IL PUBBLICHIERE
Quadrimestrale di cultura e impegno di solidarietà dei Volontari
dell’Associazione Pubblica Assistenza di Sasso Marconi
Ago./Dic. 2009
ANNO 23 - N°3
A.N.P.A.S.
ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
PUBBLICHE
ASSISTENZE
Una sede tutta nuova
● Nuova Marconi 7
● La disabilità
●
PUBBLICA Assistenza sasso marconi
EDITORIALE
EDITORIALE
Bilancio Di Fine Mandato
P
er noi della Pubblica Assistenza, il 2009
si è chiuso con le elezioni che hanno
portato al rinnovamento del Consiglio
Direttivo dell’associazione. Il “gruppo dirigenziale” incaricato di reggere le sorti della Pubblica Assistenza nel prossimo triennio (20102012) ha dunque cambiato sostanzialmente
volto, dandosi anche una struttura più ‘snella’: come stabilito dall’ultima Assemblea dei
Soci, i Consiglieri sono infatti passati da 15 a
Pubblica Assistenza
Sasso Marconi
prenotazione ambulanze
e informazioni
Tel. 051.84.01.04
URGENZE
Il pubblichiere
13. Proprio in questi giorni i nuovi responsabili
si stanno insediando in carica, mentre i ‘vecchi’ Consiglieri escono, per così dire, di scena
(non per questo mancherà infatti il loro apporto all’associazione!), dispiaciuti da un lato di
cedere il passo, ma sollevati dall’altro, avendo
la possibilità di riprendere fiato dopo tre anni
di appassionato lavoro. Si tratta di un ricambio
di forze di grande importanza per un’associazione interamente costituita da volontari come
la nostra, bisognosa del periodico apporto di
nuove idee e buoni propositi per non vedere
venir meno entusiasmo e voglia di crescere.
Quando si arriva alla fine di un cammino,
si sa, inizia il momento delle riflessioni. Per
quanto mi riguarda, ma credo di interpretare
il pensiero della maggior parte dei Consiglieri,
quelli appena conclusi sono stati tre anni vissuti intensamente, durante i quali la Presidenza e l’intero Consiglio Direttivo hanno portato
avanti con impegno il programma di lavoro
stilato nel 2007, cercando di consolidare la
presenza dell’associazione sul territorio, promuovendo nuovi progetti a vari livelli (dall’assistenza sociale alla solidarietà internazionale), ristrutturando la nostra sede, potenziando
e rinnovando il parco mezzi e le attrezzature
della Pubblica Assistenza. Voglio qui ricordare soltanto alcune delle iniziative che hanno
caratterizzato questi ultimi mesi di lavoro. Penso ad esempio alla ristrutturazione della sede, un processo avviato all’inizio del
mandato del Direttivo uscente e caratterizzato
da interventi di rinnovamento strutturale ed
estetico che hanno interessato un po’ tutto il
fabbricato (si veda l’articolo di pag.5). Ma ricordo anche il potenziamento del parco
macchine dell’associazione, con l’arrivo di
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due nuovi mezzi attrezzati per il trasporto disabili: veicoli polivalenti acquistati grazie anche
al contributo di privati, istituti bancari e associazioni del territorio (e, naturalmente, grazie
alle offerte dei cittadini), l’ultimo dei quali è
stato ufficialmente inaugurato nel novembre
scorso. Non posso poi dimenticare l’impegno
assunto dalla nostra associazione nei confronti della Father Bash Foundation di Padre
John Bashobora, sacerdote dell’Uganda attivo
da anni per migliorare le condizioni di vita del
proprio Paese (martoriato da anni di guerra
civile e profondamente segnato dalla diffusa
povertà), promuovendo soprattutto l’istruzione
e l’educazione dei giovani. Una nostra delegazione ha visitato in maggio l’Uganda toccando con mano la problematica realtà del
Paese. Da quell’esperienza sono scaturiti un
opuscolo (che trovate in allegato a questo numero del Pubblichiere e a cui vi rimando per
approfondire il tema) e un dvd con immagini,
filmati e interviste: un modo per far conoscere la situazione dell’Uganda, sensibilizzando i
cittadini e coinvolgendo le Istituzioni, in attesa
di poter intervenire concretamente al fianco
di Padre John e portare così il nostro piccolo
contributo a favore della popolazione ugandese. Se la sensibilità nei confronti di chi ha
bisogno fa parte del DNA di un’associazione
di volontariato come la nostra (e il progetto di
solidarietà a favore dell’Uganda ne è l’ultima
prova), parte integrante della nostra attività è
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EDITORIALE
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Notiziario della Pubblica Assistenza Sasso Marconi
COMITATO EDITORIALE: Valentina Galluzzi,
Glauco Guidastri, Alessandra Pozzi, Eros Tommasi,
Lorenzo Tommasi, Sara Volpi
DIRETTORE RESPONSABILE: Massimo Masetti
PRODUZIONE: Glauco Guidastri
IMPAGINAZIONE: Giorgio Bartolommei
UFFICIO PUBBLICITA’: Maria Grazia Guicciardi,
Glauco Guidastri, Antonio Lavini
DIREZIONE E REDAZIONE:
Pubblica Assistenza Sasso Marconi
Via San Lorenzo, 4 - 40037 Sasso Marconi (BO)
Tel: 051/840104 - Fax: 051/842134
[email protected]
www.pubblicasassomarconi.it
Autorizzazione Tribunale di Bologna n° 5473
del 15/04/1987
GRAFICA: www.cliccagrafica.it, Marzabotto (BO)
Tel. 051/931584 - [email protected]
STAMPA: Compositori Industrie Grafiche s.r.l. (BO)
Tel. 051/3540151 - www.compositori.net
Questo notiziario viene stampato in 11.000 copie e spedito gratuitamente a tutti i cittadini di Sasso Marconi, Marzabotto e Pioppe di
Salvaro, alle associazioni volontarie di Pubblica Assistenza di tutta
Italia, a sostenitori e amici.
anche l’attenzione al territorio su cui operiamo
e al rapporto con i nostri concittadini. Un legame saldo, che va avanti da quasi trent’anni
e che anche in questo triennio abbiamo cercato di rafforzare continuando a promuovere
momenti di divulgazione sanitaria come
il corso di primo soccorso e “In Piazza per la
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Salute” - sempre molto partecipati - e ad organizzare le ormai tradizionali feste che ci
tengono compagnia nei mesi estivi (da ‘Pubblica in Festa’ alla ‘Festa della Baracchina’).
Non va poi dimenticata la distribuzione dei
calendari, in corso proprio in questi giorni:
un’occasione per entrare nelle case dei nostri
concittadini non per prestare soccorso (una
volta tanto!) ma per portare un messaggio
di augurio, il più delle volte - e ci fa davvero
piacere sottolinearlo - gradito e apprezzato,
al pari dell’impegno quotidianamente profuso dai nostri volontari per coprire i turni di
emergenza e svolgere i numerosi servizi di
trasporto non urgente. E proprio qui arrivano
le note dolenti: nel senso che, come già più
volte sottolineato su queste pagine, la nostra
associazione fa sempre più fatica a garantire
la presenza di un’ambulanza sul territorio 24
ore al giorno, pronta ad intervenire in caso
di emergenza, e la possibilità di effettuare le
attività di assistenza sociale così preziose per
i cittadini di Sasso Marconi e Marzabotto. Si
tratta di un problema reale, legato alla carenza di persone disposte a ritagliarsi un po’ di
tempo libero da dedicare al volontariato, e a
garantire così un po’ di ricambio a chi ‘tira la
carretta’ - come si suol dire - da tempo. Non
voglio però dilungarmi oltre sull’argomento,
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VOLONTARIATO
& CITTADINI
VOLONTARIATO & CITTADINI
così come non voglio nascondere le difficoltà
incontrate nella gestione di un’associazione
in continua espansione, sia per quanto riguarda le richieste formulate dai cittadini che
per il volume di attività messe ‘in pista’ con
grande sacrificio dai nostri volontari. Diversi
sono i problemi con cui siamo stati chiamati a
confrontarci in questi tre anni, ma tante sono
anche le cose fatte, grazie al supporto e al
prezioso lavoro dei volontari dell’associazione. E se non è stato possibile portare a termine qualcosa, non è mai mancato l’impegno
per cercare di raggiungere gli obiettivi che ci
eravamo posti all’inizio questo mandato. In
qualità di Presidente uscente, credo che questo Consiglio Direttivo lasci in eredità ai nuovi
responsabili un’associazione viva e dinamica,
che ha richiesto e richiederà ancor di più in
futuro attenzione, impegno, collaborazione tra
i soci e tra soci e Consiglieri per portare avanti
nuovi progetti, ultimare quelli già avviati e lavorare uniti in un’unica direzione: rispondere
in modo efficace ai bisogni delle comunità di
Sasso Marconi e Marzabotto. Per questo ribadisco che c’è bisogno di tutti ed è importante
‘fare quadrato’, come si dice in questi casi, per
non perdere di vista le finalità di un’associazione come la nostra. Chiudo con i saluti di rito,
esprimendo il più sincero riconoscimento a tutti coloro - cittadini, istituzioni, realtà produttive
e imprenditoriali - che ci hanno sostenuto in
questi tre anni, dimostrando di credere nella
bontà dell’operato dell’associazione. Un doveroso ringraziamento va alle Amministrazioni
comunali di Sasso Marconi e Marzabotto, con
cui abbiamo lavorato con grande sintonia e
un ‘grazie’ di cuore a tutti i volontari dell’associazione che hanno condiviso con il Consiglio
Direttivo l’impegno maturato all’interno della
Pubblica Assistenza di Sasso Marconi.
Nuovo look in casa
Pubblica Assistenza
Tanti interventi per una sede più moderna, accogliente e funzionale
D
a qualche settimana la ‘casa’ della
Pubblica Assistenza si è rifatta il trucco. Passando lungo via S. Lorenzo,
i più curiosi avranno forse notato come la
nostra sede abbia completamente cambiato aspetto. Durante l’autunno, infatti, è stato rifatto l’intonaco esterno della struttura:
abbandonato il grigio che l’aveva fin qui
contraddistinta, la sede è stata tinteggiata di giallo, assumendo un aspetto meno
austero e più gradevole. Ma il rifacimento
dell’intonaco non è che l’ultimo atto di un
processo di riordino e sistemazione avviato
diversi mesi fa e caratterizzato da interventi
che hanno contribuito a rendere ancor più
funzionale e accogliente la nostra ‘casa’. Il
primo passo è stato fatto con l’installazione
di un cancello automatizzato davanti alla
rampa di accesso alla sede, per garantire
maggior sicurezza agli equipaggi durante
le ore notturne. Si è poi proseguito con la
Luca Vitali
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ristrutturazione del salone ricreativo - reso
più confortevole con pareti in perlinato,
nuovi arredi (tavoli, sedie, termosifoni, TV e
computer) e impianto di illuminazione - e la
chiusura del porticato antistante la sede, per
renderlo utilizzabile anche nel periodo invernale. E’ stato quindi installato un moderno sistema di controllo degli accessi basato
sul riconoscimento delle impronte digitali:
anche nella fascia notturna, quando non
sempre può essere garantito il presidio del
centralino, nessun altro tranne i volontari in
turno - con impronta digitale già registrata
nel terminale che controlla il sistema - può
così aver accesso alla sede. Successivamente si è provveduto all’imbiancatura di tutti i
locali della struttura (dalle camere al centralino passando per uffici e ambulatorio),
per continuare poi con la sistemazione della mansarda, riconvertita oggi ad archivio e
collegata al primo piano con una comoda
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VOLONTARIATO
&
CITTADINI
VOLONTARIATO & CITTADINI
e funzionale scala a chiocciola. Senza dimenticare le autorimesse: una struttura realizzata ex-novo proprio di fronte alla sede
e completata appena quattro anni fa, che
ospita oggi tutti i mezzi dell’associazione.
Insomma, tante piccole, grandi migliorie
che abbiamo voluto presentare ai cittadini
e agli amministratori del territorio il 31 ottobre scorso, ritrovandoci presso la nostra
sede per festeggiare la fine degli interventi
di ristrutturazione dopo tanti mesi di paziente lavoro. Presenti, tra gli altri, il Sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti e il
parroco don Dario Zanini, che si sono uniti
a noi per un saluto e la benedizione di rito,
non mancando poi di visitare le strutture, i
mezzi e i presidi di cui disponiamo. Tanti i
complimenti ricevuti nell’occasione per il lavoro svolto: apprezzamenti da condividere
con tutti i soci che si sono prestati per rendere possibile la ristrutturazione della nostra sede, contattando tecnici e professionisti, coordinando la logistica o effettuando
in prima persona gli interventi: gran parte
dei lavori è stata infatti realizzata proprio
grazie alla disponibilità dei volontari della
Pubblica Assistenza, che hanno messo a disposizione passione, tempo libero e competenze, e a cui va un sincero ringraziamento
per l’impegno profuso.
Ricordando Giorgio
Il 3 novembre 2009, dopo una lunga malattia, è venuto a mancare all’affetto dei suoi
cari e a quello di tutti noi della Pubblica Assistenza, Giorgio Tinarelli, che in passato ha
ricoperto presso la nostra associazione l’incarico di Amministratore.
Lo ricordiamo e lo ricorderemo con sincero rimpianto, pensando al lungo periodo nel
quale ha fornito alla nostra associazione la sua preziosa collaborazione, fatta di forte
capacità professionale, di grande scrupolo e onestà e soprattutto di grande disponibilità
a dedicare buona parte del proprio tempo ad un servizio di pubblica utilità.
Facciamo arrivare alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze e a lui il sincero
augurio che gli sia lieve la terra.
Ciao Giorgio, e grazie di tutto!
VOLONTARIATO
&
CITTADINI
VOLONTARIATO & CITTADINI
Nuova “Marconi 7”
Grazie al contributo dei cittadini e della Banca di
Credito Cooperativo di Vergato, il parco-mezzi della
Pubblica Assistenza si rinnova con l’arrivo di un nuovo
Fiat Doblò per i servizi sociali
E
’ stato inaugurato il 7 novembre,
nella piazza antistante il Comune di
Marzabotto, alla presenza del Sindaco Romano Franchi, il nuovo automezzo
attrezzato per il trasporto disabili in dotazione alla Pubblica Assistenza Sasso Marconi. Il mezzo, un Fiat Doblò 1.9 Diesel
Multijet, sostituisce nel parco macchine
dell’associazione il vecchio Fiat Scudo,
“pensionato” dopo 8 anni di onorata attività, e verrà utilizzato per i trasporti non
urgenti (i cosiddetti “servizi prenotati”). Il
nuovo Doblò è un mezzo polivalente, attrezzato per il trasporto disabili: grazie ad
un’apposita rampa idraulica è infatti possibile caricare agevolmente una carrozzina,
mantenendo sempre due posti liberi per il
trasporto di altri passeggeri. Il tetto rialzato
e le aperture alte ne fanno poi un mezzo estremamente confortevole e versatile,
adatto ad ogni tipo di spostamento.
Se in casa Pubblica Assistenza i mezzi
s.n.c.
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dedicati ai servizi sociali restano quattro,
l’arrivo della nuova “Marconi 7” (questa
la sigla del veicolo) dimostra comunque
l’attenzione dell’associazione verso questo
specifico settore, in cui sono in continuo
aumento le richieste di accompagnamento da parte di privati cittadini e degli Enti
locali. Ed è certamente grazie all’impegno
e ai sacrifici fatti dai nostri volontari - che
mettono a disposizione il proprio tempo
libero in modo del tutto volontario e, vale
la pena ricordarlo, senza alcuna retribuzione – ma anche grazie a un parco mezzi
moderno ed efficiente (che comprende 1
pulmino, 2 autoveicoli polivalenti e un’autovettura), che la Pubblica Assistenza Sasso Marconi può quotidianamente svolgere
trasporti a favore di disabili e di persone
con problemi motori più o meno gravi.
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VOLONTARIATO
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CITTADINI
VOLONTARIATO & CITTADINI
economico del territorio. E allora un doveroso ringraziamento va rivolto ai nostri
concittadini che, con le loro offerte, hanno contribuito a coprire il costo del nuovo
Fiat Doblò. Ma l’acquisto del veicolo non
sarebbe stato possibile senza la generosa
donazione di un privato e il prezioso contributo della Banca di Credito Cooperativo
Naturalmente il merito è anche di chi crede nel nostro operato e apprezza il lavoro
che l’associazione sta da tempo portando avanti nel settore dei trasporti sociali:
dalla cittadinanza alle Amministrazioni
comunali di Sasso Marconi e Marzabotto,
fino all’imprenditoria privata e al tessuto
di Vergato, presente all’inaugurazione del
7 novembre con il Direttore Generale, Edgardo Fornasero, e con il responsabile della filiale di Marzabotto, Andrea Daolio: un
“grazie” di cuore per averci sostenuto in
questa operazione, che ha portato ad un
arricchimento qualitativo del parco mezzi
della Pubblica Assistenza, e che per noi significa una sola cosa: un forte stimolo a
proseguire nel nostro operato al servizio
della collettività e dei suoi bisogni.
Glauco Guidastri
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SANITÀ
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DISABILITÀ
A
Ero cura d
Dire s Tom el dr.
PA Stt. Sanimasi
asso tario
M.
Il punto di vista del medico
L
a “disabilità” è la conseguenza di molteplici malattie o di traumi che determinano
la ridotta capacità di eseguire le comuni attività della vita quotidiana. Quando
gli ostacoli presenti nell’ambiente circostante impediscono alla persona di sfruttare le proprie possibilità - seppur limitate - e rendono difficile il normale inserimento
nella vita sociale, la disabilità si trasforma in “handicap”. Il concetto di “disabile” è di
recente introduzione nel linguaggio medico e riflette un’evoluzione culturale in virtù
della quale si tende ormai a spostare l’attenzione dall’ambito strettamente sanitario
- e quindi dal danno causato dalla disabilità - ad una visione più ampia, in grado
di tener conto anche delle interazioni sociali e delle loro ripercussioni sulla malattia
e sulle limitazioni che ne conseguono. Un’evoluzione culturale e concettuale che può
essere illustrata attraverso un esempio banale, quello delle “barriere architettoniche”
di cui tanto oggi si sente parlare. E’ evidente che se un disabile in carrozzina si trova di
fronte una scalinata e non gli viene fornito un modo per superarla, la disabilità diventa
manifesta; in caso contrario il disabile può svolgere la stessa funzione della persona
“abile”. La maggiore sensibilità che via via sta maturando verso questa problematica, ha portato allo sviluppo di un neologismo: diversamente abile, un’espressione
che anziché mettere in risalto la mancanza di abilità, pone l’accento sulla differenza
qualitativa nell’uso della abilità stessa. Di questo si parla più diffusamente alle pagg.
12-13, nell’intervista a Claudio Imprudente, una persona che non si muove e non
parla, eppure è in grado di presiedere un’associazione e dirigere una rivista: senza un
adeguato sostegno, però, Claudio non sarebbe stato in grado di comunicare e avrebbe condotto un’esistenza da emarginato. Se ne deduce che l’impatto della disabilità
nella vita delle persone è fortemente correlato con il livello culturale ed economico
della società in cui si vive. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha calcolato
che nel mondo circa il 75% dei disabili, ovvero quasi 300 milioni di persone, vive in
Paesi in via di sviluppo, dove le condizioni di povertà - che impediscono un’adeguata
assistenza - e un diffuso pregiudizio verso le menomazioni psico-fisiche, conducono
inevitabilmente alla discriminazione sociale dei disabili, che incontrano notevoli difficoltà ad accedere alla scuola e al lavoro, diventando così i più poveri tra i poveri.
La disabilità può essere data da anomalie fisiche, psichiche e sensoriali. Queste ultime
sono tra le più note e riguardano in particolare la vista e l’udito. Le cause che provocano
la disabilità sono molteplici, e un elenco dettagliato esula dalle nostre possibilità; cercheremo comunque di fornire una visione d’insieme della materia nella sua totalità.
Anzitutto vanno distinte la malattie dai traumi. I traumi interessano più spesso adulti che dopo aver condotto una vita “normale” fino al giorno dell’infortunio, sono poi
costretti ad adattare la propria esistenza in base alla menomazione subita. Un caso
paradigmatico e molto conosciuto è quello di Alex Zanardi, il pilota bolognese che ha
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L’ALTRO VOLONTARIATO
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perso le gambe in un incidente, e che dedica tuttora gran parte del proprio tempo
a divulgare le problematiche della disabilità, sostenendo tra l’altro il progetto “Bimbingamba”*. Tra le malattie si possono
separare le cause neonatali da quelle postnatali. Alle malattie neonatali appartengono le numerose malformazioni congenite che riconoscono spesso un’origine
genetica (ad esempio la nota Sindrome
di Down), ma possono essere provocate
da anomalie insorte nel corso della gravidanza, quali l’assunzione di farmaci teratogeni (ricorderete forse lo storico caso della
Talidomide, che provocava alterazioni nello sviluppo degli arti), l’esposizione a radiazioni ionizzanti, o alcune malattie infettive (rosolia, toxoplasmosi, citomegalovirus ecc.).
Queste diverse condizioni possono produrre malformazioni in quasi tutti gli apparati
del corpo umano, con conseguenze che dipendono dall’organo interessato. Ricordiamo
le frequenti malformazioni del cuore (cardiopatie congenite), del sistema nervoso (spina bifida e tante altre, spesso accompagnate da minorazioni mentali), dell’apparato
muscolo-scheletrico (palatoschisi, scoliosi ecc.), degli organi di senso (sordità, cecità)
ecc. Le cause postnatali sono rappresentate dalle malattie invalidanti che colpiscono
prevalentemente l’adulto e soprattutto l’anziano. E’ chiaro che qualsiasi grave malattia
che interessi un organo vitale produce disabilità: pensiamo ai cardiopatici severi o ai
malati respiratori in fase avanzata, che fanno fatica a fare pochi passi senza una bombola di ossigeno, oppure alle persone che soffrono di malattie renali e sono costrette a
sottoporsi a dialisi due/tre volte la settimana. Di particolare rilievo sono poi le malattie
che danneggiano il sistema nervoso e provocano deficit cognitivi e/o motori, quali gli
esiti di ictus con paralisi più o meno estese, oppure le tante malattie neurologiche,
come il Morbo di Parkinson, la Malattia di Alzheimer (vedi Pubblichiere n°2/1999), la
Sclerosi Multipla (vedi Pubblichiere n°3/2005), la SLA ecc. Grande importanza hanno
anche le malattie di interesse psichiatrico (schizofrenia, autismo ecc.), che nelle forme
più severe compromettono la vita di relazione e causano una notevole disabilità. In questi casi le capacità intellettive sono di norma mantenute e non mancano esempi di malati
psichici che si sono affermati nell’arte e nelle scienze. Nell’ambito dell’handicap psichico
rientrano anche le minorazioni mentali, spesso derivanti da patologie congenite, che
provocano disabilità intellettive e relazionali. In questo settore operano diverse associazioni con cui la Pubblica Assistenza ha collaborato, in particolare nei corsi di formazione
per volontari nell’assistenza a disabili e anziani. Infine un accenno alla vecchiaia: non
è una malattia, ma oggi che la durata media della vita si è allungata, costituisce una
condizione frequente di disabilità.
* “Bimbingamba” è un progetto di cooperazione internazionale promosso dall’Associazione Niccolò Campo e finalizzato a migliorare la qualità della vita dei bambini che hanno perso uno o più arti attraverso
l’ausilio delle moderne protesi
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CENTRO
DOCUMENTAZIONE
HANDICAP DI
BOLOGNA
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Quello che viene comunemente definito Centro Documentazione Handicap (CDH),
consta in realtà di due enti distinti che lavorano però in stretta sinergia. Il CDH vero e
proprio, diventato associazione nel 1996, gestisce - come suggerito dal nome - un ampio centro di documentazione sul “terzo settore”, che raccoglie oltre 50.000 documenti
(tra cui circa 8.000 libri): si tratta di uno degli archivi più ricchi d’Italia. Dal CDH nasce
poi, nel 2004, la cooperativa sociale Onlus Accaparlante. Queste due importanti realtà sono nate per dare risposta ad un quesito molto semplice ma al tempo stesso dalle
molteplici sfaccettature: “Cosa possono dare i disabili alla società?”. Da questa domanda di fondo partì l’idea di costituire un’associazione in cui i disabili potessero avere un
ruolo attivo e positivo. All’interno del CDH operano infatti disabili con un contratto di
“borsa lavoro”. Le attività del CDH e della Cooperativa Accaparlante sono articolate in
tre ambiti: documentazione, formazione, informazione. Con documentazione si intende la gestione dell’archivio documentario e, più in generale, la promozione all’esterno
di una nuova cultura sulla disabilità. La formazione comprende principalmente l’organizzazione di corsi riguardanti varie tematiche connesse alla disabilità (ad esempio
“handicap e sessualità”, “educare attraverso lo sport”, “lavorare con le famiglie”, ecc.)
e il Progetto “Calamaio”, rivolto agli alunni delle scuole e finalizzato a suggerire percorsi di integrazione. L’informazione si basa invece sulla pubblicazione della rivista
”HP-Accaparlante”, nata già nel 1983 ed indirizzata a quanti si occupano di tematiche
educative. La rivista ha vinto nel 1995 il Premio Nazionale della Solidarietà (sezione
Riviste), istituito dalla Fondazione Italiana per il Volontariato.
Le informazioni riportate in questa pagina sono state cortesemente fornite da Roberto
Parmeggiani (referente del CDH); per chi volesse conoscere meglio il “Centro Documentazione Handicap” di Bologna può visitare il sito www.accaparlante.it/cdh-bo
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TUTTO SOCIALE
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TUTTO SOCIALE
La disabilità:
TUTTO SOCIALE
A cu
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ne parliamo con
Claudio Imprudente
Q
uante volte in una comune giornata di lavoro sentiamo parlare di disabili e disabilità?
Poche immagino, forse nessuna. Eppure in
Italia ci sono circa 3 milioni di disabili (il 5% della
popolazione) e 2,5 milioni di famiglie hanno un disabile in casa (il 14% delle famiglie italiane). Ma come
vivono queste persone? Quale aiuto danno alla società? Quale peso comportano? Dare un’unica risposta a queste domande è impossibile. Il mondo della
disabilità è estremamente eterogeneo e sarebbe un
grave errore pensare di poterlo spiegare attraverso
generalizzazioni. Alcuni chiarimenti sul tema ci vengono però dati da Claudio Imprudente, Presidente dell’Associazione “Centro Documentazione
Handicap”(CDH) di Bologna e direttore della rivista HP Accaparlante. Incontriamo Claudio Imprudente in un soleggiato giorno autunnale, nella sede del CDH, momentaneamente trasferita
presso una palestra. All’interno si respira un’aria molto gioviale. Persone disabili condividono
lo stesso spazio con operatori dell’Associazione in un armonioso clima di collaborazione. Molti
mi salutano, pur non conoscendomi, e intanto continuano indaffarati le loro attività. Tra gli altri
conosco Roberto, volontario dell’Associazione, che subito mi accompagna da Claudio, per poi
farmi da intermediario comunicativo nell’intervista. Claudio, per chi non lo sapesse, non parla
e non cammina, ma comunica attraverso il movimento degli occhi, indicando le lettere su una
tavoletta. Tra il suo sguardo incuriosito e il mio, forse un poco imbarazzato, ci presentiamo.
Spiego cosa sono venuto a fare e immediatamente Claudio mi rimprovera per essermi rivolto
a lui dandogli del “lei”: si capisce subito che Claudio è una persona molto schietta e comunicativa. L’intervista, velatamente disturbata dalle voci provenienti dagli spazi comunicanti della
sede, è ricca di riflessioni interessanti ed è a tratti sapientemente distesa da qualche battuta
umoristica di Claudio, che manifesta uno spiccato senso dell’ironia.
POTRESTI FORNIRE UNA DEFINIZIONE DI
DISABILITÀ? PENSI POI CHE SIA GIUSTO
UTILIZZARE QUESTO TERMINE?
In questi anni ho ripetuto un centinaio di volte
questo concetto: di per sé un termine è un contenitore vuoto. Ogni parola và riempita di contenuto. Nella storia vari termini sono stati usati
per definire una persona come me. Anni fa si
usavano parole come cretino, imbecille ecc…
Ma cosa è successo con il tempo? Queste pa-
Il pubblichiere
rezione opposta: vali solo se sei capace. Nel
termine ”diversamente abile”, oggi particolarmente in voga, si intravede invece un piccolo
superamento culturale.
disabilità: io stesso percepisco chiaramente che
a Bologna la gente mi guarda diversamente rispetto, ad esempio, ad Agrigento. Però anche al
Sud esistono realtà positive, come la Sardegna.
QUAL È LA CONDIZIONE DEI DISABILI IN
ITALIA? LEI HA RAPPRESENTATO L’ITALIA
AL CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA
DISABILITÀ DI NASHVILLE: COS’HA IMPARATO DA QUESTA ESPERIENZA?
Fino a 10 anni fa l’Italia era all’avanguardia. In
particolare le due leggi che hanno dato un’importante svolta sono state la 517/77 che ha
imposto la chiusura delle scuole speciali per inserire i disabili in ”normali” classi, e la 482/68
che ha obbligato le aziende ad assumere persone con disabilità superiore al 45%. Ma pian
piano si sta tornando indietro. Ad esempio
i tagli all’Istruzione effettuati dai vari Governi
hanno reso difficile l’efficace applicazione della 517/77. Anche le Associazioni sembrano
essersi un po’ addormentate. Il Convegno a
Nashville è stata un’esperienza fantastica! Eravamo tante nazioni del mondo sedute allo stesso tavolo. Dell’America mi hanno colpito molto
l’assenza di barriere architettoniche e i bagni
spaziosi: ma perché sono pensati per gli obesi,
non per i disabili…
ESISTE UN PREGIUDIZIO CULTURALE SECONDO CUI IL DISABILE È UNA PERSONA
DA AIUTARE ED ACCUDIRE, MA PRIVA DI
UNA PROPRIA IDENTITÀ?
Certo. Ad esempio in Marocco (Paese che
ha partecipato al Congresso di Nashville)
le persone con disabilità sono considerate
una grande grazia divina e perciò vengono
preservate e nascoste, come un dono. Ma in
questo modo non vengono ritenute persone
come le altre. Anche in Italia per certi versi è
presente tale stereotipo.
ESISTONO PAESI PIÚ EVOLUTI DELL’ITALIA
IN MATERIA DI DISABILITÀ?
Dal punto di vista del diritto, no. Bisogna migliorare sul piano culturale. Per alcuni, soprattutto nel Sud, è quasi un disonore avere una
role sono diventati offese. Poi c’è stato l’avvento
del termine” handicappato”, ma anche questo
è diventato dispregiativo. Ora c’è “disabile”,
parola che un po’ alla volta sta però assumendo una connotazione negativa. Il perché è
ovviamente una banalità. Il termine “disabile”
sottolinea una mancanza e la cultura ne ha
fatto proprio il risultato. Se non si ha fiducia
in una persona disabile, questo atteggiamento
non cambierà mai. Oggi la cultura va in di-
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PENSI CHE LA FORTE ATTENZIONE DATA
DAI MEDIA ALL’ASPETTO ESTETICO TENDA A
SMINUIRE IL VALORE DELLA DIVERSITÀ?
Più andiamo avanti e più questo succede.
I segnali sono brutti. La cultura và proprio
all’opposto.
QUANTO SONO IMPORTANTI PER I DISABILI
LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO?
Le Associazioni di volontariato sono una grande
forza che viene dal basso e spesso ”rompono
le scatole” a chi sta in alto. Associazioni come
la nostra e la vostra sono fondamentali. Se poi
sono in grado di costruire una rete di collaborazione possono davvero cambiare il mondo.
L’intervista finisce tra i saluti e i rispettivi ringraziamenti. Penso che con semplici ma chiare parole, Claudio sia stato in grado di darci
un quadro generale su un tema ampio e variegato. Per quanto mi riguarda, poi, è stato un
incontro realmente educativo. Claudio, con la
sua grande forza espressiva e morale, mi ha
fatto capire una volta di più come ogni singolo essere umano accolga un immenso universo interiore, che difficilmente può essere
giudicato con un’etichetta. Spero che anche i
nostri lettori possano percepirlo.
Il pubblichiere
VOLONTARIATO
&
ISTITUZIONI
VOLONTARIATO & ISTITUZIONI
Filip A cura d
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Il Tribunale dei
Diritti dei Disabili
Cos’è
Il Tribunale dei Diritti dei Disabili è un organismo nato nel 1999 per volontà di ANFFAS
(Associazione Nazionale Famiglie di Persone
con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e della Nazionale Italiana Magistrati (la squadra di
calcio dei magistrati italiani, che periodicamente disputa partite a scopo benefico) per fornire
un’adeguata tutela giuridica alle persone affette
da disabilità e alle loro famiglie. In particolare,
obiettivo del Tribunale è garantire che i disabili
possano pienamente godere dell’uguaglianza
dei diritti e della pari dignità sociale.
rere giuridico: si tratta di pareri giuridicamente
non vincolanti - in quanto in Italia le sentenze
emesse al di fuori dell’ambito giudiziario ufficiale non hanno valore - ma capaci comunque
di fornire alle parti elementi utili per stabilire se
adire o meno la controversia al tribunale ordinario. Ma non è tutto: i pareri espressi dai
magistrati andranno anche ad arricchire il patrimonio giuridico-culturale in materia di diritti delle persone con disabilità, divenendo così
punto di riferimento e stimolo per un confronto
proficuo con il legislatore, le Istituzioni e la Pubblica amministrazione.
Com’è strutturato
Il tribunale è composto da una ventina di magistrati e da 2 avvocati, e si riunisce periodicamente in varie città d’Italia. Dal 1999 ad oggi
si sono svolte in tutto 12 sessioni: in ciascuna
seduta, nel corso di dibattimenti pubblici del
tutto simili a quelli di qualsiasi altro Tribunale ordinario, vengono esaminati tre o quattro
casi, scelti tra quelli più significativi sul piano
giurisprudenziale: si tratta di situazioni realmente accadute, in cui sono stati violati i diritti
delle persone con disabilità e la loro dignità
sociale. Oltre ai casi affrontati pubblicamente
durante le sessioni, la Segreteria giuridica del
Tribunale esamina ogni anno centinaia di altre
situazioni particolari, svolgendo un costante e
prezioso lavoro di consulenza.
Una curiosità: in occasione delle sedute del
Tribunale, la Nazionale Magistrati capitanata dal giudice Piero Calabrò, scende in campo per disputare un triangolare di calcio a
scopo benefico.
Perché è importante
Il tribunale dei diritti dei disabili è dunque uno
strumento in grado di tutelare i diritti dei disabili, che troppo spesso rischiano di restare ‘intrappolati’ nei meccanismo del procedimento
giudiziario per la particolarità delle situazioni
oggetto della controversia e dei diritti presi in
considerazione. Spesso, infatti, vengono poste
questioni relative al diritto di uguaglianza tra i
cittadini, all’accesso paritario alle cure sanitarie
e all’istruzione, oppure si esaminano casi di tutela e affido: situazioni incentrate su diritti che
sono parte fondante della giurisprudenza Italiana per quanto riguarda la persona.
Per ulteriori informazioni:
[email protected]
1982- DOPO I VENTICINQUE
2009: ANNI DELLA PUBBLICA…
E
anche il 2009 volge al termine. Finisce un
altro anno di Pubblica e gli anniversari, per
ora, vanno a riposare. Nei mesi passati abbiamo festeggiato, assieme ai nostri soci e ai cittadini di Sasso Marconi e Marzabotto, i 25 anni
della Pubblica Assistenza: in quest’arco di tempo
quella piccola realtà è cresciuta, passando dalla sede dei primi anni - ricavata in un locale del
palazzo comunale di Sasso Marconi - all’attuale struttura, più grande, più funzionale, appena
riverniciata… passando dalla prima ambulanza,
acquistata di seconda mano, all’attuale parco
macchine, costituito da quattro ambulanze, tre
automezzi attrezzati per il trasporto disabili, un
fuoristrada, un’autovettura, un’unità radiomobile
e due autocarri… e soprattutto continuando a rinnovare anno dopo anno gli impegni presi con la
cittadinanza, cercando cioè con il proprio operato
di garantire adeguata assistenza socio/sanitaria
a chiunque ne abbia bisogno… Ma che continua
ad avere bisogno dei propri concittadini, chiedendo loro non (sol)tanto offerte, ma piuttosto un po’
del loro tempo.
Sarebbe bellissimo se un giorno, su queste pagine, nessuno di noi dovesse scrivere più queste
parole. Ora è il momento della distribuzione dei
calendari che, come ogni anno, stanno arrivando
nelle vostre case. Vediamo con piacere come la
maggior parte di voi li accolga con entusiasmo e
gioia. Sarebbe bellissimo se almeno dieci di voi,
al posto di un’offerta in denaro, chiedessero un
modulo per diventare socio, per diventare uno
di noi dall’interno, per vivere e condividere con
Lavori edili in genere - Costruzioni civili e industriali
Opere di consolidamento strutture
Opere di risanamento strutture
Impianti tecnici ambientali
Come si svolge il pubblico dibattimento
Dopo un breve dibattimento, con l’esposizione
delle ragioni delle parti in causa e le arringhe
degli avvocati, i magistrati espongono un pa-
Il pubblichiere
VOLONTARIATO
&
CITTADINI
VOLONTARIATO & CITTADINI
Via dell’Industria, 2 - 40043 Marzabotto (BO)
Tel./Fax 051.93.12.03 • E-mail: [email protected]
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tutti noi momenti belli e quelli brutti. Si, perché
ci sono anche quelli, sarei bugiarda nel dire che
tutto è sempre fantastico, senza problemi: si litiga,
ci si arrabbia, a volte non si ha voglia di fare i
turni, altre volte si discute sul ruolo che ci si trova a ricoprire nei giorni di “Pubblica in Festa!”, si
ripete spesso che la festa l’anno dopo non verrà
più fatta… E poi? Poi tutto si sistema, si ritrova
l’armonia, ci segniamo allegramente in turno e
lavoriamo in sinergia durante le emergenze, funzionando come squadre ben collaudate, e ogni
anno pensiamo a chi ci vuol bene e cerchiamo di
organizzare una festa più bella della precedente.
E sapete il perché? Perché nonostante tutto abbiamo ancora la passione: per la vita associativa,
per i soci, per chi è la sopra la salita che conduce
in sede e non è ancora dei nostri… perché nonostante tutto, in fondo al nostro cuore, sappiamo
che il bicchiere è mezzo pieno.
Siamo soci della Pubblica per il puro piacere di
esserlo, sapendo bene che il nostro tempo libero
è dedicato al prossimo, a chi magari non conosciamo. Siamo anche amici tra di noi: e l’amicizia
è un atto d’amore tra amanti capricciosi… Siamo
soci perché è qualcosa dentro di noi che scatta
ogni giorno della nostra vita.
Spero che tutti i soci che leggono queste poche
e misere parole sentano che questo è il mio atto
d’amore verso il nostro bene comune e verso di
loro: grazie ragazzi, grazie a tutti quanti perché ci
siete stati, ci siete e ci sarete sempre, nonostante tutto. Siete i miei compagni di viaggio anche
quando le scarpe fanno male ai piedi, grazie di
cuore a tutti!
Come ciclicamente accade, la copertura dei turni di urgenza è oggi problematica, facciamo cioè
molta fatica a rendere operativo 24 ore al giorno
il servizio di emergenza: per questo, caro cittadino, sarebbe bello se la tua offerta non fosse denaro in cambio del calendario, ma un po’ del tuo
tempo. Donarlo ai tuoi cari è un gesto doveroso.
Donarlo agli estranei è un puro e semplice atto di
passione ed amore.
Alessandra Pozzi
Il pubblichiere
Numeri
UTILI
EMERGENZE
Sanitaria Carabinieri Polizia
Vigili del Fuoco
A.C.I.
Guardia di Finanza
Guardia Forestale
Elettricità
Acqua-gas
Centro Antiveleni
FARMACIE
Comunale Sasso Marconi
Grimaldi Sasso Marconi
Borgonuovo
Marzabotto
Dispensario Salvaro
N° Verde Farmacie di turno
118
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113
115
116
117
1515
800-900800
800-250101
051-6478111
051-841899
051-841272
051-845052
051-932811
051-917142
800-218489
Via degli Andreani,
11/13
Sasso Marconi
DRINK SERVICE
CONSEGNA A DOMICILIO
telefonando al
s.n.c.
051.84.16.29
G.I.E.M.
General
Impianti
Elettrici
Marconi
s.r.l.
s.r.l.
Officina, Sede Legale:
Via degli Andreani, 1
Tel. 051. 84.29.67
Fax 051. 675.02.92
40037 Sasso Marconi BO
INFO SANITARIE
Guardia medica
Sasso Marconi
051-3131
Guardia medica
Marzabotto-Vergato
051-6749111
AUSL Casalecchio di Reno
(centralino via Cimarosa)
051-596611
COMUNI
Sasso Marconi
Marzabotto
Grizzana Morandi
POLIZIA MUNICIPALE
Sasso Marconi
Marzabotto
800-273218
051-6780511
051-6730017
051-842807
051-6780537
Via Porrettana, 9 - 40037 Borgonuovo (Bologna)
Tel. 051.84.60.45 - Fax 051.678.24.71
e-mail: [email protected] - www.bondioliinfissi.it
Via dell’Europa, 24 - 40037 Sasso Marconi - BO
Tel. 051.84.21.56 - Fax 051.675.62.66
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Dic 2009 - Pubblica Assistenza Sasso Marconi