraverso il cooperative learning, il circle time, il braistorming, per promuovere apprendimenti significativi,
pianificare gli interventi in classe e per proporre attività diversificate affinché gli alunni, con sempre
maggior correttezza ortografica e sintattica sia orale sia scritta imparino a raccontare, descrivere, ricercare,
sintetizzare e raccogliere informazioni propongono:
 Percorsi graduali, progressivi, flessibili ed interdisciplinari che consentano di puntare l’attenzione
sia sugli aspetti peculiari di ciascuna abilità, sia sulla loro integrazione.
 Manualità, rielaborazione cognitiva ed uso delle abilità linguistiche, logiche matematiche,
scientifiche, antropologiche ed espressive facendo ricorso all’esperienza ed all’operatività.
80
 Sviluppo delle capacità di ascolto e di interazione attraverso la
conversazione, la capacità di lettura e comprensione di testi di vario
tipo.
 L’obiettivo di una matematica viva attraverso una metodologia
laboratoriale come modalità privilegiata di approccio al conoscere, al
fare, alla soluzione di problemi per educare il pensiero logico.
 Un clima di ricerca e confronto per sollecitare gli alunni a
riconoscere problemi, porre domande, cercare risposte e mettere in
discussione proposte, avendo coscienza delle proprie idee e
rispettando quelle degli altri.
 Atteggiamenti di curiosità ed interesse verso le conoscenze storiche, geografiche e scientifiche
affinché i discenti imparino a comprendere i testi disciplinari, sappiano usare i linguaggi specifici, a
praticare le procedure di osservazione, di ricerca e sintesi per costruire un sapere strutturato in
modo da aggregare le conoscenze all’interno di un sistema, utilizzando una metodologia che
valorizza la ricerca e l’interpretazione, nonché la ricostruzione degli eventi storici e geografici.
Verifiche e criteri di valutazione
Nel quadro delle finalità educative la valutazione ha la funzione di
aiutare insegnanti, allievi e famiglie a prendere coscienza
dell’evoluzione del processo formativo dei singoli ragazzi.
Per la valutazione interperiodale, quadrimestrale e finale i team e i
consigli di classe e di interclasse per ciascun allievo prendono in
considerazione i seguenti elementi:





La situazione di partenza;
L’interesse l’impegno e il senso di responsabilità;
Il ritmo del processo di apprendimento;
Le abilità nell'acquisire procedimenti metodologici per ogni disciplina;
La personalità, e il grado di maturazione del singolo alunno, in relazione, anche, all’ambiente socio
culturale di appartenenza;
 Il progresso in relazione agli obiettivi programmati;
 Le eventuali carenze dimostrate;
 IL livello di maturazione globale.
Per la valutazione in itinere, tutti i docenti, in modo vario e a seconda delle discipline, osservano
sistematicamente l’apprendimento degli alunni tramite strumenti diversi: relazioni, questionari, test, prove
strutturate e non, interrogazioni orali e scritte, ricerche individuali e di gruppo, elaborazioni grafiche,
simulazioni delle prove Invalsi, compiti svolti a casa, per verificare il raggiungimento degli obiettivi specifici
e differenziati.
A partire dall’a.s. 2015-2016 sono stati introdotti, nella Scuola Secondaria, test oggettivi comuni per classi
parallele da somministrare all’inizio, in itinere e a conclusione del periodo formativo di ciascuna disciplina.
I docenti avranno altresì il compito di:
 Rinforzare gli atteggiamenti positivi degli alunni stimolando le loro attitudini.
 Motivare al recupero qualora i ragazzi conseguissero risultati negativi.
 Coinvolgere l’alunno nel processo della valutazione per informarlo sul valore dei criteri e degli
81
obiettivi adottati e per aiutarlo a non demonizzare l’errore.
 Ricorrere alla non ammissione della classe solo dopo essere intervenuti con tutte le risorse a
disposizione per condurre l’alunno al conseguimento degli obiettivi prefissati.
La valutazione quadrimestrale ed annuale di tutti gli apprendimenti, la certificazione delle competenze
acquisite dagli studenti e la valutazione dell’esame finale del ciclo (Scuola Secondaria di Primo Grado) sono
effettuate tramite l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.
Al fine di contribuire alla chiarezza e alla trasparenza della comunicazione fra docenti, alunni e famiglie, i
docenti hanno formulato la seguente tabella. Inoltre, nella scuola secondaria di I grado, gli esiti delle prove
scritte ed orali sono trascritti da tutti i docenti sul loro registro personale e tutti i genitori possono prendere
visione degli elaborati che i loro figli svolgono in classe.
82
SCUOLA PRIMARIA
DESCRITTORI DEI PARAMETRI DI VALUTAZIONE
FASCE
LIVELLO
VOTO
CONOSCENZE
APPLICAZIONE
STRATEGIE
RISOLUTIVE
COMPRENSIONE
LINGUAGGIO
LIVELLO
AUTONOMIA
MOLTO
BASSA
4
Conoscenza
molto scarsa
dei contenuti
Applica solo le
tecniche
operative più
semplici
Richiede di
essere guidato
durante tutto il
percorso
risolutivo
Riesce a cogliere
solo gli elementi
minimi di un
testo
Manifesta
grosse
difficoltà
nell’uso dei
vari linguaggi
Manca quasi
completamente di
autonomia
BASSA
5-6
Conosce i
contenuti in
modo parziale
e
frammentario
Applica con
difficoltà le
tecniche
operative
Richiede la guida
del docente per
impostare
strategie
risolutive
Ha difficoltà a
cogliere il
significato
essenziale di un
testo
Si esprime nei
diversi
linguaggi in
modo
inadeguato
Possiede scarsa
autonomia
MEDIOBASSA
6-7
Conosce i
contenuti
principali
Ha una parziale
conoscenza
delle tecniche
operative
Non imposta
autonomamente
strategie
risolutive in
semplici
situazioni
Coglie il
significato
essenziale di un
testo
Si esprime in
modo semplice
È autonomo solo
in parte
MEDIA
7-8
Conosce gran
parte dei
contenuti in
modo
puntuale
Applica in modo
abbastanza
corretto le
tecniche
operative
Usa in modo
consapevole le
strategie
risolutive
Comprende gli
argomenti
fondamentali
Si esprime in
modo chiaro e
adeguato
È sufficientemente
autonomo
Conosce i
contenuti in
modo
completo
Utilizza ed
applica
correttamente
le tecniche
operative
È in grado di
definire strategie
risolutive in
situazioni note
anche complesse.
Coglie gli
elementi di un
messaggio in
forma adeguata
Ha padronanza
dei termini
specifici e si
esprime in
modo
appropriato
nei diversi
linguaggi
Possiede buona
autonomia
Conosce i
contenuti in
modo
approfondito
ed organico
Utilizza
correttamente
tutte le tecniche
operative
È in grado di
definire strategie
risolutive in
situazioni note
anche complesse
Ricava le
informazioni ed
opera i
collegamenti
richiesti
Ha padronanza
dei termini
specifici e si
esprime in
modo
appropriato
nei diversi
linguaggi
Possiede piena
autonomia
MEDIOALTA
ALTA
8-9
9-10
83
GRIGLIA VALUTAZIONE
Scuola Secondaria di Primo Grado
INDICATORI
DESCRITTORI
CONOSCENZE
-concetti, norme, argomenti,
utilizza conoscenze
complete, ben
procedure e strumenti
articolate ed
culturali: -strategie e tecniche approfondite
di comprensione e
produzione scritta ed orale
applica
-procedure matematico autonomamente,
scientifiche (di calcolo, di
con sicurezza e
svolgimento, di correttezza,tecniche
rappresentazione, di
e procedure
formalizzazione e di
operative funzionali
dimostrazione)
allo svolgimento del
- procedure grafico
compito richiesto
rappresentative
tecniche e strategie motorie
tecniche multimediali di base
COMPRENSIONE DEL TESTO
identifica con
-dati, elementi di contenuto, prontezza, in modo
concetti
completo e
-gli elementi costitutivi del
puntuale,le
discorso
informazioni
- gli elementi del contesto
specifiche richieste
comunicativo
- principi, modalità di
comunicazione
- tipologie testuali
- terminologia afferente i
linguaggi specifici
ESPOSIZIONE
si esprime in modo
uso formale della
chiaro e corretto
lingua (strutture
sempre adeguato al
morfosintattiche,
contesto ed allo
lessico, registro
scopo comunicativo
utilizza
conoscenze
complete ed
approfondite
utilizza
conoscenze
complete ma non
molto
approfondite
applica
autonomamente
con correttezza
tecniche e
procedure
operative
funzionali allo
svolgimento del
compito richiesto
identifica con
facilità, in modo
completo e
appropriato, le
informazioni
specifiche
richieste
utilizza conoscenze utilizza conoscenze
complete
essenziali
utilizza conoscenze
superficiali
utilizza conoscenze frammentarie e lacunose
commette gravi errori nell’applicazione anche
applica in modo
applica in modo
applica in modo solo
generalmente
globalmente corretto parzialmente corretto di tecniche e procedure operative funzionali
corretto tecniche e tecniche e procedure tecniche e procedure allo svolgimento di compiti molto semplici
applica
procedure
operative funzionali allo operative funzionali
autonomamente operative funzionali svolgimento di compiti allo svolgimento di
in modo
allo svolgimento del semplici
compiti semplici
generalmente
compito richiesto
corretto tecniche
e procedure
operative
funzionali allo
svolgimento del
compito richiesto
identifica in modo identifica in modo
appropriato le
generalmente
informazioni
adeguato le
specifiche
informazioni
richieste
specifiche richieste
si esprime in
modo chiaro e
corretto,
adeguato al
contesto ed allo
scopo
comunicativo
- si esprime in
modo chiaro e
generalmente
corretto,
adeguato al
contesto ed allo
scopo
comunicativo
uso del linguaggio
-incorre
specifico
occasionalmente
in qualche
imprecisione che
non ostacola la
chiarezza
espositiva
PERTINENZA, ORGANIZZAZIONE DEI individua con facilità individua in modo individua in
CONTENUTI
appropriato e
modo corretto:
e correttezza
corretto:
- i concetti chiave
1. i concetti chiave -i concetti chiave degli argomenti
degli argomenti
degli argomenti affrontati
affrontati
affrontati
- i principali
i principali collegamenti e
2. i principali
collegamenti e riferimenti
collegamenti e
riferimenti
contestuali
riferimenti
contestuali
contestuali
utilizza conoscenze gravemente
frammentarie e lacunose
individua in modo
individua solo in
commette gravi errori di comprensione
adeguato le
parte le informazioni
informazioni specifiche specifiche richieste
più semplici
- si esprime in
-si esprime in modo
si esprime in modo
modo chiaro e
semplice ma nel
non sempre chiaro
generalmente
complesso chiaro e
incorrendo in
corretto, adeguato corretto, generalmente frequenti errori che
al contesto ed allo adeguato al contesto ed compromettono in
scopo comunicativo allo scopo comunicativo parte la
- incorre in errori - incorre in errori
comprensione del
sporadici di lieve
tuttavia non sostanziali messaggio
entità che non
ai fini della
ostacolano la
comprensione del
chiareza espositiva messaggio
individua in modo
generalmente
corretto:
- i concetti chiave
degli argomenti
affrontati
- i principali
collegamenti e
riferimenti
contestuali
individua in modo
generalmente corretto
- talvolta con l’ausilio di
supporti didattici -:
- i concetti chiave di
argomenti semplici
-semplici collegamenti
incorre in frequenti e gravi errori di forma
che compromettono la comprensione del
messaggio
commette numerosi e rilevanti
errori nell’applicazione anche
di tecniche e procedure
operative funzionali allo
svolgimento di compiti molto
semplici
commette rilevanti errori di
comprensione
incorre in
frequenti e rilevanti errori di
forma
che pregiudicano la
comprensione del messaggio
incontra difficoltà ad commette gravi errori nella identificazione dei
individuare
concetti chiave di argomenti semplici
-i concetti chiave di
argomenti semplici
-semplici
collegamenti
commette numerosi e rilevanti
errori nella identificazione dei
concetti chiave di
argomenti semplici
CAPACITÀ DI ANALISI E
COLLEGAMENTO
effettua sintesi
puntuali ed efficaci
effettua sintesi effettua sintesi effettua sintesi effettua sintesi
complete ed complete
generalmente essenziali
efficaci
complete
effettua sintesi
parziali
effettua sintesi incomplete
effettua sintesi lacunose
LIVELLI DI APPRENDIMENTO
Eccellente
10
Ottimo
9
Mediocre
5
Insufficiente
4
Scarso
3
Buono
8
Livello avanzato (A): lo studente Livello
Discreto
7
intermedio
(I):
Sufficiente
6
lo Livello base (B): lo
VALUTAZIONE SINTETICA
svolge compiti e problemi complessi studente svolge compiti e studente
svolge
LIVELLI RELATIVI ALLA ACQUISIZIONE
in situazioni anche non note, risolve problemi complessi in compiti semplici in
DELLE COMPETENZE DI BASE
mostrando padronanza nell’uso situazioni note, compie scelte situazioni
note,
delle conoscenze e delle abilità. Sa consapevoli, mostrando di saper mostrando
di
proporre e sostenere le proprie utilizzare le conoscenze e le possedere
opinioni
ed
assumere abilità acquisite.
conoscenze
ed
autonomamente
decisioni
abilità essenziali e
consapevoli.
di saper applicare
regole e procedure
fondamentali.
Sono state identificate le seguenti fasce di livello
VOTO
3-4
5-6
7
8
9-10
FASCE DI LIVELLO
BASSA
MEDIO-BASSA
MEDIA
MEDIO-ALTA
ALTA
84
CRITERI PER VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento concorre alla valutazione degli studenti. Per attribuire a questa un valore formativo ed
educativo vengono spiegati ai discenti gli indicatori di cui l’istituto si è dotato con l’obiettivo principale che
all’interno, dell’Istituto e di ogni classe debba regnare una pacifica convivenza per poter svolgere
tranquillamente l’attività didattica ma soprattutto per far assumere comportamenti responsabili, corretti e
solidali ritenuti i pilastri portanti per una cittadinanza consapevole.
Nella Scuola Primaria la valutazione del Comportamento viene espressa sulla base dei seguenti elementi.
 Rispetto delle regole (in classe, in mensa, durante l’intervallo, nelle uscite didattiche).

Rispetto dei doveri scolastici (puntualità, frequenza regolare, regolarità nell’esecuzione dei
compiti, cura del materiale).
 Partecipazione alle attività didattiche.
OTTIMO
Puntuale e preciso nell’osservare le regole della vita scolastica. Autonomo e sicuro nell’adempimento dei doveri
scolastici. Partecipa attivamente ed è propositivo all’interno del gruppo classe. Ha pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente
DISTINTO
Osserva con diligenza le regole della scuola. Adempie costantemente i doveri scolastici. Partecipa attivamente al
funzionamento del gruppo classe. Ha rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
BUONO
Quasi sempre rispetta le regole stabilite. Non sempre è costante nell’adempimento dei doveri scolastici. E’ costante nella
partecipazione alla vita scolastica, anche se, a volte, necessita di sollecitazione. Disponibile a collaborare con gli altri.
DISCRETO
Rispetta abbastanza le regole stabilite. Non sempre è costante nell’adempimento dei doveri scolastici. E’ poco costante
nella partecipazione alla vita scolastica e spesso necessita di sollecitazione. Abbastanza disponibile a collaborare con gli
altri.
SUFFICIENTE
Non sempre rispetta le regole della vita scolastica. Scarso adempimento dei doveri scolastici. Partecipa in modo
discontinuo alle attività scolastiche. Poco collaborativo nel gruppo classe, è poco corretto nei confronti degli insegnanti e
degli adulti
NON SUFFICIENTE
Mostra difficoltà a rispettare le regole della vita scolastica. Non adempie i doveri scolastici. Non partecipa e disturba le
attività. Ha rapporti problematici con i compagni e con gli adulti. Svolge una funzione negativa nel gruppo classe.
85
Nella Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione del comportamento viene espressa con voto numerico
sulla base dei seguenti indicatori:
1. Impegno e Partecipazione.
2. Consapevolezza e rispetto delle regole.
3. Responsabilità
4. Metodo di studio
Concorre alla valutazione complessiva del discente e determina, se inferiore a 6 decimi la non ammissione
al successivo anno scolastico o all’esame conclusivo del ciclo.
VOTO 10
Impegno e partecipazione
Consapevolezza e rispetto delle
regole
Responsabilità
Metodo di studio
VOTO 9
Impegno e partecipazione
Consapevolezza e rispetto delle
regole
Responsabilità
Metodo di studio
VOTO 8
Impegno e partecipazione
Consapevolezza e rispetto delle
regole
Responsabilità
Presta attenzione continua per tutte le attività programmate.
Nelle discussioni interviene e propone il suo punto di vista.
Rispetta le opinioni degli altri e non interviene squalificandole.
Esegue qualsiasi attività e non solo quelle per cui prova interesse
Rispetta le regole della convivenza civile e le discute quando ritiene che non siano giuste.
Sa controllare i propri stati emotivi e interviene se necessario in difesa dei suoi compagni e/
o di chi vede in difficoltà.
Sa valutare le conseguenze delle proprie azioni e accetta di confrontarsi con gli altri.
Accetta criticamente i giudizi e i consigli degli altri
Esegue tutti i lavori che gli vengono assegnati con serietà e consapevolezza delle sue
responsabilità.
Ha cura delle proprie cose, dei materiali che mette a disposizione di tutti i compagni.
Partecipa alla suddivisione dei compiti e si fa carico di quelli più difficili e complessi.
Nella conduzione del lavoro, sa prendere decisioni importanti senza dipendere dai
compagni e/o dagli insegnanti.
Porta a termine il lavoro in modo completo applicando procedure adeguate per la
realizzazione.
Procede seguendo criteri logici e proponendo itinerari di lavoro personale.
Sa organizzare il suo lavoro in rapporto al tempo e ai materiali a disposizione.
Approfondisce le informazioni con ricerche personali
E’ attento a tutte le attività proposte.
Nelle discussioni interviene con domande pertinenti.
Rispetta le opinioni degli altri e si mostra disponibile all’aiuto.
Esegue i compiti che gli vengono assegnati e ha cura per i propri lavori
Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica e le rispetta sempre.
Controlla le proprie reazioni emotive e le esprime in modo corretto.
Sa valutare le conseguenze delle proprie azioni e modificare i suoi atteggiamenti.
Difende i diritti dei compagni anche quando sono in contrasto con i suoi.
Esegue i compiti che gli vengono assegnati mostrando motivazione.
Ha cura dei materiali, delle cose sue e di quelle degli altri.
Accetta le decisioni degli altri anche quando sono in disaccordo con le sue.
Sa assumersi le proprie responsabilità nella conduzione di un lavoro.
Sa organizzare autonomamente la propria attività di studio
Procede rispettando itinerari operativi e indicazioni date
Rispetta tempi di esecuzione e organizza il materiale da elaborare.
Integra le informazioni con ricerche personali
Mostra attenzione per le attività programmate.
Risponde alle domande dell’insegnante su quanto viene detto.
Lavora con tutti i compagni in un rapporto di reciproco rispetto.
Porta a termine tutte le attività prima di passare ad altro
Accetta le regole senza assumere atteggiamenti di rifiuto e/o di indifferenza.
Emotivamente equilibrato, non assume atteggiamenti di aggressività neppure se
provocato.
Accetta le proprie responsabilità senza autogiustificarsi e/o scaricare le colpe sugli altri.
Si offre personalmente di compiere azioni utili alla classe.
Esegue regolarmente i compiti senza bisogno di controllo.
86
Metodo di studio
VOTO 7
Impegno e partecipazione
Consapevolezza e rispetto delle
regole
Responsabilità
Metodo di studio
VOTO 6
Impegno e partecipazione
Consapevolezza e rispetto delle
regole
Responsabilità
Metodo di studio
Lavora in modo puntuale avendo cura del materiale a disposizione.
Ha buona interazione con i compagni e accetta di svolgere anche compiti per cui non prova
interesse.
E’ perseverante nella conduzione dei compiti e non abbandona alle prime difficoltà.
Sa organizzarsi nel lavoro e rispettare le indicazioni ricevute.
Sa organizzarsi nel lavoro e rispettare le indicazioni ricevute.
Rispetta i tempi e porta a termine le attività.
Approfondisce le informazioni con ricerche personali .
E’ in genere, attento alle attività proposte.
Interviene nel dialogo.
Ha buona interazione con i compagni.
Porta a termine le attività per cui prova interesse
Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica.
Controlla e gestisce quasi sempre le proprie reazioni emotive.
Non sempre valuta con attenzione le conseguenze del suo operato.
Ha cura del materiale e lo condivide con i compagni
Ha buoni rapporti con i compagni, anche se spesso impone solo attività per cui prova
interesse
Non sempre applica procedimenti adeguati alle richieste del compito.
Si distrae facilmente e non sempre partecipa alle attività.
Fa fatica nel dialogo e va incoraggiato per prendere la parola.
Stabilisce rapporti di interazione solo con alcuni compagni
Si scoraggia di fronte alle difficoltà e non sempre esegue i compiti
Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica, ma non sempre le rispetta quando
sono in contrasto con i suoi punti di vista.
Si isola e ha difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive.
Non sempre reagisce positivamente alle critiche che gli vengono rivolte.
Manifesta spesso indifferenza verso le necessità degli altri.
E’ alterno nell’esecuzione dei compiti e non riesce a procedere in modo autonomo.
Non sempre condivide il materiale con i compagni e ne ha cura.
E’spesso litigioso e poco interessato a dare il suo apporto ad attività comuni.
Abbandona di fronte alle difficoltà e non porta a termine
Non sa organizzarsi nel lavoro, procede in maniera approssimata e confusa.
Ha poca consapevolezza dei procedimenti operativi da applicare.
Non sempre rispetta i tempi e ha spesso bisogno di essere guidato.
Necessita di stimoli e tende ad essere discontinuo e superficiale
Il voto di comportamento viene attribuito dall'intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini e
per il pagellino. Una valutazione inferiore a 6 è da considerarsi decisamente negativa e comporta
la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo come stabilito dal
Decreto Legge n.137 del 01-09-2008.
Viene attribuito con criterio di gradualità se preceduto da gravi provvedimenti disciplinari
(sospensioni, ripetuti richiami del Preside) o da numerose note sul registro, escluse “quelle
collettive” e/o sul diario personale, sempre segnalate alle famiglie.
87
INTERVENTI PER PROMUOVERE IL DIRITTO ALL’APPRENDIMENTO E IL SUCCESSO
DEGLI ALLIEVI
La dispersione è un fenomeno complesso causato da un insieme di fattori che modificano o annullano il
regolare svolgimento dell’itinerario didattico di uno studente. Le cause possono essere soggettive e macrosociali, anche se lo sviluppo socio-economico resta uno dei fattori discriminanti per il manifestarsi del
fenomeno.
Al fine di prevenire la dispersione scolastica, saranno messi in atto interventi finalizzati a:
 Individuare le cause del disagio scolastico e delle difficoltà di apprendimento.

Promuovere negli allievi una graduale consapevolezza delle proprie capacità e delle proprie
competenze.
 Individuare in maniera scientifica ed oggettiva attitudine e vocazione degli allievi.
 Favorire interventi finalizzati a sollecitare e sostenere la motivazione allo studio.
 Progettare percorsi formativi diversificati, per offrire a tutti uguali opportunità di apprendimento,
di crescita e maturazione personale.
 Attivare percorsi di intervento preventivo al fine di evitare che il disagio diventi patologico.
 Garantire un supporto psico-pedagogico per ragazzi” Difficili”
MODALITA’
Progettazione interventi didattici specifici e nomina dei docenti referenti;
Attività di orientamento;
Servizio di Counseling e Tutoring;
Collegamento con rappresentanti Enti extra-scolastici;
Controllo adempimento obbligo scolastico;
Organizzazione di incontri sui temi di prevenzione e informazione psico-pedagogica;
Flessibilità dei percorsi formativi;
Attivazione dei laboratori;
Raccolta e lettura dati:
a) In itinere e finali;
b) Quantitativi e qualitativi riferiti a:
1) Evasione e frequenza irregolare;
2) Bisogni di alunni e docenti;
3) Casi di rischi di insuccesso formativo.
Nella Scuola Primaria sono coinvolte tutte le classi, con l’introduzione di:
Laboratorio di Informatica;
Attività artistiche, musicali e ricreative
Nella Scuola Secondaria di I Grado, nella quota del curricolo locale sono state coinvolte tutte le classi e
sono state introdotte e/o potenziate le seguenti attività:
Informatica;
Artistiche, ricreative e musicali (musica d’insieme e progetti specifici);
Il potenziamento riguarda la Lingua Italiana e le Scienze Matematiche.
Scientifica
Lingua Francese.
Si è fatto ricorso alla quota del curricolo locale per rispondere ai bisogni del territorio e alle attese espresse
dalle famiglie.
88
In tutte le classi della Scuole Primaria e Secondaria di I Grado é previsto il raggruppamento
flessibile degli alunni in senso orizzontale e verticale, al fine di realizzare la formazione di
gruppi temporanei di studio, ricerca, creatività.
Gli alunni verranno aggregati in piccoli gruppi per livelli di competenza (attività di studi) e per
interessi (laboratori a carattere multidisciplinare).
Nella scuola primaria, l’insegnamento della lingua inglese viene impartito in tutte le classi.
Sono state individuate le seguenti forme di collegialità:
 Equipe pedagogica, che riunisce tutti i docenti dell’Istituto e progetta, realizza e verifica il piano
dell’offerta formativa e definisce il modello valutativo d’Istituto;
 Equipe pedagogica di classe, costituita da tutti i docenti che hanno un rapporto con il gruppo classe
(insegnanti di discipline obbligatorie e facoltative, insegnanti di sostegno) coordinata da un
docente. Cura la personalizzazione dei piani di studio e la loro distribuzione flessibile (a livello
mensile, settimanale, giornaliero del monte ore annuale delle lezioni, recependo i bisogni di
apprendimento degli alunni e delle famiglie;
 Equipe pedagogica di interclasse, finalizzata alla progettazione e gestione di UU. AA. disciplinari e
interdisciplinari.
ATTIVITA’ FACOLTATIVO-OPZIONALI
Scuola Primaria
Tutte le classi svolgono attività di potenziamento delle abilità strumentali di base (3 ore settimanali)
Scuola Secondaria di Primo Grado
Sono state proposte le seguenti attività facoltative - opzionali: 1 ora di approfondimento in tutte le classi della scuola
secondaria di I grado di Marina di Gioiosa e 2 ore di Musica d’insieme in tutte le classi della scuola secondaria di I
grado di Mammola.
89
ATTIVITA’ INTEGRATIVE MULTIDISCIPLINARI CURRICULARI
Nel corso dell'anno scolastico 2014 - 2015 verranno attivate le seguenti attività integrative
CONTINUITA’ ED ACCOGLIENZA
La continuità e l’accoglienza scaturiscono dall’esigenza primaria di garantire il diritto del discente ad un
percorso formativo, organico e completo per prevenire tutte le difficoltà che spesso si riscontrano nel
passaggio da un ordine di scuola all’altro.
Orientamento
L’attività di orientamento sin dai primi anni di scuola costituisce una parte integrante del processo
educativo e formativo; coordinato dalla docente
Funzione Strumentale, si realizza in un insieme di
attività che nel corso degli anni scolastici mirano
a formare e potenziare le capacità degli alunni
affinché conoscano sé stessi, l’ambiente in cui
vivono e principalmente le offerte del territorio.
L’attività del terzo anno della Scuola Secondaria
di Primo Grado si esplica in diverse iniziative interne ed esterne ed è rivolta, a far comprendere ai discenti
le scuole superiori, le discipline di studio i diversi indirizzi e gli sbocchi professionali per consentire ad
ognuno di potersi misurare con le proprie competenze e attitudini e per operare scelte consapevoli e
coerenti con la propria personalità
CLASSE I
RISULTATI ATTESI (obiettivi)
1. Conoscere se stessi
Rendersi conto dei cambiamenti della propria persona.
Prendere coscienza delle proprie attitudini e interessi.
Saper valutare la propria personalità
2. Conoscere il mondo della scuola e del lavoro
Riflettere sull'importanza dell'istruzione.
Saper distinguere i diversi indirizzi scolastici.
Conoscere mestieri e professioni
3. Riflettere sulle scelte future
MODALITA' OPERATIVE (metodologie)
• Discussioni guidate
• Somministrazioni di questionari
• Lettura di brani antologici
• Visione e lettura di pubblicazioni specifiche
• Lavori individuali e di gruppo
CONTENUTI
• La dimensione fisica, psichica e sociale del ragazzo
• La scuola e il territorio
• Professioni e mestieri
STRUMENTI E RISORSE
• Libri di testo e della biblioteca scolastica
• Documenti specifici
• Questionari
• Audiovisivi
• Uscite didattiche sul territorio
PRODOTTI
Documentazione del lavoro svolto
Grafici e tabelle di sintesi
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
90
CLASSE II
RISULTATI ATTESI (obiettivi)
1. Avviare alla conoscenza di sé
Percepire il sé fisico sentimentale e sociale.
2. Avviare all'autovalutazione:
Riflettere sulla propria persona, sulle proprie
attitudini, sui propri interessi e sul rendimento
scolastico.
3. Avviare alla capacità di scelta
Conoscere mestieri, professioni
Comprendere l'importanza dell'istruzione
MODALITA'OPERATIVE (metodologie)
Discussioni guidate
Somministrazione di questionari
Lettura di brani antologici
Lavori individuali e di gruppo
CONTENUTI
Il ragazzo in famiglia
Il ragazzo in classe
Il ragazzo a scuola
Il ragazzo e lo sport
Il ragazzo e il tempo libero
Mestieri e professioni
STRUMENTI E RISORSE
Libri di testo e della biblioteca scolastica
Questionari
Audiovisivi
PRODOTTI
Documentazione del lavoro svolto
Grafici e tabelle di sintesi
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA
PROGETTO
Interesse per le attività
Competenze cognitive ed operative
Capacità di applicare le conoscenze acquisite
Difficoltà incontrate
DEL
91
CLASSE III
RISULTATI ATTESI (obiettivi)
1. Conoscere i diversi indirizzi scolastici
Confrontare l'ordinamento scolastico italiano con quelli di alcuni Paesi dell'UE.
Valutare l'offerta formativa del territorio.
2. Conoscere il mondo del lavoro
o Conoscere terminologie specifiche
o Conoscere diritti e doveri del lavoratore
o Conoscere le offerte del territorio
3. Definire le proprie scelte e aspirazioni
Valutare criticamente scuola e lavoro
Essere consapevole delle proprie scelte
MODALITA' OPERATIVE (metodologie)
Discussioni guidate
Somministrazione di questionari
Lettura di brani e documenti specifici
Lavori individuali e di gruppo
CONTENUTI
• L'ordinamento scolastico italiano ed europeo
• Il lavoro e l'economia del territorio
• La disoccupazione e i giovani
STRUMENTI E RISORSE
• Libri di testo e della biblioteca scolastica
• Documenti specifici
• Questionari
• Audiovisivi
• Incontro con esperti
• Uscite didattiche sul territorio
PRODOTTI
• Documentazione del lavoro svolto
• Grafici e tabelle di sintesi
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
92
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Obiettivo
Aiutare gli alunni ad un comportamento responsabile per la salvaguardia del territorio
naturale. Conoscere e interiorizzare aspetti culturali specifici e socio-economici del
nostro ambiente.
RISULTATI ATTESI (Obiettivi)
 Aiutare gli alunni ad un comportamento responsabile per la salvaguardia del
territorio naturale.
 Conoscere aspetti culturali specifici del nostro ambiente.
 Conoscere e interiorizzare aspetti socio-economici del nostro ambiente.
MODALITA' OPERATIVE (Metodologia).
Il lavoro interesserà la scuola nella sua interezza e, su determinate piste, classi specifiche.
Prevede diverse fasi operative:
Uscite per indagini dirette sul territorio.
Incontri con esperti
Raccolta di testimonianze di operatori dei settori interessati
CONTENUTI
Ecologia, Giornata del verde
Visite guidate a Mammola e a qualche centro vicino su ambiti particolari
STRUMENTI E RISORSE
Libri, archivi (comune, comunità montana, parrocchia, ecc.), riviste e pubblicazioni,
prodotti da enti locali, macchina fotografica, cinepresa, interviste, questionari, ecc.
PRODOTTI
Produzione di opuscoli, fotografie, diapositive, grafici, cartelloni, manufatti specifici, ecc.
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO
Interesse per le attività.
Competenze cognitive ed operative.
Capacità di applicare le conoscenze acquisite.
Difficoltà incontrate.
93
EDUCAZIONE ALIMENTARE
OBIETTIVO
Far acquisire agli allievi piena consapevolezza dell’importanza di una sana alimentazione
per l’equilibrio biopsichico nella crescita e per la prevenzione delle malattie da adulti.
RISULTATI ATTESI
Stabilire un rapporto positivo con il cibo e maturare spirito critico di fronte ai messaggi
pubblicitari.
Far maturare negli alunni un comportamento responsabile e consapevole a tavola e nelle
occasioni di vita quotidiana con gli amici.
MODALITA’ OPERATIVE
Somministrazioni di contenuti teorici.
Non eccedere nel consumo di bevande e alimenti prelevabili dai distributori automatici che
dovranno restare non operativi dalle 11,00 alle 15,00.
Momento fondamentale è la mensa scolastica. L’ora di mensa ed il pasto dei docenti e del
personale non devono essere intesi come il godimento di un diritto (la cosiddetta pausa
pranzo) ma come prestazione di lavoro fortemente connotata in termini educativi e
didattici oltre che di assistenza, di conseguenza deve essere condivisa in completa
interazione con gli alunni.
STRUMENTI E RISORSE
Libri, CD multimediali, etichette di prodotti Alimentari vari – posaterie-.
Interazioni con i genitori per stabilire una filiera di continuità casa scuola.
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte.
DOCENTI COINVOLTI
Tutti, in particolare quelli in servizio di assistenza mensa.
VERIFICA
Osservazioni sistematiche nell’acquisizione dei contenuti teorici e soprattutto nei
comportamenti pratici.
94
EDUCAZIONE ALLA LETTURA
Obiettivo:
Comunicare e diffondere, in un’età decisiva per lo sviluppo dei gusti e delle abitudini future, il
piacere della lettura.
FINALITA' GENERALE
Promuovere la lettura avvicinando gli alunni al mondo del libro, al mondo in esso presente e ai
relativi autori.
RISULTATI ATTESI (Obiettivi)
Conoscere autori rappresentativi della nostra zona.
Conoscere ed interiorizzare periodi storici di questo secolo della nostra realtà locale.
Disponibilità psicologica alla lettura, alla concentrazione, ad una lettura espressiva e alla
scoperta della costruzione di testi.
Leggere autori, film, un quadro, una scultura, una fotografia.
MODALITA' OPERATIVE (Metodologie)
Lettura individuale e collettiva di testi.
Colloqui con autori.
Ricerche ed interviste.
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
95
CINEFORUM
Obiettivo
Conoscere il linguaggio cinematografico e sviluppare il senso critico.
RISULTATI ATTESI (Obiettivi)
• Conoscere ed individuare il lessico ed il genere a cui il film appartiene.
• Comprendere la struttura, la storia ed il messaggio del film.
• Saper esporre la trama del film in sequenze ordinate e coerenti, utilizzando un lessico .
appropriato.
• Partecipare alla discussione di un film in modo attivo e con spirito critico.
MODALITA' OPERATIVE (Metodologie)
Alla proiezione del film saranno presenti gruppi di alunni di classi parallele; il film sarà
presentato da un docente incaricato. Al termine della visione seguirà un dibattito, guidato dal
docente. Di volta in volta verrà consegnata una scheda-questionario per verificare la
comprensione della struttura, della storia e del messaggio del film visto.
CONTENUTI
Film per gruppi di classi parallele
STRUMENTI E RISORSE
Film in videocassette e/o DVD
Video proiettore.
Impianto di amplificazione.
PRODOTTI
Scheda questionario.
Conversazione dibattito.
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
VERIFICA COMPLESSIVA
Conoscenza del lessico cinematografico.
Comprensione della storia raccontata.
Comprensione del messaggio del film.
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SICUREZZA
OBIETTIVO:
Far conoscere ai docenti e agli alunni le procedure di sicurezza e i piani di evacuazione.
Conoscenza dell'ambiente scolastico.
Individuazione dei fattori di rischio all'interno della scuola e nel territorio.
Piano di evacuazione: I II fase con preavviso; III fase senza preavviso.
Pronto soccorso.
RISULTATI ATTESI (Obiettivi)
Cogliere i comportamenti personali in caso di rischio.
Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute.
Conoscere le sequenze per un'ordinata evacuazione in caso di emergenza.
Conoscere le norme di primo soccorso in caso di infortunio.
STRUMENTI E RISORSE
Piano di evacuazione.
Lettura di riviste e quotidiani.
Audiovisivi.
PRODOTTI
Cartelloni
Questionari
Diagrammi
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte.
VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO
Interesse per le attività.
Competenze cognitive ed operative.
Capacità di applicare le conoscenze acquisite.
Difficoltà incontrate
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EDUCAZIONE ALLA SALUTE
OBIETTIVO:
 Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute. Acquisire corrette abitudini
igieniche e consapevolezza dei problemi sanitari e sociali. Conoscere le norme di pronto
soccorso.
RISULTATI ATTESI (Obiettivi)
 Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute.
 Acquisire corrette abitudini igieniche.
 Acquisire consapevolezza dei problemi sanitari e sociali.
 Conoscere le norme di pronto soccorso.
MODALITA' OPERATIVE (Metodologie)
Interviste, relazioni, incontri con esperti (dentista, ematologo, diabetologo, ortopedico).
Uso di audiovisivi.
Conversazioni guidate
STRUMENTI E RISORSE
Lavori individuali e di gruppo.
Dibattiti guidati.
Letture di riviste scientifiche.
Sussidi audiovisivi.
PRODOTTI
Grafici.
Schede di controllo.
Questionari.
Documenti finali: L'ABC della salute.
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO
Interesse per le attività.
Competenze cognitive ed operative.
Capacità di applicare le conoscenze acquisite.
Difficoltà incontrate.
98
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E ALLA SOLIDARIETÀ
Obiettivo:
Acquisire consapevolezza del valore della legalità e aprirsi al confronto con l’alterità, intesa
come problema ma anche come risorse e valore.
RISULTATI ATTESI (Obiettivi)
Interiorizzare il rispetto per le persone, per l'ambiente, per le regole della
convivenza civile e rafforzare il senso di responsabilità personale.
Essere disponibili al cambiamento, nella consapevolezza che ognuno può portare il
proprio contributo al vivere civile.
Prendere coscienza dell'importanza delle istituzioni.
Saper intervenire nei dibattiti in modo pertinente e personale.
MODALITA' OPERATIVE (Metodologie)
Discussioni guidate.
Incontro con esperti.
Lettura di brani e documenti specifici.
Partecipazione e corresponsabilità alle attività programmate dalla scuola.
CONTENUTI
Vivere bene a scuola e nella società
Essere cittadino nel proprio paese e cittadini del mondo
STRUMENTI E RISORSE
Sussidi audiovisivi
Libri di testo e di documenti specifici
Presenza di esperti
Sussidi e strumenti vari
PRODOTTI
Documenti del lavoro svolto
Quadri di sintesi
DISCIPLINE COINVOLTE
Tutte
99
EDUCAZIONE STRADALE
RISULTATI ATTESI (Obiettivi)
Acquisire consapevolezza che la strada è un bene comune da rispettare;
Conoscere le principali norme del codice della strada;
Acquisire comportamenti coscienti e responsabili;
Conoscere le norme essenziali del primo soccorso;
MODALITA' OPERATIVE (Metodologia)
Attraverso la lettura e l'illustrazione delle norme più significative del codice della strada, gli allievi
saranno guidati all'acquisizione di comportamenti corretti, sia come pedoni, sia come motociclisti.
Saranno effettuate prove pratiche per le via di Mammola.
STRUMENTI E RISORSE
Materiale illustrativo;
Videocassette;
Esperti.
PRODOTTI
Cartellone illustrativo;
DISCIPLINE COINVOLTE
Scienze matematiche;
Tecnologia.
VERIFICA
Attraverso questionari, prove individuali e di gruppo, sarà accertato il conseguimento degli obiettivi
prefissati
100
Il Dirigente Scolastico ha nominato nel Collegio dei docenti dell’8 settembre 2015, delibera n.10, Figure
sensibili, nei plessi scolastici dove prestano servizio, i sotto indicati docenti:
PLESSO
Scuola dell’Infanzia Capoluogo
Marina di Gioiosa Ionica
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
Possessione Marina di Gioiosa Ionica
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
Spilinga Marina di Gioiosa Ionica
Scuola Primaria Capoluogo Marina di
Gioiosa Ionica
Scuola Secondaria I Grado
“Brugnano” Marina di Gioiosa Ionica
Scuola dell’Infanzia Mammola
Scuola Primaria Mammola
Scuola Secondaria I Grado
Mammola
ADDETTI PRIMO SOCCORSO
ADDETTI ANTINCENDIO
Mercuri Silvana
Lo Presti Antonia
Taverniti Rosa Alba
Englen Rita Fortunata
Aquino Maria
Ierinò Ornella
Pugliese M.Rosa
Pasquino Daniela
Raspa Damiano
Taliano Rosetta
Sidoti Adele Alberta
Belcastro Vincenzo
Tassone Rosanna
Vinci Elio Francesco
Fragomeni Margherita
Cuzzola Irene
Falcone Ines
Sgambelluri Antonio
In seguito a regolare bando interno e nel rispetto della normativa vigente in materia di
sicurezza, il Dirigente Scolastico ha nominato RSPP ( Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione ) per tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo il prof. Antonio
Sgambelluri, in possesso dei titoli professionali necessari all’espletamento di tale incarico.
La componente RSU della Scuola ha, inoltre, designato come RLS l’insegnante Marando Maria Teresa
Nella Scuola primaria e Secondaria di Primo Grado sono stati individuati:
- 2 ragazzi apri- fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta.
- 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l’aula e a raggiungere il punto di raccolta.
- 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta.
101
Visite - Viaggi D’Istruzione
I Consigli di classe e interclasse per arricchire le attività di studio programmano diverse attività integrative:
spettacoli teatrali in italiano, inglese e francese, concerti musicali nei periodi delle festività, visite guidate a
mostre, musei e aziende, attività sportive, viaggi di istruzioni.
Le attività su esposte permettono ad ogni discente e a tutti coloro che vi
partecipano di esternare, abilità, capacità e attitudini che spesso rimangono o
nascoste o incontrano difficoltà ad emergere.
Sia le visite guidate sia i viaggi di istruzione costituiscono uno dei migliori
strumenti di conoscenza e di crescita culturale e psicologica in quanto
permettono a tutti di allargare i propri orizzonti culturali, inoltre, concorrono a
superare alcune situazioni di disagio e a rendere consapevole i discenti che
esistono realtà diverse da quelle in cui sono abituati a vivere.
Dal punto di vista organizzativo, vista l’esiguità dei ragazzi, vengono coinvolte
tutte le classi e prese in considerazione: l’età degli educandi, l’ordine di scuola, gli obiettivi curriculari, il
coinvolgimento e l’approvazione dei genitori.
Prima della loro attuazione pratica devono obbligatoriamente essere sottoposti all’approvazione del
Collegio dei docenti e del Consiglio D’Istituto.
PROSPETTO USCITE DIDATTICHE- VISITE GUIDATEVIAGGI D’ISTRUZIONE da definire
TIPOLOGIA
EVENTO
USCITA
DIDATTICA
USCITA
DIDATTICA
USCITA
DIDATTICA
DATA
17/11/2015
25/11/2015
26/11/2015
ORDINE
SCUOLA/PLESSO
SCUOLA SECONDARIA
MAMMOLA
SCUOLA PRIMARIA “E.
RODINO’”/ SPILINGA
SCUOLA SECONDARIA
MAMMOLA
DESTINAZIONE
CLASSI
Reggio Calabria
Teatro
“Lo Schiaccianoci”
Oleificio Oro Verde
C/da Carri
Locri
Teatro in
Lingua Inglese
“The Blues Brothers”
TUTTE LE CLASSI
4^ A/4^ C/3^ E
TUTTE LE CLASSI
102
103
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La scuola promuove l’ampliamento dell’offerta formativa per mezzo dei seguenti progetti
curriculari extracurriculari (da definire):
Denominazione del progetto
Plesso
Classi/Sezioni
“Dall’ulivo al sapone con
profumo di agrumi”
Scuola Secondaria 1 grado
“P. Brugnano”
I – II – III C
Periodo di
realizzazione
a.s.2015-2016
Fonti di
finanziamento
Attività
curricolare
Attività
curricolare
Attività
curricolare/
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
104
Fondo
d’Istituto
Fondo
d’Istituto
105
Nell’ambito degli interventi di arricchimento dell’offerta formativa occorre menzionare il servizio di
ISTRUZIONE DOMICILIARE che consta di
una serie di iniziative volte a garantire il diritto
all'istruzione per quegli studenti che siano impossibilitati a frequentare la scuola per un periodo superiore
a 30 giorni, a causa della malattia o in quanto sottoposti a cicli di cura periodici, nonché ad assicurare un
sereno reinserimento dell'alunno nella classe di appartenenza. Il servizio di istruzione domiciliare
costituisce una concreta e reale possibilità di ampliamento dell’offerta formativa che coniuga il progetto
educativo con quello terapeutico e sarà attivato in caso di necessità.
Azioni di innovatività scolastica
XXV Olimpiade dei giochi logici linguistici matematici
Il Collegio dei docenti, al fine di arricchire il Piano
dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2015/2016,
ha deliberato di aderire alla XXV Olimpiade dei giochi
logici
matematici
organizzata
da
GIOIAMATHESIS (Ente accreditato dal MIUR per
la valorizzazione delle eccellenze) in collaborazione con il Politecnico di Bari, il cui scopo è quello di
promuovere iniziative finalizzate al miglioramento dell’insegnamento delle discipline scientifiche, in
particolare della matematica. Si tratta di gare a più livelli (gara di selezione e gara finale) aperte a studenti
dai cinque ai diciotto anni, finalizzate all’apprendimento/insegnamento della matematica al passo con i
tempi, in diverse lingue.
Il comitato organizzativo dell’Ente ha designato, fin dallo scorso anno scolastico,
l’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Jonica/Mammola SCUOLA POLO in
Calabria, cioè sede regionale dei giochi presso cui saranno ospitate tutte le scuole
della Calabria per lo svolgimento della gara finale programmata fra fine aprile ed
inizio maggio 2016.
I GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2016
Sono banditi dall’Accademia Italiana per la Promozione della Matematica, col
Patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento di Matematica e Informatica
dell’Università degli Studi di Palermo.
Partecipano ai Giochi Matematici:
Scuola Secondaria di I° Brugnano: 1A 1B, 2B 2C, 3A, 3B, 3C
Scuola Secondaria di I° Mammola: tutte le classi
Scuola Primaria Capoluogo Marina di G.Jonica: classi 3A 3B 3C, 4A, 4C, 5A 5C
Scuola Primaria Spilinga Marina di G.Jonica: classi 3E, 4E, 5E
Scuola Primaria Mammola: classi 3A, 4A, 5A
I GMM2016 hanno l’obiettivo di favorire il confronto tra allievi di diverse scuole, gareggiando con lealtà
nello spirito della sana competizione sportiva al fine di sviluppare atteggiamenti positivi verso lo studio
della matematica Essi offrono, perciò, l’ opportunità di partecipazione, integrazione e valorizzazione delle
eccellenze.
106
PROGETTO MATCOS
Coinvolge le classi IIIA e IVC della scuola primaria del plesso Capoluogo di Marina di
Gioiosa Ionica. Si tratta di un percorso matematico- didattico, con il supporto delle
tecnologie informatiche. Grazie alla docente curriculare, appositamente formata,
l’Istituto partecipa al Progetto Pluriennale “Matematica e Computer“ e, più
specificatamente, utilizzando, nel laboratorio informatico e con la Lim, in classe, i
software INFA 1.1, INFA 2.1 e MATCOS 3.0, grazie ai quali gli alunni acquisiscono il
linguaggio
proprio
della
matematica “ giocando”.
Il sopraindicato Progetto è stato indetto dal CIRDUNICAL Dipartimento di Matematica di Cosenza.
Campionati Internazionali di Giochi Matematici
Gli alunni della Scuola Secondaria 1 grado dell’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Ionica – Mammola
partecipano, da alcuni anni, conseguendo ottimi risultati, ai Campionati Internazionali di Giochi
Matematici, organizzati dal Centro PRISTEM dell’ Università BOCCONI di Milano.
Si tratta di gare matematiche internazionali articolate in più fasi (semifinali provinciali, finale nazionale e
finale internazionale) dedicate agli studenti a partire dalla scuola secondaria di I grado e senza limite di età.
Per affrontarle, non è necessaria la conoscenza di nessuna formula e
nessun teorema particolarmente impegnativo, ma si richiedono "Logica,
intuizione e fantasia"
ADESIONE A RETI DI SCUOLE

Adesione a Rete Scuola Capofila IIS “U. Zanotti Bianco” per la realizzazione di laboratori territoriali
per l’occupabilità (PNSD) – Avviso MIUR AOODPPR – R.U. 0003322 del 08/09/2015.

Adesione Rete Scuole ad Indirizzo Musicale della provincia di Reggio Calabria per la costituzione
dell’Orchestra Provinciale.

Adesione alla Rete Regionale “CIBER_MIL_VV” per il progetto “Service Learning”
107
Richieste Progetti a.s.2015-2016
L’I.C. ha avviato la richiesta di finanziamento per l’anno scolastico 2015-2016 per i seguenti progetti:
 Progetto PON FESR per la realizzazione/ampliamento della rete LAN-WLAN – Avviso 9035 del 13
luglio 2015 (titolo del Progetto: “Salpiamo in rete”)
 Decreto Dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e Formazione Direzione Generale per lo
Studente, l’Integrazione e la Partecipazione prot. AOODPIT n. 1061 del 15 ottobre 2015 (titolo
progetto presentato "Anch'io")
 Piano nazionale per la cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità MIUR Dipartimento per il
sistema educativo di istruzione e formazione - Avviso con Decreto direttoriale prot. n. 990 del 1
ottobre 2015 (Titolo del Progetto : "Pensare, conoscere, dire, fare e creare … per essere cittadini")
 Progetto “La Scuola dei nativi digitali”: Avviso MIUR Prot. AOODGEFID/12810 del 15/10/2015 per la
realizzazione di ambienti digitali
 Progetto “Alla scoperta della Musica” ; Avviso MIUR AOODPIT/0001137 del 30/10/2015
 Progetto “La mia Scuola accogliente”: Avviso MIUR AOODGEFID Prot. N.0014384 del 05/11/2015
per la realizzazione di scuole accoglienti (Titolo del Progetto: “Natura, arte, musica…per
accogliere”)
Progetti AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO ex art.9 CCNL Comparto Scuola: L’Istituto
si riserva (come negli ultimi dieci anni) di aderire ad eventuali iniziative di riferimento.
108
Nella prospettiva dei percorsi formativi integrati, le attività extracurriculari sono integrate agli altri molteplici
interventi educativi, al fine di assicurare da un lato unitarietà e continuità alla formazione della personalità degli
alunni, dall’altro ad evitare la disorganicità di iniziative irrelate e confuse.
Le suddette attività saranno proposte a piccoli gruppi di alunni, per classi aperte, preferibilmente in orizzontale e in
verticale. Esse saranno rivolte a fornire occasioni di confronto con nuove esperienze per facilitare la conoscenza di sé,
delle proprie capacità ed attitudini.
Per svolgere tali attività si utilizza prevalentemente la struttura di laboratorio che consente di passare da una Scuola
della trasmissione della cultura ad una Scuola dell’elaborazione, della produzione culturale, capace quindi di integrare
il curricolo formativo tradizionale e di abituare l’alunno all’autovalutazione e l’autodiagnosi.
Il laboratorio consente il potenziamento alla fantasia, dell’intuizione, dell’intelligenza creativa e l’acquisizione di
un’abitudine sperimentale.
La progettazione e la proposta dei laboratori per le varie attività potrà essere modificata in relazione ai bisogni degli
alunni, che sono in fase evolutiva.
Laboratorio multimediale Plesso scuola primaria Capoluogo- Marina di Gioiosa Ionica
Laboratorio Musicale –Plesso Scuola Primaria Capoluogo- Marina di Gioiosa Ionica
Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Primaria Possessione (Marina di Gioiosa Ionica)
Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Secondaria di I Grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica)
laboratorio musicale - Plesso Scuola Secondaria di I grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica)
laboratorio linguistico - Plesso Scuola Secondaria di I grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica)
Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Primaria Spilinga (Marina di Gioiosa Ionica)
Laboratorio multimediale - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola
Laboratorio scientifico - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola
Laboratorio linguistico - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola
Laboratorio musicale - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola
Laboratorio di Arte - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola
109
Scuola Secondaria Mammola (Tutte le classi)
BIO ALIMENTA
Il domani
“LIBRIAMOCI”
Scuola Sec.Marina di Gioiosa (Classe II
B)
Scuola Sec. Mammola (Tutte le classi)
Scuola Primaria Rodinò (Classi II B, III A,
IV B, IV C e V B)
Scuola Primaria Possessione (IV e V D)
Scuola Primaria Spilinga (Classi V E)
Iniziativa promossa
Dal Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo
(MIBACT) con il Centro per il Libro
e la Lettura e del MIUR
Amici in Fiore
Scuola Primaria Rodinò
(Classe 4C)
Scuola Primaria Possessione
(Classi 3, 4 e 5)
“GIFFONEFUNGHI 2016”
(promosso dall’Associazione Culturale e Micologica
Giffonese, aderente all’A.M.B. di Trento –
attività sostenuta dal Patrocinio della Commissione
Italiana per l’UNESCO e dall’Università degli Studi
“Mediterranea” di Reggio Calabria)
Tema prescelto:
“Il ruolo della luce come fonte di energia e di vita”
Scuola Secondaria Mammola (Tutte
le Classi)
110
Scuola Secondaria Mammola
Concorso Premio
3A e 3B
“Giovanni Grillo”
Ia edizione
2015-2016
La Magia del Presepe
Scuola dell’Infanzia Marina di Gioiosa Jonica
Scuola Secondaria Mammola
Educazione e Promozione alla Salute
In collaborazione con l’ASP di Reggio Calabria
“Guadagnare Salute”
(Insegnanti e Genitori Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado)
“Prevenzione degli Incidenti Stradali – Primo Soccorso”
(Insegnanti e Alunni Scuola Secondaria di Primo Grado,
Polizia Locale)
Le Scuole adottano
i Monumenti della
nostra Italia
Scuola Secondaria di Mammola
111
Scuola Secondaria Marina di
Gioiosa e Mammola
Concorso Lions International
“Un poster per la pace”
Anno scolastico 2015/2016
Io e i Rischi
Scuola Secondaria Mammola
Classe 3 A
I.C. Marina di Gioiosa Jonica Mammola
Scuola Primaria Rodinò
(classi 2 A, 3 A)
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Possessione
“Adotta una Pigotta”
Concorso Zalex “Arte e regole”
Quinta edizione
“L’importanza del Rispetto delle Regole,
sull’esempio di Zaleuco Locrese, primo
legislatore del mondo occidentale e il Rispetto
delle Regole dei Parchi e Siti Naturali
Scuola Secondaria I Grado
Mammola
112
In libreria
Scuola primaria Capoluogo Marina di
Gioiosa Jonica classi 3A - 3C
Con la classe
Scuola Primaria Possessione
Scuola Secondaria I Grado Mammola
Piccola Coppa Teano
113
Da una Regione in Movimento
ai Campionati Studenteschi
Referenti del progetto
Docente referente Scuola dell’Infanzia
Nominativi docenti
Tuccio Anna Maria
Docenti referente Scuola Primaria Classi I-II-III
Tredici Maria Teresa
Docente referente Scuola Secondaria
Belcastro Vincenzo
UNA REGIONE IN MOVIMENTO
Attraverso il progetto “UNA REGIONE IN MOVIMENTO”, si pone in risalto
la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola con una
serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni
bambino, dalla scuola dell’infanzia fino all’ultimo anno di scuola primaria,
di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive,
motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della
personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico.
Referente del progetto è l’Ins. Tredici Maria Teresa
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
L’obiettivo del progetto è quello di riunire i ragazzi e far vivere loro, attraverso l’aggregazione sportiva,
momenti di comune interesse e di sana crescita psico-fisica; in quanto è ampiamente documentato che
l’attività sportiva contribuisce a sviluppare e perfezionare, attraverso l’esercizio, le potenzialità fisiche e
psichiche dell’individuo, a formare il carattere etico -sociale della persona, e
a stimolare il sorgere di atteggiamenti eticamente e socialmente motivati.
Obiettivi formativi:
 Favorire il potenziamento delle capacità motorie di base e lo
sviluppo di quelle specifiche.
 Acquisire la padronanza della tecnica e della gestualità sportiva.
 Migliorare le capacità coordinative e condizionali.
 Conoscere, rispettare e applicare le regole nei diversi giochi,
collettivi ed individuali.
 Controllare i propri movimenti e il proprio corpo, sia in situazione dinamica che statica.
Ricadute Educative e Didattiche
Finalità formative della personalità e del carattere.
Acquisizione di una coscienza sportiva, le cui finalità non siano essenzialmente agonistiche, ma
intese come momento ludico-ricreativo.
Saper accettare le sconfitte.
Maggiore controllo delle emozioni.
Socializzare, rispettando se stessi e gli altri.
Comprendere il significato della collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi sportivi.
Far capire l’importanza del sacrificio, dell’impegno e della lealtà sportiva.
Sviluppare attraverso l’acquisizione dl gesto tecnico-sportivo, maggiore autostima, sicurezza nelle
proprie capacità e padronanza del proprio corpo.
Responsabile del progetto è il prof. Belcastro Vincenzo
114
Il dialogo tra la scuola e la famiglia rappresenta un momento indispensabile e fondamentale per la crescita
culturale e per la formazione dei ragazzi.
Il Collegio Docenti propone e delibera (ex art. 14, sub 5, D.P.R. 23/08/1988
n.399) il Piano annuale degli incontri con le famiglie.
Al fine di favorire al massimo la programmazione degli organi collegiali ed il
confronto con le famiglie, il Dirigente Scolastico elabora sin dall’inizio dell’anno
scolastico il dettagliato e completo calendario di tutte le riunioni dei Consigli di
classe, di intersezione e di interclasse, che potranno aver luogo in qualsiasi giorno della settimana.
A fine ottobre i genitori sono convocati per essere informati:
Sulla situazione di partenza.
Sugli interventi individualizzati per favorire i processi di apprendimento
di ogni alunno e per perfezionare strategie d’intervento mirate al
conseguimento delle finalità e degli obiettivi ipotizzati dal Consiglio di
Classe e dal Collegio.
Per eleggere i rappresentanti di classe, interclasse, di sezione.
Bimestralmente si svolgeranno gli incontri con tutti i genitori per informarli sul rendimento scolastico. Gli
incontri avverranno nei mesi di Dicembre, Febbraio, Aprile e Giugno contestualmente alla consegna del
pagellino o della scheda di valutazione.
I genitori, tramite diario o libretto personale, possono a loro volta chiedere colloqui per qualsiasi
chiarimento o qualora insorgessero delle situazioni che meritano la dovuta attenzione.
115
La formazione costituisce uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo professionale del personale
docente, ausiliario ed amministrativo.
Docenti
Nel corso dell’anno saranno promossi processi finalizzati a valorizzare il personale Docente e dopo la
designazione di uno staff di docenti cui affidare la formulazione del piano, saranno rilevati, attraverso
questionari mirati, i bisogni formativi dei docenti. Si punterà, pertanto, a conseguire le seguenti finalità:
Favorire la crescita di un clima positivo nel quale il docente si senta motivato.
Infondere nel docente la consapevolezza di essere una “risorsa” indispensabile nel processo
educativo e formativo.
Valorizzare le attitudini, le competenze e le esperienze
professionali e/o personali;
Incoraggiare le relazioni interpersonali e con il territorio, gli
scambi professionali e le scelte del team;
Fornire gli strumenti necessari per accrescere le proprie
competenze ed inserirsi adeguatamente nel processo di
cambiamento;
Sollecitare la necessità di “leggere” ed interpretare i bisogni
dell’utenza, per orientare conseguentemente le proprie
strategie di insegnamento-apprendimento;
Incoraggiare il docente ad intraprendere percorsi didattici - formativi inerenti alla Sicurezza,
all’Informatica, alle nuove tecnologie (LIM) e all’Orientamento Scolastico.
Promuovere l’autovalutazione in itinere rispetto al proprio comportamento, alle proprie
competenze, al grado di gratificazione e alle proprie aspettative;
Partecipazione ai seminari di formazione per i docenti di lettere e matematica (OCSE – PISA).
Tutte le iniziative aspireranno a:
Rafforzare il valore della collegialità per analizzare la situazione di partenza, i bisogni e le risorse
esistenti e per condividere la scelte e le strategie;
Promuovere le progettualità: creazioni di progetti mirati, anche in rete;
Consentire la diffusione dell’informazione e la conoscenza in materia di autonomia;
Stimolare la formazione, l’aggiornamento e l’autoaggiornamento per rispondere ai bisogni
dell’utenza.
Il Piano di Aggiornamento per l’ a.s. 2015/2016, approvato dal Collegio dei Docenti, per i docenti di
Scuola dell’infanzia, di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di 1° Grado di questo IC prevede:
1. Corsi di aggiornamento riferiti ad iniziative PON e POR, finanziati con Fondi FSE, per la promozione
delle competenze chiave degli alunni e dei docenti;
2. Corsi di aggiornamento sulle tecnologie della comunicazione e sull’utilizzo delle LIM;
3. Attività di informazione, formazione ed aggiornamento in materia di sicurezza proposte
dall’Istituzione Scolastica e/o da scuola polo a livello a livello provinciale e regionale;
4. Corsi di formazione sui BES (diversabilità, DSA, ecc), rivolti ai docenti dei vari ordini di scuola;
116
5. Corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico - comunicative e metodologico didattiche dei docenti della scuola Primaria per l’insegnamento della Lingua Inglese;
6. Corsi specifici, con il supporto dei Vigili del fuoco, per la formazione di un addetto antincendio in
ogni plesso
7. Favorire la partecipazione dei docenti a corsi di formazione/perfezionamento in presenza e/o a
distanza sulla legge 107/2015, su tematiche varie, di innovazione e di rilevanza scolastica, nonché
ad iniziative di formazione progettate on-line o in rete tra scuole di diverso ordine
Tale Piano di aggiornamento potrà essere integrato in itinere.
Valutazione
Per valutare l’efficacia dell’aggiornamento, sarà effettuato un monitoraggio attraverso questionari.
117
Posti
Org.
QUALIFICA
COGNOME
NOME
1
DSGA
6
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
16
COLLABORATORI
SCOLASTICI
MUSOLINO
1. BORGESE
2. FRANZE’
3. GENOVA
4. NAPOLI
5. OCELLO
6. SFARA
1. ANDRIANO’
2. BARBIERO
3. BAVA
4. CARABETTA
5. COMMISSO
6. CUTRI’
7. FRANCO
8. GIOFRE’
9. GUARNACCIA
10. MULE’
11. NASSO
12. PALERMO
13. PAPANDREA
14. SCALI
15. SERACINI
16. STALTARI
Francesca Tiziana
Emilio
Angela
Antonino 18 h
Salvatore
Nicola
18 h
Manuela
Francesco
Francesco
Ercolina
Francesco
Francesco
Luigi
Renato Giovanni
Celestina
Maria
Antonio
Giampiero
Aldo Santo
Maria Luisa
Romano
Francesco
Alessandro
118
Nel corso dell’anno saranno promossi processi finalizzati a:
 valorizzare il personale A.T.A;
 Favorire la crescita di un clima positivo di collaborazione con la Dirigenza, i docenti, gli alunni e i
genitori, nonché tra i colleghi;
 Valorizzare le figure del personale ATA coinvolgendole nel processo educativo-formativo utilizzando
le loro competenze;
 Inserire il personale ATA nell’organizzazione scolastica per una cooperazione tra dirigente, docenti,
alunni e famiglie.
 Utilizzare il più possibile la competenza professionale e/o personale acquisita in precedenza, sia
presso altri istituti sia presso privati;
 Rendere più efficace il servizio sia per l’utenza, sia per i docenti e sia per le relazioni esterne
all’istituzione scolastica, contando su figure qualificate e di sicuro riferimento.
 Instaurare, tra il personale ATA ed il resto della comunità scolastica, un patto di collaborazione e di
disponibilità indispensabili per superare problemi di qualsiasi natura;
 Disporre un servizio di “accoglienza” efficiente ed efficace teso a soddisfare i bisogni dell’utenza,
diventando primo punto di contatto tra “esterni” e la scuola.
 Fare scelte oculate del personale motivato ed opportunamente formato .
MODALITA’
Per una migliore organizzazione e gestione interna dell’Istituto:
 Sono stati istituiti i servizi particolari sulla “flessibilità oraria” del personale;
 Sono stati distribuiti equamente i carichi di lavoro per le pulizie dei locali.
INDICATORI
1. Competenze
2. Grado di disponibilità
3. Accoglienza
4. Servizio prestato
5. Valorizzazione delle risorse
6. Clima di collaborazione
7. Coinvolgimento alle attività
119
VALUTAZIONE DEL P. O. F.
Questa fase è fondamentale nella gestione del POF e si articola in tre momenti:
• Una disamina delle aspettative ed esigenze dell'utenza, che permette di individuare e sviluppare i progetti
ispirati dalle idee guida.
• Un’attenta valutazione delle attività proposte in itinere permette opportuni adeguamenti.
• Uno scrupoloso esame finale consente il riscontro sul successo formativo previsto all'inizio dell'anno e la
formulazione di nuove proposte per il futuro.
Il Collegio Docenti e i Consigli di classe valuteranno alla fine dell’anno la qualità del lavoro svolto con gli
alunni. Verranno utilizzate procedure di controllo sui processi messi in atto per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati e il livello di gradimento dell’offerta formativa. Come strategia la scuola utilizzerà il
questionario che sarà proposto a Docenti, Genitori,Alunni e personale A.T.A.
La qualità del lavoro svolto sarà valutata sulla base dei seguenti indicatori:
Il grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza a livello amministrativo e didattico;
Proficuità delle iniziative di recupero e sostegno e loro incidenza nella prevenzione degli abbandoni
e delle devianze;
Livelli di rispondenza della programmazione generale e di classe e capacità degli organismi di
riferimento ad adeguarle elle eventuali esigenze emergenti in itinere;
Progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza;
Partecipazione dei ragazzi alle iniziative della scuola e del territorio;
Efficacia degli interventi di recupero e potenziamento effettuati.
Inoltre:
 I genitori, attraverso appositi questionari, valuteranno la coerenza tra quanto indicato nel POF e
quanto effettivamente realizzato;

Gli studenti, tramite appositi questionari, esprimeranno
dell’insegnamento ricevuto
il loro
parere
sull’efficacia
Conclusioni
Il presente Piano elaborato e deliberato dal Collegio docenti, è stato accolto con favore e recepito nelle sue
linee fondamentali da tutte le componenti. Pertanto tutti gli operatori scolastici lo fanno proprio e
concorreranno alla sua realizzazione con la massima disponibilità e professionalità, condividendone le idee
guida e l’efficacia nell’incidere nel processo educativo di tutti gli allievi.
Con tali convincimenti la Scuola si ritiene, tuttavia, aperta al concorso e al contributo di idee che dovessero
pervenire da chiunque voglia costruire insieme, sia dall’interno sia dall’esterno della realtà scolastica, un
nuovo modo di edificare la società del futuro, attenta alle mutate esigenze di ordine sociale, culturale ed
economico.
Con lo spirito innovativo che il fare scuola attualmente propone, esistono tutte le premesse, a nostro
giudizio, perché una moderna didattica, più vicina ai nuovi bisogni dei ragazzi, ma altrettanto consapevole
dei propri limiti, riesca a formare il cittadino di domani, curandone sia l’aspetto culturale sia la veste
educativa.
120

Orario uffici

Piano delle attività

Patto di corresponsabilità

Piano Annuale di Inclusione
DIRIGENTE SCOLASTICO
MARINA DI GIOIOSA
Martedì, Giovedì, Venerdì
(dalle ore 10,00 alle ore 12,00)
Martedì
(dalle ore 15,00 alle ore 16,00)
MAMMOLA
Mercoledì
(dalle ore 10,00 alle ore 12,00)
SEGRETERIA
DSGA
MARINA DI GIOIOSA
Martedì, Giovedì, Venerdì
(dalle ore 10,00 alle ore 12,00)
Martedì e Venerdì
(dalle ore 15,00 alle ore 16,00)
MARINA DI GIOIOSA
Martedì, venerdì
(dalle ore 10,00 alle ore 12,00)
121
Piano annuale delle attivita’
Per i tre ordini di scuola
TIPO DI RIUNIONE
MESE
GIORNO
ORA
Settembre
3settembre 2015
Ore 9.30
08 settembre 2015
Ore 9.30
29 settembre 2015
Ore 16.00
Ottobre
16 ottobre 2015
Ore 15,30
Da Novembre a Giugno
07 novembre 2015
Ore 14,00
27 novembre 2015
Ore 17,05
Collegio DEI docenti
(unitario o per ordine
di scuola)
Data e ora da definire
Settembre
Gruppi di lavoro
Assemblea genitori
elezione consigli
3, 5, 11, 12 (dalle ore 9.00 alle ore 11,00)
per Ottobre
Consigli di classe
Consigli di interclasse e di
intersezione
Incontri scuola- famiglia
21 ottobre (Scuola infanzia Marina di
Gioiosa Jonica)
22 ottobre (Scuola primaria Marina di
Gioiosa Jonica)
23 ottobre (Scuola secondaria 1 grado
marina di Gioiosa J. e tutti gli ordini di
scuola di Mammola)
Novembre,
Dicembre, Sc. Sec. 1 grado Marina di Gioiosa J.:
Febbraio, Marzo, Maggio,
5 Novembre, 2 e 5 Dicembre, 1 e 3
Giugno
Febbraio, 10 e 12 Marzo, 11 e 13 Aprile, 16
e 18 Maggio, 8 e 9 Giugno
Novembre,
Dicembre,
Febbraio, Marzo, Maggio,
Giugno
Novembre
Gennaio
Marzo
Maggio
Dicembre, Febbraio, Aprile,
Giugno
(Sc. Sec. Marina di Gioiosa J.)
Sc. Sec. Mammola:
9 Novembre, 1 Dicembre, 1 Febbraio, 31
Marzo, 10 Maggio, 8 Giugno
Data e ora da definire
18 Dicembre (consegna pagellini)
12 Febbraio (presa visione scheda di
valutazione)
16 Aprile (consegna pagellini)
Giugno: data e ora da definire (consegna
scheda di valutazione)
Dicembre, Febbraio, Marzo 3 Dicembre (consegna pagellini)
(Sc. Sec. Mammola)
4 Febbraio (presa visione scheda di
valutazione)
4 Aprile (consegna pagellini)
Giugno: data e ora da definire (consegna
scheda di valutazione)
Presa
visione/Consegna
scheda di valutazione
Esami di stato i ciclo
Prova Nazionale INVALSI
(Scuola dell’infanzia)
(Scuola primaria)
(Scuola primaria)
Febbraio
Giugno
Giugno
Giugno
Data e ora da definire
Data e ora da definire
Data e ora da definire
Data e ora da definire
Data e ora da definire
17
122
ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA
: [email protected] - [email protected]
0964 415158
Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC)
)
C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
TRA LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LA FAMIGLIA
La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un obiettivo comune: quello di
educare, cioè di far crescere in maniera equilibrata ed armonica i giovani che fanno
parte di questa comunità, di svilupparne le capacità,
favorirne la maturazione e la formazione umana e
orientarli alle future scelte scolastiche.
I soggetti protagonisti della comunità sono:
• gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una
scuola,
•le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero
progetto di crescita del giovane,
• la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve
costruire un suo progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti.
La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse
umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di gestione,
ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che
dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;
Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed educativo.
Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo alle
componenti fondamentali della nostra comunità un “Patto di corresponsabilità educativa”, cioè un insieme di principi,
di regole e di comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio.
Lo sviluppo armonioso del bambino può avvenire solamente con una fattiva collaborazione con la
famiglia; pertanto la scuola attraverso il patto di corresponsabilità intende sancire momenti relazionali
costanti nel riconoscimento dei reciproci ruoli supportandosi vicendevolmente nelle comuni finalità
educative.
La scuola si impegna a
 Creare un clima sereno e formativo favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze.
 Promuovere il sostegno nelle diverse abilità e l’accompagnamento nelle situazioni di disagio.
 Mantenere un costante e sistematico confronto con la famiglia, alla quale fornire le informazioni relative al
percorso formativo e con la quale affrontare eventuali problematiche.

Coinvolgere l’alunno nell’elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune.
La famiglia si impegna a
 Favorire la frequenza costante del proprio figlio rispettando gli orari di entrata e uscita.

Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro
competenza educativa.
123

Collaborare con le insegnanti al fine di individuare i percorsi più idonei per sviluppare le attitudini e le
potenzialità dei bambini.

Prestare interesse al percorso formativo del figlio partecipando ai colloqui individuali e di gruppo con gli
insegnanti.
Marina di Gioiosa Ionica …………………………
I docenti di sezione
Il Dirigente Scolastico
____________________________________
____________________________________
************************************************************************************************

Restituire all’insegnante di Sezione debitamente compilato e sottoscritto
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA
Il/la sottoscritto/a______________________________________________genitore dell’alunno/a_______________________
_________________________________della sezione______________Scuola dell’infanzia_____________________________
___________________dichiara di aver ricevuto il “Patto di corresponsabilità” di sottoscriverne i contenuti.
Marina di Gioiosa Ionica………………………..
Firma del genitore
124
ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA
: [email protected] - [email protected]
0964 415158
Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC)
)
C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
TRA SCUOLA PRIMARIA E FAMIGLIA
Il patto di corresponsabilità, asse portante della cornice culturale entro il quale si concretizza
l’opera formativa ed informativa, vuole essere uno strumento attraverso il quale si rendono
espliciti i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra Istituzione scolastica e le
famiglie nell’ambito di una alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i loro
genitori, ciascuno nel proprio ruolo e responsabilità
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
Garantire informazione in riferimento al piano dell’offerta formativa e alle iniziative educative e alle proposte didattiche
proposte.
Creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto, favorendo lo sviluppo di competenze e conoscenze
e la maturazione di comportamenti e valori.
Tutelare il diritto ad apprendere attraverso la concretizzazione dei programmi ministeriali e le scelte progettuali,
metodologiche e pedagogiche esplicitate nel POF.
Favorire il successo formativo promuovendo interventi e strategie operative
atti ad ostacolare situazioni di disagio, demotivazione, o scarso impegno.
Offrire l’opportunità agli alunni con difficoltà di personalizzare il proprio
curricolo con interventi di recupero e/o di sostegno.
Contribuire alla socializzazione e all’integrazione dell’alunno nel gruppo classe
e nella collettività promuovendo comportamenti ispirati alla partecipazione
solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza e alla convivenza civile.
Comunicare ed informare periodicamente (tempestivamente in caso di
necessità) le famiglie, informandole sull’andamento didattico/disciplinare degli
alunni.
Procedere alle attività di verifica e di valutazione in maniera congrua,
imparziale e trasparente rispetto agli obiettivi prefissati, alle attività
progettate, ai contenuti proposti e ai ritmi di apprendimento.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A
Considerare la funzione formativa della scuola ed a dare ad essa la giusta importanza rispetto ad altri impegni
extrascolastici, responsabilizzando i propri figli verso gli impegni scolastici.
Rispettare la libertà di insegnamento, le competenze professionali e valutative dei docenti, offrendo
collaborazione sul piano educativo per affrontare eventuali situazioni di disagio.
Partecipare sempre e costruttivamente alle attività scolastiche (riunioni, assemblee, colloqui …).
Verificare che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola.
Garantire la puntualità a scuola del proprio figlio e la regolarità della frequenza scolastica.
Limitare al minimo indispensabile le uscite e/o le entrate fuori orario.
L’ALUNNO SI IMPEGNA A:
Frequentare regolarmente e assolvere assiduamente agli impegni di studio.
Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa garantendo attenzione e partecipazione.
Riferire alla famiglia comunicazioni provenienti dalla scuola.
Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà.
Rispettare le regole di comportamento fissate dall’organizzazione scolastica e le regole comportamentali condivise.
125
Completare i compiti, rispettare i tempi di apprendimento dei compagni, aiutarli in caso di difficoltà.
Rispettare tutti gli adulti che si occupano della loro educazione.
Indossare il grembiule al fine di favorire uguali condizioni personali e sociali, oltre che la praticità e la comodità dell’uso.
Rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici, spazi, strutture, sussidi oltre che il proprio e l’altrui materiale.
Marina di Gioiosa Ionica …………………………
I docenti di classe
_____________________________________
Il Dirigente Scolastico
____________________________________
*********************************************************************************************************************************
Restituire all’insegnante di classe debitamente compilato e sottoscritto
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA
Il/la sottoscritto/a______________________________________________genitore dell’alunno/a___________________________
__________________________________della classe_____sezione_________Scuola Primaria______________________________
___________________dichiara di aver ricevuto il “Patto di corresponsabilità” di sottoscriverne i contenuti.
Marina di Gioiosa Ionica……………………..
Firma del genitore
________________________________
126
ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA
: [email protected] - [email protected]
0964 415158
Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC)
)
C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.gov.it
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
TRA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, FAMIGLIA E ALUNNO
In rispondenza al D.P.R, 235 del 21/11/2007, il Patto di corresponsabilità educativa definisce i diritti
e i doveri del rapporto collaborativo tra Collettività scolastica, famiglia e alunni.
Lo scopo del Patto Educativo di Corresponsabilità è realizzare la partecipazione responsabile e
consapevole tra tutte le componenti coinvolte con l’obiettivo primario di favorire la crescita e la
formazione serena ed armoniosa dell’alunno, nel rispetto dell’individuo e del diritto costituzionale
allo studio.
La scuola si impegna a
Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, con interventi di insegnamento coerenti con le
indicazioni ministeriali e ad intraprendere percorsi che diano agli alunni l’opportunità di acquisire una formazione
culturale aperta sul mondo.
Insegnare abilità sociali necessarie ad una buona convivenza civile, all’educazione, alla responsabilità, all’impegno, al
pensiero critico.
Garantire un’offerta formativa basata su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello
studente nonché la sua valorizzazione umana, culturale, religiosa.
Evitare ogni forma di discriminazione per razza, credo religioso, culturale,infermità ed adoperarsi per l’integrazione e
valorizzazione delle differenze.
Utilizzare strategie idonee a rimuovere situazioni di difficoltà, di disagio,demotivazione, dispersione al fine di promuovere
l’integrazione di tutti, gratificare il merito e incentivare situazioni di eccellenza.
Garantire il rispetto della legalità ispirandosi a principi di libertà, uguaglianza e non violenza.
Incoraggiare gli alunni ad assumersi la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni anche con atti di riparazione,
in caso di condotte contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose, degli ambienti, degli orari,
delle norme compreso il divieto dell’uso dei cellulari, videofonini e di quanto incompatibile con l’impegno scolastico.
Prendere eventuali provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità del fatto, sempre con finalità educativa, tendendo
al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
Mantenere un costante rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy, per ciò che riguarda il percorso di
apprendimento didattico e di crescita formativa del proprio figlio.
Assicurare una valutazione trasparente e puntuale.
La famiglia si impegna a
condividere e rispettare le scelte educativo/didattiche e le strategie d’insegnamento collaborando all’azione
della scuola al fine di promuovere la responsabilità e l’autonomia del proprio figlio.
garantire la frequenza alle lezioni e la puntualità nell’orario, giustificando
sollecitamente le assenze e i ritardi.
accettarsi che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le
norme sulla privacy circa la diffusione delle immagini.
essere presenti e puntuali alle convocazione della scuola, partecipando
agli incontri scuola – famiglia, rispettando le regole stabilite.
L’alunno si impegna a
Mantenere costantemente un rapporto positivo e corretto, rispettando
l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni,
127
evitando ogni forma di aggressività sia fisica che verbale.
Usare un linguaggio adeguato nei modi e nei toni, improntato al rispetto reciproco e mantenere un contegno
corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni.
Vivere l’esperienza scolastica come un’occasione importante per la propria crescita di futuro cittadino.
Frequentare regolarmente e assolvere assiduamente agli impegni di studio, favorire in modo positivo lo
svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e
partecipazione alla vita della classe.
Accettarsi che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa la
diffusione delle immagini.
essere presenti e puntuali alle convocazione della scuola, partecipando agli incontri scuola – famiglia
rispettando le regole stabilite.
Restituire all’insegnante di classe debitamente compilato e sottoscritto
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA
La famiglia
La Scuola
L’alunno
_______________________
Classe_______Sez.___________
……………………………………….
Firma di un genitore
……………………………………….
Firma del coordinatore di classe
……………………………………….
Firma dell’alunno
Marina di Gioiosa Ionica…………………………
Il Dirigente Scolastico
________________________________
128
Da aggiornare per notizie non ancora pervenute
Presentazione del progetto
Pag. 2
Caratteristiche del POF
Pag. 4
Contesto socio economico e culturale
Pag. 5
Bisogni degli alunni
Pag. 12
Dal contesto ai bisogni
Pag. 13
Calendario scolastico
Pag. 15
Organizzazione amministrativo-funzionale dell’Istituto
Pag. 16
Organizzazione degli Organi Collegiali
Pag. 17
Organigramma dell’Istituto
Pag. 24
Funzioni strumentali e compiti
Pag. 30
Cultura, scuola, persona
Pag. 31
La Scuola dell’Infanzia(La
metodologia, Le finalità, Il Piano di
Pag. 33
Lavoro)
Modello organizzativo: scuola primaria e secondaria di Pag. 37
1°grado (Piani di studio personalizzati, campi di esperienza/ambiti
disciplinari nei tre ordini di scuola, traguardi della scuola primaria, attività
alternative all’insegnamento della religione cattolica, traguardi della scuola
secondaria, strumento musicale, tempo scuola, BES, diversabilità, DSA,
accoglienza e integrazione alunni stranieri, prove Invalsi, descrittori
parametri di valutazione scuola primaria, griglie di valutazione scuola
secondaria di I° grado, criteri di valutazione per il comportamento)
Interventi per promuovere il diritto all’apprendimento e Pag. 88
il successo dell’allievo
Attività facoltativo-opzionali
Pag. 89
Attività integrative multidisciplinari
Pag. 90
Figure sensibili
Pag. 101
Uscite – Visite – Viaggi d’Istruzione
Pag. 102
Ampliamento dell’offerta formativa
(Progetti, azioni di innovatività scolastica, moduli
Pag. 105
Rapporti Scuola- Famiglia
Pag.114
Formazione e aggiornamento
Pag. 116
Personale A.T.A
Pag. 118
Valutazione POF
Pag.120
del piano integratoprogetti PON FESR, iniziative e concorsi, giochi sportivi studenteschi)
Allegati
(Orari di ricevimento,
corresponsabilità)
Pag. 121
piano
annuale
delle
attività,
patto
di
129
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